Uno spirito allegro - Marco Martinelli

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Uno “spirito allegro”… Luca è da sempre un tipo spericolato e gioviale, amante dell’avventura e dell’imprevisto. Non si è mai curato di quello che poteva succedere dopo; si poteva far male, prendere una botta, sbucciarsi un ginocchio ma lui sempre a voler superare gli ostacoli e le staccionate. E nel mentre arrampicarsi sugli alberi, dondolarsi da un palo sospeso ad una certa altezza… ll suo sogno sarebbe volare un giorno. Si ferma a contemplare il cielo di sera pieno di stelle. Rimane incantato davanti ad un tramonto. Non fa troppi progetti per il domani e sicuramente non per la settimana successiva, tanto potrebbe cascare il mondo il giorno dopo… Ama il presente e tutto ciò che il momento può dare… Insomma è un beniamino della vita. Si alza al mattino e si nutre di ciò che la terra gli offre come frutta, verdura, miele ma gli piace anche la tecnologia infatti si serve di utensili da cucina elettronici come frullatore o estrattore in cui mette insieme tante cose colorate e ricche di vitamine e antiossidanti, carote, mele, sedano, melograno… Per non parlare di tutti i semi vari con cui arricchisce le proprie insalate da quelli di zucca a quelli di girasole passando per la chia e le bacche di goji… Ma alla fine sa anche apprezzare i piatti tipici della pianura padana come i cappelletti in brodo e i tortelli di zucca, soprattutto quando sono annaffiati da un buon bicchiere di lambrusco… Ama gli animali, alleva un cane, due gatti, un cavallo, un pavone ed una paperella che sguazza nello stagno dietro casa. Un giorno in particolare porta a passeggio il suo Doggy, un meticcio non più giovane ma cui è particolarmente affezionato perché lo ha trovato anni fa in stato di abbandono e malnutrizione davanti a casa e subito l’ha preso con sé. Al quadrupede piace molto correre in mezzo ai prati che si stendono intorno all’abitazione del padrone: così si apre la campagna della bassa in tutta la sua vastità con aree verdi alternate a superfici coltivate a grano, mais o patate e ogni tanto qua e là si vede spuntare qualche pioppo quando non si avvista un intero boschetto di questi alberi piantato dall’uomo vicino ai canali d’irrigazione. Quest’anno però una porzione del campo del vicino di Luca è stata coltivata a pomodori trattati solo con concimi naturali: il giovane, che conosce il proprietario e gli ha fatto qualche lavoretto di manutenzione di tanto in tanto, ha il permesso di prendersi una sporta da casa e di riempirsela di quel bendidio, che lui poi tiene un po’ per sé e il rimanente per parenti e amici. Quindi, dicevamo, Doggy cerca sempre le tane delle talpe, scova quei buchi per terra e con le zampe raspa il terreno circostante con la speranza di trovare non so cosa. Poi ama prendere in bocca le mele ammaccate cadute dall’albero e rosicchiarle come per gioco. Ma ciò che più conta, tiene sempre di vista il suo Luca, è lui che decide dove andare e l’altro lo segue con i suoi abbai di entusiasmi. Solo alcune volte l’animale trova qualcosa che proprio lo attrae come un nido di uccelli caduto dall’albero o un piccolo formicaio, così inizia a correre verso il luogo da cui proviene l’odore che ha appena fiutato e a nulla servono i richiami del padrone che inizialmente non comprende il motivo di tanto entusiasmo ma ne rimane incuriosito: così segue il suo cagnolino e si rende conto del motivo. In una casa di campagna c’è sempre un mucchio di cose da fare. Tenere irrigato il giardino, innaffiare le piante, potare gli alberi, aggiustare gli attrezzi: per alcune mansioni c’è da stare attenti a non farsi male o infortunarsi. Come quando stava usando la motosega e per sbaglio ha accostato le dita contro la lama e si è ferito superficialmente perdendo non poco sangue. Al pronto soccorso ha


rimediato giusto tre o quattro punti e una fasciatura al dito mignolo da cambiare più volte al giorno. Questa volta gli è andata bene, del resto si impara con l’esperienza. Quando il nostro beniamino si stanca di accudire alle proprie faccende si distrae volendo provare forti emozioni, quindi sale sugli alberi e si mette a dondolare con le gambe a penzoloni sperando che il ramo non si spezzi: fortunatamente lui è abbastanza leggero, sui sessanta chili e qualcosa e fin da piccolo si è sempre arrampicato. Solo una volta è scivolato essendo appena piovuto ed il tronco era viscido, facendo un volo da un metro di altezza giù per terra cadendo provvidenzialmente da seduto: qualche botta, lividi e tanto spavento… Un’altra volta si è deciso a provare il volo con il paracadute, recandosi nel piccolo aeroporto della città vicino a dove abita… All’inizio non era molto convinto ma poi si è fatto coraggio, anche dietro l’incitazione degli amici ed è andato. Un minimo di istruzioni da parte del responsabile dei lanci, il tempo di attrezzarsi a dovere e poi su verso il cielo con il biplano ad un’altezza di mille metri da cui si sovrasta tutta la città. Del resto, pensa Luca, è molto bella e suggestiva vista da quassù, rende un senso di ordine ed organicità, insomma c’è da andarne fieri… Mentre pensa a queste cose si avvicina l’ora di buttarsi giù, ovviamente non da solo ma insieme all’istruttore a cui è legato ed imbragato di tutto punto: ciò rende il nostro giovane più sicuro e tranquillo… Uno, due, tre e salto nel vuoto ad un’altezza improponibile con la forza di gravità che fa precipitare i due verso la terra…! Che emozione vedere tutto avvicinarsi e farsi sempre più grande…. “Saprà quel che fa” spera lui riferendosi all’individuo esperto che in effetti gestisce il lancio in maniera professionale facendo mantenere ad entrambi la posizione giusta in fase di caduta e riuscendo a frenare leggermente la velocità con strumenti particolari fino allo spiegamento vero o proprio del “grande ombrello”, maestoso e colorato su nel cielo, bello da ammirare per chi è rimasto a terra. L’importante è saper cadere bene con le gambe pari e non rigide. Oh che adrenalina ha provato ma veramente è stato emozionante! E’ contento di averlo fatto: contempla il cielo da cui è appena venuto come un’astronauta che finalmente è atterrato a destinazione e può piantare la bandierina con su scritto “ce l’ho fatta” e il segno della vittoria… Quali altre avventure aspettano il nostro Luca in questa verde pianura? Intanto domani sarà un altro giorno pieno di sorprese ed interessanti risvolti da cogliere, è il caso di dire, al volo…!


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