In Atti di Ecomondo 2014 - Maggioli Ed.
Il ruolo chiave della filiera del rifiuto organico nel nuovo Programma Regionale di Gestione Rifiuti della Lombardia Michele Giavini, giavini@arsambiente.it, ARS ambiente Srl, Gallarate (VA) Elisabetta Confalonieri, Paola Zerbinati, Regione Lombardia, Milano Riassunto Nel mese di Giugno 2014 Regione Lombardia ha approvato il nuovo Programma regionale di Gestione dei Rifiuti, che introduce un nuovo obiettivo di raccolta differenziata (65% per ogni singolo Comune, e 67% come media regionale, entro il 2020). Per raggiungerlo, viene riconosciuto il ruolo chiave del rifiuto organico come frazione principale da separare. In Lombardia, attualmente più di 600 Comuni hanno già il sistema porta a porta basato sui sacchetti compostabili per il solo scarto di cucina, senza scarti verdi. Questo schema si è dimostrato confortevole per i cittadini, economicamente sostenibile ed anche nel complesso performante dal punto di vista ambientale, come mostra uno studio LCA svolto. Pertanto, esso è stato identificato come un modello standard di riferimento. Secondo il nuovo piano, entro il 2020 ogni Comune, compresi i più piccoli, dovrà introdurre la raccolta dell'umido. Summary In June 2014 Lombardy Region approved the new regional Waste Management Plan, setting a new target in terms of recycling rate (65% for each municipality, to be achieved by 2020, and 67% as a regional target). In order to achieve this high target, the Region recognizes the key role of food waste as the main fraction to be separated by citizens. In Lombardy, currently more than 600 Municipalities have already implemented kerbside collection scheme based on compostable bags for the collection of food waste only, without garden waste. This scheme have proven to be comfortable for citizens, economically viable and also environmentally friendly as a detailed LCA study shows. Thus, it has been identified by the regional plan as a standard model. According to the new plan, by 2020, each municipality have to set up food waste collection, including smaller municipalities. 1 Introduzione Con dgr 1990 del 20/06/2014 è stato approvato il nuovo Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti [1], che sostituisce il precedente approvato nel 2005 e introduce una serie di rilevanti novità. Tra di esse, l'introduzione di due distinti obiettivi di raccolta differenziata da raggiungere entro il 2020: il 67% come media regionale, e il 65% a livello di ogni singolo Comune. La regione Lombardia conta oggi 1531 Comuni e circa 10.000.000 di abitanti, con caratteristiche molto variegate; si spazia infatti dai comuni montani a bassissima densità urbanistica alle grandi città tra cui Milano. Per il raggiungimento di obiettivi così elevati, la raccolta differenziata della FORSU gioca sicuramente un ruolo chiave nel sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani. Vengono presentate in questo lavoro le analisi di supporto svolte, relative alla FORSU, per la definizione dei nuovi obiettivi del PRGR.
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Relazione
2.1 Trend della raccolta della FORSU In Lombardia, la raccolta differenziata della FORSU ha seguito un andamento praticamente lineare di crescita, a partire dalla metà degli anni ’90 in cui furono avviate a livello pioneristico le prime iniziative. La prima esperienza nazionale risale all’estate del lontano 1992 in cui il Consorzio CEM (oggi CEM Ambiente SpA) si trovava in piena emergenza rifiuti in seguito al riempimento anticipato della discarica di Cavenago di Brianza dovuto al conferimento dei Rifiuti Urbani da Milano e dall’Hinterland. La raccolta differenziata della frazione umida avviata in quegli anni è stata la chiave di volta del sistema, che ha permesso di invertire i rapporti tra rifiuti da avviare a smaltimento e rifiuti da avviare a recupero. Nell'anno 2013, considerando i soli Comuni che intercettano più di 40 kg/abitante.anno di FORSU, ovvero ipotizzando un sistema di raccolta porta a porta e a regime, essa è effettuata da 873 Comuni su 1531, pari al 57,0%. In figura 1 è riportato un grafico, basato su dati ARPA [2] con il trend in termini di Comuni attivi e di abitanti coinvolti, in percentuale sul totale, oltre alle tonnellate raccolte; in figura 2 si vede chiaramente grazie alla rappresentazione GIS l’estensione graduale della raccolta a partire dai Comuni “pionieri” dell’hinterland milanese. 90%
600.000
Abitanti attivi 500.000
Comuni attivi
70%
Quantità raccolte
60%
400.000
50%
300.000
40% 30%
200.000
20%
tonnellate / anno
80%
100.000
10% 2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
0%
Figura 1 - trend del numero dei Comuni e degli abitanti attivi con la raccolta intensiva della FORSU (> 40 kg/ab.anno), e tonnellate raccolte
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1998
2006
2012
Figura 2 - estensione della raccolta della FORSU in Lombardia, 1998-2012
2.2 Valutazione della sostenibilità della raccolta della FORSU Nell'ambito della redazione del nuovo PRGR, ambio spazio è stato dedicato alla FORSU, con un intero capitolo dedicato ad essa redatto in collaborazione con il Consorzio Italiano Compostatori (CIC). Nel PRGR è stata analizzata nel dettaglio la sostenibilità dei nuovi elevati obiettivi di raccolta differenziata, di converso includendo la FORSU, poiché valori superiori al 65% di RD sono ottenibili solo grazie alla raccolta dell'umido. Tale sostenibilità è stata valutata sotto i seguenti aspetti: Comfort per il cittadino Variabilità geografiche e territoriali Valutazione economica Valutazione ambientale (LCA). Sotto tutti gli aspetti sopra elencati, si è potuto rilevare come l'introduzione delle raccolte differenziate spinte, che in Lombardia si rifanno principalmente al metodo porta a porta, è possibile nelle più svariate situazioni territoriali, fatte salve alcune ottimizzazioni come ad esempio la raccolta congiunta con il secco con un mezzo a doppia vasca nelle zone rurali. L'elevata partecipazione dei cittadini nella fase di raccolta è dimostrata dagli elevati livelli di intercettazione, pari a circa 70 kg/abitante.anno medi sui comuni attivi, con punte molto elevate come il caso di eccellenza di Milano che ha raggiunto una media di 90 kg/ab.anno [3]. Dal punto di vista economico, una dettagliata analisi statistica ha mostrato che raggiungendo valori di RD superiori al 60-70% i costi complessivi di gestione (raccolta e smaltimento / recupero) non variano rispetto ai comuni più negligenti fermi a valori intorno al 30-40% (figura 3) Una valutazione molto importante è stata quella effettuata dal Politecnico di Milano mediante Life Cicle Assessement (LCA) dell'intero ciclo di gestione dei rifiuti in Lombardia. Essa ha mostrato (figura 4) come una gestione integrata che porta a valori di RD fino al 70% è più benefica in termini di emissioni di CO2 rispetto alla situazione base (il 48% del 2009).
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Figura 3 - variazione dei costi complessivi di gestione dei rifiuti per diverse fasce di RD
Figura 4 - valutazione mediante LCA di scenari regionali in cui la RD aumenta fino al 65-70%
3 Gli obiettivi del nuovo PRGR 3.1 Obiettivi generali Volendo riassumere molto brevemente gli obiettivi generali del nuovo PRGR, si possono elencare i seguenti: 65% di raccolta differenziata da raggiungere in ogni Comune, corrispondente ad un target del 67% medio regionale Obiettivo innovativo di riduzione della produzione di RU calcolato come disaccoppiamento dalla congiuntura economica: non quindi un obiettivo in kg/abitante ma legato ai futuri trend macroeconomici (spesa per consumi delle famiglie) Nessuna nuova autorizzazione verrà concessa per impianti di trattamento del rifiuto residuo (situazione di overcapacity regionale) Validazione di una rete regionale di impianti di Piano per il trattamento del rifiuto urbano residuo, superando il concetto dell'autosufficienza provinciale.
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3.2 Obiettivi sulla FORSU Per quanto riguarda gli obiettivi che coinvolgono la FORSU, si delineano i seguenti: il raggiungimento del 65% di RD in ogni Comune implica l'introduzione della raccolta dell'umido; è stato ulteriormente specificato che: la raccolta dell'umido è obbligatoria per ogni Comune (entro il 2015 per i Comuni > 1000 abitanti, in tutti i Comuni entro il 2020) estensione di un “modello standard" di raccolta differenziata, basato sul porta a porta con piccoli secchielli areati e sacchetti compostabili per la FORSU, ad almeno l'80% dei Comuni entro il 2020; modelli alternativi saranno accettati se garantiranno lo stesso livello di intercettazione e soprattutto di qualità merceologica della FORSU; il compostaggio domestico è identificato come un'azione importante, ma non esonera i Comuni dall'introduzione della raccolta della FORSU; obiettivo di 60 kg/abitante.anno di FORSU raccolta entro il 2020, con la possibilità di esentare Comuni che spingono sul compostaggio domestico (ma questo dovrà essere dimostrato da un livello di rifiuto indifferenziato (RUR) minore di 100 kg/abitante). Estensione di sistemi di tariffa puntuale ad almeno il 20% dei Comuni, per spingere i cittadini a ridurre i quantitativi di RUR. 4 Conclusioni Il nuovo PRGR si pone obiettivi ambiziosi ma validati dalla presenza di ormai numerosissime esperienze già in atto a livello Comunale. E’ in fase di valutazione la possibilità di introdurre misure incentivanti, anche economiche, come si vede, la raccolta della FORSU gioca un ruolo chiave, e occorre mettere in atto quanto necessario al fine di assicurarne in primo luogo la raccolta in modo confortevole e non oneroso, ma soprattutto la qualità (assenza di contaminanti) e il suo trattamento in impianti regionali di compostaggio e/o digestione anaerobica. Riferimenti bibliografici [1] Regione Lombardia, dgr 1990 del 20/06/2014 di approvazione del nuovo Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti, http://www.reti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=D G_Reti%2FDetail&cid=1213595689750&pagename=DG_RSSWrapper [2] ARPA Lombardia, Osservatorio Regionale Rifiuti, dati statistici di produzione e raccolta. http://www2.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/imprese/rifiuti/osservatorio/Pagine/Dat i-rifiuti-urbani.aspx [3] AMSA - Paola Petrone: La raccolta differenziata della FORSU: l’esperienza di Milano. Convegno Fa' la cosa giusta, marzo 2014. http://materbi.com/wpcontent/uploads/2014/04/Falacosagiusta-2014-Petrone-La-raccolta-differenziata-dellaFORSU-l%E2%80%99esperienza-di-Milano-Amsa.pdf
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