COMUNICATO STAMPA Seconda Conferenza Nazionale “Dichiariamo Illegale la Povertà” 30 settembre – 5 ottobre 2013 La povertà non è un fatto di natura, inevitabile, come la pioggia, ma è invece il risultato di processi sociali, culturali, economici e politici. Un'economia ingiusta e una società ineguale comportano la creazione dei fattori strutturali all'origine dei processi di impoverimento, come dimostra l'aumento scandaloso dei poveri in Italia. Non si nasce poveri ma si diventa impoveriti. Per questo occorre non limitarsi a curare i sintomi o gli aspetti dolorosi della povertà, ma è necessario intervenire sulle cause strutturali dell'impoverimento. A tal fine e in questo spirito, una ventina di associazioni hanno lanciato l'iniziativa "Dichiariamo Illegale la Povertà" che si prefigge di realizzare precisi obiettivi in Italia negli anni 2013-17 attorno a tre Campagne:
METTERE FUORILEGGE LA FINANZA PREDATRICE Malgrado gli scandali e le prove evidenti che la finanza mondiale liberalizzata, privatizzata e speculativa è la causa principale degli sconvolgimenti e dei disastri economici attuali, nulla è cambiato fondamentalmente. A cinque anni dal fallimento della grande banca mondiale americana Lehman Brothers, a parte qualche misura volta ad aumentare i controlli sui capitali finanziari, tutto è rimasto come prima: fondi di investimento, prodotti derivati, paradisi fiscali... Non si può più ritardare la messa al bando della finanza attuale. A questo fine, si propongono tre azioni prioritarie: - via i rapinatori dal sistema della finanza; - chiusura delle fabbriche della rendita e della speculazione; - impegno per un sistema del credito al servizio dei cittadini e dell'economia. DARE FORZA AD UN'ECONOMIA DEI BENI COMUNI Non si è impoveriti solo quando non si hanno soldi, ma si è impoveriti soprattutto quando la collettività non garantisce a tutti i cittadini, come invece è sancito dalla Costituzione Italiana e dalla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, il diritto di accesso ai beni e ai servizi essenziali e insostituibili alla vita. L'impoverimento è strettamente legato alla privazione dell'accesso all'acqua potabile e ai servizi sanitari, all'alimentazione, alla salute, alla conoscenza, all'educazione, alla casa. E' inaccettabile che le classi dirigenti italiane possano decidere l’acquisto di 90 aerei da caccia F35 e contemporaneamente impongano, di fatto, la riduzione dei salari e delle pensioni, a causa di una pressione fiscale sempre più elevata. Per questo sono state messe in agenda quattro azioni prioritarie: - rifiuto all'appropriazione privata del vivente; - il lavoro non considerato merce, ma un diritto, al servizio della ricchezza comune; - dissociare il reddito dal lavoro; - impegno per un'Europa dei beni comuni.