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TENDENTE ALL’INFINITO
IL LEGAME COL TERRITORIO E LA TRADIZIONE, LO SGUARDO VERSO UN FUTURO GIÀ INIZIATO:
GRUPPO COLLE PENSA A UNA NUOVA DIMENSIONE DI MATTEO GRAZZINI
Pur ricordandone la forma non è famoso come il Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano ma quello di Colle, uno dei piccoli borghi che compongono un mosaico chiamato Cantagallo, di storie da raccontare ne ha tante. Ha visto passare sopra le proprie arcate uomini e animali, contadini e artigiani, olive e legname, le prime automobili e gli operai e adesso camion e imprenditori.
Una delle storie che segnano il passaggio tra il lungo passato e il prossimo futuro è quella di Gruppo Colle, una delle aziende d’eccellenza del distretto pratese, un modo di fare tessile virtuoso anche lungo la valle del Bisenzio, dove magari logistica e servizi sono meno facili che nei Macrolotti ma sicuramen-
Una storia lunga più di settanta anni che si è concretizzata nella forma at- alla nascita di una delle tintorie più importanti d’Italia. Una storia fatta di persone, che siano imprenditori o operai, e di idee, che lungo quel tratto di Bisenzio non sono mai mancate: inve- un museo e adesso il progetto ‘Il futuro presente’, il nuovo stabilimento che sta sorgendo accanto alla sede storica. stinati a magazzino, auto elettriche, aree shooting ed espositive, mensa, palestra ed area benessere. Numeri che molto presto saranno sommati a quelli attuali: - ti di parte produttiva
“Non greenwashing ma fatti veri” dicono con orgoglio a col recupero delle acque di scarico ed il di energia prodotta da idroelettrico e dell’azienda. Ad accompagnare il tutto generazione che produrranno un incre--
“Abbiamo pensato a tante soluzioni per mitigare l’impattospiegano a Gruppo Colle - anche perché noi siamo parte integrante del territorio, al quale siamo legati e al quale dobbiamo tanto, sia in termini umani che istituzionali”. Anche per corde colorate realizzate con materia- ne attraverso grandi vetrate.
E poi altri numeri, che spiegano altret- tanto bene come Gruppo Colle sia passato da una dimensione artigianale a una industriale, senza abbandonare la tradizione e le conoscenze legate all’artigianatotoriali si unirono contavano ognuna una dozzina di dipendenti, mentre adesso, a distanza di poco più di trenta anni, sul ponte di Colle passano ogni giorno 200 dipendenti, molti dei quali abitanti in Vallata e quindi portati ancor di più a vivere in simbiosi col proprio luogo di lavoro.
Un esempio di management e di impren- alle aziende del nord del servizio e a quelle del distretto pratese per la tempistica delle lavorazioni - te del ‘tessitore’ pratese, vecchio stile - nale che apre le porte al mercato estero, in un tessile sempre più globale. Il ricambio generazione, in atto ormai famiglie Matteini e Gualtieri, con un mix di visioni e di pensiero che mantiene vivace la programmazione e assicura lungimiranza. Per questo anche l’apertura alla tintura in rocche dopo quella è stato un passaggio naturale verso un servizio completo. Ma la crescita richiede di essere alimentata da nuove competenze: “Oggi sono
La Sostenibilit
La Linea Guida
Nella Ricerca Di Nuove Figure
zione continua sia all’interno che all’esterno dell’azienda” raccontano Gaia e Matteo Gualtieri, rispettivamente responsabile della comunicazione e presidente di Gruppo Colle. “Piccolo è bello ma è cambiata la dimensione” è la frase che accompagna il racconto di questa trasformazione da azienda locale a leader internazionale della tintoria. Un cambiamento celebrato anche con un volume che racconta i primi settanta anni di -
Professionali
professionali nuove, - da ma che si occupino anche dei temi attuali, in primis quello della sosteni- tiamo avanti un programma di forma- pertina, totalmente nera, riporta solo una funzione: f(x)=1/x, che, trasformata in -
Un modo creativo e al tempo stesso pragmatico per auspicare che sul ponte di Colle continuino a passare ancora a lungo uomini e idee.