Mensile, numero 1 anno 5 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
La rivista per le famiglie del piemonte
Merenda • Giochi in ordine • Baratto • Palazzo Madama
gennaio 2010
Sommario GENNAIO 2010
GG
panna
cioccolata
di Luisa Tatoni
cioccolata
Mensile, numero 1 anno 5 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
panna
Gennaio 2010
GG
S
i dice merenda il mangiare vespertino, cioè quello che si fa tra pranzo e cena. Nei tempi antichi era “merére”, cioè il pasto meritato, guadagnato in sovrappiù dai lavoratori che si erano meglio comportati. Con il ritmo incalzante di oggi, merenda è una brioscina da supermercato consumata in macchina tra l’uscita da scuola e l’ingresso in piscina, accompagnata dal senso di colpa di non essersi portati appresso una mela o una banana, che farebbe meglio. La merenda degli adulti non esiste più, ma i bambini la amano davvero. Perché non concedersi, una tantum, un piccolo rito di golosità e dolcezza? Gennaio, tra saldi e depressione post-festiva, è il mese perfetto per tirarsi su di morale. E la merenda è il modo perfetto per tirare avanti pigramente un pomeriggio di doposcuola o un sabato a spasso per le vie del centro. Si sceglie il locale giusto, si entra poco prima dell’imbrunire e si esce che è già buio, quando il freddo strizza le guanciotte ed è ora di tornare a casa.
LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE
Opzione casa A scaldare cuore e pancia servono tanti piatti appetitosi, dai sapori semplici, con un ingrediente dominante: la cioccolata, che deve essere calda, servita in tazza fumante e con panna al seguito. Si possono invitare gli amichetti dei figli, avendo preventivamente preparata una torta semplice come la Marmorkuchen o il vecchio ciambellone, da tagliare a fette, con i bimbi seduti intorno al tavolo pronti a inzuppare nelle tazze di cioccolata. Ingredienti necessari: due pomeriggi liberi (quello prima, da dedicare alla preparazione della torta e quello dopo, per ospitare i bambini). La Marmorkuchen (torta marmorizzata) si prepara con un vasetto di yogurt bianco e poi, usando il vasetto vuoto come misura, 2 vasetti di farina, 2 vasetti di zucchero, 1 vasetto d’olio d’oliva, 3 uova, 1 bustina di lievito in polvere, 2 cucchiai circa di cacao in polvere e zucchero a velo per guarnire. Si montano gli albumi a neve soda e a parte, i tuorli con lo zucchero. Si mescolano i due composti e si aggiunge piano la farina, lo yogurt, l’olio e infine il lievito. Si prende una teglia rotonda o rettangolare da plumcake e ci si versa metà dell’impasto. Nel composto rimanente si amalgama il cacao, quindi si finisce di versare nella teglia. Si cuoce la torta in forno preriscaldato a 180 gradi per circa mezz’ora. Si lascia riposare un giorno, poi si cosparge, volendo, di zucchero a velo. Per fare una supercioccolata in tazza si parte dal cioccolato fondente e non dal cacao. Per quattro persone servono 100 grammi di cioccolato, da spezzettare e sciogliere lentamente in un pentolino con 50 centilitri di latte e 50 grammi di zucchero. Quando il composto è sciolto, aggiungere pian piano 450 centilitri di latte, mescolando continuamente per non formare grumi. Se non risulta abbastanza densa, potete aggiungere un cucchiaino di fecola di patate o di farina (da mescolare velocissimi), ma è un trucco che gli intenditori non apprezzeranno. La cioccolata va servita nella tazza larga, con una ciotolina di panna montata a parte. Una raccomandazione: se invitate gli amichetti a questa merenda, avvisate le altre mamme che per cena preparino poco.
Il ritorno della merenda UN PICCOLO, DOLCISSIMO PASTO, TUTTO DA GODERE
Merenda • Giochi in ordine • Baratto • Palazzo Madama 16 Giovani Genitori
GG
casa
Giovani Genitori 17
pulizia
di Marina Notari
pulizia
casa
GG
GG
scambiare
A
barattare
di Isa Di Re
Igiene e serenità
L’invasione
LA SFIDA IMPOSSIBILE DA 0 A 18: UNA CASA ORDINATA
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News
8
Sfide
Difendersi dai cattivi consiglieri
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Baby friendly
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City corner
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World corner
14
Monitor Giardini
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Il giardino che vorremmo
Cuciniamo insieme Le pizzette del bar
PRIMO PIANO
R
Sostenibile e giusto Diciamo però che il baratto non è necessariamente solo un divertimento o un risparmio. Non è che i soldi abbondino: non siamo negli anni ‘90 o nei paradisi fiscali e gli economisti mettono in guardia: c’è una stagflazione molto cattiva, vale a dire, l’economia ristagna e contemporaneamente i prezzi aumentano. Chiacchierando con gli amici si ascoltano storie di chi è rimasto senza lavoro: c’è chi approfitta per dedicare qualche anno ai figli, che tanto il nido costava uno sfacelo, ma se da una parte è contento di questa opportunità inaspettata, dall’altra è ben più spaventato dal futuro. Le difficoltà aguzzano l’ingegno ed ecco arrivare una valanga di nuovi comportamenti, che legano l’interesse a soddisfare i propri bisogni con nuovi valori, come l’attenzione a evitare consumi inutili e sfrenati, il rispetto per l’ambiente, la fine dell’usa-e-getta, il fastidio per lo spreco, l’affezione per le cose, perché a nessuno fa piacere buttare via i ricordi.
24 Giovani Genitori
Giovani Genitori 21
Giovani Genitori 25
l’esperto
L’agenda
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Fitness Forum
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Cinema e Home Video
A scuola di circo
I Cuccioli a Venezia
38 Lo psicologo
47
Baby web
Prima della adolescenza
Tutti in fattoria
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Il pediatra
48
Succede a Cuneo
Reflusso e pulizia
50
Spettacolo
Un incredibile 2010 Il risveglio della domenica Di festa teatrando
54
Cultura I giorni dello Zar Lumen Flumen Ai tempi dei cavalieri
40 L’avvocato
L’ex marito mascalzone
41 L’educatrice
Mio figlio ruba
16
Panna Cioccolata
42
Il chimico
Il ritorno della merenda
Saponi, culetti e acidità
20
Casa Pulizia Tutto in ordine
Salvadanaio
57 Eventi
43
Sogni miliardari
24
Scambiare Barattare
A tempo di swap
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Natura
Tutti fusi per l’infuso
28
Viviamo così Rossana e Marco
L’irresistibile aroma del pane
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A confronto Donatella e Mario
34
Gita Torino
In visita a Palazzo
45 Libri
Libri introspettivi
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endiamolo più elegante che possiamo e il “tu dare me pecora, io dare te cammello” diventa swapping. La swap-mania nasce assieme ai primati bipedi, ma diventa trendy solo quando se ne impossessano i vip (“tu dare me camicia di Cavalli, io dare te cappotto di cammello”). Si mormora che sia stata Victoria Beckham a lanciare la moda di scambiare i capi di vestiario con le amiche del cuore, seguita da Eva Longoria, Katie Holmes e Gwyneth Paltrow, che utilizza persino la figlioletta Apple per swappare vestiti e giocattoli con le compagne di asilo. Un caso esemplare della rinascita dello swapping è la vicenda di Kyle MacDonald, l’australiano che rubando l’idea da un fumetto di Topolino è riuscito a procurarsi una villetta di due piani con una serie di fortunati scambi cominciati da una semplice graffetta rossa. Se non ci credete, leggete la storia nel suo blog, all’indirizzo oneredpaperclip. blogspot.com, dove troverete anche tutte le foto degli oggetti via via scambiati.
Le soluzioni esistono e sono incredibilmente semplici, perché lungamente testate sul campo. Si tratta di fare un buon compromesso tra la necessità degli adulti alla quiete e l’esigenza dei piccoli al movimento e al rumore. Il tutto con tanta praticità, tralasciando ma non troppo, armonia e regole architettoniche. I bimbi piccoli hanno la tendenza a verificare, ogni giorno, che ci siano tutti i loro giochi, perciò aprono tutti i cassetti, rovesciano i cesti e tirano giù i libri. L’imperativo è dotarsi di ampi contenitori per raccogliere velocemente tutto, con una paletta spalaneve di plastica e uno scopone togli-polvere per grandi superfici. Imporsi di fare la raccolta prima di andare a dormire evita di fare i fachiri a notte fonda mentre, scalzi, si va alla ricerca del ciuccio perduto. Sconsigliamo di catalogare i libri in ordine di grandezza o per sensibilità cromatica. Possiamo però ripartire i giochi nella casa, creando in ogni stanza uno spazio adibito a un gioco diverso: se usate il bagno da box dove confinate mezz’oretta i nanetti prima di cena, è utile dotarsi di un contenitore per libri in spugna, paperette, macchinine di plastica, piattini, tazzine e vari mostri o bamboline da usare durante il bagnetto. Magari si può appendere il contenitore sopra la vasca, con un gancio al soffitto. In sala, oltre ai dvd, consigliamo di tenere i giochi in scatola e i puzzle perché ci si gioca insieme sul tavolo e si evita, almeno un po’, che si mischino al resto. In cucina conviene riservare ai piccoli un cassetto pieno di cosine curiose, il che permette di intrattenerli mentre si prepara la cena e di vietare più facilmente l’accesso agli altri cassetti. Le casette, le ruspe, le cucine in dimensione reale e tutti i giochi voluminosi, possono essere stagionali, cioè ruotare tra casa e cantina, uno per volta. Il cambio di giochi piace ai bimbi perché ogni volta che ricompare un vecchio gioco, desta lo stesso stupore e gioia di quando lo si è ricevuto, con il plus di essere condito dal ricordo delle avventure già vissute.
20 Giovani Genitori
scambiare
UNA NUOVA TENDENZA ECOSOSTENIBILE E DIVERTENTE: IL BARATTO
Consapevoli del fatto che le pulizie vanno fatte periodicamente, dobbiamo trovare un modo per far coesistere igiene e serenità dei bambini. Giocare è importante come nutrirsi e respirare. Potremmo essere tentati dal proporre ai bambini solo tv e giochi elettronici (magari interattivi perché non diventino sedentari), cosi ridurremmo il volume degli oggetti a loro destinati, ma li priveremmo della fantasia e della creatività di organizzare un gioco da loro stessi. Noi questo non lo vogliamo. Vogliamo bambini che si credono degli elefanti della savana solo con la mascherina e il tubo dell’aerosol sul naso, bambini che sanno arrampicare su un albero, o su un letto, con coscienza del pericolo senza fidarsi di bonus o vite extra, vogliamo bambini che si sanno intrattenere semplicemente con un pallone o con matite colorate. Per questo ci ingegniamo e trattiamo i loro giochi con tanta cura e rispetto da scervellarci su com’è meglio conservarli e organizzarli.
Tutto in ordine
barattare
A tempo di swap
nche quest’anno non avete saputo resistere e avete regalato ai bambini giochi enormi con mille accessori. Ora la cameretta è inagibile, come pure la sala e parte dell’ingresso. Che fare? Tenere in ordine una casa, grande o piccola che sia, quando dentro ci abita anche solo un bambino, può diventare una delle missioni impossibili del nostro quotidiano. Si potrebbero fare mille teorie, tutte difficilmente attuabili, come: educare il bambino a riordinare giornalmente (fantascienza); fargli ritirare il gioco appena l’ha finito e prima di iniziarne un altro (un gioco non finisce mai, va solo in stand-by); eliminare i giochi che non usa più (ma stringe il cuore dover dar via quel paperotto che si trascinava sempre dietro a due anni, la penna coi brillanti che adorava quando ne aveva quattro e il travestimento da Elvis che a 6 anni metteva anche per andare a dormire. O vogliamo pensare alle prime scarpine, al ciucciotto con la tettarella cotta dal tempo, al suo primo orsetto intriso di saliva?). Funzionerebbe, se solo non fossimo così sentimentali…
Holiday on ice ...a visitar presepi Speciale Befana Il paese incantato Chantar l’uvern I Martedì ad Arcipelago
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Art Lab
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Bimbi
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Sorridi sei su GG
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Raffa
Per un colorato 2010
Giovani Genitori 3
Genitori iovani
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La rivista per le famiglie del Piemonte Gennaio 2010 Anno 5 - Numero 1
Direttore
Alberto Gedda
Ispirazione
Luca Bernardelli
Art director
Catia De Bacco
Redazione
Elena Brosio Luisa Tatoni Federica Ferraresi
Grafica
Elisa Lusoli
Amministrazione Paola Paltro
Hanno collaborato a questo numero:
Cecilia Accuosto, Mario Bettas Valet, Laura Carvutto, Giancarlo Corti, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Tatiana Gedda, Silvia Guberti, Monya Lucisano, Elisa Lusoli, Luciana Martellucci, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Marina Notari, Paola Paltro, Luciana Ravetto, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi, Paola Strocchio
Illustrazioni e fotografie:
Fondazione Casa Del Teatro Ragazzi e Giovani, Archivio Nonsoloteatro, Archivio Castello di Racconigi, Circoscrizione VII – Città di Torino, Archivio Turismo Torino e Provincia, Istockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti Illustrazione di copertina: Vlad Gerasimov
Ringraziamo per la preziosa collaborazione:
Donatella e Mario, Rossana e Marco, Carla Coluccia Redazione: Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19712037 - redazione@giovanigenitori.it www.giovanigenitori.it Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19703036 Fax: 011 19791585
Edizioni Espressione Creativa Via Vanchiglia 18 - 10124 Torino www.espressione.it Stampa Alma Tipografica Via Frabosa, 29/B 12089 Villanova Mondovì (CN)
Felice Anno Nuovo Allora le feste sono passate e abbiamo rinnovato i nostri buoni propositi: essere più gentili, pensare meno al lavoro e più agli affetti, fare la dieta, essere più disponibili… Ne manterremo almeno uno? Mah! Intanto con le feste è passato quel meraviglioso periodo di sospensione incantata che arriva con il Natale e dintorni, se vissuti dentro, e che esplode nel sorriso dei nostri bimbi quando scartano il regalo, chiedono di Babbo Natale e della Befana, corrono a provare le “cose nuove” e s’ingegnano nei nuovi giochi. Cartoline da tenere dentro perché, lo sappiamo bene anche se a volte non l’ammettiamo, scaldano il cuore. Persino la terribile stagione dei saggi (che si replicherà a fine anno scolastico, agonistico e di mille corsi) è già un ricordo che ci fa sorridere. E pazienza se abbiamo rabbrividito con la versione ululante di “We are the world” (tanto c’era mica Bob Geldof!), ci siamo sorbiti per la quinta volta la predica sulla bontà della musicoterapia che precede lo strazio dei flauti dolci mai intonati, visto ballare bimbotti goffi, sgomitato con padri che sfoggiano incredibili zoom o videotelefonini sentendosi tanti Oliviero Toscani, tra fratellini che gattonano e sorellone che messaggiano annoiate. Tutto bene, è già nostalgia soffice. È il nostro prezioso scrigno. Nonno Alberto
Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 Iscrizione al Roc n. 14333
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Federica
Luca
Elena
Catia
Luciana
Alberto
Luisa
Paola
Elisa
GG Ciao! Lo sapete che da qualche mese i menu dei nidi d’infanzia e delle scuole materne comunali di Torino vengono pubblicati, ogni giorno, sul canale Twitter della Città (@twitorino), sulla corrispondente pagina Facebook e, come già da tempo, sul sito www.comune.torino.it, nella Guida ai Servizi Educativi? Dai commenti ricevuti dai genitori, il servizio sembra essere particolarmente apprezzato. Emilia Grazie Emilia, anche noi siamo fan di Torino su Facebook e follower su Twitter. È un servizio comodo per chi passa tante ore davanti al Pc. Lo segnaliamo volentieri a lettrici e lettori, auspicando che anche le altre città prendano spunto. MERCATINO - Vendo scooter Piaggio Liberty 200 grigio metallizzato del 2004. Ottime condizioni, sempre tenuto in garage, 3000 Km, inutilizzato prima perchè aspettavo un bimbo, ora perchè... ce l’ho! Cell. 347 8861586 - Sono una mamma abbonata e con un’altra mamma aprirò a gennaio, a Vinovo (TO), due nidi in famiglia per bimbi dai 6 ai 36 mesi. Se qualche genitore è interessato, può contattarmi al numero 347 9387437 - Monica
Cari Giovani Genitori, seguo da tanti anni la trasmissione S.O.S. Tata, che ciclicamente viene riproposta in televisione. La trovo estremamente utile e interessante. Perché non offrite anche voi un servizio come quello? Io mi prenoterei subito per avere la Tata a casa che risolve tutti i problemi della mia incasinatissima famiglia! Gabriella Cara Gabriella: usiamo la tua, tra le tante lettere che negli anni ci hanno chiesto di istituire un servizio di “consigli sull’educazione”, per dare una bella notizia. Da questo numero due educatrici professionali, Stefania Moriondo e Claudia Rinaldi, entrambe esperte in maternage e genitorialità, risponderanno alle vostre domande in una apposita rubrica. Vi invitiamo a scriverci: raccontateci le vostre difficoltà. Può essere un problema di pappa o di nanna, una incapacità di gestire i capricci o di dare regole, un problema che i bambini affrontano al nido o a scuola. Le nostre “tate” vi spiegheranno come raddrizzare i piccoli demonietti o come rafforzare la vostra figura di genitore, eliminando dubbi e suggerendo strategie per affrontare le difficoltà di tutti i giorni. Inoltre, grazie alla loro competenza territoriale, le educatrici sanno consigliare dove rivolgersi se c’è bisogno di utilizzare la rete dei servizi pubblici: i consultori pediatrici e familiari, i servizi socio-assistenziali, i centri di ascolto, le ludoteche, le biblioteche e via dicendo.
TAM TAM - Cara redazione, sono una mamma lavoratrice che, come tante, esce dall’ufficio la sera alle sei. Lavoro in centro e, all’uscita, cerco sempre di passare un’ora di tempo di qualità con il mio pupetto di quasi due anni. Con la bella stagione non c’è problema, per fortuna ci sono parecchi giardini a portata di bicicletta, in cui giochiamo, ci rilassiamo e ridiamo un po’ insieme. Ma d’inverno? Non ho trovato valide alternative. Tutte le attività per bambini piccoli sembrano immancabilmente finire proprio verso le sei. Così siamo costretti a tornarcene a casa, dove certo possiamo fare qualche gioco o leggere qualche libro, ma non è la stessa cosa. Ogni sera d’inverno mi chiedo: ma tutti gli altri dove vanno? Dove spariscono i bimbi che per tutte l’estate hanno giocato e corso con noi? Possibile che sia la sola a sentire quest’esigenza? Magari c’è una bellissima ludoteca apera fino a sera, dove si trovano tutti quanti e nessuno ci ha avvertito! Esiste in Torino centro un posto dove una mamma e un bambino possano rilassarsi un po’ nel solo tempo che hanno a disposizione insieme, ovvero dopo l’orario di lavoro? Grazie, qualunque suggerimento valido sarà il benvenuto. Una mamma che lavora - Salve, ho sentito parlare di un negozio che ripara le piste delle automobiline. Qualcuno lo conosce? Grazie! Luisa Se qualche genitore ha suggerimenti da dare per rispondere a queste domande può scrivere all’indirizzo redazione@giovanigenitori.it. Ci occuperemo noi di farle pervenire ai destinatari e le metteremo a conoscenza di tutti tramite le pagine della nostra rivista.
Giovani Genitori 5
GG
news
Più sporchi, più sani
A
lcuni batteri aiutano la reazione immunitaria dell’organismo e proteggono in caso di ferite. Uno studio dell’Università di San Diego (Usa) ha mostrato che la pelle reagisce meglio alle ferite se non è troppo pulita, se cioè la microflora è adeguatamente popolata di stafilococchi. Gli stafilococchi producono l’acido lipoteicoico che agisce sulle cellule dell’epidermide evitando che il sistema immunitario reagisca in misura eccessiva all’infezione producendo arrossamenti, eruzioni e sfoghi cutanei. Insomma, questi batteri, che sono potenzialmente nocivi, aiutano a regolare la risposta immunitaria evitando eccessi di difesa che possono risultare problematici. I risultati forniscono ulteriori giustificazioni scientifiche alla “ipotesi igienica” (Hygiene Hypothesis), formulata alla fine degli anni ’80, che spiega l’alta percentuale di allergie nei Paesi industrializzati con una bassa esposizione ad agenti patogeni. La febbre da fieno e l’eczema sono per esempio due effetti collaterali di una mancata esposizione ai germi dello sporco. A quanto pare, soprattutto per i bambini che hanno il sistema immunitario in formazione, un po’ di sporco aiuta a restare sani.
Parliamo di alcool
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e bevande alcoliche non sono una merce ordinaria: sono una sostanza psicoattiva che è responsabile di più di ottanta tipi di malattie. In Italia, anche a causa di una cultura fortemente incentrata sul vino, si parla poco di regolamentazione del consumo. Da qualche tempo alcune catene di supermercati si sono dotate di un codice di autoregolamentazione che vieta la vendita di alcoolici ai minori di 16 anni. Ragazze e ragazzi sono peraltro sempre più attratti dalle bevande aromatizzate, di sapore gradevole, che hanno lo stesso contenuto alcoolico di una birra. Studi internazionali hanno dimostrato che misure di prevenzione efficaci richiederebbero un forte aumento dei prezzi, la riduzione della accessibilità (cioè la riduzione degli orari e dei punti di distribuzione), l’eliminazione della pubblicità, la riduzione della tolleranza alla guida tra 0 e 0,5 di alcolemia, numerosi controlli e informazioni imparziali in etichetta. In attesa di una legislazione più attenta, le famiglie possono impegnarsi nel diffondere la cultura delle “alcool free situations”, cioè situazioni ben definite dove è sconsigliato il consumo di alcol in qualsiasi quantità, per esempio in adolescenza, in gravidanza, alla guida e al lavoro.
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Nel cortile della scuola
L
a scuola elementare Cesare Battisti è la prima a togliere i cancelli, garantendo così a Torino il record di prima città d’Italia che apre i cortili delle scuole, per tutta la giornata, a tutti i bambini del quartiere. I cortili sono stati ridisegnati e riqualificati dagli stessi bambini con il supporto degli insegnanti. Dopo la scuola Cesare Battisti, che si trova in via Luserna di Rorà 12, di fronte alle case popolari, altre strutture apriranno i cortili, soprattutto nelle zone meno servite. Il divieto di gioco in cortile risale al vecchio regolamento di polizia urbana ed è stato parzialmente modificato alcuni anni fa, quando è stato introdotto anche il diritto di parcheggiare le biciclette. Per il rispetto della quiete, i bambini possono giocare sotto casa soltanto in determinate fasce orarie. Lo stesso orario sarà previsto per il gioco nei cortili delle scuole aperte al pubblico.
news
GG
Il rosa fa male all’autostima
B
arbie e compagnia hanno le ore contate, almeno in Gran Bretagna, dove l’associazione PinkStinks (www.pinkstinks.co.uk) ha avviato per Natale una campagna “anti pinkification”, ovvero contro il rosa che imperversa in giochi, abiti e libri destinati a bambine e ragazze. Il rosa, secondo Pinkstinks, va al di là del suo valore cromatico ed è uno stereotipo di genere nocivo al sesso femminile, perché motivo di scarsa autostima. E l’allarme è reale: nel Regno Unito, secondo un sondaggio Mintel, il 60% delle bambine tra i 7 e i 10 anni utilizza il lucidalabbra, più del 40% fa uso dell’ombretto o dell’eye liner, il 25% del mascara e il 60% del profumo. Per il 73% delle adolescenti tra i 15 e i 17 anni i reali motivi di preoccupazione sono l’aspetto fisico e il peso e non le proprie capacità. Ma non finisce qui: per gli studenti delle scuole primarie i modelli ai quali aspirare sono David e Victoria Beckham, il 32% delle ragazze dichiara di ispirarsi a Paris Hilton nel look e per tutti il sogno è diventare famosi. L’associazione PinkStinks chiama a rapporto i genitori e chiede di astenersi dall’acquisto di regali che promuovono una stereotipo di genere sbagliato. Intanto impazza la moda dei fiocchi multicolori per segnalare la nascita. Via il rosa, ma via anche l’azzurro.
La millesima mamma
H
a un po’ di sapore americano, ma è bello che sia stato fatto. La millesima mamma che ha richiesto il buono per acquistare il kit di pannolini lavabili fornito dalla Provincia di Torino, è andata a ritirarlo, come un premio, direttamente dalle mani dell’assessore all’ambiente Roberto Ronco. L’iniziativa che sostiene la diffusione degli eco-pannolini è stata lanciata dalla Provincia di Torino nel 2008 ed è estesa ai cittadini di tutti i 315 Comuni del territorio. I pannolini lavabili, oltre a essere ecologicamente sostenibili, sono molto ben tollerati dai bambini e rappresentano per le famiglie un notevole risparmio economico, quantificabile in 650-1600 euro, a seconda delle marche, in tre anni di utilizzo. Dal punto di vista ambientale si risparmia la produzione di una tonnellata di rifiuti per ogni bambino. Solo grazie ai buoni consegnati quest’anno, la Provincia ha evitato di smaltire in discarica 284 tonnellate di rifiuti. I buoni-sconto, riservati alle famiglie con bambini nati tra il primo gennaio 2008 e il 31 dicembre 2009, si possono ritirare presso una delle sedi della Provincia di Torino, comprese quelle decentrate sul territorio: Avigliana, Chivasso, Cirié, Cuorgnè, Ivrea, Lanzo, Pinerolo, Oulx e Susa.
Allenamento al guinzaglio
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ortare il proprio cane a passeggio è una buona alternativa per chi non ha il tempo o la motivazione per andare in palestra. Camminando a fianco del proprio animale, si può totalizzare fino a otto ore di esercizio fisico alla settimana. È quanto risulta da una ricerca condotta in Gran Bretagna dalla Bob Martin, compagnia esperta di salute degli animali domestici. I benefici non si fermano qui: il 70 per cento delle persone che va in palestra considera questo impegno un peso, qualcosa che si deve fare per forza. Invece solo il 22 per cento dei proprietari di cani ritiene che portarlo a spasso sia un impegno e non un diletto. Venti minuti di passeggiata al giorno sono il minimo indispensabile raccomandato dai medici. I proprietari di cani superano spesso questo obiettivo e lo fanno divertendosi. È l’ideale anche per i bambini in sovrappeso.
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sfide
di Elena Brosio
LA SFIDA DEL PROSSIMO NUMERO È “Organizzare una festa” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it
Difendersi dai cattivi consiglieri L
ucilla aveva da poco iniziato ad allattare, quando sua suocera le disse: “Piantala con queste insalatine, guarda questo bambino, porello, è tutto striminzito. Quando allatti devi mangiare per due, solo così i piccolini ricevono abbastanza cibo. Io quando nutrivo i figli miei cucinavo delle gran lasagne e guarda che torelli mi sono venuti su!”. Così Lucilla mise da parte gli zucchini bolliti, si ingozzò come un tacchino e si ritrovò a fine svezzamento che pesava come il giorno prima del parto. Dovette iscriversi a una palestra e spendere una piccola fortuna in abbigliamento intimo convincente, dato che il marito-ancor-torello aveva messo gli occhi addosso alla collega vamp e snella. Da allora non ascoltò più sua suocera e tutti i cattivi consiglieri da cui i genitori moderni sono circondati. Se l’argomento è l’alta finanza o i componimenti ditirambici, gli occhi son vacui e le bocche cucite, ma se si tratta di bambini, educazione e affini, allora il mondo è pieno di super-espertoni. Perché tutti ci siam passati, perché molti siamo genitori e non riusciamo a trattenerci da dispensare distillati della nostra esperienza, spesso in buona fede. Il dramma è che spesso questi consigli sono gratuiti, non richiesti e a volte pure sbagliati. Tanto che quando arriva la perla rara, il consiglio prezioso che in due secondi ci migliora la vita, ci siamo ormai foderati le orecchie del famoso prosciutto e non recepiamo nulla. È che ne abbiamo sentiti troppi. C’è chi sfida addirittura la scienza. “Ma cosa ti fai un corredino tutto rosa, con quella pancia a punta sarà sicuramente un maschio”. “Veramente ho i risultati dell’amniocentesi, è femmina”. “Che mai saranno queste diavolerie moderne, credi a me, prendile blu queste tutine”. Ed è solo l’inizio. Soprattutto per le neo-mamme, in piena confusione ormonale, spesso confuse su cosa sarà meglio per il loro bebé, è molto difficile difendersi. Chi ti dice che il ciuccio è il vizio del diavolo e che pregiudicherà in pieno l’allattamento. Chi ti induce a nutrire il bimbo a ogni vagito, chi sostiene gli orari rigidi al secondo, chi sostiene il lettone per tutti, chi il lettino senza eccezioni. E via così, man mano che i bambini crescono i consigli si specializzano: la scuola, gli amici, i giochi e i giardinetti, le lingue straniere, la psicomotricità, le regole, l’abbigliamento, ce n’è per ogni gusto e bisogna levar gli scudi. Come fare per difendersi? 1) Approccio duro, da genitore consapevole. “Il bimbo è mio e me lo gestisco io! E non gli metterò la cuffietta a metà agosto”. 2) Approccio gnorri, da genitore furbo. “Ah, ah. Mmm”, aria interessata e attenta. Recependo senza controbattere, l’interlocutore non si sentirà in dovere di dilungarsi, illustrandovi il come e il perché delle sue ragioni. 3) Approccio accorto, da genitore sapientone. “Davvero dici così? Nel nuovo bambino di Bernardi si sostiene proprio il contrario”. 4) Approccio soft, da genitore aperto/inetto. Si ascolta ogni consiglio, lo si applica, si verificano i risultati e alla fine si diventa dispensatori di consigli – tutti sperimentati sul campo!
8 Giovani Genitori
Difendersi dai cattivi consigli della suocera? Guardate com’è venuto su vostro marito e cercate di fare meglio con i vostri figli! Niente paraorecchie, doppie calze e sonnellino pomeridiano, a tutela delle generazioni future. Carlotta Il mio consiglio è di prendersi una doula o un’ostetrica, per i primi 15 giorni dopo il parto. Funge da cuscinetto tra noi e i cattivi consigli, nel frattempo insegna molte cose preziose. Utilissima. Mary
Che cosa aspetti? Non fartele scappare! 2010
A-Zonzo Parchi, attrazioni, musei, castelli e sport a misura di famiglia in Piemonte e dintorni
Guida baby friendly a ristoranti, pizzerie, agriturismi, gelaterie, rifugi e idee per le feste a Torino e in Piemonte
La coppia di guide che risolve tutti i problemi di chi ha bambini in Piemonte
scritte dalla redazione di Giovani Genitori
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baby friendly Che fatica andare in giro con i marmocchi! Per fortuna ci sono locali che dedicano attenzione alle famiglie. Segnalateci i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it
In libreria a divertirsi
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i piace l’idea di una bella libreria, attenta al cliente e con un occhio di riguardo per i bambini, ma non necessariamente collocata in centro città? E che magari sia un luogo “vivo” con proposte e iniziative per grandi e piccoli? La Gang del Pensiero è quel che fa per voi. Si trova vicino al Parco della Pellerina, è accogliente e ben fornita e ha un ampio spazio dedicato ai libri per bambini e ragazzi. Ci si può sedere a sfogliare in libertà su un tappetone o seduti a un tavolo. Il proprietario, fiero dei suoi dieci anni di attività, è gentilissimo, dà consigli se richiesti e nei momenti di calma offre anche il caffè. Al mattino la libreria ospita classi della scuola materna per laboratori di lettura e, talvolta al sabato pomeriggio, autori nuovi o già affermati che presentano i titoli in uscita. In collaborazione con l’Associazione Culturale “Le Mele Volanti”, organizza inoltre corsi di Lettura Espressiva. Importantissimo da ricordare: ogni secondo giovedì del mese La Gang del Pensiero propone pomeriggi di lettura di fiabe per i bambini, con merenda a seguire. Cosa volete di più? La Gang del Pensiero Corso Bernardino Telesio, 99 - Torino Tel. 011 7732338 lagangdelpensiero@fastwebnet.it
Abitini di classe
L’
ingresso è scenografico: tappeto rosso con alberelli, ma il bello arriva appena varcata la soglia. A sinistra trovate il reparto bambini e a destra quello donna, tutti pieni zeppi di capi di qualità. Da dove iniziare? Per i bambini Marameo veste da 0 a 16 anni: Guess, Sarabanda, Take Two, Pinko, Liu Jo e poi le sneaker Reebok o Acqua Sparta. Le commesse sono gentili nell’intrattenere i piccoletti, ma il problema non è far stare loro tranquilli, quanto piuttosto tenere a freno le figlie modaiole. Da donna lo stile è sportivo ed elegante: Pianura Studio, Guess e Eleonora Amadei. Si trovano anche abiti da cerimonia. Da segnalare la zona outlet, dove tutto l’anno ci sono sconti sui fine serie di scarpe e abbigliamento. Da gennaio partono i saldi, il momento è propizio. Marameo Via Domodossola, 35/C - Torino Tel. 011 7509103
La pizza croccantina
M
uri in pietra, grandi vetrate, ambiente rustico ed elegante e una pizza particolare, gustosa e croccantina, fatta con farina di semola. Il Miglio Verde è un ristorante pizzeria spazioso e luminoso, che ha un occhio di riguardo per i piccini: servizio veloce ed efficiente, pizza a forma di cuore per le pincipessine sedute a tavola, seggiolone per i più piccoli e a fine pasto un chupa-chupa mentre mamma e papà pagano il conto. A palati più adulti son riservati i vari pesci preparati al forno, al sale o alla griglia, la tagliata di calamari alla rucola, la costata con l’osso, le ostriche o le bruschette dell’antipasto. Senza contare le trenta pizze diverse cotte nel forno a legna. Chiuso il lunedì.
Pizzeria Il Miglio Verde Via Torino, 190 (controviale di corso Francia) - Collegno (TO) Tel. 011 4033444
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baby friendly
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Chic col pancione
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on davvero pochi in giro i negozi premaman con linee eleganti e un po’ trendy. Spesso e malvolentieri ci si ritrova con vestiti informi, pantaloni in tessuti sintetici o maglioncini color can che fugge. È per questo un paradiso per le donne incinte il negozio Miss Mamma, che ha vestiti belli, eleganti, in materiali di qualità, di quelli che ti stanno indosso che è una favola e che ti fanno sentire la regina delle pancione. Ce ne sono per tutti i giorni e anche per le occasioni speciali, chiccosi ma essenziali. Da Miss Mamma si trovano inoltre ottime creme per mantenere la pelle liscia ed elastica mentre la pancia lievita, e poi libri in argomento maternità e una linea bebé davvero graziosa.
Miss Mamma Corso Francia, 66 D/E - Collegno (TO) Tel. 011 4119703 www.miss-mamma.it
Cena argentina per grandi e piccini
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mbiente accogliente, luci soffuse, colori caldi e il tango di sottofondo ricreano un angolo di Argentina in pieno quadrilatero romano. Volver, oltre a essere locale di tendenza, ha un occhio di riguardo per le famiglie, il che sorprende sempre piacevolmente. Le buonissime carni, importate fresche dai migliori allevamenti argentini, sono senza dubbio il piatto forte della casa, ma c’è anche un menu vegetariano e un menu bimbi, Gauchito. Nel locale ci sono giochini per intrattenere i bambini, i seggioloni e il fasciatoio in bagno. Nel 2009 Volver ha inaugurato una seconda sede, Volver Asador, in corso Appio Claudio 116 (tel. 011 7509269). Volver Via Botero, 7/c - Torino Tel. 011 5660524 www.ristorantivolver.com
Imparare con Cliccolo
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naugurata lo scorso novembre, la Casa di Cliccolo è un delizioso centro formativo interattivo, unico nel suo genere in Italia, forse anche nel mondo. Non si tratta solo di un centro per imparare l’informatica, ma di un centro per imparare – divertendosi – attraverso l’informatica. Ci si trova in una sala colorata con dei tavoli bassi che sono delle postazioni informatizzate, i bambini si siedono e iniziano a giocare. Scrivono sullo schermo con la penna, che è più intuitiva da usare del mouse e, attraverso bellissimi programmi didattici, imparano cose interessanti in modo intelligente. Soprattutto si divertono, tanto che quando è ora di andarsene ce li dovremo trascinare dietro. Un luogo perfetto per passare un pomeriggio in settimana o nel weekend. La Casa di Cliccolo è aperta alle famiglie dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30 e sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.30. Chiamate per prenotare prima di andarci.
La Casa di Cliccolo Corso Agnelli, 22/c - Torino Cell. 345 4205010 www.cliccolo.it
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city corner
H&M bimbi
Curiosando in città e dintorni, alla ricerca di cose belle
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inalmente sbarca a Torino H&M bimbi, la sezione dedicata ai piccoli della famosa catena svedese. Ci si ritrovano, nelle taglie mini, tutte le cose che ci piacciono del negozio per adulti. Stile accattivante, prezzi abbordabili, colori, fantasia e un assortimento sempre diverso. Da H&M bimbi c’è un po’ di tutto, dai giubbottini sportivi ai vestitini eleganti in velluto a balze, le magliette con Hello Kitty e quelle un po’ più rock nere dalla grafica anni Ottanta. Imperdibili la sezione intimo e gli accessori. H&M Le Fornaci Mega Shopping Strada Torino, 34/36 - Beinasco (TO) Tel. 011 3499138 www.hm.com
Scambio videogiochi
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odevole iniziativa dei negozi Gamestop. I giochi usati e gli accessori originali, nonché tutte le vecchie console (Playstation, Xbox, Wii, Psp, Nintendo Ds e GameBoy) possono entrare nel circuito Re-Play. Si portano i giochi usati, anche se vecchi e polverosi, si fanno valutare e si usa l’importo per acquistare altri giochi, nuovi o usati. A Torino in via Po, via Garibaldi 40, corso Francia 3, a Cuneo in via Guido Martino e via Savona e in molti altri negozi che si trovano sul sito www.gamestop.it.
Pancia forever
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an di moda la belly mask e il bellycasting, cioè l’arte di fare il calco alla pancia con il gesso, quando la gravidanza è già a buon punto. L’idea è conservare il calco per mantenere la memoria di quei giorni beati, ma va bene anche come monito per riportare gli addominali alla giusta misura. Ottima idea regalo per l’amica che organizza il baby-shower, cioè il giorno di festa prima del parto, per ricevere complimenti e regalini per il futuro bebé. Costa 55 euro, si trova nel webshop di www.alwaysremember.it.
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Tenero e buono
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oglia di tenerezza? Noukie’s ammorbidisce tutto, con i suoi peluche paciocconi che sono perfetti per i piccolissimi, i vestitini semplici e calducci per bimbe e bimbi da 0 a 4 anni, le camerette orsacchiose. Per coccolare tutti i sensi, c’è anche la linea di profumi senza alcool. Un angolo di dolcezza tutto francese che si trova anche a Torino, in via San Francesco D’Assisi 18, telefono 011 5660667.
world corner
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Pouf pouf Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia
C’
è chi durante il corso preparto impara a respirare come una foca e chi si inventa un business, come le super-mamme olandesi Fiona e Berrique. Tra un respiro e un massaggio, le due super mamme hanno inventato Kidz Impulz, che vende on line delle cose davvero belle per la cameretta. Ci sono cuscini per allattare o cambiare il bebé in tessuti molto trendy, dei pouf bellissimi su cui sedersi, giocare, sdraiarsi e delle poltroncine fantastiche e colorate, per una perfetta baby-lounge! www.kidzimpulz.nl
Piccoli smanettoni crescono
È
un sito delizioso pensato apposta per i piccolini, quelli che ancora con mouse e tastiera non riescono a combinare nulla, ma vorrebbero tanto. Perché ne sono attratti irresistibilmente, ma sono frustrati perché per quanto digitino e schiaccino non ottengono mai quello che vogliono. Darà loro gran soddisfazione il sito kneebouncer: basta che uno dei genitori apra uno qualsiasi dei numerosi giochi e poi qualsiasi tasto manda avanti il gioco. Non ci sono tasti giusti o sbagliati e il loro zampettare sulla tastiera è perfetto. I grandi disegni colorati e le musichette ne fanno un sito divertente, che piacerà molto al piccolo di casa. www.kneebouncers.com
Slow-parents
È
iniziato negli Stati Uniti in concomitanza con la crisi economica, il movimento dello slow-parenting. Basta con i genitori alfa, perfezionisti e ossessivi, iperprotettivi e troppo ambiziosi, meglio lasciare i bambini liberi di crescere e giocare e non star sempre dietro loro assillandoli, riempiendo di corsi le loro giornate e spingendoli al successo in ogni campo. Il movimento ha avuto inizio in tempi di recessione, che negli Usa è stata più sentita che da noi: un terzo dei genitori si è trovato costretto, per ragioni puramente economiche, a tagliare le attività extracurricolari dei propri figli. La scoperta è che la qualità della vita è migliorata, le famiglie sono meno stressate, hanno più tempo per stare insieme, i figli sentono meno la pressione competitiva dei genitori e sono più sereni e felici.
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monitor giardini
Il giardino che vorremmo
Parchi giochi: come sono quelli dove portate i vostri figli? Raccontateli con parole e immagini
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egalare un albero a un parco e dedicarlo a una persona, grazie all’applicazione di una targhetta di ottone e a un attestato che viene consegnato dalla Città di Torino. Da qualche tempo è possibile. Può essere l’insolita idea regalo per il nipotino appena nato? Un tiglio, un acero, un platano o un pruno tutto rosso coi fiori rosa? I prezzi vanno dai 170 ai 300 euro. Informazioni e prenotazioni si possono fare sul sito www.comune.torino.it/verdepubblico.
Area giochi - Centro Sportivo di Villarbasse (TO) RECINTO: l’area giochi si trova all’interno della recinzione del Centro Sportivo Comunale. La recinzione è alta e completa di cancello. GIOCHI: altalene, animali a molla, giostrina, percorsi di arrampicata con scivoli. Tutto su pavimentazione in gomma. SPAZI: veramente molto ampio. Per sedersi ci sono dei muretti piuttosto scomodi. Nessuna panchina. SOCIALITà: i giochi sono riservati ai bambini dai 3 ai 12 anni. Il giardino è un importante punto di riferimento per le famiglie della zona, ma è meglio evitare le ore più calde delle giornate estive. L’ottima illuminazione permette di trascorrervi piacevoli serate. OMBRA E SOLE: tanto sole e niente ombra. MERENDA: il bar all’interno della recinzione si affaccia sull’area giochi. I genitori possono stare seduti ai tavolini dotati di ombrelloni e controllare i bimbi mentre giocano. Il locale offre semplici e gustosi spuntini. Nel parco giochi c’è anche una fontanella. PULIZIA: pulitissimo. I giochi sono in perfetto stato. GIUDIZIO: giochi bellissimi, peccato per l’assenza di panchine e di ombra. VOTO: 8 per la struttura, 9 per la socialità.
Via Monginevro- via Ozieri RECINTO: l’area giochi è completamente recintata. GIOCHI: pochi e classici, altalene, scivolo, giochi a molla. C’è un tavolo da ping-pong che sembra inutilizzato e un paio di tavolini per chi vuole giocare a scacchi. SPAZI: l’area è grande e spaziosa, con molte panchine e tavolini. SOCIALITà: molto frequentato. MERENDA: non ci sono esercizi commerciali nelle immediate vicinanze. C’è una fontana fuori dal recinto, all’ingresso del giardino. Verde: non c’è prato, ma molti alberi circondano l’area. Ombra e sole: l’area gioco è completamente ombreggiata. PULIZIA: c’è qualche graffito sui giochi e sul muro di recinzione. Alcune cartacce e mozziconi sono lasciati a terra probabilmente dai ragazzi della zona, che usano il parco come punto d’incontro serale. Servizi igienici: assenti Giudizio: un’area un po’ dismessa e poco attraente dal punto di vista estetico, ma ben frequentata. Potrebbe valer la pena una bella ristrutturazione. Voto: 6 per l’area, 8 per la socialità
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cuciniamo insieme
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Le pizzette del bar All’aperitivo, a cena o a merenda, fanno sempre furore Ingredienti per la pasta: 500 gr di farina 00 Un pugno di fiocchi di patate (facoltativo) 250 ml di acqua tiepida 1 cubetto di lievito di birra fresco 1 cucchiaio di zucchero 4 cucchiai di olio 1 cucchiaino di sale Ingredienti per il condimento: 1 pentola di sugo di pomodoro o passata fine di pomodoro Sale, olio Mozzarella, basilico o altri condimenti a richiesta Dosi per 6 persone Difficoltà di preparazione:
Tempo di preparazione: 2 ore
Sono semplici da preparare, i bambini le adorano, i grandi pure. Possiamo servirle per cena, cuocerle con un po’ di anticipo per portarle a una festa o trasformarle in un’idea per una merenda speciale.
Disponete la farina a fontana dopo averla amalgamata con il sale. Al centro mettete il lievito sciolto in acqua tiepida con lo zucchero e l’olio.
Impastate energicamente fino a che la pasta risulterà elastica. Lasciate lievitare per minimo un’ora in una pentola cosparsa di farina con una tovaglia sopra. Potete anche preparare la pasta la mattina prima di uscire o la sera prima.
Quando la pasta è lievitata, raggiungendo il doppio del suo volume, dividetela in palline un po’ più grandi di una noce. Sistematele sulla leccarda e lasciatele riposare per mezz’ora, finché il glutine è disattivato e la pasta nuovamente lavorabile.
Arrotondate le palline fino a formare le pizzette, cospargetele con il sugo di pomodoro, aggiungete la mozzarella se desiderate, ma sono buone anche così. Mettete in forno a 240° per un quarto d’ora o finchè risultano dorate. Lasciate raffreddare qualche minuto.
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cioccolata
Il ritorno della merenda Un piccolo, dolcissimo pasto, tutto da godere
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di Luisa Tatoni
cioccolata
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i dice merenda il mangiare vespertino, cioè quello che si fa tra pranzo e cena. Nei tempi antichi era “merére”, cioè il pasto meritato, guadagnato in sovrappiù dai lavoratori che si erano meglio comportati. Con il ritmo incalzante di oggi, merenda è una brioscina da supermercato consumata in macchina tra l’uscita da scuola e l’ingresso in piscina, accompagnata dal senso di colpa di non essersi portati appresso una mela o una banana, che farebbe meglio. La merenda degli adulti non esiste più, ma i bambini la amano davvero. Perché non concedersi, una tantum, un piccolo rito di golosità e dolcezza? Gennaio, tra saldi e depressione post-festiva, è il mese perfetto per tirarsi su di morale. E la merenda è il modo perfetto per tirare avanti pigramente un pomeriggio di doposcuola o un sabato a spasso per le vie del centro. Si sceglie il locale giusto, si entra poco prima dell’imbrunire e si esce che è già buio, quando il freddo strizza le guanciotte ed è ora di tornare a casa.
Opzione casa A scaldare cuore e pancia servono tanti piatti appetitosi, dai sapori semplici, con un ingrediente dominante: la cioccolata, che deve essere calda, servita in tazza fumante e con panna al seguito. Si possono invitare gli amichetti dei figli, avendo preventivamente preparata una torta semplice come la Marmorkuchen o il vecchio ciambellone, da tagliare a fette, con i bimbi seduti intorno al tavolo pronti a inzuppare nelle tazze di cioccolata. Ingredienti necessari: due pomeriggi liberi (quello prima, da dedicare alla preparazione della torta e quello dopo, per ospitare i bambini). La Marmorkuchen (torta marmorizzata) si prepara con un vasetto di yogurt bianco e poi, usando il vasetto vuoto come misura, 2 vasetti di farina, 2 vasetti di zucchero, 1 vasetto d’olio d’oliva, 3 uova, 1 bustina di lievito in polvere, 2 cucchiai circa di cacao in polvere e zucchero a velo per guarnire. Si montano gli albumi a neve soda e a parte, i tuorli con lo zucchero. Si mescolano i due composti e si aggiunge piano la farina, lo yogurt, l’olio e infine il lievito. Si prende una teglia rotonda o rettangolare da plumcake e ci si versa metà dell’impasto. Nel composto rimanente si amalgama il cacao, quindi si finisce di versare nella teglia. Si cuoce la torta in forno preriscaldato a 180 gradi per circa mezz’ora. Si lascia riposare un giorno, poi si cosparge, volendo, di zucchero a velo. Per fare una supercioccolata in tazza si parte dal cioccolato fondente e non dal cacao. Per quattro persone servono 100 grammi di cioccolato, da spezzettare e sciogliere lentamente in un pentolino con 50 centilitri di latte e 50 grammi di zucchero. Quando il composto è sciolto, aggiungere pian piano 450 centilitri di latte, mescolando continuamente per non formare grumi. Se non risulta abbastanza densa, potete aggiungere un cucchiaino di fecola di patate o di farina (da mescolare velocissimi), ma è un trucco che gli intenditori non apprezzeranno. La cioccolata va servita nella tazza larga, con una ciotolina di panna montata a parte. Una raccomandazione: se invitate gli amichetti a questa merenda, avvisate le altre mamme che per cena preparino poco.
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Opzione infrashopping Se avete avuto la malaugurata idea di portare i pargoli con voi in un giorno di saldi, uscite dai negozi sovraffollati e fate una sosta in uno dei numerosi locali che offrono cioccolata calda. Da qualche tempo le gelaterie si sono attrezzate per un consumo mordi-e-fuggi, come il cono gelato: bicchiere di carta, cioccolata semiliquida e cucchiaiata di panna a modello mangia-bevi, da sorseggiare guardando le vetrine. Non è questo che intendiamo, anche perché la cioccolata è bollente, sporchevole e rovesciabilissima, soprattutto se a tenerla in mano è il figlio quattrenne che passeggia ad altezza ginocchio in una via affollata. No. Fate una pausa. In centro, le opportunità non mancano: a Torino in via Po 12, c’è Ghigo (www.pasticceriaghigo.it), storica cremeria dove la cioccolata calda è davvero speciale, almeno secondo i critici gastronomici de La Stampa. Il locale è morigeratamente spazioso e c’è una buona tolleranza per i bambini tranquilli. Accompagnate il tutto con qualche assaggino della rinomata pasticceria mignon: i funghetti sono da sballo, e non nel senso che intendete voi. Sempre in via Po c’è Carpe Diem: da provare la cioccolata calda accompagnata dalla golosissima panna (specialità della casa), soffice, dolce e cremosa al punto giusto. Trionfa la panna anche in altre specialità: meringhe giganti ripiene, bigné e zeppole che possono essere “alleggeriti” con una copertura di frutta fresca. Andate a sedervi nella sala al piano superiore con vista portici. Nel quadrilatero di Torino non fatevi mancare una sosta da Olsen (www.torteriaolsen.it), in via Sant’Agostino 4/B. Pochi tavoli, ma graziosissimi, soprattutto se siete in compagnia di una figlia golosuccia e perbenino, che si perderà a osservare le infinite torte dolci e salate, prima di scegliere la fetta con cui accompagnare la cioccolata. Una segnalazione: Olsen prepara torte intere su ordinazione. Vanno ordinate in anticipo al numero 011 4361573, ma se vi piace variare, potete acquistare un carré di singole fette, come nelle torterie tedesche. In piazza della Consolata, di fronte alla Basilica, c’è Al Bicerin, rinomato per la preparazione dell’omonima bevanda composta da cioccolata, caffè e crema di latte. Pochi tavolini, alcuni dei quali all’aperto, e atmosfera antica ospitano un pubblico misto e qualche volta le celebrità locali. Oltre al bicerin, c’è la cioccolata calda e quattro diversi tipi di zabaione: al marsala, al limone, al ratafià e al vino di noci, da accompagnare con assaggio di torte fatte in casa, sempre pronte, sul vecchio bancone.
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Opzione solo-merenda La domenica pomeriggio, dopo una mattina di pigrizia in casa, schiodate i bimbi da davanti al televisore e caricateli in macchina o sul tram. Si va a far merenda come nel 1800, quando il cappuccino era fatto col burro e non col latte. Un pieno di calorie di cui la vostra parte salutista non si pentirà mai abbastanza. Alle porte di Torino, c’è il Bistrot Berlicabarbis, in corso Moncalieri 214 (tel. 011 6614160), nelle vicinanze di piazza Zara. Abbastanza ampio da contenere una o più famiglie, è un luogo accogliente dove abita l’immaginaria nonna che avreste sempre voluto avere, quella che vi rimpinza di torte, brioche e biscotti e vi fa scegliere fra una delle 150 varietà di tisane, caffè e cioccolate di accompagnamento. Ad Asti segnaliamo la pasticceria Ferretti, in via Petrarca 38 le cui specialità sono la gustosa cioccolata calda, meringhe e cannoli alla crema, oppure lo storico bar Cocchi in piazza Alfieri 64, dove si possono assaporare delle tartine e deliziosi panini farciti. Ad Alba, dove le vetrine luccicano come non mai, conviene fermarsi da Golosi di salute, in piazza Rossetti 6. Non si possono non assaggiare le celebri specialità di pasticceria salutistica, senza conservanti, grassi vegetali idrogenati o oli raffinati. Da provare assolutamente un po’ di tutto, ma in particolare i dolcetti al cucchiaio. Per una merenda fuori porta, c’è la Cremeria Bside, specializzata in cioccolata calda e crepes dolci e salate. L’ambiente è moderno, ampio e accogliente, arredato con gusto moderno. C’è una stanza separata per feste e cerimonie. All’aperto i bambini possono svagarsi in un ampio parco recintato con una bella area giochi e tanti animali da guardare e accarezzare: oche, caprette, asino, cavallo, conigli. Aperto venerdì, sabato e domenica. Alla sera è possibile anche consumare l’apericena con buffet. L’indirizzo è via Molino 29 a Caselette (TO), telefono 011 9688305. Non solo per i residenti, ma anche per passare un sabato in un centro storico diverso dal solito, tra case antiche, portici e negozietti sfiziosi, c’è Pinerolo, che vanta due cremerie di antica data e ottima qualità. La Gelateria Veneta, in piazza Cavour 4, d’inverno accompagna la cioccolata in tazza con la pasticceria mignon ripiena di gelato. Non distante, il Bar Pasticceria Galup, in corso Torino 64 (sempre a Pinerolo), è rinomato per i pasticcini. E dopo aver bevuto la cioccolata, non mancate di fare una visita allo Spaccio Galup, dove a prezzi di autentico realizzo potrete portarvi a casa panettoni, pandori, tartufi e altre delicatezze realizzate con ingredienti di qualità: solo burro, farina, uova e cioccolata. Da leccarsi i baffi. Imperdibili poi le Merende Reali, appuntamento delle cinque di pomeriggio per il quale si mobilitano turisti da ogni dove. Organizzata in caffè storici con atmosfere d’antan, tra porcellane finemente dipinte e tovagliette di pizzo (il che chiarisce a priori che i bimbi sono graditi solo se a modino) si gustano cioccolata e “bagnati”, i biscotti secchi tipici dell’alta pasticceria torinese. Le Merende Reali sono organizzate da Turismo Torino e Provincia. Gli appuntamenti di gennaio non sono ancora definiti, al momento di andare in stampa, ma si trovano facilmente sulla pagina www.turismotorino.org/ merendareale, oppure chiamando il numero 0125 618131. Il costo va dagli 8 ai 15 euro ed è obbligatorio prenotare con un certo anticipo.
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casa
pulizia
Tutto in ordine La sfida impossibile da 0 a 18: una casa ordinata
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di Marina Notari
pulizia
casa
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nche quest’anno non avete saputo resistere e avete regalato ai bambini giochi enormi con mille accessori. Ora la cameretta è inagibile, come pure la sala e parte dell’ingresso. Che fare? Tenere in ordine una casa, grande o piccola che sia, quando dentro ci abita anche solo un bambino, può diventare una delle missioni impossibili del nostro quotidiano. Si potrebbero fare mille teorie, tutte difficilmente attuabili, come: educare il bambino a riordinare giornalmente (fantascienza); fargli ritirare il gioco appena l’ha finito e prima di iniziarne un altro (un gioco non finisce mai, va solo in stand-by); eliminare i giochi che non usa più (ma stringe il cuore dover dar via quel paperotto che si trascinava sempre dietro a due anni, la penna coi brillanti che adorava quando ne aveva quattro e il travestimento da Elvis che a 6 anni metteva anche per andare a dormire. O vogliamo pensare alle prime scarpine, al ciucciotto con la tettarella cotta dal tempo, al suo primo orsetto intriso di saliva?). Funzionerebbe, se solo non fossimo così sentimentali…
Igiene e serenità Consapevoli del fatto che le pulizie vanno fatte periodicamente, dobbiamo trovare un modo per far coesistere igiene e serenità dei bambini. Giocare è importante come nutrirsi e respirare. Potremmo essere tentati dal proporre ai bambini solo tv e giochi elettronici (magari interattivi perché non diventino sedentari), cosi ridurremmo il volume degli oggetti a loro destinati, ma li priveremmo della fantasia e della creatività di organizzare un gioco da loro stessi. Noi questo non lo vogliamo. Vogliamo bambini che si credono degli elefanti della savana solo con la mascherina e il tubo dell’aerosol sul naso, bambini che sanno arrampicare su un albero, o su un letto, con coscienza del pericolo senza fidarsi di bonus o vite extra, vogliamo bambini che si sanno intrattenere semplicemente con un pallone o con matite colorate. Per questo ci ingegniamo e trattiamo i loro giochi con tanta cura e rispetto da scervellarci su com’è meglio conservarli e organizzarli.
L’invasione Le soluzioni esistono e sono incredibilmente semplici, perché lungamente testate sul campo. Si tratta di fare un buon compromesso tra la necessità degli adulti alla quiete e l’esigenza dei piccoli al movimento e al rumore. Il tutto con tanta praticità, tralasciando ma non troppo, armonia e regole architettoniche. I bimbi piccoli hanno la tendenza a verificare, ogni giorno, che ci siano tutti i loro giochi, perciò aprono tutti i cassetti, rovesciano i cesti e tirano giù i libri. L’imperativo è dotarsi di ampi contenitori per raccogliere velocemente tutto, con una paletta spalaneve di plastica e uno scopone togli-polvere per grandi superfici. Imporsi di fare la raccolta prima di andare a dormire evita di fare i fachiri a notte fonda mentre, scalzi, si va alla ricerca del ciuccio perduto. Sconsigliamo di catalogare i libri in ordine di grandezza o per sensibilità cromatica. Possiamo però ripartire i giochi nella casa, creando in ogni stanza uno spazio adibito a un gioco diverso: se usate il bagno da box dove confinate mezz’oretta i nanetti prima di cena, è utile dotarsi di un contenitore per libri in spugna, paperette, macchinine di plastica, piattini, tazzine e vari mostri o bamboline da usare durante il bagnetto. Magari si può appendere il contenitore sopra la vasca, con un gancio al soffitto. In sala, oltre ai dvd, consigliamo di tenere i giochi in scatola e i puzzle perché ci si gioca insieme sul tavolo e si evita, almeno un po’, che si mischino al resto. In cucina conviene riservare ai piccoli un cassetto pieno di cosine curiose, il che permette di intrattenerli mentre si prepara la cena e di vietare più facilmente l’accesso agli altri cassetti. Le casette, le ruspe, le cucine in dimensione reale e tutti i giochi voluminosi, possono essere stagionali, cioè ruotare tra casa e cantina, uno per volta. Il cambio di giochi piace ai bimbi perché ogni volta che ricompare un vecchio gioco, desta lo stesso stupore e gioia di quando lo si è ricevuto, con il plus di essere condito dal ricordo delle avventure già vissute.
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Un posto per ogni cosa, ogni cosa al suo posto
automobiline
costruzioni
Fino a quando i piccoli hanno 4-5 anni, conviene rassegnarsi un pochino al caos, senza impazzire per tenere l’ordine di un tempo, quello in cui sulle cose riusciva a depositarsi la polvere. I bimbi di oggi hanno molti più oggetti di quanti ne avessimo noi (benché non ci mancassero). Godiamo di questa piccola abbondanza del loro tempo e dimentichiamo di voler eguagliare la pulizia che regnava nelle case delle nostre madri. Almeno per ora. Quando i figli saranno cresciuti, avremo modo di mostrare le nostre qualità di genitori modello. Intanto i giochi aumentano di Natale in Natale, di compleanno in compleanno. Ci sono giochi che durano per più età e ci sono quelli a cui ci si affeziona. Ma il bello è che crescendo tutti i bambini diventano meno istintivi e i loro giochi più organizzati. Si può cominciare realmente a chiedere la loro collaborazione perché le cose trovino un posto. I ragazzini giocano bene se hanno i giochi ben divisi per tematiche. Il “melting pot” di giocattoli rischia di trasformarsi in un ammasso di materiale inutilizzabile, un triste spreco, anche e soprattutto per loro. La fatica nel gestire questo sistema è ripagata dai risultati. Bisogna procurarsi ogni sorta di contenitore, magari non in cartone perché non dura, meglio se con coperchio e in diverse dimensioni. Le “classi” per la suddivisione potranno essere: automobiline; costruzioni grandi; costruzioni piccole e relativi libretti per il montaggio; peluche; carte da gioco; esperimenti; bricolage; piste di biglie e di auto; treni; bambole grandi e vestitini; bambole piccole, vestiti e accessori; cucina; perline; travestimenti; casette; playmobil nelle diverse serie; strumenti musicali; pongo e paste da modellare con tempere e smalti. Nelle scatole tutto s’impila facilmente e può essere riposto nell’armadio, in una cassettiera o sugli scaffali; sotto il letto va bene se avete un cassettone estraibile, per non impazzire quando dovete togliere la polvere. I bambini possono creare le etichette da attaccare sulle scatole con carta adesiva trasparente, che si taglia a misura e serve anche a plastificare la decorazione. Ci vuole un po’ di tempo perché i bambini si abituino, ma pian piano tutto diventerà automatico, anche perché trovare quello che si desidera è più immediato e appagante. Le scatole blu vanno nella scaffalatura sotto la scrivania e dunque i trenini in esse contenuti saranno sotto la scrivania ogni volta che viene voglia di giocarci. Le scatole rosse del ripiano sopra il letto contengono i pupazzi della collezione di Marta che perciò dopo il gioco, le ripone nello stesso luogo per averli sempre sotto controllo.
Il concetto di ordine peluche
esperimenti
bricolage
Per le nostre madri, l’ordine è quando si apre un cassetto e dentro è tutto ben sistemato. Noi non arriviamo a tanto, ma ci piacerebbe che già l’esterno del cassetto avesse un aspetto meno “creativo”. L’ordine è come l’educazione, si può scrivere sull’argomento, leggere libri, fare teorie, ma di fatto, siamo noi con la nostra realtà, noi con le nostre esigenze, abitudini e motivazioni a trovare il modo di ottenerlo e a decidere quel che vogliamo o possiamo raggiungere. L’ordine è una cosa che si impara nel tempo, si adatta, si migliora. Non pensate che il vostro piccolo demonio di quattro anni rimarrà per tutta la vita un drop-out capace solo di vivere in un ambiente tipo bidonville. Con il tempo anche i bambini vanno in cerca di strategie per risparmiare tempo, per raggiungere migliori risultati o ottimizzare gli spazi. Sicuramente non potrete gestire la casa con le procedure adottate dalle grandi aziende alla ricerca della qualità: procedura 1 – ordine della camera; procedura 2 – modi e tempi del servizio pulizia; procedura 3 – l’armadio e l’ordine di lungo tempo. Avere figli significa rinunciare, almeno temporaneamente, ad avere case che sembrano uscite da riviste d’arredamento, a meno di avere una casa gigante e relegare i bimbi in una, due, tre o quattro stanze, ma neanche questo basterà. Bastano poche regole: si mangia solo in cucina, alla sera i giochi tornano al loro posto, i vestiti stanno sulla sedia e non per terra.
Niente scuse paste da modellare
bambole
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Quando si tratta di mettere in pratica le regole, non valgono scuse dettate dalla pigrizia: “sto studiando”, “mi scappa”. Ci vuole diplomazia nelle controversie, ma solo se accompagnata da eloquenti, minacciose occhiate: ”perché sempre io?”, “l’ha tirato fuori lui!”; infine è lecito ricorrere a qualche sano ricatto: “la tv si accende solo se tutto è in ordine”. Il tutto condito dalla nostra perseveranza a riordinare, rimontare e ricostruire ogni giorno gli ambienti in cui viviamo, in loro assenza, in modo che al loro ritorno tutto sappia di quell’abbraccio accogliente che li fa sentire a casa. Perché in fondo, i nostri bimbi rimangono tali (e caotici) per un tempo così breve che un giorno arriveremo a rimpiangere di non inciampare più nello skateboard, ci spiacerà non aver cosine colorate da raccogliere, calzine spaiate da riaccoppiare, pupazzini parlanti che ci fanno trasalire se, per sbaglio, li pestiamo. Perciò amiamo il nostro oggi e la nostra stagione di caos.
pulizia
casa
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Idee in più Le cassette degli attrezzi, in plastica (si trovano nei centri di fai-da-te) sono perfette per contenere colori, pennarelli, gomme e colla e essere trasportate ovunque per disegnare in compagnia. Buone anche per le collezioni e le sorpresine, per le macchinine e gli animali. Hanno la maniglia, tanti scomparti e a volte persino le ruote per trascinarle al guinzaglio. I binari portatutto che si usano in cucina, valgono anche per tenere sgombra la scrivania: provate ad appendere cestelli da posate in cui mettere le matite e piccoli ripiani per i vari oggettini. Una struttura per letto a soppalco, magari da una piazza e mezza, con un asse di compensato sopra la rete, crea un buono spazio gioco ma deve essere facilmente raggiungibile da chi si occupa delle pulizia altrimenti diventa il refugium peccatorum di tutto quello che non si sa dove mettere, tanto più che non essendo ad altezza occhi, il suo caos passa inosservato anche per mesi, fino a quando si iniziano ad annusare strane esalazioni. Se lo spazio ve lo consente, mettete un tavolo bricolage sul balcone, dove i piccoli creativi potranno invasare piantine, traforare tavolette di legno, impastare la plastilina e fare altre attività sporchevoli. Se trovate piccole scope con paletta, magari colorate, potrete offrirle ai piccoli come gioco e introdurre questa sana abitudine. Avete in mente Mary Poppins che con un poco di zucchero e qualche trucco televisivo rimontava in pochi minuti una cameretta su cui si era abbattuta la bufera di un pomeriggio di gioco? Non vi riuscirà mai, purtroppo, ma è sempre bene avere alte ambizioni. Se volete cimentarvi in virtuosismi, potete non limitarvi ai giochi ma chiedere che la roba da lavare venga destinata per colore in contenitori appositi; se i maschietti imparano, avrete fatto un bel regalo alla vostra futura nuora. Se invece vi deprimete perché, nonostante tutto, non riuscite proprio a confinare il caos fuori di casa, consolatevi pensando che un ordine maniacale può essere origine di schizofrenia. I giornali spesso annotano tra gli aspetti caratteriali dei serial killer che erano persone troppo ordinate.
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A tempo di swap Una nuova tendenza ecosostenibile e divertente: il baratto
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di Isa Di Re
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endiamolo più elegante che possiamo e il “tu dare me pecora, io dare te cammello” diventa swapping. La swap-mania nasce assieme ai primati bipedi, ma diventa trendy solo quando se ne impossessano i vip (“tu dare me camicia di Cavalli, io dare te cappotto di cammello”). Si mormora che sia stata Victoria Beckham a lanciare la moda di scambiare i capi di vestiario con le amiche del cuore, seguita da Eva Longoria, Katie Holmes e Gwyneth Paltrow, che utilizza persino la figlioletta Apple per swappare vestiti e giocattoli con le compagne di asilo. Un caso esemplare della rinascita dello swapping è la vicenda di Kyle MacDonald, l’australiano che rubando l’idea da un fumetto di Topolino è riuscito a procurarsi una villetta di due piani con una serie di fortunati scambi cominciati da una semplice graffetta rossa. Se non ci credete, leggete la storia nel suo blog, all’indirizzo oneredpaperclip. blogspot.com, dove troverete anche tutte le foto degli oggetti via via scambiati.
Sostenibile e giusto Diciamo però che il baratto non è necessariamente solo un divertimento o un risparmio. Non è che i soldi abbondino: non siamo negli anni ‘90 o nei paradisi fiscali e gli economisti mettono in guardia: c’è una stagflazione molto cattiva, vale a dire, l’economia ristagna e contemporaneamente i prezzi aumentano. Chiacchierando con gli amici si ascoltano storie di chi è rimasto senza lavoro: c’è chi approfitta per dedicare qualche anno ai figli, che tanto il nido costava uno sfacelo, ma se da una parte è contento di questa opportunità inaspettata, dall’altra è ben più spaventato dal futuro. Le difficoltà aguzzano l’ingegno ed ecco arrivare una valanga di nuovi comportamenti, che legano l’interesse a soddisfare i propri bisogni con nuovi valori, come l’attenzione a evitare consumi inutili e sfrenati, il rispetto per l’ambiente, la fine dell’usa-e-getta, il fastidio per lo spreco, l’affezione per le cose, perché a nessuno fa piacere buttare via i ricordi.
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In prima persona Riutilizzare, riciclare e rigenerare sono parole che si sentono sempre più spesso. Così il baratto si trasforma da effimera tendenza fashion in uno stile di vita ecosostenibile, che permette di gestire in prima persona le transazioni, di sentirsi impegnati, di creare legami, di veder nascere amicizie. Perché barattare è più che vendere l’usato. A vendere son capaci tutti: basta affittare un banchetto in un mercatino delle pulci oppure usare uno dei tanti intermediari nei negozi di usato di qualità. Barattare significa mettersi in gioco, cercare chi è disposto allo scambio, garantire la qualità, bilanciare l’offerta e la domanda, farsi coinvolgere dal gioco, sperimentare il proprio e altrui mix di generosità e furbizia. E soprattutto imparare a vivere senza denaro, assegnando a ogni cosa il giusto valore, perché nel baratto si dà e si riceve, ma non si compra e non si vende.
Cosa barattare Volete provare? Il modo migliore è dare una bella pulita agli armadi. Guardate cosa avete che non volete più. Fate un giro in Internet, sui siti dedicati allo swap, per capire cosa è cercato o cosa no. Magari non ci avevate mai pensato, ma la poltrona della quale volete disfarvi è proprio quello che serve per cominciare. O la culla del bimbo che avete messo in soffitta. Il portabici che andava bene solo sulla vecchia macchina. Gli 82 giochi per Nintendo Ds che vostro figlio ha accumulato negli anni. Il Nintendo Ds stesso (magari potrebbe essere proprio il ragazzino a decidere di barattarlo con qualcosa che gli piace). La biciclettina di Francesca che è diventata piccola. La vostra ineguagliabile capacità di cucinare. Collane e orecchini che non usate più. Il robot tritatutto che a Natale avete sostituito con un nuovo modello. Sono tante le categorie di articoli che possono entrare nel circuito del baratto. Grossomodo si possono dividere in abbigliamento da adulti e da bambini, bijoux, casalinghi e oggetti per la casa, libri, dischi, dvd, articoli sportivi, elettronica varia, computer, videogiochi e cellulari. Ma anche un soggiorno in casa vostra o nella casa delle vacanze e persino il vostro tempo e le vostre speciali capacità. Ci stareste a ricevere un maglione Fred Perry in cambio di un aiuto a pulire gli armadi della cucina di un’amica?
Dove barattare Internet è la Mecca del baratto. Zerorelativo.it, Scambiamoci.it e Suesu.it sono siti dove scambiare o prestare oggetti di qualunque tipo, ma annunci di baratto si trovano anche sui portali generalisti come Bakeka.it, Secondamano.it, Annunci. net. Per le moto c’è www.scambiomoto.it, così un’estate potete girare sul Ninja e l’estate dopo sul Transalp. Il sito it.homeforhome.com permette di scambiare la casa con persone di altri paesi. È uno scambio alla pari: loro vengono da te e tu vai da loro, possibilmente negli stessi giorni. L’idea è quella di visitare nuove città e fare turismo in modo economico, con l’unica regola di lasciare la casa come la si è trovata, sperando di trovare la propria come la si è lasciata. C’è anche, molto in voga, lo scambio di libri: www.barattolibri.com e www.bookmooch.com. I film su dvd si scambiano legalmente su www.scambiofilm.com.
Swap-party Lo scambio off-line è un po’ meno comune. Alcuni locali organizzano barattoparty (o swap-party), dove un po’ si socializza e un po’ si fanno affari. In genere si paga qualcosa per entrare e in cambio si può fare una consumazione. Più divertente, ma più impegnativo, è organizzare uno swap-party in casa propria. Si deve cominciare con un mese buono di anticipo, invitando una cerchia di amiche e dicendo loro che possono portare una o più amiche, così il giro si amplia e le occasioni si fanno più ghiotte. Per cominciare, è meglio definire una tipologia merceologica: si scambiano solo vestiti per bambini o abbigliamento invernale donna/uomo (per rifarsi il guardaroba a costo zero). O ancora articoli per la casa oppure i giochi dei bambini. Ogni settimana si manda una email o
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Per saperne di più
Marina Martorana I Love Swapping A. Vallardi editore, 12 euro In redazione ne abbiamo una copia, chi la vuole? In cambio cerchiamo una torta al cioccolato. un sms alle invitate, esortandole a frugare nei cassetti e negli armadi e ricordando che tutto quello che si vuole scambiare dovrà essere in ottimo stato, pulito e funzionante. Meglio accompagnare il party con tè e pasticcini o un buffet stile brunch, se è domenica, o tipo happy hour, se è sabato sera. Per non sobbarcarsi tutto il lavoro, invitiamo ciascuno a portare qualcosa. All’ora stabilita arriveranno gli ospiti con i borsoni di merce da scambiare. Ognuno farà il suo mucchietto e dopo un minuto di gelo, che magari si può rompere facendo girare qualche snack, tutti cominceranno a guardarsi intorno, provare gli abitini, mettersi cappelli, valutare collane vintage. Inutile dare formule precise: chi è generoso si fa prendere la mano e dice: “Ma ti prego tienila, mi fa proprio piacere che ti stia bene quella maglietta che portavo quando avevo dieci chili di meno”. Chi invece è alla ricerca di qualcosa, può tentare quantificazioni del tutto personali: non è detto che un paio di pantaloni vada scambiato con un altro paio di pantaloni, anche una serata di baby-sitting può valere i vostri vecchi jeans Miss Sixty.
Qualche consiglio Il baratto ha tempi lunghi. È facile scambiare una maglietta da bambino con un paio di pantaloni da bimba, ma provate a scambiare un’automobile con una settimana di vacanza: non è detto che la persona interessata si trovi dietro l’angolo. E poi, barattando si impara. Si migliora e si affina la tecnica. Si capisce quel che è superfluo e quello che non lo è. Si impara che non tutto si può o si deve sempre comprare. Si impara a tener bene le cose, perché il loro valore dipende anche dallo stato di conservazione. E si riflette sull’incredibilmente semplice verità che si può fare a meno del denaro, per tante, tantissime cose.
Piccolo glossario Swap, swapping, swapper significano baratto, barattare e persona che baratta. Mooch significa prendere a prestito senza l’intenzione di restituire o anche prendere senza pagare. Barter è chi baratta. È un termine usato soprattutto negli scambi del mondo economico-finanziario.
La settimana del baratto Cosa fate dal 15 al 21 novembre 2010? Prendete le ferie, perché potete barattare una settimana di ospitalità in un Bed&Breakfast con qualsiasi cosa. Migliaia di strutture, sparse in tutto il territorio italiano, aderiscono a una iniziativa comune: ospitalità in cambio di oggetti o servizi. Sapete preparare le conserve? Avete una sterminata collezione di dvd e cd che in casa non trova più posto? Avete ereditato da Zia Ludmilla una ventina di soprammobili Thun? Sapete montare i mobili Ikea? Barattate le vostre risorse e andate in vacanza gratis. Trovate i desideri dei gestori e i Bed&Breakfast aderenti sul sito www.settimanadelbaratto.it.
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L’irresistibile aroma del pane
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Rossana, 37 anni, ricercatrice universitaria Marco, 37 an ni, consulente in progettazion e europea Margherita, 6 anni, prim a elementare Anna, 3 anni , scuola mat erna
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Come si vive senza grano? la storia di una famiglia che affronta serenamente la celiachia
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a celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, una sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, orzo e altri cereali. I sintomi non sono sempre chiari o univoci, perciò è una malattia difficile da diagnosticare. Non è stato facile neanche per Rossana e Marco, genitori di Margherita, 6 anni e Anna, 3 anni, arrivare a capire da cosa dipendevano i malesseri che affliggevano la piccola di casa. “Ci siamo accorti che qualcosa non andava quando Anna aveva 7-8 mesi, - racconta Rossana -. Prima infatti lamentava qualche mal di pancia, che però non è cosa rara in un bimbo piccolo. Cresceva molto bene, per questo non ci siamo insospettiti fin da subito. Poi improvvisamente ha iniziato a dormire male, si svegliava di notte, restava sveglia senza riuscire ad addormentarsi. Si rigirava nel letto come una cotoletta. Eravamo tutti stanchi, ovviamente, ma il sintomo era ancora troppo generico, troppo vago. Invece, quando a un anno e mezzo ha iniziato a sanguinarle il naso, beh, lì è scattato il campanello d’allarme. La pediatra ci ha prescritto degli esami del sangue e in effetti Anna aveva molti valori sballati, il ferro in particolare. Siamo andati dall’ematologo che ci ha tranquillizzato e prescritto nuovi esami con un quadro completo del ferro. Anna è risultata molto anemica, una condizione che è spesso sintomo di celiachia. Nel frattempo le condizioni di Anna erano peggiorate, stava assumendo l’aspetto di una bambina debilitata”. “A quel punto è iniziato il percorso per avere una diagnosi ufficiale di celiachia – prosegue Marco –. È stato necessario fare una gastroscopia che, pur non essendo un’operazione rischiosa, è molto fastidiosa. Noi abbiamo scelto di farla in anestesia totale, con i disagi che comporta (visite, degenza e via dicendo). Tra i primi esami del sangue e la biopsia sono passati due mesi, e in questo periodo abbiamo continuato a mangiare come prima perché è importante che il quadro diagnostico rimanga immutato. È stato sgradevole perché sapevamo che questi cibi la ‘avvelenavano’ e tuttavia non potevamo ancora eliminarli. Poi, una volta che l’esito della biopsia ha confermato quanto già sapevamo, abbiamo iniziato la dieta senza glutine. E i benefici su Anna sono stati immediati”. “C’è stato proprio uno scatto di crescita, una cosa tangibile, immediata – conferma Rossana –. Anna si è trasformata, e non solo fisicamente: è diventata molto più serena e tranquilla, dopo i primi mesi di dieta ha avuto come un’esplosione di vivacità. Stava benissimo ed era felice. E anche noi eravamo molto sollevati”.
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I rischi della contaminazione Uno dei problemi principali che si pone a dei genitori con un bambino affetto da celiachia è quello della contaminazione. Infatti non è così difficile evitare grano, farro e orzo, ma un celiaco ha una soglia di tollerabilità molto bassa al glutine e anche quantità irrisorie sono dannose. Paradossalmente, la contaminazione costante di piccolissime quantità può essere più dannosa del mangiarsi una pizza una volta ogni tanto. Questo pone molti problemi nella quotidianità. “Dobbiamo evitare la maggior parte dei prodotti confezionati – dice Rossana –. Anche la polenta, che è fatta di mais e in principio va bene, può esser prodotta in stabilimenti che lavorano altre farine e quindi è un rischio. Dobbiamo cercare marche specifiche che garantiscano la non-contaminazione. Ci dà una grandissima mano il prontuario pubblicato ogni anno dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC) in cui sono elencati tutti gli alimenti consentiti. In commercio ormai esistono sostituti per tutto: biscotti, farine, pasta. Io giro sempre con il prontuario dietro, così so cosa va bene e cosa no. Anche in cucina, a casa, bisogna fare grandissima attenzione, tanto che noi, per semplificarci la vita, abbiamo eliminato il glutine dalla nostra alimentazione, ma non tutte le famiglie possono fare questa scelta, per esempio quelle molto numerose”. “Si tratta di una scelta fatta senza esitazioni, una scelta innanzitutto di condivisione – prosegue Marco –. E forse anche una scelta di comodo, è molto difficile evitare le contaminazioni servendo in tavola pane o pasta con e senza glutine. Occorrerebbe essere maniacalmente attenti alle briciole o a non utilizzare la stessa posata di servizio. A casa, dunque, è rimasto solo un piccolo contenitore nel quale abbiamo raccolto pasta e cracker con glutine al quale attingiamo nelle rare occasioni in cui Anna non c’è. Tutto il resto è rigorosamente gluten-free, a partire dal pangrattato, passando per i salumi, le farine, la pasta. Dopo un primo momento di adattamento tutto è semplice, o difficile, come prima. Certo, ora cuciniamo molto di più a partire dalle materie prime, e questo è sano per tutti. Abbiamo acquistato la macchina per il pane e ora ce lo sforniamo da soli: casa nostra è sempre pervasa dall’aroma buonissimo del pane appena sfornato”.
La quotidianità “Mangiar fuori è molto difficile ora – racconta Marco –. Anche cose banali, come far colazione al bar. Più che un bicchiere di latte non si può prendere. Se si va a fare un giro in centro e viene fame ad Anna, non è che ci si possa fermare a prendere un tramezzino da qualche parte. Per non parlare delle soste in autogrill! Così gi-
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riamo sempre con le scorte, un pacchetto di biscotti o dei cracker. Ikea fa ottime torte senza glutine e in casa ne abbiamo il frigo pieno. In generale mangiar fuori casa, al ristorante o da amici, è molto più complicato. I ristoranti e le pizzerie che servono piatti per celiaci sono ancora molto pochi e negli altri spesso manca ancora quel minimo di attenzione al problema che aiuterebbe a semplificare le cose. C’è un elenco di locali, quelli certificati dall’AIC, e noi andiamo lì, per star sul sicuro. Poi magari c’è il ristorantino sotto casa con cui abbiamo un rapporto di amicizia, che non cucina senza glutine ma ci viene incontro con semplicità. Per esempio, andiamo a mangiare la pizza e portiamo quella pronta in padellino per Anna, loro la cuociono separatamente, e va benissimo così. Tendenzialmente però, se andiamo in pizzeria con amici, preferiamo non far sedere Anna tra gli altri bimbi, che non si sa mai, un bimbo per affetto le dà un pezzo della sua pizza e per noi è difficile da controllare”. “Anche mangiare a casa di amici non è facile - prosegue Rossana -, magari preparano apposta per noi un pasto a base pesce e verdure, ma poi ti vengono ad aprire la porta con i grissini da sgranocchiare. Magari è già quasi l’una, i bambini hanno una gran fame ed è difficile dir di no. Così noi ci presentiamo a casa degli amici portando il gelato e il pane. Fatto da noi, ovviamente. Con tutto ciò non ci scoraggiamo, anzi, cerchiamo di continuare ad andare a mangiar fuori. Non solo per non sacrificare troppo la nostra vita sociale, ma anche per lei. Infatti a casa può mangiar tutto senza problemi: trovarsi in occasioni in cui si deve limitare l’aiuta a interiorizzare, a sviluppare la consapevolezza che alcuni piatti le sono preclusi. Abbiamo la fortuna che Anna è una mangiona e non fa storie e tavola. L’altra sera siamo stati a mangiarci una pizza e lei ha mangiato gli spinaci. Anna ha capito fin da subito, ed era piccolina, che non può mangiare il grano. Da quando ha due anni e mezzo se le offrono qualcosa da mangiare la sua prima reazione è: ‘ma c’è il grano dentro?’. Certo che non è facile evitarlo, tutti ormai sanno che il glutine si trova nella pasta e nel pane, nelle torte, nella pizza. Invece non ci si aspetterebbe di trovarlo nella farina di ceci, nel gelato, nelle caramelle, nel salame. Anche noi abbiamo fatto i nostri errori. Chi lo sa che nei chupachups possono esserci additivi che contengono derivati dell’orzo? Noi non lo sapevamo e in buona fede glieli davamo, ora cerchiamo quelli che non le fanno male”.
A casa e a scuola Anna per fortuna non si lamenta delle restrizioni imposte dalla dieta. “Anzi – racconta Marco –, si è appropriata delle regole a modo suo. Ora anche i giochi o i vestiti finiscono per ‘avere il grano’ o meno, a seconda che le piacciano o no. E fortunatamen-
te anche la nostra figlia maggiore, Margherita, non ha sofferto troppo per le attenzioni che inevitabilmente sono state rivolte alla sorellina. All’inizio tendeva a parlare con gli amici della celiachia di Anna come una notizia ‘speciale’, forse era un modo di attirare un po’ di attenzione su di sé. Margherita era già abbastanza grande da capire, è stata molto collaborativa e protettiva nei confronti della piccola. Non ha mai protestato o rifiutato di mangiare un cibo gluten-free. A volte, però, ci chiede di poter andar da soli al ristorante a mangiare un pasto con un bel po’ di glutine!”. Per quanto riguarda i pasti a scuola, ora va tutto bene, “ma dobbiamo ringraziare l’AIC per questo – dice Rossana –. Infatti quest’estate, al momento di iscrivere Anna alla scuola materna, ho scoperto che la società che gestisce il servizio mensa aveva la consuetudine di richiedere alle famiglie dei bambini celiaci di fornire loro stesse gli alimenti senza glutine, limitandosi quindi a cucinarli. Però questo non è corretto, perché esiste una legge del 2005, che stabilisce il diritto dei celiaci ad avere alimenti senza glutine presso tutte le mense pubbliche. Mi sono perciò rivolta all’AIC, che ci ha consigliato come muoverci rispetto al Comune e alla società che gestiva il servizio mensa. Sono stati veramente molto gentili e in breve tempo il problema si è risolto, grazie anche alla disponibilità della società appaltatrice del servizio e alla Regione Piemonte, che stanzia dei fondi apposta per sostenere questi costi. Ora Anna mangia a scuola senza problemi, i pasti sono il più possibile simili a quelli dei compagni per non farla sentire diversa, insomma, la questione si è risolta nel migliore dei modi!”.
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L’AIC L’Associazione Italiana Celiachia (AIC) fornisce vari tipi di supporto, sia diretto per i celiaci e le loro famiglie, sia indiretto nei confronti delle istituzioni, conducendo progetti per l’attuazione delle leggi a tutela dei celiaci e facendo divulgazione e comunicazione. Inoltre l’AIC pubblica l’indispensabile prontuario dei cibi senza glutine, dove si trovano tutti gli alimenti garantiti dalle aziende alimentari che altrimenti non si potrebbero utilizzare per i rischi di contaminazione. Si deve all’AIC anche la pubblicazione dell’elenco dei ristoranti, bar, autogrill che forniscono pasti senza glutine. Infine, l’AIC ha sportelli di aiuto (come la dietista o psicologa) gratuiti per i soci, organizza corsi di cucina e di auto-aiuto e offre consulenze gratuite a richiesta. Insomma, un’associazione che funziona molto bene e offre un sostegno importantissimo per tutte le famiglie che si trovano a convivere con questa malattia.
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a confronto donatella e mario
a faccia to faccia rito. a r r e s n a U lie e m tra mog voi? re anche a v o r p Volete a Scrivete i.it igenitor n a v io g @ e n redazio e mandate rafia tra fotog una vos
Ritratto di famiglia Mario, 33 anni, impiegato, e Donatella, 34 anni, insegnante di scuola dell’infanzia, hanno due figli, Francesca di 5 anni e Lorenzo di 2
Da quanto tempo state insieme?
LEI: 12 anni LUI: 12 anni: 5 di fidanzamento e 7 di matrimonio
Quante ore lavori al giorno?
LEI: 7 e 1/2 LUI: 8
Quante ore passi con i figli?
LEI: 6 (le restanti) LUI: 2 durante la settimana. Tutto il giorno nel weekend
La tua vita è come
LEI: Sì LUI: No!
Il suo peggior difetto?
LEI: Permaloso LUI: Parla con gli altri quando è al telefono. Urla!
Il tuo peggior difetto?
LEI: Irascibilità LUI: La superbia
Chi è più severo con i figli?
LEI: Entrambi LUI: Entrambi
Chi comanda in casa?
LEI: Da noi vige la democrazia (quella vera!) LUI: Io sono il capo e lei è il collo che fa muovere e ragionare il capo
Chi spende di più?
LEI: Io LUI: Lei, considerando anche la gestione casa
Chi cucina?
LEI: Di solito io, ma anche lui si prodiga LUI: Lei, io sono bravo con la pizza
Chi lava i piatti?
LEI: Entrambi (spesso chi non ha cucinato) LUI: Non ha voluto la lavastoviglie… io sono più bravo
Chi tiene in ordine la casa?
LEI: Entrambi LUI: Ordine?
la immaginavi quand’eri bambino?
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donatella e mario a confronto
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Cosa non deve mancare nel vostro fri- LEI: Latte, formaggi, affettati LUI: Formaggi e affettati go? Chi accompagna i figli a scuola?
LEI: Io LUI: Lei
Qual
è il gioco più divertente che fai con i tuoi figli?
LEI: Lotta e coccole sul lettone LUI: La lotta sul lettone
Ricordi l’ultima volta che avete litigato?
LEI: Una scaramuccia ieri sera LUI: No!
Cosa avete fatto l’ultima volta che siete usciti senza figli?
LEI: Cenetta romantica LUI: Cenetta romantica per festeggiare l’anniversario di matrimonio
Quale libro stai leggendo?
LEI: Ahimè nessuno, sono in crisi di astinenza LUI: Io sono Dio di Faletti
Film preferito?
LEI: La vita è bella LUI: Qualcosa è cambiato e Braveheart
Com’è un tuo momento di relax?
LEI: Un bagno bollente con tanta schiuma e un bel libro da leggere finchè l’acqua diventa fredda LUI: Passeggiare da solo
Cosa vuoi fare il prossimo weekend?
LEI: Porto Francy (la grande) a vedere lo spettacolo Disney LUI: Mi piacerebbe andare in montagna
Come ti immagini fra vent’anni?
LEI: Spero più paziente e rilassata, magari avrò ripreso qualcuno dei miei hobby LUI: Orgoglioso della mia famiglia, come ora! E magari con un camper!
Cosa faranno da grandi i tuoi figli?
LEI: Viaggeranno e conosceranno persone e culture diverse LUI: Francesca: ballerina, panettiera, parrucchiera. Lorenzo: Robin Hood
Qual è la parola che riassume la vostra famiglia?
LEI: Caos LUI: Felici, casinisti, urlatori!!!
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gita
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martinArte
• LABORATORIO D’ARTE • CORSI • IDEE REGALO • SPAZIO ESPOSITIVO Orari: lunedì 15.30-19.30, martedì e giovedì 9.30-12.30/15.30-22, mercoledì e venerdì 9.30-12.30/15.30-19.30 Corsi di disegno, acquerello, pittura ad olio, pittura su stoffa, vetro e porcellana, pirografia, tiffany, bambole di pezza, patchwork, uova di praga, cera Corsi di disegno, pittura, creatività per bambini (anni 6-14)
Corso Siracusa, 24/A - Torino - tel. 011 352427 - fax 011 3091323 - cell. 335 360545 - paolabarbarossa@libero.it
di Elena Brosio
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In visita a Palazzo
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el cuore di Torino, Palazzo Madama è una destinazione perfetta per un pomeriggio d’inverno. Arrivati in piazza Castello, proviamo a dribblare le fontane a spruzzo - che l’escursione con i piedi bagnati non piace - e iniziamo a curiosare nell’atrio, che è molto bello e a cui si accede gratuitamente. Nella corte il pavimento in vetro permette la visione degli scavi effettuati: sui diversi livelli è possibile riconoscere le fasi costruttive del palazzo: dai resti della strada romana alle pavimentazioni medievali; in fondo a sinistra sono visibili i resti del viretto, la scala quattrocentesca di collegamento verticale del Palazzo. I genitori guardano il video che narra la storia dell’edificio, mentre i bambini camminano sul pavimento trasparente, facendo finta di averne gran paura. Si sale lo scalone monumentale di Filippo Juvarra, uno di quei capolavori che lasciano a bocca aperta. Noi ammiriamo, loro fanno su e giù per le scale e siamo tutti contenti. Poi ci dirigiamo al Museo Civico d’Arte Antica. Che, meglio precisarlo, è un Museo di quelli classici: se noi ci fermeremo mezz’ora ad ammirare ogni pezzo della vastissima collezione, loro non faranno i salti di gioia. I piani da visitare son quattro, nell’interrato si trova il Lapidario Medievale, al piano terra le arti dal Medioevo al Rinascimento; al primo piano, ci sono le stanze barocche con le arti del Seicento e Settecento, e al secondo piano le arti decorative: ceramiche, avori, oreficerie, tessuti, vetri. Sicuramente piaceranno di più, soprattutto alle bambine in fase principessa, le sale del primo piano. I maestosi saloni, la sale da ballo, le camere delle principesse fanno volare la fantasia: ‘ma davvero la principessa vestita di broccato si è seduta su questo divanetto?’. Quando i bambini danno segni di stanchezza si può puntare ai bei divanetti rossi dell’area relax – che si trova nella bellissima “Camera degli Specchi” con le sue maestose vetrate, oppure concedersi una merenda davvero regale al Caffè Madama. Non costa pochissimo, ma gustarsi cioccolata calda e dolcetto tra gli stucchi e i vellutini è un piacere da provare. Il Caffè si trova al primo piano del Museo.
documento dal titolo ‘Programmare la visita’: contiene suggerimenti, informazioni e idee per godere appieno la gita. Sicuramente piacerà molto ai vostri figli in età scolare il quizzino – itinerario per bambini alla scoperta del palazzo. È un test sulle opere esposte: i bambini si entusiasmeranno a cercare le opere su cui vertono le domande e provare ad azzeccare la risposta. Il quizzino si può richiedere in biglietteria o stampare dal sito del museo. All’uscita si ritirano le soluzioni. Un’alternativa è visitare il museo con l’audioguida, a Palazzo Madama ce ne sono di apposite per bambini arricchite da commenti musicali e sonori. Sono consigliati a bambini di almeno 7 anni e si possono noleggiare all’ingresso (2,50 euro). Per chi al Museo ci va con dei piccoletti, il fasciatoio è nell’antibagno delle toilette femminili al piano terra (vicino alla biglietteria). Da ottobre a giugno, con cadenza mensile, vengono organizzate delle interessanti attività per famiglie. Il primo appuntamento del 2010 è mercoledì 6 gennaio alle 15.30. “Il fiato si fa suono”, un laboratorio sulla musica a fiato, dedicato in particolare alla conoscenza del corno e alla sua storia. Iniziando col soffiare dentro a un semplice tubo, bambini e genitori sperimenteranno le irresistibili sonorità del corno da caccia e del corno delle Alpi. L’attività è a cura del cornista e compositore Martin Mayes. Adulti: ingresso intero 7,50 euro, ridotto 6 euro, attività gratuita. Bambini: ingresso gratuito, attività 3 euro. Per prenotare: tel. 011 4429911.
Una visita formato famiglia
Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica Piazza Castello - Torino Tel. 011 4433501 www.palazzomadamatorino.it
Sul sito del Museo c’è una sezione dedicata alle famiglie che consigliamo vivamente di consultare. In particolare, è utile il
Ingresso Il museo è aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 18. La domenica dalle 10 alle 20. Chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima. Ingresso libero il primo martedì del mese. Biglietto: intero 7,50 euro, ridotto 6. Gratuito fino a 10 anni. Scalone e Corte Medievale: ingresso libero, da martedì a sabato dalle 9 alle 19, la domenica dalle 9 alle 20. Chiuso il lunedì.
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NUOVA APERTURA Via Tripoli, 44 - Torino - tel. 011 364554 - lunedì 15.30/19.30, da martedì a sabato 9.30/12.30-15.30/19.30
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A scuola di circo L’
Italia è il paese con il maggior numero di famiglie circensi al mondo. È un’arte che tradizionalmente si tramanda di padre in figlio, ma in questi anni sono nate diverse scuole che organizzano corsi amatoriali per adulti e bambini. Gli adulti solitamente non sono persone che vogliono scappare di casa per unirsi alla prima carovana che passa (non tutti, almeno): sono piuttosto ragazzi o ex-ragazzi sedentari che vogliono divertirsi in gruppo, facendo un ottimo esercizio fisico. Il vero boom di iscrizioni si ha però con i bambini, che amano moltissimo l’idea di “lavorare” al circo, perché è divertente e consente di esercitarsi in gruppo senza rivalità con gli altri partecipanti.
Che bene che fa Oltre al potenziamento muscolare e al miglioramento di equilibrio e agilità, i corsi di attività circensi consentono di migliorare la consapevolezza del proprio corpo. Si impara a gestire le emozioni, per esempio la paura dell’altezza e la difficoltà nel sentirsi al centro dell’attenzione. Da un punto di vista pedagogico è utile perché si fanno esercizi individuali e lavoro di gruppo, da cui come già detto non si esce mai né vinti né vincitori, perché il circo non è un’attività agonistica. Durante le lezioni si affrontano solitamente l’acrobatica a terra (ruote, capriole, verticali, salti), gli equilibrismi (camminare sul filo), l’acrobatica aerea (tessuti, trapezi, cerchi) e la giocoleria. Uno studio della Oxford University pubblicato su Nature Neuroscienze ha dimostrato che la giocoleria “allena” il cervello meglio della scuola: 30 minuti di allenamento al giorno per tre settimane con tre palline, producono un aumento del 5% di materia bianca cerebrale e un miglioramento anche nella materia grigia.
Corsi per famiglie Interessantissimo e unico nel suo genere, il corso proposto da Cirko Vertigo si intitola “Circo per famiglie” e prevede un lavoro di coppia con la frequenza in contemporanea di un bambino e un genitore. Molte attività si possono ripetere a casa. Il corso per famiglie si tiene il sabato mattina dalle 10 alle 12.
Indirizzi utili Scuola di Cirko Vertigo Parco Culturale “Le Serre” Via Tiziano Lanza, 31 – Grugliasco (TO) Tel. 329 3121564 www.scuoladicirko.it Corso per bambini dai 5-8 anni e dai 9-11 anni. La scuola propone anche corsi di giocoleria, per bambini e adulti e corsi di circo per adulti e ragazzi dai 12 ai 15 anni. Equilibrea Strada Pecetto, 14 – Chieri (TO) Tel. 011 9423946 www.equilibrea.it Corso per bambini dai 6 ai 16 anni. Flic Scuola di Circo Reale Società Ginnastica di Torino Via Magenta, 11 - Torino Tel. 011 530217 www.flicscuolacirco.it Corsi per bambini dai 6 ai 13 anni e dai 13 ai 17. Corsi per adulti. Teatrazione Via Rismondo, 39 - Torino Tel. 011 6056467 www.teatrazione.com Corsi per bambini dai 4 ai 14 anni e per adulti. Fuma che ‘nduma Via dei Salici, 16 - Racconigi (CN) Tel. 333 2742858 bimbocirco.wordpress.com Corsi per le scuole e campi estivi.
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Sabrina Marzo - Psicologa e Psicoterapeuta Familiare (via Arbe 20, Torino. Tel. 3391479388 - Autorizzazione n. 456 del 6/12/2006)
nelle bambine, intorno ai 10 anni, il comportamento cambia: è una normale fase della crescita
Prima dell’adolescenza Gentile dottoressa, mia figlia ha dieci anni e mezzo e frequenta la quinta elementare. È sempre stata una bambina molto giudiziosa e interessata alla scuola. In casa ha sempre avuto un rapporto sereno e tranquillo, con un po’ di gelosia quando è nato il fratellino, che ha quindici mesi. Problema: dall’estate scorsa ha cambiato completamente atteggiamento. Esterna in maniera violenta i suoi pensieri, cerca il conflitto, soprattutto con me, e da qualche tempo ha cominciato anche a rispondere in malo modo alle insegnanti e al padre. Sono stata convocata dalle maestre, stupite da questo atteggiamento, che mi hanno consigliato di consultare un pediatra perché questi problemi potrebbero essere collegati all’inizio della fase dello sviluppo. Le maestre sono soprattutto infastidite dal fatto che non chieda mai scusa, anche se viene colta sul fatto quando si comporta in maniera scorretta. Lei cosa ne pensa? Come devo affrontare mia figlia? Sono molte le mamme disorientate di fronte alle figlie di circa dieci anni che, improvvisamente e senza che sia accaduto qualcosa di particolare, cambiano il loro comportamento diventando fortemente oppositive. In realtà nei dintorni della quinta elementare qualcosa accade: è in arrivo la preadolescenza. Per le bambine questa fase di crescita arriva con anticipo rispetto al passato, mostrando sin da subito tutte le sue caratteristiche: la provocazione, il conflitto, la sfida dei limiti, il desiderio di confrontarsi con gli adulti. Alcuni aspetti emotivi sono meno visibili all’esterno e talvolta sono mascherati dalla sfacciataggine: si tratta di insicurezza, timore di non piacere e di non essere accettati dal gruppo dei pari, bisogno di conferma di essere amati da mamma e papà. Inoltre la quinta elementare è una fase di passaggio che semina qualche piccola (o grande) ansia tanto nei bambini quanto nei genitori. Tua figlia, e forse tu con lei, vi starete chiedendo: “Cosa accadrà l’anno prossimo? Sarò all’altezza della situazione?”. Anche l’arrivo di un fratellino, che da qualche mese è più presente e partecipe della vita familiare, obbliga tua figlia a fare i conti con la perdita del ruolo di figlia unica, che ha vissuto per ben nove anni! Insomma, la tua bambina sta attraversando un periodo di cambiamenti faticosi e ve lo sta dicendo così. Penso che stia cercando qualche rassicurazione: quando i bambini cominciano a vedersi grandi, hanno un gran bisogno di fare i piccoli. In questo momento la tua preadolescente nota che il posto “da piccoli” è già occupato e questo può preoccuparla e spaventarla. Il primo passo che puoi fare è aiutarla a dare voce alle intense emozioni che sta provando. E poi, soprattutto quando lei fa “la burbera”, tu e tuo marito rassicuratela, ripetendole spesso che, anche se sta crescendo e le aspettative nei suoi confronti aumentano, per voi resta sempre la vostra bambina.
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il pediatra GGl’esperto
Reflusso e pulizia Buongiorno dottore, il mio bimbo, Samuele, di quasi 4 mesi, ha un sonno molto agitato, soprattutto alla notte (di giorno dorme pochissimo). Lo allatto al seno e di notte vuole mangiare quasi ogni due ore, mentre di giorno fa pause anche di tre ore. Talvolta piange in modo inconsolabile inarcando la schiena anche durante le poppate. Dietro consiglio del pediatra abbiamo fatto un’ecografia ed è stato diagnosticato un piccolo reflusso che potrebbe dargli un po’ di bruciore di stomaco (devo dire che non rigurgita spesso). Il pediatra mi ha prescritto un farmaco, che ho provato per tre giorni, ma ho notato che Samuele si agitava ancora di più, quindi ho sospeso la cura e adesso alterna giorni tranquilli ad altri molto agitati. Cosa posso fare? Grazie mille. Cara mamma, non credo che il farmaco prescritto dal suo pediatra possa essere responsabile dell’agitazione del bimbo. Tuttavia se un farmaco non dà risposte efficaci (o se si sospetta che causi disturbi anziché risolverli) è bene non proseguire nella somministrazione. Meglio ancora è consultare il medico e informarlo della decisione e dei motivi per cui si sospende la cura. Per quanto riguarda Samuele, se cresce bene, vedrà che i sintomi da reflusso si attenueranno progressivamente, fino a scomparire del tutto con lo svezzamento. È molto importante, in caso di reflusso, tenere il bimbo sollevato mentre mangia, mentre digerisce e mentre dorme: un cuscinetto su cui appoggiare testa e collo in posizione lievemente superiore allo stomaco può dare ottimi risultati. Fa molto bene anche a continuare ad allattare: il latte artificiale potrebbe peggiorare il reflusso. Soprattutto, stia serena, anche nei giorni in cui il bimbo è agitato. I primi mesi di vita sono molto faticosi e ricchi di dubbi per i neogenitori. Cercate di concentrarvi e apprezzare i lati positivi di questo momento così speciale della vostra vita: la tenerezza e la bellezza del vostro bimbo appena nato, sono emozioni uniche. Auguri!
Caro dottore, secondo lei i bambini si devono lavare tutti i giorni? Le regole dell’igiene che vanno bene per gli adulti vanno bene anche per i bambini di ogni età. A titolo di esempio comunque direi: bagno o doccia ogni due o tre giorni e il giorno stesso se si sporcano. Bidet tutte le sere. Igiene dentale tutti i giorni (a volte, nell’ora di pranzo se ne occupa la scuola). Lavare le mani prima dei pasti. Senza stress: se per un giorno il bagno “salta”, nessun problema, si laverà domani. Tenete presente che i bambini che vanno a scuola o al nido entrano in contatto con molto più “sporco” che a casa, quindi un po’ di igiene in più in questi casi non guasta.
Calze antiscivolo Gentile dottore, vorrei porle una domanda, anche se mi sembra un po’ banale, ma per gentilezza mi risponda: ho un bimbo di 14 mesi che da due mesi cammina. Mi hanno consigliato di usare per casa le calze antiscivolo e non le scarpe. Va bene? Grazie, Debora Cara Debora, va bene tutto: scarpe, calze, piedi nudi, pantofoline. Il suo bambino camminerà con qualsiasi “supporto” gli vogliate offrire. Se le calze antiscivolo per voi sono comode, non fatevi problemi. Fidatevi del vostro istinto e del vostro amore di genitori. Nessun genitore (e soprattutto, se mi è concesso di dirlo, nessuna mamma) fa coscientemente male al suo bambino, purché abbia un po’ di sale in zucca.
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GGl’esperto
l’avvocato
Francesca Galdini - avvocato
una mamma separata e un padre che si finge nullatenente
L’ex marito mascalzone Sono Sonia, mamma di Giacomo e infelicemente separata. Siamo separati, Giacomo sta con me ma ultimamente lui (cioè il mio ex marito) sta facendo il “furbo”. Va in giro con la Maserati, che ha però intestato al fratello, ha pure intestato le varie case (villa in collina, appartamento con terrazza in Costa Azzurra) alla compagna, che se ne va in giro tutta ingioiellata. A me non passa più neanche l’assegno di mantenimento, perché ufficialmente è nullatenente, o quasi. Io prima non lavoravo, ora devo arrangiarmi come posso per mantenere il bambino, però sono molto arrabbiata. Come fare? Grazie e cordiali saluti Sonia Cara Sonia, purtroppo non mi racconti nulla di nuovo: sono molte infatti le donne – mamme nelle tue condizioni. Spesso accade che i rapporti tra coniugi o ex-coniugi degenerino in questo tipo di “dispetti”: ci si arrabbia, si soffre ma siamo pur sempre adulti e in grado in un modo o nell’altro di sopravvivere; le vittime vere e incolpevoli di questo genere di accanimento sono invece i figli. E ogni volta ci si domanda come possa un genitore comportarsi in questo modo. Non me lo specifichi, ma suppongo che la tua sia stata una separazione giudiziale. Nel qual caso, avreste dovuto entrambi depositare la dichiarazione dei redditi dei tre anni antecedenti l’udienza di comparizione davanti al giudice: e quindi, forse, sarebbe documentalmente emerso l’improvviso depauperamento di tuo marito. Mi chiedi se c’è un rimedio legale. Puoi ricorrere al giudice che ha pronunciato la vostra separazione per modificare le condizioni della stessa: devi però essere in grado di dimostrare che la tua situazione è peggiorata rispetto a quando vi siete separati e che quindi hai bisogno che ti venga riconosciuto un assegno di mantenimento più sostanzioso; oppure devi riuscire a provare che tuo marito ha intestato le case alla compagna e la macchina al fratello con l’unico e solo scopo di risultare nullatenente e quindi con l’ovvia conseguenza di poter versare solo un assegno minimo a titolo di mantenimento del bambino, quando nella realtà dispone invece di ben altro genere di risorse. Dal punto di vista penale il nostro codice prevede all’art. 570 il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare che sanziona chiunque si sottragga, tra il resto, agli obblighi inerenti la potestà genitoriale ed è punibile a querela della persona offesa. La separazione personale dei coniugi, infatti, fa cessare la validità di alcuni obblighi contratti con il matrimonio ma questo non riguarda in alcun modo i figli che conservano integri tutti i loro diritti nei confronti di ciascun genitore. Ovviamente anche in questo caso bisognerà dimostrare che tuo marito dispone delle risorse sufficienti per provvedere al figlio nonché il concreto stato di bisogno degli stessi. L’impossibilità assoluta di provvedere ai mezzi di sussistenza per il bambino esclude il reato solo se è incolpevole: e, da quanto mi dici, il comportamento assunto da tuo marito non mi sembra proprio rientri in questa categoria.
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l’educatrice GGl’esperto Stefania Moriondo Da questo numero parte una nuova rubrica: l’educatrice, su cui troverete due educatrici professionali esperte in genitorialità che risponderanno ai vostri dubbi: Stefania Moriondo e Claudia Rinaldi. Vi invitiamo a mandarci le vostre domande e le vostre riflessioni. Per esperienza, gli argomenti più gettonati riguardano la pappa, la nanna, il pianto, la rabbia e i capricci, le regole e le trasgressioni, i premi e le punizioni, i rapporti con gli altri, la frequenza al nido e a scuola, la sessualità, oppure difficoltà transitorie, come la separazione dei genitori o la morte. La figura dell’educatore si occupa delle relazioni: il suo lavoro consiste nel sostenere e migliorare le qualità che ciascuno possiede, suggerendo chiavi di lettura e strategie per affrontare le difficoltà di tutti i giorni. L’educatore conosce e sa consigliare, inoltre, la rete dei servizi pubblici a cui rivolgersi in caso di bisogno: i consultori pediatrici e familiari, i servizi socio-assistenziali, i centri di ascolto, le ludoteche, le biblioteche e via dicendo.
Mio figlio ruba Sono la mamma di un maschietto di 7 anni che da un po’ di tempo ha iniziato a rubacchiare a scuola, portandosi a casa quasi tutti i giorni qualcosa: una penna, un temperino e soprattutto i giochi dei suoi compagni. Preciso che sono oggetti di scarso valore economico e di cui lui non ha bisogno. Devo dire che questo suo comportamento mi imbarazza molto (qualche genitore me lo ha già fatto notare!). In casa certo non gli abbiamo insegnato a comportarsi così. Anzi, non posso neppure parlarne con mio marito, perché immagino che la sua reazione sarebbe molto negativa e non ci penserebbe due volte a sculacciarlo. Perché il bambino fa così? Cosa posso fare perché smetta? Mara Cara Mara, il comportamento di tuo figlio prima è da decifrare e poi è da affrontare. A 7 anni sicuramente è in grado di capire cos’è la proprietà. Altrettanto bene ha capito che sta rubando e che è un male farlo. Probabilmente se ne vergogna, anche se non lo dimostra. I bimbi più piccoli possono invece appropriarsi di oggetti altrui senza essere consapevoli di ciò che stanno facendo, perché la loro è una prospettiva totalmente egocentrica, per cui “tutto è loro”. I bambini (e purtroppo anche molti adulti!) spesso utilizzano il comportamento anziché le parole per comunicare qualcosa. Proverei a “leggere” i furti abituali di tuo figlio come un modo, evidente e irritante, per dirvi qualcosa che non potete ignorare. Che cosa? Non è possibile saperlo a priori: bisogna scoprirlo, facendosi delle domande, osservandolo e parlandone con lui. Pensate a quando è cominciato il problema. Il bambino è arrabbiato con voi genitori o con qualcuno che può anche essere esterno alla famiglia, magari un compagno di scuola? Vive qualche difficoltà? Anche il senso di colpa potrebbe essere una causa scatenante: forse vostro figlio si sente in colpa per qualcosa (anche se non è colpevole) e sta cercando una punizione. Provate a parlarne con lui. Chiedetegli perché prende quegli oggetti e come si sente quando lo fa. Se riesce a darvi qualche spiegazione, prendete seriamente in considerazione il suo punto di vista, anche se molto distante dal vostro. Non aspettatevi risultati a breve termine: forse (non è sicuro) capirete le motivazioni tra sei mesi o due anni, ma è certo che il suo comportamento è una richiesta di attenzione e di aiuto, anche se posta in modo sbagliato. Quindi il primo consiglio è: dategli quell’attenzione di cui ha bisogno. Passate più tempo con lui, se è possibile. Cogliete tutte le occasioni per ascoltarlo e parlare. Rinforzatelo su tutte le cose positive che fa. Cercate di far emergere e di accogliere eventuali sentimenti negativi (invidia, gelosia, rabbia) in modo che diventino parole e non comportamenti. Naturalmente dovete anche esporgli la vostra posizione chiara e ferma. Ditegli “hai rubato e questo non mi piace”, senza però umiliarlo (soprattutto davanti agli estranei), né stigmatizzarlo negativamente (“sei un ladro”) o peggio ancora picchiarlo, come mi sembra di capire potrebbe fare il papà. Le botte non raggiungono alcun obiettivo positivo, anzi possono stimolare altri comportamenti provocatori. Fondamentale è anche offrirgli l’occasione di riparare: insegnategli che restituire gli oggetti chiedendo scusa è un modo per rimettere a posto le cose. Se però il problema continua o se subentrano altri segnali di disagio, non esitate a chiedere l’aiuto di uno psicoterapeuta familiare.
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GGl’esperto
il chimico
Ugo Finardi - chimico
Saponi, culetti e acidità N
elle nostre case i “saponi” sono presenti sotto forme di diverso tipo. Piatti, bucato, mani, doccia, capelli e via discorrendo sono i destinatari dei numerosi tipi di sapone che ci circondano. Naturalmente “sapone” è il termine generico per definire qualsiasi sostanza in grado di rendere più bagnabili di quanto lo siano in natura (e, quindi, di eliminare lo sporco) grassi e altre sostanze che si appiccicano a piatti, tessuti, pelle e capelli. Nella formulazione di saponi e detersivi entrano diversi tipi di sostanze, alcune delle quali servono a conferire le proprietà fondamentali (essenzialmente, come sopra descritto, lavare), altre invece proprietà che potremmo definire accessorie (il profumo, per esempio). La capacità di lavare è conferita al sapone da sostanze dette tensioattivi (che, cioè, hanno effetto sulla tensione superficiale dell’acqua). I tensioattivi sono molecole lunghe lunghe, capaci di legarsi da un lato all’acqua e dall’altra ai grassi e alle altre sostanze, permettendo che le due fasi si mescolino più facilmente e che l’acqua si porti via lo sporco. I tipi di tensioattivi esistenti sono numerosi e così anche gli additivi che costituiscono saponi e detersivi. Senza fermarci a fare una classificazione sistematica, è importante conoscere come interagiscono con le cose che ci stanno più a cuore: il servizio di porcellana buono, il foulard ereditato dalla nonna, la pelle delle nostre mani e, soprattutto, la pelle dei nostri bimbi. Una caratteristica importante è la forza lavante del sapone (o detersivo) e la sua aggressività, conferita anche dagli additivi. I vari saponi possono essere più o meno aggressivi nei confronti di quel che lavano: se è vero che il culetto dei bimbi viene pulito a perfezione dal detersivo dei piatti, non è il caso di usarlo sistematicamente a questo scopo (so che a nessuno verrebbe in mente di farlo); però se dobbiamo lavarci le mani, una goccia di detersivo può andare bene. Idem se siamo in emergenza: un po’ di detersivo da bucato può aiutarci a togliere l’unto dalle pentole (a patto che il profumo di pulito di montagna non dia fastidio mentre cuocete la pasta). Proprio il culetto dei bimbi (o le mani) risulta essere uno dei target più difficili da trattare per la delicatezza intrinseca. Esistono casi, vedi per esempio quello sempre più diffuso della dermatite atopica, in cui non tutti i saponi per pelli delicate sono adatti e si deve ricorrere a formulazioni particolari, i cosiddetti “saponi non saponi”. Molti consigliano in questo caso il sapone di Marsiglia, la varietà più classica di sapone, che si ottiene facendo reagire i grassi (tipicamente olio d’oliva, ma possono essere anche grassi animali, come accadeva nelle nostre campagne fino a un po’ di tempo fa) con la soda. Il sapone di Marsiglia è debolmente basico e quindi si sposa abbastanza bene con la nostra pelle, che è anch’essa debolmente basica. Alcuni dermatologi lo consigliano per il bagno e la doccia, oltre che per i colletti delle camicie. Possiamo considerarlo un buon esempio di sapone dall’uso molteplice.
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salvadanaio GGl’esperto Luciana Ravetto - commercialista
Sogni miliardari G
ratta e Vinci, SuperEnalotto e Win For Life impazzano. Ma queste lotterie possono davvero realizzare un sogno di ricchezza? O si tratta semplicemente dell’ennesima speranza irraggiungibile? Le possibilità di vincita variano da gioco a gioco. Il Superenalotto è il gioco più noto e inseguito dagli italiani. Molti giocano, ma pochi sanno che per indovinare i sei numeri del jackpot, le possibilità di azzeccare sono solo una su 623 milioni. E occorre spendere almeno trecento milioni di euro, il che, a conti fatti, non conviene: chi ha un capitale da investire ha modi ben più sicuri per diventare milionario. Viene spontaneo allora provare con Win For Life, nuova stella di punta della Sisal, che promette una rendita di 4000 euro al mese per vent’anni. Si tratta di un gioco un po’ più complesso rispetto agli altri, perché suddiviso in due parti. Nella prima il giocatore sceglie dieci numeri tra venti proposti. Se riesce a indovinarli tutti, nessuno, 7 su 10 o 3 su 10 accede a un montepremi che varia a seconda del numero dei vincitori stessi. La seconda parte del gioco entra in azione solo se vengono indovinati i 10 numeri; in questo caso tutto dipende dal “numerone” che ci è stato automaticamente assegnato dal sistema. Se questo coincide con quello estratto, allora i 4000 euro al mese saranno finalmente nelle vostre mani. Alcuni matematici o semplici curiosi hanno cercato di calcolare le possibilità di vincita di Win For Life, rilevando, con formule astruse, che la fortunata combinazione del 10 più numerone è una speranza solo per un giocatore su 3.695.120. Mediamente, per fare 9 e vincere 100 euro, si dovrebbero giocare circa 2000 euro. Conviene? Il gioco con la maggior probabilità di successo sembra essere il biglietto Gratta e Vinci, che pur variando a seconda della stagione, offre una probabilità su 3 milioni di grattare il biglietto da 4 milioni di euro (200 volte meglio del SuperEnalotto). E del vecchio, caro Lotto cosa dire? A quanto pare per mettere le mani sulle vincite esiste appena una probabilità su 44 milioni.
Rimborso Iva sui rifiuti La finanziaria 2010 ha previsto un fondo per far fronte alle istanze di rimborso dell’Iva per chi ha pagato la tassa sui rifiuti. A seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato la Tia (Tariffa di Igiene Ambientale) una tassa, l’Iva non può essere applicata e quindi tutti coloro che hanno pagato possono chiederne il rimborso. La procedura di richiesta è tuttavia estremamente complessa e presuppone che siano stati conservati scrupolosamente tutti i bollettini e le pratiche inerenti i passati versamenti. Il rimborso, che per una famiglia può aggirarsi intorno ai 360 euro, avverrà con una detrazione Irpef nella prossima dichiarazione dei redditi. Si stanno attendendo ulteriori disposizioni in merito, tuttavia l’Associazione Contribuenti Italiani è disponibile a dare ulteriori informazioni, via email all’indirizzo info@ contribuenti.it o su www.contribuenti.it.
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GGl’esperto
natura
Federica Ferraresi
In un inverno in cui le medicine fanno da padrone, diamo un po’ di spazio alla natura!
Tutti fusi per l’infuso C
he bello l’inverno! Che goduria guardare dalla finestra i primi fiocchi di neve che cadono lenti e voi in casa al calduccio con la stufa a pellets accesa. Ed è proprio a questo punto che, avvolti da un tepore sonnacchioso, di sera scatta l’ora della camomilla. La ricetta della poltroneria è semplice: spaparanzarsi sul divano con pigiamone di ciniglia e babbucce di peluche, armati di tazzone fumante a forma di mucca e guardare un bel cartone insieme a tutta la famiglia. La camomilla, si sa, è un classicone in questi momenti di puro benessere ma il mondo delle tisane e delle erbe è, per molti, ancora tutto da scoprire. E può dare molto di più che semplici momenti di relax.
Che con(in)fusione! Fin dai tempi antichi, le erbe venivano utilizzate, grazie alle molteplici proprietà curative, per sanare disturbi e malesseri. Le modalità di assunzione sono diverse. Ecco le preparazioni principali: il decotto prevede l’immersione delle erbe in acqua bollente (oppure in acqua fredda e fatta poi bollire, per un tempo determinato, a fuoco moderato). Il tutto va coperto, poi filtrato e bevuto caldo o tiepido. Per preparare un infuso, invece, è necessario versare acqua bollente sulle erbe, in seguito bisogna coprire e lasciare in infusione. Il risultato si filtra e si beve. Più semplicemente, la tisana è un infuso (o un decotto) molto diluito. Altri utilizzi possono essere la lozione, per la quale bisogna mettere a macerare le erbe per un tempo prestabilito e in un liquido preciso (ad esempio, se si tratta di alcol, si parla poi di tintura; se il liquido è olio, diventa olio medicinale). Se si vuole fare una polpa, invece, si devono mettere nel frullatore (oppure nel mortaio, per chi ama i metodi d’altri tempi) le foglie o i frutti, che poi si devono sminuzzare (o pestare). Si sistema il tutto in una tela a trama fitta e, per ricavarne il succo, si spreme con energia.
Come gli speziali La camomilla comune (Matricaria chamomilla) e quella romana (Anthemis nobilis) sono, per le loro proprietà salutari, tra le erbe di campo più note e più utilizzate per preparare infusi. Tra i diversi benefici, c’è quello di favorire la digestione e contrastare i dolori addominali. Ecco alcune ricette di infusi ad hoc: in un litro d’acqua bollente, immergere 40 grammi di fiori secchi di camomilla comune per 10 minuti, poi bere, lontano dai pasti, una tazza 2 o 3 volte al giorno. Si può fare anche con 10 grammi di fiori secchi di camomilla romana, in un litro d’acqua bollente sempre per 10 minuti (da bere con la stessa frequenza del precedente). Invece, chi ha la sfortuna di soffrire di mestruazioni dolorose può trarre giovamento da un infuso preparato con 20 grammi di fiori secchi di camomilla romana, in un litro d’acqua bollente per 10 minuti, da bere la settimana precedente il ciclo 2 volte al giorno. Per chi ha la pelle arrossata, può essere un toccasana un olio realizzato con 200 grammi di fiori di camomilla comune, immersi in un litro di olio di semi, da scaldare a bagnomaria per 2 ore. Una volta filtrato il tutto, bisogna lasciarlo raffreddare e poi può essere utilizzato per applicazioni o frizioni. Anche le erbe dell’orto, oltre che essere ottimi condimenti per l’arrosto, possono riservarvi sorprese molto salutari. L’alloro (Laurus nobilis) ha proprietà digestive, come la menta (Mentha), il rosmarino (Rosmarinus officinalis) e la salvia (Salvia officinalis). Il basilico (Ocimum basilicum) aiuta a combattere i crampi allo stomaco o intestinali, preparando un infuso con 30 grammi di foglie e fiori freschi in un litro d’acqua bollente per 10 minuti, da bere in tazzina dopo i pasti.
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Ski week
Libri introspettivi I
l freddo dell’inverno e la tranquillità delle vacanze sono ingredienti utilissimi per favorire l’introspezione. Volete offrire ai bimbi qualche occasione per riflettere su loro stessi e il rapporto con gli altri? Quei libri che, dopo averli letti, lasciano per sempre qualche insegnamento? Ecco alcune chiavi di lettura da piccoli strizzacervelli. A qualsiasi età, buono per piccini, grandicelli e mamme, c’è Urlo di mamma, di Jutta Bauer, Salani, 5 euro. Il piccolo pinguino è “andato in mille pezzi”, letteralmente e psichicamente, dopo una sgridata della mamma. Solo a sera mamma tornerà, raccogliendo i pezzi e “ricucendo l’amore”, come recita il sottotitolo. Un libretto splendido, introspettivo e poetico, da leggere con i propri figli quando la rabbia passa, dopo l’ennesima sfuriata. Io fuori io dentro, di Cosetta Zanotti, edizioni Lapis, 11 euro, è un invito a esplorare le emozioni, dai 5 anni in su. Per ogni emozione c’è un disegno che illustra come si appare fuori e come ci si sente dentro. Così, per esempio, quando arriva la rabbia, la faccia è imbronciata, ma il bimbo dentro è un missile infuocato che viaggia alla massima velocità. Quando la mamma dà un bacio, fuori il bimbo sorride e dentro gli spuntano le ali. Quando si ha paura, fuori si trema e dentro c’è un drago che vuole mangiarci. E guardando l’immagine della paura, sembra quasi che la paura sia meno grande. Dentro me, di Alex Cousseau Alex e Kitty Crowther Kitty, edizione TopiPittori, 16 euro. In questa storia, domande, dubbi e difficoltà assumono le sembianze di un orco: bisognerà affrontarlo per trovare quello che si cerca. E quello che si troverà, alla fine, sono parole di tutti i colori. Per poter dire le cose, parlare di quello che fa paura e parlare anche della felicità. Adatto a partire dagli 8 anni. Se qualcuno sente gridare, sono io, di Johanna Thydell, Mondadori, 8 euro. Dedicato alle ragazze dai 13 anni in su, è scritto da una giovanissima autrice, che per affinità con le lettrici ha forti tratti introspettivi. Petra ha sedici anni ma vive con la paura di una bambina piccola. In casa sua giravano bottiglie di vino e birra e un padre alcolizzato che non ricorda le feste, non torna a casa a dormire, alza la voce e fa paura. Tutto questo non può non avere conseguenze. Il romanzo arriva dalla Svezia e racconta la storia di una ragazza e il suo difficile percorso di crescita. Ben scritto (e tradotto), procede fitto e non mancherà di far battere il cuore a quante lo leggeranno.
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cinema e home video
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I Cuccioli a Venezia C
uccioli, la serie televisiva prodotta da Rai Fiction, approda questo mese nelle sale cinematografiche. Cuccioli – Il Codice di Marco Polo, prodotto dal Gruppo Alcuni e dal Gruppo Edebè, varcherà anche i confini nazionali e sarà distribuito in 52 paesi. La cattivissima Maga Cornacchia vuole distruggere Venezia. Il suo astio verso la città lagunare risale ai tempi in cui finì in acqua, a mollo nel Canal Grande, per una magia non riuscita. Per vendicarsi la maga vuole trasformare Venezia in una città senz’acqua, con strade e vie asfaltate percorse dal rumoroso traffico automobilistico. Il suo piano malvagio sarà ostacolato dai Cuccioli che dovranno cercare l’antico codice di Marco Polo, conservato in un misterioso palazzo, per scongiurare il pericolo e salvare la laguna. Il regista Sergio Mangio, anche sceneggiatore del film insieme a Francesco Mangio, ha realizzato una pellicola divertente, una storia d’avventure pensata per i più piccoli con personaggi simpatici, già conosciuti grazie al successo ottenuto sul piccolo schermo. Insieme al film sarà proiettato in sala anche La ricetta per la torta di... che è un cortometraggio d’animazione promozionale (uno spot per promuovere la Regione Veneto) con protagonisti due Cuccioli, il coniglietto Cilindro e la papera Diva, che dovranno cercare in un supermercato gli ingredienti per preparare una torta di compleanno.
Il ritorno di Alvin e Artur Alvin Superstar, lo scoiattolo popstar, e Arthur, il personaggio nato dalla fantasia di Luc Besson, ritornano in sala con due nuovi episodi. Si tratta di Alvin Superstar 2 e di Arthur e la vendetta di Maltazard. Nel primo Alvin, Theodore e Simon, sono alle prese con una gara per gruppi musicali. I tre piccoli scoiattoli, per aggiudicarsi il primo premio e salvare il corso di musica della scuola, dovranno vedersela con le Chipettes, un’agguerrita band tutta femminile capitanata da Brittany. Il film è diretto da Betty Thomas, già autrice di Il Dottor Dolittle, qui al debutto nella regia di un film d’animazione. Arthur e la vendetta di Maltazard è il secondo film tratto dalla fortunata serie di romanzi nati dalla fantasia di Céline Garcia e scritti da Luc Besson che, oltre a esserne l’autore, è anche il regista delle due pellicole. Arthur, in vacanza con i suoi familiari, riceve un messaggio d’aiuto da Selenia e rientra di tutta fretta nel mondo dei Minimei. Arrivato a destinazione scopre che la richiesta potrebbe essere una trappola orchestrata dal malvagio Maltazar. Questo lungometraggio precede l’uscita del terzo, e conclusivo, episodio della serie, Arthur e la guerra dei due mondi, ora in post produzione e la cui uscita è prevista nel corso dell’anno.
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Winx Club: In Concert è il nuovo dvd dedicato al gruppo più amato dalle ragazzine. Nel dischetto digitale sono raccolti 15 videoclip animati che vedono Musa, Flora, Aisha, Stella, Tecna e Bloom, ovvero la Winx Club Rock Band, interpretare altrettante canzoni. Ricchi e divertenti i contenuti speciali: grazie al karaoke sarà possibile cantare insieme tutte le canzoni.
Hello! Spank
La Dolmen Home Video propone questo mese il primo box, contenente quattro dvd, di Hello Spank, la serie animata giapponese trasmessa nei primi anni Ottanta dalla tv commerciale. Aiki è affidata allo zio che vive in riva al mare. Qui, in seguito alla perdita del suo cagnolino, le affidano un nuovo amico a quattro zampe: Spank, un cagnolino davvero particolare.
baby web
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Tutti in fattoria V
oglia di sano relax campestre? Pare che tutto il mondo ne abbia tantissima. E se poi non ti si richiede nemmeno di alzarti alle cinque del mattino per mungere le mucche o di sudare sette camicie per arare campi e campetti, si capisce perfettamente il grandissimo successo di Farmville, il più grande gioco multiplayer che sia mai stato giocato. è per adulti? Senza dubbio sì! Impossibile resistere al fascino di costruire poco alla volta il proprio impero agricolo, scegliendo cosa seminare, come disporre del proprio appezzamento e seguire amorevolmente i propri allevamenti intensivi. Ma, opportunamente seguiti dai genitori (Farmville è di fatto un’applicazione di Facebook ed è comunque un canale aperto all’interazione con altri utenti), anche i bambini troveranno piacevole e creativo trasformarsi in piccoli fattori. Per prima cosa bisogna chiarire le regole: si potrà accedere al gioco solo in tempi ben precisi e, soprattutto se il bimbo è ancora piccolino, affiancati da un adulto; saranno mamma e papà a scegliere i suoi vicini di fattoria. Può risultare utile creare un apposito utente per vostro figlio, controllando già in partenza con chi può comunicare e che non siano inseriti dati sensibili che ne pregiudichino la privacy. E poi via alla fantasia: semini, raccogli, accumuli monete, acquisti casette, staccionate o decori in tema con la stagione, vai a visitare le fattorie dei tuoi vicini, prendi ispirazione e li “aiuti” a ramazzare le foglie secche o a liberarsi da un’invasione di talpe. Periodicamente il gioco ti mette a disposizione qualche novità che rinnova l’entusiasmo. Intanto sali di livello e puoi acquistare cose nuove, scegliere tra altre varietà di piante da seminare e ingrandire il tuo appezzamento di terra. Magari attraverso questo gioco il vostro piccolo imparerà che i cocomeri non crescono sulle palme, ma per terra come le zucche e voi vi rilasserete “in campagna” con lui.
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succede a cuneo
Tatiana Gedda
Baby Friendly - Verzuolo: riapre la Tana del Drago A Verzuolo, nei locali di Palazzo Drago, è stata riaperta la ludoteca dedicata ai bambini dai 6 agli 11 anni. Quest’anno gli appuntamenti settimanali raddoppiano: ci si trova il lunedì e il giovedì, dalle 17 alle 18.30, con laboratori artistici, letture animate e gioco. La ludoteca è gestita dall’associazione di genitori Segnaletica, dal Comune di Verzuolo, dal Consorzio Monviso Solidale e dalla cooperativa Armonia a cui fa capo l’educatrice che gioca e legge con i piccoli utenti. Per accedere alla ludoteca si versa un contributo annuale di 15 euro. Per informazioni telefonare al numero 389 4263314 il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 14.30 alle 18. Ludoteca La Tana del Drago Palazzo Drago - Verzuolo (CN) Tel. 389 423314
Giardini - Il Parco del Sole di Savigliano Savigliano è una città ricca di aree giochi, molte delle quali rinnovate e messe in sicurezza. Le famiglie trovano però un bello spazio all’aria aperta in Viale del Sole, un parco ampio, curato e alberato. Lo spazio giochi è recintato, ha un bel tappeto di erba e la pavimentazione antichoc sotto i giochi. Ci sono uno scivolo, altalene e giochi a molla. Lo spazio è ampio e si presta ai giochi in compagnia. Ci sono tavoli da picnic e un recinto per gli amici a quattro zampe. Il parco è pulito e l’erba è curata. Poco distante inizia la zona a traffico limitato che conduce in centro alla città. Da segnalare solo qualche graffito e l’assenza dei servizi igienici. Voto: 9 per la struttura e 8 per la socialità.
Il presepe animato
P
er tutto il mese di gennaio a Cavallermaggiore si può visitare uno dei presepi più belli del cuneese: da 31 anni viene realizzato su una superficie di 300 metri quadrati in tre mesi di paziente lavoro da parte di una decina di volontari. I visitatori possono camminare all’interno della rappresentazione, osservando ambientazioni e scene di vita. Alcune statue (il mercato, la grotta e la zona dei Re Magi) risalgono al 1700 e hanno la particolarità di avere gli occhi in vetro e di essere scolpite nel legno con gran-
de maestria. Un secondo gruppo di statue, del 1800, sempre in legno, ha braccia e gambe snodate che permettono il movimento meccanico e riproducono i mestieri piemontesi. Un terzo gruppo, di origine provenzale, risale al 1900 ed è realizzato in terracotta e stoffa. Ogni anno il presepe subisce modifiche e lascia spazio a nuove case, statue in movimento, effetti luminosi e scenici. www.presepecavallermaggiore.it
Camminata solidale A Saluzzo parte la settima edizione del “Fitwalking del cuore”, camminata solidale e non competitiva. Gli organizzatori sono la Scuola del Cammino, Avis e l’associazione Vivalda. L’anno scorso hanno partecipato più di duemila persone, tra cui tantissimi bambini, che si sono divertiti a passeggiare per le vie della città e della collina. L’iscrizione costa 5 euro, l’intero incasso viene devoluto a favore di un progetto sociale. Ritrovo alle 9 in piazza Cavour sotto l’ala. Domenica 24 gennaio, ore 10,30 Saluzzo (CN) - Per informazioni: tel. 0175 248132
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spettacolo
Un incredibile 2010 È
un inizio d’anno scoppiettante, quello della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. Tanti e divertenti sono gli spettacoli in programma: si passa dalla nuova produzione “Il Libro della Giungla” al Circoluna, solo e unico circo d’ombre al mondo. Inoltre, ci sarà “Storia di un uomo e della sua ombra (Mannaggia ‘a mort)”, spettacolo ispirato ai film muti e al mondo poetico dei clown, “L’incredibile storia dell’incredibile Barone”, liberamente tratto da Il Barone Rampante di Italo Calvino, e “Inox - Piccola storia inossidabile dell’uomo e della donna dalle origini alla pentola a pressione”. Venerdì 15 e sabato 16 gennaio, ore 21 Domenica 17 gennaio, ore 16.30 Il Libro della Giungla Un gruppo di giovani, pensando ai fratelli più piccoli, prova a cimentarsi nella creazione di uno spettacolo per ragazzi. I fratellini sono un po’ rompiscatole, ma non si può non voler loro tanto bene. Il problema è scegliere l’argomento giusto. L’unico che metteva tutti d’accordo è: Il Libro della Giungla. Nelle figure degli animali, sono racchiuse tutte le tipologie dei più potenti sentimenti: la gioia, il dolore, la nostalgia, l’abbandono, la paura, il coraggio, l’amore. A questo punto, non resta che darsi da fare! Da 6 anni. Sala Grande. Venerdì 15 e sabato 16 gennaio, ore 21 Domenica 17 gennaio, ore 15.30 e 17 Circoluna Tutti gli spettatori, grandi e piccini, saranno i benvenuti a Circoluna, il solo e autentico circo d’ombre al mondo. Uno spettacolo che parla dell’ombra e della luce avvalendosi di un linguaggio ironico e leggero, realizzato in collaborazione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut di Stoccolma (specializzata nel teatro per i piccolissimi). Da 2 anni. Sala Piccola. Venerdì 22 e sabato 23 gennaio, ore 21 Domenica 24 gennaio, ore 16.30 Storia di un uomo e della sua ombra (mannaggia ‘a mort) L’opera si ispira ai film muti, alle comiche e al mondo poetico dei clown. Risultato: uno spettacolo che è quasi un cartone animato in bianco e nero con attori in carne e ossa. In scena si incontrano/scontrano due personaggi: un uomo in pigiama con palloncino
bianco e la sua ombra travestita da morte. Gli inseguimenti e le zuffe sono caratterizzati da numerose gag esilaranti, al ritmo di una briosa colonna sonora suonata dal vivo. Da 5 anni. Sala Grande. Venerdì 29 e sabato 30 gennaio, ore 21 Domenica 31 gennaio, ore 16.30 L’incredibile storia dell’incredibile Barone Molto liberamente tratto da Il Barone Rampante di Italo Calvino, lo spettacolo mette in scena, al centro, un grande libro–palcoscenico dal quale vengono fuori tutte le immagini e le fantasie del racconto, sotto forma di lettere dell’alfabeto. Da 5 anni. Sala Grande. Domenica 31 gennaio alle 16.30, per Scrittori a teatro, c’è l’incontro con Anna Vivarelli. Venerdì 29 e sabato 30 gennaio, ore 21 Inox – Piccola storia inossidabile dell’uomo e della donna dalle origini alla pentola a pressione La storia dei rapporti fra uomo e donna? Una storia sempre divertente! Due attrici la narrano con poesia, ironia e comicità grottesca, attraverso la metafora degli oggetti per la casa e dei casalinghi. In uno spazio dedicato alle pentole, le narratrici attraversano la storia, fino ai giorni nostri. E il futuro? Come saranno i figli dei figli degli uomini e delle donne di oggi? Da 8 anni. Sala Piccola. Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 - Torino Per informazioni: tel. 011 19740280 da martedì a domenica dalle 15 alle 19 mail@fondazionetrg.it - www.casateatroragazzi.it
Libera… Il Teatro nelle città Prosegue “Libera… Il Teatro nelle città”, rassegna dedicata alle famiglie che permette ai bimbi di conoscere il teatro in tutte le sue forme: il teatro d’attore, i pupazzi animati, le ombre, il clown e l’acrobatica. Gli spettacoli vanno in scena tra Avigliana, Almese e Caselette. Il biglietto costa 5 euro. Domenica 10 gennaio, ore 16 Il grog di Magog
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Salone polivalente Cav. Mario Magnetto Via Alpignano, 113 - Caselette (TO) Domenica 17 gennaio, ore 16 Cantare gli alberi Auditorium Cav. Mario Magnetto Via Avigliana, 17 - Almese (TO) Biglietteria tel. 011 9313488 - www.artquarium.it
C’era una volta... In scena, al Teatro Monterosa, nell’ambito della rassegna “C’era una volta...” dedicata a bambini da 3 anni in su, tante storie fantastiche che faranno sognare spettatori grandi e piccini. Alla fine di ogni spettacolo, merenda offerta a tutti i bambini presenti. Ingresso unico a 5 euro. In sala, non è consentita la presenza del bambino con meno di 12 anni, se non è accompagnato da un adulto. Mercoledì 6 gennaio, ore 16 Il baule dei sogni perduti Domenica 17 gennaio, ore 16 Nel magico mondo di Walt Disney
Teatro Monterosa Via Brandizzo, 65 – Torino Per informazioni: Biglietteria Teatro tel. 011 2304153 (nei giorni feriali dalle 17 alle 19) teatro@teatromonterosa.it www.teatromonterosa.it
spettacolo GGl’agenda
Il risveglio della domenica A
nche nel 2010, tutta la famiglia si sveglia volentieri la domenica mattina per assistere agli spettacoli di “Domenica mattina teatro!”, rassegna per bambini e genitori in programma al Teatro Agnelli. Ingresso unico a 5 euro (ogni 5 biglietti acquistati, se ne riceve uno omaggio). Domenica 17 gennaio, ore 10 e 11.30 La Casetta della Pimpa La Pimpa, il cagnolino nato dalla penna di Altan nel 1975, ha una casetta di due metri per due, interamente rivestita di gommapiuma foderata di stoffa. La Pimpa si affaccia alla finestra e invita tutti coloro che la ascoltano, e che le vogliono bene, a giocare con lei. Da 3 anni. Domenica 24 gennaio, ore 11 Mimì e il pane «È pronto il pane? No...la terra deve riposare. È pronto il pane? La pioggia ha da bagnare. È pronto il pane? No...Il grano deve spuntare...». E via così… Filastrocche, suoni, odori, sapori, percezioni tattili di percorsi antichi capaci di recuperare la semplicità di gesti che sembrano dimenticati, per riflettere sulla voce del verbo mangiare. Da 4 anni. Domenica 31 gennaio, ore 11 Famelico lupo ovvero come ti mangio i 3 porcellini! La classica fiaba de “I tre porcellini” vista attraverso un divertente personaggio, ricco di humor e di umanità. Dopo l’incontro con il lupo alle prese con la sua insaziabile fame, lo spettacolo vede l’arrivo dei tre porcellini decisi a costruire le loro case fatte di paglia, legno e mattoni, e prosegue con gli attacchi del lupo, aiutato dalla sua catastrofica potenza polmonare. La storia si conclude, inevitabilmente, con la sua sconfitta. Da 4 anni. Teatro Agnelli Via Paolo Sarpi, 111 – Torino Per informazioni: Assemblea Teatro tel. 011 3042808 assteat@tin.it www.assembleateatro.com
Il mondo di Patty Per la gioia delle bambine più grandicelle, arriva al Palatorino (ex Mazdapalace) “Il Mondo di Patty, il Musical più bello”, versione teatrale del celebre telefilm argentino. Sabato 9 gennaio, ore 15 e 18 Domenica 10 gennaio, ore 11 e 15 Palatorino (ex Mazdapalace) Corso Ferrara, 30 – Torino Per informazioni: http://mazdapalace.gruppotogni.it
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spettacolo
Di festa teatrando A
Pinerolo riparte “Di festa teatrando”, rassegna di teatro dedicata a grandi e piccini. Il biglietto d’ingresso costa 4 euro. Domenica 10 e 24 gennaio, al termine degli spettacoli, sarà possibile visitare “L’angolo dei libri” a cura della Biblioteca Ragazzi di Pinerolo.
al Teatro Gianduja
Domenica 10 gennaio, ore 16.30 Aquarium (da 5 anni) Domenica 17 gennaio, ore 16.30 L’inventore di sogni (da 8 anni) Domenica 24 gennaio, ore 16.30 Perché (da 3 anni) Domenica 31 gennaio, ore 16.30 Storie di streghe (da 5 anni) Teatro Sociale Piazza Vittorio Veneto, 21 – Pinerolo (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 0121 323186 dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 17.45 info@nonsoloteatro.com -www.nonsoloteatro.com
Cosa succede a Pocapaglia? A gennaio, ci saranno ancora “Giornidifesta” all’ Alfa Teatro! Per la rassegna dedicata alle famiglie, sono in programma due divertenti spettacoli: “Le avventure di Lino e Lina” e “Al paese di Pocapaglia”. I biglietti costano 6 euro l’intero, 4 euro il ridotto (fino a 10 anni). Domenica 17 gennaio, ore 16.30 Le avventure di Lino e Lina Un giorno una nuvola chiese al sole il perché del ciclo dell’acqua. Il sole spiegò alla nuvola che il ciclo dell’acqua è una storia antica e importante. La nuvola rimase incuriosita e, per capire meglio, volle dal sole ancora spiegazioni. Per tutta risposta, il sole le disse di far piovere e che, al resto, ci avrebbe pensato lui. E, in questo modo, sulla terra arrivarono Lino e Lina, due gocce d’acqua, nel vero senso della parola! Teatro d’attore e pupazzi. Da 3 anni.
Domenica 31 gennaio, ore 16.30 Al paese di Pocapaglia Pocapaglia è un paese di contadini brontoloni e un po’ sprovveduti. Solo Masino è sveglio, risoluto e benvoluto, ma ha lasciato il paese per andare in cerca d’avventure e non è più tornato. In attesa del suo ritorno, a Pocapaglia cominciano a succedere fatti misteriosi, come ruberie di buoi e vacche da parte della masca Micillina. I paesani sono ormai disperati, finché, una bella sera, Masino ricompare. Lo spettacolo è liberamente tratto da La Barba del Conte di Italo Calvino. Teatro di narrazione e d’animazione con baracca e burattini, musiche originali dal vivo. Da 4 anni.
Per affrontare al meglio le rigide temperature invernali, non perdetevi gli appuntamenti in programma al Teatro Gianduja. Le marionette scalderanno i vostri cuori con tante simpatiche storie. L’ingresso intero costa 8 euro, il ridotto 6 euro (sotto i 13 anni). Nel prezzo del biglietto è inclusa la visita al Museo della Marionetta. Mercoledì 6 e domenica 10 gennaio, ore 16.30 Cappuccetto Rosso Domenica 17 gennaio, ore 16.30 Il manifesto dei burattini Domenica 24 e 31 gennaio, ore 16.30 Il circo fantastico delle marionette
Teatro Gianduja Via Santa Teresa, 5 – Torino Per informazioni: tel. 011 530238 www.museomarionettelupi. com
Alfa Teatro Via Casalborgone, 16/l - Torino Per informazioni: tel. 011 8193529 www.alfateatro.it
Le Figure dell’Inverno Continua la sesta stagione de “Le Figure dell’Inverno”, rassegna di teatro di figura rivolta ai bambini da 3 a 12 anni e ai loro genitori. Ingresso unico a 5 euro.
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Mercoledì 6 gennaio, ore 16 Storie di neve. Da 3 anni. Domenica 24 gennaio, ore 16 Streghiz. Da 5 a 11 anni.
Teatro Educatorio della Provvidenza Isola pedonale della Crocetta Corso Govone, 16 – Torino Per informazioni: tel. 011 5691400 www.labottegateatrale.it
Esci dalla solita palude!
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I giorni dello Zar T
utti sull’attenti! Lo Zar sta arrivando! Al Castello di Racconigi, fino a domenica 21 marzo, è possibile visitare “I giorni dello Zar”, mostra invernale della rassegna “Racconigi, il palazzo, l’inverno” dedicata al centenario della visita di Nicola II a Racconigi nel 1909. Si potranno ammirare, attraverso un percorso nelle stanze del Castello che ospitarono lo zar, allestimenti e oggetti originali dell’epoca. Si potrà scoprire un palazzo in pieno fermento (come nei giorni che precedettero l’importante evento del 1909): il telegrafo riceve messaggi e le cucine traboccano di vettovaglie per i menu delle giornate tanto attese. Gli orari d’apertura sono: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 18.30 (chiuso il lunedì e il primo gennaio). Il costo del biglietto è di 5 euro per la visita non guidata (riduzione del 50% per ragazzi di tra 18 e 25 anni, gratuito per gli under 18 e over 65 anni e per i possessori della Tessera Musei Torino Piemonte). È prevista una visita guidata alla mostra per gruppi tutti i giorni dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 18.30. La visita dura un’ora e mezza circa e costa 75 euro per ogni gruppo (massimo 25 persone). La prenotazione è obbligatoria al tel. 0171 261467 (per informazioni, Serena Fumero, ufficio attività culturali, tel. 0172 84005 - s.fumero@castellodiracconigi.org). Fino a domenica 21 marzo Castello di Racconigi Via Morosini, 3 - Racconigi (CN) Per informazioni: tel. 0172 84005 - www.ilcastellodiracconigi.it
6 postazioni Cliccolo. Cliccolo è quaderno interattivo, insegna la destra e la sinistra, i colori, le forme, nuove parole in italiano e in inglese Aperto a tutti i bimbi dai 3 ai 10 anni accompagnati da un adulto. Da lunedì a venerdì 15.30-18.30, sabato e a, domenica 10.30-18.30. (Nei fine settimana, re vi preghiamo di chiamaree primaa per vverificare apertura e disponibilità) Prezzi da 3 euro all’ora a seconda della soluzione scelta
Corso Agnelli, 22/c presso Torino tel. 345 4205010 info@cliccolo.it - www.cliccolo.it
Iniziativa aperta anche a scuole mate materne e o elementari che vogliano fare attività presso il centro o a scuole che vogliano ospitare un laboratorio gemello al loro interno
cultura GGl’agenda
Lumen Flumen F
ino a domenica 31 gennaio, lasciatevi incantare dal fascino creativo delle luci con Lumen Flumen, progetto di light design ideato dall’Ecomuseo Urbano - Circoscrizione 7 in collaborazione con il Primo Liceo Artistico e l’Istituto Albe Steiner. Le illuminazioni, situate lungo il tratto urbano della Dora Riparia, offrono la possibilità a chi guarda di ammirare i ponti sotto una luce magica e del tutto inaspettata. Fino a domenica 31 gennaio Lungo Dora – Torino. Per informazioni: www.comune.torino.it/circ7
Luci d’Artista Prosegue fino a domenica 10 gennaio, il tradizionale (e scintillante) appuntamento con Luci d’Artista, mostra d’arte contemporanea all’aperto, formata da opere luminose distribuite per le strade e le piazze della città. Inoltre, è possibile visitare Luci d’Artista, oltre che a piedi, anche grazie all’autobus turistico City Sightseeing e
al suo speciale tour serale (partenza sabato, domenica e festivi, ore 19; tariffe: intero 10 euro, ridotto 5 euro). Fino a domenica 10 gennaio Sedi varie – Torino www.comune.torino.it/artecultura/luciartista/
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cultura
Ai tempi dei cavalieri S
e i vostri bimbi si sentono dei piccoli condottieri e non abbandonano neppure per un secondo lo spadino di plastica (infausto regalo di Natale del nonno) alla Reggia di Venaria c’è la mostra che fa per voi. “Cavalieri. Dai Templari a Napoleone” racconta storie di crociati, soldati, cortigiani: si parte dagli ordini cavallereschi medievali, passando per quelli monarchici del Rinascimento e dell’Antico regime (dalla Giarrettiera al Toson d’Oro alla sabauda Annunziata), per terminare con le moderne e democratiche decorazioni al merito. Accompagnati da un’ambientazione musicale ad hoc, i visitatori possono ammirare circa 120 le opere, tra statue, dipinti, abiti, armature, gioielli, insegne e manoscritti, giunte alla Reggia da collezioni e musei italiani e stranieri. Gli orari d’apertura sono martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 18.30; sabato dalle 9 alle 21.30; domenica dalle 9 alle 20; lunedì chiuso. Venerdì 1 gennaio, la mostra apre alle 11. I biglietti (che comprendono anche l’ingresso ai Giardini) costano 8 euro l’intero, 6 euro il ridotto per gli over 65 e under 18, gratuito per i minori di 12 anni con un accompagnatore adulto. È possibile prenotare i biglietti chiamando al tel. 011 4992333 (è necessario ritirarli 30 minuti prima dell’ingresso). Fino domenica 11 aprile Reggia di Venaria Reale Piazza della Repubblica - Venaria Reale (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4992333 prenotazioni@lavenariareale.it - www.lavenaria.it
Bimbi un po’ naif Piccoli pittori crescono a San Secondo di Pinerolo! Al Castello di Miradolo, in occasione della mostra “Pittura naïf. Opere scelte dalla Collezione Zander” (che termina domenica 31 gennaio), i bambini accompagnati dai genitori potranno dare sfogo alle loro “velleità” artistiche e scoprire le opere presenti nella mostra grazie all’appuntamento “Bimbi al Castello”, rivolto a piccoli tra 4 e 12 anni. Il costo è di 8 euro a bambino (i genitori che accompagnano i bimbi e vogliono visitare la mostra, pagano un ingresso ridotto a 5 euro). La prenotazione è obbli-
gatoria. L’attività si svolge dalle 15.30 alle 17.30. Mercoledì 6 gennaio Una Befana un po’ Naif Sabato 16 gennaio La magia nel ritratto Castello di Miradolo - San Secondo di Pinerolo (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 0121 376545 info@fondazionecosso.it
Le pietre del cielo Fino a lunedì 11 gennaio, presso il Museo Regionale di Scienze Naturali, è possibile visitare “Meteoriti. Le pietre del cielo”, mostra dedicata alle cosiddette stelle cadute dal cielo (o messaggeri degli Dei!) che, fin dai tempi antichi, venivano considerate doni delle divinità verso gli uomini. I meteoriti sono frammenti di pietra di origine extraterrestre che cadono sulla superficie della terra. Nell’antichità, essendo costituiti da una lega di ferro e nichel, venivano adoperati per la realizzazione di armi, amuleti, gioielli e altri oggetti. L’orario di visita è tutti i giorni dalle 10 alle 19 (chiuso il martedì). L’ingresso costa 5 euro l’intero, 2,50 euro il ridotto. Fino a lunedì 11 gennaio Museo Regionale di Scienze Naturali Via Giolitti, 36 - Torino Per informazioni: numero verde 800 329329 tel. 011 4326354 - www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali
56 Giovani Genitori
Giovedìscienza Per colmare la vostra sete di sapere, non potete mancare agli incontri di Giovedìscienza, la scienza in diretta settimana per settimana. Il programma della 24a edizione è ricco di appuntamenti, tutti a ingresso libero. Le tematiche, sempre attuali, spaziano dall’influenza A alle cellule staminali, dal riscaldamento globale all’invecchiamento demografico. Giovedì 14 gennaio, ore 17.45 Cellule staminali, battaglia su due fronti Elena Cattaneo Giovedì 21 gennaio, ore 17.45 Creativi si nasce o si diventa? Paolo Legrenzi Giovedì 28 gennaio, ore 17.45 I drogati del gioco d’azzardo Paolo Jarre
Teatro Colosseo Via Madama Cristina, 71 Torino Per informazioni: tel. 011 8394913 www.giovediscienza.org
eventi GGl’agenda
Holiday on ice A
l Palatorino (ex Mazdapalace), vanno in scena magia, incanto e illusione grazie a Mistery, il nuovo meraviglioso spettacolo firmato Holiday on ice. Un viaggio mistico nella fantasia che lascerà il pubblico a bocca aperta: splendide coreografie, costumi incantevoli e mondi fantastici renderanno questo show indimenticabile. I prezzi dei biglietti variano a seconda del settore scelto, sono previste riduzioni per gruppi e bambini. Giovedì 21 gennaio, ore 21 Venerdì 22 gennaio, ore 11 e 21 Sabato 23 gennaio, ore 11, 16 e 21 Domenica 24 gennaio, ore 11, 15, e 19 Palatorino (ex Mazdapalace) Corso Ferrara, 30 - Torino Per informazioni: http://mazdapalace.gruppotogni.it
Inverno a tutto sport Coppa Europa di Bob e Skeleton Giù dai monti con il bob! I migliori atleti europei di specialità si sfidano per la vittoria, lanciandosi in discese da batticuore. Da venerdì 15 a domenica 17 gennaio Pista Olimpica Cesana - Pariol Cesana Torinese (TO) Per informazioni: www.torinolympicpark.org World Cup Ipc Alpine Skiing A Sestriere, si disputa la Coppa del Mondo di Sci Alpino Disabili con le specialità di discesa libera, super G, combinata e numerosi eventi collaterali. Da lunedì 18 a sabato 23 gennaio Sestriere (TO) Per informazioni: tel. 0122 750772 - www.freewhite.it Coppa del Mondo di Slittino Appassionati delle scivolate da brividi: non perdetevi, presso la Pista Olimpica Cesana – Pariol, la Coppa del Mondo di Slittino. Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio Pista Olimpica Cesana/Pariol - Cesana Torinese (TO) Per informazioni: www.torinolympicpark.org
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GGl’agenda
eventi
... a visitar presepi Vernante Il presepe meccanico di Vernante, giunto alla sedicesima edizione, raffigura il tipico paesaggio alpino, cercando di riprodurre in modo verosimile l’ambiente che circonda il paese. Si passa dalle alte vette dello sfondo alla popolosa vita del fondovalle, senza tralasciare il tortuoso scorrere dei ruscelli. Inoltre, non mancherà la neve: vestito di bianco, il presepe ricreerà uno scenario invernale dove la popolazione deve sgomberare le strade e i tetti. Fino domenica 10 gennaio Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 22.30 Aperture straordinarie: sabato 16, 23, 30 gennaio e domenica 17, 24, 31 gennaio dalle 9 alle 22.30 Confraternita Santa Croce (vicino alla Chiesa Parrocchiale) – Vernante (CN) Per informazioni: tel. 0171 920550 – cell. 340 6306564 Bandito (Frazione di Bra) A Bandito, Frazione di Bra, viene allestito un presepe che cerca di riprodurre in modo semplice l’ambiente del tempo, in Palestina. Si può contemplare il deserto, i pastori, i monti aridi con i fuochi degli accampamenti. Inoltre, completano l’opera ammirevoli giochi di luce, con l’alternarsi di giorno, tramonto, notte e alba, lo scorrere del fiume e le musiche in sottofondo. Fino a mercoledì 6 gennaio, tutti i giorni dalle 15 alle 18 Centro Mariapoli, Raggio di Luce – Villa Moffa Bandito - Frazione di Bra (CN) Per informazioni: cell. 340 4992425 bandito@presepiingranda.it
Vigone Il presepe di Vigone, allestito dalla famiglia Audisio, ripropone un’ambientazione unica nel suo genere: una scenografia ispirata alla “vita di paese” di fine Ottocento-inizio Novecento. Un ricordo puntuale di un mondo contadino ormai dimenticato, un affresco fatto da scenette di genere fedelmente riprodotte. Fino domenica 10 gennaio Giorni feriali: dalle 15 alle 19; giorni festivi: dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 19 Chiesa di San Bernardino Vigone (TO) Per informazioni: tel. 011 9801143/011 9801902 vigone@presepiingranda.it Entracque Ad Entracque, il presepe ha un’ambientazione alpina con personaggi, statici e in movimento, dalle fattezze napoletane. Non mancano il ruscello, il laghetto, l’effetto nebbia e neve, giochi di luce (come aurora, giorno, tramonto e notte), stella cometa e angelo che discendono sulla grotta. Mercoledì 6, sabato 9, domenica 10, sabato 16, domenica 17, sabato 23 e domenica 24 gennaio, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 Aperture straordinarie: martedì 5 e mercoledì 6 gennaio, dalle 21 alle 23; venerdì 1 gennaio 2010 dalle 00.30 alle 01.30 Salone Maria Josè Via Angelo Barale, 14 – Entracque (CN) Per informazioni: tel. 0171 978616 entracque@presepiingranda.it
Natale in giostra
aspettando le Befane A Prazzo, c’è la fiaccolata aspettando le Befane! Alle 21, ritrovo in Borgata Allemandi, a seguire discesa delle befane con gli sci, vin brulé e dolcetti per i bimbi. La partecipazione è libera per tutti. A cura dell’Associazione Carcoso per San Michel.
A Natale in giostra, a Torino Esposizioni nel Parco del Valentino, mercoledì 6 gennaio arriva la Befana!
Sabato 2 gennaio, ore 21
Mercoledì 6 gennaio Torino Esposizioni 5˚ padiglione Parco del Valentino Corso Massimo d’Azeglio, 15 – Torino Per informazioni: www.nataleingiostra.com
Frazione San Michele Prazzo (CN) Per informazioni: Associazione Carcoso per San Michele cell. 347 2483726
58 Giovani Genitori
eventi GGl’agenda
Speciale Befana Mercatino della Befana A Portula, nella frazione Castagnea, viene allestito il Mercatino della Befana. Domenica 3 gennaio Portula (BI) Per informazioni: Agriturismo Oro di Berta tel. 015 756501/015 756229 - www.oasizegna.com Fiaccolata per tutti i bambini Presso l’Oasi Zegna, a Bielmonte, è in programma una fiaccolata dedicata a tutti i bambini in compagnia della Volpina, con i Maestri di sci, sulle piste del comprensorio. Dalle 17.30. Sabato 2 gennaio, dalle 17.30 Oasi Zegna – Bielmonte (BI) Per informazioni: Scuola Sci Bielmonte tel. 015 744178 www.scuolascibielmonte.it Tombola della Befana Martedì 5 gennaio, in attesa della Befana, presso l’Oasi Zegna a Bielmonte, nel Piazzale 2, è in programma un dopo-cena con tombolata. è consigliata la prenotazione. Martedì 5 gennaio Piazzale 2 - Oasi Zegna, Bielmonte (BI) Per informazioni: Wing Over Bar tel. 015 744167 www.oasizegna.com Festa della Befana in Borgata Turina A San Germano Chisone, arriva la Befana alla Turina! Un’occasione imperdibile per conoscere la simpatica e generosa vecchierella: luci, racconti e magie, presentate dai borghigiani in costume. E, quando il pancino brontola, nell’ora di merenda, gustatevi ottimi gofri e vin brulè (per i più grandicelli!). Mercoledì 6 gennaio Borgata Turina - San Germano Chisone (TO) Per informazioni: www.comune.sangermanochisone.to.it Festa della Befana sul ghiaccio Non perdetevi, presso il Palazzetto del Ghiaccio di Pinerolo, la festa della Befana dalle 15 alle 18. Mercoledì 6 gennaio, dalle 15 alle 18 Palazzetto del Ghiaccio – Pinerolo (TO) Per informazioni: www.comune.pinerolo.to.it
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Uno dei più bei comprensori sciistici del mondo
GGl’agenda
eventi
Il paese incantato F
ino a domenica 10 gennaio, Govone si trasforma in un paese incantato per grandi e piccini con la terza edizione de “Il Magico Paese di Natale” che riserva numerose novità. Le sale del Real Castello di Govone, Residenza Sabauda Unesco, ospiteranno una mostra rinnovata e ancora più vicina alle tradizioni, non solo un’esposizione di presepi ma una grande casa di Babbo Natale. In paese ci saranno luci, colori, fuochi d’artificio e animazione per le strade. Fino a domenica 10 gennaio Govone (CN) Per informazioni: tel. 0173 58200 – www.ilpaesedinatale.com
Promenado della Valle Stura A Demonte, si tiene la “Promenado della valle Stura”, la granfondo nazionale di sci fondo di 50 chilometri che ospita al suo interno la prima Ciaspolado della Valle Stura, aperta anche ai bambini. Tutti coloro che hanno già compiuto i 16 anni possono partecipare alla gara. La marcia non competitiva è aperta a tutti, bambini com-
presi, se accompagnati dai genitori. La partenza è prevista alle 11 presso il Centro fondo di Festiona. Domenica 17 gennaio - Demonte (CN) Per informazioni: cell. 338 4400687/329 7066027 www.vallesturasport.it
FESTE PER BAMBINI
Fagiolata di San Defendente A Castiglione d’Asti, non perdetevi la gustosa fagiolata di San Defendente, tradizionale appuntamento che si rinnova da oltre 800 anni. Sabato 2 gennaio, dalle 10 Castiglione d’Asti (AT) Per informazioni: www.castiglioneasti.it
eventi GGl’agenda Piccola neve
Chantar l’uvern R
itorna Chantar l’uvern, una rassegna di eventi, giunta alla quinta edizione, per celebrare la cultura occitana e francoprovenzale. Le manifestazioni si svolgono in diverse località delle Valli di Susa, Chisone e Sangone, ad esempio Usseaux, Gravere, Pragelato, Sauze d’Oulx, Salbertrand, e il calendario, ricco e variegato nei generi, prevede appuntamenti fino a metà febbraio. Ecco alcuni eventi, in programma a gennaio, dedicati a grandi e piccini (si può consultare l’elenco completo delle manifestazioni su www.cesdomeo.it). Domenica 3 gennaio, ore 16 I bambini e la lingua occitana: favole in occitano ed italiano. Spettacolo di magia per bambini. Salone polifunzionale – Usseaux (TO)
il gruppo Nous Mêmes. Ore 16, Befana occitana: festa con musica, vin brulè e dolci della tradizione presso il forno di Rollieres. Sauze di Cesana (TO)
Domenica 3 gennaio, ore 16 Storie di Natale: spettacolo di burattini per grandi e piccini. Merenda. Sala polivalente – Gravere (TO)
Martedì 5 gennaio, ore 21 Aspettiamo la Befana ballando: musiche e balli occitani. Salone polifunzionale – Usseaux (TO)
Lunedì 4 gennaio Ore 10, Ciaspolata della Befana: partenza area maneggio. Ore 15, Musiche e danze occitane all’aperto con
Per informazioni: Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand ed Ecomuseo Colombano Romean Tel. 0122 854720 www.cesdomeo.it
e è sempr ita garant senza la pre del titolare
TRASLOCHI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI
L’Associazione Amici di Avigliana e la casa per ferie Ostello del Conte Rosso organizzano “Piccola neve”, settimane bianche o weekend sulla neve per chi ha voglia di fare una vacanza in un ambiente rilassato e tranquillo, trascorrendo piacevoli momenti sulle neve con i bambini. Nel programma, tra le tante iniziative, si segnala: accoglienza in camere alla Casa per Ferie “Ostello del Conte Rosso” e abbonamento agli impianti sciistici di Pian Neiretto. I costi partono da 50 euro al giorno. Sono previsti sconti famiglia.
Avigliana (TO) Per informazioni: cell. 338 5249525 ostellodelconterosso@tiscali.it
GGl’agenda
eventi
I Martedì ad Arcipelago L
a cooperativa Arcipelago, un gruppo di psicologi psicoterapeuti, educatori, formatori che si occupano della prevenzione e della cura del disagio psicologico e sociale in ambito pubblico e privato, organizza “I Martedì ad Arcipelago”, una serie d’incontri in cui si potrà discutere su diverse tematiche per il benessere psicologico in famiglia, sul lavoro, nella malattia. L’ ingresso è libero. È gradita l’adesione telefonica. Ecco il primo appuntamento in programma:
Martedì 26 gennaio, ore 21/23 Il Signore delle mosche come pretesto letterario per discutere sull’importanza delle regole Via Fabro, 8 – Torino Per informazioni: tel. 011 7640440/cell. 346 5938792 www.centroarcipelago.org
Laboratori Leggere Insieme Lunedì 11, 18 e 25 gennaio, ore 15.30 e 17 Laboratorio di lettura Pinocchio Via Parenzo, 42 – Torino Per informazioni: tel. 011 7397210 Laboratorio di lettura Villino Caprifoglio Viale Medaglie d’Oro, 88 – Torino Per informazioni: tel. 011 6688166 Laboratorio di lettura Le Masche Via Balla, 13 – Torino Per informazioni: tel. 011 3083808 Mercoledì 13, 20 e 27 gennaio, ore 15.30/18.30 Atelier di pittura, scultura e letteratura Via Manin, 20 – Torino Per informazioni: tel. 011 4432018
62 Giovani Genitori
Alla biblioteca di Fossano letture animate con “Un pomeriggio favoloso!”. Si parla di memoria, in un viaggio a cavallo tra ieri e oggi, con un treno che corre tra campi, fabbriche e steppe. Per ragazze e ragazzi da 9 a 14 anni. Sabato 23 gennaio, ore 16.15 Biblioteca Civica Piazza Castello, 33 - Fossano (CN) Per informazioni: www.bibliotecafossano.it
Palaghiaccio Massari
LABORATORI MUSICALI Giovedì 14 gennaio, ore 17 Trigomiro: la tradizione occitana e la Val Varaita Giovedì 21 e 28 gennaio, ore 17 Suoni e ambienti Laboratorio musicale Il Trillo Via Manin, 20 – Torino Per informazioni: tel. 011 4432009 ARTE E LETTERATURA Lunedì 11 e 25 gennaio, ore 15.30/18.30 Osservare e inventare attraverso i colori Lunedì 18 gennaio, ore 15.30/18.30 Ma lo sai chi è Lucignolo? Creare con la tecnica del colombino Atelier di arte e letteratura Elios Via Manin, 20 – Torino Per informazioni: tel. 011 4432003/04
Luna di latte Luna di latte è un gruppo di sostegno per l’allattamento al seno, rivolto a mamme, bambini, future mamme e papà. Un’occasione per condividere diverse esperienze tutti insieme, un’opportunità di confronto e un aiuto concreto.
pomeriggio favoloso
Martedì 12 e 26 gennaio, ore 17 Biblioteca civica Lingotto “D. Bonhoeffer” Corso Corsica, 55 - Torino (TO) Per informazioni: tel. 011 4435990
Il Palaghiaccio Massari è aperto anche nei primi giorni del 2010! Ecco l’orario: venerdì 1 gennaio ore 17.15/19.15 e ore 21.30/23.30, sabato 2 gennaio ore 10/12, ore 15/17, ore 17.15/19.15 e ore 21.30/23.30, domenica 3 gennaio ore 10/12, ore 15/17, ore 17.15/19.15 e ore 21.30/23.30, lunedì 4 gennaio ore 15/17, ore 17.15/19.15 e ore 21.30/23.30, martedì 5 gennaio ore 15/17, ore 17.15/19.15 e ore 21.30/23.30, mercoledì 6 gennaio ore 10/12, ore 15/17, ore 17.15/19.15 e ore 21.30/23.30. L’ingresso costa 5 euro, il giornaliero 8 euro, da 0 a 5 anni gratuito. Inoltre, mercoledì 6 gennaio alle 15, c’è la festa della Befana.
Palaghiaccio Massari Via Massari, 116 – Torino Per informazioni: tel. 011 2206211 cell. 348 7842009 www.impiantomassari.it
art lab GGrubriche Monya Lucisano
costo
6/8 eur
o
Per un colorato 2010!
Il 2010 è arrivato, perché non preparare un bel calendario? Ecco cosa potrebbe servire: un po’ di cartoncini colorati (formato A4), della carta da pacchi disegnata, dei nastrini colorati di stoffa, nastri per pacchi, pennarelli colorati, forbici, scotch, colla e/o ancora foglie, petali, stoffa.
Prendete un foglio A4, in questo caso uno rosso per il mese di San Valentino, ritagliate della carta da pacchi che ha una fantasia a cuori e aggiungete ancora dei cuoricini dorati ritagliati da un cartoncino oro. Incollate il tutto sulla destra. In alternativa potete personalizzare il calendario con elementi di carnevale.
Sulla sinistra disegnate dei riquadri con sette righe e 4/5 colonne per scrivere numeri e giorni della settimana. Disegnare i riquadri prima con la matita per poi ripassarli con il pennarello nero. Fate un foro centrale in alto. Suggerimento: alcuni mesi potete personalizzarli con le vostre foto!
Ad aprile incollate uova e nastrini per festeggiare l’arrivo di Pasqua. Per tutti gli altri mesi potete personalizzare il vostro calendario con oggetti e i materiali che preferite! Buon 2010!
GGrubriche bimbi
chè amo presto per ti et sp a vi ca u ! L vi Ilaria e voglia di riveder abbiamo tanta la Vio e Aris
: Oplà, son settreita! auguri Marghe
lo Danielino Al nostro picco sempre felice, re che tu possa essea e papà mamm
lotto! on Natale cuccio
Bu
Ciao Virginia,no buon compleaanmici da tutti i tuoi
ai nostri “nini” Tanti auguriFra ncesco !!! Luca e Mamma e papà
o. colo grande uom Al nostro picCo no Buon mplepan à! da mamma e ap
sorridi sei su gg GGrubriche
Corso di inglese rapido Leggere e ripetere ad alta voce. Al superamento del terzo modulo potete considerarvi esperti. 1) Modulo principianti Tre streghe guardano tre orologi Swatch. Quale strega guarda quale orologio Swatch? In inglese: Three witches watch three Swatch watches. Which witch watch which Swatch watch? 2) Modulo avanzato Tre streghe “trans” guardano i cinturini di tre orologi Swatch. Quale strega trans guarda i cinturini di quale orologio Swatch? In inglese: Three switched witches watch three Swatch watch switches. Which switched witch watch which Swatch watch switch? 3) Modulo per master Tre streghe svedesi transessuali guardano i cinturini di tre orologi Swatch svizzeri. Quale strega svedese transessuale guarda quale cinturino di quale orologio Swatch svizzero? In inglese: Three Swedish switched witches watch three Swiss Swatch watch switches. Which Swedish switched witch watch which Swiss Swatch watch switch?
Cose da non dire a una donna incinta 10) Ho finito il gelato 9) Non per sottintendere niente, ma non credo che il bambino pesi 18 chili! 8) Sai, a guardarla non diresti mai che Nina Moric abbia avuto un bambino. 7) Sono geloso! Perché gli uomini non possono provare le gioie del parto? 6) Oggi sei più paffuta del solito. 5) Forse dovremmo chiamare la bambina con il nome della mia segretaria. 4) Pensa che a un collega in ufficio hanno tolto un calcolo delle dimensioni di un’arachide. Ragazzi, quello sì che deve far male! 3) Wow! La rosa che hai tatuata sul fianco adesso sembra il Madagascar! 2) Ritenzione idrica? Neanche la diga di Assuan ritiene tutta quell’acqua... 1) Non avrai il coraggio di premere il grilletto, vero?
Cannibals Due cannibali stanno mangiando. Uno dice all’altro: “Io con mia moglie non ce la faccio più!”. E l’altro risponde: “Vabbe’... finisci almeno le patate”.