Mensile, numero 1 anno 6 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
La rivista per le famiglie del piemonte
Letture in libreria • Sci • Genitori alternativi • Pasta Km 0
gennaio 2011
Abitare un sogno. Unico. Immerso nel verde. Protetto. Innovativo.
il sogno ha trovato casa. A San Mauro Torinese.
SAN MAURO TORINESE
Green River vi offre a il fascino del fiume, la quiete di un’oasi verde alle porte della città, l’incanto di una vista mozzafiato. Ma soprattutto, vi offre un’ampia scelta di appartamenti di altissima qualità progettuale, tecnologica e realizzativa.
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GENNAIO 2011 Mensile, numero 1 anno 6 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE
Letture in libreria • Sci • Genitori alternativi • Pasta Km 0
Gennaio 2011
sommario 5
La posta
> L’esperto
6
News
8
Sfida
41
Fitness forum La giocomotricità
10
Baby friendly
12
Cucinare insieme
42
L’avvocato Il punto sulle unioni civili
14
City corner
43
Il pediatra L’aerosol
15
World corner
44
Lo psicologo Mangiarsi le unghie
45
L’educatrice Odio il sapone!
46
Il chimico Il segreto della ceramica
47
Natura Transition Town: una storia vera
> Primo piano 16
Inverno Con gli sci ai piedi
20
Librerie Letture ad alta voce
24
Educazione Genitori alternativi
28
Monsü il Ghiottone La pasta a Km 0
48
Questioni di soldi Il consumatore e le scelte
32
Viviamo così Vegetariani per amore
50
38
A confronto Tiziana e Franco
Libri Bisonti, ippocastani e altre storie
51
Salvadanaio Se non si paga la rata
52
Cinema e home video Animals United
> L’agenda 56
Spettacoli
60
Cultura
64
Eventi
> Rubriche
...anche su www.giovanigenitori.it
71
Art lab
72
Bimbi
74
Raffa
Paghetta Giovani Genitori è un giornale libero e indipendente, che non gode di finanziamenti pubblici, perché abbiamo deciso di non chiederli. La nostra testata si autosostiene da anni, un po’ grazie al vostro contributo come abbonati, un po’ grazie alla pubblicità. Quando abbiamo cominciato questo lavoro, siamo andati in giro a cercare ristoranti baby friendly, giardini piacevoli per i nostri bambini e musei con laboratori creativi. Ci guardavamo intorno sconfortati. Batti e ribatti, parla e discuti, siamo arrivati a oggi e ci riempie di orgoglio pensare che l’attuale ricchezza di offerte a misura di bambino è in parte anche merito nostro (laddove “nostro” è da intendersi in senso globale: non solo la redazione del giornale, ma anche voi, affezionati lettori e lettrici, che non avete mai avuto paura né del freddo né della neve, né del caldo né dell’afa, e siete andati con i bimbi in spalla alla scoperta del mondo assieme a noi). Al nostro sesto anno di vita, contenti di quel che abbiamo realizzato, dobbiamo chiedere un aumento di paghetta. L’unica agevolazione che avevamo, la spedizione in abbonamento postale a tariffa ridotta, è stata cancellata nel 2010. Per questo motivo siamo costretti ad alzare, anche se di poco, il prezzo dell’abbonamento, giusto la somma necessaria per compensare l’aumento delle spedizioni. Dal canto nostro, nel 2011 ci impegneremo ad estendere la distribuzione gratuita in tutti i luoghi socialmente utili: gli studi dei pediatri, le scuole, le ludoteche e gli ospedali, sempre con l’obiettivo di diffondere e far crescere il più possibile la cultura del baby friendly. Aiutateci anche voi: abbonatevi, abbonate gli amici, regalate le guide. Un mondo dove i bambini vivono bene è un mondo migliore anche per gli adulti. La redazione
Elisabetta
Luciana
Luca
Elena
La rivista per le famiglie del Piemonte Gennaio 2011 / Anno 6 - Numero 1 Direttore Alberto Gedda GENERAL MANAGER Giorgio Pulini Ispirazione Luca Bernardelli Art director Catia De Bacco
Catia
Mario
Alberto
Hanno collaborato a questo numero Cecilia Accuosto, Irene Antoniono, Giancarlo Corti, Federica Ferraresi, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Tatiana Gedda, Nadia Lambiase, Monya Lucisano, Brunella Manzardo, Luciana Martellucci, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Elisabetta Negrisolo, Marina Notari, Paola Paltro, Alice Quaglino, Luciana Ravetto, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi Illustrazioni e fotografie Archivio Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e iStockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti
Redazione Elena Brosio, Luisa Tatoni, Mario Bettas Valet
Illustrazione di copertina Patlandskron
Grafica Rossella Moro
Ringraziamo per la preziosa collaborazione Marina e Vittorio, Tiziana e Franco
Amministrazione Paola Paltro Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 - Iscrizione al Roc n. 14333 ISSN 1828-9738
Luisa
Paola
Rossella
Giorgio
Abbonamenti Un anno di Giovani Genitori a solo 21,90 euro! L’abbonamento permette di ricevere la rivista a casa tutti i mesi, con articoli, notizie e appuntamenti per tutta la famiglia. L’abbonamento si fa su www.giovanigenitori.it o chiamando lo 011 19708082. IBAN IT56L0760101000000071791446 - Poste Italiane cc postale 71791446 Redazione Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19712037 - redazione@giovanigenitori.it Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19703036 - Fax: 011 19791585 Edizioni Espressione Creativa Via Vanchiglia 18 - 10124 Torino - www.espressione.it Stampa Alma Tipografica Via Frabosa, 29/B 12089 Villanova Mondovì (CN)
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gg La posta Le vostre lettere > Cara redazione di Giovani Genitori, proviamo ad affidarci a voi per un problema un po’ frivolo: la settimana bianca! Stiamo cercando un appartamento per sei adulti e due bambini, possibilmente in Valle d’Aosta o Alto Adige, per una settimana a febbraio. Con i cataloghi delle agenzie troviamo solo bilocali fino a sei persone, di quelli con sei letti, sei sedie, sei posate. (ma una delle due bimbe ha 3 anni e vorrebbe sedersi anche lei a tavola con noi!). Cercando su Internet arriviamo sempre su motori di ricerca all’interno dei quali ci perdiamo... Qualcuno ci aiuta o ci consiglia? Abbiamo bisogno di un appartamento in una località con servizi baby friendly, piste da fondo e magari una bella spa! Chiediamo troppo? Grazie mille. Flavia
Carissima Flavia, se cerchi qualità, spa e ottimi servizi vai in Alto Adige. Tra gli agriturismi con appartamenti, cerca quelli Gallo Rosso (www.gallorosso.it). Merano è una località carina, buona per sciare e per l’après-ski, grazie alle terme, che sono belle, calde e super babyfriendly. Sempre in Alto Adige gli hotel Falkensteiner sono family-hotel di lusso, trovi informazioni su www. falkensteiner.com/it. La Val d’Aosta ha un ottimo sito (www.regione.vda.it/turismo). Nella sezione Pacchetti Vacanza trovi alcune offerte all inclusive. Località molto bella e baby friendly è Chamois, dove non circolano le macchine. Alla Svizzera avete pensato? Guarda su www.myswitzerland.com. Anche Saas Fee è una bellissima località, circondata da montagne di 4000 metri, con ottimi impianti e senza automo-
bili. Molto baby friendly è l’hotel Alphubel, www.hotelalphubel.ch. Mentre aspettiamo altre segnalazioni dei lettori, tu ricordati di farci sapere dove hai prenotato e poi raccontaci come è andata!
>
Domandona da una vostra affezionatissima abbonata: ma possibile che nella zona dove abito io (Avigliana) non esistano pizzerie e ristoranti a misura di bimbo con area giochi? Nella nostra compagnia di amici abbiamo circa dieci bimbi. Grazie per l’informazione! Fabiana Cara Fabiana, oltre a quelli elencati sulla guida A Zonzo (www.giovanigenitori.it/guide) possiamo lanciare una ricerca coinvolgendo i genitori. Chi conosce ristoranti e pizzerie baby friendly nella zona di Avigliana, ce li comunica che andiamo a visitarli?
Tam tam In molti mi chiamano nonnAnna. Mi piace inventare e raccontare favole, ne ho inventate tantissime e l’unico guaio è ricordarle… perciò ultimamente ho deciso di scriverle su un blog, dove do anche la possibilità di interagire con me per evolverle. Credo che raccontare favole ai bambini sia molto importante, perché sviluppa la fantasia, insegna un linguaggio corretto e li avvicina piano piano alla lettura. Nel raccontare la favola si crea un momento di intimità tra adulti e bambini, che è tranquillizzante, perché, seguendo la favola, ci si concentra sulla storia, oppure se, se troppo piccoli, ci si rilassa seguendo la musicalità delle parole. Vi può interessare? Per vedere il genere di favole che scrivo andate su http://nonnannalinventafavole.blogspot.com. Auguro serene giornate a tutti.
I vantaggi di un mercatino dell’usato con la qualità di un normale negozio
… PProgramma “RISPARMIO” … Programma “GUADAGNO” Chi compra ha la garanzia di acquistare un bene in perfetto ordine ad un prezzo indicativamente ribassato del 50% rispetto al nuovo. Chi vuole invece guadagnare può lasciare in conto vendita attrezzature, abbigliamento e accessori purchè ancora in ottimo stato. E SE AMI LE COSE FIRMATE, QUI PUOI TROVARLE. ANCHE NUOVE!
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gg News Svizzera Veg
Mucolitici a rischio
L’
Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha diffuso alcune informazioni riguardanti la sicurezza dell’uso dei mucolitici nei bambini. È stato notato che nei bambini piccoli, anziché fluidificare le secrezioni bronchiali, alcuni mucolitici causano un peggioramento dell’ostruzione dei bronchi. Per questo motivo pediatri e farmacisti sono invitati a prescrivere questi farmaci solo dopo una attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e comunque mai nei bambini al di sotto dei 2 anni di età. Per dar sollievo alla normale tosse, ai genitori sono raccomandate semplici misure non farmacologiche, come la pulizia del naso con soluzione fisiologica, l’idratazione, la ventilazione della camera, l’umidificazione dell’aria e l’eliminazione del fumo dall’ambiente domestico.
La popolazione della Svizzera è stata invitata ufficialmente a non mangiare carne durante il pranzo di martedì, come gesto etico per la salvaguardia dell’ambiente. Un menu vegetariano ha un impatto sull’effetto serra di due terzi inferiore a un pasto che contiene carne. Promotore dell’iniziativa è il WWF, che spiega che mangiando carne solo tre volte la settimana, una persona può “risparmiare” 600 chili di anidride carbonica all’anno, principale responsabile del riscaldamento globale, cioè l’equivalente delle emissioni di una autovettura di media cilindrata.
Per futuri scienziati Si chiamerà XKé e sarà il nuovo science center di Torino, un laboratorio didattico dedicato agli studenti di elementari e medie, dai 5 agli 11 anni. Qui ci si potrà avvicinare alla scienza, sperimentandola in maniera giocosa non solo in via teorica, ma con tutti i cinque sensi. XKé aprirà nel prossimo autunno e avrà sede nei locali della Provincia, in via Gaudenzio Ferrari 1, all’ombra della Mole Antonelliana. Alcune delle stanze saranno dedicate ai maggiori scienziati piemontesi, da Lagrange a Sobrero, da Galileo Ferraris ad Avogadro, fino a Rita Levi Montalcini.
6 Giovani Genitori
IN PILLOLE > Il cibo non si butta Lo spreco di cibo nelle mense e nei ristoranti è noto. Da questo mese, per tutto il 2011, in alcune mense scolastiche di Torino, grazie al progetto “La pietanza non avanza” il cibo integro che non verrà consumato dai bambini verrà donato a chi ne ha bisogno. L’iniziativa è promossa dalla Regione e ridurrà sprechi e rifiuti.
> Belli dormendo Niente di meglio che una sana dormita per essere belli e attraenti. Lo dice il British Medical Journal: il sonno è una vera e propria cura di bellezza sia per le donne che per gli uomini. I ricercatori del Karolinska Institute, in Svezia, hanno dimostrato che chi dorme bene la notte ha un aspetto più sano e attraente.
> Mani pulite Lavarsi bene le mani protegge dalle infezioni, soprattutto quando si frequentano ambienti molto affollati, come scuole, asili e ovviamente, luoghi di lavoro. Per una corretta pulizia, l’Ospedale Cardarelli di Napoli suggerisce acqua calda e sapone, da usare per un tempo sufficiente a cantare “Tanti auguri a te” due volte, cioè minimo 13 secondi.
> Calorie vuote Nei bimbi e ragazzi da due a diciotto anni, il 40 per cento delle calorie giornaliere è “vuoto”, ovvero proviene da grassi solidi e zuccheri aggiunti. Sarebbe questa una delle cause principali dell’epidemia di sovrappeso e obesità che affligge il mondo occidentale, Italia compresa. È il risultato di uno studio dell’Istituto Nazionale dei Tumori degli Stati Uniti.
IL MICROCREDITO DI FRAGILI ORIZZONTI La casa, il lavoro, la famiglia, l’istruzione, la salute sono ambiti della quotidianità che possono facilmente presentare spese impreviste ed improvvise; la disponibilità di un piccolo prestito, anche a fronte di una situazione di incertezza e precarietà lavorativa, può aiutare ad affrontare le preoccupazioni guardando al futuro con maggiore serenità.
Un piccolo prestito ci può aiutare...
La Provincia di Torino con Banca Etica e diversi Comuni della provincia di Torino, mettono a disposizione dei cittadini interessati la possibilità di ottenere un piccolo prestito. Il microcredito è concesso solo ai Comuni della Provincia di Torino che aderiscono al programma “Fragili Orizzonti” e non alla Città di Torino.
Possono beneficiare dell’iniziativa le persone residenti nei Comuni che aderiscono al programma “Fragili Orizzonti”. Condizioni del prestito: • tasso di interesse al 4,5% fisso • spese istruttoria nulle • aprire un conto corrente tecnico a zero spese presso Banca Etica per la durata del tempo di restituzione del prestito, presso cui accreditare le rate mensili • importo massimo richiedibile € 5000 • durata massima del prestito 36 mesi • possibilità di concordare un piano di preammortamento Gli unici costi previsti sono: • i microprestiti con un tempo di restituzione superiore ai 18 mesi prevedono una tassa statale del 0,25% dell’importo erogato • i costi di bonifico ammontano a € 4,50
Per info: Ufficio Progetti Torino di Banca Etica tel. 011 4407613 - http://www.provincia.torino.it/sportello_sociale/site/
La sfida del prossimo numero è: “Abbassare il volume” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it
gg Sfida di Elena Brosio
Imparare le lingue
N
con s i g li
oi genitori di oggi, frustrati da una conoscenza delle lingue non proprio smagliante, spingiamo i pupetti alle lingue, peccando talvolta in eccesso. Nelle scuole bene sono state avvistate tate svizzere che si rivolgono ai bambini unicamente in un inglese metallico, in certe case à la page si organizza l’English day ogni martedì e quel giorno in casa si parla solo inglese - maccheronico quanto basta -, ci sono asili e scuole che propongono lingue esotiche a piccoli che ancora non hanno ancora spiccicato la loro prima parola. Tuttavia le lingue sono importanti, e difficilmente i bambini del 2000 potranno farne a meno. Di qui l’importanza di proporle ai bambini, ma razionalmente e senza forzature. Loro sono mostri di ricettività, hanno l’orecchio fine e la memoria tonica: imparano bene e in fretta. Vuole la leggenda che le imparino anche senza sforzo, ma questo non è del tutto esatto. Lo sanno
bene le famiglie bilingui: ci vuole tempo prima di padroneggiare bene una o più lingue, anche se i bimbi vi sono esposti quotidianamente. Ma cosa fare per aiutare i nostri figli, concretamente? • La scuola: su questo non è che ci possiamo fare molto, ma un genitore si accorge se il bambino a scuola le lingue le impara o no. Nel secondo caso è utile frequentare dei corsi al pomeriggio, per rafforzare e consolidare quanto imparato in modo traballante tra i banchi. Verificate che le insegnanti del corso privato siano madrelingua: il salto di qualità è proprio quello. • Molte di queste scuole di lingue propongono campi estivi: non vanno bene per i piccolissimi, ma per bimbi già un po’ autonomi sono bellissimi. Tante attività diverse svolte con insegnanti madrelingua, servono a imparare divertendosi, con naturalezza. I risultati sono notevoli. • Attrezziamoci in casa: dappertutto si trovano cd, dvd o libri
Giorgio papà di martina Io la porto in viaggio: questi bambini moderni sono delle spugne, bastano un paio di settimane ogni estate per imparare e far pratica giocando con bambini della sua età. L’anno scorso siamo stati in Galles e ora corrisponde con una bambina inglese di nome Elisabeth.
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in lingua. Da sfogliare, ascoltare, leggere insieme, guardare. È un’esposizione alle lingue molto semplice che aiuta a vivere le lingue straniere nella quotidianità. Tanto per fare un esempio, i deliziosi cartoni di Charlie & Lola, due fratellini simpaticissimi e very british, sono piacevoli da guardare anche se non ci si capisce molto e i protagonisti parlano un inglese dall’accento impeccabile e inimitabile. • Internet, infine. Vi si trova di tutto e di più, dai veri e propri corsi, ai giochi interattivi, a ogni livello e adatti a ogni età. E poi tanti filmini e canzoni per esporli alle lingue in modo piacevole e ludico, perché le imparino così, giocando, come si deve e può alla loro età. Infine, non crucciamoci troppo se nonostante le buone intenzioni i pargoli hanno una ricettività linguistica pari a zero. Crescendo, eventualmente, recupereranno: a volte basta un viaggio appassionante, la scoperta del pop inglese, un amico straniero per far nascere l’interesse che accende il motore dell’ingegno. Good luck!
gg Baby friendly Il piacere di un pasto perfetto Sono rari i locali che riescono a combinare cibo eccellente e un servizio di animazione di tutto rispetto, e tra questi c’è sicuramente l’Art+Cafè, al Lingotto. Gli spazi sono moderni e raffinati, quello dedicato ai bambini è separato e si trova al piano inferiore: lì i piccoli mangiano uno speciale menu, giocano e si divertono tutti insieme, accuditi da personale qualificato. Nel frattempo i genitori si gustano in pace e tranquillità la squisita selezione di piatti caldi e freddi. Il Mangia+Baby avviene il sabato sera dalle 19 e la domenica dalle 12, costa 32 euro per gli adulti, i bimbi gratis da 2 a 8 anni (la sera del sabato i vini sono esclusi). Prenotazione indispensabile. Art+Cafè Le Méridien Turin Art+Tech Via Nizza, 230 - Torino Tel. 011 6642820
Bimbi a Bordo È un ambiente delizioso, a misura di bambino, il baby parking Bimbi a Bordo di Chieri, con tanti spazi per il gioco all’interno e una bella area esterna attrezzata. Durante la giornata i momenti di gioco libero si alternano alle attività didattiche ed educative, sempre diverse e piacevoli. Impagabile per i genitori è la possibilità di ritagliarsi l’orario sulle proprie esigenze: possono acquistare pacchetti mensili, pacchetti di ore, oppure ore sin-
gole, per gestire serenamente gli impegni quotidiani o gli imprevisti dell’ultimo minuto. Aperto da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19 e sabato solo su prenotazione dalle 9 alle 12.30. Nei locali si possono organizzare feste di compleanno. Baby parking Bimbi a Bordo Via Fratelli Giordano, 1 - Chieri (TO) Tel. 011 4230290 - www.biabo.it
Il paradiso dei pannolini Per la gioia di tutti i neo genitori hanno aperto da pochi mesi due nuovi punti vendita di Bimbotta, lo spaccio di pannolini. Il nome “spaccio” non tragga in inganno, si tratta di negozi che propongono una selezione di prodotti ottimi e utili, il cui tratto distintivo è la qualità. Vi troviamo i pannolini, ovviamente, di tutti i tipi. Quelli tradizionali in confezioni normali o nelle comodissime scatolotte da 150 pezzi (180 per la taglia mini). Pannolini eco e biodegradabili, pannolini lavabili, pannolini da piscina e costumini contenitivi. Inoltre, Bimbotta propone abbigliamento bello e bio, giocattoli in materiali naturali e un’ampia scelta di prodotti di puericultura. Bimbotta Torino Via Capua, 1 (angolo via Bari) - Torino - Tel. 011 2079404, torino1@bimbotta.com Bimbotta Leinì Piazzale Michelangelo, 7 - Leinì (TO) - Tel. 011 9988700, leini@bimbotta.com
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Conoscete locali che dedicano attenzione alle famiglie? Segnalate i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it
gg Baby friendly San Salvario è baby design
Un bel giorno Patrizia e Fabrizio, dopo una ricerca di mercato mirata al baby friendly, e trovata la location a due passi da piazza Madama Cristina, hanno deciso di aprire un “concept store” con oggetti di rara ricercatezza qualitativo-estetica. È nato così Design Prodige, dove troviamo uniti in un solo spazio tutti gli oggetti di puericultura dei francesi Béaba, gli arredi multicolor in neoprene dei danesi Bobles, l’alta editoria Corraini, le casette in cartone strutturale degli inglesi Paperpod e tante altre idee utili di design prevalentemente nordico. Se siete di San Salvario o passate di lì è consigliato fare una capatina, per cambiare il vecchio biberon o provare il loro baby comfort. Tra i pochissimi dotati di salotto nursery e bagno con fasciatoio. Design Prodige via Berthollet, 33A - Torino Tel. 011 5789945 www.designprodige.com
È arrivato il noodle bar Lo ammettiamo, questo locale non ha tantissimo di babyfriendly. Però erano anni che ci sognavamo di mangiare cibi orientali direttamente dai contenitori in cartone come si vede nei film americani. E ora che lo si può fare qui a Torino, siamo lieti di raccontarvelo. Il noodle bar non è molto grande, ci si siede su alti sgabelli, insomma, sotto i 5 anni meglio non portarceli. I grandicelli invece si sentono ganzi in un posto così. Il menu è componibile: si sceglie il tipo di noodle
o riso, quali verdure, carni, pesce o tofu aggiungere e la salsa preferita. Ci sono anche roll molto fusion, zuppe, gyoza e dolci. Per i bimbi c’è il Nano Wok, a 2,90 euro. Wok’NRoll fa sia takeaway che consegne a domicilio, anche in piazza o al parco. Wok’NRoll Via Giolitti 5/D - Torino Tel. 011 0740358 -www.woknroll.it
Nel Gran Paradiso, tra neve e spa Nel Parco del Gran Paradiso trascorrere una settimana sulla neve è bello per le famiglie, perché qui tutto è pensato per i bambini: l’attrezzatura, i primi corsi di sci, il parco giochi sulla neve. La cittadina di Rhêmes-Notre-Dame offre ospitalità in alberghi a tre stelle, per 7 notti, con trattamento a mezza pensione e prezzi specialissimi. Un adulto e un ragazzo fino a 12 anni, per esempio, pagano 729 euro. Due adulti e due bambini, 1399 euro. L’offerta comprende l’albergo, lo skipass, un ingresso al parco giochi sulla neve, il noleggio della attrezzatura per 6 giorni, due 2 ore di lezione di sci per i bambini, un ingresso al centro benessere “Le Bien Etre” per gli adulti. E in più, la Gran Paradiso Tourist Card, carta per sconti e promozioni. Rhêmes-Notre-Dame (AO) Consorzio Gran Paradiso Natura Tel. 0165 920609 www.granparadisonatura.it
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gg Cucinare insieme di Stefania Moriondo
Hot-dog Il panino più amato dai bambini è un’alternativa per una cena divertente Il nome hot-dog nacque negli stadi, dove un venditore di salsicce ebbe l’intuizione di servire lunghi panini imbottiti, accompagnati da salsa piccante. Nacquero così i “red- hots”, tipico cibo da tribuna sportiva. Nel 1903 un disegnatore satirico pubblicò una striscia che raffigurava un bassotto stretto tra due fette di pane, giocando sulla similitudine tra cane e salsiccia, entrambi provenienti dalla Germania, entrambi lunghi ed entrambi rossicci. Era nato il gioco di parole tra “red hots” e “dog”, che dura ancora oggi. Ingredienti: Mezzo cavolo verza (o cappuccio o cavolo cinese) 1 confezione di wurstel di pollo e tacchino o di suino 1 confezione di pane per hot dog salse varie
Difficoltà Tempo di preparazione 30 minuti
1.
Tagliare il cavolo a listarerelle sottili: l’ideale è usare l’affettatrice, che può essere sostituita dal pelapatate o dall’attrezzino apposito (per chi ce l’ha).
1
2
3
4
2.
Preparate un soffritto con cipolla e olio; cuocete il cavolo per 15-25 minuti, aggiungendo sale e un po’ d’acqua se necessario, finché è bello morbido. Chi ama il gusto agrodolce può aggiungere un cucchiaio di aceto a fine cottura.
3. 4.
Stufare i wurstel con il cavolo o, per i bambini delicati, bollirli velocemente a parte.
Farcire i panini da hot dog con il wurstel, aggiungere qualche cucchiata di cavoli e, volendo, condire ancora con maionese, ketchup o senape.
12 Giovani Genitori
Gruppi Acquisto Collettivo
Un’opportunità di fare la spesa risparmiando attraverso la filiera corta. Qualità garantita da un paniere di oltre 100 prodotti, biologici e non. Un luogo di condivisione dove incontrarsi e scambiarsi suggerimenti e possibili soluzioni al carovita. TORINO - GAC Ghedini - via Gallina (ang. via Sempione) aperto il martedì dalle 16 alle 20 gacghedini@movimentoconsumatori.to.it - cell.3388493695
NICHELINO - GAC Nichelino - via San Francesco d’Assisi 56 aperto il giovedì dalle 16 alle 20 gacnichelino@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 7660577
TORINO - GAC Tesso - via Errico Giachino 28 presso il Circolo Arci “Caffè Neruda” aperto il martedì dalle 17.30 alle 20 gacborgatatesso@movimentoconsumatori.to.it - tel. 011 253000
RIVOLI - GAC Rivoli - via Raimondo 22, Cascine Vica aperto il mercoledì dalle 16 alle 20 gacrivoli@movimentoconsumatori.to.it - cell. 329 1893370
TORINO - GAC Diana - corso Belgio 38 aperto il mercoledì dalle 12 alle 13.30 e dalle 17 alle 19 gacdiana@movimentoconsumatori.to.it - cell. 340 5351660
IVREA - GAC San Giovanni - piazza Boves presso Centro Pluriuso San Giovanni aperto il martedì dalle 16 alle 20 gacsangiovanni@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 8303555
PIOSSASCO - GAC Piossasco - via Volvera 32 presso la “Casetta del Villaggio Viule” aperto il mercoledì dalle 14 alle 20 gacpiossasco@movimentoconsumatori.to.it - cell. 346 3743689
VENARIA - GAC Venaria - via Buozzi 4 (Altessano) presso il Centro d’Incontro “Iqbal Masich” aperto il martedì dalle 17.30 alle 20 gacvenaria@movimentoconsumatori.to.it - tel. 011 4529967
PINEROLO - GAC Pinerolo - via Ettore Bignone 40 aperto il mercoledì dalle 14 alle 20 gacpinerolo@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 8303544
PISCINA - GAC Piscina - piazza Buniva 7 aperto il mercoledì dalle 16 alle 20 gacpiscina@movimentoconsumatori.to.it - tel. 0121 57401
GRUGLIASCO - GAC Grugliasco - via Stefano Scoffone 11 presso “Associazione Città Futura” aperto il mercoledì dalle 18 alle 20 gacgrugliasco@movimentoconsumatori.to.it - cell. 340 2668788 CHIERI - GAC Chieri per info: gacchieri@movimentoconsumatori.to.it
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MOVIMENTO CONSUMATORI - via San Secondo, 3 - Torino tel. 011 5069546 - torino@movimentoconsumatori.it gac@movimentoconsumatori.it dal lunedì al venerdì 9.30/13.30-15/19 sabato 9.30/12.30
Curiosando in città e dintorni alla ricerca di cose belle
gg City corner
Orecchi caldi e felici
S
comparsi per tanti anni, i paraorecchi sono tornati prepotentemente di moda. Li vogliono tanto anche le bimbe, sarà che li vedono indossare alle amichette. Se poi si imbattono in quelli di Accessorize, non ce ne sarà per nessuno. Perché sono pelosi, colorati, caldi, fantasiosi: irresistibili. Costano 14.90 euro. Accessorize Via Garibaldi, 8 - Torino Centro commerciale Le Gru Via Crea, 10 - Grugliasco (TO) Centro commerciale 45° Nord - Via Postiglione - Moncalieri (TO) www.accessorize.it
Teneri e colorati Semplice e carino, da tirare fuori nelle attese al ristorante: il set di Muji con carta da origami e le istruzioni per realizzare gli uccellini. Si trova in via Garibaldi 3, a Torino e costa 6 euro.
Le calzette della Befana I bambini le desiderano tanto, i genitori si chiedono se farle o scordarsene. Tuttavia, i dolcetti che porta la Befana sono parte di quelle tradizioni belle, che si ricordano con affetto da adulti. La calza della Befana suggella e chiude quel piccolo paradiso di regali, panettoni e piccoli vizi che è il periodo natalizio. Sono molto carine quelle di Comba, con-
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fezionate in calzini da bimbi, che si possono riutilizzare dopo. Le si riempie di tante leccornie a nostra scelta, torroncini, gianduiotti, cricri e l’immancabile carbone. Pasticceria Comba Via Mombarcaro, 116 - Torino Tel. 011 359937
Le scarpine senza cromo Sono stati tanti i lettori che, dopo aver letto l’articolo sulla concia naturale, ci hanno scritto per chiederci dove trovare le scarpe tutte naturali di Astorflex. Abbiamo scoperto che il negozio Supercibarius a Torino ha un campionario del modello base, le Ecoflex, in tutti i numeri. Degli altri modelli non ha tutti i numeri, ma comunque si può osservare la scarpa e vedere se corrisponde ai nostri desideri. Dopo aver guardato e scelto, si può procedere con l’ordinazione in tre modi: ordinarle presso Supercibarius, oppure tramite i Gruppi d’Acquisto Solidale o direttamente dal sito di Astorflex, www. astorflex.it. Supercibarius Via Domodossola, 9 - Torino Tel. 011 7509973 www.supercibarius.com
Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia
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Vestiti da favola
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onne vaporose in tulle, camicette ricamate, giacche pellicciotti e abitini da favola: le collezioni dell’olandese Mim-Pi sembrano disegnate per materializzare i sogni delle bambine. E anche dei genitori, perché non propongono uno stile che copia quello dei grandi, ma è giocoso, allegro e fantasioso, come i vestiti dei bambini dovrebbero essere. Sempre. www.mim-pi.com
Kids at work I bambini si sa, a tavola spesso fanno storie, gli spinaci no, i broccoli pussa via, le carote neanche se mi preghi. Ma se fosse una scavatrice a portare i pisellini alla bocca? Basandosi sul concetto che le posate sono mezzi di trasporto per il cibo, l’azienda americana Constructive Eating ha trasformato il set di piatto e posate, facendoli assomigliare a mezzi da sito di costruzioni. La posata più irresistibile è il bulldozer, che trasporta i cibi su forchetta o cucchiaio. Il piatto è arancione, le posate sono disponibili in giallo o rosa, non contengono BPA o ftalati, si possono lavare in lavapiatti e scaldare nel microonde. www.constructiveeating.com
Il parco dei troll Ruvidi e irsuti, con un grosso naso e una coda pelosa, i troll sono gli abitanti dei boschi protagonisti di tante saghe nordiche. A loro è dedicato un delizioso parco divertimenti, Hunderfossen Family Park, che si trova vicino a Lillehammer, in Norvegia. Intrattenimenti e giochi di ogni tipo, un gigantesco Palazzo delle Fiabe dove si incontrano re, principesse e troll, ovviamente. In perfetto stile scandinavo, le attrazioni del parco non sono in plastica ma in bel legno solido. Si può assistere anche a vari spettacoli in 4D (che si possono vedere, sentire e toccare) per la gioia di bimbi di ogni età. www.hunderfossen.no
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gg Inverno di Paola Paltro
Con gli sci ai piedi
Le cose da sapere se pensate che per i vostri figli è tempo di sciare
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ono passati i tempi in cui bastava imparare a camminare con le proprie gambe. Oggi servono competenze più articolate: andare in bicicletta, nuotare e anche sciare. Tra tutte le attività, lo sci è quella che richiede grande forza di volontà (per trasferire la famiglia in montagna), grande impegno (perlopiù economico) e molto coraggio. Ma siamo in Piemonte, le montagne sono a due passi e lo sci dovrebbe essere scritto nel Dna degli abitanti. Se state pensando che anche per i vostri figli è tempo di cominciare, ecco le cose che dovete sapere.
L’età giusta Il primo contatto con la neve può avvenire in qualsiasi momento, ma a partire dai due anni ci sono gli Snow Park con le giostrine, gli scivoli e i salta salta che piacciono molto, perché sono ben esposti al sole, facili da raggiungere e ovviamente divertenti. Per lo sci vero e proprio, invece, bisogna osservare il carattere e la capacità di muoversi del bambino. Possiede il senso dell’equilibrio? Gli piace lo sport? È coraggioso? Molte scuole accettano bambini a partire dai quattro anni; non c’è problema ad anticipare se il bambino dimostra particolare interesse e ovviamente non c’è problema a posticipare se il bambino non è motivato.
La prima volta Non c’è bisogno di comprare subito sci, scarponi e casco: per le primissime discese l’attrezzatura si può prendere a noleggio. Il casco è obbligatorio sulle piste fino
a 14 anni, deve essere omologato, della misura giusta e comodo. Esistono formule di affitto continuativo, che permettono di prendere l’attrezzatura a inizio stagione e riportarla a fine anno. Le primissime volte si può proporre al bimbo di fare qualche tentativo in compagnia di un parente o un amico capace di sciare. Meglio evitare che siano i genitori a fare da maestri, perché è più facile che una parte o l’altra si innervosisca.
La scuola di sci Nello sci il fai-da-te non funziona. Frequentare una scuola è la soluzione più semplice per imparare presto e bene. I bambini si affezionano subito al maestro, percepiscono la passione e la professionalità e si sentono più sicuri. Normalmente si comincia con qualche lezione individuale, poi si passa al gruppo, divisi per età e capacità. Le spiegazioni tecniche sono ridotte al minimo: i piccoli imparano quasi esclusivamente imitando il maestro. Anche in questo caso, è consigliato che i genitori stiano alla larga e lascino i bimbi liberi. In generale, dopo 12 ore di lezione si arriva a prendere lo skilift da soli, si fanno le curve e si scende a spazzaneve.
Una scuola è la soluzione più semplice per imparare
La paura Spesso, a volte inconsapevolmente, siamo noi adulti a mettere paura ai bambini, che istintivamente non ne hanno. Ovvio che la scuola di sci va fatta su piste poco affollate ed evitando situazioni pericolose o troppo difficili. I bambini più timorosi non vanno forzati, ma avvicinati in modo graduale, senza spingerli oltre i loro limiti, ricordandosi che lo sci non è un dovere e che quindi non si deve obbligare un bambino che dimostra di non averne voglia. Prima di rinunciare ci si può prendere una pausa, magari anche una intera stagione, contrattando la ripresa del corso in un momento successivo.
L’agonismo Al termine dei corsi spesso è organizzata una piccola gara, che i bambini amano molto. “Entrare nei pali” è un momento emozionante, una sfida, una prova di coraggio e coordinazione e anche una festa che segna il passaggio al livello superiore. Diverso è il discorso dell’agonismo: la Federazione Italiana Sci ammette ragazzi e ragazze alle gare di slalom e discesa libera solo dopo gli 11 anni. Se state inziando, c’è tutto il tempo per pensarci.
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gg Inverno
Bardonecchia La Ski Class va dai 3 ai 12 anni e non si limita a insegnare a sciare: tra pupazzi di neve, ciaspolate, goffri fumanti e film, la giornata va via tutta. Ai più piccoli sono proposte cinque ore di lezioni individuali e poi un corso collettivo. C’è il corso “Befana sulla neve”, che si svolge dal primo al 6 gennaio 2011, con lezioni mattutine dalle 10.30 alle 13.30 (con possibilità di giocare al Baby Club sin dalle 9.30 del mattino) oppure lezioni pomeridiane dalle 13.45 alle 16.45. Per continuare a imparare, c’è l’offerta “Domeniche soft”: un corso di sci per 7 domeniche, dal 16 gennaio al 27 febbraio, dalle 14 alle 16. Ci sono sconti per le famiglie numerose: il terzo figlio è gratis. Liberi Tutti Villaggio Campo Smith, Bardonecchia (TO) Cell. 393 9612158 Tel. 0122 907700 www.liberi-tutti.eu Col de Joux A pochi chilometri da Saint-Vincent, a 1.640 metri di quota, c’è la stazione sciistica del Col de Joux. Ampia, pianeggiante, panoramica, coperta di pinete, con circa 7 chilometri di piste e due seggiovie recentemente rinnovate, è il posto perfetto per trascorrere una giornata sulla neve con la famiglia. Per i più piccini c’è lo Snow Park, con diversi tapis roulant, adatti anche a bob e slittini, gonfiabili e giochi di gommapiuma. Scuola di Sci Col de Joux Fraz. Pallù, Saint Vincent (AO) Tel. 0166 510106 coldejouxsrl@alice.it
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Torgnon Torgnon è un piccolo paese della Valtournenche, a cento chilometri di autostrada da Torino. Gode di una favorevolissima esposizione, ha 20 chilometri di piste servite da una ovovia, due seggiovie, uno skilift e un parco giochi sulla neve molto bello. La scuola di sci accetta allievi dai 4 anni in su e propone prima lezioni individuali, poi lezioni in gruppo; le lezioni sono divise tra collettive speciali (che si tengono la domenica dalle 11 alle 13, con un massimo di 8 partecipanti) o collettive specialissime (sempre la domenica dalle 13 alle 15, con un massimo di 5 partecipanti). L’attrezzatura si può noleggiare direttamente alla scuola, con lo sconto del 20%. Scuola di sci di Torgnon Place Frutaz 3 (di fronte all’Hotel Panoramique), Torgnon (AO) Tel. 0166 540077 www.scuolascitorgnon.com
Chamois A Chamois ci si muove solo a piedi, perché le auto non possono entrare, il che crea un clima rilassato e tranquillo, con i bambini che corrono liberi nelle strade. La scuola di sci parte dai 4 anni con le lezioni individuali; dai 5 anni ci si può iscrivere alle lezioni collettive, fino ad arrivare alla squadra agonistica. Dal 10 gennaio fino a fine marzo si tengono i corsi del fine settimana: si scia di sabato, domenica e durante le vacanze di Carnevale. Chi non vuole sciare può trascorrere qualche ora nel nuovo Mini Club “Piccoli Camosci” (dai 3 ai 12 anni): dove si gioca e si pranza. Il Mini Club si trova nel Racard de la Tradechon, in posizione strategica per le piste da sci. Scuola sci di Chamois, Chamois (AO) Cell. 366 4333228 www.infochamois.it Sestriere Ci vuole passione per fare il maestro di sci: è questa l’idea che anima la scuola di Scuola di Sci Olimpionica di Sestriere. Qui si impara sci alpino, carving, snowboard e sci agonistico. Le lezioni sono collettive e individuali, sempre improntate al divertimento. È consigliato cominciare con le lezioni singole fino a 4-5 anni, poi si prosegue nel gruppo e a fine corso è sempre prevista la gara. I piccoli cominciano sul nastro trasportatore, per togliere la paura dello skilift. Scuola di Sci Olimpionica Sestriere Via Sauze, 2/D - Sestriere (TO) Tel. 0122 76116 www.scuolasciolimpionica.it Prato Nevoso Il “Free-Ski Mammolo Group” offre lezioni dedicate ai bambini nati dal
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2005 in poi. I corsi si tengono per tutte le vacanze di Natale, fino al 9 gennaio e poi continuano nei weekend di gennaio, febbraio e marzo, sabato (dalle 15 alle 17) e domenica (dalle 10 alle 12). Domenica 3 aprile c’è la festa finale. Ci sono convenzioni per il noleggio dell’attrezzatura e in omaggio lo stagionale e la giacca a vento. Scuola Sci Prato Nevoso Piazzale Dodero, 12 - Prato Nevoso Frabosa Sottana (CN) Tel. 0174 334166 www.scuolascipratonevoso.it Monginevro Più di cento maestri e maestre di sci, di cui la stragrande maggioranza parla italiano, l’Éco-
le du Ski Français di Monginevro ha un’ottima reputazione e propone una variegata offerta di corsi di sci e snowboard, a ogni livello di difficoltà. Si può scegliere tra i corsi collettivi o quelli individuali, adatti ai bambini più timidi. Tra le tante proposte, il corso S comme Soleil, che si svolge tra le 12.30 e le 14.30, il momento in cui le temperature son più calde e c’è meno gente sulle piste. Piacerà alle famiglie che amano godersi insieme ogni momento della vacanza la proposta Cours Famille, Corso Famiglia, in cui genitori e bambini seguono il corso insieme. Il maestro segue i progressi dei bambini, proponendo nel contempo agli adulti degli esercizi più difficili da fare. Il corso è per 4-6 persone, oppure per 7-10 (famiglia + amici) e dura 2
ore e mezza per 5 giorni. Sono molto apprezzabili le proposte che la scuola di sci dedica ai più piccini. C’è il Club Piou Piou per i bimbi da 3 a 5 anni alla scoperta della neve e della montagna. I genitori lasciano i bimbi al Club, e i piccoli sperimentano le prime mini discese su un campetto chiuso dedicato a loro, uno spazio ludico e allegro in cui si impara l’equilibrio sugli sci giocando e divertendosi. Per i cuccioli da 6 mesi a 3 anni c’è il Mini Club, una sorta di nido sulle piste, in cui sono organizzate tante attività divertenti sia all’interno che all’esterno. École du Ski Français Monginevro Tel. 0033 4 92219046 www.esf-montgenevre.com Giovani Genitori 19
Torgnon Valle d’Aosta: neve, sole e simpatia! A un’ora da Torino il parco giochi invernale per tutta la famiglia
Informazioni: www.torgnon.info - tel. 0166.540212
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Letture ad alta voce
cchi spalancati, concentrazione totale, immaginazione in moto: leggi un libro a un bambino e lo farai felice. E intelligente. Tanti studi incoraggiano la lettura ad alta voce: è un’attività non solo piacevole ma dalla grandissima valenza educativa, contribuisce ad arricchire il lessico dei bambini e, soprattutto, a trasmetter loro l’amore per i libri, una conquista di cui beneficeranno tutta la vita. E poi, non è bellissimo leggere i libri ai bambini? Far conoscere loro storie belle, interessanti, curiose o commoventi? Le apprezzano fin da piccolissimi, quando magari ancora non capiscono il senso della fiaba letta ma si concentrano sul suono della voce e sul ritmo della narrazione. Anche i più grandi, che ormai hanno imparato a leggere in autonomia, continuano ad apprezzare una lettura ad alta voce. Raccontare una storia ai bambini prima della nanna significa creare con loro un momento di speciale intimità e intensità. Ma c’è anche la possibilità di portarli a incontri in cui sono professionisti del libro e della parola a organizzare le letture. In libreria, in biblioteca, al circolo: tanti bambini seduti intorno a una persona che narra e che con il suono della sua voce li trasporta in mondi bellissimi e favolosi. A Torino e dintorni sono tanti gli appuntamenti tra i libri, ideali per scaldare una giornata invernale col tepore di una favola letta in compagnia.
gg Librerie
Le librerie La Gang del Pensiero Più che una libreria è un punto di incontro, un piccolo centro culturale, originale e accogliente, situato vicino al Parco della Pellerina. Vi si trovano tanti libri per grandi e bambini con tutto lo spazio per sfogliarli su seggioline o su un bel tappetone, e tutto il tempo per chiedere consiglio o fare due chiacchiere. Il secondo giovedì di ogni mese alle 17 propone pomeriggi di lettura per bimbi tra i 3 e gli 8 anni: è lo stesso proprietario, Andrea Bertelli, a interpretare con fantasia e giusta teatralità racconti e favole; al termine offre a tutti una merenda tradizionale con the e biscotti. Il 13 gennaio, appuntamento per i più piccoli con storie e favole varie. Il 25 gennaio, letture adatte ai bimbi più grandi a tema Storie di mostri, streghe e vampiri. Dal 25 gennaio inoltre parte un programma di letture sui miti classici: Ci racconti un mito, prof!: dedicato ai bambini di elementari e medie. Si svolgerà l’ultimo martedì di ogni mese alle 17. La Gang del Pensiero Corso Telesio, 99 - Torino www.lagangdelpensiero.com
Tanti bambini seduti intorno a una persona che narra
Il circolo dei lettori Anche il prestigioso Circolo dei Lettori dedica attenzione ai piccoli amanti della lettura. Nelle sontuose sale di Palazzo Graneri della Roccia appuntamento il sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30 con Spazio ai bambini! Storie e giochi, parole e colori, per sviluppare la loro creatività e farli divertire, con un occhio di riguardo ai libri e alla lettura, perché il piacere delle pagine scritte li coinvolga e appassioni, fin da piccoli. Sabato 15 gennaio alle 15.30 Il libro dei libri “Libri che non hai letto, libri che puoi fare a meno di leggere, libri già letti, ...”: prendiamo in prestito da Calvino tutti i libri possibili e giochiamo con loro, per nasconderli in un unico, piccolo, curioso, sorprendente libro da comporre insieme. A cura di quattroquArti. Sabato 22 gennaio alle 15.30 Brif bruf braf - Il paese dei suoni inventati Un viaggio nel paese dei suoni inventati con la Maghella dei suoni e il Folletto Smemorina, per creare musica, interpretarla, dare voce alle emozioni, inventando un alfabeto segreto fatto di rumori dolci e suoni strani. Con Roberta Magnetti e Francesca Allais. Segue merenda offerta da NaturaSì. Sabato 29 gennaio alle 15.30 Caccia ai personaggi - Di fiaba in fiaba C’è un cappello magico dal quale escono mille storie: rileggiamole insieme in tanti modi diversi, così ognuno può entrarci dentro. E tu, quale personaggio vorresti essere? Costruiamolo insieme! A cura di Artenfant. Il Circolo dei Lettori Via Bogino, 9 - Torino www.circololettori.it
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Le biblioteche civiche Le biblioteche di Torino e dintorni riservano tante sorprese per i giovanissimi e i loro genitori. Sale di lettura, spazi colorati dedicati a bambini e ragazzi attrezzati con cuscini, divani accoglienti e tanti meravigliosi libri. Ma non solo, le biblioteche propongono numerose attività, a ingresso gratuito, tra cui letture di fiabe e racconti ad alta voce. Per maggiori informazioni: www.comune.torino.it/cultura/biblioteche Martedì 11 gennaio alle 17 Storie in libertà: attività di lettura rivolta ai bambini dai 3 ai 10 anni. Biblioteca civica Falchera, piazza Giovanni Astengo, 9 - Torino Giovedì 13 gennaio alle 17 Storie in libertà: attività di lettura rivolta ai bambini dai 3 ai 10 anni. Punto prestito Gabriele D’Annunzio, via Saccarelli, 18 - Torino Sabato 29 gennaio alle 10.30 Storie in libertà: attività di lettura rivolta ai bambini dai 3 ai 10 anni. Biblioteca civica Francesco Cognasso, corso Cincinnato, 115 - Torino Biblioteca civica Alberto Geisser, corso Casale, 5 - Torino Mercoledì 12, 19 e 26 gennaio alle 17 Storie di mercoledì: lettura di storie e fiabe per bambini dai 3 agli 8 anni. Biblioteca civica Alberto Geisser, corso Casale, 5 - Torino Venerdì 14, 21 e 28 gennaio alle 17.30 Un venerdì da… favola: letture ad alta voce di bambino Biblioteca civica Mirafiori, corso Unione Sovietica, 490 - Torino Lunedì 17, 24 e 31 gennaio alle 17 I racconti del nonno: storie per bambini che attraversano il tempo. Dalle fiabe tradizionali alle pagine dei libri di oggi, con Danilo Vichi. Biblioteca civica Italo Calvino (Aurora), lungo Dora Agrigento, 94 - Torino Mercoledì 26 gennaio alle 17 100 favole per giocare in biblioteca: Storie di neve - letture di fiabe per bambini dai 4 anni a cura di Ilenia Speranza. Biblioteca civica Dietrich Bonhoeffer (Lingotto), corso Corsica, 55 - Torino Sabato 29 gennaio alle 11 L’ora dei diritti. Un viaggio nelle favole per parlare dei diritti dei bambini: letture per bambini sui diritti fondamentali dell’infanzia nel mondo. A cura dell’organizzazione CIFA for children, per bambini da 4 a 8 anni. Biblioteca civica Primo Levi, via Leoncavallo, 17 - Torino
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Libreria Millevolti Da sempre attenta alle tematiche femminili, la libreria ha tanta scelta e molta attenzione al mondo dell’infanzia: nei grandi spazi eleganti sono organizzate numerose attività per coinvolgere le neomamme, i piccolissimi e i bambini più grandi. Molto carino il ciclo I bambini leggono, in cui sono gli stessi bambini a leggere per un pubblico di bambini. Sono previsti altri momenti di lettura anche per i più piccoli, all’interno degli incontri organizzati con e per neomamme e nonni con bimbi piccoli: consultare il sito per il calendario preciso degli incontri. Per tutte le letture i bambini si devono portare un cuscino e una copertina, perché siederanno per terra e l’atmosfera vuole essere un po’ quella di casa. Domenica 30 gennaio Borbina e il cane piumato Dal libro fantasy di Roberto Giannoni, leggono Umberto e Franca. Adatto a bambini dai 6 anni, si leggerà di un mondo fatato con dame e cavalieri, ma anche dell’unico “cane piumato” esistente, un vecchio drago sdentato e altri animali parlanti. Libreria Millevolti Corso Francia, 101 - Torino www.1000volti.it
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Il gatto immaginario Il Gatto immaginario è una bella e fornita libreria dedicata a bambini e ragazzi, a due passi da piazza Sabotino. Nel corso dell’anno organizza dei laboratori creativi a partire da una lettura. I racconti letti sono scritti da Flavia, la titolare della libreria, in modo che siano inerenti al tema sviluppato nel laboratorio, che varia ogni mese. Gennaio è dedicato all’arte, con tre appuntamenti. L’età consigliata è dai 6 ai 10 anni. Giovedì 13 gennaio alle 17 Alessio e il disegno magico Giovedì 20 gennaio alle 17 Cenerentola senza scarpe
Giovedì 27 gennaio alle 17 I colori di Mattia Il gatto immaginario Via Pollenzo, 9 - Torino www.ilgattoimmaginario.com
Libreria dei ragazzi La storica libreria dedicata ai giovani lettori si trova in pieno centro a Torino. Un assortimento pressoché infinito di ottimi libri tra cui destreggiarsi grazie ai preziosi consigli di Anna Parola. La libreria regolarmente organizza pomeriggi di lettura ad alta voce, per avvicinare i piccoli al piacere di leggere attra-
verso proposte mirate, attente e ragionate. Sabato 15 gennaio alle 16.30 Aiuto Margherita! Le avventure di Margherita la matita e dei suoi amici nella foresta misteriosa. Sabato 5 febbraio alle 16.30 Barban il pirata e il suo migliore amico Pomeriggio di letture e arrembaggi con il racconto di Guido Quarzo. Libreria dei ragazzi Via Stampatori, 21 - Torino www.libreriadeiragazzi.eu Giovani Genitori 23
gg Educazione di Irene Antoniono
Genitori alternativi
gg Educazione
Genitori che ascoltano
L’attachment parenting: nuovi modi di crescere i figli. Controcorrente
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enitori alternativi, bizzarri, hippy, fricchettoni. Chi sceglie di andare controcorrente rispetto ai modelli educativi moderni è spesso etichettato come un tipo strano che probabilmente provocherà danni allo sviluppo del bambino e, se questo non succede, sarà certo causa di problemi all’interno della coppia o della propria vita. Ma cosa significa “controcorrente”? La cura dei bambini, nel ricco e moderno occidente, sembra essere una costante ricerca di modi per andare “controcorrente” rispetto a comportamenti antichi come la storia dell’umanità. Rispondere sempre e subito al pianto del bambino, cullandolo o allattandolo, per esempio, è considerato talora un comportamento sbagliato. C’è chi parla di “vizi” precoci, chi afferma che tenere in braccio un bambino è un passo indietro verso l’emancipazione della donna, chi propone metodi pseudo-scientifici per risolvere il problema semplicemente aspettando la fine del pianto. Da che parte è la corrente giusta?
Chi pensa che la corrente moderna abbia da tempo preso la strada sbagliata, è oggi visto come un anticonvenzionale. Non è così: il modello educativo dell’attachment parenting, proposto originariamente dallo psicanalista John Bowlby e in seguito ripreso dal pediatra William Sears, ha solide basi, a partire dalla teoria dell’attaccamento che si studia in psicologia evolutiva. Secondo tale teoria, in sintesi, il bambino forma un legame straordinario con chi lo accudisce e questo legame avrà conseguenze per tutta la vita. Avere genitori sensibili e capaci di ascoltare, aiuta il bambino a sviluppare sicurezza, buona predisposizione ai rapporti sociali e un atteggiamento positivo. Al contrario, genitori assenti o non emotivamente coinvolti non sviluppano il senso di attaccamento nel bambino e questa mancanza può avere gravi ripercussioni in diverse fasi della vita.
Ma lo allatti ancora? L’allattamento prolungato Una mamma che allatta un bimbo piccolo viene sempre accolta da complimenti e meraviglia. Questo non accade se il bimbo in questione già cammina o addirittura è in grado di chiedere il seno a parole. Anzi, in questo secondo caso spesso corrono occhiatacce o frecciatine. Sono ormai noti i benefici dell’allattamento al seno dei neonati, molto meno si sa riguardo l’allattamento dei bimbi più grandicelli. In realtà pochi sanno che già nel 1990 l’Organizzazione Mondiale Giovani Genitori 25
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dicazioni e alcune mamme decidono di proseguire l’allattamento finché il bimbo sceglie di staccarsi da solo.
Brodino o pastasciutta: l’autosvezzamento
della Sanità e l’Unicef hanno dichiarato ufficialmente che “i bambini dovrebbero continuare a essere allattati al seno […] fin oltre i due anni di età” e anche dichiarazioni successive confermano questo dato mettendo l’accento sull’importanza di rispettare il desiderio della mamma e del bambino. L’allattamento “prolungato” fa bene alla mamma, perché aiuta a ridurre il rischio di malattie come il tumore alla mammella e l’osteoporosi. Fa bene al bambino che continua a beneficiare a lungo degli anticorpi materni oltreché della rassicurazione data dal calore e dall’intensità di questa “coccola speciale”. Non ci sono controin-
È giunto il momento di introdurre i cibi solidi nella dieta del bambino. Accanto al classico brodo vegetale c’è un’altra possibilità: l’autosvezzamento, cioè un tipo di svezzamento che sceglie di seguire i tempi e la curiosità del piccolo, fidandosi dei suoi gusti e delle sue preferenze. È stato formalizzato un paio di anni fa da un pediatra, Lucio Piermarini, con un libro dal titolo “Io mi svezzo da solo!”, edito da Bonomi. L’idea è che, se si comincia dopo i sei mesi e se in famiglia si consumano cibi sani, si può lasciare che sia il bimbo a scegliere gli alimenti da assaggiare ricevendo delle piccole porzioni dal piatto dei genitori. Gli assaggi, che all’inizio saranno pochi e andranno integrati con il latte (che resta l’alimento principale) via via aumenteranno andando a costituire dei veri e propri pasti. Il vantaggio di questo approccio, oltre l’indubbia praticità, è quello di mettere il bimbo
Quattro consigli I genitori che fanno scelte non convenzionali si sentono spesso soli. Ecco qualche suggerimento per combattere la paura di sbagliare: - Trovate un pediatra che sostenga e condivida le vostre scelte. - Unitevi a un gruppo di genitori che la pensi in modo simile. La Leche League, gruppi di auto-aiuto, associazioni di genitori. Se non trovate nulla, cominciate a parlarne con gli amici, eventualmente formate un gruppo in Internet, scambiate email
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al centro del processo di svezzamento, con i suoi tempi, i suoi gusti, le sue preferenze. Ci si fida del suo istinto e si evitano le lotte, frequenti quando il bimbo rifiuta la pappa e i genitori fanno i salti mortali per riuscire a farlo mangiare. Niente pianti e “capricci”, solo tanta pazienza nell’attendere i suoi tempi e nel lasciarlo sperimentare, anche con le manine, la gioia di mangiare da solo. I bambini svezzati in questo modo rimangono generalmente dei gran curiosi a tavola e crescendo continuano ad assaggiare volentieri nuovi cibi.
Piccoli canguri: portare i bambini Quante volte si sente un neogenitore esclamare: “Vuol stare sempre in braccio, non riesco a combinare niente!”. Certo, il contatto è uno dei bisogni fondamentali del neonato, importante come nutrirsi e dormire, ma che fatica! “Legarsi addosso” il bimbo con una fascia è una soluzione sempre più adottata, che in Italia ha preso piede solo da una decina d’anni. La fascia rispetta le esigenze del piccolo, che si sente sicuro per la
e consigli con persone lontane. Il mondo è pieno di genitori alternativi, basta cercarli. - Andate avanti. Leggete, informatevi, navigate. Spesso i genitori che fanno scelte più radicali sono anche i più informati, quelli che non si sono fermati al primo consiglio, ma che sanno approfondire gli argomenti e scegliere con la propria testa. - Abituatevi a essere diversi! Rispettate chi adotta soluzioni antitetiche, ma restate con i piedi per terra e pretendete lo stesso rispetto, con orgoglio.
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vicinanza con il genitore, e aiuta il genitore, che ha le braccia libere. In fascia con la mamma o con il papà il neonato ritrova le sensazioni di calore e contenimento che ha conosciuto per nove mesi nel ventre materno. Avvolto in questo abbraccio - la pancia contro il petto del genitore - e cullato dai suoi movimenti e dal suono familiare del battito del cuore, quasi immancabilmente si addormenta. Quando il bambino inizia a essere incuriosito dal mondo che lo circonda, può essere spostato sul fianco o sulla schiena e da questo punto d’osservazione privilegiato seguire tranquillo tutte le attività dell’adulto, dalle faccende domestiche alla spesa al mercato. Ovviamente la fascia può essere utilizzata anche fuori casa al posto di carrozzine e passeggini; anzi, nelle nostre città, ancora così piene di barriere architettoniche, è davvero molto comoda.
A nanna tutti insieme: il letto condiviso La cosa che spaventa di più i futuri genitori è la prospettiva di mesi, forse anni, di notti in bianco, passate a cullare bimbi “con le coliche” o “che non dormono”. Questo problema in altre parti del mondo non esiste. Non sono forse tutti uguali i bambini? Loro sì, ma non le aspettative e i desideri degli adulti. Dormire “tutta la notte” e “da soli” per un bambino non è scontato; i bambini cercano il contatto con i genitori anche e soprattutto durante la notte e questo comportamento, come spiega il pediatra Carlos Gonzàlez in “Besame Mucho” (edizioni Coleman), è quello che ha permesso alla nostra specie di sopravvivere in migliaia di anni di selezione naturale: “i bebè di centomila anni fa […] senza dubbio dormivano accanto alla propria madre […] solo così potevano sopravvivere durante il sonno, il momento più pericoloso della loro giornata”. Anche la pretesa di un sonno ininterrotto è in realtà irrealistica: il sistema neurologico del neonato è ancora immaturo e i suoi cicli del sonno sono più brevi di quelli di un adulto. I risvegli sono fisiologici almeno fino ai tre-quattro anni e se i piccoli dormono accanto ai genitori possono essere gestiti più facilmente e con meno fatica. Dormire insieme inoltre fa bene all’allattamento: le poppate notturne sono quelle che maggiormente stimolano la produzione di latte; inoltre la mamma può allattare comodamente sdraiata, senza mai svegliarsi completamente. Al mattino si alzerà riposata senza ricordarsi neanche il numero di risvegli. Insomma, il sonno condiviso piace a grandi e piccoli. E allora perché no?
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gg Monsü il Ghiottone di Alice Quaglino
La pasta a Km 0 Il piatto italiano per eccellenza, veloce e comodo, ma “made in Piedmont”
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uesto mese ci orientiamo verso il piatto unico adorato in tutte le famiglie: la pasta. Abbiamo messo a confronto alcuni ravioli di magro, leggeri e ottimi con qualsivoglia salsa, preparati da produttori locali di pasta fresca e alcuni produttori di paste “basiche”, cioè la classica pasta secca.
Giustetto I fratelli Luigi e Anna Giustetto hanno visto Torino cambiare in quasi un secolo di attività. Ci siamo decisamente affezionati ai signori anziani che stanno dietro il bancone, anche perché la loro pasta somiglia parecchio a quella che faceva la nonna e restano i soli a vendere i ravioli a dozzina e non a peso. Alle pareti del negozio ci sono attrezzi antichi in esposizione, ricordo di un passato di fatica e semplicità. FATTORE BIMBO - Ottime le fettuccine al basilico verdi, i plin e altri ripieni di carne per i piccoli famelici. COME - Ingredienti: farina, uova, acqua. Per il ripieno: ricotta, spinaci, uova, parmigiano reggiano.
QUANTO - Prezzo: 26 euro al chilo. DOVE - Pastificio: via Lagrange 39 a Torino. Tel. 011 542137, www.pastificiodefilippis.it QUANDO - Da lunedì a domenica aperto con orario continuato dalle 9 alle 20.
QUANTO - Prezzo: 30 euro al chilo circa. DOVE - Laboratorio e pastificio: via Santa Teresa 19 a Torino. Tel. 011 543353. QUANDO - Da lunedì a sabato, 9 - 13 e 16 - 20. Mercoledì aperti la mattina.
Defilippis Facendo due passi nel centro di Torino può capitare di rimanere imbambolati di fronte alle vetrine del Pastificio Defilippis che ha mantenuto gli arredi antichi e le antiche ricette delle sue paste. Si prende ciò che “nasce dal grano, lo si trafila al bronzo e si fa essiccare dal tempo. Lentamente, dal 1872.” Innovazione e tradizione: oggi si può anche mangiare nei suoi locali e, dopo, fare incetta di paste secche o fresche, ripiene o no, per continuare l’esperienza a casa. FATTORE BIMBO - Se si vuole andare oltre il ripieno di magro ci si può sbizzarrire con plin di carne e verdura, tortelli di carciofi o assaggiare le numerose forme di paste secche firmate Defilippis. COME - Ingredienti: semola di grano, uova di galline piemontesi allevate a terra, acqua purissima. Per il ripieno: ricotta, spinaci, uova, parmigiano reggiano.
Castagno Bruno Il Molino e Pastificio di Castagno Bruno crea solo prodotti i cui ingredienti hanno origine da agricoltura biologica, quindi senza uso di pesticidi, fertilizzanti e Ogm. Le paste secche di semola di grano duro, farro, kamut, mais e orzo sono integrali 100% ed essiccate lentamente a bassa temperatura per preservare le caratteristiche organolettiche delle materie prime. FATTORE BIMBO - Da provare prima le paste integrali base, poi osare con le paste speciali di semola con erbette o con pomodoro e melanzana. Pratico per papà e mamme cuochi, sano per tutta la famiglia. COME - Ingredienti: semola di grano duro.
QUANTO - Prezzo: 1,48 euro al chilo (spaghetti o penne o rigatoni o fusilli o conchiglie). DOVE - Molino e Pastificio: via Manifattura 16 a Giaveno (TO). Nei migliori negozi bio e nei G.A.C. Info allo 011 9377041, www.castagnobruno.com r she /Ko o i B
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QUANTO - Prezzo: 16,70 euro al chilo. DOVE - Pastificio: corso Casale 384 a Torino. Tel. 011 8903633, www.pastadavirgilio.com QUANDO - Da martedì a sabato aperto con orario continuato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19.30.
Pasta da Virgilio Un pastificio di alta qualità in zona Sassi a Torino? Eccovi servito Da Virgilio, Maestro del Gusto 2006 per Slow Food e la Camera di Commercio. Il signor Cucini e il suo staff preparano la pasta ogni giorno nel rispetto della tradizione artigianale piemontese e con l’uso di materie prime rigorosamente selezionate. Da provare anche le paste secche come gigli, pipe, reginette, strozzapreti. FATTORE BIMBO - Oltre all’amatissimo fiorellino ricotta spinaci, altrettanto apprezzati sono i plin di arrosto di vitello e i ravioli all’ortolana con ricotta, carote, zucchine e altre verdure di qualità. COME - Ingredienti: farina, uova, acqua. Per il ripieno: ricotta, spinaci, uova, parmigiano reggiano.
Profeta “Produzione propria giornaliera” recita l’insegna del negozio. La pasta di Profeta ha un ottimo rapporto qualità/prezzo: il suo pastificio è comodo ai mezzi e a due passi dal mercato multietnico di corso Svizzera. Inoltre si può trovare sul bancone un ricettario “Profeta” con idee gourmand su come condire e impiattare i loro prodotti. FATTORE BIMBO - Golosissimi per i bimbi ci sono i raviolini di carne, piccolini e sempre freschi. Da provare anche gnocchi e tagliatelle, semplici e buoni. COME - Ingredienti: farina di grano tenero, uova fresche, acqua. Per il ripieno: ricotta, spinaci, pane grattugiato, grana padano, sale, noce moscata, glutammato monosodico.
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QUANTO - Prezzo: 12 euro al chilo circa. DOVE - Pastificio: via Nicola Fabrizi 29 a Torino. Tel. 011 746185. QUANDO - Da lunedi a venerdi 8.30-13 e 16-19.30 (chiuso mercoledi pomeriggio); sabato 8.30-13 e 15.30-19.
gg Monsü il Ghiottone
Pasta e Company Specializzato dal 1953 nella produzione di paste fresche ripiene senza aggiunta di conservanti, questo pastificio artigiano segue il processo produttivo rispettando le esigenze di stagionalità e tempo per mantenere costanti caratteristiche morfologiche e organolettiche. Tutto ciò promuovendo la mentalità della vendita del prodotto fresco sfuso tramite le loro Pasta Mobile, Apecar gialle attrezzate da mercato. Benvenuti meno imballi e più freschezza. FATTORE BIMBO - Ottima alternativa al piatto unico napoletano i ravioloni alla pizzaiola; un tocco di dolce per il ripieno di zucca e amaretti sbriciolati o quello borragine e noci. Amatissimi dai bimbi sono le paste fior di zucca e zucchine, quelle 4 formaggi (delicati, adatti a tutti) e il classico agnolotto langarolo alla carne, che qui hanno anche in versione mignon. COME - Ingredienti: ricotta, formaggio fresco Linea Osella, spinaci, formaggio vaccino stagionato, pane pesto grattugiato, siero di latte in polvere, burro, sale, aglio, aromi naturali, farina di legumi, noce moscata.
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Alfieri Questa pasta secca deriva dall’antica tradizione contadina piemontese con semole pregiate e uova genuine: è un prodotto artigianale, garantito matassato a mano (nel caso delle paste lunghe) che deve la sua bontà alla lenta laminazione a freddo della sfoglia e all’essiccazione a bassa temperatura per 12-24 ore. Negli ultimi anni Alfieri ha anche iniziato a produrre pasta fresca. FATTORE BIMBO - La scelta è vasta: dai tajarin alle pappardelle alle farfalle rigate ai garganelli... Ottimo il sito nel quale si trovano ricette di media difficoltà adatte a ciascuna pasta. COME - Ingredienti: semola di grano duro, uova fresche cat. A pastorizzate (26%). Senza aggiunta di acqua nell’impasto. Senza conservanti e coloranti.
La Finestra sul Cielo Questa azienda di Villareggia (TO) pensa a chi è intollerante con una linea di paste secche di varie forme e gusti: si può scegliere tra solo mais per i celiaci, solo riso e solo grano saraceno per chi è intollerante al frumento (no celiachia). Tutti ottimi da consumare nelle stagioni fredde, essendo energetici e nutrienti. Mancano le idee per ricette? Ampia scelta nel sito. FATTORE BIMBO - Oltre alle specialità di grano saraceno (fusilli e maccheroncini) ci sono i maccheroncini rigati e le stelline solo riso: entrambe le linee naturalmente prive di glutine. Per i bimbi celiaci la linea solo mais con fusilli, penne e spaghetti (notifica del Ministero della Salute, rimborsabile ASL). COME - Ingredienti: farina di mais biologica, acqua.
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gg Viviamo così
Vegetariani per amore V
ittorio e Marina sono due eterni ragazzi, quel tipo di persone che capita di incontrare dopo dieci anni e osservare con invidia che per loro il tempo non passa mai. Forse per contrappeso, la piccola Virginia, otto anni, terza elementare, è una bimba di inaspettata maturità. Tutti e tre condividono un impegno: l’animalismo, una posizione etica di tutela dei diritti degli animali e dell’ambiente che caratterizza fortemente la loro vita e le loro scelte. “Vittorio e io ci siamo conosciuti alla Lega per l’abolizione della caccia, la Lac, nel 1998 - comincia
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a raccontare Marina -; stavamo frequentando tutti e due un corso per guardie venatorie volontarie. Fino al 2001 siamo stati compagni di associazione, poi è scoccata la scintilla, mentre organizzavamo insieme un convegno di risposta a un dibattito sul tema degli ‘animali nocivi’. Vittorio era molto attivo in questo settore; come responsabile di Legambiente aveva appena sventato lo sterminio di cinquemila scoiattoli grigi. Da lì è cominciata la nostra storia, che è caratterizzata ancora oggi da una continua scelta di rispetto verso gli animali. Per questo motivo, soprattutto, in casa nostra sono banditi la carne, il pesce, gli
Vittorio, ingegnere civile, 49 anni Marina, educatrice professionale, 43 anni Virginia Blanca, 8 anni
oggetti di derivazione animale, il cibo spazzatura e gli sprechi in genere”.
Veg family Marina è vegetariana dal ‘94, Vittorio dall’87, Virginia sin dalla nascita non ha mai mangiato carne o pesce. “All’inizio il nostro rapporto è stato esaltante e tormentato - racconta Vittorio -. Nell’entusiamo dei primi tempi, siamo passati attraverso alcune vicende familiari dolorose, come l’improvvisa scomparsa del fratello di Marina, che era molto giovane. Dopo poco tempo ci siamo accorti di aspettare un bambino. È stata una sorpresa, anche se nei
gg Viviamo così
Una famiglia vegetariana per scelta etica nostri sogni lo avevamo comunque in progetto. Quando è nata Virginia, abbiamo deciso che era giusto che anche lei seguisse quello che per noi non è solo uno stile di vita, ma un vero valore. Così fin da piccola la abbiamo svezzata e cresciuta da vegetariana”. In Italia il numero dei vegetariani è molto alto ed è cresciuto note-
volmente negli ultimi anni. Ci sono tanti motivi per cui molte persone smettono di consumare prodotti animali: c’è chi cerca uno stile di vita più sano, chi lo fa per sostenibilità ambientale e chi unisce a tutti questi motivi anche il rispetto per gli animali. “Ogni secondo nel mondo vengono uccisi 1500 animali - dice Vittorio -, buona parte dei quali sono volatili di allevamento. Fa un totale di 50 miliardi di animali all’anno. Altri 150 milioni muoiono solo per la caccia, solo in Italia. È ingiusto. Tiziano Terzani, in Un altro giro di giostra, scrive: Il modo perfettamente razionale in cui noi uomini alleviamo gli animali per ucciderli, tagliando la
coda ai maiali perché quelli dietro non la mordano a quelli davanti, e il becco ai polli perché, impazzendo nella loro impossibilità di muoversi, non attacchino il vicino, è un ottimo esempio della barbarie della ragione”.
Bimbi vegetariani Crescere un bambino vegetariano non è così scontato. “Non è solo una scelta etica - spiega Vittorio -, ma anche una buona pratica per la salute e per l’ambiente, perché il consumo di carne impatta fortemente sul pianeta e le proteine animali sono sempre più indicate come cause di malattie cardiovascolari e neoplasie. Salute, am-
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gg Viviamo così
biente e diritti animali vanno a braccetto”. “Quando era piccola - continua Marina - Virginia non poteva scegliere, ma adesso che è cresciuta ci ha sorpreso, perché è lei la prima a voler essere vegetariana, considerando questa scelta non come una limitazione, ma come una ricchezza”. Virginia è stata seguita fin dalla nascita da Luciano Proietti, noto pediatra e nutrizionista torinese da sempre vicino alle scelte “alternative”. Suo è il libro “Figli Vegetariani”, edito da Sonda. “Virginia è stata allattata a lungo - spiega Marina - cioè fino a 27 mesi, l’ultimo anno di nido. La sua alimentazione a scuola è sempre stata rispettata. Ora che frequenta una scuola con mensa fresca, abbiamo delle cuoche eccezionali: disponibili, curiose e sempre disposte a fare esperimenti culinari, per non far mai sentire i vegetariani in serie B”. L’alimentazione non è l’unico paletto in casa: in famiglia non si va al circo, non si va al delfinario o allo zoo, non si mette piede da McDonald’s neanche se c’è una festa di compleanno. Ma Virginia vive bene tutto questo ed è una bambina normalissima, che alterna i desideri dell’età, come il famoso videogioco chiesto a Natale, con una sensibilità fuori del comune. Ogni essere vivente la interessa e il suo amore per cani e gatti non è diverso dal rispetto che ha per cimici e zanzare. “La cosa che ci fa più piacere - continua Vittorio - è che queste scelte, ora che ha l’età per ragionare, sono
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sue. In famiglia non ci sono tabù e potrebbe scegliere diversamente, ma preferisce essere così”.
Scelte etiche “Se siamo convinti che, nel breve o nel lungo periodo, la tendenza sarà sempre più ad abbandonare lo sfruttamento animale. Sogniamo un mondo in cui mangiare la carne sia considerata una pratica barbara e antica”. Le scelte etiche di Vittorio e Marina non si fermano qui. Nel loro immediato futuro c’è la decisione di adottare un bambino. “Ho sempre avuto questo desiderio - spiega Vittorio -, mentre Marina ci è arrivata dopo un percorso interiore molto profondo. Abbiamo superato tutta la fase burocratica e ora abbiamo dato mandato al Centro Aiuti per l’Etiopia. Siamo convinti che entro questa estate potremo accogliere un nuovo bimbo sotto il nostro tetto, un bimbo che ha vissuto esperienze diverse, che viene da lontano e per il quale siamo aperti a tutto”.
Il Centro Aiuti per l’Etiopia È un’associazione senza fini di lucro che ha come obiettivo l’educazione, l’istruzione, l’assistenza sociale e sanitaria a favore delle popolazioni di Etiopia ed Eritrea, una regione tormentata dell’Africa, dove la vita è un privilegio accordato a pochi. La popolazione etiope è esposta a carestie ed epidemie ricorrenti e vive la terribile contraddizione di una alta crescita demografica unita a una mortalità, specie infantile, fra le più drammatiche. È possibile sostenere le attività del Centro attraverso le adozioni a distanza, anche spendendo solo 15 euro al mese, oppure con le adozioni giuridiche, come stanno facendo Vittorio e Marina. www.centroaiutietiopia.it
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Mensile, numero 1 anno 6 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
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gg A confronto Un serrato faccia a faccia tra moglie e marito. Volete provare anche voi? Scrivete a redazione@giovanigenitori.it e mandate una vostra fotografia
Ritratto di famiglia: Tiziana e Franco Quante ore lavori e quante ne passi con i figli?
Lui: lavoro 8/9 ore e passo con Martina tutto il resto della giornata Lei: lavoro 4/5 ore al giorno e sto con Martina dalle 4 del pomeriggio fino a sera
Il suo peggior difetto?
Lui: precisa e pignola Lei: testardaggine
Il tuo peggior difetto?
Lui: testardo Lei: poca fiducia verso gli altri, fanatica dell’ordine in casa
Chi comanda in casa?
Lui: vogliamo dire “entrambi”? :) Lei: tutti e due, forse io di più
Chi cucina e tiene in ordine?
Lui: prevalentemente lei, ma a me piace molto cucinare, così a volte mi diletto anche io Lei: di solito cucino io, ma nelle occasioni particolari cuciniamo insieme. Io mi occupo della casa e lui di garage e giardino
Cosa non deve mancare nel vostro frigo?
Lui: latte, frutta e verdura Lei: il latte
La cena meno sana che hai servito ai tuoi figli?
Lui: quella che noi chiamiamo “la cena americana”, ovvero cheesburger e patatine, ma fatta in casa Lei: piadine e tost
Qual è il gioco più divertente che fai con i tuoi figli?
Lui: quando Martina fa la mamma e io il marito, oppure io faccio la parte del figlio Lei: le collanine con le perline
Ricordi l’ultima volta che avete litigato?
Lui: sì, qualche settimana fa e come al solito per delle sciocchezze Lei: sì, era circa un mese fa e per motivi futili
Libro e film che ti piacciono di più?
Lui: non mi piace leggere. Sono tanti i film che mi piacciono, di vari generi, ma quello che per me ha un significato particolare è Titanic Lei: Aspettando te di Antonella Clerici e Mary Poppins
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gg A confronto
Tiziana, 36 anni, impiegata, e Franco, 45, consulente informatico, hanno una figlia di 5 anni, Martina
Shopping preferito dove?
Lui: qualsiasi negozio di elettronica, o gli outlet in genere Lei: alle Gru o in centro a Torino
Il ristorante in cui andate più volentieri?
Lui: non abbiamo un ristorante parlticolare, ci piace alternare, ma in genere quando andiamo a cena fuori, preferiamo o la pizzeria o un ristorante a base di pesce Lei: al Break
Il tuo momento preferito nella giornata?
Lui: senza alcun dubbio, la sera, quando ci ritroviamo tutti assieme Lei: la sera quando si è tutti assieme
Cosa avete fatto l’ultima volta che siete usciti senza figli?
Lui: Martina era al mare con i nonni, così siamo andati a cena al ristorante per il mio compleanno Lei: cena di pesce
Quale servizio vorresti nella tua città?
Lui: mi piacerebbe molto ci fosse una piscina Lei: una piscina
Come ti immagini fra vent’anni?
Lui: spero in pensione, ma ancora dinamico e con tanti sogni da realizzare Lei: uguale a oggi, ma con qualche pensiero in più per Martina che sarà grande
Cosa faranno i tuoi figli da grandi?
Lui: non saprei, spero però che riesca a fare quello che desidera Lei: ciò che lei desidera
Qual è la parola che riassume la vostra Lui: felice, serena e unita famiglia? Lei: felicità Giovani Genitori 39
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La giocomotricità Sport e gioco con obiettivo benessere
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ono tante le attività proposte ai bambini di oggi che ai tempi di noi genitori dinosauri ancora non esistevano. Sono attività belle e divertenti, che conciliano l’aspetto ludico-educativo con il movimento. Di acquaticità e psicomotricità abbiamo già scritto varie volte su GG, ma della giocomotricità non ancora. Eppure sta prendendo piede: incuriositi, abbiamo voluto scoprire di cosa si tratta. Ce ne ha parlato Stefania Dimastrodonato, che organizza, per conto dell’associazione Lapolismile, corsi di giocomotricità a Ruffolandia (la palestra del Palaruffini) e in alcune scuole di Torino. “La giocomotricità serve al bambino per scoprire il proprio corpo attraverso il gioco. Tramite il gioco e il movimento i bambini sviluppano le proprie competenze motorie e le mettono in relazione con quelle degli altri”. Sono cinque gli obiettivi di un percorso di gioco motricità: “Ascoltarsi, esplorare, provarci, giocare con e giocare insieme”.
Ascoltarsi: attraverso le attività il bimbo matura la consapevolezza e la padronanza di sé e del proprio corpo. Esplorare: tramite materiali speciali e giochi basati su musica e ritmo, si acuiscono i sensi del tatto e dell’udito, si lavora sull’andatura e sulla postura, migliorando la coordinazione motoria. Provarci: i bambini sviluppano i concetti di vicino/lontano, sopra/ sotto, dentro/fuori. I bambini giocando fanno interagire il proprio spazio con quello degli altri, creando nuovi equilibri. Giocare con: nel rapporto con un oggetto il bambino consolida il controllo del proprio corpo e impara a usare strumenti e materiali in modo costruttivo. Giocare insieme: la cooperazione è una competenza che si sviluppa col tempo. Nei primi anni, infatti, i piccoli giocano vicino agli altri, ma non insieme. Nelle attività si stimolano i bambini al “fare insieme” e alla cooperazione nel gioco di gruppo.
“La giocomotricità è proposta a diverse fasce d’età - prosegue Stefania - ci sono corsi per i più piccolini dai 18 ai 36 mesi, per bimbi da 3 a 5 anni e per quelli da 6 a 7 anni. I programmi sono modellati nel rispetto delle competenze proprie di ogni età. I piccolini, ad esempio, seguono il percorso insieme ai genitori. I più grandi, di 6-7 anni, attraverso la giocomotricità iniziano un percorso di avvicinamento alle discipline sportive più diffuse. Ne acquisiscono una conoscenza di base e ne fanno esperienza in modo da poter scegliere in modo consapevole quella da praticare negli anni a venire. Questo approccio si può definire “multisport” ed è molto utile: spesso i genitori incoraggiano i figli a praticare uno sport perché piace a loro, o perché ce lo vedono bene, senza accorgersi che invece il bambino è più predisposto per un altro. Qui è il bambino che sperimenta e sceglie, consapevolmente”.
Serve al bambino per scoprire il proprio corpo
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Il punto sulle unioni civili
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on delibera 28 giugno 2010, diventata esecutiva il successivo 12 luglio, il Consiglio Comunale della Città di Torino ha provveduto al riconoscimento delle “Unioni Civili”, definite un insieme di persone legate da vincoli affettivi coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune. Questo al fine di tutelare e sostenere le unioni civili, per superare le situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione. Pertanto, su richiesta degli interessati, dallo scorso mese di luglio l’Anagrafe cittadina è autorizzata a rilasciare apposito attestato di famiglia anagrafica basata su vincolo affettivo inteso come reciproca assistenza morale e materiale; naturalmente, l’ufficio competente si può riservare di verificare l’effettiva convivenza delle persone che richiedono detto attestato. A tal proposito il Sindaco Chiamparino ha affermato: “Le coppie di fatto non sono più una patologia, ma una fisiologia del nostro Paese. E la delibera di iniziativa popolare approvata dal Comune di
Torino che dice sì alle unioni civili basate sul vincolo affettivo è prima di tutto un segnale forte nei confronti del Parlamento affinché riprenda in mano - e con decisione - temi che non possono più attendere”. Di fatto, questo documento non ha alcun valore giuridico ed estende la propria validità solo nell’ambito del territorio cittadino per il riconoscimento dei diritti e dei benefici previsti dall’Amministrazione Comunale. A titolo esemplificativo, casa, sanità, servizi sociali, anziani, sport e tempo libero, servizi educativi, scuola. Tutela, quindi, le coppie di conviventi (eterosessuali e omosessuali) che ne fanno apposita richiesta, ma non attribuisce loro le medesime opportunità riconosciute a quelle legittimamente unite in matrimonio. La Costituzione infatti stabilisce che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio: sulla scorta di questo assunto da più parti si afferma (e tra le righe lo ha fatto lo stesso Sindaco) che solo il Parlamento ha il potere di legiferare in materia di unioni civili.
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L’aerosol
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er eseguire l’aerosol correttamente bisogna lavarsi le mani prima di maneggiare l’apparecchio, introdurre nell’ampolla i farmaci, secondo la quantità prescritta dal medico (eventualmente prelevandoli con una siringa sterile) diluire il farmaco in circa 2-3 millilitri di soluzione fisiologica, sempre secondo le indicazioni, applicare il tubo al compressore e sistemare il boccaglio o la mascherina. L’aerosol va eseguito fino all’esaurimento della soluzione contenuta nell’ampolla, dopodiché è consigliabile lavare il viso del bambino, soprattutto se si è eseguita la nebulizzazione con la maschera, per eliminare le tracce residue del farmaco, che potrebbero irritare la pelle. Si può far risciacquare la bocca con acqua, acqua e bicarbonato o con un collutorio, soprattutto se sono stati usati
cortisonici. Anche una caramella da fare sciogliere lentamente in bocca può contribuire al risciacquo. Si lava quindi l’ampolla, il tubo e il boccaglio (o la mascherina) con acqua corrente tiepida. Occorre ricordare che nei lattanti e nei bambini piccoli, la respirazione a riposo avviene prevalentemente per via nasale. Il naso agisce da filtro e trattiene gran parte dell’aerosol (fino al 75%), impedendo di conseguenza ai farmaci il raggiungimento delle vie bronchiali. Per questo motivo bisogna incoraggiare ripetutamente i bambini a respirare con la bocca, più lentamente e più profondamente del solito: non è infatti sufficiente che la bocca sia aperta. Alla luce di queste considerazioni, è in sostanza inutile eseguire la nebulizzazione mentre il bambino dorme.
Il naso filtra gran parte dell’aerosol, perciò si deve respirare con la bocca
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LA PALESTRA PRIMA INFANZIA NEL VERDE DEL PARCO RUFFINI I bambini dai 18 mesi ai 6 anni sono accolti in un ambiente colorato, ricco di percorsi morbidi, gimcane sensoriali, piscine di palline e attrezzature adeguate alle varie fasce di età
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Mangiarsi le unghie È solo un innocente vizietto o qualcosa di più?
Il bambino cerca un’azione che lo tranquillizzi
Gentile dottoressa, siamo i genitori di un bambino di 9 anni che si mangia le unghie. La cosa va avanti da un annetto, all’inizio non ci siamo preoccupati, anzi, pensavamo che si sarebbe risolta da sé. Ora però la cosa non si risolve, lui ha sempre le mani in bocca. Cosa possiamo fare per farlo smettere? Questa sua abitudine è anche espressione di un disagio che non esprime in altro modo? Come dobbiamo interpretarlo? Grazie e saluti, Emma e Roberto Cari Emma e Roberto, l’onicofagia è un comportamento molto diffuso ma non per questo trascurabile. Come tanti comportamenti messi in atto dai bambini, esprime un messaggio, una richiesta che va in qualche modo interpretata. Nell’atto del mangiarsi le unghie si esprime un’aggressività che invece di rivolgersi al mondo esterno si rivolge contro se stessi. Il bambino cerca un’azione che lo tranquillizzi da ansia, rabbia, frustrazioni. È un atto consolatorio che permette di scaricare la tensione. In letteratura viene così definito: “Il gesto di mangiarsi le unghie può essere scisso in due parti fondamentali: quella del portare qualcosa alla bocca e quella del rosicchiare. Sono due espressioni comportamentali diverse, perché la prima richiama metaforicamente l’esperienza del seno materno e viene utilizzata per ottenere lo stesso effetto tranquillizzante; comportamenti analoghi li ritroviamo nel portare alla bocca altri
oggetti, tipo pipe, sigarette e matite. Il rosicchiare invece esprime l’aggressività, come il digrignare dei denti negli animali, quando sono pronti all’attacco”. Insomma, per far regredire il comportamento, è fondamentale poterlo leggere all’interno del contesto in cui si è generato: in quel periodo si sono evidenziati fattori di stress particolari in famiglia, a scuola, in ambito sportivo? Si può pensare a traslochi, cambi di orari nel lavoro di mamma e papà, aspettative rispetto al rendimento scolastico, cambi di insegnanti, attività sportive agonistiche? I fattori possono essere molteplici e voi come genitori potete essere attenti osservatori nella ricerca di ciò che può avere innescato il meccanismo. Ascoltando il disagio che lui vi esprime, lo aiuterete a trovare altre modalità, altri canali per affrontare paure, frustrazioni, ansie. Fategli sentire il vostro sostegno, lo aiuterà a essere più forte, capace di superare gli ostacoli. Allentando la tensione si potrà far regredire il comportamento. Per aiutarlo a liberarsi dall’abitudine, potete utilizzare dei sostituti temporanei: un bastoncino di liquirizia da rosicchiare nei momenti di maggior tensione, qualche caramella in più come incentivo all’autocontrollo, ma sempre nell’ottica di giungere a una graduale remissione nell’arco di qualche mese. Non è tuttavia assicurata la remissione totale, nelle diverse fasi della crescita potrebbe ripresentarsi in maniera saltuaria, sarà una nuova richiesta di aiuto e di ascolto.
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L’educatrice Claudia Rinaldi
Odio il sapone! I bambini vivono spesso l’igiene personale come una pratica noiosa Cara educatrice, abbiamo un figlio di sette anni e... un problema! Non gli piace lavarsi, e sì che d’estate va pazzo per mare e piscina, quindi l’acqua non lo spaventa. Quel che gli fa paura, evidentemente, è il sapone: fare la doccia è un tormento, lavarsi i capelli è un optional e quando può evita anche l’igiene minima, come lavarsi i denti prima di dormire. Quel che ci stupisce è che in famiglia solo lui si comporta così: il fratello più piccolo si intrattiene volentieri a giocare sotto la doccia e noi genitori curiamo l’igiene con naturalezza e semplicità. Dove e come possiamo intervenire? Grazie e cordiali saluti, Tommaso e Lara Cari Tommaso e Lara, vi assicuro che il vostro problema è diffuso fra molti genitori. L’igiene e la cura della propria persona in modo spontaneo, autonomo e responsabile, da parte dei bambini, è una sfida complessa. I piccoli sono spesso spaventati dall’acqua, dai prodotti da bagno utilizzati o dalle pratiche messe in atto dai genitori, tanto da trasformare le cure igieniche in veri e propri momenti di crisi e pianto difficile da placare. Dalla vostra lettera evinco che vostro figlio non ha paura dell’acqua e credo neanche del sapone, altrimenti la cosidetta igiene di base, come il lavaggio dei denti, non rappresenterebbe un problema. Probabilmente il piccolo vive l’igiene personale come una pratica noiosa e superflua, non trovandone una motivazione o un piacere immediato. Sarebbe perciò utile iniziare con lui un percorso di informazio-
ne sull’importanza della cura della propria persona: esistono in tal senso libri illustrati che potete trovare nella vostra libreria o biblioteca di fiducia. Una cosa carina da fare è preparare insieme una striscia settimanale con disegni che rappresentino le pratiche igieniche da compiere (bagno, lavaggio dei capelli, pulizia, denti) da appendere nella sua cameretta o in bagno. La striscia settimanale consente al bambino di visualizzare le pratiche igieniche da mettere in atto. Inoltre, a pulizia effettuata, potete apporre una stellina o uno smile che lo gratifichi. Al fine di rendere piacevole e soddisfacente la cura della propria persona per il piccolo, vi consiglio inoltre di condividere con lui i momenti dedicati all’igiene, trasformandoli in momenti di gioco e serenità. Se possibile, prediligete l’utilizzo della vasca a quello della doccia, fate scegliere a lui l’essenza del bagno schiuma e dello shampoo da utilizzare. Acquistate qualche gadget da bagno, come giochi galleggianti o palline che messe nell’acqua la colorano o si sciolgono, che possano rendere il momento speciale e divertente. Coinvolgetelo nella preparazione della stanza da bagno, nel riempimento della vasca, nella scelta di asciugamani e accappatoi. In questo modo non solo acquisirà autonomie nuove, ma imparerà a dare maggior valore alla cura di se stesso. Infine, cercate di ritagliare il giusto tempo per queste attività, per fare tutto con estrema tranquillità e senza fretta.
La pulizia dovrebbe essere un momento di piacere e gratificazione
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Il chimico Ugo Finardi
Il segreto della ceramica Ceramica, mattoni, gres e porcellane hanno qualcosa in comune
I
manufatti in ceramica sono compagni fedeli dell’umanità fin dalla preistoria. L’idea di prendere una manciata di terra argillosa, modellarla secondo una forma prestabilita e poi cuocerla in forno per ottenere un oggetto durevole nel tempo è venuta a uno (o a molti) dei nostri antenati in tempi remotissimi. Normalmente si parla di “ceramica” come di un materiale ben definito, mentre in realtà i “ceramici” sono una classe di materiali molto ampia, caratterizzata dal fatto di essere sinterizzati, il che significa, in sintesi, che sono costituiti da particelle di forma subsferica che vengono sottoposte a un processo di fusione superficiale: all’atto pratico vengono scaldate a una temperatura pari circa a quella di fusione, si fondono nello strato esterno legandosi con le altre particelle a loro vicine, dopo di che l’insieme viene raffreddato lentamente, per evitare cricche o fratture. Per realizzare ceramici si usano composti ceramici: ossidi, sali, ma anche boruri, carburi o nitruri. Le punte dei trapani, che sono fatte di carburo di tungsteno, sono spesso realizzate con materiali sinterizzati. Lo stesso vale ormai per la maggior parte degli utensili da taglio industriali, perché questi composti possiedono una durezza molto alta e sono in grado di incidere e tagliare tutto (o quasi). Altri nuovi materiali di cui sentirete parlare sono i “cermet”, compositi ceramicometallo sinterizzati. Tornando a quella che definiamo comunemente “ceramica”: è bianca, ma è solo un caso particolare tra
Fin dalla preistoria l’uomo ha prodotto manufatti in ceramica
i materiali ceramici di uso comune, che comprendono la terracotta, il gres, la ceramica e la porcellana. Il materiale di base di cui sono fatti è l’ossido di alluminio. L’allumina è bianca, come sono comunemente gli ossidi metallici. Il biossido di Titanio, per esempio, viene impiegato come pigmento bianco nelle vernici, come racconta Primo Levi nell’omonimo racconto. Il bianco degli ossidi metallici è dovuto al fatto che le particelle di cui sono composti sono di dimensioni nanoscopiche e diffondono la luce, di conseguenza appaiono bianche. Se però disponessimo uno strato sottilissimo di questi ossidi su un vetro, questo ci apparirebbe trasparente alla luce visibile. Ora, se gli ossidi metallici sono bianchi, come mai le terrecotte sono color terracotta? È presto detto: la terracotta riceve il proprio colore dall’ossido di ferro, che si trova mescolato all’ossido di alluminio non molto puro. Ecco perché i vasi di terracotta, i pavimenti in cotto toscano e i mattoni hanno tutti una sfumatura color ruggine: il colore viene dato da un inquinante, l’ossido ferrico, e le diverse sfumature dipendono dalla percentuale e dagli eventuali altri contaminanti. Diminuendo la percentuale di impurità e di ossido di ferro si hanno i gres, che vengono utilizzati per produrre piatti o sculture. Infine, al più alto grado di purezza, abbiamo la porcellana: le porcellane sono costituite di caolino, un idrossisilicato di alluminio. Una curiosità: le temperature di cottura per i vari tipi di ceramica variano dai 900 ai 1300 gradi centigradi.
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Natura Alice Quaglino
Transition Town: una storia vera Un modo nuovo, ottimista e convincente per rispondere al futuro
C’
era una volta un signore inglese che di nome faceva Rob Hopkins, il quale si interrogò sul futuro e arrivò alla conclusione che bisognava cambiare stile di vita. Gli uomini allora compravano cose, anche se non servivano: più cose possedevi, più cose mostravi agli amici, più eri ricco. Rob esaminò la situazione: cambiamenti climatici = terremoti, uragani, tsunami; esaurimento del petrolio = benzina ed energia più costose; maggior inquinamento atmosferico, uso di fertilizzanti e Ogm = poco cibo sano, aumento di intolleranze e malattie. Rob sapeva che esiste una soluzione. Così scrisse un manuale pratico per insegnare come si entra nella grande famiglia delle Transition Town. Con questo nome si definiscono alcune città (la prima è l’inglese Totnes, altre seguirono in tutto il mondo) in cui Rob cominciò il processo di Transizione verso una situazione ottimale. Per prima cosa radunò i cittadini di Totnes e spiegò perché il mondo così come funzionava non era un bene per loro, i loro figli, gli animali e la Terra; poi si discusse su come cambiare le cose. E fu così che nacquero persone felici di coltivare il loro giardino con verdure, frutta, erbe aromatiche e venderle a poco ai concittadini. Ci fu chi frugò a casa in cerca di oggetti che non servivano per barattarli con altri utili, senza muoversi dalla città e senza usare denaro. Ci fu chi installò pannelli solari o altre for-
me di energia alternativa, risparmiò tantissimo e inquinò pochissimo. La favola di Rob è realtà. C’è già chi ha deciso di affrontare nel suo piccolo, poco a poco, l’alienazione che porta il sistema capitalistico. Anche l’Italia comincia a svegliarsi dal letargo del consumismo, con i primi progetti Transition Italia (http://transitionitalia.wordpress. com) e il movimento della Decrescita Felice (http://decrescitafelice.it). La Decrescita Energetica è una delle basi del processo Transition: usare al minimo auto e moto, al massimo mezzi pubblici, bicicletta e piedi; autoprodurre non solo cibo (pane, yogurt, frutta e verdura), ma anche detersivi; usare al minimo denaro, carte di credito, al massimo baratto, banca del tempo; installare pannelli solari, laddove possibile, e coibentare le case con prodotti locali, di scarto per inquinare il meno possibile; ridurre gli imballaggi (quando si fa la spesa portarsi la borsa e contenitori di plastica e vetro da casa), promuovere il prodotto sfuso e a Km0; guardare pochissima Tv, poco computer, aumentare la lettura di libri e privilegiare i racconti a voce. La bella notizia è che decrescendo e consumando meno, non staremo peggio, non torneremo indietro a tempi bui, freddi e poveri. Sarà un risparmio confortevole, appoggiato da tecnologia, socialità e benessere. La decrescita, sì, ma felice.
Decrescita significa consumare meno, ma senza diminuire il comfort
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Questioni di soldi Nadia Lambiase - Banca Etica
Il consumatore e le scelte Il consumatore è prevedibile. Lo sanno bene i maghi del marketing L’avversione agli estremi spinge a scegliere sempre il prodotto di prezzo intermedio
N
ella stagione dei saldi il nostro cervello può giocare brutti scherzi. Perché? Di fronte alle alternative, si comporta in modo strano. È facile approfittare di una buona occasione, ma quando le occasioni sono due, probabilmente non riusciremo a coglierne neppure una. Alcuni esperimenti mostrano infatti che è più probabile rimandare l’acquisto se ci sono diverse opzioni disponibili, perché una ampia offerta ci fa pensare a innumerevoli possibilità di acquisto, alcune delle quali potrebbero essere migliori di quelle che già conosciamo, per cui, come l’asino di Buridano, restiamo immobili non sapendo scegliere né paglia né fieno. Invece che liberarci, la scelta ci imbriglia in un incessante ed estenuante auto-interrogatorio alla ricerca della perfezione. Non è finita qui. Considerate il caso in cui vi sia chiesto di scegliere tra una somma in denaro e un oggetto, diciamo una penna stilografica, di uguale valore. Ognuno, a seconda delle sue preferenze, sceglierà un’opzione piuttosto che l’altra. Se però alle due alternative si aggiunge un’altra penna, molto simile per valore e caratteristiche a quella già data, tale aggiunta esercita un “effetto disturbo” che
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aumenta la probabilità di scelta a favore della opzione maggiormente differenziata, in questo caso il denaro. Al contrario, se la penna che viene aggiunta è di valore manifestamente inferiore alla prima, cresce la probabilità che la scelta cada sulla penna iniziale, generando un effetto di attrazione verso l’opzione che in un primo momento non era vista come necessariamente vincente. Un altro fenomeno che si manifesta nel consumatore è “l’avversione agli estremi”. È dimostrato che se inizialmente le persone si dividono equamente tra la scelta di un acquisto di una macchina digitale da 239,99 euro e una da 469,99 euro, l’aggiunta di un modello da 799,99 euro sposta nettamente la scelta sul modello di prezzo intermedio. Questo espediente è sfruttato nella carta dei vini dei ristoranti: si inseriscono vini di qualità eccellenti a prezzi inaccessibili, con il fine di indirizzare la scelta dei clienti verso prodotti di prezzo medio-alto. Rimanendo nel campo del vino, viene bene parlare dell’“effetto dotazione”, che induce a dare un valore inestimabile agli oggetti che si posseggono e che non si venderebbero per nulla al mondo, come appunto le buone e vecchie
bottiglie di vino. Se però tali beni non si posseggono, non si spenderebbe mai la cifra corrispondente per acquistarli. Simile all’effetto dotazione è quello per il quale si tende a prediligere lo status quo rispetto ai cambiamenti, anche quando questi ultimi sono più vantaggiosi. In altre parole, si attribuisce un costo notevole allo sforzo che comporta il cambiamento, per cui si tende a ribadire le proprie scelte di investimento piuttosto che impegnarsi in una nuova decisione. Prendiamo il caso della decisione se accettare o meno la proposta commerciale di cambiare compagnia telefonica. La spinta a conservare lo status quo spiega le strategie sempre più aggressive dei vari operatori di telefonia: il nostro naturale conservatorismo viene titillato con promesse di un sostanzioso risparmio economico, molto più allettante di quanto poi sia in realtà. E mettiamo che, con un attento lavoro di autoanalisi, il consumatore superi la fase pigrizia dell’effetto status quo, e prenda la sua decisione. Secondo voi peserà maggiormente il rimpianto per una scelta non fatta o il rimorso per una scelta fatta? Lo vedremo il prossimo mese.
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Libri Alberto Gedda
Dedicati a bambini dai 4 anni in su, questi libri sono piacevoli per tutta la famiglia
Bisonti, ippocastani e altre storie Tre libri di storie belle e profonde Il mistero dei bisonti scomparsi Massimo Carlotto, Gallucci editore, 10 euro Ma dove sono finiti i tatanka, animali fondamentali per la sopravvivenza degli Indiani (che poi, a ben vedere, sarebbero i nativi) delle praterie americane? Sono spariti da un giorno all’altro lasciando nello sgomento la tribù di Lepre Rossa, giovane figlio del capo Tocca Le Nuvole, che si lancia alla loro ricerca con il suo pony indolente AVolteLentoAltreVoltePiùLento. Ed è l’inizio di una girandola di avventure, incontri e scoperte. Una bella storia, quella dei bisonti scomparsi, scritta dal famoso giallista Massimo Carlotto con la complicità del figlio Nanni, sette anni. Una storia che è nata ed è cresciuta tra loro, sera dopo sera, nel racconto che Massimo faceva a Nanni e che Nanni riempiva di storie, sottolineature, fantasie. Finita su libro quasi per scommessa e illustrata da Tinin Mantegazza, artista dal segno fanciullesco cui si deve “Dodò”, il protagonista del programma Tv
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“L’albero azzurro”. I suoi colori portano i personaggi in un mondo sospeso tra realtà e fantasia dove i delfini fanno i taxisti e i bisonti, a volte, tornano. L’albero di Anne Irène Cohen-Janca, Orecchioacerbo edizioni, 14 euro L’ippocastano che si affaccia sulla soffitta di Amsterdam in cui si nascondeva Anne Frank, assiste impotente alla sua cattura. Condannato al silenzio degli alberi, davanti al piccolo lucernario ormai vuoto, l’albero rimane muto, fino a quando, vecchio di centocinquant’anni, decide di raccontare la storia di quel che vide. Il piccolo racconto poetico di Irène Cohen-Janca è illustrato con grande delicatezza e sensibilità da Maurizio A. C. Quarello. Un libro di quelli che si conservano, per avvicinare, senza morbosità, con tristezza ma anche con dolcezza, i bambini al difficile tema della guerra e alla memoria del passato.
Storie per bambini Matteo Cadorin, Fusta editore, 14.50 euro “Ambarabacicicocò, devo imparar quel che non so” così l’attore Piero Nuti apre il volume del giovane scrittore saluzzese Matteo Cadorin. Il libro rivela un grande piacere di essere bambini, attraverso storie di grande fantasia che hanno sviluppi e finali a piacere, perché sono gli stessi lettori a scegliere come far finire le fiabe, in un rapporto interattivo tra chi scrive e chi legge. Si sente che Matteo vorrebbe buttare giù quello steccato per essere lì, con ciascun bambino, a inventarsi ancora nuove storie. Tant’è che nel libro ci sono pagine in bianco, con l’invito a scrivere proprie versioni di fiabe, magari improvvisando giocosamente con “Bandolino il genio piemontese”. Già, perché parti del libro sono in fantapiemontese e altre in fantanapoletano. Una bella idea per sviluppare ancor di più il piacere del racconto che è sottolineato dalle delicate illustrazioni di Natalia Sizova.
Salvadanaio Luciana Ravetto
Se non si paga la rata Un fondo di solidarietà per chi si trova in difficoltà col mutuo
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n questi ultimi tre anni la situazione dei mutui è profondamente cambiata: i valori dei tassi Euribor sono impazziti e hanno messo in difficoltà molti italiani. Anche ora, che si sono di nuovo avvicinati ai minimi storici, alcune famiglie si trovano in difficoltà per sostenere le rate di ogni fine mese. Governo e banche hanno lanciato una iniziativa che può alleviare le situazioni più problematiche. Dal 15 novembre 2010 è stato aperto un Fondo di Solidarietà, grazie al quale si può chiedere la sospensione della rata del prestito, a condizione di possedere specifiche caratteristiche delineate nelle linee guida. È possibile, per esempio, chiedere di sospendere i pagamenti fino a 18 mesi, per il mutuo prima casa di massimo 250mila euro, che non deve essere per una abitazione di lusso. I richiedenti devono avere un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 30mila euro e le situazioni che possono portare allo stop dei pagamenti sono molto rigide: perdita del posto di lavoro, condizioni di non autosufficienza di un familiare o morte dello stesso. L’accesso al Fondo può essere richiesto anche in caso di pagamento di spese mediche o di assistenza domiciliare superiori a 5mila euro all’anno o di ristrutturazioni straordinarie dell’immobile oggetto di mutuo, oppure in seguito a un aumento significativo della rata per effetto dei tassi variabili, anche se la misura stabilita (uno scarto fra due pagamenti successivi del 20% sui mutui mensili e del 25% sui semestrali) non è un evento così frequente. Durante il periodo di sospensione, gli interessi che maturano vanno interamente a carico della banca, che potrà a sua volta chiedere il rimborso al Fondo (per il quale sono stati stanziati 20 milioni di euro), ma soltanto per la quota corrispondente al parametro di riferimento, cioè l’Euribor o l’Irs. Allo spread, cioè al guadagno, gli istituti di credito dovranno rinunciare. Per accedere al Fondo di Solidarietà bisogna presentare domanda presso la banca che ha erogato il mutuo. Il modulo di richiesta, assieme a tutte le istruzioni e linee guida, è disponibile sul sito del Ministero del Tesoro, all’indirizzo http://www.dt.tesoro.it/it/ doc_hp/fondomutuipc.html.
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Cinema e home video Mario Bettas Valet
Animals United
A
rriva dalla Germania il nuovo film d’animazione distribuito dalla Moviemax. Gli autori di Animals United, questo il titolo del film diretto dal duo Reinhard Klooss e Holger Tappe, si sono apertamente ispirati a “La conferenza degli animali” di Eric Kastner, libro per ragazzi che l’autore tedesco scrisse nel secondo dopoguerra. La terra è minacciata dall’inquinamento e dalle calamità provocate dall’uomo. Siccità, incendi, desertificazioni e ritiro dei ghiacci polari stanno mettendo a dura prova la vita di tutte le specie animali. Billy e Socrate, una mangusta e un leone, preoccupati per il mancato arrivo stagionale delle inondazioni,
decidono insieme ad altri compagni di mettersi in viaggio verso New York per porre fine ai danni e all’incuria provocati dal genere umano. Un po’ Madagascar e un po’ l’Era glaciale, il film non brilla di originalità, ma lascia il segno con una storia profonda e ricca di spunti di riflessione. Di fronte a Animals United si ride e non solo, azione e ironia vi terranno incollati alla poltrona. Adatto a un pubblico variegato. Per l’uscita italiana del film la Moviemax ha trovato un’intesa con il WWF sulla promozione di un progetto a tutela delle specie a rischio di estinzione.
L’orso Yoghi In occasione del cinquantenario dalla nascita del celebre orso Yoghi, personaggio creato da Hanna e Barbera nel 1961, approda questo mese nelle sale di tutta Italia il film L’orso Yoghi, diretto da Eric Breving. Il nuovo avventuroso lungometraggio della Warner Bros, firmato insieme alla Legendary Pictures, mescola personaggi realizzati in computer grafica, come il protagonista e il suo inseparabile compare Bubu, ad altri in carne e ossa, come l’agente Smith e i visitatori del parco, da sempre vittime dei furti culinari del golosissimo orso bruno. La pellicola è stata interamente girata negli splendidi scenari della Nuova Zelanda e verrà distribuita anche nella versione in 3D. Il parco Jellowstone (liberamente ispirato al famoso Yellowstone) rischia l’abbandono e la chiusura. I visitatori nel corso degli anni sono diminuiti e le autorità locali sono decise a porre fine alla tutela dell’area naturale. Yoghi e il suo amico Bubu, sempre a caccia di turisti a cui rubare sotto il naso l’agognato cestino per il picnic, sono preoccupati per le sorti della loro riserva. Sulla loro strada troveranno un inaspettato complice, il ranger Smith. Insieme al guardaparco, fino ad allora il loro più acerrimo nemico, i due simpatici orsi ne combineranno di tutti i colori. Pellicola divertente e ricca di sorprese: la simpatia di Yoghi e Bubu, le situazioni rocambolesche in cui si cacceranno e le loro scorribande in mezzo ai boschi, vi terranno con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Film per tutti, ma attenzione a non farvi rubare il secchiello con i popcorn!
Ben 10: Forza Aliena Dopo la fortunata prima serie, passata nell’ultimo anno su vari canali televisivi, ritorna sugli scaffali delle videoteche Ben 10: Forza Aliena. Nato dalla fantasia di quattro autori di fumetti, che si fanno chiamare Man in Action, il cartone animato ha come protagonista un ragazzino di dieci anni, dotato di formidabili poteri soprannaturali. Ben 10 (Benny Tennyson) grazie all’Omnitrix, un sofisticato marchingegno extraterrestre simile a un orologio da polso, è in grado di trasformarsi in dieci diverse figure aliene. In queste vesti vive avventure di tutti i tipi: combatte contro gli invasori spaziali guidati da Vilgax, dirige missioni segrete e affronta il pericolo in tutte le sue forme. In questa seconda serie si metterà alla ricerca del nonno Max, scomparso dopo una missione segreta. Nella ricerca sarà accompagnato e aiutato dalla cugina Gwen, esperta di magia. La seconda stagione di Ben 10: Forza Aliena è composta da 46 episodi e viene proposta dalla Warner Home Video in versione a cofanetto, contenente 3 dvd, o in tre dischi singoli.
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Appuntamento
2 gennaio
Ciaspolata della Befana
68
5 gennaio
“Lou Rei” - La notte dei Re
68
Festa in maschera
64
Bimbi in festa
68
Befana occitana
68
Favole di amicizia
56
Tutti a Palazzo
62
Bimbi al Castello
62
Carnevale delle Barboire
64
La magia dell'inverno a Cheggio
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Befana a Saint Vincent
64
Al Villaggio di Babbo Natale
66
a cura di Federica Ferraresi 6 gennaio
Tutti gli appuntamenti di gennaio 9 gennaio
Le 12 notti della Befana
56
Nelle gole della Reino Jano
68
12 gennaio
(inizio) Playhouse Disney Live!
62
13 gennaio
GiovedìScienza
63
15 gennaio
Sulle orme del lupo
68
16 gennaio
Cappuccetto blues
56
Cappuccetto Rosso
56
Bruttino
57
La maxi favola
56
Natalì!
57
Filastrocche e storie sciocche
59
Domeniche al museo per famiglie
63
20 gennaio
GiovedìScienza
63
21 gennaio
Moschettieri
59
Racconti consentiti
59
Moschettieri
59
Racconti consentiti
59
Galline
56
La bella addormentata nel bosco
56
Fiammiferi
59
Moschettieri
59
22 gennaio
23 gennaio
Racconti consentiti
59
27 gennaio
GiovedìScienza
63
28 gennaio
Filastrocche e storie sciocche
59
29 gennaio
Filastrocche e storie sciocche
59
Bimbi al Castello
62
La casetta della Pimpa
56
Clown in libertà
57
Emanuele e il lupo
56
30 gennaio
...anche su www.giovanigenitori.it
Pagina
Spettacoli
Alì Babà e i 40 ladroni
59
Fiera di Sant’Orso
65
Teatrarte - Anima blu
60
Filastrocche e storie sciocche
59
Cultura
Sagre
Natura
Mercatini
GG › l’agenda
Spettacoli
Arriva la Pimpa
A
nche a gennaio, gli appassionati di teatro (grandi o piccini che siano!) avranno ancora un ottimo motivo per non farsi circuire dall’ammaliante letargo domenicale. Infatti, saranno tutti rapiti da una calamita più attraente: “Domenicamattinateatro!”, rassegna di spettacoli rivolta alle famiglie, che andrà in scena presso il Teatro Agnelli di Torino. L’ingresso è unico a 5 euro (ogni cinque biglietti acquistati, se ne riceve uno in omaggio). Domenica 16 gennaio, ore 11 Cappuccetto blues Lo spettacolo narra di due musicisti girovaghi, due bluesman, che ricordando il passato, si rammentano della storia del vecchio zio George. Lo zio era il grande George “bowling” Wolf, un artista trasformista, che sapeva mascherarsi, in brevissimo tempo, da bambina o da vecchietta: insomma diventava i personaggi più impensati... I due bluesman, celebrando i bei tempi andati, cantano anche diversi pezzi: la canzone della frittella, la ballata della nonna malata e il blues del cacciatore triste. E chissà se, ancora una volta, si farà viva la bambina dalla rossa mantellina? Da 3 anni.
Domenica 23 gennaio, ore 11 Galline Bianca e Nera sono due galline che appartengono a razze diverse. Ma l’appartenenza alla stessa specie le avvicina e le rende, alla fine, capaci di accettarsi. Certo che, però, per Bianca quel pulcino nero è proprio strano. Invece per lui Bianca è la mamma e di conseguenza si comporta come si fa con le mamme. Lui gioca, grida, piange, salta e s’addormenta di colpo dopo mangiato… Da 4 anni. Domenica 30 gennaio, ore 10 e 11.30 La casetta della Pimpa Tanto amata dai bimbi italiani (ma anche da qualcuno più grandicello…), la Pimpa è il cagnolino tenero e simpatico disegnato da Altan. E insieme a lei, arriva anche tutto il suo magico mondo fatto di animali e di cose animate. La Pimpa invita tutti a giocare e divertirsi con lei, così non mancheranno di certo le sorprese. Da 3 anni. Teatro Agnelli Via Paolo Sarpi, 111 - Torino Per informazioni: Assemblea Teatro tel. 011 3042808 - www.assembleateatro.com
Giorni di Festa Che allegria in città! Il nuovo anno è appena cominciato e, a Torino, proseguono senza sosta i “Giorni di Festa”. È proprio questo, infatti, il titolo della rassegna di spettacoli dedicati alle famiglie, in scena all’Alfa Teatro. Il biglietto costa 6 euro intero e 4 euro ridotto. Domenica 9 gennaio, ore 16.30 Le 12 notti della befana
56 Giovani Genitori
Domenica 16 gennaio, ore 16.30 Cappuccetto Rosso Domenica 23 gennaio, ore 16.30 La bella addormentata nel bosco Alfateatro Via Casalborgone, 16/I - Torino Per informazioni: tel. 011 19504896 www.alfateatro.com
Le Figure dell’Inverno Al Teatro Educatorio della Provvidenza di Torino, niente più brutta stagione grazie a “Le Figure dell’Inverno”! La popolare rassegna di teatro di figura, rivolta a bambini e ragazzi da 3 a 12 anni e alle loro famiglie, non si smentisce proponendo anche a gennaio un cartellone ricco di appuntamenti. Si parte il giorno della Befana, giovedì 6 gennaio, con le “Favole di amicizia”, per poi proseguire con “La Maxifavola” ed “Emanule e il lupo”. Biglietto unico a 5 euro (la prenotazione è consigliata). Giovedì 6 gennaio, ore 16 Favole di amicizia Spettacolo con pupazzi e materiali di recupero. Da 3 anni in su. Domenica 16 gennaio, ore 16 La Maxifavola Spettacolo con burattini tradizionali emiliani. Da 3 anni in su. Domenica 30 gennaio, ore 16 Emanuele e il lupo Spettacolo con attori e pupazzi. Da 4 a 11 anni. Teatro Educatorio della Provvidenza Isola pedonale della Crocetta Corso Govone, 16 - Torino Per informazioni: tel. 011 5691400/cell. 347 7627706 www.labottegateatrale.it
Spettacoli
Al Monterosa
C
he la favola sia con voi! E proprio così sarà al Teatro Monterosa di Torino dove, nell’ambito della rassegna teatrale “C’era una volta…”, andranno in scena tante storie fantastiche che sapranno sollazzare spettatori grandi e piccini. La manifestazione, giunta all’ottava edizione, propone questo mese lo spettacolo “NataLì!”. L’ingresso è unico a 5 euro; la biglietteria è aperta dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, il sabato dalle 17 alle 19 e il lunedì è chiusa (le prenotazioni telefoniche non sono accettate). Nei giorni di spettacolo, il servizio di biglietteria è disponibile dalle 15. I bambini con meno di 12 anni non possono essere ammessi in sala senza la presenza di un adulto accompagnatore. E, per finire in dolcezza, al termine delle rappresentazioni sarà offerta la merenda ai bimbi. Domenica 16 gennaio, ore 16 NataLì! Storia di una bambina, di un viaggio e di un paese lontano… Da 5 anni in su. Teatro Monterosa Via Brandizzo, 65 - Torino Per informazioni: tel. 011 2304153 - www.teatromonterosa.it
Domeniche a teatro Al Teatro Alfieri di Asti va in scena, nell’ambito del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte, la rassegna di spettacoli per famiglie “Domeniche a teatro”. Due sono le rappresentazioni in cartellone a gennaio: “Bruttino” e “Clown in libertà”. Il biglietto costa 3 euro.
il circolo polisportivo di
Montaldo Torinese
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martedì dalle 17.30 alle 18.30
• CORSO DI GIOCOMOTRICITÀ PER BAMBINI DAI 3 AI 7 ANNI mercoledì dalle 17 alle 18
Domenica 16 gennaio, ore 16 Bruttino
• LUDOTECA CON MERENDA
Domenica 30 gennaio, ore 16 Clown in libertà
• CORSO DI AVVICINAMENTO CON MTB
giovedì dalle 16 alle 18.30
sabato dalle 10 alle 12
Teatro Alfieri Via Leone Grandi, 16 - Asti Per informazioni: Teatro Alfieri tel. 0141 399040 www.fondazionetrg.it/progettotrgp
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Giovani Genitori 57
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Regala il Teatro
’10 ’11
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Spettacoli
Festa Teatrando
A
Pinerolo, il 2011 parte alla grande all’insegna dello spettacolo e del divertimento. Prende il via, domenica 16 gennaio, una nuova edizione di “Di Festa Teatrando”, rassegna teatrale rivolta a tutta la famiglia. Il biglietto d’ingresso per gli spettacoli di gennaio costa 4 euro (l’apertura della cassa è prevista un’ora prima dell’inizio delle recite). Domenica 16 gennaio, ore 16.30 Filastrocche e storie sciocche Con l’ausilio di una curiosa macchina scenica, il protagonista narra la storia del suo maestro, un maestro di fantasia. Racconterà come si svolgevano le sue incredibili lezioni, ma soprattutto del suo mondo allegro e curioso, animato dalla musica, dal ritmo, dalla fantasia e dall’immaginazione. Da 5 anni in su.
Domenica 23 gennaio, ore 16.30 Fiammiferi Sul palco, il pubblico potrà ammirare tre attrici/vocalist che racconteranno, cantando, la storia modernizzata della Fiammiferaia, qui in veste di sfortunata homeless. Una povera ragazza senza casa né lavoro che è costretta a escogitare sempre qualcosa per sbarcare il lunario. Sarà un incontro-scontro tra povertà e ricchezza, con un finale, però, che lascia spazio alla speranza, alla solidarietà e all’amicizia. Da 4 anni in su. Terminato lo spettacolo, si potrà visitare “L’angolo dei libri” a cura della Biblioteca Ragazzi di Pinerolo. Domenica 30 gennaio, ore 16.30 Alì Babà e i quaranta ladroni Tratto dal libro “Le mille e una notte”, lo spettacolo mette in scena le peripezie di Alì Babà, umile boscaiolo baciato dalla fortuna. Altri personag-
gi presenti nella storia sono Cassim, il fratello ricco e ingordo e Mustafà, capitano dei quaranta ladroni, che preserva un immenso tesoro nascosto in una caverna. E la parola magica per avere accesso al gruzzolone è solo una: apriti sesamo! Da 3 anni in su. Terminato lo spettacolo, si potrà visitare “L’angolo dei libri” a cura della Biblioteca Ragazzi di Pinerolo. Teatro Incontro Via Caprilli, 31 - Pinerolo (TO) Per informazioni e prenotazioni: Nonsoloteatro tel. 0121 323186, il giovedì e il venerdì, dalle 14.30 alle 18 info@nonsoloteatro.com www.nonsoloteatro.com
Alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Riapre la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani che, per il mese di gennaio, propone un cartellone dalle tematiche molto variegate. Si va dai divertenti “Moschettieri” e “Filastrocche e storie sciocche” a spettacoli come “Racconti consentiti” e “Io ti racconto - Settembre 1943, una strage dimenticata”, che sapranno far riflettere il pubblico sulla nostra storia. L’orario della biglietteria è dal martedì alla domenica, dalle 15 alle 19; l’ingresso è a posto unico e costa 7 euro e il ridotto 6 euro (posti a sedere numerati solo per la Sala Grande).
Venerdì 21 e sabato 22 gennaio, ore 21 Domenica 23 gennaio, ore 16.30 Moschettieri Sala Grande. Da 5 anni in su. Venerdì 21 e sabato 22 gennaio Prima parte, dalle 20.30. Seconda parte, ore 21 Domenica 23 gennaio Prima parte, dalle 15.30. Seconda parte, ore 16.30 Racconti consentiti È un evento che si articola in due appuntamenti, uno di seguito all’altro, di narrazione, gioco e confronto. Sala Piccola. Da 6 anni in su.
Venerdì 28 e sabato 29 gennaio, ore 21 Domenica 30 gennaio, ore 16.30 Filastrocche e storie sciocche Sala Grande. Da 6 anni in su. Venerdì 28 e sabato 29 gennaio, ore 21 Domenica 30 gennaio, ore 16.30 Io ti racconto - Settembre 1943, una strage dimenticata Sala Piccola. Da 10 anni in su. Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferrarsi, 266 - Torino Per informazioni: tel. 011 19740280 www.casateatroragazzi.it
Giovani Genitori 59
Cultura
Arte e teatro a Rivoli
di Brunella Manzardo
D
Per il mese di Gennaio Calze e Focaccia della Befana e per i più piccoli Nigellini con vera Nutella
a sempre le famiglie sono di casa al Castello di Rivoli, grazie ai Weekend’arte: ogni mese una nuova proposta, da ottobre a giugno, laboratori creativi che coinvolgono ed entusiasmano i bimbi di tutte le età. Per il 2011 il Museo ha avviato una speciale collaborazione con ACTI teatri indipendenti, che dà vita al ciclo TeatrArte Ragazzi. L’esperienza dell’arte dialogherà con il teatro negli appuntamenti per le famiglie della domenica: da gennaio ad aprile il Castello ospiterà quattro spettacoli teatrali per grandi e piccini, a cui seguiranno altrettanti laboratori ideati dal Dipartimento Educazione. Questo il programma: 30 gennaio ore 16 Anima Blu- dedicato a Chagall, 27 febbraio ore 16 Aquarium, 27 marzo ore 16 KooKaburra e infine 17 aprile doppia replica ore 15.30 e ore 17 Ba Ba. Il biglietto singolo costa 6 euro, comprensivi di spettacolo, visita e laboratorio. È possibile acquistare l’abbonamento ai 4 spettacoli a 20 euro. Ingresso gratuito per i bambini con meno di 3 anni. La prenotazione è indispensabile; per informazioni e prenotazioni ACTI teatri indipendenti, 011 5217099, info@teatriindipendenti.org
Racconti e canti Presso il Salone delle Feste di Cantoira, Li Magnoutoun si esibiscono nel loro spettacolo di racconti e canti tradizionali. Venerdì 21 e sabato 22 gennaio, dalle 21 alle 23 Cantoira (TO) Per informazioni: tel. 0123 585601 - www.comune.cantoira.to.it
60 Giovani Genitori
Progetto e Materia
L’
Associazione Progetto e Materia organizza il terzo Premio Nazionale di Letteratura per Ragazzi “Progetto e Materia”. Per quanto riguarda la sezione Scuole, chi vuole partecipare deve scrivere una fiaba di massimo 10800 battute, ambientata nel mondo della natura, in relazione al tema dell’edizione di quest’anno che si intitola “Verde Inchiostro”. Le fiabe possono essere realizzate o collettivamente (alunni più insegnante) o a quattro mani (genitore più bambino). La partecipazione è gratuita e ha come termine lunedì 31 gennaio (è stata prorogata). La premiazione avrà poi luogo nell’ambito della sesta edizione della manifestazione “Fiaba” (da venerdì 15 a domenica 17 aprile) a Banchette, in provincia di Torino. Il bando completo e la scheda di iscrizione sono disponibili sul blog w w w.proget to e mat e r i a .s p l i n d e r.c o m / post/22994220 Per informazioni: progettoemateria@libero.it www.progettoemateria.splinder.com
Le Macchine della Meraviglia Alla Reggia di Venaria Reale, è ancora possibile visitare la mostra “Le Macchine della Meraviglia - Lanterne magiche e film dipinto, 400 anni di cinema”, prorogata fino a domenica 9 gennaio. Ingresso cumulativo con Reggia e Giardini, 17 euro l’intero, 13 euro il ridotto.
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Cultura
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Fino a domenica 9 gennaio Reggia di Venaria Reale Piazza della Repubblica - Venaria Reale (TO) Tel. 011 4992333 www.lavenaria.it
Giovani Genitori 61
Prima della sottoscrizione leggere i fascicoli informativi disponibili in Agenzia o sul sito www.realemutua.it
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GG › l’agenda
Cultura
Tutti a Palazzo
> Playhouse Disney
P
er trascorrere una festa della Befana in modo originale (e anche un po’ culturale), non perdetevi l’appuntamento “Cristalli di neve” a Palazzo Madama. L’attività è organizzata nell’ambito di “Tutti a Palazzo”, una serie di iniziative proposte per far scoprire alle famiglie la storia e le opere del Museo. Grazie a questo incontro, i piccoli visitatori potranno ammirare le bellezze del Palazzo e andare alla ricerca di figure geometriche, linee ed elementi a cui si ispireranno per modellare con la carta bianchi cristalli di neve. Le attività si suddividono in una parte di visita e una di laboratorio. La durata prevista è di due ore. I biglietti costano intero 7,50 euro, ridotto 6 euro, gratuito per i minori di 18 anni (attività: 3 euro per ogni bambino iscritto). La prenotazione è consigliata. Giovedì 6 gennaio, ore 15.30 Palazzo Madama Piazza Castello - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4429911 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16 www.palazzomadamatorino.it
Mostra del libro Fino a domenica 9 gennaio dalle 16 alle 19.30 (eccetto sabato 1 gennaio), nella Palestra Comunale in Frazione La Ruà a Pragelato, potete fare un giretto tra i banchi del mercatino di Natale. Vengono proposti in vendita libri, giochi didattici di società, composizioni floreali, prodotti equo e solidali africani, artigianato del legno e dei tessuti, bigiotteria e prodotti cosmetici naturali. Fino a domenica 9 gennaio Pragelato (TO) - Per informazioni: tel. 0122 78800
Avete sempre desiderato fare la conoscenza di Winnie The Pooh? Bene, ora il vostro sogno sta per diventare realtà grazie a “Playhouse Disney Live!”, spettacolo ispirato al famosissimo blocco di programmi per bambini Playhouse Disney, in onda tutti i giorni su Disney Channel. Grazie a questo magico evento, in scena al PalaTorino (ex MazdaPalace), spettatori grandi e piccini potranno ammirare, dal vivo, i personaggi di “La Casa di Topolino”, “Manny Tuttofare” e “Little Einsteins”. I prezzi dei biglietti variano dai 20 ai 45 euro, a seconda del settore prescelto (è previsto uno sconto “pacchetto famiglia”). Mercoledì 12 gennaio, ore 19 Giovedì 13 gennaio, ore 19 Venerdì 14 gennaio, ore 19 Sabato 15 gennaio, ore 11, 15 e 19 Domenica 16 gennaio, ore 11, 15 e 19 MazdaPalace Corso Ferrara, 30 - Torino Per informazioni: tel. 011 4551563 www.mazdapalace.it
> Befane scientifiche
Bimbi al Castello Al Castello di Miradolo, nell’ambito della mostra “Caravaggio in Piemonte - Luci e ombre dal Seicento” (visitabile fino a domenica 30 gennaio), sono in programma dei laboratori che, con l’ausilio di un libretto didattico creato per l’occasione, guideranno i più piccoli alla scoperta di Caravaggio, della sua tecnica pittorica, dei suoi colori e dei suoi straordinari chiaroscuri. Per le attività, il costo è di 8 euro a bambino. La prenotazione è obbligatoria. I genitori che accompagnano i bimbi e hanno piacere di visitare la mostra, pagano un ingresso ridotto a 5 euro.
62 Giovani Genitori
Giovedì 6 gennaio Caravaggio alla Befana Sabato 29 gennaio Gioca-ritratto Castello di Miradolo Via Cardonata 2 - San Secondo di Pinerolo (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 0121 376545 info@fondazionecosso.it www.fondazionecosso.it
Il Museo A Come Ambiente di Torino organizza un giorno di dolcetti e giochi, per scoprire scope bizzarre, rifiuti parlanti, rompicapi, cacce del tesoro e carbone nero. La festa di inizio d’anno, in questo museo cade tradizionalmente alla Befana. È un’occasione unica per visitare i quattordici nuovi exhibit, completamente rinnovati. Giovedì 6 gennaio, ore 14 - 19 Museo A come Ambiente Corso Umbria, 84 - Torino Per informazioni: tel. 011 0702535, www.museoambiente.org
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Cultura
Al museo
P
resso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si svolgono le “Domeniche al museo per famiglie”, laboratori rivolti ai bimbi da 3 a 10 anni, a cui possono prendere parte anche i genitori. Un momento giocoso, condiviso da grandi e piccini, durante il quale si potrà visitare la mostra in corso e vivere attivamente gli spazi dell’arte contemporanea. L’orario è dalle 15 alle 18, suddiviso in due turni, dalle 15 alle 16.30 e dalle 16.30 alle 18. Il biglietto costa 5 euro a bambino (gratuito per genitori e accompagnatori). Domenica 16 gennaio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Via Modane, 16 - Torino Per informazioni: tel. 011 3797631/011 3797624 dip.educativo@fsrr.org
GiovedìScienza Prosegue anche a gennaio “GiovedìScienza - la scienza in diretta settimana per settimana”, manifestazione che propone incontri di divulgazione scientifica. Giovedì 13 gennaio, ore 17.45 Fate il nostro gioco Giovedì 20 gennaio, ore 17.45 Milioni di forme viventi? Mai troppe! Giovedì 27 gennaio, ore 17.45 Abitare lo spazio Teatro Colosseo - Via Madama Cristina, 71 - Torino Per informazioni: www.giovediscienza.org
Giovani Genitori 63
Via S Francesco D’Assisi 18 - 10122 Torino - 011 56 60 667 - www.noukies.com Peluche – Puericultura – abbigliamento 0/4 anni – Camerette – Liste di nascita
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Carnevale delle Barboire
G
iovedì 6 gennaio, presso Monastero di Lanzo, si svolge una tradizionale manifestazione che prevede, alle 11.30, l’arrivo delle Barboire in piazza di Chiaves, alle 12 la distribuzione della “pulenta cunsa” e, alle 14.30 il raduno dei gruppi mascherati in piazza. Giovedì 6 gennaio Monastero di Lanzo (TO) Per informazioni: cell. 348 0926641 comunedimonastero.to@libero.it
Eventi
Festa in maschera A Vigone è in programma, mercoledì 5 gennaio dalle 20.30 alle 23.30, presso la pista di pattinaggio, una grande festa animata dal Gruppo GIM con premiazione delle maschere più originali e cioccolata calda offerta. Mercoledì 5 gennaio Vigone (TO) Tel. 011 9804269 www.comune.vigone.to.it
Befana a Saint-Vincent Spettacoli, animazione e merenda per tutti. La Befana sorprenderà tutti i bambini che si presenteranno con i propri genitori dalle ore 14,30 presso il Palais Saint-Vincent. Piccoli e grandi sono invitati alla tradizionale festa che si terrà giovedì 6 gennaio. L’ingresso è gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili. Giovedì 6 gennaio Saint-Vincent (AO) Per informazioni: www.insaintvincent.it
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Eventi
Sant’Orso
A
rtigianato, musica, folklore e degustazioni: ogni anno la fiera di Sant’Orso riempie le strade di Aosta con vie illuminate e piene di gente, negozi aperti, distribuzione di brodo, vin brulé e piatti tipici valdostani. La fiera si svolge nelle vie del centro storico e raccoglie più di mille bancarelle. È un concentrato di prodotti e manufatti tipici, ma per visitare tutto con calma, soprattutto se sono giorni freddi, conviene lasciare i bambini piccoli a casa. Lasciate a casa anche la macchina: per raggiungere Aosta il treno è comodissimo.
Domenica 30 e lunedì 31 gennaio, tutto il giorno Fiera di Sant’Orso www.regione.vda.it/artigianato
Camminare fa bene Ottava edizione del “Fitwalking del cuore”, una camminata solidale e non competitiva a cui l’anno scorso hanno partecipato più di duemila persone, tra cui tantissimi bambini. Si passeggia per le vie della città e della collina. L’iscrizione costa 5 euro, l’incasso viene devoluto a un progetto sociale. Ritrovo in piazza Cavour a Saluzzo (CN). Domenica 23 gennaio, ore 9 Per informazioni: tel. 0175 248132
> Campionati Mondiali di Slittino A Cesana Torinese, presso la pista olimpica, si tengono i Campionati Mondiali di Slittino. Sabato 29 e domenica 30 gennaio Cesana Torinese (TO) Per informazioni: www.parcolimpicotorino.it Giovani Genitori 65
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Eventi
Al Villaggio di Natale
presepi...
A
l Villaggio di Babbo Natale di Rivoli, il simpatico vecchietto dalla barba bianca si diverte in compagnia della sua amica Befana. Infatti, giovedì 6 gennaio alle 16, presso la piazza del Villaggio, si terrà la festa della Befana; durante l’appuntamento si svolgerà anche la consegna ufficiale all’A.R.E. (Associazione Ecovolontari Rivoli) dei giochi raccolti diretti ai bambini affidati alle cooperative sociali della provincia di Torino. Giovedì 6 gennaio, ore 16 Festa della Befana Villaggio di Babbo Natale Rivoli (TO) Per informazioni: www.ilvillaggiodibabbonatale.it www.turismovest.it
Presepe sotto la neve A Ciriè è possibile visitare, fino a domenica 9 gennaio, la 33a edizione del Presepe sotto la neve, esposto nella Chiesa di San Giuseppe. Nella sala d’attesa è presente la mostra “Giocattoli di ieri e di oggi”, balocchi di un tempo realizzati con legno e ferro. L’orario è: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 18.30, sabato e domenica dalle 15 alle 19.30. Fino a domenica 9 gennaio Ciriè (TO) Tel.0119208560-www.cirie.net
> ... all’Abbadia di Loreto All’interno dell’Abbadia è stato allestito un presepe visitabile nei giorni festivi. Orario: sabato e domenica, dalle 10 alle 12. Fino a giovedì 6 gennaio Via Loreto, 98 Lanzo Torinese (TO) Per informazioni: cell. 335 6054327 info@loretolanzoto.org www.loretolanzoto.org
> ... degli elfi del bosco All’Ufficio del Turismo di Susa, i visitatori possono ammirare un presepe artistico che ricostruisce il mondo fantastico degli elfi del bosco. Fino a giovedì 6 gennaio
Parlare di alimenti Vivere Bio ospita un ciclo di conferenze dedicate all’educazione alimentare. Si comincia mercoledì 19 gennaio con un discorso introduttivo su “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei: introduzione a un’alimentazione più sana” e si prosegue mercoledì 26 gennaio con un dibattio sui dolcificanti, classici e alternativi. Partecipano terapisti, alimentaristi e naturopati. Ingresso gratuito, degustazione di prodotti e dispense informative a tutti i partecipanti. Mercoledì 19 gennaio e mercoledì 26 gennaio, ore 18.30 Corso Susa, 140/B - Rivoli (TO) Per Informazioni: tel. 011 6988012
Il presepe è vero
la natività, tra capanne allestite lungo antiche osterie. Servizio navetta gratuito.
A Roccaforte Mondovì, in frazione di Prea, la sera della befana si rappresenta il Presente Vivente. Qui, dove si parla ancora il dialetto del kye, 200 raffiguranti rappresenteranno
Presepe Vivente Giovedì 6 gennaio, alle 20.30 Roccaforte Mondovì, frazione Prea
66 Giovani Genitori
Ufficio del Turismo Corso Inghilterra, 39 - Susa (TO) Per informazioni: tel. 0122 622447 info.susa@turismotorino.org
> ... meccanico A Bricherasio, nella Chiesa di San Bernardino in via Vittorio Emanuele II, si può visitare il presepe meccanico. Orario: giovedì e sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30; venerdì e domenica, dalle 15 alle 18.30. Ingresso gratuito. Fino a sabato 8 gennaio Bricherasio (TO) Per informazioni: tel. 0121 59105 www.comune.bricherasio.to.it
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Eventi
Chantar l’uvern
E
cco alcuni degli appuntamenti di gennaio proposti nell’ambito di “Chantar l’uvern - da Natale a Sant’orso”, rassegna che promuove tanti eventi tradizionali, legati alla cultura occitana e franco-provenzale. Il programma è estremamente variegato: si va dai carnevali storici alle feste patronali d’inverno, dalla musica agli spettacoli teatrali, dai convegni alla presentazione di libri. Ciaspolata della befana Domenica 2 gennaio, dalle 10 alle 13 Area maneggio - Sauze di Cesana (TO) “Lou Rei” - la notte dei Re È una performance teatrale a cura del Laboratorio Permanente di Ricerca Teatrale di Salbertrand. In attesa di Chaffaus: il passaggio dei Re, musica tradizionale dei Parenaperde e tanto calore con il vin brulè. Mercoledì 5 gennaio, dalle 21 alle 23 Piazza Europa - Exilles (TO)
passeggiate... > L’inverno a Cheggio
Bimbi in festa Per la gioia dei più piccini, si narreranno tante favole occitane; poi non mancherà un po’ di magia, sia moderna che tradizionale con il Pagliaccio Bistecca. Ingresso gratuito. Mercoledì 5 gennaio, dalle 16 alle 18 Salone polifunzionale - Usseaux (TO) Befana occitana Grande festa con musica, vin brulè e dolci della tradizione. Non mancheranno musiche e danze occitane tradizionali con il gruppo Nous Memes. Ingresso gratuito. Mercoledì 5 gennaio, dalle 15 alle 18 Forno di Rollieres - Sauze di Cesana (TO) Concerto di musica occitana Concerto di musica occitana e ballo con il gruppo Dahù, a cura dell’Associazione Lou Magnaut. Ingresso gratuito. Sabato 8 gennaio, dalle 21.15 alle 23.15 Casa Pragelato - Frazione Soucheres-Hautes Pragelato (TO)
Per informazioni: tel. 0122 854720 - www.parcogranboscosalbertrand.it
Sulle orme del lupo Avete le racchette da neve? Vi serviranno per camminare tra le recinzioni del Centro “Uomini e lupi”, osservando gli animali ospitati nell’area faunistica. I partecipanti saranno accompagnati da un guardiaparco. Rientrati dalla passeggiata, ci si potrà ristorare con la cena del “Menu del lupo” presso il ristorante Vecchio Mulino. È possibile noleggiare l’attrezzatura. Il ritrovo è a Entracque (maggiori dettagli sull’ora e sul punto di incontro saranno forniti al momento dell’iscrizione). La prenotazione è obbligatoria entro le
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13 del giorno prima dell’evento. Il dislivello affrontato sarà 150 metri circa e il tempo di percorrenza sarà di più o meno 3 ore. Il rientro è previsto per le 20.30. Il costo dell’appuntamento è di 26 euro (accompagnamento e cena). Livello di difficoltà: facile. Sabato 15 gennaio Entracque (CN) Per informazioni e prenotazioni: Parco Alpi Marittime tel. 0171 978616 - info@entracque.org
A Cheggio, località montana in provincia di Verbania, è in programma un’escursione guidata con corso di fotografia per bambini da 5 a 13 anni. Il ritrovo è previsto per le 10.30 presso il parcheggio degli impianti di sci di Cheggio. Il rientro è fissato per le 16 circa. È necessario portare una macchina fotografica digitale e indossare un abbigliamento comodo e caldo. Da non dimenticare una borraccia con acqua o the caldo. La prenotazione è consigliata. Giovedì 6 gennaio Cheggio (VB) Per informazioni e prenotazioni: Cell. 347 2757567 - Tel. 0324 56389 fam.ciga@alice.it www.accompagnatur.net
> Nelle gole della Reino Jano Voglia di una gita tra natura, storia e leggenda? Non perdetevi questa passeggiata a Entracque che vi offre la possibilità di ammirare le selvagge gole della Reino Jano, il cui nome è ispirato alla regina Giovanna di Napoli e contessa di Provenza. Il ritrovo è previsto a Entracque (maggiori dettagli sull’ora e sul punto di incontro saranno forniti al momento dell’iscrizione). Il rientro è fissato per le 16 circa. La prenotazione è obbligatoria entro le 13 del giorno prima dell’evento. La quota di partecipazione è di 10 euro. Domenica 9 gennaio Entracque (CN) Per informazioni e prenotazioni: Parco Alpi Marittime tel. 0171 978616 info@entracque.org
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Torino 1: largo Orbassano, 66 - Torino 2: via Filadelfia, 273 Torino 3: corso Traiano, 17/a - Torino 4: via Frejus, 100/a Torino 5: corso Francia, 391/b - Moncalieri: corso Roma, 84 Trofarello: via Torino, 65 - Villastellone: via Cossolo, 31
Per ulteriori informazioni si rinvia agli avvisi sintetici ed ai fogli informativi a disposizione presso la sede e le filiali della C.R. Fossano Spa
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Il costo dei materiali è circa di 2,50 euro
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Servono un foglio colorato di carta da pacchi, un cartone spesso, un cartoncino colorato, uno nero, un nastrino di raso di circa 25 cm, delle foto, colla e forbici.
2.
Ritagliate il cartoncino formando 2 quadrati di 8 cm, ritagliate la carta da pacchi formando 2 quadrati di 10 cm, incollate la carta sul cartoncino e ripiegate la carta come illustrato.
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3.
Ritagliate il cartoncino colorato formando 2 quadrati di 7,5 cm; uno incollatelo sul retro del quadrato appena rivestito e prima di attaccare il secondo inserite il nastro tra i due cartoncini come illustrato.
4.
Adesso potete creare una fisarmonica con il cartoncino nero, ritagliate due strisce larghe 7 cm piegatele e incollatele tra loro. Incollate le vostre foto preferite da tenere sempre con voi.
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Piccolo cane, grande impegno. Ma Brina se lo merita!
Bimbi
4 anni. Tanti auguri ai nostri cuccioli! Mamma e papà
Tantissimi auguri a Vanessa per i suoi 3 anni con immenso amore dalla sua sorellina Virginia, mamma e papà
Ne faccio otto, con il botto! Auguri Margherita
A Samuele e Marta i più cari auguri per il nuovo anno! Mamma e papà
Luna d’argento con stelle dorate, gnomi, folletti e fatine incantate. Una pioggia di auguri alla piccola Emilia
Benvenuto bellissimo Nicolò! Un abbraccio da tutte le colleghe di redazione
Esserci
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Esplorare
Imitare E se giocare fosse una cosa seria?
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