Primo Piano - Ottobre 2021

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a cura di Fabrizia Amaini

COME ERAVAMO

QUANDO CORREGGIO ELEVÒ LA STATUA AL SUO PITTORE ELEVATO

Inaugurazione del monumento ad Antonio Allegri Correggio 17 ottobre 1880

Dalla “Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, anno 1880”. È domenica 17 ottobre 1880 e così scrive il giornalista: “Fin dalle prime ore del mattino, le vie della città erano gremite e animatissime. Dai balconi sventolavano le bandiere nazionali. Alle dieci cominciò il ricevimento, con ristoro, nel Palazzo municipale alla presenza di numerosi invitati. A mezzogiorno le autorità di rappresentanza si portarono in corteo alla piazza Antonio Allegri, dove sorgeva il monumento. La piazza era adorna di festoni, e bande musicali e fanfare suonavano scelti pezzi di musica. Prima dello scoprimento della statua, il Sindaco pronunciò un discorso di circostanza applauditissimo. Tolta la tela al monumento, scoppiarono fragorosi applausi. La statua è opera del Vela. L’Allegri è scolpito ritto in piedi e pare che il pensiero che animò l’autore sia stato quel-

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lo di presentarlo davanti a uno dei suoi magnifici dipinti. Tiene la tavolozza e il mazzo dei pennelli nella mano sinistra, e il pennello, che pare ancor intinto nel colore, nella destra. L’espressione del volto pare voglia cogliere al volo un’idea o un’espressione che gli è sfuggita nell’esecuzione del suo lavoro. Alla sera luminarie e spettacolo a teatro. La festa è risultata splendidissima”. Dal riportato articolo giornalistico si coglie quell’immagine di giubilo che il fotografo Gildaldo Bassi ha magnificamente fissato nel suo fotogramma. Addobbata e imbandierata, la piazza di san Quirino è affollata di autorità e popolo, che s’intuisce siano in ascolto del discorso celebrativo del Sindaco Emidio Salati. Non mancheranno i ringraziamenti verso chi si è prodigato affinché il debito nei confronti dell’artista che ha elevato la città di Correg-

gio alla dignità della grande pittura, dopo ben tre secoli e mezzo, venisse finalmente onorato. Un debito non in denaro, ma in memoria trasformata in opera scultorea, in monumento che trasmettesse ai posteri il ricordo del magnifico pittore. Dal tempo di sua morte (1543) ancora la comunità correggese non era riusci-

di Bedogni Stefano e Marani Edda

Orto Km Zero e vendita diretta Manutenzione del verde Tel. e Fax 0522.1716454 Via Gavellotta n.7 42015 Budrio di Correggio E-mail: romano.bedogni@fastwebnet.it

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