Opportunità Europa (n. 11 maggio -giugno 2004)

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Anno II MAGGIO-GIUGNO 2004 Numero 11 - Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Caltanissetta

ATTIVITA’ DEL POR SICILIA 2000-2006

Mensile di informazione a cura del Dipartimento della Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana

L’importanza di programmare lo sviluppo Agostino Porretto Dirigente Generale Dipartimento Turismo

In questo numero: Sommario Turismo, il punto della situazione sulla Misura 4.19 Misura 4.20: i porti turistici pag.

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Bandi e scadenze Nebrodi, un PIT per il Parco

Il Partenariato della Comunicazione: riflettori puntati sull’Ass.For.SEO e le nuove adesioni pag.

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Quando Agenda 2000 ha mosso i primi passi, in Sicilia, per ciò che riguarda il settore turistico, si contavano circa 50 mila posti letto. Oggi i posti letto sono oltre 70 mila. Voglio partire proprio da questo dato, che mi sembra piuttosto indicativo, per parlare dello stato di attuazione della Misura 4.19 del POR Sicilia. Già questo incremento di posti letto nel settore del Turismo ci conforta e ci dimostra che gli obiettivi sono stati raggiunti. Ovviamente, parlo di obiettivi parziali, perché l’obiettivo finale che ci proponiamo di raggiungere grazie ai fondi del POR Sicilia, è quello di 120 mila posti letto disponibili entro la fine del 2006. Ma il discorso, sia chiaro, non è soltanto quantitativo. Il turismo siciliano del futuro che stiamo ‘disegnando’ grazie ad Agenda 2000 punta innanzitutto sulla qualità. Rispetto al passato abbiamo invertito una tendenza. Se negli anni passati – mi riferisco, in particolare, agli anni ’60 e ’70 – si puntava sugli alberghi a 2 o 3 stelle, oggi puntiamo su alberghi a 4-5 stelle. Lo dimostra il fatto che i nuovi 20 mila posti letto realizzati negli ultimi due anni sono quasi tutti a 4-5 stelle. Stiamo lavorando, insomma, in linea con le richieste che arrivano dal mercato turistico internazionale, potenziando e modernizzando le nostre strutture ricettive. Un tempo, sempre con riferimento al passato, quando si parlava di turismo siciliano ci si riferiva al sole e al mare. Oggi non è più così. Certo, il clima della Sicilia resta un fattore strategico. Ma accanto al nostro sole e al nostro mare c’è il paesaggio, ci sono le bellezze naturalistiche (il riferimento è ai

quattro Parchi naturali e alle Riserve naturali della nostra regione), ci sono beni culturali e, soprattutto negli ultimi anni, c’è anche l’enogastronomia. L’offerta turistica che oggi la Sicilia è in grado di presentare al mercato nazionale e internazionale è diversificata. I beni culturali della Sicilia, si sa, sono un’attrattiva formidabile. Ma accanto ai nostri monumenti, ai centri storici delle nostre città e dei nostri paesi, accanto alle aree archeologiche e ai nostri Musei c’è anche la ristorazione: e quando parliamo di ristorazione parliamo, appunto, di enogastronomia, settore, quest’ultimo, che coniuga grandi tradizioni culturali e innovazione: basti pensare al successo che negli ultimi anni i vini siciliani stanno registrando nel mondo. Con la Misura 4.19 ci stiamo occupando anche di Turismo rurale, altro settore in crescita. E degli interventi complementari nella cosiddetta portualità. E poi ancora campi da tennis, piscine, minigolf: tutte iniziative che puntano a rafforzare la filiera del turismo. Mi piace poi ricordare – elemento questo non certo secondario – che tutti gli investimenti vengono effettuati nel rispetto del cosiddetto sviluppo eco-compatibile, cioè nell’assoluto rispetto per l’ambiente. A conti fatti, possiamo affermare che l’esperienza di Agenda 2000 in materia di turismo ha consentito la crescita culturale di tutta l’Amministrazione regionale, imponendo un nuovo e moderno modo di pensare lo sviluppo. A cominciare dalla necessità che qualunque incentivazione passi attraverso la programmazione. In parole più semplici, quando si lavora per lo sviluppo, se non ci sono linea guida si rischia il caos e la dispersione delle risorse.

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Turismo, il punto della situazione sulla Misura 4.19

Obiettivo: destagionalizzare l’offerta turistica

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Migliorare l’ossatura del turismo siciliano. Questo, in sostanza, l’obiettivo della misura 4.19, che fa parte di un Asse del Por, il IV, relativo ai sistemi locali di sviluppo. E' infatti il potenziamento e la riqualificazione dell’offerta turistica isolana la stella polare che ha guidato e guida l’erogazione di questi fondi comunitari. Si è insomma voluto dare nuovo respiro al turismo dell’Isola partendo dalle basi: ovvero dall’aumento, anzitutto, dei posti letto disponibili nell’Isola, indispensabili, com’è noto, per lo sviluppo di qualunque ‘tipo’ di turismo. Quelle che vengono chiamate ‘strutture ricettive’, cioè alberghi e ristoranti, nella misura 4.19 sono infatti al primo posto. Basti pensare che grazie ai fondi erogati con questa misura del Por, i posti letto in Sicilia aumenteranno sensibilmente. Non solo. I coperti in più a disposizione dei turisti che sceglieranno l’Isola per le proprie vacanze saranno circa 23 mila. Un aumento, quello della ricettività turistica, che si tradurrà in un aumento dell’occupazione nel settore: sono infatti 6 mila i nuovi posti di lavoro che nasceranno grazie ai nuovi alberghi

e ristoranti costruiti o ammodernati con i fondi di questa Misura. Le risorse a disposizione sono già state utilizzate tramite due bandi: uno relativo alla graduatoria ordinaria, l’altro relativo a quella ‘territorializzata’, quella cioè che si inserisce all’interno dei Pit. Per la graduatoria ordinaria, sono stati assegnati fondi per un ammontare di 127 milioni e 611 mila euro. Per quella relativa ai Pit, invece, gli euro assegnati sono 110 milioni e 334 mila. Un totale di 284 iniziative, tra alberghi, ristoranti e altre strutture di sostegno. Non ci sono, infatti, soltanto gli hotel nella misura 4.19. Ci sono anche altre strutture che arricchiscono l’offerta turistica della Sicilia. Si è pensato, ad esempio, ad ampliare le strutture nautiche da diporto, che servono allo sviluppo di un settore turistico, quello nautico appunto, un comparto che nell’Isola, nel futuro, potrebbe diventare un segmento da non sottovalutare. Sempre in tale ambito, poi, si è pensato al settore del Charter nautico, che consentirà ai turisti che non possiedono un’imbarcazione di godere comunque

delle bellezze delle coste della Sicilia e delle sue isole. Non ci si è dimenticati degli itinerari naturalistici, finanziando, per esempio, la costruzione e l’ammodernamento sia delle ormai tradizionali stazioni di agriturismo, sia delle strutture di turismo rurale. Le parole d’ordine della misura 4.19 sono state ‘qualità’ (non a caso molti degli alberghi che saranno costruiti appartengono a categorie superiori, cioè 4 e 5 stelle) e ampliamento dell’offerta, ovvero, come detto, grande attenzione ai settori turistici cosiddetti non tradizionali che oggi crescono d’importanza. Entrambi questi obiettivi - qualità e ampliamento dell’offerta – puntano a destagionalizzare l’offerta turistica siciliana. Una parola tecnica che assume grande importanza: in sostanza, si vuole attrarre i turisti in Sicilia non soltanto d’estate, ma anche durante le altre stagioni. Un risultato che si può ottenere, appunto, soltanto con l’ampliamento del ventaglio delle offerte e con l’attenzione verso i turisti non tradizionali che non affollano gli alberghi soltanto a Luglio e ad Agosto.

Le opere si realizzeranno grazie alle risorse della Misura 4.20

La grande scommessa dei porti turistici Presto ai porti turistici realizzati negli anni passati nell’Isola si aggiungeranno quelli che vedranno la luce grazie alle risorse del POR Sicilia. Tanti i progetti previsti in questo settore. C’è il porto turistico di Sant’Erasmo, a Palermo (che andrà ad aggiungersi a quelli dell’Arenella e della Cala); il porto turistico di Marina di Ragusa; poi il porto turistico di Porto Palo di Menfi (provincia di Agrigento); ed ancora, il porto turistico di Riposto, lungo la costa del Catanese. Quindi il porto turistico a Santa Marina di Salina, nel cuore delle isole Eolie. Poi i porti turistici di Balestrate, Termini Imerese e Trabia-San Nicola l’Arena. Le risorse disponibili – 107 milioni di Euro – sono quelle della Misura 4.20 – Asse IV. Va subito detto che, di tali opere pubbliche, tre costituiscono i primi esempi in Italia di opere portuali che si stanno realizzando in regime di concessione dei lavori pubblici. Si tratta dei porti turistici di Marina di Ragusa, Sant’Erasmo di Palermo e Porto Palo di Menfi. A Ragusa e a Porto Palo di Menfi è stato necessario risolvere i problemi legati al duplice regime concessorio: quello del demanio, la cui potestà è intestata all’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente; e la concessione dei lavori pubblici, la cui titolarità è intestata alla stazione appaltante. Mentre per il porto turistico di Sant’Erasmo, a Palermo, c’è un unico soggetto titolare delle potestà concessorie: l’autorità portuale di Palermo, beneficiario finale dell’opera. Vediamo adesso le opere una per una. Per il porto turistico di Sant’Erasmo la spesa prevista è pari a 9 milioni e 700 mila Euro circa. Previsti 200 posti barca. In questi giorni si stanno valutando i requisiti delle imprese che hanno chiesto di partecipare alla gara. A Marina di Ragusa l’investimento previsto per la

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realizzazione del porto turistico è pari a 34 milioni e 258 mila Euro (beneficiario finale il Comune di Ragusa). La consegna dei lavori è prevista per il prossimo settembre. A Porto Palo di Menfi la spesa per il porto turistico ammonta a quasi 9 milioni di Euro. La prima gara è andata deserta per motivi tecnici e si sta procedendo a bandire la seconda gara. A Riposto il progetto per il porto turistico prevede una spesa pari a 10 milioni e 650 mila Euro. La gara per l’aggiudicazione dei lavori verrà celebrata il 28 maggio. A Santa Marina di Salina i lavori per il completamento del porto turistico sono in corso. La spesa prevista è pari a 2 milioni e 800 mila Euro circa (beneficiario è il Comune di Santa Marina di Salina). A Balestrate, un paese turistico del Palermitano, è in corso la realizzazione del porto turistico (7 milioni e 400 mila Euro circa l’investimento previsto). Mentre la strada di accesso allo stesso porto turistico (2

milioni e 500 mila Euro circa la spesa prevista) è subordinata alla conclusione dell’iter relativo all’approvazione della variante urbanistica (il beneficiario finale di questa struttura portale è il Genio Civile opere marittime di Palermo). Qualche problema, invece, per il completamento del porto turistico di Capo Gallo. Si tratta, infatti, di un’opera pubblica che dovrà fare i conti con la Riserva naturale di Capo Gallo. In ogni caso, la spesa prevista è pari a circa 8 milioni di Euro. Qualche problema anche a Termini Imerese, dove è cambiato il piano regolatore del porto: di conseguenza, dovrà anche essere aggiornato il progetto per la realizzazione del porto turistico. La spesa prevista per il porto turistico di Termini Imerese ammonta a 4 milioni di Euro. Nessun problema, invece, per il completamento del porto turistico di Trabia-San Nicola l’Arena (6 milioni di Euro la spesa prevista) per il quale è già pronto il progetto esecutivo. Discorso a parte per Pantelleria, dove sono in corso i lavori per la realizzazione della diga foranea (opera che si sta realizzando con fondi del Ministero dei Lavori Pubblici e con risorse della Misura 6.03 del POR Sicilia). Di conseguenza, con i fondi stanziati con la Misura 4.20 – circa 7 milioni di Euro – si realizzeranno altre opere marittime. A Lampedusa, sempre con i fondi della Misura 4.20, si sta realizzando la stazione marittima per i turisti. A queste opere vanno poi aggiunti tre progetti regionali in stato più avanzato di realizzazione: il completamento del porto commerciale di Salina (8 milioni di Euro circa la pesa prevista); opere marittime a Balestrate già realizzate e collaudate (10 milioni di Euro circa l’investimento effettuato); interventi infrastrutturali a Riposto (9,5 milioni di Euro di investimento).


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Bandi e Scadenze consultabili sul sito www.euroinfosicilia.it Assessorato Regionale Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca - POR Sicilia 2000/2006 (SFOP) Misura 4.16 sottomisure a), b), c) e d) Misura 4.17 sottomisure a) e b) Bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 23 aprile 2004 suppl. ord. n. 2 Dipartimento Pesca Lo strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP), disciplinato dal regolamento CE n. 1263/1999 del 21 giugno 1999 e dal regolamento CE n. 2792 del 17 dicembre 1999 attuativo del precedente, come modificato dal regolamento CE n. 2369/2002, prevede interventi a sostegno della pesca e dell’acquacoltura, investimenti produttivi – misura 4.16 e interventi di contesto – misura 4.17 del POR Sicilia 2000/2006 Interventi misura 4.16: sottomisura a) protezione e sviluppo delle risorse acquatiche; sottomisura b) acquacoltura: adeguamento strutturale e/o creazione di nuovi impianti, diversificazione della produzione verso specie ittiche pregiate; sottomisura c) potenziamento e adeguamento degli impianti esistenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici e ammodernamento dei mercati ittici tramite sistemi di collegamento telematico; sottomisura d) adeguamento infrastrutturale dei porti pescherecci per il ricovero delle attrezzature da pesca, nuove attrezzature per la conservazione del pescato, per il rifornimento idrico e di carburante e per l’alaggio delle imbarcazioni. Soggetti beneficiari delle agevolazioni: sottomisura a) organismi pubblici o parapubblici, organizzazioni professionali riconosciute o altri organismi designati a tal fine dall’autorità di gestione; sottomisura b) soggetti privati ed imprese singole o associate, operanti nel settore della pesca; cooperative o consorzi di pescatori; sottomisura c) soggetti privati ed imprese singole o associate, operanti nel settore della pesca; cooperative o consorzi di pescatori; comuni e/o province;

sottomisura d) soggetti privati ed imprese singole o associate, operanti nel settore della pesca; cooperative o consorzi di pescatori; comuni e/o province. Misura dei contributi: Ai progetti utilmente collocati in graduatoria verrà corrisposto un contributo pubblico, sulle spese ritenute ammissibili, nel limite delle seguenti percentuali massime: Sottomisura a) max 100% Sottomisura b) max 60% Sottomisura c) max 60% Sottomisura d) max 60% destinatario privato Sottomisura d) max 100% destinatario pubblico Per le sottomisure 4.16b e 4.16c la percentuale di cofinanziamento pubblico potrà essere elevata fino al 70% subordinatamente all’inserimento nel POR Sicilia 2000-2006 e nel Complemento di Programmazione della maggiorazione prevista dai punti 2.2 d) e 2.4 c) dell’allegato III del regolamento CE n. 2792/1999, come modificato dal regolamento CE n. 2369/2002, qualora gli investimenti riguardino l’utilizzo di tecniche che riducono in modo sostanziale gli effetti sull’ambiente. Per la sottomisura 4.16c in cui il contributo pubblico non può essere superiore al 60% del costo del progetto, anche se tra i soggetti proponenti è presente un ente pubblico territoriale, la restante quota dovrà essere assicurata da risorse finanziarie private. Dotazione finanziaria della misura: La dotazione finanziaria del presente avviso, a valere sullo SFOP, ammonta: Sottomisura a) 1.632.269,05 - Sottomisura b) 6.972.277,22 di cui 412.525,20 PIT 11 - Sottomisura c) 4.709.871,42 di cui 633.386,60 PIT 9 - Sottomisura d) 1.672.121,98 Totale risorse SFOP 14.986.539,67 - Totale PIT 1.045.911,80 Interventi misura 4.17: sottomisura a) promozione; sottomisura b) azioni realizzate dagli operatori del settore; Soggetti beneficiari delle agevolazioni: sottomisura a) soggetti privati ed imprese singole o associate, operanti nel settore della pesca; cooperative o consorzi di pescatori; comuni e/o province; sottomisura b) soggetti privati ed imprese singole o associate, operanti nel settore della pesca enti locali ed istituti di ricerca se rientranti in azioni proposte da operatori di settore;

cooperative o consorzi di pescatori; Misura dei contributi: Ai progetti utilmente collocati in graduatoria verrà corrisposto un contributo pubblico, sulle spese ritenute ammissibili, nel limite delle seguenti percentuali massime: Sottomisura a) Max 100% del contributo se il progetto è presentato da un comune e/o provincia ed inoltre il progetto presenta un interesse pubblico. Max 60% se il progetto è presentato da soggetti privati ed imprese singole o associate, operanti nel settore della pesca o cooperative o consorzi di pescatori. Sottomisura b) Max 100% del contributo se il progetto è presentato da enti locali anche in associazione con istituti di ricerca ed inoltre: - il progetto presenta un interesse pubblico; - il progetto prevede l’accesso pubblico ai risultati dell’operazione. Max 60% se il progetto è presentato da soggetti privati ed imprese singole o associate, operanti nel settore della pesca o cooperative o consorzi di pescatori. Dotazione finanziaria della misura: La dotazione finanziaria del presente avviso, a valere sullo SFOP, ammonta: Sottomisura a) Totale risorse pubbliche SFOP: 5.085.513,47 Risorse SFOP riservate ai progetti presentati dai privati: 2.991.858,67 - Risorse SFOP riservate ai progetti presentati dagli enti pubblici: 2.093.654,80 Sottomisura b) Totale risorse pubbliche SFOP: 10.198.084,49 Risorse SFOP riservate ai progetti presentati dai privati: 4.736.069,99 - Risorse SFOP riservate ai progetti presentati dagli enti pubblici: 5.462.014,50 Totale misura 4.17 : 15.283.597,95 Scadenza bando: 22 Luglio 2004 Copia del bando e dei relativi allegati sono reperibili in formato elettronico su: www.regione.sicilia.it/cooperazione/pesca www.euroinfosicilia.it Per ulteriori informazioni sul bando: Responsabile attuazione di misure: Dott.ssa Maria Galante tel. 091 6969595 e-mail: maria.galante@regione.sicilia.it Referente per il Piano di Comunicazione: Silvio Sampino tel. 091 6969745 e-mail: silvio.sampino@regione.sicilia.it

Nebrodi, quando un Progetto Integrato passa attraverso un Parco naturale Il Parco dei Nebrodi: un sistema complesso ed affascinante di culture, storie, ambienti. Un’area dove le bellezze naturali unite ad una cultura antica ma proiettata al futuro formano un unicum da scoprire, di cui innamorarsi, offrendo al visitatore un tipo di turismo eco-compatibile, dai ritmi umani ed in continua crescita. Istituito dieci anni fa, il Parco si inserisce inizialmente nella politica delle aree protette iniziata, in Sicilia, alla fine degli anni Settanta e strettamente funzionale a una strategia di conservazione e tutela. Tradizionalmente, un Parco è letto come un baluardo di difesa (dell’ambiente, della cultura, dell’economia, etc.). Così l’idea di un Parco quale antidoto all’aggressione dell’urbano ha prevalso per un certo tempo ed anche la tipologia di “turista” viveva il suo confronto con l’ambiente come una full immersion “mordi e fuggi” nella naturalità. Ma questa visione dell’ambiente come “riserva” è oggi in discussione, come è in discussione la cultura, civica e produttiva, del borghese urbano. L’ambiente è un bene patrimoniale raro, da difendere, ed implementare. E le attività connesse al turismo sono sicuramente ideali per uno sviluppo eco compatibile. Questa riflessione è funzionale a definire una componente essenziale dell’idea forza costituita dalla rilettura del “valore” del Parco, l’idea forza che è alla base del PIT NEBRODI. Ossia il Parco come campo di sperimentazione di politiche patrimoniali, tese alla rivalutazione di fattori irriproducibili grazie alla

riattualizzazione delle culture, sociali ed economiche, che insistono sul territorio. Da questo punto di vista il Parco propone un’agenda di politiche ed interventi non tesi alla sola conservazione, ma all’avvio di un attivo scambio di esperienze con la cultura dell’urbano. Il Parco, in sintesi, come spazio catalitico, manifesto di nuovi livelli di socialità, finalizzati ad una visione patrimoniale dello sviluppo, in cui l’evento turistico è inteso come momento educational in cui la rivalutazione della cultura del “paesano” avvia una nuova dialettica con la cultura dell’urbano. È con questa prospettiva e con questa sana “presunzione” che l’Ente Parco dei Nebrodi, 21 enti locali, assieme ad un consistente coinvolgimento di forze sociali hanno sviluppato un Progetto Integrato fondato sull’idea forza di realizzare, rendere identificabile e visibile un “Distretto Turistico Rurale Integrato dell’area dei Nebrodi”. L’originalità ed innovazione del PIT 33 NEBRODI guarda infatti all’integrazione tra agricoltura, cultura dei luoghi, beni ambientali e nuove forme di turismo. Gli elementi caratterizzanti sono molteplici e ben integrati tra essi. Anzitutto un consistente patrimonio ambientale (il Parco dei Nebrodi è l’oasi verde più estesa della Sicilia) che viene adesso reso maggiormente fruibile grazie agli interventi infrastrutturali che permettono di rivalutare vecchie dimore nobiliari o attrezzare itinerari escursionistici con centri e servizi per i visitatori.

Un’agricoltura locale che si afferma grazie alle produzioni agroalimentari di tutta tipicità (provole dei Nebrodi, suino nero dei Nebrodi, la ricotta, etc.), e che traccia quella che verrà definita “La strada dei sapori dei Nebrodi”. Il settore imprenditoriale si rinnova e si apre ad un turismo “durable” (durevole), in chiave di sostenibilità, valorizzando sia le produzioni artigianali (ceramiche di Santo Stefano di Camastra, artigianato tessile del lino, tipiche le “pezzare”), sia tutti quei servizi di accoglienza ed ospitalità (bed e & breakfast – case vacanza – agriturismi etc) e di fruizione del Parco (servizi escursionistici, trekking, sci di fondo, turismo equestre ed altre forme di fruizione.). Tra gli altri obiettivi del PIT anche la creazione di un Parco territoriale archeologico nell’importante sito di Halaesa nel comprensorio dei Comuni di Tusa, Motta d’Affermo, Pettineo e Castel di Lucio. Potremmo identificare tutto ciò con le sigle delle Misure del POR Sicilia 2000-2006, il PIT 33 ha avuto finanziati 20 interventi per un totale di ¤ 41.261.358,00, e probabilmente altri 6 interventi verranno ammessi a finanziamento in questi giorni, ma per i numeri e per i dettagli ci piace rimandare all’informazione del sito internet www.parcodeinebrodi.it, anche questo ormai diventato un utile strumento di informazione del Parco e delle azioni del PIT. Un percorso comune ed una integrazione possibile quella tra Parco e sviluppo locale, sui Nebrodi è già realtà.

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Partenariato della Comunicazione: riflettori puntati sull’Ass.For.SEO

Una ricetta per le nuove imprese Ass.For.SEO è un Ente di Formazione Professionale riconosciuto dal Ministero del Lavoro che, dal 2002, ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2000 per le attività di progettazione ed erogazione di servizi di orientamento, formazione professionale e di consulenza per la creazione e lo sviluppo d’impresa. Quattro le Direzioni (Marketing & Sviluppo, Progettazione, Gestione e Controllo, Amministrazione e Assicurazione Qualità) e cinque le Divisioni (Area Formazione e Scuola, Orientamento, Studi & Ricerche, Attività Transnazionali, Creazione d’Impresa) che costituiscono la struttura dell’Ass.For.SEO Servizi sociali, turismo e commercio, cultura e spettacolo, nuove tecnologie, cultura imprenditoriale e servizi alle imprese, le aree nelle quali la società ha realizzato le esperienze più significative. È, però, il settore della creazione di impresa l’area cui l’Ass.For.SEO ha dedicato maggiori energie. Ad oggi, grazie agli sportelli operanti in varie regioni d’Italia, ASS.For.SEO ha incontrato oltre 3.150 utenti; circa 1.250 sono i progetti per la cui elaborazione è stata fornita assistenza tecnica che ha portato all’avvio 900 imprese; più di 650 le imprese cui è stato erogato un servizio di tutoraggio. Proprio al fine di fornire all’utenza una consulenza sempre più qualificata ed un servizio maggiormente efficiente, Ass.For.SEO ha deciso di sottoscrivere con la Presidenza della Regione Siciliana – Dipartimento della Programmazione – il Protocollo d’Intesa al Partenariato della Comunicazione Por Sicilia 2000-2006,

OPPORTUNITA’ Europa Attività del POR SICILIA 2000-2006 Mensile di informazione a cura del Dipartimento della Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana - Servizi della Comunicazione tel. 091 6960021 – 091 6960089 Editore Innovazioni Culturali P.s.c. a r.l. Direttore Gabriella Palocci Direttore responsabile Giulio Ambrosetti Redazione Claudio Vacanti Giovanna Morreale Valentina Velis Progetto grafico Rino Liotta Stampato presso Officine grafiche riunite Spa - Palermo Registrazione Tribunale di Caltanissetta n. 179 del 6 marzo 2003 Tiratura 60.000 copie

impegnandosi in tal modo a fornire, presso i propri sportelli informativi sul territorio, tutte le informazioni riguardanti il Programma Operativo Regionale. Attualmente, Ass.For.SEO gestisce il Progetto Lavoro e Impresa: Sportello Opportunità cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo Misura 3.03 del POR Sicilia, con l’apertura al pubblico di tre sportelli - a Palermo, Agrigento e Trapani - nei quali viene svolta attività di accoglienza, prima informazione e indirizzo, assistenza tecnica per la creazione e lo sviluppo di impresa. L’intervento progettuale è finalizzato ad orientare, formare ed offrire consulenza a coloro che hanno un’idea imprenditoriale da concretizzare, favorendo lo sviluppo di saperi e di atteggiamenti imprenditoriali.

Per informazioni:

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Palermo, Via Perrotta 21/c tel. 091-315499 email: opportunitapa@assforseo.it Agrigento, Via Mazzini n. 121 tel. 0922-605854 email: opportunitag@assforseo.it Trapani, Via Generale Ameglio n. 37 tel 0923 873965/0923 820000 email: opportunitatp@assforseo.it

I servizi sono gratuiti e rivolti a tutti senza limiti di età.

Le nuove adesioni

Centro di Solidarietà della cdo Dama Bianca, E.DI.SE.T., Comune di Sant’Agata Li Battiati, Alto Belice Corleonese S.p.a., Gruppo Trend, Alleanza Sportiva Italiana. Per ulteriori informazioni sul Partenariato della Comunicazione contattare i numeri 091 6960021 - 091 6960089 Per la visione del protocollo d'intesa e del fac-simile del modulo di adesione consultare il sito www.euroinfosicilia.it Nel modulo dovranno essere, in particolare, specificati: l'ente o società, la struttura ed il personale che si intende mettere a disposizione ed il nominativo del referente per le attività del Partenariato della Comunicazione.

Pubblicazione cofinanziata dall’Unione Europea

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