O CO PE N RE TIE M NE IS IN ER S IC ER O TO RD IA
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Mensile del santuario di CHIAMPO (VI) Frati minori - anno XCI APRILE - MAGGIO 2016
Sommario N° 4/5 Aprile - Maggio 2016 Lettera del frate Rettore..............................................................................3 Anno della misericordia (3) di fra Damiano Baschirotto..................................................4 Bellezza e arte liturgica a cura di suor Annachiara Rizzo...............................................6 Le Parole di Papa Francesco a cura di suor Annachiara Rizzo..........................................8 Appuntamenti e iniziative a cura della Redazione ..................................................10 Speciale inserto anno della misericordia (2) di suor Annachiara Rizzo..........................12 Parole che uniscono di fra Lorenzo Raniero.........................................................14 Aiuterò e consolerò tutti............................................................................16 Fra Claudio Amico di fra Liberio Fochesato............................................................18 News ........................................................................................................19 Pellegrinaggi..............................................................................................21
ORARIO SANTE MESSE Sabato e Vigilie:
dal 7 maggio al 3 settembre 2016
ore 20.30
da 10 settembre 2016 a fine aprile
ore 18.00
Festivo:
ore 7.00 alla Pieve ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 16.30 - 18.00 ore 15.30 - Canto del Vespro (presso la Pieve) (Sospeso: Luglio e Agosto)
Feriale:
ore 7.00 - 9.00
ore 16.30 S.Messa del Pellegrino
ORARIO CONFESSIONI
solo alla Pieve ore 8.00 - 11.30 e 15.00 - 18.30
VIA CRUCIS: Ogni venerdì:
ore 15.00 (1 sett. - 31 maggio) ore 20.30 (1 giugno - 31 agosto)
Orario del MUSEO e del NEGOZIO Tel. 0444 42.29.22 9.00-12.30 / 14.30-18.00 invernale 9.00-12.30 / 14.30-19.00 estivo (Lunedì chiuso)
MENSILE DEL SANTUARIO DI CHIAMPO (VI) - FRATI MINORI Via Pieve, 170 - 36072 Chiampo (VI) - Tel. 0444 623250 - Fax 0444 422921 - Servizio al pellegrino 3332744781 Indirizzo e-mail rivista: grottadilourdes@libero.it - Mail convento: fratichiampo@libero.it PRIVACY: nel rispetto della legge 675/96, sulla tutela di riservatezza delle persone e dei dati personali, “La Grotta di Lourdes” garantisce che le informazioni relative agli associati, custodite nel proprio archivio elettronico, non saranno cedute ad altri e saranno utilizzate esclusivamente per l’invio della rivista.
Direttore responsabile: fra Luigi Secco Redazione: Servizio foto:
Stampa:
fra Giuseppe Bonato, fra Damiano Baschirotto, fra Alberto Burato, fra Lorenzo Assolani, Suore Francescane Alcantarine e Giovanni Fanton fra Alberto Burato, fra Stefano Marchioro, Stefano Lovato, Norberto Rancan Cora Print s.r.l - Trissino (VI)
Autorizzazione Tribunale di Vicenza 16/07/1949 - N.13 R.S. Con approvazione ecclesiastica e dell’Ordine dei Frati Minori. IN COPERTINA: VIA CRUCIS CHIAMPO INGRESSO SANTO SEPOLCRO FOTO FRA ALBERTO BURATO
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Lettera del frate Rettore frate
Giuseppe Bonato
C
ari fratelli e sorelle,
La misericordia di Dio è al centro della nostra attenzione in quest’anno Giubilare straordinario che papa Francesco ha voluto proprio per richiamare l’importanza della misericordia nella vita di noi cristiani. E’ proprio la misericordia di Dio che dà origine alla nostra vita segnata dalla misericordia: abbiamo ricevuto questo grande amore che ci rende ora capaci di relazioni buone e generose. Ed è con particolare intensità che la liturgia del tempo pasquale ci fa vivere la relazione con il Risorto, il dono dello Spirito e la conseguente nascita della Chiesa. E’ la speranza di ogni uomo di raggiungere nella Pasqua di Gesù il grande dono di Dio, di pienezza di vita per ognuno di noi, un senso di pace e dignità. Ci accompagni in questo cammino Maria che veneriamo in modo del tutto particolare nel mese di maggio. Abbiamo tutti bisogno di Maria che come ogni madre ascolta le suppliche dei propri figli. Per questo ci ritroveremo durante la settimana a pregarla presso la Grotta del beato Claudio nel mese a Lei dedicato. Papa Francesco scrive nella Misericordiae Vultus: …. Il pensiero ora si volge alla Madre della Misericordia. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne. La Madre del Crocifisso Risorto è entrata nel santuario della misericordia divina perché ha partecipato intimamente al mistero del suo amore. ….
Buon Cammino!
Mese di Maggio in Santuario Ogni sera alle ore 20.30, escluso il sabato e la domenica, ci ritroviamo in Grotta per la Recita del Rosario e il canto delle Litanie.
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Anno giubilare della misericordia (3) Il Buon samaritano
fra
Damiano Baschirotto
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a parabola del Buon Samaritano nel vangelo di Luca, è preceduta dalla domanda del dottore della legge: Maestro cosa devo fare per avere la vita eterna? Il Signore gli chiede se conosce i comandamenti: il primo, l’amore verso Dio e, il secondo, verso il prossimo. Per l’ebreo il prossimo era il vicino, era il connazionale. Il lontano e il diverso non erano percepiti come prossimo. Per questo il dottore della legge pone la domanda: chi è il mio prossimo? Ed ecco il racconto di Gesù, i cui personaggi sono: un uomo (senza identità e senza nome), un sacerdote che sale o scende da Gerusalemme per il servizio nel Tempio; un levita che appartiene alla classe sacerdotale anche non esercitando il servizio cultuale; e un samaritano. E qui i conti cominciano a non tornare perché la triade normale sarebbe stata; sacerdote, levita e un pio israelita. Attraverso la dinamica di questi personaggi si svolge l’atteggiamento dell’uomo in quella società teocratica. I tre personaggi incarnano una religiosità formale e frustrante che pone degli interrogativi anche all’uomo di oggi che vive in una società dove Dio sembra un ‘opzional’. Proprio per questo il comandamento dell’amore e della misericordia diventa fondamentale e creativo.
giornata e lungo le strade che percorriamo ogni giorno. Proviamo ad immaginare: un povero che può essere bianco o nero, emigrante o il nostro vicino di casa, … chiede elemosina sulla strada. Passano l’impiegato e il professionista; con un passo veloce si avviano al proprio lavoro. Neppure si accorgono e non degnano di uno sguardo. Non c’è tempo da perdere. Passa un frate che deve andare in farmacia o in posta. Per fortuna non passa dall’altra parte della strada per non incontrare quel povero uomo. Forse gli dice: “Che il Signore ti benedica…”. Passa un giovane che deve andare ad una festa e incontrando quella persona si domanda perché mai, si trovi in quel posto a chiedere la carità. Il suo obiettivo è ben lontano. Finalmente la signora (non oso chiamare la vecchietta) che esce dalla Messa incrociando quell’uomo prova compassione, si ferma e offre una moneta che era nascosta nella sua borsa e forse ignara che ci fosse. Don Oreste Benzi, grande profeta della misericordia, insegnava che la carità non si dà. Si condivide. Ricordo, da piccolo, quando alla porta della casa della mia famiglia veniva un povero a chiedere la carità trovava sempre qualcosa. Il samaritano della parabola è l’unico che usa misericordia perché è l’unico che condivide. Non si limita a guardare il moribondo, ma si sente Noi comprendiamo il racconto perché, den- coinvolto. La compassione è tale e viscerale tro, leggiamo anche la nostra vita e tante scel- che mette in moto quanto è possibile per salte o non scelte che facciamo durante la nostra vare il moribondo. La vera compassione non
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Vincent Van Gogh Il buon Samaritano La somiglianza fra i tratti del Samaritano e quelli del pittore, e il suo stesso gesto di solidarietà vuole trasmettere l’idea che per aiutare davvero il prossimo, è necessario addossarsene il dolore e le difficoltà (sensazione rafforzata dal contrasto con le due piccole figure, il sacerdote e il levita, che si allontanano sullo sfondo dopo aver rifiutato di prestare soccorso al ferito).
è un sentimento, ma un’azione che produce la cura per l’altro. Dall’inizio alla fine non si dice nulla del moribondo: non è definito per la sua origine, né per il suo stato sociale. L’intera attenzione è su chi si prende cura di lui,
sino a pagare di persona. La vera compassione si compromette per il bene ed è vincente, anche se richiede l’impiego di tempo e di denaro. Commenta bene Sant’Ambrogio: “Non il sangue, ma la compassione crea il prossimo”. APRILE - MAGGIO 2016
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Bellezza e Arte Liturgica Il Beato Claudio Granzotto nel mosaico di padre Marko Ivan Rupnik, sj ...Segue... (dal numero 3 del 2016 della nostra Rivista) l’intervento di p. Marko Ivan Rupnik, autore del mosaico. Il testo mantiene volutamente lo stile orale e non è stato rivisto dall’autore.
a cura di suor
Annachiara Rizzo
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rriviamo al punto focale, all’altare, a ciò che veramente conta. L’altare che si trova sotto la mano del Padre e sulle due ali soprastanti con l’Alfa e l’Omega: la visione escatologica, l’inizio e la fine. Noi cristiani non siamo specialisti dei dettagli ma dell’insieme e sappiamo dove mettere i dettagli perché abbiamo l’inizio e la fine.
do si cibano con giustizia dello stesso amore di Dio che è sacrificio del suo Figlio: perciò la mano aperta, perché noi conosciamo Dio Padre solo attraverso la sua opera, la creazione e la redenzione. Noi conosciamo Dio Padre dalla mano e la mano è totalmente aperta, non chiede nulla per se stesso, solamente dona, dona, dona, versa giù tutta la vita.
L’altare è quadrato perché, come dice Sull’altare ci sono queste croci a gonbene San Germano di Costantinopoli, da fia vela, dagli antichi Padri della Chiesa questa mensa tutte le quattro parti del mon- che hanno riconosciuto nella vela gonfia, tra l’albero e la vela gonfia, la croce dello Spirito Santo, la croce della vita, perché lo Spirito dà la vita. E qui su questo frontale c’è una piccola ultima cena dove la grande mensa è praticamente l’ostia, che è praticamente il pane, che è praticamente il Corpo di Cristo. Gli apostoli solo con le teste come nei tempi antichi, per far vedere che il corpo di queste teste è quello di Cri-
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sto, il pane eucaristico, e questa è la Chiesa. come popolo e va avanti, nel mondo. Perciò nelle pareti della chiesa la Chiesa ha fatto il L’Ambone è la roccia sulla quale si è suo autoritratto e questo è il senso, far veseduto l’angelo che annunciava alle donne dere chi siamo, dirci chi siamo, il corpo di che Cristo è risorto, perciò qui l’abbiamo Cristo, la Pasqua, il sacrificio per amore, la presentato in miniatura. L’ambone nella resurrezione. Chiesa è nato come primo annuncio perciò si spinge in avanti verso il popolo, a indicaE se forse qualcuno si chiederà come mai re che prima è venuta la Parola, poi l’Incar- i frati abbiano usato anche l’oro in un monazione. E prestiamo attenzione che prima mento che è pure di crisi si ricordi che è la abbiamo incontrato il Risorto e poi abbia- stessa domanda che anche Giuda Iscariota mo capito il sacrificio. Noi incontriamo ha fatto quando le donne hanno usato troppo il Risorto e poi capiamo il senso del profumo per Cristo, ha detto si poteva fare sacrificio, se no non si capisce. E qui è qualche altra cosa. Ma anche adesso se Criesattamente il contrario di come noi nor- sto fosse qui, e c’è, direbbe: Lasciate stare i frati, hanno fatto a me un’opera bella! Permalmente pensiamo e facciamo. ché intanto dove non c’è l’amore per Sui colori qualcosa abbiamo già scritto Dio non ci sarà neanche l’amore ma è bene ripetere: all’inizio nella preghie- per l’uomo. Se non fosse vero quello che ra di saluto il Ministro provinciale ha detto sto dicendo, oggi ci dovrebbe essere tanto che noi siamo la Chiesa, noi siamo le pie- amore per l’uomo perché quello per Dio è tre vive; poi la lettura di Paolo. Tutto que- veramente flebile. Ma la fonte dell’amore sto non è altro che la nostra fotografia. La è una sola, è la Santissima Trinità, Dio è la Chiesa è ciò che succede sull’altare. carità, e se noi non siamo capaci di offrire a Ciò che succede sull’altare succede in noi Dio, non offriremo a nessuno. (continua...) QUANDO ENTRIAMO IN UNA CHIESA, PRIMA DI TUTTO DOBBIAMO ADORARE GESÙ: EGLI È IL PADRONE DI TUTTO IL MONDO; ALTRIMENTI COMMETTIAMO UNA MANCANZA DI RIVERENZA; POI VENERARE LA MADONNA, I SANTI. MI PARE INVECE CHE QUALCUNO NON FACCIA COSÌ! (FRA CLAUDIO)
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Le parole di Papa Francesco a cura di suor
Annachiara Rizzo
Carissimi lettori, vi proponiamo per questo mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Vergine Maria, alcune preghiere di papa Francesco.
Preghiera a Maria, donna dell’ascolto (31 maggio 2013) Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri orecchi; fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù tra le mille parole di questo mondo; fa’ che sappiamo ascoltare la realtà in cui viviamo, ogni persona che incontriamo, specialmente quella che è povera, bisognosa, in difficoltà. Maria, donna della decisione, illumina la nostra mente e il nostro cuore, perché sappiamo obbedire alla Parola del tuo Figlio Gesù, senza tentennamenti; donaci il coraggio della decisione, di non lasciarci trascinare perché altri orientino la nostra vita. Maria, donna dell’azione, fa’ che le nostre mani e i nostri piedi si muovano “in fretta” verso gli altri, per portare la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù, per portare, come te, nel mondo la luce del Vangelo. Amen.
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Preghiera a Maria, Madre della Chiesa e Madre della nostra fede (dall’Enciclica Lumen Fidei, 29 giugno 2013) Aiuta, o Madre, la nostra fede! Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata. Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa. Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede. Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare. Semina nella nostra fede la gioia del Risorto. Ricordaci che chi crede non è mai solo. Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino. E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!
Preghiera alla Vergine Maria (dall’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, 24 novembre 2013) Vergine e Madre Maria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “sì” nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù. Tu, ricolma della presenza di Cristo, hai portato la gioia a Giovanni il Battista, facendolo esultare nel seno di sua madre. Tu, trasalendo di giubilo, hai cantato le meraviglie del Signore. Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce con una fede incrollabile, e ricevesti la gioiosa consolazione della risurrezione, hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito perché nascesse la Chiesa evangelizzatrice. Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne. Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione, madre dell’amore, sposa delle nozze eterne, intercedi per la Chiesa, della quale sei l’icona purissima, perché mai si rinchiuda e mai si fermi nella sua passione per instaurare il Regno. Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce. Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluia.
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Appuntamenti in Santuario 02 maggio Lunedì Inizio del Fioretto Mariano:
Ogni sera (esclusi il sabato e la domenica), ore 20.30 recita del Santo Rosario in Grotta
Dal 07 maggio al 3 settembre 2016 La Santa Messa festiva del sabato si celebra alle 20.30
31 maggio Martedì Conclusione mese mariano ore 20.30 Santa Messa Solenne e Processione con fiaccolata
13 giugno Lunedì Festa di Sant’ Antonio Sante Messe ore: 7.00 - 9.00 - 20.30 benedizione dei bambini dalle 15 alle 18 alla Pieve
Anno Santo della Misericordia al Santuario di Chiampo I pellegrini che giungeranno al santuario per varcare la PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA, saranno guidati attraverso un percorso specifico fino a giungere, come afferma San Francesco, ad essere “interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito perché possiamo seguire le orme del Figlio tuo, il Signore nostro Gesù Cristo”
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Le sette opere di Misericordia Spirituali
(2) Consigliare i dubbiosi di suor
Annachiara Rizzo
La scienza del saggio cresce come un diluvio e il suo consiglio è come sorgente di vita. (Sir 21,13)
“L
’arte di consigliare è una forma di solidarietà, è la forma umana di dare speranza, fornire appigli e indicatori di via per quel cammino dell’esistenza spesso sentito come faticoso e impervio”1, è un’arte caratterizzata dal nascondimento per la riservatezza e l’umiltà che richiede in chi la esercita.
E’ un’opera di misericordia che soprattutto religiose/i e sacerdoti svolgono come ministero, un esempio lo abbiamo anche qui al nostro Santuario di Chiampo, dove frati e suore sono a disposizione per ascoltare chiunque lo chieda.
una coppia di sposi di Lecco con cinque figli, che hanno dedicato totalmente la loro vita per questo. Consulenti relazionali e pedagogisti della famiglia, hanno messo a disposizione il “sapere” attraverso l’insegnamento accademico e gli incontri formativi in tutta Italia e all’estero, nell’ambito della famiglia, nei seminari e negli istituti di vita consacrata. Tutto questo armonizzato con la loro vita di sposi e di genitori prima e di nonni poi. Sono innumerevoli le persone aiutate: coppie, famiglie, bambini, ma anche sacerdoti e religiosi/e, persone singole che trovano in loro competenza condita con un’accoglienza squisita, una bella umanità e una profonda fede, ingredienti che rendono gustoso il quotidiano vivere.
Anche molti laici hanno messo a disposizione la loro vita e le loro competenze per “consigliare i dubbiosi”. I coniugi Mariateresa Ringraziamo il Signore per la coppia GilliZattoni e Gilberto Gillini, ad esempio, sono ni-Zattoni e per tutte le persone che, come loro, esercitano come servizio alla persona questa forma di solidarietà per donare una luce nuova, per ridare speranza a chi, nel cammino della vita, sta percorrendo un tratto di faticosa salita.
1.
Luciano Manicardi (Monaco di Bose), in Messaggero di S. Antonio, febbraio 2012 – n. 1291
( per una panoramica dei libri di Gillini -Zattoni: http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=gillini+zattoni)
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BISOGNA CHE FACCIAMO QUALCHE COSA DI PIÙ, ALTRIMENTI CHISSÀ QUANTI SI PERDERANNO, MENTRE NOI LI POSSIAMO SALVARE! (FRA CLAUDIO)
Corporali
(2) Vestire gli ignudi di suor
Annachiara Rizzo
“Questo è il digiuno che voglio: vestire uno che vedi nudo” (cfr. Is 58,6-7)
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l vestito ha un valore simbolico importante nella nostra vita, dà identità e dignità alla persona, un senso di custodia del corpo ma anche della vita interiore. Il vestito aiuta a vedere l’altro, ma ricorda anche che l’altro non è solo ciò che io vedo, e che dunque non lo posso possedere.1 Nella Bibbia privare della veste significa defraudare la persona dell’identità e della dignità: la vendita dello schiavo, la prostituta esposta agli sguardi di tutti, gli ammalati emarginati… L’odierna società è piena di persone private della dignità e dell’identità, ma il Signore non fa mancare persone generose che con accogliente tenerezza sanno farsi prossimo di questi poveri, come suor Rita Giaretta delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria, originaria di Quinto Vicentino (VI), nel 1995 ha fondato a Caserta Casa Rut con lo scopo di aiutare le donne vittime dello sfruttamento della prostituzione, provenienti dall’Europa dell’Est e dall’Africa, molte sono minorenni, e vengono adescate nei loro paesi con la promessa di un lavoro, spesso sono i pseudo-fidanzati a portarle in Italia e a ridurle in schiavitù sulle nostre strade italiane. Suor Rita ad ogni donna liberata dalla strada, le dona vesti nuove ed elimina quelli usati sulla strada, per ridonarle la sua vera identità e
la dignità di donna, anche la camera in cui verrà accolta avrà la biancheria nuova come segno della sua dignità di persona unica e irripetibile, amata dal Signore. Anche la grazia del lavoro dona dignità, per questo nell’agosto del 2004 suor Rita fonda una cooperativa sociale per dare, alle donne sottratte alla prostituzione, una formazione professionale e un lavoro legale con una giusta retribuzione. 1.
Rupnik M. I., L’arte della vita. Il quotidiano nella bellezza, Lipa 2011, p. 175
(per ascoltare una breve intervista a suor Rita Giaretta, su youtube al seguente indirizzo: https://youtu.be/bN5HzJS1IYI)
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“Sposarsi ogni giorno” Parole che uniscono
fra
Lorenzo R aniero
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n uomo e una donna si erano sposati dopo un lungo fidanzamento, avevano avuto quattro figli; i quattro figli erano cresciuti e a loro volta si erano sposati. La sera del matrimonio dell’ultima figlia, si ritrovarono nella loro casa. Soli. Erano ridiventati una coppia. Si sedettero uno davanti all’altra. Lui guardò a lungo sua moglie. E poi disse: «Ma chi diavolo sei, tu?». Si può arrivare a porsi questa domanda anche
Parise Luigi e Tonin Maria 45° Matrimonio
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nei matrimoni più ben riusciti; anche quando il giorno delle nozze è stato preparato con cura, con attenzione e nella preghiera; anche quando si parte per l’avventura matrimoniale con le più buone intenzioni e con il desiderio di amarsi sinceramente e fedelmente per sempre. Nessuno è garantito nel proprio amore e nella riuscita del proprio matrimonio! Nessuno è assicurato sul successo della propria vita coppia e sulla grazia che viene dal sacramento ben celebrato e vissuto davanti a Dio! Come in tutte le relazioni umane non ci sono meccanismi automatici, ma vi è coinvolta la liberta umana e quindi vi sono scelte e decisioni che impegnano la persona in tutta la sua completezza. Così è anche per il matrimonio: non ha in sé la garanzia della sua riuscita, ma essa sta nelle persone che lo vivono e che lo celebrano, le quali sole lo costruiscono e lo formano giorno per giorno fino alla sua piena realizzazione. L’amore, infatti, è una realtà viva che va alimentata, va guardata con cura, va cercata continuamente e va approfondita. E siccome è l’amore che fa il matrimonio, possiamo affermare che ci si sposa ogni giorno perché ci si ama ogni giorno, non solo nel giorno bello e radioso delle nozze, in chiesa davanti all’altare di Dio! Quanto più due sposi si amano in unione a Gesù Cristo e impastati nel suo amore, tanto più fanno crescere il loro matrimonio! Possiamo realmente correre il rischio di atrofizzare il matrimonio, di svuotare la forza della grazia e la creatività dell’amore che viene consegnata agli sposi nella celebrazione del sacramento, se non
si fa la scelta ogni giorno di risposare il proprio coniuge. Ogni giorno c’è una risposta importante da dare al dono grande e inestimabile che il sacramento mette dentro alla coppia cristiana. Ciò che viene detto e promesso con le parole del consenso matrimoniale, quindi, non è un magico incantesimo che salvaguarda il matrimonio cristiano dal fallimento. Anzi! Quelle parole costituiscono un progetto da fare e da costruire nella quotidianità; sono un programma da realizzare in ogni momento di vita insieme. La forza di quelle parole sta più nel futuro che nel presente; cioè sta nella loro realizzazione concreta dentro alle situazioni che la vita prepara agli sposi. Esse diventano vere e concrete se gli sposi imparano a viverle prima di tutto tra di loro; se le fanno entrare con verità dentro al loro rapporto. Sono state dette il giorno delle nozze, ma vengono vissute e scritte nella vita dei coniugi giorno per giorno. Tutto questo costituisce l’avventura del matrimonio! Pertanto le parole che gli sposi si dicono nel giorno delle nozze, hanno la forza di proiettarli in avanti; non possono stare racchiuse dentro al momento puntuale della celebrazione del matrimonio, ma acquistano corpo e spessore nel tempo e nei giorni della vita, di tutta la vita! Sono parole di “promessa” e quindi che chiedono di essere messe davanti alla propria vita ogni giorno. In questa prospettiva, gli sposi si sposano ogni giorno. Un maestro di spirito sosteneva di avere un libro che conteneva tutto ciò che era concepibile conoscere sul matrimonio. Nessuno aveva mai visto quel libro, finché una giovane coppia di sposi, a forza di insistenti richieste, riuscì a convincere il maestro a mostrarglielo. Fecero visita a casa del maestro, il quale prese il libro da un cassetto della sua stanza e lo aprì davanti a loro. Ogni pagina del libro era bianca! «Ma il libro non dice niente!», protestò il marito. «Lo so», rispose il maestro soddisfatto, «ma guardate quante cose suggerisce!». Ogni istante della vita matrimoniale è una pagina bianca: tocca agli sposi scriverla. Sono gli sposi che decidono momento per momento di amarsi, di donarsi senza riserve e di rendere la loro unione felice e duratura per sempre.
25° matrimonio Guglielmucci Sebastiano e Calasaspra Antonia
45° Matrimonio Bortolotti Stefano Palman Dianalori Di Verona
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Aiuteró e consoleró tutti Nel gennaio 2015, io e mio marito, scopriamo che entrerà a far parte della nostra famiglia il nostro quinto bimbo. Ad aprile durante un’ecografia di routine, risulta una translucenza di 4mm. I medici riferiscono che tale translucenza potrebbe comportare effetti gravi sul feto e ci consigliano di fare esami specifici, ma invasivi, con possibilità di scegliere l’aborto. Noi decidiamo di non sottoporci a tali esami, che potrebbero creare ulteriori danni al feto e decidiamo assieme di portare a termine la gravidanza, qualsiasi sia l’esito sul feto. Dopo quattro giorni, andammo con i nostri figli, sulla tomba del Beato Claudio, per pregare e chiedere la sua grazia. Durante il decorso della gravidanza, abbiamo comunque fatto esami più specifici ma non invasivi, e abbiamo continuato a pregare il Beato Claudio. A otto mesi e mezzo ultima ecografia a Milano, con risultato ancora di una translucenza di 4mm, ma qualsiasi organo perfettamente sano. Il 15/10/2015 nascita di una bellissima bambina, alla quale abbiamo dato il nome di Claudia, per ringraziare con immenso amore, il nostro Beato Claudio e ringraziarlo per la grazia ricevuta. Dopo una settimana, con tutti cinque i nostri bimbi, andammo di nuovo sulla sua tomba per pregare, ringraziare e mostrare ciò che lui ci ha donato.
Melotti Alice e Giovanni (Chiampo – VI)
NDR: Proprio quando questo numero stava per andare in stampa abbiamo appreso la notizia che ora nel 2016 questa famiglia sta aspettando il sesto figlio. Auguri vivissimi!
FAMIGLIA SOPRANA RONCÀ (VR) Famiglia Pieropan Mauro Alessandra e figlia Marta (Chiampo – VI)
Marina e Alejandro (Madrid)
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Poetica preghiera alla Madonna
Famiglie da Sri Lanka
O cara Madonnina, ti voglio tanto bene, tu sei la mia mammina che allieva le mie pene. A te mi raccomando quando la vita è dura, e questo ti domando: di non avere paura.
Classe 1934 Montorio Veronese (VR)
La forte tua costanza durante questa vita mi infonde la speranza e sempre il ciel m’addita. Al termine di andare, del lungo mio cammino, a te voglio arrivare e al Figlio tuo divino.
La signora Ines festeggia i suoi 90 anni con famigliari parenti e amici
Ricordo di Idelma Nardi (1926-2016) qui con la nipote Stella.
Spedite le vostre testimonianze e foto alla nostra Rivista grottadilourdes@libero.it
Repele Angelica (Nogarole Vicentino – VI) Affidata alla Vergine Maria e al Beato Claudio dal papà Alessandro e nonna Gloria Santolin
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Fra Claudio Amico Niente a Casaccio P. Liberio Fochesato
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a voce di Dio è come le onde-radio. Le percepiamo in proporzione del lavoro fatto sul nostro apparecchio ricevente. La preghiera, la buona lettura, la partecipazione ai sacramenti misero anche il prof. Granzotto sempre meglio nella condizione di vivere con Dio. Sì, gli era permesso girare tra prati e campi, sugli argini del Piave, salire le vette dei monti specialmente delle Dolomiti. E si deliziava. Era già tanto sapiente da non rifiutare le piccole gioie terrene, ma di usarle religiosamente quasi ascensore per salire. Inoltre era anche abbastanza prudente da non assolutizzarle, riconoscendo che esse erano qualcosa, non il tutto. E badò di non arenarsi, considerandole sparse sul suo pellegrinaggio, affinché aspirasse con maggiore serenità e fiducia alla gioia senza fine. Per questo ci teneva pure di inoltrarsi con Dio nei panorami delle sue regioni: gustare la vita di grazia, la Messa, l’adorazione dell’Eucaristia, la pietà mariana.
Giova rilevarlo: egli curò sempre più se stesso per essere il meno possibile un uomo a casaccio. Né carne né pesce. Certo, nel periodo della giovinezza per vari mesi ci fu in lui un cono d’ombra, essendosi lasciato travolgere dalla dissipazione. Ma poi, a poco a poco, divenne sempre più preciso, concentrato, completo: sia quando scolpiva statue come quando giocava a bocce.
Tale anche quando pregava. C’è un coro di testimoni: in chiesa stava in ginocchio, non appoggiava le mani o il corpo al banco, teneva gli occhi al tabernacolo o bassi. Ciò era frutto di virtù, cioè di fatica e di conquista spirituali. A Vittorio Veneto, da frate, un religioso dichiara che nei primi tempi fra Claudio si imponeva vari sforzi per concentrarsi: chiudeva le palpebre, raccoglieva la fronte tra le mani, chinava la testa. Cose che a poco a poco scomparvero.
Dunque, niente a casaccio. Da queste trasparenze potremmo dire: magnifica fede. Magnifica, perché corpo e spirito, sincronizzati quasi navicella e razzo vettore, erano riusciti a diventare preghiera e a salire alti vicino a Dio.
“MA QUANDO SARÒ BEN DISPOSTO E PREPARATO IN QUESTA VITA DI AMORE E ZELO, ALLORA CHIEDERÒ AL BUON DIO UN’ALTRA GRAZIA, IL DONO PIÙ PREZIOSO CH’EGLI POSSA FARE ALLE ANIME DEI SUOI FEDELI, ED È QUESTA: ESSERE CROCIFISSO NEL CORPO E NELL’ANIMA, CONSUMANDOMI INCESSANTEMENTE NEL SUO MARTIRIO D’AMORE. GESÙ LO HANNO PESTATO DI COLPI, IMMAGINATEVI COSA HA PATITO, POVERETTO! SE PENSIAMO A TUTTI I MALTRATTAMENTI E GLI INSULTI CH’EGLI HA SOPPORTATO PER NOI, PROVEREMMO GUSTO QUANDO CI TRATTANO MALE.” (FRA CLAUDIO)
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11 febbraio
Festa della Beata Vergine Maria di Lourdes Giornata mondiale del malato Quest’anno numerosissimi fedeli hanno partecipato alla Santa Messa delle ore 15.30, presieduta dal Vescovo Emerito di Gorizia Ecc. Dino De Antoni.
Il coro “Romarzolo” di Arco (TN) ha animato la Celebrazione APRILE - MAGGIO 2016
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Domenica 21 febbraio
Giubileo dei catechisti della diocesi di Vicenza
Srilanka
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Torre del Bennaco (VR)
Pellegrinaggi Bambini prima comunione Parrocchia Madonna della Pace Vicenza
Comunità Cristiana del Ghana
Isola Vicentina (VI)
Febbraio Totale pellegrinaggi: 38 Totale da inizio anno: 45 Sassuolo e Crevalcore (MO) - Seminario di Ferrara – Treviso – Ceggia (VE) – Coro “Romarzolo” di Arco (TN) – San Martino di Lupari (PD) – Parr. Giarre Abano Terme, Montegrotto Terme e Bastia Colli Euganei (PD) – Limido Comasco e Appiano Gentile (CO) – Parr. San Bellino Padova – Cessalto (TV) – Teolo e Trebaseleghe (PD) - Venegono Superiore (VA) – Parr. Silvelle (PD) – Ragazzi Classe Prima Media Arzignano (VI) – Parr. S. Maria Goretti Milano – Vigevano (PV) – GIUBILEO DEI CATECHISTI DIOCESI DI VICENZA – Comunità Cristiana Srilanka – Classi V elementare e I media Vestenanova (VR) – Bambini che preparano la prima comunione Parr. Madonna della Pace Vicenza - Terza età Schio (VI) – Castelfranco (TV) – Greco Cattolici Parr. San Nicola Padova – Torri del Benaco (VR) – UNITALSI di Carpi (MO) – Cresimandi da Montorso (VI) – gruppo disabili Valdagno (VI) – Bambini di Praizzola di San Bonifacio (VR) – Vallonara di Marostica (VI) – Roncà (VR) – Comunità Cristiana del Ghana – Isola Vicentina (VI) – 25° Matr. Guglielmucci Sebastiano e Casalaspro Antonia – Festa dei 90 anni della sig. Ines.
Ragazzi Prima Media di Arzignano (VI)
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Seminaristi Ferrara
Vigevano (PV)
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Pellegrinaggi Marzo Totale pellegrinaggi: 87 Totale da inizio anno: 132 Unità Pastorale Val Liona (VI) – Gazzolo d’Arcole (VR) – Aldeno (TN) – Montecchio Maggiore (VI) - Parr. San Francesco Grande Padova – Cereda (VI) – Parr. Sant’Antonio Marghera (VE) – Brische e Sant’Andrea (PN) – Guidizzolo (MN) – Porto Viro (RO) – San Martino di Lupari (PD) – Parr. San Pio X Vicenza – Corpo di Finanza Arzignano – Scuola Materna di Galliera Veneta (TV) – Unità Pastorale di Arcugnano (VI) – Cresimati di Terza Media Noventa Vicentina (VI) – Rettorgole di Caldogno (VI) – Casa di Riposo Fondazione Marzotto Valdagno (VI) – Classe Terza elementare Madonna di Lonigo (VI) – Torri di Quartesolo (VI) – Sarcedo (VI) - OFS Bassano e Nove (VI), Asolo , Cittadella (PD) Crespano (TV) (5 pullmans) – Forgaria nel Friuli (UD) – San Giorgio di Brenta (PD) – Montecchio Precalcino (VI) – Prata (PN) – San Quirico di Valdagno (VI) – Cologna Veneta (VR) – Altivole (TV) – Classe Quinta elementare Gruppo Betania (VI) – Gruppo Bambini dopo il Battesimo Chiampo (VI) – Parr. San Pietro di Lavagno (VR) – Maiano (UD) – San Pietro Viminario (PD) – San Pietro di Rosà (VI) – Olmo (VI) – Gruppo Giovani Marola e
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Oriago (VE) – Gruppo Greco Cattolici Padova – Giubileo classe v elementare Chiampo (VI) – Parr. Sant’Antonio Marghera (VE) – Solesino (PD) – Santissima Trinità Schio (VI) – Taglio di Po (RO) – San Briccio di Lavagno (VR) – Parr. San Paolo Vicenza – Terza età Chiuppano (VI) – Bressanvido (VI) – Asilo Bonazzi Arzignano (VI) – Parr. Santa Maria Ausiliatrice Vicenza - 300 persone da Montecchio Maggiore (VI) – San Bassano (CR) – Ragazzi elementari Gazzolo d’Arcole (VR) – Parr. Casale Vicenza – Maglio di Sopra (VI) – Cerro Veronese (VR) – Ala (TN) – Bertesinella (VI) – San Giovanni Lupatoto (VR) – Comunità Cristiana Filippini residenti a Mantova – Ragazzi di terza media Cartigliano (VI) – Bari. STAZIONI QUARESIMALI: Montebello (VI), Carmignano di Brenta (PD), Unità Pastorale di Castelgomberto e Trissino (VI), Sega di Cavaion (VR), Unità Pastorale Val d’Adige (TN), Sesto al Reghena (PN), Parr. Santa Maria Ausiliatrice, Zevio, Isola Rizzo, Burè (VR). ESTERO: SLOVENIA (300 persone con dieci sacerdoti e arcivescovo diocesi di Maribor)
Diocesi di Maribor Slovenia 300 persone con dieci sacerdoti e vescovo
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Altivole (TV)
Casa di riposo Fondazione Marzotto Valdagno (VI)
Corpo Guardie di Finanza Arzignano
Gazzolo d’Arcole (VR)
Guidizzolo (MN)
Madonna di Lonigo (VI)
Parrocchia San Francesco Grande Padova
Rettorgole (VI)
UnitĂ Pastorale Val Liona
Aldeno (TN)
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www.fratiminorigiovani.it - www.santuariochiampo.com
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Vicenza IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE ALL’UFFICIO POSTALE DI VICENZA C.P.O. IL MITTENTE SI IMPEGNA A CORRISPONDERE LA PREVISTA TARIFFA
Per giovani dai 18 ai 35 anni
2 Giugno “Fradèi”
(Fratelli - Franciscan Day) Aperto a tutti!! Un PICNIC pensato dai frati, proposto a tutti quelli che vogliono partecipare, giovani e adulti, bambini e anziani... Come ogni PICNIC i pasti e il resto sono autogestiti! (per info vedi sotto).
10 e 11 Agosto Chiara, una stella nella notte
In occasione della festa di S. Chiara d’Assisi cammineremo e pregheremo lungo la notte partendo alle 22.30 del 10 agosto dalla Chiesa di Cagnano (VI). Il cammino si concluderà al Monastero delle Clarisse di Montagnana (PD) con la Messa delle ore 7.30 dell’11 agosto. L’esperienza è aperta a tutti, senza limiti di età.
Per INFO e ISCRIZIONI: frati Antonio, Federico e Franco tel. 0444896529 - 3208044787 - giovani@ofmve.it Banco Popolare Società Cooperativa - Agenzia di Chiampo - Piazza G. Zanella 23 Codice IBAN: IT 02 C 05034 60290 000000005540 - BIC: BAPPIT21110 A favore di Provincia Veneta di S. Antonio O.F.M. - Specificare la causale del versamento (Chiesa B. Claudio … offerta … per la Rivista … )