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HAVE NO FEAR

MILANO ITINERARY

Milan is the city where I was born and where I have lived most of the phases that have made it the international metropolis it is today: the years of terrorism, the swinging Eighties with their unprecedented effervescence, then the Nineties of the growth and boom of the fashion industry. You cannot understand today’s Milan without knowing what it was before”. Gian Luca Bauzano writes for Corriere della Sera, expert in the history of costume, fashion, music and entertainment. Growing up in a cultured and brilliant context, deeply imbued with Milanese culture “where speaking Milanese was considered a sign of belonging to the city”, he experienced fantastic encounters and places. Indro Montanel side with Guido Vergani, he admired the stubbornness of Giulia Maria Crespi, owner of Corriere della Sera and founder of FAI (Italian Environmental Fund). An expert on Carlo Porta, poet and the most famous writer in Milanese, if asked what the soul of Milan is, he replies that it is “The result of an intricate web of human industriousness where stories of great architects (from Portaluppi to Belgioioso), of major investments and urban projects are intertwined, without forgetting the tradition of Maria Theresa and the Austrians with which the city is deeply imbued”. And then, driven by his sensitive familiarity with the city, we venture to ask “and his Milan?” “Milan has its own distinctive feature, it transforms completely and changes colour between midnight and dawn. In this handful of hours, the streets where I love to walk are via dei Cappuccini - behind Corso Venezia, dotted with beautiful Art Nouveau buildings in der around its garden as in a dream -, via Cappuccio which is on the Corso Magenta side, so we are in ‘Roman’ Milan, and then when you go around Piazza della Scala, more towards San Fedele than on the side of the fashion district. So if you walk in these areas, at times when there is no one about, then you really absorb the city, you realize what Milan really is.“

“Milano è la città dove sono nato e di cui ho vissuto gran parte delle fasi che l’hanno resa la metropoli internazionale di oggi: gli anni del terrorismo, la Milano da bere del boom della moda. Non si può capire la Milano attuale senza sapere ciò che è stata del Corriere della Sera esperto in storia del costume, moda, musica e spettacolo. Cresciuto in un contesto colto e brillante, imbevuto di cultura meneghina “dove parlare milanese era considerato uno stemma di appartenenza alla città”, ha goduto di incontri e di luoghi meravigliosi. Indro Montanelli è stato il suo primo Guido Vergani, ha ammirato la caparbietà GIAN LUCA BAUZANO JOURNALIST FOR THE di Giulia Maria Crespi, proprietaria del Corriere della Sera e fondatrice del FAI. Ha conosciuto grandi direttori CORRIERE DELLA SERA d’orchestra, registi e attori di teatro, IS EXPERT IN THE HISTORY OF COSTUME, come Luca Ronconi e Valentina Cortese. Studioso di Carlo Porta, se gli si chiede quale sia l’anima di Milano, lui risponde FASHION AND THEATRE che è “il frutto di una ragnatela di operosità umana dove si intrecciano storie di grandi architetti (dal Portaluppi al Belgioioso), investimenti e progetti urbanistici, senza mai dimenticare la tradizione di Maria Teresa e degli Austriaci di cui la città è profondamente intrisa”. E allora, spinti dalla sua sensibile dimestichezza con la città, azzardiamo: la sua Milano? “Milano ha una sua peculiarità, si trasforma questa manciata di ore, le strade dove amo passeggiare sono via dei Cappuccini - dietro corso Venezia, costellata di bei palazzi Liberty tra cui Palazzo Invernizzi con lo stormo di fenicotteri che si aggira nel suo giardino come in un sogno -, via Cappuccio dalla parte di corso Magenta, quindi nella Milano ‘romana’, e poi quando giri intorno a piazza della Scala, più verso piazza San Fedele che dalla parte del Quadrilatero della moda. Ecco, se passeggi in queste zone in orari in cui non c’è nessuno, allora assorbi veramente la città, ti rendi conto di cosa sia realmente Milano. Lì trovi e ritrovi Milano”.

Fashion

In the absence of a Fashion Museum in Milan, the number one area for fashion enthusiasts is via Monte Napoleone. It was in Palazzo Crespi, situated in Via Sant’Andrea, one of its side streets, that Milanese couturier Biki, who transformed Maria Callas into a style icon, had her the Milanese aristocracy. Palazzo Crespi belonged to Fosca Crespi, Biki’s mother, not far from Via Durini was Palazzo Toscanini; and in via Monte Napoleone, the building that now houses the Louis Vuitton boutique, was once the home of the great writer Carlo Porta. From Biki onwards, Milan’s main couturiers concentrated there, putting the seal on an historic marriage between the neighbourhood and fashion. Gardens In the city I always look for the opposite of what tourists this I recommend the small public garden half way along via dei Giardini. Another is behind Villa Reale (Palazzo Belgioioso), a very small, quiet and safe garden. And then the Giardinetto del Verziere attached to the Milan State University, in front of the aforementioned Church of San Bernardino. Shopping food & wine Moda In assenza di un Museo della Moda a Milano, il primo riferimento per chi ami la moda è via Monte Napoleone, ricordando però che in una sua traversa, via Sant’Andrea, atelier Biki, la sarta che trasformò Maria Callas in un’icona dello stile. Il quartiere era il cuore dell’aristocrazia milanese: Palazzo Crespi era il palazzo di Fosca Crespi madre di Biki, non lontano da qui, in via Durini si trovava Palazzo Toscanini; e tornando in via Monte Napoleone il palazzo che oggi ospita la boutique di Louis Vuitton, un tempo era la casa del grande scrittore Carlo Porta. Da Biki in poi, vi si concentrarono le principali sartorie di Milano sancendo un matrimonio storico tra il quartiere e la moda. Giardini In città cerco sempre il contrario di ciò che di solito insegue il turista, luoghi dove posso trovare calma e tranquillità. Per questo consiglio il piccolo giardinetto pubblico a metà di via dei Giardini. Un altro è dietro Villa Reale (Palazzo Belgioioso), un giardino molto raccolto, ben frequentato, tranquillo e sicuro. E poi il Giardinetto del Verziere attaccato all’Università La Statale, davanti alla già citata Chiesa di San Bernardino.

Art foundations

Without doubt, the Prada Foundation, the most important today. Artisans’ workshops

Legatoria Conti Borbone book bindery is a magical place where books are bound and saved. A real workshop that with its plethora of old volumes, it is a treasure trove of beauty. Another address I’m fond of is Cartoleria Pettinaroli, which has moved to via Brera. Here we are in the home and get your custom made Christmas cards. Cafe

I’ve always been a regular at Sant’Ambroeus in Corso Matteotti. Fondazioni d’arte La Fondazione Prada oggi è senz’altro la più importante. Bottega artigiana

La Legatoria Conti Borbone è un luogo magico dove si rilegano e si salvano i libri. Un vero e proprio laboratorio che con il suo carico di volumi antichi è una miniera di bellezza. Un altro indirizzo al quale sono legato è la Cartoleria Pettinaroli, che si è trasferita in via Brera. Siamo nel tempio dei scrivibile. Il mio consiglio: andate qui per farvi fare i biglietti di Natale personalizzati. Caffè

Sono sempre rimasto fedele al Sant’Ambroeus in corso Matteotti.

Food Food

Traditional dishes I love are risotto and veal cutlet alla Milanese. If I had to recommend where to go and try them, I’d say Latteria in via San Marco, one of the few places where tradition is respected as it should be. I piatti della tradizione che amo sono il risotto e la cotoletta alla Milanese. Se dovessi consigliare dove andare a mangiarli direi la Latteria in via San Marco, uno dei pochi posti dove la tradizione è rispettata come si deve.

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