Non solo diritti... Ma anche doveri.
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L’emergenza sanitaria che ha colpito tutti noi ci ha fatto ri ettere sull’importanza della scuola. In poco tempo le scuole si sono organizzate per fronteggiare la nuova situazione. La tecnologia ha reso possibile l’interazione con i bambini e le famiglie. Come docente mi sono trovata a reimpostare le mie proposte didattiche, senza perdere di vista le nalità educative proprie della scuola primaria.
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Quest’anno è stato introdotto l’insegnamento dell’educazione civica (legge 20 agosto 2019, N. 92). La legge fa speci co riferimento alla Costituzione Italiana come fondamento del nostro ordinamento: richiama il principio della trasversalità del nuovo insegnamento. Per questo le istituzioni scolastiche sono state chiamate ad aggiornare i curricoli di istituto e la progettazione didattica. Anche nel nostro Istituto è stato costruito il curricolo di educazione civica.
Nelle classi quarte i docenti, partendo dal curricolo, hanno programmato il seguente percorso educativo didattico da proporre agli alunni. Dopo il primo periodo dedicato alla conoscenza dei comportamenti da assumere in situazioni di emergenza per prevenire la diffusione del Covid 19 si è passati alla distinzione tra regole e leggi, la nascita della Costituzione con l’analisi di alcuni articoli; la differenza tra diritti e doveri e l’analisi di alcuni articoli della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’infanzia.
Questo eBook è il risultato del lavoro svolto nella classe 4 C del plesso di Via San Cesario nell’anno scolastico 2020/ 2021 come attività interdisciplinare tra italiano ed educazione civica.
L’inizio del nuovo anno scolastico è stato “diverso” dal solito . Gli alunni e tutto il personale scolastico sono stati chiamati ad osservare nuove regole di convivenza a scuola. Non è stato facile ma ognuno ha cercato di fare del proprio meglio.
In questo eBook ho voluto raccogliere alcune testimonianze del lavoro svolto nella classe 4C della scuola primaria di Via San Cesario dell’Istituto Comprensivo Lequile (Lecce).
Lequile, 20 ottobre 2020 Regole/ leggi ( Pag. 34/35 del libro di storia Cittadinanza attiva) La legge: diritti e doveri.
Abbiamo studiato che nelle civiltà antiche le leggi non erano uguali per tutti. In molte civiltà erano presenti anche gli schiavi che non avevano diritti, ma solo doveri. La nostra società si fonda su valori fondamentali come il rispetto di tutte le persone ( senza distinzione di sesso, età, colore della pelle, condizioni economiche, idee...) l’onestà, il lavoro, la famiglia, la libertà, il rispetto degli animali e dell’ambiente.
Attraverso le leggi, lo Stato si impegna a far rispettare questi valori e a promuovere la convivenza civile.
Qual è la differenza tra regole e leggi?
Le leggi che regolano la vita dello Stato italiano e attraverso le quali lo Stato esercita la sua volontà sono riunite in un unico documento:la Costituzione italiana.
Le regole sono comportamenti stabiliti e accettati da tutti i comportamenti del gruppo. Possono essere orali o scritte; chi non le rispetta viene punito o allontanato.
Le leggi sono scritte e sono uguali per tutti i cittadini di uno Stato. È obbligatorio osservare le leggi. Chi non rispetta una legge può essere punito con una sanzione o una condanna.
Lequile, 27 ottobre 2020 La nascita della Costituzione
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Il nostro Paese è una Repubblica. A capo dello Stato c’è un Presidente della Repubblica, eletto dai rappresentanti del popolo . Fino al 1946 c’era la Monarchia. Dopo la ne della seconda guerra mondiale, gli italiani furono invitati a scegliere con un referendum tra Monarchia e Repubblica. Gli italiani scelsero la Repubblica. Fu nominata un’assemblea dei rappresentanti del popolo: L’ Assemblea Costituente con il compito di scrivere la Costituzione .
La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato. Con questa legge è stata fondata la Repubblica in sostituzione della monarchia decaduta il 2 giugno 1946. La Costituzione Italiana entrò in vigore dal 1 gennaio 1948.
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La Costituzione è formata da 139 articoli e da 18 disposizioni nali. Queste ultime servirono per attuare il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica. I 139 articoli sono suddivisi in tre parti
Principi fondamentali ( art. 1 - 12)
Diritti e doveri ( art.13 - 54)
Ordinamento della Repubblica. ( art. 55 - 139 )
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Disposizioni transitorie e nali.
È un nostro diritto e dovere conoscere la Costituzione. Quando si è a conoscenza dei propri diritti e doveri si è veri cittadini, cioè parte attiva della società.
Lequile, 3 novembre 2020 DIRITTI E DOVERI
Ogni Stato ha le proprie leggi che valgono all’interno del proprio territorio, ma quando più Stati si mettono d’accordo per rispettare una legge comune, valida in tutti i paesi, creano una Convenzione.
Il 20 novembre 1989, i rappresentanti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) hanno approvato un documento dedicato ai bambini: la Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia.
CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA
I tuoi diritti stabiliscono quello che ti è permesso di fare e quello che deve fare chi si occupa di te, per assicurarti felicità, salute e sicurezza.
Certo, anche tu hai delle responsabilità nei confronti degli altri bambini e degli adulti, per assicurare il rispetto dei loro diritti. Una convenzione è un accordo fra nazioni che vogliono obbedire alle stesse leggi. Si dice che il governo di una nazione rati ca una convenzione quando accetta di obbedire alla legge scritta nella convenzione stessa.
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Lo Stato italiano ha rati cato la Convenzione sui Diritti dell’infanzia il 27 maggio 1991. Ciò signi ca che il nostro governo deve assicurarsi che ogni bambino abbia tutti i diritti elencati nella Convenzione. Ciascun articolo della Convenzione spiega in maniera dettagliata tutti i diritti dell’infanzia enunciati.
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La “Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia” è un accordo tra tutti i Paesi del mondo che de nisce quali regole bisogna rispettare per proteggere la vita, i diritti e il benessere di tutti i bambini del mondo.
Siamo passati a leggere e a commentare i principali articoli della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia...
4 dicembre 2020
Testo personale ( attività interdisciplinare tra italiano ed educazione civica).
I BAMBINI HANNO IL DIRITTO DI ANDARE A SCUOLA, DI IMPARARE E ANCHE DI “FARE” TANTE COSE !
A scuola dovresti imparare: a capire le ragioni degli altri senza litigare; che i bambini e le bambine sono tutti uguali anche se ognuno è diverso dall'altro; che non ci devono essere prepotenze… e tante altre cose ancora... Tu che cosa ne pensi? Quali sono le attività della scuola che ti fanno stare bene ?
4 dicembre 2020 Testo personale Attività interdisciplinare tra italiano ed educazione civica.
I bambini hanno il diritto di andare a scuola, di imparare e anche di “ fare “ tante cose. Ogni bambino ha il diritto di esprimersi nella sua lingua, di vivere secondo la sua religione e secondo le sue usanze. Tu cosa ne pensi? Quali sono le attività della scuola che ti fanno stare bene?
In questi giorni stiamo commentando la Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e la Costituzione Italiana. Oggi abbiamo parlato di alcuni diritti dell’infanzia: uno di questi è il diritto di andare a scuola. Io penso che ogni bambino dovrebbe andare a scuola perché la scuola serve a studiare si ma non solo, serve soprattutto a socializzare pure con i bambini più strani del mondo che vengono da un’altra nazione, per esempio S. e G. , con i quali siamo amici molto stretti; mia madre dice che hanno socializzato bene. Le attività che mi fanno stare bene a scuola sono: Arte, italiano, religione, matematica, storia, educazione fisica ed educazione civica. Arte ed educazione fisica con la maestra Valeria che ci fa divertire anche se alcune volte grida. Italiano, storia ed educazione civica con la maestra Pina che mette la musica all’ultima ora,tranquillizza la classe e ci rilassiamo tantissimo! Matematica con la maestra Sandra con la quale facciamo giochini matematici. Religione con il pagliaccio Alfonso e il maestro Angelo. Musica è l’attività che mi piace di più: mi, sol, si, re fa sulle righe. Noi a scuola ci divertiamo !!! C.P.
4 dicembre 2020
Io penso che la scuola è un luogo di studio ma anche di amicizia e divertimento che può tirarti su di morale anche quando sei triste. Le attività che mi fanno stare bene sono: il pagliaccio Alfonso, quando la maestra Pina mette la musica e quando facciamo delle gite di classe che servono soprattutto a imparare nuove cose in ne quando la maestra Valeria ci fa fare educazione sica. L. S.
I bambini devono andare a scuola per imparare a leggere e a scrivere. Io sono felice di andare a scuola e di stare con tutti i miei compagni. Mi piace molto leggere, ascoltare la musica e andare in palestra. G. M.
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4 dicembre 2020
4 dicembre 2020
Quest’anno abbiamo iniziato a leggere e a commentare la Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e ho capito che i bambini hanno molti diritti tra cui andare a scuola, imparare molte cose,fare tante cose e per socializzare con i compagni. Le attività che mi fanno stare bene a scuola sono tante: La prima, la più bella, è quando la maestra Pina ci mette la musica classica che ci fa rilassare; la seconda è quando la maestra Valeria ci porta in palestra che ci fa muovere per tenerci in forma; La terza è quando il maestro Angelo, maestro di religione, che certe volte all’ultima ora della settimana scolastica porta il nostro amico pagliaccio Alfonso che ci fa ridere e divertire moltissimo. S. R.
I bambini hanno il diritto di andare a scuola e di imparare tante cose. Io a scuola sto bene con tutti i compagni. Mi piace molto leggere, imparare l’italiano, disegnare e ascoltare la musica. S. U.
4 dicembre 2020
Lequile 4 dicembre 2020 Grazie all’educazione civica ho scoperto che i bambini hanno il diritto di andare a scuola e imparare tante cose e molti altri diritti. I bambini a scuola devono imparare che siamo tutti uguali, che non dobbiamo litigare ecc. A me piace molto educazione civica, musica, italiano, inglese ed educazione sica.
4 dicembre 2020 Io penso che la scuola è importante per tutti i bambini perché non esiste solo per studiare,studiare e ancora studiare ma esiste anche per conoscerci e diventare amici. Questo L’ho imparato dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Ho imparato che si rispettano le persone anche se sono diverse per sesso, colore della pelle, religione... Le persone più brave a fare la loro materia scolastica sono : Pina, Sandra, Valeria, Paola, Angelo e Alfonso che ci insegna a ridere molto. L. A.
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C. T.
Lequile, 4 dicembre 2020
Grazie ad educazione civica ho scoperto che i bambini hanno molti diritti ma anche doveri. Il diritto più importante è che tutti i bambini devono andare a scuola. A scuola i bambini dovrebbero imparare a socializzare, a non comportarsi male, a capire che siamo tutti uguali anche se siamo diversi. Le attività principali che mi fanno stare bene a scuola oltre ad educazione civica sono arte e immagine, italiano, educazione sica e inglese e ascoltare la musica con la maestra Pina.
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G. T.
Lequile 18 dicembre 2020
Lequile 18 dicembre 2020
Attività interdisciplinare tra italiano ed educazione civica .
Caro diario, in quest’anno scolastico abbiamo scoperto che tutti i bambini hanno dei diritti. Io con la mia classe e con la maestra Pina siamo arrivati a leggere e a commentare l’articolo 35 della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. L’articolo 35 dice che i bambini hanno il diritto di giocare, di non essere usati per fare o dire ciò che non vogliono fare . I bambini hanno il dovere di andare a scuola, di aiutare la mamma, il papà e i nonni.
Scrivi una pagina di diario per dire che hai scoperto che i bambini hanno tanti diritti...
( Lequile 18 dicembre 2020 )
Data.
Formula di apertura ( Caro diario, )
Messaggio ( in quest’anno scolastico abbiamo scoperto che i bambini hanno tanti diritti...)
Ciao, alla prossima.
Saluto
L. L.
Lequile, 18 dicembre 2020
Lequile,18 dicembre 2020
Caro diario, In quest’ultimo anno scolastico ho imparato che tutti i bambini hanno tanti diritti che devono essere garantiti, come il diritto di giocare, di essere curati dalla propria famiglia o di essere amati. Ce ne sono molti altri purtroppo per quanti sono non me li ricordo tutti.
N. P.
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Caro diario In questo ultimo anno abbiamo iniziato a leggere e a comprendere la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e la Costituzione italiana. La convenzione internazionale comprende tanti diritti, tra cui il diritto di poter giocare solo dopo aver fatto le seguenti attività: aver fatto i compiti, essere lavati, aver mangiato, bevuto. I bambini hanno diritto ad avere una casa,essere amati e curati ma se questi diritti non vengono garantiti i bambini vengono a dati a case famiglia, i genitori dovrebbero assicurare un tetto ad ogni bambino, se non è possibile lo Stato dovrebbe aiutarli. Ma accanto ai diritti abbiamo tanti doveri:studiare, completare i compiti dati, aiutare i nostri genitori come lavare i piatti, passare l’aspirapolvere, aiutare a cucinare. Io mi sbrodolo sempre, pensa un po’ col frullatore che risate! Ciao ora ti devo lasciare, devo andare a fare i compiti.
V. G.
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Caro diario, Quest’anno scolastico ho imparato che i bambini hanno molti diritti: hanno il diritto ad essere protetti ed amati, se questo no succede vengono a dati alle case famiglia, però questa è un’altra storia. Ci sono tantissimi,tantissimi diritti che non ti ho detto come il diritto di andare a scuola e imparare cose nuove, di giocare dopo che hanno fatto quello che devono fare. Hanno anche molti doveri come studiare e fare i compiti , tenere in ordine la propria stanza,aiutare la mamma, ascoltare la maestra e seguire quello che gli dicono i genitori ovviamente solo se è per il loro bene.
Lequile, 18 dicembre,2020 Caro diario, In questo anno scolastico abbiamo imparato che i bambini hanno tanti diritti e doveri che sono contenuti nella Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, no ad ora siamo arrivati a leggere l’articolo 35. Tra i diritti più importanti ci sono: i bambini devono andare a scuola, hanno il diritto di avere una famiglia, hanno il diritto di giocare, di avere una casa. Quello che mi piace di più è l’articolo 31, i bambini hanno il diritto di giocare. Noi bambini ne abbiamo tanti di diritti ma anche dei doveri: studiare, aiutare la mamma e il papà, rispettare gli altri. Ciao diario, alla prossima! M. D. L.
Lequile, 18 dicembre 2020
Questo è tutto, alla prossima!
V. N.
Caro diario , In quest’ultimo anno scolastico, grazie alla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia, abbiamo scoperto che i bambini hanno tanti diritti. Ci sono tanti diritti ma il diritto più importante è quello di andare a scuola, di giocare dopo aver fatto i compiti. I bambini hanno anche dei doveri come aiutare i propri genitori, studiare, ascoltare la maestra. Alcuni bambini non sono fortunati come noi che siamo molto amati dai genitori!
Caro diario, In quest’ultimo anno scolastico, grazie alla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia, abbiamo scoperto che i bambini hanno tanti diritti come andare a scuola e imparare a fare tante cose ma anche socializzare con i compagni. I bambini hanno anche molti doveri come non drogarsi, non vivere vivere senza la mamma e il papà, essere curati se hanno malattie, giocare, giocare con gli altri e far giocare altri, di avere una famiglia e di avere una casa in cui essere accuditi. Inoltre ho imparato che tutte le persone italiane o straniere che si trovano in Italia devono rispettare le leggi stabilite dal presidente Giuseppe Conte.
V. S.
Lequile,18 dicembre 2020
Lequile, 18 dicembre 2020
S. R.
Lequile, 18 dicembre 2020
Caro diario, In quest’anno scolastico abbiamo scoperto i diritti dei bambini leggendo la convenzione internazionale. Ora sappiamo che i bambini hanno il diritto di giocare dopo aver fatto i compiti, di avere una casa , una famiglia, dì essere curati , protetti, di andare a scuola, di seguire la religione del proprio paese. Ciao al prossimo racconto
Caro diario, Quest’anno scolastico ho imparato che i bambini hanno molti diritti. Hanno il diritto ad essere protetti e amati se questo non succede vengono a dati alle case famiglia, però questa è un’altra storia. Ci sono tantissimi tantissimi altri diritti che non ti ho detto ma sono veramente troppi. Vabbè alla prossima volta diario.
V. N.
Lequile, 18 dicembre 2020
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A. M.
Lequile, 18 dicembre 2020
Caro diario, in quest’anno scolastico abbiamo imparato che tutti i bambini hanno gli stessi diritti: il diritto di andare a scuola, di poter giocare, di avere una casa, di avere una famiglia, di poter essere curati... Per me è giusto che i bambini abbiano questi diritti ma ci sono alcuni bambini in altri paesi come l’Africa che non hanno i nostri stessi diritti. Sono poveri e devono lavorare e non possono andare a scuola. Lì i bambini non vengono curati come qui e muoiono di fame. Inoltre in quei paesi c’è la guerra e sono costretti a scappare con barche; a volte con l’alta marea possono morire. Sai diario noi siamo fortunati perché qui non c’è la guerra, non moriamo di fame e veniamo curati. Io sono molto amata dalla mia famiglia e ne sono felice. Ciao diario, alla prossima! G. T.
Caro diario, In questo anno scolastico, grazie ad educazione civica in cui stiamo leggendo la convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, sto scoprendo che noi bambini abbiamo tanti diritti. In particolare quello di andare a scuola per imparare a fare tante cose: leggere,scrivere... e se possiamo farlo siamo molto fortunati, perché ci sono bambini che non possono frequentare una scuola. Mi ritengo molto fortunato perché ho tanti amici come S. , L. L. e L. S. e perché non mi manca nulla e ho una famiglia stupenda. Ma è importante anche l’articolo 31 che ribadisce che giocare è un diritto per ogni bambino. Questi, secondo me, sono gli articoli più importanti per i bambini. E. B.
Caro diario,quest’anno scolastico, grazie alla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia, ho scoperto che noi bambini abbiamo tanti diritti e doveri. Tutti i bambini hanno il diritto di giocare, essere protetti, essere curati... Noi alunni della 4C siamo arrivati a leggere sino all’articolo 35 e visto che questo argomento mi interessa molto spero che ci sia anche l’articolo 200. Ti ho detto tutto,ciao diario alla prossima.
Lequile, 18 dicembre 2020
P. S.
Lequile, 18 dicembre 2020
Caro diario, In quest’ultimo anno scolastico abbiamo scoperto che i bambini hanno tanti diritti ed io sono d’accordo in quanto bambina. I diritti sono quelli che ti fanno sentire al sicuro, sono quelli che ti aiutano a crescere. I bambini hanno altrettanti doveri che ci pesano come pulire la propria stanza e altre cose così. C’è un diritto che non si può violare, è quasi un dovere: è il diritto di GIOCARE. Mi piace giocare, è un bisogno quotidiano come andare a scuola! Ti posso giurare che è veramente un diritto, leggo la scheda e all’articolo 31 c’è scritto: HAI IL DIRITTO Di GIOCARE. Comunque ciao diario a domani M. F.
Caro diario, Quest’anno a scuola ho scoperto che ogni bambino ha dei diritti. L’articolo 31 della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia dice che ogni bambino, dopo che ha nito di lavorare, può giocare da solo o in compagnia e come vuole. I bambini,inoltre, hanno il diritto di andare a scuola, di avere una famiglia. Insomma noi bambini di diritti ne abbiamo un bel po’. E che dire, caro diario, io per il momento non ho più nulla da dire.
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Lequile, 18 dicembre 2020
Lequile,18 dicembre 2020
Ciao,ciao!
G. D. O.
Quest’anno con la maestra Pina stiamo studiando la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Siamo arrivati a leggere l’articolo 35. La convenzione garantisce dei diritti per i bambini. Questi diritti sono molto importanti ma non ci sono solo i diritti ci sono anche dei doveri: studiare, andare a scuola... Molti diritti però non vengono rispettati. Il diritto che per me è il più importante è il diritto al gioco. In Italia e in molti altri paesi del mondo ci sono persone provenienti da altri paesi, anche nella nostra classe ci sono tre bambini originari di altri paesi, per essere precisi vengono tutti e tre dal Pakistan: noi rispettiamo loro e loro rispettano noi. Ciao diario alla prossima. F. S.
Caro diario, Studiando a scuola la convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia ho capito che i bambini hanno tantissimi diritti e doveri. I diritti dei bambini sono: essere curati, essere trattati bene, aiutarli in modo speciale, studiare, giocare con gli amici. I doveri sono invece: aiutare la mamma, riordinare la cameretta, fare i compiti. Caro diario io ora non ho più niente da dire, solo che sono un bambino fortunato. Ciao, ciao
Lequile,21 dicembre 2020
Lequile 18 dicembre,2020
F. A.
Questo elaborati costituiscono il prodotto nale delle attività educative didattiche interdisciplinari tra italiano ed educazione civica, realizzate dalla classe 4C ,che ha molto interessato e coinvolto gli alunni .
Un ringraziamento speciale ai miei alunni per le emozioni che mi hanno regalato, in un momento così di cile. Hanno dimostrato una maturità insolita per la loro età, sempre partecipi, interessati e collaborativi.
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Un ringraziamento alle famiglie che hanno sostenuto il lavoro svolto dai docenti e dall’istituzione scolastica in questo momento così delicato.
Docente referente : Pina Schito. Docenti coinvolti: Aida Baldo, Angelo Stano, Francesca Maggiorelli, Paola Bianco,Sandra Signore, Anna Flavia Pero.
19 maggio 2021
Mi piace concludere con i pensieri dei bambini... Durante l’anno scolastico ci siamo adattati a una realtà mai vissuta: il distanziamento vissuto in classe con bambini che erano abituati al contatto, alla correzione quotidiana dei loro elaborati, regole rigide che abbiamo imparato a condividere. Tutto questo non ci ha tolto il piacere di condividere i nostri lavori, così abbiamo scoperto che bastava leggere in classe ad alta voce il testo. I bambini hanno imparato ad aspettare il proprio turno e a rispettare il compagno. Oggi ho proposto il testo personale per capire quello che la scuola è riuscita a dare ai nostri piccoli alunni, nonostante la situazione anomala.
Pina Schito.
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Quest’anno scolastico sta per nire...
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Quest’anno scolastico sta per nire... Mi mancheranno le maestre di arte e inglese. Quest’anno scolastico sta per nire... e sono felice perché andrò al mare. Quest’anno scolastico sta per nire... Per una parte mi dispiace perché mi piacerebbe restare in quarta. Quest’anno scolastico sta per nire... e sono molto triste perché dopo la quinta c’è la prima media e mi mancheranno le maestre più brave del mondo: Pina, Sandra, Angelo,Paola e di arte e i miei amici .Tutti noi siamo amici, loro sono la mia seconda casa insieme alle maestre naturalmente. Vorrei che le elementari non niscano mai perché vi voglio un mondo di bene. Mi mancherà sentire cantare i miei amici.
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Quest’anno scolastico sta per nire... un nuovo viaggio sta per iniziare, più consapevoli, più diligenti e maturi perché grazie alle nostre maestre Anna Flavia, Pina, Sandra, Francesca, Valeria, Sabrina, Paola e il maestro Angelo ci hanno aiutato a prendere la strada giusta. Non hanno fatto solo questo, ci hanno fatto divertire tanto, sono molto simpatiche. La scuola sta per nire e l’estate si sta avvicinando, sto per lasciare la mia seconda famiglia per qualche mese, sono anche un po’ felice perché potrò andare al mare ma non sarà mai come stare con le maestre e i miei compagni . Mi mancheranno le battute di S., le frecciatine di G., le interrogazioni e i testi della maestra Pina.
L. A.
V. G.
G. D.O.
Quest’anno scolastico sta per nire... In quest’anno scolastico ho provato molte sensazioni, emozioni e ho scoperto un sacco di cose nuove come il microscopio e le civiltà antiche, ma le mascherine hanno fatto diventare la felicità del rientro in tristezza. Poi purtroppo sono andato in DAD e mi sono rattristito perché c’erano problemi di connessione e non potevamo abbracciarci. La mia vera felicità, però, è iniziata quando sono rientrato perché potevo sentire, salutare e chiacchierare con tutti. fi
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Quest’anno scolastico sta per nire... È stato un po’ brutto ma ce la faremo, speriamo che l’anno prossimo passi il COVID 19 così potremo tornare ad abbracciarci, ascoltare la musica e fare tanti giochi con la maestra Pina. A me dispiace un po’ lasciare la scuola e le maestre, è stato molto bello anche rivedere i compagni anche se con le mascherine e le dovute distanze. È stato un anno abbastanza colorato, a parte il COVID. È stato bello conoscere le nuove maestre Anna Flavia Pero con cui facciamo arte e la maestra Paola con la quale facciamo inglese. Sono felice e contemporaneamente triste: felice perché si sta avvicinando l’estate per andare al mare, triste perché non rivedrò i compagni e le maestre.
C. T.
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S. U.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Quest’anno scolastico sta per nire, appena sono entrata a scuola dopo un anno di DAD ho sentito un’emozione bellissima, anche se io non mi emoziono così facilmente. Appena entrati a scuola le maestre Pina, Sandra, Sabrina e Paola e il maestro Angelo i primi giorni ci hanno spiegato tutte le regole da rispettare. Abbiamo fatto in pieno anno scolastico e di pandemia lavoretti, giochi e compiti. Mi sono divertita. Invece ora mi sento molto felice di nire l’anno, mancano solo sedici giorni però sono anche molto triste perché sembra passata una settimana, ma si sa quando ti diverti il tempo passa. M. F.
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Quest’anno scolastico sta per nire... In quest’anno scolastico abbiamo visto tante cose brutte e belle. Brutti sono COVID 19 che ci ha costretto a stare a casa, la scuola è stata chiusa qualche giorno. Grazie al vaccino forse qualcosa cambierà. Bello è stato andare a scuola , dove ho conosciuto le maestre e i compagni dove abbiamo rispettato le regole : mantenere la distanza, indossare la mascherina, non scambiare le cose con gli altri. Io non conoscevo la lingua italiana, grazie alle maestre, soprattutto grazie alla maestra Pina abbiamo imparato tante cose anche la lingua italiana. Mi sono divertito molto con i compagni. Quest’anno sta per nire ed io sono molto triste.
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F. A.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Sono accadute tante cose e molti giorni abbiamo fatto didattica a distanza. All’inizio è andato tutto bene, ma adesso siamo tutti un po’ stanchi, anche le maestre un po’ lo sono. I miei compagni sono tornati in presenza tranne io e G. che continuiamo a fare scuola da casa. Quello che mi è mancato di più è stato la compagnia degli amici, la palestra e il laboratorio di scienze. Spero che presto l’estate e il mare facciano nalmente tornare la normalità.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Appena è iniziato quest’anno scolastico ero felicissimo perché l’anno scorso abbiamo fatto lezioni a distanza e quindi ho incontrato tutti i miei compagni e le maestre. È stato bello anche perché ho conosciuto un nuovo alunno “ S.” Ho conosciuto anche la maestra Paola di inglese e le tre maestre di arte:la maestra Sabrina che ci insegnava geogra a in prima, la maestra Valeria e la maestra Anna Flavia. Mi dispiace che quest’anno scolastico stia per nire perché ci avviciniamo sempre di più alla prima media, perché poi mi mancheranno tutti i miei compagni e le maestre e il maestro. Nel corso di quest’anno ho provato felicità, ma in questo periodo provo tristezza, perché mancano solamente due settimane alla ne della scuola. Purtroppo non potrò salutare G. e F. Mi mancherà soprattutto la musica della maestra Pina, le interrogazioni della maestra Sandra e il pagliaccio Alfonso.
M. D. L.
C. P.
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A. M.
Quest’anno scolastico sta per nire... Io sono un po’ felice e un po’ triste. Felice perché potrò andare al mare e leggere libri senza essere costretta a svegliarmi presto, così potrò sentire la musica con le cu e in giardino fare un sonnellino. Triste perché non vedrò le maestre e i compagni per tre mesi. Adesso che mancano ventitré giorni per la ne della scuola io, S. e G. ci divertiamo un mondo soprattutto alla ricreazione; loro sono molto divertenti e se andiamo in vacanza non li vedrò per un po’ di tempo. Un pensiero particolare al maestro Angelo e al pagliaccio Alfonso: una squadra da non dimenticare. fi
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Quest’anno scolastico sta per nire... È volato per colpa del COVID 19, nonostante tutto mi è piaciuto lo stesso anche se dopo un po’ di settimane siamo dovuti restare in DAD; per fortuna siamo riusciti a tornare in classe. Le mie maestre so sono impegnate molto. Sono felice anche se è andato così. La DAD non mi piace perché non sentivo, andava male la connessione, quando dettavano i compiti non si sentiva, ma ora la scuola sta per nire, mancano sedici giorni. Non rivedrò per tre mesi la classe intera e le maestre, almeno si potrà andare al mare.
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G.T.
Quest’anno scolastico sta per nire... Andiamo a scuola già da otto mesi e ne manca solo uno alla ne di quest’anno scolastico. È stato molto bello sia per quello che abbiamo studiato: gli Egizi, i Cinesi, gli Indi, gli Arii; in scienze gli animali e in geogra a le Alpi e gli Appennini. È stato bello perché abbiamo fatto molte attività bellissime con la maestra Sandra e la maestra Pina. Quest’anno è stato bellissimo anche per l’arrivo delle nuove maestre; in quest’anno scolastico ho imparato molte cose anche nelle materie in cui ero meno bravo; è stato bello anche per l’arrivo di un nuovo compagno: S. Mi dispiacerà andare alle medie perché non potrò stare con molti miei compagni e non potrò vedere le mie vecchie maestre. L. S.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Sono molto contenta che tra poco la scuola nirà perché potremmo andare al mare! Io amo il mare, il mio preferito è quello di Santa Caterina. È bellissimo e io qui ho imparato a pescare con una canna da pesca costruita con mio padre e con la mia maschera subacquea ho visto e rivedrò il fondale marino con i pesci che sono stupendi. Però durante le vacanze estive mi mancherà la scuola, le maestre ed i compagni anche se quest’anno li ho potuti vedere solo dal computer, visto che seguo lezioni da casa. Spero che l’anno prossimo potrò nalmente tornare a scuola per passare l’ultimo anno scolastico fra abbracci e risate con la mia classe.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Quest’anno scolastico sta per nire mi mancheranno i maestri, le maestre e i compagni, la maestra Valeria, Pina, Sandra, Francesca, Paola e la maestra Anna Flavia ma anche il nostro unico maestro: il maestro Angelo e il suo pagliaccio Alfonso. Con i compagni forse ci sarà un incontro casuale oppure ci organizzeremo per andare al mare e per mangiare la pizza. Durante quest’anno scolastico sono stato felicissimo perché siamo andati nell’aula L.I.M, abbiamo fatto prove di evacuazione e sono felice perché l’estate si sta avvicinando e noi ci avviciniamo sempre di più al mare. S. R.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Quest’anno scolastico sta per nire...io sono molto triste perché non andrò a scuola per tre mesi, la cosa peggiore è che non rivedrò i miei compagni e le mie maestre Sandra, Pina, Paola, Anna Flavia, Valeria, Sabrina, Francesca e il maestro Angelo con il pagliaccio Alfonso. Quest’anno non è stato come gli altri: quando sono entrata in classe ho visto i banchi tutti divisi per colpa del COVID 19, con il tempo mi sono ambientata e mi sono anche divertita. La cosa più bella è che l’anno prossimo sarò in 5 C e rivedrò tutti i miei amici e le mie tre maestre preferite: Pina, Sandra, Francesca. Spero che l’anno prossimo nisca il COVID 19, così l’anno prossimo sarà migliore di questo. C’è un’altra cosa felice che in estate mangeremo gelati e ghiaccioli e ci sveglieremo tardi.
S.k.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Quest’anno scolastico sta per nire, non vorrei ma purtroppo è arrivato il momento. Quest’anno è stato un po’ di cile per colpa di un brutto virus, abbiamo dovuto fare lezioni da casa per un po’ di tempo: era molto di cile seguire perché alcune volte non si vedeva lo schermo, altre volte non si sentiva la maestra oppure la maestra non sentiva noi. Per fortuna siamo tornati a scuola tranne G. e F. A. che seguono le lezioni da casa. Durante le vacanze mi mancheranno i miei compagni e tutte le maestre, il maestro Angelo con Alfonso, mi mancheranno le nostre risate, mi mancherà tutto. N. P.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Quest’anno scolastico sta per sta per nire magni che sensazioni e fantastiche emozioni: il primo giorno al suono della campanella ero felice perché potevo rivedere i miei amici, soltanto che appena entrai in classe mi sentii un po’ sconvolto perché i banchi erano separati ma fa niente superai questa di coltà. Ma i problemi non nirono qui ... arrivata la ricreazione ci è stato detto che non potevamo alzarci. Ma nonostante tutte queste di coltà mi sono divertito molto e ho imparato tanto cose come le equivalenze, le beatitudini, fare stretching , le regole del FairPlay e i vari testi come quello poetico, personale. La cosa più importante... vorrei dire grazie a tutte le maestre e i maestri che mi hanno aiutato a superare tutte le di coltà e che mi hanno tirato su di morale quando ne avevo bisogno. Saranno tre lunghi mesi senza di voi, il solo pensiero di non poter più vedervi mi rattrista tanto ma sono comunque contento di andare al mare. E. B.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Quest’anno scolastico sta per nire e tra un anno nirà anche la scuola elementare io sono molto triste. Durante l’estate mi mancheranno i compagni e le maestre Pina, Sandra,Paola, Angelo, Francesca e le maestre di arte. Quest’anno è stato “rovinato dal COVID “ , vorrei che la scuola non nisse. Ricordo ancora il primo giorno quando io non conoscevo quasi nessuno, con il passare del tempo abbiamo accolto quattro nuovi amici: P., G., S. e U. che poi è andato via. F. S.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Durante quest’anno ho provato molte sensazioni: felicità, tristezza e ansia per i miei compagni, per le maestre per colpa del COVID. Stiamo crescendo molto, stiamo diventando maturi ma anche chiacchieroni, almeno le maestre ci dicono così! Adesso mi sento felice e un po’ triste: felice perché si sta avvicinando l’estate e non vedo l’ora di andare al mare o in piscina, triste perché non vedrò le maestre e i compagni per tre mesi, in fondo siamo come una famiglia che non dovremmo mai dimenticare neanche quando saremo grandi. P.S.
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Quest’anno scolastico sta per nire.... Io sono felice e triste. Io sono triste perché mi mancheranno le maestre Pina, Sandra, Francesca, Aida... mi mancheranno i compagni di classe. Quest’anno scolastico abbiamo visto cose belle e brutte. Abbiamo vissuto il COVID. G. M.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Ho passato un anno stupendo con i miei compagni e le mie maestre. Ho imparato nuove cose anche se il COVID resta sempre, infatti abbiamo fatto anche la DAD, ma in classe sono felice. Tra sedici giorni l’anno scolastico nirà e per questo sono un po’ triste e un po’ felice: felice perché non vedo l’ora di andare al mare e dormire no a tardi; triste perché non rivedrò i miei compagni e le mie maestre per tre mesi. Mi mancherà la musica della maestra Pina con la cassa un po’ rotta; mi mancherà il pagliaccio Alfonso. Spero che l’anno prossimo sia uguale a questo però senza COVID. V. N.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Purtroppo quest’anno scolastico sta per nire. Non è stato come gli altri per colpa del COVID si devono rispettare molte regole: la distanza di un metro, indossare le mascherine. Sono molto triste per tutto questo ma anche molto felice perché potremmo fare il bagno in piscina o al mare. Spero che nisca il COVID per riabbracciare tutti. Ringrazio la maestra Pina, la maestra Sandra, Paola, Anna Flavia, il maestro Angelo e soprattutto il pagliaccio Alfonso. L. L.
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Quest’anno scolastico sta per nire... Quest’anno scolastico sta per nire ed io non sono felice, sono triste perché le emozioni come felicità e allegria non le trovo da nessuna parte, comunque anche se ci alziamo presto, dobbiamo tenere la mascherina, LA SCUOLA NON CAMBIA, CI SONO E CI SARANNO SEMPRE MAESTRE, BAMBINI E RISATE, GIOCHI DIVERTENTI COME IL GIOCO DEI ROTOLI... MAESTRE CHE FANNO DIVENTARE LE COSE NOIOSE GIOCHI, TESTI E LA FRUTTA CHE CI PORTANO QUASI OGNI SETTIMANA. Alle medie? Non so come sarà, ma non mi scoraggio così facilmente perché c’è ancora la quinta, me la voglio godere al massimo e al meglio senza le mascherine e con i banchi uniti. Quest’anno scolastico sta per nire e per me sono passati solo pochi con tanta felicità è tanti nuovi amici. V. S.
Mi piace concludere con le parole di Papa Francesco.... 22 maggio 2021
Papa Francesco incontra in Vaticano una quarantina di studenti delle classi quinte dell’Istituto professionale “Ambrosoli” della cittadina lombarda, nella quale si registrò il primo caso di Covid-19 in Italia. Il Papa ricorda che la scuola è un luogo “per diventare cittadini consapevoli e responsabili” e vivere amicizie vere, non virtuali.. viva la scuola dei “volti”, per crescere col cuore...
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“ Voi ragazzi e ragazze siete gli della società digitale, che ha aperto nuove vie alla conoscenza e alla comunicazione; ma sappiamo bene ormai che c’è il pericolo di chiudersi in sé stessi e di vedere la realtà sempre attraverso un ltro che solo apparentemente accresce la nostra libertà. L’esperienza negativa del lockdown può insegnare qualcosa: “l’importanza della relazione interpersonale reale, non virtuale.”
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Pina Schito