O CO PE N RE TIE M NE IS IN ER S IC ER O TO RD IA
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Mensile del santuario di CHIAMPO (VI) Frati minori - anno XCI LUGLIO - AGOSTO 2016
Sommario N° 7/8 Luglio-Agosto 2016 Lettera del frate Rettore..............................................................................3 Anno della misericordia (5) di fra Damiano Baschirotto..................................................4 Le Parole di Papa Francesco a cura di suor Annachiara Rizzo..........................................6 Appuntamenti in santuario a cura della Redazione ..................................................8 Speciale inserto anno della misericordia (4) a cura di suor Annachiara Rizzo...................12 Il Linguaggio dei gesti di fra Lorenzo Raniero.......................................................14 Fra Claudio Amico di fra Liberio Fochesato............................................................16 News ........................................................................................................18 Sotto lo sguardo di Maria..........................................................................19 Pellegrinaggi..............................................................................................20
ORARIO SANTUARIO
Sabato e Vigilie:
Festivo:
ORARIO CONFESSIONI
ore 15.30 - Canto del Vespro (presso la Pieve) (Sospeso: Luglio e Agosto)
VIA CRUCIS: Ogni venerdì:
ore 7.00 alla Pieve ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 16.30 - 18.00
dal 7 maggio al 3 settembre 2016
ore 20.30
dal 10 settembre 2016 a fine aprile
ore 18.00
Feriale:
solo alla Pieve ore 8.00 - 11.30 e 15.00 - 18.30 ore 15.00 (1 sett. - 31 maggio) ore 20.30 (1 giugno - 31 agosto)
ore 7.00 - 9.00
ore 16.30 S.Messa del Pellegrino
ORARIO DEL MUSEO E DEL NEGOZIO
9.00-12.30 / 14.30-18.00 invernale 9.00-12.30 / 14.30-19.00 estivo - Tel. 0444 42.29.22 MENSILE DEL SANTUARIO DI CHIAMPO (VI) - FRATI MINORI Via Pieve, 170 - 36072 Chiampo (VI) - Tel. 0444 623250 - Fax 0444 422921 - Servizio al pellegrino 3332744781 Indirizzo e-mail rivista: grottadilourdes@libero.it - Mail convento: fratichiampo@libero.it PRIVACY: nel rispetto della legge 675/96, sulla tutela di riservatezza delle persone e dei dati personali, “La Grotta di Lourdes” garantisce che le informazioni relative agli associati, custodite nel proprio archivio elettronico, non saranno cedute ad altri e saranno utilizzate esclusivamente per l’invio della rivista.
Direttore responsabile: fra Luigi Secco Redazione: Servizio foto:
Stampa:
fra Giuseppe Bonato, fra Damiano Baschirotto, fra Alberto Burato, fra Lorenzo Assolani, Suore Francescane Alcantarine e Giovanni Fanton fra Alberto Burato, fra Stefano Marchioro, Stefano Lovato, Norberto Rancan Cora Print s.r.l - Trissino (VI)
Autorizzazione Tribunale di Vicenza 16/07/1949 - N.13 R.S. Con approvazione ecclesiastica e dell’Ordine dei Frati Minori.
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Lettera del frate Rettore frate
Giuseppe Bonato
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arissimi fratelli e sorelle,
anche quest’anno i mesi estivi di agosto e settembre sono carichi di appuntamenti importanti per la vita del nostro santuario. Il due agosto nella festa di Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola ricordiamo in modo speciale, in questo anno giubilare della Misericordia, l’anniversario degli ottocento anni dell’indulgenza che san Francesco annunciò con queste parole: “Fratelli voglio mandarvi tutti in paradiso”. La festa dell’Assunzione della B. V. Maria che richiama una grande folla di pellegrini e nello stesso giorno celebriamo il 69° anniversario della morte del beato Claudio (1947). Domenica quattro settembre celebreremo la festa del Beato Claudio, e infine quest’anno abbiamo la gioia il diciasette settembre dell’ordinazione presbiterale di frate Alberto. Sono tutte date che diventano per noi degli spazi per celebrare le meraviglie del Signore nella nostra vita. Ci affidiamo a Maria, madre dell’evangelizzazione. Come ci è insegnato dal Concilio Vaticano II nella Lumen Gentium, l’attività evangelizzatrice della Chiesa ha lo stile mariano e intende la figura di Maria come colei che ci è presentata nel Vangelo: immagine del discepolo missionario. Ogni persona battezzata è parte della Chiesa che condivide lo stile di Maria. … L’intima connessione tra Maria, la Chiesa e ciascun fedele, in quanto, in modi diversi, generano Cristo, è stata magnificamente espressa dal Beato Isacco della Stella: «Nelle Scritture divinamente ispirate, quello che si intende in generale della Chiesa, vergine e madre, si intende in particolare della Vergine Maria […] Si può parimenti dire che ciascuna anima fedele è sposa del Verbo di Dio, madre di Cristo, figlia e sorella, vergine e madre feconda […]. Cristo rimase nove mesi nel seno di Maria, rimarrà nel tabernacolo della fede della Chiesa fino alla consumazione dei secoli; e, nella conoscenza e nell’amore dell’anima fedele, per i secoli dei secoli»… (E.G.285)
Buona estate!
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Anno giubilare della misericordia (5) Lazzaro e il ricco epulone (Lc 16,19-31)
fra
Damiano Baschirotto
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n’altra pagina densa di significato e di luce per la nostra cultura, così superficiale e settoriale. La parabola del ricco e del povero Lazzaro si pone nella stessa traiettoria di quella del buon samaritano e del Padre misericordioso. Luca, autore del vangelo della gioia e della misericordia entra nella nostra vita in maniera vigorosa e incisiva perché ciò che viene raccontato indirizza il nostro pensiero e i nostri
atteggiamenti. La crisi mondiale, che tocca la finanza e l’economia, sembra mettere in luce le deformità e la grave carenza della loro prospettiva antropologica, che riduce l’uomo a una sola delle sue esigenze: il consumo. E peggio ancora, oggi l’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare. Viviamo questa cultura dello scarto, così condannata dalle parole precise e continue di papa Francesco. E la solidarietà,
Bonifacio de’ Pitati, detto Bonifacio Veronese: Lazzaro e il Ricco Epulone
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che è il tesoro dei poveri, in questo contesto è spesso considerata controproducente.
una ‘giusta’ ricompensa. La parola chiave della parabola è: abisso. C’è un abisso fra il ricco e Lazzaro, c’è un burrone incolmabile. La vita Dietro questo atteggiamento si nasconde il del ricco, non condannato perché ricco, ma rifiuto dell’etica, il rifiuto di Dio. L’etica dà perché indifferente, è tutta sintetizzata in quefastidio! È considerata controproducente per- sta terribile immagine: è un abisso la sua stesché relativizza il denaro e il potere; perché ri- sa vita. Probabilmente buon praticante, non si fiuta la manipolazione e la sottomissione della accorge del povero che muore alla sua porta. persona. L’abisso invalicabile è nel suo cuore, nelle sue false certezze, nella sua supponenza, nelle sue Dio conosce per nome il popiccole e inutili preoccupazioni. Abisso che vero Lazzaro mentre non ha nemmeno Dio riesce a colmare... terribile! nome il ricco epulone che non viene descritto come una perLa chiusura e l’indifferenza, il sospetto, il sona particolarmente malvagia, distacco e l’apatia di cui è matrice la vana brama solo troppo assorbita dalle mosia del possesso non possono che condurre sue cose per accorgersi del po- all’isolamento. Se è vero che “il crimine non vero che muore davanti a casa paga”, è altrettanto vero che il lusso non soddisua... sfa ma distrugge. Il fatto che il ricco epulone Le parabole che spostano l’attenzione sia senza nome mi fa pensare sull’eternità non sono raccontate per terrorizche neppure Dio lo conosca zare gli ascoltatori, né per descrivere, come ha perché egli basta a se stesso, fatto Dante nella Divina Commedia l’inferno o non ha bisogno di Dio, non si purgatorio o paradiso. Gesù parla dell’eternità pone, all’apparenza, alcun pro- per il presente. Così la parabola di Lazzaro e blema religioso, è saldamente del ricco epulone incide con impeto sul tempo indifferente e si tiene debita- che mi è concesso. E il mio tempo è il presente mente lontano dalla sua inte- perché il passato non mi appartiene. Il futuro riorità. E Dio rispetta questa non è mio. distanza. Il cuore della paraboCHI NON SA MORTIFICARSI, MANGIA A TUTTE la non è la vendetta di Dio che LE ORE, A TUTTE LE OCCASIONI BEVE PIÙ DEL ribalta la situazione tra il ricco NECESSARIO, NON PROGREDIRÀ MAI NELLA VIA DELLA PERFEZIONE, E QUALCHE VOLTA POTREBBE e il povero, come a noi farebbe TROVARSI IN VERO PERICOLO (FRA CLAUDIO) comodo pensare, in una sorta di LUGLIO - AGOSTO 2016
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Le parole di Papa Francesco Carissimi lettori, ci prepariamo alla festa di Maria Assunta in cielo, molto cara al beato Claudio, con le parole di papa Francesco...
Dormizione della Madre di Dio: icona su parete di Ovidiu Boc (Parrocchia ortodossa di san Massimo di Torino) a cura di suor
Annachiara Rizzo
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ari fratelli e sorelle, buongiorno, e buona festa della Madonna. Oggi la Chiesa celebra una delle feste più importanti dedicate alla Beata Vergine Maria: la festa della sua Assunzione. Al termine della sua vita terrena, la Madre di Cristo è salita in anima e corpo al Cielo, cioè nella gloria della vita eterna, nella piena comunione con Dio.
Ma il Vangelo ci mostra anche qual è il motivo più vero della grandezza di Maria e della sua beatitudine: il motivo è la fede. Infatti Elisabetta la saluta con queste parole: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc 1,45). La fede è il cuore di tutta la storia di Maria; lei è la credente, la grande credente; lei sa – e lo dice – che nella storia pesa la violenza dei prepotenti, l’orgoglio dei ricchi, la tracotanza L’odierna pagina del Vangelo (Lc 1,39-56) dei superbi. Tuttavia, Maria crede e proclama ci presenta Maria che, subito dopo aver con- che Dio non lascia soli i suoi figli, umili e cepito Gesù per opera dello Spirito Santo, si poveri, ma li soccorre con misericordia, con reca dall’anziana parente Elisabetta, anch’es- premura, rovesciando i potenti dai loro trosa miracolosamente in attesa di un figlio. In ni, disperdendo gli orgogliosi nelle trame del questo incontro pieno di Spirito Santo, Maria loro cuore. Questa è la fede della nostra Maesprime la sua gioia con il cantico del Ma- dre, questa è la fede di Maria! gnificat, perché ha preso piena coscienza del significato delle grandi cose che si stanno Il Cantico della Madonna ci lascia anche realizzando nella sua vita: per mezzo di lei intuire il senso compiuto della vicenda di Magiunge a compimento tutta l’attesa del suo ria: se la misericordia del Signore è il motore popolo.
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della storia, allora non poteva «conoscere la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita» (dalla liturgia). Tutto questo non riguarda solo Maria. Le “grandi cose” fatte in lei dall’Onnipotente ci toccano profondamente, ci parlano del nostro viaggio nella vita, ci ricordano la meta che ci attende: la casa del Padre. La nostra vita, vista alla luce di Maria assunta in Cielo, non è un vagabondare senza senso, ma è un pellegrinaggio che, pur con tutte le sue incertezze e sofferenze, ha una meta sicura: la casa di nostro Padre, che ci aspetta con amore. E’ bello pensare questo: che noi abbiamo un Padre che
speranza» (ibid.). Quel segno ha un volto, quel segno ha un nome: il volto luminoso della Madre del Signore, il nome benedetto di Maria, la piena di grazia, perché ha creduto nella parola del Signore: la grande credente! Come membri della Chiesa, siamo destinati a condividere la gloria della nostra Madre, perché, grazie a Dio, anche noi crediamo nel sacrificio di Cristo sulla croce e, mediante il Battesimo, siamo inseriti in tale mistero di salvezza.
Oggi tutti insieme la preghiamo, perché, mentre si snoda il nostro cammino su questa ci aspetta con amore, e che anche la terra, lei rivolga a noi i suoi occhi misericornostra Madre Maria è lassù e ci aspet- diosi, ci rischiari la strada, ci indichi la meta, e ci mostri dopo questo esilio Gesù, il frutto ta con amore. benedetto del suo seno. E diciamo insieme: O Intanto, mentre trascorre la vita, Dio fa ri- clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!”1 splendere «per il suo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura 1. Francesco, Angelus 15 agosto 2015 LUGLIO - AGOSTO 2016
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Assunzione della Beata Vergine Maria Sagra della Pieve - programma religioso LUNEDÌ 8 MARTEDÌ 9 MERCOLEDÌ 10 GIOVEDÌ 11 AGOSTO VENERDÌ 12 AGOSTO DOMENICA 14 AGOSTO
ROSARIO MEDITATO ALLA GROTTA Ore 20.30
VIA MATRIS Ore 20.30 La S. Messa delle ore 18.00: Messa vespertina della vigilia della Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria SOLENNITA’ DELL’ASSUNTA TITOLARE E PATRONA DELLA PIEVE
LUNEDÌ 15 AGOSTO
Orario festivo - S. Messa alla Pieve ore 7.00 - SS. Messe alla Grotta: 8.30 / 10.00 / 11.30 / 16.30 ore 15.30 Celebrazione giubilare con passaggio della Porta Santa ore 18.00 S. Messa presieduta da S.E. Mons. Beniamino Pizziol, Vescovo di Vicenza
PESCA DI BENEFICENZA
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Da sabato 6 a martedì 16 agosto sarà aperta una ricca Pesca di Beneficenza a favore delle Missioni Francescane.
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Tradizionale Sagra della Pieve Sagra della Pieve - programma folkloristico GIOVEDÌ 11 VENERDÌ 12 SABATO 13 AGOSTO
Ore 18.00 Apertura stand gastronomici e aperitivi Cucina tipica, pizza, panini onti, patatine e Spritz per tutti! Ore 21.00 Musica
Dalle ore 8.00 alle 23.00 Mercatino e bancarelle Le tradizionali bancarelle e mercatini delle artigianalità locali, che sosteranno durante la giornata lungo tutta la via Pieve.
DOMENICA 14 AGOSTO
Rimangono aperte nella mattinata le iscrizioni per il pranzo delle ore 12.30, come pure per quello del lunedì 15/08. Ore 12.30 Grande pranzo con servizio al tavolo Su prenotazione. Iscrizioni possibili Domenica 14/08 mattina, presso gli Stand gastronomici. Pesca di beneficenza presso il Convento Francescano, tradizione decennale di questa manifestazione. Ore 18.00 Apertura stand gastronomici, aperitivi e dolci fatti in casa Cucina tipica, panineria e frittura di pesce. Dolci e torte fatti in casa. Ore 21.00 Musica Ore 8.30 Apertura mercatino e bancarelle Bancarelle e mercatino delle artigianalità locali lungo tutta la via Pieve. Rimangono aperte nella mattinata le iscrizioni per il pranzo delle ore 12.30.
LUNEDÌ 15 AGOSTO SOLENNITÀ DELL’ASSUNTA
Ore 12.30 Grande pranzo con servizio al tavolo Su prenotazione. Iscrizioni possibili Domenica 14/08 e Lunedì 15/08 mattina, presso gli Stand gastronomici. Ore 18.00 Apertura stand gastronomici, aperitivi e dolci fatti in casa Cucina tipica, panineria e frittura di pesce. Stand con le torte fatte in casa, a cura delle meravigliose massaie della Pieve. Ore 21.00 Musica
FUOCHI D’ARTIFICIO Ore 23.45 Spettacolo pirotecnico Il suggestivo gioco di luci e colori, i tradizionali, ma rinnovati, Fuochi d’artificio della Sagra della Pieve, chiuderanno la manifestazione e le festività.
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Festa del Beato Claudio Granzotto Triduo di preparazione in Grotta
GIOVEDÌ 1 SETTEMBRE
Ore 20.30 Preghiera del Rosario meditando gli scritti del Beato Claudio Memoria liturgica del Beato Claudio
VENERDÌ 2 SETTEMBRE
Ore 20.30 Celebrazione sul volto della Misericordia e passaggio della Porta Santa Festa Beato Claudio 2015
SABATO 3 SETTEMBRE
Ore 20.30 Santa Messa festiva del sabato
Assunta 2015 Vescovo Beniamino Pizziol alla tomba del Beato Claudio
FESTA DEL BEATO CLAUDIO Sante Messe: ore 7.00 (Pieve) – 8.30 – 10.00 – 11.30 – 16.30
DOMENICA 4 SETTEMBRE
Ore 18.00: Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Adriano Tessarollo, Vescovo di Chioggia. L’Amministrazione comunale di Santa Lucia di Piave offrirà l’olio per la lampada votiva sulla tomba del Beato Claudio. La parrocchia di Santa Lucia di Piave animerà la S. Messa.
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NATIVITÀ DI MARIA Natività di Maria
GIOVEDÌ 8 SETTEMBRE
(Festa patronale della Diocesi di Vicenza) Sante Messe ore 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.30 – 16.30 - 18.00
Calendario di altri appuntamenti importanti MARTEDÌ 2 AGOSTO Ricorrono 800 anni della festa del Perdon d’Assisi voluta da San Francesco ore 20.30 in Grotta celebrazione penitenziale e passaggio delle Porta Santa GIOVEDÌ 11 AGOSTO SANTA CHIRA D’ASSISI SABATO 17 SETTEMBRE
DOMENICA 25 SETTEMBRE
CHIESA BEATO CLAUDIO ORE 15.30 ORDINAZIONE PRESBITERALE DI FRA ALBERTO BURATO PER IMPOSIZIONE DELLE MANI E PREGHIERA DI CONSACRAZIONE DI S.E. MONS. DINO DE ANTONI, ARCIVESCOVO EMERITO DI GORIZIA
ORE 11.30 PRIMA MESSA DI FRA ALBERTO BURATO
DOMENICA 2 OTTOBRE:
SABATO 8 OTTOBRE
ORE 11.30 FESTA DEI GIUBILEI DI VITA RELIGIOSA:
GIUBILEO DELLA SCUOLA ORGANIZZATO DALL’AGESC
25° FRA LORENZO E SR. SILVIA 50° SR. GEMMA 75° PADRE STEFANO
ASSOCIAZIONE GENITORI SCUOLE CATTOLICHE
SABATO 15 OTTOBRE Sarà celebrata presso il nostro Santuario la GIORNATA FRANCESCANA promossa dal MOVIMENTO FRANCESCANO DEL NORD EST (MO.FRA.N.E.). Il MOFRANE è costituito da tutti i frati minori, cappuccini e conventuali, dalle Suore Clarisse, da tutte le Suore di ispirazione francescana e dai laici francescani presenti nel territorio del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino. La giornata inizia alle ore 9.00 presso la chiesa nuova del B. Claudio con la preghiera e la testimonianza di Valzania Ettore sul tema: “La misericordia in famiglia e in comunità”. Seguirà una liturgia penitenziale e il pranzo al sacco. Alle 14.30 si attraverserà la Porta Santa presso la chiesa della Pieve e alle 15.00 si concluderà la giornata con la celebrazione Eucaristica.
DOMENICA 9 OTTOBRE
ORE 11.30 PROFESSIONI OFS
DOMENICA 16 OTTOBRE N.B. LE MESSE DEL MATTINO SARANNO CELEBRATE ALLA PIEVE
GIUBILEO
DELL’AMMALATO E DELLA FAMIGLIA. ORE 15: PRESIEDE LA SANTA MESSA S.E. MONS. BENIAMINO PIZZIOL VESCOVO DI VICENZA.
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Gustare la Misericordia con Gioia 2016 Carissimi lettori, questo numero uscirà poco prima dell’inizio della GMG a Cracovia e, per prepararci, abbiamo pensato di riportare parte del messaggio di papa Francesco a tutti i giovani del mondo, in preparazione alla XXXI Giornata Mondiale della Gioventù che, inserita nell’Anno giubilare, avrà come tema «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7).
a cura di suor
Annachiara Rizzo
“L
a Parola di Dio ci insegna che «si è più beati nel dare che nel ricevere» (At 20,35). Proprio per questo motivo la quinta Beatitudine dichiara
felici i misericordiosi. Sappiamo che il Signore ci ha amati per primo. Ma saremo veramente beati, felici, soltanto se entreremo nella logica divina del dono, dell’amore gratuito, se scopriremo che Dio ci ha amati infinitamente per renderci capaci di amare come Lui, senza misura. […] Mi viene in mente l’esempio del beato Piergiorgio Frassati. Lui diceva: «Gesù mi fa visita ogni mattina nella Comunione, io la restituisco nel misero modo che posso, visitando i poveri». Piergiorgio era un giovane che aveva capito che cosa vuol dire avere un cuore misericordioso, sensibile ai più bisognosi. A loro dava molto più che cose materiali; dava sé stesso,
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In tempi in cui il virtuale si sovrappone al reale fino a soppiantarlo e in cui la distanza della non relazione sembra avere la meglio sulla prossimità, anche la carità rischia di perdere le caratteristiche irrinunciabili che ne fanno un elemento decisivo dell’incontro e della relazione con l’altro.
discernimento dei bisogni del corpo e dell’anima, storia quotidiana, gesto e parola, capacità di relazione, di ascolto e attenzione. In questi tempi difficili, richiamare la tradizione delle opere di misericordia significa cogliere la carità come arte dell’incontro,
come arte della relazione, come arte
La tradizione delle opere di misericordia del vivere, ma significa soprattutto sollecitare trova oggi una rinnovata attualità proprio un sussulto di umanità per non permettere al nel farsi memoria dell’essenziale, e di cinismo, alla barbarie e all’indifferenza di un essenziale che rischia di perdersi: infatti, avere la meglio. fr. Luciano Manicardi la carità è incontro di volti, concreto
spendeva tempo, parole, capacità di ascolto. Serviva i poveri con grande discrezione, non mettendosi mai in mostra. Viveva realmente il Vangelo che dice: «Mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto» (Mt 6,3-4). Pensate che un giorno prima della sua morte, gravemente ammalato, dava disposizioni su come aiutare i suoi amici disagiati. Ai suoi funerali, i famigliari e gli amici rimasero sbalorditi per la presenza di tanti poveri a loro sconosciuti, che erano stati seguiti e aiutati dal giovane Piergiorgio.
scoprire le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. Come vedete, la misericordia non è “buonismo”, né mero sentimentalismo. Qui c’è la verifica dell’autenticità del nostro essere discepoli di Gesù, della nostra credibilità in quanto A me piace sempre associare le Beatitu- cristiani nel mondo di oggi.” dini evangeliche al capitolo 25 di Matteo, quando Gesù ci presenta le opere di mi- E’ PERCHÉ NOI NON ABBIAMO MAI PATITO LA FAME; SI PROVASSE SI SAREBBE PEGGIORI DI LORO. sericordia e dice che in base ad esse SE LA(FRASE RIFERITA ALLA CURA DA RISERVARE AI saremo giudicati. Vi invito perciò a riPOVERI E AI BISOGNOSI) (FRA CLAUDIO) LUGLIO - AGOSTO 2016
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“Il linguaggio dei gesti” I Gesti dell’amore
fra
Lorenzo R aniero
56° Matrimonio Bonetti Mario e Pasetto Dorina (San Briccio di Lavagno – VR)
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elle nostre esperienze di vita, noi crediamo di più ai gesti che vediamo piuttosto che alle parole che sentiamo. Capita a tutti di sperimentare come un gesto del corpo, un’espressione del viso o un segno delle mani, smentisca quello che si sta dicendo a parole. Ad un caro amico, per esempio, possiamo chiedere come sta, sentirci dire «Bene! Grazie», e notare contemporaneamente che ha degli occhi tristi e un sorriso forzato sulle labbra. Anche se la sua espressione verbale è positiva, noi diamo maggior credito ai segni negativi che vediamo sul suo volto e nei suoi occhi, concludendo che non è vero che sta bene. I gesti, dunque, hanno un linguaggio molto più eloquente e veritiero delle nostre parole, e non sempre sono in perfetta sintonia con quello che diciamo. Mi raccontava un giovane amico, che quand’era adolescente, suo padre lo metteva spesso in guardia da certi posti in città. Gli diceva: «Figlio mio, mi raccomando: non andare mai in discoteca! Potresti vedere cose che non devi vedere». Naturalmente, queste parole suscitarono la sua curiosità, tanto che una sera si recò in discoteca con degli amici. E che cosa vide? Vide suo padre! Quella presenza imprevista e così lontana dalle raccomandazioni del genitore, smentì tutte le parole che suo padre gli aveva detto.
Se i nostri gesti parlano anche senza le parole, allora hanno bisogno di essere compresi e interpretati. Questo si rende necessario per rendere sempre più limpidi e lineari i nostri gesti di amore, liberandoli da ogni tipo di ambiguità. Ci sono almeno tre elementi che possono aiutarci a interpretare in modo corretto il significato dei nostri gesti. Innanzitutto, la cultura nella quale il gesto viene fatto. La stretta di mano, per esempio, nella nostra cultura occidentale, significa cordialità, amicizia e disponibilità all’incontro; mentre invece è quasi insignificante in estremo oriente, dove ci si saluta con un leggero inchino della testa e delle spalle. In secondo luogo, un gesto lo si comprende in base all’intenzione – consapevole o inconsapevole – con il quale viene compiuto. Infatti l’intenzione che muove i nostri gesti può essere più o meno sincera, può nascondere secondi fini o avere uno scopo subconscio. Si racconta, per esempio, che una volta, in una piccola località di mare avevano organizzato una serie di concerti di musica classica. Dopo la prima rappresentazione il pubblico diminuì di colpo. Tuttavia vi era un anziano signore che non si perdeva un solo spettacolo. La sua presenza, per quanto molto gradita agli orchestranti, non era sufficiente a far quadrare il bilancio del gruppo. Fu così che dopo alcune rappresentazioni, furono costretti a sospendere i concerti. L’ultima sera, però, l’organizzatore degli spettacoli, nell’avvisare che si sarebbero sospese le rappresentazioni, aggiunse: «Prima di congedarci da voi, desideriamo ringraziare il nostro fedelissimo amico qui in prima fila, per il suo sostegno assai prezioso. Non ha perso un solo dei nostri concerti!». L’anziano signore si alzò in piedi e balbettando qualche parola di risposta, disse: «Vi ringrazio della vostra riconoscenza, ma a dire il vero la mia intenzione era un’altra. Io sono venuto ai concerti solo perché sono sicuro che questo è l’unico posto in cui a mia moglie non verrebbe mai in mente di cercarmi!». Lo stesso gesto era interpretato diversamente dall’uno e dall’altro: solo la vera intenzione con cui si fanno le cose dice la verità delle nostre azioni.
40° Matrimonio Caliaro Celeste e Tibaldi Rina (Molino di Altissimo – VI)
Infine, un terzo elemento utile per comprendere i nostri gesti è il contesto nel quale vengono compiuti. Per esempio, un bacio dato a una persona in un incontro a due, e quindi in un contesto di intimità, ha un significato diverso dallo stesso gesto fatto pubblicamente, in mezzo a un gruppo di persone. Pur essendo la stessa azione, il contesto in cui viene fatta ti fa capire molte cose del valore e del significato di quel bacio. In conclusione, quindi, i nostri gesti hanno una forza comunicativa molto forte, capace di superare anche le parole. Proprio per questo loro valore, però, devono essere limpidi e chiari, capaci di esprimere con verità quello che vogliono dire. QUANDO TUTTO VA BENE E GLI ALTRI CI LODANO, ALLORA DOBBIAMO AVER PAURA E STARE ATTENTI, PERCHÉ SIAMO IN PERICOLO. (FRA CLAUDIO)
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Fra Claudio Amico Impennate di frate asino
Chiesa dei frati di Vittorio Veneto
P. Liberio Fochesato
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’amore di Dio e l’amore del prossimo volto da mezzo funerale. sono due porte, le quali non possono che aprirsi e chiudersi insieme (Kier- — Non posso. Non ho denaro in tasca e non mi sento di recarmi in centro del paese senza un kegaard). soldo. Fra Claudio non ha dato ai fratelli solo un pezzo di pane, un conforto biblico, una battuta di fede. — Stai tranquillo. Vieni! Ti do io cinque lire. Ha dato quella carità che si immedesima nella Chiama anche Toni, saranno metà per ciascuno. sventura altrui; quella carità che, dov’è palese il Quello corse da Toni; lo trovò a un davanzale bisogno, agisce. con gli zoccoli ai piedi. Erano tempi di deprimente miseria e di grosse privazioni. Qualcuno anche da tempo sbagliava, tentando di annegare A Santa Lucia di Piave suonavano i Vesperi, ed i dispiaceri nell’alcool; sbagliava, perché i diecco passare il giovane prof. Riccardo Gran- spiaceri sanno nuotare. Poco dopo i tre erano zotto, che poi diverrà fra Claudio. già in cammino e, giunti alla chiesa, si posero sul secondo banco. Terminate le funzioni sacre, — Donne, venite in chiesa? Vieni anche tu, fra Claudio disse con gaiezza: Bepi? — Ora dritti in osteria, e ordinate un litro. Bepi indossava il vestito di lavoro e aveva un
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Pellegrinaggio per l’anno Santo della Diocesi di Vittorio Veneto
Egli filò rapido in un esercizio e tornò con un allora. Era la banca delle tasche vuote. Quanti grosso sacchetto di pistacchi. Li pose sulla ta- poveri si sfamarono con essa! vola e, innaffiandoli di vin forte, riassestarono Ma Fra Claudio si ammalò, e i poveri furono tra il morale. i primi a saperlo. Uno gli fece visita, portando—Mondo ladro! - esclamò Bepi appena venne gli gli auguri dell’intera clientela. Lo salutò dia sapere che il prof. Granzotto si era fatto fra- cendo: « Fra Claudio, badi di curarsi, altrimenti te. - Quando era in paese, me ne pagava almeno per noi poveri la va male ». qualche quarto. Ora è perso anche quello. Era la voce di tutti. Fu scritto: cerca di vivere in modo che la tua morte rincresca anche all’impresario delle pompe funebri. Fra Claudio aveva attuato questo programma, lo attesta tale dichiarazione. Infatti, fuori del sacrificio e della morte, parlare A Vittorio Veneto, durante la guerra, si pose a d’amore per gli altri è retorica che non convince raccogliere pelli, ossi, carta straccia; poi con- e tanto meno conquista alcuno. segnava tutto a un confidente dell’Ordine Francescano Secolare, che provvedeva alla vendita. VAL PIU’ VIVERE ELEMOSINANDO CHE VIVERE DA RICCHI : Si giunse a un fondo di tremila lire, buon per NON SI GUARDA AI DENARI , MA ALL’ANIMA. (FRA CLAUDIO) Questa simpatia per i bisognosi, dopo che fu in Convento, si moltiplicò e lo guidò a sacrifici e a industrie varie.
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mese Apertura del di Maggio... della con i bambini a scuola matern di Chiampo!
Compleanno Padre Stefano Padre Stefano Marchioro nel suo 94° compleanno: con alcuni confratelli della sua fraternità , con il superiore, le suore Alcantarine preziose guide spirituali dei numerosi pellegrinaggi; alpino con alcuni alpini del forte gruppo di Chiampo, con i suoi ben 500 iscritti; e Giovanni Fanton, redattore della nostra rivista e organista del Santuario.
di Maggio Chiusura del mese
Sotto lo sguardo di Maria Spedite le vostre testimonianze e foto alla nostra Rivista grottadilourdes@libero.it
Cereda (VI)
Fossò (VE)
Trissino (VI)
Lonigo (VI)
Monte di Malo (VI)
Mortise (PD)
San Giorgio delle Pertiche (PD)
PRIME COMUNIONI CON LE PARROCCHIE DI: Lusia (RO), Mortise (PD), San Giorgio delle Pertiche (PD), Brogliano (VI), Rettorgole (VI), San Floriano di Castelfranco (TV), Creazzo (VI), Sarcedo (VI), Monte di Malo (VI), Marostica (VI), Vestenanova (VR), Trissino (VI), Madonna dei Miracoli Lonigo (VI), Breganze (VI), Cologna Veneta (VR), Meledo di Sarego (VI), Santa Maria Assunta di Sarcedo, Fossò (VE), Badia Calavena (VR), Torri di Quartesolo (VI), Campolongo Maggiore (VE), Bagnolo di Lonigo (VI), Agna (PD), Veggiano (PD), Molino di Altissimo (VI), Ronco all’Adige (VR), San Zeno di Cassola (VI), San Vincenzo Thiene (VI). LUGLIO - AGOSTO 2016
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Pellegrinaggi Maggio 2016 Totale pellegrinaggi: 148 Totale da inizio anno: 352 Scaltenigo (VE) – Solara (MO) – Monte San Giusto (MC) – Monteviale (VI) – Suore Orsoline Verona – Giubileo della Misericordia Scuola Primaria Chiampo (VI) – Classe prima media Chiampo (VI) – Romano d’Ezzelino (VI) – Cresimandi Poiana Maggiore (VI) – Rovereto (TN) – CVS triveneto – Quinta Elementare Arsiero (VI) – Suore Riviera Berica (VI) – Parr. San Vito Rimini – Passerella di San Donà di Piave (VE) – Cicognolo (CR) – Cantu’ (CO) – Iesolo (VE) – Pravisdomini (PN) – Nogarole Rocca (VR) – Casa di riposo Schio (VI) – Udine – Vago di Lavagno (VR) – Classe seconda media Alte Ceccato (VI) – Unità Pastorale Breganze e Marostica (VI) – San Zeno di Arzignano (VI) – Pozzolo (MN) – Arino di Dolo (VE) – Fombio (LO) – Misano di Gera d’Adda (BG) – Unità di Cornedo Vicentino (VI) – Unità Pastorale di Arre (PD) – Masci Verona – Castelnovo (VI) – Cagnano (VI) – Cantalupo di Cerro Maggiore (MI) – Parr. Santa Maria Ausiliatrice Treviso – Gr. Famiglie Montecchio Maggiore (VI) – Rho (MI) – Brenton (VR) – Desio (MB) – San Bonifacio (VR) – Solesino (PD) – Parr. San Pietro e Paolo Brescia – Unità Pastorale Valle del Chiampo (VI) – Bolzano – Parr. SS. Trinità Schio (VI) – Parr. San Giuseppe operaio Piacenza – Valdagno (VI) – Gonars (UD) – San Benedetto Po (MN) – Castel Rozzone (BG) – Classe Quinta elementare Arzignano (VI) – Marmirolo Marengo Pozzolo (MN) – Ferriere (PC) – Pergine (TN) – Treviso – Leno (BS) – Sovico (MB) – Unitalsi Carpi (MO) – Tarzo (TV) – Rettorgole di Caldogno (VI) – Tezze (VI) – Parr. San Francesco Cremona
Amici per la vita Rovereto (TN)
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– Bovolone (VR) – Loreggia (PD) – Monteviale (VI) – Unitalsi di Imola (BO) – Terranegra Legnago (VR) – Veronella e Zimella (VR) – Rovigo – Pizzoletta di Villafranca (VR) – Gruppo Famiglie Francescane del Veneto – Unità Pastorale Gambellara e Sorio (VI) – Teolo (PD) – Saletto di Vigodarzere (PD) – Vestenanova (VR) – Prova di San Bonifacio (VR) – Linarolo (PV) – Creazzo (VI) – Cavasagra (TV) – Maserà (PD) – Brescia – Monteortone (PD) – Centro anziani Marano Vicentino (VI) – Isola della Scala (VR) – Giubileo Carabinieri – Scuola Materna Pilastro (VI) – Terza età Parrocchia dei Filippini Vicenza – Pegognaga (MN) – Raldon (VR) – Giuliano (VI) – Ragazzi da Chioggia (VE) – Suore Vicariato Thiene (VI) – Parr. Santa Maria delle Rose Rovigo – Cresimandi Sossano (VI) – Ragazzi Catechismo Passo di Riva (VI) – Fanna Cavasso (PN) – Sporminore (TN) – Suore Mantellate Serve di Maria - Parr. Divin Lavoratore Verona – Pioltello (MI) – Combattenti e Reduci da Vigonza (PD) – Parr. Santa Croce Schio (VI) – Torre di Mosto (VE) – Regina dell’Universo Bologna – Pettorazza Grimani (RO) – Comacchio (FE) – Scardovari (RO). ESTERO: Gruppo da Guttemberg (Germania) Aiutateci ad accogliervi meglio, prenotate il vostro pellegrinaggio! Nuovo servizio telefonico per assistenza e accoglienza pellegrini chiamare:
333 2744781
Badia Calavena (VR)
Bolzano (BZ)
Cantu’ (CO)
Casa di riposo di Schio (VI)
Casette di Legnago (VR)
Chioggia (VE)
Cicognolo (CR)
Coro e Ottoni di Muzzolon (VI)
Cresimandi Poiana Maggiore (VI)
Castel Rozzone (BG)
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Cagnano (VI)
Gruppo terza etĂ Parrocchia dei Filippini (VI)
Marano Vicentino (VI)
Marmirolo Marengo Pozzolo (MN)
Monteviale (VI)
Nogarole Rocca (VR)
Piacenza
Romano d’Ezzelino (VI)
Parrocchia Santa Croce Schio (VI)
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LUGLIO - AGOSTO 2016
San Benedetto Po (MN)
Coro di Scaltenigo (VE)
Solara (MO)
Teolo (PD)
Udine
Vago di Lavagno (VR)
Amal di Legnago (VR)
Raldon (VR)
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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Vicenza IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE ALL’UFFICIO POSTALE DI VICENZA C.P.O. IL MITTENTE SI IMPEGNA A CORRISPONDERE LA PREVISTA TARIFFA
Anno Santo della Misericordia al Santuario di Chiampo
Prenotazione pellegrinaggi 3332744781
I pellegrini che giungeranno al santuario per varcare la PORTA SANTA DELLA MISERICORDIA, saranno guidati attraverso un percorso specifico fino a giungere, come afferma San Francesco, ad essere “interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito perché possiamo seguire le orme del Figlio tuo, il Signore nostro Gesù Cristo”
13 MAGGIO PELLEGRINAGGIO A PIEDI PARROCCHIA SAN ZENO DI ARZIGNANO
15 MAGGIO ALTA VALLE DEL CHIAMPO
Visitate il sito www.santuariochiampo.com e seguiteci su
Santuario di Chiampo
Banco Popolare Società Cooperativa - Agenzia di Chiampo - Piazza G. Zanella 23 Codice IBAN: IT 02 C 05034 60290 000000005540 - BIC: BAPPIT21110 A favore di Provincia S. Antonio O.F.M. - Specificare la causale del versamento (Chiesa B. Claudio … offerta … per la Rivista … )