GG gennaio 2019 Nazionale

Page 1

Mensile, numero 1 anno 14 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

La rivista di tutte le famiglie

gennaio 2019 pasticceria e merenda

scrivere un diario

vivere in rifugio

la felicitĂ


9.30 - 17.00


24 30

70

44

50

la ricetta della felicità Il pasticciere più amato della televisione italiana

18 Dolomiti, Tirolo & Co

È la montagna, baby! Dolci discese, pupazzoni giganti di neve, slitte

24 Una famiglia ad alta quota Una famiglia ci racconta come si vive in un rifugio in montagna

30 La felicità è una cosa seria

Una competenza che si impara e si allena, al lavoro come in famiglia

Inserto 41 un weekend a brunico

Sci, ciaspole e pattini, cultura e buon cibo. Una gita perfetta per le famiglie

44 e tu che cuoca sei

50 Journaling: i mille modi di scrivere un diario Per stare meglio con se stessi

54 Ciro e Dario:

affrontare le sfide Come insegniamo il coraggio di rischiare, di esporci in prima persona?

56 Mamma e papà, decidete voi!

Dare troppe alternative ai bambini può mandarli in confusione

58 Le regole per sciare sicuri Il decalogo dello sciatore

60 un Purè perfetto

I segreti per realizzarlo

62 La lanterna dei sogni

Una casetta di carta per illuminare le giornate buie del’inverno

64 Il ritorno di Mary Poppins Il nuovo film della Walt Disney

66 I libri per la nanna

Teneri alleati che fanno addormentare i bambini

Scopri con noi il tuo talento nascosto!

48 Spettacolare M9,

una visita pazzesca A Mestre un museo racconta il Novecento come non l’abbiamo mai visto

68 il sassolino nello stagno 70 caterina 72 raffa

La rivista di tutte le famiglie Mensile, numero 1 anno 14 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

6 news 8 questo piccolo mondo 10 tendenze 12 Fashion 14 Renato Ardovino:

18

gennaio 2019 pasticceria e merenda scrivere un diario vivere in rifugio la felicità

Gennaio 2019


Buoni propositi Giovani Genitori | La rivista di tutte le famiglie

Prendi una famiglia che abita in un rifugio alpino da dieci anni. Aggiungi il Willy Wonka della pasticceria televisiva, cospargi di neve, fai un giro in slitta e un selfie con i pupazzoni dal naso di carota. Scrivi un diario, pensa alla felicità, impara a conoscere il Novecento immergendoti nella realtà virtuale. Non ti basta? Costruisci una lanterna dei sogni, leggi un libro e aspetta il ritorno di Mary Poppins. I buoni propositi per l’anno nuovo ci piacciono così, infinitamente variopinti e capaci di stupirci, proprio come questo nuovo numero di GG. Vi auguriamo un 2019 ricco di sorprese da scaldare il cuore!

Gennaio 2019 / Anno 14 - Numero 1 Direttore RESPONSABILE Luisa Tatoni CAPO REDATTORE Elena Brosio Redazione Mario Bettas Valet, Alice Quaglino, Marta Vitale Art director Catia De Bacco grafica Cinzia Pampo, Simona Vaschetto MARKETING Silvia Ciraldo Laura Donna Elena Infantino Federica Petey Mautino Silvia Trisolino AMMINISTRAZIONE Agnese Gervasi Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 - Iscrizione al Roc n. 14333 ISSN 1828-9738 Hanno collaborato a questo numero Francesca Aloi, Erica Bertero, Giovanna Brosio, Michele Brosio, Sandra Cangemi, Albino Catarozzo, Silvia De Bernardin, Valentina Dirindin, Khaled Elsadat, Federica Ferraresi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Silvia Garda, Marina Gellona, Cristina Gentile, Veronica Lo Destro, Giulia Lora, Virginia Michetti, Eva Morletto, Monica Naef, Giulia Natale, Ginger Nigella, Simona Obialero, Sabina Pignataro, Franco Poli, Annalisa Porporato, Sofia Rondelli, Daniela Rosas, Alfonsa Sabatino, Massimiliano Sciullo, Maddalena Tufarulo, Franco Voglino Illustrazioni e fotografie Giandomenico Cosentino - Ente del Turismo Aruba, Roberto Tatoni, Roberta Albertosi, iStockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti

Con affetto La redazione

Illustrazione di copertina Sagarmanis Ispirazione Luca Bernardelli Giorgio Pulini Licenza Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Italy

Abbonamenti Un anno di GG Magazine a solo 21,90 euro! L’abbonamento permette di ricevere la rivista a casa tutti i mesi, con articoli, notizie e appuntamenti per tutta la famiglia. L’abbonamento si fa su www.giovanigenitori.it o chiamando lo 011 19468521. IBAN IT56L0760101000000071791446 - Poste Italiane cc postale 71791446 intestato a Espressione srl Redazione Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19913127 - redazione@giovanigenitori.it Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19913127 - Fax: 011 19468520 Edizioni Espressione Via Vanchiglia, 18 - 10124 Torino www.espressione.it

www.giovanigenitori.it www.facebook.com/giovanigenitori www.twitter.com/giovanigenitori www.instagram.com/giovanigenitori

Simona

Silvia

Elena

Cinzia

Luca

Elena

Catia

GG ha scelto una stampa sostenibile e amica dell’ambiente Stampa La Terra Promessa Via E. Fermi, 24 - Novara Testata associata Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata

Mario

Marta

Agnese

Luisa

Federica

Alice e Giorgio

Federica



News

La mensa di Lodi Condannato il comune: le tariffe erano discriminatorie

Vi ricordate la vicenda del Comune di Lodi e dei bambini stranieri esclusi dalla mensa? Vi ricordate le migliaia di persone che hanno dato vita a una strepitosa raccolta fondi? I bambini esclusi dal pasto per colpa di una ottusa burocrazia sono tornati a pranzo assieme ai compagni, grazie a 145 mila euro raccolti in meno di un mese. La vicenda si è conclusa a dicembre con la condanna del Comune di Lodi. il Tribunale di Milano ha accertato la condotta discriminatoria con cui è stato chiesto ai cittadini non comunitari di produrre certificazioni dai paesi di origine, una richiesta costosa che prevedeva documenti difficili, se non impossibili, da ottenere. Il Tribunale ha ordinato di modificare il regolamento per consentire a tutti la semplice presentazione dell'Isee, alle stesse condizioni previste per i cittadini italiani e dell'Unione Europea. Il Comune di Lodi è stato condannato anche alla rifusione delle spese processuali.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 6


News

Quei volti tutti bianchi Cosa succede quando bambini di etnie diverse si vergognano del colore della loro pelle? “Questi che vedete sono gli autoritratti di un gruppo di bambini che frequentano un centro socioeducativo. Nessuno di loro ha la pelle chiara, eppure si sono disegnati tutti bianchi e rosa”. I bambini che frequentano il centro, in un quartiere di periferia di una città del nord Italia, sono africani, indiani e pakistani. “Una bambina, a cui è stato chiesto perché ha lasciato bianco l'ovale del volto, ha risposto che si vergogna del colore della sua pelle. C'è da chiedersi che futuro possa avere un paese che fa vergognare i bambini del proprio colore. Molto probabilmente nessuno”. A raccontare la storia di questi disegni è il professor Luca Fazzi, docente in Sociologia presso l'Università di Trento, da anni attivo sui temi del terzo settore, della società civile e della cittadinanza attiva.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 7


questo piccolo mondo

Il miracolo

Rwanda, un paese libero (dalla plastica) di J. L. Schmidt

usa

al vostro paese di provenienza, sullo

avanti nel paese, che ha vinto,

stesso aereo con cui siete arrivati.

meritatamente, il premio ”Champion

Il Rwanda negli anni Novanta ha

of the Earth” delle Nazioni Unite.

vissuto uno dei massacri etnici più

Il Rwanda, inoltre, punta a dimi-

atroci della seconda metà del Nove-

nuire la vendita di materie prime,

cento per la rivalità fra Hutu e Tutsi,

a trasformarsi in una economia

Se avete programmato un viaggio

ma ora sta andando avanti e punta

terziaria entro il 2020 e a diventare

nell'Africa centrale, all'aeroporto non

a essere il primo paese al mondo

una delle mete principali del turismo

fatevi avvolgere le valigie con le pel-

senza plastica “usa e getta”.

naturalistico in Africa. Se non avete

licole di plastica protettiva. In Rwan-

L'azione è parte di un ampio piano

ancora programmato questo viaggio,

da non le vogliono e le rispediranno

di sostenibilità ambientale portato

affrettatevi.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 8


questo piccolo mondo

cina

La seconda chance

un sistema di riciclo idrotermale

punto di vista. “Perché dovrei fare

frutto delle ricerche portate avanti

tutta 'sta roba?”. E mi chiedevo

dall'Hong Kong Research Institute

di conseguenza: “Perché mai

of Textile in collaborazione con

dovremmo?”.

H&M Foundation.

Non c'è una buona ragione, in

La tecnologia permette di trasfor-

realtà. Le ricerche mostrano che

mare i vestiti vecchi in fibre e

gli studenti che svolgono i compiti

tessuti riutilizzabili al 100%.

non ottengono necessariamente

Lunga vita ai capi

risultati migliori rispetto a chi non li fa. Nemmeno alla scuola superiousa

re. Una ricerca del 2012 dimostra che la quantità di ore spese per i compiti non influenza i voti. Forse un po' di compiti ”fanno bene”. Per esempio, leggere un romanzo prima di una discussione

Non stupisce sapere che l'indu-

L'auspicio

in classe. Ma più di così è una

Spariranno i compiti

perdita di tempo. Forse i compiti preparano il ragazzo alla vita,

stria più inquinante al mondo,

se per preparazione intendiamo

dopo il petrolio, è quella della

imparare a serrare i denti e fare

moda. A livello globale la produ-

una mole di mansioni senza senso,

zione di vestiti è raddoppiata dal

una competenza in cui oggigiorno

2000 al 2014 e rispetto a quindici

siamo campioni.

anni fa, in Occidente, le persone

Ma se non hanno da fare i compiti,

comprano il 60% di vestiti in più e

cos'altro potranno fare i ragazzi?

li tengono la metà del tempo.

Non lo so. Fissare lo schermo

Ognuno di noi butta via 37 chili di

In quinta elementare mio figlio

del telefonino, giocare a Call of

vestiti all'anno, anche se un quarto

ha deciso di scioperare e di non

Duty, tirarsi i capelli, oppure

potrebbe essere riciclato. Tre quar-

fare più i compiti. Non funzionava

niente. Avranno anche il diritto

ti però finiscono negli inceneritori

più niente per convincerlo, né il

di staccare la spina, come lo

o nelle discariche, anche per l'im-

bastone né la carota. Il resto era

hanno gli adulti. Togliere i compiti

possibilità di trattare i tessuti.

prevedibile: note degli insegnanti,

assolverebbe i genitori dall'ingrato

Questo era il quadro fino a ieri, ma

incontri col preside, ore di fru-

compito di fare i project manager

a dicembre è stato inaugurata a

stranti ripetizioni private. Ciò che

dei figli e libererebbe gli insegnan-

Hong Kong la prima fabbrica per

non era prevedibile è che, dopo

ti dal fardello di fare qualcosa solo

riciclo intero dei tessuti. Utilizza

mesi, ho iniziato a cogliere il suo

perché si è fatto sempre così.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 9


tendenze

Protetti con stile Gli occhiali per bambini

Le giacche più ganze

Cébé sono studiati per proteggere gli occhi dei più piccoli anche ad alta quota. Le lenti, dotate di filtro Blu Light, bloccano i raggi nocivi della luce blu e schermano al 100% dai raggi UV. www.cebe.com

Il glam “bello e impossibile” dello snowboarder, anche se siamo dei patatoni e con la neve ci facciamo igloo e grandi slittate: le giacche di Burton sono super cool, garantiscono libertà di movimento e tengono i bambini belli caldi. www.burton.com

Caldi, asciutti e profumati Felici all’aperto quando fa freddissimo? Il segreto sta nell'abbigliamento intimo: le maglie Warm di Odlo sono in tessuto spazzolato, con cuciture piatte e taglio generoso per tenere il pancino sempre coperto. In più le fibre trattate con ioni d'argento sono antibatteriche e combattono i cattivi odori. www.odlo.com/it

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 10


tendenze

Tazza da passeggio

L’infuso dell’armonia Iniziare l’anno con il giusto equilibrio, partendo da una tazza calda di infuso profumato: Armonia Interiore è una delle favolose tisane ayurvediche di Yogi Tea. A base di melissa, rooiboos e cannella, da agricoltura biologica. www.yogitea.com

La pausa caffè ha tutto un altro gusto se rispetta l’ambiente. Ecoffee Cup è in fibra di bambù bio, senza BPA e ftalati. È coloratissima, leggera e si lava in lavastoviglie. ecoffeecup.eco

A me gli occhi! La mia mamma è la più bella del mondo, ma non sempre ci si sente così dopo la gimkana quotidiana, tra lavoro, scuola, casa. Per cancellare ogni traccia di stanchezza, l’eye serum di Ringana ha un’azione decongestionante e tonificante immediata. La filosofia del brand è quella della cosmesi fresca: prodotti a base di principi naturali, senza additivi ma molto efficaci. Fatecene dono, grazie! www.ringana.com

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 11


Fashion

www.corahappywear.com

www.family-nation.it

Salopette overall con una comoda apertura lungo le gambe. In morbido cotone organico garzato.

Carinissimo, naturale e unisex, il body a maniche lunghe Organic Zoom è 100% in cotone bio certificato.

Moda kids: soffice, comoda e incantevole

Adorabili tutine per bebè in materiali supersoffici: Il Gufo sa coniugare come nessun altro la fantasia con la praticità, lo stile con la semplicità. www.ilgufo.com

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 12


Casa del Teatro

il mondo in scena Stagione 2018-2019

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI Corso Galileo Ferraris, 266 Torino Tel. 011.19740280

casateatroragazzi.it CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI Corso Galileo Ferraris, 266 - Torino - Tel. 011.19740280


interventi

Renato Ardovino: la ricetta della felicità È il pasticcere più amato della televisione italiana e ha un pubblico di fan soprattutto tra i più piccoli. Renato Ardovino ci racconta in un’intervista tutti i segreti del suo successo Di Valentina Dirindin

A prima vista sembra una ricetta

il risultato. Eppure, per quanto

facilissima da preparare. Realizza

semplice sembri, sarebbe ridutti-

un programma televisivo divertente

vo pensare che sia tutto qui. Alla

e colorato, mandalo in onda in una

ricetta perfetta manca l'ingrediente

fascia oraria pomeridiana (per di

segreto e quell'ingrediente è Renato

più con le repliche su un canale

Ardovino, il Willy Wonka della pa-

tematico di cartoni animati) e fo-

sticceria televisiva, un vero artista

calizza l'attenzione sull'argomento

dei dolci.

più dolce di tutti, proprio nell'orario

Un personaggio simpatico, gentile,

in cui il languorino della merenda

un volto pulito e candido come

inizia a farsi sentire: la pasticceria,

la glassa che ricopre le sue torte,

le torte, i cupcakes e la pasta di

che più che a dolci assomigliano a

zucchero.

opere d'arte. Volto storico di Real

Et voilà, il gioco è fatto: il pubblico

Time, Renato è probabilmente il

dei più piccoli di certo adorerà

più celebre cake designer d'Italia,

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 14


interventi

grazie non solo alla televisione,

no, dagli animali ai tripudi di fiori

ma soprattutto alle sue creazioni

e frutta.

incredibilmente scenografiche.

Dopo tre libri e programmi di

Quelle che realizza Renato, infatti,

successo come “Torte in corso

sono vere sculture da mangiare.

con Renato”, “My Cake design: la

Non solo semplici creazioni di pasta

battaglia dello zucchero”, attual-

di zucchero, ma un attento lavoro di

mente Renato è in onda con “Bake

pasticceria per un risultato che sia

off Extra Dolce” e, soprattutto,

sempre buono, oltre che bellissimo.

continua la sua attività quotidiana

Basta dare un'occhiata al profilo

di pasticcere alla Torteria Gran

Instagram per rendersi conto che,

Caffè di Battipaglia, in provincia di

nella sua storia di pasticcere,

Salerno, un bellissimo e accogliente

Renato ha praticamente trasformato

bar-pasticceria dove ogni giorno lo

in torta qualsiasi cosa, dai cartoni

raggiungono decine di fan, molti dei

animati agli oggetti di uso quotidia-

quali piccoli e piccolissimi.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 15


interventi

Renato, quando è nata la passio-

uno dei primi ricordi che ho legato

Da dove può iniziare un bambino

ne per la pasticceria?

alla pasticceria. C'era una signora

che voglia pasticciare in pastic-

“A dir la verità credo proprio che

che, quando la preparava, mi dava

ceria?

sia nata insieme a me! Già da picco-

questo pezzo di torta bello grande,

“Può iniziare dalle piccole cose: non

lo mi divertivo a pasticciare in cuci-

e io lo mangiavo lentamente, per

servono abbattitori, strumentazioni

na, ero molto goloso ed ero sempre

paura che finisse troppo presto”.

complicate, ricette impossibili. Basta fare una pasta frolla, dei biscotti,

affascinato dal risultato di questa sorta di alchimia che sono le ricette

Quindi si può iniziare già da pic-

magari da decorare. Qualcosa di

dei dolci. Me le facevo raccontare

colissimi a scegliere la propria

semplice, insomma, da fare con i ge-

dalle vecchie signore del Cilento:

strada?

nitori, anche perché può essere un

una di quelle che ricordo per prima

“Di sicuro sì, anche se poi non è

bel momento per stare insieme in

è la ricetta della ‘pizza ruce’ la pizza

detto che la vita ti porti in quella

famiglia, condividere un'esperienza

dolce, in napoletano. Ecco, quel

direzione. Diciamo che io sono stato

e divertirsi. Credo che momenti

profumo di uova fresche, crema

fortunato a scegliere un lavoro che

di questo tipo siano proprio quelli

pasticciera e cioccolato, penso sia

mi piace così tanto”.

che in età adulta si trasformano nei

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 16


interventi

C’è un segreto per diventare un bravo pasticciere? “Sembra banale, ma il segreto numero uno è sicuramente la passione. Come tutti i lavori legati alla ristorazione, questo è un lavoro impegnativo, che richiede molte ore intense di impegno, che si svolgono per la maggior parte quando gli altri si divertono. Quindi il requisito fondamentale è tantissimo amore per questo mestiere. Poi c'è da dire che la pasticceria è una scienza, quindi bisogna studiare, sperimentare e applicarsi molto”. Qual è la torta di compleanno più richiesta dai bambini? “Sempre quelle a tema cartoon: ogni bambino ha il suo personaggio o supereroe preferito, anche se poi ci ricordi più belli”.

un programma solo per il pubbli-

Tanti dei suoi fan sono bambi-

co dei più piccoli?

ni, come mai piaci così tanto al

“Come no! Abbiamo proprio in men-

E la prossima torta a cui lavo-

pubblico dei più piccoli?

te un format dedicato ai bambini,

rerai?

“In realtà non lo so, ma è proprio

avrete presto novità!”.

“Ho in previsione di portare una

così! Sicuramente c'entra la fascia

sono quelli più in auge e di moda”.

gigantesca torta a Istanbul per

oraria e il canale in cui vengono

Qual è stata la torta più straordi-

l'anniversario di una scuola: il sog-

trasmessi i miei programmi, ma

naria che hai mai realizzato?

getto ritrae tutti i docenti davanti a

non solo. Credo che i bambini

“In generale mi diverte molto a

questo storico edificio di architettu-

vengano attratti dai colori dei dolci

realizzare quelle con i personaggi

ra gotica. Poi non mancano le torte

e si incuriosiscano nel vedere cosa

delle favole e dei cartoni animati,

per i VIP: di recente ho realizzato la

viene fuori dalla pasta di zucchero

per questo direi che una delle più

torta per il figlio di Di Vaio, Nathan

che viene modellata”.

strabilianti è stata quella di Pinoc-

Leone, ispirata al Re Leone, e quella

chio, preparata per il compleanno di

per la figlia di Martina Stella, a

un bambino”.

tema LadyBug”.

Non ha mai pensato di costruire

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 17


neve

Dolomiti, Tirolo & Co Ăˆ la montagna, baby! Dolci discese, pupazzoni giganti di neve e slitte

I pupazzi di neve giganti Dolomiti di Sesto - Alto Adige Giganteschi, bianchi e con un sorriso gentile: i pupazzoni di neve si trovano a monte della Croda Rossa e sono alti otto metri. Con sciarpa, cappello e naso di carota, sono solo una delle tante attrattive pensate per i bambini nelle imponenti vette delle Dolomiti. Il comprensorio sciistico 3 Cime / 3 Zinnen Dolomiti ospita anche, unico nelle Alpi, un branco di renne. I simpatici quattro zampe dell'estremo nord si possono accarezzare e i bambini possono anche aiutarli a mangiare. 3 Cime / 3 Zinnen - www.trecime.com

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 18


neve

In bici sulla neve Dolomites Val Gardena - Trentino Una nuova avventura in bicicletta attende gli amanti della montagna, anche in inverno. A Santa Cristina, in Val Gardena, ci sono le Fat-e-Bike con le loro ruote “cicciose” che permettono di pedalare anche con la neve, seguendo i sentieri tracciati e accompagnati da una guida esperta. Si va alla scoperta del Monte Pana e dell'Alpe di Siusi, anche di notte. E a fine del giro? Una piacevole cena in un tradizionale rifugio di montagna. Val Gardena - www.valgardena.it

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 19


neve

Il Festival dello Slittino Alpi dello Stubai - Austria Appena di là del confine italiano, il Tirolo austriaco si conferma una destinazione invernale “non solo sci”, capace di divertire tutta la famiglia. Il 12 gennaio sul monte Elfer si tiene lo Slittino Festival: gare, lezioni, musica e buona cucina. Tutto declinato in “salsa slitta”. Lo slittino è un mezzo facile, che non richiede particolari abilità o conoscenze e costa poco o nulla, perché ci si muove a piedi con una grande e tonica attività fisica. Finito di slittare, non mancate di visitare il maestoso castello di neve Big Family dove i bambini possono arrampicarsi e scivolare. Comprensorio dello Stubai - www.stubai.at

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 20


neve

La neve lenta e meditativa Kufsteinerland - Austria In Austria ci sono piccole aree sciistiche che invece

del lago ghiacciato con i pattini o a piedi e, al termine

di sciate adrenaliniche offrono ciaspole, slittini e

della passeggiata, c’è sempre la merenda nella rustica

passeggiate in carrozza. Perfetta per le famiglie e i

e calda baita alpina. Per le piste facili e panoramiche

principianti è la zona del Kufsteinerland, intorno al

Schwoich è la zona più adatta. Qui il prezzo dello

lago Thiersee. La piccola cittadina di Kufstein, famosa

skipass dei bambini è strepitoso: 8,50 euro.

per la sua fortezza che le regala un’aria fiabesca e

Kufstein

che in inverno sembra un presepe, propone un giro,

www.kufstein.com

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 21


neve

Neve a misura di piccoli sci Carezza Dolomites – Alto Adige Chi vuole imparare a sciare può farlo a Carezza, con le Dolomiti sullo sfondo: otto ore di sole al giorno, un manto bianco e morbido, tre parchi di divertimento sulla neve e un Nanilift, lo skilift ad altezza regolabile dedicato ai piĂš piccoli. Nel Kinderland Re Laurino ci sono i gonfiabili, gli slittini, le collinette innevate, una giostra e un nastro trasportatore, tutto pensato per avvicinarsi con gioia agli sport invernali. E nel caso in cui scenda qualche goccia di pioggia, il gioco continua in calde sale coperte. Carezza - www.carezza.it

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 22


neve

Una settimana tutta per famiglie Dolomiti Paganella - Alto Adige Si sente solo il rumore degli zoccoli sulla neve, tutto

gratuiti, un ricco calendario di eventi, passeggiate,

intorno è bianco e ovattato e fra poco arriveremo nel

escursioni con la slitta trainata dai cavalli, gare di sci

cuore del parco naturale Adamello Brenta, in un rifugio

e slittino. In più si visita l'Area Faunistica dell’Orso e

accogliente. Nella magica foresta del Trentino le fami-

il Forest Park di Andalo. Il Family Festival di quest’an-

glie hanno qualcosa in più. Ogni anno tutto è riservato

no si tiene dal 6 al 13 gennaio.

a loro per una settimana, con sconti negli hotel, servizi

Andalo - www.visitdolomitipaganella.it

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 23


viviamo così

Una famiglia ad alta quota Contatto costante con la natura, homeschooling, solitudine alternata a socializzazione: una famiglia ci racconta come si vive in un rifugio di montagna di silvia trisolino

Il rifugio La Sousto dal Col si trova

in un luogo a cui era molto legato.

a quasi 2000 metri di altitudine,

Non così per Sissi: “La decisione di

in località Elva, in Piemonte, tra la

venire a vivere in montagna è stato

Valle Maira e la Val Varaita, a pochi

un brusco cambio di rotta della

chilometri dalla Strada dei cannoni,

mia vita. Tra i miei progetti c’era

la pista ciclabile più alta d’Europa. È

tutt’altro: un tirocinio, probabilmen-

qui che dal 2007 vivono Sissi, Davi-

te un dottorato e una carriera in

de e i loro figli Pietro, Sofia e Agata.

neuropsicologia. Spostarmi a vivere

Una scelta importante, molto sentita

in montagna non è stata una scelta

da Davide, che è originario di queste

razionale, ho semplicemente seguito

valli. Prendere in gestione un rifu-

il mio istinto. Ma dopo dieci anni

gio era un’occasione che attendeva

viviamo ancora qui e siamo felici

da tempo, per sperimentare la vita

della scelta che abbiamo fatto!”.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 24



viviamo così

Un ruolo per tutti

impegnativa che assorbe gran parte

A La Sousto dal Col l’alta stagione va

del nostro tempo: a luglio e agosto si

da maggio a ottobre: in questo periodo

arriva a lavorare 18 ore al giorno e an-

l’attività lavorativa assorbe totalmente

che durante l’inverno siamo sempre

la quotidianità. Nei periodi di grande

indaffarati!”.

affollamento, Sissi si trasferisce con i modo che vivano la stagione in modo

Vivere la montagna senza diversivi

meno stressante. Tuttavia ai bambini

“Spesso mi chiamano famiglie per

piace aiutare in rifugio e avere anche

chiedermi cosa c’è da fare in rifugio

loro un ruolo. “Non si annoiano mai

per i bambini, se ci sono intratteni-

perché c’è sempre qualcosa da fare”.

menti o giochi. Hanno paura che i

Il flusso di visite in rifugio è molto

bambini si annoino. Ma noi deside-

variabile. Dagli apici di luglio e agosto,

riamo trasmettere a chi viene qui

in cui si alternano tantissimi ospiti,

che la montagna deve essere vissuta

sia italiani che stranieri, si arriva al

per quello che è. I bambini riescono

periodo invernale in cui il turismo

a cogliere meglio di un adulto le

è totalmente casuale. “In zona non

meraviglie che custodisce la natura:

ci sono impianti sciistici, perciò il

bisogna lasciare loro il tempo di farlo.

turismo invernale è imprevedibile.

Organizziamo laboratori speciali per i

Passiamo dal nulla a picchi inaspetta-

piccoli, come le serate astronomiche,

bambini in una baita poco lontano, in

ti, in cui il lavoro si fa faticoso perché durante la stagione invernale non possiamo permetterci un aiuto fisso”. Da anni le strutture ricettive della valle cercano di seguire una linea comune, quella di garantire alta qualità di servizi e così avviene in rifugio. “Per alta qualità non intendiamo lusso: ci piace offrire un ottimo servizio a un prezzo accessibile perché crediamo che tutti debbano avere la possibilità di venire. Puntiamo molto sulla qualità del cibo e sull’accoglienza. E così negli anni l’attività è cresciuta e sono molti i clienti che ogni stagione tornano a trovarci. È un’attività

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 26


viviamo così

montagna per frequentare la scuola oppure sperimentare l’alternativa dell’homeschooling? “Abbiamo deciso di provare con l'istruzione parentale. Inizialmente eravamo pieni di dubbi, ma con il passare del tempo ci siamo resi conto che era l’alternativa più compatibile con il nostro modo di vivere. Eravamo preoccupati soprattutto per l’aspetto della socializzazione, ma abbiamo scoperto che quando vivi in prima persona un’esperienza sulla quale avevi molti pregiudizi, ti accorgi subito che è il contrario di ciò che avevi immaginato. L’idea che la scuola esaurisca tutte le possibilità di apprendimento e socializzazione dei bambini è talmente radicata nella società che pensare a delle alternative sembra impossibile: eppure non è così. Fare un confronto tra istituzione scolastica ed educazione parentale ma non abbiamo l’ansia di impegnarli

non è sensato, proprio perché si tratta

sempre, di distrarli dalle bellezze che

di due realtà totalmente diverse. Per

questo luogo può offrire”.

noi vivere in montagna per una buona parte dell'anno era la priorità, per

home schooling

garantire ai nostri figli uno stile di vita

Vivere in rifugio quando Pietro e Sofia

che promuovesse il loro benessere

erano piccoli era più facile: a loro ba-

psicofisico. Tutte le altre scelte ne sono

stavano una casa, i genitori, tante pas-

state una conseguenza”.

seggiate. Nei primi tempi, la famiglia in paese, così i bambini potevano

Imparare l’autonomia

frequentare, saltuariamente, la scuola

L’apprendimento è più profondo quan-

materna. Quando Pietro ha compiuto

do legato all’esperienza personale e

6 anni, la famiglia si è trovata davanti

alle emozioni: è un metodo utilizzato

a un bivio: abbandonare la vita in

da molti insegnanti anche nelle scuole

trascorreva alcuni periodi dell’anno

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 27


viviamo così

ed è la base del percorso educativo in

oppure vanno nel bosco. Raggiungere

mo di solitudine, perché essere parte

rifugio. “Con i nostri bimbi speri-

gli obiettivi assegnati dal ministero

di una comunità può offrire occasioni

mentiamo il saper fare: comprare un

è importante come raggiungere un

di socializzazione al pari della vita cit-

giornale, scrivere una lettera, studiare

buon livello di autonomia”.

tadina, è facile incontrarsi organizzando gruppi di gioco e attività in rifugio.

un animale che incontriamo o una

Ma sono anche convinta che un bam-

altre materie. Avere cura del luogo in

L’equilibrio tra solitudine e socializzazione

cui si abita, aiutare nella preparazione

Vivere in rifugio non permette ai

sempre è positiva perché non lascia il

dei pasti, preparare la tavola, stendere

bambini di incontrare ogni giorno i

tempo di rielaborare ciò che si vive”.

i panni, nutrire il cane, curare l’orto:

coetanei, ma a Pietro e Sofia non man-

sono attività che insegnano autono-

cano i momenti di socialità. Entrambi

mia e autodisciplina. Con il passare

frequentano con regolarità un’associa-

Eliminare il superfluo

del tempo i bimbi hanno imparato

zione musicale e Pietro gioca in una

Raggiungere la Sousto dal Col dai

ad auto organizzarsi: noi li aiutiamo

squadra di calcio, anche se non riesce

centri abitati a valle non è possibile

soprattutto se hanno delle difficoltà,

a partecipare a tutti gli appuntamenti.

ogni giorno, soprattutto in inverno.

ma la responsabilità di scegliere

La vita di comunità permette di strin-

Questa lontananza ha portato a

come gestire la propria giornata, tra

gere relazioni profonde con persone di

selezionare le attività da fare e le

tempo libero, compiti e mansioni è

ogni età e durante l’estate il rifugio è

persone da incontrare in valle. “Con

il più possibile loro. Ci sono giorni

frequentatissimo.

il tempo abbiamo imparato a lasciar

in cui si alzano e leggono, suonano

“La montagna non è per forza sinoni-

perdere quel che ci interessa di meno

pianta. Anche occuparsi delle faccende domestiche è importante come le

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 28

bino abbia bisogno di sperimentare la solitudine: l’ipersocializzazione non


viviamo così

e a coltivare le cose a cui teniamo

per tante ore e in inverno ti costringe

rende felici continuiamo su questa

davvero”.

a uno stile di vita più casalingo. E poi

strada. Nel momento in cui sentiranno

Dieci anni di vita in montagna sono

ci sono stati momenti di difficoltà:

l’esigenza di una dimensione diversa,

stati una crescita personale anche per

ricordo una volta in cui Davide è sceso

valuteremo la scuola tradizionale e

papà Davide e mamma Sissi. “Vivere

in valle per fare la spesa e a causa di

un altro luogo in cui vivere. Per il mo-

qui ci ha aiutato a capire chi siamo e

una nevicata epocale non è riuscito

mento, però, tornare a vivere in città

quali sono i nostri limiti e le nostre

a tornare su. Sono rimasta bloccata

sarebbe difficile, qui stiamo bene, tutti

risorse. La montagna ci ha insegnato

in rifugio per cinque giorni, con un

– racconta Sissi -. Un giorno Pietro mi

a rompere gli schemi, a metterci in

bambino di un mese e i telefoni che

ha chiesto il significato della parola

gioco, a cogliere le opportunità che la

non funzionavano: tutto è andato per

‘habitat’: gli ho risposto che è il luogo

vita ci offre. Abbiamo imparato a svi-

il meglio, ma ho vissuto momenti di

in cui un animale può vivere bene

luppare soluzioni creative e inventare

ansia. Quell’episodio è stato un po’ il

perché gli offre ciò di cui ha bisogno.

alternative davanti agli imprevisti”.

mio rito di iniziazione”.

Lui mi ha detto: ‘Allora Elva è il mio habitat!’. Questa per me è stata una

Quando si pensa alla vita in alta montagna, la prima cosa che viene

Il nostro habitat

conferma. E per quanto mi riguarda,

in mente sono gli inverni rigidi e il

Lo stile di vita di Pietro, Sofia e Agata

posso aprire la finestra al mattino e

freddo: “L’impegno di tenere calda la

è influenzato dai ritmi lenti della mon-

vedere il cielo blu. Un’orizzonte che

casa è uno degli aspetti che più mi

tagna e dall’alternarsi delle stagioni.

ti lascia senza fiato la vince su tutto:

pesano del vivere qui. Scaldare con

I bambini però crescono in fretta, che

influisce sulla tua immaginazione,

le stufe a legna una casa in pietra in

piani avete per il futuro?

su quello che sei e su quello che

montagna significa non poter uscire

“Finché questo modo di vivere li

diventerai”.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 29


benessere

La felicità è una cosa seria Fa bene alle relazioni, alla salute, migliora l’apprendimento e fa anche aumentare i profitti delle aziende. È una competenza che si impara e si allena, al lavoro come in famiglia Di Monica Naef

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 30


benessere

“Mamma, anche oggi vai a inse-

partendo da dentro per arrivare

gnare la felicità?”. Sono le parole

fuori. Le persone che mi conosce-

con cui Stella, cinque anni, saluta

vano mi dicevano: “Quanto sei bra-

al mattino Veruscka Gennari che

va, che fortuna trovare un nuovo

ha fondato insieme a Daniela

compagno dopo così poco tempo e

di Ciaccio un’azienda dal nome

ora sei anche diventata mamma!”.

inequivocabile: 2BHappy.

Io però sapevo che la mia non era

La loro rivoluzione sorriden-

solo fortuna, ma il prodotto di una

te parte nel 2014 e arriva alle

competenza. Così ho iniziato a

orecchie dell’ONU che nel 2016 le

studiare la scienza della felicità:

invita a presentare il loro lavoro a

volevo che tutti potessero aver

Ginevra. Sì, perché la felicità è una

accesso a informazioni, strumenti

cosa seria, oggetto di seguitissimi

e pratiche per costruire la propria

corsi universitari a Harvard e

felicità, per passare dalla sfiga alla

Yale, poiché ha la potenzialità di

sfida!

migliorare il mondo, oltre a quella di incrementare le prestazioni

Cos’è e su cosa si fonda questa

personali.

scienza? La Scienza della Felicità è il termi-

Veruscka, cosa ti ha spinto a

ne con il quale a livello accade-

interessarti di felicità?

mico si riuniscono tutti i saperi e

È stato un percorso, una danza

gli studi che vanno a sostanziare

fatta di dolore, amore, sconfitte,

un’informazione molto semplice e

consapevolezze, scoperte e gra-

dirompente: la felicità non è solo

titudine. Avevo alle spalle la fine

un’emozione, come siamo abituati

inaspettata e dolorosa di un matri-

a pensare, ma è soprattutto una

monio e la sensazione che il lavoro

competenza e quindi come tale

che facevo non mi risuonasse più.

può essere costruita e allenata.

In pochi mesi tutto quello che mi

Con Daniela ho scritto un libro,

sembrava solido e indistruttibile

“La scienza delle organizzazioni

si è frantumato. Poi ho iniziato

positive”: nasce dalla volontà di

ad ascoltare la voce della mia

far arrivare informazioni utili

anima che iniziava a farsi strada,

a quante più persone possibili,

suggerendomi: “Questa è la volta

ma in particolare ai leader delle

giusta, quella in cui puoi imparare

organizzazioni, a chi ogni giorno è

ad amarti!”.

nella posizione di poter influenza-

Ho ricominciato a costruire tutto

re un altro gruppo di persone.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 31


benessere

Le organizzazioni positive sono tut-

le basi del capitale psicologico dei

te quelle organizzazioni che hanno

bambini e della loro capacità di

capito che esiste una correlazione

affrontare le sfide future.

fortissima tra pratiche positive

Il modo in cui interpreteranno il

(gentilezza, rispetto, ascolto),

mondo e le relazioni dipene da noi

effetti (soddisfazione personale) e

e dal nostro esempio; ecco perché

comportamenti (fiducia, suppor-

è necessario allenarsi alla felicità

to). E quindi investono in questa

soprattutto in famiglia!

direzione. Costruire ambienti di

Siamo stati educati con la cul-

lavoro e di relazione in cui si mette

tura del “prima il dovere e poi il

al centro la cultura della positività

piacere”, a credere che sotto sforzo

vuol dire riconoscere a tutti il dirit-

o tensione produciamo di più e

to di fiorire e realizzarsi.

raggiungiamo meglio gli obiettivi e

Con questo libro ci auguravamo di

che per sopravvivere ed evolverci

portare una ventata di positività:

dobbiamo difenderci. Ma la scienza

invertire la rotta della negatività,

ci dimostra che queste convinzioni

dello stress, del cinismo e della

sono false. E non sono necessarie!

continua pressione è possibile! E quanto è bello ritrovare la

Come mamma ed esperta di

centralità delle relazioni umane,

felicità a cosa fai appello nei

di un’etica del lavoro e dello stare

momenti difficili?

insieme basata sulla cooperazione, sul benessere, sul supporto reciproco. Se le organizzazioni di cui parlate sono da intendere in senso ampio, come luoghi di relazione, la scienza delle organizzazioni positive si può applicare anche alle famiglie? Assolutamente sì, la famiglia è a tutti gli effetti un’organizzazione. I genitori sono il primo e determinante ambiente in cui i figli costruiscono la loro identità. È nei primi sette anni di vita che si seminano

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 32


benessere

avranno meno voglia di fare i bulli, picchiare, umiliare. Non in nome di un credo, ma semplicemente perché restituiscono quello che hanno ricevuto: amore! Dobbiamo partire da noi, perché spesso non è facile essere un esempio. “Cosa voglio?” è la prima domanda che un genitore dovrebbe porsi. Nella mia esperienza spesso emerge che i genitori per primi non mettono in pratica quel che vorrebbero insegnare ai figli. Così non funziona, perché i nostri figli fanno il 30% di quello che gli diciamo di fare e il 70% di quello che ci vedono fare! I figli possono essere un grande acceleratore di cambiamento; Stella lo è stata e continua a esserlo ogni giorno. In conclusione, cosa ha portato Nonostante sia un’esperta di

nella tua vita la tua scelta di

positività ci sono momenti in cui

positività?

mi lascio attraversare da pensie-

Mi sta portando a vivere feli-

ri come: speriamo che a Stella

cemente! Ciascuno di noi può

non accada mai nulla di brutto,

imparare a tirare fuori il meglio di

speriamo che nessuno le faccia

sé per star bene e far stare bene gli

del male... Mi accorgo in quei

altri. Mi sono resa conto che quello

momenti che la parola che ripeto

che accade fuori di noi è il riflesso

è: speranza. Bene, io sono certa

di ciò che c’è dentro. La cosa più

che tutti noi possiamo fare molto

importante che ho imparato è

più che sperare. So che se un

osservarmi dall’esterno, ormai lo

genitore avrà capito come coltivare

faccio in automatico, pratico una

il suo benessere e la sua positività,

routine di benessere, mi sento

insegnerà ai bambini come esserlo

autentica e perfettibile in ogni qui

grazie all’esempio e quei bambini

e ora della mia giornata.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 33


benessere

guida alla felicità: le buone pratiche È fondamentale partire da se stessi. Troppo

3:1. È un rapporto semplice da applicare sia

spesso ci dimentichiamo questo principio della

nella coppia sia con i figli. Per bilanciare ogni

cura: non possiamo educare, curare, fare star

parola, gesto o feedback negativo ne occorrono

bene gli altri se prima non impariamo a farlo su

tre di segno opposto (per approfondire i fonda-

noi stessi.

menti scientifici di questa affermazione cercate

Imparare a vivere nel qui e ora, nel pre-

sul web Losada ratio). Siamo molto più inclini

sente. Quante volte viviamo con presenza e

a osservare ciò che non siamo bravi a fare, ciò

consapevolezza il tempo che trascorriamo con

che ci manca o manca ai nostri figli rispetto

i nostri figli? Insegnare loro i valori che per

agli altri, quello che non ci meritiamo o non si

noi sono importanti passa dal tempo che si tra-

meritano loro, facciamo troppo leva sul senso

scorre insieme e dalla qualità di questo tempo,

di colpa e sulla minaccia. Ecco, chiediamoci:

viviamo nel gioco, guardiamo un film con loro,

sta funzionando? Probabilmente no perché oggi

ascoltiamo la loro musica, creiamoci occasioni

sappiamo che funziona di più la chimica della

per stare insieme, godendo a pieno di quel

positività che quella della negatività.

tempo senza pensare a quello che avremmo

Gentilezza e positività. Usiamo parole gentili,

voluto o dovuto fare.

soffermiamoci a guardare le cose belle che ci

Perseguiamo la coerenza. Sono un genitore

accadono e succedono, spegniamo la tv, lasciamo

coerente? Niente giustificazioni, non barare!

da parte i telefonini, raccontiamo storie, cucinia-

Questo non vuol dire che dobbiamo essere

mo con loro, generiamo emozioni e vibrazioni.

perfetti, ma dobbiamo imparare a guardarci

Lo so anche io che è difficile, sono una mamma

oggettivamente. Respiriamo e chiediamoci: cosa

lavoratrice, con mio marito ci dividiamo tempi e

voglio? Dove scelgo di indirizzare le mie ener-

risorse perché non abbiamo nonni; è complesso

gie? Agiamo in coerenza con quelle risposte.

ma come potrei non farlo ora?

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 34


gita

Weekend a Brunico Sci, ciaspole e pattini, cultura e buon cibo: una gita a Brunico e al Plan de Corones è perfetta per le famiglie

I vostri figli adorano pattinare

sulla neve? Avete voglia di passare

come Elsa di Frozen e voi siete pati-

qualche giorno in montagna, ma

ti dello sci? Per voi relax significa

siete indecisi sulla meta? Se amate

cene al tepore di un caminetto

le Dolomiti, una destinazione

acceso mentre i bambini deside-

adatta a grandi e piccini è il Plan

rano scatenarsi nei parchi giochi

de Corones, in Alto Adige.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 41


gita

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 42


gita

Brunico & co

gli sci di fondo o con le ciaspole nelle

A pochi chilometri dalla cittadina

piste battute e nei suggestivi sentieri

di Brunico, il Plan de Corones è

immersi nella natura. Si gode di un

un dolce pianoro circondato dalle

paesaggio incantevole anche nell’a-

montagne. Nelle giornate terse la

nello per il pattinaggio su ghiaccio

cornice delle cime innevate tutt’in-

e pattinare all’aria aperta è tutta

torno è uno spettacolo d’incanto.

un’altra cosa!

Brunico è una tranquilla cittadina,

A fine giornata, relax in acqua calda!

con negozietti di artigianato locale,

A Plan de Corones c’è il centro

caffè e ristorantini d’atmosfera, dove

acquatico Cron 4, con cinque vasche

si gustano le specialità tirolesi, dai

coperte, una piscina per il diverti-

canederli alle frittelle di patate, ai

mento dei bambini, tredici saune,

dolci dall’aroma di spezie.

zone relax e trattamenti wellness.

Dalla neve all’acqua calda

Cultura ad alta quota

La destinazione per gli amanti dello

Sono due le attrazioni culturali

sport è Riscone, a 2 chilometri da Bru-

della zona da non perdere: il nuovo

nico: è qui che parte la cabinovia che

centro fotografico Lumen e MMM

porta sulle cime ed è qui che si trova-

Corones, il museo Messner ad alta

no le piste per lo sci di fondo e l’anello

quota. Lumen ha inaugurato lo

di pattinaggio. Scaldiamo i muscoli

scorso dicembre in cima a Plan de

iniziando dallo sci alpino: il Plan de

Corones. Qui si può visitare il museo

Corones offre 119 km di piste adatte

dedicato alla fotografia di montagna

davvero a tutti i livelli di abilità. Per

e si trova anche il bistrot di Norbert

i più piccini c’è il parco giochi sulla

Niederkofler, chef stellato tra i più

neve Croniworld, con varie attrazioni

famosi della regione. MMM Corones

e un ristorante per bambini. Buono a

è il più recente dei sei musei ideati

sapersi: la scuola di sci fornisce anche

da Reinhold Messner. A 2.275 metri

un servizio di assistenza a pranzo.

di altitudine, il museo ripercorre la

A Brunico e dintorni troviamo tante

storia dell’alpinismo ed è ospitato in

discese per slittino di varie lunghezze

uno stupefacente edificio incastonato

e pendenze e con la possibilità – in

nella montagna e progettato dall’ar-

alcuni casi - di arrivare al punto di

chitetto Zaha Hadid. Con una vista

partenza con la cabinovia.

spettacolare sulle cime imbiancate!

Chi preferisce le attività più slow resta a fondo valle e si cimenta con

www.kronplatz.com/it

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 43


Cucina

E tu che cuoca sei? Bastianich o veg? Sputnik o Just Eat? Alza lo sguardo dal sugo, scopri con noi il tuo talento nascosto! di Massimiliano Sciullo

Ogni epoca ha il suo tormentone.

bilmente misuriamo in istanti il

Noi abbiamo vissuto l'invasione dei

tempo a disposizione per sfamare la

televisori in cucina, della Prova del

truppa) senza sapere bene che tipo

cuoco e di Masterchef, della dieta

di cuoche siamo diventate.

del cavernicolo, dell’olio di palma e

Oh, sia chiaro che il nostro non è

della pericolosa presenza dell’acri-

un discorso sessista: ci sono fior di

lammide nelle pietanze bruciac-

papà che si industriano in cucina –

chiate.

compreso chi scrive – ma per una

Roba che “Il pranzo è servito” è

volta abbiamo deciso di tralasciare

infantile preistoria. Non troppo

le avanguardie e di restare sul

istruite dalla generazione preceden-

classico. Quindi forza: alziamo

te, spedite in prima linea davanti ai

lo sguardo dal sugo. E votiamo la

fornelli, cuciniamo (o più proba-

mamma-chef che passa in finale!

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 44


Cucina

La mamma Bastianich

portate deliziose, servite con decora-

È la classica mamma che una volta era

tanto di presentazioni e spiegazioni alla

pure annoverabile tra le persone norma-

Alberto Angela e, normalmente, in totale

li, ma che col tempo ha cominciato a pro-

disprezzo dei tempi, ma soprattutto

porre standard sempre più complessi.

dell'appetito dei presenti. Perché un

Alza l'asticella. Non si arrende. Non l'ha

pranzo così non può che finire con una

presa per fiction, ma come un reality:

doppia porzione di Saint Honoré, giusto?

si rimbocca il grembiule e comincia a

Il peggio, però, arriva a fine pasto.

sfornare.

Bisogna votare, altrimenti non ci si alza

L'effetto sulla famiglia è duplice: a livello

da tavola.

economico nemmeno i bilanci più gene-

E a scuola? Non potendo usufruire di un

rosi riescono a sostenere la spesa quoti-

servizio di catering che consegni al volo

diana che la signora mette nel carrello.

le pietanze preparate a casa, la mamma

Perché lei vuole solo gli ingredienti più

Bastianich si accontenta di fornire al par-

ricercati, tipo la curcuma della Papuasia,

golo una sequenza di scatole e custodie

ovviamente bio.

sotto vuoto che mantengono inalterati

Al tempo stesso, riserva ai commensali

temperatura, gusto e amore di mamma.

zioni che neanche Michelangelo, con

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 45


Cucina

La mamma Just Eat All'estremo opposto siede (per modo di dire) la mamma Just Eat, che generalmente gode di scarso talento culinario, ma ha enormi doti circensi. Nel senso che riesce a camminare in equilibrio tra le mille magagne della giornata senza perdersi. E quando si tratta di affrontare il pranzo (o la cena) ecco che arriva in soccorso la modernità d’oltreoceano: panini, patatine, surgelati che in una manciata di minuti valgono il brivido. Lo vuoi un doppio-cheese? Sì, ma veloce. Non vi nascondiamo che questa tipologia di mamma soffre di alcuni sensi di colpa difficili da soffocare. Ma a fine giornata il bilancio delle cose fatte chiude ampiamente in attivo. Per un pranzo secondo tradizione ci sarà tempo domenica. Dalla nonna o al ristorante sotto casa. E a scuola? Una parola sola: diobenedicalamensa. Che poi sono quattro parole, ma noi andiamo di fretta.

La mamma Bancomat (aka “vorrei, ma non posso”) Potrebbe essere considerata una sottospecie di mamma Just Eat, ma è sicuramente preferita dai dietologi (e dai fegati della famiglia). La mamma Bancomat, magari, è pure una donna che ama cucinare e che se la cava ai fornelli, tra intingoli e salse. Ma le manca il tempo. Si alza presto la mattina, passa il quarto d’ora bevendo il suo caffè, sfoglia una rivista di cucina e controlla le provviste in frigo e in dispensa. Poi saluta il figlio dicendo: “Tesoro, eccoti 5 euro. Oggi per pranzo comprati la focaccia mentre vai a scuola”. Il teatrino si ripropone a cena, ma qui le soluzioni sono più varie: sushi, pizza, kebabbaro. Meglio ancora se con consegna a domicilio, pagamento e mancia al fattorino. Il trucco è rimanere con 5 euro in tasca per la focaccia del giorno dopo. In certi, fortunati casi, alcune di queste mamme godono – come i più grandi divi di Hollywood – di una controfigura. Può essere una delle nonne, che mentre trascorre il pomeriggio con i nipoti, riesce a imbastire un paio di pietanze per la cena. E magari qualcosa da scaldare per il giorno dopo, anche per il pasto in classe dei più piccoli. È la tipica “nonna Unesco”, un patrimonio dell'umanità.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 46


Cucina

La mamma Sputnik Porta il nome del primo satellite artificiale lanciato in orbita intorno alla terra e ne condivide lo spirito pionieristico. Oseremmo dire “di frontiera”. La mamma Sputnik ha rinnegato tradizioni e piatti tipici di famiglia per cercare l'estremo, l'innovazione, la fusion (categoria che quando esce dal campo musicale può provocare danni enormi). Lei non cucina, lei crea. A volte addirittura inventa. Complice il tempo libero che sicuramente le permette di pianificare esplorazioni in territori mai battuti da un essere umano, la mamma pioniere fa della sua cucina un tempio della sperimentazione che manco i grandi raduni hippie degli

La mamma Veg

anni Sessanta.

Appartengono a questa tipologia di mamme quelle che applicano

Condivide con la mamma Veg l'ef-

alla propria esistenza convinzioni e dettami ideologici, rigidi e

fetto sulla famiglia: prima complice,

inamovibili.

poi succube, infine cavia delle sue

Sedersi alla tavola con lei vuol dire sottostare alle sue regole. Me-

avventure culinarie. E se nei loro

glio partire rassegnati, o attrezzati. Le eccezioni non sono ammes-

pensieri la mamma Bastianich è un

se. A tavola niente carne, niente uova, niente grassi saturi, pesce

miraggio, anche quella Just Eat as-

solo se pescato a un chilometro da casa, verdure bio, le melanzane

sume contorni confortanti. Altro che

no perché sono vegetali senza identità.

il suo sformato di fragole, basilico e

Vestale e al tempo stesso mastino, la mamma Veg estende il suo

soia disidratata.

regime (sempre alimentare, si intende) a tutti i commensali. Che

La scuola? Qui si innesca un varco

ammutoliscono, annuiscono, assaggiano e commentano entusiasti

temporale, un baco nel sistema, la ti-

tipo Fantozzi alla cena della Contessa Serbelloni Mazzanti Vien-

pica imperfezione di Matrix: spesso è

dalmare. Tordo intero.

il ragazzo che, dalla mensa, si porta a

Il pargolo Veg, a scuola, è riconoscibile. È quello con il sedano

casa qualche pietanza di riserva. Da

rapa nel baracchino e l'espressione famelica. Sta guardando la co-

consumare nottetempo, di nascosto,

toletta del compagno di banco, anche se è un cordon bleu di quarta

al buio. E facendo sparire le briciole

mano riscaldato dalla mamma Just Eat.

entro la mattina successiva.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 47


al museo

Spettacolare M9, una visita pazzesca A Mestre un museo racconta il Novecento come non l’abbiamo mai visto di Franco Poli

M9, il museo del Novecento, è un posto

VR: la gioia per chi vuole sperimentare

incredibile. Uno scrigno architettonico

la realtà virtuale.

che contiene il più effervescente e coin-

Parcheggi e aree commerciali aiutano

volgente racconto del Novecento ita-

a sostenere il bilancio del museo, che

liano, comprensivo di intrattenimento,

è dotato di una tecnologia altamente

servizi e tanta, tantissima tecnologia.

green. Nel complesso l’edificio è bel-

M9 si trova a Venezia Mestre. Nuovis-

lissimo, con una facciata a mattonelle

simo nella concezione e negli spazi,

color rosso veneziano che richiamano

è stato presentato alla Biennale di

la tradizione architettonica della città.

Architettura di Venezia. Si presenta con numeri di tutto rispetto: 10.000

Cosa c’è dentro M9

metri quadri, sette corpi di fabbrica,

Il ‘900, il secolo appena trascorso, è

tre nuove edificazioni. Contiene un

raccontato con passione e trasporto, sud-

grandissimo auditorium e un cinema

diviso in otto aree tematiche. Demografia

4K, con duecento postazioni di visori

e strutture sociali, costumi e stili di vita.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 48


al museo

Scienza, tecnologia e innovazione. Eco-

negativo, ci sono state due lunghe guerre

nomia, lavoro, benessere. Poi paesaggi e

con milioni di morti, la Shoah, l’uso di

insediamenti urbani, lo Stato, la politica,

armi nucleari, il problema ambientale”.

l’educazione, l’informazione, la formazione. E tutto si conclude con una riflessione

Vivere la storia

su cosa ci fa sentire italiani.

Un museo così, in Italia, semplicemente,

I contenuti, curati da un pool di storici,

serviva. E mentre giriamo nelle stan-

sociologi, architetti e scrittori, provengo-

ze buie, illuminate dalle installazioni

no da oltre cento archivi italiani pubblici

multimediali, restiamo affascinati dai

e privati, comprese le Teche Rai, l’Istituto

grandi schermi che rimandano immagini,

Luce, la Fondazione Treccani, il Centro

grafici, video, testimonianze dirette.

Storico Fiat, l’Archivio storico di Eni, la

La realtà virtuale ci aiuta a capire il passa-

Fondazione FS Italiane.

to. Le stanze del museo si animano con le storie dei personaggi dei decenni passati.

Una visita pazzesca

C’è l’Oculus, il visore che ci porta nella

Le tecnologie innovative, come i visori,

realtà aumentata e virtuale, che mostra i

sono l’elemento caratterizzante di M9.

cambiamenti di un secolo, entrando nella

Piacciono a tutte le età e permettono di

cucina delle famiglie italiane. Sorvoliamo

navigare in ambienti 3D. E se non basta,

i cento anni di Porto Marghera e del suo

ci sono dispositivi multitouch, ologram-

polo industriale e poi entriamo in fabbri-

mi, sistemi di focalizzazione del suono e

ca, sperimentando la catena di montaggio

ambienti immersivi, per una visita che è

per costruire una automobile. Sussultia-

difficile dimenticare.

mo dalla paura all’interno della ricostru-

Ma perché un museo del Novecento?

zione di un rifugio antiaereo durante un

Perché mancava. Per conoscere la storia

bombardamento, con tanto di rimbombo e

nazionale recente. Per raccontare l’Italia

pareti che tremano. Andiamo a ballare in

ai suoi cittadini e al resto del mondo.

discoteca dove, se ci si mette a ballare in

“Il secolo scorso è stato paradossalmente

gruppo, il volume della musica aumenta.

il migliore e, al tempo stesso, il peggiore

Nell’Arena, al secondo piano, si alternano

della storia umana - dice il coordinatore

immagini e comizi della storia del paese,

del comitato tecnico-scientifico, Gianni

grazie ai materiali forniti dagli archivi. Si

Toniolo -. La quantità di beni a disposizio-

esce dopo due ore e mezzo, felici. E ci si

ne di ogni cittadino è cresciuta, la durata

domanda: “quando torniamo?”.

media della vita è raddoppiata, l’incidenza delle malattie drasticamente ridotta, la

M9 – Museo 900

quantità di lavoro diminuita, l’analfabe-

Via Poerio - Mestre (VE)

tismo sconfitto, l’istruzione cresciuta. In

www.m9museum.it

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 49


buoni propositi

Journaling:

i mille modi di scrivere un diario Per prendere le distanze, per trovare un contatto profondo con sĂŠ, per tenere traccia del vissuto, per stare meglio con se stessi Di Marina Gellona

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 50


buoni propositi

Se hai sempre una chiara percezione e

il journaling come metodo di crescita

consapevolezza delle tue emozioni, questo

personale, creativa e professionale. Questo

articolo non è per te. Se riesci a ritagliarti

progetto, gratuito e disponibile sul sito

ogni giorno uno spazio per riflettere sulle

della Terzi, propone un percorso di cono-

esperienze che vivi, non continuare a

scenza dei diversi modi di fare journaling:

leggere. Se non hai la sensazione che il

c’è il quaderno delle emozioni, il diario dei

tempo ti scavalchi, di rincorrere pezzi, di

sogni, il manifesto, il taccuino anarchico,

essere travolto dalle cose che ti coinvolgo-

il diario delle idee, il family journal e molti

no perdendo, a tratti, il senso e il piacere di

altri. Dodici tipologie per un intero anno

farle, passa oltre, volta pagina.

di sperimentazione del journaling per poi,

Perché qui si parla di una pratica, il journa-

chissà, arrivare a trovare il modo o i modi

ling, ovvero il tenere tracce quotidiane di

più congeniali a ciascuno.

fatti ed emozioni personali, che aiuta a

Raccontare e raccontarsi (in modo privato

portare chiarezza nel vissuto interiore, a ri-

almeno in un primo momento, non per

flettere su ciò che accade durante il giorno.

condividere subito sui social) attraverso

Si tratta, prima di tutto, di un’azione che

parole e immagini è un atto di cura di sé.

permette di riprendersi un po’ di tempo e

Infatti, ogni volta che rappresentiamo ciò

qualche spazio: il tempo di ascoltarsi, di

che viviamo ci muoviamo nella direzione

porsi domande e lo spazio per ricordare,

di ricerca di senso, e trovare un significato

desiderare e stare con sé, tra passato,

è uno degli ingredienti della felicità, come

futuro e presente. E di farlo ricorrendo a di-

dice il sociologo Jonathan Haidt nel libro

versi linguaggi, spesso intrecciati tra loro.

“Felicità: un’ipotesi. Verità moderne e saggezza antica”. “Bisogna ricorrere alle

I diversi modi di fare journaling

parole. Perché le parole ci aiutano a creare

Fare journaling è simile allo scrivere

di scrivere la propria storia, si raccolgono

un diario ma è anche molto di più: nel

i frutti della riconsiderazione cognitiva

mondo anglosassone e, in particolare, nelle

(insieme all’agire diretto, una delle due

professioni che si occupano di crescita

modalità per uscire dalle avversità), anche

personale, queste parole indicano una

anni dopo un evento. Si può chiudere un

pratica espressiva che comprende diverse

capitolo aperto della propria vita, che

forme e linguaggi, verbali, visivi o materici

ancora condiziona i nostri pensieri e ci

con i quali mettere su carta il proprio

impedisce di andare avanti verso una sto-

vissuto quotidiano. Illuminante e ispi-

ria più ampia. Non importa che fossimo o

rante, a questo proposito, è il progetto 12

meno preparati quando il colpo è arrivato.

journalsproject di Micaela Terzi, life coach

A un certo punto, anche mesi dopo, tira

e business coach, che da anni propone

fuori un pezzo di carta e mettiti a scrivere.

una storia che ha un senso. Se si è capaci

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 51


buoni propositi

Anche solo un quarto d’ora al giorno, per

in ciò che accadde tempo fa, per nostal-

molti giorni di seguito. Non ti correggere,

gia, per trauma o per altri motivi. E se ci

non ti censurare; non preoccuparti della

muoviamo comodi nell’oggi, dove vogliamo

grammatica e della sintassi; continua a

andare, quali desideri e sogni abbiamo per

scrivere. Scrivi cosa ti è successo, come ti

il futuro?

senti e perché ti senti così. Non imporre un

Scrivere ogni giorno è una buona abitudi-

ordine ai pensieri. Quell’ordine, col tempo,

ne che, come tutte le buone abitudini, ha

emergerà da sé.”

bisogno di ritmi, continuità e ritualità. Lo dice in modo convincente Julia Cameron

Dare voce all’io

nel suo libro “La via dell’artista”: suggeri-

Come insegnano i docenti della Libera

sce di scrivere “le tre pagine del mattino”,

Università dell’Autobiografia di Anghiari

di farlo appena svegli, prima di iniziare la

(AR), scrivere di sé ogni giorno permette

giornata di lavoro, impegni e incontri. Che

di dare voce alla molteplicità dell’io, alle

cosa scrivere in queste tre pagine? Tutto

diverse voci e identità che abbiamo in noi e

quello che vuoi, nella forma che desideri,

che è importante riconoscere e rispettare, e

con massima libertà di tema, tono (valgo-

di veder scorrere sulla pagina le dimensio-

no i lamenti, le ossessioni, le invettive,

ni temporali che caratterizzano ogni essere

valgono i puntini di sospensione, le idee

umano. Il nostro presente, ma anche il

folli, i sogni di vacanze, le domande senza

passato e il futuro: quanto viviamo ancora

risposta, i dettagli, vale tutto) e stile.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 52


buoni propositi

rileggere se non dopo tre mesi

Piccoli passi avanti

dall’inizio della pratica e farlo

Scrivere ogni giorno è anche

ogni giorno, possibilmente nello

una pratica interessante da un

stesso luogo, senza distrazioni o

punto di vista professionale, come

interruzioni. Questo è un tratto

afferma Teresa Amabile, docente

in comune, per tutti coloro che,

alla Harvard University, che ha

a vario titolo, consigliano questa

condotto una ricerca sui profes-

pratica: stabilite un rito, può

sionisti impegnati nello sviluppo

essere una tazza di tisana, di

di un progetto di lavoro o creativo

Con due indicazioni precise: non

caffè, un angolo del divano e un

e che hanno scritto una pagina

tempo dedicato. O, se non potete

al giorno sull’avanzamento del

conservare tempi e spazi uguali,

progetto e sulle loro sensazioni

una canzone da ascoltare prima

e idee in proposito. La ricerca è

di mettersi a scrivere… Insom-

durata nove mesi e ha coinvolto

ma, entrare morbidamente nella

più di duecento persone, produ-

pagina e poi starci, per un tempo

cendo diversi risultati interessanti

(quindici minuti) o per uno spazio

e tra questi uno particolare che ha

(tre pagine).

portato la Amabile a scrivere il li-

I benefici? Moltissimi: si coltiva

bro “The Progress Principle: Using

un contatto profondo con sé, ci si

Small Wins to Ignite Joy, Enga-

può conoscere meglio, perché cia-

gement, and Creativity at Work”.

scuno di noi ha una vita interiore

È la consapevolezza dei piccoli

e inconscia in costante evoluzione,

passi avanti, anche impercettibili,

che richiede ascolto e attenzione.

legati al fare oltre che ai risultati,

Si può dare spazio alla percezio-

che permette di raggiungere i

ne degli altri sulla pagina e dei

grandi traguardi. Ecco, se questo

rapporti con loro: famigliari, amici

vale per il lavoro, forse vale anche

o colleghi. Si apre uno spazio di

per la vita, i viaggi, le relazioni.

pensiero progettuale, lavorativo o

Scrivere, inoltre, è un’azione e, se

personale; si può riflettere su ciò

correlata a qualcosa che vogliamo

che ha causato rabbia, dolore o

cambi o entri nella nostra vita, può

incomprensione intorno a noi; ci si

essere la prima che facilita quelle

ricorda dei propri valori e dei pro-

pratiche organizzative, concrete:

pri sogni; si può respirare e dare

il primo atto verso la realizzazione

priorità in sintonia con il nostro

di un sogno, la cura di un dolore,

modo di essere.

la partenza per un viaggio.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 53

Consigli di lettura Tre libri che ispirano

modi molto diversi di fare journaling:

Keri Smith - Distruggi questo diario

Dominique Loreau - L’arte delle liste

Ryder Carrol - Il metodo Bullet Journal. Tieni

traccia del passato, ordina

il presente, progetta il futuro Tre libri sulla scrittura

diaristica, autobiografica

e a favore della creatività, nella vita:

Julia Cameron - La via dell’artista

Duccio Demetrio - Raccontarsi, l’autobiografia come cura di sé

Christian Schärf - Scrivere giorno dopo giorno


A confronto

Ciro e Dario: affrontare le sfide Quali sfide incontriamo nella vita? Come insegniamo il coraggio di rischiare, di esporci in prima persona? Le sfide possono essere importanti per farci capire chi siamo

di simona obialero e francesca aloi www.azzadolescenze.it

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 54


A confronto

Ciro Papà di quattro ragazzi, sportivo e amante delle

“La sfida inizia alla nascita: crescere significa sfidare noi stessi e sceglie-

attività all’aria aperta, ha

re di attraversare zone che non conosciamo. Ricordo che da ragazzino mi

alla moglie Elisabetta, un

con dei ballerini. L’ansia era molta, ma ho deciso di forzarmi e col sorriso

corsi specifici per persone

accedessi a un livello superiore di conoscenza di te stesso e sei pronto ad

ideato e realizzato, insieme

vergognavo di ballare in pubblico, poi mi sono trovato a dover lavorare

luogo dove svolgono per-

mi sono fatto coraggio. Quando superi il tuo limite mentale è come se

in difficoltà, con l'aiuto di

affrontare un nuovo passaggio.

animali, natura, attività ludico-motorie.

Lavoro nel campo della disabilità e mi sento privilegiato nell’imparare tante cose sulla vita, vedo con i miei occhi tanti piccoli eroi che ogni giorno gioiscono di qualche piccolo successo. Sono tre le sfide che vorrei affrontare a breve: lanciarmi col paracadute, fare un pellegrinaggio che ho progettato da ragazzo e far innamorare i miei figli dello sport. A Dario e ai suoi fratelli voglio dire di non arrendersi mai di fronte ai dubbi e alle paure. Se io ho imparato a ballare voi potete fare tutto!”.

“Mi piace mettermi alla prova, l’ho capito giocando a calcio. Dare tutto me stesso per il bene della squadra è bello, le sfide sportive mi aiutano a farmi forza e sono servite per migliorarmi. La sfida più grande che ho affrontato è stata il passaggio alle scuole superiori: per un po’ di tempo sono andato ad abitare a Torino da solo, lasciando la mia famiglia e il paesino in cui vivevo. Le sfide che mi pongo per i prossimi anni sono: una bella famiglia, un po’ come la mia, andare a vivere a Lugano, un posto che mi piace moltissimo, e lavorare in ambito sportivo. A mio padre vorrei dire: So che la sfida più grande per te è la sveglia e sei sempre pronto all’alba per accompagnarmi a scuola. Sei un grande!”.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 55

Dario Ama il calcio e frequenta la seconda superiore al liceo. Ha tre fratelli maschi che

spesso guardano a lui come a un esempio.


Salute

Mamma e papà, decidete voi! Dare troppe alternative ai bambini può mandarli in confusione? Pare proprio di sì. Anche qui, meno è meglio. di Silvia Garda

Quante volte per stanchezza, voglia di

Con le stesse modalità replichiamo que-

accontentare a tutti i costi o semplice

sto schema in altri momenti della giorna-

abitudine, abbiamo dato mille alternative

ta, ad esempio per il pranzo, la cena o le

ai nostri figli? Discussioni come: “Per

varie attività quotidiane. Proporre tante

colazione vuoi il latte? O preferisci pane

alternative a prima vista dà al genitore la

e marmellata? Una brioche? O forse the e

sensazione di impegnarsi per acconten-

biscotti? Insomma, decidi!” sono comuni

tare il proprio figlio e non deluderlo. Ma

in quasi tutte le famiglie con bambini.

è davvero una cosa positiva?

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 56


Salute

Troppe alternative, tanto caos

municare con i nostri bambini, non solo per fare

I bambini hanno bisogno di poche opzioni tra

no a ridurre litigi e tempi morti, coinvolgendo

cui scegliere, quando sono troppe si rischia il

comunque i bambini e facendoli sentire parte-

caos. Spesso, quando proponiamo più possibi-

cipi del processo decisionale. Questo è il punto

lità, anziché avere bambini entusiasti da tutta

centrale, non escluderli dalla decisione, ma allo

questa abbondanza, abbiamo davanti a noi musi

stesso tempo non lasciare tutta la responsabilità

lunghi, rifiuti contrariati e arrabbiature. Esat-

della scelta sulle loro spalle. Mettere in atto que-

tamente come nelle loro camerette: meno cose

ste strategie è più semplice di quanto sembri;

ci sono, più ordine e tranquillità si hanno. Cosa

per esempio, per scegliere gli abiti da indossare,

succede quando i bambini si trovano davanti

si possono pre-selezionare due capi tra cui poi

tantissimi giochi? Il caos! Tutto viene tirato

il bambino deciderà. La sua sete di autonomia

fuori, provato, si gioca un po’ con una cosa, la

sarà soddisfatta, poiché avrà scelto da solo, ma

si abbandona e si va di corsa verso un’altra;

senza eccessivo stress. Quando bisogna fare

la confusione si impossessa dell’ambiente. La

qualcosa per cui non sono previste alternative

stessa cosa succede quando ai bambini si danno

(ad esempio uscire per andare a un appunta-

troppe alternative tra cui scegliere. Che sia cosa

mento o a una visita) mettere la frase in modo

mangiare per merenda, dove andare durante la

tale da non lasciare al piccolo la possibilità di

passeggiata o che vestito mettere per uscire, ai

ribellarsi o rifiutarsi. Le parole usate sono molto

bambini serve che qualcuno ponga dei confini

importanti, al posto di un “hai voglia di uscire a

e che faccia una prima selezione in modo da

fare la spesa?” che lascia aperte troppe strade,

lasciare il lavoro minore a lui o lei. Un bambino,

meglio un fermo “tra dieci minuti dobbiamo

quando si trova nella scomoda posizione di do-

uscire per andare a fare la spesa, adesso finisci

ver scegliere tra tante alternative, può arrivare

il disegno così possiamo prepararci”. In questo

a sentirsi molto solo, perché vorrebbe qualcuno

modo il bambino avrà una cornice entro cui

vicino a lui in grado di prendersi sulle spalle il

muoversi, un tempo definito e un obiettivo chia-

fardello della scelta. Decidere per lui è, in poche

ro. Per il cibo vale la stessa regola, anticiparlo,

parole, farlo sentire sicuro e accudito.

preselezionare al massimo due alternative

pulizia nei cassetti. In questo modo si riusciran-

e non lasciare troppe scelte. Al posto di “per

Meno opzioni, più leggerezza

pranzo preferisci la pasta? O la mozzarella? La

Lo dicono più o meno tutti i manuali sull’ordine

pranzo ci sono gli spaghetti al pomodoro, so che

e la gestione della casa: meno è meglio. Come

ti piacciono tanto, poi se vuoi possiamo mangia-

il saggio di Marie Kondo “Il magico potere del

re una fetta di mozzarella”. Marcare i confini,

riordino”, in cui si spiega come eliminare il

creare dei limiti e dare al bambino degli appigli

superfluo per semplificarsi la vita. La stessa

a cui aggrapparsi, in modo che sappia che a lui

tecnica la si può utilizzare come metodo per co-

ci pensano mamma e papà.

fettina o la frittata?” , meglio un semplice “per

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 57


soldi e diritti

Le regole per sciare sicuri La stagione invernale entra nel vivo, ma per sciare bene ci sono cose da sapere di Silvia De Bernardin

La stagione invernale entra nel vivo,

e si basano sul decalogo dello sciatore

ma ci sono cose da sapere, che si tratti

della FIS, la Federazione Internazionale

di affrontare le piste una domenica,

di Sci. Si tratta di norme di comune

una stagione o una intera settima-

prudenza che, essendo regolamentate

na bianca. Marco Stucchi, avvocato

per legge, hanno un valore vincolante”.

dell’associazione a difesa dei diritti dei

Quali sono le più importanti? “Il divieto

consumatori Altroconsumo, ci spiega

di percorrere le piste da sci a piedi,

le regole per affrontare la montagna in

per esempio, salvo casi di comprovata

sicurezza.

urgenza e necessità, durante i quali chi scende ha l'obbligo di camminare ai

Il decalogo dello sciatore

bordi della pista e tenere la destra”.

“Le norme di sicurezza sulla neve sono

l’obbligo di indossare il casco. “È

regolamentate nella legge 636 del 2003

obbligatorio per lo sci e lo snowboard

Dal 2005 per i minori di 14 anni vige

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 58


soldi e diritti

in pista, ma anche per chiunque

incidente, non vengano a recu-

dal punto di vista della sicurezza?

voglia usufruire degli snowpark, con

perarvi. “Il problema è che senza

“I gestori degli impianti sono tenuti

salti o giochi pericolosi. L’accesso

assicurazione il conto del trasporto

a occuparsi della manutenzione delle

alle aree freestyle dovrebbe essere

potrebbe essere salato. La polizza

piste, sulla base di quanto stabilito

assolutamente vietato se non si è in

di assicurazione prevede in genere

dalle Regioni, assicurandosi che

possesso del casco. Anche lo sci fuori

anche il rimborso dell’eventuale

siano ben battute, che abbiano reti di

pista è vietato e chi pratica scialpi-

skipass non goduto”. Un consiglio.

protezione nei punti più pericolosi

nismo ha l'obbligo di portare con sé

“Se possedete un’assicurazione

e che la segnaletica informi sulla

l’apparecchio elettronico che facilita

personale, prima della partenza

difficoltà delle piste”.

l'intervento dei soccorritori”.

verificate che non siano escluse le

Nel caso in cui le piste non siano in

attività in montagna o, in generale,

buone condizioni, il gestore deve

Assicurazione, ne vale la pena?

le attività sportive”.

provvedere a segnalarlo, eliminare

Vale la pena assicurarsi prima di sciare? La risposta è sì. “Si può

A scuola di sci: di chi è la responsabilità?

sottoscrivere una polizza personale o

Le scuole di sci devono essere

usufruire di quelle offerte dai gestori

attrezzate per vigilare sui bambi-

Per i piccoli agonisti

degli impianti insieme allo skipass.

ni. L’esercizio della professione

Nelle gare di sci agonistico, gestite

L’assicurazione copre tutti gli inciden-

di maestro di sci è subordinato

da organizzazioni sportive affiliate

ti su sci e snowboard e, di conseguen-

all’iscrizione a un albo professionale,

alla FISAI, sono gli organizzatori a

za, tutti i danni che uno sciatore può

che si consegue frequentando corsi

verificare l’idoneità della pista, che

creare a persone o cose. Ricordiamoci

specialistici e superando un test di

deve essere chiusa al pubblico e omo-

che le lesioni, a velocità elevate, maga-

idoneità psicofisica.

logata da una commissione speciale.

ri per una svista involontaria, possono

“VDurante le lezioni i bambini sono

“Le organizzazioni controllano anche

essere davvero gravi”.

affidati ai maestri i quali, oltre a inse-

la sicurezza di tutte le attrezzature e i

In caso di infortunio l’assicurazione

gnare, devono esercitare un’adeguata

certificati medici di idoneità degli

garantisce il soccorso e le prime

vigilanza per evitare che gli allievi

atleti”. E in caso di incidenti? “È chia-

cure sul posto, oltre al trasporto in

si facciano male o che si mettano

ro che gli stessi atleti, partecipando

elicottero presso il più vicino centro

in situazioni di pericolo. In caso di

alla competizione, accettano il rischio

traumatologico. “Anche se sembra

incidente durante la lezione, causato

di sinistri dovuti, per esempio,

strano dover pagare un servizio di

da negligenza o imprudenza del mae-

all’elevata velocità, alla tortuosità dei

assistenza, i tagli ai budget delle

stro, a rispondere è la scuola”.

percorsi o all’altezza dei trampolini.

eventuali ostacoli o stabilirne la

Regioni hanno portato a ridurre pro-

chiusura in caso di estremo pericolo o di non agibilità.

Diverso è il caso di incidenti causati

gressivamente il soccorso sulla neve,

Impianti sicuri

da carenze organizzative legate

trasformandolo in un servizio a paga-

A cosa dobbiamo prestare attenzione

all’insidiosità della pista, per le quali

mento in molte località sciistiche”.

per essere sicuri che la stazione scii-

- conclude l’avvocato - a rispondere è

Questo non vuol dire che, in caso di

stica che abbiamo scelto sia in regola

l’organizzatore”.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 59


alimentazione

Un purè perfetto I segreti per realizzare alla perfezione la regina del comfort food, la purea di patate di Ginger Nigella

Il purè è il comfort food più amato da grandi e piccini, ma in fiocchi non vale! Volete sapere come si prepara una purea cremosa, densa e saporita? Ecco come si fa.

1. La scelta delle patate

Importante: non usare mai frullini

Le patate migliori per il purè

elettrici! Condire le patate con sale

sono a pasta bianca, farinose, con

e noce moscata. Quindi versare a

la buccia più spessa e ricche di

poco a poco del latte intero caldo e

amido, come le Kennebec o le Ma-

fiocchetti di burro; mantecare con

jestic. Questo tipo di patate tende

una frusta a mano il purè in modo

a sfaldarsi con facilità ed è perciò

da farlo diventare liscio e soffice.

ideale per queste preparazioni.

Servire nella maniera classica al cucchiaio o, per ottenere un effetto

2. La preparazione

superchef, inserire il composto in

Scegliere patate della stessa gran-

una sac à poche con beccuccio a

dezza e cuocerle partendo da ac-

stella.

qua fredda e a fuoco dolce: questo eviterà che la buccia si rompa in

3. Le varianti golose

cottura e la patata assorba acqua.

Per un purè dal gusto più deciso,

Sbucciare le patate e schiacciar-

aggiungere due cucchiai di rafano

le con uno schiacciapatate o un

grattugiato.

passaverdure quando sono ancora

Per un purè più ricco, aggiungere

calde. In questo modo perdono

del parmigiano grattugiato o cu-

vapore acqueo e non diventano

betti di prosciutto di Praga o cotto,

collose.

passati prima in padella.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 60



creatività

La lanterna dei sogni Una casetta di carta per illuminare le giornate buie del’inverno di Art4Life project - www.art4life.it

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 62


creatività

Prendiamo esempio dai paesi nordici: quando l’inverno si fa cupo e freddo, ravviviamo le atmosfere di casa. La lanterna dei sogni è una graziosa casetta di carta: al suo interno una candela a led che con il suo luccichio rischiara la cameretta dei bimbi.

Per realizzare la lanterna dei sogni

il modello servendovi della carta

servono:

copiativa;

- forbici

3) Ritagliate la sezione del tetto e le

- taglierino

due facciate della casa;

- tappetino in gomma per taglierina

4) Piegate lungo le linee tratteggiate,

(oppure un pezzo di cartone per pro-

intagliate le finestre e le porte;

teggere le superfici del tavolo)

5) Ritagliate pezzetti di carta velina

- candelina a LED a batteria

colorata o carta da lucido per coprire

- un cartoncino bianco A4 200 gr

(sul retro) le finestre e le porte;

- colla tipo Vinavil

6) Inserite un filo di colla lungo le

- carta copiativa

alette per montare la casetta e lungo

- carta velina colorata o carta da lucido

i bordi alti affinché possiate siste-

- matita, gomma e righello

mare il tetto facendo una leggera pressione per due minuti.

ISTRUZIONI: 1) Scaricate e stampate il modello

Accendete la candelina a LED e inse-

della casetta da questo link www.

ritela all'interno della casetta.

art4life.it/lanternadeisogni.pdf;

Ora è pronta per illuminare le vostre

2) Ricalcate sul cartoncino bianco

serate!

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 63


Cinema

Il ritorno di Mary Poppins Esce il sequel del famoso film musicale di Walt Disney, spassoso e magico di mario bettas valet

Siamo nel 1930 a Londra: Michael Banks è

intramontabile della cinematografia fantasy

cresciuto, ha tre figli e lavora, come il padre e

per famiglie e bambini. Diretto da Rob

il nonno, in una grande banca. Malgrado l'im-

Marshall, il nuovo film della Walt Disney in

piego sicuro, per Michael sono tempi difficili,

live action è stato realizzato negli Shepper-

da poco vedovo e in piena grande depressione

ton Studios in Inghilterra, storici studi di

deve mandare avanti tutta la famiglia, com-

produzione in cui sono stati realizzati molti

posta da tre figli, John, Georgie e Annabel, e

capolavori, tra i quali Hugo Cabret e Robin

dalla governante Ellen. A migliorare le cose

Hood. Mary Poppins è interpretata da Emily

e a portare un po’ di allegria, ci pensa Mary

Blunt; completano il cast Ben Whishaw nella

Poppins, tata dai poteri magici. Grazie al

parte di Michael Banks e Meryl Streep in un

suo provvidenziale arrivo le vite dei Banks

ruolo minore, quello di Topsy.

subiscono uno scossone inaspettato.

Pellicola spassosa, ricca di canzoni e balli,

Sequel del classico della Walt Disney, Il

divertente e in grado di coinvolgere tutta la

ritorno di Mary Poppins rinverdisce un titolo

famiglia senza distinzioni d’età. Consigliato.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 64


Cinema

Dragon Trainer 3: il mondo nascosto È in arrivo nelle sale italiane il terzo capitolo della fortunata serie della Dreamworks Animation, Dragon Trainer 3: il mondo nascosto. Dopo Dragon Trainer e Dragon Trainer 2, anche il terzo episodio della saga è stato diretto da Dean DeBlois, autore della sceneggiatura. Da molti anni i vichinghi convivono pacificamente con Furia Buia, il temibile drago diventato nel frattempo un grande amico del quindicenne Hiccup. Il sogno di costruire un mondo sereno, in cui regna la pace tra uomini e draghi, è diventato una realtà riconosciuta e condivisa da tutti gli abitanti del regno. Ma l’arrivo inaspettato di Grimmel, un losco cacciatore di draghi, intollerante e senza scrupoli, turba la vita quotidiana e scompagina le carte della pacifica vita sociale del luogo. Per ripristinare l’armonia gli abitanti del regno e il drago Furia Buia devono compiere uno sforzo ulteriore e allontanare il malvagio cacciatore. Nel terzo episodio della saga sono molte le novità per gli appassionati, ma non solo. A partire dal mondo nascosto del titolo, ispirato a un sogno fatto dal regista DeBlois, fino alle importanti novità sentimentali del drago Sdentato, che qui si innamora di Light Fury, un bellissimo drago femmina. Oltre alle novità piacevoli non mancano i malinconici flashback in cui rivediamo Stoick, il padre di Hiccup, scomparso nel secondo film. Dragon Trainer 3 è un lungometraggio tutto da scoprire, ricco di divertimento e con tanta azione. Un film in grado di appassionare grandi e piccini, imperdibile per i fan della prima ora.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 65


libri

I libri per la nanna Teneri alleati che fanno addormentare i bambini. O almeno è quello che si spera di Silvia Garda

Il coniglio che voleva

Giulio Coniglio e la luna

Buonanotte a tutti – Bonne

addormentarsi

Un piccolo libro cartonato, ideale

nuit tout le monde

Il primo aiuto per fare la nanna è

sia per i bimbi piccoli che per quelli

I bimbi dormono nei lettini. E gli

la routine. Creiamo un'atmosfera

grandicelli. Come tutte le avventure di

animali? Scopriamo insieme i rifugi di

rilassata, un bagno caldo e due gocce

Giulio Coniglio la firma è di Nicoletta

tutti i cuccioli, spesso insospettabili.

di lavanda. Poi tiriamo fuori un libro,

Costa.

Questo albo, originario del 1945, edito

come questo, da molti descritto come

Giulio Coniglio, il Topo Tommaso,

poi nel 1997, è di Bruno Munari ed è

“il” libro illustrato che fa addormen-

Laura la Lumaca e l’Oca Caterina si

un classico che stimola la curiosità e

tare i bambini. Si tratta di un libro

lavano, mettono il pigiamino, leggono

la creatività dei bambini.

rivolto ai più piccoli. È stato scritto

un libro e vanno a fare la nanna. Su

Un gioco per accompagnare verso

con la consulenza di psicologi e psico-

di loro veglia la luna, splendente nel

il momento della nanna in maniera

terapeuti, per massimizzare l’effetto

cielo a guidare i loro sogni.

divertente e non banale. Come tutti

rilassante delle parole e riprende in

Letto sottovoce questo libro crea un

gli altri volumi di Munari, fa parte di

molti punti le tecniche base dei corsi

perfetto rituale della nanna, scandisce

quegli imperdibili che ogni bimbo (e

di rilassamento, aiuta a entrare in

i tempi e accompagna i bimbi nel

genitore) dovrebbe sfogliare almeno

contatto con la parte più profonda di

sonno più sereno.

una volta nella vita.

sé, con un linguaggio semplice.

di Nicoletta Costa

di Bruno Munari

di Carl–Johan Forsenn Ehrlin

Franco Cosimo Panini - 3 euro

Corraini Editore - 15,50 euro

illustrazioni di Irina Maununen Mondadori - 14,90 euro

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 66


libri

C’è UN MOSTRO IN QUESTO LIBRO I mostri non sono sotto il letto o dentro l’armadio? Sono tutti qui dentro: prima della nanna giochiamo insieme ai bimbi con questo bel libro interattivo. di Tom Fletcher - illustrazioni di Greg Abbott - Il Castoro - 13,50 euro

Sbadigli

Dora e il mostro

A tutti buonanotte

Sbadigli è il libro di Marco Viale già

nell'armadio

Un albo dolce e tenero, perfetto anche

premio Nati per Leggere nel 2013

Quasi tutti i bimbi ne hanno sofferto

per bambini piccoli piccoli. I testi di

con La città dei Lupi Blu. È un albo

almeno una volta nella propria vita.

Chichiro Ishizu e le suggestive imma-

illustrato allegro, dolce e divertente,

Di cosa? Della paura dei mostri

gini di Komako Sakai (già premio Nati

adatto per bambini dai 4 anni in su.

nascosti nella cameretta. In Dora e il

per Leggere per Akiko e il palloncino)

Da cosa si capisce che un bimbo ha

mostro nell'armadio, scritto da Bryony

sono il modo migliore per traghettare i

sonno? Dallo sbadiglio. E lo sapete

Thomson, si scopre che quello che fa

bambini verso il sonno.

che lo sbadiglio è contagioso? Tra le

più paura è il fatto di non conoscere

Pagina dopo pagina accompagniamo

pagine di questo albo, guidati da un

i mostri. Vederli, parlare loro e cono-

gli oggetti e gli animali della vita

insetto birichino, scopriamo come lo

scerli, li fa diventare normali e quasi

quotidiana verso la nanna. I suoni

sbadiglio passa di bocca in bocca per

simpatici. Un buon modo per spiegare

onomatopeici aiutano il relax, le

arrivare anche al nostro piccolino.

ai bambini come affrontare le paure,

immagini familiari e rassicuranti

Leggendolo a bassa voce, sbadigliando

superarle e diventare forti. Dai 4 anni

tranquillizzano il bambino. Insomma,

quando i personaggi lo fanno, ecco che

in su.

il libro perfetto.

anche il più tenace si lascia andare

di Bryony Thomson

di Chichiro Ishizu

ai sogni. Il pericolo, in agguato, è che

Terre di Mezzo - 15 euro

illustrazioni di Komako Saka Babalibri - 8,50 euro

crollino anche mamma o papà. di Marco Viale Il Castoro - 13,50 euro

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 67


il sassolino nello stagno

Archeologia d’infanzia Ovvero, cosa abbiamo sotterrato in quel sottosuolo? di Khaled Elsadat

Spesso, dietro la retorica delle regole, si nasconde un ottuso atteggiamento di superiorità

Mentre state leggendo questo articolo, io avrò compiuto quattro anni di paternità. In questi mesi si formeranno i primi ricordi di vita di Simone, mio figlio. Di tutto ciò che c’era prima, nonostante fosse fondativo per il suo carattere e temperamento, la mente non terrà traccia e sarà impossibile recuperarlo persino con la psicanalisi. La cosiddetta amnesia infantile. Come gli archeologi che spazzolano il pianeta alla ricerca di oggetti testimonianti l’obliata vita millenaria e il segno di civiltà antecedenti alla scrittura, mi trovo a cercare le piccole testimonianze della mia vita con Simone, prima che tutto evapori. Uno di questi testimoni è la tivù, un schermo di 32 pollici nero, che

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 68


il sassolino nello stagno

in mezzo al salone ci ha visto passare sere e notti davanti “al yoyo”, la riproduzione onomatopeica del nome del canale RAI dedicato alla prima infanzia. Un nome che Simone riusciva a pronunciare già a 18 mesi e che fino a oggi predilige al più tecnico “cartoni animati”. E così ho fatto anch’io. Il nostro primo amore fu una ragazzina bionda col foulard rosso di nome Masha, che vive con una sorta di mono-genitore muto dalle sembianze di un orso. Lei è l’immagine viva e vivace dell'essere bambino, curiosa della vita e degli adulti, che non teme la sfida al mondo e alle sue regole. Fa tutto con la leggerezza e la simpatia di cui sono capaci i bambini. Orso, nonostante la quantità non indifferente di rabbia e frustrazione che gli causa la dinamicità di Masha, ricambia con affetto. Sarà per questo che mi vedevo sotto la sua maschera. Masha e Orso arrivano a patti, alla fine, e capiscono i limiti invalicabili del reale, ma anche che la struttura del mondo adulto è poco logica o poco accogliente per i piccoli. Orso non teme di adattare queste strutture alle loro esigenze. Uno “yoyo” che racconta il rapporto tra adulto e bambino senza giudizi. L’opposto è Topo Tip, dove il piccolo topo si presenta già dalla sigla come “birbante e snervante”. Per un infinito numero di puntate deve imparare dai suoi sbagli e peccati. È la raffigurazione di tutti gli stereotipi sui bambini: inadatti, pieni di impulsi sbagliati, combinaguai e disturbanti la quiete del mondo razionale degli adulti. Tip passa il tempo a imparare ad adeguarsi alla visione dei grandi e a scoprire - sconfitto - che le sue idee e desideri portano solo pasticci e guai. L’unica via di redenzione è seguire le regole. Una sorta di “catechesi animata” che dietro la retorica delle regole nasconde un ottuso atteggiamento di superiorità, di sordità e non-ascolto verso i bisogni degli altri, in questo caso i bambini. Se ho guardato qualche puntata sarà forse per ricordarmi cosa non sotterrare nella testa del mio piccino. Quando Masha si è sentita abbastanza grande da lasciare Orso e andare a vivere in città, le commoventi espressioni di Orso mi hanno riportato a una domanda che vagava spesso nelle mia testa di padre. Se vengo a mancare in questi primi anni, Simone di me cosa ricorderà? Sapevo già la risposta. Niente! Rimarrò immortalato nell’inesplorabile sottosuolo della sua vita. Per chi ama, questo è sufficiente.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 69

Mentre state leggendo questo articolo, io avrò compiuto quattro anni di paternità


Caterina

...la pelle e l’acqua di marina gellona

Quarantaquattro anni e sentirli.

intorno alla bocca e agli occhi, sul-

E guardarli in faccia. Guardarli

la fronte, vicino al naso ha pieghe

proprio in faccia. Là dove la pelle

diverse e lancia una sfida di rico-

sta cambiando consistenza, perde

noscimento a Caterina. Soprattutto

la tensione di sempre e quella por-

appena sveglia. Nelle fotografie da

zione di superficie corporea dove

vicino. Certe sere in cui è più stan-

si concentra l’espressività, il volto,

ca o triste o quando ride, la pelle

si sistema ora in modo differente

prende ondine nuove. I segni degli

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 70


Caterina

anni, si dice. Che cosa raccontano,

sotto, da dentro, da quel tesoro di

ma più che del passato, del futuro?

esperienze vissuti sogni malinco-

Quale storia prospettano? Potrebbe

nie rimpianti dolori e relazioni che

restare lucida e vispa di mente,

fanno l’anima, e sciolgono il kajal

godersi la vita, stare insieme alle

nero sotto le ciglia. È una frase che

persone che ama scrivere fino a

toglie il respiro e lo restituisce più

80, 90, 100 anni, se ha fortuna,

profondo. È una frase alla quale

Caterina, ma il corpo? Che limite

Caterina ha ripensato, durante

pone? Quanto tempo c’è ancora

le vacanze di Natale trascorse

per fare le cose che solo un corpo

sull’isola di Lanzarote, quando era

in salute e giovane può fare? Come

impegnata con tutt’altra superfi-

mantenerlo elastico, tonico, sano,

cie, non quella della sua pelle. Era

mobile, libero, sensibile, bello?

la superficie dell’oceano che si

C’è un brano di un romanzo di

increspava in onde sotto la tavola

Milan Kundera che Caterina ama:

da surf, provata per la prima volta.

“Lei cercava di vedere se stessa

Una prima volta per il suo corpo

attraverso il proprio corpo. Quello

poco allenato ma desideroso di

che l’attirava verso lo specchio

movimento, una prima volta in

non era la vanità bensì la me-

cui ha sentito l’energia del mare e

raviglia di vedere il proprio io.

della sua anima che si muovevano

Dimenticava che stava guardando

insieme, un’energia che le è rima-

il quadro di comando dei meccani-

sta dentro e negli occhi per giorni,

smi del corpo. Credeva di vedere

anche se su quella tavola è stata,

solo la sua anima che le si rivelava

di fatto, in piedi solo pochi secondi

nei tratti del suo viso. Si guardava

dopo una mattina di tentativi

a lungo e a volte la contrariava

avvolta dalla potenza del mare. E

vedere sul proprio viso i tratti

la frase è questa: “Quando riusciva

della madre. Allora si guardava

a vedere se stessa era un momento

con più ostinazione, cercando con

di ebbrezza: l’anima saliva sulla

la forza della volontà di cancella-

superficie del corpo, come quando

re la fisionomia della madre, di

un equipaggio irrompe dal ventre

sottrarla, così da far rimanere solo

della nave, riempie tutto il ponte

ciò che era lei stessa”.

di coperta, agita le mani verso il

Ma questa piccola scena potente

cielo e canta”.

non finisce qui, c’è un’altra frase,

Canta il canto del mare, in ondine e

che la chiude e che a Caterina

onde nuove, nelle quali riconoscer-

fa sempre salire le lacrime, da

si ancora.

Gennaio 2019 | www.giovanigenitori.it | 71

Se vuoi scrivere a Caterina, la mail è: caterina@giovanigenitori.it





Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.