Sottoterra 131

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UNIONE SPELEOLOGICA BOLOGNESE (U.S.B.) Fondata nel 1957 Aderenti alla Società Speleologica Italiana Membri della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia Romagna. Scuola di Speleologia di Bologna della Commissione Nazionale Scuole di Speleologia della S.S.I. SOTTOTERRA Rivista semestrale di speleologia del Gruppo Speleologico Bolognese e dell’Unione Speleologica Bolognese. DIRETTORE RESPONSABILE: Carlo D’Arpe REDAZIONE: D. Demaria, A. Gentilini P. Grimandi, F. Orsoni, SEGRETERIA E AMMINISTRAZIONE: Unione Speleologica Bolognese – Cassero di Porta Lame P.zza VII Novembre 1944, n. 7 – 40122 Bologna – tel. e fax 051 521133. Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 3085 del 27 Febbraio 1964. Codice Fiscale 92005210373. Inviato gratuitamente ai Gruppo Speleologici aderenti alla Società Speleologica Italiana. e-mail: info@gsb-usb.it http: www.gsb-usb.it REALIZZAZIONE GRAFICA: Grafiche A&B Bologna Tel. 051 471666 – Fax 051 475718 E-mail: graficheaebsnc@virgilio.it

indice

GRUPPO SPELEOLOGICO BOLOGNESE (G.S.B.) Fondato nel 1932 da Luigi Fantini

131 Abstract, a cura di Jeremy Palumbo.....................................pag. 2 Attività di Campagna, a cura di Federica Orsoni............pag. 4 A Stefano Zucchini, dai suoi compagni del Gruppo..........pag. 14 Abisso Astrea - Buca di V: cronaca delle nuove esplorazioni. Il Ramo“A14: Bologna-Massa”, di Marco Sciucco....................................................................... pag. 25 L'Abisso Astrea: in Buca di V - La progressione, di Gianluca Brozzi, Michele Castrovilli, Jelena Demidoveca, Flavio Gaudiello, Piero Gualandi ed Andrea Mezzetti..................................... pag. 28 Le ultime dalla Buca delle Rave Lunghe (M.Freddone), di Andrea Mezzetti e Siria Panichi............. pag. 37 Le tre spedizioni “Bosnia 2010”, di Lia Botta, Gianluca Brozzi, Flavio Gaudiello, Andrea Mezzetti , Simone Milanolo, Siria Panichi e Nevio Preti........................................................... pag. 40 Patagonia 2010, di Andrea Mezzetti.................................... pag. 78 Djara Cave: un gioiello carsico nel deserto Occidentale Egiziano, di Giulio Badini............................... pag. 83 Un riempimento Serravalliano nel Sistema della Grotta M.Gortani, di Carlo Correale........................................................................... pag. 89 Nel torrente Acquafredda: alla Sala Gabriella, di Massimo Dondi............................... pag. 92 Le cavità “scomparse” a Monte Donato, di Ugo Calderara......................................................................... pag. 94 Operazione “Puliamo il Buio” 2010, di Rolando Giampi...................................................................... pag. 96 Il Pozzo del Senatore e il Pozzo di Villa Scornetta di Nevio Preti e Francesco Fabbri............................................. pag. 98 Casola 2010: “Geografi del vuoto”, di Lelo Pavanello.........................................................................pag.102 Storie d’Acquedotto- 1^parte, di Nevio Preti...............................................................................pag. 105

Per scambio pubblicazioni indirizzare a: BIBLIOTECA “L. FANTINI” del G.S.B.-U.S.B. Cassero di Porta Lame P.zza VII Novembre 1944, n. 7 40122 Bologna

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Rivista di Speleologia del GRUPPO SPELEOLOGICO BOLOGNESE e dell’UNIONE SPELEOLOGICA BOLOGNESE Anno XLIX n° 131 Luglio - Dicembre 2010


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Alpi Apuane (I): Il Congiungimento “Abisso Astrea - Buca di V” Le nuove esplorazioni condotte nell’Abisso Astrea dal GSB-USB hanno avuto inizio con la risalita di un camino nel “Ramo dei Tre Porcellini”, a circa -200. Giunti in sommità, si è aperto un dedalo di splendide gallerie, spesso interrotte da pozzi. Seguono altre condotte freatiche con fondo sabbioso, strettoie e meandri, con arrivi d’acqua. Il risultato più importante attualmente conseguito consiste nell’avvenuto congiungimento di questo nuovo “Ramo A14” dell’Abisso Astrea con la sottostante “Buca di V”, grazie al quale il Sistema costituito dall’insieme “Abisso G.Bagnulo-Abisso Astrea-Buca di V” supera ad oggi gli 8,2 Km di sviluppo. Le esplorazioni sono ancora in corso.

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Abstract The new exploration conducted by the GSB-USB in the Astrea Abyss began with the ascent of a chimney in the “Ramo dei tre Porcellini” at about -200. At the top a wonderful maze of tunnels often interrupted by pits, tunnels with sandy bottom, narrow passages and meanders with water were explored. The most important result is currently achieved in the union of this new “Branch A14” in the Abyss Astrea with the underlying “Buca di V “. The system consisting of the “Abisso G.Bagnulo - Abisso Astrea - Buca di V” measures today 8.2 km in length. The explorations are still ongoing.

Le tre spedizioni “BOSNIA 2010” Esposizione dei risultati conseguiti nel corso delle tre spedizioni organizzate dal Gruppo fra giugno ed agosto 2010 in Bosnia, in collaborazione con il Gruppo Grotte Novara e Gruppi Speleologici Bosniaci. In sintesi, sono state scoperte molte nuove grotte ed è stata svolta una vasta attività di esplorazione, rilievo e documentazione in 27 diverse cavità situate nelle aree di Visocica, Canyon Praca, Treskavica, Bludna Ravan e Mokro. Alle tre spedizioni hanno preso parte 26 Speleologi del GSB-USB. Abstract Exposure of the results achieved during the three expeditions organized by the Speleological Groups between June and August 2010 in Bosnia, in collaboration with the Gruppo Grotte Novara and Bosnian caving groups. Many new caves have been discovered and extensive exploration, survey and documentation was carried out in 27 different caves located in the areas of Visocica, Canyon Praca, Treskavica, Ravan and Bludna Mokra. 26 cavers of GSB-USB took part at the three expeditions. 2

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“Patagonia 2010”

Il nostro Andrea Mezzetti ha partecipato insieme ad altri 15 Speleologi Italiani, un Argentino ed un Giapponese, alla spedizione “Patagonia 2010”, organizzata da “La Venta” nei ghiacciai della Patagonia. Obiettivo principale lo studio dello “stato di salute” del Ghiacciaio “Perito Moreno” in raffronto alla situazione riscontrata nel corso della prima spedizione, nel 1995. Si è constatato uno slittamento rapido degli ultimi 4-5 Km del ghiacciaio e la comparsa di alte morene, con la quasi certa diminuzione del suo spessore nella zona mediana. Tutto ciò è stato assai probabilmente favorito dall’azione dell’ipercarsismo che ha convogliato grandi masse d’acqua nelle parti più profonde del ghiacciaio, favorendo il distacco della massa dal sottostante fondo roccioso. Sono stati discesi molti mulini glaciali anche nel Ghiacciaio “Ameghino” ed una bellissima cavità nel Ghiacciaio “Viedma”, il più esteso della Patagonia. Abstract Our Andrea Mezzetti participated along with 15 other Italian cavers, an Argentine and a Japanese to the expedition “Patagonia 2010” organized by “LaVenta” in the glaciers of Patagonia. The main objective was the study of the health of Glacier “Perito Moreno” in comparison to the situation observed during the first expedition in 1995. A rapid shift in the last 4-5 km of the glacier and the appearance of other moraines with almost certain reduction of the ice thickness in the median area was observed. All this has most likely occurred because of the hyper karst action that conveyed large quantities of water in the deepest parts of the glacier, causing the detachment of masses from the underlying bedrock. Many mills have been decended in Glacier “Ameghino” and a beautiful cave in Glacier “Viedma”, the largest of Patagonia.

Deserto Egiziano: la “Djara Cave”

Riferisce Erodoto che nel 524 a.C., nel deserto Occidentale Egiziano, il re Persiano Cambise, nell’intento di raggiungere l’Oasi di Siwa, vide la sua intera armata di 50.000 uomini inghiottita da una tempesta di sabbia. Ora la disponibilità di adeguati mezzi meccanici consente abbastanza facilmente l’accesso a questi territori ostili e desolati, ma di fascino ed interesse straordinari. Al di là delle meravigliose formazioni geologiche disseminate nel “Deserto Bianco”, di particolare interesse è la “Djara Cave”, scoperta nel 1887 nei calcari fossiliferi dell’Eocene inf., che presenta incisioni preistoriche e costituisce una preziosa testimonianza dell’azione svolta dal paleocarsismo sahariano.

Abstract Herodotus reports that in 524 BC in the Western Egyptian Desert, the Persian king Cambyses in order to reach the Oasis of Siwa, saw his entire army of 50,000 men engulfed by a sandstorm. Now thanks to the availability of suitable transportation the access to these desolate and hostile but of extraordinary charm and interest territories can be relatively easy. Among the stunning geological formations scattered in the “White Desert” particular interest is the “Djar Cave, discovered in 1887 in the Lower Eocene fossiliferous limestones, which shows prehistoric carvings and is a valuable record of the efforts made by paleokarst in the Sahara.

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