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IL GRES PORCELLANATO SOTTILE L’INNOVAZIONE TECNICA È RISPARMIO PRODOTTI E TECNOLOGIE PER COSTRUIRE A REGOLA D’ARTE

SETTEMBRE 2015


CONGIUNTURA

EPPUR SI MUOVE di Roberto Anghinoni

UN PO’ DI NUMERI E DI PERCENTUALI PER PUNTELLARE UN MERCATO CHE È IN VIA DI RIPRESA. SARÀ LENTA MA SPERIAMO LUNGA. L’IMPORTANTE ERA RIEMERGERE DALL’APNEA SANI E SALVI, MAGARI UN PO’ MALCONCI, MA CON UNA NUOVA VOGLIA DI RIPARTIRE

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ROBERTO ANGHINONI

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n attesa dell’indagine sul mercato delle costruzioni a cura dell’Ance, che dovrebbe essere disponibile a giorni e sulla quale torneremo, è possibile iniziare a ragionare su ciò che è stato, ma soprattutto su ciò che sarà, analizzando i numerosi rumours che nel nostro mondo non mancano mai. Sappiamo, da precedenti congiunturali confermate da un po’ tutti gli osservatori, che la parabola della flessione non è più da montagne russe ma si è un po’ attenuata, e questo per alcuni motivi. Il primo è che, fisiologicamente, non si può sempre essere in pesante flessione; poi, perché il fabbisogno abitativo non è che sia calato così tanto, la richiesta infatti è ancora

elevata, soprattutto per l’edilizia sociale. Si costruisce poco, questo poco si costruisce forse anche meglio, ma ci dobbiamo ancora confrontare con percentuali di crescita che in più di una occasione avevamo definito assurde (pensate a dieci anni fa). Quindi, possiamo affermare che il mercato si è normalizzato, i numeri sono questi e non ce ne saranno altri, almeno a breve. Sostengo questa teoria perché se ci caliamo nel mercato reale è più facile digerire lo stato delle cose. Negli ultimi mesi, non passa giorno che qualche ente proponga indagini e studi, analizzando la situazione da differenti prospettive, soprattutto temporali: ma i dati, alla fine, sono quelli, con variazioni


BUONE NUOVE DAL CRESME Il Cresme, da parte sua, fa sapere che lo scenario economico tende al miglioramento e arrivano i primi segnali positivi per le costruzioni. Per esempio, gli occupati, nel primo trimestre 2015, crescono del 2,5% nel nord-ovest (effetto EXPO), e del 3,8% nel Mezzogiorno; Continua la crescita dei bandi di gara di opere pubbliche (+56% nel 2014); le vendita di macchine movimento terra crescono nel primo trimestre 2015 del 15,3% (quinto trimestre di fila in crescita, e ricordiamo tutti come al culmine della crisi questo settore, in alcuni casi, avesse perso quasi l’80% del suo valore); il consumo di cemento in Italia segna ad aprile un +3,5%, dopo essere cresciuto dell’1% nel primo trimestre; le vendite della distribuzione idrotermosanitaria specializzata sono cresciute del 2,1% nel primo quadrimestre 2015, con un +7% a marzo e un +2,5% ad aprile e, per concludere, i mutui per l’acquisto di case continuano ad aumentare, e non sono solo surroghe o ristrutturazioni, a conferma di quanto si diceva più sopra in tema di mercato immobiliare. Il Cresme però fa anche notare che questa sostanziale inversione di tendenza non riguarda tutto il territorio nazionale, che la ripresa, quando c’è, non è uguale per tutti. Secondo l’opinione del Centro Studi, infatti, le tensioni politiche interne ed esterne (Grecia in primo piano) non contribuiscono a creare quel clima di fiducia che sarebbe necessario, dopo anni di crisi. E proprio il “clima di fiducia” sembra oggi una delle conquiste più difficili, perché nessuno ha più voglia

di rischiare, perché il lavoro può svanire da un momento all’altro e anche chi potrebbe, per esempio, ristrutturare, aspetta, rimanda, lascia perdere, per non assottigliare il conto in banca. Del resto, come ha evidenziato qualche giorno fa anche il sito Internet del “Corriere della Sera”, i primi 170 giorni circa di lavoro in un anno servono a pagare le tasse. MALE IL MERCATO DEL LAVORO Parlando di crisi, una delle maggiori preoccupazioni ha riguardato, ma il problema persiste, il mercato del lavoro. Come ha recentemente sottolineato l’Ance: “Gli effetti sull’occupazione e sulle imprese sono pesantissimi: dall’inizio della crisi si stima che si siano persi 325.000 posti di lavoro nelle costruzioni, che salgono a 500.000 unità, considerando anche i settori collegati. Nel biennio 2009-2010 l’offerta produttiva si è fortemente ridotta con la fuoriuscita dal settore di 27.000 imprese di costruzioni. In particolare, a fronte di un incremento di circa 12 mila imprese di costruzione con un solo addetto, si è verificata una forte riduzione delle imprese con più di un addetto, diminuite in due anni di quasi 40.000 unità”. In sostanza, nel 2004 operavano 531.000 imprese di costruzione, nel 2009 la cifra era scesa a 453.000 (circa -80.000 in cinque anni), dati Istat. Ma la domanda potrebbe essere: quante ce ne sono oggi? La risposta sarà certamente interessante. L’INDUSTRIA VA AL MINIMO Ora un rapido sguardo alla produzione in edilizia. Secondo i dati Istat, ad aprile 2015 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni ha registrato, rispetto al mese precedente, una diminuzione dello 0,3%. Nella media del trimestre febbraioaprile 2015 l’indice è diminuito dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice corretto per gli effetti di calendario nel mese di aprile 2015 è diminuito in termini tendenziali del 3,2% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di aprile 2014). Nella media dei primi quattro mesi dell’anno l’indice è diminuito del 2,6% rispetto allo settembre 2015

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percentuali minime. Il mercato più vivace è senza dubbio quello immobiliare. Qui credo si possa davvero parlare di ripresa, complice la perdita di valore degli immobili che non hanno avuto tracolli solo nelle grandi città, e che possiamo quantificare, negli ultimi cinque anni, mediamente in un -13/14% (Istat). La brillantezza del mercato immobiliare si ripercuote naturalmente nella ristrutturazione, quel settore che vanta ormai percentuali, sul valore globale della produzione, che raggiungono anche il 70%, forse di più.

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stesso periodo dell’anno precedente. Ad aprile 2015 l’indice grezzo ha segnato un aumento tendenziale dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2014. Nella media dei primi quattro mesi dell’anno l’indice è sceso dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Come vedete, al di là del netto e del grezzo, dei giorni lavorativi o altre variabili ancora, siamo sempre lì. La flessione esiste, magari le percentuali non sono gravissime, ma sono dati di cui tener conto.

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LA LINFA DELLA RISTRUTTURAZIONE Qualche anno fa, in occasione della presentazione di una “Congiunturale” Cresme, il direttore Lorenzo Bellicini rassicurava agli astanti: “per i prossimi dieci anni, il mercato trainante sarà la ristrutturazione”. Le previsioni, certamente basate su un’attenta analisi dell’attività edile di quegli anni, si sono puntualmente verificate. Di più, oggi possiamo facilmente rinnovare questo trend per numerosi, buoni motivi. Il primo riguarda il patrimonio abitativo. Anche se negli ultimi anni la casa ha perso una buona percentuale del suo valore (impoverendo di fatto i proprietari che si sono visti deprezzare il loro capitale, da tempi dei tempi fonte di rivalutazione) rimane sempre “la casa”, e per noi Italiani vuol dire molto (circa l’80% delle famiglie ha una casa di proprietà). Ancora una volta l’Istat, pochi anni fa, realizzò un censimento delle abitazioni, e i risultati, in breve, dicevano che il 53% degli immobili aveva più di 40 anni (parliamo di circa 16,5 milioni di abitazioni) e che un ulteriore 31% ne aveva circa 25. Entra qui in ballo il secondo

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buon motivo: gli incentivi fiscali. Queste agevolazioni hanno prodotto qualche milione di domande di ristrutturazione. Non ci hanno guadagnato solo gli operatori ma anche lo stato, perché senza fatture non si poteva (non si può e non si potrà) accedere alle detrazioni. Se poi queste agevolazioni avessero anche un senso logico (recuperare l’investimento non in dieci anni ma, che so, in due o tre) i milioni di domande sarebbero aumentati, ma a volte è più saggio accontentarsi. Ciò che qualcuno può aver forse dimenticato, è che la domanda di agevolazioni fiscali a lungo richieste dai rappresentati del settore, a tutti i livelli, prima che venissero approvate dovettero passare per anni sotto le forche caudine della cecità dell’amministrazione e della politica dello stato. Se oggi continuano a essere confermate, è perché evidentemente lo stato ha il suo tornaconto. Il terzo buon motivo è di natura più nobile (non eccessivamente) e riguarda il risparmio energetico, che è la parte più pedestre e razionale del più conosciuto e romantico tema legato al rispetto dell’ambiente. In ogni caso, questi tre buoni motivi stanno sostenendo un mercato che non è slegato dal debole clima di sfiducia cui accennavo più sopra, ma che o per pura necessità, o per evidente convenienza, riesce a generare una infinità di occasioni di lavoro, anche se non per tutti. Non ho ancora sentore dei dati aggiornati, come scrivevo all’inizio, ma razionalmente possiamo dire che certamente la flessione del mercato si sia arrestata. La ripresa c’è ma, come previsto, il rimbalzo è tenue, bisogna conquistare ogni cliente, difendere ogni euro, migliorare e il più possibile la propria offerta, a tutti i livelli. Un mercato che seleziona in modo viscerale perché l’offerta è molto superiore alla domanda. Ma finalmente non è più solo il prezzo che comanda. Chi ha investito in virtù (tecnica, commerciale) qualche soddisfazione inizia a raccoglierla. La crisi ci ha ricondotti ai fatturati degli anni ’60, la bomba finanziaria ha raso al suolo tante certezze. Dobbiamo solo aver voglia di ricominciare, poi il resto verrà. ■



AREA TECNICA

GRES PORCELLANATO SOTTILE: POTENZIALITÀ DI UNA NUOVA SUPERFICIE PER L’ARCHITETTURA di Cristiano Bonesso

I RIVESTIMENTI IN QUESTO MATERIALE RAPPRESENTANO UN NUOVO ORIZZONTE PER LO SPAZIO ARCHITETTONICO. SOPRATTUTTO NELLE RISTRUTTURAZIONI

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ARCH. CRISTIANO BONESSO CONSULENTE MADE PROGETTO LIVINGMADE SHOWROOM

ualsiasi approccio, pratico o teorico, all’architettura non può prescindere dagli elementi di vitalità e trasformazione che la caratterizzano intrinsecamente. In questa ottica i materiali per rivestimenti in gres porcellanato rappresentano un nuovo orizzonte di possibilità per un’idea di spazio architettonico in continua evoluzione. Il gres porcellanato è da sempre considerato un materiale privilegiato per pavimenti e rivestimenti di qualità,

resistenti e durevoli. Grazie a queste caratteristiche e alla versatilità sia d’impiego che di personalizzazione estetica, il gres porcellanato ha visto negli anni una costante crescita di utilizzo e un aumento progressivo delle prestazioni. Questa ascesa sembra oggi aver trovato il suo culmine grazie a nuove ricerche e sperimentazioni che hanno saputo accogliere un’istanza in particolare, proveniente dall’esigenza di gestire in modo più efficace i delicati passaggi di ristrutturazione degli ambienti. Ovvero, proprio quelle trasformazioni ed evoluzioni che rappresentano un fondamentale aspetto vitale dell’architettura. Così, il gres porcellanato sottile è destinato a rivoluzionare il settore dell’edilizia e, in particolare, delle ristrutturazioni.

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CARATTERISTICHE TECNICHE E POSA A caratterizzare il particolare tipo di ceramica denominato “gres porcellanato sottile” è una pasta argillosa di materie prime pregiate molto compatta, pressata con una forza di 15.000 tonnellate, cotta in forni innovativi ed ecologici e sottoposta a specifiche lavorazioni che la rendono non scivolosa, porosa e molto resistente. Questi aspetti si traducono concretamente in lastre dalle ampie dimensioni (fino 300 x

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USI E APPLICAZIONI In aggiunta agli usi tradizionali che il gres porcellanato sottile può trovare nel campo

dell’architettura per interni ed esterni, con risultati eccellenti, ne spiccano alcuni volti a migliorare notevolmente la resa energetica delle costruzioni. Si tratta, in particolare, dell’impiego di gres porcellanato sottile per sistemi a facciate ventilate e sistemi di isolamento termico a cappotto. Formato, leggerezza e resistenza delle lastre le rendono adatte inoltre a rivestimenti per piscine e a pavimenti sopraelevati. VANTAGGI ED ECOSOSTENIBILITÀ Il gres porcellanato sottile offre numerosi vantaggi. Innanzitutto la possibilità di ristrutturare senza demolire il preesistente, con tutti i disagi che questo comporterebbe in termini di detriti, polvere e rumore. Inoltre, nonostante il piccolo spessore, le lastre mantengono tutte le caratteristiche tipiche del gres: resistenza all’abrasione, al calpestio, all’usura, agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura. La leggerezza e la maneggevolezza garantiscono poi un facile trasporto e un risparmio consistente nei costi di smaltimento del preesistente. Vi è anche un altro importante aspetto da prendere in considerazione: l’ecosostenibilità del gres porcellanato sottile e il suo ridotto impatto ambientale. L’uso del 65% di materiali riciclati, la ridotta presenza di rifiuti in cantiere, il ciclo produttivo certificato nel massimo rispetto ambientale fanno di questo materiale innovativo una vera e propria avanguardia per progetti architettonici green ecosostenibili. ■

LE IMMAGINI DI QUESTE PAGINE SONO TRATTE DAI CATALOGHI LEA CERAMICHE, PARTNER DI LIVINGMADE SHOW-ROOM

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100 cm), con uno spessore di minimo 3mm e con un rinforzo in fibra di vetro (o altri materiali altamente resistenti a trazione) di circa 0,5 mm, che soddisfano esigenze tra le più attuali della moderna progettazione, sia di interni che di esterni, per l’elevato grado di maneggevolezza e leggerezza. Per cogliere a quali principi si ispiri la tecnologia che sottende questo il “gres laminato” è necessario rifarsi alle stesse regole che determinano le performance di una soletta o trave in calcestruzzo armato. A uno strato di “conglomerato superiore” con elevata resistenza a “compressione” (la parte alta della soletta-trave in c.a.) viene contrapposto un materiale con grande resistenza a trazione (come il ferro nella parte inferiore della soletta-trave in c.a.); questi due materiali con proprietà meccaniche sinergiche interagendo tra di loro conferiscono alla lastra “stabilita” (distribuzione delle tensioni) e flessibilità ovvero resistenza meccanica a flessione e taglio. Tali qualità facilitano sopratutto le tecniche di posa, sia su pavimentazioni o rivestimenti già esistenti che per il rivestimento di massetti. Il sottofondo deve essere pulito, stabile e planare. La colla è stesa a doppio strato e a letto pieno in maniera uniforme, con spatole dentellate in modo che non vi siano vuoti. Tale modalità applicativa deve essere rigorosa. Infatti, considerati gli spessori ridotti, là dove elevati carichi puntiformi (ed esempio il piede di un divano) siano concentrati dove la colla non sia stesa a regola d’arte, si rischia di superare i limiti di “resistenza a taglio e flessione” causando la rottura del rivestimento stesso. Una volta appoggiate, le piastrelle dovranno quindi aderire perfettamente al fondo, aiutate da leggere pressioni da esercitare con spatole di gomma per evitare bolle d’aria. Una volta completate queste operazioni basterà rimuovere gli eccessi di collante tra le piastrelle.

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AREA TECNICA

INNOVAZIONE TECNICA E IL RISPARMIO È GARANTITO di Davide Astuti,

Architetto in Varese e Consulente Made Progettazione Architettonica

IL PROGETTO DI UNA NUOVA VILLA MONOFAMILIARE SI PONE L’OBIETTIVO DI COSTRUIRE CON UNA BUONA CLASSE ENERGETICA DAL PUNTO DI VISTA DEI MATERIALI IMPIEGATI E DELL’INVOLUCRO NEL SUO COMPLESSO. INOLTRE, SI VUOLE REALIZZARE UNA INTEGRAZIONE IMPIANTISTICA UTILIZZANDO FONTI RINNOVABILI MANTENENDO IL COSTO COMPLESSIVO DELL’INTERVENTO RELATIVAMENTE CONTENUTO

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intorno territoriale su cui insiste Villa Tamborini a Voltorre di Gavirate (VA) è sostanzialmente caratterizzato da uno sviluppo edilizio esteso di modesti volumi che si sviluppa a partire dalle pendici del Campo dei Fiori fino al Lago di Varese con la strada provinciale che morfologicamente divide l’ambiente antropizzato dalla fascia di territorio ad alto valore naturalistico che si snoda sulle coste del lago. Il progetto di nuova costruzione per sua stessa natura ha un impatto evidente sul territorio anche dal punto di vista

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percettivo e, quindi, paesaggistico. Con ciò però si è progettato un edificio che per caratteristiche volumetriche, tipologiche ed estetiche, vuole ridurre al minimo questo impatto. Dal punto di vista volumetrico, infatti, si è scelto di contenere l’altezza realizzando l’ultimo livello con una superficie calpestabile minore del piano terra e con una copertura inclinata del tetto a vista, senza frammistione quindi di un ulteriore solaio e relativo sottotetto. Inoltre, la conformazione della copertura e la sua scomposizione in due corpi sfalzati rende questo elemento architettonico armoniosamente inserito nel versante collinare. Sotto il profilo tipologico la scelta è ricaduta su un impianto di tipo tradizionale tipico della casa lombarda, articolato con volumetrie ridotte, geometrie regolari e con la presenza di un ampio portico. Esteticamente si è scelto di uniformarsi alle finiture tipiche tradizionali e già presenti nelle abitazioni attigue: intonaco a civile colorato in pasta con partizioni di facciata in pietra (ricostruita), serramenti in tinta noce, copertura in legno a vista e tegole monocoppo antichizzate accompagnate dalla lattoneria in rame. L’effetto complessivo


I DETTAGLI COSTRUTTIVI Addentrandoci nei dettagli costruttivi si è scelto di realizzare un edificio in muratura portante ben isolata e compatta nella sua stratigrafia: 38 cm complessivi di cui 35 di blocco con 8 cm di isolante posto all’interno, il tutto per una trasmittanza U totale di 0,24 W/(m2K) garantito in questo modo su tutto l’involucro verticale. Particolare attenzione è stata rivolta anche alle murature interrate alle quali è stato applicato esternamente (dopo la guaina impermeabilizzante) uno strato isolante di pannelli in polistirene di 8 cm. Infine, la copertura in legno è stata realizzata con la seguente stratigrafia: perline in abete impregnate cm 2, guaina al vapore, polistirene cm 6, seconda guaina, fibra di legno cm 8, terza guaina, listellatura per ventilazione e copertura in tegole antichizzate. Ovviamente, anche i serramenti in pvc “effetto legno” sono adeguati al livello di isolamento termico e acustico di tutta l’abitazione con una Ug = 1,3. IL RUOLO DEGLI IMPIANTI Ma è l’impiantistica che gioca un ruolo primario nel tentativo di portare l’innovazione tecnica e tecnologica in un’abitazione “normale”. L’orientamento nord-sud delle falde di copertura ha permesso di posizionare sulla falda più favorevole una serie di pannelli solari posti sulla parte alta prima dell’innesto dei tre abbaini. La dotazione prevede due pannelli solari di ampia superficie per il riscaldamento dell’acqua, che collegati all’accumulatore della centrale termica nel cantinato, danno la possibilità di soddisfare il fabbisogno dei quattro occupanti per la maggior parte dell’anno in termini di acqua sanitaria e di cucina. Inoltre, nelle mezze stagioni l’accumulo di acqua calda riesce a soddisfare la

richiesta di riscaldamento degli ambienti interni dotati di impianto a pavimento. Un serie di quattordici pannelli fotovoltaici apportano all’abitazione un quantitativo di kw sufficiente a renderla pressoché autonoma nel consumo di energia elettrica, soprattutto grazie alla gestione domotica di tutta l’impiantistica: un semplice sviluppo del normale impianto elettrico domestico che viene integrato grazie all’istallazione di un pannello lcd di facilissimo uso. Il tutto unito a un approccio un po’ più attento e sensibile del padrone di casa che, felicemente, mi comunica che le bollette dell’inverno appena passato sono equiparabili a un quarto rispetto alla villetta a schiera in cui vivevano prima. ■

UN PONTE TERMICO RISOLTO

INTEGRAZIONE TRA STRUTTURA PORTANTE IN CEMENTO ARMATO E LA MURATURA ISOLATA

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a opera finita è quello di un edificio che colpisce percettivamente per il colore di facciata e, allo stesso tempo, si identifica come un intervento tipologicamente di sapore tradizionale, rispettoso dell’ambiente e tecnologicamente moderno.

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ATTUALITÀ

L’ALBERO DELLA VITA

a cura dell’Ufficio Stampa Mapei

ISPIRATA AL RINASCIMENTO, LA STRUTTURA DI ACCIAIO E LEGNO È L’ICONA DI EXPO 2015

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gni esposizione universale che si rispetti ha il proprio monumento simbolo. A Londra, in occasione della prima edizione dell’esposizione internazionale nel 1851, venne commissionata la creazione del Crystal Palace, mentre a Bruxelles a ricordo di Expo 1958 c’è l’Atomium, una struttura in acciaio alta 102 m. Ma quello più famoso rimane il monumento dell’Expo tenutosi nel 1889 a Parigi, quando venne inaugurata quella che ne sarebbe diventata l’icona per antonomasia, ovvero la Tour Eiffel, destinata inizialmente a essere smantellata nel giro di qualche anno. Il finale - come tutti sanno - fu invece diverso, e la struttura, diventata uno dei monumenti più visitati al mondo, campeggia ancora oggi nel centro della capitale francese. Anche Milano ha pensato a un simbolo che ricordi l’avvenimento Expo anche dopo il 2015: l’Albero della Vita, una torre di acciaio e legno collocata nella zona nord del sito. L’albero sorge al centro di Lake Arena, specchio d’acqua su cui si

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affacciano numerose gradinate e grande spazio open air nel quale si svolgono molte delle manifestazioni previste durante Expo. L’Albero è situato al termine del Cardo, uno dei due assi principali di Expo e una delle vie d’accesso al sito. La struttura si ergerà di fronte al Palazzo Italia, luogo di rappresentanza dello stato e del governo italiano. Nata da un’idea del direttore artistico del Padiglione Italia di Expo 2015, Marco Balich, che si è ispirato a quello che è considerato uno dei periodi più straordinari per l’Italia, il Rinascimento, il grande albero sarà un’icona interattiva destinata a catturare l’immaginario dei visitatori. Ricca di tecnologia e costantemente illuminata con fari e led, la struttura, durante i sei mesi dell’evento, produrrà più di 1200 spettacoli, giochi di luce e fuoco, suoni, fontane d’acqua, colori, bolle. L’Albero ha una base dal diametro di 45 m che è ispirata al disegno stellare di Michelangelo Buonarroti per la piazza del Campidoglio di Roma e da lì si “attorciglia” su se stesso,


MAPEI È SPONSOR DEL CONSORZIO ORGOGLIO BRESCIA Proprio qui Mapei ha voluto dare il suo contributo divenendo sponsor del Consorzio Orgoglio Brescia e mettendo in campo

la propria competenza per contribuire a realizzare il basamento sul quale poggia l’Albero della Vita. L’intervento è partito dalla rasatura del sottofondo con PRIMER G, l’appretto a base di resine sintetiche in dispersione acquosa a bassissimo contenuto di sostanze organiche volatili (VOC), e ADESILEX P4, la rasatura per interni ed esterni. Per l’impermeabilizzazione delle superfici sono stati scelti la malta cementizia bi componente elastica MAPELASTIC TURBO, a rapido asciugamento, applicabile anche a basse temperature e su sottofondi non perfettamente asciutti, il tessuto non tessuto MAPETEX SEL e l’adesivo epossidico bi componente tissotropico per gli incollaggi strutturali a indurimento rapido ADESILEX PG1 RAPIDO. Per posare le pietre naturali a rivestimento della base, Mapei ha fornito ELASTORAPID, adesivo cementizio bicomponente altamente deformabile a elevate prestazioni, a presa e idratazione rapida e a scivolamento verticale nullo; per la stuccatura è stato utilizzato ULTRACOLOR PLUS, malta ad alte prestazioni, antiefflorescenze, a presa e asciugamento rapido, idrorepellente con DropEffect® e resistente alla muffa grazie alla tecnologia BioBlock. Infine, per la sigillatura dei giunti di dilatazione, è stato applicato il sigillante poliuretanico bi componente autolivellante MAPEFLEX PU20. Sono stati forniti anche il primer epossidico bicomponente MAPEWRAP PRIMER 1, il cordoncino di schiuma polietilenica per sigillatura MAPEFOAM, il primer acrilico consolidante e antipolvere PRIMER 3296. ■

SCHEDA TECNICA Albero della vita, Expo 2015, Milano • Periodo di costruzione: 2015 • Periodo di intervento: 2015 • Committente: Consorzio Orgoglio Brescia • Progettista: Marco Balich • Impresa di posa: F.lli Moncini srl • Coordinamento Mapei: Promotori tecnici Mapei coordinati da Massimo Seregni • Prodotti Mapei: Adesilex P4, Adesilex PG1 Rapido, Elastorapid, Mapeflex PU20, Mapefoam, Mapelastic Turbo, Mapetex Sel, Mapewrap, Primer 1, Primer 3296, Ultracolor Plus settembre 2015

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innalzandosi per 35 m di altezza per poi allargarsi di nuovo a formare la chioma dal diametro di circa 45 m. La parte interna è in acciaio (150 tonnellate), mentre quella esterna in legno lamellare di larice (90 tonnellate). La struttura centrale metallica in parte mascherata con il posizionamento di piante – nasconde una scala di accesso e i vani tecnici destinati agli addetti ai lavori. Tramite questa scala si raggiunge una terrazza panoramica posta in cima, aperta alle troupe televisive o agli ospiti speciali. Per realizzare il basamento e la passerella di accesso alla struttura sono stati utilizzati porfido e marmo di Botticino. La base dell’Albero è raggiungibile attraverso una passerella sospesa su Lake Arena e ospita uno spazio espositivo. La chioma dell’albero è stata montata con una tecnica mai tentata prima. Non è stata infatti issata con una gru, ma “infilata” nella prima parte del tronco in metallo. Poi la struttura in acciaio è stata completata e la chioma, nel giro di poche ore, è stata sollevata con un sistema di argani e carrucole. Destinato probabilmente a rimanere anche dopo l’evento, l’Albero della Vita, realizzato gratuitamente dalle 19 aziende del Consorzio Orgoglio Brescia, rappresenta la natura e le radici, le tradizioni e il sapere dei territori italiani. Ma l’Albero della Vita non vuole rappresentare solo tradizione e simbologia: è anche uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia.

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CASE HISTORY

WIENERBERGER

POROTHERM BIO PLAN E L’INVOLUCRO È ISOLATO

LA SOLUZIONE IN LATERIZIO ECOSOSTENIBILE WIENERBERGER PER LA “CASA DURANDO”: UN EDIFICIO ENERGETICAMENTE AUTOSUFFICIENTE RACCONTA IL FORTE LEGAME CON IL TERRITORIO

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asa Durando è un edificio rurale con destinazione sia residenziale che agricola, progettato dall’Arch. Gianluca Sottero (Impresa esecutrice: Principe Costruzioni srl di Asti). La costruzione sorge sulle colline di Portacomaro d’Asti, un paese del Basso Monferrato conosciuto per i suoi pregiati vini. E proprio dal forte legame con il territorio e le sue tradizioni che si è sviluppato il progetto dell’Arch. Sottero per realizzare un edificio destinato ad accogliere la sala delle degustazioni dell’azienda vinicola Durando e un complesso residenziale, perfettamente inserito nel contesto paesaggistico della campagna astigiana. Questo territorio, infatti, è sottoposto a stringenti vincoli paesaggistici e da poche settimane l’area è entrata a far parte del patrimonio tutelato dall’UNESCO per l’eccezionale valore universale di questa terra. L’idea progettuale ha perseguito l’intento di realizzare un manufatto che risponda alle moderne esigenze dell’abitare senza compromettere l’unità e l’armonia del paesaggio, attraverso l’uso di tecnologie e materiali innovativi che sap-

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piano reinterpretare il gusto estetico del passato. L’edificio a due piani fuori terra riflette la struttura tipica dei vicini edifici rurali ottocenteschi ed è interamente progettato in bioarchitettura con uso di muratura portante e tetto in coppi con struttura in legno e sarà completamente autonomo a livello energetico. L’INVOLUCRO IN MURATURA PORTANTE WIENERBERGER Per la realizzazione dell’involucro, Sottero ha scelto la tecnologia costruttiva della muratura portante con i laterizi Wienerberger. Nel dettaglio per questo progetto sono stati impiegati i blocchi portanti sismici Porotherm BIO PLAN 45-25/19.9, già apprezzati dal progettista in passato per le loro eccellenti prestazioni termiche e acu-

stiche e la loro composizione completamente naturale. “La tecnologia della muratura portante” spiega l’architetto “offre numerosi vantaggi in fase realizzativa in quanto permette, con l’utilizzo di un unico materiale, di realizzare un involucro portante perfettamente isolato termicamente e acusticamente. In questa applicazione le soluzioni Wienerberger sono

preziose alleate, perché grazie alle elevate prestazioni isolanti, alla loro eccellente traspirabilità e alla loro natura biocompatibile, permettono di realizzare in modo semplice edifici dall’elevato comfort abitativo, perfettamente sostenibili dal punto di vista ecologico, salutari e sicuri per i suoi occupanti. Inoltre, i blocchi porizzati con farina di legno non rilasciano nell’aria prodotti nocivi.” La soluzione in laterizio Porotherm BIO PLAN assicura il rispetto dei requisiti di rendimento energetico e le procedure di certificazione energetica come previsto dai D. Lgs. 192/2005 e D. Lgs. 311/2006 sia per quanto riguarda il comportamento termico nel periodo invernale, sia estivo grazie all’ottima inerzia termica che permette di ritardare la percezione del picco dell’onda termica all’interno dell’edificio, attenuandone al tempo stesso l’intensità. Per quanto concerne il comportamento alle sollecitazioni sismiche i blocchi Porotherm rispettano il D.M. 14/01/2008. Notevoli anche le prestazioni di isolamento acustico che consentono di raggiungere valori ben al di sotto dei parametri indicati dal D.P.C.M. 05/12/97.



CASE HISTORY

VAGA

A TORINO UN GRATTACIELO A EMISSIONI ZERO

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ostruzione del grattacielo della sede regionale piemontese, secondo per altezza (210 m) in Italia dopo la Torre Unicredit a Milano alta 231m, prevede 42 piani di cui due interrati: 41 saranno destinati a ufficio. L’edificio ospiterà anche delle grandi aree verdi. Ogni dieci piani ci saranno dei giardini interni alti due piani mentre al 43º piano verrà realizzato un attico con un grande giardino a cielo aperto, con alberi da frutta del Piemonte, che sarà circondato da una vetrata alta 20 metri e sarà visibile anche da lontano. L’architetto Fuksas ha progettato un grattacielo

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MASSIMILIANO FUKSAS HA PROGETTATO IL GRATTACIELO DI 43 PIANI DELLA REGIONE PIEMONTE, UFFICI MA ANCHE GIARDINI OGNI 10 PIANI. NELLE VARIE FASI DI LAVORAZIONE PROTAGONISTI I PRODOTTI VAGA sostenibile, tecnologicamente all’avanguardia un edificio a emissione zero. Inoltre, alla base della torre verrà realizzato un grande Auditorium e un Service Center per la cittadinanza, insieme a una grande piazza con un edificio-ponte che collegherà la torre con la stazione ferroviaria del Lingotto. I prodotti VAGA sono stati utilizzati in diverse parti dell’edificio: il SabbiaCEMENTO VAGA per la realizzazione di tutti i

sottofondi dei vari piani e dei locali di servizio, la scelta è stata fatta in quanto era necessario posare un massetto inglobante i sistemi di riscaldamento a pavimento. Invece, il CALCESTRUZZO VAGA è astato utilizzato per la realizzazione ex novo dei locali scala e sgombero, dove sono stati realizzati gli scalini. Infatti, era necessario un prodotto adatto a essere utilizzato in impieghi strutturali, da impastare in piccole quantità e in zone

difficilmente raggiungibili. La scelta di utilizzare il prodotto predosato in generale si è resa necessaria per ottimizzare la gestione del cantiere, vista l’impossibilità di raggiungere altezze cosi elevate con i sistemi tradizionali, oltre al fatto di evitare sprechi di materiali tipici dei sistemi tradizionali. Infatti, il materiale imbancalato è stato facilmente movimentato con le gru a torre alte oltre 240 mt che hanno permesso lo stoccaggio ai vari piani di lavoro. Un altro aspetto importante che è stato considerato e quello relativo alla riduzione dei rifiuti e della maggior pulizia dei luoghi.



CASE HISTORY

PROFILITEC

I-DRAIN SYSTEM, ESTETICA E INNOVAZIONE TECNICA PER L’AMBIENTE BAGNO

PER LA GESTIONE DELLE ACQUE INTERNE, SEMPRE PIÙ ELEMENTO PROGETTUALE, L’AZIENDA DI TORRI DI QUARTESOLO (VI) PROPONE IL SUO INNOVATIVO SISTEMA DI SCARICO LINEARE

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a gestione delle acque interne è un tema sempre più interessante sul quale le scelte tecniche e progettuali focalizzano i loro interessi in modo crescente. IDRAIN è un innovativo sistema di scarico lineare per docce a filo pavimento, che permette la creazione di ambienti moderni e di design. Offre inoltre una gamma prodotto completa che consente la personalizzazione dell’ambiente bagno. I-DRAIN nasce dall’incontro fra una azienda italiana leader nel settore dei profili tecnici per l’edilizia residenziale e pubblica, e una società belga con grande esperienza nella ricerca e sviluppo di sistemi di drenaggio.

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IL PRODOTTO Linear Drain è una serie di canaline doccia per il bagno moderno che consente di realizzare vani bagno privi di barriere architettoniche, corredata da funzionali profili pendenziati. L’utilizzo del prodotto è indicato in ambienti quali bagni, hotel, terrazze, centri sportivi, centri benessere e nel campo della nautica. Il sistema rappresenta una soluzione dedicata all’ambiente bagno ricca

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di accessori e compatibile alle caratteristiche dei nuovi rivestimenti ceramici sia nel formato che nello spessore. Ecco alcune caratteristiche che rendono Profilitec Linear Drain particolarmente interessante nel suo genere: - monoblocco in acciaio inox - ingombro al di sotto del pavimento di 5,4 cm, plusvalore che lo rende idoneo alle molteplici tecniche costruttive e in particolar modo alle ristrutturazioni.

- adattabile a mattonelle con spessore compreso tra i 3 e i 30 mm (ciò dipende dalla griglia scelta, se per bassi spessori o se per spessori standard) - installazione con blocco di polistirolo “I-Buddy” ad alta densità, per un’installazione veloce e corretta. Limita il rischio di errore in fase di montaggio. Assorbe le piccole irregolarità del pavimento ed è il punto di riferimento per l’esecuzione del massetto. Un intelligente doppio uso per

quello che sembra solo la protezione dell’imballo. Oltre alla caratteristiche funzionali, Linear Drain offre una notevole valenza estetica. Il prodotto infatti si sposa molto bene in ambienti di alto design, dal gusto raffinato ed elegante. Vediamo contestualizzato il prodotto in ambienti ricercati quali “Acquanatura”Wellness & SPA, un’ oasi di pace e tranquillità immersa nel silenzio delle vigne del Monferrato, vicino ad Asti.



NUOVI PRODOTTI

ISOVER

ISOVER PAR 4+, LA SOLUZIONE IDEALE PER I MODERNI SISTEMI A SECCO I sistemi a secco sono sempre più impiegati nel settore edile: che si tratti di nuovo o rinnovo, civile o terziario, le caratteristiche di perfomance, velocità di posa e versatilità li rendono la scelta ideale sia per progettisti che per posatori.

Fondamentale la scelta dei materiali, in par ticolare dell’isolante che si decide di interporre nel sistema, che assicura le performance di isolamento termico, acustico e protezione dal fuoco. Isover PAR 4+ è il prodotto della gamma Saint-Gobain Isover specificamente concepito per l’isolamento dei sistemi a secco.

gante brevettato a base di materie prime organiche e rinnovabili. La lana di vetro Isover 4+ offre un grande contributo alla qualità dell’aria interna.

Isover PAR 4+ garantisce un perfetto comfort acustico e termico ed è estremamente facile da posare. È realizzato in lana di vetro italiana 4+, prodotta con un’elevata percentuale di materie prime riciclate e rinnovabili (sabbia e vetro riciclato) e uno speciale le -

LIGNOALP

RETROTIMBER, LA MIGLIORE ALTERNATIVA AL LEGNO ANTICO

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La DAMIANI-HOLZ&KO S.p.A. offre un vasto assortimento di prodotti di qualità in legno da destinare all’edilizia, marchiati DL Damiani Legnami, da destinare all’edilizia su tutto il territorio nazionale. Da pochi mesi la Damiani-Holz&Ko S.p.A. è il rivenditore autorizzato del prodotto RETROTIMBER della Retrotimber srl dell’Austria. Retrotimber è un legno prevalentemente derivato da abete rosso/abete e larice, trattato in modo particolare, così da dare al legno un aspetto anticato, mantenendo però le caratteristiche statiche paragonabili al legno non trattato. L’idea di Retrotimber è nata da legno trattato al vapore, che principalmente viene usato già da molto tempo per applicazioni decorative.

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Retrotimber ha le stesse caratteristiche ottiche del legno trattato a vapore, senza trasformare però le sue caratteristiche statiche iniziali. Rispetto alla tradizionale piega a vapore, il trattamento RETRO è molto più complesso e richiede tanto tempo. Il legno viene trattato con molta cura, in modo da non influenzare negativamente le sue caratteristiche. Solamente l’aspetto esteriore cambierà notevolmente dopo il trattamento, grazie a un’ulteriore lavorazione della superficie (spazzolatura, spaccatura). Retrotimber è quasi indistinguibile dal legno antico. Poiché le caratteristiche statiche sono note dopo il trattamento, Retrotimber può essere calcolato staticamente ed è particolarmente adatto per applicazioni costruttive. A tale scopo è stato avviato un considerevole progetto di ricerca in collaborazione con l’Università di Innsbruck. Ecco alcuni vantaggi di Retrotimber: • Combinazione tra l’aspetto di legno vecchio con le caratteristiche statiche del legno appena tagliato. • Sfridi di produzione prevedibili – produzione del legname su misura • Statica calcolabile – adatto per applicazioni costruttive • Ecologicamente sicuro – senza additivi chimici • Lavorazione del legno CNC – adatto all’utilizzo nelle moderne costruzioni in legno


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NUOVI PRODOTTI

MAPEI

MAPELASTIC TURBO, L’IMPERMEABILIZZANTE RAPIDO PER TUTTE LE STAGIONI

AGRIGOMMA, BENESSERE PER GLI ANIMALI

Per impermeabilizzare terrazze, balconi, lastrici solari e piscine Mapei presenta il nuovo impermeabilizzante rapido MAPELASTIC TURBO, che amplia la famiglia degli impermeabilizzanti cementizi MAPELASTIC. È una malta cementizia bicomponente elastica e si può utilizzare sia su massetti di nuova realizzazione che in sovrapposizione al rivestimento esistente, prima della posa di rivestimenti ceramici, lapidei o mosaici.

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I vantaggi di MAPELASTIC TURBO sono numerosi: • è idoneo anche su sottofondi non perfettamente asciutti purché siano stagionati • è applicabile anche a basse temperature, purché superiori a +5 °C • è facile da applicare grazie alla sua lavorabilità • fuori pioggia dopo poche ore anche a basse temperature e con alta umidità ambientale • la durata della lavorabilità nel secchio è di oltre 45 minuti • è piastrellabile dopo circa 4 ore in condizioni ambientali normali ed entro le 24 ore anche con temperature rigide fi no a +5 °C • elevata produttività giornaliera • 1 Kit da 36 kg = 15 m2 • è un prodotto vendibile in tutti i periodi dell’anno • è marcato CE in accordo alle normative EN 14891 e CE EN 1504-2 • è resistente ai raggi UV • è compatibile con tutti gli accessori del sistema MAPELASTIC Dove si usa • balconi, terrazzi, lastrici solari, piscine, ecc. prima della posa di rivestimenti ceramici, mosaici o pietre naturali • balconi e terrazzi, in sovrapposizione al rivestimento esistente prima della posa della nuova pavimentazione

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PROJECT FOR BUILDING

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AGRIGOMMA è l’innovativo tappetino pensato per dare all’animale il massimo del confort. Nasce della continua ricerca sul tema del benessere e garantisce: • maggiore igiene ambientale e per l’animale, poiché è estremamente facile e veloce pulire il box e l’area limitrofa, tutti i liquidi organici sono facilmente rimovibili dal materassino, sia usato dalla parte liscia che da quella rigata. • ottima stabilità dell’animale, in quanto è garantita massima aderenza fra lo zoccolo e la superficie, grazie alla sua innovativa composizione è escluso il rischio di scivolamento e caduta. • resistenza alla pressione che l’animale esercita con lo zoccolo soprattutto quando si alza, il materassino non si muove e non si deforma. • non è soggetto ad alcun tipo di attacco da parte di liquidi organici e non. Ci sono poi aspetti più pratici, seppur connessi al benessere dell’animale, come la possibilità di avere un prodotto completamente personalizzabile, sia in spessore che in lunghezza, anche questo aspetto contribuisce a migliorare l’igiene ambientale, perché unendo tanti piccoli materassini c’è maggiore rischio di avere infiltrazioni di liquidi organici al di sotto del prodotto, che possono essere causa della formazione di muffe e possono emanare cattivi odori. Con un pezzo unico la probabilità di avere infiltrazioni è praticamente inesistente. È l’ideale per la realizzazione di box, lettiere, corridoi, aree lavaggio e giostre. Agrigomma si ottiene dalla fusione di due materie prime entrambe alla loro seconda vita, nel pieno rispetto delle politiche aziendali che vedono l’utilizzo al 100% di materiale rigenerato. Si tratta di polietilene, rigenerato in azienda, e di gomma macinata proveniente dai copertoni dismessi delle auto.


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NUOVI PRODOTTI

CAMINI WIERER

SISTEMI CAMINO ECOCERAMICO L’incendio dei tetti causato dalla canna fumaria è purtroppo un evento sempre più tragicamente frequente, perché le canne fumarie molto spesso sono fatte male, con materiali inadatti o perché installate in modo inadeguato. Utilizzando combustibili solidi quali legna o pellet si depositano sulle superfici interne del camino le fuliggini che col tempo, soprattutto se non si pulisce frequentemente la canna fumaria, si possono incendiare. I camini Ecoceramico di Camini Wierer costituiscono oggi la miglior garanzia per realizzare camini sicuri a prova d’incendio. In particolare, sono indicati nell’evacuazione fumi prodotti da stufe e caldaie a pellet. Tale applicazione risulta infatti particolarmente difficile in quanto abbina la necessità di avere da un lato camini re-

sistenti all’incendio, essendo i pellet combustibili solidi, e dall’altro camini resistenti alle condense, visto che la temperatura all’interno della canna fumaria può scendere al di sotto di quella di condensazione dei fumi. Proprio per garantire qualità e sicurezza anche in situazioni estreme i camini in Ecoceramico sono stati testati e certificati secondo le più rigide procedure di prova e hanno avuto il rilascio dal TUV di Monaco della designazione W3G, che rappresenta oggi l’assoluta certezza dell’idoneità della canna fumaria al servizio di un generatore di calore alimentato a pellet. La sigla W indica che i camini Ecoceramico sono impermeabili e resistenti alle condense, il 3 rappresenta la massima resistenza alla corrosione e la lettera G la resistenza al fuoco e all’incendio delle

fuliggini. Certificati e marcati CE ai sensi delle UniEN 13063 offrono garanzia di impermeabilità ai gas e alle condense nel caso di funzionamento a bassa temperatura, resistenza al calore e all’incendio con fumi caldi e combustibili a biomassa. L’assoluta resistenza alla corrosione ne consente l’utilizzo anche con fumi altamente aggressivi, quali per esempio quelli prodotti dal mais. Il rispetto delle distanze dichiarate dà, infine, l’assoluta certezza di un’installazione a regola d’arte e sicura, proteggendo l’edificio in cui la canna fumaria viene installata dalla combustione

dei materiali infiammabili. Ma Ecoceramico offre un altro importante vantaggio: l’universalità del camino, ossia la possibilità di utilizzarlo sempre con qualsiasi combustibile e in qualunque condizione. I camini universali in Ecoceramico garantiscono la massima garanzia di qualità, sicurezza e durata in qualsiasi situazione di impiego.

FAKRO

FINESTRA PER TETTI A DOPPIA APERTURA FPP-V PRESELECT

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Caratterizzata da un innovativo sistema di cerniere brevettato, la finestra FPP-V preSelect garantisce l’assoluta stabilità del battente sia nella funzione vasistas che in quella a bilico. Bella ma soprattutto comoda e sicura: si tratta della nuova finestra a doppia apertura FPP-V preSelect presentata da FAKRO. Secondo player mondiale nel settore delle finestre per tetto, ormai divenuto sinonimo di chiusure di altissima qualità caratterizzate da un’innovazione da primato, FAKRO arricchisce con questa ulteriore proposta la sua già ampia gamma. Serramento di nuova generazione, in grado di implementare non solo il confort ma anche l’estetica degli ambienti sottotetto, FPP-V preSelect consente due diverse tipologie di apertura: alla modalità a bilico, associa infatti quella a vasistas, in cui l’anta può comodamente aprirsi da 0 a 35 gradi, permettendo una ventilazione maggiore all’interno della casa, una visuale migliore sull’orizzonte nonché un più libero accesso ai singoli punti della finestra. Non solo: il nuovo sistema di cerniere brevettato garantisce l’assoluta stabilità del battente sia nella funzione vasistas che in quella

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a bilico. In particolare, quando il serramento si trova in posizione a vasistas, viene bloccata l’apertura a bilico, mentre in caso di apertura a bilico, il sistema di cerniere inibisce la funzione a vasistas. Il cambio di apertura da una versione all’altra è reso possibile dal comodo pulsante preSelect, montato nella parte laterale del telaio e accessibile a finestra aperta. Il battente della finestra inoltre, può ruotare di 180° e ha un sistema di bloccaggio in grado di agevolare notevolmente le operazioni di pulizia, rendendole al contempo più sicure. Il modello FPP-V è impreziosito dalla maniglia Elegant che, posta nella parte inferiore del battente e quindi nel punto più facilmente raggiungibile del serramento, consente anche una microapertura a due scatti. Dotato inoltre del nuovo sistema di ventilazione V40 che permette un ottimale ricambio d’aria anche a finestra chiusa, conferendo maggior salubrità agli ambienti anche durante la stagione invernale o in caso di mal tempo, questo serramento monta vetri temperati anche nella versione standard, in grado di rendere più sicuro il tetto per gli operatori.


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FORNACE LATERIZI TREZZO

UNA MALTA IDROFUGATA DAVVERO FORTE Dalla tecnologia Fornace Laterizi di Trezzo, e prodotto che fa parte della Linea Forte, la Malta Idrofugata di allettamento per le murature a vista è stata studiata e realizzata per garantire la massima efficacia e praticità negli interventi di messa in opera dei mattoni a mano, definiti anche in pasta molle; dei mattoni estrusi e trafilati, chiamati anche “paramani”; dei manufatti in cemento

e lapidei, garantisce in ogni tipo di applicazione notevoli caratteristiche plastiche e

adesive. Il composto, predosato e confezionato in sacchi di polietilene da 25 chilogrammi, a due scomparti per assicurare la massima protezione dei materiali nel tempo, è ottenuto da una speciale miscela di sabbia silicea, cemento portland, calce idraulica e speciali additivi specifici. Il continuo apprezzamento della Malta Idrofugata da parte degli operatori professiona-

li è certamente da ricercarsi anche nella attenta scelta dell’inerte. Vengono infatti utilizzate unicamente sabbie silicee prive di residui terrosi, di componenti organici e di cloruri, con una curva granulometrica controllata. Inoltre, la particolare formulazione consente all’operatore di utilizzare mattoni asciutti, per evitare le possibili efflorescenze dovute all’impurità dell’acqua.

FORNACI CALCE GRIGOLIN

LA QUALITÀ DI SOVRAPPONE ALLA QUALITÀ, IN UNO SVILUPPO VIRTUOSO Dai sottofondi alleggeriti alla speciale composizione dei massetti, dalle soluzioni per l’impermeabilizzazione agli adesivi per piastrelle fino agli stucchi. I prodotti sono stati raggruppati in 4 linee caratterizzate da un’elevata qualità, garantita per tutte le fasi delle varie lavorazioni: dalla perfetta planarità e omogeneità dei sottofondi fino alla stuccatura delle fughe. Tutti valori che confermano il ruolo di leader che Fornaci Calce Grigolin rappresenta per i professionisti dell’edilizia. BaseForte® La linea BaseForte® si compone di più strati, tra di loro strettamente correlati, con caratteristiche chimico-fisiche differenti: Sottofondi alleggeriti, Isolanti termoacustici e Massetti. Agli apprezzati massetti AR 97 (autolivellante) e MIXCEM PRONTO (rapido) sono stati affiancati nuovi prodotti specifici per problematiche che si possono riscontrare nei cantieri, tra questi la malta tecnica tixotropica rapida GRIGOFORMA 3_30 e la malta bi-componente RIPARAMASS, indispensabile per risolvere problemi di fessurazioni.

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AquaTutor® L’impermeabilizzazione è un’opera per proteggere elementi

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come solai, pareti, pozzetti, piscine. GRIGOFLEX, GRIGOFLEX FIBRA, GRIGOSTOP e GRIGOCEM sono le soluzioni per l’impermeabilizzazione di qualsiasi superficie, in diversi ambiti applicativi. GrigoKoll® Per realizzare la posa di un pavimento e di un rivestimento è necessario individuare l’adesivo più idoneo in base alle caratteristiche del sottofondo e del materiale da posare, considerando anche la destinazione d’uso del locale. La gamma GrigoKoll® si compone di molteplici prodotti, spaziando dalle colle flessibili a quelle rapide, da quelle alleggerite fino ai prodotti bi-componenti epossipoliuretanici. FugaStyle® Gli stucchi per fughe devono essere caratterizzati da un’ottima resistenza agli sbalzi termici (gelo, pavimenti riscaldati), ai prodotti chimici, allo sporco, alle macchie, all’acqua, oltre ad avere una funzione decorativa. Sono disponibili con formulazioni a base cementizia e reattivi, per soddisfare tutte le richieste del mercato.



NUOVI PRODOTTI

SAINT-GOBAIN GYPROC

HABITO SILENCE ACTIV’AIR® Soluzione composta da una lastra in cartongesso accoppiata con una speciale membrana in gomma EPDM. È indicata per pareti divisorie, contropareti e controsoffitti al fine di incrementare le prestazioni di isolamento acustico, per tutti gli ambienti interni (compresi ambienti umidi come bagni e cucine). Le lastre accoppiate Habito Activ’Air® si installano come una normale lastra in gesso rivestito a una struttura metallica di sostegno, mediante opportune viti in acciaio fosfatate punta chiodo. È consentita l’applicazione a controparete in aderenza alla parete mediante vincolo mec-

canico con tassello in nylon. Lo spessore complessivo della lastra è di soli 15 mm. Inoltre, la tecnologia Activ’Air®, brevetto internazionale di Saint-Gobain, è in grado di neutralizzare sino al 70% della formaldeide

(uno dei principali composti organici volatili) presente negli ambienti chiusi. L’insieme delle prestazioni di Activ’Air® è stato convalidato da test effettuati dal CSTB e da Eurofins, laboratori indipendenti nel settore delle bioanalisi

ambientali, agroalimentari e farmaceutiche. Le simulazioni svolte dal reparto di ricerca e sviluppo di Saint-Gobain, in collaborazione con i laboratori sopra citati, dimostrano che Activ’Air® rimane efficace per almeno 50 anni.

SAINT-GOBAIN WEBER

SOTTOFONDI HITECH PER RESIDENZIALE E INDUSTRIALE Saint-Gobain Weber rilancia la sua linea di prodotti per sottofondi sia per l’ambito residenziale, sia per l’industriale, rinnovando la gamma di prodotti weber.floor per le malte autolivellanti e weber.plan per i massetti a consistenza «terra umida» Weber.floor, materiali innovativi per tutti i sottofondi I prodotti della nuova linea weber.floor rappresentano oggi la tecnologia più avanzata nel campo delle malte autolivellanti. Ad applicazione meccanica o manuale permettono di eseguire la regolarizzazione o il ripristino di sottofondi in modo veloce, con alte rese e facilità di lavorazione, raggiungendo elevate resistenze meccaniche. Sono impiegati per la regolarizzazione, ripristino e decorazione di pavimenti in ambito residenziale e trovano ampio utilizzo come sottofondi per il ricoprimento dei sistemi di riscaldamento a pavimento sia di tipo tradizionale sia quelli più recenti a basso spessore. weber.floor è anche la gamma di autolivellanti che, attraverso i prodotti Industry, permettono il ripristino delle pavimentazioni industriali realizzando pavimenti con elevate resistenze meccaniche e velocità di messa in opera.

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weber.plan, rapidità di posa e ancora più efficacia I rinnovati prodotti della linea weber.plan sono quelli più vicini oggi al tradizionale metodo applicativo cosiddetto a consistenza «terra umida». Ideali

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per velocizzare le operazioni di cantiere, possono essere impastati in betoniera, con impastatrice in continuo o con pompa a pressione. Ideali nella costruzione o ristrutturazione di pavimenti quando sono richiesti tempi certi di essicazione, per poter pianificare gli interventi di posa successivi, elevate resistenze meccaniche e ritiri controllati per una posa sicura di ceramica, marmo o legno. La gamma weber.plan si completa con il massetto fibrato weber.plan MR 81 Metal, appositamente formulato per ricoprire e livellare impianti di riscaldamento/ raffrescamento a pavimento. La gamma weber.plan entra anche nel consolidamento strutturale con il calcestruzzo leggero weber.plan 1400, la soluzione ideale per la progettazione antisismica.





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I Partner Commerciali di

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