Testata iscritta nel Registro della Stampa periodica al Tribunale di Salerno al n. 41/06 - DISTRIBUZIONE GRATUITA - numero 75 - Anno VIII - LUGLIO-AGOSTO 2014
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CASTEL SAN LORENZO CASTEL SAN LORENZO Oltre 3 milioni per risolvere l’emergenza scolastica SAN LORENZO Oltre 3 milioniCASTEL per risolvere l’emergenza scolastica Oltre 3 milioni risolvere l’emergenza scolastica Dopo l’ufficializzazione del finanziamentoper di oltre 3milioni e 350mila per Testata iscritta nel Registro della Stampa periodica al Tribunale di Salerno al n. 41/06 - DISTRIBUZIONE GRATUITA - numero 75 - Anno VIII - LUGLIO-AGOSTO 2014
la realizzazione di una nuova scuola, sono numerose le polemiche circa Dopo l’ufficializzazione del finanziamento di abbattere oltre 3milioni e 350mila per le scelte dell’amministrazione comunale di la scuola elemenla realizzazione una nuova sono circa tare “BeniaminodiTesauro” e discuola, costruire al numerose suo posto le unpolemiche nuovo edificio le scelte dell’amministrazione comunale di abbattere la merito scuola elemenper risolvere definitivamente l’emergenza scolastica. In intervieDopo l’ufficializzazione del finanziamento di oltre 3milioni e 350mila per tare e diprecisando, costruire alcome suo posto unpolemiche nuovo edificio ne il “Beniamino sindaco Gennaro Capo, già fatto in precedenza la realizzazione diTesauro” una nuova scuola, sono numerose le circa per risolvere definitivamente l’emergenza In interviecon dei manifesti affissi per le vie del paese, le ragioni di questa decile scelte dell’amministrazione comunale discolastica. abbattere la merito scuola elemenne sindaco Gennaro Capo, già fatto in precedenza sione: una decisione che trova fondamento nellaposto difficile che tareil “Beniamino Tesauro” e diprecisando, costruire alcome suo un situazione nuovo edificio con dei manifesti affissi per le del paese, lelaragioni di questa deciattualmente vivono studenti e vie docenti, dopo chiusura, negli ultimi per risolvere definitivamente l’emergenza scolastica. In merito interviesione: una decisione che trova fondamento nellagià difficile che anni, prima della scuola elementare Tesauro, poi della situazione scuola media ne il sindaco Gennaro Capo, precisando, come fatto in precedenza attualmente vivono studenti docenti, dopo chiusura, negli ultimi con dei la conseguenza che per tutti circa alunni delle tre scuole sono manifesti affissi leeivie del 240 paese, lelaragioni di questa decianni, della scuola elementare Tesauro, poi della scuola ospitati nella scuola materna, unico edificio agibile. Negli ultimi media giorni sione:prima una decisione che trova fondamento nella difficile situazione che con lacomparsi conseguenza che tutti eidai circa 240 alunni delle scuole sono sono degli studenti striscioni quali si evince che tre diversi cittadini attualmente vivono docenti, dopo la chiusura, negli ultimi ospitati nelladella scuola materna, unico edificio agibile. Negliscuola ultimi giorni sono alla scelta dell’amministrazione, ma che probabilanni, contrari prima scuola elementare Tesauro, poi anche della media sono comparsi degli striscioni dai quali si evince che diversi cittadini mente la decisione presa dal sindaco e dalla sua squadra non è con la conseguenza che tutti i circa 240 alunni delle tre scuole stata sono sono contrari alla scelta dell’amministrazione, ma anche che probabilben compresa, come testimoniano alcuni diversi post pubblicati ospitati nella scuola materna, unicoanche edificio agibile. Negli ultimi giorni mente la decisione presa dal sindaco einfatti, dalla sua squadra non cittadini è stata su facebook da degli diversi cittadini. Alcuni, non che condividono l’idea di sono comparsi striscioni dai quali si evince diversi ben compresa, come testimoniano anche alcuni diversi post pubblicati abbattere un edifico storico al quale sono legati i ricordi dell’infanzia di sono contrari alla scelta dell’amministrazione, ma anche che probabilsu facebook daladiversi cittadini. Alcuni,enon infatti, non condividono l’idea di tanti , benché “Beniamino siasua piùsquadra agibile da e mente la decisione presa dal Tesauro” sindaco dalla nontempo è stata abbattere un edifico al qualeanche sono legati ricordi post dell’infanzia di ben compresa, comestorico testimoniano alcuni idiversi pubblicati tanti , benchédaladiversi “Beniamino Tesauro” non più condividono agibile da tempo e (Continua a pag. 2) sianon su facebook cittadini. Alcuni, infatti, l’idea di abbattere un edifico storico al quale sono legati i ricordi dell’infanzia di a pag. 2) sia più agibile da tempo e tanti, benché la “Beniamino(Continua Tesauro” non
ROCCADASPIDE ROCCADASPIDE 800mila euro per ROCCADASPIDE 800mila euro per
(Continua a pag. 2)
Tre milioni e il centro storico Tre milioni e il centro storico Tre milioni e 800mila euro per il centro storico
Cambierà volto il cuore della città di Roccadaspide grazie ai lavori per il completamento, il recupero e la valorizzazione centro storico attesi da tempo Cambierà volto ildel cuore della città di Roccadaspide grazie ai lavori per il completamento, il recupero e la valorizzazione centro storico attesi da tempo Cambierà volto ildel cuore della città di Roccadaspide PROGETTO EDITORIALE DI PROMOZIONE TURISTICA
e finalmente al via. Nei giorni scorsi il sindaco Girolamo Auricchio ha stipulato un’apposita convenzione la Nei regione per la e finalmente con al via. giorniCampania scorsi il sindaco gestione dell’intero porterà alla concluGirolamo Auricchioiter hache stipulato un’apposita sione dell’ambizioso intervento. Un intervento convenzione con la Nei regione Campania per la e finalmente al via. giorni scorsi importanil sindaco che ridaràdell’intero il giusto decoro adporterà un’area gestione iter che alla concluGirolamo Auricchio ha stipulato un’apposita te della città, riqualificandola e restituendole il sione dell’ambizioso intervento. Un intervento convenzione con la regione Campania per la giusto ruolo. Il progetto è stato definitivamente che ridarà il giusto decoro ad un’area importangestione dell’intero iter dalla che porterà alla concluapprovato e finanziato Regione Campania te della città, riqualificandola e restituendole il sione dell’ambizioso intervento. Un intervento con 3.804.224 euro, nell’ambito delle iniziative giusto ruolo. Il progetto è stato definitivamente che ridarà il giusto decoro ad un’area importandi accelerazione della dalla spesa: il fatto che gli approvato e finanziato Regione Campania te della città, riqualificandola e restituendole il interventi previsti dalla delibera regionale con 3.804.224 euro, nell’ambito delle iniziative giusto ruolo. Il progetto è stato definitivamente 148/2013 debbano essere ultimati entroche la fine di accelerazione della spesa: il fatto gli approvato finanziato dalla Regione Campania del 2015 e rappresenta la garanzia che l’area interventi previsti dalla delibera regionale con 3.804.224 euro, nell’ambito delle iniziative sarà riqualificata in essere tempi rapidissimi, e diven148/2013 debbano ultimati entro la fine di accelerazione della spesa: il fatto che gli terà 2015 una zona di forte attrazione per la comunidel rappresenta la garanzia che l’area interventi previsti dalla delibera regionale tà stessa e di richiamo turistico. sarà riqualificata in essere tempi rapidissimi, e diven148/2013 debbano ultimati entro la fine L’intervento prevede recupero per e la valorizzaterà una zona di forteilattrazione comunidel 2015 rappresenta la garanzia la che l’area zione della eviabilità di accesso al centro storico e tà stessa di richiamo turistico. sarà riqualificata in tempi rapidissimi, e divenla riqualificazione dell’area intorno al castello meL’intervento prevede recupero per e la valorizzaterà una di della forteilattrazione comunidievale. La zona parte città che saràlacoinvolta zione della viabilità di accesso al centro storico e tà stessa e dicomprende richiamo turistico. dall’intervento Piazza XX Settembre, la riqualificazione dell’area intorno al meL’intervento prevede il recupero e castello la valorizzadievale. La parte della città che sarà coinvolta zione della viabilità di accesso al centro storico e dall’intervento comprende Piazza XX Settembre, la riqualificazione dell’area intorno al castello me-
Via Mazzini, parte di Via G. Giuliani, via M. Gorga, via Garibaldi, Via SS Rosario, Largo dell’Assunta e varie traverse collegate stesse strade. Il proVia Mazzini, parte di Via alle G. Giuliani, via M. Gorga, getto prevedeVia il rifacimento tutti dell’Assunta i sottoservizi via Garibaldi, SS Rosario, di Largo e quali rete idrica, rete fognante, retestrade. elettrica, imvarie traverse collegate alle stesse Il proVia Mazzini, parte di Via G. Giuliani, via M. Gorga, pianto prevede di pubblica illuminazione, retei telefonica e getto il rifacimento di tutti sottoservizi via Via SS Rosario, Largo dell’Assunta e reteGaribaldi, del gas metano; ilfognante, rifacimento della pavimenquali rete idrica, rete rete elettrica, imvarie traverse collegate alle stesse strade. Il protazionedi per circa 4000 metri quadrati la sostitupianto pubblica illuminazione, retei etelefonica e getto prevede il rifacimento di tutti sottoservizi zionedel con basolato in pietra lavica: i della vasuli utilizzarete gas metano; ilfognante, rifacimento pavimenquali rete idrica, rete rete elettrica, imbili saranno collocati nelle del tazione per circa 4000 metriadiacenze quadrati la Castello sostitupianto di illuminazione, rete etelefonica e Giuliani; lapubblica messa in opera elavica: il ripristino della pavizione con basolato in pietra i vasuli utilizzarete del gas metano; il rifacimento della pavimenmentazione di origine vulcanica lungo via Mazzini, bili saranno collocati nelle tazione per circa metriadiacenze quadrati edel la Castello sostituXX Settembre e 4000 G. opera Giuliani; e l’installazione di Giuliani; labasolato messa in elavica: il ripristino della pavizione con in pietra i vasuli utilizzagradini in pietra locale vulcanica a superficie fiammata. Sono mentazione di origine lungo via Mazzini, bili saranno collocati nelle adiacenze del Castello previsti, inoltre,e lavori di riqualificazione di via XX Settembre G. opera Giuliani; e l’installazione di Giuliani; la messa in e il ripristino della paviLargo F.lli del Giudice, dell’area antistante la Sono chiegradini in pietra locale a superficie fiammata. mentazione di origine vulcanica lungo via Mazzini, sa della Natività, che sarà tinteggiata insieme al previsti, inoltre,e lavori di riqualificazione di via XX Settembre G. Giuliani; e l’installazione di campanile, sulla scalinata che dàantistante accesso alla chieLargo F.lli del Giudice, dell’area la chiegradini in pietra locale a superficie fiammata. Sono . edella sui giardini pubblici sa Natività, che sarà tinteggiata insieme al previsti, inoltre, lavori di riqualificazione di via campanile, sulla scalinata che dà accesso alla chieLargo F.lli del Giudice, dell’area antistante la chiesa sui giardini pubblici . sa edella Natività, che sarà tinteggiata insieme al campanile, sulla scalinata che dà accesso alla chiesa e sui giardini pubblici.
grazie ai lavori per il completamento, il recupero e dievale. La parte della città che sarà coinvolta la valorizzazione del centro storico attesi da tempo dall’intervento comprende Piazza XX Settembre,
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Luglio/Agosto 2014
CASTEL SAN LORENZO
Oltre 3 milioni per risolvere l’emergenza scolastica (Segue dalla prima) quindi è inutilizzabile; secondo altri Castel San Lorenzo avrebbe bisogno di spazi per socializzare e non di una grande struttura che cozzerà con l’architettura del luogo; infine un manifesto del gruppo di opposizione in seno al consiglio comunale Nuove idee in movimento mette in dubbio la possibilità che i lavori, come prescrive la delibera regionale in base alla quale l’opera è stata ammessa a finanziamento, possano essere ultimati entro la fine del 2015. Il sindaco Gennaro Capo dunque interviene chiarendo le motivazioni alla base della candidatura del progetto alla regione. In primo luogo il primo cittadino mette in evidenza che nel suo programma elettorale era previsto l’abbattimento della Tesauro a favore della creazione di una piazza che rappresentasse un luogo di aggregazione, e la costruzione di una scuola in un altro posto, con
tempi sicuramente molto lunghi: tuttavia le sopraggiunte carenze degli edifici scolastici hanno convinto l’amministrazione a fare un passo indietro e a cercare una soluzione per risolvere l’emergenza scolastica, che è sotto gli occhi di tutti. Poi, con la delibera regionale relativa all’accelerazione della spesa, si è profilata la possibilità di risolvere il problema candidando a finanziamento il progetto: “L’accelerazione della spesa – chiarisce Capo – ci ha posto una condizione, quella di proporre un progetto “cantierabile”, cioè già provvisto di pareri e autorizzazioni, in quanto presentare un progetto diverso in un altro luogo avrebbe comportato tempi più lunghi e quindi il progetto sarebbe stato escluso. Da qui la scelta di candidare la costruzione di esigenze di tutti che, nella sciagurata ipotesi una nuova scuola, e fortunatamente il pro- di una calamità naturale, avrà i requisiti per getto è stato finanziato. Pertanto avremo essere usata quale sede di Protezione Civile”. una scuola finalmente sicura e idonea alle
CASTEL SAN LORENZO
A breve una nuova sede per la Guardia Medica
Sarà inaugurata a breve la nuova sede della Guardia Medica di Castel San Lorenzo in via Luigi Salerno. I locali che ospiteranno l’importante presidio socio-sanitario del comune della Valle del Calore sono stati infatti edificati ex novo e i lavori sono stati ultimati. La nuova struttura di fatto è pronta ma prima dell’inaugurazione ufficiale che si terrà nelle prossime settimane, occorre definire gli ultimi dettagli dell’intervento, arredare la
sede e trasportarvi il materiale attualmente allocato presso l’attuale sede, che si trova lungo il corso principale del paese; inoltre l’amministrazione attende la comunicazione ufficiale di fine lavori per procedere con l’affidamento in comodato d’uso gratuito all’Asl. La struttura è il risultato di un intervento avviato qualche anno fa lungo la strada che porta al cuore antico del paese: qui negli anni passati sono state abbattute delle case vecchie per consentire l’allargamento della sede stradale e la pavimentazione del tratto di strada che porta alla parte alta del paese. Laddove oggi è collocata la struttura che sarà data all’Asl per la Guardia Medica, la precedente amministrazione aveva intenzione di non fare nulla, dal momento che quello spazio sarebbe stato riempito e reso inutilizzabile. Ma al momento dell’insediamento del sindaco Gennaro Capo e della sua amministrazione, nel 2011, tra le altre cose si stabilì che i lavori avrebbero avuto un’altra evoluzione. Prima di tutto si decise di recuperare uno spazio che si sarebbe potuto rivelare
utile e che sarebbe stato sprecato. In un secondo momento l’amministrazione pensò di sfruttare quegli spazi per la Guardia Medica, considerando che per la sede attuale si paga un fitto. Quindi utilizzando spazi propri da dare in comodato d’uso gratuito all’Asl si potranno risparmiare anche dei soldi. La scelta dell’attuale amministrazione è risultata decisiva, dal momento che la nuova struttura, sebbene non di grandi dimensioni, è funzionale e idonea ad ospitare il servizio di continuità assistenziale. La nuova sede della Guardia Medica sarà facilmente raggiungibile sia in auto che a piedi, e si trova in una posizione strategica, al centro del paese, dove anche parcheggiare è semplice. Tra l’altro la decisione del sindaco Capo di costruire una nuova sede e di inaugurarla con una cerimonia alla quale la sua compagine amministrativa sta già lavorando, testimonia l’importanza che riveste il presidio sociosanitario per la comunità castellese, soprattutto per le persone anziane, come accade anche per le diverse comunità delle aree interne.
Il mensile Voci DAL Cilento viene distribuito gratuitamente nei bar e nelle edicole di 23 comuni della Provincia di Salerno:
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n. 75
CASTEL SAN LORENZO
Lavori per riqualificare l’area adibita a sito di stoccaggio dei rifiuti A breve sarà riqualificata l’area del sito di stoccaggio di Castel San Lorenzo, che si trova in località Acquariello, grazie a lavori di ristrutturazione. Lo rende noto il sindaco Gennaro Capo, spiegando che sono state ultimate le procedure di gara e i lavori sono stati assegnati ad una ditta di Felitto, pertanto l’intervento inizierà a breve. Il progetto, per un importo di circa 150mila euro, prevede il rifacimento della recinzione, la pulizia del terreno circostante che attualmente, nonostante il divieto di depositare rifiuti, versa in una condizione di forte degrado causato dal deposito di materiali di ogni genere. Nel sito, dove attualmente sono presenti degli scarrabili per il deposito dei rifiuti differenziati e del secco indifferenziato, sarà installato un sistema di videosorveglianza per impedire il deposito incivile di rifiuti e mantenere il sito in uno stato di decoro, idoneo al contesto ambientale della zona. Il progetto prevede, come opera migliorati-
va, la sistemazione della viabilità nel tratto di strada che collega il centro abitato con il sito di stoccaggio. Con altro progetto, l’amministrazione comunale è intenzionata anche a sistemare l’ex mattatoio che sorge in località Pianella, per utilizzarlo quale centro di raccolta in prossimità del centro abitato in modo di ridurre le spese di trasporto dei rifiuti secchi differenziati. Nell’ottica di una ottimizzazione dei costi, l’amministrazione comunale ritiene che questa sia una soluzione per limitare le spese (meno km, meno tempi lavorativi, meno carburante, meno manutenzione mezzi) per il conferimento dei rifiuti, data la vicinanza dell’ex mattatoio con il centro abitato. Nella struttura di località Pianella è intenzione dell’Amministrazione, nell’ambito dei lavori a farsi, di ristrutturare i bagni e gli spogliatoi a servizio degli operai comunali e degli operai esterni impegnati sul territorio comunale.
A Corleto Monforte nascerà l’Istituto di Ricerca Ambientale
“Con i lavori che inizieranno a breve – commenta il sindaco Gennaro Capo – non solo realizzeremo un sito di stoccaggio permanente, ma contribuiremo anche a restituire alla zona il decoro che merita. E’ stata colta l’occasione anche per risistemare la viabilità; la strada di collegamento, che serve anche tanti terreni agricoli, da diversi anni abbisogna di lavori di manutenzione”.
CASTEL SAN LORENZO
Lavori di sistemazione di un sentiero naturalistico La promozione del territorio passa anche attraverso la valorizzazione della risorsa ambientale: ne è convinta l’amministrazione comunale di Castel San Lorenzo che fin dall’insediamento si sta impegnando per la conoscenza e la promozione delle risorse del paese, sposando progetti che nascono con questa finalità e sostenendo l’operato delle associazioni locali che promuovono il territorio. E, nell’ottica della valorizzazione del territorio, l’amministrazione comunale ha recentemente affidato alla ditta Artelettra di Roccadaspide i lavori per la sistemazione di un vecchio sentiero naturalistico, che inizieranno nei prossimi giorni, nella convinzione che la risorsa ambientale possa rappresentare una delle carte vincenti da giocare per attrarre turismo. Si tratta di un sentiero immerso in un’area verde di grande pregio, ricadente nel perimetro del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: l’intervento è stato finanziato dalla Regione Campania per un importo di circa 160 mila euro nell’ambito del Pirap Cilento (Progetti Integrati per le Aree Protette destinati al Cilento). Il progetto prevede la sistemazione di un antico sentiero in località Piano della Macchia, dove è presente un vecchio ponte di ferro costruito tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento che sarà ristrutturato.
Nascerà a breve a Corleto Monforte re di turisti, ma di ospitare studenti, strinl’Istituto di Ricerca Ambientale del Parco gendo rapporti con il mondo universitario. Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Al- Un progetto ambizioso, che dovrà contribuire ad arginare il fenomeno dell’isolamento delle aree interne e a offrire maggiori prospettive occupazionali. Novità anche per quanto riguarda il centro storico, per il quale nel 2009 è stato presentato il progetto "Realtà, vita e sviluppo tra le antiche mura" che prevede una riqualificazione generale di diverse aree del centro abitato. Il progetto, per l’importo di un milione e 300mila euro, è stato ammesso a finanziamento sempre nell’ambito delle misure per burni. Lo rende noto il sindaco, Antonio l’accelerazione della spesa. Sicilia, spiegando che il progetto è stato “E’ stato un lavoro lungo e faticoso – ammesso a finanziamento dalla Regione commenta il sindaco Antonio Sicilia – ma Campania nell’ambito delle misure per alla fine ce l’abbiamo fatta. Daremo così l’accelerazione della spesa. Si tratta di un avvio ad una serie di interventi che abbiaprogetto ambizioso che parte da lontano: mo avviato sul territorio per poter riqualil'amministrazione comunale, forte della ficare alcune aree del nostro paese”. presenza sul territorio del museo naturalistico, diventato museo del parco nel 2009 Sp 430, apertura al transito su una corsia e dell’immane lavoro che è stato fatto negli anni per renderlo una struttura unica in Cittadini contenti solo a metà per l’apertura parziale della Sp 430, che è stata chiusa totalmente per tutto il Meridione, da tempo aspettava diversi mesi. Nei giorni scorsi la provincia, competente per la gestione dell'arteria, ha deciso di riaprirla l’opportunità di portare a compimento al transito veicolare, su una sola corsia e con esclusione dei mezzi superiori ai 3,5 tonnellate, dei mol’opera: la recente notizia dell’ammissione tocicli e degli autobus. Apertura al traffico veicolare limitatamente - per ora - ai fine settimana, con a finanziamento da parte della Regione è apertura del tratto il venerdì alle ore 8 e chiusura il lunedì alle ore 13, fino al prossimo 8 settembre, ed il giusto premio di un lavoro di anni. anche la vigilia e il giorno di ferragosto. “Il viadotto sarà vigilato 24 ore su 24 – afferma l’assessore ai L’istituto di ricerca nascerà in collabora- lavori pubblici della Provincia, Attilio Pierro - in modo da garantire la massima sicurezza, come prezione con la Fondazione Iridia che gesti- scritto dal Provveditorato alle Opere Pubbliche. La Provincia, con gli uomini del corpo di Polizia Provinsce il museo, che da sempre riesce ad at- ciale, si farà carico della vigilanza per garantire l’apertura di questa importante arteria nel periodo estitrarre turismo e cerca di rappresentare un vo alleviando il disagio dei residenti e dei turisti. Se ci sarà la disponibilità degli altri enti, con la sottovolano di sviluppo per l'intero comprenso- scrizione di protocolli di intesa in Prefettura, si potrà disporre l’apertura del viadotto tutti i giorni, semrio. Lo scopo di questa struttura sarà non pre su di una sola corsia, fermo restando l’impegno a verificare con il Provveditorato alle OO.PP. valide soluzioni alternative da adottarsi e tali da garantire comunque, l’apertura del viadotto” ha concluso solo quello di attirare un numero maggioPierro.
Albanella | Altavilla Silentina | Trentinara | Monteforte Cilento | Magliano | Stio | Campora | Laurino | Piaggine | Valle Dell’Angelo | Sacco | Roscigno Bellosguardo | Corleto Monforte | Santangelo a Fasanella | Ottati | Aquara | Castelcivita | Controne | Sant’Arsenio | Roccadaspide | Felitto | Castel San Lorenzo
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Servizio POS della BCC Dopo le recenti disposizioni governative che impongono a diverse categorie di imprenditori, ditte individuali e liberi professionisti di accettare pagamenti per importi superiori ad euro 30 esclusivamente a mezzo di moneta elettronica, la Banca di Credito Cooperativo di Aquara interviene per RIBADIRE le proprie tariffe già vantaggiose a favore di chi attiva un POS. Sin dallo scorso anno, infatti, la Banca ha dato vita ad un calo sostanzioso delle tariffe a carico della clientela, passato dai 10 euro (fino al 31 marzo 2013) ai 5 euro (dal 1 aprile 2013). Adesso non possiamo fare altro che ribadire le nostre tariffe già in corso e prendere atto che molte banche solo ora cercano di allinearsi alle nostre offerte. Già questo potrebbe essere un buon motivo per premiare efficacemente la nostra Banca! Ma non basta, perché i nostri costi rimangono invariati anche in presenza dei nuovi servizi che offriamo e che rappresentano l'evoluzione della specie come lo Smart M-POS. Tutti i dispositivi sono poi integrabili con le funzioni di lettura di carte ContactLess (magnetiche, chip, contactless) e dei nuovi telefonini NFC. Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche dei nostri dispositivi:
Per quel che concerne, invece, le commissioni a carico dell'esercente previste sul transato del POS, tutti i servizi indicati NON prevedono alcuna commissione sulle transazioni effettuate con BANCOMAT, mentre per le operazioni con carte di credito è prevista una commissione massima del 2% sull'importo delle transazioni. Infine la BCC di Aquara, grazie ad un innovativo fido - CONTO ANTICIPO POS - ti consente di anticipare mensilmente gli importi previsti sulle transazioni POS. Insomma, non c'era bisogno di un obbligo di legge per capire che, con la BCC di Aquara, avere un POS conviene sempre!
CONTRO LA CRISI
Mutuo Jolly a sostegno delle famiglie E’ un po’ come gli “80 euro del Governo Renzi”, ma nel settore del credito. Un modo, cioè, per rimettere in circolo denaro, incentivare i consumi, “dare una mano alla ripresa”, recita lo slogan della BCC di Aquara, che ha messo a disposizione un plafond di un milione di euro. Un mutuo a tasso particolarmente favorevole, il MUTUO JOLLY, per finanziamenti che possono riguardare famiglie, imprese, studenti. Dai prestiti per cambiare la cucina a quelli per comprare l’automobile o altri beni e servizi: mutuo di max euro 20.000 con scadenza a 3, 4 e 5 anni con tasso - indicizzato - che si riduce in relazione alla durata: 5,92% a cinque anni, 5,42% a quattro anni, 4,92% a tre anni. La scelta di mettere un tetto ad ogni finanziamento è dettata proprio dal voler accontentare il più ampio numero di persone. “Altri chiudono i rubinetti del credito, NOI siamo un fiume in piena... ed abbiamo l’acqua migliore”.
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Area Self Bcc Aquara, un successo
Consumatori e operatori commerciali promuovono il servizio al “Maximall” Diventa oltremodo comodo poter eseguire operazioni bancarie all’interno del Centro commerciale “Maximall” di Pontecagnano. L’area Self della Banca di Credito Cooperativo di Aquara riscuote sempre più consensi. “Una gran cosa per noi poter avere a pochi passi dal negozio un’area interamente dedicata a versamenti e prelievi bancari. - sottolinea Fabiana Carpentieri che trascorre gran parte delle sue giornate all’interno del centro Prima dell’installazione del bancomat intelligente era problematico per me dover effettuare qualsiasi movimento bancario. In pratica occorreva rivolgersi all’esterno e, così, si perdeva diverso tempo. Oggi, finalmente, mi bastano pochi secondi per effettuare un prelievo e supervisionare il conto bancario”. Un crescendo di pareri favorevoli per il bancomat intelligente, un punto di riferimento capace di soddisfare innumerevoli esigenze. Grande soddisfazione per gli acquirenti che possono usufruire dei servizi messi a disposizione dall’istituto bancario di Aquara. Versamenti, prelievi, ricariche, saldi e movimenti bancari sono fruibili nell’area self situata nel bel mezzo del Centro commerciale. Tirano un sospiro di sollievo anche gli addetti ai lavori dei punti vendita presenti all’interno del “Maximall”. Il servizio offerto trova d’accordo i consumatori che si recano al “Maximall”: garantire servizi rapidi ed efficiente è una delle priorità del Centro che in virtù della collaborazione sinergica e di alta qualità con la Bcc Aquara mette a segno un ulteriore punto a suo favore. “Fare shopping e poter approfittare di un’area specifica per determinati movimenti bancari è un connubio perfetto. spiega entusiasta Jessica Grandinetti dopo aver prelevato allo sportello - È estremamente comodo poter usufruire di questo servizio, una scelta davvero intelligente”. I dipendenti del Centro commerciale “Maximall” non hanno dubbi sull’area Self della Bcc Aquara: “Pratico ed efficiente poter prelevare contante direttamente all’interno della struttura dove trascorriamo gran parte delle nostre giornate”. E adesso la richiesta resta la stessa, acquirenti e dipendenti reclamano una sede bancaria a tutti gli effetti: “Il Centro è ormai una piccola città, la banca non può di certo mancare”.
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Ancora riconoscimenti per la raccolta differenziata Ancora una volta il comune di Roccadaspide si conferma il primo in Italia per la percentuale di raccolta diff f erenziata, che ha raggiunto ff il 92%. Lo dice la classifica di Legambiente dei comuni che effettua la differenziata, secondo cui Roccadaspide, sia tra i comuni tra 5mila e 10mila abitanti (in questa categoria Roccadaspide era già primo) sia tra quelli con popolazione superiore ai 10mila è il primo in assoluto: questo significa che in Italia tra i comuni che fanno la raccolta differenziata non ce n’è un altro che superi o eguagli quel risultato. Unica annotazione: nella classifica stilata dall’associazione ambientalista al primo posto c’è Tortorella, che si piazza alla testa della classifica solo in base all’indice di buona gestione, ma che in realtà tra i comuni sotto i 5mila abitanti, con i suoi 544 residenti, raggiunge la percentuale dell’81,1%. Pur considerando l’indice di buona gestione, il comune più efficiente per la raccolta differenziata resta Roccadaspide. Si riconferma vincente il modello adottato da Roccadaspide nella raccolta differenziata dei rifiuti con il metodo del “porta a porta”. E si conferma costante l’impegno dell’amministrazione e dei cittadini, che è stato messo in campo fin dal primo momento, fin da quando, cioè, nel marzo 2007 fu attivata la raccolta differenziata, sia nel capoluogo che nelle cinque frazioni di Carretiello, Fonte, Serra, Tempalta e Doglie. Un sistema che prevede l’impiego esclusivo di operai comunali e l’utilizzo di automezzi del comune grazie ai quali 500 km vengono percorsi quotidianamente su tutto il territorio senza ulteriori aggravi. Ne sono consapevoli i cittadini, che sanno bene che le tariffe sono tra le più basse in Italia:1,50 euro a mq con uno sconto del 30% per chi abita da solo; inoltre essendo attivo il servizio di compostaggio domestico, molte famiglie hanno
un’ulteriore riduzione del 30%. A Roccadaspide inoltre è presente un’isola ecologica; è stato istituito un centro di raccolta convenzionato con il Centro di Coordinamento RAEE per la raccolta di frigoriferi, televisioni, monitor, apparecchi di illuminazione; è attivo un servizio di raccolta di batterie; è attiva la raccolta di indumenti ed accessori di abbigliamento, mediante l’impiego di appositi contenitori. “Il frutto di un grande impegno da parte dei cittadini e delle risorse messe in campo dal comune si vede ogni giorno – sottolinea il sindaco Girolamo Auricchio – La nostra città è pulita, e questo è un grandissimo risultato. Nei cittadini c’è grande senso di responsabilità per l’ambiente: la classifica di Legambiente è un ulteriore riconoscimento degli sforzi di tutti”.
Un comune in provincia di Verona chiede di conoscere il modello adottato da Roccadaspide Degli straordinari risultati conseguiti negli ultimi anni dal comune di Roccadaspide in materia ambientale si è accorta tutta l’Italia, dal momento che il comune della Valle del Calore è il primo in tutto il Paese per la percentuale di raccolta differenziata. Ad accorgersi del risultato straordinario e a chiedere come sia stato possibile nel giro di pochi anni sfiorare il 90% di differenziata è anche un comune in provincia di Verona, Malè. L’assessore all’ambiente di quel comune, Giuliano Zanella, in una lettera inviata all’amministrazione comunale retta da Girolamo Auricchio, ha chiesto di poter conoscere le strategie utilizzate per ottenere simili risultati. “Gradirei avere informazioni sulle strategie da voi usate. – scrive Zanella – Nel nostro comune da cinque anni non superiamo il 50% e la tendenza è negativa. Parlo della Lessinia, i monti a nord di Verona. Altri comuni della zona arrivano nella massima indifferenza, al 37 e uno addirittura 1,5%”. Pronta la risposta dell’amministrazione comunale: il sindaco ha subito risposto spiegando l’impegno dell’amministrazione e dei cittadini per la raccolta differenziata porta a porta. Auricchio ancora una volta ha sottolineato che le ragioni di questi risultati sono legate all’efficienza del servizio di raccolta: un servizio che nel giro di poco ha permesso di eliminare i cumuli di spazzatura che negli anni passati spesso si vedevano in strada, e di abolire contenitori e campane per il vetro. “Ritengo importante anche che altri comuni ci chiedano quali siano le strategie da noi utilizzate - afferma Auricchio – si tratta di un’ulteriore conferma che la strada da noi imboccata è quella giusta”.
A Roccadaspide lavori restyling al parco giochi
A distanza di un po’ di tempo si è rivelata vincente la scelta dell’amministrazione comunale di Roccadaspide di porre in essere un intervento di rifacimento del parco giochi che si trova nel Parco della Concordia: bambini e genitori, infatti, accorrono sempre più
numerosi nell’area divertimento allestita nel cuore del centro cittadino, dimostrando gradimento per gli interventi adottati dal comune. Il parco è stato infatti sottoposto ad una generale riqualificazione, con il rifacimento della pavimentazione antitrauma, l’installazione di altri giochi e di una postazione con panchine in cui i genitori possono anche rilassarsi mentre i loro bambini si divertono. Sono stati collocati due nuove altalene a due posti, con seduta a tavoletta per i bimbi più grandi e a cestello per quelli più piccoli, oltre ad uno scivolo a torretta, e diversi nuovi giochi. Tra l’altro l’amministrazione comunale ha deciso di puntare ad una maggiore vigilanza dell’area, che in passato veniva presa di mira da qualche bulletto che vi si introduceva danneg-
giandola in parte: dopo il recente intervento il sindaco Girolamo Auricchio ha dato mandato agli agenti di Polizia Municipale di sorvegliare la zona diverse volte nell’arco della giornata, e, inoltre, in tarda serata il parco giochi viene chiuso a chiave. Con il progetto portato a termine, l’amministrazione comunale ha inteso migliorare uno spazio dedicato ai più piccoli, dove possano trascorrere del tempo in serenità e sicurezza e dove anche gli adulti possano rilassarsi. “Il benessere dei più piccoli è una delle nostre principali priorità – afferma il primo cittadino –L’intervento si colloca all’interno di un progetto complessivo volto a migliorare gli spazi verdi e le aree destinate ai cittadini. Riteniamo che una città all’avanguardia come Roccadaspide non potrebbe essere carente per quanto riguarda gli spazi destinati ai bambini, pertanto continueremo ad operare affinché i nostri piccoli possano avere spazi idonei alle loro esigenze”.
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Luglio/Agosto 2014
A Castel San Lorenzo la I festa del Lambiccato La festa si terrà presso l’azienda vitivinicola Chiara Morra
Si terrà dall’1 al 3 agosto prossimo la Festa del Lambiccato, che avrà luogo presso l’area pic nic dell’azienda vitivinicola Chiara Morra,in località Giuprino, immersa nelle campagne fertili bagnate dal fiume Calore, al confine tra i comuni di Castel San Lorenzo e Felitto. Uno scenario rurale di grande pregio, che è il luogo ideale per l’evento dedicato al lambiccato e ai sapori tipici della zona. La festa, alla sua prima edizione, sarà l’occasione per gustare il rinomato Lambiccato, in abbinamento ad alcune specialità tipiche del territorio: si potranno assaporare l’antipasto con formaggi e salumi di propria produzione, seguito da
cavatielli al sugo di cinghiale, spezzatino di cinghiale al vino rosso, salsiccia alla griglia con contorno, macedonia al profumo di Lambiccato, granita al mosto cotto e dolci della tradizione locale. Il tutto in una location d’eccezione, rappresentata dall’area pic nic dell’azienda, di recente realizzazione, che si trova a pochi metri dal fiume Calore, dove sono presenti caratteristici tavoli coperti e un’area ludica per i bambini. Dall’1 al 3 agosto l’ampio piazzale immerso nel verde sarà preso di mira da visitatori in cerca di sapori genuini e da luoghi incontaminati. A fare da sottofondo ci sarà la musica dei Novafelix, gruppo di artisti appassionati di musica popolare cilentana che nel giro di pochi anni sono diventati uno dei fiori all’occhiello per la bravura e la capacità di tenere in vita la tradizione musicale cilentana. Il principe indiscusso sarà il Lambiccato, vino dolce di antiche origini realizzato con uve di varietà moscato che vengono raccolte nella prima decade di settembre, nelle ore più fresche della giornata e la vinificazione successiva è condotta in modo scrupoloso. La fermentazione a freddo e le ripetute filtrazioni, mirano a ottenere e preservare i profumi e le tipiche note aromatiche del
A Trentinara la Festa del Pane e della Civiltà contadina Dal 16 al 20 agosto, nel caratteristico centro storico di Trentinara, si svolgerà la decima edizione della Festa del Pane e della Civiltà Contadina. Stand gastronomici con pietanze della tradizione locale come la pizza cilentana, fusilli, cavatelli e strangulaprieviti al sugo, pizza fritta dolce o salata, ciambotta, soffritto e spezzatino di maiale, sfriuonzolo, zuppa di ceci, verdure di stagione con pane, vicci o biscotti di grano duro, dolci cilentani; il tutto accompagnato da ottimo vino locale. Inoltre ci sarà una postazione gastronomica per celiaci. Musica popolare in Piazza dei Martiri con i concerti di Piera Lombardi, I Crocevia, I Kalascima, Sette Bocche, Antonio Castrignanò, Kiepò, Ambrogio Sparagna & Orchestra Popolare Italiana. Musica popolare itinerante, artisti di strada, forni didattici dove si potrà apprendere l’arte della panificazione; laboratori pomeridiani di danze popolari (pizzica, tarantella cilentana e tammurriata) il museo del contadino, il mercatino dell’artigianato locale, percorsi di trekking. Parcheggio con servizio navetta. Ingresso libero. Per info: www.festadelpane.eu.
moscato. Il vino Lambiccato è l’ideale come dessert ed abbinato a dolci con ricotta e miele, da servire rigorosamente fresco.
Info utili: Come raggiungere l'azienda. Da Roccadaspide: procedere in direzione Aquara lungo la SS 166 fino alla località Ponte Calore di Castel San Lorenzo, quindi seguire le indicazioni. Da Felitto: procedere in direzione Castel San Lorenzo ed in località Maruzza seguire le indicazioni. Tel. 0828 944704 Fax. 0828 1897302 e-mail: info@chiaramorra.it
A Magliano appuntamento con l’undicesima edizione di Festa farina forca Ritorna a Magliano un appuntamento irrinunciabile per coloro che sono alla ricerca dei sapori genuini della terra, intrisi di tradizione, elaborati con mani sapienti e generose di trasmettere a mani più giovani, dalle donne del paese, coinvolte in prima linea nel realizzare una festa di qualità e di sicuro successo. E certamente sarà una grande festa l'undicesima edizione di "Festa Farina Forca", che avrà luogo nel grazioso comune di Magliano dal 31 luglio al 6 agosto: sei giorni di sapori e tradizioni organizzati da un gruppo nutrito di persone ansiose di far conoscere ai tanti visitatori che anche quest’anno faranno visita
al loro paese, il calore della loro accoglienza. In quei giorni si potranno gustare le bontà tipiche del Cilento, bagnate dall’ottimo vino, ascoltare musica popolare e visitare questa terra dagli angoli suggestivi. In primis si gusterà il rinomato cavatiello, la pasta tipica maglianese, condito con ottimo sugo di castrato o sugo semplice, ma saranno tante altre le pietanze da apprezzare: la salsiccia, i salumi e i formaggi paesani, ma anche gli ortaggi realizzati in loco, che andranno a formare gustosissimi piatti della tradizione locale: minestra e patate, contorni vari, carni genuine.
Il mensile Voci DAL Cilento viene distribuito gratuitamente nei bar e nelle edicole di 23 comuni della Provincia di Salerno:
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31 agosto 2014
» Serie A » Serie B » Lega PRO
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Quella del 2014-2015 è la stagione della rivoluzione del campionato di calcio di Lega Pro. Sarà disputato da 60 squadre suddivise in tre gironi (A, B, e C) composti da 20 squadre ognuno…
SPECIALE
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Costa Amalfitana
CULTURA, TRADIZIONE ED ENOGASTRONOMIA…
Campania
IN CAMPANIA MANGIA, BEVI E AMA… La Campania è una terra d’eccellenza per l’enogastronomia italiana. Non a caso è proprio nell’incantevole e fecondo territorio del Cilento, che nasce la filosofia della dieta mediterranea, teorizzata dal medico americano Ancel Keys, che predilige cibi freschi e stagionali, prodotti semplici e genuini e per la quale è stato allestito il Museo della Dieta Mediterranea a Pioppi. La varietà di produzioni tipicamente locali, lavorate esclusivamente secondo tradizione, è enorme. Oltre alla famosa mozzarella di bufala campana, eccellenza gastronomica, alla pizza e alla pasta di Gragnano (prodotta con grano duro di primissima qualità, trafilata al bronzo ed essiccata con un procedimento lento, che mantiene tutto il sapore del grano), in ogni zona della regione si possono degustare prodotti tipici locali di altissima qualità come il caciocavallo podolico, la colatura di alici di Cetara, il pomodoro San Marzano, le nocciole di Avella e le tonde di Giffoni Valle Piana, la soppressata, l’olio extravergine di oliva dell’alto Cilento, la pastiera e i babà, le sfogliatelle e il limoncello della costiera amalfitana (liquore prodotto con il limoni tipici della zona), le noci di Sorrento (le più gustose d’Italia, dal guscio sottile, tenero e asciutto), il carciofo di Paestum e il fico bianco del Cilento, la mela annurca, i vini del Sannio e dell’Irpinia (Taurasi, Fiano e Greco di Tufo) e i torroni di San Marco dei Cavoti. Da provare è la famosa zeppola di San Giuseppe, cialda fritta farcita di crema. Ma ce ne sarebbero ancora moltissimi da elencare. L’offerta è talmente vasta che si va dal pesce alla carne, alla pasta, alle verdure, alla frutta, ai dolci senza nessuna difficoltà, tutto annaffiato da ottimi vini come ad esempio il Lacryma Christi le cui uve sono coltivate e sulle pendici del Vesuvio. Da non dimenticare il tradizionale liquore Strega prodotti a Benevento dal 1860. E per finire una “tazzulella e’ café” napoletano, come recita una famosissima canzone. È proprio la tipologia di territorio, variegato e fecondo, che permette di offrire una tale gamma di prodotti. La conseguenza naturale è un continuo avvicendarsi di sagre, feste di paese, festival, eventi di degustazione che danno l’opportunità ai turisti, e non solo, di conoscere ed apprezzare tali prodotti in tutti i periodi dell’anno, spesso in contesti culturali di grande fermento dove l’enogastronomia di unisce alla musica, all’arte, alla letteratura. Non a caso sono molti gli illustri personaggi campani che hanno decantato le bellezze e le bontà della propria terra in tutto il mondo: dai grandi Caruso, Totò, Peppino e Eduardo de Filippo, Sofia Loren, Ettore Scola, i fratelli Abbagnale fino ai giorni nostri con Paolo Sorrentino, Lerry De Luca e tanti altri… Anche la ricca offerta di strutture ricettive, come agriturismi e B&B, è il risultato di un tessuto economico che fonda le sue radici nella produzione agroalimentare, promuovendo ancor più l’enogastronomia locale, anche attraverso un approccio diretto, come avviene negli agriturismi, dove gli ospiti spesso vengono invitati a prendere parte attivamente alla produzione dei prodotti tipici.
La Costiera Amalfitana offre ai turisti un variopinto mondo di artigianato, enogastronomia, folklore e tradizione. Tra le tante produzioni locali tipiche quella della coltivazione dei limoni (sfusato amalfitano) segna in maniera incontrastata il paesaggio, con i terrazzamenti chiamati “giardini”, e l’enogastronomia con il famoso liquore “limoncello”, i ravioli di ricotta con la scorza grattugiata di limone o le fette di mozzarella affumicate tra le foglie di questo agrume. Sicuramente i piatti a base di pesce sono l’espressione di una terra che al mare lega da sempre la propria storia. E ogni paese della costiera interpreta questo legame con una ricetta tipica: gli scialatielli amalfitani ai frutti di mare; gli “ndunderi” di Minori (gnocchi impastati con farina e ricotta); totani e patate di Furore e la famosissima colatura di alici di Cetara con cui si preparano succulenti spaghetti. Ma la cucina della divina costa offre altri piatti dai sapori unici e irripetibili, come la minestra maritata con verdure lessate in brodo di pollo e penzentella (insaccato di cotiche e frattaglie di maiale) o come il sarchiapone di Atrani preparato con cilindri di zucca lunga farciti di carne trita e formaggio locale e cotti nel pomodoro. Tra i formaggi da provare c’è il Provolone del Monaco, così chiamato dal mantello, simile al saio monacale, con cui un tempo i casari si proteggevano dal freddo mentre portavano i loro prodotti fino a Napoli. Da segnalare i vini Costa D’Amalfi DOC che negli ultimi tempi e sempre con maggior frequenza sono oggetto di riconoscimenti anche a livello internazionale. Dolce, anzi dolcissima è la Costiera Amalfitana, a giudicare dal livello eccellente delle pasticcerie e dall’offerta di dolci tradizionali: la pizza roce (scrigno di pastafrolla con crema e frutta di stagione); le sfogliatelle Santa Rosa create nel 600 dalle monache di Clausura a Conca dei Marini; le melenzane alla cioccolata e i sospiri di Maiori (pan di spagna ricoperto di glassa e farcito con crema di limone), oltre alle mille varianti della torta al limone… L’artigianato in costiera trova la sua massima espressione nella ceramica e Vietri sul Mare è il fulcro di questa produzione che affonda le radici nella tradizione. I colori accesi, solari e vivaci delle figure tradizionali come l’asinello e i pesci raccontano l’amore di questa gente per il mare e per questa terra. Ma come dimenticare l’inimitabile carta di Amalfi prodotta con stracci di cotone con metodi tradizionali dalle antiche cartiere della famosa e incantata Valle dei Mulini e la “moda positano” ormai diventata un cult e imitata in tutto il mondo. Moltissimi gli eventi che animano la vita culturale della Costiera Amalfitana anche di respiro internazionale come il Ravello Festival, nato nel 1953 e dedicato alla musica classica, al cinema, alla letterature, che si tiene a cavallo tra luglio e agosto nello splendido Belvedere di Villa Rufolo e nel nuovo Auditorium Oscar Niemeyer. Sempre ad agosto, Amalfi by Night suggestiona con giochi di luci e itinerari notturni lungo i tortuosi vicoli della città, animati da ballerini, animatori, ensemble di musica classica e gruppi di posteggia e tammorra. Ad aprile, invece, si tiene la rassegna internazionale di cartoni animati Cartoon on the bay, nata nel 1995 e organizzata ogni anno in una località diversa della Costiera Amalfitana. Inutile dire che descrivere in modo sintetico la divina Costa è impossibile. Vi invitiamo quindi a scoprire con i vostri occhi le meraviglie di questi luoghi che Quasimodo definì «il giardino che cerchiamo sempre e inutilmente dopo i luoghi perfetti della nostra infanzia».
STORIA, TURISMO E TRADIZIONE… Salerno, posta esattamente al centro tra costiera Amalfitana e Costiera Cilentana, si propone sempre più come una comunità accogliente per i turisti e i visitatori di tutto il mondo. È proprio nel turismo che Salerno cerca la sua vocazione primaria, rivelandosi una città con un offerta variegata di luoghi da vivere e visitare, di eventi culturali imperdibili e di respiro internazionale. Salerno vanta una antica tradizione di parchi e aree verdi. Il Giardino della Minerva è l’orto botanico più antico d’Europa: risalente al XII secolo è stato recuperato e restaurato nel 2001. Nacque per volontà di Matteo Silvatico quale luogo coltivazione delle erbe medicali, finalizzate all’insegnamento presso la Scuola Medica Salernitana. Annualmente vi si svolge una Mostra Mercato dedicata al giardinaggio ed in particolare alle piante rare. Altro parco storico rilevante è quello di Villa Carrara, villa gentilizia risalente a fine Ottocento, restaurata nel 1996 nell’ottica di salvaguardia degli alberi secolari ed il riutilizzo per fini sociali e culturali. Di più recente concezione è il Parco del Mercatello, realizzato nel 1998. Ha un’estensione di dieci ettari e viene considerato uno dei maggiori parchi urbani attrezzati d’Italia. Dispone di serre attrezzate che accolgono un’importante collezione di piante cactacee e succulenti e di diversi settori tematici tra cui l’area del giardino mediterraneo caratterizzata da lunghi porticati maiolicati. Attualmente vi si svolgono spettacoli culturali e di intrattenimento. Vari sono gli eventi che animano la città durante tutto l’anno, tra festival culturali, cinematografici e musicali. Il Festival del Cinema di Salerno è giunto alla 67ª edizione, mentre Linea d’Ombra Film Festival, dal 1995, presenta eventi legati alla creatività contemporanea con 4 macro sezioni: cinema, musica, arti performative e scrittura. Dal 2006 SalernoinVita è una manifestazione che permette ai giovani artisti di tutta Italia di esibire le proprie opere nelle piazze o nei cortili storici della città, mentre Incontri internazionali della Musica è un festival di musica internazionale nato nel 2000 e si pone l’obiettivo di promuovere le varie identità musicali del mondo. Dal 2011 si tiene in città l’edizione salernitana del Comicon e dal 2013 il Festival della Letteratura. Nell’ambito dell’architettura sono organizzati eventi e mostre internazionali con lectio magistralis dei più famosi architetti e designer del XXI secolo come Santiago Calatrava, Massimo Vignelli, Manuel Ruisanchez, Nuno Almeida di UNStudio. Ma l’evento che probabilmente attrae il maggior numero di turisti e visitatori è Luci d’Artista, nata nel 2006 in collaborazione con il comune di Torino. Diverse installazioni luminose di artisti contemporanei addobbano la città durante il periodo di Natale regalando scenari e scorci di incredibile suggestione. L’offerta enogastronomica salernitana rispecchia a pieno la filosofia della dieta mediterranea per la spiccata semplicità dei suoi piatti, basati sulla genuinità e sui sapori dei rinomati prodotti tipici di mare e di terra di cui è ricco tutto il territorio: olio extravergine d’oliva Colline Salernitane DOP, mozzarella e ricotta di bufala campana, sfogliatelle Santa Rosa, pesce azzurro del Golfo di Salerno, e così via... Tra le pietanza tipicamente salernitane troviamo la milza imbottita di prezzemolo, menta e peperoncino, cotta in olio e aceto e la pizza ripiena di scarola, capperi e olive. Come dolci tipici da segnalare è la buonissima scazzetta, composta da pan di spagna farcito con crema pasticcera e fragoline di bosco ricoperto da una glassa alle fragoline, e o cazunciell di castagnaccio, calzoncelli fritti di pasta frolla ripiena di crema di cioccolato e castagne aromatizzata con canditi e liquore. Da non dimenticare i mustaccioli e i roccocò.
SPECIALE
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VIVERE E MANGIAR BENE…
Il Cilento è una terra tutta da gustare, dove la natura ha dato il meglio di sé sia per la varietà che per l’altissima qualità dei prodotti. È qui che nasce la dieta mediterranea, modello nutrizionale ispirato alla cultura alimentare dei popoli del sud del mondo (Italia, Grecia, Spagna, Marocco…) individuato prima dal medico nutrizionista Lorenzo Piroddi e perfezionato poi dallo scienziato americano Ancel Keys, il quale si fece promotore del programma di ricerca “Seven Countries Study” che stabilì una correlazione tra la tipologia di alimentazione e la bassissima incidenza di malattie cardiovascolari nelle popolazioni mediterranee. Non a caso a Pioppi è stata fondata l’“Associazione per la Dieta Mediterranea: alimentazione e stile di vita” consacrando questa piccola frazione di Pollica a Capitale Mondiale della Dieta Mediterranea. Ciò che rende così speciale la cultura enogastronomica del Cilento è l’attenzione che si da alla tradizione contadina, alla qualità e alle usanze che si tramandano da generazione in generazione, riuscendo ad esaltare le caratteristiche organolettiche dei prodotti tipici della zona, dal pesce agli ortaggi, dalla carne ovina alla pasta fatta a mano. Si comincia dalla famosissima ed ineguagliabile mozzarella di bufala DOP, prodotta dagli innumerevoli caseifici artigianali disseminati in tutto il territorio, dove si possono gustare anche altri eccellenti prodotti caseari come le ricotte di bufala, gli yogurt, i formaggi e le provole affumicate. Si continua con altrettante eccellenze come l’olio extravergine d’oliva, a bassissimo contenuto di acidità, il carciofo tondo di Paestum IGP, i fichi bianchi del Cilento, che tradizionalmente vengono seccati al sole e “impaccati” (ossia ripieni) con noci, mandorle e scorzette di agrumi candite o semplicemente ricoperti di finissimo cioccolato. A Pisciotta si possono gustare le alici di menaica, presidio Slow Food, pescate da non più di una decina di pescatori, i quali custodiscono i segreti di una tecnica tradizionale di pesca che sopravvive in pochissimi luoghi costieri italiani. Dalla soppressata al cacioricotta di capra, dal caciocavallo podolico alla mozzarella con la mortella (ovvero conservata tra i rametti di mirto), dai ceci di Cicerale, prodotto pregiato e ricco di potassio, al miele millefiori del parco, il Cilento offre una infinità di prodotti dalla tipicità tale che spesso si trovano solo in certi paesi e non in altri, tanto da meritare un tour enogastroniomico dedicato. I vitigni locali, introdotti ad Elea ed a Paestum dagli antichi colonizzatori greci, trovano nella natura argillosa-calcarea del terreno e nel clima della zona le condizioni per esprimere al meglio la propria personalità. Le viti producono pochi grappoli, dai quali si ottengono vini di eccellente qualità, che si abbinano perfettamente alla cucina tipica di questa terra aspra, selvaggia e generosa. Questa squisita gastronomia tradizionale, insieme alla varietà e ai suggestivi scenari ambientali, insigniti negli anni delle Bandiere Blu e delle Vele di Legambiente, hanno prodotto un’offerta turistica, in sintonia con le caratteristiche del territorio e rivolta a qualsiasi target, che va dagli hotel di lusso ai B&B, fino alle azienda agrituristiche disseminate su tutto il territorio, senza dimenticare i numerosissimi ristoranti tipici e il susseguirsi di sagre e fiere di paese organizzate soprattutto nel periodo estivo.
Cilento e Alburni
I SAPORI DELLA TERRA E ANTICHE TRADIZIONI… La tradizione culinaria e la variegata offerta enogastronomica di questo vasto territorio affondano le radici nella vita agricola e pastorale, cominciando dai latticini e dai prodotti caseari, tra cui spiccano il pecorino, il cacioricotta ed il caciocavallo podolico, fino alla pasta fatta a mano come i “cientofanti” cotti nel brodo di carne ed i fusilli al ragù di castrato, gli spaghetti ccu la middica conditi con mollica di pane a cui si aggiungono uva passa, pinoli, acciughe e olio, oppure le lagane e ceci. La coltivazione dei legumi sul territorio è notevole, soprattutto per l’altissima qualità dei prodotti, come i fagioli di Controne, coltivati sulle pendici degli Alburni e immediatamente sopra il fiume Calore, particolarmente pregiati per l’alta digeribilità e per la buccia sottile, tanto da meritare di essere iscritti nell’elenco delle specialità di Slow Food. Assolutamente da provare è la cuccia, una zuppa a base di ceci, cicerchie, lenticchie, piselli, fave, fagioli, granturco e grano. Ovviamente, in un territorio dove la pastorizia è da sempre praticata con estrema attenzione alla qualità dell’alimentazione degli animali, che per lo più vengono lasciati liberi di pascolare sulle pendici collinari, le carni sono davvero eccellenti e la varietà di portate e prodotti è vastissima. Ottimi i salumi come salsiccia, soppressata, prosciutto e capicollo. Per i più coraggiosi, da assaggiare è u suffritt’ e patan’ (soffritto di frattaglie di maiale e patate). In tutte le portate, dagli antipasti ai contorni, ortaggi e verdure trovano la massima espressione culinaria tradizionale, come ad esempio gli sciuscilluni, peperoni dolci lasciati seccare per qualche mese e poi tuffati nell’olio bollente, la ciambotta mix di ortaggi fritti conditi con pomodoro e basilico, i peperoni ripieni o la cicoria selvatica con cotenna di maiale o fagioli. Anche il tarturo qui trova la sua eccellenza come quello nero di Colliano. Molti dei prodotti alimentari che oggi siamo soliti acquistare, in molti paesi di questo territorio sono ancora prodotti per uso familiare: l’eccellente olio extravergine di oliva, le conserve di pomodori fino addirittura al pane che, ancor oggi, viene cotto a legna dalle massaie. Tra i dolci tipici, e ce ne sono davvero tanti, da assaggiare sono i panzarotti fritti ripieni di crema di castagne o ceci, le zeppole fritte o i torroncini ricoperti di naspro e il sanguinaccio, una crema di cioccolato, pinoli e sangue di maiale tradizionalmente consumato subito dopo l’uccisione del maiale. A Padula viene proposto sotto forma di torta con pasta frolla, pane sbriciolato e aromi. A Sala Consilina vale la pena assaggiare i cavati, gnocchi di pasta lievitata, fritti e cosparsi di zucchero, mentre a Montesano sulla Marcellana, famosa per le sue terme, durante il periodo natalizio è possibile trovare i canstrieddi, dolcetti ricoperti di miele. Altri dolci tipici sono le pastorelle (crema di castagne in pasta sfoglia fritta), il castagnaccio, gli anginetti (biscotti ricoperti di glassa al limone) ed i classici susamielli. La gastronomia di questo vasto territorio trova la massima espressione nelle sagre e feste di paese, legate soprattutto alla religiosità popolare, che si susseguono durante tutto l’anno senza sosta e dove la cucina incontra il folklore e l’artigianato.
Salerno in cartolina
SALERNO TRA STORIA E LEGGENDA Il primo insediamento documentato sul territorio di Salerno risale al VI secolo a.C., si tratta di un centro oscoetrusco che sorgeva sul fiume Irno poco lontano dalla costa in un punto strategico per le vie di comunicazione dell’epoca. Nel V secolo a.C., con la ritirata degli Etruschi dall’Italia meridionale, lo stesso insediamento venne occupato dai Sanniti. Nel 197 a.C. viene fondata sulla costa la colonia romana di Salernum. La città si espanse e durante l’impero di Diocleziano divenne il centro amministrativo della provincia della Lucania e del Bruzio. Nel 646 Salerno cadde in mano longobarda e divenne parte del ducato di Benevento. Nel 774 il principe Arechi II vi trasferì la corte e nel 839 il principato di Salerno divenne autonomo da Benevento acquisendo i territori del Principato di Capua, la Calabria e la Puglia fino a Taranto. La realtà della città era caratterizzata da un ambiente multiculturale; il principato era difatti uno Stato cuscinetto tra il papato e l’impero, da una parte, e l’oriente bizantino e il mondo islamico dall’altra. Questo quadro politico contribuiva tuttavia anche ad una certa instabilità. Dal punto di vista commerciale, anche per tramite della vicinissima e potente Amalfi, la città era collegata alle più remote coste del mediterraneo. LA SCUOLA MEDICA SALERNITANA In questo contesto sorse intorno al IX secolo la Scuola Medica Salernitana che la tradizione vuole fondata da quattro maestri: un arabo, un ebreo, un latino ed un greco. La scuola fu la prima istituzione per l’insegnamento della medicina nel mondo occidentale e godette di enorme prestigio per tutto il Medioevo. La città era una meta obbligata per chi volesse apprendere l’arte medica o farsi curare dai suoi celebri dottori. Questa fama valse a Salerno il titolo di Hippocratica Civitas, titolo di cui ancora la città si fregia nel suo stemma. I fondamenti e l’importanza della scuola La Scuola si fondava sulla sintesi della tradizione greco-latina completata da nozioni provenienti dalle culture araba ed ebraica. Essa rappresenta un momento fondamentale nella storia della medicina per le innovazioni che introduce nel metodo e nell’impostazione della profilassi. L’approccio era basato fondamentalmente sulla pratica e sull’esperienza che ne derivava, aprendo così la strada al metodo empirico e alla cultura della prevenzione. Di particolare importanza, dal punto di vista culturale, è anche il ruolo svolto dalle donne nella pratica e nell’insegnamento della medicina. Le donne che insegnarono e operarono nella scuola divennero famose col nome di Mulieres Salernitanae. La leggenda della fondazione La fondazione della scuola risale all’Alto Medioevo e non vi è nessun documento che possa certificare con precisione una data di riferimento. La tradizione tuttavia lega la nascita della scuola all’evento narrato da una leggenda. Si racconta che un pellegrino greco di nome Pontus si fermò nella città di Salerno e trovò rifugio per la notte sotto gli archi dell’antico acquedotto dell’Arce. Scoppiò un temporale e un altro viandante malandato si riparò nello stesso luogo, si trattava del latino Salernus; costui era ferito e il greco, dapprima sospettoso, si avvicinò per osservare da vicino le medicazioni che il latino praticava alla sua ferita. Nel frattempo erano giunti altri due viandanti, l’ebreo Helinus e l’arabo Abdela. Anche essi si dimostrarono interessati alla ferita e alla fine si scoprì che tutti e quattro si occupavano di medicina. Decisero allora di creare un sodalizio e di dare vita a una scuola dove le loro conoscenze potessero essere raccolte e divulgate.
Salerno Salerno
SPECIALE + NOTES 10x15 € 3,00 Special Edition + NOTEBOOK
ISBN 978-9-788-89098-0
4 2 66 0
9 789788 890980
Salerno e provincia
La provincia salernitana è un territorio dalla storia antica, ricco di attrazioni culturali, artistiche e paesaggistiche. Ogni comune riserva una peculiare attrattiva e quelli indicati nella cartina in basso sono solo alcuni dei luoghi da visitare per scoprire, oltre alle bellezze naturalistiche e i monumenti, le produzioni enogastronomiche ed artigianali locali.
Bracigliano Sarno Mercato Siano San Severino
Calvanico Valva Acerno Fisciano Colliano Scafati Pagani Nocera Inf. Giffoni Sei Casali Baronissi Angri Giffoni Valle Piana Oliveto Citra Nocera Sup. Ricigliano Tramonti Pellezzano San Cipriano P. Montecorvino R. Olevano S/T Cava De’ Tirreni Palomonte Salerno Campagna Vietri S/M Contursi Terme Buccino Pontecagnano F. Ravello Eboli Bellizzi Positano Amalfi Serre Battipaglia Sicignano D/A Conca Dei Marini Postiglione Pertosa Altavilla Silentina Controne Polla Atena Lucana Ottati Albanella Castelcivita Aquara Roccadaspide Sala Consilina Capaccio Bellosguardo Teggiano Castel San Lorenzo Paestum Roscigno Monte San Monteforte C. Felitto Giacomo Agropoli Cicerale Piaggine Sassano Padula Magliano V. Laurino Campora Torchiara Perito Stio Castellabate Montesano S/M Gioi Sessa Cilento Sanza Vallo Della Lucania Salento Casalbuono Montecorice San Mauro C. Novi Velia Rofrano Caselle In Pittari Pollica Casal Velino Ceraso Casaletto Spartano Laurito Morigerati Cuccaro V. Tortorella Acciaroli Ascea Futani Torre Orsaia Vibonati Torraca Pisciotta Ispani Sapri Centola San Valentino T.
Palinuro Camerota Baia Degli Infreschi
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A Roccadaspide III edizione de “Le notti dell’aspide - Arte&Music Festival” A Roccadaspide fervono i preparativi per l’evento più atteso dell’anno, in grado di proporre un intreccio sempre interessante tra musica, tradizioni e gusto, e di attrarre, nelle precedenti edizioni, fino a 40mila persone. “Le Notti dell’Aspide - Art&Music Festival”, organizzato dal comune di Roccadaspide con la collaborazione dell’associazione “Le Notti dell’Aspide”, si svolgerà dall’8 al 10 agosto: tre giorni di grande festa durante i quali la città sarà letteralmente presa d’assalto da
diversi punti della città con i più svariati generi musicali provenienti da tutto il mondo. Ricco il programma musicale: venerdì (8 agosto) si esibiranno I Foja e i Cani; sabato (9 agosto) sarà la volta di Canali & Rossofuoco e The Zen Circus, mentre la domenica (10 agosto) sarà dedicata alle donne con Levante e Mama Marjas. Come per le precedenti edizioni, tutti i concerti saranno gratuiti. Tra l’altro il festival, che è nato per diventare
goli del centro storico, davanti al Castello Giuliani, nella centralissima Piazza XX Settembre e lungo Via Giuliani, cuore commerciale della città. Presso le taverne gli estimatori dei prodotti che ispirarono Ancel Keys e gli appassionati di gastronomia tipica cilentana potranno apprezzare oltre 40 piatti cilentani abbinati all’ottimo vino locale. Oltre alla musica e alla gastronomia, che sono i due capisaldi della manifestazione,
migliaia di persone provenienti dal resto della provincia e dalla Campania, ma anche da altre zone del Paese. Sono gli amanti della musica, che potranno apprezzare l’ottima musica proposta dai circa 30 artisti che si esibiranno nell’ambito del progetto Babilonia, che rappresenta la novità di questa terza edizione: otto postazioni musicali dislocate in
una vetrina per le eccellenze musicali italiane e per le band emergenti, anche quest’anno darà la possibilità agli artisti di esibirsi. Gli appassionati della musica, inoltre, potranno degustare i piatti della Dieta Mediterranea in più di 30 taverne che saranno allestite in diversi punti della città, lungo gli an-
sono in programma numerose attività collaterali che sapranno divertire ed entusiasmare grandi e piccoli contribuendo a rendere Le Notti dell’Aspide una tre giorni indimenticabile. I turisti che arriveranno da lontano potranno usufruire di una area camping gratuita.
A Felitto la 39esima Sagra del fusillo felittese Ritorna dal 14 al 24 agosto la Sagra del Fusillo Felittese organizzata dalla Pro loco Felitto, che quest’anno raggiunge il traguardo del 39esimo compleanno. Al timone della grande squadra che tra il 14 e il 24 agosto regalerà
soddisfazioni a tutti coloro che verranno a gustarsi Felitto nella sua interezza, c’è anche quest’anno Angelo Vilardi insieme alla sua compagine. A farla da padrone sarà sempre il rinomato fusillo, che si potrà gustare a pranzo e a cena insieme ad altre tipicità locali: i salumi realizzati in loco, il vino
prodotto dalle cantine locali, la trota pescata nelle acque limpide del fiume Calore, storica dimora della schiva lontra. A pochi passi dalla sala di degustazione, allestita al centro del paese, tutti i visitatori di sera potranno assistere a spettacoli, musica, incontri culturali, personali di pittura ed esposizioni dell’artigianato e di prodotti locali. Insomma diversi eventi da non perdere per celebrare il principe della gastronomia locale, il fusillo felittese, composto da ingredienti semplici e naturali, rigorosamente preparato a mano, che richiede un’ottima manualità mediante l’utilizzo di una sottilissima asticella di ferro, che gli dona l’aspetto allungato e sottile. Caratteristiche che gli hanno permesso l’iscrizione nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari tradizionali della regione Campania. La sagra del fusillo felittese sarà l’occasione per conoscere Felitto, i suoi tesori e le sue risorse, a partire dall’elemento che meglio di altri identifica Felitto fuori dai suoi confini geografici, ossia il noto ponte a schiena d’asino costruito alle porte del paese in epoca medievale ma che nonostante il passare del tempo e nonostante la forza della natura, rimane intatto a ricordare il passato di que-
sto paese e di questo territorio. Naturalmente la sagra sarà l’occasione per mettere in evidenza anche tutte le altre numerose risorse del paese, partendo dal centro storico, per arrivare alle splendide gole del fiume calore.
Voci dal Cilento Testata iscritta nel registro della Stampa Periodica del Tribunale di Salerno al n. 41/06 Mensile di informazione su Cilento, Valle del Calore e Alburni, Vallo di Diano redazione@vocidalcilento.it Anno VIII N. 75 – LUGLIO-AGOSTO 2014 Direttore responsabile: Annavelia Salerno direttore@vocidalcilento.it; Editore: Italo Salerno In redazione: Marco Ambrogi, Luca Gargiulo, Annarita Salerno. redazione@vocidalcilento.it Redazione: Via Isca - 84049 Castel San Lorenzo (SA) Stampa - Grafiche Capozzoli - Tiratura: 2500 copie Chiunque volesse segnalare iniziative può farlo utilizzando il nostro indirizzo di posta elettronica redazione@vocidalcilento.it entro e non oltre il 22 di ogni mese.
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Torna l’incubo sulla SS 166: ancora massi sulla carreggiata Dopo pochi anni l’incubo ritorna e altri possenti massi precipitano sulla SS 166. È accaduto nelle scorse settimane a poche centinaia di metri dal centro abitato di San Rufo, a causa di una insolita pioggia che a giugno ha causato non pochi disagi prima di cedere il posto al caldo anche torrido di questo periodo. L’abbondante pioggia ha provocato il distacco di grossi massi dalla parete rocciosa che sovrasta la carreggiata, solo pochi chilometri di distanza dal punto in cui, oltre due anni fa, un masso si staccò dal costone finendo su un’auto in transito. Fu un miracolo che l’uomo alla guida si salvo, ma oggi ritorna il timore per i tanti automobilisti che attraversano l’arteria che collega Capaccio Scalo con
Atena Lucana. Due anni fa furono gli incendi a causare l’instabilità della parete rocciosa, mentre oggi è stata la pioggia: in entrambi i casi è evidente una fragilità del territorio che causa problemi a chi viaggia. A quanto sembra non bastano le barriere protettive poste a sicurezza di chi si trova nel tratto in questione; l’antiestetica barriera paramassi in cemento armato – un vero pugno nell’occhio – costata decine di migliaia di euro, protegge dalla caduta di massi solo per un tratto di 100 metri. Il resto è affidato al caso. Basta la pioggia o, co- già quotidianamente si imbatte in strade me nel caso precedente, il fuoco, a crea- in pessimo stato. re danni che, oltre alla paura per l’incolumità dei viaggiatori, si traducono in disagi notevoli per chi viaggia e che
Obesità infantile: la nuova epidemia globale A cura della Dott.ssa Roberta Graziano, nutrizionista Spesso, erroneamente, si crede che quanto più un bambino mangi tanto più sia un segnale di buona salute. Ma quando poi questo stesso bambino si trasforma un adolescente o un ragazzo obeso, allora ci si rende conto che in realtà un problema c’è o sta per sorgere. Se si pensa che un bambino in età prescolare in sovrappeso avrà il 30% di possibilità in più di diventare un adulto obeso e che un adolescente obeso ne avrà addirittura il 70%, allora ci si rende conto che quello dell’obesità infantile è un problema da non sottovalutare e da affrontare il prima possibile. Di questo problema si è occupata anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, avviando un gran numero si studi e progetti per studiare meglio e dare linee guida su questo problema, soprannominato Globesity, ossia il fenomeno dell’obesità in continua espansione nel mondo. In Europa il problema è stato affrontato dall’Ocse e i risultati degli studi condotti hanno evidenziato che i bambini con almeno un genitore in sovrappeso o obeso ha una possibilità 3-4 volte maggiore di diventare un adulto obeso. Questo è senza dubbio dovuto sia a fattori genetici ma anche ambientali. Dal punto di vista ereditario, si può dire che vi è una certa predisposizione familiare ma i casi di vera predisposizione genetica all’obesità sono molto rari. I fattori ambientali fanno soprattutto riferimento all’ambiente in cui vivono i bambini e all’esempio che ricevono dai propri genitori. In primis, c’è da dire che i casi di sovrappeso o obesità diminuiscono con il cresce-
re del reddito familiare. Genitori in sovrappeso avranno generalmente figli in sovrappeso in quanto se loro per primi sono abituati a mangiare troppo o a condurre uno stile alimentare non corretto, difficilmente riusciranno a dare le giuste direttive ai figli. Inoltre se i genitori sono sedentari, anche i figli lo saranno. Oggi, poi, vi è sempre più cibo spazzatura, ossia tutti quegli alimenti che hanno un alto apporto calorico, ma un sapore gradito e confezioni accattivanti, venduti soprattutto in ambienti frequentati da bambini e ragazzi, come le scuole, le ludoteche e centri d’incontro per ragazzi, ecc. Un altro fattore che predispose al sovrappeso o all’obesità è il tempo sempre maggiore che i giovani passano davanti a televisore, computer e videogiochi, sottraendo tempo all’attività sportiva. In Italia, l’Istituto Superiore di Sanità ha avviato pochi anni fa il progetto Okkio alla salute e i dati di questo studio hanno rilevato che il 22,9% dei bambini sono in sovrappeso e l’11% addirittura obesi; il 9% dei bambini non fa colazione e il 30% non la fa in maniera adeguata. Il 50% consuma bevande zuccherate durante la giornata e un bambino su 4 non magia frutta e verdura. Il 22% dei bambini non fa più di un’ora di sport a settimana e il 38% dei ragazzi passa almeno 3 ore al giorno a guardare la televisione o ai videogiochi. Ma forse il dato più preoccupante è che i genitori non percepiscono il peso del loro figlio come un problema: in pratica 4 mamme su 10
con un figlio in sovrappeso non ritiene che il proprio figlio abbia problemi di sovrappeso. Il primo intervento che devono fare i genitori di bambini con eccesso ponderale è correggere le abitudini alimentari del proprio figlio. È necessario che i bambini seguano un regine alimentare con 3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) e 2 due spuntini. Ma è importante anche migliorare la quantità e la qualità di ciò che mangiano. Per fare questo possono rivolgersi anche a specialisti che sapranno dare loro le giuste direttive. Un altro cambiamento da fare è senza dubbio quello che invogliare il più possibile i propri figli a fare attività sportiva. Tutti i bambini dovrebbero fare almeno 30-40 minuti al giorno di attività fisica quotidiana. Seguire un corso a orari fissi è il modo migliore per perdere peso, oltre a permettere al bambino di socializzare, ma nel caso questo non fosse possibile si possono apportare piccole modifiche alle abitudini quotidiane. Ad esempio si può far andare e tornare i ragazzi da scuola a piedi, si possono organizzare gire in bicicletta per tutta la famiglia, escursioni fuori città, nei boschi, giocare con un pallone al parco o fare passeggiate a passo sostenuto. In altre parole, fare tutto quell’insieme di cose che ci permetta di muoverci ma che al tempo stesso sia divertente per tutta la famiglia.
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REGINA DELLA VITTORIA
Un dipinto inedito rinascimentale, al Museo Diocesano di Teggiano, ripercorre la tradizione iconografica della Madonna del Rosario o della Vittoria, tra Cinquecento e Seicento, nell’ambito della Diocesi di Teggiano-Policastro. -Policastro. Di Marco Ambrogi
La pala di Giovanni Luca De Luca Il 16 luglio è stata collocata nel Museo Diocesano di Teggiano, la restaurata pala della Madonna del Rosario, opera di Giovanni Luca De Luca, ebolitano, del 1577. La recente acquisizione al patrimonio d’arte del Museo “San Pietro” di Teggiano, della tavola dipinta, mette in risalto la complessa e variegata tradizione pittorica legata al culto del Santo Rosario, memore della Vittoria di Lepanto nel 1571. Il dipinto è collegato, nell’esposizione in anteprima, ad un analogo soggetto, più tardo ed attribuito al pittore Decio Tramontano, proveniente dall’ex chiesa domenicana del Rosario di Polla. L’opera di Giovanni Luca De Luca, un poliedrico pittore, figlio del ben più celebre Luca De Magistro, è originaria della chiesa del Rosario di Controne, ma da anni era custodita nel palazzo episcopale di Teggiano; grazie ad un finanziamento della Banca “Monte Pruno” di Roscigno e Laurino, il vescovo, mons. Antonio De Luca, ne ha promosso il restauro e favorito la donazione alla struttura museale, che ora ne esalta il confronto stilistico con l’altra pala, del Tramontano, collocata nell’ex chiesa di San Pietro già da qualche anno. A far da tramite nell’operazione di recupero ed esposizione del dipinto, è stata la cooperativa Paràdhosis, che da tempo gestisce il museo e che nella scorsa estate ha già organizzato la mostra “La Croce ritrovata”, su inedite crocifissioni sparse in un arco temporale dal XIII al XIX sec. La struttura compositiva della tavola mariana di Giovanni Luca, ebolitano, risalta la Vergine col Bambino, assisa su un trono con baldacchino superiore, poggiato su un duplice suppedaneo, in cui è siglata la data e la firma dell’autore, oltre
alla dedica di committenza dell’Universitas di Controne. Le due figure principali al centro della scena, porgono il rosario a San Domenico e Santa Caterina da Siena, disposti ai piedi della Vergine ed in risalto rispetto ad una nutrita serie di personaggi minori, sullo sfondo. La scena centrale è contornata dai tondi, in cui sono raffigurati i Misteri, che, in modo originale, si leggono partendo dal lato sinistro, con quelli Dolorosi. L’artista lucano, che evidenzia palesemente uno stile attardato sui moduli compositivi cinquecenteschi, rifacendosi a modelli tardo -gotici, è autore del ciclo affrescato delle lunette, nel chiostro conventuale di Santa Maria di Avigliano a Campagna e di una pala con la Madonna del Carmine e santi, nella chiesa della Trinità di Eboli. Altre raffigurazioni inedite ed attribuite alla mano di Luca De Luca, potrebbero arricchire il corpus pittorico, delineandone anche un’area geografica, nei cui limiti operò l’artista, nella seconda metà del XVI sec. Ben più equilibrata nella prospettiva e nella disposizione delle figure, è l’opera attribuita dagli storici dell’arte a Decio Tramontano, un pittore napoletano molto attivo nella capitale partenopea, almeno fino alla fine del Cinquecento. Nella stupenda tavola, dipinta per la chiesa del Rosario dei Domenicani di Polla, ai personaggi in primo piano si sovrappongono due angeli che coronano la Vergine, collocati su uno sfondo di una tenda graziosamente annodata. Un intreccio a cespi di rose perimetra la scena centrale e delimita i
rinascimentale, il cui precedente stilistico è costituito dalla Vergine del Rosario di Cingoli, opera del maestro Lorenzo Lotto, nella quale i rami di rose, partendo da un unico tronco, circondano le scene dei Misteri. Nella diocesi di Teggiano-Policastro è ampiamente diffusa la presenza di opere pittoriche, dipinte tra ‘500 e ‘600, legate al sog-
Particolare della pala gli oranti e San Domenico
getto iconografico della Vergine del Rosario, commissionate dalle confraternite, dalle Universitas, oppure dai nobili o dal clero, in un clima culturale post-tridentino, in cui la misurata composizione iconologica, faceva da contraltare alla spiccata devozionalità dei fedeli, che nelle immagini sacre ritrovava lo spirito autentico della religione cristiana. La devozione del Rosario, codificata da Pio V, nella Consueverunt Romani Pontifices del 1569 (pur se originaria della predicazione e della mistica dei frati domenicani), sviluppò una riproduzione di modelli pittorici della Madonna della Vittoria, alla quale sovente era dedicato un altare per ogni chiesa parrocchiale, se non proprio una navata laterale. Altri dipinti, ubicati nelle chiese della Diocesi di Teggiano-Policastro (Sant’Arsenio, Corleto Monforte, Ottati, Vibonati, Lentiscosa), rientrano appieno in un itinerario teorico, che mostra il forte attaccamento del popolo alle immagini di Maria, la regina del Rosario e della Vittoria. La tematica si riconduce espressamente al tema proposto dall’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani (di cui il museo teggianese fa parte), per il biennio 2014-15, sull’arte dopo il Concilio di Trento. Il programma del Museo di Teggiano, per celebrare il restauro della pala e l’acquisizione al patrimonio d’arte, prevede una piccola esposizione di immagini sulle pale del Rosario in diocesi, in concomitanza con la manifestazione “Alla Tavola della Principessa Costanza” (11, 12 e 13 agosto) ed un convegno finale il 18 ottobre, in cui verrà presentato anche un catalogo La pala, particolare della Vergine con Bambino scientifico sulla tematica dell’iconografia mariana nella diocesi di TeggianoMisteri, anche qui con disposizione alterna Policastro. di lettura. L’originalità dell’impaginazione scenica riconduce ai modelli incisori sviluppatisi nella temperie culturale tardo-
Per contatti inviate una e-mail ai seguenti indirizzi: direttore@vocidalcilento.it | redazione@vocidalcilento.it, oppure potete telefonarci al 339 1107387
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Voci dal Cilento
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Corleto Monforte Chiarimenti del sindaco sul sequestro di un’area boscata
Il sindaco di Corleto Monforte, Antonio Sicilia, interviene sulla vicenda relativa al sequestro, da parte degli uomini del corpo forestale dello Stato di Vallo della Lucania, di una vasta area boscata ricadente nel Comune di Corleto Monforte in
località ‘Cozzo del Rosieddo’. Dalla notizia del sequestro resa nota nei giorni scorsi e pubblicata da diversi giornali on line e sui social network, si evince, secondo Sicilia, una responsabilità dell’amministrazione comunale che è invece estranea ai fatti ed anzi è parte lesa nella vicenda. Il sindaco Sicilia ricostruisce i fatti affermando che i lavori per il taglio di piante di faggio in località ‘Cozzo del Rosieddo’ - ricadente in un sito Natura 2000, zona Sic (sito di interesse comunitario) e Zps (Zona a protezione speciale) – rientrano nell’ambito di un progetto dell’ente parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per un importo di 1 milione 300 mila euro, che riguarda i boschi vetusti. Il progetto è stato avviato ed i lavori
sono stati affidati ad una ditta di Vallo Scalo, e prevedevano la realizzazione di sentieristica e l’avvio dell’area a bosco vetusto per il quale si rendeva, di conseguenza, necessario il taglio di quelle piante non idonee a consentire il raggiungimento delle finalità di progetto. Un taglio, che, secondo quanto prescritto nella relazione di valutazione di incidenza ambientale della Regione Campania, andava effettuato in un periodo diverso. Da qui il sequestro e, quindi, anche un danno per il comune di Corleto Monforte, che rimane estraneo alla vicenda, benché come prevede la legge, in questi casi il materiale derivante dalle operazioni di taglio rimane nella disponibilità del comune stesso.
Inno di lode alla Juve - Orifiamma bianconera A cura del Professore Luigi Mauro Per voi tutti fans della “Vecchia signora”, questa sera per la terza volta consecutiva prendo la parola su questo palco non senza provare una certa commozione frammista ad una intima soddisfazione nell’esaltare le sue epiche gesta compiute nell’attuale campionato, gesta che ci hanno entusiasmato tanto da proiettarci nelle più alte sfere della nostra emotività. A te, “vecchia signora”, prediletta genitrice dell’italica juventinità, dedichiamo le nostre più sentite congratulazioni, i nostri più vivi ringraziamenti, i nostri più sinceri rallegramenti per averci fatto vivere vari momenti di gioia nel regalarci, con i tuoi brillanti successi, magici attimi di incontenibile felicità, facendoci così distrarre dagli ardui problemi della vita quotidiana; attimi, questi, speciali che hanno dilettato non poco lo spirito di noi tifosi che abbiamo visto puntualmente realizzati i nostri sogni. I risultati consecutivi, infatti, conseguiti negli ultimi tre campionati rivelano un particolare carattere di bravura e di eccezionalità, e costituiscono un trittico di notevole spessore, di un valore incommensurabile che giammai nessuna squadra è riuscita ad ottenere nel lungo percorso calcistico del nostro paese. Siffatti risultati raggiunti brillantemente ci proiettano in un’atmosfera di festoso tripudio, in un clima di incontenibile esultanza, in un ambiente ovattato ove l’animo si inebria di sfrenata allegria. Ci troviamo di fronte a momenti magici, a momenti ineffabili che non si possono esprimere a parole, in
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quanto appartengono alla sfera della personale sensibilità di ciascuno di noi, momenti, questi, insomma, che si possono assaporare soltanto nell’ambito della propria intimità ove essi sono scolpiti a caratteri indelebili. Cara “vecchia signora”, grazie alle tue particolari affermazioni sempre più entusiasmanti e copiose, in Italia ed in Europa nell’arco di tempo di oltre un secolo, hai toccato le eteree plaghe del sublime firmamento calcistico internazionale. Tra le tante tue imprese spicca quella compiuta questo anno relativa al prestigioso traguardo di 102 punti, vetta tanto agognata, ma giammai raggiunta da alcuna squadra italiana o europea. Soltanto tu, magica Juve, hai saputo centrare questo sublime record!!!. Si è trattato, in realtà, di un fenomeno più unico che raro di un fatto del tutto singolare che passerà agli annali calcistici come un evento storico particolare di portata sportiva che di certo rimarrà impresso nella memoria collettiva di fans juventini di oggi, di domani e forse di sempre; memoria, questa, che sarà certamente più duratura del bronzo, per dirla con un poeta. E qui, in questo mondo ove regna sovrana la felicità, noi ci gongoliamo e ci sollazziamo soddisfatti e contenti, tuffandoci nel gran mare dell’esultanza, soprattutto se pensiamo al traguardo della Juve di 32 scudetti che, come si sa, si conquistano sul campo e non altrove, ossia a tavolino. A questo punto, non senza ragione, mi corre l’obbligo di spiegare come mai io abbia voluto collegare la conquista del terzo scudetto consecutivo con l’appellativo simbolico di “Orifiamma bianconera” allo scopo di sottolineare l’unicità, l’eccezionalità, la peculiarità di tale evento che ci ha mandati in visibilio. In realtà storicamente con la parola “orifiamma” si indica-
va in un lontano passato, una bandiera, uno stendardo punteggiato di stelle dorate con cui si premiavano coloro che nelle competizioni si rendevano capaci di compiere eroiche imprese, fantastiche gesta che venivano registrate negli annali della storia sportiva, e non solo sportiva. Per questi singolari meriti, noi tifosi bianconeri, in segno di viva riconoscenza e di gratitudine, con orgoglio vogliamo idealmente conferire in omaggio a te, “vecchia signora”, questo simbolico e singolare trofeo che ti rende onore e gloria nella sicura speranza che tu possa gelosamente fra i tuoi più cari ricordi custodirlo. E che dire, infine, del traghettatoreallenatore che si è rivelato artefice sommo, timoniere esperto e sicuro nel proiettare la Juve verso gli alti fastigi del calcio nazionale? A proposito del suo operato, mi capitò, qualche tempo fa, di fare un sogno premonitore che mi colpì non poco e nel quale fermamente credetti. Vidi in sogno quest’uomo autorevole troneggiare sulla panchina assorto in mille pensieri. All’improvviso, però, di scatto si alzò, tre dita aprì e sulla spalliera della panchina le battè, e quasi per incanto (udite! udite!) saltarono fuori gli scudetti: tutt’e tre! Tutt’e tre! A conclusione di questa manifestazione, noi tutti tifosi bianconeri di Roccadaspide ci accommiatiamo da te “gentile signora” contenti e soddisfatti dei tuoi successi con la dedica di un famoso detto latino: “Tua fama evolabit etiamo altius” (la tua fama volerà ancora più in alto). Prof. Luigi Mauro
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LETTERA APERTA Testata iscritta nel Registro della Stampa periodica al Tribunale di Salerno al n. 41/06 - DISTRIBUZIONE GRATUITA - numero 75 - Anno VIII - LUGLIO-AGOSTO 2014
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CASTEL SAN LORENZO
PRESENTAZIONE PROGETTO EDITORIALE DI PROMOZIONE TURISTICA
Oltre 3 milioni per risolvere l’emergenza scolastica
A tutte le amministrazioni locali, enti di promozione turistica, attività ricettive e commerciali, carta stampata, Radio, Televisioni, Istituti di Credito della Regione Campania Dopo l’ufficializzazione del finanziamento dinonché oltre 3milioni e 350mila perin visita sul territorio a tutti i turisti
la realizzazione di una nuova scuola, sono numerose le polemiche circa le Gentilissimi, scelte dell’amministrazione comunale di abbattere la scuola elementare “Beniamino Tesauro” e di costruire al suo posto un nuovo edificio la presente illustra il linee generali il progetto editoriale di promozione turistica “I LOVE ITALY”, in diper risolvere definitivamente l’emergenza scolastica. In merito interviene il sindaco Gennaro come già fatto in precedenza stribuzione pressoCapo, tutteprecisando, le edicole della regione, che ci pregiamo sottoporVi e composto principalmente da con dei manifesti affissi per le vie del paese, le ragioni di questa deci6sione: calendari fotografi dafondamento parete e da hanno una decisione che ci, trova nellatavolo, difficile che situazione checome soggetto il nostro territorio regionale, con l’ediattualmente vivono studenti e docenti, dopo la chiusura, ultimi zione “Campania”, e soprattutto provinciale connegli le edizioni “Costa Amalfitana”, “Costa Cilentana”, “Cilento e anni, prima della scuola elementare Tesauro, poi della scuola media Alburni”, “Salerno” “Salerno in Cartolina”. con la conseguenza cheetutti i circa 240 alunni delle tre scuole sono ospitati nella scuola materna, unico edificio agibile. Negli ultimi giorni Il Sud è uno scrigno di tesori spesso poco conosciuti o di cui si ignora la bellezza e la storia. A noi stessi è sono comparsi degli striscioni dai quali si evince che diversi cittadini sono contrari alla scelta dell’amministrazione, ma anche che probabilcapitato, mentre lavoravamo al progetto, di scoprire luoghi e storie a noi sconosciuti e che hanno stimolato mente la decisione presa dal sindaco e dalla sua squadra non è stata laben nostra curiosità. Un tesoro,anche questo, va post valorizzato compresa, come testimoniano alcuniche diversi pubblicati in ogni sua peculiarità perché è l’offerta variegata di su facebook da diversi cittadini. Alcuni, infatti, non condividono luoghi, di ricchezze storiche e artistiche, di folklorel’idea e di dienogastronomia che lo rende straordinario, che rende abbattere un edifico storico al quale sono legati i ricordi dell’infanzia di straordinaria tanti, benché la l’Italia. “Beniamino Tesauro” non sia più agibile da tempo e
Purtroppo quello che(Continua manca è un progetto organico di valorizzazione di tutta l’area della provincia salernia pag. 2) tana che crei un filo invisibile, ma necessario, capace di unire e collegare, non solo in termini di infrastrutture, le varie zone del nostro territorio (pensiamo alle contraddizioni tra la costa Amalfitana e quella Cilentana) con ROCCADASPIDE l’obiettivo di inculcare nel turista la inconsapevole necessità di conoscerlo ed apprezzarlo in maniera quanto più approfondita possibile. In quest’ottica di valorizzazione si colloca il nostro progetto editoriale e, sulla base di queste riflessioni, abbiamo compreso che la cultura del territorio non cozza affatto con un’operazione commerciale come quella e finalmente al via. Nei giorni scorsi il sindaco Via Mazzini, parte di Via G. Giuliani, via M. Gorga, Girolamo Auricchio ha stipulato un’apposita via Garibaldi, Via operazioni SS Rosario, Largo dell’Assunta e della produzione, della distribuzione e della vendita di calendari. Anzi, è proprio in tali che si evince convenzione con la regione Campania per la varie traverse collegate alle stesse strade. Il progestione dell’intero iter che porterà abbia alla concluprevede ilinespresso rifacimento di come tutti i sottoservizi il legame stretto tra economia e territorio, laddove quest’ultimo un getto potenziale avviene sione dell’ambizioso intervento. Un intervento quali rete idrica, rete fognante, rete elettrica, imnel nostro. che ridarà il giusto decoro ad un’area importan- pianto di pubblica illuminazione, rete telefonica e te della città, riqualificandola e restituendole il rete del gas metano; il rifacimento della pavimenAvendo anche noi subito notevolmente la ruolo. crisi,Il abbiamo compreso la necessità di spingere incentivare giusto progetto è stato definitivamente tazione per circa 4000 metri ed quadrati e la sostitu- i approvato e finanziato dalla Regione Campania zione con basolato in pietra lavica: i vasuli utilizzasettori economici del nostro territorio che presentano più potenzialità, al fine di innescare un meccanismo di con 3.804.224 euro, nell’ambito delle iniziative bili saranno collocati nelle adiacenze del Castello di accelerazione della spesa: il fatto che gli Giuliani; messa inmodo opera e migliore? il ripristino della pavirilancio e ripresa attraverso l’amore e l’orgoglio di appartenere a questa terra.la Quale
Tre milioni e 800mila euro per il centro storico
interventi
previsti
dalla
delibera
regionale mentazione di origine vulcanica lungo via Mazzini,
debbano essere ultimati entro laa fine XX Settembre G. nostro Giuliani; eterritorio l’installazioneche di Il vostro sostegno alla divulgazione 148/2013 di questo progetto, che mira dare visibilitàe al del 2015 rappresenta la garanzia che l’area gradini in pietra locale a superficie fiammata. Sono riqualificatadei in tempi rapidissimi, e diven-ITALY” previsti, in inoltre, lavori di riqualificazione di via tanto amiamo, può concretizzarsi consarà l’acquisto prodotti “I LOVE distribuzione nelle edicole terà una zona di forte attrazione per la comuni- Largo F.lli del Giudice, dell’area antistante la chiedella campania e presso le librerie Mondadori Salerno e Agropoli. sa della Natività, che sarà tinteggiata insieme al tà stessa e di di richiamo turistico. L’intervento prevede il recupero e la valorizza- campanile, sulla scalinata che dà accesso alla chie-
zione della viabilità accesso al centro storico e alla sa e sui giardiniiniziativa pubblici. Vi ringraziamo anticipatamente per di l’attenzione dedicata nostra Cambierà volto il cuore della città di Roccadaspide la riqualificazione dell’area intorno al castello mee cogliamo l’occasione di augurarVi grazie ai lavori per il completamento, il recupero e dievale. La parte della città che sarà coinvolta la valorizzazione del centro storico attesi da tempo dall’intervento comprende Piazza XX Settembre,
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