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quattordicinale • Anno VI • n. 14 dal 16 dicembre 2011
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la Storia di Natale
Una vita da Gaetano
La vita militare, il matrimonio, i figli e la carriera lavorativa Ecco la favola vera di una persona che tutti salutano ma nessunodaconosce pagina 2 a pagina 8
Potenza e provincia: una vita di (bassa) qualità È successo a Potenza
a pagina 5
alle pagine 10, 11 e 12
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Vi raccontiamo una storia
L’esistenza sconosciuta La voce si addolcisce, i toni gutturali s'ingentiliscono. Gli occhi diventano due fessure sorridenti. La bocca si distende. Quando Gaetano racconta la propria vita, ci si trova davanti al ritratto della felicità. “Gaetano” è oramai divenuto un nome-e-cognome completo. A Potenza non c'è bisogno di dire altro. Per i più distratti, basta aggiungere “di piazza Prefettura”. Gaetano è quel pezzo d'uomo che t'aspetta al varco quando sali in via Pretoria. Che ti riconosce a duecento metri, e comincia a venirti incontro chiamandoti con una voce che avrebbe fatto invidia a Tom Waits. Una sorta di caverna all'interno della quale romba la richiesta più tipica: “Dammi cinquanta centesimi”.
Via Pretoria Coast to Coast Inflazione e crisi hanno fatto sì che venisse aggiornato il vecchio balzello di cento lire. Se gli dici di no, però, non si offende. Fa parte del patto tacito fra Gaetano e praticamente ogni altro cittadino e visitatore di Potenza. Lo sa bene il regista Rocco Papaleo che, quando era a Potenza nel periodo delle riprese di “Basilicata Coast to Coast”, se l'è visto arrivare da dietro e – in una sequenza immortalata e poi proiettata sui titoli di coda del celebre film – ha lanciato uno sguardo da manuale del cinema. Come a dire: e mo', questo, chi è e che vuole? Domande che nessun potentino si porrebbe mai. Tutti conoscono Gaetano. Tutti lo chiamano per nome. Tutti gli hanno dato, prima o poi, una pacca
sulle spalle, coperte da un maglione di lana e nulla più anche con la neve (Gaetano ha una resistenza al freddo leggendaria). Tutti gli hanno stretto la mano e hanno scambiato con lui una battuta. Ma... Ma in realtà, chi è Gaetano? E chi sono i suoi amici? O meglio: chi è davvero suo amico? Chi può dire di conoscerlo davvero? Di conoscere la sua
vita? Per tutti, è “Gaetano di piazza Prefettura” o “del Gran Caffè”, prendendo come riferimento il bar davanti al quale di solito si ferma. Ma può, Gaetano, essere solo un signore di un metro e novanta che ti chiede i soldi per strada? E' probabile che abbia una storia. Che quella storia possa anche essere interessante. E che – se anche non fosse interessante – è comunque una storia,
fatta di culle, giocattoli, libri, amori, malattie.
Storia non storia Gaetano attualmente vive in una struttura che si chiama “comunità alloggio”. Per la precisione, quella gestita dalla cooperativa Prometeo, a Costa della Gaveta, periferia del capoluogo. Le comunità alloggio sono state in-
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dell’amico di tutti ra, sinist a a n i pag era Nella a fototess 1984. n l u e tano d di Gae e, pagin li e r t l a Nelle tanee attua istan Gaetano di
ventate e istituite nel solco delle terapie psichiatriche nate con Franco Basaglia. E' il medico che, a partire dagli anni Sessanta, rivoluzionerà l'approccio italiano – e mondiale – alla malattia mentale, fino a introdurre una corrente chiamata “antipsichiatria”. Riteneva che il manicomio – realtà assai prossima all'idea cristiana dell'inferno – andasse abolito in favore di strutture fondate sull'apertura, sul
senso della famiglia, sull'espressione libera, anche artistica, del pensiero. Via l'incubo, l'atmosfera carceraria e in alcuni casi funeraria che caratterizzava i manicomi. La legge 180 chiamata “Basaglia” – uno dei rari casi in cui la legge non prende il nome dal parlamentare che la firma ma dallo studioso che la ispira – sarà approvata nel 1978. Due anni dopo, Basaglia morirà lasciando un'e-
redità morale, concettuale e spirituale che porterà – fra polemiche, dibattiti e qualche tentativo di restaurazione – a una psichiatria tutta nuova. Le comunità alloggio sono piccole strutture socio-sanitarie, filiazione diretta delle teorie di Basaglia. Loro scopo è aiutare una persona con problemi mentali a vivere quotidianamente in maniera sempre più autonoma, sempre più integrata con il resto del mon-
di Rocco Pezzano
do, proseguendo le terapie del caso. Un mondo complesso e variopinto in cui Gaetano si è trovato a vivere. Come fare a spiegare la vita di Gaetano? Si potrebbe provare a raccontare quella che emerge dalle cartelle cliniche. Ma che senso avrebbe? Raccontare una vita attraverso prescrizioni, anamnesi, diagnosi, eziopatologie e terapie non avrebbe più senso che raccontare la vita di Albert Einstein riportando le sue formule matematiche o di Giuseppe Verdi trascrivendo i suoi spartiti. Si immagini la vita di una persona che, intorno ai vent'anni, finisce in un manicomio. Diciamo al Don Uva. Non una struttura post-Basaglia, destinata a guarire il paziente facendolo allo stesso tempo vivere al meglio. No, un manicomio degli anni Settanta. Sofisticate cure mediche (elettrochoc come fossero aspirine e psicofarmaci prescritti solo per evitare che il paziente si fracassi la testa contro il muro), vestiario pret-a-porter (camicie di forza infilate per ore fino a slogare le spalle) e ogni comfort (letti di contenzione ad aspettarti per il meritato riposo, stanze bianche e imbottite in cui sviluppare turbe mentali accessorie a quelle già in dotazione). Questo erano i manicomi. Immaginiamo – stiamo sempre parlando in generale, giusto? – questo ipotetico giovanotto che nel 1972 entra, poco più che ventenne, in manicomio. E ci resta fino al 1999. Certo, la struttura cambia pelle. Ma trent'anni in un manicomio o ex manicomio possono piegare la volontà più dura. E poi, che storia è quella di 27 anni in manicomio e poi dodici anni in una comunità alloggio? Una non-storia, una vicenda appesa al nulla, il diario di un buco nero. Eppure non è così. Per un paradosso che solo la mente umana è capace di realizzare.
Realtà e/o fantasia La schizofrenia è una malattia che strappa la pelle. Spesso, lo schizofrenico non percepisce la distanza, la differenza fra sé e il mondo. A volte si cerca e non si trova. Il senso di straniamento – e la conse-
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Vi raccontiamo una storia guente angoscia – non possono essere comprese da chi non li vive. Roba da annichilirti, horror vacui senza requie. Desiderio di non esserci più. Ma la mente – ossia, l'universo in cui avviene questo strazio dell'identità – è capace di costruire anche il suo rimedio. Ed è un rimedio paradossale, se si pensa già solo al suo nome: delirio. Ma stai delirando?, chiediamo alla persona che sragiona. Vogliamo intendere: ma sei collegato a questa realtà o no? In altre parole: hai le allucinazioni? Bene, quando la mente rischia di mangiare se stessa nel terrore di perdersi, a volte inventa una realtà diversa. E spesso quella realtà diventa memoria di scorta, sorta di coscienza di riserva a cui attingere. Dunque, se io attraverso il delirio ricostruisco la mia vita, quella diventa la mia vita vera. Ma vera sul serio. Una convinzione solida, ferma. Una certezza. Il paradosso è questo: il delirio – comunque patologia – diventa soluzione e si trasforma in paracadute per i lanci nel vuoto dello spirito. E a questo punto è lecito chiedersi: se io dentro di me sento (anzi: so) che il racconto che faccio della mia vita è la verità, quella favola – pur non avendo alcun riscontro oggettivo – non si trasforma di per sé in una verità? La risposta è: sì. In parole molto povere: se io penso che la vita che ho inventato sia vera, quella vita è davvero reale. E tutti sono tenuti a rispettarla come tale, se questo mi fa stare meglio rispetto a una presa di coscienza tardiva, inutile e anzi dannosa. E dunque, dopo un preambolo che forse potrebbe qualificarsi sul Guinness dei Record come “la premessa più lunga della storia”, ecco che possiamo finalmente arrivare al nocciolo della vicenda. E dunque squillino le trombe e rullino i tamburi – in questo caso possono anche rullare le trombe e squillare i tamburi – perché, signore & signori, udite udite, sta per arrivare la Storia di Gaetano raccontata e dettata da Gaetano in persona.
Finalmente, la Storia di Gaetano Gaetano Latorraca nasce a Moliterno il 29 maggio del 1947. Il padre è “industriale boschivo”. Commercia in legname e in tutti gli altri prodotti del
bosco. A 21 anni – ha un fratello e due sorelle – va a fare il soldato nei “Cavalleggeri di Saluzzo” a Gradisca d’Isonzo, provincia di Gorizia. La sua leva si svolgerà nella cavalleria corazzata. Impara a condurre un carrarmato e addirittura a pilotare un aereo. Effettuerà diversi voli a bordo dei Phantom, potenti caccia biposto. Sono quindici mesi molto belli, passati in un corpo storico. Si va spesso a Venezia, distante una mezz'oretta di viaggio, città ricca di belle ragazze non
indifferenti al fascino di Gaetano, carrista e pilota inguainato nella sua divisa. Poi, Gaetano si diploma a Salerno in ragioneria. E' un periodo turbolento per quanto riguarda i rapporti con il gentil sesso. Piacevolmente turbolento: Gaetano ha un sacco di ragazze, a Potenza, Roma, Napoli, Salerno. Si sposa giovanissimo. La moglie si chiama Rosalia Costanza. Con lei Gaetano dà vita a una tribù: nasceranno 21 figli. Tredici uomini e otto donne. Oggi tutti laureati. Il più piccolo si chiama Giulio. Il più grande Giuseppe. Sono
tanti che gli altri nomi non li ricorda. La moglie, una maestra, oggi vive a Napoli. Gaetano la va a trovare a Pasqua, Natale e Ferragosto e resta con lei una ventina di giorni. E' molto contento del suo rapporto con l'adorata Rosalia. Dopo essersi diplomato, Gaetano lavora per un po' con il padre nella gestione dei suoi boschi. Poi viene assunto come “istruttore dei bambini disagiati” all'istituto “Fiorelli” di Torre del Greco. Vi insegna varie materie e accudisce i ragazzini. Ogni tanto li porta anche al mare, sulla spiaggia di Bacoli Rimarrà al “Fiorelli” per 35 anni. Alla fine, viene colpito da un esaurimento nervoso perché ha lavorato troppo. Entra al Don Uva per le cure del caso. Ci rimane per 15 anni. Oggi è guarito. Ha un solo vizio. Quello del fumo. Da 40 anni. Due pacchetti di “Lucky Strike” al giorno. Va al mare una settimana a Praia al Mare. A volte è andato a Fregene. Sa nuotare. Ha votato sempre Dc e oggi vota Udc. Il primo voto lo ricorda: a Emilio Colombo. Lo conosce, lo incontra e dice di esserne amico. Ha una pensione da 250 euro al mese. Per questo i soldi non gli bastano per il fumo e deve chiederli ai tanti amici che incontra nel centro storico. Vuole tornare un'altra volta a fare l'istruttore per bambini. A 64 anni si sente ancora perfettamente in grado di ricominciare. Non crede in Dio. Ma non per crisi spirituali o disprezzo della chiesa. Non ci crede e basta. Resiste ai venti che si incrociano in piazza Prefettura con il giubbotto aperto sul petto. Non sente mai freddo. E' sicurissimo di arrivare in salute a 100 anni.
Favola Forse, prima di raccontare la storia di Gaetano che lui stesso ha dettato seduti al tavolino di un bar, bastava anche il classico “c'era una volta”. Ma sarebbe stato un errore. Il “c'era una volta” è per le favole inventate. Quella di Gaetano è una favola, sì, ma una favola vera. [rocco.pezzano @giornalelucano.it]
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Il dossier
Una vita di (bassa) qualità È una fotografia indistinta, nella quale convivono realtà assai diverse fra di loro: nel Rapporto sulla Qualità della Vita 2011 del Sole 24 Ore vengono analizzati i parametri delle province nella loro interezza. Nel Potentino dunque fanno media la città capoluogo, centri grandi come Lauria o Melfi ma anche paesini di poche anime come San Paolo Albanese o Carbone. Il dossier riveste però la sua importanza nel confronto con altre province italiane e per comprendere l'aria che si respira in un determinato territorio. Su 107 realtà considerate, la Provincia di Potenza si classifica al 76° posto, guadagnandone uno rispetto all'anno scorso. Meglio del Materano che perde 11 posti (dal 67° al 78°). Ci sono dati incoraggianti, come il numero di laureati (nel 2010 quasi
81 ogni mille abitanti, quarto posto in Italia) o l'indice Foi del costo della vita (quinta posizione). Ma si contano anche risultati poco felici: per l'importo medio delle pensioni il Potentino è 98°, per la presenza di infrastrutture è al 103° posto (con l'indice Tagliacarne) e sempre sul fondo della classifica resta per l'emigrazione ospedaliera (102° posto). E anche per quanto riguarda alcuni indicatori della qualità della vita (numero di spettacoli, diffusione dei libri) non c'è una situazione ottimale. Ci si può consolare parzialmente con la sicurezza: sesti per scippi e rapine, settimi per borseggi. Ma da borseggiare e rubare, forse, non è rimasto molto.
PAGELLA FINALE:
76°
su 107
(+1 posizione) Affari e lavoro Totale per settore Imprese registrate/100 abitanti - sett. 2011 Quota delle esportazioni sul Pil - 2010 Rapporto impieghi/depositi - 2010 Occupazione in % su totale donne - 2010 Occupazione in % su fascia 25-34 anni - 2010 Incidenza % sofferenze su prestiti - 2010
Posizione 83 57 63 79 80 83 86
Servizi ambiente salute Totale per settore Indice Legambiente Ecosistema urbano - 2011 Asili com. nella provincia in % su utenza 0-3 anni Diff. Tra mese più caldo e più freddo (2010-2011) Cause evase su nuove + pendenti - 1° sem. 2010 Tasso di emigrazione ospedaliera (in %) - 2009 Indice Tagliacarne infrastrutture (senza porti)
Posizione 98 57 65 68 90 102 103
Ordine pubblico Totale per settore Scippi rapine e borseggi/100mila abit. - 2010 Furti in casa ogni 100mila abitanti - 2010 Truffe e frodi inform. Ogni 100mila abit. - 2010 Furti d'auto ogni 100mila abitanti - 2010 Estorsioni ogni 100mila abitanti - 2010 Variazione trend delitti totali - 2006=100
Posizione 10 6 7 25 27 54 57
Tempo libero Totale per settore Sale ogni 100mila abitanti - settembre 2011 Indice di sportività - agosto 2011 Alberghi e strutture ricett./100mila abit. - 2010 Indice assorbimento libri in % su popol. - ott. 2010 Ristoranti e bar/100mila abit. - settembre 2010 N.spettacoli ogni 100mila abitanti - 2010
Posizione 89 47 74 78 87 88 96
Popolazione Totale per settore Laureati 2010 ogni mille giovani 25-30 anni Divorzi e separazioni ogni 10mila famiglie - 2009 Numero abitanti per Kmq - 2010 Var. % quota giovani su popolazione 2002-11 Nati vivi ogni mille abitanti - 2010 Immigrati regolari in % su popolazione - 2010
Posizione 50 4 6 11 89 92 98
Tenore di vita Totale per settore Indice Foi costo vita (con tabacchi) - 2010 Costo casa al metro quadro - ottobre 2011 Depositi per abitante (rapporto 2010-2006) Pil pro capite in euro - 2010 Spesa pro capite veicoli/elettr./mobili/pc-2010 Importo medio pensione/mese in euro - 2010
Posizione 82 5 36 40 80 93 98
Dossier a cura di Rossella Cadeo, Roberto Del Giudice, Giuseppe Siciliano, Giacomo Bagnasco | FONTE: Il Sole 24 Ore
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Potenza Potenza, che bella città...
Fotografa la nostra città, i luoghi brutti, ma anche quelli belli, ed inviaci le foto ed un breve commento a: redazione@giornalelucano.it
Midnight in Potenza Di solito, a fuggire via alla mezzanotte era una fanciulla di nome Biancaneve. Ma aveva problemi seri: abiti che tornavano a essere stracci, carrozze che si riconvertivano in zucche, cavalli in procinto di trasformarsi in topolini eccetera. Che scusa possono accampare i potentini per l’assenza da via Pretoria? Le foto che pubblichiamo sono state scattate venerdì 9 dicembre scorso. Come testimonia l’orologio del Palazzo del Governo, era mezzanotte in punto. L’aria era dolce: non le temperature rigide che Potenza conosce bene a cominciare da novembre, ma un clima quasi mite, assenza di vento e di fenomeni come pioggia o neve. La strada era punteggiata dalle migliaia di luci installate per le festività natalizie. Un cielo di puntini luminosi lungo tutta via Pretoria. Un grande albero in piazza. Sempre in piazza Prefettura, una slitta trainata da renne, il tutto disegnato con la luce. La prefettura e il teatro Stabile stagliati contro il buio della notte grazie al contorno delineato da miriadi di lucette. Addobbi, piante e stelle per l’intero corso. Insomma, l’amministrazione – nonostante le ben note difficoltà finanziarie – ha dato alla città le sue brave luminarie, quest’anno davvero godibili. Se non si tira tardi – relativamente tardi – nel periodo di Natale, con una strada così invitante, con le feste di Natale che invogliano a camminare, incontrare gente, stare insieme, quando lo si fa? E dunque era un mistero il deserto di via Pretoria, di piazza Prefettura, di piazza Matteotti. Un sospetto: ma non sarà che nessuno è salito perché i negozi e – purtroppo – anche i bar erano già chiusi e spenti a mezzanotte? Dunque, la passeggiata ha oramai assunto un senso unicamente commerciale? Non si riesce più a godere del piacere di camminare se non c’è anche la possibilità di entrare in un caffè, in un esercizio? Solo un attento sociologo potrebbe sciogliere l’enigma. Nel frattempo, i potentini risultano assenti ingiustificati.
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La proposta
Un grande Parco per Potenza
La città di Potenza sta vivendo forse il peggior periodo della sua storia moderna, una città che si sta spegnendo soffocata da una terrificante crisi economica che sta causando una migrazione, che definire biblica non è esagerato, verso altre realtà dove la crisi si sente meno. Stiamo perdendo l’intera generazione dei giovani dai venti anni in su, vanno via per studiare ma pochi ritornano. La città si sta, urbanisticamente parlando, trasformando in maniera scelleratamente disordinata, gli errori degli anni ‘70 che hanno consentito di deturpare il centro storico con costruzioni dalle volumetrie esagerate e che hanno visto nascere quartieri costituiti da palazzi messi in piedi uno sull’altro senza criterio. Si è continuato poi a costruire sempre con lo stesso criterio, molti metri cubi su pochi metri quadri, poche strade degne di questo nome e opere di urbanizzazione primaria appena accennate. In questo desolante panorama si inserisce il verde pubblico che per anni era costituito dal Parco Montereale e dalla Villa S. Maria, la Villa del Prefetto, polmone verde nel cuore del Centro Storico è stata sempre chiusa al pubblico. Col tempo si sono create altre aree verdi attrezzate, a S. Antonio La Macchia, a Rossellino ma ben presto il degrado e l’abbandono si sono impossessati di questi spazi ed oggi ci vuole un sostanzioso intervento di restyling. Di epoca recente è l’apertura al pubblico dello spazio all’interno dell’ex Ospedale di Verderuolo, di proprietà della Provincia ed è nato il Parco Baden Powell. Da pochi anni è aperta al pubblico un’area inserita fra le cooperative di Poggio Tre Galli, il Parco dell’Europa Unita, molto frequentata dai potentini soprattutto d’estate e che è sicuramente uno delle opere pubbliche degli ultimi meglio riuscite. Un altro grande parco è in via di ultimazione a Macchia Romana, in pratica si sta provvedendo ad attrezzare la parte di collina sottratta alla speculazione edilizia, il famigerato complesso edilizio denominato “ il pentagono” ha violentato quell’angolo di natura. A breve, si dice, dovrebbero cominciare i lavori per trasformare la pista nata in riva al Basento, in una “vera” area attrezzata e dovrebbe nascere il Parco Fluviale del Basento. Qualcuno potrebbe anche accontentarsi di quello che già c’è e di quello che sta per venire. Ma ad essere realisti bisogna dire che
un parco vero di una certa dimensione, con infrastrutture che consentano una fruibilità ottimale delle bellezze naturali, a Potenza non c’è. Ma ci potrebbe essere. In questi giorni sulla stampa locale e sul socialnetwork più frequentato dagli italiani ci è stato fatto vedere un pezzo di paradiso catapultato a Potenza e inserito al posto di uno spazio che fino a 25 anni fa era occupato da un’azienda di allevamento di maiali. Un gruppo di progettisti che amano la progettazione sostenibile, riunitisi in uno studio tecnico che ha già nel nome tutto un programma, si chiama Studio WOP, hanno voluto cimentarsi in una proposta che a molti è apparsa subito straordinaria. Via le porcilaie e al loro posto uno sterminato prato verde, circondato da tantissimi alberi, e tante giocose proposte che fanno già impazzire molti potentini.
Molto significativa la nota di presentazione del “gruppo” nato su facebook, “Parco del Basento” (http://www.facebook.com/groups/parcobasento) : “Alberi invece che cemento. Alberi e prati al posto dell’amianto. Spazi per la collettività invece che cubature. Perché non vederla così, perché non provare a “rovesciare la piramide” e mettere, almeno per una volta, l’ambiente ed i cittadini al vertice invece che i profitti dei costruttori? Perché non provare ad avere una visione diversa della città? Facile parlarne, troppo facile enunciare principi astratti. Lo sanno fare tutti, e molti lo fanno. Bisogna essere concreti per non cadere nel qualunquismo.” Sicuramente non sarà facile indurre
le istituzioni a mettersi d’accordo per regalare al capoluogo di Regione un parco così concepito. Ci sono degli ostacoli “burocratici” da superare. Tanto per cominciare l’area è inserita nella Zona Industriale che obbedisce alle normative del Consorzio ASI, sembra strano ma il pezzo più “pregiato” della città non è “amministrato” dal Comune di Potenza. Sarà necessario, e pare che si stia lavorando in tal senso, scorporare dalle competenze consortili tutta l’area ai margini del Basento che non ha più le caratteristiche che ne consigliarono l’inserimento nel Consorzio ASI. Speriamo che quell’area torni subito alla città di Potenza L’ex Cip Zoo era una azienda, poi fallita, di proprietà dell’ESAB, Ente sub regionale poi soppresso ma che ha accumulato pesanti perdite e teoricamente la Regione potrebbe mettere in vendita questi terreni e qui entra in gioco la volontà politica di non consentire ulteriori cubature in una città che ha già raggiunto la saturazione, se poi il Comune di Potenza, riottenuta tutte superfici dal Consorzio destinasse nel Regolamento Urbanistico a verde pubblico l’area che oggi è occupata dalle porcilaie sarebbe un bel segnale. Mica tanto semplice Ma tecnicamente fattibile. Fra l’altro bisogna prendere atto che a Potenza si stanno costruendo tantissimi fabbricati a destinazione direzionale e commerciale, fabbricati che, complice la crisi economica, rimangono per lo più vuoti ed anche perché un corposo polo direzionale-commerciale sta sorgendo lungo l’asse viario Potenza – Tito. Si prenda atto onestamente che la città, per il momento, non ha bisogno di ulteriori edifici. A breve questa straordinaria e rivoluzionaria proposta verrà presentata pubblicamente dopo di che il progetto verrà illustrato alle associazioni che ne sostengono la realizzazione, ad oggi hanno già detto si a questa proposta WWF, Movimento Azzurro, Comitato Aria Pulita, Io Potentino, OLA, GIAA, 2 ruote a spasso, EHPA, GVS, Circolo Angilla Vecchia, MGL. E’ il caso di dire, se son rose fioriranno, ma sappiamo che ci sono pure le spine.
VIVI-POTENZA
Vivere la città di Potenza. Proposte, proteste e suggerimenti. La piazza virtuale dei potentini. vivi-potenza.ilcannocchiale.it
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è successo a Potenza 2011-11-28 - Droga, a giudizio 19 persone L’hanno chiamata l’inchiesta della droga-vip: diciannove persone sono state rinviate a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Potenza Luigi Barrella. La prima udienza è prevista per il 6 febbraio del 2012. E’ l’esito dell’indagine “Final Act” voluta dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza nel 2007. Alla sbarra Antonio Cossidente, Aldo Fanizzi, Pietro Morabito, Rocco Pagano, Raffaele Pagano, Alessandro Scavone, Michele Scavone, Alessio Telesca, Carmine Campanella, Stefania Anna Maria Campagna, Giuseppe Castriota, Giovanni Cervi, Bianca De Mattia, Pasquale Giuzio, Michele Carmine Pio Iannuzzi, Luciano Lotito, Paolo Patanella, Rosaria Radice e Amedeo Salvato Assolti invece, con il rito abbreviato, Giacomo Quaratino, Francesco Andretta e Pierluigi Tomasco. I clienti di quella che gli investigatori considerano un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina alla Potenza-bene chiedevano – per non insospettire in caso di intercettazioni – magliette, champagne o altro.
Omicidio Barnett, Restivo fa ricorso
2011-11-28 - Pisticci: dopo le 7.500 tonnellate previste, stop ai rifiuti da Potenza Pisticci rispetterà la quota assegnatale di 7.500 tonnellate di rifiuti di Potenza, ma non andrà oltre: lo fa sapere l’assessore all’Ambiente del Municipio in provincia di Matera. Le 7.500 tonnellate sono quelle indicate dalla recente ordinanza del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. L’esponente dell’amministrazione comunale spiega che, alla fine di novembre, erano giunte 2.154 tonnellate. E che, una volta arrivati al quantitativo stabilito, la discarica di Pisticci non sarà disponibile ad accogliere nemmeno un chilogrammo di immondizia in più. 2011-11-29 - Incubo-parcheggio a via Bonaventura Il traffico bloccato proprio nel periodo natalizio in cui l’afflusso di auto è maggiore per le spese; rumori e polvere ovunque; rischi di “esondazione” di acqua nei locali a piano terra; disagi infiniti: il parcheggio in costruzione a via Bonaventura, davanti alla scuola “Torraca”, è oramai divenuto l’incubo di chi abita o ha un esercizio commerciale nella zona. Il progetto risale al 1993, ma ancora l’opera non è finita. In molti hanno cacciato soldi per avere un box auto, ma oggi c’è chi si pente di quella decisione. 2011-11-29 - Assegnati 66 alloggi popolari A Potenza sono stati assegnati 66 alloggi di edilizia residenziale pubblica, 41 in via Mar Egeo e 25 in via Tirreno: il Comune ha specificato che le abitazioni sono diventate disponibili ”dopo il trasferimento, deciso dall’Ater, di alcuni nuclei famigliari negli edifici di Mar Egeo”. Il sindaco, Vito Santarsiero, e l’assessore alle Politiche sociali, Donato Pace hanno sottolineato: “Si è aperta una vera e propria stagione sociale per soddisfare l’enorme emergenza abitativa”. 2011-11-30 - Presentato il Calendario Storico dell’Arma 2012 In piedi, uno accanto all’altro, il sindaco, il parroco, il maresciallo e il farmacista:
Danilo Restivo, condannato all’ergastolo in Inghilterra per l’omicidio della sarta e sua vicina di casa Heather Barnett, ha chiesto all’Alta Corte la possibilità di un processo d’appello. Ora sarà il giudice nelle cui mani giace l’istanza a decidere se è possibile che il ricorso di Restivo – condannato anche in Italia per l’omicidio della studentessa potentina Elisa Claps a trent’anni – venga accettato. Era stato il giudice Ian Burnett della Winchester Crown Court, dopo che la giuria aveva emesso un verdetto di colpevolezza, a decidere la pena del carcere a vita per l’imputato potentino.
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è successo a Potenza è il “quadrumvirato” classico da paese italiano. La dimostrazione che i carabinieri fanno parte integrante della composizione sociale nazionale e che sono vicini ai cittadini in ogni dove. Era il messaggio principale del Calendario Storico dell’Arma 2012, presentato a Potenza nella caserma di via Pretoria. A illustrarlo, il tenente colonnello Giuseppe Palma che guida il comando provinciale del corpo. Dal 2010, i calendari storici vengono dedicati al bicentenario del corpo, che cade nel 2014. L’anno scorso è stata la volta dei primi 50 anni (dal 1814 al 1864), quest’anno ai secondi 50 anni (si arriva al 1914) e così via. La copertina è dedicata al Parlamento italiano, nel quale proprio nel 1864 l’Arma viene battezzata “Benemerita” in una relazione ufficiale, per la vicinanza alla popolazione dovuta alla ramificazione capillare della sua presenza. Si tratta di un calendario assai poco funzionale se considerato come strumento per seguire il fluire dei giorni e magari segnare date di bollette da pagare e compleanni: ai mesi e giorni dell’anno sono dedicate due paginette all’inizio. Per il resto, l’opera si conferma un oggetto da collezione – per quanto stampato in 1.350.000 esemplari, non proprio una rarità – forte del valore artistico e storico dei disegni ideati dal maestro Paolo Di Paolo e realizzati da Luciano jacus. Tante le vicende e gli snodi storici narrati. Ad esempio, i tre arresti di Garibaldi, la prima lettera da Roma liberata, la nascita dell’editoria dell’Arma, la realizzazione del celebre “Carica di Pastrengo”. E c’è anche un po’ di storia lucana. Un capitolo è dedicato alla lotta al brigantaggio, e viene ricordato il maresciallo Francesco Rebola che sconfisse la banda di Ninco Nanco, il famoso brigante aviglianese autore di tante efferatezze. 2011-12-01 - Ztl: il “no” di Confcommercio, le proteste degli esercenti La Confcommercio di Potenza scende in campo contro la Ztl, la Zona a traffico limitato che il Comune di Potenza vuole sperimentare nel centro storico a partire dal 15 gennaio 2012. In pratica, nel borgo antico potranno accedere solo le auto dei residenti, mentre tutti gli altri dovranno recarvisi con i mezzi pubblici (bus, scale mobili). L’associazione di categoria si dice contraria non alla Ztl in sé, ma alla sua attivazione subito, considerandola invece l’esito di un lungo processo ancora non avvenuto. La richiesta all’amministrazione municipale è quella di soprassedere per adesso e pensare a programmarlo in maniera migliore più in là. I commercianti intanto annunciano proteste contro il provvedimento della giunta guidata da Vito Santasiero: spegnere le luci delle vetrine e mostrare quanto sia brutto un centro storico senza di loro. 2011-12-01 - Cento anni per suor Gilda: la più longeva d’Italia Al mondo c’è una sola altra suora più longeva, e si trova in Spagna. Suor Gilda ha spento 100 candeline al Don Uva di Potenza, dove si trova non come ricoverata ma come assistente dei disabili da circa 50 anni. Al secolo Maria Giovanna Sarracino, la religiosa è nata a Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, il primo dicembre del 1911. Per lei, uno stuolo di amici, parenti di assistiti, colleghi e poi fotografi armati di obiettivi e telecamere. 2011-12-01 - Sparito per un giorno il segnale Rai Alcuni spettatori, a Potenza e circondario, non sono riusciti a vedere i canali Rai. La causa viene spiegata da un comunicato della sede regionale dell’azienda: un disservizio sulla rete di media tensione, che serve la zona sud di Potenza. Dunque, colpa dell’Enel. Le interruzioni hanno interessato anche il segnale di trasmissione radiofonico della Rai. Conclude il comunicato: “Da informazioni acquisite dall’Ente distributore dell’energia elettrica, il servizio dovrebbe tornare regolare nel corso della giornata odierna”. 2011-12-02 - Alloggi popolari a Cocuzzo assaltati da abusivi Era la casa attesa da anni da tante famiglie in lista. Ma gli alloggi di via del Mar Egeo a rione Cocuzzo sono stati presi d’assalto da abusivi, trasformando il sogno dei legittimi assegnatari in incubo. Lo denuncia il portavoce della minoranza in consiglio comunale, Giuseppe Molinari, che accusa l’amministrazione di non avere fatto nulla per impedire l’occupazione abusiva degli alloggi di edilizia residenziale e chiede che si lanci un messaggio chiaro di legalità e trasparenza. 2011-12-03 - Smantellato il pool di Woodcock Era il pool con cui il pm Henry John Woodcock aveva lanciato le sue inchieste più famose. E’ stato smantellato. Non esiste più la “squadra speciale” di vigili urbani con cui il magistrato anglo-napoletano aveva dato il via alle indagini su Vittorio Emanuele di Savoia, il Totalgate, la massoneria deviata. La squadra era guidata dal maggiore Maria Carmela Senatore, che oggi ha invece a disposizione non più di tre agenti. Il “dream team” di Woodcock non c’è più. 2011-12-05 - Don Cozzi non querelò Cannizzaro e Genovese “Il tribunale di Perugia, ufficio del Giudice per le indagini Preliminari, ha definitivamente archiviato il procedimento di querela per diffamazione proposto dai coniugi Felicia Genovese e Michele Cannizzaro nei confronti di Don Marcello Cozzi di Libera per un articolo dal titolo “Misteri Lucani” pubblicato sulla rivista Micromega nel 2007. A darne notizia è l’ufficio stampa di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Nell’atto di archiviazione si legge che l’articolo in questione non travalica il corretto esercizio del diritto di critica, diritto costituzionalmente protetto. Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia ha anche ritenuto ininfluente il supplemento investigativo richiesto dai coniugi Genovese – Canniz-
Regione, aboliti i vitalizi La Regione Basilicata abolisce il vitalizio dei consiglieri regionali. Ma non da adesso: dalla prossima consiliatura. E chi ha già acquisito il diritto, non lo perderà. E chi verrà rieletto, conserverà tutti i diritti acquisiti. La proposta di legge è stata presentata dal presidente del consiglio regionale Vincenzo Folino, con i vicepresidenti Enrico Mazzeo e Franco Mattia e con i consiglieri segretari Mariano Pici e Luigi Scaglione. L’assemblea ha votato all’unanimità dei presenti. Dunque l’intero consiglio di presidenza ha chiesto e ottenuto che i futuri consiglieri rinuncino al vitalizio, ma ha nella sostanza rassicurato l’attuale assemblea: chi siede oggi fra questi banchi, usufruirà di quelle che vengono chiamate nella stessa proposta di legge “posizioni di privilegio considerate anacronistiche e inique nell’attuale contesto economico – sociale”. Ha lasciato l’aula Giannino Romaniello, della Sel, che aveva presentato un’altra proposta di legge che avrebbe eliminato i vitalizi a partire dalla consiliatura in corso. La sua pdl non è stata nemmeno discussa nella commissione consiliare competente.
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è successo a Potenza zaro in quanto non possono incidere sul nocciolo della questione, concernente le modalità di esercizio di critica di Don Marcello Cozzi nell’articolo oggetto di querela. 2011-12-07 - Tabaccaio malmenato e rapinato Sono entrati proprio mentre stava per chiudere. Lo hanno minacciato, picchiato e infine rapinato. E’ accaduto al titolare del bar tabacchi di via Sabbioneta a Potenza. Quando gli agenti della squadra mobile della questura sono arrivati per ascoltare l’esercente e cominciare le indagini hanno trovato macchie di sangue dappertutto. La colluttazione è stata violenta e non breve. Il tabaccaio è stato medicato all’ospedale San Carlo. Il bottino della rapina è stato di circa seimila euro. Il bar tabacchi è stato chiuso per diversi giorni dopo il fatto. 2011-12-09 - Soppressi trenta treni al Sud Dall’11 dicembre verranno soppressi, nel Sud Italia, trenta corse ferroviarie. Lo denunciano i segretari della Fit Cisl dei territori interessati, fra cui il lucano Carlo Costa. La novità sarà un ostacolo al diritto alla mobilità di oltre un milione di cittadini, dicono i sindacalisti. Dal canto loro, le Fs si limitano ad assicurare che nessun lavoratore delle ferrovie rischierà il posto di lavoro.
Indignati lucani aderiscono a “Santa b’ICI” Anche il Csail-Comitato Promotore Indignati Lucani ha aderito alla “giornata di protesta” denominata “Santa b’ICI”, l’iniziativa partita da un gruppo di cittadini in Rete che ha raccolto l’appello di Micromega e del Popolo Viola, per chiedere che la Chiesa paghi l’ICI sugli immobili ad uso commerciale o parzialmente commerciale. Si chiama così perché è una protesta che si è svolta in bici l’11 dicembre. “In Basilicata – dice Filippo Massaro, portavoce Indignati Lucani – sono decine e decine gli istituti ecclesiastici che godono di privilegi come quello di non pagare l’ICI nonostante siano strutture alberghiere, case famiglia, attività economiche a tutti gli effetti. Noi non vogliamo lanciare nessuna crociata o controcrociata, vogliamo solo trasparenza”.
2011-12-11 - Morta dopo essere stata incornata dal suo montone Morta dopo essere stata incornata dal proprio montone. E’ accaduto a Carmela Le Caldare, di 57 anni, di Balvano, mentre si trovava nella sua azienda agricola. La donna è deceduta morta nella notte nell’ospedale San Carlo di Potenza a causa della gravità delle ferite riportate. Le Caldare era nella propria azienda quando il montone ha cominciato a incornarla, colpendola più volte al viso e al torace. Trasportata nell’ospedale di Potenza, la donna è morta poche ore dopo nel reparto di Rianimazione del San Carlo. 2011-12-12 - Muore Egidio Mitidieri L’ex presidente del consiglio regionale della Basilicata, Egidio Nicola Mitidieri, è morto in tarda mattinata a Roma. Era nato nel 1946 a Latronico. Mitidieri, che dal 2005 era presidente di Acquedotto Lucano, era stato consigliere comunale e poi anche sindaco di Latronico. Successivamente, per cinque anni, ha guidato la Camera di commercio di Potenza. Dal 1992 è stato consigliere regionale della Dc: dal 1995 al 1997 è stato assessore all’agricoltura. Ha presieduto il consiglio regionale lucano dal 2000 al 2002. Nel 1992 è stato anche componente del Consiglio generale dell’Istituto Banco Napoli dove nei due anni successivi verrà eletto nel consiglio di amministrazione fino in seguito a diventarne vice presidente, carica ricoperta fino ad oggi. Nella tornata elettorale del 1995 viene riconfermato Consigliere Regionale della Basilicata, assumendo il ruolo di Assessore all’Agricoltura fino al 1997. Nelle successive elezioni del 2000, rieletto, assume la carica di Presidente del Consiglio Regionale fino al 2002. Dal 2005 aveva ricoperto la carica di Presidente di Acquedotto Lucano. I funerali, molto partecipati anche da parte di esponenti politici di tutti i partiti, si sono svolti il 13 a Latronico. 2011-12-12 - Minacce ad alunni, professoressa interdetta Interdetta dall’insegnamento: questo il provvedimento preso dal pm della Procura di Potenza Anna Gloria Piccininni nei confronti di M. G., 56 anni, professoressa in una scuola media di Banzi, accusata di maltrattamenti e umiliazioni nei confronti degli alunni. Secondo i carabinieri, che hanno portato avanti l’inchiesta, attraverso le testimonianze raccolte sarebbero venuti alla luce “numerosi e gravi episodi di percosse, ingiurie e lesioni perpetrati nei confronti di diversi suoi alunni”. 2011-12-13 - Furto con destrezza in gioielleria all’Auchan Sembravano clienti gentili e molto curiosi, erano ladri. Un furto da diecimila euro circa quello perpetrato nella gioielleria Sarni Oro, al piano terra del centro commerciale Auchan a Tito Scalo. Erano in quattro. Due hanno chiesto di vedere la merce perché dovevano fare degli acquisti. Altri due, quando la commessa ha sciorinato davanti a loro preziosi di ogni tipo, hanno man mano fatto sparire i pezzi migliori, mentre nel negozio – siamo sotto Natale – era molto affollato. I carabinieri adesso stanno analizzando i filmati per cercare di capire come orientare le indagini. Reato ipotizzato, per adesso contro ignoti: furto con destrezza. 2011-12-13 - Il San Carlo non paga l’Avis, raccolta sangue in difficoltà Il San Carlo non paga l’Avis, e le trasfusioni di sangue lucane sono a rischio. E’ la notizia pubblicata dal Quotidiano della Basilicata. A causa dei mancati pagamenti, l’associazione ha fino a ora subito distacco di diverse linee telefoniche, forniture di carburanti e sacche per il plasma bloccate. E’ stato Genesio De Stefano, dirigente storico dell’Avis, a farlo sapere in una missiva a prefetto, Regione e vertici di ospedali: “A partire dal 14 dicembre l’Avis non potrà più garantire il servizio di raccolta di sangue e plasma sul territorio regionale”. Il credito dell’Avis è di oltre un milione di euro. Per adesso, l’azienda ospedaliera San Carlo ha provveduto a versare sul conto dell’Avis 350.000 euro. Ne mancano ancora tanti.
testata “Il Balcone del Conte”
Dal monitoraggio effettuato in Basilicata risultato istituti che fatturano decine di milioni di euro per effetto di contributi regionali o comunque pubblici. Tra i casi più evidenti ci sono : • il Don Uva-Casa Divina Provvidenza a Potenza, • il Centro Padri Trinitari di Venosa. E ancora per citare solo i più noti: • Parco del Seminario 90 posti letto, un vero e proprio albergo di Potenza • Istituto Principe di Piemonte 80 posti letto • Casa del Santuario della Madonna di Fonti 38 posti letto • Casa di Spiritualità Sant’Anna 80 posti • Centro giovanile Padre Minozzi 90 posti • Istituto Sacro Cuore 46 • Opera Vincenzo Grossi 60 • Ostello Theotokos Viggiano 100 posti letto E’ dunque un braccio di ferro sull’applicazione dell’Ici agli immobili della Chiesa rispetto al quale ci sono partiti che apprezzano lo spiraglio aperto dal Cardinale Bagnasco. Noi – aggiunge Massaro - piuttosto pensiamo che la Chiesa per prima deve dare il buon esempio. C’è un movimento d’opinione, molto consistente e che ritiene il privilegio profondamente ingiusto, che si autoalimenta e cresce ogni volta che il tema viene toccato. L’appello per l’abolizione del beneficio promosso dalla rivista Micro-Mega ha superato le 100.000 firme. L’accusa sottesa è che si tratti di elusione piuttosto che di esenzione. Vero è che l’esclusione dalla tassa sarebbe limitata agli edifici non ad uso commerciale e riguarda anche le altre confessioni religiose, i circoli ricreativi e le organizzazioni senza fini di lucro. Ma se per quest’ultime si tratta di briciole, resta il fatto che il Vaticano fa la parte del leone. Sono circa 100.000 gli immobili di proprietà della Chiesa in Italia. 2 miliardi di euro gli introiti stimati dall’Agenzia delle Entrate. Bagnasco torna a dire che non c’è preclusione affinché si facciano le verifiche. Già a settembre aveva tuonato contro gli eventuali abusi, che se accertati devono essere sanzionati. Fu proprio il passaggio cruciale di un intervento davanti al Consiglio permanente della CEI in cui definiva l’evasione fiscale “un cancro sociale”. Ma questa volta c’è di più, in previsione della stretta che il governo sta chiedendo agli italiani, il presidente dello Ior, Gotti Tedeschi, sarebbe al lavoro per stimare gli effetti di un ritocco ai criteri dell’Ici. Così l’apertura di Bagnasco sarebbe la misura del dibattito interno agli ambienti del Vaticano e del desiderio di dare un segnale al Paese. Noi – conclude Massaro – continueremo a dare i riflettori accesi su questo tema. [Filippo Massaro- Csail – Comitato Promotore Indignati Lucani]
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Quando amore fa rima con follia
In anteprima la presentazione di “La teoria dei pazzi”, secondo libro di Pasquale Dragonetti Intervista a Pasquale Dragonetti. Autore del libro “La teoria dei pazzi” edito da Albatros il Filo.
Chi è l’autore
Nonostante la giovane età è alla sua seconda pubblicazione. Cosa la induce a scrivere poesie? Mi porta a scrivere quasi sempre uno stato di fibrillazione. Se sia disagio, paura, amore o altro non so. So che così riesco a dire cose che altrimenti non direi. La giovane età non conta se vuoi far sentire la tua voce.
Pasquale Dragonetti ha smesso da tanto tempo di far finta di niente e di non reagire di fronte al turbinio che travolge, copre e poi rilascia le vicende alterne degli uomini. La forza della poesia l’ha chiamato a sé e gli ha indicato la strada, l’unica strada possibile per non perdersi per sempre e non impazzire. I suoi versi sono liberi come libera è la sua coscienza, i suoi componimenti sono canzoni di un moderno chansonnier che sa che ciò che conta è non fermarsi, non rassegnarsi, non rinunciare all’amore, in tutte le sue forme, in tutte quelle declinazioni che gli consentono di capire e di essere “libero da venti e direzioni”. (dalla prefazione)
Il suo secondo libro mostra una chiara volontà di andare oltre l’introspezione indagata con la prima raccolta. Perché? L’adolescenza per me è stato un periodo “singolare” e come tale non mi ha lasciato molto tempo per occuparmi di altro che non fossero emozioni vissute in prima persona. Ma si cresce. Cambiano le priorità, gli interessi; matura la coscienza civica… Ha dichiarato che questo libro è un percorso attraverso le diverse fasi della “pazzia” umana. Ci spieghi. Credo che in ognuno di noi si celi un briciolo di pazzia. Chiamatela vivacità, arte, malinconia. La pazzia è un’arma di difesa verso questo mondo che è tutto tranne che democratico. La mia pazzia si chiama amore: a mio avviso l’unica salvezza possibile. È evidente la netta ispirazione ai fatti di attualità. Esaminando questi temi quale obbiettivo si è posto? Di non finire frullato nella massa…distinguermi per quello che
Pasquale Dragonetti è nato il 7 ottobre del 1984 a Potenza, dove tuttora risiede. Diplomatosi presso l’Istituto Tecnico per Geometri “De Lorenzo”, ha già pubblicato la raccolta di poesie Anima & Corpo con la Ermes Editrice di Potenza.
sono e conosco e non per chi conosco. Mi sono posto l’obbligo morale di assumere una posizione critica rispetto a quanto accade intorno e nel mondo.
Progetti per il futuro? A fine dicembre ci sarà la presentazione ufficiale del libro sui media (tv e radio) e con uno spettacolo teatrale di cui sono direttore artistico,
a Potenza. A lungo termine, invece, mi auguro solo di riuscire ancora a scrivere poesie con la stessa dedizione.
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per lo spirito La vignetta di Mario Bochicchio
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di Maria De Carlo
Noi italiani come la piccola fiammiferaia In questo momento di forte crisi ci è stato chiesto (con la manovra Monti) di fare un grande sacrificio per “salvare” l’Italia e l’Europa. Il tutto accade nel periodo natalizio e vedendo in giro i negozi “abbastanza vuoti” e poche sacche di regali a passeggio mi viene in mente la favola di Andersen - La piccola fiammiferaia che la cara maestra Maria Teresa D’Amato alle scuole elementari ci raccontava. Ricordo i nostri occhi -e anche i suoi- bagnati dalle lacrime e di come nel nostro petto nasceva un enorme sentimento di commozione misto a profonda tristezza. Ma era una favola che ci invitava ad essere solidali e a “non passare oltre” il prossimo. Al non essere indifferenti all’altro! E questa favola (espressione di realtà che si perpetua nei secoli) oggi diventa per noi una drammatica vicenda che ci coinvolge. Vi invito a rileggere la storia della Piccola Fiammiferaia che è in strada al freddo costretta a vendere fiammiferi che nessuno compra. Non torna a casa per paura. E’ la notte di Capodanno, e comincia a nevicare. Per riscaldarsi le dita congelate accende i fiammiferi. E da ogni fiamma le sembra di vedere ora una stufa, ora una tavola imbandita e ora un albero di Natale. Infine le sem-
bra di vedere la nonna, ormai in cielo. E il desiderio della piccola di andare con lei si avvera. E “al mattino del pri-
mo giorno dell’anno nuovo, i passanti scoprirono il corpicino senza vita della bambina”. E’ chiaro che l’epilogo che noi speriamo per l’Italia e per noi tutti non sia quello della Fiammiferaia. L’invito e la riflessione che ci viene dalla favola -e dal Natale- è quello di cooperare e di “unirci” nell’aiuto reciproco e debellare così il pericolo di ogni forma di egoismo e di chiusura o di sfruttamento dell’altro. Buon Natale! [maria.decarlo @giornalelucano.it]
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è successo sul pianeta Terra Londra Gb, pillola del giorno dopo: gratis per feste di Natale Pillola del giorno dopo gratis alle inglesi che la chiederanno durante il periodo natalizio. Lo ha deciso l’organo consultivo inglese sulla gravidanza (Bpas), per prevenire gravidanze indesiderate. Proteste degli anti-abortisti.
Washington Servono nuovi astronauti. La Nasa li cerca sul web Annuncio sul sito della Nasa Usajobs.gov. L’agenzia spaziale Usa cerca giovani americani desiderosi di intraprendere una carriera tra le stelle. Lo stipendio annuale va dai 64 mila ai 141 mila dollari (47-105 mila euro). Cleveland Bimbo troppo grasso. Dato in affidamento A soli 8 anni pesa già 100 Kg e ha difficoltà respiratorie. Per questo un bambino dell’Ohio è stato tolto alla madre. È il secondo caso nello stato Usa: anche una bimba di 3 anni, che pesava 40 kg, è stata data in affidamento. Città del Messico Nel calendario Maya non c’è la fine del mondo Per i Maya la data del 21 dicembre 2012 non segnava la fine del mondo ma il ritorno del dio Bolon Yokote, divinità legata alla creazione e alla guerra. Lo dice uno studio dell’Istituto nazionale di storia e antropologia del Messico.
Parigi Carsharing elettrico. Debutto con incidente Partenza con incidente per “Autolib”, car sharing con auto elettriche a Parigi.Un pedone è stato investito mentre attraversava le strisce. L’uomo (ora in ospedale) non ha sentito arrivare il veicolo che, essendo elettrico, è silenzioso. Londra Condominio extralusso. Ma nessuno paga tasse Ad Hyde Park One un bilocale costa 3,6 milioni di sterline e un superattico 136. Ma solo nove proprietari su 62 hanno pagato le tasse comunali. Inoltre 5 dei nove in regola hanno avuto lo sconto del 50% per le seconde case. Aix-en-Provence Non fa sesso con moglie. Dovrà pagarle i danni La corte d’appello di Aix-en-Provence, in Francia, ha condannato un uomo a pagare 10 mila euro di danni alla consorte (con cui è sposato dal 1986 e ha avuto due figli). Motivo: “l’assenza di relazioni sessuali per diversi anni”. Berlino Novembre senza piogge. Non accadeva dal 1881 Quello che si è concluso è stato il novembre più asciutto in Germania almeno dal 1881, quando si iniziò a registrare i dati. Sono caduti solo 3 litri di pioggia per mq contro la media di 66. Il minimo precedente, del 1893, era di 3,65 litri.
Svezia Belle ma finte, H&M crea i corpi delle modelle al computer
Basta cercare la perfezione, soprattutto oggi quando la tecnologia dà la possibilità di crearla con pochi clic. Così H&M, il colosso svedese dell’abbigliamento low cost, ha deciso di usare corpi finti per le sue modelle dello store online. Volti di vere ragazze, ma lo stesso corpo, creato artificialmente grazie alla tecnologia. Stessa posa, stesse proporzioni e misure, cambia solo il colore della pelle in base al volto della vera modella a cui viene abbinato. Tutto nella norma per il colosso dell’abbigliamento, ma in Svezia cresce la polemica. È sempre più difficile trovare modelle adatte a indossare i costumi da bagno, dicono dall’ufficio stampa dello store, per cui ci si è rivolti alla tecnologia per creare uno perfetto. Lo fanno tutti, dicono da H&M, e serve solo per mettere in mostra i costumi. Su corpi finti o veri poco importa.
New Delhi Mangia 6 kg di ferro. Operato d’urgenza Un 28 enne indiano, dice The Hindustan Times, ricoverato per forti dolori: aveva ingerito 421 monete, 3 chiavi,197 piombini, 9 pezzi di catena della bici. Ha un raro disturbo psicologico che gli fa mangiare oggetti non commestibili. Kuala Lumpur Malesia, arriva il taxi riservato solo alle donne Nel Paese a maggioranza musulmana il governo ha lanciato un servizio di taxi guidati da donne per clienti donne. L’obiettivo è garantire “più sicurezza” alle passeggere. Ci sono già 50 taxi di questo tipo nella capitale. New Delhi “Basta con la burocrazia”. E libera serpenti in ufficio Voleva acquistare un pezzo di terra ma dopo due anni non aveva avuto risposta. Così un incantatore di serpenti indiano, per protesta contro la burocrazia, ha liberato decine di rettili (alcuni velenosi) in un ufficio comunale di Haraiya.
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Con questo numero è trarscorso il sesto anno in cui, come sempre, abbiamo cercato di raccontarvi i “fatti” e soprattutto alcuni dei tanti “misfatti” nella nostra città e della Basilicata. Per l’anno prossimo ci saranno due importanti novità: 1) quattro pagine di informazione ogni settimana: le troverete già da gennaio, sul Potenza Affari
(altro periodico freepress del Gruppo)
2) quotidiano on-line: dopo sei mesi di test, riteniamo di essere pronti per tenervi informati ogni giorno, ora per ora. Cari lettori, la Vostra collaborazione sarà ancora più importante perché, grazie al web ed alle nuove tecnologie, potrete dire la vostra ancora di più, commentando le news e denunciando fatti e misfatti. Dalle foto ai video (inviati anche con il telefonino), ai blog, alle email, potrete utilizzare ogni mezzo affinché la notizia sia, approfondita e discussa. Insomma, l’obiettivo sarà un giornalismo “partecipativo” o “diffuso”. La nostra informazione resterà indipendente da “finanziatori” che potrebbero falsarne gli obiettivi.
Monti ci ha detto: “L’alternativa è tra sacrifici e fallimento”. Per non sbagliare hanno deciso di puntare... su entrambi! Il nostro augurio ai Lucani, per il 2012 (e per i difficili anni a venire), è di riconquistare quanto ci spetta! Cari politici di “professione” (alcuni da più di 20 anni) questo è il momento di difendere l’Autonomia di pensiero nelle scelte che riguardano i lucani con cui le decisioni “importanti” dovranno essere condivise! Sarete davvero capaci di far valere, le nostre ragioni ed i nostri interessi, sin’ora disattesi e trascurati per il vostro modo di fare politica, solo centralista e subalterna? [Gianluigi Petruccio]