HORISCHLITTEN VISITA AD HANS BURGENER
KLEINE SCHEIDEGG
COME AGISCE CHI HA LA RESPONSABILITÀ DELLE PISTE
CURLING
VIENE DA GRINDELWALD UNA CAMPIONESSA MONDIALE
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EDIT OR IA L E
Non ARRENDERSI ma INVESTIRE! Il cammino della GriwaPlan ha seguito un percorso analogo a quello del curling a Grindelwald. I turisti inglesi e scozzesi hanno portato questo magnifico sport a Grindelwald circa un secolo fa e hanno offerto tanto divertimento agli ospiti e alla gente del luogo. Nel 2000, quindici anni dopo la fondazione della GriwaPlan AG, sono stato eletto nella commissione economica di Grindelwald. In quel momento, il curling nel nostro villaggio non era più di moda. La commissione aveva il compito di esaminare le scelte alternative per la pista del curling, per esempio farne un parcheggio o qualcos’altro. Il progetto era di abbandonare il curling in quell’area. Non potevo simpatizzare con una tale soluzione. Non era possibile immaginare che una località di benessere nota in tutto il mondo potesse sbarazzarsi di questo sport. Pertanto avanzai la richiesta di non abbandonarlo, ma di reinvestire e di sforzarsi nel motivare i giovani a conoscere il curling. La GriwaPlan AG ha sostenuto e promosso una piccola squadra sostenendo questo sport attraverso una sponsorizzazione. E voilà, anni dopo, questa squadra ha vinto la medaglia di bronzo al Campionato mondiale giovanile del Canada. Fränzi Kaufmann di Grindelwald era nella squadra e ora è diventata una pluricampionessa mondiale, un’atleta che i lettori conosceranno meglio in questa edizione del Grindelwald magazine. Lo sviluppo della GriwaPlan AG ha avuto un andamento simile a quello del curling a Grindelwald. Dopo un buon avvio nel 1987, la società era quasi senza soldi all’inizio degli anni Novanta. Cosa fare? Smettere o investire? Ho deciso di investire. E l’ho fatto con un corso di formazione professionale di fiduciario in campo immobiliare. Solo dopo sono entrato nel business dello sviluppo immobiliare che abbiamo realizzato attraverso una diversificata società di servizi. Non sono diventato un campione mondiale – ma non era quello l’obiettivo – volevo solo sopravvivere. Guardando oltre ha aiutato a far crescere le società del gruppo Griwa e ha favorito la crescita di Grindelwald. Voglio invitarvi, cari amici e ospiti, ad investire nella regione della Jungfrau e a sostenere le generazioni più giovani a costruire il loro futuro. Per questo, vorrei esprimere i miei più sinceri ringraziamenti! Dal vostro Markus Friedli Presidente e CEO della GriwaGroup
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SOM M A R IO
INVERNO Un’antica tradizione di Grindelwald
Cambiamento climatico 8
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Un libro sui ghiacciai di Grindelwald
Visita ad Hans Burgener
Dietro le quinte
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Premio immobiliare internazionale
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Shopping & Eating
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Cos’è necessario per avere piste in buone condizioni
La vita di un maestro di sci 20 Focus su Marcel «Homi» Homberger
Campionessa mondiale
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Editore: GriwaGroup
Il fascino per il curling di Franziska
Ideazione: GriwaGroup in collaborazione con Ville&Casali
Kaufmann
Layout: GriwaGroup, Michael Ackermann, vice capo Marketing GriwaGroup Redazione: Susan Lerch-Stettler, capo Marketing GriwaGroup
Responsabile del parco
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Testi: Annette Marti, GriwaGroup
L’olimpionico Gian Simmen allo
Foto: David Birri, Michael Ackermann, Speedy Füllemann,
Snowpark di First
Jungfraubahnen Traduzioni: Eva Sailer, Enrico Morelli, Sandro Bolton, Cristina D'A ndrea
Sport d’inverno
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Stampa: Arti Grafiche Boccia - Salerno
Un paradiso per esperienze invernali
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ARTIGIANATO
HORISCHLIT TEN - VEICOLI per LAVORARE e CORRERE MICHELLE GERBER è un’entusiasta corritrice di slittino e per capire chi aveva realizzato il suo modello ha incontrato IL COSTRUT TORE DI SLIT TE HANS BURGENER di Grindelwald. Uno degli ultimi artigiani della regione che produce mezzi che in passato erano strumenti di lavoro.
«
Vogliamo le Horischlitten che abbiamo ordinato, cinque centimetri più strette del normale», dice Michelle Gerber mentre ci arrampichiamo sul sentiero ripido verso la stalla. Questo non corrisponde esattamente alle dimensioni tradizionali. Aggiunge di essere convinta che un vero costruttore di Horischlitten non abbandonerebbe le dimensioni originali. La fattoria di Hans Burgener si trova sulla prateria di «Steinen Weidli», vicino al lato nord
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dell’Eiger. A metà febbraio, il sole ancora si nasconde dietro la cresta del Mittelegi, prima di apparire brevemente, solo per scomparire di nuovo velocemente dietro l’Eiger. I prati e i pascoli si susseguono dolcemente verso l’alto in direzione Kleine Scheidegg e, malgrado il muro massiccio, si possono vedere, qua e là, un albero di acero, una vecchia stalla o una fattoria. Il contrasto è enorme – da una parte piacevoli prati e dall’altra un gigantesco muro di roccia. Hans Burgener ci dà il ben-
Sopra
Due generazioni – una passione:
Hans Burgener costruisce le Horischlitten secondo l’antica tradizione, Michelle Gerber le use come slitte da corsa.
venuto nel suo laboratorio. Con calma volge lo sguardo verso la vallata innevata. Lui è cresciuto qui, ad Itramen, nella parte alta del centro del villaggio. Racconta di aver ereditato la fattoria dai genitori, ma ora il boss è suo figlio. Durante la sua vita lavorativa ha sempre costruito slitte. Si è trattato di una seconda freccia al suo arco e di un reddito supplementare.
Gr in de lwald
Sopra
Nel laboratorio della fattoria "Steinen Weidli", Hans Burgener produce dozzine di
Horischlitten e le più piccole slitte di Grindelwald.
Hans Burgener spalanca la porta e con una potente spinta ci fa entrare nel suo laboratorio. «Sì», afferma con calma, «le proporzioni devono essere giuste. E’ un punto cruciale, mentre accarezza con la mano il legno di un bianco scintillante della sua nuova slitta.» Hans Burgener ha già realizzato circa 900 slittini e 70 Horischiltten. «Le Horischlitten devono essere leggere ma molto solide», egli spiega. Le slitte con il grande corno, erano un importante equipaggiamento dei contadini. Le usavano per trasportare il fieno, la legna e le merci durante l’inverno. Le slitte senza le lame di ferro sui pattini potevano essere usate d’estate per spostare le forme di formaggio o per spargere il letame.
«l’Horen»,
Sotto
Queste slitte vengono usate qualche volta ancora oggi. Hans ha spesso lavorato con una Hori. Ricorda quando ha dovuto piegarsi con forza contro la slitta carica per fermarla. A differenza dei corridori, i contadini non si siedono sul veicolo, ma rimangono alzati tra le corna che tengono con entrambe le mani. Per le discese veloci possono avvolgere delle catene sui pattini per aiutare la frenata. Hans conosce esattamente qual è la distanza ideale tra i corni e la seduta per far sì che la slitta non spinga contro le gambe mentre è in movimento. Le barre dovrebbero essere anche sufficientemente distanti, in modo da far passare il proprio capo. La slitta Hori viene caricata sulle spalle quando si sale in montagna, e ciò spiega perché l’ottimizzazione del peso è importante.
Lavoro manuale con precisione. Hans Burgener ha sviluppato il
proprio sistema di costruzione delle slitte, basato sulle dimensioni tradizionali.
Hans Burgener ha realizzato da solo le misure e le istruzioni per le slitte che costruisce. Da buon carpentiere possedeva un buon bagaglio di conoscenze e ciò che non sapeva lo ha copiato dalle vecchie slitte. In passato, ogni artigiano aveva il proprio sistema di costruzione e quindi non tutte le slitte avevano le stesse misure. Burgener costruisce slitte dal 2000 e negli anni ha migliorato le tecniche di produzione. Parti individuali come le corna o i pattini sono preallestiti in una fabbrica; e vengono piegati con il vapore. Altre parti, come le gambe sagomate le costruisce nel suo laboratorio a proprio piacimento. Le parti singole non vengono incollate, in modo che possano scomporsi e un pezzo rotto possa essere facilmente sostituito. Burgener utilizza il frassino, un legno particolarmente resistente, in passato usato anche dai costruttori di carri. Malgrado l’uso delle slitte sia cambiato, vengono ancora costruite nel modo tradizionale. Piccoli aggiustamenti come i cinque centimetri di minore ampiezza sono possibili, ma non è cambiato molto. Le regole delle gare stabiliscono che i partecipanti debbano usare le originali slitte dei contadini. Sono vietate le slitte elaborate. Hans Burgener non corre. Non perché non possa o non creda all’uso sportivo della slitta. Con un dolce sorriso sulle labbra mormora: «E’ troppo rischioso per me». E’ contento, però, se tu vai «rass», una parola dialettale di Grindelwald, il cui significato è il contrario di slittare con cura e in modo controllato. Guidare una Horischlitten non è esente da pericoli. Anche chi ha un buon controllo del veicolo può qualche volta essere espulso in una curva. Michelle Gerber, che
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A R T I GI A N A T O ama andare veloce come Hans, ha accusato una grossa caduta. «Siamo stati semplicemente catapultati», ricorda. «Abbiamo commesso un errore e siamo volati nella neve profonda. Ci siamo spaventati e per alcuni giorni avevamo dolori da tutte le parti». La giovane Michelle, di 25 anni, che lavora alla GriwaRent AG a Grindelwald, ha partecipato alla corsa di Horischlitten per sei anni e sebbene non lo avesse mai immaginato è questa la tradizione che ama di più. Nata a Beatenberg, sopra Interlaken, il legame con le Horischlitten è iniziato quando ha conosciuto il suo fidanzato. «Non ho mai desiderato un contadino come fidanzato», sorride, «ed invece è ciò che è successo». Michelle Gerber ha partecipato alla prima gara più per caso che altro. Quando ha trovato
un’ideale partner nella sorella del proprio fidanzato è stata contagiata dalla febbre delle Horischlitten.
Sopra
Hans Brugener spiega a Michelle Gerber
l’evoluzione delle slitte.
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Gr in de lwald
LA STAGIONE DI CORSA DI MICHELLE Si svolgono molte gare di Horischlitten nell’Oberland bernese e nella Svizzera centrale. Ciò è vero a
Grindelwald, dove a
marzo competono un centinaio di squadre. Le squadre migliori come
quella
di
Michelle
Gerber
e
Sonja
Zurbuchen
partecipano per competere, altre partecipano per divertirsi e alcune partecipanti per sfoggiare vestiti. Nel novembre del 2016 non si è potuto correre sul percorso tra Alpiglen e la vallata. Il giorno della corsa c’era molto foehn e la gara è stata cancellata. Di conseguenza Michelle, la sua partner e la slitta di Hans Burgener non hanno potuto gareggiare. Le due donne non sono pienamente soddisfatte della passata stagione. Hanno corso bene, ma non troppo. Michelle Gerber riflette e dice: «Siamo state sempre dietro ai migliori». A causa delle incerte condizioni della neve molte corse sono state
Sopra
cancellate. Ma Michelle Gerber e la sua compagna non
La squadra composta da Michelle Gerber (dietro) e
vedono l’ora che arrivi la prossima stagione. Ha fiducia che
dalla sua compagna di slitta Sonja Zurbuchen durante
«sarà sicuramente migliore!»
una gara.
Una Horischlitten si guida sempre in squadra. La persona che si posiziona davanti deve stimare e pianificare la migliore traiettoria, essendo principalmente responsabile del timone, e dà i comandi alla persona che sta dietro, che si preoccupa di frenare. La slitta più stretta è più pratica per Michelle e anche la sua partner si siede meglio. «Sono fortunata. Sonja, la mia compagna di corsa, ha partecipato a gare di sci in passato e, quindi, ha un fiuto per affrontare al meglio il percorso», dice Michelle. A differenza di quando si è in gara, il percorso non può essere provato prima. Di norma le squadre ispezionano il percorso percorrendolo dal basso verso l’alto. Qualche volta è consentita una corsa di prova con uno slittino più piccolo. Michelle Gerber e Sonja Zurbuchen intanto sono tra le squadre più veloci della regione e hanno abbandonato la categoria «per divertimento» da molto tempo. «Vogliamo essere tra le migliori, non c’è dubbio», dice Michelle. «Sono ambiziosa e altrettanto lo è Sonja». Michelle è sempre
molto nervosa prima della partenza e, quando qualcosa non va bene durante la corsa, per alcuni minuti dopo l’arrivo non parla con la compagna. Ma finora le due donne hanno sempre trovato il modo di gareggiare insieme. Ogni inverno partecipano a 8-10 gare. L’esperienza e lo spirito di squadra dell’Horenschlitten Club Habkern, di cui Michelle è socia, sono importanti per lei. «Mi piace il momento in cui
leghiamo le slitte sul tetto della nostra auto e corriamo verso una gara», racconta. Il nostro Club non ha alcun problema di crescita, in quanto ci sono molti giovani entusiasti di questo sport.
Sotto
Agricoltura e artigianato sotto lo stesso tetto.
Hans Burgener ha sempre sviluppato la costruzione di slitte insieme alla sua attività principale di agricoltore.
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A R T I GI A N A T O
Hans Burgener è contento per l’interesse che ruota intorno alle slitte costruite tradizionalmente. Le gare con le Horischlitten hanno stimolato la domanda. Ma come per molte cose nella vita, Burgener pensa anche: «E’
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importante restare con i piedi per terra». Ciò è vero per le corse sia in senso letterario che figurativo…
mezzo di lavoro. Bisogna trasportarle in salita, ma in
Testo: Annette Marti
Le Horischlitten sono oggi più usate che mai. Michelle
Foto: David Birri, Michelle Gerber
(dietro) e la sua collega Sonja amano le discese veloci.
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Nei tempi passati le Horischlitten erano un
discesa sono mezzi di trasporto. Sotto
Gr in de lwald
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KLEINE SCHEIDEGG
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Gr in de lwald
I FOLLETTI DELLE PISTE Lavorano dietro le quinte ma sono, CIONONOSTANTE, ESSENZIALI e INDISPENSABILI per gli sport invernali: FRITZ BRAWAND e la sua squadra a Kleine Scheidegg assicurano che ci sia sempre la neve e che le piste siano pronte, qualsiasi cosa succeda.
S
e fanno bene il loro lavoro nessuno li nota, ma se qualcosa va fuori programma nascono i problemi. La squadra per creare la neve e per prepararla, alla Kleine Scheidegg, lavora fondamentalmente a tempo pieno. Fritz Brawand, vice responsabile per gli sport invernali, e i suoi 19 impiegati devono organizzarsi in modo che gli ospiti, ogni giorno, possano avere le migliori condizioni possibili sulle piste. Gli addetti ai lavori fanno tutto questo senza che molti sappiano cosa veramente avviene, ciò non è facile in un inverno estremamente variabile. «Gli eventi climatici estremi hanno più volte rovinato il lavoro in questa stagione», spiega Fritz Brawand. «La squadra ha sempre tenuto le piste in buone condizioni ma poi un fronte caldo come il foehn o la pioggia sono arrivati e la situazione è completamente cambiata nel giro di poche ore». «Ciò ti fa andare in bestia», ammette Brawand. Ma lui non è un tipo che, dopo un’avversità, nasconde la testa nella neve. «Sono un ottimista», afferma con calma, «come in passato, ci sono state buone e cattive stagioni». Fiducia e nervi saldi sembrano Sinistra
un grande vantaggio per il lavoro di Brawand. Tutti i fili si raccolgono in un piccolo ufficio nel parco automezzi della Kleine Scheidegg. E’ lì che studia le previsioni meteo, risponde alle domande al telefono, discute con gli impiegati, prende decisioni e organizza tutto – non stop. Si scorgono delle mattonelle tra le carte e le foto appese sui muri. Originariamente il piccolo ufficio del capo, che ospita un tavolo, una sedia e un computer, era un vano doccia. Chi se ne importa! Brawand è felice con il suo piccolo studio. Avrebbe potuto spostarsi in uno più grande dopo la ristrutturazione del parco mezzi ma non lo ha ancora fatto. Lo spazio principale del garage è occupato dagli spalaneve che si trovano nella spaziosa sala accanto. Ci sono 11 gatti delle nevi per l’area tra Grindelwald Grund e Wengen (esclusa Männlichen). Ci sono inoltre 62 attrezzi mobili per fabbricare la neve e per servire 50 km di piste come anche 274 postazioni fisse per sparare la neve. Lo sforzo tecnico è enorme e richiede una logistica ben programmata, come anche una squadra competente che assicuri manutenzione e operazioni efficienti. Solo per fabbricare la neve sono necessarie
Scenario lavorativo spettacolare: (da sinistra) Fritz Brawand, Dani
Morger, Patrick Michel, Peter Zubruchen, Thomas Brawand, David Zürcher, (davanti) Nando Kaufmann e Peter Näf.
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KLEINE SCHEIDEGG
Sinistra
Fritz Brawand, vice responsabile degli Sport invernali della Kleine Scheidegg,
pianifica le operazioni della sua squadra in funzione della situazione meteorologica.
otto persone. Da metà ottobre questo gruppo cerca di creare tutta la neve artificiale che può. Tuttavia, ciò è possibile se la temperatura scende sotto lo zero di 4-5 gradi. Di solito la copertura artificiale della neve inizia dalle stazioni di risalita di Arvengarten, Lauberhorn e Wixi. E’ impossibile avere neve artificiale su tutte le piste, dato che le riserve d’acqua devono essere attentamente monitorate per assicurare che ve ne sia abbastanza durante tutto
l’inverno. Nella attuale stagione sciistica, la squadra addetta alla fabbricazione della neve è responsabile dei lavori di mantenimento ma anche di sostituire i macchinisti dei gatti delle nevi nei loro giorni di riposo. Tutti i membri della squadra lavorano in base alle loro competenze e sono anche utilizzati per il lavoro di manutenzione delle macchine parcheggiate. L’intenso lavoro continua anche dopo la fine della stagione. Tutti i gatti delle nevi devono essere smantellati e parcheggiati, in modo che i turisti possano godere di un paesaggio incontaminato durante l’estate. La cosa più importante richiesta ai macchinisti dei gatti delle nevi, agli addetti alla produzione della neve e anche
al loro capo è la flessibilità. E ciò perché le ore di attività dipendono dalle condizioni del tempo. Talvolta il lavoro inizia alle 15.30 e dura fino a tarda notte. A volte inizia alle 2 del mattino. «Di solito prepariamo le piste di sera, ma se la neve cade di notte dobbiamo farlo al mattino», spiega Brawand. Le buone condizioni per sciare dipendono da quanto bene gli addetti ai lavori hanno potuto adattarsi al tempo. Quindi nessuna squadra può essere sicura di quando sarà chiamata al lavoro. E’ semplicemente normale per questi dipendenti, sono abituati e formano una squadra ben addestrata. «Il vantaggio è che ogni giorno è diverso dall’altro», dice Brawand sorridendo. «Non ci si annoia mai». Per lui è
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Il garage per i gatti delle nevi è costruito sul
pendìo della collina, cosi da sembrare più piccolo. Sotto Dopo la chiusura degli impianti la squadra comincia a preparare le piste, a meno che il tempo suggerisca una soluzione diversa.
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Gr in de lwald
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Sfilata di moda di
fronte alla parete nord dell’Eiger. Tra Grindelwald Grund e Wengen (senza Männlichen). Undici gatti delle nevi in attività continua.
necessario seguire diversi bollettini meteorologici e confrontarli con le sue osservazioni e la sua esperienza. «Questo lavoro richiede un buon feeling con il tempo da cui dipendono le condizioni della neve», aggiunge. Dopo 33 anni sulla Kleine Scheidegg, Fritz Brawand sa come comportarsi con i fenomeni atmosferici del luogo, come il foehn o il cambio repentino del tempo. Tuttavia, spesso deve affrontare nuove sfide. Un segnale sicuro che sta per arrivare il vento di foehn è una nube a forma di cappello tra le vette dell’Eiger e della Jungfrau. Brawand guarda alla parete nord dell’Eiger spolverata di neve e se la neve
è caduta a quota più bassa, ma il giorno prima ha piovuto sulla Kleine Scheidegg, le piste sono bagnate e negli avvallamenti vi sono pozzanghere di neve sporca e sciolta. «E’ un peccato, ma cosa si può fare?», dice Brawand appoggiandosi sulla sua sedia. «Non possiamo farci nulla». La guida di montagna, esperta anche di macchine agricole, è abituata ad accettare ciò che offre la natura, anche se qualcosa cambia ogni giorno. Malgrado tutti i modelli di previsione, possono esserci brutte sorprese. Nella stagione 2016/2017 la settimana della coppa di sci del Lauberhorn è stata la peggiore. Brawand e la sua squadra erano responsabili della pista. Grazie ai milioni di franchi investiti nelle attrezzature per la neve sulla pista della gara, nell’autunno del 2016, è stato
possibile preparare un percorso compatto e impeccabile, malgrado l’assenza della coltre bianca. Il cambio di tempo, che tutti avevano sperato, è arrivato proprio la settimana prima della gara, quando ha nevicato tantissimo. Malgrado gli enormi sforzi durante la continua nevicata, la gara è stata alla fine cancellata. «Un’emozione difficile da accettare», dice Fritz Brawand. «Non tanto per me quanto per l’intero comitato organizzativo, i tanti dipendenti e collaboratori dell’intera regione. E’ stato fatto un grande sforzo, ma poi le condizioni meteorologiche hanno rovinato tutto». Malgrado queste disavventure è chiaro che Brawand fa di tutto per promuovere gli sport invernali nella regione della Jungfrau. E spera che le obiezioni riguardanti la nuova
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KLEINE SCHEIDEGG
cabinovia a V vengano presto risolte perché è convinto che «dobbiamo essere in grado di competere con i paesi vicini. Dobbiamo far di tutto per mantenere buoni posti di lavoro nella regione e contrastare l’emigrazione». Come nativo di Grindelwald lo pensa con il cuore. «I nostri giovani meritano un futuro», aggiunge. Per lui non è un problema lavorare praticamente durante tutto l’arco del giorno e della notte durante l’inverno. «Mi piace stare qui e lavorare per la Jungfraubahnen», aggiunge. La vita sarà probabilmente più tranquilla d’estate per questo cinquantaduenne. Allora avrà tempo per arrampicarsi sull’Eiger di nuovo, uno sport che gli piace particolarmente. Testo: Annette Marti Foto: Michael Ackermann
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KLEINE SCHEIDEGG
La VITA QUOTIDIANA di un ISTRUTTORE DI SCI MARCEL HOMBERGER, maestro di sci e responsabile della Scuola Svizzera di Sci & Snowboard a Kleine Scheidegg, ha cominciato a praticare lo sci da bambino e non si è mai fermato da allora. Da Grindelwalder, come si chiamano gli abitanti del villaggio, è affascinato da questo sport e ama praticarlo tutto l’anno.
M
arcel Homberger trova nuove sfide ogni giorno quando scia, sebbene non abbia fatto nella sua vita quasi nulla di diverso. Questo istruttore, responsabile della Scuola svizzera di Sci & Snowboard di Kleine Scheidegg, ha realizzato tutto ciò che è possibile fare sugli sci: da ragazzo ha partecipato alle gare, poi si è allenato per insegnare questo sport e ha completato il corso per professionisti, ha allenato giovani negli inverni della
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Nuova Zelanda per molti anni, ha partecipato a competizioni di ski cross a livello mondiale ed è stato membro della squadra di rappresentanza degli Sport Invernali Svizzeri, di cui oggi è allenatore. Marcel Homberger, 36 anni, noto come «Hombi», ha gestito la scuola di sci di Kleine Scheidegg sin dalla stagione invernale 2013/2014. Durante l’estate, lavora come allenatore della squadra di sci BOSV dell’Oberland Bernese. La sua vita è caratterizzata dalla gioia dello sci che non si è
Sopra
Sciare è la sua vita: Marcel «Hombi»
Homberger, responsabile della scuola di Sci e Snowboard di Kleine Scheidegg.
affievolita negli anni, come quel giorno di inverno in cui Marcel è improvvisamente scomparso dalla casa dei genitori nella zona alta di Grindelwald. Suo padre lo ritrovò felice sugli sci, un po' più tardi, in fondo alla valle. Presto i genitori capirono che per ritrovare il loro ragazzo avrebbero dovuto seguire le tracce sulla neve. «Cerco sempre di trovare nelle curve un senso di soddisfazione», dice Hombi.
Gr in de lwald
Destra
La soddisfazione del
cliente è il premio più grande per i maestri di sci.
Ogni giorno è diverso: il tempo, le condizioni della neve, l’attrezzatura. E’ sempre una sfida di adattamento che Hombi trova entusiasmante. «Certo», ammette, «sono una specie di corridore d’auto da corsa e amo vivere all’aperto». Gestire una scuola di sci include anche compiti gestionali, e così Hombi non sta sempre fuori tutto il giorno. Spesso si siede di fronte al computer, risponde alle domande, accoglie gli ospiti in ufficio e organizza i suoi maestri di sci e pensa alla contabilità. Il motto scelto per la sua scuola è il principio che corrisponde meglio alla sua convinzione: «Anche quando scii bene – c’è sempre spazio per migliorare la tua tecnica, a qualsiasi livello». Il suo
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KLEINE SCHEIDEGG
motto è : «Migliora il tuo stile». Per realizzare questo obiettivo, Hombi ha bisogno di persone che insegnano gli sport sulla neve con piacere e professionalità, perché solo allora la passione per lo sci viene trasferita all’allievo. Per questo motivo sceglie con cura i suoi collaboratori e la migliore soddisfazione per lui e i suoi impiegati viene raggiunta quando gli ospiti sono felici dei propri progressi e instaura con loro un rapporto di fiducia. Qualche volta nascono delle vere e proprie amicizie. Durante l’alta stagione, Hombi
vive a Kleine Scheidegg perché difficilmente ha tempo per ritornare nell’appartamento di Grindelwald. Nei periodi più tranquilli ama godersi la sua casa, che non raggiunge in treno ma sugli sci. Quando si fa buio, deve usare la sua torcia in testa, ma queste discese per lui valgono oro. Considerato il suo impegno per lo sci, raramente ha del tempo libero. «L’anno scorso sono andato solo una volta a sciare con un mio amico», egli racconta, «e questa è stata una grande eccezione». Alla fine della stagione dispone di più tempo, che riserva per sé e la sua compagna. In questo caso, Hombi sceglie di andare al mare, o in qualsiasi posto caldo.
Sinistra
Il lavoro d’ufficio è
un’attività quotidiana per il responsabile diunascuola di sci.
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Ama stare all’aperto: Marcel Homberger di
fronte alla sede di Scuola di sci della Kleine Scheidegg. Tutti lo chiamano "Hombi."
Vuoi migliorare la tua tecnica per sciare? Clicca qui per la scuola di sci di Hombi: www.snowsportsscheidegg.ch Testo: Annette Marti Foto: Ski- & Snowboardschule Kleine Scheidegg, Michael Ackermann
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C UR HO T EL LI N G
Una SPLENDENTE PERFORMANCE IL CURLING ha una lunga tradizione a Grindelwald, malgrado all’inizio fosse uno sport praticato solo dai turisti inglesi. Da allora è diventato una parte della vita quotidiana anche per molti locali, ma in special modo per LA CAMPIONESSA MONDIALE FRANZISKA KAUFMANN.
E
ssere serviti da una campionessa del mondo allo sportello di una stazione ferroviaria è sicuramente un servizio che si può trovare solo a Grindelwald. Probabilmente pochi campioni mondiali si guadagnano da vivere con un lavoro diverso dal loro sport. Con il curling non c’è altra scelta. Franziska Kaufmann e la sua squadra di Flims, con la saltatrice Binia Feltscher, hanno già portato a casa il titolo mondiale due volte,
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una volta nel 2014 e di nuovo nel 2016. «In Svizzera è normale – tutti hanno un proprio lavoro oltre al curling», spiega la Kaufmann. «Mi piace così. Amo il cambiamento». La ventinovenne lavora come addetta alla vendita presso la Jungfraubahnen ed ha la possibilità di modulare il suo lavoro, part-time all’80 per cento, per poter partecipare ai grandi campionati. Nel complesso, la sportiva di Grindelwald è impegnata con un fitto calendario di
Sopra
Franziska Kaufmann da Grindelwald ha
portato alla squadra Flims già due titoli mondiali.
circa dieci tornei importanti all’anno oltre alle sessioni di allenamento. Spesso viaggia all’estero per le gare e i campionati, ma come ama viaggiare così ha il piacere di tornare a casa. «Posso rilassarmi benissimo tra le montagne», afferma con entusiasmo. «E così sono pronta per una nuova gara». Kaufmann ha iniziato a giocare al curling quando andava a scuola da bambina
Gr in de lwald e presto si è inserita in una squadra che è durata a lungo e che si è molto affermata a livello junior. Ueli Baumann, presidente del Curling Club di Grindelwald, sottolinea l’importanza della squadra: «Ci vogliono sempre quattro, o meglio cinque elementi, che devono affiatarsi. Da soli non si riesce a fare molto. Il curling richiede un’applicazione del corpo e della mente, bisogna valutare la pista di pattinaggio e il percorso delle bocce di pietra». E bisogna capire come giocano gli avversari. Per Franziska Kaufmann la squadra è come una famiglia: «Ci conosciamo tra di noi molto bene, visto che stiamo insieme la maggior parte del tempo quando viaggiamo. Siamo costretti a fare gioco di squadra». Per lei è estremamente importante che si comunichi e che i giocatori nutrano reciproca fiducia. «E se poi aggiungi anche un pò di divertimento il risultato è straordinario», aggiunge. Un aspetto particolare della squadra di Flims è che gioca senza un allenatore. Ueli Baumann spiega: «Ciò è insolito a questo livello e dimostra quanto incredibile sia lo spirito di squadra di queste donne». Gli allenamenti settimanali sono impossibili, in quanto i giocatori abitano in tutta la Svizzera. Gli allenamenti avvengono in giorni prestabiliti o prima delle gare. Ogni giocatore conta sull’impegno degli altri durante l’anno, sull’autodisciplina per quanto riguarda la loro situazione fisica e la precisione di gioco. Ueli Baumann è orgoglioso dell’attuale campionessa di curling di Grindelwald. Se tutto andrà bene, la squadra di Flims potrebbe perfino qualificarsi per le Olimpiadi
del 2018 in Sud Corea. «Facciamo di tutto per prepararci bene per la qualificazione nell’autunno del 2017» promette Kaufmann. Il processo di selezione si svolge con tre squadre femminili svizzere. Grindelwald ha già dato diversi giocatori di successo. Il Curling Club esiste dal 1898, ma anche Ueli Baumann ricorda quando nel club non c’era nessun socio locale. «Quando ero bambino - racconta - era appena permesso di osservare queste persone in cravatta e in pantaloni alla zuava». Sono stati gli Inglesi a portare questo sport in montagna. Nel 1950 i costumi si sono gradualmente allen-
Sopra
Ueli Baumann, presidente del Curling Club
di Grindelwald, insieme alla giocatrice di maggior successo del curling di Grindelwald, Franziska Kaufmann.
tati e il curling è diventato sempre più popolare e uno sport per i locali. L’aspetto sociale è anche importante: tutti gli amanti di curling si conoscono. O come dice Ueli Baumann : «Noi giochiamo con grinta, ma poi andiamo a bere con la squadra avversaria. Fa parte del gioco». Testo: Annette Marti Foto: Franziska Kaufmann, Michael Ackermann
VUOI PROVARE IL CURLING? Ci sono quattro piste di gioco allo Sportzentrum di Grindelwald. Se si vuole conoscere meglio questo sport si possono
prendere
lezioni
da
un
maestro. Su base regolare, vengono organizzate anche gare per i turisti. Per ulteriori
informazioni
rivolgersi
al
Grindelwald Tourismus: 033 854 12 30
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SHN OO T EWL P A R K F I R S T
GIAN SIMMEN punta su nuovi CAMPIONI Le ferrovie della Jungfrau hanno sviluppato molto L'A REA SCIISTICA DI FIRST. Il campione olimpico GIAN SIMMEN è il responsabile della manutenzione del parco e fa di tutto per trasferire la sua passione per lo sport.
G
ian Simmen una volta era all’apice e ora il famoso campione olimpico aiuta altri campioni ad emergere. Simmen ha vinto l’oro nell' half pipe a Nagano nel 1998. Così pochi conoscono questo sport come lui. Le funive della Jungfrau lo hanno chiamato nella loro squadra nell’area sciistica di First e con lui hanno assunto
un ambasciatore appassionato dello snowboard. Simmen vive con sua moglie Petra e quattro figli a Krattigen sul lago di Thun. Ha lavorato come esperto di vendite e marketing durante la sua carriera professionale. E ha lavorato in un’agenzia di comunicazioni prima di farsi assumere alle ferrovie della Jungfrau. L’offerta è arrivata al momento giusto. «Non potevo immaginare un
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Un modello: Gian Simmen è il responsabile
dello Snowpark di First.
miglior posto di lavoro», dice Simmen in un luminoso giorno di febbraio di fronte al rifugio di Bärgelegg. Il suo sguardo spazia attraverso l’area sciistica di White Elements, di cui è responsabile, e sul Wetterhorn con le pareti di ruvida roccia e ghiacciai pendenti. Non c’è da aggiungere altro.
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Gr in de lwald
Sinistra
Gian Simmen cerca di trasferire la sua
passione per lo snowboarding.
Gian Simmen vuole trasferire il suo amore per lo snowboard, offrendo ai bambini e ai ragazzi qualcosa che li entusiasmi. «Non importa se hanno uno snowboard o degli sci ai piedi, l’importante è che stiano all’aperto e si muovano», egli spiega. L’area sciistica offre una base per migliorare, sia ai praticanti sia ai professionisti. Forse, dice Simmen, potrebbe nascere un nuovo campione Sotto
mondiale o un vincitore delle Olimpiadi che viene dalla nostra regione. L’area sciistica di Bärgelegg è adatta per chi ha esperienza di snowboard. I salti sono elevati, l’half pipe è imponente, nulla che si possa controllare facilmente. Se si vuole qualcosa di più facile meglio spostarsi nell’area sciistica dell’Oberjoch – un parco giochi con kickers, rails e boxes più piccoli. La struttura è adatta per
principianti, coloro che vogliono provare l’area o riscaldarsi. «E’ importante crescere passo dopo passo», dice Simmen pensando alla sicurezza. «Diventa pericoloso quando qualcuno corre oltre le proprie capacità». Il know how dello shaper, colui che mantiene il parco, è importante sin dalla sua costruzione perché bisogna mantenere una relazione tra il decollo e l’atterraggio, altrimenti ci si può far male. «Qui facciamo un bel gioco di squadra», dice con soddisfazione Simmen. «Abbiamo raggiunto un livello elevato ma vogliamo continuare a migliorare». L’obiettivo di Simmen è di far diventare Grindelwald il numero 2 del freestyle, dopo Laax. Ulteriori informazioni: www.white-elements.ch Foto: David Birri, Jungfraubahnen
Snowpark Bärgelegg ad ostacoli per esperti
corridori. Per un’alternativa più facile c’è lo Snowpark Oberjoch.
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JHUONTG E LF R A U B A H N E N
IL PROGETTO DELLA FUNIVIA A V
La funivia GrindelwaldMännlichen e le Ferrovie della Jungfrau stanno progettando grandi investimenti nell’area tra Kleine Scheidegg e Männlichen. Gli elelmenti portanti del progetto sono due nuove funivie con un comune terminal a Grindelwald Grund. I due bracci della cabinovia a V forniranno il collegamento sia al ghiacciaio dell’Eiger sia alla stazione di Männlichen. Una gondola a tre funi, della capacità di 2400 persone all’ora, è prevista per il ghiacciaio dell’Eiger e una gondola per 10 persone con una capacità di 1800 persone all’ora rimpiazzerà la vecchia funivia per la stazione di Männlichen. La funivia a V sarà collegata con il trasporto pubblico attraverso la BOB (la ferrovia dell’Oberland Bernese) alla nuova stazione di Rothenegg, con il vantaggio di accorciare i tempi per il viaggio allo Jungfraujoch e permettere agli appassionati di sport invernali di godere delle moderne strutture. Si ridurranno anche i tempi per raggiungere Männlichen da mezz’ora a 20 minuti. L’accesso dal nuovo parcheggio di Grund, come anche dalla stazione ferroviaria di Rothenegg, sarà facile e senza problemi.
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Sopra
Gli otto componenti del progetto funivia a V con la nuova
stazione di Rothenegg della BOB (1), il terminal di Grindelwald Grund (2) come anche le due cabinovie di Männlichen (4) e di Eigergletscher (5). Le due società di trasporto investiranno complessivamente 420 milioni di franchi svizzeri. Con le sue otto parti integrate, il progetto è considerato un passo importante per consolidare la regione della Jungfrau come destinazione aperta tutto l’anno. I responsabili del progetto sottolineano che ciò rafforzerà la competitività della Jungfrau come meta famosa a livello mondiale e aiuterà la località di sport invernali a raggiungere una posizione top nella competizione internazionale. A tutt’oggi esistono obiezioni sul progetto che ne stanno ritardando la realizzazione, ma l’obiettivo è di realizzarlo negli anni 2018/2019. Per ulteriori informazioni : www.jungfrau.ch/vbahn
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HO E LI T À I N V E R N A L I A T TTI V
Grindelwald - un vero PARADISO INVERNALE Tutte le esperienze che si possono vivere durante l' INVERNO
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G r in de lwald
DIVENTA UN CAMPIONE INTERNAZIONALE AL CAMPIONATO MONDIALE DI VELOGEMEL www.velogemelgrindelwald.ch Vorresti diventare un campione internazionale? A Grindelwald esiste questa opportunità. Ogni inverno si svolge a Bussalp, il campionato mondiale di Velogemel. Si tratta di una gara alla quale possono partecipare non solo gli amanti di questo sport ma anche i principianti. Non è richiesta alcuna qualifica per prendervi parte, perfino l’equipaggiamento sportivo può essere preso in prestito. Il Velogemel è un tipico veicolo di Grindelwald, un tubo orizzontale, un manubrio girevole, o se si vuole un misto tra una bicicletta e una slitta. Christian Bühlmann, un costruttore di carri e falegname di Grindelwald, inventò il Velogemel più di cento anni fa. Bühlmann creò una bici da neve perché era alla ricerca di un mezzo facile per muoversi durante l’inverno. Ancora oggi i Velogemel vengono prodotti a Grindelwald soltanto da Rubi Holzbau e Sägerei AG. Possono essere presi in affitto in diversi luoghi del villaggio ma si raccomanda di fare un giro di prova prima di partecipare al Campionato mondiale. Sopra
Un’ invenzione di Grindelwald: il Velogemel, un
misto tra una slitta e una bici.
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ATTIVITÀ INVERNALI
LA BELLEZZA DELL'ARTE SI SCIOGLIE AL WORLD SNOW FESTIVAL Ogni anno in inverno si svolge a Grindelwald una specie di festival dell’arte. A gennaio il centro del villaggio si trasforma in una galleria all’aperto. Squadre di diversi paesi creano sculture di neve per il World Snow Festival. Hanno a disposizione una settimana per lavorare e trasformare blocchi di neve alti molti metri in ogni genere di giganteschi oggetti, figure e opere dell’immaginazione. Non sono ammessi materiali diversi dall'acqua, dalla neve e dal ghiaccio. Alla fine della settimana le sculture vengono giudicate dagli artisti e dal pubblico. Questo evento magico al centro di Grindelwald viene celebrato da molti anni e quello del gennaio 2017 è stata la 35 esima edizione. Questi oggetti d’arte di breve durata sono emozionanti soprattutto di notte quando le luci colorate conferiscono alle sculture un’altra dimensione.
Sopra Arte invernale transitoria: sculture di neve al World Snow Festival.
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Gr in de lwald
LE MONTAGNE BALLANO IL ROCK ALLO SNOWPENAIR KLEINE SCHEIDEGG www.snowpenair.ch La regione della Jungfrau saluta sempre l’inverno con il suono della musica. A Kleine Scheidegg, in aprile, si svolge il festival musicale all’aperto nello scenario più bello che si possa immaginare. Il palco è situato a oltre 2000 metri sul livello del mare – un evento veramente alpino. Negli ultimi 20 anni, molti attori nazionali e internazionali hanno suonato a ritmo di rock di fronte all’Eiger, al Mönch e alla Jungfrau, montagne famose nel mondo. Il panorama suggestivo parte dalla sede del festival, un po' al di sotto della stazione di Kleine Scheidegg e arriva ai massicci ghiacciai, alle rocce e alle vette. In questa parte della montagna l’atmosfera è unica. La storia degli SnowpenAirs è iniziata nel 1998 con la partecipazione di Florian Ast e i Gotthard. I Gotthard hanno partecipato all’edizione dell' aprile 2017. Anche stelle internazionali come Bryan Adams, Zucchero e Deep Purple considerano Kleine Scheidegg un posto magico.
Sopra
In scena la musica: un concerto invernale all’aria
aperta a Kleine Scheidegg.
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LIBRI
QUANDO I GHIACCIAI ERANO DI GHIACCIO Un libro la dice lunga L’autrice, Katharina Balmer, è cresciuta a Grindelwald. Ha raccolto testimonianze, foto e documenti storici attraverso una vasta ricerca in modo da documentare i cambiamenti della natura nella regione della Jungfrau. Il libro di Katharina Balmer «Als Gletscher noch aus Eis waren» (Quando i ghiacciai erano ancora di ghiaccio), è stato pubblicato nel 2015 da Ott Verlag. Conduce i lettori in un cammino nel tempo. Si viaggia in un carro trainato da cavalli sulle strade acciottolate di Interlaken, si apprendono i motivi della prima «Unspunnenfest» nel 1805, quando la gente cercava di riconciliare la città e la campagna con una festa vicino alla fortezza di Unspunnen. Si possono vedere le signore con le gonne lunghe che si arrampicano sulle masse del ghiacciaio e scoprire come gli abitanti del luogo rompevano i
PHOTO 83
blocchi di ghiaccio per consegnarli agli alberghi e ai negozi per raffreddare gli alimenti. Le foto storiche della Bärplatz valorizzano il libro, che mostra il leggendario anello di ghiaccio al centro del villaggio. Katharina
Balmer
sale
sul
Wetterhorn
con
il
vecchio
ascensore, si arrampica sul Faulhorn e fa un giro dello Jungfraujoch. Il viaggio continua giù per Lauterbrunnen, fino alla valle caratterizzata da cascate rumorose. L’attualità filtra attraverso tutte le scene che sono riccamente illustrate e storicamente documentate. Foto del passato sono collocate dietro le foto di oggi; storie dei tempi moderni fanno da
contrasto alle immagini forti. Si deve essere grati all’autrice
complemento a quelle del passato.
per la sobria documentazione che non getta olio sul fuoco. Il libro offre molte prospettive sullo sviluppo della regione
Attraverso il libro le immagini antiche vengono poste in
della Jungfrau e invita inevitabilmente alla riflessione.
trasparenza con quelle odierne, ricostruendo la scena preesistente. Il cambiamento appare evidente. Il libro di
Katharina Balmer, Als Gletscher noch aus Eis waren, Ott,
Katharina Balmer offre un’impressione viva e multiforme del
Sachbuchverlag, 2015
passato. Degli esempi attentamente selezionati mostrano gli
Dall’estate 2017, disponibile anche una versione breve in
enormi cambiamenti del paesaggio e degli insediamenti
tedesco «Jungfrau Region – einst und jetzt», e in inglese
umani attraverso i secoli. I testi fattuali sono un piacevole
«Jungfrau Region – then and now».
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PUBLIREDAZIONALE
PREMIO IMMOBILIARE internazionale a Londra La GRIWATREUHAND AG di Grindelwald ha ricevuto l’ambito premio da una giuria di esperti a Londra. Nella categoria degli agenti immobiliari di Europa dell’INTERNATIONAL PROPERTY AWARDS, GriwaTreuhand AG ha vinto il premio di società fiduciaria immobiliare «ALTAMENTE RACCOMANDATA» della Svizzera.
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l mondo immobiliare internazionale guarda con attesa a Londra, alla fine di ottobre, qua ndo vengono consegnati i riconoscimenti dell’International P roperty Awa rd s. L’anno scorso, la GriwaTreuhand AG, una società della GriwaGroup, ha ricevuto questo ambito premio. Il 26 ottobre 2016 il fondatore e proprietario della GriwaGroup, Markus Friedli, insieme al direttore generale Sandro Bolton, hanno avuto l’onore di ottenere a Londra il certificato del premio «Altamente Raccomandata» nel settore delle società immobiliari fiduciarie. Partecipando a questa competizione, la GriwaTreuhand AG è stata capace di confrontarsi con le migliori società del settore a
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livello mondiale e di affermarsi. «Siamo molto contenti di aver ricevuto questo premio», dice, felice, Markus Friedli «è la conferma che andiamo nella giusta direzione». La giuria, composta da 70 esperti, richiedeva informazioni dettagliate sui metodi di lavoro e sulle procedure utilizzate dalla GriwaTreuhand, per esempio nell’area del marketing e in quella esecutiva. Sono stati pure esaminati gli strumenti di marketing, come i dossier per la vendita e gli annunci pubblicitari. «Oggi nel nostro settore la tendenza generale è di fornire una consulenza globale», afferma Sandro Bolton. «I clienti si attendono un’informazione dettagliata sulle nostre proposte. La gestione professionale del processo di vendita è molto importante per i compratori e i
Sopra Felici di ricevere il premio a Londra, Markus Friedli (a sinistra), fondatore e proprietario della GriwaGroup e Sandro Bolton, direttore generale della GriwaTreuhand AG..
venditori di immobili». Sembra che i giurati di Porperty Awards siano stati particolarmente colpiti dai servizi generali offerti dalla GriwaTreuhand in collaborazione con le altre società della GriwaGroup. Essi vanno dall’acqui-sto alla vendita di immobili, alla progettazione, costruzione e alla successiva consulenza, amministrazione, e locazione degli immobili.
www.griwatreuhand.ch
Sandro Bolton s.bolton@griwatreuhand.ch Tel. +41 33 854 11 60
SHOP P IN G & EA T IN G
INVERNO Shopping & Eating SCHÜRLIBAR www.schürlibar.ch Il Schürlibar è il luogo perfetto per gustarsi un vin brulé con vino bianco o un caffè per cominciare la serata e per prepararsi all'atmosfera della vita notturna.
FERMATA AL BUS BAR DOPO UNA SCIATA
HOLZERBAR
www.busstopbar.ch
Dopo una bella giornata sugli sci nel
Il bus oldtimer è stato costruito nel
comprensorio Kleine Scheidegg –
www.holzerbar.ch
Männlichen, è di buon auspicio fare
1960. Oggi è un famoso bar Apres Ski
una fermata all'Holzerbar. Questo bar
di Grindelwald. Al sabato si tengono degli eventi speciali. Un obbligo: Hot
si
Mojito.
«Tschuggen».
trova
sulla
discesa
a
valle
PISTA DI SLIT TE BUSSALP www.grindelwaldbus.ch/de/schlitteln Venite a slittare sulla pista di slitte più lunga
d'Europa!
Bussalp
è
un
paradiso soleggiato di Grindelwald per slittare o per scendere con il «Velogemel».
TERRAZZA DELL' HOTEL CENTRAL WOLTER www.central-wolter.ch Guardare
ed
essere
guardati,
questo naturalmente sulla terrazza Boulevard del ristorante Wolter. Qui succede sempre qualcosa, poiché qui si incontra Grindelwald.
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