Mensile, numero 1 anno 4 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
Sciare • Baby yoga • Museo di scienze naturali • Teatro
gennaio 2009
Sommario Mensile, numero 1 anno 4 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
GENNAIO 2009
GG
sciare
tempo libero
di Raffaella Ronchetta
Montagne a basso costo
tempo libero
sciare
gennaio 2009
GG
ALLA SCOPERTA DEI PICCOLI GIOIELLI INCASTONATI NELLE VALLI DEL PIEMONTE
I
nverno tempo di montagna e di sci. Ma si sa, quest’anno la crisi potrebbe tarpare le ali anche ai più appassionati, soprattutto alle famiglie che vanno a sciare con i pargoli al seguito. Perché gli sconti per i bambini sono veramente rari sulle montagne del Piemonte e della Valle d’Aosta. Eppure per sciare non è sempre necessario andare presso le località più famose e rinomate. Il Piemonte è ricco di piccole stazioni sciistiche che sono preziosi gioielli da scoprire, tra boschi e dolci vallate, adatti alle famiglie e a chi cerca nella propria vacanza calore e autenticità. Località in cui, oltre allo sci di fondo e allo sci alpinismo, è possibile praticare molte altre attività: dalle racchette al pattinaggio, dall’ice climbing allo sleddog, con livelli di difficoltà adatti a ogni esigenza.
Val Chisone e Val Germanasca Incastonate tra il Parco Orsiera Rocciavrè, il Parco Naturale della Val Troncea e il Gran Bosco di Salbertand, queste due valli sono popolate tutto l’anno da camosci, mufloni, cervi, caprioli e lupi. Prali è il centro sciistico della Val Germanasca e conserva ancor oggi le caratteristiche del tipico villaggio alpino. Situato all’interno di uno splendido scenario naturale, offre sette impianti di risalita e venticinque chilometri di piste, un anello di fondo di quindici chilometri, molte opportunità di sci fuoripista, la possibilità di praticare lo sleddog (cani da slitta), escursioni a piedi o con le racchette da neve, pattinaggio artistico e ice-climbing. E dopo una giornata di neve, i momenti di relax si possono tascorrere all’ecomuseo Scopriminiera, allestito nella più grande miniera di talco europea. Nato per tutelare il patrimonio culturale e storico legato all’industria estrattiva, consente di visitare oltre quattro chilometri di gallerie lungo due percorsi: uno più ludico ed emozionante, l’altro più sportivo e didattico. Per informazioni su piste e impianti: tel. 0121 807921 - www.nuova13laghi.com
Val Sangone Mentre il suo volto più aspro è particolarmente adatto all’escursionismo e alle grandi traversate sci alpinistiche, l’eccezionale ricchezza dei boschi attorno a Coazze e Giaveno e le antiche borgate disseminate su tutto il territorio, fanno dell’area una meta ideale per gli itinerari naturalistici e il relax delle famiglie con bambini. La stazione sciistica di Pian Neiretto è situata poco oltre l’abitato di Forno di Coazze ed è raggiungibile in meno di un’ora da Torino. La stazione ha un impianto di innevamento artificiale e, oltre alle piste impegnative, offre una pista baby per i più piccini e i principianti, spazi per slittini, bob e snowboard. Servizi per gli sciatori: noleggio sci, scuola sci, soccorso alpino, guide alpine Per informazioni: Comune di Coazze tel. 011 9349109
Sciare • Baby yoga • Museo di scienze naturali • Teatro 16 Giovani Genitori
GG
salute
Giovani Genitori 17
cibo
di Isa Di Re
cibo
salute
GG
GG
U
Un grasso si aggira per le arterie
in forma
relax
relax
di Carolina Scardino
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inverno i genitori, si sa, tendono ad andare in letargo trasformandosi in orsacchiotti. Mettono il lucchetto alle biciclette e a ogni velleità di forma fisica decorosa e impigriscono di fronte a tazze fumanti di cioccolata con panna servite con pandoro inzuccherato. Ma muoversi un poco fa bene al fisico e all’umore e poi ci si sente meno in colpa davanti al prossimo torrone. Così vi proponiamo piccoli esercizi per tutta la famiglia, per tonificarsi la mattina e rilassarsi la sera. Da fare insieme per sgranchirsi un poco, sciogliere le tensioni, tonificare i muscoli (al minimo, s’intende, che pensate di cavarvela in 5 minuti??) e, soprattutto, divertirsi. Da fare lentamente, respirando profondo e stirandoci insieme come gatti. Su un tappeto morbido, con vestiti comodi e una musica rilassante. Ridendo e chiacchierando perché è bello se è un gioco. Iniziate e terminate con un poco di rilassamento: seduti, gambe incrociate, schiena dritta, mani sulle ginocchia. Respirate profondamente, chiudete gli occhi e non pensate a nulla. Cercate di raggiungere l’obiettivo prima che i pupetti vi facciano uscire dal vostro stato contemplativo con un cucù.
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Sdraiati sullaa schiena, sch gambe piegate, bracc braccia aperte a 45 gracia ap di. Braccio destro deestro in alto, piede destro sinistro. des stro poggiato sul ginocchio gino Ruotare destra e la testa a Ruotaree le gambe a destr sinistra. l’esercizio sulla parte sin istra. Eseguire l’eserciz sinistra sin istra e ripetere il tutto 10-15 volte: ideale ideeale per p stirare la schiena schien acciaccata.
Scatta l’allarme Negli Stati Uniti i grassi idrogenati sono stati per anni (e sono tuttora) il tipo di grasso più diffuso nell’alimentazione. La Food and Drug Administration statunitense (FDA), l’ente governativo americano che ha la missione di “proteggere la salute pubblica, assicurando la sicurezza e l’efficacia di farmaci, prodotti biologici, apparecchiature mediche, alimenti, cosmetici e prodotti che emettono radiazioni”, ha stabilito che per il consumo alimentare di grassi trans non esiste un livello di sicurezza (letteralmente “no healthy level”). Il che significa che per la FDA mangiare qualsiasi quantità di grassi idrogenati è dannoso per la salute, tant’è che da gennaio 2006 negli USA è obbligatorio indicare in etichetta la quantità di questi grassi. In Italia la legislazione è ancora indietro, in parte per lassismo, in parte per interessi economici, in parte perché i prodotti industriali, a causa delle differenti abitudini alimentari, sono un po’ meno pieni di grassi idrogenati rispetto agli omologhi statunitensi.
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Sdraiati iati con le gambe piegate e le braccia lungo il corpo. Portare la testa verso le ginocchia e le braccia verso i piedi. Questo esercizio tonifica gli addominali, fatelo lentamente, tenendo la pancia in dentro per non far lavorare le lombari. I bimbi spesso non hanno addominali sviluppati e fanno l’esercizio un po’ come viene e va benissimo così. Ripetere fin quando non si profila sul vostro ventre la famosa tartaruga…
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In piedi, di, avvicinare laa gamb gamba ba destra al torace aiutandosi aiutando iutandoosi con le braccia. Alternare con la gamba sinistra e ripetere una decina di volte. Esercizio che allunga e tonifica glutei, interno ed esterno coscia. Motivati da questo obiettivo, ripetete un’altra decina di volte.
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Giovani Genitori 21
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News
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Baby friendly
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World corner
l’esperto
L’agenda
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Sfide
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FitnessForum
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Cinema e Home Video
Ballare è un gioco da ragazzi
Tra libri e magia
Mantenere un minimo di attività neuronale
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Monitor giardini
40 Lo psicologo
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Spettacolo
Il giardino che vorremmo
Bimbi a tavola
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Cuciniamo insieme
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Il pediatra
La casa delle favole Domenica in allegria Teatro a Pinerolo
Pasta gratinata alle noci
Strabismo e correzioni
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Cultura Libri per l’infanzia Tutti al Regio
PRIMO PIANO 16
Sciare Tempo libero
Montagne a basso costo
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Salute Cibo
Un grasso si aggira per le arterie
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In forma Relax
Baby yoga
GG
In piedi. Braccia in alto e gambe tese. Allungare braccio destro e gamba sinistra, flettendo i piedi a martello. Alternare con braccio sinistro e gamba destra. Ripetere una decina di volte (o 5 se la ciurma inizia a dar segni di insubordinazione).
D’
n po’ va di moda: sugli scaffali dei supermercati abbondano le confezioni di prodotti “senza qualcosa”: cracker senza lievito, biscotti senza zucchero, pasta senza glutine. Qualcuno avrà notato che alcuni produttori scrivono che i loro alimenti sono “senza grassi idrogenati”. Tra i primi è stata la Barilla, con il marchio Mulino Bianco, il cui agguerrito settore di marketing ha annusato da lontano le tendenze dei consumatori, soprattutto quelli formato famiglia. Raccontiamo una storia: c’erano una volta il burro e l’olio, specialmente gli oli poco costosi derivanti da piante tropicali come il cocco o la palma, ingredienti base di milioni di prodotti confezionati e di piatti serviti in ristoranti e fast food. Negli anni ‘80, medici, dietologi e mezzi di informazione hanno cominciato a sparare a zero su questi grassi naturali, il cui uso e abuso danneggia il sistema circolatorio, in particolar modo le arterie. L’industria alimentare, in parte per reazione alla campagna denigratrice e in parte per assai meno nobili motivi economici, ha inventato un tipo di grassi artificiali, detti “trans”, ottenuti dall’idrogenazione di oli vegetali in presenza di un catalizzatore metallico. In pratica gli oli (magari anche oli nobili, come quello di girasole, ma più spesso oli di bassissimo pregio) vengono trattati con un processo chimico detto indurimento, al fine di ottenere un miscuglio omogeneo di grassi di consistenza solida. Questi grassi sono composti da molecole rare o addirittura non esistenti in natura e hanno il pregio di essere industrialmente soddisfacenti, perché stabili e poco costosi, ma anche di apparire meno insaturi dei grassi fino ad allora usati nell’industria alimentare. E dunque, per trent’anni, a partire dall’infanzia di chi legge fino all’infanzia degli attuali eredi, la parola d’ordine è stata: abbasso l’olio e il burro, viva la margarina o i grassi vegetali. Nel 2000, a vent’anni di distanza, qualcuno ha deciso di fare di nuovo i conti sulla salubrità dei grassi. E si è scoperto che con la loro struttura artificiale, i grassi idrogenati (anche detti grassi transidrogenati o grassi trans) sono ancora più micidiali dei grassi insaturi. Peggio, molto peggio dell’olio di semi o del burro, che al confronto sono innocui come foglie di insalata. I grassi idrogenati, dicono ormai tutte le fonti mediche, sono sostanze tossiche, inutili all’organismo e difficilmente eliminabili, perché il corpo umano non dispone dell’attrezzatura enzimatica per una regolare trasformazione di queste molecole. Aumentano il colesterolo cattivo (Ldl) e contemporaneamente abbassano il colesterolo buono (Hdl). Dunque, l’organismo tenta di usarli come se fossero buoni, ma ciò altera il normale apporto di minerali e di altri nutrienti, rendendo le cellule più vulnerabili. Risultato: accumulo dei grassi nel sangue, cellule indebolite, limitate funzioni organiche e sistema immunitario esaurito.
in forma
MATTINA
Baby yoga
SONO FORMALMENTE ACCUSATI DI FAR MALE, EPPURE I GRASSI IDROGENATI SI TROVANO IN MOLTI PRODOTTI ALIMENTARI, ANCHE QUELLI DESTINATI AI BAMBINI
42 L’avvocato
Polli da telefono
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Salvadanaio
56 Eventi
La manovra anticrisi
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Il chimico
Storia e gloria del pullover
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Natura
Il pupazzo di neve
Quelli del tallone libero Racchette in spalla Per i piccoli alla Fnac Viva viva la Befana Tutti in cascina Un giovedì da Nobel A suon di musica
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Gita Città
Lo zoo in pieno centro
46 Libri
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Viviamo così Marco e Patrizia
A spasso fra le novità
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Bimbi
Col papà dal pc
47
Arte
65
Sorridi sei su GG
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A confronto Cristina e Renato
Nuvole e pianeti
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Raffa
Giovani Genitori 3
Genitori iovani
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La rivista per le famiglie di Torino e dintorni Gennaio 2009 Anno 4 - Numero 1
Direttore
Alberto Gedda
Ispirazione
Luca Bernardelli
Art director
Catia De Bacco
Redazione
Elena Brosio Luisa Tatoni Raffaella Ronchetta Federica Ferraresi
Grafica
Elisa Lusoli
Hanno collaborato a questo numero:
Mario Bettas Valet, Giancarlo Corti, Isa Di Re, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Monya Lucisano, Paola Paltro, Luciana Ravetto, Giovanna Rinaldi, Maria Sertoli, Paola Strocchio
Illustrazioni e fotografie:
Mario Bettas Valet, Archivio Alfa Teatro, Archivio Nonsoloteatro, Archivio Assemblea Teatro, Archivio SEI, Archivio Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Archivio Associazione Centroscienza Onlus, Archivio Museo delle Scienze Naturali, Archivio Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, Archivio Fondazione Torino Musei, iStockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti Illustrazione di copertina: Smokingdrum
Ringraziamo per la preziosa collaborazione:
Mario Albert, Carla Coluccia, Cristina e Renato, Marco e Patrizia, Olga Sertoli, Carlo Visconti Redazione: Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19712037 - redazione@giovanigenitori.it www.giovanigenitori.it Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19703036 Fax: 011 19791585
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Il postino Buon anno e ben ritrovati! Se siete abbonati e avete questa copia tra le mani, il risultato è raggiunto. Tanti, troppi di voi ci hanno scritto o telefonato lamentandosi, giustamente, per i numeri che arrivano in ritardo o non arrivano proprio. Giovani Genitori è una rivista che non si trova in edicola e che vive grazie ai suoi abbonati. È facile capire quanto ci dispiaccia vedere il nostro lavoro sciupato da così tanti disservizi postali. Le Poste non sono mai state veloci, ma ultimamente sono anche poco o nulla affidabili. Abbiamo sollecitato, richiamato, protestato, tirato le orecchie a chi di dovere, sperato in un miglioramento che non è mai arrivato. Alla fine ci siamo arresi: da questo numero Giovani Genitori sarà spedito utilizzando un corriere. È una scelta difficile per una piccola azienda come la nostra, perché il costo è più che doppio rispetto a prima, ma abbiamo deciso di affrontarla senza modificare il prezzo di abbonamento. E poi, ci tenevamo alla salute delle colleghe che si occupano del servizio abbonamenti. Desideravamo farvelo sapere, con la speranza di offrirvi un servizio sempre migliore.
Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 Iscrizione al Roc n. 14333
La redazione
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Federica
Luca
Elena
Raffaella
Catia
Alberto
Luisa
Elisa
GG Cara Redazione, siamo genitori di una bimba di 6 anni affetta da un disturbo particolare: il mutismo selettivo. Parla solo con mamma, papà e sorella, non comunica verbalmente con altre persone e neppure con noi in presenza di estranei. Da quando ci hanno diagnosticato il disturbo, è stato arduo recuperare informazioni, trovare dei riferimenti e soprattutto degli specialisti in grado di curarla. Abbiamo pensato di fornire un aiuto agli altri genitori che si trovano o si troveranno nella nostra stessa condizione, aprendo un canale di scambio e di comunicazione, perché abbiamo avuto l’impressione di essere abbandonati a noi stessi e alla nostra malattia. Non esiste un’associazione o altro che consenta di trovare un punto di riferimento. Non c’è nulla. Per questo abbiamo creato un blog, raggiungibile all’indirizzo www.mutismoselettivoblog.net, che vorremmo pubblicizzare per dare informazioni e per entrare in contatto con altri genitori che hanno o sospettano di avere lo stesso problema. Giovani Genitori è una rivista di Torino e se vorrete pubblicizzare questa nostra iniziativa, ci aiuterete a entrare in contatto con altri bambini e genitori che vivono lo stesso disagio. Con viva cordialità. Loredana (loredana.pilati@gmail.it)
Buongiorno, l’anno scorso ho acquistato la guida A-Zonzo, della quale sono molto soddisfatta. Mi chiedo che differenza c’è rispetto alla nuova edizione. Sarebbe bello che fosse su Internet, con i commenti dei genitori, per avere una sorta di graduatoria on line. Che ne pensate? Barbara Cara Barbara, l’edizione 2009 di A-Zonzo ha recensito circa 50 nuovi locali a misura di bambino. Anche noi abbiamo constatato con piacere quanto è cresciuto il numero posti dove i bimbi sono benvenuti. Vogliamo prenderci un po’ di merito, perché Giovani Genitori è stato uno dei primissimi giornali che ha preso seriamente l’atteggiamento baby friendly. Qualche informazione sulla guida. I locali sono scelti in base alle segnalazioni di lettori e lettrici. Le visite sono effettuate in incognito: redattrici e redattori si presentano con figli al seguito e verificano in prima persona che le promesse siano mantenute. Cerchiamo di soddisfare tutti i gusti, quindi troverete il ristorante chic e quello agreste, quello in centro e quello in periferia, in montagna o in campagna, quello vegetariano e quello specializzato in carne alla brace. Quanto alla versione on line: ci stiamo pensando e non è detto che non sia. Ma ci
Cara Loredana, pubblichiamo volentierissimo la vostra iniziativa che è nel pieno spirito di Giovani Genitori. Invitiamo anche chi legge a diffondere questa notizia, magari fotocopiando questa pagina e lasciandola nella propria scuola o asilo: il tam tam tra genitori funziona sempre benissimo, meglio anche del web. Cari Giovani Genitori, vorrei segnalarvi il laboratorio “Il Trillo” di Torino, dove si tengono bellissimi appuntamento culturali per famiglie con bimbi piccoli. I bambini sono coinvolti in una autentica piccola orchestra, che organizza concertini davvero molto godibili. Cari saluti. Sara Cara Sara, grazie per la segnalazione. Il bello del laboratorio Il Trillo è che è pubblico, cioè gestito dalla Città di Torino e nello specifico da Iter, l’Istituzione scolastica per l’educazione sostenibile. Il Trillo si occupa di educazione musicale per genitori con figli: esplorazione sonora, ascolto della musica dal vivo e registrata, canto, danza e movimento. Giovedì 22 gennaio, alle 17, si terrà un “Piccolo Concerto”. Indirizzo: via Manin 20, tel. 011 4432009, labiltri@comune.torino.it. Maggiori informazioni su www.comune.torino.it/iter. È gradita la prenotazione. Errata corrige Il Chimico si scusa con i lettori, ma nell’ultimo articolo un paio di errori possono aver generato confusione. Infatti il vetro non è meno fragile dell’acciaio (ci mancherebbe) ma della ceramica e i materiali vetrosi sono quelli che non hanno struttura cristallina. Il “non” è rimasto, come si diceva a scuola, nella penna.
Giovani Genitori 5
GG
news
Pari opportunità: Italia giù
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ome ogni anno il World Economic Forum ha pubblicato il “Gender Gap Index”, un rapporto che misura la riduzione delle ineguaglianze fra uomini e donne nei Paesi del mondo. L’analisi tiene conto di diverse varianti: dagli stipendi all’istruzione, fino alla partecipazione alla vita politica. Come ogni anno la classifica dei virtuosi vede in testa i Paesi scandinavi (Norvegia, Finlandia e Svezia) e fin qui nulla di nuovo. L’Italia, purtroppo, non è tra i primi venti Paesi del mondo, ma la novità è che, sebbene a passo di formica, è riuscita a risalire: nel 2007 era al posto numero 84, mentre oggi è a 67. La Germania, pur rimanendo molto avanti nella classifica, è scesa dalla settima all’undicesima posizione; così pure la Spagna è passata dal 10º al 17º posto, anche se c’è il primo governo a maggioranza rosa. Sorprende infine il sesto posto delle Filippine, ottenuto grazie alle tante opportunità professionali per le donne e l’accesso alle risorse economiche.
o i a r b b fe a i n o i iz r c s i : Scuola
are, me lement ere fino e , a n r ate cid per de cuola m olare no di s i avrà tempo con una circ alle n a o s im , li e r 0 g n p 1 fi l io ni a ruz re i 9/20 iscrizio olastico 200 istero dell’Ist ssario iscrive posta aule e s e is d in sc ce state di un m to il m a è pre l’anno n è ne littano periore. Per o ha reso no sempre, no la procedur crizioni sono istro, L e é u . is del min ovadia o s bbraio 2009 embre. Com endo) perch i passati le isione ic n ic e n al 28 f data del 3 d terza e via d he. Negli an iticato la dec enza delle in orma u , cr if ic la g a t R e o s d a s t n a n la r n s n o o o o o c a c che rip ccessive (se segreterie s ella scuola h inevitabile c 2009 (la fam u a classi s amente dalle . I sindacati d ebbraio è un trodotte nel . f e in tomatic fine gennaio rinvio a fine he verranno di definizion a Il c o e i. s e s r h in o iu c tic ch elm e didat ttora in tella G Marias ministrative enti sono tu m m zioni a , i cui regola i) Gelmin
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Testa a posto con il movimento
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e persone sedentarie potrebbe correre un maggior rischio di sviluppare frequenti mal di testa. Lo suggerisce un recente studio condotto su oltre 68.000 adulti residenti in Norvegia. Le persone che non svolgono mai attività fisica hanno il 14% di probabilità in più delle persone attive di andare incontro a mal di testa. Allo stesso tempo, le persone che già soffrono di cefalee frequenti, tendono a evitare l’attività fisica. Lo studio non ha trovato prove dirette che lo stile di vita sedentario produca i mal di testa, ma indica che l’attività fisica può fornire protezione dallo sviluppo del male. Non è chiaro quali sport siano i migliori per chi soffre di cefalee, quindi i ricercatori continueranno la ricerca per mettere a punto il regime di attività fisica ideale.
6 Giovani Genitori
Shopping personalizzato
S
empre più brand offrono ai clienti un negozio virtuale in cui sbizzarrire la creatività e la propria voglia di personalizzare. Il marchio di costumi da mare Sundek, adorato dalle ragazzine ma anche dalle mamme alla moda, propone una scelta di colori, taglie, modelli, da mischiare a piacere. Attenzione però: acquistare costumi on line è rischioso, a meno di non avere misure perfette o vastissima esperienza di shopping. Più facile invece con la Nike: sul sito www.nikeid.com potete ottenere un vero e proprio prodotto su misura, scegliendo e personalizzando scarpe, capi e accessori per lo sport. Infine, le mamme che oltre al comfort badano anche all’estetica, non possono mancare il sito della Kickers che per il suo modello Original Raw, il classico scarponcino, offre 215.940 combinazioni di colore. Il polacchino in suede si può personalizzare anche con una scritta e viene consegnato in sette giorni (www.kickers.com).
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GG
news
Bimbi italiani bravi in scienze
B
imbe e bimbi italiani di quarta elementare: in matematica e scienze sono tra i più bravi d’Europa. Lo rivelano i risultati dell’indagine Timss 2007 (Trends in International Mathematics and Science Study). Il rapporto ha coinvolto 425.000 studenti di 59 Paesi. In Italia gli allievi della quarta elementare hanno ottenuto risultati superiori alla media con punte di assoluta eccellenza nelle scienze, dove sono preceduti solo da quattro paesi asiatici e sono superiori a tutti i paesi europei partecipanti. Lo stesso test, effettuato su ragazze e ragazzi di terza media, ha ottenuto risultati di gran lunga inferiori alla media internazionale, in modo sensibile in matematica. Inoltre, mentre la scuola primaria migliora i risultati nel tempo, nella scuola secondaria la situazione è stazionaria. Si attendono ora i risultati dell’indagine Timss Advanced 2008, finalizzata alle prestazioni degli studenti dell’ultimo anno delle superiori.
Asili nido, nuove regole
L
a Città di Torino ha modificato i criteri d’accesso negli asili nido e autorizzato, per aumentare il numero di posti, l’apertura di strutture private o nidi in azienda. I nuovi criteri per l’assegnazione del punteggio terranno conto di queste nuove variabili: pendolarità dei genitori; situazioni di disagio sociale (da oggi prevalente sul disagio economico); mantenimento delle due distinte graduatorie, per le frequenze a tempo pieno e a tempo parziale, con la possibilità di iscriversi in entrambe le graduatorie mantenendovi un identico punteggio. Viene infine favorito l’inserimento di bambini figli di detenute, demandato alla decisione del Dirigente scolastico.
Ninna nanna rock
Zucchero-dipendenti
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on è la golosità a farci desiderare lo zucchero, ma una dipendenza prodotta da questa sostanza. È una vera e propria scoperta, importante nel mondo scientifico, effettuata dai ricercatori dell’Università di Princeton, nel New Jersey. Vero è che chi sta a dieta lo sospettava già da tempo: lo zucchero è una specie di droga. Secondo il neuroscienziato Bart Hoebel, abbuffarsi di zucchero può avere effetti sul cervello molto simili a quelli provocati da un abuso di sostanze stupefacenti. Lo studio è stato svolto utilizzando cavie e somministrando loro dosi elevate di acqua zuccherata ogni giorno, dopo che avevano passato la notte a digiuno. Nel giro di tre settimane, gli animali hanno cominciato a dare segni di impazienza e frenesia, mostrando un comportamento simile a una crisi di astinenza. L’esperimento ha mostrato negli animali un aumento nel cervello di dopamina, una sostanza che si trova nel nucleus accumbens, la parte adibita alla motivazione e al meccanismo della ricompensa e si sa da tempo che l’abuso di droghe fa aumentare il rilascio di dopamina in questa parte del cervello: in questo caso lo zucchero agisce allo stesso modo.
8 Giovani Genitori
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ltro che ninne nanne e filastrocche: per far addormentare il pupo funzionano meglio il pop o il rock. Lo rivela un sondaggio che il sito Baby Website ha eseguito su 2000 mamme inglesi. Secondo la portavoce Kathryn Crawford, le mamme di oggi sono influenzate dalla musica che ascoltano in radio. “Siamo rimasti sorpresi nello scoprire che si preferiscono brani contemporanei alle tradizionali ninne nanne – dice Kathryn – e che il 13% giudica le canzoni della tradizione troppo antiche o superate. Una mamma su dieci non ne saprebbe cantare neanche una. Le hit del pop o del rock vanno per la maggiore quando si vuole tranquillizzare il bebè, cullandolo fino a farlo addormentare”.
ATTREZZATURA (carrozzine, passeggini, ovetti, box, fasciatoi, lettini, seggiolini auto, seggioloni ecc.)
ALTRO (abbigliamento, giochi, libri ecc.)
GG
baby friendly Che fatica andare in giro con i marmocchi! Per fortuna ci sono locali che dedicano attenzione alle famiglie. Segnalateci i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it
Spa e miniclub a Bardonecchia
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n mezzo alle montagne, direttamente sulle piste da sci, l’Hotel Jafferau di Bardonecchia si trova in una posizione invidiabile. E invidiabili sono anche i servizi offerti alle famiglie. Oltre a belle camere confortevoli, un elegante ristorante e alle numerose attività di animazione, l’hotel è dotato di un centro wellness con piscina coperta, bagno turco, sauna e idromassaggio. Per la gioia dei genitori, c’è anche un miniclub, attrezzato con i giochi educativi della Quercetti e con l’animazione di personale esperto, per i bimbi a partire dai 3 anni. Piace molto alle mamme la proposta Baby&Spa: la mamma prenota un trattamento nel centro benessere e si può portare dietro il bimbo che verrà accudito nel miniclub al costo del solo trattamento (negli orari del miniclub e per bambini da 3 a 12 anni). Hotel Jafferau Località Fregiusia - Bardonecchia (TO) Tel. 0122 99899 www.hoteljafferau.it
Non solo zuppe
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perto da pochi mesi a Torino, Soup & Go è un locale allegro e curato in cui si mangiano zuppe deliziose. Ogni giorno vengono proposte tre zuppe diverse, sia tradizionali sia esotiche, tutte molto buone. Ci sono anche insalatone e torte salate e dolci. Nel cortile si trova un piacevole dehor in cui si può mangiare quando non fa troppo freddo. Per le famiglie tante attenzioni che fanno piacere: uno spazio giochi, i seggioloni, il fasciatolo nel bagno. E poi lo scaldabiberon e gli omogeneizzati per i più piccini. Chiuso la domenica tranne quando i negozi in via Garibaldi sono aperti. Soup&Go Via San Dalmazzo 8/A, Torino Tel. 011 0712763 www.soupandgo.it
Tutti al cinema!
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a ricetta per un compleanno insolito, divertente e di sicuro successo? Una festa all’Ugc Cine Citè di Moncalieri, dedicata ai bambini dai 6 ai 12 anni appassionati di film e di cinema. L’offerta prevede la visione di un film, con bibita e pop corn, e una visita alla cabina di proiezione, il magico antro da cui appaiono le immagini. Poi lo staff del cinema intratterrà i bambini e si occuperà di loro durante la merenda. La festa si può organizzare tutti i giorni, dal lunedì al sabato il pomeriggio e la domenica mattina e pomeriggio. Indispensabile prenotare con almeno una settimana d’anticipo. Il costo è di 12 euro a bambino, se i piccoli sono più di 10 il festeggiato e uno dei genitori non pagano. Ugc Cine Cité 45 Nord – via Postiglione – Moncalieri (TO) Tel. 011 6813718 www.ugc.cinecite.it
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baby friendly
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Pizzeria la Lambretta
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opo una giornata di sci o sulle ciaspole non può mancare una pizza nel vecchio borgo di Fenils, in una pizzeria d’altri tempi: La Lambretta. Ad accogliere i clienti sulla soglia del ristorante campeggia una vecchia lambretta, da qui il nome del locale. Una grossa sala in cui svetta un forno a legna con 70 coperti accoglie con calore e familiarità i commensali e tutti i bambini. Oltre alla pizza, squisita, cotta nel forno a legna, c’è un’ottima cucina tipica piemontese. Si parte con una gran varietà di antipasti e poi gnocchi di castagne o al castelmagno, tagliolini al ragù di capriolo, cervo e cinghiale e tutti i tipi di cacciagione. Poi ancora i piatti tipici della tradizione, la trippa e lo stinco. Per finire, dolci fatti in casa. Le pizze per i bambini possono essere baby e ci sono due seggioloni. Durante la stagione invernale ma anche nei weekend estivi è bene prenotare con largo anticipo allo 0122 897257: infatti, dati i prezzi più che buoni e l’ottima cucina La Lambretta è sempre molto affollata. Nei weekend apre le porte, e soprattutto la cucina, alle 7 e chiude alle 24.30. Aperta dal lunedì alla domenica pranzo e cena, chiusa il giovedì. La lambretta Frazione Fenils, 71 - Cesana (TO) Tel. 0122 897257
Editori formato famiglia
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ome poteva non essere a misura di famiglie l’ufficio della casa editrice che del baby friendly ha fatto un’arte? Espressione Creativa pubblica Giovani Genitori e la guida A-Zonzo, questo lo sanno tutti. Quel che non tutti sanno è che in ufficio c’è un angolo giochi con tavolino, seggiole, pennarelli e fogli da colorare, puzzle, giornalini e giochi in scatola. I genitori vengono a prendersi la rivista o la guida dribblando le code all’ufficio postale e fanno 4 chiacchiere con la redazione bevendo un caffè mentre i pupi giocano, a meno che la rivista non sia in chiusura (intorno al 15 del mese), in quel caso ci sarà un po’ di caos e meno tempo per ciacolare allegramente (ma sempre più piacevole di un ufficio postale). La redazione è aperta in orario di ufficio. In caso ci si voglia presentare nel weekend o di sera, telefonare prima di passare: ci piace fare gli straordinari, ma non sempre. Espressione Creativa Via Vanchiglia, 18 – Torino Tel. 011 19712037 www.espressione.it
A tutto pile
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ato una decina di anni fa come spaccio esclusivamente di abbigliamento in pile, Polar Outlet ha ampliato anno dopo anno la propria produzione. Ora nell’ampio negozio di Lungo Dora Colletta 113/8 potrete trovare il prêt-à-porter donna, maglieria in lana e cashmere, giacche, giacconi e trench in lana cotta, e poi ancora mantelle, sciarpe, cappelli, guanti e borse. Per le mamme più alla moda c’è la linea danese Noa Noa (donna e bambina) e poi le divertenti calze Gallo per tutta la famiglia. Per gli uomini camicie, maglioni, pantaloni, giacconi e scarpe da barca. Anche la linea per la casa non delude: coperte, plaid e cuscini di tutte le dimensioni in pile colorato, accappatoi e pantofole per tutti i gusti e tutti i numeri di piede. E mentre le mamme fanno shopping i bimbi possono fermarsi in fondo al negozio dove c’è un piccolo tavolino con fogli e matite colorate, a disegnare o guardare i cartoni animati su una televisione messa apposta per loro. Polar Outlet Lungo Dora Colletta, 113/8 – Torino Tel. 011 2487089 (parcheggio interno)
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world corner
Non la solita tutina
Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia
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rib Rock® Couture & Décor è una linea di abbigliamento e decorazioni molto originale, ispirata dai classici della letteratura per bambini e dal rock n’ roll. Niente orsetti e micini, colori tenui e delicati, paillette e fiocchetti, ma magliette e body con disegni trendissimi, dai colori vivaci e scritte divertenti. Imperdibili gli sticker che danno un look un po’ più aggressivo e moderno alla cameretta o alla vasca da bagno, alle finestre di casa, la bicicletta o lo skateboard. Tra i fan di Crib Rock attori e attrici di Hollywood, doverosamente fotografati con i loro pupetti sul blog del sito. www.cribrockcouture.com
Ciotola magica
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embra un po’ un disco volante, Loopa Bowl, la ciotola che sfida la gravità. Un sistema ingegnoso fa in modo che resti sempre a testa in su anche quando i bimbi la maneggiano nei modi più stravaganti. Risultato, lo snack non finisce a terra, ci risparmiamo la passata di scopa e la merendina può andare in giro per la casa in tutta sicurezza. E poi piace vedere come funziona e fare piccoli esperimenti per valutarne l’efficacia. Come molti dei prodotti brillanti per l’infanzia è l’invenzione geniale di due genitori, Brad e Melinda. Il sedile posteriore del loro minivan era infatti sempre appiccicoso per via dei cheerios della loro bimbetta. La ciotola spaziale, brevettata e commercializzata, è bella, colorata, può andare in lavapiatti e pare che sia indistruttibile. Ottimo!
www.loopabowl.com
Scuole e web
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arvard o Tommaseo, Maria Montessori o Ippolito Nievo? La scelta della scuola giusta per il proprio erede è una decisione fondamentale per molti genitori, che passano mesi a valutare e rimuginare le varie possibilità, senza riuscire a decidersi. Sarebbe comodo poter consultare un sito web che raccolga tutte le scuole sul territorio presentandole in modo chiaro e organizzato: Great Schools è proprio questo. Descrive le varie scuole americane suddivise per area geografica e tipologia. Si possono confrontare le varie scuole della propria città, e trovare quelle migliori. Sul sito ci sono anche numerosi articoli che aiutano i genitori a orientarsi nella scelta, notizie aggiornate e informazioni di ogni genere sul mondo della scuola. C’è poi un forum molto frequentato in cui le famiglie si ritrovano per scambiarsi opinioni, confrontarsi, raccontare le loro esperienze. www.greatschools.net
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di Elena Brosio
sfide
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LA SFIDA DEL PROSSIMO NUMERO È “Tutti in coda appassionatamente” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it
Mantenere un minimo di attività neuronale U
n saggio amico diceva: “capisci che i tuoi amici sono diventati genitori quando la cacca diventa uno dei loro soggetti di conversazione preferiti”. E aveva ragione: metti 5 genitori intorno a un tavolo e discetteranno di cacca con passione e competenza, così come di pannolini, pappette, ciucciotti e seggioloni. Ma insomma, cosa pretendere dai poveri neuroni di mamma e papà? Già il parto ha provveduto a decimarli, volatilizzando nel dolore quelli delle mamme e nella strizza quelli dei papà. Poi un paio di notti in bianco e non ci ricordiamo neanche più come ci chiamiamo. Infine, come pretendere di capire come va il mondo quando si passano le giornate chiusi in casa giocando con i trenini? Quotidiani, libri, chi li legge? In mensa i colleghi parlano di film in uscita e ci entusiasmiamo a raccontare le peripezie di Madagascar mentre tutti stanno parlando di Ferzan Ozpetek? Il segnale di allarme? Sono mesi che in macchina canterelliamo, gasandoci pure, il caffe della Peppina. È arrivato il momento di fare qualcosa e riprendere il controllo. Va bene entusiasmarsi per il nuovo ruolo, va bene tornare un poco indietro con i nostri bambini e imparare a vedere il mondo attraverso di loro. Però senza esagerare. Come dare un poco di tono ai nostri neuroni provati?
Come mantenere il cervello attivo? Secondo me non bisogna esagerare con le pretese: da anni vorrei rileggere Proust, ma il tempo, l’ottundimento mentale e la stanchezza non me lo permettono. E allora, meglio leggere un Montalbano che non leggere nulla. Cari saluti! Federica Ci si mantiene informati e svegli anche seguendo i propri figli. Magari non così svegli come si vorrebbe, ma svegli a sufficienza. Basta scegliere bene. Posso dare due consigli agli altri genitori? Mi sono piaciuti molto i cartoni animati di Kirikù, di Enzo D’Alò: ambientati in Africa, sono produzioni non-Disney per eccellenza. Poi ho letto un libro per bambini, (età consigliata: almeno 9 anni) che è stata una sorpresa per la bellezza e sensibilità della storia. Si intitola “Le Lacrime dell’assassino”, di Anne Laure Bondoux, edizioni San Paolo. Così si fanno contenti genitori e figli. Mariacarla
1) Pause ritempranti: ogni tanto fermiamoci, nelle nostre giornate intensissime. Facciamo due respiri profondi. Lenti. Ossigeniamoci per bene, pensiamo a cose belle e ripartiamo. 2) Compilation su 4 ruote: in macchina alterniamo Zecchino d’oro, Red Hot Chili Peppers e i quartetti di Beethoven. Non è detto che non apprezzino, anzi. E se sì, lasciamoli soffrire un po’. 3) Dvd variegati: la sera sostituire Dora l’Esploratrice con un film che ci piace, se dopo 10 minuti ci addormentiamo, riproviamo la sera dopo e via. In dieci puntate dovremmo averlo visto tutto. 4) Piccole torture: procuriamoci stuzzicadenti soft e fissiamoli tra le palpebre, vediamo se così due pagine di un libro riusciamo a leggerle il martedì sera. Non iniziamo con Wittgenstein. Se l’esperimento riesce, proviamoci anche il giovedì. 5) Missione impossibile: nel weekend sfogliare un quotidiano. La domenica sera ripetere almeno una notizia letta (che non sia l’offerta speciale di pannolini). 6) Arricchimenti lessicali: ogni giorno memorizziamo 5 nuove parole, per dare una sferzata al nostro vocabolario che da quando siamo genitori si impoverisce a vista d’occhio. 7) Pulizia lessicale: per cinque minuti al giorno aboliamo vezzeggiativi e diminutivi. 8) Mens sana: facciamoci qualche giro in bici, o a piedi. Muoverci rilassa, fa bene e ci rende anche più lucidi. E se le polveri sottili non sono a livelli di guardia, uscire fa anche tanto bene ai bimbi. 9) I musei con i bambini sono divertenti, anche i più ammuffiti. Non illudiamoci di poterci soffermare su ogni cosa. Si entra, si rulla sulle parti noiose e si cercano quelle che piacciono, le si guarda 3 secondi poi si riparte. Ogni tanto qualcosa piace davvero e lì ci si resta un’eternità. Spesso sono le caramelle del bar del museo. Ma anche quelle fan bene al cervello.
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monitor giardini
Il giardino che vorremmo
Parchi giochi: come sono quelli dove portate i vostri figli? Raccontateli con parole e immagini
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n milione e due di euro per interventi straordinari di manutenzione del verde: questo il roseo futuro, nonostante i tempi di crisi, per i giardinetti di Torino città. Inizialmente saranno riqualificati alcuni spazi verdi delle circoscrizioni, in un secondo momento il Parco Rignon vedrà nuova luce: area giochi, area cani, bocciofila e attività commerciali saranno spostate nella retrostante Villa Amoretti.
Area gioco di via Roveda - Torino Recinto: area recintata non completamente chiusa, vicina a un parcheggio, abbastanza lontana dal traffico. Giochi: adatti per educare i bambini alla tristezza. Pochi e lontanissimi uno dall’altro. Alcune piazzole contenevano qualcosa di cui resta traccia solo sul pavimento. Spazi: ampi e squallidi. Socialità: non si può pretendere che le famiglie e i bambini frequentino volentieri un’area così. Infatti è di gran lunga più frequentata la pur piccola e trafficata area di via Negarville. Merenda: portatevela, che intorno non c’è niente. La fontanella però funziona. Verde: begli alberi frondosi, poca erba, tanta terra e una montagna di foglie secche. Ombra e sole: ombra e fresco non mancano. Pulizia: scarsissima. Servizi: assenti. Giudizio: spiace dare un giudizio così negativo a un’area gioco, ma per meritare questo nome servono almeno dei giochi e un minimo di manutenzione. E qui non si vedono né gli uni né l’altro. Voto: 4 per la struttura e 4 per la socialità.
Area gioco Aiuola Balbo, via Accademia Albertina (To) Recinto: area recintata da una staccionata di legno, non completamente chiusa. Giochi: un bilico, un’altalena doppia, un’altalena singola per i più piccoli, una molla cane bianco, una molla luna, uno scivolo e una palestrina. Spazi: lo spazio si estende in lunghezza, poco in larghezza. Socialità: attenzione a qualche frequentazione poco raccomandabile, soprattutto verso sera. Merenda: agli attacchi di fame si rimedia facilmente. Via Po e il centro, dove troverete ciò che più vi piace, sono a due passi. Verde: c’è qualche alberello e una siepe. Ombra e sole: non c’è tanta ombra. Pulizia: abbastanza pulito. Servizi: assenti. Giudizio: area gioco situata in posizione centrale, ideale per far giocare i bambini dopo un giro di shopping. Voto: 6,5 per la struttura e 5 per la socialità.
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di Luisa Tatoni
cuciniamo insieme
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Pasta gratinata alle noci Una pasta da preparare il giorno prima, per tornare a casa e trovare uno squisitissimo pranzo pronto Ingredienti: 350 gr di pasta tipo tortiglioni, penne o rigatoni 500 ml di latte 3 cucchiai rasi di farina 30 gr burro 40 gr gherigli di noce Parmigiano grattugiato Dosi per 4 porzioni Difficoltà di preparazione:
Tempo di preparazione: 30 minuti Tempo di cottura: 30 minuti In questa ricetta delicata, la pasta è abbinata a una besciamella leggera e al croccantino delle noci.
Spezzettate le noci e mettete contemporaneamente a bollire la pasta, lasciandola appena appena al dente. Intanto cominciate a preparare la besciamella sciogliendo un po’ di burro in un pentolino.
Aggiungete al burro la farina e mescolate velocemente, quindi versate il latte e portate a bollore, mescolando, finchè la besciamella raggiunge una consistenza un po’ più liquida.
Scolate la pasta, imburrate una teglia e versatela dentro. Conditela con la besciamella e i gherigli di noce tritati. Mescolate bene e completate con una spolverata di parmigiano.
Mettete in forno a 180 gradi e lasciate gratinare per mezz’ora, finchè si forma la crosticina croccante. Potete mangiarla subitissimo o lasciarla raffreddare e scaldare in un secondo momento.
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sciare
tempo libero
Montagne a basso costo
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di Raffaella Ronchetta
tempo libero
sciare
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Alla scoperta dei piccoli gioielli incastonati nelle Valli del Piemonte
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nverno tempo di montagna e di sci. Ma si sa, quest’anno la crisi potrebbe tarpare le ali anche ai più appassionati, soprattutto alle famiglie che vanno a sciare con i pargoli al seguito. Perché gli sconti per i bambini sono veramente rari sulle montagne del Piemonte e della Valle d’Aosta. Eppure per sciare non è sempre necessario andare presso le località più famose e rinomate. Il Piemonte è ricco di piccole stazioni sciistiche che sono preziosi gioielli da scoprire, tra boschi e dolci vallate, adatti alle famiglie e a chi cerca nella propria vacanza calore e autenticità. Località in cui, oltre allo sci di fondo e allo sci alpinismo, è possibile praticare molte altre attività: dalle racchette al pattinaggio, dall’ice climbing allo sleddog, con livelli di difficoltà adatti a ogni esigenza.
Val Chisone e Val Germanasca Incastonate tra il Parco Orsiera Rocciavrè, il Parco Naturale della Val Troncea e il Gran Bosco di Salbertand, queste due valli sono popolate tutto l’anno da camosci, mufloni, cervi, caprioli e lupi. Prali è il centro sciistico della Val Germanasca e conserva ancor oggi le caratteristiche del tipico villaggio alpino. Situato all’interno di uno splendido scenario naturale, offre sette impianti di risalita e venticinque chilometri di piste, un anello di fondo di quindici chilometri, molte opportunità di sci fuoripista, la possibilità di praticare lo sleddog (cani da slitta), escursioni a piedi o con le racchette da neve, pattinaggio artistico e ice-climbing. E dopo una giornata di neve, i momenti di relax si possono tascorrere all’ecomuseo Scopriminiera, allestito nella più grande miniera di talco europea. Nato per tutelare il patrimonio culturale e storico legato all’industria estrattiva, consente di visitare oltre quattro chilometri di gallerie lungo due percorsi: uno più ludico ed emozionante, l’altro più sportivo e didattico. Per informazioni su piste e impianti: tel. 0121 807921 - www.nuova13laghi.com
Val Sangone L’eccezionale ricchezza dei boschi attorno a Coazze e Giaveno e le antiche borgate disseminate su tutto il territorio, fanno dell’area una meta ideale per gli itinerari naturalistici e il relax delle famiglie con bambini, mentre il suo volto più aspro è particolarmente adatto all’escursionismo e alle grandi traversate sci alpinistiche. La stazione sciistica di Pian Neiretto è situata poco oltre l’abitato di Forno di Coazze ed è raggiungibile in meno di un’ora da Torino. La stazione ha un impianto di innevamento artificiale e, oltre alle piste impegnative, offre una pista baby per i più piccini e i principianti, spazi per slittini, bob e snowboard. Servizi per gli sciatori: noleggio sci, scuola sci, soccorso alpino, guide alpine. Per informazioni: Comune di Coazze tel. 011 9349109
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sciare
tempo libero
Valle Orco La Valle Orco comprende parte di una delle più importanti aree protette d’Italia: il Parco Nazionale del Gran Paradiso, unico per il suo patrimonio naturalistico e primo in Italia per istituzione. Alle porte del parco, nei Comuni di Ceresole Reale, Locana, Alpette e Valprato Soana, la stagione invernale offre tante opportunità di divertimento agli appassionati di sci, sci di fondo, arrampicata e pattinaggio su ghiaccio. A Ceresole Reale la pista di fondo si snoda per diciassette chilometri, dalla borgata Prese, all’inizio del centro abitato, fino alla borgata Villa, con la pista che lambisce le sponde del lago artificiale spingendosi fino al muraglione della diga AEM, lungo un tracciato che riesce a far calare il fondista in un ambiente naturale e incontaminato. Giornaliero festivo: 5 euro, giornaliero feriale: 3 euro. Gratuito per i bambini sotto gli 11 anni. Possibilità di noleggiare l’attrezzatura di fondo. Per informazioni: Centro Visitatori Parco Gran Paradiso tel. 0124 953186 Sportello della Montagna tel. 0124 953262 Gestione Piste Fondo Coop. Alp2000 tel. 0124 953262
Valli di Lanzo La Val Grande, la Val d’Ala e la Val di Viù sono le tre valli che compongono le Valli di Lanzo, immerse in un ambiente dove la natura ha conservato la propria bellezza tra boschi, corsi d’acqua e laghi cristallini, contrafforti rocciosi e vette innevate. Le principali attività sportive della Val Grande sono concentrate a Groscavallo e Chialamberto, dove le piste si snodano su tracciati lunghi otto e diciassette chilometri e sono collegati tra loro, offrendo un comprensorio sciistico di circa trenta chilometri. In località Forno Alpi Graie vi sono alcuni anelli di fondo liberi, per un totale di due chilometri, dove praticare fondo escursionistico e racchette da neve. Per informazioni: Chialamberto tel. 0123 506701 Groscavallo tel. 340 2625948 La Val di Viù è meta, nella stagione invernale, di numerosi sciatori. Oltre agli impianti di risalita del Col del Lys e di Pian Benot, qui si trova un anello di fondo situato nella Piana di Usseglio, pittoresca conca dominata dal gruppo della Torre d’Ovarda, della Lera e del Rocciamelone. La pista si snoda per undici chilometri in uno stupendo scenario naturale, è formata da cinque anelli adatti sia per i principianti che per gli sciatori esperti. Per informazioni: Usseglio - Pian Benot tel. 0123 83731 Viù - Col del Lys tel. 011 9358616
Balme Balme vanta le origini dello sci italiano. Nel dicembre 1896, infatti, i pionieri di questo sport, Adolfo
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Kind e Stefano Roiti, utilizzarono per la prima volta gli sci salendo al Pian della Mussa, innevato da novembre ad aprile, un terreno ottimale per lo sci di fondo in un grandioso ambiente di alta montagna. Il comprensorio di sci nordico di Balme offre circa venti chilometri di piste, da 1400 a 2000 metri di quota, con ogni livello di difficoltà. Il Comune di Balme ha regolamentato l’accesso al Pian della Mussa durante la stagione invernale. La pista di fondo per il Pian della Mussa (Pista Roiti) inizia dopo le ultime case del capoluogo e segue il tracciato della strada provinciale (chiusa durante la stagione invernale), mentre chi sale a piedi, con gli sci da alpinismo o con le racchette da neve, deve utilizzare la pista appositamente tracciata sul versante destro orografico della valle (Pista Kind). Presso l’Antico Albergo Camussot alla Piutà si può noleggiare l’attrezzatura per lo sci di fondo. Per informazioni: tel. 340 4149034
Pratonevoso
Crissolo
Valle Susa Frazione montana di Chiomonte, Pian del Frais rappresenta la meta ambita da tutti coloro che vogliono trascorrere una vacanza interamente dedicata allo sport a contatto con la natura. La frazione rappresenta una piccola stazione sciistica caratterizzata da un nuovissimo impianto di innevamento artificiale, che garantisce la possibilità di sciare da novembre ad aprile. Pian del Frais comunque rimane la meta adatta non solo per i nuclei familiari, ma anche per coloro che effettuano stage di allenamento, gruppi scolastici, sci club e principianti. La località offre anche tracciati graditi agli appassionati di snowboard e un ottimo impianto di illuminazione per coloro che amano praticare lo sci notturno.
Valli del Cuneese Una distesa di piste e impianti di risalita all’avanguardia e meravigliosi paesaggi incontaminati, perfetto abbinamento tra gli sport della neve e gli itinerari culturali ed enogastronomici. La Riserva Bianca di Limone Piemonte, il comprensorio “Mondolé Ski” con gli impianti di Artesina e Prato Nevoso, la Valle Varaita con Pontechianale e Sampeyre, la Valle Po con Crissolo, Pian Muné e Rucas, la Valle Gesso con Entracque, la Valle Stura con Festiona e gli altri centri per lo sci di fondo permetteranno di apprezzare l’ospitalità, l’efficienza e la concretezza tipiche della Provincia Granda. Prato Nevoso è situata a 1500 metri nel comune di Frabosa Sottana, si affaccia totalmente sulle piste e offre agli sportivi un comprensorio sciistico con oltre cento chilometri di piste, in parte innevate artificialmente, che raggiungono quota 2000 metri e sono servite da ventiquattro strutture di risalita. Le scuole di sci, lo snowpark, le piste illuminate del notturno, l’anello per lo sci di fondo, la pista di pattinaggio, kart da ghiaccio, motoslitte e molti percorsi per lo sci
Valli di Lanzo
Ceresole Reale
Balme
Prali
alpinismo completano l’offerta di questa stazione di Skitotal, in grado di soddisfare le esigenze di ogni sciatore. Grazie alla sua particolare posizione geografica, fra il Monte Mondolé e il Monte Moro, e all’esposizione ottimale dei suoi pendii, Prato Nevoso garantisce per tutta la stagione la presenza di neve polverosa. Diversi rifugi sparsi sugli itinerari, che consentono gite della durata di più giorni, oltre al parco giochi per bambini “Pratolandia” ne fanno meta prediletta dalle famiglie. Frabosa Soprana è una delle più antiche stazioni sciistiche delle Alpi Marittime, da oltre sessant’anni è protagonista nella cultura degli sport invernali. Oggi vanta oltre cinquanta chilometri di piste da discesa omologate Fisi per le competizioni di alto livello, piste dedicate allo snowboard, tracciati per lo sci di fondo e un collegamento ai novanta chilometri di piste del comprensorio Mondolé Ski. A Frabosa Soprana c’è solo l’imbarazzo della scelta, servizi che soddisfano ogni richiesta dei suoi ospiti. Tra le attrazioni principali i kart da neve, gli snowtubing, il nastro da risalita per i più piccini e il baby parking assistito. Il caratteristico paese inoltre offre passeggiate e atmosfere indimenticabili, oltre a un’ampia presenza di locande, trattorie e botteghe dove gustare i piatti e acquistare i prodotti tipici della zona.
Crissolo Situato ai piedi del grande massiccio del Monviso, Crissolo è un piccolo paese dove è possibile ammirare la tipica architettura montana che caratterizza le pittoresche case del luogo. Crissolo ospita il più grande comprensorio sciistico della sua valle ed è dotato di cinque impianti di risalita che si collegano con la vicina stazione di “Pian della Regina”. è la stazione sciistica del Monviso, situata ai piedi del “Re di Pietra”, nei pressi della sorgente del Po. Grazie alla comoda seggiovia che parte dal centro del paese, si raggiungono gli impianti da sci posti ad alta quota che si collegano alla stessa Pian della Regina. Sulle piste da sci di Crissolo, Pra Grant e Granero Lungo, che contano rispettivamente 800 e 1500 metri di lunghezza, è possibile verificare l’efficienza di moderni impianti di innevamento artificiale. Le piste, adatte a qualsiasi tipo di sciatore, permettono ai turisti di ammirare il suggestivo panorama del maestoso massiccio del Monviso.
Rucas - Bagnolo Piemonte Proseguendo oltre Montoso, a quindici chilometri da Bagnolo Piemonte, si trova la stazione sciistica di Rucas, posizionata su un ampio vallone, con stupende vedute sulle cime Ostanetta e Frioland, dal quale si domina la pianura verso Torino. La varietà delle piste e la vicinanza con Torino fanno di Rucas un luogo ideale per chi si sta avvicinando allo sci, ma anche per gli sciatori più esperti. Il comprensorio sciistico infatti dispone di sei impianti di risalita che si snodano per circa venti chilometri, mentre per gli amanti dello sci di fondo vi sono tre diversi anelli, dove è possibile divertirsi e gustare l’incantevole panorama della pianura. Rucas Bagnolo comunque offre anche uno skilift e un tapis roulant, percorsi per bob e slittini, un’area appositamente predisposta per lo snowtubing e, per i bambini, un baby park nei pressi delle piste.
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Un grasso si aggira per le arterie 20 Giovani Genitori
di Isa Di Re
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Sono formalmente accusati di far male, eppure i grassi idrogenati si trovano in molti prodotti alimentari, anche quelli destinati ai bambini
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n po’ va di moda: sugli scaffali dei supermercati abbondano le confezioni di prodotti “senza qualcosa”: cracker senza lievito, biscotti senza zucchero, pasta senza glutine. Qualcuno avrà notato che alcuni produttori scrivono che i loro alimenti sono “senza grassi idrogenati”. Tra i primi è stata la Barilla, con il marchio Mulino Bianco, il cui agguerrito settore di marketing ha annusato da lontano le tendenze dei consumatori, soprattutto quelli formato famiglia. Raccontiamo una storia: c’erano una volta il burro e l’olio, specialmente gli oli poco costosi derivanti da piante tropicali come il cocco o la palma, ingredienti base di milioni di prodotti confezionati e di piatti serviti in ristoranti e fast food. Negli anni ‘80, medici, dietologi e mezzi di informazione hanno cominciato a sparare a zero su questi grassi naturali, il cui uso e abuso danneggia il sistema circolatorio, in particolar modo le arterie. L’industria alimentare, in parte per reazione alla campagna denigratrice e in parte per assai meno nobili motivi economici, ha inventato un tipo di grassi artificiali, detti “trans”, ottenuti dall’idrogenazione di oli vegetali in presenza di un catalizzatore metallico. In pratica gli oli (magari anche oli nobili, come quello di girasole, ma più spesso oli di bassissimo pregio) vengono trattati con un processo chimico detto indurimento, al fine di ottenere un miscuglio omogeneo di grassi di consistenza solida. Questi grassi sono composti da molecole rare o addirittura non esistenti in natura e hanno il pregio di essere industrialmente soddisfacenti, perché stabili e poco costosi, ma anche di apparire meno insaturi dei grassi fino ad allora usati nell’industria alimentare. E dunque, per trent’anni, a partire dall’infanzia di chi legge fino all’infanzia degli attuali eredi, la parola d’ordine è stata: abbasso l’olio e il burro, viva la margarina o i grassi vegetali. Nel 2000, a vent’anni di distanza, qualcuno ha deciso di fare di nuovo i conti sulla salubrità dei grassi. E si è scoperto che con la loro struttura artificiale, i grassi idrogenati (anche detti grassi transidrogenati o grassi trans) sono ancora più micidiali dei grassi insaturi. Peggio, molto peggio dell’olio di semi o del burro, che al confronto sono innocui come foglie di insalata. I grassi idrogenati, dicono ormai tutte le fonti mediche, sono sostanze tossiche, inutili all’organismo e difficilmente eliminabili, perché il corpo umano non dispone dell’attrezzatura enzimatica per una regolare trasformazione di queste molecole. Aumentano il colesterolo cattivo (Ldl) e contemporaneamente abbassano il colesterolo buono (Hdl). Dunque, l’organismo tenta di usarli come se fossero buoni, ma ciò altera il normale apporto di minerali e di altri nutrienti, rendendo le cellule più vulnerabili. Risultato: accumulo dei grassi nel sangue, cellule indebolite, limitate funzioni organiche e sistema immunitario esaurito.
Scatta l’allarme Negli Stati Uniti i grassi idrogenati sono stati per anni (e sono tuttora) il tipo di grasso più diffuso nell’alimentazione. La Food and Drug Administration statunitense (FDA), l’ente governativo americano che ha la missione di “proteggere la salute pubblica, assicurando la sicurezza e l’efficacia di farmaci, prodotti biologici, apparecchiature mediche, alimenti, cosmetici e prodotti che emettono radiazioni”, ha stabilito che per il consumo alimentare di grassi trans non esiste un livello di sicurezza (letteralmente “no healthy level”). Il che significa che per la FDA mangiare qualsiasi quantità di grassi idrogenati è dannoso per la salute, tant’è che da gennaio 2006 negli USA è obbligatorio indicare in etichetta la quantità di questi grassi. In Italia la legislazione è ancora indietro, in parte per lassismo, in parte per interessi economici, in parte perché i prodotti industriali, a causa delle differenti abitudini alimentari, sono un po’ meno pieni di grassi idrogenati rispetto agli omologhi statunitensi.
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salute
cibo
Business da salvare Il motivo per cui l’industria alimentare non è stata obbligata per legge, né negli Usa né nel resto del mondo, fatta eccezione per il Canada, a mettere al bando l’uso di grassi idrogenati non è chiaro, o meglio, lo è per quelli che vogliono pensare male. Proibirli non è facile. In primo luogo il business dietro a tutti i grassi, in particolar modo i grassi poco costosi da produrre, è di dimensioni importanti e con forti implicazioni politiche e agroalimentari. Non è facile eliminarli perché, ovviamente, le industrie dovrebbero sostituirli con ingredienti più costosi, che farebbero guadagnare meno o farebbero salire il prezzo e diminuire le vendite. In secondo luogo, il problema è che questi grassi sono un po’ dappertutto perché sono un ingrediente magico: costano poco, sono stabili e facilmente conservabili, rendono morbido e cremoso il cibo. Li troviamo in moltissimi prodotti che consumiamo abitualmente, in buona parte destinati ai bambini. Non è facile sostituire un ingrediente così diffuso. Provate a controllare le etichette di pane, cracker, biscotti, merendine, snack, gelati, sughi pronti, minestre liofilizzate, creme spalmabili di varia natura, surgelati, barrette di cioccolato e persino l’innocua confezione dell’uvetta sultanina che aggiungete allo strudel di mele fatto da voi, magari utilizzando la pasta a sfoglia già pronta. Troverete facilmente del grasso idrogenato. Il problema è che, se fino a vent’anni fa, scrivere “grassi idrogenati” era un incentivo al consumo, oggi anche i produttori meno perspicaci sanno che è meglio evitare la dicitura. Quindi i grassi idrogenati si nascondono dietro i nomi più inoffensivi e generici di “grassi vegetali” o “grassi alimentari”. Va forte anche la scritta “grassi parzialmente idrogenati”, come dire: almeno l’altra metà, forse, è sana.
L’industria si industria Nonostante l’etica non sia il piatto forte dell’industria alimentare, le grandi aziende non intendono correre rischi e hanno investito per correre ai ripari. Così alle aziende del comparto oli e grassi è stato chiesto di trovare una alternativa valida. La tecnica dell’idrogenazione è stata così parzialmente sostituita dai processi di frazionamento e di interesterificazione di alcuni oli e grassi. Con questo procedimento diminuisce (ma non si elimina totalmente) la generazione dei grassi trans. I nuovi “grassi vegetali” così ottenuti sono ampiamente utilizzati e il dubbio di chi sta mangiando ora una merendina è: quanti anni ci vorranno prima di scoprire che forse anche questi grassi sono cattivi come i grassi idrogenati? Un dato certo c’è: la consistenza della sostanza grassa dipende sempre dalla percentuale di grassi saturi. I grassi industriali sono perlopiù solidi. I grassi saturi sono quelli “cattivi” che alzano il livello di colesterolo del sangue. Il loro uso non va eliminato, ma va ridotto al minimo nella dieta quotidiana.
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Leggere bene l’etichetta È bene evitare i prodotti sulle cui etichette è indicato che contengono “grassi” in generale, perché la semplice parola non dà alcuna garanzia sulla composizione e origine dell’alimento. “Olio” indica qualcosa di meno trasformato industrialmente. Se il produttore usa olio di oliva o di mais (oli sani ma molto costosi) sicuramente si premura di scriverlo a grandi lettere sulla confezione, non fosse altro che per il costo della materia prima. Tra gli olii vegetali, sono da evitare quelli di cocco e palma, tra i più saturi e tuttavia tra i meno costosi e quindi più amati dagli industriali. Meglio l’olio extravergine di oliva, sempre il migliore per l’alimentazione, oppure quelli di girasole o mais. Prestare attenzione anche agli alimenti biologici, che non di rado utilizzano oli e grassi di scarso o valore, anche se provenienti da agricoltura biologica.
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di Maria Sertoli
Baby yoga D’
inverno i genitori, si sa, tendono ad andare in letargo trasformandosi in orsacchiotti. Mettono il lucchetto alle biciclette e a ogni velleità di forma fisica decorosa e impigriscono di fronte a tazze fumanti di cioccolata con panna servite con pandoro inzuccherato. Ma muoversi un poco fa bene al fisico e all’umore e poi ci si sente meno in colpa davanti al prossimo torrone. Così vi proponiamo piccoli esercizi dedicati a tutta la famiglia, per tonificarsi la mattina e rilassarsi la sera. Da fare insieme per sgranchirsi un poco, sciogliere le tensioni, tonificare i muscoli (al minimo, s’intende, che pensate di cavarvela in 5 minuti?) e, soprattutto, divertirsi. Da fare lentamente, respirando profondo e stirandoci insieme come gatti. Su un tappeto morbido, con vestiti comodi e una musica rilassante. Ridendo e chiacchierando perché è bello se è un gioco. Iniziate e terminate con un poco di rilassamento: seduti, gambe incrociate, schiena dritta, mani sulle ginocchia. Respirate profondamente, chiudete gli occhi e non pensate a nulla. Cercate di raggiungere l’obiettivo prima che i pupetti vi facciano uscire dal vostro stato contemplativo con un cucù.
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In piedi. Braccia in alto e gambe tese. Allungare braccio destro e gamba sinistra, flettendo i piedi a martello. Alternare con braccio sinistro e gamba destra. Ripetere una decina di volte (o 5 se la ciurma inizia a dar segni di insubordinazione).
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Sdraiati sulla schiena, gambe piegate, braccia aperte a 45 gradi. Braccio destro in alto, piede destro poggiato sul ginocchio sinistro. Ruotare le gambe a destra e la testa a sinistra. Eseguire l’esercizio sulla parte sinistra e ripetere il tutto 10-15 volte: ideale per stirare la schiena acciaccata.
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Sdraiati con le gambe piegate e le braccia lungo il corpo. Portare la testa verso le ginocchia e le braccia verso i piedi. Questo esercizio tonifica gli addominali, fatelo lentamente, tenendo la pancia in dentro per non far lavorare le lombari. I bimbi spesso non hanno addominali sviluppati e fanno l’esercizio un po’ come viene e va benissimo così. Ripetere fin quando non si profila sul vostro ventre la famosa tartaruga…
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In piedi, avvicinare la gamba destra al torace aiutandosi con le braccia. Alternare con la gamba sinistra e ripetere una decina di volte. Esercizio che allunga e tonifica glutei, interno ed esterno coscia. Motivati da questo obiettivo, ripetete un’altra decina di volte.
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In piedi, gambe divaricate, braccia lungo il corpo. Portare le mani a terra, poi allungare il braccio destro verso il piede sinistro e quello sinistro verso il piede destro. Ripetere una ventina di volte, o finchĂŠ la schiena regge.
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Seduti, gambe piegate, appoggiati sulle braccia, gamba destra accavallata sulla sinistra. Ruotare il ginocchio destro a sinistra fino a toccare terra (non ce la fate? Ahiahi). Ripetere l’esercizio dalla parte sinistra e poi rifare il tutto una decina di volte.
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In ginocchio, mani a terra, schiena dritta e pancia in dentro. Tendere il braccio destro in avanti e poi la gamba sinistra indietro. Alternare l’esercizio con braccio sinistro e gamba destra. Ripetere 15 volte.
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Seduti, gambe divaricate, gamba destra piegata. Portare il busto a terra allungando le braccia verso i piedi. Grande frustrazione nel constatare che siamo diventati di cartone. Non demoralizzarsi ma ripetere, piegando anche l’altra gamba, per 5-10 volte.
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In ginocchio, gamba sinistra come in figura. Allungare il braccio destro in alto a sinistra e il braccio sinistro in basso a toccare il piede destro. Tornare in posizione di partenza e ripetere per 5 volte, poi eseguire dall’altro lato.
Continuano i venerdì dedicati ai bambini Passaggio in India i genitori lo ricordano ormai con tanta nostalgia ... dopo la nascita dei loro pargoletti ... Un luogo bellissimo, dove si gustano squisite specialità indiane e d’estate c‘è un piacevole dehors in riva al Po. Che sorpresa scoprire che ci si può tornare con i bambini ! Il ristorante infatti organizza tutti i venerdì speciali serate, i Venerdì dei Bambini, con animazione, laboratori e sorprese per i piccoli. Un padiglione interamente dedicato ai bambini con l’animazione allegra dei Mattacchioni di Sara Conforti : i genitori possono vederli dalle vetrate, mentre si gustano curry e tandoori in santa pace. Che meraviglia ! Tutti gli eventi vengono svolti in una sala separata e anche i clienti senza bambini possono usufruire in tranquillità del normale servizio ristorante. I bambini cenano e giocano al costo di 5€ + 1€ per ogni anno di età. Gli adulti possono scegliere dal menu alla carta. È necessaria la prenotazione. In tutte queste serate i bambini cenano e giocano, nel padiglione a loro dedicato e separato dalle altre sale del ristorante, insieme agli animatori “I Mattacchioni” di Sara Conforti. Animazioni e giochi per tutta la sera: tombola Disney, pignatta indiana, teatrino, baby-dance, pesca magica, magia indiana, memory degli animali, giochi musicali e tanti, tanti altri ancora... Registrati sul sito per ricevere news, promozioni e inviti agli eventi: www.passaggioinindia.com
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gita
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Lo zoo in pieno centro
Orari
i i giorni ì. aperto tutt Il Museo è 19, tranne il marted lle a 0 1 re e tt ll a ta d ile con a ni è possib 329 oppure o zi a rm fo 329 Per in verde 800 354. il numero teria allo 011 4326 et la bigli al giovedì ì al luned e 17, d ta er p a 4 all ca è La bibliote alle 12.30 e dalle 112.30 dalle 9 erdì dalle 9 alle 4326339 il ven azioni, 011 Per inform
Costi
i (per adult sta 5 euro o 2,50. co ro te in tt Il biglietto8 ai 65 anni), il rido gratis. a dai 1 anni si entr Fino a 18 ori di 14 anni I min agnati. re accomp devono esse
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PROSSIMA APERTURA NUOVO MICRONIDO A SAN RAFFAELE CIMENA
di Paola Strocchio
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crivere che il museo è divertente forse è azzardato, ma definirlo un’ottima soluzione per trascorrere un pomeriggio è un dato di fatto. Il Museo di Scienze Naturali di Torino ha un allestimento vecchio stile che esercita fascino soprattutto sui più piccoli. Per chi ama animali preistorici, insetti, uccelli e ogni essere appartenente al regno animale, sarà una visita che resterà impressa. Per chi invece non vive di pane e fossili, sarà l’occasione giusta per scoprire qualcosa di nuovo. Il museo è in pieno centro e questo lo rende comodo anche da inframezzare a un pomeriggio di shopping. Le sale (ampie, forse un po’ tetre, che ricordano l’atmosfera di altre epoche) ospitano una sezione dedicata alla Botanica, una all’Entomologia, una alla MineralogiaPetrografia-Geologia e infine una alla Paleontologia e alla Zoologia. In totale sono ventiduemila metri quadrati, di cui 7.300 destinati all’esposizione (ma, al momento, solo 4.300 sono visibili). Oltrepassato l’antro un po’ oscuro della biglietteria, da cui si pregusta quel che si vedrà attraverso uno scheletro di elefante e altre curiosità, si entra nel vivo dell’esposizione. Il colpo d’occhio è mozzafiato. All’interno di un’area che richiama volutamente l’Arca di Noè, ci sono i reperti di alcune prestigiose collezioni scientifiche iniziate addirittura tre secoli fa: animali di ogni forma e dimensione e scheletri ricostruiti. Spiccano – e incantano – esemplari di specie oggi estinte, tra cui l’alca impenne, il tilacino, l’huia, l’emu nero, il parrocchetto della Carolina, la colomba migratrice americana, il leone di Barberia e il quagga. È come passeggiare sul set di Jurassic Park, senza correre il rischio di venire sbranati da qualche lucertolone. E non stupitevi se avrete l’impressione di essere stati catapultati in un romanzo di Emilio Salgari, perché proprio lo scrittore fu uno dei frequentatori più assidui del Museo, dal quale prese spunto per raccontare le avventure dei famosissimi pirati della Malesia. Resterete a bocca aperta quando vi troverete di fronte a un esemplare di bisonte americano, al leggendario elefante indiano Fritz – leggendario perché è stato regalato dal viceré d’Egitto Mohamed Aly al Regno Sardo - e soprattutto al maestoso scheletro di una sfortunata balenottera arenata sulla spiaggia di Bordighera, in Liguria, a metà Ottocento. Nelle sale interrate, che ospitano le mostre itineranti, c’è uno scheletro di dinosauro: se le mostre non lo coprono (a volte succede) mostratelo a sorpresa ai bambini, che ne saranno elettrizzati. L’antica raccolta di imenotteri del marchese Massimiliano Spinola, con circa 21.000 esemplari che provengono da tutto il pianeta, può destare qualche interesse. Ancora, le collezioni essiccate – punta di diamante della sezione dedicata alla Botanica - che ammontano a circa 50.000 campioni e sono costituite da esemplari d’erbario di fanerogame, felci, muschi e licheni. Qui i bambini, dopo il terzo lichene, diventano irrequieti. Chi non riesce a stare lontano dai libri troverà pane per i suoi denti: il Museo vanta una biblioteca specialistica, con 12.000 volumi
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e 1.250 periodici e un centro didattico che periodicamente organizza iniziative importanti in collaborazione con le scuole, con la realizzazione di percorsi naturalistici, la programmazione di visite guidate e anche corsi di formazione per insegnati e creazione di sussidi didattici. L’età buona per visitare il museo comincia a due anni. Gli spazi espositivi sono ampi e permettono di girare anche col passeggino. Molti animali sono a portata di mano, quindi potete sguinzagliare i piccoli, ma teneteli d’occhio per evitare scene alla Fantozzi. Non c’è bar o caffetteria, però in un angolo vicino alla sezione di mineralogia c’è un distributore automatico che prolungherà la visita di una buona mezz’ora. D’estate, nel cortile, il Museo organizza un cinema all’aperto.
Le iniziative Tante le mostre temporanee che vengono organizzate all’interno del museo (oltre naturalmente a quella permanente dello Storico Museo di Zoologia): a gennaio sarà la volta de L’invenzione delle stelle. Omaggio a Galilei (dal 17 gennaio al primo marzo), con l’esposizione di 35 opere che vogliono trasporre nell’arte contemporanea le teorie scientifiche e astronomiche elaborate da Galilei. Ancora, Wildlife Photographer of the Year, una mostra itinerante del Museo di Storia Naturale di Londra e della BBC (da metà gennaio fino a metà marzo). E poi Diritto al cuore in collaborazione con l’Associazione Emergency, un progetto che documenta la quotidianità del Sudan e l’impegno dell’associazione (gennaio e febbraio).
Matematica per famiglie Tutte le domeniche, fino al 30 gennaio, il Museo organizza con il dipartimento di Matematica dell’Università di Torino una esposizione interattiva: grazie alla presenza di specchi i visitatori comprendono, “riflettendo”, le differenze fra i vari tipi di simmetrie e le loro proprietà. Il pubblico gioca a costruire strutture geometriche e risolvere problemi presentati sotto forma di rompicapo. Una parte della mostra è dedicata ai cristalli e alla loro forma macroscopica e microscopica, per dimostrare concretamente come la matematica rende visibile l’invisibile. Sono previsti laboratori per le famiglie, tutte le domeniche dalle 15.30 alle 17.30, a ingresso libero con prenotazione obbligatoria presso il Centro Didattico (tel. 011 4326307/6334/6337; biglietteria 011 4326354).
Come arrivare Il Museo Regionale di Scienze Naturali si trova a Torino, in via Giolitti 36. Dalla stazione Porta Nuova si arriva con la linea 68 e 61, da Porta Susa con il 13 o il 56, dal Lingotto con la linea 18.
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viviamo cosĂŹ
marco e patrizia
Col papĂ dal pc 30 Giovani Genitori
marco e patrizia
viviamo così
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Marco in questo momento lavora negli Stati Uniti. Patrizia è a Torino con il bimbo di tre anni. Storia di una coppia di ricercatori dell’Università di Torino
, Marco, 38 anniità di Torino) rs ve ni (U a rc tecnico di rice ni Patrizia, 38 anità o) nivers di Torin (U a rc ce ri di tecnico , scuola materna Tommaso, 3 anni
P
atrizia e Tommaso siedono a tavola per pranzo. Il papà, Marco, li guarda dallo schermo del computer e annuisce con la testa. Perché Marco, marito di Patrizia, papà di Tommaso e ricercatore di chimica all’Università di Torino, è per il secondo anno consecutivo negli Stati Uniti, come molti colleghi che vanno all’estero per perfezionarsi ma anche per trovare strade altrimenti precluse in Italia. La web-cam è un trait d’union familiare, perlomeno qualche mese all’anno. Mentre uno fa la pausa pranzo, l’altro si è appena alzato e siede davanti a una tazza di caffè. La vita di Patrizia e Marco è un mix di storia personale e professionale. “Ci siamo fidanzati alla fine degli studi - racconta Patrizia -. Il nostro è stato un vero colpo di fulmine, quasi da fiaba! Stare insieme ci ha dato una spinta verso la laurea. Ogni anno ha avuto una caratteristica: prima mi sono laureata io; l’anno dopo è stato il turno di Marco. Poi siamo andati a convivere e un anno dopo ci siamo sposati. Marco non mi ha fatto una dichiarazione romantica: semplicemente, un sabato pomeriggio, ha detto ‘che ne dici, potremmo anche sposarci’. E così è stato, il 4 settembre 1999. Ho scelto io la data, perché ci tenevo a farlo nel vecchio millennio”. Il 4 è stato scelto per far quadrare la data di fidanzamento con quella di matrimonio, esattamente 5 anni e 6 mesi dopo. Una famiglia di scienziati.
Il precariato Tommaso è arrivato dopo un bel po’. “Abbiamo scelto di aspettare, di comune accordo - commenta Marco dal monitor - anche se è dispiaciuto soprattutto a Patty (Patrizia), ma la situazione lavorativa era quello che era”. Anzi, Tommaso è arrivato nel momento più difficile. “Io lavoravo con una borsa di studio nei laboratori antidoping durante le Olimpiadi - dice Patrizia -. Non avevo diritto ad alcun ammortizzatore sociale e la borsa è stata semplicemente sospesa. Marco fortunatamente aveva un contratto, anche se a tempo determinato, per cui siamo riusciti a vivere con uno stipendio. Ho tenuto Tommaso con me più che potevo, per vederlo crescere. Sono tornata al lavoro che aveva sette mesi”. Dopo il rientro, anche Patrizia ha ottenuto un contratto a tempo determinato e infine tutti e due hanno vinto il concorso e si sono sistemati. “Il precariato postlaurea - commenta Patrizia - è durato quasi undici anni per me. A Marco è andata meglio: nove anni”.
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Marco in America Adesso Marco lavora in America. “Ci sono tornato dopo esserci stato tre mesi l’anno scorso - risponde dagli altoparlanti - e tornerò a casa il giorno del compleanno di Tommy”. Ma una vita così, un po’ insieme e un po’ a distanza transoceanica, com’è? “Positiva, positiva - interviene Patty -. Un periodo di distacco fa bene alla coppia, sicuramente. E poi ogni tanto mi piace stare da sola. Ora che c’è Tommaso, a maggior ragione, sono felice di avere del tempo per noi due soli, anche perché ritengo che il rapporto tra madre e figlio sia molto diverso, specie nei primi anni, da quello padre-figlio, per quanto fecondo e stretto possa essere. I meccanismi che si instaurano con la madre non si possono replicare con il padre. Quindi, per me, è una esperienza positiva, al di là della stanchezza di dover gestire figlio e lavoro e di aver fatto un mese di inserimento alla scuola materna”. “La mia idea - prosegue Marco - è che ciascun elemento della coppia deve evolvere per poter far evolvere il rapporto. E questa evoluzione consiste anche nel fare esperienze ciascuno per suo conto. E nel sentirsene realizzati. Così Patrizia è stata un anno negli Stati Uniti nel 2000 e io ci sono venuto appunto l’anno scorso e quest’anno. Sono esperienze lavorative fondamentali. E ancor più fondamentali come esperienze di vita”. Ma è proprio tutto così liscio? “No, naturalmente, la voglia di casa è tanta - risponde Marco -, soprattutto per me che sento molto forte il bisogno di famiglia e di stabilità. Quando sono lontano mi manca molto non condividere con Patty le cose piccole e grandi che mi capitano”. “Per me - riprende Patrizia - gestire Tommaso da sola talvolta è un’impresa. È un bimbo tutt’altro che tranquillo, estremamente vivace e curioso, non si può pensare di parcheggiarlo davanti al televisore, cosa che peraltro non farei. Quando siamo insieme cerco sempre di studiare cose per farlo divertire”. Patrizia è un temperamento vulcanico: riesce a dormire quattro ore e fare comunque tutto. Ma si lascia andare anche all’autocritica: “Cerco di stimolare Tommaso e forse esagero - dice Patrizia -. Se lui è vivace e quasi iperattivo è sicuramente responsabilità mia”. Marco, dal monitor, prosegue: “Io sono decisamente un tipo più tranquillo. Non ho bisogno di finalizzare sempre il gioco all’insegnamento di qualcosa di utile”.
In bicicletta Una caratteristica familiare è l’uso della bici. Patrizia ha preso la patente tardi e il suo dinamismo la spinge a privilegiare questo mezzo. “Se non fosse perché dovevo portare Tommy sotto la pioggia - dice Patrizia - anche oggi sarei in bici. La scelta è prima di tutto ecologica. Solo in secondo luogo è di comodità: né automobile né mezzi pubblici garantiscono la libertà di movimento che dà la bicicletta. Non da ultimo è anche una questione economica”. Non appena la stagione lo permette, tutta la famiglia si muove in bici, compreso il piccolo Tommaso, che però si fa portare e non ha imparato ancora ad andare sul triciclo. “Probabilmente non gli piace pedalare perché non si muove molto velocemente - commenta Patrizia -. Comunque andare in bici gli piace, forse più con me che con Marco, che è un po’ più sbrigativo. Io gli racconto storie, gli faccio vedere le cose e così via”.
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La scelta dell’asilo nido Per Patrizia e Marco l’educazione di Tommaso è un punto fondamentale. L’asilo è stato scelto secondo precisi criteri. “Anche se abitiamo in piena città abbiamo scelto di inserire Tommy in un asilo in collina - dice Patrizia -, in mezzo al verde e con un enorme parco. Lo abbiamo fatto prima di tutto per attenzione all’ambiente in cui farlo crescere. Avevamo vagliato diverse possibilità, ma abbiamo fatto domanda solo a una rosa ristretta di asili perché certi capisaldi per noi erano importantissimi: il verde innanzi tutto (quindi almeno un giardino) e la possibilità di stare il più possibile all’aperto. E poi le maestre. Le scuole che ci hanno permesso di venire a contatto con le maestre e di avere un’idea dei programmi e del modo di gestire la giornata sono state quelle prescelte. A nostro parere una maestra che lavora con passione è disponibile a parlare con i genitori, anche se i bimbi non sono ancora nella sua classe”. E naturalmente Tommaso va a scuola in bicicletta. “Se non piove - dice Patrizia - lo porto con me fino alla fermata del bus che lo porta all’asilo in collina. Lui ci tiene moltissimo, sul pulmino socializza con gli amici e si sente grande”.
L’assenza di papà È facile, parlando di Tommaso, tornare al discorso della distanza del padre e di come ha preso questi mesi di assenza. “La reazione è stata buona - dice Patrizia -. Probabilmente Marco ne patisce più di Tommaso”. “Forse sì - commenta Marco -. L’anno scorso Tommaso era più piccolo e quindi il distacco e la lontananza sono stati meno traumatici, non solo per lui ma anche per me, probabilmente perché l’interazione padre-figlio non era ancora così forte. Quest’anno è stato diverso: il mio rapporto con lui sta assumendo connotazioni più precise. Partire subito dopo le vacanze in cui abbiamo trascorso molto tempo insieme è stato decisamente più difficile. Però Tommaso è un bambino forte ed equilibrato e dimostra di affrontare molto bene la lontananza. La sua maturità è uno sprone a dare il meglio di me stesso, sia con lui, sia nella vita in generale”. La partenza di Marco è avvenuta in concomitanza con l’inserimento all’asilo e Patrizia temeva qualche brutta reazione. “In realtà Tommy si è dimostrato davvero equilibrato - dice Patrizia -. Spesso mi chiede ‘Troviamo papà quando arriviamo a casa?’, ma non ha mai sviluppato aggressività o altro. Quindi direi che è sicuro che il papà torna e che gli vuole bene”.
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2009
o z n o A-Z ndly Guida baby frie e zeri a ristoranti, piz ste re fe e luoghi per fa onte m a Torino e in Pie
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2009
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Mensile, numero 1 anno 4 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
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Sciare • Baby yoga • Museo di scienze naturali • Teatro
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a confronto cristina e renato
ccia faccia a fa Un serraotoglie e marito. tra m i? e anche vo r a v o r p te Vole Scrivete aigenitori.it giovan redazione@ m e andategrafia foto una vostra
Ritratto di famiglia Cristina, 33 anni, e Renato, 36 ben portati, sono sposati da 8 anni e hanno un figlio, Alberto di cinque anni e mezzo
Da quanto tempo state insieme?
LEI: 10 anni insieme e 8 di matrimonio LUI: 10 anni
Quante ore lavori al giorno?
LEI: La verità? Diciamo 8 nel caso in cui legga qualcuno della società per cui lavoro LUI: Teoricamente 7 e mezza ma in pratica 2 o 3!
Quante ore passi con i figli?
LEI: Purtroppo sempre troppo poche LUI: Cinque
La tua vita è come
LEI: Per la famiglia che ci siamo creati sì, per tante altre cose no LUI: No, volevo fare il calciatore
Il suo peggior difetto?
LEI: L’ottusità di alcune situazioni a discapito del buon senso (non mi curo anche se sto male perché non mi piace assumere farmaci!) LUI: La lingua lunga
Il tuo peggior difetto?
LEI: Sono troppo esigente con me stessa e non riesco a perdonarmi niente LUI: La caparbietà
Chi è più severo con i figli?
LEI: Sicuramente lui… io sono una fetecchia LUI: Sicuramente io
Chi comanda in casa?
LEI: Ah ah ah! Diciamo che entrambi cerchiamo di farlo facendo credere all’altro che sia lui a condurre il gioco LUI: Sicuramente lei
Chi spende di più?
LEI: Questa è facilissima….IO IO IO LUI: Assolutamente lei, io ho il braccino corto, molto corto
Chi cucina?
LEI: Normalmente io ma lui si ritiene il re dei risotti e delle omelette (a me invece i suoi risotti sembrano monogusto, ai porcini come allo zafferano!) LUI: Lei, ma se c’è da fare cose semplici pure io
Chi lava i piatti?
LEI: La lavastoviglie LUI: Rigorosamente la lavastoviglie
Chi tiene in ordine la casa?
LEI: Qualunque cosa dica lui… IO! LUI: Abbastanza tutti e due
la immaginavi quand’eri bambino?
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cristina e renato a confronto
Cosa go?
non deve mancare nel vostro fri-
Chi accompagna i figli a scuola?
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LEI: 3 carote e 2 zucchine per lui sono sinonimo di alimentazione sana! LUI: Per me mozzarelle e maionese, per lei la coca light LEI: Di norma lui LUI: Quasi sempre io
Qual è il gioco più divertente che fai con LEI: Più che un gioco è la lettura delle favole nel lettone prima di andare a dormire LUI: La lotta nel lettone i tuoi figli? Ricordi l’ultima volta che avete litigato?
LEI: Diciamo che non ricordo l’ultima volta che non abbiamo litigato LUI: Sì, per le medicine che dovrei prendere e non prendo
Cosa avete fatto l’ultima volta che siete usciti senza figli?
LEI: Siamo andati al concerto di Venditti LUI: Siamo andati a vedere il concerto di Venditti al PalaIsozaki di Torino
Quale libro stai leggendo?
LEI: Twilight, ma finora non mi ha preso molto LUI: Numero 1 di Gigi Buffon, bello e scorrevole, lo consiglio
Film preferito?
LEI: “Storia di noi due” ma non è molto famoso LUI: Braveheart, L’ultimo dei Mohicani e Il Gladiatore, tutta roba leggera
Com’è un tuo momento di relax?
LEI: Una giornata alle terme con massaggi LUI: Pizza e partita
Cosa vuoi fare il prossimo weekend?
LEI: Quello che faremo e cioè andare a teatro con Albi e degli amici mi va benissimo LUI: Vorrei andare a sciare
Come ti immagini fra vent’anni?
LEI: Spero di essere più serena e più saggia LUI: Magari in pensione. Magari
Cosa faranno da grandi i tuoi figli?
LEI: Spero che Albi da grande faccia il grande e non l’eterno bambino LUI: Qualche lavoro inerente gli animali
Qual è la parola che riassume la vostra famiglia?
LEI: Ah questa la so… BEEEELLLLLAAAA! LUI: “Caciarosa”, se si può dire
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Ballare è un gioco da ragazzi A
vete sempre sognato di vedere la vostra bambina danzare leggiadra, fasciata da un tutù rosa. Ma la natura vi ha beffato facendovi dono di un agile maschietto, che pur tuttavia ama dimenarsi a ritmo di musica. Non disperate. Magari avete in casa il futuro Roberto Bolle e ancora non lo sapete. Basterà incanalarlo nel modo migliore: classica, moderna, hip hop o funky. Il mondo della danza al maschile, oggi, è un vero dedalo di possibilità. Abbiamo chiesto informazioni a un giovane addetto ai lavori, Gioele Calorio, ballerino che vanta nel curriculum esibizioni al Teatro Regio di Torino ed è membro fondatore della compagnia “L’angelo azzurro”. Quali generi di danza pratichi? Ho studiato ogni genere di danza perché è importante per un ballerino avere una cultura a tutto campo. Per questo ho praticato classica, contemporanea, moderna, hip hop, funky e anche alcuni stage di tip tap. Oltre a sperimentare stili diversi, un buon ballerino dovrebbe apprendere alcuni rudimenti di recitazione teatrale, al fine di esprimersi meglio con tutto il corpo. Una preparazione completa, da questo punto di vista, può essere spesa bene da un ragazzo nell’ambito del musical. Oggi è un genere diffuso, che chiede a chi sta sul palco di saper recitare e cantare, oltre che ballare.
La danza si associa sempre alle bambine, ma è uno sport completo e divertente anche per i maschietti
Che tipo di danza consiglieresti per un bambino che vuole avvicinarsi a questo mondo? Dipende molto dalle attitudini del bimbo. È utile precisare che la danza a livello professionistico non è per tutti. Bisogna possedere necessariamente delle doti, come per esempio l’apertura, senza le quali non si può trasformare la passione in un mestiere. Per iniziare, si consiglia la classica o la moderna, facendo vivere l’esperienza al piccino in modo leggero e festoso. Se il bambino ha delle potenzialità, che potrebbero diventare un futuro lavoro, le cose cambiano. Un maestro professionista, d’intesa con i genitori, cercherà di concentrare il talento del figlio sulla danza classica, che è la base di qualsiasi altro genere. Studiando la classica, il ballerino, fin da piccolo, impara a fare il “porteur”, ovvero accompagna la ballerina nel cosiddetto “passo a due”. Ma può essere anche lui il protagonista negli assoli. A che età è opportuno cominciare a studiare danza? Verso i 5 o 6 anni si può iniziare a praticare il ballo in modo più serio e sistematico. È anche l’età in cui cominciano a rivelarsi le reali attitudini. Prima è meglio che l’esercizio sia visto come un gioco. Comunque, fino agli 8 anni rimane una danza giocosa, che è utile soprattutto per aprire un po’ il corpo. Da 8 fino a 12 anni, il bambino diventa consapevole e riesce a capire meglio il proprio fisico. Quali benefici trae il fisico dalla danza? La danza tiene in esercizio tutto il corpo, dal collo ai piedi. I tendini si allungano consentendo un’apertura maggiore. I muscoli si rassodano e si plasmano, ma non stile body builder (quel tipo di muscolo gonfiato). Chi cresce allenato dalla danza ha uno sviluppo armonico. Le fasce muscolari si estendono in lunghezza più che in spessore. Infatti, i ballerini sono molto potenti e il fisico è allungato e proporzionato, non artificioso. Aiuta molto anche per la schiena: chi studia ballo riduce in modo significativo le possibilità di soffrire di scogliosi o lordosi. Bisogna sottolineare che ballare è una sorta di elisir di giovinezza. Anche a 60 anni, i ballerini hanno spesso l’età biologica e l’aspetto esteriore di chi ne ha 10 di meno, perché il corpo si mantiene agile e la schiena si curva più tardi. Qualche consiglio per i genitori Sarebbe positivo che i genitori incoraggiassero il figlio, nel caso manifesti una certa propensione o interesse per il mondo della danza. Non frenarli solo perché molti considerano la danza “strana” come attività praticata da maschi, o perché nessun altro bambino nella classe lo fa. Bisogna saper andare un po’ controcorrente e i bellissimi risultati arriveranno da soli.
Danza al maschile Fondazione Teatro Nuovo Torino Corso Massimo d’Azeglio, 17 Torino Tel. 011 6500211 www.teatronuovo.torino.it
Giovani Genitori 39
GGl’esperto
lo psicologo
Giovanna Rinaldi - psicologa psicoterapeuta
La difficile impresa dell’educazione alimentare
Bimbi a tavola Gentile dottoressa, ho visto in libreria che è uscito “Fate la Pappa”, un libro sul modello del famoso e controverso “Fate la Nanna” di Eduard Estivill. Sono stata tentata di comprarlo, ma i miei figli sono “Estivill Free”: pur avendo avuto molti problemi di sonno e continui risvegli notturni, come genitori abbiamo preferito adottare una linea morbida, consolare i bambini quando si svegliavano, tenerli vicini a noi nel sonno. I risultati (dopo un paio d’anni duri) sono finalmente positivi: i bimbi dormono e tutto va bene. Non posso dire altrettanto, purtroppo, per il cibo. La figlia più grande, già rotondetta di suo, rifiuta categoricamente la verdura e molta frutta. Si nutre di pochissime cose: pasta e riso in bianco, pane, mele, cioccolata, alcuni biscotti, pizza, latte, uova, carne e pesce. Qualsiasi tentativo (a scuola come a casa) per farle mangiare altro finisce in isterismi. Cosa consiglia di fare? Insistere e forzare? Lasciar passare il tempo, sperando che maturi, capisca e sperimenti da sola l’importanza di una alimentazione varia? Tenga presente che io sono vegetariana, quindi in casa passa tantissima verdura, cucinata in mille modi. Grazie e cordiali saluti Luciana Cara Luciana, sarebbe meraviglioso scoprire che i nostri figli possono in qualche modo intraprendere da soli i vari passi indispensabili alla loro crescita: dormire da soli, mangiare da soli, assaggiare diversi cibi… Nella realtà non è così, per moltissime cose i bambini vanno educati a certi comportamenti, accompagnati nel percorso e guidati dall’adulto: il percorso a volte è faticoso ed è compito dell’adulto portare il bambino sul sentiero meno ripido fino alla meta. Per questo molti pedagogisti, psicologi, educatori, scrivono testi utili ai genitori per aiutarli con riflessioni e consigli interessanti da cui ognuno poi prende ciò che può essere utile per lui in quel momento. L’educazione alimentare è un contenitore in cui transitano molti elementi che caratterizzano tutta la matrice del nucleo familiare. Il rapporto con il cibo sottintende legami affettivi profondi, abitudini, valori, modalità comunicative. Nel tuo caso mi sembra di capire che la difficoltà sia legata alla tua figlia maggiore di cui purtroppo non conosco l’età. In ogni caso non la lascerei camminare da sola verso la scoperta dei cibi, a maggior ragione se ha problemi di soprappeso e necessita di un percorso particolare. A volte per spingere il bambino a scoprire gli alimenti è necessario partire dalla loro spinta a conoscere: la curiosità. Parti dalla pianta: dove crescono le verdure, come nascono, come si raccolgono? Una bella giornata in agriturismo a raccogliere qualche verdura e un giretto in cucina per vedere come si prepara potrebbe spingerla ad assaggiare spontaneamente. Ai bambini piace pasticciare in cucina, falle preparare i suoi piatti, lasciala cucinare con te, mangerà più volentieri ciò che ha fatto con le sue mani! Quando assaggerà qualcosa di nuovo, complimentatevi con lei, gratificatela, magari con una serata al ristorante: “Adesso sei pronta per assaggiare qualcosa di diverso”. È un percorso lento ma importante, per migliorare il vostro modo di stare a tavola insieme, un momento che è parte integrante della vostra giornata. Quando sarà più grande raccontale perché hai scelto di essere vegetariana, in modo che possa comprendere le vostre abitudini alimentari. Buon lavoro!
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TESTO CONSIGLIATO “Ragazzi a tavola. Il momento del pasto come specchio delle relazioni familiari” di Jespers Juul. Universale Economica Feltrinelli
il pediatra GGl’esperto Giancarlo Corti
Strabismo e correzioni Buongiorno gentilissimo dottore, ho una bimba di quasi tre anni alla quale già all’età di un anno, io e pochi altri, notavamo un leggero strabismo. I controlli fatti a quel tempo diagnosticarono soltanto la “plica di epicanto” quale responsabile del “falso strabismo”. Recentemente ho riportato la bimba a una seconda visita, insistendo maggiormente sullo strabismo ed è risultato che ha l’occhio pigro e deviato, con una ipermetropia di una diottria. Abbiamo iniziato subito con la terapia occlusiva, ma mi chiedo: quando verrà ripristinata la funzionalità dell’occhio pigro, guarirà anche il lieve strabismo? Il dottore mi ha parlato di eventuale intervento chirurgico, da farsi in futuro o da non farsi proprio, come se lo strabismo fosse solo un fatto estetico. Ma non sarebbe meglio correggerlo subito? Perché mia figlia deve crescere così? A che età eventualmente si interviene? La ringrazio. Jessica Cara Jessica, è difficile risponderti perché le questioni che sollevi richiedono una visita diretta. È bene osservare i bimbi fin dai primi mesi di vita tenendo presente che il sistema visivo si sta ancora completando. Sullo strabismo si fanno normalmente tre considerazioni. Prima di tutto si osserva la causa. L’ipermetropia è bene che sia presente nei bimbi (anche in quantità molto maggiori) e deve essere trattata solo se ha complicanze, come appunto lo strabismo. Curando l’ipermetropia si evita il rischio di strabismo o di ambliopia (occhio pigro). Per questo motivo si procede prima alla cura e poi in ultima ratio si pensa all’operazione. Si valuta in secondo luogo l’impatto funzionale dello strabismo: uno strabismo “importante” deve essere corretto, ma non mi sembra che sia il vostro caso. Infine, si valuta l’impatto estetico dello strabismo. Esistono forme molto lievi, prive di impatto funzionale e non sgradevoli. In questi casi l’intervento non è assolutamente da prendere in considerazione. Anche qui, il fatto che solo tu e pochi altri abbiate notato lo strabismo, mi autorizza a scrivere di fidarti degli esperti a cui ti sei rivolta. Ti consiglio un monitoraggio annuale dall’optometrista o dall’ortottista, per assicurare che il bimbo sviluppi il senso stereoscopico, massima espressione della salute dei due occhi.
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GGl’esperto
l’avvocato
Francesca Galdini - avvocato
se la bolletta è troppo alta, potete conciliare con il gestore
Polli da telefono Gentile avvocato, con la famiglia abbiamo da poco cambiato casa e sottoscritto un nuovo contratto con una compagnia di telefonia. Alla prima bolletta siamo quasi svenuti, ci avevano addebitato una serie di servizi da noi mai richiesti e alla fine faceva una bella zuppa. Abbiamo chiamato, scritto e protestato. Alla seconda bolletta questi servizi sono stati eliminati ma ce ne siamo trovati altri, che ci avevano detto sarebbero stati gratis e invece no. A questo punto non sappiamo come procedere, a parte lo sdegno per il trattamento ricevuto, lo spreco di tempo (ogni volta leggere accuratamente ogni voce in bolletta), il fastidio per l’esser trattati come polli da spennare. Lei cosa ci consiglia? Molte grazie e saluti, Piero Gentile Piero, ahimé non mi racconta nulla di nuovo, anche se, mi conceda la battuta, si può dire sia stato più che fortunato a ottenere risultati già alla seconda bolletta! Non mi ha purtroppo specificato il nome della compagnia con cui ha stipulato il contratto. Nel caso si tratti di Telecom, da anni oramai gli utenti possono avvalersi della cosiddetta “procedura di conciliazione” per risolvere in via stragiudiziale tutte le problematiche che possono insorgere col gestore telefonico. È una procedura assolutamente gratuita che si avvia ritirando l’apposito modulo di domanda di conciliazione presso gli Uffici di Conciliazione nelle sedi Telecom (è possibile anche scaricarlo dal sito www.187.it nella sezione Informa Consumatori), compilandolo e quindi inviandolo alla segreteria dell’Ufficio di Conciliazione competente per territorio, che avrà il compito di istruire la pratica. Entro 45 giorni dal ricevimento della domanda verrà convocata una Commissione Paritetica di Conciliazione, composta da un rappresentante Telecom e da un rappresentante dell’associazione dei consumatori, che deciderà la controversia. Ove la decisione assunta dalla Commissione non sia favorevole all’utente, questi può sempre impugnarla a questo punto in sede giudiziale. C’è da dire che nel 2006 la Telecom e le varie associazioni dei consumatori hanno siglato un protocollo denominato “Soddisfatti o rimborsati” proprio per venire incontro alle migliaia di contestazioni per servizi non richiesti addebitati in bolletta. Secondo questo protocollo, alla richiesta di attivazione del servizio telefonico la Telecom deve far pervenire all’utente una lettera contenente la descrizione precisa del servizio e/o del prodotto nonché un numero di call center, un numero di fax, un indirizzo email e un indirizzo con recapito civico ove inviare eventuali contestazioni. Dopo 10 giorni deve essere attivato il servizio. Ove in bolletta siano addebitati servizi non richiesti, la Telecom dovrà rimborsare ogni singola voce dei medesimi. Ove la Telecom erroneamente disattivi la linea, dovrà riattivarla gratuitamente e attribuire all’utente un indennizzo pari al 50% del canone mensile per ogni giorno di sospensione. Questo è quello che è stato previsto quanto meno a livello programmatico. Ben venga, sempre e comunque, la procedura di conciliazione ove le buone intenzioni espresse nel protocollo non trovino poi nella pratica terreno fertile!
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salvadanaio GGl’esperto Luciana Ravetto - commercialista
La manovra anticrisi
Il Governo ha approvato, lo scorso novembre, il decreto legge detto “Manovra anti-crisi”, con alcune misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e imprese. Un pacchetto con novità che toccano un po’ tutti i settori dell’economia e che cerchiamo di schematizzare negli aspetti più rilevanti.
Risparmio energetico Per evitare usi indebiti delle agevolazioni già in vigore, sono state introdotte limitazioni sui crediti d’imposta per la riqualificazione energetica (il cosiddetto 55%). Prima di sostenere tali spese nel 2009, si dovrà inviare un’istanza all’Agenzia delle Entrate, che valuterà se ci sono i fondi a disposizione. Vale il contrario della regola del silenzio-assenso: se entro 30 giorni dall’invio di tale istanza non si riceve risposta, significa che la richiesta è stata respinta. Buone notizie per chi ha sostenuto le spese nel 2008: in un primo momento sembrava si dovesse mandare l’istanza anche per le spese effettuate, ma il Governo ha dichiarato che verrà apportata una rettifica al Decreto, evitandone la retroattività.
Bonus bollette Bollette meno care per le famiglie disagiate: dal primo gennaio lo sconto previsto nella Finanzia 2006, si estenderà alle bollette del gas, oltre a quelle dell’energia elettrica. Di tale agevolazione potranno usufruire i nuclei familiari con Isee inferiore a 7.500 euro. Il potenziale beneficiario dovrà presentare domanda al proprio Comune.
Bonus famiglia Si chiama “bonus famiglia” il provvedimento più rilevante, ma chi meno potrà accedere alle agevolazioni è proprio la classica coppia con uno o due figli. I favoriti saranno i pensionati soli e le coppie senza prole. È certamente una contraddizione, ciononostante è bene sapere di cosa si tratta, perché può servire per nonni e altri parenti. Tanto per cominciare, del bonus potranno usufruire lavoratori dipendenti con famiglia (minimo due persone), i pensionati (anche soli), i non autosufficienti e una quarta categoria di colf, badanti e disoccupati. Dal bonus sono esclusi i lavoratori autonomi e tutti coloro che sono in possesso di partita Iva. Lo schema per calcolare il bonus è questo: Tipo di famiglia Famiglia con 2 persone Famiglia con 3 persone Famiglia con 4 persone Famiglia con 5 persone Più di 5 persone Famiglia con a carico un disabile
Reddito totale 17.000 euro 17.000 euro 20.000 euro 20.000 euro 22.000 euro 35.000 euro
Bonus erogato 300 euro 450 euro 500 euro 600 euro 1.000 euro 1.000 euro
Facendo due conti, si evince che c’è uno sbarramento di reddito ai limiti della sopravvivenza, con parametri troppo limitativi che permettono di chiedere aiuto solo in situazioni di eccezionale povertà. Non è certo il progetto di aiuto concreto alle famiglie che ci si aspettava! In particolare sono penalizzati i genitori con uno o due figli. Non si fa differenza, per esempio, fra due adulti che vivono in coppia o una giovane coppia con il primo figlio: in entrambi i casi il reddito massimo è di 17.000 euro. L’arrivo del secondo figlio alza di appena 3.000 euro lo sbarramento di reddito. Un po’ meglio va per famiglie numerose (dai tre figli in su) o per chi vive con un disabile. I pensionati saranno coloro che potranno usufruire maggiormente del bonus. Le domande vanno presentate su moduli predisposti dall’Agenzia delle Entrate e disponibili anche sul Web all’indirizzo www.agenziaentrate.it. Le scadenze dipendono dall’anno di imposta: se si sceglie il 2007 si deve presentare la richiesta al datore di lavoro o all’ente pensionistico entro il 31 gennaio 2009, chi sceglie il 2008 ha tempo fino al 31 marzo 2009.
Caro-mutui Nel Decreto legge sono previsti interventi per attenuare gli effetti del caro-mutui per la prima casa. Per i mutui in corso (sottoscritti entro il 31 ottobre 2008) le rate variabili per il 2009 non potranno superare il 4%: lo Stato si farà carico dell’eventuale eccedenza. Per i nuovi mutui, il tasso di base su cui si calcola lo spread sarà costituito dal tasso stabilito dalla Banca Centrale Europea.
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GGl’esperto
il chimico
Ugo Finardi - chimico
Una volta c’era solo la lana, che pizzicava. Oggi c’è il pile, comodissimo ma completamente sintetico. Le differenze tra le due fibre più gettonate dell’inverno
Storia e gloria del pullover V
iene l’inverno e con l’inverno viene il tempo dei maglioni. Come tutti sanno, fino a non moltissimi anni fa i maglioni erano di lana. Punto. La lana, peraltro, si presta molto bene allo scopo. Innanzi tutto perché possiede una elevata capacità di coibenza termica: ovvero, costituisce un’ottima barriera al calore. È da notare a questo proposito che la barriera vale “a doppio senso”, ovvero la lana non lascia uscire il calore (se l’esterno è più freddo) ma nemmeno lo lascia entrare se l’esterno è molto caldo. I nostri vecchi dicevano che “quello che protegge dal freddo protegge anche dal caldo” e sotto sotto avevano ragione. La lana, poi, si fila bene, si tinge facilmente, ha una buona resistenza alla fiamma. Essendo una fibra di origine animale, ha la stessa struttura di base di tutti i peli, in cui le catene di atomi di carbonio sono legate tra loro da ponti formati da due atomi di zolfo: è la stessa struttura che viene creata quando si vulcanizza la gomma per produrre gli pneumatici per le automobili. Il fatto che la lana sia di origine animale è anche all’origine di uno dei motivi – forse il meno conosciuto, ma comunque importante – per cui la si usa per produrre indumenti che devono tenere caldo. I peli (compresi quelli della lana) sono rivestiti da una cuticola che non permette all’acqua di penetrare al loro interno. Di conseguenza si asciugano molto più rapidamente di altre fibre (una per tutti il cotone) e di conseguenza gli abiti di lana sono utilizzabili con miglior risultato anche in presenza di pioggia o neve. Naturalmente tutto questo valeva fino a qualche anno fa. Da un po’ di anni, infatti, ai maglioni di lana si sono aggiunti quelli in materiale sintetico. Uno per tutti, il pile, nato per l’alpinismo e l’alta montagna (il pile “originale” è brevettato), ma ormai sdoganato anche nella moda e nella vita di tutti i giorni. Il pile è prodotto con poliestere (una materia plastica di uso comune nell’abbigliamento) con in alcuni casi aggiunte di altri materiali (quali ad esempio poliammide o poliacrilico). Quello che differenzia il pile dai comuni maglioni in lana è la struttura, che come è facile vedere non è fatta di fili ritorti e tessuti, ma di una trama su cui sono fissati i “peli” (pile in inglese vuol proprio dire “pelo umano o animale”) che danno al nostro maglione volume e spessore e fanno da isolante termico. Il pile si asciuga ancora più in fretta della lana (se si bagna basta strizzarlo e in caso di emergenza va benissimo come asciugamano o telo doccia) e a differenza della lana non si restringe e non ha bisogno di eccessive cautele per il lavaggio. In compenso (e sempre a differenza della lana) il maglione in pile non è in grado di opporre una barriera efficace alla pioggia e al vento. Per questo motivo se si prevedono correnti d’aria è bene indossarlo sotto uno strato antivento (basta anche una leggera giacca a vento senza imbottitura). Infine, essendo di materiale plastico, non è resistente alla fiamma e, anzi, si rovina con le braci e prende fuoco: se state cucinando o accudendo il caminetto una buona norma di sicurezza è togliersi il maglione appena regalato. Un’ultima curiosità: alcune case stanno iniziando a produrre il pile con plastica riciclata, per esempio le bottiglie dell’acqua minerale.
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natura GGl’esperto Paola Paltro
Non basta ammucchiare neve, c’è una tecnica per farlo
Il pupazzo di neve M
ai come quest’anno la neve è stata così abbondante, quindi, se volete cimentarvi nella costruzione di un pupazzo di neve, non limitatevi ad ammucchiare materia bianca cercando di dargli una forma umana che al massimo avrà la sagoma di un Barbapapà. Un pupazzo di neve è una cosa seria. Procedete con calma, a piccoli passi. La fase più importante è la creazione di tre grosse palle di neve. Si parte da un grumetto grosso come una noce, che deve esser fatto rotolare e rirotolare fino a ottenere la dimensione desiderata. Non limitatevi ad accumulare la neve, magari spalandola, perché farete molta più fatica e produrrete una materia prima “sporchina”, con rametti, foglie e altre schifezze che compromettono l’estetica dell’opera. In questo modo otterrete una massa compatta che resisterà per giorni e si scioglierà gradualmente, passando dalle dimensioni di un adulto fino a quelle di un bambino, mantenendo sempre le sembianze. Per non surgelarsi a metà dell’opera, è bene dare alla testa la dimensione di un pallone da calcio e poi fermarsi lì perché il peggio deve ancora venire: tronco e corpo devono essere di dimensioni proporzionatamente maggiori. Per il tronco la grandezza giusta potrebbe essere quella di una “kangaroo ball” che, per intenderci, è quella cosa con il manico su cui saltano i vostri figli facendo tremare gli inquilini del piano terra. E infine, per tutta la parte dal giro vita in giù, accontentatevi di fare poco di più rispetto alla palla di neve precedente. Studiate una posizione strategica: all’ombra e lontano da eventuali grondaie. In questo modo il pupazzo può resistere benissimo anche un’intera settimana. Sovrapponete le palle nell’ordine giusto e passate alle decorazioni. Partiamo dal cappello: se proprio non avete il cilindro del mago va benissimo un secchiello da spiaggia rovesciato, un vaso di plastica o il cappello col pon pon del fratellino piccolo. Per gli occhi la scelta è infinita: mandorle per una ventata di oriente, castagne per rimanere in Piemonte o mandarinetti per sognare il caldo della Sicilia. Altrimenti vanno bene due sassolini, ma siccome sotto la neve è difficile trovarli, procurateveli prima di uscire di casa. Il naso deve assecondare i vostri gusti: una carota per un nasino sottile e affilato, una patata per un bel nasone importante, un bel naso rosso da clown per qualcosa di più sciccoso. E poi la bocca: uno spicchio d’arancia per un bel sorriso o una fila di fagioli borlotti per un ghigno beffardo da mostro delle nevi. I fagioli vanno bene anche per fare i bottoni della camicia. E se non siete dei salutisti, la pipa del nonno in bocca non guasta mai. Se temete che il povero pupazzo abbia freddo, procuratevi una bella sciarpa o un bel papillon da cameriere. Anche per le braccia non c’è freno alla fantasia: rami di ogni forma e dimensione daranno al vostro pupazzo l’aspetto che desiderate e appendendogli sopra un ombrello lo trasformerete in un gentleman inglese. Se volete seguire la tradizione, ricordatevi di mettergli in mano una scopa di saggina. Per innovare portatevi invece degli occhiali da sole. Qualche curiosità: secondo le cronache dell’epoca, i pupazzi di neve esistevano già nel Medioevo in Europa: erano costruiti come decorazione lungo le strade. In Lituania il nome del pupazzo di neve significa letteralmente “uomo senza cervello”. Come segno di protesta contro il governo, nell’inverno del 2005 i lituani hanno costruito 141 pupazzi di neve vicino al Parlamento: uno per ogni onorevole. Il record del pupazzo di neve più grande del mondo è del 2008: è stato costruito nel Maine (Usa) e misurava 43,5 metri di altezza.
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GGl’esperto
libri
Raffaella Ronchetta
Con l’arrivo del nuovo anno siamo andati a caccia di novità fra gli scaffali delle librerie
A spasso fra le novità D
alle edizioni Il Castoro un libro divertente, dedicato ai bimbi più piccini, dai 3 ai 6 anni, Il Coccodrillo gentile di Lucia Panzieri (12,50 euro). Le illustrazioni accattivanti di Anton Gionata Ferrari rendono piacevole questo album che racconta la storia di un coccodrillo davvero originale: nella notte esce dal libro in cui abita e, pensate un po’, piega i vestiti, lava, prepara la colazione, riordina i giochi nella casa di una simpatica famiglia. è alla ricerca di un po’ di affetto. Quando mamma e papà, dopo essersi appostati dentro a un armadio, scoprono che il responsabile del magico ordine di casa non è un folletto ma un enorme coccodrillo ne restano terrorizzati. Toccherà ai bambini far comprendere ai genitori che l’amico coccodrillo non è pericoloso, anzi, è un gran coccolone. Di Giusi Quarenghi l’esilarante storia di Crepapanza (edizioni Topi Pittori, 13 euro), un gigante costantemente affamato, che, mangia, mangia, senza fermarsi mai finché un giorno mangerà davvero qualche cosa di troppo: lui stesso. Un libro incalzante e divertente, sulla convivialità, sul rispetto degli altri e dell’ambiente. Ricco di ritmo, musica e colore, anche grazie alle illustrazioni di Eleanor Marston, tutto giocato sui contrasti e gli opposti (Crepapanza è talmente grosso da essere ovunque, ma non riesce ad andare da nessuna parte; mangia tutto, ma non è mai sazio; è il più grosso e solo le piccole api lo mettono in difficoltà…). Un libro per i piccoli che fa riflettere anche i grandi, il gigante affamato ricorda infatti tanto quelle persone che vedono il mondo come una immensa tavola cui abbuffarsi a proprio piacere. Per i lettori più grandicelli, dai 5 agli 8 anni, un gioiello di Leo Lionni, scrittore, pittore e scultore italoolandese, La casa più grande del mondo, (Babalibri edizioni, 12 euro). La storia di una piccola lumachina che ha un desiderio più grande di lei: possedere la casa più grande del mondo. Il suo papà le racconta allora di una lumaca che aveva il suo stesso desiderio e dopo tanti sforzi e tanta fatica riuscì ad avere un guscio grosso, colorato e bellissimo: la casa più grande del mondo. Peccato che poi non riuscì più a camminare e muoversi, troppo pesante quella casa da trasportare. La lumachina ascoltata la storia decide di avere la casa più piccola del mondo, così piccola e leggera che potrà spostarla attraverso tutto il mondo. Per le bimbe che amano le principesse, ma quelle indipendenti e moderne, dalle edizioni Orecchio Acerbo La vera principessa sul pisello (12 euro) di Octavia Monaco. Un libro elegante, nato da un dubbio che l’autrice si è portata appresso fin da piccola e che vendica tutte le bambine che hanno letto “La principessa sul pisello” e si sono chieste per quale motivo una giovane e bella principessa, per dimostrare chi era, dovesse dormire su molti materassi sotto i quali era nascosto un pisello. Ecco quindi la storia di Octavia Monaco con una principessa molto diversa da quella della fiaba di Andersen: acuta e indipendente riuscirà a vivere felice e contenta, ma soprattutto libera. Per finire una storia che riporta nel passato Qui Radio Londra: l’aquila vola (Fatatrac edizioni, 11 euro) di Vanna Cercenà, che sceglie di raccontare in modo semplice e chiaro gli ultimi due anni di guerra visti dagli occhi di Laura. Laura è una bimba che si trova improvvisamente sfollata a casa del nonno Valentino, a causa della guerra di cui lei nulla sa, in un paese del Bellunese. Nel paesino di montagna Laura diviene testimone di tutti gli avvenimenti di quegli ultimi anni anche attraverso Radio Londra, che ascolta tutti i giorni. Dalla radio passa la storia d’Italia: la caduta del Duce, l’armistizio e la nascita della Repubblica Sociale, il rastrellamento degli ebrei, il conflitto con le bande partigiane e infine la Liberazione e la fine della guerra. Laura vive i due anni di guerra con i tanti bambini che condividono con lei il destino di sfollati, frequenta la scuola, esplora i boschi che circondano il paese, ma affronta anche la fame, i rigori dell’inverno e la paura per le sorti dei tanti papà lontani. Attraverso gli occhi e la vita di Laura i ragazzi di oggi possono rivivere un pezzo della storia d’Italia passato e lontano, ma non per questo da dimenticare.
46 Giovani Genitori
arte
GGl’esperto Paola Strocchio
Nuvole e pianeti Museo di arte contemporanea, Castello di Rivoli Sempre più apprezzati dalle famiglie piemontesi, i Week-end’arte al Castello di Rivoli per grandi e piccini. Il programma comprende una visita per tutti alla scoperta delle opere custodite nelle belle sale barocche. Segue un’attività di laboratorio: i genitori possono scegliere se parteciparvi insieme ai bambini oppure proseguire la visita al Museo. Due appuntamenti al mese fino a giugno, con una proposta diversa ogni mese. Sabato 17 ore 15.30 e domenica 18 gennaio ore 15 Stelle e pianeti L’appuntamento di gennaio è il laboratorio Stelle e pianeti, in concomitanza con la mostra T2 – 50 Lune di Saturno, seconda edizione della Triennale d’Arte Contemporanea di Torino, (al Castello di Rivoli fino al 1° febbraio 2009). Un omaggio al pianeta cinto dal bellissimo anello che identifica la creatività degli artisti. Nel laboratorio ciascuno potrà realizzare, attraverso materiali semplici ma capaci di riflettere luci e colori con effetti suggestivi, degli originali mobile che andranno a comporre un grande e suggestivo planetario. Percorso guidato e laboratorio costano 4 euro per ogni bambino e adulto. Indispensabile la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Tel. 011 9565213 - educa@castellodirivoli.org - www.castellodirivoli.org
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino Riprendono nel 2009 le iniziative domenicali rivolte a bambini e adulti presso la GAM. Le attività di laboratorio si pongono l’obiettivo di valorizzare l’osservazione, l’immaginazione e la creatività nell’approccio a una selezione di opere d’arte. Si rivolgono a bambini dai cinque agli undici anni. Contemporaneamente gli adulti accompagnatori usufruiranno di una visita guidata gratuita. Domenica 18 gennaio, ore 14 Un pittore senza pennelli Negli anni Cinquanta del Novecento, l’artista Toti Scialoja scopre che il pennello non riesce a seguire lo svolgersi dei suoi pensieri e decide di percorrere altre strade. I bambini seguiranno gli sviluppi della vicenda, sperimentando un’attività che, oltre all’osservazione delle opere dell’artista romano, comprenderà la lettura di brani del racconto Toti & topi di Barbara Drudi e Laura Mocci e la realizzazione di elaborati pittorici. Workshop in collaborazione con la Casa Editrice Lapis. Domenica 8 febbraio, ore 14 Profili di nuvole Le nuvole sono un soggetto affascinante e ricco di suggestioni, ricorrente nelle opere della GAM. I diverso profili delle nuvole saranno lo spunto per stimolare l’immaginazione e realizzare tracce grafiche per costruire un’originale sequenza pittorica. Costo per adulti accompagnatori: ingresso al museo a pagamento, intero 7,50 euro, ridotto 6 euro. Attività didattica gratuita. Ingresso libero per i possessori di Abbonamento Musei e Torino Card. Ingresso e attività didattica gratuita per i bambini Indispensabile la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: Gam Via Magenta, 31 - Torino Tel. 011 4429546/47 - www.gamtorino.it
Giovani Genitori 47
GGl’esperto
cinema e home video
Mario Bettas Valet in tv Aia!
Tra libri e magia I
l nuovo anno si apre con l’arrivo nelle sale italiane di La leggenda di cuore d’inchiostro – Inkheat. Si tratta di un fantasy prodotto da alcuni soggetti europei insieme all’americana New Line Cinema, la stessa compagnia che ha prodotto la saga fantasy per eccellenza, Il Signore degli Anelli. Il film è stato diretto dal regista inglese Iain Softley che si è avvalso di alcune location italiane: molti esterni sono stati girati nel ponente ligure. La storia è tratta dalla saga Cuore d’inchiostro, una trilogia fantastica scritta dall’autrice Cornelia Funke e pubblicata nel 2003 (in Italia da Mondadori). Meggie è una ragazzina orfana di madre che vive con suo padre, il rilegatore Mo’ Folchart. Entrambi condividono uno sviscerato amore per i libri e per la lettura. Ma il padre nasconde un segreto, grazie alla sua voce è in grado di far rivivere in carne e ossa i personaggi dei libri che legge. La misteriosa, ma affascinante, capacità di Mo’ metterà in pericolo la loro tranquillità familiare. Ricercati da un gruppo di personaggi malvagi, guidati dal cattivo Capricorno, cercheranno di mettersi in salvo grazie a una scorbutica zia collezionista di libri rari e di antiche edizioni. La dodicenne Meggie è interpretata da Eliza Bennet, mentre Brendan Fraser è Mo’ Folchart. Il malvagio Capricorno è interpretato da Andy Serkis. Il film è avvincente e originale. La storia è una favola divertente, ma senza essere banale, realizzata con il supporto di grandi effetti speciali. Prodotto adatto a tutti, è in grado di appassionare un pubblico variegato senza distinzioni d’età.
Viaggio al centro della terra 3D La 01 Distribution si appresta a portare nei cinema Viaggio al centro della terra 3D. Negli Stati Uniti ha riscosso un successo inatteso, tanto che l’estate scorsa al botteghino ha superato molti titoli inizialmente più accreditati. Il film è ispirato all’omonimo capolavoro della letteratura fantastica di Jules Verne e ha dei precedenti illustri. Nel 1959 venne portato per la prima volta sullo schermo da Henry Levin, diventando un film di culto del genere fantascientifico, mentre negli anni ’90 è stata realizzata una versione per la televisione. Lo scienziato e vulcanologo Trevor Anderson e suo nipote Sean Anderson si recano in Islanda per scoprire i segreti dei misteriosi appunti lasciati da Max, padre di Sean e fratello di Trevor. Arrivati sull’isola chiedono aiuto per le loro ricerche all’esperta guida Hannah Argerisson. Durante la spedizione i tre restano intrappolati in una grotta a causa di una frana. Per rivedere la luce del sole dovranno affrontare un viaggio nelle viscere della terra. Insieme scopriranno ambienti fantastici, mai visti da occhio umano, e popolati da strane creature, piante carnivore, dinosauri, strani pesci volanti e altri animali preistorici. La pellicola è stata diretta da Eric Brevig all’esordio nella regia di un lungometraggio. Tutte le ambientazioni fantastiche e le animazioni degli strani esseri viventi che i protagonisti incontrano durante la spedizione sono state create utilizzando la computer grafica. L’unica cosa reale sono gli attori che hanno recitato in uno spazio vuoto su fondali uniformi. Prodotto anche in 3D, potrà essere visto in questa versione solo nelle sale attrezzate alle proiezioni tridimensionali. La storia avvincente e le spettacolari scene d’azione vi terranno inchiodati alla poltrona. È un film divertente adatto a tutti, con un’attenzione particolare per i bambini in età scolare, che potranno da questo film prendere spunto per avvicinarsi attraverso la lettura agli straordinari mondi fantastici descritti nei romanzi del celebre scrittore francese.
48 Giovani Genitori
Aia! è nuovo cartone animato di Raitre e va in onda tutte le domeniche a partire dalle 9 di mattina. La storia è ambientata in una fattoria e ha come protagonisti un curioso gruppo di animali. Le mucche Betty e Heidi, i maiali Cotoletta e Gaby, la gallina Albumine e il gallo Alan, sono i mattatori principali di questa sit com. In ogni puntata dovranno vedersela con un problema, aiutare un componente della comunità o risolvere un intoppo. Uno spaccato di vita quotidiana affrontato con divertimento e serenità. La serie è composta da 26 episodi ed è stata realizzata in computer grafica 3D, la produzione è stata curata da Rai Fiction, da France 3
dvd il cane volante Dopo l’esordio in tv, avvenuto lo scorso autunno, escono ora in dvd gli episodi di Vipo: le avventure del cane volante. Il protagonista del cartone animato è un simpatico cane in grado di volare grazie alle sue orecchie. Insieme ad alcuni amici, la gatta Betty e la cicogna Henry, viaggerà attraverso nuovi paesi e scoprirà nuove città e nuove culture. Le puntate sono state raccolte in due dvd separati, volume 1 e volume 2.
GGl’agenda
spettacolo
La casa delle favole Alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani vi aspetta un gennaio da favola. Tanti appuntamenti per sognare mondi fantastici. Venerdì 9 e sabato 10 gennaio, ore 21 Domenica 11 gennaio, ore 16.30 La casa delle fiabe Donne astute, giovani innamorati, vecchi saggi, uomini pesce e orologi eterni sono alcuni dei personaggi che potrete incontrare alla Casa del Teatro grazie a un percorso di narrazione spettacolare, allestito in ambienti suggestivi. Ispirati ai racconti popolari raccolti da Italo Calvino, i protagonisti delle diverse storie spazieranno tra umorismo, parole d’amore e brividi di mistero. Dai 5 anni. Spazi vari. Venerdì 16 e sabato 17 gennaio, ore 21 Domenica 18 gennaio, ore 16.30 Sentieri... di fiaba - del perdersi e del ritrovarsi I sentieri delle fiabe sono tortuosi. Percorrendoli, i nostri eroi si smarriscono dentro foreste, imparano a sopravvivere alla fame e affrontano con coraggio streghe e orchi. Sono strade della fantasia ma anche percorsi iniziatici, al termine dei quali i protagonisti di storie avventurose riescono a tornare a casa, più saggi e maturi. Lo spettacolo vede in scena una mamma, una papà e una bambina che devono lottare per riconquistare un bene prezioso che è stato perduto: il fuoco. Per raggiungere il loro traguardo, affronteranno passaggi che evocano fiabe celebri come “Hänsel e Gretel” e “Cappuccetto Rosso”. Dai 5 anni. Sala Grande. Domenica 18 gennaio, ore 16.30 Costruttori di bellezza Il mondo intorno a noi Primo appuntamento di tre feste teatrali sul tema della bellezza, “Il mondo intorno a noi” è un’occasione per divertirsi insieme. Un cantiere festoso di giochi, favole e canzoni guidato da due attori che scambieranno immagini e pensieri con spettatori di tutte le età. Dai 6 anni. Sala Piccola.
Venerdì 23 e sabato 24 gennaio, ore 21 Domenica 25 gennaio, ore 16.30 Venerdì 30 e sabato 31 gennaio, ore 21 Domenica 1 febbraio, ore 16.30 Grund Nove attrici e attori faranno emozionare grandi e piccini con la magia del gioco antico, fatto di niente ma che permetteva di vivere momenti indimenticabili. La gioia in contrapposizione al grigiore e alla monotonia. La riconquista del luogo dove costruire una realtà diversa dal mondo adulto senza poesia. Dai 6 anni. Sala Grande. Domenica 25 gennaio alle 16.30, prima dello spettacolo, è previsto l’incontro con Pino Pace per “Scrittori a teatro”. Venerdì 23 e sabato 24 gennaio, ore 21 Domenica 25 gennaio, ore 16.30 I colori dell’acqua Con la pioggia, arriva l’acqua che fa rinascere il giardino segreto. Le vasche e le fontane si riempiono. Le foglie, le piante e gli alberi risplendono grazie ai loro colori sfavillanti. E in cielo è comparso l’arcobaleno. In mezzo a questa natura rifiorita, si muovono due cercatori d’acqua, che danno vita a uno spettacolo ricco di luci, suoni e immagini. Dai 2 anni. Sala Piccola. Venerdì 30 e sabato 31 gennaio, ore 21 Domenica 1 febbraio, ore 16.30 Il tempo del racconto Quando la primavera venne a Narnia Liberamente ispirato a “Il leone, la strega, e l’armadio” di C.S. Lewis, la storia narra di un armadio, magico varco per un regno fantastico dove vivono un fauno, una strega, un leone e altre creature. Un’avventura che mette in scena l’eterna lotta tra il bene e il male, tenendo gli spettatori con il fiato sospeso. Dai 6 anni. Sala Piccola.
I luoghi del teatro – Futuri Oggi A Chivasso prosegue presso il Teatrino Civico la rassegna dedicata alle famiglie “Futuri Oggi”, nell’ambito della stagione teatrale “I luoghi del Teatro”. Domenica 18 gennaio, ore 17 - Bù Domenica 1 febbraio, ore 17 - Fiabe illuminate Teatrino Civico - Piazza Generale Dalla Chiesa - Chivasso (TO) Per informazioni: cell. 349 2638032 - www.faberteater.com - www.luoghidellacultura.it
50 Giovani Genitori
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 Torino Per informazioni: tel. 011 19740280 mail@fondazionetrg.it www.casateatroragazzi.it
spettacolo GGl’agenda
Domenica in allegria A
l Teatro Agnelli riprendono gli spettacoli della rassegna “Domenica mattina teatro!”. Tanti animali simpatici e un ospite d’eccezione, il Piccolo Principe, ravviveranno le mattinate di festa di piccoli spettatori e non. Così anche il papà, ancora assonnato, dirà: “Aspettatemi, vengo anch’io!”. Domenica 18 gennaio, ore 11 Il Piccolo Principe La storia narra la nascita di un’amicizia speciale, amalgamando ingredienti fantasiosi e surreali. Un racconto fatto di suggestioni universali che si rivivono sempre con grande trasporto. Dai 5 anni. Domenica 25 gennaio, ore 11 Mascia e l’orso Per trascorrere le vacanza estive, Mascia va in campagna dai nonni. Una sera assiste alla conversazione del nonno con un cacciatore. L’uomo racconta di un orso scappato dal circo che mangia tutte le mele, causando la disperazione dei contadini. Per evitare che lo catturino, Mascia si reca nel bosco, incontra l’orso e stringe con lui
una bella amicizia. Ma quando la bambina vuole tornare a casa... Dai 3 anni.
Le Figure dell’Inverno
Domenica 1 febbraio, ore 11 In bocca al lupo Tratto dal libro “In bocca al lupo” di Fabian Negrin, è una rilettura di Cappuccetto Rosso, una delle favole più conosciute dai bambini italiani, dove il linguaggio teatrale si fonde con quello della danza. Dai 4 anni.
Al Teatro Educatorio della Provvidenza non perdetevi “Le Figure dell’Inverno”, quinta stagione di teatro di figura dedicata ai ragazzi e alle famiglie.
Teatro Agnelli Via Paolo Sarpi, 111 – Torino Per informazioni: Assemblea Teatro tel. 011 3042808 assteat@tin.it - www.assembleateatro.com
Libera... Il Teatro nelle città Teatro d’attore, pupazzi animati, ombre, clownerie e musiche dal vivo: un cocktail di ingredienti fantastici per trascorrere la domenica pomeriggio a teatro con tutta la famiglia. Nell’ambito della rassegna “Libera... Il Teatro nelle città” saranno raccontate storie classiche e moderne: dalle favole dei fratelli Grimm, alla letteratura per l’infanzia di Rodari fino a produzioni originali di autori di teatro per bambini. Gli spettacoli sono in programma tra Avigliana, Almese e Casalette. Domenica 4 gennaio, ore 16 Anche le caffettiere vanno in paradiso? Auditorium Eugenio Fassino Via IV Novembre, 19 - Avigliana (TO)
Martedì 6 gennaio, ore 16 Brezzolina Domenica 25 gennaio, ore 16 Pollicina
Teatro Educatorio della Provvidenza Isola Pedonale della Crocetta Corso Govone, 16 – Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 5691400 cell. 393 6592993 393 6592992 prenotazioni@labottegateatrale.it
Domenica 1 febbraio, ore 16 Rodarissimo Auditorium Cav. Mario Magnetto Via Avigliana, 17 - Almese (TO)
Domenica 11 gennaio, ore 16 Il lupo e la capra Auditorium Cav. Mario Magnetto Via Avigliana, 17 – Almese (TO) Domenica 18 gennaio, ore 16 Capo di che? Auditorium Eugenio Fassino Via IV Novembre, 19 - Avigliana (TO)
Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 9313488, dalle 9.30 alle 13 artquarium@yahoo.it - www.artquarium.it
Giovani Genitori 51
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spettacolo
Teatro a Pinerolo A
Pinerolo, Nonsoloteatro presenta la rassegna “Di festa teatrando”, un’avventura nel teatro per grandi e piccini. Domenica 11 e 25 gennaio, al termine degli spettacoli, gli spettatori potranno visitare “L’angolo dei libri” a cura della Biblioteca Ragazzi di Pinerolo. Domenica 11 gennaio, ore 16 Il pifferaio magico Teatro Sociale A Hamelin, c’è un patto segreto tra il Signore dei topi e il Re della città. In questo modo, i topi si rimpinzano di cibo e il Re di monete d’oro. Ecco il motivo della grande invasione. Solo il pifferaio, aiutato dal suono del flauto fatato e da sette bambini, potrà riportare la speranza. Uno spettacolo che non è solo una fiaba ma un intreccio di rime, musica e teatro. Gli attori, accompagnati da musiche dal vivo, daranno vita a personaggi tra realtà e fantasia. Dai 5 anni. Domenica 18 gennaio, ore 16 Le avventure di Lavinia Teatro Incontro Fa freddo il giorno di Natale a Milano. Una piccola fiammiferaia di nome Lavinia patisce il gelo e la fame. Riusciranno a salvarla un taxi magico e il dono di un anello con cui, grazie all’intelligenza, Lavinia risolverà tutti i suoi problemi. Dai 4 anni. Domenica 25 gennaio, ore 16 Il gatto e gli stivali Teatro Sociale Si narra la storia di tre fratelli, il più giovane dei quali, alla morte del padre, eredita un gatto buono solo per finire in pentola. L’astuto gatto, per non
essere arrostito, si ingegna per rendere felice il suo padrone. E, come nelle migliori favole, alla fine tutti vissero felici e contenti. Dai 5 anni. Domenica 1 febbraio, ore 16 Mondo rotondo - Favola in musica di una regina quadrata ed un viaggiatore Teatro Sociale La regina dorme male perché non si può riposare comodi in un mondo quadrato. Il letto quadrato, il trono quadrato, lo specchio quadrato, i vestiti quadrati e, forse, anche il cuore è quadrato. Finché un giorno non arriva il viaggiatore, tutto morbido e rotondo, che porta con sé un sogno e una richiesta: una barca per fare il giro del mondo e vedere se è tondo. Dai 3 anni. Teatro Sociale Piazza Vittorio Veneto, 21 – Pinerolo (TO) Teatro Incontro Via Caprilli, 31 - Pinerolo (TO) Per informazioni: Nonsoloteatro tel. 0121 323186 info@nonsoloteatro.com www.nonsoloteatro.com
I fili invisibili della fantasia “Tutte le storie del mondo sono attraversate da sottili fili invisibili”. È certamente così al Teatro Gianduja dove la Compagnia Marionette Lupi presenta due spettacoli di animazione a fili ricchi di emozioni e poesia. Saranno in scena una Cappuccetto Rosso divertente alle prese con un lupo raffreddato e un avventuroso Gulliver in viaggio. Nel prezzo del biglietto dello spettacolo è inclusa la visita al Museo della Marionetta che, nello specifico, è uno dei più grandi in Italia. Annesso ai locali del Teatro, l’esposizione raccoglie i cimeli della famiglia Lupi, famosa dinastia di marionettisti, che è attiva da più di due secoli. Martedì 6 gennaio, ore 16.30 - Cappuccetto Rosso Domenica 11, 18 e 25 gennaio, ore 16.30 - I viaggi di Gulliver Teatro Gianduja Via Santa Teresa, 5 – Torino Per informazioni: tel. 011 530238 museomarionettelupi@tin.it - www.museomarionettelupi.com
52 Giovani Genitori
giorni di festa La Befana vien... all’Alfa Teatro per trascorrere insieme a tutti i bambini un magico pomeriggio di festa. Sempre per la rassegna “Giornidifesta”, rivolta alle famiglie, arriverà un’ospite d’eccezione, la Bella Addormentata nel bosco. Martedì 6 gennaio, ore 16.30 Festa della befana Spettacolo di magia e illusionismo che coinvolgerà i giovani spettatori. Ci saranno giochi a premi e la merenda. Protagonista della giornata sarà la vecchietta amica di tutti i bambini: la Befana! Domenica 11 gennaio, ore 16.30 La bella addormentata nel bosco In uno spazio scenico in miniatura che riproduce un’ambientazione medioevale, un narratore racconta con tono gentile l’antica fiaba. “Si dice di un bosco fatato ed eccolo sorgere per davvero a protezione del Palazzo. Cala il ponte levatoio... esce il Re con i suoi cortigiani. Una finestra è socchiusa sulla camera da letto della Principessa addormentata...”. Spettacolo per attore e marionette.
Alfa Teatro Via Casalborgone, 16/i Torino Per informazioni: tel. 011 8193529 www.alfateatro.com
GGl’agenda
cultura
Libri per l’infanzia L
ibri, libri e ancora libri. Ma non solo. È un excursus affascinante quello che compie chi visita la mostra “Serenant et Illuminant. I grandi libri illustrati per l’infanzia della SEI (1908 – 2008)”, organizzata per festeggiare i 100 anni di fondazione della Casa editrice di Torino. La rassegna, disposta alla Fondazione Tancredi Barolo, sede del Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia, vuole far conoscere gli autori, i generi, i temi della produzione editoriale SEI, a partire dalle origini salesiane. In particolare si potrà ammirare lo straordinario patrimonio di immagini dell’archivio disegni, tra i pochi in Italia a essere conservato quasi integralmente. Nella Biblioteca Fantastica sarà possibile “sfogliare” i libri e guardare le illustrazioni, anche attraverso un allestimento scenografico e multimediale che catturerà l’interesse dei piccoli visitatori, accompagnati dai personaggi di alcuni dei libri per l’infanzia più significativi pubblicati dalla SEI. Nell’arco dei mesi di apertura della mostra si prevede la realizzazione di laboratori specifici per le scuole. L’ingresso è libero. Giorni di chiusura: 1 e 6 gennaio. Fino a domenica 26 aprile Dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30 Domenica dalle 15.30 alle 18.30 Locali del nuovo polo museale sulla storia del libro per l’infanzia Palazzo Barolo – Museo della scuola e del libro per l’infanzia Via Corte d’Appello, 22 – Torino Per informazioni: tel. 011 3716661 - www.fondazionetancredidibarolo.com
Lumen Flumen A Torino, la Dora Riparia si illumina d’immenso per la seconda edizione di “Lumen Flumen”. È un progetto di light designer, a cui hanno preso parte il Primo Liceo Artistico e l’Istituto Professionale Albe Steiner, che dà vita a illuminazioni creative, progettate e installate per far risplendere di luce nuova la Rive Gauche e la Droite del fiume torinese. Si potrà riscoprire il fascino dei ponti che collegano le due sponde grazie a fasci di luce che fanno brillare l’acqua in modo insolito, accompagnati da un’armonia musicale. I ponti su cui si possono ammirare le istallazioni, seguendo la Dora lungo il suo corso verso il Po, sono: facciata dell’Istituto Albe Steiner sulla sponda destra, ponte della ferrovia Ciriè – Lanzo, passerella del carbone, facciata dell’Ecomuseo Urbano di Lungo Dora Savona 30, sulla sponda destra, ponte Rossini, gru del cantiere dell’Università sul Lungo Dora Siena sulla sponda destra e il Primo Liceo Artistico sulla sponda sinistra. Durante il periodo della manifestazione, è possibile visitare, presso l’Ecomuseo Urbano della Circoscrizione 7 in Lungo Dora 30, due mostre: “Ieri e oggi” che racconta la storia dei borghi situati lungo le sponde della Dora, e l’esposizione degli studi grafici degli studenti che hanno partecipato al concorso per la realizzazione dell’immagine di “Lumen Flumen”. Fino a sabato 31 gennaio Lungo Dora – Torino Per informazioni: Ecomuseo Urbano della Circoscrizione 7 tel. 011 4434578, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17 Servizio Informa 7 tel. 011 4435751, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30
54 Giovani Genitori
Le cucine del re Fino a giovedì 8 gennaio, le cucine di Palazzo saranno aperte per tutti gli appassionati di storia e arte culinaria che desiderano visitarle. Si potranno ammirare le cucine del Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena e quelle del Principe di Piemonte Umberto e di Maria Josè del Belgio. Il giro continua con le ghiacciaie, le dispense e la grande cantina. In tutto sono quindici sale che, dopo un restauro accorto, brillano dell’antico splendore di Casa Savoia. Grande attenzione è rivolta ai particolari: duemila pezzi in rame, grandi pesciere, piccoli stampi per dolci e biscotti ma anche ceppi, forni e spiedi. Fino a giovedì 8 gennaio
Palazzo Reale Piazzetta Reale, 1 - Torino Per informazioni e prenotazioni: cell. 331 3912631 www.abbonamentomusei.it
cultura
GGl’agenda
Tutti al Regio S
ono molteplici ed encomiabili le iniziative che il Teatro Regio dedica alle famiglie, un modo di avvicinare i piccoli alla magia del mondo della musica e dello spettacolo. Tra le iniziative di maggior successo il divertente laboratorio del sabato pomeriggio Opera…ndo con mamma e papà, che insegna a grandi e piccoli i primi rudimenti per cantare, suonare e danzare insieme una piccola porzione di opera. Inoltre, per soddisfare una domanda in crescita, il Regio seleziona all’interno del proprio cartellone alcuni spettacoli adatti alle famiglie, proponendoli a condizioni di biglietteria molto favorevoli ai nuclei familiari. Opera...ndo con mamma e papà Laboratorio-gioco sull’opera La Cenerentola per genitori e bambini Tutti i sabati esclusi quelli festivi e quelli in cui sono programmate prove generali o recite pomeridiane, ore 15 Gioacchino Rossini compose La Cenerentola nel 1817 sul libretto tratto dalla favola Cendrillon, ou La petite pantoufle de verre di Charles Perrault. La popolare vicenda contrappone la serva Cenerentola – in realtà la nobile Angelina – e le due sorellastre litigiose, alla caccia del ricco principe Don Ramiro. L’opera riscosse un progressivo successo grazie al travolgente turbine dei concertati e alla appassionata cantabilità dei protagonisti. Nel corso del laboratorio, un esperto giocherà con adulti e bambini provando a rappresentare con loro alcune scene dell’opera. Dopo una breve visita ai luoghi più interessanti del teatro (foyer, sala e palcoscenico) e il racconto della trama dell’opera, il pubblico proverà a drammatizzare uno o più episodi con l’esecuzione di brevi momenti musicali e movimenti coreografici. Non sono richieste competenze musicali. Il ritrovo è previsto di fronte alla biglietteria del Teatro. Il laboratorio dura 3 ore. Il Regio dietro le quinte Il Teatro Regio organizza visite guidate della durata di un’ora e mezza al palcoscenico, al foyer, alla sala, alle strutture tecniche e all’Archivio storico del Teatro. Le visite si effettuano tutti i giorni dal martedì al venerdì, esclusi i giorni festivi e quelli con spettacoli pomeridiani nel periodo settembre-luglio. Inizio visita alle 15.30, il sabato alle 11 e alle 15.30. Per gruppi di oltre 10 persone si consiglia la prenotazione da effettuare presso l’Ufficio Attività Scuola del Teatro. Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 8815209. Teatro Regio di Torino - Piazza Castello, 215 – Torino Per informazioni: www.teatroregio.torino.it
Giovani Genitori 55
GGl’agenda
eventi
Quelli del tallone libero S
e siete appassionati di Telemark, non perdetevi la quinta edizione del festival “Piega Cauda”, dedicato alla disciplina sciistica del tallone libero. Tra Cesana, Claviere, Sestriere e Monginevro, nel comprensorio della Via Lattea, tante iniziative all’insegna dello sport, dell’amicizia e del divertimento. Sabato 24 gennaio sono in programma, al mattino, corsi tenuti da maestri specializzati e istruttori nazionali, gare e, al pomeriggio per ristorarsi, verranno offerti vin brulé e cioccolata dagli alpini della Val Susa. Alla sera, cena e festa a tema ...”Sulla Luna” con musica e kinder garden gratuito. Domenica 25, al mattino, campo Arva con Guide Alpine per imparare l’utilizzo degli strumenti per la ricerca in caso di valanga e corsi di avvicinamento al Telemark. Al pomeriggio, i mitici “Dischi Volanti Fritti” verranno distribuiti oltre alla degustazione di cioccolata e vini piemontesi D.O.C e D.O.C.G. Il programma completo e dettagliato della manifestazione si trova su www.piegacauda.com.
Da giovedì 22 a domenica 25 gennaio Cesana, Claviere, Sestriere e Monginevro Per informazioni: Ginuj Piegà Telemark Club cell. 349 3136880 info@ginujpiega.it - www.piegacauda.com
Snow park della Befana
Coppa del Mondo di slittino Giù per la discesa di Cesana Pariol, il “cannibale” della slitta, l’azzurro Armin Zoeggeler ha stravinto, aggiudicandosi un posto fisso sul podio più alto alle Olimpiadi di Torino 2006. Il grande campione cercherà di ripetersi vincendo ancora sulla stessa pista nelle gare di Coppa del Mondo di slittino. La squadra nostrana schiererà anche i fortissimi Reinhold Rainer, Gerhard Plankensteiner e Oswald Haselrieder. Per questa gara internazionale lo spettacolo è garantito. Il pubblico ancora una volta potrà accorrere sulle tribune di Pariol per gustarsi le discese dei migliori atleti internazionali, russi, tedeschi e, naturalmente, italiani. Questo il programma delle gare: Sabato 10 gennaio ore 8.55 - Prima Manche Donne ore 10.10 - Seconda Manche Donne ore 15 - Prima Manche Doppio ore 16.10 - Seconda Manche Doppio
Domenica 11 gennaio ore 8.25 - Prima Manche Uomini ore 9.55 - Seconda Manche Uomini Pista di bob, skeleton e slittino - Cesana Pariol (TO) Per informazioni: www.torinolympicpark.org
Attività di nivologia Per sapere qualcosa in più sulla neve, le guide alpine di Cogne presentano un’attività ludica all’aperto, rivolta ai bambini a partire da 6 anni, per illustrare le caratteristiche del manto nevoso sulle piste, con simpatica esercitazione sull’utilizzo dell’A.R.V.A. La durata prevista è di un’ora. I costi variano da 8 euro per l’ntero, 5 euro il ridotto, per chi è iscritto al corso collettivo di sci. La prenotazione è obbligatoria entro le ore 18 del giorno precedente presso il Consorzio Operatori Turistici Valle di Cogne. Mercoledì 4 Febbraio, ore 10 Piazza E. Chanoux – Cogne (AO) Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Operatori Turistici Valle di Cogne Rue Bourgeois, 33 - Maison Grivola - Cogne (AO) Tel. 0165 74835 operatorituristici@cogne.org
56 Giovani Genitori
Giochi e sfide a squadre sulle piste del Centro Gelas di Entracque. I più piccoli potranno avvicinarsi in modo divertente alla pratica dello sci di fondo, in compagnia dei maestri della Scuola Sci Alpi Marittime. A fine giornata, una sana merenda per tutti i partecipanti. Lunedì 5 Gennaio, ore 14.30 Centro sci fondo Gelas Entracque (CN) Per informazioni: tel. 0171 978616
Gara di pupazzi di neve Sbizzarritevi a plasmare capolavori alla Michelangelo nella gara di pupazzi di neve che si terrà a Pragelato. Il concorso è a squadre ed è previsto il pranzo. Domenica 18 gennaio Rifugio Troncea Pragelato (TO) Per informazioni: cell. 320 1871591
eventi GGl’agenda
Racchette in spalla P
ronti per una bella scarpinata salutare? Partendo da Cogne, le guide naturalistiche di Habitat vi accompagneranno in una gita guidata con le racchette da neve che durerà tutta la giornata. Il pranzo al sacco è a carico dei partecipanti. Il costo per le singole attività escursionistiche è di 15 euro a persona, al di sopra dei 12 anni. Al di sotto dei 12 anni è gratuito, se accompagnati. Se non è richiesta la fornitura delle racchette, la quota sarà di 12 euro a persona. Possibilità di usufruire del servizio minibus con partenza da Aosta o dal fondovalle. A persona costa 25 euro, 20 euro se sotto i 12 anni. Per favorire l’esperienza consapevole della montagna per le famiglie, nel caso di più bambini al di sopra dei 12 anni, pagherà la quota soltanto il primo (escluso il servizio di minibus). Il ritrovo è previsto sul piazzale di Lillaz. L’iscrizione è obbligatoria entro le ore 12 del giorno precedente. Domenica 25 Gennaio, ore 9.30 Piazzale di Lillaz - Cogne (AO) Per informazioni: A.I.A.T. Cogne Gran Paradiso tel. 0165 74040/74056 - info@cogne.org - www.cogne.org Per prenotazioni: Uffici della Cooperativa Habitat Via Aubert, 48 - Aosta - tel. 0165 363851 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 Roberto 335 8118731/Daniela 329 9042298
Il Racconto delle Antiche Mura... Vi sembrerà di andare a spasso nel tempo con “Il Racconto delle Antiche Mura”, spettacolari visite al Forte di Fenestrelle di ambientazione storica con numerosi figuranti in costume. Un itinerario fantastico lungo il forte San Carlo e le Tenaglie Occidentale della fortezza. Potrete incontrare incredibili personaggi: l’abate Faria che, nel celeberrimo “Il Conte di Montecristo”di Dumas racconta di essere stato recluso a Fenestrelle per circa tre anni, il cardinale Bartolomeo Pacca, fatto rinchiudere nel palazzo degli ufficiali dal 1809 al 1813, l’ingegnere Ignazio Bertola, realizzatore del progetto del forte. E poi ancora il Governatore, vari militari e donne contadine del luogo che raccontano come si svolgeva la vita alla fortezza dai tempi del XIX secolo sino ai giorni più recenti. Sarà anche raccontata la famosa battaglia dell’Assietta. Durante la visita alle cucine, i panettieri e i cuochi dell’esercito distribuiranno ai visitatori le “munizioni da bocca”, termine colorito con cui i soldati chiamavano le pagnotte di pane e il lardo, ovvero il tipico rancio della truppa. L’ingresso allo spettacolo costa 7 euro, per la cena all’interno del Forte 11 euro. La prenotazione è obbligatoria. Sabato 3 e domenica 4 gennaio, ore 21 Forte San Carlo di Fenestrelle - Fenestrelle (TO) Per informazioni e prenotazioni: Ass. Progetto San Carlo onlus tel. 0121 83600 lunedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 www.fortedifenestrelle.com
Ciaspolata con aperitivo Cosa c’è di meglio che un bel tagliere di formaggi e salumi dopo una camminata notturna? A Cogne, potrete fare una passeggiata a piedi o con le racchette da neve nei Prati di S. Orso, visitare una stalla, e al rientro, nel centro storico, aperitivo ristoratore in taverna. L’iscrizione è di 13 euro a persona, comprensiva di racchette, bastoncini e aperitivo. Per i bambini fino a 10 anni è gratuito. Mercoledì 4 Febbraio, ore 17 - Cogne (AO) Per informazioni e prenotazioni: Trekkingcogne - Cell. 348 2308967 info@trekkingcogne.com - www.trekkingcogne.com
Ciaspolata al chiaro di luna A Vernante è in programma un’escursione con le racchette da neve attorno alla faggeta di Palanfrè e al “Joeg ‘d la bala”, dove ballano le masche. Al rientro cena a “L’Arbergh” rifugio del Parco. Sabato 10 Gennaio Vernante (CN) Per informazioni e prenotazioni: GESAM-Ufficio turistico di Entracque tel. 0171 978616 info@entracque.org
Campionati di Short Track Sulle piste ghiacciate del Tazzoli di Torino, si sfideranno, per i Campionati Europei di Short Track, specialità del pattinaggio su ghiaccio, 160 atleti provenienti da 24 nazioni. Da venerdì 16 a domenica 18 gennaio
Palaghiaccio Tazzoli Via San Remo, 67 – Torino Per informazioni: www.torinolympicpark.org
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eventi
Per i piccoli alla Fnac Il giro del mondo con libri e storie Alla Fnac di Torino Centro, la domenica mattina, i più piccoli potranno fare un viaggio intorno al mondo attraverso le fiabe. Si andrà alla scoperta delle tradizioni e delle storie dei popoli, del passato e del presente. Un percorso affascinante e coinvolgente che parte dalle parole. L’ingresso è libero e gratuito. Dai 5 anni. Domenica 18 gennaio, ore 11 Le fiabe dell’America! Tanto tempo fa un popolo antico abitava le praterie di una terra chiamata America…le storie di oggi sono dedicate agli spiriti liberi e rievocano antichissime tradizioni e valori, come il rispetto per la natura, per gli animali e per ogni forma vivente. Domenica 25 gennaio, ore 11 Le fiabe raccontate come su un tappeto magico! Abracadabra!Magicabula!...come si dice? Ah, sì! Apriti Sesamo! Ecco la formula giusta per iniziare il viaggio nelle fiabe arabe, che ci porteranno nelle magiche atmosfere delle mille e una notte…le storie di oggi sono dedicate a chi cerca un tesoro! Fnac Torino Centro - Via Roma, 56 - Torino Per informazioni: tel. 011 5516711 - www.fnac.it
I cavalieri della tavola rotonda Appuntamento da non perdere alla Fnac di Torino Le Gru: la storia dei Cavalieri della tavola rotonda narrata ai bambini. L’ingresso è libero e gratuito. Dai 5 anni. Sabato 17 gennaio, ore 11 - Artù La sua storia è la prima fra tutte. Un giovane che sognava di diventare Cavaliere, lo diventò e poi fu Re. Saggio e giusto, pensò ad un tavolo rotondo, perché nessuno fra i cavalieri seduti fosse il primo o l’ultimo. Da questa hanno inizio tutte le storie… Sabato 24 gennaio, ore 11 - Merlino Molti secoli fa viveva in Britannia un uomo straordinario di nome Merlino. Lo chiamavano il Mago perché aveva poteri meravigliosi: leggeva fra le stelle e nel cuore degli uomini… Sabato 31 gennaio, ore 11 - Ginevra Era costei una fanciulla di straordinaria bellezza, luminosa e dolce. Pari alla sua bellezza erano le sue virtù morali. Era l’amore di Artù! Fnac Torino Le Gru - Via Crea, 10 - Grugliasco (TO) Per informazioni: tel. 011 5362001 - www.fnac.it
Genitori a regola d’arte La compagnia Art.O’ organizza “Genitori a regola d’arte”, una serie di laboratori rivolti a bambini da 0 a 6 anni che si possono frequentare insieme ai genitori. Con “Impronte. Il gioco in movimento”, grandi e piccoli saranno guidati in un percorso ludico-motorio, affrontando, grazie a ritmo, tempo e spazio, il concetto di corpo statico e in movimento. “Melodie&note” è un laboratorio di giochi musicali che approfondisce la funzione della musica nella comunicazione non verbale. “Basta pappe... c’è il teatro” è un percorso di avvicinamento al teatro che valorizza il lavoro espressivo e corporeo, più vicino alla danza che alla parola. Il costo dei laboratori è 10 euro per 1 bimbo con genitore + tessera, 15 euro per 2 bimbi con genitore + tessera. È necessario iscriversi lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 15.30 alle 18.30, presso il Centro Famiglia, via Balla, 13 a Torino. Da mercoledì 14 a mercoledì 28 gennaio, dalle 17 alle 18.30 Impronte. Il gioco in movimento Rivolto a genitori e bambini da 0 a 3 anni Centro Famiglia - Via Balla, 13 – Torino Da venerdì 16 a venerdì 30 gennaio, dalle 17 alle 18.30 Basta pappe... c’è il teatro Rivolto a genitori e bambini da 0 a 3 anni Centro Famiglia - Via Balla, 13 – Torino Per informazioni: tel. 011 307459 - www.art-o.it
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Da martedì 20 gennaio a martedì 10 febbraio, dalle 17 alle 18.30 Melodie&note Rivolto a genitori e bambini da 0 a 3 anni Da giovedì 22 gennaio a giovedì 12 febbraio, dalle 17 alle 18.30 Melodie&note Rivolto a genitori e bambini da 3 a 6 anni Centro Famiglia - Corso Sebastopoli, 262 - Torino
Raccontar di venerdì Contro il gelo di un gennaio rigido, ascoltare un po’ di “Storie di fuoco” è il rimedio ideale. È questo il titolo del prossimo appuntamento di “Raccontar di venerdì”, ciclo d’incontri a cadenza mensile di storytelling, che propone storie e fiabe per grandi e piccini, raccontate da Silvia Iannazzo. L’entrata è libera a offerta e la prenotazione è obbligatoria. Venerdì 30 gennaio, ore 21
Associazione Sulla Parola Via Cibrario, 28 – Torino Per informazioni e prenotazioni: Associazione Teastorycat tel. 011 748706
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Viva viva la Befana Arriva la Befana alla Turina A San Germano Chisone il 6 gennaio arriva puntuale la Befana! In Borgata Turina, in piazza, ci saranno luci, racconti e magie presentate dai borghigiani in costume. E, quando il pancino brontola, all’ora di merenda gofri e vin brulè per tutti i partecipanti.
La Befana al Museo a Ovada La Befana visita il Museo Paleontologico “Giulio Maini” di Ovada, portando tanti doni, dolci e caramelle per tutti i bambini. Si terranno, inoltre, visite guidate e laboratori didattici gratuiti. Martedì 6 gennaio, ore 15.30 Ovada (AL) Per informazioni: Associazione Calappilia cell. 340 2748989 (in orario pomeridiano) – www.comune.ovada.al.it
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IMMERSA NEL VERDE RETTE TUTTO COMPRESO PASTI • INGLESE GIOCOMOTRICITA’
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A Cremolino, la Proloco organizza, presso l’Auditorium Fondazione Karmel, la tombolata della Befana per grandi e piccini. Lunedì 5 gennaio, ore 21 Cremolino (AL) Per informazioni: tel. 0143 821026
Martedì 6 gennaio Borgata Turina - San Germano Chisone (TO) Per informazioni: www.comune.sangermanochisone.to.it
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Tombolata della Befana
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eventi GGl’agenda
Tutti in cascina Proseguono gli appuntamenti alla Cascina Roccafranca, tra cinema, arte e laboratori. Giovedì 15 gennaio, ore 21 Proiezione del film “La giusta causa” Mercoledì 21 gennaio, ore 21.30 Femina Ridens - Laboratorio comico al femminile Giovedì 22 gennaio, ore 20.30 Inaugurazione della mostra “Majdanek – Varsavia – Treblinka” intrattenimento musicale a cura del gruppo “Le Nuages ensamble” Domenica 25 gennaio, ore 20.30 Proiezione del film “La barca è piena” Mercoledì 28 gennaio, ore 20.30 “Primo Levi e la cultura della non violenza” Serata di approfondimento con il prof. Giovanni Ramella, Franco Debenedetti Teglio e Stefano Ghigne
Giovedì 29 gennaio, ore 20.30 Inizio seconda rassegna cinematografica “Nel ventre degli eroi” Venerdì 30 gennaio, ore 20.45 Viaggiatori in poltrona serata dedicata al Congo Venerdì 30 gennaio, ore 21 Serata dedicata a Irene Nemirovsky
Cascina Roccafranca Via Rubino, 45 – Torino Per informazioni: tel. 011 4436250 inforoccafranca@comune.toino.it www.cascinaroccafranca.it
Mercatino delle Pulci Voglia di gironzolare tra banchi carichi di cose stravaganti, alla ricerca della preziosa figurina che vi mancava? Non perdetevi a Orbassano, di fronte al Circuito Fiat, la prima edizione del mercatino delle pulci. Sabato 10 gennaio (e ogni 2° sabato del mese) Via Torino, 29/31 Orbassano (TO) Per informazioni: tel. 0171 690380 cell. 346 1555534
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Un giovedì da Nobel GiovedìScienza, la scienza in diretta settimana per settimana, giunto alla 23a edizione, propone un ciclo di conferenze a tema scientifico, che trasformano il Teatro Colosseo in un laboratorio. Parte integrante degli incontri saranno videoproiezioni, drammatizzazioni teatrali, filmati e diapositive. Giovedì 8 gennaio, ore 17.45 Cuccioli: giocando s’impara Il più serio dei divertimenti visti dall’etologo Laura Beani Giovedì 15 Gennaio, ore 17.45 I soldi in tasca: arrivare al 27 L’alta finanza degli spiccioli spiegata da un economista di strada, Franco Becchis Giovedì 22 gennaio, ore 17.45 Le spie magnetiche Il Premio Nobel che scrutò le molecole, Richard R. Ernst
Giovedì 29 gennaio, ore 17.45 La cultura degli italiani Un esercito di insospettabili analfabeti a cura di Tullio De Mauro, Professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma, con la partecipazione di Massimiano Bucchi di Observa - Science in Society
Teatro Colosseo Via Madama Cristina, 71 - Torino Per informazioni: tel. 011 8394913 www.giovediscienza.org
Appuntamenti a Chieri Sabato 17 gennaio, ore 10.30 Un sabato da favola Per ascoltare e sognare le favole Proseguono gli incontri per ascoltare le letture dalla Maga Minin. I bambini dai 3 ai 6 anni, accompagnati da genitori e parenti, potranno ritrovarsi nello spazio piccoli della biblioteca per trascorrere un momento di allegria insieme ai loro figli. L’ingresso è libero. Biblioteca Civica, Spazio piccoli Via Vittorio Emanuele II, 1 - Chieri (TO) Per informazioni: Biblioteca Civica tel. 011 9428400/402
Tutte le domeniche, dalle 16 alle 19 Una raccolta di strumenti musicali, curata da Domenico Torta e i Musicanti di Riva presso Chieri, che intende documentare la musica di tradizione orale, tutti gli aspetti della cultura religiosa legata a un territorio. L’ingresso è libero. Civico Museo del Paesaggio Sonoro Riva presso Chieri (TO) Per informazioni e prenotazione gruppi: Comune tel. 011 9469103
Con Cirimela… creo “Con Cirimela… creo” si potranno costruire semplici giocattoli della tradizione e, attraverso l’uso di tecniche manuali, è possibile riflettere sul valore del gioco come momento educativo. Sarà un’occasione ideale per esprimere la propria creatività e confrontarsi con gli altri, partecipando a iniziative di solidarietà quali Festival Under 15. Il punto gioco propone, in un clima di ben-essere, uno spazio di relazione per favorire nuove amicizie. L’ingresso è libero. Il martedì, dalle 9 alle 12 Punto Gioco Cirimela Via Tempia, 6 – Torino Per informazioni: tel. 011 2624896 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 labincontro@comune.torino.it
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alla Piscina Cecchi Per chi ha voglia di sguazzare un po’ in piscina le mattine di festa, c’è la Piscina Cecchi che è aperta di domenica mattina. I costi dell’ingresso sono più che mai popolari: 4,10 euro per l’intero; 3,50 euro per il ridotto; gratuito per i bambini sotto i 3 anni accompagnati da un adulto. La domenica (fino a maggio) dalle 9.30 alle 12.30
Impianto Cecchi Via Cecchi, 14 – Torino Per informazioni: tel. 011 2470029
eventi GGl’agenda
A suon di musica Al Teatro Piccolo Regio “Giacomo Puccini”, è in programma “A suon di musica”, rassegna che propone concerti rivolti alle famiglie. I biglietti costano 4 euro. È possibile prenotare al tel. 011 4439612 il giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 16 e il venerdì dalle 9.30 alle 13 della settimana in cui è programmato il concerto. I biglietti prenotati si potranno acquistare in prevendita presso la biglietteria del Teatro Regio il venerdì dalle 16.30 alle 18 e il sabato dalle 10.30 alle 16. La domenica la biglietteria apre alle 16. Le poltrone numerate sono assegnate al momento dell’acquisto dei biglietti. Domenica 11 gennaio, ore 17 Perché si chiama così di Junko Watanabe e Giuseppe Massimo Massaglia, una nuova miscellanea di brani celeberrimi della letteratura pianistica, con spiegazioni curiose ma vere e anche aforismi attorno alle musiche e ai loro autori, per dieci e venti dita. Teatro Piccolo Regio “Giacomo Puccini” Piazza Castello, 215 – Torino Per informazioni: Centro Torino e la sua Cultura – Luoghi e Linguaggi delle Arti tel. 011 4439612 - labcultura@comune.torino.it
L’Attaccabottone Alla Ludoteca Drago Volante, c’è l’Attaccabottone, una mostra, giochi, modi di dire, estetica del bottone. L’idea dell’esposizione è nata dalla donazione di due mamme di bambini e bambine che frequentano la ludoteca, Mara e Monica. I bottoni in mostra sono tantissimi e diversi per epoca e varietà. Nel mese di gennaio le attività ludiche e i laboratori della ludoteca saranno ispirate al tema del bottone. L’inaugurazione è prevista per giovedì 22 gennaio alle 16. Da giovedì 22 a giovedì 29 gennaio, dalle 16 alle 18
Leggere insieme Dopo la scuola, c’è “Leggere insieme”: laboratori di lettura ti aspettano per ascoltare fiabe e racconti e prendere in prestito libri.
Laboratorio di lettura Le Masche Via Romita, 19 - Torino Laboratorio di lettura Pinocchio Via Parenzo, 42 - Torino Laboratorio di lettura Villino Caprifoglio Viale Medaglie d’Oro, 88 - Torino
“L’abbraccio della lettura” spiega cosa e come leggere ai bambini. È un percorso rivolto agli adulti che accompagnano i bambini in laboratorio. Gli incontri sono quattro e durano un’ora e trenta. Lunedì 12 e 19 gennaio, dalle 17 alle 18.30
Laboratorio di lettura Villino Caprifoglio Viale Medaglie d’Oro, 88 Torino Per informazioni: tel. 011 6688166 lablett4@comune.torino.it
Il suono dell’argilla All’Atelier c’è “Il suono dell’argilla” dove, come scultori in erba, si potranno costruire fischietti, giocattoli dal suono festoso che mette allegria, così come facevano i bambini di 2000 anni fa.
Ludoteca Drago Volante Corso Cadore, 20 – Torino Per informazioni: tel. 011 4439670 labdragovolante@comune.torino.it
Lunedì 12, 19 e 26 gennaio, dalle 15.30 alle 18.30
L’abbraccio della lettura
Per informazioni: Laboratorio di lettura Le Masche tel. 011 307486 lablett2@comune.torino.it Laboratorio di lettura Pinocchio tel. 011 7397210 lablett2@comune.torino.it Laboratorio di lettura Villino Caprifoglio tel. 011 6688166 lablett4@comune.torino.it
Lunedì 12 e 26 gennaio, dalle 15.30 alle 18.30
Atelier di arte e letteratura Elios Via Manin, 20 – Torino Per informazioni: tel. 011 4432004 labscult@comune.torino.it
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GGrubriche bimbi
ux, Ai nostri due bijo papà Ale mamma Manu e
esco Grazie Franc ntire, se i fa ci e per com à ti amano tanto mamma e pap
iono esco comlepan no Luca e F.raBnc p m co n due anni amuo à! ap p da m ma e
one! cuginetto: Sim ne, Sei arrivato T be o m ia gl i vo Fai ridere, sa a Vanes e Luc
stro dolce A Francescainnoo, con affetto e tenero agnella e papà mamm
incipessa Tanti auguri pr
: Auguri mamma ferito! e pre sei il nostro dolc
allegria spensieratezza e 09! Rebecca, la tua 20 il tto tu il per ti accompagnino papà e a m am m da Tanti auguri
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no Virginia!!! Buon complean tti ...dai tuoi cugiabneriele G e co Frances
sorridi sei su gg GGrubriche
Prendersi cura del bebè Si dice che un disegno valga più di mille parole. Ecco dunque un volume intero, ricco di preziose istruzioni per la cura del bambino, scritto secondo il prestigioso metodo Kiss, acronimo di “Keep it simple, stupid”. Istruzioni
Istruzioni
Istruzioni
Allattamento
Nutrire il bambino
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Controllo pannolino
GIUSTO
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Istruzioni
La scelta del box
Istruzioni
Passeggiare
col
Istruzioni
Shopping con bimGIUSTO
GIUSTO GIUSTO
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SBAGLIATO
SBAGLIATO
Istruzioni
Conoscere gli animali
Istruzioni
Lavare il bambino
Istruzioni
Giocare col bebè
GIUSTO GIUSTO SBAGLIATO GIUSTO
SBAGLIATO
SBAGLIATO
Amarcord... Sappiamo bene che sono vecchi e già sentiti ma noi in redazione abbiamo riso parecchio… Come si chiama il più grande ciclista giapponese? Usopoko Lamoto La più famosa ballerina russa? Ciolanka Sbilenka Come si chiama il più famoso tuffatore tedesco? Okkio Ke Kasco Il più grande motociclista giapponese? Tofuso La Moto La più famosa cuoca Russa? Galina Cocimilova La più famosa entreneuse americana? Calamy Jeans Il più famoso rosticcere americano? Brus Ket Il più grande saltatore arabo? Dalì Alà La più grande tuffatrice spagnola? Maria Che Spansada Come si chiama il migliore corridore ad ostacoli cinese? Cin-ciam-pai! Come si chiama il più famoso dietologo cinese? Cala-Kili La piu freddolosa donna spagnola... Amalia De lana Come si chiama il Ministro dello sport giapponese? Cakapoco Kifapoco Moto