luglio 013
EDITORIALE
CROSS E AMMENDE Paolo Valente
N
ei “Regolamenti Regionali Attività Invernale 2013”, pubblicati sul sito del Comitato il 6 dicembre s.a., era riportata la seguente norma: MANCATA CONFERMA DEGLI ATLETI ISCRITTI La mancata conferma dell’iscrizione di un rilevante numero di atleti/e precedentemente iscritti, rende difficoltosa la gestione della manifestazione e vanifica gran parte dei vantaggi derivanti dall’iscrizione on-line. Al fine di evitare eccessi in questo senso, viene ammesso un numero massimo di “assenze alla gara” (man-
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 763 del 7 aprile 1983 Direttore Paolo Valente (presidente@fidalveneto.it) Direttore responsabile Mauro Ferraro (stampa@fidalveneto.it) Fotografie Giancarlo Colombo/FIDAL, Maurizio De Marco, Gian Franco Grazioli, Giancarlo Marchetto. Archivio: Gsa Asiago, Silca Conegliano, Venicemarathon. Redazione Fidal - Comitato Regionale Veneto Via Nereo Rocco - 35135 PADOVA Tel. 049-8658350 - Fax: 049-8658348 www.fidalveneto.it - cr.veneto@fidal.it In copertina Ottavia Cestonaro e Ilaria Casarotto, giovani talenti vicentini Questo numero è stato chiuso il 4 luglio 2013
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cate conferme), indipendentemente dalla categoria, come indicato nella tabella a lato Qualora una società superasse il numero massimo consentito di atleti non confermati, verrà comminata alla stessa, una sanzione pecuniaria equivalente alla somma degli atleti/e “non confermati” per un costo di Euro 5 per singolo atleta. A fine stagione i n v e r n a l e (11/03/2013), sarà trattenuto (alle società) l’importo derivante dalla somma di tutte le sanzioni accertate.
Atleti . . . N°max costanze iscritti . . . . . non imprevedibili assai difficil. . . . confermati mente consentono alle Società di determinare con 1-4 . . . . . . . . . 5-8 . . . . . . . . 1 esattezza, al momento delle 9-12 . . . . . . . 2 preiscrizioni, la partecipa13-16 . . . . . . 3 zione dei propri atleti e per 17-20 . . . . . . 4 questo è stato previsto un 21-23 . . . . . . 5 bonus di esenzione determi24-26 . . . . . . 6 nato in base al numero 27-29 . . . . . . 7 degli iscritti. Auspico quindi che l’in30-32 . . . . . . 8 troduzione dell’“ammenda 33-35 . . . . . . 9 per mancata conferma” 36-38 . . . . . 10 venga vissuta non come un 39-41 . . . . . 11 sopruso nei confronti delle 42-44 . . . . . 12 Società ma come uno stru45-47 . . . . . 13 48-50 . . . . . 14 mento per stimolare un com51-55 . . . . . 15 portamento volto a consenti56-60 . . . . . 16 re una più puntuale gestione 61-65 . . . . . 17 delle manifestazioni, pun66-70 . . . . . 18 tualità che poi va a vantag70 e oltre. . . 19 gio di tutti: Società, atleti, organizzatori. Il provvedimento di Detto ciò ritengo sia cui sopra, già previsto dal anche opportuno e doveroso Consiglio Regionale nel passato informare che quanto ricavato mandato ma poi non applicato, è dall’introduzione di questa misura stato ripreso dall’attuale andrà ad incrementare il capitolo Consiglio costatato che l’ipotizzadi bilancio “Contributi alle to effetto deterrente sulla non corSocietà”; non si tratta quindi di rispondenza delle iscrizioni alle una generica misura per “fare gare con le successive conferme cassa” e quanto da un lato tolto sul campo non aveva prodotto alle Società tornerà alle stesse in l’auspicato risultato. base ai criteri previsti nei regolaNella gestione delle manifestamenti per l’assegnazione dei conzioni tale situazione comporta tributi per l’attività. pesanti disfunzioni nelle fasi sia Infine invito chiunque evidendi predisposizione del software ziasse degli errori nella tabella per la gestione tecnica sia di riassuntiva di calcolo avvio delle singole manifestazioni dell’”ammenda” a segnalarli, cirche sovente, per le necessarie costanziandoli, al Comitato revisioni e riformulazioni delle Regionale che sarà ben lieto di liste dei partenti, hanno subito prenderne atto e di apportare le ritardi più o meno significativi. eventuali, dovute correzioni. La norma che regola l’applicaPaolo Valente zione delle “ammende” ha però Presidente Comitato tenuto in considerazione che cirRegionale Veneto
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LA GARA DEL MESE Con le gare di Bovolone, il 12 luglio, e Verona, il giorno dopo, si chiude la seconda fase dei campionati italiani assoluti di società
SOCIETARI, ULTIMO APPELLO L
a campanella dell'ultimo giro è già suonata. Il prossimo fine settimana sono in programma gli ultimi due appuntamenti veneti validi per la seconda fase dei campionati italiani assoluti di società. Dopo una quindicina di manifestazioni nell'arco di due mesi e mezzo, l'ultimo sprint finalizzato alla qualificazione per le finali dei Societari, previste per settembre, ha così inizio. Venerdì 12 luglio si gareggerà allo stadio comunale di Bovolone, dov'è in cartellone la prima edizione di un meeting serale organizzato dall'Atletica Selva. Il programma tecnico (inizio alle 19.30) prevede nove gare maschili (100, 400, 400 ostacoli, 1500, asta, alto, lungo, disco e peso) e cinque femminili (100, 400, 400 ostacoli, 1500 e martello). In aggiunta, anche una
gara allievi di giavellotto. Il giorno dopo, sabato 13 luglio, appuntamento, invece, al campo Avesani di Verona, dove sono in programma solo gare di lanci e salti. Triplo, giavellotto e martello per gli uomini; alto, asta, lungo, triplo, disco, giavellotto e peso per le donne. Organizzata dall'Atletica Verona Usd Pindemonte, la “Lancia e salta a Verona” inizierà alle 18 e, al pari, del meeting di Bovolone, non mancherà di coinvolgere atleti un po' da tutta la regione. Le finali nazionali sono in programma il 28 e 29 settembre a Rieti (A “Oro”), Vicenza (A “Argento”), Sulmona (A1) e Bastia Umbra (A2). E il Veneto non mancherà di essere protagonista.
IN QUESTO NUMERO GARA DEL MESE Societari, ultimo appello . . . . . . . . . . . . . . 3 PRIMO PIANO Ilaria, giavellotto d'oro . . . . . . . . . . . 4 Tre salti nell'oro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 A BORDO CAMPO Raduni a Schio e Asiago. . . . . . . . . . . . . . 10 Fiocco rosa in casa Dal Ri-De Nard . . . . . . 10 Studenteschi, ori per Vicenza e Treviso . . . 10 LA CURIOSITA' A scuola di giavellotto . . . . . . . . . . . . . . . 11 VENETO, ITALIA Un mare di medaglie. . . . . . . . . . . . . . . . 13 Da Gateshead a Tallinn . . . . . . . . . . . . . . 14 ON THE ROAD La maratona in Piazza San Marco . . . . . . 15 IL PERSONAGGIO Forrest Gump abita a Malo . . . . . . . . . . . 16 PHOTOGALLERY . . . . . . . . . . . . . . . . 17
LE VOSTRE LETTERE Atletica Veneta Comunicati è anche uno spazio a disposizione degli appassionati. Scrivete al Comitato regionale della Fidal e le lettere d'interesse più generale saranno pubblicate nei prossimi numeri della rivista. Le lettere - firmate con nome, cognome e città, e di lunghezza non superiore ai 1.500 caratteri - vanno inviate a: Comitato Regionale Veneto della Fidal, via Nereo Rocco, 35135 Padova. Fax: 049-8658348. E-mail: cr.veneto@fidal.it.
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PRIMO PIANO La vicentina Casarotto, nella finale dei Societari allievi, ha lanciato a 56.97, miglior prestazione mondiale dell'anno a livello under 18. E, in attesa della rassegna iridata di Donetsk, la memoria corre ad un altro grande specialista vicentino…
ILARIA, GIAVELLOTTO D'ORO C
on tutta probabilità la dirigenza della Cariri femminile, campione d'Italia under 18 per due soli punti sull'Atletica Vicentina Frattin Auto, farebbe volentieri a cambio del piazzamento con la società berica, pur di poter annoverare tra le proprie fila l'atleta con il miglior risultato tecnico dei due giorni di gara allo stadio della Farnesina a Roma. Non è una boutade, semplice-
mente il risultato stratosferico di Ilaria Casarotto, la giavellottista berica, appena sedicenne, al primo anno di categoria, che ha oscurato tutte le altre prestazioni della finale del campionato italiano allievi. Nel sesto ed ultimo lancio della serie, Ilaria ha riscritto il suo recentissimo record italiano, portandolo da 49.79 a 56.97. Semplicemente la miglior prestazione al mondo con un metro e
mezzo di margine sulla sudafricana Jo-Ane Van Dyk e due e mezzo sulla cubana Aguilar, un segnale eloquente in vista dei Mondiali di categoria di Donetsk. La sedicenne Casarotto - allenata da Sergio Cestonaro, anche basket e baseball nel suo breve curriculum sportivo - ha nobilitato la rassegna tricolore romana, gareggiando in pratica contro sé stessa. Primi lanci di assaggio dai 45 ai 48 metri. Poi le ultime due
Ilaria Casarotto, un giavellotto “mondiale”
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PRIMO PIANO prove con lo stadio della Farnesina in piedi: 52.58 al penultimo lancio, tre metri oltre il vecchio record italiano. Quindi la chiusura che ha fatto stramazzare i tecnici: 56.97, un record che non necessita di commenti. Pur con le dovute proporzioni e le necessarie cautele per una carriera che è solo agli inizi, l'exploit della Casarotto ha richiamato alla memoria la figura di un altro grande giavellottista vicentino. Carlo Lievore di Carrè, un nome, una leggenda nei paesi nordici in cui il lancio del giavellotto è sport popolare quasi quanto il calcio, è stato recordman mondiale nel 1961 con quella bordata a 86.74 con cui stupì il mondo. Lievore, dimenticato da Vicenza, era migrato a Torino per lavorare alla Fiat perché grazie ai suoi successi sportivi come atleta divideva lavoro e sport; anzi soleva ripetere che il giavellotto gli aveva dato il pane facendogli trovare lavoro alla Fiat. A Torino trovò anche moglie e, sino alla morte prematura nel 2002, continuò a curare l'atletica giovanile della Sisport Fiat (una sua scoperta è l'attuale numero uno azzurra Zahra Bani). I tricolori di Torino del 2012 per volere del sindaco Fassino e dell'allora presidente della Fidal, Arese, hanno onorato la memoria di questo grandissimo campione che ha portato la disciplina del giavellotto a traguardi internazionali mai più raggiunti.
Carlo Lievore, grande giavellottista vicentino del passato
Lievore ha costruito la propria carriera da giovanissimo gareggiando con il fratello Giovanni nel lancio… dei tutori degli ortaggi. Poi nello stadio con la pista in terra rossa del Menti ha cominciato ad allungare la gittata. E' sempre stato vicentino e lo ripeteva
spesso nelle gare nazionali quando la sua formazione del Sisport si scontrava con l'Atletica Vicentina. Peccato soltanto che Vicenza non l'abbia mai chiamato. “Ho ricevuto un premio alla carriera da Padova in quanto tesserato per tre mesi nelle Fiamme
A ROMA CON UN POKER VENETO
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nche grazie all'exploit della Casarotto, l'Atletica Vicentina, a Roma, ha insidiato sino all'ultimo la Studentesca Cariri nella lotta per lo scudetto giovanile: alla fine, solo due punti hanno separato le due formazioni, con le laziali approdate al tricolore. Seste le veronesi della Libertas Valpolicella. In campo maschile (scudetto alle Fiamme Gialle Simoni), ottava la Vicentina e undicesima la Vis Abano, che ha messo in vetrina l'altista Federico Ayres Da Motta, arrivato, con 2.03, al “minimo”
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per i Mondiali di categoria. A Trento, nella finale B Nordest, vittoria per gli allievi dell'Udinese Malignani, con il bel terzo posto delle Fiamme Oro. A seguire, Ana Feltre (4^), Trevisatletica (5^), Insieme New Foods (6^) Atletica di Marca (7^), Nevi (8^) e Bentegodi (12^). In campo femminile, podio tutto veneto: prima la Vis Abano, seconde le veronesi della Bentegodi, terze le trevigiane di Atletica di Marca. Poi: Insieme New Foods (4.), Libertas Sanp (6.) e Gs La Piave 2000 (8.).
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PRIMO PIANO Oro, anche se per problemi articolari non ho fatto neppure una gara”, commentò amaramente un giorno. Ora dal vivaio vicentino ecco uscire Ilaria Casarotto, una lan-
ciatrice dal sicuro avvenire; una sedicenne con le carte in regola per salire sul gradino più alto del podio così come Carlo di Carrè, campione che sempre ha cercato di trasmettere il suo amore per lo
sport ai giovani. Carlo è venuto a mancare troppo presto, ma è sicuro che se fosse stato presente ai Tricolori di Roma l'applauso più forte per il record di Ilaria, sarebbe stato il suo. GM
ILARIA E GLI ALTRI, IN NOVE A DONETSK L
e primatiste italiane Giulia Camporese e Ilaria Casarotto guidano la spedizione veneta ai Mondiali allievi, in programma a Donetsk (Ucraina) dal 10 al 14 luglio. Dei 65 convocati dalla Direzione Tecnica federale, ben nove - quattro ragazzi e cinque ragazze - sono veneti. In campo maschile, spazio ai vicentini Francesco Tarussio (100) e Matteo Beria (400 ostacoli), reduci dai progressi del meeting di Modena (rispettivamente 10”91/+1.3 e 53”33). Il padovano Federico Ayres Da Motta sarà impegnato nell'alto (2.03 quest'anno). Il veronese Leonardo Vanzo prenderà invece parte alla staffetta svedese. Tra le allieve, riflettori puntati sulla martellista padovana Giulia Camporese (in pedana anche nel disco, dove ha un record di 42.60) e sulla giavellottista vicentina Ilaria Casarotto: entrambe quest'anno hanno ripetutamente migliorato il primato italiano di categoria, arrivando rispettivamente a 64.64 e 56.97. La veronese Anna Schena può ben figurare nei 200 (24”79 a fine maggio a Bressanone, con netto vento contrario) e nella staffetta. La vicentina Elena Bellò, altra atleta in grande progresso, farà 800 (2'10”23) e staffetta. Un'altra berica, la bassanese Rebecca Sartori, gareggerà nei 400 ostacoli (1'02”76). Archiviata l'esperienza iridata, Ilaria Casarotto sarà impegnata anche all'European Youth Olympic Festival (Eyof), in programma a Utrecht dal 14 al 19 luglio. Nell'occasione il Veneto sarà rappresentato da quattro atlete: oltre alla Casarotto, convocate le veronesi Francesca Tommasi (2000) e Jessica Peterle (400 hs e staffetta) e la vicentina Beatrice Fiorese (lungo e staffetta). Questi i convocati veneti per le due rassegne internazionali under 18. MONDIALI ALLIEVI (Donetsk/Ucraina; 10-14 luglio). ALLIEVI. 100/staffetta: Francesca Tarussio (Vicentina). 400 hs: Matteo Beria (Vicentina). Alto: Federico Ayres Da Motta (Vis Abano). Staffetta: Leonardo Vanzo (Insieme New Foods Vr). ALLIEVE. 200/staffetta: Anna Schena (Insieme New Foods). 800/staffetta: Elena Bellò (Vicentina). 400 hs: Rebecca Sartori (G.A. Bassano). Disco/martello: Giulia Camporese
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La velocista veronese Anna Schena
(Cus Padova). Giavellotto: Ilaria Casarotto (Vicentina). EUROPEAN YOUTH OLYMPIC FESTIVAL (Utrecht/Paesi Bassi; 14-19 luglio). ALLIEVE. 3000: Francesca Tommasi (Insieme New Foods Vr). 400 hs/staffetta: Jessica Peterle (Lib. Valpolicella Lupatotina). Lungo/staffetta: Beatrice Fiorese (Atl. Vicentina). Giavellotto: Ilaria Casarotto (Atl. Vicentina)
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PRIMO PIANO Straordinaria impresa della vicentina Ottavia Cestonaro che, ai campionati italiani juniores e promesse di Rieti, ha portato il record italiano juniores di salto triplo a 13.69, miglior misura stagionale al mondo per la categoria. Quindici titoli per il Veneto.
TRE SALTI NELL'ORO H
op, step, jump. E O t t a v i a Cestonaro atterra lontana. Tanto lontana, da lasciarsi alle spalle il mondo. Nessuna, quest’anno, è stata brava come lei. Ai campionati italiani juniores e promesse, andati in scena dal 14 al 16 giugno a Rieti, la diciottenne vicentina, agli ultimi impegni agonistici con il club della sua città prima del passaggio alla Forestale), si è imposta nel triplo con uno straordinario 13.69 (+1.2), record italiano di categoria e miglior prestazione stagionale al mondo a livello under 20. Per Ottavia è stato il secondo titolo tricolore conquistato nell’arco di ventiquatt’ore, dopo aver dominato anche la gara di lungo (6.27). Una gioia condivisa con papà Sergio, tecnico che, in sei giorni, si è tolto la soddisfazione di portare ai vertici mondiali due atlete: prima l’allieva Ilaria Casarotto, che la domenica precedente, a Roma, aveva lanciato il giavellotto a 56.97, prestazione top a livello under 18, e ora la figlia Ottavia, alla terza maglia tricolore nell’arco di due settimane, dopo aver iniziato il mese con la vittoria ai Tricolori di prove multiple. La Cestonaro, che ha poi anche contribuito al bronzo della 4x400 dell’Atletica Vicentina, nel weekend tricolore ha così portato a 15 i titoli italiani conquistati nelle categorie giovanili. E 15 sono stati anche le maglie tricolori indossate dagli atleti veneti a
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Ottavia Cestonaro, regina dei salti in estensione
Rieti. Ecco il dettaglio delle tre giornate di gare. PRIMA GIORNATA - Una festa della donna con tre mesi di ritardo. Cornice, la rinnovata pista dello stadio “Raul Guidobaldi” di Rieti, dove tra poco più di un mese andranno in scena i Campionati Europei under 20. Nella prima giornata della rassegna nazionale juniores e promesse il Veneto conquista quattro titoli, tutti al femminile. Anche se poi, in chiusura di serata, grazie ad un pugliese tesserato per le Fiamme Oro, arriva pure il pokerissimo tricolore. Cinque titoli sui 21 in palio nella prima mezza giornata di gare: niente male davvero. Sul gradino più alto del podio sale la veronese di famiglia ghanese, Gloria Hooper, prima nei
100 promesse con un 11”45 che, insieme al personale (11 centesimi di progresso, mentre ne mancano 9 per il minimo iridato B), le regala il titolo di donna, in assoluto, più veloce d’Italia in questo primo scorcio di stagione. Ottavia Cestonaro conquista il suo 14° titolo italiano giovanile, dominando la gara juniores di lungo: quattro salti buoni, tutti sopra i 6 metri, con una punta di 6.27 al terzo tentativo. Il resto d’Italia è a distanza siderale. La bellunese Paola Padovan sceglie l’occasione migliore per migliorarsi di quasi 5 metri nel giavellotto: il suo 49.24 vale la quarta prestazione italiana di categoria all-time, ma non ancora il lasciapassare per gli Eurojuniores, fissato a 50 metri esatti. Nel peso, ennesimo titolo per la promessa veneziana Francesca Stevanato che, limitata da un problema al ginoc-
La veronese Hooper, stella (doppia) della velocità
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PRIMO PIANO
Il trevigiano Jacopo Lahbi, primo negli 800 promesse
chio, si ferma ad un comunque discreto 15.30. Poi la giornata si chiude con la vittoria del pugliese delle Fiamme Oro, Massimo Stano, nei 10 km promesse di marcia. Nel complesso, per il Veneto, anche cinque argenti, merito dei vicentini Francesco Turatello (lungo promesse) e Harold Barruecos Millet (lungo juniores), del trevigiano Leonardo Dei Tos (marcia promesse), del padovano Michele Friso (martello juniores) e del veronese Lorenzo Vesentini (giavellotto juniores). In più, due bronzi, giunti grazie alla veronese Johanelis Herrera Abreu (100 juniores) e alla padovana Elena Sorrentino (giavellotto promesse). Come prima giornata, può bastare. SECONDA GIORNATA Del fantastico triplo balzo di Ottavia Cestonaro abbiamo già detto. Per il resto, anche la seconda giornata della doppia rassegna nazionale giovanile si risolve, per il Veneto, con un trionfo. Il bilancio, in termini di medaglie, parla di sei ori, sei argenti e tre bronzi. Titoli per il trevigiano Jacopo Lahbi (promesse) e il bellunese Enrico Riccobon (juniores) negli 800, orfani del conterraneo Emilio Perco. Un altro atleta di Marca, Andrea Gallina, si è
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Fraresso ha dominato la gara under 23 di giavellotto
imposto nell’alto juniores con 2.09, sconfiggendo il favorito Meloni. La promessa padovana Silvia Zuin ha dominato i 100 ostacoli in 13”76, primato personale, imitata in campo maschile dal poliziotto Hassane Fofana, anch’egli con il suo nuovo primato (13”81). Tra i piazzati, detto della misura d’ordinaria amministrazione di Andrea Caiaffa nel disco (52.81, secondo) e dell’ottimo 41”65 della 4x100 juniores dell’Assindustria Padova (seconda con Cortelazzo, Massaro, Olivieri, Zin), va
segnalato il lasciapassare per gli Europei juniores conquistato dalla padovana Virginia Morassutti nei 100 ostacoli (14”12, argento). Mentre la vicentina Giada Palezza è cresciuta nel lungo sino a 6.33. Poi gli argenti della trevigiana Giulia Alessandra Viola (800 promesse) e Silvia Pento (800 juniores). E i bronzi della junior bellunese Maria Paniz nei 100 ostacoli (14”27), della coetanea padovana Elisa Molinarolo nell’asta (3.70) e della promessa delle Fiamme Oro, Marcello Palazzo, sem-
La padovana Zuin, splendida protagonista negli ostacoli
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PRIMO PIANO pre nell’asta. TERZA GIORNATA - L’ultima mattinata di gare regala altre quattro maglie tricolori. Gradino più alto del podio per due promesse trevigiane, Giulia Alessandra Viola, che dopo l’argento degli 800 domina i 1500 (4’18”76), e Mauro Fraresso, bravo a rispettare il ruolo di grande favorito nel giavellotto (66.88). La bellunese Elisa Bortoli vince in volata i 1500 juniores (4’34”96), senza l’infortunata vicentina Federica Del Buono. La promessa veronese Gloria Hooper bissa il titolo conquistato due giorni fa nei 100, aggiudicandosi anche i 200 (23”36). A proposito di velocità scaligera: tra le medaglie
della terza giornata (per il Veneto altri tre argenti e tre bronzi) brilla in modo particolare il secondo posto di Johanelis Herrera Abreu nei 200: 24”15, per un’atleta alla prima stagione da junior, è davvero un tempo da incorniciare. Poi, seconde piazze per la promessa veneziana Tommaso Parolo nel peso (16.90) e la junior delle Fiamme Oro Desirée Rossit nell’alto (1.79). Bronzi invece per la trevigiana Eleonora Morao nei 400 ostacoli (1’02”61) e, tra le juniores, per la berica Silvia Pento nei 1500 e la 4x400 dell’Atletica Vicentina, con Dal Grande, Reginato, Ortolani e Cestonaro.
La gioia di Riccobon, miglior junior negli 800
TAMPERE, VENETO A FORZA 9
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i sono anche nove veneti tra gli 81 atleti convocati dal Direttore Tecnico Organizzativo delle squadre nazionali, Massimo Magnani, per i Campionati Europei under 23 che si svolgeranno a Tampere, in Finlandia, dal 10 al 14 luglio. Tra gli uomini, selezionati il trevigiano Jacopo Lahbi (800), il veronese Giovanni Galbieri (4x100), il veneziano Tommaso Parolo (peso) e il vicentino Giuseppe Carollo (alto), che dovrà
comunque fornire una prova d’efficienza prima della partenza per la Finlandia. In gara, inoltre, il poliziotto Hassane Fofana (110 hs). A livello femminile, trasferta a Tampere per la veronese Gloria Hooper (100, 200 e 4x100), la trevigiana Giulia Alessandra Viola (1500), la padovana Silvia Zuin (100 hs), la vicentina Giada Palezza (lungo) e la veneziana Francesca Stevanato (peso). I convocati veneti. UOMINI. 800: Jacopo Lahbi (Mogliano).
4x100: Giovanni Galbieri (Insieme New Foods). 110 hs: Hassane Fofana (FF.OO.). Alto: Giuseppe Carollo (FF.OO.). Peso: Tommaso Parolo (Assindustria Pd). DONNE. 100200-4x100: Gloria Hooper (Forestale). 1500: Giulia Alessandra Viola (FF.GG.). 100 hs: Silvia Zuin (Vis Abano). Lungo: Giada Palezza (Gs Valsugana Trentino). Peso: Francesca Stevanato (Atl. Brescia 1950).
RIETI, IN SEI A SFIDARE L’EUROPA
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ei veneti per Rieti. Agli Europei juniores, in programma nella città sabina dal 18 al 21 luglio, scenderanno in pista anche tre ragazzi e altrettante ragazze della nostra regione. In campo maschile, convocati gli ottocentisti bellunesi Emilio Perco ed Enrico Riccobon e il discobolo padovano Andrea Caiaffa. A livello femminile, spazio per la velocista veronese
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Johanelis Herrera Abreu, per l’ostacolista padovana Virginia Morassutti e per la saltatrice vicentina (selezionata per lungo e triplo) Ottavia Cestonaro, annunciata come una delle punte di diamante del gruppo azzurro. A Rieti, tra i 72 convocati per la rassegna continentale under 20, c’è anche un’altra atleta tesserata per società venete, l’altista friulana Desirée Rossit, in forza alle
Fiamme Oro Padova. I convocati veneti. UOMINI. 800: Emilio Perco (Ana Atl. Feltre), Enrico Riccobon (Athletic Club Belluno). Disco: Andrea Caiaffa (Fiamme Oro). DONNE. 200: Johanelis Herrera Abreu (Bentegodi). 100 ostacoli: Virginia Morassutti (Assindustria Pd). Alto: Desirée Rossit (Fiamme Oro). Lungo-triplo: Ottavia Cestonaro (Forestale).
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A BORDO CAMPO Ufficializzato il calendario dei tradizionali incontri di agosto: convocazioni il 19 luglio, conferme entro il 28 luglio
RADUNI A SCHIO E ASIAGO I
l conto alla rovescia è già iniziato. I tradizionali raduni estivi organizzati dal Comitato regionale quest'anno si svolgeranno nel Vicentino. A Schio, dal 19 al 23 agosto, si alleneranno gli specialisti delle prove multiple e dei salti. Poi, dal 23 al 27 agosto, faranno tappa gli ostacolisti e i lanciatori. Ad Asiago, dal 19 al 23 agosto, soggiorneranno invece i velocisti, i mezzofondisti e i marciatori. Le convocazioni degli atleti saranno inoltrate alle società di appartenenza nel pomeriggio di venerdì 19 luglio. La conferma della partecipazione al raduno dovrà essere fornita entro domenica 28 luglio.
FIOCCO ROSA IN CASA DAL RI-DE NARD
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iocco rosa in casa di due azzurri dell'atletica. Il 2 luglio, a Feltre, è nata Chiara, primogenita della coppia composta da Federica Dal Ri, azzurra del fondo in forza all'Esercito, e Gabriele De Nard, finanziere tricolore di cross in carica e veterano della Nazionale di campestre. A Federica e Gabriele, e alla nuova nata Chiara, le felicitazioni di tutta l'atletica veneta.
STUDENTESCHI, ORI PER VICENZA E TREVISO
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tudenti con lode. Due ori della finale nazionale dei Giochi Sportivi Studenteschi per gli istituti di 1° grado sono finiti nella nostra regione. Le cadette dell'istituto comprensivo Laverda di Breganze (nella foto) si sono imposte nella classifica femminile a squadra. Netto il successo delle vicentine (11 punti di margine sulla seconda classificata), frutto soprattutto di una grande compattezza del gruppo. Roma ha applaudito anche la trevigiana Anna Tronchin, dell'istituto comprensivo di Roncade, prima nell'alto con il nuovo primato personale (1.61).
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LA CURIOSITÀ L'allenatore finlandese Kari Ihalainen ha trascorso alcuni giorni in provincia di Treviso, mettendo la sua esperienza al servizio degli atleti locali. E qualcuno ha subito fatto tesoro dei suoi consigli…
A SCUOLA DI GIAVELLOTTO Una dote di 15 medaglie tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei. Decine e decine di campioni passati sotto il suo “training” (cinque hanno valicato i 90 metri). E una terra, la Finlandia, dove si inizia a lanciare a cinque anni. “Nel giavellotto è fondamentale quanta forza un lanciatore riesce a imprimere al momento dello stop nella pedana e la velocità del suo braccio. Posto questo, che si può allenare, ci sono poi doti fisiche, come schiena possente e braccia lunghe, che, sommate al talento, creano il grande campione”.
E lui, Kari Ihalainen, lo sa bene. L'allenatore degli allenatori, riconosciuto a livello mondiale come uno dei più bravi, all'inizio di giugno si è diviso tra Montebelluna e Conegliano. Due suoi atleti, Mika Aalto e Joni Karvinen, hanno partecipato al 22° Meeting Città di Conegliano - Trofeo Toni Fallai. Arrivati in terra trevigiana, i finlandesi hanno svolto sessioni di allenamento in campo e in palestra tra gli stadi comunali di Montebelluna (grazie all'ospitalità dell'Atletica Montebelluna) e di Conegliano.
Ihalainen non sta solo allenando i suoi due atleti, ma sta dando importanti consigli agli atleti locali, tra i quali Antonio Fent, Mauro Fraresso (con il tecnico Mario Valentini) e Edoardo Lisciandra (seguito da Andrea Meneghin). Consigli che Emanuele Serafin, allenatore trevigiano con una particolare passione per il giavellotto sta “ripassando”, dopo alcuni viaggi con Fent proprio in Finlandia dove ha conosciuto il coach. Ma perché i finlandesi sono così forti in questa specialità dell'atletica? “Credo dipenda da un
Fent e il tecnico Serafin in pedana con il guru Ihalainen
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LA CURIOSITÀ grazie al lavoro più che ventennale con atleti di tutto il mondo. Dopo una carriera a livello mondiale, come atleta, nel 1990 Ihalainen è infatti diventato coach della squadra finlandese della specialità, guidando l'Olympic training center a Kuortane fino al 2005. Nel 2006 è volato negli Stati Uniti d'America, per allenare atleti di caratura mondiale, come Breaux Greer (91.29 di personal best e bronzo mondiale nel 2007). Dal 2008 al 2011 Ihalainen è stato responsabile della nazionale coreana, ritornando poi in patria e riprendendo il suo ruolo di allenatore della nazionale finlandese. Sotto le sue “mani” sono passati giavellottisti leggendari, come Seppo Raty (un oro e un argento mondiali un argenCon Ihalainen nella Marca si è respirato aria di grande giavellotto to e due bronzi olimpici, un mix di fattori - spiega Ihalainen - da noi si incomincia recordo mondiale), Kimmo Kinnunen (un oro e un a lanciare da piccoli, già a 5 anni e ogni anno oltre argento mondiali), Aki Parviainen (un oro e un argenduemila bambini fanno, con la scuola, delle settimato mondiale, oltre a un oro mondiale juniores, detenne di training a Pihtipudas, paese di neanche cinquetore della seconda misura all time 93.09 metri), mila abitanti dove c'è il museo del giavellotto e dove Mikaela Ingberg (un bronzo mondiale e due bronzi si svolge il festival della specialità. Poi abbiamo una europei) e Tiina Lillak (un oro mondiale, un argento storia centenaria, durante le prime olimpiadi moderolimpico e un record del mondo con il vecchio giavelne la Finlandia si è espressa subito benissimo nel gialotto). vellotto, con medaglie e primati mondiali. E da allora Gli ultimi successi di Ihalainen come headcoach non abbiamo più smesso”. Attività precoce, storia e della Finlandia sono un bronzo europeo con Ari anche un clima che porta i finlandesi a sviluppare un Mannio e un bronzo olimpico con Antti Ruuskanen nel tipo di forza ideale per la specialità. “D'inverno ci si 2012. dedica allo sci di fondo e poi ci sono così tanti lavoUna realtà completamente diversa, quella del giari di fatica, come spaccare la legna. Voglia o no, i finvellotto in terra finnica, rispetto a quella italiana. landesi sono predisposti per il giavellotto", aggiunge “Fino agli 80-85 metri il lancio del giavellotto resta un il 59enne. hobby, come per Aalto che nella vita fa l'ingegnere L'allenatore ogni anno si dedica a un paio di atlesottolinea Ihalainen -. Solo dopo arrivano gli sponsor. ti personali, oltre a decine di atleti top level della Ad ogni modo è attorno ai 15 anni che un atleta deve federazione finlandese e tantissimi giovani delle catefare una scelta, se vuole o no continuare seriamente gorie inferiori. Senza contare i numerosi stranieri che con il giavellotto. Ma già prima i ragazzini vengono svolgono un periodo di allenamento nel suo centro tenuti sott'occhio dagli allenatori. Nelle gare di atletiper migliorare e confrontarsi con il coach dei coach. ca vengono osservati i piccoli atleti che si stanno “Il campione è un talento con grandi qualità fisidedicando anche ad altre discipline, come le prove che, facilità di lancio naturale e grandissima determimultiple, per esempio, e se si nota che qualcuno ha nazione negli allenamenti e che, soprattutto, nelle più talento e predisposizione per il giavellotto, viene subiimportanti gare riesce a dare il massimo”, spiega il to intercettato. È infatti fondamentale imparare il più finlandese. presto possibile la giusta tecnica per poi portarsela Tre allenamenti giornalieri (d'inverno per lo più avanti per tutta la carriera”. indoor), moltissimi lanci con palla medica e test su Per la cronaca, la gara di giavellotto al meeting di lanci, forza e salto, a misurare passo dopo passo i Conegliano l'ha vinta Fent. Per una volta, l'allievo ha progressi degli atleti. Il mister segue tabelle costruite superato i maestri.
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VENETO, ITALIA Italia protagonista ai Giochi del Mediterraneo di Mersin. E il Veneto non delude le attese
UN MARE DI MEDAGLIE G
li ori di Galvan e del poliziotto Greco. Le volate vincenti degli staffettisti. E poi la costanza di Pertile e Piantella, la crescita della Viola, le belle prove di tanti altri. Mersin, sede dei Giochi del Mediterraneo 2013, è una cartolina dai colori luminosi. Per l’Italia (12 ori). E per il Veneto. Ecco com’è andata, per il Veneto, nei quattro giorni di gara. TRIPLO D’ORO - Prime gare e subito un oro targato Veneto. A Mersin, in Turchia, nella giornata inaugurale del programma dell’atletica, Daniele Greco conquista il titolo nel triplo. L’atleta delle Fiamme Oro Padova, campione continentale indoor lo scorso inverno, atterra a 17.13 (+1.4), dopo un nullo e un 16.57. La sfida per la vittoria termina lì e Greco, dopo anche il quarto posto dell’Olimpiade di Londra, si conferma atleta di vertice internazionale. La serata dell’atletica ha pure ribadito il talento di Giulia Alessandra Viola. La ventiduenne trevigiana delle Fiamme Gialle chiude i 1500 al sesto posto, correndo in 4’10”00. Con il nuovo personale (quasi 3” di progresso), l’allieva di Vittorio Di Saverio conquista anche il terzo posto nella graduatoria italiana promesse di tutti tempi, guidata da Gabriella Dorio. Era da vent’anni esatti che un’under 23 italiana non correva tanto velocemente i 1500. TUMI DI BRONZO - Nella seconda giornata, per l’atletica, dei Giochi del Mediterraneo salgono sul podio il vicentino Michael Tumi, bronzo nei 100, e il poliziotto trentino Silvano
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Chesani, argento nell’alto. Tumi è il più reattivo del lotto dei partenti e resta in lizza per il metallo più prezioso praticamente fino a ridosso della linea d’arrivo dove, però, è il f r a n c e s e Emmanuel Biron a trovare lo spunto vincente: 10”22 (+0.2) contro il 10”23 del turco Ramil Guliyev e il 10”25 dell’azzurro. Per Tumi (leader della batteria in 10”49/+0.2) si tratta comunque del terzo crono in carriera nei 100 metri. L’aviere p a d o v a n o J a c q u e s Riparelli è giunto quinto in 10”29 (+0.2) dopo il 10”38 (+0.4) del turno di qualificazione. ll salto in alto maschile parla greco con Konstantinos Baniotis l’unico a superare i 2,34, quota tentata per tre volte, ma senza fortuna, anche da Silvano Chesani. Al trentino delle Fiamme Oro va, quindi, la medaglia d’argento con un 2,28 valicato alla seconda prova. GALVAN C’E’ - Matteo Galvan ridiventa re del giro di pista. Nella terza giornata dei Giochi del Mediterraneo, il vicen-
Ruggero Pertile, argento nella mezza maratona
tino della Fiamme Gialle ha vinto l’oro nei 400, correndo in 45”59, record personale e decima prestazione italiana di tutti i tempi. Era da quattro anni, dalla stagione 2009, che Galvan non si esprimeva su livelli simili. E con la vittoria ai Giochi del Mediterraneo è anche arrivato il minimo B per i Mondiali di Mosca. Sul gradino più alto del podio, sono saliti pure il padovano
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VENETO, ITALIA Jacques Riparelli e il vicentino Michael Tumi, rispettivamente secondo e ultimo frazionista della 4x100 italiana che ha corso in 39”06. Nell’asta vinta da Gibilisco, bronzo per il carabiniere padovano Giorgio Piantella, arrivato a 5.50. MEZZA D’ARGENTO - Una splendida medaglia d’argento. Ruggero Pertile voleva migliorare il quarto posto colto nell’edizione di Pescara 2009 e ci è riuscito alla grande. A Mersin il campione azzurro di Assindustria Sport Padova ha tagliato il traguardo per secondo nella mezza maratona dei Giochi del Mediterraneo, bloccando il cronometro dopo 1h07’07”, a 13 secondi dalla medaglia d’oro del marocchino Ahmed Baday (1h06’54”). La giornata conclusiva dell’atletica ai Giochi del Mediterraneo ha offerto anche l’oro della 4x400 maschile, con il poliziotto Isalbet Juarez e il vicentino Matteo Galvan, che
ha bissato la vittoria nella gara individuale. Per il quartetto azzurro, che ha corso in 3’04”61, pure lo standard di partecipazione ai Mondiali di M o s c a . Settimo posto, infine, per la discobola vicentina L a u r a Bordignon (51.35). Per l’Italia il bilancio finale parla di 12 ori, sei argenti e nove bronzi. Con un bel contributo da parte degli atleti veneti.
Matteo Galvan, oro a Mersin nei 400
DA GATESHEAD A TALLINN
E'
di Chiara Rosa il miglior piazzamento veneto nella Campionato Europeo per nazioni di Gateshead. La pesista padovana ha lanciato a 17.18, su una pedana resa scivolosa dalla pioggia, classificandosi quarta. Gli altri veneti? Quinto il vicentino Matteo Galvan nei 400 (46”53, non lontano dallo stagionale). Inferiore alla attese, invece, l'altro velocista berico, Michael Tumi, settimo nei 100 in 10”51. Nel peso, 11° il veronese Marco Dodoni (16.73). Tumi e Jacques Riparelli, rispettivamente in prima e seconda frazione, hanno contribuito al quinto posto della 4x100 azzurra. Galvan, da ottimo, ultimo frazionista, è poi tornato in pista, assieme al poliziotto Isalbet Juarez, con la 4x400 (6°).
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A proposito di Fiamme Oro, discreti Emanuele Abate, sesto, sotto un autentico diluvio, nei 110 ostacoli (13”49, primato stagionale), e quarto Silvano Chesani nell'alto (2.28). Alla fine, Italia settima, un gradino sopra il risultato del 2011, ma complessivamente non brillantissima (e, tra l'altro, senza vittorie individuali). Non va bene all'Italia nella Super League di prove multiple. A Tallinn gli azzurri di difendono come possono, ma alla fine scendono in Firtst League. Ventesima, e seconda tra le ita-
L'eptathleta Elisa Trevisan
liane, la veterana Elisa Trevisan. Per la vicentina 5.345 punti, con questi parziali: 100hs/14”53 (-0.4); alto/1.63; peso/12.93; 200/26”02 (+1.7); lungo/5,62 (+1.1); Giavellotto/41.11; 800/2'27”32.
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ON THE ROAD E' ufficiale: Venicemarathon, il prossimo 27 ottobre, tornerà a transitare nel cuore della città lagunare. Acqua alta permettendo
LA MARATONA IN PIAZZA SAN MARCO V
enicemarathon - il prossimo 27 ottobre - offrirà l'abbinamento tra la fatica di una 42 chilometri e il piacere di correre in uno scenario unico al mondo. Dalla Riviera del Brenta alla laguna di Venezia, dall'attraversamento del Canal Grande sul ponte di barche al passaggio in Piazza San Marco. Luoghi e scenari che rendono spettacolare un percorso che dal 2011 si è impreziosito anche del “salotto” della città. Purtroppo, l'acqua alta dello scorso anno ne ha impedito il passaggio, ma gli organizzatori non vogliono rinunciare a questa esclusiva passerella, e così da mesi sono al lavoro per permettere agli atleti di correre in una delle piazze più belle del mondo, sfilando davanti al Museo Correr, al Caffè Florian, alle Procuratie, alla Basilica di San Marco e alla T o r r e dell'Orologio. La notizia del passaggio a Piazza San Marco, pubblicata sul sito ufficiale dell'evento alcuni giorni fa, ha già avuto forte appeal soprattutto sugli stranieri, che scelgono la Venicemarathon anche come occasione turistica. A dimostrarlo sono le iscrizioni che proseguono
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a buon ritmo. A tal proposito, il comitato organizzatore ha deciso di mantenere invariata la quota d'iscrizione alla maratona del prossimo 27 ottobre, che alla mezzanotte di venerdì 28 giugno avrebbe dovuto subire un incremento. “La decisione - ha spiegato in una nota Venicemarathon - nasce dal desiderio di ascoltare il mercato e venire incontro agli appassionati, in un momento economico molto difficile, nel quale la flessibilità diventa l'unica arma per affrontare e superare gli ostacoli”. Come tradizione vuole, il Venicemarathon Club offre anche la possibilità di vivere la maratona come momento di solidarietà verso chi ha bisogno, attraverso
la vendita dei pettorali solidali. Degli 8.000 pettorali di gara, mille saranno destinati alla beneficenza e il ricavato servirà per aiutare l'associazione Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, che da più di trent'anni opera in Uganda per la costruzione di pozzi d'acqua potabile attraverso il progetto Run for Water-Run for Life, oppure per supportare l'associazione di Alessandro Zanardi Bimbingamba e Bimbingamba Sport che si occupa della assistenza, costruzione di protesi e acquisto di ausili sportivi per bambini che hanno perso gli arti, e infine aiutare chi ha una malattia genetica in attesa di cura, grazie al progetto Walk of Life di Telethon.
Maratoneti in Piazza San Marco: uno spettacolo che si ripeterà il 27 ottobre
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IL PERSONAGGIO Chilometri, che passione: le 700 maratone del vicentino Antonio Grotto, l'uomo che corre e non si ferma mai
FORREST GUMP ABITA A MALO N
on è una brutta parola. Semplicemente, se fosse vissuto nell'antica Grecia, Antonio Grotto avrebbe fatto lo stesso lavoro del mitico Filippide, quello della vittoria di Atene sui Persiani. Grotto, come Filippide, sarebbe stato un emerodromo, l'atleta che porta messaggi, quindi capace di correre senza fermarsi mai. Lui, Antonio Grotto, sessantaquattrenne maladense, ha iniziato da quasi un quarto di secolo con la corsa agonistica da quarantenne, quando gli altri hanno già smesso da un pezzo, inanellando chilometri su chilometri, record e vittorie di categoria in ogni latitudine. Non lo spaventano le distanze purché vadano dalla maratona in su. Gli è capitato anche di prendere parte, perché il calendario agonistico non offriva di meglio, a qualche mezza maratona. Allora, Antonio partiva e faceva ritorno a casa di corsa giusto per completare la distanza mancante ai fatidici 42 km della maratona. E' campione di categoria M60 sui 100 km, la massacrante gara del Passatore da Firenze a Faenza, ma oltre la corsa si interessa a mille altre cose dall'arte alle scienze naturali sino alle arti marziali. Ecco spiegato il legaccio intorno alla crapa pelata, suo segno identificativo. Il suo curriculum di podista parla di settecento gare di corsa, tutte documentate e tutte a due e tre cifre quanto a chilometri percorsi, un record da Guinness per il simpatico “Forrest Gump” che nel contachilometri ha numeri da auto d'epoca. Le ultime fatiche sono di que-
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sta stagione 2013, ma prendiamo in esame le ultime cinque, quelle che lo hanno separato dal record. Il 12 maggio scorso ha partecipato alla “Skopje Marathon”, chiudendo al primo posto di categoria. Quindi, gara 697 portata a termine, la “6 ore di Spoleto” su circuito. Distanza percorsa 55 km. Posizione finale: 34esimo. La 698esima gara, con 50 km corsi su e giù per le colline di Montecchio Precalcino alla "Diese ore de villa Cita". Non contento, la sera stessa è salito ad Asiago per la 10 Km "Sleghe Lauf". Pochi giorni e Antonio è già in gara nella “Alpago Ecomarathon” del 16 giugno di km 42,9, gara numero 699 penultima prima del record, pettorale 464, maratona alpina con dislivello positivo di 2455 metri. Nel lungo elenco stagionale figurano le maratone di Treviso, Padova, Lucca e Ferrara e, all'estero, quelle di Cipro, Mont Saint Michel, Malta, Macedonia ecc. Quando per i normodotati una maratona all'anno costituisce già un record, Antonio Grotto ne corre di media due al mese! E' siamo alla gara con la quale Antonio Grotto è chiamato a spegnere 700 candeline (d'altronde il fiato non gli manca…), la 700^ dei suoi non ancora 25 anni di corsa senza soste, il 22 giugno
Antonio Grotto, il Forrest Gump di Malo
con la "6 ore di re Teodorico a Ravenna". La grande festa per le 700 maratone ed ultramaratone corse in carriera sino ad oggi da Antonio Grotto si è svolta al termine della ultramaratona del re barbaro che sottomise Roma. Se poi sorgesse il dubbio che il super maratoneta abbia modo di potersi dedicare a tempo pieno al suo hobby, vi sbagliate perché la corsa viene dopo il lavoro con orario continuato e prolungato. “Non so come faccia”, il commento a braccia larghe della figlia. E intanto papà Antonio continua a correre… GM
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PHOTO GALLERY e Vicenza). Un record difficilmente battibile. Nella stessa domenica, terza piazza del Veneto nel 26° Trofeo Ceresini (3), tradizionale appuntamento a livello under 16, andato in scena a Fidenza con la partecipazione di 12 selezioni regionali. La lunga marcia di avvicinamento ai Tricolori di Jesolo può iniziare. Il 28 giugno, infine, spettacolo
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L'
8 giugno, sulle strade di Asiago, nella 4^ Sleghe Lauf (1), ha danzato soprattutto l'Africa, con il diciannovenne John Kosgei splendido protagonista di una gara dal podio interamente keniano. Miglior donna, Valeria Roffino: almeno in campo femminile non è stato azzurro sbiadito. Il 9 giugno, a Borgoricco, nel Padovano, Treviso ha vinto il classico Trofeo delle Province Trivenete (2). E' il nono successo consecutivo nell'edizione estiva della rassegna giovanile su pista (davanti, nell'occasione, a Trento
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sotto le stelle per la 24^ Corritreviso (4), per la prima volta disputatasi in orario serale: doppietta di Marca - la prima di sempre in Piazza dei Signori con Paolo Zanatta e Silvia Pasqualini. E circa 600 iscritti per un appuntamento che ha voltato pagina con successo.
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