Architecture
PORTFOLIO Giulia Paladin
CV
GIULIA PALADIN Nascita: 10/05/1992 NazionalitĂ : italiana Cel.: 340 9158957 Tel.: 0422 861097 Email: paladingiulia@gmail.com Indirizzo: Via Postumia 10, Annone Veneto, VE
FORMAZIONE 2014 - 2015
2014
2010 - 2016
2006 - 2010
2013
2012
LINGUE:
ENSAN Nancy Programma di scambio Erasmus+ a Nancy per la durata di 9 mesi
Italiano Inglese Francese
Laurea triennale in Scienze dell’Architettura Conseguimento della laurea triennale con punteggio 109/110
SOFTWARE
Madrelingua Ottimo (FCE-livello B2) Buono
Disegno 2D :
Autocad 2D
Modellazione 3D:
Revit Sketch up 3d Studio Max
Elaborazione grafica:
Adobe Photoshop Adobe Illustrator Adobe InDesign
PUBBLICAZIONI
Elaborazione video:
“Parametrico Nostrano” 2013 Giovanni Corbellini, Cecilia Morassi Letteraventidue
Adobe Premiere Adobe After Effects Adobe Audition
Altro:
Microsoft Excel / Power Point / World Autodesk Ecotect Analysis
Scienze dell’Architettura Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Ingegneria e Architettura ISISS Antonio Scarpa Liceo Scientifico tradizionale Motta di Livenza
“Housing is back in town” 2012 Giovanni Corbellini Letteraventidue
PROJECTS
01
PROJET LOGEMENT
06
02
THE CLUSTER’(S)
07
03
LA ROSA DEL COLLIO
04
LE DIMENSIONI CONTANO
05
BALLET DE LORRAINE
Progettazione architettonica prof. Daniel Remy Progettazione architettonica prof. Giovanni Corbellini Progettazione architettonica prof. Luigi Di Dato / Claudio Meninno Progettazione architettonica prof. Giovanni Fraziano
Restauro prof. Jennifer Didelon / Christian François / Pascal Prunet
IL CIRCUITO DI VIA RASTELLO 43
Tesi di laurea triennale relatore Sergio Pratali Maffei / correlatore Luigi Di Dato
LA CIUDAD DEL CONOCIMIENTO Workshop prof. Solano Benitez
01 PROJET LOGEMENT PROGETTO PER UN COMLESSO RESIDENZIALE A NANCY, FRANCIA
Si tratta di un complesso residenziale situato nella zona dell’ex ospendale nelle prossimità del centro di Nancy. L’edificio s’inserisce nel contesto andandosi a rapportare con gli edifici limitrofi e formando una corte sulla quale si affacciano gli appartamenti. Si presenta come un elemento lineare che comprende appartementi di diverso tipo (T2, T3, T4 e T5). Gli appartamenti sono per la maggiorparte dei duplex con doppio affaccio, tranne il T2 che si sviluppa su un solo piano. A diversi piani corrispondono quindi diverse tipologie di appartamenti. I corpi scala e gli ascensori sono posti alle due estremità dell’edificio e sono collegati tramite un corridoio centrale che conduce agli appartamenti.
P+5 | P+7
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
T3 62M2 T4 73M2
P+4 | P+6
P+3 | P+6
L’appartamento è un T5 da 90 m2. Al piano terra presenta un bagno, un salone con zona cottura e un affaccio su una loggia, al secondo piano la zona dei servizi si trova nella parte centrale per garantire la presenza di un affaccio su ognuna delle camere.
L’appartamento è un T3 da 62 m2. L’ingresso è situato nella zona giorno che si affaccia sul salotto sottostante. Il bagno e le scale sono posti nella parte centrale e le camere si affacciano sullo stesso prospetto.
L’appartamento è un T4 da 73 m2. L’ingresso avviene nella cucina e il tutto poi si sviluppa nel piano sovrastante. I servizi sono posti sulla parte centrale e le camere presentano lo stesso affaccio.
L’appartamento è un T2 da 41 m2. Presenta un affaccio sul ballatoio e uno sulla loggia, comprende una zona giorno, i servizi e una camera.
02 THE CLUSTER’(S) The Cluster’(s) è il progetto per un complesso prevalentemente residenziale, è una ricerca sulle forme di urbanizzazione più dense che rispondono all’esigenza di uso più razionale del suolo e alla crescente domanda di alloggi a basso costo. La struttura è sviluppata all’interno di una zona di trasformazione nel centro di Gorizia. È un’area di forma irregolare, in parte occupata da strutture preesistenti vincolate dal piano e confinante con situazioni molto differenti per scala, usi, qualità spaziale e architettonica. Il complesso si rapporta con una preesistenza presente a nord del lotto e comprende: una zona di verde pubblico dedicata a tutti i cittadini, una zona di verde privato dedicato ai residenti, 96 unità abitative e 16 attività commerciali poste al piano terra.
Pianta P0
Parcheggio interrato
Pianta P1
Spazio verde pubblico
Residenziale P0
Commerciale P0
PROGETTO PER UN COMPLESSO RESIDENZIALE AD ALTA DESITÀ I quattro blocchi residenziali, pur apparendo come un insieme omogeneo, sono costituiti da unità abitative ben distinte fra loro: il corridoio infatti non funge solo come elemento di distribuzione centrale, ma anche come elemento di divisione fra le varie unità. Questi elementi di distribuzione rappresentano dei nuovi spazi comuni e contribuiscono a creare delle ulteriori aperture sulle facciate. Le unità abitative vanno dai 60 agli 80 mq e presentano per lo più un unico affaccio. Ogni appartamento è fornito di una loggia alla quale si può accedere o dalla zona giorno o dalla camera matrimoniale. Zona giorno e zona notte sono divise linearmente in modo da garantire la presenza di un ampio soggiorno con zona cottura in quanto gli appartamenti sono sprovvisti di una cucina indipendente.
Prospetti
Sezioni
03 LA ROSA DEL COLLIO La Rosa del Collio è il progetto per una cantina vinicola situata nel Collio, Friuli Venezia Giulia. L’area di progetto Tre buchi e’ caratterizzata da un paesaggio composto da elementi eterogenei quali le viti, il bosco, il Monte Sabotino, la presenza di edificato diffuso ma a contatto con il lotto. Sono stati studiati i vincoli di carattere antropomorfo e naturale che compongono il paesaggio per trasformarli in elementi generativi del progetto. Tutti questi elementi diversi diventano parte del progetto stesso attraverso il vortice, un elemento che con la sua forza raggruppa in un nucleo centrale l’eterogeneita’ degli elementi.
A partire dallo studio del territorio, e degli schemi funzionali che riportano all’idea di un cerchio che si spezza a seconda delle esigenze, la figura di riferimento è stata quella del vortice. Il vortice viene in questo progetto considerato come l’elemento che con la sua forza centripeta raccoglie tutti gli elementi eterogenei presenti nel lotto in un unico nucleo centrale. A partire dallo studio del ciclio produttivo sonostati definiti tre livelli all’interno della cantina. Si e’ quindi preso in considerazione un edificio di tre piani. Si e’ in seguito aggiunto alla sezione di tre piani un nucleo centrale ripreso dal comportamento del vortice. Il vuoto che è il nucleo centrale del vortice andrà poi a collegare i diversi piani con questo foro. La sezione del territorio ha permesso di distinguere l’edificio in due diversi comportamenti. Il comportamento statico. Il comportamento dinamico.
0 -1
0 -1
-2
-2
Pianta copertura
0
Pianta P-1
-1
0 -1
-2
-2
Pianta P-3
Pianta P-2
04 LE DIMENSIONI CONTANO
LE
ANO ONT NI C O I ENS DIM
Il nuovo progetto per l’aeroporto di Ronchi dei Legionari vuole relazionarsi con gli edifici a grande scala che hanno lasciato il segno nel territorio circostante. Un aeroporto di contrasti, dove la semplicità e l’eleganza esterna racchiudono in un volume la complessità del sistema aeroportuale. L’aeroporto con il polo intermodale diventa parte di un unico sistema attraverso la pensilina aerea che è l’accesso principale che rompe e penetra la struttura. A partire dalla pensilina l’aeroporto si sviluppa a gravità. Il percorso semplice e diretto permette all’utente di avere l’intera visione degli spazi e dei percorsi.
PROGETTO PER L’AEROSTAZIONE DI RONCHI DEI LEGIONARI
Questo aeroporto lineare che si sviluppa per 560 m e dall’esterno sembra molto semplice, in realtà all’interno presenta una struttura complessa per garantire la massima efficacia. L’ingresso avviene al livello più alto dove sono presenti i check-in, da qui attraverso due rampe è possibile scendere al controllo della sicurezza per poi accedere ad un ulteriore livello dove sono presenti gate e servizi commerciali. Gli arrivi occupano tutto il piano terra. La struttura così frazionata è stata pensata appositamente per poter garantire una facile fruizione del sistema aeroportuale e una visibilità completa di tutto l’impianto. La divisione fra air-side e land-side avviene sia sulla sezione longitudinale che sulla sezione trasversale. I percorsi dei lavoratori e degli altri utenti vengono divisi per un’ulteriore chiarezza, per facilitare il percorso del viaggiatore e lo svolgimento di tutti i processi che antecedono il volo. I prospetti sono stati pensati con due tipi di trasparenze diverse, attraverso l’utilizzo del vetro e del policarbonato. Sono lineari e presentano delle forti ombre che rompono l’omogeneità del prospetto.
Prospetto Nord
Sezione
Prospetto Sud
05 BALLET DE LORRAINE PROGETTO PER L’AMPLIAMENTO E IL RESTAURO DEL BALLET LORRAINE A NANCY
Il Ballet Lorraine è un edificio che risale agli inizi del ‘900 ed ospitava una fabbrica di scarpe, il cui impianto è ancora presente all’interno dell’edificio. Si trova sull’asse principale della città che percorre Nancy da est a ovest, avendo come limiti la ferrovia a Est e il canale della Meurthe a ovest, e si affaccia su Porte Sainte-Catherine, antico accesso sulle mura della città. Il progetto è stato sviluppato attraverso un’estensione sul prospetto principale che ospiterà l’auditorium e che diventerà il nuovo affaccio dell’edificio sulla città. La struttura interna risalente alla costruzione originaria è stata mantenuta, mentre l’organizzazione, la gerarchia e la distribuzione degli spazi sono state ripensate in modo da fare dell’atrio centrale, l’elemento caratterizzante di questo spazio.
A
A
B
B
A
B
A
B
L’estensione che ospita un bar e un auditorium è stata pensata con un angolo acuto al piano terra per creare uno spazio di passaggio e di filtro per i passanti. Al piano superiore l’auditorium prevede una doppia altezza per ospitare 300 persone. La struttura centrale è stata riorganizzata per accogliere i nuovi spazi. Nello spazio centrale sono state utilizzate partizioni mobili andando a creare uno spazio ibrido.
A-A
Sezione A-A
Prospetto Nord
A’-A’ Sezione A-A
Sezione B-B
B-B
06 IL CIRCUITO DI VIA RASTELLO 43 Quando si parla di recupero degli edifici storici, spesso ci si dimentica d’affrontare il problema riguardante la gestione futura è essenziale per la riuscita del progetto. Sinergia, questo è l’obbiettivo che voglio di raggiungere con il circuito di Via Rastello 43. Si tratta infatti di un progetto di restauro e rifunzionalizzazione che dà particolare importanza alla gestione e al rapporto fra gli enti che saranno ospiti dell’edificio. Il progetto ha inizio dallo lo studio storico, costruttivo e materico dell’edificio per capire quale sia effettivamente la sua identità; Poi si passa prima ad una scomposizione delle parti e poi a un riassembraggio dei componenti ai quali viene conferita una nuova identità nel rispetto del carattere precedente e che andrà poi a riconfigurare l’immagine dell’edificio. Il progetto del Circuito di via Rastello 43 vuole essere un nuovo modo per concepire l’utilizzo di ques’edificio d’epoca che mira a diventare un polo d’attrazione turistica, culturale e sociale all’interno della città di Gorizia.
PROGETTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DI CASA KRAINER Via Rastello 43, conosciuta anche come Casa Krainer si affaccia sulla via principale del centro storico di Gorizia, è situata ai piedi del colle del Castello e si sviluppa in profondità fino a raggiungere Via Cocevia. Si trova quindi nelle immediatevicinanze del Borgo Castello, di Piazza Vittoria e di Piazza Sant’Antonio. Il primo progetto risale al 1583 e compare con il nome di Casa Sticsa e già prevede un utilizzo misto residenziale e commerciale. Un’altra testimonianza di un progetto risale poi ai primi anni del ‘900 con l’estensione di una parte sul retro. Ulteriori modifiche vengono apportate nel 1920 in seguito ai danni di guerra.
ILLUMINAZINE/AREAZIONE SUFFICIENTE AL CORRETTO S V O G I M E N T O DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA installazione di lucernai sul tetto e progettazione di un piano a doppia altezza
UTILIZZO DEL PIANO SOTTOTETTO progettazione di uno spazio espositivo nel sottotetto
UTILIZZO DELLA CORTE INTERNA progettazione di una copertura vetrara che permetta l’utilizzo della corte nel corso di tutto l’anno
A D AT T A M E N T O DELLA STRUTTURA ALLE FUNZIONI demolizione di alcune partizioni interne secondarie
UTILIZZO DELLA CORTE RETTROSTANTE progettazione di un punto ristoro della corte
COMUNICAZIONE FRA UNITÀ proungamento del ballatoio esterno a tutti i piani e installazione di nuovi accessi
DISTRIBUZIONE DEI SERVIZI localizzazione dei servizi igenici in un punto ad ogni piano PERCORSI COMUNI mantenimento dei percorsi comuni principali già esistenti
AMBIENTI DI SERVIZIO aggiunta di alcuni ambienti e di elementi di comunicazione verticale secondari SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE installazione di un ascensore al centro del vano scale e di un trasloelevatore nella corte interna
UTILIZZO DEGLI SPAZI COMUNI gran parte della corte interna ipermeabile verrà utilizzata dal ristorante
IL CIRCUITO, UNA SINERGIA PER IL PROGETTO
Via Rastello è una via situata nel centro storico di Gorizia, ormai popolata da negozi sfitti, abbandonati in quanto il centro percepito della città si è spostato lungo l’asse principale. In un’epoca di crisi economica come quella che stiamo vivendo attualmente i beni di consumo secondario, intesi come quelli che non sono legati ad attività necessarie, vengono messi in secondo piano. In quest’ottica quindi diventa difficile per un commerciante poter pagare un affitto oneroso legato alla localizzazione dell’edificio nel centro storico senza aver un’adeguata frequenza di fruitori. Da qui nasce d’idea del circuito, un circuito inteso come collaborazione fra diversi enti che innescano dei processi e quindi generano attività.
A TTIVI TA ’ C OMMERCIALI
RISTORO
CALCESTRUZZO
VERNICE ROSSA
INTONACO BIANCO
FERRO OSSIDATO
OTTONE
LABORATORI POLIFUNZI OALI E SALE ESPOSITIVE
LEGNO DI ROVERE
UFFICI
INTONACO BIANCO
FERRO NERO
LEGNO DI ROVERE
RESINA NERA
LEGNO DI ROVERE
INTONACO BIANCO
Gli enti che fanno parte di questo circuito saranno commercianti di negozi legati sia ai beni di consumo primario, che garantiscono un’affluenza costante, sia ai beni di consumo secondario; ristoratori che offrono un servizio ai cittadini e al personale presente all’interno dell’edificio; impiegati o liberi professionisti; organismi di diversa natura come associazioni o gruppi che necessitano di una sede. Fra tutti questi enti si creano rapporti di natura diversa generando un circuito composto da parti che collaborano fra loro e diventano un unico organismo. Ad ogni gruppo di unità, e di conseguenza ad ogni funzione, viene conferita una certa identità architettonica per garantire omogeneità fra le unità che presentano le stesse funzioni. Quest’identità si traduce privilegiando l’utilizzo di alcuni materiali a seconda della destinazione d’uso.
07 LA CIUDAD DEL CONOCIMIENTO Il progetto si è sviluppato a partire dal workshop “Semaine Internationale” a Nancy con tutor Solano Benitez. “La ciudad del conocimiento” mira ad operare una rinnovazione del complesso delle Anguillettes a Vandoeuvre-les-Nancy, partendo da una scala molto ampia che è quella della città, fino ad arrivare a quella più ridotta di un polo universitario. La rigenerazione infatti riguarda tutta la città: partendo dall’analisi dei consumi di acqua, anidride carbonica ed enerigia elettica, l’obiettivo diventa quello di migliorare la qualità dell’ambiente urbano andando a riforestare alcune zone della città e potenziare alcuni punti che fungeranno da catalizzatori.
Analyse de la ville de vandoeuvre-lès-nancy
CO²
30 569
kWh Consommation
Emission de CO²
électrique
177.300 t/an
habitants
223.153.700
kWh/an
CO²
eau
Absorption de CO²
Empreinte p
109.910 t/an
sur l’eau 57.316.875 m3 d’eau/an
Empreinte ecologique de vandoeuvre-lès-nancy
Surface actuelle de Vandoeuvre-lès-Nancy
Total surface of Vandoeuvre-lès-Nancy | Total population |30 569
30 569
Ecological footprint in France Ecological footprint of Vandoeuvre-lès-Nancy
170
946 Ha
5,6 Ha par habitant
sur 30 569 habitants, pourraient vivre à Vandoeuvre si on prenait en compte l’empreinte écologique moyenne par habitant en France. Cela représente 1/180 de sa population totale.
I grandi viali che attraversano la città ospitano le attività di prossimità, la circolazione veloce viene spostata su un livello inferiore rispetto al livello 0 per garantire una totale appropriazione dello spazio da parte dei cittadini. Il principio insedativo che si afferma non è più quello dispersivo della casa su lotto che forma la città diffusa, ma quello dell’edificio a torre che predilige uno sviluppo verticale. Questi nuovi edifici che popoleranno la città andranno ad ospitare residenze, ma anche attività commerciali e di altro tipo. La rigenerazione che parte da un quartiere universitario, va poi a svilupparsi all’interno di tutta la città creando un unico sistema.
AUT 71
L’ambiente accademico offre molte opportunità di crescita, di apprendimento e di affermazione, ma resta pur sempre un ambiente più o meno scolastico nel quale siamo guidati ed accopagnati nelle varie fasi e lungo il percorso. Dall’esigenza di affrontare qualcosa di diverso, di estraneo a questo ambito e dalla necessità di trovare un ambiente in cui esprimersi liberamente, nel 2013 sono stata cofondatrice, insieme ad altri sette colleghi, del gruppo AUT 71. AUT 71 è un gruppo aperto e indipendente di ricerca e pratica architettonica. Nato da studenti dell’Università degli studi di Trieste, inizia sin da subito a muovere i suoi passi all’esterno dell’ambito accademico, realizzando mostre di architettura, organizzando workshop e costruendo installazioni temporanee.
01 BANNED
Organizzazione e realizzazione di un’esposizione in occasione del Festival èStoria
02 SUPER!MERCATO
Allestimento del mercaro coperto e organizzazione di eventi in occasione del Festival Vegetariano
03 VILLA LOUISE
Allestimento dell’esposizione e realizzazione di un catalogo sui progetti di restauro di Villa Louise
04 SUPERFICIALE
Realizzazione e proiezione di una videoinstallazione in occasione di In\visibles cities
01 BANNED? CHI SONO I BANIDITI DELL’ARCHITETTURA?
La mostra diffusa vuole esplorare il tema dei baniditi dell’architettura: chi sono i banditi dell’architettura? Sono dei veri banditi o è possibile leggerli e conoscerli da più punti di vista, riuscendo a coglierne sì le contraddizioni interne, ma anche i principi di equità e benessere sociale per sottoporli nuovamente a giudizio? Dieci grandi architetture, dieci mostri ben presenti nell’immaginario collettivo diventano così casi studio da indagare attraverso materiale grafico e iconografico.
02 SUPER!MERCATO ALLESTIMENTO DEL MERCARO COPERTO A GORIZIA
In occasione del Festival Vegetariano AUT 71 propone l’allestimento del Mercato Coperto della città di Gorizia per far riscoprire e rivivere attraverso una nuova esperienza questo spazio. Tutto l’allestimento è pensato utilizzando tutti quelli che sono i materiali di scarto delle attività che si svolgono quotidianamente all’interno di questo spazio. Il progetto comprende, oltre all’allestimento, anche l’organizzazione di eventi didattici e ludici per creare dei punti di socialità e di riunione per il Super!Mercato.
03 VILLA LOUISE La mostra “gorizia dimenticata_1 VILLA LOUISE” raccoglie le proposte progettuali per il recupero, elaborate dagli studenti del Laboratorio di Restauro nel corso di Laurea in Scienze dell’Architettura dell’Università di Trieste, presso il Polo di Gorizia, durante l’a.a. 2012/13. Si tratta della prima iniziativa di un ciclo dedicato agli edifici abbandonati della città, per i quali si sta cercando di immaginare una rivitalizzazione. La loro individuazione, la valutazione dei costi di recupero, è stata oggetto di una tesi di Laurea Magistrale in Architettura, anch’essa esposta all’interno della mostra, accompagnata da una raccolta di fotografie realizzate per l’occasione. Gli studenti “goriziani offrono in questa occasione i loro pensieri e i loro disegni ai cittadini, i quali sono chiamati a esprimere le proprie preferenze sui progetti esposti per poi assegnare un premio alle proposte che otterranno il maggiore consenso.
04 SUPERFICIALE LE SUPERFICI DELLA CITTÀ RACCONTATE ATTRAVERSO UNA VIDEOINSLALLAZIONE
L’architettura è per sua natura produzione di immagini. Essa stessa è influenzata da tutte le immagini prodotte, allo stesso modo in cui noi siamo impressionati nel senso fotografico del termine, dalle immagini che ci circondano. Le superfici diventano elemento di divisione fra città/utente e volume/funzione; non sono più solamente soglia fra interno ed esterno, ma diventano l’abito nuovo di un edificio nuovo, l’interfaccia con cui l’utente si confronta. Diventano il riflesso dell’esigenza di una nuova comunità, la quale forma di linguaggio si mostra sempre più semiotica. All’interno di questo fenomeno si ricerca la definizione di interfaccia. Con una videoinstallazione che punta a riscrivere i rapporti tra architettura e prodotto mediatico, AUT71 proprone una riflessione critica nell’escusiva cornice dall’innegabile valore storico di Casa Bombi.