G. Ghiringhelli - Littering di rifiuti - GSA pulire outdoor - maggio 2015

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FOCUS CITTÀ

Il littering e abbandono di piccoli rifiuti: novità normative e progetti di controllo del fenomeno di Giorgio Ghiringhelli*

Che cos’è il littering

10 MAGGIO 2015

Oggi sempre più spesso si sente parlare di littering ovvero dell’inquinamento di strade, piazze, parchi o mezzi di trasporto pubblici causato gettando intenzionalmente o lasciando cadere piccoli rifiuti e abbandonandoli. Anche se in termini assoluti le quantità di rifiuti lasciate sul suolo sono relativamente ridotte, la maggioranza della popolazione percepisce il fenomeno come fastidioso. Il littering compromette la qualità di vita e il senso di sicurezza negli spazi pubblici, genera costi elevati per i servizi di pulizia e nuoce all’immagine delle località. Le cause della crescente mole di rifiuti abbandonati sono molteplici. Sempre più persone trascorrono la pausa pranzo sul posto di lavoro o di formazione e mangiano per strada. La conseguenza quasi inevitabile di queste nuove abitudini di consumo, abbinate a un’accresciuta utilizzazione degli spazi pubblici, è la presenza di una quantità maggiore di rifiuti abbandonati all’aperto. I rifiuti gettati nell’ambiente, oltre a comportare diversi danni di natura ambientale in senso lato possono comportare, per le loro caratteristiche chimiche, biologiche e tossicologiche, danni anche sulla qualità dei suoli o delle acque e in ultima analisi sulla qualità della vita e sulla salute umana.

Le norme contro il littering e l’abbando rifiuti

In Italia le principali disposizioni concernenti l’abbandono dei rifiuti sono contenute nel D.Lgs. 3 aprile 2006,

n. 152 “Norme in materia ambientale”, ovvero nel cosiddetto “Testo Unico in Materia Ambientale”. Più precisamente, le norme d’interesse sono contenute nella quarta parte del D.Lgs. 152/06 che si occupa della disciplina della gestione dei rifiuti, oltre che della bonifica dei siti inquinati. In merito alla tematica in questione, interessanti modifiche sono state introdotte dal D.Lgs. 205/210, che ha modificato l’entità delle sanzioni amministrative pecuniarie applicabili alla violazione (art. 255). L’articolo 192 “divieto di abbandono” del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. riveste importanza fondamentale ai fini dello studio della normativa vigente in Italia in tema di abbandono di rifiuti. L’articolo stabilisce infatti, al primo comma, che “l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati”. È dunque evidente come il legislatore italiano abbia chiaramente identificato l’abbandono, il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo, nonché l’immissione di rifiuti nelle acque superficiali o sotterranee, quali comportamenti assolutamente antisociali e lesivi del bene giuridico primario, ovvero l’ambiente. Come evidente le citate norme concentrano l’attenzione sull’abbandono di quantitativi rilevanti di rifiuti mentre l’ordinamento è sicuramente meno applicabile per il tema del littering ovvero del getto di particolari tipologie di piccoli rifiuti (gomme da masticare, cicche di sigaretta, etc.). Da qui l’interesse del legislatore che nel Disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica 2014 (Disposizioni

Mozziconi di sigaretta

in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali), in discussione in Parlamento, ha inserito all’art. 29 (Rifiuti di prodotti da fumo e gomme da masticare) ha inserito specifiche disposizioni per la modifica dell’art. 232, 255, 263 del T.U.A. per il contrasto del fenomeno, e, sinteticamente: ● I Comuni devono istallare contenitori per la raccolta delle gomme da masticare e cicche di sigaretta; ● Campagne di sensibilizzazione per i consumatori; ● Introdurre il divieto di abbandono specifico per queste fattispecie di rifiuti; ● Introdurre una sanzione amministrativa pecuniaria di € 150 per chi viola il divieto; ● I proventi delle sanzioni al 50% finanzieranno le iniziative del Ministero dell’Ambiente e al 50% saranno destinate ai Comuni.


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Gomme da masticare

Un’ulteriore proposta di emendamento è tesa inoltre ad affrontare il problema delle deiezioni canine, spesso oggetto di specifiche ordinanze sindacali, introducendo specifico divieto nazionale e relative sanzioni in caso di violazione.

Cosa fare per contrastare efficacemente il fenomeno

Gli studi e le ricerche sul littering hanno dimostrato la complessità del tema, soprattutto in relazione alla complessità psicologica del fenomeno che impedisce di avere uno “stereotipo” di chi abbandona. L’atto di gettare i rifiuti nell’ambiente è influenzato dal luogo, da cosa si ha da gettare e se le persone sono sole o in gruppo. Un elemento chiave di qualsiasi percorso contro il littering e l’abbandono dei rifiuti è introdurre elementi per educare i cittadini al rispetto dell’ambiente e cambiare quindi le abitudini e la percezione dell’importanza del fenomeno e dei gesti di ciascuno. Per agire sul fronte preventivo e soprattutto su quello repressivo occorre conoscere il fenomeno sia dal punto di vista generale e territoriale sia dal punto di vista specifico al fine di fornire agli organi competenti gli strumenti conoscitivi atti a permettere il coordinamento delle azioni di pattugliamento e presidio del territorio. Ad oggi non sono disponibili a livello nazionale dei sistemi specifici e organici che agevolino gli Enti di riferimento nelle attività di contrasto al fenomeno.

Un web-GIS come strumento di controllo e prevenzione del littering tra Italia e Svizzera

Il progetto sperimentale “Insubria Pulizia Sconfinata”, all’interno Piano Integrato Transfrontaliero (P.I.T.) “Rifiuti: nuovi percorsi di responsabilità transfrontaliera”, finanziato nel Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013, ha avuto come obiettivo principale la creazione di un sistema web-GIS che con-

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senta di mappare le aree che si presentano degradate a causa dell’abbandono dei rifiuti, costruendo un database dinamico fruibile da tutti gli stakeholder (www.puliziasconfinata.it). Il progetto ha avuto come promotori la Provincia di Varese, la Repubblica e Cantone Ticino, ARS ambiente Srl e Terraria Srl. Il tool di segnalazione è affiancato da una serie di strumenti di analisi dei dati raccolti e di individuazione di indicatori predefiniti e personalizzabili che permettono alle forze dell’ordine e agli Enti proposti di essere coadiuvati nelle loro azioni di monitoraggio e controllo. L’applicativo web consente agli stakeholder di interagire in tempo reale e

di condividere dati, informazioni, immagini e analisi in relazione alle aree che si presentano degradate a causa dell’abbandono dei rifiuti. Ciascun utilizzatore può localizzare un abbandono puntuale, inoltre nel caso di piccole discariche o abbandoni diffusi è possibile disegnare su mappa l’area o anche il tratto di strada. Il sistema gestisce il processo evolutivo delle segnalazioni (validazione, aggiornamento, reiterazione, chiusura – ovvero pulizia del luogo) ed è integrato con le modalità di accertamento amministrativo utilizzate dalle autorità che presidiano il territorio. L’utente mediante un wizard può specificare le caratteristiche dell’abban-


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Littering in un’area pubblica

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dono, e le informazioni variano a seconda del profilo dell’utente. Tutti gli utenti hanno la possibilità di associare alle segnalazioni delle fotografie e tale opzione è molto utile per monitorare l’evoluzione dei luoghi nel tempo. Ciascun utente inoltre è dotato di un proprio “cassetto delle segnalazioni”

nel quale può ritrovare agevolmente ciò che ha inserito e monitorarne l’evoluzione o aggiornarne lo stato. Una segnalazione può essere ovviamente anche “chiusa” e ciò avviene quando i luoghi sono ripuliti o bonificati, riportandone anche i costi sostenuti. Questo sistema è stato sperimentato per 2 anni da oltre 100 Comuni della Provincia di Varese e 5 Comuni del Cantone Ticino dimostrando che è possibile e utile coordinare le attività dei vari Enti coinvolti e avere un archivio storico e dinamico delle informazioni per orientare le iniziative di contrasto al littering e soprattutto monitorarne efficienza ed efficacia. Il progetto è stato segnalato dalla Giuria del Premio all’Innovazione amica dell’ambiente 2015 di Legambiente, come esempio di buone pratiche ambientali (http://www. premioinnovazione.legambiente.org/ section.php?p=premiati) ed è ogget-

mezza orizzontale

Campagna del progetto “Pulizia Sconfinata”

to del freebook “L’abbandono rifiuti e il littering: strumenti per conoscere il fenomeno e contrastarlo” (http:// freebook.edizioniambiente.it/libro/70/ Labbandono_di_rifiuti_e_il_littering). *[ARS ambiente Srl]


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