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I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE ore 20.15: Gli Incontri di Alceo Moretti

I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE

domani Speciale Giustizia

ALCEO MORETTI DIRETTORE

Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVII - N. 3 - APRILE 2012 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: info@marchedomani.com

ore 21.00: Servizio Pubblico di Michele Santoro

E’ un tema fortemente dibattuto, che divide le opinioni. E sono molti gli aspetti che riguardano la vita di tutti i cittadini. La durata dei processi è tra le questioni più calde: certezza dei tempi, i risvolti sia dal punto di vista civile che penale. Tanti i nodi da affrontare, una riflessione anche sulla situazione carceraria Sono intervenuti: GIAN MARIO SPACCA, LUIGI TARULLI, ROBERTO GHISELLI, GIOVANNI ZINNI, DANIELE SILVETTI, DINO LATINI, SILVANA SANTINELLI, SALVATORE GIORDANO, ADRIANO FEDERICI, DAVID FAVIA

Sport

Cultura 7UDVYHUVDOLWj FRQWUR OD FULVL: presentato in Regione lo stato di attuazione del piano triennale per la cultura e le linee guida 2012

Marche Endurance Life Style alla Riviera del Conero. Evento frutto dell’incontro tra il Governatore Spacca e il Primo ministro degli Eau, Al Maktoum Vela - Mondiali Classe 2.4 mR a Porto San Giorgio dal 16 al 22 settembre

'RQQH H SDHVDJJLR: le iniziative dell’associazione Metodo Effe; mostra alla Chiesa del Gesù ad Ancona ³0DGUH YHQGHWWD´: coraggioso l’ultimo romanzo di Giancarlo Trapanese; prima nazionale nel capoluogo dorico

GLI INCONTRI DI ALCEO MORETTI

PAOLO PETRINI

Parliamo di politica La parola a: MASSIMO VANNUCCI, GIOVANNI ZINNI, AUGUSTO MELAPPIONI, PAOLO MARCOZZI, MASSIMO BACCI, MICHELA PERGOLINI, MASSIMO GIANANGELI


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MORETTI – Buonasera cari amici; mio ospite è Paolo Petrini, vicepresidente della Regione Marche, un uomo al quale –lo devo dire con assoluta e normale sincerità- la nostra comunità regionale deve molto: è

MARCHEdomani con lui, mi sento rispondere che è in Belgio o in Cina o a Barcellona, ecc. Senta, le Marche stanno uscendo da un’atroce prova della natura, che ci ha veramente dichiarato guerra con questa eccezionale nevicata che ha invaso tutto, coperto tutti, che ha reso tutto intransitabile, incomunicabile, e via dicendo. Avete avuto molto lavoro da fare? PETRINI – Sì, e si tratta della seconda grave calamità in meno di un anno, dopo l’alluvione dei primi di marzo del 2011. Questa nevicata sarà ricordata negli annali perché è stata davvero eccezionale; al di là di quella che è stata la risposta molto positiva

tirà molto, e in un periodo in cui le risorse finanziarie sono così scarse... MORETTI – ...è possibile indicare ai miei telespettatori, sia pur approssimativamente, quale potrebbe essere l’entità dei danni? PETRINI – Io credo che sarà notevolissima, certamente non inferiore a quella registrata a seguito dell’alluvione di un anno fa, quindi parliamo di diverse centinaia di milioni di euro. MORETTI – E potremo pensare di avere qualche intervento da parte del Governo centrale? PETRINI – Lo spero proprio, anche perché

mente differenziata. MORETTI – La scorsa settimana ho avuto ospite Oreficini, il capo Dipartimento della Protezione civile delle Marche: dall’intervista è emersa la partecipazione globale di tutti gli organismi, sia ufficiali che no, per fronteggiare l’emergenza, ed anche quella individuale del cittadino. PETRINI – Sì, c’è stata una risposta corale; io vorrei sottolineare l’impegno dei giovani -in particolare nel nord della regione, ad Urbino nello specifico, dove immediatamente si sono attivati per liberare le strade, per portare soccorso agli anziani soli o a chi ne aveva bisogno- e

APRILE 2012 che ha sfondato il muro creato dalla neve. Senta, lei è assessore all’Agricoltura, un settore molto importante e che ha molto sofferto della calamità neve: ho letto di danni notevolissimi... PETRINI – …i principali danni come settore economico li ha patiti senz’altro l’agricoltura: danni alle colture, danni agli allevamenti, danni legati anche ad un’interruzione di attività che poi, come tutti i telespettatori sanno, è difficile ripristinare immediatamente. Se uno non consegna a febbraio, come nessuno ha consegnato a febbraio, a marzo non ha i soldi per pagare le scadenze ai propri fornitori, e poi

che gli agricoltori marchigiani -che essendo agricoltori e marchigiani hanno un bel temperamento- si siano scoraggiati o già stanno pensando alla ripresa? PETRINI – Su questo la risposta delle istituzioni sarà determinante, più che in altri settori perché l’agricoltura è un settore “più debole”, che ha bisogno della vicinanza concreta delle istituzioni. Questi sono tempi in cui non bisogna fare affidamento al principio della speranza: ci vuole il pragmatismo della fiducia, e questo significa che ogni giorno bisogna dar prova, soprattutto a questa categoria economica, di saper mettere sul

PAOLO PETRINI

Agricoltura ferita: “Contribuiremo alla ricostruzione fino all’80%” dinamico, intraprendente, lo si cerca a Norimberga ed è già a Bruxelles… poi gli chiederò se ha mai qualche momento per fermarsi. Petrini ha cominciato in politica giovanissimo: quando aveva 34 anni la sua città, Porto Sant’Elpidio, lo ha eletto sindaco, e poi lo ha rieletto; un exploit notevole lo ha avuto quando si è presentato alle Regionali del 2005, ottenendo ben 15.464 preferenze, la maggiore votazione registrata. Come mai, secondo lei, oltre 15 mila persone l’hanno votata? PETRINI – Beh, c’erano tante persone che mi volevano bene; avevo fatto una esperienza da sindaco molto buona, densa di significati e anche di relazioni. MORETTI – Quanti anni è stato sindaco? PETRINI – Sono stato sindaco di Porto Sant’Elpidio sei anni: un’esperienza che mi ha fatto conoscere non solo nella mia città, ma anche nel territorio, e che poi ha avuto il risvolto di quel grande riconoscimento di cui lei parlava. MORETTI – (Rivolto ai telespettatori) Poi, quando Petrini è arrivato in Regione, il presidente Spacca, che è sempre molto attento ai valori, alle capacità delle persone, lo ha ‘afferrato’ (scherza) e lo ha voluto come suo vice. Come si lavora vicino a Spacca? PETRINI – L’ho detto pure in un’altra occasione: bisogna avere anche un sesto segno, cioè quello della telepatia, per cercare di capire quello che il presidente pensa, perché non è sempre facile riuscire a parlarci e quindi condividere, concordare le cose da fare. MORETTI – A chi lo dice! Quando chiamo al telefono chiedendo di parlare

da parte della Protezione civile e delle singole Amministrazioni comunali e provinciali, è stata così forte, così drammaticamente estesa ed intensa che ha procurato danni rilevanti: si prevede ammonteranno

abbiamo già speso molto per limitare i disagi di queste ultime settimane, per far sì che potessero essere raggiunti tutti, che nessuno rimanesse isolato, per far sì che la neve non producesse ulteriori danni.

quello degli agricoltori: la risposta che questi ultimi hanno dato con i loro mezzi è stata determinante per affrontare senza ulteriori gravi disagi l’emergenza. MORETTI – Questo è vero.

rincorrere questi aspetti diventa difficile, soprattutto per un’agricoltura che purtroppo non ha margini operativi alti e quindi è sempre molto in equilibrio nel dare e nell’avere. Quindi una nevicata, e di questa

ad una cifra notevole. MORETTI – State avviando una stima? PETRINI – Qualche prima stima è stata fatta, ma è davvero ancora molto presto perché non abbiamo avuto solo i danni per l’interruzione di intere attività economiche o quelli che riguardano le strutture e le infrastrutture: avremo danni anche nel tempo, perché c’è il rischio di dissesti idrogeologici causati da tanta quantità di neve che si scioglie: anche lo stato delle nostre strade ne risen-

Io credo che per quel che riguarda le somme urgenze, cioè tutto quello di cui abbiamo avuto bisogno per affrontare il fenomeno nel momento in cui si è verificato, il Governo si sia già impegnato: impegnato quindi a rifondere le risorse ai Comuni, alle Province, alla Protezione civile, alla Regione. Poi c’è la partita dei danni ai privati, in particolar modo alle attività economiche, oltre che alle infrastrutture, e a riguardo c’è da lavorare molto di più e in maniera necessaria-

PETRINI – Io conosco agricoltori che non hanno dormito per tre notti di seguito, che sono stati sempre in moto con i loro mezzi per liberare le strade di accesso a luoghi o edifici che erano rimasti isolati e dove erano persone che non avevano nessun altro a cui rivolgersi. MORETTI – Posso rafforzare questa sua dichiarazione con una testimonianza: mio figlio abita a Candia e dopo due giorni di sbarramento, di assedio, ha visto arrivare un trattore

entità, era proprio l’ultima cosa che avremmo voluto avere... MORETTI – …ho letto particolari drammatici: morte di animali… PETRINI – …morte di animali, stalle crollate, crollati anche altri accessori agricoli come fienili e magazzini; perse a volte le scorte, perso il fieno nei fienili, per non parlare poi delle tante coltivazioni che sono andate bruciate dal gelo una volta che la neve ha cominciato a sciogliersi. MORETTI – Lei pensa

tavolo dei provvedimenti concreti, così come abbiamo fatto non appena ci siamo resi conto dell’entità di questo dramma. Noi possiamo assicurare a tutti che contribuiremo alla ricostruzione: tutti potranno ricostruire ciò che è stato distrutto dalla neve godendo di contributi fino all’80 per cento dell’investimento che andranno a fare. Io credo che questa sia una risposta già molto positiva. MORETTI – E penso sarà produttiva. PETRINI – Siamo già organizzati per fare immediatamente un bando che riguardi agricoltori ed allevatori che hanno avuto le strutture di fatto crollate; stiamo inoltre approntando degli strumenti di carattere finanziario, per rendere più agevole affrontare questi momenti così difficili. Un credito di funzionamento, non solo un credito per l’investimento. MORETTI – A proposito di utili, sostegni, eccetera: i giovani sono intenzionati ad entrare nell’agricoltura? PETRINI – Io sono di ritorno da un evento a Firenze organizzato da Coldiretti e a cui hanno partecipato 500 giovani provenienti da sette regioni d’Italia: sono situazioni in cui davvero si tocca con mano la nuova volontà che vi è da parte di molti giovani di entrare in questo settore; tra l’altro parliamo di giovani laureati e con lauree a volte anche ‘pesanti’, diciamo così, lauree che forse consiglierebbero di intraprendere altre carriere e che invece vengono spese con molta passione ed entusiasmo -molto spesso da giovani non figli di imprenditori agricoli- in questo lavoro così difficile, anche


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APRILE 2012 se così affascinante. Con molta passione, dicevo, ma soprattutto con molta creatività e fantasia. MORETTI – Ho letto di un suo intervento, durante questo evento di Firenze, molto solido, molto efficace; su che cos’era? PETRINI – Abbiamo cercato di far capire le modalità attraverso le quali le istituzioni possono supportare, tutelare, aiutare i giovani che intendono affrontare questo tipo di esperienza imprenditoriale. Nelle Marche lo abbiamo fatto attraverso un sistema misto di credo nell’investimento, di contributo all’investimento, che ha funzionato molto bene e che altre Regioni hanno imitato. Ma lo abbiamo fatto anche attraverso una produzione normativa, legislativa, a supporto di questa attività, e, soprattutto, attraverso una modalità di carattere culturale, cercando di mettere in campo dei provvedimenti che mettano maggiormente in relazione la campagna e la città che, come sappiamo, storicamente non si sono più parlate. E questo non parlarsi ha prodotto molti danni: il grande patrimonio che è nelle nostre zone rurali spesso viene visto solo come uno sfondo paesaggistico da guardare e non da vivere. MORETTI – La sua attività è talmente vasta che debbo saltare velocemente da un punto all’altro. Lei è presidente di Ogm free, che raccoglie 57 Regioni in tutta Europa. Che cos’è questa attività? Tanto non ne aveva già abbastanza (scherza)… PETRINI – …sì, però è coerente con quello che faccio, anzi consolida quello che facciamo nelle Marche. MORETTI – Il fatto che 57 Regioni di tutta Europa abbiano scelto come loro presidente un marchigiano mi ha riempito di orgoglio. PETRINI – Non hanno scelto Paolo Petrini, hanno scelto le Marche perché le Marche sono una regione che negli anni, negli ultimi anni in particolare, ha mo-

strato molta coerenza su quello che è il profilo che vuole darsi sotto l’aspetto ambientale, anche riguardo alla risposta alle nuove sfide, sia dell’energia, sia del nostro vivere quotidiano. E quello della non introduzione degli organismi geneticamente modificati è un aspetto molto importante, anche più importante di quanto i cittadini possono percepire, perché cambia completamente il paradigma non solo dell’agricoltura europea, ma anche del tipo di vita che si fa in Italia e in Europa.

ganismi geneticamente modificati siamo avvantaggiati, perché siamo tutti d’accordo verso un unico obiettivo, anche se molto spesso sulle modalità da adottare per raggiungerlo ci differenziamo. E’ difficile, invece, mettere poi d’accordo gli Stati europei, perché trovare un compromesso riguardo agli Ogm è difficile: è difficile far coesistere, ad esempio, una coltivazione di mais transgenico con una coltivazione di cereali biologici che magari servono a produrre quella pasta che stava con

andare in un luogo. Tra gli altri importanti motivi è la qualità del cibo e del vino: c’è un turismo che intorno a questi aspetti si è sviluppato fortemente negli ultimi anni. La mia presenza alla Bit, tra l’altro insieme ai Cuochi di Marca, stava dunque a dimostrare le azioni che abbiamo posto in essere negli ultimi anni e quindi quanto possa essere intrigante venire nelle Marche per guardare, per vivere i nostri paesaggi e per assaggiare le nostre eccellenze. MORETTI – E’ stata

E’ il settore più colpito dall’emergenza maltempo: danni alle coltivazioni e agli allevamenti, crollo di strutture, interruzione di attività. “Sono tempi in cui serve il pragmatismo della fiducia: significa che bisogna dar prova, soprattutto a questa categoria economica, di saper mettere sul tavolo provvedimenti concreti, così come abbiamo fatto non appena ci siamo resi conto dell’entità di questo dramma”. Gravi le conseguenze dell’eccezionale nevicata del febbraio scorso: la seconda calamità nelle Marche in meno di un anno, dopo l’alluvione. “L’agricoltura ha bisogno della vicinanza delle istituzioni”: lo ribadisce, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti, Paolo Petrini, assessore con delega e vicepresidente della Regione. Durante la trasmissione inciso sugli strumenti finanziari che si stanno approntando per sostenere il comparto nelle difficoltà del momento Io presiedo appunto queste 57 Regioni che si oppongono all’introduzione degli organismi geneticamente modificati, perché questi ci farebbero perdere la nostra identità. MORETTI – In questi organismi così molteplici e multiformi è difficile trovare una coerenza, una combinazione di intenti, eccetera? PETRINI – L’Europa esiste perché esiste il compromesso. Nel caso degli or-

La qualità dell’ambiente e del paesaggio è il motivo principale per cui si sceglie una meta. Tra agli altri importanti motivi è la qualità del cibo e del vino: c’è un turismo che intorno a questi aspetti si è sviluppato fortemente negli ultimi anni

così tanto successo esposta al BioFach di Norimberga. MORETTI – Ci si riesce qualche volta a mettere d’accordo? PETRINI – In Europa a volte ci si riesce, per fortuna. MORETTI – Ultimamente l’abbiamo captata alla Bit? Che cosa faceva alla Bit? PETRINI – Quello è il posto dove si dà visibilità a tutta l’attività turistica della regione e parte della promozione turistica, anche

della base motivazionale che noi diamo ai turisti che vengono nelle Marche, coincide con le mie deleghe, quelle legate al mantenimento del paesaggio, naturalmente attraverso l’agricoltura, e quelle legate alle eccellenze enogastronomiche. Oggi il motivo principale per cui si sceglie una meta riguarda la qualità dell’ambiente e del paesaggio, e questo è vero anche in senso contrario: se manca la qualità dell’ambiente e del paesaggio, quello è il primo motivo per non

un’edizione della Bit frequentata, mi sembra. PETRINI – Molto frequentata; non lo dico per compito di istituto, ma lo stand della Regione Marche era senz’altro il più bello e sicuramente uno dei più frequentati. MORETTI – Questo è importante. Senta, invece che cosa è andato a fare a Norimberga? PETRINI – A Norimberga c’è la più importante mostra mondiale del biologico: 120 i Paesi del mondo presenti, con stand immensi dell’India, con stand della Cina, perché ormai tutti puntano ad una alimentazione di qualità o comunque che salvaguardi l’aspetto salutistico. Le Marche in quel luogo godono di una reputazione eccezionale, perché sono state una delle prime Regioni -tanti anni fa, quando io non c’ero ancora- ad esporsi sul biologico: all’appuntamento di Norimberga hanno sempre partecipato e, nonostante nel corso degli anni le risorse siano sempre meno, soprattutto per fare queste attività promozionali, la nostra è una delle poche Regioni italiane ancora presenti al BioFach, insieme all’Emilia Romagna, alla Sicilia e ad altre due o tre realtà. Lì possiamo presentare i nostri prodotti, quelli che in Germania ci riconoscono tutti, ma non solo in Germania, in generale in Europa e devo dire anche nel mondo, in Giappone solo per fare un esempio. Prodotti di alcune nostre grandi aziende, di altre più piccole per la pasta, per il vino, per tanti trasformati che pure godono di questa reputazione del territorio e che hanno un notevole successo sui mercati internazionali. MORETTI – A proposito di vino, ho letto che lei si è molto attivato per l’export dei nostri prodotti. C’è un buon andamento? PETRINI – Ormai lo sappiamo che il segreto di un

PAGINA prodotto sta anche nella sua promozione: se non si riesce a rappresentarlo in maniera corretta ai consumatori è difficile poi che questo prodotto possa essere apprezzato. Noi abbiamo concentrato moltissime risorse sulla promozione, in particolare del vino, perché è uno di quei prodotti che rompono le barriere, riuscendo a mostrare anche la qualità di un territorio. L’abbiamo fatto in maniera non solo condivisa ma anche molto apprezzata fuori dalle Marche, dando una notevole responsabilità ai consorzi di tutela. MORETTI – Fortunatamente avete molto ben indovinato la campagna con Dustin Hoffman: in America ha avuto grande successo. PETRINI – Chi ha realizzato quella campagna è stato davvero formidabile. MORETTI – Senta, com’è vista la green economy dal mondo dell’agricoltura marchigiano? PETRINI – Come una frontiera da raggiungere e come una strada da percorrere, così come stiamo già facendo. E lo facciamo non solo attraverso il principio della green economy, quindi cercando di declinare tutto ciò che mettiamo in campo secondo quella logica, ma anche concretamente: parlando della produzione di energia, attraverso le varie filiere regionali sulle biomasse, la filiera dell’olio energia, la filiera del biogas. Stiamo cercando di dare molto spazio allo sviluppo di questi impianti nelle aziende agricole, valorizzando quelli che sono per lo più i sottoprodotti, cioè gli scarti dell’agricoltura. MORETTI – Senta, l’agriturismo come va? Se non sbaglio, sono più di 800 gli agriturismi marchigiani… PETRINI – …gli agriturismi registrano percentuali di arrivi e presenze in aumento: io credo si tratti di una rete formidabile ancora da valorizzare appieno, perché potremmo proporre pacchetti turistici che all’interno del nostro spazio rurale, mettendo appunto a sistema questa rete, permettano al turista di apprezzare le qualità storico architettoniche del nostro territorio, oltre che le sue eccellenze enogastronomiche. MORETTI – A chiusura debbo dire che ho letto con interesse il suo intervento rivolto all’Unione europea, disapprovando il fatto che si premi la quantità e non la qualità nell’agricoltura. PETRINI – L’agricoltura è il settore che assorbe all’incirca il 40 per cento di

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tutto il bilancio europeo e anche per il prossimo periodo di programmazione l’importanza sarà la stessa; all’interno della riforma della politica agricola comunitaria stanno, tuttavia, prevalendo dei principi che non piacciono molto a noi marchigiani e neanche a noi italiani in generale, perché si premia la superficie: chi ha più terra più prende, mentre secondo noi andrebbe premiato il lavoro che fanno gli agricoltori e quindi il valore aggiunto che danno alla produzione, soprattutto coloro che sono capaci, attraverso l’innovazione, attraverso nuove competenze, di valorizzare al massimo i prodotti della terra. Premiare di più le grandi distese polacche o rumene piuttosto che le nostre colline a me sembra sbagliato. MORETTI – Alla fine le chiedo, dall’alto della sua autorevole posizione, che lei ripeta quanto ha già detto per tranquillizzare tutti coloro che ci telefonano preoccupati al giornale perché hanno subìto danni in seguito all’eccezionale nevicata e devono ricostruire, rimettere insieme pezzi di attività, eccetera: possono quindi trovare aiuto nell’organismo regionale? PETRINI – Rispondo di sì, e in particolare per quelle che sono le mie deleghe; quindi, per alcune certezze che posso già trasmettere, non solo in termini di impegno ma con molta concretezza, lo ripeto: per quello che riguarda le strutture agricole, la ricostruzione sarà all’80 per cento finanziata dalla Regione Marche. Dunque anche gli agricoltori che cominceranno da questa settimana a ricostruire, ad esempio, la propria stalla, potranno vedersi riconoscere quella spesa nel momento in cui faremo il bando e diventeranno beneficiari di questo contributo. MORETTI – Questo è molto incoraggiante e tranquillizzante. La ringrazio molto. PETRINI – Grazie a lei. MORETTI – Grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.

Trasmissione del 23 febbraio 2012 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti Marche domani - Anno XXVII Numero 3 - Aprile 2012 Direttore responsabile Alceo Moretti Gestione editoriale Gruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l. C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082 E-mail: info@marchedomani.com Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti Consiglio: Sergio Moretti Stampa Rotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN) Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: info@rotoin.it Chiuso in tipografia il 20 marzo 2012 Prestampa Ediga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN) Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodica Spedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50% Pubblicità GRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail info@alceomoretti.it www.alceomoretti.it


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APRILE 2012

Calamità neve - Il punto sull’attività della Protezione civile delle Marche da parte del Capo del Dipartimento, Roberto Oreficini, ospite della trasmissione “Incontri” condotta da Alceo Moretti

“Volontariato, la vera forza del nostro sistema” ROBERTO I. ROSSI

e recenti ed ormai storiL che nevicate, i terremoti, le alluvioni e il Congresso eucaristico, sono gli eventi che hanno richiesto un grande impegno oltre che da parte nostra, soprattutto quello attivato dal volontariato”. E’ quanto ha evidenziato, televisivamente, il Capo Di-

Roberto Oreficini partimento della Protezione civile delle Marche, Roberto Oreficini, nel corso della tra-

smissione degli “Incontri”, condotta da Alceo Moretti, andata in onda, di recente, sulle frequenze di Tv Centro Marche, e che è possibile vedere nel sito internet www. alceomoretti.it. Oreficini ha poi sottolineato: “L’aspetto più bello del nostro lavoro non è la passione e la competenza di tutti i professionisti, noi compresi, oltre a Regione, Provincia, Comuni, Vigili del fuoco, Forze armate, Forze di polizia, ma è l’apporto del volontariato. I volontari con la loro presenza e generosità costituiscono per noi uno stimolo e sono spesso ricchi di fantasia, riescendo a proporre delle

soluzioni che magari derivano dalla loro esperienza locale e dalla conoscenza del territorio, quindi credo che questa sia la vera forza che anima tutto il sistema”. “In questo particolare momento che abbiamo vissuto a seguito delle bufere di neve –ha precisato Oreficini- abbiamo avuto tanti gesti di solidarietà, e questo è un altro aspetto importante della comunità marchigiana, perché i disagi per i cittadini sono stati veramente notevoli, con le scuole chiuse, i mezzi di trasporto che hanno avuto difficoltà nel transitare, le complessità nell’approvvigionamento dei viveri”. Un inciso: “La

Longevità attiva, il sostegno del Ministero Pieno sostegno del ministro della Salute al progetto di Italia longeva, al centro del recente incontro a Roma del presidente Gian Mario Spacca con Renato Balduzzi. Regione e Ministero, in quanto promotori del Network e animatori della relativa Fondazione, hanno ribadito la totale collaborazione, in particolare per rafforzare la strategia di Italia longeva, vero e proprio “catalizzatore” di tutte le iniziative legate all’autonomia dell’anziano ed al suo benessere, relative sia alla sfera psicologica e sociale sia agli aspetti tecnologici e di ricerca. Spacca ha illustrato al ministro Balduzzi l’investimento di natura

finanziaria e progettuale della Regione Marche sulla longevità attiva. Da parte sua il ministro ha riconosciuto come il tema abbia una rilevanza nazionale: l’Italia, ha sottolineato, vuole esercitare a riguardo un ruolo importante nell’anno che l’Europa ha dedicato all’active ageing. Un tema che le Marche riescono ad interpretare appropriatamente in funzione dell’elevata aspettativa di vita che presentano: nei prossimi mesi esse daranno vita ad una serie di iniziative di approfondimento e progetti sugli argomenti importanti della ricerca per l’anziano, tra cui una riflessione tecnica a cui il ministro ha annunciato la

sua presenza. “La Regione Marche –ha commentato Spacca– ha posto la longevità attiva come progetto di innovazione e sviluppo che riguarda l’intera comunità regionale. La risposta da parte del sistema Marche, in tutte le sue componenti, è molto positiva: dalle istituzioni sanitarie all’Università, dalle imprese alle strutture scientifiche e di ricerca, il movimento di interesse e di attività che si è creato attorno a questa area è molto ambizioso. Siamo soddisfatti per il sostegno che anche il ministro Balduzzi ha espresso nei confronti di questa strategia e la ferma volontà di supportarla con grande determinazione”.

preoccupazione più grossa –ha spiegato Oreficini- è stata quella di non riuscire a garantire il soccorso sanitario a tutte le persone che ne avevano bisogno, perché chiaramente il soccorso sanitario è collegato all’utilizzo delle strade: in alcuni casi ci sono stati dei blocchi stradali dovuti agli autocarri e ad altre tipologie d’interruzione della viabilità, quindi questa è stata la nostra preoccupazione più grande, fortunatamente i soccorritori sono riusciti ad arrivare ovunque, in alcuni casi utilizzando gli sci, con dei medici che hanno utilizzato le motoslitte, gli sci ed anche strumenti originali, addirittura in un caso un medico è calato da un elicottero in piena notte”. Un appunto: “I cittadini hanno avuto forti disagi, però in questo meccanismo è scattata la solidarietà, con persone che si sono ospitate reciprocamente; noi abbiamo fatto uscire da casa circa trecento persone che erano in zone potenzialmente a rischio di isolamento, gran parte di queste persone sono state ospitate da conoscenti e da altri soggetti che hanno messo volontariamente a disposizione le loro abitazione. Que-

sto è un aspetto importante della nostra collettività”.. Una curiosità: “Il pericolo maggiore –ha sottolineato Oreficini- è stato quello del peso della neve sui tetti: un metro cubo di neve se si consolida pesa oltre quattrocento chili, quindi questo fa capire qual è il peso del carico che incide sui tetti. L’operazione che è stata fatta, grazie ai Vigili del fuoco, alla Guardia di finanza che ha mandato un reparto specializzato ed anche al Soccorso alpino,

è stata proprio di assoluta sicurezza nel rimuovere la neve dai tetti, scongiurando il pericolo del crollo”. Infine, un consiglio: “Il pensiero globale –ha concluso Oreficini- è quello che purtroppo ci stiamo accorgendo, per una serie di motivi, che il sistema di Protezione civile deve essere sempre funzionante, perché praticamente ci sono queste situazioni che sono nuove, anche, in qualche modo, rispetto alla nostra cultura”.

Trasmissione del 16 febbraio 2012 www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

Alluvione, firmata l’intesa per lo stanziamento di 25 milioni Nei giorni scorsi il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha espresso l’intesa sullo schema di ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri “Primi interventi urgenti per fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi meteo nel marzo scorso”, che, oltre alle disposizione normative, pre-

vede uno stanziamento di 25 milioni di euro da parte dello Stato. La Giunta regionale, su proposta del presidente Spacca, ha trasmesso all’Assemblea legislativa la proposta di legge che toglie l'addizionale sulla benzina per l'alluvione del 2011. Un aumento di 5 centesimi al litro che la Regione aveva dovuto imporre per poter accedere ai fondi nazionali della Protezione civile e che ora, una volta divenuta legge la proposta presentata, verrà eliminato. “Nel ringraziare il sottosegretario alla

presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà e il capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli –ha commentato Spacca- per la disponibilità dimostrata che ci consente di assicurare una prima risposta, anche se parziale, alle popolazioni interessate da questa grave emergenza, devo comunque evidenziare che la somma messa a disposizione consentirà solo il rimborso delle spese di somma urgenza anticipate dagli enti locali e il pagamento delle imprese che hanno effettuato i primi interventi di sgombero del fango e dei detriti. Chiedo quindi che questa calamità venga tenuta in debita considerazione nel caso dovessero essere reperite nuove risorse”.

TUTTE LE SETTIMANE su E'TV Marche (canale 12) - e su TV Centro Marche (canale 10)

L'approfondimento economico del territorio SEGNA IN AGENDA venerdi: ore 23.00 (E'TV Marche) / ore 23.40 (TV Centro Marche) sabato:ore 14.00 (TV Centro Marche) / ore 19.00 ((E'TV Marche) domenica: ore 14.00 (E'TV Marche)


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APRILE 2012

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PESARO 2012 GINNASTICA IN FESTA FIERA DI PESARO

22-30 GIUGNO 2012

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Comune di Pesaro

Provincia di Pesaro e Urbino

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I pareri politici

APRILE 2012

Le domande

Pagina a cura di Roberto I. Rossi Massimo Vannucci, onorevole Partito democratico

1 - Riforma mercato del lavoro: come vede il futuro? 2 - Liberalizzazioni: il Governo Monti ha imboccato la strada giusta? 3 - L’attivazione dell’Imu-Imposta municipale unica è appropriata?

Giovanni Zinni, consigliere regionale Pdl

Interviste del 7 marzo 2012

“Lavoro, l’obiettivo è difendere i diritti”

“Imu: la prima casa è una forzatura”

1 – “L’Italia ha finalmente avviato un processo di riforme strutturali, quindi dobbiamo approfittare di questa fase di grande coalizione. Tra le riforme, quella che riteniamo sia indispensabile riguarda le pensioni. Le liberalizzazioni sono importanti da attivare per avere un mercato più aperto, soprattutto nei confronti dei giovani. Un’altra sfida in corso è quella delle semplificazioni. Un’altra ancora riguarda il lavoro, tenendo presente l’obiettivo nel difendere i diritti dei cittadini”. 2 – “Sì; però abbiamo notato forti resistenze. Molti aspetti del decreto sono collegati alle pianificazioni dei vari settori, come i taxi e le farmacie. Pur non avendo liberalizzato diversi settori, molte le proteste che sono state espresse da parte di vari ordini. Le liberalizzazioni servono per adeguare il nostro Paese alla realtà europea, avendo gli italiani delle maggiori opportunità di lavorare in tutta l’Europa. Il mercato del lavoro deve essere il più aperto possibile”. 3 – “Sì, lo è, considerata l’opportunità che offrirà nel ridurre quanto più possibile il deficit dello Stato. Purtroppo, c’è un disequilibrio tra le entrate derivanti dalle tasse sui redditi, dai consumi, dall’Iva, dalle rendite e dai patrimoni. L’obiettivo è di riequilibrare il tutto. Con l’attivazione dell’Imu abbiamo introdotto una tassazione sul patrimonio come accade in Europa. L’Imu dovrà servire per diminuire la tassazione dei redditi, soprattutto quelli più bassi. L’avvio dell’Imu è stato d’obbligo per ridurre, come già detto, il grande deficit statale. La riforma fiscale si dovrà occupare di una migliore distribuzione delle tasse, soprattutto chiedendo di più a chi ha di più, per non creare ulteriori problemi a chi ha i redditi più bassi, considerato l’attuale periodo condizionato dalla perdurante crisi economica”.

1 – “Credo che non si stia ancora trovando il giusto dialogo fra le forze sindacali e quelle imprenditoriali: da un lato i sindacati hanno ragione a contrastare la precarietà diffusa che è un male e non un bene del sistema economico capitalista occidentale, checché venga affermato il contrario qualche da parte di qualche esponente incauto del Governo, dall’altra gli imprenditori rivendicano giustamente di non rimanere talvolta prigionieri di forze lavoro non efficienti. Questa dialettica fra le parti o prende la strada di riformare il mercato del lavoro insieme all’insegna dello sviluppo oppure non ci saranno vincitori, ma solo il deserto morale...”. 2 – “Mi dispiace, ma anche qui occorre fare una precisazione: in termini di percorso sono d’accordo con l’impegno intrapreso da Monti, anche perchè le liberalizzazioni facevano già parte del programma politico del mio partito al governo, ma quello che si stava facendo a tassisti, farmacisti, avvocati, ecc., mi era sembrata una deregulation pericolosa e dannosa e non una liberalizzazione. Le modifiche operate grazie anche al Pdl mi fanno digerire meglio il discorso...”. 3 – “Come meccanismo di semplificazione tributario sì, anche se averci inserito la prima casa è una forzatura contro la giusta abolizione dell’Ici. Con maggior rigore si poteva evitare... In ogni caso, i Comuni non hanno guadagnato niente: il sistema di sussidiarietà impone al Governo Monti di trovare altre risorse per Comuni e Regioni, altrimenti vi è il rischio del blocco dei servizi e della programmazione al di là della sanità. C’è ancora molto da lavorare oltre il rigore: anche Regioni e Comuni fanno parte del sistema dello sviluppo”.

Lettera aperta di Giuseppe Righetti ai parlamentari e consiglieri regionali delle Marche

“Serve una legge sulle lobby” Dal pesarese Giuseppe Righetti, già senatore, segretario della 1a Commissione Affari interni e costituzionali del Senato della Repubblica nella V Legislatura, riceviamo e di seguito pubblichiamo la lettera aperta dallo stesso rivolta, in tema di lobby, ai parlamentari

e ai consiglieri regionali delle Marche. “Desta preoccupazione che le varie forze politiche si siano ben guardate dal richiedere e dal proporre nuove ed efficienti leggi per regolamentare l’attività delle lobby che operano liberamente ed anche

COMUNE DI ANCONA È indetta procedura aperta per l’aggiudicazione del servizio di gestione, conduzione impianti e manutenzione immobile sede della procura e Tribunale per i minorenni di Ancona per la durata di 4 anni – CIG 3926738EB1. Importo complessivo presunto dell’appalto per l’intera durata dell’affidamento: € 280.000,00 I.V.A. esclusa. Oneri sicurezza pari a zero. Il servizio verrà aggiudicato con il criterio del prezzo piu’ basso. Le offerte devono pervenire al Comune di Ancona – Ufficio Protocollo – P.zza XXIV Maggio 1 – 60100 Ancona entro e non oltre ore 12.00 del 16/04/2012. I requisiti e le modalità di partecipazione sono riportati nel bando di gara in pubblicazione su G.U.U.E,G.U.R.I.,Albo Pretorio, sito internet del Ministero Infrastrutture e profilo committente . Il disciplinare di gara contenente norme integrative del bando, il capitolato speciale di appalto, la relazione tecnico-illustrativa e la modulistica di gara sono disponibili sul sito Internet del Comune di Ancona. Per informazioni contattare: Area LL.PP. 071/222.2544 – U.O. Bandi e Gare 071/222.2592 Ancona, 27.02.2012

IL DIRETTORE AREA LL.PP. (Ing. L. Lucchetti)

disinvoltamente nel nostro Paese. In Italia i gruppi di pressione e le lobby non sono regolamentati dalla legge e, di conseguenza, vengono soppiantati da gruppi di affaristi che agiscono indisturbati fino a che la magistratura non li smaschera, e ciò avviene anche troppo tardi. In democrazia è legittimo che un gruppo di pressione, attraverso un processo trasparente e codificato, ponga le sue questioni e dia il suo contributo all’attività delle istituzioni. Ma occorre che tutti agiscano nell’ambito di una legge che regolamenti le lobby, per cui tutti ne conoscano i movimenti e sia più facile impedire azioni illecite all’ombra del potere. Occorre mettere tutti nella condizione di incidere sull’iter formativo delle leggi, senza consentire vie privilegiate a nessuno. Per combattere la corruzione e spezzare ad ogni livello istituzionale i rapporti deviati tra politica e faccendieri occorre una legge che regolamenti l’attività delle lobby, portandole alla luce del sole. Non mancano utili esempi in vari altri Paesi altamente democratici come gli Stati Uniti. Tutti i parlamentari e i consiglieri regionali delle Marche potrebbero promuovere e sollecitare l’approvazione di una legge che regolamenti l’attività delle lobby sul piano nazionale e a livello regionale. Nell’attuale situazione in cui versa il Paese essa è necessaria. Occorre un atto di coraggio davvero riformista per avvicinare l’Italia al livello delle democrazie avanzate”.

I giovedi di TVCM: Incontri di Alceo Moretti - ore 20.15 Servizio Pubblico di Michele Santoro - ore 21.00

su

CANALE 10

34° anno

ENRICO CAPPANERA Amministratore delegato Energy Resources Giovedi 22 marzo ore 20.15 Domenica 25 marzo ore 14.00


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Elezioni amministrative 6 maggio 2012 - I candidati per il Comune di Jesi Augusto Melappioni, centrosinistra

“Una politica che diventi forza culturale innovatrice” “La decisione di presentare la mia candidatura per guidare Jesi non è stata semplice: Jesi è una città con una grande tradizione di democrazia, lavoro, attenzione alle persone più deboli. Ho deciso di candidarmi perché penso di avere esperienza, capacità ed impegno che voglio offrire per restituire Jesi al suo ruolo autorevole di capofila di una comunità allargata. Debbo qui rin“Ho 63 anni, sono sposato, ho due figli, sono nato e risiedo a Jesi, dove ho frequentato tutti gli studi, conseguendo la maturità classica; mi sono laureato in Giurisprudenza a Macerata. Avvocato cassazionista, insegnante, revisore contabile, sono stato presidente del Club alpino italiano di Jesi, consigliere comunale di Jesi, presidente dell’Avis comunale di Jesi e dell’Avis provinciale di Ancona, difensore civico del Comune di Jesi; ho fondato la Camera arbitrale Aesina, della quale sono rimasto presidente fino alla fusione con la Camera arbitrale Levi della Ccia di Ancona, dove tuttora sono membro del consiglio arbitrale

graziare i tanti che hanno partecipato alle primarie della coalizione di centrosinistra e quanti, con il loro voto, mi hanno candidato alla guida della coalizione per le prossime amministrative. Facile e scontato dire che è un onore, ma è così che sento questo impegno. Gli jesini sono orgogliosi della loro città, ma vivono il disagio di una città con tante ferite, che sta smarrendo identità e ruolo che ne

all’ambiente, creativa, solidale. E’ una città che sviluppa e integra l’imprenditoria, si dà nuove regole urbanistiche misurate sui bisogni della gente e di chi investe sul lavoro, ha attenzione per le eccellenze che la animano e animano il suo territorio. Jesi ha bisogno di tutto questo. Ma ha soprattutto bisogno di una politica che diventi forza culturale innovatrice, che ascolti e coinvolga, per rimettersi in gioco e tornare a competere. Il forte consenso espresso dalla gente alle primarie ha fatto comprendere quanto la città voglia, al di là delle colorazioni politiche, una guida per rimboccarsi le maniche e proiettarsi verso il futuro”.

Paolo Marcozzi, Popolo della libertà

e componente del comitato tecnico; attualmente sono presidente dell’Associazione forense jesina. Ho praticato con buoni risultati il tennis e pratico assiduamente l’escursionismo e il ciclismo; curo gli hobby della fotografia,

Altri obiettivi: “Creare un osservatorio sul grado di attuazione del Prg e rivitalizzare il centro storico”

avevano consentito la crescita e su cui sovente anche gli altri Comuni della Vallesina facevano riferimento per avere maggior peso dove… il peso conta: nei circuiti economicoimprenditoriali, in provincia come in regione. Jesi ha perso slancio, questo va detto. E’ depressa, inattiva? Si cerca solo di risolvere la questione del momento, senza guardare al futuro, senza la voglia di mettersi in gioco? Sono

domande cruciali per chi intenda amministrare la città e abbia a cuore la qualità della vita della sua comunità, perché da esse possono scaturire e ingigantire atteggiamenti di generalizzazione e di antipolitica, oggi fin troppo comuni. Le risposte che saremo capaci di dare possono però operare una svolta e, soprattutto, dare un futuro ai nostri giovani. I temi strategici su cui lavorare sono tanti: lavoro, sicurezza sociale, cultura, turismo, sanità e altro ancora. La città ha bisogno di scelte rapide, partecipate e misurate sui bisogni, le aspettative e le idee della gente. La Jesi che ho in mente è una città curata, che lavora per il lavoro, sensibile

“Eliminare gli sprechi e servizi sociali efficienti” della filatelia, della numismatica e del ‘fai da te’; mi diletto di lettura e scrittura, in lingua e in dialetto; amo il cinema, il teatro e la musica, specialmente la lirica; m’interesso di storia, anche locale; viaggio (non quanto vorrei) per cultura e per diletto. Il mio programma elettorale prevede una forte discontinuità nei confronti del passato: eliminazione degli sprechi, gestione ‘leggera’

ed efficiente del Comune, definizione delle priorità e ascolto dei cittadini (democrazia amministrativa partecipativa), riduzione delle società partecipate e di scopo, ordine e sicurezza sul territorio, servizi sociali efficienti e non assistenziali, costante manutenzione ordinaria delle infrastrutture che eviti quella straordinaria, creazione di un osservatorio sul grado di attuazione del

piano regolatore, rivitalizzazione del centro storico con incentivi per la ristrutturazione e maggiore elasticità nelle variazioni delle destinazioni urbanistiche, salvaguardia, rivalutazione e razionalizzazione del patrimonio culturale (umano e strutturale) della città, creazione di nuove opportunità per i giovani. Il mio motto è ‘Numquam decedere’ (non arrendersi mai)”.

Massimo Bacci, lista civica JesiAmo

Michela Pergolini, Lega Nord

“Sviluppo e solidarietà”

“Migliorare la vita dei cittadini”

“Il tempo della politica autoreferenziale è finito. La città si trova ad un pericoloso bivio ed è a rischio il suo futuro. Ci sono problemi molto urgenti da affrontare e risolvere, per i quali occorrono competenza e determinazione. Quello che intendiamo fare, tuttavia, non è raccogliere un voto di protesta, ma proporci per la guida della città con un progetto serio e responsabile, sostenuti da altre liste, forti di un programma di governo concreto e condiviso, alieno da promesse sensazionalistiche ma puntuale ed efficace. Nostri punti cardine sono lo sviluppo, la solidarietà e il merito. Più che un politico, mi definirei un tecnico: nato a Jesi, ho 52 anni, sono sposato e padre di due figli. Faccio il commercialista, ma ho ricoperto vari incarichi dirigenziali come nel caso della Zipa, di cui sono stato vicepresidente e della Federazione italiana consorzi industriali, di cui sono stato membro del cda. Infine, mi sono appena dimesso dalla presidenza della Progetto Jesi, società partecipata del Comune, i cui risultati di bilancio parlano chiaro sulla bontà del lavoro svolto. Insieme a Paolo Cingolani, Daniele Massaccesi e un appassionato gruppo di persone, ho fondato l’Associazione JesiAmo, ora lista civica, che, insieme ad altre alleate, mi sosterrà in questa campagna elettorale. Le nostre priorità saranno la messa

in sicurezza e il rilancio della macchina comunale, un sostegno deciso al nostro tessuto produttivo ed

alle politiche del lavoro, uno sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e della solidarietà. La nostra forza sarà l’autonomia e l’indipendenza dalla politica tradizionale. Personalmente, vorrei, sull’esempio di mio padre Luigi Bacci, fare del mio meglio e dare un contributo per la crescita della mia città e a favore dei miei concittadini. Il nostro slogan lo spiega bene e non è un caso che a idearlo sia stato l’animo puro e schietto di una fanciulla, mia figlia: Io Jesi, Tu Jesi, Noi JesiAmo!”.

“Ho 38 anni, sono nata a Udine, ma Jesina d’adozione. Ho una figlia undicenne e sono sposata con un uomo meraviglioso: Andrea Giacconi. Coordinatrice cittadina della Lega Nord, componente della Commissione Pari opportunità regionale. Obiettivo per queste elezioni amministrative sarà quello di impegnarsi in prima persona sul territorio per migliorare la vita politica dei cittadini, mettendomi al loro servizio. Il Comune rappresenta il livello più vicino al cittadino e l’istituzione a cui i cittadini si

Massimo Gianangeli, Movimento 5 Stelle

“Tutelare salute, ambiente e territorio” “Non si può pensare di risolvere i problemi continuando a votare quelli che li hanno creati o che sono corresponsabili di questa situazione. Pensiamo che la politica debba tornare ad essere un servizio e non uno strumento per farsi gli affari propri. Le nostre priorità: tutela della salute, dell’ambiente, del territorio. Una diversa mobilità, in cui il cittadino non debba più avere bisogno dell’auto per muoversi in città. Legalità, etica, trasparenza, ordine, efficienza nell’amministrazione. E’ inaccettabile la disinvoltura con cui sono

stati assegnati certi lavori e, quindi, i nostri soldi pubblici. E’ inqualificabile la faccia con cui alcuni personaggi parlano di partecipazione,

dopo avere agito o deliberato contraddicendo totalmente tale principio. Per noi, la partecipazione è elemento essenziale di gestione, oltre che di controllo, della cosa pubblica: perciò proponiamo strumenti concreti che permettono ai cittadini, alle associazioni ed ai giovani di incidere davvero sulle scelte dell’amministrazione. A partire da quelle di bilancio. Proprio sul bilancio l’assenza di chiarezza e l’eredità lasciata da questi amministratori e dai diversamente opponenti costituiscono una gravissima ipoteca su qualsiasi prospettiva di

rivolgono e si riconoscono, in cui si identificano. Un sindaco pertanto è, a tutti gli effetti, ‘l’antenna’ dei rilancio della città. Una responsabilità dalla quale, nonostante i vani tentativi di nascondere la polvere sotto al tappeto, non possono fuggire. E ancora, decoro urbano e vivibilità in tutti i quartieri. Abbiamo proposte relative alle problematiche della casa e per gli anziani, dimenticati e senza strutture adeguate, nonostante Jesi sia una città che invecchia più rapidamente rispetto alla media regionale. Pensiamo che volere una società in cui non esista la sicurezza del lavoro a tempo indeterminato vuol dire volere una società di servi! E questo, nel medio lungo-periodo, non agevola né i lavoratori né gli imprenditori. Perciò proponiamo sgravi della tassazione locale a chi assume a tempo indeterminato e/o con contratti degni di essere chiamati tali”.

bisogni e delle necessità della propria comunità. Dobbiamo tornare a pensare ai Comuni come luoghi dove si svolge quotidianamente la vita dei cittadini. Luoghi dove il cittadino vuole vivere bene (qualità della vita), e in tranquillità (sicurezza per sé e per la propria famiglia). Luoghi che, in sostanza, devono diventare lo spazio privilegiato per quella democrazia partecipativa che il movimento della Lega Nord insegue, sempre e comunque. Il nostro programma per le elezioni comunali dovrà dare le giuste risposte alle richieste dei cittadini. Risposte concrete, non semplici affermazioni di principio. L’obiettivo in queste elezioni è quello di riuscire ad ottenere uno o due seggi nel consiglio comunale, così da poter svolgere quell’opposizione vera e quel compito di controllo sulla trasparenza dei conti e dei costi della politica che nei Comuni marchigiani manca. Punto fondamentale del nostro programma la tutela della famiglia, il recupero del centro storico con rilancio delle piccole e medie attività commerciali in esso presenti. No a nuovi megastore. Attenzione alla sicurezza del territorio, con i troppi episodi di criminalità. Evidente anche il degrado in zone della città come Porta Valle, con la presenza di tanti rom, pertanto procedere alla chiusura dei campi nomadi presenti sul territorio comunale. Al centro del nostro programma: il cittadino”.


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APRILE 2012

La nuova compagnia low-cost sta lanciando un progetto imprenditoriale collegato all’Aeroporto delle Marche. Le nuove rotte: Cagliari e Palermo. Prezzo del biglietto: 19 euro (andata)

Volotea punta su Ancona Merola: “Confidiamo in un’adeguata risposta da parte del mercato” diretti tra città di piccole e medie dimensioni, evitando ai passeggeri di passare per i grandi hub come Roma e Milano”. La Volotea si basa su aerei Boing 717 con 125 posti rispetto, ad esempio, ai 189 degli aerei della Ryanair. Nei prossimi mesi Volotea potrebbe aggiungere nuove tratte nazionali -ma

ROBERTO I. ROSSI

C

onquistare le città piccole e medie rispetto alle classiche capitali. E’ l’obiettivo del progetto della nuova compagnia aerea Volotea -sede principale a Barcellona, con soci spagnoli, statunitensi ed italiani, nata nel mese di novembre 2011- che ha deciso di attivare due rotte da Ancona verso Palermo e Cagliari, con durata per tutto l’anno. I primi voli verso Palermo sono programmati per il 2 giugno e per Cagliari per il 22 giugno. Nello specifico, entrambe le rotte saranno operative due volte a settimana, ogni mercoledì e sabato l’AnconaPalermo, ed ogni martedì e sabato l’Ancona-Cagliari. Questi gli orari delle rotte, Ancona-Palermo: mercoledì, partenza ore 18.50, arrivo ore 20.05; sabato, partenza ore 17.20, arrivo ore 18.40; Palermo-Ancona: mercoledì, partenza ore 17.30, arrivo ore 18.45; sabato, partenza ore 15.45, arrivo ore 17.05; Ancona-Cagliari: martedì, partenza ore 21.05, arrivo

ore 22.20; sabato, partenza ore 19.25, arrivo ore 20.40; Cagliari-Ancona: martedì, partenza ore 19.25, arrivo ore 20.40; sabato, partenza ore 17.45, arrivo ore 19. I voli sono in vendita dal sito internet www.volotea.com ed anche tramite tour operator ed agenzie di viaggio, con tariffe a partire da 19 euro, solo andata, tasse incluse. “Il nostro intento -spiega Loredana Trampontano, responsabile Pubbliche relazioni e sviluppo di Volotea- è di realizzare voli che non esistono in località non seguite da altre compagnie low-cost. Stiamo individuando vari aeroporti sui quali concentrare il nostro sviluppo e abbiamo scelto Ancona a seguito di uno specifico studio della struttura. La nostra compagnia è specializzata nello sviluppo di collegamenti

“La Provincia di Pesaro Urbino è nelle Marche. E nelle Marche l’aeroporto c’è”. Lapidario l’assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Viventi (nella foto). Che al pragmatismo del presidente Matteo Ricci oppone le ragioni della coerenza istituzionale. Pesaro fa ingresso in Aeradria: è ormai solo una questione di formalità, dopo la votazione che ha visto passare all’unanimità in Provincia l’ordine del giorno di Giuseppe Magnanelli (Pd). Un atto con cui in sostanza si sancisce la volontà di partecipare all’azionariato della società che gestisce l’aero-

“Sfide tecnologiche: chiave per lo sviluppo” stione, facendo un primo punto sullo stato di avanzamento del piano triennale di rilancio, presentato lo scorso novembre, con l’obiettivo di trasformare la scuola in polo d’eccellenza nazionale ed internazionale. “Sul fronte delle attività formative –riporta una nota dell’Istao-, in fase di crescita e riqualificazione, già da questo anno vengono realizzati tre nuovi Master rivolti a neolaureati (Corso di specializzazione Esperti in internazionalizzazione d’impresa, Master in management delle Risorse umane e Sviluppo organizzativo, Master in Strategia e management d’impresa) con alcuni moduli didattici tenuti in lingua inglese. Contemporaneamente vengono rivisti anche i corsi rivolti ad occupati, imprenditori, manager e professionisti, per riqualificare e rilanciare le proposte formative per chi sta già lavorando”. “Inoltre –prosegue la nota-, per quel che riguarda la docenza, oltre alla solita attenzione che Istao pone nella selezione della propria Faculty, sono aumentati i docenti che provengono da università straniere, americane in particolare, apportando un contributo fondamentale alla qualità della didattica e agli scambi interculturali che ne derivano. Alcuni di questi docenti sono entrati a far parte anche del Consiglio di am-

al direttore commerciale di Aerdorica, Salvatore Merola: “L’aver scelto il nostro aeroporto da parte della Volotea è una particolare soddisfazione, ci si augura un’adeguata risposta dal mercato regionale, confidando in un progressivo incremento dei voli con altre località italiane ed internazionali”.

Pesaro in Aeradria; Viventi: “Più corretto investire nello scalo della regione”

Istao – Inaugurazione Anno accademico, presenti Innocenzo Cipolletta e Andrea Merloni

Inaugurato, di recente, l’Anno accademico 20112012 dell’Istao-Istituto Adriano Olivetti, la business school marchigiana, nella sede di Villa Favorita, con la lezione inaugurale di Innocenzo Cipolletta, alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Istao, Andrea Merloni, e di oltre 130 persone, tra s t u denti ed esponenti d e l mondo imprenInnocenzo ditoCipolletta r i a l e. Innovazione, tecnologie e futuro sono stati i punti chiave attorno ai quali si è sviluppato l’intervento dell’economista Cipolletta che ha evidenziato come “le sfide che le tecnologie emergenti pongono a imprese e società siano la chiave per lo sviluppo e la crescita”. “I segnali di cambiamento –ha sottolineato Merloni– sono già evidenti e abbracciano tutte le direzioni verso le quali si voleva operare. Il grande interesse che riscontriamo intorno al progetto fa ben sperare per il futuro, ma c’è ancora tanto da fare”. L’evento è stato poi occasione per presentare il primo resoconto trimestrale della nuova ge-

non nei grandi hub come Roma e Milano- e puntare sui collegamenti esteri già coperti in altri scali, come Alicante, Bilbao, Bordeaux, Budapest, Cracovia, Malaga, Oporto, Salonicco, Santiago e Valencia. L’arrivo di Volotea ha destato un grande apprezzamento di tale volontà della compagnia europea

ministrazione dell’Istituto e del Gruppo degli esperti dell’Istao”. “Un segnale incoraggiante –evidenzia la nota- deriva anche dall’incremento del numero degli iscritti: in particolare sono cresciute le percentuali degli studenti provenienti da altre regioni italiane e stanno arrivando anche da altri Paesi. Prosegue, con successo, il radicamento nel tessuto produttivo e imprenditoriale sia per la riconferma delle aziende già coinvolte in passato, sia attraverso i nuovi contatti che si stanno avviando”. “Vicinanza con le aziende, quindi –conclude la nota-, per aumentare l’efficacia e l’efficienza dell’Istao come promotore di cultuAndrea Merloni ra ed amplificatore del loro business e per rinforzare la capacità dell’Istituto come sostegno primario all’educazione della nuova classe manageriale. Infine, intenso è l’impegno sul fronte comunicazione con tutte le attività messe in campo per il prossimo rilancio del marchio: dalla nuova immagine coordinata fino alle attività sui social media”.

porto di Rimini. “Come istituzione locale appartenente a questa regione, sarebbe più corretto che la Provincia di Pesaro Urbino investisse nell’aeroporto della regione”, commenta Viventi. Ma il presidente Ricci parla di una scelta “a vantaggio dell’economia e del turismo dell’intero territorio regionale”: Pesaro vuole attirare visitatori, e l’aeroporto di Rimini dista solo trenta chilometri. Un’infrastruttura, argomenta Ricci, suscet-

tibile di ricadute positive per tutte le Marche. “Ogni singolo cittadino o privato è libero di fare le scelte che ritiene più opportune. Diverse sono le cose –ribadisce Viventi- quando si tratta di un’istituzione locale di una regione: in questo caso ci si aspetta un sentimento di compartecipazione”. Da tempo favorevole ad entrare in Aeradria, Ricci, un tema che ha già sollevato molte discussioni. E adesso il Consiglio provinciale di Pesaro ha detto sì: l’odg votato

all’unanimità riguarda il “perfezionamento degli accordi intrapresi con la Provincia di Rimini” sulla permuta dei beni dell’amministrazione provinciale pesarese situati “nei Comuni oggetto del distacco”, quelli della Valmarecchia, con quote azionarie di Aeradria. Uno ‘scambio’ sui cui va l’inciso di Viventi: “Consideriamo quello che dovrebbe essere il destino delle Province a breve e quanto conseguirebbe alla loro abolizione: come Regione, ci troveremmo una partecipazione per traslazione”. Sil. Cor.

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Giustizia “giusta” Come vorreste la riforma? Governatore delle Marche Gian Mario Spacca, delega Affari generali, istituzionali e legali

“Battaglia di civiltà, modernizzando il sistema”

L

a riforma della giustizia è un tema che sembra ‘appassionare’ solo i partiti politici, apparentemente distante dai reali bisogni dei cittadini, oggi ovviamente più concentrati sui problemi del lavoro e dell’economia. ‘Apparentemente’, appunto. Perché in realtà si tratta di un ambito che riguarda da vicino tutti noi: una giustizia giusta, efficiente, concretamente uguale per tutti, è tema su cui si misura la civiltà di un Paese. Da troppi anni,

ormai, il dib at t i t o sulla riforma è m i n at o da contrasti di natura esclusivamente politica ed è tutto concentrato su questioni che sembrano intere s s a re s o l o poche persone: modifiche al nostro sistema giudiziario sono state introdotte in una prospettiva ‘ad personam’, che, anziché renderlo migliore, sono sembrate renderlo meno equilibrato. Il Governo Monti, sin dal suo insediamento, ha iniziato ad occuparsi, oltre che del risanamento economico del nostro Paese, della giustizia. E lo ha fatto in una prospettiva nuova, focalizzata sui problemi e non sulla disputa politica. Il punto più sensibile, che va affrontato con urgenza e soprattutto

con equilibrio, è quello dei ‘tempi’ del processo. Il ministro Severino ha recentemente annunciato la volontà del Governo di rivedere le norme che riguardano la prescrizione, con l’obiettivo di dare tempi certi per i cittadini rispetto al celebrarsi del processo. Un processo veloce e con tempi certi di completamento non deve aprire le porte, come purtroppo è accaduto nel recente passato con le novità introdotte dal precedente Governo, alla ‘prescrizione’ facile per reati anche gravi, ma deve piuttosto essere sinonimo di modernizzazione del sistema giudiziario. Affinché un cittadino possa vedere riconosciuti i propri diritti senza dover attendere decenni, come le cronache ci hanno ormai abituati, è una battaglia di civiltà quella che deve essere vinta dal nostro Paese se aspira ad allinearsi agli standard europei. Al contrario, per i reati di grave allarme sociale e di particolare importanza, i tempi di prescrizione andrebbero aumentati. Condivido la posizione del ministro Severino anche per quel che riguarda il Lodo Alfano: l’immunità non deve servire a proteggere i rappresentanti delle istituzioni per quanto, privatamente, hanno commesso, bensì per tutelarli per le opinioni

che, nell’esercizio delle loro funzioni, hanno espresso. La modernizzazione del nostro sistema giudiziario -la sua semplificazione, il potenziamento della pianta organica del personale della giustizia- non è più rinviabile: lo chiedono i cittadini, lo chiede l’Europa. Mi auguro che il dibattito su questo tema sia finalmente sereno ed esca dall’ambito delle schermaglie politiche in cui si è finora svolto. Sono fiducioso: con il Governo Monti ritengo che il clima intorno al tema della riforma della giustizia sia mutato”.

E’ un tema fortemente dibattuto, che divide le opinioni. E sono molti gli aspetti che riguardano la vita di tutti i cittadini. La durata dei processi è tra le questioni più calde: certezza dei tempi, i risvolti sia dal punto di vista civile che penale. Tanti i nodi da affrontare, una riflessione anche sulla situazione carceraria Speciale a cura di Silvana Coricelli e Roberto I. Rossi


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Speciale Giustizia Luigi Tarulli Comandante Reparto Polizia penitenziaria Casa circondariale di Camerino

Il carcere, un luogo riabilitativo e di recupero sociale

“La Casa circondariale di Camerino ospita ad oggi 62 detenuti. Potrebbe rappresentare un misurato dato numerico se confrontato con quello di altri istituti penitenziari, ma se contestualizzato alle caratteristiche logistiche della struttura emerge una tendenziale sproporzione tra spazi e detenuti ospitabili, sintomatica di un eccessivo affollamento. Notevoli sono gli sforzi per garantire un qualitativo livello di sicurezza grazie all’attività istituzionale del personale di Polizia penitenziaria che ogni giorno deve affrontare,

con spirito di umanità e professionalità, problematiche per la difficile convivenza dei ristretti di diverse etnie. Molti sono i detenuti stranieri (33), soprattutto di origine nord-africana (tunisini), poi vi sono albanesi, rumeni, italiani. Tra i ristretti, i definitivi sono 15 (con una durata media della pena di circa tre anni, quattro teoricamente potrebbero beneficiare della detenzione domiciliare presso il proprio domicilio con un limite di pena da scontare di 18 mesi secondo la legge ultima n. 9 /2012). Tra i reati emergono la violazione della legge in materia di stupefacenti (in forte incremento), furto, rapina, ricettazione, riciclaggio, usura, truffa. L’istituto si caratterizza per il suo spiccato spirito trattamentale, leit motiv di tutti gli operatori penitenziari delle diverse aree, garantendo una esecuzione penale dignitosa e rispettosa delle esigenze e dei diritti fondamentali di ciascun detenuto. Molti i progetti avviati nel 2011,

alcuni dei quali in corso, mentre altri verranno riproposti a breve, come il corso di alfabetizzazione, i gruppi di accoglienza per i detenuti tossicodipendenti, il mediatore culturale, il corso di teatro, il progetto “Pet Therapy”. Nel 2011 hanno beneficiato dell’art. 21 o.p. (lavoro all’esterno) tre detenuti, confermando la loro progressiva riabilitazione essendo poi ammessi all’affidamento in prova al servizio sociale e alla semilibertà. Il carcere può e deve essere un luogo riabilitativo e di recupero sociale”.

“Molti i progetti avviati nel 2011, mentre altri verranno riproposti a breve”

Roberto Ghiselli Segretario generale Cgil Marche

“In questi anni si è parlato molto di giustizia ma troppo spesso solo per aspetti del tutto marginali o per interferire e condizionare l’iter di alcuni processi in corso. Poco si è discusso, e ancor meno si è fatto, per affrontare i nodi veri della giustizia, che sono soprattutto quelli dell’intasamento dell’attività, della mancanza di risorse finanziarie e materiali, dell’eccessiva durata dei processi, della mancanza di personale, di procedure molto spesso utili più a favorire pratiche dilatorie che a permettere

Un patto per la giustizia e per i cittadini il raggiungimento di una sentenza. Questo vale per i processi penali e ancor più per quelli civili. Anche per i processi che interessano più direttamente il mondo del lavoro, se pensiamo alle cause in materia di salute e sicurezza, quelle previdenziali e le cause del lavoro. Non a caso, discutendo molto in queste settimane sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, su un punto tutte le parti coinvolte sono d’accordo: l’insostenibilità di cause che possono durare anche cinque o sei anni, lasciando nell’incertezza più completa il lavoratore, che non sa se potrà essere reintegrato nel suo posto di lavoro, e l’impresa, che non sa se dovrà risarcire il lavoratore stesso. L’inefficienza della giustizia, di cui non sono certo responsabili i giudici o il personale del settore, crea pertanto danni enormi alle singole persone, alla pubblica amministrazione, alle imprese, ed è uno dei

fattori che frena anche gli investimenti, anche di capitali stranieri. E’ necessaria pertanto una riforma vera della giustizia, riorganizzando certamente gli uffici e le sedi, ma anche le procedure, dotando l’amministrazione della giustizia di tutti i supporti, tecnologici e logistici, necessari per lavorare meglio e in maniera efficace. La Cgil è stata fra i promotori, con altre associazioni che si occupano di questa materia, di un ‘Patto per la giustizia e per i cittadini’ e ha recentemente avanzato una proposta organica con al centro l’idea dell’ ‘Ufficio per il processo’, un nuovo modello organizzativo che tiene conto di esperienze maturate in altri Paesi e che vede una diversa integrazione del giudice con il suo ufficio, affidando a quest’ultimo particolari competenze ed un’autonomia organizzativa. In tal modo il giudice verrebbe sgravato da una serie di adempimenti e l’attività sarebbe più celere”.

Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti nelle Marche a fine periodo nell’Anno giudiziario 2010/2011 Confronto con l’Anno giudiziario precedente e variazioni percentuali

Giovanni Zinni Avvocato, consigliere regionale Pdl

“Parlare di giustizia dopo l’ultimo Governo Berlusconi è un bel pa-

Codificare bene tutti i reati; tutelare il diritto e le persone radosso! Il Popolo della libertà sollecitò in tutte le salse l’agenda politica ma il rischio spread ci rubò la scena... Francamente condivido il pensiero del mio Segretario Alfano quando afferma che oggi le priorità del Governo Monti sono altre, e cioè ‘lavoro, lavoro e lavoro!’. Ciò non vuol dire che il tema giustizia non meriti attenzione. I temi irrisolti

sono tanti: l’obbligatorietà dell’azione penale, la certezza del reato e della pena, la durata dei processi, la separazione delle carriere fra giudici e pubblici ministeri, l’affollamento delle carceri, gli istituti stragiudiziali e, infine, l’ordinamento degli avvocati. Sull’obbligatorietà dell’azione penale la legge è lacunosa perchè consente ancora troppa di-

screzionalità: esistono casi che sarebbero meritevoli di maggiore attenzione, altri che forse non sarebbero prioritari. E spesso il criterio di scelta è troppo soggettivo da parte del pm, così come da parte dell’organizzazione interna di una Procura. Un intervento del legislatore sarebbe gradito. Anche sulla certezza del reato: il nostro ordinamento non consente creatività giurisprudenziale, eppure talvolta vediamo nuovi reati non scritti nei codici, come, ad esempio, il reato di associazione esterna alla mafia. Il legislatore dovrebbe codificare bene tutti i reati. Per la certezza

della pena occorrerebbe fare una riflessione associata all’affollamento delle carceri, altrimenti il rischio è l’iniquità di trattamento dei condannati e la mancanza di rispetto nei confronti della comunità a suon di indulti... Dove sono le pene alternative e il reinserimento nella società dei condannati che hanno scontato pene minori? Che cosa aspettiamo ad applicare coattivamente i decreti di espulsione degli extracomunitari irregolari? Quando ci decideremo a costruire nuove carceri? Qui non serve l’ideologia ma una risposta organica e pragmatica che tuteli il diritto e le persone. Sulla

durata dei processi non c’è scelta: o si puniscono i giudici (dopo averne assunti di nuovi unitamente a vari cancellieri, però, altrimenti è solo un capro espiatorio!) oppure toccherà aumentare le prescrizioni e le decadenze. Per fugare ogni dubbio sulla politicizzazione della magistratura sono favorevole alle separazioni delle carriere. Per onorare il lavoro degli avvocati sono contro l’abbattimento delle tariffe minime. Ma sono tutte questioni che non possono essere affrontate da un governo tecnico: ci vuole la politica e su alcuni argomenti, semmai, una maggioranza parlamentare qualificata”.


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Speciale Giustizia Daniele Silvetti Avvocato, capogruppo Fli Regione Marche

“Sono numerose ed impellenti le risposte che lo Stato italiano deve ai cittadini in materia di giustizia. La tematica, per quanto ampia e variegata, deve finalmente cominciare a conoscere un nuovo percorso dopo la lunga stagnazione vissuta per colpa del clima politico, delle leggi ad personam e dei ricatti delle solite lobby di sottobosco. Possiamo finalmente uscire dal guado sulla questione delle carriere separate della Magistratura, stiamo conoscendo una nuova stagione per l’avvocatura in termini di liberalizzazioni per non trascurare la riforma delle procedure. Ma una questione tra tutte dimostra quotidianamente la sua urgenza: il sistema carcerario. Se, da una parte, uno Stato di diritto non può e non deve prescindere da un impianto normativo chiaro, dall’altro, per potersi definire civile, non può trascurare le condizioni e gli strumenti con cui applica ed esegue le pene detentive. Personalmente sono contrario ai condoni mascherati da leggi svuota carceri ma è altrettanto indubbio che le condizioni del sistema penitenziario in Italia sono assolutamente indecenti

Silvana Santinelli Segretario generale Adiconsum Marche

“Ritardi di attivazione del servizio telefonico e nella riparazioni dei guasti, anomali o elevate bollette di telefonia e di energia,

Finalmente c’è il giusto clima politico e ben lontane dagli standard minimi propri di uno Stato emancipato. Il Governo è nelle condizioni di poter imprimere nuovo impulso al sistema con la costruzione di nuove carceri idonee in termini di sicurezza e capaci di svolgere la funzione detentiva quanto quella rieducativa. L’iniziativa implicherebbe la riqualificazione professionale delle guardie penitenziarie, nuovi posti di lavoro ed una maggiore interazione con i servizi sociali in modo da consentire allo Stato di svolgere compiutamente la propria vocazione sociale.

Non mi scandalizzerebbe poi il coinvolgimento del capitale privato per la realizzazione delle nuove strutture in cambio di agevolazioni fiscali. Il tema giustizia ha conosciuto per troppo tempo strumentalizzazioni e condizionamenti diventando lorda merce di scambio tra poteri dello Stato. Il Governo Monti può fare ora ciò che la politica non è stata in grado di fare negli ultimi venti anni per ridare finalmente ai cittadini la certezza che uno Stato c’è e che nessuno è al di sopra della legge”.

Dino Latini Avvocato, consigliere regionale Api

“La giustizia giusta parte dalla riforma del processo civile che deve chiudere il suo percorso a mo’ di quello del lavoro. Poche, concentrate udienze in un tempo massimo di due anni. Ciò darebbe una garanzia per il diritto

Riforma del processo civile e riordino dei tribunali in grado di permeare molti aspetti della vita comune, soprattutto con riferimento a quelli economici che vedrebbero la sicurezza della valutazione e decisione dei vantati diritti in un tempo ristretto. Poi, occorre mettere mano all’organico e ai servizi della giustizia con l’inserimento di coloro che sono in mobilità o in cassa integrazione e l’introduzione di moderni mezzi che possono far diminuire le spese, aumentare l’efficienza e l’efficacia della procedura. Poche cose andrebbero cambiate nel campo del penale, se non l’introduzione di reati di forte impatto per l’opinione pubblica, come l’omicidio da incidente stradale e una

revisione della prescrizione. La divisione delle toghe è un tema che è di secondaria importanza rispetto alla necessità reclamata dai cittadini di avere una giustizia pronta e legate al sentimento profondo della nostra comunità. Ultimo tema il riordino dei tribunali, che in parte è doveroso e possibile e in parte invece sguarnisce punti importati dello Stato sul territorio. Stessa cosa per quanto riguarda i giudici di pace. In realtà la giustizia giusta dipende da quanto si renderà efficiente il sistema di persone e mezzi in cui lo Stato crede veramente per rendere l’ordine pubblico un dato certo per sempre”.

Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti nelle Marche a fine periodo nell’Anno giudiziario 2010-2011. Dettaglio principali materie

Conciliazione paritetica: rapidità e trasparenza distacchi utenze, ritardi ferroviari, overbooking, perdita di un pacco, problemi in merito a finanziamenti, mancato rispetto degli standard previsti: sono esempi di contenziosi tra consumatori e aziende. Situazioni che ricadono sul consumatore con costi, disagi e aspettative di tutela dei propri diritti, per i quali è tuttavia difficile trovare una risposta nella giustizia ordinaria. Infatti, secondo quanto risulta dalla nostra esperienza, i cittadini hanno timore di

intraprendere procedure che potrebbero essere più onerose del contenzioso in essere, con tempi lunghi ed esiti incerti, anche in considerazione della drammatica situazione della nostra giustizia civile. Nel rapporto Doing Business 2010, l’Italia risulta all’ultima posizione tra i Paesi Ocse per i tempi di risoluzione delle controversie commerciali: 1.210 giorni, a fronte dei 331 necessari in Francia e dei 394 in Germania; è ai primi posti, invece, per i costi delle procedure, pari

a circa il 30% del valore delle controversie per cui si ricorre in giudizio. Una risposta a questi tipi di contenziosi è sicuramente la conciliazione paritetica, che rappresenta un metodo di risoluzione alternativo nelle controversie di consumo: si caratterizza per rapidità (dai 30 ai 70 giorni) ed economicità (gratuita per il consumatore), trasparenza ed imparzialità. Si tratta di una procedura attivabile a seguito di protocolli sottoscritti a livello nazionale tra azienda e associazioni dei consumatori (protocolli possono essere sottoscritti anche con aziende locali); un modello, fra l’altro, riconosciuto dalle Autorità di regolazione, quali l’Autorità per l’energia e il gas e l’Autorità per le telecomunicazioni, e dal legislatore italiano. Per Adiconsum

Marche la conciliazione paritetica non si esaurisce con la definizione della controversia del singolo, ma è strumento per svolgere un ruolo attivo per il miglioramento del servizio, a beneficio sia del consumatore che del mercato, e rappresenta un riequilibrio del potere negoziale del consumatore soprattutto per quanto riguarda i contratti per adesione. Un esempio concreto: le fattu-

“Si tratta di un metodo di risoluzione alternativo nelle controversie di consumo”

razioni abnormi per traffico telefonico verso numerazioni speciali (899, ecc.) hanno coinvolto migliaia di utenti anche nella nostra regione, e nella fattispecie si è ottenuto non solo lo storno degli importi fatturati, poichè in seguito alle pressioni delle associazioni l’Autorità garante per le telecomunicazioni ha reso accessibili tali numeri solo su scelta volontaria tramite pin. Uno strumento, la conciliazione paritetica, che però, ad oggi, non è molto conosciuto dai consumatori, nonostante alcuni contratti per adesione lo prevedano, ma che, soprattutto, rimane una mancata occasione per tante aziende che potrebbero utilizzare questa possibilità quale valore aggiunto alla tanto dichiarata responsabilità sociale”.


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Speciale Giustizia Salvatore Giordano Direttore generale Confindustria PU

“La riforma della giustizia è ormai improcrastinabile per il nostro Paese per recuperare credibilità: i processi hanno dei tempi molto lunghi e, per questo motivo, è necessario semplificare e ridurre i riti e disciplinare la mediazione civile. Il Governo deve mettere in atto interventi per potenziare gli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie. Inoltre, deve affrontare il problema riguardante la proliferazione delle vertenze dinanzi ai giudici di pace, volte a ottenere condanne di importo minimo a fronte di liquidazioni di spese legali notevolmente superiori. Positivo il recente decreto ‘Liberalizzazioni’ del 24 gennaio scorso, che prevede, tra l’altro, la liberalizzazione delle tariffe professio-

David Favia Avvocato, coordinatore regionale IdV Marche

“Che il sistema giustizia in Italia vada riformato è sotto gli occhi d i t u t t i . P u r t ro p p o c i

Ridurre i riti e disciplinare la mediazione civile nali. Ora i clienti potranno chiedere agli avvocati dei preventivi di massima. Di notevole importanza anche l’istituzione del tribunale per le imprese, che dovrà occuparsi delle controversie riguardanti la materia commerciale e societaria con l’obiettivo di ridurre i tempi della giustizia civile. Sono state previste inizialmente 12 sedi e, con il maxiemendamento al D.L. n. 1/2012, il Governo ha inserito l’art. 2 con il quale vengono istituite ‘sezioni specializzate in materia di impresa presso i tribunale e le Corti d’appello aventi sede nel capoluogo di ogni regione’, che portano il totale a 20. Le sezioni specializzate fino ad oggi

competenti in materia di proprietà industriale e intellettuale, ai sensi dell’art. 1 del D. Lgs. n. 168/03, saranno d’ora in avanti competenti in materia di impresa. Altro punto cruciale, nelle controversie che vedono protagonisti operatori stranieri, è il ruolo che ricopre la giustizia, che in Italia è lenta e farraginosa. E’ questa una delle ragioni per cui il nostro Paese appare poco attrattivo agli occhi degli investitori esteri. D’altra parte, il mal funzionamento della giustizia è strettamente legato al tasso di legalità vigente in un Paese. E l’Italia, purtroppo, non occupa i primi posti della graduatoria dei Paesi virtuosi”.

Lotta alla corruzione prima di tutto portiamo dietro gli errori fatti dal centrodestra e le leggi ad personam di Berlusconi, che, per suo puro interesse personale, ha finito per creare norme che il presidente Antonio Di Pietro ha fatto bene a definire criminogene. C i t rov i a m o d i f ro n t e all’assoluta mancanza di certezza del diritto e della pena. Ecco perché l’Italia dei Valori ha proposto, all’interno del piano delle liberalizzazioni, la ratifica della convenzione di Strasburgo sulla lotta alla

corruzione e la previsione di reato di traffico di influenze illecite. Abbiamo chiesto il ripristino del reato di falso in bilancio e l’aumento di mezzi e risorse per la giustizia e per le forze di polizia. Nel nostro Paese esiste un sistema di corruzione endemica certificato anche a livello Ue. Quindi: lotta alla corruzione prima di tutto. Perché solo così si riuscirà a riformare il sistema Italia e poi il sistema giustizia, perché il cittadino possa finalmen-

Adriano Federici Presidente Camera di commercio AP

“A prima vista, sembra che l’argomento della giustizia sia di interesse solo indiretto per gli imprenditori marchigiani, apparentemente più coinvolti in altre problematiche (credito, infrastrutture, servizi pubblici, mercato del lavoro, e simili). In realtà, la connessione c’è ed è di gran peso. In un articolo pubblicato il 5 giugno 2011 sul ‘Corriere della sera’, Alesina e Giavazzi acutamente individuavano un collegamento tra due delle motivazioni della lenta crescita dell’economia nazionale: la dimensione delle imprese e i tempi della giustizia civile. A conclusione della sua esperienza quale Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi aveva osservato, da un lato, che le imprese italiane sono in media il 40% più piccole

“Abbiamo chiesto il ripristino del reato di falso in bilancio e l’aumento di mezzi e risorse per la giustizia e per le forze di polizia” te parlare di una giustizia giusta. Nello specifico l’Italia dei Valori ha presentato diverse proposte di legge. La prima è rivolta ad assicurare la certezza della pena: si prevede

Da ostacolo alla crescita a fattore di competitività di quelle degli altri Paesi dell’area euro e, dall’altro, che per durata dei processi civili l’Italia si colloca al 157° posto su 183 Paesi nelle graduatorie della Banca mondiale. Al di là delle apparenze, le due criticità sono collegate. Per crescere, un’azienda ha bisogno di risorse. Chi assume il rischio di finanziare imprese vuole essere sicuro che, in caso di controversie, può rivolgersi a un giudice per avere una sentenza equa in tempi ragionevoli. Questa è la reale aspettativa delle imprese, ma anche dell’intero mondo dell’economia e del lavoro: una giustizia efficiente, in tempi rapidi e a costi ragionevoli. Purtroppo, per anni il dibattito su un tema così strategico per il sistema-Paese è stato distorto,

“Da parte nostra, una serie di ricette per costi e tempi inferiori”

l’innalzamento della pena per tutti i reati commessi con violazione delle norme sulla circolazione stradale e sugli infortuni sul lavoro, si inaspriscono le pene per la violenza sessuale commessa da chi abbia un rapporto di convivenza con la vittima e per il reato di maltrattamenti in famiglia. Ma chiediamo anche processi più veloci. La sentenza al processo Mills è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: non avere una sentenza di merito è stata una sconfitta delle istituzioni. Ecco perché vogliamo che dopo il rinvio a giudizio non ci sia più prescrizione fino alla sentenza. C’è poi la situazione carceraria italiana. Recentemente una videoinchiesta di Corriere.it

ponendo erroneamente in contrapposizione ‘giudici’ e ‘politici’. Fortunatamente, ci sono importanti segnali che il clima sta cambiando. E’ un’occasione d’oro per lavorare senza ideologismi, con il determinante e qualificato apporto della magistratura, a una riforma che renda la giustizia un fattore di competitività del nostro Paese, anziché (come è oggi) un ostacolo alla crescita. Mi fa piacere evidenziare, in questo quadro, il contributo non secondario che le Camere di commercio stanno offrendo, con i loro organismi di Adr (risoluzione alternativa di controversie). In due parole, si tratta di mettere a disposizione del cittadino, dell’imprenditore e del consumatore una strada diversa per venire a capo di un problema o di una vertenza. La Camera di commercio di Ascoli Piceno ha una serie di ‘ricette’ dedicate a questa finalità, con costi e tempi enormemente inferiori a quelli della giustizia ordinaria: le ‘ricette’ si chiamano, a seconda dei casi, mediazione, conciliazione, arbitrato. Spero che tali opportunità siano sempre più conosciute, e per questo ringrazio Marche domani”.

ha denunciato l’intollerabilità della situazione delle carceri: in 206 istituti penitenziari in Italia, con una capienza di poco più di 45 mila persone, i detenuti sono oltre 67 mila. L’Italia deve adeguarsi al più presto agli standard minimi europei per contenere il sovraffollamento e tutelare i diritti umani, lo ha ribadito anche il nostro capogruppo all’Europarlamento On. Niccoló Rinaldi. I l p ro bl e m a n o n s i risolve con amnistia e indulto o con decreti svuota carceri che addirittura prevedono la concessione dei domiciliari anche ai recidivi. Il punto è che bisogna costruire nuove carceri e fornire più fondi e mezzi al sistema giustizia”.

Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti nelle Marche a fine periodo nell’Anno giudiziario 2010/2011. Dettaglio materie di competenza del Giudice di Pace


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Il notaio secondo il profilo di Stefano Sabatini: una firma autorevole per un excursus attraverso le varie figure professionali. Un mondo che è profondamente cambiato

“A noi non sono consentiti errori”

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ocus sulle professioni, seconda puntata: diamo seguito all’iniziativa inaugurata lo scorso numero e a firma di Stefano Sabatini, che continua a tratteggiare la figura del notaio. “La professione notarile è molto cambiata e possiamo affermare senza tema di essere smentiti che è molto migliorata sia dal punto di vista della qualità dei notai che dal punto di vista dell’organizzazione degli studi, ormai vere e proprie aziende in cui i dipendenti sono preparati e non si limitano più ad un’attività meramente esecutiva. Lo studio del notaio, oggi, è tecnologicamente molto avanzato: gli atti vengono registrati, trascritti e volturati in via telematica, così fornendo allo Stato un servizio gratuito, preciso e rigoroso, anche dal punto di vista fiscale. Ovviamente, ciò comporta per il notaio un notevole sacrificio

economico e la necessità di un congruo numero di dipendenti di qualità. Il notaio qual era qualche decennio fa oggi sarebbe anacronistico e forse non avrebbe veramente ragion d’essere: oggi il notaio è un professionista al servizio del cliente al quale offre tutta la sua competenza, la sua professionalità e la sua terzietà, con disponibilità e cordialità. Diventare notaio significa superare il concorso pubblico più difficile e più serio che esista: il sacrificio cui si sottopone il candidato notaio per anni ed anni non trova riscontro in altre professioni ed è la prima garanzia che lo Stato offre con il notariato alla cittadinanza. Criticare questa professione è pretestuoso e sciocco, ma soprattutto negativo, in quanto è come criticare lo Stato, nella sua accezione più istituzionale: pensare di eliminare i notai –come vorrebbero i loro detrattori- significherebbe eliminare le regole, con le conseguenze che tutti facilmente possiamo immaginare. Un presidente del Consiglio nazionale ebbe a dire che eliminare i notai equivarrebbe ad eliminare i semafori dalle strade: sicuramente si otterrebbe una circolazione più veloce, ma chissà con quanti incidenti in più! Dove non c’è il Notariato latino, come il nostro (il Notariato latino è presente in 81 Paesi del mondo e nella maggior parte dei Paesi europei, come Francia,

e le garanzie connesse, è al Germania, Svizzera, Spagna, centro di una dilagante ondata Paesi Bassi, Belgio, Austria ed di frodi e danni economici altri ancora), infatti i rischi causati da dati inattendibili, relativi alla circolazione dei falsificati e fraudolentemente beni sono molti di più, proprio inseriti nei Registri o presenper l’assenza di una figura sutati agli operatori, spesso via per partes che tuteli entrambe internet. Un ruolo fondamenle parti, ma soprattutto la più tale viene giocato proprio dal debole e garantisca la puntuamassiccio impiego delle nuove le applicazione delle norme ed il rispetto dei principi di diritto tecnologie, che, da strumento di efficienza all’interno di una (si può fare l’esempio delle struttura rigorosa di controlli transazioni immobiliari, uno dei principali ambiti di attività preventivi, si rivelano un vero e proprio cavaldel notaio, che lo di Troia per tocca la vita di tutti i cittadini: Criticare questa frodi e falle nel sistema. Un il contenzioso caso di partisu questi atti ricategoria “è rilevanguarda annualpretestuoso e colare mente circa 50 za è quello delle title fraud casi su oltre sciocco, ma (falsificazioni 1.700.000, pari dei certificati allo 0,0029% soprattutto di proprietà delle transazionegativo, in immobiliare), ni. Per avere un fenomeno parriferimento di quanto è come quanto incida ticolarmente diffuso in l’effetto prevencriticare lo Canada, dove tivo dell’attività notarile basta Stato, nella sua sin dal 1999 pensare che, accezione più èu nin sfunzione istema invece, il peso economico del istituzionale” di pubblicità immobiliacontenzioso re elettronicivile nel noco (praticamente identico a stro Paese si aggira intorno quello che si sta cerando di all’1,7% del Pil (dati del attuare in Inghilterra) con rapporto Tillinghast relativi accesso aperto a più soggetti al 2005). Nei Paesi di com(anche privati) ed attuato mov law (di diritto anglocon modalità elettroniche.La americano) l’affidabilità dei title fraud consiste nel vero e Registri pubblici, che in Italia proprio ‘furto’ della proprietà è garantita dal controllo del immobiliare ad inconsapevoli notaio, con le responsabilità

proprietari, con iscrizione nei Registri Immobiliari di certificati di proprietà falsificati. Il frodatore può così ottenere dalla banca l’erogazione di un mutuo che viene garantito con l’iscrizione dell’ipoteca a carico dei beni appartenenti all’inconsapevole proprietario frodato. Il risultato è che il vecchio proprietario da un punto di vista formale perde la casa a favore della banca che può vantare una ipoteca. Il fenomeno –disastroso per i consumatori ma anche per il sistema bancario ed assicurativo- ha provocato un tale allarme da portare, nel 2006, alla emanazione di una legge apposita per cercare di arginare il fenomeno (Bill 152). I danni provocati dalla title fraud sono stati stimati, nel 2005, in oltre 1,5 miliardi di dollari. Questo ha comportato l’aumento dei risarcimenti, per questo tipo di danni, dal 6% del totale delle somme risarcite, nel 2000, al 33,3% nel 2005. Fino al 2006, essendoci la responsabilità diretta del Registro immobiliare per questo tipo di danni, le assicurazioni si sono potute ‘rivalere’ sul Fondo pubblico istituito per risarcire i danneggiati, con conseguente aggravio dei costi a carico della collettività. Dato che, proprio per questo motivo, il Bill 152 esclude la possibilità di rivalsa sul Fondo pubblico, è prevedibile un nuovo inevitabile rialzo dei premi assicurativi e, se il fenomeno

dovesse continuare o peggiorare, il rifiuto assicurativo per gli immobili (dati tratti da Notariato.it). Un’ultima considerazione: la critica più diffusa si fonda sulla ‘ricchezza’ dei notai. Al riguardo va chiarito innanzitutto che i notai sono puntuali contribuenti che non conoscono evasione fiscale e quindi non sono più ricchi di tanti altri che non dichiarano i loro veri redditi. Soprattutto, però, va tenuto presente l’impegno che il notaio profonde nella sua attività, che richiede un’attenzione speciale e non consente errori. Ricordiamo che il notaio è l’unico professionista che subisce controlli sulla sua attività ogni due anni da parte dell’Archivio notarile e, in caso di emersione di errori, il giudizio della Commissione regionale di disciplina, organo presieduto da un magistrato di rango e composto da notai di distretti diversi da quello del notaio incolpato”. (2- Continua)


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Marche domani diventa “social” Accetti l’amicizia? SILVANA CORICELLI

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’idea è stata lanciata durante la nostra ultima riunione di redazione: Marche domani fresco di stampa sul tavolo, e già il tempo stringe per pensare al nuovo numero. Contenuti, notizie, informazioni di servizio. Servizio, l’anima di questo lavoro: che cosa i nostri lettori vorrebbero sapere, gli argomenti da trattare, quali aspetti approfondire. L’idea è un guizzo, raccoglie subito entusiasmo: scambiarsi suggerimenti con il mondo da raccontare. Un flusso in tempo

reale senza la ‘quarta parete’, come a teatro. Marche domani versione social? Sì, gettando un

ni, aprirci al confronto, raccogliere spunti di ricerca, informazioni utili, riflessioni. Dando spazio

La nostra testata è sbarcata su Facebook: un modo per condividere le opinioni, aprirci al confronto, raccogliere spunti di ricerca, informazioni utili, riflessioni. Dando spazio al dialogo per creare un luogo di conversazione che renda ancora più facile la partecipazione al nostro lavoro ponte di collegamento con il social network per eccellenza: Facebook. Un’idea, un percorso: per ampliare la rete dei contatti e cercare con la comunità un rapporto più stretto che potrebbe essere trampolino per nuovi progetti. Vogliamo condividere le opinio-

pubblicate nella versione on line del giornale e i più importanti contenuti del nostro sito, che chiunque potrà commentare. Anche le news del Gruppo saranno riportate, divulgando in maniera più capillare la nostra attività, per tessere una realtà di scambi da cui possono nascere nuovi rapporti e in cui la rete di amicizie avrà lo scopo di far circolare le idee e stimolare il dibattito. Una sponda virtuale ad una testata che il “domani” ce l’ha nel nome. Noi siamo pronti: accetti l’amicizia?

al dialogo per creare un luogo di conversazione che renda ancora più facile la partecipazione a quello che facciamo tutti i giorni. Una vetrina del nostro lavoro: sulla pagina Facebook di Marche domani si potranno leggere le principali notizie

www.facebook.com/marchedomani


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Scuola: dalla Regione oltre un milione Più di un milione di euro per il precariato nella scuola e il sostegno agli studenti universitari figli di disoccupati. Due bandi nel segno del welfare attivo, a seguito di due delibere adottate su iniziativa dell’assessore Marco Luchetti e frutto dell’intesa con le organizzazioni sindacali. Il primo bando (scadenza 23 marzo) vede messi a disposizione 661 mila euro per progetti finalizzati a prevenire e contrastare la dispersione scolastica, supportare l’apprendimento degli alunni disabili, l’integrazione linguistica per alunni con cittadinanza non italiana, l’assistenza e la sorveglianza (procedura informatica di invio domande all’indirizzo www.istruzioneformazionelavoro.marche.it). Nel secondo provvedimento

è stata prevista un copertura finanziaria di 384 mila euro per la concessione di un contributo una tantum –500 euro a favore di ogni beneficiario–studente residente nelle Marche, iscritto all’università a.a. 2011/2012, lavoratore o figlio di lavoratori che si trovano da almeno tre mesi in stato di disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga. Le domande devono essere indirizzate alla Regione Marche P.F. Istruzione, Formazione Integrata, Diritto allo Studio - via Tiziano, 44 – 60100 Ancona, non più tardi del 20 aprile 2012. Procedura informatica secondo il modulo reperibile all’indirizzo internet www. istruzioneformazionelavoro. marche.it alla sezione bandi.

Antonio Aprile commendatore

Antonio Aprile è stato insignito dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Cinquantasette anni, residente a G ro t t a m m a r e, Aprile è una figura di spicco della sanità marchigiana: medico, specializzato in gestione sanitaria, ha ricoperto, tra i diversi incarichi, il ruolo di direttore generale dell’Azienda sanitaria unica regionale e dell’Inrca - Istituto di ricovero e cura a carattere

scientifico di Ancona; ha collaborato inoltre con istituzioni sanitarie in Francia, Svizzera, Austria e Germania. Attualmente è direttore generale della Casa di cura Villa dei Pini di Civitanova Marche. Il conferimento della distinzione onorifica, formalizzata con decreto del presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, è stata comunicata all’interessato dalla Prefettura di Ascoli Piceno.

Ha realizzato il sogno green, in Puglia, di Mirren e Hackford

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Energy Resources per una masseria da Oscar

nire il sapore antico di una masseria del 1500 con le migliori tecnologie green. È stata Energy Resources, realtà di spicco nel settore delle energie rinnovabili e dello sviluppo sostenibile, a tradurre in realtà il sogno in stile italiano di una delle coppie più famose dello star system: Taylor Hackford, il regista californiano autore di pellicole cult, ed Helen Mirren, l’attrice britannica premio Oscar per “The Queen”. La coppia ha infatti acquistato un’antica masseria in provincia di Lecce con l’idea di recuperare la struttura e di valorizzarla secondo i principi del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente. Il progetto di recupero ha fatto incontrare le antiche tecniche di restauro con i più moderni sistemi energetici da fonte rinnovabile, conservando intatto il fascino dell’antica struttura. Il risultato è un esempio unico e molto suggestivo di ‘masseria a zero emissioni’: Energy Resources ha progettato e realizzato un sapiente mix di energia pulita per alimentare l’edificio nel pieno rispetto della costruzione originale e del paesaggio. L’energia elettrica è fornita da due impianti fotovoltaici della potenza di 20 kWp ciascuno: il primo è installato su una pensi-

Il nostro Paese alla fiera sugli immobili all’estero

Il mattone italiano brilla al sole di Londra Un posto al sole per gli immobili italiani. Il Bel Paese sbarca a Londra e mette in mostra le sue proprietà, svettando su un mercato internazionale. Ci sarà infatti anche un padiglione italiano a “A place in the sun live”, la più grande e visitata fiera britannica sugli immobili all’estero, che si terrà dal 30 marzo al 1 aprile ad Earl’s Court, nella capitale inglese. Un’occasione di particolare prestigio, ispirata al programma televisivo di Channel 4, e per cui è stimato l’arrivo di oltre 5 mila visitatori. Una vetrina importante, che attrae migliaia di potenziali clienti interessati al mercato immobiliare d’oltremanica, ed in particolare a quello italiano, francese, spagnolo, portoghese e turco. Il nostro padiglione sarà coordinato dalla Camera di commercio e industria italiana per il Regno Unito, e sarà sponsorizzato da Gate Away, il primo portale web che promuove esclusivamente agli acquirenti stranieri gli immobili in vendita o in affitto in Italia. Nato nel 2007 e tradotto in dieci diverse lingue, il portale è oggi visitato da più di 150 Paesi nel mondo, ed offre un valido supporto, ad agenzie immobiliari e a privati, per la ricerca di proprietà nel territorio nazionale, seguendo delle semplici ed intuitive procedure via Internet. Un modo rapido, dunque, per far incontrare domanda e offerta, e sempre più ap-

prezzato dagli stranieri che guardano con crescente interesse alle offerte immobiliari del nostro Paese. L’Italia, infatti, esercita un grande fascino nei confronti degli stranieri, per il suo stile di vita e per le sue bellezze architettoniche e naturali, e viene percepita come un mercato immobiliare solido e sicuro su cui poter investire. A conferma di ciò, le ricerche nel settore hanno registrato una consistente crescita delle richieste di immobili dall’estero, con un aumentato budget di in-

vestimento, che si evidenzia soprattutto nel comparto di lusso (+ 52% di richieste) e, al contempo, in quello definito di fascia bassa (+ 11%). Agli stranieri piace l’Italia, e ad apprezzarla sono soprattutto i nordici: inglesi, svedesi, belgi, svizzeri e tedeschi, ma non mancano anche molti russi e statunitensi. Tra le regioni più richieste, svettano le Marche, seconde solo alla Toscana, e affiancate da Umbria e Liguria. Piacciono, dunque, le dolci colline che caratterizzano il nostro Paese, le distese naturali ricoperte di boschi e laghi,

la quiete ed uno stile di vita percepito come sereno e rilassante. E gli immobili più richiesti hanno una fisionomia ben delineata: case in stile tipico italiano, generalmente collocate lontano dai centri abitati, immerse nella campagna e ad una breve distanza dal mare, meglio se da ristrutturare, per dare un tocco personale all’edificio. Gli stranieri si mostrano anche molto sensibili alle strutture edificate secondo i criteri dell’edilizia ecosostenibile, e ciò è tanto più sentito nei Paesi del Nord Europa, dove da anni queste tecniche sono diventate abituali nella costruzione degli immobili o nella loro ristrutturazione. Non solo star del cinema, dunque, che pure hanno reso celebre il “mattone” nostrano in tutto il mondo e che continuano ad acquistare nel nostro territorio, ma anche tante persone comuni che desiderano coronare il loro sogno di vivere in Italia e che vedono nei nostri immobili un investimento sicuro. La fiera di Londra sarà pertanto per il nostro Paese un’importante occasione in questo senso: i visitatori potranno, infatti, incontrare direttamente gli agenti immobiliari e partecipare ai seminari per il pubblico ospitati nel padiglione Italia, e che saranno tenuti dagli stessi espositori e da consulenti del settore. Rosemary Martarelli

lina fotovoltaica, adibita a copertura del parcheggio, realizzata con pietra leccese e con impatto visivo minimo

23 kw, utilizza la temperatura del sottosuolo attraverso sonde installate nel terreno che fungono da scambiatori

di calore. Sono state impiegate 28 sonde a spirale: una particolare tipologia, brevettata a livello internazionale da Energy Resources, che consente perforazioni molto meno profonde. Anche qui la tecnologia si sposa splendidamente con la tradizione: il terreno che nasconde il campo sonde è stato abbellito con un frutteto di melograno, recuperando una pianta tipicamente salentina molto di moda negli Usa. Per la climatizzaHelen Mirren e Taylor Hackford sullo sfondo della loro masseria in Puglia zione è stato aggiunto anche dei pannelli; il secondo è il sistema ‘active pooling’, un impianto a terra, posto Tradizione e che attraverso ventilconveta 250 metri dall’abitazione tori consente di raffrescare rinnovabili: e coperto da vegetazione, ulteriormente gli ambienti. che utilizza inseguitori soL’acqua calda sanitaria è incontro ricco lari, ovvero dispositivi che fornita, oltre che dal geoorientano i pannelli in modo di fascino per termico, dal solare termico, da ottenere il massimo rengrazie ad un impianto da la dimora della dimento energetico. sei pannelli installato sulla Il riscaldamento e raffrecopertura di un’ala laterale famosa coppia scamento degli ambienti si dell’abitazione e in grado di ottiene grazie ad un sistema alimentare un serbatoio di dello star radiante a pavimento che oltre mille litri. system sfrutta energia geotermica: Is. T. l’impianto, della potenza di

A Verona dal 25 marzo

Per il 2012, 300 mila euro di incentivi alle imprese

Le Marche al Vinitaly

Contratti di solidarietà

Saranno 107 le aziende marchigiane presenti alla 46a edizione del Vinitaly, che si terrà a Verona dal 25 28 marzo. “Dopo il Micam di Milano, è la seconda fiera che registra la maggiore partecipazione di operatori economici marchigiani, a testimonianza di come la nostra sia una terra di fashion e food”, ha commentato il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Petrini, presentando l’evento. A Verona le Marche promuoveranno non solo il vino, ma il territorio e le sue eccellenze; per la prima volta la Regione è riuscita a ottenere lo spazio principale del Polo espositivo di Verona: 150 metri quadrati che verranno personalizzati con immagini delle Marche. “Moltissime sono le nostre aspettative per questa fiera –ha sottolineato Petrini–. Il mercato interno ristagna, mentre quello estero mostra segnali positivi per i nostri vini. Negli ultimi anni, Regione e produttori hanno investito molti milioni nella commercializzazione e nella promozione”. Concetto ripreso da Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano tutela vini: “Dobbiamo puntare con decisione sui mercati esteri, guardando con particolare attenzione a quei Paesi, come Cina, Brasile, Russia e America, dove il Pil è in crescita”.

Dallo scorso 15 marzo, giorno di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, per le aziende sarà possibile accedere agli incentivi per la stipula dei contratti di solidarietà. I contratti di solidarietà rappresentano uno dei cosiddetti ammortizzatori sociali, che consentono di attutire, sul piano sociale, le conseguenze occupazionali derivanti da una situazione di crisi che si può verificare all’interno dell’azienda per una molteplicità di fattori. “Si tratta –ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti- di un’ulteriore azione di contenimento della crisi occupazionale che la Regione mette in campo e che deriva dal protocollo dello scorso 7 dicembre firmato con le Organizzazioni sindacali. Abbiamo fatto una scelta in continuità con gli accordi precedenti, perché è stato uno strumento utile che in tre anni ha permesso di scongiurare circa mille licenziamenti di lavoratori in aziende altrimenti escluse dal campo di applicazione della Cigs-Cassa integrazione guadagni straordinaria. La Regione ha messo a disposizione quattro milioni di euro dal 2009, ai quali si aggiungono per il bando di quest’ anno 300 mila euro che contiamo di utilizzare al meglio, grazie anche alla sensibilità delle imprese marchigiane”. In sostanza, si tratta dell’erogazione di un contributo finanziario corrispondente ad un quarto del monte retri-

butivo non dovuto a seguito della riduzione dell’orario di lavoro. Questa somma viene concessa dalla Regione per una annualità all’azienda che provvederà poi ad integrare la retribuzione dei lavoratori interessati dal contratto di solidarietà, che prevede, appunto, la diminuzione di ore lavorate. Tale contributo si affianca ad analogo incentivo statale che è suddiviso in parte all’impresa (25%) ed in parte ai lavoratori (25%). Possono presentare domanda di finanziamento le imprese marchigiane escluse dal campo di applicazione della Cigs, comprese le società cooperative; le imprese artigiane con meno di 16 dipendenti, a talune condizioni; le imprese che hanno stipulato precedentemente contratti di solidarietà ed hanno già beneficiato del contributo regionale relativamente ad un’annualità, solo se hanno concluso il contratto di solidarietà precedente ed hanno stipulato un nuovo accordo collettivo aziendale sindacale. Il contributo regionale integra le retribuzioni perse dai lavoratori in solidarietà appartenenti alle categorie degli operai, impiegati, quadri, soci di cooperative di produzione e lavoro e lavoratori part-time. Sono esclusi, invece, i dipendenti con qualifiche dirigenziali, mentre ne possono beneficiare i lavoratori con contratto a termine, con contratto di apprendistato ed inserimento lavorativo.


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APRILE 2012

“Fit & wellness village”, esposizione - evento dal 23 al 25 marzo nei locali di Delta Motors ad Ancona Un unico open space, proposte a 360 gradi: dall’estetica alla medicina, all’alimentazione naturale

Pianeta benessere

U

na manifestazione in piena sintonia con la vocazione della regione, che in termini di benessere e qualità della vita esprime eccellenze e possibilità di sviluppo importanti. Con questa sollecitazione è stata presentata ad Ancona, nei locali di Delta Motors, “Fit & wellness village”, esposizione - evento che si terrà dal 23 al 25 marzo nei locali della concessionaria, con l’organizzazione di First Class, il patrocinio di Provincia di Ancona, Aspea (Azienda speciale pesca agricoltura della Camera di commercio di Ancona), Coni –Comitato regionale Marche e Scuola dello sport Coni Marche, e la golden sponsorship di Blue Pool, Chanson Water, Ki Life e Livingmade –Novedil. Un villaggio interamente dedicato al benessere e declinato in tutte le sue sfaccettature, senza precedenti nelle Marche: “Un evento pensato nel primo week end di primavera, quando più si pensa al benessere –ha commentato Elena Baldassari di First Class, ideatrice del progetto–; le proposte riguarderanno il settore a 360 grandi: fitness, estetica, medicina e alimentazione naturale. Un unico open space, con aiuole verdi che ricreano oasi di benessere e un giardino per passeggiare.

Da sinistra Evasio Sebastianelli, Jean Pierre Sabbatini, Pierluigi Pompei, Elena Baldassari, Fabio Luna Ci sarà una parte espositiva, con realtà imprenditoriali sia del territorio che da fuori regione, eventi di formazione organizzati da Aspea sulle potenzialità del settore per il mondo agricolo e dal Coni sulle nuove frontiere del fitness, e performance curate dalla Uisp. Con ‘Fit & wellness village’ –ha sottolineato Baldassari- vogliamo sensibilizzare il territorio su un settore che può essere una risorsa economica importante, anche in chiave turistica”. Un filone, quello del benessere, capace di mettere a sistema le eccellenze della regione. Come ha sottolineato Evasio Sebastianelli, direttore regionale della Confederazione italiana agricoltori e presidente Aspea, le Mar-

che vantano primati da valorizzare (la principale produzione di lavanda in Italia arriva dal Conero) e gli imprenditori agricoli

stanno sempre più cogliendo le nuove opportunità, declinando per l’estetica prodotti di uso alimentare come l’olio. Un’altra eccel-

lenza è costituita dall’unico corso di Scienze del fitness e dei prodotti della salute esistente in Italia, attivato dall’Università di Camerino; un corso, h a detto il professor Pierluigi Pomp e i , che ha invertito una tendenza: il 70% degli iscritti proviene dal centro nord, addirittura dalla Svizzera. Discipline che nella loro azione preventiva, ha aggiunto Pompei, acquistano sempre più importanza in relazione ai costi della

sanità. Su questi temi c’è attenzione crescente dal mondo dello sport: Fabio Luna, presidente del Comitato provinciale Coni di Ancona, ha segnalato un calo di tesserati negli sport tradizionali a vantaggio delle discipline del fitness: una tendenza che richiede grande attenzione e che ha portato il Coni ad aderire con convinzione all’iniziativa. In un momento di trasformazioni per il sistema fieristico marchigiano, “Fit & wellness Villane” rappresenta anche una proposta interessante per sperimentare nuove modalità di visibilità in spazi alternativi: Delta Motors, ha sottolineato il general manager Jean Pierre Sabbatini, conferma con questo evento la scelta di vicinanza al territorio aprendo i suoi spazi. Is. T.

Il programma

Apertura al pubblico venerdì 23 marzo alle ore 16 e a seguire performance di professionisti che illustreranno diverse tecniche sportive, come la fit–ball e il reboundair. Possibilità di fruire di lezioni gratuite della durata di mezz’ora. Sabato 24 marzo: continuano per tutta la giornata (ore 10-22) le performance e le lezioni gratuite. Dalle 15 alle 16,30 nell’area convegni si terrà “Mondo rurale per il benessere estetico ed alimentare”, tavola rotonda promossa da Aspea con focus sulle potenzialità di investimento per il mondo agricolo nel settore benessere. Alle 17 dimostrazione di uno studio estetico; alle 18 esibizione di danza classica e moderna. Domenica 25 marzo: performance e lezioni di fitness per tutta la giornata (ore 10–22). Dalle 10 alle 14 “Le nuove frontiere del fitness e del wellness”, convegno di studio organizzato da First Class e da Scuola regionale dello sport /Coni Marche, rivolto ad operatori del settore e ad appassionati. Si discuterà delle nuove tendenze nel campo del benessere e dello sport, con un approfondimento riguardo alle possibili ricadute sulla salute e sulla psiche delle persone. Si tratterà, invece, di posturologia e del sistema tonico posturale nel convegno a cura del centro di medicina specialistica sportiva Futur (ore 16–16,30). Dimostrazione di un centro estetico (ore 11), prova del bagno sonoro tibetano (ore 14) ed esibizione di danza del ventre (ore 18). Chiusura della manifestazione alle ore 22. Per tutta la durata dell’evento resterà aperto il Bio bar e si avrà la possibilità di assaggiare succhi e marmellate naturali allo stand dell’azienda agricola Patrizia Bugari. Tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito. Programma dettagliato e registrazioni: www.villaggiobenessereancona.com Ros. Ma.


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APRILE 2012

Turismo ai tempi della Macroregione Nelle acque dell’Adriatico si incrociano e trovano armonia due culture: così Marche e Croazia si fondono azzerando le distanze. E la Macroregione adriatica trova la sua ideale valorizzazione grazie alla sinergia che il noto tour operator Maraviglia Travellers’ Company ha instaurato con Mauro Tour –Pianeta Croazia, altro operatore marchigiano del settore. Dall’inedita collaborazione è infatti nata un’interessante offerta turistica, che si articola in due differenti

Da Urbino all’isola di Brac e da Ancona a Spalato: Marche e Croazia ancora più vicine itinerari di otto giorni, ciascuno compendio di una meraviglia marchigiana e di una croata. In un pacchetto si racchiudono le bellezze architettoniche ed artistiche di Urbino, “città ideale”che svetta con il suo Palazzo Ducale di sapore rinascimentale, e quelle naturali dell’isola

di Brac, circondata da acque cristalline con stupendi fondali, e pullulante di vita nei suoi pittoreschi villaggi di pescatori. Ricettività a quattro stelle sia nel resort con Spa e piscina di Urbino, sia in quello affacciato sulla Baia di Supetar nell’isola di Brac. A proprio piacimento, sarà inoltre possibile integrare il pacchetto con la visita guidata di Urbino, un’escursione in barca a vela o la visita del monastero di Blaca. Un tuffo indietro nel tempo con il secondo itinerario proposto: dalle antiche torri e fortificazioni di Ancona e della Riviera del Conero ai profili maestosi del Palazzo di Diocleziano a Spalato. Nel cuore delle due città gli hotel a quattro stelle che ospiteranno i turisti, per permettere di avventurarsi con facilità tra le vie del centro storico alla scoperta di sapori e tradizioni locali. Facoltative la visita guidata alla mostra “I tesori archeologici di Ancona e Sirolo”, l’escursione privata con barca a vela lungo la riviera del Conero, e la degustazione con guida dei caratteristici vini Rosso Conero. Entrambi i pacchetti sono disponibili da aprile a settembre. Ro. Ma.

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Presentato in Regione lo stato di attuazione del piano triennale e le linee per il 2012. Tagli ai fondi, ma prospettive dall’integrazione con altri settori

Cultura, trasversalità contro la crisi ROSEMARY MARTARELLI

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a cultura in tempi di crisi. Ovvero come barcamenarsi tra il mantenimento della qualità e i tagli del 20 per cento delle risorse ordinarie, in analogia con gli altri comparti del governo regionale. E’ un 2012 di ristrettezze per la cultura marchigiana, che potrà disporre di fondi per dieci milioni di euro, due in meno rispetto al 2011. Ma dall’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini arrivano delle rassicurazioni: “Questi tagli –ha detto nel corso della conferenza in Regione sullo stato di attuazione del piano triennale per la cultura e sulle linee guida per il 2012- saranno assorbiti

In occasione di “Tolentino Humour”, una mostra sul graphic journalism con 100 tavole originali

comprimendo le spese di funzionamento ordinario dei servizi regionali e delle realtà sostenute”. Al contempo, saranno attivati progetti speciali per valorizzare progettualità e trasversalità capaci di attivare risorse aggiuntive per circa dieci milioni di euro. La logica è quella di una crescente integrazione tra cultura ed altri settori, come istruzione, turismo, agricoltura, industria e artigianato. “In quest’ottica integrata –ha aggiunto Marcolini-, potremmo disporre di risorse per circa 70 milioni di euro. La cultura deve essere vista sempre più come lievito e cemento per altri settori”. Cultura come principale motore di sviluppo per le Marche, dunque, e per la prima volta organizzata in una proposta organica che raccoglie tutte le offerte regionali. Diverse le novi-

tà per quest’anno: la mostra “La città ideale”, che riunirà nel Palazzo ducale di Urbino (6 aprile-8 luglio) i tre dipinti che hanno per soggetto delle quinte urbane rinascimentali; “Happy museum”, il primo festival dei musei in rete, il Festival internazionale della geografia a Fermo (4-6 maggio), il bicentenario dell’apertura al pubblico della biblioteca di Monaldo Leopardi a Recanati (giugno), e, sempre a Recanati, il ritorno del Polittico di San Domenico di Lorenzo Lotto, in corso di restauro. Grande attesa per la mostra “Meraviglie dalle Marche”, ospitata a maggio al Braccio di Carlo Magno a Roma, e curiosità per il “Marche endurance lifestyle”, meeting che in estate avvicinerà la nostra regione al mondo arabo attraverso la disciplina equestre dell’endurance.

Pietro Marcolini (foto Rillo) Confermati i tradizionali appuntamenti con lo Sferisterio Opera Festival di Macerata e il Rof di Pesaro, e quelli con i festival Poiesis, Popsophia, Adriatico Mediterraneo e il Festival della felicità. In estate anche la settima edizione di “Urbino press award”, premio destinato ad un giornalista americano distintosi per la capacità di raccontare il mondo che cambia. Tutte attività per cui si rispetterà una doppia rendicontazione, come ha spiegato Marcolini, sia amministrativa che in termini di analisi costi/ benefici, in un’ottica di rinnovamento del settore cultura che ha già portato al successo, durante lo scorso anno, di tre importanti strumenti: il Consorzio Marche Spettacolo, l’Osservatorio regionale e la Fondazione Marche cinema multimedia.

Dal 29 marzo al Teatro delle Muse con “Cercando Picasso”, per la regia di Antonio Calenda

Reportage a… fumetti Albertazzi ad Ancona Dal 14 aprile al 16 settembre, in occasione della rassegna “Tolentino Humour”, la città marchigiana ospita la mostra Nuvole di confine. Graphic Journalism. L’arte del reportage a fumetti, a cura di Luca Beatrice. La mostra è promossa ed organizzata dal Comune di Tolentino, assessorato alla Cultura, con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Macerata e Consiglio regionale delle Marche dell’Ordine dei Giornalisti. Il graphic journalism, a metà strada tra graphic novel e giornalismo d’inchiesta, è una narrazione per immagini, un reportage realizzato attraverso il “fumetto”. Nella poetica del graphic journalism, nel quale spesso sono trattatati argomenti drammatici, gli autori cercano infatti di interrompere la tragicità del momento sfruttando lo humor, a volte “nero”, come filtro tra la realtà e la resa grafica di essa. Così in Lettere dalla Serbia - Un fumettista sotto le bombe, Aleksandar Zograf raccoglie le lettere scritte ai suoi amici dopo l’inizio degli attacchi Nato alla Serbia; Josh Neufeld, il celebre autore di A.D.: New Orleans after the deluge, un ritratto della città sopravvissuta all’uragano Katrina, è presente in mostra con Bahrain - lines in ink, lines in the sand nel quale racconta un

momento della Primavera araba; Sarah Glidden nel suo Capire Israele in 60 giorni (e anche meno) racconta tra sarcasmo e serietà le contraddizioni della cultura israeliana. Rispetto al giornalismo tradizionale al graphic journalism manca la pretesa di “oggettività”: il graphic reporter è il protagonista assoluto dei fatti che descrive, come Guy Delisle, premiato al Festival di Angoulême 2012 proprio con Cronache da Gerusalemme nel quale racconta l’anno passato nella città dove ha seguito la moglie che lavora per Medici senza frontiere. E’ un linguaggio che non vuole informare in tempo reale o con imparzialità ma punta a conquistare il lettore attraverso l’empatia e la bellezza del segno, come per Lamia Ziadé, autrice di Bye Bye Babylon: la storia di una Beirut massacrata dalla guerra civile iniziata nel

Una narrazione per immagini in cui gli autori cercano di interrompere la tragicità del momento attraverso lo humor

1975 che si mescola con il racconto autobiografico della vita dell’autrice e i suoi ricordi di bambina. E ff i c a c i e s e m p i d i graphic journalism italiano saranno le opere di Paola Cannatella e Giuseppe Galeani che in Maria Grazia Cutuli - Dove la terra brucia raccontano la vita privata e professionale della giornalista uccisa in Afghanistan, di Marco Corona che nella sua autobiografia/diario di viaggio In mezzo, l’Atlantico mescola in modo intelligente e ironico l’esperienza personale e la descrizione della Colombia e di Vincenzo Filosa che in Sonata per l’Aquila offre una panoramica sul centro storico sconvolto dal terremoto. In Nuvole di confine. Graphic Journalism. L’arte del reportage a fumetti il curatore Luca Beatrice ha coinvolto Rizzoli Lizard, la casa editrice di fumetti fondata da Hugo Pratt che ne ha disegnato lo storico logo con la lucertola, con la prestigiosa collaborazione del direttore editoriale Simone Romani. L’edizione 2012 di “Tolentino Humor” avrà luogo nella sede del Miumor - Museo internazionale dell’umorismo dell’arte che ospita negli anni dispari la Biennale dell’umorismo nell’arte e che per la prima volta si spoglierà della sua storica collezione per accogliere la mostra sul graphic journalism.

Dal 29 marzo al 1° aprile l’appuntamento è al Teatro delle Muse con Giorgio Albertazzi e La Martha Graham Dance Company in Cercando Picasso, con le coreografiche storiche di Martha Graham, originali di Janet Eilber, e per la regia di Antonio Calenda, scene e costumi di Pier Paolo Bisleri, video Giorgio Albertazzi Antonio Giacomin, luci Nino Napoletano, musiche di Manuel de Faldi un maestro della statura, la, Igor Stravinsky, Perez della sapienza scenica e del Prado, Francis Lemarque, vigore di Giorgio AlberCamille Saint-Saens, Waltazzi, un attore che sa fare lingford Riegger, Henry della parola un esercizio Cowell, Zoltàn Kodàly, stilistico supremo, che sa produzione Teatro Stabile rendere ogni battuta finisdel Friuli Venezia Giulia sima, poliformica, astratta. – Ente Autonomo Teatro Dal 12 al 15 aprile, al di Messina – Orkestra EnTeatro delle Muse, sarà la tertainment. La stagione volta di Alessandro Preziosi teatrale 2011/12 di Ancona che porterà in scena Cyracurata dal Teatro Stabino De Bergerac di Edmond le delle Marche prosegue Rostand, produzione Khocon uno spettacolo in cui ra.teatro. Sintesi di parola il linguaggio coreografico e immagine, un’opera per di Martha Graham è inantonomasia del teatro di trecciato con l’evocazione parola, ma per così dire della pittura di Picasso. “lirica”, dove la parola Muoversi nell’impalpabile sostituisca la musica. La della fantasia, dell’immatraduzione scelta è quella ginazione di questo grande della ormai classica in versi artista ha spinto dunque martelliani di Mario Giobil regista verso una scelta be, cruciale in memorabili espressiva inusuale. Sono allestimenti come quello segni potenti, dell’arte e di Gino Cervi del 1953. dell’espressività del NoveRostand è forse l’ultimo dei cento, codici inestimabili romantici, a metà strada la cui pregnanza riecheggia tra Victor Hugo e Victorien costantemente nell’immagiSardou; l’intento è quindi nario contemporaneo. Ad di costruire una commedia essi si fonde la recitazione tenera e romantica, tutta

puntata sul ritmo, che rifugga il monumentale e il fastoso, ma soprattutto coinvolgente come solo il personaggio di Cyrano sa essere, capace com’è di gridare e di piangere con eguale convinzione. Dal 25 al 29 aprile, al Teatro Sperimentale, protagonista Elio De Capitani con la Compagnia del Teatro dell’Elfo di Milano, ad Ancona con The History Boys, di Alan Bennet, traduzione di Salvatore Cabras e Maggie Rose, con Ida Marinelli, Gabriele Calindri, Marco Cacciola, Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Loris Fabiani, Andrea Germani, Andrea Macchi, Alessandro Rugnone, Vincenzo Zampa, luci di Nando Frigerio, regia di Ferdinando Bruni e Elio Capitani, produzione Teatridithalia. Una storia di oggi The history boys, commedia di Alan Bennett del 2004, vincitrice di sei Tony Award e trasformata in film nel 2006. Ambientata in una scuola inglese, racconta di un gruppo di adolescenti alle prese con gli esami di ammissione all’Oxbrige, ovvero agli esclusivi college di Oxford e di Cambridge. Info Teatro Stabile delle Marche - biglietteria 071.52525 biglietteria@ teatrodellemuse.org www.stabilemarche.it


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Con Ferretti le Marche nell’Olimpo della cinematografia Terza statuetta dorata per Dante Ferretti (nella foto). L’autore degli straordinari cunicoli del tempo in “Hugo Cabret” premiato con la moglie Francesca Lo Schiavo sul palco degli Academy Awards. Dopo “The Aviator”, nel 2005, e “Sweeney Todd”, nel 2008, ancora una volta il massimo riconoscimento del cinema

“La fuga in maschera”: Spontini ritrovato sulle scene di Jesi La prima esecuzione in epoca moderna de “La fuga in maschera” di Gaspare Spontini, commedia per musica in due atti su libretto di Giuseppe Palomba, ritenuta perduta ed il cui manoscritto autografo è riapparso presso una casa d’aste londinese, inaugurerà al Teatro Pergolesi di Jesi il 31 agosto il XII Festival Pergolesi Spontini (replica il 2 settembre) che proseguirà fino al 15 settembre con concerti, spettacoli ed eventi dedicati ai temi del travestimento e della trasformazione. Il nuovo allestimento dell’opera del compositore maiolatese è una coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini e il Teatro San Carlo di Napoli, con la regia di Leo Muscato e le scene di Benito Leonori. La direzione d’orchestra è affidata a Corrado Rovaris. Scritta da Spontini nel travagliato periodo successivo

all’avvento della Repubblica Napoletana del 1799, “La fuga in maschera” fu rappresentata per la prima volta durante il Carnevale del 1800 al Teatro Nuovo sopra Toledo a Napoli, pochi mesi dopo la messa in scena de “La finta filosofa” nello stesso teatro. Un’unica rappresentazione e poi il nulla per oltre due secoli. La partitura della commedia per musica è stata ritenuta perduta sino a quando un’importante antiquaria inglese, Lisa Cox, nel gennaio 2008 mise all’asta il manoscritto autografo della commedia per musica in due atti e il Comune di Maiolati Spontini lo acquistò. Il Festival Pergolesi Spontini ne mette in scena la revisione critica di Federico Agostinelli (edizioni Fondazione Pergolesi Spontini) che ha confermato la completezza e autenticità del manoscritto, contenente l’autografo del compositore maiolatese.

mondiale allo scenografo marchigiano, come è stato dettagliatamente identificato Ferretti ricevendo l’Oscar per la straordinaria capacità immaginifica dispiegata nel film di Martin Scorsese. E con lui, a Los Angeles, “c’erano idealmente l’Italia e tutte le Marche che con fierezza si riconoscono in questo straordinario

cinema. Terzo Oscar per lo scenografo maceratese, e, negli anni, una lunga serie di nomination (“Le avventure del barone di Münchausen”, “Amleto”, “L’età dell’innocenza”, “Intervista col vampiro”, “Kundun”, “Gangs of New York”). “Per la Regione Marche – inciso dell’assessore Pietro Marcolini- il riconoscimento

Giustizia e perdono

all’estro creativo di Dante Ferretti costituisce uno stimolo ulteriore all’impegno per fare dell’investimento in cultura e del sostegno al cinema un filone d’intervento non episodico e di grande potenzialità. Questo abbiamo cercato di fare con la nascita della Fondazione Marche Cinema Multimedia”.

“Madre vendetta”, coraggioso l’ultimo romanzo di Giancarlo Trapanese. Prima nazionale nel capoluogo dorico, Sperimentale gremito

Da sinistra: Giancarlo Trapanese, il generale Rosario Calì, Letizia Marcantonio, Nazareno Rocchetti

SILVANA CORICELLI

C

’è la forza dell’accadimento. Un brutto fatto di cronaca di vent’anni fa. E c’è la capacità di una penna che del dato di cronaca ha fatto scintilla per accendere i riflettori su uno spaccato di straziante attualità. La violenza sulle donne. Un

TeatrOltre, sei palcoscenici per le più importanti esperienze del teatro di ricerca italiano

Linguaggi innovativi

"Rotonda alle mare" è il titolo della serata in programma alla Rotonda a Mare di Senigallia il 17 maggio; l’appuntamento si compone di un trittico delle due artiste Mara Cassiani e Mara Cerri Un palcoscenico per le protagonista il 19 aprile più importanti esperienze al Teatro Sanzio di Urbino del teatro di ricerca italiacon Passo della coreono. È questo l’obiettivo di grafa e danzatrice Ambra TeatrOltre, che, alla sua Senatore; lo spettacolo è ottava edizione, oltre alle vincitore del Premio Equisedi di Pesaro e Urbino, librio 2009. trova casa nei teatri di Io non so cominciare, Macerata Feltria, Mondain scena il 22 aprile al vio, Senigallia ed Urbania Teatro Battelli di Maceracon spettacoli che parlano ta Feltria, è un progetto i linguaggi più innovativi di Teatro Rebis dedicato della scena. Il prossimo alla figura di Danilo Dolci. appuntamento, dopo Una storia esemplare, però l’inaugurazione affidata quasi del tutto dimenticaad Ascanio Celestini, è il ta, che ha ispirato la com24 marzo al Teatro Rossini pagnia diretta da Andrea di Pesaro con Lonesome Fazzini. Cowboy della Compagnia Dino Garrone. fantasma Philippe Saire, coreografo dell’eternità, proposto al di origini algerine tra i Teatro Rossini di Pesaro più interessanti e vivaci il 28 aprile, è un recital nel panorama della danza di Teatroaponente; alla contemporanea europea lettura dei testi, affidata e per la prima volta nelle alle voci narranti di Lucia Marche. Sul palcoscenico, Ferrati e Cristian Della sei straordinari danzatori. Chiara, si accompagnano Il 12 aprile la rassegna è le straordinarie immagini ancora a Pesaro, questa di sabbia realizzate dal volta al Teatro Sperimenvivo da Massimo Ottoni. tale, con Mattei. Petrolio Della compagnia 7-8 chili e fango di e con Giorgio di Offida Ossi di seppia Felicetti. Ancora la danza e Replay, in scena il 5

personaggio”, commenta il Governatore Gian Mario Spacca. Orgoglio marchigiano espresso anche dal presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari: un conterraneo, Ferretti, riconfermato nell’Olimpo della cinematografia, e che a sua volta riconferma la grande forza di evoluzione culturale e sociale del

maggio al Teatro Apollo di Mondavio. Serata dal titolo Nuova danza italiana. Anticorpi explo il 10 maggio al Teatro Sanzio di Urbino: protagonisti tre progetti di giovani talenti che nell’ultimo anno sono emersi dalla “Vetrina giovane danza d’autore” promossa dal network Anticorpi XL. Do not, maybe è di Paolo Amerio e Angela Rabaglio; The cut-tuk show di Marta Cortellazzo; Verso la luce di Leonardo Diana. Rotonda alle mare è invece il titolo della serata in programma alla Rotonda a Mare di Senigallia il 17 maggio. L’appuntamento si compone di un trittico in cui due artiste –la performer e coreografa Mara Cassiani e l’illustratrice Mara Cerri– propongono le loro ultime creazioni, rispettivamente Uno su uno e via Curiel 8, film d’animazione che sancisce l’interagire delle loro arti nel lavoro You and me and everywhere. La conclusione di TeatrOltre il 25 maggio al Dylan Club di Pesaro con Appunti per un’accorta gestione demografica di Federico Paino. La rassegna è promossa da Comune di Pesaro, Comune di Urbino, Amat, Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con i Comuni di Macerata Feltria, Mondavio, Senigallia, Urbania e realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività culturali.

‘femminicidio’ che conosce preoccupante accelerazione. Soprattutto quando la violenza sulle donne è da parte di chi dovrebbe amarle. Una vicenda di vent’anni fa per arrivare a sondare il reale, il concreto. Coraggioso il nuovo romanzo di Giancarlo Trapanese: la storia di un perdono impossibile indicata nel sottotitolo, sulla traccia di domande inevase nell’eterno dualismo tra giustizia e perdono, pena e redenzione. Una ragazza uccisa dal suo fidanzato nel 1991 a Fiorenzuola d’Arda, Rossana Wade: “Madre vendetta” (Vallecchi Firenze editrice) prende le mosse da una storia vera e corre lungo il doppio filo dell’emotività sempre riannodata ai parametri della ragione che scandaglia i grandi temi del libro. Protagonisti un giornalista e un maresciallo dei carabinieri; ambientazione Bertinoro, un paese della Romagna. La cronaca sconfina nell’invenzione, è narrazione av-

vincente, giallo, investigazione che tiene ben salda la presa con la realtà per stanare le risposte. Quelle che si annidano nel difficile equilibrio tra un delitto irreparabile e la sua punizione. Giustizia giusta, certezza della pena, rispetto per i parenti delle vittime. Letizia Marcantonio, la mamma di Rossana Wade, era alla presentazione in prima nazionale del libro allo Sperimentale di Ancona: teatro gremito, accanto a lei importanti relatori come il presidente della Corte d’Assise di Milano Luigi Cerqua e l’avvocato Giacomo Vettori. Le ragioni della giustizia e quelle del perdono, che ha le sue ragioni anche quando diventa impossibile. Pubblico attento, gli interventi del prefetto Paolo Orrei e della presidente del Tribunale dei minori Ornella Riccio nel breve dibattito in sala; toccanti testimonianze e partecipazione sul palco di molti artisti, gli attori Simone Pieroni e Giulia Poeta, il violinista Marco

Santini, gli Opera Pop, il cantautore Luca Lattanzio, il cantastorie Stefano Cobello. Un “romanzo sociale”, così l’ha definito il critico letterario Alessandro Moscè, quello in cui Trapanese ha saputo fondere la sua doppia anima di giornalista e scrittore, toccando molte corde e suscitando le riflessioni che si legano ai dubbi, come ha sottolineato nel suo saluto iniziale l’assessore Andrea Nobili. Conduzione di Andrea Carloni, serata dedicata alla memoria di Rossana Wade, cui è intitolato il premio che è stato consegnato all’Arma dei Carabinieri nelle mani del generale Rosario Calì: “Amore per la giustizia”, mentre il premio “Rossana Wade amore per la verità” è stato consegnato alla giornalista Federica Sciarelli l’8 marzo a Roma nel corso della presentazione alla stampa nazionale del romanzo di Trapanese. I premi, sculture appositamente realizzate da Nazareno Rocchetti.

La biglietteria delle Muse è anche punto vendita TLite Charta La Fondazione Teatro delle Muse raggiunge un altro obiettivo, la biglietteria del Teatro è diventata infatti punto vendita accreditato TLite Charta. Questo significa che è possibile acquistare,

recandosi di persona alla biglietteria in via della Loggia ad Ancona, il biglietto o l’abbonamento per eventi e spettacoli in programmazione al Teatro alla Scala. Si ricorda che alla biglietteria delle Muse si vendo-

no i biglietti per tutti gli appuntamenti, rassegne ed eventi in programmazione nei teatri della città, ed è già da tempo punto vendita geticket e vivaticket. Per ulteriori informazioni biglietteria 071.52525

L'Ancona visionaria di Recanatesi Roberto Recanatesi e… le sue visioni. Non è mai stanco questo appartato e insolito fotografo anconetano, di professione funzionario regionale, con un'atavica passione per le arti figurative e in particolare per lo spettacolo e con in mano, ormai da oltre vent’anni, una Yashica degli anni Ottanta, ovviamente col vecchio rullino e dalla scarna ed essenziale dotazione tecnologica. Le mostre da lui effettuate, anche in luoghi di prestigio, sono a decine (in questi ultimi anni alla Sala Laurana di Pesaro, agli Antichi Forni di Macerata, alla Palazzina Azzurra di San Benedet-

to, alla Rocca Paolina di Perugia, ecc., prossimamente al Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno e a Senigallia). Ancona, la città in cui è nato e risiede e che ama di tanto in tanto omaggiare dal punto di vista visivo (molto successo ebbero le sue Ancona sognata 1 e 2), gli concede questa volta la Sala Emendabili della Mole Vanvitelliana quale luogo per allestire l’ennesimo teatro delle sue visioni. Visionariancona è appunto il titolo della mostra di Recanatesi che sarà inaugurata il 31 marzo (ore 17.30), con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune

e dell’Assemblea legislativa delle Marche, e resterà aperta fino al 22 aprile: non è casuale l’idea del teatro, presenza forte nei trascorsi dell’artista e qui ripreso alla stregua di un pianeta misterioso e lontano. Lo sguardo alla città è in chiave insolita e irreale: uno spaziare con la fantasia, un librarsi verso spazi misteriosi e lontani, facendo perno sulla propria sensibilità e sul proprio vissuto. E sin d’ora l’invito del fotografo, rivolto ai visitatori, è ad andare oltre lo sguardo. Orario mostra: tutti i giorni 17-20, sabato e domenica: 9,30-12,30, chiuso lunedì.


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“Le mie prime Quattro stagioni”: Ara Malikian alle Muse Tokyo, da Los Angeles a Hong Kong, Kuala Lumpur, Cuba. Il 25 marzo, con il suo quartetto, sarà al Teatro delle Muse di Ancona (ore 17.30): Ara Malikian Ensemble in “Le mie prime Quattro stagioni”, appuntamento atteso nell’ambito della rassegna Concerti aperitivo del Carlino. Al Massimo dorico l’originale versione delle

Il libro di Marcello Fagioli

Migranti, una storia dei nostri tempi Un nome della storia dell’agricoltura che in Argentina introduceva un metodo ‘rivoluzionario’ per le pratiche dei tempi, tenendo la rotta della “Mi imbarcai a Genoconservazione e della va, nel 1963. Destinazione fertilità del suolo. Ma il Argentina. Mi aspettava suo libro non è una tratun lungo viaggio in mare. tazione scientifica: è un Solo. I miei erano partiti parlare di sé, rompendo prima”. Un marchigiano gli indugi del migrante, alla volta del Sud Ameper riannodare alla merica. Un ricercatore, che moria le fila di un’intera in Argentina trasferirà le vita e restituirne spaccati proprie competenze e il da condividere in una proprio credo scientifico, terra, come le Marche, di impegnato nelle Stazioni migranti. Ricordi, spigolasperimentali agrarie di ture, ritagli di un’esistenza Pergamino e Anguil: la in ordine sua tesi sparso: c’è sulla l’Argensemina tina –le diretta è esperienze riportata nel nuovo in questi mondo, “Ricordi gli anni di di un lavoro in emigrato un Paese dei nostri lontatempi”, no-, ma una racci sono colta di anche le agili racMarche conti che, che conticome nuamente annota affiorano, nella sua Fabriano, introil Monte duzione Catria, al libro il primo Maria giorno di Cristina scuola. Ruffini Marcello Fagioli, “Ricordi di -consigliere un emigrato dei nostri tempi”, il E poi gli anni della dell’Emifrontespizio del libro Seconda grazione guerdella Rera, con incursioni nella gione Marche, portavoce vicenda personalissima del Forum delle Donne a riconsegnare aneddoti, marchigiane in Argentiscorci d’umanità, perna- è “una sorta di pretesonaggi. La partitura è sto” per l’autore, “l’ocquella delle emozioni: casione per pensarsi o, con lo sguardo al passato per meglio dire, scriversi, che recupera sottile, nelle in vecchiaia”. L’autore è molteplici sfumature, quel Marcello Fagioli, nato in sentimento di appartenenun paesino delle Marche za che è cemento di chi nel 1929, vissuto a Favive lontano dalla propria briano, laurea in Scienze terra. agrarie conseguita a Pisa.

SILVANA CORICELLI

Quattro stagioni di Vivaldi, dedicate esclusivamente ai piccoli: Malikian intende trasmettere ai bambini l’esperienza della musica in modo ludico e eloquente, spiegando e mettendo in scena prima di ogni movimento i sonetti che lo stesso Vivaldi compose per questi concerti. In maniera semplice, la parola introduce e facilita la

Donne e paesaggio

Ara Malikian (foto: Rafa Gallar, www.aramalikian.com)

associazioni di produttori agricoli Aiab, Cia, Col diretti e Copagri hanno invitato ad intervenire in occasione di questa riapertura. La proposta di recupero nel rispetto della storica struttura liberty, ma all’insegna di un approccio progettuale in grado di fornire una

Marzo al femminile con le iniziative di Metodo Effe. Fil rouge tra identità e territorio nella serie di eventi ideati dall’artista Silvia Fiorentino

Da sinistra: Patrizia Casagrande, Lucilla Niccolini, Andrea Nobili, Silvia Fiorentino, Maria Del Pesce

ROSEMARY MARTARELLI

C

’è uno sguardo che fa comunicare, intimo e sociale. Che cura e si prende cura: è lo sguardo delle donne, quello che Metodo Effe indaga per studiare l’approccio femminile, unico e particolare, alla vita e all’arte. Attiva da quattro anni, l’associazione ha voluto festeggiare il mese dedicato alle donne con una serie di iniziative intitolate “Lo sguardo che cura. Cura di sé e del mondo”, ideate dall’artista Silvia Fiorentino e realizzate con il sostegno della Regione Marche, di Provincia e Comune di Ancona, e con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Ancona – Osimo. Il programma ha preso il via l’8 marzo, con un convegno ospitato alla Sala del Rettorato ad Ancona e dedicato allo sguardo delle donne sul paesaggio: uno sguardo che è istinto di cura e che non può prescindere da un senso di appartenenza e di identità. E’ così

Mercato delle Erbe di Ancona, restyling Mac in chiave artistica Inaugurato il piano superiore del Mercato delle Erbe di Ancona, un luogo per la promozione dell’agricoltura del territorio marchigiano. L’azione di restyling è firmata da Mac- Manifestazioni artistiche contemporanee, che l’Amministrazione comunale dorica e le

comprensione della musica in modo che il pubblico entri in un’avventura e il concerto si trasformi in una fantastica esperienza da ricordare. Con Ara Malikian, sul palco delle Muse, saranno Michaela Bilikova Bozzato, violino; Andrea Maini, viola; Paolo Baldani, violoncello; Tony Contartese, voce recitante. S. C.

lettura viva e originale dell’identità urbana del Mercato, creandone una nuova dimensione di accoglienza e suggerendone un modo alternativo e positivo di frequentazione. All’ideazione e realizzazione hanno lavorato artiste, scenografe, interior designers -Allegra Corbo, Donatella Discepoli, Silvia Maggi, Tamara Vignati- in collaborazione con Edoardo Piermattei, Antonio Ricci, Ermanno Soffiantini, del liceo artistico E. Mannucci di Ancona e con il coordinamento di Monica Caputo, presidente Mac, realtà che dal 2008 realizza ad Ancona il festival “Pop Up!” di arte contemporanea nello spazio urbano.

che mondo interiore ed esteriore si compenetrano e lo sguardo diventa il mezzo per un’osmosi tra emozioni, territorio ed esperienze. Identità di genere e background personale –è stato evidenziato durante il convegno- si accostano per rendere una percezione soggettiva del paesaggio, elemento di base da cui parte il lavoro dei tecnici che su questo paesaggio va ad agire. Uno sguardo a tutto tondo quello di Metodo Effe, che attorno a questo tema ha raccolto artisti, tecnici, filosofi, medici ed amministratori. Hanno infatti partecipato al convegno, tra gli

altri, gli architetti Maria Luisa Polichetti e Gianluigi Mondaini, che hanno sottolineato il ruolo mediatore dell’artista nel far comprendere alla collettività l’importanza del paesaggio; la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande e l’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Andrea Nobili; la capodelegazione del Fai Ancona Anna Pelamatti e l’attrice Sonia Antinori. Si è parlato di sguardo femminile come ordine simbolico, esperienza e manifestazione dell’alterità con le filosofe Patrizia Capogrossi, Monia Andreani e Giorgia Salatiello, mentre

Silvia Fiorentino e la psicoterapeuta Giovanna Curatola hanno illustrato la genesi della mostra “Ritratti Effe”. Tra le iniziative, molto apprezzati il laboratorio di arte e paesaggio dedicato ai bambini e quello di scrittura creativa curato da Alessandra Mulas, così come “Ritratti Effe sulla pagina”, proposte librarie sul pensiero femminile a cura della libreria Feltrinelli di Ancona. Metodo Effe segnerà un’altra tappa a luglio, quando la Mole ospiterà una mostra collettiva sul paesaggio curata dall’autrice televisiva Alessandra Galletta.

Ultimi giorni per visitare la mostra “Ritratti Effe”, ospitata, fino al 25 marzo, alla Chiesa del Gesù di Ancona, recentemente restaurata e aperta per l’occasione. L’esposizione, ideata da Silvia Fiorentino e realizzata insieme alla giornalista e fotografa Francesca Pieroni, si serve di un approccio nuovo per restituire il vissuto femminile: il paesaggio non è più sfondo, ma diventa ritratto, si fa persona e si carica di emozioni ed esperienze. Sette donne sotto i riflettori, tra cui la presidente della Provincia Patrizia Casagrande, e le loro vite messe a nudo attraverso ritratti fotografici, video d’arte, oggetti personali e disegni creati dalla Fiorentino seguendo le suggestioni dei racconti. Storie di donne narrate da donne che, in più di un anno di esplorazione, hanno indagato il loro rapporto con il territorio, in un percorso tra mente, corpo e terra. La mostra, inserita negli itinerari delle giornate Fai di primavera, è ad ingresso libero. Orario: martedì-venerdì 17-20, sabato e domenica 11-13 e 17-20, lunedì chiuso. Info: www.metodoeffe.it info@ silviafiorentino.it tel. 3356699035.

La mostra

La sua versione del capolavoro di Antonio Vivaldi ha l’eco dei più prestigiosi luoghi della musica. Lui, libanese, aspetto esotico, ha trascorsi di tutto riguardo: con il suo violino si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo, in più di 40 paesi nei cinque continenti. Da New York a Parigi, da Toronto a

Morro d’Alba, un paese da cartolina: suggestioni in bianco e nero Nuovo percorso sulla fotografia e sul paesaggio a Morro d’Alba (An), questa volta dedicato propriamente a quello urbano e collinare del paese, che, grazie alla collaborazione e al contributo di un privato cittadino, ha potuto mettere in mostra una collezione di cartoline postali molte delle quali risalenti alla prima metà del secolo scorso. Morro d’Alba com’era, suggestioni in bianco e nero: promossa dall’Amministrazione comunale e a cura di Simona Guerra, la mostra vuole porre l’accento sulla forza della fotografia come documento in grado di attestare il cambiamen-

to, la trasformazione e l’evoluzione di un paesaggio urbano che ha subìto nel tempo numerosi mutamenti. Un percorso come occasione per riflettere appunto sul divenire del paesaggio, sul senso che questo ha per un territorio come quello

delle Marche, partendo dal presupposto che il cambiamento del paesaggio è, prima di tutto, cambiamento culturale. L’esposizione resterà allestita all’Auditorium di Santa Teleucania fino al 15 aprile; info: 0731.63000 www.comune.morrodalba.an.it


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VELA A sinistra, la località di Porto San Giorgio (provincia di Fermo) che ospiterà i Mondiali 2012

Gareggeranno, tutti insieme, normodotati, disabili, uomini e donne. Le flotte più importanti giungeranno dai Paesi del Nord Europa L’evento internazionale, Classe 2.4 mR, in programma dal 16 al 22 settembre 2012. Prevista una partecipazione di cento imbarcazioni, con 35 atleti italiani, di cui sei marchigiani

I Mondiali a Porto San Giorgio Il campo di regata sarà lungo circa 0,9 miglia, da ripetersi due volte ROBERTO I. ROSSI

P

orto San Giorgio sta diventando iridato. Dal 16 al 22 settembre 2012 il Comu-

ne fermano ospiterà il Campionato del mondo 2.4mR di vela. Le regate si svolgeranno sulle imbarcazioni 2.4mR. La classe 2.4 è nata a Stoccolma nel 1983, progettata da designer locali che utilizzarono la regola

Daniele Malavolta, Ads Liberi nel vento

“R Metre” per creare un’imbarcazione singola a bulbo, la 2.4 mR. Si tratta di una sorella minore, in ter mini di dimensioni (ma non di stile di vela), delle più grandi imbarcazioni: 6 metri, 8 metri e 12 metri.

Poiché il timoniere si trova seduto all’interno dello scafo, con tutti i comandi rimandati in pozzetto, le regate vengono disputate in formula “open”: normodotati e disabili gareggiano ad armi pari senza differen-

ze di classifica. Dunque, nor modotati, disabili, uomini e donne tutti insieme. Conta la bravura e la capacità velica di interpretare al meglio il campo di regata. Le regate si svolgeranno nelle acque antistanti il

VOLLEY/F-A2

“Realtà industriali, Battuta 3-1 l’Icos Crema al Palasport di Giaveno grande sostegno” L’evento mondiale denominato “2.4mR World Championship, 2012” ha già registrato i patrocini dei ministeri del Turismo e della Difesa, della Regione Marche, della Prefettura, della Provincia e del Comune di Fermo, del Comune di Porto San Giorgio, del Coni, della Fiv-Federazione italiana della vela, e del Comitato italiano paralimpico. Un aspetto da evidenziare: “L’importanza delle realtà industriali delle Marche –afferma Daniele Malavolta di Liberi nel vento, associazione tra gli organizzatori del Mondiale- sono il sostegno economico di questi avvenimenti. Noi possiamo avere le idee, ma loro sono la parte più importante e determinante di tutto. L’evento mondiale 2012 non sarà solo sportivo. A contorno della manifestazione realizzeremo altri progetti per far vivere, conoscere e rimanere nel cuore di tante persone marchigiane, e non solo, lo sport della

vela della Classe italiana 2.4 mR”. “Realizzeremo –precisa Malavolta-, tra le altre cose, iniziative con le scuole medie del comprensorio Fermano, mostre di quadri su Porto San Giorgio e fotografiche sull’Asd Liberi nel vento, convegni ed iniziative in collaborazione con altre realtà sportive/associative del comprensorio”. “All’interno del Porto turistico Marina di Porto San Giorgio –sottolinea Malavolta- verrà realizzato un ‘villaggio mondiale’ che sarà il cuore pulsante di tutta la manifestazione. Manifestazione che sarà anche un valido strumento di promozione del territorio, di tutta la regione Marche e una vetrina importante anche per realtà industriali che sono il vanto delle Marche”. “L’occasione è gradita –conclude Malavoltaper ringraziare tutti gli industriali marchigiani che sono un importante sostegno economico delle attività sportive,

Esseti LaNef Loreto: vinta la seconda Coppa Italia

L’Esseti LaNef Loreto ripete la storia! Le biancoblu, di recente, hanno vinto, per la seconda volta consecutiva, la Coppa Italia di Serie A2, battendo la Icos Crema per 3-1: 23-25; 25-21; 25-15; 27-25. gara disputata a Giaveno, in provincia di To r i n o. Il primo trofeo nazionale l’Esseti LaNef lo ha conqusitato lo scorso anno a Santa Croce sull’Arno, contro Pontecagnano. Dopo il primo set perso per 2523, l’Esseti LaNef si è concentrata al massimo per provare a rimettere

in piedi le opportunità di battere il team lombardo. La massima concentrazione: desiderio di confermare la

secondo, terzo e quarto set, vincendoli rispettivamente con i seguenti risultati finali: 25-21, 2515 e 27-25. Una gara che

vittoria dell’anno precedente dello storico trofeo nazionale che ha spinto le ragazze loretane nell’improntare una straordinaria disputa del match. E l’Esseti LaNef è così riuscita a far suoi i consecutivi

ha visto l’Esseti LaNef crescere minuto dopo minuto, con la conquista della Coppa Italia che pone ora tale squadra alla ricerca di un altro importante obiettivo: quello della promozione in Serie A-1.

litorale sangiorgese. Il percorso sarà a bastone con boe di disimpegno e cancelletto di poppa. La lunghezza del campo di regata sarà di circa 0,9 miglia, da ripetersi due volte. Sono previste tre regate al giorno. Questo il programma della manifestazione internazionale: i giorni 16, 17 e 18 saranno dedicati al controllo delle stazze; il 18, alle ore 15, verrà svolta la regata di prova; dal 19 al 22 si svolgeranno le regate per un massimo di 10 prove; il Campionato sarà valido con un minimo di 6 prove. Le premiazioni sono previste per sabato 22, nel tardo pomeriggio. I l C o m i t at o o rg a nizzatore prevede una presenza di imbarcazioni comprese tra 80-100 unità, provenienti da varie parti del mondo. Le flotte più importanti giungeranno dai Paesi del Nord Europa, quali Norvegia, Svezia, Finlandia ed Inghilterra. Il Campionato del Mondo di Classe 2.4mR, su richiesta della Classe internazionale, è stato posizionato una settimana dopo la fine delle Paralimpiadi di Londra per permettere agli atleti paralimpici di poter partecipare al Mondiale 2012. Gli italiani che parteciperanno all’evento Mondiale 2012 saranno circa 35, dei quali 6 atleti marchigiani, tutti atleti della Asd Liberi nel vento. Inoltre, si prevede una presenza, tra atleti, team leader, accompagnatori, giornalisti e staff della regata, di circa 400 persone.


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Alla Riviera del Conero dal 14 al 17 giugno, evento frutto dell’incontro a Dubai tra il Governatore Gian Mario Spacca e il Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed Bin Rashid Al Maktoum

Marche, ecco l’Endurance

Una manifestazione che coniuga economia, turismo e sport

M

arche Endurance Lifestyle”, manifestazione che coniuga economia, turismo e sport, si svolgerà alla Riviera del Conero dal 14 al 17 giugno, con in programma quattro percorsi che si svilupperanno nell’area del Parco naturale del Monte Conero. L’evento, ricco di iniziative ed appuntamenti di eccellenza, unisce la competizione sportiva alle relazioni internazionali e alle occasioni di business. Quattro giorni dedicati a sport, economia, formazione ed intrattenimento per dare voce all’endurance, ai suoi protagonisti e alle eccellenze rappresentate dall’Italia. Lo svolgimento di tale iniziativa è frutto del recente incontro svoltosi a Dubai tra il Governatore delle Marche, Gian Mario Spacca, e il Primo ministro degli Emirati

rati Arabi Uniti. L’ e v e n t o si compone di un momento economico-istituzionale e di uno s p o r t ivo. L’ e n d u rance è Spacca con il Primo ministro degli Eau, un'affaAl Maktoum scinante Arabi Uniti, Mohammed specialità dell’equitazione Bin Rashid Al Maktoum, che prevede lunghi pere si svolgerà nell’ambito corsi nella natura. Negli delle relazioni bilaterali anni questo sport ha visto Italia-Eau. L’endurance, un notevole incremento conosciuto come lo “sport tanto da divenire la sedegli sceicchi”, riesce a conda disciplina equestre promuovere il Made in al mondo per numero di Italy favorendo lo sviluppo praticanti. La Conero Eneconomico, il marketing durance Cup si svolgerà territoriale e la nascita di in percorsi suggestivi con partnership economiche e partenza dal lungomare di progetti commerciali tra il Marcelli. L’endurance è sistema Italia e gli Emiuno degli sport equestri

CALCIO A 5 Grande successo per le Finali di Coppa Italia di serie A2 maschile e di Serie A femminile

La festa di Pesaro Non c’erano squadre marchigiane in competizione, ma è stata una festa per tutte le Marche del Calcio a 5. Le Finali di Coppa Italia di serie A2 maschile e di serie A femminile, sono state una vera e propria festa per tutta la nostra regione. Andate in scena al PalaFiera di Pesaro dall’1 al 4 marzo, le due competizioni di carattere nazionale per la prima volta si sono “intrecciate” in un unico

calendario che ha riscosso grande successo sotto ogni punto di vista, nonostante l’assenza di rappresentanti nostrane. Il pubblico nella città di Rossini è andato in crescendo... rossiniano. L’ospitalità, messa a disposizione dalla società PesaroFano, ha ricevuto tanti applausi quanto le squadre in campo. Già, perché lo spettacolo in campo nelle meglio note come Final Eight, con le migliori atlete d’Italia e i

razione –in chiave sia organizzativa che promozionale– garantita dal Comitato regionale Marche della Federcalcio, in particolare nella persona del presidente Squadre vincenti a Pesaro: sopra, la Cogiano Paolo CelGenzano; sotto, la Kick Off Milano lini e del remigliori atleti sponsabile Calcio a 5 Mardella seconche Giorgio Moretti. Quasi da categoria inevitabili le dichiarazioni dello stivale, di soddisfazione da parte non è mai della Divisione Nazionale mancato. Il Calcio a 5, per voce del vititolo in rosa cepresidente vicario Alfredo se l’è guadaZaccardi: “A giochi conclusi gnato il Kick mi sento di lodare appieno Off Milano, il lavoro condotto dalla rivelazione società PesaroFano, dal della compeComitato regionale Marche tizione, dopo e da tutto il movimento un’avvincente Calcio a 5 delle Marche. finale col Preci (Perugia), Come immaginavamo, le vinta dal quintetto di Ricsperanze di successo si sono cardo Russo col punteggio di tramutate in certezze”. Pa3-2 dopo i tempi supplemenrole che da sole bastano a tari. La coccarda maschile, gratificare tutti. Ma arriva invece, è stata cucita sul anche il rincaro di dose: petto della Cogianco Genza“Non è da escludere che no, corazzata laziale che ha Pesaro possa divenire sede dovuto sudare le proverbiali fissa di questo evento –risette camicie per avere la vela Zaccardi-; abbiamo un meglio del Cagliari (4-2). anno per valutare, di certo Una vera e propria festa la ‘foto ricordo’ lasciata a del Calcio a 5 insomma, tutti gli appassionati è di lo ribadiamo. Merito anottima qualità”. che della preziosa collaboMatteo Magnarelli

di maggior diffusione al mondo. Le competizioni consistono in corse di resistenza su percorsi di varia natura ed un chilometraggio che varia dai 20 ai 160 km a seconda delle categorie. Una delle peculiarità della disciplina

è l’attenzione alla salute del cavallo. Ogni 30-35 km infatti l’animale viene sottoposto ad un’accurata visita veterinaria in cui vengono controllati: battito cardiaco, movimento intestinale, respiro e tutti quei parametri metabolici

e meccanici che permettono di valutare se le condizioni del cavallo sono idonee per il prosieguo della competizione. Qualora uno di questi fosse fuori nor ma il cavallo verrebbe eliminato dalla corsa.

FOOTBALL AMERICANO L’obiettivo della squadra dorica, sponsorizzata Energy Building: accedere ai playoff

Tornano i Dolphins Giovani, aggressivi e determinati a raggiungere un solo obiettivo: i playoff. E possibilmente di vincerli, conquistando il primo, storico, Superbowl tricolore, ovvero lo scudetto italiano del Football americano. Così si sono presentati gli Energy Building Dolphins Ancona nella conferenza stampa improntata sulla stagione 2012, svoltasi nella sede della Energy Building di Ancona. La società, leader nelle soluzioni di energia rinnovabile, da quest’anno è il nuovo partner della formazione dorica, giunta al trentesimo anno di attività. Il presidente Leonardo Lombardi ha tenuto ad evidenziare come in questa stagione “l’obiettivo minimo che la squadra deve porsi è l’accesso ai play off. Impossibile non

Un momento della presentazione della squadra alla stampa

ambire a questo traguardo se si considera che lo scorso anno i Dolphins hanno mancato la seconda fase della stagione a favore di Reggio Emilia per un’inezia e dopo aver perso due partite per un punto all’ultimo secondo di gioco”. Per raggiungere la cosiddetta post-season gli Energy Building Dolphins, per il venti-

Atletica – P.S.Giorgio: i campioni studenteschi di cross Protagonisti i giovani a Porto San Giorgio per le finali regionali dei Giochi sportivi studenteschi di corsa campestre: 158 i partecipanti sul percorso di un chilometro intorno al campo sportivo. Risultati significativi sul piano agonistico: vittoria tra le Allieve di Elisa Copponi (Einaudi Porto Sant’Elpidio), campionessa italiana dei 3.000 metri su pista, che si è imposta nettamente davanti a Benedetta Cecchini (Itcg Morea Fabriano) e Silvia Sani (Liceo classico Vittorio Emanuele II Jesi), mentre il successo di squadra è andato all’Isti-

tuto Corridoni-Campana di Osimo. Nella prova degli Allievi primo posto individuale a Tommaso Costantini del Liceo scientifico Da Vinci Jesi, secondo Paolo Rocchetti (Itas Mazzocchi Ascoli Piceno), terzo Gabriele Rinaldi dell’Einaudi Porto Sant’Elpidio. Le gare riservate ai Cadetti hanno visto le affermazioni di Alessandro Eleuteri (Isc Castel di Lama) e Debora Baldinelli (Ic Trillini Osimo); ad essere premiati nelle classifiche a squadre sono stati l’Istituto Da Vinci di Fermo (Cadetti) e l’Istituto Beltrami di Filottrano (Cadette).

cinquesimo anno guidati dall’head coach Gianluigi Luchena, hanno richiamato all’ovile diversi prestiti, tra cui il nazionale Stefano Chiappini. Sul fronte americani invece sono stati presi Douglas Rosnick dal college di Colgate e John Pagliaro, proveniente dalla prestigiosa università di Yale. Il primo verrà utilizzato come ricevitore e come defensive back. Il secondo dovrà, invece, fare la differenza come running back e come linebacker. Confermatissimo, per il quarto anno di fila, il quarterback Rocky “The Show” Pentello, l’uomo che nella scorsa stagione è diventato, statistiche alla mano, il miglior quarterback che abbia mai giocato in Italia. Sempre sul piano tecnico, l’allenatore dell’attacco sarà coach Roberto Rotelli, così come in difesa ancora massima fiducia a coach Stefano Paolucci, che verrà aiutato dal fanese coach Alessandro Angeli, ex gloria dei Dolphins. Le novità non sono però finite qui. Dichiarato inagibile lo stadio Dorico, da quest’anno il “Giuliani” di Torrette diventa il campo da gioco ufficiale degli Energy Building Dolphins.


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