• IL CHIODO •BATTI RIBATTI • VOLONTARIARE (ROB DE MAT) • AUTOMOBILISMO • POESIA • SCIENZA DELLA GUARIGIONE • OPPORTUNISMO ZEN • NARRATIVA DELLE FESTE • ECOLOGIA DI SOFFITTA • ARCHITETTURA IN ERBA • BREVI ED ANONIMI PENSIERI • TRIP AUTOMOBILISTICI DIRETTIVE PER ALICI NELPAESE DELLE MERAVIGLIE • CHICCA DEL GIORNALE
AHHA il secondo MAGAZINE capace di intendere e di volere
Il chiodo
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Non voglio mica scrivere un libro;! Non saprei proprio o, improprio còsa fare: Cosa = un vocabolo che, “su un certo tipo di stampo”, ma una simbologia tutta sua; soltanto nella pronuncia sì può capire come sia importante: Allora scrivo! Chééé!!!! C’e, scrivo qualcosa: Di argomenti c’è ne sono; a partire dai senza tetto, ad arrivare al 3° Mondo. Io bene o male un tetto c’e l’ho!! In difficoltà + che l’uomo, è la Donna; Per quanto, nei riguardi stessi, o, stèsi: la difficoltà che c’è nella comunicazione tra i 2 sessi: fin li tutto si ammucchia; si ma che cosa? Io spero tanto, ndel denaro, oppure, “praticando”; cibo a quelli che non hanno neanche quello; Donne, Bambini, Neonati. L’importanza sta nel riporto: Non bisogna fare “passi in dietro”; Purtroppo la Terra hà vari i i lati lati latini (e non è per i più cretini). Un idea ben poco giudea; Guardiamoci prima noi noi noi noialtri voi; Persone + + + + “Età, Sesso, Dimensioni, sport, Stature, odori, sapori”, plausibili e Non nono-nonno-on. Ideato da Madre Natura Capo armata Brancaleone: Patrizia Reso possibile da Leader armata Brancaleone: Tomaso Presieduto da segretariato: Michael ma Belle. Disegnato architettonicamente da Layachi. Riciclato da Stefano Ambasciatori: Irina (Moldavia) Layachi (Marocco) Silvia (Republica Ceca) Ha partecipato laboriosamente Laura Assistenza igienico-tecnologica: Mauro Ha ricevuto la benedizione di un discepto di Padre Pio Desiderato dalla dottoressa Apprezzato dal personale infermieristico. + altri Ringraziamo: tutta la ciurma femminile che ci circonda in questo Street Is [non sappiamo più dove metterle (le mani in tasca)].
Batti ribatti
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Il quoziente è sinonimo del barlume diviso e la celebrità della mente è la parte esauriente contraria al filone linguistico esaurito deve essere inesorabile mentalmente per forgiarmi e modellarmi la mia identità come se fossi tornito e cesellato fisicamente stroboscopico occorre tempo occorre tempo per avere delle peccatrici e rievocare il tempo remoto per risalire in senso contrario contro corrente risalendo la corrente per affrontare in senso opposto il rendimento remoto un quoziente che scarseggia mentre e la scintilla del quoziente che scarseggia mentre la scintilla del quoziente e la intelligenza dei primitivi i graffiti rupestri dei geroglifici cavernicoli ///§§§/// Caro Franco intanto grazie per la collaborazione. La redazione ti restituisce il materiale originale e ti regala un sacchettino di !”£$%&/()=?^é*ç°§:;_,.òàù+è (punteggiature di diverso tipo da sparpagliare un po’ all’interno dei tuoi testi). CERTO Bukowsky ha scritto un intero libro senza utilizzarle ma come si sa i posti per diventare famosi sono pochi e non a volte occupati giustamente. Ciao e grazie ancora.
Volontariare con i pazienti psichiatrici
ESPERIENZE INDIVIDUALI
Cosa fare e non fare se un tuo conosciente ha problemi psichiatrici.
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• Tieni presente che lui/lei è stato colpito da una patologia, da una cosa che lui non voleva. • Non credere di essere il suo salvatore. Limitati a quello che puoi. • Evita l’argomento farmaci. Tieni presente che non ne sai niente rispetto al medico che glieli ha prescritti. • Considera i suoi comportmenti anomali come semplicemente diversi da quelli della massa in cui tu vivi.
Domanda: è pericoloso un paziente psichiatrico? Nella quasi totalità dei casi no. Certo, fai un esame di coscienza se lo conoscevi già prima che stesse male ma non sfociare mai nei sensi di colpa. Per il resto, se gli vuoi veramente bene, ti troverai di fronte a persone che sanno dimenticare molto, che molte volte sanno amarti e proteggerti quando magari siete voi a pensare di proteggere loro. Per il resto se sono stati lasciati in libertà sono forse anche più ’’testati e stati controllati‘‘ di tantissime persone che magari soffrono di patologie psichiatriche che ti circondano e di cui tu non ti sei mai accorto. Questo è il parere di un paziente che ha approfondito molto il problema reinserimento e pregiudizio sociale psichiatrico.
Automibilismo con un trattore chiamato tarzan
PARABOLA
Forse ci vuole un bel trattore; si un trattore di quelli belli grossi e potenti. Pensate un po’ sese sulla regina passassero solo trattori. Ci sarebbe stato un incremento maggiore di coppie che completa la vita sposandosi.
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Quando mi sposo mi sposso
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POESIA
Gentili conDomini per favore smettetela di
morire sul mio zerbino
SCIENZA DELLA GUARIGIONE
Racconto dettagliato di esperienze che ANCORA ci legano alla realtà.
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Le chiavi, il chewingum delle nostre tasche, l’amuleto portafortuna, sono tutti oggetti che ancora ci legano alla realtà, ad una realtà che attraverso questi oggetti ci fa comprendere, che nei momenti peggiori ci riportano ad una dimensione di normalità e di credibilità di quello che è veramente e non astratto, appartenente alla fantasia o a entità superiori come le religioni che sicuramente aiutano ma da sole non sono sufficienti a farci credere che la realta è vera. Già, le abbiamo ancora. Se ci pensiamo potremmo sostituirle con una scheda magnetica o buttarle se una casa non ce la abbiamo più. Già, già, già.
Già, già, già, già già, già, già Già, già. Già. Già, già. Già, già, già. Già, già, già, già. Già, già, già. Già, già, Già
Cronaca di una sofferenza cronica
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OPPORTUNISMO ZEN
Prova a rinunciare
• a divertirti • a lavorare • a reinserirti in un sistema malato • a una fidanzata che ti tradisce • a uno psicoanalista che ti da dei soldi • a tuo figlio adottivo immigrato nazista • alla torta alla besciamella con la cigliegina • a di.ven.ta.re Duca • ai dischetti del signor Mascetti Ombretti • alla poesia che stai leggendo • al tempo che stai perdendo • la morte è vicina • la bella è piccina • la piccioncina è in Cina • è voce del verbo essere • essere infinito di essere • di = congiunzione • congiunzione = nome • semplice aggettivo • aggettivo = aggettivo
Questa è un cronaca di una psicosi di strada
pros(z)a(c) di phantasia
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NARRATIVA
Il mio viaggio per raggiungervi il giorno di Natale. di Adalberto
Chiesi ad agosto all’operatore onesto del CRT di Ossuccio il permesso di libera uscita per raggiungervi per questo giorno di Natale. Mi rispose che dovevo fare richiesta scritta all’autorità competente. Andai dal tabaccaio comprai un francobollo e una marca da bollo e una busta vuota. Inviai una busta contenente un francobollo con una marca da bollo. Appiccicando una busta ad una marca da bollo in quattro copie notificate autografate annullate e fotografate dal primo al secondo piano tramite ascensore (io presi le scale). Attesi al piano di sopra la marca da bollo con una busta attaccata contenente il francobollo. Buttai la busta con i bolli (un francobollo dentro e una marca da bollo fuori) giù dalla finestra, e presi l’ascensore per andare a riprendere dopo che si è frantumata al suolo chi rompe paga chi paga, e i cocci sono tuoi. Misi i cocci col ciocco (sleng giovanile di sostanza stupefacente leggera), spedii il tutto al mio spacciatore di Amsterdam il quale mandò dei sicari a regalare sigari Awaiani Valdostani Cina Buddha Tibet proprio, esproprio proprio al prolettario morto del prolettariato. Per fafore non ricoveratemi il giorno di Natale. leso di Alzaia
PET-No break of life-Postcostruction
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ECOLOGIA DI SOFFITTA Qualche giorno addietro un caro amico evidentemente a corto di materiale (non, si sarebbe, altrimenti, rivolto a me) mi fa: ‘tu che fai riciclaggio...’ ‘oh! piano Tom se ti sentono poi pensano che...’ - ‘donne?’, ‘No, rifiuti!...’ ‘Ah ecco!...’ ‘E, già che ci sei parla un po’ delle tue sculture...’ GRAZIETOM! Quindi vi parlerò del riciclo dei rifiuti ‘Riciclo’, materia oscura per i più... ed anche per i meno... l’universo del nuovo ciclo vitale di materiali non più idonei ai nostri bisogni spazia dal compostaggio della frazione umida dei rifiuti domestici attuato in puzzolenti pieni di vermi ad alcune opere d’arte contemporanea veramente degne di nota. Approccio nobile in entrambi i casi ma sempre spazzatura è... o era. Ho sempre pensato che il riciclo vero di un materiale debba essere previsto a monte della catena produttiva di un prodotto; che senso può avere il macinare bottiglie di vetro per farne altre? Basta fare quello che si è fatto prima dell’avvento delle materie plastiche... Lavare le bottiglie! Poi uno si convincie di essere un cittadino modello solo perché ha gettato il vetro nel contenitore giusto Attenzione, i risvolti sul piano psichico possono divenire a volte terrificanti. Butto una bottiglia di vetro in uno di quei bidoni verdi che tanto piacciono ai piromani in erba (non ho ancora capito perchè non vengano prodotti in ferro, mah).La bottiglia viene prelevata, trasportata, stoccata chissa’ dove, lavata,triturata, rilavata, fusa, stampata, imballata (certo anche riempita...), ritrasportata, riacquistata, ripagata, la porto in caso in casa e...cade. I cocci ,
quelli si’ li butterò nel contenitore del vetro ma occuperanno meno spazio, cribbio! Il consumo di energia ed i costi sostenuti per “rimettere in ciclo” materiali “esausti” sono enormi ma noi siamo contenti lo stesso anche se ci sono voluti ettolitri di gasolio, con tutto ciò che ne consegue a livello ambientale, perchè abbiamo...centrato il buco. E poi ci incazziamo se la carta riciclata ci costa il 30% in piu’ di quella non bianca.Certo, si puo’ anche scherzare su’ , anche se continuo a pensare che ci sia qualcosa di sbagliato o di storto nel modo di intendere il “riciclo”; trovo piu’ infinitamente correttto distinguere tra il riciclaggio di materiali altrimenti non utilizzabili (se non dopo un processo di trasformazione) e il RIUtilizzo di oggetti la cui distruzione appare assolutamente inutile e costosa. Credo che si debba perseguire QUESTO obiettivo; un buon sistema di riuso ci eviterebbe di contemplare lo spettacolo offerto da montagne di sacchi pieni di TREPAK, P:E:T: ed altre amenità da smaltire (perchè, poi, non è affatto vero che tutto ciò che viene volenterosamente “separato” e raccolto venga riciclato; spesso lo si brucia con buona pace di chi spera in un ambiente migliore) Amen...detto questo, dietro gentile richiesta e non senza un po’ di vanità, vi illustro brevemente la ricetta del riuso secondo me. Consiste nel trascorrere parte dei sonnolenti fine settimana a rovistare nelle soffitte e nei depositi sino a trovare elementi che per forma, materiale, stato di usura ed emozione, sono in grado di trasmettere “qualcosa”. La parte che li ricopre è parte integrante della loro storia e le diverse storie che ciascun pezzo racconta, unite fra loro, creano un gioco infinito di sensazioni evocate nella memoria di chi osserva. Pensate! si possono persino spacciare per opere d’arte costosissime ed uniche,(ma per farlo è necessario essere molto scaltri)qualche volta riescono a fare la loro “porca figura” negli atrii o nei soggiorni di qualcuno ma... sempre spazzatura era... o è.
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ARCHITETTURA IN ERBA
BREVI E ANONIMI PENSIERI
A me di menate ne sono sufficienti 0.
Liberi di agire, ma non di usare le mani.
E one e two etciù et cì
Dico. solo. una. parola.
Asini. Cavalli. Cammelli. Uhm?
Grazie non sono mica scema!
Questa casa non è un albergo bensì una suite imperiale
E questa è una camera a gas Sponsorizzato Marlboro
Scottati o ascoltati? Come dei maiali.
Invia i tuoi lapsus a: CRT Ossuccio, alla c.a. di Patrizia
La ricerca dei colori
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TRIP AUTOMOBILISTICI
Trascorrevo la strada che mi portava a casa. Una fitta nebbia davanti a me.... e poi un bagliore di luce tra il bianco. Si apriva un immenso paradiso fatto di montagne innevate, di luci trasformate in raggi fluorescenti e poi ancora la nebbia. Un misto di tristezza e di pensieri che si perdevano in quel bianco, sembrava panna, sembrava d’essere immersi in una nuvola soffice. Una grande paura invase la mia mente... ero persa, come alla ricerca d’una meta lontana, trafitta nel cuore e nell’anima. Uscii... come se cercassi di ritrovare me stessa in quella confusione fatta di colori che tornavano a prendere forma. Cercavo te, come la luce della mia strada, cercavo te come un pensiero ostinato nella mia mente. Volevo ripercorrere quella strada ancora in cerca di te, sperando che alla fine di quel viale, tra la confusione e la paura di trovare anche solo per un attimo il tuo sorrriso... poi svanire nel nulla, come la dissolvenza di questa nebbia... Blues
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Disegni & DisDegni
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•COLLA BOh!RARE• Sbattete su un foglio quattro verità qualsiasi o non Fotografate, disegnate o ritagliate, pezzi di giornale da qui sviluppate discorsi UNDERCONTROL dite quello che volete dite quello che potete dite quello che vi è stato detto di dire pennellate il tutto con un po’ di besciamella Schiaffate il malloppo finale in una busta Coll’inchiostro sopra la busta scrivete il vostro nome e il recapito telefonico e corporeo Tenetevi il tutto perché a noi non interessa avere nulla di vostro oppure speditelo in Polinesia del Sud .. e invece...
NO!enne-O!
A noi, redazione di AHHA interessa anche conoscervi personalmente e conoscere la vostra storia. Prediligiamo la publicazione di testi di persone che hanno, per un motivo o per l’altro, avuto problemi di salute psico... Inviate il tutto al CRT di Ossuccio all’attenzione di Patrizia
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AHHA non è soggetto alle leggi sul copyright AHHA può essere duplicato con qualsiasi forma e mezzo AHHA puo essere da voi duplicato e rivenduto AHHA, si consiglia di non pagarlo più di 50 c Perciò con la copia in mano fate delle fotocopie fronte e retro piegate e montate il tutto se avete dei soldi (pochi cent) metteteci anche un punto metallico. Provate a venderlo (è un prodotto semplice ma ben fatto) e mandate parte del ricavato alla Redazione di AHHA c/o CRT a Ossuccio. I soldi ci servono per comprare una stampante, uno scanner e per pagare il materiale di consumo.
Trasformate la vostra misera vita straciunindividual in un gioco di squadra, organizzato, rappresentato, ben-piantonato, ispirato, orientato, compatto.
Pagina lasciata bianca come il muro di una clinica.
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Scusateci ma questo è come se fosse il nostro minuto di silenzio.