2.
Il presente bilancio sociale è stato sviluppato partendo da un modello ideato da Confcooperative-Federsolidarietà, successivamente rimodulato in maniera da risultare più adeguato alla nostra realtà; da un punto di vista meramente metodologico è possibile dividere il documento in due sezioni:
• La prima sezione, caratterizzata da elementi descrittivi, sarà utile al lettore per comprendere chi siamo, quali sono le attività che caratterizzano il nostro quotidiano e gli output generati; per la stesura di questa parte abbiamo svolto un lavoro di ricerca e smistamento delle informazioni utili partendo dalle seguenti fonti:
Fonti interne
Fonti esterne
Statuto
Regolamento interno dei soci della cooperativa
Libri sociali (libro soci, libro assemblee sociali, libro amministratori)
Visura camerale
Bilancio di esercizio e nota integrativa
Materiale interno
Censimento permanente delle isituzioni non profit – Istat, 2022
Albo regionale delle cooperative sociali –Regione Veneto, 2022
Osservatorio sulle condizioni di detenzione –Antigone, 2021-2022-2023
XX Rapporto sulle condizioni di detenzione –Antigone, 2023
• La seconda sezione consiste invece nell’analisi dei nostri stakeholder e nella descrizione di come vengono coinvolti e monitorati.
L'approvazione del documento è avvenuta durante l'assemblea annuale dei soci del 22/07/24 e la pubblicazione verrà effettuata rendendo il documento accessibile attraverso il sito ufficiale della cooperativa https://www.rioteradeipensieri.org/
3. INFORMAZIONI GENERALI SULL'ENTE
INFORMAZIONI GENERALI
Nome dell'ente Rio Terà dei Pensieri s.c.s.
Codice Fiscale 02782010272
Partita IVA 02782010272
Forma giuridica e qualificazione ai sensi del codice del terzo settore
Indirizzo sede legale
Cooperativa Sociale di tipo B
Via delle Industrie 25/12 – 30175 – Venezia (VE)
N° iscrizione Albo delle Cooperative A142900
Telefono 041/2960658
Sito web https://www.rioteradeipensieri.org/
Email info@rioteradeipensieri.org
PEC amministrazione@pec.riotera-ve.it
Codici Ateco
La Cooperativa intende realizzare i propri scopi sociali, operando di preferenza nell’ambito territoriale delle carceri veneziane (Casa circondariale S.M. Maggiore e Casa di Reclusione Donne Giudecca) mediante il coinvolgimento delle risorse della comunità, e in special modo volontari, fruitori dei servizi ed enti con finalità di solidarietà sociale, attuando in questo modo –grazie anche all’apporto dei soci lavoratori – l’autogestione responsabile dell’impresa.
LA NOSTRA MISSION
Rio Terà dei pensieri è una realtà che si occupa dell’accompagnamento delle persone dal carcere al reinserimento lavorativo, relazionale e abitativo con percorsi individualizzati.
VALORI E FINALITA’ PERSEGUITE
Il fine della Cooperativa è il perseguimento dell'interesse generale della comunità, la promozione umana e l'integrazione sociale dei cittadini, attraverso lo svolgimento di attività di impresa (senza scopo di lucro) finalizzate all'inserimento ed all'integrazione sociale e lavorativa di persone svantaggiate. I principi a cui ci ispiriamo sono: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l'impegno, l'equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio e un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche.
ATTIVITA' STATUTARIE E OGGETTO SOCIALE
1) La programmazione, organizzazione, coordinamento e realizzazione di corsi professionali e di attività formative in genere;
2) Lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, artigianali e commerciali, sia per quanto concerne la produzione che la commercializzazione e la prestazione di servizi;
3) L’assunzione di tutte le iniziative di carattere teorico e pratico tese ad introdurre, nel campo delle politiche sociali e della tutela dei diritti, elementi, strutture, modelli organizzativi ed istituzionali innovativi, per un più elevato grado di civiltà e di umanità dei servizi sociali e della qualità della convivenza civile.
COLLEGAMENTI CON ALTRI ENTI DEL TERZO SETTORE
Reti associative: Federsolidarietà - dal 2004
Consorzi: CSU Zorzetto
CONTESTO DI RIFERIMENTO
Terzo settore/non profit
[fonte: dati Istat 2022 + aggiornamento 2022 Albo Regione Veneto]
Secondo gli ultimi dati il settore no profit risulta in continua crescita: il numero di istituzioni aumenta con tassi di crescita costanti nel tempo (intorno al 2%) mentre il numero dei dipendenti aumenta in maniera meno intensa (1 %). La formula della cooperativa sociale, che caratterizza il 4.4% delle forme giuridiche, risulta essere quella capace di creare maggiore occupazione, tanto che il 53% dei dipendenti delle istituzioni no profit lavorano per questo tipo di realtà.
La maggior parte delle istituzioni no profit è concentrata nel nord italia (50.7%) ed in particolare il 22,8% sono situate nel nord-est della nazione; tra le varie regioni che caratterizzano questa area geografica, il Veneto risulta avere una interessante densità di cooperative sociali.
RAGIONAMENTI SULLE CONDIZIONI DI DETENZIONE
[fonte: XX rapporto sulle condizioni di detenzione – Antigone]
Quando si parla di carcere, o quando lo fa qualcuno che ci lavora da tanto tempo, è facile dare molte cose per scontate; è un argomento che emerge nelle cronache o al grande pubblico raramente e spesso solo per accadimenti negativi. La cooperativa, in questo bilancio, racconta qualcosa del carcere attraverso le sue attività ed i sui risultati ma crediamo utile anche fornire alcuni spunti più generali tratti dall’ultimo rapporto di Antigone, associazione che da più di trent’anni si interessa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario.
• In quasi un terzo degli Istituti visitati ci sono celle in cui non sono garantiti i 3mq calpestabili per persona.
• Nel 48,5% delle carceri visitate c’erano celle senza la doccia per garantire igiene e refrigerio (anche se il regolamento penitenziario del 2000 prevedeva che ci fossero docce in ogni camera di pernottamento entro il 20 settembre 2005).
• Secondo i dati DAP aggiornati al 31 marzo 2024 sono 61.049 le persone detenute negli istituti di pena. Di questi 2.619 sono donne e 19.108 stranieri, a fronte di una capienza ufficiale di 51.178 posti, con un tasso di affollamento ufficiale dunque del 119,3%. I tassi
di affollamento più alti a livello regionale sono in Puglia, Lombardia e Veneto, dove si registra un tasso di 134,4%. Numeri che dovrebbero imporre misure immediate.
• La percentuale delle persone detenute con una condanna definitiva è cresciuta costantemente, fenomeno che dipende principalmente dall’innalzamento delle pene.
• I detenuti in attesa di primo giudizio restano in custodia cautelare nelle carceri italiane mediamente 7,6 mesi, dove la media nell’Unione Europea è pari a 5,2.
• 1,9 detenuti per agente e 80,7 detenuti per educatore nelle carceri visitate.
• Molto elevato il numero degli eventi critici. Gli istituti che abbiamo visitato hanno registrato in media, in un anno, 18,1 atti di autolesionismo ogni 100 detenuti, 2,4 tentati suicidi ogni 100 detenuti, nonché 3,5 aggressioni al personale e 5,5 aggressioni a detenuti sempre ogni 100 detenuti. Un bollettino di guerra.
• Il 20% dei detenuti assume stabilizzanti dell’umore, il 40% sedativi. Bisogna ridurre i trattamenti farmacologici.
• Il 13% dei detenuti ha una diagnosi psichiatrica grave.
• In carcere ci si leva la vita con una frequenza drammatica, uno ogni 3,5 giorni dall’inizio di quest’anno.
Queste sono solo alcune delle riflessioni presenti nell’ultimo rapporto di Antigone che consigliamo di leggere perché raccoglie molti dati e offre molte riflessioni, contribuendo a rendere più trasparenti le carceri italiane.
CASA DI RECLUSIONE FEMMINILE VENEZIA-GIUDECCA
[fonte: osservatorio sulle condizioni di detenzione - Antigone]
La costruzione della struttura risale al XII secolo. Gli spazi sono ampi e di notevole valore estetico. Alcune aree sono inagibili e richiederebbero lavori di manutenzione e restauro. Il carcere femminile di Venezia è una delle due Case di Reclusione d’Italia che ospita esclusivamente donne detenute. L'istituto ospita una sezione ordinaria di media sicurezza, una sezione sanitaria, una sezione per detenute in semilibertà e un Istituto a custodia attenuata per madri detenute insieme ai propri bambini (ICAM).
L'edificio è ben tenuto dal punto di vista strutturale e igienico. All'interno si respira un'aria non
conflittuale e il personale (direzione, area educativa, polizia penitenziaria) appare presente e disponibile. Tuttavia, l'istituto è da sempre soggetto a un elevatissimo turnover di tutti gli operatori e gli agenti. Si segnala la mancanza di corsi di scuole superiori.
L’istituto a custodia attenuata per madri detenute (ICAM) di Venezia si trova all’interno della Casa di Reclusione Femminile della Giudecca. Su una capienza di 12 posti, al momento della visita l'ICAM ospitava solo due donne detenute, di cui una in gravidanza e una con un figlio di circa due anni. Quando i bambini permangono in istituto per un periodo significativo viene organizzato il loro accompagnamento quotidiano al nido esterno. Si segnala la mancanza di corsi professionali e di attività ricreative per le donne ristrette in ICAM.
L’ultima visita dell’osservatorio registrata al momento della stesura di questo bilancio sociale risale ad aprile 2022.
di Reclusione
INDICATORI QUANTITATIVI
detenuti coinvolti nei corsi di formazione professionale
Numero detenuti per ogni educatore
Numero detenuti per ogni agente di Polizia penitenziaria
Numero settimanale di ore di presenza degli psichiatri per 100 detenuti
Numero settimanale di ore di presenza degli psicologi per 100 detenuti
per chi vuole approfondire maggiormente consigliamo il seguente link: https://www.antigone.it/osservatorio_detenzione/veneto/202-casa-di-reclusione-femminile-di-venezia-giudecca
CASA CIRCONDARIALE DI VENEZIA S.M.MAGGIORE
[fonte: osservatorio sulle condizioni di detenzione – Antigone]
L'edificio nel corso degli ultimi 10 anni ha visto un integrale intervento di ristrutturazione sia delle aree interne che esterne. L'istituto è suddiviso in due blocchi (dx e sx), ciascuno dei quali è costituto da 3 sezioni che si articolano su tre piani differenti. In totale vi sono dunque 6 sezioni che ospitano tutte persone detenute con posizione giuridica mista. L'unico spazio comune che si trova all'interno delle sezioni detentive è una sala socialità che non sempre è in buone condizioni di manutenzione; Inoltre, le tre sezioni di ogni blocco
Bilancio
Casa
femminile di Venezia Giudecca
condividono altri spazi comuni interni, ubicati al piano terra di ogni blocco. Questi includono rispettivamente area comune, palestra, audioteca, biblioteca, lavanderia, barberia e una sala colloqui con il cappellano. L’istituto presenta una condizione cronica di sovraffollamento: a fronte di una capienza regolamentare di 158 unità, le persone detenute presenti alla data della visita erano 203. Tra queste, il numero degli stranieri è molto alto (intorno al 60%) a fronte di una media nazionale decisamente più bassa. La direzione dichiara che il tentativo è quello di valorizzare le differenze, le quali però nei fatti risultano di complessa gestione, come testimoniato dal fatto che solo di recente è stata introdotta una figura deputata alla mediazione linguistica per coprire le esigenze dell’istituto nel suo complesso.
Emerge come particolarmente importante la presenza settimanale del volontariato che si occupa della biblioteca e della formazione (scolastica e non solo) dei detenuti.
Per quel che riguarda il coinvolgimento dei detenuti in attività di lavoro esterne la situazione risulta migliore in rapporto al dato nazionale molto basso. Inoltre, sono presenti due laboratori artigianali all’interno dell’istituto.
Una criticità da sottolineare riguarda l’area verde per i colloqui, funzionale ma ad oggi mai attivata nonostante l’elevato numero di familiari e minori che regolarmente partecipano ai colloqui in presenza. Gli eventi critici sono diffusi, in particolare per quel che riguarda gli episodi di autolesionismo.
L’ultima visita dell’osservatorio registrata al momento della stesura di questo bilancio sociale risale a giugno 2022.
INDICATORI QUANTITATIVI
Casa Circondariale
Maria Maggiore” Venezia
degli istituti visitati nel 2022 Tasso di affollamento
Numero detenuti per ogni art. 21
lavoratori
% detenuti coinvolti nei corsi di formazione professionale
detenuti per ogni educatore
Numero detenuti per ogni agente di Polizia penitenziaria
Numero settimanale di ore di presenza degli psichiatri per 100 detenuti
Numero settimanale di ore di presenza degli psicologi per 100 detenuti
per chi vuole approfondire maggiormente consigliamo il seguente link:
https://www.antigone.it/osservatorio_detenzione/veneto/201-casa-circondariale-di-venezia-santa-maria-maggiore
La Cooperativa è stata fondata nel 1994 da 11 detenuti/e residenti nei due istituti penali veneziani e da tre volontari per svolgere attività di formazione professionale e conseguente produzione di manufatti all'interno delle carceri, con la speranza e la volontà di attuare una "alternativa alla cella". L'anno seguente, la nascita del progetto avviato dalla Regione Veneto "lavoro ai detenuti" consente alla Cooperativa di avviare le prime attività all'interno delle carceri.
Il 2004 ha rappresentato un momento di svolta per la cooperativa: l’individuazione di una sede, l’applicazione di contratti a tempo indeterminato per i soci lavoratori e la stesura del libro “Lavori in corso - i primi dieci anni della cooperativa” hanno dimostrato il consolidamento della cooperativa e la volontà di tutti i partecipanti di rendere questa realtà una presenza solida e costante nelle carceri e sul territorio.
Proseguendo su questa linea la cooperativa ha continuato a fornire lavoro e formazione ai propri utenti promuovendo varie collaborazioni e partecipando a progetti di vario genere e natura; questo secondo ciclo di dieci anni si è concluso con la pubblicazione dell’opuscolo “La grazia del fare”, durante il quale si è lavorato per il consolidamento delle attività della cooperativa.
L’ultimo ciclo, fortemente segnato dalla collaborazione con Mark Bradford, è caratterizzato dalla nascita del progetto “Process Collettivo” che ha come focus l’apertura di un negozio a Venezia, come punto di visibilità fisso, occasione commerciale e di inserimento lavorativo.
La Cooperativa ha infine raggiunto le sue “nozze d’argento” nel 2019, anno in cui ha pubblicato il libro fotografico “Al femminile” per valorizzare il proprio percorso contraddistinto da una costante attenzione alla qualità ed alla bellezza esteriori ed interiori; con i proventi l’idea è quella di avviare un centro d’ascolto per detenuti ed ex detenuti, dove poter accogliere chi ha voglia di riprendere in mano la propria vita guardando dentro e attorno a sé.
Bilancio
Rio Terà dei Pensieri Cooperativa
16
9
0
0
0
Soci cooperatori lavoratori
Soci cooperatori volontari
Soci cooperatori fruitori
Soci cooperatori persone giuridiche
Soci sovventori e finanziatori
I 16 soci cooperatori lavoratori sono suddivisibili in ulteriori due categorie: 7 soci lavoratori normodotati + 9 soci lavoratori svantaggiati
SISTEMA DI GOVERNO E CONTROLLO, ARTICOLAZIONE, RESPONSABILITA' E COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI
Le seguenti informazioni si riferiscono ai rappresentanti del Consiglio di Amministrazione in carica fino a luglio 2023 e del successivo, eletto dai soci durante l'Assemblea ordinaria.
DATI AMMINISTRATORI
Vania Carlot NO F 52 16/11/20 Presidente
Luca Convertino NO M 34 16/11/20 Vice-presidente
Emanuela Lucidi
El Bahraoui Ghizlane
Silvana Gasperoni
DESCRIZIONE TIPOLOGIE COMPONENTI
Consigliere
Consigliere
Consigliere
CDA 5 Totale componenti (persone) 1 Di cui maschi
4 Di cui femmine
5 Di cui persone normodotate
4 Di cui soci cooperatori-lavoratori 1 Di cui soci volontari
Vania Carlot NO
Lucidi
Liri Longo
Presidente
Consigliere
3
Totale componenti (persone)
0 Di cui maschi
3 Di cui femmine
3 Di cui persone normodotate
MODALITA' DI NOMINA E DURATA CARICA
L'Assemblea ordinaria dei soci elegge il Consiglio di Amministrazione definendo anche il numero dei consiglieri, variabile da 3 a 7. La maggioranza dei componenti del consiglio è scelta tra i soci cooperatori e/o tra le persone indicate dai soci cooperatori persone giuridiche; i soci finanziatori non possono essere più di un terzo dei componenti del Consiglio di Amministrazione. Il consiglio rimane in carica per tre anni e gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi consecutivi. Gli amministratori stessi scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. Una volta nominato, il Consiglio elegge nel suo seno il presidente ed il vice presidente.
NUMERO DI CDA/ANNO + PARTECIPAZIONE MEDIA
Durante il periodo di rendicontazione sono stati svolti 7 Consigli di Amministrazione, caratterizzati da una partecipazione media da parte dei consiglieri del 90%
2020 Assemblea ordinaria 16/11/20 -Comunicazioni del presidente;
-approvazione del bilancio di esercizio 2019 e relativi allegati;
-nomina degli amministratori e determinazione dei compensi;
-nomina del revisore contabile e determinazione del compenso;
-consegna e lettura dell'ultimo verbale di revisione;
-varie ed eventuali.
2021 Assemblea ordinaria
29/07/21 -Comunicazioni del presidente;
-approvazione del Bilancio di esercizio 2020 e relativi allegati;
-consegna e lettura dell'ultimo verbale di revisione;
-approvazione del Bilancio Sociale 2020
-varie ed eventuali.
2022 Assemblea ordinaria 05/05/22 -modifica del regolamento interno (Art. 18 comma 4);
-aggiornamento riguardante il nuovo sistema di coinvolgimento dei volontari;
-varie ed eventuali.
2022 Assemblea ordinaria 21/07/22 -Comunicazioni del Presidente;
-approvazione del Bilancio di Esercizio 2021 e relativi allegati;
-proposta di applicazione
dell’art. 1, co. 42, L. 178/2020 sui ristorni attribuiti a titolo di aumento gratuito capitale sociale;
-approvazione bilancio sociale 2021;
-integrazione al regolamento interno;
-consegna e lettura dell’ultimo verbale di revisione;
-varie ed eventuali
2023 Assemblea ordinaria 24/07/23 -Comunicazioni del Presidente;
-Approvazione del Bilancio di Esercizio 2022 e relativi allegati;
-Approvazione Bilancio Sociale 2022;
-Nomina amministratori e determinazioni compensi;
-Nomina revisore contabile e determinazione compenso;
-Consegna e lettura dell’ultimo verbale di revisione;
- Varie ed eventuali.
Si favorisce una partecipazione attiva dei soci attraverso attività specifiche per gruppi di lavoro tematici che a loro volta trovano voce in incontri di coordinamento le cui istanze vengono infine, se opportuno, riportate nel CdA. Tutti i soci, lavoratori e volontari, svantaggiati e normodotati, sono chiamati ad esprimersi sulle attività della cooperativa in generale e sul proprio settore di impiego in particolare per migliorarne le attività e contribuire allo sviluppo delle stesse. Questa partecipazione si esplica attraverso la condivisione delle attività quotidiane e la partecipazione a riunioni di equipe e di coordinamento.
Occupazioni/Cessazioni
Numero Occupazioni
24
Totale lavoratori subordinati
17 Di cui maschi
7 Di cui femmine
6 Di cui under 35
4 Di cui over 50
Numero Cessazioni
10
Totale cessazioni
7 Di cui maschi
3 Di cui femmine
5 Di cui under 35
2 Di cui over 50
Assunzioni/Stabilizzazioni
Numero Assunzioni
12 Nuove assunzioni
9 Di cui maschi
3 Di cui femmine
6 Di cui under 35
1 Di cui over 50
Numero Stabilizzazioni
2 Stabilizzazioni
2 Di cui maschi
0 Di cui femmine
1 Di cui under 35
0 Di cui over 50
COMPOSIZIONE DEL PERSONALE
(AL 31/12/2023)
Personale per inquadramento e tipologia contrattuale
Contratti
Dipendenti svantaggiati
Numero Tipologia
18 Totale
18
Lavoratori con svantaggio certificato (n. 381/1991,ecc)
0 Lavoratori con altri tipi di svantaggio non certificato (disagio sociale)
Tirocini/Stage
Numero Tipologia
0 Totale
0 Tirocini e Stage
0 Volontari in servizio civile
Tipologia lavoratori con svantaggio certificato e non
Disabilità fisica e/o sensoriale (n. 381/91)
Disabilità psichica (n. 381/91)
Persone con dipendenze (n. 381/91)
Persone detenute e in misura alternativa (n. 381/91)
Persone con disagio sociale (non certificato) o molto svantaggiate ai sensi del regolamento comunitario (651/2014) non presenti in elenco
CONTRATTO DI LAVORO APPLICATO AI LAVORATORI
Tipologie contrattuali e flessibilità
0 Di cui femmine
CCNL applicato ai lavoratori: Cooperative Sociali
5. PROGETTO Carcere: dentro c’è molto di più
Marzo 2022: siamo stati selezionati da Fondazione Cesvi per partecipare al Programma Formula, un’iniziativa in collaborazione con Banca Intesa San Paolo, per promuovere percorsi di sostenibilità e inclusività territoriale.
Maggio 2022: abbiamo presentato la nostra idea progettuale che aveva lo scopo di rilanciare l’attività del laboratorio di Serigrafia artigianale, uno degli storici laboratori della cooperativa all’interno della Casa Circondariale maschile di Venezia.
Giugno-settembre 2022: abbiamo effettuato la progettazione di dettaglio coinvolgendo, oltre alle risorse tecniche della cooperativa in materia di stampa serigrafica, il collettivo artistico Artway of Thinking e la grafica Cristina Zanato.
Bilancio
Il progetto:
un progetto rivolto ai detenuti della Casa Circondariale Santa Maria Maggiore a Venezia, perché potessero investire il loro tempo in un percorso di progressivo cambiamento, e apprendimento di nuove competenze tecniche e trasversali, utili a reinserirsi nel mondo del lavoro e a sentirsi nuovamente parte attiva della società, quando usciranno. Auspicando una diminuzione di recidiva.
La presenza all’interno del carcere di un laboratorio di serigrafia artigianale diventa il motore per attivare un percorso formativo incentrato sul lavoro creativo e l’espressione personale
Da novembre 2022 a febbraio 2023 è stato realizzato un workshop di storytelling e stampa serigrafica a cui hanno partecipato 25 detenuti, con lo scopo di co-creare i contenuti per una collana di taccuini in dieci varianti: dieci diversi sguardi che raccontano la vita in carcere. Il workshop ha previsto quattro fasi di lavoro: liberare la creatività, individuare gli elementi di una storia, generare un concept narrativo e grafico, stampare in serigrafia.
E’ stato un percorso, individuale e di gruppo, che ha portato a riflettere sulla reclusione e allo stesso tempo sulla gabbia mentale e culturale che ognuno di noi vive quotidianamente. Lo abbiamo fatto dialogando, osservando l’ambiente, disegnando, scrivendo ed infine stampando in serigrafia. Nel processo sono stati coinvolti gli studenti del secondo anno di Master di Specializzazione in Graphic Design della Scuola Internazionale di Grafica-Venezia, sotto la guida della Prof.ssa Zanato, che hanno aiutato a dare forma definitiva alle idee nate nel workshop in carcere.
I taccuini tra agosto e ottobre 2024 sono stati stampati nella serigrafia del carcere in 100 copie numerate per ogni variante.
In collana: Lo spazio-cella | Cosa c’è dentro | Cosa manca dentro | Cosa c’è più dentro che fuori | Autoritratto in Quattro Parti | Il Lato Oscuro | Autoritratto Specchiante | Ritratto di Gruppo | La mia storia | Evasioni.
La collana rientra nel catalogo dei prodotti malefatte venezia: oggetti in vendita ad un pubblico internazionale, il cui ricavato sostiene le attività all’interno del carcere. Scopo del progetto era anche l’inserimento lavorativo di alcuni detenuti all’interno del laboratorio di serigrafia, e durante il percorso sono stati avviati 5 tirocini e successivamente sono stati assunti al lavoro 3 detenuti.
In novembre è stato organizzato un evento pubblico di presentazione presso il Museo M9 a Mestre-Venezia.
Promossa da
Rio Terà dei Pensieri Coop Sociale / malefatte venezia
Progettazione e conduzione workshop
artway of thinking
Cristina Zanato ATYP!CA
Progetto Grafico
Studenti Master di Specializzazione in Graphic Design, A.A. 2022/23
Scuola Internazionale di Grafica, Venezia
Partnerships
Casa Circondariale Santa Maria Maggiore
Scuola Internazionale di Grafica, Venezia
Cartiere FAVINI
Autori / detenuti in Santa Maria Maggiore a Venezia
Charaf, Marocco 1986 | Fikri, Macedonia 1979 | Ndiaye, Senegal 1960 | Andrea, Italia 1988 | Daniel, Italia 1988 | Devis, Italia 1974 | Edward, Italia 2001 | Gheorghe, Moldavia 1987 | Andrea, Italia 1963 | Riadh, Tunisia 1987 | Badredine, Italia 1994 | Eduart, Albania 1985 | Lucky, Nigeria 1994 | Riadh, Tunisia 1990 | Flavio, Italia 1978 | Alin, Romania 1989 | Tobia, Italia 1983 | Sadik, Kosovo 2000 | Singhateh, Gambia 1996 | Seidou, Mali 1988 | Dashmin, Albania 1989
Il laboratorio orto
Nel carcere femminile coltiviamo manualmente un terreno di 6000m2 ad indirizzo ortofrutticolo; questo laboratorio, battezzato “Orto delle Meraviglie”, si discosta dalle tecniche più comuni di coltivazione: è gestito in modo da poter valorizzare la bio-diversità che caratterizza un agrosistema sano, con un utilizzo di materie prime e mezzi tecnici naturali in un ottica di riduzione dell'impronta ecologica dei cicli produttivi. La coltivazione diventa quindi strumento di formazione, una occasione per trascorrere del tempo a contatto con la natura, senza tralasciare l'aspetto produttivo. Gli ortaggi e la frutta sono infatti venduti in un mercatino pubblico settimanale (ogni giovedì mattina, proprio davanti al carcere), ad un Gruppo di Acquisto Solidale presente sul territorio ed ad alcuni noti ristoranti. Oltre a questa produzione, vengono anche coltivate piante officinali che, una volta trasformate, divengono materia prima per la realizzazione di una linea di prodotti cosmetici e di cura per la persona.
Il laboratorio di cosmesi
Il secondo laboratorio che la cooperativa gestisce all'interno dell'istituto femminile è un laboratorio di cosmesi che propone prodotti naturali di alta qualità capaci di risultare al passo con le esigenze più recenti: i nostri prodotti si avvalgono di certificazioni di qualità come “Biodizionario” e “VeganOK” capaci di valorizzare la nostra visione di una Cosmesi ecologica e solidale. Il nostro marchio è “Meraviglie” di Rio Terà”. Nel corso dell’anno molte energie sono state spese per la creazione e realizzazione di una nuova linea di prodotti cosmetici solidi, a cui la cooperativa crede molto.
Oltre alla produzione di cosmetici, abbiamo iniziato una nuova attività: grazie alla collaborazione con un’artigiana di Venezia, che ha ideato delle “Candele architettoniche”, candele che sono delle vere e proprie opere che possono essere conservate o consumate abbiamo avviato un corso di formazione rivolto alle donne detenute con l’obiettivo di realizzare queste candele dentro al carcere, candele che sono interamente fatte a mano, dalla base (fatta con gli scarti di lavorazione delle forcole), agli stampi, alla colatura, al confezionamento.
Il laboratorio di serigrafia
All’interno del carcere maschile realizziamo stampe su tessuto per personalizzare capi di abbigliamento, in particolar modo T-shirt e borse shopping che vendiamo al pubblico o che realizziamo per clienti terzi. In questo ambito collaboriamo con importanti Istituzioni culturali della città e con enti privati che utilizzano la nostra serigrafia per la stampa dei propri gadget, oltre ad occasionali altre collaborazioni. Per incrementare il rapporto tra carcere e mondo esterno, il laboratorio ha cercato il contributo di giovani creativi veneziani e grafici di fama internazionale che contribuiscano allo sviluppo del nostro progetto.
Il laboratorio di pelletteria-PVC
Il secondo laboratorio attivo all’interno del carcere maschile si occupa di recuperare materiali di riciclo con la finalità di realizzare borse e accessori a marchio “Malefatte”; i materiali impiegati sono cambiati nel tempo e il laboratorio, che quando è stato attivato lavorava solo pelle, adesso utilizza prevalentemente il PVC dei manifesti pubblicitari che vengono trasformati in una collezione ampia di pezzi unici e coloratissimi. Le borse e gli accessori vengono venduti tramite una rete di negozi e on-line, ma vengono anche proposti come gadget aziendali. L'idea che ci guida in questa attività è la sfida di ridare nuova vita a qualcosa di ritenuto “rifiuto”, promuovendo quindi un processo di trasformazione delle cose e delle persone.
All'esterno del carcere non mancano le occasioni per perseguire i nostri obiettivi:
- dal 2013 abbiamo aperto un secondo laboratorio di riciclo/pelletteria per fronteggiare l'esigenza di incrementare la capacità produttiva del settore e al contempo per poter dare continuità ai percorsi di inserimento lavorativo e sociale che intraprendono i detenuti che lavorano con noi;
- da oltre vent’anni, grazie a Veritas s.p.a., una multiutility interamente pubblica, abbiamo l’opportunità di offrire lavoro a detenuti in misura alternativa per servizi di spazzamento e attività ausiliarie presso alcune aree pubbliche nella Terraferma e Centro Storico del Comune di Venezia. Anche questo è un modo per riprendere un percorso graduale di reintegrazione nel tessuto urbano e lavorativo
- nel 2017 abbiamo aperto un negozio di vendita dei nostri prodotti, chiamato Process Collettivo, nato dalla collaborazione con Mark Bradford, artista americano che ha esposto alla Biennale Internazionale d'arte del 2017, che ha contribuito a creare opportunità di lavoro per
detenuti ed ex detenuti. Un luogo dove i detenuti oltre che produttori, sono diventati essi stessi promotori, trovando spazi e momenti di condivisione con l’esterno.
6.1 ATTIVITA’ - Il recupero dei materiali di scarto
Di vitale importanza, per il proseguimento del progetto Malefatte, è l’attività finalizzata ad intercettare e recuperare i banner pubblicitari in pvc prima che vengano destinati allo smaltimento.
Attività che ha attraversato in questi anni momenti difficili dal punto di vista del reperimento del materiale; basti pensare al periodo del Covid che ha avuto, tra le altre conseguenze, lo stop agli eventi per quasi due anni.
L’attività di reperimento del pvc consiste in una continua ricerca di contatti con fiere, ditte di affissioni, aziende pubbliche e private, attraverso tutti i mezzi di cui disponiamo: social media, sito, mail di presentazione del progetto e contatti personali.
A questa, segue la fase di ritiro del materiale, che consiste nell’andare di persona con i propri mezzi o avvalendosi di un corriere.
E’ la delicata fase in cui bisogna capire, comunicando con il nostro donatore, che tipo di materiale andiamo a recuperare e se effettivamente è utilizzabile per le nostre produzioni.
Un banner può essere particolarmente danneggiato, eccessivamente graffiato o di grammatura troppo bassa e se inutilizzabile rappresenterebbe solo un costo.
Le collaborazioni
Il 2023 ha visto il consolidarsi di alcune collaborazioni con aziende pubbliche e private che hanno deciso di sostenere il progetto Malefatte donandoci i loro materiali di scarto. Ad esempio, con Cramaro Group, azienda che produce coperture in pvc per camion, è nata una partnership continuativa che ci ha permesso di recuperare oltre 600 m2 di materiale utilizzato sia per le nostre produzioni sia come gadget aziendali per i clienti Cramaro. Cramaro Group ha voluto valorizzare la collaborazione con Malefatte, includendola nel percorso di integrazione dei temi ESG (enviromental, social, goverrnance) che il Gruppo ha avviato nel 2022.
https://www.cramarogroup.com/it/news/nuova-vita-al-nostro-pvc-con-il-progettocramaroxmalefatte/
Nel corso del 2023 abbiamo recuperato e lavorato oltre 4.000 m2 di materiale e realizzato oltre 14.000 pz. tra borse e accessori.
Grazie a:
Pixart printing, Cramaro Group, Vela spa, S.C.I. Pubblicità, Wolkswagen Treviso, Fastweb, Rosselli pubblicità, 2Night, Mia Real srl, Comune di Padova.
Esploriamo nuovi materiali
Il 2023 è stato anche l’anno in cui abbiamo sperimentato nuovi materiali: abbiamo utilizzato vele da kitesurf, TNT, ma soprattutto rimanenze di pelle, di vario genere e finitura, da cui è nata una vera e propria linea Malefatte, “Seconda Pelle” attualmente commercializzata attraverso i nostri canali di vendita.
La realizzazione di manufatti in pelle non è cosa sconosciuta alla cooperativa essendo stato il primo materiale utilizzato agli inizi dell’attività; E’ un ritorno alle origini combinato con l’attuale stile originale e colorato della linea Malefatte.
Ci avvaliamo di un revisore contabile, Roberta Paturzo, regolarmente iscritta all'Ordine dei
Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia.
PROVENIENZA DELLE RISORSE ECONOMICHE CON SEPARATA INDICAZIONE DEI
CONTRIBUTI PUBBLICI E PRIVATI
Ricavi e Proventi
Ricavi da Enti Pubblici per gestione servizi sociali, socio-sanitari, socio-educativi
Ricavi da Enti Pubblici per gestione di altre tipologie di servizi (manutenzione verde, pulizie...)
Ricavi da privaticittadini inclusa quota di cofinanziamento
Ricavi da privatiimprese
Ricavi da privati-non profit
Ricavi da Consorzi e/o altre cooperative
Ricavi da altri
0,00
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Patrimonio
Capitale versato da soci cooperatori lavoratori
Capitale versato da soci cooperatori volontari
Capitale versato da soci sovventori/finanziatori
Valore della produzione
Valore della produzione (Voce Totale A. Del conto economico bilancio CEE
Costo del lavoro
Costo del lavoro (Totale voce B.9 Conto Economico
Bilancio CEE
Costo del lavoro (compreso nella voce B.7 Conto
Economico Bilancio CEE
Incidenza pubblico/privato sul valore della produzione 2023
All'interno della categoria dei portatori di interesse è possibile individuare una eterogenea molteplicità di individui o gruppi che direttamente o indirettamente influenzano o sono influenzati dalle nostre attività; le modalità maggiormente utilizzate per l'identificazione di queste figure tendono a suddividerli come primari o secondari, appetibili, strategici etc. Siamo consapevoli
della diversità di queste figure e proprio per questo abbiamo preferito una rappresentazione grafica capace di evidenziare come ognuno costituisca un elemento imprescindibile del “sistema” Rio Terà dei Pensieri.
Dalla mappa si evince come il “gruppo clienti” rappresenti una parte consistente e come sia a sua volta diversificato ed eterogeneo; dalla piccola bottega del commercio equo alle grandi società/aziende di livello internazionale, tutti si fanno promotori dei nostri progetti.
Affinché questo avvenga ci avvaliamo di strumenti di coinvolgimento quali social network e news dedicate sul sito, attraverso cui valorizziamo le collaborazioni e teniamo aggiornati i clienti sui nostri progetti , e forniamo ai nostri rivenditori un kit composto da espositore e cartoline promozionali che faciliti il racconto del nostro lavoro al cliente finale.
Attraverso report periodici, forniti dallo studio che ci segue per la comunicazione e le attività di web marketing, abbiamo potuto vedere come negli ultimi anni diversi nuovi clienti siano stati raggiunti principalmente grazie alle attività di advertising, anche mirato al merchandising aziendale.
Per quanto riguarda l’attività di reperimento del materiale di riciclo, ci fa piacere sottolineare come negli ultimi anni si siano consolidate alcune importanti relazioni con aziende e cittadini privati che hanno deciso, con entusiasmo ed estrema disponibilità, di sostenerci donandoci pvc, rimanenze di pelle, vele da kitesurf e altro.
TIPOLOGIA DI COLLABORAZIONI
Descrizione Tipologia soggetto Tipo di collaborazione Forma di collaborazione
Comune di Venezia Ente pubblico Convenzione Sostegno al reddito degli utenti
Gruppo Veritas Ente pubblico Contratto Inserimento lavorativo
Mark Bradford Privato Accordo Progetto “Process Collettivo”
IUAV Ente pubblico Accordo IUAV Collection Malefatte
VenezianoGAS Associazione Accordo Acquisto dei prodotti della cooperativa
Pixartprinting Imprese commerciali Accordo Fornitura
Cramaro group Azienda Accordo Fornitura
Musso Mariolina Privato Accordo Fornitura
Artway of Thinking Associazione culturale Accordo Progettazione e workshop
Scuola Internazionale di grafica Partnership Supporto a progetti
Ministero della Giustizia – Istituti penitenziari di Venezia, UIEPE Ente pubblico Convenzione Realizzazione progetti
Tra i nostri principali portatori di interesse senza dubbio troviamo i nostri utenti; quegli uomini e quelle donne che cerchiamo di coinvolgere attraverso i nostri laboratori, con la formazione ed il lavoro quotidiano. In forma molto schematica proviamo a raccontare come ognuno di loro entra a far parte della cooperativa.
La cooperativa Rio Terà dei Pensieri realizza i propri scopi sociali mediante l’attivazione di progetti di inserimento lavorativo di detenuti, di detenuti in misura alternativa e di ex detenuti.
Tutte le iniziative messe in campo nascono dalla convinzione che è necessario garantire l’inserimento socio-lavorativo anche a coloro che, per cause diverse, hanno commesso errori, che il fine ultimo di chi opera nel sociale non è assistere le persone ma essere garanti della loro integrazione sociale ed economica. L’inclusione sociale di autori di reato fornisce a chi ha sbagliato una seconda opportunità e nel contempo mira a garantire alla collettività minor rischio di recidive.
Metodologia operativa
- Il primo contatto avviene all’interno degli istituti Penitenziari dove la cooperativa è presente con diverse attività laboratoriali e di formazione professionale.
- L’individuazione dei futuri utenti avviene in stretta sinergia con l’area educativa (educatori, psicologi) degli Istituti Penitenziari.
- La selezione per l’inserimento avviene attraverso colloqui dove si fa un primo bilancio di competenze e attitudini ed una prima rilevazione di feed-back; poter intervenire, già in fase di esecuzione della pena, nella costruzione del percorso di inserimento lavorativo e sociale del condannato è di estrema importanza.
- I detenuti sono inizialmente coinvolti attraverso corsi di formazione o tirocini formativi; già in questa fase viene avviato dagli operatori un primo periodo di osservazione e conoscenza su diverse aree di intervento:
• comportamentale
• socio-relazionale
• competenze-abilità
- L’inserimento lavorativo avviene attraverso una valutazione individuale e con tempistiche non necessariamente uguali per tutti.
- Durante tutto il percorso lavorativo gli utenti sono supportati ed accompagnati dal personale della cooperativa.
- E’ in questa fase che si sviluppa il piano individualizzato che prevede obiettivi:
• a medio termine, quelli strettamente legati al periodo di detenzione;
• a medio-lungo termine, nei casi dove sia possibile progettare un inserimento lavorativo all’esterno del carcere;
• a lungo termine, nei casi in cui il progetto ha concrete possibilità di una stabilizzazione.
Partendo dal presupposto che il trattamento rieducativo deve svolgersi in un continuum tra carcere e territorio, per l’esperienza maturata in quasi trent’anni ed anche sulla base dei risultati raggiunti, per la presa in carico del programma di reinserimento lavorativo ci si avvale della collaborazione di molte figure che a vario titolo sono coinvolte nella buona riuscita del percorso e che sono rappresentate da:
• operatori della cooperativa
• professionisti con competenze specifiche nei settori di cui ci occupiamo
• volontari
• educatori penitenziari
• psicologi
• assistenti sociali U.E.P.E
• causelor e psicoterapeuta
- La cooperativa applica per tutti i suoi inserimenti il CCNL delle Cooperative Sociali.
- I detenuti sono considerati svantaggiati in base alla legge 381/91 per:
• tutto il periodo della detenzione
• 18 mesi dopo la fine della detenzione se hanno usufruito di misure alternative alla detenzione
• 24 mesi se non hanno usufruito di alcun beneficio
- La cooperativa coinvolge mediamente quindici lavoratori svantaggiati all’anno; per la tipologia di inserimenti di cui ci occupiamo i contratti sono nella quasi totalità dei casi a tempo determinato, questo per lasciare sempre spazio a nuovi inserimenti.
Obiettivi raggiunti:
• indagare nuovi materiali di scarto, oltre il PVC.
nel 2023 abbiamo recuperato molta pelle ed avviato una produzione di borse che nei primi mesi di quest’anno ha dato vita ad una nuova linea: “Seconda Pelle”;
• mantenere il nostro negozio tenendo conto che si avvicina la fine del sostegno da parte di Mark Bradford.
Su questo punto stiamo ancora lavorando. L’idea è di trovare un locale commerciale meno costoso e abbiamo avviato la ricerca;
• trasferire il laboratorio di serigrafia nei nuovi spazi.
Si è recentemente realizzato. Ora la serigrafia è un bellissimo laboratorio, luminoso, spazioso e ben attrezzato;
• rilanciare/rinnovare il laboratorio di cosmesi alla luce dei nuovi prodotti formulati.
Un obiettivo in parte raggiunto, la linea dei prodotti solidi sta dando buoni risultati ma sul laboratorio c’è ancora da lavorare molto;
• mantenere e, se possibile ampliare le attività.
Un obiettivo che non deve mai mancare e per cui quotidianamente lavoriamo;
• adottare strumenti di indagine dei bisogni e delle aspettative.
E’ un tema su cui fatichiamo molto ma non più rinviabile;
• promuovere relazioni e partnership;
Abbiamo certamente una naturale vocazione verso le relazioni e le collaborazioni. Negli
ultimi anni la cosa interessante è che siamo riusciti a spaziare ed attivare partnership che ampliano il nostro focus quotidiano.
Obiettivi da raggiungere:
• trovare un locale adatto per il negozio Process Collettivo;
• adottare strumenti di indagine dei bisogni e delle aspettative;
• trovare un alloggio da mettere a disposizione dei nostri soci-lavoratori;
• mantenere e, se possibile ampliare le attività.
• 30 anni di Rio Terà: come rendergli omaggio.
Insieme ai nostri obiettivi strategici crediamo importante provare a confrontarci anche con alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) proposti nell’Agenda 2030
dall’Organizzazione delle Nazioni Unite
Ci occupiamo di inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio (L.381/91);
Ci occupiamo di orientamento e integrazione socio-lavorativa.
I dipendenti con contratto a tempo indeterminato beneficiano di un’assistenza sanitaria integrativa.
Organizziamo corsi di formazione professionale per le persone detenute.
Garantiamo ai nostri dipendenti svantaggiati l’accesso all’istruzione scolastica e di alfabetizzazione.
Il 100% del nostro Consiglio di Amministrazione è formato da donne
Tra i nostri obiettivi c’era quello di stipulare nuovi contratti per energia e gas 100 % green ed abbiamo iniziato a farlo.
garantire continuità di stipendio e posti di lavoro
lavorare per trovare nuove opportunità lavorative
Promuoviamo l’inclusione sociale a prescindere da età, sesso, origine, religione o altro.
Gestiamo un orto in città.
Riutilizziamo materiali che altrimenti sarebbero destinati ad essere rifiuti.
I nostri prodotti partono da un concetto comune che è quello del minor impatto ambientale possibile.
Ci impegniamo quotidianamente per promuovere l’inclusione sociale e garantire processi decisionali condivisi e trasparenti.
Incentiviamo e cerchiamo di sviluppare collaborazioni con altri Enti.