giovani genitori febbraio 2011

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Mensile, numero 2 anno 6 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

La rivista per le famiglie del piemonte

San Salvario • Centri commerciali • Cioccolato

febbraio 2011


Abitare un sogno. Unico. Immerso nel verde. Protetto. Innovativo.

il sogno ha trovato casa. A San Mauro Torinese.

SAN MAURO TORINESE

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FEBBRAIO 2011 Mensile, numero 2 anno 6 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE

San Salvario • Centri commerciali • Cioccolato

Febbraio 2011

sommario 5

La posta

> L’esperto

6

News

8

Sfida

41

10

Baby friendly

Fitness forum La danza del ventre in gravidanza

12

Cucinare insieme

42

Lo psicologo Giochiamo alla lotta?

14

City corner

15

World corner

43

L’educatrice La paura dei cani

44

L’avvocato La privacy ai tempi di Internet

45

Il pediatra Le scarpe correttive

46

Il chimico La gastronomia molecolare

47

Questioni di soldi Rimpianti e rimorsi

48 49

Arte e design Alla Sandretto a due anni Libri Di terra e di paura

50

Cinema e home video I fantastici viaggi di Gulliver

> Primo piano 16

Vita di quartiere San Salvario mon amour

20

Diritti Il consenso informato

24

Centri commerciali Shopping con baby

26

Il ghiottone a km0 Cioccolata

30

Viviamo così L’arte dei piccoli libri

36

A confronto Daniela e Paolo

38

Italia 150 Che la festa abbia inizio

> L’agenda 54

Spettacoli

57

Cultura

59

Eventi

> Rubriche

...anche su www.giovanigenitori.it

63

Art lab

64

Bimbi

65

English for parents

66

Raffa


Arte e inglese L’arte per i bambini e l’inglese per i grandi: sono queste le novità che troverete nelle pagine di Giovani Genitori. Karin, esperta di arte, ci guida alla scoperta di percorsi di esplorazione visiva tra gallerie e musei, ovviamente con i pulcini al seguito. La scuola di lingue The Bridge Institute ci aiuta a migliorare il nostro livello di conoscenza con una pagina di giochi e test, rigorosamente in lingua. Elena è andata a sperimentare la nuova vita del quartiere San Salvario, mentre Alice ha assaggiato un chiletto di cioccolata per scoprire quali sono i migliori fornitori a chilometri zero (talvolta, essere giornalisti è proprio bello!). La nostra ostetrica, Franca Fronte, ci parla del consenso informato nelle scelte che riguardano la salute. Infine, per la gioia degli amanti dello shopping, siamo andati a provare le aree gioco dei più grandi centri commerciali, perché di quando in quando è bello concedersi un’oretta di acquisti senza stress. Vi auguriamo buona lettura, buon febbraio e buon divertimento! La redazione

Elisabetta

Luciana

Luca

Elena

La rivista per le famiglie del Piemonte Febbraio 2011 / Anno 6 - Numero 2 Direttore Alberto Gedda

Catia

Mario

Alberto

Luisa

Hanno collaborato a questo numero Cecilia Accuosto, Giancarlo Corti, Federica Ferraresi, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Franca Fronte, Francesca Galdini, Nadia Lambiase, Monya Lucisano, Brunella Manzardo, Luciana Martellucci, Ilaria Martina, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Elisabetta Negrisolo, Marina Notari, Paola Paltro, Alice Quaglino, Luciana Ravetto, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi

Paola

Rossella

Giorgio Alice

Abbonamenti Un anno di Giovani Genitori a solo 21,90 euro! L’abbonamento permette di ricevere la rivista a casa tutti i mesi, con articoli, notizie e appuntamenti per tutta la famiglia. L’abbonamento si fa su www.giovanigenitori.it o chiamando lo 011 19708082. IBAN IT56L0760101000000071791446 - Poste Italiane cc postale 71791446 Redazione Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19712037 - redazione@giovanigenitori.it

Art director Catia De Bacco

Illustrazioni e fotografie Michele d’Ottavio, Maurizio Bosio, Ornella Orlandini, Andrea Quaglino, Archivio La Venaria Reale, Courtesy SSAA MIAAO, Archivio Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, iStockphoto

Redazione Elena Brosio, Luisa Tatoni, Mario Bettas Valet

L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti

Grafica Rossella Moro

Illustrazione di copertina ChristopheHeylen

Edizioni Espressione Creativa Via Vanchiglia 18 - 10124 Torino - www.espressione.it

Amministrazione Paola Paltro

Ringraziamo per la preziosa collaborazione Antonella Beggiato, Laura Masucci, Donatella Boschi, Maria Concetta Quartararo, Marina, Giuseppe Filosa, Silvia e Gianni, Daniela e Paolo

Stampa Alma Tipografica Via Frabosa, 29/B 12089 Villanova Mondovì (CN)

GENERAL MANAGER Giorgio Pulini Ispirazione Luca Bernardelli

Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 - Iscrizione al Roc n. 14333 ISSN 1828-9738

Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19703036 - Fax: 011 19791585

www.giovanigenitori.it www.facebook.com/giovanigenitori Licenza Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Italy


gg La posta Le vostre lettere > Siete SAHM, WAHM o WM? Se lo chiedono negli Stati Uniti, siate pronte a rispondere. Le SAHM sono le Stay At Home Moms, mamme che stanno a casa. Le WAHM sono Work At Home Moms, le mamme che lavorano da casa (non è necessariamente meglio). Le WM sono le Working Moms, mamme che lavorano. Essere SAHM, al contrario di quello che si pensava una volta dell’essere casalinga, è il sogno di tante Moms. Sono quelle mamme rilassate che accompagnano i figli a scuola e poi vanno a bere il caffè nel baretto vicino, quelle che hanno passeggini ipertecnologici e sempre puliti, quelle che non devono lottare il sabato per recuperare un mese di abbandono domestico, quelle che amano cucinare e non lasciano il blog al

suo destino. Le SAHM sanno tutto dei pediatri e delle maestre, trovano scarpette deliziose al mercato e non mettono mai le calze a fiori al figlio maschio. Dovrebbe essere un diritto di tutte le mamme fare le SAHM ogni tanto, almeno qualche settimana all’anno. Buona giornata! Daniela

Cristina, grazie. Lavoriamo sempre per anticipare i tempi di spedizione. Purtroppo alcune zone sono più sfortunate delle altre. Segnalateci il problema, quando diventa grave o cronico. Noi, a nostra volta, lo segnaleremo alle Poste e insieme cercheremo la soluzione migliore.

Sì! Amiamo essere SAHPS (stay at home parents, sometimes).

> MERCATINO

> So che probabilmente voi non c’entrate nulla, ma uffa le Poste a Torino sono diventate impossibili! Ieri mi è arrivato il numero di dicembre e ovviamente di quello di gennaio neanche l’ombra. Grazie al vostro sito è più facile non perdere gli appuntamenti, tuttavia mi spiace perchè il vostro giornale non può essere letto un mese per un altro. In ogni caso il giornale è bellissimo :-D Cristina

Ho 3 bambini ormai grandicelli e vorrei vendere alcune cose che a loro non servono più. Passeggino Aprica blu modello Medic-Rev completo di accessori, ottime condizioni. Passeggino gemellare Aria Twin Peg-Perego color verde chiaro, usato pochissimo. Passeggino Chicco Caddy blu, leggerissimo. Inoltre regalo, a chi fosse interessato, lettino Mibb in legno bianco, vissuto ma ancora in buone condizioni. Possibile vedere foto. Per informazioni: Elena 347 7310190.

Tam tam Ciao sono Saska da Giaveno e volevo dare qualche idea a Fabiana che sul numero di gennaio chiedeva qualche locale attrezzato per bimbi. C’è un birrificio a Vaie (sulla Statale, costruzione trasparente, fatta di vetrate) che all’esterno ha un mini-parco giochi fruibile soprattutto in estate, viste le temperature. Le nostre bambine si divertono molto, i genitori si godono la birra. Altro posto è la pizzeria I Tre Gat a Giaveno, sulla strada per andare a Valgioie, con piccolo parcheggio e piccolo campo gioco. Infine c’è il ristorante/pizzeria I Cousinot a Coazze, che al piano superiore ha una stanza per i bimbi piena di giochi, non grandissima ma popolatissima e apprezzatissima. In più c’è un buon rapporto qualità/quantità/prezzo. Spero di essere stata d’aiuto, per qualsiasi info io sono qui. Saska

>

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Giovani Genitori 5


gg News

Cautela con le tonsille

T

ogliere le tonsille è consigliato solo se l’intervento migliora davvero la qualità della vita del bambino. I medici otorinolaringoiatri degli Stati Uniti hanno deciso di limitare il ricorso all’operazione sui piccoli pazienti. La tonsillectomia è il terzo intervento più praticato negli Usa, con più di mezzo milione di persone operate all’anno. Nelle linee guida si consiglia l’operazione solo quando gli episodi di tonsillite si ripetono più di sette volte l’anno o quando il paziente è allergico agli antibiotici. In Italia simili linee guida sono state redatte nel 2008 e consigliano l’asportazione di tonsille e adenoidi già a partire dal quinto episodio di tonsillite in un anno.

Colazione leggera Mangiare tanto a colazione non riduce la fame durante la giornata, al contrario di quello che consigliano quasi tutte le diete. A dircelo, lo studio pubblicato su Nutrition Journal da un team di studiosi tedeschi, secondo il quale, per un corretto apporto calorico, è giusto fare una buona colazione, ma senza esagerare. Addio quindi alla fetta di dolce della mattina: non è vero che sarà smaltita “naturalmente” nel corso della giornata.

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Intolleranze poco sicure Molte persone si credono intolleranti a determinati alimenti, ma in realtà non lo sono. È uno dei dati che emergono dalle indicazioni del National Institute of Allergy and Infectious disease degli Stati Uniti. In una percentuale variabile dal 50 al 90% dei casi, la diagnosi di presunta intolleranza alimentare è falsa. Sotto accusa i test come il Vega test, l’esame del capello o quello di citotossicità. “Quella delle intolleranze è una moda, a causa della quale sono in molti a privarsi, senza fondamento scientifico, di nutrienti importanti - spiega Jan Schroeder, allergologo dell’Ospedale di Niguarda a Milano -. Il discorso vale anche per le donne in gravidanza o che allattano: non è mai stato provato che quel che mangia la mamma o il piccolo fin dall’inizio dello svezzamento, modifichi le probabilità di sviluppare un’allergia alimentare”.

IN PILLOLE > Caro-bimbo Se un prodotto è destinato ai bambini, costa il 46% in più. Ad affermarlo è uno studio condotto dall’Università Bocconi di Milano, su un campione di prodotti destinati ai bambini piuttosto che agli adulti. I prezzi sono stati messi a confronto nel corso degli anni. Al top del caro-bimbo ci sono le patatine: si arriva a pagare il 180% in più per lo stesso prodotto se il packaging è pensato per i bambini e se la confezione richiama un cartone animato di successo o contiene il classico regalino. Molto più cara anche l’acqua naturale per bambini: 147% in più.

> Italia: poveri bambini Sono oltre un milione e mezzo i bambini indigenti in Italia e, contro ogni aspettativa, sono più numerosi degli anziani poveri. Lo dicono i dati Istat, presentati nel corso di un seminario organizzato a Roma da Unicef Italia. Dal 1997 al 2009 l’incidenza della povertà in Italia è rimasta più o meno stabile (l’11% delle famiglie e il 13% degli individui) crescendo però nelle famiglie numerose e diminuendo negli anziani, soprattutto al Nord. I minori poveri sono un milione e 756 mila; quasi il 70% risiede al Sud.

> Il caricabatterie universale Prima o poi arriverà: la Commissione Europea ha annunciato che entro il 2011 sarà avviata la produzione del caricabatterie universale per i telefoni cellulari. Nel frattempo, per fornire informazioni sull’iniziativa, ha aperto un sito, www.onechargerforall.eu, disponibile per il momento solo in inglese. Dal web si possono controllare i tipi di cellulari coinvolti, compresi i nuovi smartphone, cosa succederà ai vecchi caricabatterie e quanto costerà quello nuovo.


IL MICROCREDITO DI FRAGILI ORIZZONTI La casa, il lavoro, la famiglia, l’istruzione, la salute sono ambiti della quotidianità che possono facilmente presentare spese impreviste ed improvvise; la disponibilità di un piccolo prestito, anche a fronte di una situazione di incertezza e precarietà lavorativa, può aiutare ad affrontare le preoccupazioni guardando al futuro con maggiore serenità.

Un piccolo prestito ci può aiutare...

La Provincia di Torino con Banca Etica e diversi Comuni della provincia di Torino, mettono a disposizione dei cittadini interessati la possibilità di ottenere un piccolo prestito. Il microcredito è concesso solo ai Comuni della Provincia di Torino che aderiscono al programma “Fragili Orizzonti” e non alla Città di Torino.

Possono beneficiare dell’iniziativa le persone residenti nei Comuni che aderiscono al programma “Fragili Orizzonti”. Condizioni del prestito: • tasso di interesse al 4,5% fisso • spese istruttoria nulle • aprire un conto corrente tecnico a zero spese presso Banca Etica per la durata del tempo di restituzione del prestito, presso cui accreditare le rate mensili • importo massimo richiedibile € 5000 • durata massima del prestito 36 mesi • possibilità di concordare un piano di preammortamento Gli unici costi previsti sono: • i microprestiti con un tempo di restituzione superiore ai 18 mesi prevedono una tassa statale del 0,25% dell’importo erogato • i costi di bonifico ammontano a € 4,50

Per info: Ufficio Progetti Torino di Banca Etica tel. 011 4407613 - http://www.provincia.torino.it/sportello_sociale/site/


gg Sfida

La sfida del prossimo numero è: “Non troppo apprensivi” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it

di Elena Brosio

Abbassare il volume

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con s i g li

ebbene il bon-ton prescriva di parlare evitando gli acuti, di non urlare né ridere fragorosamente, i decibel nelle famiglie spesso impazzano. Genitori che alzano il tono sperando di riuscire a farsi ascoltare da ragazzini immersi nei fatti loro, piccoli che urlano fiduciosi dell’abbattimento delle resistenze dei genitori all’aumentare del fastidio. Fratelli o amichetti che invece di parlare gridano, magari giocando pacificamente nel contempo. Il tutto in una micidiale progressione. Ma anche nella quotidianità, spesso i bambini quando sono eccitati, entusiasti, stanchi, tendono a comunicare urlando. Il problema del rumore, inoltre, aumenta parallelamente all’aumentare del numero di figli: genitori di una scatenata banda di tre marmocchi trasecolano immergendosi nel silenzio zen della casa di amici con figlio unico: che

meraviglia, pare d’essere in uno studio di registrazione. Come fare per abbassare tutti quanti il volume e ritrovare una modalità di convivenza piacevolmente sottotono? • Esercitarsi anche tra adulti a parlare a bassa voce. Come un virus contagioso, il sussurro dei genitori infetterà i bimbi e li stimolerà a contenere le urla. • Sempre nell’ottica del buon esempio, bandiamo la pigrizia e avviciniamoci per parlarci: se vogliamo raccontarci una cosa e siamo in due stanze diverse, alziamoci e accorciamo le distanze. • Per comunicare bene e capirsi a toni bassi, è importante che il sottofondo sia tranquillo: radio, tv e telefoni sono banditi quando stiamo conversando, che sia a tavola, in salotto o altro. Piccole buone regole di convivenza in generale. • Anche se, quando son molto

ettore “La nostra Chiara da quando va alle elementari ha iniziato a urlare. Noi non apprezziamo, ma la lasciamo sfogare nella prima ora dopo l’uscita da scuola. Smaltita l’eccitazione e la stanchezza, ricomincia a parlare normalmente”.

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discoli o quando proprio non ci ascoltano, la tentazione di alzare la voce per redarguirli è inevitabile, ormai lo abbiamo sperimentato che non ci servirà a ottenere il risultato sperato. Provare a modulare il tono di voce, un basso profondo, un neutro impassibile, un sibilo stizzito o seccato riusciranno forse meglio nell’impresa. Se poi siamo i grado di imporre la nostra sacra autorità genitoriale senza sforzo e parlando in tono del tutto normale, chapeau! • Se nessuno dei punti sopra funziona, un paio di tappi per le orecchie creeranno un delizioso mondo ovattato, tutto per noi. Infine, i bambini spesso urlano perché i genitori non prestano loro attenzione. Dimostrare un interesse avvolgente per quel che dicono, ascoltarli davvero, è un ottimo sistema per indurli ad abbassare il tono di voce. Ne beneficeremo tutti, poi.

gigio “Per parlare a bassa voce... bisogna semplicemente farlo! I bambini imparano e assimilano. Ho notato che mio figlio quando passa un pomeriggio con i compagni di scuola che urlano, urla anche lui. A casa, dove ci piace il silenzio, il tono rimane sempre basso. Ciao!”.



gg Baby friendly Vestiti al naturale, con stile C’è un nuovo negozio, a due passi da piazza Castello, interamente dedicato allo stile e alla stoffa naturale: solo prodotti di qualità, con un occhio di riguardo all’ambiente. Sì, perché tutti gli abiti, le calzature e i cosmetici in vendita sono fabbricati in Italia e solo con fibre naturali, ideali per chi ha problemi di allergie. Tra le aziende trattate: la milanese Canvas (abiti in canapa, lino e lana), la trevigiana Ali Organic Wear (intimo e moda neonati), la biellese ArsalitArtes (cashmere con tinture naturali), la mantovana Astorflex (scarpe), la torinese Daymons (cosmesi con olio di canapa). E molto altro ancora. Anche con gli acquisti si può fare la differenza. Abakà Via Bellezia, 7G – Torino Tel 011 7602328 www.abaka.it

Lo sticker fa tendenza Voglia di rinnovare la casa? Lasciate perdere lo spatolato veneziano, la tappezzeria o lo stencil. A far tendenza sono gli sticker! Nel coloratissimo negozio Cuadros di via Carlo Alberto trovate ogni sorta di adesivo da parete, a partire dalle delicate forme stilizzate, fino ai grandi e scenografici wallprint. Chi non ha attitudine al disegno trova qui una splendida soluzione per personalizzare ogni spazio e

superficie, che sia la cameretta del bambino o la sala di rappresentanza. A guidare nella scelta c’è l’architetto in sede. I prezzi sono alla portata di tutti. Cuadros Via Carlo Alberto, 28/c – Torino Tel. 011 7640549 www.cuadros.it

La spesa si fa con un click Quando si diventa genitori, il tempo non basta mai: sono perciò preziosi tutti quei servizi che aiutano a risparmiare tempo e a semplificarci la vita. Come il Pronto Spesa, attivo a Torino e cintura. Funziona bene ed è molto semplice: si va sul sito, si selezionano i prodotti che servono ( e che sono divisi in categorie merceologiche), si clicca per metterli nel carrello e, a spesa finita, si indica l’indirizzo a cui consegnarli. Si paga alla consegna, in contanti oppure con bancomat o carta di credito. La consegna costa 6,90 euro, oppure si può passare a ritirare la spesa impacchettata nel supermercato Crai sottocasa, senza costi aggiunti. Pronto Spesa è attivo dal lunedì al sabato in quattro fasce orarie dalle 11 di mattina alle 22 di sera. PRONTO SPESA www.prontospesa.it

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Conoscete locali che dedicano attenzione alle famiglie? Segnalate i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it

gg Baby friendly

Il centro per mamme e bambini Quanto ci piace che Mary Poppins sia arrivata a Torino! Il nuovo centro a lei intitolato, in corso Massimo d’Azeglio, offre meraviglie: per bambini corsi di teatro, cucina, pittura, musica, baby gym, lingue, feste di compleanno e il nuovissimo corso di cartoni animati. Per le mamme c’è yoga, ginnastica postparto e il corso di massaggio neonatale. Per i bebé c’è il baby parking. Croce e delizia: il servizio di SOS compiti (croce) e il servizio di Cartoon Pizza: tutti i venerdì dalle 19.30 alle 23 i bambini mangiano una pizza e guardano un cartone con gli amici (delizia!). I locali sono ampi, colorati, spaziosi, curati e ben ristrutturati. Lo staff giovane e gentile. Centro Mary Poppins Corso Massimo d’Azeglio, 60 – Torino Tel. 011 6503834 www.centromarypoppinstorino.com

Non solo pizza Il ristorante pizzeria Cà Rossa si trova a San Raffaele Cimena e gode di gran reputazione per la buona cucina, che è semplice e appetitosa, come piace alle famiglie: pizze e carne alla brace sono le specialità, ma vi si trova tanto altro, tutto cucinato con cura. C’è un menu bimbi con un primo e un secondo oppure la pizza baby, con sorpresina. Per ingannare l’attesa ai bimbi vengono dati dei libri, e c’è un

giardinetto in cui possono giocare se proprio sulla sedia fanno fatica a star fermi. Infine, chi soffre di celiachia è benvenuto, vi troverà pizze, pasta e pane senza glutine. Aperto a pranzo e cena, chiuso il martedì. Cà Rossa ristorante pizzeria Via Chivasso, 136 - San Raffaele Cimena (To) Tel. 011 9813020

Baby friendly tra le vette Sono pochissimi gli hotel family-friendly nelle nostre montagne. Così, quando ci capita di scoprirne uno, siamo felicissimi sia di andare a provarlo sia di raccontarlo ai nostri lettori. L’hotel Zerbion, in Valtournenche, un bell’edificio arredato in stile tipicamente montano, ha allestito un delizioso angolo bimbi, con tanti giochi colorati. Per la gioia dei genitori c’è un centro benessere con zona idromassaggio e relax, sauna e bagno turco, perfetto per ritemprarsi dopo una giornata di sport all’aria aperta. Il ristorante propone cucina valdostana, ma non solo: per i piccoli c’è un gustoso menu bimbi e la possibilità di preparare per loro piatti speciali. Infine, sul retro dell’hotel si trova un giardinetto privato, l’ideale per un tranquillo pomeriggio di giochi sulla neve. Hotel Zerbion Frazione Mongnod, 125 - Torgnon (AO) Tel: 0166 540239 - www.hotelzerbion.com

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gg Cucinare insieme di Stefania Moriondo

La focaccia della festa Chi trova il fagiolo è fortunato e può fare il bis Ricordate la torta con un fagiolo nascosto nell’impasto? Chi lo trovava era fortunato! Proponete questo innocente giochino ai bambini, si divertiranno un mondo. È un modo per animare la festa di compleanno e un dolce inconsueto da portare a una festa di Carnevale. Ingredienti: 300 grammi di farina 50 grammi di zucchero 4 uova intere e 1 chiara 100 grammi di burro 1 cubetto di lievito di birra 1 pizzico di sale 3 cucchiai di frutta candita e uvetta 2 bustine di vanilllina zucchero in granella e zucchero a velo A scelta una mandorla, una fava, un fagiolo



Difficoltà Tempo di preparazione 1 ora e 30 minuti

1.

Mettere in una ciotola profonda le uova, lo zucchero, il burro a temperatura ambiente, il sale e il lievito di birra sbriciolato. Mescolare con un frullino a media velocità. Aggiungere farina e vanillina continuando a mescolare con il frullatore, fino a ottenere un impasto omogeneo e morbido.

2.

Accendere il forno a 20 gradi per 10 minuti e poi spegnere. Mettere nel forno la ciotola coperta con un canovaccio da cucina e lasciarla lievitare per mezz’ora. Versare l’impasto in una teglia (diametro 28-30 cm) foderata di carta da forno e aggiungere la frutta candita, l’uvetta e la mandorla.

1

2

3

4

3.

Porre la teglia coperta da un canovaccio nel forno (riscaldato di nuovo al minimo e poi spento) e lasciarla lievitare per un’ora. L’impasto deve raddoppiare di volume.

4.

Spennellare la superficie con la chiara d’uovo, aggiungere la granella di zucchero e lo zucchero a velo e infornare a 200 gradi per 10 minuti; abbassare a 180 gradi e lasciar cuocere per altri 10 minuti.

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Curiosando in città e dintorni alla ricerca di cose belle

gg City corner

Buon riposo

P

er i pisolini sul divano, niente di meglio dei cuscini ripieni di pula di farro, che contengono naturalmente un’alta quantità di acido silicico. Ottimi per i problemi di contrazioni muscolari, aiutano nei casi di mal di testa, mal di schiena e reumatismi. In più sono belli e decorativi. Si trovano a La Bottega delle Erbe, via C. Casale 4 a Druento (TO).

Antichi sapori La pentola piena di squisitezze si trova alla fine dell’arcobaleno, cioè nel negozio Agrisocialcoop. Frutta e verdura a chilometri zero, carne e uova, succhi, marmellate, sughi per la pasta, pesto e altre squisitezze. I prezzi sono eccezionalmente convenienti. Si trova a Pianezza, in strada San Gillio 100, tel. 0123 416003. Contattateli per gli orari di apertura.

Ludoteca al via Riapre da febbraio la ludoteca comunale Avrah KaDabra, gestita da Iter (Istituzione torinese per l’educazione responsabile). Si trova in corso San Maurizio 6 ed è dedicata ai bambini dai 6 ai 14 anni. Per orari di apertura e informazioni si può telefonare al numero 011 4420510 o scrivere a labkadabra@comune.torino.it.

14 Giovani Genitori

Costumi home-made Meglio Pimpa o Gatto Silvestro? Quest’anno Carnevale cade l’8 marzo (che scherzo per le donne!) e perciò possiamo pensare in tempo ai costumi dei nostri bambini. Tutti originali quelli realizzati dalla nostra amica Marina, che combinano il giusto mix di creatività, divertimento e leggiadria. Imperdibili le Rapunzel e le Principesse delle Nevi. Chiamatela, i prezzi sono assolutamente anti-crisi. Per informazioni marina.notari@gmail.com, 338 9861129.


Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia

gg World corner Paper Town Friends

Scaldamuscoli dall’Australia

S

i chiamano Huggalugs e vengono da Sidney. Sono gli scaldamuscoli più carini in circolazione, perfetti per tener calde le gambe fino all’arrivo della primavera. Ce ne sono di vezzosi in color pastello per principessine, di giocosi a motivo astronave o bulldozer adatti anche ai maschi, e infiniti altri, a righe colorate, cuoricini, fiori o stelle, decorati con animali, balze e pizzi. In taglie che vanno bene dal bebè fino ai 6 anni – ma siccome il tessuto è molto elastico se li possono mettere anche i ragazzini e persino gli adulti. www.huggalugs.com.au

A Torino non sono ancora moltissimi i genitori fortunelli dotati di iPhone. In città come New York, invece, ce l’hanno in tanti e ne sfruttano appieno i benefici. Ad esempio, un giochino delizioso e semplice come Paper Town Friends costa 1,99 dollari, ed è perfetto per far divertire i bimbi quando si è in sala d’attesa dal dottore, in coda in macchina o al supermercato, cioè in tutte le situazioni in cui una semplice distrazione si riveli provvidenziale. I sei amichetti di Paper Town hanno a disposizione 180 vestitini buffi e colorati. Li ha inventati Robin Rosenthal, illustratrice e designer creativa, disegnandoli tutti a mano su carta, un lavoro certosino dai risultati molto apprezzabili. www.papertownfriends.com

Protezione soft per la testa L’idea geniale alla base dei Ribcap è quella di “protezione soft”: una via di mezzo tra un cappello e un casco. I Ribcap assicurano protezione dai traumi senza costringere e chiudere come i caschi. L’idea è venuta allo svizzero Jürg Ramseier, un appassionato di sci: costretto da ragazzino a utilizzare il casco durante le gare si sentiva a disagio con questa protezione che lo limitava nei movimenti, nell’udito, nella vista. Così iniziò a pensare a un berretto in lana, caldo e protettivo che non costringesse o attutisse le sensazioni. Nasce così Ribcap, nel 2005. è piacevole da indossare e adatto allo sci ma anche a tutti gli sport a rischio trauma: la bicicletta, i pattini, lo skateboard. www.ribcap.ch

Giovani Genitori 15


gg Vita di quartiere di Elena Brosio

San Salvario mon amour

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gg Vita di quartiere

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ino a una decina di anni fa di San Salvario si parlava solo come di un quartiere difficile, afflitto da alto tasso di criminalità e problemi di integrazione. Ora invece pare essere una piccola Berlino nel centro di Torino, un quartiere in fermento, creativo, dove regna l’armonia, fioriscono le associazioni buone, i locali trendy e si organizzano eventi ganzi come Paratissima. La verità sta probabilmente in una buona via di mezzo, con situazioni di disagio ancora presenti, specialmente in alcune zone, ma nel quartiere si sta bene, chi ci vive ne è spesso contento, quasi fiero, perché tante difficoltà sono state superate e c’è un senso di appartenenza un po’ da paesone. Ci si conosce, saluta, si scambiano quattro chiacchiere nei tanti luoghi di ritrovo o al mercato. Si va in bicicletta lungo il Po, perché il Parco del Valentino è a due passi. È un quartiere vivace, in fermento, gli abitanti partecipano con entusiasmo ai tanti eventi, spesso aiutano a organizzarli, a volte contribuiscono a idearli, perché quando la creatività è nell’aria, tutti ne sono coinvolti.

Manzoni People Tra i simboli del rinnovamento del quartiere è la scuola Manzoni, per la precisione Istituto Comprensivo Manzoni Rayneri (che comprende elementari e medie). “Era una scuola problematica, snobbata da molti genitori italiani per via della presenza di tanti bambini stranieri - ci raccontano Maria Concetta e Donatella della Manzoni People, l’associazione dei genitori della scuola -. Per fermare l’emorragia di iscrizioni le famiglie hanno iniziato a dialogare con la

C’è un senso di appartenenza un po’ da paesone direttrice e a trovare soluzioni”. Inventiva e dedizione alla causa hanno dato i loro frutti in una serie di iniziative e progetti cui hanno partecipato compatte famiglie e insegnanti. “Ora della scuola si parla in tutt’altro modo nei media e le iscrizioni lievitano. Le insegnanti della scuola sono brave e motivate, insegnano concretamente valori importanti come la solidarietà e la tolleranza. I bambini stranieri o i bambini con difficoltà vengono accolti nelle classi con un’attenzione e un calore unici. La scuola non propone un modello didattico ingessato, in cui si imparano passivamente nozioni: nelle scuole del quartiere si sperimenta, si crea, si studia, ma partecipando attivamente. Ogni dicembre organizziamo il mercatino e la lotteria di Natale. Ma ci sono molte altre iniziative, il cineforum, gli incontri presso la biblioteca Shahrazad. Se ne può leggere sul blog: www.manzonipeople.org”. A San Salvario c’è anche una sede dell’associazione Asai. Bambini e ragazzini possono ritrovarsi lì per fare i compiti o altre attività pomeridiane: corsi artistico espressivi, sport, ma anche corsi di italiano per adulti e bambini, di informatica e tanto altro. L’Asai collabora con le insegnanti della scuola per dare il sostegno più adatto a bambini e ragazzini che hanno bisogno di aiuto.

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gg Vita di quartiere

Creatività a tutto campo

La Casa del Quartiere Inaugurata da pochi mesi, la Casa di via Morgari 14 è un altro simbolo di quel che San Salvario sta diventando. Ospitata negli ex bagni pubblici ristrutturati, la Casa vuole essere uno spazio di cui possano fruire gli abitanti del quartiere, un centro di attività socio-culturali rivolto a tutti. “Vi si svolgono attività di sportello e corsi di ogni sorta – ci racconta Roberto dell’Agenzia di sviluppo locale San Salvario, che gestisce la Casa -. Dalla capoeira per bambini all’aikido ai corsi di musica, sport e lingue”. La Casa ospita anche la Ciclofficina popolare, in cui ripararsi la gomma bucata facendo quattro chiacchiere sulla mobilità sostenibile. Per le mamme che vogliono rimettersi in forma c’è la ginnastica da fare con il passeggino insieme a Ilaria, di www.mammaf.it. Le donne in gravidanza e le neomamme possono seguire i corsi dell’ostetrica Paola, www.paolalussoglio. it. L’Incanto della Gravi-Danza si rivolge ai pancioni dal terzo al settimo mese, Verso la Nascita è il corso preparto dal settimo mese in poi. Nato il bambino, ci si riunisce nella Tribù delle Neomamme. “Ci si sente come in una vera casa - racconta Paola -. E per le mamme è importante sentirsi bene accolte per accudire con calore il proprio bambino. Poi l’edificio è molto luminoso e spazioso, ci si ferma volentieri a chiacchierare senza fretta mentre i pupi piccoli si nutrono a piacere e i più grandicelli giocano fra loro nei primi goffi passi della socializzazione. Il tutto si conclude al ristorante con una lunga tavolata di mamme e bebè che fianco a fianco tirano su i figli in una nuova e moderna sorellanza!”. Il ristorante, per l’appunto. Si chiama Bagni Municipali ed è gestito dalla Cooperativa Tavola di Babele. È un locale accogliente e molto piacevole, aperto tutti i giorni dalle 9 di mattina a mezzanotte, il venerdì e il sabato fino alle 2 di notte: dal primo caffè alla tisana o mojito prima della nanna. I cuochi sono un egiziano, due italiane, una nigeriana e un emiliano-congolese: le proposte della cucina sono perciò molto varie, ma sempre appetitose. “Le famiglie prediligono i pranzi del weekend - ci racconta Marina della Tavola di Babele - e l’aperitivo a buffet, che diventa cena quasi senza accorgersene. Il dehor è in un grande cortile: ci sono tavolini e seggioline e, nella bella stagione, è un punto di ritrovo perfetto per le famiglie”.

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È bello fare un giro tra le vie del quartiere e chi risiede in zone meno spumeggianti rosica. Ci sono locali di ogni tipo, dalla pasticceria tradizionale alla bottega artigiana al negozietto etnico, dal kebabbaro alla pizzeria napoletana. Tanti studi di architettura con idee brillanti. Come lo Studio999 che ha realizzato un orto sul tetto della propria sede in via Goito: 30 metri quadri di orto biologico, con tanto di blog, www.oursecretgarden.biz. La presenza di un orto sul tetto contribuisce all’isolamento termico dell’edificio, garantendo frescura d’estate e proteggendo dal freddo nell’inverno (si risparmia anche su aria condizionata e riscaldamento, perciò). E oltre agli architetti, tanti studi di design come lo Studio Boca, www.studioboca.it, che realizza bellissimi oggetti e giochi “made in San Salvario”. Alcuni di questi sono in vendita nel delizioso Design Prodige for Kids, negozio di abbigliamento, arredamento, giochi e accessori, in via Berthollet 33/a. Design Prodige ha allestito un confortevole e provvidenziale angolo poppata e fasciatoio in linea con la tendenza baby-friendly che anima tanti luoghi del quartiere. Come il ristorante Belfood Cucina, in via Belfiore 15, che ha creato un mini angolo giochi molto carino, con mensolina per disegnare,

La casa del quartiere è uno spazio per tutti gli abitanti


gg Vita di quartiere

Il Tappeto Volante a San Salvario

lavagnetta e cesta giochi. Vi si mangia bene, inoltre, ordinando al bancone il proprio piatto. Cucina semplice, gustosa ed economica il giusto. Ma anche locali prevalentemente da uscite serali, come Il Diwan Cafè, in via Baretti 15/C, si ingegnano per le famiglie. Si sono inventati il carrello dei bimbi: durante il brunch della domenica ai bambini viene presentato un carrello della spesa dal quale pescare un gioco con cui intrattenersi mentre i grandi mangiano. Ma sono innumerevoli i locali dove si mangia bene anche con i bimbi al seguito: c’è il Cibo Container – Stabilimento Gastronomico in corso Marconi, locale arredato benissimo dove il cibo è saporito e ai bimbi si sorride volentieri, oppure l’accogliente Dausin – Cibi Vicini, in via Goito 9, ottima cucina, di im-

pronta piemontese e a chilometri zero. Nel nostro giro abbiamo poi incontrato le bravissime psicomotriciste dello Spazio Agile, in via Saluzzo 64/a. Uno spazio tranquillo e attrezzatissimo, in cui propongono sia incontri di gruppo per tutti i bimbi sia gruppi di aiuto o terapie individuali per bimbi con difficoltà. Ma ci vorrebbe un’intera rivista per raccontare bene il quartiere: si dovrebbe anche parlare di don Piero Gallo, promotore di tante iniziative volte a favorire l’integrazione nel quartiere. Si potrebbe parlare del CineTeatro Baretti, che ospita interessanti spettacoli teatrali, cinema e rassegne, concerti e conferenze. Per mancanza di spazio ci fermiamo qui, augurandoci di avervi incuriosito e invogliato ad andare a scoprirlo con i bambini al seguito, ovviamente.

Gli anni in cui la scuola dell’Infanzia Bay era etichettata come “l’asilo dei neri” sono ormai un lontano ricordo. I vivaci colori del wall drawing sulla facciata di via Principe Tommaso sono il segno del gioioso cambiamento che è avvenuto all’interno, in particolare grazie a un percorso innovativo dal titolo Tappeto Volante: nel 1996, proprio per fronteggiare le difficoltà di integrazione tra bambini e adulti provenienti da ogni parte del mondo, le insegnanti chiesero aiuto al Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea per avviare un progetto specifico. Si è partiti dalla metafora del tappeto volante – che rimanda alla favola orientale più conosciuta in Occidente, ma anche all’idea di tappeto come luogo dell’incontro e risultato dell’intreccio di fili uniti e legati da un destino comune - per promuovere le relazioni tra le persone, l’integrazione, il senso di appartenenza e l’intercultura. Come? Utilizzando i linguaggi dell’arte contemporanea. Nel corso degli anni il Dipartimento Educazione ha realizzato innumerevoli attività, formazione per insegnanti, laboratori, feste e azioni collettive con i genitori, wall drawing, alla Bay e successivamente anche nelle altre scuole del quartiere, coinvolgendo gli spazi pubblici in gioiosi eventi di piazza. Il Tappeto continua a volare sui tetti di San Salvario e nel 2011 non mancherà il consueto appuntamento della festa di fine anno scolastico, solitamente prevista nel mese di giugno. Per aggiornamenti: www. castellodirivoli.org/dipartimentoeducazione di Brunella Manzardo

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di Franca Fronte - Ostetrica libera professionista

Il consenso informato

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gg Diritti

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gni giorno, in mille situazioni, dobbiamo fare delle scelte. Quando le scelte riguardano la salute, a guidarci, oltre al buon senso, ci sono alcune norme del nostro ordinamento giuridico, ispirate all’articolo 32 della Costituzione Italiana, che afferma: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge”. Questa norma fondamentale sancisce l’inviolabilità della libertà personale e in parole povere afferma che nessun medico o operatore sanitario può imporre una cura, un esame o un trattamento senza l’autorizzazione del paziente.

Un diritto e un dovere Per eseguire trattamenti sanitari, medici o infermieristici, in Italia è obbligatorio richiedere e ottenere il consenso preventivo del paziente. Questo significa che ciascuno di noi deve ricevere informazioni adeguate sul suo stato di salute, sulla natura dell’intervento o dell’esame cui si sottopone, sulle conseguenze e sui rischi, dopodiché può prendere la

Quel che la futura mamma ha il diritto di sapere, per una scelta consapevole

sua decisione. Ricevere informazioni è un diritto/dovere del paziente, ma fornirle è anche una tutela per gli operatori della sanità, per i quali è obbligatorio: agire senza il consenso costituisce un vero e proprio reato. L’unica deroga possibile riguarda le situazioni di imminente pericolo, in cui si deve agire per salvare la vita di una persona.

Che tipo di informazione L’informazione medica deve essere offerta in forma divulgativa, quindi limitando i termini tecnici o i linguaggi specialistici e complicati. Il modo raccomandato per dare informazioni è il colloquio individuale: opuscoli, audiovisivi e strumenti interattivi possono essere offerti in un secondo momento e mai come sostituti, ma solo come supporto alla decisione.

In maternità La gravidanza e il parto non si collocano nell’ambito della “malattia”, benché a volte possano essere difficoltosi e richiedere interventi assistenziali complessi. La maggior

parte delle gravidanze evolve nel parto fisiologico, cioè in una sfera, per così dire, di naturalità sorvegliata. Durante la gravidanza mamma e bambino sono sottoposti a un attento monitoraggio, per rilevare precocemente eventuali deviazioni dalla norma. Al momento del parto l’assistenza, che deve essere condotta da personale esperto e preparato, mira a garantire un esito positivo per mamma e neonato, prestando attenzione tanto agli aspetti tecnici, quanto a quelli emotivi. Le norme del consenso informato valgono ovviamente anche in gravidanza, il che significa che la donna è chiamata a decidere come deve essere gestita l’assistenza per sé e per il bambino. Decisioni così importanti richiedono ovviamente idee chiare, il che significa che è bene che la futura mamma si ponga domande sin dal principio. Per capire quali sono i propri desideri e orientamenti, si può cominciare leggendo uno o più libri. Qualunque biblioteca è in grado di procurare testi come “Il bambino, l’attesa e la nascita”, di Sheila Kitzinger, una an-

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gg Diritti

tropologa inglese famosa per offrire spiegazioni dettagliate che non indugiano mai in allarmismi ingiustificati.

Quando chiedere I corsi di accompagnamento alla nascita sono una buona occasione per prendere contatto con l’ostetrica e le figure professionali che si occupano della nascita. Ancora più efficace è la visita dei punti nascita. Chi sceglie il parto ospedaliero farebbe bene a visitare gli ospedali

Quel piccolo taglio durante il parto L’episiotomia è un piccolo intervento che viene praticato durante il parto. Si tratta di una incisione chirurgica del perineo e della vagina, praticata per allargare l’orifizio vaginale e facilitare il passaggio del bambino e che, al termine del parto, va richiusa con punti di sutura in anestesia locale. Questo intervento è stato introdotto con la convinzione che potesse limitare il dolore e la gravità delle lacerazioni, cioè degli “strappi”, a cui le donne possono andare incontro durante il parto. In realtà gli studi hanno dimostrato che praticare l’episiotomia di routine non produce

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di persona, possibilmente in compagnia del futuro papà. Tutti gli ospedali permettono di prenotare un colloquio con l’ostetrica di turno: a lei si possono chiedere le informazioni, garbatamente ma con fermezza, senza timore di sembrare pretenziose. Se invece si desidera partorire in casa, il colloquio sarà condotto con l’ostetrica prescelta, che curerà interamente l’assistenza, dalla gravidanza al puerperio. Una procedura molto diffusa in altri Paesi, ma non ancora in Italia, è la stesura di un “piano del parto”. In questo documento la futura mamma elenca in forma scritta i propri desideri per sé e il neonato. Il Piano riguarda il travaglio, il parto, le cure neonatali, la presenza del partner e tutto quanto può aumentare il grado di soddisfazione e benessere durante la nascita. Anche se in Italia questo documento non ha valore, può essere un aiuto per chiarirsi le idee.

benefici, ma al contrario, limita la possibilità di uscire dal parto con il perineo intatto e, aumenta il numero di suture e di complicazioni, senza differenze nel dolore e nella frequenza di lacerazioni gravi. L’episiotomia andrebbe quindi limitata esclusivamente ai casi in cui può davvero aiutare la nascita del bambino. Questa valutazione può essere fatta solo alla fine del travaglio, mai all’inizio. In Italia mancano dati nazionali su quanto viene praticata l’episiotomia “preventiva”, ma una stima di qualche anno fa mostra che nei parti spontanei (quelli che non presentano complicazioni) si pratica nel 60,4% dei casi al Nord, nel 66,1% al Centro e nel 79% al Sud. (fonte: www.saperidoc.it)

Internet La consultazione di siti Internet è molto diffusa tra i futuri genitori e può essere di grande aiuto, a patto che si faccia attenzione alle fonti dell’informazione. Un sito molto serio, che riporta in maniera altamente affidabile le ultime acquisizioni scientifiche in materia di assistenza alla gravidanza e al parto, è SaperiDoc (www.saperidoc.it), un progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna.

Domande e risposte Quando si formula una domanda, la risposta deve prevedere i pro e i contro di un intervento; per esempio, tolte le situazioni di emergenza nelle quali si ha comunque diritto a essere informate su ciò che sta succedendo, se viene proposto un taglio cesareo non c’è nulla di male a chiedere il motivo preciso per cui si ritiene di doverlo fare e cosa succederebbe nell’ipotesi in cui non venisse fatto. Lo stesso Ministero della Salute invita le donne a essere partecipi di questa decisione, visto che in Italia le percentuali di tagli cesarei sono molto al di sopra delle cifre raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si possono fare anche altri esempi: il consenso informato riguarda la rottura artificiale del sacco amniotico, l’uso dell’ossitocina per accelerare il travaglio, l’esecuzione dell’episiotomia (vedi riquadro), il taglio del cordone ombelicale, l’uso di analgesia farmacologica. Naturalmente non si può pensare di governare ogni passaggio della propria esperienza tenendo costantemente alto il livello di allerta, perché


gg Diritti

Interventi evitabili

una buona riuscita del parto passa anche attraverso la capacità della donna di meglio lasciarsi andare pienamente all’intensità dei momenti che sta vivendo. Tuttavia, proprio per garantire che quanto desiderato corrisponda all’esperienza reale, è necessario pensarci prima, molto prima, sapendo che davvero si può scegliere.

Oltre all’episiotomia, ci sono altri interventi di routine che possono essere evitati? Spesso alle donne che stanno per partorire vengono proposte due pratiche, il clistere e la depilazione del pube, con l’idea di evitare la trasmissione di infezioni al bambino. In realtà queste pratiche non presentano alcun beneficio. Per quanto riguarda il clistere, gli studi a disposizione mostrano che non porta vantaggi per il bambino e anzi genera disagi nelle donne. Altrettanto vale per la depilazione della zona del pube: oltre al fatto che la donna può sentirsi imbarazzata e che può avere fastidio nel momento della ricrescita dei peli, sono proprio le piccole ferite causate dal rasoio a diventare veicolo di infezione. (fonte: www.saperidoc.it)

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gg Centri commerciali di Luisa Tatoni

Shopping con baby F

are la spesa con i bambini non è sempre divertente: si annoiano, si eccitano, chiedono cento regalini e alla fine si esce tutti nervosi e scontenti. Per fortuna molti centri commerciali si sono attrezzati con aree gioco e baby parking, dove i bambini si divertono lasciando liberi i genitori, finalmente, di scarrellare tra gli scaffali a procacciar provviste per le cenette familiari.

Stanchi dello stress da spesa? Nei templi dello shop non manca l’area baby

Le Fornaci Mega Shopping Un nuovissimo baby parking per fare shopping mentre i bimbi si divertono Fresco di apertura, il baby parking del centro commerciale Le Fornaci Mega Shopping accoglie tutti i bambini dai 3 ai 10 anni. Lo trovate al primo piano della Galleria, vicino a Saturn: è nuovo, attrezzato, completamente al chiuso e luminosissimo grazie alle ampie vetrate. Personale qualificato si prende cura dei bambini, che vengono divisi in fasce di età. Momenti di gioco e ricreazione si alternano a un fitto programma di appuntamenti, per intrattenere i piccoli ospiti mentre gli adulti fanno shopping con tranquillità. Il baby parking è in funzione tutti i pomeriggi, più le domeniche e i festivi di apertura. Il venerdì ci si sbizzarrisce con i laboratori creativi. I lettori di GG qui troveranno una bella sorpresa: con i punti della spesa si ricevono in omaggio le nostre guide!

Strada Torino, 34/36 - Beinasco (To) www.centrolefornaci.it

8 Gallery Un parco giochi di granito sotto un cielo di vetro Il grande centro commerciale del Lingotto è piacevole per le famiglie: c’è il cinema con i sedili comodi e un cartone animato sempre in programmazione, ci sono diversi ristoranti e gelaterie per pranzo o merenda, ci sono ovviamente i negozi, fra cui un fornitissimo giocattolaio. E infine c’è la Corte dei Giochi, un autentico parco giochi al coperto, dove i bambini possono correre e saltare, anche nelle giornate piovose.

Via Nizza, 262 - Torino www.8gallery.it

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gg Centri commerciali

Ikea Tra i mobili svedesi, c’è lo spazio giochi, l’area pranzo, il gazebo per la merenda e tante cose belle per la cameretta dei bambini L’Ikea è la regina degli amici dei bambini: c’è lo Småland, uno spazio giochi sorvegliato dove i bimbi possono trascorrere un’oretta mentre i genitori fanno shopping. A pranzo, il ristorante ha seggioloni, scaldabiberon, pappe e menu baby biologici. C’è la caffetteria con l’area gioco, dove fare merenda a base di dolcetti svedesi e hot dog. Qua e là nei reparti si trovano postazioni di gioco per intrattenere i bambini e nell’Ikea dei Piccoli si trova tutto quel che piace ai bambini (e si può provare prima di comprare!). Non mancano l’area relax, i bagni pulitissimi, parcheggi comodi per chi ha i famiglia. E infine la tessera Ikea Family, che dà diritto a sconti, caffè gratuito e altri piacevoli vantaggi. E ci trovate anche GG!

Viale Svezia, 1 - Collegno (TO) www.ikea.it/torino

Shopville Le Gru a grulandia c’è addirittura una foresta tropicale Dentro Le Gru c’è un intero parco divertimenti. Una foresta tropicale con pantere, serpenti e gorilla giganti. Si chiama Grulandia, si trova nella piazza centrale, è pensata per i bambini dai 3 ai 10 anni. Al suo interno troverete vasche di palline, tunnel su cui scendere e salire, cunicoli per giocare a nascondino e percorsi da arrampicata. A fianco di Grulandia ci sono le attività educative: giochi, pittura ed esperimenti scientifici, seguiti da personale qualificato.

Via Crea, 1 - Grugliasco (TO) www.legru.it

Mondovicino Outlet Village grande area gioco e tanti eventi per tutti L’organizzatissimo outlet invita le famiglie nella “food court”, l’area della ristorazione, dove ci si riposa, si fa pranzo o uno spuntino. Per deliziare i bimbi c’è la grande area gioco coperta, riscaldata e attrezzata dove trascorrere qualche momento di svago. Concerti, mercatini, fiere, laboratori sono organizzati ogni weekend. C’è anche il minigolf. Da Torino si raggiunge con l’autostrada A6, uscita di Mondovì.

Mondovì (CN) www.mondovicino.it

La Certosa Un grande ipermercato con l’area giochi al coperto Vicino all’ingresso principale, c’è una comoda area giochi ampia, non recintata, sempre pulita e colorata. È una sorta di giardinetto al coperto, in cui i bambini possono svagarsi, con strutture particolari che stimolano il movimento e la fantasia. Nella Galleria si trovano i bar per la merenda e nei bagni c’è il fasciatoio.

Via Spagna 10/12 - Collegno (TO)

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gg Il ghiottone a Km 0 di Alice Quaglino - foto di Andrea Quaglino

Cioccolata

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La tavoletta è una merenda da leccarsi i baffi


gg Il ghiottone a Km 0

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osa ci piace durante l’inverno? Qualcosa che riscaldi, qualcosa che metta di buonumore, qualcosa che disegni i baffetti in faccia ai bimbi. Il cioccolato risponde a tutte queste aspettative. È un ottimo compagno di viaggio, in montagna come in gita, è il “comfort food” per eccellenza, quello che bisognerebbe tenere sempre a casa, perché le occasioni per consolarsi sono sempre in agguato. Le tavolette piemontesi sono famose in tutto il mondo, vediamo chi le produce e come sono fatte.

Guido Gobino Il famoso Gobino ha preso uno spazio a due passi da piazza San Carlo, i cui interni sono arredati con mobili in stile di raffinata fattura. Qui design e tradizione abbagliano. Più importante dell’apparenza è l’essenza: grande studio della qualità degli ingredienti e delle nuove tecnologie, nel rispetto dell’artigianalità. La tostatura di sole nocciole piemonte IGP è fatta in laboratorio (via Cagliari, 15/B), le intolleranze alimentari sono sempre tenute in considerazione. FATTORE BIMBO - Piace ai bimbi la tavoletta al latte e croccante di nocciola. Ci sono il gianduja, l’extra bitter (dal 63% al 75% di cacao), le tavolette egizie extra bitter 85% con sale ed estratto di mirra (coraggio, provatelo!), il foglio nocciolato in versioni gianduja o latte o fondente. COME - Ingredienti: zucchero, latte intero in polvere, burro di cacao, cacao, estratto naturale di vaniglia Bourbon. Emulsionante: lecitina di soia (senza OGM). Cacao 35% minimo. Senza glutine. Può contenere tracce di frutta secca.

QUANTO - Prezzo tavoletta di puro cioccolato al latte superiore: 2,50 euro per 100 grammi DOVE - Cioccogelaterie: Alessandria e Torino. Cioccolaterie: Caselle Torinese e Cuneo. L’elenco si trova sul sito www.venchi.it

QUANTO - Prezzo tavoletta al latte finissimo: 3,50 euro per 60 grammi DOVE - Bottega: via Lagrange 1 a Torino. Tel. 011 5660707, www.guidogobino.it QUANDO - Da lunedi a domenica orario continuato, dalle 10 alle 20.

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z

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Venchi Venchi ha una sua formula per produrre il cioccolato che arriva dal 1878. Nel 2000 ha unito le forze con il maestro cuneese Cussino e la pasticceria Cuba. Modernizzazione certo, ma con un occhio al passato: sono 250 le specialità prodotte. FATTORE BIMBO - Tra le ghiottonerie: tavolette cuor di cacao 75% e 85%, ripiene di cialda caramellata, crema latte, speziato menta, nocciolato al latte con nocciole Piemonte intere IGP. Disponibile una tavoletta Sugar Free (dolcificata con maltitolo) al latte o fondente. COME - Ingredienti: zucchero, burro di cacao, latte intero in polvere, cacao in pasta, grasso di latte anidro, emulsionante: lecitina di soia, aroma vaniglia naturale. Cacao 33,3% minimo. Può contenere tracce di frutta a guscio.

Premier Cioccolato Calcagno Nata nel 1946, Calcagno è una preziosa realtà artigianale nella produzione di cioccolato di qualità. Mantiene in funzione alcune lente, ma suggestive macchine che risalgono a molti anni addietro: da questo lavoro meticoloso e attento dei signori Frezzato e Rossini si creano prodotti sani con le migliori materie prime. FATTORE BIMBO - Per chi ama l’amarognolo ottima la tavoletta di fondente extraamaro, ma sono da provare anche i nocciolati. COME - Ingredienti: zucchero, latte intero in polvere, burro di cacao, cacao in pasta, emulsionante: lecitina di soia, aromi. Cacao 30% minimo. Può contenere tracce di nocciole.

QUANTO - Prezzo tavoletta di puro cioccolato al latte: 2,90 euro per 100 grammi DOVE - Nei migliori negozi di dolciumi. Informazioni allo 011 2481373.

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gg Il ghiottone a Km 0

La Perla di Torino Il signor Arzilli è il fondatore di La Perla di Torino che ha il suo stabilimento al di là della Dora, dove un tempo era di casa il Gattodolcione, di Maina Panettoni. Oggi l’obiettivo è promuovere le migliori marche di cioccolato dei suoi fornitori e creare il proprio prodotto con attenzione alla qualità e alla sperimentazione (provare i Choco-Bien per credere). FATTORE BIMBO - Ampia la scelta: la classica tavoletta fondente o al latte, oppure la tavoletta più sfiziosa, con nocciola intera al puro cioccolato 100% senza zucchero (solo cacao in pasta e bacche di vaniglia Bourbon). C’è il fondente 58% con cristalli di zucchero e i ChocoBien: una coppia di cioccolati, l’uno allo xilitolo e fiori di Bach/Larch (autostima) l’altro allo xilitolo e fiori di Bach/Olive (vitalità). COME - Ingredienti: zucchero, burro di cacao, latte intero in polvere, pasta di cacao, latte scremato in polvere, emulsionante: lecitina di soia, aromi: vaniglia pura. Cacao 30% minimo.

QUANTO - Prezzo puro cioccolato al latte dolcificato con maltitolo: 3,50 euro per 100 grammi DOVE - Negozi: via Cesana 56 a Torino (tel. 011 4472286) e corso Torino 4 a Rivoli (tel. 011 9581571), www. montecconecioccolato.it, www.oxicoa. com QUANDO - Da martedi a sabato orario continuato, dalle 9.30 alle 19.30 (Torino); da martedì a sabato 9 - 12.30 e 15 - 19.30 (Rivoli). CHERO ZUC a z se n

Monteccone “Realizziamo con cura i prodotti della tradizione torinese e creiamo nuove prelibatezze”, così dice Monteccone. E fa: dalle tavolette alle cialdine alle chicche ai gianduiotti. E sperimenta: sua la Cittacolato, la tavoletta-souvenir-gioco che riprende le forme di un centro di città, da Torino a Milano a Roma, con i nomi delle vie, stile mappa, riportati sulla bustina che la avvolge. FATTORE BIMBO - Per i bimbi che non possono mangiare zucchero sono disponibili versioni fondente e nocciolato. COME - Ingredienti: pasta di cacao, latte in polvere, edulcorante: maltitolo, burro di cacao, emulsionante: lecitina di soia, aroma naturale di vaniglia. Cacao 32% minimo. Può contenere tracce di frutta a guscio.

Ziccat È una fabbrica artigiana di cioccolato che risiede a Torino dal 1958. Abbiamo provato la sua tavoletta base al latte e poi abbiamo giocoforza continuato l’assaggio con altre specialità. Dotata di impianti d’avanguardia, continua a dare attenzione ai particolari che vengono rifiniti manualmente: ne sono un esempio le loro bellissime uova di Pasqua, anche personalizzabili. FATTORE BIMBO - Tanta scelta: il cioccolato al latte/fondente con riso soffiato, il latte/fondente nocciolato, il Light latte/fondente con maltitolo (senza zucchero) e ancora cioccolato bianco con o senza nocciole e gli speziati alla salvia, all’anice, alla menta, alla liquirizia, alla cannella... COME - Ingredienti: zucchero, latte intero in polvere, pasta di cacao, burro di cacao. Emulsionante: lecitina – aromi naturali. Cacao 31% minimo.

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QUANTO - Prezzo tavoletta di puro cioccolato al latte: 1,40 euro per 60 grammi DOVE - Show Room: via Catania, 9 a Torino. Tel. 011 2482149, www.laperladitorino.it QUANDO - Da lunedì a domenica orario continuato dalle 8.45 alle 19.30.

QUANTO - Prezzo tavoletta cioccolato al latte extrafino: 1,40 euro per 100 grammi DOVE - Fabbrica: via Bardonecchia 185 a Torino. Tel. 011 7792352, www.ziccat.it QUANDO - Da lunedi a venerdi orario continuato, dalle 8.15 alle 19. Sabato 9 - 13.


gg Il ghiottone a Km 0

Vacanze studio

in Italia per ragazzi da 6 a 14 anni in Irlanda dai 15 anni ...e molto altro:

Delis È una piccola e deliziosa fabbrica di cioccolato nei pressi di piazza Statuto, nata nel 1945 e subito distintasi per la produzione di ginevrine (pastiglie colorate di zucchero), gelée e gianduiotti tagliati a mano. Tutto rigorosamente artigianale, così come da tradizione della famiglia Faletti: marito e moglie seguono le orme dei genitori, mastri cioccolatai, e mettono gran cura sia nella scelta degli ingredienti sia nella produzione. FATTORE BIMBO - Per chi osa ci sono i fondenti 80% e 100%, per i più piccoli e i tecnologici le barrette di cioccolato a forma di cellulare e per tutti gli amanti della frutta a guscio il nocciolato. COME - Ingredienti: zucchero, burro di cacao, latte intero in polvere, cacao in pasta, emulsionante: lecitina di soia. Vaniglia. Cacao 39% minimo. Può contenere tracce di frutta a guscio.

QUANTO - Prezzo tavoletta cioccolato latte: 2,80 euro per 100 grammi DOVE - Fabbrica: via Principessa Clotilde 5/A a Torino. Tel. 011 488321. QUANDO - Da lunedi a venerdi 9.30-12.30 e 15-19. Sabato e domenica chiuso.

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L’arte dei piccoli libri C

om’è vivere lavorando a casa? Silvia e Gianni, arroccati nei piani alti di un palazzo alla periferia di Torino con vista a perdita d’occhio sul verde brillante del campo da golf della città, lavorano così, coniugando in un unico spazio l’impegno di illustratori, la neonata casa editrice, due figli, svariati hobby e un gatto trovatello. “Ci siamo conosciuti sui banchi di scuola - racconta Gianni - frequentavamo entrambi il liceo artistico. Da allora sono passati trenta anni. Entrambi abbiamo frequentato l’Accademia Albertina di Belle Arti scegliendo il corso di scultura, che in quel momento era la cosa che più ci appassionava, ma che alla

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fine, come molto spesso accade, non è diventato il nostro lavoro. L’arte però sì, è rimasta”.

Matrimonio e scuola Nel ‘90 Silvia e Gianni si sono sposati. “In una bellissima giornata invernale e baciati dalla neve. dice Silvia -. Prima del matrimonio abbiamo fatto un po’ di supplenze a scuola. Lo ricordo come un bel periodo, insegnavo alle medie, i ragazzi di quell’età vivono un momento complicato, non si sentono sicuri di nulla ma ho sempre trovato facilmente un ponte di collegamento con loro. Gianni a quel tempo faceva il fumettista. Era un lettore accanito di Magnus e la sua passione lo ha portato a

Silvia, 46 anni, illustratrice Gianni, 46 anni, illustratore Valentina, 18 anni, studia lingue Leonardo, 15 anni, liceo artistico Rufo, gatto, mangiatore di carta

disegnare i fumetti di Alan Ford. Proprio in quel periodo, la mamma di una mia allieva, che di professione faceva l’illustratrice di libri scolastici, mi ha chiesto di ‘rilucidare’ alcuni suoi disegni, cioè ricopiarli sul cartoncino da colorare usando una tavola luminosa. Così è cominciata la nostra esperienza nell’illustrazione scolastica e il nostro matrimonio”.

La letto-scrittura Silvia e Gianni hanno illustrato molti libri di scuola, soprattutto quelli usati nella scuola elementare. “La riforma della scuola voluta dall’ex ministro Letizia Moratti nel 2003 - spiega Gianni - ha dato risalto nella scuola elementare al


gg Viviamo così

Una famiglia di illustratori dà vita a una casa editrice, nata per passione, tra due figli e un gatto concetto di ‘letto-scrittura’, un metodo secondo il quale la parola viene visualizzata prima di essere interpretata con le lettere. Al crescere delle capacità del bambino, gradatamente, l’immagine lascia posto alla parola scritta. Con la letto-scrittura, l’illustrazione di-

venta una componente di serie A nei libri di testo e si presta molta attenzione alle immagini. L’editoria scolastica, però, come è facile immaginare, ha regole strette. In questi sottili margini di libertà noi siamo stati avanguardisti: per primi abbiamo inserito immagini in 3D, realizzando per esempio un mondo sottomarino e abbiamo disegnato i primi bambini di diverse nazionalità. Oggi sembra scontato, tuttavia, fino a pochi anni fa, i bambini dei sussidiari e delle letture erano tutti di pelle chiara”. L’illustrazione è insomma una specie di missione? “Sì, è importante dare ai bambini dei libri con immagini e testi di alta qualità. È fondamentale che i libri

per l’infanzia - dice Silvia - siano considerati i loro primi compagni poichè li condizioneranno per tutta la vita. Esiste una sorta di imprinting visivo che definisce la capacità di lettura dell’immagine nel bambino. C’è una frase dell’artista Kveta Pacosvska che mi piace moltissimo. Dice: ‘il libro è la prima galleria d’arte che il bambino visita’”.

La vita quotidiana Essere illustratori ha permesso a Gianni e Silvia di lavorare da casa e di fare alcune scelte radicali. “Per esempio non abbiamo mandato i bambini al nido - racconta Gianni - e anche quando hanno frequentato la scuola materna, è

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gg Viviamo così

stato al massimo per mezza giornata”. Inoltre, Valentina e Leonardo sono cresciuti in un ambiente pieno di stimoli, tra fogli e colori. “Quando dovevo lavorare - racconta Silvia -, si sedevano alla mia scrivania, uno a destra e uno a sinistra, con una fotocopia del disegno che stavo facendo. Dicevo loro: aiutate la mamma e loro passavano le ore disegnando. Capitava spesso di avere amichetti a casa: in alcune occasioni abbiamo organizzato veri e propri atelier artistici sul balcone, con grandi fogli da spolvero. Una volta abbiamo fatto una intera giornata di schizzi con le tempere diluite, alla Pollock, e i ragazzi si sono divertiti moltissimo”

do e poi bisogna produrre cento illustrazioni definitive in un mese, per cui la creatività si trasforma in routine. Così, mentre Gianni ha continuato per la sua strada, esplorando l’aspetto tecnologico dell’illustrazione, io sono andata avanti nella mia ricerca. Nel ‘95, alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, ho avuto un incontro che potrei definire epifanico, con Stepan Zavrel, un grande maestro dell’illustrazione”. “L’anno dopo la nascita di Valentina - racconta Silvia - mi sono iscritta alla scuola di Zavrel. Vedendolo lavorare ho avuto una folgorazione: stava illustrando la

La casa editrice

L’incontro con Stepan Quando Valentina ha cominciato la scuola elementare, Silvia e Gianni hanno elaborato l’idea di allargare l’orizzonte della loro opera. “L’esperienza dell’editoria scolastica è bella - racconta Silvia - ma anche frustrante. Spesso non si lavora per un lungo perio-

Casa Zavrel Nato nel 1932 a Praga, Stepan Zavrel ha frequentato la scuola di arti cinematografiche e si è specializzato nei film di animazione. Nel 1959, con una fuga rocambolesca, ha lasciato il suo paese ed è arrivato al campo profughi di Trieste. Dopo svariate vicende, che lo hanno portato fino alla esposizione delle sue opere al Metropolitan Museum of Art a New York, ha fondato una scuola per illustratori, a Sàrme-

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Bibbia e sebbene usasse tecniche che già conoscevo, osservandolo capii quanto il libro è un oggetto d’arte, qual è la vera forza dell’illustrazione”.

de”, sulle colline vicino a Treviso. La casa di Zavrel, dopo la sua morte nel 1999, è diventata un museo che ospita opere scenografiche, magiche e suggestive di Zavrel stesso e di tanti artisti illustratori. Casa Zavrel è bellissima da visitare e porta grandi e piccini in un’atmosfera fuori dal tempo. Chi passa dalle parti di Treviso può prenotare la visita contattando l’associazione La Piuma Blu (informazioni: tel 349 5359997, www.lapiumablu.it).

Da lì a decidere che era tempo di diventare autori, il passo è stato breve. “C’era un concorso di illustrazione dedicato al tema delle farfalle - dice Silvia -; e proprio in quel periodo era venuta a galla una sordida storia: una ditta italiana produceva mine antiuomo travestite da giocattoli. Una mina aveva la forma di farfalla ed era destinata non a uccidere i bambini, ma peggio ancora (se possibile) a ferirli così gravemente da diventare un peso per la società. Scrissi così ‘Nera Farfalla”, il mio primo libro, che ha avuto la sua fetta di notorietà ed è stato tradotto in diverse lingue”. “Altri libri sono seguiti - continua Gianni -, sempre incentrati su temi di attualità. Tutto lavoro e arte di Silvia. C’è stato ‘Muk Muk e il progetto del latte perfetto’, in cui un affarista senza scrupoli vuole modificare geneticamente


le mucche per produrre latte speciale, oppure ‘Re Carognone e l’acqua rubata’, dove un perfido re egoista vuole impadronirsi del bene più prezioso, l’acqua”. Entrambi i libri hanno ricevuto il primo premio al concorso di illustrazione “Sulle ali delle farfalle” organizzati dal Comune di Bordano. Silvia ha così iniziato a partecipare a concorsi di illustrazione in Italia e all’estero ricevendo molti preziosi riconoscimenti, mentre Gianni ha approfondito lo studio del 3D lavorando anche in campo cinematografico. È stato a questo punto che Silvia e Gianni hanno deciso di far confluire le loro esperienze in una strada condivisa. “Dico sempre che ho due anime dice Silvia - una spirituale e una ironica. Attraverso l’illustrazione riesco a dare voce a entrambe”. Anche Gianni ha due anime: una artistica e una tecnica. Incrociando le quattro anime, è nata la casa editrice Girotondo, che dal 2009 pubblica libri per bambini splendidamente illustrati, pieni di spunti di riflessione, alternativi, piacevoli e allegri.

L’hotel Zerbion è gestito dalla famiglia Chatrian dal 1961 e si trova a pochi passi dagli impianti di risalita della piccola stazione sciistica di Torgnon. Tutte le camere sono dotate di servizio privato, telefono, televisione, cassaforte e asciuga capelli. Ideale per accogliere le famiglie, la struttura dispone di uno spazio giochi per i bambini all’interno di un piccolo chalet e di un centro benessere per il relax dei genitori. L’accogliente soggiorno con il caminetto è inoltre il luogo ideale per degustare una cioccolata calda o una tisana al rientro da una giornata sugli sci. Ricordiamo infine il ristorante, uno dei punti forti del’hotel che propone, numerose specialità locali e un’ampia carta dei vini.

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I bambini crescono Quando due genitori condividono così strettamente passione e lavoro, i figli come crescono? “Valentina ha cominciato a seguire la strada del disegno - racconta Gianni - ma un giorno ha scoperto che nel suo cuore c’era altro e ci ha chiesto: ‘Ma devo proprio fare l’illustratrice?’. Così ha intrapreso un percorso diverso, seguendo le sue passioni, che l’hanno portata a studiare le lingue, con un vero talento per il tedesco. Leonardo invece ha chiesto se poteva passare dalla quinta elementare al liceo artistico. Non essendo possibile, ha aspettato il tempo necessario, continuando a disegnare per passione e con un impegno non indifferente. Alla fine ha ottenuto il suo risultato: ora è iscritto proprio a quel liceo, lo stesso da cui siamo partiti noi. Chissà dove lo porterà”.

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Ritratto di famiglia: Daniela e Paolo Quante ore lavori e quante ne passi con i figli?

Lui: lavoro 8 ore al giorno, trascorro praticamente tutto il resto del tempo con Emanuele Lei: lavoro in media fino alle 16, poi passo a prendere a scuola il bimbo e sto con lui fino alle 18.30, quando torna a casa Paolo

Il suo peggior difetto?

Lui: un po’ indecisa Lei: quando è arrabbiato è intrattabile

Il tuo peggior difetto?

Lui: voglio fare troppe cose Lei: sono nervosa e impaziente

Chi comanda in casa?

Lui: lei Lei: io per le sciocchezze, le decisioni importanti sono prese insieme

Chi spende di più?

Lui: forse lei Lei: io

Chi cucina e tiene in ordine?

Lui: io tengo in ordine, lei cucina di più ma molte volte l’aiuto Lei: io cucino, Paolo tiene in ordine

Cosa non deve mancare nel vostro frigo?

Lui: il formaggio e la frutta Lei: il latte e il caffè

La cena meno sana che hai servito ai tuoi figli?

Lui: patatine fritte Lei: quando non ho voglia di cucinare mangiamo quello che c’è in frigo, pane, prosciutto e formaggio

Qual è il gioco più divertente che fai con i tuoi figli?

Lui: saltare sul letto Lei: mi piace leggere le favole, cantare e ballare insieme. Mio figlio è molto fisico e ama anche giocare a fare la lotta sul lettone, ma io mi stanco subito

Ricordi l’ultima volta che avete litigato?

Lui: al momento no Lei: sì

36 Giovani Genitori

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gg A confronto

Daniela, 37 anni, impiegata, e Paolo, 38, impiegato, hanno un figlio, Emanuele, di 3 anni Libro e film che ti piacciono di più?

Lui: come libro “In terre lontane” di Walter Bonatti, come film “La tenda rossa” Lei: divoro molti romanzi ma non ho un autore preferito. Tra i film invece direi “La strada di Levi”

Shopping preferito dove?

Lui: se posso lo evito Lei: mi piacciono i centri commerciali con tanti negozi di abbigliamento

Il ristorante in cui andate più volentieri?

Lui: il Rocciavrè di Forno di Coazze Lei: non abbiamo un ristorante preferito, a volte andiamo in pizzeria con gli amici

Il tuo momento preferito nella giornata?

Lui: quando esco dal lavoro Lei: la sera quando siamo tutti insieme, ma anche il mattino dei fine settimana, quando ciondoliamo davanti alla colazione

Com’è un weekend tipico in casa vostra?

Lui: con le belle giornate facciamo una camminata con pranzo al sacco in collina, montagna, fiume... Lei: il sabato commissioni o visita alla nonna paterna, la domenica qualche gita se fa bello. E poi cerchiamo di frequentare qualche amico il venerdì o il sabato sera

Cosa avete fatto l’ultima volta che siete usciti senza figli?

Lui: siamo andati al concerto di Giovanni Allevi Lei: siamo andati a sentire un concerto di Giovanni Allevi, e per superare il senso di colpa, essendo riuscita a ottenere un autografo, ho chiesto che lo dedicasse a Emanuele

Quale servizio vorresti nella tua città?

Lui: una città a misura d’uomo Lei: vorrei che ci fossero più strutture in cui lasciare i bambini in caso di necessità o nel periodo estivo

Come ti immagini fra vent’anni?

Lui: spero di continuare a essere sempre curioso Lei: come ora, però con un figlio adulto con cui confrontarmi

Cosa faranno i tuoi figli da grandi?

Lui: qualcosa per cui avranno passione Lei: quello che vorranno, spero però che non si allontanino troppo...

Qual è la parola che riassume la vostra Lui: calore famiglia? Lei: serena Giovani Genitori 37

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gg Italia 150 di Elena Brosio

Che la festa S

ono passati cinque anni dai Giochi Olimpici Invernali, e Torino si tira nuovamente a lucido per un grande evento che la vedrà protagonista: la celebrazione dei 150 anni dall’Unità d’Italia. Avrà inizio ufficialmente a marzo – il 17 marzo 1861 fu proclamata l’unità nazionale e Torino divenne la prima capitale del Regno – e si protrarrà per tutto il corso dell’anno. Sarà bello, e importante, parteciparvi per le famiglie: tanti spazi magnifici riallestiti, tante mostre e iniziative interessanti e coinvolgenti. Nei prossimi numeri di GG vi informeremo puntualmente sugli eventi più interessanti per le famiglie, qui

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invece vi raccontiamo cosa succederà in generale nei mesi a venire, per non farvi cogliere impreparati. Innanzitutto iniziamo a familiarizzare con l’acronimo OGR. Sta per Officine Grandi Riparazioni ed è una delle due sedi principali di Esperienza Italia. Le OGR sono un esempio spettacolare di architettura industriale: uno spazio che lascia a bocca aperta per la sua grandiosità. Le navate dell’edificio ospiteranno tre mostre: “Fare gli Italiani”, “Stazione Futuro” e “Artieri domani”. In questi spazi è inoltre allestito lo Spazio Scuole: duemila metri quadri per accogliere i nostri scolaretti, dalle elementari alla scuola secondaria. Lo Spazio

Scuole propone ogni giorno attività e laboratori su quattro temi: Storia e identità, Arte e creatività, Scienza e tecnologia, Gioco, sport e benessere (per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4992355). L’altra sede principale di Esperienza Italia è quel gioiello di architettura barocca che è la Reggia di Venaria. Nello spazio espositivo delle Scuderie Juvarriane si terranno le due mostre “La Bella Italia” e “Leonardo”, mentre la Sala delle Arti proporrà un’esposizione sulla moda: interessante viaggio nel meglio dell’Italian Style dagli abiti della nobiltà ottocentesca alle creazioni dei grandi stilisti contemporanei. I bambini apprezzeranno particolar-


gg Italia 150

abbia inizio mente un giro per i deliziosi Giardini della Reggia, in cui si può ammirare il Potager Royal, orti e frutteti coltivati con migliaia di ortaggi tipici. Tra gli altri luoghi di interesse c’è sicuramente il Museo del Risorgimento, che riapre completamente rinnovato nella sua sede di Palazzo Carignano. A Palazzo Madama, invece, sarà riallestita la Camera del Senato: con la ricostruzione fedele e suggestiva del grande anfiteatro in legno tornerà a essere com’era nell’Ottocento. Adulti e bambini appassionati di quattro ruote non si faranno mancare una visita al Museo dell’Automobile, che riapre i battenti il 18 marzo dopo ristrutturazione, con

un percorso espositivo ampliato e rinnovato. Infine, saranno tantissimi gli eventi collaterali che la città e la regione stanno preparando per celebrare questo anniversario, spettacoli e concerti, eventi sportivi e grandi raduni. Vi anticipiamo, non perché sia baby-friendly ma perché sappiamo che i nostri lettori amano la buona tavola quanto noi, l’appuntamento da marzo a novembre con le Cene Regali: un viaggio tra i piatti tipici delle regioni italiane da gustare nella sontuosa cornice della Galleria Grande nella Reggia di Venaria. Piace invece, e molto, ai bambini di tutte le età il progetto Italiae, 150 eventi in piazza per

ri-disegnare l’Italia. Ideato e realizzato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e promosso dal Comitato Italia 150, ha preso l’avvio a Torino nel 2010 con un anno esatto di anticipo dalle celebrazioni e proseguirà per tutto il 2011. 150 eventi collettivi aperti a tutti in 150 piazze italiane sono l’occasione per elaborare infinite varianti a partire dalla forma geografica dell’Italia. Il progetto tornerà a Torino con un grande evento aperto a tutti: non vi anticipiamo nulla, ma ne riparleremo. www.italia 150.it www.officinegrandiriparazioni.it www.lavenaria.it

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GG › l’esperto

Fitness Forum Ilaria Martina - www.mammaf.it

La danza del ventre in gravidanza Sensualità e benessere nei nove mesi d’attesa

P

raticare un’attività fisica durante la gravidanza è molto importante per il benessere psicofisico tanto della futura mamma quanto del suo bambino. Un modo divertente, e insolito, per arrivare al parto in forma e toniche, al ritmo di musiche orientali e movimenti sinuosi, è la danza del ventre. Nasce nei paesi mediorientali e ha origine antichissime: praticata solo dalle donne, è la rappresentazione della sensualità e della fertilità. Tramite questa danza le donne si abbandonano ai movimenti e alle proprie energie femminili in modo graduale, acquisendo sempre più fiducia in loro stesse. Attraverso i movimenti fluidi e circolari della danza, la donna entra in contatto con il suo bambino, che si lascia piacevolmente cullare dai movimenti del ventre della propria mamma. La danza del ventre è una forma antichissima di preparazione alla nascita, praticata fin dall’antica Mesopotamia. Le movenze circolari e rotonde del bacino, infatti, aiutano a rendere più elastici e tonici alcuni muscoli coinvolti nel parto. Il ventre è qui inteso come luogo della procreazione, collegato alla figura della donna madre, simbolo di fecondità e fertilità.

I benefici per la futura mamma sono molteplici: i muscoli addominali e pelvici si tonificano, i colpi d’anca insegnano alle donne a muovere e sciogliere il bacino, i movimenti di rotazione danno benessere e scioltezza ai fianchi e fortificano i muscoli e i tendini della regione pelvica. Attraverso le tecniche di respirazione lenta e rilassata, le donne riescono ad alleviare le tensioni e a migliorare la circolazione sanguigna, con benefici anche per il bambino. Inoltre, la musica orientale che accompagna la danza è caratterizzata dalla mono-strumentalità delle percussioni e degli strumenti a corda: favorisce il rilassamento e il benessere psicofisico, tanto che la danza del ventre era anche nota come la danza della felicità. “Le donne che praticano danza del ventre in gravidanza continuano a sentirsi femminili e sensuali durante i nove mesi, si piacciono e questo è molto importante per l’accettazione dei cambiamenti del proprio corpo” spiega Ilaria Germano, insegnante di danza del ventre presso il Centro Danza 360° di Ivrea. “Il mantenimento di una postura corretta è un altro ottimo risultato che contribuisce a evitare fastidiosi dolori alla schiena

durante la gestazione - continua Ilaria -. È importante che le donne oggi si preparino adeguatamente al parto, dato che l’età in cui si ha il primo figlio continua ad aumentare. Altrettanto indispensabile è continuare a praticare attività fisica dopo la nascita del bambino, per ritrovare la forma, non soffrire di mal di schiena e altri disturbi”. Si può iniziare a ballare alla fine del terzo mese, continuando fino al parto, con un certificato medico di sana costituzione, e riprendere un paio di mesi dopo la nascita del bambino. Danzare aiuta a prevenire la depressione post-partum e può essere anche l’occasione per creare nuove amicizie: trovarsi in un gruppo di donne, confrontarsi e condividere il delicato momento della gravidanza è un ottimo modo per affrontare questo delicato momento senza ansie e paure. “La nostra esperienza finora è stata molto positiva, abbiamo accompagnato tante donne fino alla fine della gestazione e tutte loro hanno avuto parti senza complicazioni”, conclude Ilaria. A Torino si può praticare la danza del ventre in diversi centri tra i quali: Aicha Studio Danza, Orientalfit-Danza Orientale per il benessere e Centro Aziza.

Una forma antichissima di preparazione alla nascita

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GG › l’esperto

Lo psicologo Giovanna Rinaldi - Psicologa e Psicoterapeuta Familiare (Via Dolci 6, Beinasco. Autorizzazione n.95 del 23-02-09)

Giochiamo alla lotta? Anche la lotta, come tutti i giochi, necessita di regole e confini

Anche nel mondo incantato delle fiabe gli eroi devono combattere

Gentile dottoressa, siamo i genitori di Alessandro, un bimbo simpatico e vivace di 5 anni. Noi siamo pacifisti convinti, odiamo la violenza sotto ogni forma e abbiamo cercato di crescere il nostro bambino secondo i nostri principi. Lo abbiamo sempre redarguito se picchiava gli amichetti, non gli abbiamo comprato giocattoli per “fare la lotta”. Ma, nonostante i nostri buoni propositi, il bimbo va all’asilo e gioca con gli amici. E insieme a loro ha iniziato a giocare con spade, pistole, e a prenderci gusto. Così per il suo compleanno (sarà a inizio marzo) ci ha richiesto un vero e proprio “arsenale”. Cosa fare? Non vogliamo frustrarlo troppo nei suoi desideri e in questo momento questi giochi sono i suoi preferiti. Ma ci patiamo: passerà questa passione? Grazie e cordiali saluti, Luciano e Marta Il gioco è uno dei bisogni fondamentali del bambino. Attraverso il gioco i bambini conoscono il mondo, lo esplorano, elaborano emozioni e vissuti sempre nuovi. Imparano, attraverso la simulazione, a misurarsi con se se stessi e con gli altri, creano delle difficoltà e provano a superarle: si rincorrono, si nascondono, provano a lottare tra loro con gli

oggetti dei loro cartoni preferiti o dei polizieschi più in voga. Anche nel mondo incantato delle fiabe gli eroi devono superare delle prove e usare degli strumenti come spade, pugnali, lance affilate. Purtroppo non servono giocattoli ad hoc per fare la lotta e non è quindi facendone a meno che il bambino eviterà di buttarsi addosso a qualche amichetto o di difendersi dall’agguato subito, lo fanno anche i cuccioli delle più svariate specie animali, senza bisogno di spade o pistole. Mi preme sottolineare che non è una mancanza di valori, il bambino non può ancora comprendere ciò che noi adulti intendiamo con pacifismo o non violenza, per lui è semplicemente un gioco! Il papà potrebbe persino divertirsi a simulare qualche episodio di lotta con il bambino e, perché no?, anche la mamma! Come ogni gioco, anche la lotta, necessita di regole e confini e fate senz’altro bene a sgridarlo se esagera o se non rispetta i limiti consentiti. A voi adulti spetta anche l’acquisto dell’arsenale, scegliete ciò che più si avvicina alle vostre idee e, come sicuramente fate già, stimolatelo anche verso altri tipi di giocattolo che vi piacciono di più. In ogni caso potete stare tranquilli: è una fase legata a questa fascia d’età, dai sei anni in su tenderà a orientarsi verso altre forme di competizione.

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La paura dei cani Le paure non vanno derise, né messe alla prova o provocate Gentile dottoressa, mio figlio ha 3 anni ed è terrorizzato dai cani. Tutte le volte che ne incontra uno piange e vuole essere preso in braccio. C’è un modo per farlo smettere? Nadia Molti bambini hanno paura dei cani. C’è chi ne ha un vero terrore, chi preferisce non toccarli o chi chiede di stare in braccio quando c’è una bestiola nelle vicinanze. Se vostro figlio è timoroso, in genere non serve a nulla la generica rassicurazione o il buon esempio (“dai, non ti fa nulla, accarezzalo come faccio io!”). Bisogna rispettare le paure che hanno una base irrazionale e non c’è tentativo di convincimento che le dissolva. Quanti adulti hanno paura dei serpenti, dell’aereo o del buio? Rispettare una paura significa comprenderla e lasciarla che si sfoghi, avendo come alleati il tempo, le parole e i piccoli rafforzamenti positivi. Le paure non vanno derise, non vanno messe alla prova e tantomeno provocate. Proviamo piuttosto a individuarne l’origine. La spiegazione pare ovvia se il bambino ha vissuto uno spavento, come un morso, un cane che gli è saltato addosso o il cane del vicino che abbaia sempre. Il trauma è facile da comprendere e spesso l’unica cura è il tempo necessario per superarlo. Diverso è se il bimbo non ha mai vissuto situazioni difficili. In questo caso, spesso, i bambini riportano le paure delle loro madri o padri. Osserviamo all’interno della famiglia come è il rapporto con gli animali:

probabilmente scopriremo che il problema è degli adulti più che dei bambini. La paura potrebbe derivare anche da una mancanza di conoscenza, dal fatto che si hanno poche occasioni per entrare in contatto con un essere il cui comportamento è poco prevedibile e controllabile e la cui presenza crea insicurezza. I bambini che nascono in una famiglia dove è presente un cane, difficilmente svilupperanno una fobia per l’animale, anzi, in genere avviene il contrario. Negli animali, inoltre, vediamo all’opera i nostri stessi istinti più primitivi, come il desiderio di mordere, di graffiare o di aggredire chi non ci piace. Insomma, guardare gli animali è un po’ come guardare in faccia la propria “brutalità”, il che può affascinare ma anche spaventare.

Spesso i bambini riportano le paure dei loro genitori

Un cane per amico Si chiama così un progetto di educazione sanitaria finanziato dalla Regione Piemonte e dalle Asl per gli alunni e i genitori di 70 scuole elementari e medie, con l’obiettivo di prevenire il randagismo e le morsicature di cani. Quattro veterinari hanno spiegato nelle classi come comunicano i cani e come interpretano i nostri comportamenti, in particolare quali sono gli atteggiamenti più sicuri da tenere in loro presenza. Spesso i bambini che sono stati morsicati, hanno adottato inconsapevolmente comportamenti “provocatori” per un cane, come correre, gridare e guardare l’animale negli occhi. Giovani Genitori 43

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GG › l’esperto

L’avvocato Francesca Galdini

La privacy ai tempi di Internet Il rischio di perdere il controllo dei propri dati è concreto

Ai progressi della tecnologia si accompagna un indebolimento del diritto alla privacy

“è

paradossale che qualcuno debba lottare per la difesa della privatezza in una società di esibizionisti”. Questo è il pensiero di un famoso scrittore, Umberto Eco, ma non solo suo. Viviamo in una società in cui si ricorre in maniera impulsiva agli strumenti comunicativi di massa, come i social network, per comunicare agli altri la propria presenza on-line: si diffondono video e informazioni senza soffermarsi più di tanto a riflettere se sia legittimo pubblicare materiale preso qua e là e soprattutto se sia legittimo farlo senza l’autorizzazione delle persone coinvolte. Infatti, le informazioni personali che ogni singolo utente pubblica in rete non raggiungono esclusivamente la cosiddetta cerchia di amici ma possono arrivare all’intera comunità di abbonati al servizio, con il rischio concreto di perdere il controllo dell’utilizzo dei propri dati. Il concetto di privacy fu introdotto per la prima volta nell’Ottocento da due giuristi americani che pubblicarono un breve saggio, The right to Privacy, con il quale elaborarono il concetto che ogni

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individuo ha il diritto di essere lasciato solo e di proteggere la propria vita privata. Da ciò ne scaturì un processo evolutivo che passò attraverso il diritto a controllare l’uso che gli altri fanno delle informazioni raccolte e approdò al diritto a scegliere ciò che si intende rivelare. Stefano Rodotà lo ha definito un passaggio fondamentale per la società odierna, “dalla privacy alla non discriminazione, dalla segretezza al controllo”. Tuttavia al giorno d’oggi è facile constatare che ai progressi della tecnologia si accompagna un indebolimento del diritto alla privacy: maggiore è la capacità comunicativa degli strumenti tecnologici di cui disponiamo, maggiore è il rischio che le informazioni personali si disperdano senza il controllo del legittimo interessato. Una delle piaghe più dannose è il cosiddetto spyware che si installa, spesso in maniera fraudolenta, nei computer delle vittime accedendo così ai dati personali che vengono rielaborati e ritrasmessi in rete. La migliore difesa, buon senso a parte, è quella di ricorrere ad alcuni accorgimenti: utilizzare una

password, non comunicarla a nessuno, installare un buon antivirus, aggiornarlo costantemente, non aprire mail di sconosciuti e/o allegati sospetti ecc... Bisogna imparare a utilizzare Internet in modo consapevole e, soprattutto, bisogna insegnarlo ai nostri figli: è consigliabile stabilire con loro dei tempi di utilizzo del computer, assisterli durante la navigazione esercitando una funzione di guida e di controllo, creare un rapporto di dialogo confidenziale in modo che ci venga confidato se si è visto qualcosa che ha suscitato spavento o disagio, informarli sull’importanza di non inviare foto e di non accettare appuntamenti e/o inviti. E, se ci si rende conto di essere vittime di abusi o truffe telematiche, è bene sapere che presso la Polizia di Stato è istituita un’apposita sezione, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, la quale si occupa di tutte le tematiche legate ai reati telematici: presso il suo sito web (www.poliziadistato.it/pds/ informatica/) si possono rintracciare tutte le informazioni utili per conoscere e prevenire i pericoli legati al mondo di Internet.


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Il pediatra Giancarlo Corti

Le scarpe correttive Ma che fine hanno fatto le scarpe correttive? Mi ricordo quando ero bambino: i miei genitori imponevano a me e mio fratello delle dolorosissime “scarpe con il plantare” che servivano per raddrizzare le gambe (a me perché avevo le ginocchia storte, a mio fratello perché aveva il piede piatto). Ma servivano a qualcosa? Fulvio Qui occorre una riflessione sulla moda e sulla disinformazione, due cose che si trovano ovunque e, ovviamente anche in medicina. Ann.Casamia 210x135:Layout 1

Camminare è una tappa fondamentali nella vita e tutti i bambini prediligono farlo a piedi nudi: è più naturale, semplice e istruttivo, perché è solo a diretto contatto con la terra che il piede riceve e invia al cervello il massimo delle informazioni utili a guidare i movimenti. Per questo i bambini hanno bisogno di piedi nudi e le scarpe sono un ostacolo al processo di apprendimento. Con il tempo l’abilità aumenta, per cui camminare con le scarpe diventa più facile e anche più sensato, visto che si va incontro a terreni più accidentati e complessi.

20-12-2010

10:37

Cosa va cercato nelle scarpe per bambini? Comodità, leggerezza e flessibilità, soprattutto nella suola. Niente altro. Le scarpe provviste di strani dispositivi “educativi” o “correttivi”, come rialzi, spessori o plantari, andavano di moda negli anni ‘70 e si basavano sul principio che, intervenendo sull’appoggio, si sarebbe ottenuto un riequilibrio muscolare. A detta degli esperti, oggi, con queste tecniche l’unico risultato ottenibile è una scarpa più rigida e scomoda, che mortifica globalmente l’azione dei muscoli del piede e spesso è perfino dannosa.

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A contatto col suolo il piede invia al cervello il massimo delle informazioni

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Il chimico Ugo Finardi

La gastronomia molecolare Cuocere con l’alcool e friggere nel glucosio

Tutto è chimica in cucina

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i “gastronomia molecolare” o “cucina molecolare” abbiamo sentito parlare spesso. Ma oltre ad aver letto qualche titolo sui giornali, che cosa ne sappiamo davvero? È una scuola di pensiero, oltreché di cucina, nata anni fa e di cui fanno parte cuochi, appassionati di cucina e scienziati, principalmente fisici e chimici. La sua filosofia è investigare i processi che intervengono nella preparazione dei cibi e che solitamente vengono applicati senza conoscere “quel che succede”. Ma ci sono altri obiettivi: studiare i detti, i proverbi e le conoscenze culinarie popolari, per scoprire se contengono qualcosa di vero o se sono solo tradizioni e superstizioni. E anche innovare la cucina tradizionale, inventando nuovi piatti, nuovi ingredienti e nuovi metodi di preparazione. Prendiamo per esempio il gelato: i cuochi molecolari lo preparano con l’azoto liquido. L’azoto è la componente principale dell’aria che respiriamo e viene liquefatto per mezzo di un processo di raffreddamento energeticamente dispendioso. La temperatura dell’azoto liquefatto è di quasi 200 gradi sotto zero; a temperatura ambiente evapora molto rapidamente, congelando tutti i corpi con cui viene in contatto (mani comprese). Per fare il gelato basta prendere gli ingredienti necessari (latte, panna, zucchero, uova...) versarli in un recipiente e aggiungere azoto liquido, facendo attenzione a non toccare. L’azoto è freddo e gli ingredienti vengono congelati quasi istantaneamente. Inoltre essendo liquido, come tutti i liquidi, quando arriva al punto di ebollizione inizia a bollire, il che garantisce il necessario mescolamento. Teoricamente chiunque può prepararsi il gelato in una manciata di secondi, anche a casa (non è più

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rischioso di una frittura in olio bollente) ma l’azoto liquido non è di facile reperibilità. Veniamo ai secondi. Volete cucinare un uovo al tegamino ma siete senza gas? Semplicissimo: rompete l’uovo nella padella, prendete dell’alcool etilico (quello che si usa per fare i liquori) e versatelo sopra l’uovo: si solidificherà quasi all’istante. L’alcool etilico, al pari del calore, è in grado di denaturare le proteine dell’uovo provocando la solidificazione quasi immediata. Volendo provare una variante, si possono mescolare le uova con l’alcool in un recipiente, ottenendo qualcosa di simile all’uovo strapazzato. Prima di mangiare va eliminato naturalmente l’alcool in eccesso. Per friggere è possibile utilizzare, al posto dell’olio, il glucosio, uno zucchero solido a temperatura ambiente, che va fatto fondere senza caramellare. In questo modo, oltre ad abbreviare i tempi di cottura, i cibi mantengono l’umidità che perderebbero con la frittura in olio. Per preparare degli gnocchi molecolari è possibile prendere la fecola di patate, stemperarla in acqua in un pentolino e mettere il tutto sul fuoco. Appena scaldata la miscela si rapprenderà in una massa gelatinosa, che potrà venir lavorata come gli gnocchi tradizionali. I principi della cucina molecolare, le ricette e le loro spiegazioni sono ormai reperibili in numerosi libri e siti e qualche video divertente si può vedere anche su Youtube. Ma poi, a ben vedere, tutta la cucina è molecolare, perché cucinare è una trasformazione chimica: cuocere una bistecca vuol dire denaturarne le proteine, aggiungere vinagrette all’insalata significa cambiarne il Ph e per cuocere la pasta, forse non lo sappiamo, ma quel che stiamo preparando è una soluzione chimica.


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Questioni di soldi

Nadia Lambiase – Banca Etica

Rimpianti e rimorsi Come non contare troppo sulla razionalità e sui modelli astratti

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osa è peggio? Rimpiangere qualcosa che si è fatto, cioè provare rimorso, oppure rimpiangere qualcosa che non si è fatto, cioè il rimpianto, appunto? Alcuni esperimenti condotti nel campo delle scelte finanziarie (investire o meno in determinate azioni) evidenziano come, a parità di risultati, un intervento attivo pesa molto di più di una omissione. Percepiamo l’agire come una maggior responsabilità soggettiva; è più facile dire: “È colpa mia!” se abbiamo fatto, e non omesso di fare, qualcosa. Rimpianti e rimorsi cambiano col tempo: nel breve periodo brucia di più una scelta sbagliata che non una scelta non fatta, mentre, con il passare del tempo, pesano di più le scelte non fatte e che si sarebbero potute fare. Spesso cambia anche la natura delle situazioni, per cui i rimpianti, nel lungo periodo, si concentrano maggiormente sulle relazioni personali. Negli anni, non aver dato un bacio pesa di più di non aver acquistato un’auto. Vedere una eccellente possibilità che sfuma davanti ai nostri occhi cambia ancora la prospettiva

dei rimorsi e dei rimpianti, così come la possibilità di guadagnare o perdere. Per capire meglio di che si tratta, ecco un giochino, proposto da Matteo Motterlini nel suo libro “Economia emotiva”. Cosa scegliereste tra (A): una vincita sicura di 240 euro e (B) il 25% di probabilità di vincere 1000 euro e il 75% di non vincere nulla? Ora considerate altre due possibilità, che invece delle vincite riguardano le perdite. Cosa preferite tra (C) perdere sicuramente 740 euro e (D) avere il 75% di probabilità di perdere 1000 euro e il 25% di non perdere niente? Rientrate nella maggioranza delle persone se avete scelto (A) nel primo caso e (D) nel secondo. In realtà le due situazioni sono pressoché identiche, per quanto presentate in maniera differente. Per cui, per coerenza, se si risponde (A) nel primo caso bisognerebbe rispondere (C) nel secondo. Ma così non avviene. Perché? Per l’effetto “inquadramento”: quando la scelta è incorniciata in termini di guadagno, preferiamo mettere le mani su una vincita sicura; se, invece, la stessa scelta è incorniciata in termini negativi, tendiamo a

giocarci le probabilità, piuttosto che incassare una perdita certa. In altre parole, siamo avversi al rischio nell’ambito delle vincite, ma siamo propensi al rischio nell’ambito delle perdite. Tutto questo è stato spiegato nella Teoria del Prospetto, ovvero la teoria delle decisioni “dell’uomo di strada” di Amos Tversky e Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia nel 2002. I due studiosi hanno dimostrato, con brillanti esperimenti, che i processi decisionali umani violano sistematicamente alcuni principi di razionalità, al contrario di quel che si ritiene nelle teorie economiche. Facciamo un esempio: anche se lo stipendio mi permette una vita più che dignitosa, se sono attorniato da persone che guadagnano di più, tendo a sentirmi “relativamente” povero e quindi infelice. Alla fine, a mutare è solo il punto di vista. Facciamo allora attenzione, perché quando intraprendiamo qualsiasi azione economica, per esempio chiedere un prestito o investire denaro, l’interlocutore che abbiamo di fronte in genere è abilissimo a condizionare la nostra prospettiva, naturalmente a suo vantaggio.

Nella vita quotidiana non siamo razionali, fulminei e calcolatori

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Arte e design Karin Gavassa - Curator - blog: http://paneciliegia.wordpress.com/

Alla Sandretto a due anni Le mostre in città a 90 cm di altezza

Andrey Kuzkin Levitation Heroes, 2010 Sculptures, bread, salt

Le sculture sono più alte di papà

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ia figlia e io arriviamo in un pomeriggio nebbiosetto alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dove è in corso “Modernikon. Contemporary Art from Russia”, venti artisti russi contemporanei tra scultura, pittura, video e performance. È tutta eccitata perché siamo venute per vedere la “mossssssssssstra” (ci stiamo allenando con la “s”!). All’ingresso si dirige decisa verso la caffetteria, così decidiamo per una merenda prima di iniziare la visita. La caffetteria ha divani e tavolini argentati che all’occasione si rivelano a misura di bambino, per cui si gusta un croissant sorseggiando il tè, mescola un po’ le bustine di zucchero e inizia a scorrazzare tra i tavoli. Finita la merenda, ok: siamo pronte. Nella Project Room si trovano le sculture di Stanislav Shuripa. Ci gira intorno, si nasconde, si affaccia, gioca a cucù ma non entra, non calpesta le superfici a terra. “Solo guardare”, mi dice. I suoi passi creano delle traiettorie tra di esse, un effetto labirintico che richiama le relazioni sociali a cui alludono le nere geometrie del lavoro. Una serie di planimetrie tridimensionali di appartamenti costruiti in Russia negli anni Sessanta, in cui si trasferirono migliaia di famiglie, lasciando le abitazioni collettive dell’epoca di Stalin. Evocando piuttosto la forma di gabbie che non di abitazioni dove iniziare una nuova vita, si rivelarono presto inadeguate alle reali esigenze abitative delle persone, divenendo un po’ il simbolo del fallimento del progetto sovietico. Usciamo dalla Project Room ed entriamo nel grande spazio centrale. La nostra attenzione è catturata dalle affascinanti opere di Dmitri Gutov, che realizza “quadri” metallici in cui fili di ferro creano immagini espressioniste, dal tratto violento. Variando il punto d’osservazione, per caso, troviamo la posizione giu-

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sta e scopriamo che le immagini da astratte si rivelano essere complesse figurazioni che ripercorrono il segno di Rembrandt. Lei le osserva, gioendo quando ne decodifica un elemento familiare, il cavallo, una persona, un volto. Ci cammina nuovamente intorno, si allontana, le scruta di profilo incuriosita da quei grovigli arrugginiti che magicamente diventano disegni. Ha un certo rispetto per le opere, corre loro incontro, ma non sale sulle pedane, non le tocca. Si accovaccia e le studia incuriosita. Naturalmente è pura felicità quando nella miriade di immagini che compongono il collage a parete di Anastasia Ryabova riconosce un Teletubbies. Tutto diventa più domestico e si sente protagonista nell’aver scoperto qualcosa che le è familiare. Quando crediamo che la mostra sia finita, ci sorprendono le tre grandi sculture di pane e sale di Andrey Kuzkin. Si blocca sulla soglia e preoccupata mi dice che “Sono più alte di papà”. E come darle torto, ci guardano dai loro 4 metri. Mi conferma che le fanno un po’ paura. Le pensiamo allora come bambole grandi, ci giriamo intorno e le guardiamo da sotto in su, ma niente, è a disagio. Questi Levitation heroes incarnano tristezza, sofferenza e disagio che ha colto perfettamente. L’uso del pane, dalle qualità simboliche contrastanti, ne sottolinea ulteriormente queste caratteristiche: rimanda a una fragilità cui ci si sente soccombere, alla vita ma anche a una povertà a cui non sembra esserci scampo. Andando verso l’uscita mi prende per mano perché vuole andare a disegnare sui tavolini argento. Rimaniamo così un’altra oretta a disegnare in totale relax, mentre mi racconta tutta soddisfatta delle “aaaalte” bambole di pane, dei Teletubbies e dei quadri di ferro, rielaborandoli con il suo tratto che inizia a riprodurre le forme e i colori del mondo che la circonda.


Libri

Di terra e di paura

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enite bambini, venite e leggete. Comincia così la filastrocca di “Re Carognone e l’acqua rubata” di Silvia Forzani, edito da Girotondo, 14,50 euro. È una storia divertente, di incalzante attualità, dove un re sleale vuole privatizzare l’acqua, pensando che: “Tutti per bere pagheranno tantissimo ed io sarò ricco, anzi ricchissimo”. Utile per riflettere assieme ai bambini sull’importanza del bene comune, anche se non manca la parte divertente, per le disavventure cui andrà incontro il povero re. “Fiabe della Terra”, di Silvia Forzani e Gianni Tacconella, edizioni Girotondo, 22 euro, racconta storie di principesse selvagge, fanciulle trasformate in roccia, donne bisonti e donne lupo. Splendidamente illustrato, è un concentrato di energia da somministrare soprattutto alle bambine, per le tante protagoniste femminili dai caratteri inusuali e forti. “Il Paurario di tutte le paure”, di Fabio Brugnolaro, edizioni Girotondo, 9,90 euro, narra di lupi mangiabambini, quadri inquietanti, fantasmi, ragni pelosi, babau, alieni e cimici puzzone. Innovativo e soprendente, ci ricorda che le paure non vanno taciute, perché scherzarci sopra significa portarle alla luce fino a farle scomparire. La casa editrice Girotondo ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Pisa Green Book 2010 per l’impegno nella divulgazione di temi legati all’ecologia. Molti progetti sono in cantiere: raccolte di filastrocche dall’Italia e dal resto del mondo e nuove storie legate a temi scottanti della modernità, come “La Patata Radioattiva”, prossimamente in uscita. Sul sito www.girotondoedizioni.it si trovano piccoli divertimenti che arricchiscono i libri, come il cortometraggio “Muk Muk e il progetto del latte perfetto” tratto dall’omonimo libro, che è stato selezionato al concorso Piemonte Movie Festival. Al Salone del Libro di Torino, dal 12 al 16 maggio, sarà presentato anche un nuovo cartone animato dedicato a Re Carognone e all’acqua rubata.

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Cinema e home video Mario Bettas Valet

I fantastici viaggi di Gulliver

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n classico della letteratura avventurosa, I viaggi di Gulliver, è nuovamente al cinema in una versione attualizzata e resa ancora più spettacolare dalle immagini tridimensionali. Diretta da Rob Letterman la pellicola vede nel ruolo di protagonista l’attore e musicista Jack Black. Sono davvero numerose le trasposizioni cinematografiche che hanno preso spunto dal romanzo di Jonathan Swift. La prima risale al 1902, agli albori del cinema, e fu firmata da Georges Méliès, pioniere della nascente settima arte, autore di numerosi film di genere fantastico e inventore d’ingegnosi effetti speciali. Dopo il film d’animazione del 1939, realizzato da Dave Flaischer, le avventure del marinaio inglese ritornarono sul grande schermo nel 1959 grazie a Jack Sher che firmò insieme a Ray Harryhausen, curatore dei magnifici effetti speciali, il film I viaggi di Gulliver. Ora, dopo il lungometraggio del 1996 di Charles Sturridge, che ricalcava l’omonimo del 1959, le avventure di Gulliver ritornano in sala,

ma questa volta sono impreziosite dal 3D e da una rivisitazione della storia in chiave moderna; la vicenda si svolge ai giorni nostri e ha come protagonista un giornalista newyorchese. Lemuel Gulliver vive a New York e lavora presso un quotidiano. Per lavoro è mandato nell’arcipelago delle Bermuda, ma durante il viaggio la nave su cui viaggia è colpita da una bufera. Scampato il pericolo, il giornalista riesce a mettersi in salvo e a raggiungere l’isola di Lilliput. Qui scopre che il luogo è abitato da persone non più alte di 20 centimetri. I rapporti con gli abitanti dell’isola all’inizio sono complicati, migliorano solo quando Gulliver decide di aiutare i lillipuziani contro i loro nemici, i Blefuschiani. Ma, dopo la battaglia decisiva, le cose non andranno esattamente come previsto dal giovane naufrago, e il rapporto con i piccoli abitanti di Lilliput si incrinerà irrimediabilmente. Il lungometraggio prodotto dalla Twentieth Century Fox è pensato per tutta la famiglia e, in particolare, è rivolto ai bambini in età scolare; mentre i più piccoli potrebbero annoiarsi.

Ramona and Beezus Ramona and Beezus, la nuova commedia firmata dall’esordiente Elizabeth Allen, racconta la storia di due sorelle. La più grande, Beatrice, ma soprannominata Beezus dalla sorella che non riesce a pronunciare il nome correttamente, spesso mal sopporta le intemperanze e la vivacità della più piccola. Il rapporto tra le ragazzine si complica quanto la più grande deve affrontare la prima cotta per un suo amico, al quale chiederà di uscire. La commedia, prodotta dalla 20th Century Fox, narra come il rapporto tra sorelle, o fratelli, sia a volte complicato e difficile, ma al tempo stesso può rappresentare un’importante opportunità di crescita. Gli sceneggiatori si sono ispirati all’omonimo romanzo di Beverly Cleary, dalla cui penna nacquero, negli anni Cinquanta, le divertenti avventure delle sorelline Quimby. È un film leggero, divertente e scanzonato, forse troppo televisivo, ma per certi aspetti originale, pensato per tutta la famiglia.

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Rango Anche un camaleonte può soffrire di depressione. È quello che accade a Rango, un rettile squamato in piena crisi esistenziale. Per risolvere la sua situazione emotiva decide di abbandonare la routine e partire per un viaggio nel deserto. Nel suo peregrinare verso l’ovest si troverà immischiato in situazioni strane e pericolose. Rango fa il verso ai classici del cinema western e ha le carte in regola per far ridere tutti, grandi e piccoli.




a cura di Federica Ferraresi

Data

Appuntamento

3 febbraio

Mao Museo d'Arte Orientale

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4 febbraio

Senza Piume

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5 febbraio

Il Carignano e la famiglia

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Senza Piume

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6 febbraio

11 febbraio

Tutti gli appuntamenti di febbraio

12 febbraio

13 febbraio

Ciaspolata e musiche occitane

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Ernesto Roditore guardiano di parole

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Mary, Mary… Mary Poppins

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Piè di pancia

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Senza Piume

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Nel bianco

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Ciaspolata dei golosi

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La Merenda Reale nell'ottocento

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L'inverno - La storia d'amore di ...

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Orsetti

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All'ora dell'allodola

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Carnavà Rei d'Europpa

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La gabbianella e il gatto

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Il grande trionfo fagiolino

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Storie di Luna

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I musicanti di Brema

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Cikeciak

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Peter Pan

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Storie di stoffa dipinta e scolpita

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Carte intagliate

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La Merenda Reale nell'ottocento

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18 febbraio

L’orchetto

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19 febbraio

Il Bousset al chiar di luna

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La cena della luna

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La Merenda Reale nell'ottocento

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Pippi Calzelunghe

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Ouverture des saponettes

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Aladino e la lampada magica

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La gabbianella e il gatto

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Scatole cinesi

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Ciaspolata dei golosi con merenda

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Truciolo e il lupo

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La bicicletta

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Musafir

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Musafir

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SmiG

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La bicicletta

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20 febbraio

25 febbraio

26 febbraio

27 febbraio

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Pagina

Musafir

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Acqua

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La Merenda Reale nell'ottocento

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La rivolta dei fantasmi

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Storia di un palloncino

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Spettacoli

Cultura

Sagre

Natura

Corsi


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Spettacoli

Domenica a teatro!

A

febbraio, gran finale per “Domenicamattinateatro!”, rassegna rivolta a ragazzi e genitori, in programma al Teatro Agnelli di Torino. Gli spettacoli che chiudono in bellezza la manifestazione sono: “Ernesto Roditore guardiano di parole”, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, “Pippi Calzelunghe” e “Storia di un palloncino”. Ingresso unico a 5 euro (ogni cinque biglietti acquistati, se ne riceve uno in omaggio).

Domenica 6 febbraio, ore 11 Ernesto Roditore guardiano di parole In biblioteca, chi è che difende le parole scritte, con inchiostro nero su carta ingiallita e le parole sagge, buffe o dolci? Solamente un topo. Ci sono persone che vengono dal mondo esterno e che vogliono entrare in biblioteca per eliminare tutti i libri. Infatti, il loro scopo è prima “zipparli” (salvarli) nella grande memoria del computer centrale e poi bruciare tutta quella carta ingombrante. Ma il signor Ernesto Roditore ha un piano ben preciso in mente, che gli permetterà di salvaguardare la situazione: mangerà tutti i libri, così potrà poi continuare a raccontarli. Da 4 anni. Domenica 13 febbraio, ore 11 Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare Lo spettacolo, tratto dal racconto di Luis Sepùl-

veda, si rifà all’atmosfera del libro e sviluppa, con delicatezza e ironia, le tematiche care allo scrittore cileno. Gli spettatori potranno appassionarsi alle avventure della gabbiana Kengah, del burbero Zorba, del saccente Diderot, e poi ci sarà lei, Fortunata. Da 5 anni.

Domenica 20 febbraio, ore 10 e 11.30 Pippi Calzelunghe Spettatori grandi e piccini resteranno a bocca aperta, ammirando le vicende birichine di Pippi e dei suoi amici. Pippi è una bambina fuori dal comune: va in giro insieme a una scimmietta che si chiama (nientemeno che) Signor Nilsson e il suo cavallo è sistemato nella veranda. Pippi è proprio una tipetta simpatica e non manca mai di cacciarsi nei guai. Da 4 anni. Domenica 27 febbraio, ore 11 Storia di un palloncino Palloncino è un bambino che ha una particolarità rispetto ai suoi amichetti: non riesce a non scappare verso l’alto. E, per questo motivo, non può: star seduto a tavola composto, rimanere a lungo fermo sul banco e dare la mano alla mamma al mercato. Un bel giorno, vola così in alto che si ritrova nel mondo dove possono approdare solo i pensieri… Da 3 anni. Teatro Agnelli Via Paolo Sarpi, 111 – Torino Per informazioni: Assemblea Teatro tel. 011 3042808 assteat@tin.it - www.assembleateatro.com

Le Figure dell’Inverno Fantasmi in rivolta? Che storia bizzarra è questa? Niente paura, è uno degli spettacoli proposti nell’ambito di “Le Figure dell’Inverno”, rassegna di teatro di figura dedicata ai bambini da 3 a 12 anni e alle loro famiglie. I titoli in cartellone a febbraio sono due: “Storie di luna” e “La rivolta dei fantasmi”. Gli spettacoli vanno in scena presso il Teatro Educatorio della Provvidenza a Torino. Ingresso unico a 5 euro (la prenotazione è consigliata).

Domenica 13 febbraio, ore 16 Storie di luna Spettacolo con pupazzi e figure fluorescenti. Da 2 a 8 anni. Domenica 27 febbraio, ore 16 La rivolta dei fantasmi Spettacolo sul tema del rispetto reciproco. Da 3 a 11 anni. Teatro Educatorio della Provvidenza Isola pedonale della Crocetta Corso Govone, 16 – Torino Per informazioni: tel. 011 5691400/cell. 347 7627706 www.labottegateatrale.it

Giorni di Festa Continua “Giorni di Festa”, la stagione di teatro ragazzi, dedicata a bambini da 4 a 94 anni, in programma all’Alfa Teatro di Torino. Il biglietto intero costa 6 euro e il ridotto 4 euro.

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Domenica 6 febbraio, ore 16.30 Mary, Mary... Mary Poppins

Domenica 20 febbraio, ore 16.30 Truciolo e il lupo

Domenica 13 febbraio, ore 16.30 Il grande trionfo Fagiolino

Alfateatro - Via Casalborgone, 16/i – Torino Tel. 011 19504896 - www.alfateatro.com


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Spettacoli

Di Festa Teatrando

M

ettete insieme degli spettatori piccolissimissimi e due spettacoli bellissimissimi, aggiungete un pizzico di fantasia, et voilà! La ricetta per il divertimento è pronta! Continuano, a Pinerolo, gli appuntamenti con “Di Festa Teatrando”, rassegna di teatro rivolta a grandi e piccini. A febbraio, nell’ambito de “Il Nido del Teatro”, sezione della manifestazione dedicata agli spettatori più piccini, il cartellone propone due titoli: “Piè di pancia” e “Cikeciak”. Per ogni spettacolo sono previste due recite a orari differenti: una al mattino alle 10.30, l’altra al pomeriggio alle 16.30. La prenotazione è obbligatoria (massimo 50 spettatori a recita). Il biglietto d’ingresso costa 3 euro (la cassa apre quindici minuti prima dell’inizio delle rappresentazioni). Gli spettacoli vanno in scena presso la Sala Espositiva del Teatro Sociale di Pinerolo.

Domenica 6 febbraio, ore 10.30 e ore 16.30 Piè di pancia “Giro giro tondo/quant’è bello questo mondo/per ogni bimbo che è arrivato/ancor più bello è diventato!”. Sotto una cupola formata da un soffice velo (che ricrea l’atmosfera di una stanza dei giochi), gli spettatori avanzano scalzi, gattonando, verso i morbidi cuscini che delimitano lo spazio della scena. Qui, l’attenzione del pubblico sarà poi rivolta al pancione di una donna in dolce attesa. I due futuri genitori provano ad immaginare come sarà

Teatro Selve Presso il Teatro Selve di Vigone, a febbraio, nell’ambito del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte, vanno in scena tre spettacoli dedicati alle famiglie.

Domenica 13 febbraio, ore 16 Peter Pan - Una storia di pochi centimetri e piume Domenica 20 febbraio, ore 16 La gabbianella e il gatto Domenica 27 febbraio, ore 16 Acqua Teatro Selve - Vicolo Teatro – Vigone (TO) Tel. 011 19740231 - www.fondazionetrg.it

il loro bimbo, avvertendo i piccoli segnali della nuova vita che sta arrivando. Da 2 a 5 anni (e ai genitori che li accompagnano). Finito lo spettacolo, sarà possibile visitare “L’angolo dei libri” a cura della Biblioteca Ragazzi di Pinerolo.

Domenica 13 febbraio, ore 10.30 e 16.30 Cikeciak Lo spettacolo racconta la storia della festa di compleanno di Piccolo Orso. Gli invitati alla festa sono tantissimi… e un po’ fuori dal comune: tigri e maiali, asini e oche, topi, ippopotami e persino vermi. Ma non c’è festa se non c’è sorpresa! Tutti gli invitati, per raggiungere la festa, arrivano da porte possibili ma anche da porte assurde, come scatole, mobili e quadri alle pareti… Cikeciak! Si apre una porta e un amico arriva. E ancora Cikeciak! Se ne va un amico e una porta si chiude… Da 1 a 4 anni (e ai genitori che li accompagnano). Sala Espositiva Teatro Sociale Piazza Vittorio Veneto, 21 – Pinerolo (TO) Per informazioni e prenotazioni: giovedì e venerdì, dalle 14.30 alle 18 tel. 0121 323186 - www.nonsoloteatro.com

C’era una volta… A febbraio, il Teatro Monterosa di Torino si tinge dei colori e delle suggestioni dell’Oriente delle “Mille e una notte” grazie allo spettacolo “Aladino e la lampada magica”. L’ingresso è unico e costa 5 euro (è prevista una riduzione per i possessori della tessera Coop). La biglietteria è aperta dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, il sabato dalle 17 alle 19, il lunedì è chiusa. I bambini con meno di 12 anni non sono ammessi in sala senza la presenza di un adulto che li accompagni. Finito lo spettacolo, verrà offerta la merenda a tutti i piccoli spettatori.

Domenica 20 febbraio, ore 16 Aladino e la lampada magica Teatro Monterosa - Via Brandizzo, 65 - Torino Per informazioni: tel. 011 2304153 - www.teatromonterosa.it

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Spettacoli

Un amore di teatro

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icchissimo di appuntamenti (e tutti favolosi…), ecco come si preannuncia il calendario di febbraio della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. I titoli in cartellone sono ben sette. Inoltre, sabato 12 febbraio, è in programma un evento eccezionale per tutti i “grandi” innamorati (anche del teatro… ma non solo!): Speciale San Valentino. Si potrà festeggiare in modo simpatico con un programma pieno d’iniziative romantiche. Alle 20.15, è previsto l’aperitivo; alle 21, va in scena lo spettacolo “L’inverno – La storia d’amore di Caterina e Ivo”; a seguire, alle 22.30, cenetta a lume di candela con musica dal vivo. Il costo è di 35 euro con un massimo di 60 posti; la prenotazione è obbligatoria. Per acquistare i biglietti degli spettacoli, il botteghino è aperto dal martedì alla domenica, dalle 15 alle 19; ingresso unico a 7 euro (ridotto 6 euro).

Venerdì 4 e sabato 5 febbraio, ore 21 Domenica 6 febbraio, ore 16.30 Senza piume Da 7 anni - Sala Grande Domenica 6 febbraio, ore 15.30 e 17 Nel bianco Da 3 anni - Sala Piccola Venerdì 11 e sabato 12 febbraio, ore 21

Domenica 13 febbraio, ore 16.30 L’inverno – La storia d’amore di Caterina e Ivo Per tutti - Sala Grande Venerdì 11 e sabato 12 febbraio, ore 21 Domenica 13 febbraio, ore 15.30 e 17 Venerdì 18 e sabato 19 febbraio, ore 21 Domenica 20 febbraio, ore 15.30 e 17 Orsetti Da 2 anni - Sala Piccola Venerdì 18 e sabato 19 febbraio, ore 21 Domenica 20 febbraio, ore 16.30 L’orchetto Da 7 anni - Sala Grande Venerdì 25 e sabato 26 febbraio, ore 21 Domenica 27 febbraio, ore 16.30 Musafir Da 4 anni - Sala Grande Venerdì 25 e sabato 26 febbraio, ore 21 Domenica 27 febbraio, ore 16.30 La bicicletta Da 6 anni - Sala Piccola Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 - Torino Tel. 011 19740280 - www.casateatroragazzi.it

In scena ad Asti La parola d’ordine della domenica astigiana è: teatro! Presso il Teatro Alfieri, sono in programma gli ultimi spettacoli che chiudono la rassegna rivolta alle famiglie “Domeniche a Teatro” (realizzata nell’ambito del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte). Ingresso unico a 3 euro.

Domenica 13 febbraio, ore 16 - I musicanti di Brema Domenica 20 febbraio, ore 16 - Ouverture des saponettes. Un concerto per bolle di sapone Teatro Alfieri - Via Leone Grandi, 16 - Asti Per informazioni: Teatro Alfieri tel. 0141 399040 - www.fondazionetrg.it/progettotrgp

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Il Carignano e la famiglia Sabato 5 febbraio alle 16 Teatro Carignano. Segnate in rosso la data sull’agenda perché l’appuntamento è di quelli da non perdere: “Scopri il Carignano con la tua famiglia”. Grazie a questa simpatica (e intelligente!) iniziativa, grandi e piccini potranno andare alla scoperta del più antico teatro torinese, seguendo un percorso tutto nuovo. Durante la visita, le famiglie e i ragazzi incontreranno i personaggi del magico mondo di Pinocchio (che saranno interpretati da giovani attori del Teatro Stabile, per la regia e la drammaturgia di Eleonora Moro). Sarà un’occasione irripetibile, per tutti i visitatori, per entrare in contatto con l’arte del teatro e con i luoghi della messinscena. L’evento viene proposto dal Teatro Stabile di Torino, nell’ambito del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il costo è di 4 euro a persona; la prenotazione è obbligatoria fino a esaurimento dei posti disponibili.

Sabato 5 febbraio, ore 16 Teatro Carignano Piazza Carignano, 6 – Torino Per informazioni e prenotazioni: Ufficio Attività Promozionali tel. 011 5169430/420/465 www.teatrostabiletorino.it


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Cultura

Tutti in Pinacoteca

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cco gli appuntamenti domenicali dedicati alle famiglie in programma, a febbraio, presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino.

Domenica 13 febbraio, ore 16 Carte intagliate Attività realizzata in collaborazione con l’Istituto Confucio di Torino. L’arte della carta intagliata è una delle più antiche espressioni dell’artigianato popolare cinese. Le tecniche per creare tali capolavori di pazienza e fantasia sono molteplici. Si va dalle realizzazioni più complesse su carta finissima (sulle quali i contorni dei disegni vengono tracciati con sottili punte di spillo e poi rifiniti con piccole lame), a creazioni fantasiose e complesse prodotte piegando la carta con estrema abilità. Grazie all’ausilio dell’Istituto Confucio, anche i più piccini potranno scoprire alcuni segreti di questa arte antica: si imparerà a tagliare e a ricomporre la carta, componendo delle tipiche forme cinesi. Il laboratorio è gratuito ma la prenotazione è ob-

bligatoria (è previsto un massimo di 30 partecipanti); per bambini da 4 anni in su.

Domenica 20 febbraio, ore 16 Scatole cinesi Traendo ispirazione dalle opere in mostra, i piccoli visitatori potranno raccontare progetti fatti di storie e di persone, immersi nella cultura artistica cinese. Durante l’attività, bambini e ragazzi avranno la possibilità di costruire piccoli e grandi mondi e inedite scatole cinesi; il tutto attraverso la manipolazione artistica di scatole di recupero, giocando con vecchi e nuovi materiali e utilizzando la tecnica del collage. Il laboratorio costa 3 euro ed è su prenotazione; per bambini da 4 anni in su. Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli Via Nizza, 230/103 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 0062713 segreteria@pinacoteca-agnelli.it www.pinacoteca-agnelli.it

Palazzo Barolo apre alle famiglie Nell’ambito del progetto “Ritorno a Palazzo Barolo”, a cura del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, sono previste diverse attività rivolte alle famiglie, realizzate anche in occasione dei festeggiamenti per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Visitatori grandi e piccini, grazie a questi appuntamenti, potranno ammirare al meglio le bellezze di Palazzo Barolo, che si presenta al pubblico in forma smagliante grazie agli ultimi restauri. Costo: percorso guidato e attività di laboratorio, 4 euro a persona (bambini e grandi).

Domenica 13 febbraio, ore 16 Storie di stoffa dipinta e scolpita Palazzo Barolo - Via delle Orfane, 7 - Torino Per informazioni e prenotazioni: Dipartimento Educazione tel. 011 9565213 fax 011 9565232 - educa@castellodirivoli.org

IN biblioteca > 100 favole per giocare “Coriandoli di storie”: letture di fiabe per bambini da 4 anni in su, a cura di Ilenia Speranza. Mercoledì 16 febbraio, ore 17 Biblioteca civica “Dietrich Bonhoeffer” Corso Corsica, 55 - Torino Per informazioni: tel. 011 4435990

> I racconti del nonno Storie per bambini che attraversano il tempo, si va dalle fiabe tradizionali alle pagine dei libri di oggi. Con Danilo Vichi. Lunedì 7, 14, 21 e 28 febbraio, ore 17 Biblioteca civica “Italo Calvino” Lungo Dora Agrigento, 94 - Torino Per informazioni: tel. 011 4420740/41

> Storie in libertà Attività di lettura dedicata ai bambini da 3 a 10 anni. Martedì 1 febbraio, ore 17 Biblioteca civica Falchera Piazza Giovanni Astengo (ex Piazza Falchera), 9 - Torino Per informazioni: tel. 011 4432620

> Storie di mercoledì Letture di storie e fiabe per bambini da 3 a 8 anni. Mercoledì 2, 9, 16 e 23 febbraio, ore 17 Biblioteca civica “Alberto Geisser” Corso Casale, 5 – Torino Per informazioni: tel. 011 8196706

> Un venerdì da favola Si tengono letture ad alta voce per bambini. Venerdì 4, 11, 18 e 25 febbraio, ore 17. Biblioteca civica Mirafiori Corso Unione Sovietica, 490 – Torino Per informazioni: tel. 011 3470637

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SmiG

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resso lo SmiG - Spazio mostre in Gioco (luogo nato per ospitare delle mostre temporanee, risultato della ricerca su gioco e giocattolo), sabato 26 febbraio, è prevista l’attività rivolta alle famiglie “Gioca e narra con Abdul”, animazioni ludico-teatrali, a cura della Cooperativa Teatro Laboratorio. Inoltre, è possibile visitare la mostra “Rèves d’enfants - Crescere giocando, dal Marocco a qui”. L’orario è dalle 15.30 alle 18.30.

Sabato 26 febbraio SmiG - Spazio mostre in Gioco Via Fossano, 8 – Torino Per informazioni: tel. 011 19500399

Cultura

Al Mao Al Mao Museo d’Arte Orientale è in programma lo spettacolo di teatro d’ombre cinesi tradizionali “Il Bambino magico e il Re Dragone”, con testo in italiano e musiche originali, tratto dal romanzo “L’Investitura degli Dei”. La rappresentazione viene proposta da Le Théatre du Petit Miroir di Parigi e, per la realizzazione, saranno utilizzate ombre cinesi, quasi tutte antiche, finemente traforate in pelle di bue o di bufalo. Lo spettacolo è rivolto a tutti ed è a ingresso libero fino a esaurimento posti. Inoltre, giovedì 3 febbraio alle 18, Il

capodanno cinese: breve introduzione a cura dell’Istituto Confucio e, a seguire, la conferenza Ombre e marionette cinesi: ruolo sociale e identità culturale, a cura di Erica Capello del Theatre du Petit Miroir.

Giovedì 3 febbraio, ore 21 Sabato 5 febbraio, ore 11 e 16 Domenica 6 febbraio, ore 16 Mao Museo di Arte Orientale Via San Domenico, 11 - Torino Per informazioni: tel. 011 4436927 maodidattica@fondazionetorinomusei.it

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Uno spazio bambini attrezzato con giochi divertenti, un menu bimbi con piatti golosi e genuini, in un ambiente allegro e fantasioso.

NOVITÀ: APERTURA DOMENICA A PRANZO DALLE 12.30 E ORARI POMERIDIANI PER FESTE SU PRENOTAZIONE!

BAM BAM RISTOSAURO - PIZZERIA RISTORANTE - Via della Zecca, 13 - CASELLE T.SE (TO) Tel./Fax 011.9913550 - Cell. 347.9952434 - www.bambamristosauro.it


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Eventi

Il Bousset sotto la luna

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olosoni-camminatori, siate allegri! A Entracque è in programma l’iniziativa giusta per voi, che sa combinare insieme escursionismo e gastronomia. Sabato 19 febbraio si tiene “Il Bousset al chiar di luna”, un’escursione con le ciaspole, guidati dai guardaparco, nel Vallone del Bousset, da Entracque a Trinità. All’arrivo si potrà cenare al rifugio del Parco “Locanda del Sorriso” e poi si ritornerà al punto di partenza. È necessario indossare un abbigliamento termico e bisogna essere forniti di una torcia elettrica. Il ritrovo è fissato a Entracque. Il rientro è previsto per le 23.30. Il dislivello da affrontare sarà di 250 metri e il tempo di salita stimato è di un’ora e mezza circa. Livello di difficoltà: facile. La quota di partecipazione è di 26 euro (accompagnamento e cena). La prenotazione è obbligatoria entro le 13 del giorno prima dell’evento (maggiori informazioni sull’ora e sul punto di ritrovo saranno forniti al momento dell’iscrizione).

Sabato 19 febbraio Entracque (CN) Per informazioni e prenotazioni: Parco Alpi Marittime tel. 0171 978616 / 0171 978068

All’ora dell’allodola Al Parco La Mandria è in arrivo l’appuntamento giusto per i super mattinieri: “All’ora dell’allodola. Trekking all’alba”. Un incantevole percorso articolato lungo il selvaggio rio Torto, che porterà gli escursionisti alla scoperta degli animali del bosco. La partenza è fissata presso l’ingresso Ponte Verde alle 6. La camminata dura 3 ore. La quota di partecipazione è di 11 euro a persona (con l’aggiunta di 8 euro per la colazione all’inglese presso il ristorante didattico Cascina Prato Pascolo). È previsto un minimo di 8 e un massimo di 20 partecipanti. La prenotazione è obbligatoria.

Sabato 12 febbraio Parco Regionale La Mandria Venaria Reale (TO) Tel. 011 4993381 www.parcomandria.it

La cena della Luna Sabato 19 febbraio, presso il Parco Naturale Orsiera Rocciavrè, ritorna “La cena della Luna”, una ciaspolata fino al rifugio Selleries dove sarà possibile cenare tutti insieme. Si potrà ciaspolare al chiaro di luna, immersi nell’affascinante atmosfera notturna del Parco; se si ha un po’ di fortuna, si potranno anche incrociare tracce di camosci e di caprioli o, meglio ancora, scorgerli da lontano. Se il tempo è sereno, grazie alla luce della luna piena, non ci sarà bisogno di utilizzare torce elettriche. Il ritrovo è previsto alle 16 presso il Centro di Soggiorno di Pra Catinat. Finita la cena, si ritor-

nerà alle auto (partenza verso le 22) e il rientro al parcheggio è stimato intorno alle 24. Il costo è di 10 euro a persona per la guida (è gratuito fino a 14 anni) e di 16 euro a persona per la cena. Racchette da neve per adulti e bambini saranno messe a disposizione gratuita dei partecipanti.

Sabato 19 febbraio Parco Naturale Orsiera Rocciavrè (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 0122 640069 – cell. 320 4257106 guide.parco.orsiera@ruparpiemonte.it

> La Traccia Bianca A Baceno nell’Alpe Devero si svolge, domenica 27 febbraio, “La Traccia Bianca”, camminata non competitiva con racchette da neve, giunta alla settima edizione. Il ritrovo è fissato alle 8 presso il piazzale antistante l’Albergo Cervandone alla piana di Severo; la partenza sarà alle 10.30. Per partecipare è necessario iscriversi; le iscrizioni chiudono mercoledì 23 febbraio oppure una volta raggiunti 1000 iscritti. Quota d’iscrizione: 10 euro (13 euro con noleggio racchette fino a esaurimento). La manifestazione si terrà con qualsiasi condizione meteo.

Domenica 27 febbraio Alpe Devero – Baceno (VB) Per informazioni: C.a.i Pallanza tel. 377 1692218 Marco 335 5950034 www.cai-pallanza.it

> Coppa del Mondo di Bob & Skeleton Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 febbraio, a Cesana Torinese, presso la pista olimpica, ha luogo Coppa del Mondo di Bob & Skeleton.

Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 febbraio Cesana Torinese (TO) Per informazioni: tel. 0122 89599 cesana@parcolimpicotorino.it www.parcolimpicotorino.it Giovani Genitori 59


Eventi

Carnava’ Rei d’Europpa DA GIOVEDÌ A DOMENICA SERA

PIZZA E BABY PIZZA

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resso il Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand, sabato 12 febbraio dalle 21 alle 23, si svolge l’appuntamento “Carnava’ Rei d’Europpa”. La manifestazione, organizzata nell’ambito della rassegna di eventi “Chantar l’uvern - da Natale a Sant’Orso”, prevede la presentazione del progetto “Carnival King of Europe”, a cura del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e dell’antropologa Lia Zola, e la proiezione del film di Michele Trentini “3 Carnevali e mezzo”.

Sabato 12 febbraio, dalle 21 alle 23 Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand Via Fransuà Fontan, 1 – Salbertrand (TO) Per informazioni: tel. 0122 854720 parco.salbertrand@ruparpiemonte.it www.parcogranboscosalbertrand.it

DOMENICA A PRANZO Menu degustazione € 25 Buffet di antipasti Primo - Secondo con contorno Dolce - Caffè - 1/4 di vino - 1/4 di acqua

Menu bimbi € 13

Antipasto - Primo - Secondo con contorno

CENA CON DELITTO venerdì 4 Febbraio

BALLO IN MASCHERA venerdì 11 e 25 Febbraio

SABATO SERA E DOMENICA A PRANZO ANIMAZIONE CON

La Merenda Reale Ecco un super evento che farà la felicità dei ghiottoni di ogni età ed epoca! Ritorna, infatti, La Merenda Reale con i suoi golosi appuntamenti che, nel 2011, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unita d’Italia, rievocano le dolci consuetudini gastronomiche dei regnanti di Casa Savoia nell’Ottocento (come la degustazione del famoso “Bicerin”). E sempre nell’Ottocento (accanto al Bicerin e oltre alle classiche paste di meliga o ai canestrelli) vengono create nuove tipologie di biscotti: il chifel (derivato dal croissant viennese), il foré (ciambella), il biciolan tipico di Vercelli, la brioss di pasta frolla, il parisien friabile, il panino detto democratic, la michetta di semola e i noaset (nocciolini) di Chivasso. Imperdibili i due omaggi dedicati a Garibaldi: il garibaldin (la fetta di pane semplice “che va con tutto”), e il biscotto Garibaldi (di pastafrolla farcita di uvetta e confettura d’albicocche). Tutte le merende si svolgono alle 16.30. È previsto un costo diverso a seconda del locale: 10 euro per i bar e il Museo del Gusto, 12 euro per i caffé storici e 15 euro per i castelli.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 0121 795589 www.turismotorino.org/merendareale

a 10 minuti da Torino Strada degli Scavi, 18 - Castiglione T.se (TO) - tel. 011 9607308

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I Cavalieri senza Testa

Eventi

Ippoterapia Cascina didattica Orto didattico

Ciaspolate!

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sta Ca valieri senza Te

Ciaspolata e musiche occitane A Balme è in programma, sabato 5 febbraio, una ciaspolata in notturna accompagnata da musiche occitane. Prenotazione obbligatoria. Sabato 5 febbraio - Pian della Mussa - Balme (TO) Per informazioni: tel. 0123 820008, cell. 340 6769984 anna.bergero@yahoo.it - www.rifugiocirie.it Ciaspolata dei golosi al sapor di cioccolato A Ceresole Reale, l’odore nitido della neve nell’aria si fonde al profumo goloso del cioccolato grazie all’iniziativa Ciaspolata dei golosi al sapor di cioccolato. Domenica 6 febbraio, gli escursionisti potranno fare una bella camminata, ammirando i suoni e i colori di un ambiente incontaminato, per finire in bellezza con una ghiotta degustazione di cioccolato. Il ritrovo è previsto alle 14.30 presso la “Lanterna del Duca”; la degustazione sarà alle 17 circa. Domenica 6 febbraio - Ceresole Reale (TO) Per informazioni: cell. 340 3653595 info@naturalp.it - www.naturalp.it Ciaspolata dei golosi con merenda del porcello Se al cioccolato e al dolce preferite il gusto salato, non perdetevi, domenica 20 febbraio, la Ciaspolata dei golosi con merenda del porcello, a Noasca. Dopo una bella camminata, si potranno assaporare gustosi prodotti a base di affettati e formaggi. Il ritrovo è fissato per le 14.30 presso l’Albergo “Gran Paradiso”; la degustazione è prevista per le 17 circa. Domenica 20 febbraio - Noasca (TO) Per informazioni: cell. 340 3653595 info@naturalp.it - www.naturalp.it

Festa sulla neve 2011 A Usseglio, per tutti gli amanti del bianco, c’è la “Festa sulla neve”! Sabato 19 e domenica 20 febbraio, si potrà far festa tutti insieme, a contatto con la natura, grazie a un ricco programma di eventi adatti a grandi e piccini. Per la giornata di domenica è prevista la camminata non competitiva con le racchette da neve. Sabato 19 e domenica 20 febbraio - Usseglio (TO) Per informazioni: Pro Loco tel. 0123 83720/Comune tel. 0123 83702 - prolocousseglio@libero.it - www.festasullaneve.it

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Art lab Monya Lucisano

Ballerina per gioco!

Il costo dei materiali per realizzare questa simpatica ballerina è circa 2,80 euro

1.

Servono: due tappi di sughero, una pallina grande di carta di cotone e due piccole, carta velina, rafia, stuzzicadenti, feltro, colori acrilici, pennello, pennarelli, colla e forbici.

2.

Tagliate un tappo di sughero in piccole rondelle e incollatele su un pezzo di feltro in modo da creare una base su cui fissare la ballerina. Ritagliate il feltro in eccesso.

1

2

3

4

3.

Prendete il secondo tappo di sughero e dipingetelo con un colore acrilico o con le tempere. Mentre il colore asciuga potete iniziare a disegnare il viso della ballerina sulla pallina piÚ grande. Infilate uno stuzzicadenti in cima al tappo e inserite la testa. Utilizzate l’altro lateralmente per le braccia.

4.

Incollate la rafia sulla pallina e con la carta velina ritagliate un tutu e incollatelo al tappo. Sempre con la carta velina fate delle mani che incollerete e infine inserite due stuzzicadenti per le gambe alle quali attaccherete le due palline colorate. Fissate il tutto alla base.

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Bimbi

Al mio super papino tanti auguri per il suo compleanno! TI VOGLIO TANTO BENE. Il tuo cucciolo Lele

Tanti auguri Matteo per i tuoi 6 anni dal tuo fratellino Marco, mamma e papà

Auguri per i suoi 3 anni alla nostra piccola Valentina. Mamma e papà

TANTI AUGURI EMMA!

Con tanto amore, auguri principessa! Da mamma, papà e Nicolò

Cu-cu!!! La più bella sei proprio tu! Tanti baci dai tuoi cuginetti

Questo spazio è dedicato ai vostri bambini: mandateci una foto con dedica. redazione@giovanigenitori.it

Partita al Q-Zar: bambini contro genitori, 1-0 64 Giovani Genitori


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English for parents The Bridge Institute - www.thebridgeinstitute.com

Coram’s Fields - London (UK) Somewhere that welcomes visitors with a sign like this, certainly can’t be left out of the first edition of our column. Coram’s Fields is a very pleasant children’s park in the centre of London. It’s both a stimulating and a safe place, where kids can play freely in a huge green area under the staff’s watchful eye while their parents can relax with a coffee. Getting to Coram’s Fields: Nearest tube station: Russell Square Directions: Turn right, go past the Brunswick Centre, walk 5 minutes – road bends to right, turn left and you are there. Opening Times: Open every day except Christmas and Boxing Day Summer: 9am - 7pm Winter: 9am - dusk Contact Details Coram’s Fields 93 Guildford Street - London www.coramsfields.org

 can’t be left out: non può mancare  pleasant: piacevole  staff’s watchful eye: sotto l’occhio vigile dello staff  Boxing Day: 26 dicembre  dusk: crepuscolo

Did you know that… Shrove Tuesday, which is the last day before the Christian season of Lent, is often known in the UK as Pancake Day. Most British people celebrate it with Pancake Races! They are held in many cities and they follow a basic formula: teams of four people run (sometimes dressed in funny costumes) with a pan containing a pancake which they have to flip mid-race. Crowds of people line in the streets to cheer on their favourite teams or just to enjoy the spectacle. Would you like to try? All you need is frying pans and pancakes! Here is the recipe.

Guessing time In his “particular” dictionary, The Devil’s Dictionary, Ambrose Bierce gives the following ironic definition: “Bank: a place which will lend you money if you can prove you don’t need it!”

Ingredients: 2 cups flour, 2½ teaspoons baking powder; 3 tablespoons granulated sugar, ½ teaspoon salt, 2 large eggs, 1½ to¾ cups milk, 2 tablespoons melted butter. Preparation: in a big bowl sift together the flour, baking powder, salt and sugar. Make a hole in the centre and pour the milk, eggs and melted butter. Mix until smooth. Heat a lightly oiled frying pan over medium high heat. Pour the batter onto the pan, using approximately ¼ cup for each pancake. Brown on both sides and serve hot!! You can put sugar, jam or a sweet sauce on it… Delicious!!

Can you guess which word we refer to in the definition below? “________: an instrument used chiefly for the purpose of putting dead animals into the mouth” “What begins with T, ends with T and has T in it? _________”

(Fork / A teapot)

 Shrove Tuesday: Martedì Grasso  Lent: Quaresima  Flip: rivoltare  Sift: setacciare  Smooth: omogeneo  Batter: pastella

Giovani Genitori 65



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Sede Centrale

Fossano: via Roma, 122

Filiali in Provincia di Cuneo

Fossano - Centallo - Cervere - Cuneo (fraz. Roata Rossi) Salmour - San Chiaffredo - Sant’Albano Stura - Trinità

Filiali in Torino e Provincia

Torino 1: largo Orbassano, 66 - Torino 2: via Filadelfia, 273 Torino 3: corso Traiano, 17/a - Torino 4: via Frejus, 100/a Torino 5: corso Francia, 391/b - Moncalieri: corso Roma, 84 Trofarello: via Torino, 65 - Villastellone: via Cossolo, 31

Per ulteriori informazioni si rinvia agli avvisi sintetici ed ai fogli informativi a disposizione presso la sede e le filiali della C.R. Fossano Spa

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Gruppi Acquisto Collettivo

Un’opportunità di fare la spesa risparmiando attraverso la filiera corta. Qualità garantita da un paniere di oltre 100 prodotti, biologici e non. Un luogo di condivisione dove incontrarsi e scambiarsi suggerimenti e possibili soluzioni al carovita. TORINO - GAC Ghedini - via Gallina (ang. via Sempione) aperto il martedì dalle 16 alle 20 gacghedini@movimentoconsumatori.to.it - cell.3388493695

NICHELINO - GAC Nichelino - via San Francesco d’Assisi 56 aperto il giovedì dalle 16 alle 20 gacnichelino@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 7660577

TORINO - GAC Tesso - via Errico Giachino 28 presso il Circolo Arci “Caffè Neruda” aperto il martedì dalle 17.30 alle 20 gacborgatatesso@movimentoconsumatori.to.it - tel. 011 253000

RIVOLI - GAC Rivoli - via Raimondo 22, Cascine Vica aperto il mercoledì dalle 16 alle 20 gacrivoli@movimentoconsumatori.to.it - cell. 329 1893370

TORINO - GAC Diana - via San Massimo 24 presso Ospedale San Giovanni Antica Sede aperto il giovedì dalle 13 alle 19.30 gacdiana@movimentoconsumatori.to.it - tel. 011 6333650 PIOSSASCO - GAC Piossasco - via Volvera 32 presso la “Casetta del Villaggio Viule” aperto il mercoledì dalle 14 alle 20 gacpiossasco@movimentoconsumatori.to.it - cell. 346 3743689 PINEROLO - GAC Pinerolo - via Ettore Bignone 40 aperto il mercoledì dalle 14 alle 20 gacpinerolo@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 8303544 GRUGLIASCO - GAC Grugliasco - via Stefano Scoffone 11 presso “Associazione Città Futura” aperto il mercoledì dalle 18 alle 20 gacgrugliasco@movimentoconsumatori.to.it - cell. 333 5949753 CHIERI - GAC Chieri per info: gacchieri@movimentoconsumatori.to.it

IVREA - GAC San Giovanni - piazza Boves presso Centro Pluriuso San Giovanni aperto il martedì dalle 16 alle 20 gacsangiovanni@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 8303555 VENARIA - GAC Venaria - via Buozzi 4 (Altessano) presso il Centro d’Incontro “Iqbal Masich” aperto il martedì dalle 17.30 alle 20 gacvenaria@movimentoconsumatori.to.it - tel. 011 4529967 PISCINA - GAC Piscina - piazza Buniva 7 aperto il mercoledì dalle 16 alle 20 gacpiscina@movimentoconsumatori.to.it - tel. 0121 57401 Per ulteriori informazioni consultate il sito www.movimentoconsumatori.to.it

MOVIMENTO CONSUMATORI - via San Secondo, 3 - Torino tel. 011 5069546 - torino@movimentoconsumatori.it gac@movimentoconsumatori.it dal lunedì al venerdì 9.30/13.30-15/19 sabato 9.30/12.30


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