Anno II Numero 17-18 Speciale progetti - Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Caltanissetta
ATTIVITA’ DEL POR SICILIA 2000-2006
Mensile di informazione a cura del Dipartimento della Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana
Piano di Comunicazione: Obiettivi e Risultati
In questo numero: Sommario Pag 2 “Continente Sicilia”, le attività del POR in onda sulle emittenti locali siciliane
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Pag 2-3 Pesca: Consorzio di Castellammare del Golfo per lo sviluppo ittico
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Pag 3 Iniziati i lavori del sesto aeroporto siciliano
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Pag 5-6 Dalla Sicilia un progetto che unirà in rete i musei etnografici europei ...................................................................................
Pag 7 Bandi e scadenze ...................................................................................
Pag 8 POR e Beni Culturali Viticoltura: dal POR un sostegno al settore ...................................................................................
Civica galleria d’arte moderna “E. Restivo” di Palermo 19 gennaio-19 febbraio
Il POR Sicilia 2000-2006 si è dotato di un Piano di Comunicazione al fine di migliorare presso i cittadini la percezione del ruolo svolto dall’Unione Europea ed in particolare dell’esistenza e fruibilità dei fondi strutturali per lo sviluppo economico e sociale dell’Isola. L’Unità Operativa di Base, Servizio della Comunicazione, sita presso il Dipartimento della Programmazione, ha la funzione di gestire, organizzare e garantire nel dettaglio le azioni di comunicazione. Per la creazione di un efficiente “sistema di comunicazione interna” tra i soggetti dell’amministrazione regionale, l’Unità si avvale di una rete di referenti per la comunicazione, attivi presso ciascun Dipartimento. Tali soggetti esercitano un’azione di raccordo tra i rispettivi Dipartimenti e la struttura operativa del Piano di Comunicazione, oltre che di sensibilizzazione all’interno dell’Amministrazione. Dal punto di vista operativo trasmettono, alla suddetta Unità, tutte le notizie inerenti al POR da veicolare attraverso gli strumenti del Piano. Con l’obiettivo di realizzare un efficace “sistema di comunicazione verso l’esterno” l’Unità Operativa di Base utilizza una molteplicità di strumenti. Buona pratica del Piano per il raggiungimento dell’obiettivo specifico dello sviluppo di una “rete di collaborazione esterna” per la diffusione della comunicazione è il Partenariato della Comunicazione. Si tratta di un modello innovativo di network informativo diffuso in maniera capillare su tutto il territorio regionale e realizzato attraverso un protocollo d’intesa tra la Presidenza della Regione Siciliana – Dipartimento Programmazione – e soggetti pubblici e privati appartenenti al sistema socio-economico. Ha il fine di cogliere ogni opportunità di sviluppo derivante dall’attivazione sul territorio delle risorse offerte dal POR Sicilia. Ad oggi hanno aderito circa 260 partners, un terzo dei quali pubblici e due terzi privati. Tra i diversi strumenti attraverso i quali si realizzano le azioni del Piano di Comunicazione rientrano: i seminari, un programma televisivo, le produzioni editoriali, un ufficio stampa e un sito internet. I seminari sono incontri esplicativi
tra i funzionari dell’amministrazione regionale ed i destinatari finali, realizzati nel territorio con lo scopo di illustrare e semplificare i contenuti dei bandi e le modalità di accesso ai finanziamenti. Dall’attivazione del servizio di assistenza tecnica sono stati realizzati 42 seminari cui hanno preso parte oltre 5000 utenti. Il programma televisivo “Continente Sicilia”, mensile ufficiale del POR Sicilia 2000-2006, attraverso servizi e rubriche offre informazioni sulle iniziative già finanziate dai fondi strutturali ed informa sui bandi pubblicati e prossimi alla scadenza. Alla messa in onda del programma hanno già aderito tresei emittenti locali siciliane. La newsletter “Opportunità Europa”, disponibile in versione cartacea e on line, ogni mese informa sulle singole iniziative finanziate, sui bandi e sulle attività dei Partners della Comunicazione. Diffusa su tutto il territorio regionale, con l’ausilio di 1100 distributori locali, la newsletter ha una tiratura di 60 mila copie. Tra i prodotti editoriali realizzati figurano anche un fumetto dal titolo “Un giro in Sicilia…intorno alla sostenibilità ambientale” - commissionato dal Dipartimento Territorio e Ambiente e destinato agli alunni delle scuole elementari e medie inferiori per favorire la comprensione dei temi legati allo sviluppo sostenibile – e l’opuscolo informativo “La scuola siciliana in Europa - Orientiamoci nella progettazione”, commissionato dal Dipartimento Pubblica Istruzione e rivolto agli insegnanti. L’Ufficio Stampa, che ha sede presso il Dipartimento della Programmazione, si occupa delle attività redazionali e di informazione sulle iniziative del POR Sicilia. Il sito internet offre un’informazione completa e capillare sul POR con la pubblicazione delle misure, dei bandi, delle circolari, degli avvisi e delle graduatorie. L’Unità Operativa di Base ha attivato, infine, un’area intranet riservata ai sottoscrittori del Partenariato. Si tratta di uno strumento di dialogo tra i referenti dei partners e l’Amministrazione, una “piazza telematica” dove si condividono informazioni, proposte, esperienze, iniziative ed attività realizzate.
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“Opportunità Europa” n.17-18 Speciale progetti
Le attività del POR in onda sulle emittenti locali siciliane “Continente Sicilia" il programma televisivo sulle opportunità e le iniziative del POR Sicilia allarga il suo pubblico. A breve, infatti, la trasmissione verrà diffusa su tutto il territorio regionale da un “circuito” costituito da diverse emittenti dell’isola che ne hanno fatto richiesta. Si tratta di un’ulteriore ed importante occasione per far conoscere ad un pubblico ancora più numeroso di siciliani le risorse per lo sviluppo del nostro territorio grazie all’utilizzo dei fondi strutturali, facilitando la comprensione di aspetti “tecnici” ed illustrando i risultati maturati.
“Continente Sicilia” rientra nell’ambito delle azioni previste dal Piano di Comunicazione del POR Sicilia 2000-2006, a cura del Dipartimento della Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana.
“CONTINENTE SICILIA” in onda su: PALERMO ANTENNA UNO PALERMO (Palermo) C.T.S. COMPAGNIA TELEVISIVA SICILIANA (Palermo) CANALE 33 (Palermo) CANALE 46 (Palermo) SICILIA UNO – SICILSAT (Palermo)
TELEOCCIDENTE (Montelepre) TELERENT (Palermo) TRS – TELERADIOSATELLITE (Palermo) TELEONE (Bagheria) TV 7 (Partinico)
MESSINA TELECENTRO SICULA (Messina) VIDEO EOLIE (Lipari)
CALTANISSETTA TRAPANI A.L.P.A. 1 (Alcamo) TELESUD 3 (Trapani)
TELECENTROSICULA (Caltanissetta) VIDEOGOLFO (Gela)
CATANIA STAMPA SUD EDITRICE s.r.l. (Catania)
AGRIGENTO TELETIRRADIO 98 (Agrigento) TELEAKRAS (Agrigento) TELERADIOCANICATTI’ (Canicattì) TELEMONTEKRONIO (Sciacca) TVA (Agrigento) TELEVIDEO SICILIA (Favara)
SIRACUSA RAGUSA TELENOVA (Ragusa) VIDEOMEDITERRANEO (Modica) VIDEOSCICLI (Scicli) VIDEO UNO (Ragusa)
ANTENNA UNO (Lentini)
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“Opportunità Europa” n.17-18 Speciale progetti
Pesca: dal POR un aiuto al settore Misura 4.16 azione A “Interventi a sostegno della pesca e dell’acquacoltura, investimenti produttivi” Misura 4.17 “Interventi a sostegno della pesca e dell’acquacoltura, interventi di contesto” CONSORZIO “GOLFO di CASTELLAMMARE” per lo sviluppo del patrimonio ittico Il Golfo di Castellammare è stato oggetto di numerose iniziative per lo studio, la tutela e l’incremento delle risorse costiere di pesca. Un tale interesse trova giustificazione nelle caratteristiche naturali e socio economiche dell’area del Golfo di Castellammare. Tutta l’area, infatti, può essere assunta a modello per molte aree similari della Sicilia settentrionale, dove l’intera costa è un susseguirsi di insenature protette e sabbiose, nella parte centrale, e falesie rocciose alle estremità. Nell’area ricadono, inoltre, cinque piccole marinerie: San Vito lo Capo, Castellammare del Golfo, Balestrate, Trappeto e Terrasini, che sono espressione di mestieri tradizionalmente collegati alla pesca artigianale che oggi aspettano di essere rilanciati, dopo essere stati per lunghi anni pesantemente penalizzati dallo sviluppo della pesca a strascico. Il rilancio di queste attività non può che passare attraverso una gestione razionale delle risorse di pesca, con il recupero di antiche attività e la sperimentazione di nuove e utili tecnologie, come la maricoltura, capaci di introdurre nuove tipologie di pesca e di incrementare la produzione del pescato. In questo contesto s’inserisce il Consorzio per il ripopolamento ittico del Golfo di Castellammare, che assume un ruolo importante, facendo da “trait d’union” delle diverse realtà: le marinerie, gli acquacoltori, i mercati ittici, gli enti di ricerca, la pubblica amministrazione, per il raggiungimento di un unico obiettivo ovvero una gestione
integrata della fascia costiera per una migliore gestione delle risorse marine
e privati tra cui: il C.E.O.M.; le Università di Palermo, Messina e Catania; l’Istituto di Biologia Marina del Polo Universitario di Trapani; il CRESM di Ghibellina; la Tre T di Roma e la Biotecno di Trapani. Misura 4.16 azione A “Interventi a sostegno della pesca e dell’acquacoltura, investimenti produttivi” P.O.S.E.I.D.O.N - Protezione
del Golfo. Il Consorzio “Golfo di Castellammare” ha presentato diversi progetti, all’interno del POR Sicilia 20002006, nell’ambito della protezione, gestione, valorizzazione della fascia costiera. Tra i progetti elaborati ed avviati rientra “P.O.S.E.I.D.O.N.” realizzato in collaborazione con i consorzi di ripopolamento ittico ”Golfo di Patti” e ”Golfo di Catania” che si sono impegnati nella stesura di progetti omologhi. Con questa iniziativa i tre Consorzi hanno voluto avviare un processo integrato di sviluppo dei loro comprensori dando continuità ai “Centri di Orientamento delle attività di Pesca e di Maricoltura” previsti dal progetto. I finanziamenti del POR Sicilia, riguardanti i tre progetti denominati “P.O.S.E.I.D.O.N”, sono stati indirizzati alla protezione e alla valorizzazione della fascia costiera che va da Terrasini a San Vito Lo Capo. Quest’ultimi, nascono da un partenariato tra il Consorzio (che è l’ente proponente) ed una serie di enti publici
Con il progetto “Protezione e sviluppo delle risorse acquatiche” si è provveduto alla posa e all’installazione di barriere sottomarine finalizzate alla protezione delle risorse, mediante la creazione di alcune oasi di ripopolamento. All’interno delle oasi, la realizzazione di substrati con tubi rotocompressi ha consentito la costituzione di veri e propri rifugi per le specie ittiche presenti. L’area d’intervento è la zona di mare antistante il territorio del Comune di Balestrate-Contrada Calatubo, lato ponente, dove il fondale è caratterizzato dalla presenza di una fauna ittica, specie nel periodo estivo–autunnale, costituita prevalentemente da esemplari giovanili di seppie, triglie, lunari e pagelli. L’obiettivo finale è di rilanciare le attività gestionali del comparto pesca nel Golfo di Castellammare. Misura 4.17 “Interventi a sostegno della pesca e dell’acquacoltura, interventi di contesto” P.O.S.E.I.D.O.N - Promozione Particolare attenzione, nel progetto
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“Promozione”, si è rivolta alla definizione del sistema di certificazione di qualità dei prodotti ittici pescati e/o allevati nel Golfo di Castellammare e alla sua diffusione e promozione. Il Consorzio di Ripopolamento di Castellammare ha avviato, in un recente passato, un’attività produttiva e di commercializzazione di referenze ittiche d’allevamento. La particolare peculiarità produttiva ed una specifica azione di valorizzazione del pescato hanno consentito di perseguire obiettivi di prezzo al di sopra delle medie di mercato. Il consumatore, ma anche le catene distributive, hanno premiato lo specifico processo e soprattutto le informazioni sulla provenienza e sul metodo di allevamento esposto sull’etichetta e sul packaging. Il successo di tale iniziativa, operata su piccola scala, ha convinto gli organi del Consorzio a sviluppare un progetto di valorizzazione più complesso mirato alle referenze ittiche di maricoltura ed esteso alle specie ittiche della pesca in mare. Questo progetto ha avuto come obiettivi di: - dotare la produzione locale di itticoltura di connotazioni di qualità intrinseche precipue; - consentire la commercializzazione delle stesse su segmenti di mercato valorizzanti; - produrre dei modelli di valorizzazione fruibili dalla marineria locale. In base a tali obiettivi, il progetto ha delineato le seguenti percorrenze: - azione mirata a qualificare le produzioni del territorio; - ricerca di segmenti di mercato obiettivo relativo alla collocazione delle referenze di itticoltura;
pag 4 -azione promozionale mirata a comunicare all’area di riferimento e verso l’utenza obiettivo le azioni di valorizzazioni operate. Misura 4.17 “Interventi a sostegno della pesca e dell’acquacoltura, interventi di contesto” P.O.S.E.I.D.O.N - Gestione Nel Golfo di Castellammare è in vigore,
in base alla legge Regionale nº 25/1990, il divieto totale di pesca a strascico fino a poco oltre la piattaforma continentale. L’area interdetta si estende da Capo Rama a Torre dell’Uzzo racchiudendo, oltre la platea continentale, anche una parte dei fondali epibatiali. I risultati di studi condotti nell’area (nell’arco di un decennio dal divieto) dal laboratorio di Biologia Marina dell’I.R.M.A. (Istituto di Ricerche sulle Risorse Marine e l’Ambiente), confrontati con i dati preesistenti al divieto, hanno permesso di valutarne l’effetto sulle risorse pescabili. Infatti, è stato messo in evidenza, per i fondali strascicabili sino a m 200, un forte incremento del pesce di fondo tra le specie commercialmente importanti quali: triglia bianca, merluzzo, luvaro, e rana pescatrice.
Il divieto di strascico ha consentito un notevole aumento delle risorse demersali, situazione che potrà essere mantenuta a lungo termine solo se resterà il divieto. Il Golfo di Castellammare per la sua geomorfologia, per la varietà degli ambienti marini e la diversità delle sue attività economiche, si presta ad un grande esperimento di programmazione di nuove attività economiche possibili, in una visione di gestione integrata ecompatibile. Con il progetto “Gestione” il Consorzio, cogliendo appieno lo spirito dello SFOP è intervenuto nel settore pesca del Golfo di Castellammare con i seguenti obiettivi: - raccolta di dati di base per procedere all’elaborazione di un modello di gestione delle zone costiere; - implementazione dei dati presenti in letteratura, relativi alle attività di pesca dell’area, con i risultati di indagini svolte sul campo; - messa a punto e divulgazione di tecniche di pesca più selettive, allo scopo di contribuire alla gestione razionale delle risorse del Golfo; - promozione ed utilizzazione di tecniche di pesca più selettive, indirizzate verso stock di specie poco sfruttate; - elaborazione di modelli di gestione integrata della zona costiera interessata; - elaborazione di GIS (sistema informativo geografico) per il Golfo di Castellammare; - promozione di misure tecniche di conservazione delle risorse; scambio di informazioni e confronto tra i progetti omologhi presentati dai consorzi di ripopolamento ittico “Golfo di Patti” e “Golfo di Catania”.
INIZIATI I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELL’AEROPORTO DI COMISO Il 23 ottobre scorso si è proceduto alla consegna dei lavori per la realizzazione del nuovo aeroporto civile di Comiso. L’aeroporto, che è una delle opere previste dalle Misure del POR Sicilia 2000-2006 di competenza del Dipartimento Trasporti, costituisce una delle opere pubbliche di rilievo strategico finanziato nell’ambito del Programma. Il progetto prevede un costo complessivo di 47.407.976,73 Euro, finanziati oltre che con fondi POR, anche con Delibera CIPE n.36 del 2002, nonché con fondi privati. Il Dipartimento ha il carico della gestione amministrativa e contabile dell’opera sin dal suo inserimento negli Accordi di Programma Quadro per il trasporto aereo. In tale ottica, il Dirigente Generale del Dipartimento Trasporti, Giovanni Lo Bue, già in data 17 aprile 2002, aveva sottoscritto per il Dipartimento una convenzione con il Comune di Comiso con la quale si erano fissati i termini per la progettazione, esecuzione e gestione economica dei lavori. Nel maggio scorso, il Dipartimento ha dichiarato ammissibile al finanziamento il progetto, che nel frattempo aveva ottenuto il parere dell’organo tecnico ENAC. Quindi, il Comune di Comiso ha potuto bandire la relativa gara per l’appalto dei lavori che sono stati aggiudicati alla Società Consortile C.F.C. con sede a Santa Venerina (Catania) la quale, dalla data di consegna, avrà 900 giorni per concluderli. Il progetto è suddiviso in opere “Air side” e “Land side”. Le opere “Air side” riguardano: gli interventi di edilizia di tipo civile ed interventi di impiantistica sulla pista di volo; la realizzazione del tratto nord-est della via di rullaggio parallela alla pista di volo; la costruzione di tre bretelle di collegamento, delle vie di circolazione, del piazzale di sosta aeromobili, della piazzola elicotteri; la realizzazione di opere per l’assistenza radio al volo.
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Le opere “Land side” prevedono, oltre allo smantellamento delle strutture preesistenti, interventi finalizzati alla realizzazione di un terminal aeroportuale articolato su tre livelli. E’ previsto, inoltre, il dimensionamento di tutte le infrastrutture aeroportuali secondo gli standard definiti dai vari organismi che sovrintendono all’aviazione civile internazionale, finalizzati alla ottimizzazione sia dei livelli dei servizi offerti sia del rapporto costo/benefici/efficacia. Per l’aeroporto di Comiso, il sesto in Sicilia dopo quelli di Palermo, Catania, Trapani e delle isole di Pantelleria e Lampedusa, è previsto un transito di oltre 500 mila passeggeri all’anno. Grazie alla sua struttura ad elevata tecnologia per il carico e lo scarico delle merci avrà, anche, una funzione importante per tutta l’area servita consentendo di abbattere notevolmente i tempi di trasferimento dei prodotti locali verso i mercati nazionali ed esteri, permettendo una riduzione del traffico stradale. Inoltre, l’aeroporto entrerà in sinergia con quello di Catania permettendo un “decongestionamento” del suo traffico, offrendo spazio ai charter delle compagnie “a basso costo” e costituendo una valida alternativa in caso di temporanea chiusura dello scalo etneo per cause naturali.
DALLA SICILIA IL PROGETTO CHE UNISCE Sottomisura misura 6.06 C IN RETE I MUSEI “Internazionalizzazione della cultura siciliana” ETNOGRAFICI D’EUROPA partenariato e le iniziative comuni. Attività: presentazione delle realtà museali siciliane; organizzazione di eventi, convegni, spettacoli centrati sul repertorio folklorico siciliano (musica di tradizione orale e opera dei pupi, proiezione di documentari sulla cultura folklorica siciliana).
Una sigla: PEM che sta per Partnership Ethnographic Museums, una sigla per un importante progetto culturale di ampio respiro internazionale che unirà in rete musei etnografici europei ed istituzioni culturali del Mediterraneo per uno scambio di esperienze e conoscenze. Un sottile “filo” che percorrendo la memoria storica di diverse culture permetterà di elaborare nuovi modelli organizzativi per le strutture del settore, modelli che consentiranno di ripensare, innovando, diversi aspetti della gestione museale. Il progetto, articolato in diversi moduli, parte dalla Sicilia. Ideato dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Siracusa, Casa museo Antonino Uccello di Palazzolo Acreide. Il progetto si svilupperà secondo vari moduli Modulo 1 (fase preliminare) Ricognizione ed interrelazione preliminare tra istituzioni partner; individuazione concordata dei contenuti del partenariato. Obiettivi: individuare i partner in via definitiva, promuovere la conoscenza reciproca, concordare le azioni di
Modulo 2 (fase analisi) Attuazione dei contenuti di partenariato; workshop e stage Obiettivi: trasferimento reciproco di esperienza gestionale; avvio di esperienze lavorative comuni. Attività: workshop per preparazione mostre e allestimento laboratori di restauro reperti folklorici ; stage per rappresentanti di istituzioni museali; trasferimento contenuti su un sito web. Modulo 3 (fase scambio) Mostra itinerante su temi inerenti la cultura tradizionale della Sicilia e l’arte popolare Obiettivi: conoscenza reciproca dei patrimoni museali; confronto dei rispettivi interventi di segmentazione delle collezioni; elaborazione di percorsi conoscitivi utili a una interpretazione guidata dei valori culturali specifici. Attività: realizzazione di una mostra itinerante; realizzazione di un CD rom sulla mostra e le tappe del suo itinerario attraverso i Paesi partecipanti.
Il museo promotore del progetto La Casa museo Antonino Uccello è il primo museo della Regione Siciliana a carattere esclusivamente etnografico. Il suo creatore, cui il museo è intitolato, fu poeta e antropologo dedito alla ricerca della cultura popolare del suo territorio: usi, tradizioni, oggetti, costumi, musiche, racconti, immagini. Testimonianze che rivivono all’interno della Casa museo nella quale trovano spazio, principalmente, le memoria della civiltà rurale.
Casa museo Antonino Uccello via Machiavelli 19 96010 Palazzolo Acreide tel. e fax 0931 881499 www.regione.sicilia.it/beniculturali casamuseouccello@regione.sicilia.it
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Modulo 4 (fase riflessione) La gestione dei musei etnoantropologici, convegno internazionale di studi Obiettivi: approfondimento e scambio di riflessioni tecniche e scientifiche proposte da operatori museali ed esperti accademici. Attività: convegno internazionale di studi; pubblicazione atti del convegno. Modulo 5 (fase divulgazione) Produzione divulgativa Obiettivi: realizzazione di prodotti
Musei aderenti al primo modulo del progetto ITALIA Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina San Michele all’Adige (Tre n t o ) Il Museo degli Usi e Costumi della Gente trentina è uno tra i maggiori istituti italiani di conservazione etnografica. È dedicato alla cultura materiale e alla tecnologia del sistema agro-silvo-pastorale tradizionale. La collezione consta di oltre dodicimila pezzi, sistemati in più di quaranta sale. Museo della vita e delle tradizioni popolari sarde Nuoro Il Museo custodisce la più ricca documentazione del patrimonio etnografico della Sardegna. Una parte consistente del Museo è costituita dall’insieme degli abiti, sia maschili che femminili, di vari tipo e provenienza. Si conservano altresì oggetti d’arredo domestico e utensili. L’ultimo settore del Museo è dedicato alle maschere del Carnevale, le maschere più famose sono i mamuthones e gli issohades. FRANCIA (Caen) Musée de Normandie Il Museo di Normandia possiede più di ottantamila oggetti e opere che fanno riferimento alla storia, alla cultura e alle tradizioni della Normandia. LETTONIA (Riga) Etnografiskais Brïvdabas Muzejs È uno dei più rilevanti e antichi musei “all’aria aperta” d’Europa, in cui sono
pag 6 editoriali e informatici per la diffusione delle conoscenze sviluppate; elaborazione di itinerari virtuali per l’esplorazione dei musei dei Paesi partner; ampliamento dell’offerta culturale delle istituzioni museali partner. Attività: realizzazione di pubblicazioni con prevalente apparato iconografico sulle realtà museali partner ed altre dell’area mediterranea; realizzazione di cd rom o dvd sul patrimonio museale dei Paesi partecipanti, creazione di un sito web multilingue.
Modulo 6 (fase valorizzazione) La produzione e la distribuzione di un evento culturale Obiettivi: rafforzamento dei rapporti e delle collaborazioni culturali tra i Paesi partecipanti, realizzazione di un evento culturale comune. Attività: co-produzione di uno spettacolo incentrato sulle forme espressive tradizionali, sul folklore, sul teatro delle marionette e la musica di tradizione orale.
riunite testimonianze varie della storia e della cultura popolare dello Stato baltico. Si possono ammirare, fra l’altro, Chiese Romane e Ortodosse Russe, un mulino a vento olandese, un granaio di proprietà di baroni, una mostra del lavoro e della vita contadina. SPAGNA (Zamora) Museo Etnografico de Castilla y León ll Museo riunisce diecimila oggetti esposti sui vari piani che ne costituiscono la struttura ospitando mostre permanenti a tema. Il Museo è anche dotato di una Fonoteca che dispone di un Archivio di Tradizione Orale (AT O ) , in cui si raccolgono cd contenenti le registrazioni di musiche e canti tradizionali, poesia popolare, testimonianze varie fornite degli abitanti di Castilla y León fin dal 1930.
Musei ed istituzioni partner AUSTRIA Museum für Volkskultur (Spittal/Drau) FRANCIA Château de Malbrouck (Manderen) PORTOGALLO Museu Municipal de Etnografia e História (Póvoa de Varzim) SPAGNA Centro Etnográfico Joaquín Díaz
(Urueña -Valladolid) ITALIA Museo Etnografico Romagnolo “Benedetto Pergoli” (Forlì) Museo Etnografico della Piana del Dragone (Volturara Irpina) Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale (Aiello del Friuli) Museo delle Maschere Mediterranee (Mamoiada) Museo di Etnomedicina “Antonio Scarpa” (Genova) Museo Civico della Laguna Sud (Chioggia) Associazione per la Conservazione della Cultura Popolare degli Iblei. Museo I Luoghi del lavoro contadino (Buscemi) Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino” (Palermo)
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Bandi e scadenze - consultabili sul sito www.euroinfosicilia.it ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE - Dipartimento Regionale delle Foreste POR Sicilia 2000-2006 Misura 4.10 “Sostegno e tutela delle attività forestali”. (Riservato ai privati) Linee d’intervento attivate - Linea A:“Imboschimenti di superfici non agricole o con evidenti e perduranti condizioni di abbandono con specie adatte alle condizioni locali e compatibili con l’ambiente ” - Linea B: “Investimenti in foreste finalizzati ad accrescere il valore economico, ecologico e sociale del bosco”, limitatamente agli interventi di mantenimento e miglioramento forestale; - Linea C: “Intervento di sostegno all’utilizzazione boschiva, prime trasformazioni e commercializzazione delle produzioni silvane”. Requisiti di ammissibilità Ai fini della concessione degli aiuti di cui al presente bando i proponenti dovranno dimostrare di possedere i seguenti requisiti:
Per informazioni
Presentazione progetti L’istanza di finanziamento, redatta in conformità al modello allegato (all.3), sottoscritta dal proponente, dovrà pervenire in busta chiusa all’Assessorato Agricoltura e Foreste, Dipartimento Foreste, Servizi Tecnici - Unità Operativa n.3 “Finanziamenti comunitari”- entro e non oltre il termine perentorio di 90 giorni dalla data di pubblicazione del presente bando sulla G.U.R.S. nr. 55 del 24/12/2004 La versione integrale del bando e i relativi allegati sono disponibili sul sito www.euroinfosicilia.it
novanta giorni dalla data di pubblicazione del bando sulla G.U.R.S. n.55 del 24-12-2004
“Servizi Tecnici” e-mail: smarranca.foreste@regione.sicilia.itU.O.B. n.3 tel. 091 7072601
- il titolo di proprietà delle superfici d’intervento . Nel caso in cui il proponente abbia in affitto o comodato in tutto od in parte la superficie d'intervento è necessario produrre una apposita dichiarazione del proprietario di assenso alla realizzazione dell’intervento proposto e di sottoscrizione dell' impegno per tutta il periodo come definito nel bando (al punto 4); - relativamente alla linea “A” le superfici di intervento dovranno risultare non utilizzate con finalità agricole da almeno tre anni; - possesso di conoscenze professionali risultanti da adeguato titolo di studio o di formazione in materia agro-forestale, ovvero da una dichiarazione di notorietà (all. 5) in cui si attesti l’esercizio dell’attività forestale da almeno un biennio. Tale requisito deve essere posseduto al momento della concessione del finanziamento. - superficie minima di intervento di ha 2 in unico appezzamento (che si riduce ad ha 1 in unico appezzamento per le isole minori). - convenienza economica dell’investimento, nonché la redditività dell’impresa (solo per la linea C). Quest’ultima sarà desunta da un conto economico aziendale semplificato che dimostri un reddito aziendale non inferiore a Euro 3.000; Inoltre il richiedente dovrà assicurare, con apposite dichiarazioni: - il rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente e in particolare garantire l’integrità dei siti della rete natura 2000 (Direttiva 79/409/CEE – uccelli selvatici – e Direttiva 92/43/CEE – habitat) (all.6); - il rispetto di quanto prescritto nel presente bando ed in particolare di tutte le specifiche tecniche indicate nell’all.8; - il rispetto degli impegni assunti dalla Comunità e dagli Stati Membri sulla protezione delle foreste in Europa e della normativa comunitaria di settore; - la coerenza con il Piano Forestale Regionale, approvato dalla Giunta di Governo con delibera n. 204 del 25 maggio 2004; - l’osservanza delle prescrizioni di massima e di polizia forestale per la provincia di appartenenza; - la rispondenza ai requisiti della visibilità (raffronto tra la situazione ex ante e quella ex post mediante apposita documentazione fotografica da cui si possano rilevare dei punti certi), della misurabilità (controllo fisico dell’intervento effettuato sulla base degli indicatori previsti per la misura ed indicati nell’all. 7) e della compatibilità ambientale (interventi che rispettano e rafforzano le caratteristiche tipiche dell’ecosistema in cui si opera).
Scadenza:
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Beni culturali: al via i lavori di restauro nella Valle dei Templi Grazie all'utilizzo dei fondi del Programma Operativo Regionale, presto prenderanno il via una serie di interventi di restauro all’interno della Valle dei Templi di Agrigento. Gli interventi rientrano nell’ambito della misura 2.01 Azione B del POR Sicilia 2000-2006 “Circuito Aree Archeologiche”. In particolare, i lavori riguarderanno il restauro del Tempio della Concordia e del quartiere ellenistico-romano. Per il primo intervento è prevista una spesa di circa un milione e mezzo di euro, per il secondo l’importo ammonta ad oltre cinquecentonovantamila euro. Il bando di gara, diffuso a livello internazionale, è aperto anche alla partecipazione di gruppi non italiani specializzati nel recupero di monumenti storicoartistici. I lavori giungono dopo anni di studio sullo stato di conservazione dei templi e sugli agenti che li hanno aggrediti nel corso dei secoli. L’attività dei restauratori non intralcerà e dunque non farà venir meno la fruibilità turistica della Valle che potrà continuare ad essere ammirata dalle migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo.
SICILIANI D.O.C. Dal POR un aiuto alla viticoltura: l’esperienza delle Cantine "Colomba Bianca” Le cantine "COLOMBA BIANCA" Soc. Coop. a r. l. hanno sede a Mazara Del Vallo. Nello stabilimento, in contrada Giudeo Minore, è iniziato da tempo un processo di rinnovamento tecnologico che ha dato priorità ad una serie di interventi strutturali che hanno permesso la trasformazione di ragguardevoli quantitativi di uva conferita dai soci - in particolare è stata potenziata la capacità di lavorazione delle uve nere - aumentando in maniera considerevole il numero dei vinificatori. Da qualche anno l’azienda adotta la politica della qualità, attuando il suo programma di potenziamento frigorie, linee di
pigiatura e numero di vinificatori al fine di valorizzare sempre più i vini provenienti da uve prodotte secondo rigidi criteri agronomici. E’ stato aggiunto un impianto frigorifero della potenza di circa 1.350.000 frigorie/h. e sono state acquistate due presse pneumatiche per la lavorazione delle uve di particolare pregio.Dal 1998 si sono fatti investimenti per circa 500.000,00 Euro l’anno, attingendo ai finanziamenti previsti dalle diverse leggi operanti (752-488/92 legge 14 Agenda 2000 – POR Sicilia). Nel dicembre del 2000, la Cantina Sociale “Colomba Bianca” si è aggiudicata all’asta lo stabilimento della ex Cantina “Vitese”, presso la quale sono in fase avanzata i lavori per la ristrutturazione e l’ammodernamento. In particolare, sono state ultimate le opere
finanziate dal POR Sicilia. Lo stabilimento oggi dispone di una capacità ricettiva di hl 123.389,50 e di quattro linee complete per la lavorazione. Nel dicembre dello scorso anno l’azienda ha proceduto, per ragioni di natura strategica ed economica, alla fusione per incorporazione della Cantina Sociale “Val di Mazara”.