Mensile, numero 3 anno 8 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
La rivista per le famiglie del piemonte
Calcio • Pet therapy • Storie di famiglia • Parco dell’Aveto
marzo 2013
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MARZO 2013 Mensile, numero 3 anno 8 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro
LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE
Calcio • Pet therapy • Storie di famiglia • Parco dell’Aveto
Marzo 2013
sommario 6
La posta
8 Interventi 9 News 10 Sfida 12
Baby friendly
14
City corner
15
World corner
> Primo piano 16 Famiglie Generazioni che si raccontano 20 Sport Calcio e sport nei musei di Torino 24
Pet therapy Dottori a quattro zampe
> L’esperto 39 Corsi The earlier the better 40
La psicologa Da nemica ad alleata
41
Il pediatra La meningite
42
La nutrizionista Gli zuccheri nascosti
43 L’avvocato Genitori separati 44
Zona verde Il pongo fatto in casa Dado autoprodotto L’Arca Sonora
46
Slow Food Una vita da spreconi…
28 Gita Tra le aquile e le balene
47 Salvadanaio C’è banca e banca
30
48
Viviamo così Nel palmo di una mano
36 Il Ghiottone Olio
Arte e design Arte e fotografia a quattro anni. E a tre mesi
49 Libri Auguri, papà! 50
Cinema e home video I Croods
> L’agenda 51 Spettacoli 54 Cultura 60 Eventi
> Rubriche 65 Bimbi
...anche su www.giovanigenitori.it
66 Raffa
Se crescono le donne Cosa augurare a una bambina l’8 marzo? Le donne italiane sono tra le più laureate d’Europa e tuttavia anche quelle con gli stipendi più bassi. Trovano difficilmente lavoro, sono pagate meno dei compagni e tuttavia lavorano di più perché su di loro ricade (non equamente) la cura della famiglia, dei figli e degli anziani. Le nostre bambine hanno diritto a qualcosa di più per il futuro e così ne hanno diritto i nostri bambini. Vogliamo dare dei nomi a queste speranze? Democrazia paritaria, welfare, diritti civili, legalità? Grandi parole che nascono (anche) dai piccoli gesti quotidiani, dal lavoro di noi genitori, che abbiamo in mano il potere di trasmettere un’educazione lontana dagli stereotipi di genere. Facciamolo concretamente: trattiamo i nostri figli come individui, lasciamo che condividano ogni esperienza, gioco, impegno, lavoretto senza etichettare tutto come “maschile” e “femminile”, permettiamogli di crescere come esseri umani capaci di pensarsi diversamente da come è stato tramandato per cultura. Non parliamo di mestieri, atteggiamenti e divertimenti come “cose da uomini” e da femminucce. Piangere non è un atto di debolezza, il “lavoro” della mamma è importante tanto quanto quello del papà, tutti sono in grado di usare un cacciavite e le faccende domestiche vanno condivise, perché se ricadono sempre su una persona vanno riconosciute come un mestiere, assicurate con il salario e i versamenti contributivi. Felice 8 marzo e buona festa del papà La redazione
Valentina
Cinzia
Luciana
Luca
La rivista per le famiglie del Piemonte Marzo 2013 / Anno 8 - Numero 3 Direttore RESPONSABILE Luisa Tatoni CAPO REDATTORE Elena Brosio Redazione Alice Quaglino, Mario Bettas Valet Art director Catia De Bacco grafica Cinzia Pampo GENERAL MANAGER Giorgio Pulini
Elena
Catia
Mario
Fabiana
Hanno collaborato a questo numero Veronica Borghi, Giovanna Brosio, Michele Brosio, Michela Calculli, Cristiana Calilli, Francesca Maria Collevasone, Federica Ferraresi, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Karin Gavassa, Marina Gellona, Nadia Lambiase, Brunella Manzardo, Ilaria Martina, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Annalisa Porporato, Luciana Ravetto, Daniela Re, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi, Renato Rolando, Elena Sardo, Paola Strocchio, Arlina Tirloni, Marta Vitale, Franco Voglino, Katia Zedde Illustrazioni e fotografie Fondazione Forma, iStockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti
Illustrazione di copertina Joingate
MARKETING Claudia Gioachin, Luciana Martellucci, Federica Petey Mautino, Valentina Vottero
Ringraziamo per la preziosa collaborazione Lorella e Roberto
AMMINISTRAZIONE Fabiana Vino
Licenza Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Italy
Ispirazione Luca Bernardelli
Federica
Claudia
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Giorgio Alice
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Testata associata Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata
Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 - Iscrizione al Roc n. 14333 ISSN 1828-9738
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Luisa
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gg La posta Le vostre lettere >
Siete una fonte incredibile di percorsi, locali, eventi, sagre... Ma perché non fornire anche informazioni sull’accessibilita’? Per noi “il 4 ruote” è papà, ma sicuramente tanti genitori o nonni che vogliono accompagnare figli o nipoti- e che sono in difficoltà - apprezzerebbero. Grazie! Anna Noemi
Cara Anna, hai ragione, è una segnalazione che daremo. Cominciamo queste mese, con la gita al Parco dell’Aveto in Liguria, dove segnaliamo che il rifugio è accessibile anche a chi si muove su quattro ruote.
> Salve, sono una neo mamma della provincia di Torino. Un’ostetrica mi ha parlato di voi, dicendomi che organizzate la visione di film al cinema con accesso alle mamme e ai passeggini. Con altre mamme vorremmo organizzare qualcosa di simile anche nel canavese. Potreste fornirmi qualche dettaglio? Sara Cara Sara, Giovani Genitori organizza “Al Cinema col bebé”, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino. È una iniziativa a cui teniamo molto e che è mutuata dall’esperienza di molte grandi città europee. Il Cinema Massimo, a lunedì alterni offrirà una speciale proiezione di un film in prima visione (la programmazione cambia di volta in volta). Nella sala ci sono luci soffuse, volume basso, fasciatoio con i pannolini, spazio per i passeggini e tante altre mamme e papà che non si sentono disturbati se il bimbo piange o se un genitore deve alzarsi.
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È un appuntamento perfetto per chi è in maternità, per chi vuole uscire e incontrarsi con persone che condividono lo stesso momento di vita. E anche un’occasione per tornare al cinema con i bimbi piccoli. Per informazioni sulla programmazione - che non è possibile dare in anticipo - potete scrivere a redazione@ giovanigenitori.it.
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Siamo un gruppetto di genitori di Rivoli che organizza un percorso sulla genitorialità rivolto a coloro che hanno bimbi di età compresa fra 0 e 5 anni. Le serate sono rivolte ai genitori, ma possono partecipare anche nonni, baby sitter ed educatori. Essere genitori è - per la maggior parte di noi - una bella esperienza, ricca di gioie ed emozioni, segnata da momenti magici ma anche da piccole e grandi preoccupazioni, scoraggiamento, senso di inadeguatezza. Mio figlio starà crescendo abbastanza? Perché gli altri camminano e lui non ancora? Come mai tutti questi capricci? Perché non vuole mangiare? Che attività posso proporgli? Questi sono solo degli esempi: di fronte ai nostri dubbi e al nostro bisogno di risposte è importante trovare degli interlocutori preparati che ci diano spiegazioni accettabili senza troppe ricette, ma con la consapevolezza che buoni genitori si diventa e che ognuno deve trovare le soluzioni migliori per i propri figli. Da qui è nata l’esigenza di un approfondimento sull’essere genitori, per scoprire quella che abbiamo chiamato “un’arte imperfetta”, allo scopo di vivere con maggiore sicurezza il nostro ruolo e, perché
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no, creare una piccola rete di persone che si scambiano esperienze e consigli. Ci incontriamo il venerdì sera presso il teatro di San Martino (via San Martino, 2 - Rivoli) dalle 20.45 alle 22.30. Il prossimo incontro è il 1 marzo con Michela Cerruti, fisioterapista specializzata in prima infanzia, sullo sviluppo fisico del bambino. Il 15 marzo c’è il neonatologo Francesco Cresi in collaborazione con la Croce Rossa, con focus sulle malattie e primo intervento nelle emergenze. Il quarto incontro è il 5 aprile con la psicomotricista Fiorenza Ceresetti e con un’esponente dell’associazione “Il Contastorie”, Giulia Varagona, per parlare di narrazione, musica e gioco. La partecipazione al percorso formativo è gratuita ma è richiesta un’iscrizione, da fare via mail all’indirizzo genitoriarteimperfetta@gmail.com, oppure telefonando al numero 011 9586479 o ancora dal sito www. parrocchierivoli.it, nella sezione dedicata.
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Per il 2013 abbiamo lanciato la campagna “1+1”: se sottoscrivi due abbonamenti sul secondo hai il 25% di sconto. La proposta è valida sul territorio italiano ed è un’ottima idea regalo. Associazioni, enti e aziende possono richiedere la nostra offerta speciale per pacchetti di abbonamenti a costo speciale. Fondata nel 2006 da un papà e tre mamme, dal primo numero Giovani Genitori ha contribuito a scoprire, sostenere e diffondere le iniziative baby friendly sul territorio. Se Torino è città all’avanguardia ed è ricca di iniziative per famiglie, crediamo che GG abbia una parte di merito, perché ha contribuito a promuoverle e raccontarle diventando il punto di riferimento per migliaia di mamme e papà piemontesi, giovani e meno giovani.
Sappiamo che questi appelli sono facili da ignorare e siamo grati a quanti sceglieranno di non farlo. Grazie a questo contributo Giovani Genitori continuerà il suo lavoro, con la serietà e l’impegno che ci ha sempre contraddistinto.
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gg Interventi di Alice Quaglino
I GAC sono online
P
rima esperienza in Italia, i GAC (Gruppi di Acquisto Solidale) della Provincia di Torino si rinnovano inaugurando un comodissimo servizio di ordini online. Si fa la spesa al computer, si pagano i prezzi specialissimi legati all’acquisto collettivo e si portano a casa prodotti scelti, tutelati e controllati con occhio critico e attento negli appositi laboratori. Dopodiché si va a ritirare la propria spesa al Punto GAC&GAS di via Goito 17 B a Torino, gestito assieme all’Associazione Nessuno e cofinanziato dalla Provincia di Torino.
Sette anni di successi I Gruppi di Acquisto Collettivo sono un’esperienza nata nel 2005 dagli sforzi congiunti di Mariagiuseppina Puglisi, assessore alle Politiche attive di cittadinanza, diritti sociali e parità della Provincia di Torino e di Alessandro Mostaccio, presidente del Movimento Consumatori della città e responsabile del progetto. I GAC scelgono ogni settimana prodotti alimentari e articoli per la cura della casa e della persona direttamente da produttori biologici locali o nazionali. “Così si può essere sicuri della qualità dei prodotti - spiega Alessandro Mostaccio - e inoltre si risparmia in modo sensibile. Il costo
medio settimanale della spesa di una famiglia con il GAC è di 42 euro; altrove risulterebbe circa il doppio. Stiamo parlando di cibi di altissima qualità. In questo momento di crisi, i GAC sono una risposta forte e chiara al disagio economico di molte giovani famiglie, e non solo”. A oggi esistono nove punti GAC in tutta la provincia di Torino e sono 600 le famiglie che usufruiscono del servizio, con 300 ordini settimanali, quasi 6 tonnellate di prodotti ordinati settimanalmente e 30 aziende bio fornitrici.
Un progetto più che sociale Gli staff dell’assessorato alle Politiche Sociali della Provincia si sono impegnati in un programma di politiche pubbliche di contrasto alla povertà sociale e vulnerabilità, all’interno del quale si è scelto di dare un sostegno importante al consumo responsabile. “La Provincia di Torino ha voluto valorizzare la filiera corta con un importante sostegno ai produttori agricoli locali e un grande risparmio sociale grazie alla riduzione degli imballaggi e dell’inquinamento” - spiega l’assessore Puglisi. “Abbiamo unito l’alta qualità a prezzi alla portata di tutti - ribadisce Alessandro Mostaccio -. Siamo ben oltre la logica dei negozi specializzati. In più è in atto il progetto chiamato Social GAC mirato all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate o con disagio psichiatrico, in collaborazione con le ASL e i centri di salute mentale”.
Come ordinare? Ce lo spiega Alessandro Mercuri, presidente dell’Associazione Nessuno (www.sostenibile.com) che ha realizzato concretamente la Piattafoma GAC: “L’ordine è molto semplice: si accede al servizio dall’indirizzo www. sostenibile.com/Gac/mc, ci si registra, si sceglie il GAC di riferimento e si scelgono gli articoli nel ventaglio di proposte. Il pagamento può avvenire online tramite carta di credito o al momento della consegna. È importante sottolineare che si è pensato anche a chi non ha accesso a Internet: l’ordine online può essere fatto nelle sedi dei GAC”. Ci piacciono i GAC e vi invitiamo a conoscerli e provarli. Il futuro sta nelle nuove tecnologie, ma anche in una società consapevole e in un ambiente sostenibile. La giusta eredità per i nostri bimbi.
8 Giovani Genitori
gg News
Domicilio per i bimbi separati
I
n Italia un minore su tre, dopo la separazione dei genitori, diventa “orfano involontario”, cioè perde i contatti con uno dei genitori, quasi sempre il padre. Questa deprivazione può provocare problemi psicologici, che si potrebbero evitare imponendo l’affido condiviso, una misura di reale condivisione della cura e delle scelte sui figli, introdotta per legge in Italia nel 2006 ma praticata solo nell’1% dei casi di separazione. È la Svezia il Paese europeo con la maggiore percentuale di affidi in alternanza (il 30%, contro il 16,9% della Francia e l’1% dell’Italia). I risultati sono notevoli, soprattutto sulla riduzione della conflittualità tra le coppie: le cause giudiziali sono quasi estinte e il 95,7% delle coppie arriva alla separazione consensuale già alla prima udienza. In Italia quando una coppia si divide, i figli vengono solitamente affidati a uno solo dei genitori, quasi sempre la madre, con conseguente marginalizzazione dell’altro. Per superare questa consuetudine potrebbe aiutare l’introduzione di una nuova norma, che consentirebbe ai figli di avere una doppia casa, cioè il “doppio domicilio”, come prevede un disegno di legge proposto in Parlamento ma che non ha avuto l’ok durante la passata legislatura.
Giocare con il linguaggio Come aiutare i bambini a imparare a leggere? Secondo una ricerca dell’Università di Göteborg, filastrocche, conte e rime allenano la mente e insegnano a usare il linguaggio. Consigliatissimo giocare con i bambini a questi semplici giochi linguistici. Lo si dovrebbe fare presto, almeno a partire dall’età di quattro anni. Il risultato sarà un aiuto ad affrontare il passaggio alla lingua scritta una volta entrati a scuola. Qualche idea? Recitare conte, rime, filastrocche, cantare canzoncine con il cambio di una vocale come nella canzone “La macchina del capo”, trovare catene di parole cha facciano rima tra loro, o che comincino allo stesso modo, o che comincino con la sillaba conclusiva della parola precedente. Lo studio ha coinvolto 370 bambini, con la collaborazione di scuole materne e insegnanti ed è durato tre anni.
Genitori iperprotettivi? Figli depressi Se i genitori sono particolarmente iperprotettivi nei confronti dei propri bambini, i piccoli rischiano di incontrare difficoltà nel relazionarsi con gli altri e di incorrere in ansia o depressione. Uno studio statunitense sul fenomeno denominato “helicopter parenting”, mostra che l’iperprotezione riduce l’autonomia dei bambini e il conseguente soddisfacimento delle condizioni di vita. Lo studio è stato condotto nella University of Mary Washington e ha coinvolto 287 studenti americani di età compresa tra i 18 e i 23 anni. I comportamenti dei genitori tendenti al controllo sono stati correlati a un minore benessere degli studenti, per i quali è stato evidenziato un maggior livello di depressione e di insoddisfazione, oltre che una minore autonomia percepita e un’inferiore capacità di rapportarsi con gli altri.
IN PILLOLE > Vietato sculacciare Un’associazione non governativa inglese ha denunciato l’Italia al Consiglio d’Europa perché troppi genitori ritengono la sculacciata “educativa”. Secondo Approach (l’Ong in questione) la sculacciata va proibita per legge, cosa che non è in Italia, così come in Francia, Irlanda, Slovenia, Repubblica Ceca, Cipro e Belgio. Le statistiche dicono che nel 2012, tra il 3 e il 5% dei genitori intervistati punisce corporalmente i figli ogni giorno, il 18-27% qualche volta al mese, il 50% occasionalmente e il 25% mai. Secondo l’Ong “in Italia le punizioni corporali violente sui minori sono ancora culturalmente e socialmente accettate”. Il nostro paese viola dunque l’articolo 17 della Carta sociale europea che impone agli Stati di proteggere i bambini dalla violenza.
> 5 settimane di dieta Due diete e mezzo all’anno, fatte per 5 settimane, 2 giorni e 43 minuti: tanto durano i programmi dimagranti - in media - delle donne in Europa. Solo qualche virtuosa della bilancia (una su sette, pari al 13%) riesce a resistere oltre le 13 settimane.
> Un albero per neonato Le città italiane stanno per diventare più verdi grazie alla legge entrata in vigore il 16 febbraio che obbliga i Comuni sopra i 15mila abitanti a piantare un albero per ogni bambino registrato all’anagrafe o adottato. La piantumazione dovrà avvenire entro sei mesi dalla nascita o dall’adozione. Nonostante il basso tasso di natalità italiano, la legge dovrebbe riuscire a contrastare, almeno in parte, la perdita di zone verdi, che secondo l’Istituto per la protezione ambientale (Ispra) è di otto metri quadrati al secondo. Giovani Genitori 9
La sfida del prossimo numero è: “Aprile non ti scoprire” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it
gg Sfida di Elena Brosio
Lucidità e sangue freddo
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amme che passano le notti insonni perché il figlio ha 37.2 di febbre, papà che mettono il maglione alla figlia perché sentono freddo, mamme che piangono perché il ragazzino è stato mollato dalla fidanzata e babbi risentiti per un brutto voto della bambina più della bambina stessa. L’empatia genitoriale è istintiva, viscerale, forte. Particolarmente intensa in Italia, parrebbe, forse perché i figli si fanno tardi, quando l’incoscienza giovanile è evaporata, forse perché se ne fanno pochi e diventano oggetto privilegiato di un amore traboccante a volte invadente, forse perché l’Italia è per definizione paese di mammoni, di genitori e figli simbioticamente attaccati. In sé l’empatia genitoriale è una bella cosa, è quel sentimento che ci fa preoccupare se stanno male e ci rende felici se stanno bene, che ci spinge a capire le ragioni del loro pianto o dei loro capricci, ma anche che ci fa tornare fanciulli quando si fa la battaglia dei cuscini sul lettone o si gusta un improbabile gelato con torre di panna montata. C’è però un sottile confine tra empatia sana ovvero eccessiva, tra un sentimento di intensa sintonia con i figli e un’apprensione soffocante. Che è poi quella che tarpa le ali al sano desidero di ogni minore di testare i propri limiti, di correre e rialzarsi, uscire e perdersi, saltare e sbucciarsi un ginocchio. O, col
passare degli anni, frequentare cattive compagnie, bere superalcolici, marinare la scuola, devastarsi di cibi fritti. Ci scuote un brivido all’idea delle nostre creaturine dedite a tali sconsigliabili attività? Eppure ci siamo passati tutti crescendo. E per passarci da genitori dobbiamo corazzarci, premunirci di quella lucidità e di quel sangue freddo necessari per mantenere la serenità anche quando i nostri piccoli si avventurano tra mille minacce e mille tentazioni. Ma come si compone la ricetta del genitore sereno? Ingredienti: • la razionalità: ci aiuta a distinguere tra il pericolo vero e quello immaginario, lasciando margini di autonomia indispensabili. • il relativismo: non tutti i mali del mondo vengono per colpire me e la mia prole. Qualcosa mi toccherà, ma, con un po’ di fortuna, non sempre e non tutto. • un po’ di sano egoismo: troppo spesso i genitori proiettano la propria felicità sui figli, trascurando di avere una vita propria. E così ogni magagna dei piccoli si riflette sul grande, schiacciandolo. Condire il tutto con un pizzico di nonchalance genitoriale francese, qualche grammo di pragmatismo nordico, una spolverata di imperturbabilità zen. Agitare, pronunciando la formula “Io sono io, tu sei tu, voglio bene a me, ma a te sempre di più”.
Consigli lettori Paola “Dopo aver letto un articolo sulla teoria dell’igiene e l’importanza dell’esposizione costante ai batteri per ridurre le malattie autoimmuni, lascio che i bambini razzolino ovunque, limitando la pulizia a un buon bagno serale”. Alessio “Abito fuori Torino e nel clima di paese noto che i bambini sono più liberi di muoversi, di andare in giro da soli, passare di casa in casa. Con qualche patema di noi genitori, ogni tanto, quando si allontanano troppo. Però è bello vederli crescere sereni e autonomi”.
10 Giovani Genitori
gg Baby friendly Il benessere del mare La grotta di sale di via Mombarcaro a Torino non è solo un luogo magico grazie al sale che ne ricopre pareti e pavimenti, alla musica e alle luci colorate che regalano un senso di benefico relax. “La spiaggia di sale” è un centro dove fortificare le difese immunitarie grazie all’azione mucolitica, antibatterica e antinfiammatoria dei suoi halotrattamenti: 45 minuti di seduta corrispondono a tre giorni di esposizione all’aria marina. I bimbi qui hanno a disposizione uno spazio gioco con trenini, secchielli, palette, cucinotta, pentoline, libri e giochi di società per i più grandi; viene anche proposto un Piano Famiglia per 2 adulti + 2 bimbi (da 0 a 6 anni) a partire da 38 euro e si trovano tante promozioni sulla sua pagina Facebook. La spiaggia di sale Via Mombarcaro, 42 bis - Torino Tel. 011 3272427 www.laspiaggiadisale.it
Compleanno con mamma e papà Theatrum Sabaudiae propone alle famiglie pomeriggi di visita “Con mamma e papà…” alla scoperta di musei, castelli, regge e palazzi. Ora, novità 2013, c’è la possibilità di organizzare un party per festeggiare i compleanni dei bimbi nella maggior parte dei musei o itinerari “Con mamma e papà…”, abbinando la merenda negli spazi all’interno delle strutture. Tra le proposte: percorso in tram per le il centro di Torino, Palazzo Reale, Museo dell’Au-
tomobile, passeggiata sul carro trainato dai cavalli nel verde di Pavone Canavese, “caccia musicale” al Museo del Paesaggio Sonoro di Riva presso Chieri, Castello Ducale di Agliè, Basilica di Superga. Occorre prenotare con almeno un mese di anticipo. Cooperativa Theatrum Sabaudiae Corso Tassoni, 12 - Torino Cell. 331 3912631 - www.arteintorino.com
In questa Casa ne fanno di tutti i colori C’è un’associazione, a Pino Torinese, che ha aperto una casa nel centro del paese. “La Casa di Tutti i Colori” è un vero appartamento dove tutte le idee trovano posto. Offre alle famiglie servizi e attività culturali, a partire dal post-scuola con pranzo e assistenza compiti, ai laboratori di cucito, disegno, manualità creativa, restauro mobili, chitarra, djembé, danza orientale, yoga, scacchi, sessioni di “Play in English” per diverse fasce di età. Se gli adulti vogliono seguire i laboratori c’è il servizio di baby-sitting. L’associazione è attiva anche nella sensibilizzazione sociale, soprattutto sui temi dell’ambiente, della legalità o del rapporto tra culture diverse. A marzo si terrà (novità) un corso pratico di cultura italiana per stranieri, un corso di cucina con le erbe (Il Prato in Tavola), uno di pittura e di uncinetto, più un laboratorio di esperimenti scientifici per bambini. La Casa di Tutti i Colori Via Molina, 16 - Pino Torinese (TO) Tel. 335 7423428 - www.dituttiicolori.org
12 Giovani Genitori
Conoscete locali che dedicano attenzione alle famiglie? Segnalate i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it
gg Baby friendly M**Bun baby
Se il bimbo scalpita affamato e vi trovate dalle parti di Porta Nuova portatelo dalla mucca dorata dell’agrihamburgheria M**Bun e varcate la soglia: non appena vedrà le mucche pop-art alle pareti, il menu “gagno” con hamburger o pollo o polpette + patate + bevanda (Mole Cola da provare) + giochino Quercetti vi regalerà certo un M**sorriso. La chicca della nuova sede di via Rattazzi sono i 40 metri quadrati di playground bimbi: basta scendere le scale e si apre il mondo di Mukkino, con scivolo, vasca delle palline, tappetini e lavagna scarabocchiabile. Fasciatoio nel bagno “madamin”. Si mangia carne Coalvi fornita da Scaglia di Rivoli e verdura di stagione (con piatti anche per celiaci), si fa la raccolta differenziata dei rifiuti, si ascolta la musica di Radio M**Bun e col pancione si passa prima in cassa 3! M**Bun Via Rattazzi, 4 (dietro via Lagrange) - Torino Tel. 011 19704606 - www.mbun.it
Una serena serata in pizzeria Esci una sera a mangiare una pizza e ti sembra di essere atterrato su un pianeta in cui le famiglie con i bambini sono agevolate in tutto. Alla prenotazione, ti chiedono se hai bisogno del seggiolone per i bambini. Il posto a tavola dei piccoli è preparato con stoviglie infrangibili e le richieste dei bambini vengono accolte con entusiasmo e rapidità. Il cibo, dal pesce alla pizza, è di ottimo livello e il menù è vario. Per completare la comodità offerta, in bagno
c’è un fasciatoio e alla cassa vengono regalate caramelline ai bambini. La sala più grande del ristorante è utilizzata per accogliere famiglie con bambini. In questo modo anche gli ospiti child-free si sentono coccolati e non vengono disturbati. (Cristina Calilli) RISTORANTE LA MAGNOLIA Via Mercantini, 6 - Torino Tel. 011 5184052 - www.ristorantelamagnolia.com
Alma Mater, bentornato bagno turco Il primo bagno turco femminile di Torino, chiuso per adeguamenti, ha riaperto. È l’hammam Alma, del centro interculturale Alma Mater, nel borgo storico della Manifattura Tabacchi in corso Regio Parco. Colori e decorazioni orientali introducono nel calidarium e nel tepidarium, preceduti da una sala accogliente con divani e luce soffuse, dove ci si rilassa assaggiando un tè alla menta o un dolcetto arabo. Nel caldo e umido del bagno turco si esegue un piccolo rituale di pulizia a base di savonage e peeling. È possibile prenotare massaggi, ceretta araba e depilazione con il filo. Il bagno è gestito dall’associazione Almaterra che ha tra le sue aderenti molte donne immigrate. Ingresso: 10 euro in settimana, 12 sabato e domenica. A marzo, se si entra almeno in 4, la tariffa scende a 8 euro. L’accesso è consentito solo alle donne e alle mamme con bambini. (Daniela Re) Hammam Alma Via Norberto Rosa, 13 A (interno cortile) - Torino Tel. 011 2467002 - www.almaterra.org
Giovani Genitori 13
Curiosando in città e dintorni alla ricerca di cose belle
gg City corner
Eco-pupazzi
La convenienza è a domicilio
S
ono soffici, resistenti, lavabili e irresistibili, si chiamano Gattacikova, McKane e Pollock i babacci di Isabò, designer e sartina torinese attenta all’ambiente. Le sue creazioni dedicate ai piccoli - i babacci, le borse da bimba, le coperte - come quelle per i grandi - portafogli e borse da donna e da uomo - sono prodotte soprattutto con tessuti di recupero ed ecofriendly, come gli scarti di lavorazione delle cravatte, l’ecopelle e le buste di plastica. Per sapere tutto sulle creazioni di Isabò: isaboborseinstoffa.blogspot.it.
Internet sicura e risparmiosa Partono, dal 4 marzo, due minicorsi, brevi ma intensi, che insegnano a tutelare i propri figli e a risparmiare usando Internet. “Internet sicuro” è indirizzato ai genitori che vogliono sentirsi tranquilli e assicurare un controllo discreto, ma reale. Si parte con una infarinatura sui vari dispositivi (tablet, notebook e smartphone), si passa al mondo delle app, delle chat e videochat, si guardano blog, forum e affini. Si imparano le modalità di sicurezza impostabili
a distanza sui computer. Se invece vi interessa risparmiare usando Internet, nel secondo corso si impara come gestire la telefonia, le assicurazioni, l’acquisto di prodotti, le carte di credito, la spesa consapevole. Entrambi i corsi sono tenuti da Giorgio Tonon, esperto di informatica e comunicazione, in via Fulvio Croce 37 a Torino. Il costo di ogni corso è di 40 euro. Informazioni e iscrizioni al numero 347 7365180.
L’acqua in bottiglie di vetro è buona per la salute nostra e per l’ambiente, perché il vetro si ricicla. Ha un solo inconveniente: pesa tanto. È per questo un gran bel servizio quello che offre PonyDry che consegna casse di acqua minerale direttamente davanti alla porta di casa. Si ordinano comodamente via mail o telefonando dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18.30 per concordare quantità, marca, giorno e ora di consegna. Ponydry Tel. 011 3098913 ponydry.it
Pizza Bio Da sempre attentissima all’alimentazione naturale e di qualità, Valentina - titolare di Fantasia Bimbi e mamma di due bambini - ha introdotto una novità nel menu: la pizza bio con farine integrali e semi, macinate a pietra per aumentare il fattore nutritivo e abbassare l’indice glicemico. Al posto del lievito di birra si usa il lievito naturale, per rendere la pizza più digeribile, profumata e saporita. Il sale è integrale; pomodoro, mozzarella e prosciutto sono anche loro biologici. E volendo i grandi possono ordinare la pizza al kamut. Una bella iniziativa. Da Fantasia Bimbi (corso Susa, 299 - Rivoli (TO), tel. 011 19863089, www.fantasiabimbi.it).
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Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia
gg World corner
White fox in a Black Box
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na mamma bambola che porta con sé, raccolto in una morbida fascia, il suo piccino: sarà questa idea di avvolgente maternage a rendere così speciali le creazioni di White fox in a Black Box? Le disegna Alis Fox da Londra e poi le confeziona a mano a partire da stoffe riciclate: ogni creatura è unica e speciale. L’intera collezione si può ammirare e acquistare sulla boutique online Etsy. www.etsy.com/shop/WhiteFoxInBlackBox
Primavera senza strass Dopo aver dato un’occhiata alle collezioni primaverili di molte marche italiane prende un po’ di scoramento: la banalità di certi rosa e certi azzurri, la mancanza di creatività soffocata da mille scritte e sberluccicanti paillettes, le trine, le balze, i tanti dettagli
inutili. Ci si conforta dando un’occhiata, ad esempio, alle creazioni di Minimyo, da Londra. Che ci mette cuore e fantasia nel disegnare morbide maglie per bambini vestiti da bambini. www.minimyo.co.uk
La fontana delle uova
Si chiama Osterbrunnen ed è una tradiziona pasquale diffusa in Alta Franconia in Germania: fontane e pozzi pubblici vengono decorati con tantissime uova colorate. Si inizia a decorare il venerdì santo e poi le uova restano ad attirare visitatori curiosi per un paio di settimane. Una fontana della cittadina di Bieberbach nel 2001 è addirittura entrata nel Guinness dei primati per esser stata decorata con oltre 11 mila uova dipinte a mano.
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gg Famiglie di Marina Gellona
Generazioni che si raccontano A
quale genitore non sono capitate domande dei figli del tipo: ma quando tu eri piccola c’era l’elettricità? O richieste di testimonianza diretta sulla seconda guerra mondiale o, peggio, illazioni agghiaccianti che riguardano una presunta familiarità diretta della mamma o del papà con i dinosauri. Questi interrogativi dei bambini, se non li prendiamo solo come innocenti battute sull’avanzare dell’età, ci stimolano a fermarci a riflettere su una responsabilità speciale: quella di soddisfare la curiosità dei bambini intorno alla vita passata di papà, mamma, nonni e se ce la facciamo anche bisnonni. Aneddoti, eventi, quotidianità, straordinarietà: ma soprattutto emozione e storie. A questo proposito racconta Luisa, mamma e redattrice di questa rivista: “Mio padre ha sempre avuto un autentico talento da narratore. Le sue storie di ragazzo di borgata a Roma durante la guerra hanno incantato me e mio fratello per tutta l’infanzia e oltre. E non c’è cugino che non ricordi le sue epocali avventure. Una delle
nostre preferite era la vendetta contro le suore della scuola, ma c’era anche quella in cui aprirono un sepolcro e videro il cadavere disfarsi, c’erano i furti di frutta dagli alberi della contessa, la volta in cui zio Piero cadde da un ponte e da allora rimase un po’ strano... Le avventure di mio padre hanno costruito la storia della mia infanzia, una sorta di Radici domestica. Da adulta ho capito che molto di quello che faccio (e che sono) derivano dall’immagine di questa vita così straordinariamente narrata che ci regalò”. Ma perché è importante dare voce alle storie del passato familiare, che i figli non hanno vissuto? Giorgio Macario, formatore e psicosociologo, consulente dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, docente di Educazione degli adulti all’Università di Genova, membro del Comitato scientifico della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, risponde: “Partirei dalla considerazione di un amico, psichiatra e psicoterapeuta, Roberto Ghirardelli, che in un suo libro appena uscito, Il medico come medicina, scrive: ‘Non ci accorgiamo mai abbastanza di quanto dipendiamo dai nostri ge-
nitori e dalle nostre prime esperienze di vita’. Non è un richiamo a sottovalutare la necessità che ciascuno ha di costruire percorsi verso l’autonomia, ma è un invito a ben valutare la centralità del nostro operato da genitori. Il racconto delle storie di famiglia è una delle principali azioni educativamente connotate che contribuiscono alla costruzione dell’identità del bambino e alla sua appartenenza al nucleo familiare, non solo in senso ‘stretto’, bensì anche ‘allargato’. Il radicamento di ciascuno nella propria storia familiare è un potente fattore di resilienza, che contrasta, pur non superandole magicamente, diverse problematiche psichiche connesse in particolare alla preadolescenza e al passaggio adolescenziale ma anche alla crisi di mezza età.”
Racconto, dunque sono La relazione tra costruzione dell’identità e racconto è uno dei più appassionanti approdi della psicopedagogia. Come dice lo scrittore per ragazzi Aiden Chambers nel libro Siamo quello che leggiamo: “A cambiarci non sono le esperienze vissute ma le storie che
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gg Famiglie
raccontiamo delle nostre esperienze”. Un genitore che ha preso consapevolezza del proprio vissuto, del senso che hanno avuto le vicende in cui è stato coinvolto, può raccontarle e raccontarsi ai figli. Spesso sono proprio i figli ad aprire questo discorso, al genitore il compito di valorizzarlo e starci. E non serve aver vissuto grandi eventi storici o epiche gesta, anche se il primo pensiero può essere lo stesso che esprime Luisa: “Quando ho cominciato a pensare a cosa potevo raccontare, ho trovato un passato banale e desolatamente vuoto. Poi, con uno sforzo, ho pensato che tutti abbiamo avventure: quella volta che entrammo nella centrale nucleare di Trino, le gemelle terribili che all’asilo mi facevano mangiare la terra, la mae-stra di sci che ci tirava le racchettate sulle ginocchia; certo, la nostra generazione non ha vissuto il dopoguerra, certo abbiamo meno da raccontare, ma vale la pena fare lo sforzo di tirare fuori qualche episodio che è stato fondante per la nostra crescita e trasformarlo in una storia da raccontare ai figli”. E Giorgio Macario aggiunge: “I racconti, in particolare di mio padre, specialmente sul periodo della guerra e poi della resistenza mi hanno accompagnato a successivi approfondimenti come la mia tesina al diploma liceale sulla
Resistenza in Liguria, o alla scrittura di un piccolo volume sulla sua storia in anni più recenti”. In altre parole, anche se non abbiamo vissuto la Resistenza, possiamo aiutare i nostri figli a sviluppare la resilienza, ovvero la capacità di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente. Come le storie possono aiutare i nostri figli a costruirsi un bagaglio di resilienza e di immaginazione? Le storie sono mappe, i racconti di esperienze con sfumature emotive diverse, vicende di lotta, di amore, di gioia, di cose ben fatte, di smarrimenti, di arti apprese, di incomprensioni e di convivialità, viaggi e alberi piantati, morti e nascite, caratteri e differenze individuali; queste esperienze raccontate arricchiscono la mappa che i bambini hanno della vita, dell’esistenza umana, da reinventare e combinare.
Abc del raccontare Già, ma come si fa a raccontare le storie del passato senza annoiare i bambini? Innanzitutto dando valore alla vita vissuta, qualunque essa sia, in modo morbido, emozionato, personale. Possiamo raccontare solo ciò che ci appartiene e a cui sentiamo di appartenere emotivamente. Poi, è importante
E se ci appassioniamo al raccontare? La Scuola Holden a Torino, www.scuolaholden.it, è il luogo ideale dove prendersi il tempo per imparare a raccontare una storia. Corsi brevi e lunghi sullo storytelling, sulla capacità di narrare storie. Alla LUA, Libera Università dell’Autobiografia, ad Anghiari (Arezzo) si impara a narrare di sé, un’arte dolce, alla portata di chi ha voglia di prendere in mano la penna e raccontare la propria storia sia sul piano del presente che del passato e del futuro. www.lua.it
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acquisire un minimo di consapevolezza di che cosa sia un racconto. Quattro sono i pilastri di ogni storia, anche breve: la trama degli eventi, i temi di cui si parla, il modo in cui si racconta e il senso che vogliamo comunicare. Detto così sembra semplice ma oscuro: in realtà è alla portata di tutti, con un po’ di pratica. In altre parole, raccontare una storia è dare un luogo, un tempo, i protagonisti (noi, i nonni, i bisnonni), i loro caratteri, paure e desideri del momento (in poche parole), la circostanza, i sentimenti di allora, il cuore dell’avventura e magari alla fine anche una chiusura, sincera, onesta, sul senso che ha avuto quell’evento per chi vi ha partecipato; infine è importante chiedere ai bambini che cosa sentono, pensano, e vogliono dire sulla storia che hanno sentito. I nostri figli non sono infatti solo spettatori delle nostre storie, ma, come ricorda Macario, sono interlocutori del dialogo sul passato, sul presente e sul futuro. Perciò attenzione ai lunghi monologhi che nutrono ma alla lunga soffocano i bambini. O all’opposto: a omettere racconti magari difficili, anche se tutto va raccontato tenendo conto della sensibilità dei più piccoli. Ciò a cui sono più sensibili, tuttavia, sono proprio le cose non dette o nascoste: morti, separazioni, abbandoni.
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Dissolvere i fantasmi I “segreti di famiglia”, i non detti, diventano fantasmi. Ci ricorda infatti Caterina Marafioti, pedadogista clinica: “l’indicibile è terribile, appare terribile. Elaborare e raccontare, al tempo giusto, le storie di famiglia ai bambini, è un modo per dare loro le parole per dire, per dirsi e orientarsi nella vita. Ciò che posso raccontare, lo posso trasformare, accettare, integrare io come genitore, i figli come persone in crescita. Ogni famiglia può essere tesoro o un tranello, sottotitola Alejandro Jodorowski che con le storie e sulle storie di famiglia lavora da anni, nel suo ultimo libro, uscito quest’anno per Feltrinelli: Metagenealogia. Insomma: si tratta di darsi il permesso di uscire dall’immagine fissa e falsa della famiglia perfetta, della
famiglia “normale”, della famiglia nell’ombra e dare valore onestamente a gioie e dolori, morti e incomprensioni delle generazioni. Diciamo che una via dolce e fertile potrebbe essere quella dei racconti che partono dalle curiosità dei piccoli, o che entrano nella conversazione grazie a un oggetto di casa che ha una storia, a una fotografia, a una gita in un luogo che è stato scenario di un evento significativo. Come Macario sottolinea: narrare del passato non deve diventare “un compito in più”, un modo per tacere i sensi di colpa del poco tempo passato insieme, ma un piano del discorso che dà una radice al presente e sottolinea le scelte individuali, che connette, in un rimando di significati sempre nuovi, presente, passato e futuro. Giovani Genitori 19
www.giordanocioccolato.it
SEDE, LABORATORIO E NEGOZIO A. GIORDANO TORINO | Via Volpiano, 77 - Leinì | Tel. 011 9988380 dal lunedì al venerdì: 8.30-12.30 / 14.30- 19.30 | sabato: 9-12.30 / 15-19.30 NEGOZIO STORICO A. GIORDANO TORINO | Piazza Carlo Felice, 69 - Torino | Tel. 011 547121 dal martedì al sabato: 8-20 | lunedì: 15-20 NUOVA APERTURA AL BENNET DI CIRIÈ (TO) primo piano
gg Sport Lavoro
Calcio e sport nei musei di Torino Juve, Toro e sport: tre musei legati alla sportivitĂ torinese, da amare, visitare, conoscere e su cui gioire e piangere
gg Sport
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osa prova un bambino quando vede un pallone che rotola, un gol della squadra del cuore, l’emozione e il battito forte quando gioca la Nazionale, il profumo dell’erba bagnata di un campo di calcio? Quando, a fine Ottocento, i primi “boys” sportivi introdussero in Italia la variante inglese del rugby chiamata football, certo non avranno pensato a un terreno così fertile. In cento anni il calcio è diventato più che lo sport nazionale e Torino - diciamocelo - ha giocato bene la sua parte rimanendo sempre al centro della storia. Non vi diremo chi, in redazione, tifa per la Juve e chi per il Toro. Né vi parleremo dei pochi dissidenti che preferiscono squadre più esotiche. Vi parleremo, piuttosto, di tre musei che siamo andati a visitare, con la truppa al seguito come di consueto, e che i bambini hanno amato, indifferentemente maschi e femmine, perché nel 2013 lo sport è cosa di tutti. Abbiamo cantato inni, imparato un po’ di storia, respirato l’aria di centrocampo, scoperto campioni e immaginato di sollevare quella coppa sopra la testa. Tutti e tre i musei sono nel circuito della carta Abbonamento Musei: un’occasione in più per abbonarsi, perché qui certamente i ragazzi vorranno tornare.
Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata Villa Claretta Assandri Via G.B. La Salle, 87 - Grugliasco (TO) - www.museodeltoro.it Esiste un filo rosso, fatto di coincidenze e fatalità, che lega indissolubilmente il Torino, o il Toro come lo chiamano amorevolmente i tifosi, alla sua città. In questa tessitura del destino la tragedia di Superga rappresenta uno spartiacque, tremendo e doloroso. Chi tifa Toro lo sa. Dopo quella sciagura aerea nulla è più stato come prima, neppure per chi quella squadra imbattibile, conosciuta in tutto il mondo, non l’ha mai vista giocare davvero. Sono tanti i luoghi torinesi che trasudano di storia granata, un legame affettivo e soprattutto emozionale. In primo luogo il Filadelfia: lo stadio costruito nel 1926 dal conte Cinzano e demolito, con la promessa di ricostruirlo, nel 1997. Da allora si aspetta la sua ricostruzione. Il Fila era la casa naturale del Toro, quello più autentico, quello del tremendismo granata, quello dei campioni allevati in casa, quello del rettangolo di gioco che il Grande Torino rese inespugnabile e che vide moltissimi ragazzini, negli anni, diventare prima uomini e poi grandissimi calciatori. La Basilica di Superga e poi la lapide di corso Galileo Ferraris che ricor-
da la farfalla granata, Gigi Meroni, la birreria Voigt di via Pietro Micca, oggi bar Norman, tra le cui fumose sale nacque, grazie all’accordo tra il disciolto Football Club Torinese e Alfredo Dick, che guidava un gruppo di dissidenti juventini, il Football Club Torino. Ecco, tutti questi luoghi della città sono legati imprescindibilmente alla storia granata, è strano quindi visitare un museo sul Toro e con così tanti riferimenti a Torino, al suo tessuto emotivo e sportivo, oltreché urbanistico, a Grugliasco. Questo esilio forzato è, forse, una delle tante ingiustizie che costellano la storia della squadra granata. Storia che, siamo sicuri, in altri luoghi sarebbe vanto per qualsiasi città. Le vicende e questo intreccio, di date e luoghi, è quello che si può osservare e contemplare, in una ricostruzione storica e sportiva appassionata e appassionante, grazie a foto, documenti, valigie, maglie, pezzi di tribuna, divise, targhe commemorative, insegne, bandiere, coppe, gagliardetti, palloni di cuoio e scarpe chiodate nel Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata. Un viaggio attraverso i volti e gli spazi che hanno segnato la storia centenaria, unica, di questa grande squadra di calcio, sono rappresentati e raccontati nelle sale della villa Claretta di Grugliasco, sede del museo, con l’amore e la dedizione che solo dei tifosi appassionati possono avere. Una galleria di immagini e cimeli che ripercorrono la storia della squadra, le sue vittorie e i suoi drammi. Dal trio delle meraviglie, composto da Libonatti, Baloncieri e Rossetti, che fecero vincere al Toro negli anni ’20 ben due scudetti, fino alla formazione che giocò la sfortunata finale Uefa del 1992, trofeo sfumato di un soffio senza patire sconfitte nella doppia gara contro l’Ajax, passando, ovviamente, per gli anni del Grande Torino (aggettivo usato in Italia solo per due squadre, l’altra è l’Inter di Helenio Herrera) con i cinque scudetti vinti e del mitico Toro di Gigi Radice: la squadra campione d’Italia nel ‘76, quella dei 50 punti, quella dei gemelli del gol Pulici e Graziani e quella - infine - che prima di altre in Italia assorbì la lezione di calcio dell’Olanda di Cruijff e del suo sistema, il cosiddetto “calcio totale”. Non mancano i riferimenti agli ultimi anni, tempi caratterizzati dalle molte retrocessioni e da altrettante promozioni nella massima serie. Il museo, curato dall’Associazione Memoria Storica Granata, offre a visitatori di ogni età il gusto della meraviglia, quello stupore che solo una leggenda, come appunto è quella granata, è in grado di trasmettere. È aperto il sabato dalle 14 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19 con ultimo ingresso alle 17.30. È possibile visitare il museo anche fuori orario di apertura, su prenotazione, dal lunedì al venerdì solo per gruppo di minimo 20 persone. Si possono effettuare visite guidate. (Mario Bettas Valet)
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Juventus Museum Strada Altessano, 141 - Torino Adiacente il lato est del nuovo Juventus Stadium Prenotazioni e informazioni: juventus.museum@juventus.com www.juventus.com Oltre un secolo di storia e trionfi raccontati attraverso cimeli, trofei e uno strepitoso allestimento multimediale. Lo Juventus Museum - il museo della Juve che sorge sul lato est dello Juventus Stadium, a ridosso del centro commerciale Area12 - è il luogo eletto dove celebrare la propria squadra del cuore. È un museo di nuovissima concezione, aperto da meno di un anno, che piacerà ai tifosi bianconeri e anche ai non-tifosi in assoluto, perché è un eclettico mix di interattività, esperienza storica e fascino, dove si vive il calcio “da dentro” e non dallo spalto di uno stadio o dal divano di casa. Il percorso espositivo racconta la storia del club a partire dalla fondazione su una panchina di corso Re Umberto, a Torino, da parte di un gruppo di studenti del Liceo D’Azeglio. Si assiste alla proiezione e alla rappresentazione sonora dei gol della Juven-
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tus, poi si entra nel Tempio dei Trofei dove si resta incantati davanti a tutte le coppe conquistate dalla squadra, scenograficamente esposte mentre i monitor raccontano le imprese dei campioni bianconeri. Un planisfero indica i luoghi in cui la Juventus ha giocato, altri monitor danno voce ai campioni che ci spiegano, senza tanti giri di parole, perché la Juve è una delle squadre più amate al mondo. Si fa poi un passo indietro per ripercorrere la fondazione, passando lungo pareti cronologiche dove la storia della squadra è raccontata attraverso oggetti, fotografie, video e testimonianze scritte, con un costante rimando alla storia italiana dell’epoca. Lungo il percorso i visitatori incontrano cimeli e postazioni multimediali: bella e appassionante la storia raccontata attraverso le maglie dei giocatori che hanno sommato più di 300 presenze nella Juventus, curioso il grande tavolo multitouch dove approfondire la conoscenza di tutti i giocatori bianconeri, entusiasmante il Pallone d’Oro con la storia dei sei giocatori che si sono fregiati, per nove volte in totale, di questo prestigioso riconoscimento, divertente il pilone della musica con
la possibilità di ascoltare inni e canzoni, imperdibile l’incontro con i due grandi allenatori, Trapattoni e Lippi, a grandezza naturale, che raccontano su richiesta i momenti vincenti e la loro esperienza nel club. Non manca un tributo alla nazionale e un commosso ricordo alle vittime dell’Heysel, lo stadio in cui morirono 39 persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600 per una tragedia poco prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Chiude il percorso espositivo una sorpresa: l’ingresso in una sala tutta particolare, con tanto di prato e profumo d’erba, dove i visitatori avranno la sensazione di trovarsi davvero in centro campo. Il museo è interamente bilingue (in italiano e inglese), offre un biglietto familiare (35 euro) oltre all’ingresso gratuito fino ai sei anni. Le famiglie sono benvenute: i bagni sono attrezzati con il fasciatoio e c’è una stanza-spogliatoio con ovvie panchine e armadietti per lasciare le giacche. Chi vuole può prenotare la visita assieme a un tour guidato dello stadio, anche durante le partite, per vedere ancora più da vicino quello che sempre abbiamo sognato.
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Il Museo dello Sport allo Stadio Olimpico Corso Agnelli angolo corso Sebastopoli Tel. 011 19785617 www.olympicstadiumturin.com Un museo unico in Italia per fare un viaggio nella storia dello sport. Inaugurato nel novembre 2012, racconta cinque grandi storie. Al primo piano c’è il calcio, soprattutto con le gesta della Nazionale e del Torino che in questo stadio gioca. La seconda sala è per i “Numeri uno d’Italia”, soprattutto scherma, formula1, sci, golf. Al piano superiore c’è la slitta dell’esploratore Ambrogio Fogar e altri oggetti testimoni delle imprese di grandi e indimenticabili
campioni. La Città di Torino è la protagonista della quarta sala: i campioni e le manifestazioni sportive che hanno fatto grande questa città sono raccontate con cimeli, trofei e prime pagine di giornali. La fatica e il ciclismo concludono il percorso con le “discese ardite e le risalite” degli eroi delle due ruote. Ciliegina sulla torta un imponente juke-box che accompagna la visita: sono raccolti 106 brani da scoprire o riscoprire: inni delle squadre di calcio, melodie pop e rock tutte a tema sportivo. Il Museo dello Sport è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18. Oltre alla visita è possibile partecipare al tour dello stadio per scoprire la aree off limits, come bordocampo, spogliatoi e tribuna stampa. Giovani Genitori 23
L’arte della trasformazione delle carni
Corso De Gasperi, 28/A - Torino | Tel. 011 595423
gg Pet Lavoro therapy di Brunella Manzardo
Dottori a quattro zampe
gg Pet therapy
Gli animali possono contribuire alla cura dei bambini
“L’
amore per un cane dona grande forza all’uomo”, lo scriveva già Seneca ed è sotto gli occhi di tutti: i cani, gli animali in generale, sono preziosi alleati e ci regalano affetto, emozioni, compagnia. Per un bambino crescere insieme a un amico a quattro zampe (con l’indispensabile aiuto di genitori attenti e consapevoli) educa innanzitutto alla diversità, dimostrando che oltre all’uomo esistono altri esseri viventi che meritano rispetto e attenzioni. Gli psicologi osservano come vivendo a contatto con animali domestici i bimbi sviluppino maggiormente la loro intelligenza emotiva, cioè la consapevolezza delle proprie e altrui emozioni. C’è poi il senso di responsabilità stimolato dal desiderio di prendersi cura dei compagni a quattro zampe e l’abitudine di rispettare le loro esigenze e misurare i propri comportamenti per non infastidire l’animale, che non è certo un giocattolo, senza contare la magia dei legami affettivi che si creano con queste adorabili creature. Ma i veri prodigi avvengono quando gli animali, adeguatamente addestrati, sono in grado di contribuire alla cura dei bambini in situazioni di difficoltà: entra qui in gioco la pet therapy, che si può affiancare alle terapie tradizionali aumentandone l’efficacia. Si tratta di una disciplina relativamente giovane che nasce in America negli anni ‘50 nell’ambito della neuropsichiatria. In Italia è approdata negli anni ’80 e solo da una decina di anni, con il riconoscimento di legge, è possibile utilizzare la pet therapy all’interno di ospedali e strutture sanitarie e/o assistenzia-
li. Gli effetti positivi che genera, sul corpo e sulla psiche, derivano dalla vicinanza fisica e soprattutto emotiva con gli animali: cani ma anche gatti, conigli, cavalli, asini e altri animali da fattoria a seconda delle particolari finalità di ciascun progetto. Nel nostro territorio esistono diverse associazioni impegnate in questo affascinante mondo, che comprende tre filoni principali: le terapie effettuate con l’ausilio di animali, le attività assistite dagli animali e l’educazione con animali da compagnia.
Giulio & Happy Per saperne di più abbiamo intervistato la dottoressa Miriam Borra, psicologa e presidente della UAMUmanimalmente di Grugliasco, associazione che si occupa di benessere attraverso la relazione con gli animali: un gruppo di lavoro formato da psicologi, psicoterapeuti, veterinari e medici. Che tipo di interventi realizzate per i bambini/ragazzi e in quali sedi? “UAM si occupa di progettare interventi educativi, ludico-assistenziali e terapeutici per i bambini dai 18 mesi in su. Quasi ogni giorno i nostri operatori insieme ai loro animali si recano nei diversi istituti scolatici, nei centri di riabilitazione e presso altre associazioni con cui collaboriamo. In generale ci poniamo l’obiettivo di portare benessere e migliorare la qualità della vita delle persone attraverso le attività con i nostri amici animali, spesso cani, per la loro spiccata propensione all’interazione con l’uomo. I bimbi e i ragazzi trovano nei nostri cani dei compagni di gioco: Happy, Coral, Fanny, Shilou, Miki, Kuki, Cloe e Micky donano affetto in maniera incondizionata, rimangono
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gg Pet therapy
vicino ai più piccoli con grande pazienza e saggezza. Per farvi capire le grandi potenzialità delle terapie svolte con l’ausilio di animali, vi racconto una di quelle storie che emozionano e al contempo lanciano un messaggio importante: mai arrendersi. È la storia di un ragazzino disabile, Giulio, affetto da una brutta malattia con conseguenti cerebropatia, psicosi, autismo. Una vita difficile perché per lui comunicare con il mondo esterno è davvero complicato, ma grazie alla pet therapy è avvenuto un piccolo miracolo. Il ragazzino aveva già provato esperienze di pet therapy con diversi animali senza successo, fino ad arrivare a Happy, un cane tranquillo e molto interattivo, giovane e giocoso. E dopo un anno di terapia in cui i miglioramenti si scorgevano a malapena, all’improvviso qualcosa cambiò. Era una mattina come tante, Happy e io eravamo impegnate nel solito lavoro di stimolazione sensoriale, inaspettatamente Giulio prende in mano un cubo di gomma e lo lancia nella stanza. Happy spontaneamente decide di andarlo a prendere e di
riportarglielo tra le mani: un sorriso esplode improvvisamente sul viso del bambino, da quel momento il gioco prosegue per diversi minuti, lasciandoci a bocca aperta. Giulio infatti non gioca con le altre persone ma sempre da solo: Happy era riuscita ad aprire una porta che difficilmente qualcun altro sarebbe riuscito ad aprire, quella del suo isolamento sociale e del ritiro emotivo... un piccolo miracolo”.
L’addestramento degli animali E, più in generale, che tipo di patologie trattate? “Le patologie che possono trarre beneficio dagli interventi assistiti con gli animali sono molte, da quelle fisiche ai disagi di tipo psicologico come insicurezza, emarginazione sociale, difficoltà relazionali, iperattività, disturbi dell’attenzione, disturbi alimentari; alle patologie psichiatriche come ritardo mentale, autismo, patologie della sfera comunicativa, sindrome di Down, esiti di traumi cranici. In UAM ogni sessione è realizzata con due pet operatori che hanno conseguito la formazione in pet therapy in
Amici pelosi in ospedale All’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino è in corso un bel progetto a cura della Fondazione FORMA Onlus, che si occupa dei bambini ricoverati cercando di creare per loro un ambiente più amichevole e accogliente durante la degenza. In particolare, nel 2012 all’Ospedale sono arrivati quattro cani, muniti di protocollo sanitario e seguiti da operatori specializzati, che due volte alla settimana incontrano i bimbi e giocano con loro in appositi spazi ludici, portando buonumore, coccole e benessere. Per il momento si tratta di attività ricreative e non terapeutiche in senso stretto, ma chissà che in futuro anche a Torino possa svilupparsi un progetto più ampio, sulla scia di quanto succede già dal 2002 a Firenze: qui, all’interno dell’Ospedale Pediatrico Meyer è normale vedere simpatici cagnoloni aggirarsi per le corsie, grazie ai progetti della Antropozoa, la prima associazione in Italia a portare in modo assiduo e costante la pet therapy all’interno di una struttura sanitaria pubblica. Per informazioni: www.fondazioneforma.it e www.antropozoa.it
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ambito psico-pedagogico ed etologico-veterinario e un animale opportunamente selezionato e addestrato; un operatore si occupa del paziente, l’altro dell’animale”. Ma come vengono addestrati gli animali? “Gli animali vengono avvicinati alle attività di pet therapy gradualmente e sempre in modo piacevole e gratificante, attraverso il rinforzo positivo, cioè il premio sotto forma di cibo, gioco, coccole. Il primo passo è favorire una ottima socializzazione dell’animale con il bambino proponendogli esperienze sempre positive con lui. Alcune specie addestrabili, come il cane, seguono un percorso di educazione e addestramento durante il quale rinforzano l’autocontrollo e l’obbedienza di base ed apprendono un numero di esercizi utili da riproporre in sedute di pet therapy: riporti, salti, camminata a diverse velocità, ecc. Il divertimento, i premi e il piacere di interagire con l’uomo sono lo stimolo e la motivazione che spinge i cani ad amare le attività di pet therapy”. Quali caratteristiche deve avere l’animale per essere impiegato a tali fini? “Fondamento della pet therapy è la relazione che si instaura tra bambino
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e animale. Gli animali coinvolti devono pertanto essere specie domestiche e naturalmente inclini all’interazione con l’uomo. Il cane spesso diventa l’interlocutore principale per i più piccoli. Vengono scelti i cani con un’indole particolarmente socievole, una grande motivazione all’interazione con l’uomo attraverso il gioco e le coccole e un livello di educazione e di addestramento avanzato. In certi casi lavoriamo anche con gatti, conigli e persino pesci, focalizzandoci sulla costruzione dell’habitat insieme ai bambini e sull’educazione alimentare attraverso la conoscenza della biodiversità. Gli animali coinvolti nelle attività di pet therapy devono possedere un ottimo stato di salute generale e nessun tipo di patologia comportamentale. È molto importante tutelare il loro benessere psicofisico e generalmente gli animali molto delicati non possono essere coinvolti nelle attività con i bambini”.
UAM È possibile contattare la UAM a questo indirizzo email: info @ uma nima lm ente.it , www.umanimalmente.it. Altri indirizzi utili per i più curiosi: Testa Coda, associazione che opera a Torino e in Piemonte, affiliata alla SIUA Scuola di Interazione Uomo - Animale, www.testacoda. org; A.S.SE.A., Attività Socioassistenziali e Servizi con Animali, Onlus di Moncalieri, www.assea.it.
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gg Gita di Franco Voglino e Annalisa Porporato
Tra le aquile e le balene Alla scoperta del Parco dell’Aveto
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ell’entroterra genovese si trova una Liguria inaspettata, con vallate selvagge e incontaminate dove percorrere sentieri in mezzo alla natura e a due passi dal mare. Il Parco Regionale Naturale dell’Aveto ha una forma irregolare e si trova a pochi chilometri da Chiavari. Presenta una grande varietà di ambienti, dalle zone umide a quelle di alta montagna, dividendosi in tre vallate distinte. La prima è la Val Graveglia, chiamata la “valle di pietra e dei Garibaldi”, per la struttura geologicamente interessante e per aver dato i natali agli avi di Giuseppe Garibaldi. Poi c’è la Valle Sturla, la “valle dell’acqua e delle malghe” che va dagli oltre mille metri di quota verso il mare, offrendo in pochi chilometri una grande varietà di vegetazione e pascoli. Infine c’è la Val d’Aveto, la “valle del legno e della neve”, la più monta-
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na delle tre, con le cime più elevate dell’Appennino Ligure. Il Parco dell’Aveto è il luogo ideale dove mescolare, in una sola vacanza, momenti così diversi che vanno dalla vita di spiaggia all’escursionismo più puro: dal mare alla montagna “vera” in pochi chilometri, un’ottima soluzione per accontentare tutti i gusti. Nel parco si trovano molti itinerari a portata di piccoli escursionisti, dai più semplici fino a quelli più complessi che permettono di raggiungere le cime appenniniche. L’itinerario che abbiamo scelto è una facile passeggiata di circa mezz’ora in un ambiente rilassante e bucolico, lungo un gradevole torrente, con un paesaggio che vi stupirà per la dolce bellezza. Prende il via dalla minuscola borgata di Ventarola (845 metri sul livello del mare) nel comune di Rezzoaglio. L’itinerario è identificato con il triangolo giallo e attraversa
tutta la borgata puntando verso un pilone votivo. Appena finite le case si incontra un ponte che supera il torrente Ventarola. Si prosegue lungo la bella strada sterrata tra i pascoli che porta in breve a passare accanto al torrente Liciorno, in un bellissimo punto in cui si trovano rocce a dorso di balena e dove è possibile avvicinarsi all’acqua per allegri giochi in tutta sicurezza. Si prosegue sulla strada a volte selciata, sempre in una salita così graduale da non esser avvertita, inoltrandosi in una bucolica valletta e attraversando bei prati verdeggianti. Si raggiunge un ponte senza spallette che va superato con un po’ di cautela. Si costeggia ora il torrente Ramaceto e la boscaglia, attraversando tre minuscoli rii con dei piccoli guadi che non presentano alcuna difficoltà, ma che piaceranno molto ai piccoli escursionisti, soprattutto ai più pic-
gg Gita
cini che dovranno “testare” le loro capacità di equilibrio (senza rischiare le coronarie dei genitori). Il torrente, come un amico fedele, continua ad accompagnarci offrendo anse dove soffermarsi per soste giocose e meditative mentre faggi e noccioli accompagnano l’incedere dei piccoli escursionisti. Dopo aver percorso circa un chilometro e mezzo (e un dislivello irrilevante) si raggiunge il Quadrivio della Crocetta (877 metri) caratterizzato da una bella area per picnic recintata, con tavolini e panche di legno, pannello didattico e uno stupendo albero sulle rive del torrente che ha pensato di curvarsi fin quasi a terra, così da diventare un magnifico cavallo da battaglia, pardon: una stupenda nave da guerra, no: un castello incantato… insomma, qualsiasi cosa venga in mente ai piccoli trekker che, sappiatelo, da qui non avranno più intenzione di andarsene.
La passeggiata è adatta proprio a tutti, adeguatamente rilassante e semplice anche per chi non è abituato a camminare. Necessarie, come sempre, calzature adeguate: gli scarponcini sono perfetti, ma vanno bene anche scarpe sportive con una buona suola. La quota poco elevata permette di passeggiare in estate e nelle mezze stagioni. Per il pernottamento consigliamo il Rifugio Ventarola, dell’Ente Parco, una struttura di pietra risalente al 1631 e completamente ristrutturato nel 2008. Dispone di 12 posti letto ai piani superiori mentre al piano terra, accessibile ai disabili, c’è la cucina a disposizione degli ospiti. È un posto carinissimo in cui sentirsi a casa propria, pur essendo in rifugio. I prezzi sono accessibili: 12 euro a persona portandosi la biancheria propria, 20 euro con la biancheria fornita dai gestori. I bambini non pagano fino a tre anni e pagano la metà fino ai
6 anni (tel. 0185 86788 - www.rifugioventarola.it)
Dove Parco Naturale Regionale dell’Aveto, Via Marrè, 75 - Borzonasca (GE), tel. 0185 340311, www.parks.it/parco. aveto. Consorzio Ospitalità Diffusa “Una montagna di accoglienza nel Parco”: unisce Enti e operatori turistici del territorio in una filosofia di qualità dei servizi, www.unamontagnadiaccoglienza.it.
Come arrivare La stazione FS più vicina è quella di Chiavari. Da qui si può trovare un collegamento in autobus (Tigullio Trasporti: tel. 800 014808, www. atp-spa.it) Con l’auto si prende la A12, uscita di Lavagna, quindi SP33 direzione Santo Stefano d’Aveto. In località Parazzuolo (a 20 km da Borzonasca), stradina a sinistra per Ventarola.
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gg Viviamo così
Lorella estetista 44 anni Roberto impiegato 49 anni Irene 10 anni
Nel palmo di una mano N
asce da un desiderio di condivisione il Viviamo Così di questo mese. Il desiderio di raccontare una storia che è iniziata tra molte difficoltà ma si è conclusa bene e solo ora che il periodo duro è alle spalle Lorella e Roberto hanno trovato la voglia di parlarne. Una storia che inizia con la nascita prematura di una bambina e con le paure, lo sgomento, le incertezze comuni a tutte le nascite prima del termine. Era uno scricciolo di neonata Irene, venuta al mondo alla trentunesima settimana di gravidanza, ma ce l’ha fatta: ora ha dieci anni ed è una bambina bellissima, intelligente e sana, soprattutto sana.
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“Irene è nata il 17 marzo del 2003, due mesi prima del termine. Pesava 1 chilo e 200 grammi, una bambolina in miniatura. Tutta la gravidanza è stata faticosa. All’inizio soffrivo di nausee tremende - racconta Lorella -. Purtroppo non ho potuto mettermi in maternità anticipata perché sono titolare di un centro di estetica e non potevo certo chiuderlo da un momento all’altro. Così ho continuato ad andare al lavoro, il percorso casa negozio era come un giro sulle montagne russe: avevo la bacinella per il vomito sotto il sedile, pronta all’uso. Per fortuna le mie colleghe erano bravissime nel darmi una mano. Dimagrivo e stavo male ma mi consolavo perché, nonostan-
te tutto, la bambina cresceva bene. Intorno al sesto mese, però, ho iniziato a soffrire di gestosi. La pressione era molto alta e i valori delle proteine nelle urine erano preoccupanti. Mi hanno ricoverata in ospedale: la gestosi non si può curare ma deve essere monitorata con attenzione, passa spontaneamente dopo il parto e nessuno conosce la causa che la provoca. I reni non funzionavano bene e mi sono gonfiata come un palloncino; nel giro di poche settimane ho preso una decina di chili, tutti di liquidi. La speranza dei medici era avvicinarsi il più possibile al termine della gravidanza, tenendomi sotto controllo e in riposo forzato in ospedale. Purtroppo dopo una
gg Viviamo così
è strano conoscere tua figlia in un’epoca in cui normalmente starebbe nel pancione decina di giorni la situazione è precipitata perché la piccola sembrava non muoversi più. Per il timore di un distacco di placenta hanno fatto un cesareo d’urgenza. E così è nata la nostra piccolissima Irene”.
In ospedale “Era minuscola ma perfetta - rac-
contano Lorella e Roberto -. È strano vedere tua figlia in un’epoca in cui normalmente non l’avresti mai vista perché dovrebbe starsene comodamente nel pancione. Pur piccolissima, aveva già le sue caratteristiche, era già Irene. La sua prima culla è stata un’incubatrice nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Anna di Torino e le prime settimane sono davvero difficili. Le complicazioni possibili per un bambino nato prematuro sono numerose, anche a lungo termine: ischemie al cervello, danni cerebrali a volte permanenti, rischio di cecità o danni importanti agli occhi, problemi al cuore. L’ansia dei genitori e della famiglia è terribile,
anche perché nessuno sa dirti con certezza se il bambino starà bene, se riuscirà a superare i primi mesi, e come. Vivi in uno stato di incertezza tremenda, ogni giorno è un bollettino di guerra, fatto di ostacoli, lotte quotidiane, difficoltà. Per genitori e dottori tutta l’attenzione sembra focalizzarsi sul peso. Che diventa una vera ossessione, perché è un segnale importante che il piccolo sta bene e anche perché finchè non raggiunge un certo peso non si può tornare a casa. Inizialmente Irene riceveva il nutrimento da un sondino nel naso, poi con il contagocce, poi con dei biberon minuscoli. Oltre a soffrire per l’incertezza della sua condizione, un’altra cosa che
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ci faceva soffrire era l’impossibilità di stare a lungo con lei. All’epoca, nel reparto prematuri dov’era ricoverata Irene i genitori potevano stare con i bambini durante l’orario di visita per due ore al giorno. Poi, anche per i parenti, c’era la possibilità di guardarli dal vetro un’ora la sera: vederla senza poterla toccare, senza stare vicini era per noi uno strazio. Invece di giorno potevamo stare con lei, accarezzarla, darle il biberon infilando le mani nell’incubatrice. Il contatto a pelle è importante per il benessere del bambino, ma anche per quello dei genitori! Abbiamo potuto prenderla in braccio, finalmente, solo quando è stata fuori pericolo. Uscita dall’incubatrice è passata alla culla termica e abbiamo tirato un grande respiro di sollievo, perché è il primo concreto segnale che la bambina sta meglio. La soglia di tranquillità per tornare a casa sono i due chili. Nel nostro caso, Irene è stata dimessa dopo 40 giorni, sembrava star bene e doveva solo esser messa ‘all’ingrasso’”.
A casa “Non vedevamo l’ora di riportarla a casa, di ritrovarci noi tre, di stare con lei e godercela senza andare
avanti e indietro dall’ospedale. Ma i primi tempi sono stati più difficili del previsto, perché non è facile prendersi cura di un bambino così piccolo, che in teoria dovrebbe essere ancora nella pancia della mamma. Non sapevamo come fare con lei e le informazioni che ci hanno dato in ospedale erano insufficienti. Ci sarebbero stati utili degli incontri, magari tenuti da altri genitori che fossero passati per questa esperienza, per scambiarci consigli, opinioni, per confrontarci. E invece ci siamo trovati da soli, con tutta la nostra inesperienza di genitori al primo figlio. Irene era così piccola che poteva stare nel palmo di una mano, sembrava fragile, quasi non osavamo tenerla in braccio. Non sapevamo come darle da mangiare, perché nell’incubatrice mangiava coricata e non era abituata a prendere il biberon stando in braccio. Così nei primi tempi ci siamo adeguati e la nutrivamo mentre era coricata. I bambini così piccoli mangiano poco e spesso, molto lentamente. Irene mangiava ogni due ore, di giorno e di notte, e ci metteva anche un’ora per pochi grammi di latte. I prematuri non hanno la forza per ciucciare, le spremevamo il latte goccia a
goccia dal biberon. Ci vuole tanto tempo e tanta pazienza: per fortuna Roberto ha potuto prendere i permessi per l’allattamento di Irene dai 3 mesi sino all’anno, visto che Lorella essendo titolare di azienda non poteva usufruirne. E sono state ore preziose per tutta la famiglia. Sia per stare insieme sia per risolvere le piccole difficoltà quotidiane. Con i bimbi prematuri anche le cose più banali come trovare biberon abbastanza piccoli per le loro bocche, mini-vestitini che li riparino senza infagottarli diventano difficili. Persino l’ovetto per trasportarli in macchina sembra gigantesco per un piccino di quelle dimensioni”.
Doppia età Un bebè nato prematuro ha due età, quella della nascita e quella corretta, che dovrebbe avere. Un gap che si colma con il passare dei mesi, ma di cui bisogna tenere conto per tutto il primo anno. Non si possono fare confronti con i bambini nati a termine, nè sulle dimensioni, nè sullo sviluppo motorio o cognitivo. “Irene a due mesi era come un bambino appena nato: quando uscivamo con lei in carrozzina e qualcuno si avvicinava chiedendoci l’età, noi
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gg Viviamo così
rispondevamo sempre togliendo i due mesi in più, per sottrarci agli inevitabili commenti sgradevoli su quanto era piccina. Da piccola mangiava poco e svogliatamente: ogni pasto era un incubo, la bilancia un’ossessione. Molti prematuri soffrono di irritazioni dell’esofago dovute al fatto che iniziano a mangiare in un’epoca in cui dovrebbero ricevere il nutrimento nella pancia della mamma. A un anno Irene pesava 8 chili, una conquista faticosa. Poi per fortuna la situazione si è sbloccata, ora mangia bene, di tutto, e ha un rapporto sereno con il cibo”. Fino ai 18 mesi i controlli di salute sono stati frequenti, con vari specialisti, per verificare che il suo sviluppo cognitivo e motorio procedesse nella norma. “Quando ti dimettono dall’ospedale ti dicono ‘gli organi funzionano’, ma per il resto non ci sono certezze. Così abbiamo visto
molti medici. Poi, dopo i due anni, non ce n’è più stato bisogno. Irene cresceva bene e aveva recuperato alla grande rispetto ai coetanei. Non è andata al nido, che era sconsigliato per il rischio maggiore di prendersi malattie. I primi tre anni ce la siamo cavata grazie al prezioso aiuto dei nonni e poi ha iniziato la scuola materna. Irene è una bambina molto socievole, sveglia, ama gli sport, è molto brava a scuola e nessuno direbbe vedendola che è nata prima del tempo: siamo stati molto fortunati. Proprio per questo non abbiamo osato avere altri figli, nessuno poteva assicurarci che la gestosi non si sarebbe ripetuta e la paura era tanta. Avessimo avuto un altro figlio prematuro, la fortuna ci avrebbe assistito di nuovo? Irene è stato il regalo meraviglioso che la vita ha voluto farci e siamo felici così”. Giovani Genitori 33
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gg Il Ghiottone di Alice Quaglino
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gg Il Ghiottone
Cazzetta La famiglia Cazzetta ha una storia molto antica, di almeno 5 generazioni, legata al Salento e alla sua tradizione nella produzione di olio extravergine d’oliva. Passione, esperienza e alta qualità dal 1899 hanno reso questa azienda una realtà consolidata, a livello internazionale, nel campo dell’alimentazione gourmet e del fine food. FATTORE BIMBO - Le loro selezioni comprendono: l’Olio extravergine di oliva Masseria Quattromacine, prodotto con olive mature raccolte a dicembre e dal gusto dolce; l’Olio extravergine di oliva Prezioso, dal profumo fruttato e un sapore intenso con retrogusto di mandorla e di oliva appena franta; l’Olio extravergine di oliva Spontaneo è il massimo della dolcezza, della leggerezza e della genuinità; l’Olio extravergine di oliva Biologico, un olio delicato e rigorosamente controllato da tecnici qualificati. Dove - Stabilimento: contrada San Nicola 3 a Palmariggi (LE), tel. 0836 354473, www.oliocazzetta. com. Si acquista dal produttore scrivendo a info@oliocazzetta.com
San Lorenzo Nato nel 1985 San Lorenzo produce nel suo moderno stabilimento olio extravergine selezionato in tutta Italia e fresco di frantoio, con un accurato controllo di ogni fase della lavorazione. FATTORE BIMBO - Da assaggiare: l’Extravergine D.O.P. Riviera Ligure - Riviera dei Fiori; l’Extravergine d’oliva italiano 100% da Agricoltura Biologica; l’Extravergine d’oliva Italiano 100%; l’Extravergine d’oliva Monocultivar Taggiasca “Alte Fasce” (7,50 euro per mezzo litro); l’Extravergine d’oliva Mosto Italiano 100%; l’Extravergine d’oliva “IL”; l’Extravergine d’oliva Novello; Olio d’oliva San Lorenzo. Dove - Stabilimento: località Paperera, frazione Muzio a Pieve di Teco (IM), tel. 800 154739. è possibile acquistare online su www.san-lorenzo.com
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GG › l’esperto
Corsi Marzia e Alessandra Messina
The earlier the better Imparare l’inglese da piccoli: come, quando e perché
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a bandiera inglese è ormai dappertutto. Sta lì per ricordarci che ogni momento è buono per imparare questa lingua così importante oggi e che sarà decine di volte più importante nel futuro in cui vivranno i nostri figli. Bisogna sapere l’inglese. Non c’è più alcuna scusa per chi non lo impara.
Quando imparare Che l’inglese fosse la lingua del futuro lo sapevamo già dai tempi in cui noi genitori andavamo a scuola. Ma quando è il momento giusto per impararlo? Grazie alle ultime ricerche scientifiche negli ultimi anni si sta facendo strada la consapevolezza che il momento giusto per iniziare a studiare la lingua è da scegliere con cura perché risulta fondamentale nel processo di apprendimento. Prima si inizia meglio è (the earlier the better) e cominciare prima che i bambini sappiano leggere e scrivere evita la formazione di dubbi del tipo “perché si legge così se si scrive cosà?”. La pronuncia inoltre risulta migliore e l’apprendimento va di pari passo con
quello della lingua madre, in un processo di acquisizione che avviene in maniera naturale e senza sforzi.
Divertimento e gioco sono fattori da non trascurare nell’apprendimento di una seconda lingua.
Perché imparare
Come imparare
Oberati da corsi di ogni genere, tra sport, musica e attività artistiche, qualche genitore si chiederà perché i bambini dovrebbero essere interessati a imparare una lingua straniera. La risposta a questa domanda trova le sue motivazioni nel “quando” e nel “come”. I bambini sono curiosi per natura. Acquisire nuove abilità è per loro un divertimento che gli permette di interagire con il mondo e con i loro simili. Come genitori ci siamo commossi e stupiti quando li abbiamo visti imparare a gattonare e poi a camminare per raggiungere il gioco preferito o andare ad abbracciare la mamma. Ci siamo entusiasmati per i primi sforzi fatti per parlare e farsi capire, per dare forma alla fantasia, per dare voce ai propri desideri. Ogni traguardo e ogni nuova conoscenza sono motivati dal divertimento e dal gioco (nei bambini, ma spesso anche negli adulti).
L’aspetto più importante è “come avviene” l’apprendimento precoce. La risposta è semplicissima: perché l’apprendimento sia efficace deve avvenire in maniera ludica. I bambini hanno un grande senso pratico: l’inglese, come qualsiasi seconda lingua, deve assumere l’aspetto di qualcosa che serva loro per giocare e divertirsi, per essere in grado di interagire con un numero maggiore di loro simili. Deve stupirli ed essere piacevole. Insegnare l’inglese in maniera noiosa - come spesso accade a detta di molti studenti - è una inutile forzatura. È importante che l’insegnante o la scuola costruiscano modelli di apprendimento di forma nuova, che risultino attraenti agli occhi dei giovani alunni e vicini alla loro realtà. Sì alla scuola di lingue, dunque, ma che sia fatta di colori, di musica, di movimento e di tutto ciò che i bambini amano.
L’apprendimento precoce deve avvenire in forma di gioco
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Da nemica ad alleata Come aiutare i nostri figli a superare le paure I genitori devono aprirsi al mondo del bambino e sconfiggere le paure attraverso il gioco e la narrazione
Siamo i genitori di Luca, 6 anni, un bimbo tranquillo e sereno. Da qualche tempo, però, la sera si rifiuta di andare a dormire da solo. Vuole la luce accesa in cameretta, di notte viene nel lettone dei genitori e piange perché ha paura dei mostri e del buio. Cosa possiamo fare per tranquillizzarlo? Grazie Capita spesso che i bambini raccontino spaventati delle loro paure ai genitori sperando di trovare compagni di avventura nella lotta contro di esse. I timori cambiano con la crescita, nei primi due anni di vita il bambino teme l’estraneo, ha paura di essere abbandonato dai genitori e di rimanere solo. Crescendo le paure si rivolgono verso ciò che è irrazionale: mostri, ladri, buio, streghe. In età scolare si dirigono verso le situazioni reali: emergono il timore di essere escluso dal gruppo dei compagni, delle interrogazioni, degli animali che mordono. Il più delle volte queste paure appaiono ingiustificate ai nostri occhi. La prima reazione istintiva del genitore è quella di minimizzare o rimproverare il bambino con frasi del tipo “i mostri non esistono, smettila di avere paura!”, oppure “alla tua età hai ancora paura dei mostri!”. Questo atteggiamento tuttavia non fa che aumentare l’insicurezza del bimbo. Anche le rassicurazioni razionali sono inutili in quanto incomprensibili per lui. Dobbiamo accettare piuttosto che i nostri figli siano spaventati per qualcosa: è un buon segno dal punto di vista cognitivo, significa che stanno imparando a riconoscere i pericoli e a difendersene. Scontrandosi con la paura, il bambino cerca di tenere a distanza le situazioni che gli generano malessere e costruisce il proprio coraggio. Anche i timori irrazionali come quelli dei mostri e del
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buio possono risultare paradossalmente funzionali ad affrontare le situazioni quotidiane che suscitano angoscia, aggressività, senso dell’abbandono. Un primo aiuto che possiamo dare al bambino è quello di non allarmarsi di fronte alle sue paure in modo da comunicargli sicurezza. L’ansia di noi adulti crea infatti in lui un senso di minaccia costante. La sfida del genitore consiste nell’imparare ad aprirsi al mondo animistico del bambino, dove oggetti, animali e creature naturali sono dotati di anima e intenzionalità, e a rispettare il suo modo di reagire ai personaggi che lo abitano: mostri, streghe, lupi cattivi ma anche fate e principesse. Per la nostra razionalità tutto ciò è difficile da comprendere, ma è solo battendo il nemico con le sue stesse armi che possiamo trasformarlo in alleato. Se la paura cresce nella fantasia è nel terreno della fantasia che dobbiamo giocare con la paura per superarla. Luca ha bisogno di sentire che mamma e papà sono con lui nell’avventura contro i mostri che teme; sotto le loro sembianze si nascondono aspetti importanti di sé con i quali il bambino sta facendo i conti: impulsi aggressivi, emozioni di invidia, gelosia, abbandono, rivalità fraterna, sensi di colpa. Potrebbe essere utile inventare con lui una fiaba che abbia come protagonista mostro e bambino che alla fine diventano amici. Oppure disegnare la creatura che lo spaventa, dargli un nome e trasformarla progressivamente in un personaggio benevolo. Per la paura del buio può essere utile giocare insieme a mosca cieca durante il giorno e poi una caccia al tesoro al buio. Accompagnarlo, insomma, un passo alla volta verso ciò che teme e affrontarlo giocando.
Il pediatra Giancarlo Corti
La meningite Può essere batterica o virale: la prima è più pericolosa
L’
idea della meningite mette paura a molti genitori ed è giusto: si tratta di una malattia che può lasciare gravi danni neurologici e addirittura portare alla morte. La meningite può essere di origine batterica o virale: la prima è più pericolosa, mentre la seconda è più comune e generalmente evolve in modo benigno senza lasciare effetti permanenti. La meningite del primo tipo può essere causata da tre batteri, ma uno (l’haemophilus influenzae di tipo B) viene totalmente inibito con la vaccinazione che può essere fatta nel primo anno di vita del bambino (vaccinazione non obbligatoria). Gli altri due batteri sono pneumococco e meningococco. Gli effetti della meningite sono drammatici: la mortalità è nel 20-30% dei casi e i danni neurologici permanenti (come la sordità o l’epilessia) insorgono nel 30% dei casi. Qualora si sospettino i sintomi, è essenziale capire quale delle due forme si sta presentando: lo pneumococco è facilmente controllabile e difficilmente porta epidemie, il meningococco ha una diffusione molto rapida e impone l’uso degli antibiotici anche per i soggetti che stanno vicini al malato. I sintomi della meningite sono facilmente riconoscibili nei bambini dopo i 2 anni di età, mentre sono più difficili da cogliere nei piccoli in cui il cranio non è ancora del tutto formato. Nelle forme batteriche la febbre è molto elevata (sopra i 39°). Non è così invece nelle forme virali.
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Malattie intestinali croniche Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, colpiscono in età sempre più giovanile. E in età pediatrica le malattie sono più aggressive, con un maggior rischio di complicanze e interventi chirurgici. Difficile risalire alle cause: la componente genetica esiste, ma pesa poco più del 10%. Il resto lo fa l’ambiente e sotto accusa finiscono gli stili di vita moderni. “C’è qualcosa che si inceppa e innesca il passaggio da un’infiammazione fisiologica a un’infiammazione patologica - dice Paolo Gionchetti, ricercatore all’università degli Studi di Bologna. - Ogni paziente è una storia a sé. Certo che oltre alle sofferenze legate alla malattia, nei bambini si attiva una forte sofferenza sociale. I medici arrivano a dover compilare certificazioni scritte che attestano la necessità dell’alunno di utilizzare il bagno di frequente. La discriminazione scolastica non è giuridicamente codificata, eppure è grave”.
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Gli zuccheri nascosti Meglio limitare il consumo delle bevande dolci
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Bisogna imparare ad apprezzare i sapori così come sono
he il problema del sovrappeso e dell’obesità infantile stia assumendo dimensioni da non sottovalutare è sotto gli occhi di tutti. Basta dare uno sguardo ai bimbi che incontriamo per strada o ai nostri stessi bambini per rendercene conto. I dati ufficiali indicano che in Italia circa un bambino su quattro è obeso. In Piemonte il 27% dei bambini presenta un eccesso di peso più o meno marcato. Quali sono le cause? Sicuramente la vita di molti bambini è diventata piuttosto sedentaria, passano troppo tempo davanti alla tv o al computer anziché fare giochi di movimento che fanno bruciare energia. Il loro schema alimentare spesso non è adeguato ai loro fabbisogni: introducono più calorie di quante ne necessitino e giorno dopo giorno l’eccessivo introito calorico si trasforma in eccesso di peso. Molte di queste calorie sono da attribuire agli zuccheri semplici. Che non sono solo gli ingredienti di brioches, merendine, biscotti, cioccolatini, caramelle e dolci di ogni genere (e che comunque spesso sono consumati a dismisura). Ci sono anche zuccheri “occulti”, spesso non percepiti come tali ma presenti in notevole quantità specie nelle bibite e nei succhi di frutta di cui i bambini sono assidui consumatori. Vi siete mai chiesti quanto zucchero c’è in una lattina di aranciata, nelle bibite frizzanti oppure in un apparentemente sano nettare di frutta? Un bicchiere di aranciata o di bevanda tipo cola contiene da 25 a 30 grammi di zucchero, cioè l’equivalente di due cucchiai da minestra. Quando vostro figlio ha sete vi verrebbe mai in mente di dargli un bel bicchiere d’acqua con due cucchiai colmi di zucchero? Immagino di no. E poi se anziché
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bere un solo bicchiere di bibita al giorno il bimbo ne beve due o tre, ecco che la quantità di “zucchero liquido” diventa esagerata. Tre bicchieri al giorno di aranciata o altra bibita equivalgono a 370 calorie: l’equivalente di un bel piatto di pasta in bianco o più di un etto di pizza rossa! Anche i succhi di frutta non sono da sottovalutare perché la quantità di zucchero che contengono è equivalente alle bibite gassate. Un altro capitolo è quello dei cacao in polvere dolcificati che molti bimbi aggiungono al latte: in tre cucchiaini di cacao solubile dolcificato ci sono circa due cucchiaini di zucchero che vanno a sommarsi al lattosio, lo zucchero contenuto naturalmente nel latte. Calorie superflue a parte, l’eccessivo consumo di zucchero induce a un sempre maggior consumo. I bambini abituati a gusti molto dolci difficilmente poi riescono ad assumere alimenti e bevande non dolcificate. Anche un bicchiere di sanissima acqua può risultare poco gradevole se si è abituati a bere solo bibite. Gli alimenti e le bevande dolci non vanno demonizzati oltre misura, ma è meglio limitarne l’uso quotidiano. L’abitudine ad alimentarsi con cibi e bevande dolci, se eccessiva e protratta, può infatti causare anche un maggior rischio di malfunzionamenti metabolici e patologie associate all’obesità in età adulta. La soluzione non è il consumo di alimenti dolcificati artificialmente o light ma è l’educazione e rieducazione al gusto. Abituare i piccoli o riabituarli ad apprezzare i sapori così come sono (o appena corretti con piccole quantità di zucchero), anziché alterarli sotto l’uniformante ombrello del dolce è possibile ed è un investimento per la loro salute futura.
L’avvocato Francesca Galdini
Genitori separati L’interesse primario è sempre il benessere dei bambini Sono un genitore trentacinquenne di due figli adolescenti, separato dal 2005: in base all’ultima sentenza (2008) il regime di affido è passato da esclusivo a condiviso, con diritto di visita due pomeriggi a settimana e un weekend ogni due, corrispondendo al mese 450 euro più spese scolastiche e mediche straordinarie. Vorrei chiedere: se esistono delle situazioni che obiettivamente appaiono di pericolo per la crescita dei figli, potrei richiedere un accertamento psicocomportamentale nei confronti della mia ex moglie, visto che si sono verificati avvenimenti che hanno causato l’allontanamento affettivo-relazionale dei figli dall’altro genitore? Posso richiedere attraverso ricorso la modifica delle condizioni di affidamento, includendo la diminuzione dell’asse-
gno a mio carico, visto che io risulto corrispondere circa il 53% del mio reddito? Grazie, un papà Caro papà, la legge 54 del 2006 ha sancito il principio della bigenitorialità, intesa come diritto del figlio ad avere un rapporto stabile e completo con entrambi i genitori soprattutto quando la famiglia attraversi una fase che porti alla disgregazione prima sentimentale e poi giuridica del legame. Solitamente, i figli vengono affidati a entrambi i genitori con residenza privilegiata presso la madre: il genitore più forte economicamente deve poi corrispondere all’altro un contributo al mantenimento dei bambini, modulato sul proprio reddito. Poi ogni separazione ha la propria storia e le proprie regole: questa è la
Buongiorno, vorrei chiedervi gentilmente un parere. A 17 anni ho avuto il primo figlio, riconosciuto dal padre. Ho sempre vissuto a casa dei miei genitori. Il padre vede il bimbo un giorno sì e uno no per quattro ore, non ha mai voluto portarlo a casa sua a dormire o in vacanza. In sostanza, esercita una funzione da baby sitter. A breve vorrei trasferirmi per lavoro a 500 km da casa, il padre potrebbe impedirmelo? Esiste un modo per evitare che interferisca? Vi ringrazio Mi preme ricordare che i figli naturali, oggi, sono tutelati dal nostro ordinamento al pari dei figli legittimi. Ciò precisato, oltre al fatto che il bambino è stato riconosciuto dal padre, lei non mi dice se tra di voi sia intercorso un accordo giudiziale o informale. Le faccio presente, però, che il bambino ha mantenuto un rapporto pressoché quotidiano col padre e ha diritto di continuare a frequentarlo: lei non può sciogliere questo vincolo con una sua decisione unilaterale. Senza considerare il fatto che anche per
prassi a grandi linee. Nel caso in cui si verifichino episodi che influiscono sul rapporto genitori-figli al punto tale da corroderlo, e questi episodi sono ascrivibili all’altro genitore; o il reddito in base al quale è stato sancito un determinato contributo al mantenimento dei figli abbia subito una brusca diminuzione, oppure il reddito dell’altro coniuge al contrario sia lievitato; in tutti questi casi è possibile ricorrere al Tribunale che ha pronunciato la separazione per richiedere la modifica delle condizioni che regolamentavano i rapporti. È necessario però comparire davanti al Giudice con elementi ben precisi a fondamento della propria richiesta: non è sufficiente basarsi su supposizioni, ma bisogna dimostrare ogni singola affermazione; in difetto la domanda non sarà accolta.
I figli hanno diritto a un rapporto stabile con entrambi i genitori
suo figlio il trasferimento potrebbe rivelarsi traumatico, visto e considerato che ha vissuto sempre in un luogo ben preciso e che presumibilmente ha intessuto legami e affetti nel proprio ambiente sociale e scolastico. Io le consiglio di rivolgersi al Tribunale affinché decida quale sia la soluzione migliore nell’interesse primario del bambino. Tendenzialmente i giudici non approvano il distacco dei minori dal loro ambiente e prediligono l’affidamento al genitore che assicuri loro la permanenza nel luogo in cui sono cresciuti. Ma questa è solo la regola generale: recentemente la Corte di Cassazione ha asserito che “in tema di affidamento dei figli, l’oggettiva distanza tra i luoghi di residenza dei genitori può, in linea di principio, precludere la possibilità di un affidamento condiviso del minore solo quando si traduca in un comportamento, da parte di uno dei genitori, che escluda il genitore medesimo dal pari esercizio della potestà genitoriale, così da rendere non rispondente all’interesse del figlio l’adozione, nel caso concreto, del modello legale prioritario di affidamento”.
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Zona Verde Ilaria Martina
Il pongo fatto in casa La pasta da modellare fai da te
A partire da ingredienti semplici
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supermercati o in farmacia) 1 cucchiaino di olio di semi oppure olio d’oliva 1 bustina di vanillina coloranti alimentari
Ingredienti: 100 gr farina 50 gr di sale fino 100 ml di acqua 5 gr cremor tartaro (un tipo di lievito acquistabile nei
Preparazione: Cuocere tutti gli ingredienti in un pentolino antiaderente a fuoco moderato per 2-3 minuti girando il composto continuamente con un cucchiaio di legno. Quando il composto si stacca dalle pareti, toglierlo dal pentolino e lavorarlo con le mani per un minuto. Da conservare in sacchetti chiusi o in barattoli a chiusura ermetica. Sarà divertente prepararlo insieme con i bambini e può essere un regalo molto originale per tutti gli amichetti.
e il vostro bimbo ha la passione per il pongo o le paste da modellare ecco un modo per realizzarlo in casa, con ingredienti naturali e a prova di assaggio. Se per sbaglio viene ingerito non c’è nessun problema, verrà un po’ di sete per via del sale nella ricetta! Questa pasta modellabile è incredibile, si mantiene morbida ed elastica per diversi mesi, a differenza di quelle che si trovano in commercio, ed è facile e veloce da realizzare.
Dado autoprodotto Utili per insaporire minestre, passati e vellutate, i preparati per brodo, dal dado da cucina ai nuovi brik pronti all’uso, a volte contengono ingredienti poco genuini ed è meglio perciò non esagerare nell’utilizzo. Soffermandosi a leggere gli ingredienti di un comune dado vegetale si scopre che contiene pochissime verdure: il primo ingrediente è il sale seguito da grassi e oli vegetali poco nobili come l’olio di palma o il glutammato monosodico, un additivo capace di esaltare il sapore dei cibi. I dadi biologici sono sicuramente migliori dal punto di vista qualitativo, non contengono glutammato, però sono a base di sale e contengono poche verdure. Un’alternativa da sperimentare è cimentarsi nella produzione di dado fatto in casa, più economico e sano. Si comincia procurandosi verdure fresche, erbe aromatiche e spezie: il dado può essere personalizzato a seconda della stagione e delle nostre preferenze, con l’accorgimento di evitare le patate, i cavoli e le barbabietole.
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ingredienti: 250 gr carote 250 gr cipolla 250 gr sedano 125 gr basilico
125 gr prezzemolo 125 gr rosmarino 125 gr salvia sale marino
Preparazione: Mettere in una pentola le verdure tritate precedentemente con la mezzaluna, aggiungere un filo di olio di oliva extravergine e coprire con il sale. La quantità di sale da aggiungere dipende dal gusto che intendiamo ottenere (si può iniziare con una quantità di sale pari alla metà delle verdure in peso), far cuocere per circa un’ora e poi frullare il tutto, ottenendo una crema densa. Si conserva in frigorifero per tre-quattro mesi, oppure più a lungo in freezer in comode monoporzioni o in piccoli vasetti.
nel centro di Torino
Zona Verde Marta Vitale
L’Arca Sonora
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l cane abbaia e il gatto miagola. Il topo squittisce, la pecora bela e l’elefante barrisce. Facile, facilissimo. E il coccodrillo come fa? La novità è che da oggi… c’è qualcuno che lo sa! Sono i ricercatori del laboratorio di Ornitologia dell’Università di Cornell nello Stato di New York. Hanno portato in digitale il più grande e accreditato archivio audio-video del mondo con registrazioni, schede e librerie sfogliabili su tutto il regno animale. Si chiama Macaulay Library e contiene oltre 150mila registrazioni che partono dal 1929, con contributi audio e video da ascoltare e vedere direttamente online, in modalità assolutamente gratuita, all’indirizzo http://macaulaylibrary.org. C’è anche una bella ed educativa sezione per gli insegnanti, utile per arricchire le proprie lezioni, renderle interessanti e curiose. Non manca l’aspetto scientifico: per ogni contenuto audio o video è indicato il luogo, la data e la descrizione dell’habitat in cui la registrazione è stata effettuata. Il cervo che bramisce, il tacchino che gloglotta e la iena che ride. Ma anche il furetto che potpotta, il gufo che bubola e il geco che schiocca! Una meravigliosa arca sonora in cui vince chi è più veloce: provate ad ascoltarla e a vederla in famiglia. Ce n’è per tutti i gusti: giochi sfrenati di quattro cucciolotti di lupo che scoprono l’acqua in una prateria americana, l’abbeverata di elefanti e giraffe, un pulcino di struzzo che sbuca dal suo uovo. O, ancora, l’elegantissima passeggiata pinneggiante di un’enorme tartaruga marina che si aggira per la barriera corallina e scivola con grazia infinita fin dentro la sua tana. Le riprese arrivano proprio fin lì, sul suo uscio di casa! Splendide le riprese in subacquea, con un’infinità di pesci tra i coralli, buffissimi cavallucci marini, foche, orche e uno spettacolare pesce martello. E poi il mondo artico con foche, leoni marini e un’avvincente corsa degli orsi polari tra distese sconfinate di neve, ghiaccio, acque gelide. Ma la Macaulay Library, oltre che libreria video, è prima di tutto una libreria audio: ecco così che è possibile ascoltare i meravigliosi canti d’amore degli uccelli del paradiso, un canto particolarissimo che risuona tra le foreste a 3000 metri di altitudine. O, ancora, si segue una buffa volpe artica che “abbaia” al videoperatore prestandosi a un dialogo che sarebbe un ottimo spunto per un cartone di animazione. Imbarcatevi in un viaggio in questa stupefacente arca di Noé del XXI secolo: vi sembrerà di vedere gli animali dalle lenti di un binocolo da esploratore, in un caleidoscopico crescendo di suoni e colori.
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Scuola Materna in Inglese
ma con particolare attenzione anche all’italiano Da noi s’impara davvero senza sforzo a parlare inglese come un madrelingua: oggi nessuna fatica, domani un grande vantaggio... non trascurando però il corretto sviluppo linguistico e culturale italiano. Fino alle 14.30 attività ludiche in lingua inglese dopo attività didattica e ludica anche in italiano
Accoglienza sin dal mattino dei bimbi in gruppi omogenei di età
Progetto pedagogico preschool per i 5 anni e continuità didattica Alimentazione sana e ... buonissima! Attività extra comprese nella retta Una splendida struttura di oltre 500 mq. localizzata nel centro di Torino, comoda e accessibile Precisione, attenzione, disponibilità, programmi, attività ludiche e didattiche innovative, gite e attività all’aria aperta
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Slow Food Bruno Boveri - Presidente Slow Food Piemonte
Una vita da spreconi… Nel mondo si buttano via ogni anno oltre un miliardo di tonnellate di cibo
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Lo spreco alimentare è aumentato del 50% negli ultimi quarant’anni
ono tanti i motivi che portano agli sprechi alimentari (e non solo) e partono da lontano. C’è la confusione tra bene e merce e tra valore e prezzo. La spersonalizzazione dell’acquisto di cibo: dal banco del negozietto o dalla bancarella (magari di un contadino) nel mercato rionale, alla rastrelliera di un supermercato. E ancora la pubblicità e la politica aggressiva del marketing della grande distribuzione da cui deriva la figura del consumatore moderno: consumiamo, non mangiamo, è già un messaggio. E poi la scarsa conoscenza della reale durata e commestibilità dei prodotti agroalimentari che si acquistano. E poi, come ulteriore derivato, c’è lo spreco enorme alla fonte, nei campi, nei frutteti, negli orti, da una parte per le rigide regole di acquisto dei prodotti da parte della grande distribuzione organizzata (per dire: le carote storte, i calibri troppo grossi o troppo piccoli, la frutta “brutta” o lievemente intaccata che non viene ritirata) e dall’altra la remunerazione talmente bassa che spesso non coprirebbe le spese di raccolta. Così i prodotti restano nei campi o sugli alberi. Un po’ di numeri, tanto per capire di cosa stiamo parlando: lo spreco alimentare è aumentato del 50% negli ultimi quarant’anni, risultato della crescita del benessere (che evidentemente non coincide col ben essere). Nel mondo si buttano via ogni anno circa un miliardo e trecento milioni di tonnellate di cibo perfettamente commestibile. Di questi, novecento milioni tra campi e negozi (supermercati soprattutto), il resto lo facciamo noi direttamente a casa nostra, nelle mense e nei ristoranti. Nel nostro piccolo, in Italia si lasciano marcire nei campi circa diciotto milioni di tonnellate di prodotti agricoli, quasi altri due milioni vengono sprecati dall’industria di trasformazione agroalimentare, trecentomila tonnellate si perdono nella distribuzione (soprattutto iper e supermercati, che in fondo sprecano meno in proprio, ma inducono tutti gli altri sprechi), e poi arriviamo noi a dare la botta finale (i dati dicono che buttiamo via tra il 30 e il 40% di quanto acquistiamo).
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Dati che fanno paura, vero? E ci spaventeremmo ancora di più se traducessimo in soldi, in euro, il valore di questo spreco. Ma, soprattutto, se quei prodotti agroalimentari non fossero considerati merci con un prezzo di mercato ma dei beni alimentari che hanno valore, probabilmente ci si penserebbe due volte prima di destinarli alla pattumiera. Se si riflettesse sul fatto che sono prodotti dalla natura grazie al lavoro di uomini che investono fatica, pazienza e sapienza per metterceli a disposizione, forse li si guarderebbe sotto un’altra luce. E forse se questi prodotti ce li procurassimo direttamente da chi li coltiva e produce, ci sarebbero più evidenti i “valori” che portano con sé. Magari non li butteremmo così facilmente, neanche sotto forma di avanzi della tavola, tanto meravigliosamente recuperabili e valorizzabili, come ben sapevano le nostre nonne. Si tratta quindi, da parte nostra, di cambiare l’approccio e la mentalità, capire il valore che hanno questi beni materiali e comuni. È esattamente quello che sta facendo da anni Slow Food, con i Presidi, con i Laboratori del Gusto, con gli Orti in Condotta, con i Mercati della Terra, con i Gruppi di Acquisto, con i progetti di recupero degli sprechi alimentari come Last Minute Market. Ma proprio il Last Minute Market, che consiste nel recupero e nell’utilizzo da parte di associazioni assistenziali di merci edibili destinate alla discarica, seppur lodevole e meritevole, è una trasformazione dello spreco in risorsa: una toppa sullo strappo per abbassare la vergogna, non un’eliminazione dello spreco. Che va invece eliminato, ridotto a zero. Per avvicinarsi a questo obiettivo serve concretamente un cambio del nostro stile di vita, della nostra visione del cibo. Serve un grande cambio di passo, un grande cambio di mentalità e pensiero, perché, come diceva Albert Einstein: “un problema non si risolve col pensiero che lo ha creato”.
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Salvadanaio Nadia Lambiase - Banca Etica
C’è banca e banca Esistono le grandi banche di sistema e le banche sostenibili. Due modelli di impresa profondamente diversi
è
ormai sentimento comune considerare le banche le principali responsabili dello scoppio e soprattutto del perpetrarsi della crisi che sta colpendo Europa e Stati Uniti. Le vicende nazionali cui assistiamo rincarano la dose. Quindi aboliamo le banche? Ma le banche sono tutte uguali? E a che cosa servono le banche? “La raccolta di risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito costituiscono l’attività bancaria” recita il Testo Unico Bancario, vale a dire il testo legislativo che disciplina l’attività delle banche in Italia dal 1993. Le banche, quindi, hanno il compito di raccogliere il denaro in eccesso per imprestarlo a imprese e famiglie che ne hanno bisogno. Il TUB prosegue: “L’attività bancaria ha carattere d’impresa”. Questa è una definizione fondamentale. Che cosa definisce un’impresa? Non già la creazione di un profitto, quanto piuttosto l’assunzione di un rischio. E ogni assunzione di rischio va remunerata; da qui la possibilità di generare profitto. Il compito fondamentale delle banche è saper valutare quale rischio correre nel prestare soldi (non loro) a soggetti terzi. La differenza tra gli interessi che la banca paga ai risparmiatori e gli interessi che riceve da chi ha preso in prestito i soldi è la quota di profitto per la banca, il cosiddetto margine di interesse. Fino a qualche tempo fa il margine di interesse costituiva la voce principale dei ricavi delle banche. Oggi, al contrario, i grossi gruppi bancari generano utili non più dalla tradizionale attività di raccolta e impiego, ma dall’attività di trading, cioè dalla speculazione finanziaria. Questo ha determinato lo spostamento dell’impiego dei soldi dall’economia reale (finanziamenti a imprese e famiglie) a quella finanziaria (investimenti in titoli, azioni e altri strumenti finanziari). A fine 2012 è uscito un interessante rapporto su banche ed economia reale curato dalla Global Alliance for Banking on Values (www.gabv.org), una rete indipendente che riunisce 20 tra le principali “banche sostenibili” che operano nel mondo. Questo studio ha messo a confronto i principali indicatori economici di alcune grandi banche di sistema, definite “troppo grandi per
fallire” (tra le altre: Goldman Sachs, JP Morgan, Unicredit Group) con altre definite sostenibili (tra le altre: Ecobank, Triodos Bank e Banca Popolare Etica). Per banche sostenibili si intende: banche che adottano un modello di business che comprende tanto la sfera economica, quanto la sfera sociale e quella ambientale; banche radicate sul territorio e vocate a rispondere ai bisogni delle comunità territoriali impostando relazioni di lungo periodo; infine, banche con una governance trasparente e inclusiva. I principali risultati evidenziati dalla ricerca, che abbraccia il periodo 2002-2011, mostrano come le banche sostenibili supportino e finanzino l’economia reale in maniera nettamente superiore alle altre banche. Il rapporto tra il volume dei prestiti effettuato e il patrimonio è del 40,7% per le grandi banche di sistema, mentre sale a 72,4% nelle banche sostenibili. Parimenti, le percentuali non si scostano sul lato della raccolta: le banche sostenibili mostrano una performance migliore con un rapporto depositi sul totale del patrimonio del 72,5% contro un 42% delle altre. La sproporzione si nota ancora di più osservando i dati in termini di crescita dei prestiti erogati e dei depositi raccolti nel periodo post-crisi (2007-2011). Mentre le banche sostenibili hanno annualmente erogato a un tasso del 15,6% e hanno avuto tassi di raccolta del 16,3% annui, le grandi banche di sistema hanno registrato tassi annui del 4,3% e del 7,8%. Questi volumi registrati dalle banche sostenibili sono stati supportati da un’adeguata crescita annua di capitale sociale e di patrimonio (circa il 15%, il doppio delle grandi banche): un dato che è indice di maggiore solidità. Diventa pertanto un atteggiamento pericoloso fare di tutta l’erba un fascio per bruciarla senza distinzione. C’è banca e banca. A quale delle due categorie di banche appartiene quella in cui portiamo i nostri soldi? A questo proposito segnaliamo l’interessante campagna lanciata in Italia da Banca Etica “Non Con I Miei Soldi” in riferimento alla battaglia promossa dai movimenti di Indignati di diversi paesi del mondo, www.nonconimieisoldi.org.
Un modello di business che prende in considerazione la sfera economica, ma anche quella sociale e ambientale
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Arte e design Karin Gavassa - Curator
blog: http://paneciliegia.wordpress.com/
Arte e fotografia a quattro anni. E a tre mesi Due mostre alla Fondazione Merz Tinguely, Lucà e Gruyaert in mostra a Torino
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er chi ancora non la conoscesse, a marzo c’è una buona occasione per visitare la Fondazione Merz (in via Limone 24, aperta dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19), nella zona di borgo San Paolo a Torino. Si tratta di due mostre aperte dal 6 marzo per due mesi di tempo, fino al 5 maggio, nate dalla collaborazione tra la Fondazione Merz e l’agenzia fotografica Magnum Photos: “Renè Burri: Jean Tinguely” e “Harry Gruyaert e Nicus Lucà: Dimenticare a memoria”. Noi iniziamo la visita al contrario, partendo dal piano interrato. Scendiamo le scale per andare in cerca del libro di Pinocchio che avevamo visto nelle foto della mostra. È perfetto perché in questo periodo è il racconto serale in cima alla playlist della figlia grande. Ma qui il libro è del tutto inaspettato: è diventato una scultura che l’artista torinese Nicus Lucà ha intagliato nella pietra fossile proveniente dalla regione del Tafilalt, nel sud-est del Marocco, il più grande giacimento di fossili risalente al paleozoico del Nord Africa. La copertina con il volto del burattino
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di legno fa parte di una biblioteca di 150 volumi incisi con titoli di libri celebri, come Moby Dick e Il Libro della Giungla. Ogni volume diventa una scultura che il visitatore può toccare, riconoscere, leggere e immaginare. La valle da cui proviene la pietra fossile è raccontata da Harry Gruyaert, con una serie di fotografie che ci trasportano in atmosfere inconsuete e misteriose, paesaggi naturali del Marocco, città adagiate sulle montagne, simili a dipinti nei quali la luce e il colore entrano nello spazio per sottolineare i soggetti. Risalendo al piano terra scopriamo, grazie agli scatti di Renè Burri, lo scultore svizzero Jean Tinguely intento a realizzare la scultura monumentale “Le Cyclop” vicino a Parigi, durante l’allestimento dei suoi lavori all’Esposizione Internazionale di Montreal, a Basilea e a Venezia. Scatti che ci restituiscono l’essenza, la personalità e la creatività dell’artista attraverso momenti di grande spontaneità. www.fondazionemerz.org
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Libri
www.anobii.com/giovanigenitori
Auguri, papà! Tutto ciò che volete sapere sui papà e sullo sport • Anna, il cagnolino Zora e il papà... tutti a pesca. Ma con i bimbi piccoli gli inconvenienti non mancano a rallegrare una giornata all’aperto. Per mille trote! L’AMORE SALVA LA VITA di Svjetlan Junakovic Bohem Press - 13,50 euro
• La lettera-pensiero di un papà al figlio che non vive con lui: tutta la felicità di essere padre, l’amore nonostante tutto e tutti, la gioia di vedere il figlio crescere con i sogni negli occhi... LEONARDO - FERRO DA VINCI di Pietro Ferro Edizioni Arianna - 11 euro
• Cosa fa un orsetto con il suo papà orso? Basta sfogliare questo libro tenerissimo dalle illustrazioni morbide e colorate e poi correre subito ad abbracciare il nostro papà umano. IO E IL MIO PAPÀ di Alison Ritchie illustrazioni di Alison Edgson Il leone verde - 12,90 euro
• Dennis è un ragazzino normalmente normale che vive in una casa normale con una famiglia quasi normale, fino a che non si trasforma in Denise, calciatrice di grande talento. Transformer! CAMPIONE IN GONNELLA di David Walliams illustrazioni di Quentin Blake Giunti Junior - 14,90 euro
• Un manuale-diario di gravidanza di e dedicato a un futuro papà: con ironia soft insegna i trucchi per non svenire o perdere la pazienza! ODDIO MIA MOGLIE È INCINTA di Antonio Martinez Asensio illustrazioni di Giorgio Podda Aìsara - 13 euro
• Il calcio e sei bimbi: tutte le regole da seguire in questo gioco descritte in modo davvero simpatico, come l’intervallo della partita persi a sognare la crostata della nonna. Per calciatori... in erba. CAMPIONE SARAI TU! di Andrea Valente Add Editore - 12 euro
• La storia di Alessandro il Piccolo nell’Antica Grecia e la scoperta dello sport “olimpico”, dalla maratona al lancio del disco, dal nuoto al salto in alto e in lungo... con i disegni divertentissimi dell’autore. LA FANTASTICA STORIA DELLA PRIMA OLIMPIADE di Andrea Valente Gallucci - 9,90 euro
• Utilissimo manuale per genitori per “avviare i figli allo sport”, liberi dai condizionamenti della società e dei media. Occorre farli sperimentare e solo allora si capirà in che direzione incanalare la loro passione. TUTTI IN CAMPO di Manuela Cantoia San Paolo - 8 euro
Mini recensioni Margherita, 10 anni
“Innamorarsi è la ricetta semplice semplice per restare in forma, fare sport all’aria aperta e far battere forte il cuore”.
I LOVE OLIMPIADI di Annalisa Strada, Gianluigi Spini Illustrazioni di Sandra Bersanetti Paoline - 12 euro
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Cinema e home video Mario Bettas Valet
I Croods
Monsters & Co 3D
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marzo arrivano in sala I Croods, una famiglia preistorica alle prese con un trasloco del tutto speciale. Il film, prodotto dalla DreamWorks Animation, ha visto alla regia la collaborazione tra Kirk De Micco, già sceneggiatore e direttore di Space Chimps - Missione spaziale, e Chris Sanders, sceneggiatore di numerosi film d’animazione e autore, anche nella veste di regista, di Lilo e Stitch e Dragon Trainer. Un forte terremoto distrugge l’abitazione della famiglia Croods. Capeggiato dal capofamiglia Grug, un infaticabile uomo delle caverne, il nucleo parte per un viaggio alla ricerca di una nuova e più stabile dimora. Durante le ricerche Grug, la sua compagna Uppa, i loro figli Tonco, Hip e Sandy, insieme alla collerica nonna, si imbattono in Guy, un giovane “moderno” che indossa scarpe e conosce l’uso del fuoco. L’incontro scombussola la vita tranquilla e ritirata della famiglia; in particolare quella di Grug, padre tradizionalista e protettivo. Come se non bastasse, il conservatore padre dovrà affrontare anche la cotta che sua figlia Hip si è presa per il giovane e spavaldo ragazzino. Pellicola gradevole che smaschera con ironia le paure dei genitori a volte troppo protettivi con i figli. Adatto a tutta la famiglia, ma non poteva essere altrimenti.
Il grande e potente OZ Firmato dalla Disney, per la regia di Sam Raimi, vecchia volpe del cinema horror e fantastico, arriva nelle sale di tutto il mondo Il grande e potente OZ. Pellicola di genere fantastico che si ispira alle avventure del romanzo scritto da L. Frank Baum, Il meraviglioso mago di Oz, il film è inoltre da ritenersi come l’ipotetico prequel dell’altra trasposizione cinematografica, datata 1939, ovvero Il mago di Oz portato all’epoca sugli schermi da Victor Fleming. Il mago Oscar Diggis lascia il piccolo circo in cui
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lavora per intraprendere un viaggio a bordo di un pallone aerostatico. In seguito a una tempesta atmosferica si imbatte nel favoloso mondo di Oz. Qui incontra tre streghe, per nulla convinte che lui sia il mago che tutti credono essere. Il film è una continua esplosione di colori e mirabolanti scene avventurose, sullo sfondo di paesi e scenografie eccentriche e fantastiche. Adatto a grandi e piccini, per sognare a occhi aperti. Anche in 3D.
Monster & Co, quarto lungometraggio della Pixar vincitore nel 2002 dell’Oscar per la migliore canzone, ritorna nei cinema nella versione tridimensionale. A Mostropoli l’elettricità è ottenuta grazie alle urla dei bambini di tutta la terra. Per intrappolare le grida di spavento, e trasformarle in energia, gli abitanti della città si sono inventati un sistema efficace e infallibile: un team di mostri viene catapultato nelle camerette dei bambini attraverso delle porte speciali e un marchingegno ne intrappola i decibel. I migliori in questo lavoro sono Sullivan e Mike, lavorano in coppia e contendono il titolo di migliori “spaventatori” a Randal, un geco disposto a ogni bassezza pur di vincere il primato annuale. Le cose si complicano quando una bambina, la piccola e graziosa Boo, irrompe nel mondo dei mostri. Per i due inseparabili amici si prospettano nuovi problemi, la loro carriera è messa in pericolo dall’adorabile piccola umana. Divertente pellicola di un decennio fa, da rivedere, o vedere se ve la siete persa, nella strabiliante versione stereoscopica. Per tutta la famiglia, svago assicurato.
GG › l’agenda
Spettacoli
Domeniche a Teatro
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er questa rassegna di Nonsoloteatro dedicata alle famiglie... tutti a Vigone! Domenica 3 ci aspetta la Compagnia Kosmocomicoteatro con uno spettacolo pieno di suggestioni circensi, dipinti, musica e un cantastorie che “filastrocca” la vita; il 10 arrivano Pinocchio e la Compagnia Teatrale Mattioli a risucchiare i bimbi nelle avventure del famoso burattino; il 17 infine è di scena lo spettacolo di marionette de Il Dottor Bostik dove si racconta dell’amicizia tra un bimbo e l’albero Gentile che crescono insieme. Costo: 4 euro a persona. Domenica 3 marzo, ore 16 CANTAFAVOLE Domenica 10 marzo, ore 16 STORIA DI PINOCCHIO Domenica 17 marzo, ore 16 IL MELO GENTILE
Teatro Baudi di Selve Vicolo Teatro - Vigone (TO) Per informazioni e prenotazioni: Nonsoloteatro, cell. 337 446004 www.nonsoloteatro.com
Le Figure dell’Inverno (Federica Ferraresi) Ok, ok, è vero… Il 21 marzo inizia la primavera, ma a noi “Le Figure dell’Inverno” piacciono sempre, in qualsiasi stagione. Proseguono, infatti, gli appuntamenti di teatro di figura, dedicati a grandi e piccini, in scena presso il Teatro Educatorio della Provvidenza (isola pedonale della Crocetta). In cartellone troverete La taranta di Pulcinella, originale spettacolo che propone una versione rivista e aggiornata della maschera napoletana, e L’agnellino e il lupo, un classicone senza tempo che conquisterà tutta la famiglia. Biglietto unico a 5 euro. Accessibile a 4 ruote: ok per tutti. Domenica 3 marzo, ore 16 LA TARANTA DI PULCINELLA Tecnica utilizzata: spettacolo con marionette, maschere e oggetti - da 3 anni in su. Domenica 17 marzo, ore 16 L’AGNELLINO E IL LUPO Tecnica utilizzata: spettacolo con attore e burattini - da 3 anni in su. Teatro Educatorio della Provvidenza Corso Govone, 16 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 0161 840796 / 347 7627706, info@labottegateatrale.it www.labottegateatrale.it
IN PILLOLE > CecchiFilm L’Associazione Museo Nazionale del Cinema e Videocommunity questo mese propongono al Cecchi Point due proiezioni la domenica pomeriggio per famiglie e ragazzi, previa sperimentazione di macchine del cinema con attività ludico-pratica! Da non perdersi: Appuntamento a Belleville di Chomet (2003, FRA), per chi ama ironia, biciclette e Tour de France; Labyrinth di Henson (1986, UK/USA) con l’indimenticabile protagonista Sara che deve salvare il fratellino dal malvagio re Jareth. Costo: 3 euro a persona. Domenica 3 marzo, ore 16.30 APPUNTAMENTO A BELLEVILLE Domenica 17 marzo, ore 16.30 LABYRINTH Cecchi Point Via Antonio Cecchi, 17 - Torino Per informazioni: tel. 011 19714416 www.cecchipoint.it
> Grimm e Carignano Prosegue fino ai primi di aprile nel bellissimo Teatro Carignano di Torino lo spettacolo di Eleonora Moro sui fratellini Hänsel e Gretel. Uno spettacolo scacciapaure e infondicoraggio. Costo: 4 euro da 3 anni in su, gratuito sotto i 3 anni. I biglietti sono acquistabili con anticipo presso il Teatro Gobetti, via Rossini 8 a Torino, da martedì a sabato, ore 13 - 19. Accessibile a 4 ruote. 3, 9, 10, 16 e 24 marzo 5 e 6 aprile HÄNSEL E GRETEL Teatro Carignano Piazza Carignano, 6 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 5169555 www.teatrostabiletorino.it
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Spettacoli
Teatro dei Ragazzi
V
icini vicini alla primavera la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani propone tanti spettacoli freschi per i bimbi: il 2 e il 3 arrivano in scena con Accademia Perduta cicale, formiche e calabroni; l’8 marzo Fondazione Aida con la regia di Maurizio Nichetti e in collaborazione con Paideia fa riflettere i ragazzi su grandi temi della vita; 30 anni di repliche, per Pigiami di Fondazione TRG Onlus e la storia di un’amicizia; il 16 e il 17 preparate i vostri orsetti preferiti, perché verranno a teatro con voi; dal 22 al 24, infine, c’è la nuova produzione di Milo e Olivia con Fondazione TRG Onlus che offre brividi elettrici, esperimenti, acrobazie ispirati alla vita del misterioso inventore Nikola Tesla. Costo: 9/8 euro adulti, 6 euro fino a 12 anni. Sabato 2 torna Il sabato dei ragazzi, attività espressiva tra pittura, giochi e teatro, per bimbi da 6 a 10 anni e il 16 marzo c’è Danziamo con mamma e papà, danza e teatrodanza per bimbi da 3 a 7 anni di Associazione Didee. Prenotare al 347 2487314. Accessibile a 4 ruote.
Sabato 2 marzo, ore 15.30 - 18.30 IL SABATO DEI RAGAZZI Sabato 2 marzo, ore 21 Domenica 3 marzo, ore 16.30
LA CICALA E LA FORMICA Sala Grande (da 3 anni) Venerdì 8 marzo, ore 21 OH, BOY! Sala Grande (da 11 anni) Domenica 10 e 17 marzo, ore 16.30 Sabato 9, venerdì 15 e sabato 16 marzo, ore 21 PIGIAMI Sala Grande Sabato 16 marzo, ore 17.30 DANZIAMO CON MAMMA E PAPA’ Sabato 16 marzo, ore 16.30 e ore 21 Domenica 17 marzo, ore 15.30 e ore 17.30 ORSETTI Sala Piccola (da 2 anni) Venerdì 22 e sabato 23, ore 21 Domenica 24 marzo, ore 16.30 TWIRIBò Sala Grande (da 6 anni)
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 - Torino Per informazioni: 011 19740280 www.casateatroragazzi.it
IN PILLOLE > Pippi a Collegno All’Auditorium Arpino di Collegno da non perdere lo spettacolo di Officina per la Scena che narra le avventure avventurose di Pippi, del suo cavallo, del suo pappagallo e dei suoi amici. Tanta simpatia ed esuberanza, per bimbi da 3 anni in su. Ingresso unico 5 euro. Domenica 3 marzo, ore 16 PIPPI CALZELUNGHE Auditorium Giovanni Arpino Via Bussoleno, 50 - Collegno (TO) Tel. 011 3042808 www.assembleateatro.com
> PiratArt.ò CartoonTeatro della Compagnia Art.ò torna a marzo con uno spettacolo ispirato a Peter Pan: chi si vuole immedesimare in Trilli o Peter e scoprire come difendersi dai pirati di Capitan Uncino? A seguire la merenda-baby e la degustazionegrandi a cura di Propolis. Ingresso unico a 8 euro, 7 euro per gruppi da 5 persone in su (prenotare). Domenica 10 marzo, ore 16 ANCHE I PIRATI VORREBBERO VOLARE Art.ò - Via Montevideo, 41 - Torino Tel. 011 7934750 - www.art-o.it
TeatrArte Ragazzi Torna TeatrArte al Castello di Rivoli, con uno spettacolo di Santibriganti sulla diversità e l’amicizia, dove la disabilità incontra l’abilità attraverso gli sguardi. Per bimbi da 6 anni in su che dopo possono anche fare con i genitori un percorso a tema a cura del Dipartimento Educazione del Museo d’Arte Contemporanea. Accessibile a 4 ruote. Costo: 7 euro a persona, 23 euro abbonamento a 4 spettacoli.
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Domenica 24 marzo, ore 16 YOYO PIEDERUOTA Castello di Rivoli Piazzale Mafalda di Savoia - Rivoli (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 5217099 info@teatriindipendenti.org
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Spettacoli
C’era una volta…
B
lu, blu, le mille bolle blu… Sono in arrivo al Teatro Monterosa di Torino! A marzo, la rassegna di teatro ragazzi “C’era una volta…” propone un evento che saprà incantare spettatori di tutte le età: lo spettacolo Ouverture des Saponettes… Concerto per bolle di sapone. Giunto al sesto anno di repliche, l’appuntamento, che si preannuncia imperdibile, vi catapulterà nel magico e suggestivo mondo delle bolle di sapone, grazie anche alla maestria di un eccentrico direttore d’orchestra. Ingresso unico a 6 euro. Accessibile a 4 ruote: ok per tutti. (F.F.)
Domenica 17 marzo, ore 17 OUVERTURE DES SAPONETTES… CONCERTO PER BOLLE DI SAPONE Da 3 anni in su Teatro Monterosa - via Brandizzo, 65 - Torino Per informazioni: Biglietteria, tel. 011 2304153, teatro@teatromonterosa.it - www.teatromonterosa.it
A Caval Teatro... Per la serie “Insieme con le storie”, rassegna di spettacoli per le famiglie, a marzo ci sono due appuntamenti il lunedì pomeriggio. Gradita la prenotazione. Ingresso gratuito con la tessera annuale Caleidoscopio che costa 10 euro a bimbo, 5 euro per il secondo fratello. Lunedì 11 marzo, ore 17 - DELIZIA Lunedì 25 marzo, ore 17 COCIò E SEBASTIANA A Caval Teatro... Via Nuoro, 20 C - Torino Per informazioni: tel. 011 4420596, labcaval@comune.torino.it www.teatromassaia.it Giovani Genitori 53
Nel vasto mondo dei giochi educativi ci si può perdere, per questo è nato Giocarpensando, un progetto a conduzione familiare Nel nostro negozio ci troverete sempre pronti ad accogliervi con un sorriso, per mostrarvi e spiegarvi i meravigliosi giochi da noi fortemente voluti e pensati per tutta la famiglia, selezionati sulla base della nostra esperienza professionale e di genitori
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Cultura
Manta: è qui la festa!
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l 10 marzo si può festeggiare la donna (non solo la mamma) al Castello della Manta tra musica e antichi costumi, con una visita guidata nelle sale accompagnati dalle danze quattrocentesche e cinquecentesche a cura della Compagnia La Gaia Danza di Torino; alla fine degustazione per tutti! E per Pasquetta, il 1 aprile, si può fare il picnic in compagnia nel giardino di Valerano e Michelantonio, signori della Manta, con spettacoli di magia e alta giocoleria, un laboratorio ludico-didattico per i bambini e visita guidata al castello. Costo: 9 euro adulti, 5 euro da 4 a 14 anni, 4 euro iscritti FAI e residenti. Domenica 10 marzo, ore 14 - 18 - DANZE IN CASTELLO Lunedì 1 aprile, ore 10 - 18 - PICNIC DI PASQUETTA Castello della Manta Via al Castello, 14 - Manta (CN) Per informazioni e prenotazioni: tel. 0175 87822, faimanta@fondoambiente.it
Pasquetta a Masino Al Castello di Masino il 1° aprile il FAI (Fondo Ambiente Italiano) organizza una giornata nello splendido parco romantico per festeggiare Pasquetta e l’arrivo della Primavera, con una zona ristoro dove fare picnic o acquistare prodotti canavesani direttamente dai produttori e pranzare all’aria aperta seduti ai tavoli dell’amicizia. Si può inoltre visitare i meravigliosi interni del castello, tra cui gli appartamenti di Madama Reale, le camere per gli ambasciatori e gli appartati salotti dei conti Valperga. Lunedì 1° aprile, ore 10 - 18 PICNIC DI PASQUETTA Castello di Masino Via al Castello, 1 - Caravino (TO) Per informazioni: tel. 0125 778100
Con mamma e papà... … il 17 marzo si fa festa al MAUTO, con una visita guidata alle macchine esposte, un laboratorio dove dare vita a originali prototipi, truccabimbi, una merenda spaziale e un regalino per tutti i bimbi; oppure si fa un giro sul tram storico e si visita il Museo storico della tranvia a Sassi; o ancora si passeggia nel boschetto e nei giardini e si visitano le sale affrescate di Villa della Regina. Prenotatevi in tempo! Accessibile a 4 ruote. Domenica 17 marzo, ore 15, 16 e 17 … TUTTI IN FESTA AL MAUTO Atrio del Museo - corso Unità d’Italia, 40 - Torino 8 euro bimbi + ingresso (6 euro tra 6 e 14 anni, gratis sotto 6 anni), 3 euro adulti + ingresso (6 euro)
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Domenica 17 marzo, ore 15.45 … A VILLA DELLA REGINA Strada Santa Margherita, 79 - Torino 6 euro bimbi, 4 euro adulti Domenica 17 marzo, ore 15.45 … SUL TRAM STORICO Piazzale G. Modena, 6 (davanti stazione Sassi) - Torino 10 euro bimbi, 8 euro adulti Cooperativa Theatrum Sabaudiae Corso Tassoni, 12 - Torino Per informazioni: cell. 331 3912631 www.arteintorino.com
IN PILLOLE > Indizi al MAO Al MAO, ovvero al Museo d’Arte Orientale, sabato 30 si va Alla ricerca del particolare nelle opere del museo, con tanti indizi come in una caccia al tesoro tra oggetti e capolavori indiani, cinesi e islamici. Per bimbi da 6 a 12 anni. Prenotare. Accessibile a 4 ruote. Costo attività: 5 euro a bimbo. Sabato 30 marzo, ore 16 ALLA RICERCA DEL PARTICOLARE MAO - Museo d’Arte Orientale Via San Domenico, 11 - Torino Per informazioni: tel. 011 4436927 www.maotorino.it
> Domeniche GAM Il Dipartimento Educazione della Galleria d’Arte Moderna vi stende un bel tappeto rosso la domenica, con laboratori, letture e percorsi tra le sale del museo. Il 10 ci si confronta sui concetti di casa e di abitare e in laboratorio si costruisce una casa personalissima con materiali diversi, mentre il 24 si visita la mostra “La Seduzione del disegno”, collezione grafica della GAM, e poi si progettano e realizzano i contorni di un paesaggio costruito come una scenografia teatrale da popolare con personaggi ottocenteschi tratti dalle opere appena viste. Per bimbi da 6 a 11 anni. Da prenotare entro il venerdì precedente la data dell’attività. Accessibile a 4 ruote. Costo laboratori: 5 euro a bimbo. Domenica 10 marzo, ore 15 LA CASA, COS’è? Domenica 24 marzo, ore 15 PAESAGGI… IN SCATOLA GAM - Galleria d’Arte Moderna Via Magenta, 31 - Torino Per informazioni: tel. 011 4429546/7 www.gamtorino.it
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Cultura
Aria di Infini.TO
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ovità al Planetario: ogni primo weekend del mese è family friendly, grazie ad attività dedicate (visita al Museo dell’Astronomia, spettacolo in Planetario e i nuovi esperimenti di Palestre di Scienza) e alla convenzione famiglie per cui sono omaggio due ingressi al museo, per bimbi fino a 12 anni. Il 15 marzo torna l’osservazione della volta stellata: si prenota e si scopre a che ora bisogna trovarsi all’Osservatorio (10 euro adulti, gratuito sotto i 6 anni). In occasione della Giornata Nazionale dei Planetari, poi, il 17 marzo si inaugura il nuovo Planetario digitale con la grafica digitale computeriz-
zata Digistar 5 e la proiezione di uno spettacolo inedito… per scoprire nuovi mondi! Infine giovedì 21 si festeggia l’equinozio di primavera alla scoperta di Luna, pianeti, nebulose e galassie con l’inaugurazione della mostra “Storia del telescopio astronomico” e un aperitivo alla caffetteria del museo. Prenotare. Il Planetario rimarrà chiuso il lunedì di Pasquetta. Accessibile a 4 ruote (tranne la serata osservativa del 15 marzo). Da sabato 2 marzo ogni primo weekend del mese, dalle ore 14.30 WEEKEND DELLE FAMIGLIE
Venerdì 15 marzo UN CIELO DI STELLE AL PARCO ASTRONOMICO Domenica 17 marzo INAUGURAZIONE DEL NUOVO PLANETARIO DIGITALE Giovedì 21 marzo EQUINOZIO DI PRIMAVERA Infini.to - Museo dello Spazio e Planetario Digitale Via Osservatorio, 8 - Pino Torinese (TO) Tel.0118118640-www.planetarioditorino.it Giovani Genitori 55
martinArte www.martinarte2010.it
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Cultura
Borgo e animali
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a quante cose da fare e vedere ci sono al Borgo Medievale di Torino? Il 6 e il 7 ci si allena con le letture gratuite del progetto Nati per Leggere, per bimbi da 6 mesi a 6 anni; domenica 10 torna l’appuntamento interattivo con la Rocca dove provare e toccare. Il 16 marzo (replica 6 aprile) inizia un nuovo ciclo di laboratori sugli animaletti del Borgo, alla scoperta dello scoiattolo di cui poi si realizza un morbido peluche; il 23 tutti a verificare l’arrivo delle rondini sotto i portici del Borgo e poi a dipingere una maglietta a tema; il 30 ci si dedica alla conoscenza di orto, pollaio e galline, poi con colle, cartoncini, nastri e finte uova si realizzano pennuti portauovo da mettere in tavola; lunedì 1 aprile, Pasquetta, si realizza un cesto con fili, stoffe, cartoncini, carte veline e carte da decoupage, con una colomba e un ramo di olivo, simboli di pace, a far capolino. Meglio prenotare. Costo Museo da toccare e da scoprire: 6 euro intero, 5 euro ridotto, gratuito fino a 18 anni; costo laboratori: 5 euro a persona, gratuito per i possessori Tessera Abbonamento Musei. Mercoledì 6 e giovedì 7 marzo, ore 17 NATI PER LEGGERE
Sabato 30 marzo, ore 10.30 e 15.30 CHICCHIRICHÌ E COCCODÈ
Domenica 10 marzo, ore 12 MUSEO DA TOCCARE E DA SCOPRIRE
Lunedì 1 aprile, ore 15.30 PASQUA AL BORGO
Sabato 16 marzo e 6 aprile, ore 10.30 e 15.30 SCOIATTOLI AL PARCO Sabato 23 marzo, ore 10.30 e 15.30 NIDI E RONDINI
Borgo Medievale Viale Virgilio, 107 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4431710-12 www.borgomedievaletorino.it
Freidano family Arriva la Primavera e all’Ecomuseo del Freidano ripartono le attività rivolte alle famiglie. Il 24 c’è un laboratorio di teatro d’ombre con la costruzione delle sagome, dei personaggi e dei fondali delle storie che prenderanno vita accompagnati dalle note di una chitarra (3 euro a persona, accessibile a 4 ruote). A cura della compagnia Le Ombre. Il 28 e il 29 marzo e il 2 aprile in occasione di Pasqua ci sono giornate didattiche con giochi e laboratori per bimbi da 6 a 10 anni (10 euro a persona al giorno). Prenotare.
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Domenica 24 marzo, ore 15.30 LA LUCE RACCONTA AL BUIO… Giovedì 28 e venerdì 29 marzo, martedì 2 aprile, ore 9 - 17 CHI PIù NE HA PIù NE METTA, DI PRIMAVERA
Ecomuseo del Freidano Via Ariosto, 36 bis - Settimo Torinese Per informazioni: tel. 011 8028532 www.ecomuseodelfreidano.it
IN PILLOLE > CioccoMadama Eccoci con l’appuntamento marzolino a Palazzo! Il 10 e il 24 si parla di cioccolato, dalle origini ai contenitori, usando bene bene senso di olfatto, tatto e vista. Meglio prenotare. Accessibile a 4 ruote. Costo ingresso: 10/8 euro adulti, gratuito sotto i 18 anni; costo attività: 5 euro a bimbo. Domenica 10 e 24 marzo, ore 15.30 SBAFFI DI CIOCCOLATO Palazzo Madama Piazza Castello - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4429911 www.palazzomadamatorino.it
> L’arte della vannerie Al Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione il tema del mese è la vannerie, ovvero l’arte dell’intreccio. Qui si può apprendere questa antica tecnica e creare un manufatto artigianale. Per bimbi da 3 a 12 anni. Prenotazione obbligatoria. Costo: 5 euro a bimbo. Il giorno di Pasqua, 31 marzo, il MAV apre le porte al pubblico e alle famiglie! Mercoledì 6, 13, 20 e 27 marzo, ore 15 L’ARTE DELL’INTRECCIO MAV - Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione Frazione Chez-Sapin, 86 Fénis (AO) Tel. 0165 763912 www.mav.ao.it
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Cultura
MAUTO e il riciclo
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l Museo Nazionale dell’Automobile “Giovanni Agnelli” questo mese si fa una visita guidata al museo ripercorrendo la storia dell’automobile e poi in laboratorio ci si diverte a realizzare un modellino di automobile con materiale di riciclo. Immaginando anche come questo prototipo possa viaggiare senza inquinare: la parola ai bimbi! Prenotazione obbligatoria. Costo visita guidata e laboratorio: 7 euro bimbi, gratuito genitori.
Sabato 9 marzo, ore 16 RICICLAUTO MAUTO - Museo Nazionale dell’Automobile Corso Unità d’Italia - 40 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4347954 www.museoauto.it
A Fenestrelle Il Racconto delle Antiche Mura è un must al Forte di Fenestrelle: ci si fa guidare di sera nel complesso settecentesco da personaggi in costume che fanno le veci di politici, letterati e nobildonne legate a questo luogo. Costo: 10 euro visita, gratuito sotto i 7 anni. Sabato 23 marzo, ore 21 RACCONTO DELLE ANTICHE MURA Forte di Fenestrelle Via del Forte - Fenestrelle (TO) Per informazioni: tel. 0121 83600 www.fortedifenestrelle.com Giovani Genitori 57
Traslochi personalizzati secondo le effettive esigenze del cliente per: abitazioni, uffici, aziende, enti pubblici, biblioteche, banche.
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Cultura
…al profumo di cioccolato (Brunella Manzardo) arzo è il mese più goloso dell’anno a Palazzo Barolo: la sfarzosa residenza, abitata un tempo dai Marchesi Falletti di Barolo, ospita anche nel 2013 la manifestazione Barolo chinato e cioccolato, sabato 9 e domenica 10 marzo dalle 15.30 alle 19.30. I saloni storici, ricchi di decorazioni preziose, affreschi, ori e stucchi, per l’occasione si animano grazie a spettacoli e balli in costumi ottocenteschi a cura del gruppo storico Nobiltà Sabauda 1861. In questo contesto speciale, magico e sorprendente per i bimbi, i grandi sono “presi per la gola” con le degustazioni di Barolo chinato (in collaborazione con l’Enoteca Regionale del Barolo e la partecipazione di 20 produttori), cioccolato d’autore e tè pregiati. Strizzano l’occhio ai più piccini i laboratori a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, che collabora con l’Opera Barolo a un progetto educativo che unisce storia e contemporaneità. Il mitico cibo degli dei in laboratorio diventa materia cangiante, ideale per realizzare ritratti saporiti e stuzzicanti, lasciandosi inebriare dal profumo e dalla consistenza dell’impalpabile polvere di cacao. Sulla carta prendono vita i ritratti dei personaggi storici che hanno abitato il Palazzo, i Marchesi di Barolo ma anche Silvio Pellico, che vi trascorse gli ultimi anni della sua vita. Altri laboratori saranno proposti dalla Fondazione Tancredi di Barolo e sarà possibile partecipare alle visite guidate al Museo della scuola e al Palazzo. Costo: 10 euro adulti, 5 euro per gli abbonati Torino Musei e coupon Castello di Rivoli, gratuito fino ai 12 anni.
M
NOVITÀ 2013! Buonissime Colombe Pasquali al profumo di Zagara senza canditi o uvetta all’interno
e un’ altra con i frutti
di bosco
ASSOLUTAMENTE DA ASSAGGIARE ...e ovviamente tante
Uova di Cioccolato anche con sorpresa personalizzata
Sabato 9 e domenica 10 marzo, ore 15.30 - 19.30 BAROLO CHINATO E CIOCCOLATO Palazzo Barolo Via delle Orfane, 7 - Torino Per informazioni: Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, tel. 011 9565213 www.palazzobarolo.it
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Cultura
Biblio letture
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lla Biblioteca Civica Arduino arrivano gli appuntamenti di marzo per bimbi: sabato 2 torna nonna Rufa con i suoi racconti e questa volta parla di una principessa e un drago; il 19 c’è il Vedifilm con il ritorno di Mowgli nella giungla; il 12 e il 26 Eva Gomiero accompagna i bimbi da 4 anni in su alle sue letture animate in Sala Ragazzi. - Sabato 2 marzo, ore 10.30 I SABATI DI NATI PER LEGGERE - LAB TEATRALE - Martedì 12 marzo, ore 17 A SBAGLIAR LE STORIE... - LETTURA ANIMATA - Martedì 19 marzo, ore 17 IL LIBRO DELLA GIUNGLA 2 - VEDIFILM - Martedì 26 marzo, ore 17 TUTTI DIVERSI... TUTTI UGUALI! - LETTURA ANIMATA Biblioteca Civica A. Arduino - via Cavour, 31 - Moncalieri (TO) Per informazioni: tel. 011 6401611 www.comune.moncalieri.to.it/biblio
è all’8a edizione questa iniziativa che fa parte del progetto Nati per Leggere ed è a cura di ITER: una montagna di storie e fiabe lette ad alta voce nelle Biblioteche Civiche Torinesi e in giro per tutta la città! Per date e luoghi consultare www. comune.torino.it/iter Dal 4 all’11 marzo - STORIE PICCINE
Il 16 marzo a Chieri i bimbi da 3 a 6 anni possono partecipare alle letture di racconti e favole tenute in biblioteca da Maga Minin. A ingresso libero. - Sabato 16 marzo, ore 10.30 SABATO DA FAVOLA Biblioteca Civica Francone Via Vittorio Emanuele II, 1 - Chieri (TO) Per informazioni: tel. 011 9428400 biblioteca@comune.chieri.to.it
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Non facciamoci trovare impreparati all’inverno e ai suoi inconvenienti
• fitoterapia ed erbe officinali • vasto assortimento di alimenti biologici (tofu + seitan freschi) • cosmesi vegetale • spezie • incensi • pastiglie leone • the aromatizzati • infusi di frutta • alimenti adatti a celiaci e/o intolleranze alimentari Su prenotazione PANE BIOLOGICO cotto a legna dell’Agriforneria di Chiesanuova (TO) e PAN DOLCE AL CIOCCOLATO per ricche colazioni
CORSO ITALIA, 40 - GASSINO T.SE TEL. 011 9813114 LUNEDÌ 15.30/19.30 DA MARTEDÌ A SABATO 9/12.30-15.30/19.30
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Eventi
Fa’ la cosa giusta!
O
vvero FLCG per gli amici, è arrivato alla sua 10a edizione: da venerdì 15 a domenica 17 marzo a Milano c’è una full-immersion nel mondo del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, per rendere la propria vita a misura d’uomo e d’ambiente. Nei padiglioni di FieraMilanoCity ci saranno prodotti innovativi, servizi e attività, laboratori di riutilizzo: la sezione speciale di quest’anno è dedicata alla mobilità sostenibile e ospita al suo interno Elettrocity, area dedicata ai mezzi di trasporto elettrici in tutte le loro declinazioni. Non manca il mondo della bicicletta con nuove idee di mobilità urbana, i corsi della Ciclofficina e un mini-circuito per bimbi. Bimbi in primo piano anche nei laboratori di cucina come il Kids Social Cakelab, in quello di costruzione di giocattoli con materiali di recupero e quello di costruzione di trottole, nel servizio di Ludobus, nel workshop Carta senza scarti. Per i grandi interessante il progetto di cucina contro gli sprechi Cozinha Brazil a cura di SESI, organizzazione no profit brasiliana, i workshop sull’”autoproduzione digitale” con stampanti 3D e incisione laser per realizzare oggetti davvero a Km 0, laboratori di cake design e di pasta madre, tante degustazioni di prodotti artigianali, giri tra stand di arredamento sostenibile, moda etica, mondo dell’infanzia (sezione Pianeta dei Piccoli), turismo consapevole, cosmesi naturale, commercio equo e solidale. A cura di Terre di Mezzo Eventi e Insieme nelle Terre di Mezzo Onlus. Costo: 6 euro adulti (catalogo compreso), gratuito per i minori di 14 anni.
Venerdì 15 marzo, ore 9 - 21 Sabato 16 marzo, ore 9 - 22 Domenica 17 marzo, ore 10 - 20 Fa’ LA COSA GIUSTA
FieraMilanoCity Viale Scarampo, GATE 8 - Milano Per informazioni: tel. 02 89409670 www.falacosagiusta.org
Munari a Torino Paola Cappelletti e la libreria design NB:NotaBene propongono anche a marzo i laboratori Metodo Bruno Munari®, grande amico dei bambini e della fantasia che ha sempre favorito il loro pensiero progettuale. Si comincia con il workshop per adulti, il 2 marzo, con la progettazione di lampade e lampadari trasformando packaging di cartone e usando materiali rubati ai pasticceri; domenica 3 è la volta del laboratorio per bimbi da 5 anni in su dove costruire insieme mobili piccoli piccoli come scatole di fiammiferi con tanto di maniglie e rivestimenti. Prenotare, posti limitati. Costo: 25 euro adulti, 12 euro bimbi. In più Paola conduce anche laboratori Munari nella scuola Istituto Spinelli, fino ad aprile: è il progetto LibrIdi dove i bimbi fanno conoscenza con il libro, oggetto editoriale e anche artistico
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e poi diventano autori di libri fatti con tecniche e materiali diversi. A conclusione del percorso sarà allestita una mostra nell’atrio della scuola, con centinaia di libri appesi. Un’esperienza bellissima, da ripetere: per tutti gli insegnanti interessati contattare cap.paola@libero.it Sabato 2 marzo, ore 16 CONTENITORI DI LUCE (adulti) Domenica 3 marzo, ore 10.30 CASSETTI IN SCATOLA (bimbi) Libreria NB Via Bellezia, 12 - Torino Per informazioni e iscrizioni: tel. 011 5217179 info@nbnotabene.it
Primavera Propolis Alla fattoria di Propolis vi aspettano tante attività per i bimbi: per Teatro in Fattoria il 3 marzo c’è Cappuccetto Rosso e il 17 Game Farm; per Piccolo Fattore, laboratori per avvicinare i bimbi alla vita di fattoria, ci sono due appuntamenti, il 9 con l’orto e il 23 con gli animali; e poi il 16 marzo torna il Sabato del Naturalista, in vista della primavera! Propolis propone i suoi centri di Pasqua per bimbi da 4 a 11 anni: un motivo in più per apprezzare la natura del Parco del Nobile! Domenica 3 marzo, ore 16.30 CAPPUCCETTO ROSSO (6 euro) Sabato 9 marzo, ore 14.30 IL PICCOLO FATTORE... E L’ORTO! (8 euro) Sabato 16 marzo, ore 14.30 SCOPERTE DI PRIMAVERA (8 euro) Domenica 17 marzo, ore 16.30 GAME FARM (6 euro) Giovedì 18 e venerdì 29 marzo, martedì 2 aprile, ore 8 - 17 CENTRI DI PASQUA Sabato 23 marzo, ore 14.30 IL PICCOLO FATTORE... E GLI ANIMALI! (8 euro) Fattoria Propolis Strada del Nobile, 86/92 - Torino Tel. 011 6601591 www.fattoriapropolis.it
A S S O C I A Z I O N E C U LT U R A L E
Eventi
Foto: Paolo Meitre Libertini e Voglino-Porporato
GIARDINO D’INFANZIA PER BAMBINI DA 2 A 6 ANNI
SCUOLA
PER RAGAZZI DA 6 A 14 ANNI Spazio ACCOGLIENTE e LUMINOSO Personale ESPERTO e QUALIFICATO
VENERDÌ 22 MARZO
è sempre Snow Time! Morite dalla voglia di fare un bel weekend nei rifugi ad alta quota sulle Alpi Torinesi? La parola d’ordine è Snow Time, che fino ad aprile offre pernottamenti a prezzi piccini, ma anche attività sulla neve, merende golose e tante visite ad abbazie, fortezze, musei per conoscere la nostra storia e la nostra cultura. Tra le attività proposte: ciaspolate nel Parco Gran Paradiso con le Guide Alpine e gli Accompagnatori Naturalistici, percorsi sulle strade dei minatori nel Parco Val Troncea o sulle tracce degli animali del bosco in Val Susa, avvicinamento allo sci alpinismo e arrampicata su ghiaccio in totale sicurezza, orienteering, corsi sull’uso dell’Artva (Apparecchio Ricerca Travolti VAlanga) e su come costruire un riparo nella neve. Pasqua è anche qui, tra il silenzio delle montagne, il calduccio dei rifugi e l’energia delle camminate. Per informazioni e offerte dettagliate: www.turismotorino.org
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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA BIOCENTRICA PARENTALE LIBERTARIA Il nostro progetto è costruire insieme una cultura biocentrica, che favorisce il fiorire dell'essere umano e del pianeta. La scuola libertaria è uno spazio aperto democratico di relazioni educative e di apprendimento Alle ore 21 presso la nostra sede
ISCRIZIONI PRESSO
LA VITA AL CENTRO via Treviso 16 - Torino
Tel. 011 5361290 - cell. 339 7654243 lavitaalcentro@libero.it - www.lavitaalcentro.org
Per informazioni e prenotazioni telefonare dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 16.30
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Eventi
Incontrarsi a marzo
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a Leche League in via Millio aspetta le mamme per condividere idee e pratiche sull’allattamento e la vita quotidiana con i bebè, mentre al The Milk Bar si discute insieme dell’allattamento oltre i primi mesi. A ingresso gratuito. - Venerdì 1 marzo, ore 16.30 ALLATTI ANCORA? The Milk Bar - via Bodoni, 7 G - Torino - Lunedì 18 marzo, ore 17.30 ALLATTAMENTO E VITA QUOTIDIANA La Leche League - via Millio, 20 - Torino Per informazioni: lattedimamma@hotmail.it
Con VitaminaMamma a marzo Pinerolo scopre i pannolini lavabili, la Cartiera di Torino scopre cosa è superfluo per i bimbi, Cascina Roccafranca la nanna nei neonati (per i genitori con cuccioli da 0 a 18 mesi) e Ikea come affrontare il rientro al lavoro dopo il parto. - Venerdì 1 marzo, ore 10 PANNOLINI LAVABILI, SCOPRIAMO I VANTAGGI The Bookworm Cortile Barbieri, 25 - Pinerolo (TO) Per informazioni: cell. 349 5223487 - Mercoledì 6 marzo, ore 10 COSA SERVE VERAMENTE A UN BAMBINO? Cartiera - via Fossano, 8 - Torino Per informazioni: cell. 333 6089348 - Lunedì 11 marzo, ore 16.30 LA NANNA, I PROBLEMI DEL SONNO... Cascina Roccafranca Via Rubino, 45 - Torino Per informazioni: cell. 340 4911895 - Mercoledì 20 marzo, ore 10.30 IL RIENTRO AL LAVORO DELLA MAMMA
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Ikea - viale Svezia, 1 - Torino Per informazioni: cell. 339 6933988
M’ami è uno spazio quattro giorni al mese all’Educatorio della Provvidenza per conoscersi, chiacchierare e stare insieme tra mamme, a partecipazione libera e gratuita. Il 4 e il 18 ci si trova con la dottoressa Bragante (La Cicogna) per parlare di comunicazione con i bimbi (II parte) e tra mamma e papà. Gratuito, necessaria l’iscrizione. - Lunedì 4, 11, 18 e 25 marzo, ore 16 - 19 SPAZIO DI INCONTRO LIBERO - Lunedì 4 marzo, ore 17 DIRLO SENZA PAROLE, SAPENDO LE PAROLE... (bimbi II) - Lunedì 18 marzo, ore 17 DIRLO SENZA PAROLE, SAPENDO LE PAROLE... (genitori) Educatorio della Provvidenza - corso Trento, 13 - Torino Per informazioni e iscrizioni: cell. 334 6282318
Luna di Latte invita mamme e papà con bebè o futuri genitori a trovarsi, confidarsi e aiutarsi in merito all’allattamento al seno. Partecipazione gratuita. - Martedì 5 e 19 marzo, ore 17 - 19 LUNA DI LATTE - LUNGODORA Biblioteca Civica Calvino - lungo Dora Agrigento, 94 - Torino Per informazioni: cell. 333 7505560 / 349 6375190
Da Topos ci sono incontri per mamme in attesa: “Yoga in gravidanza e accompagna-
mento al parto” è un percorso in quattro incontri di tre ore con Francesca Magnone; “La voce materna” consta di quattro incontri di due ore con Renata Chiappino. - Da venerdì 8 Marzo, ore 17 GRAVIDANZA & NASCITA - Da venerdì 15 Marzo, ore 17 LA VOCE MATERNA Topos - via Pinelli, 23 - Torino Per informazioni: tel. 011 7600736, topos@oasitopos.eu
L’Associazione Chicco di Grano propone un laboratorio (adulti) per imparare a produrre da noi, in casa, il sapone in modo naturale e aiutare l’ambiente. Iscriversi in segreteria. - Sabato 9 marzo IL SAPONE NATURALE Scuola Michael Torino Via Fratel Prospero, 44 - Grugliasco (TO) Per informazioni e iscrizioni: tel. 011 4143554
L’ostetrica Paola Lussoglio e un pomeriggio speciale per le madri con le figlie (quinta elementare o scuola media), fatto di spiegazioni, giochi, chiacchiere e doni per approfondire la conoscenza dell’anatomia femminile e maschile, del ciclo mestruale e la cura del corpo. Costo: 35 euro a coppia. - Domenica 24 marzo, ore 9.30 - 15 LE PICCOLE DONNE e IL CORPO FEMMINILE A.S.D. Circolo 1° Maggio - via San Francesco D’Assisi, 56 - Nichelino Per informazioni e iscrizioni: cell. 329 4087849, paolaluss@libero.it
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Eventi
IN PILLOLE
A zonzo nel verde
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e guide del Parco Orsiera Rocciavré propongono tante passeggiate nella neve, con ristoro nei rifugi dopo essere andati alla ricerca di lupi, fagiani, gnomi e folletti dei boschi. Costo: 10 euro a giornata per persona. - Sabato 2 e domenica 3 marzo, ore 17 GNOMI, CIASPOLE E CERTOSA Rifugio Geat Valgravio - località Vallone del Gravio - San Giorio di Susa (TO) - Sabato 9 e domenica 10 marzo, ore 17 SULLE TRACCE DEL LUPO Rifugio Amprimo - località Rio Secco - Bussoleno (TO) - Sabato 16 e domenica 17 marzo, ore 17 ATTENTI AL FAGIANO! Rifugio Osservatorio dell’Ambiente Alpino pian Tolone - Coazze (TO) - Sabato 23 e domenica 24 marzo, ore 16 LA CENA DELLA LUNA E LE TRACCE DEI LUPI Rifugio Selleries - alpeggio Selleries - Roure (TO) - Sabato 23 e domenica 24 marzo, ore 17 SULLE TRACCE DEL LUPO Rifugio Amprimo - località Rio Secco - Bussoleno (TO) Per informazioni e prenotazioni: Guide del Parco, cell. 320 4257106 guide.parco.orsiera@ruparpiemonte.it
NaturAlp questo mese festeggia la Donna il 2 marzo con racconti di donne attorno al fuoco e masche che danzano nella notte + cena; non dimentichiamo la famosa Ciaspolata dei golosi, passeggiata e merenda finale con dolcetti canavesani e bevande calde. - Sabato 2 marzo, ore 17 MIMOSE DI MONTAGNA Piazzale Casermette - Locana (TO) (ritrovo) Costo: escursione 10 euro, gratis sotto i 12 anni + merenda 5 euro a persona.
- Domenica 3 marzo, ore 14.30 LA CIASPOLATA DEI GOLOSI Piazza del Municipio - Ceresole Reale (TO) Costo: escursione 10 euro, gratis sotto i 12 anni + merenda 5 euro a persona. Per informazioni: cell. 340 3653595 info@naturalp.it
Nel centro didattico del Giardino Naturale Lipu, dopo una settimana di incontri con le scuole, le famiglie potranno ammirare l’esposizione di disegni eseguiti dai bimbi, a tema rondini. Inoltre al Parco fluviale Gesso e Stura si raccolgono adesioni per Rane in concerto, serate di ascolto di rane e rospi con escursione (date da definire in base al ciclo biologico degli anfibi). A pagamento. Iscrizione obbligatoria. - Domenica 24 marzo, ore 14.30 LA SETTIMANA DELLE RONDINI Giardino Naturale Lipu - viale Angeli, 81 - Cuneo Per prenotazioni: cell. 328 9592878 www.parcofluvialegessostura.it
Cabalesta e Soprintendenza del Piemonte propongono un’escursione nell’astigiano con visita alla chiesa di Sant’Eusebio, salita sulla collina di Cornareto (sentiero del Malvasia), verso il passo della Crocetta fino a Vezzolano, con visita al complesso. Partecipazione gratuita. - Lunedì 1 aprile, ore 9 CAMMINATA DA SANT’EUSEBIO A VEZZOLANO Chiesa di Sant’Eusebio - Castelnuovo Don Bosco (AT) (ritrovo) Per informazioni: tel. 011 9872463 info@lacabalesta.it
> Primavera Falchera Pochi giorni prima della primavera la vostra cascina preferita vi invita ai suoi giochi e laboratori creativi, in occasione del risveglio della natura. Per vedere i primi fiorellini spuntare o immaginare prati colorati. Prenotare. Costo: 4 euro adulti, 3 euro bimbi. Sabato 16 marzo, ore 14.30 FESTA DI PRIMAVERA Cascina Falchera Strada Cuorgnè, 109 - Torino Per informazioni: tel. 011 3742302 www.comune.torino.it/iter
> Grulandia è... …un’area playground di quattro piani con vasca di palline, scivoli, tunnel e percorsi avventurosi nella giungla tra serpenti e gorilla, ma anche un’area laboratori ludico-creativi che di settimana in settimana propone temi diversi. Qui allo Shopville Le Gru i bimbi da 3 a 10 anni possono divertirsi con animatori qualificati in tutta sicurezza mentre i genitori fanno shopping. Orari: da lunedì a venerdì, ore 15 20.30; sabato, domenica e festivi, ore 10 - 20.30. Costo a tempo con tessera Grulandia gratuita e obbligatoria. Dal 4 al 10 marzo STORIE E LEGGENDE DAL MONDO: GUGLIELMO TELL Dall’11 al 17 marzo IMMAGINANDO: LA SVIZZERA Dal 18 al 27 marzo RICICLANDO CON: I TAPPI DI SUGHERO Dal 25 al 31 marzo ESPRIMIAMOCI CON: LA DECORAZIONE Grulandia - Shopville Le Gru Via Crea, 10 - Grugliasco (TO) Per informazioni: tel. 011 7709657 www.legru.it
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Primavera da Zoom
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al 2 marzo riapre il bioparco Zoom Torino: ogni weekend del mese, dalle 10 alle 18, qui si viaggia visitando gli habitat africani e asiatici, con tante specie di animali che vivono senza gabbie e recinzioni, dai lemuri del Madagascar agli asini somali, dai pinguini africani di Bolder Beach ai siamanghi di Sumatra. Per i bimbi in più ci sono laboratori di decorazione di uova pasquali, cacce al tesoro, approfondimenti sugli animali che fanno le uova come rettili, uccelli e anfibi. E proprio sabato 2 marzo, alle 15 (habitat Tigri del Marajà), si festeggia il 18° compleanno della tigre Silvestro con una torta super. Costo Promozione marzo: 14,50 euro a persona; Promozione Festa della donna, il 9 e il 10 marzo: 9,50 euro per le donne (coupon da sito); Promozione Festa del papà, il 16 e 17 marzo: 24 euro papà + bimbo (coupon da sito). Zoom Torino Strada Piscina, 36 - Cumiana (TO) Per informazioni: tel. 011 9070419 www.zoomtorino.it
Eventi
Corsi MammaFit A marzo riprendono gli appuntamenti al parco con “MammaFit con il passeggino” e - novità - “Gravidanza workout” per le mamme con il pancione. Costo: 30 euro al mese. Lunedì 25 marzo, 10.30 - parco Dalla Chiesa a Collegno (TO) e parco del Valentino a Torino Martedì 26 marzo, 10.30 - parco Sandro Pertini a Settimo Torinese (TO) Mercoledì 27 marzo, 10.30 - parco Ruffini a Torino e giardini La Marmora a Rivoli (TO) Giovedì 28 marzo, 10.30 - parco Pellerina a Torino e Pinerolo Sabato 6 aprile, 10.30 - parco del Valentino a Torino MAMMAFIT CON IL PASSEGGINO Martedì di marzo, ore 13 - parco del Valentino a Torino GRAVIDANZA WORKOUT Cell. 333 1612050 - ilaria.martina@mammaf.it - www.mammaf.it
Biscotti chez Elisa Elisa è una mamma torinese che ha avuto una dolcissima idea: un laboratorio creativo nel quale i bimbi da 4 anni in su (per i più piccoli è richiesta la presenza di un genitore) possono decorare biscotti di pasta frolla con la pasta di zucchero. Tra le forme create ad hoc ci sono cavallini a dondolo, coroncine, scarpette, ma anche stelle, cuori, animaletti, bimbi… Il numero massimo di partecipanti è di cinque bimbi perché li si possa seguire a uno a uno; l’attività dura circa un’ora. Ma non è tutto: oltre ai cinque appuntamenti proposti da Elisa si possono
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concordare altre date o può venire lei da voi con tutto il materiale necessario e vivacizzare una festa di compleanno! Basta chiamarla e prenotare. Venerdì 1, 15 e 22 marzo, ore 17 Martedì 5 e 26 marzo, ore 17 LABORATORIO DECORAZIONE BISCOTTI Elisa Bignone Delle Donne Via Tofane, 37 B - Torino Per informazioni e prenotazioni: cell. 339 3522077, elisa.bignone@gmail.com
sagre > Carnevale monalese
A Monale si festeggia il Carnevale! Rima infausta per segnalare quest’appuntamento da non perdere in provincia di Asti, dove domenica 3 marzo, a partire dal pomeriggio, regnerà il divertimento con la sfilata di carri allegorici nel centro storico. Non mancherà la distribuzione della tradizionale polenta. (F.F.) Domenica 3 marzo Monale (AT) Per informazioni: www.comune.monale.at.it
> Sagra del Polentone Dal 1573 è tradizione nell’alessandrino questa sagra nata da una leggenda legata al Marchese Del Carretto, che sfamò alcuni calderai con la polenta: il paese ebbe in dono l’enorme paiolo di rame in cui viene tuttora cotta la gigantesca polenta. Passeggiando per il centro non mancano le rappresentazioni di antichi mestieri locali, la sfilata storica alle 15 e il polentone con frittata di cipolla e salsiccia alle 16. Domenica 10 marzo Centro storico Monastero Bormida (AT) Per informazioni: Pro Loco, tel. 0144 88425 www.comune.monasterobormida.at.it
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Bimbi
Sorpresa! Tantissimi dolci auguri da papà, mamma, Bibi e Milla per i tuoi 5 anni e per... la tua prima finestrella!
Ecco qui il pupazzino di neve di Leonardo e Tommaso!!
Son sei anni per Nenè Tanti auguri, yuppie yeè!
7 anni! Augurissimi Cristel!
Tanti auguri per il tuo primo compleanno dalla tua sorellina Vittoria, mamma, papà e nenè
I vantaggi di un mercatino dell’usato con la qualità di un normale negozio
Articoli
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Il mercatino dell’usato dedicato al tuo piccino
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Gli sciroppi GrinTuss creano un film protettivo a “effetto barriera” che calma la tosse secca e produttiva proteggendo le prime vie aeree. Sono formulati per aderire alla mucosa e limitarne il contatto con agenti esterni irritanti. Promuovono inoltre l’idratazione della mucosa e del muco favorendone l’espulsione. Gli estratti liofilizzati di Piantaggine, Grindelia ed Elicriso presentano proprietà mucoadesive e protettive grazie all’azione di sostanze vegetali quali mucillagini, gomme e resine. Il Miele svolge un’azione protettiva ed emolliente conferendo un gusto gradevole, completato dall’azione rinfrescante degli oli essenziali.
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0373 Aut. Min. del 06/07/2012 Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni per l’uso
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