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Autorizzazione del Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006


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CASA UN TUFFO NEL VOSTRO FUTURO

Banca Marche Mutui con il tuo stile “Swimm”: La linea di mutui residenziali Banca Marche Banca Marche offre un ampio ventaglio di proposte per rispondere in modo trasparente, semplice e senza sorprese alle esigenze di acquisto, costruzione e ristrutturazione della casa da parte della propria Clientela. Per una migliore sostenibilità della rata, i mutui Banca Marche prevedono una durata massima fino a 30 anni che, nel caso di Swimm “Dorso” il mutuo a tasso e durata variabile, rata costante di Banca Marche, può arrivare fino a 40 anni. La linea Swimm è stata sviluppata nell’ottica della massima flessibilità delle modalità di rimborso del finanziamento: è possibile infatti saltare il pagamento di una o più rate e posticipare il pagamento della prima rata fino ad un massimo di 12 mesi dall’erogazione. Per quanto riguarda le spese, non sono previste penali in caso di estinzione anticipata totale o parziale del mutuo e l’incasso della rata è gratuito se viene addebitato in un conto corrente Banca Marche. Per l’istruttoria della pratica e per la perizia sull’immobile vengono invece applicate tariffe particolarmente vantaggiose. Infine, per fronteggiare l’eventuale incremento della rata per effetto dell’aumento dei tassi di interesse, Banca Marche offre la possibilità di abbinare ai propri mutui delle opzioni di tipo Cap. Questa la gamma completa dei mutui Swimm Banca Marche. SWIMM DORSO – Mutuo a tasso e durata variabili, rata costante Il mutuo di punta della gamma Swimm che consente di mantenere costante la rata nel tempo. Infatti, pur trattandosi di un mutuo a tasso variabile, la rata resta invariata per l’intera durata del mutuo: se i tassi di interesse dovessero salire varia solamente la durata effettiva del mutuo che può allungarsi fino ad un massimo di 40 anni. Al contrario, la durata si riduce se i tassi diminuiscono. Questo tipo di mutuo riesce quindi a contrastare in maniera efficace l’eventuale incremento dei tassi salvaguardando la certezza della rata. Swimm Dorso è un’ottima soluzione anche per chi vive in un appartamento non di proprietà e sta pensando di acquistare la casa, sostituendo l’affitto con la rata del mutuo o per chi vuole acquistare un immobile, affittarlo e pagare le rate del mutuo con il canone percepito. SWIMM FARFALLA – Mutuo con “ammortamento differito” Una tipologia di mutuo molto flessibile, disponibile sia nella versione a tasso fisso che in quella a tasso variabile, che consente di pagare la prima rata fino ad un anno dopo la data di erogazione del finanziamento. Swimm Farfalla è particolarmente adatto alle giovani coppie che, dovendo affrontare grandi spese sia per il matrimonio che per l’acquisto

della casa e del mobilio, hanno necessità di un periodo di “pausa” prima di iniziare a rimborsare il mutuo. SWIMM STAFFETTA – Mutuo a tasso misto E’ un mutuo che prevede un tasso fisso per un periodo iniziale (a rata costante) e successivamente un tasso variabile (a rata variabile), con diverse possibilità predeterminate di combinazione dei due periodi a scelta del Cliente. Swimm Staffetta è la formula ideale per la famiglia che non vuol correre il rischio di un eventuale aumento dei tassi proprio nel periodo iniziale, che potrebbe determinare un significativo incremento della rata dato l’elevato importo del mutuo ancora da rimborsare. SWIMM SINCRONIZZATO – Mutuo a tasso fisso Il classico mutuo con un tasso che rimane fisso per l’intera durata del finanziamento, bloccando in tal modo l’importo della rata. Swimm Sincronizzato è dedicato alle famiglie che non vogliono correre il rischio di veder aumentare l’importo della rata del mutuo a seguito del rialzo dei tassi di interesse. SWIMM STILE LIBERO – Mutuo a tasso variabile Il mutuo a tasso variabile di Banca Marche con una rata che varia nel tempo in funzione dell’andamento dei mercati: aumenta in caso di incremento del tasso e si riduce se il tasso dovesse diminuire.

Swimm Stile Libero è la formula ideale per chi vuole beneficiare da subito di una rata più contenuta e non teme che, eventuali rialzi di tasso ed il conseguente incremento della rata, possano compromettere il regolare rimborso del finanziamento. Banca Marche mette a disposizione della Clientela anche diverse soluzioni assicurative per proteggere il valore dell’investimento. Come “Mutuo Difeso Plus”: la nuova polizza abbinata al mutuo che tutela il Cliente dal rischio di premorienza, invalidità permanente, inabilità temporanea, malattia grave e perdita del posto di lavoro. E per proteggere la propria abitazione ed i familiari, “Assicura Casa” una polizza multirischi contro gli eventi imprevisti di tutti i giorni. Un’offerta veramente ampia e senza dimenticare l’aspetto consulenziale: Banca Marche offre alla propria clientela, da un lato, una assistenza personalizzata incentrata sulla trasparenza e sulla completezza di informazioni ai fini di una scelta consapevole del mutuo più adatto, dall’altro, indicazioni e suggerimenti per chi volesse riconsiderare la propria esposizione debitoria.

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SOMMARIO NUMERO 6 05

Editoriale

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Eventi L’INGRESSO DI S.E. MONS. ARMANDO TRASARTI nella Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola

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Interviste L’AEROPORTO È UNA RICCHEZZA intervista all’Ing. Riccardo Perrone SOMMARIO

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Chiacchiere in città NO ALCOL, SCATTA LA POLEMICA

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Essere giovani / Locali SERATA HALLOWEEN AL BON BON ART CAFÈ A scuola di... moda URBINO VOLA IN CINA

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Fano e dintorni AEROMODELLI

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Sport FUTSAL FANO CALCIO A 5

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Casi di successo CASCINA DELLE ROSE

32 40

REGALI, REGALI, REGALI

Dove ritrovarsi BUONE FESTE CON NOI Speciale Natale A CASA CON I TUOI

Rubriche

…e la festa delle feste con noi!

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Grazie a... Foto Video Gionata Calcinelli

Yamamay Fano

Operà Fano

editoriale

Natale con i tuoi…

George Moore scrisse che Un uomo percorre il mondo intero in cerca di ciò che gli serve, e torna a casa per trovarlo. Siccome si dice che a Natale siamo tutti più buoni, noi ve ne auguriamo uno ispirato alla ‘paciosa’ tranquillità domestica, all’insegna di tutto ciò che sia relax, benessere, intimità. Se invece foste tra quelli secondo i quali la casa è un porto, mentre voi preferite andar navigando, ovvero di quelli che credono più nel Natale in stile Monicelli, e che pertanto vogliono sfuggire al rischio “Parenti serpenti”, allora vi auguriamo delle feste ricche di amici, balli e allegria, perché, come scrisse Gaio Plinio Secondo, Casa è dove si trova il cuore.

Il 30 novembre vieni al MIÙ J’ADORE Fanoinforma ti aspetta per fare festa assieme. Prima delle 24 entri gratis, scarica l’invito sul nostro sito www.fanoinforma.it

Margherita, Federica, Laura e Lucia che hanno posato per noi

Anno 1 - Numero 6 novembre - dicembre 2007 distribuzione gratuita Editore Global Service in Progress s.r.l. Mattia Tarsi Direttore Responsabile Paola Zeppi - direttore@fanoinforma.it Marketing e Pubblicità Per info sulle nostre inserzioni pubblicitarie telefnateci:

334-2430990 334-7677406 Redazione Per inviarci i vostri comunicati scriveteci a: redazione@fanoinforma.it 334-2430990 Grafica e impaginazione www.contecamillo.it

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Cari lettori, grazie a voi Fanoinforma è arrivato al suo primo giro di boa, ma per un 2007 che se ne va con tanta soddisfazione per essere partiti solo 8 mesi fa con 20 pagine d’informazione, ed essere arrivati a questo nostro sesto numero a quota 44, vi annunciamo che nel 2008 vi daremo ancora di …PIU’! A partire dal 2008, infatti, non solo il nostro quotidiano online Fanoinforma.it verrà completamente rinnovato, ma anche le nostre pagine vi riserveranno grandi sorprese, quindi innanzituttto grazie grazie GRAZIE e... continuate a seguirci sempre di …PIU’!

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EVENTI

L’Ingresso di S.E. Mons. ARM nella Diocesi di Fano-Fossom Trascrizione di alcuni passi tratti dall’Omelia di S. E. Mons. Armando Trasarti nella Cattedrale di Fano, avvenuta lo scorso 21 Ottobre. “Percepite tutti ed intuite la mia emozione nel prendere la parola in questa Cattedrale e sicuramente comprendete in profondità il gesto della consegna del Pastorale, un “segno” che esprime la singolarità di questo momento: il mistero della tradizione e della continuità nel guidare e reggere il Popolo di Dio. Non vengo a portare un mio messaggio o ad esercitare una mia personale autorità o ad esprimere particolari competenze, bensì a mettermi con umiltà sulla scia di tanti pastori che hanno guidato questa Chiesa. (…) La preghiera è un ponte di comunicazione tra il finito e l’infinito, (…) la preghiera richiede perseveranza e impegno. E’ una lotta con il mistero, è un’avventura faticosa, è un fiore che sboccia nell’aridità e nell’oscurità. La preghiera produce giustizia. Chi ha

avuto contatto con Dio ritorna nel mondo più luminoso, (…) La sua azione è più carica di amore, il suo coraggio è più solido, la sua speranza è più viva. (…) L’azione pastorale è un atto d’amore. Il mio essere inviato a voi è un atto di amore. Per essere modelli del gregge è decisivo vivere in gratuità, il sentire che quello che tu hai avuto ti è stato donato, non è tuo. (…) Mia Chiesa che vivi tra le case di FanoFossombrone-Cagli-Pergola, è questa la questione grande del nostro tempo: la verità sopra ogni cosa. E Cristo è la “via, la verità e la vita” (…) Carissimi giovani, siate coraggiosi, osate il bene anche difficile, sognate il futuro impegnandovi nel presente. Non sprecate nulla della vita, non giocate con la vita : il futuro è molto esigente. Amate


MANDO TRASARTI mbrone-Cagli-Pergola il presente, senza perdere la memoria del passato. Aiutateci a delineare un futuro sereno. Curate le relazioni positive, non sfregiate la dignità della vostra e altrui persona, siate corresponsabili in una via esigente di comunione. Cercate Dio senza paura, o meglio lasciatevi incontrare, anche in scelte vocazionali esigenti. Il Dio di Gesù Cristo non rovina la vita, ma la dà in pienezza, offre beatitudine. Possiate intuire e sperimentare il fascino di Gesù Cristo. (…) Miei fratelli e sorelle di Fano-Fossombrone-Cagli- Pergola, che da ora siete la mia vita, la mia famiglia, la mia casa, i miei amici, vi dico con S.Agostino “aiutatemi con la vostra preghiera e la vostra obbedienza, perchè troviamo la nostra gioia non tanto nell’essere vostri capi, quanto nell’esservi utili servitori” (S.Agostino, Disc.380)”.

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INTERVISTE

L’AEROPORTO È UNA RICCHEZZA e l’organizzazione che comporta è un modello culturale e di vita Intervista all’Ingegnere Riccardo Perrone, Direttore dell’ENAC - Direzione Aeroportuale di Ancona-Pescara “L’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, è l’ente di diritto pubblico che, istituito nel 1997, svolge le funzioni di organismo di regolazione nel settore dell’aviazione civile, avendo come missione quella di favorire lo sviluppo della stessa nel rispetto dell’ambiente, attraverso l’emanazione di specifiche normative ed accertandone la loro attuazione da parte dei soggetti interessati. Le funzioni dell’ENAC sono contenute, nei suoi elementi essenziali, nel Codice della Navigazione, che affida all’ENAC la responsabilità di garantire il rispetto delle normative emesse a livello internazionale ed in particolare dall’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (OACI o ICAO- International Civil Aviation Organisation) a cui l’Italia ha aderito sin dalla sua istituzione nel 1947. Un aeroporto –sia con pista di volo in erba che con pista in asfalto– viene dall’ENAC riconosciuto idoneo all’uso sulla base di verifiche periodiche che riguardano gli spazi, le distanze di sicurezza da costruzioni presenti all’interno e nell’intorno del sedime aeroportuale, lo stato della pavimentazione, gli aeromobili ed infine il personale operativo (piloti e tecnici aeronautici). In merito all’idoneità delle persone e dei mezzi coinvolti, la stessa è attestata tramite certificati

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e documenti di natura tecnica. Il personale, quali piloti e tecnici di manutenzione, è in possesso di licenze che ne certificano la competenza, la capacità ad operare e l’idoneità psico-fisica. Si comprende che la sicurezza delle operazioni di volo e di terra è data dalla combinazione dei tre precedenti fattori che si traducono in idoneità delle infrastrutture, degli aeromobili e dei piloti; questi sono i tre elementi che concorrono alla sicurezza dell’attività volativa per le quali ENAC ha la responsabilità di definirne le regole. Per quanto riguarda l’aeroporto di Fano, attualmente l’attività che vi è presente viene identificata come Aviazione Generale, che comprende tutte quelle attività aeroportuali (come ad esempio Scuole di volo, voli turistici, lavoro aereo ed Associazioni) che non rientrano nel trasporto aereo commerciale, ovvero nel trasporto aereo effettuato a titolo oneroso. Un’eventuale asfaltatura dell’attuale pista in erba, consentirebbe di ampliare la gamma degli aeromobili che vi potrebbero operare, fermo restando comunque il contesto di Aviazione Generale. Inoltre, ciò implicherebbe anche un miglioramento del fattore di sicurezza complessivo nella conduzione delle operazioni, nonché ulteriori vantaggi

dal punto di vista gestionale. L’asfaltatura della pista sarebbe equivalente, in termini di copertura del manto, a circa 2 km di un tratto autostradale a doppia corsia, nell’ipotesi di conservare l’attuale larghezza di 30 metri. Tuttavia, la scelta di asfaltare la pista di volo costituisce principalmente una decisione politica, mirata allo sviluppo del settore dell’aviazione generale su Fano che, comunque, ha un indotto da non sottovalutare e che presenta ulteriori potenzialità di sviluppo. Da un punto di vista ambientale, un elemento non affatto trascurabile, anzi di primaria importanza, è che, di fatto, oggi gli aeroporti situati nelle aree delle città sono le uniche zone di verde che si sono salvate dall’aggressione edilizia –esempio Roma, Napoli, Milano– e ciò perché oltre ad avere mediamente il 70% delle proprie aree che devono rimanere libere, e quindi a verde, per motivi di sicurezza, la presenza di un aeroporto impone anche vincoli sulle costruzioni edilizie nelle zone limitrofe. Sono peraltro aree dove in città si possono trovare, in forma controllata, fagiani, lepri, uccelli ed altri animali che sono ormai scomparsi dai grossi centri urbani, dove è presente solo il cemento degli edifici. Ovviamente rinunciare ad un aeroporto significa attivare contemporaneamente le opportu-


ne iniziative che assicurino lo stesso livello di verde nel tempo. Nel caso specifico di Fano, l’attività volativa di cui si può ragionevolmente prevedere uno sviluppo, rimanendo a mio avviso all’interno dell’ambito dell’Aviazione Generale, avrebbe comunque un impatto ambientale pur sempre inferiore rispetto a quello derivante dall’edilizia urbana. Inoltre voglio sottolineare un’aspetto culturale e di modo di vivere, che tutti noi possiamo apprezzare confrontando l’ambiente aeronautico con quello di altri settori del trasporto. Nel settore dell’aviazione civile ci si muove solo seguendo e rispettando delle regole che sono state definite a livello internazionale, sia per consentire il libero scambio delle attività, ma soprattutto perché, diversamente, l’aviazione non potrebbe esistere ovvero imploderebbe su propri errori o scelte sbagliate. Le regole internazionali sono così consolidate che sono definite standards (non leggi) e coloro che pensano di non applicarle, nel tempo, restano esclusi dal sistema aviazione. Da questo punto di vista il sistema aviazione ha al suo interno una forma di autoregolazione che esclude automaticamente coloro che sottovalutano o non applicano gli standards. Pertanto le norme nel settore dell’aviazione sono, più che imposte, adottate dal singolo soggetto, pena l’esclusione dal sistema. Ciò differenzia l’aviazione dagli altri settori del trasporto, dove eventi critici sono affrontati imponendo, sull’onda emotiva di gravi incidenti o il ripetersi degli stessi, norme sempre più cautelative, che però non sembrano avere l’effetto desiderato, visti i numeri in crescita che sono pubblicizzati sui pannelli luminosi presenti lungo le autostrade. E’ ovvio che gli standards costituiscono delle regole che sono recepite come leggi da parte di ogni Stato. Desidero anche evidenziare che sia l’organizzazione che il modo di comportarsi nel settore aeronautico, è un vero e proprio modello culturale di vita: o sai rispettare in proprio le regole di base o non puoi far parte del mondo dell’aviazione, che dal punto di

vista comportamentale è in tutto e per tutto affine a quello della navigazione marittima, laddove anche la barca più piccola ha un equipaggio che segue le indicazioni del suo comandante. Anche dove c’è una semplice associazione aeronautica, tutti devono assimilare in maniera intrinseca i relativi principi organizzativi, ovvero muoversi secondo un contesto di regole che ti consentono di superare situazioni anche critiche, in modo da affrontarle senza farti male, in ogni senso. La sicurezza infatti deriva non solo dall’idoneità delle strutture e dai codici normativi, ma anche e soprattutto dalla cultura delle persone che, queste regole, le devono saper e voler rispettare, anche se non c’è nessuno che te le impone in quel momento, perché sono dentro di te e ti danno la forza per controllare ciò che stai facendo. Il nostro è un settore dove gli addetti operano silenziosamente e senza clamore, rispettando regole e norme senza la presenza di diabolici sistemi automatici di sanzionamento. Non a caso io sono fermamente convinto che già a partire dagli ultimi anni delle scuole primarie, e poi anche successivamente, vivere e scoprire il mondo aeronautico ed i suoi personaggi che hanno scritto pagine di storia, servirebbe ad indurre nei giovani quei comportamenti tanto auspicati da tutti, ovvero di rispetto verso gli altri e verso le nuove tecnologie, che con l’aviazione sono progredite e si sono diffuse presso tutti i popoli. Oggi, a fronte di tristi eventi, stiamo assistendo ad una escalation di norme sempre più restrittive e di sanzioni sempre più penalizzanti per l’attività di ognuno di noi. Cominciamo invece ad apprezzare e vivere un mondo dove ognuno in maniera naturale e senza imposizioni rispetti semplici standards, e ciò perché prima noi stessi siamo convinti dell’importanza e della necessità di rispettarli. Per quest’ultimo aspetto, qualunque sia lo sviluppo futuro, l’aeroporto di Fano è una ricchezza, e come tutte le ricchezze, la si deve saper utilizzare, altrimenti si corre il rischio di perderlo”.

3 JOLI

Alvaro Vitali al “Cinema Trash”

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CHIACCHIERE

CHIACCHIERE IN CITTÀ CHIACCHIERE IN CITTÀ CHIACCHIERE IN CITTÀ CHIACCHIERE IN

NO ALCOL, scatta la polemica i commenti dei nostri intervistati È stato appena introdotto il nuovo “pacchetto” sulla sicurezza stradale, ed è già polemica. Le principali novità riguardano alcol e droga. Multe da 500 a 2.000 euro e l’arresto fino ad un mese per un tasso alcolico compreso tra 0.50 e 0.80 grammi per litro, ammende da 800 a 3.200 euro e l’arresto fino a tre mesi per un tasso alcolico tra 0.80 e 1.5. Per chi supera 1,5 grammi per litro, multe tra i 1.500 e i 6.000 euro e l’arresto fino a sei mesi. Resta in vigore la sospensione della patente, mentre chi guida sotto effetto di droga rischia sanzioni da 100 a 4.000 euro e l’arresto fino a 3 mesi. Nuove regole anche per i locali notturni di intrattenimento musicale e spettacolo: vietata la somministrazione di alcolici dopo le 2 di notte (Legge n. 160/2007 art. 6). Da più parti si è levata la richiesta di cancellazione della legge: i gestori dei locali da ballo in primis contestano la legge, ritenuta inefficace ed inutile anche da gran parte della clientela. Fanoinforma ha voluto verificare direttamente il generale orientamento dei fanesi a tal proposito.

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a cura di Roberta Corbelli

Barbara Ferri (commessa) Martina Valentino (libero professionista) “Il divieto di vendere alcol – dice Barbara - è sicuramente un inizio per porre rimedio alle “stragi del sabato sera”, anche se non credo sia risolutivo. Chi ha voglia di bere comunque impara a organizzarsi: compra prima le bottiglie e poi se le porta in macchina. Non è la prima volta che fatta la regola si trova il modo per raggirarla. Anche se riconosco che, ad esempio, le misure punitive introdotte per la guida in stato di ebbrezza hanno sortito gli effetti desiderati: i giovani hanno paura delle possibili conseguenze, tra multe, ritiri della patente e carcere sono molto più attenti e spesso chi guida non beve o comunque si regola. A volte quindi delle sane regole da rispettare possono funzionare. Non credo valga per l’alcol per il quale il discorso è più ampio. E’ un problema di comportamento sociale, senza dubbio, ma bisogna considerare anche l’enorme business degli alcolici che non viene comunque colpito dal provvedimento. Ad essere penalizzati infatti sono solo i gestori dei locali dalle 2 alle 3 di notte ho visto incassare a locali che vivono di consumazioni solo 200 euro, perchè supermercati e ristoranti ad esempio non vengono toccati.” “E’un provvedimento senza senso – conti-

nua Martina – con i giovani l’imposizione non ha mai funzionato. In aggiunta, si tratta di una misura che va a colpire i gestori e non i giovani che comunque trovano facilmente un escamotage. Mi rendo conto della difficoltà di scardinare certi comportamenti, come quello del bere per divertirsi, ma bisognerebbe andare più a fondo e capire il perché di certe tendenze. E se il vero obiettivo è la tutela della salute, allora bisognerebbe imporre anche il divieto di vendita delle sigarette...

Daniele Righi (studente) Giovanni Cuppone (studente) Marco Sguazza (studente) Michele Bardeggia (studente) “L’intento è buono, ma allevia solo il problema. Il divieto si applica a certi tipi di locali e non ai negozi o ai bar, ad esempio, per cui se un ragazzo vuole “far serata” trova comunque molti esercizi in cui acquistare gli alcolici: o se li beve prima, o li porta in auto. Inoltre non è che un ubriaco lo sia di meno dopo le 2: può comunque decidere di mettersi in macchina e guidare. Più sensato sarebbe potenziare veramente i controlli sulle strade e migliorare il servizio di trasporto pubblico. I giovani non hanno molte alternative alla macchina per raggiungere i luoghi di divertimento, con tutti i rischi che ne derivano…”. Loretta Subissati (commerciante) “Sono d’accordo con il provvedimento, ma chi ha intenzione di bere trova il modo comunque.


CITTÀ CHIACCHIERE IN CITTÀ CHIACCHIERE IN CITTÀ CHIACCHIERE IN CITTÀ CHIACCHIERE IN CITTÀ CHIACCHIERE pressive che producono scarsi effetti, occorre intervenire sulla cultura giovanile, fare più informazione, vietare ai giovanissimi la guida di potenti autovetture, inevitabile aggravante della corposa schiera di incidenti sulle nostre strade”. ricevuta da piccoli, perché intervenire sulle co E’ un grande problema: i giovani bevono tanto, c’è la moda del vino, degli aperitivi e della pizza con la birra. Inoltre, i ragazzi di oggi godono di troppa libertà: già da piccoli tornano tardissimo a casa, hanno troppi soldi in tasca e macchine grandissime. Ai miei tempi, che non sono poi tanto lontani, si usciva in paese e con un limite di orario, i genitori potevano controllare come si tornava a casa e non avevamo la famigerata paghetta: si andava a lavorare per avere qualche soldino per sé. Probabilmente eravamo più responsabilizzati. Ho una bambina piccola e temo il periodo della sua crescita: la mia idea è di cercare di tenerla a casa il più possibile, ma sarà difficile fare i conti con i fattori esterni…”

Roberto Pesci (ricercatore) Stefano Bragina (cuoco) “E’un divieto che penalizza altamente le casse dei locali e ridicolizza le istituzioni perché molti non lo rispettano – dice Roberto. Forse le 3 di notte sarebbe stato un orario più consono, in modo da evitare che la gente continui a bere fuori dai locali e andare in giro in macchina fino a tarda notte. Siamo comunque un paese giovane all’approccio della guida sicura per cui è apprezzabile lo sforzo fatto dalle istituzioni.” “Non serve a nulla –riprende Stefano– perché la gente che vuole bere per “far serata” alle 2 è già ubriaca. Più che su queste misure re-

scienze dei grandi è più faticoso. Bisogna far capire loro che il bere fa male, che può avere effetti e conseguenze spiacevoli e soprattutto bisogna insegnare loro ad utilizzare la propria testa.”

Paola Farina (pensionata) “E’ sicuramente un provvedimento tampone, a testimonianza della volontà di mettere mano ad un problema diffuso, che però non risolve nell’immediato nulla in quanto gli alcolici si acquistano dovunque. Ed è difficile far capire ai giovani che può esserci divertimento senza bere. I ragazzi sentono il condizionamento del gruppo, soprattutto nell’adolescenza, periodo in cui la personalità del singolo deve ancora formarsi e forte è la spinta all’omologazione per non apparire diversi e rischiare l’esclusione. Ogni epoca ha avuto la sua tendenza all’omologazione: nell’800, ad esempio, i giovani andavano in massa a “morire” per la patria. Ora ci sono altri comportamenti pericolosi che richiedono maturità e solidità, difficili da trovare perfino negli adulti, figuriamoci negli adolescenti. Certo, ora che non si fuma più nei locali, il numero di fumatori si è ridotto, ma per quanto riguarda l’alcol ci sono tanti elementi da considerare…” Ramona Catarama (cameriera) “Lavoro in un locale in cui è già stato applicato il divieto di servire alcolici dopo le 2. Tuttavia credo che il provvedimento sia inutile perché i ragazzi possono bere anche in altre situazioni e soprattutto alle 2 sono già ubriachi. Non riesco a suggerire eventuali rimedi a tale situazione; ritengo comunque fondamentale l’educazione

Roberta Bernardi (commerciante) “I problemi collegati sono tanti, quindi non si parla di soluzioni, ma di primi passi. Poiché purtroppo è vero che i giovani muoiono tornando a casa ubriachi o sballati o perché vittime di tante altre situazioni. Le leggi deterrenti esistono: ci sono le multe, i ritiri della patente, ma pochi sono gli strumenti per una applicazione capillare. Non credo sia difficoltoso prevedere agenti e volontari all’uscita delle discoteche per somministrare alcol test a chi esce. In tal modo, chi non risultasse in grado di guidare, verrebbe costretto al ritiro della patente e della macchina: la volta successiva ci si penserebbe di più prima di ubriacarsi. Mi piacerebbe che i giovani trovassero delle forme alternative di divertimento alla discoteca, insopportabile a mio avviso col suo fragore e il suo “sballo”, e che ci fosse un’anticipazione di apertura e chiusura dei locali per i giovani, in modo da restituire un divertimento e un ritmo di vita più salutari.

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ESSERE GIOVANI

LOCALI

SERATA HALLOWEEN AL

Halloween, forma contratta dell’espressione inglese “All Hallows’Eve day”, che letteralmente significa ‘vigilia d’ognissanti’. Festa d’origine celtica a cavallo tra leggenda e tradizione, non ha nulla a che vedere con la celebrazione cattolica di tutti i Santi, ma è ormai stata assorbita anche dal nostro Paese. “Colonizzazione” europea o espediente commerciale che sia, per la maggior parte dei fanesi Hallowen è voglia di divertirsi, è la notte dove tutto è permesso, è un modo per intrattenere i bambini. Come sottrarsi quindi alla richiesta di fare festa? Il Bon Bon Art Café ha risposto con una formula semplice ma efficace: un buon cocktail, la simpatia dei barman, quattro risate con gli amici e…la musica dal vivo degli Zebratre. In questa serata all’insegna della magia e del divertimento, Fanoinforma ha voluto incontrare la proprietà del locale e intervistare la clientela. Festa riuscita senza dubbio, gradita da tutti, ma sia giovani che meno giovani continuano a lamentare mancanza di iniziative nella no-

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stra città. E le polemiche attorno al divieto di somministrazione di alcolici dopo le 2 sono diffuse… “Abbiamo deciso di omaggiare la serata di Hallowen con gli Zebratre – dice Francesco del Bon Bon - gruppo di artisti fanesi specializzati in cover, che riscuotono sempre successo presso la nostra clientela e si avvicinano ai gusti di tutte le fasce di età. L’intenzione è quella di continuare a fare musica fino a che i permessi orari lo consentono e speriamo che tutti gradiscano. Sai…è sempre più complicato organizzare serate – continua Francesco – e spesso mi chiedo se convenga. I vincoli sono tanti e oggi ci si mette pure il divieto di alcolici dopo le 2. E’ un provvedimento senza senso: non è così che si risolve il problema degli incidenti nel week-end. I giovani bevono ugualmente prima delle 2 e vanno in strada, quindi in realtà non serve. Sarebbero invece necessari più controlli sulle strade per applicare realmente le sanzioni previste per guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di stupefacenti e fare più

prevenzione per modificare l’atteggiamento culturale. D’altronde, non si capisce perché in altri paesi come la Spagna o l’Inghilterra non si beve se si guida. Sono giovane anch’io, pertanto quando posso vado a ballare: a parte il mese di Agosto in cui numerose sono le pattuglie in servizio, nel resto dell’anno i controlli sono quasi inesistenti, a scapito della funzione deterrente delle disposizioni. In qualità di gestore di un locale, trasformato per stasera in luogo di intrattenimento musicale, il divieto di servire alcolici dopo le 2 si applica anche a me, ma per fortuna non si estende alle serate “normali”. Trovo comunque che sia un provvedimento altamente penalizzante per certi tipi di locali, come le discoteche, che danno lavoro a molta gente e che vedono ridursi di tanto le proprie entrate. Certo, più iniziative sullo stile della “Notte Fanese” potrebbero contribuire a “fare cultura” del divertimento in sicurezza: noi ci mettiamo tutta la buona volontà ma il supporto dall’esterno è sempre limitato….”


LOCALI

ESSERE GIOVANI

L BON BON ART CAFÉ

a cura di Roberta Corbelli DUCCI FABIO (Barista) RADI MARCO (commerciante) “Siamo degli habitué del Bon Bon: il locale è carino, gradevole e l’iniziativa di fare musica stasera è apprezzabile. Tanto più che conosciamo già il gruppo e ci piace; speriamo comunque di incontrare qualche ragazza carina... Stasera a parte, dalla città vorremmo più luoghi di divertimento, che non vuol dire solo discoteche. Fano è un po’ desolante a questo proposito: non c’è alternativa al Bon Bon d’inverno e al Green Bar d’estate. Cosa pensiamo del divieto di alcolici dopo le 2? In sé è giusto ma va esteso a tutti i locali/esercizi che servono alcolici, inclusi i chioschi delle piadine sulle strada o all’uscita delle discoteche. Purtroppo però non tutti i gestori rispettano il divieto, forse proprio perché troppo rigido e inefficace. Bisogna scavare più a fondo, capire perché per divertirsi bisogna ricorrere all’alcool o alla droga. C’è un gran malessere che porta al divertimento a tutti i costi”. FIAMMETTA GAMBONI (studente) - VALERIA BADEI (studente) ERIKA PICCOLI (studente) - SARAH PROIETTI (studente) “Veniamo sempre qui. Ci troviamo bene, conosciamo la proprietà. Inoltre, è l’unico locale che con le sue iniziative coinvolge quasi tutte le fasce di età. A Fano non ci sono molte occasioni di divertimento, soprattutto d’inverno. I locali nuovi e alternativi chiudono dopo poco tempo, si rimane sempre con la stessa offerta oppure si è costretti a spostarsi. Ci vuole un locale nuovo, con musica dal vivo e dove sia possibile anche ballare, evitando quindi di dover andare per forza in discoteca per fare “quattro salti”. Scontiamo il fatto che Fano, sebbene demograficamente in crescita, resta mentalmente piccola e provinciale: ci si conosce quasi tutti, si chiacchiera su tutti e i locai nuovi non prendono piede se non ci vanno tutti. Cosa ne pensiamo del nuovo divieto? Non serve a nulla, non è in discoteca che ci si ubriaca perché si spende troppo, tanto più che se uno vuole bere si organizza e gira con le bottiglie. Il divieto inoltre penalizza troppi locali che vedono le proprie entrate ridursi fortemente, ma i giovani fanno fatica a cambiare mentalità. Si pensa che non si possa stare bene solo con gli amici, anche per il gusto di incontrarsi, parlare, condividere interessi. Se non bevi pensi che gli altri non ti accettino come individuo, c’è una spinta all’omologazione e il desiderio di essere più disinvolti. Bisognerebbe anticipare i tempi, cominciare la serata presto e finire presto.”

DANIELE PERUGINI (impiegato)

“Sono un po’ fuori età per pensare al divertimento pazzo dei giovani….Quindi per me vano benone le serate come questa: tranquilla, carina, apprezzabile e dove riesci sempre a trovare qualcuno per fare due chiacchiere. Vengo spesso qui, conosco i proprietari e molto spesso dico …meno male che c’è il Bon Bon! A Fano non ci sono molte iniziative purtroppo, per cui ci si deve spostare. Il problema è che con una settimana di lavoro alle spalle non sempre si ha voglia: già si esce tardi, figuriamoci a rientrare…” FRANCESCO CANDIGLIOTTI (impiegato) CASASOLA ALEX (impiegato) “Siamo qui per trascorrere una serata in compagnia, nulla di più, e per rivedere un po’di amici. Alla fine, in questo locale riusciamo a ritrovarci tutti e passare piacevolmente qualche ora, accompagnati da una buona musica dal vivo. Veniamo spesso al Bon Bon perché è diventato un vero e proprio luogo di incontro e anche perché, a dirla tutta, è uno dei pochi locali che organizza iniziative per i giovani. Fano è una città un po’ strana da questo punto di vista: è un continuo fiorire di stagioni liriche, eventi culturali, sagre ed altro ancora ma per il divertimento notturno non riesce a centrare l’obiettivo, o non vuole?”

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A SCUOLA DI...

Moda

Marina Russo, Stephen Peng, Domenica Oddi, Claudia Platinetti, Fiona Peng.

URBINO VOLA IN CINA 14 luglio 2007 Tre studentesse all’aeroporto di Fiumicino attendono il volo che le condurrà a Shanghai! Una destinazione poco consueta per tre ragazze poco più che ventenni, con tanti sogni nel cassetto e una grande voglia di mettersi in gioco, che vivono giorno per giorno in attesa della grande occasione lavorativa! Lavoro, lavoro… senza dubbio una delle problematiche maggiori in Italia. Ma è arrivata finalmente per loro, come per incanto, l’opportunità di far parte di un nuovo gioco avventuroso, per certi aspetti spaventoso, ma di certo affascinante ed emozionante. Giunte a destinazione, un vortice di strane sensazioni, profumi, colori accoglie le tre studentesse con gli occhi aperti e il sorriso sulle labbra. L’avventura ha inizio. Dopo un breve tragitto in auto, la realtà che le circonda sembra sempre più surreale. Mr Peng, con i figli Chris e Fiona, attendono il loro arrivo in azienda. Un’accoglienza calorosa, senza alcun dubbio. Un breve tour nell’edificio per entrare in contatto con una nuova realtà lavorativa, una struttura diversa, un meccanismo improntato sulla velocità del ritmo di esecuzione, ma anche su una grande maestria e una forte cooperazione. Con il motto “uno per tutti e tutti per uno”, i dipendenti dell’azienda lavorano come in una grande famiglia, in cui vige la ne-

cessità di usare la propria maestria in funzione dei bisogni e degli obiettivi comuni agli altri. House of Mercury, specializzata nella produzione di accessori, affida alle ragazze progettazione e ideazione di due nuove collezioni. Domenica Oddi e Claudia Platinetti lavorano per il marchio Fiona (brand ideato dal proprietario stesso anni prima), con l’arduo compito di ammodernare il prodotto e lo stile degli accessori stessi (borse), conferendogli una propria visione di freschezza ed eleganza per una donna che, in Cina come in Italia, è in preda al ritmo frenetico della quotidianità, ma non rinuncia mai alla sua femminilità. Marina Russo lavora per il marchio francese Elite nella progettazione della collezione P/E 2007/2008 di calzature e pelletteria, impegnata nel compito di ideare accessori ed elementi strutturali ed estetici innovativi per uno stile improntato su un’immagine di donna che non ha paura di osare, giocando sulle linee geometriche e su una variegata tavolozza di colori. In pochissimi giorni, dopo aver assaporato il gusto e la bellezza del luogo fuori dal mondo nella sua diversità apparente (abitudini, costume, modi di vivere) e dopo aver studiato e analizzato gli stili e le preferenze di una cultura cosi’ lontana, giungono alla conclusione che in quel contesto surreale la diversità dalla cultura

made in Italy non costituisce alcun vincolo e limite. Una Cina con una tradizione affascinante e persistente, aperta però ad ogni possibile spiraglio di modernità. Non una Cina dedita all’imitazione e all’usurpazione del lavoro altrui, ma una nazione che vuole insegnare ciò che conosce ed è pronta e disponibile ad imparare , apprendere anche dagli altri. Una realtà nuova, che punta sulle innovazioni tecnologiche, ma anche su un nuovo modo di affrontare il pressante ritmo di cambiamento, fronteggiandolo con eguale velocità e un sempre più breve lasso di tempo che intercorre tra la fase di ideazione e quella di produzione. Le ragazze, coinvolte nelle realtà del pronto moda cinese, osservando il meccanismo di rapida messa a punto di tecniche ed alternative nel lavoro in azienda, entrate in contatto con i dipendenti dei vari reparti, con persone esperte in modelleria, nel settore tessile, in marketing, hanno improntato il loro lavoro sul connubio mady in Italy e mady in China. Un insolito metodo di lavoro, incentrato su una cultura duale. Ma quando si parla del settore “moda”, la parola “impossibile” cessa di esistere. Mixando la propria conoscenza, il proprio sapere alimentato dagli studi nel Corso di Laurea Design e discipline della Moda dell’Università di Urbino “Carlo Bo” con la logica del mercato cinese, ,senza abbandonare quella qualità, quell’ingegno, quel tesoro che solo la moda italiana custodisce. Un risultato positivo, un entusiasmo e un desiderio incessante di stringere il legame che si stava creando, basato su un continuo scambio di idee, di codici che diventavano sempre più facilmente decodificabili con il rafforzamento del rapporto di fiducia, sfociando poi nella realizzazione di una terza collezione, riguardante il settore abbigliamento con l’uso del denim. Una work experience in Cina senza eguali. Per questa ragione le studentesse urbinate ringraziano l’Università, ma in particolar modo la prof.ssa Laura Galavotti ed il direttore del corso prof. Galliano Crinella per l’opportunità loro concessa di entrare realmente in contatto con il grande colosso industriale cinese, con la nuova realtà lavorativa di cui oggi tanto si parla, del loro inarrestabile attivismo nel contesto universitario e non solo… Domenica Oddi, Claudia Platinetti, Marina Russo

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FANO E DINTORNI

Aeromodelli

Non provate a chiamarli “giocattoli”! La storia La Storia: L’attività aeromodellistica ha origine nei pressi del vecchio aeroporto militare e durante anni ’60 e ’70 vive un periodo di grande sviluppo. Di seguito, grazie agli sforzi congiunti di alcuni modellisti storici, come Sergio Scirocchi, Franco Sabatini, durante l’estate del 1987 viene inaugurata la pista attuale, considerata ad oggi una delle meglio attrezzate d’Italia. I successivi 20 anni hanno visto continuare il trend di sviluppo e grazie anche ad un naturale e vitale ricambio generazionale, alla scuola di volo e a tante altre iniziative (come le manifestazioni e i “Promo Days”) possiamo contare su un continuo afflusso di nuovi appassionati pieni di entusiasmo, che ci hanno portato a festeggiare, il 15 Luglio 2007, i venti anni della pista con una grande festa. Inoltre la pista è idonea ad ospitare competizioni internazionali, ricordiamo il Campionato Europeo di Acrobazia FAI-F3A svoltosi a Fano nel 1998, e numerose gare di Europeo di Combattimento Aereo (cat. Aircombat ACES), negli anni dal 2002 al 2007. Per il futuro è in preparazione un evento agonistico MONDIALE previsto per l’estate 2008!! Per questo crediamo che, nel suo piccolo, la pista sia un valore da preservare per tutta Fano, utile ai giovani per imparare cose utili e valori importanti, come l’amicizia e lo spirito di squadra.

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Aeromodelli in acrobazie incredibili, velocità da brivido ma anche dolci planate ed elicotteri fermi in hovering… no non state leggendo le attività di Cape Canaveral, ma della pista di volo del Club Aeromodellismo di Fano! Sì, proprio qui a Fano, proprio accanto all’aeroporto, ha sede una frenetica attività modellistica che ormai ha “contagiato” più di 50 soci fanesi e non, di tutte le età, e che da poco ha festeggiato il suo Ventesimo anno di età, ed oggi è più giovane e vitale che mai! La pista, dotata di tutti i comfort, compresi TV, frigobar e mega-barbecue, ha anche strutture di sicurezza come reti di protezione e cancello, e si vede popolare attivamente durante i weekend: a partire dal Sabato mattina, fino alla domenica al tramonto, la pista in asfalto dedicata agli aeromodelli diventa un viavai di decolli e atterraggi e il cielo sopra di essa viene solcato da ogni sorta di (mini?) aeroplani che eseguono ogni figura acrobatica immaginabile! Tra alianti, aerei a motore e jet, il clima è gioviale, a tratti goliardico, le differenze di età, cultura o mestiere qui non esistono! Sono tutti “ragazzi” (..e ragazze!), di diverse generazioni, che si incontrano

uniti da una passione comune: il volo, in tutte le sue forme ed espressioni. E se si preferisce “guardare da fuori” il proprio mezzo, o costruirselo da sé, magari da un’idea personale? Ecco che allora il volo diventa radiocomandato! Eh già, perché questa è pura passione, altro che “gioco”… altrimenti come definire la soddisfazione di vedere volare per la prima volta un aeromodello costruito con le proprie mani? Però l’aeromodellismo è anche competizione ai massimi livelli, come ci testimoniano la miriade di coppe e riconoscimenti conquistati da parecchi nostri piloti fanesi, in più di una categoria, come il nostro Presidente di Specialità, Giuseppe “Panzer” Panzieri, pluricampione di alianti, acrobatici e combattimento aereo (attuale Campione Italiano 2002, 2003, 2004, 2007), modellista di esperienza pluridecennale e grande progettista e costruttore di aeromodelli. Chi volesse provare il brivido della guida di un aeroplano, può farlo grazie alla scuola di volo del Club, dotata di un proprio aereo scuola (è in via di organizzazione anche il corso per Elicotteri!) con “doppi comandi” come a scuola guida, quindi senza correre alcun rischio di fare danni e sicuri che la passione non si tra-


Stefano “Camel”, 21 anni, istruttore Ho iniziato a scoprire l’hobby dell’aeromodellismo a 12 anni grazie a mio nonno che, da buon aeromodellista di vecchia data, mi portava ogni domenica all’Aeroclub di Fano e, da quel momento, ho incominciato la scuola di volo e la costruzione di un aeromodello. Cosi dopo pochi anni mi sono trovato completamente immerso in questo mondo, tanto da poter diventare istruttore e non nascondo che esserlo regali soddisfazioni, come quando vedo un allievo che effettua un decollo e un atterraggio perfetti: dimentico tutta la fatica dell’insegnamento! Quando gli amici mi domandano che cosa mi spinge a costruire e poi far volare un modello, dico che è un po’ come una vocazione che ti attira verso l’alto e alla quale non puoi resistere!

sformi in amara delusione, come spesso accade a chi, testardamente, prova da solo e provoca solo un brutto buco per terra. Quindi consigliamo a tutti, sia che vogliate provare l’emozione del volo radiocomandato, sia che siate semplicemente dei curiosoni, di venirci a trovare in via E.Mattei, 200 metri dopo l’entrata dell’aeroporto! Info: AvioClub Fano, tel – 0721865590 Sito: www.46squadron.it E-mail: katana.s@gmail.com flypeppe@hotmail.com - camerinistefano@yahoo.it

Voce ad alcuni membri del club Stefano “Mago”, 28 anni, istruttore Sono appassionato di aeronautica fin da bambino, quando sfogliando libri guardando film, sognavo battaglie aeree e acrobazie… La passione si è concretizzata quando ho imparato a pilotare, nel ’92, grazie all’allora nascente scuola di volo del Club. Da lì è stato un susseguirsi di emozioni, pilotando ogni genere di aeromodello, ed ogni volta è un’emozione unica, perché nessun volo è uguale a sé stesso. Anche insegnare a volare mi ha dato delle belle soddisfazioni, ho fatto da istruttore a gente di tutte le erà, dal ragazzino di 12 anni al padre di famiglia fino al pensionato, che ora sono diventati amici che incontro tutti i weekend!

Filippo “Chèl Màtt”, pilota acrobatico Ho iniziato l’attività’ di modellismo a 22 anni. con le auto radiocomandate a scoppio. Da circa 3 anni frequento assiduamente il gruppo aeromodellistico fanese dove, sia per lo splendido rapporto che ho con gli altri modellisti sia per la bellezza del campo di volo, “cerco” di pilotare al meglio i miei modelli. Ad oggi ho avuto svariati modelli di aerei ed elicotteri, da un extra 300 da 2.2mt di apertura alare motorizzato con un motore a scoppio da 32.5 cc fino ai modelli elettrici piu’ piccoli, alimentati con batterie ai polimeri di litio e motori elettrici, zero rumore e inquinamento! Passo i miei sabati pomeriggio e qualche volta le domeniche anche semplicemente raggiungendo il campo e incontrandomi con i miei amici. Mi trovo molto bene, sia perche’ mi do’ da fare per il gruppo, sia perche’ ho trovato delle persone che mi hanno aiutato nel crescere, aeromodellisticamente parlando, evitando pericolosi crash sulla pista o sul campo... Grazie a tutto il gruppo! Andrea “Rusty”, 41 anni Sono figlio di aeromodellista ma ho acquistato il primo modello solamente due anni fa! Presso la nostra pista ho trovato un ambiente sano ed accogliente formato da persone di tutte le età e provenienze che mi ha messo subito a mio agio. Preferisco i veleggiatori (o alianti) anche motorizzati elettrici ed in poco tempo con l’aiuto della premiata ditta d’istruttori “Camel” & “Mago”, sono stato in grado di andare a volare anche sul Monte Catria (considerato la “Scala” del volo in pendio) fonte di scariche continue di adrenalina ed emozioni uniche… Ed è questo il lato che veramente mi attrae dell’aeromodellismo: ritrovarsi insieme all’aperto dopo una settimana di lavoro al…chiuso! Non ha prezzo!

SPORT

Futsal Fano Calcio a 5

Dopo aver presentato la squadra nel precedente numero, ora vi parliamo di Simone Palazzi (Ciopo), il comandante storico della Futsal. Ha iniziato quest’anno la sua settima stagione con la maglia di questa squadra, sette anni in cui si è distinto per costanza e professionalità, riuscendo a riunire e far crescere i componenti della squadra con impegno ed allegria in ogni allenamento, e non mollando mai ad ogni gara. Quest’anno il tempo che Ciopo ha potuto dedicare alla Futsal è un po’ diminuito, visto il suo ben più bell’impegno di Alena e Manuel, i suoi due piccoli e splendidi figli, però lui è riuscito sempre e comunque a trasmettere la sua carica ed il suo carisma. Per il Prsidente e la Dirigenza tutta, infatti, resta una persona ed un giocatore insostituibile e fondamentale per l’unità del gruppo. Ma veniamo ora al campionato. Quest’anno non è iniziato con i risultati sperati, vista la consistenza della squadra; il mister ed i giocatori, comunque, non si sono persi d’animo, anzi si sono uniti ancor di più, riuscendo ad ottenere pur sempre alcune brillanti vittorie, servite a migliorare man mano la situazione in classifica. I giocatori sono comunque concentrati più che mai ad ottenere l’obiettivo di stagione, nel frattempo in questo bel campionato c’è solo un’unica nota stonata, ovvero la mancanza di una struttura più adatta, magari coperta…

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CASI DI SUCCESSO

A tu per tu con Federico e Michele Cecconi

“Siamo cresciuti respirando l’atmosfera e subendo il fascino dell’arte culinaria, di cui la nostra famiglia è sempre stata un’attentissima protagonista nell’ambito fanese. Le numerose esperienze nel campo degli hotel, dei ricevimenti, della ristorazione, del catering, nonché nell’organizzazione di eventi che abbiamo avuto il piacere di organizzare e curare personalmente, hanno spaziato sia in ambito locale, dove gestiamo la Cascina delle Rose, sia all’estero, dove abbiamo potuto sviluppare ulteriormente le nostre conoscenze, arrivando così ad accontentare e seguire le tendenze, senza però mai dimenticare le nostre origini. La nostra è una cucina semplice, ma raffinata, che prova a mettere d’accordo tradizione e novità, gusto e curiosità, dosando attentamente tutti gli ingredienti di questa magica esperienza che è, per noi, l’arte culinaria marchigiana.”

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Cascina delle

L’esperienza e

Potrebbe sembrare l’opera di qualche mago buongustaio. A soli 15 chilometri dal mare, uscendo dalla superstrada in direzione Fano-Urbino, ci si trova immersi in una verde sorpresa. Un giardino secolare ed una tipica casa contadina di fine ottocento ci accolgono nel rispetto di una tradizione basata sull’ospitalita’ e sul piacere di riscoprire i sapori di un tempo. Da mezzo secolo la famiglia Cecconi esprime l’amore e la passione per la cultura gastronomica locale, ricevendo i suoi ospiti in un ambiente unico e proponendo il meglio della tradizione gastronomica, legata al proprio paesaggio così come ai suoi ingredienti. La cucina è il punto di forza della Cascina delle Rose, che garantisce da oltre mezzo secolo una continuità molto apprezzata

dai palati più raffinati: la tradizione di donne che si tramandano le golose ricette della pasta fatta a mano trionfa in ogni portata, all’insegna della genuinità, così che il menù, impreziosito dal bianco tartufo di Aqualagna, dall’oca in porchetta, vera delizia della casa, e da tanti capolavori di arte culinaria, parla la lingua autentica della grande cucina regionale, quella che riscopre ed esalta i prodotti della terra e del lavoro dell’uomo. La calda ospitalità della Cascina offre un angolo, uno spazio adatto ad ogni tipo di incontro: il piacere di scegliere un tavolo per parlare di affari, ma anche per ritrovarsi in due davanti ad un camino acceso, o ritrovarsi in tanti; la sorpresa di scoprire un menù all’insegna dell’equilibrio e del gusto, ed infine il servizio, sorridente e sempre attento anche nella cura dei particolari. E nelle occasioni più importanti? Quando alla ricercatezza della cucina è indispensabile coniugare il calore dell’accoglienza, la Cascina, con la sua grande veranda tutta protesa verso il parco ed i suoi spazi verdi, crea l’atmosfera ideale per dare il benvenuto migliore a tutti i vostri ospiti. In questo modo organizzare un buffet, una festa danzante, un matrimonio, o una semplice serata tra amici, diventa un vero piacere.


Rose

la fantasia si incontrano in cucina

La Cascina delle Rose è anche Centro Meeting e Congressi NUMERO SALE

6, da 10 a 400 posti, da 20 metri quadri a 600.

CAPIENZA TOTALE

500 posti.

AREA TOTALE

8.000 metri quadrati.

SUPERFICE STRUTTURE

1.500 metri quadrati

PARCO ATTREZZATO

3.500 metri quadrati, campo tennis, piscina (in costruzione), bar, parco all’ombra dei pini, area Bambini, parcheggio.

PARCHEGGIO PRIVATO DOTAZIONI TECNICHE SERVIZI

AMBIENTI “ La Grande Veranda” “ La Stallaccia” “La Sala della Seta” “La Vecchia Cucina” “ Il Privè” “ La Sala del Camino”

200 posti auto (ombreggiato)

impianto di amplificazione con microfoni fissi e mobili, proiettore diapositive, lavagne luminose e a fogli, video proiettori, fotocopiatrice, telefoni e fax a pagamento. sala segreteria dotata di : sala di attesa, telefono diretto, fax, computers con Stampante, connessione internet. Business center a disposizione.

area 600 metri quadri, 400 posti, aria condizionata , bar. area 220 metri quadrati, da 40 a 170 posti, aria condizionata, bar. area 80 metri quadrati (+70 metri terrazzo per aperitivi), da 15 a 60 persone. area 40 metri quadrati, da 8 a 20 posti. area 25 metri quadrati, da 6 a 12 posti. area 50 metri quadrati, da 10 a 25 posti, aria condizionata. fanoinforma.it

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Buon Buon DOVE RITROVARSI

by Luca Giovannelli e Massimiliano Esposto

DISCOTECHE

PETER PAN MISANO ADRIATICO

Tutti i sabati di dicembre e la vigilia di Natale con i

PASCIÀ RICCIONE mercoledì - sabato PARADISO RIMINI venerdì - sabato ECHOES MISANO ADRIATICO sabato PRINCE RICCIONE venerdi - sabato MIU J’ADORE MAROTTA venerdi - sabato -domenica

Dolcezze di Natale, come i nostri panettoni al gelato, e bellissime confezioni natalizie vi aspettano, anche su prenotazione! Entro l’Epifania “la Festa delle Feste”: buffet offerto a tutti i clienti e gli amici del Bon Bon, per chiudere in bellezza le feste di Natale!

BON BON ART CAFÈ Viale Cairoli, 56 Lido di Fano

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GREEN LEAVES PORTO RECANATI sabato - domenica KOMMEDIA ANCONA sabato COCORICÒ RICCIONE sabato MASAI LE CLUB CAGLI sabato


ne Feste ne Feste con noi DISCO-BAR, LOUNGE BAR, PRE-DISCO FANO MATISSE mercoledi’ latino, sabato commerciale, domenica dalle 18.30 DAAM l’aperitif by Fanostaff HAPPY HOPS venerdi’ by Movida Staff BAR OLIVER CAFFÈ CRISTALLO CAFFÈ DEL PASTICCERE BON BON ART CAFÈ

CALCINELLI CAFFÈ MASSIMO giovedì - venerdì - sabato - domenica con Sauro Dj

FOSSOMBRONE SNACK BAR giovedì - venerdì - sabato NON SOLO CAFFÈ BLUE BAY CAFFÈ CASA CAFFÈ

PESARO MACIS CORTO MALTESE D&D MOLOCO OPERA BUFFA DOCK’S COZZA AMARA MARIKTIMO

SENIGALLIA AB SOUL (disco-bar) venerdì e sabato VERTIGO (disco-bar) venerdì e sabato KUTTY SHARK (disco-bar) venerdì e sabato

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SPECIALE NATALE

le vie dei presepi...

L’iniziativa de Le Vie dei Presepi, voluta da Confcommercio e Associazione Pro Urbino, nasce tra la simpatia generale della gente e con un forte sentimento popolare. La città di Urbino, nel periodo dicembre – gennaio, ospita infatti i lavori di numerosi artisti che provengono da varie regioni e località delle Marche, quale connubio felice che preannuncia una futura crescita con il coinvolgimento di numerose altre regioni italiane. Per Urbino la manifestazione significa calore umano e ospitalità. La presenza di tanti artigiani è testimonianza di laboriosità, unita al desiderio di una città aperta e collaborativa. In mostra dunque le tradizioni, le nostre radici così forti e uniche da costituire un patrimonio che non possiamo tenere solo per noi, ma da dividere con gli altri. Le mani abili di artigiani, dalla notte dei tempi ad oggi, hanno contribuito, attraverso l’amore di dettagli, materiali, scene di vita quotidiana, volti scolpiti, a tramandarci la storia, la leggenda che ha attraversato il tempo per arrivare fino a noi. Pezzi unici, realizzati dalle abili mani di quei maestri che continuano a modellare creta, legno, sughero, cartapesta e ci tramandano una tradizione antica, ma viva più che mai. Presepi artistici realizzati a mano in legno, bronzo, ceramica, stoffe colorate, terracotta, avorio, corallo e turchese, provenienti anche da varie parti del mondo (Kenia, Polonia, Filippine, Spagna, Sudan, Canada, Germania, Burkina Faso, Zaire, Tanzania e Madagascar) e d’Italia, testimonianza dell’universalità della Sacra rappresentazione che porta in sé quel sapore d’antico che ognuno racchiude nel proprio cuore: c’è il ritornare bambini, c’è il gusto per la semplicità, per la sincerità, in una parola c’è amore. Partendo dall’Oratorio di San Giuseppe, l’itinerario guida i visitatori nelle principali vie del centro storico, nelle tante chiese storiche, luoghi sacri, edifici pubblici, fino ad arrivare nei nuovi quartieri. L’edizione 2007/2008 prenderà il via l’8 Dicembre 2007 per concludersi il 6 Gennaio 2008 e vedrà nuovamente il coinvolgimento di tutti i quartieri della città che hanno contribuito,

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sin dal mese di febbraio scorso, ad organizzare la nuova edizione, in modo che Urbino possa mostrarsi come un “presepe diffuso”. Ventotto i punti espositivi per un totale di oltre ottanta tra presepi e natività. Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 . Diverse le iniziative collaterali alle Vie dei Presepi: 1. La Mostra nazionale di Natività artistiche, nella Sala del Maniscalco – Rampa di Francesco di Giorgio, dal 15 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008. 2. La Mostra-mercato “Il filo racconta il Natale”, Salone n. 5 Collegio Raffaello – Piazza della Repubblica, dal 17 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008,

con esposizione di opere e manufatti sul tema eseguiti a mano, in ricamo e merletto, da abili ricamatrici dell’Associazione “Il filo che conta” – Gruppo di Urbino e Fermo, dell’Associazione “Fili e spilli” di Forlì e da appassionate cittadine del territorio. 3. La Mostra “I Bambinelli”, in collaborazione con la Diocesi, nelle Grotte del Duomo dal 15 Dicembre 2007 al 15 Gennaio 2008. In esposizione venti opere dal ‘700 in poi. 4. La commedia “El Presepi”, al Teatro Sanzio di Urbino il 19 dicembre, alle ore 21.00, portata in scena dalla Compagnia Dialettale Urbinate. Ingresso gratuito.


...a casa con i tuoi

SPECIALE NATALE

La Bottega dei Maestri d’Arte

Sono Andrea della “Bottega dei Mastri d’Arte” di Urbino in via Puccinotti n. 27, in pieno centro storico, davanti al Palazzo Ducale. Nel mio negozio troverete ceramiche artistiche, oggetti d’arredamento, pietre dure con le quali realizzo in pezzi unici bracciali, collane ed orecchini. Troverete inoltre un vasto assortimento di presepi artigianali con statue in terracotta e tessuto, della più classica tradizione napoletana. E’ presente anche un ricco assortimento di statue in movimento, fontane e giochi d’acqua, focolari, paesaggi ed accessori vari. Tengo a sottolineare che i presepi e le statue sono presenti presso la mia attività non solo nel periodo natalizio, ma durante tutto l’anno. Il negozio osserva i seguenti orari: dal lunedì al sabato 08,30/19.00 e da marzo ad ottobre è aperto anche la domenica. Nelle festività, ponti compresi, mi troverete sempre!! Vi aspetto, Andrea Polidori (Per maggiori informazioni chiamatemi ai seguenti numeri: 338 8024285, 0722 2796)

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SPECIALE NATALE

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Panicali Ambienti

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SPECIALE NATALE

Nelle sue due sedi fanesi, quella storica di via della Giustizia, e quella nuova nella zona industriale di Bellocchi, Panicali Ambienti vi propone i suoi arredi per casa, esterni, bar e negozi, offrendo la sua esperienza anche per gli arredi su misura. Il tutto all’insegna di alta qualità, professionalità e buon gusto.

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SPECIALE NATALE

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D.Casa

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D.Casa Aiudi Fratelli, da oltre 35 anni offre ai suoi clienti qualità, servizio e professionalità. Grazie alla collaborazione con addetti specializzati nella vendita di materiali per finiture di interni e arredamento dispone di un’ampia scelta di materiali e soluzioni per vivere al meglio e con stile la casa. Presso lo show room di Calcinelli le marche più prestigiose: Antico è, Bardelli, Cotto d’Este, Dornbracht, Duravit, Effegibi, Fantini, Fiemme, Hansgrohe, Lea, Megaron, Montexport, Old Floor, Palazzetti, Rapsel, Tagina, Teuco, Trend, Villeroy & Boch, Zazzeri, pavimenti in acciaio vetro e cuoio, cotti artigianali manuali e decorati, pietre naturali locali ed estere, accessori da bagno.


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Luci e Sposi Uno scintillante Natale da LUCI & SPOSI. Vieni a vedere le cose sotto una luce diversa! Le proposte di Giorgia e Dario ti aspettano in via Nolfi 51/57 ‌ e illuminati d’immenso!!!

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Sopra i portici A Fossombrone, in Corso Garibaldi 103 (tel 0721 740610), trovate tessuti, decorazione d’interni, oggettistica d’arredamento: Pierre Frey, Braquegnè, Colefax, J. Churcill, Dedar e molti altri.

Cinotti Arredamenti design giovane Casa allegra, casa fresca, casa viva: è questa la sensazione che si percepisce entrando nello show room di Cinotti Arredamenti. Tutto è stato selezionato per un arredamento giovane. Infatti Cinotti Arredamenti sta diventando il punto di riferimento per molte giovani coppie di sposi, che intendono arredare casa con stile e qualita’, con materiali di qualità e di design rapportati al giusto prezzo. In più, da quest’anno, è possibile inserire l’arredamento dentro la lista nozze. Tutto questo e’ Cinotti Arredamenti, che vi aspetta in via Enrico Mattei, 24 zona ex-zuccherificio, a Fano.

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Gallery Per tutto il mese di gennaio Gallery, in occasione del suo 23° compleanno, stupirà la sua clientela… Nel frattempo augura a tutti buone feste e vi aspetta per i vostri regali di Natale!

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Vetri Magici Cristina vi attende in via San Paterniano 14, a Fano, per regalarvi un Magico Natale: chi ama l’arte, in tutte le sue possibili sfaccettature, non potrà che rimanere affascinato dall’oggettistica de I vetri Magici: per lui, per lei, per i bambini, per la casa.

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SPECIALE NATALE

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Yakitalia Shop “ VIVI VOLANDO, VOLA VIVENDO” …per coloro che vogliono anticipare i tempi per fare shopping a meno di un mese di Natale è arrivato il momento di avvicinarsi a scoprire gli articoli che proponeYakitaliaShop: semplici ma decisi, garantiscono una tendenza ben definita. Potete trovarli anche atterrando nella base di ABACAB, in Corso Matteotti n° 100, Fano.

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L’incontro tra Maurizio Ceccarelli e Paolo Lucarelli avviene quasi 40 anni fa all’interno delle aule dell’Istituto d’Arte Apolloni di Fano, dove entrambi si specializzano in oreficeria. Il sodalizio si concretizza nel 1974 con la nascita della P.O.M., laboratorio orafo dove prendono forma le loro creazioni. Nel 1999 l’attività si sposta nella sede attuale di Via Montevecchio 54, dove all’abituale artigianato orafo si affianca la vendita di oggetti preziosi e di raffinata qualità. All’interno del negozio potete trovare la competenza e la cortesia ideali per la scelta tra marchi di prestigio: gli orologi Guess, Nautica e Puma, la gioielleria firmata Falcinelli, i diamanti in blister, certificati IGI, di qualsiasi caratura, oltre ad un vasto assortimento di altri oggetti in oro, argento, acciaio e pietre dure.

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P.O.M.

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3 Joli 3 joli è il luogo dei sogni dove trovare tutto quello che serve ad una donna per sentirsi unica, dalla raffinatezza del dettaglio con i bijoux Les Néréides, alla fantasia e l’eccentricità delle linee N2 Paris, per immergersi poi in acque di profumo e prodotti per la cura del corpo inebrianti e selezionati. 3 joli: la nicchia nella città... esclusività alla portata di tutti.

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SPECIALE NATALE

Trendy & Ufo Loretta e Nicolò vi augurano un caldo, intimo e coloratissimo Natale, all’insegna di tanti bei regali … da acquistarsi presso i loro negozi lungo Corso Matteotti, a Fano.

A Urbino vi aspetta un mondo fatato, dove la naturale bellezza del legno si fonde con la vivacità dei colori e delle forme. Creazioni realizzate con cura ed esperienza da artigiani che, da oltre 60 anni, si tramandano la passione per la più antica delle arti. Nei nostri negozi troverete un’infinita varietà di oggetti per idee regalo simpatiche ed originali.

Bartolucci Francesco

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Antonioni Sport

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Da 40 anni al servizio di cacciatori e pescatori, Antonioni Sport vi attende a Rosciano di Fano, se siete alla ricerca di uno scoppiettante, coloratissimo capodanno! Buone feste a tutti da Marco, Luca e Matteo.


E se per il 2008 avete intenzione di regalarvi una casa tutta nuova… Ecco le soluzioni che fanno per voi!

Ad Hoc Immobiliare nasce dalla pluriennale esperienza professionale di Valentina Mosca e Daniela Riga, titolari dell’agenzia, unita ad una profonda passione per il settore dell’immobiliare. Il modo innovativo di operare di questa agenzia nasce dall’idea di dover offrire ai suoi clienti servizi sempre più completi, che possano soddisfare le nuove esigenze del mercato: risparmiare tempo e denaro, differenziandosi quindi dalla tradizionale ed ormai superata agenzia immobiliare. Ad Hoc Immobiliare opera nella provincia di Pesaro e Urbino e principalmente nelle città di Fano, Pesaro, Marotta ed entroterra, sia nella locazione abitativa e commerciale (settore in cui si è particolarmente specializzata), che nella compravendita di abitazioni, immobili commerciali ed attività. In particolar modo l’agenzia tratta compravendita di ville, rustici, casolari ed immobili di pregio nella provincia ed in tutta la regione Marche, settore particolarmente apprezzato dal mercato estero con cui ha importanti e solide collaborazioni.

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Ad Hoc Immobiliare

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LETTERE AL DIRETTORE Riporto due sentite lettere ricevute conseguentemente alla pubblicazione, sullo scorso numero di Ottobre, delle Chiacchiere di città riguardanti il tema dell’aborto. La prima ci è stata scritta da Girolamo Martino, Presidente del Centro di Aiuto alla Vita di Fano; la seconda deriva da uno scambio di e-mail avuto con mio fratello, che ha una figlia down, Federica. Gentile Direttrice, ho letto con attenzione la vostra ultima “fatica” editoriale e devo innanzitutto complimentarmi in quanto raramente, in pubblicazioni cittadine a diffusione gratutita, vengono trattati temi diversi da quelli direttamente o indirettamente “commerciabili”! Aver dedicato ampio spazio all’aborto volontario denota un’ammirevole attenzione ad un problema delicato e importante, tanto più se i vostri lettori sono giovani e possono trovare nella rivista, oltre alla moda e allo sport, anche spunti di riflessione ai quali forse non sono abituati. Le interviste da voi raccolte hanno, purtroppo, evidenziato come la cultura dell’eliminazione del “diverso”, sotto le mentite spoglie del “non farlo soffrire” o del “non metterlo alla prova di un sistema di assistenza inadeguato”, sia purtroppo assai radicata, tra i giovani e i meno giovani. Condivido pienamente la posizione di una coppia intervistata che ha espresso una verità sacrosanta: “chi siamo noi per decidere se un bambino deve vivere o deve morire” ? E aggiungo: chi siamo noi per fissare il livello minimo di “adeguatezza” fisica, psichica, economica, e sociale che consente ad un individuo, ancora invisibile, di essere ammesso a vivere con gli altri esseri umani? La parola “embrione” non deve offuscare la realtà biologica, giuridica, psicologica, scientifica, razionale: l’embrione è un essere umano, cioè un uomo esistente in atto e non solo in potenza, soggetto titolare dei diritti umani. Egli è portatore di una dignità umana uguale a quella di ogni altro essere umano, nato o non ancora nato, giovane o vecchio, sano o malato che sia. E, si badi, questa posizione non è necessariamente “religiosa” ma è la coerente applicazione di un “laicissimo” principio di eguaglianza in dignità e diritti di tutti gli esseri umani. Le interessanti riflessioni dell’Avv. Nicolò Marcello mostrano come la giurisprudenza italiana tenda alla difesa dell’embrione e questo non può che rallegrarci mentre la Psicologa Dott.ssa Tarsi centra, a mio avviso, due punti fondamentali: le “cicatrici” psicologiche (immagine assai efficace !) che possono restare in una donna che ha scelto di interrompere la gravidanza (qualunque sia la motivazione alla base di questa scelta) e l’aborto come “esito di solitudine”. La nostra associazione, il Centro di Aiuto alla Vita di Fano, si pone in un umile e rispettoso atteggiamento di accoglienza ed ascolto (mai di giudizio!) di queste donne, nel tentativo innanzitutto di riempire il vuoto che attorno a loro si può essere creato. In casi selezionati, il Centro di Aiuto alla Vita può fornire, alle donne che ne abbiano realmente bisogno, anche aiuto materiale. Qualunque donna che abbia bisogno di aiuto per una gravidanza difficile o perché sente il peso di un interruzione già avvenuta può rivolgersi al Centro di Aiuto alla Vita di Fano (3466093870 – 3466093869 – 0721803765) o al Numero Verde nazionale SOS VITA 800813000. Cordialmente. Girolamo Martino, Presidente Centro di Aiuto alla Vita di Fano

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“Stanotte ho saputo che c’eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d’un tratto, in quel buio, s’é acceso un lampo di certezza: sì, c’eri. Esistevi. E’ stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata. Mi si é fermato il cuore. E quando ha ripreso a battere con tonfi sordi, cannonate di sbalordimento, mi sono accorta di precipitare in un pozzo dove tutto era incerto e terrorizzante. Ora eccomi qui, chiusa a chiave dentro una paura che mi bagna il volto, i capelli, i pensieri. E in essa mi perdo. Cerca di capire: non é paura degli altri. Io non mi curo degli altri. Non é paura di Dio. Io non credo in Dio. Non è paura del dolore. Io non temo il dolore. E’ paura di te, del caso che ti ha strappato al nulla, per agganciarti al mio ventre. Non sono mai stata pronta ad accoglierti, anche se ti ho molto aspettato. Mi son sempre posta l’atroce domanda: e se nascere non ti piacesse? E se un giorno tu me lo rimproverassi gridando “Chi ti ha chiesto di mettermi al mondo, perché‚ mi ci hai messo, perché?”. La vita é una tale fatica, bambino. E’ una guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo crudele.”

ORIANA FALLACI

Cara Paola, ho lasciato sedimentare le sensazioni sull’ “utilità” possibile della vita dei disabili, perché provoca in me sensazioni molto profonde e contrastanti. Probabilmente non ancora pienamente mature; l’esperienza di vita con la Chicca le trasforma intimamente, infatti, mano a mano che si realizza. La mia natura operativa mirante ad ottimizzare ogni realtà cercando di renderla più funzionale ed efficiente, ha un riflesso condizionato nella domanda di senso sull’esistenza stessa della disabilità; a ciò si sommano i

fantasmi di padre che immagina, per esempio, lo sguardo della figlia quando le sue amiche avranno i primi “filarini”. Faccio molta fatica, insomma, al riguardo, a riposare serenamente all’interno di ogni weltbilder (concezione del mondo n.d.r.), qualunque sia la matrice. Certo di alcune è più feroce l’insensatezza, ma sto cercando di comunicarti un’inquietudine di fondo; nella mia stessa carne mi appare a tratti stridente un’omissione che non si ha neanche coi fiori di campo. Poi alla dialettica subentra la vita che forgia dalle esperienze una coscienza molto diversa; qui l’amore gratuito della Chicca, povero di ogni aspettativa, ma ricco di caldissime sensazioni, cura senza parole. Credo, inoltre, che la sua fragilità quotidiana sia il miglior sprone per creare un mondo buono, passami il passaggio mieloso, sufficientemente buono anche per lei. Ho smesso di giudicare, almeno con la sommarietà e l’incisività che mi erano proprie: mi si è sbriciolata tra le dita la validità idolatrica della meritocrazia. La funzione per i “sani”, su vari piani, mi è dunque evidente. Quanto sacrificio sia “sensato” per ottenere questo, e quanto di questo è pienamente percepito dalla vittima che è tale solo nella misura in cui ne è amaramente consapevole, per me restano dei misteri in senso proprio. Solo il vivere con un’attenzione quanto più aperta alla verità degli accadimenti, dei sorrisi, dei pianti, forse mi avvicinerà a qualche risposta al riguardo. Credo, comunque, che ci sia una considerazione decisiva, più pregnante e rivelatrice di ogni altra: la sua persona, oggi, non è fonte di nessun rimpianto o recriminazione, solo di gioia. Questo dovrebbe far riflettere chi, con molta modernità e altrettanta, comprensibile, paura egoistica, sarebbe pronto a privarsene oltre che a sopprimere una vita. Un bacio.

L’abuso di sostanze alcoliche a cura dell’Avv. Nicolò Marcello rubrica.avvocato@fanoinforma.it

Il comma 2 dell’art. 6 del D.L. n. 117 / 2007, convertito con modificazioni nella L. n. 160 / 2007 rubricato recita: “2. Tutti i titolari e i gestori di locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente all’attività’ di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche, devono interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 2 della notte e assicurarsi che all’uscita del locale sia possibile effettuare, in maniera volontaria da parte dei clienti, una rilevazione del tasso alcolemico; inoltre devono esporre all’entrata, all’interno e all’uscita dei locali apposite tabelle che riproducano: a) la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell’aria alveolare espirata; b) le quantità, espresse in centimetri cubici, delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro, da determinare anche sulla base del peso corporeo.”

Leggo in un sito che un documento della Commissione Affari Sociali della Camera dell’estate del 2000 ha affermato che i prodotti alcolici sono responsabili del 9 % del totale delle malattie in Europa, aumentando il rischio di cirrosi epatica, di alcuni tipi di tumore, di ipertensione, di infarto e di malformazioni congenite. Leggo nello stesso sito che accanto a questi rischi di patologia, esistono altri numerosi rischi, direttamente correlati all’abuso di sostanze alcoliche, quali incidenti - stradali ma anche navali (che possono provocare ingenti danni ambientali), lavorativi, domestici, nonché aggressioni ed altri comportamenti criminali. Al di là dalle polemiche che ha suscitato la scelta legislativa che ho sopra riportato, mi preme farvi notare che, quanto ora deciso dal legislatore, pare in piena linea con altre norme di legge già in vigore. Infatti, oltre alle - già note - sanzioni previste dal Codice della Strada per la guida in stato di ebbrezza, il comma 2 dell’art. 92 del vigente codice penale specifica che “Se


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l’ubriachezza era preordinata al fine di commettere il reato, o di prepararsi una scusa, la pena è aumentata”, sinanco il primo comma dell’art. 94 dello stesso codice penale dispone che “Quando il reato è commesso in stato di ubriachezza, e questa è abituale, la pena è aumentata”. Inoltre, l’art. 688 del codice penale che sanziona con una sanzione amministrativa pecuniaria “Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è colto in stato di manifesta ubriachezza”. Senza voler qui dibattere sui diversi concetti giuridici (“ubriachezza abituale”, “ubriachezza cronica”, ecc.) di pertinenza (anche) della medicina legale, non posso e non voglio ignorare che l’alcolismo - soprattutto quello giovanile - non può e non deve essere risolto in modo meramente repressivo. E’ vero: la legge è legge e va rispettata. E se il legislatore ha deciso che alcuni comportamenti vanno puniti - sia per sanzionare il singolo responsabile, sia per preavvertire il cittadino delle possibili conseguenze repressive - così deve essere. Tuttavia, ove correttamente ci conduce la medicina, in questa materia, dalle sfaccettature assai ampie, il principio guida deve essere sempre quello di aiutare “il paziente”, piuttosto che quello di restare fedeli a impianti teorici o di principio, anche legislativi: seppur molto blandamente, mi sembra che la recente norma di legge approvata dal Parlamento vada in questa direzione.

VEDIAMOCI CHIARO

a cura di Giorgio Bucchini info@otticagiorgio.it

Ottica Giorgio è nata nel 2001 col desiderio di porsi come un’ottica che non venda solo, ma che abbia come mission quella di parlare della salute e del benessere dell’occhio. L’attività di ottico optometrista, infatti, non soddisfa semplicemente le esigenze commerciali dell’utente, bensì deve essere di aiuto in un percorso in cui l’educazione visiva e la prevenzione siano gli assi portanti di una nuova maniera di intendere il rapporto con chi ha disturbi visivi. L’esperienza di Ottica Giorgio è data da uno staff che vede in Giorgio Bucchini l’elemento trainante per quel che riguarda la parte tecnica e professionale, e da tutta una serie di altre persone altamente preparate, con alle spalle anni di esperienza nel settore. Giorgio fra l’altro ha ben 28 anni di esperienza come ottico optometrista nel campo dell’analisi visiva e della contattologia. Tutti coloro che intendono usufruire dei servizi professionali che Ottica Giorgio può offrire, possono spaziare dal semplice controllo di routine, all’applicazione più sofisticata e difficile in casi quali, ad esempio, cheratocono, trapianto di cornea e ortocheratologia (che è la tecnica di correzione della miopia oggi più sofisticata). La professionalità e la completezza di Ottica Giorgio si sviluppano su tre piani: al primo è dedicata la parte commerciale, dove si può trovare una vasta scelta di occhiali da vista e da sole delle griffe più famose e dalle caratteristiche più tecniche. I pazienti che vorranno usufruire dei servizi tecnico professionali potranno trovare al secondo piano ben due studi estremamente attrezzati e qualificati, per risolvere con esami specifici anche le situazioni più difficoltose. Naturalmente, per l’esecuzione su misura di qualsiasi applicazione, al terzo piano è attivo un labortatorio oftalmico che si serve solo ed esclusivamente di attrezzature compiuterizzate di ultima generazione. Per essere sempre più vicina alle esigenze di tutti, Ottica Giorgio ha poi deciso di sviluppare sui prossimi numeri di Fanoinforma, ed anche sul sito internet della redazione, www. fanoinforma.it, la rubrica VEDIAMOCI CHIARO, attraverso la quale Giorgio Bucchini risponderà alle vostre domande, che ci potranno pervenire sia attraverso il nostro sito, sia attraverso il seguente indirizzo di posta elettronica: info@otticagiorgio.it. Potrete così approfondire qualsiasi argomento e chiedere al vostro ottico optometrista di fiducia ogni domanda o dubbio possiate avere in materia. Le richieste di natura medica verranno di volta in volta girate ad oftalmologi, che potranno rispondere in maniera specifica, dato che Ottica Giorgio svolge un’attività esclusivamente tecnico-optometrica.

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MODA CAPELLI

LE NUOVE PROPOSTE DE I CERIONI PARRUCCHIERI autunno - inverno 2007/2008

Parlano gli stilisti Cerioni Daniela

(Fano, via Nolfi)

Sono un po’ stanca di vedere tagli molto sfilati e punte povere. Le teste devono essere piene, è importante che ci sia del materiale su cui lavorare. Piuttosto è meglio allungare ed infoltire, ricorrendo alle extension. Mi piace il capello libero, in movimento. Per il taglio corto, propongo le geometrie anni ’50, i caschetti, le frangione. Il colore? Assolutamente monocromatico. Al posto delle mèches, via libera ai più punti luce seminascosti e lavorati da sotto.

Martina

(Fano, via Einaudi)

Capelli sani e tagli semplici da sistemare. Ecco il mio desiderio. Mi auguro che l’acconciatore insegni ad ogni cliente come aggiustarsi i capelli da sola. Può sembrare controproducente, ma credo che sia la scommessa per il futuro. Capelli lunghi, medi o corti: è importante che le donne rispettino il più possibile il loro colore di partenza, con nuance che danno movimento e schiariture tono su tono”.

Aurelio

(Fermignano)

Più che bionda, mora, liscia o riccia, spero che la donna 2008 continui ad avere la grande libertà di spaziare senza confini. Il panorama di scelte che si possono offrire, a seconda del tipo di femminilità, è immenso. Non vorrei catalogare inutilmente un sogno per l’anno nuovo. Credo che ormai sia la donna la vera produttrice di idee. L’acconciatore interpreta i suoi desideri e cerca di consigliarla e soddisfarla nel migliore dei modi, sempre rispettando il suo stile e la sua tendenza.

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