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architecture portfolio GIOVANNI GIBERTINI 2013 - 2020



architecture portfolio

G I O VA N N I G I B E R T I N I 2013 - 2020


PORTFOLIO Il presente portfolio contiene la mia tesi di laurea, una selezione di progetti universitari, alcuni concorsi e il prodotto dei miei primi tirocini. Mi sono laureato nel 2019 con una tesi in urbanistica riguardante la rigenerazione di un quartiere centrale nella metropoli di San Paolo in Brasile. Grazie alla facoltà di Ferrara, in cui ho studiato per 4 anni, ho acquisito una buona preparazione nel campo della conservazione e del Restauro, grazie all’Università di Porto e a successive esperienze ho invece avuto modo di approfondire il tema della composizione progettuale. Da qui la mia scelta di svolgere come progetto conclusivo una tesi in urbanistica, per andare ad indagare un’altra fase del progetto in Architettura, per studiare le dinamiche sociali che scaturiscono all’interno di un agglomerato urbano e come l’Architettura sia influenzata e possa influenzare tali dinamiche. L’etica dell’architettura e la convinzione che essa possa migliorare la vita di tutti è ciò che mi ha convinto sei anni fa ad iniziare il percorso per apprendere questo mestiere.


CURRICULUM VITAE DATI PERSONALI

ESPERIENZA PROFESSIONALE

Giovanni Gibertini italiano Architetto nato a Modena il 26/04/1994

2019.09 - 2020.04 Iosa Ghini associati Bologna, Italy 2019.05-2019.08 Tirocinio presso MASSlab Porto, Portogallo

Via Archirola 79, Modena, Italy 2018.03-2018.04 Tirocinio presso Instituto Pedra San Paolo, Brasile

+39 3209066608 +39 059301911 giovannigibertini@gmail.com https://www.linkedin.com/in/giovanni-gibertini-2122b5121/

LINGUE Italiano Inglese Portoghese

FORMAZIONE lingua madre B2 B2

Revit, Cinema 4D, SketchUp

2013-2019 FacoltĂ di Architettura di Ferrara Laurea Magistrale Tesi in Urbanistica con voto finale di 110|110 L 2015-2016 UniversitĂ di Architettura di Porto, Erasmus+ Portogallo

PROGRAMMI Illustrator, Rhinoceros + Vray, Indesign, Photoshop, Autocad

2016.08-2016.07 Tirocinio presso CartieriA+ Modena, Italia

livello avanzato livello base

2014.12 Workshop Historic City Centers Workshop Jodhpur, India 2008-2013 Liceo scientifico A. Tassoni, Diploma Modena


SELEZIONE DI PROGETTI

UNIVERSITÀ São Paulo, Brasile PERIFERIA CENTRALE

Porto, Portogallo CENTRO NÁUTICO

Ferrara, Italia RESTAURO DI PALAZZO TASSONI

Projecto IV

Laboratorio di restauro dei monumenti.

Docenti: Romeo Farinella, Elena Dorato, Luca Rossato, Benjamim Saviani

Docenti: Graça Correia

Docenti: Luca Rocchi, Manlio Montuori, Fabio Bevilacqua.

2018-2019

2015

2016

Rigenerazione di un’identità urbana Tesi magistrale


CONCORSI E WORKSHOP Porto, Portogallo QUARTEL MONTE PEDRAL

Monsanto, Portogallo SITE SANCTUARY

Porto, Portogallo BARRACA DA QUEIMA

Jodhpur, India MANAK STREET

1° premio - con studio MASSlab

Arkxsite - architecture competitions

Concurso AEFAUP

Historic city centers workshop

pubblicato su archdaily : h t t p s : / / w w w. a r c h d a i l y. c o m . b r / br/926175/mass-lab-vence-concurso-para-masterplan-e-conjunto-habitacional-no-porto

pubblicato su Afasia: https://afasiaarchzine.com/2020/04/bocchini-ballestrazzi-gibertini/

2019

2016

DISEGNI Selezione di disegni, schizzi, acquerelli svolti durante il corso di disegno a Porto, durante il soggiorno in Brasile e a Ferrara. 2015-2018

Docenti: Minakshi Jain, Marcello Balzani, Federica Maietti

2015

2014


U N I V E R S I T À

São Paulo, Brasile

PERIFERIA CENTRALE Rigenerazione di un’identità urbana

Tesi Magistrale Docenti: Romeo Farinella, Elena Dorato, Luca Rossato, Benjamim Saviani Colaboratori: Michele Millosevich 2018–2019

La problematica delle periferie e del loro recupero è diventato un tema caro alle metropoli di tutto il mondo. La condizione di marginalità morfologica e funzionale, la congestione dovuta a una crescita non pianificata e il degrado estremo di alcune aree sono caratteristiche comuni a sempre più metropoli. Quello delle periferie è un tema che va modificandosi e assume varie identità anche all’interno della stessa città. San Paolo del Brasile non è esclusa da questi fenomeni. Nonostante la condizione di centralità, il centro storico è affetto da un processo di

periferizzazione. Qui abbiamo trovato un angolo di città, il quartiere storico di Bixiga, centrale ma funzionalmente periferico, che storicamente è rimasto escluso dall’evoluzione urbana. Questa sua caratteristica è la causa per cui il quartiere versa oggi in uno stato di degrado diffuso, ma è anche ciò che lo ha reso peculiare. Come recuperare questa periferia centrale e riportarla ad essere una componente attiva per la città e come inserirla nuovamente nelle dinamiche socio economiche, valorizzando e rispettando i suoi caratteri

identitari unici, è l’interrogativo che la nostra tesi ha scelto di affrontare. Il progetto propone una connessione fisica e sociale che riconnetta il quartiere alle polarità che lo circondano attraverso la rivisitazione di un asse che abbia la molteplice funzione di infrastruttura e spazio di aggregazione. Una proposta di servizi a più livelli, che salvaguarda l’identità di un quartiere attualmente in crisi ma che porta con sé un’importante testimonianza del passato di una città che va scomparendo.

MACROREGIONI DELLA MUNICIPALITÀ DI SÃO PAULO

DECENTRAMENTO DELLA RICCHEZZA

PROGRAMMI DI INTERVENTO URBANO


MUNICIPALITÀ DI SÃO PAULO “CENTRO ESPANSO” QUARTIERE DI BELA VISTA - tema della tesi CENTRO STORICO


Centro Storico

RICONNESSIONE DEL QUARTIERE

CREAZIONE DI SPAZI PUBBLICI

CONVERSIONE DEGLI EDIFICI VUOTI IN ABITAZIONI SOCIALI

Bairro Liberdade


ASSONOMETRIA DEGLI SPAZI PUBBLICI LUNGO RUA BARBOSA


Auditorio

Sala Espositiva | Spazio Centrale

Giardino

Amministrazione | Distribuzione

Ristoro Biblioteca

ASSONOMETRIA DELL’INTERVENTO SU VILLA ITORORÒ


SPAZI PUBBLICI LUNGO RUA BARBOSA

INTERVENTO SU VILLA ITORORÃ’


U N I V E R S I T À

Porto, Portogallo

CENTRO NÁUTICO

Projecto IV Docenti: Graça Correia 2015

PROSPETTO ESTERNO

Il progetto per il centro di cannottaggio è situato a fianco del ponte Freixo nell’area di Campanha di Porto. Il programma funzionale piuttosto complesso prevedeva, oltre che l’area di rimessa per le canoe e gli spazi per l’allenamento, aree espositive e museali, alloggi e mensa per i soci del centro e un’area amministrativa. La strategia si declina in un unico corpo passante sotto la strada e completamente rivolto verso il fiume Douro. L’edificio si apre infatti verso esso grazie ad una lunga vetrata protetta dal sole da un’altrettanto lunga vela

in cemeto e lo raggiunge tramite una dolce ed ampia rampa, utilizzabile anche come spazio pubblico. Sul lato opposto, verso la strada, l’edificio appare invece come due distinti blocchi di cemento.


SPACCATO ASSONOMETRICO




U N I V E R S I T À

Ferrara, Italia

RESTAURO DI PALAZZO TASSONI

Laboratorio di restauro dei monumenti. Docenti: Luca Rocchi, Manlio Montuori, Fabio Bevilacqua. Collaboratori: Giulia Gorgoroni, Michele Millosevich. 2016

PROSPETTO ESTERNO - rilievo architettonico

Il progetto prevede il restauro del palazzo appartenuto all’antica famiglia dei Conti Tassoni, ed oggi parte dell’Università di Architettura. L’immobile venne ceduto alla Provincia a metà ottocento, la quale lo utilizzò per oltre un secolo come manicomio. In seguito alla Legge Basaglia il Palazzo rimase in condizioni di abbandono fino al suo acquisto da parte dell’Università che eseguì il restauro di solo una parte dell’intera fabbrica. Una prima fase del lavoro è stata rappresentata dall’analisi dello stato di fatto dei fronti

esterni e degli ambienti interni. Questa ha portato allo studio dell’architettura tradizionale ferrarese, in particolare nello studio dei tipici solai lignei si è approfondito l’uso della particolare trave composta e della loro decorazione del ‘700 secolo. Dall’analisi dello stato di degrado delle varie parti dell’edificio ci si è poi interrogati sulle modalità del loro restauro. Nel caso del solaio si è andati a consolidare e pulire le travi e le assi lignee, per poi reintegrare le lacune delle decorazioni segnalando cromaticamente l’intervento.

Il progetto prevede il reinserimento di quest’ala all’interno degli spazi utilizzabili dalla facoltà, aggiungendo aule studio, un bar ed una biblioteca, garantendo e agevolando la deambulazione interna a tutta la facoltà. Il progetto prevede l’aggiunta di un vano scale per la biblioteca nel punto di incontro tra il Palazzo Tassoni e il restante corpo dell’Università che si presenta come simbolo dell’intervento.


IPOVISTA DEL SOLAIO - stato di fatto

stato di progetto

SOLAIO - spaccato assonometrico


CORPO SCALA - prospetto

sezione longitudinale


vista dal cortile


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Porto, Portogallo

QUARTEL MONTE PEDRAL Concorso di idee | 1° premio con studio MASSlab 2019 pubblicato su archdaily: https://www.archdaily.com.br/br/926175/mass-lab-vence-concurso-para-masterplan-e-conjunto-habitacional-no-porto

Il concorso di idee per la ex caserma di Monte Pedral a Porto richiedeva una proposta per la realizziazione di 50.000 mq di residenze a prezzi controllati, residenze per studenti e attività commerciali, su un lotto di 25.000 mq, conservando l’ala principale dell’esistente, ad oggi sotto protezzione paesaggistica. La nostra proposta è partita analizzando le tipologie di spazio pubblico presenti a Porto e succesivamente dalla progettazione questi spazi come elemento guida nel disegno del masterplan. In secondo luogo si è ideato un toolkit, un catalogo di tipologie residenziali e spazi condivisi necessari per comporre i blocchi residenziali che andranno a formare il masterplan. Grazie a questo strumento ciasun blocco è altamente personalizzabile in base alle necessita e alle caratteristiche dei futuri utenti e alle richieste degli investitori.


Monsanto, Portugal

SITE SANCTUARY Arkxsite - architecture competitions Colleagues: David Ballestrazzi, Mattia Bocchini 2016 published on Afasia archzine: https://afasiaarchzine.com/2020/04/bocchini-ballestrazzi-gibertini/

Wandering the cobblestone avenues, a visitor may eventually find himself climbing the path to the castle, heading to the remains of a walled fortress on the hilltop. Passing through its third gate and breaking free from its enclosed courtyards, the traveller may take the way to the ruins of st. Michael’s chapel. Along this path, he may cross a sanctuary. Two architectures fail to impose their presence: they bow to nature and they shily reveal to the traveller’s curiosity. Such as a good rest during a pleasant trip, the sanctuary is intended as the right place for contemplation it has, therefore, no architectural authority over its context. It is designed to meditate. On the left, the first architecture hides the history of monsanto and, on the right, the other one, built on the ruins of st. John’s chapel, hides the inner sanctum that represents the physical and metaphorical space for self-reflection. The dualism between collective and individual memory of this place is a tool through which the sanctuary interrogates visitor’s perception. The path then continues towards the village, passing through two granitic rocks bordering the sacral area. The body of the chapel is erected on the ruin’s stones in 60 cm thick layers of rammed concrete, whereas the sacred space in the upper floor is built in a smoother concrete, through the use of white cement, whereas the path is thought to be coated with a layer of poured lead.


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Porto, Portogallo

BARRACA DA QUEIMA Concurso AEFAUP Collaboratori: Giulio Marchetti, Thibaud Herent 2015

Il concorso richiedeva l’allestimento dello stand della facoltà di architettura per la Queima, la fiera dell’Università. Ad una struttura metallica imposta dal bando si aggiungeva un rivestimento in lamiere grecate, riciclate da uno dei tanti edifici abbandonati della città. L’esterno sobrio del chiosco veniva contradetto da un taglio nel rivestimento che mostrava dei pannelli dorati, ottenuti tramite l’uso di coperte isotermiche, illuminati da dei fari interni, capaci di rendere la baracca un attrattore all’interno della fiera.


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Jodhopur, India

MANAK STREET Historic city centers workshop Docenti: Minakshi Jain, Marcello Balzani, Federica Maietti Collaboratori: Irene Ginesi, Rahul Dagli, Sai Netra Ramesh 2014

The area my group was asked to study was the Manak street, a way that lies between two chowks (squares): Amar and Manak chowks. Contrary to its nearby areas, this street is used more by the locals and presents very few shop for tourists. The ground floors of the buildings in the street are mainly shops, while the upper floors are used as residents. The street was developed during a period of 80-90 years and the first building is an old haveli, dated back to over 200 years old. If once all the buildings in the street were residential, later, due to the development of the area, the street started to be used for the transport of goods and items becoming in the end a wholesale bangle market, although still having some amount of residential structures.


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Selezione di disegni svolti durante gli anni di studio a Ferrara, durante il corso desenho 1 a Porto e durante il soggiorno in Brasile.

schizzi a penna







G I O VA N N I G I B E R T I N I giovannigiber tini@gmail.com 2013 - 2020




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