364
giornate oltre l’8 marzo
arte e poesia
per celebrare la
bellezza e i saperi
delle donne
Pierina Atzori Rosaria Staalaci Rosa
Bellantoni
Anche quest’anno Tribaleglobale organizza, a partire dal 25 agosto, un
insieme di eventi in onore della comunità Onzese e della sua storia.
Infatti il 4 settembre ricorre il 438 anniversario della Costituzione di Onzo in libera Repubblica. La liberazione di questo piccolo paese dal tiranno dell’epoca avviene a causa di una donna. La memoria popolare narra che Scipione del Carretto tento’ di usare violenza su una giovane, provocando la reazione degli Onzesi che bruciarono il castello e cacciarono il prepotente, iniziando un periodo di libertà ed autonomia durato oltre duecento anni. Si inizia con 364, format finalizzato a ricordare che le donne, i loro saperi, la loro bellezza vanno considerati oltre l’8 marzo, appunto anche le altre 364 giornate.
Sotto questo titolo troverete a Onzo a partire dal 25 agosto alle ore 16:
- nella Casa degli Artisti una performance di Rosa Bellantoni, che applicherà una sua poesia su un’opera di Rosaria Straffalaci. Contestualmente si inaugurano nello stesso luogo due mostre : BEE, dipinti e sculture di Rosaria Straffalaci e BORO BORO, opere tessili di Pietrina Atzori che dialogano con antichi Boro Giapponesi.
- a seguire nel Parco Mnemosine verrà inaugurata “ Vanità” un’opera di Rosaria Staffalaci e una mostra di sculture ispirate alla memoria della Grande Madre.
- nella Locanda Tribaleglobale “ Semplicemente belli: pettini tradizionali africani e indonesiani”.
LE ARTISTE
Pierina Atzori e Rosaria Staffalaci materializzano bellezza attraverso appunto..- la materia e la sapienza nell’interagire con essa.
Rosa Bellantoni lo fa con la potenza delle parole, in questo caso parte integrante di una grande opera di Rosaria Straffalaci esposta all’ingresso della Casa degli Artisti.
Rosaria recupera tutto: plastica, scarti di edilizia, vernici e usa ciò che trova per creare, affidando poi le sue creazioni all’agire del tempo.
Ricordando e ricordandoci il dovere morale della resilienza, testimonia la possibilità sempre presente di vedere l’opportunità nel problema, la risorsa nel rifiuto...”dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” diceva De Andre’.. L’antico sapere della tessitura è il luogo dove nasce il dialogo con Pietrina, senza soluzione di continuità tra il gesto e il colore, il segno e la materia. Pierina in questa mostra ripropone il gesto
artistico resiliente con tessili che ha giustamente chiamato Boro, come i tessili giapponesi a cui si è ispirata. I boro ( stracci in giapponese) sono frammenti di tessuti rimessi insieme per fare abiti, coperte e altri tessili utili, secondo quella cultura del recupero presente in modo importante in quella parte del mondo sia attraverso tecniche come il Kinsuchi - che consiste nell’evidenziare le rotture di una ceramica con un filo d’oro invece che cercare di nasconderle - sia attraverso specifici modi di dire: davanti ad uno spreco - materiale o intellettuale - in Giappone escamano “mottainai!”, in qualche modo traducibile con “ che peccato!”
Le parole di Rosa, discrete ma potenti, non si limitano alla superficie della carta su cui sono scritte o alla sapienza della voce che le declama. diventano materia e segno indelebile se applicate fisicamente su altro, in questo caso un dipinto. Bellezza e saperi, anzi la bellezza del sapere e/o i saperi della bellezza..evocati a Onzo grazie a due Artiste tra Liguria, Calabria, Sardegna e Giappone, a dimostrazione della universalità dell’arte.
Giuliano Arnaldi
LE ARTISTE: PIERINA ATZORI
Contatti: pietra64@yahoo.it Blog: http://pietrina-atzori.blogspot.it Profilo Facebook: Pietrina Atzori Cel Italia: +393911091535
BORO BORO - double kimono ( Particolare )
Boro in giapponese significa marcio. Strati di materiali tessili di recupero addossati con cura perché esprimano la bellezza struggente dell’umile e del modesto. In questo modo, nel periodo Edo (1603-1868), i poveri pescatori giapponesi del nord realizzavano i propri indumenti che poi si passavano di generazione in generazione. Piccoli pezzettini di tessuto in cambio di pesce. Attraverso la realizzazione di questo kimono ho ricercato un esperienza mistica. Punto dopo punto, strato dopo strato, ci ho lavorato per tre mesi, come una lunga meditazione. Ho immaginato di vivere, e in qualche modo ho vissuto, la vita di un Kimono boro partendo dalla prima persona che lo ha originato, passando per tutti coloro che lo hanno indossato, rammendato, trasformato. Ho chiamato a me i mei “mercanti di stracci”, amici, amiche, conoscenti, che mi hanno donato pezzi di tessuto di cotone e agugliate di filo che ho assemblato col cucito e col ricamo. Simbolicamente è stato come aver cucito le loro storie. È stato un viaggi lungo, intenso e appassionato, dopo di cui nulla è stato più come prima. I Boro racchiudono i principi estetici ed etici della cultura giapponese come la Sobrietà e la Modestia, l’Imperfezione ovvero l'aspetto irregolare, incompiuto e semplice (wabi-sabi), e soprattutto l'avversità allo spreco, ed anche l'attenzione alle risorse, al lavoro e agli oggetti di uso quotidiano". Pietrina Atzori 2014/2015
Di lei hanno scritto:
- Pietrina Atzori appartiene al segno nudo. Tracciato con un filo dalle tinte primarie, esso penetra materiali duttili e profila percorsi di senso e d'immaginazione. Fatto di pazienza e tenacia, delinea forme che portano in sé la fierezza dell'isola natìa. Il legame con la terra sarda è intenso e pregnante, respirato a pieni polmoni e restituito con lucida consapevolezza. Ci sono tutta la lezione ispiratrice della conterranea Maria Lai e la ricerca coraggiosa del compaesano Pinuccio Sciola dentro al suo alfabeto. Ma assolutamente propria è la trasparenza di uno sguardo che si sofferma con disincantata curiosità, e ancora di più la raffinatezza degli equilibri provvisori che con ago e filo raggiunge per raccontare senza dire, rappresentare senza descrivere. (Sheila Rocchegiani)
La cifra stilistica del lavoro, della ricerca, del linguaggio di Pietrina Atzori è la dimensione donna. Tutto nel suo lavoro narra di una dimensione donna che indaga la sua sensibilità e l'intima dimensione del naturale fare creativo. Il linguaggio di Pietrina si muove fuori dal tempo e dalle mode, si muove fluido e organico, è la resa plastica di una intima sensibilità privata consegnata inerme allo sguardo interattivo dello spettatore, è analisi della condizione dell'essere artista e dell'essere donna sondando la propria intimità, connettendo arte e vita. Il linguaggio dell'arte nasce donna, la donna dea madre da millenni ne trasmette i rudimenti e la grammatica del sensibile, grammatica che da millenni la fallocrazia di una storia dell'arte scritta al maschile, tenta invano di depredare. Il linguaggio dell'arte è una dimensione intima e privata dell'essere e del sentire, non è linguaggio di genere ma natura dell'ascoltare il sé che vive e muove dentro di sé, questa sensibilità fa di Pietrina una donna e artista fuori dal tempo sempre nel suo tempo, come lei tante artiste isolane da sempre, lontane da mode, clamori, gossip e provocazioni, continuano ad ascoltare la propria intimità poetica tradotta nell'azione politica d'essere donna e artista, cosa che in quest'isola è sempre stata. (Mimmo Di Caterino) Pietrina Atzori è un’artista che si esprime prevalentemente con la fiber-art. I suoi medium spaziano dalle fibre naturali a quelle artificiali, dai materiali vergini a quelli di recupero realizzando opere che si rifanno a temi della contemporaneità attraverso opere, prevalentemente tessili, di assemblaggio e ricamo, tessitura, annodamenti e manipolazioni di tessuti, fibre oltra a praticare la tintura naturale in forma classica e sperimentale, che inserisce a pieno titolo nella sua ricerca artistica. I suoi lavori, installazioni, abiti, sculture tessili, libri d’artista, arazzi, quadri sono stati oggetto di mostre personali e collettive, nazionali e internazionali Di lei è stato scritto nel libro “IO Sono -Arte” di Emanuela Scuccato ed. Il Gattaccio Diverse sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. MOSTRE: - 2011: “Dire, fare, sostenibile e solidale” 1° ed., Festival sviluppo sostenibile Cagliari - IT - 2011: “Alig’Art 2011, 2012, 2014, e 2016” EXPO’ Arte, Riciclo per l’Abitare sostenibile Cagliari – IT - 2011: The International Conference “Good Practices in Traditional Handcrafts” Brasov ROMANIA - 2012: “Il Feltro dello Sciamano - sulle orme di Joseph Beuys” FELTROSA - BIELLA - IT - 2012: “Wool Art” Progetto valorizzazione la Pecora Cornigliese – PARMA - IT - 2012: “OPERE TESSILI DA INDOSSARE” Abilmente Atelier Internazionale manualità creativa- Vicenza - IT - 2013: “Stampe di Natura: i quadri che si indossano” opere Natural Eco-print – San Sperate CA – IT - 2013: “INTERSEZIONI - Primo Movimento” Museo Florestal Octavio Vecchi - Sao Paulo – BRASILE - 2013: “Artistic and Altered Books” G.I.L.D.A. Concorso Internazionale - PARMA – IT - 2014: “BORO-BORO” a Riciclo-à-porteR, Mostra abiti realizzati con materiali di riciclo,
Libreria Feltrinelli Cagliari - IT - 2014: “Artistic and Altered Books” G.I.L.D.A. Concorso Internazionale - PARMA – IT - 2015: “BOOK SEEDS” – VIII Festival del libro d’artista –BARCELLONA – ESP e REGGIO EMILIA - IT - 2015: “strati-LAYERS” con Sheila Roccheggiani - VERONA TESSILE l’ex Chiesa S.Pietro in Monastero – VERONA – IT - 2016: “Reflexões” 16 tele per pensare alla Diversità – Centro de Creatividades – Sao Luis do Maranhao - BRASILE - 2016: “Anche il Clero porta le mutande” installazione Museu Historico Paulo Setubal – Tatuì – BRASILE - 2016: “Linfe” installazione Festival Arte contemporanea NOTTE NERA Serra de’Conti AN – IT
- 2016: “Linfe” installazione Alig’Art – EXPO’” Centro Culturale LAZZARETTO – CA- IT - 2017: “POSEIDONIA” Cortometraggio - Paratissima - SKOPJE (Macedonia) e Paratissima Cagliari – IT - 2017: “Io sono – Arte” – Mostra collettiva Galleria BERGA di Vicenza – IT - 2017: “Pensieri duraturi – un punto per volta” – Mostra Personale – Assemini – IT - 2018: HOPING Percorsi visivi sulle migrazioni – Mostra – Cagliari - 2019: VERSO ORIENTE – Intinerari femminili – Mostra - Barumini Centro Giovanni Lilliu. – IT - 2019: BIXINAU – Mostra arte contemporanea Convento Santa Rosa NURRI - IT INSTALLAZIONI: - 2010: “Cuncambias Festival”, Direzione Artistica - Creazione e installazione Verticale Garden a San Sperate (CA) – IT - 2010: “Festival Marina Cafè Noir”, INSTALLAZIONE PERMANENTE GIARDINO VERTICALE contenitori in feltro di lana sarda - Cagliari – IT - 2011: “Festival Posidonia”, INSTALLAZIONE PERMANENTE GIARDINO VERTICALE contenitori in feltro di lana sarda – Carloforte - IT - 2011: “Felt United” Parco delle pietre sonore – Pinuccio Sciola a San Sperate – IT - 2012: “Festival do Castanho “I personaggi del marrone” Montalegre PORTOGALLO - 2017: “INTRAGNAS” trittico 3,2x1,90 Via Portotorres - Assemini – CA - IT - 2018: “SUL FILO DEL TEMPO” Installazione diffusa nel Centro Storico per 50’ anni Muralismo a San Sperate – IT - 2018: “MigrAzioni” Installazione di un ricamo contemporaneo in forma di vela Cuncambias 2018 a San Sperate – IT . PERFORMANCE E VIDEOARTE: - 2016 “POSEIDONIA” performance di e con Pietrina Atzori e Rosaria Straffalaci – porticciolo San’Elia CA – IT - 2017 “SINTESI” performance di e con Pietrina Atzori, Rosaria Straffalaci, Mixa Fortuna e Mario Massa – Festival Sant’Arte I°ed. – Fondazione Sciola – San Sperate CA – IT - 2018 “AEQUA NOX” performance di e con Pietrina Atzori e Rosaria Straffalaci – Filanda Cogliandro a Villa San Giovanni RC – IT - 2018 “Human Sized Bouquet” performance di e con Pietrina Atzori e Rosaria Straffalaci – Festival Sant’Arte II°ed.– Fondazione Sciola - San Sperate CA- IT PARTECIPAZIONI E COLLABORAZIONI: - 2017 Murales “FABULA” di Rosaria Straffalaci – Assemini - CA – IT - 2017 Progetto “Andando via” omaggio a Grazia Deledda – Asta di opere d’arte organiz. Archivio Maria LAI e Galleria Macca di Cagliari - IT - 2017 Spartiti “PARTITURA PER AGO E FILO” Pietrina Atzori e Gianluca Verlingieri – Cuneo - IT - 2018 Murales “PUNTO GAMMA” di Rosaria Straffalaci – Scalette ex ISA a Villa San Giovanni RC – IT - 2019 BIXINAU Residenza internazionale di arte contemporanea- a cura di IVYNode – NURRI - IT, VARIE:
- 2010 - 2011 - 2014: ESPOSIZIONE “Filo, lungo filo un nodo si farà” ed. 2010, Villaggio Leumann – TORINO – IT - 2011: CONCORSO: "PURA LANA SARDA" - Concorso di idee per la realizzazione di prototipi in Lana di Pecora Sarda (8° clas.) promosso da Provincia di Sassari - CNR Ibimet Sassari e CCIAA Sassari – SASSARI – IT - 2012 “Geo&Geo” su RAI 3 RADIO TELEVISIONE ITALIANA, condotto da Sveva Sagramola – ROMA – IT - 2019 collaborazione alla stesura del disciplinare sulla lana per MARCHIO PECORA NERA DI ARBUS FORMAZIONE: - ante 2012 Autodidatta - 2012: Workshop by Michela Gregoretti, “Design with Nature” – BIELLA - IT - 2012: Workshop Exploring Nuno Felt with Vilte Kazlauskaite – CIPRO – GRECIA - 2012: Workshop Exploring and Natural Eco-print with Irit Dulman – CIPRO – GRECIA - 2013: Workshop by Jane Callender, “Shibori bicolore” Tintura Indigo– Amelia (TR) – IT - 2013: Workshop by Leena Sipila, “Prefeltro al meglio” – Amelia (TR) – IT - 2014: “Sussurri d’estate su stoffa” Workshop di Sheila Roccheggiani Tintura naturale ed Ecoprint – Jesi (AN) – IT - 2016: “Seguendo il filo del pensiero” Workshop con Ilaria Margutti e Rosalba Pepi – Castiglionfiorentino (AR) - IT DOCENZE: - 2012: Laboratorio esperienziale agli studenti del LAC (Liceo Artistico) – CAGLIARI – IT - 2012: Scambio tra Artisti “Laboratorio Feltro lane grezze europee” Portogallo-Italia. - 2013 e 2014- Docenza sul feltro – I.E.D. Istituto Europeo di Designer sede di Cagliari. - 2016 Workshop cucito creativo Museo Istorico Paolo Setubal – Tauti BR - 2010/2018 Workshop sul feltro, tintura naturale in ecoprint, cucito creativo - 2019 – Corso sulla lavorazione lana pecora nera di Arbus – LAORE/Comune di Arbus/ Assoc. Pecora nera di Arbus PREMI: - 2010: “Filo, lungo filo un nodo si farà”, Villaggio Leumann – TORINO – IT - 2013: “G.I.L.D.A. Concorso Internazionale: Artistic and Altered Books” ed. 2013, Parma – IT
Pietrina è inoltre attiva nella valorizzazione delle fibre naturali, specialmente la lana, di cui si è occupata: - partecipando al progetto di valorizzazione della Pecora Cornigliese (Parma - Emilia Romagna); - prendendo parte alla mostra Wools of Europe, mostra sulla biodiversità delle razze ovine che da conto dei molti usi a cui il vello di ciascuna razza può essere destinata, arricchendo la collezione con un vello della razza Pecora Nera di Arbus portato alla mostra in collaborazione con alcuni allevatori; - collaborando con Heidi Greb, feltmaker tedesca, a workshop sulla lavorazione della lane grezze; - ideato e condotto un progetto di lavorazione e valorizzazione di lane Portoghesi attraverso la realizzazione di installazioni urbane nel contesto del Festival di arte contemporanea a Paradella del Rio in Portogallo. - per due anni di laboratori sul Feltro come materia da prestare al Design allo IED Istituto Europeo di Design di Cagliari; - da cinque anni conduce ricerche sul recupero, l’impiego, la resa della lana della Pecora Nera di Arbus, riconosciuta quale biodiversità identitaria. San Sperate, 01/08/2019
LE ARTISTE: ROSARIA STRAFFALACI Profilo facebook: Rosaria Straffalaci Pagina facebook: Arte Contemporanea Rosaria Straffalaci e-mail: rosistraffa@gmail.com www.rosariastraffalaci.com
Nasce a Villa San Giovanni il 29/03/1974, frequenta nella vicina Reggio Calabria il Liceo Artistico statale Mattia Preti, dopo la maturità conclude il suo percorso di studi alla Scuola di Pittura dell'Accademia di Belle Arti reggina.
I primi approcci col colore e la pittura ad olio avvengono in tenera età, Rosaria porta avanti la sua ricerca tra lirismo cromatico e superfici materiche, guarda ai grandi del passato spazia dall'espressionismo astratto all'arte concettuale.
I suoi insegnanti sono stati grandi maestri della pittura informale italiana a loro ha guardato con grande attenzione ottenendo il prestigioso riconoscimento di esporre al loro fianco nella V edizione del premio Kiwanis di Villa San Giovanni dove la giuria ha ritenuto la sua opera meritevole di segnalazione.
Ha rappresentato inoltre la scuola di Pittura dell'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria alla XXVI edizione della Biennale d'Arte di Alatri (FR).
E' stata selezionata al concorso nazionale di Pittura Rocchetta Città d'Arte nel 1997. Tante le mostre ed i concorsi artistici nel corso degli anni che hanno visto le sue opere muoversi sia nel territorio nazionale che in quello estero. In Sardegna dove vive dal 2000 i suoi dipinti sono stati ospitati a Berchidda in occasione del TimeJazz Festival, a Cagliari dal Lazzaretto a Palazzo Regio. Il Paese Museo di S. Sperate in Via San Sebastiano ha accolto dietro invito diretto del Maestro Pinuccio Sciola il suo murale dal titolo “Gloria”. Ad Assemini CA il suo murale Fabula lungo 65 è tra i più lunghi della Sardegna per lo stesso è stata premiata dal Club UNESCO di Scilla RC A Forza d’Agrò al museo del cioccolato in esposizione permanente una sua opera pittorica con l’ utilizzo del famoso cioccolato di Modica Sant Arte omaggio al Maestro Pinuccio Sciola performance dal titolo SINTESI Arte condivisa e partecipata opera muralistica PUNTOGamMa Villa San Giovanni Rc. Impegnata in arte condivisa collabora con l’artista Pietrina Atzori con la quale ha inoltre ideato “POSEIDONIA”, SINTESI , AEQUANOX e con lo scultore restauro Cosimo Giorgio Schepis.
Direttore artistico per il comune di Assemini CA per il quale ha realizzato “StessoCielo “ in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari. Nuovamente incaricata come direttore artistico coordina gli interventi muralistici di Fille Bertha e Manu Invisible e studenti Liceo Artistico Foiso Fois in alternanza scuola lavoro per il murale “ Moorhens”.
LE ARTISTE: ROSA BELLANTONI rosa.bellantoni@libero.it PERCHE’ SCRIVO …Non posso prescindere dalla classica domanda “perché si scrive?” che annulla il “da quando”: scrivo da sempre…da quando la mia Tata “Nonna Rina la careghina” cioè colei che impaglia sedie, classe 1899, sulla quale ho scritto un racconto, mi ha insegnato quel poco che mi ha proiettato nel mondo dell’arte: lei declamava a memoria “La Divina Commedia”, L’Odiessea, L’Eneide, L’Orlando furioso, I promessi sposi e tutto quello che aveva assimilato nella sua breve carriera scolastica (terza elementare) e da autodidatta.Sono stata fortunata perché ho avuto l’onore di avere insegnanti di lettere come Don Dario Volpe e, soprattutto, una comune conoscenza…Antonio Ricci che mi raccomandò di continuare a scrivere indipendentemente da ciò che avrei fatto nella vita.E ho continuato…non sempre…a volte affidarsi al giudizio di certuni, che scopri dopo essere solo dei frustrati e miseri e cattivi, può far male e bloccarti, ma è sbagliato perché non dovremmo mai permettere a nessuno di colpire la nostra essenza. E la politica mi ha portato in situazioni che hanno richiesto lavoro, passione, studio: l’esperienza del Pontelungo ha dato vita al libro che ti ho regalato dove sono pubblicati quattro racconti di cui vado fierissima. “Pontelungo: un santuario per raccontare Albenga” scritto con Padre Claudio Taggiasco, al quale devo la spinta a ricominciare il percorso letterario, è stato insignito nel 2010 del Premio albingaunum per la saggistica ed il racconto “La mula” mi è valso un Diploma di merito con menzione d’onore all’edizione 2018 del “Premio Internazionale M. Buonarroti” e l’incipit è pubblicato nell’antologia del premio.
Io amo scrivere e soprattutto in prosa…la poesia è arrivata o meglio tornata: ascoltando un brano musicale, ammirando un quadro, guardando un film….riflettendo sulla vita, sul mondo, sui sentimenti…si scrive perché qualcosa scatta e, spesso, sono momenti fuori dal tempo e dello spazio e solo alla fine prendi coscienza di ciò che hai prodotto.Io non ricordo a memoria le mie poesie, mentre potrei declamarti “L’ora di Barga” o “San Martino del Carso”: perché una volta scritta la poesia, il romanzo, una canzone…non ci appartengono più.Scrivere è entrare nella vita dell’Umanità con la grande responsabilità di costruirne cultura, usi, memoria…scrivere è un
viaggio interiore e metafisico ed è meraviglioso!Insomma mi è capitata la poesia ed ho cominciato a postare le mie produzioni associate a musiche, quadri o entrambi…poi ho cominciato a partecipare a concorsi e, con mia grande meraviglia, ad avere qualche riconoscimento:sia nel 2017 che nel 2018 sono entrata nell’antologia del Concorso Il Federiciano che si svolge a Rocca Imperiale;nel dicembre 2017 a palazzo Scotto Niccolari reading a cura degli attori di “Quelli del Mercoledì”è recente (3 agosto 2019) il conferimento della targa di merito (e pubblicazione nella relativa antologia) da parte della giuria del Premio “Alda Merini” organizzato dall’Accademia dei Bronzi per la poesia “…come un’Araba Fenice”.
Spero di riuscire a pubblicare il libro che ho già pronto…il viaggio continua!
Albenga, 22/08/2019
Rosa Bellantoni
TRA BELLEZZA, SAPERI E POTERE: I PETTINI AFRICANI
Non sono solo oggetti d’uso unici e finemente realizzati. Non sono nemmeno solo semplicemente belli. Sono insegne di potere e di saperi.
Stiamo parlando dei pettini africani.
A partire dalla scelta del legno - l’ebano è riservato ai turisti…- il pettine africano risponde a precisi codici iconografici. Il numero dei denti, il tipo di figura che lo caratterizza e che evoca la potenza di uno spirito a cui ci si affida. Il pettine ( Daufe ) evoca considerazione, cautela, circospezione e tenerezza, qualità femminili considerate fondamentali ed è tenuto in grande considerazione dalle donne africane, anche considerata la complessità delle loro acconciature.
Qui ne proponiamo una selezione tra quelli presenti nella collezione Tribaleglobale, insieme a cinque pettini di Cultura Sasak, isola di Lombok ( Indonesia ). Cambia il continente, ma non il potere evocativo di questi semplici oggetti.