Giavini, Ghiringhelli - Verifica raccolta differenziata per singoli edifici - Ecomondo 2015

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Metodologia innovativa di verifica della raccolta differenziata attraverso analisi merceologiche presso singoli edifici Michele Giavini giavini@arsambiente.it, Giorgio Ghiringhelli - ARS ambiente Srl Riassunto In molte città (es. Milano, che ha completato l’estensione della raccolta della frazione organica a tutte le utenze domestiche del territorio) che hanno adottato il sistema intensivo di raccolta differenziata, il risultato raggiunto è stato del 50-60%. Questi risultati, indicano che il sistema ha ancora possibilità di miglioramenti consistenti. ARS ambiente ha sviluppato una metodologia per verificare come a livello di singoli edifici in realtà la situazione puntuale di RD sia molto variegata, con presenza di best practices e casi poco virtuosi. In una città, è stata effettuata una campagna di analisi mercelogiche mirate alla valutazione della raccolta differenziata di 17 singoli edifici selezionati secondo fattori al contorno come presenza di uffici, stranieri etc. Durante un’intera settimana una squadra di valutatori ha quindi pesato e analizzato i rifiuti esposti da queste utenze nell’orario di esposizione, verificando quindi “in diretta” le caratteristiche dei rifiuti dei cittadini. Le utenze sono state scelte per rappresentare le diverse tipologie abitative e produttive presenti nella città: utenze residenziali centrali, utenze residenziali di periferia, mercati, utenze miste (uffici e residenti), etc. L’obiettivo è stato quello di determinare la percentuale di raccolta differenziata dei singoli edifici oltre a una valutazione specifica su alcuni grandi produttori (utenze non domestiche, mercati). Summary In many cities (eg. Milan, which has completed the extension of the collection of organic waste in all households) that have adopted the system of intensive collection, the result achieved was 50-60%. These results, indicate that the system still has the possibility of substantial improvements. ARS ambiente has developed a methodology to check as to the level of individual buildings in the situational reality of timely %RD is very varied, with the presence of best practices and case not virtous. In a city, there has been a campaign products analysis leading to evaluation of the collection of 17 individual buildings selected according to factors such as the presence of boundary offices, foreigners etc. During a whole week a team of evaluators then weighed and analyzed the waste exposed by these utilities in the timetable of exposure, and then ensures “live” characterisation of citizens. The loads were chosen to represent the different types of housing and productive in the city: the central residential users, residential users suburban markets, utilities mixed (offices and residents), etc. The goal was to determine the percentage of recycling of individual buildings as well as a specific assessment of some large producers (non-domestic users, markets).

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1 Il tema A partire dagli anni ’90, in Italia, con lo sviluppo delle raccolte differenziate sono state attivate e sperimentate diverse forme di raccolta. Le raccolte indifferenziate hanno registrato un’evoluzione in rapporto alle raccolte differenziate, che da raccolte aggiuntive sono diventate in molte situazioni raccolte integrate. Il modello più performante dal punto di vista dei risultati quali-quantitativi è sicuramente quello domiciliare con raccolta secco-umido abbinato o meno ad un sistema di tariffazione puntuale [1]. I dati con cui normalmente si misurano le performance quantitative di raccolta differenziata sono: − La percentuale di raccolta differenziata (%RD) calcolata; − La produzione pro capite totale di rifiuti urbani (Tot. RU) normalmente espressa come kg/ abitante*anno; − La produzione pro capite di rifiuto urbano residuo (RUR) normalmente espressa come kg/ abitante*anno. Con dgr 1990 del 20/06/2014 è stato approvato in Regione Lombardia il nuovo Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti, che sostituisce il precedente approvato nel 2005 e introduce una serie di rilevanti novità. Tra di esse, l’introduzione di due distinti obiettivi di raccolta differenziata da raggiungere entro il 2020: il 67% come media regionale, e il 65% a livello di ogni singolo Comune. La regione Lombardia conta oggi 1531 Comuni e circa 10.000.000 di abitanti, con caratteristiche molto variegate; si spazia infatti dai comuni montani a bassissima densità urbanistica alle grandi città. In molte città i risultati di raccolta sono stati molto positivi con il tasso di intercettazione della Forsu pro capite che ha raggiunto circa 90 kg/abitante.anno, con una qualità del materiale raccolto molto alta. A volte però si verifica un livello di produzione pro capite di rifiuto indifferenziato elevato, che si riverbera necessariamente sul livello di raccolta differenziata raggiunto, impedendo il raggiungimento dell’obiettivo del 65% di RD auspicato dal Comune e previsto dalle norme regionali e nazionali. Dove il modello di raccolta differenziata intensivo è implementato da tempo, anche in aree urbane densamente abitate, il rifiuto indifferenziato si posiziona tra gli 80 e i 150 kg/abitante [2]. Nonostante quindi spesso sia stato implementato un modello di raccolta allo “stato dell’arte” e ci sia una diffusa sensibilità e impegno dei diversi stakeholder sul tema occorre una analisi più puntuale dei dati al fine di individuare le aree o le azioni che consentano al sistema di gestione di raggiungere i risultati attesi. 2 La risposta Per comprendere più in dettaglio i livelli di intercettazione rifiuti e quindi i valori di percentuale di raccolta differenziata ARS ambiente ha proposto un progetto di analisi delle performance a livello molto spinto attraverso un’indagine basata su analisi merceologiche e pesate puntuali dei rifiuti prodotti su singoli edifici rappresentativi di varie tipologie di utenze, e verifiche su alcune categorie produttive di rifiuto indifferenziato. L’obiettivo di questa analisi è quello di verificare quali siano le condizioni specifiche che possano comportare una ridotta intercettazione dei rifiuti differenziabili e un incremento della produzione di RUR. Per fare ciò sono stati selezionati alcuni edifici in diverse aree della città e individuati sulla base delle caratteristiche prevalenti degli utenti presenti (etnia, residenza/ufficio, affittuari/ proprietari, etc.): − in zona centro con prevalenza di famiglie italiane; − in periferia con prevalenza di famiglie italiane − in periferia a prevalenza di cittadini stranieri (cinesi, arabi, sudamericani)

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− in periferia con prevalenza studenti in affitto; − residenze ad affitto agevolato (case popolari); − centro “misto uffici” (residenziale e uffici che conferiscono negli stessi contenitori); − periferia “misto uffici” (residenziale e uffici che conferiscono negli stessi contenitori); − centro “misto commercio” (residenziale e piccolo commercio, conferimento negli stessi contenitori); − periferia “misto commercio” (residenziale e piccolo commercio, conferimento negli stessi contenitori); − residenze ad affitto agevolato (residenziale e piccolo commercio, conferimento negli stessi contenitori); Per ogni edificio sono state effettuate le seguenti attività: − monitoraggio giornaliero per una settimana; ogni edificio è stato visitato tutte le mattine della settimana identificata nell’ orario di esposizione dei rifiuti; − pesata di ogni frazione esposta; mediante bilancia portatile e dinamometro sono state effettuate pesate di ogni singola frazione di rifiuto (bidoni carrellati e/o sacchi); − verifica visuale del contenuto dei sacchi di indifferenziato al fine della verifica della presenza di “frazioni improprie” (es. carta, plastica, umido) visibili all’interno dei sacchi semi-trasparenti; − analisi merceologica del RUR; su tutti gli edifici precedentemente descritti verrà effettuata un’analisi merceologica mediante metodica IPLA; Per completare le valutazioni e la raccolta di dati sono state previste delle azioni aggiuntive: − verifica visuale dei rifiuti assimilati raccolti da utenze non domestiche presenti nei quartieri analizzati; − analisi quantitativa e merceologica del rifiuto proveniente da 3 mercati rionali; − verifica quantitativa dei rifiuti prodotti dalle aree della “movida” e dell’incidenza di questi quantitativi sul totale cittadino del rifiuto indifferenziato; − verifica quantitativa relativa ai soli cestini stradali in un intero quadrante a sua discrezione con valutazioni statistiche sull’incidenza di questi quantitativi sul totale cittadino del rifiuto indifferenziato.

Fig. 1 – Esecuzione delle analisi dei rifiuti in campo

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3 I risultati Le analisi precedentemente descritte hanno permesso di arrivare al calcolo della percentuale di raccolta differenziata per singolo edificio analizzato, come mostrato nel grafico seguente. I dati evidenziano innanzi tutto come ci sia una significativa variabilità tra le diverse realtà analizzate; all’interno di questa variabilità possono essere identificate realtà di assoluta eccellenza (%RD>65%) nelle quali con successivi approfondimenti possono essere individuate condizioni e elementi operativi utili per le realtà meno performanti. Dalle analisi merceologiche si evidenzia inoltre come il contenuto di Forsu nel RUR sia ancora significativo indicando come l’incremento ulteriore di intercettazione di questa frazione possa portare un ulteriore contributo positivo all’incremento dell’intera raccolta differenziata.

Fig. 2 – Percentuale di raccolta differenziata per singoli edifici

Bibliografia

[1] G. Ghiringhelli, M. Giavini, “Introduzione di sistemi domiciliarizzati per la raccolta rifiuti: elementi chiave, valutazioni economiche e casi studio”, in “Smaltimento dei rifiuti solidi urbani: stato attuale, tecnologie e gestione” CISM – Centre for mechanical sciences, 2008; [2] M. Giavini, E. Confalonieri, P. Zerbinati, “Il ruolo chiave della filiera del rifiuto organico nel nuovo Programma Regionale di Gestione Rifiuti della Lombardia”, ECOMONDO, atti dei seminari, Maggioli Ed, 2014.

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