GAZZETTA DELLO SPORT 20/09/11

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www.gazzetta.it martedì 20 settembre 2011 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE TALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 115 ­ Numero 221 Anno

STASERA L’ANTICIPO INTANTO GASPERINI ATTACCA GLI ARBITRI

MILAN E INZAGHI FA 6 GOL IN ALLENAMENTO

L’Inter a Novara ultima chiamata Gioca Pazzini

Allegri punge gli attaccanti Ibra, rientro anticipato

A

BINDA, DALLA VITE ALLE PAGINE 12­13

Giampaolo Pazzini, 27 anni

BOCCI, DELLA VALLE, GARLANDO, PASOTTO PAGG.14­15

Serie A / 4“

GIORNATA

PARTITE

CLASSIFICA

Oggi (20,45) NOVARA­INTER Domani (20.45) CESENA­LAZIO CHIEVO­NAPOLI FIORENTINA­PARMA GENOA­CATANIA JUVENTUS­BOLOGNA LECCE­ATALANTA MILAN­UDINESE PALERMO­CAGLIARI Giovedì (ore 20,45) ROMA­SIENA

NAPOLI

6 CHIEVO

1

JUVENTUS

6 INTER

1

UDINESE

6 LAZIO

1

CAGLIARI

6 NOVARA

1

GENOA

4 ROMA

1

CATANIA

4 SIENA

1

PALERMO

3 MILAN

1

FIORENTINA

3 CESENA

0

LECCE

3 BOLOGNA

0

PARMA

3 ATALANTA* ­2

* Atalanta penalizzata di 6 punti

NAPOLI, JUVE, UDINESE E CAGLIARI: 6 PUNTI INTER E MILAN: 1 PUNTO

RIB l’Analisi

DUE PROGETTI DA PROTAGONISTI di LUCA CALAMAI

Cinque anni fa erano in se­ rie B ora guardano tutti dal­ l’alto. Con un sorriso che oscilla tra il divertito e il provocatorio. Non c’è nien­ te di casuale nel primato di Napoli­Juve. La voglia dei due club di diventare anco­ ra più competitivi era emer­ sa in maniera chiara già nel consuntivo dell’ultima campagna acquisti chiusa con un disavanzo di 40 mi­ lioni per i bianconeri e di 32 per i partenopei. CONTINUA A PAGINA 2

Cuper: «Ho perso così le mie sette partite della vita»

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LE FORMAZIONI

Reja si dimette Due pagine Ma Lotito per giocare lo conferma la vostra Magic STOPPINI A PAGINA 19

La gerarchia del campionato è cambiata. Durerà?

Rispondono Ancelotti, Donadoni, Lippi, Ranieri e Zoff BIANCHI ALLE PAGINE 2 E 3

UNA CITTA’ IN DELIRIO

DA SAN GENNARO A SAN CAVANI CHE FESTA A NAPOLI

3 Edinson Cavani, 24 anni, e Andrea Pirlo, 32 anni ANSA

LAZIO DOPO LA CONTESTAZIONE

LTONE

ALLE PAGG. 20­21

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

MALFITANO, G. MONTI ALLE PAGG. 5­6

w

A Napoli doppio miracolo di San Gennaro: prima si è liquefatto il sangue poi, dopo aver sentito parlare De Laurentiis, si è gelato.

BASKET LA SVOLTA

Gallinari­Milano ormai è fatta Festa Scariolo CHIABOTTI, ORIANI ALLE PAGG. 36­37


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

PRIMO PIANO

DI LUCA CALAMAI

DUE PROGETTI DA PROTAGONISTI E il Napoli ha una gestione talmente sana da vantare, nonostante questi massicci investimenti, un bilancio in attivo. Cifre da capogiro se confrontate ai soli 4 milioni di passivo del Milan e al quasi pareggio dell’Inter. Dopo due giornate di campionato verrebbe da dire: soldi spesi bene. Ma non è solo una questione di soldi. Prendete Aurelio De Laurentiis. Nella costruzione del Napoli non ha sbagliato un colpo pur vivendo gli ultimi cinque mesi in trincea. La prima sfida, nel maggio scorso, è stata con Mazzarri. «Vuoi andare via? Accomodati». Come dire: chi non ritiene il Napoli un punto d’arrivo della sua carriera può tranquillamente fare le valigie. Un braccio di ferro tosto. Vinto da De Laurentiis. Poi, sono arrivate le trappole del mercato. Il Real che cerca Cavani, Lavezzi che flirta con il City e Hamsik che si promette al Milan. Scene da «Sfida all’Ok Corral». Risultato? Tre a zero per il presidente partenopeo che, non contento, si è permesso il lusso di bruciare la concorrenza su Inler e di farsi quasi regalare Pandev dal suo collega Moratti. E si potrebbe continuare con una serie di provocazioni mirate a riportare il Napoli al tavolo che conta nei palazzi della politica del calcio. Strappi a volte violenti, a volte sbagliati nei toni, ma che hanno restituito al club partenopeo un ruolo da protagonista. Un presidente così è un parafulmine ideale per una squadra che si sente «sotto pressione» ma che sa di essere super protetta dalla proprietà. E la Juve? Certo, Pirlo a zero euro è stato un bel colpo. Chissà se qualcuno in casa Milan, magari sottovoce, oggi rimpiange questa scelta di mercato. E anche l’investimento su Conte è stato azzeccato. Antonio è giovane, è juventino da sempre e ha «fame». Lo slogan perfetto del nuovo corso bianconero. Ma, come nel caso del Napoli, c’é dell’altro. Il ritorno alla presidenza di un componente della famiglia Agnelli nell’aprile del 2010 era stato letto da tutto il mondo-Juve come un brusco taglio con le sofferenze del recente passato e l’inizio di una nuova storia. Ma serviva un primo capitolo da sfogliare. E ora è arrivato: l’ingresso, a inizio settembre, nella nuova casa bianconera. La sensazione è che la squadra di Conte abbia iniziato la sua striscia vincente il giorno dell’inaugurazione dello «Juventus stadium» e abbia continuato a fare risultati sull’onda emotiva di quella notte. La Juve di oggi è tornata a sentire un legame forte con le grandi Juve del passato. E questo senso di appartenenza unito a una squadra ben coperta in tutti i ruoli e libera da impegni europei può pesare nelle gerarchie del campionato. Per carità, la corsa scudetto è appena iniziata e guai a dare per morti Milan e Inter. Nonostante il meno cinque in classifica Allegri e Gasperini hanno ancora in pugno macchine potenti. Potrebbero bastare i rientri di Ibra e Boateng da una parte e di Maicon da l’altra per riportare le rispettive squadre ai livelli abituali. Ma non c’é dubbio che Juve e Napoli stanno aprendo un ciclo che può diventare subito vincente e che è destinato a durare nel tempo. I bookmaker ricordano che il Milan (l’Inter è scivolata indietro) è ancora la favorita per lo scudetto ma, di sicuro, non è più in fuga.

La grande roves «Sono in testa con merito ma rivedrete Inter e Milan» Cinque grandi tecnici giudicano le nuove gerarchie del campionato «Adesso sono 4 le squadre da prima fila. Che lotta per il titolo!»

a cura di FABIO BIANCHI

Impressioni di settembre? Forse qualcosa di più. Comunque, impressioni impressionanti. Il campionato si è ribaltato: Juventus e Napoli, in vetta. Udinese e pure il Cagliari, pensa te, a far loro compagnia là in alto. Milan campione d’Italia e Inter campione del mondo, le stra favorite annunciate per lo scudetto, le senza rivali a detta di quasi tutti, affannate a 5 punti di distacco dal sorprendente poker di testa. E’ ancora presto per esaltare, bocciare, giudicare, è vero. Siamo agli inizi, si sono giocate soltanto due partite di campionato e una di coppa, la stagione è lunga, il campionato si può ribaltare di nuovo, più che vero. Però... però si sa quanto sia importante partire bene. Lo dicono anche i proverbi. E ci sono già abbastanza indizi per pensare che forse a questo nuovo giro di valzer non assisteremo al solito predominio milanese in sala da ballo. E allora perché non analizzarli questi indizi? Magari con chi conosce bene le squadre e gli ambienti che adesso comandano il campionato e le grandi che inseguono. Perché ci hanno giocato e/o le hanno allenate. Come questi 5 super esperti, in rigoroso ordine alfabetico: Carlo Ancelotti, Roberto Donadoni, Marcello Lippi, Claudio Ranieri e Dino Zoff. Che mettono le mani avanti, ovviamente, dicendo che è troppo presto, appunto, per fare il punto. Ma lo sanno anche loro che spesso le impressioni di settembre diventano convinzioni e poi certezze, più avanti. Una la dicono già: in sala scudetto balleranno in quattro.

Ancelotti

Donadoni

Ora è Pirlo l’arma in più della Juve

Un Cavani così può fare la differenza

Ancelotti ha allenato Juve e Milan

Donadoni ha allenato Napoli e Cagliari

1 Napoli e Juve hanno davvero qualcosa in più delle milanesi?

E’ troppo presto per giudicare. Milan e Inter hanno le carte in regola per lottare per lo scudetto. Ma è anche vero che Napoli e Juve partendo bene posso prendere vantaggio e gestire eventuali difficoltà future. Ora vivono sull’entusiasmo, per motivi diversi (nuovo stadio, tecnico, rose). Hanno qualità, Possono competere fino in fondo per lo scudetto.

Siamo soltanto alla seconda partita. Milan e Inter li ritroveremo in cima. Comunque Juve e Napoli sono partite molto bene, questo è un grande vantaggio, soprattutto psicologico. la squadra di Mazzarri si sta ripetendo, La Juve ha volontà, entusiasmo, qualità. Insomma, tutti i mezzi per fare un gran campionato. Possono lottare fino in fondo per lo scudetto.

2 Quali sono i punti di forza della squadra di Conte?

C’è, appunto, l’entusiasmo portato dal nuovo tecnico e dal nuovo stadio che spinge la Juve. E poi c’è Andrea Pirlo, che può cambiare l’identità di una squadra. Dal punto di vista tecnico è davvero l’arma in più. Per tacere di un organico che si è rinforzato molto.

Pirlo è certamente l’ago della bilancia. Un giocatore di grandissimo valore. Il fatto poi che abbia scelto di cambiare gli dà più stimoli. Che trasmette alla squadra. L’organico è competitivo, ma la Juve ha bisogno di lavorare serena, è appena all’inizio del percorso di cambiamento.

3 Quali quelli della squadra di Mazzarri?

E’ ripartito molto forte, come aveva chiuso l’anno scorso. Questo perché ha più certezze e un gioco che ormai ha assimilato del tutto. La squadra si è rinforzata, Cavani è quello dell’anno scorso ma in più, per esempio, c’è un grande Inler, che in questo momento fa la differenza.

La squadra si è ulteriormente rinforzata con alternative di valore. Ha lavorato meno sulla difesa, ma dal centrocampo in su ha enormi qualità. Cavani? A Palermo mi piaceva, ma a Napoli ha trovato la sua dimensione ideale. Sa unire la grande capacità realizzativa al fatto di giocare per la squadra. E questo fa la differenza abissale. Come i giocatori del Barcellona: tutti campioni, tutti si sacrificano.

4 Udinese e Cagliari, la provincia felice. Dove possono arrivare?

Sono partite bene perché sono collaudate. Il Cagliari ha cambiato solo il tecnico, più o meno. L’obiettivo? Lo stesso: salvezza tranquilla, non credo finirà sopra Roma o Lazio, che hanno altri organici. L’Udinese ha perso uomini importanti ma è nella sua filosofia cambiare e trovare ricambi. Magari farà fatica a ripetersi al 4˚ posto, ma può sbarcare in Europa.

L’Udinese sta dimostrando ancora una volta di essere una bella realtà. Ha un parco giocatori notevole, soprattutto in attacco. Se la giocherà ancora per l’Europa, ormai è nel Dna di questa società che sforna giocatori a ripetizione, come questo Torje, e resta competitiva anche quando vende gente come Sanchez.

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ciata di Napoli e Juve

Conte, tecnico della Juve. In basso, Mazzarri (Napoli) FORTE-PEGASO

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i punti che separano Juve e Napoli dalle due milanesi

Lippi

Ranieri

Zoff

Entusiasmo e grinta: la firma di Conte

Il trio d’attacco di Mazzarri è micidiale

Ma è presto per scartare Milan e Inter

Lippi ha allenato Napoli e Juventus

Ranieri ha guidato Napoli, Cagliari, Juve

Zoff ha allenato la Juventus

La Juve sta sfruttando l’entusiasmo delle novità, in panchina e in campo, e del nuovo stadio. Il Napoli vive un momento fantastico, l’ha dimostrato anche in Champions. Ma non sono superiori alle milanesi, ora in difficoltà per gli infortuni. Rientreranno. Di diverso c’è la sensazione di equilibrio in alto. Nessun dominio: tutte e 4 possono ambire al titolo.

E’ presto, ma il buongiorno si vede dal mattino. La partenza sprint è un segno importante. Prima del via, Inter e Milan erano strafavorite. Juve e Napoli hanno detto: ci siamo anche noi. Sono migliorate in convinzione e gioco. Il Napoli è in crescita continua, la nuova Juve deve perfezionare i meccanismi, ma è su un’ottima strada.

Il Napoli in Champions col Manchester City ha dato una grande prova di maturità, di consapevolezza della propria forza. Mi ha impressionato, è più strutturato della Juve che si fa forza sull’entusiasmo per lo stadio e per il tecnico. E’ presto per dire se siano superiori a Milan e Inter. Certo, per lo lotta scudetto non possono perdere troppo terreno.

La grande convinzione psicologica di essere tornati competitivi. Grinta e entusiasmo che ha portato Antonio Conte. E poi la squadra bianconera ha finalmente un punto di riferimento, che in passato non c’era. E mi riferisco a quel grande giocatore che è Pirlo.

Non c’è dubbio. Nell’elenco delle armi in più prima di tutto, viene Pirlo. Il giocatore che mancava da tanto nella Juve. Catalizzatore e uomo squadra. Poi la nuova società e il nuovo allenatore, che hanno riportato entusiasmo e convinzione.

Dell'entusiasmo ho detto, è una grande arma. Come quella del tecnico, che conosce bene l’ambiente. In più la rosa ha ottimi giocatori, a partire da Matri e ai nuovi, come Pirlo e Vidal. Se riescono a cementarsi come gruppo possono davvero competere subito per lo scudetto.

La crescita costante. Col tempo, la squadra si è completata ed è cresciuta pure psicologicamente. Sarà protagonista. Cavani è un fenomeno: non solo il terminale offensivo della squadra, lo trovi a difendere, a respingere di testa sui corner, a ripartire. E dietro di lui ci sono Lavezzi, Inler, Campagnaro, Maggio, Cannavaro... un gruppo fortissimo.

Non solo Cavani, il trio d’attacco è micidiale. Abbiamo visto in questo inizio stagione quello che riescono a fare, in campionato e in Champions. Ma è tutta la rosa ora che è competitiva, De Laurentiis ha tenuto i migliori e ha «allungato» la panchina. Inler poi, è un acquisto azzeccatissimo.

La convinzione di essere diventati una grande squadra è una spinta fortissima per andare lontano. Poi la forza della squadra partenopea è la reattività, la velocità, che si esprime al massimo in Cavani e nei compagni d’attacco. L’uruguaiano è davvero un fenomeno.

Se l’Udinese ripete la stagione scorsa, sarà il secondo miracolo di Guidolin. Partono Sanchez, Inler e Zapata, subito trovati gioco e sostituti. Possono andare lontano. Il Cagliari ha cambiato poco e si è avvantaggiato. Dove possa arrivare non so, ma certo un posto in Europa strappato a qualche semi-grande sarebbe un bello spot per il calcio.

Mi piace molto la filosofia dell’Udinese. Ogni anno tira fuori dal cilindro pezzi pregiati. Per loro non è fondamentale arrivare nei primissimi posti, l’importante è stare nella parte alta della classifica e divertire. Ma può ambire di nuovo all’Europa. Il Cagliari è una bella squadra, tuttavia credo che l’obiettivo sia la salvezza il prima possibile, nulla più.

L’Udinese ormai ci ha abituati a grandi exploit. Si ripete sempre, sono bravissimi i Pozzo e i loro collaboratori a trovare sempre grandi talenti per sostituire chi parte. Penso che possa ancora ambire a un posto in Europa. Il Cagliari è una bella sorpresa, gioca bene e fa risultato. Buon viatico per la salvezza.


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SERIE A MIMMO MALFITANO NAPOLI

Lasciamo stare i paragoni, almeno per il momento, perché non reggerebbero. Ma la tentazione è forte anche se l’esperienza napoletana di Edinson Cavani è ancora tutta racchiusa negli ultimi 12 mesi. C’è chi è pronto a scommettere, comunque, che l’attaccante uruguaiano sarà la continuazione di Antonio Careca, l’ultimo grande attaccante che ha avuto il Napoli. Le sue cifre sono pesanti, raccontano la forza ed il talento di un giocatore che non smette mai di segnare, che vanta una continuità sotto rete tale da imporlo all’attenzione internazionale. Di certo, l’attaccante del Napoli è tra i più forti realizzatori del calcio europeo. Eroe del San Paolo Impressiona

la facilità con la quale Cavani riesce a segnare più reti nel corso della stessa partita. Sono cinque le triplette che ha già realizzato con la maglia del Napoli: contro Sampdoria, Juve, Lazio e Utrecht nel 2010-11 e una al Milan nel torneo appena iniziato. Quella di domenica sera è stata la più bella per come se l’è costruita. Ha saputo regalare al popolo del San Paolo 3 gol da attaccante vero, di quelli che non hanno bisogno di stazionare dentro o fuori dall’area: lui ha sorpreso Abbiati da tutte le parti. La prima rete l’ha segna-

Cavani IN 3D Col Napoli fra i grandi d’Europa

Da gennaio è già a 4 triplette. In Europa meglio soltanto Gomez e Ronaldo «Che emozione!»

ta, da destra, calciando a volo un assist di testa di Maggio; la seconda, da sinistra, girando d’interno destro il tocco di Gargano. La terza, invece, da posizione centrale, con un gran sinistro al volo, tanto che il portiere milanista non ha avuto nemmeno la possibilità di vedere partire il pallone. Insomma, una serie incredibile di prodezze che l’hanno lanciato in testa alla classifica dei cannonieri. Anche in Europa, in ogni modo, il suo mito continua a crescere. Meglio di lui, dal gennaio 2011, nei rispettivi campionati hanno fatto soltanto Mario Gomez (Bayern Monaco) e Cristiano Ronaldo (Real Madrid) che hanno segnate 5 triplette, mentre lui nello stesso periodo ne ha firmate 4. Cannoniere europeo Intanto, e siamo appena all’inizio della stagione, Cavani ha già eguagliato il primato dei gol realizzati dagli attaccanti napoletani in Europa nel corso dell’ultimo cinquantennio. Con la rete segnata al Manchester City nella gara d’esordio di Champions League, l’attaccante uruguaiano ha raggiunto in testa alla classifica, Faustinho Canè, ala destra degli anni 60-70, che s’è fermato a quota 8 ed ha superato Antonio Careca che ne ha realizzati 7 vincendo, però, la coppa Uefa nella stagione 88-89 e lo scudetto in quella successiva. Un traguardo che

il Matador ha incluso nel progetto di quest’anno. E le prime indicazioni sono state convincenti: insieme con la Juve, il Napoli è la squadra da battere. «E’ importante stare nelle prime posizioni della classifica e provare a confermarsi il più a lungo possibile - ha detto - Mi piacerebbe, comunque, andare avanti anche in Champions League, una manifestazione dal fascino unico. A Manchester ho provato emozioni nuove». Anche in Italia, in ogni modo, Cavani è lanciato per stabilire qualche record personale. Intanto, lo scorso anno è arrivato alle spalle di Totò Di Natale (autore di 3 triplette) che ha vinto la classifica dei cannonieri: all’attaccante napoletano non sono bastate 26 reti per spuntarla sul talento dell’Udinese e della Nazionale. Ma guardando i numeri attuali dei due è ipotizzabile che il titolo di capocannoniere sia ancora una questione tra di loro. Entusiasmo E’ contenuto quello del Matador. Ieri è arrivato al campo sorridente, ha scherzato con Lavezzi e Mazzarri e dopo una leggera seduta di scarico s’è messo a bordo campo a guardare la partitina organizzata dall’allenatore per quelli che non avevano giocato contro il Milan. Poi, di corsa a casa, dal piccolo Bautista, il bambino di appena cinque mesi avuto da Maria Soledad, sua moglie. Ed è nella quiete di Lucrino che il nuovo viceré di Napoli ha ritrovato la serenità. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A TUTTO CAMPO GIOCA OVUNQUE

LA CLASSIFICA DEI TRIPLETTISTI D’EUROPA

Calciatore completo, Cavani contro il Milan ha toccato il pallone in ogni zona del campo

Questa la classifica dei calciatori europei che hanno realizzato più triplette da gennaio 2011 nei rispettivi campionati

5 le triplette (una nascosta in un poker) di Mario Gomez, 26 anni. Gioca nel Bayern Monaco, rivale del Napoli in Champions

OPTA-SICS/GDS

i gol segnati da Cavani nel 2010-2011, alla prima stagione con la maglia del Napoli: 26 in campionato e 7 quelli realizzati in Europa League

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il massimo dei gol di Cavani in una sola stagione, prima di venire al Napoli. Li segnò con la maglia del Palermo, nella stagione 2008-09

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le stagioni di Cavani in Italia. Il Palermo lo prese nel gennaio 2007, dal Danubio. Col club siciliano, 34 gol in quattro campionati

ROMANO

ANTONIO CARECA ex attaccante

«Decisivo più di me. Io avevo Maradona...» Antonio Careca, 51 anni, brasiliano, 97 gol tra campionato e coppe nel Napoli dal 1987 al 1993. Ha vinto la coppa Uefa nel 1989, scudetto e Supercoppa italiana nel 1990.

1 Cavani come Careca? «Abbiamo caratteristiche diverse, lui è soprattutto un finalizzatore, io ero uno che correva anche palla al piede. Però è più decisivo di me, io davanti avevo Giordano e Maradona, poi Zola e Fonseca, lui è l’unico attaccante vero della squadra, Lavezzi fa gli assist, Hamsik si inserisce da dietro. Mi sorprende la velocità di esecuzione del tiro, che è quella che caratterizza un vero attaccante, la grinta e la capacità di stare sempre al posto giusto nel momento giusto. Un vero trascinatore

2 E il Napoli come le sembra? «Lo vedo spesso in tv, in Brasile faccio il commentatore televisivo e non mi perdo le partite del campionato italiano. E ovviamente seguo il Napoli con particolare simpatia. E’ una squadra costruita bene, sostenuta in questo momento da un grande entusiasmo. L’ho trovata migliorata anche sul piano mentale: l’anno scorso negli scontri diretti non aveva ancora la convinzione nei propri mezzi che mostra oggi. Però la concorrenza resta agguerrita, presto per fare certi discorsi»

3 Cosi gli manca per lo scu-

3 le triplette nel 2001 di Wayne Rooney, 25 anni, bomber del Manchester United

2 le triplette segnate da Roberto Soldado, 26 anni, attaccante del Valencia

2 le triplette di Sergio Aguero, 23 anni. Una con l’Atletico Madrid, l’altra col Manchester City

2 le triplette di Maxi Rodriguez, 30 anni, segnate con la maglia del Liverpool nel 2011

2 le triplette segnate nel 2011 da Lionel Messi, 24 anni, fuoriclasse del Barcellona

detto? «Nulla. Ha un allenatore bravissimo e un presidente competente. E il pubblico resta il suo punto di forza. Napoli va pazza per i suoi calciatori, a volte da questo amore bisogna difendersi. Lo dico con affetto a tutti i tifosi: lasciate crescere questi ragazzi senza assilli, non vi deluderanno»

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Edinson Cavani, 24 anni, ha segnato 4 triplette per il Napoli nel 2011. Nello scorso torneo con 26 reti ha chiuso al secondo posto la classifica cannonieri, dietro Di Natale (28)

5 le triplette di Cristiano Ronaldo (anche per lui una è all’interno di un poker), 26 anni, fuoriclasse del Real Madrid, nel 2001

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SERIE A

il Film Una giornata indimenticabile tra celebrazioni e «San» Cavani Il Miracolo La liquefazione del sangue L'annuncio del miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro nella teca tenuta dal cardinale Sepe ANSA

GIANLUCA MONTI NAPOLI

I gol di Cavani, il miracolo di San Gennaro e lo show in Piazza del Plebiscito. Napoli sogna lo scudetto e tutto quello che ruota intorno agli azzurri diventa una festa. Dalla mattina alla sera. Il culmine nella piazza quando dalla chitarra di Guido Lembo (patron dell’Anema e Core di Capri) partono le note di «O' surdato 'nnamurato», ormai l'inno delle grandi vittorie azzurre. Canta anche De Laurentiis. Sembra davvero di essere al San Paolo. E’ l’epilogo di una giornata che il presidente De Laurentiis ha vissuto sempre in prima fila. Lui e il suo Napoli. La mattina, già alle 9.11, per l'ennesima volta si era compiuto il miracolo di San Gennaro. Il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, ha spiegato: «Il sangue era già sciolto quando ho prelevato la teca dalla cassaforte». Raramente il miracolo si era verificato così in fretta ed a Napoli tutti lo hanno ritenuto un buon presagio. Un segnale, esattamente come quello che la squadra di Mazzarri ha lanciato al campionato battendo domenica sera il Milan. In città, l'entusiasmo è alle stelle. «Miracolo a Milanò», rigorosamente con l'accento sulla lettera finale, recitava uno striscione a San Gregorio Armeno.

Il cardinale tiene la teca Il bacio del sindaco De Magistris Il sindaco Luigi De Magistris bacia la teca con il sangue di San Gennaro dalle mani del cardinale Crescenzio Pepe ANSA

E Napoli triplica la festa Miracolo, canti e show 10.000 sotto la pioggia Il 3-1 al Milan infiamma la città: al mattino prega San Gennaro, la sera canta con Siani e De Laurentiis «’O surdato ’nnamurato»

«

Con il Milan abbiamo fatto una bella cena e abbiamo ancora fame

Gazzetta.it IL NAPOLI PUÒ VINCERE LO SCUDETTO? IL 62% RISPONDE SÌ Euforia a Napoli: è stato il giorno del patrono San Gennaro e anche il Napoli ha fatto festa dopo la convincente vittoria sul Milan. E allora Gazzetta.it ha lanciato il sondaggio: il Napoli di Cavani può vincere lo scudetto? C’è ottimismo tra i tifosi: su diecimila votanti il 62 per cento ha detto sì,

stione. Lo scudetto? Calmi, non siete mai sazi. Diciamo che per adesso con il Milan abbiamo fatto una bella cena e che abbiamo ancora fame. Contro il Chievo dovremo operare qualche cambio perché gli impegni sono tanti e noi di conseguenza faremo ruotare gli uomini per cercare di mettere in campo sempre la squadra migliore. Spero in un grande Napoli». Come al San Paolo Parla da tec-

AURELIO DE LAURENTIIS PRESIDENTE DEL NAPOLI

«

Duomo e stadio Alle celebrazio-

ni per la festa di San Gennaro ha voluto prendere parte anche Aurelio De Laurentiis, arrivato in Duomo alle 11 ed accolto da una folla festante. Applausi e strette di mano. Anche il sindaco Luigi De Magistris elogia il presidente: «Domenica sera ho visto lo spirito delle grandi imprese, possiamo stupire. L'entusiasmo mio e di tutta la città spingerà in alto la squadra. Entro l'anno chiuderemo un accordo con il Napoli per rilanciare l'intera area dello stadio San Paolo». De Laurentiis si è poi intrattenuto a

In mostra La statuina di Cavani accanto a quella di San Gennaro Le statuine di terracotta di Edison Cavani e di San Gennaro: gli artigiani del presepe si sono dedicati ai due miracoli, quello calcistico e quello religioso ANSA

Spettacolo in piazza Plebiscito: il presidente Aurelio De Laurentiis festeggia con Paolo Cannavaro, il sindaco Luigi De Magistris, Guido Lembo alla chitarra, Salvatore Aronica, Alessandro Siani e Christian Maggio DE LUCA

pranzo con il governatore della Campania Stefano Caldoro, con il cardinale Sepe e con il sottosegretario all’Economia, Bruno Cesario. In mattinata, invece, il presidente del Napoli aveva effettuato un sopralluogo a Bagnoli, nella zona dove c'è attualmente la base Nato. Nel 2013, però, il presidio militare verrà spostato altrove e De Laurentiis ne ha voluto co-

noscere gli impianti sportivi, anche se alla fine non li ha ritenuti idonei per poter ospitare in futuro il centro sportivo del Napoli: «Credo che si potrebbe costruire uno splendido campus universitario, sul modello di quelli americani». Show al Plebiscito In serata,

neppure la pioggia gli ha impedito di essere in Piazza del Ple-

biscito per duettare sul palco della festa di San Gennaro con il comico Alessandro Siani, davanti a circa 10.000 persone: «Napoli ed il Napoli sono "'na cosa grande" — dice facendo il verso ad una vecchia canzone —. In 100 giorni il sindaco ha restituito dignità a questa città. Sotto il profilo calcistico noi gliela abbiamo restituita in questi sette anni della mia ge-

Essere qui, in questa piazza, non ha prezzo: un’emozione unica

ALESSIO SIANI ATTORE

nico, ma poi torna imprenditore: «E' un peccato che ancora una volta debbo constare come in Lega quest'estate abbiamo pensato soltanto a litigare ed a dividerci una torta molto misera. Abbiamo svenduto i diritti tv e l'immagine del calcio». La passione di Napoli, però, è molto reale e poco virtuale. Al fianco del presidente c'erano capitan Cannavaro, Totò Aronica e Christian Maggio. La gente li trascina cantando «chi non salta rossonero è», loro si prestano volentieri. Poi, il difensore palermitano torna a punzecchiare Nesta dopo il corpo a corpo di domenica sera: «Mi sarei voluto chiarire con lui — ha detto —, quando si perde ci sta che uno si innervosisca un po'». Poi si ricomincia a cantare. Sì, sembra di essere al San Paolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A

La Juve corre veloce Adesso si possono fare sogni di gloria Conte predica calma e mantiene il basso profilo Ma i tifosi sperano che la marcia bianconera non si fermi

La Juve è ancora un cantiere, ma la «creatura» già affascina. E fa sognare il popolo bianconero tutto. Un po’ meno Conte, impegnato a respingere i vari spifferi di euforia che «minano» l’ambiente e che oggi, in effetti, potrebbero causare più danni che vantaggi. Il padrone del Cantiere i piedi ce li ha ben piantati per terra, e lo stesso pretende dal suo gruppo, martellato a dovere, sul campo e a parole. «State calmi. Siamo solo alle fondamenta — ripete spesso il tecnico salentino —. Sulla carta, la Juventus resta dietro alle milanesi, che hanno un organico migliore, e al Napoli che ha un impianto ormai collaudatissimo». Già, sulla carta, che spesso conta poco. SERVIZI A CURA DI MIRKO GRAZIANO

Cantiere scud il tecnico

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Antonio Conte è nato a Lecce il 31 luglio 1969. Con la maglia della Juve ha giocato 412 gare e segnato 43 gol dal ’91 al 2004 PIERANUNZI

1 Andrea Pirlo, 32 anni AFP 2 Gigi Buffon, 33 PLP 3 Alessandro Del Piero, 36 FORTE 4 Il montenegrino Mirko Vucinic, 28 a ottobre REUTERS

Ha conquistato tutti con le idee e il lavoro

I generali e il colonnello I trascinatori per tenere il gruppo che non ti aspetti

Conte cerca alternative al 4-2-4 in attesa delle verifiche nelle difficoltà

L’esperienza di Buffon, Pirlo e Del Piero più i colpi di un fuoriclasse

Conte è partito col piede giusto. La primissima fase della stagione ha infatti evidenziato un’invidiabile organizzazione di gioco, che ha quasi del miracoloso se si considerano gli infortuni, il lungo mercato e i vari impegni della Nazionale. Come base il «4-2-4», ma occhio alla continua evoluzione tattica di questa Juve: già si sono visti sprazzi di «4-1-4-1» e «4-2-3-1», sistemi che consentono a Pirlo, Marchisio e Vidal di giocare insieme, forse la strada più adatta per misurarsi oggi con le altre grandi. In particolare è sembrato rodato il sistema con Pirlo davanti alla difesa, un unico punto di riferi-

mento offensivo e una linea di centrocampo con due ali pure e Marchisio-Vidal in mezzo. Per ora la squadra crede ciecamente nel suo allenatore, crede in quello che fa e ne accetta ogni decisione. Merito sicuramente della preparazione, della serietà e della personalità di Conte, ma anche (forse soprattutto) dei risultati. Già, la vera prova del nove per il tecnico bianconero arriverà nei momenti meno felici, tecnicamente più difficili, quelli in cui si faranno fastidiose le pressioni interne ed esterne, proprio quei momenti in cui i vari Trap, Capello, Mourinho e Ancelotti hanno sempre fatto la differenza.

A dare una mano a Conte, nel tenere tutti coi piedi per terra, ci devono pensare soprattutto loro, i «generali» della truppa Buffon, Pirlo e Del Piero. Più un colonnello in attesa di promozione, Mirko Vucinic, picchi da fuoriclasse purissimo, continuità ancora da trovare. La strada sembra però buona, se anche in una giornata così così, a Siena, il montenegrino ha saputo essere decisivo con una giocata raffinata, che ha permesso a Matri di tenere altissima la media-gol personale in bianconero (0,55 reti a partita, decisivi 9 centri su 10). Pirlo è la luce, il Professore, un «regalo» graditissimo da

parte del Milan. In 2 gare ufficiali ha sbagliato un solo passaggio, ha dipinto assist-capolavoro, ma soprattutto ha dato ordine e disciplina a un’intera squadra, che quando ha bisogno di certezze non fa altro che affidarsi a lui, piedi e cervello. Dietro, Buffon sta ritrovando gara dopo gara la sicurezza dei bei tempi, mentre Del Piero offre tutte le garanzie di un capitano anche fuori dal campo. Ma sia chiaro: ancora oggi Ale è lì a giocarsi un posto da titolare per meriti acquisiti sul campo. La sua classe non tramonta, il fisico regge (che lezione), non a caso ha finito per conquistare anche un «duro» come Conte.

Buffon frena: «Non abbiamo fatto nulla»

DAL NOSTRO INVIATO

TORINO

Poche ore per preparare la sfida con il Bologna. Ieri, allenamento leggerissimo per i protagonisti di Siena, decisamente più pesante per il resto del gruppo, sottoposto alla con-

sueta razione di lavoro tattico. Solo la rifinitura di questo pomeriggio, però, potrà dare indicazioni più chiare sulla formazione di domani sera. Quasi certo il rientro di De Ceglie per Grosso, probabile quello di Del Piero per Matri. Infine, ballottaggio Krasic-Giaccherini. Intanto, si va verso il tutto esaurito: dunque, 40.000 spettatori per la seconda gara interna della banda Conte, che ha l’occasione di scremare ulteriormente la testa della classifica.

Buffon e Bonucci «Dobbiamo te-

nere alta la tensione - dice Buffon a Juve Channel -. Come dice il mister, bisogna mangiare sempre l’erba. Siamo contenti di questo momento, ma ancora non si è fatto proprio nulla». Ha ritrovato da tempo il buonumore il portierone della Nazionale: «è la vicinanza dei tifosi a darmi stimoli, avevo bisogno di essere rivitalizzato». Leonardo Bonucci parla attraverso il suo sito ufficiale: «L’inizio è incoraggiante, ma la classifica

Lichtsteiner e Barzagli una garanzia Pepe tuttofare, il «nuovo» Marchisio I titoli se li prendono i big, i goleador e nel caso della Juve soprattutto Conte. Ma i primi 180’ di campionato hanno portato alla ribalta giocatori meno pronosticabili. Gli uomini chiave che non ti aspetti. Sì, perché Lichtsteiner, Barzagli, Pepe e Marchisio sono di fatto insostituibili. Il terzino svizzero si era imposto nella Lazio per le sue doti di spinta, alla Maicon. Qui, invece, si è dimostrato anche un ottimo difensore, di grande personalità. Barzagli ha un rendimento da Nazionale, di questo passo Prandelli farà fatica a non convocarlo. Difficile, al momento, trovare un centrale italiano

più forte e continuo di lui. C’è poi Pepe, arma tattica decisiva: fra gli esterni, è quello che ha meglio recepito la nuova filosofia di gioco ed è in grado di coprire indifferentemente le due fasce. Discorso a parte per Marchisio. Lui è un «quasi generale», ma lo inseriamo fra gli uomini chiave che non ti aspetti perché si è inventato una nuova carriera, un nuovo ruolo. Nessuno pensava che avrebbe potuto fare da guardaspalle a Pirlo e invece oggi Claudio è il mediano italiano con i piedi migliori. Ricorda Lele Oriali, lui è però forse in cerca di un paragone tutto bianconero.

GLI AVVERSARI DI DOMANI

VERSO IL TURNO INFRASETTIMANALE KRASIC IN BALLOTTAGGIO CON GIACCHERINI

«La vicinanza dei tifosi mi dà grandi stimoli»

1 Simone Pepe, 28 anni LAPRESSE 2 Claudio Marchisio, 25 AP 3 Lo svizzero Stephan Lichtsteiner, 27 ANSA 4 Andrea Barzagli, 30 LAPRESSE

ancora conta poco», dice il difensore azzurro, che tra l’altro sta faticando a trovare spazio nella Juve. «Sto cercando di impegnarmi al massimo durante la settimana - conclude Bonucci - per poter essere pronto quando, come a Siena, il mister mi chiamerà in causa. Del resto, il campionato è molto lungo e sono certo che tutti avremo l’occasione di dare il nostro contributo». m.gra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Guaraldi vuole una reazione immediata «Il Bologna non è quello visto finora» BOLOGNA Il giorno dopo il ko col Lecce al Bologna chiamano time out in vista del trittico Juve Inter Udinese. Il presidente Guaraldi predica pazienza e chiede alla squadra qualche segnale di vitalità: «Il Bologna vero non è quello che abbiamo visto finora. Ho sentito critiche pesanti ma non credo che il problema si possa risolvere con le mie dimissioni o con l’esonero dell’allenatore. Dobbiamo sbloccarci, toglierci dalle spalle un peso che ci frena.

Ne ho parlato coi giocatori, nessuno ha una spiegazione di quello che sta accadendo alla squadra. Oggi Bisoli gode della nostra fiducia, per il futuro non posso prevedere nulla. Certo il calendario non ci aiuta». Contro la Juve non ci saranno Raggi (contusione spalla) e Loria (distorsione ginocchio). Da verificare anche la tenuta dei senatori Perez, Di Vaio e Portanova che mostrano una condizione molto scadente. Andrea Tosi


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Entusiasmo in casa Juve: ottimo inizio di stagione per i bianconeri PEGASO

in rampa di lancio 1

i possibili casi 2

1

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3

4

1 L’olandese Eljero Elia, 24 anni LAPRESSE 2 Il paraguaiano Marcelo Estigarribia, 24 domani LAPRESSE 3 Il cileno Arturo Vidal, 24 FORTE

etto DOPO IL CDA DELLA SCORSA SETTIMANA

A causa del bilancio in rosso il titolo in Borsa esce dal segmento Star Visto il comunicato stampa del 16 settembre 2011 con il quale Juventus Football Club S.p.A. ha informato il mercato del fatto che il proprio Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di bilancio al 30 giugno 2011 registrando una perdita di esercizio di entità tale da portare la Società nella situazione disciplinata dall’articolo 2447 del codice

civile, Borsa Italiana S.p.A., con provvedimento n. 7044 ha disposto ieri l’esclusione straordinaria dalla qualifica di Star delle azioni ordinarie Juventus Football S.p.A. ed il conseguente trasferimento delle stesse al mercato MTA con decorrenza dal 20 settembre 2011. Lo riferisce la società bianconera sul proprio sito internet.

9

1 Il serbo Milos Krasic, 26 anni FORTE 2 Leonardo Bonucci, 24 PAOLUCCI 3 Fabio Quagliarella, 28 LAPRESSE 4 Michele Pazienza, 29 LAPRESSE

Vidal, Elia, Estigarribia Ma l’abbondanza Tre armi in cassaforte a qualcuno fa male L’anarchico del centrocampo e due giovani di qualità tutti da scoprire Sei punti in 2 partite, la vetta della classifica, l’autostima che cresce, e pensare che Antonio Conte non ha ancora sfruttato tutte le armi a disposizione. In rampa di lancio ci sono infatti 3 nuovi acquisti, gente di qualità, di esperienza internazionale: Vidal, Elia ed Estigarribia. Davanti a tutti c’è Arturo Erasmo Vidal Pardo, nazionale cileno, 24 anni, 4 di Bundesliga. Gli sono bastati due spezzoni di campionato per conquistare critica, tifosi e anche il tecnico. Conte sta studiando vari sistemi di gioco per esaltare le qualità di questo «anarchico» del centrocampo, che per certi versi assomiglia proprio al tecnico

bianconero. Elia è l’ultimo arrivato, sta lavorando sodo dal punto di vista tattico. Conte lo vuole al più presto in pari con il resto del gruppo, «perché è un giocatore importante - ha detto prima di Siena -, lo abbiamo preso per fare un salto di qualità ulteriore, convinti delle qualità di un ragazzo che fa parte di una della nazionali più forti del mondo». E in pari si deve ancora mettere pure il paraguaiano Marcelo Alejandro Estigarribia Balmori, esterno sinistro di centrocampo che ha fatto molto bene nell’ultima Coppa America. Per lui i primi applausi sono arrivati nella serata d’inaugurazione del nuovo stadio.

Quagliarella, Pazienza, Bonucci e Krasic: pochi minuti, tanti musi lunghi Rosa ampia e infermeria praticamente deserta costringono Conte a scelte anche dolorose al momento delle convocazioni. E in effetti ci sono i primi inevitabili musi lunghi. Non è passata inosservata l’espressione buia di Fabio Quagliarella nel dopo Siena-Juventus. Il napoletano non gioca minuti ufficiali dal 6 gennaio scorso, giorno del maledetto infortunio al ginocchio destro che lo tolse di mezzo forse nel momento migliore della sua carriera. Oggi la «rimonta» è obiettivamente difficile, lo capisce lo stesso Fabio, che però ha fretta di rientrare. Per inseguire anche un sogno azzurro: l’Europeo è alle

porte. E pure Bonucci rischia di veder svanire l’azzurro. Oggi il viterbese è la riserva di Chiellini e Barzagli, e le prospettive non sembrano buonissime. Di questo passo, non è da escludere che a gennaio chieda di essere ceduto, proprio per non perdere il treno di Prandelli. C’è poi Krasic, zero minuti a Siena, una ventina col Parma. Il suo è un problema tattico, fatica non poco ad «accontentare» Conte. Probabilmente si giocherà molto domani contro il Bologna. C’è chi sta peggio, comunque. E’ Michele Pazienza: 2 gare di campionato, altrettante tribune. Sicuramente, si aspettava qualcosa in più.


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SERIE A

Cagliari in prima linea «Un freno alle tv e ai loro denari Servono gli stadi» Cellino per una svolta in Lega guardando tutti dall’alto: «E la mia squadra può fare meglio» Una telecamera a bordo campo. La Serie A percepisce dalle tv quasi un miliardo di euro all’anno LIVERANI CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it

la scheda

Lo storico primato non distrae Massimo Cellino. L’esaltante doppio 2-1 del Cagliari coincide con un grido d’allarme del numero uno rossoblù. E apre un fronte che coinvolge l’intero sistema-calcio. Già nel dopo-gara con il Novara sabato ha urlato contro le tv: «Fra poco ci metteranno le telecamere anche nelle mutande. In questo modo stiamo portando via la gente dagli stadi». E il consigliere federale non si ferma qui: allo sfogo a caldo segue l’analisi, non meno preoccupata. «Non parlo ovviamente solo del Cagliari, ma di tutto il calcio italiano. La Lega di Serie A ha appena venduto i diritti per il prossimo triennio con delle condizioni accessorie pericolose».

MASSIMO CELLINO 55 anni PRESIDENTE CAGLIARI

Massimo Cellino è nato a Cagliari il 28 luglio 1956. Imprenditore nel ramo della commercializzazione di frumento e alimenti derivati, il 10 giugno 1992 è diventato presidente del Cagliari Calcio. Durante la sua gestione, il Cagliari ha disputato 14 campionati di Serie A e ha raggiunto una semifinale di Coppa Uefa (1993 94) e due semifinali di Coppa Italia. Cellino, assieme a Beretta e Lotito, è rappresentante della Lega di A in consiglio federale.

Cosa la preoccupa in particolare?

«

«La superficialità con cui si va a caccia di denari dalle tv senza preoccuparsi di preservare gli interessi primari dei nostri tifosi». Faccia un esempio.

«Ora come ora gli appassionati di calcio che scelgono di venire allo stadio sono penalizzati rispetto ai telespettatori. E alla lunga può diventare un boomerang, visto e considerato che i nostri impianti obsoleti non garantiscono certi servizi all’avanguardia». Cosa teme?

«L’assuefazione. Se non lasciamo un minimo di privacy i club diverranno sempre più schiavi di questo sistema che potrebbe a breve creare dei problemi alle stesse televisioni».

Gli 11 nuovi si sono inseriti benissimo. Ma certi musi lunghi non vanno bene

Massimo Cellino, 55 anni, patron del Cagliari e consigliere federale BOZZANI

« «

Addirittura...

Chi sceglie il calcio dal vivo vede meno di chi sta davanti alla tv. E spuntano i manichini... Tra interviste e spezzatino è stato superato il limite. Sviluppiamo altre fonti di ricavi

«Con la vendita degli ultimi diritti tv è stato concesso ai broadcaster di ottenere sempre più interviste e alle condizioni scelte da loro. Senza dimenticare che lo stesso spezzatino ormai impone uno stravolgimento delle abitudini di tutti. Ogni volta il limite viene oltrepassato e di questo passo scemerà l’interesse per tutto». Ma i ricavi aumentano.

«Ora i manager delle tv guardano ai conti e cercano d’accapar-

rare nuovi abbonamenti. Ma se la gente non va più allo stadio che facciamo riempiamo gli spalti di manichini, com’è già successo a Trieste?». I club, però, sono avidi di denaro.

«Purtroppo siamo all’angolo. Ecco perché propongo di cambiare mentalità. In prospettiva dobbiamo rinunciare a qualcosa. Fermiamoci, però, per favore. Ormai il 70% dei nostri ricavi arrivano dalle televisioni e non abbiamo neanche gli stru-

menti per pensare di crescere in altri ambiti. Un errore fatale che dobbiamo cercare di evitare per progettare uno sviluppo equilibrato del nostro calcio». In che modo?

«Giovedì l’assemblea di Lega deve pronunciarsi su questi temi. In particolare sul nuovo accordo triennale. È indispensabile riflettere sugli effetti del nuovo impegno con Sky e Mediaset. Io per primo voglio vederci chiaro e credo sia utile una verifica con tutti i presidenti su questa delicatissima questione che pesa enormemente sul nostro domani». Intanto sono rimasti invenduti i diritti di 56 partite...

«Questo è un altro spicchio del problema. Non dimentichiamo che il fallimento di Dahlia ha già creato dei danni. Ci avevano detto che l’azionista Telecom avrebbe garantito per Dahlia. Ma non è stato così. E la realtà è che alla fine tutto ruota sempre attorno alle grandi. E le altre?». Pensiamo un po’ positivo. Questa bella partenza se l’aspettava?

«Sono arrivati 11 giocatori nuovi e il loro inserimento è stato eccellente. Sono convinto, però, che il Cagliari può solo far meglio. Perciò la prestazione con il Novara m’è piaciuta solo in parte: troppe distrazioni sull’1-0 e certi musi lunghi non mi sono piaciuti. Le scelte dell’allenatore non vanno discusse». Quindi?

«E’ il mio ventesimo anno da presidente, l’anno prossimo avremo il nuovo stadio e io conto di arrivare a questo traguardo con un Cagliari in crescita.

E punto sul ritorno. Ci conto». A proposito: quali sono i tempi per il nuovo stadio?

«Ottobre è il mese decisivo per gli ultimi permessi. E io spero proprio che quest’atto di coraggio e onestà venga premiato nei tempi previsti». E ora la verifica Palermo.

«Ci tengo alla sfida con il mio fratello maggiore Maurizio Zamparini: ha fatto tanto per i rosanero, nonostante non sia siciliano. Questo test arriva al momento giusto. Tra l’altro ci presenteremo con la storica maglia bianca e il fregio dei quattro mori. Con l’orgoglio di essere l’immagine bella della Sardegna». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGA GIOVEDÌ LA RATIFICA

Crescono i ricavi Da Sky e Mediaset 829 milioni all’anno L’assemblea di Lega di giovedì ratificherà l’assegnazione dei due pacchetti principali del bando d’asta dei diritti tv del 2012 15. Sky sul satellite e Mediaset sul digitale terrestre hanno presentato offerte superiori al minimo richiesto acquisendo automaticamente i relativi diritti. Già valutata la correttezza formale delle offerte, verrà ufficializzata la sottoscrizione dei due contratti. Sky e Mediaset garantiranno rispettivamente 558 e 259 milioni per il 2012 13, 561 e 268 per il 2013 14, 564 e 277 per il 2014 15. Sarà decisa anche la data di recupero della prima giornata: il 21 dicembre.

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SERIE A

Danilo, Badu e Torje: non chiamateli scarti Acquistati per sostituire Zapata, Inler e Sanchez, stanno già convincendo. E l’Udinese può vincere l’ennesima scommessa so torneo è stato impiegato 8 volte (2 da titolare) per 203 minuti. Davanti aveva Inler. E per la verità in estate è stato aggiunto Doubai. Ma Guidolin sapeva cosa aveva in casa. E ha lanciato Badu. Compare dell’altro ghanese Asamoah, corre come gli africani che ci fanno impazzire in Europa, ha quel ritmo che gli italiani non hanno. E per questo motivo l’Udinese tiene botta. Grazie a lui, Asa e Armero.

FRANCESCO VELLUZZI

Alla fine hanno sempre ragione loro. I Pozzo. Al padre Gianpaolo e al figlio Gino non piace essere attaccati per il mercato. Perché questo atteggiamento genera malcontento. La scarsa affluenza per la gara col Rennes era dovuta anche al dispiacere di una parte del pubblico per i mancati grossi nomi che avrebbero dovuto sostituire Zapata, Inler e Sanchez. Invece l’Udinese, dopo 2 turni, è prima senza aver subito gol, e in Europa League ha battuto il Rennes (unica italiana vincente). Con le partenze dei big la famiglia Pozzo ha incassato una sessantina di milioni. Per sostituirli ha speso 2 milioni per Danilo, 3 e mezzo per Torje e meno di un milione lo scorso anno per Badu. Questo farà storcere il naso a tanti. Ma qui sta il segreto e va capita la filosofia. Che non è poi tanto al risparmio, perché i costi di gestione sono elevati (circa 40 milioni l’anno). Comprare un campione da 10 milioni significa dargliene almeno uno d’ingaggio (cifra che prende solo Di Natale). Così lo spogliatoio va in tilt e il giocattolo si rompe. C’era chi voleva Trezeguet, Diego o Amauri. Nessuno ha caratteristiche da Udinese. Danilo Il difensore centrale bra-

siliano, 27 anni, è il giocatore più rodato tra i nuovi. È arrivato dal Palmeiras per 2 milioni, preso a gennaio. L’assenza di Zapata non si sente proprio. Danilo, che in Brasile guardava l’Inter in tv, sembra un giocatore navigato. Esce dall’area a testa alta, spazza quando deve, rilancia all’occorrenza e sulle palle inattive sa usare la testa. Badu Il 20enne ghanese, mediano duttilissimo, è la vera sorpresa. L’Udinese l’ha preso dopo il trionfale Mondiale Under 20 del 2009 portandolo in Friuli nel gennaio 2010 a un milione con un’operazione da «prendi due, paghi uno». L’altro suo connazionale, il centrale difensivo Mensah, è stato parcheggiato al Granada. Badu lo scor-

PARLA IL PATRON

Pozzo: «L’Udinese non può trattenere i suoi campioni» «Il nostro primo obiettivo è raggiungere i 40 punti». Il patron dell’Udinese, Giampaolo Pozzo, vola basso. «Purtroppo — aggiunge Pozzo a Radio Anch’io lo sport — siamo una provinciale e quando un giocatore ha dei valori tecnici noi non abbiamo nessun potere di tenerlo. Ci adeguiamo e cerchiamo di sostituirlo. Comunque puntiamo ad avere il nuovo stadio per il prossimo campionato». Giuliana Linda Pozzo e Simona Ventura hanno organizzato un evento a Barlassina per raccogliere fondi per due associazioni, «Udinese per la vita» e quella di Simona. Tanti personaggi e Giusy Ferreri sul palco. L’asta ha portato più di 100 mila euro.

Francesco Guidolin, 55 anni AFP

Torje Gabriel ha il compito più

delicato: sostituire Sanchez. Finora ha convinto. È rapido e dà profondità. È arrivato, dopo un lungo tira e molla, dalla Dinamo Bucarest. È costato (con dei bonus), ma non una follia. «Sanchez è Sanchez, io sono io. Sono felice, ma non mi monto la testa e non sono al top», ha detto. Lo chiamano il Messi di Romania. Eccessivo, ma in nazionale segna e come tipo sembra più tranquillo di Mutu. Domani arriva a San Siro. Per vedere di persona l’effetto che fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PARTITI

ARRIVATI

9

2

Zapata

Danilo

Ceduto al Villarreal per 9 milioni

Preso a gennaio dal Palmeiras: 2 milioni

16

1

Inler

Badu

Il Napoli l’ha preso sborsando 16 milioni

Nel 2010 dall’Asante Kotoko per 1 milione

26

3,5

Sanchez

Torje

Ora è al Barcellona: 26 milioni più bonus

Pagato 3,5 milioni alla D. Bucarest


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SERIE A OGGI ANTICIPO 4a GIORNATA

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

DA PECHINO ALLA ROMA

4 casi da moviola Ma l’Inter in A non partiva così male da 28 anni

LA FORMAZIONE

Pazzini titolare: il suo campionato ora può iniziare

La stagione è cominciata da poco, ma l’Inter ha già molti casi da moviola di cui lagnarsi. Ma Il bilancio delle prime quattro partite ufficiali dei nerazzurri (Supercoppa italiana, Champions e campionato) è sconfortante: un solo pareggio (quello di sabato sera con la Roma) e tre sconfitte.

y

LISTA D’ATTESA

La posizione precaria di Gasperini tiene in attesa un buon numero di allenatori che, in caso di esonero, potrebbero prendere il suo posto.

S RANIERI L’ex tecnico di Juventus e Roma è di certo il favorito nel caso Moratti decidesse di cambiare.

S

Giampaolo Pazzini, 27 anni, non ha ancora giocato in campionato IPP

Il tecnico ammette: «Sì stavolta può toccare a lui». Finora ha giocato zero minuti in A DAL NOSTRO INVIATO

APPIANO GENTILE (Como)

Il Pazzo sdoganato? Sì, pare proprio di sì. Lo fa capire Gasp («Può essere la sua partita»), lo fa intuire anche una certa logica: finora, l’attaccante della Nazionale ha collezionato la bruttezza di zero minuto in questa serie A, continuare in un «tagliafuori» così sarebbe quantomeno autolesionistico. Il Pazzo non l’ha certo presa bene questa continua esclusione dalla serie A: per lui, solo poco più di un tempo in Champions League contro il Trabzonspor (56’ e sostituzione sullo 0-0), poi tanta panca, sia a Palermo e sia contro la Roma, match che Gasperini ha definito «non per Pazzini perché dovevo infoltire il centrocampo». Insomma, è come se il campionato di Pazzini iniziasse davvero adesso: il ragazzo che «segna una montagna di gol» è pronto ad allontanarsi da quota zero nella classifica marcatori.

Come contro la Roma E in mez-

zo? Da destra a sinistra, ecco che gli uomini potrebbero essere gli stessi dell’ultima gara di campionato: Nagatomo, quindi Zanetti, poi Cambiasso, poi Sneijder ed esterno mancino Obi, quest’ultimo meno preciso e brillante rispetto alle precedenti esibizioni. «Questa è una squadra predisposta a costruire occasioni - dice Gasp - e sono sicuro che prima o poi queste occasioni le finalizzeremo. Le mie attenzioni, in questo periodo, sono indirizzate soprattutto al centrocampo e alla difesa: trovando i giusti equilibri e la giusta costruzione sono sicuro che in attacco i gol arriveranno». Prova-sintetico e Maicon Questa mattina, l’Inter sarà al «Piola» a provare il sintetico, terreno che favorendo la velocità (d’esecuzione e del pallone) potrebbe mettere in difficoltà l’Inter di questi tempi. Poi, il tema-Maicon: quando tornerà a disposizione il Colosso? «A breve lo rivedremo lavorare col gruppo» dice Gian Piero Gasperini. La sensazione è che - essendo stato operato il 22 agosto - il brasiliano possa saltare la trasferta di Bologna per poter essere arruolabile in Champions a Mosca, capitale per la quale l’Inter partirà domenica pomeriggio.

Chivu da subito Pazzini dall’ini-

m.d.v.

zio quindi, probabilmente con Diego Forlan e non con Zarate: fra l’uruguaiano e l’argentino resta comunque un mini ballottaggio per chi farà coppia con l’azzurro. Per il resto, Gasp dovrebbe proporre lo stesso modulo visto contro la Roma. «Dobbiamo battere la strada della difesa a tre - dice il tecnico -, mi ha dato buone risposte. Eravamo passati a quattro un po’ per le polemiche e un po’ perché era il caso di farlo per dare più sicurezza». Linea a tre quindi, nella quale il ballottaggio è fra Ranocchia (favorito) e Samuel. Davanti a Julio Cesar, in linea di massima il trio dovrebbe essere Lucio-Ranocchia-Chivu, col romeno che rientra dopo l’infortunio (distorsione della caviglia sinistra) nell’allenamento del 7 settembre scorso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzetta.it INTERVISTE VIDEO E LE AZIONI PRINCIPALI SUL NOSTRO SITO Molto ampia la copertura prevista dal nostro sito per festeggiare il ritorno del Novara in Serie A, che per il debutto casalingo ospita l’Inter. Oltre alla cronaca della partita minuto per minuto, saranno disponibili le immagini della partita, accompagnate dalle interviste a caldo dalla zona mista dei principali protagonisti.

D. ROSSI E’ un altro allenatore tenuto in considerazione. Nelle scorse settimane era tra i papabili per la Roma, in caso di addio di Luis Enrique.

S FIGO L’ex interista era già stato messo nell’orbita della panchina la scorsa stagione, per il dopo Benitez.

S R. BAGGIO E’ il nome nuovo delle ultime ore, un nome affascinante, tenendo conto di quello che Roby Baggio ha rappresentato (e rappresenta) per il calcio italiano e mondiale.

Bisogna tornare indietro di 28 anni per trovare una partenza peggiore dei nerazzurri in campionato. Nel 1983 Gigi Radice perse le prime due. Nelle ultime cinque stagioni Mancini, Mourinho e Benitez hanno fatto meglio di Gasperini (tutti 4 punti in 2 partite).

IN SUPERCOPPA Sull’1 0 per l’Inter c’è una presunta ostruzione di Boateng su Stankovic (foto). Fischiarla non sarebbe stato uno scandalo, ma in Italia la tendenza è di non sanzionare contatti simili. Poi l’azione prosegue e il Milan fa 1 1.

Gasp, vincere per salvarsi «Ma che danni quegli arbitri» «Senza tanti errori avremmo più punti E’ una finale. Moratti mi spalleggia» Ma se è addio, Ranieri oppure Figo

Ultima chiama per la prima volta in casa dopo il ritorno in A, hanno entusiasmo e il... sintetico: e a me il sintetico non piace ma capisco che questo è il futuro e bisogna adattarsi e capisco pure che è meglio un campo così che uno spelacchiato».

DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como)

«Niente di torbido eh, però...». Però Gian Piero Gasperini dice però. «Le critiche - fa Gasp -? Un po’ di critica e di cattiveria in più c’è sempre verso l’Inter, ma io non sto dietro alle polemiche, preferisco che si diano le risposte sul campo. Credo comunque che in queste partite non abbiamo meritato così pochi punti».

Ultima chiamata E’ chiaro, poi,

Velo pietoso Pausa. E denuncia

educata. «Ci sono stati episodi pesanti sui quali è stato messo un velo pietoso sopra, si è preferito dire nulla, niente di niente: i risultati, però, sarebbero potuti essere diversi. Molto diversi. Se mi aspettavo una presa di posizione della società? La società non ha detto nulla... e ha fatto bene così». Cosa e quando Gasp sale sulla

macchina del tempo e aziona la moviola retroattiva: destinazioni Pechino, Palermo, Champions e Roma. Quattro gare e 4 episodi a suo dire determinanti: l’ostruzione di Boateng su Stankovic a Pechino «quando eravamo sull’1-0» e dalla quale poi è nato l’1-1; «il braccio da rigore di Migliaccio» al Barbera; «il gol in fuorigioco del Trabzonspor» e il rigore di Burdisso «su Sneijder». Insomma, «non poca roba, eh». Fischi Tutto questo, Gasp lo dice senza togliere all’Inter il non-dato in queste partite. «Poi è chiaro che noi dobbiamo migliorare, ma di sicuro so che i ragazzi sono con me e mi seguono. I fischi di San Siro? Li interpreto legati ai risultati: questo è un pubblico che aiuta, che ci ha sostenu-

to anche fino alla fine ma non c’è dubbio che siamo noi i primi a fare un passo in più dando e più slancio, più qualità, più gioco. Quel mercato diverso... Nel do-

po-Roma, un concetto: il rodaggio è finito. E adesso? «Adesso mi aspetto di continuare questo processo di crescita che ci sta portando avanti nei miglioramenti e di dare una dimostrazione di solidità. Se pensavo fosse così difficile questo inizio? E’ stato un inizio atipico, la squadra è stata completata l’ultimo giorno e il mercato è stato poi diverso da quel che si poteva pensare un mese e mezzo prima». E ogni riferimento a Eto’o (che credeva intoccabile) e Sneijder (che pareva cedibile) non è casuale. Il sintetico? Non mi piace Ma No-

vara-Inter sarà una finale? «Sì, e comunque io le gioco tutte come fossero finali. Loro giocano

S Gasperini fa gli scongiuri col segno delle corna: è successo dopo un riferimento a Rafa Benitez

che inevitabilmente si debba sterzare su Massimo Moratti. Perché sono veri i colloqui fra i due, è vera la fiducia, ma un crollo a Novara potrebbe essere l’ultima recita di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Inter. Il campo delle ipotesi porta quindi a ipotizzare un eventuale dopo: i sostituti più forti al momento sarebbero Figo o Ranieri. Poi, Delio Rossi e anche l’idea legata a Roberto Baggio che a ottobre inizierà il Master di Coverciano. C’è un precedente che però fa anche coraggio a Gasperini: nel 1970, l’Inter che partì con un punto nelle prime due partite vinse lo scudetto.

IPP

Fiducia Moratti Bella idea per

Moratti, quella delle statistiche che alimentano i bei pensieri. Moratti sul quale Gasp ha due o tre cose da dire. «L’ambiente-Inter - fa il tecnico rossonero - è un ambiente familiare, e nessuno mi ha mai fatto imposizioni: cose così sono solo false notizie. Cosa mi dice il presidente? A differenza di quanto si pensa, lui dà fiducia e spinta alle mie idee, dà fortissime motivazioni e un grande aiuto. E lo ringrazio per questo, per me è un grande supporto». Stadio Piola, ore 20,45, solo tre parole: «Serve solo vincere». Lo dice Gasp. Lo deve dire l’Inter. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

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CONTRO IL PALERMO

CONTRO IL TRABZONSPOR

CONTRO LA ROMA

Esordio in campionato a Palermo. Al 5’ della ripresa, sul risultato di 1 1, viene negato un rigore all’Inter per una evidente «parata» di Migliaccio (andava anche espulso) sul tiro di Milito a colpo sicuro.

Prima partita di Champions a San Siro contro il Trabzonspor. Proteste dei nerazzurri per un fuorigioco di Altintop, che prende la traversa, poi la palla torna in campo e Celustka (foto) segna il gol decisivo.

Nel recupero contro la Roma (sullo 0 0) c’è un contatto Sneijder Burdisso: l’olandese frana a terra, davanti a Lobont. Forse il romanista prima allunga il pallone con la testa al proprio portiere e poi tocca l’avversario.

Da Figline all’Inter L’erba è finta Il Novara è vero La A in città dopo 55 anni e una cavalcata di 24 mesi. Tesser: «Ma il sintetico aiuterà loro...» DAL NOSTRO INVIATO

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Gian Piero Gasperini, 53 anni, allenatore dell’Inter. In questa stagione non ha ancora vinto una partita ANSA

COSÌ IN CAMPO ALLE 20.45 A NOVARA

NICOLA BINDA NOVARA

Le foto

Da Figline Valdarno all’Inter la strada è tutta in discesa. Il Novara dopo due anni di successi, dall’esordio in Prima divisione alla Serie A, debutta stasera nel suo stadio che porta un nome epico come quello di Silvio Piola, ma che in realtà è modernissimo, rinnovato e funzionale. Il terreno artificiale, il tabellone luminoso, le curve raddoppiate (capienza totale 17.875 posti), l’area per gli sponsor, gli sky box, il cablaggio, il parcheggio vip che ha fatto sacrificare un campo da calcio. E non solo perché stasera c’è l’Inter.

SEPARATI DALLA NASCITA

Il patron Questa è la Serie A e

Forlan e Rubino, quasi gemelli

Novara la ritrova dopo 55 anni. L’ultima volta era nel vecchio stadio di via Alcarotti, stasera arriva dopo il rinvio del debutto causa sciopero (era atteso il Palermo) e dopo due trasferte che hanno portato un solo punto. L’impegno è quello di mantenerla e il patron Massimo De Salvo lo sa: «C’è emozione, non lo nego. Siamo voluti arrivare fin qui e ci siamo riusciti con bravura e buona sorte. La salita è stata rapida, serve compattezza in città, ma vedo grande voglia di partecipare: mi aspetto un grande sostegno anche nei momenti difficili, che quest’anno saranno più di quelli delle ultime due stagioni». Lo sponsor Che la città sia ma-

tura per la Serie A lo conferma Nico De Angelis, amministratore delegato della Banca Popolare, sponsor del Novara: «Nelle nostre filiali abbiamo venduto duemila biglietti in due ore e altri tremila sono andati esauriti in fretta: la gente ci crede, tutto il territorio e non solo la città sono vicine al Novara. Anche le aziende che abbiamo legato al club danno forza al progetto: ci sono grup-

QUI INTER

pi leader nazionali che sostengono la società come da poche altre parti avviene». Anche per i tifosi dell’Inter i 5mila biglietti in vendita in Lombardia erano distribuiti dalle filiali della Banca, ne sono rimasti soltanto 500 e per questo motivo stasera non ci sarà il tutto esaurito. Tutti venduti invece quelli

Lo stadio sarà quasi esaurito, sono rimasti invenduti solo 500 biglietti per i novaresi, che hanno anche 7.228 abbonati. L’attesa è alta, e questa mattina non è escluso che qualche studente marinerà la scuola per andare al Piola a vedere la rifinitura dell’Inter. Il tecnico L’atmosfera carica anche l’allenatore Attilio Tesser:

«Spero che i miei si sentano come se fosse una partita di Champions League. Il campo in sintetico favorisce chi ha qualità tecniche e quindi con l’Inter non siamo favoriti noi, dovremo tenere il ritmo alto e dare grande intensità al gioco. Ci siamo meritati questa categoria, ce la giochiamo e abbiamo capito quanto sia diversa dalla Serie B, anche se abbiamo poca esperienza in A». I giocatori del Novara scesi in campo nelle prime due gare sommano in carriera 777 presenze in A: il solo Javier Zanetti ne ha appena fatte 757 (non solo di campionato) con l’Inter. Però c’è Gemiti che quando giocava con l’Udinese ha già battuto i nerazzurri a San Siro, c’è Rubino che cerca spazio per confrontarsi con il suo sosia Forlan, ci sono i giornalisti giapponesi in fibrillazione per il faccia a faccia Morimoto-Nagatomo. Com’è lontana Figline Valdarno... © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI NOVARA

Lucio risponde a Elia: «Dice stupidate Involontario il fallo su Stekelenburg» Elia esagera, Lucio risponde. L’episodio dell’infortunio del portiere della Roma Stekelenburg continua a far discutere. L’olandese della Juve ha scritto testualmente su Twitter che odia il difensore brasiliano per quello che è successo. La replica del difensore, che ha chiesto scusa ufficialmente sul sito del club nerazzurro, si basa sul fatto che l’olandese ha detto una «stupidata», «È normale scrive Lucio su Twitter perché ora lui è un giocatore della Juventus. Io

Guardateli, Diego Forlan (a sinistra con la maglia dell’Inter) e Raffaele Rubino (a destra con quella del Novara). Sembrano gemelli, la somiglianza è davvero impressionante OLYMPIA IPP

Il difensore Lucio, 33 anni RICHIARDI

non direi mai una cosa del genere. Non odio nessuno. Credo non sia giusto parlarne perché neppure lui può dire o sapere che cosa è successo in campo. Non so perché abbia detto ciò, l’unica cosa importante è che Stekelenburg stia bene. Come ho già detto è stata involontario. Quello che ha detto Elia è una cosa stupida». Sul fatto si è espresso anche Gasperini («Lucio è un giocatore corretto, non c’era la volontà di far male») e il d.t. Marco Branca: «La prima persona, veramente preoccupata per l’accidentale contatto, era proprio Lucio. È un professionista serissimo».

Primo test anche per il vecchio Piola Saranno aperte le due curve nuove

La curva ospiti del Piola, completamente rimessa a nuovo BOZZANI

(g.m.) Il Piola è pronto per la sua prima in A e la sfida con l’Inter sarà subito un importante test anche per lo stadio, rimesso a nuovo e ampliato in estate. Debutteranno stasera anche le nuove curve, per la prima volta aperte al pubblico dopo i lavori, e in grado di accogliere oltre 5.500 spettatori ciascuna. Intanto Tesser recupera Dellafiore e Meggiorini, entrambi in campo dal 1’ al posto, rispettivamente, di Morganella e Jeda. Nella rifinitura provato il centrocampo «muscolare» con Radovanovic centrale e Porcari interno destro. Out Pinardi, alle prese con una contrattura, al suo posto Mazzarani favorito su Rigoni.


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SERIE A

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Tanto è un gioco

I NUMERI

DI LUIGI GARLANDO

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Milano invecchia a centrocampo

reti incassate dal Milam nelle ultime 3 gare ufficiali, ultimo precedente simile nell'aprile 2010, 2-2 in casa col Catania e sconfitte per 2-1 e 3-1 in casa di Samp e Palermo

Mai partiti così male Inter e Milan In comune: poca corsa, tanti anni Due punti in due dopo due giornate di campionato: mai successo alle milanesi. Falsa partenza storica, come Bolt a Daegu. Avversarie e situazioni diverse, ma anche qualcosa in comune. Per esempio: Cambiasso travolto dal contropiede del Palermo, Van Bommel bruciato dall’accelerazione di Gargano; una complessiva insofferenza atletica che l’Inter ha patito anche con la Roma e il Milan al Camp Nou. L’età non spiega tutto, però qualcosa sì. Perché i giovani corrono più dei vecchi e, per quanto il possesso sia importante, il calcio resterà sempre uno sport fatto di corsa. Anche perché, prima di possederlo, il pallone bisogna andare a recuperarlo. Iniesta, Busquets, Xavi e Fabregas lo fanno con una foga da disperati: età media 25,75. I cinque del Real Madrid che ballano tra difesa e Benzema (Khedira, Xabi Alonso; Ronaldo, Ozil, Di Maria) hanno in media la stessa età: 25,2. I cinque che del Bayern Monaco che sgobbano tra la difesa e Gomez (Schweinsteiger, Luiz Gustavo; Robben, Muller, Ribery) fanno in media 25,6. I cinque che creano per il City di Mancini, tra la difesa e Dzeko (Barry, Yaya Touré; Silva, Nasri, Aguero): 26. La mediana dell’altro Manchester che ha schiantato il Chelsea (Nani, Fletcher, Anderson, Young) ha 25,25 anni. Come vedete, una forbice anagrafica molto stretta: tra i 25 e i 26 anni; età buona per combattere, rincorrere e ragionare in corsa restando lucidi. «Milano vicino all’Europa», cantava Dalla. Macché.

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gol incassati nelle prime due giornate di A, stesso quantitativo subito nelle ultime 13 dello scorso torneo

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campionati di serie A iniziati peggio: doppia sconfitta con Ascoli e Verona nel 1986 e con Bologna e Genoa nel 2008. In altri 5 tornei il Milan ha cominciato conquistando un punto in 180' l’ultima nel 1974

Alla luce della rosa a disposizione di Gasperini, la mediana titolare dell’Inter (3-4-3) sarebbe: Maicon (30 anni), Stankovic (33), Cambiasso (31), Zanetti (38). La media fa 33 anni. Quando la Grande Inter vinse la prima coppa Campioni al Prater, Mazzola e Facchetti avevano 21 anni, Corso 22, Jair 23... Correvano tanto. Il centrocampo titolare del Milan recita: Gattuso (31), Van Bommel (34), Seedorf (35); Boateng (24): 31 di media. Il reparto (senza Gattuso e Boateng) è stato schiantato dal Napoli che, tra la difesa e Cavani (Maggio, Inler, Gargano, Dossena, Lavezzi, Hamsik), ha 27,1 anni. E il Diavolo domani dovrà rincorrere un’altra squadra giovane, scatenata, a punteggio pieno: l’Udinese, che a centrocampo conta 24,3 anni (Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Torje). Perfino la sabauda Torino, spesso prigioniera del passato, si gode al vertice una Juve ringiovanita che corre tanto. La Milano delle avanguardie, che va incontro all’Expo con nuovi grattacieli a specchio, ha scelto invece la gerontocrazia a centrocampo. Non è più la Milano degli Scapigliati che vivevano di corsa e morivano giovani. Inter e Milan invecchiano palleggiando e camminando. Ripartiranno?

ALESSANDRA BOCCI MILANO

La fine del weekend lungo di Ibrahimovic, oltre che per le alci, è motivo di felicità per Massimiliano Allegri, che ultimamente dal suo attacco non ne ha avuti molti. Ieri l’allenatore del Milan si è prodotto nell’ormai consueto richiamo alla squadra, che è un modo più educato per dire che ha analizzato con il gruppo la partita e ha trovato più di un motivo per alzare la voce. Mattonelle Non è difficile individuare i veri problemi del Milan, più difficile sarà curarli. Gli attaccanti lavorano poco per la squadra: si diceva di Ronaldinho che rimanesse sulla sua mattonella, ma non è che la mobilità di Pato sia utile per il collettivo. Il paragone statistico fra Cavani e il milanista è sconfortante: l’attaccante del Napoli ha coperto praticamente tutte le zone del campo, muovendosi e aiutando i compagni anche in fase difensiva. Compito nel quale non è brillato il trio composto appunto da Pato, Aquilani e Cassano, aprendo la strada alla Caporetto dei centrocampisti e in particolare di Van Bommel. Lavoro collettivo La fase difensiva comincia dagli attaccanti e lo si capisce bene se si esamina il comportamento di giocatori come Rooney o David Villa, tanto per fare due nomi. E’ una delle chiavi del successo nel calcio contemporaneo, ma è una chiave della quale al momento Allegri non è fornito. E questo peggiora la prestazione di un centrocampo e di una difesa appesantiti anche dalla mancanza di turnover. Purtroppo per i tifosi del Milan, da questo punto di vista non ci

Strigliata Allegri L’avviso del tecnico: tutti devono difendere. Ma con l’Udinese poco turnover sono moltissime novità e non si vede la fine della nottata: gli infiniti controlli che hanno escluso gravi motivi dalla infiammazione al nervo ottico di Gattuso non hanno ancora definito nè diagnosi nè, di conseguenza, tempi di recupero. Boateng non sarà certamente in campo nelle prossime due partite e Ambrosini si rivedrà dopo la sosta, a metà ottobre. Dunque Van Bommel e Seedorf saranno costretti a un superlavoro inadatto alle loro attuali condizioni fisiche. E que-

GIUDICE SPORTIVO

FantAntonio, 5 mila euro di multa per insulti a un collaboratore della Procura federale Il giudice sportivo Tosel ha multato Antonio Cassano (nella foto ANSA mentre protesta con Tagliavento) di 5.000 euro per aver insultato un collaboratore della Procura federale al rientro sul terreno di gioco dopo l’intervallo di Napoli Milan. Presumibile che alla multa istituzionale farà seguito anche quella «interna» del Milan. Fermato per un turno Giovinco (Parma), espulso contro il Chievo. Infine, multe di 4.000 euro a Inter e Juventus, 2.000 ad Atalanta e Parma, 1.000 al Palermo.

sto è un altro nodo difficile da sciogliere. In fondo alla piramide c’è la difesa, che poggia su due fuoriclasse come Nesta e Thiago Silva. Ma Nesta ora va a corrente alternata. Su Thiago si potrebbe fare affidamento anche a centrocampo, visto che Allegri lo ha definito il sostituto ideale di Van Bommel. Però, val la pena di toccare in questo momento una linea difensiva che deve ancora tornare ai livelli dello scorso anno? Pressioni Il turnover sembra

un lusso che Allegri non si può permettere, e alla fatica fisica bisogna aggiungere i nervi di uomini messi spesso in discussione. L’altra sera a Napoli è stato Nesta ad avere uno scatto contro Aronica, arrivando quasi alle mani. Ma più di un milanista è sotto pressione e questo è un altro punto sul quale Allegri dovrà lavorare: per tirare fuori la squadra dalle secche dovrà far recuperare in fretta al gruppo le sue certezze. Anche ieri il tecnico si è detto sereno, ma il prossimo scoglio si chiama Udinese ed è talmente vicino che per cambiare rotta ci vorrà il migliore dei marinai. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Zamparini: «I rossoneri sono senza soldi»

FABRIZIO VITALE PALERMO

Attacco al potere. Quando c’è da esprimere un parere politico Maurizio Zamparini non si fa mai pregare. Ed ecco che parte l’ennesima sfida al Premier Silvio Berlusconi. L’ultima freccia avvelenata l’ha lanciata ieri intervenendo alla tra-

smissione di Radio2 «Un giorno da pecora». Alla domanda sulle possibili dimissioni del Presidente del Consiglio, il patron rosanero non ha usato mezzi termini: «Magari – ha detto — ma si è così rincitrullito e attaccato a quel posto lì che non so perché rimanga. Tutti vogliamo che se ne vada, ma non se ne va. Io in politica? Mai, sarei un pazzo a farlo». Non è la prima volta che il presidente del Palermo si scaglia contro il Presidente del Consiglio e l’operato del Governo. Tea party L’imprenditore friula-

no da sempre sostiene di non volere scendere in politica, anche se è impegnato attivamen-

INSIDE

Milan, i guai cominciano in attacco

IL GRAFFIO DEL PRESIDENTE DEL PALERMO

«Nocerino me lo ha quasi estorto Galliani: comprano solo giocatori a fine contratto»

Massimiliano Allegri, 44 anni

te nel sistema dei «Tea Party» che, per il numero uno rosanero, però sono solo dei movimenti apartitici «per cambiare questo Paese», come ha più volte sostenuto. Ma da qui a fare il grande passo ce ne vuole. Non entra in politica Zamparini, ma non risparmia stilettate al Premier. Quello di ieri è l’ultimo di una serie attacchi che negli anni si sono fatti sempre fitti e hanno

Dura entrata su Berlusconi: «E’ rincitrullito, dovrebbe lasciare il governo»

riguardato sia la politica che il calcio, e ovviamente anche il Milan. Dalla questione dei diritti tv, al mercato, Zamparini non ha fatto mancare i suoi commenti, soprattutto da quando, a novembre, ha deciso sostenere il movimento dei «Tea Party». Lo scorso marzo aveva dichiarato: «Berlusconi capisce più di calcio che di politica, dovrebbe pensare più ai problemi della gente che alle donne». Questa estate, poi, quando il nome di Javier Pastore era stato accostato anche alla società rossonera, aveva detto: «Berlusconi non ha molti soldi…». Senza soldi Un concetto ribadi-

to ancora una volta, quando la

Maurizio Zamparini, 70 anni ANSA

conversazione si è spostata sul terreno calcistico. Perché, nonostante tutto, il Palermo, l’ultimo giorno di mercato, ha ceduto al Milan Antonio Nocerino, uno dei giocatori che aveva fatto la storia recente rosanero. «Nocerino me lo ha quasi estorto Galliani — ha commentato scherzando Zamparini sempre a Radio2 — perché ormai sono talmente poveri che comprano i giocatori a fine contratto». Per restare in tema di dimissioni, il presidente friulano quelle dal Palermo le ha annunciate già diverse volte, l’ultima il giorno in cui è stato contestato dai tifosi allo stadio, dopo la sconfitta in amichevole con il Fenerbahçe, senza però mai darne seguito. «Mi dimetterò quando troverò un mio sostituto – ha spiegato Zamparini – lo sto cercando da un anno però non lo trovo, non è una cosa facile e mica posso lasciare il posto vacante». © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

Toh, guarda chi si rivede: Inzaghi fa 6 gol in partitella e si candida per la panchina

A tre gol da Baggio Pippo ora sta

per l’esclusione dalla lista Champions, ha sempre Baggio nel mirino: 315 gol in carriera tra i professionisti contro i 318 dell’ex Codino. Un motivo in più per ricominciare a segnare, anche se Inzaghi non ha mai avuto bisogno di stimoli: il gol è nel suo dna. Dieci mesi di inattività sono tanti (da novembre a oggi ha giocato solo tre partite) però Inzaghi ha dimostrato più volte di non aver bisogno dei classici novanta minuti nelle gambe per essere decisivo. E visto che Allegri al momento in attacco ha solo Pato e Cassano (più El Shaarawy), non c’è motivo per cui non debba portarlo in panchina. L’altra buona notizia riguarda Philippe Mexes: anche il francese (pure lui reduce da un intervento al crociato) ieri ha segnato in partitella e ormai è recuperato. Difficilmente però il difensore centrale entrerà nella lista dei convocati, visto che nel suo ruolo Allegri ha parecchi giocatori a disposizione (Nesta, Thiago Silva, Bonera e Yepes). Per l’esordio ufficiale in rossonero, quindi, dovrà aspettare ancora un po’.

bene e, smaltita la delusione

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pippo sta bene e con l’Udinese vuole esserci Mexes migliora FABIANA DELLA VALLE MILANO

La fame era talmente tanta che ne ha segnati sei tutti insieme, uno dopo l’altro. D’accordo, era solo una partitella, però i dieci mesi di forzata inoperosità non hanno scalfito neanche un po’ la voglia di giocare di Filippo Inzaghi. Pippo ieri ha fatto gol in tutti i modi nell’allenamento post Napoli. Il ginocchio sinistro, quello che aveva fatto crac il 10 novembre a San Siro contro il Palermo, ormai è a posto e anche il problema muscolare al polpaccio (stessa gam-

Filippo Inzaghi, 38 anni, non ha ancora mai giocato in una partita ufficiale in questa stagione ANSA

ba) che l’aveva costretto a fermarsi di nuovo prima del Berlusconi è solo un ricordo. Così Inzaghi, vista la moria di attaccanti, si candida per un posto in panchina domani contro l’Udinese.

Ibra sta guarendo: rientro anticipato Può tornare già sabato col Cesena. Seedorf: «Meno qualità nei ricambi, ma non è un Milan allo sbando» MARCO PASOTTO MILANO

Dal nosocomio di Milanello ogni tanto esce anche qualche buona notizia. Perché ci potrebbe essere un letto che si libera prima del previsto. Ed è un letto pesante: quello di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese è rientrato dalla Svezia nel tardo pomeriggio di ieri, e lo ha fatto in buone condizioni fisiche. Il problema al muscolo pettineo della coscia destra non è ancora risolto, ma i tempi di recupero dovrebbero accorciarsi. E visti gli ultimi stenti dell’attacco rossonero, riavere Ibra anche solo una partita prima del previsto sarebbe una gran bella cosa. Tradotto in tempistiche concrete: potrebbe già essere convocabile per Milan-Cesena di sabato 24.

L’olandese: «Non siamo preoccupati né nervosi: 7 gol subiti non sono una vergogna» Nessun rischio In realtà la sfida contro i romagnoli era stata la prima ipotesi di rientro fatta dopo l’infortunio. Poi i tempi di degenza si erano allungati un po’, fino a Juve-Milan del 2 ottobre, o ben che andasse a Milan-Viktoria del mercoledì precedente. Ora la situazione parrebbe permettere di guadagnare qualche giorno prezioso: magari anche solo uno spezzone di gara col Cesena, e poi dentro a tempo pieno in Champions. Evidentemente i cinque giorni trascorsi a curarsi in Svezia sono andati bene e le terapie hanno funzionato, accelerando il recupero. Ibra ha potuto persino permettersi una giornata di totale re-

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I NUMERI

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gli assist forniti in questo inizio di stagione, a Ibrahimovic nel derby di Supercoppa a Pechino per il momentaneo 1-1 e a Thiago Silva al Camp Nou contro il Barça per il 2-2 finale nei minuti di recupero

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i gol di Ibrahimovic nelle prime 5 partite estive prima dell’infortunio nell’amichevole di Malmoe

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LE PUNTE AI BOX

S Zlatan Ibrahimovic, 29, si è fatto male nella rifinitura pre-Barcellona: lesione al muscolo pettineo, potrebbe rientrare già sabato per la gara interna con il Cesena

S Robinho, 27 anni, soffre per un edema osseo alla zona inguinale. Allegri cercherà di recuperarlo per la gara casalinga di sabato contro il Cesena

S Kevin Prince Boateng, 24 anni, è uscito dopo mezz’ora a Barcellona per uno stiramento al muscolo obliquo. Dovrebbe rientrare il 2 ottobre per Juve-Milan

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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IL CASO I DATI FIGC: IN UN ANNO 600 AGGRESSIONI

Nicchi: «Arbitri ok, Lucio non da rosso» Ma è allarme violenza FRANCESCO CENITI

«L’inizio di stagione degli arbitri è stato molto positivo». Un anno dopo, il cielo sopra l’Aia è limpido. E le parole del presidente Marcello Nicchi ai microfoni de La Politica nel Pallone ne sono la conferma. Dodici mesi fa alla seconda di campionato le polemiche erano già arrivate a un livello di guardia (do you remember Galliani contro Braschi in tribuna a Cesena?). Il clima attuale è diverso e Nicchi alza l’asticella: «Abbiamo preso nota di qualche errore e ci stiamo lavorando. Sul gioco violento saremo inflessibili. Lucio su Stekelenburg? In diretta quello è un contrasto fortuito, giusto punirlo con l’ammonizione. Certo, il fallo è stato pericoloso: bisognerebbe tornare a saltare il portiere». Nicchi ha parlato di Tagliavento dopo Napoli-Milan: «Con la sua prestazione ha contribuito ad una partita particolare e bellissima. È un arbitro di livello notevole e sappiamo che può fare meglio: ci accontentiamo, non è stato insufficiente ma all’altezza della sfida». Arbitri e violenze Se il cielo è

limpido in A, c’è un dato che fa paura: nella scorsa stagione 600 fischietti sono stati aggrediti. Il d.g. della Figc, Antonello Valentini, a Radio Anch’io della Rai ha detto: «Non vogliamo più episodi simili. In Italia si giocano 570 mila partite ufficiali all’anno e la scorsa stagione abbiamo contato 600 episodi di arbitri aggrediti e minacciati, vigliaccherie di ogni tipo: sputi, calcioni, schiaffi, mani al collo, bottigliate, pietre in testa. Ora basta. Non possiamo accettare il rapporto tra le partite disputate e il numero degli atti di violenza. L’ultimo Consiglio federale ha approvato nuove normative per dilettanti e giovani. Verso i calciatori non ci limiteremo alle squalifiche, abbiamo inserito pene pecuniarie e ammende che pagheranno di tasca loro. Per quanto riguarda le società, oltre all'ammenda per la responsabilità oggettiva o l’eventuale implicazione diretta dei dirigenti, dalla prossima stagione chi si renderà responsabile di episodi di violenza non godrà più della gratuità del servizio arbitrale e sosterranno una spesa forfettaria, che andrà a finire in un fondo per l'indennità degli arbitri vittime di violenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il giudizio del Tombo DI DANIELE TOMBOLINI

Tagliavento: flop senza un’espulsione e un rigore A Udine Romeo grazia l’uscita di Montolivo A Bologna Russo non concede un penalty PARTITA ARBITRO BONUS ERRORI PUNTI INTER ROMA MAZZOLENI 3 3 CAGLIARI NOVARA GIANNOCCARO 1 1 NAPOLI MILAN TAGLIAVENTO 3 3 0 SIENA JUVENTUS VALERI 2 2 UDINESE FIORENTINA ROMEO 2 1 1 ATALANTA PALERMO DE MARCO 2 2 PARMA CHIEVO DOVERI 1 1 BOLOGNA LECCE RUSSO 2 2 0 LAZIO GENOA ORSATO 2 2 CATANIA CESENA GERVASONI 1 2 1 LEGENDA: Bonus gara facile 0; gara insidiosa 1; gara difficile 2; gara difficilissima 3; Errori su un gol 3; su un rigore 2; su un’espulsione 1

Zlatan Ibrahimovic, 29 anni, seconda stagione al Milan REUTERS

lax — quella di venerdì —, trascorsa in una regione nel nord della Svezia raggiunta in elicottero appositamente per andare a caccia di alci. Il tutto con l’avallo del Milan, che gli ha lasciato carta bianca sulle modalità con cui impiegare il giorno libero. Il resto del tempo è trascorso fra cure e palestra nella sua Malmoe. Lo staff medico rossonero comunque darà il via libera soltanto nel caso in cui non ci sia alcun tipo di rischio o di ricadute: dover fare di nuovo a meno di Ibra non è un’ipotesi contemplabile. Funzioniamo ancora Di questi tempi, in realtà, oltre all’attacco che va a singhiozzo preoccupa soprattutto la difesa. Sette gol subiti nelle prime tre partite stagionali sono una zavorra eccessiva per una squadra che ha vinto lo scudetto anche — e specialmente — grazie alla miglior difesa del torneo. Così c’è che si preoccupa parecchio, co-

me Thiago Silva e Abbiati, ma anche chi cerca di evitare grida d’allarme eccessive, come Seedorf. Lasciando il San Paolo, Clarence — che ha problemi alla cartilagine del ginocchio destro, ma domani dovrebbe giocare regolarmente — ha dato la sua analisi: «Ok, abbiamo preso sette gol, ma io dormo lo stesso. Anche perché bisogna vedere come e da chi li prendi. Noi li abbiamo presi da Cisse, Klose, dal Barcellona e da Cavani, che è in un momento d’oro. Non mi pare una vergogna, la nostra linea difensiva funziona ancora». Poi assicura: «Nel Milan non c’è preoccupazione e nemmeno nervosismo. Il Napoli ha sfruttato tutte le occasioni: sono usciti dall’area cinque volte e hanno segnato su rimpalli. In questo momento siamo sfortunati, ma non ho visto un Milan allo sbando. Di certo, però, c’è meno qualità nei ricambi». Hai detto poco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ARBITRO MAZZOLENI ROCCHI BERGONZI RIZZOLI DE MARCO ORSATO VALERI GAVA GUIDA BANTI GIANNOCCARO ROMEO DOVERI RUSSO CELI DAMATO TAGLIAVENTO PERUZZO GERVASONI BRIGHI

GARE

PUNTI

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 1 1 2

Va complessivamente bene la terza giornata di campionato e dirigono senza pecche Mazzoleni,

Giannoccaro, Valeri, De Marco, Doveri e Orsato. A far notizia però, è la scolorita prova del primo classificato della scorsa stagione secondo la nostra rubrica; è infatti un sorprendente mezzo flop quello di Tagliavento che, in Napoli-Milan, non valuta da rigore (-2) il braccio largo di Cannavaro e non dà il rosso a Nesta per reazione (-1). Anche ad Udine Romeo dovrebbe espellere Montolivo per una brutta entrata su Torje, mentre a Catania c'è un altro braccio allargato che viene perdonato: Parolo intercetta un colpo di testa di Delvecchio in area (-2), ma Gervasoni sorvola. A Bologna, infine, Russo lascia impunito il fallo di Giacomazzi su Casarini che valeva il penalty (-2) per il Bologna. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A

La Fiorentina dei giocatori perduti Gilardino fuori per 5-6 settimane, Montolivo nel mirino dei tifosi che non lo vogliono più ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE

leta dovrà evitare carichi di lavoro per tre settimane, pur svolgendo un programma di mantenimento del tono muscolare. La prognosi per la ripresa agonistica è di 5-6 settimane».

Il problema non è stato perdere la partita, quanto perdere Gilardino e forse anche Montolivo. Ecco i tre verdetti da Udine: sconfitta a parte, ci vorrà tempo per ritrovare centravanti e regista. Per Gila servi-

Vai Tanque Di seguito il riepilo-

go delle partite che, a meno di recuperi-lampo, Gilardino sarà costretto a saltare: Parma (in casa), Napoli (fuori), Lazio (casa), Cesena (fuori), Catania (casa). Possibile rientro contro la Juve (25 ottobre, a Torino) o cinque giorni dopo a Firenze con il Genoa. E nel frattempo? La soluzione è il Tanque, cioè Santiago Silva, un anno fa capocannoniere in Argentina, poi eletto secondo miglior attaccante dopo Neymar di tutto il Sud America. Esiste un’altra alternativa: Jovetic centravanti, ma solo quando Vargas sarà al top.

Il centravanti: «Per fortuna l’infortunio è meno grave del previsto» rà più o meno un mese e mezzo, dopo il crac al ginocchio sinistro: «Per fortuna l'infortunio è meno grave del previsto, ho sentito un male cane, ma gli esami mi hanno fatto tirare un sospiro di sollievo. Volevo ringraziare tutti, ci vediamo presto in campo». Questo è quanto ha postato Gilardino sul sito internet; questo, invece, è quanto c’era scritto sul report medico: «Gli accertamenti hanno evidenziato una microfrattura al piatto tibiale associato ad una sollecitazione della capsula articolare e del legamento collaterale mediale del ginocchio. L’at-

Alberto Gilardino ha 29 anni ANSA

Caos Montolivo Anche Montolivo può dare forfait: il caos della vicenda-contratto influisce sulla sua concentrazione (Udine, almeno, ha detto così). Dopo aver rinnovato il no alla Fiorentina, l’ex capitano rischia di finire nel mirino del ti-

fo: la maggioranza ora lo vorrebbe in tribuna. Sinisa è indeciso: farlo giocare contro il Parma e contro i tifosi pronti alla contestazione, oppure tenerlo fuori anche in vista di Napoli, sabato sera (prima però andranno verificate le condizione di Lazzari, Vargas e Kharja). Per Monto situazione complessa, e

Il sorrisino della discordia

Mihajlovic è indeciso se far giocare o meno il centrocampista domani col Parma il discorso resterà valido finché non verrà trovato un compromesso: uno potrebbe essere riattivare il dialogo società-entourage-giocatore per arrivare a una cessione in gennaio (anche se da febbraio Montolivo sarà libero di accordarsi gratis con chi vuole). Guerini, club manager, a violachannel.tv conferma: «La Fiorentina è strutturata per fare a meno in futuro di Montolivo». Ora per non rischiare la panchina (e di conseguenza l’Europeo) Monto dovrà dare mandato al suo procuratore di far arrivare un’offerta al club, a patto che a Firenze abbassino le pretese.

Sulla vicenda Montolivo c’è anche un fotogramma che ha disturbato i tifosi viola, i quali ne hanno discusso in radio e sui forum on line: poco dopo la sostituzione al 16’ del secondo tempo di Udine, con l’ex capitano che esce dal campo per far spazio a Vargas, le telecamere di Sky lo inquadrano seduto in panchina con la mano davanti alla faccia, immagine che lascia però intravedere un mezzo sorrisetto. Dai tifosi la cosa è stata presa con disappunto. Quello del Monto sembra però un sorriso nervoso dopo una partita, la sua, insufficiente e tesissima.

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Nani in alto Giovinco guida la carica dei piccoli goleador Il più basso è Moralez (1 metro e 59), il più «alto» Di Natale (1 e 70), che da due stagioni è capocannoniere di Serie A

MATTEO PIERELLI

L’esempio più eclatante arriva dal club più forte del mondo. Il Barcellona insegna che per giocare a calcio la statura non conta. I selezionatori blaugrana, fin da quando devono arruolare i ragazzini per il vivaio, badano alle loro capacità tecniche: se uno è piccolo e magro, non viene scartato come spesso accade in Italia. Si lavora sulle sue qualità, evitando di potenziare i muscoli dell’atleta, portandolo in palestra. I benefici sono molteplici: piedi buoni, agilità, coordinazione, tutti ingredienti che bastano e avanzano per giocare ad alto livello.

Il Barcellona dimostra che la statura non conta, se i piedi sono buoni Giovinco però salterà per squalifica la prossima giornata Poker di «tappi» Come dimostra-

Maximiliano MORALEZ, 24 anni, argentino, è alto un metro e 59. L’Atalanta lo ha acquistato dal Velez Sarsfield . Moralez ha realizzato una doppietta al debutto in Serie A, a Marassi contro il Genoa. Nel campionato argentino vanta 35 gol tra Racing e Velez NEWPRESS

Sebastian GIOVINCO, 24 anni, è alto un metro e 64. Cresciuto nel vivaio della Juventus, ha giocato nell’Empoli (2007-2008) ed è al Parma dal 2010. In totale conta 19 gol in A, gli ultimi tre segnati nei primi due turni dell’attuale campionato ANSA

Fabrizio MICCOLI, 32 anni, soprannominato il Romario del salento, è alto un metro e 68. In Serie A ha giocato con Perugia, Juventus, Fiorentina e Palermo. In tutto sono 81 le sue reti in A: le ultime due le ha rifilate all’Inter di Gasperini nove giorni fa ANSA

Totò DI NATALE, 33 anni, è alto un metro e 70. All’Udinese dal 2004, ha giocato in A anche nell’Empoli. Capocannoniere delle ultime due stagioni, conta 132 reti in Serie A. In queste prime due giornate ha fatto due centri, uno a Lecce e uno contro la Fiorentina LIVERANI

no gli ultimi exploit dei bomber di casa nostra. Tolti Cavani e Milito, ai primi sei posti della classifica marcatori ci sono quattro «tappi»: Giovinco (164 centimetri), Moralez (159), Miccoli (168) e Di Natale (170), giocatori con le gambe corte cui la natura ha compensato in tecnica ciò che ha trattenuto in statura. Quelli che racchiudono il massimo del piacere in pochi centimetri, quelli che, per intenderci, non arrivano al 40 di scarpe. Ma che fanno impazzire gli avversari e godere i propri tifosi. Giovinco, prima della doppia ammonizione che gli è costata l’espulsione (salterà la gara di domani a Firenze), aveva segnato una dop-

pietta trascinando il suo Parma. Non fosse stato per il Cavani-show di qualche ora dopo, Giovinco sarebbe anche solo in vetta alla classifica cannonieri. Era da otto anni che il Parma non aveva nella sua rosa un giocatore a quota tre dopo solo due giornate. Allora fu Adriano, poi naufragato nell’Inter, questa volta è la Formica Atomica che ha stregato il Tardini. «Se fosse la fine del campionato — ha detto Sebastian — sarei contentissimo di essere in cima ai marcatori. Una situazione del genere non mi era mai successa, ma sono classifiche che valgono solo a fine stagione». Lui e Di Natale sono gli unici della Serie A ad avere segnato in entrambi i turni giocati sinora. Vedere l’attaccante dell’Udinese là in alto non è certo una novità, visto che da due anni è il capocannoniere del campionato (29 gol nel 2009-2010, 28 la stagione scorsa). Lui è fra i «tappi» più alti ed è uno dei giocatori tecnicamente più dotati. Domenica ha bucato la Fiorentina dal dischetto, zona del campo a lui indigesta visto che dagli 11 metri aveva sbagliato le ultime due volte (contro il Milan nel campionato scorso e contro l’Arsenal nel ritorno dello spareggio Champions), senza voler rimuginare sull’errore contro la Spagna nell’Europeo 2008. Totò, classe 1977, fa parte della vecchia guardia. Come Fabrizio Miccoli, che ha due anni di meno, ma classe da vendere per sopperire alle spanne mancanti, come sa bene l’Inter. Novità argentina Tre volti noti Giovinco, Di Natale e Miccoli. Ma tra i piccoletti c’è anche una novità come l’argentino Maxi Moralez, in assoluto il giocatore più basso della Serie A. Nel suo Paese lo chiamano «El Nano». All’esordio in campionato ha segnato una doppietta al Genoa. E’ l’uomo che deve tirare fuori dai guai l’Atalanta. Dall’alto del suo metro e 59 di altezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A

Tutti uguali per Luis Enrique Ha messo in campo 22 titolari Quattro partite e formazioni di partenza sempre diverse: nella Roma giovani e senatori sono sullo stesso piano. E anche Totti può riposare MASSIMO CECCHINI ROMA

SOLO IL PORTIERE NON CAMBIA

«Uno spettro si aggira per Trigoria». Karl Marx e Friedrich Engels ci perdoneranno (speriamo) se parodiamo l’inizio del «Manifesto del Partito Comunista» per introdurre la spiegazione della N.U.C.S. che sta cominciando a soffiare sul calcio italiano. L’acronimo ci intriga e sta per Nuova Utopia Collettivista Spagnola, ovvero il nuovo verbo che Luis Enrique — numeri alla mano — sta divulgando alla Roma.

RCS

Tutti titolari Il cambiamento sta-

CHE FIDUCIA AI VOLTI NUOVI

volta si vede davvero, asciugando con i fatti i luoghi comuni. Quante volte infatti avete sentito dire un allenatore: per me i giocatori sono tutti uguali, decido in base a come li vedo in allenamento? Milioni, vero? Ebbene, il tecnico spagnolo lo fa davvero, visto che in sole quattro partite ufficiali, fra campionato e Coppa, ha schierato ben 22 titolari diversi. In pratica due squadre complete, se si eccettua la conferma di Stekelenburg (che però giovedì non ci sarà causa infortunio) e registrando la presenza in Europa League di Brighi, poi ceduto in prestito all’Atalanta. Un numero importante, che si sposa con quello dei 26 giocatori complessivi utilizzati in soli 360 minuti giocati.

RCS

Il tecnico romanista Luis Enrique, 41 anni, prima stagione in Italia, zero vittorie IPP

IL CASO DOMANI ALL’ORDINE DEL GIORNO DELL’OSSERVATORIO

«Abbonamenti» senza tessera del tifoso: «Non ci saranno deroghe»

Faccia a faccia E le sue idee Luis Enrique le ha ribadite anche ieri alla squadra, nel faccia a faccia avuto nello spogliatoio prima di cominciare la settimana di lavoro. «Andiamo avanti così — questi i concetti base —. Anche se commettiamo ancora degli errori la strada è quella giusta. State lavorando bene ed i miglioramenti si vedono. Vedrete che presto arriverà anche il gol». Non frasi churcilliane

ROMA L’iniziativa della Roma di mettere in vendita senza tessera del tifoso un carnet multiplo di biglietti per 16 incontri casalinghi sarà discussa domani dall’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive. Si respira pessimismo. «Coerentemente con il parere già espresso

il 1˚ settembre, non saranno ammesse deroghe a quanto previsto dal programma tessera del tifoso», recita il comunicato, ma non sono esclusi colpi di scena. In ogni caso, la Roma è pronta ad andare avanti e ricorrere al Tar, così come altri club sono alla finestra per avviare iniziative analoghe. Inutile dire che il braccio di ferro con le istituzioni sarebbe un’ipotesi spiacevole per tutti, anche perché il Viminale in linea teorica avrebbe il potere di invalidare la nuova della card della Roma.

Telefonate e arringhe Più volte

ha chiesto che la Morescanti nominasse un sostituto processuale. Aveva anche indicato in Maurilio Prioreschi (uno degli avvocati di Moggi) il possibile sostituto. Ma questa soluzione sembra sempre più difficile alla luce di alcuni contrasti nati sulla linea difensiva scelta dai legali di Moggi e quella della Morescanti. Uno dei punti controversi è la diffusione delle telefonate. E proprio quella che il 27 dovrebbe rappresentare «la madre» di tutte le intercettazioni bis (così l’avrebbero definita alcuni legali) riguarderebbe l’ex designatore Paolo Bergamo e l’arbitro Rodomonti (il 28 novembre 2004 diresse Inter-Juventus) nel corso della quale il designatore impartirebbe «consigli» per non aiutare la Juventus e sarebbe successiva a una telefonata già nota nella quale l’ex presidente Figc, Franco Carraro, chiedeva a Bergamo di fare attenzione che in quella partita non fosse aiutata la Juventus. Carraro in aula spiegò che in vista di un’assemblea di Lega (prevista il lunedì dopo) era meglio evitare polemiche. La sentenza di primo grado dovrebbe comunque arrivare entro la fine di ottobre visto che il pm Stefano Capuano ha deciso di controreplicare alle difesa.

la presidente Teresa Casoria

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CALCIOPOLI IN AULA A NAPOLI

Riprende il processo Mazzini e Racalbuto oggi le arringhe MAURIZIO GALDI VALERIO PICCIONI ROMA

Dopo l’infuocata estate «sportiva» fra «mancanze di competenza» e «ricorsi» sullo scudetto 2006, calciopoli riapre oggi a Napoli il suo fronte penale con una nuova udienza del processo. All’ordine del giorno ci sono le arringhe dei difensori dell’ex arbitro Salvatore Racalbuto e dell’ex vicepresidente della Federcalcio Innocenzo Mazzini. In attesa naturalmente dell’udienza della prossima settimana, che sarà riempita dai legali di Luciano Moggi. Che nel frattempo ha annunciato una telefonata «che sconvolgerà» il processo. Solo oggi, invece, si conoscerà la decisione del Collegio giudicante (presidente Teresa Casoria) sulle date delle arringhe

ma utili per spronare un gruppo che, nei fatti, sembra seguirlo ogni giorno di più sia in questa vocazione offensivistica, sia nella mancanza di gerarchie predefinite.

Salvatore Racalbuto LAPRESSE

degli ultimi tre imputati: Mariano Fabiani, Paolo Bergamo e Maria Grazia Fazi, tutti difesi dall’avvocato Silvia Morescanti che ha invocato il legittimo impedimento per una gravidanza a rischio.

Totti tira il fiato Proprio per questo è possibile che anche capitan Totti giovedì contro il Siena — o più probabilmente domenica a Parma — possa tirare il fiato e partire solo dalla panchina, così come resta da decidere il sostituto di Stekelenburg fra il meno bello a vedersi Lobont e l’ex di giornata Curci, che però a volte è stato contestato dai tifosi ed è quindi in una posizione psicologicamente più difficile. In ogni caso, Luis Enrique è pronto a dare una chance a tutti: ai campioni fondamentali (Totti, De Rossi, Stekelenburg, Burdisso), alla vecchia guardia che sembrava messa da parte (Cassetti, Perrotta, Taddei e Pizarro), agli acquisti di vetrina (Bojan, Josè Angel, Pjanic, Kjaer, Osvaldo), ai bocciati assenti persino dal ritiro (Okaka, Simplicio), ai Primavera (Viviani, Caprari), agli arrivi meno d’impatto (Heinze e Borini), a coloro che sembravano accantonati (Cicinho e Rosi), fino a chi stava per essere ceduto (Brighi). Una sorta di utopia realizzata, quindi, che il futuro presidente Tom DiBenedetto — in arrivo oggi — avrà modo di constatare già oggi, sbarcando a Roma dove resterà fino al derby. Avrà parecchio lavoro, visto che c’è anche il Cda da rifare. A questo proposito, c’è da segnalare come il consigliere Pippo Marra abbia presentato di sua iniziativa alla dirigenza della Roma le dimissioni dalla carica, anche se fonti UniCredit segnalano come alla fine potrebbe essere riconfermato in quota proprio ai membri espressi dalla banca, socio di minoranza. Come dire, radici antiche ed esperienza per il nuovo che avanza.

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CALCIOSCOMMESSE

I NUMERI

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giocatori usati dal tecnico romanista in 360 minuti

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vittorie della nuova Roma in questa stagione: una sconfitta e un pareggio in Europa League contro lo Slovan Bratislava, idem in campionato. Sconfitta contro il Cagliari, pareggio contro l’Inter a Milano.

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gol segnati dalla Roma di Luis Enrique nelle quattro gare stagionali. Gli autori sono Perrotta (nel preliminare europeo) e De Rossi nella gara con il Cagliari

Gianni Fabbri, presidente Ravenna

Ecco perché Fabbri è stato prosciolto ROMA

Bisognerà aspettare ancora qualche giorno per avere il quadro completo delle motivazioni della sentenza della Corte di giustizia federale (Cgf) sul calcioscommesse. I giudici stanno pubblicando le motivazioni in base anche alle istanze di arbitrato presentate al Tnas del Coni. Per questo la precedenza è andata ad Alessandria e Ravenna, mentre ieri sono uscite quelle relative a Marco Paoloni e Daniele Quadrini, oltre a quelle relative al Benevento, alla Cremonese, al Viareggio, e allo Spezia. Depositate anche le motivazione relative a Veltroni e al presidente Gianni Fabbri che è stato prosciolto perché la Cgf ha ritenuto che «non possa affermarsi raggiunta la prova dell’assunto accusatorio». Ieri intanto il Tnas ha differito, come aveva fatto anche per Doni, dalla richiesta di sospensione della sanzione chiesta dall’Ascoli. Inchiesta penale Intanto ieri il d.g. del Bologna, Stefano Pedrelli, è stato sentito dai pm della Dda di Napoli Filippelli e Siragusa, nell’ambito della loro inchiesta sulle scommesse ed in particolare sui flussi anomali si tre gare della scorsa stagione: Bologna-Napoli, Brescia-Bologna e Chievo Verona-Bologna. ma.gal. RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CONVEGNO A ROMA

SFOTTO’ E RIVALITA’

Tommasi ad Abete: «Le squadre B con la Lega Pro»

«Il tiro a Doni» Ecco l’ultima di Brescia

Altri temi del dibattito: l’autonomia della giustizia sportiva e risarcimenti

lo scoglio, Tommasi ha ricordato come sia stato difficile arrivare anche all’accordo ponte. Il presidente del sindacato ha rilanciato anche la proposta di squadre B delle principali società, che militino in Lega Pro. Giustizia Il presidente dell’Alta

ROMA

Entro il 5 ottobre andrebbe riscritto l’articolo 7 del contratto collettivo dei calciatori con la Lega di A. Una scadenza che ieri è finita al centro della prima parte del convegno su «Regole e giustiziabilità» del gioco del calcio, organizzato dalla Link campus university e dall’Idems. Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, e quello dell’Aic, Damiano Tommasi, hanno affrontato il tema da due punti diversi: Abete ha sottolineato come sia superabile

corte Riccardo Chieppa, il vicepresidente vicario della Disciplinare Claudio Franchini, il consigliere del Tar, Salvatore Mezzacapo, il professor Enrico Lubrano e il presidente dell’Idems Pierluigi Matera, coordinati da Pasquale Stanzione della Cgf, hanno discusso dell’impatto della sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia della giustizia sportiva, visto che comunque stabilisce che il Tar può intervenire su un eventuale risarcimento: ma come può farlo senza entrare nel merito della sanzione sportiva? © RIPRODUZIONE RISERVATA

La testa alta, la mano sul mento. La classica esultanza di Cristiano Doni è l’immagine simbolo della Festa del Centenario organizzata dagli ultrà «Brescia 1911». Possibile? Sì, perché all’ex capitano dell’Atalanta i tifosi della squadra rivale per eccellenza hanno voluto dedicare un gioco, «Scommettiamo che?»: chi vorrà, potrà partecipare a una gara di lancio delle freccette con una sagoma di Doni a grandezza naturale a fare da bersaglio. E il volto della bandiera atalantina sarà dipinto su un punching ball a disposizione di tutti. «Doni ha ironizzato sulla nostra retrocessione. Abbiamo deciso allora di rispondere in maniera giocosa», dicono i responsabili della festa, alla cui serata inaugurale parteciperanno la squadra del Brescia e la curva Nord. g.p.l.


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Reja si dimette la Lazio lo ferma ma sembra finita Insultato, il tecnico non guida l’allenamento A Cesena ci sarà, ma è già caccia al sostituto

ma dell’allenamento — ha comunicato alla squadra la sua intenzione di mollare. I giocatori si sono ribellati e nello spogliatoio gli hanno chiesto con forza di restare. Ma Reja è rimasto fermo sulla sua posizione, tanto da non dirigere neppure la seduta del pomeriggio, affidata al vice Giovanni Lopez. L’intervento di Lotito Terminato l’allenamento, Lotito ha preso in mano la situazione, prima parlando con il tecnico e respingendo le sue dimissioni, poi convocando al confronto giocatori (diversi dei quali avevano già lasciato il centro sportivo) e allenatore. A quel punto la squadra ha ribadito con forza la fiducia nella sua guida, chiedendo di proseguire il rapporto. Reja è stato molto colpito dalle parole spese nei suoi confronti dai giocatori, rimanendo quasi sorpreso dall’appoggio in particolare dei nuovi acquisti, Cisse e Klose su tutti. «Reja non si tocca. Ha la fiducia della società e della squadra — ha detto Lotito —, mi ha manifestato il suo disagio, ma l’ho convinto a rimanere». Scenari Tutto risolto? Non pro-

Edy Reja, allenatore della Lazio, compirà 66 anni il prossimo 10 ottobre. Allena a Roma dal 2010 INSIDE DAVIDE STOPPINI ROMA

all’Olimpico, contro il Palermo. Le dimissioni Oggi questo Reja

Quel «per ora no» nella notte tra domenica e lunedì è diventato sì. Una chiacchierata con la moglie, la testa piena, gli insulti degli ultimi giorni: così Edy Reja è arrivato a dimettersi dalla Lazio. È successo ieri pomeriggio, quando alla squadra ha detto: «Non ce la faccio più». Poi sono venuti il colloquio con il presidente Lotito e i giocatori e una retromarcia, almeno a prima vista. Perché domani a Cesena Reja sarà in panchina, ma non è sicuro che lo sarà anche domenica prossima

non lo dirà in conferenza stampa, ma con Lotito sull’argomento sarebbe stato chiaro. Per lui la Lazio sarebbe una storia destinata a chiudersi: troppi insulti. Attenzione: non quelli ascoltati allo stadio, ma quelli ricevuti per strada, dalla gente comune, specie negli ultimi giorni. Come se una salvezza e lo straordinario campionato scorso fossero un optional. Così ieri mattina Reja ha prima deciso di disertare il consueto intervento alla radio ufficiale del club, poi nel pomeriggio — pri-

La squadra si è schierata con l’allenatore, in particolare i nuovi Cisse e Klose Possibili successori? Donadoni e Delneri in ribasso, opzione Casiraghi

prio. Reja ha lasciato Formello salutando i pochi tifosi presenti con un «ci vediamo domani». Non è questo il momento di lasciare la Lazio, ha pensato il tecnico, che però con l’Olimpico e con la città ha ormai rotto. Ieri l’etere romano, termometro perfetto della situazione, lo ha duramente criticato. E il tenore degli interventi non sempre è rimasto nei confini della buona educazione. Reja paga un rapporto con il tifo compromesso dopo i quattro derby persi consecutivamente, rapporto ulteriormente peggiorato dopo la cessione di Zarate, che la gente imputa al tecnico. Magari i risultati cambieranno il finale della storia e una vittoria a Cesena scioglierà ancora di più Reja. Ma resta l’ostacolo Olimpico e una città nella quale il tecnico ormai si sente a disagio. Ecco perché circolano già i nomi dei successori: Donadoni non convince Lotito, Delneri neppure, da valutare le opzioni Marino e De Canio, occhio all’ex biancoceleste Casiraghi. Chissà, forse a loro basterà vincere un derby per conquistare i tifosi. Il resto, a Roma, importa meno. E a Reja neppure è bastato.

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AGENDA CIPRIOTA

Le 53 federazioni europee (per l’Italia, Abete) sono riunite a Cipro TEMI Stop amichevoli d’agosto, ma stesso numero di partite per le nazionali. Centralizzazione di diritti tv delle qualificazioni, con dirette e musichetta tipo Champions. Scommesse (sempre più grave il quadro), Under 21 e Olimpiadi (nuovi formati) PROPOSTA Si parlerà anche di nuovi campionati sovranazionali (esempio una lega tra Olanda, Belgio e Scozia) che molte federazioni chiedono disperatamente, per non morire

ESECUTIVO A CIPRO

Uefa: Europeo e Champions, stesso stile Tv centralizzate e show per le gare di qualificazione DAL NOSTRO INVIATO

FABIO LICARI LIMASSOL (Cipro)

Stop amichevoli d’agosto, ma stesso numero di partite per le nazionali. Centralizzazione di diritti tv delle qualificazioni, con dirette e musichetta tipo Champions League. Un «avviso» a Blatter e mano tesa ai club. Sono giorni cruciali per il futuro del calcio qui a Limassol, costa sud di Cipro: Michel Platini ha riunito le 53 federazioni europee (per l’Italia, Abete) nello Strategy meeting. Obiettivo: discutere oggi e domani tutti i temi in agenda, avere una risposta e sottoporla all’Esecutivo Uefa giovedì e venerdì. Rilancio nazionali Non piace a Platini che i club

siano più importanti delle nazionali. Così è nato il progetto centralizzazione. Da settembre 2012 andrà così: turni di qualificazione tipo giornate di Champions, collegamenti tra i campi, highlights, più audience tv e più contratti. Certo, Germania-Moldova non è Barcellona-Arsenal, quindi Platini si chiede se non sia il tempo di cambiare sistema (una fase anticipata per «selezionare» le piccole che poi sfideranno Italia e Spagna?). Il calendario andrà però cambiato. Troppe date singole per amichevoli (spesso intercontinentali), troppo vicine agli impegni dei club, troppi tornei continentali (Coppa d’Africa) che confliggono con i campionati: l’obiettivo è accorpare le date in vista del calendario 2014-18. Rivolta club Proprio qui si gioca la sfida. Karl

Heinz Rummenigge, a nome dei club, vuole un calendario meno stressante, l’assicurazione per i nazionali infortunati e una compensazione per le convocazioni: Platini «apre» e chiede il parere delle federazioni, ma Blatter? Al boss Fifa è rivolta una richiesta precisa: dove sono le novità nella gestione Fifa promesse a giugno dopo l’elezione? Blatter ripete che a ottobre presenterà il piano del rinnovamento. E se non lo farà? Quali ritorsioni potrà aspettarsi dall’Uefa? Infine si parlerà di scommesse (sempre più grave il quadro), di Under 21 e Olimpiadi (nuovi formati) e di nuovi campionati sovranazionali (esempio una lega tra Olanda, Belgio e Scozia) che molte federazioni chiedono disperatamente, per non morire.

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DRAMMA DECINE I MESSAGGI DI CORDOGLIO DA PARTE DEI CLUB. TOTTI GLI DEDICA UN POST SU INTERNET

ANTI ’NDRANGHETA

Muore il figlio di Fuser, aveva 15 anni

La Nazionale a Rizziconi il 13 novembre

Il ragazzo era malato da tempo Oggi i funerali L’abbraccio del calcio a Diego

nella vita credo che non ne esistano di più dolorose ed è per questo che voglio mandare il mio abbraccio a Diego e a tutta la sua famiglia».

MATTEO BREGA

Un tremendo lutto ha colpito Diego Fuser, ex giocatore di Lazio, Torino, Milan, Parma e Roma. Domenica ha perso il figlio, Matteo, di appena 15 anni. Il dolore più grande che possa colpire un padre e una famiglia come quella di Diego e la moglie Orietta, da sempre vicini a un ragazzo provato da una lunga malattia. Matteo se n’è andato di domenica, proprio il giorno che per anni aveva riempito la vita del padre. Il cordoglio Ricoverato all’ospe-

dale Regina Margherita di Torino, Matteo avrebbe compiuto 16 anni il prossimo novembre. Il Milan si è stretto immediatamente al fianco del suo ex giocatore dando la notizia al mondo e ai tifosi già sul suo

Diego Fuser, 42 anni, ai tempi della Roma con cui ha giocato due anni GMT

sito web a poche ore dal lutto ed esprimendo le condoglianze alla famiglia di Diego, la moglie Orietta e la piccola Vittoria: «Il Milan si stringe intorno alla famiglia di Diego Fuser per la perdita del figlio Matteo». Anche la Roma ha partecipato al cordoglio e «si stringe commossa a Diego Fuser per la prematura scomparsa del figlio Matteo». Con la maglia rossonera Fuser ha vinto uno scudetto, una Coppa dei Campioni, una Coppa Inter-

continentale e una Supercoppa Europea; con quella giallorossa una Supercoppa Italiana. Un pensiero Il capitano della

squadra giallorossa, Francesco Totti, ha poi affidato alla rete il suo messaggio personale: «Ho appena appreso della scomparsa di Matteo, figlio di Diego Fuser - ha scritto il numero 10 in un post intitolato "I dolori più grandi" -. Tra le disgrazie che possono accadere

L’omaggio granata Non è mancato nemmeno un messaggio da parte del Torino, club nel quale Fuser è cresciuto vincendo anche il Torneo di Viareggio del 1987 e con il quale ha giocato poi in prima squadra in due momenti differenti. «Il presidente Urbano Cairo - ha scritto la società granata -, insieme con i dirigenti, i dipendenti, i tecnici, i calciatori e l’intero settore giovanile del Torino Football Club Spa, unitamente a tutto il mondo granata, si stringe commosso intorno a Diego Fuser, alla moglie Orietta e alla loro famiglia per la scomparsa del figlio quindicenne Matteo, malato da tempo. La società sarà presente ai funerali». I quali si celebreranno oggi alle 15 a Costigliole D’Asti. Saranno presenti anche diverse delegazioni dei club con cui Fuser ha giocato nel corso della sua carriera. © RIPRODUZIONE RISERVATA

(cen) «In paese l’attesa è già altissima. Sarà un giornata storica: la Nazionale che si allena nella Piana di Gioia Tauro è una segnale preciso alla Calabria che vuole avere un futuro diverso, non più nelle mani della criminalità». La voce al telefono di Don Pino De Masi è raggiante. Ieri la Figc ha ufficializzato la data: domenica 13 novembre l’Italia sarà a Rizziconi, dove si allenerà sul campo confiscato alla ’ndrangheta. L’idea era nata a giugno, quando don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione Libera, aveva avanzato la proposta ad Abete. Nei prossimi giorni col Commissario prefettizio del Comune, le forze dell’ordine e gli attivisti di Libera (il referente per la zona di Rizziconi è proprio don Pino), la Federcalcio definirà i dettagli della giornata (il contatto con i giocatori sarà riservato in prevalenza ai ragazzi della scuola calcio locale), prevista 48 ore prima dell’amichevole contro l’Uruguay.

Taccuino SIENA

Scavalcano al Franchi Daspo a due tifosi Due cittadini albanesi, rego larmente soggiornanti in provincia di Siena, sprovvisti di biglietto, han no scavalcato la recinzione dello stadio 'Artemio Franchi, in occasio ne di Siena Juventus. I due sono stati intercettati da personale della Digos e verranno sottoposti alla mi sura del Daspo.

DONNE

Euro 2012, l’Italia U19 batte la Macedonia (f.sal.) L’Under 19 dopo il 7 0 all’Armenia, ha sconfitto 4 0 la Ma cedonia e approda alla seconda fa se. Reti di Di Criscio, Pugnali (2) e Moscia.

SERIE D

Confisca: Rosarnese e Interpiana tremano Attesa per oggi la sentenza sulla cosca Pesce (una delle fami glie più potenti della ’ndrangheta): la Dda di Reggio Calabria ha anche chiesto la confisca di Rosarnese e Cittanova Interpiana (serie D) che per gli inquirenti sono controllate dal clan. Sarebbe la prima confi sca di una squadra di calcio.


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SERIE A LE ULTIME PER MAGIC CUP GIOCHIAMO A TAVOLINO LA

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GIORNATA

Parma, Floccari deve fare il Giovinco L’ex Lazio pronto al debutto dal 1’ E potrebbe avere Biabiany a fianco SANDRO PIOVANI PARMA

Il Parma è Giovinco dipendente? Domani, al Franchi, la risposta. Perché il Parma, contro la Fiorentina, non avrà il suo fantasista visto che al minuto 48 del secondo tempo di Parma-Chievo la Formica Atomica" si è beccato il primo rosso in carriera, dopo centouno presenze in A, per la seconda (ingenua) ammonizione: ha proseguito l’azione dopo che l’arbitro Doveri aveva già fischiato. «Mi dispiace — ha spiegato Giovinco a fine gara —, non ho sentito e ho pensato solo a tirare». Ieri è arrivata puntuale la giornata di squalifica. Il Parma perde così l’unico giocatore capace di andare in gol nelle prime due gare, su rigore contro la Juventus e con una doppietta da tre punti contro il Chievo. Numeri che giustificano la domanda iniziale. E la risposta di Franco Colomba è semplice. Ma non fa una grinza. «Dobbiamo mettere ogni giocatore nelle condizioni di dare il massimo». Insomma, ben venga la dipendenza da Giovinco se il Parma sarà bravo a sfruttarne a fondo le qualità. In effetti sembra che il gioco degli emiliani sia tagliato su misura per il piccolo attaccante. Perché Giovinco di fatto è l’unico giocatore a cui Colomba non ha affidato un copione. Anche se lui non si tira indietro: rincorre gli avversari e pressa. Ma soprattutto fa gol. Varianti Come cambierà dunque il vestito del Parma, per la trasferta di Firenze? Le variazioni saranno proprio in avanti. E non solo per la giornata di stop di Giovinco. Anche Pellè ha qualche problema e ieri non si è allenato, come del resto Valiani. Ecco dunque che il Parma cambia. È arrivato infatti il momento di Floccari dal primo minuto: l’ex Lazio ha giocato solo gli scampoli finali delle prime due gare. A Firenze partirà titolare. E a affiancarlo sarà Biabiany: la sua velocità, in trasferta, potrebbe essere decisiva in una gara impostata sulle ripartenze. Ma non si parli di vice-Giovinco: l’assenza del goleador emiliano non è rimpiazzabile. Meglio cambiare. Via libera a un Parma coperto ma con un buon potenziale offensivo: la giusta ricetta per una provinciale che deve salvarsi. E Floccari si è già calato nella parte, pronto a non smentire chi parla di un Parma Giovinco-dipendente: «Chiaramente si dovrà cambiare qualcosa. Sebastian per caratteristiche non è rimpiazzabile, sicuramente ci dovremo adeguare e trovare altre soluzioni, ma siamo pronti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

NOVARA (4-3-1-2)-INTER (3-5-2) OGGI ORE 20.45 STADIO Silvio Piola ARBITRO Bergonzi di Genova (Niccolai-Barbirati/Gervasoni). PREZZI da 16 a 40 euro. TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD2. 1 UJKANI 15 DELLAFIORE

4 LISUZZO

17 PORCARI

24 PACI

3 GEMITI

23 10 RADOVANOVIC M. RIGONI 21 MAZZARANI

11 MORIMOTO

69 MEGGIORINI

9 FORLAN

7 PAZZINI

SNEIJDER

ZANETTI

10

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20 OBI

19 CAMBIASSO

26 CHIVU

23 RANOCCHIA

55 NAGATOMO 6 LUCIO

1 JULIO CESAR

NOVARA Probabile turno di riposo per Morganella, Tesser dovrebbe dare spazio a Dellafiore a destra. Rigoni o Mazzarani per sostituire l’acciaccato Pinardi: nel caso, Giorgi sarebbe l’interno sinistro. Davanti rientra Meggiorini al fianco di Morimoto. IN GRAN FORMA Porcari: smaltita l’emozione dell’esordio è tornato l’infaticabile motorino del centrocampo azzurro. DA EVITARE Meggiorini: rientra dall’infortunio e potrebbe non essere al meglio. ALLENATORE Tesser PANCHINA 31 Fontana, 5 Ludi, 14 Morganella, 2 Giorgi, 18 Marianini, 27 Jeda, 20 Granoche. BALLOTTAGGI Mazzarani–Giorgi 60-40%, Dellafiore–Morganella 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Pinardi (da valutare). GLI ALTRI Coser, Centurioni, Coubronne, Garcia, Pesce, Rubino.

CESENA (4-3-3)-LAZIO (4-2-3-1) INTER Ritorna Pazzini nella formazione titolare dopo non aver giocato ancora nemmeno un minuto in campionato. Stankovic è indisponibile, il centrocampo sarà lo stesso che è stato utilizzato contro la Roma. IN GRAN FORMA Sneijder: senza di lui, poca luce. DA EVITARE Zanetti e Cambiasso: la brillantezza latita. ALLENATORE Gasperini PANCHINA 12 Castellazzi, 25 Samuel, 42 Jonathan, 11 R. Alvarez, 77 Muntari, 22 Milito, 28 Zarate. BALLOTTAGGI Ranocchia-Samuel 60-40%, Forlan-Zarate 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Maicon (5 giorni), Thiago Motta (10 giorni), Poli (10 giorni), Cordoba (10 giorni), Stankovic (5 giorni). GLI ALTRI Orlandoni, Coutinho, Faraoni, Crisetig.

DOMANI ORE 20.45 STADIO Dino Manuzzi ARBITRO Celi di Campobasso (Nicoletti-Tonolini/Russo). PREZZI da 20 a 70 euro. TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3.

88 RAVAGLIA 77 25 13 CECCARELLI VON BERGEN ROSSI

6 LAURO

18 PAROLO

14 COLUCCI

8 CANDREVA

7 EDER

10 MUTU

55 MARTINEZ

25 KLOSE 99 CISSE

8 HERNANES 32 BROCCHI

33 3 STANKEVICIUS DIAS

15 GONZALEZ

24 C. LEDESMA 21 DIAKITE

29 KONKO

22 MARCHETTI

CESENA Giampaolo potrebbe lanciare Ceccarelli e Martinez nell’undici titolare. Probabile anche il ritorno di Colucci dal primo minuto. Da decidere chi tra Benalouane, Rodriguez e Rossi affiancherà Von Bergen in difesa. IN GRAN FORMA Von Bergen è stato il più continuo in queste due prime giornate. DA EVITARE Parolo non è ancora sui livelli dello scorso campionato. ALLENATORE Giampaolo PANCHINA 27 Calderoni, 2 Rodriguez, 16 Comotto, 28 Benalouane, 5 Guana, 32 Ghezzal, 70 Bogdani. BALLOTTAGGI Ceccarelli-Comotto 70-30%, Lauro-Comotto 65-35%, Colucci-Guana 60-40%, Martinez-Ghezzal 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Antonioli (14 giorni), Rennella (7 giorni). GLI ALTRI Ricci, Cica, Djokovic, Martinho, Meza Colli, Malonga, Livaja.

LAZIO Reja conferma il 4-2-3-1, con l’inserimento di Gonzalez in fascia. Biava out (dente rotto): dentro Diakite. E se Lulic non ce la fa, è pronto Stankevicius: Radu non è ancora pronto. IN GRAN FORMA Cisse non ha ancora sbagliato una partita: in ogni azione pericolosa della Lazio c’è lui. DA EVITARE Dias ha giocato contro il Genoa la peggiore partita con la maglia della Lazio: fisicamente non è al top. ALLENATORE Reja PANCHINA 1 Bizzarri, 19 Lulic, 11 Matuzalem, 27 Cana, 7 Sculli, 9 Rocchi, 18 Kozak. BALLOTTAGGI Stankevicius-Lulic 60-40%, Ledesma-Matuzalem 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Biava (7 giorni), Del Nero (10 giorni), Mauri (20 giorni). GLI ALTRI Radu, Scaloni, Carrizo, Makinwa, Zauri, Artipoli, Berardi, Ceccarelli, Stendardo.

GAZZETTA.IT Tutto per fare la vostra Magic formazione: i probabili titolari, gli infortunati, gli squalificati e le statistiche GENOA (4-3-1-2)-CATANIA (4-3-3) DOMANI ORE 20.45 STADIO Luigi Ferraris ARBITRO Tozzi di Ostia (Carrer-Bianchi/Gallione). PREZZI da 25 a 150 euro. TV Sky Calcio 7 HD; Premium Calcio 6.

GENOA

1 S. FREY 3 DAINELLI

5 13 GRANQVIST KALADZE

33 KUCKA

14 SEYMOUR

23 ANTONELLI

4 VELOSO

19 JORQUERA 99 CARACCIOLO

8 PALACIO

17 GOMEZ

11 LOPEZ

32 CATELLANI

27 BIAGIANTI

4 ALMIRON

24 DELVECCHIO

22 P. ALVAREZ

3 SPOLLI

14 2 BELLUSCI POTENZA

21 ANDUJAR

Rossi (contusione al ginocchio sinistro) ha svolto un lavoro differenziato: il suo recupero è incerto. Granqvist verso la conferma in difesa (alla luce del k.o. di Mesto), con Jorquera dietro Caracciolo-Palacio. Birsa torna a disposizione dopo la squalifica. IN GRAN FORMA Jorquera, con il morale a mille dopo la prestazione super contro la Lazio. DA EVITARE Antonelli sta vivendo un momento difficile. Spinge poco, ma anche in fase difensiva non è utile alla causa. ALLENATORE Malesani. PANCHINA 22 Lupatelli, 24 Moretti, 21 Bovo, 27 Constant, 10 Birsa, 2 Pratto, 11 Jankovic. BALLOTTAGGI Caracciolo-Pratto 60-40%, Jorquera-Birsa 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Nessuno. INDISPONIBILI Zé Eduardo (25 giorni), Merkel (15 giorni), Rossi (1-2 giorni), Mesto (20 giorni). GLI ALTRI Scarpi, Krajnc, Alhassan, Ribas, Sturaro.

JUVENTUS (4-2-4)-BOLOGNA (4-3-2-1) CATANIA Montella vuole confermare l’intelaiatura della squadra che ha battuto il Cesena. Da verificare le condizioni di Delvecchio e di Barrientos, che potrebbe accomodarsi in panchina a vantaggio di Catellani. IN GRAN FORMA Lopez si è sbloccato e vuole bissare l’impresa di domenica, segnando ancora. DA EVITARE La fase di non possesso passa dalla tenuta fisica di Almiron che non ancora non è in forma ideale. ALLENATORE Montella PANCHINA 30 Campagnolo, 33 Capuano, 10 Lodi, 19 Ricchiuti, 28 Barrientos, 20 Sciacca, 18 Bergessio. BALLOTTAGGI Alvarez-Capuano 70-30%, Catellani-Barrientos 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Legrottaglie (da definire), Izco (5 giorni), Llama (45 giorni). GLI ALTRI Kosicky, Terracciano, P. Ledesma, Marchese, Suazo, Donnarumma, Paglialunga, Keko.

DOMANI ORE 20.45 STADIO Juventus Stadium ARBITRO Gava di Conegliano (Altomare-Musolino/Valeri). PREZZI da 25 a 275 euro. TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD2.

1 BUFFON 26 15 3 LICHTSTEINER BARZAGLI CHIELLINI

27 KRASIC

8 MARCHISIO

21 PIRLO

9 VUCINIC

10 DEL PIERO

11 DE CEGLIE

7 PEPE

9 DI VAIO 10 RAMIREZ 33 KONÉ

23 DIAMANTI

26 MUDINGAYI

15 PEREZ

JUVENTUS Oggi seduta pomeridiana, di fatto l’unica indicativa per la formazione. IN GRAN FORMA Vucinic va a caccia del suo primo gol ufficiale con la maglia bianconera. DA EVITARE Krasic al momento è un’incognita dal punto di vista tattico. ALLENATORE Conte PANCHINA 30 Storari, 19 Bonucci, 22 Vidal, 24 Giaccherini, 17 Elia, 32 Matri, 18 Quagliarella. BALLOTTAGGI Krasic-Giaccherini 55-45%, Del Piero-Matri 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Iaquinta (15 giorni). GLI ALTRI Manninger, Motta, Grosso, Sorensen, Pazienza, Marrone, Estigarribia, Toni, Amauri.

3 5 90 13 MORLEO ANTONSSON PORTANOVA PULZETTI 1 GILLET

BOLOGNA Bisoli si ritrova con gli uomini contati in difesa per il k.o. di Raggi (trauma contusivo alla spalla destra) e Loria (trauma distorsivo al ginocchio destro). Certo il debutto in A di Antonsson. IN GRAN FORMA Gillet, unico a salvarsi nel naufragio contro il Lecce. DA EVITARE Perez è giù di condizione fisica dopo la vittoria in Coppa America. ALLENATORE Bisoli PANCHINA 25 Agliardi, 75 J. Crespo, 16 Casarini, 4 Krhin, 35 Paponi, 99 Acquafresca, 17 Vantaggiato. BALLOTTAGGI Pulzetti-J. Crespo 70-30%, Perez-Casarini 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Cherubin (20 giorni), Cruz (60 giorni), Raggi (da valutare), Loria (da valutare), Gimenez (5 giorni), Taider (30 giorni). GLI ALTRI Lombardi, Vitale, Pasi, Gavilan, Garics, Coda, Rodriguez, Rickler.

TEMPOREALE Tutte le partite in tempo reale e gli highlights delle partite di Serie A e di Liga: si gioca anche in Spagna PALERMO (4-4-2)-CAGLIARI (4-3-1-2) DOMANI ORE 20.45 STADIO Renzo Barbera ARBITRO Peruzzo di Schio (Rubino-Iannello/Ciampi). PREZZI da 9 a 170 euro. TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 4.

PALERMO

33 TZORVAS 31 E. PISANO

3 8 42 SILVESTRE MIGLIACCIO BALZARETTI

27 5 7 16 ILICIC E. BARRETO DELLA ROCCA ZAHAVI 11 10 HERNANDEZ MICCOLI

19 THIAGO RIBEIRO

18 NENÉ

7 COSSU 4 NAINGGOLAN 31 AGOSTINI

5 CONTI 13 ASTORI 1 AGAZZI

8 BIONDINI 21 CANINI

14 F. PISANO

Si ferma Alvarez (distrazione muscolare al flessore della coscia sinistra). Mangia potrebbe spostare Ilicic a destra e inserire Zahavi a sinistra. IN GRAN FORMA Migliaccio nel ruolo di difensore centrale è diventato un punto di riferimento. DA EVITARE Ilicic è ancora lontano dal giocatore-rivelazione della scorsa stagione. ALLENATORE Mangia PANCHINA 99 Benussi, 2 Mantovani, 6 Munoz, 14 Bertolo, 20 Acquah, 26 Lores, 51 Pinilla. BALLOTTAGGI Hernandez-Pinilla 60-40%, Zahavi-Bertolo 60-40%, Zahavi-Acquah 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Alvarez (20 giorni), Di Matteo, (6 giorni), Budan (6 giorni), Cetto (6 giorni). GLI ALTRI Rubinho, Brichetto, Aguirregaray, Simon, Bacinovic.

ROMA (4-3-3)-SIENA (4-4-2) CAGLIARI El Kabir, botta alla coscia, dà forfait. Ficcadenti dovrebbe confermare l’undici che ha battuto il Novara, ma salgono le azioni di Larrivey. IN GRAN FORMA Thiago Ribeiro. Tiro dalla distanza e incursioni in area sulle palle aeree: l’ex Cruzeiro si sta ambientando in fretta. DA EVITARE Canini. Con Miccoli e soci potrebbe soffrire il gioco palla a terra. ALLENATORE Ficcadenti PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 3 Ariaudo, 20 Ekdal, 30 Rui Sampaio, 9 Larrivey, 23 Ibarbo. BALLOTTAGGI Nené–Larrivey 70-30%; Thi. Ribeiro–Ibarbo 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI El Kabir (7 giorni), Eriksson (180 giorni). GLI ALTRI Rutzittu, Vigorito, Murru, Dametto, Ceppelini, Gozzi, Burrai.

GIOVEDÌ ore 20.45 STADIO Olimpico ARBITRO Guida di Torre Annunziata (Stefani-Faverani/Calvarese). PREZZI da 13 a 200 euro. TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD2. 1 LOBONT 2 CICINHO

44 KJAER

29 3 BURDISSO JOSÈ ANGEL

20 PERROTTA

16 DE ROSSI

7 PIZARRO

22 BORRIELLO

10 TOTTI

14 BOJAN

9 LARRONDO

11 CALAIÒ

23 10 36 BRIENZA D’AGOSTINO BOLZONI

3 DEL GROSSO

19 TERZI

70 MANNINI

13 2 ROSSETTINI VITIELLO 1 BRKIC

ROMA

SIENA

Juan e Cicinho si sono allenati regolarmente, mentre Stekelenburg ha svolto fisioterapia al collo. Ballottaggio per sostituirlo tra Lobont e Curci, col primo avvantaggiato solo per un fattore ambientale (i tifosi giallorossi a volte hanno contestato l’ex del Siena). IN GRAN FORMA De Rossi è in condizione straordinaria e nell’ultima all’Olimpico ha anche segnato. DA EVITARE I portieri non convincono fino in fondo, così come Bojan.

Ieri ripresa degli allenamenti a Colle val d’Elsa con una seduta mattutina, oggi Sannino dirige un lavoro pomeridiano, domani rifinitura e quindi trasferimento a Roma. Reginaldo in ripresa, ma non sarà disponibile. IN GRAN FORMA Brienza potrebbe far male pur giocando sulla fascia. DA EVITARE Terzi potrebbe soffrire in difesa contro l’attacco giallorosso.

ALLENATORE Luis Enrique PANCHINA 18 Curci, 87 Rosi, 4 Juan, 15 Pjanic, 19 Gago, 31 Borini, 9 Osvaldo. BALLOTTAGGI Lobont-Curci 60-40%, Cicinho-Rosi 60-40%, Burdisso-Heinze 60-40%, Pizarro-Pjanic 60-40, Borriello-Osvaldo 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Greco (4 giorni), Stekelenburg (15 giorni). GLI ALTRI Viviani, Verre, Nego, Lamela, Caprari, Okaka, Taddei.

ALLENATORE Sannino PANCHINA 25 Pegolo, 6 Angelo, 80 Contini, 8 Vergassola, 14 Gazzi, 7 Troianiello, 18 Gonzalez. BALLOTTAGGI Vitiello–Angelo 55-45%, Bolzoni–Gazzi 60-40%, Larrondo-Gonzalez 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Angella (60 giorni), Reginaldo (7 giorni). GLI ALTRI Farelli, Belmonte, Milanovic, Pesoli, Rossi, Acosta, Grossi, Sestu, Destro.


MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

CHIEVO (4-3-1-2)-NAPOLI (3-4-2-1) DOMANI ORE 20.45 STADIO Marcantonio Bentegodi ARBITRO Damato di Barletta (Padovan-Di Fiore/Orsato). PREZZI da 22 a 85 euro. TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2.

54 SORRENTINO 20 SARDO

4 MORERO

6 BRADLEY

12 CESAR

16 L. RIGONI

13 JOKIC

56 HETEMAJ

8 CRUZADO 23 PALOSCHI

77 THEREAU 7 CAVANI

29 PANDEV

17 HAMSIK

8 23 DOSSENA GARGANO

88 INLER

18 ZUNIGA

14 28 21 CAMPAGNARO CANNAVARO FERNANDEZ

CHIEVO Brutte notizie per il capitano Pellissier, fermo ai box per la contusione rimediata a Parma. IN GRAN FORMA Thereau può essere utile da punta e da suggeritore. DA EVITARE Cesar è apparso lontano dal difensore insuperabile dell’anno scorso. ALLENATORE Di Carlo. PANCHINA 17 Puggioni, 93 Dramé, 5 Mandelli, 25 Vacek, 7 Sammarco, 9 Moscardelli, 90 Uribe. BALLOTTAGGI Morero-Mandelli 60-40%, Jokic-Dramé 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Acerbi (7 giorni), Luciano (7 giorni), Pellissier (da valutare). GLI ALTRI Squizzi, Coletta, N. Frey, Andreolli, Djengoue, Grippo, Grandolfo.

1 DE SANCTIS

Ieri lavoro di scarico e corsa per chi ha giocato contro il Milan, allenamento più intenso e partita a campo ridotto per gli altri. Mazzarri è tentato da Fernandez, Zuniga e Pandev. IN GRAN FORMA Cavani. Dopo le tre reti contro il Milan, il Matador non è ancora sazio. DA EVITARE Dossena sembra essere ancora in cerca della migliore condizione fisica. ALLENATORE Mazzarri. PANCHINA 83 Rosati, 6 Aronica, 11 Maggio, 20 Dzemaili, 19 Santana, 9 Mascara, 22 Lavezzi. BALLOTTAGGI Fernandez-Aronica 60-40%, Zuniga-Maggio 60-40%, Pandev-Dzemaili 60-40%, Inler-Dzemaili 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Britos (50 giorni), Donadel (5 giorni). GLI ALTRI Colombo, Grava, Fideleff, Chavez, C. Lucarelli, Rinaudo.

DOMANI ORE 20.45 STADIO Artemio Franchi ARBITRO Rizzoli di Bologna (Romagnoli-De Pinto/Giancola). PREZZI da 12 a 125 euro. TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 5.

1 BORUC 16 CASSANI

5 GAMBERINI

85 BEHRAMI

14 NATALI

18 MONTOLIVO

7 CERCI

10 SILVA

11 FLOCCARI

23 PASQUAL

13 KHARJA

8 JOVETIC

7 BIABIANY

23 8 MODESTO GALLOPPA

19 6 RUBIN A. LUCARELLI

4 MORRONE

80 VALIANI

29 5 PALETTA ZACCARDO

83 MIRANTE

FIORENTINA Per Gilardino stop di un mese e mezzo: microfrattura del piatto tibiale e sollecitazione del collaterale del ginocchio sinistro. Da valutare Montolivo: la vicenda contratto influisce sulla concentrazione. Incerto Lazzari (febbre). IN GRAN FORMA Silva è alla prima da titolare: vuole presentarsi al Franchi con un gol. DA EVITARE Montolivo sarà bersagliato dai tifosi: Mihajlovic non ha ancora deciso se farlo giocare. ALLENATORE Mihajlovic. PANCHINA 89 Neto, 29 De Silvestri, 15 Nastasic, 20 Munari, 92 Romulo, 6 Vargas, 22 Ljajic. BALLOTTAGGI Cassani-De Silvestri 60-40%, Montolivo-Munari 60-40%, Kharja-Vargas 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Gilardino (45 giorni), Kroldrup (15 giorni), Lazzari (2 giorni). GLI ALTRI Pazzagli, Camporese, Felipe, Gulan, Romizi, Marchionni, Babacar.

PARMA Danilo Pereira è tornato in gruppo. Allenamento differenziato per Brandao (problema muscolare). Stop precauzionale per Pellè e Valiani, entrambi per contusioni subite in gara. IN GRAN FORMA Mirante: sempre attento e sempre incolpevole sui gol subiti. DA EVITARE Galloppa: sempre in difficoltà finora. ALLENATORE Colomba PANCHINA 1 Pavarini, 18 Gobbi, 3 Feltscher, 20 Blasi, 77 Ze Eduardo, 9 H. Crespo, 99 Pellè. BALLOTTAGGI Biabiany-Crespo 60-40%, Floccari-Pellè 60-40%, Rubin-Gobbi 55-45%. SQUALIFICATI Giovinco (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Brandao (7 giorni). GLI ALTRI Gallinetta, Santacroce, Jadid, Musacci, Valdes, Marques, Palladino, Nwankwo, Danilo Pereira.

CLASSIFICHE Tutte le classifiche di giornata e generali nella sezione dedicata a Magic Cup LECCE (4-3-1-2)-ATALANTA (4-4-1-1) DOMANI ore 20.45 STADIO Via del Mare ARBITRO Rocchi di Firenze (Alessandroni-Giallatini/Nasca). PREZZI da 12 a 80 euro. TV Sky Calcio 8 HD; Premium Calcio 7.

27 JULIO SERGIO 7 CUADRADO

40 5 TOMOVIC ESPOSITO

22 PIATTI

8 OBODO

11 MESBAH

18 GIACOMAZZI

21 GROSSMULLER 17 DI MICHELE

77 PASQUATO

19 DENIS 11 MORALEZ 10 22 21 7 BONAVENTURA PADOIN CIGARINI SCHELOTTO

13 5 PELUSO MANFREDINI

4 25 CAPELLI A. MASIELLO

47 CONSIGLI

LECCE Oddo ha lavorato con i compagni e dovrebbe essere disponibile. Di Francesco deciderà nella rifinitura di oggi pomeriggio allo stadio se confermare la formazione di Bologna: altrimenti, con Oddo in campo, Cuadrado potrebbe avanzare a centrocampo. IN GRAN FORMA Cuadrado è capace di coprire l’intera fascia destra, garantendo copertura, ripartenze e assist perfetti. DA EVITARE Ofere è poco dinamico e reattivo in allenamento.

Lucchini è out (oggi la risonanza), s’è bloccato anche Pettinari (caviglia distorta), da capire se ci sarà un po’ di turn over a centrocampo e in attacco dove Colantuono ha più soluzioni. Buona notizia: Ferreira Pinto e Minotti sono tornati in gruppo. IN GRAN FORMA Bonaventura, tra i migliori contro il Palermo, vista anche la vena mostrata come rifinitore. DA EVITARE Capelli potrebbe andare in difficoltà contro la velocità di Di Michele e Pasquato.

ALLENATORE Di Francesco PANCHINA 81 Benassi, 13 Ferrario, 30 Oddo, 14 Strasser, 91 Bertolacci, 9 Corvia, 15 Ofere. BALLOTTAGGI Piatti-Oddo 55-45%, Pasquato-Corvia 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Carrozzieri (12 giorni). GLI ALTRI Petrachi, Gabrieli, Legittimo, Brivio, Diamoutene, Giandonato, Olivera, Bergougnoux, Falcone, Muriel.

ALLENATORE Colantuono PANCHINA 78 Frezzolini, 6 Bellini, 17 Carmona, 33 Brighi, 89 Marilungo, 28 Gabbiadini, 90 Tiribocchi. BALLOTTAGGI Cigarini-Brighi 60-40%, Denis-Tiribocchi 60-40%. SQUALIFICATI Doni (3 anni e 6 mesi). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Lucchini (30 giorni), Pettinari (7 giorni). GLI ALTRI Ardemagni, Caserta, Ferreira Pinto, Ferri, Minotti, Raimondi.

DOMANI ore 20.45 STADIO Giuseppe Meazza ARBITRO Banti di Livorno (Giordano-Ghiandai/Mazzoleni). PREZZI da 18 a 340 euro. TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 1.

32 ABBIATI 20 ABATE

33 76 THIAGO SILVA YEPES

22 NOCERINO

19 ZAMBROTTA

4 10 VAN BOMMEL SEEDORF 18 AQUILANI

99 CASSANO

7 PATO 10 DI NATALE 25 TORJE

27 ARMERO

7 BADU

11 DOMIZZI

66 PINZI 5 DANILO

3 ISLA

5 BASTA

17 BENATIA

MILAN

SERIE A SQUADRE

PT G

PARTITE V N P

RETI F S

NAPOLI

6

2

2

0

0

6

2

JUVENTUS

6

2

2

0

0

5

1

UDINESE

6

2

2

0

0

4

0

CAGLIARI

6

2

2

0

0

4

2

GENOA

4

2

1

1

0

4

3

CATANIA

4

2

1

1

0

1

0

PALERMO

3

2

1

0

1

4

4

FIORENTINA

3

2

1

0

1

2

2

LECCE

3

2

1

0

1

2

2

PARMA

3

2

1

0

1

3

5

CHIEVO

1

2

0

1

1

3

4

INTER

1

2

0

1

1

3

4

LAZIO

1

2

0

1

1

3

4

NOVARA

1

2

0

1

1

3

4

ROMA

1

2

0

1

1

1

2

SIENA

1

2

0

1

1

0

1

MILAN

1

2

0

1

1

3

5

CESENA

0

2

0

0

2

1

4

BOLOGNA

0

2

0

0

2

0

4

ATALANTA *

-2 2

1

1

0

3

2

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *Atalanta ha sei punti di penalizzazione

PROSSIMO TURNO

MILAN (4-3-1-2)-UDINESE (3-5-1-1) ATALANTA

21

CLASSIFICA

FIORENTINA (4-3-3)-PARMA (4-4-2) NAPOLI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

UDINESE

Allegri ha gli uomini contati a centrocampo. Seedorf non sta benissimo (problema alla cartilagine del ginocchio destro) ma dovrebbe giocare. IN GRAN FORMA Il gol a Napoli ha dato fiducia ad Aquilani. DA EVITARE Zambrotta non è al top ed è reduce da una prova opaca al Camp Nou.

Asamoah è in forte dubbio: ha preso un pestone al piede, ieri non si è allenato. Out Pasquale: gli esami hanno evidenziato un problema muscolare serio all’adduttore. IN GRAN FORMA Il dinamismo di Isla può essere un fattore. DA EVITARE Danilo a volte si prende troppi rischi in zone pericolose.

ALLENATORE Allegri PANCHINA 1 Amelia, 13 Nesta, 25 Bonera, 77 Antonini, 28 Emanuelson, 52 Valoti, 9 Inzaghi. BALLOTTAGGI Yepes-Nesta 60-40%, Seedorf-Emanuelson 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Ambrosini (30 giorni), Boateng (10 giorni), Flamini (140 giorni), Gattuso (7 giorni), Robinho (4 giorni), Ibrahimovic (4 giorni). GLI ALTRI Roma, Valoti, Mexes, Taiwo, El Shaarawy, De Sciglio.

ALLENATORE Guidolin PANCHINA 12 Padelli, 24 Ekstrand, 13 Neuton, 30 Doubai, 23 Abdi, 31 Fabbrini, 9 P. Barreto. BALLOTTAGGI Torje-Abdi 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Coda (30 giorni), Ferronetti (30 giorni), Floro Flores (7 giorni), Pasquale (30 giorni), Asamoah (da valutare). GLI ALTRI Belardi, Sissoko, Pereyra.

SABATO 24 SETTEMBRE BOLOGNA-INTER (ore 18) MILAN-CESENA (ore 20.45) NAPOLI-FIORENTINA (ore 20.45) DOMENICA 25 SETTEMBRE (ore 15) CHIEVO-GENOA ATALANTA-NOVARA CAGLIARI-UDINESE CATANIA-JUVENTUS LAZIO-PALERMO SIENA-LECCE PARMA-ROMA (ore 20.45)

MARCATORI 3 RETI: Cavani (Napoli); Giovinco (1) (Parma). 2 RETI: Moralez (Atalanta); Milito (1) (Inter); Miccoli (Palermo); Di Natale (1) (Udinese). 1 RETE Denis (Atalanta); Conti, El Kabir, Larrivey e Thiago Ribeiro (Cagliari); Lopez (Catania); Guana (Cesena); Paloschi, Pellissier e Thereau (Chievo); Cerci e Gilardino (Fiorentina); Kucka, Mesto, Palacio e Veloso (Genoa); Forlan (Inter); Lichsteiner, Marchisio, Matri, Pepe e Vidal (Juventus); Cisse, Klose e Sculli (Lazio); Giacomazzi e Grossmuller (Lecce); Aquilani, Cassano e Ibrahimovic (Milan); Campagnaro, Hamsik e Lavezzi (Napoli); Marianini, Morimoto e Paci (Novara); Hernandez e Pinilla (Palermo); De Rossi (Roma); Basta e Isla (Udinese).

1 HANDANOVIC

GAZZA OFFSIDE Giovedì mattina edizione speciale di «Gazza Offside», la trasmissione dedicata alla giornata di Serie A

i numeri Di Natale

Reti al Milan

8 El Kabir e Larrivey

Gol di riserva

2 Tutti realizzati

Rigori

4 .it

Di Natale ha segnato 8 gol al Milan in 15 confronti, con soli tre successi (5 reti segnate nelle ultime 5 partite, l’ultima volta finì 0-0). Il friulano va in gol da 4 gare di fila tra campionato e coppe Sono 6 i gol arrivati finora dalla panchina, 2 del Cagliari (El Kabir alla prima, Larrivey alla seconda). I sardi affrontano il Palermo che contro l’Inter ha trovato tra le riserve la rete di Pinilla. Nelle prime due giornate sono stati assegnati 4 rigori: tutti realizzati. Nella scorsa stagione 2 errori su 9 rigori, nel 2009-10 un errore su 7, nel 2008-09 5 rigori tutti realizzati.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

SERIE BWIN IL POSTICIPO DELLA 5a GIORNATA le Pagelle di FRANCESCO BRAMARDO

EBAGUA LOTTA BIANCHI STECCA MALE ANCHE IORI BUDEL NERVOSO DIGA DE MAIO TORINO 6 COPPOLA 5,5 Brividi anche quando l'avversario non tira. DARMIAN 6,5 Difficile se non impossibile superarlo, e ci provano in tanti. DI CESARE 6 Spazza e spazzola quando lo punta Feczesin. OGBONNA 6,5 Deve sudare più di una maglietta per tenere Jonathas e dar man forte ai compagni in difficoltà. PARISI 5,5 Impreciso nelle ripartenze, in affanno quando transita in zona El Kaddouri. BASHA 6 Ammonito in avvio di gara arpiona palloni e Juan Antonio. IORI 5 Inizia bene, fatica a trovare le punte e tenere i ritmi alt.i VERDI 5 Un tiro centrale, qualche calcio d'angolo sbagliato, patisce il marcatore PAGANO s.v. BIANCHI 5 Ci mette l'impegno ma… non basta SGRIGNA s.v.

4 il Film

24’ p.t. Protesta / 1 Il Brescia si lamenta per un intervento di Parisi su Jonathas: Baracani non interviene e poi mostra il giallo al giocatore per le proteste, ma il replay aumenta i dubbi. Ci poteva stare il rigore per il Brescia

I NUMERI

12

Gli anni che il Torino non riesce a battere il Brescia in casa (30 maggio 1999: 2-1, autorete di Savino, Ferrante su rigore, Hubner).

6

Le partite utili consecutive del Brescia sul campo del Torino.

2

I gol subiti da Toro e Brescia nelle prime 5 giornate di campionato

0-0

Il risultato di Torino-Brescia, finale d’andata dei playoff 2010

UN BIG MATCH DELUDENTE MA ARBITRO SOTTO ACCUSA

TORINO BRESCIA

15’ s.t. Protesta / 2 I giocatori del Torino circondano l’arbitro Barcani chiedendo la seconda ammonizione per il bresciano Berardi. Proteste a vuoto. La gara è stata nervosa per tutti i 90 minuti

0 0

GIUDIZIO 77 TORINO (4-2-4) Coppola; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi; Basha, Iori; Verdi (dal 37’ s.t. Pagano), Ebagua, Bianchi (dal 37’ s.t. Sgrigna), Stevanovic (dal 29’ s.t. Antenucci). PANCHINA Morello, D’Ambrosio, Vives, Pratali. ALLENATORE Ventura. BRESCIA (4-3-1-2) Leali; Berardi, Zoboli (dal 15’ s.t. Magli), De Maio, Daprelà; El Kaddouri (dal 43’ s.t. Scaglia), Salamon, Budel; Juan Antonio; Jonathas (dal 37’ s.t. Martina Rini), Feczesin. PANCHINA Arcari, Paghera, Dallamano, Maccan. ALLENATORE Scienza. ARBITRO Baracani di Firenze. ESPULSI nessuno. AMMONITI Berardi (B) e Martina Rini (B) per gioco scorretto; Basha (T) e Budel (B) per comportamento non regolamentare; Jonathas (B) per proteste. NOTE paganti 10.343, incasso di 131.645 euro; abbonati 7.904, quota di 42.778 euro. Tiri in porta 2-0. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 2-1. Angoli 9-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

IL MIGLIORE h 6,5 EBAGUA Qualità e sportellate, il più vivo e pericoloso al tiro sul fronte d'attacco. STEVANOVIC 5,5 Bene fino all'ultimo passaggio, non approfitta di Bernardi in difficoltà. Il tiro più pericolo è suo, esce per crampi. ANTENUCCI 6 Esterno sinistro, ruolo inedito ma se la cava. ALL. VENTURA 6 Senza ricambi gli esterni non pungono e la pericolosità vien meno.

BRESCIA 6 LEALI 6 Inoperoso per 45' si scalda le mani nella ripresa. BERARDI 5 Già ammonito, rischia il rosso, non ne combina una giusta. ZOBOLI 5,5 Fatica sul breve a frenare le fughe di Ebagua, esce per infortunio. MAGLI 6 Rileva posizione e avversario da marcare. DE MAIO 6 Gli tocca il bomber in marcatura ma non si fa intimidire dalla fama. DAPRELA' 6 Un mastino, si incolla a Verdi, buon duello fisico.

h 6,5 ELIL MIGLIORE KADDOURI Parte a destra, più incisivo e pericoloso quando svaria sul fronte d'attacco SCAGLIA s.v. SALAMON 5,5 Prova a mettere ordine a centrocampo, non sempre preciso BUDEL 5,5 Nervoso e ammonito dopo poco, non sfugge al controllo di Darmian JUAN ANTONIO 6 Galleggia alle spalle delle punte nella morsa tra Iori e Basha. JONATHAS 6,5 Fa girar la testa ad Ogbonna, ammonito per proteste, per un mezzo rigore. MARTINA RINI s.v. FECZESIN 5,5 Notte senza stelle per il cannoniere ungherese. ALL. SCIENZA 6 Beata gioventù, tecnico compreso: 23,5 anni la media. Sul campo non si direbbe.

TERNA ARBITRALE: BARACANI 5 Pesano il mancato secondo giallo a Berardi e il rigore su Jonathas. Carretta 5 Benassi 5

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BINDA TORINO

Secondo pareggio e primo 0-0 per Torino e Brescia, che lasciano il primo posto al Sassuolo e falliscono quel sorpasso che lo scontro diretto offriva come una tartina su un vassoio. Mezzo sorriso in più lo fa Beppe Scienza, visto che i suoi ragazzini hanno superato un altro severo esame, in attesa di arrivare alla maturità. Non è ancora un Toro da libidine come vorrebbe Giampiero Ventura, ma non è sicuramente come la Pina Fantozzi in bikini: sprazzi interessanti, ma anche qualche pausa. Big match Il posticipo era il remake della finale playoff 2010, quella vinta dal Brescia con le polemiche per il Bianchi prima squalificato per bestemmia e poi riabilitato. Nessun veleno, nessuno strascico in questo big match che ha richiamato quasi 20mila spettatori mandandoli però a casa con la bocca storta. Sono state le pantere nere Ebagua e Jonathas a regalare i principali brividi, con giocate importanti (per il granata anche una rabona a cercare Bianchi) ma intervallate da qualche svarione. Ventura, e i cambi? Il Toro, pur rinunciando a pressare alto, ha cercato di tenere elevato il ritmo cercando di sfondare sugli esterni, ma Stevanovic, pur trovando un Berardi in serata no (subito ammonito, meritava poco dopo l’espulsione), non ha azzeccato la giocata. Forse Ventura ha aspettato troppo a cambiare gli attori in attacco, visto che pur avendo tanti esterni assenti (Verdi recuperato in extremis), ha tenuto a lungo in panchina gente come Antenucci e Sgrigna. Brescia a metà L’ordine del Bre-

scia ha colpito, anche perché giovane e con un tecnico debuttante: resistere così, soffrendo il giusto ma senza andare in imbarazzo, è importante. E’ davanti che gli uomini di Scienza sono mancati, forse

Sfida al vertice Né Toro, né Brescia Finisce senza gol e un dubbio di rigore La squadra di Scienza protesta per un fallo su Jonathas E il Sassuolo ringrazia: ora è da solo al comando CLASSIFICA SQUADRE

PT

SASSUOLO PADOVA BRESCIA TORINO REGGINA LIVORNO SAMPDORIA GROSSETO PESCARA ALBINOLEFFE VERONA CITTADELLA NOCERINA BARI VARESE CROTONE (-1) MODENA EMPOLI VICENZA GUBBIO ASCOLI (-7) JUVE STABIA (-1)

12 11 11 11 10 10 9 9 9 7 7 7 5 5 5 4 4 3 1 1 0 0

PARTITE G V N P 5 4 0 1 5 3 2 0 5 3 2 0 5 3 2 0 5 3 1 1 5 3 1 1 5 2 3 0 5 2 3 0 5 3 0 2 5 2 1 2 5 2 1 2 5 2 1 2 5 1 2 2 5 1 2 2 5 1 2 2 5 1 2 2 5 1 1 3 5 1 0 4 5 0 1 4 5 0 1 4 5 2 1 2 5 0 1 4

RETI F S 7 2 10 5 6 2 6 2 12 6 7 3 11 3 7 4 11 10 9 9 7 7 8 10 5 6 4 5 2 5 3 5 6 10 7 11 3 9 4 15 6 6 2 8

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

2010 – 2011

PROSSIMO TURNO Venerdì, ore 20.45 VICENZA-LIVORNO Sabato, ore 15 ALBINOLEFFE-SAMPDORIA, ASCOLI-VERONA, BRESCIA-CITTADELLA, GROSSETO-CROTONE, GUBBIO-VARESE, JUVE STABIA-PESCARA, NOCERINA-TORINO, PADOVA-MODENA, SASSUOLO-BARI Lunedì, ore 20.45 EMPOLI-REGGINA

perché Juan Antonio non ha mai potuto inventare e Feczesin non ha avuto palle buone. Essere uscito indenne non è solo un dato statistico (6 gare utili consecutive sul campo del Toro) ma un segnale forte. Solo nel primo tempo il Brescia ci ha provato, con due tentativi di El Kaddouri: al 5’ ha scheggiato il palo esterno, al 45’ ha calciato debolmente e sulla respinta l’ex Budel ha sparato fuori. Al 24’ invece ci poteva anche stare un rigore su Jonathas, steso da Parisi sulla linea esterna dell’area senza nessun intervento di Baracani. La ripresa Anche il Toro ha in-

vocato un paio di rigori (meno evidenti) nel primo tempo, quando Berardi ha infilato un quarto d’ora da paura senza però che Stevanovic lo matasse. Lo svizzero ci ha provato anche nella ripresa: al 7’ il suo destro è stato deviato, poi all’11’ si è liberato bene ma ha calciato male. Il Toro al 22’ è andato vicino al gol con Ebagua, poi al 45’ una botta al volo di Parisi finita addosso a Sgrigna stava provocando il più casuale dei gol. Ma non era serata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino L’ANTICIPO

Vicenza in ritiro, Livorno sereno Si affrontano nell’anticipo di venerdì due squadre che stanno vivendo momenti opposti. Il Vicenza (un pun to in 5 gare) è in ritiro da ieri e a tempo indeterminato. La gara contro il Livorno potrebbe anche segnare il destino di Baldini. C’è ottimsimo a Livorno dopo le due vittorie di fila. Novellino conferma l'undici che ha superato la Juve Stabia anche se Barone scalpita.

SAMPDORIA

Gastaldello verso il rientro BOGLIASCO Atzori ritrova Gastaldello, da ieri di nuovo in gruppo e candidato al rientro da titolare a Ber gamo. L’escluso potrebbe essere Volta. Hanno lavorato a parte Pozzi e Piovaccari.

PADOVA

Dal Canto operato ai calcoli PADOVA L’allenatore del Padova, Alessandro Dal Canto, è stato sottoposto ad un intervento per la rimozione di un calcolo renale, eseguito all'ospedale di Treviso. Dal Canto sarà dimesso oggi..

GUBBIO

Fiducia a Pecchia, via il suo vice GUBBIO Fiducia a Pecchia, esonerato il secondo Porta. Gigi Simoni collaborerà di più col tecnico e andrà in panchina. Mercato: in arrivo un difensore di esperien za (Abruzzese del Crotone o Cottafava della Triestina).


MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PRIMA DIVISIONE L’INIZIATIVA Fine gara La dedica Alla fine della partita l’attaccante del Torino, Ebagua, ha alzato la maglietta del compagno Guberti che venerdì si è rotto i legamenti del ginocchio sinistro: 5-6 mesi di stop

Davide Zoboli, 29 anni, del Brescia controlla Rolando Bianchi, 28, capitano del Torino RAMELLA

4 Prandelli a Cremona «Mi ha insegnato tutto»

I NUMERI

6

I punti di penalizzazione avuti per il caso scommesse e recuperati dalla Cremonese con le due vittorie contro Andria e Bassano.

3

I gol segnati in due partite da Le Noci, capocannoniere della Cremonese. Al primo posto c’è Godeas (Triestina) con 4.

9

I milioni pagati dal presidente Arvedi per la costruzione del nuovo centro della Cremonese, dove si alleneranno la prima squadra e 270 ragazzi.

4

gli anni di Giovanni Arvedi alla guida della Cremonese.

Il c.t. al battesimo del nuovo centro sportivo Petrucci: «Pensiamo di più ai giocatori italiani» GIORGIO BARBIERI CREMONA

Il presidente del Coni Gianni Petrucci, il sottosegretario del governo con delega allo sport Rocco Crimi, il presidente di Lega Pro, Mario Macalli, il presidente del Credito Sportivo Andrea Cardinaletti, il presidente del Coni lombardo Pierluigi Marzorati, il c.t. della nazionale Cesare Prandelli, l’ex campione del mondo Antonio Cabrini e autorità varie hanno inaugurato il centro sportivo Giovanni Arvedi, la nuova sede della Cremonese, voluta dal presidente grigiorosso Giovanni Arvedi. Che velocità Il centro è stato co-

struito n tempi record: in due anni di lavoro sono stati edificati 65 mila metri quadrati di terreno. Il centro è costituito da due edifici che ospitano la sede, l’ufficio stampa e il settore giovanile; al piano terra trovano posto l’area ricreativa, la sala stampa, oltre agli spogliatoi. Ci sono anche un centro medico e una foresteria per giocatori e staff tecnico. All’esterno cinque campi: due in erba naturale, tre in sintetico. Il costo? Arvedi non lo dice, ma siamo nell' ordine dei 9 milioni di euro.

SECONDA DIVISIONE NEGLI SPOGLIATOI

Ventura contento Scienza amaro «Meritavamo noi» El Kaddouri è sicuro: «Quel rigore era da fischiare» FABRIZIO TURCO TORINO

Pari e patta, tutti contenti, o tutti scontenti per aver perso la vetta della classifica. «E' vero, non abbiamo vinto, ma la partita mi soddisfa eccome: si tratta di un punto fatto contro una squadra che merita - analizza Giampiero Ventura -. Il Brescia mi ha fatto ottima impressione: formazione molto organizzata che merita di stare dove sta, e che schiera alcuni giocatori di assoluta qualità». Ventura poi guarda in casa propria: «Abbiamo creato parecchio, potevamo portare a casa qualcosa di più. Detto questo, però ricordiamoci da dove siamo partiti, dalla delusione di due mesi fa. Adesso stiamo lavorando per ricreare la cellula del Toro, ma l’entusiasmo dei 20 mila rappresentano un segnale forte: il processo è iniziato». «Ci è mancato solo il gol - è il rimpianto del terzino destro granata Matteo Darmian - ce l'abbiamo messa tutta contro un buon Brescia. E' un buon punto, e noi non dobbiamo fermarci qui: avanti con il lavoro per migliorare e progredire ancora» L’ex Sul fronte opposto l'ex Beppe Scienza mesco-

la soddisfazione ad un pizzico di rimpianto: «Potevamo portare a casa qualcosa in più, le occasioni le abbiamo create - dice il tecnico del Brescia -. Però vincere a Torino non sarà facile per nessuno e il punto può andar bene, soprattutto perché accompagnato da una prestazione soddisfacente». «Il primo tempo è stato a nostro favore — è la sintesi di El Kaddouri — abbiamo avuto due ottime occasioni, ma purtroppo non sono riuscito a trovare la via del gol, ho preso il palo esterno. Nel secondo tempo per il Toro è cresciuto, ha attaccato di più. Il rigore? Dal campo direi proprio di sì, secondo me c'era». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Perugia aggancia la Paganese PERUGIA-PAGANESE

2-1

GIUDIZIO **** MARCATORI L. Orlando (Pa) al 44' p.t.; Clemente (Pe) al 12', Tozzi Borsoi (Pe) al 39' s.t.; PERUGIA (4-2-3-1) Giordano 7; Anania 6,5, A. Russo 5, Borghetti 5,5, Pupeschi 6; Carloto 6,5, Benedetti 6; Margarita 6,5 (dal 21' s.t. Zanchi 5), Clemente 7, Luchini 6 (dal 36' s.t. Tozzi Borsoi 7); Gucci 5 (dal 6' s.t. Bueno 5,5). (Despucches, Borgese, Mocarelli, Curti). All. Battistini 7 PAGANESE (4-4-2) Petrocco 6; Balzano 6, Fusco 6,5, Rinaldi 6, Agresta 6; Scarpa 5 (dal 49' s.t. Neglia s.v.), Agoglanis 6, S. Russo 6 (dal 43' s.t. F. Orlando s.v.), Galizia 6; Fava 6, L. Orlando 7. (Robertiello, Loiacono, Pepe, Errico, Giglio). All. Grassadonia 6 ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 5 NOTE spettatori 4 mila circa, incasso non comunicato. Espulsi al 15' s.t. l'allenatore in seconda della Paganese Criscuolo e al 31' s. t. Grassadonia per proteste, al 40' s.t. Zanchi per doppia ammonizione. Ammoniti S. Russo e Scarpa. Angoli 4-3. Rec. 3', 5'. (a.m)

Classifica Così il girone B di Se-

conda: Campobasso e Vigor Lamezia p. 10; Paganese, Gavorrano e Perugia 9; L’Aquila 8; Catanzaro e Arzanese 7; Chieti, Giulianova e Normanna 6; Isola Liri e Fondi 4; Neapolis 3; Ebolitana e Vibonese 2; Fano (-2) 1, Aprilia, Milazzo e Celano 1; Melfi (-2) 0. L’Ebolitana cambia Dopo la sconfitta con il Catanzaro, Alfonso Pepe si è dimesso. Nuovo tecnico dell’Ebolitana (Seconda, B) è Vittorio Belotti. Serie D Alessandro Birindelli,

ex Empoli e Juventus, è il nuovo tecnico della Pistoiese (girone D). Prende il posto di Agostiniani.

Il c.t. azzurro Cesare Prandelli, 54 anni (a sinistra) ieri insieme con il presidente della Cremonese, Giovanni Arvedi, 74 anni RASTELLI Commozione e invidia Il taglio

del nastro è stato affidato a Petrucci, che ha ricordato gli anni della Cremonese in A, la sua amicizia con Luzzara e Favalli sottolineando che «bisogna pensare a valorizzare di più i giocatori di casa nostra. Il lavoro di Prandelli con la nazionale è davvero straordinario». Il commissario tecnico, che a Cremona ha fatto le giovanili e cominciato a giocare (dal ’74 al ’78), era commosso: «Sono tornato indietro di tanti anni — ha

spiegato —, mi sono rivisto con questa maglia. Gli allenatori di allora mi hanno insegnato a giocare e amare i valori dello sport. Quello che sto cercando di fare anch'io con i miei ragazzi». Arvedi ha ricordato che 4 anni fa quando prese in mano la Cremonese il vivaio era scomparso. «Oggi ci sono 270 ragazzi». Il presidente Macalli ha poi detto che essendo cremasco, prova un po' di invidia nei confronti dei cugini cremonesi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SITUAZIONE

E domani c’è il recupero con la Carrarese Ecco la situazione nel campionato di Prima divisione dopo tre giornate. GIRONE A Taranto ( 1) p. 8; Como 7; Carpi, Ternana e Tritium 6; Sorrento e Pisa 5; Pro Vercelli e Spal 4; Avellino e Monza 3; Pavia, Foggia e Viareggio ( 1) 2; Benevento ( 6) 1; Reggiana ( 2) e Lumezzane 0; Foligno ( 1) 1. PROSSIMO TURNO Le partite di domenica pomeriggio (ore 15): Foggia Monza; Foligno Benevento; Lumezzane Ternana; Pavia Carpi; Pro Vercelli Pisa; Reggiana Como; Sorrento Taranto; Tritium Spal; Viareggio Avellino. GIRONE B Pergocrema, Lanciano e Trapani p. 9; Barletta 7; Triestina 6; Spezia e Alto Adige 4; Carrarese*, Frosinone e Portogruaro 3; Siracusa ( 2) e Andria 2; Feralpi Salò e Latina 1; Cremonese* ( 6), Prato e Bassano 0; Piacenza ( 4) 1. (* una partita in meno). PROSSIMO TURNO Domani pomeriggio (ore 15, arbitro Ros di Pordenone) è in programma il recupero della prima giornata tra Cremonese e Carrarese. Queste le partite di domenica (ore 15): Andria Triestina; Bassano Latina; Carrarese Trapani; Feralpi Salò Portogruaro; Frosinone Prato (lunedì 26, ore 20.45); Lanciano Barletta; Pergocrema Alto Adige; Piacenza Cremonese; Siracusa Spezia (ore 14.30).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

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MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

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Avere a che fare con un certo Mutu non è proprio quel che si dice una passeggiata. Invece il centrale del Catania tira fuori una prestazione da 7 in pagella, il secondo consecutivo dopo quello dell’esordio. Costava 3 crediti, complimenti a chi ha creduto nel bis. Nonostante Mutu.

Ancora imbattuto, non rischia nemmeno contro la Fiorentina. Merito soprattutto dei compagni (e dell’attacco viola, piuttosto pigro davanti), ma il portierone sloveno si conferma una garanzia per chi vuole blindare la porta del proprio Magic team senza perdere punti per strada.

Come si chiamava l’altro cileno dell’Udinese partito per la Spagna? Beh, al Friuli si divertono con Isla: le tacche della batteria sono sempre piene, lui si inserisce, corre, tira. E segna. Mauricio ha fatto impazzire la difesa viola, quasi quanto Di Natale. Costante.

I manager che spendono milioni e milioni per averlo in squadra ripetono a memoria che il suo limite sono gli infortuni, perché quando gioca segna e porta bonus. Ma nel pacchetto c’è anche l’opzione «serata no», ad esempio un 4.5 in pagella con giallo. Ed è bene tenerlo a mente.

Batte 17.214 manager su 64.000

DI CORSA IN FASCIA

Attaccante aggiunto Senza Od-

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do (in graduale recupero dal leggero infortunio muscolare), Di Francesco aveva preparato la sfida col Bologna puntando proprio sulle caratteristiche di Cuadrado, schierato sulla linea difensiva. Non a caso, l’allenatore aveva ridisegnato l’assetto tattico: passando dal 4-3-3 al 4-3-1-2, ha tenuto Pasquato largo a sinistra e accentrato Piatti, per creare a destra una corsia preferenziale per le incursioni del sudamericano. Travolgente nelle sue discese palla al piede, Juan è risultato spesso un attaccante aggiunto, senza far mancare un apporto fondamentale in marcatura.

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Ricorda Maicon ma il d.s. Osti frena: «Piano con i paragoni pesanti» Juan Guillermo Cuadrado, 23 anni, colombiano, gioca nel Lecce POLARIS

Che affari in Friuli Carlo Osti ave-

va messo subito nel mirino il nazionale colombiano, che a luglio sembrava a un passo dal Bologna. Era la prima scelta per il Lecce nella casella dell’esterno destro offensivo. Poi nella trattativa con l’Udinese il d.s. ha avuto l’opportunità di ottenere anche Obodo e Muriel: tre operazioni concluse con la formula del prestito gratuito. «Non facciamo paragoni pesanti, per il momento — ammonisce Osti —. Sì, domenica volava elegante e irrefrenabile come Maicon: ma riparliamone a fine torneo. Intanto, il Lecce esalta la duttilità di Juan». Nato a Necoclì e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile

dell’Atletico Uraba, Cuadrado si era messo in evidenza nell’Independiente Medellin, dove, nel luglio 2009, fu pescato dall’Udinese.

Cassano si conferma: ecco un altro +1

Coccole «È un rapido veloce, nel senso che sa sprigionare la sua velocità non solo nei primi metri ma riesce a mantenerla anche nell’allungo — così lo descrive Eusebio Di Francesco —. In più, Cuadrado abbina una buona tecnica, nonostante si muova sempre a ritmi elevati. La sua dote migliore è la spensieratezza delle giocate. Certo, a Bologna mi ha fatto tremare, quando in fase difensiva ha servito di tacco un compagno, con gli avversari che erano in pressione. Ma Juan mi piace così, appunto spensierato. Migliorerà in marcatura, perché con la fisicità e con la velocità rimedia a piccoli errori di posizione».

Dopo due turni, l’unico a quota due è Cassano del Milan, autore del passaggio vincente per il gol di Ibrahimovic alla Lazio nell’esordio e per Aquilani a Napoli. Questi invece gli assist della seconda giornata di Magic Campionato: Vucinic Palacio Klose Cassano Maggio Jorquera Gargano Bonaventura Biabiany.

In amore sei fortunato come nel gioco?

«Per il momento no. Sono single». E con il lavoro come andiamo?

«Al momento sono disoccupato».

Passiamo al calcio. Chi è il tuo giocatore preferito di sempre?

La mossa vincente della settimana?

«Vado pazzo per Cristiano Ronaldo».

«Schierare il trio Giovinco-Cavani-Palacio».

E la tua squadra del cuore?

Dai un consiglio ai tuoi colleghi?

«Ovviamente il Real Madrid. In Italia simpatizzo per la Juventus».

«Scegliere i giocatori guardando la difficoltà delle partite». A che allenatore ti ispiri?

Di chi non potresti fare a meno nella tua magic squadra e chi non compreresti mai?

«Nella mia squadra Cavani è imprescindibile mentre non prenderei mai Gilardino».

S Biabiany Parte dalla panchina, ma entra con l’impatto giusto e serve l’assist per il raddoppio di Giovinco: totale punti 7,5 e un pieno di fiducia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Cavani sempre, Gila lo lascio agli altri» Mirko Motti, 22 anni di Prato, è il vincitore della giornata di Magic.

Pepe In attesa che decolli Giaccherini, nella Juve c’è un Pepe che è partito alla grande: gol all’esordio, fra i migliori anche domenica a Siena

GLI ASSIST

IL CAMPIONE DI GIORNATA VINCE MIRKO, MOURINHANO E TIFOSO DI CRISTIANO RONALDO

DAVIDE ROMANI

DI LUCA BIANCHIN

Maggio Dopo la gran prestazione in Champions contro il City, ecco un’altra serata da campione contro il Milan: una certezza sulla destra

Il colombiano è stato il migliore in campo contro il Bologna

«Nessun problema se il tecnico mi arretrerà in difesa», così aveva accettato il nuovo ruolo — peraltro ricoperto già nello scorso campionato nell’Udinese — alla vigilia della trasferta a Bologna.

millenumeri

Cavani, Matri, Klose? In area c’è Di Michele

L’esterno del Lecce stupisce Di Francesco: «Esplosivo nei primi metri e tiene l’allungo»

Bello, di nome e di fatto. Bello e imprendibile, Juan Guillermo Cuadrado Bello è stato il trascinatore del Lecce vittorioso a Bologna. Straordinario nelle ripartenze, il colombiano, 23 anni, si è rivelato anche efficacissimo nei rifornimenti per gli attaccanti e tosto in marcatura. Ben oltre il 7,5 meritato in pagella, migliore in campo, l’esterno destro ha creato superiorità numerica nella metà campo avversaria e dettato assist invitanti per i compagni. E la quotazione sale già da 6 a 7 Magic milioni.

Si sente «a un passo dall’esonero», con un solo vantaggio (non indifferente): a decidere è comunque lui. Per Pasquale Bruno non è stato un gran weekend: «Mi ha tradito il centrocampo fantasia con Hernanes, Jovetic e Hamsik — dice —. Se penso alla gran partita di un duro come Gargano con il Milan... Ma tengo duro, mi aggrappo ai miei uomini».

A

Che freccia Cuadrado Il «rapido veloce» GIUSEPPE CALVI LECCE

IlCattivo

«A Mourinho». Come hai scelto il nome della tua squadra?

«Pura fantasia». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mirko Motti, vincitore di giornata

Tra gli sport, vince il baseball: nessuna disciplina è così legata ai numeri. Tra i giochi, il fantacalcio va almeno sul podio: vive di mezzi punti e modificatori mancati per due decimi. Queste due classifiche, ad esempio, non le conosce nessuno, però nel Magic mondo possono muovere milioni, rifare squadre, generare il più grande terremoto dopo il Big Bang. Chi immaginava che Di Michele avesse già giocato 19 palloni utili in area, più di Cavani, Matri e tutti i numeri nove pagati un tanto a gol? A logica, con 9,5 azioni in area a partita, il suo gol dovrebbe arrivare prestissimo: meglio comprarlo. La stessa logica riscatta Milito, incorona Cerci centrocampista più offensivo del listone e Osvaldo leader offensivo della Roma. E Maxi Moralez? Il piccolino piace a tanti ma non si vede, neanche in classifica.

la Magicguida I PREMI Auto, crociere, tv e tanti altri premi. I vincitori del Magic campionato possono sognare: per il vincitore della generale in palio c’è un’Audi A1 1.6 TDI Ambition, mentre dopo ogni turno, il vincitore di giornata si aggiudica una Tv Lcd Sharp. COME SI GIOCA Ogni manager ha 250 Magic milioni per creare una squadra con 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti e 6 attaccanti. Potete iscrivere quanti team volete. Regolamento completo su www.gazzetta.it/magiccampionato. Si gioca su internet (abbonandosi all’Area Rosa) o al telefono, chiamando il numero 89.40.20 (tariffa unica a 1 euro IVA incl.).

CLASSIFICA GENERALE 2A giornata POS. MAGIC MANAGER

CITTÀ

SQUADRA

PUNTI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Prato (PO) Luserna San Giovanni (TO) Montella (AV) Carrara (MS) Trieste (TS) La Spezia (SP) San Canzian D'Isonzo (GO) Roma (RM) Firenze (FI) Genova (GE) Copertino (LE) Casalecchio Di Reno (BO) Prato (PO) Giaveno (TO) Milano (MI) Venezia (VE) Manziana (RM) Cicagna (GE) Nicosia (EN) Bergamo (BG)

Team Rated Rko Kraken Montella Virtus Caina Kappanaples Andemofanti Alayor 12 Generale 1 Vitofrancesco Albaro Vicktoria Alanparson84 Magic Bestia Piter48 Team Principessa 90 Alice1984 Manziana Capitanconti Onze Vinze Chaiwinny

95 93,5 93 92 91,5 91,5 91,5 91 91 91 91 91 91 91 90,5 90,5 90 90 90 90

Mirko Motti Alex Cattarelli Andrea Dell’Angelo Luciano Venutelli Andrea Cappa Ivan Pennoni Luigi Calligaris Gianfranco Giannandrea Marco Dini Marco Campanella Graziano Leo Roberto Raimondi Mirko Motti Piter Marando Antonio Musmeci Nicola Crosara Roberto Daffina Manuel Cavagnaro Gaetano Scarlata Nicola Alessandro Nini


26

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

MAGIC CUP CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata; poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini

Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 2.5 102 AGAZZI (CAG) 5 103 AGLIARDI (BOL) 0 104 AMELIA (MIL) 0 105 ANDUJAR (CAT) 6 106 ANTONIOLI (CES) 0 107 AVRAMOV (CAG) 0 108 BELARDI (UDI) 0 109 BENASSI (LEC) 0 110 BENUSSI (PAL) 0 155 BERARDI (LAZ) 0 111 BIZZARRI (LAZ) 0 112 BORUC (FIO) 4 113 BRKIC (SIE) 5 114 BUFFON (JUV) 6 115 CAMPAGNOLO (CAT) 0 116 CASTELLAZZI (INT) 0 153 COLETTA (CHI) 0 117 COLOMBO (NAP) 0 118 CONSIGLI (ATA) 5.5 119 COSER (NOV) 0 120 CURCI (ROM) 0 121 DE SANCTIS (NAP) 5.5 122 FARELLI (SIE) 0 123 FONTANA (NOV) 0 124 FREY S. (GEN) 4.5 125 FREZZOLINI (ATA) 0 158 GALLINETTA (PAR) 0 126 GILLET (BOL) 4.5 127 HANDANOVIC (UDI) 6 128 JULIO CESAR (INT) 6.5 129 JULIO SERGIO (LEC) 6.5 130 KOSICKY (CAT) 0 131 LOBONT (ROM) 6.5 132 LUPATELLI (GEN) 0 133 MANNINGER (JUV) 0 134 MARCHETTI (LAZ) 3.5 135 MIRANTE (PAR) 5 136 NETO (FIO) 0 137 ORLANDONI (INT) 0 162 PADELLI (UDI) 0 138 PAVARINI (PAR) 0 163 PAZZAGLI (FIO) 0 139 PEGOLO (SIE) 0 140 PETRACHI (LEC) 0 160 PUGGIONI (CHI) 0 152 RAVAGLIA (CES) 5 156 ROMA (MIL) 0 141 ROSATI (NAP) 0 157 RUBINHO (PAL) 0 142 SCARPI (GEN) 0 143 SIMONCINI (CES) 0 145 SORRENTINO (CHI) 4 146 SQUIZZI (CHI) 0 147 STEKELENBURG (ROM) 6 148 STORARI (JUV) 0 161 TZORVAS (PAL) 4 149 UJKANI (NOV) 5 150 VIGORITO (CAG) 0 151 VIVIANO (GEN) 0

MEDIA QUOT. 3.25 15 5.25 11 0 1 0 2 6 12 0 10 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 4 1 5 12 5.5 11 5.5 14 0 2 0 1 0 1 0 1 5 10 0 1 0 1 5.5 15 0 1 0 1 4.5 11 0 1 0 1 4.25 9 6.25 15 3.5 14 5 10 0 1 6.5 1 0 1 0 1 3.5 12 3.5 10 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 4 4 1 0 1 0 2 0 1 0 1 0 1 3.75 12 0 1 5 13 0 5 3.5 10 4.5 11 0 1 0 1

CAMPIONATO P. V. G. 2 5,5 -5 2 6 -2 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 -2 2 6 -2 2 6 -1 2 6 -1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 -2 0 0 0 0 2 6,5 -2 0 0 0 0 2 6 -3 0 0 0 0 2 6,5 -4 2 6 0 2 6,5 -4 2 6,5 -2 0 0 1 6,5 0 0 0 0 0 1 5,5 -2 2 6 -5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 -4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 -4 0 0 2 6 -2 0 0 2 5 -4 2 7 -4 0 0 0 0

MEDIA VOTO 5.75 6.5 0 0 6 0 0 0 0 0 0 6 6 6 6 0 0 0 0 6.5 0 0 6.5 0 0 6.25 0 0 6.25 6.25 5.75 6 0 6.5 0 0 5.5 6 0 0 0 0 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0 5.75 0 6 0 5.5 6.5 0 0

R. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0

Difensori CODICE GIOCATORE 201 ABATE (MIL)

MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 5.5 6 8

202 ACERBI (CHI) 203 AGOSTINI (CAG) 376 AGUIRREGARAY (PAL) 204 ALVAREZ P.S. (CAT)

CODICE GIOCATORE 227 BOVO (GEN) 228 BRANDAO (PAR)

CAMPIONATO P. V. G. 1 0 0 0 0 0

MEDIA VOTO 5.5 0

ESPA. AMM 0 0/1 0 0/0

CODICE GIOCATORE 314 MORERO (CHI) 315 MORETTI E. (GEN)

229 BRITOS (NAP)

0

0

7

0

0

0

0

0 0/0

316 MORGANELLA (NOV)

230 BRIVIO (LEC)

0

0

5

0

0

0

0

0 0/0

231 BURDISSO (ROM)

6

5.75

8

2

6

0

5.75

0 0/0

317 MORLEO (BOL) 318 MOTTA M. (JUV)

CAMPIONATO P. V. G. 1 0 0 0 0 0

MEDIA VOTO 5.5 0

ESPA. AMM 0 0/1 0 0/0

5

5.25

6

2

5,5

0

5.5

0 0/1

4.5 0

5 0

5 2

2 0

5 0

0 0

5.25 0

0 0/1 0 0/0

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

319 MUNOZ (PAL)

0

0

5

0

0

0

0

0 0/0

8.75

9

2

6,5

1

6.75

1 0/0

320 NAGATOMO (INT)

6

5.5

10

2

6

0

5.5

0 0/0

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

5.5

5.75

8

2

5,5

0

5.75

0 0/0

321 NASTASIC (FIO) 322 NATALI (FIO)

0 6

6 6

3 4

1 2

0 6

0 0

6 6

0 0/0 0 0/0

236 CANNAVARO (NAP)

6

5.75

7

2

6

0

6

0 0/1

323 NESTA (MIL)

4.5

4.75

14

2

5

0

5

0 0/1

237 CAPELLI (ATA)

6

5.75

4

2

6

0

6

0 0/1

324 NEUTON (UDI)

0

0

2

1

0

0

0

0 0/0

238 CAPUANO (CAT)

0

5.5

6

1

0

0

5.5

0 0/0

239 CARROZZIERI (LEC)

0

0

5

0

0

0

0

0 0/0

325 ODDO (LEC) 326 PACI (NOV)

0 5.5

0 7.25

1 7

0 2

0 6

0 1

0 6

0 0/0 0 0/1

240 CASSANI (FIO)

5

5.5

11

2

5

0

5.5

0 0/0

327 PALETTA (PAR)

6

5.5

6

2

6

0

5.5

0 0/0

241 CASSETTI (ROM) 242 CAVANDA (LAZ)

0 0

0 0

7 2

0 0

0 0

0 0

0 0

0 0/0 0 0/0

328 PASQUAL (FIO)

5.5

6.75

8

2

5,5

0

6.25

1 0/0

243 CECCARELLI L. (CES)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

329 PASQUALE (UDI) 330 PELUSO (ATA)

6 6

6.75 5.75

4 4

2 2

6 6

0 0

6.25 5.75

1 0/0 0 0/0

233 CAMPAGNARO (NAP) 234 CAMPORESE (FIO) 235 CANINI (CAG)

0

0

1

0

0

0

0

0 0/0

331 PERICO (CAG)

0

0

1

0

0

0

0

0 0/0

245 CESAR (CHI)

4.5

5

6

2

5

0

5.25

0 0/1

367 PESOLI (SIE)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

246 CETTO (PAL)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

247 CHERUBIN (BOL)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

332 PISANO E. (PAL) 333 PISANO F. (CAG)

5 6

5.5 6

5 7

2 2

5 6

0 0

5.5 6

0 0/0 0 0/0

249 CHIELLINI (JUV)

244 CENTURIONI (NOV)

6.5

6.5

17

2

6,5

0

6.5

0 0/0

334 PORTANOVA (BOL)

5

4.75

6

2

5

0

5

0 0/1

250 CHIVU (INT)

0

0

6

0

0

0

0

0 0/0

335 POTENZA (CAT)

6

6

3

2

6,5

0

6.25

0 0/1

251 CICINHO (ROM)

0

0

1

0

0

0

0

0 0/0

252 CODA (UDI)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

336 RADU (LAZ) 370 RAGGI (BOL)

0 5

0 5.25

7 5

0 2

0 5

0 0

0 5.25

0 0/0 0 0/0

253 COMOTTO (CES)

6

6

7

2

6

0

6

0 0/0

337 RAIMONDI (ATA)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

371 CONTINI (SIE)

0

0

6

0

0

0

0

0 0/0

254 CORDOBA (INT)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

338 RANOCCHIA (INT) 339 RICKLER (BOL)

6 0

6 0

17 1

1 0

6 0

0 0

6 0

0 0/0 0 0/0

256 CRESPO J.A.R. (BOL) 257 DAINELLI (GEN)

0 6

0 6

7 8

0 1

0 6

0 0

0 6

0 0/0 0 0/0

380 RODRIGUEZ G. (CES)

0

0

5

0

0

0

0

0 0/0

340 ROMULO (FIO)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

258 DANILO (UDI)

6

6

7

2

6

0

6

0 0/0

259 DE CEGLIE (JUV)

0

4

5

1

0

0

5

0 1/0

341 ROSI (ROM) 342 ROSSETTINI (SIE)

0 6.5

5.5 6

1 5

1 2

0 6,5

0 0

5.5 6.25

0 0/0 0 0/1

260 DE SILVESTRI (FIO)

0

0

8

0

0

0

0

0 0/0

343 ROSSI A. (SIE)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

261 DEL GROSSO (SIE)

5.5

5.75

6

2

6

0

6

0 0/1

344 ROSSI M. (CES)

6

5.5

6

2

6

0

5.5

0 0/0

372 DELLAFIORE (NOV)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

263 DIAKITE' (LAZ)

5

5

2

1

5

0

5

0 0/0

368 RUBIN (PAR) 346 SAMUEL (INT)

6 6

5 5

7 10

2 2

6 6

0 0

5 5.25

0 0/0 0 0/1

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

347 SANTACROCE (PAR)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

265 DIAS (LAZ)

4.5

5

8

2

5

0

5.5

0 0/2

349 SARDO (CHI)

0

3

6

1

0

0

4

0 1/0

266 DOMIZZI (UDI)

6.5

6.5

8

2

6,5

0

6.5

0 0/0

375 DRAME' (CHI)

0

0

5

0

0

0

0

0 0/0

350 SCALONI (LAZ) 351 SILVESTRE (PAL)

0 6

0 6

1 15

0 2

0 6

0 0

0 6

0 0/0 0 0/0

267 EKSTRAND (UDI)

0

5.5

1

1

0

0

6

0 0/1

352 SORENSEN (JUV)

268 ESPOSITO (LEC)

6

5.5

5

2

6

0

5.5

0 0/0

353 SPOLLI (CAT)

270 FELIPE (FIO) 271 FELTSCHER (PAR)

0 0

0 0

2 1

0 0

0 0

0 0

0 0

0 0/0 0 0/0

354 STANKEVICIUS (LAZ) 355 STENDARDO (LAZ)

272 FERNANDEZ (NAP)

0

0

4

1

0

0

0

0 0/0

356 TAIWO (MIL)

273 FERRARIO (LEC)

0

4.5

3

1

0

0

4.5

0 0/0

357 TERZI (SIE)

274 FERRI (ATA)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

275 FERRONETTI (UDI)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

358 THIAGO SILVA (MIL) 359 TOMOVIC (LEC)

5.5 6

378 FIDELEFF (NAP)

0

0

5

0

0

0

0

0 0/0

360 VITALE (BOL)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

276 FREY N. (CHI)

6

6

4

2

6

0

6

0 0/0

361 VITIELLO (SIE)

6

5.75

1

2

6

0

5.75

0 0/0

277 GAMBERINI (FIO)

5

5.75

8

2

5,5

0

6

0 0/1

278 GARCIA (NOV)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

362 VON BERGEN (CES) 363 YEPES (MIL)

6.5 0

6 0

7 6

2 0

6,5 0

0 0

6 0

0 0/0 0 0/0

279 GARICS (BOL)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

364 ZACCARDO (PAR)

5.5

5.75

11

2

5,5

0

5.75

0 0/0

280 GARRIDO (LAZ)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

281 GEMITI (NOV)

5

5

5

2

5

0

5

0 0/0

365 ZAMBROTTA (MIL) 369 ZAURI (LAZ)

0 0

0 5

5 2

0 1

0 0

0 0

0 5

0 0/0 0 0/0

283 GOBBI (PAR)

0

0

7

0

0

0

0

0 0/0

373 GOZZI (CAG)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

284 GRANQVIST (GEN) 285 GRAVA (NAP)

6 0

6 0

5 2

1 0

6 0

0 0

6 0

0 0/0 0 0/0

6.5

6.5

1

1

6,5

0

6.5

0 0/0

264 DIAMOUTENE (LEC)

288 HEINZE (ROM)

0

6

5

1

0

0

6

0 0/0

6.5

6.25

8

2

6,5

0

6.25

0 0/0

290 JONATHAN (INT)

5

5

5

2

5

0

5

0 0/0

291 JOSE ANGEL (ROM)

0

4

7

1

0

0

5

0 1/0

0

0

9

0

0

0

0

0 0/0 0 0/1

MEDIA VOTO 6

ESPA. AMM 0 0/0

289 JOKIC (CHI)

0

0

7

0

0

0

0

0 0/0

292 JUAN (ROM)

6.5

6.25

7

2

6,5

0

6.25

0 0/0

293 KALADZE (GEN)

5.5

5.75

8

2

6

0

6

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

379 KJAER (ROM)

6.5

6.5

11

1

7

0

7

0 0/1

5

0

5.25

0 0/0

5.5

5.5

6

1

6

0

6

0 0/1

294 KONKO (LAZ)

5

5.25

10

2

206 ANDREOLLI (CHI)

5

5

7

1

5

0

5

0 0/0

295 KROLDRUP (FIO)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

207 ANGELLA (SIE)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

296 LAURO (CES)

5

5

6

2

5,5

0

5.5

0 0/2

208 ANGELO (SIE)

0

6

6

1

0

0

6

0 0/0

377 LEGROTTAGLIE (CAT)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0

5.5

5.5

9

2

5,5

0

5.5

0 0/0

210 ANTONINI (MIL)

5

5.5

5

2

5,5

0

5.75

0 0/1

297 LICHTSTEINER (JUV) 298 LISUZZO (NOV)

6 6

8 6

11 6

2 1

6 6

1 0

6.5 6

0 0/0 0 0/0

211 ANTONSSON (BOL)

0

0

5

0

0

0

0

0 0/0

374 LORIA (BOL)

5

5

3

2

5

0

5

0 0/0

212 ARIAUDO (CAG)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

299 LUCARELLI A. (PAR)

5.5

5.25

7

2

6

0

5.75

0 0/2

213 ARONICA (NAP)

5.5

5.5

2

2

5,5

0

5.5

0 0/0

300 LUCCHINI (ATA)

5.5

5.75

8

2

5,5

0

6

0 0/1

214 ASTORI (CAG)

6

6

12

2

6,5

0

6.25

0 0/1

301 LUCIO (INT)

5.5

5.25

13

2

6

0

5.5

0 0/1

216 BALZARETTI (PAL)

5

5.75

16

2

5

0

5.75

0 0/0

302 LUDI (NOV)

0

5.5

2

1

0

0

5.5

0 0/0

217 BARZAGLI (JUV)

7

6.75

9

2

7

0

6.75

0 0/0

303 LULIC (LAZ)

5.5

5.5

4

2

5,5

0

5.5

0 0/0

218 BASTA (UDI)

6.5

8.25

4

2

6,5

1

6.75

0 0/0

304 MAICON (INT)

0

0

17

0

0

0

0

0 0/0

219 BELLINI (ATA)

0

6

4

1

0

0

6

0 0/0

305 MANDELLI (CHI)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

220 BELLUSCI (CAT)

7

7

4

2

7

0

7

0 0/0

306 MANFREDINI (ATA)

6

6

2

1

6,5

0

6.5

0 0/1

221 BELMONTE (SIE)

0

0

3

0

0

0

0

0 0/0

307 MANTOVANI (PAL)

0

0

9

0

0

0

0

0 0/0

222 BENALOUANE (CES)

0

3.5

1

1

0

0

4.5

0 1/0

308 MARCHESE (CAT)

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

223 BENATIA (UDI)

6

6

9

1

6

0

6

0 0/0

309 MASIELLO (ATA)

5.5

5

6

2

6

0

5.5

0 0/2

224 BIAVA (LAZ)

6

5.75

9

2

6

0

5.75

0 0/0

225 BONERA (MIL)

5

5

3

1

5

0

5

0 0/0

311 MESTO (GEN) 312 MEXES (MIL)

5.5 0

7.25 0

6 7

2 0

5,5 0

1 0

5.75 0

0 0/0 0 0/0

226 BONUCCI (JUV)

5.5

5.5

8

1

5,5

0

5.5

0 0/0

313 MILANOVIC (SIE)

0

0

7

0

0

0

0

0 0/0

209 ANTONELLI (GEN)

MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 5 2 0 0 1

6.5

232 CALDIROLA (INT)

286 GROSSO (JUV) CAMPIONATO P. V. G. 2 5,5 0

MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 5 11 0 0 3

0

0

2

0

0

0

0

0 0/0

6.5

6.25

8

2

6,5

0

6.25

0 0/0

0 0

0 0

4 2

1 0

0 0

0 0

0 0

0 0/0 0 0/0

0

0

12

0

0

0

0

0 0/0

5.5

5.5

2

2

6

0

6

0 0/2

6 5.75

18 6

2 2

5,5 6

0 0

6 5.75

0 0/0 0 0/0

Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 501 ABDI (UDI) 5.5 5.75 5 502 ACQUAH (PAL) 5 5.5 2 704 ALMIRON (CAT) 0 5 9 715 ALVAREZ (PAL) 5 5.5 4 503 ALVAREZ R. (INT) 0 6 13 504 AMBROSINI (MIL) 0 6 9 505 AQUILANI (MIL) 9 8 14 695 ARMERO (UDI) 6.5 6.5 12 506 ASAMOAH (UDI) 6 6.25 12 507 BACINOVIC (PAL) 0 0 8 508 BADU (UDI) 6 6.25 4 509 BARRETO E. (PAL) 6 7 8 510 BARRIENTOS (CAT) 6 6 2 511 BEHRAMI (FIO) 5 5.75 9 513 BERTOLACCI (LEC) 6 5.75 6 719 BERTOLO (PAL) 0 6 2 514 BIABIANY (PAR) 7.5 6.5 10 515 BIAGIANTI (CAT) 6 5.5 7 516 BIONDINI (CAG) 6.5 6.25 10 517 BIRSA (GEN) 0 4.5 11 518 BLASI (PAR) 6 6 5 519 BOATENG (MIL) 0 6 12 521 BOLZONI (SIE) 0 5 7 522 BONAVENTURA (ATA) 7.5 7 10 710 BRADLEY (CHI) 6 6 6 524 BRIGHI (ATA) 5 5 5 525 BROCCHI (LAZ) 6 6 6 526 CAMBIASSO (INT) 5.5 5.5 15

CAMPIONATO P. V. G. 2 6 0 2 5,5 0 1 0 0 2 5 0 1 0 0 1 0 0 2 6 1 1 6,5 0 2 6 0 0 0 0 2 6 0 2 6 0 1 6 0 2 5,5 0 2 6 0 1 0 0 2 6,5 0 2 6,5 0 2 6,5 0 1 0 0 1 6 0 1 0 0 1 0 0 2 6,5 0 1 6 0 1 5,5 0 2 6 0 2 5,5 0

MEDIA VOTO 6 6 5 5.5 6 6 6 6.5 6.25 0 6.25 6.5 6 6 5.75 6 6 6 6.25 5.5 6 6 5 6.5 6 5.5 6 5.5

A. 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0

ESPAMM 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0

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IL NUMERO

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la quotazione di Edinson Cavani nel listone: l’attaccante del Napoli ha superato Ibrahimovic, fermo a 36 Magic milioni

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 527 CANA (LAZ) 0 528 CANDREVA (CES) 6 701 CAPRARI (ROM) 0 529 CARMONA (ATA) 0 531 CASARINI (BOL) 5.5 532 CASERTA (ATA) 0 533 CEPPELINI (CAG) 0 534 CERCI (FIO) 5.5 535 CIGARINI (ATA) 6 536 CODREA (SIE) 0 537 COLUCCI (CES) 5.5 538 CONSTANT (GEN) 5 539 CONTI (CAG) 5.5 541 COSSU (CAG) 7.5 542 COUTINHO (INT) 0 543 CRUZADO (CHI) 0 691 CUADRADO (LEC) 7 544 D'AGOSTINO (SIE) 7 547 DE ROSSI (ROM) 7 548 DEL NERO (LAZ) 0 549 DELLA ROCCA (PAL) 0 720 DELVECCHIO (CAT) 6 551 DI MATTEO (PAL) 0 696 DIAMANTI (BOL) 5.5 718 DJOKOVIC (CES) 0 552 DONADEL (NAP) 0 553 DONI (ATA) 0 554 DOSSENA (NAP) 5.5 555 DOUBAI (UDI) 0 556 DZEMAILI (NAP) 6.5 557 EKDAL (CAG) 0 558 EL SHAARAWY (MIL) 0 711 ELIA (JUV) 0 559 EMANUELSON (MIL) 5.5 707 ERIKSSON (CAG) 0 705 ESTIGARRIBIA (JUV) 0 560 FABBRINI (UDI) 0 561 FERREIRA PINTO (ATA) 0 562 FLAMINI (MIL) 0 716 GAGO (ROM) 6 564 GALLOPPA (PAR) 5.5 565 GARGANO (NAP) 7.5 566 GATTUSO (MIL) 0 699 GAZZI (SIE) 6 567 GIACOMAZZI (LEC) 10 714 GIANDONATO (LEC) 0 568 GIORGI (NOV) 0 569 GOMEZ (CAT) 6 570 GONZALEZ (LAZ) 0 571 GRECO (ROM) 0 572 GRIPPO (CHI) 0 573 GROSSI (SIE) 5.5 574 GROSSMULLER (LEC) 10 575 GUANA (CES) 6 576 HAMSIK (NAP) 6 577 HERNANES (LAZ) 4.5 578 HETEMAJ (CHI) 6 579 IBARBO (CAG) 6 580 ILICIC (PAL) 4.5 581 INLER (NAP) 7.5 582 ISLA (UDI) 10 583 IZCO (CAT) 0 584 JANKOVIC (GEN) 0 586 JORQUERA (GEN) 8 587 JOVETIC (FIO) 5.5 589 KHARJA (FIO) 5 713 KONE (BOL) 5 590 KRASIC (JUV) 0 591 KRHIN (BOL) 0 592 KUCKA (GEN) 9.5 594 LAMELA (ROM) 0 694 LANZAFAME (CAT) 0 595 LAZZARI (FIO) 0 596 LEDESMA C. (LAZ) 5.5 597 LEDESMA P. (CAT) 0 598 LJAJIC (FIO) 0 599 LLAMA (CAT) 0 600 LODI (CAT) 6.5 682 LORES VARELA (PAL) 0 601 LUCIANO (CHI) 0 603 MAGGIO (NAP) 8 605 MANNINI (SIE) 6.5 606 MARCHIONNI (FIO) 0 607 MARCHISIO (JUV) 6 608 MARIANINI (NOV) 5 698 MARQUES (PAR) 0 610 MARRONE (JUV) 0 611 MARTINEZ (CES) 6 612 MARTINHO (CES) 0 613 MATUZALEM (LAZ) 6 614 MAURI (LAZ) 0 615 MAZZARANI (NOV) 0 617 MERKEL (GEN) 0 618 MESBAH (LEC) 6.5 619 MIGLIACCIO (PAL) 7 620 MODESTO (PAR) 5.5 621 MONTOLIVO (FIO) 4.5 692 MORALEZ (ATA) 5.5 623 MORRONE (PAR) 5.5 624 MUDINGAYI (BOL) 5 625 MUNARI (FIO) 5 626 MUNTARI (INT) 0 627 NAINGGOLAN (CAG) 7 628 NOCERINO (MIL) 4.5 629 NWANKWO (PAR) 0 630 OBI (INT) 5.5 631 OBODO (LEC) 7 632 OLIVERA (LEC) 0 633 PADOIN (ATA) 6.5 697 PAGLIALUNGA (CAT) 0 634 PALLADINO (PAR) 0 636 PAROLO (CES) 5.5 637 PASQUATO (LEC) 6 639 PAZIENZA (JUV) 0 640 PEPE (JUV) 7 712 PEREYRA (UDI) 0 641 PEREZ (BOL) 4.5 642 PERROTTA (ROM) 6 643 PESCE (NOV) 0 645 PIATTI (LEC) 5.5 646 PINARDI (NOV) 5.5 647 PINZI (UDI) 6.5 648 PIRLO (JUV) 7 650 PIZARRO (ROM) 6.5 717 PJANIC (ROM) 6.5 706 POLI (INT) 0 651 PORCARI (NOV) 5.5 652 PULZETTI (BOL) 5.5 653 RADOVANOVIC (NOV) 0 654 RAMIREZ (BOL) 5 655 REGINALDO (SIE) 0 656 RICCHIUTI (CAT) 5.5 657 RIGONI L. (CHI) 6 658 RIGONI M. (NOV) 5 659 ROSSI M. (GEN) 0 709 RUI SAMPAIO (CAG) 0 702 SAMMARCO (CHI) 5 660 SANTANA (NAP) 0

MEDIA QUOT. 0 9 5.75 9 0 2 6 5 5.5 4 0 3 0 2 7.75 17 6.25 5 0 3 5.5 7 5 9 7.25 12 7 19 0 3 6 7 6.25 7 6.75 15 8.25 17 0 2 6 6 6 3 0 1 6 13 0 2 0 5 0 11 5.75 10 0 9 6.25 10 0 3 0 4 0 13 5.5 5 0 3 0 8 0 5 0 4 0 7 5.5 8 4.75 7 7.5 6 5.5 8 5.75 6 7.75 9 5 3 0 6 5.75 11 5.5 3 0 3 0 1 5.5 3 10 8 7.5 7 8.5 26 5 21 6.5 9 6 7 5.25 16 7 14 10 14 0 7 0 4 8 6 6.5 18 5.5 8 5.5 7 6 16 6 3 7.25 13 0 15 5 8 6 10 5.5 10 0 8 0 11 0 8 6.25 15 0 4 0 6 7 13 6 5 0 4 8 11 7.25 5 0 6 0 1 5.5 7 0 6 6 4 7.5 16 5.5 10 0 3 5.75 8 6.75 8 5 4 5.5 12 9.25 12 5 6 5.5 6 5 8 0 4 6.5 13 5.25 10 0 2 5.75 1 6 4 0 9 6.25 11 0 6 0 9 5.5 12 6 1 0 6 8.5 12 0 4 4.75 7 5.75 10 5 4 5.5 9 6.25 5 6.5 8 8.25 15 6.5 9 6.25 11 0 5 6.25 7 5.25 5 0 2 5 14 0 7 5.75 6 6.25 8 5 8 6 10 0 2 5 3 5 9

CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0 2 6 0 0 0 0 1 0 0 1 5,5 0 0 0 0 0 0 0 2 5,5 1 2 6 0 0 0 0 2 5,5 0 2 5 0 2 5,5 1 2 7,5 0 0 0 0 1 0 0 2 7,5 0 2 7 0 2 7 1 0 0 0 2 0 0 1 6,5 0 0 0 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 2 5,5 0 1 7 0 1 0 0 2 6 0 2 7 1 1 0 0 1 0 0 2 6 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 5,5 0 1 7 1 2 6 1 2 6 1 2 4,5 0 2 6 0 2 6 0 2 5 0 2 7,5 0 1 7 1 0 0 0 0 0 0 1 7 0 2 5,5 0 2 5 0 2 5 0 1 0 0 1 0 0 2 6,5 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 2 7 0 2 6,5 0 0 0 0 2 6 1 2 5 1 0 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 2 6 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 2 6,5 0 2 7 0 2 5,5 0 2 5 0 2 5,5 2 2 5,5 0 2 5,5 0 1 5,5 0 1 0 0 2 7 0 2 5 0 0 0 0 2 5,5 0 2 7 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 2 5,5 0 1 6 0 0 0 0 2 7 1 0 0 0 2 5 0 2 6 0 1 0 0 2 6 0 2 5,5 0 2 6,5 0 2 7 0 1 6,5 0 2 6,5 0 0 0 0 2 6 0 2 5,5 0 1 0 0 1 5 0 0 0 0 2 6 0 2 6 0 1 5 0 1 0 0 1 0 0 2 5,5 0 1 0 0

MEDIA VOTO 0 6 0 6 5.5 0 0 6.25 6.25 0 5.5 5 6 7 0 6 6.5 6.75 6.75 0 6 6.5 0 6 0 0 0 6 0 6.25 0 0 0 5.5 0 0 0 0 0 5.5 4.75 7 5.5 5.75 6.5 5 0 5.75 5.5 0 0 5.5 7 6 6.5 5 6 6 5.5 7 7 0 0 7 6 5.5 5.5 6 6 5.75 0 5.5 6.5 5.5 0 0 0 6.25 0 0 6.5 6 0 6.5 5.75 0 0 5.5 0 6 6.5 6 0 6 6.75 5 5.75 6.25 5 5.75 5.5 0 6.75 5.5 0 5.75 6 0 6.5 0 0 5.5 6 0 7 0 5 5.75 5 6 6.25 6.5 7.25 6.5 6.25 0 6 5.25 0 5 0 6 6.25 5 6 0 5.25 5.5

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1


MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 661 SCHELOTTO (ATA) 6.5 6.25 8 662 SCIACCA (CAT) 6.5 6.25 3 663 SCULLI (LAZ) 9 9 11 664 SEEDORF (MIL) 5 5 10 665 SESTU (SIE) 0 0 7 666 SEYMOUR (GEN) 6.5 6.5 8 668 SIMON (PAL) 0 0 3 669 SIMPLICIO (ROM) 0 0 7 670 SISSOKO A. (UDI) 0 0 5 673 SNEIJDER (INT) 6.5 7 20 674 STANKOVIC (INT) 0 5.5 13 675 STRASSER (LEC) 6 6 4 676 TADDEI (ROM) 6.5 6.5 7 693 TAIDER (BOL) 0 0 1 677 THIAGO MOTTA (INT) 0 0 9 708 TORJE (UDI) 6 6.25 1 678 TROIANIELLO (SIE) 0 0 5 703 VACEK (CHI) 5.5 5.75 4 679 VALDES (PAR) 0 0 12 680 VALIANI (PAR) 5.5 5.25 6 681 VAN BOMMEL (MIL) 4.5 5.25 8 683 VARGAS (FIO) 5.5 5.5 18 684 VELOSO (GEN) 6.5 7.75 9 685 VERGASSOLA (SIE) 6 5.75 7 686 VIDAL (JUV) 6 8 16 700 VIVIANI (ROM) 0 0 2 687 ZAHAVI (PAL) 5.5 5.5 11 688 ZANETTI (INT) 5.5 5.25 10 689 ZE EDUARDO (PAR) 0 5.5 3 690 ZUNIGA (NAP) 0 0 7

CAMPIONATO P. V. G. 2 6,5 0 2 6,5 0 1 6 1 1 5 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 1 0 0 1 6 0 1 6,5 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 2 5,5 0 0 0 0 2 5,5 0 2 4,5 0 1 5,5 0 2 6,5 1 2 6 0 2 6 1 0 0 0 1 5,5 0 2 5,5 0 1 0 0 1 0 0

MEDIA VOTO 6.25 6.25 6 5 0 6.5 0 0 0 6.5 5.5 6 6.5 0 0 6.25 0 5.75 0 5.25 5.5 5.5 6.25 5.75 6.5 0 5.5 5.5 5.5 0

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0

Attaccanti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 917 ACOSTA (SIE) 0 801 ACQUAFRESCA (BOL) 5.5 803 AMAURI (JUV) 0 804 ARDEMAGNI (ATA) 0 805 BABACAR (FIO) 0 806 BARRETO D.S. (UDI) 0 910 BERGESSIO (CAT) 0 808 BOGDANI (CES) 5.5 809 BOJAN (ROM) 0 810 BORINI (ROM) 6.5 811 BORRIELLO (ROM) 0 812 BRIENZA (SIE) 6 814 CALAIO' (SIE) 5.5 918 CARACCIOLO (GEN) 5.5 815 CASSANO (MIL) 7 816 CASTAIGNOS (INT) 0 817 CATELLANI (CAT) 0 818 CAVANI (NAP) 17.5 908 CHAVEZ (NAP) 0 820 CISSE (LAZ) 6.5 821 CORVIA (LEC) 0 822 CRESPO H. (PAR) 0 824 DEL PIERO (JUV) 6 825 DENIS (ATA) 10 826 DESTRO (SIE) 0 827 DI MICHELE (LEC) 6.5 828 DI NATALE (UDI) 10 829 DI VAIO (BOL) 5 830 EDER (CES) 5.5 831 EL KABIR (CAG) 0 834 FLOCCARI (PAR) 5.5 835 FLORO FLORES (UDI) 0 915 FORLAN (INT) 5 836 GABBIADINI (ATA) 6 911 GHEZZAL (CES) 5 837 GIACCHERINI (JUV) 5.5 838 GILARDINO (FIO) 5 839 GIMENEZ (BOL) 0 840 GIOVINCO (PAR) 12 841 GONZALEZ PABLO (SIE) 5 912 GRANDOLFO (CHI) 0 842 GRANOCHE (NOV) 0 844 HERNANDEZ (PAL) 5.5 845 IAQUINTA (JUV) 0 846 IBRAHIMOVIC (MIL) 0 847 INZAGHI (MIL) 0 849 JEDA (NOV) 5 850 KEKO (CAT) 0 851 KLOSE (LAZ) 7 852 KOZAK (LAZ) 0 853 LARRIVEY (CAG) 9.5 854 LARRONDO (SIE) 5.5 855 LAVEZZI (NAP) 6.5 856 LUCARELLI C. (NAP) 0 857 MALONGA (CES) 0 858 MARILUNGO (ATA) 0 859 MASCARA (NAP) 0 860 MATRI (JUV) 9.5 861 MAXI LOPEZ (CAT) 9 862 MEGGIORINI (NOV) 0 863 MICCOLI (PAL) 5 864 MILITO (INT) 5.5 865 MORIMOTO (NOV) 8 866 MOSCARDELLI (CHI) 6.5 914 MURIEL (LEC) 0 868 MUTU (CES) 5 869 NENE' (CAG) 6 870 OFERE (LEC) 0 871 OKAKA (ROM) 0 909 OSVALDO (ROM) 5 872 PALACIO (GEN) 11 873 PALOSCHI (CHI) 9 874 PANDEV (NAP) 0 877 PAPONI (BOL) 0 878 PATO (MIL) 4 879 PAZZINI (INT) 0 880 PELLE' (PAR) 5.5 881 PELLISSIER (CHI) 5.5 882 PINILLA (PAL) 6 883 PRATTO (GEN) 5.5 884 QUAGLIARELLA (JUV) 0 885 RENNELLA (CES) 0 886 RIBAS (GEN) 0 888 ROBINHO (MIL) 0 889 ROCCHI (LAZ) 0 890 RODRIGUEZ (BOL) 0 891 RUBINO (NOV) 0 913 SANTIAGO SILVA (FIO) 5 897 SUAZO (CAT) 0 898 THEREAU (CHI) 6 916 THIAGO RIBEIRO (CAG) 9.5 899 TIRIBOCCHI (ATA) 0 900 TONI (JUV) 0 901 TOTTI (ROM) 6 902 URIBE (CHI) 0 903 VANTAGGIATO (BOL) 0 904 VUCINIC (JUV) 7.5 906 ZARATE (INT) 6 907 ZE EDUARDO D.A. (GEN) 0

MEDIA QUOT. 0 1 5.5 18 0 15 0 5 0 4 0 19 0 15 5.25 8 4 22 6.5 8 6 19 5.75 15 5 16 5.75 21 8.75 18 0 5 6 3 11.75 38 0 1 8 21 5.5 15 0 18 7 19 8.5 16 0 13 6.25 16 9.75 37 5 23 6.25 16 9 16 5.25 15 0 17 6.75 29 6 14 5 11 5 15 7.25 28 0 12 10.25 24 4.75 10 0 6 5 13 7.75 19 0 6 9 36 0 6 5.75 12 0 2 8 26 0 6 9.5 1 5.5 9 8 24 0 3 0 10 0 12 0 11 7.5 29 7.25 26 0 16 10 25 8.75 22 7.75 20 5.75 14 0 4 5.75 26 5.75 16 5 9 0 3 4.75 18 9.25 26 9 6 5.5 10 5 5 4.75 28 0 29 5 14 7.5 22 7.75 23 5.5 18 0 19 0 6 0 14 0 22 0 7 0 2 0 3 5 13 0 14 8.5 15 7.75 17 0 12 0 10 5.75 31 0 2 0 7 6.75 20 5.5 15 0 16

CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 5,5 0 1 0 0 2 6,5 0 2 0 0 2 6 0 2 5,5 0 2 5,5 0 2 6 1 0 0 0 2 0 0 2 9 3 0 0 0 2 6,5 1 2 0 0 0 0 0 2 6 0 2 7 1 0 0 0 2 6,5 0 2 7 2 2 5 0 2 5,5 0 2 0 1 2 5,5 0 0 0 0 2 5 1 2 6 0 1 5 0 2 5,5 0 2 5 1 0 0 0 2 7 3 2 5 0 0 0 0 2 0 0 2 5,5 1 0 0 0 1 0 1 0 0 0 2 5 0 0 0 0 2 6 1 0 0 0 1 6,5 1 1 5,5 0 2 6,5 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 1 2 6 1 1 0 0 2 5 2 2 5,5 2 2 5 1 2 6,5 0 0 0 0 2 5 0 2 6 0 1 0 0 0 0 0 2 5 0 2 7 1 1 6 1 2 0 0 1 0 0 2 4,5 0 0 0 0 2 5,5 0 2 5,5 1 2 6,5 1 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 5 0 0 0 0 2 6,5 1 2 6,5 1 0 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 2 6 0 0 0 0

MEDIA VOTO 0 5.5 0 0 0 0 0 5.25 4 6.5 6 5.75 5.25 5.75 6.5 0 6 7.5 0 6.5 5.5 0 6.5 6.5 0 6.25 6.75 5 5.75 6.5 5.25 0 5.25 6 5 5.25 5.75 0 6.25 5 0 5 6.25 0 6 0 5.75 0 6 0 6.5 5.5 6.75 0 0 0 0 6 5.75 0 6.5 5.75 5.75 5.75 0 5.75 6 5 0 4.75 7 6 5.5 5 5 0 5 6 6.75 5.5 0 0 0 0 0 0 0 5 0 6.75 6.25 0 0 5.75 0 0 6.25 5.5 0

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 1/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0

4

I NUMERI

-4

i malus totali per cartellini accumulati in due turni dall’Atalanta, che è la squadra più «cattiva». Segue il Catania con -3,5, poi 6 squadre a -3

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la Top11 della settimana QUESTA È LA MIGLIOR FORMAZIONE POSSIBILE PER LA SECONDA GIORNATA DI MAGIC CAMPIONATO: MODULO 3-4-3 SAREBBE COSTATA 150 MAGIC MILIONI E AVREBBE TOTALIZZATO 107 PUNTI

17,5 4 h Cavani il migliore

le triplette di Edinson Cavani in Serie A, tutte con la maglia del Napoli: nel 2010-11 contro Juventus, Sampdoria e Lazio, in questa stagione contro il Milan domenica

LA GAZZETTA DELLO SPORT

La tripletta al Milan? Niente di nuovo, ne ha già firmate tre nello scorso campionato, a Juventus, Sampdoria e Lazio. Il 9 in pagella? Anche questo già visto, sempre nell’ultima stagione. E allora dove sta la notizia? Nel cartellino giallo che si è beccato al San Paolo: un malus che abbassa i potenziali 18 punti a 17,5. Detto questo, da uno come lui c’è da aspettarsi solo che continui ad alzare l’asticella, magari segnandone tre per tempo, piuttosto che tutti in 90 minuti. Nel listone era partito appena dietro Ibra, e sarebbe stato bello vederli nel confronto diretto domenica. Ma ci accontentiamo del suo one man show

6,5

7

7

6,5

10

Julio Cesar

Barzagli

Bellusci

Kjaer

Isla

L’esordio shock contro il Palermo sembra già dimenticato: 6,5 senza subire gol, bel modo per ripartire

Bella prova contro il Siena, è in crescita. Potrebbe cercare lo spunto per il gol, ai tempi di Palermo ogni tanto li faceva

Media del 7 pieno, dopo il debutto positivo si conferma tra i migliori dell’undici di Montella. E costa poco

Peccato per il giallo che ha macchiato il 7. Comunque un buon debutto in giallorosso, contro l’Inter non ha sbagliato quasi mai

Chilometri e chilometri conditi da un gol: ha ricominciato da dove aveva lasciato, proprio come la sua Udinese

10

10

9,5

12

11

Grossmuller

Giacomazzi

Kucka

Giovinco

Palacio

Grande partita e gran bel gol: come ha detto il tecnico del Lecce Di Francesco, «è stato decisivo». C’è odore di rivelazione

Toh, chi si rivede. Nell’ultima Magic aveva chiuso con una media voto di 6,21 e 3 gol. Adesso si è portato avanti

Fino alla rete non sembrava irresistibile, però uno +3 dal centrocampo, si sa, fa la differenza. Vero Hernanes?

Il rosso nel finale rosicchia un punto (e soprattutto lo ferma per la Fiorentina), ma il piccoletto è una miniera di bonus

Gol e assist, parita alla Palacio, insomma. Contro la Lazio dei Cisse e Klose, è il solito Rodrigo a brillare

2,5 E ora chiamatelo LarriVai!

i punti di Abbiati in questo turno. Il numero uno del Milan è stato il peggior portiere della giornata: 5,5 in pagella più 3 gol incassati al San Paolo dal Napoli

Costa 1, ci credono in 47mila L’attaccante del Cagliari ha segnato e cerca il rilancio. Come Denis: che partenza

MARCO FALLISI

Vuoi vedere che stavolta Joaquin si mette a segnare sul serio? Gli indizi ci sono tutti: rotazione nell’attacco del Cagliari di Ficcadenti e possibilità di trovare spazio, partenza senza pressioni particolari e il gol, appunto. Perché contro il Novara Larrivey ci ha messo la firma. E che firma: un tocco — volontario secondo la sua versione, fortunoso secondo quella di tantissimi osservatori — sulla botta del solito Daniele Conti. Ma il dettaglio in questo caso non è secondario, anzi: c’è gente che di gol così ne ha fatto quasi una specialità, andate a rivedere il primo timbro di Pippo Inzaghi nella finale di Champions il 23 maggio 2007 ad Atene contro il Liverpool.

Isola felice Poi ci sono le condizioni ambientali, ideali in questo momento per gli attaccanti del Cagliari: in due partite sono andati a segno in tre, El Kabir, Thiago Ribeiro e lo stesso Larrivey. Ma l’affare con lui sta nel cartellino: per averlo in rosa basta appena un Magic milione e i manager ne approfittano. Ad oggi infatti l’argentino cresciuto nell’Huracan è il giocatore più acquistato del listone, con ben 47.397 manager sicuri dell’affare. E il prezzo non inganni, perché gente come Pasquato (stesso costo) o Paloschi (4 crediti) nella lista della spesa gli sta dietro. Fra la scommessa e il coraggio ce ne passa, certo, lo dimostra il fatto che andando a scorrere le formazioni della seconda giornata il numero delle squadre che lo hanno schierato titolare scende clamorosamente a 106. Ma se per

l’uomo nuovo rossoblù, Thiago Ribeiro, sono in 111, allora Joaquin può sorridere comunque. Rinascita Tanque Diluvi della

Joaquin Larrivey, 27 anni ANSA

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domenica a parte, il posto al sole German Denis sembra averlo trovato a Bergamo. La strana coppia con «El Nano» Maxi Moralez funziona e nelle prime due uscite l’attaccante dell’Atalanta ha messo assieme un assist, una rete e un 7,5 da migliore in campo contro il Palermo. Dopo stagioni di alti e bassi, con pochi gol e tanti errori sotto porta, la partenza di quest’anno sa tanto di rilancio. A Eder, invece, l’aria buona della Romagna per il momento non ha fatto lo stesso effetto. Ma se al Cesena fatica pure Mutu, il brasiliano merita quantomeno un paio di turni di proroga. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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28

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

MOTOMONDIALE IL PRESENTE

classifica

NEI TRIONFI MOTOGP/500 RAGGIUNGE LAWSON

79 vittorie

68 vittorie

54 vittorie

37 vittorie

31 vittorie

31 vittorie

Valentino Rossi

Giacomo Agostini

Mick Doohan

Mike Hailwood

Casey Stoner

Eddie Lawson

Italia - stagioni 2000-2010 Moto: Honda e Yamaha Mondiali in tutte le classi: 9 Vittorie totali: 105 (AFP)

Italia - stagioni 1965-1976 Moto: MV Agusta e Yamaha Mondiali in tutte le classi: 15 Vittorie totali: 122

Australia - stagioni 1990-1998 Moto: Honda Mondiali in tutte le classi: 5 Vittorie totali: 54 (AP)

Gran Bretagna - stagioni 1961-1967 Moto: MV Agusta e Honda Mondiali in tutte le classi: 9 Vittorie totali: 76

Australia - Stagioni 2007-2010 Moto: Ducati e Honda Mondiali in tutte le classi: 1 Vittorie totali: 38 (AP)

Usa - Stagioni 1984-1992 Moto: Yamaha, Honda e Cagiva Mondiali in tutte le classi: 4 Vittorie totali: 31

GIOVANNI CORTINOVIS

La vittoria di domenica ad Aragon ha consegnato a Casey Stoner il passaporto per il secondo Mondiale: ha 44 punti su Jorge Lorenzo a 4 gare dalla fine. L’australiano passerà alla storia come il pilota icona della classe 800. Raggiungerà Rossi nel computo dei titoli iridati di questa classe (Valentino si è imposto nel 2008 e 2009, Stoner nel 2007, Lorenzo nel 2010), destinata a scomparire nel 2012 con il ritorno ai motori 1000, ed è davanti in ogni graduatoria. Solitario L’australiano non te-

me confronti: 31 le sue vittorie in 800, contro le 21 di Rossi, le 17 di Lorenzo e le 12 di Pedrosa. Stoner è irraggiungibile anche nella classifica delle pole: ne ha raccolte 29, con Lorenzo secondo a 18 e Rossi e Pedrosa appaiati a 14. Persino nei giri veloci in gara Casey non può essere superato: comanda con 26, cinque in più di Pedrosa (mancano 4 GP alla fine delle 800) mentre Rossi è a 17 e Lorenzo a 11. Oltre ai singoli exploit, l’australiano si è dimostrato anche il più conti-

Stoner tra i miti Numeri incredibili Con le moto 800 è già il più grande

nuo di quest’ultimo lustro: lo testimoniano i primi posti nella graduatoria dei podi (55, con Rossi a 48, Pedrosa a 47 e Lorenzo a 43) e dei punti (Stoner è a 1.376, Rossi a 1.292, Pedrosa a 1.140 e Lorenzo a 1.074). Rilancio Oltre a consegnare al-

la Ducati i primi, e finora unici, Mondiali Piloti e Costruttori, Stoner è riuscito a restituire alla Honda il titolo di moto migliore del lotto (e insieme a Pedrosa è quasi sicuro anche il campionato Marche): un primato che la Casa dell’ala dorata non conquistava dal 2007, quando Nicky Hayden conquistò l’iride. Ma bisogna tornare più indietro, al 2004, per trovare la Honda vincitrice di 10 GP stagionali: merito sopratutto di Stoner, autore di 8 successi, solo uno in meno di quanto tutti piloti Honda ne hanno raccolti negli ultimi 3 campionati (4 nel 2010, 3 nel 2009 e 2 nel 2008).

26

I giri veloci in MotoGP Stoner comanda davanti a Pedrosa con 21, Rossi a 17 e Lorenzo a 11.

FILIPPO FALSAPERLA

1

I Mondiali in MotoGP Stoner con il secondo raggiungerà Rossi (INFOPHOTO)

55

I podi nella MotoGP Stoner precede Rossi 48, Pedrosa 47, Lorenzo 43 (EPA)

La vittoria di Aragon lo lancia verso il 2o titolo Negli ultimi 5 anni ha fatto meglio di Rossi Serie D’altra parte, uno Stoner

Ora può entrare nel club dei pochi capaci di vincere in classe regina con due marche

l’opinione

così continuo non si era mai visto: con la vittoria di domenica sono 12 i suoi podi consecutivi, mentre prima non era mai arrivato oltre quota 6 (nel 2008), fermandosi a 4 nel 2007 iridato. E se non fosse stato abbattuto da Rossi a Jerez, a quest’ora potrebbe forse contarne 14 su 14. Inoltre ha già eguagliato la sua miglior prestazione stagionale in fatto di pole (9) e gli manca poco per pareggiare il suo record di podi (è a 13, contro i 14 del 2007) e vittorie (obiettivo le 10 del 2007). Ma, anche se non ce la facesse a superarsi, può comunque essere felice perché da domenica è entrato nel gotha del Motociclismo: con 31 vittorie nella classe re-

gina ha infatti eguagliato Eddie Lawson e adesso ha davanti a sé soltanto quattro mostri sacri come Rossi, Agostini, Doohan e Hailwood. E a proposito di cinquine insuperabili, vincendo il titolo Stoner diventerebbe il quinto membro di un club che finora include solo Duke, Agostini, Lawson e Rossi: quello dei piloti campioni del mondo nella classe regina in sella a moto di due Marche differenti. Sempre che nei prossimi anni Rossi non sposti l’asticella più in alto, conquistando il Mondiale anche con la Ducati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le pole in MotoGP L’australiano domina davanti a Lorenzo (18), Rossi e Pedrosa a quota 14 (MILAGRO)

Casey Stoner, 25 anni, è alla Honda dopo 4 stagioni con la Ducati MILAGRO

Dovrebbe ringraziare Valentino Casey Stoner dovrebbe mandare un biglietto di ringraziamenti a Valentino e magari un bel panettone per Natale. Perché con le sue disavventure in rosso ha fatto capire alla gente la grandezza dell’australiano. Molti «esperti» l’hanno scoperto solo adesso per giustificare certe figuracce di Rossi. Ora parlano di Ducati inguidabile (e non è vero), come una volta parlavano della psiche fragile di Casey (e non è vero nemmeno questo). Stoner era ed è semplicemente un pilota dalla velocità esagerata: qualche volta anche troppo... Del resto, chi non ha la memoria corta, ricorderà che Casey al debutto, nel 2006, fece la pole nella seconda gara e in quella successiva solo la grinta del più esperto Marco Melandri gli tolse la gioia della vittoria all’ultima curva: ma non con una moto ufficiale, bensì con la Honda privata del Team Cecchinello che, detto con tutto il rispetto possibile, mai più è riuscito a fare secondo con un suo pilota. Quindi sicuramente un fenomeno. Che entra a pieno diritto tra i grandi della classe regina. I numeri non sempre hanno valore assoluto, ma qualche verità la raccontano. E nel caso di Stoner è una storia strabiliante. Quanto alle semplici sensazioni, la velocità pura dell’australiano forse può essere paragonata a quella del miglior Freddie Spencer, a cui però non si accoppia la stessa strategia dell’americano. O forse non si accoppiava. Perché aver raggiunto la consapevolezza delle proprie possibilità (e anche una maggiore stabilità tecnica con la Honda) lo ha fatto diventare stratega: 6 cadute, mai in gara. Anche questo un numero da segnare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le vittorie in MotoGP Casey Stoner è in testa alla classifica dei successi in MotoGP. Precede Valentino Rossi con 21 trionfi, Jorge Lorenzo 17 e Dani Pedrosa 12 (AP)

1.376

I punti in MotoGP Nessuno ha raccolto quanto Stoner. Dietro c’è Rossi a 1.292 e Pedrosa a 1.140.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MOTOMONDIALE IL FUTURO

L’Italia è tornata una fabbrica di campioncini Vinciamo in Spagna e nella Red Bull Cup E il fratello di Valentino si prepara alla Moto3 PAOLO IANIERI

Spagna attenta, l’Italia delle classi minori tornerà grande. Parola di Fausto Gresini ed Ezio Gianola, grandi ex della 125 che lavorano per rimpinguare il vuoto nelle classi minori, negli ultimi anni tenute a galla solo dalle vittorie di Andrea Iannone. C’è chi, come Lorenzo Baldassarri e Francesco Bagnaia, emigra in Spagna, e chi, invece, si affida a Case come Aprilia e Honda Italia o alla Federazione, che hanno finalmente capito che non si può più perdere tempo. Honda Italia Il due volte iridato, titolare del team che schiera in MotoGP Simoncelli, ha messo esperienza (e squadra) al servizio dell’Hirp, l’Honda Italia Racing Program che punta su giovani dai 9 ai 14 anni. «Un programma nato tre anni fa e che si articola su tre trofei — spiega Gresini —, l’Hirp, lo Junior Trophy e l’Extreme, in sella a Honda NSF100 Hrc depotenziate. L’Hirp vede i migliori 18 piloti, usciti da un test, accedere al programma completamente finanziato da Honda Italia: moto, ricambi, gomme, benzina. Il trofeo si ar-

2009 a 13 anni — racconta —. Abbiamo caricato su un furgone una moto di seconda mano e con un meccanico siamo andati a correre la PreGP in Spagna. L’anno scorso ho coinvolto la Federazione e il team Aprilia Gabrielli, creando il Team Italia e disputando tricolore velocità e Red Bull Cup. I costi sono divisi al 33% tra famiglia, federazione, team e sponsor. I ragazzi sono seguiti in pista ma pure a livello di studio, preparazione fisica, mentale e tecnica. Abbiamo un accordo con il Coni, ogni 15-20 giorni un’équipe controlla i progressi. Io scelgo i piloti: in Coppa Italia con le SP125 Rinaldi e Pagliani hanno vinto 5 gare su 6. Antonelli e Fenati tutte le gare dell’italiano, e in Spagna lottiamo per il podio: hanno fatto tempi che nel Mondiale varrebbero il 7-8˚ posto. Nel 2012 debutteranno in Moto3». RMU Domenica, mentre il fra-

Luca Marini, 14 anni, in azione a Ortona dove ha vinto il titolo MiniGP 80

Gresini e Gianola: «Occhio a Fenati e Antonelli» Il fenomeno RMU, motina vincitutto

ticola su 5 gare, a fine stagione i migliori salgono di livello. Nel 2010 abbiamo portato in pista 62 piloti. Ma anche la Federazione fa un ottimo lavoro con Gianola. Nomi su cui scommettere? Niccolò Antonelli e Romano Fenati». Team Italia Entrambi 15enni e

seguiti da Gianola, 9 vittorie e vice iridato 125 nel 1988. «Ho preso in mano Niccolò nel

tello Valentino Rossi soffriva ad Aragon, Luca Marini a Ortona vinceva in sella alla RMU la 5ª gara di fila e il titolo della 80 MiniGP, mentre Nicolò Bulega ha vinto quello la 50. Progettata e costruita da Alessandro Ruozi, compagno nel ’94 di Rossi sulla Cagiva Sport Production, e dall’ing. Paolo Manzotti, la RMU quest’anno ha dominato i trofei MiniGP in Spagna, Francia e Australia. «Abbiamo creato una moto da corsa che monta il meglio a basso prezzo — spiega Ruozi —. La 80 costa 7 mila euro, la Pre125 9 mila e la PreMoto3 che presenteremo al Salone di Milano circa 13 mila. Prezzi accessibili. Quest’anno abbiamo venduto 40 moto, nel 2012 saranno di più. A livello di giovani punto su Marini, Bulega e Bastianini, che corre in 70. Nei test con le PreGP sono andati fortissimo. Luca e Bastianini nel 2012 correranno la PreMoto3, Bulega in Pre125. Il sogno? Arrivare tra due anni al Mondiale Moto3».

BALDASSARRI

BAGNAIA

«A volte sogno di correre nel Mondiale»

«Tifavo Pedrosa e adesso batto gli spagnoli»

Lorenzo Baldassarri, 14 MILAGRO

Francesco Bagnaia, 14 MILAGRO

È la nuova speranza del motociclismo italiano: Lorenzo Baldassarri, non ancora 15enne (li compirà il 6 novembre) di San Severino Marche è il fresco campione della Rookie Cup Ktm 125, che si corre in contemporanea con alcune gare del Motomondiale. Timido ma determinato, Lorenzo ha iniziato a 4 anni con una minicross, per poi seguire la trafila delle minimoto, delle MiniGP50, fino al campionato spagnolo con un’Aprilia 125 GP della squadra di Emilio Alzamora, l’ex pilota manager e scopritore di Marc Marquez. A differenza di altri ragazzini aspiranti campioni, Lorenzo non ha una famiglia di appassionati motociclisti. «Mio padre Roberto — svela — è uno stilista di scarpe di moda: alle gare si è avvicinato con me». Il suo idolo, manco a dirlo, è Valentino Rossi, ma apprezza moltissimo anche Casey Stoner. «Guido pulito, non troppo aggressivo» si descrive. Poi aggiunge. «Per il momento correre in moto è un gioco, ma sta diventando sempre più importante: a volte sogno di essere un pilota del Motomondiale».

Sguardo sveglio, parlantina sciolta, idee chiare, a dispetto dei 14 anni compiuti il 14 gennaio. Francesco «Pecco» («mi chiamava così la mia sorellina») Bagnaia, torinese trapiantato a Chivasso, è un piccolo professionista, anche se paga papà, direttore di un’azienda di ascensori. Con la Spagna nel destino. «Da piccolo tifavo Pedrosa che vinceva in 125. E in Spagna vado tante volte per le gare e i test: mi piace tutto. La scuola? Primo scientifico, vado bene, beh, abbastanza bene...». Dopo la naturale trafila — a 6 anni minicross, poi minimoto e MiniGP con Europeo vinto — è arrivato da Alzamora per la PreGP 125. «Un cugino produce i freni Galfer e ci ha consigliato quel team, molto professionale. Marc Marquez (stessi colori nel Mondiale Moto2, n.d.r.) ci ha dato qualche consiglio: più simpatico lui del fratello, mio compagno». E prossimo obiettivo. Pecco, infatti, ad Albacete ha fatto 2o e poi ha vinto la prima gara: ora è a 7 punti da Marquez jr, mentre in testa a +27 c’è l’altro compagno Rins. E l’Europeo si fa ad Albacete. Un’occasione d’oro.

Giovanni Zamagni

Filippo Falsaperla

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FORMULA 1

DOPO ARAGONA

C’è Singapore, Alonso fa gli straordinari Tanto simulatore a Fiorano in vista della gara. Bahrain paga 29 milioni di e per il GP saltato ALESSANDRO STEFANINI

Se va avanti così a Fernando Alonso converrà pren-

se, le stesse utilizzate in Canada, Montecarlo e Ungheria.

Abraham a casa Smith con Tech3: nel 2013 in MotoGP

Orari La 14ª tappa del Mondia-

dere casa a Maranello o, ancora meglio, a Fiorano, come Schumacher, nella fascinosa foresteria Ferrari. Allora erano test veri, da 100-150 giri al giorno, mentre oggi lo spagnolo si deve accontentare di prove virtuali, al simulatore. Come ha fatto anche nei giorni scorsi, al rientro da Monza. È andato persino a seguire il test di Sergio Perez e Jules Bianchi con la F60 del 2009 analizzando col responsabile Luca Baldi-

sserri i dati della telemetria. Il gran lavoro al simulatore è stato finalizzato a scoprire cosa non ha funzionato a Monza, nonostante la temperatura in teoria adatta a far lavorare bene le gomme. Poi simulazioni di pole e di gara in vista di Singapore.

le si corre in notturna, ma per il fuso orario, in Italia qualifiche (diretta Rai 2) si disputeranno alle 16 e la gara (Rai 1, 61 giri - 309,316 km) alle 14. Bahrain Infine chiusa la que-

stione Bahrain: gli organizzatori hanno pagato i previsti 40 milioni di dollari (circa 29 milioni di euro) a Bernie Ecclestone per la gara, nonostante la cancellazione dal calendario.

Gomme Per la notturna in Asia

la Pirelli ha scelto coperture soffici e super-soffici, quelle che si adattano meglio alle ros-

Fernando Alonso, 30 anni COLOMBO

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Il volo alla prima curva del GP di Aragona è costato a Karel Abraham una bella botta in testa e una notte in Ospedale, ad Alcaniz, ma nulla di più. Dimesso ieri mattina è volato in Repubblica Ceca per ulteriori esami. Intanto dalla Francia arriva la conferma per 3 anni di Bradley Smith nel Team Tech3: nel 2012 sarà ancora in Moto2, nel 2013 andrà in MotoGP con Yamaha.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CICLISMO IL LEADER AZZURRO PER IL MONDIALE DI COPENAGHEN

l’album Fa da maestro al piccolo Francesco sotto lo sguardo di mamma Chiara

DANIELE E LA GATTA Quanto affetto per Sissi Bennati con la gatta persiana Sissi. Ha anche un cane di nome Pepe

NELLA SUA AREZZO In attesa di traslocare Daniele in piazza Grande ad Arezzo, la città dove è nato e dove vive. A breve andrà ad abitare a Castiglion Fiorentino

Nel Mondo di Bennati La sua Nazionale: nonno, papà e figlio Con Jovanotti tifoso Alle radici dell’aretino: la famiglia in bici, il Sassicaia in cantina, il santino di Don Alvaro e i cd di Lorenzo DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI CASTIGLION FIORENTINO (Arezzo)

Non si conosce Bennati, Daniele, il leader azzurro per questo Mondiale, se non si conosce Bennati, Gino. È il nonno. Ha 88 anni, una bella faccia cotta dal sole e dai campi, una bella faccia contadina, vigneti e uliveti, orti, terra, i sapori della terra. Tifoso di Bartali e Coppi, tutti e due, perché erano le due facce dello stesso amore, passione, esistenza, le due facce del ciclismo. Era stato il nonno Gino a comperare al nipotino Daniele una bici bianca, non Bianchi, ma Ceccherini, un artigiano di San Giovanni Valdarno, e a portarlo agli allenamenti della Polisportiva Albergo Del Tongo.

«Avevo 10 anni e lì sono rimasto fino a 16 — racconta Daniele, che ora di anni ne ha quasi 30 (li compirà sabato, vigilia del Mondiale) —. Prima corsa e prima vittoria, a Santeno, vicino ad Arezzo, campionato provinciale giovanissimi». «Si vede che ce l’aveva dentro — commenta il nonno Gino, che adesso i campi li annusa, li ammira e li controlla —. Sono 20 anni che seguo Daniele, e il ciclismo ce l’ha sempre dentro di sé». Un paio di mesi fa il nonno Gino era in crisi, giù di corda, lo dice anche la nonna Onda (ma tutti la conoscono come Valentina): sembrava giunto, stanco, all’ultimo chilometro. «La mia vittoria alla Vuelta l’ha fatto rinascere — confida Daniele —. Come se quella tappa l’avesse vinta lui».

Dio del fuoco Non si conosce

Il nonno Gino a 10 anni gli regalò una Ceccherini, il padre Moreno tiene le sue maglie L’amicizia con il cantante è nata dal veterinario. Ora la promessa: pedalare insieme

Bennati, Daniele, se non si conosce anche Bennati, Moreno. E’ il padre. Correva in bici, da cicloamatore. «Mi dissero: "Prova a fare il dilettante" — racconta Moreno —. Ci provai. Prima corsa: il Giro del Casentino, una classica, 11˚. Poi altri piazzamenti, anche un 4˚ posto. Troppo poco per entrare nella compagnia atleti. Così servizio militare e, alla fine, niente più ciclismo ma lavoro». Adesso Moreno, lo dice anche la moglie Ida, segue Daniele in silenzio, con discrezione, collezionando articoli e foto, premi e maglie. «Tutte quelle delle squadre in cui ha corso, quelle iridate di Cipollini e Ballan, quella di Nibali alla Vuelta, quella di Ullrich...». La passione è un fuoco e Moreno è

un dio del fuoco tra bracieri e grigliate, e anche in cantina. Primo amore Non si conosce Bennati, ancora lui, Daniele, se non si guarda l’album di famiglia. Foto di partenze e arrivi, viali e piazzali, amici e parenti, mani sul manubrio e braccia al cielo. Fino a scoprire che il primo amore è stata una bmx, il secondo il calcio, che da junior vinceva quasi sempre per distacco, che da dilettante ha trionfato in una volata a La California, davanti a casa Bettini, che in una foto quei due ragazzini erano Pozzato e Bennati, che prima della strada faceva la pista e che il primo anno da junior andò in ritiro premondiale con gli azzurri, poi telefonò al c.t. e gli disse «perdonami, ma non me

la sento, girare in quell’anello non fa per me». «Ai Mondiali gli azzurri vinsero la medaglia di bronzo, d’istinto mi detti del cretino, poi capii che avevo fatto la cosa giusta, ero stato onesto con me stesso e leale con gli altri». Non si conosce Bennati, sempre lui, Daniele, se non si fa un salto in casa sua, adesso ad Arezzo, in attesa che nasca quella nuova a Castiglion Fiorentino. Una casa a misura di Francesco, 3 anni, per ora l’unico figlio di Daniele e Chiara, una passione esagerata per le moto, per i film di Pippi Calzelunghe, per una biciclettina con le rotelle, e un andirivieni continuo, un piccolo ed entusiasta maratoneta della vita. Sassicaia e Santino E poi c’è il


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SPIRITOSO Prove di trionfo Bennati scherza sulla biciclettina del figlio: i suoi inizi furono in bmx

LA FAMIGLIA C’è già l’erede Daniele Bennati, 30 anni sabato prossimo, con la moglie Chiara e il figlio Francesco, 3 anni. Pro’ dal 2002, in questa stagione il velocista della Leopard ha vinto 6 corse, l’ultima la 20ª tappa alla Vuelta il 10 settembre FOTOSERVIZIO MAULINI/IPP

Daniele delle camicie bianche, delle T-shirt, delle scarpe di tutti i tipi, da macchina e da sera, da barca e da bici. Il Daniele dei capelli tagliati a casa da Davide, parrucchiere per uomo e donna. Il Daniele del risotto ai quattro formaggi (suo), della tartara (di Chiara), del Sassicaia e degli altri rossi di Bolgheri ma anche di Montalcino (in cantina), dell’iPad e del pc, della foto di Chiara e Francesco, del santino di Don Alvaro parroco del Duomo di Arezzo con la preghiera per gli sportivi (tutto in valigia). Il Daniele amico di Lorenzo Jovanotti, complice lo stesso veterinario a Castiglion Fiorentino, un cane per Daniele, uno zoo per Lorenzo, i cd di Lorenzo che fanno da colonna sonora della vita a Daniele, e la promessa, prima o poi, finalmente, di pedalare insieme, dopo essere andati già in diretta, insieme, ma a una radio. Il Daniele delle volate, «che sono incoscienza e adrenalina, ai -2 stacchi la spina e non pensi più ai pericoli altrimenti perdi». Il Daniele che non ha ancora capito se è meglio seguire l’istinto o la ragione, sapendo però che «la maggior parte delle volte in cui ho vinto è stato perché ho seguito l’istinto». Una missione Ma prima c’è il

Mondiale. Una missione, ma non solitaria. Accanto a sé Daniele avrà otto compagni, e nel ritiro degli azzurri si sussurra che il capitano sarà proprio lui. Ma dentro di sé Daniele avrà un’altra squadra: dal nonno Gino al papà Moreno, dai film di Pippi Calzelunghe al santino di Don Alvaro, dalle canzoni di Jovanotti alla biciclettina di Francesco, dagli occhi di Chiara alle carezze di Ida e Onda. Sperando che tutto questo amore non gli pesi troppo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PROGRAMMA

LE PRIME GARE IERI IL VIA: AUSTRALIA PIGLIATUTTO

Dieci titoli in 6 giorni Domenica il clou

Martinelli junior il figlio d’arte che vola a crono

I Mondiali sono scattati ieri con le prime due cronometro, Juniores donne e Under 23 uomini. In palio sino a domenica 10 titoli: 5 a crono e 5 in linea. Ampia copertura tv da parte della Rai ed Eurosport. Ogni giorno cronache e videointerviste ai protagonisti su Gazzetta.it. CRONO JUNIORES DONNE: 1. Jessica ALLEN (Aus), 13,9 km in 19’18", media 43,188; 2. Elinor Barker (Gb) a 1"8"; 3. Mieke Kroger (Ger) a 2"8; 4. De Jong (Ola) a 15"; 5. Ratto a 31"; 6. Williams (N.Zel) a 43"; 7. Ewart (Can) a 45"; 8. Valin (Den) a 46"; 9. Favre (Fra) a 50"; 10. Chekina (Rus) a 52"; 15. Confalonieri a 1’01"; 21. bartelloni a 1’30". CRONO UNDER 23 UOMINI: 1. Luke DURBRIDGE (Aus), 35,2 km in 42’47", media 49,362; 2. Rasmus Quaade (Den) a 36"; 3. Michael Hepburn (Aus) a 46"; 4. Vorobev (Rus) a 59"; 5. Hamelink (Ola) 1’52"; 6. Christie (N.Zel) a 2’; 7. Mas Bonet (Spa) a 2’04"; 8. Domoulin (Ola); 9. Howson (Aus) a 2’05"; 10. Molard (Fra) a 2’09"; 21. Mammini a 2’42"; 41. Coledan a 3’51".

OGGI CRONOMETRO - Dalle 9.30: Juniores uomini (km 27,8). Gli azzurri: Riccardo Donato (10.40), Davide Martinelli (11.24), Alberto Bettiol (12). Dalle 14: Elite donne (27,8 km). Le azzurre: Elisa Longo Borghini (15.21), Noemi Cantele (16.01). In tv: diretta RaiSport 2 dalle 9.25 e dalle 14; Eurosport dalle 9.30 e dalle 14.

DOMANI CRONOMETRO Professionisti (46,4 km). Gli azzurri: Adriano Malori, Marco Pinotti

VENERDÌ IN LINEA - Juniores donne (70 km), Under 23 uomini (168 km)

SABATO IN LINEA - Juniores uomini (126 km), Elite donne (140 km)

DOMENICA IN LINEA — Professionisti (266 km)

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GESINK KO 2011 FINITO

Robert Gesink domenica non potrà disputare il Mondiale. Il 25enne olandese della Rabobank è caduto in allenamento procurandosi la frattura della gamba destra. Stagione finita: puntava al Giro di Lombardia.

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Davide Martinelli, 18 anni, campione italiano a cronometro RODELLA

Oggi il bresciano cerca il podio. C’è pure la Cantele. La Ratto è quinta, Under 23 a picco

crono, e anche il tricolore della prova in linea Riccardo Donato. Ma Martinelli, in particolare, è adattissimo a percorsi veloci come questo: «Nel ritiro di Pordenone abbiamo allenato le altissime frequenze con uscite al vento dietro macchina». Fuori portata Serve un buon ri-

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA GIALANELLA COPENAGHEN

Si allena con un sottocasco che ha le iniziali di papà, GM. Sopra il letto ha una foto di Pantani, «e ogni tanto lo guardo e ripenso che un corridore così non nascerà più. A papà brillano sempre gli occhi quando parla di lui». Davide Martinelli è il figlio di Giuseppe, storico d.s del Pirata e poi di Contador. Non era ancora nato quando Marco iniziava a frequentare, da dilettante, la sua casa a Lodetto di Rovato, nel Bresciano. E’ questo granatiere di 186 per 68 chili, promosso con la media del 7 al quinto anno del liceo sportivo di Brescia, la speranza azzurra per la seconda giornata dei Mondiali di Copenaghen. A forza 10 Crono juniores, 27,8 km, rapporto fisso 52x14 da 7,9 metri a pedalata. «Qui si vince con la frequenza: bisogna andare a 112-115 per salire sul podio, cioè 49 orari di media», spiega Davide, 18 anni, che corre nella Feralpi: nel 2011, 10 vittorie, di cui 6 crono. E all’Europeo è stato suo il miglior tempo nel tratto pianeggiante. C’è Alberto Bettiol, vincitore del Lunigiana e campione europeo

sultato perché la prima giornata è stata amara. Crono juniores, Rossella Ratto, quinta a 31" dall’australiana Allen: «I freni non li ho mai usati». Il c.t. Dino Salvoldi: «E’ stata brava, ma i tempi delle prime tre non sono alla nostra portata». E non è ottimista nemmeno per la crono élite di oggi, con Noemi Cantele ed Elisa Longo Borghini al via. La varesina, argento a Mendrisio 2009 e all’undicesima maglia azzurra, ha una buona condizione: punta alle prime 10. Che lezione Poi gli under 23. L’australiano Luke Durbridge, 20 anni, a 49,362 di media, su 35 chilometri: Matteo Mammini, il miglior azzurro, a 2’42". Il c.t. Marino Amadori riconosce: «Durbridge, da solo in pista, fa un tempo migliore del nostro quartetto. E’ di un altro pianeta. Quando Hepburn, il terzo, mi ha sorpassato, faceva 5 km di velocità più di noi: 50 a 45. Noi non abbiamo la potenza per spingere quei rapporti: noi usavamo il 15, loro il 13 e il 12». All’Australia 3 medaglie (due oro e un bronzo) su sei. Per l’Italia l’urgenza di rimboccarsi le maniche per creare una vera scuola di cronomen-inseguitori. Strada e pista.

LAMPRE TRE RINNOVI Matteo Bono e Marco Marzano hanno rinnovato con la Lampre-Isd per un anno. Il campione nazionale sloveno Grega Bole ha invece prolungato sino al 2013.

S PAULINHO ALLA SAXO Il portoghese Sergio Paulinho, 31 anni, argento all’Olimpiade 2004 dietro a Paolo Bettini, lascia RadioShack: ha firmato un biennale con la Saxo Bank.

S ASTANA DUE NOVITÀ Lo sprinter sloveno Borut Bozic e lo scalatore belga Kevin Seeldraeyers hanno firmato un biennale con l’Astana.

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IN VIAGGIO CON L’ITALIA

Visconti solo in camera «Devo stare concentrato» DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO COPENAGHEN (Danimarca)

L’ultima sgambata in Italia, poco più di un’ora dalla base di Solbiate Olona verso Varese e ritorno con «ospite» lo junior Federico Zurlo. Il pranzo, le foto di rito, gli ultimi acquisti e poi il volo, che poco prima delle 10 della sera è atterrato a Copenaghen: la Nazionale del c.t. Paolo Bettini ha ufficialmente cominciato l’avventura che tra sei giorni la porterà a giocarsi l’oro mondiale. E sullo stesso aereo hanno viaggiato le azzurre: Giorgia Bronzini in testa, che sabato difenderà il titolo di Geelong 2010. Gruppo Se il risultato è tutto da ottenere, l’unità del gruppo sembra acquisita. Serenità, qualche battuta e la consapevolezza di essere forti, anche se i primi favoriti per una volta non sono italiani. «Anche la prova generale di domenica a Prato m’ha soddisfatto — riflette Bettini —. È venuta dura, e miei erano tutti davanti nel finale. Certo che quel Sagan è un gatto. Ma anche io ne ho uno che, nel suo piccolo, al Giro d’Italia a Tropea ha battuto Contador. Chi ci avrebbe scommesso, prima? Un modo come un altro per dire che non mi aspetto un Mondiale "scontato"». In valigia A pranzo ha tenuto banco Tosatto, 37 anni, il veterano, 4 Mondiali «vinti». Bennati, leader designato, era a capotavola: ai lati, Modolo e Oss. Quest’ultimo ha messo in valigia due cappellini, un nuovo marchio che un suo amico di Torbole vuole lanciare: c’è scritto «Fucking perfect», qualcosa come «Maledettamente perfetto». Gatto si è portato avanti sul fronte macchinetta per il caffè («Fondamentale»), Quinziato ha preso il succo di barbabietola; Tosatto si è portato la prima scarpina della figlia Emma, 13 mesi, mentre Gavazzi ha nel computer un bel po’ di film. Il valtellinese è in camera con Viviani. Il tricolore Visconti è da solo («Devo concentrarmi bene», ha sorriso). Gli altri «accoppiamenti»: Gatto-Quinziato; Tosatto-Belletti (che nel 2012 lascerà la Colnago per l’Ag2r); Paolini-Modolo; Bennati-Oss. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EVENTO A MANTOVA UNA MOSTRA PER AMMIRARE LA BICI DELLA COLLEZIONE CIMURRI CON CUI LA LOCOMOTIVA UMANA VINSE NEL 1931

Guerra, l’oro iridato in Danimarca e quella Maino grigia di 80 anni fa viaggiò e arrivò puntuale. Primo. La Maino, dunque. Sella Brooks, di cuoio con le borchie. Niente cambio, però una corona anteriore a 50 denti e due pignoni posteriori, 14 e 17.

MANTOVA

È un pezzo da 80. Ottant’anni. Una Maino. Grigia. Bassa. A occhio: un telaio 54. In gergo: tubi del gas, niente a che vedere con la leggerezza, la raffinatezza, l’eleganza dei telai di domani che sono già di oggi. A Mantova, nella Casa del Rigoletto, serata d’onore della bicicletta con cui Learco Guerra conquistò il Mondiale 1931, proprio a Copenaghen: 172 km a cronometro individuale. E quel giorno la «Locomotiva umana» sbuffò, fischiò,

Freno col trucco Se Learco aves-

Ercole Baldini (a sinistra) e Learco Guerra jr con la storica bici SANDRI

se voluto, o dovuto, o forse potuto cambiare, sarebbe stato costretto a fermarsi, scendere, manomettere la ruota, risalire e ripartire. Roba da perderci, come minimo, una trentina di secondi. Manubrio all’ingiù, segata la leva del freno di sinistra, che corrisponde a quello posteriore, segato anche il filo,

Da collezione La bici di Guerra

sua famiglia, da Reggio Emilia. Né Learco (junior) né Carlo Guerra, i nipoti di Learco (senior), l’avevano mai vista. Se la coccolano, con Ercole Baldini, un altro che andava come un treno (il diretto di Forlì, il direttissimo di Forlì, l’espresso di Forlì: a seconda delle prestazioni) accanto a maglie, a bici e tandem, a medaglie e dischi (il 45 giri «Dai Guera», con una sola «r», cantata da Wainer Mazza, e il 78 «Forza Guerra», con due «r», dell’Orchestra Ferruzzi), a foto e telegrammi. Adesso Learco (junior) avrebbe un sogno per Learco (senior): portare la mostra a Copenaghen, il prossimo anno, per festeggiare i 100 anni del mitico stadio Oesterbro. Sarebbe la più bella dichiarazione di Guerra.

viene dalla collezione di Giannetto Cimurri, attraverso la

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però l’attacco del filo c’è, perché gli serviva come appoggio per la mano. Come freno posteriore, per la convincente cifra di 3 mila lire — parliamo del 1931 — il freno a contropedale della Torpedo, tedesco. Ma siccome era troppo pesante, lo scaltro Learco prima lo montò, poi lo svuotò, insomma fece finta di usarlo per intascare i soldi, tanto — diceva — «in bici bisogna pedalare, mica frenare». Eventualmente c’era sempre il freno anteriore. E ancora: farfalle ai mozzi, tappi di sughero nei tubi del manubrio, oliatore a goccia per lubrificare la catena, gabbiette con cinghiette di cuoio, parafango anteriore con la sola aletta anteriore.

past.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

RUGBY IL MONDIALE DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI NELSON (Nuova Zelanda)

«Una telefonata allunga la vita» recitava un fortunato spot. Può anche allungare una carriera in Nazionale. Per informazioni rivolgersi a Marco Bortolami, trentunenne seconda linea azzurra che contro la Russia, oggi alle 9.30 italiane, da titolare, conquisterà l’87˚ caps, 37 dei quali da capitano, un record detenuto in comproprietà con Massimo Giovanelli, flanker dell’era Coste. Ci racconta il suo ritorno?

«Lo scorso anno, dopo dieci stagioni di presenze consecutive, non vengo convocato per i test di novembre e poi nemmeno per il Sei Nazioni». Perché?

«Per scelta tecnica, mi spiega Mallett. Anche se con gli Aironi, mio nuovo club dopo sei campionati tra Francia e Inghilterra, da dicembre in poi, credevo di aver dato prova di esserci ancora». E quindi?

Italia-Russia

tolari come stavolta, il 12 giugno entrò al 45’ (in seconda linea al posto di Bernabò) nello scontro diretto della Nazionale A di Churchill Cup nella «sua» Gloucester: che ricordi ha?

Rivincita Bortolami «Con due telefonate sono tornato azzurro»

«La squadra che sfideremo a Nelson è diversa da quella di allora. Ma avrà caratteristiche simili: buoni trequarti, una mischia leggerina. Comunque molto cresciuta rispetta a quella che disintegrammo a Mosca nelle qualificazioni iridate del 2006».

Dopo un anno fuori ha convinto Mallett: «L’ho chiamato io, mi sentivo ancora all’altezza. Ma è stato Kirwan a scuotermi»

«

Star fuori mi aveva ferito. Il c.t. ha chiesto a noi veterani di aiutare Parisse

«Penso da sempre che Nick sia una persona estremamente trasparente. Così a fine maggio l’ho chiamato. E’ stata una conversazione proficua. Sapevo ci saremmo capiti». A cosa ha portato?

«Ci siamo incontrati per un caffè. Abbiamo colmato una distanza che non aveva motivo di essere, da uomo a uomo».

Alla luce anche del successo dell’Irlanda sull’Australia, come andrà impostata la partita?

MARCO BORTOLAMI SECONDA LINEA

chiarire che, rimboccate le maniche, mi ritenevo di nuovo pronto. Nick mi ha dato una possibilità, nel lungo raduno premondiale l’ho sfruttata». Come ha vissuto quei mesi difficili?

«Il giorno dopo la non convocazione, proprio un titolo della Gazzetta dello Sport («Ciao Bortolami, l’Italia ti fa fuori»), mi ferì. Non era semplice accettare che una parte importante della mia vita stesse venendo meno. Non era facile perdere qualcosa a cui tenevo tanto». Come ne è uscito?

«È stata un’altra telefonata a farmi superare quella delusione».

È bastato per rientrare in gruppo?

«L’autunno scorso, anche a causa di un acciacco, ero in ritardo di condizione. L’esclusione ci stava. Poi ho voluto

A chi?

«A John Kirwan, al quale mi lega un rapporto speciale. Fu

lui a darmi i gradi di capitano azzurro quando avevo appena 22 anni. Mia moglie dice che John ha le chiavi del mio cervello. Ho letto il suo libro sulla depressione superata dopo molto tempo. Mi aveva raccontato di certi problemi, ma non immaginavo che la portata fosse di quel tipo. A posteriori ho capito perché è tanto sensibile».

Giocare con la A è stato un atto di umiltà: come ha vissuto quell’esperienza?

Con la Gazzetta

«Con entusiasmo e... in camera con Mauro Bergamasco: giochiamo insieme dal 1991-1992, quando eravamo entrambi nell’under 13 del Petrarca Padova. Nel tempo ci siamo anche allontanati, ma entrambi abbiamo un grande obiettivo. Nello sport, come nella vita, si va avanti a cicli. Ma intanto siamo ancora qui».

DA VENERDÌ A 10,99 e

Cosa le ha chiesto Mallett, riconvocandola in vista della Coppa del Mondo?

«Specificità tecniche a parte, quel che ha domandato a tutti i veterani: sostenere Sergio Parisse nel ruolo di leader, aiutare i più giovani, essere un valore aggiunto durante gli allenamenti». La Russia, dunque: con Toniolatti, Matteo Pratichetti, Bocchino e Mauro Bergamasco ti-

«Imponendo il nostro gioco con la stessa tensione con cui abbiamo affrontato il primo tempo a North Harbour contro gli Wallabies».

Pensa mai al futuro?

I miti del rugby in dvd Si parte con gli All Blacks Da venerdì con la Gazzetta esce «I miti del rugby», a 10,99 e più il giornale. La prima uscita è dedicata agli All Blacks

«Vorrei giocare ancora un paio d’anni, poi magari proverò a fare l’allenatore. Intanto, dopo sei anni e sedici esami, ho ripreso gli studi in ingegneria meccanica. Mi sono iscritto a Parma». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ANNIVERSARIO PRIMA UNA HAKA CON 1500 PERSONE, POI LA SFIDA 18 CONTRO 18, IN CAPPELLINO E PANTALONI DA PASSEGGIO

Il derby delle radici, 141 anni dopo Nel 1870 a Nelson si giocò la prima partita di rugby in Nuova Zelanda Oggi la replica NELSON (Nuova Zelanda)

Per Nelson, quella di oggi, non sarà una giornata come le altre. La sonnacchiosa località al Nord dell’Isola del Sud, dove i colori di cielo e mare regalano sogni e scrivono poesie, si appresta ad autocelebrarsi. Grazie al rugby: Italia-Russia, primo di tre match iridati al Trafalgar Park, sarà solo la ciliegina sulla torta. Si comincerà a mezzogiorno: 1500 studenti del Nelson College, guidati dal capo maori Te Wera Mihaere, daranno vita a una haka celebrativa, tra le più grandi della storia. L’ateneo ha avuto studenti illustri, tra i quali diciannove All Blacks e Charles Monro, il padre del rugby neozelandese. E’ nel suo ricordo che, all’una, si disputerà una replica della prima partita giocata nel Paese 141 anni fa. Che derby Monro nasce a Nel-

son nell’aprile 1851, quarto di sette fratelli. I genitori si erano trasferiti agli antipodi una decina di anni prima: il padre, medico scozzese, intrapresa la carriera politica, divenne il presidente del Parlamento. Charles, in Inghilterra per gli studi, al ritorno introdusse lo strano gioco al Nelson Colle-

LO SFOGO

Rabbia Samoa «Poco riposo Board razzista» In alto, il Nelson College alla partita del 14/5/1870 con Nelson Club, la prima in Nuova Zelanda: si ritiene sia la più antica foto a tema rugbistico del mondo. A destra, il Botanics Ground, sede della partita e della riedizione di oggi. A sinistra e sopra, la club house col gestore, Garry Higgins FORTI

ge, la cui squadra, il 14 maggio 1870, disputò la prima partita su suolo neozelandese sfidando il Nelson Club, polisportiva fondata un paio di anni prima. Monro non fece fatica a introdurre la disciplina, visto che il rettore era stato uno studente a Rugby, come i due predecessori. L’incontro fu giocato al Botanics Ground, davanti a circa 200 persone. Il Nelson College vestiva magliette strette e un cappellino blu, il Nelson Club pantaloni da strada.

Le squadre, su accordo dei capitani, erano composte da 18 giocatori: dieci avanti, tre mediani, tre trequarti e due estremi. La partita fu vinta per due (mete) a zero dal Nelson Club. La partita All’odierna riproposizione — stesso campo, stesse regole, stesse tenute — sono attesi circa 10.000 spettatori, ai quali è stato chiesto di vestire il più possibile in stile vittoriano. Il sindaco, il napoletano di seconda generazione Aldo

Miccio e la signora, arriveranno a bordo di una carrozza trainata da cavalli. Il terzo tempo, nel pomeriggio, si svolgerà nella sede del Nelson Club, «il più vecchio della Nuova Zelanda», con oltre 140 anni storia, dove a fare gli onori di casa ci sarà Garry Higgins, ex pilone con le orecchie a cavolfiore e una testa pelata che sembra un manifesto al rugby. Di ascoltare le sue storie non si smetterebbe mai.

Magia Il luogo, adiacente al

campo del Trafalgar Park, è magico, con appese alle pareti le foto degli eroi di quasi un secolo e mezzo di storia rugbistica e nell’aria i relativi profumi. C’è anche un gagliardetto del Genoa, in onore della squadra più antica del calcio italiano. Già, l’Italia: facile credere che buona parte di Nelson, in serata, tiferà azzurri. Malati di ovale? Di più, molto di più. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Eliota Fuimaono Sapolu, trequarti di Samoa, ha accusato gli organizzatori della coppa del Mondo di aver trattato ingiustamente la sua nazionale, in uno sfogo pubblicato su Twitter dopo la sconfitta 17 10 contro il Galles. Il giocatore si dice infuriato perché Samoa ha dovuto giocare appena quattro giorni dopo l’incontro con la Namibia, mentre il Galles ha avuto una settimana di riposo dopo il Sudafrica. Il giocatore ha paragonato il trattamento riservato a Samoa a «schiavitù, olocausto e a apartheid». Fuimaono Sapolu ha anche sfidato l’Irb a sospenderlo.


MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

Parisse tira il freno «Innanzitutto mischia»

Marco Bortolami, 31 anni, in touche contro l’Inghilterra nel Sei Nazioni 2010 PLP

Serve vincere con 4 mete. Baby mediana Gori-Bocchino NELSON (Nuova Zelanda)

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NUMERO

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Tredici anni: da tanto l’Italia non vince tre partite consecutive. Correva l’anno 1998. Gli azzurri, il 4 aprile, a Krasnoyasrk, battono la Russia 48-18; il 7 novembre, a Piacenza, superano l’Argentina 23-19; undici giorni più tardi, a Huddersfield, travolgono l’Olanda (sì, l’Olanda) 67-7 nel match di qualificazione al Mondiale che segna l’esordio in Nazionale di Mauro Bergamasco, quel giorno in terza linea con Caione e Giovanelli e autore di due mete.

Serve il tris Poi, al massimo, qualche doppietta. L’ultima a Francia 2007, coi sofferti successi su Romania e Portogallo. Prima dell’era Mallett. Insomma: l’impresa alla quale è ora chiamata la squadra è ai limiti del possibile. Dopo il successo dell’Irlanda sull’Australia, servono tre vittorie (contro Russia, Stati Uniti e gli stessi Verdi) e le primi due con tanto di bonus, ovvero con almeno quattro mete all’attivo. Contro avversari ben più ostici di quelli del lontano 1998 e senza dimenticare la cronica sterilità offensiva azzurra.

I temi Si comincia oggi contro

gli Orsi di Mosca e dintorni. Il ranking mondiale aggiornato a ieri parla chiaro: l’Italia è decima, la Russia ventunesima. Però ci sarà da spingere subito sull’acceleratore. «Non cambieremo il nostro approccio, nè cominceremo a correre senza logica — garantisce capitan Sergio Parisse alla vigilia della sua 81esima partita in azzurro —: se servirà, per avanzare, useremo anche il piede. Ma soprattutto non dimenticheremo che, per attivare i trequarti, servirà prima una grande presta-

Le presenze in azzurro Marco Bortolami è terzo nella classifica delle presenze in azzurro, dietro a Troncon (101) e a Lo Cicero (89). Con la Nazionale esordì però in terza linea, il 23 giugno 2001 a Windhoek, in Namibia-Italia 24-49. Quel giorno prese anche un giallo.

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zione in mischia, per mettere loro pressione in chiusa e in touche». In agosto, contro il Giappone, tre di quattro mete scaturirono da azioni della maul... Senza alternative Tante le

scommesse: dalla scelta di schierare dodici giocatori di formazione italiana, a quella di affidarsi, proprio soprattutto nelle linee arretrate, a uomini di relativa esperienza. I riflettori, poi, andranno tutti sulla baby mediana Bocchino-Gori. L’apertura sarà pure senza alternative. Luciano Orquera, infatti, finirà in tribuna, rimpiazzato in panchina da Canale: il trauma contusivo riportato al vasto mediale della coscia destra dopo il match con gli Wallabies ha causato problemi al ginocchio. Servisse, a numero 10 verrà spostato Luke McLean. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Quattro anni dopo Ongaro c’è ancora Le parole scritte da Ongaro in un ristorante francese il 24/9/2007: «Oggi mi sono reso conto che siamo nella merda e tra 5 giorni giochiamo forse la partita più importante della nostra vita, l’ultima per me in Coppa del Mondo»

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

GIRONE D

Sabato c’è All Blacks-Francia

Domenica sfida Scozia-Argentina

Irlanda in testa Ma può star fuori

Figi-Samoa, derby di domenica

PARTITE GIÀ GIOCATE Nuova Zelanda-Tonga 41-10 Francia-Giappone 47-21 Tonga-Canada 20-25 Nuova Zelanda-Giappone 83-7 Francia-Canada 46-19 CLASSIFICA Squadra P V N P F S Nuova Zelanda 10 2 0 0 124 17 Francia 10 2 0 0 93 40 Canada 4 1 0 1 44 66 Tonga 1 0 0 2 30 66 Giappone 0 0 0 2 28 130 DA GIOCARE Domani, 9.30 Whangarei Tonga-Giappone 24/9, 10.30 Auckland Nuova Zelanda-Francia 27/9, 6 Napier Canada-Giappone 1/10, 7 Wellington Francia-Tonga 2/10, 4.30 Wellington Nuova Zelanda-Canada

PARTITE GIÀ GIOCATE Scozia-Romania 34-24 Argentina-Inghilterra 9-13 Scozia-Georgia 15-6 Argentina-Romania 43-8 Inghilterra-Georgia 41-10 CLASSIFICA Squadra P V N P F S Inghilterra 9 2 0 0 54 19 Scozia 9 2 0 0 49 30 Argentina 6 1 0 1 52 21 Georgia 0 0 0 2 16 56 Romania 0 0 0 2 32 77 DA GIOCARE 24/9, 8 Dunedin Inghilterra-Romania 25/9, 9.30 Wellington Argentina-Scozia 28/9, 8.30 Palmerston N. Georgia-Romania 1/10, 9.30 Auckland Inghilterra-Scozia 2/10, 2 Palmerston N. Argentina-Georgia

PARTITE GIÀ GIOCATE Australia-Italia 32-6 Irlanda-Stati Uniti 22-10 Russia-Stati Uniti 6-13 Australia-Irlanda 6-15 CLASSIFICA Squadra P V N P F S Irlanda 8 2 0 0 37 16 Australia 5 1 0 1 36 21 Stati Uniti 4 1 0 1 23 28 Russia 1 0 0 1 6 13 Italia 0 0 0 1 6 32 DA GIOCARE Oggi, 9.30 Nelson Italia-Russia 23/9, 10.30 Wellington Australia-Stati Uniti 25/9, 7 Rotorua Irlanda-Russia 27/9, 8.30 Nelson Italia-Stati Uniti 1/10, 4.30 Nelson Australia-Russia 2/10, 9.30 Dunedin Italia-Irlanda

PARTITE GIÀ GIOCATE Figi-Namibia 49-25 Sudafrica-Galles 17-16 Samoa-Namibia 49-12 Sudafrica-Figi 49-3 Galles-Samoa 17-10 CLASSIFICA Squadra P V N P F S Sudafrica 9 2 0 0 66 19 Samoa 6 1 0 1 59 29 Galles 5 1 0 1 33 27 Figi 5 1 0 1 52 74 Namibia 0 0 0 2 37 98 DA GIOCARE 22/9, 10 N. Harbour Sudafrica-Namibia 25/9, 4.30 Auckland Figi-Samoa 26/9, 8.30 N. Plymouth Galles-Namibia 30/9, 9.30 N. Harbour Sudafrica-Samoa 2/10, 7 Hamilton Galles-Figi


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PALLAVOLO DOPO L’ARGENTO EUROPEO

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Coppa del Mondo a novembre 7 novembre Raduno della nazionale a Monza per preparare la Coppa del Mondo

20 novembre4 dicembre Coppa del Mondo in Giappone che qualifica le prime tre per i Giochi di Londra 2012 Parteciperanno 12 formazioni (sicure il Giappone come organizzatore, Serbia, Italia, Cuba, Stati Uniti) che si affronteranno con la formula del tutti contro tutti. 1-6 maggio La seconda chance olimpica per le squadre europee sarà il torneo continentale (1-6 maggio) dove parteciperanno otto squadre per un solo pass olimpico. 8-10 giugno La terza possibilità il torneo intercontinentale (8-10 giugno) di cui l’Italia si è assicurata l’organizzazione, dove parteciperanno quattro squadre per torneo (tre totali) con solo la prima che volerà a Londra 2012

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Travica «La nuova Italia fa sognare»

I NUMERI

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Azzurri alla 1a medaglia Dei 14 azzurri all’Europeo, solo Mastrangelo, Savani e Lasko avevano già vinto almeno una medaglia con la Nazionale seniores

La prima notte d’argento è a occhi aperti. E’ l’ora dei rimpianti ma anche della consapevolezza per i «nuovi» azzurri reduci da un’estate che ha portato alla finale europea. E Dragan «Drago» Travica è il simbolo della nuova Italia di Mauro Berruto, che ha promosso titolare lui e tanti compagni che Europei, Mondiali o World League al massimo li avevano visti dalla panchina. Rimpianti?

«Riconosco i meriti della Serbia, ma la fortuna esiste. Ne ha avuta molta in semifinale con la Russia, e poi sul finale del 3o e 4o set con noi, con quei palloni caduti così. Sul lato umano abbiamo vinto noi, anche se quando si perde bisogna stare zitti dico che è bello vedere un campione che vince, però deve essere sempre un campione e domenica vari giocatori non si sono comportati bene (Nikic, ndr)». Due anni fa l’Italia era 10a, 4 anni fa 6a. Ora il podio, basta per dare valore a questi giorni?

«Questo gruppo è appena nato, abbiamo sempre avuto la sensazione che su di noi non ci

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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differenza allucinante con le altre nazionali. Forse è un po’ la mentalità del movimento, la materia prima c’è, potevano essere più bravi a scoprirci prima. L’allenatore nuovo (Berruto, ndr) ci ha dato fiducia, prima mai. Per fortuna ci siamo fatti trovare prontissimi».

miei compagni scrivevano su Facebook, abbiamo girato video per far vedere come siamo nei momenti liberi. Speriamo di aver trasmesso che questa nazionale aveva qualcosa di diverso, veder crescere l’entusiasmo intorno a noi è stata una bella conquista».

Tipo che bisogna dare più fiducia ai giovani?

Che cosa ha imparato?

E com’è un cognato in campo?

«Il problema è che noi non siamo giovani, io ho 25 anni e non è il massimo sentirsi ancora chiamare così, non deve essere che tanti di noi vicini ai trent’anni erano alla prima manifestazione da titolari, c’è una

«Una mentalità costruita con l’allenatore, con lo staff. Sono diventato un giocatore migliore. Credo anche che ci apprezzino molto, non solo per i risultati, ma per come siamo stati in campo e fuori. Io ho un blog, i

«La più contenta è mia sorella (Mihaela, moglie di Savani ndr) che ci stira le camicie e ci fa le crêpes. Ci vizia e a noi piace. E’ una cosa particolare, ma in campo non ci si pensa». Il ricordo più bello?

«Il giorno prima di partire per l’Europeo. Mauro ha parlato, tutti siamo intervenuti passandoci una mela, tutto quello che ci siamo detti lì l’abbiamo messo in campo. E poi il prepartita con la Polonia, nello spogliatoio Berruto ha detto cose da "Ogni maledetta domenica". Mi sono commosso e a me non succede spesso».

ALLE 21.30 SU RAI SPORT 1. DOMENICA SI GIOCA

Stasera si presenta la serie A (a.a.) Sarà Raisport1 a diffondere stasera alle 21.30 la presentazione del 67o campionato di serie A Sustenium. L’appuntamento è organizzato dalla Lega Pallavolo e propone l’apertura della nuova stagione che prenderà il via domenica prossima con l’anticipo televisivo alle 17.45 (sempre su RaiSport1) tra i campioni d’Italia di Trento che ospitano Monza, mentre tutte le altre gare sono, come di

consueto alle 18. Per la presentazione si è scelto un format, per la prima volta nella storia della pallavolo, di programma televisivo, in studio condurrà la voce della pallavolo in Rai, Alessandro Antinelli con interventi di Andrea Lucchetta. Molti gli ospiti, tra cui il c.t. della nazionale Mauro Berruto, il presidente federale Carlo Magri, l’allenatore campione d’Italia con Trento, Radostin Stoytchev, e Hristo Zlatanov. .

Scommettete su questa squadra

«La più ambiziosa in cui abbia mai giocato, è quello che cercavo. Tra club e nazionale non c’è tempo per fermarsi, sarà un anno tosto, ma non vedo l’ora».

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Medagliati con giovanili Dei 14 azzurri, 8 hanno vinto almeno una medaglia nelle Nazionali giovanili e solo Zaytsev e Giovi non hanno mai fatto parte delle selezioni giovanili

Dragan Travica, 25 anni, alzatore azzurro e di Macerata. Sotto, Mauro Berruto TARANTINI

MARISA POLI

DI GIAN LUCA PASINI

«La cosa più bella è che abbiamo ritrovato il valore di questa maglia». La frase più intensa e spontanea arriva alla fine della serata da Dante Boninfante arrivato all’azzurro a 32 anni, quando i musi lunghi del podio si distendono, un po’ a fatica. Prima in Gigi Mastrangelo, promosso senatore col massimo dei voti, che trascina la squadra nel locale italiano scelto per la cena dei saluti, rompiscatole e pignolo in campo, devastante a muro (27) e guascone con le gambe sotto il tavolo. E’ una delle tante facce «vincenti» di questa Nazionale. E’ il massimo della banalità dire che l’Italia torna dall’Austria più ricca, visto che negli ultimi 6 anni non era mai salita sul podio. Ma il vero colore di questa medaglia forse lo capirà fra un po’. Ripensando a quando anche i singoli siano cresciuti. Quello strano mix di 30enni forse troppo presto bollati come non adatti, a quasi giovani «costretti» alla panchina. Le parole dure di Travica sono anche una richiesta: scommettete. Adesso, subito. La grande amarezza dell’Italia sul podio viennese ha un motivo semplice: gli azzurri e Berruto erano certi di vincere, fino all’ultima palla. E in cuor loro si sentono defraudati di una cosa che sentivano loro. Che sentono di meritare. La Fame che neppure lo chef napoletano, Giuseppe Tramontano è riuscito a placare nell’ultima cena viennese, è l’eredità più preziosa. Dopo l’altra sera, anche nella sconfitta più dolorosa (basta guardare foto e immagini austriache), Savani e soci hanno capito una cosa: sanno che lo possono fare. Vincere. E lo faranno. Forse non sempre, ma lo faranno. Assieme. Per un’Italia pallavolistica che pensava di essere ancora ai margini del movimento, è bel regalo di campionato.

«L’allenatore ci ha dato fiducia, prima non accadeva Questo gruppo è appena nato, ma siamo ambiziosi»

avrebbero scommesso in tanti. Ma siamo ambiziosi, ci siamo detti subito che ce la potevamo fare. Forse per questo è la sconfitta più difficile della carriera, perché ce lo meritavamo. Penso comunque che il nostro sia un bel messaggio per l’Italia».

il punto

Domenica c’è il campionato e per lei una nuova squadra, Macerata.

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Età media degli azzurri Si alza a 29 anni e 4 mesi se si considera il sestetto di partenza con libero. Contro una media del campionato (tutte le rose) di 27 anni e 7 mesi.

2

Milioni davanti alla tv La finale è stata seguita da 1.203.000 spettatori su Rai2 (share del 6,60%) ai quali vanno aggiunti i 919.000 che hanno seguito integralmente la gara su RaiSport1, con uno share del 5.81% (a.a.)

IL CASO ARBITRI SOTTO ACCUSA IN SEMIFINALI E FINALE

GLI ALTRI SPORT

Instant replay la ricetta antierrore

Il rugby ha l’arbitro-tv per le mete Per il tennis c’è l’occhio di falco

La prova tv per evitare contestazioni: costosa per il campionato, non per le grandi manifestazioni L’arbitro è nudo: le riprese televisive delle ultime manifestazioni internazionali smascherano le «colpe» dei fischietti. Era accaduto in maniera macroscopica a Danzica, grazie al super slow motion della tv polacca durante le finali di World League, è capitato ancora nelle all’Europeo di Vienna, dove sia la semifinale (fra Russia e Serbia) che la finale sono state travagliate dalle proteste. In alcuni casi (l’errore che ha deciso la sfida di sabato a favore dei serbi), con

«una toccata» a muro non vista, giustificate. Ilarità Ripensando alle tante

polemiche e alle tante proteste fa quasi sorridere l’annuncio fatto dal presidente della Cev, André Meyer, appena rieletto. Poche ore prima dell’ultima partita: «Vogliamo aumentare l’interscambio di arbitri fra Europa ed Africa...» . Da restare stupefatti. Dopo la finale il c.t. azzurro Berruto ha avuto parole dure verso i direttori di gara, ma dopo la rabbia ha anche detto: «I mezzi tecnici ci sono, si possono evitare queste polemiche. Basta volerlo». La tecnologia, già sperimentata in altri sport, può in effetti venire in aiuto degli arbitri. Ma i primi esperimenti fatti in Italia, con la talpa (sensore che segnala le palle dentro e fuori), han-

no dimostrato che può essere affidabile solo in determinate condizioni e non in tutti i palasport allo stesso modo. L’instant replay con le telecamere è realizzabile realisticamente solo nelle grandi manifestazioni, in un campionato avrebbe costi esorbitanti. Per un Mondiale o un Europeo sarebbe teoricamente più facile, perché le riprese tv sono sempre assicurate, con l’attenzione di regolare bene il numero di «richieste» di intervento in una partita perché questo finirebbe per aumentare le pause di uno sport che di per sé — con azioni sempre più veloci e quindi più corte, fatte di pochi scambi — soffre già un po’ delle pause in una partita. Problema irrisolvibile? Certamente no. La tecnologia si evolve velocemente e si potranno trovare presto i

primi correttivi. Fischietti Già da subito,

invece, sarà necessario lavorare sulla classe arbitrale. L’arbitro olandese Loderus aveva sbagliato (da secondo) l’impossibile nella gara Italia-Bulgaria nelle recenti finali di World League, poco più di due mesi fa. Può essere messo a dirigere una finale europea dopo un episodio del genere? Sembra strano. Forse anche fra i fischietti sarebbe il caso di fare largo ai giovani. g.l.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal rugby al tennis, dalla scherma al basket, sono numerosi gli sport che hanno aperto alle tecnologie per limitare (o correggere) gli errori arbitrali. Nel RUGBY dal 2001 c’è il Tmo (television match official): un arbitro che si trova in una sala dello stadio, davanti alla tv, e può essere consultato per i dubbi in area di meta. Tutto avviene a gioco fermo e solo dopo una presunta meta, può decidere anche su calci, trasformazioni e drop, se l’arbitro dubita che la palla sia passata tra i pali. Dal 2005 il BASKET ha l’«instant replay», con un video posizionato vicino

agli ufficiali di campo. In Italia si usa nelle Final Eight di Coppa Italia e dalle semifinali di Lega A in poi. La SCHERMA sta invece estendendo anche ai tornei locali l’uso del videoarbitraggio: l’arbitro può rivedere tutte le azioni in caso di dubbi. In un incontro ogni atleta ha tre richieste da spendere, e se ha ragione non ne perde. Nel BASEBALL professionistico Usa, la moviola è usata in caso di dubbi sui fuoricampo (gli allenatori hanno un numero limitato di richieste da spendere). Nel TENNIS c’è invece l’occhio di falco, qui le immagini non sono reali, ma una ricostruzione al computer della traiettoria seguita dalla palla. Tre richieste «sbagliate» per set a ogni tennista, e un’altra nei tie break.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

CINQUE ANNI DA DOMINATORI

BASKET EUROPEO

Iniziò tutto con l’oro iridato ’06 La generazione dei fenomeni nasce con l’oro al Mondiale 2006 in Giappone (prima foto a sinistra). Seguiranno gli argenti all’Europeo ’07 e ai Giochi ’08 (foto centrale) e l’oro all’Europeo ’09 (foto accanto) e ’11. Unico fallimento il Mondiale 2010 (6o posto).

Grande Spagna LUCA CHIABOTTI

E’ stato un lunedì indaffarato per Sergio Scariolo. Dopo aver vinto in Lituania il suo secondo oro continentale, unico italiano ad esserci riuscito, è atterrato a Madrid alle 7 del mattino. All’una è stato ricevuto coi campioni d’Europa alla Moncloa, la sede del governo spagnolo, dal premier Josè Luis Zapatero, poi, nel pomeriggio, il classico giro della città in pullman scoperto fino a plaza de Callao per il bagno di folla conclusivo. Domenica notte il bagno era stato di champagne per una Spagna che ha vinto più di una splendida medaglia d’oro: «Mi sento molto fortunato ad aver passato due mesi con persone così — dice il 50 enne tecnico bresciano — e mi rende orgoglioso che atleti di tale talento abbiano accettato fin dal primo momento di giocare come una squadra, in un sistema, impegnandosi e aiutandosi in difesa. Questo gruppo non solo ha vinto ma ha impersonato i valori più belli dello sport. La storia è piena di squadre forti che hanno fallito per motivi morali». Cosa vuol dire allenare la Spagna?

«Ti costringe ad essere sempre all’altezza di un gruppo di giocatori che ha un livello massimo di conoscenza del basket. Ottenere il loro rispetto è una grande soddisfazione e ripaga di tutti i sacrifici». A tratti, vincere è sembrato facile: tecnicamente, quali sono state le difficoltà?

«Ho certato di sommare il talento di cui disponevo e non di usarlo in alternativa. Così ho utilizzato assieme due guardie, Navarro e Rudy Fernandez, e due lunghi, i fratelli Gasol, cambiando il modo di giocare di una squadra abituata da 10 anni ad aprire l’area coi tiri da fuori di Garbajosa. Ognuno di loro ha dovuto sacrificare qualcosa di suo perché la cosa funzionasse e ha funzionato. E per me è stato sperimentare un basket che mi ha riportato alle origini. E’ stato stimolante: spesso lavorare solo sulle proprie certezze appiattisce». Pau Gasol e Juan Carlos Navarro sono i suoi grandi sponsor.

«In tre anni, da parte di questa squadra, non c’è mai stato un atteggiamento o una parola sbagliata. Solo una volta, due anni fa, Marc Gasol che però è stato in gran parte frainteso. Pau e Navarro sono i due leader, è ovvio che essere in sintonia con loro rinforza la fiducia di tutta la squadra». Navarro la Bomba, premiato miglior giocatore dell’Europeo, ogni tanto sembra incontrollabile...

«Nella maniera più assoluta. Juan Carlos e una persona e un giocatore di essenzialità as-

A sinistra Sergio Scariolo, 50 anni, con il premier spagnolo Josè Luis Zapatero. A destra il capitano della Spagna Juan Carlos Navarro, 31 anni, a plaza de Callao a Madrid REUTERS

Scariolo: «Ho sommato il talento e i campioni si sono sacrificati»

FRANCIA E MACEDONIA

Che festa anche a Parigi e Skopje

Il tecnico dei re d’Europa: «In tre stagioni, da parte di questa squadra, non c’è mai stato un atteggiamento sbagliato»

« «

A Navarro va permesso di avere semaforo verde per inventare Durante l’Europeo il mio svago erano i video degli allenamenti di Milano SERGIO SCARIOLO C.T. SPAGNA DAL 2009

soluta, uno vero. Gioca e pensa solo alla squadra con un talento a cui bisogna permettere, però, di avere il semaforo verde per inventare. E’ una cosa che nelle mia carriera ho vissuto poche volte e solo coi grandissimi che ho allenato come Sasha Djordjevic. E pochi si rendono conto di che difensore possa diventare nelle partite chiave: il francese Nicolas Batum, contro di lui, ha fatto molta fatica». Perché a ogni finale escono «voci» sulla sua panchina che sarebbe in pericolo in caso di sconfitta?

«Non lo so, il mio contratto con la federazione spagnola scade il 31 dicembre 2012 e mai né io né il presidente Saez abbiamo pensato di interrompere il rapporto prima, nemmeno l’anno scorso dopo il sesto posto al Mondiale. Che il tecnico non faccia parte di una squadra ormai ritenuta sacra lo capisco e lo accetto. Chiaro che se succede qualcosa di meno che perfetto la colpa è sua».

Adesso torna ad allenare in Italia dopo 14 anni. Cosa può portare un bicampione d’Europa alla nostra pallacanestro?

«Non ho nessun segreto che non sia lavorare. E sperare così di dare un contributo. Non vedo l’ora di fare il primo allenamento con Milano». All’Olimpia ha dell’ottimo materiale ma dovrà costruire una squadra dall’inizio.

«E’ una nuova sfida, con logiche tecniche diverse da quelle della Spagna, che mi affascina. Durante l’Europeo, sotto pressione, il tempo che ho dedicato a visionare le amichevoli e gli allenamenti di Milano (ogni giorno, le immagini venivano montate e inviate in Lituania, n.d.r.) è stato il mio svago. E’ come avere un figlio nell’incubatrice: è tuo, ma la sua vita dipende da altri, dai medici, dalle infermiere. Ho voglia di portarlo a casa. Rispettando al massimo l’ottimo lavoro che finora Frates e lo staff hanno fatto al posto mio». © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic GIOVANI SPAGNOLI CRESCONO: 4 TITOLI EUROPEI SU 6 GIOCATI L’estate vincente della Spagna è cominciata con gli Europei under dove i ragazzi e le ragazze iberiche hanno conquistato 4 medaglie d’oro e due di bronzo su 6. In campo maschile, la Spagna ha vinto il titolo under 20 in finale contro l’Italia e under 18, dove l’Italia ha chiuso al quarto posto. Terzo posto nell’under 16 vinto dalla Croazia: l’Italia è stata 10a. Nella femminile, le spagnole hanno conquistato il titolo under 20 (Italia 7a) e under 16 dove l’Italia ha vinto il bronzo. Bronzo invece per la Spagna nell’under 18 vinto dal Belgio. Straordinario anche il cammino delle squadre spagnole: in 6 tornei, da 9 partite l’uno, solo 3 sconfitte, due dell’under 16 maschile e una dell’under 18 femminile.

(z.z.) A Parigi, la Francia ha celebrato l’argento vinto e la qualificazione all’Olimpiade di Londra 2012 mettendo la maglia numero 9 di Tony Parker sulla statua di Winston Churchill nei pressi dei Campi Elisi. I giocatori della Francia vestivano una maglia bianca su cui era stampata la frase «We shall never surrender» (Non ci arrenderemo mai), pronunciata dal primo ministro britannico Churchill il 4 giugno 1940 ai comuni e alla nazione inglese in vista della guerra. Grande festa anche a Skopje, per lo storico 4o posto raggiunto della Macedonia, qualificata così per il torneo preolimpico della prossima estate. Migliaia di persone si sono radunate per salutare la squadra del play di Siena Bo McCalebb, Borche McCalebbovski per il passaporto macedone.


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BASKET SERIE A

A BOLOGNA

Un tavolo per Kobe Sabatini cerca sostegno in città Il Comune ci sta

Un tavolo per Kobe Bryant. Il patron della Virtus Bologna Claudio Sabatini ha invitato la città a sostenerlo nell’idea di ingaggiare la stella dei Lakers al quale nei giorni scorsi ha offerto un contratto di due mesi. L’idea di Sabatini è di coinvolgere istituzioni

e imprenditori per una serie di iniziative che, oltre all’arrivo di Bryant, prevedono il ritorno di Manu Ginobili e la candidatura di Bologna a ospitare il Mondiale under 19. L’invito è stato raccolto dall’assessore allo Sport del Comune di Bologna Luca Rizzo

la scheda DANILO GALLINARI 23 ANNI ALA DI 2.08

Danilo Gallinari è nato a Sant’Angelo Lodigiano l’8 agosto 1988 e, non per caso, gioca con la maglia numero 8. È figlio di Vittorio, ex giocatore di Milano e ora agente di giocatori, tra cui lo stesso Danilo.

2004 Esordisce in B 1 a Casalpusterlengo.

2005 Milano lo mette sotto contratto e lo gira in prestito a Pavia (LegaDue): è premiato come miglior giocatore italiano.

2006 Esordisce in serie A con l’Armani Jeans Milano.

2008 Al termine della seconda stagione all’AJ, è votato miglior giocatore della serie A e Rising Star (stella nascente), dell’Eurolega.Si dichiara eleggibile per il draft Nba: a fine giugno viene scelto da New York con il numero 6.

2011 Dopo due stagioni e mezzo ai Knicks allenati da Mike D’Antoni, compagno di papà Vittorio nell’Olimpia degli anni ’80, passa a Denver con cui gioca i playoff. A settembre partecipa all’Europeo. A destra Danilo Gallinari, 23 anni, con Denver nei playoff contro Oklahoma City. Sotto in maglia Armani Jeans nel 2007/08 AP

Gallo a Milano Stavolta è fatta In attesa della Nba Danilo torna a casa La firma dopo gli ultimi dettagli legati all’assicurazione Giovedì la partenza per il ritiro dell’Olimpia in Spagna MASSIMO ORIANI

Tanto tuonò che piovve. Dopo settimane di speculazioni, dichiarazioni d’amore e dubbi legati alla durata della serrata Nba, Danilo Gallinari è da oggi un giocatore dell’Olimpia Milano. La firma dovrebbe essere arrivata ieri in tarda serata o al massimo verrà messa in calce al contratto nelle prossime ore, dopo aver risolto gli ultimi dettagli legati all’assicurazione del giocatore. Di certo c’è che il Gallo partirà giovedì con la squadra per l’Andalusia, dove ad accoglierlo troverà il suo nuovo allenatore, Sergio Scariolo, fresco bicampione d’Europa con la Spagna. L’Emporio Armani finirà infatti la preparazione precampionato in Costa del Sol. Gallinari, che è legato ai Denver Nuggets da un contratto in scadenza a giugno 2012 che

gli frutterà 4.190.182 dollari (il club ha un’opzione per la stagione 2012-13 per un annuale da 5.589.703 dollari), ha quindi deciso di aspettare gli sviluppi di un lockout che pare sempre più probabile sia a lunga scadenza, giocando con la squadra con la quale ha iniziato la carriera, da 18enne, nel 2006-07 e che lo ha lanciato nell’olimpo dei pro’, dove venne scelto con il numero sei nel giugno 2008 dai New York Knicks. Rinforzo Un ulteriore rinforzo

per una squadra che si è totalmente rinnovata in estate con le acquisizioni di Bourousis, Fotsis, Nicholas, Cook, Hairston, Giachetti e Radosevic, con le sole conferme di Mancinelli e Rocca e il rientro dai prestiti di Melli, Viggiano e Ariel Filloy. Proprio perché da rodare e per di più pure con un nuovo tecnico, l’aggiunta di

un talento come Danilo non potrà che aiutarla ad ottenere risultati in quello che si preannuncia un difficile inizio di stagione in Eurolega, con Maccabi Tel Aviv, Real (a Madrid) ed Efes Istanbul nelle prime tre giornate. Uscita Chiaro che Milano sa be-

nissimo che nel momento in cui proprietari e giocatori dovessero trovare un accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro, Gallinari salirebbe sul primo aereo per il Colorado. Ma è un rischio, se così vogliamo chiamarlo, calcolato e in linea con quanto sta accadendo nel resto d’Europa. Tecnicamente, l’inserimento non sarà certo un problema, anche se è ovvio che qualcuno (Mancinelli e forse anche Fotsis) dovrà sacrificare dei minuti per fargli posto. Impensabile che ci siano però malumori, anche perché si tratta di «uno di loro» e non

di uno straniero qualunque. Infatti già ieri da Madrid, prima che la trattativa si definisse, Scariolo confermava che «l’unico sul quale potremmo fare un’eccezione per il part time è Danilo, perchè è un giocatore di questa squadra e siamo sicuri al 100% che il suo approccio morale sarebbe il migliore». Da non sottovalutare poi l’aspetto strettamente sentimentale. Ricordate gli undicimila del Forum di Assago dello scorso 4 ottobre? Certo, c’erano i Knicks, ma la grande attrazione era stata il ritorno di Danilo. «E’ stato uno dei momenti più belli ed emozionanti non solo della mia carriera, ma della mia vita» aveva detto Gallo dopo quella magica serata. State pur certi che, un anno dopo, ovvero il nove ottobre, quando Milano ospiterà Varese nella prima di campionato, ce ne saranno altri undicimila a festeggiare il suo ritorno. Post Europeo I primi contatti

tra il giocatore, il suo procuratore (che altri non è che papà Vittorio) e l’Olimpia sono avvenuti dopo l’eliminazione dell’Italia dall’Europeo, anche se era ovvio (come peraltro aveva detto lo stesso Danilo) che la prima se non unica scelta è sempre stata Milano. Gli unici problemi erano legati all’assicurazione e per sistemare gli ultimi dettagli ieri è arrivato in città Arn Tellem, l’agente che rappresenta Gallo negli Usa. Ora non resta che attendere di vederlo in campo con quella maglia numero otto che fu già sua. E che guarda caso non era stata presa da nessuno dei nuovi arrivati... © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nervo che ha indetto per oggi un incontro tra vari soggetti istituzionali e imprenditoriali per dare vita a un progetto che sostenga il patron della Virtus. In queste ore, è attesa una risposta dell’agente di Kobe Bryant alla prima offerta di Sabatini.

Taccuino

PERCHÉ I PRO’ MERCATO a Montegranaro DEVONO Uzoh(a.p.) Montegranaro ha rag ASSICU- giunto un accordo con il play ameri RARSI? cano Ben Uzoh, nato a Houston il 19 I giocatori Nba che vengono in Europa durante la serrata, devono stipulare una polizza d’assicurazione che li copra in caso d’infortunio. Se dovessero infatti farsi male giocando per un’altra squadra rispetto a quella pro’ a cui sono legati, rischierebbero la rescissione del contratto, che prevede clausole che impediscono attività fisiche che mettano a rischio l’incolumità.

marzo 1988. Uzoh, la cui famiglia è originaria di Lagos in Nigeria, ha gio cato nella scorsa stagione 41 partite in Nba nei New Jersey Nets. Nel col lege ha invece vestito la maglia di Tul sa dove nell’ultima stagione (2009/10) in 35 parite ha realizzato 15.3 punti con 4.7 rimbalzi e 4.7 as sist di media. E’ stato chiamato per sostituire il play Edgar Sosa, infortu natosi con la nazionale dominicana.

AMICHEVOLI

Bene Varese Amichevoli: Biella-Montegranaro 86-80 (Coleman, Miralles 18; McNeal 36); Varese-Pesaro 78-71 (Stipcevic 19; White 23); Treviso-Bologna 77-70 (Becirovic, Moldoveanu 14, Homan 24); Roma-Veroli 91-84 (Tucker 21, nella foto Ciamillo; Jackson 22); Caserta-Avellino 66-74 (Righetti 13; Troutman 22); Sassari-Astana 79-76 (Hosley 16; Marshall 19)

S Europeo E’ quanto hanno fatto infatti tutti i giocatori Nba che hanno preso parte all’Europeo. Ovvio che più lungo il periodo da coprire e più oneroso il contratto in essere con i pro’, più alto è il premio. Come nel caso di Bargnani, che ha ancora un quadriennale da 42 milioni con Toronto da assicurare. E’ questo il motivo principale per cui il Mago non si è ancora accasato in Italia (Siena) o in qualche altro club europeo di prima fascia che farebbe carte false per averlo.

A-1 DONNE

Così la prima giornata Fissati gli orari dell’Opening Day, previsto a Cervia sabato15 e domenica 16 ottobre. Sabato: Se sto San Giovanni–Umbertide (ore 16); Lucca–Pozzuoli (18). Domenica: Comense–Alcamo (11,45); Parma–Priolo (14); Faenza–Cagliari (16.15); Schio–Taranto (18.30).

NBA

Shaq, flirt col Belgio La notizia pare più scherzosa che reale. Secondo le dichiarazioni, riportate da un sito belga, del gene ral manager Jacques Stas, lo Charle roi avrebbe tentato di ingaggiare Shaquille O’Neal, dove gioca il cugi no Demond Mallet. Le condizioni fisi che di Shaq hanno poi portato alla fine delle trattative. Rasual Butler, ex Hornets, lascia Gran Canaria per problemi personali. Dirk Nowitzki ha dichiarato che attenderà novembre prima di prendere una decisione su un’esperienza in Europa in caso di serrata prolungata. Probabile però l’addio alla Nazionale, anche se l’ala di Dallas non ha escluso un ritorno per l’Europeo 2015, quando avrà 37 anni, per tentare un’ultima volta di qualificare la Germania all’Olimpiade (Rio 2016).

ASIATICI

Volano Iran e Cina Proseguono i campionati asia tici a Wuhan (Cina). Ancora imbattu ti i padroni di casa (nella foto AFP Zhang Zhaoxu contro gli Emirati Ara bi) dopo il 90 71 di ieri sulla Siria,ol tre a Iran, Giappone e Sud Corea. Ve nerdì i quarti di finale, sabato le semi finali e domenica la finale. La vincen te si qualifica per Londra 2012, se conda e terza vanno al Preolimpico.


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TENNIS GLI IBERICI CONTRO L’ARGENTINA

Colosso di Davis Non solo Nadal «Vince il gruppo»

RETROSCENA

Djokovic-Nadal Recuperi segreti

Spagna, è la 6a finale in 11 anni. Ben 12 tornei vinti nel 2011 e 14 giocatori fra i primi 100 Da sinistra, capitan Costa con Verdasco, Nadal, Lopez, Ferrer ANSA VINCENZO MARTUCCI

Zio Toni, benedetto, gli ha insegnato a essere uomo, prima che tennista, gli ha cambiato la mano, da destro naturale a mancino, solo con la racchetta, e gli ha insegnato la storia del suo sport. E, oggi che Rafa Nadal ha vinto tutto, Olimpiade inclusa, gli insegnamenti dello zio-allenatore spiccano nella sua scintillante bacheca di trofei di 7 anni d’oro: 7 Montecarlo (gli ultimi, consecutivi), 5 Roma (6 finali), 6 Roland Garros (bilancio 45-1), 2 Wimbledon (5 finali dal 2006), 1 Australian Open, 1 Us Open. Ma, celebrando l’epopea di 6 finali di Davis della Spagna dal 2000 (4 vinte), il più forte terraiolo di sempre vuole il terzo urrah personale, il 2-4 dicembre, con l’Argentina di Del Potro e Nalbandian. Anche se per le tre assenze è giustificato da gioventù e infortuni. Squadra Con quelle gambe a molla, Rafa poteva diventare calciatore, come zio Miguel Angel, anche se non stopper e non nel Barcellona — patito com’è del Real Madrid —, ed ha uno spiccato spirito di squadra. E quindi, anche dopo l’ultima impresa-Davis di Cordoba, la sesta firmando il punto decisivo — la diciottesima consecutiva —, spazzando via Gasquet e Tsonga a dispetto del fuso orario e della superficie diversi da New York, risponde al pubblico che l’acclama: «Io non sono potuto andare ad Austin, negli Usa, e senza i compagni non saremmo in finale. L’unica legge che vale è quella del campo. Perciò, quando sono lì, non mi sento speciale, né rispetto a David (Ferrer), né a Fernando (Verdasco) o a Feliciano (Lopez). Mi sento solo uno di più. Gareggiamo e viviamo insieme: giochiamo alla Playstation, guardiamo basket e calcio... Vorrei che fosse di più così durante l’anno». Individualità Lo spirito è importante. Come sottolinea il numero 5 del mondo, lo scoiattolo David Ferrer: «Siamo orgogliosi di far parte di questo gruppo. Con Feliciano e Fernando ci conosciamo dai 12 anni, io ne ho 29, Feli uno di più, Fernando uno di meno. Giochiamo gli stessi tornei fin da ragazzi, ab-

DOMANI SORTEGGI 2012

Svizzera avanti Italia che rischi! Battendo Hewitt per 4 6 6 4 6 7 (7) 6 4 6 3 sull’erba di Sydney, Wawrinka promuove la Svizzera al tabellone mondiale 2012 che, domani a Bangkok, verrà abbinata per sorteggio, come Italia, Austria, Canada, Germania, Giappone, Kazhakistan e Svezia alle teste di serie, Spagna, Argentina, Serbia, Francia, Repubblica Ceca, Usa, Croazia e Russia, nel 1˚ turno del 10 12 febbraio. Chi capiterà agli azzurri?

biamo diviso tante esperienze, per capirci, ci basta uno sguardo. Che unità: quando uno sta male, l’altro cerca di aiutarlo, quando uno gioca e un altro no, sa che il compagno è contento». Tornei Ma, al di là degli aiutini degli avversari — vedi fratture intestine Nalbandian-Del Po-

tro nella finale 2008 —, questa Spagna è fortissima. E non è solo Nadal. A partire da Ferrer, eroe della vittoria in trasferta contro Fish e Roddick, addirittura sul cemento. Anche se la madre terra della Spagna è rossa, come quella che ospiterà la finale con l’Argentina, forte di 20 sfide casalinghe, dal Brasile

nel 1999. Verdasco è stato numero 7 del mondo, Lopez è arrivato a massimo a 20, ma tutt’e due sono pericolosi battitori (il servizio di Verdasco tocca i 228 all’ora), più validi sul veloce, formano un bel doppio mancino. Perché, a parte i 17 Slam vinti era Open (10 di Nadal), e i 3 numero 1 del mondo (Mo-

ya, Ferrero e ancora Nadal), quello che fa forte la Spagna sono i 12 tornei Atp vinti quest’anno (3 Rafa e Almagro, 2 Ferrer, 1 Robredo, Andujar, Ferrero e Granollers), i 14 giocatori fra i primi 100 del mondo (6 nei primi 31). Da n. 1 del mondo, dice la Federazione mondiale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dall’uovo di Djokovic alla bolla di Nadal. Agli Us Open, il n. 1 — che poi s’è stirato i muscoli del costato domenica in Davis e rientrerà fra 4 settimane — ha rivelato di aver fatto uso di una camera ipobarica. Ora il n. 2 rin grazia sul suo account Face book la «Bubble pure air», un’al tra invenzione simile che aiuta le prestazioni sportive. Così, Ra fa avrebbe recuperato dopo gli Us Open e la fantasmagorica fi nale di lunedì. Tanto da giocare venerdì in Davis.

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VELA AUDI MEDCUP 2011

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I NUMERI

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Le regate disputate quest’anno nel circuto Audi MedCup, tra bastoni e prove costiere.

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Le città che hanno ospitato il circuito: Cascais (Portogallo), Marsiglia (Francia) Cagliari (Sardegna), Cartagena (Spagna), e appunto Barcellona (Spagna).

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Edizioni dell'Audi MedCup disputate finora. Il circuito ha esordito a Punta Ala (in Italia) nel 2005

ROSSELLA RAGANATI BARCELLONA (Spagna)

Al termine dell’ultima tappa dell’Audi MedCup 2011 (il circuito delle classe Tp 52) Bribon ha ammainato le vele, e si è ritirato definitivamente dalle competizioni, chiudendo di fatto anche la carriera velica di Juan Carlos di Borbone. Non c’è velista al mondo che non sappia che il Bribon è la barca del re di Spagna. In 38 anni sono stati costruiti quindici scafi con questo nome, tutte per l’armatore catalano Josè Cusì e per il suo timoniere di fiducia, il re Juan Carlos o meglio il Senor come i velisti che sono andati in barca con lui chiamano il monarca a bordo. Il Senor «E’ stata una scelta dolorosa e inevitabile — ha confessato Jose Cusì —, ma sono sicuro che io e il Re continueremo a navigare insieme anche se non sulle barche da regata». E’ significativo che Bribon abbia deciso il ritiro proprio dopo l’ultima regata dell’Audi MedCup e forse non a caso ha chiuso al secondo posto. Visto che questo circuito di regate giunto alla sesta edizione deve tanto alla testa coronata spagnola e alla sua grande passione della vela. Se l’Audi MedCup è uno degli appuntamenti velici internazionali più conosciuti lo si deve proprio a Juan Carlos. Olimpiade 1972 L’amicizia tra Cu-

sì e il Re nasce nel 1971 quando Juan Carlos, allora Principe, era a Barcellona per allenarsi in vista dell’Olimpiade di Monaco ’72 (le regate si tennero a Kiel) a cui partecipò con il dragone

Cusì: «Sono sicuro che io e il re continueremo ad andare per mare insieme»

Il Bribon in regata insieme ad Azzurra, l’unica barca italiana in gara. Sono quindici le imbarcazioni con questo nome con cui Juan Carlos ha regatato FOTO AUDI MEDCUP

Bribon, l’ultima strambata Il re di Spagna scende a terra L’ultima tappa del circuito a Barcellona segna il ritiro dall’agonismo di Juan Carlos di Borbone dopo 38 anni. L’armatore: «Scelta dolorosa» vita a un’avventura durata quasi quattro decadi. Come nasce il nome Bribon? «Credo, spiega Cusì, che un buon regatante debba essere bravo, aggressivo, astuto e un po’... bricconcello (un «bribon» ndr)».

LA STORIA

Da Grael a Spithill Centocinquan-

Tra i grandi che hanno navigato su Bribon anche Grael, Spithill e Dean Barker Fortuna classificandosi quindicesimo. Alla fine dei Giochi, i due amici decisero di comprare due barche gemelle (gli Half Tonner disegnati dal 4 volte oro olimpico Paul Elvstrom) per Josè si trattava del Bribon I per Juan Carlos dello Shere Khan. Nel 1976, dopo tre anni passati da avversari sui campi di regata di tutto il mondo, decisero di unire le forze e di regatare insieme, nacque così il Bribon II (un One Tonner che esordì nel Campionato Internazionale del Mediterraneo) dando

totto sono stati i velisti che si sono avvicendati sulla barca del Senor nel corso degli anni, tra questi anche grandi campioni come Torben Grael, Dean Barker, James Spithill, Terry Hutchinson. Dieci gli italiani, l’antesignano è stato Lorenzo Bortolotti (dal ’94 al ’96) gli ultimi, quest’anno Francesco Scalici e Federico Giovanelli su Bribon XV. Tutti quelli che hanno fatto questa esperienza amano ripetere che per loro è stato un grande onore, uno dei più bei ricordi della carriera. «Che siano stati spagnoli o stranieri sono stati sempre molto bene a bordo, ricorda Cusì, abbiamo amici in ogni parte del mondo. Quando il Bribon ha regatato in Italia tutti i velisti del vostro Paese dicevano con affetto: «ecco arriva il nostro Re. La scelta del-

Ora c’è un libro (r.ra.) La storia del Bribon e delle le 15 barche con cui l'armatore Cusì e Juan Carlos (al timone nella foto Martinez) hanno regatato è raccontata nel libro «Bribon».

l’equipaggio per le mie barche – continua Cusì – è sempre stata complicata, un velista del Bribon deve avere tre qualità: bravura, lealtà e discrezione ed è difficile trovare questi tre requisiti in una sola persona». Ma che tipo di velista è il Re? «E’ uno sportivo nato, ama competere e ovviamente vincere. Affronta tutte le gare con sportività, vince con orgoglio e perde con umiltà. All’inizio stare in barca con lui non è facile, la prima volta che si sale a bordo si è ovviamente intimiditi, ma il Senor riesce ad avere un buon rapporto con tutti, basta poco perché l’equipaggio lo consideri uno di loro. Una volta, durante una regata con vento forte il Re si ferì a una mano, tutti a bordo si paralizzarono e le altre barche iniziarono a sorpassarci fino a che lui ruppe il silenzio: "Insomma cosa state aspettando? Volete vedere se esce sangue blu? Tornate ai vostri posti che dobbiamo andare al traguardo"». Adios Bribon, ci mancherai. © RIPRODUZIONE RISERVATA

AUDI MED CUP 2012

Per la prima volta si regata fuori dal Mediterraneo (r.ra.) Per la prossima stagione ci saranno grandi novità nel circuito Audi MedCup: si pensa a una tappa in Germania a Kiel o a Travemunde, una in Svezia a Goteborg, una in Francia a La Rochelle, scontate un evento in Spagna, potrebbe essere a Malaga, e uno in Italia (forse quella conclusiva) in lizza Trapani e Cagliari. 10 ITALIANI Nella storia del Bribon sono stati 10 gli italiani che hanno regatato al fianco del Re Juan Carlos: Matteo Auguadro, Lars Borgstrom, Alessandro Benigni, Lorenzo Bortolotti, Marco Capitani, Federico Giovanelli, Daniele Gabrielli, Michele Gnutti, Francesco Scalici, Franco Zamorani.


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI IPPICA L’80ENNE TRAINER DELL’EROE DI 3 GRAND NATIONAL

BASEBALL DOPO ROSARIO POSITIVO ESCALONA

Morto McCain Nettuno, secondo l’uomo di Red Rum caso di doping MICHELE FERRANTE

Forse lo seppelliranno all’ippodromo di Aintree, dove ogni anno si corre il Grand National, la corsa più famosa e massacrante del mondo con 7,2 km da percorrere e 30 terribili ostacoli da superare. Forse Ginger McCain andrà a riposare con il suo Red Rum, l’eroe della grande corsa già sepolto a pochi metri dal traguardo tagliato per primo ben tre volte (1973, 1974 e 1977), unico cavallo capace di tanto nella storia. Ginger McCain aveva 80 anni, è morto ieri dopo una breve ma inesorabile malattia e di Red Rum era stato l’allenatore, condividendone giustamente l’immortalità sportiva. Il migliore Era il più bravo Mc-

Cain e per questo motivo era sopravvissuto sportivamente al «fardello» Red Rum, riuscendo a vincere il Grand National ancora una volta, nel 2004 con Amberleigh House. Il ritiro due anni più tardi e testimone passato al figlio Donald, degno erede di tanto padre nel Grand National di quello stesso 2006, per merito delle gambe e dei polmoni di Ballabrigs. La favola McCain iniziò ad alle-

nare ufficialmente nel 1969 dopo la necessaria gavetta, sorretto dall’amore della favolosa consorte Beryl. Faceva anche il taxista a Liverpool (a po-

ANTONIO MAGGIORA NETTUNO

McCain esulta dopo il secondo Grand National di Red Rum: 1974

chi km c’è Aintree) e continuò a scarrozzare clienti per far quadrare i bilanci fino all’avvento di Red Rum. Che aveva iniziato la sua carriera come sprinter nelle corse in piano, riuscendo a vincere anche sui 1000 metri. E una volta ebbe anche l’onore di essere montato da Lester Piggott. Poi l’incontro con McCain, che acquistò quel cavallo afflitto da un problema cronico ad un anteriore, mirabilmente curato con lunghe nuotate sul litorale di Southport. Il primo trionfo nel Grand National 1973, raddoppiato l’anno successivo. Tripletta fallita nel 1975, un secondo posto ripetuto l’anno successivo e, nel 1977, finalmente, il terzo successo che significa ancora oggi leggenda, per il cavallo (morto nell’ottobre del 1995 a 30 anni) e per l’uomo che lo ha raggiunto ieri.

Secondo caso doping in un mese per la Danesi Nettuno, finalista della Ibl e fresca vincitrice della Coppa Italia. Dopo Olmo Rosario, sospeso in via cautelativa perché positivo al 4-metil 2-esamina (ammina alifatica con proprietà stimolanti) nel test del 20 agosto, dopo Cariparma-Nettuno, anche per José Escalona è scattata la stessa sospensione, che lo costringerà a saltare il Mondiale con la nazionale, perché positivo al 19-Norandosterone DL (variante del testosterone, un anabolizzante che serve per potenziare l’efficienza atletica e il recupero) nel test del 3 settembre a Nettuno, in gara-5 della serie scudetto tra Nettuno e San Marino. Il lanciatore è stato utilizzato in 3 gare su 7 della serie. Incubo «Mi sembra di vivere in

un incubo», dice il manager nettunese Ruggero Bagialemani che, appresa la notizia della positività del giocatore gli ha chiesto spiegazioni: «Sono andato immediatamente da lui e l’ho trovato in lacrime, dice di non aver preso nulla. Doveva andare con la nazionale a Panama e invece rischia la carriera: se squalificato, in Italia avrà chiuso». Da radiazione Bagialemani non chiede sconti per chi è colpevo-

Josè Escalona, 25 anni, lanciatore mancino, origini venezuelane FIBS

le: «Bisogna dare il modo a tutti di difendersi, attenderò com’è giusto le contro analisi: lui mi ha detto di non aver preso nulla. Se però saranno confermate, sarò durissimo io per primo. Ho sempre combattuto il doping, e da giocatore fui tra i primi a chiedere il controllo incrociato sangue e urine. Chi bara così, per me, dev’essere radiato direttamente». E lancia la proposta di mettere nel contratto test societari: «Le analisi le faremo in società e a tutti. Chiederò che sia messo nel contratto dei giocatori, stranieri o italiani che siano». In una stagione in cui sono stati lanciati tanti giovani, ora quest’ombra sul club più scudettato. «Dal di fuori si potrebbe anche pensare questo — conclude Bagialemani — ma così non è stato. Una macchia del genere però, non ci voleva proprio». © RIPRODUZIONE RISERVATA

BOXE INAUGURATA LA OPI GYM CON TANTI CAMPIONI: MA E’ PER TUTTI

Lunedì parte il nuovo corso

Quel ring nel cuore di Milano Lezioni da Mattioli a Fragomeni

Da sinistra Devis Boschiero, Christian Sanavia, Giacobbe Fragomeni, Silvio Branco, Alessandro e Franco Cherchi con Simona Galassi BOZZANI STEFANO ARCOBELLI MILANO

Un ring per tutti nel cuore di Milano: in corso di Porta Romana. Arrivano i campioni, entrano ragazzi comuni: c’è un insolito via vai nello stabile 116/A che espone da ieri l’insegna tricolore Opi Gym. Da un’idea di 3 imprenditori dell’85, Alessandro Cherchi, Alberto Canuzzi e Gianluca Bracca, sotto la regia di Salvatore Cherchi che guida la colonia dei 28. Sacrifici Il primo impatto è con Rocky Mattioli, ex re degli anni 70: sarà lui ad allenare soprattutto i giovani che s’iscriveranno (già 150 richieste): «Alla gente piace la violenza, il sangue, e invece la boxe dà messaggi al contrario, e certi sfoghi è meglio farli sul ring, dove s’insegna il sacrificio. Bisogna accendere dentro la passione, venite a provare: se non provi non sei!». Dentro la palestra, passato e futuro si confondono: le locandine di storiche riu-

ogni settimana all’Opi Gym: l'ex iridato ormai scalda i muscoli per il Mondiale dei massimi leggeri che il 26 novembre verrà organizzato a Milano o Roma contro Silvio Branco. «Ma anche se s’allenerà qui, io lo batterò...» s’accende il laziale che applaude l’iniziativa: «Qui c’è tutto, c’è la possibilità per dimostrare che la boxe è uno sport istruttivo, educativo: bisogna scaricare qui le tensione, e poi non si avrebbe più voglia di bullismo, dopo 2 ore di allenamento su un ring si torna a casa con le orecchie basse». Tocco rosa C’è Devis Boschiero

Rocky Mattioli e Fragomeni BOZZANI

nioni a Milano e nel mondo abbagliano tra gli specchi e i monitor, che riprenderanno gli allenamenti. «I maestri insegneranno a correggere gli errori in tempo reale» fa Alessandro Cherchi: «Diventeremo il punto di riferimento anche per i non appassionati, qui ci si allena, si vedranno sugli schermi i match del passato, e daremo informazioni sul mondo della boxe». C’è e ci sarà Giacobbe Fragomeni, che ora vive a Langhirano, ma da buon milanese avrà un motivo in più per venire ad allenarsi e ad insegnare

Rugby

PISTA ITALIA (si.g.) Due acuti nel martello domenica a Pordenone: Lorenzo Povegliano ha ottenuto il personale con 76.96, 9˚ ora nelle liste all time italiane (aveva 75.03 nel 2007); tra gli allievi, m.p.i. di Marco Bortolato con 74.70 (attrezzo 5 kg). Uomini. Martello: Povegliano 76.96. Donne. Alto: Trost (j) 1.78. Peso: Rosa 18.04. A Brescia. Uomini. Peso: Dal Soglio 17.99; Ricci 17. 30. Donne. 100 (-0.4): Levorato 11”92. A Modena. Donne. Peso: Capponcelli 15.21. A Siena. Uomini. 100 (-1.3): Obou 10”47. A Roma. Donne. Disco: Boldrini 50.04. A Oristano. Donne. 100 (+0.3)/200 (0.0): Angioi (a) 12”08/25”16.

ESTREMO A PADOVA (f.f.) Eoghan Hickey e' il primo irlandese della storia del Petrarca. Estremo, ma anche apertura, 30 anni da compiere tra pochi giorni, ha sempre militato in squadre di primo piano, come Munster, Leinster, Wasps, London Irish, Worcester. Calcio potente e preciso, un metro e 81 centimetri per 95 chili, Hickey ha fatto tutta la trafila delle Nazionali irlandesi, fino alla "A", giocando poi nelle Coppe europee contro Benetton e Roma.

SECCI RECORD (si.g.) Nel meeting di Tangeri (Mar), nuovo primato italiano juniores del peso per Daniele Secci che lo ha portato a 18.55 (prec. 18.28 suo del 10-9 a Ostia). Uomini. 100 (-0.4): Chambers (Gb) 10”28; 7. Galvan 10”60. 200 (-0.1): 4. Galvan 21”07. Peso: Armstrong (Can) 21.75; Fortes (Por) 20.61; 5. Secci 18.55. Donne. 400 hs: 2. Gentili 57”34; 4. Valente 60”13. Giavellotto: Bani 55.95.

Sport Business Academy

Prenderà il via lunedì 26 settembre il secondo programma di formazione 2011 di Sport Business Academy, l’Accademia di eccellenza per la formazione e la cultura manageriale sportiva, ideata da Rcs Sport e Sda Bocconi School of Management. Il programma affronterà il tema delle tendenze evolutive nel mondo dello sport management fornendo metodologie e strumenti manageriali utili a chi ricopre ruoli di responsabilità in ambito sportivo. Il programma prevede inoltre un mix di attività formative che nel loro complesso hanno l’obiettivo di rafforzare e strutturare le conoscenze manageriali dei partecipanti e di sviluppare le capacità gestionali e relazionali concretamente necessarie ai futuri manager dello sport. Nell’ottica di fornire ai partecipanti occasioni applicative e di confronto delle conoscenze acquisite, il programma prevede lo svolgimento di action learning e di un field project. Ognuno dei quattro moduli in cui è diviso, sarà arricchito da numerose testimonianze di professionisti, atleti, manager e opinion leader, operanti nel mondo dello sport, che verranno coinvolti, come guest speaker e in tavole rotonde, relativamente all’argomento di loro competenza. Le iscrizioni sono ancora aperte. Per informazioni rivolversi via mail al seguente indirizzo: info@sportbusinessacademy. it. Oppure telefonare 02.5836.6849.

Atletica

nella morsa del Mondiale dei superpiuma Wbc il 6 novembre a Tokyio, e c’è Simona Galassi che dà il tocco rosa a questo vernissage, accorsa da Forlì: «Anche io quando scelsi la boxe pensavo non fosse adatto alle donne, e poi allenarsi insieme agli altri serve al campione. Qui dentro si impara a conoscere il proprio carattere» fa la supermosca in vista del Mondiale Ibf del 28 ottobre. Dalla palestra Doria arriva a fare i complimenti Ottavio Tazzi, il padre pugilistico di Fragomeni, e Salvatore Cherchi si gode il momento: «Ci mancava una struttura così, ora potremo controllare i pugili e dare a chi si iscrive la possibilità di allenarsi con i campioni. La boxe a Milano è nata in Porta Romana: da qui partì Carlo Orlandi», ovvero «El negher de Porta Romana» diventato campione olimpico nel ’36... © RIPRODUZIONE RISERVATA

GIOVANETTI TRIPLA (si.g.) Nell’Arge Alp per rappresentative regionali a Jona (Svi), tripletta per Martina Giovanetti (100, 200 e 4x100 con il Trentino). Uomini. Giavellotto: Bonvecchio 70.13. Donne. 100 (+0.1)/200 (+0.9): Giovanetti 11”62/23”61 (pb eguagliato). Squadre: 1. Trentino; 5. Alto Adige. GP MARCIA (si.g.) A Melfi (Pz), nella quinta prova del GP di marcia (10 km strada), successi di Jean Jacques Nkouloukidi (43’13”) e Sibilla Di Vincenzo (46’59”).

Baseball Liddi, fuoricampo da 2 a Cleveland Domenica sera al Safeco Field di Seattle, Alex Liddi ha disputato la sua quarta partita in Major nel 3-0 con cui Texas ha chiuso i conti: 0/3 dal box e una base con Seattle a basi piene al 7˚ ma l’inning s’è poi chiuso, e ancora è stato l’ultimo eliminato del match dal closer Feliz. Ieri a Cleveland, al primo turno (2˚ inning) in attacco, ha battuto un fuoricampo da 2 punti e al 3˚ un singolo (a punto su doppio di Suzuki). Nonostante la concorrenza di Seager (ieri in 2ª) e del rientrare titolare Figgins (infortunato), Alex si conferma. E insiste: «Voglio il Mondiale». Difficile però che Seattle lo faccia andare a Panama: ci sono giocatori di altri Paesi che lo chiedono. AREZZO VOLA (m.c.) Arezzo ipoteca il titolo di serie A federale, facendo il pieno in casa con Rovigo, con Bindi a 4/8 e 2hr. Finale A: Bancaetruria Arezzo-Ilcea Rovigo 17-13, 10-0 (8˚). Gara3 24/9, ev. gara4 e 5 il 25/9 a Rovigo.

Boxe MONDIALI DILETTANTI (i.m.) La nazionale romena andrà ai Mondiali di Baku (Aze), ma sotto la bandiera dell'Aiba, vista la squalifica inflitta alla sua federazione. E' il compromesso raggiunto da Aiba e Comitato olimpico romeno per non precludere la qualificazione a Londra. «Ma si tratta della sola eccezione — precisa il presidente Wu —. Se la federazione romena non si metterà in regola la sua nazionale non parteciperà a nessun'altro evento Aiba». SANAVIA SFIDANTE (i.m.) L'ex campione d'Europa e del mondo Wbc Cristian Sanavia (45-5-1) è stato nominanto sfidante ufficiale all'Europeo dei supermedi. Si batterà con il vincente fra il campione Piotr Wilczewski (Pol, 29-1) e lo sfidante volontario James De Gale (Ing, 10-1), match in programma il 15 ottobre a Liverpool (Ing).

Ippica IERI FOLLONICA QUINTE’ (m 1600): 1 Niagara Lux (Fed. Esposito) 1.15.4; 2 Negus Jet; 3 Nylontav; 4 Navaho Bi; 5 O’ Neal Treb; Tot.: 19,55; 5,03, 4,85, 2,94 (155,44). Quinté: n.v. Quarté: e 2.088,25 alle 14 comb. Tris: e 952,62 alle 169 comb. OGGI QUINTÉ A PALERMO Alla Favorita (inizio convegno alle 14.55) scegliamo Impeto Caf (16), Grintoso Gv (15), Libeccio Blitz (5), Galahad Ram (17), Izmir Migliore (11) e Ian d’Asolo (2). SI CORRE ANCHE Galoppo: Roma (14.30). Trotto: Milano (14.35), Trieste (15.15).

Nuoto EUROPEI SALVAMENTO L’Italia si conferma campione d’Europa di salvamento. Ad Alicante vince la classifica (come nel 2007 a Tenerife) con 726 punti su Francia (720) e Germania (696). Nell’ultima giornata delle prove in mare, bronzo per Nicola Ferrua nelle bandierine. Gli azzurri hanno totalizzato 22 medaglie (10 d’oro, 3 d’argento e 9 di bronzo) e stabilito il record mondiale della 4x25 manichino con 1'07”95. FOSTER OLIMPICO? (al.f.) Lo sprinter britannico Mark Foster potrebbe rientrare nel team olimpico: detentore del primato nazionale dei 50 sl, l’ormai 41enne di Billericay dovrà nuotare 22”11 ai trials olper qualificarsi. Nell’ultima apparizione della scorsa stagione a Durban: 23”30.

Rotelle Europei di artistico Via a Reggio Calabria Si aprono al «PalaCalafiore» di Reggio Calabria gli Europei di pattinaggio artistico. Nella prima giornata, in programma gli obbligatori seniores maschile e seniores femminile, obbligatori juniores maschile e femminile; la danza obbligatoria delle coppie junior e lo short-program delle coppie artistico juniores. Alle ore 20.30 la cerimonia d’apertura, poi le coppie artistico seniores con lo short-program.

Scherma Mondiali: Tagliariol torna in squadra Il consiglio federale ha approvato ieri le squadre per i Mondiali di Catania. Cambiamenti rispetto agli Europei nella spada: nella prova a squadra femminile ci sarà anche Rossella Fiamingo, che a Sheffield aveva solo disputato l’individuale. Con lei Del Carretto, Moellhausen e Navarria. Nel maschile Matteo Tagliariol torna a tirare anche per la squadra, con lui Rota, Pizzo e Ferraris, che nell’individuale lascerà il posto a Garozzo. Gli altri convocati per i Mondiali. Fioretto uomini: Aspromonte, Avola, Baldini e Cassarà. Fioretto donne: Di Francisca, Errigo, Salvatori, Vezzali. Sciabola uomini: Montano, Occhiuzzi, Pastore, Tarantino. Sciabola donne: Bianco, Guarnieri, Marzocca, Vecchi.

Tennis SCIOPERO GIOCATORI? I tennisti potrebbero scioperare se le loro proposte di modifica al calendario non saranno prese in considerazione. «Lo sciopero? E’ una possibilità», dice lo scozzese Andy Murray, n.4 del mondo, alla Bbc. I giocatori si incontreranno il mese prossimo a Shanghai con i vertici di Atp e Federazione internazionale (Itf). FUORI ROBREDO A Bucarest (Rom, 423mila euro, terra), superano le qualificazioni Gianluca Naso e Alessandro Giannessi. Primo turno: Souza (Bra b. Robredo (Spa) 6-4 7-6 (5). NUOVI NUMERI La nuova classifica, uomini: 1. Djokovic (Ser) 14720; 2. Nadal (Spa) 10620; 3. Federer (Svi) 8380; 4. Murray (Gbr) 7165; 5. Ferrer (Spa) 4200; 6. Soderling (Sve) 3770; 7. (8) Fish (Usa) 2820; 8. (7) Monfils (Fra) 2780; 9. Berdych (Cec) 2780; 10. Tsonga (Fra) 2710; gli italiani: 39. Fognini; 50. Starace; 51. Seppi; 86. (92) Volandri; 102. Cipolla; 124. (113) Lorenzi; 138. (139) Bolelli; 162. (174) Vagnozzi; 183. (191) Giannessi; 193. (194) Galvani. Donne: 1. Wozniacki (Dan) 9335; 2.Sharapova (Rus) 6226; 3. Azarenka (Bie) 6055; 4. Zvonareva (Rus) 5920; 5. Li (Cin) 5870; 6. Kvitova (Cec) 5530; 7. Stosur (Aus) 5380; 8. SCHIAVONE 4775; 9. Clijsters (Bel) 4501; 10. Bartoli (Fra) 4225; le altre italiane: 18. Vinci; 23. Pennetta; 40. (41) Errani; 58. Brianti; 92. (108) Oprandi; 153. (154) Giorgi; 159. Knapp; 176. (180) Floris; 193. (211) Dentoni.

Tiro a segno In Polonia le finali di coppa del Mondo Scattano oggi a Wroclaw, in Polonia, le finali di coppa del Mondo, alle quali si sono qualificati i migliori 8, il detentore e l’iridato di ogni specialità: in tutto 86 tiratori da 31 paesi. Cinque gli azzurri della c.t. Valentina Turisini. Oggi in gara Francesco Bruno e Giuseppe Giordano nella pistola libera. Domani tocca a Niccolò Campriani nella carabina Tre posizioni. Lo stesso Campriani sarà in linea, nella pistola 10 m di cui è campione del Mondo, anche giovedì, come Mauro Badaracchi nella pistola 10 m. Venerdì chiude Petra Zublasing nella carabina 10 m.

Sci nautico WAKEBOARD LARIO (m.l.) Sul lago di Garda, a Bardolino (Verona) si è chiuso con la 3ª tappa il Wakeboard Tour del Lario 2011. Vincitori di tappa. Uomini. Pro: Gionata Gregorio. Open: Degani. Intermediate: Benedatti. Beginners: Giulivi. Boys: M. Gregorio. Trolls: Scorti. Donne. Pro: A. Virag. Open: Bosio. Girls: Caglio. Trolls: Verand. Classifica generale. Uomini. Pro: 1. N. Caimi; 2. Gionata Gregorio; 3. Lucini. Open: 1. Nadalini; 2. Degani; 3. Gionata Gregorio. Donne. Pro: 1. A. Virag; 2. C. Virag; 3. Giorgia Gregorio. Open: 1. A. Virag; 2. Bosio; 3. Terragni.

Triathlon ALESSANDRONI OK (al.f.) Al debutto in World Championship Series, Alberto Alessandroni chiude al 20˚ posto la gara di Yokohama (Giap). Uomini: 1. Silva (Por) 1h49'21”, 2. Bryukhankov (Rus) a 14”, 3. Polyansky (Rus) a 43”, 20. Alessandroni a 2'23”. Donne: 1. Hewitt (Nzl) 1h59'17”, 2. Moffatt (Aus) a 13”, 3. McIlroy (Nzl) a 27”.

Vela Luna Rossa in gara Già a San Diego? (r.ra.) Si è conclusa a Plymouth con la regata di flotta la seconda tappa dell'America's Cup World Series. La vittoria è andata a Oracle-Spithill che si è aggiudicato così il Fleet Racing Championship. Da segnalare l'incidente capitato agli spagnoli di Green Comm speronati violentemente da Artemis Racing prima della partenza e costretti al ritiro per la caduta fuori bordo dello skipper Zbogar e il serio danneggiamento del catamarano. Il circuito di AC45 si sposta ora a San Diego (Usa) dal 12 al 20 novembre. Potrebbe essere in gara anche Luna Rossa.


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MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011


MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_l’Europa ha paura

DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

Adesso che cosa succede se la Grecia fallisce? Italia declassata nella notte. Le Borse ko. Atene potrebbe scegliere di non pagare i suoi debiti e di tornare alla dracma

l’Europa. Ieri il falco Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, ha detto: «L’insolvenza greca non è da escludere. Se Atene non attuerà nei tempi previsti il programma di risanamento e riforme è consequenziale che si blocchino i versamenti delle tranches degli aiuti di Ue e Fmi. Senza questi fondi la Grecia non può onorare le scadenze sui pagamenti dei suoi titoli di Stato». Tuttavia la posizione tedesca è oggi un poco più articolata. Nelle elezioni di Berlino i liberali sono precipitati dal 9 al 2%. E i liberali erano i più convinti sostenitori del fatto che greci, italiani eccetera vanno buttati fuori.

Nella notte l’agenzia Usa, Standard and Poor’s, ha declassato la solvibilità dell’Italia da «A+» ad «A» viste le scarse prospettive di crescita economica e la fragilità della coalizione politica al potere. Ieri i mercati sono andati di nuovo giù, tutti sotto il 3% tranne Londra (il differenziale dei nostri Btp è a 381). La ragione dei crolli stavolta è chiara a tutti: ci sono 95 probabilità su cento che la Grecia fallisca e che fallisca entro il 3 ottobre.

1Come mai? Atene dovrebbe incassare per quella data la sesta rata di prestito, equivalente a 8 miliardi di euro. Le casse di quel paese sono vuote e se non li riceverà non avrà i soldi, per esempio, per pagare gli stipendi ai 750 mila statali. Sarà il fallimento.

4 Come finisce la faccenda della Grecia, a questo punto?

Mentre io e lei discutiamo, sono riuniti in teleconferenza Venizelos e i tre componenti della troika. Venizelos ha fatto sapere che staranno lì tutta la notte. Le bandiere dell’Unione Europa e della Grecia sventolano davanti al Partenone AFP

lo per aver vissuto al di sopra dei propri mezzi ma anche per aver truccato i conti.

3 Diciamo la verità, l’Europa s’accorse subito che aveva truccato i conti, ma fece finta di niente…

2 Perché non dovrebbe riceve-

È vero, e non sono pronto a giura-

re gli 8 miliardi?

ipseDIXIT

Perché s’era impegnata a un piano di tagli e privatizzazioni che non ha rispettato. Non ha rispettato soprattutto il piano di privatizzazioni: doveva vendere partecipazioni, immobili ecc. per una cinquantina di miliardi e non ha neanche cominciato. Il ministro delle Finanze Venizelos ha fatto sapere proprio ieri che sono pronte una quindicina di misure per risparmiare. La settimana scorsa è stata varata una patrimoniale da 2 miliardi, ma gli esperti di Fondo Monetario, Bce e Unione europea dicono che non vale 2 miliardi, ma uno. Lei ricorderà che la Grecia si trova in questa situazione non so-

«

Se crolla l’euro, crolla anche l’Europa. Pesate le parole quando parlate di crisi ANGELA MERKEL CANCELLIERE TEDESCO

La Merkel si rivolge così alla coalizione di governo dopo i risultati negativi del suo partito

re che il piano di tagli preteso da Fmi-Bce-Ue sia la soluzione. In ogni caso però per ottenere un altro prestito da 110 miliardi, la Grecia s’è impegnata a tagliare e a vendere. E coloro che prestano hanno detto fin dall’inizio che se il piano di risparmi non fosse stato messo in atto, il versamento delle tranche del prestito si sarebbe interrotto. I tagli che il paese dovrebbe affrontare sono tremendi: il 20% dei 750 mila statali andrebbero messi per un anno nella cosiddetta “riserva di lavoro” al 60% della busta paga con la prospettiva del licenziamento se nel frattempo non si sarà trovata una collocazione in un altro ministero. Venizelos promette che entro fine 2011 saranno smantellate una trentina di società pubbliche. L’altro giorno circolava la notizie che le case farmaceutiche non mandano più medicine essenziali perché le probabilità di non essere pagati sono troppo alte. I cds sulla Grecia – l’assicurazione contro il fallimento – sono a livelli stratosferici. La Merkel ha richiamato l’attenzione di tutti sul fatto che il fallimento dell’euro significa il fallimento del-

A

BENZINA ANCORA SU

S Il caro Iva si fa già sentire sul prezzo Con l’aumento dell’Iva vola il prezzo della benzina. L’aumento ha inciso in media 1,4 cent al litro per la verde, 1,3 per il diesel

5 Se la Grecia fallisse sul serio? Si sa già che se dovesse accadere l’annuncio sarà dato di sabato, nella speranza di attutire il colpo sui mercati. Atene potrà scegliere di restare nell’euro, rimborsando solo il 15-35% del debito ai creditori. Oppure farà rivivere la dracma, nel qual caso tutti gli euro depositati in banca si trasformeranno in dracme, a un cambio che non è possibile per ora prevedere ma che rifletterà una pesante svalutazione (40-60%). In questo secondo caso la Grecia comunicherà certamente ai creditori che le loro spettanze non saranno saldate. Quindi: i risparmiatori correrebbero in banca a ritirare i loro soldi, con la speranza di stringere tra le dita euro e non dracme. Naturalmente il sistema bancario internazionale andrebbe in crisi. I profeti vedono in lontananza persino la possibilità di una guerra. Non a caso la parola che si adopera di preferenza per definire questo scenario è “Armageddon”.

4 notizie Tascabili

PIAZZA AFFARI MAGLIA NERA Mentre era in auto

137

Roma, altri spari Un pregiudicato colpito alla gamba

3,17

Ancora violenza a Roma. Un colpo d’arma da fuoco ha raggiunto alla gamba un pregiudicato italiano di 32 anni, in zona Portuense 594, che ha poi dichiarato di essersi ferito da solo mentre era a bordo della sua auto. La versione però non ha convinto gli investigatori che hanno deciso di avviare subito le indagini. La pistola che ha sparato il colpo non è stata ancora recuperata.

I miliardi bruciati Giornata nera ieri per le Borse europee, che a fine giornata hanno bruciato 137 miliardi di euro

La perdita di Milano Ieri la Borsa di Milano è stata la peggiore tra quelle europee: Piazza Affari ha chiuso con l’indice Ftse Mib a -3,17

383

Lo spread Lo spread (il differenziale) tra i Btp decennali e i bund tedeschi ieri è risalito sopra i 380 punti, a quota 384

Il deficit degli Stati Uniti

La manovra Obama Tagli miliardari e tasse per i ricchi Obama ha presentato la manovra per ridurre il deficit degli Stati Uniti: l’operazione prevede tagli per oltre 4.400 miliardi nei prossimi 10 anni. Il presidente punta sul lavoro e sulle imposte ai ceti abbienti, come vuole l’ormai famosa «buffet rule»: aumento della aliquota con cui vengono tassate le transazioni finanziarie visto che un miliardario negli Usa paga le tasse con un'aliquota minore dei suoi dipendenti.

Obama ieri alla Casa Bianca REUTERS

Meno fondi dal Comune

Persino La Scala è in rosso: c’è un buco di 7 milioni Profondo rosso. La Scala di Milano ha un buco di 7 milioni di euro e si cercano nuovi soci per recuperare la cifra. È stato questo l’argomento del cda della Scala di ieri dove ha debuttato come presidente del Fondazione il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ha annunciato che i tre milioni di contributo straordinario promessi dall’allora sindaco Letizia Moratti non sono mai stati inseriti nel bilancio del Comune.


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MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

ALTRI MONDI

ALLA CAMERA GIOVEDÌ

Caso P4, su Milanese si va al voto segreto Giovedì (22 settembre) la Camera voterà a scrutinio segreto sul caso di Marco Milanese (nella foto Ansa): deputato Pdl, ed

Processo Mills: testimoni tagliati Sentenza vicina

ex braccio destro di Tremonti coinvolto nell’inchiesta P4 e per il quale si chiede l’arresto. La svolta è arrivata con il cambio d’idea in proposito del Pd, comunicato dal capogruppo Franceschini. Anche se, a fare la richiesta ufficiale, potrebbe essere il gruppo dell’Idv, con alcuni deputati di Fli.

ALTRE RIVELAZIONI

Un pentito accusa Cuffaro e Romano Nuove accuse per il ministro delle Politiche agricole Romano e l’ex presidente della Regione Cuffaro. A tirarli in causa il

ISTAT PIÙ LONGEVI NEL NORD-OVEST

Svolta a Milano, ma Berlusconi è tranquillo: «Io sto bene». E la Marcegaglia attacca di nuovo il governo DAVIDE ROMANI

Se a Napoli Berlusconi (foto ANSA) sembra restare sull’Aventino, a Milano il premier incassa un duro colpo. Per non parlare della sfiducia che Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, esprime sull’operato e sulla credibilità del governo. Nel caso i pm napoletano richiedano alla Camera (ramo del Parlamento dove Berlusconi è stato eletto) l’accompagnamento coatto per il Cavaliere, per interrogarlo come parte offesa nell’inchiesta sul ricatto di cui sarebbe stato vittima da parte di Tarantini e di Lavitola, il capogruppo alla Camera del Pdl Fabrizio Cicchitto fa sapere «Gliela rimanderemo indietro». E a Milano alla ripresa del processo Mills (l’avvocato inglese che verrà interrogato il 24 ottobre), è stato deciso di «tagliare» le testimonianze di una decina di testi, in particolare quelli per rogatoria, e dunque la sentenza a carico del premier, ieri presente in aula («Io sto bene, voi avete brutte facce» rivolto ai cronisti) e il cui interrogatorio è fissato per il 28 ottobre, dovrebbe arrivare in tempi più rapidi. Dura la reazione di Niccolò Ghedini, avvocato del premier: «La presenza della difesa è ormai inutile in questo processo». E sulle possibili scelte del premier precisa: «Lo deciderà lui se si farà interrogare».

«

I magistrati Nel frattempo la Pro-

Nel processo Mills la presenza della difesa è ormai una cosa inutile NICCOLÒ GHEDINI LEGALE DI BERLUSCONI

cura di Napoli ha deciso di non decidere. I magistrati attendono di sapere come si risolverà il conflitto di attribuzione (Napoli o Roma) prima di decidere se richiedere alla Camera dell’accompagnamento coatto del Cavaliere, che il procuratore Lepore definisce una «extrema ratio». Intanto il Pdl serra le fila, «Spero che non facciano un atto di così grave irresponsabilità e così marcatamente destabilizzante — ha ribadito Cicchitto — ma se accadesse tutto il Parlamento dovrebbe rispondere. Noi glielo rimandiamo indietro». A rinfocolare la polemica ci pensa Luca Palamara, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, che in radio a Un giorno da pecora ribadisce: «Se io avessi bisogno di sentire la persona offesa, ricorrerei a tutti gli strumenti, anche l’accompagnamento coattivo». E infine il giudizio di Emma Marcegaglia: «Le imprese italiane non sono più disposte a tollerare la situazione di stallo e che la credibilità del Paese sia minata». Intanto i pm di Bari aprono un fascicolo sugli appalti che Tarantini e «il suo comitato d’affari» avrebbe cercato di aggiudicarsi, cercando contatti in Finmeccanica e Protezione civile. Associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione le ipotesi di reato.

L’Italia vive di più Gli ultracentenari sono oltre 16 mila La tendenza è confermata ancora una volta: l’Italia invecchia sempre di più e gli italiani sono sempre più longevi. È ciò che emerge nell’ultima fotografia scattata dall’Istat con i dati statistici sulla popolazione residente aggiornati al 1˚ gennaio 2011. Il dato che stupisce, però, è che gli ultracentenari in Italia non sono pochissimi: sono ben 16.145, tra cui 13.040 donne e 3.105 uomini. La stragrande maggioranza degli over 100, dunque, sono donne: anziane che spesso «sopravvivono» ai loro compagni di vita. Il Nord-Ovest vive di più Ma gli ultracentenari

risiedono in maggior parte al Nord-Ovest (4.190) mentre scendendo lo Stivale, diminuisce anche il numero dei super longevi: 3.984 al Centro, 3.087 al Sud e 1.533 nelle isole. Comunque, complessivamente, al primo gennaio del 2011, la popolazione ha superato i 60 milioni di abitanti (60 milioni e 626.442 persone per la precisione), di cui 31.213.168 femmine e 29.413.274 maschi. L’altro dato interessante è quello sui divorzi, differenziati sempre in base al sesso: 713.000 donne e 472.192 uomini. Sullo status di single vincono i maschi: gli uomini celibi, cioè non sposati, superano le nubili: 13.363.791 contro 11.632.404. Al contrario le donne coniugate battono gli uomini: 15.035.197 le prime e 14.855.187 i secondi. Infine l’Istat, nelle sue ultime statistiche demografiche, ha anche «fotografato» gli stranieri residenti nel nostro Paese: sono ormai 4 milioni e 570.317, di cui più di 2,3 milioni donne. La Lombardia, con più di 500 mila stranieri, è dunque la regione con la popolazione straniera residente più numerosa.

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GERMANIA LAVORAVA COME CUOCO, AVEVA 23 ANNI

le Foto

Aggredito e investito: muore italiano a Berlino Travolto da un auto mentre fuggiva da tre coetanei turchi

Giuseppe M., il 23enne cuoco

Un tranquillo ritorno a casa dopo una giornata di lavoro si è trasformato in una drammatica morte. È successo a Giuseppe M., italiano di 23 anni, a Berlino, Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti domenica mattina intorno alle 5 il giovane era uscito dal ristorante del padre, dove lavorava

come cuoco nel quartiere di Wilmersdorf, con Raoul S., 22 anni. Alla stazione della metroi due ragazzi sono stati avvicinati da tre persone che gli hanno chiesto sigarette. Dopo il no dell’italiano e dell’amico, i due vengono aggrediti. Giuseppe e Raoul iniziano a correre inseguiti dagli aggressori che gli intimano: «Bleib stehen», fermati. Impaurito e sconvolto dalla situazione Giuseppe decise di attraversare una strada a sei corsie , senza vedere che in quel momento il semaforo per i pedoni era rosso. Una scelta fatale. Una Volkswagen Sharan l’ha investito in pieno uccidendolo sul colpo. Domenica sera due dei tre aggressori, Baris B., 22 anni, e Ali T., 21 anni, entrambi tedeschi di origine turca e con precedenti per furto e lesioni, si sono spontaneamente consegnati alla polizia. d.rom. © RIPRODUZIONE RISERVATA

d lafrase DEL GIORNO

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«MIO FIGLIO HA FATTO LA TRAFILA» «Mi è stato chiesto di rendere conto delle ragioni per cui mio figlio Cristiano è stato candidato alle elezioni regionali del Molise. È stato trattato come tutti. Ha fatto la trafila come tutti: non è andato a fare il "Trota" di turno con un’elezione sicura in Parlamento o in qualche listino regionale o in qualche assessorato» ANTONIO DI PIETRO PRESIDENTE IDV

pentito Stefano Lo Verso. I verbali con le dichiarazioni su Cuffaro e Romano sono stati allegati al ricorso in appello dei pm di Palermo Di Matteo e Del Bene contro la sentenza di proscioglimento di Cuffaro dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Diversamente affabile DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA

DI FIAMMA SATTA

)

Scamarcio, il paladino dei disabili Ma è fiction Sto meditando da tempo di far mettere un montascale nel mio palazzo perché, soprattutto con il caldo, faccio una fatica bestiale a salire gli estenuanti quattordici scalini che portano al cancello d’entrata. Sono spaventata all’idea perché so che quel montascale sarà per me un punto di non ritorno (ogni facilitazione acquisita diventa «cronica» e Sua Molestia intasca una vittoria). Inoltre, nonostante non esistano abilioni fra i miei condomini, rimane l’ansia di portar trambusto agli altri. La scorsa settimana, una scena della seconda puntata de «Il segreto dell’acqua», la fiction con Riccardo Scamarcio su Rai 1, ha rallegrato i miei pensieri sull’argomento. Un poliziotto ha il padre disabile ma i condomini non permettono un montascale nonostante ci siano molti piani da fare. Così il commissario Caronia-Scamarcio suona alla porta del condomino-amministratore-abilione e, con una scusa, gli fa sobbarcare la fatica di portar giù a braccia il disabile con la carrozzella. Ovviamente il tutto si conclude con la firma necessaria per l’approvazione del montascale. Spero di non aver bisogno delle forze dell’ordine per il mio problema. Certo, a pensarci bene, l’ideale sarebbe farsi prendere in braccio ogni volta da Scamarcio, commissario o non commissario. Mi accontenterò del montascale...

Ma dai

!

ORA PITT E LA JOLIE ASSUMONO PURE LE TESTE DI CUOIO

Maltempo su mezza Italia: un’altra vittima Roma sotto il diluvio, al Nord c’è la prima neve Il maltempo sorprende l’Italia. Prima il Nord, poi nella notte di ieri il Centro. Tanti i danni: in alto la linea ferroviaria della Val Pusteria, interrotta per la caduta di alberi che non hanno retto il peso della neve; a sinistra le auto distrutte dopo il nubifragio nel viterbese. A Roma sei stazioni della metropolitana chiuse, a Pistoia è caduta una porzione di mura medioevali. Ma c’è anche una vittima, Giovanni Fiorio, che a Macerata è stato schiacciato da alcune balle di paglia spostate dal vento (Ansa)

Ricchi e famosi. E con tante proprietà da proteggere. Due star del cinema come Angelina Jolie e Brad Pitt sono arrivati a spendere 150 mila sterline per ingaggiare un team di ex soldati della Sas (forze speciali inglesi) per fare la guardia alla loro tenuta nel sud della Francia. Secondo il «Sun», infatti, i Brangelina sono corsi ai ripari dopo aver saputo che bande di criminalità prendevano di mira le case di ricchi stranieri.


MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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I PREMI PER LA TV USA

«Modern Family» trionfa agli Emmy È «Modern Family» a sbancare agli Emmy Awards, i premi della tv americana. La commedia, tramessa in Italia da

Miss Italia

5

E’ Stefania la più bella La corona alla Calabria La Bivone ha 18 anni, studia allo scientifico e vuol fare la cantante Polemiche sul calo di ascolti: «La Rai ci dia la dignità di Sanremo» gazza "te ne vai a casa". Con questo sistema qualche minuto si perde». I complimenti per il suo garbo glieli fa Francesca Neri, in diretta, quando scende dalla scalinata con Sebastiano Somma. La serata finale è piena di stelle. C'è Giorgia che canta, Ines Sastre presidente di giuria, le attrici, scortate dai campioni dello sport, tre vengono dalle piscine: Stefano Tempesti, portiere della pallanuoto mondiale, Luca Dotto e Fabio

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI MONTECATINI (Pistoia)

Stefania Bivone, 18 anni, miss Calabria e premiata con la fascia di Miss Wella è Miss Italia 2011. Succede a Francesca Testasecca. E’ alta 1,79, studia allo Scientifico, vuole laurearsi in Giurisprudenza e ama cantare. Il libro che l’ha segnata è «I passi dell'amore» di Nicholas Sparks, la storia di due giovani che si amano nonostante un triste destino. La Bivone, un'altra calabrese dopo la Perrusi del 2009, era la favorita del nuotatore Luca Dotto: «L'avevo vista subito». Ce lo aveva annunciato nel pomeriggio. Seconda classificata è Mayra Pietrocola, barese, terza l'emiliana Sarah Baderna. Liti Ma il concorso senza polemi-

ca non può esistere. E così, nell' anno della svolta, ci pensa proprio l'organizzatrice, Patrizia Mirigliani, a fare show all'italiana. E' scossa dagli ascolti bassi (2 milioni 835 mila spettatori col 16,20%, 600 mila spettatori e 5 punti e mezzo in meno della passata edizione) e attacca la Rai: «Voglio la stessa dignità del Festival di Sanremo e i super ospiti. Noi diamo alla Rai un buon prodotto a costo zero e senza scandali. Il capostruttura non l'ho visto perché era impegnato in riunioni per Sanremo». Antonio Azzalini, capostruttura di Rai 1, si palesa sul tardi. Fabrizio Frizzi smorza prendendosi delle colpe: «Cerco di rispettare le ragazze e di usare l'educazione. Sempre. Io non andrò mai a dire a una ra-

16,20%

lo share di domenica Nella serata d’esordio del concorso lo share è diminuito di 5,5 punti rispetto al 2010

«

Voglio anche io i super ospiti. È un buon prodotto a costo zero e senza scandali

Sport Ma la Miss Sport Diadora

PATRIZIA MIRIGLIANI ORGANIZZATRICE

«

Rispetto queste ragazze, io non andrò mai a dire a una di loro: "Te ne vai a casa" FABRIZIO FRIZZI CONDUTTORE

Il Tweet di Fiorello Appello di Fiorello, su Twitter, per votare Vanessa Cozza (nella foto in basso), 20 anni, catanese: «Vi prego votatela, fate vincere la Cozza!»

la incorona Fiona May che un giorno vorrebbe condurre un programma. Vince, come previsto, Susanna Cicali, canoista, 18 anni, fiorentina, oro al Mondiale nella maratona 24 km. Durante il concorso le hanno dato la possibilità di allenarsi. Perché lei insegue il sogno di Londra 2012. «L'ho scelta per il bel viso e per il carattere, ma soprattutto per il fisico. Una sportiva deve avere un gran corpo». La Diadora potrebbe utilizzare la Cicali per una campagna pubblicitaria. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA NOVITÀ DA DOMANI SERA SU «CIELO»

I tre cuochi pluristellati nella giuria di «MasterChef»: da sinistra Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich

«I Puffi» in 3D hanno vinto la sfida nei cinema italiani. Le nuove avventure dei piccoli omini blu diretti da Raja Gosnell, nell’ultimo weekend hanno superato l’attesissimo «Carnage», il film di Roman Polanski, reduce dal Festival del Cinema di Venezia 1 I Puffi (2.604.598 euro)

L’incoronazione di Stefania Bivone, 18 anni, Miss Italia 2011 ANSA

Scozzoli, argenti mondiali. «Mi sento un po' eroe con tutti questi inviti. Ora vorrei incontrare Buffon, un altro numero uno», dice Tempesti.

drammatica «Boardwalk Empire». «Mad Men» è per la quarta volta miglior serie drammatica. A Kate Winslet l’Emmy per la migliore interpretazione in una miniserie tv (Mildred Pierce). Solo due Emmy, entrambi nelle categoria delle arti creative, per «Glee»,

topfivefilm LA CLASSIFICA

ALTRI MONDI

Sky, ha vinto nelle categorie: miglior commedia, migliore attore brillante non protagonista (Ty Burrell), migliore attrice brillante non protagonista (Julie Bowen), migliore regia e migliore sceneggiatura di una commedia. Martin Scorsese ha vinto il premio per la regia della serie

2 Carnage (871.930 euro) 3 Super 8 (776.144 euro) 4 Box Office 3D (663.058 euro) 5 Kung Fu Panda 2 (527.864 euro)

Lo chef si scopre con un talent show Cracco in giuria DANIELA UVA MILANO

Il più giovane ha 23 anni e fa il restauratore. Il più anziano ne ha 58, professione agente di commercio. Il più famoso, infine, è un pugile. Si chiama Paolo Vidoz, e all’Olimpiade di Sydney ha vinto il bronzo nei supermassimi. In comune hanno l’amore per la cucina. Dopo aver sfidato altri 6 mila appassionati, insieme ad altri 15 «colleghi» hanno conquistato i fornelli di MasterChef, nuovo e particolarissimo talent show in onda da domani, ore 21, su Cielo (canale 26 del digitale terrestre). Nel corso del programma, gli aspiranti cuochi si sfideranno a suon di ricette. Sotto la lente di ingrandimento di tre giudici d’eccezione: Carlo Cracco (proprietario di un ristorante a Milano, fra i migliori 50 al mondo), Bruno Barbieri (lo chef italiano con il maggior numero di stelle Michelin insieme a Marchesi) e Joe Bastianich, guru della cucina italiana negli Usa. Inglese Il format britannico approda in Italia, sul canale in chiaro di Murdoch che ha deciso di puntare proprio sulla sfida fra cuochi dilettanti. «Siamo convinti che questo show avrà successo nella patria del buon cibo, così abbiamo deciso di investire su MasterChef come primo format interamente nostro — spiega Su Wakefield, general manager di Cielo —. Non sarà l’unico però. Da ottobre avremo altri due programmi, per ora top secret». La sfida durerà 12 puntate: al termine il migliore vincerà 100 mila euro e la possibilità di veder pubblicato il proprio libro di ricette da Rizzoli. E l’emozione, stavolta, non è solo dei debuttanti. Anche i tre grandi chef sono entusiasti. «Credo che sia il miglior modo di promuovere la cucina — dice Cracco —. Mi entusiasma seguire questi concorrenti che attraverso lo show potranno capire se questo può essere il loro futuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INCONTRO A ROMA PER LANCIARE L’ ALBUM «BLACK AND WHITE AMERICA»: «QUESTE CANZONI SONO ARRIVATE IN SOGNO»

GAZZATECH ALL’ATTACCO COL BOLD 9900

suoni, in una musica che si ispira alle Bahamas ma anche a Parigi, agli anni Sessanta ma anche ai ritmi di oggi (vedi la collaborazione con Jay-Z). Lenny racconta la nascita del suo nono album: «Molte canzoni sono arrivate in sogno, ma questo disco è figlio dal silenzio: nel mio camper alle Bahamas ho riflettuto molto, ho affrontato le mie paure, il dolore per la morte di alcuni familiari e il risultato è stato Life Ain’t Ever Been Better Than Now». La vita non può essere migliore di adesso. Dodicesima traccia del disco e nuovo modo di pensare. Perché oggi Lenny Kravitz è ottimista. E guarda con distacco a quello che è stato anche il suo passato: «I musicisti hanno accesso facile e immediato alla droga, è ovunque. I giovani credono che aiuti a comporre musica e può essere vero, a volte è successo, ma alle lunghe non ha portato a niente di buono».

Svolta Blackberry Adesso è «touch»

Kravitz e la nuova America «Il razzismo da noi c’è ancora» Il rocker parla anche di droga: «Ti aiuta a comporre, forse. Ma poi non si va lontano» ELISABETTA ESPOSITO ROMA

Va bene, il suo album d’esordio è di 22 anni fa. E in carriera ha venduto oltre 35 milioni di dischi. Quindi proprio giovanissimo non può essere. Ma a guardare Lenny Kravitz nella sala Turchese dell’Hotel Bristol a Roma si fa davvero fatica a credere che abbia 47 an-

ni. Anfibi, jeans, maglietta nera e gilet di pelle, occhialoni e orecchini. Molto star del rock, apparentemente più vicino ai 30 che ai 50. È in Italia per presentare il suo ultimo album Black and White America. E il 20 novembre poi sarà in concerto a Treviso, il 21 al Forum di Assago. Kravitz ha la sua storia addosso. Suo padre è bianco, sua madre è nera. E guardando lui tutto torna, pelle, occhi e lineamenti sono un mix perfetto di razze e culture. «Con Black and White America ho risposto ai razzisti che ancora esistono in America, anche se sono più subdoli». E lo ha fatto non solo attraverso i contenuti (in particolare nella canzone che dà il titolo all’album) ma anche nei

Lenny Kravitz, 47 anni, è nato a New York

© RIPRODUZIONE RISERVATA

C’è modo e modo di vendere la pelle, debbono aver pensato quelli di Rim, produttori del Blackberry. Così, all’atteso tonfo dei profitti nel secondo trimestre ( 58% rispetto al precedente) e alle voci di alleanze ormai obbligate, il gruppo canadese risponde col più grande lancio di prodotti della sua storia: 7 nuovi smartphone in arrivo sul mercato in pochi mesi. Il primo è già arrivato e ha molte frecce al proprio arco per mettere in difficoltà il «nemico» iPhone e convincere i clienti top. Si chiama Bold 9900: sottilissimo. nuovo sistema operativo, navigazione web del 40% più veloce rispetto al passato, altissima affidabilità nella protezione dei dati, integrazione spinta con il social networking. Lo schermo è ancora ridotto rispetto ad altri telefoni, ma è touch. Costa ben 650 euro, ma a suo modo li vale. m.arc


LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 7-

Toro 7

Gemelli 8

Cancro 6

Leone 7+

Vergine 5,5

DI ANTONIO CAPITANI

Con ‘sto freddo e con ‘sta pioggia, s’alza un vento lunare caldo e utile a lavoro, colloqui, viaggi. Ma avete l’umorismo dello Yeti. Calmi.

Certe notizie di soldi confortano, nel lavoro procedete come un panzer. Forse avete pure lo stesso garbo. Evitatelo, anche nei suini moments.

L’economia is a little sfighed, amore e fornicazione non ne parliamo, voi siete gioiosi come un’esumazione. Tutto il resto va bene, però.

La tranquillità arriva. Insieme ai buoni risultati nel lavoro, specie se di équipe. Cauti con lo sport e alla guida. Fornicazione iperbolica.

La Luna sgonfia gli entusiasmi. Ma gonfia gli zebedei, specie nel lavoro, teso come uno stendipanni. Non sbottate, anche per non rimetterci.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

IL MIGLIORE Il successo vi si appiccica addosso come una prova d’acquisto. Nel lavoro, in amore, in fatto di soldi. E potete seminare bene! Sudombelico radioso…

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 7,5

Scorpione 7-

Sagittario 5,5

Capricorno 6-

Acquario 7,5

Pesci 5,5

Le vostre proposte e il vostro lavoro convincono, il “lontano” premia. E esuberanze suine incorniciano l’affresco di questa giornata super!

Certe faccende che si erano incagliate, anche economiche, navigano di nuovo. Con vostro sommo gaudio. Ma il sudombelico non salpa.

C’è chi vi racconta panzane, chi vi annoia da morire, chi vi ostacola solo per il gusto di liofilizzarvi gli zebedei. La giornata è una palla.

Marò, quante cose da fare. Nel lavoro, in famiglia, risolvere faccende burocratiche. Organizzatevi. L’ormone non si applica.

Il lavoro offre spinte e spunti concreti per migliorare. E magari vi balena pure l’idea supergeniale. OK viaggi, colloqui, baldorie suine.

Niente e nessuno vi piace, oggi. Anzi, tagliereste l’arteria femorale a parecchia gente. State calmi, applicatevi, fornicate appena possibile.

ANTONIETTA DI MARTINO

L’atleta è nata a Cava dei Tirreni l’1 giugno 1978. Ai Mondiali di Daegu del 2011 ha vinto la medaglia di bronzo nel salto in alto.

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAIUNO 6.45 7.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10 23.10 0.45 1.15 1.20 1.25

RAIDUE

UNOMATTINA TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG 1 L' EREDITÀ TELEGIORNALE QUI RADIO LONDRA SOLITIIGNOTI IL SEGRETO DELL'ACQUA Fiction PORTA A PORTA TG 1 - NOTTE CHE TEMPO FA QUI RADIO LONDRA APP. AL CINEMA

8.55 9.10 10.00 11.00 13.00 14.00 16.15 17.50 18.15 18.45 20.25 20.30 21.05 22.45 23.00 0.55 1.05 1.15

POCOYO CLASSICI DISNEY TG2 I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO ITALIA SUL DUE TELEFILM RAI TG SPORT TG 2 TELEFILM ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 ALLA RICERCA DI NEMO Film TG 2 ELIZABETHTOWN METEO 2 TG PARLAMENTO APP. AL CINEMA

RAITRE

CANALE 5

RAI 150 ANNI È PERMESSO... COMINCIAMO BENE TG3 MINUTI TG3 - RAI SPORT COMINCIAMO BENE LA STRADA PER LA... TG REGIONE - TG3 THE LOST WORLD COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG3 - TG REGIONE BLOB- TELEFILM- SOAP BALLARÒ Attualità 23.15 TG REGIONE 23.20 TG3 LINEA NOTTE ESTATE 23.55 CORREVA L'ANNO 0.45 APP. AL CINEMA

8.00 8.40

8.10 9.00 10.35 11.10 12.00 12.45 13.10 14.00 15.15 16.00 17.40 19.00 20.00 21.05

8.50 10.00 10.05 11.00 13.00 14.45 16.20 18.50 20.00 20.40 21.20 23.31 1.30 2.00 2.25

TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE TG5 - ORE 10 MATTINO CINQUE FORUM TG5 - SOAP UOMINI E DONNE POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO TG5 PAPERISSIMA SPRINT ANNA E I CINQUE 2 Fiction A CASA CON I SUOI TG5 - NOTTE PAPERISSIMA SPRINT SQUADRA MED

ITALIA 1

RETE 4

CARTONI ANIMATI URBAN LEGENDS PARADISE LOST SPOSE EXTRALARGE STUDIO APERTO I SIMPSON DRAGON BALL TELEFILM CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO STUDIO SPORT C.S.I. - SCENA DEL CRIMINE 21.10 THE CUBE-LA SFIDA Game Show 23.50 DEUCE BIGALOW: PUTTANO IN SALDO 1.30 POKER1MANIA 2.20 STUDIO APERTO LA GIORNATA

7.30 9.55

7.05 9.55 10.55 11.55 12.25 13.40 14.35 15.00 17.25 18.30 19.00 19.25

10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10 16.15 18.55 19.35 20.30 21.10 23.10 0.00 0.05

TELEFILM R.I.S. DELITTI IMPERFETTI FORNELLI D'ITALIA TG4 - TELEGIORNALE DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM HAMBURG DISTRETTO... ULTIMA NOTTE A... TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER THE MENTALIST Telefilm LAW & ORDER: UNITA' SPECIALE CINEMA FESTIVAL THE DREAMERS I SOGNATORI

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

8.10 9.45 11.40 13.35 13.45 15.50 15.50 17.30 17.45 19.30 21.15

CELL 2 - LA SOGLIA... PREMIUM CINEMA POLIZIOTTI FUORI PREMIUM CINEMA LA RAPINA PREMIUM CINEMA LUNA DI MIELE CON... MYA SOLDI SPORCHI PREMIUM CINEMA IL CURIOSO CASO DI... JOI I MERCENARI PREMIUM CINEMA UN PRINCIPE TUTTO... MYA THE LOSERS PREMIUM CINEMA TUTTO L'AMORE CHE... PREMIUM CINEMA BENVENUTI AL SUD PREMIUM CINEMA

14.00 MONDIALE SU STRADA

20.45 NOVARA - INTER

20.45 LEEDS MANCHESTER UNITED

Liga Sky Calcio 3

CICLISMO 9.30

MONDIALE SU STRADA Uomini junior. Da Copenaghen, Danimarca Rai Sport 2 e Eurosport

19.55 MONDIALE INDIVIDUALE Da Montpellier, Francia Rai Sport 1

Ieri

A CURA DI

ALGHERO

15

21

ANCONA

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25

Legenda

min max

AOSTA

10

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BARI

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BOLOGNA

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CIELO

VENTI

CAGLIARI

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Sole

Deboli

CAMPOBASSO

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Moderati

CATANIA

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FIRENZE

13

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Nuvolo

Coppa del Mondo. Dalla Nuova Zelanda

Trento Aosta 9 21

Torino 10 23

9 21

Milano

Venezia

11 23

11 22

10 19

17

MILANO

14

19

ROMA

NAPOLI

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PERUGIA

14

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POTENZA Nebbia

Agitati

14

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REGGIO CALABRIA

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ROMA

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TORINO

9

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8

17

Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:07

19:25

6:54

19:11

16

20

VENEZIA

16

21

NCAA

18.15 CALCIO: LEVANTE REAL MADRID

Virgin Radio

EUROSPORT

10.30 The Rocket

13.15 CICLISMO: MONDIALE SU STRADA Cronometro Under23. Da Copenaghen, Danimarca

17.00 BILIARDO: SNOOKER Finale. Da San Paolo, Brasile

20.00 BOXE: USA SUPER FIGHTS 21.00 BOXE: L. BUTE - J. MENDY

Il disco ad alta rotazione su Virgin è «Gimme Shel ter», dei Puddle Of Mudd (nella foto, Wes Scantlin)

Mondiale IBF. Da Bucarest, Romania

Domani

Dopodomani

Migliora ulteriormente il tempo sull'Italia ma con residua instabilità sul basso versante adriatico e tra Calabria e Nord Sicilia ove sono attesi ancora addensamenti con deboli piogge. Cieli sereni o velati altrove con clima più mite.

Tempo asciutto e più soleggiato su tutto il territorio, anche al Sud, salvo una diffusa parziale nuvolosità al Nordest e sulle aree centro-meridionali con addensamenti ma senza fenomeni. Temperature massime fino a 26/28°.

Ancona

Perugia

21

Mossi

Rmc fa il pieno di curiosi tà. Tante anche le notizie di pubblica utilità con Marco Porticelli (nella foto)

CALCIO: SCHALKE 04 BAYERN MONACO Bundesliga

Liga

Firenze

12

Neve

16.15 FOOTBALL AMERICANO: CLEMSON TIGERS AUBURN TIGERS

20.00 Marco Porticelli

14 23

16

28

Coppa del Mondo. Dalla Nuova Zelanda

15 23

L'AQUILA

20

Da Crans Montana,Svizzera

22.15 RUGBY: ITALIA - RUSSIA

Premier League

Rmc

Bologna Genova

GENOVA

PALERMO

16.15 GOLF: OMEGA EUROPEAN MASTERS

Champions League

14.00 CALCIO: MANCHESTER UNITED CHELSEA

Scherzi e parodie dissa cranti in compagnia dello Zoo di 105 guidato da Marco Mazzoli (nella foto)

14 21

Molto forti

Calmi

Coppa del Mondo. Dalla Nuova Zelanda

Da Hilversum, Olanda

12.00 CALCIO: DINAMO ZAGABRIA REAL MADRID

14.00 Lo zoo di 105

13 23

Coperto

Temporali

0.30

11.00 GOLF: KLM OPEN

Il vortice depressionario si trasferisce verso il Sud con maltempo sulle regioni adriatiche dalla Romagna alla Puglia e rovesci o temporali diffusi anche al Sud. Più sole al Nord, medio-alto Tirreno e sulla Sardegna ma ventoso. Trieste

Forti

MARI

10.00 GOLF: OMEGA EUROPEAN MASTERS

Oggi

Rovesci

Pioggia

14.00 RUGBY: ITALIA - RUSSIA

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS

GINNASTICA RITMICA

22.45 CALCIO: VILLARREAL MAIORCA

Da Crans Montana,Svizzera

RUGBY: AUSTRALIA - ITALIA

7.00

SKY SPORT 1

Champions League Twenty20. Da Hyderabad, India Eurosport 2

GazzaMeteo

SKY SPORT 2

SuperTennis

16.30 AUCKLAND ACES SOMERSET

SKY SPORT 3

7.30 TG LA7 9.40 COFFEE BREAK 10.35 CHIAMATA D’EMERGENZA 11.00 G DAY (R) 11.30 (AH)IPIROSO 12.25 I MENÙ DI BENEDETTA 13.30 TG LA7 14.05 FIGLI DI UN DIO MINORE 16.15 ATLANTIDE 17.30 L’SPETTORE BARNABY 19.30 G DAY - TG LA7 20.30 OTTO E MEZZO 21.10 S.O.S. TATA Reality 0.10 TG LA7 0.20 MOVIE FLASH 0.25 CROSSING JORDAN 1.10 N.Y.P.D BLUE 2.15 OTTO E MEZZO (R)

Liga

10.00 ATP BUCAREST

Champions League Twenty20. Da Hyderabad, India Eurosport 2

Ligue 1 Sportitalia

Serie A

TENNIS

12.30 TRINIDAD E TOBAGO LEICESTERSHIRE FOXES

21.00 BORDEAUX - LILLA

CALCIO: NOVARA - INTER

0.30

ITALIA - RUSSIA Coppa del Mondo. Dalla Nuova Zelanda Sky Sport 2 e Sky Mondiale

CRICKET

Carling Cup Sky Sport 3 e Sky Calcio 2

21.30 VILLARREAL MAIORCA

9.30

Cronometro donne elite. Da Copenaghen, Danimarca Rai Sport 2 e Eurosport

CALCIO Serie A Sky Sport 1, Sky Supercalcio, Sky Calcio 1 e MP Calcio 2

RUGBY

Radio

LA 7

16 21

L’Aquila 7 17

Campobasso

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10 16

17 21

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15 22

11 16

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Catanzaro

19 26

15 18

Palermo

Reggio Calabria 18 22

19 21

Catania 20 25

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:08

19:23

6:55

19:09

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

29 ago.

5 set.

12 set.

20 set.


LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

TERZO TEMPO GazzaFocus

LETTERE

L’impresa della vincitrice di Sanremo spinge tutto il movimento paralimpico

Minetti ai Giochi di Londra con gli occhi del cuore La cantante non vedente domenica ha conquistato sui 1500 il minimo paralimpico: «Il mio sogno anche per gli altri disabili» sono sempre perfette. Nei 1500 di Milano all’inizio mi sentivo troppo lenta, lui mi ha detto che andava bene così. Il meglio l’avremmo tirato fuori nella progressione finale. Aveva ragione, ma su questa distanza devo migliorare in fretta, a Londra non sarà uno scherzo».

PIERANGELO MOLINARO

Corre, fatica, si allena. Annalisa Minetti insegue un sogno, partecipare fra un anno alla Paralimpiade di Londra. Domenica all’Arena di Milano sotto la pioggia, correndo i 1500 metri in 5’00"27, ha centrato il tempo minimo per parteciparvi. Ma non si accontenta. «Posso e devo scendere al più presto a 4’30"», dice Annalisa. La cecità non l’ha piegata, anzi. A Londra non le basterà partecipare, vuole fare la gara, migliorarsi, cercare forse una medaglia. Non si siede sulla sua bellezza. Successo Ha partecipato a Miss Italia nel 1997, vincitrice del Festival di Sanremo l’anno successivo, cantante e attrice, si è esibita più volte davanti a Papa Giovanni Paolo II, ha scoperto l’atletica da un anno e l’affronta con una grinta che forse manca a più di un atleta professionista normodotato. Annalisa Minetti non è una professionista. Sabato sera ha tenuto un concerto a Latina e domenica pomeriggio era a Milano per inseguire quel minimo. Insieme alla sua guida, l’ex ottocentista azzurro Andrea Giocondi. Colpita all’età di 18 anni da una forma grave di retinite pigmentosa («Avverto solo la luce e il buio»), Annalisa Minetti la pista non la vede, la sente. «Il morbido del manto gommoso sotto le scarpe chiodate mi esalta», dice. Per correre ha bisogno di una guida, un compagno a cui è unita con una funicella che tiene in mano, che anche con dei leggeri tocchi le indica la strada. «Andrea — afferma parlando di Giocondi — ci mette gli occhi e la testa, lui sa leggere bene una gara. Io ci metto il cuore». L’incontro Sposata dal 2002

con l’ex calciatore napoletano Gennaro Esposito e mamma dal 2008 di Fabio, Annalisa non si è mai fermata. «Sono sempre andata in palestra — racconta — e facevo le mie corsette, sino a 50 minuti. E stato a Roma, settembre 2010, quando ho cominciato a correre con Renato Agostinoni, un ex maratoneta, che mi sono posta per

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Le vittorie del Napoli e un progetto tangibile Egregio Cerruti, l’inizio del campionato del Napoli, l’esordio molto positivo in Champions sono frutto del giusto mix di componenti programmate e non improvvisate come è stato per Inter, Juventus e forse Milan. Il Napoli ha dato a Mazzarri quello che lui ha chiesto: Inler, Dzemaili e poi Santana e Pandev come riserve di lusso. Spesso Mazzarri è stato criticato, perché non voleva giocatori con cartucce già sparate vedi Trezeguet. Il progetto Napoli esiste ed è tangibile se ascolti prima Bigon, poi Mazzarri, fino al presidente con i suoi aneddoti per esaltare la propria immagine. Ben venga tutto ciò se deve contribuire ai successi del club, spostando il baricentro del campionato verso il centro-sud. Non so se Conte, nonostante l’effetto-stadio, Gasperini e Allegri possono vantare in questo momento la stessa spinta del pubblico. Massimo Pavanello, Torino

Il Napoli, al contrario delle altre grandi, ha mantenuto tutti i suoi campioni, a cominciare da Hamsik, aggiungendo pedine importanti come Inler e le lussuose alternative che lei ha citato. Visto come ha giocato contro Manchester City e Milan, non si può più nascondere. E’ Mazzarri il primo sfidante di Allegri per lo scudetto.

Il sogno A sentirla parlare di at-

letica la Minetti è una forza della natura. «In questo momento — confessa — metto l’atletica anche davanti al mio lavoro. Perché a 34 anni forse non avrò un’altra occasione di partecipare alle Paralimpiadi e lo voglio fare seriamente. Mi alleno tutti i giorni, in inverno anche due volte al giorno, ma un mese prima di un evento importante vado a Roma per allenarmi con Giocondi, per svolgere un lavoro più tecnico. Mi sento

«Dio mi ha dato la voce, ma una corsa veloce tocca a me costruirla» Annalisa Minetti, 34 anni, all’Arena con la guida Andrea Giocondi COLOMBO

MONDIALI INAS

Lunedì il via in Liguria ai Global Games (c.a.) Saranno 1200 fra atleti, accompagnatori e tecnici di 36 nazioni, con 600 volontari. Sono i Global Games, Mondiali Inas per persone con disabilità intellettivo relazionale, che cominciano lunedì in Liguria con otto sport: nuoto, basket, tennis a Loano; atletica, futsal a Imperia; canottaggio a Prà e indoor a Cogoleto; tennis tavolo a Varazze; ciclismo a Casella. In palio per atletica e nuoto la qualificazione alla Paralimpiade. «I Mondiali più importanti di sempre - dice Luca Pancalli, presidente Cip -, con la riconquistata universalità del mondo paralimpico, persa dopo Sydney».

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

la prima volta un obiettivo: preparare e disputare una mezza maratona (km 21.099 - ndr). Con estrema facilità ho allungato le mie corsette, 12, 16, 18 chilometri, sino a quando Agostinoni mi ha chiesto di fare un test in pista su 800 e 1500 metri. Ho corso gli 800 in 2’37", lui era incredulo. "Sei geneticamente predisposta per correre", mi ha detto e lì è iniziata la mia avventura». La guida I tempi dei suoi test

non sono da tutti, sarebbe stato un peccato non gareggiare con quelle qualità naturali. «Ho cominciato ad allenarmi per correre in pista, la prima guida è stato Marcello Capotosti, con cui ho disputato la prima gara, a Valletri, con i normodotati, che ho chiuso in 2’35". Poi, nel giro delle Fiamme Gialle ho incontrato Andrea Giocondi. Fra noi il feeling è nato subito, ho una fiducia totale in quello che mi dice. Andrea l’atletica la conosce davvero, le sue scelte in pista

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una velocista, di un solo allenamento ho paura, quando devo correre i 3000 metri, lì faccio davvero fatica. Perché tanto impegno? Quando faccio qualcosa devo sempre avere davanti un’obiettivo e la scadenza di Londra è perfetta. Dio mi ha dato la voce, quello che posso fare di corsa lo devo costruire io. Per me è un sogno, forse quello che sto facendo può servire a qualche altro disabile, fargli capire che i sogni si posso realizzare, basta lottare per riuscirci». La rivincita A dir la verità Anna-

lisa aveva già conquistato il diritto di partecipare ai Giochi di Londra negli 800, «quando ho corso a maggio in Francia ad Aix les Bains in 2’24", ma a luglio ho saputo che quella distanza era stata tolta dal programma. Un minuto dopo ho detto ad Andrea: "adesso prepariamo i 1500"». Una tigre la Minetti, che vede con gli occhi del cuore.

Inter, mercato sbagliato Sono un vecchio tifoso dell’Inter, deluso per la campagna acquisti. Branca e Moratti non avevano capito che la «rosa» era vecchia e demotivata? Come non capire che la squadra andava rinnovata non in attacco ma a centrocampo e in difesa? Napoli docet. Pasquale Meoli Napoli

Sono completamente d’accordo con lei. Prima di perdere Eto’o, la società doveva preoccuparsi di rinfrescare il reparto di centrocampo, perché i vari Zanetti, Stankovic, Motta e Cambiasso hanno più passato che futuro. Poli è un promettente gregario, ma non basta. Sarebbero serviti ricambi di sostanza come Inler, Kucka o Nocerino, preso quasi gratis dal Milan. Senza dimenticare che in difesa non c’è più Materazzi, mentre Cordoba è trattato come un pre-pensionato. Le richieste di Gasperini, però, hanno spinto la società a inseguire, tra l’altro senza ottenere, esterni d’attacco per il suo preferito 3-4-3. E così, nel finale contro la Roma, si è rivisto a sorpresa Muntari, già segnalato in partenza tanto è vero che il suo numero 11 è finito sulle spalle di Alvarez, spettatore in tribuna nell’ultimo 0-0 di sabato.

I gironi di Lega Pro Gentile Sig. Cerruti, mi farebbe piacere sapere il suo pensiero relativo alla divisione dei gironi di Lega Pro. Da oltre vent’anni il Piacenza non

faceva tale campionato e ricordavo trasferte ben più vicine. Le pare logico andare a giocare a Cremona, Crema, con 4 trasferte in Sicilia, e non a Pavia e Reggio Emilia, costringendo le società a trasferte lunghe e onerose? Filippo Armini, Piacenza

Nicola Binda ha spiegato molto bene, venerdì scorso, i motivi per cui anche quest’anno sono stati composti due gironi verticali, e non più orizzontali, del campionato di prima divisione. Secondo me alla fine i «contro» superano i «pro», proprio per un discorso economico che vale per tutti non soltanto per il suo Piacenza.

Il Barcellona è meno forte Gentile Cerruti, questo primo scorcio di stagione di calcio spagnolo ha regalato una certezza: il Barça è ancora la squadra più bella del mondo ma la sensazione è che sia meno imbattibile di prima. Dopo la strana sconfitta con il Levante, mai come quest’anno il Real sembra maturo per ritornare sul trono nazionale (e, perché no, continentale). I bianchi hanno una «rosa» più giovane, unita a una superiore forza d’urto. Il recupero di Kakà e l’inserimento di Sahin potranno rappresentare un valore aggiunto necessario per colmare il gap con i raffinati palleggiatori blaugrana. Luca Longhi, Napoli Per la verità, proprio la sconfitta sul campo del Levante suscita nuovi dubbi, non sul valore assoluto del Real Madrid ma sulla sua capacità di sfruttare i rari passi falsi del Barcellona.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011


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