ASSOCIAZIONE ITALIANA MAESTRI CATTOLICI VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEL PERSONALE DOCENTE (Commi 125 – 129 Legge 107/2015) La Legge 107/2015 prevede, ai fini della valorizzazione del merito del personale docente, l’istituzione di un apposito fondo, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo. Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal Comitato per la valutazione dei docenti, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo sulla base di motivata valutazione. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell’insegnamento b) del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti c) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni d) dell’attuazione di iniziative di innovazione didattica, della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche e) dell’assunzione di responsabilità nel coordinamento organizzativo e nella formazione del personale. L’AIMC, con il presente lavoro (elaborato dai Consiglieri nazionali Massimo Altobelli, Marina Ciurcina, Antonietta D’Episcopo, Enea Di Ianni, Fiorella Magnani, Sandra Suatoni, Filomena Valicenti), intende fornire ai Comitati di valutazione uno strumento, una traccia per l’individuazione dei criteri per la valorizzazione dei docenti, nella consapevolezza che in ambito scolastico ogni scelta e azione intenzionalmente finalizzata ad offrire le migliori condizioni per favorire il successo formativo di ogni alunno presenta un tasso di eticità strettamente connesso alla deontologia professionale, da esplicarsi sia individualmente che collegialmente. I criteri per la valorizzazione dei docenti dovrebbero tenere presente da una parte lo stretto e delicato rapporto tra la libertà d’insegnamento e la dimensione collegiale, dall’altra le scelte operate dalla comunità professionale, in riferimento alle variabili di contesto, finalizzate al perseguimento della qualità dell’offerta formativa. Diverse le questioni aperte: i criteri stabiliti dal Comitato di valutazione potrebbero risultare autoreferenziali e privilegiare, nel tentativo di contenere la discrezionalità del Dirigente scolastico, la rilevazione di elementi oggettivi e quantificabili (es. n° incarichi assegnati; n° progetti coordinati e realizzati ..); definite le competenze, si pone il problema di come rilevarle e misurarle, dato che riguardano prioritariamente dei processi; la delicatezza e la complessità dell’operazione richiederanno modalità e motivazioni il più possibile condivise, anche per cercare di arginare eventuali situazioni di conflittualità nelle scuole. 1