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anno 2 _ numero 10 _ luglio / agosto 2008 _ distribuzione gratuita
autorizzazione Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006
Felice estate!
Speciale
Relax & benessere Filippo Carboni presenta il suo cd
“Dolce & Habana”
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Indice
numero 10 Editoriale Eventi
in Copertina Essere giovani Sociale Chiacchiere Sicurezza Sport
Statistiche
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Curiosità
36
Rubriche
37
Speciale Relax & benessere 44
Felice estate con… Aziende
46 49 50 52 54 57 58
Felice estate! Estate in Provincia Estate a Fano Fano Air Show 2008 Dire settembre è dire Brodetto “Da grande” Filippo Carboni Athebustop trionfa sul palco di “Fanote” Leo Club “Un goal per il Mozambico” I 7 vizi capitali… e il tuo qual è? È emergenza sicurezza? Caccia sicura Coppie: attente agli imprevisti! In festa con la scherma Alma Juventus Ginnastica Fano Divertimento in mare La Provincia di Pesaro e Urbino è prima in longevità! I bimbi stranieri nelle scuole sono sempre di più Quanti ancora sognano di dire “Sì, lo voglio”? Sarà un maschietto oppure una femminuccia? Il Commercialista Il Parroco Il Critico La Psicologa L’Avvocato Il Viaggiatore L’Estetico La Profumiera L’Ottico L’erborista Prendere coscienza del proprio corpo Fare terapia da soli o in gruppo Quando la bellezza è benessere Bagni Carlo. Non solo mare K 16. Relax, gusto e divertimento Clà Parrucchieria Cascina delle Rose Franco Gioielli
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Anno 2 - Numero 10 Luglio/agosto 2008 Distribuzione gratuita Autorizzazione del Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006 Editore Mattia Tarsi Global Service in Progress s.r.l. Direttore responsabile Paola Zeppi direttore@fanoinforma.it Redazione Per inviarci i vostri comunicati scriveteci a: Fano - via della Liscia, 1 tel. +39 0721 1796536 redazione@fanoinforma.it Hanno collaborato a questo numero: Laura Baldelli Marina De Angelis Clara Gregori Sonia Iacucci Evelina Langella Matteo Renzi Grafica e impaginazione: Media’s Project www.mediasproject.it Stampa: Graficasistemi snc Distribuzione: Full Time Group
Speciale Relax & benessere
Filippo Carboni presenta il suo cd “Dolce & Habana”
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editoriale
Felice estate! di Paola Zeppi Ci sarà un giorno per ridire le cose e un altro per provare piacere. Ci sarà un giorno per rivedersi accanto e un altro per tornare divisi. Ci sarà un giorno da capire, ci sarà un giorno per pensare, ci sarà un giorno da riflettere, ci sarà un giorno per sognare. Ci sarà un giorno per rivivere i momenti, ci sarà un giorno per scordare i secondi. Ci sarà un giorno da desiderare ancora e un altro per riuscire a sapere. Ci sarà un giorno che sarà facile conoscere e un altro che sarà difficile credere. Ci sarà un giorno per confessare tutto e un altro per smentire i fatti. Ci sarà un giorno su cui rifarsi, ci sarà un giorno per cui rimanere, ci sarà un giorno da cui ripartire, ci sarà un giorno per continuare a sognare, un altro per ottenere e desiderare. Ci sarà un giorno in cui non sarà semplice andare e un altro che sarà terribile da sopportare. Ci sarà un giorno che sarà doloroso ricordare e un altro che sarà comodo dimenticare. Ci sarà un giorno per piangere e cadere, ci sarà un giorno per vincere e capire. Ci sarà un giorno per distruggersi, ci sarà un giorno per rialzarsi. Ci sarà un giorno in cui capire ciò che si è desiderato e un altro per riflettere su ciò che si è ottenuto. Ci sarà un giorno da rivivere e un altro per ricordare di nuovo. Ci sarà un giorno per tornare alla noia e un altro per allontanare la monotonia. Ci sarà un giorno per odiare la neve e un altro per amare il mare. Ci sarà un giorno che ricorderai, ci sarà un giorno che non dimenticherai mai.
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eventi Alcuni consigli per la vostra
Estate in Provincia Acqualagna 2/3 agosto 2008 Fiera Regionale del tartufo nero estivo (www.comune.acqualagna.ps.it)
Cagli 26/27 luglio 2008 Festa della montagna del Catria (www.catria.eu)
Cartoceto 10 agosto 2008 Ballo d’estate (www.comune.cartoceto.pu.it) 23/24 agosto 2008 Tra olivi e vigneti (www.comune.cartoceto.pu.it)
Fossombrone 29 luglio e 4 agosto 2008 Teatro festival (Info: tel. 0721 740377)
Gradara
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3/11 agosto 2008 Cinema al castello (www.gradara.org) dal 26 giugno al 4 settembre 2008 Giovedì al castello (Info: tel. 0541 823921)
dal 17 giugno al 2 settembre 2008 Visite guidate al castello di Paolo e Francesca (Info: tel. 0541 964115) dal 2 luglio al 27 agosto 2008 Itinerari guidati nella Gradara notturna (Info: tel. 0541 964115)
Marotta 9 agosto 2008 Notte bianca (www.marottaturismo.it) dal 19 giugno al 28 agosto 2008 Mercatini (www.marottaturismo.it) 1/3 agosto 2008 Arte fiera 2008 (www.marottaturismo.it)
Montefelcino dal 15 luglio al 12 agosto 2008 Mercatino del Feudatario (www.comune.montefelcino.ps.it)
Pesaro dal 27 luglio al 21 agosto 2008 Cinema sotto la luna (www.cineclubshining.it)
25 giugno/1/5 agosto 2008 Estate musicale pesarese (www.filarmonico.it) dal 28 luglio al 23 agosto 2008 Rossini Opera Festival (Info: tel. 0721 3800294) 6/20/27 agosto 2008 Vespri d’Organo (www.vespridorgano.it) dal 4 giugno al 20 agosto 2008 Aperitivo jazz (Info: tel. 0721 50369) 20/27 agosto 2008 Vespri d’organo (www.vespridorgano.it) dal 12 luglio al 30 settembre 2008 Colombarone (www.archeopesaro.it)
Piobbico dal 2 luglio al 27 agosto 2008 Visite guidate al Castello Brancaleoni (Info: cell. 333 3886193) 14/16 agosto 2008 Camminando monti e valli (www.camminandomontievalli.it)
Saltara 10/12 agosto 2008 Le notti di San Lorenzo (www.museodelbali.org) 16 agosto 2008 Appuntamento con l’eclissi di luna (www.museodelbali.org)
San Leo dal 19 giugno al 7 agosto 2008 San Leo musica in contrada (Info: Numero Verde 800 553800)
Serrungarina dal 18 luglio al 2 agosto 2008 Teatro in piazza (www.comune.serrungarina.it)
Urbania 30 agosto 2008 Folletti e fate… (Info: cell. 347 9305711)
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14/28 settembre 2008 Incontriamo la natura 2008 (Info: cell. 347 9305711)
Urbino 25/28 luglio 2008 Festival internazionale di musica antica (www.urbinoculturaturismo.it) 14/17 agosto 2008 Festa e Fiera del Duca (Info: tel. 0722 2613/2631) 7 settembre 2008 Festa dell’Aquilone (Info: tel. 0722 2613/2631)
eventi
Alcuni consigli per la vostra
Estate a Fano Fano jazz by the sea dal 25 al 31 luglio 2008 www.fanojazz.org Auto e moto d’epoca in piazza 31 luglio 2008 p.zza Amiani dalle 18:00 alle 24:00 Spiaggiocando: Giochi creativi e di movimento dal 1 al 16 agosto 2008 Sassonia, Area Gioco La Terrazza Il Centro Storico apre la notte dal 1 al 29 agosto 2008, ore 21:00 Centro Storico, tutte le sere
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Mercato Serale Estivo dal 1 al 31 agosto 2008 Lungomare, via Ruggeri (Sassonia) Pinacoteca di San Domenico apertura estiva dal 1 agosto al 13 settembre 2008 dalle 18:00 alle 23:00 (www.fondazionecarifano.it) Testi e Tasti Fano Festival 2 agosto 2008 Teatro della Fortuna, Sala Verdi 6 agosto 2008 Palazzo Montevecchio 8 agosto 2008 Piazzetta del Teatro, Corte Malatestiana 10 agosto 2008 Palazzo Montevecchio 12 agosto 2008 Bastione Sangallo / Galleria Palazzo Montevecchio Festa del mare 3 agosto 2008, ore 09:00 Porto Peschereccio (www.turismofano.com) Fano Air Show 3 agosto 2008, ore 15:30 Lungomare in Sassonia (www.avioclubfano.com) Quattro cantoni 7 agosto 2008, ore 20:00 Centro Storico (www.turismofano.com) Concerto di Ferragosto 15 agosto 2008, ore 21:30 Centro Storico, Corte Malatestiana Apertura degli scavi nei sotterranei di Sant’Agostino 15/20/21/22/27/29 agosto 3/5 settembre 2008 ex Convento S. Agostino. Prenotazioni Ufficio informazioni p.zza XX Settembre tel. 0721 887523.
Il Paese dei Balocchi, Palio della Cicogna dal 21 al 24 agosto 2008 Bellocchi, p.zza Bambini del Mondo (www.bellocchi.org) La notte fanese: Summer edition 29 agosto 2008 Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce dal 1 al 30 settembre 2008 Il mese del brodetto (www.festivalbrodetto.it) Campionato dei vini da zuppa e l’oro nel piatto campionato di oli dal 18 al 21 settembre 2008 Centro storico, Rocca Malatestiana, Palazzo del Brodetto La Disfida delle zuppe di pesce dal 19 al 20 settembre 2008 Centro Storico, Rocca Malatestiana, Palazzo del Brodetto Incontro internazionale polifonico “Città di Fano” dal 10 al 13 settembre ‘08, ore 21:15 Centro Storico, Chiesa di S. Paterniano (www.cultura.comune.fano.ps.it)
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eventi
Fano Air Show 2008
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L’aeroporto di Fano è una realtà di grande interesse per il turismo e lo sviluppo della cultura aeronautica. La presenza di tanti appassionati che svolgono attività di volo con scopi turistici e sportivi costituisce un saldo punto di riferimento, che è in grado di attrarre giovani che sono incuriositi dall’arte del volo. L’Aeronautica Militare non può che essere interessata allo sviluppo di realtà come questa che, pur non essendo collegate ed integrate nel sistema dei grandi flussi di traffico aereo commerciale, possono contribuire ad aumentare la conoscenza e l’apprezzamento per il volo in tutte le sue forme. È per questi motivi che anche nel 2008, e precisamente domenica 3 agosto, l’Aeronautica non ha voluto far mancare il suo supporto agli appassionati e alle autorità locali, che hanno deciso di organizzare la manifestazione delle Frecce Tricolori. Anche perché partecipare alla manifestazione, e poter vedere da vicino tanti aerei diversi, costituirà un arricchimento unico per i giovani e le famiglie tutte.
Stefano Aguzzi Sindaco di Fano
Francesco Cavalieri Assessore al Turismo
“Nel 2004, e cioè nel primo anno in cui sono diventato Sindaco, la nostra Amministrazione è stata fiera di dare l’avvio a quella che ormai è diventata una splendida consuetudine per la nostra città, ovvero l’ospitare i piloti delle Frecce Tricolori, con le loro strabilianti acrobazie. Si tratta infatti di un’iniziativa molto importante per la nostra città, perché vi fa gravitare tantissime persone che vengono qui da noi apposta, anche da città lontane. Si tratta dunque di un evento utile dal punto di vista turistico, ma anche imperdibile dal punto di vista umano, perché ciascuno di noi non può che inorgoglirsi nel veder sfrecciare sui nostri cieli quella che è riconosciuta essere la miglior pattuglia acrobatica a livello mondiale. Infine, come Amministrazione ci auguriamo che questa sinergia con l’Aeronautica Militare, resa possibile anche grazie alla collaborazione col Club Frecce Tricolori Fano, possa continuare e mantenersi costante nel tempo, perché stiamo parlando di un’iniziativa cui teniamo particolarmente”.
”Dal punto di vista della promozione turistica si tratta senz’altro di un evento di enorme importanza: avere a Fano la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori significa un enorme afflusso di pubblico, con un’ottima ricaduta su tutto l’indotto del turismo. Penso al settore alberghiero, ai ristoratori, ai bar, a tutti gli esercizi che si affacciano sul lungomare di Sassonia, dove si terrà il teatro della manifestazione. Appuntamenti come questo, inoltre, portano all’attenzione dei cittadini il tema del volo e dell’Aeronautica, quindi anche dell’aeroporto di Fano, e come Amministrazione riteniamo che questo sia un bene fondamentale per la città tutta”.
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Mirco Carloni Assessore alle Politiche Giovanili
Ugo Diana Presidente Club Frecce Tricolori
Antonio Rossetti Presidente Avio Club Fano
“L’aeroporto di Fano è un valore della città, un patrimonio di tutti che deve essere al servizio di tutti, giovani e meno giovani, che qui hanno la possibilità di divertirsi ed emozionarsi e imparare a pilotare un aereo. Oltre all’aspetto ludico/ricreativo, però, va sottolineato come l’Aeronautica possa rappresentare per moltissimi ragazzi uno sbocco professionale prestigioso e capace di regalare grandi soddisfazioni. È per questo che, prendendo spunto dal Fano Air Show 2008, nel mese di Maggio abbiamo patrocinato l’iniziativa “La scuola mette le ali”, ovvero una mattinata in cui è stata offerta a oltre 600 studenti delle terze classi delle Scuole Medie Inferiori di Fano, e dunque prossimi ad iniziare il ciclo degli studi superiori, la possibilità di vivere da protagonisti il mondo dell’Aeronautica, attraverso un confronto in prima persona con piloti professionisti e alti ufficiali dell’Aeronautica Militare”.
“Avete presente quando ci si appassiona alla Formula 1, ed in particolar modo –per noi italiani- alla Ferrari? Ecco, per gli appassionati di aerei la stessa cosa è poter assistere alle acrobazie delle Frecce Tricolori, perché quando senti passare sopra di te 10 “apparecchi” in formazione ti senti quasi trasportato in cielo pure tu, senza considerare poi l’aspetto nazionalistico, perché quando vedi i fumi del tricolore disperdersi fino all’infinito ti ricordi automaticamente di amare la tua patria un po’ di più… Si tratta di una vera e propria passione, di un’attività “formativa” che ti insegna anche a stare assieme agli altri, perché alla base di tutto c’è la condivisione di momenti ludici. Il nostro è un club dove gravitano persone di tutte le età e di tutte le professioni, accomunate però tutte dalla passione verso fini comuni, per l’Aeronautica Militare ed in particolare per le Frecce Tricolori. Far avvicinare sempre di più i giovani a questo ambiente è importantissimo”.
“L’A.S. Avio Club Fano è nata nel 1994, ed è un’associazione sportiva non a scopo di lucro che riunisce tutte quelle persone di qualsiasi ceto ed età che si vogliono avvicinare al mondo del volo; effettuiamo attività di volo sia da turismo che con aerei ultraleggeri ed abbiamo una scuola di volo per ultraleggeri, la cui sede è presso l’aviosuperficie di Valcesano da noi gestita. Un’importante collaborazione con la Flying Work, società di lavoro aereo, officina e scuola di volo certificata a livello nazionale, ci permette di indirizzare a questa tutti coloro che siano interessati a conseguire la licenza di volo, sino a quella per diventare un pilota professionista. La nostra associazione naturalmente è aperta soprattutto ai giovani, ed anzi per loro sono previste delle scontistiche sulle quote d’iscrizione, anche per incentivare la loro presenza all’interno di un ambiente pulito, frequentato da persone che amano stare all’aria aperta e che sanno che le regole, in volo come nella vita, sono fondamentali”.
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eventi
Dire settembre è dire Brodetto A Fano dire settembre ormai è come dire Brodetto. Che poi sia Caciucco, Cassola o Ciuppin ha poca importanza: la città li conosce tutti e si è specializzata nel valutarli. Anche quest’anno allora la zuppa di pesce, nelle sue molteplici varietà, torna di scena, ma con l’intenzione di stupire. La sesta edizione del Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce si annuncia ricca di novità. A partire dal luogo che ospiterà tutte le iniziative inserite nel programma della manifestazione: la Rocca Malatestiana. Questo splendido esempio di architettura militare antica, costruito per volere di Sigismondo Malatesta tra il 1438 e il 1452 con l’intervento di Filippo Brunelleschi, che fino ad ora ha ospitato mostre e rassegna d’arte, dal 19 al 21 settembre sarà invasa da appassionati di cucina che si ritroveranno per degustare i migliori brodetti della penisola, le etichette vinicole che possono esservi abbinate e gli oli che fanno risaltare i profumi del mare. All’interno della Rocca sarà costruito anche uno spazio eventi nel quale si potranno seguire lezioni illustrative di alta cucina durante le quali gli chef che partecipano alla disfida sveleranno i trucchi che rendono i loro piatti di prim’ordine. Proprio così perché all’edizione 2008 del Festival del Brodetto parteciperanno soltanto delegazioni scelte accuratamente dalla guida Espresso 2007 “I Ristoranti d’Italia” e, dunque, la qualità è garantita. Una novità su tutte
Fano, Rocca Malatestiana, dal 19 al 21 settembre 2008 è costituita dalle modalità con cui si svolge la disfida nazionale tra venerdì 19 e sabato 20 settembre: non più sfide ad eliminazione diretta, ma un campionato “all’Italiana” durante il quale le due giurie, una tecnica e l’altra popolare, assegneranno ai 16 brodetti in gara (Fano sarà rappresentata da Casa Nolfi) le loro valutazioni: vincerà la zuppa che si è guadagnata il voto più alto. Ne resterà uno soltanto, allora, e sarà il brodetto campione d’Italia 2008. Al Festival, però, oltre a grandi chef ci sarà spazio anche per casalinghe e marinai che concorreranno, come ogni anno, per aggiudicarsi il titolo di miglior brodetto casalingo. Le disfide interne alle circoscrizioni fanesi sono già state disputate in quasi tutti i quartieri (i cuochi della VI° Circoscrizione si sfideranno sabato 26 luglio) e ne sono usciti vincenti, per il momento, Vanna Ciccolini per la I°, Euro Grilli per la III°, Marzia Gualazza per la IV° e Nicola Gramolini per la V°. Lo scorso anno la vittoria finale è andata a Rodolfo Francolini della I° Circoscrizione che ha avuto il merito non solo di preparare il brodetto più buono della città ma anche di attirare l’attenzione dello chef più conosciuto d’Italia, quel Gianfranco Vissani che, venuto a Fano insieme ad una troupe di Uno Mattina per le finali del Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce, aveva voluto seguire da vicino anche le sfide tra gli aspiranti cuochi.
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intervista a Filippo Carboni
“Da grande” L’autore del nuovo cd “Dolce & Habana” ci racconta come è nata la musica… all’interno della sua personalità poliedrica di Paola Zeppi
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“Generalmente, quando si hanno 12/13 anni, si comincia a pensare a cosa si voglia fare “da grandi”. A me, quando avevo quell’età, piaceva fare tante cose: osservare il mio amato nonno Mimmo, noto erborista pranoterapeuta; seguire le orme del mio fratello maggiore Daniele, mentre esercitava le sue doti musicali; imparare il più possibile da mio padre, mentre all’interno della sua azienda di pubblicità realizzava i suoi primi cartelli pubblicitari; andare
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a scuola, perché al contrario di tanti ragazzini mi piaceva tanto frequentare l’alberghiero. Di interessi dunque ne avevo tanti, e col passare del tempo mi rendevo conto che le cose che facevo mi piacevano tutte, a tal punto da diventare delle vere e proprie passioni. Un giorno, allora, mi sono detto: non devo per forza scegliere… voglio fare tutto! Oggi posso dire che perseguire questa mia ambizione non sia stato semplice, però ora riesco davvero a “districarmi” bene fra tutti i miei amati impegni, tenendo comunque in primo piano l’azienda di famiglia, il Nautilus, grazie alla quale mio fratello ed io abbiamo la straordinaria opportunità di essere in continuo movimento e di conoscere tantissima gente, sia a livello locale che nazionale. I comuni denominatori delle cose che amo, infatti, sono il contatto con le persone e lo stare all’aria aperta… e posso dire che questi due elementi, nel 2000, a seguito di una vacanza con Emidio Rossi (DJ Resident Chalet del Mar) ed amici, mi hanno fatto scoprire quella che oggi considero la mia vera e propria “seconda patria”, Cuba. Là ho avuto la fortuna di conoscere la famosa cantante Haila (da noi paragonabile ad un Vasco Rossi o ad un Eros Ramazzotti), e pian piano (anzi veloce veloce…) sono diventato un vero esperto del mondo e della musica latina… Nel 2000, assieme a mio fratello e ad altri soci, gestii a Fano il primo locale latino americano, il Regina Beach, poi il Bragadà e il Tuca Tuca, sempre all’insegna del “tocco di Cuba”. Nel 2002 organizzai a Bologna il concerto dei Charanga Habanera, che successivamente portai anche a Fano (Isla Bonita), devolvendo il relativo ricavato agli ospedali di Cuba. Questo mi permise di entrare in rapporto con numerose autorità cubane, e quando poi donai, assieme a mio padre e a mio fratello, un dipinto all’interno della Bodeguita del Medio, mi venne rilasciato un attestato di riconoscimento quale “persona stimata e di fiducia
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del popolo cubano”, cosa che, nell’ambito di un paese in cui vige la dittatura, non è proprio semplice da ottenere… Organizzai anche concerti dei Los Van Van, al Moxi di Riccione e in Ancona, essendo fra i collaboratori del Nino de Fuego; gestii l’animazione del Festival Latino Playa D’Este a Bellaria, e qui conobbi Oscar De Leon e Compay Segundo. A Fano, in seguito, riscossi un gran successo quando, all’interno del Carnevale di Fano, organizzai il carro Trio Elettrico, con ballerine e ballerini brasiliani che cantavano e suonavano dal vivo, spettacolo poi ripetuto al Carnevale di Novafeltria. Nel 2004 sono stato ideatore del logo e co-fondatore del Grancaribe di Riccione, ed in ultimo quest’anno assieme a mio fratello, Daniele Pascucci e Roberto Mattioli , abbiamo inaugurato lo Chalet del Mar. Questo, insomma, quello che potrei definire il mio “curriculum musicalcubano”, la punta di diamante del quale, però, non può che essere il mio cd, uscito proprio di recente qui in Italia. “Dolce & Habana” è nato da un’idea mia e di Aned Mota, il famoso cantante dei Charanga Habanera, e contiene 3 regaeton, ovvero Pegate, Undostres e Carolina La Habanera, 2 canzoni romantiche, Liset (dedicata a mia figlia) e Damarys (per la mia compagna) ed un ballo di gruppo, Sale a resolver. Il cd è uscito prima a Cuba, dove ha riscosso un grande successo anche perché, attraverso la canzone Carolina La Habanera, ho toccato il delicato tema della prostituzione: all’inizio credevo l’avrebbero censurata, vista la rigidità del paese, invece poi, grazie anche alla popolarità del mio amico Aned Mota che le ha permesso di farsi conoscere, è diventata un vero e proprio tormentone! Presto tornerò a Cuba per realizzare il video clip, nell’attesa ho fatto uscire “Dolce & Habana” qui in Italia, e mi auguro che piaccia altrettanto. Il mio prossimo desiderio? Incidere almeno una canzone assieme a mio fratello Daniele, scritta e cantata da entrambi!”.
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essere giovani
Athebustop sul palco di
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Anche quest’anno la Cavea del Lido di Fano ha fatto da palcoscenico alla tredicesima edizione della rassegna di musica emergente Fanote. Tantissime le band che avevano risposto all’appello della Cooperativa Crescere, che insieme all’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Fano, nella persona dell’assessore Mirco Carloni, ha organizzato l’evento, riconfermato anche quest’anno fucina straordinaria di talenti variegati, ascoltati e applauditi dal numeroso pubblico che ha invaso il Lido di Fano, dal 10 al 12 di luglio. Tra i nove gruppi selezionati dalla giuria che si sono esibiti in brani di propria composizione per trentacinque minuti di pura musica, ad avere la meglio è stato Athebustop (Pesaro), ovvero Claudio Donzelli accompagnato da Miriam al violoncello, che si è aggiudicato l’ambita targa di Miglior Gruppo. Il premio per il Miglior Brano è andato invece agli Altrabanda (Napoli) con la bellissima Specchio senza parola. Sono stati invece gli Ammoniaka (Pesaro) ad avere il miglior impatto scenico e ad aggiudicarsi questa targa. Un premio speciale “qualità”, offerto dalla Casa della Musica, è andato ai Moloch (Reggio Emilia) La sfida è stata entusiasmante, sul palco si sono affrontati gruppi differenti per generi musicali e provenienza geografica, gli spettatori dell’edizione 2008 di Fanote sono stati emozionati da artisti originali e innovativi che hanno mostrato ancora una volta il fermento della ricerca
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p trionfa i “Fanote” musicale in Italia in qualsiasi genere. “L’evento di Fanote si inserisce nel quadro di una politica di promozione dell’attività musicale” commenta l’assessore Mirco Carloni. “Attività che fra le prime è capace di favorire il benessere, l’aggregazione e la crescita dei giovani. Si tratta di un appuntamento che va ben oltre il nostro territorio, richiamando giovani talenti da tutta Italia, testimonianza della qualità artistica della manifestazione, della giuria e dello staff tecnico, ma anche della validità di questa iniziativa nel contesto sociale giovanile.” Nominiamoli tutti gli artisti che hanno partecipato a questa edizione di Fanote: Gli Ammoniaka di Pesaro, gli Athebustop di Pesaro, Marco Benedetti di Bastia (Perugia), i Maniglioni Antipanico di Pesaro, gli Officine Scaniconi di Prato (Firenze), i Tuman Town di Jesi, le Anime Libere di Fano, i Moloch di Guastalla (Reggio Emilia), gli Altrabanda di Napoli. Mercoledì 13 luglio ha avuto luogo la serata di premiazione, che ha visto l’esibizione dei noti Grammar School, cover band di rock internazionale anni ‘70 e ‘80. A tutti i gruppi che hanno partecipato è stata rilasciata una registrazione audio in formato digitale della propria esibizione, ad Athebustop, vincitore del riconoscimento come Miglior Gruppo, un compenso pari a 500 euro, mentre a Marco (Ammoniaka); Lorenzo (Maniglioni Antipanico), Alex (Anime Libere), Ueda (Ammoniaka), Pietro (Anime
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dall’alto in basso Claudio Donzelli e Miriqam, gli Altrabanda, gli Ammoniaka con Ale Mei, la platea
Libere), rispettivamente miglior cantante, bassista, chitarrista, tastierista, è stata offerta una borsa di studio all’Accademia di Musica Moderna comprendente un mese gratuito di lezioni private.
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sociale: leo club fano
La Biblioteca Federiciana si veste di nuovo
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Lo scorso 19 gennaio, presso il Teatro della Fortuna, il Leo Club Fano aveva organizzato una festa di carnevale assieme alla Fondazione Teatro, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche giovanili. La festa inaugurale del Carnevale 2008, ma con un “sapore” del tutto particolare: i proventi dell’iniziativa sarebbero stati destinati per il rimodernamento e l’ampliamento dei servizi della Biblioteca Federiciana. Tolte le spese di organizzazione, i proventi hanno raggiunto il traguardo sperato di 11.000 euro (grazie a 5.400 euro di biglietti più 4.600 euro di asta), ed ora, a distanza di appena 6 mesi, i lavori di riammodernamento sono stati compiuti. Sono stati previsti ben 68 posti, suddivisi in 5 tavoli per un utilizzo di studio individuale, dotati di scrivania singola, luce personale e pannello divisorio, ed in altri 5 tavoli adibiti a studio collettivo. Delle librerie flessibili hanno poi
lo scopo di suddividere le zone suddette in maniera temporanea, cosicchè, qualora in un secondo momento si volesse riorganizzare la suddivisione, la cosa sarebbe possibile. È stata realizzata l’elettrificazione di tutti i tavoli, per consentire l’utilizzo di pc portatili; pc fissi, invece, sono posizionati in un’apposita saletta, comunicante con le zone studio. Per poter usufruire di internet è stata prevista la predisposizione WIFI. In occasione di questo rinnovamento, vissuto con orgoglio da tutti i ragazzi del Leo Club, ed in particolar modo dall’ex Presidente Federico Migliori (ancora in carica al momento della prima gestione del service), il Comune di Fano ha finanziato la ritineggiatura del soffitto a cassettoni e delle pareti della sala di lettura, sita al secondo piano della Biblioteca Federiciana. L’inaugurazione è prevista per il 26 luglio.
Nella foto dell'interno una piccola anticipazione di come verrà allestita la sala studio, al momento della nostra andata in stampa ancora in fase di ultimazione.
Due occhi per chi non vede “la voce del cuore” un cane guida come fedele compagno di vita L’iniziativa “La voce del cuore”, serata di canto, danza e poesia che si è tenuta l’11 luglio alle ore 21:00 presso la Corte Malatestiana di Fano, è stata organizzata dall’Associazione Non solo Donna con la collaborazione del Leo Club Fano, è stata patrocinata dall’Assessorato alla Cultura
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del Comune di Fano e si inserisce nel progetto “Due occhi per chi non vede” dell’intero Distretto Leo 108° A, di cui naturalmente il Leo Club Fano fa parte. Scopo della serata, come dell’intero progetto, è quello di raccogliere fondi per l’acquisto, l’addestramento (presso la Scuola Leo di Lambiate) e la donazione di un cane guida ad un non vedente. La voce della serata è stata quella di Rodolfo Canestrini,
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al pianoforte Davide Panichi; Emanuele Manuelli è stato la voce recitante e ha presentato Claudio Petrelli. Il Centro Danza Vaganova di Fano ha animato la serata con scenografici balletti. La spesa totale cui far fronte per raggiungere l’obiettivo si aggira intorno ai 10.000 euro, e la serata di beneficenza che si è tenuta presso la Corte Malatestiana è servita per raccogliere un totale di 2600 euro, attraverso la vendita
di 368 biglietti al costo di 5 euro ciascuno, e grazie a 760 euro di offerte raccolte in busta chiusa. Durante la serata è intervenuta una ragazza non vedente di nome Michela, che scortata dal suo cane guida “Chicca” ha raccontato ai presenti la propria esperienza, e come le è cambiata la gestione del quotidiano da quando le è stata donata la sua fedele “compagna di vita”.
sociale
Un goal per il Mozambico Fano teatro della manifestazione “Due giorni per il Mozambico”, iniziativa organizzata dall’insegnante Carla Franz, da Giuseppe Cucuzza della Snamprogetti e dal dott. Antonio Astuti, a favore del progetto “ES.MA.BA.MA”, realizzato da Padre Ottorino Poletto, missionario comboniano che, assieme ad Alessandra Astuti, biologa, è impegnato personalmente in Mozambico. ES.MA.BA.MA. cioè Estaquinha, Machanga, Barada e Mangunde: le quattro missioni dell’Associazione fondata con
l’intento di aiutare a migliorare il futuro del Mozambico. L’Associazione ha a Beira la sua base operativa e sta portando avanti 3 progetti. Uno investe nella cultura, per garantire l’istruzione a circa 6500 alunni, esigenza basilare per il progresso. Un secondo progetto punta sull’assistenza sanitaria; ogni missione è dotata di un Pronto Soccorso e a Mangunde è attivo un autentico ospedale. Il terzo riguarda una scuola di agraria e diversi campi di coltivazione. Per supportare le missioni e la loro
attività benefica si sono organizzati il 27 giugno una mostra fotografica dedicata al Mozambico presso il comune di Fano, ed il 28 giugno, allo Stadio Mancini, un incontro di calcio tra la Nazionale Italiana Farmacisti Onlus e la squadra della Snamprogetti di Fano. Tutti i fondi raccolti sono stati donati infatti all’AIMO, Associazione Italiana Amici del Mozambico, che li destinerà al progetto ES.MA.BA.MA. Per chi volesse saperne di più: www.amicimozambico.org/esmabama.htm
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chiacchiere
I 7 vizi capitali… e il tuo qual è?
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A pensarci bene i vizi sono davvero tanti, ma quelli capitali sono “solo” 7. Sette come i re di Roma, come i nani di Biancaneve, come le meraviglie del mondo… Ma quanti di noi ricordano a memoria quali sono con esattezza questi 7 vizi capitali? 1. La Superbia, di chi si sente superiore e si aspetta sempre un riconoscimento per le sue doti meravigliose, vere o presunte che siano. 2. L’Accidia, della persona oziosa, quella che si adagia e si adatta a non fare niente, disinteressata verso se stessa e verso la vita. 3. L’Invidia, di chi si dispiace e si frustra della felicità e dei successi altrui. 4. L’Ira, di chi è estremamente suscettibile, e diventa furioso per qualsiasi sciocchezza. 5. L’Avarizia, della persona che risparmia per il gusto di risparmiare, senza averne bisogno e senza generosità alcuna. 6. La Gola, di chi esagera con i piaceri della tavola. 7. La Lussuria, di chi si abbandona lascivamente al piacere sessuale. Secondo la Chiesa quello peggiore tra i vizi capitali è la Superbia, il peccato con cui si sono macchiati Lucifero e Adamo, che si sono considerati allo stesso livello di Dio. L’invidia, invece, è quello che i nostri intervistati conoscono di più e ritengono più diffuso. Questa volta, per le nostre consuete chiacchiere in giro per la provincia, siamo andatinei negozi a chiedere a titolari e commessi –sempre immersi fra moda e lusso- quale dei sette peccati capitali fosse secondo loro il più diffuso e conosciuto, e quale quello che coglie loro stessi con le mani nel sacco!
Edelweiss Piersanti (Fossombrone) Posso dire con assoluta certezza che il più conosciuto, quello che mi viene subito in mente pensando ad uno dei vizi capitali, oggi è l’invidia. Soprattutto nel mondo del commercio, e in tutti i campi dove a fare da padrone è l’interesse economico, l’invidia è un sentimento molto diffuso. Per quanto riguarda la mia persona, invece, se devo dire quello in cui mi ritrovo di più è l’accidia. Sono un po’ blanda e svogliata quando non mi sento spronata da niente o da nessuno, e poi con questi giorni di caldo non si può non essere almeno un po’ accidiosi! Per quanto riguarda gli altri vizi, posso dire che personalmente non mi toccano, non sono né golosa né avara, arrabbiarsi occasionalmente non significa certo essere degli irosi, non sono affatto superba e la lussuria non la voglio nominare.. in fondo ho un negozio per bambini!
Roberto Nucci (Cagli) I sette vizi capitali di certo non me li ricordo tutti, anzi, così a bruciapelo me ne viene in mente solo uno. Quello che secondo me è il più conosciuto, quello che mi piace di più, anche se per un vizio non si può dire, è la lussuria! Oltre ad essere il più famoso tra i vizi, secondo me, è anche quello di cui mi sento più “colpevole”. Anche l’accidia è un vizio che mi appartiene. Mi piace
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oziare e non fare niente, abbandonarmi alla pigrizia. Uno che invece proprio non fa parte di me è l’ira, sono sempre molto calmo e tranquillo e non mi arrabbio mai! In generale, comunque, a pensarci seriamente, tra i sette vizi capitali quello più diffuso tra la gente penso che sia l’invidia. Io ho aperto il negozio da poco tempo, ma l’ho già riscontrata, purtroppo, intorno a me.
Assunta Melaccio (Fano) I 7 vizi capitali li conosco tutti. E quello che più mi colpisce in negativo è l’avarizia. Secondo me chi ce l’ha dovrebbe andare a nascondersi per la vergogna! Il modo di comportarsi che deriva dall’essere avari non è adatto per stare in mezzo alla gente. Metto allo stesso livello dell’avarizia anche la superbia. Secondo me da uno parte l’altro, perché essere avari significa pretendere e chiedere sempre di più di quello che si ha e si può ottenere, quindi la superbia a mio parere è una causa dell’avarizia. Io sono quello che sono e devo pretendere solo quello che posso ottenere. È un gioco di parole ma il concetto per me è questo. Personalmente, invece, il vizio di cui assolutamente non posso fare a meno e dove sono colpevole è la gola! Impazzisco per la nutella, ne potrei fare a meno ma non ce la faccio! Un vizio lontanissimo da me è invece l’invidia, penso che ognuno ha quello che si merita e quello che riesce ad ottenere in base a quello che vale. L’accidia sinceramente non sapevo bene cosa fosse, ma non mi riguarda, faccio un sacco di cose dalla mattina
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fino alla sera, senza fermarmi mai.
Elena Dimova (Pesaro) I 7 vizi capitali? Aiutami perché non sono italiana, li conosco ma non vorrei sbagliare perché non conosco bene la lingua! Beh, visti tutti insieme posso dire che quello che mi trova più colpevole, quello che mi caratterizza di più, è sicuramente l’invidia. Un po’ di sana invidia non credo che faccia troppo male, l’importante che sia invidia sana! Però cerco di rimediare a questo mio difetto con una grande qualità, quella di pensare sempre prima agli altri che a me stessa. A volte può diventare un difetto, perché mi capita di essere troppo generosa e quasi mi annullo, ma penso sempre prima all’altro che a me. L’invidia è anche il vizio più comune, quello più diffuso tra la gente: vedo invidia tra le donne, tra le ragazze che vengono in negozio e si guardano tra di loro, nel lavoro, nella quotidianità delle persone.
Monia Duranti (Urbino) Il vizio capitale che per primo mi balza in mente è l’invidia. Nella gente, per quello che posso notare in negozio e fuori. Se mi devo riconoscere in uno di questi vizi capitali, forse quello che mi colpisce di più è la gola, ma probabilmente sono anche un po’ troppo irosa! Magari senza esagerare troppo, ma a volte mi capita di lasciarmi andare un po’ troppo
alla rabbia. Una cosa che invece non sono affatto è avara. Mi è capitato inoltre di notare, con l’avanzare dell’età, di essere più accidiosa, mi stanco prima e mi lascio facilmente andare alla pigrizia!
Massimo Salucci (Fano) Se devo essere sincero penso che tutti questi 7 vizi capitali siano abbastanza diffusi nella società. Probabilmente con pesi diversi, ma sono tutti abbastanza presenti tra la gente. Farei una distinzione tra le persone comuni e quelle con ruoli più potenti. Per quanto riguarda la gente comune penso che quello che li colpisce di più sia l’avarizia, come anche l’invidia e la gola. Se invece parlo di persone che hanno un ruolo di potere, penso magari ad un politico, per esempio, posso dire che il vizio che più lo può colpire è soprattutto la superbia, ma anche l’avarizia. Tra tutti quello meno diffuso mi sembra l’ira, perché meno comune è lasciarsi andare alla rabbia. Per la mia persona, invece, è la gola uno di quelli che più mi caratterizza. Sono abbastanza goloso, magari non per quanto riguarda i dolci o quant’altro, ma perché mi piace mangiare bene e cerco sempre cose ricercate. Per il resto sono una persona abbastanza normale e comune, non credo di avere un vizio specifico e soprattutto non credo che uno di questi 7 vizi capitali mi appartenga in modo evidente.
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chiacchiere È emergenza sicurezza?
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C’è tanta differenza tra la sicurezza reale di un luogo e la sicurezza percepita dalla gente. La prima è fatta di dati e di numeri. La seconda è il clima che si respira tra la gente, è quella che spiega quanto ci si sente sicuri tra le vie del proprio paese, tra le mura di casa o sui mezzi pubblici. È vero che la sicurezza percepita è inferiore rispetto a quella reale, che episodi di cronaca nera particolarmente crudi rimbombano a gran voce nei telegiornali e generano frequentemente allarmismi tra la gente. Ma è altrettanto vero che i cittadini, ormai, non si sentono tanto sicuri nemmeno a casa propria. Sono le province di maggiori dimensioni a dare segnali di difficoltà, mentre nei centri minori il trend è in salita, ma il fenomeno resta contenuto. L’ allarme c’è, le person e si sentono meno sicure, anche qui da noi. La soluzione che chiedono è di sentirsi più protetti dalle forze dell’ordine e avere più informazioni possibili sul fenomeno.
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Roberto Panunzi (Fossombrone)
Maria Luisa e Mirella Pugliani (Fano) Noi a Fano ci sentiamo ancora sicure. Sentiamo per televisione le truffe di cui sono vittime sempre gli anziani, ma per fortuna a noi non è mai successo niente. Stiamo attente e seguiamo tutti i consigli che ci danno anche nella nostra famiglia, ma per ora l’unica seccatura sono tutte le telefonate degli operatori che vogliono farti cambiare compagnia telefonica. Quando qualcuno suona alla porta – dice Maria Luisa – io controllo sempre dallo spioncino per vedere chi è, perché tutti i miei famigliari hanno la chiave di casa e loro si raccomandano sempre di non aprire a nessuno. Si sentono tante cose – interviene la sorella, Mirella – ma gravi furti o truffe sono rari nel centro dove siamo noi. L’unica cosa che ci è successa – dicono entrambe sorridendo al ricordo – sono dei furti al mercato, dove per ben 4 volte sono riusciti a rubarmi il portafoglio dalla borsa senza che me ne accorgessi, ma c’erano pochi soldi dentro.
La criminalità negli ultimi anni è sicuramente cresciuta troppo, troppe persone sono venute in Italia senza voglia di lavorare, allora io dico “ben vengano” le nuovi leggi che il Governo sta varando. E anche le telecamere in giro per le città, perché credo che chi non ha nulla da nascondere non avrà problemi ad apprezzarne l’installazione. Qui a Fossombrone c’è tanta polemica sulle telecamere nuove che hanno istallato nel corso principale, invece secondo me sono importantissime, perché spaventano sia il piccolo delinquente che il grosso, e danno alle forze dell’ordine più possibilità di trovare chi delinque. Noi come negozio abbiamo subìto tre furti durante la notte e due con destrezza durante il giorno, con noi dentro, più i vari furtarelli che nemmeno te ne accorgi, cappelli, magliette, oggetti che alla sera ci accorgiamo mancanti. Ormai anche nei piccoli paesi non c’è più sicurezza, sono finiti i tempi in cui in paese ci si conosceva tutti, ormai c’è più gente di fuori che del posto. Io tra l’altro sono il coordinatore dei commercianti del centro storico di Fossombrone, e noi abbiamo dovuto organizzarci autonomamente per attuare una vigilanza in servizio notturno. Come associazione abbiamo assunto una guardia privata, che da quattro anni controlla la zona per qualche ora la notte, così la zona è più tranquilla e, anche se non abbiamo risolto tutti
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i problemi, almeno di notte c’è stato un calo drastico nel numero di furti.
Jury Truffelli (Cagli) Io penso che in Italia ci siano senz’altro l’allarme e tutti i problemi che derivano dalla mancanza della sicurezza per i cittadini. Penso anche, però, che sia un errore attribuire integralmente il pericolo e il problema all’immigrazione. Secondo le ultime notizie di cronaca che si possono leggere sui giornali, i corleonesi, i camorristi campani più potenti della malavita organizzata, sono di nuovo liberi di riorganizzare, e silenziosamente, il lavoro interrotto anni fa dagli arresti compiuti dalla polizia e dalle forze dell’ordine. Ma nessuno parla di questo. L’immigrazione è un fenomeno strutturale, i paesi più evoluti lo hanno capito da tempo e si sono adoperati a piene forze con e per l’integrazione. L’esempio della comunità albanese è calzante: sono arrivati per primi e dopo l’ondata di criminalità che li ha visti protagonisti, hanno ottenuto per primi il raggruppamento familiare. Con la famiglia al seguito, i crimini commessi dalla comunità albanese sono drasticamente diminuiti.
Federico Talamelli (Calcinelli) Il problema della scarsa sicurezza secondo me c’è eccome, anche qui nei piccoli centri come Calcinelli. Per risolverlo si dovrebbe
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essere più presenti con le forze dell’ordine nelle strade. Per esempio, nel mio negozio alcuni ladri sono entrati scassinando la porta d’entrata in pieno giorno, a mezzogiorno di lunedì mattina. Non hanno rubato niente perché la cassa viene svuotata ogni sera, ma l’esempio è sintomatico C’è poca informazione, nei giornali dovrebbe esserci più spazio per informare i cittadini sulla sicurezza, qualsiasi campo riguardi, invece di tutte quelle notizie su Corona e i suoi amici. Anche per la raccolta differenziata c’è poca informazione, dovrebbe essere incentivata per evitare problemi di sicurezza ambientale.
Manlio Marta (Pesaro) Andrea Corsini (Pesaro) Sicuramente quello della sicurezza è un problema concreto e presente – dice Manlio – solo un paio di anni fa tenevo tutte le finestre di casa aperte, la chiave nella porta. Oggi mi fido di meno. Nonostante questo penso che in piccole città come la nostra, il grido all’emergenza sia esagerato, a me personalmente non è mai successo niente, ma sono un uomo ben piazzato e credo che difficilmente uno scippatore possa cercare di derubare uno come me. I veri protagonisti di questo allarme sicurezza, quelli più esposti al problema, sono gli anziani. Sono loro l’elemento debole
da proteggere da furti e soprattutto da tutti i tentativi di truffa che si sentono in giro. Qui nel lungomare di Pesaro, nel mio locale ma anche in tutti quelli della zona - continua Andrea – non è mai successo niente. Ma probabilmente è proprio perché ci troviamo sul lungomare, che è una zona molto trafficata e frequentata ad ogni ora, anche durante la notte. E comunque le forze dell’ordine passano spesso a pattugliare la zona, e con questo elemento ci sentiamo ancora più sicuri.
Iole Falario (Urbino) Viaggio ogni settimana con il treno per tornare a casa, e non mi è mai successo niente durante uno di questi viaggi. In treno però mi è capitato spesso di vedere carabinieri o forze dell’ordine che effettuavano controlli alle persone, soprattutto agli stranieri. Ora studio a Urbino, ma ho vissuto anche a Bologna, e per quanto in generale non ho mai avuto paura nemmeno quando ero lì, mi rendo conto della differenza tra le due città. Urbino è molto più tranquilla dal punto di vista della sicurezza. Infatti a Bologna mi è capitato anche di venire scippata, anche alcuni miei amici hanno avuto esperienze poco piacevoli, mentre ad Urbino mi sento tranquilla. Esco la sera più serena, anche sola a volte, e anche i miei amici e le persone che ho conosciuto non mi sembra che abbiano un atteggiamento di paura o di allarme.
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sicurezza: caccia
Come evitare gli incidenti a cura del Presidente della Federazione Italiana Caccia di Fano, Paolo Antognoni Completiamo il percorso “Caccia sicura” con questo terzo appuntamento dedicato ai consigli utili ad evitare incidenti quando si ha a che fare con le armi da caccia ed il loro utilizzo: • tenere le armi in casa distanti dai minori, riposte in armadietti di sicurezza appositi, scariche e possibilmente smontate; • quando si esce di casa con un’arma metterla all’interno di un apposito astuccio, senza abbandonarla mai incustodita all’interno dell’automobile, perché qualora dovessimo subirne il furto saremmo perseguibili penalmente per abbondono d’armi; • quando si è terminata l’azione di caccia aprire l’arma, verificare che sia scarica e riporla nella sua custodia; • quando si rientra in casa pulire l’arma e riporla nuovamente in luoghi indenni da eventuali utilizzi da parte di persone non abilitate, ma solo dopo aver verificato nuovamente il fatto che sia scarica; • essere sempre presenti a se stessi, evitando di bere o mangiare molto; • evitare nella maniera più assoluta di rivolgere le canne del fucile verso le persone, come pure evitare certe esibizioni di tiro al bersaglio di oggetti inerti quali barattoli, bottiglie, etc, perché una disgrazia può sempre essere a portata di mano; • scaricare l’arma quando si percorrono terreni scoscesi e passaggi difficili; • il fucile non è un bastone, quindi non appoggiarsi ad esso neppure
quando è scarico; • evitare di recarsi a caccia in gruppi numerosi, non essere mai più di due o tre; • durante le soste di caccia tenere sempre aperto il fucile, scarico e sotto controllo; • durante l’attraversamento di un bosco proteggere il grilletto mettendo la mano sopra il ponticello dell’arma; • astenersi sempre dallo sparare ad un selvatico, se non si ha davanti a sé la massima visibilità, ricordando sempre che un pallino a 100 metri non abbatte un selvatico, può sempre accecare una persona! • non sparare mai contro frasche che si muovono; • non sparare contro muretti, rocce o altri materiali duri perché i pallini rimbalzano prendendo le direzioni più imprevedibili; • evitare di portare il fucile in posizione orizzontale, va sempre rivolto con le canne verso l’alto; • prima di sparare valutare sempre la situazione globale di sicurezza, senza perdere la calma; • quando si spara con cartucce a palla, quindi non ad uccelli ma a cinghiali o caprioli, ricordarsi sempre che si spara verso terra e che quindi possono verificarsi rimbalzi; • evitare di lasciare in giro anche una sola cartuccia, e se avete l’abitudine di caricarle da soli tenete ben chiusi polvere ed inneschi; • tenere sempre a mente che è meglio non abbattere un selvatico piuttosto che rischiare di ferire un amico!
Coppie: attente agli imprevisti! a cura di Alessandro Giuliani, Vigilar s.r.l. (alessandro.giuliani@vigilar.it) È arrivata l’estate e con essa la voglia di evasione… Come al solito aumenta il lavoro per le agenzie investigative locali, che vedono in agosto e settembre i mesi in cui si ricevono più incarichi, poiché succede che mariti o mogli si accorgano durante il periodo di ferie di strani sms o telefonate ad orari improbabili del proprio consorte, così che, al rientro, decidono di approfondire la cosa con un’indagine investigativa, che, nella maggior parte dei casi, ha un riscontro positivo… Nel riprendere le normali abitudini lavorative si moltiplicano gli incontri che le agenzie investigative possono documentare anche fotograficamente e tale documentazione potrà essere utile in caso di una separazione, sia consensuale che giudiziale. Ma quanto costa fare un’indagine? Il costo orario varia tra ¤ 40/45 all’ora ad operatore, inoltre viene richiesto un rimborso spese chilometrico di ¤ 0,60/0,65 più un eventuale rimborso delle spese sostenute per l’indagine (ingresso in discoteca, pranzi o cene al ristorante ed eventuali pernottamenti in hotel, se indispensabili). La prima fase dell’indagine, successiva al contatto telefonico, è la più delicata e riguarda l’incontro con il Cliente, il quale espone il più specificatamente possibile quelle che sono le proprie necessità e gli obiettivi che intende raggiungere, quindi si individuano insieme gli sviluppi operativi, a seconda delle abitudini della persona sottoposta al controllo. A fine indagine, se necessario, per far valere e/o difendere un diritto in sede giudiziaria, l’agenzia provvederà a redigere un rapporto informativo corredato di fascicolo fotografico, e a consegnarlo al Cliente o al suo Legale di fiducia. Inoltre, se richiesto, gli operatori potranno essere citati come testimoni di fronte al Giudice.
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sport
In festa con la scherma
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Oltre settanta concorrenti hanno dato vita, nella Pista Polivalente in zona Sassonia (Fano), alla prima edizione del “I° Trofeo Città di Fano” manifestazione promozionale organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Fanum Fortunae Scherma”, con la quale ha partecipato alla “V Giornata dello Sport”, indetta dal Coni. La manifestazione si è articolata per l’intera giornata vedendo susseguirsi in pedana atleti dai cinque ai dodici anni, provenienti dalle regioni di Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e Lazio. Nelle varie categorie si sono imposti: Alessandro Itto della Sef Stamura Ancona (nati 2002 - 2003 2001), Vittorio Nasini dell’Accademia della Scherma Fermo (2000), Michelangelo Vallasciani dell’Accademia della Scherma Fermo (1999), Marco Mastrandrea della Galassport Campobasso (1998), Valerio Fania della Galssport Campobasso (1995 – 1996 – 1997). Gli atleti di casa della “Fanum Fortunae Scherma” si sono confrontanti al meglio con i loro avversari, classificandosi: nella categoria 2000 Cecchini Pietro
terzo e Valentini Aldo quarto; nella categoria 1999 Manocchi Matteo nono nella categoria 1997 Spelta Enrico sesto. In Contemporanea al torneo, nel pomeriggio, si è disputata la “Super Coppa Fanum Fortunae Scacciapensieri” organizzata in collaborazione con l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Scacciapensieri” di Fano. In questa manifestazione hanno incrociato le lame tutti i neofiti che hanno voluto provare l’emozione di salire in pedana. Tra i partecipanti non vi erano solo fanesi, ma anche bambini provenienti da Napoli, Perugia, Torino, che hanno passato nella nostra città una giornata di festa. La prima “Super Coppa Fanum Fortunae Scacciapensieri” è stata vinta da Massimo Ballarani, che ha piegato alla tenace resistenza di Iacopo Alunni Proietti (secondo) e di Sabrina Albrizio e Giovanni Ventura ( terzi a pari merito); hanno partecipato anche Matteo Camilucci, Antonioli Alex, Manocchi Matteo e Elena Alunni Proietti. I bambini sono stati premiati da Enrico Battisti, Vice Presidente dell’Associazione Sportiva
a cura di Evelina Langella
Dilettantistica “Scacciapensieri”, che li ha omaggiati di simpatici gattini di peluche e medaglie, sottolineando che non conta chi vince, ma chi gioca! Sono stati inoltre attribuiti i seguenti premi: alla società più numerosa e al più piccolo atleta; il premio di squadra è stato attribuito all’Accademia della Scherma Fermo presente alla manifestazione con un organico particolarmente consistente. La Coppa Baby è stata attribuita a Petrelli Filip, fermano di appena 4 anni. Al termine della giornata Evelina Langella, che cura il settore tecnico dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Fanum Fortunae Scherma” ha donato un oggetto ricordo a Salvatore Limone, che è stato il suo Maestro di scherma. L’Associazione Sportiva Dilettantistica “Fanum Fortunae Scherma” augura a tutti buone vacanze! Ritornando da queste, sarà carica di energia ed entusiasmo per riaprire i corsi di scherma agli inizi di settembre, per tutti i bambini dai 5 anni in su! Chi volesse avvicinarsi a tale disciplina può contattare il numero 339.43.26.575, oppure visitare il sito www.fanoscherma.it
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alma juventus ginnastica fano
Alle nazionali! Nelle foto alcune delle categorie premiate Grandi successi per l’Alma Juventus Ginnastica Fano, anche quest’anno sia il settore agonistico che quello promozionale hanno portato la città di Fano alla ribalta nel mondo della ginnastica artistica. Dopo aver rodato i motori nella prima prova della stagione FGI con una bella gara di Coppa Italia Interprovinciale, 2°classificata la squadra femminile di Seconda Fascia, e 3° classificata la squadra mista di Terza Fascia, l’A.S.D. Ginnastica Alma Juventus Fano “Mik-Maior”, si è riconfermata anche nella gara regionale di Coppa Italia. La squadra femminile ha conquistato un meritatissimo terzo posto; grande successo anche per la squadra maschile Seconda Fascia con un brillantissimo primo posto, qualificatasi così alla fase nazionale che si terrà nella città di Fiuggi. Ma i successi non finiscono qui. Grande exploit nel Trofeo prime gare regionale tenutosi a Sirolo, dove l’A.S.D. Alma Juventus “MIk-Maior” ha letteralmente sbancato, sia con le ginnaste della Prima Fascia sia con quelle della Seconda Fascia, qualificatesi anch’esse alla fase nazionale. Presso la palestra
della F.G.I. di Fermo ha avuto luogo la fase regionale del mare di ginnastica, ultimo appuntamento della stagione agonistica: superba la prova dell’A.S.D. Ginnastica Alma Juventus Fano nelle gare interprovinciale e regionale femminile. Ecco i risultati: Balestrini Adria 2°classificata al suolo; Mascarucci Chiara 2°classificata alla trave; Ducarini Margot 2°classificata al minitrampolino. È toccato poi ai maschi esibirsi: Pietrucci Filippo 2°classificato assoluto Seconda Fascia, Del Bene Daniele 5° nella classifica assoluta Seconda Fascia; Lucarelli Alessandro Prima Fascia 2°classificato al minitrampolino, 4°classificato al suolo e 5°alle parallele pari. Passano il turno alla fase nazionale di Fiuggi i primi cinque classificati. Così entrambe le formazioni fanesi hanno acquisito il diritto a partecipare alla fase nazionale. Alcune di queste ginnaste hanno partecipato anche alle competizioni di ginnastica artistica UISP: il volo dell’A.S.D. Alma Juventus è planato sul tetto più alto: 1°classificata Elena Giambartolomei per la categoria Senior Mini Prima Tre, Balestrini Adria e Ducarini Margot rispettivamente 1° e 2°classificata per la categoria Junior Mini Prima Quattro e Mascarucci Chiara 2°classificata per la categoria Junior Prima Categoria, Zuccarini Irene 3° classificata per la categoria Allieve Mini Prima Tre. Buoni piazzamenti si sono avuti anche per le ginnaste Bertulli Samanta, Benedetti Ester, Mainardi Elena, Maraschi Michelle e Pucci Susanna. Infine, il fiore all’occhiello della nostra
associazione sportiva: il settore agonistico femminile diretto dal qualificato tecnico Martinelli Matteo. Le ginnaste del settore agonistico (Giacci Agnese, Luzi Arianna, Michelini Costanza, Tintori Chiara) hanno centrato un 3° posto nella prova di serie C tenutasi a Porto San Giorgio e d un 4° posto nella gara interregionale tenutasi a Fermo. Soddisfatti i Direttori Tecnici, proff. Cocciaro Giuseppe e Piccoli Angela, che più volte hanno sottolineato l’impegno, lo spirito di sacrificio e di solidarietà che esiste fra i ginnasti. Un plauso quindi va agli istruttori, che con la loro professionalità sono riusciti a far sì che tutto questo possa essersi verificato. Per coloro che volessero provare l’emozione di una disciplina altamente spettacolare, aperta a tutti i bambini dai 3 anni in su, sia maschile che femminile, rivolgersi presso la Palestra societaria Ginnastica Alma Juventus Fano - via del Commercio (zona ex zuccherificio) dal lunedì al venerdì a partire dal 15 Settembre 2008 dalle ore 17.00 alle ore 19.00. I corsi riprenderanno mercoledì 1 Ottobre 2008.
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sport
Divertimento in mare
Qui in basso: per trascorrere qualche ora di divertimento al largo, la Sea-Doo offre una sella confortevole per cavalcare le onde in tutta sicurezza. Nella pagina a fianco: il divertimento raddoppia su questa Yamaha biposto. E nel riquadro: questa monoposto standup ben si adatta alle competizioni sportive e richiede un’adeguata preparazione fisica. I meno esperti potranno riconoscere la moto d’acqua dalla guida in piedi.
a cura della G Promotion
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Acquascooter, aquabike, watercraft, jet ski o moto d’acqua: chiamatele come volete, ma questi veicoli acquatici a motore simili ad una motocicletta sono sicuramente la più attraente e divertente novità della motonautica introdotta a partire dagli anni ’80 nel nostro Paese. Prestazioni adrenaliniche, comfort di guida e versatilità di impiego: sono queste le caratteristiche che hanno reso le aquabike un mezzo così diffuso in Italia. Il nostro litorale ha incontrato per la prima volta le moto
d’acqua nel 1996 ospitando la prima edizione del Gran Prix della città di Fano: questa manifestazione è cresciuta negli anni, grazie anche alla collaborazione con la Federazione Italiana Motonautica, e da cinque anni trova ampio spazio nella location poliedrica del SuperQuadShow. L’espansione del settore è stata in parte frenata dal decreto legislativo n. 171 del 18/07/2005 che ha stabilito l’obbligo della patente nautica per condurre moto d’acqua di qualsiasi cilindrata, modificando la precedente
normativa che permetteva a tutti i maggiorenni di guidare un acquascooter, con potenza limitata, senza la necessità di alcuna abilitazione. Se l’applicazione turistica può aver subito delle limitazioni da questa normativa, in costante crescita è oggi l’utilizzo dei mezzi sia nell’ambito della sicurezza che nel settore sportivo, in cui equilibrio e forza fisica del pilota dominano e guidano il mezzo. “Fano e le moto d’acqua sono un binomio inossidabile”, parola dello stesso Presidente FIM Vincenzo
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Ski
Runabout
Iaconianni; anche quest’anno la nostra città è stata scelta per aprire la stagione agonistica delle jet ski, con un appuntamento raddoppiato rispetto alle precedenti edizioni. Il 19 e 20 aprile, durante il salone nautico Fano Yacht Festival, è partito il Campionato Italiano Endurance mentre il 26 e 27 aprile ha debuttato il Campionato Italiano Ski e Runabout nell’ambito del SuperQuadShow. Le due categorie del Campionato nascono dalla distinzione tra due tipologie di aquascooter; sono dette ski quelle moto d’acqua monoposto che si guidano in piedi. Sono sicuramente le più faticose da condurre, perché occorre un eccellente allenamento fisico e tanto equilibrio per andare forte. La cilindrata massima per questa categoria è di 1.100 cc, con una velocità che arriva a superare i 100 km/h. Per partecipare al Campionato Italiano il limite minimo di età è 18 anni e possono essere condotte solo con patente nautica al di fuori dell’ambito agonistico. Con l’indicazione runabout
s’identificano, invece, i mezzi più grandi che si guidano prevalentemente da seduti; sono gli acquascooter più diffusi perché possono ospitare fino a tre persone. La cilindrata per i mezzi runabout va dai 2.000 cc fino a un massimo di 2.800 cc per le motorizzazioni a 4 tempi, per una velocità che supera i 110 km/h. Sono le moto prevalentemente impiegate per le gare di durata (endurance) e nelle operazioni di salvataggio. Grazie alla propulsione a idrogetto con elica blindata, i mezzi runabout permettono un avvicinamento agevole alle persone in difficoltà, garantendo la possibilità d’interventi tempestivi. Proprio uno di questi mezzi è stato impiegato dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Fano nell’ambito di un’iniziativa sperimentale iniziata nell’estate 2007: la moto d’acqua GC L20, completamente equipaggiata per gli interventi di soccorso in mare, è una vera barella galleggiante. La Capitaneria di Fano è stata la prima Guardia Costiera in Italia ad adottare una moto d’acqua
che è stata utilizzata per le operazioni di soccorso in mare e per la normale attività di pattugliamento sulle nostre coste. Se vi abbiamo incuriosito e se volete approfondire il fenomeno moto d’acqua, vi segnaliamo i prossimi appuntamenti utili per assistere alle competizioni di campionato: per le gare di Circuito la tappa conclusiva sarà i prossimi 6 e 7 settembre ad Ostia, mentre il Campionato FIM Endurance concluderà il suo tour a Genova l 5 ottobre. Per tutte le news e gli approfondimenti, invece, vi rimandiamo all’unica rivista di settore, Motod’acqua Magazine, punto di incontro per gli amanti del settore; il bimestrale garantisce un’informazione precisa e affidabile, presentando gli ultimi modelli e gli eventi italiani ed esteri per appassionati ed amanti delle moto d’acqua.
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a cura di Clara Gregori
statistiche
La Provincia è prima in longevità!
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Dai più recenti dati Istat, la Provincia di Pesaro e Urbino detiene il primato per quanto riguarda la durata dell’età media di vita: sono infatti più di 3800 gli ultranovantenni che risiedono nel nostro territorio provinciale di fronte a poco più di 350 mila abitanti complessivi. Le Marche quindi, con questo record provinciale, si confermano la regione più longeva d’Italia, dove gli uomini possono sperare di superare i 78 anni e le donne di arrivare agli 84. La stima della speranza di vita alla nascita, secondo gli ultimi dati, è notevolmente cresciuta e la differenza tra i due generi, rimanendo comunque elevata, si assottiglia sempre di più. Che cos’è la speranza di vita? È il numero medio di anni che una persona può aspettarsi di vivere al momento della sua nascita in quel paese, in base ai tassi di mortalità registrati nell’anno considerato. La speranza di vita costituisce uno dei parametri più significativi delle condizioni sociali, economiche e sanitarie di un paese. Ai livelli minimi, per quanto riguarda il territorio nazionale, troviamo, per quanto riguarda gli uomini, la Campania, con una speranza di vita di 77.4 anni, con un divario superiore al mezzo anno nei confronti delle regioni che immediatamente la precedono. Tra le donne, solo Campania e Sicilia, con 82.9 anni, detengono una speranza di vita alla nascita inferiore agli 83 anni. La nostra provincia detiene quindi un record per quanto riguarda la longevità: nei comuni di Fano, Pesaro e Urbino l’età media, come si evince dalla tabella, è di circa 44 anni. I picchi più alti, con un’età media
che arriva fino ai 50 anni, si hanno nei comuni di Borgo Pace, Cantiano e Serra Sant’Abbondio. Età media 43 – 44 comuni di Pesaro, Fano, Urbino, Gabicce Mare, Mombaroccio, San Costanzo, Marotta, Piagge, San Giorgio di Pesaro, Orciano di Pesaro, Mondavio, Barchi, Fossombrone, Montefelcino, Sassofeltro, Mercatino Conce, Auditore, Montegrimano, Maiolo, Novafeltria, Sant’Agata Feltria, Pennabilli, Carpegna, Belforte all’Isauro, Sant’Angelo in Vado, Piobbico. Età media 45 – 47 comuni di Calsteldelci, Montecopiolo, Monte Cerignone, Macerata Feltria, Sassocorvaro, Tavoleto, Mercatello sul Metauro, Apecchio, Cagli, Frontone, Fratte Rosa, Pergola, San Lorenzo in Campo. Età media 48 – 50 comuni di Borgo Pace, Cantiano, Serra Sant’Abbondio.
Nella cartina: Età Media Divisa per comuni nella Provincia di Pesaro e Urbino.
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I bimbi stranieri nelle scuole sono sempre di più
statistiche
Quanti ancora sognano di dire “Sì, lo voglio”? Crescono i divorzi in Italia. In dieci anni, dal 1995 al 2005, secondo l’ultima indagine dell’Istat, i divorzi sono aumentati del 74%. Nel 2005 l’Italia ha registrato infatti 47.036 divorzi (il 4,3 % in più rispetto all’anno precedente), vale a dire che, a fronte di mille matrimoni celebrati durante l’anno, 151 coppie hanno divorziato. I matrimoni “scoppiano” di più al Nord che al Sud: nel 2005 si contano 4 divorzi ogni mille coppie coniugate del Settentrione contro 1.8 divorzi nel Mezzogiorno. La regione che detiene il record è la Liguria: 5,8 divorzi su mille coppie. Seguono la Valle d’Aosta (5,6) e il Lazio (4). I valori più bassi se li aggiudicano la Basilicata con 1,2 divorzi, la Calabria con 1,4 e la Puglia con 1,6. L’età media del matrimonio quando entra in crisi è di 14 anni, ma ben un quarto delle separazioni riguarda unioni che durano da meno di sei anni. Nonostante questi dati così scoraggianti, sono ancora tante le coppie che decidono di coronare il loro amore con il tanto sospirato matrimonio. E nelle tre città più importanti della nostra Provincia? Quante di quelle ragazze che sognavano ad occhi aperti il matrimonio con il principe azzurro hanno reso realtà il loro desiderio? Dai dati in nostro possesso (ottenuti dagli uffici anagrafici e statistici dei comuni) scopriamo che nella nostra provincia ancora si sogna e ancora ci si sposa: il calo drastico nazionale non ci ha colpiti poi più di tanto e i divorzi così aumentati non hanno frenato in modo sensibile il numero dei matrimoni celebrati nei nostri comuni. Nozze
Fano
Pesaro Urbino
2005
211
367
111
2006
214
327
123
2007
239
328
98
2008
43
145
49
Nel 2008 i dati sono fino a giugno.
I registri di classe delle scuole italiane riportano 166 nazionalità diverse. L’ondata di alunni stranieri non si arresta, 574 mila nell’anno scolastico in corso e si prevede che nel 2011 i bambini stranieri nelle scuole saranno un milione. Dai dati del Ministero dell’Istruzione si evince che a livello nazionale rappresentano poco meno del 6% degli iscritti, ma in molte province del centro nord raggiungono concentrazioni record, fino al 14%. A Fano, all’inizio dell’anno scolastico 2006/2007 (dati forniti dall’Assessorato ai Servizi Educativi del Comune di Fano, quelli dell’a.s. appena concluso non sono ancora disponibili), tra Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di Primo Livello, la presenza era di 421 alunni stranieri. Le provenienze sono molto diversificate: secondo dati raccolti nella sola città di Fano, gli alunni frequentanti le scuole hanno origini riconducibili a 49 stati differenti. In testa gli albanesi, con circa 160 iscritti, seguono i marocchini con 65, i tunisini con 45 e i rumeni con 22. A Fano, come ci conferma lo stesso assessore ai Servizi Educativi, Gianluca Lomartire, sono nati da tempo centri interculturali, luoghi in cui si progettano politiche volte a far conoscere sia la cultura del paese ospitante che di quello ospitato. Il C.R.E.M.I. (Centro di Ricerca e Mediazione Interculturale) collabora, per aiutare in modo concreto l’integrazione linguistica e culturale dei bambini stranieri, con facilitatrici linguistiche provenienti da Albania, Marocco, Moldavia, Olanda, Cina e Romania, che si occupano di accompagnare i bambini stranieri e sostenerli nell’inserimento scolastico. Per maggiori informazioni: tel. 0721 887603 _ www.cremi.it cremi@comune.fano.ps.it
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curiosità
Sarà maschietto o femminuccia? Da sempre uno dei desideri dei futuri genitori è stato quello di poter sapere prima possibile il sesso del loro nascituro. Chissà se sono a conoscenza che, a decidere il sesso dei piccoli, è notoriamente l’uomo, con il suo cromosoma X (femmina) o Y (maschio)? E poi, secondo voi, è possibile favorire in modo naturale una via piuttosto che l’altra? Possono mamma e papà fare qualcosa per portare le probabilità verso un sesso piuttosto che un altro? Secondo alcune teorie sì, ma… nessuna è scientificamente provata. Navigando in internet, ascoltando leggende metropolitane o i rimedi della nonna, sembra che se programmi il rapporto prima dell’ovulazione avrai un maschio, dopo una femmina. Anche l’alimentazione sembra possa determinare il sesso: se mangi alimenti ricchi di sodio e potassio concepirai un bimbo, con molto calcio invece una bimba. Un altro fattore che pare incida è rappresentato dalle fasi lunari: con la luna crescente si hanno più probabilità che nasca femmina, con la luna calante un maschio. Un altro consiglio è mettere una borsa di ghiaccio sui testicoli dell’uomo prima del concepimento: nei coccodrilli pare faccia risultare
più probabile avere un maschio… mentre per l’uomo sembra solo una pericolosa tortura! Fiocco rosa o fiocco azzurro insomma? Forse sarebbe più bello lasciar fare alla natura il suo corso… Le nascite nelle città delle nostre province sono sempre tante, ma vediamo nel dettaglio quelle nelle tre città più importanti della nostra: Fano, Pesaro e Urbino. Quanti bimbi sono nati negli ultimi anni, e di questi quanti maschietti e quante femminucce?
Fano
Totale nati
M
F
2005
429
219
210
2006
572
304
268
2007
604
335
269
2008
113
62
51
Nel 2008 i dati sono fino a marzo.
M
F
Urbino Totale nati
M
F
2005
788
425
363
2005
158
79
79
2006
772
412
360
2006
205
97
108
2007
783
417
366
2007
179
83
96
2008
189
105
84
2008
94
46
48
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Pesaro Totale nati
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Rubriche il Commercialista Regione Marche: contributi alle piccole e medie imprese La Regione Marche ha approvato i fondi da destinare alle piccole e medie imprese artigiane ed industriali che effettuano investimenti tecnologici in macchinari ed attrezzature al fine di adeguarsi agli standard europei di produttività ed innovazione.
• Servizi amministrativi, tributari e del Lavoro; • Assistenza alla redazione di pratiche per contributi ed agevolazioni; • Consulenza del lavoro e in materia societaria; • Controllo di gestione e di Pianificazione; • Visure e certificazioni. Stefano Eusebi rag. commercialista/revisore contabile Elisabetta Corsaletti consulente del lavoro Fabrizio Festini consulente aziendale Studio Eusebi & Associati s.r.l. via Einaudi, 24 61032 Fano (PU) Italia tel. +39 0721 856311 fax +39 0721 856132 info@eusebiassociati.it www.eusebiassociati.it
Soggetti beneficiari Micro e piccole imprese artigiane e micro, piccole e medie imprese industriali aventi sede operativa nella regione Marche. Tipologia di progetti Le risorse messe a disposizione dalla Regione Marche verranno erogate tramite contributi in conto capitale da destinare alle imprese che hanno investito in almeno uno dei seguenti ambiti: • Acquisto di macchinari elettronici gestiti da computer in grado di innovare il ciclo produttivo. I beni sono innovativi se apportano significativi miglioramenti al processo produttivo in termini di qualità e/o produttività; • Acquisizione di hardware e software per la progettazione e la produzione, nonché per la creazione o l’implementazione delle reti intranet; • Progettazione e realizzazione ad hoc, attraverso commesse esterne, di macchinari, sistemi e linee di produzione ad alta tecnologia, per soddisfare le esigenze di innovazione di processo e/o di prodotto. Spese ammissibili Relativamente agli interventi di cui sopra, sono ammissibili
a contributo le seguenti spese: • Spese di progettazione: per l’intervento di progettazione e realizzazione ad hoc – attraverso commesse esterne – di macchinari, sistemi e linee di produzione ad alta tecnologia volte a soddisfare le esigenze di innovazione di processo; • Acquisto di macchinari innovativi: sono considerati tali i macchinari, nuovi di fabbrica, gestiti da computer, utilizzati per la produzione e la progettazione, capaci di innovare il ciclo produttivo e migliorare la qualità del prodotto; • Acquisto di hardware e software: è ammissibile l’acquisizione di hardware e software per la progettazione e la produzione, nonché per la creazione o l’implementazione delle reti intranet; • Spese per la realizzazione della rete intranet; • Spese per attrezzature innovative: vi rientrano esclusivamente i costi per l’equipaggiamento dei veicoli tecnici speciali ammessi a circolare su strada. Decorrenza delle spese ammissibili Sono agevolabili gli investimenti effettuati successivamente al 17 agosto 2007. Per l’acquisizione di beni in leasing la data di stipula del contratto deve essere successiva al I° gennaio 2007. Misura del conributo Il contributo in conto capitale è pari al 30% dell’investimento ammissibile.
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il Parroco
Cos’è la gioia? a cura di Don Giacomo Ruggeri Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali, Fano
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La gioia, la felicità, lo star bene. Tre dimensioni tra loro diverse e pur sempre intersecate insieme. Definire e descrivere la gioia è pari al voler distinguere i colori su di una tela quando il pittore, volutamente, gli ha fusi insieme. Spesso si sente dire l’espressione: cercare la gioia, possederla e trattenerla a se. Credo che il Vangelo di Gesù Cristo ci indichi alcuni passi concreti perché la gioia passi da uno stato d’animo ad uno stile che abita l’uomo lungo la sua esistenza. Al capitolo 7 del Vangelo di Matteo leggiamo che la casa «non cadde perché era fondata sopra la roccia». È l’invisibile a rendere forte il visibile, è ciò che non vediamo che ci permette di vedere lontano. Nella società odierna la ricerca della gioia immediata, e di facile guadagno,
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va a scapito della ricerca del profondo che richiede costanza e il sacrificio. Ogni persona è ben consapevole che per raggiungere una meta ci vuole tempo, passione e fedeltà. Così è per la gioia di cui parla Gesù nel Vangelo: è importante fare scelte che siano fondate su di una personalità e carattere che ha basi solide, rese forti da relazioni sane e sanate. Quante ferite non risolte nel passato provocano paure e timori nel presente e nel futuro; spesso si pensa che sia sufficiente cercare altrove e qualcosa di nuovo per poter continuare ad essere “sempre felici”. È quella volta che l’inquietudine pervade tutta la persona, lasciandosi andare a se stessa. Una buona medicina per dare solidità alla gioia che Dio dona è quella di custodirla, ben diverso da proteggerla. Custodirla vuol dire anche sapersi esporre al vento e all’acqua del confronto, del dialogo in campo non sempre facile, dell’uscire dalla cerchia di amici e conoscenti che, per non contrariarci, dicono sempre di si. La gioia nasce e cresce in ogni persona se c’è desiderio di autenticità, fedeltà, disponibilità a pagare in prima persona. «Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti» prosegue il Vangelo: ogni stagione conosce queste parole e ad ogni stagione la gioia trova la sua maturazione.
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il Critico Sei uno sfigato o un supereroe? Allo spettacolo non piace la routine. Un uomo qualunque con moglie e figli “bamboccioni” a carico che va in ufficio tutti i giorni e la notte si spalma la pomata per le ragadi non fa notizia, non interessa a nessuno. Conscio di questo, il Cinema ha imposto un nuovo must: o sei uno sfigato (non nel senso di schiappa, ma di vittima di una iella pazzesca) o sei un supereroe. Nel primo caso il maschio esibisce un fisico tonico, piacevole alla vista e al tatto, mentre la femmina due tette siliconate
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che sembrano esplodere da un momento all’altro. La sfiga sta nel fatto che entrambi i sessi moriranno di una morte talmente violenta da costringere i beccamorti a ricostruire i corpi come fossero puzzle della Ravensburger. Tutto per la gioia dei vucumprà che vendono ombrelli, perché ai funerali piove sempre. L’uomo, invece, per essere supereroe non deve necessariamente avere super muscoli; bastano un petto glabro, un bel “pacco” da schiacciare nella calzamaglia attillatissima e il culetto sodo scolpito dallo step. Ma se pensate che la vita dei vari Spiderman, X-Men, Batman & Co. sia tutta rose e fiori, vi sbagliate di grosso: da grandi poteri derivano grandi responsabilità, perciò ogni supereroe si martella notte e dì i gioielli di famiglia con tutte le paranoie possibili e immaginabili.
Se l’eroe maschio è psicologicamente complesso, l’eroina è invece nevrastenica, soprattutto se vittima delle caldane della menopausa, o se è single. Ogni super donna che si rispetti deve necessariamente essere bona: via fastidiosi inestetismi, nasi aquilini o culi a pera, smagliature e quella pelle lenta che ricorda una fisarmonica. Con l’abbigliamento la wonderwoman deve nascondere per poi mostrare, sedurre e abbandonare titillando il testosterone dei maschietti; insomma, niente di più né di meno di una stripper da night club. In conclusione, considerando che lo sfigato muore, l’eroe è depresso e l’eroina spende tutto dall’estetista, ho deciso che l’anno prossimo, a carnevale, butterò via a malincuore il mio bel costumino da Superman e mi vestirò da Biancaneve. Sperando che i sette nani non abbiano strane tendenze.
a cura di SnifFilm.it
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la Psicologa l’Avvocato Vacanze da Divorziare “vincenti”: subito! tu cosa hai deciso? a cura della dott.ssa Silvia Tarsi psicologa@silviatarsi.it Mi è stato richiesto di parlare del rilassamento psicofisico che si prova quando si ha la possibilità di andare in vacanza e da questa richiesta sono nate delle domande che vorrei condividere con Voi lettori: la vacanza presuppone sempre il rilassamento? Si aspetta davvero la vacanza per potersi rilassare e dedicare a se stessi? Dopo diverse riflessioni mi sono resa conto che potevo trattare questo argomento in maniera molto generale perché la capacità della persona di rilassarsi, di pensare a se stessa con modalità protettive e quindi la capacità di godere della propria vita, dipende dalla sua storia personale e da ciò che ha “deciso” per sopravvivere nel suo ambiente. Se, ad esempio, una persona è cresciuta in un contesto che inviava conferme (“carezze”) positive solo quando raggiungeva obiettivi scolastici e professionali molto elevati e, al contrario, otteneva punizioni o poche attenzioni quando tentava di rilassarsi e divertirsi seguendo i propri interessi piacevoli, quella persona crescerà rispondendo a messaggi interni come “dacci dentro”, “sbrigati”, “sii perfetto”, e molto probabilmente sarà una persona ansiosa, che avrà deciso che per andare bene dovrà lavorare sodo. Mi chiedo quale funzione possa avere una vacanza in questa persona: forse un ulteriore evento stressante per la sua vita piena di impegni lavorativi? La vacanza può essere importante, qualora diventi uno di tanti momenti in cui la persona può prendersi cura di sé, una persona che gli analisti transazionali chiamano “Vincente”: spontanea, che ha il gusto della vita, ama il lavoro, il gioco, il cibo, gli essere umani, il sesso, il mondo della natura; una persona che senza sensi di colpa si gode i suoi successi, senza invidia partecipa al successo degli altri; che può divertirsi liberamente, ma può anche rimandare il momento del piacere. Buona estate a tutti e che possiate viverla da “Vincenti”!
Il Viaggiatore Un mare di offerte
a cura dell’avv. Nicolò Marcello n.marcello@studiolegalemarcello.it
a cura di Lucia, Tiziana e Chiara lucy@pinguinoviaggifano.it _ tel. 0721 830486
Ogni tanto mi chiedono se è “obbligatorio” prima separarsi e poi divorziare, oppure se è possibile “divorziare subito”. In realtà, vi è questa possibilità, ma in casi specifici e tassativi, previsti della legge sul divorzio (L. 898 del 1970). In concreto, il divorzio può essere domandato da uno dei coniugi quando, dopo la celebrazione del matrimonio, l’altro coniuge sia stato condannato, con sentenza passata in giudicato, anche per fatti commessi in precedenza: a) all’ergastolo, ovvero ad una pena superiore ad anni quindici, anche con più sentenze, per uno o più delitti non colposi, esclusi i reati politici e quelli commessi per motivi di particolare valore morale e sociale; b) a qualsiasi pena detentiva per il delitto di incesto o per un delitto di violenza sessuale, ovvero per induzione, costrizione, sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione; c) a qualsiasi pena per omicidio volontario di un figlio, ovvero per tentato omicidio a danno del coniuge o di un figlio; d) a qualsiasi pena detentiva, con due o più condanne, per lesione personale volontaria aggravata o per violazione degli obblighi di assistenza famigliare, maltrattamenti in famiglia, o per la circonvenzione di incapace, in danno del coniuge o di un figlio. La stessa legge prevede anche che si possa subito divorziare quando: e) uno dei coniugi, cittadino straniero, abbia ottenuto all’estero l’annullamento o lo scioglimento del matrimonio o abbia contratto all’estero nuovo matrimonio; f) ovvero quando il matrimonio non sia stato consumato; g) ovvero quando sia passata in giudicato una sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso. Anche il vigente codice civile prevede che si possa “impugnare” il matrimonio, per esempio, “da quello dei coniugi che, quantunque non interdetto, provi di essere stato incapace di intendere o di volere, per qualunque causa, anche transitoria, al momento della celebrazione del matrimonio”, purché non vi sia stata coabitazione per oltre un anno dopo che il coniuge incapace abbia recuperato la pienezza delle facoltà mentali. L’elencazione che vi ho fatto non è -per ragioni di spazio- completa: vi sono altri ambiti che consentono di divorziare immediatamente, piuttosto che altri che consentono l’impugnazione del matrimonio; ma -come potete intendere- si tratta sempre di contesti ben specifici e, qualche volta, dolorosamente estremi.
Parliamo ancora di vacanze… ferragosto alle porte: mare, sole e divertimento nelle coste della Croazia con partenze da Pesaro e da Rimini. Non dimentichiamoci di Lefkada, splendida isola greca ancora incontaminata e sconosciuta al turismo di massa. Isole grandi e piccole sparse in tutto il mediterraneo vi aspettano per offrirvi prezzi vantaggiosi e divertimento assicurato. L’estate non finisce a ferragosto, ma settembre pullula di offerte come parti in due paga uno per tantissime destinazioni. Partenze da Rimini e Ancona verso Lampedusa, Sharm, Ibiza e tante altre. Da Ancona si parte anche in crociera verso la Grecia e la Croazia con offerte speciali per le famiglie, come “ragazzi gratis fino a 18 anni!”. Conoscere L’Europa in pullman nel mese di settembre è l’ideale, con partenza da Fano e da Pesaro. Con Settembre arriva anche l’attesissimo Oktoberfest che, nonostante il nome, inizia dal 20 settembre fino al 5 di ottobre. Vieni a trovarci, anche il sabato pomeriggio!
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l’Estetico
Terapie alternative a cura di Aurelio Cerioni Fermignano tel. 0722 333024 _ Urbania tel. 0722 318502 Un individuo si rilassa quando è sollevato da una tensione, sia essa di tipo fisico o mentale. Praticare una tecnica di rilassamento significa quindi liberare corpo e mente da ansia, stanchezza e stress accumulati durante le normali attività quotidiane. Tali tecniche vengono impiegate, ad esempio, nel trattamento dei pazienti depressi, in aggiunta ad altre terapie mirate. Oppure sono utili agli sportivi per eliminare l’ansia da competizione o per contrastare insonnia, stanchezza, mal di testa e ipertensione. Durante una seduta il corpo reagisce. Si diminuisce l’afflusso di sangue ai muscoli e al cuore, rallenta il metabolismo, aumenta il trasporto di ossigeno al cervello, le pupille si restringono e il sistema nervoso si libera da uno stato di eccitazione determinato, appunto, dalla pressione delle tensioni. I primi a praticare queste tecniche sono stati gli orientali. Solo recentemente le stesse si sono diffuse nel mondo occidentale. Oggi, le più seguite sono: il training autogeno, il rilassamento muscolare progressivo, lo yoga e la musicoterapia.
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Le tecniche di rilassamento Il rilassamento muscolare progressivo La prima conseguenza dello stress è l’irrigidimento muscolare. Sciogliere i muscoli, quindi, è il primo passo per liberarsi da tensioni e preoccupazioni. Contrariamente a quanto si possa pensare, la tecnica consiste nel contrarre ancora di più i muscoli già tesi perché, così facendo, si ha un maggiore afflusso di sangue e un rilassamento più veloce degli stessi muscoli. È efficace contro l’emicrania, l’insonnia, la cattiva
digestione e la sindrome da colon irritabile. È consigliata ai principianti in materia di tecniche di rilassamento perché non coinvolge la mente. La musicoterapia Secondo il professor Flaminio Cattabeni, farmacologo del centro di Eccellenza delle malattie neurodegenerative dell’Università degli Studi di Milano, ascoltare canzoni fa bene al cervello perché attiva zone celebrali che procurano piacere. Per questo motivo, i motivetti che piacciono si ascoltano più volte e si tende ad imparare velocemente i testi a memoria. Già agli inizi del 1800 fu scritto un libro dal titolo “Trattato sull’influenza della musica sul corpo umano” che sosteneva l’importanza della musica. Oggi con la musica si mettono in atto tecniche per superare paure, timidezze, insicurezze e, in generale, conflitti interiori. Di qui il termine musicoterapia, introdotta in Italia negli anni ‘70. Dai musicoterapeuti suoni e parole sono intesi come terapia per migliorare e conservare la salute fisica e mentale di un individuo. Ascoltare un brano incide positivamente o negativamente sull’equilibrio psico-fisico di una persona perché la musica non passa attraverso i ragionamenti logici ma arriva direttamente alla sfera sentimentale Il training autogeno È una forma di autoipnosi nata negli anni Trenta, letteralmente significa “allenamento generato da sé”. Il suo inventore, un neuropsichiatra tedesco, voleva
riprodurre lo stesso rilassamento ottenuto dopo un’immersione in un bagno caldo. È una tecnica basata su diversi posizionamenti del corpo e sul pronunciamento di frasi di autoconvincimento che servono a ordinare al cervello il relax sia mentale che fisico. Durante gli esercizi, il corpo reagisce con un rilassamento dei vasi sanguigni, un affievolimento della tensione muscolare, un maggiore afflusso di sangue in quasi tutti gli organi e una migliore funzione respiratoria. Chi si sottopone al training autogeno entra in un leggero stato di trance con un abbassamento della soglia di coscienza. È consigliato per contrastare disturbi quali l’ansia, l’emicrania, l’asma, l’attacco di panico e l’ipertensione. Gli esercizi vanno eseguiti tutti i giorni per almeno quindici minuti. Meglio se lontano dai pasti. Avendo a disposizione più tempo del solito, si può pensare di dedicarsi una giornata di intenso relax presso il nostro centro di Fermignano con vari trattamenti a cominciare da un massaggio thailandese, oppure un trattamento gel remise en forme. Maschera corporale gel con grande quantita’ di oligoelementi marini che rimineralizza e tonifica + tisana per una confortevole sensazione di benessere ecc… le nostre collaboratrici Patrizia Napa Anna saranno felicissime di dedicarvi tutta la loro professionalità.
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la Profumiera Meritato riposo
l’Ottico
a cura di Luciana esperta di cosmetica, Profumeria Taussi _ tel. 0721 803383 taussi@libero.it
a cura di Giorgio Bucchini, Ottico Optometrista www.otticagiorgio.it _ info@otticagiorgio.it
Periodo di vacanze e di relax. In questo periodo dell’anno, in cui la maggior parte delle persone è in vacanza, si cercano principalmente rilassamento e benessere, del corpo e della mente. Ecco allora che, in profumeria, potrete trovare tanti prodotti ad effetto distensivo e rilassante, come oli e creme da massaggio, bagni rilassanti e tonificanti, scrub composti da sali marini con oli essenziali, maschere per il viso distensive, illuminanti o di pulizia profonda che, abbinate ad una crema idratante, enfatizzano e rendono più luminosa l’abbronzatura. Con questi prodotti potrete trasformare il vostro bagno in un centro benessere da utilizzare in qualsiasi momento della giornata. Per prendersi cura della propria persona, basta ritagliarsi una mezz’oretta di tempo al giorno, cosa che, nei periodi di vacanza, è molto più facile rispetto al resto dell’anno, durante il quale bisogna fare costantemente i conti con l’orologio! A questo punto vi suggerisco un bagno o una doccia con scrub agli oli essenziali, seguito da un bel massaggio con olio o crema, che potrete scegliere fra le tante fragranze, soprattutto agrumate. Se preferite il bagno alla doccia, contemporaneamente applicate una maschera viso distensiva e, dopo che l’avrete asportata, stendete una quantità generosa di crema idratante. Ora sarete pronte per affrontare un giornata con tanta energia e vitalità, oppure, perché no… una notte magica!
Mettete in ordine i vostri occhi
Qualcuno di voi sa come i nostri occhi chiedono il loro relax? E di quale benessere hanno bisogno? Qual’è il linguaggio adoperato dagli occhi? Il loro linguaggio sono i sintomi di disagio che noi, però, non siamo abituati ad ascoltare e riconoscere. Occhi che “bruciano”, che spesso diventano rossi, sensazione di prurito e “sabbiolina”, sonnolenza dopo 10 minuti di televisione o di lettura, fino ad arrivare ad un fastidioso mal di testa dopo un impegno di lavoro magari davanti al computer. Noi tutti siamo abituati a giustificare questi disagi con la stanchezza del giorno, oppure con il solito stress. Invece sono proprio questi sintomi che provate il linguaggio utilizzato dai nostri occhi: loro ci avvisano attraverso questi messaggi in codice che qualcosa non va e quando si presentano alcuni di questi segnali bisogna anche pensare ad un controllo approfondito del sistema visivo. Le immagini si creano in una prima forma sulla retina (occhio) e poi passano al nostro cervello per la costruzione vera e propria di quello che vediamo. È per questo che quando c’e’ un mal di testa bisogna pensare anche agli occhi! Allora come dare loro benessere? Semplice, mettendo “tutto in ordine”! In ordine,
ad esempio, la capacità visiva di entrambi gli occhi: spesso lasciamo che un occhio veda meno bene dell’altro (camminereste con i tacchi delle scarpe diversi per altezza?). In ordine l’equilibrio tra la visione ed il movimento dei nostri occhi: una gradazione non corretta può provocare un’alterazione della dinamica muscolare dei nostri occhi che, per muoversi con coordinazione, faranno più fatica. In ordine il fattore di protezione dei nostri occhiali (da vista ma anche da sole) che deve essere sempre adeguato per l’attività visiva che compiamo: pensate all’abbagliamento, al mancato filtraggio della luce blu che crea un forte disagio alla retina, ai riflessi che disturbano un buon processo visivo, per non parlare poi di vento e polvere! In ordine le lenti degli occhiali o le vostre lenti a contatto. Controllate se ci sono graffi sulle lenti, perchè questi creano disturbo all’elaborazione dell’immagine. Controllate di non avere superato il tempo d’uso consigliato delle vostre lenti a contatto ed usatele con attenzione. Preparate quindi il vostro relax pensando anche a quello dei vostri occhi.
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l’Erborista Le erbe dimagranti a cura di Filippo Carboni filippo@ilnautilus.biz
Queste ricette sono frutto di accurate ricerche ed esperienze personali effettuate da Mimmo Carboni nell’arco della sua vita e tramandate al nipote Filippo. Si consiglia però sempre il parere del medico prima della assunzione degli infusi.
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Sono sempre un po’ restio a dare ricette che aiutano a dimagrire, perché specialmente le ragazze non si stancano mai di “curarsi”. Il nonno mi raccontava di una ragazza alla quale egli diceva: ”Guardi che va bene così”. E lei: “No guardi qui” mettendosi in una stranissima posizione inclinando la testa verso il basso e incurvando la schiena, facendo notare che in quella posizione si accentuavano le “maniglie dell’amore”. Allora il nonno le disse: “Stia a sentire signorina, vada da un medico e si metta in quella posizione, facciamo una scommessa… vedrà che dopo pochi minuti arriverà l’infermiere del manicomio!” Aneddoti a parte, alcune erbe aiutano a dimagrire e a purificare l’organismo, ma occorre non abusarne mai per non avere seri effetti collaterali; chiedere comunque sempre il parere del proprio medico. Per dimagrire ho notato che dà buoni risultati la malva, ma senza esagerare: bollire per 5 minuti gr 25 di foglie fresche di malva, poi filtrare, bere 1 o 2 bicchieri al giorno di questo decotto a digiuno per circa 20 giorni. Questa è la ricetta. In alternativa c’è un’altra ricetta che è quella dell’arancia. Far bollire per 10 minuti in mezzo litro d’acqua un’arancia e due limoni tagliati a fette, quindi togliere dal fuoco e aggiungere due cucchiai di miele, mettere a bollire per altri 5 minuti e successivamente filtrare. Berne due bicchieri al giorno. Lo si può assumere prima o dopo i pasti, a meno che non si abbiano i diverticoli, per cui sarà necessaria l’assunzione a stomaco vuoto. Ricordatevi di mangiare molto sedano lontano dai pasti, cioè alle 10 o alle 17, fa molto bene perché è un anorettico, ma è curioso sapere che stimola l’appetito se mangiato durante i pasti, quindi il suo aspetto anorettico si esplica a seconda dell’ora in cui viene mangiato. Detto questo godetevi l’estate mangiando tanta frutta ed evitando le abbuffate, ma non diventate succubi del corpo come la ragazza della storia che accennavo sopra… la vita è una sola e occorre concedersi qualche peccato di gola…
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speciale relax & benessere
Prendere coscienza del proprio corpo per migliorare la qualità della vi Molte persone soffrono di mal di schiena e dolori articolari; le cause possono essere tante, ogni singola patologia può essere riconducibile a ragioni differenti, anche perché ciò che fa soffrire una persona non è esclusivamente il dolore, bensì le difficoltà che un problema ormai acquisito può causare durante qualsiasi banale attività del quotidiano. Spesso, oltre a ragioni fisiologiche, esistono concause che possono essere tenute sotto controllo attraverso la presa di coscienza del problema, in modo tale da arrivare
a migliorare attivamente, sia con i piccoli gesti che con la cura psicologica della persona. Dalla mia personale esperienza posso dire che un buon punto di partenza è rappresentato dal respirare correttamente, cosa che si può apprendere anche attraverso semplici esercizi, eseguibili in qualsiasi momento della giornata. Qui nel nostro studio non vengono esclusivamente persone che hanno subìto un trauma oppure un intervento chirurgico, bensì anche soggetti che nel tempo hanno acquisito posture scorrette ed abitudini di vita sbagliate. Esercizio di respirazione associato a basculamento del bacino
Manovre di terapia manuale
Tre fasi del massaggio decontratturante
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A cura della dott.ssa Marina De Angelis Fisioterapista e terapista manuale che opera presso ALGOS, Centro di Terapia del Dolore sito in via del Ponte 62 a Fano (tel. 0721 839729, oppure presso la palestra Body Center di Marotta, dove effettua un corso di ginnastica dolce per la schiena e le altre articolazioni.
Semplici esercizi di mobilitazione del rachide cervicale
Per questo è importante insegnare loro a prendersi per primi cura di se stessi, avvalendosi per lo meno inizialmente dell’appoggio di personale dotato di competenze specifiche. Importantissimo poi è pensare al rispetto del proprio corpo durante l’attività lavorativa, perché posture errate mantenute a lungo, oppure piccoli gesti scorrettamente ripetuti nell’arco della giornata, oppure ancora svolgere attività lavorative sedentarie o pesanti, possono in maniere differenti creare o far emergere nel tempo tante patologie. A tal proposito un buon consiglio di base può essere anche solo quello di “sgranchirsi” correttamente ogni tanto, attraverso semplici esercizi di mobilizzazione del collo, oppure di cercare ove possibile di variare le proprie mansioni e posizioni. Importante, poi, è sicuramente riuscire a ritagliarsi per se stessi almeno un’ora al giorno, per andare a passeggiare, in palestra, per concedersi un po’ di sano relax anche attraverso un buon massaggio decontratturante, oppure, laddove necessario, con l’integrazione di trattamenti che prevedono manovre di mobilizzazione, e degli esercizi specifici volti a restituire alle varie articolazioni i propri movimenti fisiologici e la relativa corretta funzionalità. Non aspettate che un problema prenda il sopravvento sulla vostra persona, ma prendete coscienza dei vostri eventuali disagi per migliorare la qualità della vita!
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speciale relax & benessere
Fare terapia da soli o in gruppo l’origine delle proprie tensioni In ambito sanitario fino a qualche anno fa il medico ricopriva un ruolo pressochè esclusivo. Ora, invece, attorno a lui gravita tutta una serie di figure specialistiche alle quali le persone scelgono di rivolgersi anche in maniera diretta, perché pur sempre di professionisti del settore si sta parlando. Generalmente le persone che si rivolgono a noi fisioterapisti ci manifestano le loro problematiche derivanti da varie sintomatologie, pensando che ad un dolore corrisponda necessariamente
un problema, invece anche la stessa sintomatologia può essere generata da motivazioni differenti. Noi, attraverso test manuali, arriviamo ad individuare eventuali cause specifiche, alle quali poi indirizzeremo trattamenti mirati. La prima valutazione viene fatta a livello osteopatico, ovvero a 360° sulla persona, in tutte le sue funzioni fisiologiche; a questo, in base a l problema di volta in volta analizzato, può seguire una valutazione manuale o posturale, per poi giungere
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A cura del dott. Yuri Marabotti, ginnastica posturale di gruppo su Pancafit, oltre lo stretching per il benessere della schiena
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A cura della dott.ssa Sonia Iacucci Fisioterapista e terapista manuale che opera presso il centro Fisioterapico Malatesta, sito in via Metauro 86 a Fano, tel. 0721 824818
Elettrostimolazioni
Trattamento manuale arto inferiore
Valutazione stabilità della spalla
Valutazione della mobilità del rachide lombare
al trattamento, che a questo punto potrà essere di tipo • osteopatico • manuale • posturale • strumentale Quest’ultimo, selezionato sostanzialmente per il dolore, appartiene però più che altro alle ‘vecchie scuole’, che prevedono il soggetto collegato ad un macchinario in maniera passiva. Noi, invece, prediligiamo ormai trattamenti che coinvolgano in maniera attiva il paziente, e che normalmente prevedono che quest’ultimo prima sia seguito direttamente da un operatore, che lavora assieme a lui, per poi passare ad una fase di esercizi a casa, dove il soggetto farà da solo esercizi consigliati, arrivando via via a correggersi completamente. Le persone ‘pigre’, che sanno che a casa non farebbero mai gli esercizi da sole, hanno l’opportunità di svolgersi in studio, in piccoli gruppi. Ogni persona ha degli ‘organi bersaglio’, all’interno dei quali sviluppa maggiormente la propria tensione. Si può dunque andare a lavorare su queste zone, che possono anche essere differenti da quelle generanti dolore, oppure sulle articolazioni attraverso mobilizzazioni e manipolazioni, in ogni caso facendo capire al paziente le sensazioni pre e post trattamento, facendogli quindi prendere coscienza delle sue tensioni, di cui solitamente non è mai consapevole. Siamo noi i primi a doverci prendere cura di noi stessi, per tenerci in forma senza per forza dover arrivare a ricorrere ai farmaci!
Trattamento del diaframma
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relax & benessere
Quando la bellezza è benessere
Estetica Chic via Papa Giovanni Paolo II, Ponte degli Alberi (Montefelcino) Per appuntamenti: cell. 331 5246543
Stefania e Francesca vi aspettano presso il loro centro estetico tutti i giorni, dalle 10 del mattino alle 21 della sera con orario continuato, ad eccezione del mercoledì mattina. I salutari servizi di bellezza che vi propongono sono i seguenti: • Doccia solare stargate a bassa pressione con 52 tubi, per un minimo di 8 minuti ed un massimo di 15, a 8 euro; • Lettino solare ergoline, a bassa pressione con 46 tubi nel corpo, ad alta pressione con 3 faretti nel viso, con acqua fresh e aromaterapia, per un minimo di 8 minuti ed un massimo di 15, a soli 10 euro; • Ricostruzioni unghie con acrilico o gel, nail-art; • Manicure e pedicure; • Depilazioni; • Massaggi; • Trattamenti Viso uomo-donna: pulizia viso, trattamenti anti age, purificanti, idratanti, acido glicolico; • Trattamenti Corpo uomo-donna: peeling, bende alle alghe, fanghi, trattamenti oro mineralizzanti, rassodanti; • sconto del 70% al primo trattamento viso/corpo; • Check up gratuito sulla massa corporea; • Macchinari per l’endomassaggio con subdermal, biotronic: elettrolipolisi, drenaggio, liposcultura, elettrostimolatore; • Tatuaggi Semipermanenti uomo-donna: sopracciglia, infracigliare, contorno labbra, eyeliner.
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felice estate!
Bagni Carlo ieri, oggi e domani non solo mare
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Lo slogan “Non solo mare” nasce dall’esigenza di rendere la spiaggia un vero punto d’incontro e di svago per piccoli, ragazzi e adulti, proprio come in un villaggio turistico. La nostra è una tradizione che va avanti da ben tre generazioni, e che oggi è coltivata con passione dalla titolare, Gabriella Lisotti. L’atmosfera in spiaggia è resa ancor più piacevole da un personale cordiale, attento anche alle più piccole esigenze della clientela. Ogni anno Bagni Carlo collabora con circa 30 attività esterne, in primis col CSI Fano, che fa della nostra spiaggia la sua sede
estiva. Le più svariate collaborazioni ci permettono di rendere ampissima la scelta di servizi e divertimenti, sia all’interno che all’esterno della concessione, con cene, serate danzanti e tanto altro ancora. Da ben 5 anni abbiamo attivi ed in continuo aggiornamento un sito (www.bagnicarlo.it) e un blog (www.bagnicarlo.blogspot.com), che permettono alla nostra clientela e a tutti coloro che vogliono venire a trovarci, di rimanere sempre informati sulle nostre attività giornaliere. All’interno del sito è presente
A cura di Matteo Renzi
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una gallery, con circa 3000 immagini delle fantastiche estati dei Bagni Carlo. Inoltre, già da 3 anni, il nostro cliente può informarsi circa le varie attività navigando su internet direttamente dall’ombrellone, accedendo alla rete WIFI tramite una password gratuita. Un ringraziamento speciale va fatto a Fanoinforma, che ci permette attraverso la carta stampata di divulgare la nostra passione per questo lavoro. Scegliete bagni Carlo, scegliete di vivere la spiaggia come foste a casa vostra!
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Bagni Carlo Fano, viale Adriatico tel. 0721 805985
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felice estate!
KI6
Relax, gusto e divertimento
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Il ki6 è un locale a 360°, aperto praticamente 24 ore su 24, a partire dalla colazione fino al dopo cena. Di mattina le splendide piscine che troverete vi lasceranno sorpresi, e vorrete subito immergervi nella loro meravigliosa acqua cristallina, dal tipico color azzurro più azzurro del cielo! 1 ‘chiccosissima’ piscina idromassaggio, con ben tre tipi di getti differenti, vi consentirà di ‘solleticare’ il vostro corpo ora in un modo… ora in un altro …poi in un altro ancora… trascorrendo il vostro tempo fra
il relax dei lettini ed i massaggi acquatici. 1 piscina baby, esclusivamente dedicata ai più piccini permetterà di far divertire anche i bambini, lasciando le mamme tranquille, a rilassarsi proprio lì vicino. Potrete godere dei servizi della piscina, dotata fra l’altro di cabine e spogliatoi interni, sia attraverso un biglietto giornaliero, sia abbonandovi, arrivando così ad avere lettino, idromassaggi, lezioni di acquagym e aperitivi in acqua… tutti compresi
Ki6 Fano lungomare Sassonia cell. 393 9230613
nel prezzo! Già! Perché per chi vuol mantenersi in forma divertendosi, dal lunedì al venerdì alle ore 13.15, il sabato e la domenica alle 16.00, preparate insegnanti faranno scaricare tutta la vostra adrenalina in divertentissime lezioni di acquagym. La piscina più grande, poi, con al centro un angolo bar e tanto di sgabelli immersi nell’acqua, vi darà l’opportunità di rinfrescarvi dentro e fuori, gustando degli ottimi coktails durante il bagno. In un angolo una mini fontana a getto cervicale
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vizierà le vostre spalle e, poco più a lato, un potentissimo getto d’aria con la capacità di ricreare un gaiser naturale, arriverà persino a sollevarvi, qualora vi posizioniate proprio sopra le sue bolle… Di sera la piscina si riscalderà, per dar vita a fantastici party fra amici al chiar di luna. Per chi poi non sa fare a meno di un divertente aperitivo fra amici c’è il ‘trendissimo’ aperitivo in terrazza al ki6, con uno splendido panorama all’orizzonte e fantastici cockails da gustare in allegria, allietati dalla musica dal vivo di preparatissimi dj, con ricchi buffet a base di pesce fresco. Dalle 19.00 in poi, tutti i giorni, potrete gustarvi in terrazza sfiziosi cocktails e buffet che, a seconda delle possibilità del pescato, potranno comprendere cozze, pesce fritto, sardoncini scottadito e paste fredde. Il Ki6, insomma, è perfetto anche per feste private e banchetti, e se siete amanti della tipica cucina marinaresca, è proprio il posto che fa per voi!
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a cura di Laura Baldelli
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Comodamente belli… …tutti i giorni a tutte le ore!
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CLÀ, una sillaba, 3 lettere che viaggiano all’unisono alla ricerca di moda e bellezza. Questo è lo spirito di Catia, Lara e Alessia, 2 sorelle e una cugina che, affascinate dai capelli e da tutto il mondo che li circonda, hanno messo insieme l’estro, la professionalità e le capacità personali per portare avanti assieme questa grande passione. È per concretizzare questa loro genialità che, nel 2002, hanno creato “Lo specchio di Clà”, un salone di parrucchieria che si trova all’interno del Centro Com.
Auchan di Bellocchi e che, visto il successo e la positività dell’impresa, si è “sdoppiato” qualche anno più tardi con un salone al secondo piano del Centro Commerciale Il Maestrale di Cesano di Senigallia. In punti nevralgici, quindi, posizioni comode e facilmente raggiungibili, nei pressi di rinomate località, su strade di facile percorribilità e a pochi passi dal mare. All’interno di Centri Commerciali, dove la parola d’ordine è dinamismo, velocità, per riservarsi dei momenti di relax e cura di sé… pur nella
frenesia del quotidiano! Questo è uno dei punti di forza del team Clà: essere presenti sempre, con orario continuato dalle 9 alle 22, a disposizione di qualsiasi esigenza e necessità, tutti i giorni della settimana, anche la domenica per diversi mesi all’anno. Tutto ciò permette ai clienti di trovarsi dei momenti per sé nella pausa pranzo o in tarda serata, per non rinunciare mai alla cura e al benessere personale, per rinnovare il proprio look e sentirsi sempre al meglio. Cosa si trova, dunque, nei saloni Clà? Professionalità e ricercatezza di espressione che Catia, Lara e Alessia insegnano con passione ai propri dipendenti, in un clima amichevole dove, grazie al calore umano, i clienti si sentono a proprio agio, senza rinunciare ad un ambiente frizzante e spontaneo, che caratterizza così anche modelli semplici e versatili. Tanti e variegati i servizi proposti dal personale, sempre preparato ed aggiornato per creare modelli innovativi e per evidenziare, in ogni situazione, l’unicità individuale.
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A tu per tu con Catia, Lara e Alessia Catia: “è indubbio che la nostra sia una vocazione “familiare”, che ognuna di noi ha sempre sentito singolarmente. Abbiamo vissuto le nostre esperienze professionali in maniera individuale per un bel numero di anni, finché un bel giorno, forti anche dell’intenso rapporto che ci lega, ci siamo guardate negli occhi e abbiamo capito che era giunto il momento che ci lanciassimo in un’impresa tutta nostra”. “Niente di più giusto!” interviene Lara “all’inizio abbiamo lavorato duro per tante ore al giorno. Poi abbiamo iniziato a selezionare personale che, con il passare del tempo, è andato a formare il meraviglioso team che ci segue oggi. Ci siamo create una bella struttura, siamo cresciute tanto in pochi anni e ne siamo orgogliose. Seguiamo i nostri saloni istante dopo istante in ognuna delle evoluzioni che hanno; siamo presenti quotidianamente, io al Cesano, Catia e Alessia a Fano, per dare il migliore contributo possibile ai nostri collaboratori e per garantire prestazioni ottimali ai nostri clienti”. “Siamo particolarmente affermati nel servizio di extension” continua Alessia “ma ci piace sperimentare anche nuovi ambiti: da poco ad esempio stiamo testando le nostre capacità sul trucco, stiamo seguendo corsi e speriamo di soddisfare le richieste delle nostre clienti anche in questo settore. Il tutto, però, mantenendo un ambiente familiare, fresco, giovane, dove i nostri clienti hanno un rapporto confidenziale con i nostri ragazzi, dove chi entra anche per la prima volta è come se ci conoscesse già da una vita... Amiamo il nostro lavoro e ciò che fino a questo momento abbiamo realizzato, ogni sera ci ritroviamo tutte e 3 per confrontarci, consigliarci reciprocamente e, perché no, parlare di nuove idee e fantasticare su progetti futuri...”.
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a cura di Paola Zeppi
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I sapori dell’estate
Cascina delle Rose Sant’Ippolito - Loc. Pian di Rose - tel. 0721 728197
Uno dei periodici di ristorazione e gastronomia più letti ed affermati del settore è Zafferano Magazine. Il numero di giugno 2008 ha dedicato la copertina a due prodotti apparentemente basici, che però in realtà rappresentano due elementi principe della tradizione gastronomica, le cui semplici ma ricche ricette, esaltate anche solo da aglio, basilico, olio di oliva o peperoncino, in questa stagione sono in grado di soddisfare anche i palati più raffinati. Stiamo parlando di melanzane e peperoni, che a partire dall’India (le melanzane) e dalle terre scoperte da Colombo (i peperoni) sono stati importati nelle nostre terre, ed ora arricchiscono i nostri orti. “I prodotti che ricaviamo direttamente dal nostro orto sono gli elementi principali di tutte le nostre ricette” ci racconta Federico Cecconi, proprietario -assieme al fratello Michele- del ristorante Cascina delle Rose, a Sant’Ippolito “e con orgoglio posso affermare che il tipo di cucina che abbina le tradizioni gastronomiche alle nuovissime ricette
che, oggi, con semplicità conquistano persino gli esperti più difficili, da noi vengono proposti già da qualche anno, perché crediamo che freschezza, aspetto nutrizionale e stagionalità dei prodotti, rappresentino quel cosiddetto ‘pizzico in più’… Il successo, poi, lo dobbiamo anche al nostro giovane ma bravissimo chef, Andrea Gasperini, che in questi anni di attività ci ha davvero stupiti con la sua fantasia ed il suo estro, un talento che, in cucina, oggi come oggi è più unico che raro!” I piatti della Cascina nascono dall’orto, che qui è sempre stato coltivato con perizia e particolare attenzione, affinchè possa essere in grado di fornire quella qualità di cucina che, fatta di profumi ed aromi di una volta, oggi è purtroppo a rischio di estinzione: sono veramente in pochi a poter vantare la loro stessa esperienza in materia, e soprattutto a saperla trasformare in diete sane, sempre nuove. Alla Cascina delle Rose fibre ed ortaggi sono l’“abc”, ogni tipo di verdura viene selezionata prima
“fior di cucina dal 1954”
ancora di essere piantata a seconda del tipo di utilizzo che se ne dovrà poi fare, e, una volta raccolta, la si cuoce separatamente rispetto alle altre, in modo tale che le caratteristiche organolettiche rimangano inalterate. Questo è solo uno degli aneddoti che vi potremmo raccontare, ma ci fermiamo qui, dato che… per riuscire a cogliere veramente i ‘perché’ di una buona cucina… bisogna andare ad assaporarne il gusto e gli aromi!
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aziende Barbara Marcolini, punta di diamante di Franco Gioielli Franco Gioielli Centro Commerciale Auchan - tel. 0721 855363
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Intervista alla proprietaria del centro fanese Franco Gioielli, riconosciuto essere il primo in Italia di tutta la catena. “Ho avuto in mente questo lavoro sin da quando avevo 14 anni, infatti ho frequentato la Scuola D’Arte ottenendo il massimo dei voti, e mi sono specializzata in Oreficeria. Ho lavorato per tanti anni presso un prestigioso laboratorio orafo di via Ceccarini, a Riccione, dove creavamo importanti gioielli, tutti fatti a mano, per clientela prestigiosa, ed io ebbi modo di specializzarmi nel riconoscimento delle pietre preziose, e della relativa qualità, tanto che oggi ne sono una cultrice esperta. Il mio percorso in Franco Gioielli è cominciato tredici anni fa, proprio quando nacque l’idea stessa di franchising, infatti io fui tra i primi a crederci, anche grazie a mio marito, che mi ha sempre supportato. Mi convinse subito il fatto di vendere prodotti che fossero alla portata di tutti, con l’opportunità di realizzare i desideri anche più piccoli delle persone, che però, quando si tratta di gioielli, sono sempre soddisfazioni. Gli elementi che contraddistinguono me e, di conseguenza, il mio lavoro, sono la cortesia e la qualità offerta attraverso i nostri servizi, tanto che ad oggi il mio punto vendita di Fano è stato riconosciuto il primo in Italia, la vera punta di diamante di tutta la catena nazionale Franco Gioielli. Credo molto nell’importanza che ha l’essere disponibili e professionali in questo lavoro, che mi appassiona al
100%, comunque, a onor del vero, il mio amore più grande ce l’ho a casa, infatti i miei gioielli più preziosi sono i miei due figli, Riccardo e Federico”. I Servizi di Franco Gioielli • creiamo il gioiello dei tuoi sogni • proponiamo diverse formule di finanziamento e di pagamento • garantiamo tutti i nostri gioielli ed orologi • garantiamo il cambio merce entro 30 giorni dall’acquisto • ritiriamo il tuo oro usato, in per muta o con pagamento in contanti • offriamo il servizio e la professionalità dei nostri laboratori • trasformiamo i tuoi vecchi gioielli • realizziamo la messa a misura del tuo anello • sostituiamo subito la pila e il cinturino del tuo orologio • garantiamo la foratura dei lobi con materiali sterili ed anallergici Categorie Merceologiche: • oro, argento, pietre preziose • orologi TRIBE BY BRAIL, FESTI NA, CASIO, GUESS, CHRONOTECH • acciaio MORELLATO, BROS WAY • bigiotteria GUESS • cornice ed oggettistica varia
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