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MATTIA BERTO
VENEZIA PEOPLE
INCLUSIVE ART
MATTIA BERTO, A THEATER ACTOR AND DIRECTOR, VENICE IS HIS STAGE MATTIA BERTO, ATTORE E REGISTA DI TEATRO, VENEZIA È IL SUO PALCOSCENICO text Federica Repetto
ph. Giorgia Chinellato @CHAPELIER_FOU_VENISE
How did your passion for art and theater production born?
My parents have always encouraged me to express my free and inquisitive nature, in particular, my mother Claudia Cadorin, who has always put art and culture at the center of her life. I worked as an actor for many years and with amazing teachers, including Maurizio Scaparro.
You have transformed Teatrino Groggia into Venetian people’s theater.
step towards a contemporary narrative of the city, through the places and the people who live there. The theater should be a place where local people gather, look into their own mind and heart and build the future.
What is the ‘theater of citizenship’?
It is a community theater which places people at the center of its mission, where everyone has a voice and can make a contribution. Theater has the power to bring people together. In the past few years, we have been experimenting with this form of theater in other cities and communities,in addition to Venice.
What show holds a special place in your heart?
Every show is like a child. I love the process leading to the debut. I’ve been doing this job because I love the way every performance is unique, no two breaths are the same, no two
Venice celebrates the 90th anniversary of the Film Festival…
The Venice Biennale is an amazing generator of culture and beauty, lungs pumping oxygen into the people who live here and into those who come here.
How would you describe your relationship with Venice?
Venice is a home, a beautiful lady who, although exhausted, never loses her charm.
TEATRINO GROGGIA IS A COMMUNITY THEATER, A COLLECTIVE SPACE, WHERE THERE’S ROOM FOR EVERYONE
Come è nata la passione per l’arte e la regia?
I miei genitori hanno sempre alimentato in me una visione libera e curiosa. In particolare mia madre, Claudia Cadorin, che ha sempre messo al centro l’arte e la cultura. Per molti anni ho fatto l’attore e lavorato con maestri incredibili, uno fra i tanti è Maurizio Scaparro.
Lei ha fatto del Teatrino Groggia il teatro dei Veneziani.
La rigenerazione del Teatrino è stata una bellissima avventura. Il primo tassello di una narrazione contemporanea della città, attraverso i luoghi e lo sguardo delle persone che la vivono. I teatri devono essere luoghi nei quali la comunità si incontra, si interroga e costruisce il futuro.
Cos’è il teatro di cittadinanza?
È un teatro di comunità che mette al centro le persone. Al suo interno c’è spazio per tutti, e in un’idea di collettivo tutti hanno voce e possono dare il loro contributo. Il teatro, con la sua capacità di motore di aggregazione, permette tutto questo. In questi anni oltre a Venezia stiamo sperimentando in altre città e in altre comunità.
Lo spettacolo realizzato che le è rimasto nel cuore?
porta al debutto, mi piace vivere come, piano piano, il rito si compie. Faccio questo mestiere perché ogni andata in scena è diversa, mai un respiro uguale, mai un segno tracciato sul palcoscenico nello stesso modo.
Venezia celebra i 90 anni della Mostra del Cinema…
La Biennale di Venezia è un’incredibile macchina di cultura e bellezza, un vero e proprio polmone di ossigeno per noi, che qui viviamo, e per chi arriva.
Quale è il suo rapporto con Venezia?
Venezia è casa, una signora bellissima che, seppur affaticata, ha la capacità continua e inesauribile di incantarmi.