FIAM - Re-Made

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dove la modernità è rappresentata dal linguaggio

Sono volati 40 anni da quando ho iniziato, ero immerso tra paura e sogno, dovendo lasciare il sicuro per una cosa inesistente. Credo che il virus per il bello, che mi hanno inoculato mentre frequentavo il locale istituto d’arte, unito al fascino del vetro, alla

è il campo di applicazione del bello all’utile, l’Italia

sfida ed alla ricerca, siano stati determinanti per il mio futuro.

è il luogo del sapere fare eccellenza e la fabbrica è

La professione non come lavoro, ma come gratificazione, sfida e cultura personale.

una realtà che va oltre l’oggetto d’arte diventando

Questi pensieri, estesi all’ambiente, hanno creato “contaminazione positiva” a tutti gli

produzione seriale.

interlocutori, importanti o meno, che mi hanno accompagnato in questo percorso.

Era il 1973 e Vittorio Livi, dopo le prime esperienze

Tanto per citarne solo alcuni, gli artisti Bruno Munari, Gianni Colombo, Walter Valentini,

con un materiale che poteva essere il mezzo e il

Emilio Isgrò, Enrico Baj, i progettisti Massimo Morozzi, Enzo Mari, Vico Magistretti, Cini

design poteva essere il fine, fondava a Pesaro la

Boeri, Philippe Starck, Ron Arad, Xavier Lust, sino ad arrivare ad oggi con Oscar Dante

FIAM, con una prima collezione di arredi in vetro

Benini, Daniel Libeskind,

curvato.

Doriana e Massimiliano Fuksas. Ognuno di loro ha esercitato un fascino unico ed

Un vero innamoramento giovanile, con un materia

irripetibile nel catalogo Fiam, divenuto testimonianza delle più importanti correnti

a cui rimarrà fedele per tutta la vita, rinnovandola

di design che hanno attraversato i nostri tempi, ognuno ha permesso al vetro di

ogni volta con nuove sfide, che hanno avuto un

trasformarsi da

grande riconoscimento nel 2001, quando FIAM ha

essere icona di questo movimento.

ricevuto il Compasso d’Oro alla carriera.

Il tempo passato ha rafforzato i principi ispiratori anche dei nostri maestri vetrai che

Il vetro e il design, la tecnica e la forma, la realtà

imprimono su ogni pezzo l’amore e la passione con le quali vengono creati, facendoli

e la fantasia, sono i binomi che da sempre danno

diventare pezzi unici. Oggi i prodotti della Fiam sono presenti in musei internazionali,

forza all’esperienza di FIAM, dove tutto ruota

sono stati loro attribuiti tanti riconoscimenti, films e programmi televisivi li utilizzano

intorno a un ideale: dare concretezza e utilità ad un

nelle loro riprese, molti illustri personaggi li hanno scelti per le loro abitazioni, ma lo

materiale delicato e decorativo, immaginando case

scopo deve rimanere sempre lo stesso che mi sono prefisso sin dall’inizio: quello di far APRILE 2013

essenziale che si incarna nel vetro, l’arredamento

con spazi più leggeri grazie a mobili trasparenti.

complementare a protagonista, permettendo alla Fiam stessa di

felice e rendere orgoglioso chi può vantarsi di possedere un suo prodotto, lasciandolo in eredità a testimonianza del proprio buon gusto e della propria cultura. Passato, presente, futuro, una storia capitalizzata da un’idea coerente nel tempo.

www.fiamitalia.it

www.facebook.com/fiamitaliaspa

Vittorio Livi

FIAM è una Fabbrica Italiana di Arredi Moderni,


Danny Lane

Copertina Atlas Cover page

NUOVO CATALOGO NEW catalog

Fotografie di: Photograph by: Gabriele Basilico, Christopher Broadbent, Vincenzo Castella, Marco Viganò

Presenza su rivista Appearance on magazine

CASAVOGUE

Nasce Birth of

Copertina Cover page

FIAM

ARREDORAMA

Lametta

Enrico Tonucci

Emilio Isgrò

I

T

A

L

I

1987 1988 1989

2° premio 2nd prize Accordo

Ghost

1994

1996

1998 1999 2000 2001

XXV edizione del concorso XXV edition award

Young Design

TRIENNALE

1° premio 1st prize Macramè

“Le fabbriche dei sogni” Milano Ghost

2006 2007 2008 2009 2010 2011

Hydra

2012 2013

Vittorio Livi, Papa Benedetto XVI

Dama

Makio Hasuike

Ragno

Young Design

DESIGN ITALIANO

1991 1992

Massimo Morozzi

XXI edizione del concorso XXI edition award

Francobollo commemorativo P. T. Commemorative stamp P.T.

COMPASSO D’ORO

1984 1985

LucidiPevere

Graph Xavier Lust

Paris Ghost e Atlas

ADI - Comune di Milano Selezione al XVI premio Selected XVI award

A

Ilaria Marelli

MUSée des arts DECORATIFS

Primo numero First issue

Alessandro Mendini, Vittorio Livi

1980 1981

Tavole della legge

Dante O. Benini Luca Gonzo

Ghost

musèe des arts decoratifs

Ron Arad

Collezione LLT

CINI BOERI

Vico Magistretti

Konx

Vittorio Livi

CENTRODOMUS MILANO

1977

New York Style Magazine

Parigi Caadre

Montreal Ghost

Infinito

CRISTALLO FORME CULTURA Presentazione della Collezione Fiam Presentation of Fiam Collection

1973

DESIGN PRIZE

SPAZIO MIRALFIORE

PREMIO CITTà DI NEW YORK CITY OF NEW YORK AWARD

Rivista Fiam Fiam magazine

Fonds National D’Art Contemporain

European Community Selezione Selection Vulcano

Nasce Birth of

GALLERIA SCHUBERT SCHUBERT GALLERY

Angelo Cortesi

Philippe Starck

INTERNI

Allestimento Gianni Colombo Gianni Colombo fitting

Ponte

Caadre

Shell

Vittorio Livi

1° pagina pubblicitaria 1st advertisement

Primo cATALOGO First catalog

Rivista Interni Review Interni

ABITARE

1° PREMIO “REFERENDUM LETTORI” 1st “Readers REFERENDUM” award

Ghost

Cini Boeri

Cosmit - Milano

PREMIO FORUM DESIGN AWARD Ghost

MUSEO ARA PACIS Cobra

Elio Vigna

Montefeltro

Restauro del borgo Restoration of the village

Montegridolfo

Mostra “Design e brevetti” Exhibition “Design and patent” Roma Ghost

Copertina rivista Magazine cover page

i protagonisti delle marche Ondacorta

Enzo Mari

Ghost

Vittorio Livi

Lavorazione eseguita con esclusivo idrogetto Fiam Processing performed through the water jet, exclusive by Fiam

Ron Arad

ADI Selezione al XIX premio Selected XIX award

Crocifisso di Pesaro Crucifix of Pesaro

COMPASSO D’ORO

ADI

Konx

COMPASSO D’ORO alla carriera COMPASSO D’ORO award for career achievement

Illusion Onda Pouf Quadrifoglio ADI - Comune di Milano Selezione al XIV premio Selected XIV award

COMPASSO D’ORO Ragno

Papiro

Philippe Starck

Giugiaro Design

The Wing

Vittorio Livi, Giuliano Vangi

Grillo

Vittorio Livi

DANIEL LIBESKIND

NUOVO CATALOGO 2010 New CATALOG 2010 Fiam designers

Tango

Babele

Fabio Di Bartolomei

Massimo Morozzi

Presentazione Arte & Design alla Galleria Milano “Arte & Design” presentation, Galleria Milano

Massimo Iosa Ghini

New York

ARTISTI ALLO SPECCHIO Opere di Works of

Enrico Baj Renata Boero Emilio Isgrò Walter Valentini Luigi Veronesi

MOMA

Volgente Genio

The corning museum of Glass N.Y. - USA Ghost Illusion Tango

galleria nazionale d’arte moderna Roma Tavole della legge

DORIANA E MASSIMILIANO FUKSAS Rosy - Lucy


Cultura del vetro


“ Sono 40 anni d’Amore

Con queste parole di sintesi e trasparenza, Vittorio Livi continua oggi, insieme ai suoi figli, la missione di FIAM con una nuova collezione di mobili in vetro. Partendo da una prima seduta in cristallo curvato disegnata spontaneamente per una necessità quotidiana,

nel corso di 40 anni designer da tutto il mondo hanno lavorato insieme a FIAM, aderendo agli ideali di progetto, integrandosi nei processi di produzione e proponendo prodotti originali, che sono entrati nella storia del design. Tra i numerosi designer che si sono succeduti nella storia di FIAM realizzando icone memorabili si trovano: Ron Arad, Cini Boeri, Rodolfo Dordoni, Giorgetto Giugiaro, Makio Hasuike, Vico Magistretti, Enzo Mari, Massimo Morozzi, Philippe Starck, e negli ultimi anni si sono aggiunte le firme di grandi studi di architettura internazionale: Dante Benini and Partners, Doriana e Massimiliano Fuksas e Daniel Libeskind. La tradizione si è trasformata in innovazione, mantenendo costante quel grado di qualità che solo un’evoluta maestria sa garantire, e questo oggi si può definire come lavoro di “artigiani a controllo numerico”.

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Presente

Futuro

FIAM è orientata da sempre al futuro e oggi attua una nuova operazione di rinnovamento, un investimento generazionale che mette a frutto nuovi principi di sostenibilità e di responsabilità. Il vetro è eterno, riciclabile all’infinito, senza scarto che non si rigeneri, e quindi senza sprechi. Da questi presupposti nasce il progetto Re-Made, Il tavolo Ragno è una icona assoluta di FIAM. Progettato da Vittorio Livi,

dove nuovi designer interpretano ciò che di solito

rappresenta perfettamente quella sintesi di sogno e realtà che ha dato

viene considerato scarto, ed ora viene riconside-

vita a questa avventura tra progetto e industria.

rato potenzialità.

Realizzato nel 1984, è stato il primo tavolo monolitico in vetro curvato

I giovani designer invitati a questo nuovo progetto,

nella storia del design, dove l’organicità della forma fonde perfettamente

fanno per la prima volta esperienza con il vetro e

materiale e funzione. È stato selezionato al Compasso d’Oro nel 1987,

con le alte competenze di FIAM, sviluppando l’op-

ed è presente in diversi musei di design, ma soprattutto è un prodotto

portunità reciproca di scrivere nuovi capitoli nella

storico, ancora attuale, col quale guardare al domani.

storia di questa azienda e di questo materiale.

4. 5


Ruotando intorno ad una icona in produzione, il progetto Re-Made ha chiesto a 5 nuovi designer di utilizzare le parti che risultano dalle lavorazioni del prodotto, facendo così diventare lo sfrido un semilavorato, quindi una nuova risorsa. Il tavolo Ragno produce così dei figli, prodotti sperimentali derivati dall’uso del materiale in avanzo e l’utilizzo delle più semplici tecniche in uso, di

B

piegatura e di incollaggio del vetro. Così Paolo Cappello disegna uno sgabello che enfatizza la struttura portante negandola con il materiale traspa-

A

rente. Nicola De Ponti piega lo sfrido per quello che è, mettendo le ali ad un’idea di tavolo oppure ritaglia la lastra compatta per ricomporre un quadro specchiante di chiari riflessi irregolari. Roberto Giacomucci propone un tavolino decostruito per alleggerire la staticità del vetro oppure inventa un

C

D

nuovo giunto materico che fonde le lastre di un tavolo con un morbido tocco. Alessandra Pasetti risolve il duro contatto dei piani di vetro con un ricamato tocco femminile che sottolinea una consolle.

A

Infine Donata Paruccini ci fa immergere in una rifles-

C

B

sione densa, con orizzonti argentati che condensano la

D

nostra immagine.

Esempio dello sgabello realizzato da Paolo Cappello utilizzando le parti di sfrido del tavolo Ragno.

6. 7

A

B

C

D


Paolo Cappello 1980, laureato in Disegno Industriale al Politecnico di Milano.

Dal 2008 lavora nel proprio studio a Verona, dove collabora con altri professionisti nel campo dell’architettura, della comunicazione e della grafica. Ha ricevuto nel 2012 la menzione d’onore di Young & Design Award e il premio Elle Decor Young Designer Talent Italy, nel 2011 da Young & Design Award il 1° premio per il tavolo Otto e Giovane Talento ADI, e nel 2008 il Promosedia International Design Competition per la sedia Iri.

ovidio

Siamo abituati a pensare agli sgabelli come a degli oggetti elementari, quasi primitivi, che da sempre appartengono al nostro vissuto; uno sgabello in vetro è quasi un controsenso, e con questo progetto ho voluto far leva sulla semantica di questo tipo di seduta per stravolgerla. Il vetro è un materiale fragile e resistente allo stesso modo, la trasparenza tende a disorientare quando applicata ad un prodotto che fino a quel momento abbiamo percepito come fisico e tangibile. Il prodotto quasi scompare e rimane visibile solo la sua funzione in un processo di parziale smaterializzazione che dona al progetto una forte identità che lo connota in maniera inconfondibile.

Dimensioni (cm) L. P. H.

8. 9

Sgabello basso 36 x 36 x 47 Sgabello alto 40 x 40 x 60


Nicola De Ponti 1971, laureato in Architettura al Politecnico di Milano.

Ha lavorato in Italia con Flavio Albanese e in Spagna con Tusquets, Diaz e Asociados. Dal 2005 è socio di Antonia Astori (AstoriDePontiAssociati) a Milano, dove progetta interni, allestimenti e design. Ha insegnato presso il Politecnico di Milano e collabora con la testata OFARCH (Design Diffusion World). Ha ricevuto segnalazioni nell’ADI Design Index, nel 2008 per il radiatore “Milano” (2006), nel 2010 per la lampada “Plateau” (2009), nel 2011 per “Green Frame House”, Abitare il Tempo - Fiera Verona (2010).

butterfly

Il ragionamento sull’utilizzo delle lastre così come escono dal taglio per il tavolo Ragno, introduce uno degli aspetti tecnici caratterizzanti di Fiam: la piegatura a caldo del vetro. Nessun taglio, e nessuno scarto per arrivare a comporre i bassi tavolini a forma di farfalla, ma semplice deformazione lungo un asse obliquo. Il tutto tenuto insieme e stabilizzato da un singolo blocco di cemento.

Dimensioni (cm) L. P. H. 246 x 97 x 33

10. 11


Nicola De Ponti

tangram Rispettando le geometrie dei pezzi di scarto derivati dalla produzione del tavolo Ragno, ritagliandoli in base ad un nuovo casellario che evita sfridi, si riassemblano i nuovi pezzi irregolari con una logica ferrea per ottenere questa nuova finestra in cui riflettersi rifrangendosi. La piccola provocazione è in questo progetto di specchio proprio lasciata alla “forzatura” di pezzi dalle geometrie irregolari e variabili che formano un poliedrico e sfaccettato quadrato regolare, in grado di scomporre e rimandare svariate immagini disgregate di noi stessi.

Dimensioni (cm) L. P. H. 100 x 20 x 100

12. 13


Roberto Giacomucci 1960, laureato in Architettura a Pescara

Dal 1990 lavora nel proprio studio ad Ancona. Sfrutta le conoscenze acquisite negli anni di studio alla facoltà di Architettura per imparare a gestire gli spazi, le tecniche ed i materiali; come un vero e proprio artigiano del design considera di fondamentale importanza conoscere l’anima della materia da plasmare. È stato selezionato da ADI INDEX nel 2012 con lo shaker Maracass, nel 2006 con il vaso Cocoon e nel 2003 con la ciotola Snack. Ha ricevuto il Good Design nel 2011 con la sedia in cartone Piega, nel 2009 con il portabiancheria Ninfea, e l’iF award 2009 con lo shaker Ball Shake.

La forma congruente del prisma “vibra” intorno al suo punto d’equilibrio e i diedri si disassano leggermente per cristallizzare qualcosa che va al di la dello spazio euclideo: la quarta dimensione. Vibra si appropria della filosofia che sta alla base della pittura e scultura boccioniane per interagire con l’ambiente cir-

costante come se fosse in movimento e riprodurre l’idea del tempo quale spostamento nello spazio. Ancora una volta il progetto si presta ad una doppia lettura: complemento moderno ed elegante o pseudoscultura che ognuno può esperire come vuole.

vibra

Dimensioni (cm) L. P. H. 48 x 42 x 53 14. 15


Roberto Giacomucci

ceralacca

Il progetto implementa i dettami più attuali del design e propone una sperimentazione audace, celandosi formalmente dietro una sorta di «action designing» che riecheggia la pittura-azione nata alla fine degli anni ‘40 in America. La giunzione tra elementi orizzontali e verticali è enfatizzata. Il design diviene un «atto fisico» che nasce prima nella mente e poi nell’azione e chiunque può scorgere il processo che ha portato alla forma finale: ogni gamba del tavolo è stata imbevuta in un materiale amorfo ed accostata al piano per restare legata, per sempre, ad esso. Una moderna ceralacca che solidificandosi identifica, come se fosse un sigillo, il designer e la sua creazione/pensiero.

Dimensioni (cm) L. P. H. 16. 17

Ø 50 x 44


1976, laureata in Disegno Industriale allo IUAV (Istituto Universitario Architettura Venezia) di Venezia.

Apre il suo studio di design nel 1999 a Treviso. Frequenta diverse realtà formative tra i quali il Vitra Summer Workshop con Ed Annink e lo Sliding Workshop di Fabrica con Matali Crasset. Ha sviluppato un’esperienza che applica in diversi settori, dalla moda al prodotto industriale, dall’arredamento al prodotto sportivo, dall’illuminazione al gioiello, fino a progetti per animali domestici. Dal 2004 insegna al corso di Disegno Industriale dell’Università di Venezia nei laboratori di Design del prodotto. Ha vinto il 1° premio A Woman for Women per il Concorso indetto da Aedo-to (2002), ha ricevuto una menzioni speciali da OPOS (2006) e da Maniago Design Contest (2004) assieme a Giulio Iacchetti.

Un tavolo da “toeletta“: termine coniato verso la fine del Cinquecento, come diminutivo di “toile” (tela) a rappresentare una “piccola tela”, “teletta”, vocabolo con cui si volle indicare un drappo sottile ed elegante, molto spesso ornato e ricamato, che si soleva stendere su un piccolo tavolo collocato nella camera da letto, davanti al quale la dama si sedeva per abbigliarsi.

vanity flair Il tessuto nel progetto Vanity Flair, è di raso, sensuale e sfuggevole, e nel suo ritmato presentarsi contiene e delinea il trasparente spazio dedicato alla vanità. Il vetro usato in orizzontale e in verticale, fa sbirciare, fa riflettere, sostiene ed espone ciò che ci serve in un delicato sovrapporsi di trasparenti apparenze.

Alessandra Pasetti

Dimensioni (cm) L. P. H. 78 x 48 x 110 18. 19


Donata Paruccini 1966, diplomata in Disegno Industriale all’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Firenze. Dal 1994 al 1997 lavora con Andrea Branzi e parallelamente inizia la libera professione a Milano. Dal 1996 al 2004 ha costantemente preso parte ai concorsi “UNDER 35”, alle mostre e alle iniziative culturali organizzate da OPOS. Nel 2007 è stata membro del “Consiglio Italiano del Design” istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2010 la Triennale di Milano gli ha dedicato una mostra personale nel Design Museum, curata da Marco Romanelli.

timoteo

Progettare con le rimanenze di altri prodotti, senza celarne l’origine, non ragionare su che forma dare e con quali misure, ma prendere lo scarto così com’è. Ho tagliato in 2 il semilavorato rimanente, smussato gli spigoli per ingentilirne la forma e l’ho riproposta, senza avere così altra eccedenza. Il taglio realizzato in precedenza era qualcosa da conservare, perché un taglio costa e la forma dello sfrido è il vero legame con il tavolo “Ragno”, prodotto icona che ora diventa generatore di altri prodotti. La forma a questo punto era data, e messa in parete poteva diventare già uno specchio. Ho accoppiato 2 pezzi tagliati ed ho realizzato nel retro una parte sfocata, non l’intera superficie dello specchio, ma una piccola porzione creando così una linea di variazione, un piccolo disturbo che incuriosisce chi osserva la variazione della visione specchiata.

20. 21

Dimensioni (cm) L. P. H. 145 x 5 x 80


ovidio

36 40

DESIGN PAOLO CAPPELLO

Sgabello in vetro trasparente saldato da 15 mm. Seduta in faggio disponibile nelle seguenti finiture: Naturale, Arancione, Azzurro e Nero grafite.

60

47

butterfly

246 33

DESIGN NICOLA DE PONTI

Tavolino in vetro trasparente curvato da 15 mm con basamento in cemento. Particolari in acciaio inox.

97

100

DESIGN NICOLA DE PONTI

90

vibra

42

DESIGN ROBERTO GIACOMUCCI

22. 23

50 43

vanity flair

78

78

DESIGN ALESSANDRA PASETTI

Consolle da trucco in vetro trasparente saldato da 15 mm. Gli accessori contenitori sono in vetro trasparente da 15 mm saldato, lo specchio è in vetro trasparente da 15 mm retroargentato. Il piano e gli accessori sono intrecciati, tramite i fori applicati sul vetro, con un nastro di velluto color rosso.

48

110

48

110 74

74

53

53

100

20

Tavolino in vetro trasparente saldato da 15 mm. Particolari sferici in acciaio inox.

50

40

36

Specchio in vetro trasparente retroargentato da 15 mm. Telaio e supporti in metallo verniciato nero.

Tavolino in vetro trasparente da 15 mm con supporti di fissaggio, in resina rossa laccata, saldati al piano.

33

33

tangram

ceralacca

DESIGN ROBERTO GIACOMUCCI

36

46

50

53

timoteo

145

DESIGN DONATA PARUCCINI

Assieme di due specchi realizzati da due lastre di vetro trasparente da 15mm saldate tra loro. La lastra posteriore presenta una parte retroverniciata, che cambia forma e dimensione tra i due specchi, mentre la restante viene retroargentata. La lastra frontale viene saldata direttamente alla posteriore aumentandone lo spessore. Telaio in metallo verniciato.

53

80

53

80 28

3

14

5


art direction graphic design and layout acanto comunicazione editing matteo pirola rendering images (ovidio, butterfly, tangram, timoteo) acanto comunicazione photography and postproduction (vibra, ceralacca, vanity flair) studio amatibacciardi selection olimpia visual plan

print april 2013


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