G. Ghiringhelli - Tari con Rfid - Riciclando febbraio 2015

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Rifiuti&Riciclaggio

Applicazione della tariffa puntuale con sistema Rfid Il principio “chi inquina paga” è l’elemento distintivo delle future politiche europee in materia di gestione dei rifiuti urbani. Nonostante le incertezze normative, per rispettarlo molti comuni hanno applicato un sistema di tariffazione basato su contenitori dotati di transponder Rfid, il cui codice è associato all’utenza tariffaria e al volume del contenitore Di Giorgio Ghiringhelli - Presidente ARS ambiente Srl, Coordinatore Commissione 4 dell’Osservatorio Tariffa di Federambiente e membro del Direttivo dell’Associazione PAYT Italia

Le nuove soluzioni RFID/GPS di Sartori Ambiente per la provincia di Parma

Introduzione A partire dagli anni ’90, con lo sviluppo delle raccolte differenziate sono state attivate e sperimentate diverse forme di raccolta. Le raccolte indifferenziate hanno registrato un’evoluzione in rapporto alle raccolte differenziate, che da raccolte aggiuntive sono diventate in molte situazioni raccolte integrate. Nel grafico seguente sono rappresentate le performance medie attese per ciascun modello di raccolta.

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Come si vede il modello più performante è sicuramente quello domiciliare con raccolta secco-umido ed applicazione di un sistema di tariffazione puntuale. La tariffa puntuale consiste in un sistema di quantificazione dei rifiuti prodotti dalla singola utenza che consenta di determinare una tariffa proporzionale, per la parte variabile, alla fruizione del servizio da parte dell’utenza stessa. La tariffa è composta da due voci principali: − la quota fissa serve a coprire i costi di esercizio, come i costi dello spazzamento delle strade, e gli investimenti in opere; − la quota variabile dipende invece direttamente dai rifiuti prodotti dall’utente. Nello spirito delle direttive UE l’applicazione del principio “chi inquina paga” rimane elemento distintivo delle future politiche europee e quindi la sua applicazione concreta alla gestione dei rifiuti urbani attraverso sistemi di tariffazione puntuale.

Evoluzione del sistema di copertura dei costi dei servizi di igiene urbana: da Tarsu a Tari Per finanziare le spese e i costi dei servizi pubblici per la gestione dei rifiuti urbani l’ordinamento legislativo ha su-

Fig. 2 - Simbolo anglosassone per la tariffa puntuale - PAYT: Pay As You Throw, “Paga per quanto getti” (Fonte: Wikipedia).

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Fig. 1 - Performance di raccolta differenziata in base ai modelli gestionali adottati

bito un’evoluzione continua nell’ultimo rapportandola alla quantità e qualità dei ventennio, caratterizzata dalla necessità rifiuti prodotti in base all’attività svolta nell’immobile. da parte del legislatore di far fronte a diverse esigenze: copertura dei costi, garanzia di incasso, rispetto delle direttive L’applicazione comunitarie e incentivazione delle aziosperimentale della ni virtuose. In modo sintetico l’evoluzione del sistema di copertura dei costi dei tariffa dal 2000 al 2010 servizi di igiene urbana si sono quindi succedute la tassa per lo smaltimento Il numero di Comuni che hanno effetdei rifiuti solidi urbani (Tarsu), la tariffa tuato il passaggio al sistema tariffario è per la gestione dei rifiuti urbani (Tia o cresciuto di anno in anno, nonostante Tia 1), la Tarsu, “ibridata”, la tariffa intele incertezze normative che hanno congrata ambientale (Tia 2), la Tassa Rifiuti tinuamente rinviato l’entrata in vigore E Servizi (TARES). della tariffa. La tabella e il grafico seLa legge di stabilità 2014 (legge n. 147 guenti, mostrano l’incremento percendel 2013, commi da 641 a 668) discituale dei comuni italiani passati a tarifplina l’applicazione della nuova tassa sui rifiuti - TARI che è un’articolazione, insieme alla TASI, della componente servizi della nuova Imposta unica comunale - IUC. La componente relativa alla Tari potrà essere computata dai Comuni in base ai criteri determinati dal D.P.R. n. 158/99 o secondo il principio Fig. 3 - Composizione della tassa IUC, Imposta Unica Comunale introchi inquina paga, dotta dalla Legge n. 147 del 2013


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fa dall’anno 2000 al 2010. È evidente il rallentamento dell’applicazione della tariffa a partire dal 2007, in seguito al complicarsi dei riferimenti normativi soprattutto per quanto concerne la natura della tariffa/tassa stessa. In Regione Lombardia, dove è stato effettuato grazie al sistema ORSO (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale) un censimento delle realtà che applicano i diversi sistemi di tariffa puntuale è risultato che su 1546 Comuni (dati 2012): • 244 applicano la tariffa; • 39 applicano la tariffa puntuale.

Fig. 4 - Andamento dei Comuni che hanno adottato sistemi di tariffazione in Italia (ISPRA, 2012)

Sistemi per la rilevazione delle quantità di rifiuti prodotti La tariffa puntuale può essere realizzata mediante la quantificazione dei rifiuti prodotti da ciascun utenza servita, “a pezzo” (per esempio quantificando il numero di rifiuti ingombranti asportati), “a peso” (per esempio determinando il peso di un contenitore per RU residuo svuotato) oppure “a volume”. In quest’ultimo caso, il più diffuso per semplicità operativa e minori costi, invece di pe-

Fig. 5 - Andamento dei Comuni che hanno adottato sistemi di tariffazione in Lombardia (Regione Lombardia, 2013)

sare i rifiuti prodotti se ne considera solo il volume, valutato a seconda del numero di sacchi ritirati, del numero di svuotamenti dei contenitori, oppure del numero di aperture di un cassonetto per immissione dei rifiuti. Generalmen-

Fig. 6 - Distribuzione dei Comuni che hanno adottato sistemi di tariffazione in Lombardia (Regione Lombardia, 2013)

te possono essere quantificati i rifiuti destinati a smaltimento (residuo secco o indifferenziato) oppure le principali frazioni raccolte in maniera differenziata (carta, vetro, plastica, organico, etc.), oppure entrambe le tipologie. Si riportano di seguito alcuni sistemi di identificazione applicati alla rilevazione rifiuti per sistemi di tariffazione puntuale in caso di raccolta differenziata “porta a porta”. 1.1 Sistema con cartellini dotati di codice a barre Si tratta di un sistema che prevede la stampa di cartellini con barcode, la cui matrice viene associata all’utenza cui i cartellini vengono consegnati: ogni cartellino indica quindi volume del contenitore (eventualmente tipologia rifiuti) e l’utenza che conferisce. L’utente applica

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Fig. 7 - Schema di un sistema a codice a barre (Consorzio Comuni dei Navigli, Milano)

il cartellino sul sacco quando espone il sacco medesimo per la raccolta e l’operatore legge il cartellino al momento della raccolta del sacco porta a porta. Le letture/conferimenti vengono importate nel gestionale e associate all’utenza relativa, per il calcolo della parte variabile della tariffa. 1.2 Sistema con contenitori riutilizzabili dotati di transponder Vengono consegnati a ciascuna utenza del servizio rifiuti contenitori riutilizzabili dotati di transponder RF-ID, il cui codice è associato all’utenza tariffaria e al volume del contenitore. L’utente espone il contenitore per la raccolta e lo svuotamento del contenitore è rilevato al momento della raccolta (le modalità

di lettura possono essere fisse - lettura automatica con antenna sul mezzo di raccolta - oppure mobile - con lettore portatile). Le letture degli svuotamenti vengono trasmesse a un server ovvero scaricate dall’hardware di lettura direttamente nel gestionale per il calcolo della parte variabile della tariffa rifiuti.

Fig. 9 - Esempio di raccolta di sacco per il rifiuto urbano residuo dotato di Tag Rid (Altares Srl).

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Fig. 8 - Schema di sistema a contenitori rigidi con Rfid (Contarina Spa - Consorzio Priula)

1.3 Sistema con sacchi a perdere dotati di transponder UHF I progressi nella fabbricazione dei transponder UHF e il conseguente abbattimento dei costi ne hanno reso possibile l’impiego anche sui sacchi a perdere, rendendo quindi il sistema di identificazione a transponder più accessibile anche alle Amministrazioni che non intendono utilizzare contenitori rigidi e riutilizzabili (per i costi e per motivi di ordine pratico). L’associazione sacco / utente nel gestionale tariffa avviene al momento della consegna dei rotoli (il sistema UHF infatti rende possibile più letture contemporanee, quindi anche la lettura di tutti i codici contenuti in un rotolo di sacchi). Le modalità di lettura e trasmissione dati sono le stesse del punto precedente.


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