Cors&_Agosto 2010

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Agosto 2011 - ANNO 3 – N° 8


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Ai box ... Diversi sono coloro che per diversi motivi sono fermi “ai box”. Tra questi anche il sottoscritto che tuttavia si sta riprendendo e al campo cerca di seguoire gli altri. Se da un lato io ho gareggiato troppo troppo in questo inverno non variando la gara, ma ostinandomi in maratonine, altri hanno voluto correre la maratona di Vnezia e preprare poi subito Treviso. Tutto perché l’onda di entusiasmo era ancora alta…. poi dioversi coloro che hanno accusato dei problemi. Adesso c’è chi inizierà a riprepar arsi per Venezia ...bene prendersela con calma e poi un invito a cercare di gestire il post maratona con almeno 2_3 settimane di recupero muscolare con esercizi specifici , magari utilizzando anche la piccola palestra presente al campo sportivo di Via Calabria e inserendo anche qualche “simpatico” Circuit Training .

Il settore femminile

E’ da diversi numeri che parlo del settore femminile che questo anno all’interno della nostra società è cresciuto come numero, ma soprattutto come qualità. Non abbiamo mai contattato nessuno, sia in campo maschile che in campo femminile, per far si che la nostra società sportiva riportasse certi risultati, questo sono stati ottenuti solo grazie all’impegno che ognuno ha profuso nei vari allenamenti. La copertina dello scorso numero è stato forse un segnale premonitore, infatti Danieli Alessia ha conquistato il primo posto assoluto nella gara svolta a Silea. Una gara di 11 km, e poco più, corsi alla media di 4’02” in una giornata certo non favorevole a far meglio e che quindi lascia intravedere altre nuove prestazioni di assoluto interesse. E se Alessia è da considerasi la punta del movimento femminile non di minor spessore sono le altre componenti che si stanno impegnando per raggiungere ognuna i propri obiettivi. Salutiamo inoltre il ritorno al campo della neo mamma Linda. Agosto sarà il primo mese di preparazione per coloro che hanno deciso di correre la Maratona di Venezia, ma anche per coloro che intenderanno Giovanni affrontare una distanza più corta in autunno. IMMAGINE DI COPERTINA di ...ed adesso che il settore femminile ha iniziato a macinare risultati tocIn copertina : Francesco Cazzador alla Lavaredo Ultratrail ca a quello maschile far vedere di che pasta è fatto anche se i risultati CORS& ad oggi N. 8 - Agosto 2011 non sono A questo numero hanno collaborato: mancati Alessia Danieli, Sandro Sandri, Ennio Mezzalira, Massimiliano Tebaldi, Fioren- . zo Gambato, Giovanni Schiavo, Riccardo Gabbi, Andrea Agnoletto, … e diversi amici in veste di fotografi.

REDAZIONE:

www.sinergica-online.com


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Parliamo di …..

L’ALLUNGO, MODALITA’ ED INTERPRETAZIONE All’interno delle varie proposte di programma che inoltro a coloro che ne hanno fatto richiesta spesso si legge che, prima delle prove ripetute in pista o al termine di una seduta di lungo o lento, si devono effettuare una serie di allunghi e spesso le domande che ricevo sono : a che velocità devo correre gli allunghi, quanti , qual’ è la distanza?

L’ALLUNGO, MODALITA’ ED INTERPRETAZIONE

Vediamo di fare un po’ di chiarezza su ciò che intendo per allunghi o meglio cosa s’intende per allunghi. Per prima occorre far presente che l’allungo deve essere condotto con un’azione decontratta ed il più possibile con un’azione rotonda della corsa. Qualora invece nell’allungo si denoti un’azione rigida e contratta sarà necessario diminuire la velocità dello stesso. Sarà necessario utilizzare le braccia in modo tale che queste tendano a far affiorare alla mente l’azione di corsa dei velocisti: gomiti spinti in avanti al pari delle ginocchia alte e con le gambe che ruotano ricercando velocità, equilibrio ed armonia. L’allungo non deve essere una gara di velocità, ma dovrà predisporre l’ atleta a sostenere la seduta di allenamento. Più le prove da sostenere saranno di velocità ( dai 100 ai 500) più ci si dovrà soffermare sugli allunghi. Importante anche osservare il recupero tra un allungo ed un altro in modo tale che permetta al fisico di non ripartire stanco, ma neanche dopo tanto tempo nel senso non si deve far passare cosi tanto tempo da dare la possibilità al corpo di raffreddarsi. Occorre poi prestare attenzione alla gradualità della spinta nel senso che che via via che si procede con gli allunghi questi dovranno essere effettuati con maggiore intensità tuttavia salvaguardando quanto scritto sopra, ossia una corsa decontratta. Un indicazione di massima potrebbe essere quella di effettuare 2-3 allunghi di 80_100 metri correndo facile e tornando indietro di passo per il recupero per poi passare ad altri 2-3 allunghi di 60 metri a media velocità e finire con un paio di allunghi di 30_40 metri in velocità, senza tuttavia mai perdere l’armonia nella tecnica di corsa, con decelerazione graduale. Gli allunghi da tener presente, servono a predisporre all’allenamento no a farvici arrivare già affaticati. In termini un po’ più tecnici, ma che comunque è ormai noto alla maggior parte dei podisti, non dobbiamo arrivare a usare il sistema anaerobico, pena la produzione di acido lattico. A tal proposito la massima intensità non deve mai superare gli 8”. Ribadisco il concetto che l’allungo è una parte delicata dell’allenamento dove occorre prestare attenzione all’esecuzione, alla distanza e al tempo. Solitamente gli allunghi andrebbero eseguiti, come ds esempio sopra riportato, tuttavia anche questi devono essere rapportati al tipo di allenamento e all’atleta. In effetti in taluni casi si possono effettuare anche allunghi di 150_200 metri, come per esempio per le gare di mezzofondo veloce, dove questi vengono eseguiti prima degli allunghi specifici. Tale atteggiamento serve principalmente per far si che il cuore venga abituato alle alte intensità nelle quali di li a poco si troverà a gestire. Più è lunga la distanza dell’allungo più occorre gestire un’andatura che crei meno costi possibili. Tra gli allunghi è preferibile recuperare di passo oppure ad andatura di souplesse. L’allungo deve essere la sintesi della fase del riscaldamento che è quella che prepara alla prestazione. Con gli allunghi si richiama anche la coordinazione. L’allungo viene vissuto da diversi atleti come una fase inutile…e questo è un grande sbaglio. Il riscaldamento corretto oltre alla classica corsa comprende alche gli allunghi. Solo cosi facendo si riuscirà a portare il fisico al punto giusto per poi poter affrontare la seduta specifica di prove intervallate. Molto spesso inserisco gli allunghi al termine di una corsa lenta, bene questi hanno un’altra importante funzione, ma anche in questa fase occorre prestare attenzione all’esecuzione del gesto. Mi spiego, dopo un’ora o due ore di corsa lenta la muscolatura può essere addormentata dall’andatura non sostenuta ed è bene intervenire con gli allunghi in maniera soft. Non c’è bisogno di cercare alte velocità, ma solo di svegliare i muscoli con degli stimoli ad intensità media; forzarli troppo oltre a non dare risultati in ambito allenante, costituirebbero un rischio in ottica infortunio. In definitiva l’allungo serve a far ritrovare le “giuste successioni di corsa” e mai devono rappresentare un pericolo. Infortunarsi con una serie d’allunghi è in sostanza impossibile, se così accade vi è sicuramente un difetto nella sua interpretazione. Giovanni Schiavo


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Pederobba(Tv) – 3 luglio

TRIBANO(Pd) – 9 luglio

Passeggiata al fresco

NOTTURNA DELLA MAGNOLIA

Bella...si bella, una gara che non mi aspettavo così, che non conoscevo e chi mi ha sorpreso positivamente. Il giorno prima ero titubante se andare o no, poi la mattina mi sveglio presto e a quel punto cosa faccio?! …..Butto giù dal letto mio figlio e insieme ci dirigiamo a Pederobba, paese sotto il Monte Tomba, e…. questo mi doveva far sospettare qualcosa.... Non sapevo che gara mi aspettava, ma quando incontro l'inossidabile Lucio Fregona comincio a farmi un 'idea. Accoglienza e partenza dalla Villa Conti D'Onigo. Iscrizione con premio 5 euro , maglietta di cotone, la quota potrebbe sembrare "cara" per una gara di 12 km , ma poi una volta visto il percorso e ristori posizionati sullo stesso, va bene così. Ad accogliere gli atleti uno speaker d'eccezione , conosciutissimo in queste gare: Alex Geronazzo , autore tra l'altro del libro "il corridore di mezza via". Spiegazione da parte sua del tracciato con tanto di descrizione dei punti più critici del tracciato, una descrizione ben dettagliata e quando poi annuncia che il percorso sarà lo stesso per il campionato italiano per corsa in montagna ad ottobre, capisco che oggi non sarà una passeggiata. Sul posto trovo l' instancabile Ennio Mezzalira, reduce dalla Traslaval dove si è piazzato 27° assoluto e 5° di categoria...che dire..... GRANDE ENNIO!!!! Più tardi incontriamo anche Giovanni Loconsole che però non corre, ma viene a fare "visita di cortesia". Partenza alle 9,15 , e dopo un piccolo giro fatto per fare un po' di selezione, si comincia subito a salire all'interno del bosco. Mio figlio Filippo corre insieme a me, attaccato alla mia ombra, in verità potrebbe far meglio...ma vuol far ben figurare suo padre... Primi 5 km tutti in salita su sentieri ripidi e in alcuni punti strettissimi, a tal proposito per questo bisogna fermarsi in coda "peccato perché così si perde il ritmo”. Si passa da un sentiero all'altro tagliando la montagna per arrivare su in vetta al Monte Tomba, ci sono solo qualche tratto d'asfalto all'uscita di un sentiero , prima d'imboccare l'altro. La sensazione di corsa è bellissima, gambe che spingono, bosco da contorno visivo, cuore che va...BELLO!!!! Arriviamo in vetta dopo 34 minuti, ma qui il tempo non ha importanza, mio figlio sempre attaccato a me, lo sprono ad andare avanti in discesa, ma lui niente decide di farmi compagnia. Dal 5° al 12° km è discesa con alcuni strappetti, una discesa che in certi tratti si fa ripida, non ho le scarpe adatte e quindi .....calma e sangue freddo, si va, ma si va con prudenza. Mio figlio purtroppo a 2 km dall'arrivo cade, piccola distorsione alla caviglia, nulla di grave, qualcuno dice "il mestiere che si incarna" , ma questo gli fa perdere il primo posto degli under 18 sul percorso lungo , e arriva terzo. Anche se la gara per gli Under18 era quella dei 5km e quindi per lui niente premio. Io arrivo al traguardo cotto, ma soddisfatto con il tempo di 1:10 minuti. Vengo accolto ,dal grande Speaker Alex, come la quarta donna, ma una volta giunto al traguardo giudici e speaker convengono che non basta avere i capelli lunghi per essere donna....e quindi niente "premio"  !!!.....Alla prossima

Massimiliano Tebaldi

www.iomisposo.com

Dopo la parentesi dedicata ai campionati regionali individuali e di società su pista (inframezzati dalla Corrimestre) ho scelto Tribano (non distante da Monselice) per tornare a gareggiare su strada, memore della buona organizzazione riscontrata lo scorso anno. Serata particolarmente calda e afosa, poco adatta alla corsa prolungata, ma partecipazione quantitativamente positiva, con un buon numero di atleti vicentini, veronesi, veneziani e ferraresi a rinforzare la consueta massa di podisti padovani e rodigini. Come tanti altri eventi podistici della zona, la Notturna della Magnolia è una manifestazione ormai consolidata nella sua struttura (11^ edizione), che può contare su un buon numero di volontari per la sua riuscita. Malgrado ciò, persistono le solite difficoltà a regolamentare il traffico automobilistico del tardo pomeriggio di un sabato estivo, soprattutto per le batterie giovanili e per la prova femminile disputata alle 19,15 (2 giri del percorso cittadino, per un totale di circa 5 Km). Da questo punto di vista, le cose sono andate meglio per la batteria più numerosa, quella maschile, che ha preso il via alle 20,00 (3 giri corrispondenti a quasi 8 Km). Nella prova femminile monologo di Laura Cavara sulla vincitrice dello scorso anno Romina Fiorini e su una regolarissima Moira Campanaro al rientro su strada dopo le buone prestazioni offerte nel mezzofondo su pista. A difendere i colori veneziani dei Podisti Marghera con il suo quinto posto, un’altrettanto regolare Mariella Saccora, anche se alle prese con qualche acciacco fisico. Fra gli uomini successo veronese con Isacco Piubelli sul sempre presente (e sempre sul podio) Michele Bedin e su Ioan Vaida. Le categorie maschili erano tre: M sotto i 35 anni, M35 dai 35 ai 49, M50 dai 50 in su. Ebbene, nelle prime 10 posizioni assolute sono risultati 4 atleti della categoria M, ben 5 della categoria M35 e anche uno (il forte veronese Meneghello) della M50. L’età media, anche nelle posizioni di vertice e non solo in termini numerici, si sta progressivamente spostando verso l’alto, e di queste considerazioni statistiche dovrebbero tener conto gli organizzatori quando programmano la distribuzione delle premiazioni. In questo caso sono risultati penalizzati i concorrenti over 60, chiamati a gareggiare in una categoria M50 estremamente competitiva. Come lo scorso anno l’accoglienza, soprattutto postgara, è stata ottima, in particolar modo nel ristoro finale, ricco di panini, bibite, frutta a volontà e anche ghiaccioli. Il paccogara – direi buono, dopo la maglietta offerta lo scorso anno consisteva, a fronte di 5 euro di iscrizione, in una bottiglia di vino e una confezione di biscotti di marca. Le premiazioni sono risultate numericamente ricche, ma sono state, come al solito, particolarmente lente. Penso sia un modo per “allungare” la serata dopo l’abbondante ristoro; una serata, pur nella calura estiva, trascorsa piacevolmente.

Sandro Sandri


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TRASLAVAL Giro Podistico a tappe della Valle di Fassa - 26 giugno/1° luglio Finalmente, dopo qualche anno di rinunce, riesco a partecipare alla Traslaval 2011 e devo dire che questa scelta è stata veramente azzeccata. Nata da un’idea 13 anni fa di Stefano Bennatti (cento volte maratoneta a novembre e con personale di 2:48 fatto a 50 anni pochi mesi fa!!!) la Traslaval si è ricavata uno spazio importante diventando il punto di riferimento non solo delle corse in montagna ma anche delle corse a tappe in Italia. Quartier generale della manifestazione dal punto di vista logistico è Pozza di Fassa che accoglie i quasi 500 iscritti alla competitiva e circa 150 camminatori e podisti non competitivi che partecipano anch’essi alla corsa. Le tappe sono 5, ognuna per caratteristiche diversa dall’altra e ognuna in località diverse. 1^ tappa - Si comincia domenica 26 da Soraga con 10,2 km di continui saliscendi in mezzo al bosco, da segnalare a metà percorso una salita impegnativa di 1,2 km con pendenza media al 15%, mentre la discesa tutta su sterrato non propone alcuna difficoltà; 2^ tappa_ Lunedì - Moena km 10,6: si parte dal centro città e dopo un paio di chilometri di leggera discesa inizia una salita di circa 2 km su bosco con pendenza media al 16,8 % al termine della quale prima 4 km di discesa e poi altri 2 di falsopiano ci riportano nell’abitato di Moena; 3^ tappa_Martedì - Alba di Canazei km 8,6: partenza dallo stadio del ghiaccio e dopo essere usciti dal centro abitato ci accoglie una bella salita di circa 3 km che ci porta dai 1450 di Alba ai quasi 2000 prima dello scollinamento (uno spettacolo il gran Vernel davanti ai nostri occhi) e successiva discesa, tutta sterrata, fino all’arrivo. Tappa accorciata di un paio di chilometri dai 10,650 originari causa una frana, ma non per questo più semplice, anzi, direi forse più dura in quanto hanno accorciato la salita aumentando però la pendenza. Uno spettacolo il dopo corsa: tutti o quasi in torrente a rinfrescarsi...sembrava di essere al Lido di....Canazei!! Mercoledì...giorno di riposo...o quasi visto che il tempo la splendida giornata di sole invita solo a godersi le dolomiti e i suoi rifugi.....fatto il Gardeccia e Vajolet altro che riposo!!!! 4^ tappa_Giovedì - Campestrin km 13,2: tappa prevalentemente pianeggiante?! (così la definisce il volantino) con una sola salita dopo 3 km di 1200 mt con pendenza media al 13%, poi dopo una discesa di 800 un falsopiano di 6 km ci accompagna all’arrivo; mai fidarsi dei volantini....altro che pianeggiante la salita è dura e sul falsopiano inizia a farsi sentire la stanchezza dei giorni precedenti; 5^ e ultima tappa_Venerdì km 10 il “temuto” tappone: la giornata si presenta con uno splendido sole ma anche fresca (10 °) complice la pioggia della mattina precedente. Si nota tra i vari “giornalieri” anche il parroco volante Don Torresani il quale 8 anni prima ha stabilito il record della corsa in 56 min.....Si parte dal piazzale adiacente la Funivia Col Rodella a Campitello di Fassa....per arrivare dopo 10 km dai 1400 mt della partenza ai 2400 del Col Rodella. In verità la salita vera inizia dopo 3 km nell’abitato di Canazei quindi ci sono da superare 1000 mt di dislivello in 7 km!!! Il percorso è uno spettacolo man man che ci si avvicina alla vetta e l’elicottero che ci segue rende ancora più suggestiva la nostra cavalcata verso l’arrivo.....ora è finita la Traslaval e da un panorama mozzafiato dal Col Rodella con il Piz Boè, la Marmolada davanti mi scorre in testa tutta la settimana passata nella Val di Fassa......Sicuramente da ritornarci il prossimo anno e da consigliare a tutti per una vacanza/corsa.

Ennio Mezzalira …. alla fine arrivo 25° assoluto e 5° di categoria !!!!!

www.hotelroberta.com


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ultratrail lavaredo - 1 luglio - 90 km + 5400 ….. il D-DAY è finalmente arrivato, non sto parlando dello “sbarco in Normandia” , ma dello sbarco di circa 600 “pazzi furiosi” che, da piazza Santa Giustina (Auronzo) con la pila frontale accesa partono per compiere 90 km con 5.300 metri di dislivello positivo, un giro attorno alle Dolomiti del Cadore entro un tempo massimo di 24 ore ….. …. Mamma che spettacolo, che emozione la partenza, e … che freddo, su in cima alla forcella Lavaredo a 2.500 mt di altezza, ci aspettano temperature sotto lo zero, bisogna coprirsi bene, qual-

Località

Km

km da tappa a tappa

Auronzo Piazza Santa Giustina Fine pista ciclabile Bivio Val Marzon

0,00 5,90 7,70

0,00 5,90 1,80

870 940 990

0 70 50

Vallon di Lavaredo Chiesetta degli Alpini

12,00 18,00

4,30 6,00

1.320 2.330

330 1.010

Rifugio Lavaredo

18,50

0,50

2.340

Forcella Lavaredo

19,20

0,70

2.450

10 110

Val Rinbianco inizio Malga Rinbianco Misurina Casera Maraia

26,20 29,70 32,90 40,30

7,00 3,50 3,20 7,40

1.580 1.820 1.750 1.690

-870 240 -70 -60

Villa Gregoriana

44,00

3,70

1.135

-555

ALT.

dislivello

che indumento caldo in più non fa male. La prima metà del percorso è cosi strutturata … Dopo la consueta punzonatura, alla mezzanotte precisa partiamo di gran cacciata lungo la ciclabile che porta verso la Val Marzon. Il primo punto da raggiungere è la Chiesetta degli Alpini (primo ristoro) a 18 km, circa 1.500 mt. di dislivello dalla partenza. Molti si sono vestiti con i pantaloni lunghi, altri più intrepidi e, non so come facciano, con i pantaloncini corti ( …. brrrrr fanno freddo solo a vederli). Raggiungo il posto di ristoro a Chiesetta degli Alpini in 3 ore e sono molto felice perché mi sento in ottima forma, il tempo di cambiare la roba sudata, infilare la giacca a vento guanti e berretto, un buon tè caldo e via di corsa verso la forcella. L’organizzazione aveva proprio ragione, fa un freddo cane ed è meglio muoversi subito senza fare tante soste, le falangi delle mani sono già informicolate, non vedo l’ora di scendere di quota …. In breve, raggiungo la forcella Lavaredo (2.450 mt) e scollino verso la Val Rinbon in discesa per circa 870 mt . Tutto attorno a me è ancora buio e la luce delle lampade frontali dei corridori, si riflette sulle pareti della valle creando dei giochi di luce incredibili, sembra quasi le montagne ci sorridano dicendo “CORRI DAI !! FORZA !!” . Il contorno delle montagne si vede appena, ma di lì a poco, la fievole luce dell’alba, rende tutto meraviglioso. Rallento l’andatura della discesa causa forti dolori nella

parte alta del piede, ho stretto troppo le scarpe e, mi sono procurato delle botte che mi fanno male …. Tutto il vantaggio preso nella salita lo sto ora scontando. Non importa, mi dico, sono tanti i km che mi attendono, recupererò in qualche maniera; allento i lacci delle scarpe e continuo con il mio ritmo un po’ blando scendendo di circa 870 mt. per poi risalire nella Valle Rin Bianco, un specie di freezer naturale che alle 4:30/5:00 del mattino raggiunge temperature di -7 gradi …. Brrrrrrrrrrrr. In breve, arrivo al 30° km, quota 1.820 mt in Malga Rin Bianco, un veloce ristoro sotto un vento gelido e via di corsa verso il Lago di Misurina, 33° km, successivamente Casera Maraia 40° km, ed in fine, dopo una interminabile discesa di circa 600 mt, arrivo a Villa Gregoriana 44° km in 8 ore e 19 minuti dove c’è Maria Cristina ad aspettarmi e darmi assistenza. Qui mi permetto una sosta importante, decido di fermarmi circa mezz’ora, mi tolgo le scarpe ed i calzini, mi cambio pantaloni ed infilo quelli più corti, “faccio benzina” a base di 2 panini con il salame, un pezzo di crostata, una minestra calda con pastina, un po’ di cioccolata e poi, ancora assetato di liquidi, mi “tracanno” tutto d’un fiato una lattina di coca cola ghiacciata ….. ,ma …. solo dopo averla finita, mi rendo conto della “cazz….…” che ho fatto. ….. Mamma mia, mi sento malissimo, tutto gira intorno a me e mi sento svenire (congestione). Maria Cristina, un po’ preoccupata mi chiede se deve chiamare quelli del soccorso, ma le dico che è meglio evitare altrimenti mi avrebbero bloccato e tolto il pettorale finendo così la corsa definitivamente. Mi faccio forza e cerco di respirare profondamente, cerco di utilizzare tutte le tecniche di “training autogeno” che conosco per venirne fuori. Fortunatamente il tutto si risolve con un “ruttone” e una scarica in bagno … PER FORTUNA !!! … whaooo si riparte Un po’ pallido in volto e, dopo aver perso in totale un’ora, ricarico il camel-bag e la borraccia e, riparto verso la seconda parte del percorso in compagnia di Antonio, un “runner-mate” conosciuto lì al ristoro. …… Mi piace un sacco conoscere lagente mentre corri, è come remare alla stessa scialuppa di salvataggio ci si scambiano emozioni, consigli, aiuti e poi alla fine, quella stretta di mano che ti dai, te la ricordi per sempre …. La seconda parte del percorso la conosco benissimo e, parto molto carico, sento che dentro di me ci sono tutte le forze giuste per portarla a termine, i piedi non mi fanno più male, le gambe sono perfette e in breve tempo mi ritrovo in Forcella Piccola dopo aver percorso un dislivello di 1.120 mt, vedo San Vito di Cadore e il rifugio San Marco è sotto i miei piedi. Per quanto conosca bene questi luoghi, non riesco mai a non stupirmi, rimango sempre affascinato, dai colori, dai profumi, dal canto degli uccelli, dal fischio delle marmotte, dal rumore del torrente, mi piace chinarmi a bere l’acqua fresca …. essere completamente immerso nella natura è una cosa che mi affascina e mi fa dimenticare la fatica che sto facendo.


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re tutte le discese correndo, avevo già provato queste anche da poco tempo ma, nonostante ciò, la mia testa aveva deciso che dovevo camminare.

La seconda metà del percorso è cosi strutturata km da tappa a tappa

ALT.

dislivello

49,80

5,80

1.580

445

Forcella Grande

53,60

3,80

2.255

675

Rifugio San Marco

55,10

1,50

1.823

Forcella Piccola

59,00

3,90

2.120

Rifugio Galassi

59,00

0,00

2.030

-432 297 -90

Capanna degli Alpini

63,00

4,00

1.420

-610

Val Diassa inizio

66,70

3,70

1.170

Rifugio Chiggiato

69,80

3,10

1.920

-250 750

Casera d'Aieron

72,00

2,20

1.715

-205

Rifugio Baion

74,90

2,90

1.825

110

Rif. Ciareido pressi

76,70

1,80

1.950

125

Cason di Valsalega

82,40

5,70

1.340

-610

Lago di Auronzo

86,00

3,60

840

-500

Auronzo Piazza Santa Giustina

86,80

0,80

870

30

Località

km

Val di San Vito inizio

Mi vedevo sorpassare da molta gente che avevo lasciato indietro, lo sconforto in me cresceva sempre più, ma, improvvisamente, quando mancavano circa 12 km all’arrivo, sbuca fuori alle mie spalle Riccardo, un “runner-mate” che a Capanna degli Alpini aveva deciso di ritirarsi per poi cambiare idea. Mi guarda e si stupisce di avermi raggiunto, mi rivolge la parola e, capendo che forse ero caduto nella palude della tristezza come il cavallo di Atreiu, mi sprona a seguirlo. All’inizio tiro fuori mille scuse “ho i crampi” ….. (la testa stava remando contro) ma poi, mi lascio andare, all’inizio piano piano, per poi aumentare l’andatura e, ritorna in me il vigore che avevo dimenticato di avere acquisito con tutti gli allenamenti fatti nei mesi passati.

Una discesa tecnica di circa 430 mt. e di lì a poco mi fermo al rif. San Marco 55° km , mi fermo solo un attimo per fare un po’ di benzina, mezzo panino con il crudo, della frutta secca e un po’ di acqua mista a coca cola e via subito verso forcella Grande, a seguire rif. Galassi, e infine faccio sosta a Capanna degli Alpini 63 esimo km ….. mancano solo 30 km … ormai il più è fatto. A Capanna degli Alpini ritrovo ad aspettarmi Maria Cristina J; era salita a piedi dalla strada bianca che parte da Calalzo, prendiamo assieme una pastasciutta in bianco con molto grana, un po’ di liquidi, mi cambio e faccio rifornimento di frutta secca e mi avvio verso quello che io considero il punto più duro del percorso ovvero la mitica salita al rif. Chiggiato, circa 800 mt di dislivello in 3 km …. Mamma mia, un CALVARIO non finisce mai. Dopo 67 km sulle gambe sembra una salita interminabile. In breve, superando varie difficoltà mi ritrovo al rif. Baion, 75 esimo kilometro, ero felice, ma mi stavo convincendo che, poiché accusavo crampi un po’ dappertutto, era giunto il momento di continuare il viaggio camminando fino all’arrivo. Non ne ero completamente sicuro, ma forse, la testa mi stava facendo dei brutti scherzi. Io mi ero allenato molto per affronta-

Mi rendo conto che NON AVEVO PROPRIO NULLA, le mie gambe erano OK, bastava ordinare loro di correre, correre e correre ……… non pensavo che anche la testa dovesse essere allenata per affrontare queste lunghe race. Riprendo le posizioni perdute e taglio il traguardo assieme a Riccardo in un tempo di 21:15:26 …. (il primo arrivato, un francese, CHAIGNEAU SEBASTIEN ci ha messo 9 ore e 29 minuti …. incredibile). Ad attendermi, all’arrivo, nuovamente Maria Cristina e, con grande sorpresa, anche le mie figlie Valentina e Nicoletta venute su in treno da Dolo per potermi abbracciare trionfatore. I MIEI PRIMI 90 KM !!!!!! WHAOOO !!!! Ringrazio l’organizzazione e tutti i suoi volontari sempre disponibili e gentili, i ristori sempre ben forniti di tutto quello che serviva…… la mia valutazione è un OTTIMO !!!!! BRAVI Ringrazio inoltre Giovanni e i miei più cari compagni di allenamento Sabrina L., Lele e Sabrina, Sivia, ed Elisa che mi hanno sempre supportato (meglio forse dire sopportato) per la testa che gli ho fatto sulla LUT .

Francesco Cazzador


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SILEA(Tv) -

10 LUGLIO -

PER ....CORRERE il SILE

Alla 3^ edizione di Per...correre il Sile, organizzata dal Gruppo Podistico ASD Per correre il Sile di Silea (TV), si è presentata una giornata bella e purtroppo molto calda, come l'anno scorso. Per fortuna, il percorso era piuttosto ombreggiato. La gara si è svolta interamente all'interno del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, per l'80% sullo sterrato dell'Alzaia. Il percorso, pertanto molto bello, non ho avuto modo di apprezzarlo molto correndo. Molti i partecipanti, più di 1500 e due le distanze: 5,5 e 11 km. Per la distanza corta bisognava percorrere un giro, mentre per quella lunga 2. Partenza alle 9.00. All'ultimo é stato deciso di far partire la gara dei 5 km 2 minuti prima degli altri. Dalla partenza fino al 2° km il percorso è stato come spesso accade in manifestazioni del CPT molto affollato ed è stata un pò come correre in slalom. A metà del percorso un punto di controllo, in cui bisognava farsi vistare il cartellino. Due ristori lungo il percorso e uno all'arrivo con fette di anguria, panini, fette biscottate con marmellata, biscotti, thé, acqua e bevande con sali minerali. Molte le persone che camminavano lungo il percorso....ed essendo una strada piuttosto stretta, se si fossero messi tutti in fila indiana e non 2 o 3 uno in fianco all'altro forse avrebbero permesso a chi correva di far sprecare meno energia nel sorpassarli. Per il resto comunque, un ottima manifestazione. Fino alle 8,30 circa il clima sembrava favorevole, volevo illudermi che restasse così e invece tutto d'un tratto il caldo è arrivato . Fortunatamente la partenza, a differenza dello scorso anno, era all'ombra. Sono molto soddisfatta della gara, che ho concluso in 44'40'' in prima posizione assoluta con una media di 4'02" (da Gps 11,050 m e non 10,050 come riportato sul sito sociale ). Molto contenta anche del premio in denaro . In seconda posizione Ambra Vecchiato e a seguire Meri Pellizzaro, Moira Lorenzon e Giovanna Ballarin. Purtroppo, non sò la classifica assoluta maschile. Del mio gruppo, è salito sul palco anche Antonio Bruni, premiato come 2° della sua categoria.

Alessia Danieli Ndr – Un successo quello della Alessia che è giunto in una gara dove la concorrenza è stata notevole, ma dove l’Alessia ha saputo ben districarsi, imponendo il suo ritmo dall’inizio alla fine e conquistando il primo successo in assoluto per la nostra società sportiva, BRAVA !!!

Dopo la pausa di tre settimane eccoci di nuovo con la 13^ prova del Campionato CPT. Prima di inoltrarmi nella descrizione della giornata, due fattori importanti che hanno caratterizzato questa giornata: la prima è di essere riuscito finalmente a convincere Ragazzo Donatella (ns. iscritta )a partecipare a questa gara, speriamo riesca a continuare perchè ci saranno dei buoni risultati sia per lei che per la società, l'altra novità è che con grande sorpresa felicità non ho visto solamente le solite facce dei due moschettieri , Sergio e Giovanni, ma un nutrito gruppetto degli Amatori Atl. Chirignago, ben 17, Marangon, Gambato, Danieli, Loconsole, Ragazzo, Zecchini e due amici, Rosa, Marletta, Serafini,

Berto, Coin, Agnoletto, Bruni, Busetto e moglie, che ci ha permesso di iscriverci e accedere alla premiazione come 30° gruppo. La bella giornata si preannuncia calda, ma questo certamente non ci farà paura. Arriviamo a Silea in via Alzaia presso l'ampio parcheggio dove è organizzata la "Festa dea Sardea". Il posto è bello, molto ombreggiato e sarà presidiato dal gruppo degli alpini. Noto fin dall'arrivo che l'affluenza di atleti e importante, non pensavo che in una giornata così bella da spiaggia ci potessero essere tanti “svitati” come me, ma mi sbagliavo, vuol dire che questo sport sta sempre più prendendo piede ed è un piacere constatarlo. L'iscrizione di euro 3,50 comprende un asciugamano in spugna soft 50 x 100 cm, più una bottiglia di bibita_integratore. Uno dopo l'altro arrivano tutti i nostri amici e poi via per un po’ di riscaldamento. La partenza questa volta ha una variante: i giudici di gara fanno partire prima di tutti i ragazzi e bambini e dopo un paio di minuti, allo sparo, tutti gli altri. Saggia decisione che a mio avviso permette ai ragazzi di non essere ogni volta travolti dai grandi. I due percorsi di 5,5 e 11 km, che si svolgono esclusivamente dentro il Parco Regionale lungo l'Alzaia del Sile, sono di una bellezza unica, molto ombreggiati che gratificano sia chi si gode la corsa in relax sia chi è impegnato nella competizione più intensa. Il percorso degli 11 km si sviluppa in due giri dello stesso tracciato, ben segnalato, con ristori e anche docce volanti per mitigare il caldo intenso. I ritmi sono sempre impegnativi, vedo Antonio andare via già al primo km, ma lo lascio andare e cerco di tenere il mio ritmo. Arrivo in 44'21'' mentre Antonio chiude in 42'10'' andando a conquistare il 2° posto di categoria. Subito dopo di me in 44'40'' la splendida Alessia che si aggiudica il primo posto ASSOLUTO (sempre più brava), poi Loconsole, Agnoletto, Ragazzo, Berto e via via tutti gli altri. E' stata una giornata veramente bella, significativa e importante nel vedere il nostro gruppo ritrovarsi, dove la componente femminile comincia sempre più a farsi sentire. Grazie a tutti.

Fiorenzo Gambato


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CAPPELLA DI SCORZE’ - 22 luglio 2011 - 1° Marcia dei Pomodori Eccoci a partecipare a questa prima edizione della manifestazione “1° Marcia dei Pomodori”. Gara che prevede due distanze. Km 9,5 (effettivi 9 scarsi) e km 5,5. Iscrizione € 2,00 solo ristori o € 3,50 per chi vuole il pasta party. La manifestazione vede presenti un buon numero di atleti. La gara è interessante…Andrea Biscontin vuole battere l’Alessia…parte a razzo, ma non riesce nel suo intento per poco….eppure l’Alessia aveva anche qualche problemino fisico! La sfida continua… Partenza in orario, controllo l’andatura e mi sento tranquillo…i primi 2 km sono sotto i 4’00” al km e penso di condurre questo ritmo per poi cercare la progressione nel finale. Sorpresa! Al 3 km circa inizia uno sterrato…sterrato distruttivo! Salto a destra e a sinistra come una cavalletta… non riesco a trovare un’andatura ed una posizione di corsa che mi permetta di star bene ed esco dallo sterrato un po’ provato. Continuo la mia corsa ed i tratti asfalto e sterrato si scambiano i posti. Arrivo al traguardo 29 assoluto, 8850 metri al GPS con un buon 35’40” media 4’02”. Applausi per il settore femminile: Alessia (4° assoluta) e Sonia (3° di Categoria), stanno crescendo notevolmente. Ristoro con melone, anguria, dolci e bevande. La serata finisce in allegria con una pizza in compagnia.

Andrea Agnoletto Venerdì decido di partecipare alla 1° marcia del pomodoro a Cappella di Scorzè. Il meteo preannunciava pioggia ..., ma è stata attesa, invano. Iscrizione con 2 euro o 3,5 con inclusa pasta party. Buona partecipazione con i soliti volti noti di queste gare con aggiunta di alcuni atleti forti. Del mio gruppo presenti Ennio Mezzalira, che come al solito sfodera una prestazione di tutto rispetto, Paolo Marchi che controlla tutti e tutto e fa e ri-fa la classifica più volte prima della partenza, ma per Paolo basta la parola gara per renderlo nervoso, Andrea Biscontin , che più tardi dichiara in un noto social network...di essere andato in “passata con tutto” , anche se invece sfodera un' ottima gara, Andrea Agnoletto che nonostante i suoi malanni conclude una buonissima gara, l'affiliato Banzaj (Berto) che comincia a prendere gusto alle gare e fa sempre ottimi risultati, Aldo Stocco, Alessia Danilei alle prese con un fastidio al polpaccio che non la fa correre come vorrebbe e Sonia Coccato che gareggia con la sua solita tenacia. Per me più che una gara è stato un allenamento, un buon medio a 4’15”, a parte i primi 2 km corsi facendomi trasportare dal gruppo. Percorso con i primi km asfaltati e poi qualche tratto sterrato che ha messo a dura prove caviglie e che l'ha reso più impegnativo. Presente sul percorso un ristoro, e buono il ristoro finale con anguria e melone per tutti, comunque una buona serata di sport.... alla prossima !

Massimiliano Tebaldi Ritrovo alle ore 18.00 presso gli stand della Festa del Pomodoro, in via Dante. Partenza alle ore 19.00 delle due distanze: 5 e 9 km circa. Temperatura calda, ma non eccessiva grazie anche ad un leggero venticello. Alle partenza non più di 300 partecipanti, ma presenti atleti forti sia in campo maschile che femminile. Fino alla mattina del giorno della gara, pensavo di non potervi partecipare a causa di una contrattura al polpaccio che mi dava problemi da domenica. Poi però facendo una camminata e ricevendo dei segnali positivi, ho detto: "Ci provo!". Durante il riscaldamento nessun dolore o fastidio e nemmeno durante la gara. Nonostante questo, la giornata o la gara non è proprio quella giusta. Dopo i primi circa 2 km di asfalto,

inizia lo sterrato in mezzo ai campi...per i miei gusti e le mie caratteristiche fisiche un po’ troppo accidentato, con buche, non si sa dove appoggiare i piedi, si salta da una parte all'altra, rischio anche di storcermi una caviglia. Durante questo primo chilometro e mezzo circa di sterrato, perdo terreno dalle prime 3, ritorno sull'asfalto, ma le gambe non spingono più, mi fanno male, mi inchiodo, e se non fosse per l'incitamento di Paolo, l'avrei portata a termine? Il percorso continua su un misto di asfalto e sterrato. Alcuni riferimenti chilometrici sbagliati, più lunghi, mi fanno demoralizzare ancora di più, poi invece prendo il tempo di un chilometro in 3'28" e capisco: “sono sbagliati”. Stringo i denti e nell' ultimo chilometro circa in rettilineo vedo l'arco di arrivo in lontananza, mi sembra di non arrivare più, aumento un po’ per non rischiare di perdere la posizione. Arrivo quarta assoluta, delusa tuttavia dal tempo cronometrico. Vince Ambra Vecchiato, seconda Nadia Dandolo, terza non riesco a ricordarmi il nome e quinta Sara Trevisan. Comunque, è giusto imparare a soffrire anche quando si è in difficoltà, demoralizzati e vorresti solo fermarti. Quindi mi è servito, come crescita a livello mentale. Del mio gruppo sono stati premiati anche Ennio Mezzalira (3° categoria) e Sonia Coccato (3° categoria). Presenti anche Paolo Marchi che purtroppo a causa delle buche presenti nello sterrato ha avuto dei problemi alle ginocchia che non gli hanno permesso di correre alla sua andatura, Massimiliano Tebaldi, Andrea Agnoletto e Andrea Biscontin. Il nostro compagno di allenamenti Roberto Dei Rossi ha corso un ottima gara chiudendo in 35'00” circa. Alla fine c'é stata la lotteria, con i numeri che ci venivano consegnati all'arrivo, quando ormai sembrava che non avessimo vinto niente e stavamo per andarcene, chiamano l'ultimo numero, è quello che ci aveva lasciato Massimiliano che era già andato via....vinta una confezione con due bottiglie di vino !

Alessia Danieli


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VENEZIA – 15 LUGLIO - Run 5:30 Venerdì mattina ho corso la 5.30 run a Venezia: levataccia alla 4:25 …. poi mi metto il completino sociale, una veloce colazione e via in macchina al tronchetto. Lì trovo parcheggio gratuito e via di corsa per il tracciato della Venicemarathon fino alle Zattere dove incontro circa altri 200 runners che aspettano le 5:30 per la partenza. Nel frattempo passa una nave da crociera, i turisti sul ponte della nave ci vedono e ci salutano/incitano … lo stesso facciamo noi runners. Iscrizione 5,00 € ci forniscono una t-shirt e un buono ristoro. Alle 5:30 in punto scatta il count-down e via si parte. Il tracciato dalle Zattere va verso la Chiesa della Salute (come la Venicemarathon) e poi su fino in cima al ponte dell'Accademia dove c'è il giro di boa e si scende per entrare in un dedalo di calli, campi e campielli intervallati da almeno una 30ina di ponti. Il percorso non è segna-

lato (!!!), ma per fortuna nel gruppo di testa ci sono dei locali che fanno strada anche se in 3/4 incroci ci sono stati dei dubbi e delle incertezze dopo 5,06 km arriviamo al traguardo in 22'58". La corsa non era agonistica, sono comunque arrivato assieme ad altri 5 a mani alzate uno a fianco all'altro al traguardo in testa, dando quindi visibilità al nostro completino sociale. Al ristoro finale te, acqua e anguria. ….. esperienza nel complesso positiva.

Riccardo Gabbi

SOLESINO(Pd) - 16 luglio - Strasolesino Dopo lo scorso weekend corso a Tribano, sabato 16 luglio appuntamento a Solesino, sempre nelle vicinanze di Monselice, per la 38^ edizione della Strasolesino. La manifestazione, un punto fisso del calendario estivo della bassa padovana, richiama svariati podisti locali, ma anche coloro che non possono contare in questo periodo su un’adeguata offerta di manifestazioni competitive (mi riferisco principalmente alla zona del vicentino e veneziano). Inoltre il ricco montepremi per gli assoluti stimola la presenza di top runners di valore. Il circuito cittadino, abbastanza ricco di curve e perfettamente collaudato, andava ripetuto due volte per una distanza complessiva di 8,3 Km. Dato il clima particolarmente caldo, l’organizzazione ha predisposto due rifornimenti di acqua al giro e una doccia volante. Si diceva del valore degli atleti: fra gli uomini Benazzouz Slimani ha messo tutti d’accordo regolando Melese e Benhambane; bisogna scorrere la classifica fino al quinto posto per trovare Rudy Magagnoli, primo italiano dopo la serie di atleti di origine marocchina (comunque tutti quanti habituè delle nostre strade). La presenza di Giovanna Volpato ha invece nobilitato la gara femminile con la sua vittoria davanti a Giovanna Ricotta e Romina Fiorini. Anche in questa occasione l’agonismo per rientrare nelle posizioni a premio si è fatto sentire, soprattutto nelle categorie centrali maschili (36 -45 anni e 46-55 anni, come di consueto quelle più affollate). Per i colori veneziani ottime le prove di Mauro Irrera (Lib. Mirano) ed Ennio Mezzalira (Amatori Chirignago) rispettivamente primo e terzo in quella 46-55. Fra le donne vittoria nelle over 40 di Mariella Saccora (Amici Podisti Marghera), nelle posizioni immediatamente successive a quelle delle atlete assolute. Per tutti una gara abbastanza impegnativa per la morsa di caldo, sicché è risultato molto gradito il rinfrescante ristoro approntato dagli organizzatori soprattutto per quanto riguarda la presenza di bibite, ghiaccioli e anguria. Pacco gara consistente in una maglietta della manifestazione a fronte di una quota iscrizione di 5 euro, secondo me ripagata, come detto, con l’abbondante buffet messo a disposizione. Premiazioni un po’ lente, ma è la naturale conseguenza del fatto di chiamare a voce tutti i premiati, non solo i primi, invece del sistema del buono per il ritiro diretto della borsa di prodotti alimentari. La preferenza dipende da cosa si gradisce maggiormente: un briciolo di gratificazione anche per i podisti di secondo piano o una conclusione della manifestazione un po’ meno prolungata nei tempi.

Sandro Sandri Dopo l’esperienza mangereccia di Scorzè, decido il giorno dopo, di partecipare come l’anno scorso, alla manifestazione di Solesino. Arrivo come sempre con un’oretta di anticipo come mio solito, convinto di non aver problemi per il parcheggio…qui con mia sorpresa, i posti son già tutti occupati e molta gente è già sul posto. Riesco a trovare un “buco” e mi avvio per l’iscrizione. Costo € 5,00, con premio alla riconsegna del pettorale consistente in

una maglietta di cotone con sponsor la manifestazione. Premio e costo sempre discutibili, ma considerato il ristoro finale con pizza, panini, anguria, biscotti, ghiaccioli, melone (buonissimo) e bibite varie, comunque onesto per la quantità e la qualità. Mi guardo intorno e noto subito la presenza di molti atleti extracomunitari, anche l’anno scorso non mancavano. Percorso di Km 8,3 su un circuito da ripetere due volte. Differenza quest’anno per le premiazioni, solo i primi 5 Assoluti maschili e femminili (se ho buona memoria l’anno scorso ne venivano premiati di più) e i primi 15 di ogni Categoria. Io faccio parte di quella che va dai 36 ai 45 anni. Subito in luce la presenza di Giovanna Volpato che farà sua la gara femminile su una Giovanna Ricotta sempre combattiva. La gara maschile vedrà nei primi 4 posti stranieri e al 5° posto l’unico italiano Rudy Magagnoli. Saluto come sempre Sandro Sandri (12° di categoria) e Boulton Derrick presenti come me a queste manifestazioni padovane. Saluto anche Giorgio Centofante, stasera come cavaliere della sua dama con cui correrà in compagnia. C’è anche Ennio Mezzalira (3° categoria), con cui scambio qualche parere sulla Magnathon della sera prima. Partenza alle 19,45 dopo le gare giovanili, le iscrizioni superano in totale le 350 unità. La Strasolesino richiama sempre atleti di tutti i generi ed età. Non ho nessuna finalità, per me l’importante è correre e dare quello che posso. Inizio la mia gara e mi metto al ritmo del 1 km di 3’48”, la serata segnerà almeno 30 gradi e questo si sentirà sulle gambe. Il 2 km a 3’51” ed il 3 km a 3’56”, passo i 3000 metri a 11’34”. Salto i primi due ristori perché trovo il personale in quel momento privo delle bottigliette d’acqua. Al 4 km segno un 3’53” ed il primo giro se ne va…. Qui si lavora di volontà, le mie gambe sono molli e vorrebbero fermarsi, la mia testa dice diversamente e si va avanti.Al 4 km segno un 3’53” ed il primo giro se ne va…. Qui si lavora di volontà, le mie gambe sono molli e vorrebbero fermarsi, la mia testa dice diversamente e si va avanti.


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Sono in compagnia di altri atleti tra cui l’Alessandra Avanzi (4° Assoluta) con cui dividerò le fatiche fino al 7 km circa. Il 5 km è a 3’57” ed il 6 km a 3’58”. Sono riuscito a rimanere sotto i 4’00” fino a d’ora, ma il 7 km o a causa di ritmo calante o dovuto a qualche curva a gomito, mi accorgo che il GPS mi segna un 4’02”. Me ne accorgo e accelero il passo, segno l’8 km con un 3’52” e gli ultimi 260 metri in 3’12” con lo scatto finale. Tempo finale 32’06” con media 3’53”/ km per i 8260 metri di percorso. L’anno scorso l’avevo chiusa all’8 km a 33’45” e mancavano ancora gli ultimi 300 metri…..

Aspetto le premiazioni (come al solito un po’ lunghe) per scattare qualche foto a Ennio e Sandro e SORPRESA! Al 15° posto della mia Categoria sento chiamare il mio nome. Anche se di solito nelle manifestazioni il podio vede sempre i primi 3 classificati, guardando il livello medio degli atleti ed il mio stato di forma questa volta me lo sono sudato e meritato. Ritiro il mio pacco premio (vedi foto) e torno a casa contento.

Andrea Agnoletto

SCORZE’(Ve) - 15 luglio - Magnathon La sera ci attende per questo nuovo appuntamento. L’iscrizione preventiva è fissata per un massimo di 200 persone circa. Prezzo dell’iscrizione € 10,00 che da diritto ad un grembiule da corsa, un pettorale (che non si capisce a cosa sia servito) ed ad una pila per la testa. Ci viene detto che questa è una manifestazione che si deve fare camminando ,ma molti non lo faranno e noi ci adegueremo di conseguenza. Oltre a me Cesare, Massimiliano, Maurizio Coin, Mauro e Paolo (Paolo dovrà abbandonarci prima della partenza per problemi personali), Renzo ed Ennio che arriverà un po’ più tardi. La partenza è fissata per le 21,45 e nel percorso troveremo 5 ristori con fermata obbligatoria con timbro per poi poter accedere a quello finale che si trova in Piazza Municipio. La partenza è tranquilla, ma subito si nota che molti non hanno intenzione di camminare e questo porta che al primo ristoro per cause ancora incognite ci ritroviamo tutti in coda per aspettare di avere un trancio di pizza….facciamo già tante code nella vita che almeno qui speravo andasse meglio…. Dal secondo in poi le cose vanno un po’ meglio: troviamo delle tartine e una buona amatriciana. Il terzo è colorato di rosso, rosso anguria per tutti. Il quarto trova per i più fortunati un gambero, poi si assaggia dei tortellini e delle tartine con baccalà mantecato. Il quinto riserva del risotto (a mio avviso neanche tanto speciale) o un assaggio di insalata di seppia. Il ristoro finale vede uova sode, penne fredde con pomodoro e mozzarella e pasta e fagioli. Tirando le somme…una manifestazione da migliorare. Il volantino, se ho letto bene, prevedeva anche dei premi in natura a sorpresa ….non ho visto niente di tutto questo. E’ la prima edizione e diamogli una seconda chance, ma vista e vissuta così, a mio parere, non vien voglia di ripeterla.

Andrea Agnoletto

TARZO(TV) – Marcia tra le Colline e i Castagni - 24 LUGLIO Avevo deciso da tempo di andare a gareggiare a Tarzo , me ne avevano parlato bene e quindi domenica mattina sveglia presto e nonostante la pioggia decido di andare lo stesso , e poi oramai ero sveglio cosa faccio?! ….e allora via, si va. Arrivo presto, prime delle otto, fa fresco, giornata più autunnale che estiva. Sul posto incontro l'instancabile Ennio che dopo venerdì a Scorze’, ha corso anche la staffetta ad Eraclea Mare sabato sera e oggi e qua....non ne salta una....Grande Ennio!!!! La partecipazione , visto la giornata, non è stata così numerosa come ci si poteva aspettare, ma tutto sommata buona. Quota gara di 2 euro senza premio e 3,5 con pacco di caffè. Lo speaker preannuncia un percorso scivoloso in alcuni tratti..ALCUNI TRATTI!?!? Se devo descrivere la gara inizio subito col dire fango...si fango in salita ed in discesa. Il percorso è bello nei boschi con tratti di panorama stupendo, ma la pioggia l'ha arricchito di fango. Si fa fatica a salire e scendere, ma comunque è BELLO , mi piace . Certo dovrò comprarmi un paio di scarpe adatte, ho invidiato chi saliva e scendeva senza perdere l'equilibrio, mentre io dovevo camminare per non finire in terra...e in terra ci sono finito due volte, ma quel misto di fango, salite, discesa bosco, ha scatenato in me un immenso piacere. Sono i percorsi che preferisco e che mi danno più soddisfazione. Una ottima organizzazione , con i ristori posizionati nei punti giusti che, nonostante la piogge e il freddo, ci hanno rifocillato in modo tale che a noi corridori non mancasse nulla......BRAVI e GRAZIE. Un consiglio agli amici podisti mettevi in agenda questa gara ne vale la pena....alla prossima !!

Massimiliano Tebaldi


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ERACLEA MARE (Ve) – 3 X 3000 - 23 LUGLIO Anche questo anno si è corso ad Eraclea Mare dove la passione dei Maratoneti Eraclea, guidati dalla famiglia Bozzo, mette in scena ormai da 22 anni questa manifestazione che pur avendo un carattere competitivo riesce a coniugare felicemente sport, festa ed amicizia. La caratteristica è quella che il podista che viene a correre porta con se i figli che qui possono provare a competere in una corsa di poco più di 500 metri, correre, camminare, riprendere fiato e ripartire, possono essere spinti in carrozzina dalle mamme o dai papa’, possono essere seguiti dal genitore….poi tagliato il traguardo un semplice, ma gradito ristoro e alla fine un premio per tutti ed il podio per alcuni, ma per tutti un applauso dal numeroso pubblico. Il sindaco Giorgio Talon e l’Assessore allo Sport Renata Filippi, con l’assessore anche in gara, hanno presenziato alla manifestazione, con poche hanno portato i saluti dell’Amministrazione Comunale per poi mettersi all’opera premiando tutti dall’inizio alla fine. Ritrovo alle 17,00 ed il pomeriggio regala una bella giornata di sole, la mattina e la sera dopo pioggia, vento e freddo. Alle 18,00 si allineano al via i giovani e questo anno sono quasi 80 gli atleti che prendono il via. Il percorso prevede un tratto di circa 250 metri sullo stradone , il giro di boa e ritorno. Ci sono giovani che hanno alcune maglie di diversi gruppi sportivi,ma sono di più coloro che hanno scelto di correre per provare e chissa’ che a più di uno non rimanga la voglia di continuare. I primi corrono da soli, hanno il lororitmo da seguire dietro invece si viaggia ad istinto si corre finche’ si e’ stanchi, si rallenta …si recupera e si riparte per lo sprint finale che tutti,ma proprio tutti fanno. Il pubblico ai lati è stato grande ha applaudito ogni atleta che ha corso e tagliato il traguardo. Per la cronaca le vittorie nelle varie fasce di eta’ sono andate a Riccardo Trevisol, Daniele Marinello, Sonia Zanetti e Elena Simoni. Oltre 40 le squadre iscritte con in elenco atleti di assoluto valore presenti alla gara con la voglia di battere il primato della gara, sia maschile che femminile e se per quello femminile occorrerà aspettare ancora per quello maschile il prossimo anno si dovrà correre veramente forte. Alle 18,30 il via della 3 x 3000( in verità un centinaio di metri più lunghi). Sulla linea di partenza i primi frazionisti con Simone Gobbo ( vincitore della Maratonina dei Dogi, della Corrimestre) deciso ad abbassare il primato di Paolo Zanatta(9’05” del 2009). Si parte in leggera discesa e dopo 400 metri curva a destra e subito a sinistra. Al comando è subito Gobbo seguito da Done’ e qualche metro dietro dal terzetto Marin, Marchetti e Dam che poi al primo cambio si presenteranno nell’ordine. Per Gobbo la cavalcata finisce con 2” sopra al limite. La seconda frazione vede la bella prova di Riccardo Pivetta che consolida la posizione della squadra cosi come la seconda frazione di Scroccaro per la 2^ squadra, ma è la terza frazione che ribalta tutto o quasi. Per l’Atl. Jesolo parte Leonardo Bidogia e per l’Atl. Conegliano Papes Gianpaolo . I due recuperano posizioni e ad 800 metri dal traguardo tra i due ci sono pochi metri ed ormai si sono portati a ridosso della seconda posizione. Qui è Bidogia che , rientrando sull’asfalto usa bene i piedi e forte della sua spinta

taglia il traguardo portando la sua squadra al secondo posto, ma ciliegina sulla torta, stimolato anche dalla rimonta agguanta anche il primato della gara chiudendo in 9’03” seguito da Papes ( 9’23”). Tra le donne bella gara tra l’Atl.Jesolo (Under 15) e la Nuova Atl. San Giacomo con Jesolo (Marinello, Verdecchia, D’Auria) che taglia il traguardo in 37’47” precedendo di 26” Tosatto,Carniato e Chinellato. Segnalazione anche per la bella gara di Francisca Kasparova(12’16”) . Per quel che riguarda poi il nostro gruppo eccellente 4° posto assoluto conquistato da Elisa Serafin, Rosa Sabrina e Marletta Silvia con la prestazione decisamente valida di Elisa. Per gli uomini ritorna ad indossare la canotta da gara Giovanni Schiavo che insieme a Cesare Campanelli ed Ennio Mezzalira conquistano un buon 10° posto assoluto ed un secondo di categoria. Come la solito buona la prova di assieme di Giuseppe Lizza, Andrea Forcelli e Massimo Mognato con la 2^ squadra mentre altrettanto valide le prove di Raimondo Faraon ed Emanuele Zecchini. La giornata comunque è stata anche l’occasione per vedere in gara, e molti sul podio, anche i giovanissimi hanno gareggiato con un simpatico segnale sulle maglie che andava ad identificare la loro appartenenza. Andate a vedere le immagini…..

Giovanni Schiavo


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Agordo(Bl) - 30 luglio - Le Miglia di Agordo Come l’anno prima, mi avventuro con la famiglia nel paese di Agordo per la 20° edizione della corsa podistica “Le Miglia di Agordo”. La manifestazione prevede sempre le gare giovanili nel primo pomeriggio. Alle 19.00 la gara delle categorie amatoriali MM45 in su e alle 19.45 la gara degli MM35 e MM40. Conclude la serata alle 21.00 e 21.45 le gare dei senior femminili e maschili. L’iscrizione costa 12 euro con pacco gara una maglietta tecnica senza maniche e una bottiglia di integratore. Quest’anno è l’ultimo anno che si pagherà sul posto l’iscrizione. Dal 2012 l’organizzazione si adeguerà alle altre manifestazioni del Grand Prix facendo pagare la quota anticipatamente. A questa edizione, dell’Amatori Chirignago sono presenti oltre a me solo Ennio Mezzalira che correrà nella prima gara dei Master (un ringraziamento particolare ad Ennio che nella mia gara mi ha incitato e quindi mi è stato molto di aiuto. Grazie Ennio!!) Il tempo non promette mai nulla di buono, sole e nuvole nere, ogni tanto qualche goccia ci tiene sempre sul chi va là. Ma almeno fino alla fine della mia gara il tempo è clemente. Durante il ritorno a casa, tra lampi e tuoni, ne è venuta giù tanta, letteralmente un diluvio. Torniamo alla gara…mi preparo e come al solito ho sempre quel principio di fastidio alla gamba destra. Ci provo lo stesso ed eventualmente sarà sempre un buon allenamento. Parto tranquillo e non mi preoccupo di chi mi sta davanti, faccio la mia andatura. Il percorso è su un circuito di 1108 metri da ripetere 6 volte più 100 metri alla partenza per un totale di 6748 metri. Per chi non lo conosce, il circuito presenta dei saliscendi, per poi finire sul rettilineo finale leggermente in salita. I primi giri passano e la gamba sembra star bene. Ho solo un piccolo calo nel 4 giro (il mio famoso 5° km) dove “riprendo fiato”…poi sento che posso dare qualcosa in più negli ultimi due. Finisco la mia gara con un buon 26’49” alla media di 3’58”/km. Dico un buon risultato perché miglioro il tempo dell’anno scorso di 1 minuto e 4 secondi!! Continuiamo così! Sembra che più fastidi ho, più corra meglio. Speriamo solo che un giorno non debba pagarne il conto.

Andrea Agnoletto

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Diversi di voi avranno già preso visione di quanto qui sopra riportato ed anche questa volta l’esito è stato positivo. Positivo nel senso che il Presidente del CPT mi ha fatto una telefonata chiedendomi “come mi sia potuto permettere una simile cosa” ...al che ho fatto presente che se lui mi dimostra il contrario sarò ben lieto di fare una simile comunicazione rettificata. Siamo stati al telefono per una trentina di minuti circa ed alla fine il pezzo è rimasto presente sul sito ed addirittura adesso trova una replica sul nostro mensile free web “Cors&”. Vedremo se alla ripresa delle gare del CPT qualcosa verrà apportato come modifica o come comunicazione,ma ne dubito. Sono diversi gli interessi, e non ultimo quello economico, che non faranno accadere niente di nuovo . Per quel che ci riguarda sono felice nel constatare che almeno i nostri atleti non acquistano più il cartellino da personaggi del genere, ma o si rivolgono ai due nostri incaricati ( Fiorenzo Gambato e/o Sergio Berto) oppure direttamente ai banchi dell’organizzazione. Altra storia merita il discorso della Maratona di Treviso che, dopo un calo costante di arrivati ( nel 2008: 4627 arrivati poi 2857 e poi ultime due edizioni con poco più di 2200 arrivati) cosi come riportato da 5000 grafico, cerca di trovare soluzioni diverse per 4627 4500 recuperare atleti. 4000 Una sarà l’anticipo delle data e l’altra sarà per il 3681 2013 la partenza da tre luoghi diversi come in 3500 3383 una precedente edizione. 3000 2857 Peccato che nessuno pensi mai a ridurre la 2661 2694 2500 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010221920112203 quota gara, anzi per correre la gara del 2013 si dovrà addirittura anticipare € 10,00 entro la fine 2000 di questo anno per essere sicuri di averne diritto 1500 …. proprio una bella trovata !! 1000 500 0 Si specifica che CORS& non costituisce testata giornalistica ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei m ateriali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7/3/2001." Alcune immagini presenti in questo notiziario potrebbero essere ottenute via internet e, come tali, ritenute di pubblico dominio. Non vi è nessuna intenzione di infrangere copyright per cui, se ciò dovesse capitare, inviate comunicazione a: giovannischiavo@virgilio.it e si provvederà alla rimozione delle immagini o a segnalarne la provenienza.


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