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Alla scoperta della Cambogia Cambogia in sintesi | Storia Geografia | Clima | Ambiente Popolazione | Cultura Economia e Politica Eventi e festività Gastronomia | Curiosità Alla scoperta del Laos Laos in sintesi | Storia | Geografia Clima | Ambiente | Popolazione e lingua | Eventi e festività Economia e Politica | Gastronomia Alla scoperta del Vietnam Vietnam in sintesi | Storia Geografia | Clima e Ambiente | Popolazione Cultura | Economia e Politica Eventi e festività | Gastronomia | Curiosità Alla scoperta del Myanmar Myanmar in sintesi | Storia Geografia e Clima | Popolazione e lingua Cultura | Economia e Politica | Gastronomia Eventi e festività
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LE REGOLE D’ORO PER VIAGGIARE TRANQUILLI TURISMO RESPONSABILE I NOSTRI ITINERARI CARTINA: LE NOSTRE METE PRINCIPALI
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ESCAPE ASIA Cambogia Escape | Vietnam Escape Myanmar Escape LUSSO, CHARME & SPA Cambogia Charme e Spa | Vietnam Charme e Spa Myanmar Charme e Spa
TOUR 30 myanmar classico 31 il meglio del myanmar 32 MYANMAR NO FRILLS 33 GOLDEN MYANMAR 34 MYANMAR SPECIALE FESTIVAL DI OTTOBRE 35 panorami birmani 36 myanmar e cambogia 37 EASY CAMBOGIA 38 IL MEGLIO DEL VIETNAM 39 VIETNAM CLASSICO 40 LAOS CLASSICO 41 vietnam e cambogia 42 il meglio del laos e della cambogia 43 LAOS E VIETNAM 44 panorami indocinesi 45 CONDIZIONI GENERALI / ASSICURAZIONE
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Alla scoperta della Cambogia
Cambogia in sintesi
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ornata finalmente, dopo anni di guerre e instabilità politica, ad essere una delle tappe più ambite del sud-est asiatico, la Cambogia desta stupore per i sui magici templi di pietra, le spiagge deserte, la natura selvaggia. L’attuale Cambogia che ha sostituito il potente impero dei Khmer, comprendente gran parte degli odierni stati del Vietnam, del Laos e della Thailandia, vanta una ricca tradizione culturale: la città tempio di Angkor, l’antica capitale nel cuore del paese racchiude una storia di guerre, abbandoni, riscoperte. Phnom Penh, la capitale attuale, sta faticosamente cercando una dimensione di vita normalizzata dopo le scelleratezze di Pol Pot, il famigerato capo dei khmer rossi: di forte interesse turistico le caratteristiche pagode dorate del palazzo reale, il ricchissimo Museo archeologico con i reperti provenienti da Angkor e i mercati dove si trovano oggetti in lega d’argento, in madreperla e in paglia.
credito sono difficili da usare, solo a Phnom Penh vengono accettati ma con commissioni dispendiose. Non esistono sportelli bancomat per il prelievo di contanti. Fuso orario: +6h rispetto all’Italia, +5h quando in Italia vige l’ora legale. Visti e passaporti: È necessario essere provvisti di passaporto con validità residua di almeno sei mesi dalla data d’ingresso nel Paese. È necessario il visto d’ingresso che viene rilasciato dalle Rappresentanze diplomatico-consolari cambogiane o che può essere ottenuto, per brevi permanenze, anche in frontiera (a Poipet e Koh Kong) o all’arrivo presso gli aeroporti internazionali di Pochentong e Siem Reap (costo 20$ circa, richiesta 1 foto tessera). Vaccinazioni: Nessuna obbligatoria. Sulla base delle notizie dell’OMS relative alla Cambogia, si segnala che nel Paese sono presenti alcune delle malattie tipiche dell’area asiatica, tra cui la malaria Nome ufficiale: Stato della Cambogia il cui agente è il Plasmodium falciparum (ad esclusione della città di Capitale: Phnom Penh Phnom Penh). A coloro che dovessero recarsi nel Paese si consiglia Ordinamento dello Stato: monarchia costituzionale di consultare il proprio medico per la profilassi antimalarica. Meglio Popolazione: 14.241.640 (2008) evitare di bere acqua corrente. Superficie: 178.035 Km² Voltaggio: 220V, 50Hz (fornitura elettrica instabile); prese di Lingue: Khmer o cambogiano (lingua ufficiale), francese e inglese. corrente rotonde e a lamella; conviene portare un adattatore. Moneta: 1 USD vale 6.000 riel. Non esistono monete ma solo ban- Prefisso dall’Italia: 00855 conote. Ovunque, anche al mercato, si può pagare in dollari, purchè Prefisso per l’Italia: 00139 non siano stropicciate, scritte o tagliate. Travellers’ cheque e carte di Dominio Internet: .kh
Storia Le prime tracce di insediamenti umani in Cambogia risalgono al primo millennio a.C.; le popolazioni di questo periodo vivevano su palafitte e si nutrivano soprattutto di pesce e riso. La prima civiltà fiorente, quella di Funam, sorse però sul delta del Mekong solo verso il 300 d.C. Era un regno che viveva con il commercio, in quanto si trovava lungo la via della seta nel periodo in cui si svilupparono i traffici commerciali tra Asia e Medio Oriente. In questo stesso periodo furono importare nel Paese le tradizioni religiose indiane: prima il culto di Shiva e Vishnu e successivamente il Buddismo. Negli anni 500-700 d.C. nell’entroterra, vicino alla confluenza del Mekong con il Sap, sorse un altro Stato, chiamato Chenla dai cinesi. Esso comprendeva ampi territori, corrispondenti agli attuali stati della Cambogia, del Vietnam, del Laos, e della Thailandia. L’età dell’oro della civiltà Khmer, corrisponde tuttavia al periodo che va dal IX al XIII secolo, in cui il regno di Kambuja, da cui il nome di Kampuchea o Cambogia, governava su territori ancora più vasti (la sua capitale era ad Angkor, nella parte occidentale del Paese). Sotto Jayavarman VII (1181-1218), questo regno raggiunse il suo zenit politico e culturale raggiungendo il suo massimo splendore. Il vastissimo complesso archeologico di Angkor Wat, presente sulla bandiera nazionale, è oggi la più grande testimonianza dell’antico splendore di tale civiltà. Poco noto, rappresenta la seconda area archeologica al mondo per estensione dopo quella di Giza in Egitto e costituisce praticamente l’intero patrimonio artistico nazionale. Il regno di Kambuja imboccò presto la strada del declino, al quale contribuirono l’aggressività dei popoli vicini (specialmente i Siamesi), le lotte croniche per la successione al trono e il graduale deterioramento dei sistemi di irrigazione che avevano reso possibile per anni la necessaria produzione di riso. La monarchia di Angkor sopravvisse sino al 1431, quando i Thai occuparono Angkor Thom e il re cambogiano fuggì nella parte meridionale del Paese. Dal quindicesimo al diciannovesimo secolo proseguì il periodo di declino, con una continua perdita di territori. A metà del XIX sec., in pieno colonialismo, i francesi sbarcarono a Saigon e costrinsero il re Norodom a firmare un trattato che rendeva la Cambogia un protettorato francese. Fu proprio grazie alla presenza francese però, che venne tutelata l’esistenza stessa di uno Stato cambogiano e vennero ridefiniti i confini con il Vietnam e la Thailandia. La “crociata monarchica per l’indipendenza” di Re Sihanouk, che era stato scelto dai Francesi per succedere al trono cambogiano, portò, nel 1953, all’indipendenza dalla Francia.
Per giocare un ruolo più attivo nella politica nazionale, Sihanouk abdicò nel 1955 e lasciò il trono a suo padre, Norodom Suramarit. Ora, divenuto soltanto un principe Sihanouk, organizzò il suo proprio movimento politico, la Comunità Socialista Popolare (Sangkum), che dominò la scena politica fino a fine anni sessanta. Nonostante i suoi vecchi interessi da conservatore, Sihanouk incluse le sinistre nel suo governo. Nelle relazioni con l’estero, Sihanouk seguì una politica di neutralità. I principali obiettivi della sua politica furono quelli di preservare l’indipendenza della Cambogia e di tenere fuori il Paese dal conflitto del Vietnam, che andava assumendo dimensioni sempre più spaventose. Alla fine degli anni sessanta però, sia la situazione interna che le relazioni con l’estero si erano deteriorate. Nel marzo del 1970 il suo governo fu rovesciato dal generale Lon Nol e da altri leader dell’ala destra, che sette mesi più tardi abolirono la monarchia ed istituirono la Repubblica dei Khmer. Contro la nuova leadership si attivarono i comunisti cambogiani (Khmer rossi), che fondarono il Partito Rivoluzionario dei Cambogiani (KPRP). Dopo il colpo di stato del 1970 che aveva fatto cadere il principe Sihanouk, i Khmer rossi formarono un fronte unitario con il leader spodestato, che aveva ancora una forte influenza sui suoi cittadini. Guidati da Pol Pot, che instaurò una vera e propria dittatura, i Khmer rossi cercarono da subito di attuare di un programma di restaurazione radicale della Cambogia, per trasformarla in una cooperativa agraria maoista. Il calendario fu resettato all’“Anno Zero”, fu abolita la moneta e fu sospeso il servizio postale; tutti i contatti con il mondo esterno furono tagliati e l’intera popolazione di Phnom Penh e delle altre città venne fatta trasferire nelle aree rurali, per lavorare nei campi. Nei 4 anni successivi, si assistette a deportazioni di massa e si stima che più di un milione e mezzo di persone persero la vita, tra cui la maggior parte degli intellettuali e dei lavoratori qualificati. Anche dopo la deposizione dei Khmer rossi da parte dei vietnamiti nel 1978-9, seguì un ulteriore rovinoso decennio di guerre civili. Nel 1989 le forze vietnamite si ritirarono dal Paese e, con il Trattato di Pace di Parigi del 1991, fu istituito lo Stato delle Cambogia. Nel 1993 ebbero luogo le elezioni nazionali, che restaurarono la monarchia, ponendo il re Norodom Sihanouk a capo dello Stato, 4 decenni dopo la sua abdicazione. Sempre nel 2004, il re Norodom Sihanouk ha abdicato a favore del figlio Norodom Sihamoni. Il nuovo re è largamente riconosciuto come una personalità super partes e sembra intenzionato a proseguire il cammino del Paese verso l’unità e la pace.
Geografia La Cambogia (in lingua khmer Kâmpuchea ) è un Paese pianeggiante situato nel cuore dell’Indocina ed esteso circa 181.000 kmq. Si affaccia sul Golfo di Thailandia e confina a nord ed ovest con la Thailandia, a nord-est con il Laos e a sud ed est con il Vietnam. La capitale è Phnom Penh. Morfologicamente, si caratterizza per una vasta depressione lacustre, formata dalle inondazioni del lago Tonle Sap (Grande Lago), il quale ha un’ampia variabilità stagionale. Quest’ampia pianura densamente popolata, in gran parte destinata alle coltivazioni di riso, è il centro vitale della Cambogia. Gran parte del Paese (75%) si trova quindi a meno di 100 m s.l.m., con l’eccezione dei monti Cardamom (con il picco più elevato della Cambogia, il Phnom Aoral, di 1.813m) e la loro estensione verso sudest, i monti Damrei
(le Montagne dell’Elefante) , così come gli altopiani del Phanom Dang Rek, che si estendono lungo il confine con la Thailandia ed hanno un’altitudine media di 500m. I due maggiori fiumi del paese sono il Mekong, che lo attraversa da nord a sud, e il fiume Tonle Sap, emissario dell’omonimo lago e affluente del Mekong. Quest’ultimo nasce in Tibet e, dopo aver attraversato il Myanmar, la Thailandia e il Laos, scorre in Cambogia per 500 km circa per sfociare poi nel Mar Cinese meridionale, già in territorio vietnamita. All’altezza di Phnom Penh il Mekong si divide in due rami. Quello occidentale prende il nome di Bassac e durante la stagione delle piogge, a causa delle maree e del forte flusso di acqua, inverte per sei mesi il suo corso (dal delta al lago Tonlé Sap), per poi tornare a scorrere verso il mare nella stagione secca.
Alla scoperta della Cambogia
Clima La Cambogia è climaticamente legata ai monsoni tropicali e la temperature media annuale è di 27 °C. I mesi più freddi sono Dicembre e Gennaio, mentre Marzo e Aprile sono i più caldi. Il Paese ha due distinte stagioni: la stagione piovosa che va da Maggio e Ottobre (con temperature fino a 40 °C, accompagnate da un alto tasso di umidità) e la stagione secca da Novembre ad Aprile (con temperature tra i 25 °C e i 35 °C). Di notte le temperature non scendono mai al di sotto dei 15 °C. Le precipitazioni piovose raggiungono in media i 1.400 mm annui nella piana centrale, mentre arrivano fino a 3.800 mm in
montagna e lungo la costa. Il periodo migliore per visitare la Cambogia è quello compreso tra Novembre e Gennaio, quando le temperature ed i livelli di umidità sono più bassi. Da Febbraio in poi invece, il caldo si fa opprimente e in aprile diventa insopportabile. La stagione delle piogge è un buon periodo per visitare Angkor: in questi mesi i fossati sono pieni e la vegetazione lussureggiante. Bisogna invece evitare le regioni nord-orientali: in questa stagione le piste diventano veri e propri acquitrini e sono del tutto impraticabili.
Ambiente Il 57,7% (2005) della superficie della Cambogia è coperta da foreste. La deforestazione, con un tasso annuo dell’1,3% (1990– 2005), rappresenta la più grave minaccia ambientale del Paese. Nel 1995 il governo ha deciso di vietare l’esportazione di legname, ma l’attività è continuata illegalmente. Già negli anni Sessanta e Settanta le foreste e le zone umide cambogiane erano state gravemente danneggiate dalle bombe, dai defolianti e da altre sostanze chimiche, usate nella guerra del Vietnam, con effetti devastanti sull’intero ecosistema. Il governo ha sottoposto a tutela ambientale un’area pari al 21,6% del territorio del Paese, nel quadro di un insieme di misure per fronteggiare la grave crisi ambientale. Nel 1925 è stato istituito il Parco Nazionale di Angkor, l’antica capitale dell’impero khmer, nonché uno dei principali siti archeologici dell’Asia sudorientale. - Parco Nazionale Bokor: è una delle aree protette più vaste del Paese (1400 kmq nella catena montuosa Cardamomo). Fra le attrattive maggiori sono le cascate di Popokvil, che stupiscono per la particolarità di essere doppie. Nelle sue foreste, vivono 30 specie vegetali endemiche, ma anche tigri, leopardi, bovini selvatici, zibetti, maiali, gibboni e l’elefante asiatico, in via di estinzione. Per gli appassionati di uccelli, si possono trovare numerose specie. - Parco Nazionale Ream: abbraccia il litorale del golfo del Siam e comprende 2 isole e 210 kmq di spiagge, di paludi, di mangrovie e di barriere coralline. Numerose specie in via d’estinzione sono presenti, come gli zibetti, ma anche porcospini, marsuini, scimmie, aquile e delfini. Le visite si svolgono in battello (raggiungendo insenature nascoste nella foresta) o a piedi con una guida. - Parco Nazionale Virachey: la più grande area protetta della Cambogia e una delle aree più importanti per la conservazione della biodiversità nel Sud-Est asiatico, con una grande varietà di flora e fauna. Il parco non è stato ancora internamente esplorato e potrebbe ospitare un buon numero di mammiferi, fra cui elefanti, leopardi e tigri. Alcuni zoologi ritengono che ci possano essere anche alcuni isolati esemplari di rinoceronti e di kouprey (bue selvatico). Il parco, situato nel nord-est della Cambogia, copre una superficie di 3325 km. - Parco Nazionale Kirirom: (il nome significa “montagna della gioia”) è situato a 117 km da Phnom Penh. Il parco è una riserva di montagna (700 m sul livello del mare), che vanta panorami
spettacolari, diverse belle cascate, foreste di pino e laghi di acqua cristallina. In cima alla montagna si trova un monastero buddista mentre, al di là di Kirirom, la foresta diventa inaccessibile e ospita alcune specie di animali in via d’estinzione come l’orso bruno, il gibbone e la tigre. Il parco è poi famoso per la sua foresta di pini di alta quota. La Cambogia è ricca di specie animali, alcune in via d’estinzione, come il rinoceronte di Java, l’elefante asiatico, il Ko Prey, il gaur (bue selvatico), il bufalo d’acqua, la tigre o la saola (antilope). Gli amanti degli uccelli rimarranno estasiati di fronte alle molte specie che si sono stanziate in Cambogia. È possibile osservare gru, sparvieri, falchi, nibbi, aquile, avvoltoi, pavoni, quaglie, beccacce, gufi, aironi, pellicani, anatre selvatiche, cormorani. Attività di disboscamento, estrazione mineraria e caccia non regolata hanno però portato ad una rapida diminuzione della fauna cambogiana. Il clima caldo e umido spiega la presenza delle fitte foreste pluviali che crescono su gran parte del territorio cambogiano. Nelle pianure situate alle quote più elevate e sugli altipiani predomina invece la savana erbacea. Le basse pianure sono coperte da estese risaie, alternate a terreni incolti disseminati di canneti e a spazi boscosi. La flora cambogiana è dunque molto varia. Tra gli alberi più comuni ci sono quello della gomma e del kapok (un albero che produce semi simili alle fibre di cotone), la palma e il banano. Si possono poi ammirare orchidee e si può passeggiare tra le mangrovie o le palme da zucchero, simbolo della Cambogia.
Nel 1875, Harmand, un medico francese con la passione per l’esplorazione e profondi interessi etnografici – qui sopra ritratto in navigazione su una imbarcazione tradizionale – compì un viaggio di due anni nelle regioni allora meno frequentate dell’Indocina. I suoi resoconti, corredati da un gran numero di incisioni di buona qualità comparvero sul “Tour du Monde” edito dalla Société de Géographie francese.
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Alla scoperta della Cambogia
Popolazione La Cambogia ha una popolazione di 14.241.640 abitanti (2008), con una crescita annua del 2,3% (una delle più alte in Asia) e una densità media di 81 unità per km². Circa l’85% della popolazione vive nelle aree rurali, soprattutto nella vasta valle centrale. La città principale è la capitale Phnom Penh, seguita da Sihanoukville, Siem Reap, Battambang, Takeo, Kompong Cham e Kompong Thom A livello etnico, circa il 90% della popolazione è di etnia cambogiana, discendente dagli antichi Khmer giunti dall’India del nord: i loro lineamenti sono caratterizzati da visi perfettamente ovali e pelle scura. La più grande minoranza etnica è formata dai vietnamiti (4%), che si trovano soprattutto nelle città lungo il fiume Mekong, a Nord di Phnom Penh. Essi discendono dagli abitanti dell’antico regno
di Champa (corrispondente alla costa meridionale del Vietnam). Mediamente istruiti e occupati in attività commerciali, furono perseguitati durante gli anni di Pot Pot. La Cambogia ospita poi circa 20 altre tribù culturalmente distinte, la maggior parte delle quali site nei distretti montagnosi del nord-est. Tra questa, la più importante è l’etnia Cham, musulmana, originaria anch’essa del Vietnam. Infine sono presenti comunità cinesi (3%). La popolazione cambogiana presenza alcune caratteristiche distintive: è una società giovane, con più della metà delle persone sotto i 18 anni d’età; inoltre, la percentuale di donne nella fascia adulta è molto alta, sopra al 56%. La speranza di vita media si attesta intorno ai 61-62 anni (2008).
Cultura Accanto al buddismo continua a sopravvivere il culto degli spiriti: vicino a ogni abitazione c’è sempre infatti una piccola casa dove dimora una divinità, alla quale vengono fatte offerte di cibo e fiori. L’animismo rimane la fede dominante tra le tribù rurali. Tra le minoranze religiose, vi sono infine gruppi di musulmani Cham (nel sud-est del Paese) e di cristiani (a Phnom Penh ed in altre aree urbane) soprattutto di etnia cinese e vietnamita. Un interessante esempio di come attualmente vi sia una situazione di alta tolleranza religiosa, consiste nel fatto che di fronte alle pagode è sempre presente un tempietto vuoto, senza immagini del Buddha, affinché chiunque non sia buddista possa pregarvi liberamente, immaginando la sua divinità.
Educazione:
Questua dei bonzi nel villaggio di Bassac, da “Tour du Monde” edito dalla Société de Géographie in occasione del viaggio in Indocina del 1875/77 del Dottor Harmand.
Lingua
La lingua khmer è parlata dal popolo dei khmer della Cambogia e appartiene alla famiglia delle lingue austroasiatiche; è stato influenzato sia dal sanscrito che dal pali, a causa della diffusione del buddismo e dell’induismo. Inoltre, a causa della relativa vicinanza geografica, la lingua khmer è stata influenzata anche dal tailandese e dal laotiano, e viceversa; usa per la scrittura il proprio alfabeto khmer. Tra gli anziani sono ancora parlati il francese e il vietnamita, mentre tra i giovani si sra diffondendo l’inglese, soprattutto fra quelli che lavorano nelle strutture turistiche.
Religione.
Il 90% dei cambogiani pratica il buddhismo theravada, che si basa su quattro nobili principi: il fedele cerca di guadagnare meriti mediante donazioni ai templi, comportandosi in modo corretto e giusto, rispettando gli altri e cercando di non perdere mai la calma. Il primo voto dei monaci è la mendicità e il primo dovere di un buon buddista è l’offerta. I fedeli vanno alla pagoda prevalentemente durante le feste legate alle fasi lunari (4 volte al mese), offrono cibo ai monaci e poi si fermano a mangiare con loro. Nel corso dei secoli i templi buddisti (wat) hanno sempre svolto un ruolo importante nella conservazione della cultura e nella diffusione dell’istruzione, soprattutto nelle aree rurali. Durante gli anni Settanta i buddisti furono però duramente perseguitati dai khmer rossi: i monaci furono costretti ai lavori forzati, molti di loro persero la vita e gran parte dei wat del Paese fu distrutta. Solo dagli anni Ottanta il buddismo riprese vigore fino al riconoscimento di religione di Stato nella costituzione Cambogiana. Tradizionalmente ogni uomo trascorre qualche anno della sua vita all’interno di un monastero (dove impara anche a leggere e a scrivere), ma il voto è revocabile in qualsiasi momento. Anche le donne possono prendere i voti: in genere lo fanno dopo una certa età, quando non hanno più l’impegno della famiglia: allora si rasano la testa e indossano una veste bianca.
L’educazione in Cambogia veniva tradizionalmente fornita nei wat (i templi buddisti), perciò era riservata agli uomini. Nel 1917 passò una Legge sull’Istruzione del governo coloniale francese, che introdusse un sistema di educazione primaria e secondaria, simile a quello francese. L’istruzione rimaneva comunque elitaria. Dopo l’indipendenza fu stabilito un sistema d’istruzione universale, che fu implementato dallo sviluppo di una rete di college e università. Nel 1975 però, non appena i khmer rossi assunsero il potere, abolirono l’educazione, distruggendo tutto il materiale di studio, i libri di testo e le case editrici. Le scuole e le università furono chiuse ed i loro edifici usati ad altri scopi. Durante questo periodo, un gran numero di insegnanti qualificati, ricercatori e tecnici abbandonarono il Paese o morirono. Quando il nuovo governo cambogiano salì al potere nel 1979, dovette così ristrutturare completamente l’intero sistema educativo. I livelli d’istruzione si attestano intorno al 76% per gli uomini e 46% per le donne (secondo stime del 1998) e vi è ancora una scarsa partecipazione ai livelli più alti di educazione, con solo l’1,2% della popolazione iscritta, contro una media del 20,7% per i Paesi ASEAN (sud-est asiatico).
Musica e danza:
Tratto distintivo della cultura del Paese ed eredità delle civiltà che si sono susseguite nel tempo, sono le danze e la musica. Esse si rifanno infatti alla tradizione millenaria e alla sinuosa e affascinante gestualità delle apsaras: ninfe celestiali della mitologia hindu, nate per danzare per gli dei e oggi onnipresenti sulle pareti degli antichi templi. La tradizione della Cambogia si esprime soprattutto per mezzo del famoso Balletto Reale. Ridotto alla clandestinità sotto la dittatura, il Balletto è attualmente conosciuto all’estero grazie alle numerose tourné. Le sue danze, lente e sinuose, sono spesso accompagnate dal pinpeat, il tradizionale gruppo strumentale della Cambogia, formato principalmente da strumenti a percussione. Le sue esecuzioni vengono ascoltate anche durante i giorni di festa nelle pagode.
Sport:
Le gare di canottaggio mantengono la loro attrattiva a livello di sport nazionali, in cui si annoverano alcune arti marziali, come il Pradal Serey (Khmer boxe), simile al Muay Thai.
Economia e Politica L’economia cambogiana si basa principalmente sull’agricoltura, in particolare sulla produzione di riso (coltura che occupa circa l’80% delle terre arabili). Discrete sono inoltre le produzioni di mais, manioca, fagioli, soia, sesamo, canna da zucchero, banane, tabacco e noci di cocco. Il 60% della popolazione attiva trova occupazione in questo settore, che contribuisce alla formazione del PIL per il 30%. Prima della guerra e dei disordini civili degli anni Settanta e Ottanta, il paese era ampiamente autosufficiente dal punto di vista alimentare e venivano esportate rilevanti quantità di riso di cui invece, a partire dal 1974, è divenuta necessaria l’importazione. Le considerevoli difficoltà di collegamento all’interno del paese fanno sì che venga sfruttata solo una piccola percentuale del potenziale offerto dalle estese foreste, che coprono il 57,7% del territorio cambogiano. Il prodotto più importante del settore è il caucciù che, seguito dal legname, rappresenta una delle voci di maggior rilievo nell’economia del paese. La pesca, soprattutto di carpe, pesci persici e sperlani, riveste poi una notevole importanza economica per la Cambogia, che trova nel lago Tônlé Sap una delle riserve di pesce d’acqua dolce più vaste del Sud-Est asiatico; la maggior parte del pescato annuo viene però utilizzata per il fabbisogno interno. Il settore industriale (che impiega circa il 13% della forza lavoro) è ancora in fase di sviluppo, avendo subito notevoli danni a causa dei conflitti degli anni Settanta ed è stato solo parzialmente riattivato. Ancora negli anni Novanta venivano prodotti perlopiù cemento e gomma lavorata. I mercati di Phnom Penh e delle altre cittadine, chiusi e distrutti durante il regime di Pol Pot, stanno solo recentemente riaprendo e il commercio di prodotti artigianali (stoffe, argenti, legno) sta conoscendo un nuovo impulso. Le risorse minerarie del paese sono piuttosto limitate; vengono estratti soprattutto zirconi, zaffiri, rubini, sale, fosfato e bauxite. La Cambogia dispone inoltre di grandi potenziali di energia idroelettrica, ma la guerra e i continui contrasti interni hanno impedito lo sviluppo anche di questo settore. Infatti, la maggior parte dell’elettricità prodotta nel paese proviene da centrali alimentate a combustibile. Nel 2005, sono stati scoperti, in territorio cambogiano, depositi di olio e gas naturale e quando prenderà avvio il loro commercio (2009-2010), si prevede che questo avrà un forte impatto sull’economia del Paese. Anche il settore turistico è in fase di espansione, grazie soprattutto alle attrattive archeologiche di Angkor Wat e alla bellezza architettonica delle strutture d’epoca a Phnom Penh. Nel 2006, il Paese ha ospitato più di 1,7 milioni di turisti stranieri. Le strutture per l’accoglienza stanno aumentando a vista d’occhio: solo nella zona di Siem Reap (base per la visita di Angkor) negli ultimi anni si è passati da tre a un centinaio di alberghi, più una quarantina di guesthouse. Le principali merci d’esportazione sono, tradizionalmente, riso, pesce, legname, vestiti e gomma e Stati Uniti, Singapore, Giappone, Thailandia, Cina, Indonesia and Malesia sono i suoi maggiori part-
ner commerciali. Al momento del Trattato di Pace di Parigi, l’economia cambogiana era in rovina. Decenni di tumulti, guerre civili, deforestazioni, ecc., avevano distrutto le principali attività economiche, ossia agricoltura, pesca e silvicoltura: l’inflazione era alle stelle. Non appena venne meno il sostegno dell’Unione Sovietica, la Cambogia iniziò a rimpiazzare il sistema economico centralizzato, in stile sovietico, attraverso alcune riforme economiche che abbracciavano un’apertura al mercato, investimenti stranieri, incentivi e proprietà privata. Si è così ottenuto un declino dei livelli d’inflazione, un nuovo avvio delle esportazioni di riso e uno sviluppo significativo del settore terziario. Ad esclusione dei principali centri urbani però, nelle aree rurali l’economia continua ad essere fondata su attività legate al settore primario. La Cambogia rimane così uno dei Paesi più poveri al mondo. L’alta presenza di mine sul territorio, limita l’uso agricolo delle terre e il Paese deve affrontare anche grandi carenze dal punto di vista infrastrutturale.
Alla scoperta della Cambogia
Forma di governo
La costituzione del 1993 stabilì in Cambogia una monarchia costituzionale, devota ai principi di una democrazia liberale. Ciò è avvenuto a seguito delle elezioni organizzate dalle Nazioni Unite dopo i vari colpi di Stato e i tragici anni dei regimi di Lon Nol e Pol Pot (1970-1979). La carica di capo dello stato è ricoperta dal Re (che però non esercita un grande influenza a livello politico), mentre il potere esecutivo è esercitato da un gabinetto di ministri guidato da un primo ministro. Quest’ultimo è designato dal Re, con l’approvazione dell’Assemblea Nazionale. Il potere legislativo spetta a un Parlamento bicamerale: l’Assemblea nazionale, composta da 120 membri eletti a suffragio universale ogni cinque anni, e il Senato, i cui 61 membri sono eletti ogni cinque anni dai consigli amministrativi locali. Il partito che regge il Paese è di stampo comunista filo-vietnamita anche se fra i due paesi c’è ancora tensione. Nell’Ottobre del 2004, è stato eletto il Re Norodom Sihamoni da un concilio straordinario di nove membri, istituito in seguito all’inattesa abdicazione del re Norodom Sihanouk. Per quanto concerne l’organizzazione amministrativa, il Paese è suddiviso in venti province (khet), ognuna con a capo un governatore. La pena di morte è stata abolita nel 1989. La Cambogia è uno Stato membro delle Nazioni Unite, della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. In Cambogia persistono ancora alcune dispute sui confini con i paesi confinanti: ci sono disaccordi sulla competenza di alcune isole e territori di confine con il Vietnam e sulla delimitazione delle linee di confine con la Thailandia. Ancora un’incisione tratta dai viaggi del dottor Harmand. Qui è ritratto il forte di Cam-Lô.
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Alla scoperta della Cambogia
Il dottor Harmand esegue la copia di una incisione nel tempio di Wat Phou.
Eventi e festività ai wat, le pulizie e decorazioni delle case e lo scambio con amici Le principali festività cambogiane sono di tipo religioso e vengono e parenti di abiti nuovi. Durante questa festività l’intero paese si fissate secondo il calendario lunare, variando quindi di anno in blocca e per le strade si assiste al lancio di grandi quantità d’acqua anno. Nel corso dell’anno si susseguono le seguenti ricorrenze: e borotalco, in segno di benedizione. - Capodanno lunare: alla fine di Gennaio o agli inizi di Febbraio, - ChRat Preah Nongkol: è la cerimonia dell’Aratura Reale, una festa viene celebrato dalle comunità cinesi e vietnamite. culturale ed agricola promossa dalla famiglia reale. Essa risale al - Chaul Chnam: il Capodanno khmer cade a metà Aprile, segna la periodo in cui l’antico regnante tracciò il primo solco nel campo fine della stagione della raccolta e si articola in tre giorni di festegdi riso sacro della capitale, per inaugurare la stagione dell’aratura. giamenti, ognuno dei quali prevede determinate attività: le offerte - Visakha Bochea: celebrazione della nascita, dell’illuminazione e del trapasso del Buddha. La festa cade il quindicesimo giorno del sesto mese lunare ed il luogo dove si tengono i festeggiamenti e le celebrazioni più importanti è Angkor Wat. Si svolgono, canti, sermoni e processioni al lume di candela ai wat. - Chol Vassa: inizio dei tre mesi della quaresima buddista (verso metà Luglio), periodo in cui i monaci digiunano e meditano. Questa festa è considerata propizia dai giovani per iniziare il periodo di ritiro nei monasteri. - P’chum Ben: si tiene tra la metà di Settembre ed i primi di Ottobre ed è un periodo dedicato alla benedizione degli spiriti dei defunti. Ogni famiglia si reca al wat locale per portare cibo ai monaci. In questo modo si ottiene la loro intercessione nella benedizione delle anime di antenati, parenti e amici. - Bom Om Touk – Festa dell’Acqua: cade ai primi di Novembre e celebra l’inversione del corso del fiume Tonlé Sap, che ritorna a far defluire le proprie acque nel Mekong, e la fine della stagione delle piogge. In questo periodo, a Phnom Peh e a Siem Reap, si svolgono regate su barche cerimoniali lungo il fiume Mekong e lungo il fossato che circonda Angkor Wat. - Bonn Kathen: tra Ottobre e Novembre, celebra lafine della quaresima buddista e vede uscire i monaci dal loro ritiro. In tutto il Paese le persone partecipano a riverenti processioni fino ai templi locali, per portare vestiti ed altre offerte, così da guadagnare meriti spirituali.
Gastronomia La cucina cambogiana è simile a quella thailandese ma fa un uso minore di spezie e non è così piccante (in genere aglio e peperoncino vengono serviti a parte). Un pasto cambogiano prevede quasi sempre la zuppa. Tra i tipi più comuni ci sono la samla machou banle, zuppa di pesce, la samla chapek, di maiale allo zenzero, e la samla machou bangkang, di gamberetti. Gli ingredienti principali dei piatti cambogiani sono pesce e riso e tra i sapori più usati si segnalano coriandolo, menta e citronella. Molto diffuse anche le verdure e la frutta, molto saporita e mostrata come segno di abbondanza (viene spesso offerta come dono). Tra i dolci si trovano la torta di riso, piuttosto appiccicosa, e il pudding preparato con i frutti dell’albero del pane. È consigliabile non bere acqua del rubinetto. Il Teuk Tnaot, una bevanda ricavata dalla pianta da sughero, è servita a diversi livelli di fermentazione, ma non viene bevuta durante i pasti. Tra i piatti tipici di questa cucina segnaliamo: - il pesce d’acqua dolce alla griglia, avvolto in foglie di lattuga o spinaci e poi immerso in una salsa a base di pesce e noci; - l’amok, stufato di pesce servito nella noce di cocco intagliata a guisa di pentola;
- gli insetti fritti (ragni, cavallette e scarafaggi), una particolare pietanza, tra l’altro molto costosa, condita con abbondante aglio; - il prahok, una pasta di pesce fermentato, dal sapore molto forte, che costituisce un condimento molto apprezzato dai cambogiani. Non ci sono molti ristoranti in Cambogia ma la maggior parte degli hotel e delle guesthouses prevede il servizio di pranzo e cena anche per chi non è ospite della struttura. Nella capitale si trovano facilmente ristoranti vietnamiti, cinesi, indiani e tailandesi, anche perché la tradizione della cucina cambogiana non è molto diffusa tra i ristoranti. Per strada si incontrano poi venditori ambulanti di panini e baguette, eredità del periodo di colonialismo francese. A Phnom Penh segnaliamo il ristorante Friends (215 street 13, nei pressi del Museo nazionale), che collabora con l’organizzazione Mith Samlauh che aiuta i bambini di strada. Il locale è grande e curato, il menù ampio e i piatti abbondanti. Se invece volete mangiare nel sito archeologico di Angkor Wat, fuori da templi principali ci sono dei ristoranti graziosi e molto economici. Tradizionalmente i pasti sono serviti su una stuoia stesa sul pavimento o su una tavola rialzata di bambù. I cibi sono poi mangiati a turno, seguendo lo status sociale: prima mangiano gli uomini adulti e gli ospiti e a seguire gli altri.
Alla scoperta della Cambogia
Curiosità che variano a seconda della persona a cui ci si rivolge. Quando si • Nei mercati in Cambogia si vendono moltissimi orologi. Ciò ha parla con un monaco o un regnante per esempio, bisogna usare una ragione: durante i 3 anni 8 mesi e 20 giorni del regime di Pol un sistema linguistico molto complesso, insieme a titoli speciali. Pot ai cambogiani fu praticata una singolare tortura psicologica mediante la cancellazione del tempo. Nessuno poteva sapere che • La testa è la parte più importante del corpo, i piedi costituiscono invece la parte più impura. E’ quindi considerato irrispettoso ora fosse e tanto meno che giorno o anno: era l’inizio della soptoccare la testa di un adulto o rivolgere i propri piedi verso pressione di qualunque pulsione. un’altra persona. • I contadini khmer buddhisti non possono uccidere animali. • La lingua Khmer usa un complesso sistema di pronomi e termini
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Alla scoperta del Laos
Laos in sintesi
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l Laos, paese incontaminato da turismo di massa e inquinamento, con una densità demografica tra le più basse dell’Asia, ha mantenuto intatti stili di vita e tradizioni antiche. Confina con la Thailandia, la Cambogia, il Vietnam, la Cina e il Myanmar (Birmania), ha una vegetazione costituita prevalentemente da piante tipiche delle foreste monsoniche quali teak, palissandro asiatico e bambù che ricoprono i due terzi del territorio. Un paese in cui il tempo sembra essersi fermato, costellato di stupa e pagode, arricchito dalla città di Louang Prabang, patrimonio Unesco, in cui regnano pace e serenità. Capitale: Vientiane. Popolazione: 6.063.000. Superficie: 236.800 km² Lingua: Lao, francese, e ora soprattutto tra i giovani e chi lavora nel turismo, anche l’inglese. Curiosità: i laotiani si esprimono con un tono di voce molto basso. Religioni: Buddismo e animiamo; La religione più diffusa in Laos è il buddhismo theravada (detto del “piccolo veicolo”) introdotto nel Laos tra il XIII e il XIV sec. dal re Fa Ngum all’epoca dell’unificazione del regno Lan Xang. Accanto al Buddhismo sopravvive il culto dei Phii, gli spiriti guardiani. Presenti minoranze musulmane e cristiane.
Moneta: Kip (LAK) Fuso orario: +6h rispetto all’Italia, +5h quando in Italia vige l’ora legale. Visti e passaporti: È necessario il passaporto, con validità residua di almeno sei mesi. Il visto d’ingresso è necessario anche per turismo, da richiedersi presso le Rappresentanze diplomatico-consolari laotiane. Il visto, per brevi permanenze, può essere ottenuto anche in frontiera aeroportuale (Vientiane, Luang Prabang, Prakxe) e, per via terrestre, presso il Thai-Lao Friendship Bridge (costo 35$ circa, richiesta foto tessera). Non portare con sé il passaporto è considerato illegale; in caso di richiesta e mancata esibizione, le multe possono essere elevate. Vaccinazioni: Nessuna vaccinazione obbligatoria. La malaria è presente nelle campagne. Si consiglia di prestare comunque attenzione ed evitare di bere acqua corrente. Voltaggio: 220 volt, ma possono capitare sbalzi di tensione e temporanei black-out. Utile una pila. Le prese di corrente sono sia rotonde che a lamella, meglio portare un adattatore Prefisso per l’Italia: 0039 Prefisso dall’Italia: 00856 Dominio:la
Storia La storia di queste terre risale all’età del Ferro, come dimostrano i resti della “Pianura delle giare”. Nel V secolo si fece sentire l’influenza dei primitivi regni khmer e, tramite essi, quella della civilizzazione indù e quindi della civiltà “Dvaravati”, buddhista. Verso il XII secolo giunsero nel paese le popolazioni thai, originarie della Cina meridionale. Numerose erano quindi le etnie presenti in questa regione prima che fossero unificate nel 1353 dal re Fa Ngum, fondatore del regno di Lan Xang, (“Paese del milione di elefanti”) che si estendeva tra il Mekong e la cordigliera dell’Annam e di cui Ventiane diventò capitale nel 1520. In questo periodo il Buddhismo theravada diventò tra l’altro, religione di Stato. Già nel XVII secolo, il regno iniziò il suo declino, e alla fine del successivo venne smembrato e annesso ai potenti stati che lo circondavano: Birmania e Siam. Nel 1899 i territori laotiani diventarono colonia francese. Nel 1947, ancora sotto l’influenza francese, il Laos divenne una monarchia costituzionale. È in questi anni che si costituì il partito comunista di ispirazione vietnamita Pathet Lao (Paese dei Lao), fondato dal principe rosso Souphanouvong, figlio del viceré di Louangphrabang. All’inizio degli anni Cinquanta il Pathet Lao si schierò contro la monarchia, dando inizio a una serie di rivolte. Nel 1953 la Francia si ritirò dall’Indocina, ma solo nel 1975 il Pathet
Lao prenderà il potere proclamando la nascita della Repubblica Democratica Popolare del Laos. Il re Savang Vatthana e parte della sua famiglia (la moglie e due dei suoi 5 figli) verranno imprigionati nelle miniere del Nord-Est. Il partito comunista instaurò norme molto severe, ma non riuscì mai a intaccare la fede buddhista. Tra gli anni ’60 e ’70 il Laos fu coinvolto nella guerra del Vietnam a causa della sua posizione strategica, attraversato da piste che i vietnamiti utilizzavano per il rifornimento di armi: il famoso sentiero di Ho Chi Min fu oggetto di bombardamenti “segreti” da parte degli Usa. In questo piccolo Paese furono sganciate ben 2 milioni di tonnellate di bombe. Dopo il crollo del blocco sovietico ebbe inizio una parziale liberalizzazione economica e politica. Dal 1992 il Paese si è aperto al turismo e nel 1994, grazie a finanziamenti australiani, è stato costruito il primo ponte sul Mekong (il Ponte dell’Amicizia) che unisce Laos e Thailandia. Sebbene le tensioni interne che hanno caratterizzato la vita politica del Paese asiatico per tutta la seconda metà del XX sec. non possano dirsi risolte, l’attuale regime ha una sua stabilità. La principale opposizione al governo è costituita dall’etnia dei Hmong che fronteggiano il governo sporadicamente e con scarsi risultati.
Geografia La Repubblica Democratica Popolare del Laos è situata nel Sudest asiatico tropicale (14° N e 23° N) e copre una superficie di circa 237.000 km2, un’area simile a quella del Regno Unito. Il Laos è un Paese senza sbocchi diretti sul mare e confina a nord est con Cina e Myanmar (Birmania), a ovest con la Thailandia, a sud con la Cambogia e ad est con il Vietnam. Più del 70% del Laos è costituito da montagne e altipiani, ma altri elementi predominanti della sua morfologia sono i fiumi. Nella zona meridionale si trova la cordigliera dell’Annam, che marca gran parte del confine con il Vietnam, correndo parallela al Mekong, e che raggiunge un’altezza media tra i 1.500 e i 2.500m. Al centro della catena si trova l’altopiano carsico di Khammouanne. A sud dell’Annam si trova invece il tavoliere di Bolaven, una zona di 10.000 km2 dove si coltivano riso di montagna, caffè, tè e altri prodotti che crescono bene ad alta quota. A Nord si trovano invece delle catene montuose dai pendii sco-
scesi, con le cime più alte del Paese (il Phu Bia, nella provincia Xieng khuang, raggiunge i 2.819m). Il fiume principale è il Mekong (Madre delle acque), il dodicesimo fiume più lungo del mondo, che nasce nel Tibet e attraversa il Laos per tutta la sua lunghezza, creando fertili pianure alluvionali e segnando parte del confine tra Laos, Birmania e Thailandia. Nel Sud del Paese, vicino a Si Phan Son, il fiume raggiunge (nella stagione delle piogge) i 12 km di ampiezza. Esso ha 14 diversi affluenti, la maggior parte dei quali hanno origine dalla catena dell’Annam. Oggi il Mekong costituisce la principale via di comunicazione del paese. Esso è infatti navigabile durante tutto l’anno ed è anche una via di contatto con Cina e Thailandia. Inoltre è un bacino molto fertile, utile all’agricoltura del Paese. Le due sue valli più grandi circondano Vientiane and Savannakhet ed è proprio in queste aree che è maggiormente concentrata la popolazione del Laos.
Clima Il Laos ha un clima tropicale, in cui il ciclo annuale dei monsoni asiatici determina l’alternanza di tre stagioni distinte: la stagione delle piogge da Giugno a Ottobre, la stagione secca fresca da Novembre a Marzo e la stagione secca calda da aprile a maggio. Nella stagione secca le temperature sono molto varie: il periodo più freddo è tra Dicembre e Gennaio, quando si raggiungono i 15 °C; nel periodo caldo la temperatura può arrivare invece a 40 °C. Durante la stagione delle piogge le temperature diurne si aggirano in media intorno ai 29 °C nelle pianure e ai 25 °C nelle valli montane. Anche le precipitazioni (che cadono soprattutto nella stagione dei monsoni) variano a seconda dell’altitudine e sono più frequenti
nel Laos meridionale. Nella catena degli Annam esse raggiungono infatti i 3.000 mm annui, mentre a Vientiane i 1.500-2.000 mm e nelle province settentrionali solo 1.000-1.500 mm. Qualunque periodo dell’anno in teoria potrebbe andare bene per visitare il Laos. In pratica però occorre tener presente che i climi influenzati dai monsoni presentano periodi di piogge durante i quali può essere difficile spostarsi e si può incorrere in qualche imprevisto (es. piene del Mekong e conseguenti inondazioni). Il periodo migliore può essere quindi considerato quello tra Novembre e Dicembre, quando cioè la stagione delle piogge è appena finita, i fiumi sono ricchi d’acqua e tutto è verde e brillante.
Ambiente Nonostante sia uno dei paesi al mondo di più recente sviluppo, Fauna il Laos ha creato un’estesa rete di aree protette, che coprono più del Per quanto concerne la fauna, ci sono addirittura ben 500 specie 21% del territorio complessivo. Recentemente sono state aperte 17 di uccelli, tra cui il raro Pavone Verde, diversi tipi di rettili come i Aree per la Tutela della Biodiversità in varie parti del paese. serpenti (tra cui il cobra reale) e vari tipi di lucertole, dai piccoli geki ai varani lunghi anche due metri. Flora Tra gli animali endemici figurano il gibbone nero, il langur dal Nonostante i danni provocati dai bombardamenti su vasta scala e naso camuso, il lori minore e il cane procione. Generalmente in la deforestazione durante la guerra tra Stati Uniti e Vietnam, l’am- Laos le specie esotiche sono presenti in quantità massicce grazie biente del Laos è uno dei più incontaminati del Sud-est asiatico. all’estensione delle foreste e alla scarsa presenza di cacciatori; tra Il Paese presenta infatti una ricca vegetazione, costituita per metà questi animali vi sono la mangusta di Giava, la lepre siamese, i del territorio da foreste tropicali (monsoniche), costituite da alberi gatti selvatici, i leopardi, le tigri e gli orsi. Ci sono poi più di 500 di legno duro dalle fronde alte (che possono raggiungere i 30m) e elefanti selvatici, sebbene più del doppio di questo numero vivano da vegetazione di media altezza, come teak e palissandro asiatico. Il in cattività. Vivono qui infine altri rari esemplari, come i rinoceronti sottobosco è costituito invece da bamboo, piccoli arbusti ed erbe. e i bovini selvatici. Sono poi comuni orchidee e palme tropicali ed una vasta gamma di Nel sud del Laos, soprattutto in primavera, quando il livello alberi da frutto tropicali. Nel sud, invece, si trovano foreste di pino. dell’acqua del Mekong è più basso, nei pressi dell’isola di Khong è Il fiore simbolo del Laos è il Frangipane. possibile incontrare piccoli banchi dei rari delfini Irrawaddy.
Popolazione e lingua Solo la metà della popolazione è di etnia lao, originaria delle valli fluviali di pianura, strettamente imparentata con gli abitanti di lingua lao della Thailandia nordorientale. Nelle terre alte invece vivono etnie lao-thai e lao-theung parenti lontane dei mon-khmer. Sulla base del censimento del 1995, nel territorio del paese coesistono addirittura 47 diverse tribù, con differenti tradizioni e costumi. Le tribù fanno parte di tre principali gruppi (Lao Lum, ossia abitanti delle terre basse, Lao Song, abitanti delle montagne e Lao Teung o Lao Kang, abitanti degli altopiani). Sulla base della lingua parlata possono inoltre essere suddivise in sei gruppi (Lao-Tai, Mon-
Khmer, Mong-Yao, Tibe-Myanmar, Viet-Mouang, Han o Hor).
Lingua
Si parla il Lao, il francese, e ora soprattutto tra i giovani e tra chi lavora nel turismo, anche l’inglese. Il lao è una lingua tonale, con almeno sei toni differenti che molti fanno fatica ad apprendere; vi sono delle diversità sostanziali tra il linguaggio dell’uomo e quello della donna. I laotiani si esprimono con un tono di voce molto basso, per cui si consiglia di agire di conseguenza quando si inizia una conversazione con loro.
Eventi e festività Feste civili
In Laos le feste e le celebrazioni sono di carattere religioso e civile. Tra le ricorrenze civili ricordiamo quelle più consuete, come il Capodanno, la Festa delle donne, la Festa del lavoro e il Giorno della nazione, che celebra la vittoria del Partito comunista nel ’75. Nel mese di aprile si festeggia il Nuovo anno Lao detto Pi Mai; è una festa che può durare tre giorni come una settimana e la cerimonia più bella è quella di Louangphrabang, dove si può assistere a processioni coloratissime in abiti tradizionali accompagnate da canti e danze della tradizione popolare.
Feste religiose
Le altre festività sono di carattere religioso e ricordano particolari passaggi della vita di Buddha. In queste occasioni i fedeli fanno offerte ai templi dove si prega per le anime dei defunti. La festa religiosa più suggestiva è senza dubbio quella di Ok Phansa o Festa delle Acque, che si celebra a Vientiane tra Ottobre e Novembre e segna la fine dei tre mesi di ritiro dei monaci. Durante la festa scorrono sul Mekong centinaia di barchette colorate cosparse di fiori, incenso e candele. Sempre a Vientiane, nel mese di Novembre, c’è un grande raduno di monaci nel monastero di That Luang, simbolo nazionale del Laos. In questi tre giorni i fedeli portano offerte al tempio e l’ultimo giorno, dopo una processione intorno al That Luang, si tiene un grande spettacolo pirotecnico.
Alla scoperta del Laos
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Alla scoperta del Laos Il regno di Luang Prabang, nel 1899, per difendersi dalla minaccia del regno Thai, divenne un regno autonomo sotto protattorato, nel’ambito dell’Indocina francese. Qui è ritratto il re Sisavang Vong, nel giorno della sua incoronazione nel 1904.
Economia e politica Ben l’80% della popolazione del Laos si dedica all’agricoltura (riso, grano, patate dolci, caffè, tabacco), alla pesca e alla caccia. L’agricoltura è di tipo stagionale, fortemente dipendente dal clima. Una grossa fonte di reddito agricolo è rappresentata dalla coltivazione dell’oppio, alla quale però il Laos sta rinunciando a causa delle pressioni internazionali, in particolare delle Nazioni Unite. Il Laos ha inoltre riserve di stagno, piombo, zinco, ferro grezzo, carbone e legno, ancora poco sfruttate. Il settore dell’industria e quello del turismo occupano insieme solo il 20% della popolazione, quindi non hanno avuto un grande sviluppo. Gli attrezzi per il lavoro e per le manifatture non sono meccanizzati: si usa ancora l’aratro tirato da bufali, il telaio e simili.
I maggiori partner economici del Laos sono Thailandia, Vietnam, Francia, Germania, UK e Singapore e le maggiori esportazioni includono legname e prodotti in legno, indumenti, caffè e stagno. A partire dal 1986, il Laos ha intrapreso un’importante riforma economica (New Economic Mechanism) con la quale ha dato l’avvio a una politica di riconversione del sistema economico da centralizzato e pianificato ad orientato al mercato. Inoltre dal 1993, il governo si è posto l’obbiettivo di massimizzare l’uso delle risorse naturali, di promuovere l’investimento estero, di ridurre le importazioni mediante un’intensificazione della produzione di beni di primo consumo e, infine, di promuovere un’agricoltura che tenga conto della domanda sia interna che straniera (con una conseguente sovrapproduzione agricola che consenta l’esportazione). Nel 1997 però, si è avuta un’inversione di tendenza nell’economia del Laos (dovuta alla crisi economica della Thailandia, il suo principale partner commerciale), che ha annullato in gran parte la crescita del quinquennio precedente. Le conseguenze di tale crisi sono state un alto livello di inflazione e un elevato deprezzamento della moneta locale (il Kip), Nei primi anni del 2000 un discreto afflusso di investimenti internazionali (attirati anche dal fatto che gli investitori stranieri possono controllare i loro progetti al 100% dietro approvazione del governo) ha favorito la ripresa, ma il Paese ha un debito estero crescente e una bilancia commerciale in passivo. In effetti, ancora oggi, il Laos rimane uno dei Paesi più poveri del mondo e si posiziona in uno degli ultimi posti relativamente all’Indice di Sviluppo Umano, l’indice delle Nazioni Unite ricavato in base ai livello del PIL (a parità di potere di acquisto), della qualità della vita e dell’istruzione. Inoltre tre quarti della sua popolazione vivono con meno di 2$ al giorno. Il Paese si ritrova infine ha combattere con delle infrastrutture molto povere ed essenziali: tante strade sono impraticabili durante il Monsone e non esiste una ferrovia. In più solo le grandi aree urbane hanno accesso a regolari servizi elettrici e le telecomunicazioni sono ancora molto basilari.
Forma di governo:
La Repubblica Democratica del Popolo Lao (Lao Pdr), fondata il 2 dicembre 1975, è uno Stato a partito unico, il Partito Rivoluzionario Popolare del Laos. La Costituzione fu promulgada per la prima volta nel 1947, per essere poi rivista nel ’57 e nel ’91. Il capo dello Stato è il Presidente, attualmente Choummaly Sayasone (2006), che è eletto ogni 5 anni dall’Assemblea Nazionale (il parlamento, organo del potere legislativo, composto da 115 membri) e ricopre anche la carica di leader del LPRP e di capo delle forze armate. Il capo del governo è invece il Primo Ministro, Bouasone Bouphavanh (2006), che è anche presidente del Consiglio dei Ministri (13 membri), il più alto organo esecutivo dello Stato.
Gastronomia La cucina laotiana si rifà alla tipica cucina asiatica, ma non è piccante come quella della vicina Thailandia. Essa convive inoltre con la tradizione culinaria francese (in quanto ex-colonia della Francia), quindi non è raro trovare croissant, baguette e paté. L’elemento principale di tutti i pasti laotiani è il riso e quasi tutti i piatti sono preparati con ingredienti freschi quali verdure, pesce, pollo, anatra, maiale, manzo o bufalo. I piatti laotiani non sono mai dolci ed anzi alcuni sono amari. Il succo di lime, la citronella e il coriandolo fresco conferiscono al cibo un caratteristico aroma pungente e per salare le pietanze vengono utilizzati vari preparati a base di pesce fermentato. Altri condimenti sono il peperoncino, l’aglio, la menta, le arachidi macinate, il succo di tamarindo, lo zenzero e il latte di cocco. I piatti sovente sono accompagnati da un contorno di lattuga, menta, coriandolo, germogli di mung, lime o basilico: si prende una foglia di lattuga e la si riempie con gli altri ingredienti formando un involtino. Tra i piatti tipici si possono assaggiare: - Laap, piatto fatto con carne spezzettata, generalmente pollo o anatra; - Tam Mak Houng, un’insalata fatta di papaya cruda a pezzi, zuc-
chero e arachidi, il tutto fermentato con salsa di pesce e succo di lime; - Som moo, salsiccia fermentata di maiale, che si può presentare in diversi modi; - Naem Nuang, la salsiccia al barbecue, servita in stile vietnamita, è molto popolare nel Laos e viene servita con riso, molte erbe, verdure, lattuga e una salsa; - Foe, una minestra che si può trovare dappertutto, in questo Paese. Ci sono due principali bevande alcoliche laotiane, entrambe ricavate dal riso: il Lao hai, che significa vaso di alcol, è servito in un vaso di terra e viene comunemente bevuto, con delle cannucce, nelle occasioni di festa; il Lao lao è invece un whisky di riso, chiamato anche “alcol bianco” ed è in genere bevuto liscio, accompagnato da un bicchierino di acqua naturale. Negli ultimi anni inoltre, la birra di produzione statale Beerlao è diventata onnipresente nel Laos e sta incrementando la sua notorietà anche a livello internazionale. Infine, il caffè laotiano è chiamato caffè Pakxong e viene coltivato nell’altopiano di Boleven. Di solito esso è bevuto nel vetro, con sopra uno strato di latte condensato e seguito da un liquore di the verde.
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BATTELLO WAT PHU
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Alla scoperta del Vietnam
Vietnam in sintesi
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I Vietnam si estende nella parte orientale della penisola indocinese e il suo territorio, in gran parte montuoso, comprende le regioni del Tonchino, dell’Annam e della Cocincina. Il Paese, di forma stretta e allungata, ha una costa che si estende per oltre 3 000 Km. Il Vietnam vive la sua storia recente nel segno della Pace, anche se di certo gli itinerari turistici non dimenticano ricordi gloriosi come la remota valle di Dien Bien Phu, teatro della battaglia che segnò la fine del periodo francese, o la fortezza sotterranea dei Vietcong a pochi chilometri da Saigon. Il popolo è cordiale e fiero della propria indipendenza e ovunque si sente fortemente il peso delle tradizioni. La vasta Baia di Halong, non lontana dalla capitale Hanoi, è punteggiata da circa tremila isole che creano una vera e propria opera d’arte della natura, dichiarata patrimonio dell’Umanità. I fiumi principali che attraversano il Vietnam sono il Mekong, detto Fiume dei Nove Dragoni per via dei suoi nove estuari, e il Fiume Rosso che nasce in Cina e trova il suo delta ad est di Hanoi. A nord del Mekong, oltre Ho Chi Minh City (già Saigon), si innalzano le famose Montagne Lunghe, habitat ideale, durante i secoli passati, di animali di grandi dimensioni come tigri indocinesi e rinoceronti di Java, e che ospitano oggi numerose riserve, parchi naturali, villaggi dove si conservano abitudini ancestrali.
Religioni: il buddismo è la religione ufficiale, ma sono praticati anche taoismo, confucianesimo; esistono minoranze cristiane e musulmane. Moneta: Dong (1 euro = circa 20.000 dong). Le carte di credito vengono usate comunemente, specialmente nelle città e nei maggiori centri turistici. Fuso orario: + 6h rispetto all’Italia; + 5 h quando in Italia vige l’ora legale. Visti e passaporti: Per l’ingresso in Vietnam è necessario possedere un passaporto con validità di almeno sei mesi. È necessario il visto d’ingresso. Il visto di ingresso per turismo può essere ottenuto all’ambasciata vietnamita a Roma o in aeroporto, previa attivazione della relativa procedura attraverso l’intermediazione di agenzie di viaggi operanti in Vietnam (costo 25$ circa, con foto-tessera e autorizzazione). Se si prevede di rimanere per un ulteriore periodo rispetto alla scadenza del visto, occorrerà richiedere mediante agenzia l’estensione del visto stesso. Vaccinazioni: Nessuna obbligatoria. L’acqua non è potabile. Si raccomanda pertanto di bere solo acqua imbottigliata e di mangiare preferibilmente frutta sbucciata, evitando le verdure crude ed il ghiaccio. Si consiglia di non consumare i cibi precotti in vendita Nome ufficiale: Viet Nam Cong Hoaxa Hoi Chu’Nghia (Repubblica nelle numerose bancarelle presenti in strada. Consigliate vaccinaSocialista del Vietnam) zioni contro il tifo, epatite A e B, tetano, difterite, ed encefalite Capitale: HANOI giapponese. Forma di governo: Repubblica Socialista Voltaggio: corrente elettrica a 220 Volt con prese in standard Presidente: Nguyen Minh Triet (2006) europeo. In alcuni centri minori possono trovarsi ancora prese piatte Primo ministro: Nguyen Tan Dung (2006) di tipo americano, si consiglia l’uso di un adattatore. Popolazione: 83.535.576 abitanti (tasso di crescita demografica 1%) Prefisso per l’Italia: 0039 Lingua: Vietnamita. È diffusa, nelle zone frequentate dai turisti, Prefisso dall’Italia: 0084-4 per Hanoi; 0084-8 per Ho Chi Minh la conoscenza della lingua inglese. Tra le persone anziane prevale la City Dominio: .vn conoscenza della lingua francese.
Storia La conquista francese dell’Indocina avvenne in seguito a scontri sanguinosi. In questa immagine d’epoca si osserva la presa di Son Tay, il 16 e il 17 dicembre del 1883. In seguito alle vittorie riportate, i francesi ottennero dall’ imperatore Tu Duc, nel 1862, le tre province occidentali della Cocincina, la libera attività per i missionari, l’apertura dei porti al commercio con la Francia e un pesante indennizzo. Nel 1867, tutta la Cocincina divenne una colonia francese e tra il 1872 e il 1874 fu conquistata la cittadella di Hanoi.
nel 1954 con la sconfitta militare francese a Dien Bien Phu. Gli Accordi di Ginevra stabilirono una momentanea divisione del Paese in due parti, antagoniste per ideologia politica e programmi sociali: a Nord il comunismo di Ho Chi Minh, appoggiato dalla Repubblica Popolare Cinese e dall’Unione Sovietica, a Sud il regime conservatore dell’imperatore Bao Dai e del suo primo ministro Ngo Dinh Diem, sostenuto da Stati Uniti (che si attenevano alla strategia del “contenimento del comunismo”) e altri paesi occidentali. Tali divisioni politiche e ideologiche portarono il Vietnam a una nuova guerra. Nel 1960 nasce il Fronte per la Liberazione Nazionale (Vietcong), con lo scopo di combattere Diem: costui venne assassiSeppure le leggende vietnamite facciano risalire la storia del nato (1963) e le truppe di Hanoi si infiltrarono nel Sud. Nel 1965 Vietnam a oltre 4000 anni fa, le uniche fonti certe datano le sue ori- il regime di Saigon versava in gravi difficoltà e fu allora che gli stessi gini al VII sec. a.C. Dal I al VI secolo d.C. il Sud del Vietnam fece americani decisero di intervenire con contingenti propri e alleati. parte del Regno di Funan, che comprendeva buona parte della bassa La pace di Parigi del 27 gennaio 1973 sancì un immediato cessate il Indocina ed era influenzato dalla cultura indiana. La zona del delta fuoco, il rilascio dei prigionieri di guerra e la sovranità di entrambi del Fiume Rosso era stata invece conquistata dai cinesi nel II secolo, gli Stati. Tuttavia, nel gennaio 1974, le ostilità ripresero e, in questa che qui restarono per quasi un millennio. Il Vietnam guadagnò occasione, gli Stati Uniti non intervennero in base a quanto stabilito l’indipendenza dopo la vittoria dell’esercito di Ngo Quyen nel 938 dalla War Powers Resolution. Saigon capitolò di fronte alle forze d.C., raggiungendo l’autonomia completa solo un secolo più tardi. filocomuniste il 30 aprile 1975, e un anno dopo avvenne la riunifiPer gran parte della sua storia il Vietnam rimase comunque cazione come “Repubblica Socialista del Vietnam”. Vi furono in seguito ulteriori strascichi militari (conflitti cambouno stato vassallo della Cina, riuscendo però, sotto la guida della dinastia Tran e del condottiero Quoc Tuan, a respingere per tre giano-vietnamita e sino-vietnamita), discriminazioni e drammatiche volte l’invasione dei Mongoli (fine sec. XIII), vittorie che segnarono migrazioni di massa (fenomeno della boat people). La fine della guerra fredda e la disgregazione dell’Unione l’inizio dell’ascesa della potenza regionale del Vietnam. Questa non solo contrastò diplomaticamente e, quando fu necessario, anche Sovietica nel 1991 portarono a un riavvicinamento tra il Vietnam militarmente, le mire espansionistiche della Cina, ma continuò la e l’Occidente, con l’apertura agli investimenti stranieri. Nel 1995 sua espansione verso sud (odierni Thailandia, Cambogia e Vietnam anche gli USA rinunciarono alla loro politica di intransigenza e meridionale). A metà del XIX secolo, il Vietnam perse la sua riallacciarono le relazioni diplomatiche con Hanoi, politica che ha autonomia per opera dei Francesi che alla fine del 1867 domina- portato, però solo nel 2001, l’Assemblea Nazionale ad approvare un vano l’intero Vietnam del Sud (ora denominato Cocincina). Nel accordo commerciale che ha aperto il mercato statunitense ai beni corso della Seconda Guerra Mondiale, il Giappone si impadronì e ai servizi vietnamiti, soprattutto nel settore tessile-abbigliamento. del Vietnam e l’unica formazione politica che riuscirà ad opporre Negli ultimi anni, il Vietnam ha attraversato dunque un importante un’energica resistenza agli occupanti sarà quella comunista guidata periodo di transizione, reso difficile da alcune gravi incombenze, da Ho Chi Minh. A fine guerra, quest’ultimo, dichiarando nullo il quali ad esempio la crisi economica del sud est asiatico nel 1997, trattato di protettorato francese, proclamò l’indipendenza del Paese, alla quale ha saputo reagire rafforzando il settore del commercio, provocando un lungo conflitto (Guerra d’Indocina) che si concluse attirando investimenti esteri e guadagnandosi l’entrata nel WTO.
Geografia La Repubblica Socialista del Vietnam occupa l’estrema regione orientale della Penisola Indocinese e confina a nord con la Cina, a ovest con il Laos e la Cambogia, a est e a sud si affaccia sul Mar Cinese Meridionale, in particolare sul Golfo del Tonchino e per un breve tratto sul Golfo del Siam. Il territorio, di circa 331.688 Kmq, è costituito per l’80% da colline e montagne con una folta vegetazione, mentre il restante 20% è costituito da pianure. Somiglia ad una ‘S’, ma i vietnamiti ci vedono un bilanciere di bambù che sorregge due panieri di riso alle estremità: immagine realistica che richiama le due grandi estensioni di risaie che occupano i delta del fiume Rosso a nord e del Mekong a sud. Si distinguono una regione settentrionale (Bac Bo), una meridionale (Nam Bo) e una centrale (Trung Bo) dove il territorio si restringe a poco più di 60 Km. Nel Nord ritroviamo diversi altopiani e il delta del Fiume Rosso, che scorre in territorio vietnamita solo per 500 dei suoi 1200 Km complessivi. A sud invece il Paese è caratterizzato da depressioni in prossimità della costa, dal vasto delta del Mekong e dal gruppo montuoso Giai Truong Son, disseminato di passi (come quello di Mu Gia, punto di partenza della storica pista di Ho Chi Minh), e i cui contrafforti a volte si spingono fino al mare, come a
sud di Da Nang. Il sistema montuoso vietnamita è un prolungamento dello Yunnan cinese e si sviluppa per 1400 km circa dal confine con la Cina fino alla regione sud orientale. Appena a sud del bacino del Fiume Rosso si trova il massiccio dello Hoang Lien Song, caratterizzato da notevoli dislivelli e cime ben elevate come il Phan Xi Pang (3143 m) e il Phu Luong (2985 m); la parte più prossima al Golfo del Tonchino invece raramente supera invece i 1000 m, formazione che prosegue anche nel mare formando circa 3000 fra isole e isolotti alte fra i 50 e i 200 m. Anche ad ovest i rilievi tendono si abbassano gradualmente, fino ad aprire alla catena annamita. Le pianure si concentrano attorno al Fiume Rosso (al Nord) e al Mekong (nel Sud), entrambi soggetti ad abbondanti piene, in particolare nel periodo estivo dei monsoni. A settentrione si estende la cosiddetta piana del Bac Bo, con al centro la capitale Hanoi, ed a Sud la piana del Nam Bo. Le coste, ricche di vie d’accesso, anse e baie, costituiscono una delle maggiori attrazioni: dai faraglioni e dalle grotte calcaree della baia di Halong alle grandi dune di sabbia di Phan Thiet, senza dimenticare le foreste di mangrovie del delta del Mekong.
Clima e ambiente sono state ritrovati resti neolitici e testimonianze di utensili preiIl clima particolarmente caldo e umido del Vietnam ha favorito la storici. La grotta Hang Dan è invece famosa per la sua popolosa crescita di una lussureggiante vegetazione. È stato stimato che nelle colonia di pipistrelli. sue foreste vi siano oltre 12.000 specie di piante delle quali solo 7.000 sono state classificate. Il versante orientale del Truong Son è - Cat Ba è il bel Parco Nazionale che si trova sull’isola omonima, 30 Km a est di Haiphong. Istituito nel 1986, comprende 109 coperto dalla foresta pluviale, costituita da alberi sempreverdi che Kmq di entroterra e 52 Kmq di acque costiere. È dunque carathanno un’altezza che va dai 30 ai 60 m e sono disposti a più piani. terizzato da un’importante, ricca biodiversità floro-faunistica che Nel Parco Nazionale di Cuc Phong (a sud di Hanoi) sopravvivono si accompagna ad una complessa varietà di habitat (si distintratti di giungla, rarissima in Vietnam. Tipiche del sud sono infine guono foreste tropicali sempreverdi, zone paludose, distese di le foreste di mangrovie che, lungo i fiumi, sono così fitte da rendere mangrovie, laghi d’acqua dolce, cascate, grotte e caverne, spiagge quasi inaccessibili le sponde degli stessi. sabbiose e barriere coralline al largo della costa). Si contano più Anche la fauna è uno scrigno di biodiversità: in Vietnam ci sono di 1400 specie di piante, mentre per quanto spetta alla fauna vi si più di 275 specie di mammiferi, 800 specie di uccelli, 180 specie di incontrano numerose specie rare ed a rischio d’estinzione, come rettili e 80 specie di anfibi. Nelle foreste pluviali troviamo elefanti, il Cercopiteco di Cat Ba, il Sirau del Sud, la Macaca Mulatta, il cervi, orsi tibetani e malesi, tigri e leopardi, mentre nel resto del Gatto del Bengala, lo Scoiattolo Nero Gigante e lo Zibetto delle paese vivono scimmie, lepri, scoiattoli, lontre, coccodrilli, serpenti e Palme, oltre a scimmie, cinghiali, cervi, scoiattoli e porcospini; diverse specie di uccelli. le acque intorno all’isola sono rigogliose di pesci, molluschi, Purtroppo questo patrimonio ambientale è stato danneggiato crostacei, anatre ed oche. Anche questo Parco è importante per la dall’uso, durante la guerra, di armi chimiche come l’erbicida Agente preistoria del Vietnam: nelle grotte dell’isola resti umani risalgono Arancio. La percentuale di territorio coperta da foreste è destinata a 6.000-7.000 anni fa. a scendere a causa dell’eccessivo sfruttamento del suolo e delle pratiche agricole, che privilegiano il disboscamento e l’incendio del - Phong Nha-Ke Bàng è un Parco Nazionale della provincia centrale di Quang Bình. Il parco è stato riconosciuto nel 2003 come sito terreno. Di conseguenza anche la pur ricca fauna vietnamita è in naturale dei Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco. L’area del parco rapido declino. è una delle più grandi regioni calcaree e carsiche del mondo, caratPer evitare una catastrofe ecologica e idrogeologica, il governo terizzata dalla presenza di diverse centinaia di caverne e grotte (ne ha deciso di proteggere decine di migliaia di chilometri quadrati sono state esplorate solo 20 km su una lunghezza totale di 70). Il di foresta e di creare 87 aree protette, tra parchi nazionali e riserve Parco ospita lunghi fiumi, cascate e torrenti sotterrane e sorprennaturali. Di seguito alcuni dei più interessanti Parchi. denti formazioni rocciose; al suo interno si ergono dozzine di cime - Cuc Phuong, a 140 Km da Hanoi, comprende al suo interno 222 montuose ancora inesplorate. Coperto quasi per intero da una Kmq di foresta tropicale primaria dove vivono antiche piante con lussureggiante foresta, possiede anch’esso una ricca biodiversità (vi gruppi intricati di radici e specie rampicanti, oltre a diversi alberi sono state scoperte molte specie endemiche ed a rischio d’estinda frutto che crescono in prossimità delle grotte. Vi è un’incredizione). Infine anche presso Phong Nha-Ke Bàng si sono ritrovati bile varietà di animali, tra cui il Reso, il Cervo maculato, ben 120 preziosi resti archeologici e storici, come un antico geroglifico specie di uccelli; l’entomofauna si arricchisce in Aprile e Maggio della minoranza etnica Cham, e la base del Re Ham Nghi (fine dell’arrivo di intere colonie di farfalle. Nel parco, essendo sito in XIX sec.) costruita per la guerra di resistenza contro i Francesi. un’area calcarea, vi sono anche numerose grotte. Presso Nguoi Xua
Popolazione I vietnamiti si contano in oltre 80 milioni di abitanti; sono un popolo molto orgoglioso, con un forte senso dell’identità nazionale, caratteristica che si è formata e rafforzata per effetto della sua travagliata storia: l’aver respinto i tentativi di invasione cinese e francese, essere gli unici ad aver mai ricacciato gli Americani, ha alimentato questo orgoglio. Come in altri stati dell’Asia, la vita si svolge intorno alla famiglia. dove spesso convivono diverse generazioni. La transizione da paese agricolo a paese industriale ha prodotto un effetto di migrazione interna, che si è tradotto con la fuga verso i grossi centri
abitati. La popolazione vietnamita per l’84% è formata da vietnamiti (i viet, o kinh) e per un 2% da cinesi; vi sono poi minoranze Khmer, Cham (discendenti dell’antico regno di Champa, di cultura indiana) e un’altra cinquantina di gruppi etno-liguistici. L’etnia vietnamita è concentrata nei delta alluvionali e nelle pianure costiere ed esercita il pieno controllo sulla vita del Paese grazie alla posizione culturale dominante e al controllo delle attività politiche ed economiche. Le altre minoranze etniche abitano invece per lo più sugli altipiani e nelle zone montuose.
Alla scoperta del Vietnam
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Alla scoperta del Vietnam
Cultura Lingua e letteratura
Abbigliamento
I tradizionali abiti vietnamiti sono molto essenziali e modesti. Gli uomini indossano magliette marroni e pantaloni bianchi. I copricapo sono solitamente semplici pezzi di tessuto drappeggiati intorno alla testa e le calzature consistono in modesti sandali. Per le cerimonie più formali a questo abbigliamento sono aggiunti due elementi: una lunga vesta con uno spacco su entrambi i lati e un turbante, di solito nero o marrone, fatto di cotone o seta.Queste tradizioni arrivano dall’epoca feudale, in cui vigevano severe regole comportamentali. Al popolo non era permesso indossare vestiti che non fossero neri, marroni o bianchi. Il giallo era il colore riservato al Re. Le giovani donne indossano corte magliette marroni chiaro abbinate a lunghe gonne nere. I loro copricapo consistono in turbanti neri. Per far sembrare più sottile la vita, esse allacciano, ben strette intorno a questa, lunghe strisce di tessuto rosa o viola. Nelle occasioni più formali, indossano invece un lungo vestito di seta a triplice strato, con spacco su entrambi i lati, chiamato “ao dai”.Il primo strato è marrone chiaro, il secondo giallo ed il terzo rosa. A completare Religione La vita del popolo vietnamita è stata influenzata da quattro il tutto, le donne indossano in testa un elegante cappello conico di grandi religioni e filosofie: il confucianesimo, il taoismo, il buddhi- paglia, con incise sopra delle poesie, conosciuto come “non bai tho”. smo e il cristianesimo. Nel corso dei secoli, si è venuto a creare un sincretismo tra le prime tre religioni con le credenze popolari cinesi e con l’antica tradizione animista del Paese, formando così il Tam Gao, ossia ‘triplice religione’. La maggioranza dei vietnamiti (più del 70%) si definisce però buddista. La percentuale di cattolici si aggira intorno all’8-10% della popolazione. Il Cattolicesimo fu introdotto nel XVII° sec. In Vietnam è anche diffuso il Caodismo (circa 2 milioni di fedeli), una setta fondata nel 1926 e che combina insieme i principi filosofici e religiosi sia orientali che occidentali ed il cui fondatore fu Ngo Minh Chieu. Sono poi molto praticati da tempo immemore, il culto degli antenati e quello dei “lari”, divinità protettrici della casa e della famiglia (Thanh Hoang). In ogni abitazione si trova un altare per il loro culto, nell’area più sacra della casa. I Vietnamiti credono poi che l’anima dei loro defunti, rimane sulla Terra insieme ai suoi discendenti. La lingua vietnamita (kinh) si avvale di un ibrido di idiomi mon-khmer, tai e cinesi. Tutte le minoranze etniche hanno un loro particolare dialetto; d’altro canto alcune etnie vietnamite avevano sviluppato un proprio sistema di scrittura che poi si è poi perso con il passare del tempo. Dall’VIII° secolo, parallelamente all’uso dell’han (cinese), i Vietnamiti svilupparono un proprio sistema di scrittura, il nom, che usava gli ideogrammi cinesi per indicare suoni del linguaggio vietnamita. La diffusione di questa scrittura segnò la maturazione di una coscienza nazionale ed il successivo sviluppo di una vera e propria letteratura vietnamita, di cui sono importanti esempi il poema epico chiamato “de dat, de nuoc” dell’etnia Moung o il poema “xong chu xon xao” dell’etnia Thai. Le lingue straniere più conosciute sono il cinese (cantonese e mandarino), il francese (eredità del passato dominio coloniale), l’inglese ed il russo.
Economia e Politica Economia
L’economia del Paese risente delle guerre e degli sconvolgimenti politici che lo hanno caratterizzato per anni . Al nord, dopo la fine della colonizzazione, fu fatta un’importante riforma agraria e furono create delle industrie di lavorazione delle materie prime. Nel 1953 furono confiscate le terre e iniziò un processo di strutturazione dell’agricoltura in cooperative. Negli anni Ottanta, con la riunificazione, venne incrementato lo sviluppo delle industrie anche al sud per cercare di migliorare l’economia del Paese. Recentemente il governo ha incoraggiato gli investimenti esteri emulando le altre economie asiatiche, portando il Paese ad un tasso di crescita economica dell’8,4% nel 2005. Il settore economico principale è quello agricolo, il cui prodotto primario è il riso (terzo produttore mondiale). Le altre coltivazioni più importanti sono la canna da zucchero, le patate dolci, la manioca e il mais, ma esistono anche piantagioni di caffè, tè, soia e caucciù. Dalle foreste, che coprono circa il 20% della superficie del paese, si ricavano legni pregiati come l’ebano; nel Sud è molto importante la coltivazione di bambù. Ben sviluppate sono la pesca e l’allevamento di pesci in acqua dolce. Un’importanza secondaria è invece assunta dall’allevamento suino, bovino e di animali da cortile. Le risorse principali del sottosuolo, abbastanza ricche in Vietnam, si trovano nella zona nord-ovest dello Stato (carbone, antracite, rame, stagno, zinco, ferro e cromo, fosfati, salegemma). Si estraggono anche gas naturale e petrolio sul delta del Fiume Rosso. Le principali industrie sono concentrate nella zona tra Hanoi, Hai Phòng e Nam’nh. Le industrie più importanti sono quelle tessili, le acciaierie e gli impianti di trasformazione dei prodotti agricoli, come distillerie e zuccherifici. Nel Vietnam meridionale ci sono manifatture di tabacco, birrifici e lavorazioni del caucciù; ci sono anche industrie per la produzione di carta, cemento e sostanze
chimiche usate come fertilizzanti. Nella zona di Hai Phòng si concentrano infine le industrie navali e quelle di lavorazione del riso. Il settore turistico sta iniziando lentamente a prendere piede nel Paese. Le principali esportazioni riguardano il riso, il caffè, i crostacei, il petrolio, il carbone, i capi di abbigliamento, le calzature, le ceramiche, le pietre preziose e la seta; esse sono dirette verso Giappone, Cina, Corea, Filippine, Singapore, Francia e Germania. Vengono importati invece combustibili minerali, trattori, fertilizzanti e mezzi di trasporto da Giappone e USA.
Forma di governo
La forma di governo del Vietnam consiste in una Repubblica Presidenziale. caratterizzata dall’egemonia del Partito Comunista Vietnamita (PCV), inizialmente chiamato Partito dei Lavoratori: questo dà al Paese un’ impronta prettamente socialista. Il partito esercita le proprie funzioni attraverso il Fronte Patriottico Vietnamita, che comprende rappresentanti di partiti politici nazionali, oltre che di organizzazioni sindacali e sociali.I ruoli più importanti sono costituiti dal Presidente, il Primo Ministro e il Segretario Generale del PCV. A capo del potere legislativo vi è invece la Suprema Corte Popolare, ai cui giudici viene conferito l’incarico tramite elezione. In Vietnam è ancora in vigore la pena di morte. Un sistema di Consigli Popolari, rappresentanti ciascuno una giurisdizione locale, amministra poi l’attività locale di governo. Ogni Consiglio ha una Commissione Popolare, eletta dallo stesso, che svolge funzioni esecutive.
Eventi e festività Quasi tutte le feste religiose vietnamite si rifanno al calendario lunare. Le feste laiche invece sono spesso associate alle recente storia rivoluzionaria del paese. Generalmente le festività, sintesi dei valori della cultura locale, hanno luogo durante i tre mesi di primavera ed autunno, quando la gente ha più tempo libero ed il clima è più favorevole. Nei giorni di luna piena o di falce di luna, si tengono poi speciali celebrazioni presso le pagode vietnamite e cinesi e, in tali frangenti, molti buddhisti mangiano esclusivamente cibo vegetariano. Di seguito alcune delle più importanti celebrazioni religiose. Tet Nguyen Dan: è la Festa della Prima Aurora, la celebrazione più importante dell’anno, nonché Capodanno Vietnamita, che si tiene tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio. Essa segna l’inizio della primavera e di un nuovo anno lunare. Durante questa festa si pensa che lo Spirito della Terra viaggi verso il Cielo per presentare il rapporto annuale dei vivi all’Onnipotente Imperatore di Giada. In questa settimana di celebrazioni, è importante considerare che il Paese si ferma: gli spostamenti diventano veramente difficili, gli alberghi sono pieni e molti esercizi commerciali restano chiusi. Festa dei Cibi Freddi: tra marzo e aprile, commemora un filosofo arso vivo dal re per aver commesso un errore di giudizio. Da quella data, nell’anniversario della sua morte ci si astiene dall’accendere il fuoco per cuocere i cibi.
Tet Thanh Minh: è la Festa dei Defunti, ad aprile, occasione in cui si commemora la morte dei parenti e degli amici. Tet Doan Ngo: cade a giugno, in occasione del Solstizio d’estate. Tutto il Paese, di notte, diviene un grandioso scintillar di falò, vengono bruciati fantocci di cartapesta che diventeranno così soldati dell’esercito del dio della morte che aiuteranno il popolo a preservarsi da malattie e sfortuna. That Tich Tra: è la Festa delle Anime Perdute, che cade tra luglio e agosto. Segna un momento in cui vengono offerti cibo e doni alle anime erranti tra cielo e terra, per consolarle dal loro destino senza pace. Tet Trung Thu: è la Festa della Luna, celebrata tra settembre e ottobre. Si confezionano dolci di riso a forma di luna ed i bambini sfilano portando lanterne di carta di varie forme. È tipicamente la festa dei bambini per i quali vengono confezionati particolari giocattoli con filo di ferro e carte traslucide. Inoltre è una ricorrenza considerata propizia per le questioni di cuore; è perciò spesso scelta come data di nozze o fidanzamenti. Tra le festività laiche ricordiamo invece: l’Anniversario della Liberazione del Vietnam del Sud e della Riunificazione del Paese, il 30 aprile; il Giorno dell’Indipendenza, il 2 settembre (commemora la proclamazione d’indipendenza del 1945).
Gastronomia La cucina vietnamita è particolarmente varia: si dice che vi siano almeno 500 piatti tradizionali, da quelli a base di carni esotiche come quelle di pipistrello, cobra e pangolino fino a fantasiose ricette vegetariane (la cui ampia diffusione è dovuta all’importanza del buddismo). Il piatto classico vietnamita è però costituito da riso in bianco accompagnato da verdure, carne, pesce e spezie varie, al punto che in lingua vietnamita “consumare i pasti” si dice an com, che letteralmente significa “mangiare riso”. Non mancano poi alcuni piatti tipici della Cina, come gli involtini primavera, le frittelle di riso, il pollo speziato e le onnipresenti zuppe con anguille e spaghetti. Rispetto alla cucina cinese però, quella vietnamita è meno unta e si basa maggiormente su erbe aromatiche e verdure naturali. In più il cibo vietnamita è caratterizzato dal fatto di essere sempre fresco, in quanto comprato quotidianamente al mercato Di seguito alcuni dei piatti più famosi: - il banh xeo, meglio noto come “le crepes di Saigon”, fatto con fagioli e carne di maiale o pollo; - il pho, una zuppa di tagliolini preparata con manzo, pollo e pesce e condita con erbe aromatiche e chiodi di garofano; - il canh chua ca, è la tipica zuppa di pesce vietnamita molto piccante e speziata;
- l’hu tieu xao thit bo è uno dei piatti più noti in Vietnam, un pasticcio di manzo e fagioli servito con riso. Le salse sono le altre componenti principali della cucina vietnamita, sia quelle piccanti come la nuoc cham, sia quelle dolci come la nuoc mam, immancabile condimento ricavato dalla fermentazione del pesce in salamoia. dolci come la , immancabile condimento ricavato dalla fermentazione del pesce in salamoia. In genere i pasti si concludono con la frutta, sia tradizionale tipo ananas, banana, arancia, papaya e pompelmo, ma anche con esemplari esotici più rari come il mangostano (mang cut), il rambutan (chom chom), l’euforia (nham), il frutto dell’albero del pane (mit), il durio (sau rieng), il frutto del drago verde, la ciliegia a tre semi e la mela d’acqua. Dolce tipico è il Che, dolce somigliante al pudding, servito o caldo o freddo con ghiaccio tritato. Sopra vi si versa del latte di cocco e i suoi ingredienti spaziano da fagioli bianchi a mais o a patate dolci. Per quanto riguarda le bevande, una molto rinfrescante da gustare in Vietnam è il latte di cocco. Il tè è però la bevanda nazionale per eccellenza; Il tipo più comune è il tè verde, servito in coppette di porcellana, caldo a nord e ghiacciato a Sud.
Curiosità Nell’antichità la cerimonia funebre era ben organizzata: il corpo del defunto veniva lavato e vestito; gli veniva inserita una bacchetta tra i denti, un pugno di riso e tre monete nella bocca; il corpo veniva infine adagiato su un manto erboso, avvolto da un panno bianco e poi messo nella bara. I figli e fratelli delle persone morte dovevano indossare tuniche e turbanti di garza grossolana e cappelli fatti di paglia o in fibre di banano. Anche gli altri parenti e i nipoti dovevano portare il turbante in segno di lutto. Familiari ed amici prendevano dunque parte alla processione per accompagnare il corpo del defunto fino al luogo di sepoltura. Fogli votivi venivano fatti cadere lungo tutto il cammino. Attualmente la cerimonia funebre segue dei rituali molto più semplici. I familiari del defunto, per esempio, devono indossare solo un turbante bianco o un nastro nero in segno di lutto. Il matrimonio è un evento molto importante nella vita dei Vietnamiti; a seconda degli usi e costumi delle varie etnie, abbiamo due cerimonie principali: - Le An Hoi: lo sposo e la sua famiglia portano alla famiglia della sposa delle casse piene di frutta, vini, dolci e altre prelibatezze; il
tutto coperto da un panno rosso e trasportato da ragazzi o ragazze non sposati. In questa occasione le famiglie si accordano per fissare una data propizia per il matrimonio; - Le Cuoi: durante la cerimonia vera e propria, i due sposi pregano i loro antenati affinché accordino loro il permesso di congiungersi in matrimonio, dopodiché passano ai ringraziamenti ai parenti convitati per averli protetti e cresciuti. Marionette sull’acqua. Tipica della regione settentrionale, questa particolare forma di spettacolo risale al X secolo; si tratta di una tecnica speciale che nella maggior parte dei casi si apprende sin da bambini. I ‘burattinai’ restano dietro una cortina di bambù e fanno muovere pupazzi di legno dipinto, attraverso un sistema di pertiche e fili nascosti sotto l’acqua. Il teatro è sempre all’aria aperta, sulle rive dei laghi, negli stagni. Di solito vengono rappresentate leggende, o scene di giochi popolari, gesta eroiche, cerimonie tradizionali o fatti della vita quotidiana. Sono spettacoli davvero sorprendenti, in cui non mancano fumi multicolori, scintille, fuochi, scoppiettii d’ogni sorta e suoni incantatori di gong, cimbali, tamburi, grancasse e flauti.
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Questa litografia della fine del XIX secolo mostra la città di Mien, l’attuale Bagan, dove si apre la celebre Valle dei Mille Templi.
Myanmar in sintesi
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l Paese dei sorrisi, quelli silenziosi e pacati degli abitanti del Myanmar, terra affascinante con una cultura millenaria: chiamato anche “Il Paese delle Mille Pagode” o “la Terra dorata”, il Myanmar offre l’opportunità di immergersi totalmente nell’essenza della cultura e della filosofia buddista con il maggior numero di templi buddisti antichi e moderni di tutto l’Oriente; alcuni di essi come la Shwedagon Pagoda di Yangon, l’Ananda Pahto, il Shwegugyi Pahto sono imponenti capolavori architettonici costruiti tra l’800 e il 1.100 DC con grande uso di materiali pregiati come l’oro e le pietre preziose. Regna all’interno di questi templi un’atmosferica magica, indescrivibile, tra il via vai di monaci e fedeli che si incontrano quotidianamente per pregare, fare offerte al Buddha e ai numerosi spiriti (nat) importanti nella vita di ogni uomo o donna birmana.
Capitale: Naypyidaw. Popolazione: 46.900.000. Si tratta di una popolazione molto composita, fatto che rende difficile l’integrazione fra i Birmani o Bamar, che costituiscono il 69% della popolazione, e i vari gruppi etnici minoritari (Mon, Shan, Karen, ecc). Superficie: 676.577 kmq. Lingua: Birmano. L’inglese è abbastanza diffuso nelle classi medioalte della popolazione. Religioni: Buddhista, musulmana, cristiana. Moneta: Il kyat è o moneta locale, soggetto a quotidiane fluttuazioni, anche con notevoli margini. I tagli vanno da 1 a 1000 kyat, passando per 5, 10, 50, 100, 200 e 500. Un kyat è diviso in 100 pyas (centesimi). Alla data del 7 ottobre 2008 secondo L’Ufficio Italiano Cambi, i valori sono i seguenti: 1 Euro = 8,75 kyat; 1 kyat = 0,1143 Euro; 1 Dollaro USA= 6,42 kyat; 1 kyat = 0,1558 Dollari USA. Fuso orario: +5,30h rispetto all’Italia, +4,30h quando in Italia vige l’ora legale. Visti e passaporti: Il passaporto è necessario con validità di almeno sei mesi. Il visto è da richiedersi presso le rappresentanze in Italia; necessario modulo, 1 foto-tessera e fotocopia della carta d’identità. Vaccinazioni: Nessuna obbligatoria. Si segnala la presenza di patologie tipiche delle zone tropicali: ameba, tubercolosi, malaria, dengue, dissenteria, epatite di tipo A e B, colera e tifo. Consigliata profilassi antimalarica e protezione con lozioni repellenti anti-zanzare. Voltaggio: 230 V. Black-out totali non sono rari ed è consigliabile munirsi di una pila elettrica. Si trovano prese sia con spinotti rotondi che di tipo inglese per cui è utile avere con sé un adattatore. Telefonia: La rete telefonica locale è obsoleta e spesso i collegamenti con l’interno del Paese sono difficoltosi. Il GSM International Roaming non è attivo in Birmania. Tutti i telefoni cellulari provenienti dall’estero sono inutilizzabili. È proibita l’importazione e l’utilizzo di telefoni satellitari. Il servizio e-mail è disponibile nei maggiori alberghi ed è sotto lo stretto controllo delle autorità governative. L’uso di Internet e l’accesso ai servizi e-mail internazionali è spesso interdetto. La “privacy” sulle comunicazioni non è garantita. Prefisso per l’Italia: 0039 - Prefisso dall’Italia: 0095 Dominio internet: .mm
Storia Il Myanmar, meglio conosciuto in occidente con il nome di Birmania, è il più grande paese del sud-est asiatico. Terra affascinante e magica, è oggi un Paese che si trova in condizioni di immensa arretratezza, in mano a burocrati, militari e guerriglieri, mentre il resto della popolazione vive secondo i ritmi di una civiltà contadina profondamente religiosa, ma senza ombra di fanatismo, che le permette di sopravvivere alle difficoltà di una dura dittatura militare. Probabilmente i primi abitanti di queste terre furono i Mon, ma solo dal I secolo a.C., con i Pyu, una popolazione dedita al commercio con la Cina e l’India, si consolidò una serie di città-stato fra cui l’importante regno Pyu di Sri Ksetra, cessato nel 656; ristabilitosi nel IX secolo terminò per mani del regno Bai di Nanzhao. I Birmani, o Bamar, migrarono verso la valle dell’Irrawaddy dal Tibet nel IX secolo. Nell’849, stabilirono un regno che aveva come capitale Pagan e sotto Anawratha (1044-1077) la loro influenza si estese anche ben oltre i confini della Birmania attuale (primo Impero Birmano). Verso la fine del 1200, i Mongoli invasero il regno, ma nel 1364 i Birmani riuscirono a ripristinare l’ordine, stabilendosi ad Ava: fu in tale periodo che la cultura birmana raggiunse il suo apice di splendore. Nel 1527 gli Shan saccheggiarono Ava. I Birmani fuggiti da Ava fondarono il regno di Toungoo nel 1531, che sotto Tabinshwehti riunificò la Birmania dando inizio al secondo Impero Birmano, all’insegna di una nuova ma breve fase di ordine e prosperità. Alaungpaya stabilì in seguito una nuova dinastia, (Konbaung), creando il terzo Impero Birmano. Ai ripetuti e falliti tentativi di invasione da parte cinese, seguirono nel XIX sec. tre guerre Anglo-Birmane in forza delle quali la Birmania divenne una provincia dell’India britannica. Durante la Seconda Guerra Mondiale i Giapponesi, impadronitisi del territorio (1942) furono
cacciati dagli Alleati solo nel luglio 1945 con l’aiuto del generale Aung San. Nel 1947, quest’ultimo, dopo essere divenuto vicepresidente del Consiglio esecutivo della Birmania viene assassinato dai rivali politici. Il 4 gennaio 1948 nacque la repubblica indipendente, conosciuta come Unione della Birmania, con U Nu come Primo Ministro. Ma, puntualmente, con l’indipendenza, arrivarono anche le richieste avanzate dalle minoranze (Chin, Kachin, Karen, Mon e Shan) nel senso di una riforma federale, richieste sostenute anche per mezzo della guerriglia, a cui fece fronte una feroce repressione. Il governo democratico fu destituito nel 1962 da un colpo di stato militare condotto dal Generale Ne Win, che perseguì le politiche socialiste birmane anche a costo dell’isolamento internazionale, con la nazionalizzazione delle industrie, la soppressione dei partiti politici (1964) e la proibizione del libero scambio. Nel 1988, dopo le rivolte studentesche che provocarono migliaia di morti Ne Win si dimise e fu proclamata la legge marziale, mentre il generale Saw Maung organizzò un altro colpo di stato. Nel 1990, ebbero luogo per la prima volta in 30 anni le elezioni libere. Il NLD (Lega Nazionale per la Democrazia), il partito di Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace nel 1991, e figlia di Aung San ne uscì vittoriosa ma lo SLORC (Consiglio di restaurazione della legge e dell’ordine di stato) e l’Esercito, si rifiutarono di cedere il potere, rovesciando l’assemblea popolare, ed arrestando Aung San Suu Kyi, ed altri leader dell’NLD. Successivamente si cambiò il nome Birmania in Myanmar. Da allora cominciò un periodo molto difficile per Aung San Suu Kyi, più volte arrestata e rimessa in libertà. Il 27 marzo 2006, la giunta militare spostò la capitale nazionale da Yangon a Naypyidaw (che significa “la sede dei re”).
Geografia e clima Il Myanmar (fino al 18 giugno 1989 Birmania, anche chiamato Burma, Myanmar Burmese o Pyidaungzu Myanmar Naingngandaw), è uno Stato dell’Asia sud-orientale, che occupa parte della costa occidentale dell’Indocina; si affaccia sul Golfo del Bengala e sul mar delle Andamane e confina da ovest a est con Bangladesh, India, Cina, Laos e Thailandia. La sua capitale è ora Naypyidaw. Il territorio varia molto dal punto di vista morfologico: si susseguono dunque le montagne a nord e ad ovest, l’altopiano ad est, la valle dei fiumi al centro e la zona costiera a sud. A nord, le vette montuose (che formano la catena dello Yoma Occidentale, proseguimento della catena dell’Himalaya) sono aspre ed elevate e segnano il confine con l’India. Nella zona occidentale invece le vette hanno un’altezza minore. La vetta più alta è costituita dal Hkakabo Razi, che tocca i 5.880 metri. A est si estende l’altopiano di Shan, arido e incolto nella sua parte settentrionale e ricco di foreste tropicali in quella meridionale. Verso ovest l’altopiano scende bruscamente, mentre verso sud si prolunga in rilievi che vanno a formare la zona costiera del Tenasserim: essa è costituita da coste alte e frastagliate, che si affacciano sul golfo del Bengala. Sempre sulla costa meridionale si trova il delta dell’Irrawaddy, fiume che si estendende per circa 2.000 km e che attraversa il Paese da nord a sud. S’incontrano poi le pianure costiere che si affacciano sul golfo di Martaban ed infine, nella parte più meridionale, si ritrovano coste alte e rocciose. Oltre all’Irrawaddy, il Paese è attraversato anche dal Salween, che è più lungo (quasi 2850 Km), ma scarsamente navigabile a causa della ridotta profondità, e lungo il quale il pregiato legno tek viene convogliato dall’altopiano dello Shan fino ai porti. Importante è anche il fiume Chindwin, la cui percorribilità dipende ampiamente dalla stagione delle piogge e che è il principale affluente dell’Irrawaddy, dove confluisce all’altezza di Mandalay. Infine,
vi è il fiume Mekong, che segna il confine col Laos. Questa zona intensamente attraversata dai fiumi è considerata una delle terre più fertili dell’Asia. Circa la metà del territorio del Myanmar è ricoperto da foreste, che comprendono una grande varietà di piante, come tek, alberi da gomma, acacie, bambù, mangrovie e palme da cocco. Nella zona settentrionale si trovano invece querce, pini e rododendri. Sulle parti costiere crescono molti alberi da frutta tropicale, come banane, manghi, guave e agrumi. La fauna del Myanmar è ancora estremamente ricca: nelle sue foreste sono molto comuni le tigri ed i leopardi. Nella zona settentrionale, si possono poi incontrare elefanti, rinoceronti, bufali e cinghiali selvatici, antilopi e cervi. Sono presenti diverse specie di scimmie, volpi volanti, gatti selvatici e tapiri. Tra i rettili possono essere annoverati coccodrilli, pitoni, cobra, geki e tartarughe. Anche per ciò che riguarda i volatili, vi è una grande varietà di esemplari; tra questi il pappagallo esotico, corvi, fagiani e pavoni. Nel Myanmar il clima è altamente influenzato dal regime monsonico delle diverse regioni. Le temperature variano tra i 38° e i 19°C, l’umidità tra il 66% e l’83%. Si possono distinguere tre diverse stagioni: quella calda, da Marzo a Maggio, con temperature tra i 30-35°C; quella piovosa (o del Monsone) da Giugno a Ottobre, con temperature medie tra i 25-30°C e la stagione fredda, da Novembre a Febbraio, con temperature intorno ai 20-24°C, che è anche la migliore per visitare il paese. In generale comunque, nelle pianure centrali e sull’altopiano il clima è di tipo continentale, con scarse precipitazioni. Sulle coste invece, le piogge raggiungono anche 5000 mm annui. Infine, nelle regioni montuose, si registrano temperature generalmente più basse del resto del paese.
Popolazione e lingua Popolazione e lingua
La Birmania conta più di 50 milioni di abitanti (dati 2006), con un tasso annuo di crescita del 2,1 % ed una densità di circa 70 abitanti per Km2 (una delle più basse dell’Estremo Oriente). Circa i ¾ della popolazione vivono nelle aree rurali. La popolazione è costituita per i tre quarti da Birmani e per il resto da gruppi etnici minoritari come gli Shan, i Karen (Kayin), i Kachin, i Chin, i Kayah, i Mon e i Rakhíne. I Karen (localmente chiamati anche Kayin) sono la minoranza etnica più numerosa (circa due milioni di individui) e costituiscono un’entità nazionale e linguistica omogenea, con un proprio Stato situato nella parte sud-orientale del Paese, al confine con la Thailandia. Fa parte di questa etnia, la particolare tribù dei Padaung, letteralmente “collo lungo”, noti per la stravagante usanza che hanno le donne di farsi allungare il collo due o tre volte più del normale, portando diversi anelli d’oro o di rame. Tale usanza è contestata dalle giovani generazioni, ma le anziane padaung non possono togliersi gli anelli perché il collo, abituato fin dall’infanzia a quei sostegni, non sarebbe più in grado di reggere da solo la testa. Gli Shan costituiscono il terzo gruppo etnico della Birmania: di origini cinesi con forti influenze siamesi, sono dediti all’agricoltura e alla pastorizia e abitano l’omonimo altopiano; anch’essi hanno un proprio Stato all’interno del Myanmar, creato nel 1948 fondendo fra loro i 33 territori shan preesistenti. Gli altri gruppi etnici sono decisamente minoritari (il più numeroso è quello dei Cin che supera appena il milione di individui), ma godono di autonomie locali a salvaguardia delle loro identità e tradizioni. Diversi gruppi armati autonomisti reclamano ancora però una propria indipendenza, precludendo al potere centrale il controllo di vastissime zone interne al Paese. Nel periodo dell’occupazione britannica le minoranze etniche furono in larga parte separate senza porre fra loro precisi confini territoriali e ciò ostacolò il mantenimento delle singole tradizioni. In Myanmar non esistono più popoli selvaggi, ma si possono trovare residui di forme arcaiche di vita presso alcune tribù negli angoli più remoti del Paese. I Naga, dell’estremo nord-ovest erano cacciatori di teste ancora qualche decennio fa, compivano sacrifici
umani e non indossavano alcun indumento. I Kamti, ormai quasi completamente assimilati dai Kacin, hanno praticato fino a trent’ anni fa il commercio degli schiavi. Un cenno particolare merita il gruppo dei Moken o Salon (letteralmente “immersi nel mare”), perché si tratta di una popolazione di nomadi del mare che vivono su imbarcazioni nell’arcipelago di Mergui, al largo della costa birmana.. Le autorità birmane, dopo vani tentativi di assoggettarli a un qualche controllo, li hanno abbandonati a se stessi.
Lingua
La lingua birmana, ossia la lingua ufficiale, è parlata anche in Thailandia, in Bangladesh, in Malesia, negli Stati Uniti d’America e in Australia. É diffusa fra oltre quaranta milioni di persone come lingua ufficiale e da altre minoranze come seconda lingua. La lingua parlata è detta Mranmakaca, mentre quella scritta si chiama Mranma; tra esse vi sono notevoli differenze. Lo scritto, è formato da caratteri circolari e semicircolari derivati dal Brami e consiste di 45 lettere in totale: 34 consonanti e 21 vocali. Le forme rotonde delle lettere sono date dal fatto che tempo fa si scriveva su foglie di palma e i segni dritti avrebbero rovinato la foglia. Il birmano, in generale, nasce dal dialetto di Yangon, a causa della centralità amministrativa della ex-capitale. I dialetti più diffusi e importanti sono: Merguese, Mandalay, Beik, Tavoy e Rakhine, che hanno un accento piuttosto arcaico. Tutti i dialetti, comunque, hanno una chiarezza reciproca: è difficile capirsi e comunicare tra persone che parlano dialetti diversi.
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Cultura Società
Nonostante nel Myanmar coesistano, non senza difficoltà, svariate culture indigene, quella dominante è quella Bamar che si manifesta nella cucina, nella letteratura, nella musica, nel teatro e nella danza. Le arti, soprattutto la letteratura, hanno come tema principale il Buddhismo Theravada. Anche il colonialismo britannico ha introdotto in questa cultura alcuni elementi tipici dell’Occidente, specialmente nell’educazione e nell’architettura di alcuni edifici delle città, come Yangon. Grazie all’attività missionaria nelle minoranze Karen e Shan è in parte diffusa la cultura cristiana. E’ l’India però ad aver influenzato maggiormente lo stile di vita della popolazione del Myanmar, soprattutto attraverso il Buddismo, che è diventato il fulcro delle loro esistenze. I monasteri (pongyi kyaung) sono considerati i centri della vita sociale nei villaggi e i monaci sono venerati anche dai laici. Lo shinphyu è un’esperienza sperimentata da tutti i ragazzi durante la loro adolescenza ed è il più importante rito di crescita. Essi si rinchiudono nei monasteri per vivere come monaci novizi e provare l’esperienza del Gautama (colui che diventa Buddha). In ogni momento della loro vita potranno poi ritornare in questi monasteri, per qualsiasi periodo di tempo, con l’unica restrizione, per gli sposati, di chiedere il consenso alla moglie. Alla stessa età in cui i ragazzi sperimentano lo shinphyu, le ragazze svolgono una cerimonia in cui si perforano i lobi delle orecchie.
Per quanto riguarda il vestiario, sia uomini che donne indossano delle gonne, a causa del clima caldo, con l’unica eccezione dei militari, che indossano pantaloni. Le gonne sono realizzate con il longyi, che è un tessuto drappeggiato intorno al corpo (per gli uomini in un modo e per le donne in un altro) e con l’estremità infilata nella cintola. Sopra, le donne indossano camicette, sia a manica corta, sia lunga, mentre gli uomini portano camice leggere. Non indossano scarpe, dato il caldo, ma sandali. Un accessorio usato tutto l’anno è invece l’ombrello, con il duplice uso di protezione dal sole intenso o dalla pioggia.
Religione
Oltre l’80% della popolazione è buddista. Ci sono però anche cristiani, mussulmani, induisti e qualche animista. Vige una piena libertà di culto. I missionari cristiani sono presenti nel Paese da oltre 150 anni, per primi i battisti americani. Musica. Per quanto riguarda la musica tradizionale birmana , essa include strumenti come il tamburo chiamato “pat waing”, lo xilofono di bambù chiamato “pattala”, cembali, flauti, oboe e strumenti a corda, spesso organizzati in orchestre chiamate “saing waing”.Il Saung, uno strumento a corda con una forma simile ad una barca e corde di seta, ha sul “collo” disegnate delle immagini associate alla cultura e alla storia. Dal 1950 anche la canzoni occidentali si sono diffuse con successo, specialmente nelle grandi città.
Economia e politica Il Myanmar è una delle nazioni più povere al mondo, a causa del ristagno economico, della cattiva gestione e dell’isolamento che hanno caratterizzato la sua storia recente. Sotto la gestione britannica il Myanmar conobbe una fase di benessere, diventando addirittura il più grande paese al mondo esportatore di riso (in seguito, con l’aumento demografico, sono diminuite le esportazioni) e di olio e producendo il 75% del teak del mondo: si riteneva dunque che il Paese fosse in via di sviluppo. Nel 1948, dopo l’instaurazione del primo governo militare, il Primo Ministro U Nu tentò di rendere l’allora Birmania uno stato ricco. Ma il colpo di stato nel 1962 fu seguito da un programma economico socialista, che pose sotto il controllo statale tutte le aziende, con l’eccezione di quelle agricole, e ne bloccò la crescita. Solo nel 1989, il governo birmano ha cominciato a decentralizzare il controllo economico, liberalizzando alcuni settori dell’economia; le industrie lucrative delle gemme, la lavorazione dell’olio e la silvicoltura sono però delle attività che rimangono ancora severamente regolate. Le attività più redditizie in Myanmar sono quelle del mercato nero, in quanto l’interferenza del governo vi è assai ridotta. Le merci viaggiano soprattutto attraverso il confine birmanothailandese. I principali partner commerciali sono Thailandia, Cina, India, Giappone, Singapore e Malesia. ¾ della popolazione coltiva la terra e solo il 10% lavora nel settore industriale. Per quanto riguarda l’agricoltura, la coltura primaria è quella del riso, ma nelle regioni settentrionali, che sono più aride, si coltivano altri cereali (grano, miglio, sorgo), patate, legumi e canne da zuc-
chero. Sulle montagne nord orientali, vicino ai confini con Laos e Thailandia, è diffusa la coltivazione di oppio. Le terre coltivate sono il 14% del totale del territorio, sui 2/3 delle terre arabili è praticata la risicoltura e la meccanizzazione dell’agricoltura è solo agli inizi. È consistente anche il reddito dato dall’allevamento di bovini, come anche dalla pesca. Le foreste del Tenasserim, e degli stati Karen e Shan, forniscono pregiati legnami, tra cui il teak, di cui Myanmar è il principale produttore mondiale, e poi il bambù e il pynkado. Lungo il litorale del Tenasserim ci sono inoltre grandi colture di caucciù. Discrete sono le riserve petrolifere che si trovano nelle zone costiere e nella zona centrale; un oleodotto unisce per 400 km i pozzi di Syriam e Rangoon. Importante è l’estrazione di gas naturale lungo l’Irrawaddy e sulla costa del golfo di Martaban. Si estraggono inoltre piombo, zinco, stagno e tungsteno. Rilevanti ricavi si hanno dall’esportazione dei rubini (estratti nelle miniere di Mogok), che nel Myanmar sono pregiatissimi e sono considerati tra i migliori del mondo. Le industrie non sono molto sviluppate: ci sono stabilimenti tessili, alimentari ma anche industrie pesanti come quelle cementizie, metallifere e belliche. Il turismo potrebbe essere un’ottima via per la ripresa economica del Myanmar, specialmente grazie ai templi di Pagan; infatti il governo sta puntando molto in questa direzione. Sul piano politico, si sente tutto il peso di un regime militare che incute non poco terrore; la vita è sotto il controllo della giunta militare dall’1988. Ogni forma di dissenso è soppressa e gli agitatori politici sono incarcerati per aver espresso le loro opinioni.
Gastronomia In tutte le città turistiche del Myanmar è possibile trovare locali che offrono una buona selezione di piatti tipici del Myanmar, ma anche cinesi, indiani, tailandesi ed europei. Ci sono anche piccole bancarelle ai lati delle strade che vendono cibi ad una quarto del prezzo dei ristoranti, ma che prestano una ben scarsa attenzione all’igiene. Dato che i prezzi generalmente non sono alti, si ha la possibilità di provare diverse pietanze tipiche del posto, accompagnate spesso da bevande calde. La cucina birmana richiama abbastanza quella indiana, anche se si fa un minor uso di spezie. Il riso è uno degli ingredienti principali, affiancato dal curry.
Il piatto più conosciuto del Myanmar, venduto praticamente ad ogni angolo di strada, è il “mohinga”, un brodo di pesce con curry molto saporito. Tradizionalmente è un piatto servito a colazione, ma è possibile trovarlo ad ogni ora del giorno. Il Paese offre poi una grande varietà di frutta tropicale, soprattutto durante i mesi estivi, servita spesso come dessert. Per quanto riguarda il costume birmano, se si parla di cucina, bisogna tenere presente che bisognerebbe mangiare usando la mano destra, essendo la mano sinistra è usata solo per riempire i piatti. Ai turisti stranieri viene però concesso di mangiare normalmente, usando forchette e cucchiai.
Eventi e festività Le maggiori feste buddiste cadono in diversi periodi dell’anno e di solito coincidono con i giorni di luna piena (essendo legate al calendario lunare). Le feste dei templi (pagoda festivals) possono durare anche più di una settimana e assomigliano ai luna park occidentali, con animatori, maghi, burattinai, musicisti, chiaroveggenti e guaritori, che portano un tono di colore e novità nella vita cittadina. Fra le più note ci sono la festa della Pagoda di Shwedagon (Yangon), che si tiene a marzo, e la festa della Pagoda PhaungEaw-Oo (lago Inle), che si tiene a ottobre. Le feste degli spiriti, conosciute come “Nat Pwes”, nonostante abbiano solo un tacito legame col buddismo, hanno altrettanta importanza e anche queste tendono a coincidere con la luna piena. Gli spiriti accompagnano nel bene e nel male l’uomo e la natura: esistono quindi nat benevoli e virtuosi e nat malefici. Ogni casa è sorvegliata dal suo nat, a cui si presentano offerte e danze. Segue un elenco delle principali feste buddiste, celebrate nel Paese: Marzo: mese particolarmente ricco di feste delle pagode - in questo mese i fedeli buddisti costruiscono anche, come atto di devozione, stupa di sabbia in onore di Buddha sulle rive dei fiumi in secca. Aprile: Thingyan Water Festival - celebrazione dell’Anno Nuovo; dura diversi giorni e coincide anche con la festa dell’acqua. E’ un periodo in cui bisogna fare buone azioni, per cui gli anziani si recano ai templi per pregare e lasciare offerte. In questo periodo i giovani rendono omaggio ai vecchi offrendo acqua e profumi; gli abitanti dei villaggi, con gesto purificatorio, lavano i capelli, cambiano abito e ripuliscono la casa. Per i giovani è come un “carnevale”: scherzano e giocano gettandosi addosso acqua, al posto dei nostri coriandoli. Maggio: festa di Kason – rappresenta il giorno in cui si celebra il Buddha, che in questa data nacque, ricevette l’illuminazione e raggiunse il Nirvana. Cade durante il plenilunio del mese di Kason, nel calendario birmano, a inizio Maggio. Per tradizione si visitano le pagode per innaffiare le piante banyan, il Ficus Sacro, sotto le cui fronde si narra che il Buddha ricevette l’illuminazione.
Luglio: festa di Wazo: inizio della Quaresima buddista, che coincide con i mesi delle piogge. In questo periodo non si celebrano matrimoni, non si ordinano novizi e monaci e non si tengono feste. Il giorno di luna piena del mese lunare di Wazo è tradizionalmente ricordato come il giorno nel quale il Buddha tenne il suo primo sermone. Ottobre: festa delle Luci (Thadingyut) – segna la fine della Quaresima (plenilunio del mese lunare di Thadingyut) e celebra il ritorno del Buddha dalla casa dei “Deva” (gli dei hindu inglobati nella cosmologia buddista, sia pure a livelli inferiori), dove ha predicato la sua filosofia. Per illuminare la via e dare il benvenuto al Buddha, le case e le vie vengono illuminate; la festa dura tre giorni ed è anche festeggiata con canti, danze e scambi di auguri. In questa occasione le persone si affollano nelle pagode per fare le offerte e i giovani rendono omaggio ai loro genitori e insegnanti. Novembre: festa di Tazaungdaing: nel giorno di luna piena si offrono ai monaci gli otto oggetti necessari alla loro vita quotidiana (tre tonache, una ciotola, un rasoio, un ago, una cintura e un filtro per l’acqua) oltre a denaro. Si tengono poi gare di tessitura fra le ragazze da marito: sono occasioni di grande eccitazione, alle quali nessuna vuole mancare. A Yangon la gara vede opporsi squadre di quartiere: la gara dura tutta la notte, sotto gli occhi di una gran folla; al termine, le stoffe completate sono offerte ai templi per ornare le statue del Buddha o ai monasteri, con processioni accompagnate da musiche e danze. In questo mese si danno i nomi ai bambini, si ordinano novizi e monaci, si celebrano matrimoni e si forano le orecchie. Le feste dei Nat, infine, vengono solitamente celebrate nel mese di Dicembre. Altre feste pubbliche nazionali: 4 Gennaio (Giorno dell’Indipendenza); 12 Febbraio (Giorno dell’Unione); 2 Marzo (Festa dei Contadini, in ricordo del colpo di stato del 1962); 27 marzo (Giorno delle Forze Armate); 1 maggio (Festa dei Lavoratori); 19 luglio (Commemorazione dei martiri assassinati nel 1947).
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Le regole d’oro per viaggiare tranquilli PROFILASSI SENZA ABBASSARE LA GUARDIA La Medicina dei Viaggi, nuova branca delle Scienze Mediche, è in continuo sviluppo soprattutto perché • AL RIENTRO DI UN VIAGGIO EFFETTUATO IN PAESI CONSIDERATI A RISCHIO, il fenomeno dei viaggi è imponente e in continua ESEGUIRE I CONTROLLI CLINICI E crescita esponenziale. DIAGNOSTICI PRESSO I CENTRI MEDICI SPECIALIZZATI. DA QUALSIASI POSTO SI È obbligo per noi tour operator dare informazioni RIENTRI IN SITUAZIONE DI MALESSERE affinché il viaggio si svolga nella più completa tranquilFARSI IMMEDIATAMENTE CONTROLLARE. lità senza per questo allarmare o scoraggiare il turista a visitare anche le aree più remote e, di conseguenza, più a rischio. Evidenzieremo qui di seguito alcune regole dettate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che possono aiutare il turista nella preparazione del viaggio: • INFORMARSI BENE SUI LUOGHI META DEL VIAGGIO • INFORMARSI SUL PROPRIO STATO DI SALUTE • ADEGUARE IL VIAGGIO AL PROPRIO STATO DI SALUTE • PROCURARSI ALCUNI PRODOTTI UTILI NELLE PICCOLE EMERGENZE DURANTE IL VIAGGIO • VACCINARSI SECONDO I CONSIGLI RICEVUTI E SEGUIRE ALTRE PRATICHE DI PROFILASSI FARMACOLOGICA SE NECESSARIO • ADOTTARE MISURE DI IGIENE PERSONALE, ALIMENTARE, AMBIENTALE • AFFRONTARE IL VIAGGIO CON EQUILIBRIO, EVITANDO GLI ECCESSI. NON ESAGERARE E NON STRESSARSI CON INUTILI TOUR DE FORCE: NE RISENTIREBBE LA RIUSCITA DEL VIAGGIO • DURANTE IL VIAGGIO CONTINUARE A SEGUIRE LE REGOLE PREVENTIVE E DI
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Turismo responsabile Molto è stato detto e scritto sul diverso impatto che il turismo ha sull’ambiente e sulle comunità locali. Di solito si dà per scontato che l’aspetto negativo si applichi soltanto ai paesi investiti da un turismo di massa. Ora sembra che i viaggiatori possano avere un impatto deleterio ad ogni livello (inquinamento, estinzione di specie animali e vegetali, sperpero delle risorse, perdita di tradizioni, cultura e valori, prostituzione e sfruttamento) anche in zone poco “battute”, dove la popolazione locale potrebbe non essere abituata alle concezioni e allo stile di vita degli occidentali, e dove gli ambienti possono essere molto sensibili. Sfortunatamente, molte delle destinazioni più popolari sono in zone ecologicamente sensibili, facilmente disturbate da pressioni umane. Questo fatto è particolarmente significativo, perché il desiderio di visitare luoghi e comunità al di fuori dei percorsi abituali è una forza prorompente per molti viaggiatori. A causa di questa fragilità, il turismo rischia di spazzare via nel breve volgere di qualche anno tutto ciò che ci attira in questi paesi: la diversità di storia, cultura, di organizzazione sociale, l’integrità dei paesaggi naturali. Una rivoluzione strisciante, quella del turismo, che non si impone con le armi, ma con la forza della necessità, con il sogno dello sviluppo economico, con il bisogno di omologazione; alla fine, però, ha lo stesso
potere di una guerra: quello di modificare in breve tempo profondamente l’assetto socio-economico e culturale della zona in cui si impone. Il problema non riguarda solo i paesi in via di sviluppo (cosiddetto terzo mondo) ma, con le dovute differenze, diversità e fragilità si ripropongono anche nei paesi sviluppati nel rapporto tra territorio urbano, territorio industrializzato e zone rurali e montane, dove sopravvivono ancora stili di vita e tradizioni antiche, e dove l’ambiente naturale pur non potendosi definire integro ha mantenuto una qualità elevata. Comunque, sarebbe impossibile identificare tutti i tipi di impatto che i viaggiatori dovrebbero considerare, ma vale la pena assumere un atteggiamento più responsabile nei confronti dei paesi che visitiamo. I possibili cambiamenti vanno dagli ecosistemi naturali aria, acqua, terra, ecologia (fauna e flora selvatica), ai valori culturali (credenze e comportamenti) e all’ambiente costruito (luoghi antichi e di importanza archeologica). Fortunatamente ci sono sintomi di una nuova consapevolezza sulle responsabilità che l’industria del turismo e i suoi clienti debbono sottoscrivere. Alla fin fine, tutto ciò che si richiede è un po’ di sensibilità e di consapevolezza dei danni che si possono arrecare ai paesi visitati.
Comunicazione importante ai sensi dell’art 16 della Legge 269/98: “La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione e alla pornografia minorile, anche se sono stati commessi all’estero”.
I nostri itinerari
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Le nostre offerte di viaggio presentate nelle prossime pagine sono suddivise in diverse categorie, illustrate qui sotto, che consentono di coprire le più disparate esigenze. Ricordiamo che è inoltre possibile personalizzare o creare su misura programmi specifici per particolari esigenze. Offerte Low Cost Viaggi in libertà: voli + transfer dall’aeroporto all’hotel, 2 notti in hotel all’arrivo e poi... libertà assoluta di visitare il paese come il cliente desidera. Per chi non ama il tutto organizzato, ma ha comunque la necessità di avere le prenotazioni per almeno i primi due giorni di vacanza.
Viaggi di gruppo Se sei interessato ad un viaggio di gruppo con data di partenza fissa puoi iniziare da qui. La quotazione è soggetta a riconferma in base alla disponibilità dei voli al momento della prenotazione; i partecipanti, italiani (con guida in italiano) o internazionali (con guida in francese/inglese), non sono esclusivamente di Go Asia e non sono possibili modifiche (salvo estensioni individuali pre/post).
Asia “Escape” Sono le strutture stesse ad essere la meta: una destinazione nella destinazione. Eleganza sfarzosa o minimalismo estremo in perfetta armonia con gli spettacolari paesaggi circostanti. Una fuga dalla quotidianità per rincorrere le proprie passioni e vivere in prima persona un’esperienza insolita e multisensoriale. Chiudi gli occhi e il sogno diventa realtà!
Viaggi a tema Viaggi per chi ama l’enogastronomia o l’architettura, la musica o la danza, l’archeologia o l’etnografia. Ma anche per chi viaggia solo in treno o solo in crociera, per chi cerca i manga giapponesi o le feste medievali mongole! In definitiva per colui che cerca le peculiarità o la propria passione o il proprio hobby, nel paese visitato.
Viaggi di Nozze e Individuali Proposte di viaggio con partenze libere e giornaliere, sempre assistiti da guide locali esperte (con servizi privati o regolari con altri turisti). Itinerari sia per chi vuole indipendenza o riservatezza ma anche la possibilità di costruirvi il viaggio ad hoc secondo le vostre esigenze per far diventare esperienze uniche anche la luna di miele con esclusività e tanti regali. Le quote sono proposte alle migliori condizioni del momento e sono soggette a riconferma in base alla reale disponibilità dei servizi quando prenoterete.
Lusso, Charme & Spa Se desideri soggiornare negli hotel e resort più raffinati puoi iniziare la visita da qui. In ogni viaggio troverai cene gourmet, servizi personalizzati e attenti a ogni particolare. Scopri inoltre la nuova linea Charme & Spa se, oltre a visitare splendidi luoghi, vuoi anche farti coccolare nelle migliori Spa. Le quotazioni definitive dipendono dalla disponibilità di voli e servizi.
La panoramica completa delle quote di partecipazione ed i dettagli sulle inclusioni del Legenda per i pasti durante i tour: B = prima colazione; L = pranzo; D = cena viaggio sono consultabili on-line sul sito internet: www.goasia.it La quota comprende • Voli intercontinentali da Roma o Milano con vettori Iata in classe turistica • Voli interni menzionati nel programma (se previsti) • Franchigia bagaglio 20 Kg in stiva, 5 kg a mano • Hotel menzionati o, se non disponibili altri della stessa categoria su base camera doppia standard • Trattamento indicato nel programma • Trasferimenti e visite con auto o bus , con guide locali parlanti multilingue (in alcuni tour è previsto la guida in italiano) • Accompagnatori (dall’Italia o in loco ) se previsti e se specificato nel programma La quota NON comprende • Visti (se previsti) • Le tasse aeroportuali da inserire nel biglietto • Pasti (a meno che non siano specificati nel programma) le bevande, le mance, gli extra di carattere personale, eccedenza bagaglio • Le escursioni facoltative e tutto ciò non evidenziato nella voce “la quota comprende” La quota d’iscrizione (€ 65 a passeggero) comprende: • Borsa, porta documenti, etichette bagagli e documentazione illustrativa varia • L’assicurazione per l’assistenza medica, il rimpatrio sanitario ed il danneggiamento al bagaglio • La polizza Viaggi rischio Zero I costumi dell’Indocina meridionale, dell’Annam, della Cambogia e del Siam, ambientati sullo sfondo di un paesaggio tropicale idiliaco, offrono l’immagine ingenuamente falsata e forse troppo gentile e paradisiaco, delle dure condizioni di vita nelle colonie francesi del Sud Est Asiatico.
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Le nostre mete principali
Sapa Hanoi Mandalay Bagan
Lago Inle Pindaya
Thandwe Yangon
Halong
Luangphrabang Vang Vieng Vientiane
Pakxe
HuĂŠ Hoi An
Siem Reap Lago Tonle Sap Phnom Penh Ho Chi Minh Chau Doc Ci Chi Sihanoukville
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Escape Asia
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Testi estratti da The Hotel Book, Great Escape Asia di Cristiane Reiter per Angelika Taschen di Taschen GmbH, Koln.
Escape Asia è un prodotto esclusivo, di qualità che coinvolge strutture ricettive selezionate per la loro singolarità. Sono le strutture stesse ad essere la meta: una destinazione nella destinazione. Eleganza sfarzosa o minimalismo estremo in perfetta armonia con gli spettacolari paesaggi circostanti. Una fuga dalla quotidianità per rincorrere le proprie passioni e vivere in prima persona un’esperienza insolita e multisensoriale, a contatto con la storia, la cultura, la tradizione e l’autenticità del paese – meta. Coccolati e viziati in queste strutture in cui il colore, l’eleganza e lo stile regnano sovrane. Chiudi gli occhi e il sogno diventa realtà!
Cambogia Escape Wat Bo Street Siem Reap, Cambodia Website: www.angkor-village.com
Angkor Village, Siem Reap Nel Paese delle Meraviglie
Quando il naturalista francese Henri Mouhot giunse in Cambogia, a metà del XIX secolo, alcuni contadini gli dissero che al limitare della giungla c’erano rovine di templi imponenti, costruiti da dei o giganti. Quella che sembrava una semplice leggenda si rivelò una delle maggiori scoperte archeologiche della storia: Mouhot trovò la città dimenticata di Angkor, testimonianza dell’antico regno dei Funan, che secondo il mito sarebbe sorto dall’unione tra un bramino e una bellissima principessa. Oggi, chi visita per la prima volta i giganteschi edifici che la giungla celato, perde ogni interesse per gli effetti tridimensionali dei film di fantascienza e sente il bisogno di trovare un luogo che cancelli la sensazione di essere stato ridotto alle dimensioni di un soldatino di latta. Nell’Angkor Village Resort, tutto ha le giuste proporzioni. I bungalow affacciati su laghetti sono immersi nella fitta vegetazione tropicale, le cui foglie si insinuano nelle finestre o sulla veranda come verdi carezze. Rilassandosi al sicuro su comode poltroncine scure, nei cortili interni o nei ristoranti tra opere d’arte cambogiana e cuscini di un rosso brillante, ci si lascia avviluppare piacevolmente dall’umida aria tropicale come in una biosauna. Il giorno dopo si torna ai templi di Angkor, ma stavolta in posizione di vantaggio, sul Quota: da € 70 per persona, sistemazione in camera dorso di un elefante, e all’improvviso anche in questa città di colossi le dimensioni sembrano tornare normali. doppia Cottage Letture da portare in viaggio: Rouge di Loung Ung Posizione: 300 Km a nord di Phnom Penh, a 10 minuti d’auto sia dall’aeroporto di Angkor, sia dai templi Camere: 14 camere standard, 38 camere deluxe Gastronomia: specialità cambogiane nel ristorante khmer L’Auberge des Temples; ristorante-teatro Apsara Peculiarità: costruito nello stile di un tipico villaggio cambogiano, rappresenta una pausa di respiro dopo un viaggio a ritroso nel tempo nell’antico regno di Cambogia
River Road Siem Reap, Cambodia Website: www.pansea.com
La Residence d’Angkor, Siem Reap Il lusso può essere molto semplice
Posizione: al centro di Siem Reap, 7 Km a sud-est dell’aeroporto e a 10 minuti dalla zona dei templi Camere: 54 camere e 1 suite Gastronomia: specialità asiatiche tradizionali e haute cuisine francese con aromi khmer. Inoltre, spuntini nel bar, da cui si gode uno splendido panorama sul fiume Storia: inaugurato nel febbraio 2002 Peculiarità: Atmosfere khmer con tutti i comfort della Cambogia moderna
Una piscina che ha le stesse proporzioni dei laghetti dei templi, rivestita di 45.000 piastrelle, ognuna delle quali brilla di una diversa tonalità di verde. Una camera arredata con mobili di legno locale e bambù, stoffe di morbido cotone e cuscini dai colori brillanti. Un balcone che sembra fatto apposta per una colazione privata o una partita a dama. Il Residence d’Angkor, affacciato sul fiume nel cuore di Siem Reap, dista lo spazio di una passeggiata dall’Angkor Wat, ma non si lascia intimidire dalla maestosità che lo circonda e mostra la propria versione della Cambogia: un paese tranquillo, cordiale e premuroso. I materiali usati sono quelli tradizionali: legno, bambù, pietra e stoffe d’arredo provengono dalla zona circostante e sono state lavorate nelle imprese artigiane e nei laboratori protetti locali. La cucina si basa sulle ricette della tradizione e su ingredienti freschi, l’acqua già utilizzata non viene dispersa nel terreno ma riciclata per annaffiare il giardino, e per i trasporti quotidiani non si usa l’automobile, bensì la bicicletta. Ma chi pensasse a una formula di ecoturismo che comporta qualche disagio sarebbe in errore: il soggiorno qui non potrebbe essere più confortevole!
Quota: da € 120 per persona, sistemazione in camera doppia Royal Deluxe
Letture da portare in viaggio: La via dei re di André Malraux
Whale Island Resort Ile de la Baleine, Vietnam Website: www.whaleislandresort.com Posizione: circa 140 km a nord-est di Nha Trang ( il transfer di 2,5 h dall’aeroporto, traversata compresa, è organizzato ) Camere: 20 bungalow che affacciano direttamente sulla spiaggia, 5 Economic Rooms per i gruppi Gastronomia: specialità vietnamite diverse di giorno in giorno, soprattutto frutti di mare. La terrazza del bar è perfetta per ammirare il tramonto Storia: aperto nel 1997 come modello di turismo sostenibile Peculiarità: immergersi nella natura in un paradiso molto privato Sul sito da www.goasia.it troverete altre 500 in proposte Quota: € 22 per persona, sistemazione camera per soddisfare qualsiasi richiesta. doppia
Vietnam Escape Whale Island Resort, Ile de la Baleine All’ombra delle palme da cocco
Il francese Michel Galey e sua moglie avevano terminato un faticoso trekking sull’altopiano del Vietnam e desideravano solo riposarsi in riva al mare. Quindi affittarono una barca a vela e salparono attraverso la baia di Van Phong, puntando a nord-est di Nha Trang. È qui che scoprirono il loro personale paradiso: Whale Island, un’isoletta privata che offre tutto il meglio dei tropici. Insenature con spiagge di candida sabbia contornate dalle palme e un’acqua cristallina in cui si può nuotare insieme a fitti banchi di pesciolini multicolori. Dal 1997, la coppia ha aperto quest’isola da cartolina illustrata anche ai visitatori, e Whale Island è diventata un magico rifugio dal mondo. Raggiungere il resort attraverso la fitta vegetazione costiera sarebbe un’impresa impossibile anche per gli scout più esperti: i nuovi arrivati vengono imbarcati al molo di Dam Mon (Nha Trang) per la breve attraversata. Su Whale Island si alloggia in semplici bungalow dall’apparenza ingannevolmente poco confortevole, che viene più che compensata dall’indimenticabile panorama sulla spiaggia, dalla cordialità degli ospiti e dalla cucina a base di frutti di mare: una vacanza non potrebbe essere più piacevole. Tra metà gennaio e metà ottobre, l’isola è un vero paradiso per gli appassionati di immersioni. La vita marina sulle barriere coralline della baia è una pirotecnia di colori, e sembra che lo stesso Jacques Cousteau abbia scoperto qui la sua passione per le immersioni subacquee. Letture da portare in viaggio: L’amante di Marguerite Duras
Myanmar Escape Road To Mandalay, Yangon Cambiare acque
Cos’hanno in comune il Reno, l’Elba e l’Ayeyarwady? Si potrebbe rispondere che sono tutti fiumi. Tuttavia, questi tre corsi d’acqua sono accomunati anche da una nave: costruita negli anni ’60, ha navigato sul Reno; in seguito è diventata un hotel galleggiante a Dresda. Oggi, infine, la “Road to Mandalay” è la più famosa crociera fluviale di Myanmar. Gli attuali proprietari hanno investito sei milioni di dollari per trasformare questa imbarcazione in un sogno asiatico arredato con opere artigianali, antichità locali e mobili fatti a mano, e con un ponte panoramico. Saliti a bordo, si scivola sull’acqua attraverso un paese incantato; lontanissimo dalle sofferenze e dall’incertezza con cui tutta la nazione guarda al proprio futuro. Quello attraversato dalla “Road to Mandalay” è un mondo del tutto diverso, che si apre al turismo come al rallentatore, mostrando con orgoglio ma anche con pudore pagode sfavillanti d’oro, antichi templi e villaggi rivieraschi. Le lussuose giornate sul ponte sono avvolte in un’aurea di avventura, come se si fosse esploratori, e alcune notti riservano magiche sorprese: migliaia di lampioni scintillano sull’ Ayeyarwady, rubando le stelle dal cielo per adagiarle sull’acqua.
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Website: www.roadto.com Posizione: crociere individuali (disponibile transfer dall’aeroporto/hotel ). In servizio da luglio ad aprile Camere: 14 cabine singole, 38 Superior Cabins, 14 State Cabins Gastronomia: cucina asiatica e europea Storia: ex battello sul Reno e hotel a Dresda, nel 1996 è stato trasformato in nave per crociere di lusso in Asia Peculiarità: un viaggio nel tempo al rallentatore, attraverso un paese sconosciuto Quota: da € 1.735 per persona, sistemazione in cabina doppia, 4gg/3nn
Letture da portare in viaggio: Il palazzo degli specchi di Amitav Ghosh
The Strand Hotel, Yangon Sotto la protezione del Buddha
Di solito, quando si pensa a Myanmar si immaginano viaggi nel passato, ma in questo Paese vi sono anche luoghi in cui il futuro è già presente: primo tra tutti la capitale, Yangon. Oggi i venditori ambulanti, il frenetico succedersi di immagini sui cartelloni luminosi e migliaia di automobili strombazzanti creano un clima di incessante iperattività. A volte, persino la pagoda di Shwedagon ha difficoltà a mantenere la sua aura di pacata maestosità: intorno a questo simbolo nazionale c’è un continuo andirivieni di pellegrini birmani e stranieri che rischia di trasformare questa meraviglia architettonica in un formicaio. Invece, The Strand Hotel, che si affaccia direttamente sul fiume, promette vera tranquillità. Non è un caso che la sua facciata di stile vittoriano ricordi grandi hotel del periodo coloniale: questo edificio è stato costruito nel 1901 come parte di una catena di hotel di lusso asiatici, e conserva tuttora il suo charme coloniale. Si alloggia in camere spaziose con un parquet di teak lucidissimo, si può ascoltare per ore il ronzio sommesso del ventilatore a pale e si ammirano opere d’arte e antichità locali. A cena, risulta difficile staccare lo sguardo dallo scintillio dei cristalli e dal mobilio raffinato per concentrarsi sul cibo, e l’atrio è un sogno di legno e marmo. Qui si vive come sotto a una campana di vetro che attutisce ogni rumore: fuori dalle porte dell’hotel, la città pulsante sembra dissolversi in lontananza.
92 Strand Road Yangon, Myanmar Website: www.ghmhotels.com Posizione: in riva al fiume Yangon, nel quartiere commerciale e diplomatico della capitale, 10 Km a sud dell’aeroporto Camere: 23 Deluxe Suites, 8 Superior Suites, 1 The Strand Suite Gastronomia: cucina birmana, tè pomeridiano e musica jazz nell’elegante The Strand Café e nel The Strand Grill. Bar nella Lobby Lounge Storia: aperto nel 1901 come hotel di lusso Peculiarità: Tutto il fascino e il lusso dell’era coloniale Quota: da € 80 per persona, sistemazione in Superior suite
Letture da portare in viaggio: Giorni in Birmania di George Orwell
Bagan Hotel, Bagan Giardini incantati
La più grave preoccupazione di Thamoddarit, il primo re di Bagan, erano le cinque terribili piaghe che sconvolgevano il suo regno: le tigri, gli scoiattoli volanti, i cinghiali, gli uccelli e le piante di zucca, che crescevano rapidissime, ricoprendo ovunque il terreno. Fu un eroe di nome Pyusawhti a salvare il regno, uccidendo i persecutori con il suo arco magico. Come ricompensa, Pyusawhti sposò la figlia di Thamoddarit e anni dopo gli succedette al trono. Quel giorno fece erigere una pagoda in ciascuno dei cinque luoghi in cui aveva sconfitto le minacce animali e vegetali: da questi primi edifici si sviluppò quello che oggi è uno dei più grandi complessi archeologici dell’Asia. Esteso su circa 35 chilometri quadrati, Bagan comprende 5000 templi in rovina e una settantina di santuari restaurati. Uno dei migliori punti di partenza per il visitatore è il Bagan Hotel, situato ai piedi del tempio di Gawdawpalin, sulle sponde dell’Ayeyarwaddy, a pochi passi dal museo archeologico di Old Bagan. Gli edifici di pietra rossiccia del complesso sorgono nel cuore di giardini incantati, collegati tra loro da stretti sentieri. Se si dedica un po’ di tempo ad esplorarli, ci si troverà davanti a una statua del Buddha quasi ad ogni angolo e in ogni camera, e dopo qualche giorno verrà voglia di armarsi di pala e pennello e partecipare in prima persona agli scavi a Bagan e nei dintorni.
Bagan, Old Bagan, Myanmar Website: www.myanmars.net/baganhotel Posizione: A Old Bagan, direttamente in riva all’Ayeyarwaddy, 16 Km a ovest dell’aeroporto di Nyaung U Camere: 50 Superior Rooms, 36 Deluxe Rooms, 12 Junior Suites, 4 Bagan Suites, 4 Riverview Suites Gastronomia: buona cucina tradizionale birmana e piatti occidentali. La cornice ideale per gustarli è il Riverside Garden Storia: costruito in una zona storica, ai piedi delle pagode Peculiarità: sembra di alloggiare in un enorme museo all’aria aperta Quota: da € 26 per persona, sistemazione in camera doppia Deluxe
Letture da portare in viaggio: Libera dalla paura di Aung San Suu Kyi
Inle Princess Resort, Lago Inle Il tesoro sul lago d’argento
Emanano un lieve aroma di resina e di bosco, luce tenue e un senso di calore anche nelle giornate più fredde: le case di legno hanno qualcosa di particolare, che fa sentire a casa propria anche in un Paese lontano. Un esempio di modello di questo fenomeno è l’Inle Princess Resort, sulle rive del lago di Inle. I suoi 42 chalet del colore del miele scuro liquido si ergono sullo specchio d’acqua tranquillo. Sotto i loro tetti bassi la vita scorre in semplicità ma con tutte le comodità necessarie; ci si siede a mangiare a uno dei tavoli del ristorante sul pontile e si è sempre immersi in un paesaggio idilliaco, che ricorda un delicato dipinto su seta. Il lago di Inle è un paradiso ritrovato: imbarcazioni cariche di frutta e di verdura o provviste di elaborate coperture degne di un palazzo scivolano sull’acqua, sospinte da uomini che remano in modo particolare, su una gamba sola. Gli ospiti dell’Inle Princess resort possono riempire piacevolmente le giornate con escursioni nelle colline di Shan, facendo birdwatching o semplicemente sedendosi sulle loro verande coperte per ammirare un tramonto mozzafiato. Letture da portare in viaggio: L’accordatore di piano di Daniel Mason
Magyizin Village, Inle Lake Yangon, Myanmar Website: www.inleprincessresort.com Posizione: sulla riva orientale del lago di Inle, a 30 Km dall’aeroporto di Heho (collegamenti quotidiani da Mandalay e Yangon, da 20 a 60 minuti di viaggio) Camere: 42 chalet Gastronomia: cucina birmana Peculiarità: hotel ispirato alle tipiche costruzioni su palafitta della regione per trovarsi vicinissimo alla natura. Quota: € 58 per persona, sistemazione camera Sul sito da www.goasia.it troverete altre 500 in proposte doppia Mountain View richiesta. per soddisfare qualsiasi
Charme e Spa
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Scoprite tutto il fascino dell’Oriente in un atmosfera di puro relax regalandovi l’emozione di un soggiorno lusso, charme e tranquillità nelle più belle destinazioni del continente asiatico. Abbiamo messo a vostra disposizione la nostra esperienza e scelto strutture per soddisfare tutti i vostri desideri!! Le nostre proposte mettono le tue esigenze al centro di un mondo di attenzione e servizi accuratamente studiati per trasformare la tua vacanza in un’esperienza unica per raffinatezza, bellezza e intensità. Vivete un momento di puro benessere e rilassatevi piacevolmente con i trattamenti massaggi, i servizi termali, la sauna, il bagno turco dei migliori centri spa. Immergetevi nell’atmosfera magica e romantica dei più bei paradisi tropicali. Spiagge bianchissime, acque cristalline, tramonti mozzafiato e natura incontaminata. Scoprite la cultura, l’arte, le antiche testimonianze archeologiche e le metropoli multiculturali. Gustate i sapori di una tradizione culinaria eccezionale.
Cambogia Charme e Spa Angkor charme e spa La zona monumentale di Angkor, distante pochi chilometri da Siem Reap, era l’antica capitale del regno Khmer, situata nel cuore della Cambogia. Oggi costituisce uno tra i più grandi ed affascinanti siti archeologici al mondo, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1992. In prossimità del lago Tonlè Sap, in un’area anticamente racchiusa da grandi e lunghissime mura, sorgeva una città dai criteri urbanistici straordinariamente razionali,
sulla quale svettavano centinaia di templi eretti dai regnanti Khmer, re con attributi divini che tra XI e XV secolo hanno reso ricco, potente e sublime il regno. Centinaia di questi templi sopravvivono oggi, strappati alla giungla, alcuni in un ottimo stato di conservazione. Il tempio più famoso è l’Angkor Wat (Suryavarman II), gioiello stilistico dalle impressionanti, ma armoniose proporzioni, divenuto simbolo nazionale della Cambogia (unico edificio al mondo
ad apparire su una bandiera nazionale). Il tempio venne fatto costruire dal Re Suryavarman II, il “re protetto dal sole” che volle farne il suo mausoleo. La sua costruzione iniziò nel 1122 e fu portata a termine già nel 1150, l’anno della sua morte, in quanto egli aveva ordinato che la gigantesca costruzione partisse da 4 lati contemporaneamente. Proseguendo verso nord si arriva all’Angkor Thom, l’ultima e la più grande delle antiche capitali khme
La Residence d’Angkor HHHHH Trattamento: prima colazione
Prezzo per persona in camera doppia Royal Deluxe Riverside da € 120,00
Una piscina che ha le stesse proporzioni dei laghetti dei templi, rivestita di 45.000 piastrelle, ognuna delle quali brilla di una diversa tonalità di verde. Una camera arredata con mobili di legno locale e bambù, stoffe di morbido cotone e cuscini dai colori brillanti. Un balcone che sembra fatto apposta per una colazione privata o una partita a dama. Il Residence d’Angkor, affacciato sul fiume nel cuore di Siem Reap, dista lo spazio di una passeggiata dall’Angkor Wat, ma non si lascia intimidire dalla maestosità che lo circonda e mostra la propria versione della Cambogia: un paese tranquillo, cordiale e premuroso. I materiali usati sono quelli tradizionali: legno, bambù, pietra e stoffe d’arredo provengono dalla zona circostante e sono state lavorate nelle imprese artigiane e nei laboratori protetti locali. La cucina si basa sulle ricette della tradizione e su ingredienti freschi, l’acqua già utilizzata non viene dispersa nel terreno ma riciclata per annaffiare il giardino, e per i trasporti quotidiani non si usa l’automobile, bensì la bicicletta. Ma chi pensasse a una formula di ecoturismo che comporta qualche disagio sarebbe in errore: il soggiorno qui non potrebbe essere più confortevole!
Vietnam Charme e Spa Hoi An charme e spa Hoi An è una pittoresca cittadina del Vietnam dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco per i suoi edifici di interesse storico che presentano un incrocio di stili diversi. Hoi An nasce come porto fluviale nella zona centrale del Vietnam, e raggiunse il proprio splendore nei secoli XVI e XVII. Per molti secoli è stato uno dei più importanti porti del SudEst Asiatico, e conserva ancora oggi le splendide abitazioni tradizionali dei ricchi mercanti cinesi, giapponesi ed europei. Tuttora presenta un’atmosfera di altri tempi, per la presenza di antiche dimore ed
edifici di grande fascino.Le sue stradine tortuose lungo le sponde del fiume sono piene di ristoranti e bancarelle. Una passeggiata nel centro storico, rimasto praticamente intatto dal XVI secolo, ci offre la possibilità di rivivere il passato, grazie anche alle botteghe che offrono artigianato di alta qualità e sete pregiate, e alle gallerie d’arte con oggetti di antiquariato e dipinti. A breve distanza si trova il sito UNESCO My Son; nei pressi del piccolo villaggio è stata scoperta una zona archeologica di grande importanza, risalente alla civiltà Cham.
Hotel The Nam Hai HHHHH L Trattamento: prima colazione
Situato sulla spiaggia di Ha My Beach, a mezz’ora dall’aeroporto di Danang e vicino all’antico porto di Hoi An, in una posizione che permette di combinare mare, spiaggia e relax alla visita delle imperdibili ricchezze Prezzo per persona culturali e architettoniche di questa regione, il resort, gestito dalla GHM Hotels è costituito da 60 camere in camera doppia Bedroom Villa da € 295,00 elegantemente arredate e 40 ville, da 1 a 5 camere da letto, con cucina e piscina privata disposte nel lussureggiante giardino con un incantevole vista sul mare e sulle Cham Islands. Tutte le sistemazioni sono dotate Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte di ampie camere da letto e lussuose sale da bagno. Tra i servizi offerti agli ospiti 2 ristoranti che propongono per soddisfare qualsiasi richiesta. cucina asiatica, locale e internazionale, una Spa, 3 piscine, campi da tennis e un campo da golf a 18 buche.
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Nha Trang charme e spa Nha Trang, situata a circa 1 ora di volo da Ho Chi Minh City, con le sue spiagge da cartolina, è la più rinomata località balneare del Vietnam, una mezzaluna di sabbia bianchissima lunga 6 km, con palme da cocco e decine di isolette ideali per snorkeling e immersioni. Buoni resort e ottimi ristoranti fanno di Nha Trang la meta ideale per soggiorni all’insegna del relax e del divertimento. A Nha Trang sono state trovate tracce di insediamenti umani che risalgono ad epoca Cham. In epoca coloniale i Francesi,
attratti dalle dalla bellezza della baia e dalle spiagge di sabbia bianca, vi costruirono ville per vacanze. Più tardi anche i militari americani erano soliti trascorrere brevi periodi di licenza a Nha Trang. Oggi la maggior parte delle infrastrutture turistiche di Nha Trang sono situate nella parte sud, a Biet Thu. Tran Phu corrisponde invece al centro cittadino con un lungomare ornato di palme. Questa città è anche un importante porto di pescatori e i ristoranti offrono specialità di pesce eccellenti.
Hotel Ana Mandara HHHHH Immerso in un grande giardino tropicale e situato direttamente su una spiaggia privata a circa 40 minuti dall’aeroporto e 1 chilometro dal centro di Nha Trang, il resort incarna perfettamente la filosofia Evason: stile unico e contemporaneo, particolare enfasi nel servizio personalizzato e nell’accoglienza che rispecchia la calda ospitalità vietnamita. Evason Ana Mandara & Six Senses Spa dispone di 74 camere di diverse tipologie elegantemente arredate, tutte con terrazzo privato e le comodità di un resort a 5 stelle quali servizi privati con Jacuzzi e doccia a pioggia, aria condizionata e ventilatori, televisione satellitare, telefono IDD, Lettore DVD, cassaforte, minibar, macchina per tè e caffè, servizio in camera 24h su 24h, accesso a internet gratuito (su richiesta). Possibilità di camere comunicanti. Evason Ana Mandara & Six Senses Spa offre una vasta selezione di alternative per pranzo e cena, con una selezione di piatti tipici orientali, occidentali e pietanze tradizionali del Vietnam serviti nell’Ana Pavillion Restaurant o nel beach Restaurant, posizionato presso la bella piscina. Il lobby bar è l’ideale per rilassarsi degustando del vino al calice, una birra di produzione internazionale oppure un cocktail, mentre il Pool Bar offre una vasta selezione di bevande. Sono a disposizione degli ospiti la Six Senses Spa, posizionata lungo la spiaggia in una piantagione di noci di cocco , che offre un ampia gamma di trattamenti sia Orientali che Occidentali, due piscine, una palestra, un campo da tennis, ping pong e campo di beach volley, un centro business, una rifornita libreria,un centro per gli sport acquatici con attrezzature per praticare snorkeling, windsurf, immersioni, hobiecat, paracadute ascennsionale, sci nautico e kayak. Sono disponibili barche e biciclette a noleggio. Il gift shop e la gioielleria offrono articoli di artigianato locale, lavori artistici, una galleria di quadri, l’angolo gourmet e servizio sartoria.
Evason Ninh Van Bay HHHHH L Situato in una posizione mozzafiato tra le impressionanti formazioni rocciose e la sabbia bianca della quieta baia di Ninh Van, accessibile unicamente via mare, l’Evason Hideaway riflette totalmente la filosofia della catena Six Senses, nel rispetto della tradizione locale, con design moderno e raffinato, ampi spazi e una particolare cura e attenzione per gli ospiti. Il resort, raggiungibile dall’aeroporto di Nha Trang con un trasferimento di circa 1 ora in auto e 20 minuti di barca è costituito da 54 ville di diverse tipologie dotate di ampi spazi privati, piscina privata veranda o terrazza. Le ville sono situate di fronte alla spiaggia, adagiate sui promontori collinari e incastonate nelle formazioni rocciose dove sono state abilmente costruite le piscine private. Molte ville situate nell’area collinare, vicino alla Six Senses Spa, offrono una propria Spa suite. Le differenti categoria di villa offrono diversi livelli di privacy e sono dotati di tutti i comfort tipici di una struttura di altissimo livello. I ristoranti sono 3, il Dining by the Bay, con vista sulla baia, che serve piatti internazionali, locali e specialità fusion’ unendo la tradizione occidentale a quella orientale, il Dining by the Pool, aperto anche a pranzo, situato presso la piscina principale ed il Dining by the Rocks che offre un’ambientazione intima e raccolta, che guarda verso la baia ed e serve menù da sei portate da abbinare alla selezione di vini approntata personalmente dallo Chef. La Six Senses Spa offre una vasta selezione di trattamenti olistici e personalizzati per assecondare le richieste e le preferenze individuali. Nel tempo libero è possibile praticare windsurf,immersioni, sci nautico, tennis, hiking, snorkelling, canoa, pesca,pallavolo, escursioni.
Indirizzo e altri recapiti: 75000 Beachside Tran Phu Boulevard, Nha Trang, Vietnam Tel.: +84-58-352-2222 Fax: +84-58-352-5828 Trattamento: prima colazione
Prezzo per persona in camera doppia Garden View da
€ 140,00
Indirizzo e altri recapiti: Ninh Van Bay, Nha Trang city, Kanh Hoa Province, Nha Trang, Vietnam Trattamento: prima colazione
Prezzo per persona in camera doppia Hill Top Villa da
€ 304,00
Phu Quoc charme e spa L’isola di Phu Quoc si trova al largo della costa occidentale del Vietnam. Dal punto di vista prettamente geografico l’isola è più vicina alle coste Cambogiane, da cui dista soli 13 km in linea d’aria. Phu Quoc è
un’isola montuosa ancora in gran parte ricoperta da fitte foreste, con belle spiagge di sabbia bianca lambite da un mare azzurro turchese. L’isola si raggiunge in volo da Ho Chi Minh City.
Chen Sea Resort & Spa HHHH Situato in una tranquilla baia direttamente su 300 metri di spiaggia dorata circondata dalla vegetazione tropicale Il resort è progettato per integrarsi con la natura circostante e la realizzazione ha seguito un progetto per ridurre quanto più possibile l’impatto sulla natura. I 36 bungalow, tutti vista mare, includono anche 12 ville con piscina privata. Tutte le sistemazioni sono dotate di doccia esterna, aria condizionata, TV con lettore DVD, minibar, cassetta di sicurezza. Il ristorante, affacciato sul mare, serve specialità della cucina mediterranea e piatti locali ed internazionali. La Spa, costruita attorno ad un’antica casa in stile Hoi An direttamente sulla spiaggia propone un mix di trattamenti tradizionali e contemporanei. Nel tempo libero sono a disposizione degli ospiti 1 piscina infinity pool e la possibilità di praticare numerosi sport acquatici come windsurf, kayak,vela, diving, snorkeling, kite surf ed effettuare escursioni di vario genere sull’isola.
Indirizzo e altri recapiti: Bai Xep, Ong Lang Hamlet, Cua Duong Village, Phu Quoc Island, Vietnam Trattamento: prima colazione
Prezzo per persona in camera doppia Sea View da
€ 90,00
Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
Myanmar Charme e Spa
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Ngwe Saung charme e spa Ngwe Saung è una località solo recentemente aperta al turismo internazionale. Conosciuta anche come
Aureum Palace Ngwe Saung HHHH
Trattamento: prima colazione
Prezzo per persona. in camera doppia Deluxe da
Silver Beach, sorge su una bella spiaggia di sabbia bianca a circa 1 ora di auto dall’aeroporto di Pathein.
€ 47,00
Resort appartenente alla più importante catena alberghiera del paese, dispone di 55 bungalow vista mare con veranda e 5 executive suite con piscina privata. I 2 ristoranti ed i 2 bar servono specialità della cucina asiatica ed occidentale. Tra i servizi per il tempo libero a disposizione degli ospiti una grande piscina, una Spa, un campo da tennis, una biblioteca. È possibile effettuare escursioni in barca alle isole circostanti, praticare windsurf, vela, snorkeling e bicicletta.
Ngapali charme e spa La spiaggia di Ngapali, situata a meno di un’ora dall’aeroporto di Thandwe, collegato a sua volta con voli diretti da Yangon, è la più bella delle destinazioni balneari accessibili a chi visita il Myanmar. Con la sua ampia e incontaminata distesa di sabbia lunga
Hotel Sandoway Resort HHHHH
Trattamento: prima colazione
Prezzo per persona. in camera doppia Deluxe da
più di 3 km, è separata da altre spiagge da piccoli promontori rocciosi che è possibile superare a piedi senza difficoltà. Diversi i villaggi nelle vicinanze, e al largo isolotti di roccia e isole più grandi raggiungibili in barca.
€ 78,00
Trattamento: prima colazione
Semplicemente il più esclusivo resort in Myanmar, immerso nell’atmosfera orientale dei giardini tropicali e delle piantagioni di cocco. Lungo la candida spiaggia di Ngapali, ad un’ora di volo da Yangon, il Sandoway Resort è una delle migliori sintesi di ospitalità orientale e bellezza naturale, il tutto amalgamato dall’esperienza italiana. Le nuove ville di 120 mq, tutte con vista mare, costruite su 2 piani con salotto e terrazza privata, offrono tutto ciò di cui si può aver bisogno in un resort esclusivo. Il resort è costruito con vari tipi di legno pregiati, pietre e marmo sapientemente lavorati dalle maestranze locali. Gli interni sono arredati con mobili ed accessori raffinati prodotti in esclusiva per l’hotel. I cottages e le camere rispettivamente di 80 e 75 mq sono disposti su 2 piani e molto confortevoli. I 2 ristoranti all’aperto offrono una cucina prelibata e specialità di pesce, che arriva fresco ogni giorno, preparate da chef europei. Non manca la Spa, specializzata in massaggi, aromaterapia e trattamenti di bellezza.
Aureum Palace Ngapali HHHHSUP Resort di livello internazionale posizionato direttamente sulla spiaggia costituito da 44 cottage bilocali dotati
di veranda, Jacuzzi ed aria condizionata. La proposta culinaria spazia dalla cucina tradizionale asiatica a piatti Prezzo per persona. della cucina internazionale. Il bar, la Spa, il servizio massaggi, una piscina ed una biblioteca completano in camera doppia Garden View Cottage da € 78,00 l’offerta. È possibile praticare windsurf, snorkeling, bicicletta e golf nel vicino campo a 9 buche.
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Myanmar no frills
Myanmar Durata: 10gg/7nn Assistenza: italiano Partenze libere con servizi privati, tutti i giorni
Categoria degli hotel selezionati: HHH Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 1.950,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
€ 280,00 € 65,00
Mandalay Bagan
Heho Lago Inle
Yangon
1° giorno: ITALIA - YANGON (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Yangon con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore), Thai Airways (Via Bangkok), Qatar Airways (via Doha). Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno: Arrivo YANGON (-/-/-) Arrivo al mattino a Yangon. Trasferimento e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio inizio delle visite della città: la pagoda Chaukhtatkyi, con l’enorme statua del Buddha reclinato, la suggestiva Pagoda Shwedagon (Pagoda d’Oro), monumento simbolo della città, alta più di 100 metri e sormontata da uno “hti” decorato con centinaia di diamanti e pietre preziose. Rientro in albergo. Pernottamento 3° giorno: YANGON - BAGAN (B/-/-) Di primo mattino trasferimento in aeroporto e volo per Bagan. Intera giornata dedicata alla visita di Bagan, capitale del regno birmano dal X al XIII secolo, con Angkor sicuramente il sito archeologico più affascinante ed importante di tutto l’Oriente. Centinaia degli oltre 8000 tra templi, pagode e monasteri esistenti un tempo sono ancora oggi sparsi nell’arida pianura. Sistemazione in hotel. Pasti liberi. Pernottamento. 4° giorno: BAGAN - MANDALAY (B/-/-) Prima colazione. Al mattino partenza in auto per Mandalay (circa 4 ore), capitale birmana durante il XIX secolo. Nel pomeriggio visita del monastero in legno Shwenandaw, unico edificio rimasto del complesso originale del palazzo reale e della pagoda Kuthodaw, conosciuta anche come il più grande libro del mondo. Al calar del sole escursione alla Mandalay Hill per un suggestivo tramonto. Sistemazione in hotel. Pasti liberi. Pernottamento. 5° giorno: MANDALAY (Amarapura e Mingun) (B/-/-) Prima colazione. Al mattino escursione ad Amarapura, una delle tre antiche capitali che si trovano nei pressi di Mandalay. Si visita il monastero Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
Proponiamo di seguito un viaggio che tocca le località più belle del Myanmar pensato per coloro i quali siano alla ricerca di un tour dal prezzo particolarmente vantaggioso: sistemazione in hotel 3 stelle con trattamento di pernottamento e prima colazione, visite con guida accompagnatore parlante italiano. Mahagandayon, uno dei maggiori del paese, dove vivono e studiano centinaia di giovani monaci e l’U Bein Bridge, il più lungo ponte esistente realizzato in tek. Rientro a Mandalay con sosta lungo il tragitto per visitare la Pagoda Mahamuni. Nel pomeriggio escursione in battello a motore sul fiume Irrawaddy fino a Mingun (1 ora circa), dove si erge l’enorme pagoda gravemente danneggiata da un terremoto nel 1838 e si osserva una fra le più grandi campane esistenti, pesante 90 tonnellate. Rientro a Mandalay nel tardo pomeriggio. Pasti liberi. Pernottamento. 6° giorno: MANDALAY - HEHO - LAGO INLE (B/-/-) Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e volo per Heho. Proseguimento in auto per le rive del Lago Inle (27 km – 1 ora circa), situato a circa 900 m.s.l.m. Inizio delle visite in barca del lago con il monastero “dei gatti che saltano”, costruito in legno su palafitte e dei villaggi degli Intha, la popolazione autoctona che vive sulle rive e nei villaggi galleggianti del lago. Lungo il tragitto si potranno osservare le caratteristiche imbarcazioni con i “pescatori che remano con la gamba” ed i “giardini galleggianti”. Al termine delle visite sistemazione in hotel. Pasti liberi. Pernottamento. 7° giorno: LAGO INLE
(B/-/-)
Prima colazione. Proseguimento delle visite del lago con il villaggio di Indein, con le sue incantevoli pagode del XVI secolo, vera e propria “foresta” di stupa in rovina. Si continua con la visita della pagoda Phaungdaw, il sito religioso più sacro della zona meridionale dello Stato Shan, dove sono presenti cinque statue coperte di foglia d’oro, ed il villaggio di Innpawkhone, per visitare un laboratorio di tessitura della seta e dei loti. Nel pomeriggio rientro in hotel. Pasti liberi. Pernottamento. 8° giorno: BAGAN - YANGON (B/-/-) Prima colazione. Trasferimento all’aeroporto di Heho e volo di linea per Yangon. Proseguimento delle visite di Yangon con il centro della città , il quartiere coloniale, lo Scott Market, dove si trovano oggetti di artigianato e souvenir che arrivano da ogni parte del paese. Sistemazione in hotel. Pernottamento. 9° giorno: YANGON Partenza (B/-/-) Prima colazione. Giornata a disposizione. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo per l’Italia con Singapore Airlines (via Singapore), Thai Airways (Via Bangkok), Qatar Airways (via Doha) o altra compagnia Iata. 10° giorno: arrivo ITALIA Arrivo in Italia al mattino presto
(-/-/-)
Myanmar classico
Myanmar
Un viaggio che tocca le località più belle del Myanmar: Yangon con l’imponente “pagoda d’oro” Shwedagon, i pittoreschi villaggi galleggianti del lago Inle, l’antica capitale di Mandalay e le cittadine Durata: 10gg/7nn reali minori, e Bagan, il più importante sito archeologico del paese. Su richiesta è possibile abbinare Assistenza: italiano un soggiorno mare a Ngapali o nelle località balneari più rinomate della Thailandia e della Malesia.
Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 3, 9, 17, 23 gennaio; 7, 13, 21 febbraio; 6, 14, 20, 28 marzo; 18, 24 aprile; 29 maggio; 20 giugno; 17, 25 luglio; 8, 14, 16 agosto; 19 settembre; 9, 24, 30 ottobre; 7, 13, 21 novembre; 4, 20, 26, 27 dicembre Partenze di gruppo esclusive Go Asia con voli Singapore Airlines (per itinerario e prezzi consultare il sito internet): 14 agosto, 26 e 27 dicembre 2014 Partenze libere con servizi privati tutti i giorni.
Categoria degli hotel selezionati: HHH e HHHH Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 2.240,00
1° giorno: ITALIA - YANGON (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Yangon con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore), Qatar Airways (via Doha), Thai Airways (via Bangkok) o altra compagnia Iata. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno: arrivo YANGON (-/-/D) Arrivo al mattino a Yangon. Trasferimento e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio inizio delle visite della città: la pagoda Chaukhtatkyi, con l’enorme statua del Buddha reclinato, il centro della città e, al tramonto, la suggestiva Pagoda Shwedagon (Pagoda d’Oro), monumento simbolo della città, alta più di 100 metri e sormontata da uno “hti” decorato con centinaia di diamanti e pietre preziose. Rientro in albergo, cena e pernottamento. 3° giorno: YANGON - HEHO - LAGO INLE (B/L/D) Prima colazione. Al mattino trasferimento in aeroporto e volo per Heho. Proseguimento in pullman per le rive del Lago Inle (27 km -1 ora circa), situato a circa 900 m.s.l.m. Dopo il pranzo in ristorante locale escursione in barca per visitare la pagoda Phaungdaw, il sito religioso più sacro della zona meridionale dello Stato Shan, dove sono presenti cinque statue coperte di foglia d’oro ed il monastero “dei gatti che saltano”, costruito in legno su palafitte. Lungo il tragitto si potranno osservare le caratteristiche imbarcazioni con i “pescatori che remano con la gamba” ed i “giardini galleggianti”. Sistemazione e cena in hotel. 4° giorno: LAGO INLE - HEHO - MANDALAY (B/L/D) Prima colazione. Al mattino proseguimento delle visite in barca del lago Inle con un’escursione in barca a Indein, con le sue incantevoli pagode del XVI secolo, vera e propria “foresta” di stupa in rovina.. Dopo il pranzo in ristorante locale trasferimento all’aeroporto di Heho e volo per Mandalay, capitale birmana durante il XIX secolo. Al calar del sole escursione alla Mandalay Hill per un suggestivo tramonto. Sistemazione in hotel e cena. 5° giorno: MANDALAY (Amarapura e Mingun) (B/L/D) Prima colazione. Al mattino escursione ad Amarapura, una delle tre antiche capitali che si trovano nei pressi di Mandalay. Si visita il monastero Mahagandayon, uno dei maggiori del paese, dove vivono e studiano centinaia di giovani monaci e l’U Bein Bridge, il più lungo ponte esistente realizzato in tek. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio escursione in battello a motore sul fiume Irrawaddy fino a Mingun (1 ora circa), dove si erge l’enorme
Supplemento singola da pagoda gravemente danneggiata da un terremoto Tassa e spese di iscrizione nel 1838 e si osserva una fra le più grandi campane esistenti, pesante 90 tonnellate. Rientro a Mandalay e cena in albergo. 6° giorno: MANDALAY - BAGAN (B/L/D) Prima colazione. Al mattino visita della pagoda Mahamuni e del monastero in legno Shwenandaw, unico edificio rimasto del complesso originale del Mandalay palazzo reale. Pranzo in ristorante locale e trasferiHeho Bagan mento in aeroporto e volo per Bagan. Sistemazione Lago Inle in hotel e cena.
€ 430,00 € 65,00
Ngapali
7° giorno: BAGAN (B/L/D) Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita di Bagan, capitale del regno birmano dal X al XIII secolo, con Angkor sicuramente il sito archeologico più affascinante ed importante di tutto l’Oriente. Centinaia degli oltre 8000 tra templi, pagode e monasteri esistenti un tempo sono ancora oggi sparsi nell’arida pianura. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione e cena in hotel. Pernottamento. 8° giorno: BAGAN - YANGON (B/L/D) Prima colazione. Al mattino proseguimento delle visite di Bagan: il mercato di Nyaung Oo, la pagoda Shwezigon, prototipo degli ultimi stupa del Myanmar, la Pagoda di Ananda, uno dei tempi più belli, più grandi e meglio conservati nell’antica era di Bagan. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e rientro in aereo a Yangon. Arrivo dopo un’ora di volo e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
Yangon
spiagge da piccoli promontori rocciosi che è possibile superare a piedi senza difficoltà. Diversi i villaggi nelle vicinanze, e al largo isolotti di roccia e isole più grandi raggiungibili in barca. Sandoway Resort HHHHH - www.sandowayresort.com Posizionato tra le palme da cocco sull’incontaminata spiaggia di Ngapali Beach nella baia di Bengali. Il resort di lusso consiste di 56 Villas e Cottages,dislocati in 6 acri di terreno di cui 450 metri lungo la spiaggia e nei giardini tropicali, la maggior parte con vista sull’oceano. Il resort è disegnato nella tradizionale eleganza del sud est asiatico e costruito con vari tipi di legni pregiati, pietre e marmo.
9° giorno: YANGON partenza (B/-/-) Prima colazione. Giornata a disposizione. In tempo (B/-/-) utile trasferimento in aeroporto e volo per l’Italia 9°/10° giorno: NGAPALI con Thai Airways (via Bangkok),Singapore Airlines Prima colazione in hotel. Giornata a disposizione. (via Singapore), Qatar Airways (via Doha) o altra 11° giorno: NGAPALI - YANGON - partenza compagnia Iata. (B/L/-) Prima colazione. Al mattino trasferimento all’aero10° giorno: arrivo ITALIA (-/-/-) porto di Thandwe e volo per Yangon. Proseguimento Arrivo in Italia al mattino presto. delle visite della città: la pagoda Botataung, il Museo Nazionale (chiuso il lunedì e martedì), lo Scott Market (chiuso il lunedì). Pranzo in ristorante. In POSSIBILITà di ESTENSIONE mare a tempo utile trasferimento in aeroporto e volo per ngapali l’Italia con Thai Airways (via Bangkok), Singapore Airlines (via Singapore) o altra compagnia Iata. 8° giorno: BAGAN - THANDWE - NGAPALI (B/-/-) (-/-/-) Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e volo 13° giorno: arrivo ITALIA per Thandwe. Proseguimento per Ngapali e sistema- Arrivo in Italia al mattino presto. zione al resort prescelto. La spiaggia di Ngapali è la più bella delle destinazioni balneari accessibili a chi visita il Myanmar, con la sua ampia e incontaminata Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte distesa di sabbia lunga più di 3 km, è separata da altre per soddisfare qualsiasi richiesta.
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Il meglio del Myanmar
Myanmar
Viaggio classico che oltre a toccare le località più belle del Myanmar come Yangon, i pittoreschi villaggi galleggianti del lago Inle, l’antica capitale Mandalay e le cittadine reali minori, l’imponente Bagan, include la visita della celebre Roccia D’oro, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti del paese ed una delle icone più conosciute. Lungo il tragitto si visiterà anche la cittadina di Bago, una delle Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, antiche capitali del regno. Su richiesta è possibile abbinare al viaggio un soggiorno mare a Ngapali o con piccoli gruppi che si formano in loco e che rara- nelle località balneari più rinomate della Thailandia e della Malesia.
Durata: 12gg/9nn Assistenza: italiano
mente superano le 15 persone. Partenze 2014: 26 marzo; 16, 22 aprile; 27 maggio; 18 giugno; 15 , 23 luglio; 6, 12, 14 agosto; 17 settembre; 7, 22, 28 ottobre; 5, 11, 19 novembre; 2, 18, 24, 25 dicembre Partenze libere con servizi privati, tutti i giorni
e pernottamento.
3° giorno: YANGON - KYAIKHTIYO (B/L/D) Prima colazione. Partenza per Kyaikhtiyo, nello stato Mon, località dove si trova la Golden Rock, un’enorme roccia sferica coperta di lamine d’oro in bilico sul HHH HHHH Categoria degli hotel selezionati: e bordo di un precipizio di una montagna (si crede con l’aiuto di un capello del Buddha), importante luogo Prezzo per persona, minimo 2 persone di pellegrinaggio del paese e sicuramente una delle Quota base da € 2.580,00 immagini più conosciute del paese. Si percorrono Supplemento singola da € 510,00 4 ore in auto fino a Kin Pun da dove si prosegue Tassa e spese di iscrizione € 65,00 per circa 11 km su una strada dissestata a bordo di camion dotati di panche di legno (circa 45 minuti) fino alla sommità del monte. Pranzo in corso d’escursione in ristorante locale. Il lungo viaggio, a tratti disagevole, viene ripagato dalla stupenda vista che si gode una volta giunti sulla sommità, immersi in un Mandalay atmosfera carica di misticismo e devozione, particolarmente suggestiva al calar del sole. Sistemazione in Heho hotel e cena. Bagan Lago Inle
Bago
Kyaikhtiyo Yangon
Nota: l’ultima parte del viaggio viene effettuata a bordo di camion dotati di panche di legno e su strade sconnesse. è richiesto quindi un buon spirito di adattamento.
4° giorno: KYAIKHTIYO - BAGO - YANGON (B/L/D) Dopo la prima colazione e la vista panoramica della Roccia D’oro al mattino presto si rientra a Kin Pun, da dove si prosegue in auto per Bago (circa 3 ore), una delle antiche capitali del regno. Lungo il tragitto sosta ad un mercato locale e visita della pagoda Shwemawdaw, alta ben 114 metri (più della pago-
che imbarcazioni con i “pescatori che remano con la gamba” ed i “giardini galleggianti”. Sistemazione e cena nell’hotel della categoria prescelta. 6° giorno: LAGO INLE - HEHO - MANDALAY (B/L/D) Prima colazione. Al mattino proseguimento delle visite in barca del lago Inle con un’escursione in barca a Indein, con le sue incantevoli pagode del XVI secolo, vera e propria “foresta” di stupa in rovina. Dopo il pranzo in ristorante locale trasferimento all’aeroporto di Heho e volo per Mandalay, capitale birmana durante il XIX secolo. Al calar del sole, se il tepo lo permette, escursione alla Mandalay Hill per un suggestivo tramonto. Sistemazione nell’hotel della categoria prescelta e cena. 7° giorno: MANDALAY (Amarapura e Mingun) (B/L/D) Prima colazione. Al mattino escursione ad Amarapura, una delle tre antiche capitali che si trovano nei pressi di Mandalay. Si visita il monastero Mahagandayon, uno dei maggiori del paese, dove vivono e studiano centinaia di giovani monaci e l’U Bein Bridge, il più lungo ponte esistente realizzato in tek. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio escursione in battello a motore sul fiume Irrawaddy fino a Mingun (1 ora circa), dove si erge l’enorme pagoda gravemente danneggiata da un terremoto nel 1838 e si osserva una fra le più grandi campane esistenti, pesante 90 tonnellate. Rientro a Mandalay e cena in albergo. 8° giorno: MANDALAY - BAGAN (B/L/D) Prima colazione. Al mattino visita della pagoda Mahamuni e del monastero in legno Shwenandaw, unico edificio rimasto del complesso originale del palazzo reale. Pranzo in ristorante locale e trasferimento in aeroporto e volo per Bagan. Sistemazione nell’hotel della categoria prescelta. Cena in albergo. 9° giorno: BAGAN (B/L/D) Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita di Bagan, capitale del regno birmano dal X al XIII secolo, con Angkor sicuramente il sito archeologico più affascinante ed importante di tutto l’Oriente. Centinaia degli oltre 8000 tra templi, pagode e monasteri esistenti un tempo sono ancora oggi sparsi nell’arida pianura. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione e cena in hotel. Pernottamento.
1° giorno: ITALIA - YANGON (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Yangon con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore), Thai Airways (Via Bangkok), Qatar Airways (via Doha). Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno: arrivo YANGON (-/-/D) Arrivo al mattino a Yangon. Trasferimento e sistemazione nell’hotel della categoria prescelta. Nel pomeriggio inizio delle visite della città: la pagoda Chaukhtatkyi, con l’enorme statua del Buddha reclinato, il centro della città e, al tramonto, la suggestiva Pagoda Shwedagon (Pagoda d’Oro), monumento simbolo della città, alta più di 100 metri e sormontata da uno “hti” decorato con centinaia di diamanti e pietre preziose. Rientro in albergo, cena Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
da Shwedagon di Yangon) e del colossale Buddha disteso Shwetalyaung, considerato come uno dei più realistici. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio rientro a Yangon, lungo il tragitto visita della pagoda Kyaik Pun Paya, complesso dove sono situate 4 statue di Buddha alte 30 metri. Arrivo nel tardo pomeriggio a Yangon. Sistemazione e cena in hotel. 5° giorno: YANGON - HEHO - LAGO INLE (B/L/D) Prima colazione. Al mattino trasferimento in aeroporto e volo per Heho. Proseguimento in pullman per le rive del Lago Inle (27 km - 1 ora circa), situato a circa 900 m.s.l.m. Dopo il pranzo in ristorante locale escursione in barca per visitare la pagoda Phaungdaw, il sito religioso più sacro della zona meridionale dello Stato Shan, dove sono presenti cinque statue coperte di foglia d’oro ed il monastero “dei gatti che saltano”, costruito in legno su palafitte. Lungo il tragitto si potranno osservare le caratteristi-
10° giorno: BAGAN - YANGON (B/L/D) Prima colazione. Al mattino proseguimento delle visite di Bagan: il mercato di Nyaung Oo, la pagoda Shwezigon, prototipo degli ultimi stupa del Myanmar, la Pagoda di Ananda, uno dei tempi più belli, più grandi e meglio conservati nell’antica era di Bagan. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e rientro in aereo a Yangon. Arrivo dopo un’ora di volo e sistemazione nell’hotel della categoria prescelta. Cena e pernottamento. 11° giorno: YANGON partenza (B/-/-) Prima colazione. Giornata a disposizione. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo per per l’Italia con Singapore Airlines (via Singapore), Thai Airways (Via Bangkok), Qatar Airways (via Doha) o altra compagnia Iata. 12° giorno: arrivo ITALIA (-/-/-) Arrivo in Italia al mattino presto
Golden Myanmar Itinerario che partendo da Yangon ci porta alla scoperta dell’incredibile patrimonio artistico e culturale di questo paese, includendo oltre alle mete classiche di un viaggio in Myanmar località come minori come Pindaya, conosciuta per le grotte che ospitano migliaia di statue del Buddha, e la cittadina di Monywa, situata sulle rive del fiume Chindwin, dove si visita il complesso rupestre di Po Win Daung prima di proseguire via fiume per il grandioso sito archeologico di Bagan. Da ottobre ad aprile il viaggio può essere abbinato ad un soggiorno balneare nelle spiagge di Ngapali o Ngwe Saung o tutto l’anno nelle località balneari più rinomate della Thailandia e della Malesia. 1° giorno: ITALIA - YANGON (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Yangon con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore), Thai Airways (Via Bangkok), Qatar Airways (via Doha). Pasti e pernottamento a bordo.
Durata: 12gg/9nn Assistenza: italiano Partenze libere con servizi privati, tutti i giorni
Categoria degli hotel selezionati: HHH e HHHH Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 2.680,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
2° giorno: arrivo YANGON (-/-/D) Arrivo al mattino a Yangon. Trasferimento e sistemazione nell’hotel della categoria prescelta. Nel pomeriggio inizio delle visite della città: la pagoda Chaukhtatkyi, con l’enorme statua del Buddha reclinato, la suggestiva Pagoda Shwedagon (Pagoda d’Oro), monumento simbolo della città, alta più di 100 metri e sormontata da uno “hti” decorato con centinaia di diamanti e pietre preziose. In serata cena in ristorante locale. Rientro in hotel e pernottamento.
€ 580,00 € 65,00
Monywa Mandalay Pindaya Heho Lago Inle
Pakkoku Bagan
3° giorno: YANGON - HEHO - PINDAYA LAGO INLE (B/L/-) Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto e volo per Heho, da dove si prosegue in auto per circa 80 chilometri attraverso bei paesaggi collinari, fino alla località collinare di Pindaya. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita delle grotte dove le statue del Buddha, a migliaia, di differenti fatture e dimensioni, collocate nel corso dei secoli dai fedeli, formano un labirinto all’interno di grandi caverne carsiche. Al termine delle visite partenza in auto per il Lago Inle, situato a circa 900 m.s.l.m. Sistemazione 7° giorno: MANDALAY - MONYWA (B/L/-) Prima colazione. Al mattino visita della città con in hotel e pernottamento. la pagoda Kuthodaw, conosciuta anche come il 4° giorno: LAGO INLE (B/L/-) più grande libro del mondo, il monastero in legno Prima colazione. Al mattino escursione in barca Shwenandaw, unico edificio rimasto del complesso per Indein, con le sue incantevoli pagode del XVI originale del palazzo reale e la pagoda Mahamuni. secolo, vera e propria “foresta” di stupa in rovina Al termine partenza per Monywa, il maggior centro e visita di Iwama, con il suo mercato galleggiante. della valle del fiume Chindwin, visitando lungo Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita il tragitto la pagoda Thanbodday, grande temdella pagoda Phaungdaw, il sito religioso più sacro pio riccamente decorato. Sistemazione in hotel. della zona meridionale dello Stato Shan, dove sono Pernottamento. presenti cinque statue coperte di foglia d’oro, del monastero “dei gatti che saltano”, costruito in legno 8° giorno: MONYWA - PAKKOKU - BAGAN (B/L/-) su palafitte, e di una manifattura di tessitura della seta. Durante le visite si potranno osservare le carat- Di primo mattino si attraversa il ponte sul fiume teristiche imbarcazioni con i “pescatori che remano Chindwin, e si prosegue in auto fino alle grotte di con la gamba” ed i “giardini galleggianti”. Rientro in Po Win Daung (24 km circa), importante luogo di culto buddista dove si osservano circa 50 grotte albergo. Pernottamento. caratterizzate da pitture e statue scavate nella roccia. Al termine partenza per Pakkoku con sosta lungo il 5° giorno: LAGO INLE - HEHO - MANDALAY (B/L/-) tragitto per visitare Pakhangyi, cittadina con mura Prima colazione in hotel. Al mattino proseguimento risalenti al XIX secolo e con il più vecchio monastero delle visite del Lago. Pranzo in ristorante locale. in legno del paese. Pranzo in ristorante locale in Trasferimento all’aeroporto di Heho e partenza con corso d’escursione. Imbarco dal molo di Pakkoku e volo di linea per Mandalay. Trasferimento in hotel e navigazione fino a Bagan (arrivo previsto nel tardo pomeriggio). Sistemazione in hotel. Pernottamento. pernottamento. 6° giorno: MANDALAY (Amarapura e Mingun) (B/L/-) Prima colazione. Al mattino partenza per Amarapura, una delle tre antiche capitali che si trovano nei pressi di Mandalay. Si visita il monastero Mahagandayon, uno dei maggiori del paese, dove vivono e studiano centinaia di giovani monaci e l’U Bein Bridge, il più lungo ponte esistente realizzato in tek. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio escursione in battello a motore sul fiume Irrawaddy fino a Mingun (1 ora circa), dove si erge l’enorme pagoda gravemente danneggiata da un terremoto nel 1838 e si osserva una fra le più grandi campane esistenti, pesante 90 tonnellate. Rientro a Mandalay. Pernottamento.
Myanmar
Yangon
Ananda, uno dei tempi più belli, più grandi e meglio conservati nell’antica era di Bagan. Successiva visita a Ananda Ok Kyaung, uno dei pochi monasteri in mattoni sopravvissuti dall’antica era di Bagan fino a oggi ed ad una manifattura di oggetti in lacca. Nel tardo pomeriggio visita del tramonto dalla sommità di uno dei templi. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione. Rientro in hotel. Pernottamento. 10° giorno: BAGAN - YANGON (B/L/-) Prima colazione. Al mattino proseguimento delle visite di Bagan: l’elegante tempio Nagayon, il Nanpaya, risalente alla fine dell’XI secolo ed il tempio in stile indiano Gubaukgyi, situato nei pressi del villaggio di Myinkaba, caratterizzato da interessanti e ben conservati dipinti al suo interno. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione. Al pomeriggio rientro in aereo a Yangon. Arrivo dopo un’ora di volo e trasferimento in hotel. Pernottamento.
11° giorno: YANGON partenza (B/L/-) Prima colazione. Proseguimento delle visite di Yangon con il centro della città ed il Mercato Bogyoke, che offre un vasto assortimento di artigianato locale. Pranzo in ristorante locale. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo per per l’Italia con Singapore Airlines (via Singapore), Thai Airways (Via Bangkok), Qatar Airways (via Doha) o altra compagnia Iata. 12° giorno: arrivo ITALIA (-/-/-) Arrivo in Italia al mattino presto 9° giorno: BAGAN (B/L/-) Quote individuali di partecipazione: Prima colazione. Giornata dedicata alla visita di Bagan, capitale del regno birmano dal X al XIII secolo, con Angkor sicuramente il sito archeologico più affascinante ed importante di tutto l’Oriente. Centinaia degli oltre 8000 tra templi, pagode e monasteri esistenti un tempo sono ancora oggi sparsi nell’arida pianura. Visita al mercato di Nyaung Oo e proseguimento per la zona archeologica di Bagan, con i suoi magnifici templi e stupa risalenti al periodo compreso tra il X e il XIV secolo. Visite dei monumenti più spettacolari come la pagoda Shwezigon, prototipo degli ultimi stupa del Myanmar; Wetkyiin- Gubyaukgyi, ‘tempio nella grotta’ risalente al Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte XIII secolo, con i suoi eleganti affreschi; la Pagoda di per soddisfare qualsiasi richiesta.
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Myanmar partenza speciale festival di ottobre
Myanmar Durata: 13gg/10nn Assistenza: italiano
In occasione del Thadingyut Festival al Golden Rock e del Phaung Daw Oo Festival sul Lago Inle
Itinerario di 13 giorni per assistere alle celebrazioni del Phaung Daw Oo Festival nell’incantevole scenario del Lago Inle partecipando alla giornata culmine dei festeggiamenti con le processioni e le regate delle imbarcazioni degli Intha. Si potrà inoltre assistere alle celebrazioni del Thadingyut, o festa delle luci, nella suggestiva cornice del Golden Rock, una delle icone più conosciute del paese. Si visitano, inoltre, Yangon, con sue pagode rivestite d’oro, l’antica capitale Mandalay e le cittadine reali minori e Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 2.890,00 Bagan, grandioso complesso con centinaia di pagode, stupa e monasteri. Partenza speciale di gruppo, minimo 6 partecipanti con accompagnatore dall’Italia al raggiungimento dei 15 partecipanti: 6 ottobre 2014.
Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
Bagan
€ 850,00 € 65,00
Mandalay Pindaya Heho Lago Inle Bago
Kyaikhtiyo (Golden Rock)
Yangon
1° giorno, 6 ottobre: MILANO - SINGAPORE (-/-/-) Partenza da Milano Malpensa con volo di linea Singapore Airlines per Singapore. Pasti, film e pernottamento a bordo.
via e dare il benvenuto al Buddha, le case e le vie vengono illuminate; la festa dura tre giorni, con canti, danze e scambi di auguri. In questa occasione le persone si affollano nelle pagode per fare le offerte. Sistemazione al Mountain Top Hotel HH/HHH e cena.
Nota: l’ultima parte del viaggio viene effettuata a bordo di camion dotati di panche di legno e su strade sconnesse. È richiesto quindi un buon spirito di adattamento.
4° giorno, 9 ottobre: GOLDEN ROCK - BAGO YANGON (B/L/D) Dopo la prima colazione ritorno a Kin Pun, da dove si prosegue in auto per Bago (circa 3 ore), una delle antiche capitali del regno. Si visita la pagoda Shwemawdaw, alta ben 114 metri ed il colossale Buddha disteso Shwetalyaung. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio rientro a Yangon, lungo il tragitto visita della pagoda Kyaik Pun Paya, complesso dove sono situate 4 statue di Buddha alte 30 metri. Arrivo nel tardo pomeriggio a Yangon, sistemazione in hotel e cena in albergo. 5° giorno, 10 ottobre: YANGON - HEHO - LAGO INLE (B/L/D) Prima colazione. Al mattino trasferimento in aeroporto e volo per Heho. Proseguimento in pullman per Nyaung Shwe sulle rive del Lago Inle (27 km - 1 ora circa) Inizio delle visite in barca del Lago: il villaggio di Innpawkhone, per visitare un laboratorio per la tessitura della seta e dei loti, Nanpan per vedere come vengono costruite le barche tradizionali e visitare una manifattura di cheroot, i sigari birmani. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione. Nel pomeriggio visita del monastero “dei gatti che saltano”, costruito in legno su palafitte. Lungo il tragitto si potranno osservare le caratteristiche imbarcazioni con i “pescatori che remano con la gamba” ed i “giardini galleggianti”. Al termine sistemazione al Pristine Lotus HHHH Resort. Cena in hotel e pernottamento.
2° giorno, 7 ottobre: SINGAPORE - YANGON (-/L/D) Arrivo al mattino a Singapore e proseguimento per Yangon (1 ora circa di volo), sempre con Singapore Airlines. Trasferimento all’Hotel Sule Shangri-la HHHHsup . Inizio delle visite della città con la pagoda Chaukhtatkyi, con l’enorme statua del Buddha reclinato, del centro della città con la Sule Pagoda nel quartiere coloniale, dello Scott Marke, la Pagoda Botataung e, al tramonto, la suggestiva Pagoda Shwedagon (Pagoda d’Oro), monumento simbolo della città, alta più di 100 metri e sormontata da uno “hti” decorato con centinaia di diamanti e pietre 6° giorno, 11 ottobre : LAGO INLE (Phaung Daw (B/L/D) preziose. Al termine rientro in hotel. Pranzo in risto- Oo Festival) Prima colazione. Al mattino partenza in barca per la rante locale in corso d’escursione e cena in albergo. pagoda Phaungdaw, il sito religioso più sacro della 3°giorno, 8 ottobre: YANGON - GOLDEN ROCK zona meridionale dello Stato Shan, per assistere al (Thadingyut Festival) (B/L/D) momento culmine del Phaung Daw Oo Festival, Prima colazione. Al mattino presto partenza per una delle feste tradizionali più importanti del paese. Kyaikhtiyo, località dove si trova la Golden Rock, La giornata sarà caratterizzata dalle regate e dalla un’enorme roccia sferica coperta di lamine d’oro in processione delle longboat spinte dalla tipica remata bilico sul bordo di un precipizio di una montagna, con una gamba, che trasportano 4 statue del Buddha importante luogo di pellegrinaggio del paese e poste su una “barca reale” lungo il perimetro del lago. sicuramente una delle immagini più conosciute del Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio termine paese. Si percorrono circa 5 ore in auto fino a Kin delle visite del Lago con Indein e le sue pagode del Pun da dove si prosegue per circa 11 km su una stra- XVI secolo, vera e propria “foresta” di stupa in rovida dissestata a bordo di camion dotati di panche di na. Rientro in hotel. Cena in hotel e pernottamento. legno, prima di proseguire a piedi per l’ultimo tratto in salita (circa 45 minuti). Pranzo in corso d’escur- 7° giorno, 12 ottobre: LAGO INLE - PINDAYA (B/L/D) sione in ristorante locale. Il lungo viaggio, a tratti HEHO - MANDALAY disagevole, viene ripagato dalla stupenda vista che Prima colazione. Partenza attraverso bei paesaggi si gode una volta giunti sulla sommità. La giornata collinari fino a Pindaya e visita delle omonime grotcoincide con celebrazioni del Thadingyut, festa che te dove le statue del Buddha, a migliaia, formano celebra il ritorno del Buddha dalla casa dei “Deva” un labirinto all’interno di grandi caverne carsiche. (divinità hindu inglobate nella cosmologia buddista), Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio trasferidove ha predicato la sua filosofia. Per illuminare la mento all’aeroporto di Heho (circa 1 ora e mezza) e volo per Mandalay, capitale birmana durante il XIX secolo. Trasferimento e sistemazione al Mandalay Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte Hill Resort HHHH. Cena in hotel e pernottamento. per soddisfare qualsiasi richiesta.
8° giorno, 13 ottobre: MANDALAY (Mingun e Ava) (B/L/D) Prima colazione. Escursione in battello a motore sul fiume Irrawaddy fino a Mingun (1 ora circa), dove si erge l’enorme pagoda gravemente danneggiata da un terremoto nel 1838 e si osserva una fra le più grandi campane esistenti, pesante 90 tonnellate, ed il villaggio Mingun con la Pagoda Shinbume. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio partenza per Inwa: fondata nel 1364 e per quasi 400 anni capitale del regno, oggi è un caratteristico villaggio rurale con le case dai tetti di paglia che si visita a bordo di un calesse trainato da cavalli. Tra gli edifici testimoni del glorioso passato, la torre di guardia, conosciuta anche come torre pendente di Ava per la sua forte inclinazione, il monastero in mattoni e stucco Maha Aungmye Bonzan, e l’elegante monastero in tek Bagaya Kyaung. Rientro a Mandalay e se il tempo lo permette, escursione alla Mandalay Hill per un suggestivo tramonto. Cena in hotel e pernottamento. 9° giorno, 14 ottobre: MANDALAY (Amarapura) - BAGAN (B/L/D) Prima colazione. Al mattino presto visite della città con la pagoda Kuthodaw, conosciuta anche come il più grande libro del mondo, ed il monastero in legno Shwenandaw, unico edificio rimasto del complesso originale del palazzo reale. Proseguimento per Amarapura, una delle tre antiche capitali che si trovano nei pressi di Mandalay. Si visita il monastero Mahagandayon, uno dei maggiori del paese, e l’U Bein Bridge, il più lungo ponte realizzato in tek. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione. Nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto di Mandalay, con sosta per lungo il tragitto per visitare la pagoda Mahamuni. Volo di linea per Bagan. Sistemazione al Myanmar Treasure Resort HHHH. Cena in hotel. 10° giorno, 15 ottobre: BAGAN (B/L/D) Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita della celebre Bagan, capitale del regno birmano dal X al XIII secolo. Centinaia degli oltre 8000 tra templi, pagode e monasteri esistenti un tempo sono ancora oggi sparsi nella pianura. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione e cena in hotel. Pernottamento. 11° giorno, 16 ottobre: BAGAN - YANGON (B/L/D) Prima colazione. Al mattino proseguimento delle visite di Bagan: il mercato di Nyaung Oo, la pagoda Shwezigon e la Pagoda di Ananda, uno dei tempi più belli, più grandi e meglio conservati di Bagan. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e rientro in aereo a Yangon. Arrivo dopo un’ora di volo e sistemazione in hotel. Cena in albergo. 12° giorno, 17 ottobre: YANGON - SINGAPORE (B/-/-) Prima colazione. Mattinata libera. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo di linea Singapore Airlines per Singapore. 13° giorno, 18 ottobre: SINGAPORE - MILANO (-/-/-) Prima della mezzanotte proseguimento con Singapore Airlines per Milano Malpensa. Arrivo al mattino presto.
Panorami birmani Itinerario che tocca i principali luoghi di interesse del Paese: l’affascinante Yangon, così diversa dalle altre grandi città asiatiche, immersa nel verde, con lunghi viali alberati, edifici coloniali ed imponenti pagode; la “Roccia D’oro”, impressionante monumento divenuto una delle immagini simbolo del paese; Pindaya, località conosciuta per le grotte che ospitano migliaia di statue del Buddha; il lago Inle, con i suoi giardini e villaggi galleggianti dove il tempo sembra essersi fermato; Mandalay, la capitale culturale del paese, ultima residenza della monarchia birmana; il Monte Popa, uno dei luoghi più venerati del paese; Bagan, grandioso complesso archeologico con centinaia di pagode, stupa e monasteri che non ha eguali in tutto l’oriente. Da ottobre ad aprile il viaggio può essere abbinato ad un soggiorno balneare nelle spiagge di Ngapali o Ngwe Saung o tutto l’anno nelle località balneari più rinomate della Thailandia e della Malesia. 1° giorno: ITALIA - YANGON (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Yangon con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore), Qatar Airways (via Doha), Thai Airways (via Bangkok) o altra compagnia Iata. Pasti e pernottamento a bordo.
HHHsup
Durata: 14gg/11nn Assistenza: italiano Partenze libere con servizi privati, tutti i giorni
Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 2.990,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
€ 700,00 € 65,00
. Cena in hotel e pernottamento.
6° giorno: BAGAN (B/L/D) Prima colazione. Proseguimento delle visite di Bagan: partenza per Minnanthu, i cui templi custodiscono antichi affreschi. Visita delle pagode Sulamani e 2° giorno: arrivo YANGON (-/-/D) Dammayangyi, oggi considerati i più importanti siti Arrivo al mattino a Yangon. Trasferimento e siste- archeologici. Pranzo in corso di escursione. Nel tardo mazione all’Hotel Kandawgyi HHHH o similare. Nel pomeriggio possibilità di ammirare un suggestivo pomeriggio inizio delle visite della città: la pagoda tramonto dalla vetta di uno dei templi. Cena in Chaukhtatkyi, con l’enorme statua del Buddha ristorante locale, pernottamento in hotel. reclinato, il centro della città, il Museo Nazionale, il Mercato Bogyoke, che offre un vasto assortimento di 7° giorno: BAGAN - MONTE POPA -MANDALAY artigianato locale e, al tramonto, la suggestiva Pagoda (B/L/D) Shwedagon (Pagoda d’Oro), monumento simbolo Prima colazione. Partenza in auto per il Monte Popa della città, alta più di 100 metri e sormontata da (727 m.s.l.m.), roccia che domina drammaticamente uno “hti” decorato con centinaia di diamanti e pietre la pianura circostante, sulla cui sommità (al termine preziose. Rientro in albergo, cena e pernottamento. di una lunga e ripida scalinata) si trova uno stupa luogo di pellegrinaggio per i birmani in quanto 3° giorno: YANGON - KYAIKHTIYO (B/L/D) ritenuto dimora degli spiriti Nat più potenti. Pranzo Prima colazione. Al mattino presto partenza per in ristorante locale e proseguimento per Mandalay, Kyaikhtiyo, nello stato Mon, località dove si trova dove si arriva nel tardo pomeriggio. Sistemazione la Golden Rock, un’enorme roccia sferica coperta all’Hotel Mandalay Hill Resort HHHH. Cena in hotel e di lamine d’oro in bilico sul bordo di un precipizio pernottamento. di una montagna (si crede con l’aiuto di un capello del Buddha), importante luogo di pellegrinaggio del 8° giorno: MANDALAY (Amarapura e Mingun) paese e sicuramente una delle immagini più cono(B/L/D) sciute del paese. Si percorrono circa 5 ore in auto fino Prima colazione. Al mattino escursione escursione a Kin Pun da dove si prosegue per circa 11 km su una in battello a motore sul fiume Irrawaddy fino a strada dissestata a bordo di camion dotati di panche Mingun, dove si erge l’enorme pagoda gravemente di legno, prima di proseguire a piedi per l’ultimo danneggiata da un terremoto nel 1838 e si osserva tratto in salita (circa 45 minuti). Pranzo in corso d’e- una fra le più grandi campane esistenti. Pranzo in scursione in ristorante locale. Il lungo viaggio, a tratti ristorante locale. Nel pomeriggio visita della città e disagevole, viene ripagato dalla stupenda vista che si dei dintorni con Sagaing, importante centro religioso gode una volta giunti sulla sommità. Sistemazione al e Amarapura, una delle tre antiche capitali che si Mountain Top Hotel HH e cena. trovano nei pressi di Mandalay. Si visita il monastero Nota: l’ultima parte del viaggio viene effettuata a bordo Mahagandayon, uno dei maggiori del paese, dove di camion dotati di panche di legno e su strade sconnes- vivono e studiano centinaia di giovani monaci e l’U se. È richiesto quindi un buon spirito di adattamento. Bein Bridge, il più lungo ponte esistente realizzato in tek. Rientro a Mandalay e cena in albergo. 4° giorno: KYAIKHTIYO - BAGO - YANGON (B/L/D) 9° giorno: MANDALAY - HEHO - PINDAYA Dopo la prima colazione ritorno a Kin Pun, da (B/L/D) dove si prosegue in auto per Bago (circa 3 ore), una Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto e delle antiche capitali del regno. Si visita la pagoda volo per Heho, da dove si prosegue in auto per circa Shwemawdaw, alta ben 114 metri (più della pagoda 80 chilometri attraverso bei paesaggi collinari, fino Shwedagon di Yangon) ed il colossale Buddha disteso a Pindaya. Arrivo a Pindaya e pranzo in ristorante Shwetalyaung, considerato come uno dei più realisti- locale. visita delle grotte dove le statue del Buddha, a ci. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio rientro a Yangon, lungo il tragitto visita della pagoda Kyaik Pun Paya, complesso dove sono situate 4 statue di Buddha alte 30 metri. Arrivo nel tardo pomeriggio a Yangon, sistemazione all’Hotel Kandawgyi HHHH o similare e cena in albergo. 5° giorno: YANGON - BAGAN (B/L/D) Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e volo per Bagan, capitale del regno birmano dal X al XIII secolo, con Angkor sicuramente il sito archeologico più affascinante ed importante di tutto l’Oriente. Centinaia degli oltre 8000 tra templi, pagode e monasteri esistenti un tempo sono ancora oggi sparsi nell’arida pianura. Inizio delle visite di Bagan: il mercato di Nyaung Oo, la pagoda Shwezigon, prototipo degli ultimi stupa del Myanmar, la Pagoda di Ananda, uno dei tempi più belli, più grandi e meglio conservati nell’antica era di Bagan. Pranzo in ristorante locale. Sistemazione al Myanmar Treasure Resort
Myanmar
Mandalay Pindaya Heho Bagan Lago Inle Bago
Kyaikhtiyo Yangon
migliaia, di differenti fatture e dimensioni, collocate nel corso dei secoli dai fedeli, formano un labirinto all’interno di grandi caverne carsiche. Sistemazione all’Hotel Conqueror HH. Cena e pernottamento. 10° giorno: PINDAYA - LAGO INLE (B/L/D) Prima colazione. Partenza in auto per il Lago Inle, situato a circa 900 m.s.l.m. Dopo il pranzo in ristorante locale proseguimento in barca per l’hotel. Lungo il tragitto si potranno osservare le caratteristiche imbarcazioni con i “pescatori che remano con la gamba” ed i “giardini galleggianti”. Sistemazione e cena al Myanmar Treasure Resort HHHsup. 11° giorno: LAGO INLE (B/L/D) Prima colazione. Al mattino escursione in barca per Indein, con le sue incantevoli pagode del XVI secolo, vera e propria “foresta” di stupa in rovina e visita di Iwama, con il suo mercato galleggiante. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita della pagoda Phaungdaw, il sito religioso più sacro della zona meridionale dello Stato Shan, dove sono presenti cinque statue coperte di foglia d’oro, del monastero “dei gatti che saltano”, costruito in legno su palafitte, e di una manifattura di tessitura della seta. Rientro in albergo e cena. 12° giorno: LAGO INLE - HEHO - YANGON (B/L/D) Prima colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto ad Heho e partenza con volo per Yangon. Pranzo in ristorante. Sistemazione in hotel nelle camere riservate. Nel pomeriggio altre visite della città. Sistemazione all’Hotel Kandawgyi HHHH. Cena e pernottamento. 13° giorno: YANGON partenza (B/-/-) Prima colazione. Giornata a disposizione. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo per l’Italia con Thai Airways (via Bangkok),Singapore Airlines (via Singapore), Qatar Airways (via Doha) o altra compagnia Iata. 14° giorno: arrivo ITALIA (-/-/-) Arrivo in Italia al mattino presto. Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
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Myanmar e Cambogia
Tour combinati Cambogia, Myanmar
Un viaggio che unisce le località più belle del Myanmar con la visita dell’imperdibile Angkor in Cambogia.
Durata: 13gg/10nn Assistenza: italiano Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 3, 23 gennaio; 13, 21 febbraio; 6, 14 marzo; 18, 24 aprile; 8, 16 agosto; 19 settembre: 24, 30 ottobre; 13, 21 novembre; 26, 27 dicembre 2014 Partenze libere con servizi privati, tutti i giorni
Categoria degli hotel selezionati: HHH e HHHH Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 2.990,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
€ 550,00 € 65,00
Mandalay Bagan Lago Inle
Yangon
Siem Reap Phnom Penh
1° giorno: ITALIA - YANGON (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Yangon con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore),Thai Airways (via Bangkok) o altra compagnia Iata. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno: arrivo YANGON (-/-/D) Arrivo al mattino a Yangon. Trasferimento e sistemazione in Hotel. Nel pomeriggio inizio delle visite della città: la pagoda Chaukhtatkyi, con l’enorme statua del Buddha reclinato, il centro della città e, al tramonto, la suggestiva Pagoda Shwedagon (Pagoda d’Oro), monumento simbolo della città, alta più di 100 metri e sormontata da uno “hti” decorato con centinaia di diamanti e pietre preziose. Rientro in albergo, cena e pernottamento. 3° giorno: YANGON - HEHO - LAGO INLE (B/L/D) Prima colazione. Al mattino trasferimento in aeroporto e volo per Heho. Proseguimento in pullman per le rive del Lago Inle (27 km - 1 ora circa), situato a circa 900 m.s.l.m. Dopo il pranzo in ristorante locale escursione in barca per visitare la pagoda Phaungdaw, il sito religioso più sacro della zona meridionale dello Stato Shan, dove sono presenti cinque statue coperte di foglia d’oro ed il monastero “dei gatti che saltano”, costruito in legno su palafitte. Lungo il tragitto si potranno osservare le caratteristiche imbarcazioni con i “pescatori che remano con la gamba” ed i “giardini galleggianti”. Sistemazione e cena in Hotel. 4° giorno: LAGO INLE - HEHO - MANDALAY (B/L/D) Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
Prima colazione. Al mattino proseguimento delle visite in barca del lago Inle con un’escursione in barca a Indein, con le sue incantevoli pagode del XVI secolo, vera e propria “foresta” di stupa in rovina.. Dopo il pranzo in ristorante locale trasferimento all’aeroporto di Heho e volo per Mandalay, capitale birmana durante il XIX secolo. Al calar del sole escursione alla Mandalay Hill per un suggestivo tramonto. Sistemazione in Hotel e cena. 5° giorno: MANDALAY (Amarapura e Mingun) (B/L/D) Prima colazione. Al mattino escursione ad Amarapura, una delle tre antiche capitali che si trovano nei pressi di Mandalay. Si visita il monastero Mahagandayon, uno dei maggiori del paese, dove vivono e studiano centinaia di giovani monaci e l’U Bein Bridge, il più lungo ponte esistente realizzato in tek. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio escursione in battello a motore sul fiume Irrawaddy fino a Mingun (1 ora circa), dove si erge l’enorme pagoda gravemente danneggiata da un terremoto nel 1838 e si osserva una fra le più grandi campane esistenti, pesante 90 tonnellate. Rientro a Mandalay e cena in albergo.
mondo dandogli la propria legge”. Si visiteranno i siti di Jayavarman VII (1181-1220): Porta Sud, Bayon, Terrazza degli Elefanti, Terrazza del Re Lebbroso; i siti dell XI secolo: Baphuon, Phimeanakas, Khleang Nord e Sud, le 12 Prasat Suor Prat. Pranzo. Nel pomeriggio termine della visita ai siti archeologici di Preah Khan, Neak Pean, Ta Prohm (Jayavarman VII), dove le antiche pietre emergono tra le radici di enormi alberi secolari che avvolgono i monumenti. Cena e pernottamento in hotel.
11° giorno: SIEM REAP (Angkor Wat) (B/L/D) Prima colazione. Visita del tempio di Banteay Srei, a circa 28 chilometri dalla città, considerato un vero gioiello dell’arte khmer, e conosciuto anche come “Tempio delle Femmine”. Una particolarità di questo tempio è quella di essere stato costruito da un dignitario di corte e non da un Re, sono i bassorilievi in arenaria rosa. Visita al tempio di Banteay Samre, al Mebon Orientale, al tempio Pre Rup , dedicati a Shiva, e al Prasat Kravan (templi del 10 secolo) Pranzo . Nel pomeriggio inizio della visita di Angkor Wat (Suryavarman II), considerato il monumento più armonioso di Angkor per stile, proporzioni e concezione, divenuto simbolo nazionale. Il tempio venne fatto costruire dal Re Suryavarman II (11136° giorno: MANDALAY - BAGAN (B/L/D) 1150), e occupa un’area di 2 milioni di metri quadri, Prima colazione. Al mattino visita della pagoda circondato da un fossato largo 200 metri, le cui Mahamuni e del monastero in legno Shwenandaw, sponde erano ricoperte da gradinate. E’ l’unico temunico edificio rimasto del complesso originale del pio rivolto ad Occidente, in direzione del tramonto. palazzo reale. Pranzo in ristorante locale e trasferi- Impressionante è la decorazione, con centinaia di mento in aeroporto e volo per Bagan. Sistemazione metri di bassorilievi scolpiti sulle pareti, nei porticati in Hotel. Cena in albergo. e nelle gallerie, che illustrano con incredibile ricchezza e vivacità le scene principali dei poemi epici 7° giorno: BAGAN (B/L/D) indiani. Cena e pernottamento in hotel. Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita di Bagan, capitale del regno birmano dal X al XIII 12°giorno: SIEM REAP partenza (B/L/-) secolo, con Angkor sicuramente il sito archeologico Prima colazione. Al mattino partenza per escursione più affascinante ed importante di tutto l’Oriente. in barca sul lago Tonle Sap, le cui acque sono tra le Centinaia degli oltre 8000 tra templi, pagode e più pescose al mondo. L’unicità del lago sta nel fatto monasteri esistenti un tempo sono ancora oggi sparsi che la sua ampiezza varia sensibilmente in relazione nell’arida pianura. Pranzo in ristorante locale in corso alle stagioni, addirittura quintuplicando la propria d’escursione e cena in hotel. Pernottamento. estensione durante il periodo delle piogge. Si visita il villaggio galleggiante di pescatori Chong Kneas, dalle 8° giorno: BAGAN - YANGON (B/L/D) tipiche costruzioni in legno. Rientro in hotel e pranPrima colazione. Al mattino proseguimento delle zo. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo visite di Bagan: il mercato di Nyaung Oo, la pago- per l’Italia con Singapore Airlines (via Singapore), da Shwezigon, prototipo degli ultimi stupa del Bangkok e Thai Airways (via Bangkok) o altra comMyanmar, la Pagoda di Ananda, uno dei tempi più pagnia Iata. belli, più grandi e meglio conservati nell’antica era di Bagan. Pranzo in ristorante locale. Nel pomerig- 13° giorno: arrivo ITALIA (-/-/-) gio trasferimento in aeroporto e rientro in aereo a Arrivo in Italia al mattino presto. Yangon. Arrivo dopo un’ora di volo e sistemazione in Hotel. Cena e pernottamento. 9° giorno: YANGON - BANGKOK - SIEM REAP (B/-/D) Prima colazione. Al mattino trasferimento in aeroporto e volo di linea via Bangkok per Siem Reap, in Cambogia. Arrivo nel pomeriggio, disbrigo delle formalità burocratiche e trasferimento in Hotel. Cena e pernottamento. 10° giorno: SIEM REAP (Angkor Thom) (B/L/D) Prima colazione. Visita di Angkor Thom, capitale di Angkor dal X al XV secolo. Se Angkor Wat è il capolavoro dell’Induismo classico, Angkor Thom testimonia il passaggio ad un’ispirazione di segno diverso, quella del Buddismo mahayana, maturata dopo la catastrofe del 1177, quando Angkor fu sommersa dall’Invasione dei Cham provenienti dall’attuale Vietnam. Portavoce di questo cambiamento fu il Re Jayavarman VII che ristrutturò completamente Angkor e, con una febbrile campagna edilizia dal 1181 al 1220, edificò la cittadella fortificata di Angkor Thom, che significa “ città che sostiene il
Easy Cambogia
Cambogia
Viaggio per scoprire i principali tesori culturali e naturalistici della Cambogia: il grandioso complesso archeologico di Angkor, vera meraviglia d’oriente, l’ambiente unico del grande Durata: 9gg/6nn lago Tonle Sap, l’interessante sito pre-angkoriano di Sambor Prei Kuk, la capitale Phnom Assistenza: italiano Penh, dove il nuovo volto moderno e dinamico del paese convive con le tracce del suo passato. 1° giorno: ITALIA - PHNOM PENH (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Phnom Penh con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore), Qatar Airways (via Doha), Thai Airways (via Bangkok) o altra compagnia Iata. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno: arrivo a PHNOM PENH (-/L/-) Arrivo al mattino a Phnom Penh, capitale della Cambogia, situata alla confluenza dei fiumi Mekong e Tonle Sap, considerata durante il periodo coloniale francese come “la perla dell’Asia”. Disbrigo delle formalità burocratiche e trasferimento in città. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita della capitale della Cambogia: il Palazzo Reale, con la Sala del trono, e la Pagoda d’Argento, conosciuta anche come il Tempio del Buddha di smeraldo, che deve il suo nome alle ricchezze custodite al suo interno: il pavimento coperto da oltre 5.000 piastre d’argento, le statue di oro massiccio, argento e cristallo, i Buddha di smeraldo ricchi di diamanti, alcune preziose maschere usate nelle danze di corte ed altri fantastici tesori. Al termine visita del mercato centrale. Sistemazione nell’hotel della categoria prescelta. Pernottamento.
sulle pareti, nei porticati e nelle gallerie, che illustrano con incredibile ricchezza e vivacità le scene principali dei poemi epici indiani. Pernottamento in hotel. 5° giorno: SIEM REAP (Tonle Sap) (B/-/-) Prima colazione. Al mattino escursione in barca sul lago Tonle Sap, le cui acque sono tra le più pescose al mondo. L’unicità del lago sta nel fatto che la sua ampiezza varia sensibilmente in relazione alle stagioni, addirittura quintuplicando la propria estensione durante il periodo delle piogge. Si visita il villaggio galleggiante di pescatori Chong Kneas, dalle tipiche costruzioni in legno. Rientro in hotel. Pomeriggio a disposizione per attività individuali o shopping. Pernottamento.
6° giorno: SIEM REAP (B/L/-) Prima colazione. Al mattino partenza per la visita della prima capitale di Angkor, il gruppo di templi chiamato Rolous, il sito di Hariharalaya che fu capitale del regno Khmer nel IX e X secolo. Visita al tempio Bakong, il primo grandioso tempio-montagna di Angkor, eretto nel 881, al Preah Ko, il più antico fra i templi angkoriani giunti a noi, costruito da Indravarman I nel 879, il Lolei (IX secolo), il tempio 3° giorno: PHNOM PENH - SIEM REAP (Angkor dinastico fatto erigere su un’ isolotto artificiale al cenThom) (B/L/-) tro del baray nel 893 da Yashovarman quando lasciò Prima colazione. Al mattino presto trasferimento la capitale dei suoi padri per stabilirsi in Angkor. in aeroporto e volo per Siem Reap. Disbrigo delle Pranzo. Nel pomeriggio visita al Western Baray, lago formalità burocratiche e inizio delle visite di Angkor artificiale risalente all’XI secolo, che ospita il tempio Thom, capitale di Angkor dal X al XV secolo. Se Mebon Occidentale. Al termine rientro in hotel. Angkor Wat è il capolavoro dell’Induismo classico, Pernottamento. Angkor Thom testimonia il passaggio ad un’ispirazione di segno diverso, quella del Buddismo maha- 7° giorno: SIEM REAP - SAMBOR PREI KUK yana, maturata dopo la catastrofe del 1177, quando PHNOM PENH (B/L/-) Angkor fu sommersa dall’Invasione dei Cham pro- Prima colazione in hotel e partenza di primo matvenienti dall’attuale Vietnam. Portavoce di questo tino per Sambor Prei Kuk, importante sito archecambiamento fu il Re Jayavarman VII che ristrutturò ologico che racchiude numerosi monumenti: il completamente Angkor e, con una febbrile campa- gruppo Nord, capitale del regno Baladitya sotto il gna edilizia dal 1181 al 1220, edificò la cittadella dominio del re Aninditapura (6°sec. D.C.), il grupfortificata di Angkor Thom, che significa “città che po Sud capitale di Isanapura sotto il regno del re sostiene il mondo dandogli la propria legge”. Si Isanavarman (611 - 635 D.C.) e il gruppo C sotto visiteranno i siti di Jayavarman VII (1181-1220): il regno di Jayavarman II (790-850). Pranzo in corso Porta Sud, Bayon, Terrazza degli Elefanti, Terrazza d’escursione e proseguimento per Phnom Penh con del Re Lebbroso; i siti dell XI secolo: Baphuon, sosta lungo il tragitto per visitare Wat Nokor, tempio Phimeanakas, Khleang Nord e Sud, le 12 Prasat risalente al XIII secolo ed edificato da Jayavarman Suor Prat. Pranzo e nel pomeriggio termine della VII, caratterizzato da stupendi bassorilievi che rafvisita ai siti archeologici di Preah Khan, Neak Pean, figurano le Apsaras, ninfe danzanti. Arrivo nel rado Ta Prohm (Jayavarman VII), dove le antiche pietre pomeriggio e sistemazione in hotel. Pernottamento emergono tra le radici di enormi alberi secolari che in hotel. avvolgono i monumenti. Sistemazione in hotel della categoria prescelta. 8° giorno: PHNOM PENH - partenza (B/L/-) Prima colazione. Al mattino proseguimento delle 4° giorno: SIEM REAP (Angkor Wat) (B/L/-) visite della capitale: il Museo Nazionale, che accoglie Prima colazione. Visita di Banteay Srei o “Cittadella i capolavori della scultura khmer dal V al XIII secolo, delle Femmine”, a circa 28 chilometri dalla città, Tuol Sleng, principale centro di detenzione e tortuconsiderato un vero gioiello dell’arte khmer con i ra del paese durante gli anni della dittatura di Pol suoi bassorilievi in arenaria rosa, e conosciuto anche Pot, il Wat Phnom, situato su un colle in posizione come “Tempio delle Femmine”. La sua particolarità panoramica. Pranzo e pomeriggio a disposizione. è quella di essere stato costruito da un dignitario di In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo per corte e non da un Re. Visita al tempio di Banteay l’Italia con Thai Airways (via Bangkok),Singapore Samre, al Mebon Orientale, al tempio Pre Rup, dedi- Airlines (via Singapore), Qatar Airways (via Doha) o cati a Shiva, e al Prasat Kravan (templi del 10 secolo) altra compagnia Iata. ispirato al culto di Vishnu. Pranzo e nel pomeriggio inizio della visita di Angkor Wat (Suryavarman II), 9° giorno: arrivo ITALIA (-/-/-) considerato il monumento più armonioso di Angkor Arrivo in Italia al mattino presto. per stile, proporzioni e concezione, divenuto simbolo nazionale. Il tempio venne fatto costruire dal Re Suryavarman II (1113-1150), e occupa un’area di 2 milioni di metri quadri, circondato da un fossato largo 200 metri, le cui sponde erano ricoperte da gradinate. E’ l’unico tempio rivolto ad Occidente, in direzione del tramonto. Impressionante è la decorazione, con centinaia di metri di bassorilievi scolpiti
Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 12, 18, 26 gennaio; 1, 16, 22 febbraio; 2, 15, 23, 29 marzo; 6, 26 aprile; 2, 31 maggio; 29 giugno; 19, 27 luglio; 10, 16, 20, 24 agosto; 27 settembre; 12, 18 ottobre; 2, 8, 16, 22, 30 novembre; 13, 28 dicembre; 2, 3, 5 gennaio 2015 Partenza di gruppo esclusiva Go Asia Cambogia Classica e mare con voli Singapore Airlines (per itinerario e prezzi consultare il sito internet): domenica 28 dicembre 2014 Partenze libere con servizi privati tutti i giorni. Categorie degli hotel selezionati: HHHH e HHHHH
Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 1.470,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
Siem Reap
€ 200,00 € 65,00
Sambor Prey Kuk
Phnom Penh
Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
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Vietnam classico
Vietnam Durata: 10gg/7nn Assistenza: italiano Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 5, 11, 19, 25 gennaio; 15, 23 febbraio; 8, 16, 22, 30 marzo; 19, 25 aprile 2014; 1, 16, 24, 30 maggio; 12, 22, 26 giugno; 4, 12, 20 luglio, 3, 9, 13, 17 agosto; 20 settembre; 5, 11, 26 ottobre; 1, 9, 15, 23 novembre; 6, 21, 26, 27, 28 dicembre. Partenze libere con servizi privati tutti i giorni.
Un viaggio che tocca le località più belle del Vietnam: l’affascinante capitale Hanoi, miscela di influenze coloniali francesi e cultura asiatica, la Baia di Halong, dichiarata Patrimonio dall’Umanità dall’Unesco, l’antica capitale Hué e la cittadina di Hoi An, dove si trovano alcuni dei più importanti tesori artistici ed architettonici del paese. L’itinerario prosegue poi nel sud del paese per visitare la vivace e dinamica città di Ho Chi Minh e la rotta fluviale del Delta del Mekong. in onore di Confucio; il tempio Quan Than, il lago della Spada Restituita, circondato da alberi secolari. Al termine rientro in hotel. Pernottamento.
3° giorno: HANOI - HALONG (crociera con pernottamento) (B/L/D) Prima colazione. Al mattino partenza per la baia di Halong, definita l’ottava meraviglia del mondo. Pre-Estensione Etnie del Nord La baia, costellata da rocce carsiche, ha subito nei Partenze condivise a date fisse da Hanoi: 9, 17 gennaio; 13, 21 febbraio; 14, 28 marzo; 23 millenni l’opera di erosione del vento e dell’acqua, aprile; 1, 11 agosto; 3, 9, 24 ottobre; 7, 13, 21 creando un ambiente fantasmagorico di isole, isolette e faraglioni, alcuni dei quali alti centinaia di metri. novembre; 4, 19 dicembre 2014 Alcune isole hanno formato anche un laghetto interPartenze libere con servizi privati tutti i giorni. no accessibile attraverso un passaggio che sparisce del tutto durante l’alta marea, mentre altre presentano Categorie degli hotel selezionati: HHH/HHHH/HHHHH grotte e formazioni dalle forme più strane. Durante le mezze stagioni, la foschia del mattino crea effetti Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 1.790,00 ancor più suggestivi, facendo apparire e scomparire Supplemento singola da € 360,00 isole e rocce in lontananza. Crociera nella baia a bordo di una tipica giunca vietnamita. Pasti a base di Estensione “Etnie del Nord” quota base da € 520,00 pesce e pernottamento a bordo. Supplemento singola da € 130,00 Tassa e spese di iscrizione € 65,00 4° giorno: HALONG - HANOI - HOI AN (B/L/-) Per i più mattinieri sveglia all’alba per assistere al sorgere del sole sul ponte della giunca. Dopo la Lao Cai prima colazione proseguimento della navigazione e delle visite nella baia. Rientro ad Halong e partenza in pullman per l’aeroporto di Hanoi. Pranzo in ristoHanoi Halong rante locale lungo il tragitto. Nel tardo pomeriggio volo per Danang, da dove si prosegue via terra per la vicina Hoi An. Arrivo e sistemazione in hotel. Pernottamento. Hué Hoi An
Saigon
1° giorno: ITALIA - HANOI (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Hanoi con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore), Cathay Pacific (via Hong Kong), Thai Airways (via Bangkok) o altra compagnia Iata. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno: arrivo ad HANOI (-/-/-) Arrivo all’aeroporto internazionale di Hanoi. Disbrigo delle formalità di frontiera e rilascio del visto. Trasferimento in città e sistemazione in hotel. Hanoi, capitale politica del Vietnam, abitata da circa un milione di abitanti, è adagiata lungo la sponda del Fiume Rosso. Capitale imperiale fin dal 1010 e durante la dinastia Le dal 1428 al 1788, riprese il suo ruolo nell’Indocina francese durante il periodo coloniale dal 1902 al 1953, per diventare la capitale politica del Paese dopo la riunificazione nel 1976. Hanoi si presenta come una tipica città francese inizio secolo, con viali, parchi, monumenti, un centro affollato di negozietti e colori. Al pomeriggio visita della città: la Pagoda ad un solo pilastro, particolarissima pagoda in legno che poggia su un unico pilastro, a rappresentazione della purezza del fior di loto, la spianata del Mausoleo di Ho Chi Minh, il Tempio della letteratura, antica università costruita nel 1070 Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
di lacche, tipico prodotto di artigianato locale, il quartiere Cho Lon e la pagoda Thien Hau. Pranzo in ristorante locale. Pomeriggio a disposizione per attività individuali e shopping. Pernottamento. 8° giorno: HO CHI MINH CITY (Delta del Mekong) (B/L/-) Prima colazione. Al mattino partenza in auto per Cai Be, cittadina sulle rive di uno dei bracci principali del fiume, da cui ci si imbarca per una crociera sul Mekong per osservare la vita nei villaggi costieri, la foltissima vegetazione e gli innumerevoli canali che costituiscono il Delta. Sosta ad un mercato galleggiante e ad un giardino di bonsai. Si visita una piantagione, con assaggio di frutta tropicale e pranzo in fattoria. Continuazione della crociera ed al termine rientro a Saigon. Pernottamento. 9° giorno: HO CHI MINH CITY (Tunnel di Cu Chi) - partenza (B/L/-) Prima colazione. Al mattino partenza per un’escursione a Cu Chi. La sua famosa rete di gallerie, costruita alla fine degli anni ’40 dai Viet Minh durante la guerra contro i Francesi, fu ampliata negli anni ’60 dai Vietcong fino a raggiungere i 250 chilometri di lunghezza e i 7 metri di profondità. Si tratta di una grande ed inespugnabile città sotterranea a più livelli. Al termine della visita, rientro a Ho Chi Minh City. Pranzo in corso d’escursione. In tempo utile, trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore), Cathay Pacific (via Hong Kong), Thai Airways (via Bangkok) o altra compagnia Iata.
5° giorno: HOI AN - HUE (B/L/-) Al mattino visita di Hoi An, ricca di edifici dall’in- 10° giorno: arrivo ITALIA fluenza architettonica cinese che testimoniano il suo Arrivo in Italia al mattino presto. importante passato di centro mercantile. Conosciuta dagli antichi come Faifo, Hoi An era un vivace porto commerciale sotto il regno Champa. Decaduta nel 14° secolo, riprese la sua funzione di emporio internazionale verso la metà del secolo 15°. Fu solo nell’800 che la città perse importanza a favore di Danang, che sorge 30 km al nord. Visita della vecchia cittadina con il ponte giapponese del 1592, il tempio dedicato alla dea Fukie, le vecchie case comunali. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio partenza per Hué, lungo le rive del Fiume dei Profumi, capitale della parte meridionale del Vietnam dal 1744, e capitale del Paese dal 1802 al 1945 sotto gli imperatori della dinastia Nguyen. Arrivo e sistemazione in hotel. Pernottamento. 6° giorno: HUE - HO CHI MINH CITY (SAIGON) (B/L/-) Prima colazione. Giornata dedicata alla visita di Hue; la Città Vecchia, con la Cittadella e la residenza imperiale, sorge sulla sponda sinistra del fiume, mentre la Città Nuova (ove un tempo abitavano gli europei) e le tombe imperiali sono sulla sponda destra. Si visita la cittadella imperiale, oggi restaurata con l’aiuto dell’UNESCO e la tomba imperiale di Tu Duc. Al termine escursione in battello sul fiume dei Profumi fino alla pagoda di Thien Mu. Pranzo in ristorante locale in corso di visita. Nel tardo pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo di linea per Ho Chi Minh City (Saigon). Arrivo e trasferimento in hotel. Pernottamento. 7° giorno: HO CHI MINH CITY (B/L/-) Prima colazione. Inizio visita di Saigon, città vitale ma anche ricca di testimonianze del passato: la cattedrale di Notre Dame risalente al 1877; l’Ufficio postale; il mercato Binh Tay. Sosta in una fabbrica
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Il meglio del Vietnam Itinerario che dalla capitale Hanoi si snoda verso nord per scoprire la parte settentrionale del paese, dove si visita Sapa, località di villeggiatura durante il periodo coloniale, ottima base per visitare i villaggi tribali ai piedi del Monte Fan Xi Pan. Non mancherà una passeggiata in uno dei coloratissimi mercati tradizionali dove convergono le diverse etnie locali con i loro abiti tradizionali per vendere ed acquistare i prodotti della zona. Il tour prosegue poi con le tappe classiche di un viaggio in Vietnam: l’affascinante capitale Hanoi, miscela di influenze coloniali francesi e cultura asiatica, la Baia di Halong, dichiarata Patrimonio dall’Umanità dall’Unesco, l’antica capitale Hué e la cittadina di Hoi An, dove si trovano alcuni dei più importanti tesori artistici ed architettonici del paese, la vivace e dinamica città di Ho Chi Minh e la vasta area del Delta del Mekong. Nota: il tour richiede spirito di adattamento in quanto sono previsti 2 pernottamenti sul treno notturno Hanoi-Lao Cai (scompartimenti di prima classe a 4 cuccette) 1° giorno: ITALIA - SINGAPORE/BANGKOK (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Hanoi con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore), Thai Airways (via Bangkok) o altro vettore Iata. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno: SINGAPORE/BANGKOK - HANOI - LAO CAI (pernottamento in treno) (-/-/-) Arrivo all’aeroporto internazionale di Hanoi. Disbrigo delle formalità di frontiera e rilascio del visto. Trasferimento in città e sistemazione nell’hotel della categoria prescelta. Pomeriggio libero per relax e camera a disposizione fino al trasferimento alla stazione ferroviaria di Hanoi. Sistemazione a bordo del treno diretto a Lao Cai (cabine 1° classe con scompartimenti a 4 letti). Pernottamento in treno. Pasti liberi. 3° giorno: LAO CAI - SAPA (B/L/-) Arrivo al mattino presto a Lao Cai e proseguimento in auto per Sapa. Sistemazione e colazione in hotel. La città è situata sulle rive del fiume Muong Hoa, ad un altitudine di 1.650 m., circondata da una catena montuosa dominata dal picco del Fan Si Pan (3.147 m.), la montagna più alta dell’Indocina, in una regione caratterizzata da un paesaggio che ricorda le Alpi. Nel distretto di Sapa vivono le minoranze Hmong, Dzao, Thais, Zais, Xaphos, immigrate tra il XVIII ed IXX secolo dal Sud della Cina: dedite principalmente alle culture del riso e mais che coltivano nelle risaie a terrazza e sulle pendici delle montagne queste tribù mantengono pressochè inalterate le proprie tradizioni culturali e ed i propri costumi. Dopo il pranzo escursione ai villaggi delle tribù della montagna di Cat Cat e Ta Phin. Rientro in hotel e pernottamento. 4° giorno: SAPA - LAO CAI - HANOI (pernottamento in treno) (B/L/-) Prima colazione. Al mattino escursione per visitare uno dei coloratissimi mercati che si svolgono a seconda del giorno della settimana in uno dei villaggi circostanti, dove gli abitanti della zona accorrono a vendere e scambiare merci, spesso nei loro abiti tradizionali. La domenica il mercato ha luogo a Bac Ha, il martedì a Coc Ly ed il giovedì a Lung Khau Nhin ed il sabato a Can Cau. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, al temine delle viste e trasferimento alla stazione di Lao Cai e sistemazione a bordo del treno diretto ad Hanoi (cabine 1° classe con scompartimenti a 4 letti). Pernottamento in treno. 5° giorno: HANOI (B/-/-) Arrivo ad Hanoi al mattino presto e trasferimento in hotel per la colazione. Resto del mattino libero. Hanoi, capitale politica del Vietnam, significa in vietnamita “al di qua del fiume”, è adagiata lungo la sponda del Fiume Rosso. È abitata da circa un milione di abitanti. Capitale imperiale fin dal 1010 e durante la dinastia Le dal 1428 al 1788, riprese il suo ruolo nell’Indocina francese durante il periodo coloniale dal 1902 al 1953, per diventare la capitale politica del Paese dopo la riunificazione nel 1976. Hanoi si presenta come una tipica città francese inizio secolo, con viali, parchi, monumenti, un centro affollato di negozietti e colori. Al pomeriggio visita della città: la Pagoda ad un solo pilastro, partico-
larissima pagoda in legno che poggia su un unico pilastro, costruita nel 1049, a rappresentazione della purezza del fior di loto, la spianata del Mausoleo di Ho Chi Minh, il Tempio della letteratura, antica università costruita nel 1070 in onore di Confucio; il tempio Quan Than, il lago della Spada Restituita, circondato da alberi secolari. Al termine rientro in hotel. Pernottamento. 6° giorno: HANOI - HALONG (crociera con pernottamento) (B/L/D) Prima colazione. Al mattino partenza per la baia di Halong, definita l’ottava meraviglia del mondo. La baia, costellata da rocce carsiche, ha subito nei millenni l’opera di erosione del vento e dell’acqua, creando un ambiente fantasmagorico di isole, isolette e faraglioni, alcuni dei quali alti centinaia di metri. Alcune isole hanno formato anche un laghetto interno accessibile attraverso un passaggio che sparisce del tutto durante l’alta marea, mentre altre presentano grotte e formazioni dalle forme più strane. Durante le mezze stagioni, la foschia del mattino crea effetti ancor più suggestivi, facendo apparire e scomparire isole e rocce in lontananza. Crociera nella baia a bordo di una tipica giunca vietnamita. Pasti a base di pesce e pernottamento a bordo. 7° giorno: HALONG - HANOI - HOI AN (B/L/-) Per i più mattinieri sveglia all’alba per assistere al sorgere del sole sul ponte della giunca. Dopo la prima colazione proseguimento della navigazione e delle visite nella baia. Rientro ad Halong e partenza in pullman per l’aeroporto di Hanoi. Pranzo in ristorante locale lungo il tragitto. Nel tardo pomeriggio volo per Danang, da dove si prosegue via terra per la vicina Hoi An. Arrivo e sistemazione nell’hotel della categoria prescelta. Pernottamento. 8° giorno: HOI AN - HUE (B/L/-) Al mattino visita di Hoi An, conosciuta dagli antichi come Faifo, ricca di edifici dall’influenza architettonica cinese che testimoniano il suo importante passato di centro mercantile. Visita della vecchia cittadina con il ponte giapponese del 1592, il tempio dedicato alla dea Fukie, le vecchie case comunali. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio partenza per Hué, lungo le rive del Fiume dei Profumi, capitale della parte meridionale del Vietnam dal 1744, e capitale del Paese dal 1802 al 1945. Arrivo e sistemazione nell’hotel della categoria prescelta. Pernottamento.
Vietnam Durata: 13gg/10nn Assistenza: italiano/ francese/inglese Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 8, 16 gennaio; 12, 20 febbraio; 13, 27 marzo; 22 aprile; 31 luglio; 10 agosto; 2, 8, 23, 29 ottobre; 6, 12, 20 novembre; 3, 18 dicembre Partenze libere con servizi privati tutti i giorni. Categorie degli hotel selezionati: HHHSUP, HHHH e HHHHH
Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 2.290,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
€ 530,00 € 65,00
Lao Cai Sa Pa Hanoi Halong
Hué Hoi An
Bangkok
Cu Chi Saigon
10° giorno: HO CHI MINH CITY (B/L/-) Prima colazione. Inizio visita di Saigon, città vitale ma anche ricca di testimonianze del passato: la cattedrale di Notre Dame risalente al 1877; l’Ufficio postale; il mercato Binh Tay. Sosta in una fabbrica di lacche, tipico prodotto di artigianato locale, il quartiere Cho Lon e la pagoda Thien Hau. Pranzo in ristorante locale. Pomeriggio a disposizione per attività individuali e shopping. Pernottamento. 11° giorno: HO CHI MINH CITY (Delta del Mekong) (B/L/-) Prima colazione. Al mattino partenza in auto per Cai Be, da cui ci si imbarca per una crociera sul Mekong per osservare la vita nei villaggi costieri. Sosta ad un mercato galleggiante e ad un giardino di bonsai. Si visita una piantagione, con assaggio di frutta tropicale e pranzo in fattoria. Continuazione della crociera ed al termine rientro a Saigon. Pernottamento. 12° giorno: HO CHI MINH CITY (Tunnel di Cu Chi) - SINGAPORE/BANGKOK (B/L/-) Prima colazione. Al mattino, escursione a Cu Chi. La sua rete di gallerie, costruita alla fine degli anni ’40 dai Viet Minh durante la guerra contro i Francesi, fu ampliata negli anni ’60 dai Vietcong fino a raggiungere i 250 chilometri di lunghezza e i 7 metri di profondità. Al termine della visita, rientro a Ho Chi Minh City. Pranzo in corso d’escursione. In tempo utile, trasferimento in aeroporto e partenza per Roma o Milano con volo di linea Singapore Airlines (via Singapore) o Thai Airways (via Bangkok) o altro vettore Iata. Pasti e pernottamento a bordo.
9° giorno: HUE - HO CHI MINH CITY (SAIGON) (B/L/-) Prima colazione. Giornata dedicata alla visita di Hue; la Città Vecchia, con la Cittadella e la residenza imperiale, sorge sulla sponda sinistra del fiume, mentre la Città Nuova (ove un tempo abitavano gli europei) e le tombe imperiali sono sulla sponda destra. Si visita la cittadella imperiale, oggi restaurata con l’aiuto dell’UNESCO e la tomba imperiale di Tu Duc. Al termine escursione in battello sul fiume dei Profumi fino alla pagoda di Thien Mu. Pranzo in 13° giorno: arrivo ITALIA (-/-/-) ristorante locale in corso di visita. Nel tardo pome- Arrivo in Italia in mattinata. Fine del viaggio. riggio trasferimento in aeroporto e volo di linea per Ho Chi Minh City (Saigon). Arrivo e trasferimento Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte nell’hotel della categoria prescelta. Pernottamento. per soddisfare qualsiasi richiesta.
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Laos classico
Laos Durata: 10gg/7nn Assistenza: italiano Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 15, 21, 29 gennaio; 4, 19, 25 febbraio; 5, 18, 26 marzo; 1, 9, 29 aprile; 5 maggio; 3 giugno; 2, 22, 30 luglio; 13, 19, 23, 27 agosto; 30 settembre; 15, 21 ottobre; 5, 11, 19, 25 novembre; 3, 16, 31 dicembre. 5, 6, 7 gennaio 2015 Partenze libere con servizi privati tutti i giorni. Categorie degli hotel selezionati: HHHH e HHHHH
Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 2.620,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
€ 410,00 € 65,00
Luang Prabang
Vientiane
Pakse Isola Khong
Viaggio alla scoperta di questo affascinante paese ancora estraneo ai flussi del turismo di massa. La miscela di etnie, gli eleganti templi, e la natura lussureggiante, ne costituiscono le attrattive principali. Il viaggio comincia da Luang Prabang, città che con i suoi numerosi templi e monasteri ha saputo conservare maggiormente la spiritualità orientale, per proseguire fino Vientiane, la graziosa capitale. Si raggiunge poi in volo la provincia di Champassack, nella parte meridionale del paese, per visitare il misterioso sito pre-angkoriano di Vat Phou, la regione delle 4000 isole, dove il fiume Mekong raggiunge la sua ampiezza massima, e l’altopiano di Bolaven una delle aree più fertili del paese, caratterizzata da una grande varietà etnica. 1° giorno: ITALIA - LUANG PRABANG (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Luang Prabang con voli di linea Thai e Bangkok Airways via Bangkok. Pasti e pernottamento a bordo.
complesso pre-angkoriano del Wat Phou, situato in posizione dominante sulla pianura circostante, e di Um Muang, piccolo tempio in rovina circondato dalla giungla. Pranzo in corso d’escursione. Proseguimento per l’isola di Khong. Sistemazione in 2° giorno: arrivo LUANG PRABANG (-/-/D) una semplice guesthouse e cena. Arrivo all’aeroporto Luang Prabang. Disbrigo delle formalità di frontiera e rilascio del visto. 7° giorno: ISOLA KHONG (B/L/D) Trasferimento in città, antica capitale dal XIV al Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita in XVI secolo del Lan Xang, il “Regno di un milione barca della regione delle “4000 isole”, dove il fiume di elefanti”. Luang Prabang si trova in una posizione Mekong, durante la stagione delle piogge, raggiunge favorevole, circondata da montagne e racchiusa fra la larghezza massima del suo percorso. Nella stagione il Mekong e il fiume Khan. Le colline, la penisola secca affiorano migliaia di isole ed isolotti, creando che si insinua tra i due fiumi, i templi imponenti, uno straordinario paesaggio, habitat di numerose la popolazione multi etnica creano un insieme sug- specie di uccelli e animali, tra i quali i rari delfini gestivo e armonioso. Trasferimento all’Hotel Grand dell’Irrawaddy. Navigazione fino alle 2 isole di Don 4*. Nel pomeriggio partenza per le cascate di Kuong Det e Don Khon, una volta collegate da un tratto di Si con un escursione attraverso alcune delle località ferrovia costruito dai francesi, i cui resti sono ancora più suggestive che circondano Luang Prabang dove oggi visibili. Escursioni via terra alle rapide di Li la bellezza della natura e il fascino dei costumi delle Phi e alle cascate di Don Phapeng. Dopo pranzo si etnie delle montagne offrono ancora delle emozioni prosegue in barca verso il confine con la Cambogia indimenticabili. Lungo il tragitto sosta per visitare per cercare di avvistare alcuni esemplari di delfino. alcuni villaggi delle minoranze Khmu e Hmong. Rientro all’Isola di Khong e cena in albergo. Rientro a Luang Prabang nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento. 8° giorno: ISOLA KHONG - ALTOPIANO BOLAVEN - PAKSE (B/L/D) 3°giorno: LUANG PRABANG (B/L/D) Prima colazione. Partenza per l’altopiano di Bolaven, Prima colazione. Al Mattino visita del mercato locale una delle aree più fertili del paese, caratterizzato da e del Palazzo Reale con il suo museo. Al termine par- una grande varietà etnica e dalla presenza di numetenza per l’escursione alle grotte di Pak Ou situate a rose piantagioni di tè, caffè e spezie. Visita di una circa 25 chilometri di barca da Luang Prabang, lungo piantagione, alle cascate di Tad Fan e Tad Yueng il Mekong alla foce del fiume Nam Ou: si tratta di ed ai villaggi delle minoranza etniche Alak e Katu. due grotte situate nella parte inferiore di un dirupo Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione. di pietra calcarea piene d’immagini di Buddha d’o- Proseguimento per Pakse. Arrivo e sistemazione gni stile e dimensione. Pranzo in ristorante locale. all’Hotel Champassak HH o similare. Cena e pernotRientro a Luang Pabang con sosta nel villaggio dei tamento. tessitori di Ban Phanom. Cena e pernottamento. 9° giorno: PAKSE - BANGKOK (B/-/-) Prima colazione. Al mattino trasferimento in aero4°giorno: LUANG PRABANG - VIENTIANE (B/L/D) porto e volo di linea Lao Airlines per Bangkok (il Sveglia prima dell’alba per assistere alla questua martedì ed il giovedì, quando il volo per Bangkok giornaliera dei 250 monaci che ogni mattina fanno non è previsto, trasferimento in auto a Ubon il giro della città per ricevere le offerte dai fedeli. Ratchathani, situata in territorio thailandese, e volo Rientro in hotel per la colazione. Proseguimento di linea Thai Airways per Bangkok). delle visite della città e dei suoi templi: il Wat May, il Wat Vixoun, il Wat Xieng Thong e la collina di Phu 10° giorno: BANGKOK - ITALIA (-/-/-) Si disseminata di wat più recenti. Pranzo in ristorante Dopo la mezzanotte proseguimento con volo di linea locale. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto Thai Airways per l’ Italia. Arrivo al mattino presto. volo per Vientiane la “città del legno di sandalo”, che si sviluppa seguendo l’ansa del Fiume Mekong, ed è capitale dal XIX secolo. Sistemazione all’Hotel Lao Plaza HHHH. Cena e pernottamento. 5°giorno: VIENTIANE (B/L/-) Prima colazione. Mattina dedicata alle visite della città: il monastero di Vat Sisaket, con le mura interne punteggiate di nicchie che contengono più di 2000 immagini di Buddha; il tempio di Vat Pra Keo, in passato tempio reale oggi trasformato in museo; il grande stupa Pha That Luang, il più importante monumento del Laos, simbolo della religione buddista e della sovranità laotiana. Pranzo in ristorante locale. Pomeriggio libero. Cena libera e pernottamento.
Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
6°giorno: VIENTIANE - PAKSE - ISOLA KHONG (B/L/D) Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e volo per Pakse. Arrivo e partenza in auto per Champassack, per visitare il suggestivo e misterioso
Il meglio della Cambogia e del Laos Programma per scoprire le principali attrattive di Laos e Cambogia. L’itinerario comincia dalla capitale cambogiana Phnom Penh per poi proseguire via terra per l’imperdibile sito archeologico di Angkor, visitando lungo il tragitto le rovine pre-angkoriane di Sambor Prei Kuk. Si vola poi in Laos per scoprire l’incantevole Luang Prabang, città ricca di monumenti e templi, base ideale per esplorare i villaggi e le grotte lungo il corso del fiume Mekong. Il viaggio termina con la visita della graziosa capitale laotiana Vientiane. 1° giorno: ITALIA - PHNOM PENH (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Phnom Penh con voli di linea Thai Airways via Bangkok. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno: arrivo a PHNOM PENH (-/L/-) Arrivo al mattino a Phnom Penh, capitale della Cambogia, situata alla confluenza dei fiumi Mekong e Tonle Sap, considerata durante il periodo coloniale francese come “la perla dell’Asia”. Disbrigo delle formalità burocratiche e trasferimento in città. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita della capitale della Cambogia: il Palazzo Reale, con la Sala del trono, e la Pagoda d’Argento, conosciuta anche come il Tempio del Buddha di smeraldo, che deve il suo nome alle ricchezze custodite al suo interno: il pavimento coperto da oltre 5.000 piastre d’argento, le statue di oro massiccio, argento e cristallo, i Buddha di smeraldo ricchi di diamanti, alcune preziose maschere usate nelle danze di corte ed altri fantastici tesori. Al termine visita del mercato centrale. Sistemazione nell’hotel della categoria prescelta. Pernottamento. 3° giorno: PHNOM PENH - SIEM REAP (Angkor Thom) (B/L/-) Prima colazione. Al mattino presto trasferimento in aeroporto e volo per Siem Reap. Disbrigo delle formalità burocratiche e inizio delle visite di Angkor Thom, capitale di Angkor dal X al XV secolo. Se Angkor Wat è il capolavoro dell’Induismo classico, Angkor Thom testimonia il passaggio ad un’ispirazione di segno diverso, quella del Buddismo mahayana, maturata dopo la catastrofe del 1177, quando Angkor fu sommersa dall’Invasione dei Cham provenienti dall’attuale Vietnam. Portavoce di questo cambiamento fu il Re Jayavarman VII che ristrutturò completamente Angkor e, con una febbrile campagna edilizia dal 1181 al 1220, edificò la cittadella fortificata di Angkor Thom, che significa “città che sostiene il mondo dandogli la propria legge”. Si visiteranno i siti di Jayavarman VII (1181-1220): Porta Sud, Bayon, Terrazza degli Elefanti, Terrazza del Re Lebbroso; i siti dell XI secolo: Baphuon, Phimeanakas, Khleang Nord e Sud, le 12 Prasat Suor Prat. Pranzo e nel pomeriggio termine della visita ai siti archeologici di Preah Khan, Neak Pean, Ta Prohm (Jayavarman VII), dove le antiche pietre emergono tra le radici di enormi alberi secolari che avvolgono i monumenti. Sistemazione in hotel della categoria prescelta.
gradinate. E’ l’unico tempio rivolto ad Occidente, in direzione del tramonto. Impressionante è la decorazione, con centinaia di metri di bassorilievi scolpiti sulle pareti, nei porticati e nelle gallerie, che illustrano con incredibile ricchezza e vivacità le scene principali dei poemi epici indiani. Pernottamento in hotel. 5° giorno: SIEM REAP (Tonle Sap) - LUANG PRABANG (B/-/-) Prima colazione. Al mattino escursione in barca sul lago Tonle Sap, le cui acque sono tra le più pescose al mondo. L’unicità del lago sta nel fatto che la sua ampiezza varia sensibilmente in relazione alle stagioni, addirittura quintuplicando la propria estensione durante il periodo delle piogge. Si visita il villaggio galleggiante di pescatori Chong Kneas, dalle tipiche costruzioni in legno. Rientro in hotel. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo per Luang Prabang, capitale dal XIV al XVI secolo del Lan Xang, il “Regno di un milione di elefanti”. Luang Prabang si trova in una posizione favorevole, circondata da montagne e racchiusa fra il Mekong e il fiume Khan. Le colline, la penisola che si insinua tra i due fiumi, i templi imponenti, la popolazione multi etnica creano un insieme suggestivo e armonioso. Disbrigo delle formalità burocratiche e trasferimento in hotel. Pernottamento. 6°giorno: LUANG PRABANG (B/L/-) Prima colazione. Al Mattino visita del mercato locale e del Palazzo Reale con il suo museo. Al termine partenza per l’escursione alle grotte di Pak Ou situate a circa 25 chilometri di barca da Luang Prabang, lungo il Mekong alla foce del fiume Nam Ou: si tratta di due grotte situate nella parte inferiore di un dirupo di pietra calcarea piene d’immagini di Buddha d’ogni stile e dimensione. Pranzo in ristorante locale. Rientro a Luang Pabang con sosta nel villaggio dei tessitori di Ban Phanom. Pernottamento.
Tour combinati Cambogia, Laos
Durata: 9gg/6nn Assistenza: italiano Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 12, 18, 26 gennaio; 1, 16, 22 febbraio; 2, 15, 23, 29 marzo; 6, 26 aprile; 2, 31 maggio; 29 giugno; 19, 27 luglio; 10, 16, 20 agosto; 28 dicembre 2014; 2, 3, 4 gennaio 2015 Partenze di gruppo esclusive Go Asia Gran Tour Laos e Cambogia 12 giorni (per itinerari e prezzi consultare il sito internet): con voli Thai Airways da Roma: 12 novembre 2014 con voli Singapore Airlines da Milano: dicembre 2014 Partenze libere con servizi privati tutti i giorni. Categorie degli hotel selezionati: HHHH e HHHHH
Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 1.960,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
€ 290,00 € 65,00
Luang Prabang Vientiane
Siem Reap Bangkok Phnom Penh
7°giorno: LUANG PRABANG - VIENTIANE (B/L/-) Sveglia prima dell’alba per assistere alla questua giornaliera dei 250 monaci che ogni mattina fanno il giro della città per ricevere le offerte dai fedeli. Rientro in hotel per la colazione. Proseguimento delle visite della città e dei suoi templi: il Wat May, il Wat Vixoun, il Wat Xieng Thong e la collina di Phu Si disseminata di wat più recenti. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto volo per Vientiane la “città del legno di sandalo”, che si sviluppa seguendo l’ansa del Fiume 4° giorno: SIEM REAP (Angkor Wat) (B/L/-) Mekong, ed è capitale dal XIX secolo. Sistemazione. Prima colazione. Visita di Banteay Srei o “Cittadella Pernottamento. delle Femmine”, a circa 28 chilometri dalla città, considerato un vero gioiello dell’arte khmer con i 8°giorno: VIENTIANE - partenza (B/L/-) suoi bassorilievi in arenaria rosa, e conosciuto anche Prima colazione. Mattina dedicata alle visite della come “Tempio delle Femmine”. La sua particolarità città: il monastero di Vat Sisaket, con le mura interne è quella di essere stato costruito da un dignitario di punteggiate di nicchie che contengono più di 2000 corte e non da un Re. Visita al tempio di Banteay immagini di Buddha; il tempio di Vat Pra Keo, in Samre, al Mebon Orientale, al tempio Pre Rup, dedi- passato tempio reale oggi trasformato in museo; il cati a Shiva, e al Prasat Kravan (templi del 10 secolo) grande stupa Pha That Luang, il più importante ispirato al culto di Vishnu. Pranzo e nel pomeriggio monumento del Laos, simbolo della religione budinizio della visita di Angkor Wat (Suryavarman II), dista e della sovranità laotiana. Pranzo in ristorante considerato il monumento più armonioso di Angkor locale. In tempo utile trasferimento in aeroporto e per stile, proporzioni e concezione, divenuto simbo- volo Thai Airways via Bangkok per l’Italia. lo nazionale. Il tempio venne fatto costruire dal Re Suryavarman II (1113-1150), e occupa un’area di 9° giorno: arrivo ITALIA (-/-/-) Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte 2 milioni di metri quadri, circondato da un fossato Arrivo in Italia al mattino presto. per soddisfare qualsiasi richiesta. largo 200 metri, le cui sponde erano ricoperte da
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Tour combinati Cambogia, Vietnam
Tipologia: Viaggi di Gruppo Durata: 13gg/10nn Assistenza: italiano Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 5, 11, 19, 25 gennaio; 9, 15, 23 febbraio; 8, 16, 22, 30 marzo; 19, 25 aprile; 24 maggio; 22 giugno; 12, 20 luglio; 3, 9, 13, 17 agosto; 20 settembre; 5, 11, 26 ottobre; 1, 9, 15, 23 novembre; 6, 21, 26, 27, 28 dicembre Partenze di gruppo esclusive Go Asia con voli Singapore Airlines (per itinerario e prezzi consultare il sito internet): 13 agosto; 21, 27 dicembre 2014 Partenze libere con servizi privati tutti i giorni.
Vietnam e Cambogia Un itinerario che partendo dalla capitale vietnamita Hanoi prosegue con la magia fiabesca degli incantevoli paesaggi naturali della Baia di Halong, prima di raggiungere il Vietnam centrale con i suoi tesori architettonici patrimonio dell’Unesco e arrivare a Ho Chi Minh City, capitale economica del paese e base per la visita della vasta area del delta del Mekong. Si prosegue in Cambogia, paese di estrema bellezza e dallo straordinario patrimonio storico che si raggiunge risalendo in barca il delta del Mekong fino alla capitale Phnom Penh. Il viaggio termina con la visita del maestoso sito archeologico di Angkor. Alcune isole hanno formato anche un laghetto interno accessibile attraverso un passaggio che sparisce del tutto durante l’alta marea, mentre altre presentano grotte e formazioni dalle forme più strane. Crociera nella baia a bordo di una tipica giunca vietnamita. Pasti a base di pesce e pernottamento a bordo.
7° giorno: HO CHI MINH CITY (B/L/-) Prima colazione. Inizio visita di Saigon, città vitale ma anche ricca di testimonianze del passato: la cattedrale di Notre Dame risalente al 1877; l’Ufficio postale; il mercato Binh Tay. Sosta in una fabbrica di lacche, tipico prodotto di artigianato locale, il quartiere Cho Lon e la pagoda Thien Hau. Pranzo 4° giorno: HALONG - HANOI - HOI AN (B/L/-) in ristorante locale. Pomeriggio a disposizione per Per i più mattinieri sveglia all’alba per assistere al attività individuali e shopping. Pernottamento. sorgere del sole sul ponte della giunca. Dopo la prima colazione proseguimento della navigazione e 8° giorno: HO CHI MINH CITY - DELTA DEL delle visite nella baia. Rientro ad Halong e partenza MEKONG - CHAU DOC (B/L/-) Categorie degli hotel selezionati: HHH/HHHH/HHHHH in pullman per l’aeroporto di Hanoi. Pranzo in risto- Prima colazione. Al mattino partenza in auto per Cai rante locale lungo il tragitto. Nel tardo pomeriggio Be, cittadina sulle rive di uno dei bracci principali Prezzo per persona, minimo 2 persone volo per Danang, da dove si prosegue via terra per del fiume, da cui ci si imbarca per una crociera sul la vicina Hoi An. Arrivo e sistemazione in hotel. Mekong per osservare la vita nei villaggi costieri, Quota base da € 2.730,00 Pernottamento. la foltissima vegetazione e gli innumerevoli canali Supplemento singola da € 510,00 che costituiscono il Delta. Sosta ad un mercato Tassa e spese di iscrizione € 65,00 5° giorno: HOI AN - HUE (B/L/-) galleggiante e ad un giardino di bonsai. Si visita una Al mattino visita di Hoi An, ricca di edifici dall’in- piantagione, con assaggio di frutta tropicale e pranzo fluenza architettonica cinese che testimoniano il suo in fattoria. Continuazione della crociera. Dopo lo importante passato di centro mercantile. Pranzo sbarco proseguimento via terra per Chau Doc, situata Hanoi Halong in ristorante locale. Nel pomeriggio partenza per vicino al confine con la Cambogia. Sistemazione in Hué, città fondata nel 1687 lungo le rive del hotel. Pernottamento Fiume dei Profumi. Arrivo e sistemazione in hotel. Pernottamento. 9° giorno: CHAU DOC - PHNOM PENH (B/L/-) Prima colazione. Trasferimento all’imbarcadero e 6° giorno: HUE - HO CHI MINH CITY partenza per Phnom Penh, capitale della Cambogia. Hué (SAIGON) (B/L/-) La traversata via fiume dura circa 5 ore, a seconda Hoi An Prima colazione. Giornata dedicata alla visita di delle condizioni climatiche. Dopo la sosta alla fronHue; la Città Vecchia, con la Cittadella e la residenza tiera, arrivo a Phnom Penh. Pranzo in ristorante. Nel imperiale. Si visita la cittadella imperiale, oggi restau- pomeriggio visita della capitale della Cambogia: il Siem Reap Bangkok rata con l’aiuto dell’UNESCO e la tomba imperiale Palazzo Reale, con la Sala del trono, e la Pagoda d’ArSambor di Tu Duc. Al termine escursione in battello sul gento, conosciuta anche come il Tempio del Buddha Prey Kuk fiume dei Profumi fino alla pagoda di Thien Mu. di smeraldo. Sistemazione nell’hotel della categoria Pranzo in ristorante locale in corso di visita. Nel prescelta. Pernottamento. Phnom Penh Saigon tardo pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo di linea per Ho Chi Minh City (Saigon). Arrivo e 10° giorno: PHNOM PENH - SIEM REAP trasferimento in hotel. Pernottamento. (Angkor Thom) (B/L/-) Prima colazione. Al mattino presto trasferimento in 1° giorno: ITALIA - HANOI (-/-/-) aeroporto e volo per Siem Reap. Inizio delle visite di Partenza da Roma o Milano per Hanoi con volo Angkor Thom, capitale di Angkor dal X al XV secodi linea Singapore Airlines (via Singapore), Thai lo. Pranzo e nel pomeriggio termine della visita ai siti Airways (via Bangkok) o altra compagnia Iata. Pasti archeologici di Preah Khan, Neak Pean, Ta Prohm. e pernottamento a bordo. Sistemazione in hotel della categoria prescelta. 2° giorno: arrivo ad HANOI (-/-/-) Arrivo all’aeroporto internazionale di Hanoi. Disbrigo delle formalità di frontiera e rilascio del visto. Trasferimento in città e sistemazione in hotel. Hanoi si presenta come una tipica città francese inizio secolo, con viali, parchi, monumenti, un centro affollato di negozietti e colori. Al pomeriggio visita della città: la Pagoda ad un solo pilastro, la spianata del Mausoleo di Ho Chi Minh, il Tempio della letteratura, antica università costruita nel 1070 in onore di Confucio; il tempio Quan Than, il lago della Spada Restituita, circondato da alberi secolari. Al termine rientro in hotel. Pernottamento. 3° giorno: HANOI - HALONG (crociera con pernottamento) (B/L/D) Prima colazione. Al mattino partenza per la baia di Halong, definita l’ottava meraviglia del mondo. La baia, costellata da rocce carsiche, ha subito nei millenni l’opera di erosione del vento e dell’acqua, creando un ambiente fantasmagorico di isole, isolette e faraglioni, alcuni dei quali alti centinaia di metri. Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
11° giorno: SIEM REAP (Angkor Wat) (B/L/-) Prima colazione. Visita di Banteay Srei o “Cittadella delle Femmine”. Pranzo e nel pomeriggio inizio della visita di Angkor Wat (Suryavarman II), considerato il monumento più armonioso di Angkor per stile, proporzioni e concezione, divenuto simbolo nazionale. Il tempio venne fatto costruire dal Re Suryavarman II. Pernottamento in hotel. 12° giorno: SIEM REAP (Tonle Sap) - partenza (B/-/-) Prima colazione. Al mattino escursione in barca sul lago Tonle Sap, le cui acque sono tra le più pescose al mondo. L’unicità del lago sta nel fatto che la sua ampiezza varia sensibilmente in relazione alle stagioni, addirittura quintuplicando la propria estensione durante il periodo delle piogge. Si visita il villaggio galleggiante di pescatori Chong Kneas, dalle tipiche costruzioni in legno. Rientro in hotel. Pomeriggio a disposizione. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo per l’Italia con Singapore Airlines (via Singapore), Bangkok e Thai Airways (via Bangkok) o altra compagnia Iata. 13° giorno: arrivo ITALIA Arrivo in Italia al mattino presto.
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Laos e Vietnam Un viaggio per scoprire questi 2 paesi dell’ex Indocina coloniale: Luang Prabang, città ricca di monumenti e templi, base ideale per esplorare i villaggi e le grotte lungo il corso del fiume Mekong, la graziosa capitale laotiana Vientiane, e quella vietnamita Hanoi, miscela di influenze coloniali francesi e cultura asiatica. Si procede poi pew la Baia di Halong, dichiarata Patrimonio dall’Umanità dall’Unesco, l’antica capitale Hué e la cittadina di Hoi An, dove si trovano alcuni dei più importanti tesori artistici ed architettonici del paese. L’itinerario prosegue poi nel sud del paese per visitare la vivace e dinamica città di Ho Chi Minh e la rotta fluviale del Delta del Mekong. 1° giorno: ITALIA - LUANG PRABANG (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Luang Prabang con voli di linea Thai e Bangkok Airways via Bangkok. Pasti e pernottamento a bordo.
7° giorno: HANOI - HALONG (crociera con pernottamento) (B/L/D) Prima colazione. Al mattino partenza per la baia di Halong, definita l’ottava meraviglia del mondo. La baia, costellata da rocce carsiche, ha subito nei 2° giorno: arrivo a LUANG PRABANG (-/-/-) millenni l’opera di erosione del vento e dell’acqua, Arrivo all’aeroporto Luang Prabang. Disbrigo creando un ambiente fantasmagorico di isole, isolette delle formalità di frontiera e rilascio del visto. e faraglioni, alcuni dei quali alti centinaia di metri. Trasferimento in città, antica capitale dal XIV al Crociera nella baia a bordo dell’Halong Green Junk XVI secolo del Lan Xang, il “Regno di un milione o similare,tipica giunca vietnamita. Pasti a base di di elefanti”. Luang Prabang si trova in una posizione pesce e pernottamento a bordo. favorevole, circondata da montagne e racchiusa fra il Mekong e il fiume Khan. Le colline, la penisola 8° giorno: HALONG - HANOI - HOI AN (B/L/-) che si insinua tra i due fiumi, i templi imponenti, Per i più mattinieri sveglia all’alba per assistere al la popolazione multi etnica creano un insieme sug- sorgere del sole sul ponte della giunca. Dopo la prima gestivo e armonioso. Trasferimento in hotel. Nel colazione proseguimento della navigazione e delle pomeriggio partenza per le cascate di Kuong Si con visite nella baia. Rientro ad Halong e partenza in pulun escursione attraverso alcune delle località più lman per l’aeroporto di Hanoi. Pranzo in ristorante suggestive che circondano Luang Prabang dove la locale lungo il tragitto. Nel tardo pomeriggio volo bellezza della natura e il fascino dei costumi delle per Danang, da dove si prosegue via terra per la vicietnie delle montagne offrono ancora delle emozioni na Hoi An. Arrivo e sistemazione all’hotel prescelto. indimenticabili. Lungo il tragitto sosta per visitare Pernottamento. alcuni villaggi delle minoranze Khmu e Hmong. (B/L/-) Rientro a Luang Prabang nel tardo pomeriggio. Pasti 9° giorno: HOI AN - HUE Al mattino visita di Hoi An, ricca di edifici dall’inliberi. Pernottamento. fluenza architettonica cinese che testimoniano il suo 3°giorno: LUANG PRABANG (B/L/-) importante passato di centro mercantile. Visita della Prima colazione. Al Mattino visita del mercato locale vecchia cittadina con il ponte giapponese del 1592, e del Palazzo Reale con il suo museo. Al termine par- il tempio dedicato alla dea Fukie, le vecchie case tenza per l’escursione alle grotte di Pak Ou situate a comunali. Pranzo in ristorante locale. Nel pomerigcirca 25 chilometri di barca da Luang Prabang, lungo gio partenza per Hué, città fondata nel 1687 lungo il Mekong alla foce del fiume Nam Ou: si tratta di le rive del Fiume dei Profumi. Arrivo e sistemazione due grotte situate nella parte inferiore di un dirupo all’hotel prescelto. Pernottamento. di pietra calcarea piene d’immagini di Buddha d’ogni stile e dimensione. Pranzo in ristorante locale. 10° giorno: HUE - HO CHI MINH CITY Rientro a Luang Pabang con sosta nel villaggio dei (SAIGON) (B/L/-) tessitori di Ban Phanom. Pernottamento. Prima colazione. Giornata dedicata alla visita di Hue; la Città Vecchia, con la Cittadella e la residenza 4°giorno: LUANG PRABANG - VIENTIANE imperiale e la tomba imperiale di Tu Duc. Al termine (B/L/-) escursione in battello sul fiume dei Profumi fino alla Sveglia prima dell’alba per assistere alla questua pagoda di Thien Mu. Pranzo in ristorante locale in giornaliera dei 250 monaci che ogni mattina fanno corso di visita. Nel tardo pomeriggio trasferimento il giro della città per ricevere le offerte dai fedeli. in aeroporto e volo di linea per Ho Chi Minh City Rientro in hotel per la colazione. Proseguimento (Saigon). Arrivo e trasferimento all’hotel prescelto. delle visite della città e dei suoi templi: il Wat May, il Pernottamento. Wat Vixoun, il Wat Xieng Thong e la collina di Phu Si disseminata di wat più recenti. Pranzo in ristorante 11° giorno: HO CHI MINH CITY (B/L/-) locale. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto Prima colazione. Inizio visita di Saigon, città vitale volo per Vientiane la “città del legno di sandalo”, ma anche ricca di testimonianze del passato: la catche si sviluppa seguendo l’ansa del Fiume Mekong, tedrale di Notre Dame risalente al 1877; l’Ufficio ed è capitale dal XIX secolo. Sistemazione in hotel. postale; il mercato Binh Tay. Sosta in una fabbrica Pernottamento. di lacche, tipico prodotto di artigianato locale, il quartiere Cho Lon e la pagoda Thien Hau. Pranzo 5°giorno: VIENTIANE - HANOI (B/L/-) in ristorante locale. Pomeriggio a disposizione per Prima colazione. Mattina dedicata alla visita della attività individuali e shopping. Pernottamento. città: il monastero di Vat Sisaket, il tempio di Vat Pra Keo, il grande stupa Pha That Luang. Pranzo 12° giorno: HO CHI MINH CITY (Delta del in ristorante locale. Nel pomeriggio trasferimento Mekong) (B/L/-) in aeroporto e volo di linea per Hanoi. Disbrigo Prima colazione. Al mattino partenza in auto per Cai delle formalità di frontiera e rilascio del visto. Be, cittadina sulle rive di uno dei bracci principali Trasferimento in città e sistemazione all’hotel prescel- del fiume, da cui ci si imbarca per una crociera sul to. Pernottamento. Mekong per osservare la vita nei villaggi costieri, la foltissima vegetazione e gli innumerevoli canali che 6° giorno: HANOI (B/-/-) costituiscono il Delta. Sosta ad un mercato gallegPrima colazione. Mattinata libera. Al pomeriggio giante e ad un giardino di bonsai. Si visita una pianvisita della città: la Pagoda ad un solo pilastro, la spia- tagione, con assaggio di frutta tropicale e pranzo in nata del Mausoleo di Ho Chi Minh, il Tempio della fattoria. Continuazione della crociera ed al termine letteratura, il tempio Quan Than, il lago della Spada rientro a Saigon. Pernottamento. Restituita, circondato da alberi secolari. Al termine rientro in hotel. Pernottamento.
Tour combinati Cambogia, Laos
Durata: 14gg/11nn Assistenza: italiano Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 15, 21 gennaio; 19 febbraio; 18, 26 marzo; 30 luglio; 13 agosto; 5, 11, 19 novembre Partenze libere con servizi privati tutti i giorni. Categorie degli hotel selezionati: HHH/HHHH/HHHHH
Prezzo per persona, minimo 2 persone Viaggio 10 gg, quota base da € 2.800,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
Hanoi Luang Prabang
€ 590,00 € 65,00
Halong
Hué Vientiane
Hoi An
Saigon
13° giorno: HO CHI MINH CITY (Tunnel di Cu Chi) - partenza (B/L/-) Prima colazione. Al mattino partenza per un’escursione a Cu Chi, che dista 60 chilometri circa. La sua famosa rete di gallerie, costruita alla fine degli anni ’40 dai Viet Minh durante la guerra contro i Francesi. Al termine della visita, rientro a Ho Chi Minh City. Pranzo in corso d’escursione. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo Thai Airways via Bangkok per l’Italia. 14° giorno: arrivo ITALIA Arrivo in Italia al mattino presto.
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Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte per soddisfare qualsiasi richiesta.
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Panorami Indocinesi
Tour combinati Cambogia, Laos, Vietnam
Durata: 15gg/12nn Assistenza: italiano Partenze condivise a date fisse, minimo 2 persone, con piccoli gruppi che si formano in loco e che raramente superano le 15 persone. Partenze 2014: 5, 11, 19, 25 gennaio; 9, 15, 23 febbraio; 8, 16, 22, 30 marzo; 19, 25 aprile; 24 maggio; 22 giugno; 12, 20 luglio; 3, 9, 13, 17 agosto; 20 settembre; 5, 11, 26 ottobre; 1, 9, 15, 23 novembre; 6, 21, 26, 27, 28 dicembre Partenze libere con servizi privati tutti i giorni. Categorie degli hotel selezionati: HHH/HHHH/HHHHH
Prezzo per persona, minimo 2 persone Quota base da € 3.350,00 Supplemento singola da Tassa e spese di iscrizione
€ 620,00 € 65,00
Hanoi
Halong
Luang Prabang Hué Hoi An Siem Reap Phnom Penh Chau Doc
Saigon
1° giorno: ITALIA - HANOI (-/-/-) Partenza da Roma o Milano per Hanoi con voli di linea Thai Airways via Bangkok. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno; arrivo HANOI (-/-/-) Arrivo all’aeroporto internazionale di Hanoi. Disbrigo delle formalità di frontiera e rilascio del visto. Trasferimento in città e sistemazione in hotel. Hanoi. Al pomeriggio visita della città: la Pagoda ad un solo pilastro, particolarissima pagoda in legno che poggia su un unico pilastro, costruita nel 1.049, a rappresentazione della purezza del fior di loto, la spianata del Mausoleo di Ho Chi Minh, il Tempio della letteratura, antica università costruita nel 1070 in onore di Confucio; il tempio Quan Than, il lago della Spada Restituita, circondato da alberi secolari. Al termine rientro in hotel. Pernottamento.
Programma per visitare le principali attrattive di Vietnam, Laos e Cambogia, paesi che un tempo formavano l’Indocina Francese. L’itinerario comincia nel Nord del Vietnam con la visita della capitale Hanoi e della spettacolare Baia di Halong e prosegue verso sud, nelle regioni centrali ricche di testimonianze delle più antiche culture del paese, prima di giungere nella vivace Ho Chi Minh City e nella vasta area del delta del Mekong. Si prosegue poi verso nord fino in Cambogia dove si visita la capitale Phnom Penh e l’imperdibile sito archeologico di Angkor, prima di volare a Luang Prabang, antica capitale del Laos, affascinante città ricca di templi e monasteri. volo per Danang, da dove si prosegue via terra per prescelta. la vicina Hoi An. Arrivo e sistemazione in hotel. Pernottamento. 11° giorno: SIEM REAP (Angkor Wat) (B/L/-) Prima colazione. Visita di Banteay Srei o “Cittadella 5° giorno: HOI AN - HUE (B/L/-) delle Femmine”, a circa 28 chilometri dalla città, Al mattino visita di Hoi An, ricca di edifici dall’in- considerato un vero gioiello dell’arte khmer con i fluenza architettonica cinese. Visita della vecchia suoi bassorilievi in arenaria rosa, e conosciuto anche cittadina con il ponte giapponese del 1592, il tempio come “Tempio delle Femmine”. Pranzo e nel pomededicato alla dea Fukie, le vecchie case comunali. riggio inizio della visita di Angkor Wat (Suryavarman Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio partenza II), considerato il monumento più armonioso di per Hué, città fondata nel 1687 lungo le rive del Angkor. Pernottamento in hotel. Fiume dei Profumi. Arrivo e sistemazione in hotel. Pernottamento. 12° giorno: SIEM REAP (Tonle Sap) - LUANG PRABANG (B/-/-) 6° giorno: HUE - HO CHI MINH CITY Prima colazione. Al mattino escursione in barca sul (SAIGON) (B/L/-) lago Tonle Sap, le cui acque sono tra le più pescose Prima colazione. Giornata dedicata alla visita di al mondo. Rientro in hotel. Nel pomeriggio trasferiHue; la Città Vecchia, con la Cittadella e la residenza mento in aeroporto e volo per Luang Prabang. Arrivo imperiale e le tombe imperiali. Si visita la cittadella e trasferimento in hotel. Pernottamento. imperiale, oggi restaurata con l’aiuto dell’UNESCO e la tomba imperiale di Tu Duc. Al termine escursio- 13°giorno: LUANG PRABANG (B/L/-) ne in battello sul fiume dei Profumi fino alla pagoda Prima colazione. Al Mattino visita del mercato locale di Thien Mu. Pranzo in ristorante locale in corso di e del Palazzo Reale con il suo museo. Al termine visita. Nel tardo pomeriggio trasferimento in aero- partenza per l’escursione alle grotte di Pak Ou situate porto e volo di linea per Ho Chi Minh City (Saigon). a circa 25 chilometri di barca da Luang Prabang, Arrivo e trasferimento in hotel. Pernottamento. lungo il Mekong alla foce del fiume Nam Ou. Pranzo in ristorante locale. Rientro a Luang Pabang 7° giorno: HO CHI MINH CITY (B/L/-) con sosta nel villaggio dei tessitori di Ban Phanom. Prima colazione. Inizio visita di Saigon, città vitale Pernottamento. ma anche ricca di testimonianze del passato: la cattedrale di Notre Dame risalente al 1877; l’Ufficio 14°giorno: LUANG PRABANG - partenza (B/-/-) postale; il mercato Binh Tay. Sosta in una fabbrica Sveglia prima dell’alba per assistere alla questua di lacche, tipico prodotto di artigianato locale, il giornaliera dei 250 monaci che ogni mattina fanno quartiere Cho Lon e la pagoda Thien Hau. Pranzo il giro della città per ricevere le offerte dai fedeli. in ristorante locale. Pomeriggio a disposizione per Rientro in hotel per la colazione. Proseguimento attività individuali e shopping. Pernottamento. delle visite della città e dei suoi templi: il Wat May, il Wat Vixoun, il Wat Xieng Thong e la collina di Phu 8° giorno: HO CHI MINH CITY - DELTA DEL Si disseminata di wat più recenti. Rientro in hotel. MEKONG - CHAU DOC (B/L/-) In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo Prima colazione. Al mattino partenza in auto per Cai Bongkok Airways via Bangkok per l’Italia. Be, cittadina sulle rive di uno dei bracci principali del fiume, da cui ci si imbarca per una crociera sul 15° giorno: arrivo ITALIA (-/-/-) Mekong per osservare la vita nei villaggi costieri, Arrivo in Italia al mattino presto. la foltissima vegetazione e gli innumerevoli canali che costituiscono il Delta. Sosta ad un mercato galleggiante e ad un giardino di bonsai. Si visita una piantagione, con assaggio di frutta tropicale e pranzo in fattoria. Continuazione della crociera. Dopo lo sbarco proseguimento via terra per Chau Doc, situata vicino al confine con la Cambogia. Sistemazione in hotel. Pernottamento
9° giorno: CHAU DOC - PHNOM PENH (B/L/-) Prima colazione. Trasferimento all’imbarcadero e partenza per Phnom Penh, capitale della Cambogia. La traversata via fiume dura circa 5 ore, a seconda delle condizioni climatiche. Dopo la sosta alla frontiera, arrivo a Phnom Penh. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita della capitale della Cambogia: il Palazzo Reale, con la Sala del trono, e la Pagoda 4° giorno: HALONG - HANOI - HOI AN (B/L/-) d’Argento. Sistemazione nell’hotel della categoria Per i più mattinieri sveglia all’alba per assistere al prescelta. Pernottamento. sorgere del sole sul ponte della giunca. Dopo la prima colazione proseguimento della navigazione e 10° giorno: PHNOM PENH - SIEM REAP delle visite nella baia. Rientro ad Halong e partenza (Angkor Thom) (B/L/-) in pullman per l’aeroporto di Hanoi. Pranzo in risto- Prima colazione. Al mattino presto trasferimento in rante locale lungo il tragitto. Nel tardo pomeriggio aeroporto e volo per Siem Reap. Arrivo e inizio delle visite di Angkor Thom, capitale di Angkor dal X al XV secolo. Pranzo e nel pomeriggio termine della Sul sito www.goasia.it troverete altre 500 proposte visita ai siti archeologici di Preah Khan, Neak Pean, per soddisfare qualsiasi richiesta. Ta Prohm. Sistemazione in hotel della categoria 3° giorno: HANOI - HALONG (crociera con pernottamento) (B/L/D) Prima colazione. Al mattino partenza per la baia di Halong, definita l’ottava meraviglia del mondo. Crociera nella baia a bordo di una tipica giunca vietnamita. Pasti a base di pesce e pernottamento a bordo.
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HOTEL CONTINENTAL SAIGON 132-134 Dong Khoi Street, District 1, Ho Chi Minh City, Vietnam Tel: 84 8 38 299 201, web: www.continentalsaigon.com
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CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO DI VENDITA DI PACCHETTI TURISTICI
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Per le “Condizioni generali ci contratto di vendita di pacchetti turistici”, fare riferimento al catalogo Asia Voyage, oppure vedere sul sito www.goasia.it SCHEDA TECNICA ex. Art. 5 - Parte Integrante delle Condizioni Generali di Contratto di vendita di Pacchetti Turistici. La Quota di iscrizione ad ogni viaggio per passeggero è di € 65,00 Termini di pagamento Il consumatore è tenuto a corrispondere un acconto del 25% del prezzo del pacchetto turistico secondo quanto riportato all’art. 7 delle Condizioni Generali di Contratto di vendita di Pacchetti Turistici, mentre il saldo del prezzo del pacchetto prenotato dovrà essere versato almeno 20 giorni prima della partenza, salvo diverso specifico accordo. Per determinati servizi turistici (resort di particolare pregio, crociere, servizi speciali, servizi erogati in periodi di festività particolari, emissione di biglietteria aerea) potrà essere richiesto un acconto superiore al 25% e/o il saldo totale. Sostituzione Qualsiasi variazione richiesta ex. art 12 dal consumatore successivamente alla conferma da parte di Go Asia S.r.L di tutti i servizi facenti parte del pacchetto, comporta l’addebito al consumatore di una quota aggiuntiva denominata “Spese variazioni pratica” corrispondente a Euro 100,00 totali, per variazione. La modifica del nominativo del cliente rinunciatario con quello del sostituto può non essere accettata da un terzo fornitore di servizi, in relazione ad alcune tipologie di essi, anche se effettuata entro il termine di cui all’art. 12 paragrafo a) delle condizioni generali di contratto. L’organizzatore non sarà pertanto responsabile dell’eventuale mancata accettazione della modifica da parte dei terzi fornitori di servizi. Tale mancata accettazione sarà tempestivamente comunicata dall’organizzatore alle parti interessate prima della partenza. Penalità di annullamento Al consumatore che receda dal contratto prima della partenza, fatta eccezione per i casi elencati al primo comma dell’articolo 10 (delle Condizioni Generali di Contratto di vendita di Pacchetti Turistici) e indipendentemente dal pagamento dell’acconto previsto dall’articolo 7 1° comma (delle Condizioni Generali di Contratto di vendita di Pacchetti Turistici) e tranne ove diversamente specificato in seguito e/o in fase di conferma dei servizi, saranno addebitati a titolo di penale: Il premio della copertura assicurativa La Quota di Iscrizione di € 65,00 Le percentuali sulla quota viaggio di seguito esposte Penalità di annullamento per Viaggi in cui sono incluse CROCIERE
Per determinati servizi turistici e non turistici le penali possono essere del 100% già al momento della proposta irrevocabile o della prenotazione / conferma da parte del Tour Operator; tali variazioni saranno indicate nei documenti relativi ai programmi fuori catalogo o ai viaggi su misura o a viaggi e servizi in genere non rientranti pienamente o parzialmente nel presente catalogo; In ogni caso, nessun rimborso spetta al consumatore che decida di interrompere il viaggio o il soggiorno per volontà unilaterale. Variazione di prezzo Il prezzo pubblicato a catalogo il prezzo comunicato nella “conferma/estratto conto” della Vostra prenotazione potrà essere aumentato fino a 20 giorni precedenti la data della partenza esclusivamente nei casi indicati all’art. 8 delle condizioni generali, ai sensi dello stesso articolo si precisa che le variazioni del corso dei cambi rispetto a quello vigente alla data della conferma / estratto conto incideranno nella misura del: • 75 % sulla quota base di partecipazione per soggiorni con voli di linea; • 100 % su eventuali supplementi indipendentemente dalla tipologia di viaggio, • 100 % nel caso di quote riferite unicamente a “servizi a terra”.
120 30% 119 a 90 50% 89 100%
GO ASIA S.r.L., in collaborazione con il broker Borghini e Cossa S.r.L. e la Navale Assicurazioni S.p.A., ha predisposto per tutti i partecipanti ai propri viaggi un completo pacchetto assicurativo compreso nella quota di iscrizione che tutela tutti i propri clienti con polizza ASSISTENZA che copre l’Assistenza Sanitaria alla Persona, il Rimborso delle Spese Mediche sostenute in Viaggio e i Danni al Bagaglio e con polizza VIAGGI RISCHIO ZERO che interviene a viaggio iniziato a seguito di eventi fortuiti e cause di forza maggiore. GO ASIA S.r.L. ha inoltre predisposto una Polizza ANNULLAMENTO E INTERRUZIONE VIAGGIO ad adesione FACOLTATIVA. Per un ampio estratto delle condizioni di assicurazione, consultare la brochure “ASIA Easy Voyage”. Sul sito www.goasia.it è pubblicato il testo integrale delle condizioni di assicurazione. Le condizioni sono contenute integralmente nel documento informativo che verrà consegnato al cliente prima della partenza e al momento dell’adesione alla polizza Annullamento Facoltativa.
Tali percentuali si applicheranno anche nel caso di gruppi precostituiti o viaggi ad “hoc” a meno che esse non vengano espressamente indicate in misura diversa nel contratto. La modifica sarà resa nota mediante comunicazione scritta inviataVi entro il termine predetto presso la Vostra Agenzia di Viaggi o presso il vostro domicilio I nostri programmi sono basati su orari, cambi, tasse, aeroportuali, tariffe dei trasporti e costi dei servizi a terra in vigore al momento della preparazione del preventivo. La validità del presente catalogo va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013 Organizzazione tecnica: Go Asia S.r.L. - Via Canale 22 60125 Ancona. Autorizzazione Regione Marche con determinazione n. 204 del 19/09/2007 Go Asia S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.Lgs. n. 79 del 23 Maggio 2011), una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la Compagnia Unipol Assicurazioni S.p.A divisione Navale per un massimale di € 2.065.000,00.
Privacy Informativa ex art. 13 D. Lgs. 196/2003: I dati del sottoscrittore del presente contratto e quelli degli altri partecipanti, il cui conferimento è obbligatorio per garantire agli stessi la fruizione dei servizi oggetto del pacchetto turistico acquistato, saranno trattati in forma manuale e/o elettronica in rispetto della normativa . L’eventuale rifiuto nel conferimento dei dati comporterà B) Penalità di annullamento Viaggi l’impossibilità di concludere il contratto e fornire relativi • fino a 30 giorni prima della partenza: servizi. Titolari dei trattamenti sono- salvo separate e 10% della quota di partecipazione diverse indicazioni, eventualmente visibili anche sul • da 29 a 20 giorni prima della partenza: catalogo e/o nei rispettivi siti web- l’Agenzia venditrice e 25% della quota di partecipazione l’Agenzia organizzatrice. Laddove necessaria, la comuni• da 19 a 7 giorni prima della partenza: cazione dei dati sarà eventualmente effettuata solo verso 50% della quota di partecipazione autorità competenti, assicurazioni, corrispondenti o pre• oltre tale termine: posti locali del venditore o dell’organizzatore, fornitori 100% della quota di partecipazione dei servizi parte del pacchetto turistico o comunque a Oltre alle penalità relative alla biglietteria aerea (tariffe soggetti per i quali la trasmissione dei dati sia necessaria in relazione alla conclusione del contratto e fruizione dei speciali, instant purchase, low cost e voli di linea) relativi servizi. I dati potranno inoltre essere comunicati Si precisa che: a consulenti fiscali, contabili e legali per l’assolvimento Il riferimento è sempre ai giorni “di calendario”; Per determinate destinazioni, per particolari servizi, per degli obblighi di legge e/o per l’esercizio dei diritti in i gruppi precostituiti o per determinate combinazioni di sede legale. In ogni momento potranno essere esercitati viaggio,le penali sopra riportate potranno subire varia- tutti i diritti ex art. 7 D. Lgs. 196/2003. zioni anche rilevanti; • fino a • da • da
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Grafica: Pangea di M. Astracedi - Stampa:
C Laos ietnam V &Myanmar ambogia
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