Mensile, numero 2 anno 4 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
Arrampicata • Giochi on line • Fare la spesa • Musei
febbraio 2009
• occhiali Tre sedi Più di 20 ottici optometristi Strumentazione scientifica d’avanguardia Vista e sole Occhiali per uso professionale, subacquei e sportivi Le migliori marche • Lenti a contatto Centro specializzato per l’applicazione Topografia corneale Lenti ad altissimo comfort per uso prolungato Lenti speciali per patologie Lenti a contatto per bambini • Laboratorio Consegna con massima celerità Riparazioni e adattamenti Centro di eccellenza per lenti multifocali
Sommario Mensile, numero 2 anno 4 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
FEBBRAIO 2009
GG
sport
arrampicata
di Ugo Finardi
La passione di Spiderman
arrampicata
sport
febbraio 2009
GG
L’ARRAMPICATA SPORTIVA È UN GIOCO CHE PIACE AI BAMBINI E FA BENE ALLA CRESCITA FISICA E PSICHICA
S
alire in alto è una passione per i bimbi. Può esserci una maggiore o minore perizia, un atletismo più o meno spiccato e una diversa propensione al rischio, ma quasi ogni bambino non perde occasione per scalare, utilizzando sedie, tavoli, scatole e tutto quanto gli capiti sotto i piedi. In moltissimi casi la passione non diminuisce con l’età. Chi non ha alberi a disposizione si arrampica su scivoli, scale e reti dei parchi giochi. Insomma, di solito è l’età a fare sì che i bambini smettano di arrampicarsi, almeno a livello fisico, perché per il resto della vita si finisce ad arrampicarsi sugli specchi per trovare buone scuse oppure ad arrampicarsi socialmente verso il successo. È possibile incanalare questa passione, magari trasformandola in uno strumento educativo. Si può partire da una sana e semplice passeggiata in montagna, da fare tutti assieme verso un rifugio o un prato popolato di roccette digradanti, dove sperimentare qualche giochino pseudo-alpinistico, anche se l’alpinismo non è un’attività così semplice: al di là dei pericoli oggettivi, richiede di avere accanto qualcuno che, professionalmente o meno, faccia da guida in un percorso di “iniziazione”.
Arrampicata sportiva Da un paio di decenni o poco più, dal tronco dell’alpinismo si è staccato un ramo che è ormai diventato un vero e proprio albero autonomo, capace di vita propria. Si tratta dell’arrampicata: libera o sportiva. In pratica è il gioco di salire con la forza di mani e piedi su brevi strutture artificiali o di roccia naturale, perfettamente assicurati da una corda e da chiodi a espansione saldamente infissi alla parete. Eliminati i pericoli oggettivi, l’arrampicata non ha rischi peggiori di una storta rimediata sul campo da basket o di un livido per un difensore troppo deciso davanti alla porta del campo di calcio e può diventare una buona alternativa agli sport più comuni. Essendo la forza di gravità quel che è, per arrampicare sono favoriti i bambini che hanno un fisico longilineo e leggero. Ma in giovane età non ci sono altre grandi preclusioni a praticare questa attività, non competitiva, che permette a tutti di fare del moto e di sviluppare il fisico in modo armonico, senza privilegiare lateralità - come ad esempio il tennis - o gli arti inferiori a scapito dei superiori, come il calcio.
Una sfida, un gioco L’arrampicata è innanzi tutto un gioco, poi uno sport e infine (spesso) una passione, che permette di vincere su se stessi, prima che contro gli altri, sfruttando l’inclinazione naturale alla “scalata” per temprare corpo e spirito. L’attività non agonistica è estremamente comune nel mondo dell’arrampicata. Da quando i moderni mezzi di assicurazione hanno tolto l’apprensione della caduta e delle sue conseguenze, non è raro vedere attempati signori di taglia robusta o madri di famiglia, divenute improvvisamente bellicose rampicanti, cimentarsi sulle pareti artificiali, che ormai a Torino sono numerose: di recente è stato inaugurato in via Braccini il “Palaroccia” comunale. Ma non dimentichiamo la bellezza di praticarla all’aperto, sulle rocce naturali più vicine alla città o anche più nascoste tra le montagne. Accanto a mamma e papà (o al loro posto) accade sempre più frequentemente di incontrare fanciulli e fanciulle under 14, sovente in grado di bagnare il naso ai loro più anziani vicini di parete. Questo perché le associazioni sportive di arrampicata (la Fasi, Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, www.federclimb.it, è da anni affiliata al Coni) organizzano sempre più spesso corsi per bambini e ragazzi, partendo dal “gioco arrampicata” per i più piccoli fino all’attività preagonistica per chi ha deciso di impegnarsi a fondo. Un corso organizzato da una delle società sportive cittadine può essere una buona occasione per provare (in molti casi è possibile una “prima prova” gratuita) e per vedere se davvero ai nostri figli piace solo scalare il tavolo, l’albero del giardino o il monumento nei giardinetti vicino a casa.
Arrampicata • Giochi on line • Fare la spesa • Musei 16 Giovani Genitori
GG
computer
Giovani Genitori 17
giochi
di Luisa Tatoni
giochi
computer
GG
GG
famiglia
acquisti
Internet baby sitter INTERNET E COMPUTER NON FANNO MALE, A QUALSIASI ETÀ. CON LA DEBITA MODERAZIONE
di Raffaella Ronchetta
C
apita, un giorno all’anno, di dover portare i bambini in uffi cio o il lavoro a casa. La scuola è chiusa per assemblea sindacale, la baby sitter è ammalata, non ci sono amici nelle vicinanze. Il pupo lo dovete tenere voi, quattro o cinque ore chiuso in un ambiente ostile, dove è in vigore una certa quiete e non è ammesso il pianto di cicciobello o il rolling dello skateboard. Non disperate, se avete in pupo in ufficio i colleghi sanno che non lavorerete o lavorerete poco. Abdicate dunque dalla postazione di lavoro e lasciate il computer all’erede: è una buona fonte di intrattenimento, anche per un bimbo di tre anni. L’importante è avere una connessione a Internet e sapere dove puntare il browser. La rete è ricca di spunti: noi vi diamo quelli che conosciamo e voi mandateci le vostre idee. Qualche raccomandazione: anche se un pelino più interattivo della tv, il computer è uno schermo piatto, di fronte al quale i bambini siedono estraniati dal mondo che li circonda. Va bene in situazioni d’emergenza, ma nella quotidianità non sommate computer a televisione. Due ore al giorno, complessivamente, sono più che sufficienti: quindi va bene un’ora di pc e videogiochi e un’ora di cartoni animati, ma davvero non di più. Ricordatevi di dare qualche regola preliminare: ai primi segni di nervosimo, rabbia o incapacità di proseguire, è tempo di fermarsi e rilassarsi un po’. Si può fare solo il gioco che dice mamma e si possono chiedere alcuni chiarimenti, ma non pretendere di avere a disposizione un genitore-istruttore informatico. L’audio va tenuto basso e non esiste fare storie quando il genitore vuole controllare la posta elettronica.
DAI CHILOMETRI ZERO AI GAS, DAI DISCOUNT ALLA SPESA ON LINE. BREVE VIAGGIO NEI COSTUMI E NEI CONSUMI, IN FATTO DI SPESA, DEI NOSTRI LETTORI
La Bbc
La storica rete televisiva pubblica britannica ha una grande sezione per bambini. I Cbeebies, così sono chiamati i piccoli fruitori, hanno pagine e pagine di giochi e personaggi da esplorare. Tutto gratis, tutto velocissimo e funzionante, in perfetto stile british. Cominciamo con un evergreen: i Teletubbies. Fate clic su “Fun and Games” e poi su Teletubbies. Nella pagina 2 dei giochi, troverete la famosa “Animal Parade” (www. bbc.co.uk/cbeebies/teletubbies/funandgames). Il giochino, intuitivo e divertente, insegna a usare il mouse e accoppiare le figure. Vi ritroverete a canticchiare la base musicale prima di quando credete. Adatto ai bambini a partire dai 2 - 3 anni di età. Anche gli altri giochi sono carini, ma un tantino meno divertenti, a parte “Little Be Boop”. Quando i Teletubbies stancano (per sopraggiunta indigestione o perché l’età non consente più di tollerarli), provate i Tikkabilla con “Higgedly House” (www.bbc. co.uk/cbeebies/tikkabilla/games/higgledy.shtml), un giochino che tiene impegnati anche mezz’ora e insegna a usare il drag and drop e a scoprire oggetti segreti. Adatto dai 4 - 5 anni in su. La sezione del cartone Autumnwatch, con il “Giggleswick Game”, si rivolge a tutti e insegna come aiutare gli scoiattoli. Nulla di speciale, ma si impara anche qualche parola d’inglese. (www.bbc.co.uk/cbeebies/autumnwatch/game) SpringWatch, infine, ha una sezione per colorare, in cui le figure create dai bimbi prendono vita nel bosco (www.bbc.co.uk/cbeebies/springwatch/games). Fa impazzire grandi e piccini, come “Home Tweet Home”, un mini-tamagotchi in cui si comincia a costruire il nido e si conclude aiutando gli uccellini a volare via.
10
Baby friendly
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World corner
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Sfide
14
Spazi gioco
Tutti in ludoteca
Tutti in coda appassionatamente
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Cuciniamo insieme
Il pudding irlandese
PRIMO PIANO
e le nostre nonne facevano la spesa nel mercato sotto casa e le nostre mamme si rifornivano al supermercato, diventato negli anni sempre più iper e ricco di offerte e prodotti, la generazione attuale è alla ricerca di modi diversi di fare la spesa. All’insegna del risparmio (sia economico che di tempo), del rispetto dell’ambiente, della fiducia e della conoscenza di venditori e produttori, ma anche dell’offerta imperdibile e della comodità.
Emanuele - Qualità e convenienza La mia è una famiglia numerosa, quattro figli maschi, quindi la spesa deve essere calibrata con la fame dei bambini. Solitamente il sabato mattina vado a Porta Palazzo, prendo il mio carrettino e mi butto nella mischia. Mi diverto, è un mondo che mi affascina. Io amo molto viaggiare. Immergermi a Porta Palazzo è un po’ come fare un breve viaggio in una realtà diversa dalla mia. I primi tempi mi è capitato di prendermi qualche “bidone”, una volta sono arrivato a casa con due cestini di fragole che abbiamo buttato nell’immondizia, erano completamente marce, e mia moglie ancora me lo rinfaccia. Ora invece ho iniziato a conoscere i banchi, so dove dirigermi, cosa e quanto comprare, vado nella zona dei contadini per i formaggi, conosco il banco della carne. Insomma, mi sono fatto furbo e ho capito che per fare la spesa a Porta Palazzo bisogna essere un po’ scafati, non cercare l’affare migliore, i prezzi sono comunque bassi, bisogna fidarsi solo dei negozianti che si conoscono. Il banco che più mi affascina è quello delle uova, vendono uova di ogni genere e tipo, piccole e grandi, di quaglia e di oca, con doppio tuorlo o singolo, fresche o freschissime e io ogni volta che compro mi chiedo come si possa campare vendendo solo uova.
Olivia - Spesa a chilometri zero
24 Giovani Genitori
Giovani Genitori 25
L’agenda
39
FitnessForum
48
Cinema e Home Video
Oltre lo sci
Scimmie nello spazio Wall-E in dvd
50
Spettacolo
L’invasione dei Gormiti San Valentino a teatro Di festa teatrando
42 L’avvocato
53
Cultura
Il cane della discordia
Archeologi per un giorno Passeggiata reale
Psicoterapia prima di lasciarsi
41
Il pediatra
Caramelle e dentini
16
Sport Arrampicata
43
Salvadanaio
La passione di Spiderman
Il modello 730
20
Computer Giochi
Internet baby sitter
44
Il chimico
Acqua
24
Famiglia Acquisti
Tutta un’altra spesa
45
Natura
La cucina dei detersivi
28
Gita Museo
Weekend’arte a Rivoli
46 Libri
55 Eventi
Ti conosco mascherina ChocoPass Come i soldati Fare famiglia istruzioni per l’uso Bottega famiglie Allegria in libreria Leggere insieme Incontri per i piccoli
Maschere, filastrocche e ricette per carnevale
63
Art Lab
Un clown in dieci minuti
30
Viviamo così Petra e Pitango
Family and the City
47
In città
64
Bimbi
A confronto Ester e Roberto
Alla scoperta del MAO
65
Sorridi sei su GG
66
Raffa
36
S
l’esperto
40 Lo psicologo
GG
Vicinanza, alta qualità e bassi quantitativi. Queste le regole base della mia spesa da quando sono nati i miei figli. Compro prevalentemente nei mercati rionali di zona da venditori che conosco. Il contatto diretto con il venditore è infatti importantissimo, è garanzia di fiducia per la qualità della merce. Preferisco i prodotti locali, regionali per non dire cittadini: fra le mele che arrivano da Pecetto e quelle di Cuneo scelgo sicuramente quelle di Pecetto, anche se costano qualche centesimo in più. Per la carne vale lo stesso discorso, ho un macellaio di fiducia a Chieri, le mucche pascolano sui prati di Reaglie davanti a casa mia prima di essere macellate, oppure vado alla Cascina Menzio, a Pino Torinese, dove ho visto le galline razzolare e gli animali allevati. Per la verdura vado al Molinetto a Pecetto. Anche i formaggi li compro dai contadini al mercato, mentre quando vado al supermercato privilegio prodotti piemontesi, ultimamente ho scoperto la Cascina Fontana Cervo, che ha ottimo latte e yogurt di latte piemontese. Non compro mai grossi quantitativi ma bado sempre alla qualità. Infine, nemmeno a dirlo, mio marito fa parte della commissione mensa dell’asilo di mia figlia.
Giovani Genitori 21
News
famiglia
Tutta un’altra spesa
www.bbc.co.uk/cbeebies
6
acquisti
Giovani Genitori 3
Genitori iovani
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La rivista per le famiglie di Torino e dintorni Febbraio 2009 Anno 4 - Numero 2
Direttore
Alberto Gedda
Ispirazione
Luca Bernardelli
Art director
Catia De Bacco
Redazione
Elena Brosio Luisa Tatoni Raffaella Ronchetta Federica Ferraresi
Grafica
Elisa Lusoli
Hanno collaborato a questo numero:
Mario Bettas Valet, Giancarlo Corti, Isa di Re, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Monya Lucisano, Elisa Lusoli, Sabrina Marzo, Paola Paltro, Luciana Ravetto, Giovanna Rinaldi, Paola Strocchio
Illustrazioni e fotografie:
Archives Carnaval de Québec, Archivio Fondazione Torino Musei, Archivio Castello di Rivoli, Archivio Non Solo Teatro, Archivio Alfa Teatro, Iter, Collezione Bischofbeger, iStockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti Illustrazione di copertina: gollykim
Ringraziamo per la preziosa collaborazione:
Carla Coluccia, Ester e Roberto, Michel Fine, Petra e Pitango, Teresa Valentino, Tito Ferraresi, Vittorio Vagelli Redazione: Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19712037 - redazione@giovanigenitori.it www.giovanigenitori.it Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19703036 Fax: 011 19791585
Edizioni Espressione Creativa Via Vanchiglia 18 - 10124 Torino www.espressione.it Stampa Alma Tipografica Via Frabosa, 29/B 12089 Villanova Mondovì (CN)
Minischermo Su questo numero troverete tre articoli: un invito ad avvicinare i bambini all’arrampicata sportiva, un reportage sui diversi modi di fare le spesa delle famiglie torinesi e un elenco ragionato di siti internet che potrebbero piacere ai vostri bambini. Quest’ultimo pezzo nasce dalle numerose richieste giunte in redazione, non ha pretese di esaustività ed è il prologo di una nuova rubrica, che debutterà sul prossimo numero e offrirà spunti di navigazione a misura di famiglia. Lo sdoganamento di Internet dai confini lavorativi e di intrattenimento tipici degli adulti sta avvenendo anche in Italia. Le famiglie sono tecnologiche, dinamiche, tenute spesso assieme dai mezzi di comunicazione. La rete accorcia le distanze, aiuta a mantenere strette amicizie e parentele. Bambini e ragazzi acquisiscono competenze informatiche a gran velocità e fin dalla prima infanzia. Di questa cosa i genitori vanno fieri, anche se spesso dimenticano che ciò aggrava il problema della sedentarietà dei più giovani. Vedendo il lato migliore, Internet è una meravigliosa forma di intrattenimento e informazione, che coinvolge un grandissimo numero di persone, più velocemente di qualunque altro mezzo di comunicazione. Vedendo il lato peggiore, Internet rende le persone ottuse più rapidamente di qualunque altro mezzo di comunicazione. E fa ingrassare. Ma se ci chiedessero se vogliamo salvare la tv o internet, non esiteremmo un istante. Al diavolo il maxischermo, ci basta il notebook.
Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 Iscrizione al Roc n. 14333
La redazione
ISSN 1828-9738 Some Rights Reserved I contenuti della rivista sono tutelati dalla licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Italy.
Federica
Luca
Elena
Raffaella
Catia
Alberto
Luisa
Elisa
GG Viaggi in bicicletta
Cari GG, io e una mia amica abbiamo organizzato al Caffè Basaglia la festa per le nostre due piccoline di 1 anno. Ci siamo trovate molto bene. Enzo, il titolare, è molto disponibile. Abbiamo pagato 100 euro per l’affitto di un salone enorme, perfetto per contenere genitori per un buffet in piedi e bambini che abbiamo fatto giocare mettendo delle coperte per terra. Abbiamo chiesto ai nostri ospiti di portare contributi mangerecci, ma volendo il locale prepara anche merende a pagamento. Con il bel tempo è disponibile anche l’ampio terrazzo. Nel salone c’è la possibilità di mettere musica portandosi cd da casa. C’è un impianto sonoro notevole con tanto di illuminazione, che rende il locale perfetto anche per le feste dei più grandicelli. E poi non dimentichiamoci che i proventi vanno a una cooperativa sociale. Soldi ben spesi. Indirizzo: Caffè Basaglia, via Mantova 34, Torino, tel. 011 19708848, www.caffebasaglia. org. Flavia Cara Flavia, grazie del tuo preziosissimo consiglio, che cominciamo a pubblicare per chi cerca un posto dove organizzare la festa di carnevale. Nelle prossime settimane andremo al Caffè Basaglia e faremo una prova del servizio. Avendolo scritto qui, non possiamo affermare con assoluta certezza che sarà una visita “a tradimento”, come sempre facciamo; a partire dagli itinerari di gita, proseguendo per le recensioni dei locali baby friendly, fino alla guida A-Zonzo e ai consigli per le vacanze, tutto quel di cui scriviamo è provato in prima persona da un pool di collaboratori che si presentano in tenuta familiare con bimbi al seguito. Ovviamente senza palesarsi e senza preavviso. Reporter puri e duri, insomma. Spettabile redazione, durante le feste natalizie ero a casa a godermi la compagnia dei miei bimbi, Enrico di 6 anni ed Elena di 3. Volevamo giocare al gioco dell’oca regalatoci dai nonni ma l’avevamo giustappunto dimenticato proprio a casa dei nonni. Ho fatto di necessità virtù: ricordandomi che so disegnare, ho preso carta e pennarelli e ne abbiamo realizzato uno nuovo, assolutamente unico. Se si riuscisse a stampare potrebbe essere diffuso ad altri bimbi che magari non hanno il gioco dell’oca. Grazie e cordiali saluti, Roberto, Grugliasco Detto, fatto. Magari a stamparlo non viene benissimo, ma può ispirare altri disegnatori. Che ci manderanno le loro creazioni, che metteremo sul web. E via così. Lo scaricate dall’indirizzo www.giovanigenitori.it/oca.zip.
TAM TAM Figurine Winx fashion-cards (prima serie) e lamincards Regno Perduto + figurine Amici Cucciolotti 2008 SCAMBIO in Torino. 3337643328 oppure paola@atlavia.it. Paola Ombretta del Cai Baby di Pinerolo (tel. 333 3817684) si scusa con la lettrice che l’ha chiamata, ma ha perso il messaggio con il suo numero di telefono. Richiamala!
Giovani Genitori 5
GG
news
Tempo pieno: il pediatra dice no
N
el dibattito “tempo pieno sì o no” si schierano anche loro. Su 119 pediatri della città di Roma, 80 sconsigliano di iscrivere i figli al tempo pieno a scuola. “Meglio farli stare in casa con la famiglia, anche con i nonni oppure con la baby sitter, dato che la capacità di apprendimento dopo le ore 13 cala sensibilmente. Il tempo pieno deve essere l’ultima spiaggia“. Parola del pediatra Italo Farnetani, che ha condotto il sondaggio fra i colleghi. “I bambini di elementari e medie devono poter trascorrere in casa loro i momenti pomeridiani, per fissare punti di riferimento che ne faranno individui equilibrati - dice Farnetani -. Se un bimbo rimane tante ore in aula, con il tempo può identificare la scuola con il suo disagio. Inoltre lo scarso tempo passato in famiglia può creare stress. I ritmi biologici dell’organismo fanno sì che alle 13 ci sia un picco di stanchezza. Il momento migliore per imparare è compreso fra le 11 e le 13 e poi dalle 15 alle 17. Un’idea potrebbe essere offrire la prima colazione a scuola, spostando un po’ l’inizio delle lezioni e permettendo ai bambini di nutrirsi e di vivere occasioni di convivialità con i compagni. “Se le mense scolastiche offrissero la prima colazione - prosegue il pediatra - si risolverebbe il diffusissimo problema del salto del primo pasto della giornata e si aiuterebbe ad aumentare il rendimento e la socialità”. Da tempo, inoltre, pediatri e famiglie attendono che vengano aumentate le ore dedicate all’attività fisica, perché i bambini effettuano troppo poco movimento, sono sedentari e corrono rischi di malattie. “L’ideale sarebbe arrivare a scuola, fare colazione e poi scendere in palestra a fare sport”, conclude il dottor Farnetani.
Ossitocina e fisiognomica
L’
Batteri da iPod
I
n casa vostra l’iPod va forte? Occhio ai batteri da lettore Mp3. I ricercatori indiani della Kasturba Medical College di Manipal, in India, hanno passato sotto la lente di ingrandimento un campione di auricolari e, naturalmente, le orecchie di altrettanti giovani. La metà usava regolarmente il lettore Mp3, gli altri solo saltuariamente. Gli studiosi hanno dimostrato che le orecchie di chi usa le cuffiette sono invase da ospiti indesiderati: contano, infatti, migliaia di batteri in più rispetto alla media. La buona notizia è che si tratta perlopiù di microrganismi innocui, ma possono capitare ospiti pericolosi come lo stafilococco. Non è una novità: pensateci due volte prima di scambiarvi le cuffiette.
6 Giovani Genitori
ossitocina, l’ormone coinvolto nel parto e nell’allattamento, aiuta a riconoscere i visi. Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Neuroscience. In un test su un gruppo di volontari, i soggetti che hanno ricevuto una dose di ossitocina hanno mostrato una maggiore capacità di riconoscere i visi, non accompagnata peraltro da un analogo incremento del riconoscimento di oggetti inanimati. Studi precedenti hanno dimostrato che nei topi l’ossitocina è importante nel riconoscimento sociale, cioè nel ricordo di un altro topo già conosciuto in precedenza. “Riconoscere un viso familiare è una capacità essenziale per il successo delle interazioni sociali negli esseri umani - spiega Peter Klaver, dell’Università di Zurigo, autore della ricerca -. In questo studio, per la prima volta, è stato analizzato l’effetto sistematico dell’ossitocina sulla memoria sociale, dimostrando quanto è importante questo ormone”.
GG
news
Scommettiamo!
L’
Italia detiene un primato non invidiabile: è il primo Paese al mondo per spesa nel gioco d’azzardo. Il dato proviene da una ricerca sulle abitudini degli italiani condotta dal Conagga (Coordinamento nazionale gruppi per giocatori d’azzardo) da cui risulta che il 28 per cento dei cittadini si ritiene un giocatore accanito. Non c’è da stupirsi: con 49 miliardi di fatturato annuo, l’impresa dell’azzardo nel 2008 è stata la terza azienda nazionale, preceduta solo da Fiat ed Enel. Il gioco preferito, in assoluto, è il ‘gratta e vinci’ (35,2%), seguito dal Lotto (24%, soprattutto dai meno giovani) e dal Superenalotto (21%). I giovanissimi, il 33% tra i 10 e i 19 anni, scelgono il gioco d’azzardo on line. I veri appassionati, indipendentemente dall’età (21,2%), giocano su più tavoli: nell’arco di un’unica settimana, arrivano a spendere anche per cinque diversi tipi di gioco. Scommettitori sì, ma non incauti: l’82 per cento degli appassionati è consapevole che le perdite sono più frequenti delle vincite. Paradosso della crisi: a scommettere è soprattutto chi ha meno disponibilità economica.
Rimedi dolci per bambini
O
meopatia, fitoterapia, floriterapia, agopuntura, osteopatia, chiropratica, medicina orientale: circa il 46% dei genitori fa ricorso, per i figli a preparati o trattamenti che non appartengono alla medicina convenzionale. Sono i risultati di un convegno che si è svolto a Bologna e che ha messo in luce i dati di una ricerca nazionale condotta per avere maggiori informazioni su un fenomeno in aumento: l’uso di preparati non convenzionali e il ricorso a trattamenti diversi da quelli proposti dalla medicina tradizionale nei bambini. Lo scopo dell’iniziativa, voluta dal comitato Scientifico del Focus “Nuove tendenze in diagnostica e terapia”, era quello di riuscire a ottenere maggiori informazioni sul livello di conoscenza, il tipo di approccio e il grado di soddisfazione delle mamme e dei papà che optano per terapie non convenzionali per i figli di età compresa tra 0 e 10 anni.
Zorro non esiste
S
embra scontato che di fronte a un episodio di discriminazione, le persone coinvolte intervengano a favore della vittima. Eppure uno studio di psicologia sociale, pubblicato su Science, ha dimostrato che, davanti al fatto reale come un insulto razzista, prevale l’indifferenza. Dunque, anche il razzismo, condannato senza alcun dubbio da tutti, risulta in realtà molto più tollerato di quanto si possa credere. Kerry Kawakami dell’Università di York, in Canada, spiega questa contraddizione con il fatto che la pressione sociale contro gli atti di discriminazione e violenza non è poi così forte come sembra. Sono stati condotti diversi esperimenti su volontari caucasici e asiatici, con lo scopo di comparare le previsioni fatte dai partecipanti sulle proprie reazioni ad atti di razzismo, con le reazioni reali. In una prima prova, 120 volontari hanno assistito a un episodio (simulato) di insulto razzista contro una persona di colore nero. Nonostante questo, il 63 per cento ha scelto, come compagno per l’esperimento successivo, il colpevole e non la vittima, contraddicendo le previsioni iniziali.
8 Giovani Genitori
news
GG
Una giornata senza tivù
è
arrivato anche dalla Sip (che non è la vecchia società telefonica ma la Società Italiana di Pediatria) l’appello a spegnere la televisione almeno per un giorno. Tante le idee e le alternative alle ore di televisione che inebetiscono i nostri bimbi tutti i giorni: una passeggiata, un pomeriggio al parco, un paio d’ore in biblioteca o una bella merenda con gli amichetti prima di un gioco di società. Secondo i pediatri sono infatti troppe le ore trascorse, soprattutto dagli adolescenti, ma un po’ da tutti i bambini, davanti al piccolo schermo, con inevitabili effetti negativi: poca attività fisica, meno sport, meno rapporti interpersonali, stimoli limitati e soprattutto troppo spesso condizionati da una martellante pubblicità. Ecco, quindi, l’appello e la provocazione: spegnere la televisione almeno per un giorno. A discrezione dei genitori. “Sappiamo che non è risolutivo – riconosce il presidente della Sip, Pasquale Di Pietro – ma per noi è importante sensibilizzare le famiglie perché capiscano che la tv non è una necessità e che ogni tanto se ne può fare anche a meno”. La speranza dei pediatri è che “da cosa nasca cosa”. “Se infatti – prosegue il presidente Sip - invece che una volta ogni tanto ogni famiglia acquisisse la buona abitudine di non accendere il televisore per almeno un giorno ma tutte le settimane, avremmo ottenuto un risultato soddisfacente”.
Parcheggi a misura di mamma
L’
Pennarelli pericolosi
L’
allarme risale a settembre ed è stato confermato dai controlli effettuati dai carabinieri: il 75% dei pennarelli venduti in Italia contiene benzene (cancerogeno di prima categoria), mentre nel restante 25% si sono trovate tracce di piombo e cromo, tutti elementi tossici e corrosivi, presenti in concentrazioni ben superiori ai limiti fissati dalle norme italiane ed europee. Le partite di pennarelli cancerogeni provengono nel 62,5% dei casi dalla Cina, mentre nel restante 37,5% dei casi non è indicato il Paese d’importazione. Le indagini del Comando dei carabinieri per la Tutela della Salute sono ancora in corso e nel frattempo tutte le merci rintracciate saranno sequestrate a scopo cautelativo. L’Aduc, l’associazione di consumatori che ha lanciato l’allarme, invita i genitori a verificare sulle scatole la provenienza dei pennarelli e di evitare, almeno temporaneamente, l’acquisto di prodotti cinesi o comunque privi dell’indicazione della nazione produttrice. L’indagine è partita in seguito a una inchiesta condotta in Svizzera sulle tempere contenenti ftalati e nitrosammine.
asfalto si colora di rosa. Da un’idea del sito www. quimamme.it in collaborazione con Fiat Idea è nata l’iniziativa StrisceRosa (www. striscerosa.it), che ha l’obiettivo di aumentare le aree di sosta gratuite dedicate alle donne in gravidanza o con neonati. Questi parcheggi “rosa” verranno situati nei punti della città che più interessano le mamme: vicino a ospedali pediatrici o reparti di maternità; accanto ai consultori, agli asili e alle scuole materne; e anche nei piazzali di centri commerciali e supermercati. Si potranno distinguere dalle altre aree di parcheggio per il colore rosa della striscia che li delimita e per una specifica indicazione. Un piccolo gesto di civiltà e di rispetto che semplifica e migliora la vita delle mamme.
Giovani Genitori 9
GG
baby friendly Che fatica andare in giro con i marmocchi! Per fortuna ci sono locali che dedicano attenzione alle famiglie. Segnalateci i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it
I vestiti come una volta
C
ostumi di carnevale e non solo: abiti da cerimonia, grembiulini e pigiami, camicie da notte e giacchette, mantelle e pantaloncini. Abiti per tutti i gusti e tutte le stagioni. Rina, sarta diplomata e specializzata, mamma di quattro bambini, realizza vestiti per bambini da 0 a 16 anni, in modello su misura. I prezzi variano a seconda del tessuto e del taglio, ma sono abbordabilissimi. Gli abiti di carnevale, giusto per fare un esempio, da principessa e fatina, costano circa 30 euro più 6 per la stoffa e avrete una bimba assolutamente originale. Uno scamiciato da bimba 25 euro, le giacchette e mantelle con cappuccio 50 euro, così come gli abiti da cerimonia (il costo della stoffa è a parte). I pigiamini e le camicie da notte da 15 a 25 euro. I vestiti come una volta Rina, cell. 339 2797539
Il clown per la festa
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vete affittato il salone, comprato le pizzette, scaricato le bevande, spedito i biglietti. Ma adesso, alla vostra festa di compleanno o di carnevale, che si fa? Metteteci un animatore capace: è quel che fa la differenza per una festa più. Mauro di Spartaclowns è un animatore, provato sul campo, che riesce, con strumenti semplici e giochi tradizionali, a coinvolgere i bambini in modo simpatico e sportivo. Una semplice sarabanda viene trasformata in un gioco di squadra in cui correre a perdifiato, un girotondo trasforma le braccia unite in una grossa rete da pesca per acchiappare pesciolini che nuotano carponi fino allo stremo. Un revival del vecchio gioco “sacco pieno e sacco vuoto” fa davvero felici i piccini. La fantasia è l’unico limite e i travestimenti degli Spartaclowns riempiono di colore la festa, mentre mamme e papà si godono tranquilli la loro tazza di caffè. I prezzi variano a seconda del tipo di festa, chiedete un preventivo. Spartaclowns Mauro, cell. 339 3975782 spartaclowns@tiscali.it
Pizza e farinata anche per celiaci
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oldo è una pizzeria molto conosciuta a Torino, apprezzata per la sua deliziosa pizza al padellino (ma fanno anche quella al mattone) e una farinata come si deve. Da un po’ di tempo da Poldo la pizza si fa anche senza glutine ed è quindi diventata un’ottima destinazione per famiglie con bimbi o genitori celiaci. L’atmosfera è allegra e informale, il servizio veloce, ci sono i seggioloni e d’estate un dehor nella via pedonale in cui i bimbi possono scorrazzare senza pericoli. Il giovedì oltre alle pizze troverete squisiti pesciolini fritti accompagnati da verdure alla griglia. Pizzeria Poldo Via Di Nanni, 97 – Torino Tel. 011 3855163 www.pizzeriapoldo.com
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baby friendly
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Un rifugio sotto le stelle
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er prendere una cioccolata calda dopo una lunga passeggiata, per passare una serata con amici o far provare ai bambini l’ebbrezza di una nottata sui monti in Valle Stretta, sopra Bardonecchia, c’è il rifugio Terzo Alpini. Lo si raggiunge con circa un’ora e mezzo di cammino sulla neve (importante quindi essere ben equipaggiati). Ai più pigri il gestore offre un servizio di andata e ritorno sul gatto delle nevi, è però un peccato perdersi la discesa in bob e slitta. Per la cena ci si potrà sollazzare con tomini, acciughe al verde, polenta con formaggi e salsiccia e poi dolci fatti in casa (19 euro). Chi sceglierà di dormire (noi ci siamo stati e ve lo consigliamo) al risveglio potrà godere di una magnifica vista sulla Valle Stretta e sul Monte Tabor e se vincerà la pigrizia non mancherà una passeggiata fino al Lago Verde, uno spettacolo che anche in inverno merita la sgambata. La camera con cena e colazione costa 34 euro per gli adulti e 26 per i bambini sotto i 12 anni. Rifugio Terzo Alpini Granges de la Vallèe étroite - Névache - France Tel. 0122 902071 - 0122 901146 - cell. 335 6179182 www.terzoalpini.com
Un valido aiuto alle famiglie
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a Cooperativa Arcipelago è formata da psicologi, psicoterapeuti educatori e formatori e dalle fondazioni Oltre e Paideia. Offre, a prezzi accessibili, prestazioni che sanno rispondere efficacemente alle diverse forme attraverso le quali si manifesta il disagio psicologico nei diversi momenti della vita. Si rivolge a chi attraversa un momento critico in famiglia, sul lavoro, a chi ha problemi di coppia, a chi è in difficoltà con i figli, a chi si accorge che i propri bambini o figli adolescenti sono in difficoltà. A volte i problemi individuali, sul lavoro o di altro genere, si ripercuotono sull’intera famiglia e viceversa. Il Centro offre la competenza dei propri consulenti per supportare le famiglie e aiutarle a utilizzare al meglio le proprie risorse, individuando insieme i problemi e trovando il modo di risolverli. Arcipelago propone diversi tipi di percorsi per individuare al meglio le soluzioni possibili: interventi individuali, di coppia, ma anche di gruppo, con la costituzione di gruppi di sostegno e confronto per persone che hanno problemi simili. Centro Arcipelago Via Fabro, 8 (piazza Arbarello) - Torino Tel. 011 7640440 segreteria@arcipelago.org - www.centroarcipelago.org
Grande hotel, piccoli prezzi
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n hotel grande, ma a conduzione familiare, che si tramanda da generazioni. Per sciare, rilassarsi, coccolarsi e, perché no, festeggiare il carnevale, dal 19 al 24 febbraio, con i carri allegorici del Carnevale Vigezzino, giunto alla trentaduesima edizione. L’Hotel Stella Alpina è situato nel cuore di Druogno, in Val Vigezzo. Immerso nel verde (o nella neve, a seconda delle stagioni) si presta ottimamente a un week-end familiare rilassante e a costi contenuti, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. La cucina è ottima e curatissima. Le camere sono pulitissime, confortevoli, arredate con gusto e praticità. È possibile avere letti a castello o camere grandi con lettini. In estate è un’ottima occasione per una vacanza fuori porta: ci troverete laghi, foreste incontaminate e il trenino caratteristico che va in Svizzera. L’hotel ha un ampio giardino e un bel solarium. In inverno è il posto ideale per iniziare i vostri bimbi allo sci, nel vicino parco La Baitina dove i grandi troveranno una bella pista di sci di fondo. Non mancano le discese per divertirsi con il bob. Hotel Stella Alpina Via Domodossola, 13 - Druogno (Vb) Tel. 0324 93593 - www.tellaalpinahotel.com
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world corner
Calore a colori S
ono morbidi, caldi e colorati, i prodotti di Morrck, un’azienda inglese messa in piedi da due creative mamme, Isobel e Kate. Il prodotto di punta è il Baby Hoodie, una sorta di poncho per bebé che ripara le orecchie e la testa. Si può utilizzare in macchina, nel passeggino e in qualsiasi occasione si voglia tenere caldi i piccoli senza sprecare ore a infilarli in complicati tutoni. Disponibili in varie taglie e motivi, sono tutti double face. Davvero irresistibili le mantelline per i bimbi più grandi, Wraptures, facilissime da indossare e molto calde. Il modello si adatta facilmente a un bambino che cresce, con un po’ di fortuna potrete riutilizzarlo l’anno dopo e forse anche quello dopo ancora. E per le bimbe più modaiole, l’esotica Fur Wrapture, in pellicciotto (sintetico, ovviamente) molto trendy. Morrck propone anche delle versatili copertine, perfette per il lettino, ma anche da riutilizzare come tappeto nella cameretta, o da portarsi al picnic.
Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia
www.morrck.com
Bumba!
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Carnevale d’inverno
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uello di Québec è uno dei carnevali più importanti del mondo, una manifestazione celebrata con dovizia di festeggiamenti, colore e folklore. A febbraio a quelle latitudini le temperature sono ancora molto basse, e l’animazione del carnevale a Québec si svolge tradizionalmente intorno a un palazzo di ghiaccio, un gigantesco castello scintillante che viene costruito per l’occasione. Suggestive sfilate notturne dei carri allegorici con maschere e musica, sculture di neve, fuochi artificiali e molti incontri sportivi animano i quindici giorni dei festeggiamenti. Il tradizionale Bonhomme Carnaval, un pupazzo di neve vivente che è simbolo del carnevale, diverte e intrattiene i bambini, mentre gli adulti si riscaldano con il ‘caribou drink’, una bevanda deliziosamente alcolica. Ma non è finita qui. Nel 2009 saranno allestiti ben tre Village Arctic Spa, tre aree benessere, con sauna e idromassaggio all’aperto, per godersi gli spettacoli comodamente adagiati tra le calde bolle. E un coloratissimo villaggio dedicato ai bambini, con tanti giochi, animazione, merende e spettacoli.
www.carnaval.qc.ca
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iene dal Belgio il pagliaccio Bumba ma si sta diffondendo velocemente in tutta l’Europa, Canada e Medio Oriente. Buffo e simpatico, Bumba è stato ideato nel 2004 dall’emittente televisiva Studio 100 per conquistare il pubblico degli under-3. In effetti l’obiettivo è centrato, gli episodi di Bumba sono semplici, allegri, colorati e durano soltanto 5 minuti, il tempo giusto per catturare l’attenzione di un bambino piccolo. Ogni episodio contiene al suo interno delle mini storie molto carine di circo, musica e magia. Protagonisti Bumba e il suo amico Bambalu, con gli animali del circo: l’elefante Tumbi, l’ippopotamo Pantuf e l’orsetto Nanadu. Incantano i piccoli, ma, essendo carini, non dispiacciono ai grandi, che non si sentono troppo in colpa per aver posteggiato il piccolo davanti allo schermo il tempo di preparare la cena. www2.studio100.be/bumba
di Elena Brosio LA SFIDA DEL PROSSIMO NUMERO È “Rispondere alle domande difficili” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it
sfide
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Tutti in coda appassionatamente S
tare in coda è la reginetta delle attività frustranti. Per un genitore che si porta cronicamente appresso una lista mai conclusa di cose da fare la frustrazione raddoppia. Se poi il malcapitato genitore si ritrova ad aspettare con un bimbo malmostoso, l’attesa sarà infinitamente eroica. Che sia la cassa del supermercato, la posta, l’aeroporto o lo studio del dentista, è una tortura. Cosa fare per azzerare le molestie del pupo impaziente? Provate a sperimentare l’efficacia della vostra forza di persuasione. Guardatelo con il cipiglio più torvo, fate risuonare la voce dal sottofondo del diaframma e, scandendo lentamente, provate con: “Se non stai fermo e zitto stasera niente Gormiti alla tele”. Se funziona, complimenti! Se la minaccia non sortisce l’effetto desiderato, il pupo scalpita e impazza, dovrete ingegnarvi per ingannare il tempo e inventarvi qualcosa da fare insieme. I casi sono due: la coda l’avevate messa in conto e quindi potete giocare in anticipo già da casa, oppure vi ha colto di sorpresa e dovete inventarvi qualcosa di sana pianta.
Francesca, mamma di Matilde “Se ci si trova in coda in macchina, consiglio di portarsi sempre dietro acqua, cracker o biscotti e cd di canzoncine. Volendo esagerare un dvd portatile con due o tre cartoni e poi tanta fantasia per intrattenere i mostri…. In molte situazioni io mi salvo con il gioco dei contrari anche se i cuccioli non hanno ben chiara la differenza fra aggettivi e nomi per cui magari vogliono sapere il contrario di letto (comodino) o il contrario di water (bidè) e via dicendo. Di fatto diventa un festival della stupidità ma i gagni se la ridono e magari si guadagnano 20 minuti…”.
Caso 1. Prima di uscire di casa mettete nella vostra borsa senza fondo un paio di oggetti inganna-tempo. • Il piccolo esploratore. Con una lente di ingrandimento di quelle semplici e robuste il bambino potrà esplorare le piante della sala d’attesa o i muri dell’ufficio postale in cerca di indizi. • Giochi di riflessi. Con lo specchietto può sperimentare a guardarsi da lontano o da vicino, alle spalle, da sotto e da sopra. • La collana commestibile. Preparata prima di uscire con dei Cheerios o delle caramelline, impegna per svariati minuti. Da evitare prima di andare dal dentista. • Magie adesive. Un rotolo di nastro adesivo o un blocchetto di post-it sono fonti inesauribili di divertimento: farne palline, attaccarli sulla giacca, sperimentare piccole costruzioni. • Quanti centimetri. Con un rotolino di metro, tipo quelli che trovate da Ikea, potrete prendere le misure più strane del vostro bambino, lunghezza del naso, della bocca, delle dita. • Investigatore privato. Con carta, matita e bambini un po’ grandicelli potete fare il gioco dell’identikit, uno fa un ritratto di una delle persone in coda e l’altro deve indovinare di chi si tratta (sussurrando chi è nell’orecchio, senza puntare il dito sotto il mento del malcapitato). Questo gioco si può fare anche senza carta e penna: invece di disegnare l’identikit si può tentare di indovinare la persona prescelta dalle sue caratteristiche: colore dei capelli, tipo di borsa. Da fare sottovoce e con un minimo di circospezione, i bimbi ci mettono due secondi a mettervi in un imbarazzo tremendo “Ma come mamma, non lo vedi quel signore senza capelli con quella strana borsa?”. Caso 2. È il caso ovviamente più ostico, vi tocca improvvisare. • Messaggi segreti. Sussurrate un messaggio nelle orecchie del vostro bimbo. In un locale affollato e rumoroso il bambino dovrà concentrarsi per comprendervi e sicuramente vorrà rispondervi con un messaggio suo. Questo gioco tra di voi riesce a distrarre il piccolo. È vero che non è educato dire le cose nell’orecchio, ma questi sono casi estremi. • Giochi con le mani. Con le dita, che sono personaggi e si muovono. O la morra cinese, un po’ più rumorosa ma divertente. • Critici d’arte. Guardatevi intorno, ci sono quadretti o manifesti che potete osservare? Chi vive nella casetta? Perché quell’uomo ha l’aria così contenta? Imbastite insieme una storiella partendo da uno spunto visivo. • Indovinelli. “Cosa c’è nella borsa di mamma?”, che tanto ce n’è, si sa. • La conta. Se vostro figlio già sa i numeri, fategli contare le scarpe delle persone in coda, quante sono nere, quante hanno i lacci… Avete esaurito la pazienza e vi siete resi molesti a una coda inferocita? Localizzate la via d’uscita più vicina e datevi alla fuga.
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spazi gioco
Tutti in ludoteca
Se i giardini sono completamente innevati, passato il primo entusiasmo, dove si va con i bambini? Provate la ludoteca, dove si pratica il gioco libero e i bambini piccoli entrano, come ai giardini, accompagnati da un adulto
Il Drago Volante
Corso Cadore 20/8, Torino - Tel. 011 4439670 - labdragovolante@comune.torino.it Il Drago Volante è una ludoteca storica, ospitata nel quartiere Vanchiglietta, molto frequentata da bambini di tutte le età. Ricchissima di iniziative, meriterebbe più risorse di quelle che ha. È comunale e si entra con la tessera Caleidoscopio, che si può richiedere all’ingresso al costo di 10 euro per il primo figlio e 5 per i figli successivi. Fasce di età: si rivolge a bebè (fino a due-tre anni), bambine e bambini (dai 3 ai 10), ragazze e ragazzi fino a 16 anni. Spazi: i saloni sono ampi e luminosi. Tutti i bimbi possono prendere il gioco che preferiscono: ci sono piste per automobiline e scatole di costruzioni, una casetta di legno dove giocare alla famiglia o ai travestimenti, un’altra casetta che fa da mercato, uno spazio per girare in automobilina o saltare col saltarello. Una stanza pulita e morbida è destinata ai bimbi fino a due anni: c’è la vasca con le palline e altri giochi sensoriali. Si entra accompagnati da un adulto che si deve togliere le scarpe. I saloni sotterranei sono uno dei rarissimi spazi cittadini dedicati agli adolescenti. Si organizzano giochi di ruolo e sono a disposizione giochi da tavolo e videogiochi. I bagni sono ampi e attrezzati per tutte le età. Gli adulti si possono accomodare su alcune vecchie poltroncine. I giochi sono tanti, ma non in ottimo stato (e comunque i bambini si divertono lo stesso). Attività: oltre al gioco libero, le maestre propongono laboratori. Un giorno la sabbia di polenta, un giorno le piscinette riempite di acqua calda, un giorno i colori con le mani, un giorno l’attaccabottoni. È inoltre attivo il prestito giocattoli: per 15 giorni, gratuitamente, i bambini possono portare un gioco a casa tra quelli disponibili. Si organizzano feste di compleanno. Durante l’anno ogni occasione è buona per festeggiare e fare tornei, incontri e mercatini del libero scambio. Orari: utile una visita o una telefonata prima di frequentare. Aperta al pubblico martedì, mercoledì e giovedì pomeriggio. Martedì e venerdì dalle 9 alle 12 c’è il “ludomattina“, spazio dedicato ai bimbi fino a 3 anni. Lunedì pomeriggio ci sono le feste di compleanno (prenotazione obbligatoria).
Nuovo Spazio Gioco “Arcobirbaleno” Piazza Rebaudengo 23, Torino - Tel. 011 2478839 - 3472320226
L’Arcobirbaleno è un casetta colorata e accogliente che fa capolino in un’area circondata da un vialetto e alberi, tra piazza Rebaudengo e corso Grosseto, cui si può accedere con il passeggino grazie a un invito pedonale. Nasce dall’iniziativa della Cooperativa Sociale Progetto Tenda e si presenta come una vera e propria piccola oasi per grandi e piccini. Per prenderne parte basta l’iscrizione: 25 euro l’anno. Fasce di età: è ideata per bimbi da 1 a 3 anni accompagnati da un adulto. Spazi: vi accoglie un piccolo ingresso e una saletta per appendere giubottini e cappotti e per riporre le scarpe, infatti si sta tutti in pantofole. Un corridoio coloratissimo e ricco di disegni e fotografie dei vostri bimbi vi porta alle quattro stanze che compongono lo spazio gioco: la saletta delle attività creative; la cucina con tanto di piattini, forchette, bicchieri e tavolino; la sala lettura e relax con libri interattivi e parlanti e infine il salone munito di scivolo, tunnel da attraversare, ogni tipo di giochino musicale con luci colorate, ma anche xilofoni, pallottolieri, giochini in legno e costruzioni, tricicli e trattorini. Tavolini e sgabelli misura bimbo sono ovunque e se state scomodi ci sono sempre le sedie. Bagni: ampi e puliti per gli adulti e per i bambini. Attività: dopo il benvenuto e la colazione si procede con l’attività del giorno, dalla lavorazione della pasta di sale alle tempere, fermo restando che i bimbi sono liberi di giocare come desiderano, utilizzando tutte le sale a disposizione. Le educatrici sono sempre presenti ma non invasive. è attivato un corso di musicoterapia facoltativo al costo di 10 euro per 4 lezioni ed è in arrivo l’insegnante di danza. Sono previste festicciole in occasione di ricorrenze speciali come la festa della mamma e del papà. Orari: l’Arcobirbaleno è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30. è possibile fare qualche giorno di prova prima di effettuare l’iscrizione.
14 Giovani Genitori
di Luisa Tatoni
cuciniamo insieme
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Il pudding irlandese Ingredienti: - 2 mele - 200 gr di mirtilli o altri frutti di bosco - 2 uova - 175 gr farina - 100 gr di zucchero - 80 gr di burro - due cucchiaini di lievito per dolci - crema di vaniglia Dosi per 6 porzioni Difficoltà di preparazione:
Tempo di preparazione: 20 minuti Tempo di cottura: 1 ora
Il pudding è un dolce tipico del periodo invernale, che va preparato in anticipo e piace perché pesa come tungsteno ed è morbido come mascarpone. Ve lo suggeriamo in versione light per i bimbi.
Imburrate uno stampo da budino e un foglio doppio di carta stagnola che vi servirà poi da coperchio per il pudding. Guarnite il fondo dello stampo con la frutta tagliata a fettine e qualche cucchiaio di zucchero.
In una ciotola grande sbattete le uova con il resto dello zucchero, senza gonfiarle troppo. Fondete il burro in modo che sia liquido e a temperatura ambiente.
Aggiungete tutti gli ingredienti, mescolando fino a ottenere un composto omogeneo. Riempite lo stampo da pudding, pareggiando la superficie.
Mettete il pudding in una pentola riempita d’acqua per 1/3. Coprite con l’alluminio e il coperchio e fate cuocere a fuoco basso per 1 ora, aggiungendo acqua calda quando evapora. Servite freddo con salsa alla crema.
Giovani Genitori 15
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sport
arrampicata
La passione di Spiderman
16 Giovani Genitori
di Ugo Finardi
arrampicata
sport
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L’arrampicata sportiva è un gioco che piace ai bambini e fa bene alla crescita fisica e psichica
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alire in alto è una passione per i bimbi. Può esserci una maggiore o minore perizia, un atletismo più o meno spiccato e una diversa propensione al rischio, ma quasi ogni bambino non perde occasione per scalare, utilizzando sedie, tavoli, scatole e tutto quanto gli capiti sotto i piedi. In moltissimi casi la passione non diminuisce con l’età. Chi non ha alberi a disposizione si arrampica su scivoli, scale e reti dei parchi giochi. Insomma, di solito è l’età a fare sì che i bambini smettano di arrampicarsi, almeno a livello fisico, perché per il resto della vita si finisce ad arrampicarsi sugli specchi per trovare buone scuse oppure ad arrampicarsi socialmente verso il successo. È possibile incanalare questa passione, magari trasformandola in uno strumento educativo. Si può partire da una sana e semplice passeggiata in montagna, da fare tutti assieme verso un rifugio o un prato popolato di roccette digradanti, dove sperimentare qualche giochino pseudo-alpinistico, anche se l’alpinismo non è un’attività così semplice: al di là dei pericoli oggettivi, richiede di avere accanto qualcuno che, professionalmente o meno, faccia da guida in un percorso di “iniziazione”.
Arrampicata sportiva Da un paio di decenni o poco più, dal tronco dell’alpinismo si è staccato un ramo che è ormai diventato un vero e proprio albero autonomo, capace di vita propria. Si tratta dell’arrampicata: libera o sportiva. In pratica è il gioco di salire con la forza di mani e piedi su brevi strutture artificiali o di roccia naturale, perfettamente assicurati da una corda e da chiodi a espansione saldamente infissi alla parete. Eliminati i pericoli oggettivi, l’arrampicata non ha rischi peggiori di una storta rimediata sul campo da basket o di un livido per un difensore troppo deciso davanti alla porta del campo di calcio e può diventare una buona alternativa agli sport più comuni. Essendo la forza di gravità quel che è, per arrampicare sono favoriti i bambini che hanno un fisico longilineo e leggero. Ma in giovane età non ci sono altre grandi preclusioni a praticare questa attività, non competitiva, che permette a tutti di fare del moto e di sviluppare il fisico in modo armonico, senza privilegiare lateralità - come ad esempio il tennis - o gli arti inferiori a scapito dei superiori, come il calcio.
Una sfida, un gioco L’arrampicata è innanzi tutto un gioco, poi uno sport e infine (spesso) una passione, che permette di vincere su se stessi, prima che contro gli altri, sfruttando l’inclinazione naturale alla “scalata” per temprare corpo e spirito. L’attività non agonistica è estremamente comune nel mondo dell’arrampicata. Da quando i moderni mezzi di assicurazione hanno tolto l’apprensione della caduta e delle sue conseguenze, non è raro vedere attempati signori di taglia robusta o madri di famiglia, divenute improvvisamente bellicose rampicanti, cimentarsi sulle pareti artificiali, che ormai a Torino sono numerose: di recente è stato inaugurato in via Braccini il “Palaroccia” comunale. Ma non dimentichiamo la bellezza di praticarla all’aperto, sulle rocce naturali più vicine alla città o anche più nascoste tra le montagne. Accanto a mamma e papà (o al loro posto) accade sempre più frequentemente di incontrare fanciulli e fanciulle under 14, sovente in grado di bagnare il naso ai loro più anziani vicini di parete. Questo perché le associazioni sportive di arrampicata (la Fasi, Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, www.federclimb.it, è da anni affiliata al Coni) organizzano sempre più spesso corsi per bambini e ragazzi, partendo dal “gioco arrampicata” per i più piccoli fino all’attività preagonistica per chi ha deciso di impegnarsi a fondo. Un corso organizzato da una delle società sportive cittadine può essere una buona occasione per provare (in molti casi è possibile una “prima prova” gratuita) e per vedere se davvero ai nostri figli piace solo scalare il tavolo, l’albero del giardino o il monumento nei giardinetti vicino a casa.
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sport
arrampicata
Roccia naturale Arrampicare sulle pareti artificiali è un’attività che può dare grandi soddisfazioni: si riesce ad arrivare fino in cima, si superano difficoltà che ieri non si riusciva a superare, si sta con gli amici-compagni di gioco; ma prima o poi può venire la voglia (al piccolo atleta o ai giovani genitori, specie se già sportivi e amanti della montagna) di provare il contatto con la roccia naturale. Innanzitutto è importante trovare una persona fidata che accompagni i nostri figli alla scoperta delle rocce naturali. Se in famiglia c’è uno zio o un amico stretto esperto alpinista (le tecniche di sicurezza, tolta l’attrezzatura fissa delle pareti, sono molto simili a quelle usate in montagna) o arrampicatore, può essere l’occasione per organizzare quella famosa gita che progettiamo da tempo. Altrimenti ci si può rivolgere a una scuola o un istruttore. L’unica figura che, per legge, può accompagnare altre persone per rocce (naturali) e monti in modo professionale (ovvero chiedendo un onorario) è la Guida Alpina, che deve aver superato una serie di esami impegnativi per poter svolgere la professione. Per quanto riguarda le strutture, sempre più spesso si trovano pareti di roccia interamente attrezzate a misura di bambino: altezze limitate, ancoraggi ravvicinati per ridurre a pochi decimetri le eventuali cadute. C’è da dire che spessissimo la caduta è per il bimbo un momento altrettanto divertente della salita. La parete attrezzata più conosciuta nei dintorni di Torino è il “Settore delle Speranze”, nella palestra di roccia di Traversella, in Val Chiusella. Il supporto logistico per pranzi e merende (e magari per provare l’avventura di una notte in rifugio) è il Rifugio Bruno Piazza del Cai di Ivrea (tel. 0125 749233, www.traversella.net; prenotazione sempre obbligatoria). Il rifugio non organizza corsi o attività similari; per questo ci si può rivolgere alle Guide Alpine Gran Paradiso Canavese (tel. 0125 618131, info@4026. it, www.4026.it) o a un’altra società di Guide Alpine. Si ringrazia Claudio “Caio” Getto per le foto di arrampicata a Traversella
Dove scalare A Torino diverse società organizzano corsi di arrampicata per bambini. La Sasp Torino (Società Arrampicata Sportiva Palavela) ha la palestra in corso Tazzoli 78 (tel. 011 5683154 o 334 9603819, sasptorino@tiscali, www.arrampicata.com). Organizza attività di gioco-arrampicata e avviamento allo sport per ragazzi e ragazze under 14. La società sportiva BSide ha la palestra in via Ravina 28 a Torino (tel. 011 2487352, info@ bsidezone.com, www.bsidezone.com) e organizza attività propedeutiche all’arrampicata per gruppi di bambini dai 4 ai 14 anni. I gruppi sono suddivisi per fasce di età (fascia A: 4/6 anni, fascia B: 7/10 anni, fascia C: 11/14 anni), con specifiche attività in base all’età. Il Circolo Boulder Bar sta in via Reiss Romoli 122/10 a Torino (tel. Mario 329 5954093, Riccardo 340 0505387, boulderbar@hotmail.com, www.boulder-bar.it) e organizza corsi di avviamento e perfezionamento alla scalata per ragazzi della scuola elementare, media e superiore.
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Giuseppe e Francesca: padre e figlia a spasso per pareti “Francesca ha iniziato ad arrampicare perché è una ragazza curiosissima. Io a quel tempo avevo smesso da diversi anni e quindi non ho influenzato in alcun modo la sua scelta. Anzi, ho ricominciato ad arrampicare perché vedevo lei e una passione come questa si può addormentare ma non cancellare!” Così racconta la sua esperienza Giuseppe, il papà di Francesca, prima media, una delle numerose ragazze e ragazzi che affollano le pareti artificiali e naturali di Torino e dintorni, che ha la fortuna di condividere con il genitore la propria passione. Volendo parlare di arrampicata per bambini, quale migliore occasione? La curiosità e l’entusiasmo di Francesca si leggono subito nelle sue parole, oltre che nello sguardo scintillante: “Da quando ho iniziato ad arrampicare sono diventata molto più forte, batto a braccio di ferro i miei compagni maschi e riesco anche a sollevare la mamma! E aver fatto ricominciare papà è molto bello, anche perché lui mi aiuta, specie sulla roccia dove è più difficile trovare appigli e appoggi. Io consiglierei di cominciare sulle pareti artificiali, dove è tutto molto più semplice e si ha più confidenza. E poi io mi diverto a stare con le mie amiche e col mio istruttore. Ho anche fatto provare due miei compagni di scuola”. Giuseppe condivide: “Per Francesca è stato importante iniziare con un approccio ludico, con il gioco-arrampicata, senza pretendere alcun tipo di prestazione. Se il bambino o la bambina prova piacere in quello che fa, sarà lui stesso - come è stato per noi - ad avere gli stimoli per proseguire e passare a una attività più sportiva. Non si deve aver paura dei rischi: oggi come oggi, particolarmente sulle strutture artificiali, il rischio di traumi è inferiore a quello di tantissimi altri sport. Personalmente non ho paura quando vedo Francesca salire in alto su una parete; un po’ di apprensione viene solo durante la salita di vie impegnative su roccia naturale, dove alla relazione padre-figlia si affianca quella tra compagni di cordata”. L’arrampicata è una parte importante nella crescita di Francesca: “Innanzi tutto è cambiata fisicamente – continua Giuseppe -. La sua struttura fisica, senza fare agonismo, è quella di una piccola atleta, ben sviluppata e soprattutto molto armonica. Mentalmente l’arrampicata le ha insegnato l’autocontrollo emotivo; questo è in buona parte legato anche all’arrampicata sulla roccia, dove ha imparato di più a ragionare. E a capire che a ogni gesto corrisponde una conseguenza. Questo però lo consiglio a genitori di figli più grandicelli, dalle medie in su, attraverso corsi organizzati dal Cai o dalle Guide Alpine”. Parlando con i genitori dei bimbi e delle bimbe che scalano con Francesca, Giuseppe ha trovato che molti scelgono l’arrampicata al di là delle motivazioni ludiche. “In alcuni casi sono stati i medici a consigliarla – dice Giuseppe -, perché l’arrampicata dà uno sviluppo fisico e motorio completo e migliore di altri sport. Vorrei dare un consiglio: provate a portare i vostri figli ad arrampicare. Per i bambini è una cosa istintiva (il bambino si arrampica dovunque e non conosce la paura). Guidati all’interno di una struttura, possono svolgere una attività sportiva che li porta a confrontarsi con se stessi e gli altri e soprattutto li porta a uno sviluppo armonioso. Per i genitori che non arrampicano iniziare in una struttura artificiale è una cosa non particolarmente problematica. Dico di farlo senza remore non confondendo questo tipo di attività sportiva - l’arrampicata - con l’alpinismo che è ovviamente tutta un’altra cosa e dove i margini di rischio sono molto alti”.
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computer
giochi
di Luisa Tatoni
giochi
computer
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Internet baby sitter Internet e computer non fanno male, a qualsiasi età. Con la debita moderazione
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apita, un giorno all’anno, di dover portare i bambini in ufficio o il lavoro a casa. La scuola è chiusa per assemblea sindacale, la baby sitter è ammalata, non ci sono amici nelle vicinanze. Il pupo lo dovete tenere voi, quattro o cinque ore chiuso in un ambiente ostile, dove è in vigore una certa quiete e non è ammesso il pianto di cicciobello o il rolling dello skateboard. Non disperate, se avete in pupo in ufficio i colleghi sanno che non lavorerete o lavorerete poco. Abdicate dunque dalla postazione di lavoro e lasciate il computer all’erede: è una buona fonte di intrattenimento, anche per un bimbo di tre anni. L’importante è avere una connessione a Internet e sapere dove puntare il browser. La rete è ricca di spunti: noi vi diamo quelli che conosciamo e voi mandateci le vostre idee. Qualche raccomandazione: anche se un pelino più interattivo della tv, il computer è uno schermo piatto, di fronte al quale i bambini siedono estraniati dal mondo che li circonda. Va bene in situazioni d’emergenza, ma nella quotidianità non sommate computer a televisione. Due ore al giorno, complessivamente, sono più che sufficienti: quindi va bene un’ora di pc e videogiochi e un’ora di cartoni animati, ma davvero non di più. Ricordatevi di dare qualche regola preliminare: ai primi segni di nervosimo, rabbia o incapacità di proseguire, è tempo di fermarsi e rilassarsi un po’. Si può fare solo il gioco che dice mamma e si possono chiedere alcuni chiarimenti, ma non pretendere di avere a disposizione un genitore-istruttore informatico. L’audio va tenuto basso e non esiste fare storie quando il genitore vuole controllare la posta elettronica.
La Bbc
www.bbc.co.uk/cbeebies
La storica rete televisiva pubblica britannica ha una grande sezione per bambini. I Cbeebies, così sono chiamati i piccoli fruitori, hanno pagine e pagine di giochi e personaggi da esplorare. Tutto gratis, tutto velocissimo e funzionante, in perfetto stile british. Cominciamo con un evergreen: i Teletubbies. Fate clic su “Fun and Games” e poi su Teletubbies. Nella pagina 2 dei giochi, troverete la famosa “Animal Parade” (www. bbc.co.uk/cbeebies/teletubbies/funandgames). Il giochino, intuitivo e divertente, insegna a usare il mouse e accoppiare le figure. Vi ritroverete a canticchiare la base musicale prima di quando credete. Adatto ai bambini a partire dai 2 - 3 anni di età. Anche gli altri giochi sono carini, ma un tantino meno divertenti, a parte “Little Be Boop”. Quando i Teletubbies stancano (per sopraggiunta indigestione o perché l’età non consente più di tollerarli), provate i Tikkabilla con “Higgedly House” (www.bbc.co.uk/ cbeebies/tikkabilla/games/higgledy.shtml), un giochino che tiene impegnati anche mezz’ora e insegna a usare il drag and drop e a scoprire oggetti segreti. Adatto dai 4 - 5 anni in su. La sezione del cartone Autumnwatch, con il “Giggleswick Game”, si rivolge a tutti e insegna come aiutare gli scoiattoli. Nulla di speciale, ma si impara anche qualche parola d’inglese. (www.bbc.co.uk/cbeebies/autumnwatch/game) SpringWatch, infine, ha una sezione per colorare, in cui le figure create dai bimbi prendono vita nel bosco (www.bbc.co.uk/cbeebies/springwatch/games). Fa impazzire grandi e piccini, come “Home Tweet Home”, un mini-tamagotchi in cui si comincia a costruire il nido e si conclude aiutando gli uccellini a volare via.
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GG
computer
giochi
Pesciolino rosso www.poissonrouge.com
beebies
www.bbc.co.uk/c
Puro genio francese per Patric Turner e Edith Furon, i creatori del sito Pesce Rosso. Fedele ai concetti pedagogici steineriani (ai bambini non bisogna spiegare nulla) Poissonrouge è una miniera di curiosità che incoraggia l’esplorazione e offre sempre una ricompensa a chi è curioso. Provatelo per alcuni minuti: all’inizio vi sentirete spiazzati, ma dopo un po’ farete fatica a staccarvi. Ogni clic del mouse porta in un ambiente diverso e in ogni ambiente si impara qualcosa, che sia una tecnica di uso del mouse o una parola in lingua straniera. Tra i giochi, tutti veramente belli e innovativi, incontrerete un curioso alfabeto, un piccolo dizionario di inglese, francese e spagnolo, qualche canzoncina, qualche lavoro. Descrivere Poissonrouge è davvero difficile: sul sito, per scelta, non ci sono istruzioni e non c’è testo. L’unica strada è esplorare e lasciare i bambini liberi di gironzolare, tanto capiranno prima di voi cosa succede. L’ideale è lasciare due o tre bambini insieme: mentre uno “guida” , gli altri osservano, scegliendo insieme i percorsi e le cose da fare. Il sito non contiene pubblicità e si supporta in due modi: tramite l’acquisto di magliette e altri gadget oppure con il download delle principali sezioni. Un’ottima idea regalo per i cuginetti o – perché no? – per il computer della scuola dei vostri figli, da tenere su un cd. Un vero gioiello, da cui c’è solo da imparare. Adatto dai 3 anni in su.
Youtube
it.youtube.com
uge.com
www.poissonro
urro.rai.it
www.alberoazz
Su Youtube c’è davvero di tutto, anche quello che non vorreste mai vedere, ma non abbiate timore: con un po’ di giudizio, ci sono molte cose adatte ai bambini. C’è l’Official Pingu Youtube Channel (it.youtube.com/user/pingu) dove potrete guardare una ventina di minuti di animazione con le storie del famoso pinguino. Le ragazze avranno di che sbizzarrirsi semplicemente digitando Winx: ci sono un bel po’ di cartoni e video autoprodotti, con originali ambientazioni delle sigle. Anche Heidi ha diversi episodi in italiano (un’ora buona di cartoni) e ci trovate, cantati con tanto di video, praticamente tutti i brani dello Zecchino d’Oro. Il bello di Youtube è che un video tira l’altro: in questo caso però, conviene che il genitore butti spesso un occhio su quel che fa il pupo. Non c’è da temere per i video vietati ai minori di 18 anni (pornografici o inneggianti a violenza, odio razziale e altre amenità). Youtube li mostra solo a chi effettua uno speciale login dichiarandosi maggiorenne. Il sito è adatto a tutte le età, ma conviene proibirlo dai 14 anni in su, perché è come una droga che rischia di azzerare il rendimento scolastico.
L’Albero Azzurro www.alberoazzurro.rai.it
Bello e intelligente quanto la trasmissione, il sito dell’Albero Azzurro non contiene molti giochi, ma ci sono tutte le canzoni, gli insegnamenti di Vecchio Maestro, le fiabe, le comiche, le ricette, gli sketch dei fratelli Capataz, da guardare in compagnia di Dodò. I bambini sono in grado di consultarlo autonomamente a partire dai 5 - 6 anni (bisogna saper leggere). Buon compagno per un pomeriggio piovoso in casa, nella sezioni Manualità permette di realizzare piccoli giochi, come il calzino serpente, il pipistrello animato, il casco da astronauta. Una chicca: le canzoni del programma, come le famose “Uffa Uffa Uffa- Fa” o la Gioia Canterina, si possono scaricare in formato Mp3 per riascoltarle magari in macchina.
www.giochixl.it
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A-Zonzo Guida baby friendly a ristoranti, pizzerie e luoghi per fare feste a Torino e in Piemonte
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Stardoll
www.stardoll.co
www.stardoll.com
È il sito più amato dalle ragazzine fashion dai 6 ai 17 anni di tutto il mondo, spesso molto apprezzato anche dalle loro mamme. Una collezione di bambole da vestire che rappresentano personaggi famosi. Ci sono le attrici, da Uma Thurman con i vestiti di Kill Bill, a Michelle Pfeiffer con i costumi di Cat Woman. Ci sono le cantanti, dalle “vecchie” glorie note anche ai genitori come Dolly Parton o Bjork, agli idoli dei teenager che si riconoscono per le loro mise più trendy e modaiole. Ci sono gli atleti, da Cristiano Ronaldo a Maria Sharapova e i personaggi storici: bellissimi i vestiti di Cleopatra, di Maria Antonietta, della Venere del Botticelli e di Ada Lovelace. Sul sito ci si può registrare gratuitamente. Si può disegnare la propria bambola con il suo personale guardaroba. Alcuni extra, come vestiti in più per la propria bambola o arredi per decorare la sua suite sono a pagamento, con la valuta del sito, gli stardollar. C’è anche una protezione per i ragazzini con meno di tredici anni: possono giocare con le bambole e curiosare per il sito, ma non possono partecipare alla community e al forum.
Prince of Persia
salagiochi.multiplayer.it/index.php?giocoid=155
Se piaceva a voi, perché non dovrebbe piacere ai vostri bambini? Raccontategli di quando, all’università, giocavate a Prince of Persia invece di fare le esercitazioni di statistica. Concludete dicendo che vi siete comunque laureati e iniziate a giocare con loro. Stupitevi di come non riuscite più a sorpassare nemmeno il primo fossato con le lame. E sì che eravate dei campioni.
I veri games
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Mensile, numero 1 anno 4 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
Parrucchiere, corse, torte di compleanno, lezioni di guida, la piccola pasticceria: sono solo alcune delle proposte che faranno impazzire bambine e bambini dai 6 anni in su, anche se più grandi è meglio. Giochini senza finalità precise, nemmeno tanto educativi, ma molto rilassanti. Prendiamo la lezione di giardinaggio: bisogna guadagnare 5 dollari facendo crescere i fiori, in un tempo determinato. Si comincia scavando la buca, si scelgono i semi dal catalogo, si annaffia, concima e alla fine si raccolgono i fiori per la vendita. Con quel che si guadagna si comprano altri semi. A ben pensarci, è una lezione di vita. Per i maschietti ci sono giochi d’azione, corse, d’avventura e una categoria unisex di intelligenza, tra cui troverete i vecchi Lemmings. Chi se li ricorda?
GENNAIO 2009
www.giochixl.it
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famiglia
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acquisti
di Raffaella Ronchetta
acquisti
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Tutta un’altra spesa Dai chilometri zero ai Gas, dai discount alla spesa on line. Breve viaggio nei costumi e nei consumi, in fatto di spesa, dei nostri lettori
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e le nostre nonne facevano la spesa nel mercato sotto casa e le nostre mamme si rifornivano al supermercato, diventato negli anni sempre più iper e ricco di offerte e prodotti, la generazione attuale è alla ricerca di modi diversi di fare la spesa. All’insegna del risparmio (sia economico che di tempo), del rispetto dell’ambiente, della fiducia e della conoscenza di venditori e produttori, ma anche dell’offerta imperdibile e della comodità.
Emanuele - Qualità e convenienza La mia è una famiglia numerosa, quattro figli maschi, quindi la spesa deve essere calibrata con la fame dei bambini. Solitamente il sabato mattina vado a Porta Palazzo, prendo il mio carrettino e mi butto nella mischia. Mi diverto, è un mondo che mi affascina. Io amo molto viaggiare. Immergermi a Porta Palazzo è un po’ come fare un breve viaggio in una realtà diversa dalla mia. I primi tempi mi è capitato di prendermi qualche “bidone”, una volta sono arrivato a casa con due cestini di fragole che abbiamo buttato nell’immondizia, erano completamente marce, e mia moglie ancora me lo rinfaccia. Ora invece ho iniziato a conoscere i banchi, so dove dirigermi, cosa e quanto comprare, vado nella zona dei contadini per i formaggi, conosco il banco della carne. Insomma, mi sono fatto furbo e ho capito che per fare la spesa a Porta Palazzo bisogna essere un po’ scafati, non cercare l’affare migliore, i prezzi sono comunque bassi, bisogna fidarsi solo dei negozianti che si conoscono. Il banco che più mi affascina è quello delle uova, vendono uova di ogni genere e tipo, piccole e grandi, di quaglia e di oca, con doppio tuorlo o singolo, fresche o freschissime e io ogni volta che compro mi chiedo come si possa campare vendendo solo uova.
Olivia - Spesa a chilometri zero Vicinanza, alta qualità e bassi quantitativi. Queste le regole base della mia spesa da quando sono nati i miei figli. Compro prevalentemente nei mercati rionali di zona da venditori che conosco. Il contatto diretto con il venditore è infatti importantissimo, è garanzia di fiducia per la qualità della merce. Preferisco i prodotti locali, regionali per non dire cittadini: fra le mele che arrivano da Pecetto e quelle di Cuneo scelgo sicuramente quelle di Pecetto, anche se costano qualche centesimo in più. Per la carne vale lo stesso discorso, ho un macellaio di fiducia a Chieri, le mucche pascolano sui prati di Reaglie davanti a casa mia prima di essere macellate, oppure vado alla Cascina Menzio, a Pino Torinese, dove ho visto le galline razzolare e gli animali allevati. Per la verdura vado al Molinetto a Pecetto. Anche i formaggi li compro dai contadini al mercato, mentre quando vado al supermercato privilegio prodotti piemontesi, ultimamente ho scoperto la Cascina Fontana Cervo, che ha ottimo latte e yogurt di latte piemontese. Non compro mai grossi quantitativi ma bado sempre alla qualità. Infine, nemmeno a dirlo, mio marito fa parte della commissione mensa dell’asilo di mia figlia.
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famiglia
acquisti
Alessandra I Gas: dal produttore al consumatore La nostra spesa? Sempre più con i Gas, i “Gruppi di acquisto solidale”. Abbiamo iniziato quasi per caso, io e mio marito. Alcuni amici conoscevano un produttore siciliano di arance e mandarini, una volta al mese arrivava un camion direttamente dalla Sicilia e abbiamo iniziato a rifornirci di agrumi così. Il sapore, rispetto alle arance comprate al supermercato, è decisamente un altro. Poi, poco per volta, il gruppo si è allargato e la nostra spesa è diventata sempre più “gassizzata”. Il riso arriva da Vercelli, il parmigiano, sottovuoto, da un produttore di Reggio Emilia, le formaggette una volta ogni quindici giorni dalla Val di Susa. Le mele le prendiamo in autunno da alcuni amici. La verdura, sempre e solo di stagione, una volta la settimana da un contadino della collina torinese. Quest’anno ci siamo spinti oltre e abbiamo trovato un allevatore di Pecetto che ci vende la carne allevata da lui e macellata dal cognato. Abbiamo diviso una bestia in quattro famiglie. Il risparmio è indubbio, anche se abbiamo dovuto comprare un freezer grosso. Ma non è solo questo che ci ha convinto. È soprattutto la conoscenza di ciò che si compra. Conosci il produttore o l’allevatore, sai come lavora, di cosa ciba gli animali e impari a fidarti di lui. Impari a comprare la frutta e la verdura di stagione e a riscoprirne il sapore, che è quello vero. Certo richiede impegno e costanza, non si fa la spesa quando e come si vuole, si fa l’ordine e si attende di andare a ritirare ciò che si è comprato.
Annalisa Spesa on line: rapidità e buoni prezzi L’acquisto on line è da anni la mia passione, compro da sempre di tutto. Alcuni anni fa la faccenda era più complicata perché i siti a cui rivolgersi erano pochi e quelli stranieri non sempre avevano una traduzione comprensibile, almeno in inglese. Mi è sempre dispiaciuto non poter fare la spesa vera e propria on line, perché la maggior parte dei siti che la offre non prevedono la consegna su per i bricchi dove abitiamo io e la mia famiglia. Da qualche mese DriveAuchan.it ha esaudito i miei desideri. La consegna a casa non è prevista però è possibile fare una mega spesa nel giro di pochi minuti. E per mega intendo dire che la mia Panda straborda con le offerte dei pannolini, della carta igienica e del latte. Senza contare che posso riempirmi il freezer di surgelati in un colpo solo e scegliere i miei prodotti preferiti in un attimo senza perdere tempo a cercarli in mezzo agli scaffali. Basta prenderci la mano, creare una lista dei prodotti abituali e il gioco è fatto: confermo l’ordine e non sono nemmeno obbligata a pagare in anticipo. Quando esco dall’ufficio arrivo al DriveAuchan, inserisco il mio codice cliente, pago con il bancomat o la carta di credito e dopo cinque minuti ecco che arrivano uno o due ragazzi gentilissimi con la spesa già fatta al posto mio. I surgelati tutti in ordine nella borsa termica, i cartoni del latte belli compatti nella loro scatola, la frutta e la verdura a parte e tutto l’“infrangibile” disposto ordinatamente nelle buste. I vantaggi sono innumerevoli. Posso fare la spesa la sera prima da casa o nella pausa pranzo e non ho costi aggiuntivi. Riesco a sfruttare al meglio le offerte del momento senza farmi tentare da mille altri prodotti, riduco i tempi al minimo e posso fare tutto da sola senza troppa fatica. Se poi voglio esagerare e farmi un bel giro per cercare un libro o un po’ di vestiti per i bambini (all’Auchan c’è la marca “1/2 pollice” che ha un rapporto qualità prezzo imbattibile) faccio comunque la spesa on line, entro nel supermercato con tutta calma, procedo con i miei acquisti ed esco senza il peso di un carrello stracolmo. Poi vado a farmi riempire la macchina al punto drive senza aver faticato più di tanto. Ma come si faceva quando Internet non esisteva? Si faceva ugualmente ma la qualità della vita ora è migliore. Provare per credere! Basta collegarsi al sito www.driveauchan.it.
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Lorenzo Discount: convenienza imbattibile Sono un frequentatore di discount da oltre una decina d’anni e posso dire che la spesa in questi centri è decisamente migliorata nel corso del tempo. Certo, la convenienza è venuta un po’ a ridursi, ma tutte le più note catene del settore hanno incrementato il paniere dei beni disponibili. Devo assolutamente sfatare il pregiudizio per cui i discount sono mal frequentati e con rispetto di scarse norme igieniche. Non ho mai notato grosse differenze rispetto a un ipermercato tradizionale, anche se sicuramente peccano un po’ in fatto di immagine. Inizialmente facevo solo la spesa alimentare, selezionando i prodotti dopo averne precedentemente acquistati quantitativi minimi, e in più riempivo il carrello di detergenti, detersivi, acqua minerale e prodotti per l’igiene personale. Con mia grande sorpresa mi sono ritrovato fidelizzato a marche pressoché sconosciute e ho scoperto prodotti italianissini venduti esclusivamente nei discount di origine tedesca. Oggi è tutto più semplice perché, tranne rare eccezioni, tutti gli “hard” discount sono diventati molto più “soft”, per cui nello stesso centro è possibile acquistare sia il prodotto di marca nota sia quello straniero. Inoltre l’assortimento è andato oltre il genere “consumabile”, quindi mi sono ritrovato a fare acquisti impensati a prezzi imbattibili: dal dvd portatile al tavolo per il giardino, dal trenino elettrico per i bambini (e per il papà) al decespugliatore. Un aiutino lo dà anche la tecnologia. I principali discount aggiornano on line le offerte della settimana e proprio grazie a queste sbirciatine sono riuscito a comprarmi le fodere auto a meno di 20 euro (mia moglie ne ha spesi quasi 80, ma le sue hanno Titti e Silvestro...) e per la stessa cifra mi sono anche portato a casa la tastiera e il mouse senza fili compatibili con Vista. Unico accorgimento: presentarsi il giorno in cui inizia l’offerta perché i quantitativi disponibili sono veramente minimi.
Paola La gimkana dei superlavoratori Io e mio marito lavoriamo tantissimo, fino alle 7-8 di sera ogni giorno della settimana. Quando arriva il weekend abbiamo voglia di goderci un po’ i nostri bambini, fare cose insieme e non strizzarci nella calca del supermercato. La soluzione che abbiamo messo a punto negli ultimi tempi è un gioco a incastro che per il momento funziona. Una o due volte la settimana mi sveglio mezz’ora prima e vado a comprare la frutta e la verdura in un mercato che si trova proprio a metà strada tra la casa e l’ufficio: in questo modo abbiamo sempre verdura e frutta fresche a prezzi ragionevoli. Per la piccola spesa di tutti i giorni (pane, latte, affettati, formaggio) faccio un salto all’ora di pranzo nel negozio sotto il mio ufficio. D’inverno lascio la spesa in macchina senza problemi, d’estate mi carico la borsa frigo per tenere tutto al fresco. Sarebbe impensabile portarmi i sacchetti di plastica in un posto di lavoro formale come il mio. Per la spesa grossa, ogni tanto la ordiniamo on line sul sito www.volendo.com, che ce la recapita a casa, oppure se ne occupa mio marito, che lavora in un centro commerciale ma odia far la spesa. Una volta al mese si sacrifica pure lui e stipa la macchina all’inverosimile di acqua, detersivi, pasta, riso e ogni genere di scatolette. La novità è un agriturismo vicino a Mombercelli, scoperto di recente, che ha ottime conserve, pelati, verdure e sughi. A ottobre abbiamo fatto scorta per tutto l’anno.
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gita
museo
Rivoli Castello Cdoi ntemporanea rte Museo d’A
one to Educazi o) Dipartimeni Savoia, Rivoli (T ad ld fa a 3 M 1 a 2 5 56 Piazz Tel. 011 9dirivoli.org lo el st a .c w w w oli.org stellodiriv educa@ca sabile ne: indispen Prenotazio boratorio, guidato e laadulto o rs co er p no e Costi: ogni bambi bato 4 euro per , il terzo sa o n no a giug e fi : o d n a u Q di ogni mes e domenica 0 to ore 15,3 Orari: saba ore 15 a e domenic
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Weekend’arte a Rivoli
di Isa di Re
museo
gita
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e ne fossero, di Castelli di Rivoli. Il notissimo, divertente, irriverente e curioso Museo di Arte Contemporanea, alle porte di Torino, si rivela un posto bellissimo per i piccoli visitatori. Il terzo weekend del mese apre le porte alle famiglie, offrendo visite e laboratori creativi di alta qualità a prezzi minuscoli. Si chiamano “Weekend’arte” e sono incontri dedicati a grandi e piccini. Si tengono da ottobre a giugno. L’ispirazione dei laboratori varia a ogni appuntamento ed è legata alla programmazione espositiva del museo: può indirizzarsi alla scoperta della Collezione Permanente o delle mostre temporanee. Così potete tornare la volta successiva, alla scoperta di qualcosa di nuovo, senza paura di annoiarvi.
Prenotazione Abbiamo prenotato il laboratorio un giorno prima, certi di trovare tutto pieno. Il posto invece c’era e le collaboratrici del Dipartimento Educazione sono state gentili fin dall’approccio telefonico, risolvendo tutti i dubbi della tipica mamma apprensiva (“Ma fa freddo? Come devo vestire il bambino?”). Il giorno prefissato ci siamo presentati alle casse un quarto d’ora prima dell’inizio e, unica nota negativa, abbiamo atteso tre quarti d’ora prima di riuscire a prendere i biglietti e partire, dato il grande afflusso di pubblico. I bambini possono frequentare i laboratori accompagnati da un genitore o da soli: in questo caso all’ingresso viene fornito un porta-badge dove segnare nome del bimbo e un numero di telefono di emergenza.
La visita Il gruppo, composto da genitori e bambini, si è diretto all’esterno, dietro una guida che ha spiegato brevemente la storia del Castello. Tornati al chiuso, la visita è continuata con un incontro diretto con le opere d’arte, un breve percorso di mostra tagliato su misura per stimolare la curiosità dei piccoli senza annoiare. I genitori, al seguito, possono ascoltare o estraniarsi, anche se è bello riscoprire i piccoli misteri dell’arte attraverso le domande dei ragazzini. Dette due parole e giocherellato il tempo necessario, lo squadrone si è rimesso in marcia verso le stanze dove si svolge il laboratorio.
Il laboratorio Non mancano due qualità al Dipartimento Educazione del Museo: la creatività e l’amor del bello. Durante il laboratorio i bambini siedono a terra, di fronte a grandi cartelloni sui quali lavorano con i materiali proposti dalle guide. Si dipinge, ritaglia, incolla: nulla di diverso da quello che si fa a scuola o a casa, ma con un guizzo di genialità e talento che è difficile trovare altrove. I genitori possono scegliere se restare vicino ai bambini e aiutarli nel laboratorio o prendersi un’ora di libertà e visitare il museo. La visita è compresa nel costo del biglietto ed è quello che consigliamo: lontano da mamma e papà i piccoli sono più creativi. In alcuni laboratori sono benvenuti anche i bambini di 3 anni, tuttavia l’età giusta è un po’ più alta, consigliamo dai 4 anni in su. Per descrivere a parole il laboratorio bisogna essere poeti. Qualunque sia l’ispirazione (stelle e pianeti, piatti di verdura, squarci di vita moderna o il corpo umano) i bambini usciranno con un capolavoro tra le mani. Il bello è che ogni laboratorio è diverso e ogni mese presenta una nuova sorpresa. Piaciuto il primo, sarà ancora più bello tornare.
Compleanno al Castello Per una festa davvero speciale, è possibile prenotare il proprio Weekend’arte. Adatto ai bambini e agli adulti, il compleanno prevede la formula visita guidata + laboratorio. Per la merenda e il taglio della torta ci si può accordare con la caffetteria del Museo. Informazioni e prenotazioni al Dipartimento Educazione, tel. 011 9565213.
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LA PISCINA IDEALE PER IL TUO BAMBINO A TORINO
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viviamo cosĂŹ
petra e pitango
Family and the City 30 Giovani Genitori
petra e pitango
viviamo così
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Petra e Pitango vivono a New York con il loro bambino, Theo
Pitango, 39 anni Petra, 37 anni e mezzo Theo, 2 anni at o Ninja) in (soprannom
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aleotto fu il Dalai. È infatti grazie alla causa tibetana che la torinese Petra e l’israeliano Pitango si sono incontrati e innamorati, Petra ha fatto le valigie, abbandonando le colline e il Po per andare a vivere tra i grattacieli e lo Hudson. Ma procediamo per ordine. Tutto è iniziato nel luglio di tredici anni fa, a New York. Petra era in visita nella Grande Mela e, curiosando in un mercatino, si è fermata a una bancarella dove Pitango vendeva magliette per la causa del Tibet. “Era appena stato in India dove aveva incontrato il Dalai Lama ed era rimasto così colpito da questo incontro da decidere di aiutare l’organizzazione Free Tibet – racconta Petra -. Quindi lui vendeva magliette e io passeggiavo. Mi sono fermata davanti alla sua bancarella e lui ha cominciato: il Dalai Lama qui, i tibetani là, e i cinesi e bla bla bla... Dopo una decina di minuti sono finalmente riuscita a interromperlo per dirgli: sorry but I dont speak inglish. Lui, in missione per convertire la gente alla causa del Tibet, non si è affatto scoraggiato e ha ricominciato, stavolta a gesti. Insomma, la conversazione è durata delle ore, alla fine delle quali ho comprato un paio di magliette. Il giorno dopo me ne vado in giro con la mia maglietta nuova e chi ti incontro? Pitango! Tutto felice di vedermi sostenere la causa Free Tibet. Così chiaccheriamo (a gesti), prendiamo il caffé e mi invita a cena. Da quel momento non ci siamo più separati fino a che sono ripartita, dieci giorni dopo”. Inizia un fidanzamento a distanza che dura tre anni: lunghe telefonate, visite reciproche ogni volta che si può. Molto romantico, ma a lungo andare logorante. Petra e Pitango concludono che così non si può andare avanti e lei decide di trasferirsi a New York. Per anni vivono come zingari felici: sei mesi a lavorare e sei mesi a viaggiare. Fortunatamente il loro lavoro lo consente. Pitango disegna e realizza anelli con pietre che compra nei suoi viaggi in India, Nepal e Brasile (www.pitangojewelry.com). Petra lo aiuta con gli ordini e i pagamenti. Petra è inoltre master di reiki, una disciplina giapponese di trasmissione energetica che è sia metodo di guarigione sia tecnica di rilassamento. Petra tiene corsi e seminari di reiki e nel tempo libero si dedica a capoeira e danza. Dopo qualche tempo scoprono, con grande gioia, che aspettano un bambino: “La maggior parte della gravidanza l’ho passata in Brasile ed è stato bellissimo: sole, mare e lunghe camminate. Poi siamo tornati a New York per far nascere il bimbo. L’esperienza del parto è stata per me un po’ traumatica - racconta Petra -, perché avevo preparato tutto per partorire in casa ma all’ultimo momento la levatrice si è accorta che il piccolino era posizionato per uscire di faccia e non di testa e lei non sapeva come tirarlo fuori. Quindi siamo dovuti andare in ospedale per un cesareo e non l’ho presa molto bene. Dopo il parto siamo rimasti in ospedale un paio di giorni ed è stata una continua lotta con le infermiere: ‘fallo dormire nella stanza con gli altri neonati che tu sei troppo stanca’, ‘non tenerlo nel letto con te che sennò poi ti addormenti e lo schiacci’, ‘vedi che se non fa la pipì entro mezz’ora gli diamo il latte in polvere perché vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato col tuo latte’, ‘mettigli queste gocce negli occhi che sennò gli viene l’infezione’, ‘no, l’aria condizionata non la possiamo abbassare’ e via dicendo. Insomma, nonostante fossimo in una camera privata, non abbiamo avuto un minimo di privacy”.
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viviamo così
petra e pitango
In famiglia con gli amici “Alla fine siamo tornati a casa e abbiamo finalmente cominciato a goderci il nostro bebé, Theo. I primi 3-4 mesi eravamo ovviamente stanchissimi, non esistevano più differenze tra il giorno e la notte, il pranzo e la cena, il lavoro e il riposo: il piccoletto dettava legge senza spiegare le regole, una gran fatica”. Poi, con il passare delle settimane, la situazione si normalizza e la vita riprende, con nuove priorità, nuovi ritmi e nuove abitudini. “Abbiamo cominciato a frequentare i giardinetti dove si incontrano altri genitori ed è facile fare amicizia: abbiamo collezionato più amici negli ultimi due anni che nei precedenti dieci! Avere figli lontano da casa non è banale, manca quel senso di sicurezza che la tua famiglia di origine ti dà quando si tratta di crescere un bambino. Ma i nostri amici sono quasi tutti coppie miste e hanno la loro famiglia in un altro paese: questo fa sì che ci sia una forte tendenza a raggrupparsi per creare una sorta di famiglia allargata. Invece della famiglia con i nonni, si fa la famiglia con gli amici”. E com’è vivere con dei bambini in una metropoli come New York? “Da quando è arrivato Ninja, New York, dal paese dei balocchi che era prima, è diventata troppo caotica e rumorosa. Il nostro monolocale, prima così romantico e accogliente, è ora decisamente troppo piccolo - risponde Petra -. A volte Torino mi manca veramente tanto, la pace della domenica mattina e i negozi chiusi a mezzogiorno, i mercati e le montagne. Amo Torino con tutto il mio cuore e mi dispiace che Ninja stia crescendo con quel sottofondo di sirene (polizia, vigili del fuoco, ambulanze) tipico di New York. La vita qui è stressante per i piccolini: troppa confusione e troppi stimoli. Però è pur sempre New York: la gente è davvero aperta e simpatica e, a contatto con tutta questa mescolanza di lingue e di colori, il cervello si apre ed elabora e pensa. E il cuore pure, la presenza di moltissimi homeless insegna la compassione. È un po’ come se qui non ci fossero protezioni di sorta, per cui si cresce liberi, forti e sicuri”. Negli Stati Uniti ci sono sostegni al reddito per le famiglie, iniziative e locali a misura di famiglia? Insomma, è un paese baby-friendly? “Per quanto riguarda i sostegni alle famiglie, c’è un’assicurazione sanitaria dedicata a mamme e bambini fino al primo anno di vita - dice Petra -. Dopo di che però non c’è nessun tipo di agevolazione, è tutto a pagamento. Invece, dal punto di vista dei locali e delle iniziative dedicate alle famiglie, New York è maestra. Negli ultimi dieci anni la città si è riempita di bambini e, siccome qui tutto è business, ci sono moltissimi corsi e laboratori e attività per bambini, una gran varietà di spettacoli teatrali e gli show di Broadway”.
Biblioteche e community garden “Spesso portiamo Theo a fare passeggiate in Central Park – gli abbiamo appena comprato uno skateboard e ora andrà a divertirsi e sbucciarsi le ginocchia con il suo papà. Nei weekend di pioggia un’ottima destinazione è il bellissimo Children Museum of the Arts, www.cmany.org”. Ovviamente, in una città così grande e variegata come New York ci sono enormi differenze nei servizi offerti alle famiglie tra quartiere e quartiere. Ad esempio, nell’Upper East Side, il quartiere dei benestanti, quasi tutti i bambini hanno la loro nanny personale e svolgono attività in privato, così ci sono pochi giardinetti e si incontrano pochi bambini in giro. Poi ci sono quartieri come l’East Village o Park Slope a Brooklyn, che invece sono molto baby-friendly. Ci sono biblioteche con un intero piano solo per bambini, dove si organizzano incontri di story telling due-tre volte la settimana e vari progetti di laboratori artistici. “A Brooklyn c’è un bellissimo locale family friendly dove andiamo spesso - prosegue Petra -. Si chiama Mamalu Cafè e ha uno spazio giochi interno molto
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Giornata tipo
Ci svegliamo intorno alle 8 - 8.30 e ci pr ep Durante la settiman a Pitango lavora da ariamo per uscire. casa e quindi riusci mo a fare tante co ase insieme. Solo il venerdì, il sabato e domenica esce la ma la ttina e torna la sera per andare a vende gli anelli al mercatin re o di Soho. Se è giorno di asilo (3 volte a settiman a), usciamo verso 9.30. L’asilo è dalle le 10 alle 13. Se non è giorno di as ilo Theo esce con me o con Pitango o tutti insieme verso le 10 - 10.30 per andare ai giardinetti o in bib teca o a incontrare am lioichetti o a fare la sp esa. Intorno alle 14 tor niamo a casa e mang iamo tutti insieme. Ninja dorme (o alm eno si spera!) dalle 15 - 15.30 per un’or ta e mezza. etQuando si sveglia gio chiamo in casa o an diamo in giro (dipe de dal tempo). nVerso le 18 io, Theo e Pitango cominciam rosamente insieme perché al momento o a cucinare, rigocucin passione del nostro bambino! Di solito cu are è la grande ciniamo piatti molto semplici come riso o pasta con verdure e zuppe. Un piatto ch adoriamo sono le ver e du che mescoliamo con re al forno con tahini (salsa di sesamo limone, aglio, olio, sale, prezzemolo e cumino). Quando no n abbiamo voglia di cucin freddo per uscire a cena fuori, ci facciam are e fa troppo o portare la cena a casa, come fanno tan tissimi newyorkesi. Verso le 19.30 - 20 mangiamo. Verso le 21.30 - 22 andiamo a dormire.
carino (ottimo per le fredde giornate invernali) e un sacco di prelibatezze per i bambini (tutte rigorosamente biologiche). Nel quartiere in cui viviamo, l’East Village, c’è un bellissimo negozietto di vestiti usati, aperto da due mamme molto in gamba, Gayle e Jayne, dove noi genitori possiamo lasciare i vestitini che non vanno più bene e comprarne di nuovi. Sono usati, ma in ottime condizioni e si risparmia davvero tanto! L’East Village è anche famoso per i suoi community garden, decine di piccoli giardinetti di cui si può diventare membri. Noi siamo membri di un bellissimo giardino dove i piccoli hanno il loro posto per giocare e coltivare. Ci sono alberi da frutta, i pesciolini e le tartarughe. E poi, trovandoci tra famiglie straniere che, come noi, non hanno il sostegno della famiglia di origine, insieme ci diamo da fare per ricreare un ambiente familiare. All’interno del community garden siamo parte di un gruppo di genitori con cui ci troviamo ogni mese per inventare cose da fare con i piccoli. D’estate organizziamo delle ottime grigliate. A dicembre ci siamo ritrovati tutti insieme con i bimbi nella sala Art and Craft della biblioteca per costruire addobbi per l’albero di Natale del giardino. Poi siamo usciti, abbiamo decorato l’albero e bevuto tutti insieme la cioccolata calda!”. Da quando è nato Theo stare all’aria aperta, a contatto con la natura, è diventato una priorità. “Io e Pitango ci siamo resi conto che qui a New York ci avremmo messo anni e anni prima di avere abbastanza soldi per comprarci una casa e un pezzo di terra, così abbiamo deciso di investire i nostri risparmi in Brasile, un Paese che amiamo moltissimo. Lì abbiamo comprato un pezzetto di terra in un ecovillaggio brasiliano (energia solare, cibo biologico, corsi per adulti e bambini, scuola steineriana) con l’obiettivo di passarci almeno 6-7 mesi l’anno. Adesso stiamo cercando di capire cosa possiamo fare per avere una fonte di reddito in Brasile: forse un caffé o un negozietto”.
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o z n o A-Z ndly Guida baby frie e zeri a ristoranti, piz ste re fe e luoghi per fa onte m a Torino e in Pie
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Mensile, numero 1 anno 4 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
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GG
a confronto
ester e roberto
cia accia a faoc. f to a r r e s Un e marit tra moglie voi? vare anche o r p te e l o V Scrivete aigenitori.it giovan redazione@ e mandategrafia foto una vostra
Ritratto di famiglia Ester, 27 anni, educatrice all’asilo nido e Roberto, quasi 34, fisioterapista, hanno due figlie, Giorgia di 8 anni, Elisa di 3 e una terza in arrivo a maggio
Da quanto tempo state insieme?
LEI: Da 10 anni LUI: Quasi 8 anni di matrimonio e 3 di fidanzamento
Quante ore lavori al giorno?
LEI: Circa 4, ma ora sono in maternità LUI: Troppe
Quante ore passi con i figli?
LEI: Tutte le altre… e ora proprio tutte quelle in cui non sono a scuola! LUI: Troppo poche (la sera e i weekend)
La tua vita è come
LEI: Beh in un certo senso sì, un lavoro con i bambini e una famiglia in crescita! LUI: Sinceramente non mi ricordo bene, ma forse sognavo una famiglia numerosa in un bel cascinale in campagna (non so se è un sogno di adesso!)
Il suo peggior difetto?
LEI: Gli va sempre bene tutto e non sa dire mai di no LUI: La cocciutaggine e la mania dell’ordine quando vuole lei
Il tuo peggior difetto?
LEI: Voler far sempre “la punta” sulle cose LUI: Non prendere troppo sul serio anche le cose importanti
Chi è più severo con i figli?
LEI: Direi lui anche se spesso i risultati li raggiungo io! LUI: Io, anche se ascoltano lei
Chi comanda in casa?
LEI: C’è una buona condivisione nel fissare i paletti, poi su alcune cose più lui e su altre più io LUI: Pensavo io, ma la nostra casa è un matriarcato!
Chi spende di più?
LEI: Sommando tutto, più o meno entrambi, io per tante piccole cose e lui per poche cose, ma “buone” LUI: In cose utili io, in altro sicuramente lei!
Chi cucina?
LEI: Ultimamente solo io, ma lui sa impastare il pane (e io no!) LUI: Lei, anche se all’inizio tutti e due
Chi lava i piatti?
LEI: Soprattutto lui, ma lo sto convincendo all’acquisto della lavastoviglie (per un discorso di risparmio energetico, mica per poca voglia…) LUI: Purtroppo io, ma ci stiamo adoperando per comprare la lavastoviglie
Chi tiene in ordine la casa?
LEI: Tutti e due con piccoli attacchi di “ordine globale” (fortunatamente a turno) che fanno in modo che, almeno in apparenza, la casa rimanga in piedi! LUI: Tutti e due
la immaginavi quand’eri bambino?
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ester e roberto
Cosa go?
non deve mancare nel vostro fri-
Chi accompagna i figli a scuola?
a confronto
GG
LEI: Il latte (tra lui e le bimbe ne bevono a litri) e l’insalata LUI: Il latte, i formaggi e un salame LEI: Dipende, a seconda dei giorni. Da quando sono in maternità cerco di portarle io LUI: Giorgia io, quando riesco, Elisa quasi sempre lei
Qual è il gioco più divertente che fai con LEI: Quando ci mettiamo a “fare le torte” e si impiastriccia tutto! LUI: La lotta i tuoi figli? Ricordi l’ultima volta che avete litigato?
LEI: Di solito non ricordo i piccoli screzi, ma l’ultima volta “seria” non eravamo d’accordo su come intervenire in una situazione con Giorgia LUI: Sì, era per qualcosa che riguardava Giorgia
Cosa avete fatto l’ultima volta che siete usciti senza figli?
LEI: Cena + cinema (l’ultimo di Ozpetec, “Il giorno perfetto”) LUI: Crepes alla velocità della luce e film (“Il giorno perfetto”)
Quale libro stai leggendo?
LEI: “Il matematico e il detective” e “L’ultima sentenza” di Grisham LUI: “L’armata perduta” di Valerio Massimo Manfredi
Film preferito?
LEI: “Tutti insieme appassionatamente”, ma è da tanto che non lo vedo! LUI: “Io sto con gli ippopotami” dell’insuperabile Bud Spencer
Com’è un tuo momento di relax?
LEI: Libro e/o lavoro a maglia LUI: Gita in montagna
Cosa vuoi fare il prossimo weekend?
LEI: Giornata sulla neve e magari cena con gli amici LUI: Perché no, andare a sciare!
Come ti immagini fra vent’anni?
LEI: Un po’ meno di corsa (anche se non ci credo veramente!) LUI: Seduto al tavolo con generi e fidanzati delle figlie!
Cosa faranno da grandi i tuoi figli?
LEI: Tutto quello che vorranno… e che li renderà felici! LUI: Spero che qualcuna segua le orme del padre, altrimenti qualcosa che le soddisfi non solo economicamente
Qual è la parola che riassume la vostra famiglia?
LEI: Attiva LUI: BELLARMONIOSACASINO
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fitness forum GGl’esperto Raffaella Ronchetta e Federica Ferraresi
Oltre lo sci P
er andare agili sulla neve, anche quella fresca, niente meglio delle ciaspole, da usare rigorosamente in abbinamento ai bastoncini che, se il pendio è ripido, aiutano a sollevarsi e in discesa sono utili per mantenere l’equilibrio. Per indossarle sono indispensabili le pedule o le scarpe da trekking, oltre a un adeguato abbigliamento da neve. Negli ultimi anni le ciaspole sono ritornate prepotentemente di moda: ad andar per ciaspole si bruciano parecchie calorie e ci si addentra in luoghi incontaminati, lontani dalle trafficate piste da sci. Adatte dagli 8 agli 88 anni, sono maneggevoli e relativamente economiche. “Per i percorsi semplici, adatti a tutte le età, non sono richiesti e particolari preparazioni o specifici allenamenti, meglio comunque sempre andare per gradi. Per gli altri percorsi, come per il trekking estivo, è indispensabile un minimo di allenamento – ricorda Fabrizio Bellucci, accompagnatore del Collegio Guide Alpine -. Non bisogna dimenticare che con le ciaspole si affronta un terreno innevato e insidioso, meglio quindi rivolgersi agli esperti se la gita che si vuole compiere è complessa e lunga. In montagna non bisogna mai improvvisare, c’è sempre il rischio valanghe o anche solo di perdersi”.
Neve, sole, paesaggi incontaminati, niente di meglio del nordic walking, da noi detto ciaspolata
Tipi di ciaspole La scelta delle racchette da neve va fatta in base al terreno e all’attività che si intende affrontare. In commercio ci sono diversi modelli. FAGIOLI: sono le racchette più economiche e diffuse. La struttura esterna è in legno o alluminio e la superficie d’appoggio è realizzata con cordini intrecciati. La scarpa viene fissata con fettucce e cordini. CANADESI: sono le racchette più grandi (quasi un metro) e sono spesso dotate di “coda”. Nonostante siano ingombranti, sono ottime per nevi profonde e presentano vari sistemi di fissaggio. Non sono molto indicate per percorsi ripidi e con neve dura. MODERNE: la forma è intermedia tra le due precedenti e sono realizzate in plastica o alluminio. Avendo attacchi molto tecnici, risultano adatte anche per terreni ripidi.
Giù dai monti Se una mattina, svegliandovi, vi sentite la carica di Armin Zöggeler, non disperate, non è grave. Si risolve facilmente. Procuratevi uno slittino. Che sia un modello classico, interamente in legno, o uno ultra-moderno non è rilevante ai fini del divertimento. L’abbigliamento necessario non è ricercato, la divisa da sci è ottima. Sotto si indossano pile tradizionali o maglie di materiali traspiranti per non sudare. Sopra, giacca e pantaloni comodi in gore-tex o simili che riparino dal vento e dalla neve. Ai piedi, calzettoni e scarponcini che permettano frenate eccellenti. Così agghindati, dove potete saggiare una discesa da manuale? A Monginevro c’è una pista di slittino gratuita con due discese diverse, una per i bambini da 2 ai 6 anni, l’altra per i più grandi. La pista vanta il marchio di qualità “Famille plus Montagne”, attribuito ai paesi e alle stazioni che si impegnano in modo particolare nell’accoglienza delle famiglie. Abbiamo chiesto a Michel Fine, maestro di sci della scuola Esf, dove si trova la pista di slittino a Monginevro. “È situata a fianco della partenza del percorso dello sci di fondo, all’entrata di Monginevro – risponde Fine -. È lunga circa 150 metri e l’accesso è gratuito. Ha un tappeto trasportatore che permette di fare discese finché se ne ha voglia, senza doversi stancare con le risalite a piedi”. C’è qualcosa che bisogna sapere per andare in slitta sicuri? “Non ci prescrizioni particolari – continua Fine - ma è meglio prestare attenzione agli sciatori principianti che circolano nei paraggi. In questo periodo la neve è abbondante: sulla pista, quando la neve è farinosa, la discesa è molto divertente, soprattutto per i bambini. Quando il manto è ghiacciato, si va giù velocissimi e occorre saper frenare in modo adeguato”. Per informazioni: www.montgenevre.com.
Ciaspolata al chiaro di luna A Entracque, è in programma un’escursione con le racchette da neve con partenza da Trinità di Entracque fino al Ponte del Suffiet. Al rientro cena al rifugio del Parco “Locanda del Sorriso”. Sabato 14 Febbraio Entracque (CN) Per informazioni e prenotazioni: GESAM-Ufficio turistico di Entracque Piazza Giustizia e Libertà, 2 – Entracque (CN) tel. 0171 978616 info@entracque.org
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GGl’esperto
lo psicologo
Sabrina Marzo - Psicologa e Psicoterapeuta Familiare (via Arbe 20, Torino. Tel. 3391479388 - Autorizzazione n. 456 del 6/12/2006)
Psicoterapia prima di lasciarsi Cara dottoressa, le scrivo una riflessione. Ho 41 anni e sono mamma di Gabriele, di sei anni. Quattro anni fa mi sono lasciata con mio marito. Il nostro è stato un matrimonio d’amore: innamoramento, convivenza, poi Gabriele… Tutto sembrava andare bene, ma abbiamo avuto dei problemi finanziari e il mio ex marito è diventato freddo e distaccato. Io ho avuto un periodo di depressione, forse dovuta al parto, alla fatica e anche alla nostra situazione. Il bimbo in casa non aiutava, anzi, rendeva tutto più difficile. A un certo punto abbiamo deciso, più o meno d’accordo, di lasciarci. Abbiamo venduto la casa e iniziato a vivere separati. Quello che vorrei comunicare ad altri genitori è che lasciarsi sembra la soluzione di tutti i mali, ma in realtà è solo l’inizio di un periodo molto più difficile. In primo luogo: il tempo è denaro. Vivere insieme permette di fare economie di scala, ma mantenere due appartamenti e “due di tutto” aumenta vertiginosamente le spese. Per avere soldi bisogna lavorare e questo significa avere meno tempo per i figli, per se stessi, per le cose che si amano. Poi, quando c’è un figlio di mezzo, bisogna costruire un rapporto tra persone arrabbiate e risentite, per decidere insieme la sorte di quel che ci è più caro. Non è facile. Si rimane più poveri, più tristi e con un sacco di rammarichi. Con il senno di poi, direi: non lasciatevi tentare dai rapporti “usa e getta”. Chi si è scelto lo ha fatto perché si amava. Bisognerebbe imparare a sopportare le difficoltà piuttosto di buttare via tutto. Vi ringrazio per l’attenzione. Paola Ringrazio Paola per la sincerità e generosità con cui ci ha regalato la sua esperienza. Quando i genitori, già separati, mi chiedono di accompagnarli nel faticoso percorso che stanno affrontando, mi viene da chiedere se non è tardi. Forse si può chiedere aiuto prima, per cercare una vera alternativa alla separazione. Molte coppie, messe di fronte al disagio, alla delusione, alla sofferenza causata da incomprensioni o difficoltà concrete, come quelle di Paola, pensano di avere davanti a sé solo due alternative: una famiglia unita a costo di una vita infelice, oppure la possibilità di fuggire da una situazione che fa star male. È un mito che se qualcosa non funziona è perché si è scelto il partner sbagliato. È un mito anche che la separazione apra la porta alla ricerca del partner che rende veramente felici. Pochi sanno che le coppie possono chiedere aiuto. Non c’è nulla da temere. Spesso si pensa che se la coppia va in crisi, ormai si è rotto qualcosa e che se anche qualcuno ti aiuta a “rattoppare”, non si sarà più felici come prima. Ma una coppia non è qualcosa di statico. Le persone cambiano in continuazione, crescono, vanno in crisi, talvolta soffrono. Una coppia non va avanti da sola: ha bisogno di cure, attenzioni e nutrimento. Nei momenti di difficoltà e stress ci si dimentica della coppia e si pensa al proprio malessere, spesso cercando soluzioni fuori e non dentro la famiglia. Lo psicoterapeuta di coppia è uno psicologo specializzato nelle relazioni familiari che aiuta la coppia a far chiarezza sui desideri e sui nodi problematici; non cerca le colpe del malessere ma aiuta a trovare un modo per star bene insieme, rimanendo se stessi e scoprendo nuove modalità di stare con l’altro. Nemmeno cerca di far stare la coppia insieme a tutti i costi; l’aiuta a giungere a una scelta con maggior consapevolezza, quella che Paola rimpiange di non aver avuto quando ha deciso di separarsi. Cos’è una psicoterapia di coppia? Mi viene in mente l’immagine del viaggio: è un po’ come fare un tour di almeno dieci tappe, con un intervallo di quindici giorni l’una dall’altra; ci si ferma nei “luoghi” più interessanti e arricchenti, talvolta andando un po’ indietro nel tempo per recuperare tutte le risorse trascurate o dimenticate. È un viaggio durante il quale si ha l’occasione di crescere un po’, di scoprire spazi prima ignorati e nuovi orizzonti per la coppia. E, a differenza di un viaggio-vacanza, costa molto meno ma offre la preziosa occasione di ripartire insieme e con una marcia in più.
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il pediatra GGl’esperto Giancarlo Corti
Caramelle e dentini Mia figlia Chiara, 2 anni, adora le caramelle. Impazzisce per averle e in un modo o nell’altro riesce sempre a ottenerne una: che sia la panettiera, la nonna, il negozio di vestiti, la maestra dell’asilo che la gratifica con “il bombo”… Ho due domande: quante caramelle può mangiare un bimbo al giorno? E deve sempre lavarsi i denti dopo averle mangiate? Alessia Cara Alessia, non è una novità che le caramelle facciano male ai denti, soprattutto quelle gommose. Le caramelle inoltre sono zucchero puro: favoriscono il sovrappeso non solo per l’apporto calorico, ma anche perché abituano a un gusto eccessivamente dolce che impedisce ai bambini di apprezzare altri cibi meno saporosi. Ugualmente contengono sostanze che è meglio evitare: coloranti, addensanti, aromi sintetici o naturali. Negare ai bambini una caramella è sbagliato. Ma non esiste la giusta misura che lei chiede. O forse in una società come la nostra, dove l’abbondanza è regola, la misura è “meno possibile”. Una caramella ogni tanto, sì. Una ogni domenica. Anche dieci di seguito, se la sua bimba riesce per gioco, una volta nella vita, a “rubare” il barattolo di caramelle dalla dispensa. Quanto al lavarsi i denti: sicuramente è bene farlo. L’igiene deve essere una buona abitudine, dove la costanza ripaga le eccezioni.
Mi fa chiarezza sui denti da latte? Quando devono spuntare? Grazie, Marco Molti bambini cominciano la dentizione tra i 4 e i 6 mesi di vita. Tale periodo è però variabile, in alcuni rari casi i bambini nascono addirittura già con un dente in bocca, mentre altri arrivano al primo anno di vita senza alcun dentino. L’eruzione di tutti i denti decidui (di latte) è completa, di solito, verso i 2 anni e mezzo. Il numero dei denti decidui è, in media, pari al numero di mesi di vita meno 6. Per fare un esempio: un bambino di 17 mesi ha in media 11 dentini (17 - 6 = 11). Questi restano fino quando i denti permanenti iniziano a erompere, intorno ai 6 anni.
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GGl’esperto
l’avvocato
Francesca Galdini - avvocato
in caso di separazione chi si prende cura dell’animale di casa?
Il cane della discordia Gentile avvocato, sono una mamma in via di separazione. Mio marito mi ha lasciata e se ne va a vivere la vita del felice scapolone da un’altra parte. Io resto nella nostra casa, con le due bimbe e i cani. E proprio questo è il punto: i cani. Erano di mio marito che ha insistito tanto per averli, però ora non se li vuol portare via perché lui andrà ad abitare in un monolocale e noi restiamo nella casa con giardino. E da un lato va anche bene, le figlie sono affezionate agli animali e contente di tenerli. Però per me è un peso: oltre a curare casa e bimbe ora devo anche badare ai cani: crocchette, veterinario, pulizia, sono spese e impegno. Avevo sentito parlare di una sorta di “assegno di mantenimento” per gli animali domestici. Esiste? Posso chiederlo? Molte grazie e saluti, Roberta Gentile Roberta, qualche tempo fa aveva fatto scalpore la notizia secondo la quale tra le prime cinque cause di separazione e divorzio comparisse l’eccessivo attaccamento di uno dei coniugi al proprio animale domestico: su cinquecento coppie separate, ben sessantasei infatti hanno individuato il motivo primario della separazione nel troppo affetto per l’animale di casa dimostrato dal partner; addirittura, pare che nel 70% dei casi sia il coniuge maschio (marito o convivente) a sviluppare un amore morboso per l’animaletto preferito. Come se ciò non bastasse, a giugno dell’anno scorso un giudice del Tribunale di Cremona è dovuto intervenire per dirimere una lite tra due coniugi separandi che si contendevano il cane di casa. Nella fattispecie si trattava di separazione giudiziale, dai toni piuttosto accesi: “non litigherete mica per i cani!”, pare abbia esclamato il giudice e, dato che i coniugi non ne volevano sapere di calmarsi, sono stati mandati fuori dall’aula nel tentativo di trovare un accordo. L’agognata soluzione è stata felicemente trovata e recepita in sentenza dal Tribunale: dal momento che nessuno dei coniugi voleva separarsi dall’animale domestico, il giudice ha stabilito che “tutte le garanzie che sono previste per l’affido condiviso dei figli minori siano specularmente applicate per i cani”, e così il padrone del cane conteso da allora provvede il 15 di ogni mese a comperare il cibo per il cane mentre le spese veterinarie sono divise a metà tra i due padroni. Questo è il precedente cui lei, cara Roberta, fa riferimento nella lettera. Non posso affermare che esiste una sorta di assegno di mantenimento per animali domestici: a livello legislativo, quanto meno, non è previsto; questa sentenza peraltro ha probabilmente aperto la strada a eventuali future domande di tal fatta. Certo è che l’animale, cane o gatto che sia, deve essere accudito, e quindi nutrito, pulito e curato in caso di malattia; incombenze che comportano un notevole investimento sia in termini di tempo, sia in termini di denaro. Da un certo punto di vista concordo con l’intenzione di suo marito di lasciare a lei i cani, altrimenti certamente costretti in un monolocale. Ritengo anche che, se tanto li ha voluti, debba continuare a occuparsene partecipando in parte alle spese per il loro mantenimento. Preferirei definirla però regola di buon senso più che “assegno di mantenimento” per i cani. Applicare infatti agli animali domestici le stesse regole previste per l’affidamento condiviso dei figli, mi permetta l’opinione, suona un po’ forzato: ci mancherebbe solo che venga messo a punto un rigido calendario di visite per i cani!
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salvadanaio GGl’esperto Luciana Ravetto - commercialista
Il modello 730 S
emplice da compilare e con pochi calcoli: così sarà il modello 730 per la dichiarazione dei redditi 2009 di dipendenti, pensionati e di chi ha un reddito assimilato. Lo promette l’Agenzia delle Entrate, chiarendo anche che il rimborso Irpef (o l’addebito delle imposte dovute) avverrà direttamente nella busta paga o sul rateo della pensione, nel giro di pochi mesi. C’è tempo fino al 30 aprile per la presentazione tramite datore di lavoro o ente pensionistico, scadenza prorogata all’1 giugno per chi sceglie il Caf o il commercialista. Le principali novità sono: • possibilità di richiedere il bonus famiglia (vedi box) • detrazione del 19%, nel limite di 4000 euro, per gli interessi pagati sul mutuo della prima casa • detrazione del 19% sulla spesa per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico • possibilità di scegliere il comune di residenza come beneficiario del 5 per mille • detrazione del 19% delle spese sopportate per l’affitto degli studenti universitari fuori sede • detrazione del 19% delle spese mediche (attenzione: nello scontrino della farmacia deve essere indicato il codice fiscale del beneficiario) • quietanze dei premi d’assicurazione sulla vita • spese universitarie • ristrutturazioni edilizie: bisogna scovare i bonifici e copia della comunicazione inizio lavori inviata al Centro operativo di Pescara • certificazione dell’amministratore di condominio per le ristrutturazioni condominiali • quietanze dei versamenti fatti mezzo banca o posta a onlus, associazioni sportive dilettantistiche, ong e università
Bonus famiglia Come misura anticrisi, lo Stato ha previsto di assegnare un bonus alle famiglie con i redditi più bassi, con un decreto che dovrebbe passare in Parlamento entro il mese di gennaio. Le soglie di reddito sono veramente basse, ma forse sarà aumentato il tetto di reddito annuo per le famiglie con più di tre figli: da 22000 euro a 35000 euro.
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iso r r o s l e ra d u c i t i d n Pre bino m a b o del tu
DULTA A E E L I T A IN FAN i fiss i e m obili I Z N O D h ORTO appa recc i d a i p r a c on te
GGl’esperto
il chimico
Ugo Finardi - chimico
Sulle proprietà dell’acqua sono stati scritti volumi e volumi, ma è sempre affascinante
Acqua C
he l’acqua ha formula chimica H2O (due atomi di idrogeno e uno di ossigeno) lo sanno un po’ tutti. Che è un liquido incolore e insapore lo sanno ancora più persone. Che noi siamo fatti per i tre quarti di acqua lo si sa un po’ meno, ma lo sanno comunque in parecchi. Forse meno evidenti sono alcune proprietà dell’acqua, che incontriamo più spesso in questo periodo invernale di ghiacci e nevi. Innanzi tutto l’acqua è liquida a temperatura ambiente (diciamo tra i 15 e i 30 gradi centigradi, le temperature a cui, qui da noi, ci sentiamo a nostro agio). Non c’è nulla di strano, si potrebbe dire. In realtà molti altri composti chimici di peso molecolare simile o anche maggiore (ammoniaca, metano, monossido e biossido di carbonio, monossido di azoto) a temperatura ambiente sono gassosi e si liquefanno (o bollono se si sale di temperatura) a temperature più basse o molto più basse di quelle dell’acqua (-192 °C il monossido di carbonio, -33 °C l’ammoniaca, -161 °C il metano e così via). Anche la temperatura di congelamento e fusione dell’acqua è relativamente alta rispetto a quella degli altri composti succitati: quei famosi zero gradi centigradi a cui noi stiamo abbastanza scomodi, a meno che non siamo Inuit o Siberiani. La cosa interessante, che ci aiuta a capire meglio quanto l’acqua sia particolare, è che quando gela aumenta di volume. Ce ne accorgiamo d’estate, se ci dimentichiamo una bottiglia nel freezer perché vogliamo raffreddarla. Le bottiglie di vetro della birra si rompono, quelle di plastica delle bibite si deformano (con imprevedibili effetti nel caso delle bibite gasate). E ce ne accorgiamo d’inverno se dimentichiamo l’acqua nei tubi della casa in montagna, o quando guidando ci troviamo davanti un pezzo di roccia che l’acqua gelando ha staccato dalla parete rocciosa proprio sopra la statale. L’acqua, gelando, diventa durissima, si espande di volume e spacca tutto quel che tenta di impedirglielo: bottiglie, tubi di ferro, granito e così via. Naturalmente c’è un “trucco” per tutte queste proprietà – temperature, comportamento e così via – che è legato alla struttura molecolare dell’acqua. Senza scendere in tecnicismi, possiamo provare a vedere la cosa con gli occhi dell’immaginazione: prendiamo una piramide regolare a base triangolare (in geometria si chiama tetraedro). Se al centro mettiamo l’atomo di ossigeno, in due dei vertici si verranno a trovare i due atomi di idrogeno e negli altri due vertici due coppie di elettroni dell’ossigeno. L’acqua a livello molecolare è fatta così. Ora, gli elettroni hanno carica negativa e gli atomi di idrogeno dell’acqua, per motivi che non stiamo a spiegare, hanno carica parzialmente positiva. Il risultato è che le molecoline di acqua si attraggono “un po’” tra loro. Questo spiega le temperature di ebollizione e congelamento relativamente alte. Inoltre, se l’energia del sistema scende abbastanza (ovvero quando diventa freddo) l’agitazione termica non è più sufficiente a tenere distaccate tra di loro le molecole e i tetraedrini si mettono “di punta”, vertice contro vertice, uno accanto all’altro, carica positiva contro carica negativa, e gelano in quella posizione. Risultato: l’acqua solida aumenta di volume tubi, bottiglie e rocce si rompono e i fiocchi di neve hanno quelle forme bellissime, che ritagliavamo da bimbi con carta e forbici (e che magari i nostri bimbi ritagliano ancora) proprio perché l’acqua cristallizzando si dispone con regolarità seguendo la forma e la simmetria del primo tetraedrino “di partenza” che sta al centro del fiocco di neve.
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PROSSIMA APERTURA NUOVO MICRONIDO A SAN RAFFAELE CIMENA
natura GGl’esperto Luisa Tatoni
La cucina dei detersivi S
i chiama “soap kitchen” ed è metà moda e metà risparmio: fare da soli il nécessaire per la pulizia domestica e l’igiene personale. Può diventare una passione che sconfina nella chimica e nella farmacia, ma è anche un modo per divertirsi e provare qualcosa di nuovo che, meraviglia, funziona e fa anche risparmiare. E finché si tratta di detersivi realizzati con ingredienti da cucina o poco più, potete coinvolgere i bambini nella preparazione. Sarà per loro una lezioncina di ecologia e un piccolo sprone a caricare la lavastoviglie o dare una passata al lavandino, giusto per provare se il detersivo è ok. Cominciamo con Beppe Grillo. A metà gennaio ha riempito il Mazdapalace con il suo ultimo spettacolo. Rubiamo da lì la ricetta per fare da soli il detersivo per la lavastoviglie. Prendete 4 limoni, 200 grammi di sale fino, 200 grammi di aceto bianco e 400 grammi di acqua. Spremete i limoni e tenete da parte il succo. Eliminate la parte bianca dalle bucce e mettete la scorza gialla, il succo e il sale in un robot da cucina. Frullate. Nel frattempo fate bollire l’acqua con l’aceto. Aggiungete il pastone di sale e limone e lasciate cuocere per un quarto d’ora. Date ancora una sgrossatina, se necessario, con il frullatore a immersione e il vostro detersivo è pronto. Mettetelo in una bottiglia debitamente etichettata e utilizzatelo al posto di tabs e polveri. Un cucchiaio se la lavastoviglie è piccola, due se è grande. Nella vaschetta del brillantante versate semplicemente un po’ di aceto bianco. Provate, calibrate le dosi e fateci sapere se funziona e se avete trovato varianti più efficaci. Altre soluzioni detergenti: aceto e sale in parti uguale, mescolati insieme, sono un buon detergente per superfici. Lo stesso effetto si ha con 4 cucchiaini di bicarbonato di sodio sciolto in un litro d’acqua. Il bicarbonato, usato puro in polvere su una spugna, pulisce e deodora cucina e bagno. Un prodotto da riscoprire è il borace, un composto del boro che viene usato ampiamente in detergenti, addolcitori d’acqua, saponi, disinfettanti e pesticidi. Dal borace deriva l’acido borico, che è un leggero antisettico per la pulizia degli occhi, classicissimo rimedio dei tempi passati contro l’orzaiolo. Il borace si trova nelle drogherie ben fornite, su Internet o in farmacia, al prezzo di circa 1 euro all’etto. I cristalli di borace sono morbidi e si dissolvono nell’acqua. Non è tossico, se non ingerito in grandi quantità, ma può avere effetti irritanti, quindi è da maneggiare con precauzione. Sciolto in acqua è un buon disinfettante antibatterico, che ammorbidisce lo sporco e ostacola la formazione di muffe. La polvere di borace ha diversi effetti interessanti per il bucato. Rende candida la biancheria (anche quella delicata, tipo lana e seta) e può essere usata al posto dei più commercializzati (e costosi) prodotti industriali, nella medesima quantità. Usata con i capi colorati fissa i colori e permette di usare meno sapone. Inoltre rende ignifughi gli indumenti: il boro bruciando si lega con l’ossigeno e la fiamma fa fatica a espandersi. Queste caratteristiche rendono il borace un curioso alleato in due occasioni: fuoco e insetti. Nel primo caso, la polvere di borace o un mix di acqua e borace spengono immediatamente le fiamme. Se avete una invasione di formiche in casa, potete preparare un innocuo insetticida mescolando un cucchiaino di borace con uno di zucchero a velo. Lasciate la polvere sulla traccia delle formiche o in prossimità del formicaio. Stimolate dallo zucchero, le formiche porteranno la miscela nella tana e moriranno per avvelenamento. Troppo crudele? Negli insetticidi industriali non c’è neppure la consolazione dello zucchero.
Non è difficile fare da soli detergenti e saponi. Provate, divertitevi e risparmiate
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GGl’esperto
libri
Raffaella Ronchetta
Carnevale è tempo di feste e travestimenti, di dolci e scherzetti da preparare in casa con i propri bambini
Maschere, filastrocche e ricette per carnevale P
er immergersi totalmente nel mondo del carnevale siamo andati a caccia di libri dedicati a trucchi, costumi, leggende e filastrocche. Ed ecco cosa abbiamo trovato. Per cominciare La tradizione delle maschere di Valeriano Leo (Rai-Eri edizioni; 28 euro). Un libro per i bambini dai 109 anni in poi, che si tuffa nella storia delle maschere e della tradizione del carnevale. Si parte dalla Commedia dell’Arte, passando per i burattini e le marionette fino alle maschere locali e tradizionali delle diverse regioni, per arrivare a quelle tipicamente carnevalesche. Un viaggio alla scoperta della storia e delle tradizioni che ogni maschera porta con sé. “È arrivato il carnevale, scoppia come un temporale! Canti, balli e improvvisate tra una pioggia di risate! Con le maschere in tempesta tutto il mondo fa gran festa! Scoppia come un temporale, è arrivato il carnevale!” Ecco una rima dal libro, dedicato ai bimbi più piccini, Filastrocche di carnevale di Barbara Aldovrandi (Giunti editore, 4,90 euro). Tante filastrocche di carnevale da ascoltare, riascoltare e imparare a memoria, per giocare con la mamma e i fratellini e stimolare la memoria. Per etologi e musicisti in erba Il carnevale degli animali ispirato alla grande zoologia di Camille SaintSaens di Chiara Carminati e Roberta Angaramo (Fabbri editori, 18,50 euro). Il libro, corredato da un cd audio, è dedicato ai bimbi dei primi anni della scuola materna. Attraverso le quattordici filastrocche, illustrate e arricchite dalla musica di Camille Saint-Saens, musicista francese dell’Ottocento, i bambini si immergeranno in un magico mondo in cui musica, parole e immagini si fondono magistralmente. Ma carnevale è anche travestimento e trucco, uno degli aspetti più amati da tutti i bambini. Per sbizzarrirsi ecco Magici trucchi. Maschera per tutti di Ewald Schlitt (Hobby & Work Publishing, 5 euro). Dai clown ai leoni, dalle zebre ai personaggi storici, Cleopatra e Giulio Cesare, passando per le streghe e i vampiri, le zucche e i diavoletti. Un libro divertente per mettere in moto la creatività di tutti i bambini e stimolarli a realizzarsi il proprio costume preferito con schede e facili istruzioni da seguire. Per le mamme che si vogliono cimentare con una bella festa per il proprio pargolo: Fare festa con i bambini. Tante idee per organizzare feste da favola da 1 a 10 anni. Molti genitori lo sanno, le feste dei bambini possono essere impegnative, faticose e stressanti. Ecco un libro ricco di suggerimenti utili e divertenti per districarsi in questa corsa a ostacoli. Con semplicità e creatività si può rendere indimenticabile ogni festa, senza intaccare il proprio conto in banca e senza farsi venire i capelli bianchi anzitempo, ci sono anche consigli per graziosi pensierini per gli invitati, ricette e molto altro. Per finire, visto che anche la gola vuole la sua parte, nella storica collana della Cucina Italiana Faccia di Crema (Piemme edizioni, 14,50 euro), tante ricette sane e gustose per giocare in cucina con farina, uova, zucchero e chi più ne ha più ne metta. Per trasformare pizze in clown colorati, creme in faccine sorridenti, verdure in coccinelle variopinte, dolci in allegre farfalle o buffi funghetti e cucinare con i consigli di Geronimo Stilton. Un libro per divertirsi ma anche per imparare a cucinare e stare a tavola trasformando ogni piatto in una festa di sapore, colore e allegria.
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in città
GGl’esperto Paola Strocchio
Alla scoperta del MAO È molto bello il nuovo Museo d’Arte Orientale, che ha aperto i battenti al pubblico lo scorso dicembre e vale sicuramente una visita. Anche più d’una, a dire il vero. La sede è il settecentesco Palazzo Mazzonis, molto ben ristrutturato, che si trova nel pieno centro di Torino. La consistente collezione del museo si articola in cinque aree espositive principali – Asia Meridionale, Cina, Giappone, area himalayana, Paesi islamici – in mostra nei quattro piani dell’edificio. Si inizia con un delizioso giardinetto zen giapponese, dove un genitore mediamente stanco prova l’irresistibile tentazione di sedersi e contemplare. Il gorgoglìo dell’acqua, la luminosità dell’ambiente e la composizione degli elementi inducono alla meditazione, stato da cui i nostri bambini ci risveglieranno in due istanti, il tempo di tirare fuori dalle tasche le biglie e tentare di scavare una buca nella sabbia. Ma è bene così, perché andremo avanti avventurandoci nel museo. Soffermarci davanti a tutte le 1500 opere del MAO è sicuramente un obiettivo troppo ambizioso, inconsistente per una famiglia con prole al seguito, a meno che i vostri pargoli non siano dei mini concentrati di pazienza certosina e curiosità intellettuale. Possiamo provare a visitare bene un piano o due, scegliendo le sezioni che più ci interessano, oppure farci un’idea generale del museo percorrendo le sale velocemente e soffermandoci solo sulle opere che ci attraggono di più. In una seconda o terza visita si potrà completare il giro. Nel Museo d’Arte Orientale sono numerosi i tesori da scoprire insieme ai bambini: le grandi statue imponenti come lo straordinario Kongo Rikishi o quelle dorate, come le quelle dei Buddha; i draghi e i mostri sicuramente catturano l’attenzione, così come la gran varietà di animali, elefanti e cavalli, tigri e cammelli. I dipinti colpiscono l’occhio per la varietà di forme e per i colori vivaci e si fanno apprezzare. In definitiva: la collezione è bella, il museo pure, ritagliatevi qualche ora per scoprirla. I servizi educativi del MAO hanno inoltre progettato una serie di proposte per le scuole, suddivise per fasce d’età: 5-8 anni, 8-11 anni, 11-14 anni e dai 14 anni in poi. Sono previsti inoltre dei laboratori rivolti alle famiglie, che non mancheremo di segnalarvi su queste pagine non appena saranno attivati. Un paio di informazioni pratiche: il Museo è dotato di comodo ascensore, in cui possono entrare senza problemi carrozzine e passeggini. I bagni sono piacevolmente puliti. Si trova nel cuore del quadrilatero romano, a fine visita possiamo ritemprarci in uno dei numerosi locali, ce ne sono per tutti i gusti: le torterie e le focaccerie o il Bicerin per una merenda golosa, i locali più trendy per un aperitivo di fine pomeriggio.
Orari Da martedì a domenica: dalle 10 alle 18 Chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima.
Biglietti Intero 7,50 euro, ridotto 6 (per i ragazzi tra i 10 e i 25 anni e gli over 65). Gratuito per i minori di 10 anni. MAO – Museo d’Arte Orientale Via San Domenico, 9-11 - Torino Tel. 011 4436927 www.maotorino.it
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GGl’esperto
cinema e home video
Mario Bettas Valet
Scimmie nello spazio H
am III, Luna e Titan sono le tre simpatiche scimmiette protagoniste di “Space Chimps”, il nuovo lungometraggio d’animazione della 20th Century Fox. Il film è stato diretto da Kirk De Micco, già sceneggiatore di film per la tv e serie d’animazione, qui all’esordio come regista di un lungometraggio per il grande schermo. Il film è stato prodotto da numerosi soggetti, tra questi la Vanguard Animation di John H. Williams, lo studio d’animazione famoso per aver curato la produzione di Valiant – Piccioni da combattimento, e sarà distribuito nelle sale italiane dalla Medusa Film a partire da febbraio. Per recuperare una costosa sonda spaziale la Nasa assolda lo scimpanzè Ham III. L’incarico viene dato a lui perché è il nipote del famoso astronauta Ham, la prima scimmia nello spazio. Partecipano alla spedizione anche il comandante Titan e il tenente Luna. Ma ben presto la loro missione cambierà obiettivi: sulla loro traiettoria incontreranno un pianeta sconosciuto e dominato da un terribile dittatore. Prima del ritorno a casa i tre decideranno di aiutare le popolazioni extraterrestri a liberarsi dal malvagio Zartog. Interamente realizzato in computer grafica 3D, è una storia emozionante e divertente. È fruibile per un pubblico di tutte le età, inoltre, per i più attenti, sarà piacevole scoprire le numerose le citazioni dei classici del cinema di fantascienza presenti nel film.
Hotel Bau La giovane Andi e il suo fratellino Bruce sono due orfanelli che vengono affidati a dei nuovi tutori. Nella loro nuova residenza ci sono regole ferree, come quella di non portare in casa dei cani. Per questo i due fratelli si inventeranno uno stratagemma per poter accudire e curare, all’insaputa di tutti, il loro cagnolino Venerdì. All’interno di un vecchio albergo malandato Andi e Bruce raccoglieranno tutti i cani randagi trovati per strada e bisognosi di attenzioni. “Hotel Bau” (Hotel for Dogs il titolo originale) è il nuovo film con attori in carne e ossa realizzato dalla Dreamworks Pictures e della Nickelodeon Movies. La pellicola è stata diretta da Thor Freudenthal mentre i due protagonisti sono stati interpretati da Emma Roberts e da Jake T. Austin. È una commedia sentimentale adatta a tutti che pecca forse in originalità, ma si può apprezzare anche per gli spunti animalisti che offre la storia. In contemporanea con l’uscita nelle sale si troverà nei negozi il videogioco pubblicato dalla 505 Games per consolle Nintendo Wii, Nintendo Ds e Pc.
Piccolo grande eroe
Arriva sugli scaffali delle videoteche Piccolo grande eroe. Il film d’animazione, prodotto nel 2006 dal compianto Christopher Reeve, racconta la storia di Yankee Irving, un bambino appassionato di baseball che aiuta il suo giocatore preferito Babe Ruth a ritrovare la preziosa mazza rubata. In un crescendo di emozioni il bambino dimostrerà che il furto non è stato fatto da suo padre. Prezzo: 11,90 euro
Le premier cri Con quasi due anni di ritardo approda nelle sale italiane il discusso film “Le premier cri” (Il primo vagito), documentario realizzato dal regista francese Gilles de Maistre. La pellicola racconta la storia di dieci donne, in dieci angoli diversi della terra, alle prese con la gravidanza e il parto. Il regista francese, attraverso lo sguardo della macchina da presa, ripercorre assieme alle protagoniste i nove mesi di gravidanza, raccontati con un taglio realistico e antropologico, fino al momento cruciale della nascita. Le immagini narrano i diversi approcci culturali e sociali alla maternità e al parto, dalla madre francese che partorisce in ospedale al rituale che precede il parto della donna africana. La lavorazione del film è durata tre anni e la troupe è stata impegnata per quindici mesi di riprese. Il film è adatto a un pubblico adulto, alcune situazioni potrebbero turbare la sensibilità dei più piccoli.
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cinema e home video GGl’esperto Al cinema con mamma e papà
Wall-E in dvd E
sce in dvd uno dei migliori film d’animazione del 2008. Stiamo parlando di Wall-E, l’ultima invenzione della Pixar, il robot che ha emozionato le platee di mezzo mondo e ha totalizzato incassi da record. Malgrado siano passati molti anni dalla partenza dell’ultimo gruppo di umani, Wall-E, un piccolo e affacendato robottino, continua ogni giorno a pulire la terra dai rifiuti, ormai ridotta a una landa desolata e senza vita. Le sue giornate abitudinarie e scandite dal lavoro, sempre uguale e ripetitivo, vengono sconvolte dall’arrivo di Eve, un robot ricognitore di ultima generazione, mandato da una colonia di umani dispersa nelle spazio per valutare lo stato di salute del pianeta. L’incontro sconvolgerà le loro vite e cambierà il destino dell’umanità in un crescendo di divertimento e sensibilità ecologica. L’edizione in dvd prodotta dalla Pixar è particolarmente curata e ricca di extra. Nella versione a disco singolo troviamo il commento del regista Andrew Stanton, uno speciale sulla creazione degli ambienti animati partendo dal suono, e poi scene eliminate, un cortometraggio e tanto altro ancora. Nella versione a doppio disco gli extra sono ancora più numerosi: da segnalare lo speciale making of, dove vengono analizzate dai creatori la varie fasi della lavorazione del film, la realizzazione dei personaggi e la creazione delle scenografie. Una cura particolare è stata riposta anche nella scelta del packaging, realizzato con materiali ecologici. Per i più esigenti il film esce anche in Blue-Ray Disc con gli stessi contenuti della versione doppia, ma con caratteristiche tecniche molto più elevate. Disco singolo: 19,90 euro Doppio: 24,90 euro Blue-Ray Disc: 29,90 euro
Venerdì 6, ore 18.15 e 20.30 WALL-E “Ecocittà e il mostro della spazzatura”, realizzato con la scuola d’infanzia di via Gioberti nel 2008, introduce i film rivolti ai più piccoli, presentando alcuni cortometraggi d’animazione
Cinema Fratelli Marx Corso Belgio 53, Torino Ingresso 3 euro Informazioni e prenotazioni Centro Torino e la sua Cultura - Luoghi e Linguaggi delle Arti Via Deledda 5, Torino tel. 011 4439612 fax 011 4439609 cinemaemusica@comune. torino.it
Feste
GGl’agenda
spettacolo
L’invasione dei Gormiti A
ttenzione! Attenzione! I Gormiti sbarcano al Teatro Colosseo. Grandi e piccini saranno catapultati sull’isola di Gorm grazie a uno spettacolo “mostruoso”. La messa in scena sarà in grande stile, ricca di giochi di luce e di effetti fantastici. Sul palco, un cast di acrobati d’eccezione, selezionati in tutto il mondo, si esibirà in mirabolanti funambolismi. La trama, all’ordine del giorno per i bambini, risulterà un po’ stravagante per gli adulti. Magor, il signore del vulcano che si nutre dei valori di Madre Natura, ha distrutto l’isola di Gorm. Sopravvive solo il Vecchio Saggio, che grazie alla magia, riporta la vita sul mondo di Gorm. Dalle sue lacrime nascono i quattro popoli dei Gormiti, i paladini difensori di Madre Natura. Ogni popolo, guidato da un campione, trae la propria forza da un elemento naturale: Aria, Acqua, Terra e Foresta. Quando Magor si risveglia e scopre la nuova vita su Gorm, dà origine ai mostri del fuoco, pronti a un’altra distruzione. Per i bambini fino a 12 anni è previsto un biglietto ridotto a 15 euro. Sabato 14 febbraio, ore 16.30 Domenica 15 febbraio, ore 16.30 Teatro Colosseo Via Madama Cristina, 71 - Torino Per informazioni: tel. 011 6505195 dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 www.teatrocolosseo.it
Domenica mattina teatro! Al Teatro Agnelli, ultimi appuntamenti di “Domenica mattina teatro!”, rassegna dedicata alle famiglie. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro. Domenica 8 febbraio, ore 11 La Gabbianella e il gatto Tratto dall’opera di Luis Sepúlveda, La Gabbianella e il gatto che le insegnò a volare è una fiaba ma anche un monito per la cattiveria umana, che impedisce alla bellezza di spiegare le ali. Un messaggio di speranza. In un mondo abitato da animali generosi e uomini distruttori, la poesia ha il compito di risvegliare negli animi il coraggio di superare i limiti e le paure. Dai 4 anni. Domenica 15 febbraio, ore 11 Idea e la leggenda dell’acqua L’acqua è la protagonista della nuova avventura di Idea. In cambio di oro e altre ricchezze, un re avido e senza scrupoli vende a una maga la sorgente che fornisce l’acqua al suo reame. Quando il re capisce l’errore che ha commesso, chiede aiuto alla maga… Dai 3 anni.
50 Giovani Genitori
Domenica 22 febbraio, ore 11 Gulliver: il primo dei viaggi Un maestro decide di sperimentare nuovi metodi d’insegnamento. In classe, l’ordine del giorno è la lettura di “Gulliver”, il romanzo di Swift. Pensando a come iniziare il racconto, cade e batte la testa. Quando si sveglia, non è più il maestro di prima ma Gulliver, alle prese con un susseguirsi di vicende. Dai 5 anni.
Teatro Agnelli Via Paolo Sarpi, 111 – Torino Per informazioni: Assemblea Teatro tel. 011 3042808 assteat@tin.it www.assembleateatro.com
pierino e pulcinella Ancoraemozioniall’AlfaTeatro. Nell’ambito della rassegna “Giornidifesta”, vi attendono “Pierino e il lupo”, spettacolo d’attore, e “Le Guarattelle di Pulcinella”, spettacolo di burattini. Domenica 8 febbraio, ore 16.30 Pierino e il lupo – prosa Domenica 22 febbraio, ore 16.30 Le Guarattelle di Pulcinella
Alfa Teatro Via Casalborgone, 16/i Torino Per informazioni: tel. 011 8193529 www.alfateatro.com
spettacolo GGl’agenda
San Valentino a teatro A
romi e sapori d’oriente vi attendono alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. Non perdetevi “Profumo di zenzero”, una festa dedicata alla cultura araba, dove teatro, tradizioni culinarie e musica dal vivo s’incontrano. Tra le altre novità di febbraio, lo Speciale San Valentino e Trent’anni di Carnevale. Sabato 7 febbraio, ore 21 Domenica 8 febbraio, ore 16.30 Profumo di zenzero Heina e il Ghul Teatro Laboratorio in cui si narra la storia dello sceicco Abdelhamid che, per festeggiare il ritorno della figlia Heina, da tutti creduta morta, organizza un grande pranzo. Il cuoco, immerso nel suo lavoro, racconta al pubblico in lingua araba come Heina sia stata rapita dal mostro Ghul e poi liberata dal padre, grazie ai consigli del mago Majdoub. Gli oggetti che il cuoco utilizza durante il racconto corrispondo agli ingredienti del cous-cous. Tensione narrativa e sapori africano si fondono. Sono previste piccole degustazioni culinarie e musica dal vivo. Dai 6 anni. Sala Grande. Sabato 14 febbraio, ore 21 Speciale San Valentino Klinke – Giochi di sca(to)le Per un San Valentino speciale, lasciatevi trasportare dagli artisti Milo e Olivia nel mondo del nuovo circo. Acrobazie su scale sospese, equilibri a 5 metri di altezza, giocoleria e verticalismi terranno grandi e piccini con il fiato sospeso. Per gli adulti innamorati che vogliono festeggiare in allegria, è in programma un aperitivo prima della spettacolo e dopo una cena a lume di candela con musica dal vivo. La prenotazione è obbligatoria e costa 28 euro. Spettacolo per tutti. Sala Grande. Domenica 15 febbraio, ore 16.30 Il Fantasma di Canterville Colpi di scena, rocambolesche trovate ed episodi di quotidiana follia: un mix perfetto per “Il Fantasma di
Canterville”, liberamente tratto da Oscar Wilde. Una famiglia americana compra per una cifra irrisoria un antico castello della vecchia Inghilterra, non curandosi delle leggende che vogliono il luogo infestato da un fantasma. Spettacolo per tutti. Sala Grande. Domenica 15 febbraio, ore 16.30 Progetto Favolosofia n° 3 - Il mio mondo “Il mio mondo” è il secondo appuntamento di tre feste teatrali sul tema della bellezza. Un cantiere festoso di giochi, favole e canzoni guidato da due attori che scambieranno immagini e pensieri con spettatori di tutte le età. Dai 6 anni. Sala Piccola.
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 Torino Per informazioni: tel. 011 19740280/1 mail@fondazionetrg.it www.casateatroragazzi.it
Venerdì 20 e 21 febbraio, ore 21 Domenica 22 febbraio, ore 16.30 In fra li casi della vita e la magia de’ cieli... Libertà vo’ cercando Trent’anni di Carnevale, trent’anni di successo ininterrotto per uno spettacolo che è divenuto ormai il cavallo di battaglia di Assemblea Teatro. Sacro e profano in continua lotta, bene e male, sogno e veglia. Dai 6 anni. Sala Grande. Venerdì 27 e sabato 28 febbraio, ore 21 Domenica 1 marzo, ore 16.30 Alì Babà e i quaranta ladroni - Teatrointre La storia originale di Alì Babà, povero taglialegna, e del ricco fratello Kassim. Entrambi vengono a conoscenza della formula per aprire la grotta magica dove è nascosto il tesoro del brigante Mustafà. Intelligenza, furbizia e un po’ di magia aiuteranno il nostro Alì Babà. Dai 6 anni. Sala Grande.
Libera… Il Teatro nelle città A febbraio, “Libera… Il Teatro nelle città”, rassegna rivolta a tutta la famiglia, è di scena a Caselette con uno spettacolo che mixa teatro d’attore, clowneria e giocoleria acrobatica. Domenica 8 febbraio, ore 16 - Peace amis! Sala Polivalente Cav. Mario Magnetto - Via Alpignano, 113 – Caselette (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 9313488, dalle 9.30 alle 13 artquarium@yahoo.it - www.artquarium.it
Giovani Genitori 51
GGl’agenda
spettacolo
Di festa teatrando N
ell’ambito della rassegna “Di festa teatrando. Un’avventura per grandi e piccini” sono di scena due storie “favolose”: Il brutto anatroccolo e Favole al (video)telefono. Domenica 8 febbraio, dopo lo spettacolo, sarà possibile visitare “L’angolo dei libri” a cura della Biblioteca Ragazzi di Pinerolo. L’ingresso costa 4 euro. Domenica 8 febbraio, ore 16 Il brutto anatroccolo Tra gli spettacoli per bambini più visti nei teatri di tutta Italia, “Il brutto anatroccolo” torna nuovamente a calcare le scene. Dalla fiaba di Andersen, è la storia del povero e brutto anatroccolo che, insieme a mamma anatra e ai suoi fratellini, sguazza nello stagno dietro nella casa del contadino. Il poverino, disprezzato da tutti, decide di andarsene. Ma il mondo è un luogo duro per chi sembra diverso… Dai 4 anni Domenica 15 febbraio, ore 16 Favole al (video)telefono In giro per l’Europa, due genitori mandano, ogni sera, una favola ai figli usando la webcam del computer. Le favole sono brevi e i narratori si aiutano nel racconto con piccoli oggetti, cartoline, biscotti e fiori, per evocare meglio i luoghi visitati. Dai 5 anni Teatro Sociale - Piazza Vittorio Veneto, 21 – Pinerolo (TO) Per informazioni: Nonsoloteatro tel. 0121 323186 dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 17.30 info@nonsoloteatro.com - www.nonsoloteatro.com
Questione di fili Marionette, che passione! Proseguono gli appuntamenti del Teatro Gianduja con nuovi spettacoli divertenti, ricchi di colore e fantasia. Il biglietto intero costa 7 euro, il ridotto (sotto i 13 anni d’età) 5 euro. Nel prezzo del biglietto è inclusa la visita al Museo della Marionetta, che raccoglie i cimeli della famiglia Lupi. Domenica 1 Febbraio, ore 16.30 - Gianduja e il bosco incantato Domenica 8 Febbraio, ore 16.30 - La rivolta dei giocattoli Domenica 15 Febbraio, ore 16.30 - La rivolta dei giocattoli Domenica 22 Febbraio, ore 16.30 - L’acqua miracolata Teatro Gianduja - Via Santa Teresa, 5 – Torino Per informazioni: tel. 011 530238 - museomarionettelupi@tin.it - www.museomarionettelupi.com
Le Figure dell’Inverno Prosegue “Le Figure dell’Inverno”, rassegna di teatro di figura per bambini e genitori, giunta alla quinta stagione. Gli spettacoli si svolgono al Teatro Educatorio della Provvidenza. Domenica 8 febbraio, ore 16 - La vera storia di un burattino Domenica 22 febbraio, ore 16 - La Principessa della Notte Teatro Educatorio della Provvidenza Isola Pedonale della Crocetta - Corso Govone, 16 – Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 56.91.400 - cell. 393 6592993/393 6592992 prenotazioni@labottegateatrale.it - www.labottegateatrale.it
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Burattinarte d’Inverno Se vi trovate in gita domenicale tra le caratteristiche colline di Langhe e Roero, non perdetevi gli appuntamenti di “Burattinarte d’Inverno”, rassegna di teatro di figura, giunta alla decima edizione. In scena, burattini, marionette, pupazzi e giochi d’ombre, animati con tecniche di manipolazione dalle più classiche alle più innovative, rallegreranno i pomeriggi di grandi e piccini. Domenica 1 febbraio, ore 16 Sogni sulla strada fra ombre e musica... Patchanka Zona campi sportivi Montà (CN) Domenica 15 febbraio, ore 16 MississiBi Corso Riddone, 3 Corneliano (CN) Domenica 1 marzo, ore 16 Le guarattelle di pulcinella La Cantina dei vini Via Roma Costigliole d’Asti (AT)
Per informazioni: www.burattinarte.it
cultura
GGl’agenda
Archeologi per un giorno A
rcheologi per un giorno? Alla Reggia di Venaria si può grazie alla mostra “Egitto. Tesori sommersi”, unica tappa italiana di un’esposizione a carattere internazionale che si terrà nei nuovi spazi delle Scuderie Juvarriane. Si potranno ammirare oltre 500 reperti provenienti da Alessandria, Heraclion e Canopo, antiche città della zona del delta del Nilo, che nei primi secoli dell’era cristiana sprofondarono sei metri sotto il livello del Mediterraneo. Un’equipe guidata da Franck Goddio, archeologo subacqueo francese, utilizzando una sofisticata tecnologia geofisica, ha riscoperto opere, oggetti e resti. La visita si presenta particolarmente suggestiva grazie a un curato allestimento scenografico, accompagnato da musiche e ambientazioni sonore. Da un lungo corridoio che evoca le profondità marine, si arriva al cuore della mostra con la “contemplation space”, una stanza totalmente luminosa. Seguono ambienti ordinati singolarmente: Sunken Forest (Foresta sommersa), Treasures Honeycomb (Alveare dei tesori), Sphinx Box (Scatola della Sfinge), Liquid Space (Spazio liquido) e Waves Power (Potenza delle onde). Tappa finale del percorso è il Coral Tunnel, un corridoio che conduce i visitatori nell’ultima spettacolare stanza dedicata a una statua femminile, una bellissima dea o regina del passato che sembra sorgere dalle acque. Il biglietto intero costa 10 euro e il ridotto 7 euro (under 21, over 65). Da sabato 7 febbraio a domenica 31 maggio Da martedì a venerdì, dalle 9 alle 18.30 Sabato, dalle 9 alle 23 Domenica, dalle 9 alle 20 Lunedì chiuso Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria Piazza della Repubblica - Venaria Reale (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4992333 prenotazioni@lavenariareale.it – www.lavenariareale.it
Corriere dei Piccoli Se vi trovate in trasferta a Milano, non perdetevi la mostra “Corriere dei Piccoli. Storie, fumetto e illustrazione per ragazzi”, allestita per celebrare il centenario della nascita del fortunato giornale per ragazzi. In mostra, tavole, disegni, bozzetti, vignette, tempere, chine, matita, penna a sfera, pennarello su carta da disegno, cartoncini e cartoni. Opere straordinarie per la gioia di occhi grandi e piccini. Fino a domenica 17 maggio Rotonda di via Besana - via E. Besana, 12 – Milano Per informazioni: www.fondazionecorriere.it
Giovani Genitori 53
GGl’agenda
cultura
Passeggiata reale A
tutte le mamme: voglia di sentirvi regine per una sera? Al Castello di Racconigi c’è l’appuntamento che fa per voi. Nell’ambito della rassegna “Racconigi, il palazzo, il giardino, l’inverno”, è di scena l’allestimento “Regine a Racconigi: la Promenade”, un percorso scenografico di suoni e di luci nel Parco Reale. Grazie a sentieri illuminati, i visitatori potranno percorrere una passeggiata notturna, immersi in una cornice suggestiva. È la stessa promenade attraversata dalle Regine Maria Teresa, Maria Adelaide, Margherita, Elena e Maria José, durante i periodi di villeggiatura. Nel sottobosco elementi di scena del Teatro Regio di Torino rievocheranno gli ambienti, le feste e l’atmosfera regale della corte sabauda. All’interno del Castello, nelle stanze del Corridoio dei Cardinali, si potranno ammirare ritratti e oggetti originali appartenuti alle cinque regine. Il costo del percorso è di 4 euro. È prevista una riduzione del 50% per i visitatori tra i 18 e i 25 anni. Per gli under 18 e over 65 e per i possessori della Tessera Musei Torino Piemonte è gratuito. L’ingresso alla mostra, visita al Castello compresa, costa 5 euro. Le riduzioni rimangono le stesse. Percorso scenografico Domenica 1, 8, 15 e 22 febbraio Sabato 7, 14, 21 e 28 febbraio Dalle 17.30 alle 22.30, ultimo ingresso ore 22 Mostra nel Castello Fino a domenica 8 marzo Da martedì a domenica, dalle 9 alle 18.30 - Lunedì chiuso Castello e Parco di Racconigi - Via Morosini, 3 - Racconigi (CN) Per informazioni: tel. 0172 84005 - comunica@castellodiracconigi.org - www.ilcastellodiracconigi.it
Piccoli collezionisti In occasione della mostra “Dalla preistoria al futuro. Capolavori dalla Collezione Bischofberger” alla Pinacoteca Agnelli, è stato organizzato un laboratorio didattico rivolto alle famiglie. L’appuntamento prevede uno spazio dedicato ai bambini dai 6 ai 14 anni: i piccoli visitatori potranno immaginare di diventare collezionisti in prima persona, riproducendo le suggestioni suscitate dagli oggetti osservati nella mostra. I genitori potranno ammirare la collezione permanente e la mostra accompagnati da una guida dell’Associazione Itineraria. L’ingresso alla Pinacoteca costa 7 euro per i genitori; per i bambini fino a 12 anni, 3,50 euro. Il laboratorio didattico più la visita guidata alla collezione costano 4 euro a persona, sia adulti che bambini. I biglietti d’ingresso si acquistano presso la biglietteria della Pinacoteca. Il laboratorio, invece, deve essere pagato all’Associazione Itineraria, organizzatrice dell’evento. La prenotazione del laboratorio è obbligatoria. Domenica 8 febbraio, ore 16 Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli Lingotto Via Nizza, 230 – Torino Per informazioni e prenotazioni: Associazione Itineraria tel. 011 4347954 itineraria@tiscali.it – www.pinacoteca-agnelli.it
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la nuova pittura americana A Vercelli fate un tuffo nell’arte contemporanea con la mostra “Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana”, un’esposizione che ha come filo conduttore la figura di Jackson Pollock, il cui mito nasce proprio grazie alla grandissima collezionista e mecenate. Fino a domenica 1 marzo Da lunedì a venerdì, dalle 14 alle 19 Sabato e domenica, dalle 10 alle 20
Arca Chiesa di San Marco Piazza San Marco, 1 Vercelli Per informazioni: www.guggenheimvercelli.it
eventi GGl’agenda
Ti conosco mascherina Q
uando carnevale fa rima con arance non si può non pensare a Ivrea. Il tradizionale lancio delle arance che avviene durante il carnevale eporediese affonda le sua radici intorno alla metà dell’Ottocento. Ancora oggi lo scontro si svolge nelle principali piazze della città, e vede impegnati equipaggi sul carro contro le squadre degli aranceri a piedi, centinaia di tiratori. Si tratta, indubbiamente, del momento più spettacolare della manifestazione, un incredibile patrimonio culturale e goliardico, che rende la festa una delle più importanti nel panorama nazionale e internazionale. Tanti gli appuntamenti e le iniziative che si dipanano nei quattro giorni di festa: sabato 21 alle ore 21.30 fuochi d’artificio sulla Dora, domenica 22 corteo storico e battaglia delle arance. Poiché ogni anno giungono a Ivrea migliaia di visitatori per il carnevale si consiglia di arrivare in città prima delle ore 12 soprattutto la domenica. Da sabato 21 a martedì 24 febbraio Ivrea (TO) Per informazioni: www.carnevalediivrea.it
Carnevale storico di Ormea A Ormea il carnevale non vuol dire solo scherzi e mascherine ma celebra anche la storia della città, una tradizione che si rinnova nel tempo. Nel X secolo, durante le incursioni dei Saraceni, la popolazione si ribellò attaccando gli invasori e vinse. Per onorare la ritrovata libertà, i giovani scesero in strada a festeggiare. Con il passare del tempo, la celebrazione si trasformò. I ragazzi, detti poi “Aboi”, fecero ornare i vestiti con dei nastri, spesso in seta, e se li tramandarono di generazione in generazione. Oggi la tradizione si ripropone grazie a una grande festa che si svolge nelle giornate del sabato e della domenica di carnevale. Il sabato pomeriggio il gruppo storico si raccoglie a Porcirette Sottane, una delle borgate poste sul tracciato della Balconata di Ormea, sentiero lungo 40 chilometri che collega tutte le località del versante sud della vallata. Accompagnandosi con canti, musiche e brio, il gruppo raggiunge la frazione di Chionea, dove si potrà ballare e mangiare fino a notte. La domenica pomeriggio la festa arriva nel centro storico della città. I personaggi in costume sfilano per la via principale al grido “J Aboi”, si fermano di tanto in tanto per danzare o abbattere ostacoli lasciati sulla strada dai Saraceni in fuga. Si raccolgono uova, viveri e vino. Il corteo termina in piazza dove sono allestite scenette per spiegare la storia di alcune figure tipiche. Si finisce con un grande falò che brucia la torre, simbolo dei nemici sconfitti, e a seguire, ballo in maschera per tutti. Sabato 21 e domenica 22 febbraio Ormea (CN) Per informazioni: Ufficio turistico di Ormea tel. 0174 392157 - uff_turistico.ormea@libero.it
a Vigone Maschere, balli e golosità. A Vigone, carnevale è sinonimo di grande festa per tutti, grandi e piccini. Sabato sera, la compagnia Teatro Piemonteis El Fornel “Giovanni Clerico” presenta lo spettacolo “La rapina”, una commedia brillante in tre atti. I biglietti sono in prevendita presso l’Ottica Umberto, via Umberto I (tel. 0119802212). Il prezzo è di 8 euro. La domenica è di scena il “Gran Carnevale dei bambini” dove le piccole mascherine potranno divertirsi saltando all’impazzata su giochi gonfiabili. A seguire, merendona per tutti con cioccolata calda e bugie. Sabato 14 febbraio, ore 21 La rapina, commedia brillante in tre atti Domenica 15 febbraio, ore 15 Gran Carnevale dei bambini
Lachera di Rocca Grimalda Durano tre giorni i festeggiamenti per la “Lachera”, il Carnevale di Rocca Grimalda. Il venerdì e il sabato, i figuranti eseguono danze tradizionali, girovagando per le campagne. La domenica, il corteo raggiunge il centro storico, animato da giocolieri, dove la festa entra nel vivo. Il nome “Lachera” ha origine da “Lachè”, i servitori, che ricoprono un ruolo fondamentale nella rappresentazione. I “Lachè” ballano in modo allegro e spumeggiante per ridicolizzare i signori e potenti. Quest’anno, la manifestazione vede la presenza delle “Boojum”, piccolo ma dinamico gruppo di danza delle spade che viene dall’Inghilterra. Da venerdì 13 a domenica 15 febbraio Rocca Grimalda (AL) Per informazioni: www.comuneroccagrimalda.it - www.lachera.it
Lunedì 23 febbraio Tutto il giorno Fiera agricola e commerciale Ore 12.30 distribuzione tradizionale minestrone e salamini presso Museo del cavallo da trotto
Vigone (TO) Per informazioni: Comune di Vigone tel. 011 9803111
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ChocoPass U
n biglietto di sola andata per il paradiso della golosità. È ChocoPass, un lasciapassare “tra le infinite seduzioni del cioccolato”, dalle praline alle torte, dai biscotti al gelato per tuffarsi nella cioccolata calda. Insomma, una full immersion tra latte e cacao che prevede 22 degustazioni da consumare in tre giorni (costa 12 euro), nei caffè storici e nelle migliori pasticcerie di Torino e dintorni, grazie a un carnet in vendita presso gli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica di Turismo Torino e Provincia. Le specialità offerte sono da acquolina in bocca: spiccano i gianduiotti, le praline, la cioccolata calda e le torte, naturalmente al cioccolato. Torino Per informazioni: www.turismotorino.org.
Sei Bollito o Fritto? Siete tipi tranquilli da bollito misto o un po’ pepati da fritto misto? Scopritelo ad Asti. In più di 50 ristoranti, trattorie e vinerie della provincia, potrete degustare lo stesso menu allo stesso prezzo, nello stesso weekend. È importante sapere che tutti i prodotti utilizzati saranno a “Km 0”, ossia prodotti locali come la carne di razza bovina piemontese, così da soddisfare anche i palati più esigenti. Il menu completo, vini inclusi, costa 25 euro a persona. Da sabato 28 febbraio a domenica 1 marzo - Il Bollito Misto piemontese Sabato 28 e domenica 29 marzo - Il Fritto Misto piemontese Asti (AT) Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Operatori Turistici Asti e Monferrato Tel. 0141 599468 - astimonferrato@terredasti.it
Officina del gusto Piccoli chef crescono tra dolci e frittelle. L’Officina del gusto, centro di cultura enogastronomica, organizza “Mettere le mani in… pasta con dolci di carnevale”, un corso di cucina dove i bambini saranno i protagonisti. Accompagnati da mamma e papà, i più piccini si divertiranno a preparare dolci tipici del carnevale e frittelle. A seguire, golosa festa in maschera dove si potranno degustare le delizie create. Inoltre, l’Officina del gusto propone un laboratorio, “Dire Fare… Cucinare”, che si rivolge alla scuola materna, primaria e secondaria di primo grado. Si offre la possibilità alle classi di preparare piatti gustosi sotto la guida di una cuoca esperta. Sabato 7 febbraio, dalle 14.30 alle 16.30 Mettere le mani in… pasta con dolci di carnevale Officina del gusto Corso Savona 50/1 – Moncalieri (TO) Per informazioni o iscrizioni: tel. 011 6402474 nuvolari@officinadelgusto.tv - www.officinadelgusto.tv
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Cena della Luna Nel Parco Orsiera Rocciavrè il consueto appuntamento per godere del fascino e della magia di una passeggiata con la luna piena. Si parte nel pomeriggio, insieme alla Guida del Parco dal parcheggio a monte del Centro di Soggiorno di PraCatinat alla volta del rifugio Selleries. Lungo il percorso si potrebbe scorgere qualche camoscio o capriolo (sono i più frequenti a vedersi). Dopo la cena si farà ritorno alle auto accompagnati dal chiarore della luna piena. Quota a persona: 10 euro (guida) + 16 euro (cena con bevande escluse), numero minimo di partecipanti: 12. Il ritorno è previsto per le ore 24, la camminata è adatta anche per bambini dagli 8 - 10 anni in poi. Sabato 7 Febbraio
Parco Orsiera Rocciavrè Per informazioni e prenotazioni: 3VALLI ambiente&sviluppo tel. 0122 640069 cell. 320 4257106
eventi GGl’agenda
Come i soldati U
n’escursione ricca di avventura, alla scoperta di uno degli angoli più suggestivi del promontorio di Portofino, ma anche la visita alle costruzioni militari della Seconda guerra mondiale. L’itinerario è accessibile solo accompagnati da una guida autorizzata. L’appuntamento è alle 9.30 a San Rocco di Camogli (piazzale antistante la chiesa) e rientro per le ore 13. L’escursione è impegnativa ed è consigliabile per bambini che camminano senza difficoltà. È raccomandato un abbigliamento sportivo e la torcia elettrica. La quota di partecipazione è di 10 euro. La prenotazione è obbligatoria entro le ore 17 del venerdì. Domenica 8 Febbraio San Rocco di Camogli (GE) Per informazioni: Guide ufficiali del Parco cell. 334 7271315 www.parcoportofino.it. Per prenotazioni: tel. 010 2345636 - cell. 334 7271315
Antiche miniere A Foresto, frazione di Bussoleno in Valle di Susa, potrete visitare le antiche miniere di marmo verde. La vena principale si trova a 1800 metri di quota e nel 1724 fu costruito per le maestranze un edificio che oggi rappresenta una rarissima testimonianza di struttura paleoindustriale. Il marmo verde venne utilizzato per il salone “degli svizzeri della guardia” e la galleria Beaumont che oggi ospita l’”Armeria Reale” nel Palazzo Reale di Torino. Il ritrovo è previsto alle 9 a Foresto. La quota di partecipazione è di 10 euro a persona. La prenotazione è necessaria. Sabato 21 Febbraio, ore 9 Foresto - frazione di Bussoleno (TO) Per informazioni e prenotazioni: 3VALLI ambiente&sviluppo tel. 0122 640069 oppure cell. 320 4257106
Al Centro Cicogne Sarà emozionante e affascinante per grandi e piccini l’escursione notturna al Centro Cicogne, in concomitanza con il plenilunio. Con la guida degli accompagnatori naturalistici del Parco del Po Torinese, alla scoperta del Centro Cicogne e dei tanti differenti uccelli qui ospitati. L’escursione sarà effettuata anche in caso di maltempo. Il ritrovo è alle 20.45 presso il Centro Cicogne, a Racconigi (CN). Venerdì 27 febbraio Costo: gratuito. Per maggiori informazioni: tel. 011 64880172 legambiente.amicidelpo@gmail.com
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Fare famiglia istruzioni per l’uso Q
uattrocentocinquantamila è il numero delle famiglie torinesi oggi. Famiglie che riflettono realtà sempre più differenti e che sempre meno si possono ricondurre a modelli tradizionali riconosciuti. Da quella fondata sul matrimonio a quella formata da un genitore solo con figli. Dalla famiglia ricomposta a quella di diversa appartenenza etnica. Dalle coppie omosessuali alle unioni con figli non biologici. Presso la Biblioteca Civica Villa Amoretti è in programma “Fare famiglia oggi: nuove forme, nuovi significati”, un ciclo d’incontri per comprendere questi mutamenti e interpretare i significati che le persone attribuiscono alle tante vicende familiari. Ogni incontro dura due ore ed è dedicato a un tema specifico. Avvalendosi dell’uso di materiali mediatici, un esperto affronterà le diverse problematiche e confronterà l’esperienza quotidiana con l’immagine che i media forniscono delle famiglie contemporanee. L’ingresso è libero sino a esaurimento posti. Lunedì 2 febbraio, ore 20.45 Fare coppia Di fronte alle profonde trasformazioni che hanno investito l’ambito familiare, anche la vita di coppia non appare più essere quella di un tempo. È davvero così? Un viaggio attraverso i diversi modi di “stare insieme”, sospesi tra l’adesione a ruoli predefiniti e nuove forme di intimità. Con Anna Rosa Favretto, sociologa dell’Università del Piemonte Orientale. Lunedì 16 febbraio, ore 20.45 Fare i genitori Saperi, rappresentazioni e norme sulla genitorialità messi a confronto con la varietà delle forme quotidiane dell’essere e fare i genitori. Con Michele Marangi, media educator, e Francesca Zaltron, sociologa. Biblioteca Civica Villa Amoretti Corso Orbassano, 200 – Torino Per informazioni: tel. 011 4438604/4438605
Genitori 10 e lode A febbraio, le Scuole dei Genitori e le Cascine pedagogiche propongono nuovi laboratori. Per i genitori sono occasioni di formazione e condivisione. Luoghi in cui è possibile diventare più consapevoli delle proprie responsabilità e acquisire strumenti utili alla soluzione dei problemi. Il programma delle Cascine pedagogiche prevede, nello specifico, un laboratorio per i bambini dalle 16 alle 17 e dalle 17 alle 18.30, l’incontro per i genitori e animazioni per i più piccoli. L’ingresso è libero. Cascine pedagogiche
Scuola dei Genitori
Domenica 8 febbraio, ore 16 La libertà riconosciuta Strada Carpice, 17 – Moncalieri (TO) Per informazioni: tel. 011 6467900
Mercoledì 11 febbraio, ore 21 Derubati del futuro. Come educare a un mondo onesto e solidale Via Consolata, 20 – Torino Per informazioni: cell. 348 0842979
Domenica 22 febbraio, ore 16 La magia della tavola. Le ritualità che rigenerano l’amore Corso Allamano, 141 – Grugliasco (TO) Per informazioni: tel. 011 7707036
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Genitori a regola d’arte Prosegue “Genitori a regola d’arte”, una serie di laboratori rivolti alle famiglie dove i più piccoli possono svolgere insieme ai grandi tante attività divertenti e formative. A febbraio, prendono il via “Impronte. Il gioco in movimento” e “Basta pappe… c’è il teatro”, entrambi per bambini da 3 a 6 anni accompagnati dai genitori. Il costo dei laboratori è di 10 euro (un bimbo e genitore) più la tessera oppure di 15 euro (due bimbi e genitore) più la tessera. La tessera costa 10 euro a partecipante e vale un anno solare. È necessario iscriversi lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 15.30 alle 18.30, presso il Centro Famiglia di via Balla 13 a Torino. Da martedì 10 febbraio a martedì 24 marzo Dalle 17 alle 18.30 Impronte. Il gioco in movimento Centro Famiglia Corso Sebastopoli, 262 Torino Da venerdì 6 febbraio a venerdì 27 marzo Dalle 17 alle 18.30 Basta pappe… c’è il teatro Centro Famiglia Via Balla, 13 – Torino
Per informazioni: tel. 011 307459 www.art-o.it
eventi GGl’agenda Maschere naturali
Bottega famiglie A
lla Cascina Roccafranca, per “Bottega famiglie. Progetto 0 - 3”, è in programma un nuovo appuntamento nell’ambito del ciclo d’incontri “Cresco con il mio bambino”. Per i genitori c’è la possibilità di baby parking per i figli su prenotazione al tel. 011 9502281 oppure scrivendo un’e-mail a laroccaincantata@hotmail.it. L’ingresso è libero. Giovedì 26 febbraio, dalle 17 alle 19 L’aggressività nei nostri bambini Relatrice S. Bragante, psicologa
Cascina Roccafranca - Via Rubino, 45 – Torino Per informazioni: tel. 011 4436250 inforoccafranca@comune.toino.it www.cascinaroccafranca.it
Laboratorio per bambini e ragazzi per costruire le maschere di carnevale con i materiali della natura. Dopo il laboratorio tutti i bimbi saranno coinvolti in un’escursione con le racchette da neve. Il ritrovo è previsto a Entracque presso Centro visita del Parco. Sabato 21 Febbraio, ore 14.30 Centro visita del Parco Entracque (CN) Per informazioni: tel. 0171 978616
Laboratorio del pesciolino Nemo Animazioni, giochi e sfide in acqua per un pomeriggio di divertimento in piscina con gli animatori del Centro polisportivo. A fine giornata una sana merenda. Il ritrovo è previsto al centro polisportivo.
Domenica 15 Febbraio, ore 15 - Centro polisportivo con piscina Entracque (CN) Per informazioni: tel. 0171 978616
GGl’agenda
eventi
Allegria in libreria L
a Libreria dei Ragazzi propone “Le letture del Sabato”, una serie d’incontri dedicati a bambini e ragazzi. Per partecipare è necessaria la prenotazione. Sabato 14 febbraio, ore 16.30 Tante storie nuove solo per… piccoli e grandi mostri! - Pagine brividose da ascoltare tremando su cuscini. Dai 6 agli 8 anni
Sabato 28 febbraio, ore 16.30 Tante storie nuove solo per… ridere tutti insieme! - Storie buffe e divertenti dei bambini e animali strani e tutti da ridere. Dai 4 ai 6 anni Libreria dei Ragazzi Via Stampatori, 21 – Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 547977 libragto@tin.it - www.libreriadeiragazzi.eu
Biblioteche per bambini Nati per leggere La biblioteca porta i libri in consultorio e incontra i genitori per promuovere la lettura ai bambini fin dal primo anno di vita. Tutti i mercoledì, dalle 14 alle 15.30 Consultorio pediatrico Via degli Abeti, 16 – Torino Per informazioni: Biblioteca civica Falchera Piazza Falchera, 9 – Torino tel. 011 2621659 Storie in libertà Attività di lettura rivolta ai bambini dai 3 ai 10 anni. Martedì 3 febbraio, ore 17 Biblioteca civica Falchera Piazza Falchera, 9 – Torino Per informazioni: tel. 011 2621659 Senti le lingue? Per sensibilizzare alle lingue straniere i bambini dai 4 agli 8 anni, viene proposto un programma didattico per scuole e famiglie, in collaborazione con il Goethe Institut e il Centre Culturel Français. Mercoledì 4 febbraio, ore 17 Giovedì 26 febbraio, ore 10 Il Piccolo tigre, una fiaba tedesca Biblioteca civica Italo Calvino Lungo Dora Agrigento, 94 – Torino Per informazioni: tel. 011.4420740 Soli o in compagnia? Libri e letture su figli unici, fratelli e sorelle, per bambini dai 3 ai 6 anni, nell’ambito della quinta edizione del Premio letterario “Crescere con i libri”, indetto dalla Città di Torino. Mercoledì 4 e 18 febbraio, ore 17
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Violaccordion Per la rassegna “A suon di musica”, salpate per un meraviglioso viaggio musicale dal 1700 al tango argentino, attraverso il connubio tra viola e fisarmonica, due strumenti che creano una sonorità unica. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione al 011 4439612.
Biblioteca civica Francesco Cognasso (Lucento) Corso Cincinnato, 115 – Torino Per informazioni: tel. 011 4438526 Giovedì 5 e 19 febbraio, ore 17 Punto prestito Gabriele D’Annunzio Via Saccarelli, 18 – Torino Per informazioni: tel. 011 4439350
Domenica 8 febbraio, ore 17
Un venerdì da… favola Tutti i venerdì letture ad alta voce per i bambini a cura delle Volontarie del Servizio Civile Nazionale. Venerdì 6, 13, 20 e 27 febbraio, ore 17.30 Biblioteca civica Mirafiori Corso Unione Sovietica, 490 – Torino Per informazioni: tel. 011 3470637
Per informazioni: tel. 011 4427730/4439612 cinemaemusica@comune. torino.it
Sua eccellenza, altezza serenissima… La via di fuga di una bimba inascoltata. È una favola scritta da Bimba Gegè (e da suo padre), che racconta di quando i bambini insegnano ai grandi… Intervengono Massimo Citro e l’attore Marco Columbro Sabato 7 febbraio, ore 16.30 Biblioteca civica Villa Amoretti Corso Orbassano, 200 – Torino Per informazioni: tel. 011 4438604/4438605 Giocare con l’arte È un laboratorio creativo per bambini dai 6 agli 11 anni, curato da diversi artisti tra i quali Alberto Bongino, Eva Bruno, Scinya Sakurai e Maurizio Colombo. È prevista una mostra conclusiva delle creazioni. È richiesta l’iscrizione. Sabato 14 e 28 febbraio, ore 16 Biblioteca civica Mirafiori Corso Unione Sovietica, 490 – Torino Per informazioni: tel. 011 3470637
Centro Torino e la sua Cultura Via Menabrea, 8 bis Torino
eventi GGl’agenda
Leggere insieme D
opo la scuola i laboratori di lettura vi aspettano per ascoltare fiabe e racconti e prendere in prestito libri.
Lunedì 2, 9, 16 e 23 febbraio, ore 15.30 Laboratorio di lettura Le Masche Via Romita, 19 – Torino Per informazioni: tel. 011 307486 lablett2@comune.torino.it
Laboratorio di lettura Pinocchio Via Parenzo, 42 – Torino Per informazioni: tel. 011 7397210 lablett1@comune.torino.it Laboratorio di lettura Villino Caprifoglio Viale Medaglie d’Oro, 88 – Torino Per informazioni: tel. 011 6688166 lablett4@comune.torino.it
Festa di carnevale Presso il Punto Gioco Cirimela, festa di Carnevale con giochi e prove, sia individuali sia a squadre, per divertenti sfide. Premi e merenda per tutti. L’ingresso è libero. Venerdì 20 febbraio, dalle 15 alle 19 Punto Gioco Cirimela Via tempia, 6 - Torino Per informazioni: tel. 011 2624896 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 labincontro@com u n e . t o r i n o . i t
Pitturare insieme Un colore e tanti segni utilizzando strumenti diversi. È gradita la prenotazione. Lunedì 2 febbraio, ore 15.30
Atelier di arte e letteratura Elios - Via Manin, 20 – Torino Per informazioni: tel. 011 4432003
nuova apertura nuova gestione IMMERSA NEL VERDE RETTE TUTTO COMPRESO PASTI • INGLESE GIOCOMOTRICITA’
NUOVI E PIU’ AMPI LOCALI RETTE TUTTO COMPRESO
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PASTI • PANNOLINI MASSAGGIO INFANTILE IMMERSA NEL VERDE
NUOVI E PIU’ AMPI LOCALI
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eventi
Yoga Baby
Incontri per i piccoli Proseguono alla Fnac gli appuntamenti dedicati ai bambini. Fnac Torino centro Nel punto vendita Fnac di Torino centro, tutte le domeniche mattina potrete fare il giro del mondo con libri a storie. Attraverso le parole delle favole, volerete con la fantasia, scoprendo tradizioni e culture, anche del passato, in un percorso affascinante e coinvolgente. L’ingresso è libero e gratuito. Per bambini dai 5 anni. Domenica 1 febbraio, ore 11 Le fiabe intorno al fuoco nella foresta africana Il grande continente africano Domenica 8 febbraio, ore 11 Le fiabe classiche… con astuzia! La vecchia Europa Domenica 15 febbraio, ore 11 Le fiabe di un mondo lontano! L’Oriente misterioso – 2° parte Domenica 22 febbraio, ore 11 Voliamo come i gabbiani verso le terre dell’America del Sud! L’ America del Sud Fnac Torino Centro Via Roma, 56 - Torino Per informazioni: tel. 011 5516711 www.fnac.it
Fnac Le Gru Pronti a entrare nel mitico mondo di Camelot? Il punto vendita Fnac de Le Gru di Grugliasco propone una serie di appuntamenti tratti dalle avventure dei Cavalieri della tavola rotonda, raccontati in modo semplice e divertente. Grazie a Ginevra, Re Artù e Mago Merlino, i bambini potranno avvicinarsi a un grande classico, narrato a puntate. L’ingresso è libero e gratuito. Per bambini dai 5 anni. Sabato 7 febbraio, ore 11 Lancillotto Sabato 14 febbraio, ore 11 Galahad Sabato 21 febbraio, ore 11 Percival e il Santo Graal
Da venerdì 6 febbraio, ore 17.15
Sabato 28 febbraio, ore 11 Ivano o il cavaliere del leone
Centro Yogashala Corso Susa, 242 (Prisma 88) Rivoli (TO)
Fnac Torino Le Gru Via Crea, 10 - Grugliasco (TO) Per informazioni: tel. 011 5362001 www.fnac.it
Per informazioni: cell. 349 4980774 info@yogashala.it www.yogashala.it
Vicini al parto Dedicato ai prossimi genitori: sta per partire un nuovo corso di accompagnamento al parto che si strutturerà in dieci incontri. Ideale per futuri mamme e papà che vogliano esprimere emozioni e vissuti intorno alla nascita del proprio bambino. A guidare le sessioni ci sono una ostetrica e una psicologa-psicoterapeuta. Gli incontri durano due ore e sono metà prima e metà dopo il parto. Le tematiche trattate partono dalla evoluzione fisiologica durante la gravidanza, alla preparazione al parto (psicologica ma anche pratica: cosa portare, cosa comprare). Dopo la nascita si parla di come rapportarsi con il pediatra, come gestire la coppia, come recuperare forma fisica e mentale e come fare con la contraccezione. I corsi si tengono al Centro Clinico Crocetta. Centro Clinico Crocetta Corso Galileo Ferraris, 110 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 522020/503769.
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Yoga Baby è un corso dedicato ai più piccini che, abituati ormai a ritmi sempre più frenetici, hanno la possibilità di sperimentare una disciplina che tonifica mente e corpo. Attività ideale per raggiungere equilibrio e armonia. Lo yoga agisce sul bambino a livello globale: tonifica i muscoli, scioglie le articolazioni, migliora la circolazione, rafforza l’apparato respiratorio ed equilibra il sistema nervoso. I bambini impareranno a rilassarsi, diventando più calmi e sereni, e svilupperanno forza di volontà e concentrazione, preziosi per lo studio. Alle lezioni possono partecipare i genitori interessati a condividere l’esperienza con i figli. La lezione di prova è gratuita.
art lab GGrubriche Monya Lucisano
costo
3,80
Clown in dieci minuti
Ecco tutto l’occorrente per iniziare: cartoncino di cm 70 x 100 di colore rosso, un foglio A4 giallo, un festone colorato per i capelli, forbici, scotch, colla vinilica, compasso, matita e righello.
Disegnate e ritagliate dal cartoncino rosso un cerchio con diametro esterno di cm 39 e un foro interno di cm 17, un cerchio con diametro cm 17 e un rettangolo di cm 53,4 x 23. Sui lati di quest’ultimo disegnate dei rettangoli larghi cm 1,5.
Arrotolate il rettangolo appena ritagliato per dargli la forma del cilindro e piegate i rettangolini. Unite con lo scotch i lati più piccoli del cilindro e inserite il cilindro dentro il cerchio forato, unitelo con le linguette piegate verso l’esterno con la colla.
Adesso piegate le linguette superiori verso l’intero e incollate il cerchio che vi è rimasto. Prendete il foglio giallo e ritagliate tanti cerchiolini che attaccherete al cilindro. Ora mancano solo i capelli: prendete i festoni, fate dei nodi morbidi e attaccateli con lo scotch alla base del cappello.
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GGrubriche bimbi
. Alla nostra vita Mamma e Papà
accio A Giulia, un abi br tu er oi 2 anni. e tanti auguri pa e papà Mamm
Questo spaz io è dedicato alle foto degli Non sei anco abbonati. ra abbonato ? Ahi Ahi Ahi!
briele augurano Francesca e Ga ino buon ai nonni di Tor matrimonio di io ar rs 53° annive
e i così espressivi con i tuoi occhion !! ne be Piccola Emilia, to iamo tanto tan penetranti,ti vogl a e papà futuro da mamm tuo il r pe Tanti auguri
olini A quattro pesci er e Roby , Est davvero speciali
ma e papà, A Giorgia, mam e Beppe un bacio da Elisa
Tanti auguri 2009 o per un fantastic a e papà m m da parte di ma
amore le e hai riempito d’ A te Gabriele ch ugurio di crescere sano e l’a nostre vite, con iamo un mondo di bene! felice. Ti vogl sa e papà Alex mamma Li
sorridi sei su gg GGrubriche
Tre donne Un uomo aveva tre donne ma non sapeva quale sposare. Decise di fare un test per vedere quale fosse la più adatta a diventare sua moglie. Prelevò 15000 euro dalla banca, ne diede 5000 a ciascuna e disse: “Spendili come vuoi”. La prima andò a fare shopping, acquistò vestiti, gioielli, andò dal parrucchiere e dall’estetista. Di ritorno dall’uomo, gli disse: “Ho speso tutti i tuoi soldi per essere più bella per te. Tutto ciò, perché ti amo”. Anche la seconda andò a fare shopping, ma acquistò vestiti per lui, un lettore CD, un televisore a schermo piatto, due paia di scarpe, delle mazze da golf. Di ritorno dall’uomo, gli disse: “Ho speso tutti i tuoi soldi per renderti felice. Tutto ciò, perché ti amo”. La terza prese i soldi e li investì in borsa. In tre giorni raddoppiò il proprio investimento, rese i 5000 euro all’uomo e gli disse: “Ho investito i tuoi soldi e ho guadagnato i miei. Ora posso fare ciò che voglio col mio danaro. Tutto ciò, perché ti amo”. Allora l’uomo si mise a riflettere. E continuò a riflettere, riflettere, riflettere, riflettere, riflettere perché non sapeva quale sposare. Alla fine sposò quella che aveva le tette più grosse.
Casa sicura
Non se ne parla mai abbastanza: la prevenzione degli incidenti domestici in una casa abitata da bambini. Nonostante i paraspigoli e i copriprese, la casa non è mai completamente sicura. Imparate a conoscere cosa non dovete lasciare in giro: i veri oggetti pericolosi non sono coltelli, accendigas o tavolini di cristallo. Portafoglio - ALLARME ROSSO A un anno ingoiano gli spiccioli, a tre perdono la carta di credito, dai sei anni in su scoprono che non è vero che non potete raddoppiargli la paghetta. Scatola dei cereali - ALLARME GIALLO Si può lasciarla sul tavolo della prima colazione solo quando i figli hanno imparato a usare l’aspirapolvere. Grembiulino – MINACCIA BIOLOGICA Nelle tasche si annida materiale alieno. Giocattolo cinese INQUINAMENTO ACUSTICO Il giocattolo dotato di chip acustico cinese (pistola laser, tastiera, telefonino o pupazzetto parlante) provoca danni solo parzialmente reversibili. Lettore dvd – ALLARME ROSSO Considerato dai bambini un vano portaoggetti, si apre e chiude per raccogliere monetine, carte dei Dragonball, briciole di biscotto e altri oggettini. Smette di funzionare il giorno in cui volete vedere un film.
Mal di gola? No, grazie.
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ACQUA DI MARE ISOTONICA E STERILE DEL PARCO MARINO DELLE CINQUE TERRE ISOMAR® libera il naso in caso di raffreddori, sinusiti, riniti, allergie da polline. Consigliato per chi russa. I flaconcini sono indicati anche per l'igiene oculare e per l'aerosolterapia. ISOMAR® SPRAY, con l’originale micronebulizzatore aggiuntivo per la pulizia dell’orecchio, consente l’eliminazione del ristagno di particelle indesiderate e previene la formazione di tappi di cerume. ISOMAR® non è comparabile alle comuni soluzioni "fisiologiche" a base di acqua e sale (sodio cloruro), in quanto la composizione di ISOMAR® è simile alla frazione inorganica del plasma umano. DISP.MED. CE 0549 - AUTORIZZAZIONE DEL 02/02/05 · danibel srl
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PIPÌ A LETTO DOPO I 4 ANNI? Non farne un dramma, nella maggior parte dei casi è solo questione di tempo. Come genitore è fondamentale mantenere sempre un atteggiamento positivo ed incoraggiante. Bagnare il letto dai 4 anni in su non è un fatto così insolito. L’enuresi notturna, come è definita in termini medici la pipì a letto, colpisce circa il 10% dei bambini in età tra i 4 e i 15 anni e nella maggior parte dei casi scompare crescendo. Le cause che provocano questo problemino possono essere diverse: ritardo nello sviluppo del sistema urinario, ritardo nel riconoscimento dello stimolo durante la notte, o fattori di carattere emotivo, come ad esempio l’inizio della scuola, un trasferimento, la nascita di un fratellino, che possono generare nel bambino un po’ di agitazione. È importante capire con l’aiuto del medico la o le cause del problema e quindi fare tutto il possibile per vivere e far vivere a tuo figlio questo momento più serenamente possibile, senza
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stress, ansie o sensi di colpa. Bagnare il letto da grandicelli, infatti può diventare, oltre che causa di sonni disturbati, un motivo di disagio. Un invito a dormire a casa di un amichetto può diventare imbarazzante. L’utilizzo di mutandine assorbenti può essere un modo pratico e molto discreto per gestire questi piccoli incidenti fin quando non scompariranno con la crescita. Proprio per questo Huggies® ha creato DryNites® le mutandine per la notte super-assorbenti, dotate di sistema anti-odore, sottili e discrete; si indossano sotto il pigiama e nessuno le nota. Come la vera biancheria, le mutandine DryNites® sono decorate in versione bambina e bambino e aiutano tuo figlio a sentirsi sicuro e indipendente.
Ecco alcuni suggerimenti per aiutare il tuo bambino a superare con serenità questo piccolo disturbo:
1 Spiegagli che la pipì a letto è un problema comune a molti altri bambini. Non è colpa né sua né tua.
2 Prima di metterlo a letto portalo in bagno a fare pipì.
3 Limita la quantità di liquidi due ore prima di metterlo a letto.
4 Usa le mutandine assorbenti per la
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