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Scienza & Inquinamento
Il littering e abbandono rifiuti Un progetto transfrontaliero di controllo e prevenzione Giorgio Ghiringhelli, ARS ambiente Srl - Email: ghiringhelli@arsambiente.it
Che cos’è il littering Oggi sempre più spesso si sente parlare di littering ovvero dell’inquinamento di strade, piazze, parchi o mezzi di trasporto pubblici causato gettando intenzionalmente o lasciando cadere rifiuti e abbandonandoli. Anche se in termini assoluti le quantità di rifiuti lasciate sul suolo sono relativamente ridotte, la maggioranza della popolazione percepisce il fenomeno come fastidioso. Il littering compromette la qualità di vita e il senso di sicurezza negli spazi pubblici, genera costi elevati per i servizi di pulizia e nuoce all’immagine delle località. Le cause della crescente mole di rifiuti abbandonati sono molteplici. Sempre più persone trascorrono la pausa pranzo sul posto di lavoro o di formazione e mangiano per strada. La conseguenza quasi inevitabile di queste nuove abitudini di consumo, abbinate a un’accresciuta utilizzazione degli spazi pubblici, è la presenza di una quantità maggiore di rifiuti abbandonati all’aperto. Un’altra tendenza accentuatasi negli ultimi anni è il boom della diffusione di giornali gratuiti e della pubblicità condominiale, che spesso vengono subito gettati o abbandonati da qualche parte durante il tragitto. Il littering dalle automobili che interessa alcuni tratti di strade urbane ed extra urbane è un fenomeno diffuso che comporta l’accumulo di rifiuti in aree difficilmente ripulibili (1).
A questi fenomeni si somma quello più circoscritto ma grave delle vere e proprie discariche abusive o incontrollate dove vengono abbandonati quantitativi ingenti di rifiuti, urbani o speciali, pericolosi e non, soprattutto in aree periferiche e naturali. I rifiuti gettati nell’ambiente, oltre a comportare diversi danni di natura ambientale in senso lato possono comportare, per le loro caratteristiche chimiche, biologiche e tossicologiche, danni anche sulla qualità dei suoli o delle acque e in ultima analisi sulla qualità della vita e sulla salute umana. Il problema deve essere affrontato in modo attivo e continuo dalle Amministrazioni preposte, utilizzando un approccio integrato, ovvero operando sia in termini preventivi (mediante lo strumento dell’informazione ed educazione verso i cittadini) che repressivi (tramite l’applicazione delle sanzioni che l’ordinamento prevede). Infatti l’articolo 192 “divieto di abbandono” del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. stabilisce, al primo comma, che “l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati”. Peraltro, anche il secondo comma riprende il divieto di abbandono di rifiuti, estendendone la portata alle acque superficiali e sotterranee: “É altresì vietata l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee”. Per capire l'importanza del fenomeno basta verificare l'interesse del legislatore nazionale che nel Disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica 2014 (Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali), in discussione in Parlamento, ha inserito all’art. 29 (Rifiuti di prodotti da fumo e gomme da masticare) specifiche disposizioni per la modifica dell’art. 232, 255, 263 del T.U.A. per il contrasto del fenomeno del getto dei mozziconi di sigaretta e delle gomme da masticare.
Che danni causano i rifiuti nell’ambiente
Figura 1 - Littering in un’area pubblica.
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I problemi causati dal comportamento incivile di alcuni cittadini che abbandonano i rifiuti nell’ambiente sono di ordine igienico-sanitario oltre che ambientale ed evidentemente anche economico. A ciò va poi aggiunto il danno ingenerato dal degrado estetico delle strade e del territorio in genere. E’ possibile riassumere i danni causati dal fenomeno dell’abbandono e dal littering in queste categorie sintetiche: • ambientale diretto (ad esempio l’inquinamento del suolo o l’uccisione di animali che si cibano dei rifiuti abbandonati); • ambientale indiretto; • sanitario;
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l’Ambiente cezione dell’importanza del fenomeno e dei gesti di ciascuno. Il problema deve essere affrontato in modo attivo e continuo dalle Amministrazioni preposte, utilizzando un approccio integrato, ovvero operando sia in termini preventivi (mediante lo strumento dell’informazione ed educazione verso i cittadini) che repressivi (tramite l’applicazione delle sanzioni che l’ordinamento prevede). Per agire sul fronte preventivo e soprattutto su quello repressivo occorre però conoscere il fenomeno sia dal punto di vista generale e sia dal punto di vista specifico al fine di fornire agli organi competenti gli strumenti conoscitivi atti a permettere il coordinamento delle azioni di pattugliamento e presidio del territorio.
Un web-gis come strumento di controllo e prevenzione del littering tra Italia e Svizzera Il progetto sperimentale “Insubria Pulizia Sconfinata”, all’interno del Piano Integrato Transfrontaliero (P.I.T.) “Rifiuti: nuovi percorsi di responsabilità transfrontaliera”, finanziato nel Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013, ha avuto come obiettivo principale la creazione di un sistema web-GIS che consenta di mappare le aree che si presentano degradate a causa dell’abbandono dei rifiuti, costruendo un database dinamico fruibile da tutti gli stakeholder (www.puliziasconfinata.it) (3).
Figura 2 - Danni alla fauna selvatica causati dal littering di rifiuti.
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estetico; culturale, in quanto riduce la sensibilità dei cittadini nel rispetto dell’ambiente; sicurezza (ad esempio i mozziconi di sigaretta che vengono gettati nell’ambiente possono essere causa di incendi); economico diretto, per i costi di rimozione e pulizia dei luoghi; economico indiretto.
Quanto costa gettare i rifiuti FREEBOOK AMBIENTE
Giorgio Ghiringhelli con L’abbandono di rifiuti e il littering mette insieme per la prima volta tutti gli elementi che definiscono questo fenomeno, analizzandoli con le della psi-sociologia, dell’ecologia, della normativa, dell’economia e della coIn lenti Italia non è mai stato effettuato uno studio analitico sui costi municazione. Dal quadro che ne emerge risulta urgente una sinergia tra cittadinanza presunti del littering e nemmeno ricognizione costi soe amministrazione, con strategie di contrasto cheuna solo grazie a un approcciodei corale e condiviso e alla valorizzazione delle nuove tecnologie di supporto alle decisioni posstenuti dagli Enti coinvolti per la pulizia dei luoghi, ma sulla base sono riuscire vincenti.
degli studi e ricerche di altri paesi (Svizzera, Regno Unito, ScoGhiringhelli Imprenditore, consulente ambientale per ladel gestione integrata dei rifiuti, zia,Giorgio USA) è possibile stimare un costo fenomeno deldo-littering cente universitario. È Dottore agronomo e ha conseguito il master in Economia e gestione delle imprese. Titolare e Presidente di ARS ambiente Srl dal 2001, dal 2002 è responsabile dell’Osservatorio e dell’abbandono rifiuti superiore a 1 miliardo di Euro (2). rifiuti della Provincia di Varese, e dal 2009 è coordinatore tecnico-scientifico dell’Osservatorio rifiuti della Regione Valle d’Aosta. È Professore a contratto presso la Università Carlo Cattaneo – LIUC. È coordinatore del progetto di collaborazione transfrontaliera Italia-Svizzera “Insubria Pulizia Sconfinata” per il contrasto del fenomeno dell’abbandono rifiuti. Ha pubblicato numerosi articoli e ha partecipato in qualità di relatore a seminari tecnici. Questo è il suo primo libro.
Cosa fare per contrastare efficacemente il fenomeno
Gli studi e le ricerche sul littering hanno dimostrato la complessità00,00 del alla complessità psicologiwww.edizioniambiente.it eurotema, soprattutto in relazione www.nextville.it ISBN 978-88-6627-062-1 ca del fenomeno che impedisce di avere uno “stereotipo” di chi www.reteambiente.it http://freebook.edizioniambiente.it abbandona. Seguici anche su: Facebook.com/Edizioni Ambiente L’atto di gettare i rifiuti nell’ambiente è influenzato dal luogo, da Twitter.com/#!/EdAmbiente 9 788866 270621 cosa si ha da gettare e se le persone sono sole o in gruppo. Un Pubblicazione elettronica gratuita elemento chiave di qualsiasi percorso contro il littering e l’abbandono dei rifiuti è introdurre elementi per educare i cittadini FB_EdA_A5_Littering_stesa.indd 1 al rispetto dell’ambiente e cambiare quindi le abitudini e la per-
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Giorgio Ghiringhelli
Giorgio Ghiringhelli L’abbandono di rifiuti e il littering
La gestione del littering e il risanamento delle discariche abusive Biblioteca gratuita on line di comporta costi supplementari rispetto alla normale gestione dei rifiuti urbani e dell’igiene urbana. L’entità di questi extra costi I chewing gum,analiticamente le bottiglie e le lattine,ele normalmente confezioni di bevande, i pezzi di carta e di non è nota tali costi vengono rivetro, i mozziconi di sigaretta, i sacchetti di plastica, gli avanzi di cibo, le confezioni compresi generaliin di igiene urbana ripianati di alimenti in e i costi piccoli imballaggi genere: tutto ciò è litter. e Si tratta di quei attingendo rifiuti gettati via impropriamente e illegalmente su suolo pubblico e anche privato senza alleprestarci casse comunali troppa attenzione. e quindi direttamente alle tasche dei cittadidi gettare rifiuti dove capita senza curarsi dell’ambiente ni Quest’incivile attraversoabitudine le imposizioni fiscali. Il littering genera quindi costi purtroppo rappresenta un fenomeno in crescita, legato a uno stile di vita improntato all’usa e getta diffuso nei diversi paesi del mondo. Le ripercussioni però sono assailo più i supplementari diretti e indiretti, di cui si fanno carico per pesanti: inquinamento ambientale, degrado e danno estetico, effetti sulla qualità di comuni e gli enticosti che gestiscono i trasporti. vita, nonché elevati diretti di igiene urbana.
L’abbandono di rifiuti e il littering Strumenti per conoscere il fenomeno e contrastarlo
Prefazione di Lorenzo Pinna
ISBN: 978-88-6627-062-1
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Figura 3 - Copertina del libro “L’abbando rifiuti e il littering”, 26/11/12 Giorgio Ghiringhelli, Edizioni Ambiente.
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Scienza & Inquinamento integra un Web-GIS che consente di indicare le aree oggetto di abbandono. La carta geografica che ne deriva costituisce la Mappa dell’abbandono e interessa tutto il territorio della Provincia di Varese e parte del Cantone Ticino. Gli utilizzatori principali del sistema sono la Provincia di Varese, il Canton Ticino, le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), i Comuni, la Polizia Provinciale, il Corpo Forestale e altre Forze dell’ordine. Anche i cittadini, dopo essersi registrati al sistema, possono inviare le proprie segnalazioni che passeranno alla validazione delle GEV o del Comune territorialmente competente. Ciascun utilizzatore può localizzare un abbandono puntuale, inoltre nel caso di piccole discariche o abbandoni diffusi è possibile disegnare su mappa l’area o anche il tratto di strada coinvolti (nel caso ad esempio di rifiuti gettati dal finestrino delle automobili in coda su un tratto di strada predefinito). Il sistema gestisce il processo evolutivo delle segnalazioni (validazione, aggiornamento, reiterazione, chiusura – ovvero pulizia del luogo) ed è integrato con le modalità di accertamento amministrativo utilizzate dalle autorità che presidiano il territorio.
Figura 4 - Schema del progetto “Pulizia Sconfinata”.
Il progetto ha avuto come promotori la Provincia di Varese, la Repubblica e Cantone Ticino, ARS ambiente Srl e Terraria Srl. Il tool di segnalazione è affiancato da una serie di strumenti di analisi dei dati raccolti e di individuazione di indicatori predefiniti e personalizzabili che permettono alle forze dell’ordine e agli Enti proposti di essere coadiuvati nelle loro azioni di monitoraggio e controllo (3). Al fine di interessare tutti i soggetti sono state attuate alcune azioni specifiche per coinvolgere i principali stakeholder nel progetto: • il sistema web-gis e la Mappa dell’abbandono; • strumenti per la segnalazione; • il tavolo tecnico permanente contro l’abbandono rifiuti; • attività di formazione e convegni; • gli studi di approfondimento e i report di progetto; • articoli e pubblicazioni; • il sito web divulgativo (www.modusriciclandi.it).
L’utente mediante un wizard può specificare le caratteristiche dell’abbandono, e le informazioni variano a seconda del profilo dell’utente. Tutti gli utenti hanno la possibilità di associare alle segnalazioni delle fotografie e tale opzione è molto utile per monitorare l’evoluzione dei luoghi nel tempo. Ciascun utente inoltre è dotato di un proprio “cassetto delle segnalazioni” nel quale può ritrovare agevolmente ciò che ha inserito e monitorarne l’evoluzione o aggiornarne lo stato. Una segnalazione può essere ovviamente anche “chiusa” e ciò avviene quando i luoghi sono ripuliti o bonificati, riportandone anche i costi sostenuti. I dati raccolti nella Mappa sono omogenei e georeferenziati, pertanto univocamente localizzati, verificati e validati, costantemente aggiornati, consultabili da tutti i soggetti che hanno competenza, che possono accertare/comminare sanzioni. Questo sistema è stato sperimentato per 2 anni da oltre 100 Comuni della Provincia di Varese e 5 Comuni del Cantone Ticino dimostrando che è possibile e utile coordinare le attività dei vari Enti coinvolti e avere un archivio storico e dinamico delle informazioni per orientare le iniziative di contrasto al littering e soprattutto monitorarne efficienza ed efficacia.
Note Giorgio Ghiringhelli, Michele Giavini, “L’abbandono di rifiuti nell’ambiente e il littering: il progetto “strade pulite” della Provincia di Varese”, in Ecomondo, atti dei seminari, Maggioli Ed, 2008; (2) G. Ghiringhelli, “L’abbando rifiuti e il littering: strumenti per conoscere il fenomeno e contrastarlo”, freebook Edizioni Ambiente, 2012, ISBN: 978-88-6627-091-1; (3) G. Ghiringhelli, S. Greco, G. Maffeis, “Controllo e prevenzione dell’abbandono rifiuti e del littering”, GSA - Igiene Urbana, aprile-giugno 2013. (1)
L’applicativo web consente agli stakeholder di interagire in tempo reale e di condividere dati, informazioni, immagini e analisi in relazione alle aree che si presentano degradate a causa dell’abbandono dei rifiuti. Tale applicazione sostituisce le modalità tradizionali di segnalazione dei rifiuti abbandonati che si basano su comunicazioni su carta, telefoniche, via fax/ email. Il sistema è multi-utente e multi-canale, prevede l’interazione sia attraverso internet che mediante Smart-phone/Tablet, ed
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Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2015 130 le candidature, 7 premi e 10 segnalazioni “Energie, economie e bellezza per la vita”: vuole echeggiare il claim di Expo ed è il titolo del Bando del Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente 2015, il premio nazionale ambientalista, giunto ormai alla sua quattordicesima edizione, sempre molto partecipato (ben 130 candidature) dedicato a quelle innovazioni appena realizzate o alla soglia della commercializzazione. Il Premio è promosso da Legambiente in partenariato con Confindustria, Camera di Commercio di Milano Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Università Commerciale L. Bocconi e con il contributo di Fondazione Cariplo. La cerimonia ha avuto luogo all’interno dell’evento “L’innovazione ai tempi di Expo2015” organizzato da BioEcoGeo Magazine. Durante la mattinata i maggiori protagonisti della sharing economy si sono confrontati sull’evoluzione di questo settore economico che nel giro di pochi anni ha saputo trovare il proprio spazio crescendo velocemente. Start Up e giovani imprenditori sempre più attenti all’ambiente e alla sua sostenibilità. Ecco le 7 principali innovazioni che sono state premiate: case in legno da 20 piani con Rothoblaas, il condominio Leed Oro Habitaria Paullo, il pannello solare (tutto italiano) della Energyka Electrosystem, il sistema di gestione dell’energia dei processi industriali della Albasolar; la App “LastMinuteSottoCasa” che consente di acquistare a prezzo scontato i cibi in scadenza dei negozi, l’illuminazione pubblica smart di Roncade e l’esemplare rete energetica (smart grid) della Siemens a Savona. Completano il quadro 10 segnalazioni, che rappresentano innovazioni incrementali o miglioramenti di sistemi e di tecnologie in fase di sviluppo: tutte pubblicate su www.premioinnovazione.legambiente.org, insieme alle schede tecniche degli oltre 1800 progetti candidati nelle passate edizioni. Fra i progetti segnalati quello di ARS ambiente, in collaborazione con Terria Srl e con capofila Provincia di Varese e Repubblica e Cantone Ticino per il monitoraggio integrato del fenomeno del littering e dell’abbandono rifiuti. Il progetto è stato meritorio di segnalazione perché la giuria del premio ha individuato la peculiarità, rispetto ad altri sistemi di segnalazione, del tentativo di integrazione tra i diversi stakeholder coinvolti nella gestione del fenomeni: dai cittadini, che possono essere litterer o segnalatori o virtuosi ripulitori, alle forze dell’ordine nelle loro molteplici rappresentanze, ai volontari, fino ai Comuni che sono gli Enti territoriali principalmente coinvolti nella gestione del fenomeno. Inoltre il progetto, in test da oltre 2 anni, ha permesso di individuare criticità e specificità del fenomeno, fornendo preziose informazioni per future iniziative di monitoraggio e contrasto.
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