Rapporto Rifiuti Provincia di Varese - dati 2013

Page 1

RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI

RAPPORTO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI DATI 2013

Varese | ottobre 2014

1


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

2


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

PROVINCIA DI VARESE– SETTORE ECOLOGIA ED ENERGIA Piazza Libertà 1 21100 Varese Tel. 0332 252111 Fax 0332 236626 Email: provinciavarese@provincia.va.it Redazione e validazione dati a cura dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti OPRVA Gestito da: ARS ambiente Srl Referenti: Giorgio Ghiringhelli, Michele Giavini, Silvia Colombo In collaborazione con: Responsabili comunali Servizio Gestione Rifiuti Consorzi Rifiuti e Comunità Montane della provincia di Varese Responsabili Aziende di Raccolta Rifiuti ARPA Lombardia CCIAA Varese RESPONSABILITA’ Alberto Caverzasi – Dirigente Settore Ecologia ed Energia

IMPOSTAZIONE, ANALISI DEL SISTEMA INFORMATIVO, ELABORAZIONI, STESURA E REVISIONE FINALE Giorgio Ghiringhelli, Michele Giavini, Silvia Colombo

3


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

4


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Nell’assumere la guida della rinnovata Provincia di Varese leggo non senza orgoglio che le stime 2013 di ISPRA ci vedono al 18° posto nel panorama italiano per Raccolta Differenziata e nell’eccellenza delle 43 province italiane che producono meno di 450 kg/ab*anno di rifiuto totale all’anno. Apprendo altresì che nel panorama regionale ci collochiamo al secondo posto per percentuale di raccolta differenziata ed al quarto per produzione annua di rifiuto totale e che il nuovo Piano Regionale di Produzione Rifiuti, approvato nell’estate appena trascorsa, ha fatto proprio il Modello Omogeneo di gestione rifiuti già delineato dal nostro Osservatorio Provinciale, per raggiungere il 67% di raccolta differenziata e una produzione di rifiuto totale inferiore ai 450 kg per abitante entro il 2020, nel territorio lombardo. Nella nostra Provincia nel 2013 già 46 Comuni (250.000 abitanti) hanno superato il 67% di RD e 65 Comuni (394.000 abitanti) il 65% di raccolta differenziata: risultati importanti, conseguiti in una situazione di ristrettezza economica che come Sindaco conosco bene. Occorre sollecitare ora le restanti Amministrazioni a muoversi nella direzione della piena aderenza al Modello Omogeneo provinciale e regionale, che offre le indicazioni operative per ottimizzare il sistema comunale di gestione rifiuti e innalzare le performance ambientali. Per questo il Rapporto Rifiuti 2013 allarga i propri orizzonti ed affianca all’analisi dei dati provinciali la sintesi dei migliori studi sulla gestione rifiuti disponibili nel panorama nazionale, poiché è solo col confronto con le eccellenze che la nostra Provincia può trarre ulteriore spunto per proseguire sulla via che le è ormai propria. La sintesi del Rapporto Nazionale Rifiuti 2013, curato da ISPRA, del nuovo Piano Regionale di Gestione Rifiuti, del Dossier nazionale “Comuni Ricicloni” di seguito presentati sono certo possano essere validi strumenti di stimolo per gli Amministratori più attenti. Seppure in un momento di difficoltà economica e di tagli alla spesa per l’Amministrazione Pubblica, la gestione rifiuti deve continuare ad essere innovata: il raggiungimento di maggiori performance garantisce infatti l’abbattimento delle sacche residue di inefficienza e porta all’ottimizzazione dei costi, oggi più che mai necessaria. Il Presidente della Provincia di Varese Avv. Gunnar Vincenzi

5


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Il Rapporto sulla gestione dei rifiuti in Provincia di Varese rappresenta un documento che l’Osservatorio Provinciale Rifiuti annualmente mette a disposizione dei Comuni e delle Aziende che si occupano di gestione dei rifiuti urbani, ed è realizzato a partire dalla rilevazione dei dati attuata con il sistema sovraregionale informativo sui rifiuti - O.R.SO. – presso i Comuni e le Aziende di gestione rifiuti. Il Rapporto annuale consente di avere una visione d’insieme sull’andamento della produzione rifiuti a livello provinciale e sui risultati di gestione conseguiti a livello comunale. Dopo anni di rilevante decrescita, la produzione totale dei rifiuti nel 2013 si presenta in sostanziale equilibrio rispetto all’anno precedente. La produzione totale si mantiene per il secondo anno consecutivo sotto le 400.000 tonnellate (394.096 ton), con un decremento dello 0,7% nella produzione totale e dello 0,3% a livello pro-capite. Il dato annuale di produzione per abitante si attesta a 443,8 kg, rispetto ai 445,3 kg dell’anno precedente. In valore assoluto sono state raccolte in modo differenziato 248.232 tonnellate e la percentuale di raccolta differenziata si alza leggermente rispetto al 62,9% del 2012 portandosi al 63%, grazie all’attivazione su tutti i Comuni della provincia di Varese del sistema di gestione integrata seccoumido con prelievo domiciliare. Per il secondo anno il trend della raccolta differenziata media provinciale non è più dovuto, come accadeva negli anni precedenti, all’incremento dell’intercettazione delle frazioni differenziate (che si riducono tutte ad eccezione dell’organico, della plastica e del multimateriale, a causa della congiuntura economica), ma al decremento dei rifiuti indifferenziati, che tra il 2013 ed il 2012 si riducono di un ulteriore 2% (sacco viola) e del 1,8% (ingombranti). Per quanto riguarda il destino finale dei rifiuti indifferenziati (rifiuti destinati a smaltimento), pari a 145.864 tonnellate, il ricorso agli impianti di incenerimento e selezione supera ormai la collocazione in discarica. Dopo le molteplici iniziative messe in atto nel corso del 2011 e 2012 da parte di una realtà già matura, come la nostra, per conseguire il livello di eccellenza del 65% di raccolta differenziata, il 2013 è stato l’anno della stabilizzazione dei risultati conseguiti: è infatti sostanzialmente invariato rispetto al 2012 il numero dei comuni che presenta un livello di raccolta differenziata superiore al 65% e di conseguenza la percentuale provinciale di raccolta differenziata. Le richieste di supporto/assistenza e accompagnamento gestione rifiuti avute dai Comuni nel corso del 2013 mostrano però una rinnovata attenzione verso la gestione dei rifiuti e una consapevolezza diffusa che il 65% da solo non basta per avere un sistema ottimizzato, che garantisca i livelli di eccellenza ed i maggiori risparmi possibili. Per questo i Comuni o Consorzi che si sono trovati a rinnovare i propri appalti hanno con essi impostato in modo nuovo il servizio, facendo proprie le indicazioni del Modello Omogeneo provinciale in termini di frequenza massima settimanale della raccolta del secco residuo e della dotazione ai Cittadini di pattumierine aerate e di contenitori, in grado di innalzare le intercettazioni di organico e carta e abbattere quelle di indifferenziato. La crisi che ancora ci attanaglia e la necessità di diminuire – o almeno mantenere stabili - i costi di gestione rifiuti, a fronte dei continui aggravi imposti, sta facendo intendere a molte realtà che il servizio deve essere ottimizzato: di qui l’interesse per il passaggio a tariffa puntuale ed un rinnovato coraggio nell’effettuazione di controlli e nell’applicazione di sanzioni, previa offerta di chiare e dettagliate informazioni sulle modalità di conferimento, naturalmente. Contiamo già 34 Comuni con un livello di raccolta differenziata superiore al 70% e 10 con una produzione giornaliera di rifiuti indifferenziato inferiore a 100 kg/ab*anno, che riteniamo possano ulteriormente incrementarsi a breve. Il Dirigente del Settore Ecologia ed Energia Dott. Arch. Alberto Caverzasi 6


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 SOMMARIO 1. L’OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI ................................................................... 11 1.1 ATTIVITÀ E FUNZIONI ............................................................................................................. 11 1.2 ACQUISIZIONE DATI ED ELABORAZIONI .................................................................................. 11 1.2.1 Il Sistema O.R.SO. ......................................................................................................... 11 1.2.2 Il calcolo della percentuale di raccolta differenziata ..................................................... 12 1.2.3 L’indice di Efficienza..................................................................................................... 12 2. SINTESI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI ....................................................... 15 3. AZIONI PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI E L’INCREMENTO DELLE RD ............ 22 3.1 LA DGP 175/2010. ................................................................................................................... 22 3.2 IL MODELLO OMOGENEO PROVINCIALE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI - DGP 294/2012 .................................................................................................................................... 22 3.3 MODUS RICICLANDI ................................................................................................................ 30 3.3.1 Il Piano Integrato Transfrontaliero (P.I.T.) della Provincia di Varese e del Cantone Ticino ........................................................................................................................................ 30 3.4 ATTIVITA’ DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI ...................................................................................................................................... 38 4. LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA ESTRATTO DEL RAPPORTO NAZIONALE SUI RIFIUTI URBANI REDATTO DA ISPRA, CONTENENTE I DATI RELATIVI ALL’ANNO 2013......................................................................................................... 41 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5

L’ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI A LIVELLO NAZIONALE ................................. 41 L’ANDAMENTO DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE A LIVELLO NAZIONALE ............................. 44 PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO REGIONALE E PROVINCIALE............................. 45 RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO REGIONALE E PROVINCIALE ....... 48 ANDAMENTO PROVINCIALE ................................................................................................... 50

5. I COMUNI RICICLONI ED I COMUNI RIFIUTI FREE - DOSSIER LEGAMBIENTE 2013 .................................................................................................................................................... 52 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6

RICICLONI, COMUNI RIFIUTI FREE E LE NOVITA’ 2013 ............................................................ 53 CRITERI DI ACCESSO E METODO DI CLASSIFICA. ..................................................................... 53 I CAMPIONI REGIONALI DEL RICICLO. ..................................................................................... 53 LA VIA MARCHIGIANA ALLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI ........................................... 54 COSA SUCCEDE NELLE ALTRE REGIONI ................................................................................... 54 L’ESEMPIO DEI COMUNI RIFIUTI FREE .................................................................................... 55

6. VERSO UN’ECONOMIA CIRCOLARE - EUROPEAN COMMISSION – 2 LUGLIO 2014 .................................................................................................................................................... 57 7. IL PIANO REGIONALE DI GESTIONE RIFIUTI.............................................................. 59 7.1 PRINCIPI STABILITI DALLA NORMATIVA COMUNITARIA E NAZIONALE................................... 59 7.2 OBIETTIVI DEL NUOVO PRGR .................................................................................................. 59 7


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 7.2.1 Produzione RU ............................................................................................................... 60 7.2.2 Raccolta differenziata .................................................................................................... 60 7.2.3 Recupero di materia e di energia.................................................................................... 62 7.2.4 Impiantistica regionale ................................................................................................... 63 7.2.5 Altri obiettivi strategico - gestionali .............................................................................. 64 7.3 STRUMENTI ED AZIONI ........................................................................................................... 65 7.3.1 Miglioramento delle raccolte differenziate .................................................................... 65 7.3.2 L’intercettazione mirata dello scarto di cucina .............................................................. 66 7.3.3 Omogeneizzazione a livello regionale ........................................................................... 67 7.3.4 Zone a bassa densità urbanistica .................................................................................... 68 7.3.5 Zone turistiche................................................................................................................ 69 8. PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI VARESE- DATI O.R.SO. 2013 .................................................................................................................................................... 71 8.1 8.2 8.3 8.4 8.5 8.6

EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE ......................................................................................... 71 LE DINAMICHE DI PRODUZIONE ............................................................................................. 72 PRODUZIONE DI RIFIUTI IN RAPPORTO ALLE AREE GEOGRAFICHE ......................................... 73 PRODUZIONE DI RIFIUTI E VARIABILI DEMOGRAFICHE ED ECONOMICHE .............................. 76 COMUNI CON LE MINORI PRODUZIONI DI RIFIUTO INDIFFERENZIATO .................................. 76 RELAZIONE TRA PRODUZIONE RIFIUTI E FLUSSI TURISTICI ..................................................... 84

9. RACCOLTA DIFFERENZIATA ............................................................................................ 85 9.1 ANALISI A LIVELLO PROVINCIALE ............................................................................................ 85 9.2 RACCOLTA DIFFERENZIATA E CONFRONTO CON I DATI REGIONALI E NAZIONALI. ................. 86 9.3 LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN BASE A VARIABILI GEO-DEMOGRAFICHE ........................... 88 10. LE FRAZIONI MERCEOLOGICHE RACCOLTE ............................................................. 94 11. LA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI (FORSU) ...................................................... 100 11.1 11.2 11.3 REGIONALE

11.4

LA FREQUENZA DI INTERCETTAZIONE SETTIMANALE DELLA FORSU............................................. 100 I SACCHETTI PER LA RD DELLA FORSU ................................................................................. 101 MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLA RD DELLA FORSU SECONDO IL MODELLO OMOGENEO PROVINCIALE E .................................................................................................................................... 102 DIVIETO DI COMMERCIALIZZAZIONE DEGLI SHOPPER NON BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI............ 103

12. CARTA E CARTONE ............................................................................................................ 107 13. IMBALLAGGI IN PLASTICA ............................................................................................. 111 14. VETRO E METALLI ............................................................................................................. 116 15. VERDE ..................................................................................................................................... 123 16. LEGNO..................................................................................................................................... 127 17. ALTRE RACCOLTE DIFFERENZIATE ............................................................................ 131 17.1 I RAEE .......................................................................................................................... 135 17.1.1 Inquadramento normativo: la normativa europea ........................................................ 135 8


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 17.1.2 17.1.3 17.1.4 17.1.5

Normativa nazionale .................................................................................................... 137 Il Centro di Coordinamento RAEE .............................................................................. 140 Sistema di ritiro “uno contro uno” ............................................................................... 141 La comunicazione dei dati di produzione di RAEE tramite l’applicativo O.R.So. ..... 142

18. INGOMBRANTI RECUPERATI.......................................................................................... 143 19. SISTEMI DI RACCOLTA ..................................................................................................... 146 20. I CENTRI DI RACCOLTA COMUNALI. ........................................................................... 147 20.1

LA PREDISPOSIZIONE DI CENTRI DI RIUTILIZZO ALL’INTERNO DEI CENTRI DI RACCOLTA COMUNALE ... 148

21. I GESTORI DEI SERVIZI DI RACCOLTA ....................................................................... 151 22. DESTINO DEI RIFIUTI ........................................................................................................ 152 22.1 IL DESTINO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI ................................................................... 152 22.2 IL DESTINO DELLE FRAZIONI DIFFERENZIATE .............................................................. 153 22.2.1 IMPIANTI PER IL RECUPERO E RICICLAGGIO DEI RIFIUTI PRODOTTI IN PROVINCIA DI VARESE ....................................................................................................... 154 23. VALUTAZIONI ECONOMICHE......................................................................................... 160 24. SCHEDE DI SINTESI DI CONSORZI ................................................................................ 165 25. GLOSSARIO ........................................................................................................................... 166 25.1 25.2 25.3

TERMINI DI USO COMUNE .................................................................................................. 166 SIGLE ............................................................................................................................ 167 PRINCIPALI SIMBOLI DI IDENTIFICAZIONE DEI RIFIUTI ................................................ 168

9


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

10


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

1. L’OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI 1.1 ATTIVITÀ E FUNZIONI Il Rapporto sulla gestione dei rifiuti in Provincia di Varese viene realizzato come di consueto dall’Osservatorio Provinciale Rifiuti (OPR). L’OPR di Varese è stato costituito nel 2001 a seguito di apposita Deliberazione della Giunta Provinciale (PV n. 61 del 20/02/2001). L’OPR di Varese si occupa di:  raccolta, analisi ed elaborazione dei dati rifiuti;  attività di supporto e coordinamento rivolta alle Amministrazioni Comunali;  realizzazione di iniziative d’informazione, riduzione ed educazione su tematiche specifiche. Gli OPR rappresentano un importante strumento di controllo ed azione sul territorio, in merito ai rifiuti urbani (RU), in grado di funzionare da anello di congiunzione operativo tra gli organi nazionali e regionali e gli altri Enti locali, quali Consorzi di Comuni, Comunità Montane, Aziende di gestione dei servizi di raccolta e trasporto, impianti di riciclaggio o smaltimento. Gli OPR sono stati istituiti a livello nazionale dalla Legge n. 93/2001 art. 10, comma 5 e sono organizzati in una “rete nazionale” degli OPR, che coinvolge la maggior parte delle Province italiane. Gli Osservatori Rifiuti lombardi sono stati costituiti in tutte le Province della nostra Regione a seguito della Legge Regionale 1 luglio 1993, n. 21, ed hanno creato un sistema omogeneo di raccolta, informatizzazione ed elaborazione dei dati via web denominato sistema O.R.SO. (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale), operativo dal 2002, e successivamente adottato da molte altre realtà italiane, ovvero Val d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Campania, oltre che dalla Provincia Autonoma di Trento. L’OPR di Varese è gestito da Giorgio Ghiringhelli, Michele Giavini e Silvia Colombo di ARS ambiente Srl di Gallarate (www.arsambiente.it).

1.2 ACQUISIZIONE DATI ED ELABORAZIONI 1.2.1 Il Sistema O.R.SO. L’OPR della Provincia di Varese effettua dal 2002 il rilevamento statistico dei dati di produzione e gestione dei rifiuti urbani attraverso la tecnologia web predisposta da ARPA Lombardia (sistema O.R.SO. - Osservatorio Rifiuti SOvraregionale), con la collaborazione di tutte le Province lombarde, che prevede un unico applicativo per i 1546 Comuni lombardi che compilano la scheda rifiuti on line. Come precisato dalla Delibera di Giunta Regionale (DGR) 2513 del 16 Novembre 2011 “La raccolta di dati e documentazione effettuata con l’applicativo O.R.SO. ha la finalità principale di raccogliere informazioni utili e fondamentali per consentire la contabilizzazione e l’elaborazione statistica dei dati di produzione dei rifiuti urbani, per fornire supporto alla pianificazione e programmazione, per la verifica dell’attuazione dei piani e il raggiungimento degli obiettivi previsti (in termini di riduzione e recupero dei rifiuti, disponibilità di impianti, autosufficienza e gestione delle emergenze, ecc.), per l’individuazione dei costi, prezzi e capitolati di riferimento per la raccolta ed il trattamento dei rifiuti urbani, per tracciare il flusso dei rifiuti, per informare su strategie e iniziative locali, per valutare le rese e l’efficienza degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti. A tal fine sono richiesti anche dati di dettaglio e informazioni che a prima vista possono sembrare molto particolari, ma che trovano invece giustificazione rispetto alle finalità citate. Allo stesso modo, la completa compilazione di tutte le informazioni richieste consente, anche per Comuni ed impianti, di ottenere dei servizi utili 11


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 (archiviazione dei dati, reportistica, generazione automatica del MUD da inviare alla Camera di Commercio), che saranno sempre piĂš implementati, anche per far fronte all’evoluzione normativa e a richieste specifiche.â€? La DGR 10619 del 25.11.2009 (poi modificata dalla DGR 2513/2011) aveva giĂ introdotto importanti novitĂ a far corso dalla compilazione 2010 – Dati Rifiuti 2009- rendendo obbligatoria per i Comuni la comunicazione dei dati della gestione dei rifiuti alle Province attraverso il sistema O.R.SO. entro il 31 marzo (dati quantitativi) e il 30 giugno (dati economici) di ogni anno, e disponendo sanzioni economiche nel caso di omesse comunicazioni o di comunicazioni tardive ed incomplete, a significare come il sistema O.R.SO. si configuri ormai come uno strumento imprescindibile, all’interno di una attenta politica di gestione ambientale a livello regionale. Successivamente la DGR 2513/2011 ha precisato l’impianto dei dati obbligatori/sanzionabili; si riportano nella tabella seguente i dati da inserire obbligatoriamente a partire dalla compilazione 2011, come rivisti dalla modifica operata da Regione Lombardia con DGR 2513/2011, che ha sostituito la DGR 10619/2009, poi ulteriormente integrata dal Decreto del Dirigente di struttura 19 marzo 2013, n°2578. Sezione dati generali rifiuti (per ogni rifiuto)

costi dei servizi

Dati obbligatori e sanzionabili  abitanti;  utenze domestiche e non domestiche;  modalitĂ di raccolta;  quantitativi annuali per tutti i rifiuti raccolti (se possibile inserire comunque i mensili);  soggetti che hanno effettuato la raccolta e/o il trasporto e relativi quantitativi;  impianti di destinazione e relativo quantitativo;  costi totali: tutti i costi della sezione “Generaliâ€?;

Sono inoltre obbligatori ma non sanzionabili, in caso di mancata/errata compilazione, i dati relativi alle infrastrutture di servizio (centri comunali di raccolta), i costi dettagliati e le informazioni aggiuntive (es. compostaggio domestico, sistema tariffario, atti e regolamenti, servizi aggiuntivi, controlli, GPP).

1.2.2 Il calcolo della percentuale di raccolta differenziata La percentuale di raccolta differenziata rappresenta la frazione dei rifiuti urbani intercettata in maniera differenziata rispetto al totale dei rifiuti prodotti, al fine di avviarla ad operazioni di recupero e sottrarla allo smaltimento, o, nel caso delle frazioni pericolose, al fine di avviarle ad uno smaltimento dedicato, per ridurne la pericolositĂ per l’ambiente. La procedura di calcolo della percentuale di raccolta differenziata, come specificato da ARPA Lombardia, è data dal rapporto tra la sommatoria dei pesi delle frazioni raccolte in modo differenziato ed il peso totale dei rifiuti urbani, incluso lo spazzamento stradale, con l’esclusione dei rifiuti inerti e di quelli cimiteriali. %đ??‘đ??ƒ =

(đ??’đ??¨đ??Śđ??Śđ??š đ??&#x;đ??Ťđ??šđ??łđ??˘đ??¨đ??§đ??˘ đ??‘đ??ƒ) + (đ??Śđ??šđ??­đ??žđ??Ťđ??˘đ??šđ??Ľđ??˘ đ??Ťđ??žđ??œđ??Žđ??Šđ??žđ??Ťđ??šđ??­đ??˘ đ???đ??š đ??Ťđ??˘đ??&#x;. đ??˘đ??§đ?? đ??¨đ??Śđ??›đ??Ťđ??šđ??§đ??­đ??˘) đ?’™ đ?&#x;?đ?&#x;Žđ?&#x;Ž đ??“đ??¨đ??­đ??šđ??Ľđ??ž đ??‘đ??” − đ??‚đ??˘đ??Śđ??˘đ??­đ??žđ??Ťđ??˘đ??šđ??Ľđ??˘ − đ??ˆđ??§đ??žđ??Ťđ??­đ??˘

1.2.3 L’indice di Efficienza L’Indice di Efficienza rappresenta lo strumento attraverso il quale è possibile confrontare le rese dei diversi sistemi di gestione dei rifiuti urbani adottati dai Comuni sul proprio territorio. Introdotto 12


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 dall’OPR di Varese per la prima volta in Italia nel 2001, l’Indice di Efficienza consente il superamento della percentuale di raccolta differenziata quale unico parametro di riferimento, poichè introduce una valutazione multiparametrica dei diversi sistemi di gestione integrata dei rifiuti, messi in atto nelle realtà comunali. A ciascuno dei parametri considerati viene assegnato un fattore di importanza, in base alla sua significatività rispetto agli obiettivi di buona gestione dei rifiuti urbani: tra di essi la percentuale di raccolta differenziata raggiunta, ma anche i quantitativi pro-capite dei rifiuti prodotti, le rese di intercettazione dei singoli flussi di raccolta differenziata, ecc. Nella tabella seguente sono riportati in dettaglio i vari parametri che costituiscono l’Indice di Efficienza utilizzato dall’OPR della provincia di Varese.

Tabella indice di efficienza Classi Classe Classe 1 2 Numero mesi turistici Conteggio tipologie RUP raccolte (Oli, Beni

≤1

2-3

4- 5

6–7

0

1-2

3-4

5-6

0,300,59 -5,0% / -2,1%

0,60 0,89

durevoli, accumulatori Pb, toner, neon, pneumatici)

Incremento RD 2012-2013 ponderato Differenza tra la variaz. totale RU in punti % e la media provinciale 2013 Differenza in punti % di racc. differenziata rispetto la media provinciale 2012 Ingombranti recuperati* Carta e cartone* Plastica*

≤ 0,29 ≤5,1% ≤ -10% ≤ 2,9 ≤ 27,9 ≤ 0,9 ≤ 13,9

Verde* Legno* Organico* Materiali ferrosi* Vetro* Altre*

Costi per abitante equivalente* Presenza o utilizzo piazzola* Iniziative di promozione del compostaggio domestico*

Classe 3

Fattore di Importanza % sul Classe Clas Inte totale 4 se 5 ro (Fi)

≤ 4,9 ≤ 6,9 ≤ 4,9 ≤ 22,9 ≤ 1,9 ≤ 41,47

-10% / -5,1%

-5,0 / +4,9%

3,0 – 9,9 28,0 – 36,9 1,012,9

10,0 – 13,2 37,0 – 44,9 13,0 – 16,9

0,90 1,19 +2,0% / +4,9% +5,0% / + 9,9% 13,3 – 18,0 45,0 – 55,9 17,0 – 20,9

14,0 – 44,9

45,0 – 72,9

73,0 – 99,9

5,0 – 13,9 7,0 – 32,9 5,0 – 11,9 23,0 – 42,9 2,0 – 3,9

14,0 – 18,9 33,0 – 49,9 12,0 – 18,9 43,0 – 54,9 4,0 – 7,9

19,0 – 25,9 50,0 – 67,9 19,0 – 29,9 55,0 – 81,9 8,0 – 12,9

41,48 67,60

67,61 84,65

84,66 104,52

Sistema di con-trollo

Agevol. tariffa

Si

No

Nessuna iniziativa

Alcune iniziative

-2,0% / +1,9%

≥8

Punteggi (Pi) Clas Clas Clas Clas Clas se 1 se 2 se 3 se 4 se 5

5

5,3%

0

1

2

3

5

5,3%

0

1

2

3

≥ 1,20

5

5,3%

0

1

2

3

4

≥ 5,0 %

10

10,5%

4

3

2

1

0

20

21,1%

0

1

2

3

4

2

2,1%

0

1

2

3

4

4

4,2%

0

1

2

3

4

4

4,2%

0

1

2

3

4

4

4,2%

0

1

2

3

1

4

4,2%

0

1

2

3

4

4

4,2%

0

1

2

3

4

4

4,2%

0

1

2

3

4

4

4,2%

0

1

2

3

4

4

4,2%

0

1

2

3

4

10

10,5%

4

3

2

1

0

1

1,1%

2

0

5

5,3%

0

1

2

3

≥ 10,0 % ≥ 18,1 ≥ 56,0 ≥ 21,0 ≥ 100, 0 ≥ 26,0 ≥ 68,0 ≥ 30,0 ≥ 82,0 ≥ 13,0 ≥ 104,5 3

4

* Valori espressi in kg/abitante.anno

*valori espressi in kg/abitante.anno I valori di ogni parametro sono stati distribuiti in ordine crescente nell’arco di cinque fasce di merito: in questo modo un Comune risulta tanto più meritevole quanto più alta è la posizione occupata per ogni parametro. La suddivisione in fasce per i parametri che presentano un’ampia variabilità è 13


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 effettuata con il metodo dell’ottimizzazione di Jenks, per consentire un’omogeneità dei dati e permettere confronti. La formula per il calcolo dell’Indice di Efficienza è la seguente:

Occorre cioè eseguire la sommatoria dei punteggi assegnati in base alla classe, ognuno ponderato dal fattore di importanza che viene assegnato alla classe stessa. Il risultato viene poi normalizzato dividendo per il massimo punteggio ottenibile e moltiplicando per 10, allo scopo di ottenere un numero che può variare tra 0 e 10. Dal 2001 ad oggi è stata effettuata solo una modifica nel panel dei parametri considerati (2005), per rendere l’indice di Efficienza più adeguato alle modalità di gestione dei rifiuti via via introdotte sul territorio e renderlo più vicino alle singole realtà rappresentate. Per una loro descrizione dettagliata, si rinvia ai Report 2010 e 2009, disponibili sul sito OPR della Provincia di Varese al seguente link http://www.provincia.va.it/code/22908/Rapporto-sulla-gestione-dei-rifiuti-urbani

14


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

2. SINTESI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Il quadro della produzione dei rifiuti nel 2013 in provincia di Varese fotografa una situazione giunta a maturità di sistema, in cui dal 2011 tutti i 141 Comuni hanno attiva la raccolta differenziata integrata secco-umido, oltre alle altre raccolte domiciliari di carta, vetro e metalli (o vetro monomateriale) ed imballaggi in plastica (o multimateriale leggero). I centri comunali di conferimento sono uniformemente diffusi a livello provinciale, garantendo elevate rese di raccolta differenziata. La situazione di crisi congiunturale in cui anche il 2013 è trascorso fa diminuire ancora - seppur questa volta secondo un trend più contenuto rispetto agli anni precedenti - i rifiuti indifferenziati. Altre cause della decrescita degli indifferenziati possono essere individuate nelle politiche di sempre maggior controllo sui conferimenti del sacco viola e nei centri di raccolta comunali, da parte dei Gestori e delle Amministrazioni più accorte, che intendono in questo modo ottimizzare i costi e le performance ambientali, oltre che ad un’attenzione sempre maggiore verso le azioni di riduzione dei rifiuti, che Provincia di Varese ha promosso sin dal 2000 e che ora tante Amministrazioni Locali stanno promuovendo. In sintesi, nel 2013 la produzione complessiva dei rifiuti urbani in provincia di Varese è diminuita dello 0,7% rispetto al 2012, attestandosi a 394.096 t, per il secondo anno consecutivo al di sotto delle 400.000 t che venivano superate fino al 2011. La popolazione residente ha registrato una flessione dello 0,3% (adeguamento ISTAT), sicchè la produzione pro-capite dei rifiuti è calata di misura (-0,3% rispetto al 2012); nel 2013 essa è stata pari ad un quantitativo giornaliero, per abitante, di 1,216 kg di rifiuto urbano, equivalente a 443,8 kg/ab*anno. Si tratta del quinto anno consecutivo in cui si registra una diminuzione nella produzione totale di rifiuti, questa volta molto meno marcata rispetto agli anni precedenti, con la quale siamo ritornati a livelli di produzione pre 1999. Nel dettaglio, la diminuzione degli indifferenziati (il cosiddetto “sacco viola”) è stata del 2% e dei rifiuti ingombranti dell’1,8% rispetto al 2012, di contro al decremento del 7,6% sull’indifferenziato e del 5,5% sugli ingombranti registrato nel biennio precedente. Sul versante delle raccolte differenziate, i quantitativi di carta continuano a diminuire (-2,9%; 48,2 kg/ab*2013), mentre gli imballaggi in plastica aumentano del 2,8%, il legno del 4,9%, grazie alla progressiva attivazione di questa raccolta in nuove realtà comunali ed i metalli fanno registrare un + 2,3%, dopo i pesanti cali degli scorsi anni. La frazione organica, che a partire da luglio 2011 è raccolta separatamente in tutti i 141 Comuni della Provincia, è stabile rispetto al 2012 (+0,2%), con un pro-capite di 69,9 kg/ab*2013, il che dimostra che la sua intercettazione è giunta effettivamente a regime. Il vetro per il primo anno diminuisce del 3,5%, ma in questo caso, oltre ad una flessione dovuta alla situazione congiunturale, occorre addurre anche la diversa contabilizzazione di alcuni Comuni che nel 2013 hanno caricato i quantitativi di vetro e metalli da loro raccolti come CER 150106 e non più come CER 150107, di fatto spostando i quantitativi di vetro intercettati nelle “Altre Raccolte Differenziate”, che in effetti segnano un +0,9%. In valore assoluto le raccolte differenziate raccolte nel 2013 sono state pari a 248.232 t, in flessione rispetto alle 249.573,8 t del 2012 ma in aumento rispetto alle 247.027,3 t avviate a recupero nel 2011. La percentuale di raccolta differenziata nel 2013 raggiunge quota 63%, in incremento dello 0,05% rispetto al 62,9% del 2012. Si tratta pertanto di un anno di mantenimento delle posizioni raggiunte nel 2012, anno in cui Provincia di Varese in primis, con la definizione del Modello Omogeneo provinciale di Gestione dei 15


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Rifiuti e la promozione del Bando di sostegno economico per la sua diffusione e molte Amministrazioni, Società e Consorzi accorti hanno messo in atto un intenso lavoro grazie al quale hanno ottenuto incrementi nella percentuale di raccolta differenziata dell’ordine di 10 punti e la riduzione del rifiuto indifferenziato totale al di sotto dei 100 kg/ab*anno. In coda alle principali tabelle e GIS che dettagliano la situazione 2013, pubblichiamo pertanto gli elementi essenziali del Modello Omogeneo Provinciale, che la nuova Pianificazione Regionale ha fatto propria, per innalzare le performance ambientali lombarde oltre il 65% di raccolta differenziata entro il 2020.

Totale (tonnellate)

Totale Totale (kg/abitante. (kg/abitante. anno) giorno)

% sul totale

Variazione Variazione assoluta calcolata 2013 sul pro2012 capite

2013

2012

2013

2012

2013

2012

2013

2012

Rifiuti a smaltime nto

145.863,7

146.952,1

164,3

165,0

0,45

0,45

37,0%

37,1%

-0,7%

-0,4%

Differenzi ate

248.232,1

249.573,8

279,5

280,3

0,77

0,77

63,0%

62,9%

-0,5%

-0,3%

100,0% 100,0%

-0,6%

-0,3%

Totale

394.095,814 396.525,893 443,8

445,3 1,22 1,22 Variazioni 2012-2013

16


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Variazione 2013-2012

Indicatore

Unità di misura

Abitanti

n.

Produzione totale di RU

t/anno

Produzione pro capite di RU

kg/ab. giorno

Raccolta differenziata

t/anno

Percentuale di RD

%

RU smaltiti in discarica o inceneritore, o selezione ingombranti

t/anno

145.863,7

-0,7%

Quantitativo di RSU indifferenziati (sacco nero/viola)

t/anno

110.298,9

-2,0%

Quantità intercettata di INGOMBRANTI

t/anno

26.899,5

-1,8%

Quantità intercettata di ORGANICO

t/anno

62.111,1

+0,2%

Quantità intercettata di VERDE

t/anno

49.606,4

+1,1%

Quantità intercettata di VETRO

t/anno

40.616,5

-3,5%

Quantità intercettata di CARTA

t/anno

42.831,5

-2,9%

Quantità intercettata di PLASTICA

t/anno

14.802,6

+2,8%

Quantità intercettata di LEGNO

t/anno

16.780,4

+4,9%

Quantità intercettata di METALLI Quantità intercettata di ALTRE FRAZIONI / MULTIMATERIALE

t/anno

5.165,8

+2,3%

t/anno

12.750,1

+0,9%

Dati 2013

887.997 394.095,8 1,216 248.232,1 63,0%

-0,3% (adeg. ISTAT)

-0,7% -0,3% -0,54% + 0,05 punti

Il risultato provinciale 2013

17


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

RIFIUTI A SMALTIMENTO - 2013

SMALTIMENTO

Quantità Quantità (ton/anno) (kg/ab.anno) R.S.U. indifferenziati

% sul totale

110.298,9

124,2

28,0%

Ingombranti a smaltimento

23.348,4

26,3

5,9%

Spazzamento stradale

12.216,4

13,8

3,1%

145.863,7

164,3

37,0%

TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO

RACCOLTA DIFFERENZIATA - 2013 Quantità Quantità (ton/anno) (kg/ab.anno)

FRAZIONI PRINCIPALI

Materiali recuperati da rif. ingombranti

3.551,1

4,0

0,9%

Carta e cartone

42.831,5

48,2

10,9%

Plastica

14.802,6

16,7

3,8%

Verde

49.606,4

55,9

12,6%

Legno

16.780,4

18,9

4,3%

Organico

62.111,1

69,9

15,8%

5.165,8

5,8

1,3%

40.616,5

45,7

10,3%

189,0

0,2

0,04796%

0,1

0,0002

0,00004%

Alluminio

16,7

0,0

0,00424%

Cartucce e toner per stampa

40,3

0,05

0,01022%

Farmaci e medicinali

83,4

0,0939

0,02116%

183,81

0,2

0,04664%

115,4

0,130

0,02928%

70,3

0,08

0,01783%

413,0

0,47

0,10481%

Materiali ferrosi Vetro Accumulatori per auto Acidi

ALTRE FRAZIONI

% sul totale

Oli e grassi vegetali Oli, filtri e grassi minerali Pile e batterie Pneumatici fuori uso Prodotti e sostanze varie e relativi contenitori

576,6

0,65

0,14632%

Raccolta multimateriale

5.012,5

5,64

1,27190%

Raee Rifiuti agrochimici Siringhe Solventi

4.705,3 0,2 0,8 0,4

5,30 0,0 0,0 0,0005

1,19396% 0,00004% 0,00020% 0,00010%

Sostanze chimiche Stracci e indumenti smessi

0,1 1.358,9

0,000 1,5303

0,00001% 0,34483%

0,00

0,0

0,00000%

12.766,8

14,4

3,24%

TOTALE DIFFERENZIATE

248.232,1

279,5

63,0%

TOTALE RIFIUTI URBANI

394.095,8

443,8

100%

0

TOTALE ALTRE FRAZIONI

18


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Indice di Efficienza 2013

Posizi one 2013

INDICE DI EFFICIENZA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63

Comune Sumirago Travedona-Monate Besnate Albizzate Castronno Vergiate Leggiuno Ispra Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Ranco Brezzo di Bedero Inarzo Crosio della Valle Cazzago Brabbia Mornago Jerago con Orago Agra Monvalle Tradate Tronzano Lago Maggiore Buguggiate Lozza Galliate Lombardo Casale Litta Castiglione Olona Carnago Sesto Calende Cantello Cassano Magnago Porto Valtravaglia Gemonio Malnate Cunardo Veddasca Azzate Solbiate Arno Oggiona con Santo Stefano Morazzone Gazzada Schianno Daverio Cavaria con Premezzo Vedano Olona Cadrezzate Grantola Dumenza Caravate Cocquio-Trevisago Varano Borghi Mesenzana Saronno Azzio Induno Olona Casalzuigno Curiglia con Monteviasco Bodio Lomnago Brunello Samarate Castelveccana Venegono Superiore Germignaga Rancio Valcuvia Arcisate Venegono Inferiore

Abitanti 6.187 4.095 5.558 5.350 5.269 8.950 3.727 5.410 212 1.328 1.186 1.083 620 825 5.001 5.194 384 1.975 18.500 258 3.088 1.248 998 2.658 7.845 6.624 11.031 4.635 21.647 2.369 2.881 16.876 2.897 245 4.634 4.253 4.292 4.305 4.644 3.091 5.848 7.322 1.854 1.250 1.466 2.592 4.743 2.514 1.488 39.422 819 10.418 1.331 177 2.149 1.007 16.129 1.998 7.238 3.885 924 9.886 6.164

Indice di efficienza 5,60 6,54 6,40 6,40 6,51 6,40 6,32 6,24 6,21 6,15 6,15 6,13 6,02 6,13 6,02 5,58 6,24 6,07 5,96 5,88 5,85 5,85 5,96 5,96 5,96 5,85 5,77 5,77 5,77 5,77 5,80 5,69 5,63 5,00 5,58 5,58 5,58 5,47 5,58 5,58 5,03 5,58 5,58 5,55 5,38 5,49 5,47 5,44 5,41 5,38 5,38 5,36 5,33 5,30 5,30 5,30 5,27 5,27 5,25 5,25 5,22 5,22 5,16

% RD 73,3% 68,7% 73,1% 73,3% 73,3% 71,2% 69,0% 70,7% 70,9% 70,1% 59,4% 73,3% 73,3% 73,3% 73,3% 72,0% 68,9% 69,3% 71,4% 59,7% 73,1% 73,3% 73,3% 73,3% 71,9% 72,2% 63,1% 65,6% 79,3% 59,7% 63,5% 66,7% 66,2% 59,3% 72,5% 72,1% 72,7% 72,2% 71,5% 72,7% 72,1% 70,1% 68,9% 59,7% 60,0% 62,9% 63,2% 66,8% 59,6% 70,7% 60,1% 66,0% 59,1% 59,3% 72,4% 72,8% 67,0% 59,0% 60,7% 59,8% 59,3% 66,1% 58,3%

19


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96

Angera Biandronno Barasso Castello Cabiaglio Cugliate-Fabiasco Gavirate Clivio Cavaria con Premezzo Veddasca Golasecca Bardello Duno Marnate Cuveglio Besozzo Maccagno Ferrera di Varese Orino Cuvio Somma Lombardo Ternate Casorate Sempione Casciago Cardano al Campo Luvinate Castellanza Brinzio Gallarate Mercallo Montegrino Valtravaglia Taino Sangiano Bisuschio

5.664 3.319 1.673 574 3.126 9.306 1.986 5.848 245 2.690 1.550 142 7.608 3.389 9.098 2.065 714 861 1.679 17.684 2.520 5.740 3.891 14.768 1.289 14.265 847 52.455 1.838 1.487 3.748 1.534 4.360

5,16 5,14 5,14 5,11 5,08 5,08 5,05 5,03 5,00 5,00 4,97 4,97 4,97 4,97 4,95 4,95 4,95 4,92 4,92 4,92 4,84 4,84 4,78 4,78 4,78 4,73 4,73 4,70 4,70 4,70 4,70 4,67 4,67

61,8% 72,3% 66,4% 60,3% 66,2% 67,9% 62,9% 72,1% 59,3% 65,9% 65,1% 59,3% 62,1% 58,3% 63,1% 62,2% 60,1% 58,7% 58,2% 62,7% 64,7% 66,7% 65,8% 63,2% 67,8% 55,6% 59,2% 65,4% 67,2% 59,3% 67,1% 63,9% 65,9%

97 98

Solbiate Olona

5.572

4,62

60,4%

Brissago-Valtravaglia

1.269

4,59

59,3%

99

Cittiglio

4.022

4,59

59,2%

100

Malgesso

1.332

4,59

64,1%

101

Cassano Valcuvia

679

4,59

59,3%

102

Arsago Seprio

4.901

4,53

72,3%

103

Uboldo

10.574

4,51

59,3%

104

Varese

80.927

4,51

58,0%

105

Comabbio

1.171

4,51

59,6%

106

Osmate

814

4,51

63,6%

107

Porto Ceresio

3.028

4,48

59,8%

108

Gerenzano

10.737

4,45

65,3%

109

Origgio

7.594

4,45

59,3%

110

Cairate

7.892

4,40

64,6%

111

Gorla Minore

8.551

4,40

55,0%

112

Fagnano Olona

12.340

4,40

63,6%

113

Olgiate Olona

12.346

4,37

63,3%

114

Lavena Ponte Tresa

5.586

4,37

55,6%

115

Masciago Primo

301

4,37

59,3%

116

Ferno

6.988

4,37

60,0%

117

Brenta

1.818

4,37

59,9%

118

Cislago

10.258

4,29

59,9%

119

Busto Arsizio

81.744

4,26

59,3%

120

Bregano

852

4,15

65,4%

121

Laveno-Mombello

8.968

4,07

51,4%

122

Castelseprio

1.305

4,04

67,4%

123

Caronno Pertusella

17.246

4,04

63,4%

124

ViggiĂš

5.279

4,04

54,9%

125

Luino

14.766

4,04

54,4%

126

Lonate Ceppino

4.950

3,93

66,0%

127

Vizzola Ticino

616

3,85

65,8%

128

Gornate-Olona

2.249

3,76

59,1%

129

Lonate Pozzolo

11.890

3,65

55,7%

130

Brusimpiano

1.222

3,43

55,7%

131

Caronno Varesino

4.985

3,38

62,7%

132

Gorla Maggiore

5.020

3,27

53,7%

133

Besano

2.582

3,24

56,3%

134

Cuasso al Monte

3.649

3,21

56,9%

135

Cremenaga

821

3,05

62,0%

136

Marchirolo

3.478

2,88

47,4%

137

Saltrio

3.049

2,45

50,4%

138

Valganna

1.585

1,87

46,7%

139

Bedero Valcuvia

140

Cadegliano-Viconago

141

Marzio

675

1,76

48,7%

2.045

1,70

51,5%

328

1,70

44,7%

20


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

21


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

3. AZIONI PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI E L’INCREMENTO DELLE RD Provincia di Varese, attraverso il contributo tecnico dell’OPR, ha realizzato nell’ultimo decennio un continuo lavoro di supporto ai propri Comuni che ha portato a risultati di rilievo, come i dati nazionali, riportati nel §4, di sintesi del Rapporto Rifiuti nazionale a cura di ISPRA, mostrano. Di seguito si presentano le Linee Guida alla gestione dei Rifiuti elaborate dal 2010 ad oggi da Provincia di Varese, che trovano conferma e vengono fatte proprie dal nuovo Piano Regionale di Gestione Rifiuti approvato con DGR n. 1990 del 20 giugno 2014.

3.1 LA DGP 175/2010. L’Atto di indirizzo relativo alle strategie di azioni per la riduzione della produzione di rifiuti urbani e per l’incremento della raccolta differenziata in provincia di Varese, approvato con Delibera di Giunta 175 del 13 aprile 2010, contiene un elenco di 43 azioni da perseguire nel breve e medio periodo, finalizzate al contenimento della produzione di rifiuti urbani e all’incremento della raccolta differenziata. L’obiettivo della riduzione dei rifiuti è inteso come l’insieme di azioni progettuali, tecnologiche e organizzative mirate alla diminuzione della formazione di rifiuto, in modo da ridurre conseguentemente gli impatti ambientali connessi alle fasi di raccolta, trasporto, trattamento, recupero e smaltimento finale. Una descrizione dettagliata delle azioni è presente all'interno dei precedenti Rapporti Rifiuti - anno 2010 e anno 2011.

3.2 IL MODELLO OMOGENEO PROVINCIALE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI - DGP 294/2012 Per dare attuazione alla Delibera di Giunta Provinciale 175/2010 di cui al paragrafo precedente, Provincia di Varese ha istituito, nella seconda metà del 2010, due tavoli di lavoro con i gestori dei servizi di igiene urbana attivi in ambito provinciale, per aprire il confronto sulle modalità e sulle soluzioni operative adottate a livello territoriale, individuare le best practices sperimentate proficuamente da alcuni di essi e definire un modello omogeneo di gestione rifiuti per l’ambito provinciale, volto a raggiungere la percentuale del 65% di raccolta differenziata, fissata dalla normativa nazionale quale obiettivo per il 2012. Il Modello Omogeneo per la gestione differenziata dei rifiuti – di seguito riportato in sintesi- è stato ben descritto nei precedenti report rifiuti ed approvato come Atto di Indirizzo con Delibera di Giunta Provinciale 294/2012. Esso è stato ripreso ed inserito tra gli obiettivi della pianificazione regionale quale modalità di gestione in grado di portare la percentuale regionale al 67% di RD con orizzonte 2020.

22


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Modello omogeneo provinciale per la gestione differenziata dei rifiuti Modello omogeneo proposto dalla Provincia Base Frequenza di raccolta 1/settimana SECCO indifferenziato

Sacchi per la raccolta Sacco viola semitrasparente SECCO Distribuzione sacchi per Distribuzione gratuita raccolta SECCO Frequenza di raccolta 2/settimana UMIDO

Variante migliorativa 1/15 giorni introducendo servizi dedicati aggiuntivi per particolari utenti (pannolini/pannoloni) Sacco a pagamento (in regime di Tariffa Igiene Ambientale – TIA - variabile a sacchi) Sacco a pagamento (TIA variabile a sacchi) 1/settimana nel periodo invernale fornendo idonei contenitori polmone (30 litri) a tutte le utenze

Sacchetti biodegradabili e compostabili conformi alla norma UNI EN 13432 Sacchetti per la raccolta (Mater Bi, carta), con distribuzione UMIDO gratuita di un quantitativo minimo ai Cittadini. Contenitori per raccolta Secchiello aerato da 7 / 10 litri UMIDO (in casa) Mastello da 30 l, colore marrone o Contenitori per raccolta carrellato marrone da 120 l o superiore, UMIDO (stradale) in relazione alle utenze Frequenza di raccolta CARTA (carta, cartone, 1/settimana 1/15 gg tetrapak) Mastello/borsa da 30 l, colore bianco o Contenitori per raccolta carrellato bianco da 120 l o superiore, in CARTA (se presente) relazione alle utenze Frequenza di raccolta 1/15 gg, oppure raccolta 1/settimana VETRO E LATTINE vetro monomateriale Contenitore per la Mastello da 30 l, colore verde o carrellato raccolta VETRO e verde da 120 l o superiore, in relazione LATTINE alle utenze 1/15 gg, oppure Frequenza di raccolta 1/settimana multimateriale leggero PLASTICA (plastica + lattine) Sacchi per la raccolta PLASTICA o multi Sacco giallo semitrasparente materiale leggero (plastica, lattine) 23


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Distribuzione sacchi per la raccolta PLASTICA o Distribuzione gratuita multi materiale leggero (plastica, lattine) Servizio aggiuntivo, con frequenza Attivazione di raccolta periodica, rispetto all’incentivazione del domiciliare stagionale compostaggio domestico e al del VERDE ad adesione conferimento in piattaforma, con sacchi volontaria e a riutilizzabili o bidone carrellato di colore pagamento per gli giallo da 120-240 l; servizio a pagamento aderenti per gli aderenti al servizio Effettuazione ogni 2 anni mediante apposito libretto (oltre al calendario annuale), recapitato a tutti i Cittadini, a Campagna informativa partire da contenuti di dettaglio sui rifiuti oggetto di singola RD, forniti dalla Provincia. Il Bando Modello Omogeneo provinciale comprende anche le INDICAZIONI UNIVOCHE PER IL CONFERIMENTO DIFFERENZIATO DA PARTE DEI CITTADINI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI VARESE DELLE VARIE FRAZIONI DI RIFIUTO, di cui alla tabella successiva, definite in collaborazione coi Consorzi di Filiera, CONAI ed il Consorzio Italiano Compostatori, al fine di mettere a disposizione dei Comuni e dei Cittadini indicazioni certe e definite univocamente per realizzare una raccolta differenziata di qualità.

24


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 INDICAZIONI UNIVOCHE PER IL CONFERIMENTO DIFFERENZIATO DA PARTE DEI CITTADINI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI VARESE DELLE VARIE FRAZIONI DI RIFIUTO rev. 1.10.2014 Concordate con ed approvate dai Consorzi di Filiera aderenti al CONAI e dal CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI COME DIFFERENZIARE: COSA Sì  

Carta e cartone

 

Cartoni per bevande

I giornali, le riviste, i fumetti, tutta la stampa commerciale (dèpliant, pieghevoli pubblicitari), i sacchetti per gli alimenti, per il pane o per la frutta (anche con finestrella in plastica), i sacchetti di carta con i manici (shopper), i fogli di carta di ogni tipo e dimensione (dai poster ai foglietti di istruzione dei farmaci), le buste delle lettere (anche quelle con finestrella), tutte le scatole di cartoncino per alimenti e non, le fascette in cartoncino delle conserve e degli yogurt, le scatole dei farmaci, gli scatoloni, anche quelli di TV ed elettrodomestici. Non importa la grandezza dell’imballo, basta che sia di cartone, il cartone della pizza, i piatti e i bicchieri in carta, anche se laminata in plastica o Mater Bi vanno bene, anche se sporchi; gli avanzi di pizza/cibo vanno messi nell’umido. Lettere riservate possono essere spezzettate per mantenere la privacy prima di essere destinate a RD con la carta.

Cartoni o contenitori per bevande e alimenti quali succhi di frutta, vino, latte, panna, ecc. e per verdure quali piselli, fagioli, polpa di pomodoro, ecc., costituiti principalmente da carta, accoppiata con altri materiali quali plastica e talvolta alluminio (noto come Tetra Pak). Vanno conferiti vuoti, sciacquati e schiacciati.

COME DIFFERENZIARE: COSA NO  Tutti i materiali non cellulosici,  la carta da cucina (scottex e tovaglioli, anche colorati) unta o con residui di cibo e i fazzoletti usati vanno conferiti coi rifiuti umidi,  carta/cartone sporchi di vernice o di olio minerale vanno nell’indifferenziato,  la carta plastificata, la carta oleata o resistente ai grassi, la carta da forno, la carta chimica (carta copiativa, carta termica di fax e scontrini) vanno nell’indifferenziato,  Materiale accoppiato quali i sacchetti dei biscotti (in carta+plastica+alluminio), a meno che sull’imballo non sia scritto che è riciclabile con la carta, vanno nell’indifferenziato 

Materiale accoppiato che non sia prevalentemente cartone, a meno che sull’imballo non sia scritto che è riciclabile con la carta.

COME CONFERIRE

Carta e cartone vanno separati dagli altri rifiuti e messi su fronte stradale il giorno di raccolta, ben compattati nell’apposito contenitore bianco / ecoborsa fornita, o in scatole di cartone / borse di carta, o in pacchi legati. Evitare legature con lo scotch e non usare sacchetti di plastica per l’esposizione. Frequenza di raccolta domiciliare: (da verificare con il proprio Comune).

I cartoni e contenitori per bevande vengono differenziati con la carta o con gli imballaggi plastici; verificare presso il proprio Comune

COME AVVIENE IL RICICLO Una volta raccolti, carta e cartoni vengono portati in cartiera, un impianto industriale che li trasforma in carta e cartone riciclati. La carta riciclata che viene prodotta dal macero utilizza meno acqua ed energia rispetto alla produzione di carta da cellulosa vergine, per questo è importante usare la carta riciclata! Per saperne di più… www.comieco.org http://www.comieco.org/_abstract/news.a spx?&Cat=pubblicazioni&Subcat=pubblicazi oni-comieco&_url=il-ciclo-delriciclo&_ctype=2&staging=3

Lo stesso processo di riciclo cui vanno incontro carta e cartone attende anche i cartoni per bevande, che sono portati in cartiera, ove la loro parte cellulosica è separata da plastica ed alluminio e trasformata in carta riciclata; l’alluminio viene quindi avviato a riutilizzo in fonderia e la plastica con piccole parti di alluminio diventa “Ecoallene”

25


Imballaggi in plastica

RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Vanno inseriti nel sacco giallo tutti e solo gli imballaggi in plastica vuoti, cioè quegli oggetti che siano serviti per contenere, proteggere, trasportare un prodotto dal luogo di produzione al luogo di vendita e di consumo, quali:  bottiglie (per acqua, bibite, olio, succhi, latte, ecc.), flaconi e dispenser (per detersivi, saponi, prodotti per l’igiene della casa, shampoo, ecc.). Vanno svuotati da eventuali residui e se possibile sciacquati, schiacciati e appiattiti in senso longitudinale, richiudendoli con il tappo per risparmiare volume;  tubetti del dentifricio, vasetti (per yogurt, dessert, gelati..), appendini in plastica;  vaschette e confezioni varie, anche in polistirolo espanso e di qualsiasi colore (per frutta, verdura, carne, pesce, ecc.);  buste e sacchetti per alimenti in genere, inclusi quelli in plastica argentata di patatine, caramelle -anche il singolo involucro- uova di Pasqua, surgelati;  film e pellicole, anche raggruppanti più unità di prodotto, reti per frutta e verdura, blister e involucri sagomati (es. gusci per giocattoli, pile, articoli di cancelleria, …), film a “bolle”, cuscinetti d’aria (meglio se sgonfiati), chips in polistirolo espanso, imballi di mobili, elettrodomestici, custodie da tintoria;  sacchi vuoti (per prodotti da giardinaggio, alimenti per animali e detersivi, ecc.), vasi da vivaio utilizzati esclusivamente per la vendita e il trasporto di piantine da trapiantare in giardino o nell’orto;  sacchetti e buste in plastica di negozi e supermercati;  gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile ai sensi della norma UNI 13432 e riportanti il marchio “Compostabile CIC” (bottiglie, vaschette, shopper);  gli imballaggi in plastica di prodotti pericolosi, come candeggina, disotturante per lavandini, alcool, ammoniaca, ecc. possono essere inseriti in piccole quantità purché vuoti;  dal 1 maggio 2012 è possibile inserire nella RD degli imballaggi in plastica anche piatti e bicchieri monouso in plastica, anche biodegradabile e compostabile ai sensi della norma UNI 13432 e riportanti il marchio “Compostabile CIC”, sporchi, ma privi di residui di alimenti.

Gli oggetti in plastica che non sono imballaggi NON vanno inseriti nel sacco giallo. Ne sono esempio i giocattoli (palloni, salvagente, bambole, …), i videogiochi, gli elettrodomestici, le spugne usate, i guanti in plastica, usa e getta e non, le posate in plastica, usa e getta e non, le cannucce, le palettine da caffè, le audio e video cassette, i cd, dvd e loro custodie, i floppy disk, i pennarelli, le biro e gli articoli di cancelleria, i rasoi, oltre a spazzolini da denti, pettini, spazzole, ciabatte, radiografie, pellicole fotografiche, borse durevoli, cartellette, portadocumenti, ecc., vasi da fiori acquistati vuoti, separatamente dalle piantine.

Gli imballaggi in plastica vanno messi nel sacco giallo, da posizionare su fronte stradale il giorno di raccolta. Frequenza di raccolta domiciliare: da verificare col proprio Comune. Gli imballaggi di grandi dimensioni (imballi in polistirolo di TV, frigoriferi, ecc. ) e le cassette della frutta è preferibile siano conferiti al centro di raccolta comunale (da verificare col proprio Comune).

Una volta raccolti, gli imballaggi in plastica vengono portati in un impianto che provvede a separare i tipi diversi di plastica di cui sono fatti gli imballaggi. Avete mai visto le sigle PE, PET, PP, PS, PVC su bottiglie, flaconi, sacchetti e tubetti vari? Sono le sigle dei nomi dei vari tipi di plastica con cui sono fatti gli imballaggi, poiché non esiste un solo tipo di plastica, ma molte! Attraverso la selezione manuale e meccanica, si ottengono flussi omogenei di PE, PET, PVC, PP, PS, ciascuno dei quali viene sottoposto a lavaggio, asciugatura, triturazione. Ora i nostri imballaggi in plastica, trasformati in “chips” sono pronti per essere riciclati, cioè per esser trasformati in nuovi oggetti in impianti di produzione. Per saperne di più… www.corepla.it

26


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Vetro

Tutti gli oggetti in vetro come bottiglie, barattoli, vasetti, ecc., di qualsiasi colore, svuotati da eventuali evidenti residui.

Oggetti e cocci di ceramica, vetroceramica (pirex), cristallo, lampadine, lampade a scarica (neon / risparmio energetico), specchi, termometri al mercurio, contenitori in vetro pieni o parzialmente pieni che riportano uno di dei simboli dei rifiuti

Vetro (o vetro e lattine) vanno separati dagli altri rifiuti e messi nel bidone verde eventualmente fornito dal proprio Comune, da posizionare sul fronte stradale il giorno di raccolta. Frequenza di raccolta domiciliare: da verificare col proprio Comune.

Metallo di grandi dimensioni

Metallo di piccole -medie dimensioni

pericolosi:

Latte e lattine di bibite vuote e conserve in acciaio, alluminio, banda stagnata, tappi metallici, film e vaschette con pochi residui in alluminio, pentole di piccole dimensioni, caffettiere, grucce metalliche da tintoria, vanno abbinati al vetro o alla raccolta degli imballaggi in plastica (verificare col proprio Comune) raccolti a domicilio.

Altri rifiuti metallici di grandi dimensioni, quali reti dei materassi, biciclette rotte, carriole, ecc. vanno portati al centro multi raccolta comunale.

Contenitori in metallo che riportano uno dei simboli dei rifiuti pericolosi come lattine di vernice, acquaragia, trielina, ecc. vuote o con residui, vanno portate al centro di raccolta comunale e conferiti come rifiuti pericolosi

Contenitori in metallo che riportano uno dei simboli dei rifiuti pericolosi come latte di vernice, acquaragia, trielina, ecc. vuote o con residui, vanno portate al centro di raccolta comunale e conferiti come rifiuti

I rifiuti metallici di piccolemedie dimensioni possono essere conferiti nella raccolta domiciliare insieme al vetro o agli imballaggi in plastica+tetrapak (da verificare col proprio Comune);

Gli oggetti metallici di grande dimensione devono essere portati al centro di raccolta comunale (cassone dei metalli)

Una volta raccolto, il vetro viene portato in un impianto di selezione che provvede, con modalità meccaniche e manuali, a separare il vetro dagli altri eventuali materiali o residui con cui è stato raccolto. Successivamente il vetro subisce anche una frantumazione grossolana e una separazione per colore. Quindi i flussi distinti vengono avviati ciascuno al proprio impianto di riciclaggio (fonderie) per diventare nuovi oggetti in vetro. Per saperne di più… www.coreve.it Una volta raccolti, i metalli vengono portati in un impianto di selezione che provvede, con modalità meccaniche e manuali, a separare i differenti metalli (ferrosi, non ferrosi, ecc.) Quindi i flussi distinti vengono avviati ciascuno al proprio impianto di riciclaggio (fonderie) per diventare nuove caffettiere, biciclette, recinzioni, ponti, auto, ecc. Per saperne di più… www.cial.it www.consorzio-acciaio.org

Per saperne di più… www.cial.it www.consorzio-acciaio.org

pericolosi

27


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 

Gusci di cozze e molluschi vanno nell’indifferenziato; Posate monouso in plastica, anche biodegradabile e compostabile ai sensi della norma UNI 13432 e riportanti il marchio “Compostabile CIC”, vanno nell’indifferenziato; Pannolini ed assorbenti usati, anche se biodegradabili e compostabili ai sensi della norma UNI 13432 e riportanti il marchio “Compostabile CIC”, vanno nell’indifferenziato; Sacchetti in plastica vanno nel sacco giallo; Piatti e bicchieri in plastica biodegradabile e compostabile ai sensi della norma UNI 13432 e riportanti il marchio “Compostabile CIC” vanno nel sacco giallo o nella carta (se costituiti prevalentemente di carta) anche se sporchi; gli avanzi di cibo vanno nell’umido.

Vanno separati in casa, messi nei sacchetti biodegradabili e compostabili e conformi alla norma UNI 13432 (eventualmente forniti dal Comune o acquistati in negozi e supermercati) e posizionati nell’apposita pattumierina sottolavello. I sacchetti pieni vanno messi nel bidone da 30 l, o nel bidone carrellato marrone da 120-240 l (in dotazione in genere nei condomini), da esporre su fronte stradale nei giorni di raccolta. Frequenza di raccolta domiciliare: in genere bisettimanale, verificare presso il proprio Comune.

 Legno, segatura, mobili (da conferire nel centro multiraccolta comunale),

Il modo migliore per gestire questi rifiuti è compostarli direttamente nel proprio giardino; in alternativa è possibile portarli al centro comunale di raccolta o aderire al servizio stagionale di raccolta domiciliare a pagamento ove attivo

Rifiuti umidi

 Avanzi della preparazione e del consumo dei pasti, come:  resti di frutta, verdura e alimenti, avanzi di cibo, lische di pesce, ossi, gusci di uovo, fondi di caffè, the e tisane, anche in bustina, tovaglioli anche colorati e usati, carta assorbente sporca di olio ed alimenti, fazzoletti di carta usati;  le lettiere per animali, in piccole quantità (quelle prodotte settimanalmente) e meglio se di tipo biodegradabile, possono essere conferite in questa RD;  I sacchetti in plastica biodegradabile e compostabile ai sensi della norma UNI 13432 e riportanti il marchio “Compostabile CIC” possono essere usati per il conferimento dei rifiuti umidi.

Verde

Sfalci d’erba, rami e ramaglie, fogliame, potature, ovvero i residui organici dell’attività di giardinaggio, oltre a cenere del camino spenta (qui conferibile solo se non si effettua il compostaggio domestico e non si ha un giardino).

 

I rifiuti umidi organici provenienti dalle nostre case vengono portati in un impianto di compostaggio dove si trasformano in fertile compost, ovvero terriccio, adatto agli impieghi agricoli e al giardinaggio. Per saperne di più… www.compost.it

I rifiuti verdi provenienti dalle nostre case vengono portati in un impianto di compostaggio dove si trasformano in fertile compost, ovvero terriccio adatto agli impieghi agricoli e al giardinaggio. Per saperne di più… www.compost.it

28


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Rifiuti indifferenziati

Piccoli cocci in ceramica, cristallo, pyrex, musicassette, videocassette, CD, DVD, floppy disk e loro custodie, guanti e spugne, pannolini ed assorbenti usati, oggetti in plastica che non siano imballaggi (giocattoli rotti, penne e pennarelli, posate in plastica monouso e non), carta oleata, plastificata, resistente ai grassi, carta chimica (carta copiativa, carta termica del fax e di scontrini ...), carta e cartone sporchi (di vernice), gusci di molluschi, cialde e capsule di caffè, radiografie, pellicole fotografiche, mozziconi di sigaretta spenti. Si vedano inoltre le caselle COSA NO delle voci precedenti

Tutti i rifiuti che possono essere conferiti in modo differenziato NON devono essere inseriti nel sacco dei rifiuti indifferenziati. I cocci di ceramica sarebbe preferibile fossero conferiti al centro comunale multiraccolta con i rifiuti inerti

I rifiuti indifferenziati vanno inseriti nel sacco viola semitrasparente, da posizionare a bordo strada il giorno di raccolta (da verificare col proprio Comune)

Questi rifiuti vengono smaltiti in discarica, termovalorizzatori o impianti di Trattamento Meccanico-Biologico (TMB) Per maggiori informazioni Sito OPR provincia di VA http://www.provincia.va.it/code/22904/Os servatorio-Provinciale-Rifiuti

NOTA: Le parti in rosso (colonna 3 della Tabella) possono variare da Comune a Comune e devono essere precisate da ogni Amministrazione prima della loro diffusione presso i propri Cittadini; il Cittadino che legge le Indicazioni Omogenee deve verificare le modalità di conferimento differenziato (accorpamenti tra materiali, frequenze e giorni di raccolta) valide per il proprio Comune. Attraverso la definizione di un MODELLO OMOGENEO di gestione dei rifiuti Provincia di Varese sta anche cercando di uniformare a livello provinciale le modalità di conferimento degli stessi, precisando anche i colori che i diversi bidoni per l’esposizione stradale devono avere, ovvero: bianco per carta e cartone, sacco giallo per gli imballaggi in plastica o il multi-leggero, contenitore verde per il vetro, sacco viola per l’indifferenziato, tuttavia lo stesso presenta margini di flessibilità, che possono ancora comportare delle varianti territoriali, cui il singolo Cittadino si deve accertare. Le modalità di differenziazione (Colonne 2 e 3 della Tabella) invece sono valide su tutto il territorio provinciale e nazionale in quanto sono state verificate da Provincia di Varese coi Consorzi di Filiera aderenti al CONAI e col CONSORZIO NAZIONALE COMPOSTATORI, massime autorità esistenti a livello nazionale in tema di gestione differenziata dei rifiuti.

29


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

3.3 MODUS RICICLANDI 3.3.1 Il Piano Integrato Transfrontaliero (P.I.T.) della Provincia di Varese e del Cantone Ticino Modus Riciclandi è il naming del P.I.T. Rifiuti, nuovi percorsi di responsabilità transfrontaliera: il Piano Integrato Transfrontaliero, cofinanziato dal programma Interreg dell’U.E., gestito dalla Provincia di Varese in collaborazione con la Repubblica Svizzera e Cantone Ticino e con altri partners pubblici e privati. Modus Riciclandi affronta alcune tematiche della gestione sostenibile dei rifiuti (prevenzione della produzione dei rifiuti: riduzione e riuso dei rifiuti, raccolta differenziata, consumo critico e abbandono dei rifiuti e littering) e mira ad obiettivi generali di promozione e sviluppo nel territorio transfrontaliero di una cultura e di pratiche sostenibili. OBIETTIVI AMBIENTALI

OBIETTIVI SOCIALI

 riduzione dei rifiuti  incremento raccolta differenziata  sperimentazione e diffusione buone

 aumento qualità dei servizi educativi  sviluppo nuove metodologie

pratiche ambientali  contrasto abbandono rifiuti  diffusione modelli di consumo e stili di vita sostenibili  riduzione generale impatti ambientali

 sviluppo offerta socio-ricreativa e

educative culturale per associazioni, famiglie, ecc.  sviluppo rete sociale attraverso collaborazioni e progetti  supporto all’inclusione sociale

SOSTENIBILITÀ OBIETTIVI ECONOMICI nuove professionalità e competenze  sviluppo nuove economie locali impostate sul riuso (nuovi prodotti e servizi) e sulla filiera corta  rivalorizzazione attività economiche esistenti  riduzione costi per la pulizia del territorio  sviluppo

Il P.I.T. Rifiuti, composto dai progetti 1. ReMida; 2. Rifiutilinsubrici; 3. Insubria – Pulizia Sconfinata, è organizzato secondo una strategia d’azione integrata e condivisa da tutti i partners, che si articola nelle seguenti linee di azione:  educazione alla sostenibilità ambientale;  riuso creativo dei materiali di scarto;  commercio e consumo sostenibili;  monitoraggio e controllo dell’abbandono rifiuti. 3.3.1.1 Educazione alla sostenibilità ambientale Sviluppo e gestione a partire dall’anno scolastico 2011-2012 di strumenti (kit ed applicativi didattici, mostre interattive, eventi) e di percorsi formativi-educativi per le scuole di ogni grado e per la cittadinanza, finalizzati non solo all’educazione/sensibilizzazione ambientale diffusa, ma

30


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 anche all’introduzione, soprattutto in ambito scolastico, di metodi e buone pratiche sostenibili, per una futura rete transfrontaliera di green schools. Azioni

Risultati  attivata una rete di oltre 20 insegnanti di vario livello e materia di docenza disponibili a Focus group insegnanti: attivazione di un collaborare a sviluppare percorsi e strumenti gruppo di docenti per un confronto ed un didattici efficaci pienamente integrati alle supporto alla definizione delle attività di attività delle scuole (non calati dall’alto); educazione alla sostenibilità nelle scuole.  avviato un confronto continuo per individuare efficaci metodologie/strumenti comuni di educazione alla sostenibilità ambientale. Materiali didattici: realizzazione e  distribuite alle scuole e ad altri operatori di distribuzione, grazie alla collaborazione settore circa 700 “Rifiutili the box”; con il gruppo insegnanti, di materiali  utilizzo del software da parte delle scuole didattici per le scuole di ogni ordine e secondarie per l’organizzazione di eventi livello (“Rifiutili the box” e software sostenibili (oltre 15 classi coinvolte). “Rifiutili creare eventi sostenibili”). Laboratori: realizzazione e gestione di diversi laboratori sui temi dei rifiuti e più in  14000 studenti coinvolti in azioni e laboratori; generale della sostenibilità finalizzati a  avviato un servizio di laboratori didattici per educare e supportare le scuole aderenti circa 100 scuole; nell’introduzione, in classe e a scuola, di  avviato un gruppo di confronto tra operatori di un’azione pratica ambientale (es. settore per il coordinamento delle iniziative di guardiano riciclone, guardiano della luce, educazione alla sostenibilità. azioni di riuso creativo, introduzione raccolta differenziata, ecc.).  avvio di una rete di scuole impegnate a diventare Scambio buone pratiche sostenibili: “green schools” che introducono nella propria raccolta e promozione delle azioni gestione azioni sostenibili concrete; ambientali che le scuole ed altri centri  attivazione di un servizio di cassetta degli attrezzi educativi hanno introdotto per uno per l’educazione alla sostenibilità ambientale; scambio e diffusione delle esperienze.  organizzazione di eventi per la promozione delle buone pratiche. Eventi: organizzazione di eventi educativi  organizzati n. 2 eventi transfrontalieri, uno tra scuole della provincia di Varese e del presso ReMida Varese in provincia di Varese e cantone Ticino e supporto l’altro presso lo SPAMM del riuso di Mendrisio, all’organizzazione di eventi sostenibili che hanno coinvolto in una giornata ludico(mostre, spettacoli teatrali, presentazione ricreativa sui rifiuti e ambiente più classi della progetti, nelle Scuole Secondarie di provincia di Varese e del cantone Ticino. Secondo Grado). Mostra Ri come conoscere e giocare con i  rifiuti: la mostra interattiva è volta a sensibilizzare e sviluppare idee condivise  su consumo critico, riduzione/recupero e  riciclaggio dei rifiuti, destinata sia agli

9 tappe in diverse località tra provincia di Varese e cantone Ticino; oltre 8000 visitatori; visite guidate per scuole e altri gruppi;

31


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 studenti, cittadini. itinerante, facilmente espositive.

sia a genitori, insegnanti,  È progettata per essere in modo da poter adattarsi alle diverse tipologie di sedi

avvio dei lavori per un accordo con i partner svizzeri per la gestione e lo sviluppo della mostra nell’ottica di organizzare altre tappe anche in comuni, scuole, altre iniziative.

3.3.1.2 Riuso creativo dei materiali di scarto Promozione di una cultura e di una pratica del riuso attraverso l’apertura di due centri del riuso creativo dei materiali recuperati dalle rimanenze e dalle seconde scelte della produzione industriale ed artigianale locale nominati: ReMida Varese, presso il Chiostro di Voltorre - Gavirate (VA), con attività finalizzate da una parte a coinvolgere scuole, famiglie, altri gruppi organizzati (es. oratori, centri estivi, disabili, ecc.) in esperienze di riuso creativo dei materiali e più in generale di educazione alla sostenibilità ambientale e dall’altra a collaborare con imprese, associazioni di categoria, professionisti, poli tecnici e professionali per lo sviluppo nel territorio di una vocazione del riuso (es. filiere di prodotti/oggetti dal riuso, servizi di formazione sul riuso, ecc.); SPAMM Mendrisio, presso il Centro Abitativo Ricreativo Lavoro dell’Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale – Mendrisio (CH), con attività finalizzate alla realizzazione di progetti con funzione socio-ambientale (inclusione socio-lavorativa, eventi socioculturali, creazione oggetti e installazioni) con gli ospiti del centro, con tutti coloro che vivono esperienze di disagio sociale, ma anche con altri soggetti esterni, come gli abitanti e le scuole del quartiere, le imprese fornitrici dei materiali di scarto, altre associazioni, ecc.. Azioni

Risultati  82 Scuole della provincia di Varese e di altre Laboratori ReMida con le scuole: attività province hanno visitato il centro per un totale di intitolata “EsploraReMida” dove le classi 141 classi e circa 4.000 tra bambini e ragazzi; vengono guidate nell’esplorazione dei vari  12.000 bambini e ragazzi che fanno nelle loro spazi di ReMida Varese, sperimentando scuole didattica e laboratori con i materiali attivamente le varie potenzialità degli ReMida; scarti aziendali ed artigianali. Gli operatori  sviluppo di laboratori anche per le scuole di ReMida Varese hanno anche operato secondarie di secondo grado orientati presso le scuole, lavorando in classe sul principalmente all’effettiva pratica del riuso, riuso creativo e la sostenibilità ambientale anche con la collaborazione delle associazioni di categoria in particolare degli artigiani

3.3.1.3 Commercio e consumo sostenibile Ricerca, sviluppo e promozione di prodotti e buone pratiche sostenibili del territorio e di un modello – prototipo di gestione sostenibile per gli esercizi commerciali esistenti. Azioni Risultati Sviluppo del modello – prototipo di negozio  apertura del Punto Sviluppo Sostenibile sostenibile: progettazione, allestimento e apertura 32


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 del Punto Sviluppo Sostenibile presso il centro  ReMida Varese. Un’eco-vetrina dove, attraverso una ricerca sul territorio ed eventi (i prodotti sfusi e no packaging, i prodotti da riuso e da riciclo, l’ambiente a scuola, ecc.), sono presentate realtà  locali che producono prodotti e buone pratiche sostenibili dal punto vista ambientale e sociale. L’obiettivo del PSS è quello di promuovere lo sviluppo di un’economia locale più green coinvolgendo imprese, associazioni, ecc. e di presentare con esempi concreti modelli di consumo più sostenibili.

coinvolgimento di realtà locali che realizzano prodotti sostenibili e/o con pratiche gestionali improntate alla sostenibilità promozione presso il PSS delle realtà locali sostenibili

coinvolti oltre 20 esercizi commerciali nella città di Busto Arsizio grazie all’iniziativa “Ri Vendite”, realizzazione di una mappa delle Ri Vendite pubblicata su Varese News coinvolta l’associazione e il distretto dei commercianti di Busto Arsizio e Valle Olona avviata una rete di soggetti interessati a promuovere/realizzare degli esercizi commerciali sostenibili, con particolare attenzione alla vendita di prodotti senza imballaggio e locali

Sperimentazione di rete di esercizi commerciali  che promuovono la sostenibilità: promozione di criteri di sostenibilità da introdurre negli esercizi commerciali esistenti (azione Ri Vendite). 

3.3.1.4 Monitoraggio e controllo abbandono rifiuti La linea d’azione non prevede interventi diretti e strutturali sul territorio, come la pulizia dei luoghi di abbandono e/o il ripristino dello stato pregresso. Tuttavia vuole attivare alcune azioni che, a livello semplificativo e sperimentale, possano suggerire ai soggetti responsabili della pulizia del territorio nuove modalità per contrastare l’abbandono. Azioni

Risultati  riordino delle informazioni esistenti Analisi del sistema delle competenze e delle  mappatura dei soggetti e delle procedure correlate all’abbandono rifiuti. competenze nell’ambito dell’abbandono rifiuti Tavolo tecnico permanente abbandono rifiuti:  coinvolgimento nel tavolo di dodici luogo di confronto e discussione in cui presentare a comuni e di tredici enti/istituzioni con Enti/istituzioni (Comuni, Parchi, Corpo Forestale, competenze in materia di abbandono Polizia stradale, GEV, ecc.) in anteprima le attività rifiuti legate al progetto per raccogliere dati, impressioni  condivisione degli obiettivi e degli e specifiche esigenze e verificare l’efficacia delle elaborati/strumenti di progetto singole azioni.

33


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 

Sviluppo sistema web-gis e mappa dell’abbandono: l’applicativo web consente agli stakeholder di interagire in tempo reale e di condividere dati, informazioni, immagini e analisi in relazione alle aree che si presentano degradate a  causa dell’abbandono dei rifiuti. Il sistema è multi-utente e multi-canale, prevede l’interazione sia attraverso internet che mediante Smart-phone/Tablet, ed integra un Web-GIS che consente di indicare le aree oggetto di abbandono.  La carta tematica che ne deriva costituisce la Mappa dell’Abbandono e interessa tutto il territorio della Provincia di Varese e parte del Cantone Ticino. 

Formazione finalizzata ad illustrare il sistema WebGis, la Mappa dell'Abbandono, e renderne più semplice l’utilizzo per gli operatori i di formazione per le GEV della Provincia di Varese e per tutti gli altri gruppi di GEV che operano sul nostro territorio sono stati organizzati alcuni corsi di formazione, con la possibilità di testare da subito l’applicativo. 

Convegni: realizzazione di convegni aperti ai tecnici, ai soggetti portatori di interesse e al pubblico per presentare adeguatamente le attività programmate e svolte.  

Studi di approfondimento e rapporti di progetto: serie di studi specifici e di approfondimenti  sull’abbandono rifiuti e il littering con focus su: apparato normativo, aspetto psico-sociologico, i costi dell’abbandono dei rifiuti e del littering, gli  Impatti ambientali, le esperienze operative e le iniziative contro il fenomeno, rassegna stampa.

maggiore efficacia nell’introduzione/utilizzo degli strumenti di progetto proposta di una procedura di segnalazione dell’abbandono rifiuti che sostituisce le modalità tradizionali di segnalazione basate su comunicazioni su carta, telefoniche, via fax/email la metodologia proposta permette inoltre di seguire tutto l’iter dell’abbandono: la presa in carico dall’ente competente, l’eventuale reiterazione, etc. permette inoltre la raccolta di informazioni statistiche preziose, compresi i costi legati all’abbandono rifiuti, utili per indirizzare azioni e strategie per il contrasto del fenomeno corsi di formazione per tutti i gruppi GEV della provincia di Varese, per i tecnici comunali dei cinque raggruppamenti comunali di Gambarogno, Cugnasco-Gerra, Mendrisio, Isone, Monteceneri (rappresentativi di circa 20 Comuni) e per alcuni funzionari della Repubblica e Canton Ticino organizzazione di n. 3 convegni (2/12/2011, Villa Recalcati, Varese; 29/11/2012, Hotel Coronado, Mendrisio (CH); 6/12/2013, Villa Recalcati, Varese) media di 80 partecipanti a convegno pubblicazione di n. 2 rapporti di progetto distribuiti a comuni, enti e altre istituzioni interessate dal tema articoli e pubblicazioni per conferenze (Conferenza ASITA, Ecomondo 2013) e riviste di settore analisi e raccolta delle iniziative ed esperienze nazionali e internazionali sul tema del contrasto all’abbandono e del littering

3.3.1.5 Linee di azione trasversali

34


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Trasversalmente alle suddette linee di azione nel P.I.T. Rifiuti intervengono: il Piano di comunicazione che definisce l’immagine coordinata e gli strumenti di comunicazione per la promozione continua dei temi, dei servizi sviluppati e dei risultati ottenuti; il Coordinamento tecnico-amministrativo che stabilisce tra capofila e partners le strutture e le regole di gestione sia tecnica che amministrativa del Piano. 3.3.1.6 Piano di comunicazione Tutte le attività previste dal P.I.T. Rifiuti sono associate al naming e al logo:

Il piano di comunicazione del P.I.T. Rifiuti ha agito con diversi strumenti:  campagna di comunicazione iniziale e finale realizzata con diverse forme, tra cui affissione statica e dinamica (manifesti su spazi pubblicitari dei comuni, stazioni ferroviarie e bus), locandine e leaflet in uffici comunali, scuole, biblioteche, inserzioni su stampa quotidiana, spot tv su reti locali, web (RTB);

35


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

I quattro soggetti della campagna di comunicazione iniziale

sito internet www.modusriclandi.info, strutturato secondo diversi livelli di accesso a seconda dell’utente (Scuole, Famiglie e Società), della tematica di interesse o linea di progetto (Rifiutilinsubrici, ReMida, Puliza Sconfinata), impostato per diventare un portale della sostenibilità.

Home page del sito internet di Modus Riciclandi

 

 

blog www.modusriclandi.info/blog aperto sullo spazio blog di Varesenews, accessibile sia dalle pagine del quotidiano on line, sia dal sito di Modus Riciclandi. Contiene alcune informazioni sul progetto, ma soprattutto è il collettore di post e commenti, che spaziano a 360° nell’ampia tematica dei rifiuti e della sostenibilità ambientale reti televisive locali (Rete 55 e Telesettelaghi): realizzazione di spot, redazionali, servizi speciali e di approfondimento dedicati a tutte le linee di attività del P.I.T. Rifiuti; cartelle stampa: comunicati e conferenze stampa per ogni evento del P.I.T. Rifiuti con la pubblicazione di articoli e servizi sui media locali e regionali;

36


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013   

eventi: organizzazione di eventi, incontri tematici di promozione e presentazione delle attività del P.I.T. Rifiuti; azioni di comunicazione specifiche per singoli progetti: comunicazione specifica progetto Insubria – Pulizia Sconfinata con la realizzazione di materiale divulgativo dedicato specificamente al progetto (leaflet, manifesti, roll-up) distribuito nelle diverse occasioni di incontro con cittadini, enti, imprese, etc. per raggiungere un target più selezionato e più tecnico, perché possa accedere ed utilizzare gli strumenti, prettamente informatici, messi a disposizione. In particolare, nel giugno 2013, per informare i cittadini della possibilità di segnalare gli abbandoni di rifiuti sul sistema web-gis, la Mappa dell’Abbandono, anche con acquisto di spazi pubblicitari sui quotidiani locali;

Interno del leaflet dedicato al progetto Insubria Pulizia Sconfinata

comunicazione specifica per il centro ReMida Varese e lo SPAMM del riuso di Mendrisio, con la realizzazione di materiale informativo (leaflet, gadget, ecc.), organizzazione di iniziative per promuovere le attività dei due centri del riuso, gestione pagina specifica facebook;

Interno del leaflet dedicato al centro ReMida Varese

37


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Copertina di block notes realizzati riutilizzando vecchi manifesti

3.4 ATTIVITA’ DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI Nel 2013 l’OPR di Varese ha realizzato ulteriori attività connesse ai suoi compiti istituzionali, anche riferite alla promozione di iniziative ed accordi per la riduzione dei rifiuti. Dopo aver presentato analiticamente le molteplici azioni di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti messe in atto nel decennio 2000-2010 nel Report 2009, si riportano, di seguito, le esperienze realizzate nel 2013. 3.4.1.1 Settimana europea di riduzione dei rifiuti 2013 Nella normativa comunitaria, la prevenzione della produzione dei rifiuti è posta ai vertici delle azioni da intraprendere per la loro buona gestione, prima ancora del riciclaggio come materia.

38


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Per esemplificare, l’evitare di produrre la bottiglia in PET (quale quella dell’acqua minerale) consente un risparmio ambientale di gran lunga superiore alla realizzazione della bottiglia (che richiede petrolio ed acqua e genera emissioni, come quantificato nel paragrafo precedente), alla sua utilizzazione (energia per riempirla e petrolio per trasportarla), seguita dal successivo invio a riciclaggio della stessa. Se beviamo acqua del rubinetto infatti non abbiamo bisogno di contenitori a perdere, perchè riutilizziamo più volte o addirittura sempre gli stessi e annulliamo anche le necessità di trasporto dell’acqua dal punto di prelievo al punto di consumo. Bere acqua potabile in brocca è un’azione di prevenzione alla fonte dei rifiuti, e come tale è posta ai vertici nella gerarchia per la buona gestione degli stessi, secondo le Direttive dell’Unione Europea, recepite dalla legislazione nazionale (D.lvo 152/2006). Locandina e immagine della SERR 2013

Altre azioni possibili di prevenzione della produzione dei rifiuti sono l’utilizzare borse durevoli invece degli shopper usa e getta, scegliere per i neonati pannolini lavabili, usare tovaglioli, fazzoletti e stoviglie lavabili in vece di quelli usa e getta, ecc. Per diffondere le buone pratiche di prevenzione e riduzione dei rifiuti, farne conoscere l’importanza e offrire – anche concretamente - spunti realizzativi ai propri Cittadini, l’Unione Europea promuove la Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti (SERR), cui la Provincia di Varese ha aderito sin dalla prima edizione, tenutasi nel novembre 2009. Dopo il progetto Ecobebè, a sostegno dell’utilizzo dei pannolini lavabili e l’installazione del fontanello da cui è possibile approvvigionarsi di acqua liscia, fresca e gassata nonché di un distributore di latte (SERR 2009), presso il parcheggio provinciale di via Trentini a Varese, nel 2010 Provincia di Varese ha realizzato un’iniziativa mai promossa prima nel panorama nazionale, la Giornata del Riuso, che da allora viene ripetuta tutti gli anni. Le Giornate del Riuso – Sperrmuelltag, Give or take, Vide graniers - sono iniziative molto apprezzate e praticate nel nord Europa, ma sinora piuttosto disattese nel panorama nazionale. Provincia di Varese, in collaborazione con ASPEM SpA – Gruppo A2A, ha effettuato una prima sperimentazione, in versione stradale, nel quartiere Casbeno a Varese, in occasione della SERR 2010,

39


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 ripetuta nel 2011 nel quartiere Bustecche, nel 2012 a San Gallo e nel 2013 a San Fermo. Grazie alla collaborazione dell’azienda varesina di gestione dei rifiuti, delle GEV comunali, di Legambiente e dei Gruppi oratoriali o di volontariato presenti nei quartieri via via interessati, la Giornata del Riuso si è ormai svolta in molte rioni di Varese, divenendo un evento atteso ed accolto con gioia nelle nuove aree in cui viene proposto. Le problematiche dell’iniziativa effettuata a Varese il primo anno (durante la S.E.R.R. 2010) sono state superate a partire dal secondo mettendo in campo, fin dalle 7.30 del sabato mattina, un numero ingente di volontari, facenti capo a GEV, ad Associazioni ambientaliste oltre all’OPR VA. Gli organizzatori hanno aiutato i residenti nell’esposizione e presidiato il reticolo viario interessato per regolamentare il prelievo del materiale. I volontari scesi in campo a partire dall’edizione 2011 – due per ogni via interessata dall’iniziativa – hanno inoltre registrato su due distinte schede tipologia e numero degli oggetti esposti e prelevati e ne hanno stimato il peso, in modo da poter quantificare, a fine giornata, la differenza tra l’esposto ed il prelevato e stimare che la resa di una Giornata del Riuso, anche in versione stradale, che di anno in anno si è sempre attestata intorno al 70% dell’immesso. L’iniziativa varesina per il suo carattere di novità è stata supervisionata nel 2011 da esperti nazionali in tema di riduzione dei rifiuti e replicata a Brescia – all’interno del P.A.R.R., Piano Regionale di Riduzione Rifiuti - dove la Giornata di scambio è stata realizzata al coperto, in ambito oratoriale. Anche qui la percentuale di oggetti scambiati è stata dell’ordine del 70%, perfettamente in linea coi risultati registrati nella nostra provincia. Nella primavera 2012 l’iniziativa è stata ulteriormente replicata ad Albizzate (VA), organizzata dal Comune, con il supporto operativo dell’OPR VA e nel novembre 2013 nel quartiere San Fermo di Varese, all’interno della S.E.R.R. 2013. Alcune immagini delle Giornate del Riuso promosse da Provincia di Varese

40


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

4. LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA ESTRATTO DEL RAPPORTO NAZIONALE SUI RIFIUTI URBANI REDATTO DA ISPRA, CONTENENTE I DATI RELATIVI ALL’ANNO 2013. Nel Luglio 2014 è stato pubblicato il Rapporto Rifiuti di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), contenente i dati 2012 definitivi ed una prima stima dei dati 2013, raccolti da Regioni e Provincie italiane nella primavera 2014. Si tratta della prima volta in cui Ispra riesce ad offrire il dato di gestione dei rifiuti con un solo anno di scostamento rispetto all’annualità in corso. Ritenendo lo sforzo compiuto da ISPRA degno di rilievo e riconoscendo l’importanza del confronto tra il nostro ambito territoriale e la restante realtà italiana, di seguito proponiamo una sintesi del Rapporto ISPRA, rimandando per le molteplici elaborazioni qui non riportate alla sua versione completa, reperibile al link: http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/rapporto-rifiuti-urbani-edizione2014.

4.1 L’ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI A LIVELLO NAZIONALE Nel 2013, la produzione nazionale dei rifiuti urbani è stata pari a circa 29,6 milioni di tonnellate, con una riduzione di quasi 400 mila tonnellate rispetto al 2012 (-1,3%). Tale contrazione, che fa seguito ai cali già registrati nel 2011 e nel 2012, porta a una riduzione complessiva di circa 2,9 milioni di tonnellate rispetto al 2010 (-8,9%). Il dato di produzione dei rifiuti urbani si attesta pertanto, nel 2013, a un valore inferiore a quello rilevato nel 2002 (29,9 milioni di tonnellate).

41


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Produzione totale dei Rifiuti Urbani nelle regioni italiane. Andamento 2009-2013

42


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Produzione pro-capite dei Rifiuti Urbani nelle regioni italiane. Andamento 2009-2013

L’andamento della produzione dei rifiuti urbani appare, in generale, coerente con il trend degli indicatori socio-economici e in particolare con quello relativo ai consumi delle famiglie. Nell’ultimo anno il PIL e la spesa delle famiglie hanno fatto registrare contrazioni dell’1,9% e del 2,5%, rispettivamente, a fronte di una riduzione più contenuta del dato di produzione dei rifiuti urbani (-1,3%). In generale va rilevato che altri fattori, oltre a quelli di carattere economico, possono concorrere ad un calo del dato di produzione dei rifiuti urbani; tra questi si citano, ad esempio: • diffusione di sistemi di raccolta domiciliare e/o di tariffazione puntuale, che possono concorrere a una riduzione di conferimenti impropri; • riduzione delle quota relativa ai rifiuti assimilati, a seguito di gestione diretta da parte dei privati, soprattutto nel caso di tipologie economicamente remunerative; • azioni di riduzione della produzione dei rifiuti alla fonte, a seguito di specifiche misure di prevenzione messe in atto a livello regionale o sub-regionale. Con riferimento alla riduzione della produzione dei rifiuti urbani connessa ad un incremento della raccolta differenziata si può, ad esempio, rilevare che l’insieme dei comuni la cui percentuale di raccolta è cresciuta, tra il 2010 e il 2013, di oltre 30 punti (ad esempio dal 30% al 60%) mostra un calo della produzione complessiva dei rifiuti urbani di poco inferiore al 20%, mentre i comuni la cui raccolta fa rilevare crescite più contenute (al di sotto dei 10 punti) o la cui raccolta è in calo, evidenziano una diminuzione della produzione complessiva del 4% circa (la riduzione media nazionale della produzione si attesta all’8,9%). L’analisi dei dati di produzione dei rifiuti urbani a livello di macroarea geografica mostra, tra il 2012 e il 2013, una riduzione percentuale pari all’1,7% sia al Centro che al Sud e un calo dello 0,9% al Nord. In valore assoluto il quantitativo di RU prodotti nel 2013 è pari a 13,6 milioni di tonnellate al Nord, 6,6 milioni di tonnellate al Centro e 9,4 milioni di tonnellate al Sud. I dati riferiti al quinquennio 2009-2013 mostrano una contrazione del 9% per le regioni del Mezzogiorno e cali del 7,8% e del 7%, rispettivamente per quelle del Centro e del Nord. Relativamente alla produzione pro capite si osserva, tra il 2012 e il 2013, una riduzione a livello nazionale di 18 kg per abitante per anno, corrispondente a un calo percentuale del 3,6%, che fa seguito al calo di 23 kg per abitante per anno fatto rilevare tra il 2011 e il 2012. Va rilevato che sui valori pro capite pesa, oltre al dato di produzione dei rifiuti urbani, anche quello della popolazione residente (denominatore dell’equazione di calcolo). In particolare, i dati di popolazione utilizzati per le elaborazioni, di fonte ISTAT, fanno rilevare una crescita della popolazione, tra il 2012 e il 2013, di oltre 1 milione di abitanti, incidendo fortemente sulla riduzione del dato di produzione pro capite degli RU. Il valore pro capite di produzione del Nord scende, nel 2013, al di sotto dei 500 kg per abitante per anno, attestandosi a 489 kg per abitante per anno, mentre i valori del Centro e il Sud si collocano, rispettivamente, a 549 e 448 kg per abitante per anno. Rispetto al 2009 si osserva una 43


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 riduzione, su scala nazionale, di 45 kg per abitante per anno (-8,5%) con decrescite pari a 55 kg per abitante per anno al Centro, 45 kg per abitante per anno al Sud e 41 kg per abitante per anno al Nord.

Andamento della produzione pro capite dei rifiuti urbani per macroarea geografica, anni 2009-2013

4.2 L’ANDAMENTO DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE A LIVELLO NAZIONALE Nel 2013 la percentuale di raccolta differenziata si attesta al 42,3% della produzione nazionale, facendo rilevare una crescita di oltre 2 punti rispetto al 2012 (40%). Nonostante l’ulteriore incremento, non viene tuttavia ancora conseguito l’obiettivo fissato dalla normativa per il 2008 (45%). In valore assoluto, la raccolta differenziata è pari a 12,5 milioni di tonnellate, con una crescita di poco inferiore, tra il 2012 e il 2013, a 520 mila tonnellate (+4,3%). Nel Nord la raccolta differenziata raggiunge i 7,4 milioni di tonnellate, nel Centro 2,4 milioni di tonnellate e nel Sud 2,7 milioni di tonnellate. Tali valori si traducono in percentuali, calcolate rispetto alla produzione totale dei rifiuti urbani di ciascuna macroarea, pari al 54,4% per le regioni settentrionali, al 36,3% per quelle del Centro e al 28,9% per le regioni del Mezzogiorno.

44


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Andamento della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani rispeto agli obiettivi di legge, anni 2009-2013

4.3 PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO REGIONALE E PROVINCIALE Coerentemente con il dato rilevato su scala nazionale e per macroarea geografica, si osserva, tra il 2012 e il 2013 una diminuzione generalizzata della produzione regionale dei rifiuti urbani, con contrazioni più consistenti nel caso di Basilicata, Valle d’Aosta (riduzioni percentuali superiori al 5%), Marche e Abruzzo (cali al di sopra del 4%). Le riduzioni più contenute (minori dell’1%) si rilevano, invece, per Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, e Veneto. Per quest’ultima, in particolare, il dato di produzione del 2013 risulta analogo a quello del 2012 (circa 2,2 milioni di tonnellate) con una contrazione pari a -0,05%. Va evidenziato che le riduzioni dell’ultimo anno, che risultano in linea generale più contenute di quelle del precedente biennio, fanno seguito a un andamento di rilevante contrazione della produzione dei rifiuti urbani nelle diverse regioni italiane. Tra il 2010 e il 2012 infatti 13 regioni avevano mostrato riduzioni percentuali del dato di produzione dei rifiuti urbani superiori al 6%, con punte del 9-10% nel caso di Toscana, Piemonte, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Calabria.

45


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Variazione percentuale annua della produzione dei rifiuti urbani su scala regionale, anni 2009-2013

46


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Produzione pro capite dei rifiuti urbani per regione, anni 2012-2013

I maggiori valori di produzione pro capite si osservano nelle regioni Emilia Romagna (625 kg per abitante per anno), Toscana (596 kg per abitante per anno), Valle d’Aosta (565 kg per abitante per anno) e Liguria (559 kg per abitante per anno) e i minori per Basilicata (359 kg abitante per anno), Molise (394 kg per abitante per anno), Calabria (421 kg per abitante per anno) e Campania (434 kg per abitante per anno). Le regioni con un pro capite superiore a quello medio nazionale sono complessivamente 7: alle 4 regioni con le più alte produzioni sopra citate si aggiungono Lazio, Umbria e Marche. Quest’ultima, regione, comunque, unitamente alle restanti 13, si colloca a un valore pro capite inferiore a 500 kg per abitante per anno (nel 2009 le regioni al si sotto di tale soglia erano 6). Per quanto riguarda l’informazione su scala provinciale, vengono presentati i dati di produzione pro capite, al fine rendere possibile un confronto tra contesti territoriali caratterizzati da differenti livelli di popolazione residente. In particolare, la suddivisione delle 110 province per classi di produzione pro capite evidenzia che più del 39% delle province (per un numero pari a 43) si attesta, nel 2013, su valori di produzione pro capite inferiori a 450 kg per abitante per anno, il 28,2% su valori compresi (31 province) tra 450 e 500 kg per abitante per anno e 21 province tra 500 e 600 kg abitante per anno. Le province con produzione pro capite compresa tra 600 e 700 kg per abitante per anno sono 13 (11,8% del totale), mentre al di sopra dei 700 kg per abitante per anno ricadono solo due province di Olbia-Tempio e Rimini. Più in dettaglio, la prima si attesta a un valore di produzione pro capite pari a 775 kg per abitante per anno, mentre la seconda a 758 kg per abitante per anno. Entrambe fanno, comunque, rilevare un consistente calo del dato pro capite rispetto al 2012, tenuto conto che in tale anno si collocavano a valori rispettivamente pari a 829 e 786 kg per abitante per anno.

47


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Tra le province con i più bassi valori di produzione pro capite (inferiori a 400 kg/abitante per anno, rientrano, nel 2013, diverse province del Sud Italia ed, in particolare, Benevento, Ogliastra, Avellino, Nuoro, Potenza, Oristano, Medio Campidano, Enna, Campobasso, Salerno, Vibo Valentia e Matera. Una produzione inferiore a 400 kg per abitante per anno si osserva, come nel 2012, anche per tre province del Nord Italia, Treviso, Vicenza e Asti e per una provincia del Centro: Frosinone. Diverse altre province settentrionali (complessivamente 13) mostrano, comunque, valori di produzione inferiori a 450 kg per abitante per anno.

4.4 RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO REGIONALE E PROVINCIALE Nel 2013, le regioni Veneto e Trentino Alto Adige raggiungono entrambe una percentuale di raccolta differenziata pari al 64,6%. Rispetto al precedente anno il Veneto fa rilevare una crescita di 2 punti, mentre per il Trentino Alto Adige l’incremento è di 2,3 punti. Prossima al 60% è la percentuale di raccolta del Friuli Venezia (59,1%) e superiore al 55% quella delle Marche (55,5%); tra il 50% e il 55% si collocano i tassi di raccolta di Piemonte (54,6%), Lombardia (53,3%), Emilia Romagna (53%) e Sardegna (51%). Tra le regioni del Centro, oltre a quanto rilevato per le Marche, percentuali pari al 45,9% e al 42% si rilevano, rispettivamente, per l’Umbria e la Toscana, mentre al 26,1% si attesta il tasso di raccolta differenziata del Lazio. Al Sud Italia, un’ulteriore crescita si registra per la Campania, la cui percentuale di raccolta differenziata è pari, nel 2013, al 44% circa (41,5% nel 2012), con un tasso superiore al 66% per la provincia di Benevento, di poco inferiore al 57% per quella di Salerno e superiore al 55% per Avellino. Napoli e Caserta fanno registrare ulteriori progressi, con valori pari, rispettivamente, al 38,5% e 41,4%. Anche l’Abruzzo supera il 40% di raccolta differenziata, con una percentuale di poco inferiore al 43%, mentre al 25,8% e al 22% si attestano le raccolte di Basilicata e Puglia. Inferiori al 15% risultano, infine, i tassi di raccolta della regione Calabria (14,7%) e Sicilia (13,4%); per queste due regioni, peraltro, non si riscontrano progressi rispetto al 2012, anno in cui i tassi di raccolta si collocavano, rispettivamente, al 14,6% e 13,2%.

48


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti per regione, anni 2009-2013

49


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti per regione e obiettivi di legge, anno 2013

4.5 ANDAMENTO PROVINCIALE Tra il 2012 e il 2013 si può rilevare una crescita del numero di province caratterizzate da un tasso di raccolta differenziata superiore al 60% (da 18 a 24) e un calo quelle con valori inferiori al 20% (da 21 a 17). Nel complesso, il 40% delle province raccoglie in modo differenziato oltre la metà del totale dei propri rifiuti urbani, un terzo delle province intercetta separatamente tra il 30% e il 50% e la restante parte, meno del 30%. Delle 24 province con i maggiori livelli di raccolta differenziata (oltre il 60%), 18 sono localizzate nel Nord Italia (6 in Veneto, 4 in Piemonte, 3 in Lombardia, 2 nel Friuli Venezia Giulia, 1 in Emilia Romagna e le due province del Trentino Alto Adige), 2 nel Centro (entrambe nelle Marche) e 4 nel Mezzogiorno (3 nella regione Sardegna e una in Campania). Analogamente ai precedenti anni, anche nel 2013 i livelli più elevati di raccolta differenziata si rilevano per la provincia di Treviso, con una percentuale superiore al 78%, seguita da Pordenone, con poco meno del 76%. Anche la provincia di Belluno supera il 70%, mentre poco al di sotto di tale percentuale si colloca la provincia di Mantova. Al Sud, i maggiori tassi di raccolta si osservano per le province sarde del Medio-Campidano (65,6%), di Oristano (63,6%) e di Carbonia-Iglesias (61%) e per la provincia campana di Benevento (66,2%). Tra le province del Centro, una percentuale pari al 64,5% si registra per Macerata, e un tasso del 62,1% per Ancona.

50


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 I piÚ bassi livelli di raccolta differenziata si osservano, invece, per la provincia di Enna, 6% nel 2013, e per Siracusa, Reggio Calabria, Messina, Palermo, Isernia e Crotone, con tassi inferiori al 10%.

Province con una percentuale di raccolta differenziata superiore al 60%, anno 2013

51


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

5. I COMUNI RICICLONI ED I COMUNI RIFIUTI FREE - DOSSIER LEGAMBIENTE 2013 Dal 2000 Legambiente stila una classifica dei Comuni con le migliori performance ambientali nel campo della gestione rifiuti: i Comuni Ricicloni. La partecipazione è volontaria, quindi la classifica non è esaustiva, tuttavia l’inserimento nella classifica è ambito, pertanto le Amministrazioni ed i Consorzi che hanno i titoli per esservi inclusi in genere presentano la propria candidatura. Nel Report Dati 2013, unitamente al Rapporto Rifiuti ISPRA presentiamo anche una sintesi del Dossier Comuni Ricicloni poiché, visti gli ottimi risultati ormai raggiunti a livello provinciale, riteniamo che la spinta propulsiva a migliorare ulteriormente il sistema possa venire ai nostri Comuni solo dal confronto con le eccellenze presenti nel panorama nazionale.

52


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

5.1 RICICLONI, COMUNI RIFIUTI FREE E LE NOVITA’ 2013 I Comuni italiani che nel 2013 hanno superato il 65% di raccolta differenziata e si possono fregiare del titolo di Comuni Ricicloni sono 1328, 35 in più rispetto al 2012; in essi vive il 13,7% della popolazione italiana. Nel 2013 i Comuni Ricicloni sono aumentati nel centro sud, area da cui provengono quasi il 20% del totale dei premiati (erano il 14,5% nel 2012). Sono rimasti invariati i “Comuni Rifiuti Free”, quelli cioè che devono smaltire solo 75 kg di rifiuti residui pro capite all’anno: tra questi la nostra Cassano Magnago. I principali segni di novità registrati nel Rapporto di Legambiente nel 2013 sono: Milano, unica grande città che sta superando la barriera simbolica del 50% di differenziata, segno evidente della possibilità di affermazione del sistema di raccolta “porta a porta” anche nelle metropoli ed il balzo in avanti di molti comuni marchigiani, grazie al sistema di penalità e premialità introdotto dalla Regione in occasione dell’applicazione del sistema di tariffazione puntuale (paghi l’indifferenziato che produci).

5.2 CRITERI DI ACCESSO E METODO DI CLASSIFICA. Sono stati inclusi nelle classifiche dei Comuni Ricicloni 2014 i comuni che hanno raggiunto nel 2013 l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata. La classifica viene costruita in base all’”Indice di buona gestione”. Per la prima volta le categorie dei premiati sono su base regionale e non più sulle macroregioni nord, centro e sud, poiché oramai in tutte le regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta, vi sono dei comuni meritevoli. Sono state mantenute anche nell’edizione 2013 le categorie di suddivisione su base demografica: comuni sopra e sotto i diecimila abitanti e capoluoghi di provincia.

5.3 I CAMPIONI REGIONALI DEL RICICLO. La presenza in tutte le regioni di eccellenze riciclone non annulla le differenze regionali, come si vede dalla tabella e dalla mappa. Incontrastato il dominio del nord Est (Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, dove rispetto al totale delle amministrazioni locali sono rispettivamente i due terzi e la metà i comuni che hanno rispettato l’obiettivo del 65% di differenziata), anche se queste realtà presentano tuttavia un arretramento rispetto agli anni scorsi: Friuli-Venezia Giulia (-4,6%, pur conservando il secondo posto tra le regioni con una buona presenza di ricicloni sul totale dei propri comuni) e analogamente arretrano Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte ed Emilia -Romagna. La vera novità 2013 nel panorama nazionale sono quindi i comuni marchigiani, sicchè la distribuzione di ricicloni a livello nazionale cambia per merito delle regioni centrali e meridionali.

53


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Distribuzione regionale dei Comuni Ricicloni, anni 2013 e 2014

5.4 LA VIA MARCHIGIANA ALLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI Le Marche incrementano notevolmente (+15%) la rosa dei ricicloni grazie all’adozione di uno strumento istituito dal Parlamento Italiano nel 1995, la cosiddetta ecotassa, concepita per penalizzare economicamente l’interramento dei rifiuti e rendere effettivamente residuale questa opzione nel ciclo integrato di gestione dei rifiuti. Le Marche negli ultimi anni hanno utilizzato l’ecotassa per premiare economicamente i Comuni più virtuosi, penalizzando invece quelli che non lo sono stati e i risultati sul fronte dell’aumento delle percentuali di raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio sono stati straordinari. In questa regione si paga un tributo di 20 €/tonnellata per i rifiuti urbani che finiscono in discarica, importo che viene modulato in base alle performance di raccolta differenziata raggiunte dai Comuni. In particolare si prevede una modulazione dell’ecotassa in funzione del tipo di rifiuto conferito in discarica, a cui si aggiungono ulteriori riduzioni in base alla quota percentuale di superamento del livello di raccolta differenziata previsto dalla normativa. Un sistema che arriva a ridurre fino al 70% l’ecotassa per i Comuni che superano del 25% gli obiettivi stabiliti dalla legge.

5.5 COSA SUCCEDE NELLE ALTRE REGIONI Tra le regioni che vantano dei comuni in tutte le graduatorie (capoluoghi, sopra e sotto i 10mila abitanti) vi sono primo luogo il Veneto, regione che negli ultimi anni è stata testimone di un crescendo che non si è ancora arrestato. L’accompagnano le altre regioni del triveneto: FriuliVenezia Giulia e Trentino-Alto Adige e con loro Piemonte, Campania e Puglia. Tra i capoluoghi Belluno, Pordenone, Novara e Salerno si riconfermano delle eccellenze. Non vale lo stesso per Oristano, che esce dalla lista dei virtuosi per cedere il posto ad Andria. Tra i nuovi anche il comune di Trento.

54


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Il Piemonte mantiene il primato di unica regione ad avere due capoluoghi ricicloni: infatti insieme a Novara c’è anche Verbania.

Capoluoghi di provincia Ricicloni, anno 2013

Tra le prime 100 posizioni della graduatoria generale, troviamo:  56 comuni veneti di cui 46 trevigiani, la maggior parte appartenenti ai consorzi gestiti da Contarina (Priula e TV3),  29 comuni trentini tutti in provincia di Trento, gestiti da Fiemme Servizi, Amnu e Asia,  8 in Friuli Venezia Giulia gestiti da A&T 2000 e dalla Comunità Montana della Carnia. I rimanenti 7 sono: 2 in Campania e 1 per Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte e Marche. Sempre tra i primi 100 troviamo 9 comuni oltre i 10mila abitanti (Castelfranco Veneto con quasi 34mila), tutti veneti e trevigiani, ad eccezione di Vigodarzere che è in provincia di Padova. Difficile trovare comuni che facciano da sè e che arrivino a risultati eccellenti, la forza rimane quella dell’unione nei consorzi. Ovviamente c’è sempre l’eccezione che conferma la regola e si chiama Ponte nelle Alpi che, gestendo in autonomia i rifiuti dei cittadini (e dei turisti - siamo nel territorio delle Dolomiti) raggiunge l’indice di gestione più alto.

5.6 L’ESEMPIO DEI COMUNI RIFIUTI FREE Nel Dossier Comuni Ricicloni vengono individuati i comuni i cui abitanti producono meno di 75 chilogrammi l’anno di rifiuto indifferenziato: sono 310, nella maggior parte di casi facenti parte di un consorzio e praticamente tutti applicano un sistema di tariffazione puntuale sui rifiuti prodotti. Si trovano un po’ in tutta Italia. E non sono solo piccoli comuni. Ecco nella tabella quelli che superano i 20 mila abitanti.

Comuni Rifiuti Free con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, anno 2013

55


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Di seguito la mappa nazionale riepilogativa, nella quale figurano 7 comuni varesini sopra i 10.000 abitanti (Cassano Magnago, Fagnano Olona, Tradate, Samarate, Sesto Calende, Saronno, Malnate) e 32 sotto i 10.000 abitanti (i Comuni del Consorzio COINGER, Marnate, Golasecca, Arsago Seprio, Cairate, Castelseprio, Casorate Sempione, Gavirate).

56


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

6. VERSO UN’ECONOMIA CIRCOLARE European Commission – 2 Luglio 2014 Il 2 Luglio 2014 la Commissione Europea ha adottato alcune proposte intese a sviluppare un'economia più circolare in Europa e a promuovere il riciclaggio negli Stati membri. Il conseguimento dei nuovi obiettivi in materia di rifiuti renderà l'Europa più competitiva, consentendo di approvvigionarsi di risorse scarse e costose (che non verrebbero sprecate ma recuperate dai prodotti giunti a fine vita). Le misure proposte prevedono il riciclaggio del 70% dei rifiuti urbani e dell'80% dei rifiuti di imballaggio entro il 2030 e, a partire dal 2025, il divieto di collocare in discarica i rifiuti riciclabili. Tra gli obiettivi figura anche la riduzione dei rifiuti marini e alimentari. L'innalzamento degli obiettivi in materia di rifiuti nelle direttive esistenti rientra nello sforzo di realizzare una transizione fondamentale da un'economia lineare a una più circolare. I sistemi economici lineari sono quelli ereditati dal XIX secolo. La nuova visione propone un modello economico diverso, dove le materie prime non vengono più estratte, utilizzate una sola volta e gettate via. In un'economia circolare il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio diventano la norma. Prolungare l'uso produttivo dei materiali, riutilizzarli e aumentarne l'efficienza servono a rafforzare la competitività dell'UE sulla scena mondiale perché riducono la nostra dipendenza nei confronti di materie prime di cui non disponiamo direttamente sul nostro territorio e che stanno diventando sempre più scarse nel panorama mondiale. Tale approccio è delineato in una comunicazione che spiega come l'innovazione nei mercati dei materiali riciclati, nuovi modelli imprenditoriali, la progettazione ecocompatibile e la simbiosi industriale possano permetterci di passare a un'economia più redditizia e "rifiuti 0". Tale passaggio non potrà avvenire senza le politiche giuste. Le proposte legislative passeranno ora al Consiglio e al Parlamento europeo e riguarderanno principalmente la direttiva quadro sui rifiuti, la direttiva sulle discariche e la direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Oltre a rivedere gli obiettivi, le proposte mirano a semplificare la legislazione in materia di rifiuti e a intensificare la cooperazione tra Commissione e Stati membri, al fine di garantire una migliore attuazione. Saranno definite le condizioni operative minime per i regimi di responsabilità estesa del produttore e saranno adottati approcci su misura per flussi di rifiuti specifici, quali ad esempio i rifiuti marini, il fosforo, i rifiuti da costruzione e demolizione, gli alimenti, i rifiuti pericolosi e la plastica. Da un uso più efficiente delle risorse deriveranno nuove opportunità di crescita e occupazione. Una progettazione innovativa, prodotti migliori e più resistenti, processi produttivi più efficienti

57


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 e sostenibili, modelli imprenditoriali lungimiranti e i progressi tecnici per trasformare i rifiuti in una risorsa concorreranno ad accrescere l'efficienza. Il pacchetto che accompagna la comunicazione del 2 luglio 2014 intende creare il contesto che consentirà di trasformare in realtà l'economia circolare, con politiche meglio interconnesse, una regolamentazione intelligente e il sostegno attivo delle attività di ricerca e innovazione. Ciò permetterà di sbloccare gli investimenti e attrarre i finanziamenti, incentivando nel contempo la partecipazione dei consumatori e il coinvolgimento più intenso delle imprese. Il pacchetto suggerisce inoltre di misurare la produttività delle risorse in base al rapporto tra PIL e consumo di materie prime, proponendo di individuare nell'aumento del 30% di tale produttività entro il 2030 un possibile obiettivo principale da inserire nella prossima revisione della strategia Europa 2020.

58


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

7. IL PIANO REGIONALE DI GESTIONE RIFIUTI Con DGR n. 1990 del 20 giugno 2014 la Giunta Regionale lombarda ha approvato il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), che definisce gli orientamenti di pianificazione della gestione rifiuti nella nostra regione, con orizzonte temporale al 2020. L’avvenuta approvazione del PRGR è stata notificata a tutte le Province lombarde, affinchè procedano entro un anno alla revisione dei Piani Provinciali di Gestione Rifiuti, ed ai Comuni, affinchè orientino la gestione dei propri rifiuti secondo le linee guida espresse dal nuovo PRGR. Di seguito si sintetizzano gli obiettivi fissati dal nuovo PRGR lombardo.

7.1 PRINCIPI STABILITI DALLA NORMATIVA COMUNITARIA E NAZIONALE Gli obiettivi della nuova pianificazione regionale fanno riferimento in primis ai principi ed alla gerarchia stabiliti dalla legislazione comunitaria. L’UE imposta le strategie riguardanti la gestione dei rifiuti sulla base di una serie di principi, ovvero: • principio di prevenzione: ridurre al minimo ed evitare per quanto possibile la produzione di rifiuti; • responsabilità del produttore e principio «Chi inquina paga»: chi produce rifiuti o contamina l’ambiente deve pagare interamente il costo di queste operazioni; • principio di precauzione: prevedere i problemi potenziali; • principio di prossimità: smaltire i rifiuti il più vicino possibile al punto di produzione. Questi principi sono stati resi più concreti nella strategia generale sui rifiuti dell’UE (1996) e confermati nella Direttiva Quadro 98/2008, che stabilisce, come cardine di tutte le strategie riguardanti la gestione dei rifiuti, la seguente gerarchia in ordine di priorità:  prevenzione;  preparazione per il riutilizzo;  riciclaggio;  recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;  smaltimento. Quanto stabilito dalla sopra citata normativa europea è stato recepito a livello nazionale attraverso il D.Lgs 205/2010, che ha opportunamente modificato il D.Lgs 152/2006.

7.2 OBIETTIVI DEL NUOVO PRGR Il Piano Regionale lombardo di Gestione dei Rifiuti stabilisce ulteriori obiettivi rispetto a quelli presenti nella normativa comunitaria, definiti sulla base delle conclusioni degli studi LCA, dello “Scenario di Piano” selezionato, dei sottoscenari impiantistici esaminati e delle relative valutazioni economiche. Ove non specificato diversamente, l’orizzonte temporale per il raggiungimento degli obiettivi è l’anno 2020.

59


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

7.2.1 Produzione RU L’obiettivo generale, in coerenza con il primo principio della gerarchia europea, è il contenimento della produzione totale dei RU dell’8% rispetto alla variazione della spesa per consumi delle famiglie (SCF) al 2020 rispetto al 2011. Tali valori, in caso di crescita dei consumi, porteranno ad una produzione totale di 455,3 kg/abitante al 2020, realizzando il disaccoppiamento dell’andamento di produzione rifiuti dalle variabili macroeconomiche, come richiesto dall’UE.

7.2.2 Raccolta differenziata 7.2.2.1 Obiettivo RD1: Percentuale di raccolta differenziata La massimizzazione del riciclaggio, prevista dalla gerarchia comunitaria, presuppone che a monte venga implementato un efficiente sistema di raccolta differenziata (RD), col raggiungimento del 67% di RD entro il 2020 a livello regionale e del 65% a livello di singolo Comune. 7.2.2.2 Obiettivo di RD2: RD da attivare Ai sensi dell’art. 181 del D.Lgs. 152/06, entro il 2015 in tutti i Comuni deve essere assicurato un sistema di raccolta in grado di intercettare almeno carta, metalli, plastica, vetro e, ove possibile, legno. Regione Lombardia pone obiettivi di maggior dettaglio rispetto a quanto stabilito dalla norma nazionale; essi prevedono l’attivazione di ulteriori raccolte differenziate rispetto a quanto indicato dalla norma italiana, tra le quali quella dei rifiuti organici:

Obiettivi comunali per le diverse frazioni di raccolta differenziata. 7.2.2.3 Obiettivo RD3: Modello omogeneo di RD Regione indica, oltre all’obiettivo del 67% di raccolta differenziata, anche quello dell’omogeneizzazione delle modalità di intercettazione, almeno per le frazioni principali (RUR, FORSU, carta, vetro, plastica) nell’80% dei Comuni entro il 2020. L’omogeneizzazione del modello di raccolta differenziata a livello regionale consentirà nel medio periodo di ottenere interessanti effetti positivi in termini operativi, ambientali ed economici. La tabella di seguito riportata sintetizza il Modello Omogeneo Regionale di gestione rifiuti. 60


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Modello Omogeneo regionale di gestione rifiuti

7.2.2.4 Obiettivo RD4: QuantitĂ intercettate di FORSU Posto che, come precisato sopra, la raccolta della FORSU deve essere attivata in tutti i Comuni della Regione Lombardia con popolazione superiore ai 1.000 abitanti entro il 2015 e nei restanti

61


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 entro il 2020, Regione pone altresì l’obiettivo di intercettazione di almeno 60 kg/(abitante*anno) di FORSU, con possibilità di deroga dal raggiungimento di questo obiettivo nei Comuni con forte incentivazione al compostaggio domestico (RUR inferiore a 100 kg/(abitante*anno). 7.2.2.5 Obiettivo di RD5: Centri di raccolta comunali o sovracomunali L’aumento della capillarità dei centri di raccolta, in modo tale da raggiungere una percentuale di popolazione regionale servita al 2020 pari ad almeno al 90% del totale, è un ulteriore obiettivo; sarà inclusa nel calcolo anche la popolazione servita con raccolte periodiche tramite “ecomobili”, ossia stazioni ecologiche itineranti per la raccolta dei rifiuti.

7.2.3 Recupero di materia e di energia Al fine di migliorare la sostenibilità del ciclo di gestione dei rifiuti, la gerarchia europea impone che lo smaltimento rappresenti l’opzione residuale. Di conseguenza, le varie Amministrazioni coinvolte devono mirare, in subordine alla riduzione alla fonte ed alla preparazione per il riutilizzo, alla massimizzazione del recupero di materia e di energia. La pianificazione regionale pone pertanto come obiettivi: 7.2.3.1 Obiettivo RE1: Avvio a recupero di materia pari ad almeno al 65% al 2020, calcolato come avviene attualmente nel Rapporto annuale ARPA LOMBARDIA (“avvio a recupero di materia” delle frazioni oggetto di RD al netto degli scarti della fase di selezione, ed includendo le frazioni recuperate dai rifiuti ingombranti e dalle terre di spazzamento); 7.2.3.2 Obiettivo RE2: Entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici e possibilmente di altra origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 55% in termini di peso; 7.2.3.3 Obiettivo RE3: Recupero totale come recupero di materia ed energia pari ad almeno all’80% al 2020, All’indicatore “avvio a recupero di materia” verrà sommato, ai fini del recupero energetico, soltanto il RUR inviato ad inceneritori con la qualifica “R1” o a coincenerimento, compreso il 2° destino; 7.2.3.4 Obiettivo RE4: Azzeramento, entro il 2020, del RUR conferito in discarica; 7.2.3.5 Obiettivo RE5: Recupero delle scorie e ceneri da incenerimento entro il 2020; 7.2.3.6 Obiettivo RE6: Massimizzazione del recupero dei rifiuti ingombranti e delle terre di spazzamento stradale entro il 2020, con invio a impianti di recupero del 100% dei rifiuti ingombranti raccolti e del 100% dello

62


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 spazzamento stradale e recupero come materia o come rifiuti pronti per il riciclo del 40% da impianti di selezione di ingombranti e del 60% da impianti di recupero terre da spazzamento.

7.2.4 Impiantistica regionale 7.2.4.1 Obiettivo IT1: Mantenimento al 2020 dell’autosufficienza per il trattamento del RUR a livello regionale attraverso l’esistente rete impiantistica regionale; 7.2.4.2 Obiettivo IT2: Mantenere l’attuale ruolo degli impianti di TMB, purchè finalizzati alla produzione di frazioni recuperabili come materia o energia; 7.2.4.3 Obiettivo IT3: Migliorare l’impiantistica di incenerimento con l’obiettivo di un maggiore recupero energetico e di migliori emissioni in aria; 7.2.4.4 Obiettivo IT4: Migliorare l’impiantistica dei TMB aumentando l’efficienza di produzione di CSS e del recupero di materia; 7.2.4.5 Obiettivo IT5: Favorire l’invio di CSS ad impianti di coincenerimento; 7.2.4.6 Obiettivo IT6: Migliorare gli impianti di coincenerimento al fine di contenere le emissioni e monitorarle in continuo; 7.2.4.7 Obiettivo IT7: Consentire il conferimento di rifiuti speciali esclusivamente non riciclabili, in aggiunta agli urbani, agli impianti di trattamento del RUR, al fine di saturare le potenzialità esistenti in caso di esubero impiantistico, mantenendo il rispetto delle gerarchie sulla priorità di trattamento mediante recupero di materia; 7.2.4.8 Obiettivo IT8: Valorizzare l’opportunità di mercato derivante dall’incremento delle frazioni raccolte, consentendo alle imprese di investire nel potenziamento del sistema impiantistico esistente per il recupero delle frazioni differenziate; 7.2.4.9 Obiettivo IT9: Miglioramento dell’efficienza di riciclaggio per le principali frazioni da imballaggio (carta, plastica, vetro, metalli) al fine di minimizzare gli scarti prodotti; 7.2.4.10 Obiettivo IT10:

63


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Implementazione di tecnologie finalizzate a potenziare gli impianti di trattamento della FORSU, con particolare riferimento alla tecnologia di digestione anaerobica con produzione di compost e riutilizzo all’interno del processo degli scarti prodotti ancora costituiti da frazioni compostabili (es. bioplastiche).

7.2.5 Altri obiettivi strategico - gestionali 7.2.5.1 Tariffa puntuale La diffusione sul territorio regionale della tariffa sui servizi di igiene urbana basata sul metodo “puntuale”, ovvero sulla stima delle effettive quantità di rifiuto indifferenziato prodotte, sarà in grado di incentivare l’effettuazione delle raccolte differenziate. Il PRGR individua i seguenti obiettivi: 7.2.5.1.1 Obiettivi IG1 e IG2: Entro il 2015: almeno il 10% dei Comuni con metodo puntuale; Entro il 2020: almeno il 20% dei Comuni con metodo puntuale. 7.2.5.2 Sensibilità dei cittadini Presupposto fondamentale per il raggiungimento concreto degli obiettivi esposti, quali in particolare il miglioramento delle RD e la riduzione alla fonte della produzione di RU, è l’attiva collaborazione dei cittadini, che rappresentano uno dei principali attori della filiera di gestione dei rifiuti. 7.2.5.2.1 Obiettivo IG3: Aumento della sensibilità della popolazione rispetto ai temi della gestione dei RU. 7.2.5.3 Gas climalteranti Anche il ciclo di gestione dei RU, attraverso i diversi impianti di trattamento e smaltimento (discariche in particolar modo), provoca l’immissione in atmosfera di gas climalteranti, quali, ad esempio, anidride carbonica e metano. 7.2.5.4 Obiettivo IG4 : Favorire sistemi di gestione dei rifiuti in grado di ridurre le emissioni di gas climalteranti. 7.2.5.5 Mercato dei prodotti da riciclo L’aumento dei RU raccolti in maniera differenziata e avviati a riciclaggio, per poter essere pienamente sfruttato al fine di migliorare la sostenibilità ambientale del ciclo di gestione dei rifiuti, deve avere a disposizione condizioni di mercato che permettano l’effettivo utilizzo delle materie derivanti dalle operazioni di trattamento. 7.2.5.5.1 Obiettivo IG5: Favorire il mercato dei prodotti ottenuti da riciclaggio. 7.2.5.6 Illeciti

64


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Il sistema di gestione dei rifiuti è spesso interessato da fenomeni di illegalità, riguardanti diversi aspetti della relativa filiera; il miglioramento della sua sostenibilità ambientale dipende, quindi, anche dalla limitazione di tali fenomeni (si pensi, ad esempio, al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti). 7.2.5.6.1 Obiettivo IG6: Potenziamento della lotta all’illecito.

7.3 STRUMENTI ED AZIONI Nel capitolo 11 del PRGR vengono definiti gli strumenti che Regione Lombardia intende promuovere di qui al 2020 (orizzonte temporale della pianificazione) al fine di raggiungere gli obiettivi di Piano stabiliti nel capitolo 10 del PRGR [e in precedenza sintetizzati]. Di seguito si riportano quelli più significativi per la nostra realtà territoriale, rimandando al testo del PRGR per una disamina completa.

7.3.1 Miglioramento delle raccolte differenziate Le indagini e ricognizioni sullo stato di fatto della differenziazione dei rifiuti in regione Lombardia, condotte per la redazione del PRGR, evidenziano che l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata (RD) è raggiungibile per tutte le tipologie di Comuni (sia in zona di collina, pianura, montagna), anche con densità abitative molto variegate, rappresentative di un diverso approccio logistico delle raccolte. La stessa analisi evidenzia anche i diversi risultati conseguibili a seconda del modello di raccolta, distinguendo tra raccolta domiciliare porta a porta (indicato con la sigla PAP) e mediante contenitori stradali (indicato con la sigla CON). La raccolta domiciliare PAP permette il raggiungimento di risultati sensibilmente più alti in termini di raccolta differenziata, contenimento della produzione pro-capite di rifiuti, qualità delle raccolte; pertanto tale modello è considerato ottimale dal PRGR. Gli obiettivi di RD stabiliti dalla Normativa Nazionale e dal Piano Regionale di Gestione Rifiuti implicano la necessità di un’estensione sistematica della RD porta a porta delle principali tipologie di rifiuto urbano (umido, carta, vetro, plastica o multimateriale) su tutto il territorio regionale. Modelli alternativi possono essere ammessi in situazioni territoriali molto sfavorevoli (es. nei comuni montani, tramite raccolte di prossimità con bidoni carrellati da 120 a 360 l a servizio di più edifici) o qualora garantiscano il raggiungimento di valori di RD superiori al 65% senza peggioramento della qualità delle raccolte. La raccolta domiciliare è già applicata con successo e da tempo nel territorio lombardo ed allo stato attuale coinvolge 1081 Comuni (pari al 70% del totale). Un aspetto basilare che il PRGR sottolinea è che i circuiti di raccolta stradali e domiciliari si distinguono anche per la differente quantità di RU gestito, soprattutto per effetto della minore assimilazione (passiva) di rifiuti speciali di origine artigianale ed industriale. Questo aspetto viene ben evidenziato nello studio “Valutazione Statistico Economica RU in Lombardia”, realizzato da

65


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Regione

Lombardia

nel

2010,

da

cui

si

riporta

il

dato

tendenziale:

Aspetti macroscopici di diversi circuiti di raccolta dei Rifiuti Urbani in Lombardia – 2010. (Fonte dati ARPA elaborazioni Finlombarda spa)

Il secondo aspetto importante che il PRGR sottolinea è che due sono i parametri a cui fare riferimento per assicurare che i risultati gestionali siano in linea con gli obiettivi della pianificazione regionale: la quantità di RU complessivamente gestito per abitante (o per abitante equivalente) e la percentuale di RD ottenuta. Soltanto la lettura congiunta dei due dati permette di effettuare una valutazione in merito all’efficienza e efficacia dei sistemi di raccolta dei rifiuti. Ciò è particolarmente importante per valutare l’efficacia delle politiche in realtà dove la produzione pro-capite è sensibilmente inferiore ai valori standard (o medi), a seguito di efficaci progetti di riduzione e prevenzione dei rifiuti. Anche per quanto riguarda i comuni in situazioni territoriali sfavorevoli, che rendono economicamente più svantaggiosa l’effettuazione della raccolta porta a porta con frequenze elevate, la presenza di progetti di incentivazione spinta del compostaggio domestico può portare ad un valore molto basso del pro capite totale di RU, ed in particolare di RUR. In tali situazioni l’indicatore percentuale della raccolta differenziata è meno significativo.

7.3.2 L’intercettazione mirata dello scarto di cucina Per alcune tipologie di rifiuti, quali lo scarto umido di cucina e da grandi utenze, la RD diventa un fattore determinante ai fini della buona integrazione del sistema di gestione dei RU. Lo scarto umido rappresenta tuttora una frazione importante dei RU (variabile dal 20 al 40% dei rifiuti urbani totali) e la differenziazione ottimale di tale frazione costituisce il presupposto per una buona riuscita delle altre raccolte e per il raggiungimento dei target di RD; infatti la minore presenza di umido nelle RD degli imballaggi e nel RU residuo permette di gestire tali flussi con ridotti problemi legati ad umidità, insorgenza di odori e formazione di percolati o liquidi. L’approccio ormai collaudato da quasi 20 anni di esperienze a livello lombardo prevede di impiegare:  contenitori sottolavello di volumetria ridotta (7/10 litri) per la raccolta differenziata direttamente in cucina di tali scarti;  sacchetti in grado di mantenere puliti i mastelli, prevenire l’insorgenza di imbrattamenti, odori e muffe ed agevolare così le utenze nella separazione di uno scarto ad elevato contenuto di acqua e putrescibile; i sacchetti possono essere in carta o in plastiche compostabili certificate, in modo da avere la certezza che siano effettivamente compatibili con il processo di recupero (compostaggio, digestione anerobica) senza determinare scarti o sovvalli;

66


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 

contenitori per l’esposizione in strada ed il conferimento dello scarto umido al servizio di raccolta, dimensionati in base all’effettiva produzione di rifiuti per ciascun’utenza; evitando sovradimensionamenti si previene il conferimento di altre tipologie di rifiuti all’interno del circuito di raccolta dello scarto umido. L’introduzione di secchielli aerati al posto di secchielli chiusi comporta un sensibile miglioramento delle condizioni operative in termini di: perdita di peso del materiale, minore insorgenza di muffe e ridotta formazione di percolato in seguito all’evapo-traspirazione della umidità contenuta nello scarto umido. Ovviamente soltanto l’utilizzo congiunto di sacchetti traspiranti e supporti ventilati determina un apprezzabile vantaggio operativo, con perdite in termini di peso del 10% circa nell’arco di 2-3 giorni. Pertanto con questi sistemi si migliora non soltanto la permanenza all’interno delle cucine dello scarto umido, ma anche la gestione delle raccolte, con intervalli possibili di raccolta effettuata ogni 2 o 3 giorni. La qualità del materiale raccolto: complessivamente tale approccio, con utenze domestiche che impiegano sacchetti compostabili ai sensi della norma UNI EN 13432-2002 e con circuito di raccolta domiciliare che effettua controlli visuali delle qualità di scarto conferite, consente di traguardare purezze merceologiche del 97-99% in peso del rifiuto raccolto.

7.3.3 Omogeneizzazione a livello regionale L’omogeneizzazione del modello di raccolta a livello regionale consente nel medio periodo di ottenere interessanti effetti positivi in termini operativi, ambientali ed economici. Dal punto di vista operativo i gestori delle raccolte e le imprese del settore pubblico e privato si troverebbero ad investire su automezzi ed attrezzature adatte ad un ambito operativo ampio, a livello anche regionale. La standardizzazione dei colori dei contenitori consentirebbe ottimizzazioni economiche in fase di acquisto e di gestione manutentiva dei manufatti. Gli stessi gestori potrebbero competere per gare e capitolati di raccolta in tutta la Regione Lombardia, con un accresciuta competizione economica, che dovrebbe ottimizzare il costo per il servizio pubblico. A livello regionale in 2 comuni su 3 si raccolgono i rifiuti mediante circuiti domiciliari. Appare quindi evidente che un’operazione di omogeneizzazione è possibile, considerando che almeno il 75% dei Comuni oltre i 200ab/kmq ha già avviato tale tipologia di raccolta. Il modello omogeneo fatto proprio dal PRGR è tendenzialmente applicabile su tutto il territorio regionale, fatte salve alcune minime varianti, per specifiche situazioni territoriali. Tale modello si basa su 4 cardini operativi: 1. raccolta differenziata mirata e in purezza della FORSU, mediante circuiti di raccolta domiciliari, sia per le utenze domestiche che non-domestiche; 2. raccolta differenziata mirata e in purezza delle principali frazioni da imballaggio, mediante circuiti di raccolta domiciliari, sia per le utenze domestiche che non-domestiche; 3. raccolta del rifiuto indifferenziato (o dello scarto residuo), mediante circuiti di raccolta domiciliari, con frequenze ridotte e volumetrie di raccolta limitate. Eventuale applicazione di sistemi di quantificazione puntuale dei conferimenti per disincentivare la produzione di tale rifiuto; 4. standardizzazione dei colori dei manufatti (sacchi e contenitori) impiegati per la raccolta delle diverse tipologie di RU. Il modello omogeneo regionale di raccolta può essere adattato in base alla struttura urbanistica e agli spazi disponibili presso le singole utenze domestiche. Il concetto fondamentale da rispettare in fase di calendarizzazione delle raccolte è che le frequenze di raccolta del RU indifferenziato devono risultare – su base settimanale – inferiori a quelle della raccolta dello 67


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 scarto organico, mentre il dimensionamento delle raccolte di carta, plastica e vetro devono risultare tali da agevolare i conferimenti delle frazioni recuperabili e prevenirne il conferimento congiuntamente allo scarto indifferenziato.

7.3.4 Zone a bassa densità urbanistica Nelle zone a bassa densità urbanistica la logistica delle raccolte diventa meno efficiente in termini di numero di utenze servite a parità di estensione dei percorsi di raccolta. In tali zone è auspicabile una aggregazione territoriali di Comuni, al fine di avere un unico gestore che ottimizzi i giri di raccolta e le frequenze di asportazione dei rifiuti. Tale gestore è anche in grado di ottimizzare gli oneri di gestione (e eventualmente di realizzazione) di piattaforme di conferimento dei rifiuti al servizio del territorio e di più comuni. Nei Comuni situati in pianura, la presenza di case isolate da un lato allunga i percorsi di raccolta, dall’altro rende possibile diminuire le frequenze di raccolta, anche in relazione alla maggiore disponibilità di spazio delle utenze per accumulare rifiuti oltre ad attivare forme di sostituzione (per lo meno parziale) di alcune raccolte attraverso il compostaggio domestico. In questi casi la strategia di raccolta può rimodularsi come segue: 1. limitare la raccolta domiciliare alla frazione indifferenziata dei rifiuti, con basse frequenze di raccolta (da settimanale a 2/mese), incentivando al contempo il recupero della frazione organica e delle altre frazioni riciclabili. I rifiuti indifferenziati risulteranno a basso contenuto di materiale putrescibile, solitamente inferiore al 15-20% in peso, per effetto delle raccolte differenziate; 2. Incentivazione del compostaggio domestico, per i Comuni di pianura e di collina, data l’elevata presenza di case con orti e giardini, ma senza eliminare completamente la raccolta della FORSU domiciliare o almeno con un circuito di raccolta di prossimità attraverso bidoni carrellati di 120 litri; nei Comuni situati in Montagna il compostaggio domestico è di limitato aiuto, dato che la popolazione tende a concentrarsi nelle frazioni abitate, come evidenziato dalla intensità urbanizzata superiore rispetto a quella riscontrata per i Comuni di Pianura e di Collina, a pari densità abitativa. In questi casi la raccolta della FORSU nei capoluoghi si rivela comunque necessaria, anche se la logistica di supporto alle raccolte deve ottimizzare le trasferenze e i viaggi verso gli impianti di destinazione; 3. Raccogliere le principali frazioni riciclabili dei rifiuti di imballaggi (carta, plastica, lattine, vetro) attraverso circuiti di raccolta di prossimità, utilizzando contenitori stradali di volumetria coerente con le frequenze di asportazione e attraverso una rete di centri di raccolta (sovra-Comunali o Comunali) di raccolta. La realizzazione di una rete di Piattaforme, disponibili in maniera complessiva per le utenze di un determinato ambito consentirebbe di agevolare i conferimenti da parte di utenze che, per l’estensione territoriale, sono comunque obbligate ad una mobilità basata in prevalenza su automezzi privati; 4. Eliminare la RD domiciliare o stradale dello scarto verde, limitando il servizio al conferimento volontario da parte delle utenze presso i centri di raccolta comunali. Lo scarto verde andrà gestito puntando prevalentemente sull’adesione delle utenze al compostaggio domestico, onde massimizzare il recupero ed il riutilizzo diretto presso le utenze che lo hanno generato. Tale pratica consente anche di recuperare buona parte dello scarto umido, andando così ad agevolare la raccolta del RU indifferenziato. Laddove si volesse comunque attivare la raccolta a domicilio di tale frazione sarà opportuno

68


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 effettuare il servizio solamente per gli utenti che hanno aderito volontariamente e dietro pagamento di un costo annuo specifico di servizio a tale raccolta; 5. Raccolta differenziata dei RUP, dei RAEE, di oli esausti e di altri rifiuti di origine domestica ma pericolosi attraverso servizi mobili sul territorio (Ecomobile) con basse frequenze ma calendarizzata (p.es. 1 volta ogni 2 o 3 mesi); 6. Per quanto riguarda la gestione della FORSU e dello scarto verde l’effetto combinato di capillare diffusione del compostaggio domestico (al diminuire della densità abitativa) e il mantenimento di un servizio/circuito di raccolta minimale della FORSU, laddove necessario ed economicamente sostenibile, porta ad ipotizzare un livello di intercettazione pro-capite di circa 40 kg/ab anno, come meglio specificato nel cap. 3.6 del PRGR.- Riducendo le frequenze di raccolta del RUR si determina operativamente una spinta alla diversione della FORSU da tale rifiuto. Per quanto concerne il mantenimento di circuiti di raccolta stradali, è preferibile prevedere l’impiego di cassonetti da 240-360 litri per le frazione vetro e di cassonetti di volumetria anche superiore per la plastica e la carta/cartone. Il contenimento della volumetria di raccolta infatti agisce da elemento di prevenzione per il conferimento di tipologie di rifiuti impropri, soprattutto all’interno dei circuiti di raccolta differenziata.

7.3.5 Zone turistiche Nel caso delle zone ad elevata presenza turistica sorge la necessità di adattare le volumetrie di raccolta in base alla presenza di non residenti con seconde case o turisti che effettuano spostamenti nell’arco della stessa giornata. Il flusso turistico che invece insiste in prevalenza su strutture ricettive quali alberghi, ristoranti è di più agevole dimensionamento, salvo il fatto che le frequenze ed il numero di contenitori da svuotare varia in base alla stagione turistica. Nel caso si voglia estendere il modello omogeneo di raccolta (domiciliare) anche alle seconde case è necessaria un’intensa attività di comunicazione ed informazione alle utenze; in questo caso diventa necessario effettuare una ricognizione dettagliata della disponibilità di spazi comuni negli edifici, onde poter collocare contenitori condominiali, aumentandone la frequenza di svuotamento nei periodi in cui sono presenti i turisti. Inoltre il calendario di raccolta dei rifiuti andrà predisposto in considerazione dei principali giorni di arrivo/partenza degli abitanti delle seconde case. Diventa in particolare necessario prevedere punti di raccolta dedicati ai non residenti (seconde case) in cui sia possibile conferire tutti i rifiuti separati il Sabato/Domenica sera, prima che i turisti intraprendano il viaggio di rientro verso i Comuni di residenza. Tale possibilità di conferimento può essere realizzata:  presso centri di raccolta comunali che prevedano l’apertura anche la domenica;  presso contenitori di raccolta dedicati di prossimità (stradali) accessibili con apertura a tessera/chiave;  con un circuito porta a porta che consenta agli addetti alla raccolta di riposizionare all’interno della proprietà i contenitori una volta svuotati. Si tratta di una soluzione operativamente efficace ma problematica dal punto di vista degli accessi alle zone comuni di condomini ed edifici privati. Se invece analizziamo le raccolte con contenitori stradali, solitamente il mero aumento delle frequenze di raccolta può non risultare sufficiente per garantire l’aumento delle volumetrie in grado di garantire il raddoppio/triplicazione della produzione di rifiuti nel territorio durante le 69


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 stagioni di maggior affluenza turistica. Solitamente risulta essere necessaria la collocazione di ulteriori contenitori. E’ possibile aumentare significativamente le volumetrie di raccolta attraverso l’istallazione di contenitori di tipo sotterraneo, o l’adozione di press-container fuori-terra che mantengono un elevato decoro urbano, pur con tutte le limitazioni di tipo qualitativo sulle RD. Anche in questo caso gli accessi a tali contenitori andrebbero modulati attraverso la distribuzione di badge/chiavi elettroniche in modo da prevenire il conferimento di RU da parte di turisti di “passaggio” e che non siano residenti o abitanti di seconde-case. Ovviamente tale soluzione non si adatta allo scarto umido o alla RD del vetro, che non necessitano di sistemi di compattazione, durante la fase di raccolta. La campagne di informazione e la cartellonistica affissa alle strutture per il conferimento de i rifiuti dovrà necessariamente essere multi-lingua ed includere almeno le seguenti: Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo oltre ovviamente all’Italiano.

70


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

8. PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI VARESE- DATI O.R.SO. 2013 Dopo aver approfondito le indicazioni del nuovo Piano Regionale di Gestione Rifiuti, anticipato dal Modello Omogeneo Provinciale ed esserci confrontati con le disposizioni italiane, EU nonché con le migliori performance di gestione rifiuti attuate nel panorama nazionale dai Comuni Ricicloni e Rifiuti Free, dedichiamo questo capitolo all’analisi dei dati provinciali di produzione rifiuti 2013. I rifiuti urbani (RU) sono composti dai rifiuti domestici provenienti dalle abitazioni, dai rifiuti assimilabili ai domestici non pericolosi provenienti da locali non adibiti ad abitazione, dallo spazzamento stradale e dai rifiuti vegetali prodotti nelle aree verdi e cimiteriali. La produzione quantitativa totale di RU dipende da molte variabili locali di carattere socioeconomico (reddito medio, consumi, caratteristiche produttive dell’area, politiche di assimilazione, etc.) e in parte dal sistema di intercettazione adottato. La produzione complessiva di rifiuti urbani, espressa come produzione pro-capite annuale o giornaliera, rappresenta un importante indicatore di sostenibilità ambientale ed un’attenta analisi del suo andamento nel tempo o della sua consistenza in diverse aree del territorio rappresenta un essenziale strumento per monitorare l’efficacia di politiche di riduzione e dei modelli di raccolta adottati.

8.1 EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE Nel 2013 sono state prodotte in provincia di Varese complessivamente 394.096 tonnellate di rifiuti urbani, con una riduzione dello 0,7% sul totale rispetto all’anno precedente. La produzione pro-capite annua è stata pari a 443,8 kg/ab.anno, di cui 164,3 kg/ab*anno di indifferenziati e 279,5 kg/ab*anno di differenziati. Questo dato pone Provincia di Varese tra le 43 province italiane che nel 2013 hanno avuto una produzione di rifiuto totale pro capite inferiore ai 450 kg/abitante*anno. Il dato complessivo di produzione dei rifiuti deriva dalla somma dei rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento, unitamente a quelli derivanti dallo spazzamento stradale e ingombranti, nonchè la sommatoria dei pesi di tutti i rifiuti intercettati separatamente come raccolta differenziata. L’OPR valuta la serie storica dei dati di produzione rifiuti in relazione al mutare dei sistemi di raccolta, alle variazioni dei criteri di assimilazione ed altro, al fine di verificare l’attendibilità del dato inserito nel sistema O.R.SO. di anno in anno e risolvere eventuali anomalie. Come la tabella seguente mostra, a partire dall’anno 2000 il trend di continua crescita che si era realizzato nel decennio precedente ha lasciato il posto ad un andamento maggiormente variabile, che a partire dal 2010 è divenuto di netto calo e che ha riportato il quantitativo di produzione 2013 di rifiuti totale ai livelli pre-1999.

71


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Anno 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Provincia di Varese Produzione totale Produzione totale Variazione del pro-capite rispetto all'anno rifiuti rifiuti precedente (kg/abitante.giorno) (kg/abitante.anno) 407,5 1,116 +0,35% 408,9 1,120 +2,90% 420,7 1,153 +3,76% 436,6 1,196 +7,52% 469,4 1,286 +2,30% 480,2 1,316 +3,47% 496,9 1,361 -0,13% 496,2 1,360 -3,78% 477,5 1,308 +2,68% 490,2 1,343 -1,55% 482,6 1,322 +1,74% 491,0 1,345 +0,09% 491,4 1,346 +0,80% 495,4 1,357 -3,55% 477,8 1,309 -1,12% 472,4 1,294 -2,57% 460,3 1,261 -3,25% 445,3 1,220 -0,33% 443,8 1,216

Trend della produzione pro capite giornaliera ed annuale di Rifiuto Totale in provincia di Varese. Anni 1995-2013

8.2 LE DINAMICHE DI PRODUZIONE L’analisi della produzione per classe dimensionale dei Comuni evidenzia come, tendenzialmente, la produzione pro-capite tenda ad aumentare con la maggiore dimensione demografica del Comune, fatto salvo il caso dei piccoli Comuni (con popolazione residente inferiore alle 500 unità) che presentano anche intensi flussi turistici. Ciò dipende sicuramente dal peso che le grandi utenze non domestiche (aziende di produzione, artigiani, negozi, supermercati, università, etc.) hanno sul territorio, anche per quanto riguarda la produzione di rifiuti, unitamente al fatto che nei grandi centri urbani vi è meno spazio per soluzioni di riduzione di rifiuti ed auto-smaltimento come il compostaggio domestico, più facilmente attuabili in piccoli centri.

72


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

PRODUZIONE RU PER CLASSI DIMENSIONALI DEI COMUNI superficie abitanti densità

comuni abitanti < 500 tra 500 e 999 tra 1000 e 1.999 tra 2000 e 4.999 tra 5000 e 9.999 >= 10.000 TOTALI

n° 8 15 27 41 29 21 141

% 5,7% 10,6% 19,1% 29,1% 20,6% 14,9%

Kmq 57,3 59,1 156,5 289,5 266,0 366,6 1.195,0

% 4,8% 4,9% 13,1% 24,2% 22,3% 30,7%

abitanti 2.047 11.639 39.952 141.624 196.712 496.023 887.997

% 0,2% 1,3% 4,5% 15,9% 22,2% 55,9%

ab/Kmq 35,8 196,9 255,3 489,1 739,6 1.353,0 743,1

t/Kmq 20,6 67,4 104,6 205,1 321,4 621,0 329,8

t/anno 1.179,3 3.985,4 16.364,5 59.387,7 85.482,3 227.679,9 394.079,1

RU totali % 0,3% 1,0% 4,2% 15,1% 21,7% 57,8%

kg/ab.a 576 342 410 419 435 459 444

Tabella produzione RU per classi dimensionali dei Comuni

Nel 2013 infatti fanno registrare un livello di produzione di rifiuti superiore alla media provinciale di 443,8 kg/ab*anno il 14,9% dei Comuni provinciali, che presentano una popolazione superiore ai 10.000 abitanti (ed in cui in totale vive il 55,9 % della popolazione provinciale) ed il 5,7% dei Comuni provinciali con popolazione inferiore alle 500 unità (ed in cui complessivamente vive lo 0,2% del totale dei residenti varesini). Il quantitativo di rifiuto totale prodotto dalle 21 città con popolazione superiore alle 10.000 unità è di 459 kg/ab*anno.

8.3 PRODUZIONE DI RIFIUTI IN RAPPORTO ALLE AREE GEOGRAFICHE La produzione pro-capite complessiva di rifiuti può essere valutata in base alla dimensione territoriale, confrontando ad esempio il dato complessivo della Provincia di Varese con quello della Regione Lombardia o dell’Italia. Il dato medio 2013 di produzione rifiuti a livello provinciale ci riporta indietro di quattordici anni, ovvero ai valori fatti registrare prima del 1999. Da questo confronto si rileva come la provincia di Varese, pur essendo un contesto fortemente urbanizzato ed industrializzato, presenti storicamente una produzione di rifiuti urbani pro-capite inferiore sia alla media regionale sia, in modo ancor più significativo, alla media nazionale. Questo può essere dovuto alla modalità predominante di gestione degli stessi, che vede da tempo la maggior parte (e dal 2011 tutti) dei 141 comuni della provincia attivi con la modalità di raccolta domiciliare a sacchi secco-umido, il che impedisce il conferimento improprio di rifiuti non assimilati, provenienti cioè dalle attività produttive, nei circuiti di raccolta dei rifiuti urbani, provenienti dalle utenze domestiche. Come si può osservare dai grafici, i dati di produzione provinciale e regionale si mantengono allineati sino al 2001, dopodiché la forte accelerazione impressa nella nostra Provincia al passaggio ai sistemi di raccolta domiciliarizzata, con la separazione spinta secco-umido, ha determinato una diversificazione marcata dei risultati conseguiti, a vantaggio della provincia di Varese.

73

kg/ab.gg 1,578 0,938 1,122 1,149 1,191 1,258 1,216


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 PRODUZIONE RU PRO CAPITE - 1995-2013: kg/abitante.anno Anno

Provincia di Varese

Regione Lombardia

1995 407,5 1996 408,9 1997 420,7 1998 436,6 1999 469,4 2000 480,2 2001 496,9 2002 496,2 2003 477,5 2004 490,2 2005 482,6 2006 491,0 2007 491,4 2008 495,4 2009 477,8 2010 476,0 2011 460,3 2012 445,3 2013 443,8 Fonte: OPR 2013 - ARPA 2012 - ISPRA 2013

Italia 416,0 423,0 436,0 449,0 471,0 484,4 499,4 505,9 498,0 504,3 504,4 518,0 511,2 516,3 502,1 500,3 484,3 472,5 460,9

449,0 451,8 462,2 466,0 491,8 501,0 516,0 522,6 524,0 533,0 539,0 550,0 545,9 540,8 532,1 535,7 528,4 505,0 486,9

Confronto tra dato provinciale, regionale e nazionale di produzione annua del Rifiuto Totale. Anni 1995-2013

PRODUZIONE RU PRO CAPITE - 1995-2013: kg/abitante.giorno Anno Provincia di Varese Regione Lombardia Italia 1995 1,116 1,140 1,230 1996 1,120 1,159 1,238 1997 1,153 1,195 1,266 1998 1,196 1,230 1,277 1999 1,286 1,290 1,347 2000 1,316 1,327 1,373 2001 1,361 1,368 1,414 2002 1,360 1,386 1,432 2003 1,308 1,364 1,436 2004 1,343 1,382 1,460 2005 1,322 1,382 1,477 2006 1,345 1,419 1,507 2007 1,346 1,401 1,496 2008 1,357 1,415 1,482 2009 1,309 1,376 1,458 2010 1,304 1,371 1,468 2011 1,261 1,327 1,448 2012 1,220 1,295 1,384 2013 1,216 1,263 1,334 Fonte: OPR 2013 - ARPA 2012 - ISPRA 2013 Confronto tra dato provinciale, regionale e nazionale di produzione giornaliera di Rifiuto Totale. Anni 1995-2013

74


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Andamento provinciale, regionale e nazionale di produzione annua di Rifiuto Totale. Anni 1995-2013

Produzione totale di rifiuti pro-capite 1,55 1,5 1,45 1,4 1,35

kg/abitante 1,3 giorno 1,25 1,2 1,15 1,1

Provincia di Varese Regione Lombardia Italia

1,05 1

Andamento provinciale, regionale e nazionale di produzione giornaliera di Rifiuto Totale. Anni 1995-2013

75


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

8.4 PRODUZIONE DI RIFIUTI E VARIABILI DEMOGRAFICHE ED ECONOMICHE Tra le motivazioni che spiegano l’andamento della produzione dei rifiuti negli ultimi anni vi è indubbiamente la crisi economica che stiamo vivendo. Un fattore sul quale è possibile fare valutazioni quantitative è quello demografico, relativo all’incidenza che la crescita della popolazione ha sull’incremento della produzione complessiva dei rifiuti urbani. La popolazione varesina è stata in continua crescita fino al 2012, mentre fa registrare un primo calo nel 2013 (-0,3% rispetto al 2012), dato che potrebbe spiegare la minore quota di riduzione rilevata nell’ultimo biennio rispetto agli anni precedenti. Infine, il decremento dei rifiuti urbani può essere correlato anche alle sempre più attente politiche di de-assimilazione dai rifiuti urbani dei rifiuti speciali (generati cioè dalle attività produttive), in precedenza conferiti impropriamente nei canali degli urbani, essenzialmente attraverso i centri comunali di raccolta. Andamento popolazione in provincia di Varese Abitanti 900.000 880.000 860.000 840.000 820.000

887.529 882.625 875.929 870.357 862.888 854.736 846.877 841.875 834.553 827.527 820.285823.187 815.930 810.894 813.511

890.488 887.997

800.000 810.566 780.000 760.000 1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

Anno

2009

2010

2011

2012

2013

n.b. nel 2013 sono stati inseriti gli abitanti ufficiali ISTAT.

Andamento demografico in provincia di Varese

8.5 COMUNI CON LE MINORI PRODUZIONI DI RIFIUTO INDIFFERENZIATO TOTALE (RUR + INGOMBRANTI A SMALTIMENTO + SPAZZAMENTO) Le tabelle di seguito pubblicate confermano il comune di Cassano Magnago, primo comune della provincia a tariffa puntuale a sacchi, come comune con la minor produzione pro-capite di rifiuto indifferenziato totale a livello provinciale, pari a 0,21 kg/ab.*giorno, ovvero pari a solo 77 kg/ab*anno, il che include Cassano Magnago tra i Comuni Rifiuti Free censiti da Legambiente nel Rapporto Comuni Ricicloni. Cassano Magnago è seguito dai Comuni del Consorzio COINGER, a 0,27-0,28 kg/ab*giorno, ovvero 100 kg/ab*anno, nei quali nel 2012 è stata realizzata un’importante campagna di ottimizzazione delle già buone performance conseguite negli anni precedenti (67%). Altre città medio-grandi che presentano una bassa produzione di rifiuto 76


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 indifferenziato, inferiore alla media provinciale di 0,45 kg/ab.*giorno sono Saronno e Tradate (con – rispettivamente - 0,33 - 0,32 kg/ab*giorno=120 kg/ab*anno).

PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI E RACCOLTA DIFFERENZIATA 2013 RACCOLTA DIFFERENZIATA (compreso recupero da ingombranti)

COMUNE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67

Agra Albizzate Angera Arcisate Arsago Seprio Azzate Azzio Barasso Bardello Bedero Valcuvia Besano Besnate Besozzo Biandronno Bisuschio Bodio Lomnago Brebbia Bregano Brenta Brezzo di Bedero Brinzio Brissago-Valtravaglia Brunello Brusimpiano Buguggiate Busto Arsizio Cadegliano-Viconago Cadrezzate Cairate Cantello Caravate Cardano al Campo Carnago Caronno Pertusella Caronno Varesino Casale Litta Casalzuigno Casciago Casorate Sempione Cassano Magnago Cassano Valcuvia Castellanza Castello Cabiaglio Castelseprio Castelveccana Castiglione Olona Castronno Cavaria con Premezzo Cazzago Brabbia Cislago Cittiglio Clivio Cocquio-Trevisago Comabbio Comerio Cremenaga Crosio della Valle Cuasso al Monte Cugliate-Fabiasco Cunardo Curiglia con Monteviasco Cuveglio Cuvio Daverio Dumenza Duno Fagnano Olona

ABITANTI 384 5.350 5.664 9.886 4.901 4.634 819 1.673 1.550 675 2.582 5.558 9.098 3.319 4.360 2.149 3.364 852 1.818 1.186 847 1.269 1.007 1.222 3.088 81.744 2.045 1.854 7.892 4.635 2.592 14.768 6.624 17.246 4.985 2.658 1.331 3.891 5.740 21.647 679 14.265 574 1.305 1.998 7.845 5.269 5.848 825 10.258 4.022 1.986 4.743 1.171 2.762 821 620 3.649 3.126 2.897 177 3.389 1.679 3.091 1.466 142 12.340

TOTALE kg 177.835 1.459.923 1.646.504 2.868.654 1.546.693 1.264.541 163.072 587.634 422.039 138.022 648.266 1.541.618 2.218.956 1.097.898 1.176.625 586.998 914.451 188.466 291.502 422.315 157.009 266.363 274.794 356.590 844.574 21.699.641 366.672 509.787 1.935.247 1.713.027 561.098 3.725.824 1.807.578 4.328.561 1.315.719 734.329 301.592 1.226.056 1.707.738 6.260.926 123.549 4.264.209 108.843 355.471 635.915 2.152.230 1.452.286 1.595.819 225.129 2.247.987 820.442 467.648 1.236.718 241.604 811.641 181.878 167.004 919.278 944.888 946.948 49.551 717.569 366.546 843.481 368.231 45.132 3.323.313

PRO-CAPITE kg/ab*gg 1,27 0,75 0,80 0,79 0,86 0,75 0,55 0,96 0,75 0,56 0,69 0,76 0,67 0,91 0,74 0,75 0,74 0,61 0,44 0,98 0,51 0,58 0,75 0,80 0,75 0,73 0,49 0,75 0,67 1,01 0,59 0,69 0,75 0,69 0,72 0,76 0,62 0,86 0,82 0,79 0,50 0,82 0,52 0,75 0,87 0,75 0,76 0,75 0,75 0,60 0,56 0,65 0,71 0,57 0,81 0,61 0,74 0,69 0,83 0,90 0,77 0,58 0,60 0,75 0,69 0,87 0,74

% RD 68,9% 73,3% 61,8% 66,1% 72,3% 72,5% 60,1% 66,4% 65,1% 48,7% 56,3% 73,1% 63,1% 72,3% 65,9% 72,4% 65,3% 65,4% 59,9% 59,4% 59,2% 59,3% 72,8% 55,7% 73,1% 59,3% 51,5% 68,9% 64,6% 65,6% 62,9% 63,2% 72,2% 63,4% 62,7% 73,3% 59,1% 65,8% 66,7% 79,3% 59,3% 55,6% 60,3% 67,4% 59,0% 71,9% 73,3% 72,1% 73,3% 59,9% 59,2% 62,9% 63,2% 59,6% 67,0% 62,0% 73,3% 56,9% 66,2% 66,2% 59,3% 58,3% 58,2% 72,7% 60,0% 59,3% 63,6%

INDIFFERENZIATI TOTALE kg 80.444 532.651 1.018.782 1.470.156 592.000 480.275 108.404 297.170 226.734 145.136 503.176 567.046 1.299.266 420.025 607.925 223.545 486.761 99.698 195.223 288.675 108.345 182.946 102.858 283.995 311.221 14.908.198 344.752 229.688 1.061.983 899.259 331.350 2.169.951 695.552 2.498.186 783.082 267.918 208.820 635.934 851.053 1.632.901 84.855 3.404.025 71.810 171.602 442.780 840.918 529.864 617.642 82.138 1.504.997 566.032 276.234 720.094 164.058 399.161 111.460 60.932 695.404 483.390 483.390 34.036 513.435 263.414 316.453 245.773 30.998 1.901.110

TOTALE RIFIUTI URBANI

PRO-CAPITE kg/ab*gg 0,57 0,27 0,49 0,41 0,33 0,28 0,36 0,49 0,40 0,59 0,53 0,28 0,39 0,35 0,38 0,28 0,40 0,32 0,29 0,67 0,35 0,39 0,28 0,64 0,28 0,50 0,46 0,34 0,37 0,53 0,35 0,40 0,29 0,40 0,43 0,28 0,43 0,45 0,41 0,21 0,34 0,65 0,34 0,36 0,61 0,29 0,28 0,29 0,27 0,40 0,39 0,38 0,42 0,38 0,40 0,37 0,27 0,52 0,42 0,46 0,53 0,42 0,43 0,28 0,46 0,60 0,42

TOTALE kg 258.279 1.992.574 2.665.286 4.338.810 2.138.693 1.744.816 271.476 884.804 648.773 283.158 1.151.442 2.108.664 3.518.222 1.517.923 1.784.550 810.543 1.401.212 288.164 486.725 710.990 265.354 449.309 377.652 640.585 1.155.795 36.607.839 711.424 739.475 2.997.230 2.612.286 892.448 5.895.775 2.503.130 6.826.747 2.098.801 1.002.247 510.412 1.861.990 2.558.791 7.893.827 208.404 7.668.234 180.653 527.073 1.078.695 2.993.148 1.982.150 2.213.461 307.267 3.752.984 1.386.474 743.882 1.956.812 405.662 1.210.802 293.338 227.936 1.614.682 1.428.278 1.430.338 83.587 1.231.004 629.960 1.159.934 614.004 76.130 5.224.423

PRO-CAPITE kg/ab*gg 1,84 1,02 1,29 1,20 1,20 1,03 0,91 1,45 1,15 1,15 1,22 1,04 1,06 1,25 1,12 1,03 1,14 0,93 0,73 1,64 0,86 0,97 1,03 1,44 1,03 1,23 0,95 1,09 1,04 1,54 0,94 1,09 1,04 1,08 1,15 1,03 1,05 1,31 1,22 1,00 0,84 1,47 0,86 1,11 1,48 1,05 1,03 1,04 1,02 1,00 0,94 1,03 1,13 0,95 1,20 0,98 1,01 1,21 1,25 1,35 1,29 1,00 1,03 1,03 1,15 1,47 1,16

77


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141

Ferno Ferrera di Varese Gallarate Galliate Lombardo Gavirate Gazzada Schianno Gemonio Gerenzano Germignaga Golasecca Gorla Maggiore Gorla Minore Gornate-Olona Grantola Inarzo Induno Olona Ispra Jerago con Orago Lavena Ponte Tresa Laveno-Mombello Leggiuno Lonate Ceppino Lonate Pozzolo Lozza Luino Luvinate Maccagno Malgesso Malnate Marchirolo Marnate Marzio Masciago Primo Mercallo Mesenzana Montegrino Valtravaglia Monvalle Morazzone Mornago Oggiona con Santo Stefano Olgiate Olona Origgio Orino Osmate Pino sulla Sponda del Lago Maggiore

Porto Ceresio Porto Valtravaglia Rancio Valcuvia Ranco Saltrio Samarate Sangiano Saronno Sesto Calende Solbiate Arno Solbiate Olona Somma Lombardo Sumirago Taino Ternate Tradate Travedona-Monate Tronzano Lago Maggiore Uboldo Valganna Varano Borghi Varese Vedano Olona Veddasca Venegono Inferiore Venegono Superiore Vergiate ViggiĂš Vizzola Ticino zMalpensa 2000

PROVINCIA DI VARESE (Compreso aeroporto di Malpensa 2000)

6.988 714 52.455 998 9.306 4.644 2.881 10.737 3.885 2.690 5.020 8.551 2.249 1.250 1.083 10.418 5.410 5.194 5.586 8.968 3.727 4.950 11.890 1.248 14.766 1.289 2.065 1.332 16.876 3.478 7.608 328 301 1.838 1.488 1.487 1.975 4.305 5.001 4.292 12.346 7.594 861 814 212 3.028 2.369 924 1.328 3.049 16.129 1.534 39.422 11.031 4.253 5.572 17.684 6.187 3.748 2.520 18.500 4.095 258 10.574 1.585 2.514 80.927 7.322 245 6.164 7.238 8.950 5.279 616

1.626.655 107.886 17.073.415 274.521 3.180.230 1.267.370 755.557 2.933.413 810.237 702.175 1.157.347 2.087.511 536.680 312.426 295.532 3.209.502 2.085.910 1.417.355 2.062.962 2.903.859 1.011.889 1.272.187 3.038.797 340.554 4.267.085 368.107 823.249 314.370 4.465.739 694.162 1.760.224 60.270 52.346 496.434 363.542 315.649 565.082 1.174.217 1.364.416 1.171.379 3.956.092 1.999.870 146.427 154.028 135.775 841.326 766.102 207.494 511.168 696.708 4.288.725 306.570 11.319.695 3.465.423 1.160.572 1.433.004 4.903.607 850.406 1.009.199 817.707 5.411.953 1.155.027 96.758 2.612.907 273.529 831.061 22.584.783 1.998.051 109.480 1.953.686 1.995.464 3.132.816 1.377.085 173.720 1.750.490

887.997 248.140.661

0,64 0,41 0,89 0,75 0,94 0,75 0,72 0,75 0,57 0,72 0,63 0,67 0,65 0,68 0,75 0,84 1,06 0,75 1,01 0,89 0,74 0,70 0,70 0,75 0,79 0,78 1,09 0,65 0,72 0,55 0,63 0,50 0,48 0,74 0,67 0,58 0,78 0,75 0,75 0,75 0,88 0,72 0,47 0,52 1,75 0,76 0,89 0,62 1,05 0,63 0,73 0,55 0,79 0,86 0,75 0,70 0,76 0,38 0,74 0,89 0,80 0,77 1,03 0,68 0,47 0,91 0,76 0,75 1,22 0,87 0,76 0,96 0,71 0,77

60,0% 60,1% 65,4% 73,3% 67,9% 71,5% 63,5% 65,3% 59,8% 65,9% 53,7% 55,0% 59,1% 59,7% 73,3% 66,0% 70,7% 72,0% 55,6% 51,4% 69,0% 66,0% 55,7% 73,3% 54,4% 67,8% 62,2% 64,1% 66,7% 47,4% 62,1% 44,7% 59,3% 67,2% 59,6% 59,3% 69,3% 72,2% 73,3% 72,7% 63,3% 59,3% 58,7% 63,6% 70,9% 59,8% 59,7% 59,3% 70,1% 50,4% 67,0% 63,9% 70,7% 63,1% 72,1% 60,4% 62,7% 73,3% 67,1% 64,7% 71,4% 68,7% 59,7% 59,3% 46,7% 66,8% 58,0% 70,1% 59,3% 58,3% 60,7% 71,2% 54,9% 65,8% 32,3%

0,77 63,0%

1.084.619 71.632 9.024.480 100.158 1.502.690 504.072 435.055 1.555.753 544.218 363.870 998.000 1.707.460 370.900 211.284 107.825 1.654.950 863.347 550.180 1.644.649 2.741.749 453.652 655.990 2.417.845 124.252 3.577.851 174.918 499.381 175.864 2.232.993 771.123 1.072.122 74.469 35.953 242.511 245.987 216.791 250.350 452.901 497.804 438.966 2.298.190 1.372.670 102.902 88.094 55.816 565.037 517.801 142.514 218.518 685.319 2.110.727 172.877 4.691.117 2.025.567 449.102 938.485 2.919.964 310.282 494.263 445.939 2.170.640 527.076 65.196 1.790.020 312.310 413.786 16.383.056 851.755 75.198 1.398.242 1.294.539 1.266.040 1.129.320 90.303 3.675.330

145.938.433

0,43 0,27 0,47 0,27 0,44 0,30 0,41 0,40 0,38 0,37 0,54 0,55 0,45 0,46 0,27 0,44 0,44 0,29 0,81 0,84 0,33 0,36 0,56 0,27 0,66 0,37 0,66 0,36 0,36 0,61 0,39 0,62 0,33 0,36 0,45 0,40 0,35 0,29 0,27 0,28 0,51 0,50 0,33 0,30 0,72 0,51 0,60 0,42 0,45 0,62 0,36 0,31 0,33 0,50 0,29 0,46 0,45 0,14 0,36 0,48 0,32 0,35 0,69 0,46 0,54 0,45 0,55 0,32 0,84 0,62 0,49 0,39 0,59 0,40

2.711.274 179.518 26.097.895 374.679 4.682.920 1.771.442 1.190.612 4.489.166 1.354.455 1.066.045 2.155.347 3.794.971 907.580 523.710 403.357 4.864.452 2.949.257 1.967.535 3.707.611 5.645.608 1.465.541 1.928.177 5.456.642 464.806 7.844.936 543.025 1.322.630 490.234 6.698.732 1.465.285 2.832.346 134.739 88.299 738.945 609.529 532.440 815.432 1.627.118 1.862.220 1.610.345 6.254.282 3.372.540 249.329 242.122 191.591 1.406.363 1.283.903 350.008 729.686 1.382.027 6.399.452 479.447 16.010.812 5.490.990 1.609.674 2.371.489 7.823.571 1.160.688 1.503.462 1.263.646 7.582.593 1.682.103 161.954 4.402.927 585.839 1.244.847 38.967.839 2.849.806 184.678 3.351.928 3.290.003 4.398.856 2.506.405 264.023 5.425.820

1,06 0,69 1,36 1,03 1,38 1,05 1,13 1,15 0,96 1,09 1,18 1,22 1,11 1,15 1,02 1,28 1,49 1,04 1,82 1,72 1,08 1,07 1,26 1,02 1,46 1,15 1,75 1,01 1,09 1,15 1,02 1,13 0,80 1,10 1,12 0,98 1,13 1,04 1,02 1,03 1,39 1,22 0,79 0,81 2,48 1,27 1,48 1,04 1,51 1,24 1,09 0,86 1,11 1,36 1,04 1,17 1,21 0,51 1,10 1,37 1,12 1,13 1,72 1,14 1,01 1,36 1,32 1,07 2,07 1,49 1,25 1,35 1,30 1,17

0,45 394.079.094

1,22

Produzione RU e RD anno 2013

78


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 PRODUZIONE RIFIUTI URBANI 2011-2012-2013

-36.742 -20.010 -94.101 +39.147 +70.859 -38.483 -23.335 +39.834 -62.640 +28.064 -20.661 +36.385 +88.190 -1.827 +48.788 +13.206 -22.426 +802 -44.606 -126.051 -23.469 -359.875 -6.821 -5.520 -14.885 +213.430 +92.583 -48.731 -58.558 -116.386 -125.729 +36.731 +11.560 +275.307 +191.479 +3.944 -48.722 -60.205 +103.321 -146.271 -33.403 -138.257 -18.346 -66.090 -7.761 -22.822 -5.890 +32.507 -45 +66.523 -181.271 -72.389 -5.636 -16.842 -43.109 +48.802 -2.269 +55.908 +44.437 +46.818 -48.496 -144.782 -74.772 -17.572 -145.919 -8.185 +73.840

ABITANTI

1,84 1,02 1,29 1,20 1,20 1,03 0,91 1,45 1,15 1,15 1,22 1,04 1,06 1,25 1,12 1,03 1,14 0,93 0,73 1,64 0,86 0,97 1,03 1,44 1,03 1,23 0,95 1,09 1,04 1,54 0,94 1,09 1,04 1,08 1,15 1,03 1,05 1,31 1,22 1,00 0,84 1,47 0,86 1,11 1,48 1,05 1,03 1,04 1,02 1,00 0,94 1,03 1,13 0,95 1,20 0,98 1,01 1,21 1,25 1,35 1,29 1,00 1,03 1,03 1,15 1,47 1,16

RU Tot. kg

384 5.350 5.664 9.886 4.901 4.634 819 1.673 1.550 675 2.582 5.558 9.098 3.319 4.360 2.149 3.364 852 1.818 1.186 847 1.269 1.007 1.222 3.088 81.744 2.045 1.854 7.892 4.635 2.592 14.768 6.624 17.246 4.985 2.658 1.331 3.891 5.740 21.647 679 14.265 574 1.305 1.998 7.845 5.269 5.848 825 10.258 4.022 1.986 4.743 1.171 2.762 821 620 3.649 3.126 2.897 177 3.389 1.679 3.091 1.466 142 12.340

RU %

258.279 1.992.574 2.665.286 4.338.810 2.138.693 1.744.816 271.476 884.804 648.773 283.158 1.151.442 2.108.664 3.518.222 1.517.923 1.784.550 810.543 1.401.212 288.164 486.725 710.990 265.354 449.309 377.652 640.585 1.155.795 36.607.839 711.424 739.475 2.997.230 2.612.286 892.448 5.895.775 2.503.130 6.826.747 2.098.801 1.002.247 510.412 1.861.990 2.558.791 7.893.827 208.404 7.668.234 180.653 527.073 1.078.695 2.993.148 1.982.150 2.213.461 307.267 3.752.984 1.386.474 743.882 1.956.812 405.662 1.210.802 293.338 227.936 1.614.682 1.428.278 1.430.338 83.587 1.231.004 629.960 1.159.934 614.004 76.130 5.224.423

kg/ab*gg

1,97 1,03 1,32 1,18 1,16 1,04 1,01 1,34 1,25 1,03 1,23 1,03 1,02 1,25 1,08 1,03 1,17 0,93 0,81 1,90 0,90 1,73 1,03 1,43 1,02 1,20 0,84 1,17 1,06 1,61 1,07 1,10 1,03 1,05 1,05 1,02 1,16 1,33 1,15 1,01 0,97 1,49 0,98 1,25 1,47 1,04 1,02 1,03 1,02 0,99 1,07 1,12 1,13 0,98 1,27 0,82 1,02 1,16 1,21 1,30 1,98 1,10 1,14 1,03 1,40 1,49 1,14

RU Tot. kg

410 5.370 5.717 9.946 4.870 4.683 801 1.728 1.556 678 2.611 5.523 9.186 3.332 4.395 2.114 3.336 845 1.797 1.208 880 1.281 1.024 1.239 3.135 82.916 2.016 1.850 7.935 4.638 2.611 14.588 6.630 17.113 4.962 2.680 1.321 3.958 5.848 21.817 684 14.366 558 1.295 2.020 7.953 5.337 5.794 825 10.203 4.023 1.990 4.742 1.178 2.698 820 618 3.666 3.140 2.905 183 3.433 1.697 3.118 1.491 155 12.336

Variazioni 2013-2012 ABITANTI

295.021 2.012.584 2.759.387 4.299.663 2.067.834 1.783.299 294.811 844.970 711.413 255.094 1.172.103 2.072.279 3.430.032 1.519.750 1.735.762 797.337 1.423.638 287.362 531.331 837.041 288.823 809.184 384.473 646.105 1.170.680 36.394.409 618.841 788.206 3.055.788 2.728.672 1.018.177 5.859.044 2.491.570 6.551.440 1.907.322 998.303 559.134 1.922.195 2.455.470 8.040.098 241.807 7.806.491 198.999 593.163 1.086.456 3.015.970 1.988.040 2.180.954 307.312 3.686.461 1.567.745 816.271 1.962.448 422.504 1.253.911 244.536 230.205 1.558.774 1.383.841 1.383.520 132.083 1.375.786 704.732 1.177.506 759.923 84.315 5.150.583

kg/ab*gg

1,84 1,09 1,33 1,27 1,10 1,11 1,02 1,46 1,27 1,00 1,21 1,12 1,04 1,28 1,09 1,10 1,16 0,97 0,82 1,73 0,88 1,76 1,09 1,48 1,09 1,30 0,92 1,20 1,09 1,54 1,13 1,14 1,10 1,11 1,11 1,09 1,24 1,23 1,16 1,07 1,03 1,56 1,10 1,39 1,38 1,12 1,09 1,10 1,09 0,99 1,12 1,21 1,12 0,94 1,28 0,88 1,09 1,19 1,20 1,26 1,85 1,14 1,25 1,11 1,35 1,57 1,18

RU Tot. kg

408 5.319 5.683 10.015 4.888 4.625 812 1.724 1.559 664 2.598 5.492 9.195 3.292 4.298 2.122 3.357 854 1.832 1.207 885 1.281 1.034 1.124 3.116 82.063 1.901 1.849 7.922 4.649 2.620 14.665 6.590 16.738 4.962 2.689 1.323 3.919 5.770 21.665 679 14.374 545 1.283 2.026 7.922 5.357 5.791 827 10.120 4.014 1.943 4.821 1.181 2.681 796 623 3.678 3.120 2.955 196 3.473 1.702 3.107 1.459 164 12.304

2013

abitanti

274.537 2.107.198 2.756.866 4.641.560 1.958.809 1.876.583 301.229 917.017 723.128 242.191 1.149.601 2.240.684 3.496.719 1.543.916 1.709.089 855.141 1.415.707 303.742 547.410 760.205 283.019 824.649 412.533 608.761 1.234.448 38.897.330 637.199 809.688 3.156.889 2.621.541 1.077.450 6.096.766 2.638.087 6.751.672 2.017.179 1.065.410 599.160 1.756.317 2.452.888 8.500.093 256.234 8.160.799 218.265 650.843 1.021.556 3.232.785 2.122.252 2.328.155 327.629 3.665.584 1.637.799 856.169 1.976.867 406.781 1.254.800 255.566 246.808 1.595.646 1.365.439 1.362.407 132.522 1.441.496 773.917 1.258.644 720.911 94.079 5.316.248

kg/ab*gg

Agra Albizzate Angera Arcisate Arsago Seprio Azzate Azzio Barasso Bardello Bedero Valcuvia Besano Besnate Besozzo Biandronno Bisuschio Bodio Lomnago Brebbia Bregano Brenta Brezzo di Bedero Brinzio Brissago-Valtravaglia Brunello Brusimpiano Buguggiate Busto Arsizio Cadegliano-Viconago Cadrezzate Cairate Cantello Caravate Cardano al Campo Carnago Caronno Pertusella Caronno Varesino Casale Litta Casalzuigno Casciago Casorate Sempione Cassano Magnago Cassano Valcuvia Castellanza Castello Cabiaglio Castelseprio Castelveccana Castiglione Olona Castronno Cavaria con Premezzo Cazzago Brabbia Cislago Cittiglio Clivio Cocquio-Trevisago Comabbio Comerio Cremenaga Crosio della Valle Cuasso al Monte Cugliate-Fabiasco Cunardo Curiglia con Monteviasco Cuveglio Cuvio Daverio Dumenza Duno Fagnano Olona

2012 abitanti

COMUNE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67

RU Tot. kg

2011

-12,5% -1,0% -3,4% +0,9% +3,4% -2,2% -7,9% +4,7% -8,8% +11,0% -1,8% +1,8% +2,6% -0,1% +2,8% +1,7% -1,6% +0,3% -8,4% -15,1% -8,1% -44,5% -1,8% -0,9% -1,3% +0,6% +15,0% -6,2% -1,9% -4,3% -12,3% +0,6% +0,5% +4,2% +10,0% +0,4% -8,7% -3,1% +4,2% -1,8% -13,8% -1,8% -9,2% -11,1% -0,7% -0,8% -0,3% +1,5% -0,0% +1,8% -11,6% -8,9% -0,3% -4,0% -3,4% +20,0% -1,0% +3,6% +3,2% +3,4% -36,7% -10,5% -10,6% -1,5% -19,2% -9,7% +1,4%

-26 -20 -53 -60 +31 -49 +18 -55 -6 -3 -29 +35 -88 -13 -35 +35 +28 +7 +21 -22 -33 -12 -17 -17 -47 -1.172 +29 +4 -43 -3 -19 +180 -6 +133 +23 -22 +10 -67 -108 -170 -5 -101 +16 +10 -22 -108 -68 +54 +0 +55 -1 -4 +1 -7 +64 +1 +2 -17 -14 -8 -6 -44 -18 -27 -25 -13 +4

79


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141

Ferno Ferrera di Varese Gallarate Galliate Lombardo Gavirate Gazzada Schianno Gemonio Gerenzano Germignaga Golasecca Gorla Maggiore Gorla Minore Gornate-Olona Grantola Inarzo Induno Olona Ispra Jerago con Orago Lavena Ponte Tresa Laveno-Mombello Leggiuno Lonate Ceppino Lonate Pozzolo Lozza Luino Luvinate Maccagno Malgesso Malnate Marchirolo Marnate Marzio Masciago Primo Mercallo Mesenzana Montegrino Valtravaglia Monvalle Morazzone Mornago Oggiona con Santo Stefano

Olgiate Olona Origgio Orino Osmate Pino sulla Sponda del Lago Maggiore

Porto Ceresio Porto Valtravaglia Rancio Valcuvia Ranco Saltrio Samarate Sangiano Saronno Sesto Calende Solbiate Arno Solbiate Olona Somma Lombardo Sumirago Taino Ternate Tradate Travedona-Monate Tronzano Lago Maggiore Uboldo Valganna Varano Borghi Varese Vedano Olona Veddasca Venegono Inferiore Venegono Superiore Vergiate ViggiĂš Vizzola Ticino zMalpensa 2000

2.863.116 206.577 25.244.300 392.598 4.604.095 1.911.706 1.292.770 4.363.182 1.697.385 1.113.809 2.299.225 3.721.802 919.095 814.846 434.196 4.762.476 2.859.335 2.071.308 3.015.175 4.436.291 1.650.746 1.888.731 6.040.345 497.251 6.573.392 565.217 1.176.618 516.617 7.304.338 1.580.919 3.128.512 125.155 115.959 754.531 898.567 874.778 808.532 1.779.209 1.926.151 1.753.759 6.196.944 3.527.345 296.809 297.454 199.766 1.527.606 1.202.267 404.827 754.034 1.329.685 6.891.336 505.676 16.563.107 5.477.485 1.768.024 2.394.181 8.655.372 2.699.180 1.502.108 1.310.101 7.829.823 1.837.462 179.971 4.618.183 597.631 1.280.593 40.822.066 3.126.136 174.507 3.536.330 3.399.953 4.936.101 2.596.914 216.754 5.921.740

6.956 700 52.011 991 9.363 4.710 2.918 10.601 3.838 2.714 5.112 8.538 2.230 1.290 1.096 10.420 5.294 5.137 5.654 9.079 3.585 4.925 11.998 1.246 14.642 1.322 2.044 1.320 16.771 3.441 7.393 314 289 1.851 1.504 1.450 1.976 4.331 4.862 4.313 12.324 7.444 861 806 213 3.059 2.371 936 1.356 3.067 16.371 1.563 39.379 10.972 4.358 5.637 17.703 6.235 3.786 2.491 18.002 4.044 257 10.604 1.627 2.415 81.466 7.349 275 6.326 7.252 9.059 5.254 588

PROVINCIA DI VARESE (Compreso 408.502.697 887.529 aeroporto di Malpensa 2000)

1,13 0,81 1,33 1,09 1,35 1,11 1,21 1,13 1,21 1,12 1,23 1,19 1,13 1,73 1,09 1,25 1,48 1,10 1,46 1,34 1,26 1,05 1,38 1,09 1,23 1,17 1,58 1,07 1,19 1,26 1,16 1,09 1,10 1,12 1,64 1,65 1,12 1,13 1,09 1,11 1,38 1,30 0,94 1,01 2,57 1,37 1,39 1,18 1,52 1,19 1,15 0,89 1,15 1,37 1,11 1,16 1,34 1,19 1,09 1,44 1,19 1,24 1,92 1,19 1,01 1,45 1,37 1,17 1,74 1,53 1,28 1,49 1,35 1,01

2.815.064 197.697 25.290.756 376.599 4.548.813 1.781.407 1.213.109 4.416.254 1.863.239 1.061.106 2.143.595 3.929.928 880.985 807.267 409.000 4.992.844 2.880.387 1.965.324 3.252.018 4.274.400 1.621.681 1.848.294 5.562.572 472.330 7.005.654 566.035 1.255.403 510.499 7.196.825 1.599.932 2.932.818 118.652 106.399 727.736 890.100 867.400 806.249 1.651.932 1.848.353 1.634.479 5.893.126 3.459.731 279.059 290.669 209.747 1.421.362 1.325.163 386.056 741.057 1.361.538 6.474.403 485.160 16.008.716 5.405.323 1.652.545 2.415.159 8.082.879 2.585.807 1.469.309 1.262.469 7.564.531 1.945.510 188.759 4.545.453 572.973 1.264.085 39.615.378 2.816.495 188.972 3.360.735 3.319.324 4.632.298 2.451.195 261.526 5.522.585

6.982 694 52.591 1.011 9.317 4.686 2.861 10.804 3.896 2.706 5.112 8.575 2.236 1.290 1.096 10.509 5.317 5.203 5.549 9.069 3.643 4.983 11.992 1.268 14.792 1.322 2.070 1.323 16.809 3.464 7.552 320 304 1.856 1.492 1.462 1.975 4.339 4.962 4.341 12.324 7.538 843 809 226 3.075 2.384 921 1.323 3.073 16.218 1.563 39.379 10.881 4.352 5.592 17.324 6.258 3.776 2.518 18.169 4.082 250 10.585 1.630 2.462 81.380 7.342 265 6.313 7.263 8.968 5.241 612

1,10 0,78 1,32 1,02 1,34 1,04 1,16 1,12 1,31 1,07 1,15 1,26 1,08 1,71 1,02 1,30 1,48 1,03 1,61 1,29 1,22 1,02 1,27 1,02 1,30 1,17 1,66 1,06 1,17 1,27 1,06 1,02 0,96 1,07 1,63 1,63 1,12 1,04 1,02 1,03 1,31 1,26 0,91 0,98 2,54 1,27 1,52 1,15 1,53 1,21 1,09 0,85 1,11 1,36 1,04 1,18 1,28 1,13 1,07 1,37 1,14 1,31 2,07 1,18 0,96 1,41 1,33 1,05 1,95 1,46 1,25 1,42 1,28 1,17

2.711.274 179.518 26.097.895 374.679 4.682.920 1.771.442 1.190.612 4.489.166 1.354.455 1.066.045 2.155.347 3.794.971 907.580 523.710 403.357 4.864.452 2.949.257 1.967.535 3.707.611 5.645.608 1.465.541 1.928.177 5.456.642 464.806 7.844.936 543.025 1.322.630 490.234 6.698.732 1.465.285 2.832.346 134.739 88.299 738.945 609.529 532.440 815.432 1.627.118 1.862.220 1.610.345 6.254.282 3.372.540 249.329 242.122 191.591 1.406.363 1.283.903 350.008 729.686 1.382.027 6.399.452 479.447 16.010.812 5.490.990 1.609.674 2.371.489 7.823.571 1.160.688 1.503.462 1.263.646 7.582.593 1.682.103 161.954 4.402.927 585.839 1.244.847 38.967.839 2.849.806 184.678 3.351.928 3.290.003 4.398.856 2.506.405 264.023 5.425.820

6.988 714 52.455 998 9.306 4.644 2.881 10.737 3.885 2.690 5.020 8.551 2.249 1.250 1.083 10.418 5.410 5.194 5.586 8.968 3.727 4.950 11.890 1.248 14.766 1.289 2.065 1.332 16.876 3.478 7.608 328 301 1.838 1.488 1.487 1.975 4.305 5.001 4.292 12.346 7.594 861 814 212 3.028 2.369 924 1.328 3.049 16.129 1.534 39.422 11.031 4.253 5.572 17.684 6.187 3.748 2.520 18.500 4.095 258 10.574 1.585 2.514 80.927 7.322 245 6.164 7.238 8.950 5.279 616

1,06 0,69 1,36 1,03 1,38 1,05 1,13 1,15 0,96 1,09 1,18 1,22 1,11 1,15 1,02 1,28 1,49 1,04 1,82 1,72 1,08 1,07 1,26 1,02 1,46 1,15 1,75 1,01 1,09 1,15 1,02 1,13 0,80 1,10 1,12 0,98 1,13 1,04 1,02 1,03 1,39 1,22 0,79 0,81 2,48 1,27 1,48 1,04 1,51 1,24 1,09 0,86 1,11 1,36 1,04 1,17 1,21 0,51 1,10 1,37 1,12 1,13 1,72 1,14 1,01 1,36 1,32 1,07 2,07 1,49 1,25 1,35 1,30 1,17

-103.790 -18.179 +807.139 -1.920 +134.107 -9.965 -22.497 +72.912 -508.784 +4.939 +11.752 -134.957 +26.595 -283.557 -5.643 -128.392 +68.870 +2.211 +455.593 +1.371.208 -156.140 +79.883 -105.930 -7.524 +839.282 -23.010 +67.227 -20.265 -498.093 -134.647 -100.472 +16.087 -18.100 +11.209 -280.571 -334.960 +9.183 -24.814 +13.867 -24.134 +361.156 -87.191 -29.730 -48.547 -18.156 -14.999 -41.260 -36.048 -11.371 +20.489 -74.951 -5.713 +2.096 +85.667 -42.871 -43.670 -259.308 -1.425.119 +34.153 +1.177 +18.062 -263.407 -26.805 -142.526 +12.866 -19.238 -647.539 +33.311 -4.294 -8.807 -29.321 -233.442 +55.210 +2.497 -96.765

-3,7% -9,2% +3,2% -0,5% +2,9% -0,6% -1,9% +1,7% -27,3% +0,5% +0,5% -3,4% +3,0% -35,1% -1,4% -2,6% +2,4% +0,1% +14,0% +32,1% -9,6% +4,3% -1,9% -1,6% +12,0% -4,1% +5,4% -4,0% -6,9% -8,4% -3,4% +13,6% -17,0% +1,5% -31,5% -38,6% +1,1% -1,5% +0,8% -1,5% +6,1% -2,5% -10,7% -16,7% -8,7% -1,1% -3,1% -9,3% -1,5% +1,5% -1,2% -1,2% +0,0% +1,6% -2,6% -1,8% -3,2% -55,1% +2,3% +0,1% +0,2% -13,5% -14,2% -3,1% +2,2% -1,5% -1,6% +1,2% -2,3% -0,3% -0,9% -5,0% +2,3% +1,0% -1,8%

+6 +20 -136 -13 -11 -42 +20 -67 -11 -16 -92 -24 +13 -40 -13 -91 +93 -9 +37 -101 +84 -33 -102 -20 -26 -33 -5 +9 +67 +14 +56 +8 -3 -18 -4 +25 +0 -34 +39 -49 +22 +56 +18 +5 -14 -47 -15 +3 +5 -24 -89 -29 +43 +150 -99 -20 +360 -71 -28 +2 +331 +13 +8 -11 -45 +52 -453 -20 -20 -149 -25 -18 +38 +4

1,26 396.915.213 890.488 1,22 394.079.094 887.997 1,22 - 2.836.119 -0,7% - 2.491

Produzione RU anni 2011-2012-2013

80


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

81


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Rif. 24 GIS Variazione tot. RU 2013/2012

82


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

83


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

8.6 RELAZIONE TRA PRODUZIONE RIFIUTI E FLUSSI TURISTICI La Provincia di Varese è meta di un flusso consistente di turisti. Tale flusso varia, all’interno della Provincia stessa, da Comune a Comune, interessando particolarmente l’area dei laghi (Maggiore, di Varese e dei laghi minori) e l’area prealpina, montana e fluviale, nei diversi periodi dell’anno. Al flusso turistico e di villeggiatura si sommano presenze legate a specifiche manifestazioni. Il numero più consistente di turisti si rileva nel quadrimestre estivo, che va da giugno a settembre. Il dato turistico è di particolare rilevanza per i Comuni interessati, apportando un consistente aumento nella produzione di rifiuti e complicando la gestione della raccolta da parte degli operatori. Nel 2013 in provincia di Varese, secondo i dati della Provincia, per ora non ancora certificati ISTAT (www.vareselandoftourism.it), si sono registrate presenze turistiche pari a 1.871.946 unità. Per fornire un ordine di grandezza del problema si pensi che moltiplicando la produzione procapite media della Provincia di Varese (1,216 kg/ab.giorno) per il numero stimato di presenze totali precedentemente indicato, si può imputare alla presenza turistica una produzione di rifiuti pari a poco più di 2.280 ton/anno. Tale contributo, seppure di non grande rilevanza sul totale di rifiuti prodotti nell’intera provincia di Varese, tuttavia pesa sulle singole realtà locali, specie in Comuni di piccole dimensioni e con un ridotto numero di residenti, che sono meta di un flusso turistico rilevante. Inoltre è ancora più importante dal punto di vista quantitativo e gestionale la presenza nelle località turistiche varesine di seconde case o abitazioni di villeggiatura che vengono abitate dai loro proprietari solo per pochi mesi l’anno o solo nel fine settimana. Questa ultima eventualità crea rilevanti problemi gestionali ai Comuni, in quanto spesso i sistemi domiciliarizzati adottati non prevedono la raccolta dei rifiuti urbani nei giorni del fine settimana e ciò può comportare la permanenza sul territorio dei rifiuti o ancor peggio fenomeni di abbandono lungo le strade. Per ovviare a tali problemi, ad esempio, la Comunità Montana Valcuvia, ora facente parte della Comunità Montana Valli del Verbano, che raccoglie i rifiuti con modalità domiciliare, ha posizionato in alcuni Comuni delle piccole isole ecologiche, ad uso esclusivo dei villeggianti, che vi possono depositare frazione organica, vetro e metalli, carta e cartone, imballaggi in plastica anche al di fuori dei giorni di raccolta domiciliare prestabiliti, grazie all’apposito badge di riconoscimento di cui sono dotati. Sul tema interviene anche l’Atto di indirizzo per il miglioramento delle raccolte differenziate dei rifiuti predisposto dall’OPR VA ed approvato con Delibera di Giunta Provinciale (DGP) 294 del 26.6.2012, descritto in precedenza e nei passati Report ed anche il nuovo PRGR approvato da Regione Lombardia.

84


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

9. RACCOLTA DIFFERENZIATA 9.1 ANALISI A LIVELLO PROVINCIALE La raccolta differenziata rappresenta uno strumento indispensabile per giungere ad una gestione integrata dei rifiuti ambientalmente sostenibile ed economicamente efficiente. Lo sviluppo delle raccolte differenziate sul territorio provinciale prosegue il suo trend positivo, che ha consentito per anni di raggiungere obiettivi ben superiori a quelli previsti dalle norme nazionali, e che ci vedono ora molto vicini all'obiettivo del 65%, avendo la nostra Provincia raggiunto il 63% di raccolta differenziata. Rispetto alla media provinciale di raccolta differenziata, occorre inoltre considerare le punte di eccellenza, rappresentate da 65 Comuni che hanno superato nel 2013 il livello di RD del 65% (obiettivo di riferimento normativo al 2012, nazionale e del Piano Provinciale Rifiuti). Di questi, 34 comuni hanno superato il 70% ed hanno un pro capite di Rifiuto Indifferenziato Residuo di circa 100 kg/ab*anno. Questi vedono al primo posto Cassano Magnago, comune a tariffa puntuale a sacchi seguito dai Comuni del consorzio COINGER, che grazie a spinte campagne di controllo sugli utenti sono passati dal 67% al 73% di raccolta differenziata, fin dal 2012. Tra i 65 comuni che hanno superato il 65% di RD, in cui vive una popolazione complessiva di 394.000 abitanti, pari a quasi metà della popolazione provinciale (44%), vediamo le città di Saronno (39.422 abitanti, al 70,7%), Gallarate (52.455 abitanti, al 65,42%), per citare le realtà maggiori. 27 Comuni si trovano tra il 65% ed il 60% di raccolta differenziata; tra essi Somma Lombardo, Olgiate Olona, Fagnano Olona e Sesto Calende, per citare i più popolosi. 26 Comuni si trovano al 59% di raccolta differenziata: tra di essi Busto Arsizio, 82.552 abitanti, al 59,85% di raccolta differenziata). I restanti 23 Comuni si collocano tra il 58% e il 44,7% di raccolta differenziata; in totale 188.000 abitanti, tra cui Varese (80.927 abitanti), la città capoluogo, che nel 2011 era sotto il 50% di raccolta differenziata, livello da cui si è innalzata grazie ad un’efficace campagna di comunicazione svoltasi nel 2012, portandosi a quota 58% nel 2013.

Sintesi anno 2013 Rifiuti a smaltimento 37,0%

Differenziate 63,0% Sintesi anno 2013

85


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Totale rifiuti e % raccolte differenziate Materiali recuperati da rif. ingombranti 0,9%

Spazzamento stradale 3,1%

Carta e cartone 10,9%

Ingombranti a smaltimento 5,9%

Plastica 3,8%

R.D. Altra 63,0%

Verde 12,6% Legno 4,3% Organico 15,8%

R.S.U. indifferenziati 28,0%

Materiali ferrosi 1,3% Vetro 10,3% Altre 3,2%

Ripartizione merceologica dei rifiuti prodotti in provincia nel 2013.

Come il grafico mostra, del totale dei rifiuti prodotti nel 2013, il 28 % è rappresentato da rifiuti indifferenziati (il cosiddetto sacco viola), il 5,9% da ingombranti a smaltimento, il 3,1% da spazzamento stradale; a comporre il restante 63%, ovvero la raccolta differenziata calcolata secondo il metodo ARPA, hanno concorso, in primo luogo, i rifiuti organici (15,8% sul totale dei rifiuti), stabili con un + 0,2 % rispetto al 2012, essendo questa raccolta differenziata ormai a regime a livello provinciale. A seguire, il contributo maggiore viene dai rifiuti verdi (12,6%), di cui annualmente sono intercettati a livello provinciale 56 kg/ab.*anno e che mostrano un incremento dell’1,1% rispetto al 2012, da quelli cellulosici (carta, cartone, tetrapak), che hanno pesato per il 10,9% sul rifiuto totale, con un decremento del 2,9% rispetto al 2012 e di cui si intercettano in media in Provincia 48,2 kg/ab.*anno, con punte di raccolta prossime ai 70 kg/ab in alcuni comuni (Gallarate, Ranco, Saronno, Tradate). Il vetro rappresenta il 10,3% dei rifiuti raccolti, gli imballaggi in plastica il 3,8%, il legno il 4,3%, e per il 3,24% le “Altre Raccolte Differenziate”, che comprendono varie tipologie di rifiuti non pericolosi e pericolosi raccolti in modo differenziato, tra cui i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e la raccolta multi-materiale (plastica, metalli o plastica, tetrapak, metalli). Chiudono la classifica i metalli, che rappresentano l’1,3% delle raccolte differenziate, per il primo anno in ripresa dopo i pesanti cali subiti nel 2010, nel 2011 e nel 2012, ed i materiali recuperati dai rifiuti ingombranti, che hanno contribuito per lo 0,9% alla costruzione della percentuale complessiva di raccolta differenziata provinciale.

9.2 RACCOLTA DIFFERENZIATA E CONFRONTO CON I DATI REGIONALI E NAZIONALI. 86


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Confrontare i dati inerenti la gestione dei rifiuti urbani in Provincia di Varese con quelli della più ampia realtà regionale e nazionale rappresenta un utile strumento per comprendere le ragioni che hanno permesso di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata conseguiti a livello territoriale. In termini di raccolta differenziata si evidenzia come sia i valori assoluti raggiunti che i trend di crescita della provincia di Varese siano più rilevanti rispetto alla Regione Lombardia ed anche all’Italia in generale. In particolare si osserva come, a partire da performance similari conseguite sino alla fine degli anni ’90 - primi anni del 2000, alla gestione rifiuti della Provincia di Varese sia stata impressa successivamente una diversa velocità, che ha consentito di raggiungere risultati di 10 punti percentuali superiori alle rese di intercettazione differenziata regionale. Tale incremento è essenzialmente da imputare all’introduzione della raccolta della frazione organica, che Provincia di Varese ha supportato mettendo a disposizione gratuitamente per i Comuni una campagna di comunicazione personalizzabile a partire dal 2003 e, grazie all’OPR, indicazioni operative specifiche per ogni Comune sulle modalità gestionali e di attivazione. In questo modo tutti i Comuni sono dal 2011 a gestione integrata dei rifiuti, con separazione secco-umido spinta e raccolta domiciliare. Mentre a livello nazionale siamo ancora lontani dagli obiettivi di legge sulle rese di raccolta differenziata da conseguire, la Provincia di Varese è prossima anche al valore di eccellenza del 65% e si mostra come una delle 20 realtà provinciali più virtuose a livello nazionale (18° posto nella classifica 2013 di ISPRA).

Province con percentuale di raccolta differenziata superiore, nell’anno 2013, al 60% (fonte ISPRA, Rapporto Rifiuti 2013 – dati 2012 e 2013 provvisori)

A livello regionale il 2013 ha visto l’affermazione della Provincia di Mantova, che ha superato il 70% di RD grazie al passaggio a raccolta domiciliare del capoluogo, sicchè Provincia di Varese si colloca al secondo posto nella classifica regionale. Si riportano le serie storiche della percentuale di raccolta differenziata della Provincia di Varese, della Regione Lombardia e dell’Italia intera. 87


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 % RACCOLTA DIFFERENZIATA - 1995-2013 Anno 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Provincia di Regione Lombardia Italia Varese 7,2% 13,8% 13,6% 7,6% 22,5% 19,1% 9,5% 27,2% 25,6% 11,2% 31,2% 32,5% 13,1% 33,8% 39,1% 14,4% 35,1% 35,7% 17,4% 36,1% 36,7% 19,2% 39,0% 38,7% 21,1% 40,8% 45,5% 22,7% 41,7% 48,0% 24,3% 42,7% 51,1% 25,8% 43,9% 53,8% 27,5% 45,3% 55,4% 30,6% 47,0% 57,2% 33,6% 48,2% 58,1% 35,3% 49,1% 59,1% 37,7% 50,6% 60,5% 40,0% 52,4% 62,9% 42,3% 54,4% 63,0% Fonte: OPR 2013 - ARPA 2012 - ISPRA 2013 Confronto intercettazione differenziata a livello provinciale, regionale, nazionale. Anni 1995-2013

% Raccolta differenziata 70%

60%

50%

40%

% RD 30%

Provincia di Varese Regione Lombardia Italia

20%

10%

0%

Andamento RD a livello provinciale, regionale, nazionale. Anni 1995-2013

9.3 LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN BASE A VARIABILI GEODEMOGRAFICHE

88


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Un approfondimento interessante dal punto di vista territoriale riguarda la suddivisione dei Comuni in classi dimensionali (numero di abitanti), presentata nella tabella seguente, che evidenzia il raggiungimento di elevati livelli di raccolta differenziata sia nei Comuni più piccoli che in quelli più popolosi, ed indica che le performance ottimali vengono raggiunte nei comuni con popolazione compresa tra i 500 ed i 10.000 abitanti. RACCOLTA DIFFERENZIATA PER CLASSE DIMENSIONALE DEI COMUNI comuni Differenziata % sul totale abitanti n° % t/anno % RD della RD < 500 8 5,7% 727,1 61,7% 0,3% tra 500 e 999 15 10,6% 2.517,0 63,2% 1,0% tra 1000 e 1.999 27 19,1% 10.331,0 63,1% 4,2% tra 2000 e 4.999 41 29,1% 38.734,7 65,2% 15,6% tra 5000 e 9.999 29 20,6% 54.773,4 64,1% 22,1% >= 10.000 21 14,9% 141.132,1 62,0% 56,9% 141 248.215,4 63,0% RD per classe dimensionale dei Comuni

Nella tabella seguente è riportata la graduatoria dei Comuni in base alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel 2013; si fa notare che l’indice di variazione dei quantitativi 2012-2013 non comprende qui il contributo dato dalla frazione recuperata dai rifiuti ingombranti. Si precisa inoltre che le variazioni più significative, rilevate a carico dei Comuni della Comunità Montana Valli del Verbano (ex Comunità Montana Valcuvia, e Valli del Luinese), sono da ascrivere a percentuali di ripartizione tra i Comuni dei quantitativi complessivi prodotti a livello di Comunità Montana che variano di anno in anno, poiché vengono determinati di volta in volta sulla base di pesate della produzione effettiva di ciascun comune.

89


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 % RD comunale, anno 2013

Posizione 2013

% RACCOLTA DIFFERENZIATA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60

Comune

Cassano Magnago Mornago Casale Litta Castronno Inarzo Galliate Lombardo Albizzate Cazzago Brabbia Crosio della Valle Lozza Sumirago Besnate Buguggiate Brunello Oggiona con Santo Stefano Daverio Azzate Bodio Lomnago Biandronno Arsago Seprio Carnago Morazzone Solbiate Arno Cavaria con Premezzo Jerago con Orago Castiglione Olona Gazzada Schianno Tradate Vergiate Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Ispra Saronno Vedano Olona Ranco Monvalle Leggiuno Cadrezzate Agra Travedona-Monate Gavirate Luvinate Castelseprio Mercallo Taino Comerio Samarate Varano Borghi Casorate Sempione Malnate Barasso Cunardo Cugliate-Fabiasco Arcisate Lonate Ceppino Induno Olona Bisuschio Golasecca Casciago Vizzola Ticino Cantello

Abitanti

% RD 2013

21.647 5.001 2.658 5.269 1.083 998 5.350 825 620 1.248 6.187 5.558 3.088 1.007 4.292 3.091 4.634 2.149 3.319 4.901 6.624 4.305 4.253 5.848 5.194 7.845 4.644 18.500 8.950 212 5.410 39.422 7.322 1.328 1.975 3.727 1.854 384 4.095 9.306 1.289 1.305 1.838 3.748 2.762 16.129 2.514 5.740 16.876 1.673 2.897 3.126 9.886 4.950 10.418 4.360 2.690 3.891 616 4.635

79,31% 73,27% 73,27% 73,27% 73,27% 73,27% 73,27% 73,27% 73,27% 73,27% 73,27% 73,11% 73,07% 72,76% 72,74% 72,72% 72,47% 72,42% 72,33% 72,32% 72,21% 72,17% 72,10% 72,10% 72,04% 71,91% 71,54% 71,37% 71,22% 70,87% 70,73% 70,70% 70,11% 70,05% 69,30% 69,05% 68,94% 68,85% 68,67% 67,91% 67,79% 67,44% 67,18% 67,13% 67,03% 67,02% 66,76% 66,74% 66,67% 66,41% 66,20% 66,16% 66,12% 65,98% 65,98% 65,93% 65,87% 65,85% 65,80% 65,58%

Variazione quantitativi RD 20132012 (escl. Ingom branti -0,0% +0,1% -0,3% -1,0% -2,0% -1,2% -1,0% -0,7% -1,6% -2,2% -50,0% +1,6% -1,9% -2,5% -1,8% -1,5% -1,7% +1,1% +1,8% +4,2% -0,8% -1,5% -2,9% +0,3% -0,8% -1,5% -1,6% -1,9% -3,2% -6,0% +2,9% +0,9% -0,9% -4,6% +4,4% -10,7% -4,4% -16,3% -16,4% +7,4% -4,5% -11,3% +4,5% -0,2% -2,4% -1,1% -1,6% +4,9% +6,3% +7,0% +1,4% +1,6% +0,3% +8,2% -0,2% +3,6% +0,6% +2,2% -1,1% -2,3%

90


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120

Gallarate Bregano Gerenzano Brebbia Bardello Ternate Cairate Malgesso Sangiano Osmate Fagnano Olona Gemonio Caronno Pertusella Olgiate Olona Cocquio-Trevisago Cardano al Campo Sesto Calende Besozzo Caravate Clivio Caronno Varesino Somma Lombardo Maccagno Marnate Cremenaga Angera Venegono Superiore Solbiate Olona Castello Cabiaglio Ferrera di Varese Azzio Ferno Dumenza Cislago Brenta Porto Ceresio Germignaga Tronzano Lago Maggiore Porto Valtravaglia Grantola Mesenzana Comabbio Brezzo di Bedero Uboldo Origgio Montegrino Valtravaglia Cassano Valcuvia Brissago-Valtravaglia Masciago Primo Rancio Valcuvia Duno Veddasca Curiglia con Monteviasco Busto Arsizio Cittiglio Brinzio Gornate-Olona Casalzuigno Castelveccana Orino

52.455 852 10.737 3.364 1.550 2.520 7.892 1.332 1.534 814 12.340 2.881 17.246 12.346 4.743 14.768 11.031 9.098 2.592 1.986 4.985 17.684 2.065 7.608 821 5.664 7.238 5.572 574 714 819 6.988 1.466 10.258 1.818 3.028 3.885 258 2.369 1.250 1.488 1.171 1.186 10.574 7.594 1.487 679 1.269 301 924 142 245 177 81.744 4.022 847 2.249 1.331 1.998 861

65,42% 65,40% 65,34% 65,26% 65,05% 64,71% 64,57% 64,13% 63,94% 63,62% 63,61% 63,46% 63,41% 63,25% 63,20% 63,19% 63,11% 63,07% 62,87% 62,87% 62,69% 62,68% 62,24% 62,15% 62,00% 61,78% 60,65% 60,43% 60,25% 60,10% 60,07% 60,00% 59,97% 59,90% 59,89% 59,82% 59,82% 59,74% 59,67% 59,66% 59,64% 59,56% 59,40% 59,34% 59,30% 59,28% 59,28% 59,28% 59,28% 59,28% 59,28% 59,28% 59,28% 59,28% 59,17% 59,17% 59,13% 59,09% 58,95% 58,73%

+3,9% +5,4% +0,9% +0,5% -13,2% -2,0% -0,0% -2,2% -4,2% -21,5% +2,7% -1,1% +5,8% +5,9% -2,6% -1,3% -0,2% +4,6% -16,1% -8,5% +9,8% -2,1% +6,7% -2,0% +40,7% -0,3% -3,3% -1,5% -12,3% -16,4% -15,7% -3,6% -24,2% +2,7% -15,5% +5,0% -28,3% -17,9% -6,7% -33,0% -29,8% +1,0% -24,8% -4,2% -1,7% -37,1% -5,6% -43,5% -5,6% -10,3% -7,3% -7,5% -46,5% -0,2% -11,5% -15,3% +2,4% -13,0% -3,6% -11,1%

91


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142

Cuveglio Venegono Inferiore Cuvio Varese Cuasso al Monte Besano Lonate Pozzolo Brusimpiano Lavena Ponte Tresa Castellanza Gorla Minore Viggiù Luino Gorla Maggiore Cadegliano-Viconago Laveno-Mombello Saltrio Bedero Valcuvia Marchirolo Valganna Marzio zMalpensa 2000

PROVINCIA DI VARESE

3.389 6.164 1.679 80.927 3.649 2.582 11.890 1.222 5.586 14.265 8.551 5.279 14.766 5.020 2.045 8.968 3.049 675 3.478 1.585 328 1

58,29% 58,29% 58,19% 57,96% 56,93% 56,30% 55,69% 55,67% 55,64% 55,61% 55,01% 54,94% 54,39% 53,70% 51,54% 51,44% 50,41% 48,74% 47,37% 46,69% 44,73% 32,26%

-6,8% +0,1% -9,4% -1,0% +4,8% -5,2% -2,4% -2,0% +21,9% +5,1% +3,0% -3,1% +14,5% +2,0% +17,5% +11,0% +1,9% +6,9% -6,6% +8,0% +10,7% +2,1%

887.997

63%

-0,3%

Percentuale RD comunale, anno 2013

92


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

93


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

10. LE FRAZIONI MERCEOLOGICHE RACCOLTE La Raccolta Differenziata si compone di diverse frazioni merceologiche o materiali da raccolta differenziata, suddivisibili in 2 macro-categorie: 1. frazioni principali: organico, carta, imballaggi in plastica, vetro, metalli, legno, verde e ingombranti; 2. frazioni secondarie o altre frazioni: accumulatori, batterie esauste, toner, farmaci scaduti, pneumatici, prodotti etichettati “T o F”, stracci o indumenti, rifiuti elettrici ed elettronici, etc. La composizione merceologica delle diverse frazioni ci fa capire quanto ciascuna pesi sul totale dei rifiuti raccolti in modo separato. La frazione organica domestica (detta anche FORSU o frazione umida) pesa per oltre il 15% sul totale dei rifiuti, confermandosi la frazione chiave per il raggiungimento degli obiettivi legislativi e di efficienza complessiva del sistema. Anche la frazione verde offre un contributo sostanziale, così come la frazione cellulosica (carta e cartone) ed il vetro. Ci preme ricordare però che per proteggere adeguatamente l’ambiente non occorre raccogliere solo le frazioni principali, in modo tale da inviarle a recupero e produrre nuovi beni e materiali a partire dalle cosiddette “materie seconde”, ma anche separare le piccole frazioni di rifiuti pericolosi, al fine di evitare che siano smaltite con i rifiuti indifferenziati. A tal fine un contributo positivo è giunto ai comuni dall’attivazione del sistema di raccolta dei RAEE (frigoriferi, congelatori, TV, PC, ecc.) a seguito del D.Lgs 151/2005, di recepimento della Direttiva 2002/96/CE, che ha imposto che i produttori si facessero carico della raccolta e dell’avvio a recupero/smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici prodotti affidandosi, per gli aspetti operativi, a gestori del fine vita qualificati ed ha obbligato i Comuni a garantire l’accessibilità e l’adeguatezza ai centri di raccolta differenziata per i RAEE provenienti dai nuclei domestici. Già dal 2010 è entrato in vigore il cosiddetto sistema Uno contro Uno (DM 65/2010), che ha previsto l’obbligo di ritiro dei RAEE a fine vita contestualmente all’acquisto di un prodotto nuovo, da parte dei rivenditori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Nel marzo 2014 la normativa europea sul tema dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) è stata aggiornata, con il recepimento della direttiva 2012/19/UE del luglio 2012. La nuova direttiva interviene su diversi aspetti della gestione dei RAEE: dal chiarimento ed estensione del campo di applicazione, all'innalzamento degli obiettivi di raccolta e di recupero, riutilizzo e riciclaggio, all'impulso da dare alla raccolta, in via prioritaria, di RAEE contenenti Cfc e Hcfc, lampade fluorescenti contenenti mercurio, moduli fotovoltaici e piccole apparecchiature (per gli apparecchi elettrici ed elettronici (AEE) di piccolissime dimensioni, si prevede la riconsegna gratuita a prescindere dall'acquisto del nuovo), alla regolamentazione più severa dei controlli e delle spedizioni all'estero. La nuova direttiva stabilisce che dal settimo anno della sua entrata in vigore (13 agosto 2019) il tasso minimo di raccolta da conseguire ogni anno debba essere pari al 65% del peso medio delle AEE immesse sul mercato. nei tre anni precedenti o, in alternativa, all'85% del peso dei RAEE prodotti nel territorio dello Stato membro. Fino al 31 dicembre 2015, si continua ad applicare un tasso medio di raccolta differenziata di almeno 4 kg l'anno per abitante di RAEE provenienti dai nuclei domestici. Il sistema operativo attivo in provincia di Varese è riuscito a garantire un quantitativo di intercettazione pro-capite dei soli RAEE di 5,3 kg/ab.anno nel 2013,. Ciò pone la nostra Provincia al di sopra degli obiettivi europei da raggiungere a livello nazionale, individuati in 4 kg/ab*anno fino al 2015. 94


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Numero Comuni serviti per tipologia di RD Organico Carta e cartone Vetro Verde Farmaci e medicinali Raee Prodotti e sostanze varie e relativi contenitori Plastica

Oli e grassi vegetali Pile e batterie Legno Cartucce e toner per stampa Oli, filtri e grassi minerali Metalli Stracci e indumenti smessi Accumulatori per auto Pneumatici fuori uso Altri metalli o leghe Alluminio Raccolta multimateriale Materassi in lana Siringhe Solventi Rifiuti agrochimici

Cavi elettrici Acidi

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Numero Comuni serviti per tipologia di RD

Dal grafico precedente si evince come le frazioni principali (organico, carta e cartone, vetro) siano raccolte separatamente in tutti i 141 Comuni della Provincia di Varese. Ciò è vero anche per la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, per la quale alcuni Comuni hanno attiva una raccolta differenziata multi-materiale, sicchè nel grafico l’apporto della raccolta mono-materiale degli imballaggi in plastica va sommato a quello della raccolta multi-materiale di plastica+metalli, contabilizzata tra le “Altre” raccolte e attiva nei Comuni ASPEM SpA di Varese, Cantello, Casciago, nei Comuni SIECO srl (da luglio 2011) di Cassano Magnago, Caronno Varesino, Lonate Ceppino, Castelseprio ed infine i Comuni di Castellanza e Caronno Pertusella (quest’ultimo da aprile 2011). Altre frazioni importanti quali verde e legno sono raccolte rispettivamente in 138 e 128 Comuni, ovvero la maggior parte dei comuni di medie o grandi dimensioni.

95


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Per quanto riguarda le frazioni minori dal punto di vista quantitativo ma onerose dal punto di vista economico (soprattutto rifiuti pericolosi, come batterie, farmaci, olii, etc.), occorre un impegno maggiore, che viene messo in campo soprattutto da parte dei Comuni piÚ grandi. Come si evidenzia dai grafici, le frazioni che danno il maggior contributo assoluto (espresso in kg/ab.*anno) al risultato complessivo della raccolta differenziata in provincia di Varese sono organico (69,9 kg/ab*anno), verde (55,9 kg/ab*anno), carta (48,2 kg/ab*anno) e vetro (45,7 kg/ab*anno).

Trend raccolte differenziate

kg/ab. anno

75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0

Verde

Legno Carta Vetro Ingombranti recuperati Organico Metalli Plastica Altre

Trend provinciale delle raccolte differenziate 1998-2013

96


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

ton/anno

Andamento frazioni differenziate 300.000

Altre

250.000

Plastica Materiali ferrosi

200.000

Organico

150.000

Ingombranti recuperati

100.000

Vetro Carta e cartone

50.000

Verde + legno

0

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Anno

Andamento frazioni differenziate

Andamento produzione rifiuti e raccolte differenziate 500.000 450.000

Totale rifiuti

400.000 Differenziate (t/a)

300.000 250.000 200.000 150.000 100.000

2012

2011

2010

2009

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

0

1996

50.000 1995

ton/anno

350.000

Anno Andamento produzione rifiuti e RD

97


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 RIASSUNTO RACCOLTE DIFFERENZIATE Ing. recup

Altre

Legno

Verde

Fer rosi

Pla stica

Vetro

ABITANTI

Carta

COMUNE

Orga nico

RACCOLTA TOTALE VARIAZIONE % kg/ab. 2013-2012 anno

1

Agra

384

67,3

48,0

62,1

24,1

11,0

199,7

23,5

19,7

7,7

455,4

2

Albizzate

5.350

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

3

Angera

5.664

64,6

46,4

57,1

18,7

7,7

57,5

18,2

13,7

6,7

284,0

-0,3%

4

Arcisate

9.886

59,4

43,3

51,1

20,1

9,8

67,8

24,2

8,4

6,0

284,2

+0,3%

5

Arsago Seprio

4.901

55,5

44,5

42,5

19,8

9,0

107,8

29,4

7,2

0,0

315,6

+4,2%

6

Azzate

4.634

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-1,7%

7

Azzio

819

42,5

30,3

39,3

15,2

7,0

32,8

14,9

12,3

4,8

194,3

-15,7%

8

Barasso

1.673

99,5

45,9

50,4

21,7

9,2

83,8

24,4

7,5

8,7

342,5

+7,0%

9

Bardello

1.550

54,5

50,7

51,4

19,9

0,0

59,2

24,5

7,3

4,8

267,5

-13,2%

10

Bedero Valcuvia

675

57,2

28,0

59,8

22,3

0,0

33,0

0,0

1,6

2,6

201,9

+6,9%

11

Besano

2.582

52,6

26,2

54,3

24,9

0,0

90,0

0,0

1,9

1,2

249,9

-5,2%

12

Besnate

5.558

67,5

44,9

45,9

23,9

5,4

60,0

13,6

15,1

1,0

276,4

+1,6%

13

Besozzo

9.098

56,7

49,4

47,0

20,8

6,1

43,3

15,7

4,8

0,2

243,7

+4,6%

14

Biandronno

3.319

55,2

42,6

48,8

19,1

11,2

117,0

28,7

3,6

4,6

326,1

+1,8%

15

Bisuschio

4.360

57,4

40,1

51,1

19,7

6,5

51,0

21,5

5,3

17,1

252,7

+3,6%

16

Bodio Lomnago

2.149

67,7

45,0

46,1

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

272,2

+1,1%

17

Brebbia

3.364

54,8

47,5

47,4

22,1

10,8

51,4

25,3

7,5

5,2

266,6

+0,5%

18

Bregano

852

49,7

30,6

53,7

17,8

8,6

49,1

0,0

7,3

4,5

216,8

+5,4%

19

Brenta

1.818

34,4

24,6

31,8

12,3

5,6

26,6

12,0

9,0

3,9

156,4

-15,5%

20

Brezzo di Bedero

1.186

78,2

55,8

72,2

28,0

12,8

60,4

27,3

12,5

8,9

347,2

-24,8%

21

Brinzio

847

40,9

29,2

37,8

14,6

6,7

31,6

14,3

5,7

4,7

180,7

-15,3%

22

Brissago-Valtravaglia

1.269

46,3

33,0

42,8

16,6

7,6

35,8

16,2

6,4

5,3

204,6

-43,5%

23

Brunello

1.007

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-2,5%

24

Brusimpiano

1.222

57,6

33,5

87,5

31,0

0,0

77,9

0,0

1,5

2,8

289,1

-2,0%

25

Buguggiate

3.088

67,8

45,1

46,1

24,1

5,5

60,3

13,6

10,0

1,0

272,5

-1,9%

26

Busto Arsizio

81.744

69,9

48,0

44,0

15,0

1,8

61,4

18,4

6,7

0,2

265,3

-0,2%

27

Cadegliano-Viconago

2.045

49,2

23,2

51,7

18,5

4,8

19,1

8,6

3,2

1,0

178,3

+17,5%

28

Cadrezzate

1.854

66,3

35,5

44,8

16,3

9,3

70,8

16,6

9,9

5,4

269,6

-4,4%

29

Cairate

7.892

62,6

40,0

39,2

15,4

5,8

49,0

17,4

14,4

1,4

243,8

-0,0%

30

Cantello

4.635

77,5

37,5

50,1

0,0

15,9

69,4

33,3

40,4

45,6

324,0

-2,3%

31

Caravate

2.592

40,1

28,6

37,0

14,3

6,6

61,2

14,0

10,1

4,6

211,9

-16,1%

32

Cardano al Campo

14.768

56,4

40,2

40,9

16,3

6,4

65,2

14,4

7,7

4,8

247,5

-1,3%

33

Carnago

6.624

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-0,8%

34

Caronno Pertusella

17.246

62,3

51,0

37,2

0,2

3,0

48,5

14,6

31,6

2,7

248,3

+5,8%

35

Caronno Varesino

4.985

58,1

32,9

30,2

0,0

5,6

80,1

23,3

26,8

7,1

256,9

+9,8%

36

Casale Litta

2.658

68,5

45,6

46,6

24,3

5,5

60,9

13,8

10,1

1,0

275,3

-0,3%

37

Casalzuigno

1.331

49,2

35,1

45,4

17,6

8,1

38,0

17,2

10,5

5,6

221,0

-13,0%

38

Casciago

3.891

87,8

37,4

45,3

0,0

7,0

69,6

12,4

36,0

19,6

295,5

+2,2%

39

Casorate Sempione

5.740

53,2

48,6

50,0

12,9

11,1

86,5

24,6

6,4

4,1

293,4

+4,9%

40

Cassano Magnago

21.647

64,6

57,8

45,1

2,4

4,3

69,1

12,6

32,1

1,3

287,9

-0,0%

41

Cassano Valcuvia

679

40,1

28,6

37,1

14,4

6,6

31,0

14,0

5,6

4,6

177,4

-5,6%

42

Castellanza

14.265

91,0

52,2

47,0

6,4

6,7

38,8

29,6

27,1

0,0

298,9

+5,1%

43

Castello Cabiaglio

574

40,1

28,6

37,1

14,4

6,6

33,0

14,0

11,3

4,6

185,1

-12,3%

44

Castelseprio

1.305

55,3

26,7

30,9

0,0

1,9

103,4

23,1

26,3

4,7

267,7

-11,3%

45

Castelveccana

1.998

66,8

47,6

61,7

23,9

10,9

65,5

23,3

10,9

7,6

310,7

-3,6%

46

Castiglione Olona

7.845

68,0

45,2

46,3

24,1

5,5

60,5

13,7

10,1

1,0

273,4

47

Castronno

5.269

68,3

45,5

46,5

24,2

5,5

60,8

13,7

10,1

1,0

274,7

-1,0%

48

Cavaria con Premezzo

5.848

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

+0,3%

49

Cazzago Brabbia

825

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-0,7%

50

Cislago

10.258

44,9

41,0

40,5

19,6

1,6

40,2

18,1

5,2

7,9

211,2

+2,7%

51

Cittiglio

4.022

45,0

32,1

41,6

16,1

7,4

34,8

15,7

6,2

5,1

198,9

-11,5%

52

Clivio

1.986

45,8

31,8

47,5

17,3

9,8

47,2

26,4

8,2

1,6

233,9

-8,5%

53

Cocquio-Trevisago

4.743

56,7

46,8

40,9

18,2

0,0

51,8

26,3

14,1

5,9

254,9

-2,6%

54

Comabbio

1.171

68,3

30,2

44,7

17,4

2,7

31,6

0,0

7,0

4,5

201,8

+1,0%

55

Comerio

2.762

61,3

44,0

50,8

24,2

8,3

75,9

22,1

1,7

5,6

288,3

-2,4%

56

Cremenaga

821

99,6

35,1

50,2

18,0

0,0

0,0

5,3

11,9

1,3

220,2

+40,7%

57

Crosio della Valle

620

66,8

44,4

45,4

23,7

5,4

59,4

13,4

9,9

0,9

268,4

-1,6%

58

Cuasso al Monte

3.649

54,8

27,2

52,6

18,8

8,4

61,0

25,2

2,2

1,7

250,2

+4,8%

59

Cugliate-Fabiasco

3.126

67,8

28,1

47,0

16,9

18,3

69,8

36,5

12,5

5,3

297,0

+1,6%

60

Cunardo

2.897

73,1

30,6

50,7

18,3

19,8

75,7

39,4

13,5

5,7

321,1

+1,4%

61

Curiglia con Monteviasco

177

61,8

44,0

57,0

22,1

10,1

47,7

21,6

8,6

7,0

272,9

-46,5%

62

Cuveglio

3.389

46,3

33,0

42,8

16,6

7,6

35,8

16,2

8,1

5,3

206,5

-6,8%

63

Cuvio

1.679

47,6

33,9

43,9

17,0

7,8

36,8

16,6

9,2

5,4

212,9

-9,4%

64

Daverio

3.091

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-1,5%

65

Dumenza

1.466

53,9

38,4

49,7

19,3

9,7

41,6

18,8

13,7

6,1

245,0

-24,2%

66

Duno

142

70,1

50,0

64,8

25,1

11,5

54,1

24,5

9,7

8,0

309,8

-7,3%

67

Fagnano Olona

12.340

63,2

39,5

0,0

14,6

6,9

65,3

25,4

54,2

0,2

269,1

+2,7%

-16,3% -1,0%

-1,5%

98


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 68

Ferno

69

Ferrera di Varese

70

Gallarate

71

Galliate Lombardo

72

6.988

53,6

29,1

35,5

11,2

4,1

67,9

23,9

7,3

0,1

232,6

-3,6%

714

32,0

22,8

29,6

11,5

5,3

24,7

11,2

10,4

3,7

147,5

-16,4%

52.455

88,1

69,2

46,8

20,9

5,2

66,0

17,9

11,5

0,0

325,5

+3,9%

998

68,2

45,4

46,4

24,2

5,5

60,6

13,7

10,1

1,0

274,1

-1,2%

Gavirate

9.306

63,9

51,4

53,8

20,5

6,2

108,6

24,8

9,4

3,2

338,6

+7,4%

73

Gazzada Schianno

4.644

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-1,6%

74

Gemonio

2.881

54,9

44,6

40,8

20,1

0,0

56,9

25,9

13,3

5,6

256,6

-1,1%

75

Gerenzano

10.737

55,3

47,4

40,9

19,4

7,2

50,2

20,8

7,5

24,6

248,6

+0,9%

76 77

Germignaga Golasecca

3.885 2.690

45,0 50,9

32,1 42,9

41,6 51,0

16,1 21,1

7,4 11,2

34,7 48,5

15,7 28,1

10,8 7,3

5,1 0,0

203,4 261,0

-28,3% +0,6%

78

Gorla Maggiore

5.020

44,8

27,7

40,2

10,2

8,4

66,8

24,1

8,4

0,0

230,5

+2,0%

79

Gorla Minore

8.551

58,4

43,1

43,2

16,9

6,3

44,1

22,2

9,9

0,0

244,1

+3,0%

80

Gornate-Olona

2.249

46,7

42,2

45,4

14,7

3,7

81,4

0,0

4,6

0,0

238,6

+2,4%

81

Grantola

1.250

54,3

38,7

50,1

19,4

8,9

41,9

19,0

11,4

6,2

243,8

-33,0%

82

Inarzo

-2,0%

83

Induno Olona

84 85

1.083

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

10.418

66,3

37,1

46,5

18,1

9,4

96,8

21,5

7,6

5,0

303,1

-0,2%

Ispra

5.410

67,4

53,0

57,2

19,5

11,3

117,4

34,5

18,2

7,0

378,6

+2,9%

Jerago con Orago

5.194

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-0,8%

86

Lavena Ponte Tresa

5.586

117,2

40,1

68,7

27,5

15,5

61,2

28,8

7,3

3,0

366,3

+21,9%

87

Laveno-Mombello

8.968

114,6

42,2

54,7

21,2

9,7

45,7

20,7

8,2

6,7

317,1

+11,0%

88

Leggiuno

3.727

50,8

36,6

45,0

21,5

11,6

73,9

21,8

6,3

4,0

267,5

-10,7%

89

Lonate Ceppino

4.950

50,3

37,2

33,5

0,0

7,6

69,6

24,7

27,5

6,6

250,4

+8,2%

90

Lonate Pozzolo

11.890

42,2

43,4

41,7

13,2

3,1

59,8

29,2

7,4

15,5

240,1

-2,4%

91

Lozza

1.248

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-2,2%

92

Luino

14.766

63,4

45,2

58,5

22,7

10,4

48,9

22,1

10,6

7,2

281,8

+14,5%

93

Luvinate

1.289

52,7

41,0

43,4

19,9

9,0

81,6

23,8

8,2

6,0

279,6

-4,5%

94

Maccagno

2.065

75,8

54,1

70,0

27,1

12,4

113,4

26,5

10,5

8,6

390,0

+6,7%

95

Malgesso

96

Malnate

97 98 99

Marzio

100

Masciago Primo

101

Mercallo

102

Mesenzana

103

Montegrino Valtravaglia

104

1.332

51,0

48,6

59,0

25,7

4,6

41,9

0,0

3,1

2,2

233,8

-2,2%

16.876

48,1

39,8

45,5

22,8

10,8

58,4

28,9

10,0

0,3

264,3

+6,3%

Marchirolo

3.478

51,7

22,1

50,3

17,4

7,8

30,8

13,9

3,6

1,9

197,6

-6,6%

Marnate

7.608

55,4

45,4

41,1

13,6

3,2

48,0

15,3

8,8

0,5

230,8

-2,0%

328

57,2

31,8

65,4

23,0

0,0

0,0

0,0

5,1

1,3

182,4

+10,7%

301

38,4

27,4

35,4

13,7

6,3

29,6

13,4

5,3

4,4

169,5

-5,6%

1.838

71,2

31,4

44,7

18,1

11,8

61,5

20,9

5,8

4,7

265,4

+4,5%

1.488

53,1

37,9

49,0

19,0

8,7

41,0

18,6

11,0

6,1

238,3

-29,8%

1.487

46,8

33,4

43,2

16,8

7,7

36,2

16,4

6,5

5,3

206,9

-37,1%

Monvalle

1.975

50,7

41,7

56,0

24,2

0,0

92,3

6,4

12,3

2,5

283,6

+4,4%

105

Morazzone

4.305

67,6

45,0

46,0

24,0

5,5

60,1

13,6

10,0

1,0

271,8

-1,5%

106

Mornago

5.001

67,6

45,0

46,0

24,0

5,5

60,1

13,6

10,0

1,0

271,9

+0,1%

107

Oggiona con Santo Stefano

108

Olgiate Olona

109

Origgio

110

Orino

111 112 113

4.292

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

272,0

-1,8%

12.346

69,6

48,4

48,7

13,9

7,3

91,1

27,9

13,3

0,0

320,4

+5,9%

7.594

65,5

48,7

42,7

17,0

2,5

55,0

17,7

9,5

4,7

258,6

-1,7%

861

37,3

26,6

34,4

13,3

6,1

28,8

13,0

6,4

4,2

165,8

-11,1%

Osmate

814

62,5

27,6

39,0

15,9

0,0

38,4

0,0

2,6

3,1

186,1

-21,5%

Pino sulla Sponda del Lago Maggiore

212

84,6

60,3

78,1

30,3

13,9

322,4

29,6

11,7

9,6

630,8

-6,0%

Porto Ceresio

3.028

74,7

28,6

57,2

19,0

3,7

72,5

11,8

4,3

6,0

271,8

+5,0%

114

Porto Valtravaglia

2.369

70,2

50,1

64,8

25,1

11,5

54,2

24,5

14,9

8,0

315,4

-6,7%

115

Rancio Valcuvia

924

49,5

35,3

45,8

17,7

8,1

38,3

17,3

6,9

5,6

218,9

-10,3%

116

Ranco

1.328

62,8

68,5

67,0

21,1

11,5

99,1

36,0

10,5

8,5

376,5

-4,6%

117

Saltrio

3.049

55,8

36,2

44,9

18,1

7,5

60,7

0,0

2,7

2,5

226,0

+1,9%

118

Samarate

16.129

54,3

37,5

45,8

14,4

5,1

81,3

16,3

7,7

3,5

262,4

-1,1%

119

Sangiano

1.534

51,5

35,1

45,6

21,1

0,0

29,6

0,0

14,1

2,9

197,0

-4,2%

120

Saronno

39.422

91,3

66,4

42,1

30,6

4,3

25,7

16,6

6,8

3,3

283,9

+0,9%

121

Sesto Calende

11.031

72,6

62,2

49,2

22,8

8,1

52,2

25,3

13,2

8,5

305,6

-0,2%

122

Solbiate Arno

4.253

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-2,9%

123

Solbiate Olona

5.572

63,9

43,3

42,2

16,8

5,9

50,0

21,4

7,9

5,8

251,4

-1,5%

124

Somma Lombardo

17.684

65,5

45,7

45,0

18,8

6,9

56,6

21,7

8,6

8,4

268,9

-2,1%

125

Sumirago

6.187

34,1

22,7

23,2

12,1

2,7

30,3

6,9

5,1

0,5

137,0

-50,0%

126

Taino

3.748

62,1

41,0

56,1

16,8

7,2

54,0

17,1

9,1

5,8

263,5

-0,2%

127

Ternate

2.520

75,6

48,6

55,7

20,1

5,2

79,1

17,9

15,9

6,5

318,0

-2,0%

128

Tradate

18.500

85,9

66,0

47,8

31,5

6,0

33,1

13,9

8,5

0,0

292,5

-1,9%

129

Travedona-Monate

4.095

51,9

42,0

45,8

18,8

7,4

77,7

19,1

16,3

3,1

279,0

-16,4%

130

Tronzano Lago Maggiore

-17,9%

131

Uboldo

132

Valganna

133

Varano Borghi

134

Varese

135

Vedano Olona

136

Veddasca

137

258

81,2

57,9

75,0

29,0

13,3

62,7

28,4

18,4

9,3

365,8

10.574

53,0

40,4

44,3

20,8

4,9

39,8

33,7

10,2

0,0

247,1

-4,2%

1.585

53,0

25,9

54,5

19,3

0,0

18,4

0,0

0,2

1,3

171,2

+8,0%

2.514

63,6

47,2

52,8

16,2

6,4

99,0

23,9

13,7

7,9

322,7

-1,6%

80.927

94,3

54,5

48,4

0,0

3,8

20,9

10,3

38,6

8,3

270,8

-1,0%

7.322

67,7

45,0

46,0

24,0

5,5

60,2

13,6

10,0

1,0

271,9

-0,9%

245

98,6

70,3

91,0

35,3

16,2

76,1

34,5

13,7

11,2

435,6

-7,5%

Venegono Inferiore

6.164

68,9

64,4

48,5

24,6

6,8

63,2

29,1

11,0

0,3

316,6

+0,1%

138

Venegono Superiore

7.238

59,0

46,1

44,3

21,1

6,7

62,0

28,5

7,6

0,3

275,4

-3,3%

139

Vergiate

8.950

76,8

42,2

48,8

17,0

9,8

97,0

22,2

30,1

6,1

343,9

-3,2%

140

ViggiĂš

5.279

61,2

30,3

46,3

18,9

10,0

48,0

26,9

17,7

1,5

259,3

-3,1%

141

Vizzola Ticino

616

157,1

51,4

36,6

27,3

0,0

0,0

0,0

5,0

4,5

277,5

-1,1%

887.997

69,9

48,2

46,4

18,8

6,0

56,0

19,3

14,4

4,5

279,5

-0,6%

69,9

48,2

45,7

16,7

5,8

55,9

18,9

14,4

3,9

279,5

-0,6%

PROVINCIA DI VARESE

PROVINCIA DI VARESE: medie sugli abitanti attivi

Riassunto RD anno 2013

99


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

11. LA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI (FORSU) La raccolta della frazione organica dei rifiuti è sicuramente, nella gestione integrata dei rifiuti urbani, la raccolta più importante, sia per quantità intercettate e quindi per le percentuali di raccolta differenziata che permette di raggiungere, sia per le implicazioni ambientali che ne derivano. In provincia di Varese i primi Comuni si sono attivati nel 2000 con la raccolta differenziata della FORSU e dal luglio 2011 tutti i Comuni dispongono di un sistema di raccolta secco-umido, con separazione della frazione organica alla fonte. Tra i Comuni che intercettano i maggiori quantitativi pro-capite vi sono Vizzola Ticino, Lavena Ponte Tresa e Laveno Mombello (comuni turistici con elevata presenza di ristoratori) e le grandi città di Varese, Saronno, Castellanza e Gallarate, in cui è rilevante il peso di supermercati, mense scolastiche ed aziendali con produzioni comprese tra gli 88 ed 93 kg/ab*anno, con frequenze di raccolta di 2 volte alla settimana (3 a Gallarate e Busto Arsizio). Il quantitativo di FORSU intercettato a livello provinciale nel 2013 è di 70 kg/ab, in linea coi quantitativi prodotti nell’Italia settentrionale. Sono pochi i Comuni della nostra provincia che intercettano meno di 40 kg/ab*anno, valore al di sotto del quale la RD della FORSU presenta scarsa adesione da parte della Cittadinanza, a meno che non venga contestualmente promosso il compostaggio domestico o la stessa sia effettuata solo presso alcune tipologie di utenze (es. le sole utenze commerciali). La modalità di gestione da sempre utilizzata a livello provinciale è la raccolta domiciliare bisettimanale, con pattumierina sottolavello dedicata da 10 l, che il Modello Omogeneo Provinciale e Regionale consigliano di sostituire al secchiello non areato, come strumento da distribuire ad ogni utenza domestica ed eventuale ulteriore mastello per l’esposizione a bordo strada (da 30 l) per le mono-utenze, o bidone carrellato (da 120 l in su) per le multi-utenze domestiche o le utenze non domestiche. Il prodotto finale dell'attività di recupero della frazione organica dei rifiuti è un terriccio (compost) con proprietà ammendanti, che viene destinato all’agricoltura e al giardinaggio.

11.1LA FREQUENZA DI INTERCETTAZIONE SETTIMANALE DELLA FORSU Vi sono 2 piccoli Comuni della nostra provincia che hanno ridotto il passaggio invernale ad 1 solo prelievo settimanale, avendo l’accortezza di fornire all’utenza un bidone aggiuntivo da esterno, con una capacità adeguata a stoccare la FORSU per almeno 1 settimana, in modo tale da non subire perdite di materiale e contaminazione del rifiuto indifferenziato. Si tratta dei comuni di Cunardo (2.944 abitanti) che, a dimostrazione delle ottime rese di intercettazione registrate, si trova al ventiduesimo posto della classifica provinciale per produzione di FORSU, con 72,2 kg/ab*anno, ed il comune di Cugliate Fabiasco (3.140 ab.) con 66 kg/ab*anno. In provincia di Bergamo sono 47 i Comuni in cui la RD della FORSU presenta un’intercettazione settimanale; la tabella sottostante riepiloga, con dati 2012, i 15 con popolazione superiore ai 5.000 abitanti e presenta i loro dati di produzione di rifiuti totale, tutti inferiori a 450 kg/ab*anno (2012), fatto salvo Curno, che presenta una produzione di Rifiuti Totale di 475 kg; tra di essi troviamo Seriate (25.134 abitanti) e Osio Sotto (12.178 abitanti), a dimostrazione del fatto che l’intercettazione mono-settimanale della FORSU è possibile anche in realtà medio-grandi. 100


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Sigla Prov BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG

Fascia Abitanti Ab 20000Seriate 25134 49999 5000Osio Sotto 12178 19999 5000Verdello 7914 19999 5000Verdellino 7835 19999 5000Curno 7590 19999 5000Mozzo 7569 19999 5000Grassobbio 6442 19999 Cisano 5000Bergamasco 6359 19999 Brignano Gera 5000d'Adda 6011 19999 5000Calcinate 5926 19999 5000Spirano 5690 19999 5000Sovere 5493 19999 5000Calcio 5486 19999 5000Bottanuco 5245 19999 Pontirolo 5000Nuovo 5043 19999 Comune

Densità (ab/kmq)

Zona altimetrica PC descrizione anno(kg) % RD

1.984,98

Pianura

445,92

58,74%

1.594,57

Pianura

435,29

58,76%

1.071,73

Pianura

413,86

57,23%

2.043,82

Pianura

434,81

48,31%

1.653,30

Pianura

475,53

58,98%

2.036,63

Pianura

436,14

49,19%

754,39

Pianura

447,06

57,98%

833,13

Collina

449,29

54,53%

500,40

Pianura

364,19

58,88%

390,66

Pianura

383,79

59,48%

608,60

Pianura

393,78

56,51%

298,07

Montagna 305,45

59,28%

348,57

Pianura

407,33

53,69%

902,09

Pianura

380,65

57,61%

455,18

Pianura

420,07

58,39%

Comuni della provincia di Bergamo che intercettano la FORSU 1 volta a settimana nel periodo invernale. Dati anno 2012

11.2I SACCHETTI PER LA RD DELLA FORSU La maggior parte dei comuni della nostra provincia richiedono l’utilizzo dei sacchetti biodegradabili e compostabili per l’effettuazione della RD della FORSU. Essi sono il contenitore ottimale, associato alla pattumierina aerata da 10 l, poiché permettono la traspirazione del materiale (e pertanto la perdita del 10% in peso in circa 2-3 giorni) sin dal momento del conferimento e si trasformano insieme ai rifiuti che contengono, senza bisogno di essere asportati, all’interno del processo di degradazione aerobica che avviene presso gli impianti di compostaggio.

101


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Permangono alcuni comuni che ancora consentono, o addirittura distribuiscono sacchetti in polietilene ai cittadini. Questa prassi  viene effettuata in violazione della legge: il Codice Ambientale nella parte IV dedicata ai rifiuti, art. 182 ter recita che “La raccolta separata dei rifiuti organici deve essere effettuata con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-2002”);  non considera che per circa 100 kg di frazione estranea (es. plastica) da asportare dalla massa da sottoporre a compostaggio si perde un quantitativo doppio di sostanza organica, (150-200 kg), che rimane intrappolata nella plastica e subisce un effetto di trascinamento;  non considera la facilità cui è ormai possibile reperire shopper biodegradabili e compostabili presso la grande distribuzione organizzata, che di essi si è dotata per tempo, anticipando la norma relativa al divieto di commercializzazione degli shopper in plastica o di quelli oxobiodegradabili in Italia. Di contro, la garanzia sulla qualità della propria RD della FORSU è garantita dalla distribuzione ai Cittadini dei sacchetti a norma UNI EN 13432. Essi devono riportare uno di questi simboli:

Inoltre nel caso di sacchetti in Mater Bi, essi devono possedere l’adeguata resistenza secondo la norma UNI 11451 (da richiedere in sede di gara per la loro fornitura) e di essi, sempre in sede di gara, è possibile verificare la grammatura, con la seguente formula: (larghezza x altezza) x 2 x grammatura dichiarata dal venditore = peso sacchetto. Ad es. sacchetto da 10 l, 42 cm x 42 cm con grammatura 20 g/mq = (0,42x0,42) x 2 x 20 g/mq = 7,06 g peso sacchetto da moltiplicare per i sacchetti acquistati, in modo tale da verificare la rispondenza della grammatura dichiarata dal fornitore alla partita effettivamente consegnata.

11.3MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLA RD DELLA FORSU SECONDO IL MODELLO OMOGENEO PROVINCIALE E REGIONALE Il Modello Omogeneo Provinciale, approvato con DGP 294/2012, precedentemente esposto, ed il nuovo PRGR fanno propria la modalità di gestione prevalente diffusa a livello provinciale ed indicano ai Comuni di dotare le famiglie di pattumierine aerate da interno da 10 l, che, con un costo contenuto (circa 1,5-2 € l’una), consentono l’abbattimento dei quantitativi conferiti agli impianti del 10% dopo 2-3 giorni, e quindi proporzionalmente la diminuzione dei costi di gestione, ripagando il Comune in brevissimo tempo dell’investimento sostenuto. Esse inoltre aumentano il comfort dei Cittadini, che vengono dotati di uno strumento che fa asciugare i rifiuti organici immessi, limitando la formazione di percolato e cattivi odori. Ovviamente perché i rifiuti organici possano asciugarsi è necessario associare alla pattumierina aerata un sacchetto traspirante, sia esso in Mater bi o carta. Il Modello Omogeneo, pur riconoscendo la possibilità di effettuare la RD della FORSU con contenitori a svuotamento, suggerisce ai Comuni di dotare gratuitamente le famiglie di sacchetti

102


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 compostabili e biodegradabili in quanto essi evitano l’insorgere di problematiche di natura igienico-sanitaria nello svolgimento della stessa. I sacchetti da distribuire dovrebbero essere nella misura di 60-100 per anno, considerato che ora gli stessi sono ampiamente rinvenibili anche presso i supermercati. La frequenza massima di raccolta ammessa dal Modello Omogeneo Provinciale e Regionale è di 2 giorni nell’arco settimanale, con possibilità di passaggio a raccolta mono-settimanale nel periodo invernale e nei comuni a tipologia abitativa orizzontale.

11.4 DIVIETO DI COMMERCIALIZZAZIONE DEGLI SHOPPER NON BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI L’8 agosto 2014 il decreto competitività si è tradotto nella legge n°66/2014, introducendo le sanzioni per chi non applica le disposizioni previste all’art.2 della legge 28/2012 che recita: l’Art 2. della legge 28/2012 (Disposizioni in materia di commercializzazione di sacchi per asporto merci nel rispetto dell’ambiente) Tipologie di shopper che possono essere commercializzati in Italia Sacchi compostabili: sacchi asporto merci conformi allo standard UNI EN 13432, secondo certificazioni rilasciate da organismi accreditati. Sacchi riutilizzabili: è consentita la distribuzione dei sacchi riutilizzabili realizzati con altri polimeri purché rispettanti determinati requisiti. Nello specifico per i sacchi utilizzati nel settore alimentare, è richiesto uno spessore di 100 micron per quelli con manico “a fagiolo” e 200 micron per quelli con manici esterni. Per quanto riguarda gli altri settori, lo spessore minimo consentito è rispettivamente di 60 e 100 micron a seconda dell’impugnatura. Il testo prevede inoltre che i sacchi riutilizzabili in plastica tradizionale contengano almeno il 30% di plastica riciclata, per quelli ad uso alimentare ed il 10% per tutti gli altri. In sintesi ora sono applicabili le sanzioni a tutte quelle attività commerciali e ai fornitori che continuano a diffondere sacchetti non compostabili a norma UNI EN 13432 e ciò aumenterà la disponibilità per le famiglie di sacchetti da reimpiegare per la RD della FORSU.

103


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Produzione comunale ORGANICO

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Vizzola Ticino Lavena Ponte Tresa Laveno-Mombello Cremenaga Barasso Varese Saronno Castellanza Veddasca Gallarate Casciago Tradate Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Tronzano Lago Maggiore Brezzo di Bedero Cantello Vergiate Maccagno

19 20

ABITANTI

TOTALE 2013 kg

VARIAZIONE 2013-2012

COMUNE

TOTALE 2013 kg/ab*anno

RACCOLTA DIFFERENZIATA

616 5.586 8.968 821 1.673 80.927 39.422 14.265 245 52.455 3.891 18.500 212 258 1.186 4.635 8.950 2.065

96.800 654.870 1.027.872 81.810 166.500 7.632.130 3.600.410 1.298.270 24.154 4.619.090 341.730 1.588.770 17.929 20.942 92.727 359.020 687.440 156.625

157,1 117,2 114,6 99,6 99,5 94,3 91,3 91,0 98,6 88,1 87,8 85,9 84,6 81,2 78,2 77,5 76,8 75,8

Ternate

2.520

190.590

75,6

-10,3% +26,4% +83,3% +20,8% +27,8% +2,5% +1,5% -2,4% +45,5% -1,1% +3,1% -2,0% +26,6% +33,7% +22,5% -4,7% -0,3% +20,8% +3,8%

Porto Ceresio

3.028

226.180

74,7

+0,6%

21

Sesto Calende

11.031

800.635

72,6

-5,2%

22

Cunardo

2.897

211.865

73,1

+1,1%

23

Mercallo

1.838

130.870

71,2

+2,1%

24

Porto Valtravaglia

2.369

166.328

70,2

+11,4%

25

Duno

142

9.955

70,1

+60,6%

26

Olgiate Olona

12.346

859.420

69,6

-1,2%

27

Busto Arsizio

81.744

5.712.250

69,9

-2,2%

28

Venegono Inferiore

6.164

424.760

68,9

+6,7%

29

Comabbio

1.171

79.940

68,3

+2,8%

30

Cazzago Brabbia

825

55.819

67,7

+1,8%

31

Brunello

1.007

68.133

67,7

+0,1%

32

Inarzo

1.083

73.275

67,7

+0,4%

33

Galliate Lombardo

998

68.065

68,2

+1,3%

34

Daverio

3.091

209.134

67,7

+0,9%

35

Mornago

5.001

338.295

67,6

+2,5%

36

Besnate

5.558

375.169

67,5

+2,2%

37

Carnago

6.624

448.173

67,7

+1,7%

38

Castronno

5.269

360.081

68,3

+1,5%

39

Castiglione Olona

7.845

533.626

68,0

+0,9%

40

Gazzada Schianno

4.644

314.208

67,7

+0,9%

41

Oggiona con Santo Stefano

4.292

290.392

67,7

+0,6%

42

Albizzate

5.350

361.975

67,7

+1,4%

43

Casale Litta

2.658

182.070

68,5

+2,2%

44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68

Cavaria con Premezzo Sumirago Morazzone Jerago con Orago Vedano Olona Solbiate Arno Azzate Buguggiate Bodio Lomnago Lozza Crosio della Valle Ispra Cugliate-Fabiasco Castelveccana Cadrezzate Induno Olona Somma Lombardo Origgio Cassano Magnago Angera Gavirate Solbiate Olona Varano Borghi Fagnano Olona Luino

5.848 6.187 4.305 5.194 7.322 4.253 4.634 3.088 2.149 1.248 620 5.410 3.126 1.998 1.854 10.418 17.684 7.594 21.647 5.664 9.306 5.572 2.514 12.340 14.766

395.669 210.825 291.136 351.420 495.398 287.753 313.531 209.404 145.534 84.438 41.407 364.890 212.005 133.452 122.960 690.250 1.158.625 497.080 1.399.470 365.640 594.550 356.250 159.870 779.890 935.546

67,7 34,1 67,6 67,7 67,7 67,7 67,7 67,8 67,7 67,7 66,8 67,4 67,8 66,8 66,3 66,3 65,5 65,5 64,6 64,6 63,9 63,9 63,6 63,2 63,4

-37,8% +0,9% +1,6% +1,5% -0,5% +0,7% +0,5% +3,5% +0,2% +0,8% -4,1% +2,3% +5,5% +2,2% +0,1% -3,6% -3,5% -9,1% -9,8% -4,4% +1,3% +3,0% +2,2% +1,0%

+2,7%

104


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 69 70 71 72

Agra Ranco Cairate Osmate

384 1.328 7.892 814

25.841 83.370 494.240 50.850

67,3 62,8 62,6 62,5

17.246

1.074.460

62,3

+0,6% -9,9% +0,6% +2,7% +8,0%

73

Caronno Pertusella

74

Comerio

2.762

169.180

75

Taino

61,3

-12,2%

3.748

232.800

62,1

76

Curiglia con Monteviasco

-10,3%

177

10.932

61,8

77

-4,6%

ViggiĂš

5.279

323.300

61,2

+5,2%

78

Arcisate

9.886

586.960

59,4

-3,3%

79

Venegono Superiore

7.238

427.400

59,0

-2,6%

80

Gorla Minore

8.551

499.700

58,4

+3,3%

81

Caronno Varesino

4.985

289.390

58,1

+15,7%

82

Bisuschio

4.360

250.100

57,4

+2,5%

83

Marzio

328

18.750

57,2

+17,6%

84

Bedero Valcuvia

675

38.610

57,2

+17,1%

85

Brusimpiano

1.222

70.360

57,6

-13,1%

86

Cocquio-Trevisago

4.743

268.870

56,7

-5,7%

87

Cardano al Campo

14.768

833.230

56,4

-2,0%

88

Besozzo

9.098

515.470

56,7

-2,2%

89

Saltrio

3.049

170.140

55,8

+11,2%

90

Arsago Seprio

4.901

271.790

55,5

-0,4%

91

Marnate

7.608

421.310

55,4

-0,2%

92

Gerenzano

10.737

593.540

55,3

-3,2%

93

Castelseprio

1.305

72.122

55,3

+11,0%

94

Dumenza

1.466

78.949

53,9

-15,5%

95

Biandronno

3.319

183.260

55,2

-3,0%

96

Brebbia

3.364

184.220

54,8

-8,9%

97

Gemonio

2.881

158.080

54,9

-5,4%

98

Cuasso al Monte

3.649

200.090

54,8

-2,6%

99

Bardello

1.550

84.490

54,5

-6,5%

100

Samarate

16.129

875.690

54,3

-0,0%

101

Ferno

6.988

374.270

53,6

+3,4%

102

Grantola

1.250

67.869

54,3

-15,9%

103

Casorate Sempione

5.740

305.570

53,2

-0,0%

104

Mesenzana

1.488

79.016

53,1

-15,5%

105

Uboldo

10.574

560.420

53,0

-2,9%

106

Luvinate

1.289

67.970

52,7

-14,5%

107

Besano

2.582

135.870

52,6

-10,1%

108

Travedona-Monate

4.095

212.730

51,9

-11,6%

109

Valganna

1.585

83.940

53,0

+13,4%

110

Sangiano

1.534

78.980

51,5

-9,3%

111

Marchirolo

3.478

179.740

51,7

+11,1%

112

Malgesso

1.332

67.940

51,0

-3,1%

113

Golasecca

2.690

137.050

50,9

-1,8%

114

Leggiuno

3.727

189.450

50,8

-9,0%

115

Monvalle

1.975

100.150

50,7

-9,2%

116

Lonate Ceppino

4.950

249.078

50,3

+9,7%

117

Bregano

852

42.330

49,7

-14,2%

118

Rancio Valcuvia

924

45.780

49,5

+27,7%

119

Casalzuigno

1.331

65.472

49,2

+2,5%

120

Cadegliano-Viconago

2.045

100.670

49,2

+15,3%

121

Malnate

16.876

812.290

48,1

+0,1%

122

Cuvio

1.679

79.912

47,6

-1,0%

123

Montegrino Valtravaglia

1.487

69.639

46,8

-23,3%

124

Gornate-Olona

2.249

104.920

46,7

+2,2%

125

Cuveglio

3.389

157.037

46,3

+10,2%

126

Brissago-Valtravaglia

1.269

58.767

46,3

-26,1%

127

Clivio

1.986

90.880

45,8

-14,8%

128

Germignaga

3.885

174.812

45,0

-28,4%

129

Cittiglio

4.022

181.010

45,0

-12,7%

130

Cislago

10.258

460.170

44,9

+8,5%

131

Gorla Maggiore

5.020

224.760

44,8

+0,3%

132

Azzio

819

34.820

42,5

-5,0%

133

Lonate Pozzolo

11.890

502.100

42,2

-8,4%

134

Brinzio

847

34.640

40,9

-3,9%

135

Castello Cabiaglio

574

23.029

40,1

-12,2%

136

Caravate

2.592

103.873

40,1

-14,3%

137 138 139 140 141

Cassano Valcuvia Masciago Primo Orino Brenta Ferrera di Varese zMalpensa 2000

679 301 861 1.818 714 1

27.259 40,1 11.549 38,4 32.074 37,3 62.600 34,4 22.868 32,0 585.025 585025,0

-0,4% -13,7% -6,5% -16,3% -24,4% -3,6%

887.997

62.111.113 69,95

+0,2%

887.997

62.111.113 69,95

+0,2%

PROVINCIA DI VARESE PROVINCIA DI VARESE abitanti attivi

105


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

106


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

12. CARTA E CARTONE La raccolta della frazione “carta e cartone’ è una realtà consolidata nei comuni della Provincia di Varese, tanto che nel 2000 già 140 comuni avevano attivato questa raccolta. Il 2005 è stato l’anno della sottoscrizione del protocollo d’Intesa tra la nostra Provincia e Tetrapak Italia SpA, volto all’incremento della raccolta differenziata dei contenitori in poliaccoppiato, quali i cartoni del latte e dei succhi di frutta, stante la loro possibilità di riciclo da parte di alcune cartiere. Da allora la raccolta del Tetrapak è stata implementata in molti Comuni e flussi di questo materiale convergono nella raccolta di carta e cartone o, nei comuni gestiti da ASPEM SpA, nella raccolta multi-materiale leggera, unitamente a plastica e metalli. Nel 2013 la quantità complessiva di materiali cellulosici raccolti a livello provinciale è stata di 42.831,5 t, con un decremento del 2,9% rispetto al 2012; il pro-capite si attesta, a livello provinciale, a 48,2 kg/ab., con le città maggiori di Gallarate, Saronno, Tradate che ne raccolgono circa 70 kg/ab.*anno. La modalità prevalente prevede l’intercettazione stradale, sfusa o con consegna del materiale in borse riutilizzabili o bidoni carrellati, con frequenza di prelievo settimanale o quindicinale. I comuni medio-grandi, convenzionati COMIECO per raccolta congiunta (carta) e selettiva (cartone) presentano 2 distinti passaggi di raccolta per carta e cartone, quest’ultimo dedicato in particolare alle attività produttive. Il Modello Omogeneo Provinciale definito a livello provinciale ed il Bando emanato a suo sostegno promuovono la fornitura ai Cittadini di bidoncini o borse dedicate (da 30 l circa), di colore bianco, in grado di aumentare il comfort per i Cittadini durante la raccolta ed esposizione del materiale e quindi le rese di intercettazione di questo materiale, che viene valorizzato attualmente all’interno del circuito COMIECO a 96,5 € (cartone). Le Indicazioni univoche per il conferimento differenziato da parte dei cittadini delle varie frazioni di rifiuto definite in collaborazione con COMIECO www.comieco.org ampliano la possibilità di valorizzazione dei rifiuti conferibili nella raccolta differenziata di carta-cartone rispetto a quanto tradizionalmente comunicato da Comuni e Gestori, ed è pertanto fondamentale il loro utilizzo nelle campagne di comunicazione da realizzarsi sul territorio provinciale.

107


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

CARTA E CARTONE

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68

Gallarate Ranco Saronno Tradate Veddasca Venegono Inferiore Sesto Calende Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Tronzano Lago Maggiore Cassano Magnago Brezzo di Bedero Varese Maccagno Ispra Castellanza Gavirate Vizzola Ticino Caronno Pertusella Bardello Porto Valtravaglia Duno Besozzo Origgio Malgesso Ternate Casorate Sempione Olgiate Olona Castelveccana Brebbia Busto Arsizio Gerenzano Varano Borghi Cocquio-Trevisago Angera Venegono Superiore Barasso Somma Lombardo Marnate Inarzo Sumirago Solbiate Arno Jerago con Orago Oggiona con Santo Stefano Morazzone Vedano Olona Carnago Castronno Albizzate Besnate Casale Litta Mornago Castiglione Olona Azzate Daverio Buguggiate Gazzada Schianno Cavaria con Premezzo Bodio Lomnago Galliate Lombardo Brunello Crosio della Valle Cazzago Brabbia Lozza Luino Agra Comerio Gemonio Arsago Seprio

ABITANTI

52.455 1.328 39.422 18.500 245 6.164 11.031 212 258 21.647 1.186 80.927 2.065 5.410 14.265 9.306 616 17.246 1.550 2.369 142 9.098 7.594 1.332 2.520 5.740 12.346 1.998 3.364 81.744 10.737 2.514 4.743 5.664 7.238 1.673 17.684 7.608 1.083 6.187 4.253 5.194 4.292 4.305 7.322 6.624 5.269 5.350 5.558 2.658 5.001 7.845 4.634 3.091 3.088 4.644 5.848 2.149 998 1.007 620 825 1.248 14.766 384 2.762 2.881 4.901

TOTALE 2013 kg

3.630.160 90.960 2.615.890 1.220.640 17.222 397.094 686.000 12.785 14.935 1.251.840 66.126 4.414.250 111.696 286.500 745.002 477.960 31.690 880.070 78.600 118.614 7.101 449.200 369.580 64.670 122.370 278.760 597.730 95.170 159.700 3.926.280 508.850 118.750 222.160 262.968 333.586 76.816 807.500 345.385 48.741 140.237 191.408 233.758 193.163 193.658 329.529 298.115 239.518 240.778 249.554 121.109 225.026 354.956 208.554 139.111 139.291 209.004 263.190 96.806 45.275 45.320 27.543 37.129 56.166 667.173 18.426 121.649 128.590 218.150

69,2 68,5 66,4 66,0 70,3 64,4 62,2 60,3 57,9 57,8 55,8 54,5 54,1 53,0 52,2 51,4 51,4 51,0 50,7 50,1 50,0 49,4 48,7 48,6 48,6 48,6 48,4 47,6 47,5 48,0 47,4 47,2 46,8 46,4 46,1 45,9 45,7 45,4 45,0 22,7 45,0 45,0 45,0 45,0 45,0 45,0 45,5 45,0 44,9 45,6 45,0 45,2 45,0 45,0 45,1 45,0 45,0 45,0 45,4 45,0 44,4 45,0 45,0 45,2 48,0 44,0 44,6 44,5

VARIAZIONE % 2013-2012

COMUNE

TOTALE 2013 kg/ab*anno

RACCOLTA DIFFERENZIATA

3,8% -7,0% -2,1% -6,5% 35,2% -1,9% -2,7% 10,4% 18,0% -1,8% -10,9% -7,0% 33,0% -0,5% 2,2% -4,5% 26,4% 1,1% -15,1% 18,5% -13,7% 3,5% 0,1% 11,3% -2,4% 0,3% -3,3% 10,4% 0,5% -9,0% 3,3% -4,9% 0,0% -1,8% -8,7% -0,2% -5,0% -8,1% 5,3% -41,8% 4,3% 6,5% 5,5% 5,8% 6,4% 6,6% 6,4% 6,3% 7,1% 7,2% 7,5% 5,8% 5,6% 5,8% 5,4% 5,8% 7,7% 8,6% 6,2% 4,9% 5,7% 6,7% 5,0% 23,6% -21,9% -3,2% -6,9% -5,9%

108


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141

Solbiate Olona Curiglia con Monteviasco Arcisate Gorla Minore Lonate Pozzolo Golasecca Biandronno Vergiate Laveno-Mombello Gornate-Olona Travedona-Monate Monvalle Cislago Taino Luvinate Uboldo Cardano al Campo Lavena Ponte Tresa Bisuschio Cairate Malnate Fagnano Olona Dumenza Grantola Mesenzana Cantello Samarate Casciago Induno Olona Lonate Ceppino Leggiuno Saltrio Cadrezzate Rancio Valcuvia Casalzuigno Sangiano Cremenaga Cuvio Montegrino Valtravaglia Cuveglio Brusimpiano Brissago-Valtravaglia Caronno Varesino Germignaga Cittiglio Clivio Marzio Mercallo Azzio Bregano Comabbio Cunardo ViggiĂš Ferno Brinzio Castello Cabiaglio Caravate Porto Ceresio Cassano Valcuvia Cugliate-Fabiasco Bedero Valcuvia Gorla Maggiore Osmate Masciago Primo Cuasso al Monte Castelseprio Orino Besano Valganna Brenta Cadegliano-Viconago Ferrera di Varese Marchirolo zMalpensa 2000

PROVINCIA DI VARESE

5.572 177 9.886 8.551 11.890 2.690 3.319 8.950 8.968 2.249 4.095 1.975 10.258 3.748 1.289 10.574 14.768 5.586 4.360 7.892 16.876 12.340 1.466 1.250 1.488 4.635 16.129 3.891 10.418 4.950 3.727 3.049 1.854 924 1.331 1.534 821 1.679 1.487 3.389 1.222 1.269 4.985 3.885 4.022 1.986 328 1.838 819 852 1.171 2.897 5.279 6.988 847 574 2.592 3.028 679 3.126 675 5.020 814 301 3.649 1.305 861 2.582 1.585 1.818 2.045 714 3.478

887.997

241.280 7.794 428.280 368.840 516.100 115.460 141.512 377.960 378.711 94.880 171.808 82.330 420.840 153.772 52.875 427.160 593.680 223.840 174.740 315.880 671.900 487.130 56.299 48.402 56.348 173.880 605.600 145.400 386.395 184.204 136.290 110.380 65.870 32.644 46.690 53.860 28.800 56.988 49.663 111.991 40.940 41.907 163.960 124.666 129.084 63.154 10.430 57.760 24.829 26.070 35.320 88.765 160.086 203.500 24.701 16.423 74.076 86.540 19.440 87.985 18.900 138.960 22.480 8.235 99.100 34.906 22.873 67.560 41.100 44.642 47.440 16.310 76.770 540.540

43,3 44,0 43,3 43,1 43,4 42,9 42,6 42,2 42,2 42,2 42,0 41,7 41,0 41,0 41,0 40,4 40,2 40,1 40,1 40,0 39,8 39,5 38,4 38,7 37,9 37,5 37,5 37,4 37,1 37,2 36,6 36,2 35,5 35,3 35,1 35,1 35,1 33,9 33,4 33,0 33,5 33,0 32,9 32,1 32,1 31,8 31,8 31,4 30,3 30,6 30,2 30,6 30,3 29,1 29,2 28,6 28,6 28,6 28,6 28,1 28,0 27,7 27,6 27,4 27,2 26,7 26,6 26,2 25,9 24,6 23,2 22,8 22,1

42.831.465 48,23

-4,4% -46,9% -6,3% -2,8% -8,7% 3,4% -3,1% -19,1% -12,9% 0,0% -8,2% -0,4% 0,9% -3,3% -2,4% -15,0% -10,3% 6,7% 1,8% 0,3% -1,8% -0,8% -24,7% -21,1% -16,4% -14,7% -9,4% 0,2% -0,3% -0,6% -1,5% 5,7% -10,4% -13,7% -13,3% -0,9% -13,1% -8,2% -24,9% -7,6% -6,5% -31,1% -2,9% -12,9% -7,1% -0,1% -7,9% -3,6% -15,0% -7,8% -3,5% -9,9% -3,7% -3,1% -14,4% -10,9% -10,8% -9,3% -2,8% -11,7% -10,1% -1,6% -22,4% 1,5% -3,0% 2,7% -7,9% -11,0% -8,6% -12,7% -3,6% -10,7% -7,3% 13,8%

-2,9%

109


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

110


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

13. IMBALLAGGI IN PLASTICA La raccolta della frazione “plastica’ è attiva in quasi tutti i comuni della Provincia fin dal 2000 (141 comuni attivi su 141, considerando anche chi la raccoglie in modalità multimateriale). Sono però mutate le modalità di raccolta, col passaggio da modalità stradali (cassonetti o campane dedicate) a sistemi domiciliarizzati, con frequenza settimanale o quindicinale. Ad essere variata, già da alcuni anni, è anche la tipologia degli imballaggi raccolti, con l’allargamento della raccolta dai soli contenitori per liquidi a tutti gli imballaggi in plastica (bottiglie, flaconi, vasetti da florovivaismo, vaschette in polistirolo, pellicole, reti di frutta e verdura, …). Il recepimento della nuova Direttiva Comunitaria 98/2008 all’interno del D.lvo 205/2010, di modifica del D.lvo 152/2006 ed il conseguente accordo siglato tra ANCI e COREPLA ha sancito dal 1° maggio 2012 la possibilità di inserimento degli imballaggi da asporto degli alimenti, quali piatti, bicchieri e bicchierini di plastica monouso utilizzati anche a livello domestico tra il materiale oggetto di conferimento differenziato. Rimangono esclusi dall’avvio a riciclo posate, cannucce e palettine del caffè in plastica usa e getta. Dal 1° maggio 2012 quindi anche piatti, bicchieri e bicchierini in plastica monouso, un tempo considerati frazione estranea, possono essere inseriti nel sacco giallo con gli altri imballaggi in plastica. Complessivamente nel 2013 sono state raccolte 14.802,6 tonnellate di imballaggi plastica monomateriale, con una media, su base provinciale, di 16,7 kg/ab.*anno. Ad esse vanno sommati i quantitativi intercettati con modalità multi-materiale leggera nei Comuni serviti da ASPEM SpA (Varese, Cantello, Casciago) e SIECO SpA (Cassano Magnago, Caronno Varesino, Castelseprio, Lonate Ceppino, Castellanza), oltre a Caronno Pertusella, in cui all’interno del sacco giallo vengono raccolti anche i metalli (scatolette, lattine ma anche oggetti metallici di piccole dimensioni, quali caffettiere, grucce appendiabiti, pentole, ecc., ammessi in quanto considerati f.m.s., ovvero frazione merceologica similare da CIAL) ed il tetrapak (nei solo Comuni ASPEM SpA). Tali quantitativi sono caricati dal sistema O.R.SO. all’interno delle ALTRE RD e non rientrano quindi direttamente tra i quantitativi di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica qui considerati. Storicamente in provincia di Varese la raccolta differenziata della plastica è stata attuata come raccolta monomateriale. Recentemente, tuttavia, l’innalzamento dei costi di gestione e l’abbassamento delle soglie di impurità ammesse da COREPLA suggerisce il passaggio a sistema multimateriale, che prevede il conferimento nello stesso sacco giallo di imballaggi in plastica, alluminio, acciaio. Il Modello Omogeneo Provinciale prescrive che la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica debba essere domiciliare e condotta con 1 delle 2 modalità ammesse dal Consorzio COREPLA (ovvero raccolta mono materiale – solo gli imballaggi in plastica - o multi-materiale leggero - gli imballaggi in plastica ed i metalli); le frequenze ammesse possono essere settimanale o quindicinale, in relazione alla dimensione del Comune e alle tipologie abitative prevalenti, il contenitore da utilizzare il sacco giallo semi trasparente, poiché per la complessità di questa raccolta differenziata è necessario assicurare agli operatori della raccolta un’ampia possibilità di controllo visivo al materiale che viene conferito. Il Modello Omogeneo indica altresì che il sacco giallo debba essere distribuito gratuitamente a tutti gli utenti, incluse le famiglie che vivono in 111


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 condomìni e preferito a carrellati pluri-familiari, che limitano la responsabilità diretta sul materiale conferito. Le Indicazioni univoche per il conferimento differenziato da parte dei cittadini delle varie frazioni di rifiuto, definite a livello provinciale in collaborazione con COREPLA (www.corepla.it), dettagliano le possibilità di valorizzazione dei rifiuti conferibili nella raccolta differenziata degli imballaggi plastici ed è pertanto fondamentale il loro utilizzo nelle campagne di comunicazione da realizzarsi ex novo. Altrettanto importante della comunicazione è la riduzione a monte degli imballaggi plastici, attuata da Provincia di Varese e da molti Comuni, Comunità Montane e Gestori rifiuti mediante l’installazione di fontanelli di distribuzione dell’acqua potabile, oltre che la sostituzione di stoviglie usa e getta con piatti e bicchieri lavabili, attuata da molte Amministrazione accorte nelle mense scolastiche.

112


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Produzione comunale 2013 di imballaggi in plastica

PLASTICA

(non comprende i Comuni che la raccolgono con multimateriale)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68

Veddasca Tradate Saronno Brusimpiano Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Tronzano Lago Maggiore Brezzo di Bedero Lavena Ponte Tresa Vizzola Ticino Maccagno Malgesso Porto Valtravaglia Duno Besano Venegono Inferiore Comerio Monvalle Castelveccana Crosio della Valle Cazzago Brabbia Inarzo Besnate Castronno Azzate Gazzada Schianno Albizzate Cavaria con Premezzo Jerago con Orago Vedano Olona Solbiate Arno Carnago Daverio Buguggiate Mornago Oggiona con Santo Stefano Castiglione Olona Bodio Lomnago Morazzone Sumirago Casale Litta Lozza Galliate Lombardo Brunello Marzio Malnate Sesto Calende Luino Agra Bedero Valcuvia Brebbia Curiglia con Monteviasco Barasso Leggiuno Laveno-Mombello Ranco Sangiano Golasecca Venegono Superiore Gallarate Uboldo Gavirate Besozzo Gemonio Ternate Arcisate Bardello Luvinate Arsago Seprio

ABITANTI

245 18.500 39.422 1.222 212 258 1.186 5.586 616 2.065 1.332 2.369 142 2.582 6.164 2.762 1.975 1.998 620 825 1.083 5.558 5.269 4.634 4.644 5.350 5.848 5.194 7.322 4.253 6.624 3.091 3.088 5.001 4.292 7.845 2.149 4.305 6.187 2.658 1.248 998 1.007 328 16.876 11.031 14.766 384 675 3.364 177 1.673 3.727 8.968 1.328 1.534 2.690 7.238 52.455 10.574 9.306 9.098 2.881 2.520 9.886 1.550 1.289 4.901

TOTALE 2013 kg

8.641 581.980 1.207.180 37.918 6.414 7.492 33.172 153.640 16.818 56.033 34.184 59.501 3.562 64.328 151.718 66.850 47.728 47.741 14.691 19.804 25.997 133.104 127.751 111.236 111.476 128.423 140.377 124.678 175.759 102.090 159.004 74.197 74.293 120.021 103.026 189.321 51.633 103.290 74.797 64.595 29.957 24.148 24.172 7.531 384.570 251.070 334.680 9.244 15.053 74.310 3.911 36.254 80.130 189.977 28.055 32.442 56.690 152.822 1.097.340 219.460 191.075 189.110 58.051 50.660 198.540 30.870 25.656 96.962

35,3 31,5 30,6 31,0 30,3 29,0 28,0 27,5 27,3 27,1 25,7 25,1 25,1 24,9 24,6 24,2 24,2 23,9 23,7 24,0 24,0 23,9 24,2 24,0 24,0 24,0 24,0 24,0 24,0 24,0 24,0 24,0 24,1 24,0 24,0 24,1 24,0 24,0 12,1 24,3 24,0 24,2 24,0 23,0 22,8 22,8 22,7 24,1 22,3 22,1 22,1 21,7 21,5 21,2 21,1 21,1 21,1 21,1 20,9 20,8 20,5 20,8 20,1 20,1 20,1 19,9 19,9 19,8

VARIAZIONE % 20132012

COMUNE

TOTALE 2013 kg/ab*anno

RACCOLTA DIFFERENZIATA

+71,8% -1,9% +19,9% +24,0% +49,6% +58,0% +25,7% +25,1% +9,9% +31,8% +2,3% +31,5% -26,5% +11,9% -4,2% +19,5% +0,7% +24,6% +0,2% +1,2% -0,2% +1,6% +0,9% +0,1% +0,2% +0,8% +2,1% +1,0% +0,9% -1,1% +1,1% +0,3% -0,1% +1,9% +0,0% +0,3% +2,9% +0,3% -30,8% +1,6% -0,4% +0,7% -0,5% +1,7% +29,2% +6,6% +19,3% +18,8% +2,7% +10,2% +12,6% -9,4% +3,8% +11,1% +8,4% +3,9% +16,3% +0,3% +0,7% -6,5% +8,7% +12,5% +2,7% -2,5% +0,3% -3,3% -10,3% +4,9%

113


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138

Cislago Dumenza Bisuschio Ispra Gerenzano Grantola Mesenzana Biandronno Porto Ceresio Valganna Cuasso al Monte Somma Lombardo Travedona-Monate Angera ViggiĂš Cadegliano-Viconago Cocquio-Trevisago Mercallo Saltrio Induno Olona Cremenaga Cunardo Bregano Rancio Valcuvia Casalzuigno Comabbio Clivio Marchirolo Cuvio Origgio Vergiate Gorla Minore Solbiate Olona Cugliate-Fabiasco Taino Montegrino Valtravaglia Cuveglio Brissago-Valtravaglia Cardano al Campo Cadrezzate Germignaga Varano Borghi Cittiglio Osmate Azzio Cairate Busto Arsizio Gornate-Olona Brinzio Fagnano Olona Castello Cabiaglio Samarate Caravate Cassano Valcuvia Olgiate Olona Masciago Primo Marnate Orino Lonate Pozzolo Casorate Sempione Brenta Ferrera di Varese Ferno Gorla Maggiore Castellanza Cassano Magnago Caronno Pertusella Castelseprio Lonate Ceppino Caronno Varesino zMalpensa 2000

10.258 1.466 4.360 5.410 10.737 1.250 1.488 3.319 3.028 1.585 3.649 17.684 4.095 5.664 5.279 2.045 4.743 1.838 3.049 10.418 821 2.897 852 924 1.331 1.171 1.986 3.478 1.679 7.594 8.950 8.551 5.572 3.126 3.748 1.487 3.389 1.269 14.768 1.854 3.885 2.514 4.022 814 819 7.892 81.744 2.249 847 12.340 574 16.129 2.592 679 12.346 301 7.608 861 11.890 5.740 1.818 714 6.988 5.020 14.265 21.647 17.246 1.305 4.950 4.985

201.380 28.243 85.960 105.715 208.760 24.279 28.267 63.240 57.480 30.557 68.606 331.995 76.870 106.077 99.934 37.915 86.260 33.300 55.134 188.100 14.800 52.980 15.205 16.377 23.422 20.350 34.296 60.404 28.588 129.420 151.920 144.270 93.880 52.980 63.067 24.913 56.178 21.023 240.610 30.240 62.538 40.710 64.754 12.960 12.456 121.280 1.229.300 32.960 12.391 180.120 8.238 232.460 37.160 9.751 171.900 4.131 103.500 11.474 157.080 73.790 22.394 8.181 78.520 51.100 91.940 50.890 3.160 0 0 0

1

17.295

19,6 19,3 19,7 19,5 19,4 19,4 19,0 19,1 19,0 19,3 18,8 18,8 18,8 18,7 18,9 18,5 18,2 18,1 18,1 18,1 18,0 18,3 17,8 17,7 17,6 17,4 17,3 17,4 17,0 17,0 17,0 16,9 16,8 16,9 16,8 16,8 16,6 16,6 16,3 16,3 16,1 16,2 16,1 15,9 15,2 15,4 15,0 14,7 14,6 14,6 14,4 14,4 14,3 14,4 13,9 13,7 13,6 13,3 13,2 12,9 12,3 11,5 11,2 10,2 6,4 2,4 0,2 0,0 0,0 0,0

-1,6% -0,2% -11,5% +6,8% +4,7% -0,6% -0,1% +3,7% +8,5% +1,5% +11,4% +11,7% -1,8% -2,5% -4,2% +2,7% +2,7% -1,5% -6,1% -0,7% +9,6% -0,9% -6,4% -26,5% -26,1% -1,5% +1,0% +3,0% -21,7% -2,6% +6,4% +4,0% -0,3% -0,9% -3,1% -9,4% -21,3% -12,7% +11,3% -8,0% -15,4% -1,5% -20,9% -1,3% -27,6% -33,5% +1,5% -1,7% -27,1% +4,7% -24,1% -3,8% -24,0% -17,2% -2,5% -13,5% +2,1% -21,5% +1,6% +3,5% -25,6% -23,9% -0,7% -4,4% -28,3% +129,8% -28,8% n.d. n.d. n.d.

PROVINCIA DI VARESE

887.997

14.802.631 16,67

+2,8%

PROVINCIA DI VARESE -

798.545

14.802.631 18,54

+2,8%

abitanti attivi

114


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

115


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

14. VETRO E METALLI Nel 2013 l’intercettazione del vetro si è attestata a 45,7 kg/ab., con un decremento del 3,5% rispetto al 2012, motivato in parte da una diversa contabilizzazione dei quantitativi di alcuni Comuni, che nel 2013 hanno caricato i kg di vetro e metalli da loro prodotti come CER 150106 e non, come avveniva negli anni precedenti, come CER 150107. Storicamente in Provincia di Varese la raccolta del vetro è congiunta a quella dei metalli (lattine in alluminio, ferro, acciaio e banda stagnata e altri rifiuti ammessi come f.m.s., ovvero frazione merceologica similare, quali pentole, grucce metalliche, e altri oggetti di piccole-medie dimensioni), anche se comincia a diffondersi la raccolta monomateriale del vetro, attuata ad esempio dai Comuni ASPEM SpA e SIECO srl che raccolgono i metalli con gli imballaggi in plastica, all’interno della raccolta multimateriale leggera. E’ interessante notare che la raccolta monomateriale del vetro garantisce un corrispettivo superiore a quello riconosciuto da COREVE per la raccolta congiunta vetro-metalli. In aggiunta alla raccolta domiciliare, i metalli sono in genere intercettati separatamente presso i Centri Comunali di Raccolta: le tabelle ed i GIS seguenti ne mostrano l’andamento di produzione provinciale e comunale, che presenta un trend di stabilizzazione rispetto ai decrementi degli anni precedenti. Il Modello Omogeneo Provinciale prescrive che la raccolta differenziata del vetro debba essere domiciliare e condotta con una delle 2 modalità ammesse dal Consorzio COREVE (ovvero monomateriale – solo il vetro- o multi-materiale–vetro e metalli); le frequenze ammesse sono settimanale o quindicinale, in relazione alla dimensione del Comune e alle tipologie abitative prevalenti, il contenitore da utilizzare un bidoncino da 30 l circa per il conferimento stradale, di colore verde, o di capacità superiore, in relazione alle necessità delle diverse utenze, domestiche o produttive. Le Indicazioni univoche per il conferimento differenziato da parte dei cittadini delle varie frazioni di rifiuto definite a livello provinciale in collaborazione con COREVE www.coreve.it dettagliano la possibilità di valorizzazione dei rifiuti conferibili nella raccolta differenziata del vetro ed è pertanto fondamentale il loro utilizzo nelle campagne di comunicazione da realizzarsi ex novo.

116


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Produzio-ne comu-nale 2013 di vetro

VETRO

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68

Brusimpiano Veddasca Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Tronzano Lago Maggiore Brezzo di Bedero Maccagno Lavena Ponte Tresa Ranco Marzio Porto Valtravaglia Duno Castelveccana Bedero Valcuvia Malgesso Luino Agra Angera Ispra Porto Ceresio Taino Curiglia con Monteviasco Monvalle Ternate Laveno-Mombello Gavirate Besano Bregano Valganna Varano Borghi Cuasso al Monte Comerio Cadegliano-Viconago Bardello Bisuschio Arcisate Golasecca Dumenza Barasso Cantello Casorate Sempione Cunardo Marchirolo Grantola Sesto Calende Mesenzana Vergiate Olgiate Olona Biandronno Venegono Inferiore Varese Tradate Brebbia Clivio Castellanza Gallarate Cugliate-Fabiasco Besozzo Induno Olona Galliate Lombardo Brunello Sumirago Daverio Buguggiate Morazzone Azzate Vedano Olona Castronno Albizzate

ABITANTI

1.222 245 212 258 1.186 2.065 5.586 1.328 328 2.369 142 1.998 675 1.332 14.766 384 5.664 5.410 3.028 3.748 177 1.975 2.520 8.968 9.306 2.582 852 1.585 2.514 3.649 2.762 2.045 1.550 4.360 9.886 2.690 1.466 1.673 4.635 5.740 2.897 3.478 1.250 11.031 1.488 8.950 12.346 3.319 6.164 80.927 18.500 3.364 1.986 14.265 52.455 3.126 9.098 10.418 998 1.007 6.187 3.091 3.088 4.305 4.634 7.322 5.269 5.350

TOTALE 2013 kg

106.980 22.306 16.557 19.340 85.630 144.637 383.680 89.030 21.460 153.593 9.196 123.236 40.380 78.630 863.918 23.861 323.685 309.370 173.320 210.445 10.093 110.680 140.280 490.395 500.450 140.170 45.770 86.360 132.620 191.840 140.320 105.740 79.680 222.990 505.560 137.240 72.906 84.400 232.040 287.200 146.980 175.020 62.671 542.940 72.967 437.020 601.760 161.830 299.014 3.914.470 884.040 159.290 94.380 670.940 2.453.880 146.980 427.620 483.980 46.313 46.359 143.450 142.299 142.483 198.095 213.333 337.079 245.006 246.295

87,5 91,0 78,1 75,0 72,2 70,0 68,7 67,0 65,4 64,8 64,8 61,7 59,8 59,0 58,5 62,1 57,1 57,2 57,2 56,1 57,0 56,0 55,7 54,7 53,8 54,3 53,7 54,5 52,8 52,6 50,8 51,7 51,4 51,1 51,1 51,0 49,7 50,4 50,1 50,0 50,7 50,3 50,1 49,2 49,0 48,8 48,7 48,8 48,5 48,4 47,8 47,4 47,5 47,0 46,8 47,0 47,0 46,5 46,4 46,0 23,2 46,0 46,1 46,0 46,0 46,0 46,5 46,0

VARIAZIONE % 20132012

COMUNE

TOTALE 2013 kg/ab*anno

RACCOLTA DIFFERENZIATA

-3,1% -49,8% -49,4% -52,4% -48,1% -30,9% 13,0% -1,3% 11,8% -18,7% -15,9% -27,9% 6,6% 4,7% -16,9% -48,0% 0,9% -2,5% -1,4% 9,4% -54,0% 1,4% 0,0% 16,8% 9,4% 0,3% 22,4% 12,3% 1,4% 4,6% -2,4% 11,5% -14,8% -6,0% 6,6% 0,2% -46,2% 0,6% -6,7% 1,4% 0,3% 13,6% -32,4% -2,0% -39,4% -3,0% 2,4% 1,0% 1,3% -7,3% 2,6% -1,4% -1,7% 4,9% -3,8% 0,3% 0,1% -0,6% -1,5% -2,6% -34,6% -1,8% -2,2% -1,8% -2,0% -1,2% -1,3% -1,3%

117


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142

Solbiate Arno Besnate Cavaria con Premezzo Casale Litta Mornago Gazzada Schianno Castiglione Olona Jerago con Orago Carnago Cazzago Brabbia Oggiona con Santo Stefano Bodio Lomnago Lozza Inarzo Crosio della Valle Travedona-Monate Rancio Valcuvia ViggiĂš Samarate Sangiano Casalzuigno Gornate-Olona Malnate Comabbio Cassano Magnago Leggiuno Somma Lombardo Casciago Saltrio Cadrezzate Mercallo Uboldo Venegono Superiore Cuvio Busto Arsizio Montegrino Valtravaglia Luvinate Gorla Minore Cuveglio Brissago-Valtravaglia Origgio Arsago Seprio Solbiate Olona Saronno Germignaga Cittiglio Lonate Pozzolo Marnate Cardano al Campo Cocquio-Trevisago Gerenzano Gemonio Cislago Gorla Maggiore Azzio Cairate Osmate Brinzio Castello Cabiaglio Caronno Pertusella Caravate Cassano Valcuvia Vizzola Ticino Masciago Primo Ferno Orino Lonate Ceppino Brenta Castelseprio Caronno Varesino Ferrera di Varese Cremenaga Fagnano Olona zMalpensa 2000

PROVINCIA DI VARESE

4.253 5.558 5.848 2.658 5.001 4.644 7.845 5.194 6.624 825 4.292 2.149 1.248 1.083 620 4.095 924 5.279 16.129 1.534 1.331 2.249 16.876 1.171 21.647 3.727 17.684 3.891 3.049 1.854 1.838 10.574 7.238 1.679 81.744 1.487 1.289 8.551 3.389 1.269 7.594 4.901 5.572 39.422 3.885 4.022 11.890 7.608 14.768 4.743 10.737 2.881 10.258 5.020 819 7.892 814 847 574 17.246 2.592 679 616 301 6.988 861 4.950 1.818 1.305 4.985 714 821 12.340

887.997

195.793 255.272 269.221 123.884 230.182 213.793 363.089 239.113 304.945 37.980 197.588 99.024 57.453 49.857 28.174 187.440 42.276 244.280 738.420 69.900 60.462 102.180 767.100 52.300 975.360 167.590 796.210 176.370 136.840 83.000 82.080 468.880 320.886 73.792 3.598.360 64.305 55.920 369.060 145.016 54.268 324.300 208.280 235.060 1.659.280 161.432 167.152 495.880 312.680 603.800 194.070 438.920 117.640 415.860 201.680 32.154 309.180 31.760 31.988 21.269 641.100 95.923 25.171 22.570 10.665 247.900 29.618 165.840 57.808 40.290 150.310 21.116 41.200 0 194.490

46,0 45,9 46,0 46,6 46,0 46,0 46,3 46,0 46,0 46,0 46,0 46,1 46,0 46,0 45,4 45,8 45,8 46,3 45,8 45,6 45,4 45,4 45,5 44,7 45,1 45,0 45,0 45,3 44,9 44,8 44,7 44,3 44,3 43,9 44,0 43,2 43,4 43,2 42,8 42,8 42,7 42,5 42,2 42,1 41,6 41,6 41,7 41,1 40,9 40,9 40,9 40,8 40,5 40,2 39,3 39,2 39,0 37,8 37,1 37,2 37,0 37,1 36,6 35,4 35,5 34,4 33,5 31,8 30,9 30,2 29,6 50,2 0,0

40.616.531 45,74

-3,2% -0,6% -0,1% -0,6% -0,2% -1,9% -1,8% -1,2% -1,1% -1,0% -2,1% 0,8% -2,5% -2,3% -1,9% -0,4% -15,9% -1,7% 0,1% 0,6% -15,5% -4,8% -0,5% 5,1% 7,0% -2,6% -6,5% -10,3% -5,4% 0,4% 2,2% -2,0% 0,2% -10,5% -0,6% -44,3% -6,5% 6,2% -10,0% -48,6% -3,8% -5,4% -3,6% -10,8% -49,5% -9,5% -0,2% -1,4% -1,6% -6,6% 5,5% -4,0% 3,2% 0,9% -17,2% -7,7% 3,4% -16,6% -13,2% 1,6% -13,0% -5,3% -0,2% -1,1% 0,2% -10,2% 15,9% -14,9% 2,8% 17,8% -12,9% 0,0% 0,0% 1,4%

-3,5%

118


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

119


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Produzione comunale 2013 di metalli MATERIALI FERROSI

ABITANTI

TOTALE 2013 kg

VARIAZIONE % 20132012

COMUNE

TOTALE 2013 kg/ab*anno

RACCOLTA DIFFERENZIATA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29

Cunardo Cugliate-Fabiasco Cantello Lavena Ponte Tresa Veddasca Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Tronzano Lago Maggiore Brezzo di Bedero Maccagno Mercallo Leggiuno Porto Valtravaglia Duno Ranco Ispra Golasecca Biandronno Casorate Sempione Castelveccana Brebbia Malnate Luino Agra Curiglia con Monteviasco Dumenza Viggiù Clivio Arcisate Vergiate

2.897 3.126 4.635 5.586 245 212 258 1.186 2.065 1.838 3.727 2.369 142 1.328 5.410 2.690 3.319 5.740 1.998 3.364 16.876 14.766 384 177 1.466 5.279 1.986 9.886 8.950

57.305 57.065 73.780 86.861 3.960 2.939 3.433 15.201 25.676 21.740 43.260 27.266 1.632 15.230 61.110 30.190 37.151 63.900 21.877 36.290 181.820 153.364 4.236 1.792 14.202 52.834 19.526 97.300 87.980

19,8 18,3 15,9 15,5 16,2 13,9 13,3 12,8 12,4 11,8 11,6 11,5 11,5 11,5 11,3 11,2 11,2 11,1 10,9 10,8 10,8 10,4 11,0 10,1 9,7 10,0 9,8 9,8 9,8

+3,8% +3,4% +4,9% +64,4% -30,4% -48,4% -44,0% -16,8% -2,3% +32,6% -1,3% -0,5% -18,9% -35,8% -9,4% -14,3% +12,1% +22,0% +19,7% -18,2% +8,2% +62,7% -57,0% -69,7% -39,9% +15,6% +15,6% +19,1% -17,0%

30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68

Laveno-Mombello Induno Olona Cadrezzate Barasso Arsago Seprio Luvinate Grantola Mesenzana Bregano Gorla Maggiore Comerio Cuasso al Monte Sesto Calende Rancio Valcuvia Casalzuigno Cuvio Marchirolo Montegrino Valtravaglia Angera Cuveglio Brissago-Valtravaglia Lonate Ceppino Saltrio Germignaga Travedona-Monate Cittiglio Olgiate Olona Taino Gerenzano Azzio Somma Lombardo Casciago Fagnano Olona Venegono Inferiore Venegono Superiore Brinzio Castellanza Castello Cabiaglio Caravate

8.968 10.418 1.854 1.673 4.901 1.289 1.250 1.488 852 5.020 2.762 3.649 11.031 924 1.331 1.679 3.478 1.487 5.664 3.389 1.269 4.950 3.049 3.885 4.095 4.022 12.346 3.748 10.737 819 17.684 3.891 12.340 6.164 7.238 847 14.265 574 2.592

87.055 97.520 17.180 15.379 44.010 11.547 11.126 12.953 7.320 42.360 22.984 30.680 89.760 7.504 10.733 13.100 27.274 11.416 43.383 25.743 9.634 37.620 22.940 28.657 30.399 29.673 90.340 26.967 76.920 5.708 122.740 27.060 85.050 42.213 48.567 5.678 95.460 3.775 17.028

9,7 9,4 9,3 9,2 9,0 9,0 8,9 8,7 8,6 8,4 8,3 8,4 8,1 8,1 8,1 7,8 7,8 7,7 7,7 7,6 7,6 7,6 7,5 7,4 7,4 7,4 7,3 7,2 7,2 7,0 6,9 7,0 6,9 6,8 6,7 6,7 6,7 6,6 6,6

-13,3% +10,0% -19,6% -20,9% -8,6% -20,8% -48,8% -40,4% +0,0% +4,3% -20,9% +35,3% -7,7% -18,8% -18,5% -13,6% -11,5% -47,5% -4,2% -13,2% -55,7% -10,7% +20,0% +4,6% -25,4% -12,7% -3,9% -8,5% -1,4% -20,1% -10,3% +33,7% -5,6% -11,3% -11,5% -19,6% +117,3% -16,2% -16,1%

120


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 4.360 679 14.768 2.514 301 9.306 8.551 861 9.098 18.500 5.572 7.892 1.818 4.985 2.149 620 1.007 825 2.658 3.088 3.091 4.292 4.305 7.322 5.269 6.624 4.253 7.845 4.644 5.001 6.187 5.848 5.558 5.194 4.634 5.350 998 1.083 1.248 714 2.520 52.455 16.129 10.574 2.045 1.332 39.422 21.647 6.988 80.927 3.028 2.249 7.608 11.890 17.246 1.171

28.540 4.468 94.420 16.020 1.893 58.100 53.460 5.258 55.080 110.450 32.760 45.840 10.262 27.920 11.760 3.339 5.494 4.501 14.681 16.885 16.863 23.415 23.475 39.945 29.034 36.137 23.202 43.027 25.335 27.277 16.999 31.903 30.250 28.335 25.280 29.186 5.488 5.908 6.808 3.749 13.100 272.360 82.350 52.300 9.905 6.120 170.620 92.110 28.780 306.180 11.270 8.240 24.690 36.880 51.210 3.160

6,5 6,6 6,4 6,4 6,3 6,2 6,3 6,1 6,1 6,0 5,9 5,8 5,6 5,6 5,5 5,4 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 2,7 5,5 5,4 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,3 5,2 5,2 5,1 4,9 4,8 4,6 4,3 4,3 4,1 3,8 3,7 3,7 3,2 3,1 3,0 2,7

+28,0% -8,6% +8,1% -14,7% -4,5% -7,0% +4,3% -13,4% +10,0% -3,0% -20,4% +5,2% -17,9% -12,1% +2,0% -0,9% -1,6% +0,0% +0,5% -1,2% -0,8% -1,1% -0,8% -0,2% -0,2% -0,0% -2,2% -0,8% -0,9% +0,8% -70,8% +1,0% +0,4% -0,1% -1,0% -0,3% -0,5% -1,3% -1,5% -15,9% -14,8% -2,4% -13,6% +3,0% +125,0% -14,3% +13,2% -10,2% -49,3% -1,0% +0,0% -12,7% -7,9% -24,9% -27,0% -44,6%

Origgio

7.594

19.180

2,5

-25,9%

126

Castelseprio

1.305

2.460

1,9

-67,7%

127

Busto Arsizio

81.744

151.000

1,8

-19,3%

PROVINCIA DI VARESE

887.997

5.149.038

5,80

2,3%

PROVINCIA DI VARESE -

765.770

5.149.038

6,72

2,3%

69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124

Bisuschio Cassano Valcuvia Cardano al Campo Varano Borghi Masciago Primo Gavirate Gorla Minore Orino Besozzo Tradate Solbiate Olona Cairate Brenta Caronno Varesino Bodio Lomnago Crosio della Valle Brunello Cazzago Brabbia Casale Litta Buguggiate Daverio Oggiona con Santo Stefano Morazzone Vedano Olona Castronno Carnago Solbiate Arno Castiglione Olona Gazzada Schianno Mornago Sumirago Cavaria con Premezzo Besnate Jerago con Orago Azzate Albizzate Galliate Lombardo Inarzo Lozza Ferrera di Varese Ternate Gallarate Samarate Uboldo Cadegliano-Viconago Malgesso Saronno Cassano Magnago Ferno Varese Porto Ceresio Gornate-Olona Marnate Lonate Pozzolo Caronno Pertusella Comabbio

125

abitanti attivi

121


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

122


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

15. VERDE Nel 2013 138 Comuni della provincia hanno effettuato la raccolta degli scarti verdi (sfalci d’erba, ramaglie, foglie secche, potature, ecc.), con un’intercettazione media, su base provinciale di 55,9 kg/ab.*anno. I rifiuti verdi rappresentano il 12,6% dei rifiuti totali, in leggero aumento rispetto al 2012 (+ 1,1%). Il raggiungimento di quantità di intercettazione troppo elevate di questa frazione, ancorché faccia crescere la percentuale di raccolta differenziata (ma anche il rifiuto totale!), non è da valutare positivamente oltre certi quantitativi. Ciò perché la frazione verde è quella per cui è più semplice predisporre attività di riduzione alla fonte, attraverso pratiche di compostaggio domestico, che ne evitano il conferimento — e quindi la contabilizzazione — nei circuiti di raccolta, diventando di fatto azioni di riduzione della produzione complessiva dei rifiuti. Il Modello Omogeneo Provinciale prescrive infatti in primis la promozione del compostaggio domestico, cui può essere associata la raccolta domiciliare stagionale e a pagamento per gli aderenti al servizio, escludendo la possibilità di effettuazione di un raccolta domiciliare gratuita per tutti e ad alta frequenza, in quanto disincentiverebbe del tutto la pratica dell’auto compostaggio. La stessa prescrizione è contenuta nel nuovo PRGR. Attualmente la modalità prevalente di raccolta di questa frazione a livello provinciale è il conferimento diretto da parte dei Cittadini presso il Centro Comunale; sono sempre di più le Amministrazioni accorte che attuano controlli selettivi in ingresso ai loro Centri, per limitare i conferimenti illeciti da parti di giardinieri e manutentori del verde.

123


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Produzione comunale 2013 di verde SCARTI VERDI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68

Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Agra Ispra Biandronno Maccagno Gavirate Arsago Seprio Castelseprio Ranco Varano Borghi Vergiate Induno Olona Monvalle Olgiate Olona Besano Casorate Sempione Barasso Luvinate Gornate-Olona Samarate Caronno Varesino Ternate Travedona-Monate Comerio Brusimpiano Cunardo Leggiuno Porto Ceresio Cadrezzate Veddasca Cantello Cugliate-Fabiasco Casciago Lonate Ceppino Cassano Magnago Ferno Arcisate Gorla Maggiore Castelveccana Gallarate Fagnano Olona Cardano al Campo Venegono Inferiore Tronzano Lago Maggiore Venegono Superiore Mercallo Caravate Lavena Ponte Tresa Cuasso al Monte Busto Arsizio Saltrio Brezzo di Bedero Cazzago Brabbia Lozza Galliate Lombardo Mornago Oggiona con Santo Stefano Azzate Jerago con Orago Albizzate Carnago Cavaria con Premezzo Casale Litta Buguggiate Castiglione Olona Vedano Olona Brunello Besnate

ABITANTI

212 384 5.410 3.319 2.065 9.306 4.901 1.305 1.328 2.514 8.950 10.418 1.975 12.346 2.582 5.740 1.673 1.289 2.249 16.129 4.985 2.520 4.095 2.762 1.222 2.897 3.727 3.028 1.854 245 4.635 3.126 3.891 4.950 21.647 6.988 9.886 5.020 1.998 52.455 12.340 14.768 6.164 258 7.238 1.838 2.592 5.586 3.649 81.744 3.049 1.186 825 1.248 998 5.001 4.292 4.634 5.194 5.350 6.624 5.848 2.658 3.088 7.845 7.322 1.007 5.558

TOTALE 2013 kg

68.353 76.692 635.400 388.392 234.263 1.010.700 528.360 135.000 131.630 248.790 867.860 1.008.320 182.200 1.125.210 232.360 496.620 140.234 105.132 183.060 1.311.205 399.240 199.380 318.168 209.504 95.230 219.170 275.590 219.580 131.350 18.651 321.750 218.090 270.880 344.320 1.495.320 474.280 670.050 335.120 130.911 3.461.280 806.000 962.805 389.856 16.171 448.544 113.060 158.609 341.606 222.420 5.019.520 185.220 71.601 49.633 75.081 60.522 300.805 258.211 278.786 312.476 321.861 398.506 351.821 161.893 186.198 474.489 440.498 60.582 333.592

322,4 199,7 117,4 117,0 113,4 108,6 107,8 103,4 99,1 99,0 97,0 96,8 92,3 91,1 90,0 86,5 83,8 81,6 81,4 81,3 80,1 79,1 77,7 75,9 77,9 75,7 73,9 72,5 70,8 76,1 69,4 69,8 69,6 69,6 69,1 67,9 67,8 66,8 65,5 66,0 65,3 65,2 63,2 62,7 62,0 61,5 61,2 61,2 61,0 61,4 60,7 60,4 60,2 60,2 60,6 60,1 60,2 60,2 60,2 60,2 60,2 60,2 60,9 60,3 60,5 60,2 60,2 60,0

VARIAZIONE % 20132012

COMUNE

TOTALE 2013 kg/ab*anno

RACCOLTA DIFFERENZIATA

-2,7% +16,6% +9,4% +7,7% -5,3% +22,3% +13,4% -29,9% +6,7% -6,4% -0,1% -0,1% +12,3% +23,2% -6,2% +9,8% +9,7% +9,8% +9,1% +3,1% +2,8% -8,3% -28,2% +9,7% +5,3% -0,2% -25,2% +1,8% -7,8% -32,2% -4,1% +0,2% -3,7% +2,5% +7,6% -6,7% +0,5% +5,8% -3,0% +17,3% +2,6% +1,7% -2,8% -45,4% -2,4% +2,7% -21,0% +22,2% +14,6% +10,0% -0,6% -40,7% -9,8% -11,2% -10,3% -9,1% -10,8% -10,8% -10,0% -10,2% -9,9% -9,0% -9,5% -11,0% -10,6% -10,1% -11,3% -9,5%

124


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 -8,2% -10,6% -10,1% -11,9% -10,6% -10,6% -73,3% -11,1% -10,7% -1,9% -22,7% +9,8% +1,7% +12,4% +3,5% +3,1% -29,1% -18,5% -2,9% +8,5% +0,5% +13,7% +14,3% -3,8% -0,9% +22,9% +1,8% +127,4% +14,0% -6,3% +8,2% -18,5% -18,5% -39,8% -27,6% -2,5% +8,6% +8,6% -19,0% -28,5% -16,8% +1,7% -6,2% +21,5% -34,7% -18,5% -18,2% -13,3% -26,7% -12,8% -38,1% -25,4% -12,3%

69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123

Bodio Lomnago Gazzada Schianno Castronno Solbiate Arno Morazzone Daverio Sumirago Inarzo Crosio della Valle Lonate Pozzolo Bardello Malnate Angera Gemonio Somma Lombardo Origgio Porto Valtravaglia Duno Taino Sesto Calende Cocquio-Trevisago Brebbia Bisuschio Gerenzano Solbiate Olona Bregano Cairate Luino Caronno Pertusella Golasecca Marnate ViggiĂš Clivio Curiglia con Monteviasco Laveno-Mombello Gorla Minore Besozzo Dumenza Malgesso Grantola Mesenzana Cislago Uboldo Castellanza Osmate Rancio Valcuvia Casalzuigno Cuvio Montegrino Valtravaglia Cuveglio Brissago-Valtravaglia Germignaga Cittiglio Azzio Castello Cabiaglio

2.149 4.644 5.269 4.253 4.305 3.091 6.187 1.083 620 11.890 1.550 16.876 5.664 2.881 17.684 7.594 2.369 142 3.748 11.031 4.743 3.364 4.360 10.737 5.572 852 7.892 14.766 17.246 2.690 7.608 5.279 1.986 177 8.968 8.551 9.098 1.466 1.332 1.250 1.488 10.258 10.574 14.265 814 924 1.331 1.679 1.487 3.389 1.269 3.885 4.022 819 574

129.406 279.387 320.176 255.864 258.872 185.957 187.461 65.154 36.818 710.820 91.740 985.060 325.703 163.835 1.001.450 417.600 128.433 7.689 202.277 576.170 245.865 172.780 222.570 538.500 278.360 41.800 386.340 722.404 835.980 130.340 365.480 253.354 93.666 8.442 410.064 377.200 393.650 60.960 55.810 52.406 61.012 412.820 421.090 553.590 31.280 35.350 50.556 61.705 53.774 121.260 45.379 134.988 139.771 26.886 18.964

60,2 60,2 60,8 60,2 60,1 60,2 30,3 60,2 59,4 59,8 59,2 58,4 57,5 56,9 56,6 55,0 54,2 54,1 54,0 52,2 51,8 51,4 51,0 50,2 50,0 49,1 49,0 48,9 48,5 48,5 48,0 48,0 47,2 47,7 45,7 44,1 43,3 41,6 41,9 41,9 41,0 40,2 39,8 38,8 38,4 38,3 38,0 36,8 36,2 35,8 35,8 34,7 34,8 32,8 33,0

124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136

Tradate Bedero Valcuvia Comabbio Brinzio Cassano Valcuvia Marchirolo Masciago Primo Sangiano Orino Brenta Saronno Ferrera di Varese Varese

18.500 675 1.171 847 679 3.478 301 1.534 861 1.818 39.422 714 80.927

612.220 22.270 37.040 26.746 21.046 107.290 8.916 45.390 24.767 48.339 1.013.730 17.658 1.690.550

33,1 33,0 31,6 31,6 31,0 30,8 29,6 29,6 28,8 26,6 25,7 24,7 20,9

-19,8% -10,3% -2,2% +10,4% +5,9% -19,3% -8,3% -34,2% -4,2% -10,1% -13,0% -17,5% +3,7% -15,7% +1,7%

137

Cadegliano-Viconago

2.045

38.984

19,1

+67,6%

138

Valganna

1.585

29.130

18,4

+17,0%

PROVINCIA DI VARESE

887.997

49.606.355 55,86

1,1%

125


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

126


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

16. LEGNO La raccolta del legno è importante perchè sottrae ingenti quantitativi un tempo conferiti all’interno del circuito dei rifiuti ingombranti, avviandoli a riciclo anziché a smaltimento e beneficiando del corrispettivo offerto dal Consorzio Rilegno. Nel 2013 in provincia di Varese sono state raccolte 16.780,4 t di legno, con un incremento del 4,3% rispetto al 2012, ed una resa pro-capite di 18,9 kg/ab*anno; i Comuni attivi sono 128 rispetto ai 121 dell’anno precedente. La modalità di intercettazione prevalente a livello provinciale è il conferimento presso i Centri Comunali da parte dei Cittadini.

127


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Produzione comunale 2013 di legno LEGNO

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69

Cunardo Cugliate-Fabiasco Ranco Ispra Uboldo Cantello Veddasca Castellanza Arsago Seprio Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Venegono Inferiore Lonate Pozzolo Malnate Lavena Ponte Tresa Biandronno Venegono Superiore Tronzano Lago Maggiore Golasecca Olgiate Olona Brezzo di Bedero Viggiù Maccagno Clivio Cocquio-Trevisago Gemonio Fagnano Olona Brebbia Sesto Calende Cuasso al Monte Gavirate Casorate Sempione Porto Valtravaglia Bardello Duno Lonate Ceppino Barasso Gorla Maggiore Arcisate Ferno Varano Borghi Luvinate Castelveccana Caronno Varesino Castelseprio Comerio Gorla Minore Vergiate Luino Agra Leggiuno Somma Lombardo Bisuschio Induno Olona Solbiate Olona Curiglia con Monteviasco Mercallo Gerenzano Laveno-Mombello Dumenza Travedona-Monate Grantola Mesenzana Angera Busto Arsizio Cislago Gallarate Ternate Origgio Cairate

ABITANTI

2.897 3.126 1.328 5.410 10.574 4.635 245 14.265 4.901 212 6.164 11.890 16.876 5.586 3.319 7.238 258 2.690 12.346 1.186 5.279 2.065 1.986 4.743 2.881 12.340 3.364 11.031 3.649 9.306 5.740 2.369 1.550 142 4.950 1.673 5.020 9.886 6.988 2.514 1.289 1.998 4.985 1.305 2.762 8.551 8.950 14.766 384 3.727 17.684 4.360 10.418 5.572 177 1.838 10.737 8.968 1.466 4.095 1.250 1.488 5.664 81.744 10.258 52.455 2.520 7.594 7.892

TOTALE 2013 kg

114.140 114.140 47.760 186.600 356.000 154.180 8.441 421.800 143.980 6.266 179.081 347.010 488.170 161.080 95.302 206.039 7.319 75.480 344.950 32.406 141.923 54.737 52.477 124.560 74.720 314.010 85.120 278.740 92.080 230.760 141.200 58.127 38.000 3.480 122.048 40.893 121.020 239.660 167.210 59.980 30.666 46.638 116.160 30.160 61.101 190.060 198.440 326.949 9.030 81.120 383.560 93.760 223.920 119.060 3.820 38.380 223.220 185.589 27.591 78.058 23.719 27.614 103.156 1.503.510 185.610 938.240 45.040 134.690 137.540

39,4 36,5 36,0 34,5 33,7 33,3 34,5 29,6 29,4 29,6 29,1 29,2 28,9 28,8 28,7 28,5 28,4 28,1 27,9 27,3 26,9 26,5 26,4 26,3 25,9 25,4 25,3 25,3 25,2 24,8 24,6 24,5 24,5 24,5 24,7 24,4 24,1 24,2 23,9 23,9 23,8 23,3 23,3 23,1 22,1 22,2 22,2 22,1 23,5 21,8 21,7 21,5 21,5 21,4 21,6 20,9 20,8 20,7 18,8 19,1 19,0 18,6 18,2 18,4 18,1 17,9 17,9 17,7 17,4

VARIAZIONE % 2013-2012

COMUNE

TOTALE 2013 kg/ab*anno

RACCOLTA DIFFERENZIATA

+18,4% +18,9% -8,6% +6,3% +4,2% +37,0% nuova +10,3% +26,9% nuova +1,4% +17,7% +8,9% +23,6% +7,6% +1,8% nuova +13,0% +7,0% -37,8% +0,6% nuova +0,6% -0,2% -2,0% +13,6% +7,3% +10,7% +8,6% +34,6% +18,6% -25,6% +3,5% +3,5% +37,0% -8,5% +11,0% +3,7% +1,7% +7,2% -8,5% -10,5% +55,3% +124,7% -8,5% +14,1% +4,5% +0,7% -37,1% +5,5% -4,5% +35,6% -1,8% +3,1% -55,7% +39,8% +8,6% -11,4% -19,9% -28,3% -68,3% -63,1% +1,7% +4,9% +9,3% -5,5% -1,6% -0,7% +20,8%

128


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 +3,5% +4,0% -2,9% +10,2% -15,0% +4,8% -67,5%

70 71 72 73 74 75 76 77

Rancio Valcuvia Casalzuigno Taino Cuvio Cadrezzate Saronno Montegrino Valtravaglia Samarate

924 1.331 3.748 1.679 1.854 39.422 1.487 16.129

15.998 22.881 64.074 27.926 30.860 653.110 24.337 262.500

17,3 17,2 17,1 16,6 16,6 16,6 16,4 16,3

78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104

Cuveglio Brissago-Valtravaglia Germignaga Cittiglio Besozzo Marnate Azzio Caronno Pertusella Cardano al Campo Brinzio Castello Cabiaglio Caravate Tradate Cassano Valcuvia Marchirolo Crosio della Valle Inarzo Sumirago Cazzago Brabbia Mornago Azzate Gazzada Schianno Carnago Buguggiate Albizzate Castronno Morazzone

3.389 1.269 3.885 4.022 9.098 7.608 819 17.246 14.768 847 574 2.592 18.500 679 3.478 620 1.083 6.187 825 5.001 4.634 4.644 6.624 3.088 5.350 5.269 4.305

54.881 20.538 61.093 63.257 142.820 116.460 12.168 251.340 213.170 12.105 8.048 36.301 257.420 9.526 48.302 8.326 14.733 42.389 11.223 68.018 63.039 63.175 90.110 42.103 72.779 72.398 58.536

16,2 16,2 15,7 15,7 15,7 15,3 14,9 14,6 14,4 14,3 14,0 14,0 13,9 14,0 13,9 13,4 13,6 6,9 13,6 13,6 13,6 13,6 13,6 13,6 13,6 13,7 13,6

+12,2% +10,8% -72,6% -21,8% +11,4% +46,2% -4,7% +1,9% +19,9% +0,3% +2,6% +6,8% +7,0% +5,9% +16,6% -36,5% +8,7% +8,2% nuova +9,7% +10,6% +8,6% +8,8% +9,6% +8,3% +9,3% +9,4% +8,8%

105

Castiglione Olona

7.845

107.291

13,7

+8,8%

106

Vedano Olona

7.322

99.605

13,6

+9,4%

107

Casale Litta

2.658

36.607

13,8

+10,2%

108

Cavaria con Premezzo

5.848

79.553

13,6

+10,8%

109

Oggiona con Santo Stefano

4.292

58.386

13,6

+8,5%

110

Bodio Lomnago

2.149

29.261

13,6

+11,7%

111

Besnate

5.558

75.431

13,6

+10,2%

112

Jerago con Orago

5.194

70.656

13,6

+9,5%

113

Galliate Lombardo

998

13.685

13,7

+9,2%

114

Lozza

1.248

16.977

13,6

+8,0%

115

Daverio

3.091

42.048

13,6

+8,8%

116

Solbiate Arno

4.253

57.855

13,6

+7,2%

117

Brunello

1.007

13.698

13,6

+7,9%

118

Masciago Primo

301

4.036

13,4

+21,7%

119

Orino

+10,5%

120

Cassano Magnago

121

861

11.209

13,0

21.647

272.532

12,6

-16,6%

Casciago

3.891

48.420

12,4

+66,5%

122

Brenta

1.818

21.877

12,0

+4,8%

123

Porto Ceresio

3.028

35.800

11,8

+445,7%

124

Ferrera di Varese

+7,2%

125

Varese

126

714

7.992

11,2

80.927

832.660

10,3

+1,8%

Cadegliano-Viconago

2.045

17.558

8,6

+61,7%

127

Monvalle

1.975

12.660

6,4

nuova

128

Cremenaga

821

4.360 296.980

5,3

+47,3% +0,0%

MALPENSA 2000

PROVINCIA DI VARESE PROVINCIA DI VARESE abitanti attivi

887.997

16.780.371 18,90

+4,9%

741.363

16.780.371 22,63

+4,9%

129


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

130


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

17. ALTRE RACCOLTE DIFFERENZIATE Nella tabella “Altre” si riportano le somme complessive per Comune di tutte le frazioni minori raccolte in modo differenziato. Esse comprendono l’intercettazione degli accumulatori per auto, delle cartucce e toner per la stampa, dei farmaci e medicinali, delle fibre tessili, degli stracci ed indumenti smessi, degli olii e grassi vegetali, degli olii, filtri e grassi minerali, delle pile e batterie, degli pneumatici fuori uso, dei prodotti etichettati con “T’”e/o “F”, della raccolta multi materiale, dei RAEE, delle siringhe, ecc. Generalmente si definiscono frazioni minori in quanto i quantitativi intercettabili (ad eccezione dei RAEE e della raccolta multi materiale, quale plastica+metalli) sono esigui, ma ciò non significa che si tratti di raccolte meno importanti delle altre. Al contrario, occorre piuttosto considerare l’importanza di attivare il maggior numero possibile di “Altre raccolte” al fine di ottimizzare il servizio complessivo di gestione dei rifiuti urbani allontanando dai rifiuti indifferenziati tutti i materiali più problematici dal punto di vista ambientale e sanitario, per destinarli a recupero, ove possibile, o a smaltimento, ma secondo la tecnologia più appropriata. Nel 2013, grazie al consolidamento del sistema RAEE, che già nel corso dell’anno precedente aveva visto anche l’attivazione del cosiddetto sistema “Uno contro uno”, ovvero la possibilità di cessione del vecchio elettrodomestico al rivenditore al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto, il pro-capite si è attestato a 14,4 kg/ab*anno, di cui 5,3 kg/ab*2013 sono RAEE.

131


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

ALTRE

di Altre RD

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

Fagnano Olona Cantello Varese Casciago Cassano Magnago Caronno Pertusella Vergiate Lonate Ceppino Castellanza Caronno Varesino Castelseprio

12 13 14 15 16

Agra Tronzano Lago Maggiore Ispra ViggiĂš Travedona-Monate

17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68

Ternate Besnate Porto Valtravaglia Cairate Cocquio-Trevisago Sangiano Dumenza Angera Varano Borghi Olgiate Olona Gemonio Cunardo Sesto Calende Veddasca Brezzo di Bedero Azzio Cugliate-Fabiasco Monvalle Cremenaga Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Gallarate Castello Cabiaglio Grantola Venegono Inferiore Mesenzana Germignaga Castelveccana Luino Maccagno Casalzuigno Ranco Ferrera di Varese Uboldo Caravate Oggiona con Santo Stefano Sumirago Malnate Gazzada Schianno Brunello Bodio Lomnago Galliate Lombardo Casale Litta Castronno Castiglione Olona Jerago con Orago Morazzone Solbiate Arno Buguggiate Azzate Vedano Olona Cavaria con Premezzo Mornago

ABITANTI TOTALE 2013 kg

12.340 4.635 80.927 3.891 21.647 17.246 8.950 4.950 14.265 4.985 1.305

669.073 187.106 3.121.004 139.885 694.685 544.967 269.346 136.270 387.052 133.531 34.382

54,2 40,4 38,6 36,0 32,1 31,6 30,1 27,5 27,1 26,8 26,3

384 258 5.410 5.279 4.095

7.560 4.739 98.682 93.316 66.929

19,7 18,4 18,2 17,7 16,3

2.520 5.558 2.369 7.892 4.743 1.534 1.466 5.664 2.514 12.346 2.881 2.897 11.031 245 1.186 819 3.126 1.975 821 212 52.455 574 1.250 6.164 1.488 3.885 1.998 14.766 2.065 1.331 1.328 714 10.574 2.592 4.292 6.187 16.876 4.644 1.007 2.149 998 2.658 5.269 7.845 5.194 4.305 4.253 3.088 4.634 7.322 5.848 5.001

40.006 83.924 35.283 113.610 67.027 21.625 20.083 77.801 34.417 164.782 38.386 39.153 145.995 3.352 14.883 10.082 39.053 24.374 9.808 2.488 601.065 6.473 14.219 67.886 16.359 42.127 21.680 156.426 21.731 13.913 13.891 7.406 107.597 26.290 43.079 31.257 169.442 46.535 10.070 21.509 10.059 26.907 53.214 78.861 51.934 43.025 42.525 30.946 46.334 73.210 58.472 49.993

15,9 15,1 14,9 14,4 14,1 14,1 13,7 13,7 13,7 13,3 13,3 13,5 13,2 13,7 12,5 12,3 12,5 12,3 11,9 11,7 11,5 11,3 11,4 11,0 11,0 10,8 10,9 10,6 10,5 10,5 10,5 10,4 10,2 10,1 10,0 5,1 10,0 10,0 10,0 10,0 10,1 10,1 10,1 10,1 10,0 10,0 10,0 10,0 10,0 10,0 10,0 10,0

VARIAZIONE % 20132012

COMUNE

TOTALE 2013 kg/ab*anno

RACCOLTA DIFFERENZIATA

+2,2% -1,1% +6,2% +15,8% +3,7% +2,3% +1,9% +11,3% +10,9% +7,1% -17,6% -52,9% -14,9% +19,8% +5,7% -16,2% +6,2% +47,2% +14,1% +78,7% -8,2% -5,3% -27,1% +79,5% +7,5% +5,7% -7,3% +3,5% -8,0% +0,1% -2,4% -30,4% +3,5% -0,7% -12,2% -30,5% +48,7% -20,0% -44,1% +0,1% -36,7% +22,2% +31,1% +41,5% +35,2% -31,8% -23,5% -23,7% +16,7% -28,0% -3,9% +8,7% +42,2% -3,8% -9,0% -1,4% -3,6% -2,7% -3,4% -3,9% -3,3% -3,9% -5,3% -4,4% -4,1% -3,4% -2,2% -2,4%

132


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 6.624 3.091 620 5.350 1.083 825 1.248 8.551 1.854 142 7.594 9.306 1.679 3.748 1.818 7.608 17.684 5.020 18.500 177 9.886 1.289 8.968 1.986 3.389 5.572 16.129 14.768 7.238 10.418 3.364 1.673 10.737 11.890 6.988 2.690 5.586 1.550 852 4.901 1.171 10.258 924 39.422 81.744 1.487 5.740 1.269 861 3.727 4.022 1.838 847 679 301 4.360 328 616 9.098 2.249 3.028 3.478 3.319 2.045 1.332 3.049 814 3.649 2.582 2.762 675

66.230 30.905 6.119 53.491 10.828 8.248 12.476 84.921 18.395 1.382 72.190 87.085 15.427 34.113 16.445 66.741 152.591 42.347 156.433 1.520 83.320 10.584 73.671 16.191 27.566 44.119 124.297 113.180 55.246 79.017 25.242 12.595 80.866 88.572 51.254 19.725 40.642 11.263 6.179 35.161 8.244 53.594 6.348 269.752 546.848 9.665 37.001 8.150 5.498 23.391 25.111 10.670 4.812 3.781 1.605 23.230 1.668 3.085 43.997 10.440 12.973 12.604 11.792 6.455 4.130 8.373 2.145 8.206 4.964 4.602 1.085

10,0 10,0 9,9 10,0 10,0 10,0 10,0 9,9 9,9 9,7 9,5 9,4 9,2 9,1 9,0 8,8 8,6 8,4 8,5 8,6 8,4 8,2 8,2 8,2 8,1 7,9 7,7 7,7 7,6 7,6 7,5 7,5 7,5 7,4 7,3 7,3 7,3 7,3 7,3 7,2 7,0 5,2 6,9 6,8 6,7 6,5 6,4 6,4 6,4 6,3 6,2 5,8 5,7 5,6 5,3 5,3 5,1 5,0 4,8 4,6 4,3 3,6 3,6 3,2 3,1 2,7 2,6 2,2 1,9 1,7 1,6

-3,2% -4,0% -4,1% -3,5% -4,4% -3,2% -4,7% +16,4% +40,6% -44,7% -4,9% -25,6% -27,9% +238,8% -21,2% -24,4% +1,8% -15,1% -38,9% -85,1% -3,4% -7,7% -25,2% -32,3% -25,2% +3,7% -19,2% -2,0% -18,8% -6,5% -5,2% +2,5% -49,4% -2,5% -11,9% -2,2% +59,7% -16,1% +126,8% -10,3% -3,2% -37,7% -44,8% +7,1% -2,1% -50,0% -14,1% -58,3% -41,2% -69,1% -40,6% +0,8% -45,2% -37,8% -34,9% -14,1% +705,8% +58,4% -18,2% +24,8% -0,1% +36,5% -51,9% +76,6% -30,2% -16,2% -38,3% -79,6% -41,0%

Brusimpiano

1.222

1.797

1,5

Valganna zMalpensa 2000

1.585

312 58.100

0,2

-56,3% -16,8% -26,3%

69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139

Carnago Daverio Crosio della Valle Albizzate Inarzo Cazzago Brabbia Lozza Gorla Minore Cadrezzate Duno Origgio Gavirate Cuvio Taino Brenta Marnate Somma Lombardo Gorla Maggiore Tradate Curiglia con Monteviasco Arcisate Luvinate Laveno-Mombello Clivio Cuveglio Solbiate Olona Samarate Cardano al Campo Venegono Superiore Induno Olona Brebbia Barasso Gerenzano Lonate Pozzolo Ferno Golasecca Lavena Ponte Tresa Bardello Bregano Arsago Seprio Comabbio Cislago Rancio Valcuvia Saronno Busto Arsizio Montegrino Valtravaglia Casorate Sempione Brissago-Valtravaglia Orino Leggiuno Cittiglio Mercallo Brinzio Cassano Valcuvia Masciago Primo Bisuschio Marzio Vizzola Ticino Besozzo Gornate-Olona Porto Ceresio Marchirolo Biandronno Cadegliano-Viconago Malgesso Saltrio Osmate Cuasso al Monte Besano Comerio Bedero Valcuvia

140 141

PROVINCIA DI VARESE

887.997

12.750.099 14,36

-59,0% +41,1%

0,9%

133


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

134


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

17.1I RAEE I RAEE sono oggetti di uso comune quali frigoriferi, televisori, personal computer, telefoni cellulari, giocattoli, lampadine al neon o a risparmio energetico, che quando non funzionano più o vengono sostituiti perché obsoleti, diventano rifiuti da gestire in modo appropriato, perché contengono: 1. sostanze dannose per l’uomo e l’ambiente, come i CFC (clorofluorocarburi) ed alcuni metalli pesanti, 2. materiali come rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio e plastiche riciclabili, che possono essere reimpiegati per costruire nuove apparecchiature o per altri cicli industriali, evitando uno spreco di risorse. 3. Inoltre, dall’attività di riciclo dei RAEE è possibile recuperare, attraverso processi di trattamento innovativi, materiali particolarmente significativi quali i metalli preziosi appartenenti al Gruppo dei Metalli del Platino (PMGs) e le terre rare. Tali materiali sono considerati strategici dalla Comunità Europea per la produzione di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, in quanto a possibile rischio di fornitura, poiché le fonti di approvvigionamento principali sono concentrate solo in alcuni paesi, quali il Sud Africa e la Russia per i PMGs e la Cina per le terre rare.

17.1.1 Inquadramento normativo: la normativa europea La normativa europea sul tema dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) è stata recentemente aggiornata con la direttiva 2012/19/UE del luglio 2012, che sostituisce la precedente direttiva 2002/96/CE. All’interno delle premesse si evidenzia che tale norma deve “contribuire alla produzione e al consumo sostenibili tramite, in via prioritaria, la prevenzione della produzione di RAEE e, inoltre, attraverso il loro riutilizzo, riciclaggio e altre forme di recupero, in modo da ridurre il volume dei rifiuti da smaltire e contribuire all'uso efficiente delle risorse e al recupero di materie prime secondarie di valore”. Quest’ultimo aspetto era già specificamente previsto dalla direttiva 2002/95/CE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, ovvero piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (PBB) o etere di difenile polibromurato (PBDE). La nuova direttiva interviene su diversi aspetti della gestione dei RAEE: dal chiarimento ed estensione del campo di applicazione, all'innalzamento degli obiettivi di raccolta e di recupero, riutilizzo e riciclaggio, all'impulso da dare alla raccolta, in via prioritaria, di RAEE contenenti Cfc e Hcfc, lampade fluorescenti contenenti mercurio, moduli fotovoltaici e piccole apparecchiature (per gli apparecchi elettrici ed elettronici (AEE) di piccolissime dimensioni, si prevede la riconsegna gratuita a prescindere dall'acquisto del nuovo), alla regolamentazione più severa dei controlli e delle spedizioni all'estero. La nuova direttiva stabilisce che dal settimo anno della sua entrata in vigore (13 agosto 2019) il tasso minimo di raccolta da conseguire ogni anno sia pari al 65% del peso medio delle AEE immesse sul mercato nei tre anni precedenti o, in alternativa, all'85% del peso dei RAEE prodotti nel territorio dello Stato membro. Fino al 31 dicembre 2015, si continua ad applicare un tasso medio di raccolta differenziata di almeno 4 kg l'anno per abitante di RAEE provenienti dai nuclei domestici. Per quanto riguarda le categorie di AEE rientranti nel campo di applicazione della direttiva è stato previsto un periodo transitorio, durante il quale è stato mantenuto un ambito di applicazione

135


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 simile a quello già in vigore ai sensi dell'allegato IA del Dlgs 151/2005, ad eccezione dell'inserimento dei pannelli fotovoltaici nella categoria 4. Pertanto, dal giorno di entrata in vigore della direttiva (13 agosto 2012) fino al sesto anno (13 agosto 2018), il campo di applicazione è costituito dalle AEE che rientrano nelle categorie definite dall'allegato I della Direttiva2012/19/UE: 1. — grandi elettrodomestici; 2. — piccoli elettrodomestici; 3. — apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni; 4. — apparecchiature di consumo e pannelli fotovoltaici; 5. — apparecchiature di illuminazione; 6. — strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili industriali fissi di grandi dimensioni); 7. — giocattoli e apparecchiature per il tempo libero e lo sport; 8. — dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati ed infettati); 9. — strumenti di monitoraggio e di controllo; 10. — distributori automatici. L'allegato II alla direttiva contiene l'elenco indicativo delle AEE che rientrano nelle 10 categorie di cui sopra. A partire dal sesto anno dall'entrata in vigore della direttiva (2018) il campo d'applicazione diventa aperto, e riguarderà tutte le AEE, così come classificate in base alle sei categorie dell'allegato III alla direttiva: − apparecchiature per lo scambio di temperatura; − schermi monitor ed apparecchiature dotate di schermi di superficie superiore a 100 cm2; − lampade; − apparecchiature di grandi dimensioni (una dimensione esterna superiore a 50 cm); − apparecchiature di piccole dimensioni (nessuna dimensione esterna superiore a 50 cm); − piccole apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni (nessuna dimensione esterna superiore a 50 cm). Per quanto riguarda i prodotti che diventeranno RAEE, la normativa interviene per dare indicazioni agli Stati membri che riguardano anche la fase di progettazione, incoraggiando la collaborazione tra produttori e riciclatori per favorire l'eco-design in linea con la direttiva 2009/125/CE (direttiva Eco-design), soprattutto al fine di agevolare il riutilizzo e il recupero dei RAEE, dei loro componenti e materiali. Per quanto riguarda la raccolta differenziata si pongono obiettivi tali per cui dal quarto anno dall'entrata in vigore della direttiva (13 agosto 2016), il tasso minimo di raccolta dovrà essere pari al 45% calcolato sulla base del peso totale di RAEE raccolti in un dato anno dallo Stato Membro interessato ed espresso come percentuale del peso medio delle AEE immesse sul mercato dello Stato Membro nei tre anni precedenti. Tra le altre novità, gli Stati Membri hanno inoltre la possibilità (entro il 14 febbraio 2013) di stabilire “Norme minime di qualità per il trattamento per i RAEE raccolti” che dovranno essere definite dagli organismi europei di normazione (per l’Italia, UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione e CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano) i quali saranno incaricati dalla Commissione per l'elaborazione di standard minimi europei per il trattamento, compresi recupero, riciclaggio e preparazione per il riutilizzo, che rispecchino il più recente livello tecnico (articolo 8 della Direttiva 2012/19/UE).

136


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

17.1.2 Normativa nazionale A livello nazionale la normativa europea sui RAEE ha trovato la sua prima attuazione nel Decreto Legislativo 151 del 25 luglio 2005 e nei Decreti Ministeriali attuativi n. 185 del 25 settembre 2007 e n. 65 dell’8 marzo 2010. I provvedimenti definiscono il sistema di raccolta e riciclo facendo ricadere sui produttori di AEE la responsabilità della gestione dei rifiuti generati dalle AEE provenienti dai nuclei domestici, mentre lascia di competenza dei Comuni la fase di gestione della raccolta. In particolare il D. Lgs. 151/2005 è finalizzato a: a) prevenire la produzione di rifiuti di RAEE; b) promuovere il reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei RAEE, in modo da ridurne la quantità da avviare allo smaltimento; c) migliorare, sotto il profilo ambientale, l'intervento dei soggetti che partecipano al ciclo di vita di dette apparecchiature, quali, ad esempio, i produttori, i distributori e i consumatori delle AEE e, in particolare, gli operatori direttamente coinvolti nel trattamento dei RAEE; d) 4) ridurre l’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Ai fini del D. Lgs 151/2005 si intende per: − AEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche): le apparecchiature che dipendono, per il loro funzionamento, da correnti elettriche o da campi elettromagnetici e le apparecchiature di generazione, di trasferimento e di misura di questi campi e correnti, appartenenti alle categorie di cui all’allegato 1A del D.Lgs n.151 del 25 Luglio 2005. − RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche): le apparecchiature elettriche ed elettroniche che sono considerate rifiuti ai sensi del D.Lvo n.22 del 5 Febbraio 1997 e s.m.i., inclusi tutti i componenti, i sottoinsiemi e di materiali di consumo che sono parte integrante del prodotto nel momento in cui si assume la decisione di disfarsene. I RAEE possono essere individuati come: − RAEE domestici: RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo analoghi, assimilabili per natura e per quantità, a quelli originati dai nuclei domestici. − RAEE professionali: RAEE prodotti dalle attività amministrative ed economiche diversi da quelli provenienti dai nuclei domestici. − RAEE storici: i RAEE derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato prima del 1 gennaio 2009. A queste tipologie si aggiungono le 'apparecchiature elettriche ed elettroniche usate', ovvero gli AEE che il detentore consegna al distributore al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura di tipo equivalente, affinché quest'ultimo possa valutare, prima di disfarsene, il possibile reimpiego. Il decreto ha introdotto l’obbligo di separare, raccogliere e conferire i RAEE in maniera differenziata dal 1 Gennaio 2008 e ha introdotto al 31 Dicembre 2008 il raggiungimento di un tasso medio di raccolta separata di RAEE provenienti dai nuclei domestici pari a 4 kg/abitante*anno in media (a livello di ciascun comune). I principali ruoli ed obblighi assegnati ai soggetti interessati alla gestione dei RAEE provenienti da nuclei domestici, individuati dal D.Lgs 151/2005, sono riassunti nella tabella seguente: Per i RAEE storici domestici, ovvero immessi sul mercato prima del 1 gennaio 2009, il D.Lgs n.151/2005 attribuisce ai produttori di AEE le attività di: 1. ritiro dei RAEE dai centri di raccolta; 137


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 2. trasporto dei RAEE a centri di trattamento idonei; 3. trattamento dei RAEE, nel pieno rispetto delle normative ambientali. Tali attività non sono a carico degli Enti locali, ma sono gestite dai produttori di AEE mediante i Sistemi Collettivi (nati per assolvere collettivamente alle obbligazioni loro attribuite dal Decreto Legislativo 151 del 2005 per la gestione dei RAEE), che hanno il compito primario di gestire il trasporto, il trattamento ed il recupero dei RAEE sull'intero territorio nazionale. Restano invece di competenza degli Enti locali la messa a disposizione e gestione dei Centri di Raccolta e la “relazione” con il Cittadino. Ai sensi dell’art.15 del D.Lgs 151/05, con Decreto Ministeriale 25 settembre 2007, viene istituito il Comitato di Vigilanza e Controllo, con i seguenti compiti: a) predisporre ed aggiornare il registro nazionale dei soggetti obbligati al trattamento dei RAEE, sulla base delle comunicazioni delle Camere di commercio; b) raccogliere, esclusivamente in formato elettronico, i dati relativi ai prodotti immessi sul mercato e alle garanzie finanziarie che i produttori sono tenuti ad comunicare al Registro nazionale dei soggetti obbligati al trattamento dei RAEE; c) calcolare, sulla base dei dati di cui alla lettera b), le effettive quote di mercato dei produttori; d) programmare e disporre, sulla base di apposito piano, ispezioni nei confronti dei produttori che non effettuano le comunicazioni di cui alla lettera b) e, su campione, sulle comunicazioni previste alla stessa lettera b); e) vigilare affinché le apparecchiature immesse sul mercato dopo il 13 agosto 2005 rechino l'identificativo del produttore ed il marchio di cui all'articolo 13, comma 4, e affinché i produttori che forniscono apparecchiature elettriche ed elettroniche mediante tecniche di comunicazione a distanza informino il registro sulla conformità alle disposizioni di cui all'articolo 10, comma 3; f) elaborare i dati relativi agli obiettivi di recupero di cui all'articolo 9, comma 2, e predisporre le relazioni previste all'articolo 17. Il D.M. 25 settembre 2007 n. 185 ha definito i seguenti organismi per il funzionamento del sistema RAEE: 1. Centro di Coordinamento RAEE è l’organismo finanziato e gestito dai produttori che deve coordinare e regolare le attività di competenza dei sistemi collettivi; 2. Il registro nazionale dei produttori di AEE controlla la gestione dei RAEE e di definisce le quote di mercato di ciascun produttore/sistema collettivo, necessarie per il finanziamento della gestione dei RAEE storici provenienti dai nuclei domestici; il registro prevede una sezione dedicata ai produttori, che hanno l’obbligo di iscriversi allo stesso; 3. Il Comitato di Indirizzo sulla gestione dei RAEE, funge da supporto ai lavori del Comitato di Vigilanza e Controllo. Lo stesso D.M. 25 settembre 2007 n. 185 individua 5 raggruppamenti di RAEE a seconda della loro tipologia e in base alle tecnologie necessarie per il loro corretto trattamento: − Raggruppamento R1 - freddo e clima (frigoriferi, condizionatori e scalda-acqua); − Raggruppamento R2 - grandi bianchi (lavatrici, lavastoviglie, forni, piani cottura); - tv e monitor; − Raggruppamento R4 - piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione e altro; − Raggruppamento R5 - sorgenti luminose.

138


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Raggruppamenti RAEE

L’8 marzo 2010 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale n°65 “Regolamento recante modalità semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei distributori e degli installatori di AEE, nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature”, il cosiddetto Decreto Semplificazioni o “uno contro uno”. Tale decreto impone a tutti i distributori-rivenditori di AEE, come indicato nel D.Lgs. 151 del 2005 art. 6 comma 1 lettera b), l'obbligo di: − assicurare il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, dell'apparecchiatura usata proveniente da nuclei domestici e consegnata dal cliente al momento dell'acquisto di una nuova apparecchiatura elettrica o elettronica equivalente; − provvedere al trasporto dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) domestici ritirati presso i centri di raccolta comunali. Tutti i rivenditori e i negozianti di AEE devono quindi attrezzarsi per consentire la consegna gratuita di questi rifiuti da parte dei propri clienti a fronte dell'acquisto di un nuovo prodotto. Il ritiro è obbligatorio e gratuito e consente al commerciante il conferimento in forma semplificata presso i Centri di Raccolta Comunali (CdR). Inoltre lo stesso decreto consente ai negozianti (generalmente le catene della grande distribuzione) di realizzare appositi “Luoghi di Raggruppamento” (LdR), dove i RAEE raccolti ai sensi del suddetto D.M. vengono stoccati in attesa del conferimento agli impianti di recupero. Ad aprile 2014 è infine entrato in vigore il decreto sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, compresi i pannelli fotovoltaici a fine vita, le pile e gli accumulatori esausti, che recepisce la direttiva europea RAEE 2012/19/EU e introduce importanti novità rispetto al D.Lgs 151/05, che viene in gran parte abrogato. Il decreto legislativo 49/2014 rafforza il ruolo del Centro di Coordinamento RAEE, che dovrà rendere più efficace il monitoraggio dei flussi di rifiuti tecnologici, gestendo un elenco a cui dovranno iscriversi tutti gli impianti di trattamento di tale tipologia di rifiuto. Tra i referenti del Centro Coordinamento RAEE due saranno di nomina ministeriale, in modo da consolidare la collaborazione con gli organismi di controllo. Inoltre il decreto definisce i requisiti giuridici e operativi dei sistemi collettivi e chiarisce come dovranno funzionare i sistemi individuali. Tra le novità del decreto legislativo n. 49/2014 si cita anche l’obbligo dei venditori online di AEE di garantire il ritiro dei RAEE ai clienti che acquistano un nuovo prodotto, offrendo loro la possibilità di consegnare l’apparecchiatura a fine vita in punti di raccolta messi a disposizione gratuitamente. Si elencano alcune delle principali novità del decreto legislativo: 139


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 

 

possibilità di avvalersi dell’1 contro 0. Questo consentirà di poter consegnare gratuitamente i RAEE di piccole dimensioni – inferiori a 25 cm – presso i punti vendita, senza alcun obbligo di acquisto. Il ritiro di questi rifiuti tecnologici è obbligatorio per i punti vendita con superfici superiori a 400 mq e facoltativo per quelli più piccoli. Tale disposizione dovrà essere regolamentata da un decreto ministeriale. estensione del campo di applicazione della normativa a più prodotti, tra cui i pannelli fotovoltaici, mentre dall’agosto 2018 verranno considerati RAEE anche tutti gli altri apparecchi elettronici a fine vita al momento esclusi. introduzione di misure volte a incentivare la preparazione al riutilizzo dei prodotti nella fase che precede il riciclo grazie all’introduzione di centri intermedi tra l’impianto di trattamento e la piazzola ecologica. Le specifiche dell’attività saranno definite da un decreto ministeriale. aumento dei target di raccolta: entro il 2019 dovrà essere gestito l’85% sul totale dei RAEE generati dalle famiglie italiane o il 65% delle apparecchiature immesse sul mercato.

Schema di funzionamento e obiettivi di intercettazione del sistema RAEE. (Fonte CDC RAEE)

17.1.3 Il Centro di Coordinamento RAEE Il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE), come previsto dal D.Lgs.151/2005, è stato istituito per l'ottimizzazione delle attività di competenza dei sistemi collettivi, a garanzia di comuni, omogenee e uniformi condizioni operative. Il CdC RAEE definisce come devono essere assegnati i Centri di Raccolta tra i diversi Sistemi Collettivi, affinché ciascuno possa trattare la propria quota di RAEE in condizioni operative analoghe, e risponde alle richieste di ritiro da parte dei Centri di Raccolta.

140


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Dal Rapporto annuale 2010 del Centro di Coordinamento RAEE si riportano una serie di informazioni utili che inquadrano la natura e l’operatività di tale organismo (http://www.cdcraee.it). Il Centro di Coordinamento RAEE è un organismo costituito, finanziato e amministrato dai Sistemi Collettivi, incaricati dai Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, i quali hanno il compito di portare correttamente al trattamento i prodotti elettrici ed elettronici giunti a fine vita. Il ruolo del Centro di Coordinamento RAEE è di assicurare maggiore trasparenza e controllo del Sistema RAEE, garantire elevati livelli di servizio nel ritiro dei RAEE dai Centri di Raccolta e assicurare un corretto comportamento dei Sistemi Collettivi, attraverso un meccanismo che prevede anche verifiche dell’operato e sanzioni in caso di comportamenti non conformi alle regole. Il D.Lgs. 151/2005 attribuisce ai produttori di AEE la responsabilità di finanziare e gestire il trattamento di RAEE, con la libertà di scegliere a quale Sistema Collettivo associarsi. Ai Sistemi Collettivi si assegna il compito di gestire una percentuale di RAEE pari alla somma delle quote di mercato dei produttori ad essi aderenti, di operare sull’intero territorio nazionale e di rispettare le regole stabilite dal Centro di Coordinamento RAEE. I Sistemi Collettivi, come precedentemente descritti, sono differenti tra loro per quota di mercato rappresentata, numero di aziende aderenti, tipologia di RAEE trattati e forma giuridica. Il principio di libera concorrenza ha permesso la nascita di 16 Sistemi Collettivi per la gestione dei RAEE domestici che nel corso del 2010 hanno operato sul territorio nazionale.

Sistemi collettivi per la gestione dei RAEE domestici- (fonte portale CdC RAEE)

17.1.4 Sistema di ritiro “uno contro uno” Il D.M. 8 marzo 2010, n. 65 “Regolamento recante modalità semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature (GU 4 maggio 2010 n. 102)”, introduce delle modalità semplificate per la gestione dei RAEE provenienti dai nuclei domestici da parte dei distributori, degli installatori e dei gestori dei centri di assistenza, al fine di incentivarne il conferimento presso i Centri di Raccolta. Nello specifico:

141


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013  i distributori al momento della fornitura di una nuova AEE, destinata ad un nucleo domestico, assicurano il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, della apparecchiatura di cui il cittadino intende disfarsi, a condizione che la stessa sia di tipo equivalente e abbia svolto le stesse funzioni della nuova apparecchiatura fornita;  rientra nella fase della raccolta il raggruppamento dei RAEE finalizzato al loro trasporto presso i centri di raccolta, effettuato dai distributori presso i locali del proprio punto vendita o presso altro luogo di raggruppamento;  il raggruppamento dei RAEE è effettuato presso il punto di vendita del distributore, in luogo idoneo, non accessibile a terzi e pavimentato. In tale contesto, al fine di regolamentare e monitorare i rapporti tra i Gestori dei Centri di Raccolta e i soggetti conferenti (distributori, installatori e centri di assistenza tecnica), a causa dell’insufficienza territoriale/strutturale/logistica dei CdR comunali, nonché al fine di individuare una rete di punti di raccolta intermedi per il conferimento diretto da parte della distribuzione alle organizzazioni gestite dai Produttori, è stato sottoscritto in data 24 Giugno 2010 il Protocollo d’Intesa tra ANCI, Centro di Coordinamento RAEE e Organizzazioni nazionali di categoria della Distribuzione, per la regolazione dei rapporti fra i distributori e i gestori dei Centri di Raccolta. Tale protocollo prevede che i Comuni o i Soggetti da essi delegati che scelgono di accogliere i RAEE dalla Distribuzione comunichino, tramite l’apposito portale web (www.cdcraee.it), quali CdR risultino sufficientemente strutturati e attrezzati per ricevere i RAEE domestici conferiti dai Distributori. Nel Protocollo è inoltre specificato che i distributori devono conferire i RAEE al Centro di Raccolta in maniera ordinata e secondo le modalità indicate dal soggetto Gestore del Centro di Raccolta stesso, separando i RAEE nei 5 Raggruppamenti previsti dal D.M. 185/07 e salvaguardando la loro integrità, senza determinare danni alle attrezzature presenti presso il CdR.

17.1.5 La comunicazione dei dati di produzione di RAEE tramite l’applicativo O.R.So. I dati trasmessi dai comuni lombardi, nell’ambito della compilazione annuale dell’applicativo O.R.SO., così come previsto dalla d.g.r. 2513/2011, presentano anche i quantitativi di RAEE intercettati presso i Comuni; essi vengono classificati secondo la famiglia di CER 20 e 16, anche se i quantitativi classificati come CER 16 sono minoritari rispetto all’utilizzo dei CER 20: − 160210*: apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da esse contaminate, diverse da quelle di cui alla voce 160209 − 160212* : apparecchiature fuori uso, contenenti Amianto in fibre libere − 160211*: apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, HCFC, HFC; − 160213*: apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolose diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212; − 160214: apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160213; − 16 02 15*: componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso - 16 02 16 componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15 − 200121*: tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio; − 200123*: apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi; − 200135*: apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 200121, 200123, contenenti componenti pericolosi; − 200136: apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 200121, 200123 e 200135.

142


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

18. INGOMBRANTI RECUPERATI Nel 2013 sono state 26.899 le tonnellate di rifiuti ingombranti raccolte a livello provinciale, l’1,8% in meno rispetto al 2012; di esse, 3.551 t sono state recuperate. Negli anni è migliorata l’affidabilità del sistema di contabilizzazione della percentuale di recupero di rifiuti ingombranti destinati ad impianti di selezione. La percentuale di recupero viene dichiarata dagli stessi impianti di trattamento, all’interno della Scheda Impianti, compilata nel sistema O.R.SO. Nel 2013 la percentuale di recupero realizzata dagli impianti che hanno ricevuto i rifiuti ingombranti prodotti in provincia di Varese è oscillata tra il 10 ed il 60%, in relazione alle diverse capacità impiantistiche. Secondo le disposizioni regionali è solo la quota di ingombranti effettivamente recuperata che viene integrata ai quantitativi di rifiuti raccolti con modalità differenziata e che entra a far parte a pieno titolo della percentuale di raccolta differenziata conseguita a livello comunale e provinciale. Nel caso il destino sia stato una trasferenza verso più impianti che effettuano il recupero è stata contabilizzata una percentuale media sulla base dei quantitativi destinati e ripartiti.

143


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 Tabella Produzione comunale 2013 di Ingombranti a recupero

INGOMBRANTI quantitĂ recuperata COMUNE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69

Cantello Gerenzano Casciago Bisuschio Lonate Pozzolo Veddasca Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Tronzano Lago Maggiore Brezzo di Bedero Barasso Maccagno Sesto Calende Ranco Somma Lombardo Varese Porto Valtravaglia Duno Varano Borghi Cislago Agra Castelveccana Luino Caronno Varesino Curiglia con Monteviasco Ispra Laveno-Mombello Angera Lonate Ceppino Ternate Grantola Dumenza Vergiate Mesenzana Luvinate Porto Ceresio Arcisate Cocquio-Trevisago Taino Solbiate Olona Cunardo Rancio Valcuvia Gemonio Casalzuigno Comerio Cuvio Cadrezzate Montegrino Valtravaglia Cugliate-Fabiasco Cuveglio Brissago-Valtravaglia Brebbia Cittiglio Germignaga Induno Olona Azzio Cardano al Campo Bardello Origgio Castelseprio Mercallo Brinzio Biandronno Cassano Valcuvia Castello Cabiaglio Caravate Comabbio Vizzola Ticino Bregano Masciago Primo

ABITANTI 4.635 10.737 3.891 4.360 11.890 245 212 258 1.186 1.673 2.065 11.031 1.328 17.684 80.927 2.369 142 2.514 10.258 384 1.998 14.766 4.985 177 5.410 8.968 5.664 4.950 2.520 1.250 1.466 8.950 1.488 1.289 3.028 9.886 4.743 3.748 5.572 2.897 924 2.881 1.331 2.762 1.679 1.854 1.487 3.126 3.389 1.269 3.364 4.022 3.885 10.418 819 14.768 1.550 7.594 1.305 1.838 847 3.319 679 574 2.592 1.171 616 852 301

TOTALE 2013 kg 211.271 263.837 76.311 74.735 184.355 2.753 2.044 2.387 10.569 14.563 17.851 94.113 11.242 148.936 673.539 18.957 1.135 19.904 80.993 2.945 15.210 106.625 35.208 1.247 37.643 60.525 38.091 32.807 16.281 7.735 8.998 54.850 9.006 7.757 18.183 58.984 27.906 21.684 32.235 16.590 5.217 16.255 7.463 15.451 9.108 9.932 7.937 16.590 17.897 6.697 17.499 20.630 19.924 52.000 3.969 70.929 7.396 35.830 6.151 8.574 3.948 15.419 3.107 2.624 11.838 5.250 2.757 3.792 1.316

TOTALE 2013 kg/ab* anno

RACCOLTA DIFFERENZIATA

45,6 24,6 19,6 17,1 15,5 11,2 9,6 9,3 8,9 8,7 8,6 8,5 8,5 8,4 8,3 8,0 8,0 7,9 7,9 7,7 7,6 7,2 7,1 7,0 7,0 6,7 6,7 6,6 6,5 6,2 6,1 6,1 6,1 6,0 6,0 6,0 5,9 5,8 5,8 5,7 5,6 5,6 5,6 5,6 5,4 5,4 5,3 5,3 5,3 5,3 5,2 5,1 5,1 5,0 4,8 4,8 4,8 4,7 4,7 4,7 4,7 4,6 4,6 4,6 4,6 4,5 4,5 4,5 4,4

144


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 70 71 72

Orino Casorate Sempione Leggiuno

861 5.740 3.727

3.656 23.697 15.068

4,2 4,1 4,0

73

Brenta

1.818

7.135

3,9

74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90

Ferrera di Varese Samarate Saronno Gavirate Osmate Travedona-Monate Lavena Ponte Tresa Sangiano Brusimpiano Caronno Pertusella Bedero Valcuvia Saltrio Monvalle Malgesso Marchirolo Cuasso al Monte Clivio

714 16.129 39.422 9.306 814 4.095 5.586 1.534 1.222 17.246 675 3.049 1.975 1.332 3.478 3.649 1.986

2.606 56.203 129.723 29.550 2.553 12.625 16.743 4.373 3.365 46.274 1.724 7.681 4.960 2.886 6.758 6.256 3.078

3,7 3,5 3,3 3,2 3,1 3,1 3,0 2,9 2,8 2,7 2,6 2,5 2,5 2,2 1,9 1,7 1,6

91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102

ViggiĂš Cairate Valganna Cremenaga Cassano Magnago Marzio Besano Cadegliano-Viconago Casale Litta Castronno Galliate Lombardo Castiglione Olona

5.279 7.892 1.585 821 21.647 328 2.582 2.045 2.658 5.269 998 7.845

8.058 11.337 2.130 1.100 28.719 431 3.014 2.005 2.583 5.108 966 7.570

1,5 1,4 1,3 1,3 1,3 1,3 1,2 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0

103

Buguggiate

3.088

2.971

1,0

104

Bodio Lomnago

2.149

2.065

1,0

105

Lozza

1.248

1.198

1,0

106

Cazzago Brabbia

825

792

1,0

107

Inarzo

1.083

1.039

1,0

108

Jerago con Orago

5.194

4.985

1,0

109 110

Carnago Gazzada Schianno

6.624 4.644

6.358 4.457

1,0 1,0

111

Albizzate

5.350

5.135

1,0

112

Daverio

3.091

2.967

1,0

113

Cavaria con Premezzo

5.848

5.613

1,0

114

Vedano Olona

7.322

7.028

1,0

115 116

Oggiona con Santo Stefano Azzate

4.292 4.634

4.119 4.448

1,0 1,0

117

Solbiate Arno

4.253

4.082

1,0

118

Brunello

1.007

966

1,0

119

Mornago

5.001

4.799

1,0

120

Morazzone

4.305

4.130

1,0

121

Besnate

5.558

5.322

1,0

122

Crosio della Valle

620

587

0,9

123

Marnate

7.608

3.978

0,5

124

Sumirago

6.187

2.991

0,5

125

Venegono Inferiore

6.164

2.064

0,3

126

Venegono Superiore

7.238

2.374

0,3

127

Malnate

16.876

5.387

0,3

128

Besozzo

9.098

2.009

0,2

129

Fagnano Olona

12.340

2.040

0,2

130

Busto Arsizio

81.744

12.573

0,2

131

Ferno

6.988

941

0,1

132

Castellanza

14.265

155

0,0

133

Olgiate Olona

12.346

0

0,0

134

Arsago Seprio

4.901

0

0,0

135

Golasecca

2.690

0

0,0

136

Gallarate

52.455

0

0,0

MALPENSA 2000

58.060

PROVINCIA DI VARESE

887.997

3.551.074

4,00

PROVINCIA DI VARESE -

546.278

3.551.074

6,50

abitanti attivi

145


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

19. SISTEMI DI RACCOLTA La gestione integrata dei rifiuti ha come attività nodale il sistema di raccolta o intercettazione dei rifiuti. Già da diversi anni vengono analizzati nell’annuale rapporto i modelli di raccolta applicati nei comuni della provincia per le frazioni carta, plastica, organico, vetro e frazione residua a smaltimento; per le tipologie di raccolta domiciliare (porta a porta) è stata via via valutata anche la frequenza di prelievo. Dalle analisi emerge che il modello di riferimento per il territorio è quello basato su una domiciliarizzazione spinta del servizio ed una separazione secco-umido, caratterizzata dalla raccolta porta a porta almeno dell’umido, della carta e della plastica, cui negli anni è andata aggiungendosi la raccolta domiciliare di vetro e metalli, con l’obiettivo di eliminare dal territorio comunale qualunque punto di conferimento stradale, che in genere sollecita abbandoni e conferimenti abusivi. Tale modello, ora assunto come Modello Omogeneo Provinciale ed anche Regionale, secondo le indicazioni del nuovo PRGR, prevede le seguenti modalità e frequenze di raccolta:  Organico: raccolta domiciliare con frequenza di 2 volte per settimana (ottimizzabile a 1/settimana nel periodo invernale),  Carta, cartone, tetrapak: raccolta domiciliare con frequenza di 1 volta alla settimana (o eventualmente 1/15 giorni),  Vetro monomateriale o raccolta congiunta di vetro e metalli: raccolta domiciliare con frequenza di 1 volta alla settimana (o eventualmente 1/15 giorni),  Imballaggi in plastica o raccolta multi materiale leggero (metalli ferrosi, alluminio), cui si associa la raccolta differenziata del vetro monomateriale: raccolta domiciliare con frequenza di 1 volta alla settimana (o eventualmente 1/15 giorni),  Secco residuo: raccolta domiciliare con frequenza di 1 volta per settimana (ottimizzabile a 1/15 giorni, con attivazione di servizi dedicati per la raccolta di pannolini/pannoloni). Le raccolte domiciliari gratuite di ingombranti e rifiuti verdi, un tempo attuate in molti Comuni della nostra provincia, vedono oggi di gran lunga ridotta la loro frequenza (da settimanale/quindicinale a mensile o bimestrale). Molti gestori hanno trasformato il servizio a chiamata e fissato il numero massimo dei prelievi consentiti per singolo utente o giro di raccolta, al fine di scoraggiare i conferimenti, cioè la produzione di queste tipologie di rifiuti, e favorito pratiche quali lo scambio di beni ancora in buone condizioni (si veda al proposito la Giornata del Riuso promossa da ASPEM SpA e da Provincia di Varese nel novembre di ogni anno) ed il compostaggio domestico. Laddove sia attuata la raccolta domiciliare del verde, il Modello Omogeneo Provinciale ne prescrive la periodicità stagionale e l’effettuazione a pagamento per gli aderenti al servizio.

146


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

20. I CENTRI DI RACCOLTA COMUNALI. Per “Centri di raccolta comunali” si intendono le aree presidiate ed allestite ove si svolge unicamente attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee, per il successivo trasporto agli impianti di recupero e, per le frazioni non recuperabili, per l’avvio a smaltimento in impianti dedicati, dei rifiuti urbani e assimilati conferiti rispettivamente dalle utenze domestiche e non domestiche. Secondo la normativa nazionale (D.M. 8.04.2008 e D.M. 13.05.2009), la realizzazione o l'adeguamento dei centri di raccolta deve essere realizzato in conformità alla normativa vigente in materia urbanistica ed edilizia ed il Comune territorialmente competente ne deve dare comunicazione alla Regione e alla Provincia. Si rammenta inoltre che i rifiuti conferibili nei centri di raccolta sono solo quelli previsti dalla normativa nazionale sopra richiamata, che non contempla né il rifiuto indifferenziato (CER 200301), né lo spazzamento stradale (CER 200303).

147


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

20.1LA PREDISPOSIZIONE DI CENTRI DI RIUTILIZZO ALL’INTERNO DEI CENTRI DI RACCOLTA COMUNALE Di seguito si riporta infine il parere espresso dalla DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA - VALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI E SISTEMI INFORMATIVI - PIANIFICAZIONE DEI RIFIUTI di Regione Lombardia nel 2013, relativo alla possibilità di creare, all’interno delle Isole Ecologiche o dei Centri di Raccolta Comunale, di Centri di Riutilizzo, destinati alla consegna da parte dei cittadini di beni in buono stato di cui non intendono disfarsi.

148


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

149


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

150


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

21. I GESTORI DEI SERVIZI DI RACCOLTA Si presenta con cartografia GIS la distribuzione territoriale dei gestori della raccolta e trasporto dei rifiuti in provincia di Varese. E’ relativa alla raccolta e al trasporto dei rifiuti urbani, comprese le principali frazioni di raccolta differenziata. Talvolta i Comuni hanno gestori diversi per gli ingombranti, lo spazzamento o alcune frazioni di raccolte differenziate minori. L’informazione relativa al soggetto gestore viene richiesta ai Comuni all’interno della scheda O.R.SO. e permette agli Osservatori Provinciali di disporre di un aggiornato database. Nella tabella seguente è riportato l’elenco dei gestori operanti in provincia, corredato di parametri come il costo medio per i comuni serviti (inteso come somma dei costi di raccolta e smaltimento, che non è però di per sé indicativo della maggior convenienza del costo della sola raccolta e trasporto di un gestore rispetto ad un altro), la media delle percentuali di raccolta differenziata dei Comuni serviti, ecc. Nel caso di variazioni di appalto durante l’anno 2013, è stato considerato il gestore operativo al 30 giugno.

GESTORI Soggetto gestore

Comuni serviti

Abitanti serviti

Costi totali servizio

Costi totali servizio (Euro/ab.equivalente.anno)

(Euro/ab.anno)

% RD media nei Comuni serviti

1

AGESP

4

114.038

€ 118,30

€ 100,65

62,1%

2

AIMERI AMBIENTE

1

14.265

€ 158,51

€ 136,22

55,6%

3

AMSC

1

52.455

€ 135,20

€ 101,24

65,4%

4

ASPEM

3

89.453

€ 150,59

€ 126,34

63,1%

5

ECO S.E.I.B.

5

29.355

€ 98,73

€ 82,47

64,9%

6

ECONORD

27

201.564

€ 118,60

€ 103,72

58,5%

7

ECONORD - TRAMONTO

64

190.398

€ 118,56

€ 91,75

63,1%

8

ISEDA

25

100.798

€ 87,84

€ 76,45

72,3%

9

LEVA ANGELO

3

13.009

€ 96,00

€ 80,85

59,9%

10 SAP - SERVIZI ACQUA POTABILE

2

18.878

€ 105,72

€ 92,56

57,8%

SIECO SERVIZI INTERCOMUNALI 11 ECOLOGICI

4

32.887

€ 115,15

€ 102,35

68,9%

12 TRAMONTO ANTONIO

2

30.897

€ 99,12

€ 87,13

65,1%

€ 92,39

63,0%

PROVINCIA DI VARESE

141

887.997 € 112,46 Gestori Raccolte

151


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

22. DESTINO DEI RIFIUTI L’approfondimento sul destino dei rifiuti raccolti in provincia di Varese è volto alla verifica della situazione impiantistica complessiva e al livello di autosufficienza del territorio. Tra gli obiettivi ci sembra rilevante, oltre a quello politico e tecnico, anche quello educativo, per far comprendere come ogni frazione di rifiuto raccolta in modo differenziato abbia un suo specifico destino, e per rispondere puntualmente a quanti vogliono essere certi che l’attività fatta per conferire i rifiuti in modo differenziato non sia vanificata da un successivo smaltimento improprio degli stessi.

22.1IL DESTINO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI Nel grafico seguente si riportano i dati relativi al destino dei rifiuti indifferenziati o comunque destinati a smaltimento (spazzamento, ingombranti non recuperati), ovvero la frazione dei rifiuti prodotti in Provincia di Varese destinata alla discarica di Gorla Maggiore, all’inceneritore ACCAM di Busto Arsizio e ad altri impianti, tra cui l’impianto di selezione Tramonto di Vergiate e quelli di termovalorizzazione extra provinciale Silla 2 di Milano ed APRICA (ora A2A Ambiente) di Brescia. Come il grafico consente di rilevare, la somma dei quantitativi di RU indifferenziato smaltiti presso i termovalorizzatori ACCAM di Busto Arsizio, Silla 2 di Milano ed APRICA di Brescia supera ormai (per il quinto anno consecutivo) quanto conferito presso l’impianto di scarico controllato di Gorla Maggiore, un tempo sbocco prevalente per i rifiuti indifferenziati a livello provinciale.

Sintesi anno 2013 Termovalorizzatore ACCAM - Busto A.; 37.130 ; 9,4% Discarica di Gorla Maggiore; 17.828 ; 4,5%

Termovalorizzatore Aprica Brescia; 6.017 ; 1,5%

Differenziate; 248.141 ; 63,0%

Rifiuti a Altra; 145.938 ; 37,0% smaltimento

Termovalorizzatore Silla 2 Milano ; 9.578 ; 2,4% Imp. selezione Tramonto Vergiate (fraz. secca); 44.397 ; 11,3% Altri impianti (selezione ingombranti, trasferenza, recupero spazz. etc.); 30.989 ; 7,9%

Destini indifferenziato 2013

152


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

22.2IL DESTINO DELLE FRAZIONI DIFFERENZIATE Questo paragrafo è particolarmente importante perché segnala gli impianti di destinazione dei rifiuti differenziati prodotti a livello provinciale mostrando come i nostri rifiuti, dopo l’impegno di differenziazione dei Cittadini, vengano conferiti effettivamente ad impianti di recupero, che ne consentono la valorizzazione come materia. Sono stati verificati i quantitativi di rifiuti che vengono recuperati/riciclati direttamente in provincia di Varese, in altre province lombarde o che vengono destinati ad impianti extraregionali. Il ciclo dei rifiuti infatti non necessariamente si chiude all’interno del nostro territorio, ma si rivolge a quegli impianti che garantiscono le migliori possibilità di valorizzazione economica, individuati direttamente dai Gestori o segnalati dai Consorzi di Filiera facenti capo a CONAI. D es t in i d el l e pr in c ipa l i f r a z io n i in pr o v in c ia , in r eg io n e, ex t r a -r eg io n e

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Vetro Indifferenziati Ingombranti Verde Carta Spazzamento stradale

Alluminio Metalli Plastica Organico Legno Altre

Totale destinato in prov.VA

Totale ad ALTRE prov. Lombardia Totale Fuori Lombardia

Destini delle principali frazioni in provincia, regione, extra-regione anno 2013

153


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

D es t in i d el l e pr in c ipa l i f r a z io n i in pr o v in c ia per t ipo l o g ia d i d es t in o

0%

10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Vetro Indifferenziati Ingombranti Verde Carta Spazzamento stradale Alluminio Metalli Plastica Organico Totale RECUPERATO in prov. VA

Legno

Totale a TRASFERENZE prov. VA Totale a SELEZIONE / CERNITA in prov. VA

Altre

Totale a SMALTIMENTO in prov. VA

Destini delle principali frazioni in provincia per tipologia di destino, anno 2013

Dai grafici si evidenzia come la provincia mostri un’elevata autosufficienza (almeno per quanto riguarda il primo destino di ciascuna frazione merceologica dei rifiuti urbani) per le principali frazioni “storiche” (alluminio, vetro, ingombranti, carta, metalli, verde ed anche indifferenziati) mentre si rileva una carenza impiantistica sulla frazione organica e sulla plastica. Per i rifiuti raccolti in provincia di Varese è stato possibile verificare quanto è stato destinato rispettivamente alle 4 macro-tipologie di destino possibili: 1. Recupero-riciclo 2. Selezione e cernita 3. Trasferenza 4. Smaltimento finale

22.2.1 IMPIANTI PER IL RECUPERO E RICICLAGGIO DEI RIFIUTI PRODOTTI IN PROVINCIA DI VARESE Come gli anni precedenti si elencano i principali impianti di recupero e di riciclaggio dedicati alle frazioni differenziate dei rifiuti urbani che ricevono i rifiuti prodotti in provincia di Varese.

154


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Impianti di destino: Organico

Comune

Provin cia

NI.MAR.

Cerea

VR

MONTELLO

Montello

BG

ALAN EAL COMPOST

Zinasco Terranova Dei Passerini

BIO.GE.CO.

Tipologia

Totale trattato (ton)

% trattato sul totale

Gli impianti sono suddivisi per tipologie di materiale ritirato e accanto a ciascun impianto si riporta la percentuale di rifiuto trattato sul totale raccolto in provincia per quella tipologia e la lavorazione prevalente effettuata (trasferenza, selezione, recupero, smaltimento).

312,4

0,5%

5.588,4

8,9%

PV

compostaggio Digestione anaerobica, compostaggio Digestione anaerobica, compostaggio

4.415,3

7,0%

LO

compostaggio

2.640,7

San Rocco Al Porto

LO

9.253,7

ECONORD

Guanzate

CO

compostaggio Compostaggio (ACQ)

4,2% 14,7 %

267,7

0,4%

ECONORD

Cologno Monzese

MI

LUCRA 96

Villanova Del Sillaro

LO

SYSTEMA AMBIENTE

Bagnolo Mella

BS

compostaggio

1.198,3

ECONORD

Ferrera di Varese

VA

Stazione di travaso

15.620,9

1,9% 24,8 %

ECOPROGETTO MILANO

Albairate

MI

compostaggio

1.984,6

3,2%

A.S.M. VOGHERA

Voghera

PV

compostaggio

449,9

0,7%

ECODECO

Lacchiarella

MI

3.528,0

ACCAM

Busto Arsizio

VA

compostaggio Inceneritore, stazione di travaso

10.613,5

5,6% 16,9 %

MASERATI S.C.R.P. SOCIETA' CREMASCA RETI E PATRIMONIO Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia

Sarmato

PC

Compostaggio

1.775,5

2,8%

Castelleone

CR

Digestione Anaerobica

1.884,2

34.589,8

3,0% 41,7 % 55,0 %

2.106,3

3,3%

Fuori regione

compostaggio 3.308,5 digestione anaerobica, spandimento fanghi

5,3%

70,5

26.234,5

0,1%

155


Impianti di destino: Carta e cartone

Comune

Provin cia

Tipologia

Totale trattato (ton)

% trattato sul totale

RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

SE.GE. ECOLOGIA

Legnano

MI

recupero

6.707,1

15,0 %

BRIANTE MARTEGANI

Golasecca

VA

stoccaggio

1.802,0

4,0%

MARABINI RECUPERI

Varese

VA

stoccaggio

584,1

TRAMONTO ANTONIO

Vergiate

VA

5.422,2

CILUMBRIELLO MORANZONI MAURO, CARLO & C.

Malnate

VA

stoccaggio stoccaggio, recupero

Varese

VA

recupero

7.853,6

1,3% 12,1 % 10,5 % 17,5 %

PAGANI A.MERATI E C. - CARTIERA DI LAVENO

Gorla Maggiore

VA

recupero

2.808,7

6,3%

VA

recupero

3.133,1

7,0%

C.G.D. CARON

Laveno-Mombello Oggiona Con Santo Stefano

VA

recupero

2.389,7

5,3%

LURA MACERI

Rovello Porro

CO

recupero

2.690,5

6,0%

CARIS SERVIZI SOCIETA' GESTIONE IMPIANTI ECOLOGICI CASTELLI DI ANTONIO E SILVANO CASTELLI

Lainate CadeglianoViconago

MI

recupero

62,3

0,1%

VA

recupero

82,8

0,2%

Guanzate

CO

recupero

584,1

1,3%

BRICCOLA CARLO Guanzate FRATELLI POZZOBON DI POZZOBON ARMANDO E C. Canegrate Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia

CO

recupero

3.463,8

7,7%

MI

Stoccaggio

2.532,3

5,6% 64,2 % 35,8 %

4.707,5

28.789,5 16.043,2

Impianti di destino: Verde

0,0%

Comune

Provin cia

Tipologia

Totale trattato (ton)

% trattato sul totale

Fuori regione

ERUS SERVICE

Origgio

VA

recupero

9.153,3

18,3%

TRAMONTO ANTONIO

Vergiate

VA

stoccaggio

1.387,2

2,8%

BERCO

Calcinate

BG

compostaggio

242,2

0,5%

FISICOMPOST

Novate Milanese

MI

recupero

53,2

0,1%

156


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 GARDEN AZ. AGR. DI RADAELLI ELIO, GIUSEPPE, WALTER & C.

Anzano Del Parco

CO

44,4

0,1%

447,7

0,9%

VA

compostaggio Compostaggio (ACV) Compostaggio (ACV) Compostaggio (ACV) Compostaggio (ACQ) stoccaggio, compostaggio Compostaggio (ACV) Compostaggio (ACV)

RICICLECO FRATELLI CASOTTO AZIENDA AGRICOLA

Gallarate

VA

Castelseprio

VA

B.C.E. DI BINI CARMELO

Arcisate

VA

SYSTEM ECO GREEN

Noviglio

MI

VERDEAMBIENTE

Cirimido

CO

TECNOGARDEN SERVICE FLOROVIVAISMO MACCHI DI MACCHI ALESSIO

Vimercate

MB

Comabbio

ECONORD

Cologno Monzese

MI

ECOPROGETTO MILANO

Albairate

MI

VANIN GINO RAMPINELLI GIACOMO FIGLI SOCIETA' AGRICOLA LA FATTORIA DI GUZZETTI ANTONIO E FABIO

Tradate

6.097,4

12,2%

1.101,3

2,2%

2.441,1

4,9%

5.500,6

11,0%

831,7

1,7%

270,5

0,5%

compostaggio

16,8

0,0%

91,1

0,2%

VA

compostaggio compostaggio, recupero

Arconate

MI

Compostaggio

161,9

0,3%

Uboldo

VA

648,3

1,3%

TECNOGARDEN SERVICE

Luino

VA

compostaggio compostaggio, recupero

9.255,9

18,5%

COCCIOLI LUCIANO

Valmorea

CO

Compostaggio

1.758,5

3,5%

AFO AMBIENTE

Concorezzo

MB

Stoccaggio

2.188,7

4,4%

FACCIOLI STEFANO Comignago Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia

NO

Stoccaggio

462,0

0,9%

Impianti di destino: Vetro

Comune

Provin cia

Tipologia

15,6%

36.168,6

72,4%

13.330,3

26,7%

462,0

0,9%

Totale trattato (ton)

% trattato sul totale

Fuori regione

7.807,0

TRAMONTO ANTONIO

Vergiate

VA

stoccaggio

TECNO RECUPERI

Gerenzano

VA

stoccaggio, recupero

7.106,1

16,5%

EUROVETRO

Origgio

VA

stoccaggio, recupero

31.570,3

73,4%

933,9

2,2%

157


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 SOCIETA' GESTIONE IMPIANTI ECOLOGICI

Cadegliano-Viconago

VA

recupero

3.426,2 43.036,4 -

0,0%

-

0,0%

Totale trattato (ton)

Fuori regione

Impianti di destino: Plastica

Comune

Provin cia

Tipologia

100,0%

% trattato sul totale

Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia

8,0%

87,5

0,6%

ECONORD

Como

CO

selezione-cernita, recupero

SE.GE. ECOLOGIA

Legnano

MI

recupero

2,7

0,0%

TRAMONTO ANTONIO

Vergiate

VA

stoccaggio

794,3

5,4%

CILUMBRIELLO

Malnate

VA

stoccaggio, recupero 2.299,1

EUROVETRO

Origgio

VA

stoccaggio, recupero 132,9

PINI PIETRO ISOLANTI

Leffe

BG

recupero

1,8

0,0%

PAGANI

Gorla Maggiore

VA

recupero

11,6

0,1%

REALPLASTIC ECOREC DI MATERA RICCARDO & C.

Locate Varesino

CO

recupero

2.673,2

Milano

MI

recupero

6,9

0,0%

CARIS VRD

Lainate

MI

recupero

117,2

0,8%

CARIS SERVIZI

Lainate

MI

65,7

0,4%

CEREDA AMBROGIO

Lurago d'Erba

CO

recupero selezione-cernita, recupero

15,4

0,1%

MASOTINA FERRAZZI DI MARZOLA ROBERTO & C. SOCIETA' GESTIONE IMPIANTI ECOLOGICI

Corsico

MI

recupero

37,9

0,3%

Gallarate CadeglianoViconago

VA

recupero

18,2

0,1%

VA

recupero

17,0

0,1%

TECOPLAST DUE Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia

Locate Varesino

CO

recupero

1.015,4

6,9%

Fuori regione

7.510,9

51,0%

15,6% 0,9%

18,2%

3.273,0

22,2%

11.447,1

77,8%

-

0,0%

158


Impianti di destino: Legno

Comune

Provin cia

Tipologia

Totale trattato (ton)

% trattato sul totale

RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

SE.GE. ECOLOGIA

Legnano

MI

recupero

8,4

0,1%

RI.ECO EREDI PAPINI OSVALDO DI FERRARIO MARIA E FIGLI

Novate Milanese

MI

10,6

0,1%

Pogliano Milanese

MI

recupero selezione-cernita, recupero

BRIANTE MARTEGANI

Golasecca

VA

ERUS SERVICE

Origgio

MARABINI RECUPERI

2.154,5

13,2%

stoccaggio

1.505,7

9,2%

VA

recupero

4,8

0,0%

Varese

VA

stoccaggio

393,6

2,4%

TRAMONTO ANTONIO

Vergiate

VA

stoccaggio

817,2

5,0%

FISICOMPOST FRATELLI CASOTTO AZIENDA AGRICOLA

Novate Milanese

MI

55,3

0,3%

Castelseprio

VA

recupero Compostaggio (ACV)

1,3

0,0%

ECOLEGNO BRIANZA

Cucciago

CO

Stoccaggio

PAGANI S.A.I.B. - SOCIETA' AGGLOMERATI INDUSTRIALI BOSI

Gorla Maggiore

VA

recupero

644,4

4,0%

Caorso

PC

recupero

3,0

0,0%

CARIS SERVIZI

Lainate

MI

153,8

0,9%

CEREDA AMBROGIO

Lurago d'Erba

CO

recupero selezione-cernita, recupero

169,9

1,0%

MANTRAS

Osnago

LC

recupero, stoccaggio 284,1

1,7%

IL TRUCIOLO

Albavilla

CO

1,9%

GRUPPO MAURO SAVIOLA Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia

Mortara

PV

recupero, stoccaggio 304,3 recupero, recupero energetico 424,5

Fuori regione

9.344,2

57,4%

2,6%

3.367,0

20,7%

12.909,6

79,3%

3,0

0,0%

Impianti di recupero dei rifiuti prodotti in provincia di Varese

159


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

23. VALUTAZIONI ECONOMICHE Per i Comuni la gestione dei rifiuti è onerosa e in molti casi rappresenta una delle principali voci di spesa del bilancio comunale. Come lo scorso anno si è proceduto a riportare in tabella i costi complessivi per abitante della gestione rifiuti per singolo comune e ad effettuare alcune elaborazioni per evidenziare le correlazioni esistenti tra i costi del sistema e alcuni indicatori tecnici di riferimento. Dalle elaborazioni si conferma una elevata tendenza alla dispersione dei dati di costo dei diversi Comuni, ma con tendenze che vengono confermate. Infatti si può affermare una sicura competitività economica per i sistemi di raccolta differenziata spinta, principalmente grazie all’avvio a recupero delle frazioni selezionate a costi inferiori rispetto allo smaltimento in discarica o termovalorizzatore della frazione non differenziata. In tabella si riportano i dati medi di costo per i Comuni suddivisi in due livelli di raccolta differenziata (inferiore e superiore al 65%) ed è interessante notare come all’aumento della raccolta differenziata corrisponda una diminuzione dei costi complessivi di gestione. Inoltre, come indicato nei Report a partire dal 2009, in riferimento all’indice di efficienza, i costi vengono ripartiti, oltre che per abitanti residenti, anche per abitanti equivalenti, che vengono calcolati tenendo conto dei flussi turistici segnalati dai comuni in sede di compilazione della Scheda Rifiuti. La presenza di flussi turistici ha infatti una forte incidenza sui comuni medio-piccoli lacuali e della parte nord della provincia, il cui dato di costo risulterebbe eccessivamente distorto se fosse calcolato solo sugli abitanti residenti.

Numero comuni

% RD > 65% % RD < 65 %

65 76

% su tutti i Comuni Media % RD

46% 54%

69,8% 58,9%

Media costi

Media costi per ab. eq.

Deviaz. Standard costi per ab. eq.

€ 100,47 € 122,71

€ 85,64 € 98,16

€ 20,31 € 20,85

Media indice efficienza

5,5 4,5

Nel grafico seguente si riporta il confronto per ogni comune tra il costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti urbani (asse delle ordinate) e il livello di raccolta differenziata (asse delle ascisse).

Costo €/ab.eq.anno

Costi totali del servizio rifiuti rispetto alla % RD

Costi totali del servizio rifiuti rispetto alla % RD – 2013

€ 180,00 € 160,00 € 140,00 € 120,00 € 100,00 € 80,00 € 60,00 € 40,00 € 20,00 €20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% 80,0% 90,0% % RD

160


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

Quanto detto trova ulteriore conferma nel grafico seguente, in cui si riporta il confronto per ogni comune della provincia di Varese tra il costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti urbani (asse delle ordinate) e l’indice di efficienza (asse delle ascisse).

Costo €/ab.eq.anno

Costi totali del servizio rifiuti rispetto all'indice di efficienza € 180,00 € 160,00 € 140,00 € 120,00 € 100,00 € 80,00 € 60,00 € 40,00 € 20,00 €-

0,0

2,0

4,0

6,0

8,0

Indice di efficienza Costi totali del servizio rifiuti rispetto all’indice di efficienza – 2013

161


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

COSTI Comune 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73

Castronno Castiglione Olona Albizzate Osmate Besnate Induno Olona Casorate Sempione Carnago Sangiano Sumirago Germignaga Besozzo Vedano Olona Oggiona con Santo Stefano Mornago Morazzone Solbiate Arno Daverio Grantola Gazzada Schianno Ferrera di Varese Azzio Arcisate Inarzo Azzate Travedona-Monate Cocquio-Trevisago Comabbio Cazzago Brabbia Lonate Ceppino Mercallo Mesenzana Cuveglio Samarate Monvalle Biandronno Sesto Calende Ranco Caravate Crosio della Valle Barasso Leggiuno Orino Taino Jerago con Orago Ispra Gemonio Bisuschio Vergiate Cantello Venegono Superiore Gorla Maggiore Uboldo Caronno Pertusella Cittiglio Buguggiate Marnate Bedero Valcuvia Dumenza Laveno-Mombello Gavirate Gerenzano Cassano Magnago Golasecca Casalzuigno Cislago Porto Valtravaglia Busto Arsizio Brinzio Comerio Brunello Bardello Cugliate-Fabiasco

Abitanti

5.269 7.845 5.350 814 5.558 10.418 5.740 6.624 1.534 6.187 3.885 9.098 7.322 4.292 5.001 4.305 4.253 3.091 1.250 4.644 714 819 9.886 1.083 4.634 4.095 4.743 1.171 825 4.950 1.838 1.488 3.389 16.129 1.975 3.319 11.031 1.328 2.592 620 1.673 3.727 861 3.748 5.194 5.410 2.881 4.360 8.950 4.635 7.238 5.020 10.574 17.246 4.022 3.088 7.608 675 1.466 8.968 9.306 10.737 21.647 2.690 1.331 10.258 2.369 81.744 847 2.762 1.007 1.550 3.126

Costi totali servizio

Costi totali servizio

€ 50,73 € 56,09 € 66,87 € 64,71 € 68,50 € 88,57 € 72,20 € 72,40 € 71,39 € 68,66 € 84,86 € 87,93 € 75,30 € 81,90 € 76,70 € 75,63 € 80,27 € 81,68 € 83,21 € 86,34 € 74,06 € 82,81 € 81,15 € 79,64 € 96,84 € 87,72 € 98,39 € 103,15 € 90,24 € 82,60 € 86,67 € 111,68 € 90,88 € 89,25 € 93,91 € 87,26 € 99,02 € 102,60 € 86,73 € 91,96 € 95,21 € 95,04 € 94,54 € 94,15 € 89,48 € 100,26 € 103,85 € 91,88 € 117,53 € 101,28 € 101,46 € 97,52 € 101,77 € 108,79 € 97,40 € 97,46 € 95,95 € 93,79 € 128,99 € 123,80 € 106,40 € 93,89 € 103,86 € 99,94 € 111,01 € 98,96 € 147,06 € 121,56 € 105,27 € 97,51 € 107,25 € 102,41 € 99,57

€ 42,21 € 47,80 € 55,70 € 57,19 € 58,74 € 59,15 € 62,41 € 64,60 € 64,76 € 66,84 € 67,54 € 67,63 € 68,00 € 68,18 € 68,50 € 68,53 € 68,81 € 69,00 € 69,89 € 70,53 € 70,84 € 71,86 € 72,39 € 72,72 € 73,30 € 74,07 € 74,33 € 74,61 € 75,05 € 75,69 € 75,97 € 76,03 € 76,35 € 76,75 € 76,76 € 76,96 € 77,42 € 77,85 € 78,55 € 79,30 € 79,64 € 80,13 € 81,18 € 82,06 € 82,35 € 82,36 € 83,80 € 84,59 € 84,59 € 85,03 € 85,08 € 85,12 € 85,33 € 86,06 € 86,63 € 86,73 € 87,11 € 87,12 € 87,52 € 87,85 € 88,24 € 88,37 € 88,89 € 89,01 € 89,10 € 89,11 € 89,37 € 89,39 € 89,99 € 90,44 € 90,53 € 90,81 € 91,01

COSTI SERVIZIO

(Euro/ab.anno (Euro/ab. per punto % di equivalente.anno) (Euro/ab.anno) RD) € 0,69 € 0,78 € 0,91 € 1,02 € 0,94 € 1,34 € 1,08 € 1,00 € 1,12 € 0,94 € 1,42 € 1,39 € 1,07 € 1,13 € 1,05 € 1,05 € 1,11 € 1,12 € 1,39 € 1,21 € 1,23 € 1,38 € 1,23 € 1,09 € 1,34 € 1,28 € 1,56 € 1,73 € 1,23 € 1,25 € 1,29 € 1,87 € 1,56 € 1,33 € 1,36 € 1,21 € 1,57 € 1,46 € 1,38 € 1,26 € 1,43 € 1,38 € 1,61 € 1,40 € 1,24 € 1,42 € 1,64 € 1,39 € 1,65 € 1,54 € 1,67 € 1,82 € 1,71 € 1,72 € 1,65 € 1,33 € 1,54 € 1,92 € 2,15 € 2,41 € 1,57 € 1,44 € 1,31 € 1,52 € 1,88 € 1,65 € 2,46 € 2,05 € 1,78 € 1,45 € 1,47 € 1,57 € 1,51

Variazione costi 2010 2009 -7,1% -4,4% +3,8% +13,3% -13,6% +5,9% +11,7% +14,4% +5,9% -33,0% -4,8% -5,8% -7,7% +7,5% -4,6% +28,4% +13,6% +45,7% -0,7% +30,3% +48,2% -9,1% +4,6% -9,6% +78,8% +0,2% -1,5% +17,1% +9,1% +3,1% +11,4% +10,5% +7,7% -0,4% +5,0% +1,6% -13,2% +15,6% -22,6% +5,9% +10,8% +7,0% +7,6% +16,9% +60,3% +5,4% +34,7% +6,9% +7,2% +0,3% +8,6% +71,9% +0,8% -0,5% +0,5% +67,0% -6,5% -8,2% -0,7% +2,5% +1,1% -3,5% +1,9% +0,6% +9,0% +8,0% +16,1% +0,3% +73,8% -3,0% -2,6% +7,9% +8,9%

SOGGETTO GESTORE ISEDA ISEDA ISEDA ECONORD - TRAMONTO ISEDA ECO S.E.I.B. LEVA ANGELO ISEDA ECONORD - TRAMONTO ECONORD ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ISEDA ISEDA ISEDA ISEDA ISEDA ISEDA ECONORD - TRAMONTO ISEDA ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECO S.E.I.B. ISEDA ISEDA ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ISEDA SIECO SERVIZI INTERCOMUNALI ECOLOGICI

ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO TRAMONTO ANTONIO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ISEDA ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ISEDA ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD ECONORD - TRAMONTO ASPEM ECONORD LEVA ANGELO ECONORD ECONORD ECONORD - TRAMONTO ISEDA AGESP ECONORD ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD SIECO SERVIZI INTERCOMUNALI ECOLOGICI

ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD ECONORD - TRAMONTO AGESP ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ISEDA ECONORD - TRAMONTO ECO S.E.I.B.

% RD

73,3% 71,9% 73,3% 63,6% 73,1% 66,0% 66,7% 72,2% 63,9% 73,3% 59,8% 63,1% 70,1% 72,7% 73,3% 72,2% 72,1% 72,7% 59,7% 71,5% 60,1% 60,1% 66,1% 73,3% 72,5% 68,7% 63,2% 59,6% 73,3% 66,0% 67,2% 59,6% 58,3% 67,0% 69,3% 72,3% 63,1% 70,1% 62,9% 73,3% 66,4% 69,0% 58,7% 67,1% 72,0% 70,7% 63,5% 65,9% 71,2% 65,6% 60,7% 53,7% 59,3% 63,4% 59,2% 73,1% 62,1% 48,7% 60,0% 51,4% 67,9% 65,3% 79,3% 65,9% 59,1% 59,9% 59,7% 59,3% 59,2% 67,0% 72,8% 65,1% 66,2%

162


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141

Brissago-Valtravaglia Varano Borghi Ferno Cairate Castelveccana Brenta Malgesso Casale Litta Lonate Pozzolo Montegrino Valtravaglia Saronno Luvinate Porto Ceresio Castello Cabiaglio Cuvio Lozza Gornate-Olona Rancio Valcuvia Malnate Cassano Valcuvia Cunardo Gorla Minore Venegono Inferiore Maccagno Masciago Primo Bodio Lomnago Cardano al Campo Valganna Galliate Lombardo Somma Lombardo Luino Agra Besano Gallarate Saltrio Cadrezzate Brebbia Arsago Seprio Cremenaga Vizzola Ticino Cuasso al Monte Fagnano Olona Ternate Clivio Brusimpiano Curiglia con Monteviasco Angera Tradate Solbiate Olona Bregano Caronno Varesino Olgiate Olona Brezzo di Bedero Marchirolo Cavaria con Premezzo Viggiù Marzio Castelseprio Lavena Ponte Tresa Cadegliano-Viconago Castellanza Duno Origgio Veddasca Varese Casciago Pino sulla Sponda del Lago Maggiore Tronzano Lago Maggiore

PROVINCIA DI VARESE

1.269 2.514 6.988 7.892 1.998 1.818 1.332 2.658 11.890 1.487 39.422 1.289 3.028 574 1.679 1.248 2.249 924 16.876 679 2.897 8.551 6.164 2.065 301 2.149 14.768 1.585 998 17.684 14.766 384 2.582 52.455 3.049 1.854 3.364 4.901 821 616 3.649 12.340 2.520 1.986 1.222 177 5.664 18.500 5.572 852 4.985 12.346 1.186 3.478 5.848 5.279 328 1.305 5.586 2.045 14.265 142 7.594 245 80.927 3.891 212 258

€ 111,24 € 94,93 € 100,07 € 103,55 € 142,61 € 98,77 € 100,29 € 104,96 € 111,37 € 111,58 € 118,39 € 104,47 € 113,91 € 109,82 € 111,35 € 104,09 € 118,29 € 115,34 € 106,18 € 106,51 € 110,42 € 105,51 € 112,77 € 134,52 € 104,98 € 104,16 € 108,99 € 123,95 € 110,68 € 118,26 € 135,05 € 160,67 € 110,61 € 135,20 € 114,43 € 109,62 € 126,39 € 119,04 € 109,63 € 120,51 € 134,32 € 121,68 € 133,45 € 121,00 € 150,19 € 182,43 € 147,80 € 130,85 € 127,19 € 121,88 € 127,53 € 134,03 € 197,98 € 131,46 € 143,19 € 138,79 € 152,63 € 146,62 € 170,00 € 130,88 € 158,51 € 275,70 € 154,15 € 324,11 € 186,38 € 164,10 € 229,43 € 221,94

887.997 € 112,46

€ 91,18 € 91,19 € 91,57 € 91,92 € 92,35 € 92,77 € 92,77 € 93,25 € 93,55 € 93,79 € 93,90 € 94,17 € 94,39 € 94,45 € 94,61 € 94,89 € 95,01 € 95,09 € 95,25 € 95,37 € 95,43 € 95,50 € 95,72 € 96,03 € 96,06 € 96,11 € 97,52 € 98,71 € 100,23 € 100,23 € 100,68 € 101,21 € 101,23 € 101,24 € 101,97 € 102,08 € 104,38 € 104,65 € 105,15 € 105,75 € 106,65 € 106,71 € 106,83 € 109,78 € 111,52 € 112,53 € 112,68 € 115,40 € 115,97 € 116,68 € 117,66 € 119,41 € 119,83 € 120,20 € 124,20 € 125,46 € 127,04 € 127,14 € 133,20 € 134,63 € 136,22 € 139,13 € 140,75 € 145,55 € 146,43 € 147,57 € 151,46 € 157,41

€ 1,88 € 1,42 € 1,67 € 1,60 € 2,42 € 1,65 € 1,56 € 1,43 € 2,00 € 1,88 € 1,67 € 1,54 € 1,90 € 1,82 € 1,91 € 1,42 € 2,00 € 1,95 € 1,59 € 1,80 € 1,67 € 1,92 € 1,93 € 2,16 € 1,77 € 1,44 € 1,72 € 2,65 € 1,51 € 1,89 € 2,48 € 2,33 € 1,96 € 2,07 € 2,27 € 1,59 € 1,94 € 1,65 € 1,77 € 1,83 € 2,36 € 1,91 € 2,06 € 1,92 € 2,70 € 3,08 € 2,39 € 1,83 € 2,10 € 1,86 € 2,03 € 2,12 € 3,33 € 2,77 € 1,99 € 2,53 € 3,41 € 2,17 € 3,06 € 2,54 € 2,85 € 4,65 € 2,60 € 5,47 € 3,22 € 2,49 € 3,24 € 3,71

+33,1% +7,4% +0,7% +36,2% +13,0% +5,6% -0,3% +4,1% -0,5% +5,3% +26,2% -3,7% +4,5% -6,0% +17,7% +33,8% +6,9% +42,0% -1,4% +3,4% +9,4% -0,3% +3,6% -9,7% +33,7% +29,1% +16,4% +18,7% +19,4% +7,2% +3,7% +7,2% -0,1% -5,2% +14,6% -6,2% +18,7% +36,9% +41,4% +2,9% +22,1% +4,6% -26,1% +14,2% +5,6% +39,6% +7,6% +4,8% +12,3% +32,8% +46,3% +3,4% +24,8% +1,2% +3,9% +20,6% +5,8% +52,6% +29,9% +36,9% +13,2% +4,7% -4,8% +73,7% -3,6% +12,9% +43,9% +2,7%

€ 92,39

€ 1,80

+9,97%

ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO SAP - SERVIZI ACQUA POTABILE ISEDA ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ISEDA SAP - SERVIZI ACQUA POTABILE ECONORD - TRAMONTO ECONORD ECONORD - TRAMONTO ECO S.E.I.B. ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ISEDA LEVA ANGELO ECONORD - TRAMONTO ECONORD ECONORD - TRAMONTO ECO S.E.I.B. ECONORD ECONORD ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ISEDA TRAMONTO ANTONIO ECONORD ISEDA ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD AMSC ECONORD ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD ECONORD - TRAMONTO ECONORD AGESP ECONORD - TRAMONTO ECONORD ECONORD ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO ECONORD ECONORD ECONORD - TRAMONTO SIECO SERVIZI INTERCOMUNALI ECOLOGICI

AGESP ECONORD - TRAMONTO ECONORD ISEDA ECONORD ECONORD SIECO SERVIZI INTERCOMUNALI ECOLOGICI

ECONORD ECONORD AIMERI AMBIENTE ECONORD - TRAMONTO ECONORD ECONORD - TRAMONTO ASPEM ASPEM ECONORD - TRAMONTO ECONORD - TRAMONTO

59,3% 66,8% 60,0% 64,6% 59,0% 59,9% 64,1% 73,3% 55,7% 59,3% 70,7% 67,8% 59,8% 60,3% 58,2% 73,3% 59,1% 59,3% 66,7% 59,3% 66,2% 55,0% 58,3% 62,2% 59,3% 72,4% 63,2% 46,7% 73,3% 62,7% 54,4% 68,9% 56,3% 65,4% 50,4% 68,9% 65,3% 72,3% 62,0% 65,8% 56,9% 63,6% 64,7% 62,9% 55,7% 59,3% 61,8% 71,4% 60,4% 65,4% 62,7% 63,3% 59,4% 47,4% 72,1% 54,9% 44,7% 67,4% 55,6% 51,5% 55,6% 59,3% 59,3% 59,3% 58,0% 65,8% 70,9% 59,7%

63,0%

Costi 2013

163


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

164


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

24. SCHEDE DI SINTESI DI CONSORZI Nelle seguenti pagine sono state inserite le schede di sintesi della gestione rifiuti per l’intera Provincia e per i Consorzi di comuni che hanno organizzato la raccolta rifiuti in forma associata (unico appalto), con il riassunto dei principali indicatori relativi alla gestione dei rifiuti. Le schede di sintesi sono organizzate secondo le seguenti aree di informazioni:  Intestazione della scheda, riportante il “soggetto” cui si riferiscono i dati riportati;  Informazioni generali (per i Comuni: bacino di appartenenza, Consorzi o Comunità montane di appartenenza, Gestore principale del servizio, presenza della piazzola, mesi turistici ed eventuali commenti);  Grafico andamento storico della produzione di rifiuti: andamento produzione dei rifiuti urbani espressa in kg/ab.giorno dal 2011 al 2013;  Grafico a torta con suddivisione dei rifiuti raccolti mediante le diverse raccolte selettive;  Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani con indicazione di dati urbanistici (abitanti e densità urbanistica), indice di efficienza, risultati di raccolta differenziata (% RD e variazione 2013-2012 esclusi gli ingombranti recuperati), produzione totale di rifiuti (pro capite, variazione 2013-2012 e variazione rispetto alla media provinciale), totale dei costi del servizio (Euro/ab.anno e Euro/ab.anno per punto percentuale di RD) ed incremento costi. Inoltre vi sono i box di approfondimento del sistema di gestione rifiuti e quello sul passaggio da tassa a tariffa rifiuti (o indicazione della Tarsu);  Quadro riepilogativo raccolte differenziate con elenco delle frazioni principali e indice di efficienza relativo a ciascuna di esse;  Riquadro sui rifiuti avviati a smaltimento. Nel quadro riassuntivo riportato, si è voluta dare importanza ai principali indicatori della gestione rifiuti, soprattutto all’indice di efficienza. Per dare una valenza visiva ad alcuni di questi indicatori è stato impiegato uno “smile” diverso, a seconda della classe di efficienza raggiunta. Le schede singole comunali, realizzate in questo stesso formato già utilizzato per gli anni precedenti, sono disponibili sul sito internet della Provincia – Settore Ecologia ed Energia – Osservatorio Rifiuti.

165


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

25. GLOSSARIO Al fine di agevolare la lettura del presente rapporto sono state raccolte qui di seguito le principali sigle e termini impiegati, con una sintetica spiegazione.

25.1TERMINI DI USO COMUNE       

     

       

 

Apparecchiature e veicoli fuori uso: automobili e parti di automobili fuori uso; Apparecchiature elettriche: piccoli elettrodomestici, apparecchiature per telecomunicazione, apparecchiature di illuminazione, strumenti elettrici ed elettronici fuori uso da utenze civili; Batterie al piombo: batterie degli autoveicoli da utenze civili; Biodegradabili: materiale vegetale derivante dalla manutenzione del verde, costituito essenzialmente da scarti di potatura e sfalci d'erba; Carta e cartone: imballaggi in carta e cartone, giornali, riviste, fogli di carta; Centro Comunale di Conferimento: area attrezzata dove poter conferire i rifiuti da raccolta differenziata direttamente da parte degli utenti; Compost: è il risultato della decomposizione e dell'umificazione di un misto di materie organiche (come ad esempio residui di potatura, scarti di cucina, letame o liquame) da parte di macro e micro organismi in condizioni particolari. Il processo di formazione del compost è il Compostaggio, che è controllato ed accelerato dall'uomo. Farmaci scaduti: medicinali e farmaci scaduti, avariati; Frigoriferi e elettrodomestici contenenti CFC: frigoriferi e congelatori fuori uso provenienti da utenze civili; Imballaggi misti: imballaggi in materiali diversi, accoppiati insieme e non facilmente separabili; Imballaggi pericolosi: imballaggi che sono stati a contatto con materie pericolose e che eventualmente ne contengono residui; Ingombranti: mobili e sanitari (vasche da bagno, lavabi, WC, ecc.) da utenze civili. Isola Ecologica Comunale: struttura a servizio del sistema di raccolta differenziata in cui si trovano raggruppate le campane o i cassonetti stradali per rifiuti indifferenziati e differenziati (carta, vetro e metalli, imballaggi in plastica, eventualmente pile e farmaci) Legno: legname derivante principalmente da cassette, pallets, sfridi e scarti di legno, mobili lignei; Metalli: metalli ferrosi e non, come manufatti in metallo e barattolame; Oli animali e vegetali esausti: olii alimentari residui della frittura, della conservazione, della preparazione di alimenti; Oli minerali esausti e rifiuti contenenti olii: olii minerali, sintetici per motori, ingranaggi e lubrificazione e altri rifiuti contenenti olii minerali da utenze civili; Pile e batterie: batterie, pile alcaline etc. da utenze civili; Plastica: bottiglie, flaconi ed altri imballaggi in plastica (reti di frutta e verdura, shopper, pellicole, ecc.); Pneumatici: gomme fuori uso degli autoveicoli, motoveicoli e biciclette; Rifiuti indifferenziati: i rifiuti prodotti e non intercettati dai circuiti della raccolta differenziata costituiscono la frazione di rifiuti indifferenziati, direttamente destinata alla discarica. Tale frazione è ovviamente legata agli andamenti della raccolta differenziata e della produzione dei rifiuti. Rifiuti pulizia fognatura: rifiuti derivanti dallo spurgo della fognatura e dalla pulizia dei tombini; Rifiuti da spazzamento: rifiuti provenienti dalla pulizia delle strade

166


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013    

Tessili: abiti dimessi e imballaggi in materiale tessile; Toner esauriti: contenitori svuotati di inchiostri per stampanti da utenze civili; Tubi fluorescenti: lampade e tubi "al neon" e altri rifiuti contenenti mercurio da utenze civili; Vetro: contenitori e imballaggi in vetro, vetro piatto.

25.2 SIGLE                  

ISPRA (ex APAT): Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale; ATO: Ambito Territoriale Ottimale; CDR: Combustibile da Rifiuto; CER: Catalogo Europeo Rifiuti; FORSU: Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani; UD: Utenze Domestiche, ovvero le famiglie; UnD: Utenze non Domestiche, ovvero le attività produttive; MUD: Modello Unico di Dichiarazione ambientale; ONR: Osservatorio Nazionale Rifiuti; OPR: Osservatorio Provinciale Rifiuti; PRGR: Piano Regionale Gestione dei Rifiuti; RD: Raccolta Differenziata; RP: Raccolta con contenitori stradali di Prossimità; RSU: Rifiuti Solidi Urbani (questa denominazione è stata generalmente sostituita da RU); RU: Rifiuti urbani; RUP: Rifiuti urbani pericolosi; RUR: Rifiuti Urbano Residuo RAEE: Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

167


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

25.3 PRINCIPALI SIMBOLI DI IDENTIFICAZIONE DEI RIFIUTI

il Ciclo di Moebius per asserzione di riciclabilità

168


RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI – DATI 2013

169


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.