a cura di Luciano Pantaleoni
CULTURA POPOLARE
BUCHI NERI Dopo aver trattato nei mesi scorsi temi di attualità politico-sociale e sanitaria, questo mese si ritornano ad indagare conoscenze umane con un approccio semi-scientifico. Alcuni temi ampiamente dibattuti e condivisi nei discorsi quotidiani diventano spesso “scabrosi” quando vengono trattati in forma scritta. Purtroppo vi sono persone che si occupano di cultura popolare che tendono ad edulcorare ogni racconto, operando la censura di molte conoscenze. Non avevano queste reticenze i portatori di cultura. Questa rubrica tratta ogni argomento con scrupolo, leggerezza e… un po’ di ironia: pertanto consiglio a chi non vuole leggere volgari (del volgo) di fermarsi qui. Andando oltre scoprirà mondi sconosciuti e incontrerà argomenti sconvenienti.
La cicetta è il luogo del desiderio carico di mistero, di magia... Evoca passione, piacere, desiderio. È un luogo poetico. Il buco del culo è il luogo dei bisogni corporali, della defecazione… Evoca rumori e odori sgradevoli. È un luogo cacofonico. I buchi neri nel cosmo fondano la loro esistenza su potentissimi campi gravitazionali, capaci di risucchiare ogni cosa che si trova in prossimità dell’orizzonte degli eventi. Non lasciano sfuggire la materia e dall’interno non può uscire nulla nemmeno la luce. I buchi neri umani, da un punto di vista fisico, sono governati da forze contrarie. Un buco nero è animato da una potente forza attrattiva che si esprime in due direzioni: interna e esterna. Interna: Dai treinta ai quaranta la tira ch’la se s’cianca. Dai trenta ai quaranta tira che si strappa. La Teoria sulla Relatività formulata da Einstein nel 1915 ha permesso negli anni successivi a diversi scienziati di studiare i buchi neri e comprenderne la genesi e la dinamica. Un buco nero è una parte dell’universo misteriosa, affascinante, non visibile ai nostri occhi, generata da una forza di attrazione così potente a cui nulla sfugge. Il suo bordo viene definito orizzonte degli eventi. Questi buchi neri dispersi nel cosmo non sono gli unici esistenti al mondo. Ve ne sono altri che generano attrazione e al cui contorno si materializzano eventi. Un’antica filastrocca ci ricorda lo stupore col quale Mingone la prima notte di matrimonio ha scoperto la coesistenza di due buchi neri molto lontani nel suo immaginario, ma molto vicini tra loro fisicamente. Nineta, Nineta a n’ares mai cherdu che atach a la ciceta a gh’fus al bus dal cul. Ninetta, Ninetta / non avrei mai pensato / che vicino alla cicetta / ci fosse il buco del culo.
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primo piano
La gh’tireva acsè tant che quand la s’caveva i mudant a s’sintiva i cioch. Le tirava così tanto che quando si toglieva le mutande si sentiva il rumore. Esterna: A tira de più un pel ed figa che un per ed bo. Tira di più un pelo di figa che un paio di buoi. L’altro buco nero esplicita la sua funzione attraverso una forza espulsiva. È più pes na merda madura che un sach d’amsura. È più difficile tenere una merda matura che un sacco di un quintale. A volte si registrano gravi anomalie. La forza attrattiva non funziona. L’an sa gnan d’averghla. Non sa nemmeno di averla (è inerme).
giugno 2020