PIU' MAGAZINE N.25

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Periodico distribuito nelle province di

anno 4 _ numero 25_ gennaio/febbraio 2011 _ distribuzione gratuita

autorizzazione Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006

Pesaro e Ancona

Santorelli lancia il brand del Carnevale

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Il Carnevale di Fano si presenta

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INDICE NUMERO 25

Anno 4 - Numero 25 Gennaio/Febbraio 2011 Distribuzione gratuita Autorizzazione del Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006 Editore Mattia Tarsi Global Service in progress s.r.l.

02 - Si spende troppo tempo in discussioni di secondo piano ma i grandi 06 - Non toccate quella pedana anzi, fate come vi pare 08 - La medaglia di Panaroni 09 - Il 2011 di Extraspa sotto il segno del gusto, dello sport, della bellezza 10 - La Provincia in un click 12 - Siete pronti allo “switch-off”? 14 - Calendario delle manifestazioni 16 - Famo città del Carnevale 18 - Nuovi nati nel 2010, Fano raggiunge Pesaro 19 - Grande successo per le “Donazioni in rosa” 20 - Chatroulette, la comunicazione è casuale, ma non sempre piacevole 22 - Se dici Protezione Civile a Fano, dici club “Mattei” 24 - La rivincita di Virginia 25 - Kiotis Paris...un altro approccio alla bellezza 26 - Fare il Vaticanista, una fatica si, ma con grande passione 28 - “Porto a tavola la ttradizione Marchigiana” 30 - “1861-2011 il lido e Fano”: diventa un sito la mostra del Battisti 31 - La Federconsumatori lancia l’allarme truffe 32 - Alla Edil Infissi la fortuna non c’entra 34 - La raccolta differenziata porta a porta nei comuni dell’Unione Roveresca 36 - Le ultime occasioni in attesa della nuova stagione 38 - E’ l’alcol il nemio numero uno tra i più giovani 44 - L’economia Italiana ad Ancona 46 - L’esercito Italiano si presenta ai giovani 48 - Scopriamo il Poligono della Polveriera vecchia 50 - Per il circolo tennis Fano il 2011 è iniziato alla grande 52 - Che anno è?

Direttore responsabile Corrado Moscelli direttore@fanoinforma.it Redazione per inviarci i vostri comunicati redazione@fanoinforma.it Hanno collaborato a questo numero Mario Alberto Rinaldi Silvia Bonci Alessandra Gasparini Mariolina Palazzi Annalisa Perazzini Sandro Candelora Alberto Bignami Sergio Schiaroli Francesca Lucarini Paolo Fucili

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RUBRICHE 54 - IL CINEASTA 56 - LA PSICOLOGA 57 - L’AVVOCATO 58 - LA SPADACCINA 60 - L’ERBORISTA 61 - VITA DIOCESANA 61 - IL FARMACISTA 62 - L’ORTODENTISTA 63 - L’OTORINO 64 - IL PROMOTORE FINANZIARIO 65 - IL COMMERCIALISTA

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Il Carnevale di Fano si presenta

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Non toccate quella pedana anzi, fate come vi pare Si spende troppo tempo in discussioni di secondo piano ma i grandi temi non vengono affrontati con la giusta attenzione di Corrado Moscelli

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egli ultimi mesi a Fano si è discusso del semaforo a chiamata che si trova in via Cavour, poi del transito delle biciclette lungo Corso Matteotti e del ritorno al Carnevale dei prodotti della Perugina. Ultimo argomento che ha tenuto banco per settimane è stata la rimozione della pedana del ristoranti Da Pep in via Garibaldi. Una pedana che è presente da circa 15 anni e che il titolare deve rimuovere (quando siamo andati in stampa la questione era ancora aperta) a tutela del decoro di un palazzo storico così come ordinato dalla competente Soprintendenza. Tutte discussioni che sono durate giorni e giorni e che hanno prodotto interventi di esponenti politici dell’una e dell’altra corrente. Ma come, Fano si vanta sempre di essere

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la terza città delle Marche e si perde tempo dietro a questi argomenti? Non voglio dire che non siano questioni importanti, per carità, ma c’è un limite a tutto. La terza città delle Marche, 60.000 abitanti, non sarebbe meglio confrontarsi su quello che ci aspetta in questo 2011? Non sarebbe meglio cercare di capire quanta altra gente si troverà in mezzo ad una strada perché a fine anno sono terminati anche gli armonizzatori sociali? Non sarebbe meglio perdere tempo per discutere sulla difficoltà che molti ragazzi hanno oggi per comprare una casa perché i prezzi, nonostante la crisi, continuano ad essere proibitivi per molti? Non sarebbe meglio cercare di capire se le nostre scuole ci restituiranno figli pronti per affrontare il mondo del lavoro, nella speranza che un lavoro da trovare ci sia ancora? Non sarebbe meglio cercare di capire qual è l’offerta sanitaria migliore per la nostra

provincia? I “non sarebbe meglio” potrebbero continuare ma quello che voglio far capire è che ci sono cose molto più importanti su cui discutere. Mai come oggi i cittadini hanno bisogno di risposte, di fatti concreti altrimenti la prossima volta per una pedana invece di discutere qualcuno si azzufferà.

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La “medaglia� di Panaroni

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Il 2011 di Extraspa: sotto il segno del gusto, dello sport, della bellezza Finalmente vedrà la luce e inizierà la sua attività la sezione dedicata al ristoro e al benessere di Francesca Lucarini

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l 2011 si preannuncia carico di novità a Extraspa: gusto, sport e tanta bellezza. L’esclusivo wellness club è pronto per offrire nuove, interessanti e originali proposte ai propri clienti, a quelli che già lo sono e a quelli che stanno per diventarlo. Il 29 gennaio aprirà con un grande evento di inaugurazione Extralounge: la sezione di Extraspa dedicata al ristoro e al benessere nel senso più gustoso del termine, finalmente vedrà la luce e inizierà la sua attività. Extralounge, sotto la gestione accurata di Massimo Cursi, che ha alle spalle un’esperienza decennale nel settore della ristorazione e dei locali di intrattenimento, sarà il luogo dove consumare colazioni a buffet dopo aver terminato l’allenamento mattutino, prendere un caffè tra un massaggio ayurvedico e un bagno nella vasca idromassaggio, consumare uno spuntino dopo essersi rilassati con i corsi dell’Extrafit, pronti per tornare alle proprie attività quotidiane. A Extralounge potranno accedere in primis i clienti di Extraspa, ma anche le normali persone che vogliono concedersi una pausa di

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salutare e gustoso benessere: tutti potranno trattenersi nei suoi locali e gustare le specialità che ogni giorno la cucina allestirà e offrirà ai propri visitatori. Extraspa, dunque, rinnova la sua attività di wellness club arricchendola di gustose novità: non solo gusto, però, ma anche tanto sport, rappresentato dai corsi di nuoto organizzati nell’esclusiva piscina di Extrafit. I corsi organizzati e proposti strizzano l’occhio agli adulti ma soprattutto ai bambini,

che nella piscina di Extrafit possono iniziare a muovere i primi passi, o meglio, possono cimentarsi con le prime bracciate che li porteranno a diventare piccoli, giovani nuotatori. Nello specifico, si tratta di corsi nuoto baby 0-3 anni, nuoto family 3-5 anni, scuola nuoto 5- 12 anni. Accanto a questi continua la costante, esclusiva e ricca offerta di benessere che Extraspa ha ormai consolidato. Il 2011 è iniziato anche a Extraspa…sotto il segno del gusto, dello sport, della bellezza.

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La provincia in un click

Pubblichiamo alcune delle fotografie più belle che i nostri lettori ci hanno inviato in occasione delle nevicata del dicembre scorso

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ome già abbiamo fatto in un numero precedente pubblichiamo alcune immagini che i nostri lettori ci hanno inviato nel mese di dicembre scorso in occasione dell’abbondante nevicata che ha imbiancato la nostra provincia. L’album fotografico completo lo potete sfogliare nell’archivio fotografico presente sul nostro sito fanoinforma.it. Qui di seguito invece trovate una selezione delle foto che sono state più “cliccate”. Un grazie a Giacomo Paggi, Costanza Ciarlantini, Stefania Dottori, Guanita Maniscalco, gli amici della Melampo, un anonimo pesarese, Alessandra, Andrea e Luca, per le belle immagini che avete realizzato.

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TUTTO AL FORNO SERATA DEDICATA ALLE ZUPPE

DALL’ANTIPASTO AL DOLCE

FARRO E TARTUFO

L’ALTRA PARTE DELLA CUCINA

12 febbraio

19 febbraio

26 febbraio

5 marzo

Crema di farro spezzato e chiodini

Sfogliette di grana con pere e gamberi

Farro in insalata con porcini e tartufo

Veli di vitellina con caciotta e pere

Zuppa di cereali

Timballini di sedano di Verona

Terrina di patate e tartufo

Suprema di cappone con melograno

Zuppa borlotti e farro e fave al caffè

Corolla di sfoglia con porcini

con crema di porri

e salsa al lampone

Zuppa di farro e porri

Blimis con verdure

Zuppetta di farro, carpegna e tartufo

Frittatina al tartufo e cestini di porcini

Zuppa di farro spezzato e pomodoro

Caramelle di risotto

Tagliolini al tartufo

Tagliatelle al ragout di faraona

Zuppetta di farro carciofi e patate

Lasagnette croccanti

in cialda di parmigiano

e pachino e pecorino di fossa

Zuppa di farro cipolle e borlotti

Spinacino di vitello

Gnocchi ripieni al tartufo

Risotto con melanzane e quaglie

Zuppa di farro lenticchie e pesce gatto

con salsa di lenticchie

Filetto di torello

Millefoglie d’anatra con patate al mistrĂ

Zuppetta di conchigliette , ceci e calamari

Nidi di patate ripieni di fave

con fonduta e tartufo

Sella di coniglio ai funghi

Dessert a base di farro

Crem caramel nelle cupolette

Rosa d’ananas al visner

Millefoglie con crema chantilly e caramello

*per i seguenti menĂš è necessaria la prenotazione 0721.776511 – 335.5846486

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Siete pronti allo “switch-off”?

ne dei canali e compariranno anche canali che prima non esistevano. Le numerazioni di competenza delle emittenti locali saranno 10-19; 71-99; 110-119; 171-199; 210-219; 271-299; 601-699. Gli altri numeri sono destinati alle emittenti nazionali e ai canali a pagamento.

Marco Ferri, direttore di Fano Tv spiega come avverrà il passaggio alle trasmissioni digitali

Sarà necessario acquistare un nuovo televisore? No, non sarà necessario cambiare il proprio televisore. Basterà una semplice apparecchiatura di adattamento, detta decoder. Il decoder può essere esterno oppure integrato nel televisore.

di Silvia Bonci

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na dopo l’altra le regioni italiane stanno passando dalla trasmissione analogica a quella digitale e dal mese di giungo toccherà anche alle Marche. Un passaggio che rischia di trovare impreparate le famiglie, ed è per questo che abbiamo chiesto a Marco Ferri, direttore dell’emittente televisiva locale, Fano Tv, di fornirci una “mappa” per non perderci nel mare di informazioni dalle quali verremo sommersi di qui a poco e per capire cosa cambierà in concreto per i telespettatori. Che cos’è la televisione digitale terrestre? La TV digitale terrestre, è una evoluzione tecnologica dell’attuale sistema televisivo. La novità per la TV è rappresentata dall’adozione di un sistema di trasmissione numerico, ossia di una modalità che non risente di interferenze, abbassamenti di livello del segnale né disturbi e che permette di moltiplicare il numero di canali disponibili. Cosa cambierà per i telespettatori e quali saranno i vantaggi?

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I telespettatori avranno diversi benefici, primo fra tutti la moltiplicazione dei canali. Dal mese gi giungo saranno circa 200 i canali che visualizzeremo sui nostri televisori. Un altro aspetto riguarderà il miglioramento della qualità delle immagini che riceveremo. Scordatevi le righe e i fruscii, con il digitale la qualità del segnale migliorerà notevolmente e con esso l’immagine che apparirà più nitida. Con il passaggio al digitale sarà inoltre possibile, comprando l’apposito decoder, di usufruire di servizi interattivi. Il passaggio al digitale sarà “indolore” ? No non sarà indolore, diciamo che bisognerà abituarsi. Quando gli attuali ripetitori di canali analogici verranno spenti e si passerà alla trasmissione digitale, quando avverrà il cosiddetto switch-off, alcune antenne, specie quelle datate e che non sono state mai sostituite potrebbero avere bisogno di manutenzione perché potrebbero non ricevere il segnale, ma questo si saprà soltanto nel momento in cui si spegneranno i vecchi e si accenderanno i nuovi ripetitori. Il telespettatore inoltre potrebbe sentirsi un po’ disorientato perché il telecomando non sarà più lo stesso, cambierà la numerazio-

E’ previsto un contributo statale per l’acquisto del decoder? Si ma solo per chi rientra in certe fasce di reddito. Tra poco il Ministero fornirà a tutte le emittenti televisive degli spot propedeutici al passaggio al digitale in cui verrà indicato un numero verde da chiamare per avere informazioni dettagliate e precise. Sarà necessario pagare un abbonamento per poter usufruire del digitale terrestre? No, il digitale sarà completamente gratuito, a pagamento saranno solo i canali delle pay tv 8tv a pagamento) come ad esempio Mediaset Premiun. E per Fano Tv, sono previste novità con il passaggio al digitale? Stiamo creando dei gruppi di volontari costituiti da ragazzi che abbiano dimestichezza con le nuove tecnologie che muniti di tesserino di riconoscimento, si recheranno gratuitamente nelle famiglie ed in particolare a casa delle persone anziane e li aiuteranno nel passaggio, ad esempio sintonizzando i canali in modo che siano facilmente trovabili.

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Calendario delle manifestazioni Ecoo i nostri consigli... 1 FEBBRAIO 2011 Urbania I beati anni del castigo Teatro Pesaro Recital dei Vincitori delle Borse di Studio Convegni Frontone Out of range Mostre

Macerata Feltria Radice di 2 Teatro

Pesaro Il regista fra scrittura e immagine Convegni

6 FEBBRAIO 2011

Pesaro English! Iniziative per bambini

Cartoceto Alice nel paese delle meraviglie-Fiabe davanti al focolare Iniziative per bambini Cagli Storie dell’Orizzonte-Andar per fiabe Cagli

Pesaro Incanto e Delizia. Fiori e frutta, selvaggina e dispense nelle collezioni dei Musei Civici di Pesaro Mostre

7 FEBBRAIO 2011 Pesaro Giulio Cesare-Vivi l’opera Concerti

2 FEBBRAIO 2011 11 FEBBRAIO 2011 Pesaro Aperitivi in poesia e musica al caffé Letterario Ludicanto Incontri 4 FEBBRAIO 2011 Fano Giovanni Falzone-Mosche Elettriche Musica

Fano Nico Gori Millenovecento-Fano Jazz Concerti Pesaro My name is Frank-Fiumana Jazz Concerti 12 FEBBRAIO 2011

13 FEBBRAIO 2011 Cartoceto Storie sconfinate-Fiabe davanti al focolare Iniziative per bambini Pesaro Biancaneve e i 7 nani-Al borgo incantato Iniziative per bambini Pesaro Anastasia Genoveffa e Cenerentola-Andar per fiabe Iniziative per bambini 14 FEBBRAIO 2011 Sant’Angelo in Vado Archeo Cabaret. Tra nuvole e rane Teatro 16 FEBBRAIO 2011 Urbino Mistero Buffo-URBINOinSCENA Teatro 18 FEBBRAIO 2011 Fano Simona Premazzi Trio-Fano Jazz Concerti San Lorenzo in Campo Pasticceri, io e mio fratello Roberto Teatro Pesaro Concerto per pianoforte-51^ Stagione Concertistica 2010-2011 Concerti

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19 FEBBRAIO 2011 al 6 MARZO 2011

23 FEBBARIO 2011

Fano La città del Carnevale Visite guidate

Urbino UKIYO-E Il fluire di una stella-URBINOinSCENA Teatro

19 FEBBRAIO 2011 24 FEBBRAIO San Costanzo Nibiru Teatro Pesaro L’attore fra cinema e televisione Incontri

Gradara da Peter Pan a Harry Potter Mostre

Pesaro Carnevale dei ragazzi Iniziative per bambini 5 MARZO 2011 Pesaro La sceneggiatura: il passato, il presente e il futuro Incontri 6 MARZO 2011

Frontone Out of range Mostre

Fano Carnevale di Fano Eventi

25 FEBBRAIO 2011

11 MARZO 2011

Pesaro Crossover Jazz-Fiumana Jazz Concerti

Urbino La Sirena- URBINOinSCENA Teatro

27 FEBBRAIO 2011

12 MARZO 2011

Fano Carnevale di Fano Eventi

Urbania Pinturas. Il Flamenco racconta Picasso Teatro

Saltara Così è se m’illudo-Le Domeniche al Balì Iniziative per bambini

13 MARZO 2011

20 FEBBRAIO 2011 Pesaro Facciamo che io ero …-Al borgo incantato Iniziative per bambini Acqualagna Fiera del Tartufo-Fiera regionale del tartufo nero pregiato Mercati Mondavio Le avventure di Pulcino-Andar per fiabe Iniziative per bambini Fano Carnevale di Fano Eventi

Fano Incontri della cattedra dei non credenti Convegni San Costanzo Sagra polentara Sagre

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Fano città del Carnevale Un brand per rilanciare il turismo. L’assessore Alberto Santorelli spiega come le manifestazioni potranno aiutare l’economia cittadina

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uante volte abbiamo sentito parlare di come il turismo può essere utilizzato per rilanciare l’economia e del fatto che le manifestazioni più importanti devono essere sfruttate durante tutto l’arco dell’anno per promuovere l’immagine della città. L’assessore al Turismo, Eventi e Manifestazioni del Comune di Fano Alberto Santorelli sembra aver imboccato la strada giusta visto che ha già identificato quelle che saranno le azioni di punta per promuovere il “marchio” Fano. Assessore, la sensazione è che Fano abbia grandi potenzialità ma che non sempre vengano sfruttate. Lei cosa ne pensa? Abbiamo la fortuna di avere eventi unici nel loro genere e soprattutto le maestranze giuste per organizzarli e farli riuscire al meglio. Tutto questo lavoro però fino ad oggi è stato consumato esclusivamente per il periodo dell’evento e non siamo mai andati oltre.

sta edizione del Carnevale invernale, viste le tante cose che sono state messe in pentola, è piuttosto impegnativa. Puntando così tanto sul Carnevale c’è il rischio che altre manifestazioni vengano “tagliate”? Al contrario, dobbiamo cercare di metterne in calendario quante più possibili. Penso ad esempio al ritorno delle Frecce Tricolori che sono state in grado di portare nella nostra città migliaia e migliaia di persone. Adesso non voglio e non posso sbilanciarmi su altri eventuali nuovi eventi, ma Fano dei Cesari, Notte Bianca, Festa del Mare, Super Quad Show, Sapori e Aromi d’Autunno, Sapori e Motori, Fano Yacht Festival, Fiera Agricola, Mostra Mercato dell’Antiquariato, Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce e Festa dei Fiori, sono manifestazioni fondamentali perché portano nel territorio persone che soggiornano e che

possono ritornare per le vacanze. Certo, dobbiamo lavorare per fare in modo che ci siano eventi anche nei periodi di bassa stagione e dobbiamo riuscire a fruttare quelli più importanti con un maggiore coinvolgimento dei privati. Parla di ristoratori, albergatori e commercianti? Parlo di loro, delle associazioni di categoria e di tutti quei privati interessati a fare qualcosa per la città. Visto il momento di difficoltà economica le amministrazioni pubbliche devono garantire il sostegno al turismo e alle attività del terzo settore che rappresentano il vero rilancio dell’economia locale e allo stesso tempo devono destinare risorse al sostegno delle persone e delle famiglie

Cosa significa andare oltre? Prendo ad esempio la manifestazione più importate che abbiamo, il Carnevale. Fano è diventata la città del Carnevale e ne abbiamo fatto un brand. Significa che nella nostra città questo evento si deve respirare durante tutto l’arco dell’anno con iniziative ad hoc pensate per tenerlo sempre vivo. Significa che le opere dei maestri carristi devono essere posizionate in alcuni punti strategici della città per far capire subito al turista che arriva che questa è la città del Carnevale. Significa anche portare il Carnevale in tutte le fiere alle quali il Comune partecipa per fare promozione. Questi sono solo alcuni degli aspetti fondamentali ma sto lavorando ad un progetto molto più articolato per fare in modo che il Carnevale diventi un vero e proprio brand. Pensate anche di rilanciare la versione estiva? Certamente è proprio una delle novità che vorrei proporre da subito perché sicuramente ci aiuterà a fare del Carnevale un brand da vendere tutto l’anno. Con l’Ente Carnevalesca e l’Ente Manifestazioni ne stiamo già parlando anche se que-

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COLAZIONI TORTE BUFFET aperitivo sfizioso e dopo cena, con DJ a rotazione, tutti i weekend. La giusta atosfera adatta a te...

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Nuovi nati nel 2010 Fano raggiunge Pesaro Nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Santa Croce l’anno si è chiuso con oltre 1.000 parti. Un dato storico

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er Fano non è proprio una novità perché i mille parti erano stati raggiunti anche negli anni ’70. Però il dato può comunque considerarsi storico e non solo perché sono passati 40 anni dall’ultima volta che al Santa Croce sono nati così tanti bambini in un anno, ma perché la vicina Pesaro, che conta diverse decine di migliaia di abitanti in più, ha registrato in sostanza lo stesso numero di nati nel 2010. Questo traguardo è il risultato di un importante gioco di squadra, della grande qualità dello staff fanese e delle capacità di un primario, Claudio Cicoli, che ha riportato tra i corridoi di Ostetricia e Ginecologia quell’entusiasmo che forse negli ultimi tempi era venuto a mancare. Nel 2007 tra Fano e Pesaro c’era una differenza di circa 500 parti all’anno. Nel 2008 i parti al Santa Croce sono stati 870, 905 nel 2009, anno in cui a Fano è arrivato Cicoli che si è messo subito a lavorare sulle motivazioni del suo personale anche perché a livello di strutture e macchinari ci sarebbe bisogno di un grande salto in avanti. Se Ostetricia e Ginecologia di Fano sono riusciti superare i mille parti significa che tutto lo staff è considerato di primo livello e questo reparto può ritenersi una vera e propria eccellenza a livello regionale. In totale nel 2010 sono stati 1029 i parti totali, di cui 510 maschi e 522 femmine. Sono 185, i nati da genitori stranieri che sono arrivati a contare, negli ultimi dodici mesi, il 18% del totale delle nascite mentre il numero dei tagli cesarei effettuati dall’equipe del reparto è stato 362. Queste cifre hanno permesso, alla divisione di ottenere due bollini rosa, il riconoscimento assegnato dal Ministero della Salute, per l’eccellenza dei servizi offerti come la partoanalgesia in tutte le 24 ore fornita dall’equipe di Anestesia e dalla donazione del sangue cordonale, per la ricerca delle cellule staminali. Ottimi risultati anche per quanto riguarda Ginecologia: sono stati 1320 gli interventi compiuti dai professionisti del reparto -con un incremento di specializzazione negli interventi di laparoscopia e isteroscopia- cifra superiore a quella prefissata con la direzione generale a inizio anno.

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Insomma a Fano ce la stanno mettendo tutta per far diventare questo reparto un’eccellenza degna di essere tenuta in considerazione nell’ottica del tanto discusso Ospedale Unico. Prima però occorre fare un passo intermedio e dotare il reparto di quei macchinari indispensabili per lo svolgimento dell’attività quotidiana. In Ostetricia e Ginecologia c’è un primario di grande qualità, c’è un gruppo di medici davvero all’altezza della situazione e c’è un personale preparato e qualificato per assistere nel migliore dei modi mamme e nuovi nati. Quello che manca sono le strutture: servono locali idonei e strumenti all’avanguardia.

La millesima nata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Santa Croce si chiama Eva, ed è figlia di Maria Pia Isidori e Marco Aiosa, entrambi 32enni di Fossombrone. Nella fotografia insieme a loro ci sono il direttore del Santa Croce Nicola Nardella, il direttore degli Ospedali riuniti Marche Nord Aldo Ricci e il primario Claudio Cicoli.

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Grande successo per le “Donazioni in rosa” Un evento organizzato da Avis per incentivare la donazione al femminile

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onazione in rosa” è il titolo dell’iniziativa organizzata da Avis Fano alla fine dello scorso anno per incentivare la donazione al femminile. Iniziativa pienamente riuscita che ha potuto contare anche sull’apporto di figure di spicco del mondo femminile che prestando nome e volto hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questo evento.

oggi donano in misura minore rispetto agli uomini anche se questo non vuol dire che siano meno vicine ad Avis. Le donne sono spesso limitate dall’esigenza di conciliare la famiglia, il lavoro e la cura della casa, inoltre esistono ancora oggi luoghi comuni riguardo alla donazione femminile che con questa giornata vogliamo smantellare”.

Secondo le statistiche fornite da Avis Fano riguardanti le “quote rosa” locali della donazione sono 326 le donazioni effettuate dalle donne nell’ultimo anno, inoltre se è vero che le donatrici periodiche rappresentano solo un quarto dei donatori è anche vero che le nuove donatrici non si discostano molto dai nuovi donatori maschi (42,5% contro 57,5%). Interessante notare che, se in passato le più attive nella donazione erano le donne “mature”, oggi si sta assistendo ad un progressivo cambiamento di tendenza. “C’è stata una crescita delle giovani donatrici. Io – dice Monica Curina, vice presidente Avis Fano- mi occupo anche della promozione della donazione nelle scuole e vedo un grande interesse nelle ragazze, anche se, ancora oggi la fascia di donatrici più rappresentativa rimane quella dai 31 ai 50 anni. Le ragazze, per adeguarsi ai canoni estetici imposti dalla moda, sono sempre più magre e alcune non possono donare perché pesano meno di 50 chili, ma chi può lo fa molto volentieri”.

Dalla consigliera regionale del Pdl Elisabetta Foschi all’assessore provinciale alle Pari Opportunità Daniela Ciaroni, dalla consigliera comunale del Pd Oretta Ciancamerla all’assessore comunale Maria Antonia Cucuzza, per non parlare poi della campionessa olimpica Lucia Morico, dell’imprenditrice Giovanna Rivetti, Loretta Volpini, Paola Andreani, Annalisa Cornacchini, Roberta Biagiotti Capodagli e di Cristina Tonelli, la ragazza che ha scritto insieme al giornalista Giancarlo Trapanese il romanzo “Sirena senza coda”. Soddisfatto il presidente dell’Avis Fano, Massimo Seri: “Il sangue è l’unico farmaco salva vita non riproducibile in laboratorio, per questo è di fondamentale importanza donare. Avis ha deciso di istituire questa giornata per sensibilizzare le donne alla donazione in quanto ancora

La testimonianza di Cristina Tonelli E’ un onore esser qui a testimonianza di quanto è importante l’aiuto e la dedizione di chi ha creduto in me. Grazie all’aiuto della mia squadra rosa sono riuscita a superare molti ostacoli, raggiungendo gioiosi traguardi. Mi auguro che allo stesso modo, molte squadre rosa si uniscano ad Avis, perchè insieme tante piccole gocce alimentino un mare d’amore e di speranza. Grazie.

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Chatroulette, la comunicazione è casuale ma non sempre piacevole Un nuovo sito di video-chat molto originale ma non tutti lo utilizzano correttamente. E su internet il porno avanza

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i chiama chatroulette.com ed è l’ultima frontiera nel campo delle video-chat. L’ho scoperta una sera guardando la trasmissione delle Iene su Italia 1 dove hanno fatto vedere come funziona questo sito denunciando, tra le altre cose, l’utilizzo che ne fanno soprattutto i maschietti, ma a questo ci arriviamo più tardi. Chatroulette.com, come tra l’altro lascia intendere il nome, è una chat-video che da la possibilità di parlare, a caso, con persone di tutto il mondo. Una volta digitato il nome del dominio, su uno schermo interamente bianco compaio due finestre, una sopra l’altra. Quella sotto è la ripresa della propria webcam in quella sopra, invece, compare l’utente che in quel momento chatroulette, casualmente, propone e con il quale si può parlare oppure chattare grazie ad un apposito spazio che compare sotto gli schermi. Se la persona che appare in quel momento non vi piace, premendo il tasto next si può passare ad un altro utente. Questo tasto è molto importante perché, tornando al servizio fatto dalle Iene, capita molto spesso su chatroulette di trovarsi davanti uomini impegnati a masturbarsi. Un vero peccato perché la possibilità di interagire casualmente con persone di tutto il mondo è veramente originale. Purtroppo, come avviene spesso su internet, la componente hot (per essere garbati) prende il sopravvento sulla possibilità di comunicare. Al momento di realizzare questo servizio abbiamo fatto una prova. Ci siamo collegati a chatroulette.com, abbiamo attivato la nostra webcam e dopo pochi secondi è comparso il primo utente, un ragazzo che è rimasto immobile per pochi secondi e poi ha preferito andarsene. Subito dopo è comparso un bambino, poi un ragazzo a torso nudo le cui mani erano impegnate nelle zone basse del corpo, poi ancora un ragazzo, seguito da due ragazze giovanissime e da un altro 30enne con il quale abbiamo chattato un paio di minuti ma che ha preferito “cambiarci” quando gli abbiamo detto che eravamo giornalisti e stavamo realizzando un servizio. La stessa cosa abbiamo fatto con un altro utente, che ha detto di essere di Bologna. A questo punto il sito di chatroulette è scomparso dal mo-

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nitor e al suo posso è apparsa una scritta che annunciava che il nostro Ip era stato segnalato. Come? Noi vogliamo fare un servizio giornalistico su chatroulette e veniamo banditi, mentre migliaia di “smanettoni” usano questo sito per soddisfare le proprie perversioni? Come se non bastasse oltre ad essere sbattuti fuori da chatroueltte, e sono trascorsi

solo cinque minuti da quando ci siamo collegati, veniamo rimbalzati automaticamente in una versione hot di questa video-chat.Versione sicuramente più gradevole, visto che ci sono belle fanciulle poco vestiste, però ancora una volta internet ci ha fatto capire che è fondamentale fare in modo che i bambini non navighino liberamente. Su chatroulette ne abbiamo visti tanti e chissà quanti altri ce ne saranno nella rete davanti a siti improponibili, e ai siti dove si possono vedere con molta, troppa facilità, scene di sesso esplicito o addirittura violento. Il loro accesso è talmente semplice che spesso ci si finisce anche cercando cose che nulla hanno a che vedere con il mondo dell’eros. Abbiamo trovato siti in cui è possibile vedere film con finti stupri talmente realistici da farci quasi salire il dubbio sulla veridicità o meno della pellicola. Durante questa ricerca avevamo segnato tutti i nomi di questi siti “estremi” per darvi la possibilità di valutare con i vostri occhi quanto abbiamo fino a questo momento denunciato. Poi ci siamo resi conto che avremmo fatto proprio il gioco di queste persone contribuendo a divulgare materiale che nulla ha a che fare con il sesso e l’eros. Insomma se vostro figlio “naviga” mandatelo nella giusta direzione.

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Se dici Protezione Civile a Fano dici club “Mattei” L’opera di questi volontari sempre più preziosa per il tessuto cittadino. Il bilancio del 2010

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er la protezione civile di Fano, club “Enrico Mattei”, quello che è da poco terminato è stato un anno particolarmente intenso.

Formato da 85 soci di cui 83 volontari, il club “Mattei”, che ha in Saverio Olivi la storica “guida”, ha svolto una serie di attività in convenzione con il Comune come il trasporto giornaliero di persone diversamente abili ed anziani per il quale sono impiegati 9 volontari, l’assistenza sulle strisce pedonali nelle scuole medie ed elementari con 23 volontari, la salvaguardia dello stabile dell’ex caserma Paolini adibita a parcheggio pubblico per la quale prestano servizio 4 volontari, la consegna di pasti preparati nella cucina centralizzata nelle strutture scolastiche eseguita da 3 volontari, il trasporto e l’accompagnamento, ad opera di 4 volontari, di anziani nel periodo della calura estiva, inoltre 1 volontario è presente in deposito, 1 nel centro operativo ed 1 in sede per un totale di 43 volontari. Il Club Mattei offre il proprio servizio di vigilanza per garantire la sicurezza pubblica anche durante le principali manifestazioni della città come il Carnevale di Fano, la Fano dei Cesari, Sapori e Aromi d’Autunno, la Collemarathon, La Notte dei Musei, Sapori & Motori e durante le principali gare ciclistiche e podistica. Tra le varie attività merita una citazione anche quella rivolta alla prevenzione delle stragi del sabato sera, denominata “Un soffio per la

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vita”, che ha visto la presenza dei volontari di protezione civile, muniti di etilometro per la misurazione del tasso alcolemico in varie manifestazioni. Con la Regione Marche, la protezione civile fanese, impiega i volontari durante le emergenze ed in situazioni di difficoltà come la ricerca persone disperse in mare ed ha organizzato un progetto di prevenzione riguardante il monitoraggio delle aste idrometriche del fiume Metauro. Il club “Mattei” si è dovuto occupare anche della bomba che è stata fatta brillare a Ron-

cosambaccio di Fano, per non parlare degli interventi durante l’emergenza neve, l’invio di un cuoco ad Haiti durante l’emergenza, il rilevamento settimanale sul territorio fanese delle zanzare tigre, l’organizzazione del campo scuola sulla protezione civile per ragazzi e ragazze delle scuole elementari e l’organizzazione di diversi corsi di formazione: per la conoscenza di apparati radio, per il conseguimento della patente nautica, per la guida del fuoristrada e per il trasporto dei pasti. Insomma l’opera di questi volontari è fondamentale per la vita quotidiana di ogni cittadino fanese.

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La rivincita di Virginia

Una storia coinvolgente con molti colpi di scena di Rodolfo Colarizi

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ome nasce un romanzo?. Questa è la domanda che spesso mi sento rivolgere in occasione della presentazione dei miei libri. Nasce da uno zoccolo duro che può avere diverse matrici: può essere un’intuizione brillante, un desiderio lungamente accarezzato ovvero un evento vissuto in prima persona che colpisce per l’originalità e per le sensazioni che trasmette. Bisogna costruire un palinsesto che sostenga tutta l’impalcatura che si sta ideando. Allora la trama scorre come la striscia di un film con lo scopo precipuo di coinvolgere il lettore. Poi ci sono i personaggi coi quali si convive, che si analizzano di giorno e di notte, alcuni accattivanti altri meno, si cesellano, si smussano fino al completo adattamento al ruolo assegnato dal racconto. In questo caso si tratta di una storia parzialmente vera, arricchita da un contorno narrativo. I protagonisti sono sostanzialmente due: la città di Rimini e una giovane psicologa, Virginia Diotallevi. Perché Rimini mi ha affascinato? Questa perla della riviera romagnola, che tanta parte ha avuto in quelli come me, che ora hanno le tempie grigie, ogni anno mette in campo una splendida metamorfosi: durante l’inverno si chiude a riccio, diventa sonnacchiosa anche se ha un dolce sapore felliniano, ma in primavera esce dal letargo e sboccia come una rosa, tutto diventa vivo e vitale fino a promuovere un vero e proprio “divertimentificio”. La giovane psicologa in carriera, Virginia, conquista un ruolo nell’intricato tessuto della città, sana brillantemente le ambasce più profonde dei pazienti, ma non riesce a risolvere i propri crucci, il più importante dei quali è la ricerca dei genitori visto che trattasi di una trovatella. E qui mi fermo e mi guardo bene dallo svelarvi la trama ricca di colpi di scena. Che tipo di romanzo è? Squisitamente intimistico! Mi sono avventurato, infatti, nelle pieghe recondite dell’animo tormentato della professionista rampante percorrendo tutti i meandri del dedalo della psiche di Virginia arrivando a una conclusione: se l’animo dell’uomo è difficile da decodificare quello della donna è imperscrutabile. Mi piace di solito tratteggiare quelli che vengono definiti personaggi minori, che tali non

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sono, perché fanno da cornice alla protagonista. Ce ne sono due molto belli: Suor Venanzia, la Madre Superiora dell’istituto nel quale Virginia è cresciuta; è forte e volitiva ma anche dolce e comprensiva, una bella figura di religiosa al passo coi tempi che comprende i problemi altrui, una vera madre spirituale. Il secondo è diametralmente opposto: la professoressa Elisa Raiola, docente di psicologia all’ Università di Bologna,

con tutti i difetti dei baroni, ma affezionata alla protagonista, sua mecenate e protettrice, morbosamente legata alla giovane che considera cosa sua. Infine il latin lover riminese che non poteva mancare, con tutta la boria provinciale e con i subdoli trucchetti per far cadere le “pavoncelle” nel carniere. In consuntivo, credetemi, è una bella storia che vi potrà tenere compagnia. Buona lettura!

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Kiotis Paris …un altro approccio alla bellezza La farmacista Cecilia Tonucci parla della filosofia di questo innovativo marchio

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bbiamo intervistato una farmacista, Cecilia Tonucci, che ci ha espresso il suo parere sulla linea Kiotis Paris. “Bellezza e salute rappresentano nel nostro tempo un’esigenza primaria e sul mercato non mancano di certo marchi di cosmetici –racconta Cecilia Tonucci- ma kiotis Paris, marchio del gruppo Yvre Rocher, va oltre. La filosofia del marchio Kiotis è davvero innovativa sia per la concezione della bellezza, intesa nella sua globalità senza scinderla dal benessere, che per la distribuzione del marchio, che si avvale della vendita diretta fornendo alle donne un’opportunità di lavoro che si concilia con armonia agli impegni famigliari. Un’arte del vivere, un tempo da dedicare a se stessi. Una cosmesi diversa da quella tradizionale, più orientata verso il benessere che si prende cura della nostra mente e del nostro corpo utilizzando oli essenziali puri e naturali al 100%. La storia degli oli essenziali è una storia costellata da sacralità e simbologie collegate ai fiori e ai profumi, di magiche pozioni in grado di conferire la vita eterna o quasi. Oggi gli oli essenziali hanno ritrovato estimatori sia per il reale benessere che sanno apportare, sia per il piacere che sanno offrire stimolando uno dei sensi meno gratificati di altri: l’olfatto!

una moltitudine di molecole, tra i cinquanta e i trecento componenti biochimici. Questo spiega il fatto che ogni olio essenziale puro –prosegue Cecilia Tonucci- possiede moltissime proprietà. Quindi, per esempio, l’olio essenziale di limone è, al contempo, antisettico, astringente, stimolante, rivitalizzante, mentre la vitamina C, in cosmetica, viene utilizzata per il suo potere energizzante e il retinolo come antiossidante. Esistono 400 Oli Essenziali conosciuti, ma in cosmesi e in medicina se ne utilizzano solo 50. Ma vorrei entrare nello specifico. Le caratteristica degli oli essenziali dei Laboratori Kiotis sono: 1 - Puri, ogni olio essenziale viene estratto da una singola varietà botanica 2 - Naturali,senza aggiunta di prodotti sintetici 3 - Efficaci e selettivi, concentrando l’azione alle parti che hanno più bisogno 4 - Attenti alla biodiversità, non si utilizzano specie in via di estinzione

5 - Non si utilizzano Oli Essenziali provenienti da piante geneticamente modificate. Kiotis Paris ha la risposta per ogni tipo di pelle, per rispondere a diverse esigenze. Un marchio per donne di ogni età, per ogni tipologia di donna. Perché utilizzare la vendita diretta per veicolare questo marchio? La risposta è racchiusa nella filosofia Kiotis: una bellezza non egoista ma una bellezza generosa; così è la vendita diretta, che poggia sulla condivisione e sullo scambio e sulle relazioni umane. Non solo un prodotto valido, ma anche una consulente altamente qualificata, che prima di tutto vuole essere un’amica, ponendo i presupposti per un rapporto di fiducia che possa durare nel tempo. Sono davvero orgogliosa di lavorare per un’Azienda che da 10 anni è presente sul mercato mondiale. Il 2011 sarà un anno indimenticabile – conclude Cecilia Tonuccilo celebreremo per tutto l’anno con eventi speciali e fantastiche promozioni. Auguro a tante donne di conoscere questa grande opportunità”.

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L’olio essenziale è l’anima della pianta, in qualche modo la sua riserva energetica, ma è anche ciò che gli permette di difendersi da tutto ciò che rischia di aggredirla. A seconda delle diverse specie vegetali, l’olio essenziale puro viene prelevato dai petali, dalle foglie, dai frutti,dallo stelo o dal tronco. Oleosi, ma non grassi,volatili, odorosi, molto concentrati e molto efficaci tanto che, contrariamente ai principi attivi classici utilizzati nella cosmesi, gli oli essenziali racchiudono

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Fare il Vaticanista, una fatica sì, ma con grande passione Il fanese Paolo Fucili lavora come giornalista a Roma per TV2000 “inseguendo” il Papa di Paolo Fucili

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a fatidica domanda scatta in genere non appena accenno a chi sono e che faccio: “Ma lo vedi tutti giorni il Papa?”.

Molti cliché dell’immaginario collettivo sul giornalista peccano spesso, chissà perché, di troppa fantasia: un professionista (e qui tralascio altri stereotipi tanto diffusi quanto malevoli) che passa le sue giornate tra vip di ogni risma, mai fermo, sempre affaccendato e proiettato in prima persona sulla scena di luoghi, avvenimenti, eventi di cui, per saperne qualcosa, gli altri devono farsi bastare quanto appunto è il giornalista a riferire. Il Papa, in verità, lo vedo piuttosto di rado in carne ed ossa, al pari degli altri colleghi vaticanisti, cronisti specializzati in informazione religiosa e dal Vaticano. Non è consuetudine che Sua Santità, tranne eclatanti eccezioni, rilasci interviste o presenzi a conferenze stampa. Ma a far da tramite coi media di tutto il pianeta provvedono vari strumenti e strutture come ad esempio la Sala stampa vaticana, trafficato crocevia di lingue, nazionalità, giornalisti di ogni tipologia di medium (radio, tv, giornali) e orientamento (cattolici, laici, sinistra, destra), la ‘seconda’ mia redazione dopo quella di TV2000, dove lavoro da ormai 11 anni, a Roma. E con la consapevolezza della fortuna che la vita mi ha riservato, ricordo che ai tempi

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della scuola, nella natìa Fano, era proprio il mestiere che volevo fare da grande. Il ‘giornalista’ in genere, era il protagonista di quegli ingenui sogni da ragazzino, non proprio l’esperto di Chiesa, papi e via discorrendo. Ma va bene così, anzi. L’occasione è buona semmai per sfatare un altro preconcetto, antitetico al primo: il vaticanista, cioè, a confronto con lo sfavillante menage lavorativo dei suoi colleghi, sarebbe colui che si annoia ogni giorno tra preti, ambienti grigi, discorsi e documenti scritti in gergo incomprensibile (il cosiddetto, Dio ce ne scampi, “ecclesialese”).Per fare allora chiarezza, basterà in primo luogo osservare che la vita, l’insegnamento, l’opera della Chiesa oggi toccano qualunque esperienza umana individuale e collettiva: “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce” di ogni uomo, recitava la Gaudium et spes ai tempi del Concilio Vaticano II. E questo comporta, per chi deve per mestiere raccontare tutto questo, incrociare un’infinità di temi, argomenti, situazioni: dalle chiese devastate nella Cipro occupata dai Turchi agli occhi delle ex prostitute di don Benzi persi nel vuoto, dall’esuberanza dei giovani delle Giornate mondiali della Gioventù ai profughi caldei iracheni in Giordania. “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”, per dirla con la sapienza degli antichi romani, “sono un uomo, nulla di ciò che umano lo considero a me estraneo”, è in fondo il motto del giornalista. Altroché

noia, specie poi con due personaggi del calibro di Wojtyla e Ratzinger. Del primo seguirò presto la beatificazione imminente, primo passo ‘canonico’ verso quella santità che non è mai stata un mistero per nessuno, tanto traspariva da ogni suo gesto e parola. Solo la parabola ‘discendente’, si fa per dire, del suo lungo pontificato ho vissuto nei panni professionali di cronista, un’avventura comunque impagabile. Poi è venuto Benedetto XVI, personalità affascinante per spessore intellettuale, rigore di pensiero, sapienza di fede. Non è mai facile (specie in un minuto e mezzo, la durata del servizio di un tg!), raccontare quanto Joseph Ratzinger non si stanca di proporre, con umiltà e fiducia insieme: il messaggio del Vangelo e gli eterni perché che fa risuonare nell’uomo di ogni tempo, l’attuale ambiguo ‘ritorno del sacro’ e il diffuso individualismo religioso, la ragionevolezza del credere, le sfide della cultura contemporanea alla Chiesa e viceversa. Una fatica, sì, ma anche una grande passione, fare il vaticanista.

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“Porto a tavola la tradizione marchigiana” Intervista a Federico Delmonte, chef fanese “prestato” a La Prova del Cuoco per la cucina.

di Silvia Bonci

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pomodori maturati al sole cocente che splende in estate sul nostro litorale. L’odore aromatico del basilico appena raccolto. La farina e le uova impastate per preparare la pasta fatta in casa con il mattarello. La sua passione per la cucina ha origini lontane e sa di giornate passate insieme ai nonni tra l’orticello e i fornelli, tra gli odori e i sapori dei prodotti genuini che fanno la buona cucina marchigiana. Federico Delmonte, 29 anni, fanese, è uno degli chef del cast de La Prova del Cuoco, il noto programma televisivo condotto da Antonella Clerici, in onda tutti i giorni alle 12 su rai 1. Occhi azzurri, sorriso contagioso, il giovane chef fanese non si è affatto montato la testa e non sogna di fare l’attore o il conduttore televisivo ma desidera solo continuare a cucinare: “Partecipare al programma è davvero divertente, ogni volta è una nuova emozione, ma non sogno un futuro nel mondo dello spettacolo, non mi sono affatto montato la testa e preferirei continuare a fare il mio lavoro- si schernisce, pur ammettendo- so che in televisione è importante anche l’aspetto estetico: non basta sapere cucinare è necessario anche essere comunicativi e telegenici”.

Com’è Antonella Clerici di persona? Simpatica e carina come appare in tv, non è per niente presuntuosa, scherza con tutti e fa battute. Sul sito del programma è scritto che il tuo piatto simbolico sono i passatelli con il sugo di lumachine di mare, è così? E’ un piatto che amo perché l’ingrediente principale, le lumachine di mare, sono tipiche delle nostre zone. I miei piatti utilizzano gli ingredienti locali, i nostri prodotti tipici, che si trovano solo dalle nostre parti e che ci distinguono. Voglio valorizzare le nostre tradizioni. La mia filosofia si basa su due pilastri: semplicità ed emozione. Una cucina comprensibile, fatta di tecniche semplici che lasciano al gusto il compito di emozionare il palato.

Cosa vedi nel futuro? L’apertura di un ristorante tutto tuo? Da aprile inizierò a lavorare all’agriturismo Bartolacci a Stacciola di San Costanzo. Questa sarà una nuova sfida. Fin’ora ho lavorato in diversi ristoranti, l’ultimo dei quali il ristorante Magnolia di Cesenatico, tutti ristoranti con le stelle, mai in un agriturismo. Aprire un ristorante mio mi piacerebbe ma non è una priorità perché di questi tempi è un’impresa per niente facile.

Che categoria di piatti preferisci cucinare? Mi piace cucinare tutto: primi piatti, secondi, carne, pesce, pasticceria. Cucinare per me significa fare stare bene le persone. Lo zoccolo duro della mia cucina sono i prodotti locali. Sono la base da cui partire e devono essere semplici ma di qualità, questo è quello che mi hanno insegnato in famiglia. Sin da piccolo ho visto i miei nonni coltivare le verdure nell’orto con le quali preparavano piatti genuini e gustosi.

Come sei approdato negli studi de La Prova del cuoco? Lo scorso anno ho partecipato ad un torneo tra chef emergenti, la giuria era composta dallo chef Gianfranco Vissani, il giornalista enogastronomico Luigi Cremona e Maria Scicolone, sorella di Sofia Loren, e mi hanno scelto. Al momento, una volta a settimana vado a Roma in treno per partecipare alla diretta del programma. Qual è il tuo ruolo nel programma? Ci forniscono degli ingredienti scelti dagli autori e acquistati spendendo 12 euro e noi dobbiamo improvvisare creando due ricette che siano allo stesso tempo fantasiose e facilmente riproducibili anche da casa. Noi chef arriviamo in studio intorno alle 11.30 e abbiamo 20 minuti per pensare le ricette. Nella preparazione siamo aiutati dai concorrenti, persone comuni con la passione

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“1861-2011 il Lido e Fano”: diventa un sito la mostra del Battisti Nostalgia e voglia di tradizione tra i fanesi di Silvia Bonci

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osa ne sanno dei ragazzi di 17 anni di come erano il Lido e la città di Fano 50 anni fa? Dell’atmosfera che si respirava nei locali, dei cambiamenti che li hanno resi come sono oggi? Probabilmente nulla, se non fosse per il fatto che gli studenti della classe IV del corso di Tecnico del Turismo dell’Istituto Tecnico Commerciale Cesare Battisti di Fano, hanno svolto, con minuziosa cura, una ricerca, esaminando fotografie d’epoca e raccogliendo le testimonianze delle persone che quei luoghi li hanno vissuti. “Conoscere il passato per trovare soluzioni per il presente”. Questo secondo il preside, Giuseppe Franchini, il senso della ricerca sui luoghi simbolo della città che ha già dato vita ad una mostra ed a breve diventerà anche un sito. “Le persone sono entusiaste del nostro lavoro-afferma Franchini- ed in molti ci hanno consegnato nuove fotografie d’epoca, per questo abbiamo pensato di costruire un sito: chiunque potrà inviare il proprio materiale al nostro liceo e noi provvederemo a metterlo online in modo che sia immediatamente fruibile”. Ben 2.500 visitatori in7 giorni non bastano a spiegare il successo della mostra. Una voglia di riscoprire le proprie tradizioni ha investito i fanesi negli ultimi mesi e ne sono la prova il libro del musicista Paolo Casisa “Fano Music Story” accolto con grande entusiasmo dal pubblico o il gruppo Facebook del giornalista Carlo Moscelli “La vecchia Fano” che in breve tempo ha raggiunto gli oltre 200 iscritti. Solo nostalgia o anche voglia di interrogarsi su “come eravamo” ed un ritrovato “orgoglio” fanese? “1861-2011 il Lido e Fano” questo il titolo della mostra che espone i luoghi dimenticati come l’antico ponte Arzilla ma anche diver-

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se soluzioni per migliorare la recettività turistica. Uno sguardo pulito e impietoso quello degli studenti del Battisti che non hanno risparmiato critiche e suggerimenti agli amministratori su come recuperare i luoghi più degradati. “Grazie al sito- riprende Franchini- ognuno potrà mettere a disposizione degli altri il materiale fotografico o di altro tipo e i giovani potranno vedere cose che altrimenti non avrebbero mai avuto l’opportunità di vedere per cui invito chiunque ne fosse in possesso ad inviare il materiale o a portarcelo di persona, preciso inoltre che sarà restituito. Con la mostra infatti il lavoro dei ragazzi del corso di tecnico del turismo del Battisti non si è concluso ma prosegue, la mostra ha segnato soltanto la fine di una fase del lavoro”. Dalle idee dei giovani coloro che amministrano la città potrebbero davvero ispirarsi. Lo sguardo “pulito”, come lo ha definito l’assessore provinciale Massimo Seri dei giovani, potrebbe fornire stimolanti spunti su come valorizzare al meglio la città e sulle migliorie di cui necessiterebbe. Chi volesse inviare il materiale all’Istituto Tecnico Commerciale Cesare Battisti e contri-

buire a ricordare quegli spazi dimenticati o scomparsi può farlo all’indirizzo mail: itc@itcbattisti.it.

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La Federconsumatori lancia l’allarme truffe Raggiri, inganni e necessità di impegno collettivo per un’economia più giusta di Sergio Schiaroli Presidente Federconsumatori di Pesaro e Urbino

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ecenti episodi criminosi sul nostro territorio confermano l’allarme che noi avevamo lanciato da molto tempo nella consapevolezza che una provincia come la nostra, economicamente avanzata rispetto al sud, non sarebbe rimasta un’isola felice. Le sintomatologie denunciate presso i nostri sportelli erano in atto da tempo anche se non riguardavano reati denunciabili.

Recenti episodi criminosi sul nostro territorio confermano l’allarme che noi avevamo lanciato da molto tempo nella consapevolezza che una provincia come la nostra, economicamente avanzata rispetto al sud, non sarebbe rimasta un’isola felice. Le sintomatologie denunciate presso i nostri sportelli erano in atto da tempo anche se non riguardavano reati denunciabili. E’ facile dunque immaginare come, in presenza di una crisi economica, le truffe, i raggiri e gli inganni siano all’ordine del giorno. Si aggiunga che in una situazione di precariato del lavoro come quella attuale soprattutto i giovani operatori presso i call center o promotori di compagnie come quelle dell’energia e della telefonia, che sono pagati in funzione dei contratti finalizzati, usino tutti i sistemi di convincimento. Di conseguenza gli utenti ci denunciano spesso l’attivazione di nuovi contratti in tali settori a seguito di una semplice telefonata o della visita di un promotore pur senza la firma di alcun contratto. Purtroppo vengono a volte usate anche tecniche truffaldine come la firma falsa, l’estorsione di una firma come se fosse obbligatoria, l’assenso di minori e altro. Ciò genera l’attivazione di un nuovo contratto con le conseguenti lungaggini e burocrazie per tornare al pregresso. In passato come Federconsumatori avevamo attivato un progetto insieme alle altre associazioni dei consumatori, finanziato dalla Camera di

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Commercio sulle truffe agli anziani, progetto al quale aveva preso parte anche la Polizia di Stato. Si riscontrano infatti raggiri molto frequenti come: richiesta di ricontrollare i soldi, ripulire la giacca, false pietre preziose, falsa beneficenza, falsi funzionari Inps, Enel. I consigli rimangono peraltro sempre gli stessi di non fare entrare persone sconosciute in casa, farsi assistere da parenti o anche da vicini, non rilasciare informazioni nemmeno telefonicamente, non firmare documenti se non si è pienamente certi. Altro fenomeno è quello dei finti maghi che riescono a spillare molti soldi approfittando della ingenuità altrui. Per chi opera in internet è sempre diffuso il fenomeno del “phishing” ossia del tentativo di carpire dati sensibili come quelli bancari o postali attraverso la richiesta via e mail di tali dati con la scusa di operare a vantaggio degli utenti; è opportuno raccomandare di non fornire mai tali informazioni. Molto frequenti sono anche

le “catene di Sant’ Antonio”, anche se meno pericolose, con la promessa di lauti guadagni se si mandano e mail a tanti conoscenti. Su tutt’altro fronte, in considerazione della crisi economica è auspicabile che ci sia una diversa cultura dell’economia a tutti i livelli a tutela delle famiglie in difficoltà ad iniziare dall’ Amministrazione che deve operare con buon senso, soprattutto nell’applicazione di multe o sanzioni per infrazioni irrilevanti considerato che i cittadini già pagano imposte e tasse notevoli nonché i salati canoni per i servizi. Ad esempio i provvedimenti antismog imposti al Comune dalla Regione graveranno con possibili stangate da 150 euro solo sulle macchine più vecchie quindi delle famiglie economicamente più deboli il che è socialmente ingiusto. Come associazione, pur ribadendo la necessità della lotta all’evasione, ci siamo fortemente opposti al ricalcolo degli oneri di urbanizzazione effettuati dal Comune stesso che ha comportato la richiesta di migliaia di euro agli utenti stravolgendo i principi di certezza. Tali situazioni infatti riducono ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie e rendono improbabile la ripresa dei consumi indispensabile per la ripresa economica. E’ altresì necessaria da parte delle categorie degli artigiani e dei commercianti una politica dei prezzi che non metta in difficoltà le famiglie soprattutto di lavoratori dipendenti e pensionati. C’è anche da dire che spesso i cittadini si lamentano ma non utilizzano nemmeno i pochi strumenti a loro disposizione. E’ attivo ormai da molto tempo il numero verde 800955959 di “Mister Prezzi” cui ci si può rivolgere per segnalare anomalie che poi vengono trasmesse alla Camera di Commercio di competenza ma che anche sul nostro territorio è rimasto pressoché inutilizzato. Infine in tempo di saldi abbiamo la sensazione che le risorse siano comunque poche tuttavia questi possono costituire un’occasione ma è raccomandabile che da parte dei commercianti vengano rispettati gli obblighi quali principalmente l’esposizione del prezzo vecchio, dello sconto e di quello nuovo, che il prezzo iniziale sia quello reale e che non venga immessa merce di magazzino. Abbiamo notato qualche irregolarità il che penalizza sia i consumatori che i commercianti onesti in quanto può creare diffidenza persino nei saldi.

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Alla Edil Infissi la fortuna non c’entra Qualità, assistenza e occasioni di risparmio sono da oltre dieci anni le carte vincenti dell’azienda fanese Edil Infissi - Via Canale Albani, 2 - 61032 Fano (PU) tel. +39 0721 863966 - www.edilinfissifano.it

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lla Edil Infissi lo sanno che oggi più che mai devono offrire ai propri clienti un prodotto che corrisponde principalmente a tre requisiti: qualità, assistenza e risparmio. Ma per l’azienda di Giovanni Giovannini questa non è affatto una novità perchè sono ormai più di dieci anni che la Edi Infissi punta tutto sulla qualità dei propri serramenti e su di una assistenza che non si limita al montaggio ma che prosegue in maniera programmata anche nel corso degli anni. Tar le altre cose è bene sottolineare che è stata prorogata per tutto il 2011 la possibilità di usufruire del recupero fiscale del 55% per coloro che vogliono sostituire i vecchi infissi, senza effettuare opere murarie, e questo è un’ulteriore possibilità di risparmio. Qualità, assistenza e risparmio. Giovannini, è vero che sono queste le cose che vi

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chiedono i vostri clienti? “I nostri clienti hanno capito che la cosa più importante è la qualità. E’ inutile acquistare un serramento che costa poco che poi, nel tempo, mostra tutta una serie di difetti. Porte o finestre che siano devono essere sicure, isolanti, resistenti. Noi offriamo questi prodotti e informiamo la nostra clientela anche su possibilità di risparmio come nel caso del recupero fiscale. Se il nostro cliente è soddisfatto allora significa che noi abbiamo fatto bene il nostro lavoro”. La parola crisi quanto ha influito nella vostra attività? “Non posso nascondere che la grave situazione economica che ha investito un po’ tutti i settori non ha risparmiato nemmeno la nostra attività. Però, ricollegandomi alla domanda precedente, posso dire che l’investimento che abbiamo fatto con i nostri clienti in termini

di comunicazione, cioè nell’aver fatto loro capire l’importanza della qualità, ha dato i suoi frutti perché ci ha permesso di fronteggiare la crisi e di superala senza particolari difficoltà”. Una grossa fortuna visto che ci sono state anche aziende che hanno dovuto chiudere l’attività? “La fortuna aiuta sempre, però è il lavoro quello che paga. Noi sin dalla nostra nascita abbiamo puntato molto sull’assistenza perché crediamo che il rapporto con il cliente non si esaurisca nel momento in cui gli abbiamo montato un serramento. Per questo effettuiamo controlli a distanza di 6 mesi ed 1 anno per verificare se ci sono problemi e siamo pronti a garantire un’assistenza anche più lunga. Il cliente si deve sentire seguito e perché no, ‘coccolato’. Noi facciamo questo da sempre e i risultati ci hanno dato ragione”.

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Pinguino Viaggi Fano di Zenaide Viaggi è l’outlet per le tue vacanze SAN VALENTINO, CARNEVALE, PRIMAVERA... TUTTE LE STAGIONI SONO BUONE PER REGALARSI E REGALARE UN VIAGGIO.

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“QUASI QUASI CI VADO”: ...DUBAI L’OASI TRA SPIAGGIA E DESERTO DEFINITA LA MONTECARLO D’ORIENTE

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passato e presente. La torre Burj Al Arab è il simbolo di questa città da mille e una notte. che racconta la storia di questo sorprendente Emirato. La zona mare e spiagge del quartiere di Jumeirah, ospita anche la residenza dello sceicco Said Al-Makhtoum. Vi rilasserete durante il giorno in spiaggia, mentre nella

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divertimenti per adulti ed è vero: infatti esistono piste da sci in mezzo ai negozi, e poco distante ad Abu Dhabi potrete provare l’emozione della formula uno guidando una vera Ferrari nell’omonimo museo. Se poi volete assaporare che cos’è lo shopping di lusso, una capatina al The Mall of the Emirates, centro commerciale con oltre 350 megozi non può mancare... Non spaventatevi, non bisogna essere multimiliardari per una settimana in resort 5 stelle tutto incluso con volo dall’Italia bastano 800,00 euro!!!

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Raccolta differenziata porta a porta nei comuni dell’Unione Roveresca Un passo in avanti contro l’emergenza rifiuti

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n sabato mattina della fine di gennaio 2011 gli abitanti dei comuni dell’Unione Roveresca, Barchi, Oricano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro hanno avuto una sorpresa:

è stato consegnato loro del materiale informativo che spiegava che a partire dal marzo 2011 potranno usufruire del servizio di raccolta differenziata porta a porta. Differenziare, ridurre e riciclare queste le tre parole d’ordine riportate nella brochure informativa che spiega come fare. Già perché sembrerebbe facile ma la differenziata come ha commentato scherzosamente una vecchietta: “per farla bene ci vuole la laurea” e pone tutta una serie di quesiti perché gran parte dei rifiuti che produciamo ogni giorno sono composti da diversi tipi di materiali e poi perché familiarizzare con la raccolta differenziata non è così semplice se non se ne capisce a fondo l’importanza. Riciclare non è importante solamente perché in questo modo si garantisce un mondo più pulito e si scongiura l’emergenza rifiuti, come quella in cui vivono gli abitanti della regione Campania da troppo tempo, ma lo anche perchè i rifiuti possono diventare una importante fonte di reddito. Il salto di paradigma, il cambiamento culturale pro-

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posto dal’associazione ambientalista è che i rifiuti possono divenire da onere risorsa. La chimica è cominciata con la legge di conservazione, nota come “Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto può essere trasformato” e se questa legge è vera ciò significa che rifiuti costituiscono una risorsa perché contengono ancora energia non impiegata, ed estraibile come anche materiali economicamente importanti, ad esempio i metalli. E se è vero che la raccolta differenziata funziona soltanto se i cittadini ci credono e se c’è una partecipazione più ampia possibile questo fa capire l’importanza di una corretta educazione ambientale nelle scuole sin dalla più tenera età e degli incontri formativi promossi dall’Unione Roveresca per spiegare ai cittadini la metodologia da seguire e il processo di riciclaggio che seguiranno i rifiuti. Trasformare i rifiuti solidi urbani in fonte di energia e ricchezza, questo l’esempio da seguire sulla scia dei comuni denominati da Legambiente “ricicloni” cioè quelli che gestiscono al meglio i propri rifiuti.” A livello regionale è il Veneto a svettare in cima alla classifica- si legge sul sito di Legambiente- con una percentuale del 67% delle amministrazioni virtuose sul totale dei comuni, seguito dal Friuli Venezia Giulia con il 34,2%, dalla Lombardia con il 28,8% e dal Piemonte con il 23,9%”. E se al Centro

le percentuali sono piuttosto basse, l’unica regione in cui “qualcosa si sta muovendo” è proprio la Campania. Non solo raccolta differenziata ma anche prevenzione, questo il segreto dei comuni “ricicloni”. Ad esempio Sono già 150 i comuni che hanno emesso un’ordinanza per vietare la distribuzione di sacchetti di plastica. A questi, si aggiungeranno prossimamente altre 250 località che hanno manifestato l’intenzione di metterli al bando. E i comuni del centro Italia, viene da dire: Cosa stanno aspettando? Certo l’introduzione nella raccolta differenziata porta a porta nei comuni del’entroterra è un grosso ma, piccolo, passo in avanti se si pensa quanto ancora si potrebbe fare.

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Le ultime occasioni in attesa della nuova stagione Consigli per la fine dei saldi e su cosa indossare nella primavera/estate 2011 di Mariolina Palazzi

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ebbraio è l’ultimo mese d’inverno ma nell’almanacco stagionale della moda può essere definito il primo di primavera. Proviamo ad archiviare, almeno mentalmente, il freddo e pensiamo a cosa indossare nella P/E 2011. In questa occasione non volevo parlare esclusivamente delle nuove tendenze ma vorrei dare alcuni consigli su come approfittare di questi ultimi giorni di svendite. I saldi stanno giungendo al termine ed è proprio questo il momento giusto per andare a fare un po’ di shopping a prezzi stracciati! Non ha alcun senso acquistare capi troppo invernali visto che fra poco la lana verrà archiviata per far posto al cotone e ad altri tessuti più leggeri quindi, se avete proprio voglia di maglieria, vi consiglio di cercare qualche t-shirt o ancor meglio felpe con cappuccio e non ,ideali per affrontare i primi giorni di primavera. La camicia in cotone o in jeans sarà un must have della prossima stagione quindi potrebbe essere interessante cercare capi del genere: bianca o azzurra, classica come quella da uomo da abbinare al jeans o ad una bella giacca sartoriale. Il blouson in pelle nera a metà prezzo potrebbe essere sicuramente un vero affare visto

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che sarà uno di quei capi di cui non potremo fare a meno per la primavera. Che ne dite del caro vecchio chiodo, magari arricchito di applicazioni in metallo come borchie o spille varie? Oltre al nero va benissimo buttarsi sui colori caldi del cuoio o anche su quelli più freddi e tenui del grigio. Per quanto riguarda il jeans aspetterei senza alcun dubbio le tele denim estive con i loro lavaggi particolari adatti alla stagione. Se avete proprio voglia di pantaloni andate alla ricerca di modelli militari, cargo in canvas di cotone nei colori del beige, verde, kaki. Da abbinare ai vari look sopra citati perchè non entrare in un bel negozio di accessori e lasciarvi andare all’acquisto della borsa che nei mesi scorsi non potevate permettervi a causa del prezzo troppo elevato? Se volete la possibilità di sfruttarla nella nuova stagione scegliete un pellame non prettamente invernale meglio ancora nelle nuance calde dei marroni o all’opposto qualcosa di molto colorato. Può essere molto piccola da portare a mano, a tracolla come fosse una cartella o maxi come una sacca. Si può fare

l’affare anche nelle calzature? Certo che sì. Io mi tufferei nella ricerca di un bel paio di stivali alti, tipo quelli che si usano per andare a cavallo, oppure per chi ama un look più da strada un bel paio di anfibi o biker anche borchiati da indossare senza calze. Non male anche la scelta di un bel paio di sneakers magari colorate e soprattutto rigorosamente vintage!! Direi che ci siamo: la vostra carta di credito potrebbe essere arrivata al limite ed è necessario risparmiare perchè una vera fashion victim poi non resisterà alle nuove collezioni e allora.....buon shopping a tutte!!!!

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Ogni venerdì e sabato Show Re staurant & Music club

Ogni domenica l’aperitvo - cena del centro storico

Vanilla Music club - RestauRant c/o antico iMpeRo - Via aRco D’augusto 53/b - Fano (pu) - italy inFo pRenotazioni cene & taVoli 349.1225061 - 339.7021912 - 339.4571297 - 333.7027325 - 347.3504474 - 333.9138283

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E’ l’alcol il nemico numero uno tra i più giovani I ragazzi iniziano a bere tra i 15 e i 16 anni. Lo dimostra una ricerca a livello provinciale coordinata dalla Zona Territoriale 3 di Fano E’ l’alcol la prima fonte di “sballo tra i giovanissimi. Lo dimostra una ricerca sugli stili di vita e i comportamenti a rischio degli studenti della Provincia di Pesaro Urbino condotta dalle Asur 1,2 e 3 e coordinata dalla Zona Territoriale 3 di Fano attraverso Massimo Agostini, Direttore del Dipartimento di Prevenzione. Questa importante ricerca testimonia come nella nostra provincia il problema alcol abbia in sostanza le stesse dimensioni della media nazionale e regionale ma c’è e rappresenta un fenomeno sociale che deve essere valutato molto attentamente perché alla domanda “Hai mai bevuto alcol?” l’89% degli intervistati ha risposto sì. I maschi (92%) risultano avere una abitudine al bere maggiore rispetto alle femmine (86,7%), nonostante l’ampia diffusione dell’abitudine al consumo di bevande alcoliche, il dato risulta comunque inferiore rispetto alla media nazionale e regionale (94,4%). Il dato più significativo è rappresentato dall’età in cui i ragazzi hanno per la prima volta assunto l’alcol: l’età di prima sperimentazione per il 12% del campione è inferiore ai 13 anni, per il 36% tra i 13 e i 14 anni, per il 45% dei ragazzi (la maggioranza) tra i 15 e i 16 anni e infine il 6% a una età maggiore di 17 anni. Assunzione di Alcolici Ricerca sugli stili di vita studenti Pesaro Urbino anno 2008-2009 Hai m ai be vuto allcool?

HAI MAI BEVUTO ALCOOL? Si 89%

Assunzione di Alcolici Ricerca sugli stili di vita studenti Pesaro Urbino anno 2008-2009

Il 41,6% dei ragazzi riferisce di aver avuto almeno una volta negli ultimi trenta giorni un comportamento da “abbuffata alcolica”.

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Consumo Cocaina Il 6,4 % del campione (pari a 153 ragazzi) dichiara di aver sperimentato l’uso di cocaina. Il consumo di cocaina nella nostra provincia risulta leggermente inferiore alla media nazionale (7,7%) e regionale (8,7%). I maschi hanno sperimentato la sostanza con una frequenza doppia rispetto alle femmine (rispettivamente l’ 8,8% contro il 4,0%).

Consumo di Cannabinoidi La cannabis è la sostanza stupefacente più diffusa tra i giovani intervistati nella ricerca coordinata dalla Zona Territoriale 3, confermando il dato nazionale, infatti un ragazzo su tre, (il 36% del campione pari a 869 ragazzi) dichiara di aver fatto uso di cannabinoidi, nel sesso maschile chi ne ha sperimentato l’uso risulta essere maggiore rispetto al sesso femminile (rispettivamente 39,8% e 32,3%), la differenza è statisticamente significativa. L’ età di prima sperimentazione per l’ 1,8% è inferiore ai 13 anni, per il 19,4% tra i 13 e i 14 anni, per il 60,10% (la maggioranza) tra i 15 e i 16 anni e infine il 18,60% a una età maggiore di 16 anni. Consumo di cannabinoidi Ricerca sugli stili di vita studenti Pesaro Urbino anno 2008-2009

Consumo di Cocaina Ricerca sugli stili di vita studenti Pesaro Urbino anno 2008-2009

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Tra femmine e maschi si notano differenze significative rispetto al consumo di alcolici negli ultimi 30 giorni, nel sesso femminile il consumo di alcolici è più frequente rispetto al sesso maschile nei consumi leggeri (da 1 a 5 volte al mese) mentre l’abitudine al consumo regolare di alcolici risulta maggiore tra i ragazzi (da 6 a più volte al mese).

zi dopo una prima sperimentazione della sostanza, ha consolidato tale abitudine attuandone un uso ripetuto nel tempo.

Il 41,6% dei ragazzi riferisce di aver avuto almeno una volta negli ultimi trenta giorni un comportamento da “abbuffata alcolica”. Dei ragazzi che ne dichiarano l’uso, la maggior parte si sono fermati dopo una prima sperimentazione della sostanza (il 33,30%), un ragazzo su cinque (il 21,70%) ne attua ancora un uso saltuario e la metà dei ragaz-

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Inversamente alle altre sostanze psicotrope, la percentuale degli adolescenti che hanno sperimentato la sostanza sale progressivamente con l’età, portando un ragazzo su due ad assumere cocaina per la prima volta a una età maggiore di 16 anni. La tipologia dell’uso di cocaina, inversamente alle altre sostanze, ha una frequenza minore di consumo. Consumo di Ecstasy L’utilizzo di ecstasy o di altre sostanze eccitanti coinvolge il 5% del campione analizzato corrispondente a 126 ragazzi, di questi i maschi (6,5%) ne fanno un uso maggiore rispetto alle femmine (4%). Il consumo di ecstasy risulta similare a quanto rilevato dalla media nazionale (5,5%) e regionale (5,4%). La maggior parte dei ragazzi dichiara di aver sperimentato le sostanze a 17 anni, più precoce risulta essere l’iniziazione per le ragazze che avviene nella maggioranza dei casi all’età di 16 anni. Dei ragazzi che ne dichiarano l’uso, il 65,1% ha provato la sostanza 1 o 2 volte, circa due ragazzi su dieci (22,2%) continua dopo una prima sperimentazione a ripeterne l’ utilizzo da 3 a 9 volte e infine oltre un ragazzo su dieci (12,7%) utilizza ripetutamente ecstasy e/o altre sostanze eccitanti.

tra le varie sostanze, in particolare è necessario sottolineare come l’uso di cannabis non sia quasi più un “mono-uso” ma venga spesso associato anche con cocaina, ecstasy ed eroina. Il 2,9% dei consumatori di cannabis dichiara di utilizzare anche eroina, tale associazione risulta inferiore rispetto al dato nazionale (4,4%). Queste osservazioni dimostrano che la cannabis è una droga “trasversale” che molto spesso viene associata alle altre sostanze psicoattive (tabacco 68,2%, binge 59%, cocaina 17%, ecstasy 13% ed eroina 2,9%). Dall’analisi comparativa, si nota che gli studenti della Provincia di Pesaro e Urbino associano maggiormente l’ uso della cannabis al consumo di cocaina (17%) a fronte di un 14,1% del dato nazionale rilevato dallo studio ESPAD.

Policonsumo Ricerca sugli stili di vita studenti Pesaro Urbino anno 2008-2009 Si rileva una forte associazione tra l’ abuso di alcol e il consumo di altre sostanze psicoattive quali cannabis, cocaina, ecstasy ed eroina. Il 59% dei ragazzi che hanno consumato almeno 5 bevande alcoliche nell’ arco di 2 ore dichiara di consumare anche cannabis, il 13% anche cocaina, il 10% anche ecstasy e infine l’1,70% anche eroina. Analogamente alla cannabis, l’abuso di sostanze alcoliche risulta anch’esso “trasversale” alle altre sostanze, probabilmente perché percepito come un comportamento non a rischio e socialmente tollerato.

Consumo Eroina L’1% del campione (25 soggetti su 2.421) dichiara di aver sperimentato l’uso di eroina. Il consumo di eroina nella nostra Provincia risulta inferiore alla media Nazionale e Regionale che è del 2%. Consumo di Eroina Ricerca sugli stili di vita studenti Pesaro Urbino anno 2008-2009

Dei ragazzi che ne riferiscono l’uso, l’età di prima sperimentazione per il 48% dei ragazzi (la maggioranza) è tra i 15 e i 16 anni, il 33% a una età maggiore di 16 anni e il rimanente 19% nella classe di età 13-14 anni. Comparando la consuetudine all’uso di eroina con le altre sostanze psicotrope, si evidenzia che minore risulta il numero di ragazzi che ne fa uso ma maggiore è la frequenza del consumo (40 o più volte nell’ arco della vita: cannabinoidi 12,2%, cocaina 1,3%, ecstasy 6,3% e eroina 24,4%), dato che appare verosimilmente correlato all’ alto livello di dipendenza indotto dall’ eroina. Policonsumo Dall’analisi dei dati provinciali sul policonsumo, si riscontra una forte associazione

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Indagine condotta dalla ASUR - ZT 1,2 e 3 e coordinata dalla ZT 3 di Fano Responsabile della ricerca: Dott. Massimo Agostini-Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASUR – ZT 3 Fano Autori: Massimo Agostini, Claudia Monaldi, Marco Pompili, Barbara Rastelletti e Susanna Testa. piu-magazine.it

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Carburante e pedaggio A/14: per automobilisti e trasportatori marchigiani un bel salasso Ci vogliono ben 30 euro per percorrere il tratto da Gabicce a San Benedetto del Tronto

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al primo gennaio di quest’anno percorrere il tratto autostradale che va da Gabicce a San Benedetto del Tronto, ovvero dal casello più a nord a quello più a sud (167 chilometri), per un’auto o una moto costa 10 euro e 40 centesimi. La cifra sale se si tratta di un camioncino a 3 assi (14,50 euro), 21,60 euro per un camion a quattro assi e ben 25 euro e 40 centesimi per un autoarticolato. La denuncia arriva dalla Cna Fita delle Marche che ha quantificato gli aumenti di questi primi giorni dell’anno, ricavandone cifre impressionanti. “Vogliamo aggiungere il costo del carburante? Bene. Per un’auto a benzina, con un consumo medio di 14 chilometri al litro e dunque riferibile ad una utilitaria spiegano dalla Cna-Fita- il costo di percorrenza in euro ammonta a 17 euro e 64 centesimi. Sommando costo del pedaggio e della benzina, un automobilista che percorre il tratto marchigiano dell’A/14 ad una guida di 110 chilometri l’ora in media, spende complessivamente 28 euro. Ed un camionista? Considerando che un Tir autoarticolato a pieno carico consuma 2 litri di gasolio a chilometro, il consumo ammonta a 83 litri. Calcolando poi che i camionisti

si riferiscono prevalentemente extra rete e si approvvigionano di carburante direttamente, scaricando l’aliquota Iva, il costo ammonta a 86 euro di carburante che, sommati al pedaggio portano un autoarticolato a pagare complessivamente 111 euro per viaggiare da Gabicce a San Benedetto. Un particolare sull’aumento del costo del gasolio da novembre ad oggi. Fino al 30-11 un litro di gasolio extra rete agli autotrasportatori costava infatti 0,958 al litro. A dicembre era già salito a 0,999 al litro e ai primi di gennaio veniva quotato 1,025. Oggi? Ben 1,046 al litro”. “Uno scandalo -aggiunge il responsabile regionale della Fita-Cna, Riccardo Battisti - visto che il prezzo del barile è rimasto mediamente sulle quotazioni di un anno e mezzo fa ed

il prezzo del dollaro non ha subito impennate che giustifichino questi rialzi. Una vera e propria speculazione messa in atto dalla lobby delle compagnie petrolifere con il silenzio-assenso del Governo che non ha attuato politiche di contenimento dei prezzi. Speculazioni che rischiano di mettere ulteriormente in ginocchio un’intera categoria già vessata di tasse e aumenti a raffica e colpita da una crisi senza precedenti, visto il calo delle commesse”. Ma per la Fita-Cna non è finita. “Veniamo alla voce assicurazioni. Se per gli automobilisti le polizze sono aumentate negli ultimi dodici mesi mediamente del 5-10%, per gli autotrasportatori il costo della responsabilità civile arriva a toccare anche punte del 15%. Oggi un Tir paga mediamente 4mila euro all’anno di assicurazione”. “Di fronte a questi aumenti spropositati e all’inerzia del Governo - conclude Riccardo Battisti - chiediamo ai parlamentari, ai rappresentanti delle istituzioni e dei partiti un intervento per cercare di arginare una politica selvaggia di aumenti che finirà per portare alla chiusura di altre centinaia di attività dell’autotrasporto.

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La libertà e la meraviglia di tuffarsi nel blu A Pesaro la SubTridente riunisce oltre 260 persone legate dalla passione per il mare di Alessandra Gasparini

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“ e ti tuffi nelle verdi profondità potrai provare la nuova sensazione di librarti in un mondo di sogno, libero da ogni legame terreno...” Silvano Caracchini Da oltre 40 anni è il punto di riferimento di chi ama il mare e vuole viverselo in ogni sua sfaccettatura. E’ la SubTridente “Silvano Caraccchini” l’associazione sportiva dilettantistica, nata nel 1966 ad opera di un gruppo di appassionati del mare e di pesca subacquea che le diedero il nome di Circolo Cacciatori Subacquei. Ora il circolo si è trasformato in associazione e ha ampliato la sua proposta sportiva spaziando dalla pesca subacquea al nuoto pinnato, dai corsi di apnea a quelli di biologia marina, dalle attività di volontariato nel gruppo sommozzatori della protezione civile all’archeologia, fino ad arrivare alla subacquea, passando per importanti traguardi e successi. E’ il caso del ritrovamento del Galeone avvenuto nel 1978 a circa 200 metri dalla spiaggia di levante di Pesaro ad una profondità di circa 3-4 metri da due sub dell’associazione; del titolo di campione d’Italia conquistato dalla squadra di apnea, nel 2003; dei circa 350 interventi realizzati dai proprio nucleo di 20 sommozzatori specializzati in interventi sub di emergenza, di pronto soccorso in mare e acque interne e interventi di monitoraggio e salvaguardia del territorio, con particolare attenzione all’ambiente marino. Un’attività variegata e in continuo aggiornamento che l’ha resa celebre in tutta la pro-

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vincia, continuando ad attirare appassionati da Pesaro, ma anche dall’entroterra urbinate, da Fano e dalla valle del Cesano, come spiega Maurizio Tonelli, presidente dell’associazione: “La nostra è un’associazione moderna e dinamica, che offre attività in gradi di dare spazio sia a giovani che vogliono entrare in questo meraviglioso mondo, sia agli ‘esperti’ del mare, istruttori che vogliono divulgare le loro conoscenze. Nel 2010 abbiamo contato 264 soci, un numero in crescita rispetto l’anno precedente in cui gli affiliati erano 250”. Sono soprattutto le lezioni di subacquea a richiamare curiosi. Imparato a gestire le paure ancestrali che legano l’uomo al mare e superate le barriere fisiche di bombola, gav, pinne, pesi e maschera, il mondo del blu apre le sue porte con le meraviglie, i silenzi, i colori che solo nel mare si possono trovare, come spiega il presidente: “E’ un mondo meraviglioso, ci si sente avvolti in un ambiente diverso e particolare che mano a

mano impari a rispettare e viverre. Fare attività subacquea diventa poi una mentalità, un modo di vivere, oltre che uno sport. Negli anni ’70 siamo stati i primi, nel pesarese, a proporre corsi di didattica per la subacquea con bombole. Nel 2010 abbiamo consegnato 70 brevetti di primo, secondo grado e terzo grado e di specialità ma se si contano gli attestati rilasciati sin dagli esordi arriviamo a oltre 2.000 brevetti”. I corsi, tenuti dai circa 20 istruttori della SubTridente, si svolgono durante tutto l’anno (il corso di primo grado che consente di scendere fino a una profondità di 18 metri ha una durata di circa 50 giorni suddivisi in 10 lezioni teoriche e pratiche e sei uscite in mare) e hanno un costo che si aggira intorno ai 300 euro. “E’ di certo un’attività impegnativa –spiega Tonelli- anche a livello economico, per questo è difficile trovare allievi di età inferiore ai 18 anni. Per i minorenni l’associazione propone corsi didattici ad un prezzo agevolato”. E a chi pensa che la subacquea sia uno sport pericoloso, Tonelli risponde: “Il livello di pericolosità di questo sport è stato paragonato al cricket. Basta seguire le poche regole fondamentali del sub, accertarsi di essere in buona salute quando si effettuano immersioni e rispettare i limiti di profondità concessi nel proprio brevetto. La profondità non fa un vero subacqueo e le cose più belle che il mare dona si trovano tra i 10 e i 35 metri”. Per celebrare l’anno della biodiversità, l’associazione SubTridente ha da poco presentato in Provincia un progetto rivolto agli allievi degli istituti scolastici pesaresi. “Sarà un modo –conclude Tonelli- per far conoscere il mondo marino ai ragazzi e farlo rispettare”.

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L’economia italiana ad Ancona Un evento per celebrare cinque docenti allievi di Giorgio Fuà, che lasciano il ruolo di Alberto Bignami

Una tavola rotonda sul tema dell’Economia italiana è l’evento che il Dipartimento di Economia dell’Università Politecnica delle Marche ha organizzato per celebrare l’opera e l’attività di cinque suoi docenti, allievi di Giorgio Fuà, che lasciano il ruolo. Si tratta dei professori Marco Crivellini, Paolo Ercolani, Enzo Pesciarelli, Paolo Pettenati e Lorenzo Robotti, che hanno tutti diretto il Dipartimento di Economia e, con l’eccezione di Robotti, hanno anche rivestito la carica di preside della Facoltà. L’introduzione dei lavori è stata fatta dal rettore Marco Pacetti e del preside della Facoltà Gian Luca Gregori il quale, dopo aver sottolineato che quella lasciata dai cinque docenti che lasciano il ruolo “è un’eredità importante, difficile da mantenere in questi tempi”, ha reso noto che la G. Fuà continua a crescere. “Nell’anno accademico 2010-2011 ci sono state 1.182 matricole: un numero di gran lunga superiore a quello di molte altre facoltà di Economia italiane. Ciò indubbiamente è un riconoscimento del grande impegno didattico e di studio che i docenti

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hanno posto e pongono nei confronti degli allievi e, anche dell’economia regionale.” L’attuale direttore del Dipartimento, Francesco Maria Chelli, ha ricordato l’impegno, il rigore morale e il rilevante contributo che i cinque professori “hanno fornito alla visibilità e al prestigio del Dipartimento, sia in qualità di direttori, sia di apprezzati docenti e studiosi.” Dopo qualche riferimento alle difficoltà economiche incontrate dall’Università italiana, Chelli ha anche letto una lusinghiera lettera di saluto inviata da Alessandro Roncaglia, presidente della Società Italiana degli Economisti. Ricordando gli insegnamenti di Giorgio Fuà e di Paolo Sylos Labini, Roncaglia ha sottolineato che “il rigore scientifico e la concretezza debbono viaggiare uniti” e che il lavoro “di ricerca e di insegnamento ha alla base una motivazione

morale, in quanto utile al progresso civile e sociale.” Dopo i saluti però, Chelli ha messo al… lavoro i suoi predecessori perché, nella tavola rotonda, coordinata da Roberto Petrini, giornalista di Repubblica, i cinque docenti si sono alternati, portando nel dibattito la propria esperienza e la propria testimonianza, ricordando sia Fuà sia Einaudi, il quale affermava che “Il compito vero dello studioso è aiutare il pubblico a comprendere i fatti che accadono”, ha ricordato Petrini. Le conclusioni dell’incontro sono state tratte da Giorgio Lunghini, ordinario di Economia politica allo Iuss di Pavia, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, già presidente della Società Italiana degli Economisti (la cui segreteria è ad Ancona) e, dal 1997 al 1999, membro del Consiglio economico della Presidenza del consiglio dei ministri.

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L’Esercito Italiano si presenta ai giovani Uno Stand promozionale ed informativo da tutto esaurito. Presentato anche il calendario dedicato alla storia della Forza Armata dall’Unità d’Italia ai giorni d’oggi di Alberto Bignami

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a riscosso anche quest’anno un grandissimo successo lo “Stand Promozionale ed Informativo”, dell’Esercito Italiano tenutosi al centro commerciale Auchan di Ancona. Tantissimi giovani, maschi e femmine, dai 15 ai 30 anni si sono avvicinati allo stand dove il personale qualificato dell’Esercito ha fornito loro notizie e informazioni sulle svariate opportunità offerte dalla Forza Armata, con specifici approfondimenti sui concorsi in atto, in particolare sull’arruolamento per l’Accademia Militare di Modena e sui Volontari in Ferma Prefissata di 1 anno per l’anno in corso, allargando il settore informativo anche all’arruolamento nelle carriere iniziali delle Forze di Polizia e Corpi Armati dello Stato. Tantissimi dunque i giovani che si sono rivolti al personale dello “Stand” per soddisfare la curiosità occupazionali offerte dalla Forza Armata e che hanno poi ricevuto materiale informativo e gadgets. Un’attività contemplata nel contesto del progetto denominato “Tour invernale 2010/2011” che è stata svolta dall’Esercito sull’intero territorio nazionale. Pochi giorni prima, nella sala riunioni del Comando Militare Esercito “Marche”, sempre ad Ancona, il Comandan-

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te, Generale di Brigata Antonio Raffaele, ha presentato il Calendario 2011 dell’Esercito Italiano. Il “CalendEsercito” è diventato un emblema con il quale la Forza Armata si rivolge all’opinione pubblica per illustrare, nello scorrere dei mesi, storia, tradizioni, organizzazione e le numerose attività svolte in Italia e all’estero. Il Calendario di quest’anno, dal titolo “Esercito italiano - Una risorsa per il paese da 150 anni”, non poteva che essere dedicato alla storia dell’Esercito dall’Unità d’Italia ai nostri giorni; infatti, il punto di partenza è sicuramente l’atto costitutivo del 4 maggio 1861, con il quale ha avuto inizio la realtà unitaria e nazionale. I dodici mesi raccontano, attraverso immagini del passato, del recente passato e del presente, il ruolo e il contributo dell’Esercito per la crescita del Paese; testimoniano, inoltre, continuità nella tradizione ed apertura verso il futuro. Sono stati individuati soltanto alcuni,

tra i tanti settori che hanno visto l’impegno dell’Esercito a favore della collettività, per illustrare il percorso dell’Istituzione Militare, vera “Risorsa per il Paese”. Il Calendario si sviluppa in quattro trimestri, con altrettante argomentazioni, declinati mese per mese, iniziando dall’Identità Nazionale ossia il ruolo svolto dall’Esercito nella creazione dello spirito d’identità; subito dopo viene trattato l’impiego operativo dell’Esercito come elemento portante della politica e della sicurezza nazionale e internazionale; a seguire la formazione dell’Esercito, attento nella formazione del personale sia coscritto che volontario ed infine, nell’ultimo trimestre, l’attività specialistica ossia il costante contributo dato dalla Forza Armata attraverso le sue molteplici Armi, Servizi e specialità, con particolare riconoscimento alla Sanità Militare e alle nuove tecnologie che, nate per esigenze prettamente militari, spesso sono state dedicate all’intera popolazione Nazionale e Internazionale.

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Scopriamo il poligono della Polveriera vecchia A Pesaro, lontana dalla città, c’è una struttura dove si spara per sport e per dovere

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ncastonata fra una collina boscosa e una strada che corre fra le querce, quando nacque, lontana dalla città, ora assai prossima ad essa, sorge a Pesaro l’area della vecchia Polveriera. Poche costruzioni gialle fra il verde, garitte perdute nel bosco, prati intatti, la polveriera dismessa dall’esercito passò trent’anni fa alla nascente sezione di tiro a segno nazionale di Pesaro. Il patto era che tutto restasse intatto e così è stato. Stand di tiro coperti di edera, un prato con due pacifici cavalli, un piccolo gregge di capre che a poligono chiuso gira nel silenzio, simbolo di pace e quiete in un ambito dove, negli orari d’apertura risuonano gli spari degli iscritti. Non c’è contraddizione. La sezione svolge attività sportiva, ricreativa ed istituzionale. Si spara per diletto, sport e per dovere e certamente le capre ignorano di brucare l’erba di un ente pubblico. Si, la sezione è soprattutto questo: le polizie municipali della provincia e della città, polizie private, tutti coloro che devono per dovere o per piacere dimostrare di saper usare un’arma vengono alla Polveriera dove trovano consiglio, istruzione alla sicurezza e divertimento. Una consolidata e premiata attività sportiva federale, ricca di meritati onori e importanti riconoscimenti,

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completa il quadro. I molti che per curiosità e necessità affluiscono agli stand, cittadini di comprovata correttezza e che hanno i giusti controlli statali e medici, con il loro esercizio permettono ad un ente pubblico di svolgere una fondamentale attività, di mantenersi senza alcun contributo statale e di sovvenzionare uno sport dilettantistico di grande tradizione. Nessuno è pagato per mandare avanti l’istituzione, vi è solo lavoro volontario un impegno di appassionati, la buona volontà di tutti gli iscritti. Forse si rischia per pas-

sione, di rappresentare un quadro troppo idilliaco? Noi non crediamo….forse si parla soltanto di un valore antico. Antichi oggetti che purtroppo servirono paesi in guerra qui diventano antiquariato storico e motivo di conoscenza della storia dei popoli. Fra una collina boscosa e una strada piena di ombra, come trent’anni fa. Al servizio di una società civile e dei cittadini. Una scuola di tiro e soprattutto di vita. Magari vale la pena di percorrerla questa piacevole strada e di venire a scoprire il poligono della Polveriera vecchia.

il presidente Luca Scarpellini con autorità e forze dell'ordine

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Per il Circolo Tennis Fano il 2011 è iniziato alla grande Tanti i tornei in programma in questo inizio anno e la Scuola Tennis continua a lanciare giovani talenti

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on il nuovo anno è ripresa a gran ritmo l’attività del Circolo Tennis Fano. A partire dalla Winter league 2011, torneo a categorie con girone all’italiana e tabellone finale ad eliminazione diretta. Per quanto riguarda i campionati agonistici la prima e la seconda squadra maschile sono invece impegnate nel Trofeo Regionale “Claudio Giuseppucci”. Dal 20 al 27 marzo i campi coperti del Circolo ospiteranno il Torneo MacroArea “Centro Italia” riservato alle categorie Under 10 e Under 16 (maschile e femminile), una bella occasione per vedere all’opera giovani talenti a livello nazionale. A maggio, dal 18 al 25, è invece in programma il Torneo di serie C di 3° categoria maschile mentre a luglio andrà in scena la seconda edizione dell’attesissimo Torneo Internazionale Maschile da 15.000 $ + Hospitality Dal 10 gennaio è ripresa anche l’intensa attività della Scuola Tennis che in calendario ha subito inserito l’appuntamento con la tappa del circuito promozionale Under 10 (30 gennaio) e quello con la tappa interprovinciale per Under 8 del circuito promo-

baby (27 marzo). In primavera inizieranno invece i campionati a squadre regionali di categoria Under 10, 12, 14 16. La Scuola tennis diretta dal Maestro Federico Cinotti è sempre molto attenta all’attività promozionale e in questa direzione è stata importante la collaborazione con la scuola Luigi Rossi attraverso il progetto “Il tennis nelle scuole primarie” che ha permesso a tutti i ragazzi che hanno effettuato il corso, circa un centinaio di bambini, non solo di apprendere le nozioni basi di questa disciplina ma anche di ottenere interessanti agevolazioni per proseguire l’attività con la stessa Scuola Tennis. Tra le altre cose, in concomitanza con il tesseramento avviato con il nuovo anno, la Scuola proporrà sia ai soci che a coloro che vorranno sfruttare l’occasione, particolari agevolazioni per attività singole e pacchetti individuali e collettivi. Attività che da quest’anno potranno contare sull’apporto di un nuovo tecnico nazionale che si unirà al Maestro Cinotti e di uno staff che conta anche 2 istruttori, 3 collaboratori esperti e sparring partner. Anche tra gli atleti la Scuola si è arricchita di nuovi elementi importanti come Nicolò

Luca Nardi Nardi (classe 1996), uno tra i più “osservati” dalla Federazione tra gli under 14 che ha già vinto diversi titoli a livello nazionale ed il fratello Luca Nardi, un classe 2003 che può già vantarsi di essere il migliore Under 8 a livello regionale. Come non citare poi Andrea Brocchini, fra i migliori Under 14 in circolazione a livello regionale che si è qualificato tra i primi 8 al prestigioso Torneo Nazionale di Faenza. Anche gli Under 12 Tommaso Antonioni, Alberto Iantorni, Ismaele Esposto e Amelia Calò hanno davanti un grande avvenire così come gli Under 10 Federico Ruggeri (2002), Edoardo Guidi (2001), Riccardo Garota (2001), Elena Omiccioli (2001).

Info CT Fano: 0721.863685 Info Scuola Tennis e corsi adulti: 338.7678518

Federico Cinotti con il suo staff 50

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Che anno è?

Il futuro dell’Alma Juventus verrà infatti deciso da chi vorrà, potrà e saprà farsene carico di Sandro Candelora

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arafrasando il grande Lucio Battisti de ‘I giardini di Marzo’, ci interroghiamo dubbiosi su cosa potrà recare in dote l’anno appena inizato alle sorti dell’Alma. Esorcizzando una realtà contingente che ispira concreta malinconia, proviamo allora a prefigurare il futuro come vorremmo che fosse. Immaginandolo (potenza della fantasia) sensibilmente diverso da come potrebbe rivelarsi, evenienza che ci sforziamo di scacciare dalla porta pur sapendo che minaccia seriamente di riaffacciarsi di qui a breve dalla finestra. Dunque, partendo dal campo, ove vorremmo si esaurissero i problemi, cominciamo a mettere in chiaro che la salvezza rappresenta l’obiettivo imprescindibile di un torneo iniziato sotto cattive premesse, snodatosi nelle fase ascendente all’insegna di inauditi patemi d’animo ma che nel girone di ritorno può e deve offrire una necessaria inversione di tendenza. In primis, perché la squadra granata, pur con evidenti pecche in termini di qualità, esperienza ed assortimento degli uomini, ha le armi per salvare la pellaccia. In secondo luogo, avendo ormai visto ed in taluni casi rivisto tutte le avversarie di un campionato modesto quant’altri mai, abbiamo maturato la realistica convinzione che in giro in media non c’è molto di meglio e, ciò che conforta non poco, non manca chi sappia fare persino di peggio. E’ il caso di compagini quali Giulianova, Villacidrese, San-

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giovannese (nel frattempo, finita in mano alla banda-Ripoli: auguri!) e di altre che si uniranno al trenino delle precarie dopo un mercato invernale condotto dalla gran parte dei club in rigorosa austerità, specchio della fatica bestiale che si sta facendo semplicemente per tirare a campare. Quale ulteriore motivo di fiducia giunge poi il fatto che quest’anno è davvero più facile salvarsi che retrocedere, dal momento che a finire fra i dilettanti sarà solo l’ultima in classifica, con eventuale spareggio che la vedrebbe impegnata con chi la precederà di una posizione, se distanziata di meno di cinque punti. Ma il vero imperativo categorico che deve spingere Amaranti e compagni alla salvezza è la considerazione che il salto all’indietro costituirebbe la pietra tombale sul calcio professionistico fanese. Che di recente ha saputo uscire per ben due volte

dall’inferno delle categorie inferirori ma che in caso di nuovo tonfo, alla luce della miserrima congiuntura attuale, rischia la seria condanna al fuoco eterno. La madre di tutte le partite, ben più ardua delle semplici sfide sul campo, si giocherà tuttavia fuori dal rettangolo verde. L’avvenire, (per meglio dire, la sopravvivenza stessa) della gloriosa Alma Juventus verrà infatti deciso da chi vorrà, potrà e saprà farsene carico. In questo senso, le parole volutamente forti spese negli ultimi tempi, che con buona pace di difensori d’ufficio di infima tacca sono valse forse ad intaccare il muro d’omertà esistente, lasciano necessariamente spazio alla speranza. Che affida la sentenza finale al tempo. Giudice spietato ed inflessibile. Non tanto con chi fa ed umanamente sbaglia. Ma soprattutto con chi pur avendone tutti i mezzi non fa proprio un bel nulla.

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Esclusivista del PALA SABATO 12 FEBBRAIO

SABATO 19 FEBBRAIO GIOVEDÌ 24 FEBBRAIO SABATO 26 FEBBRAIO GIOVEDÌ 3 e 4 MARZO VENERDÌ 4 MARZO SABATO 5 MARZO

Miss Carnevale e festa di inaugurazione “Mascherina ti conosco” - concept by LOVE GENERATION STAFF Veglione ufficiale di apertura del Carnevale di Fano con l’orchestra di ATHOS DONINI cena e ballo! Festa dello Sportivo -cena in compagnia di tutti gli sportivi “Veglion dla gluppa” con la grande orchestra di MARIO RICCARDI in collaborazione con Fano Solidale Castagnola Rock - Raduno gruppo musicali Veglione in maschera dei bambini “MASQUERADE” EVENTO IN MASCHERA DEL CARNEVALE PIÙ ANTICO D’ITALIA Super star DJ FRANKIE P. in collaborazione con: PR-LINE MOVIDA EVENTI - VANILLA MUSIC CLUB & RESTAURANT - BUBURGER

MARTEDÌ 8 MARZO

“La vera Festa della Donna” e la sua famiglia - ospiti a sorpresa

TUTTE LE DOMENICHE APERTI A PRANZO, CON IL CATERING DEL RISTORANTE LA PERLA, LA SERA CENA CON MUSICA E BALLO

Art - Event - Show info@nautilus.in anconainforma.it

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Il cineasta

“simply the best”, gli eroi virtuali e i sex symbol protagonisti del 2011 La stampa cinematografica in vista dei prossimi Oscar Accademy presenta la classifica ufficiale del meglio e del peggio del cinema mondiale di quest’anno di Annalisa Perazzini

I nostri lettori non hanno dubbi, se il 2010

con Tilda Swinton). Sempre per i nostri let-

appena trascorso è stato l’anno delle svolte:

tori promettono bene, anzi benissimo pure

dalla vittoria del virtuale, con il neo-roman-

la nostrana Valentina Lodovini (15%), Aaron

ticismo e il sesso 3D di Avatar e il viaggio

Johnson (il Lenon teenager di Nowhere Boy

nell’inconscio di Inception,al successo di ri-

e sui nostri schermi a marzo con il cinefu-

torno della commedia italiana che segna il

metto Kick-Ass) e Stanley Tucci, assassino

sorpasso di Claudio Bisio sui colleghi Toni

dall’aria per bene in Amabili Resti di Peter

Servillo ed Elio Germano, grazie al film fe-

Jackson, supera infatti l’intramontabile Lord

nomeno Benvenuti al Sud; il 2011 diven-

Voldemort della saga di Harry Potter e Gru

ta l’anno invece delle conferme di ciò che

di Cattivissimo me.

avevamo predetto nel sondaggio di fine

Al contrario, proteste a non finire dei fan

anno del numero precedente di dicembre

sul tentativo di copiare l’inimitabile 8 ½ di

2010, ma anche l’anno delle scoperte e del-

Fellini con Nine, sulle conversioni tridimen-

le scommesse. Johnny Depp, nonostante la

sionali dell’ultimo minuto e spesso scaden-

Watson. La metà di loro non arriva quasi a

bocciatura di The Tourist, rimane in assoluto

ti di Scontro fra titani, L’ultimo dominatore

compiere trent’anni, anzi direi che vi è lonta-

l’attore migliore, con il 33% dei voti accan-

dell’Aria e sul biglietto costoso con risultati

na anni luce, eppure qualsiasi cosa tocchino,

to a Leonardo Di Caprio in corsa all’Oscar

anche qui non brillanti come Alice in Won-

dicano, facciano, sono degli idoli e mentre

sia per Inception che Shutter Island; Meryl

derland e infine persino la vampiro mania

tra la gente comune, i loro coetanei normali

Streep e Marion Cottillard davanti a Kate

scatenata da Twilight saga , dopo Eclipse

spesso tappezzano di foto che gli apparten-

Winslet(15%) e Julia Roberts(10%).

sembra in fase di riflusso.

gono le pareti delle proprie camere da letto

La scoperta più eclatante: Gabourey Sidibe,

Bocciati anche Mangia,prega, ama, i sequel

e case, questi piccoli divi dello young Star-

ovvero “Oversize deb” per caso e subito, pro-

debolucci di insuccessi del passato come

System hollywoodiano pur avendo un conto

tagonista di Precious e candidata all’Oscar

Sex& The City 2, Paranormal Activity 2. Infi-

in banca da capogiro, fuori dal set non sem-

2011 con il 24% dei sì. Jesse Eisenberg

ne…si destreggiano fra l’imbra e l’ambra, ma

pre se la spassano o passano alla grande.

vince invece la sfida per la scommessa

perché promossi a pieni voti dall’Accademy

Hanno anche loro i loro problemi e molto

dell’anno, interpretando il genio di face book

e da settimane sul web, altri sette nomi di

volentieri conducono una vita pressoché

Mark Zuckemberg in The Social Network

sex symbol di questo inizio 2011 e che di

ordinaria. Guidano in effetti auto di lusso

(candidato anch’esso all’Oscar 2011 insie-

sicuro nessuno si sarebbe mai aspettato di

ma alla fin fine pur sempre utilitarie, inve-

me a Il discorso del re, The Fighter, Incep-

veder comparire nella lista delle future pro-

stono nel mattone, comprando case e ap-

tion e la sorpresa italiana Io sono l’amore

messe del cinema e della tv. Noi di PIU’ vi

partamenti e nel tempo libero qualche volta

elenchiamo alcuni di quelli più gettonati.

riescono si dividono come qualsiasi altro

Dalla A di Amanda Seyfried di Letters to

ragazzo o ragazza (nella ‘great’ figurano

Juliet e Dear John, alla Zeta di Zac Efron,

anche presenze femminili) della loro età tra

idolo delle teenager di oggi e sugli schermi

amici e famiglia.

italiani dal 15 gennaio 2011 con il dramma

Forse sarà anche per questo che sono così

Charlie’s St. Cloude; passando naturalmen-

facili da idolatrare? Anche se io personal-

te per la E di Chris Evans( il futuro Capitan

mente non ci giurerei tanto e poi tra loro non

America firmato Marvel&Co in uscita questa

figura ahimé nessun nominativo italiano,

estate) la G di Jake Gyllenhaal, affascinante

ma non disperiamoci. Abbiamo sempre la

e romantico seduttore in Love& the Other

nostra Micaela Ramazzotti, migliore attrice

Drugs (nelle sale italiane dal 11 febbra-

italiana 2010/2011 e protagonista di La pri-

io 2011) e Garrett Hedlund di Tron Legacy,

ma cosa bella, seguita da Alba Rohrwacher

fino alla P e W di Robert Pattinson e Emma

di Io sono l’amore e Paola Cortellesi.

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Naturopatia–Iridologia

Raggiungere il benessere attraverso uno stile di vita sano Energiavitasana di Chiara Santoni Via Flaminia, 170 – Calcinelli di Saltara (PU) 333.4556358 yogashiva@alice.it

E

’ possibile guarire in maniera naturale e curare un disturbo fisico attraverso uno stile di vita sano?

Se volete dare una risposta a queste domande non dovete fare altro che recarvi nello studio Energiavitasana di Chiara Santoni specialista in tecniche naturopatiche. In questo centro sarà possibile raggiungere il benessere attraverso tecniche orientali e yoga, naturopatia, test energetico di compatibilità alimentare, iridologia, tecniche di rilassamento e meditazione, reiky bioenergetica, tecniche di massaggio e tecniche vibrazionali. Ma facciamo un passo indietro anche perché tutto nasce dal corpo come spiega Chiara Santoni. “Ciò che penso e ciò che mangio –dice Chiara Santoni- inquinano spesso l’intestino. Tutti noi pensiamo troppo, ci fermiamo a riflettere spesso su delle cose inutili e ci domandiamo come mai siamo così stanchi, mentalmente spossati. Eppure come se non bastasse, dopo una lunga giornata intensa di pensieri, torniamo a casa e ci ritroviamo di fronte alla tv ad assorbirci l’inquinamento dei pensieri altrui. E magari ci addormentiamo anche con quel vocio che ci fa da ninna nanna ma non sappiamo cosa ci tiene compagnia in quel sonno che dovrebbe essere fatto invece

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di assoluto riposo e silenzio. Lo stress spesso è qualcosa che viene da un eccesso di stimoli esterni, l’emotività è quello spiritello che ci fa fare cose che non dobbiamo fare. Le emozioni possono intossicare l’animo”. Quindi sono le emozioni che giocano un ruolo fondamentale? ”Non tutti sanno che le emozioni possono essere indirizzate attraverso la mente con immagini e cristallizzarsi in varie parti del corpo. Le emozioni si somatizzano: la gioia si ferma nel cuore, la troppa rabbia blocca il fegato e le paure bloccano i reni. In questa situazione in nostri organi sono chiamati ad un carico di lavoro maggiore perché quando le emozioni ci attraversano lasciano una scia di tossine”. Emozioni e, quindi, tossine, possono essere però smaltite attraverso uno stile di vita sano? “Certamente. Lo yoga, ad esempio, insegna a ‘sprecare’ meno vita con il distacco, aiuta ad annullare tutti i pensieri. Ma ci sono tante tecniche che vengono praticate nel mio studio Energiavitasana che possono sicuramente migliorare la qualità della vita. Parlo di naturopatia, test energetico di compatibilità alimentare, tecniche di rilassamento e meditazione, reiky bioenergetica, tecniche

di massaggio, tecniche vibrazionali e iridologia. Quest’ultima è sicuramente una delle tecniche di punta che consiste nell’individuare attraverso l’analisi dell’iride e dei segni presenti in essa gli squilibri fisico-energetico valutando le capacità costituzionali di recupero di questo equilibrio. L’Iridologo Naturopata tramite l’osservazione dell’iride decide quali tecniche naturopatiche (consigli su programmi alimentari, rimedi maturali, rigenerazione respiratoria, yoga, rilassamenti) sono più adatte alla persona sotto esame, da ripristinare per il raggiungimento di un solo obbiettivo, il benessere psico-fisico”. Insomma, dobbiamo voler bene al nostro corpo se vogliamo stare bene? “Energiavitasana si occupa proprio di questo: raggiungere il benessere attraverso uno stile di vita sano”.

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la Psicologa - Psicoterapeuta

Rapporto genitori-figli: una crescita reciproca di Silvia Tarsi psicologa@silviatarsi.it - tel. 347 9135489

R

icordo le parole che una mia amica mi disse qualche tempo fa: “Fra qualche giorno nascerà mio figlio e mi incuriosisce il modo con cui imparerò ad occuparmene e ad essere sua madre perché in questo momento posso garantire che non saprei da dove iniziare”.

attraverso il modo in cui i genitori comuni-

capacità di percepire le menti del genitore

cano con loro e, le interazioni emotive che

consente di stabilire col proprio figlio un’in-

si instaurano, aiutano i bambini a sviluppare

terazione basata sull’empatia e sulla com-

un più profondo senso di sé e la capacità di

prensione emotiva favorendo nel bambino

mettersi in relazione con gli altri.

lo sviluppo della sua capacità di conoscere

siscano un approccio alla vita che prevede

Infine, ma non il meno importante, il genito-

La mi amica oggi ricopre benissimo il ruolo

una “costante disponibilità a imparare per

re deve darsi la possibilità di divertirsi con

di mamma ed ha la conferma che genitori

affrontare il ruolo di genitore con mente

il proprio figlio, è importante che si lasci

non si nasce ma si impara ad esserlo giorno

aperta, come un viaggio continuo alla sco-

appassionare dalle parole e dai compor-

per giorno crescendo insieme ai propri figli

perta di nuovi mondi”. La disponibilità ad

tamenti del proprio bambino condividendo

ed io sono d’accordo con lei.

apprendere del genitore genera nei bambini

con lui lo stupore della scoperta graduale

E’ stato ampiamente dimostrato che la ca-

la curiosità e, sentendosi sostenuti, possono

del mondo e delle sue meraviglie. Utilizzan-

pacità dei genitori di rapportarsi con i propri

esplorare serenamente l’ambiente.

do le parole dell’Analisi Transazionale, il ge-

se stesso e di porsi in relazione con gli altri. E’ importante inoltre che i genitori acqui-

figli e di crescere assieme a loro è favorita

nitore deve saper accostarsi al suo bambino

dalla conoscenza di sé, quindi dalla com-

La “flessibilità di risposta” del genitore im-

utilizzando il proprio Bambino Libero inte-

prensione interna e dalla capacità di rela-

plica la capacità riflessiva, componente es-

riore, per poter trasmettergli la curiosità e

zionarsi con l’altro.

senziale della maturità emotiva e delle re-

la gioia di scoprire il mondo rispettando sé

lazioni con l’altro efficaci e si riferisce alla

e l’altro.

Nello specifico D.J. Siegel e M. Hartzell

capacità di reagire a una situazione non in

(2003) indicano gli elementi essenziali per

maniera automatica e impulsiva bensì ri-

Tutto questo non significa che i genitori che

costruire una costruttiva relazione genitore-

flettendo e producendo intenzionalmente

hanno avuto un passato difficile e non hanno

figlio: consapevolezza, continua disponibili-

un comportamento adeguato.

sviluppato le capacità descritte non posso-

tà ad apprendere, flessibilità di risposta, capacità di percepire le menti e gioia di vivere.

no avere un costruttivo rapporto con i propri Gli autori parlano anche della capacità del

figli, nessuno ha mai avuto un’infanzia “per-

genitore di “percepire le menti”, cioè l’attitu-

fetta”, tuttavia è importante che il genitore si

Quando gli autori parlano di “consapevo-

dine di andare oltre la superficie di un’espe-

sia dato la possibilità di elaborare quanto ha

lezza” intendono la capacità del genitore di

rienza, quindi la possibilità di dare dei si-

vissuto e di comprenderlo, consentendosi di

vivere nel presente, di essere consapevole

gnificati profondi ai pensieri, alle emozioni,

crescere e cambiare…perché Si PUO’ deci-

dei propri pensieri, dei sentimenti che pro-

alle percezioni, alle sensazioni, ai ricordi,

dere di cambiare durante tutto il corso della

va nel qui ed ora dando significato ad essi;

alle convinzioni, agli atteggiamenti e alle

propria esistenza, per il proprio benessere e

d’altronde i bambini imparano a conoscersi

intenzioni di sé e del proprio bambino. La

per quello dei propri figli.

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l’Avvocato

Il mantenimento dei figli: le spese straordinarie di Nicolò Marcello Giammattei & Marcello Studio Legale Associato - Corso Giacomo Matteotti, 122 _ 61032 Fano (PU) n.marcello@studiolegalemarcello.it - tel +39 0721 823515 - cell. +39 335 6262028

U

na delle ragioni che provoca eterne discussioni tra genitori separati o divorziati è quella della ripartizione delle cosidette “spese straordinarie”, quelle -per capirci- non ricomprese nell’assegno mensile che un genitore versa all’altro genitore per il mantenimento dei figli comuni.

Purtroppo, non esiste una norma legislativa

particolare importanza, il genitore non affi-

che determini -nel concreto- quali debbano

datario [oggi genitore con convivente, ndr]

essere considerate spese ordinarie e qua-

ha diritto ad essere coinvolto a tali scelte”.

li straordinarie; men che meno esiste una

Che ne è - quindi - della spesa sostenuta per

elencazione tassativa; bisogna, pertanto,

una normale visita medica da un pediatra ?

ricorrere all’aiuto della giurisprudenza che

è da considerarsi “ordinaria”, quindi com-

-in termini generali- considera “straordina-

presa nell’assegno mensile ? E l’acquisto

Il tema, che è assai delicato, trova regola-

rie” le spese scaturenti da “necessità occa-

dei libri scolastici è spesa ordinaria o stra-

mentazione negli artt. 155 e ss. del codice

sionali” o “imprevedibili”, frutto in ogni caso

ordinaria ?

civile, così come emendati dalla L. n. 54 del

di reali e talvolta imprevedibili esigenze dei

Un tribunale siciliano, per esempio, ha re-

2006 di “Disposizioni in materia di separa-

figli; in termini diversi, sono straordinarie le

centemente considerato spesa ordinaria

zione dei genitori e affidamento condiviso

spese differenti da quelle comprese nel cd.

l’acquisto dei libri scolastici; così come sono

dei figli”; sappiate che l’art. 4 della legge

mantenimento ordinario, quali ad esempio

state considerate ordinarie le spese relative

dispone che “le disposizioni della presente

quelle alimentari, di igiene, di vestiario, di

a prestazioni sanitarie mutuabili, in quanto

legge si applicano anche in caso di sciogli-

ricreazione, di regali, spostamenti urbani ed

aventi carattere ordinario.

mento, di cessazione degli effetti civili o di

acquisto di libri.

Diversamente, sono state considerate stra-

nullità del matrimonio, nonché ai procedi-

Vi è la possibilità che i genitori si accordino

ordinarie le spese determinate da eventi

menti relativi ai figli di genitori non coniu-

sulla individuazione e rimborso delle spese

eccezionali della vita, comprese quelle ri-

gati” il che risolve subito ogni dubbio circa

straordinarie, ma non sempre è così.

guardanti la salute (in concreto le presta-

l’applicabilità della normativa alle diverse

Trovo in una banca dati una interessan-

zioni sanitarie non mutuabili qualora la pre-

ipotesi (separazione, divorzio, nullità ma-

te pronuncia del Tribunale di Bologna: “Le

stazione non sia erogata dal SSN) ma col

trimoniale, obblighi nei confronti i figli na-

spese riguardanti il sostentamento e le

limite del coinvolgimento dell’altro genitore

turali).

cure ordinarie relative, tra l’altro a presta-

nel processo decisionale che ha portato alla

La Corte di Cassazione ha, con orientamen-

zioni sanitarie mutuabili, sono ricomprese

formazione della spesa.

to ormai costante, sancito che “in seguito

nell’assegno corrisposto mensilmente a

Sono straordinarie, secondo la Corte di Cas-

alla separazione o al divorzio la prole ha di-

titolo di mantenimento in quanto aventi ca-

sazione, eppertanto rimborsabili, le visite

ritto ad un mantenimento tale da garantirle

rattere ordinario, mentre le spese determi-

odontoiatriche per finalità estetiche, dato

un tenore di vita corrispondente alle risorse

nate da eventi eccezionali della vita, com-

che il loro imperfetto esito avrebbe potuto

economiche della famiglia ed analogo, per

prese quelle riguardanti la salute, laddove

danneggiare la psiche del minore.

quanto possibile, a quello goduto in prece-

al contrario si tratti di prestazioni sanitarie

Sono ordinarie, diversamente, le spese di-

denza”.

non mutuabili rientrano tra quelle straordi-

pendenti ad attività meramente ricreative

Se considerate che l’art. 147 del codice ci-

narie”; la stessa pronuncia continua san-

se non concordate da entrambi i genitori.

vile impone ai genitori “di mantenere, istru-

cendo che “… laddove le spese straordinarie

Mi permetto infine ricordarvi che non esiste

ire ed educare la prole tenendo conto delle

non siano diretta conseguenza di scelte di

alcuna autorizzazione preventive e genera-

capacità, dell’inclinazione naturale e delle

notevole rilevanza operate nell’interesse del

lizzata ad affrontare in futuro spese di entità

aspirazioni dei figli”,

minore, il genitore non affidatario ne è tenu-

imprecisata per il figlio di cui esigere poi il

Vi rendete contro che lo “scontro econo-

to al pagamento, senza diritto di intervenire

rimborso dall’altro genitore e che nelle ipo-

mico” può essere dietro l’angolo, non tan-

nel processo decisionale che ha portato alla

tesi in cui né i genitori né il Giudice abbiano

to sull’ammontare della singola spesa, ma

formazione della spesa, sempre che le ero-

previsto le spese di natura straordinaria in

sulla identificazione della stessa come spe-

gazioni non superano i limiti della necessità

sede giudiziale, l’assegno mensile di man-

sa “ordinaria” –e pertanto non rimborsabile,

e della congruenza.

tenimento sarà considerato comprensivo

o spesa “straordinaria”- e pertanto rimbor-

Al contrario, ove le spese straordinarie tro-

anche delle stesse.

sabile.

vino il proprio fondamento in decisioni di

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la Spadaccina

Donatelli, Fornaroli, Martinelli e Baldelli: continuano i successi per la Fanum Fortunae Scherma

di Evelina Langella fanoscherma@libero.it - cell. 339 4326575

Un rientro alla grande per la Fanum Fortunae Scherma dopo la pausa natalizia. Nel giro di otto giorni la società, anzi i suoi portacolori, hanno affrontato due gare molto importanti al rientro dalle vacanze natalizie con ottime riconferme e un’ottima new entry. Questa pagina è dedicata a tutti gli atleti della società fanese, ma soprattutto a Teresa Donatelli, Alessandro Fornaroli, Edoardo Martinelli e Davide Baldelli, che si sono resi protagonisti in questi otto giorni del nuovo anno.I primi due hanno incrociato le loro lame ad Ancona, l’8 e 9 gennaio, per la “II Prova Interregionale Under14”. Teresa Donatelli si è dimostrata all’altezza delle grandi occasioni, riuscendo a dimostrare sicurezza e determinazione nelle due gare che ha affrontato. La prima nella sua arma, il fioretto, dove ha incontrato avversarie grintose e tenaci, riuscendo comunque a fare una gara d’alto livello. L’unico rammarico è non essere riuscita a salire sul podio per una sola stoccata, piazzandosi al quinto

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posto. Successivamente si è cimentata nella specialità della spada, alla sua prima esperienza, ottenendo un fantastico terzo posto, riuscendo a tener testa a tutte le avversarie che ha incontrato durante la competizione. Una piacevole novità è venuta da Alessandro Fornaroli, che ha affrontato la sua gara con grinta e spavalderia ottenendo un quinto posto, che sa tanto di podio, peccato aver perso l’ingresso nei quattro per una sola stoccata. La sua è stata una gara tutta in crescendo, dove con molta calma è riuscito a mietere vittorie su vittorie, dimostrandosi all’altezza delle grandi occasioni. Da tutti noi un grandissimo in bocca al lupo per le prossime “avventure”. Nella stessa gara hanno partecipato anche Romolo Bartomioli, che si è classificato sesto. Nella sua stessa categoria anche Alessandro Orrgio, Andrea Antonacci, Enrico Balzi; mentre nella categoria dei più grandi sono saliti in pedana Jacopo Albertini e Pietro Principi.

Domenica 16 gennaio a Senigallia si è svolta la “II Prova Regionale Esordienti” dove la società fanese è stata rappresentata da: Maria Sole Letizia Pignocchi, Davide Baldelli, Nicolò Shahini, Edoardo Martinelli, Davide Iannotti, Lorenzo D’Amelio, Eleonora Pini e Benedetta Pini. Nella mattinata di domenica hanno incrociato le loro lame D’Amelio, alla sua prima partecipazione a una competizione nella cat. “C” maschile e, nella stessa categoria, Iannotti. Quest’ultimo ha sostenuto una prova buona, peccato che non sia riuscito ad entrare in semifinale e alla fine ha conquistato un quinto posto a pari merito con il compagno di squadra D’Amelio. Nella stessa categoria al femminile Eleonora Pini ha conquistato il quinto posto, la sua è stata una gara un pochino sottotono, in quanto è stata in qualche modo influenzata dall’emozione. La sorella Benedetta Pini, nella cat. “D”, ha affrontato la sua gara con grinta e determinazione e anche lei, alla fine, si è piazzata al quinto posto. Mentre ha concluso la sua gara, riconfermando il terzo posto, Edoardo Martinelli, che per tutta la competizione è riuscito a fare la sua scherma, l’unico neo è il non ingresso in finale per una sola stoccata. Lo stesso risultato l’ha ottenuto nel pomeriggio Davide Baldelli (cat “B”), anche lui ha riconfermato il risultato della prima prova. Baldelli è riuscito a dominare tutta la prima fase e anche la seconda, ma alla fine per tre sole stoccate non è riuscito a salire sul gradino più alto. Nella sua stessa gara Nicolò Shahini, anche lui un po’ sotto tono, causa influenza. Nella categoria “B” femminile Maria Sole Letizia Pignocchi, che si è battuta fino alla fine della competizione con una grinta mai vista, determinata su ogni stoccata e pronta a ricominciare ogni volta che si trovava in svantaggio: alla fine non è riuscita a salire sul podio per una sola stoccata di svantaggio. Il Presidente Ernesto Langella è molto contento dei suoi atleti in queste due competizioni, anche perché, soprattutto per la gara di Ancona, si temeva che le feste avrebbero potuto influire in maniera negativa. Invece i suoi atleti hanno dimostrato grande determinazione e soprattutto voglia di fare. Da parte nostra un grandissimo in bocca al lupo per le gare future.

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l’Erborista

La Santoreggia “Gli erboristi medievali pensavano che i suoi semi potessero curare le infermità del cuore, togliere la malinconia e restituire felicità e sorriso...” di Filippo Carboni filippo@nautilus.in

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a Satureja hortensis, originaria dell’Asia occidentale e diffusa in Europa, è detta anche “erba cerea”, ha steli verdi carnosi e foglie piccole, chiare e ramificate e cresce in ciuffi di 30 - 40 cm sui terreni asciutti e soleggiati. E’ molto diffusa in Inghilterra, dove si chiama “savory”, che significa anche “saporito”. Era già molto utilizzata dai Romani per profumare e insaporire le ricette. Il nome, che

deriva dal termine latino satyrus, fa riferimento alle proprietà afrodisiache attribuite anticamente a questa pianta che in epoca più moderna ebbe il suo periodo di splendore ai tempi di Luigi XIV, il re Sole, che pare ne apprezzasse tanto il gusto quanto le virtù. Il componente principale è il carvacrol, presente anche nell’origano. L’olio di santoreggia agisce contro i batteri e il contagio di funghi. Ha proprietà digestive e tonico stimolanti. Bagni o pediluvi con una manciata di santoreggia sono stimolanti e tolgono la stanchezza.

Infuso di santoreggia: versare 1 tazza d’acqua calda su 1 cucchiaino di foglie di Santoreggia triturate e lasciare in infusione per 10 minuti con il coperchio. Infine filtrare e bere la tisana calda dopo i pasti oppure in alternativa lasciare in infusione per 10 minuti in acqua bollente 5 g di fiori. Bere 1 tazza al giorno prima o dopo i pasti. Usi in cucina: la santoreggia era considerata la pianta della felicità e con essa si aromatizzavano anche i dolci. L’aroma è forte e pungente, molto simile a quello del timo, ma è piccante nel contempo ed era utilizzata come sostituto del pepe, anche se con la cottura perde un po’ del suo piccante. E’ ottima con tutti i legumi (soprattutto fave e fagioli), formaggi e uova. Le foglie si usano nelle insalate, nelle minestre o nei sughi. Ha la capacità di rendere più digeribili le pietanze Si adopera nei liquori o come infuso. Queste ricette sono frutto di ricerche personali. Consultare sempre il proprio medico o erborista di fiducia prima di assumere infusi.

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Vita diocesana

Il farmacista

Un appello alla città

In auto è meglio fare i calcoli

di Armando Trasarti Vescovo di Fano Fossombrone Cagli Pergola

Se ci guardiamo attorno c’è un certo clima di paura del futuro, con preoccupazioni di natura economico-sociale, educativa, politica, etica culturale e religiosa. La fascia della povertà si allarga, i posti di lavoro per molti giovani sono un miraggio; crescono i segnali di disagio nelle relazioni sociali, con sempre più famiglie in crisi, nuove solitudini di giovani ed anziani; difficoltà degli adulti - genitori ed educatori - a trasmettere valori ed educazione alle nuove generazioni; la continua rissa politica crea steccati, divisioni e talora anche odio. Il bene comune, ossia per tutti, sembra dimenticato. Basti pensare come la civiltà di massa e la scomparsa dei valori tradizionali producono disinteresse e indifferenza che portano alla relazione debole, inesistente con colui che ti è vicino, mentre domina la lontananza prodotta in gran parte dall’effetto mediatico. Il giovane è solo, il vecchio isolato. Queste percezioni messe insieme lasciano la sensazione che, anziché migliorare, la situazione della nostra società si faccia sempre più incerta. Nonostante ciò dobbiamo evitare di lasciarci trascinare da un clima di pessimismo fatalistico che finisce per farci perdere la speranza. Il regalo di Natale che chiedo al Signore ed auguro a tutti è quello di continuare a sperare. Sperare vuol dire confidare nell’amore e nella Provvidenza di Dio che è Padre di tutti, sperare significa anche saper vedere le tante cose positive che ci sono in noi e intorno a noi e far emergere quelle energie necessarie non solo per “tirare avanti”, ma per costruire un mondo migliore e una società più giusta. Ma per metterci in questa prospettiva abbiamo bisogno della collaborazione di quanti, a diversi livelli, possono influire sull’andamento delle cose e sullo stato d’animo della gente. Vorrei rivolgere ad alcune categorie di persone un appello: non umiliate la speranza. oso chiederlo ai politici e a quanti 1. ci governano. Non sempre ci sembra di vedere la preoccupazione per il bene comune, ma piuttosto la ricerca di ciò che conviene di più al partito o alla coalizione politica di appartenenza. Occorre un maggior impegno per impedire che ogni giorno di più si allarghi il divario tra chi economicamente si sente garantito e chi invece diventa meno sicuro per il futuro. Lo chiedo a coloro che hanno ruo2. li importanti nell’andamento della nostra economia: gli imprenditori dell’industria e

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di Rodolfo Colarizi

dell’artigianato, i liberi professionisti e gli operatori del commercio. La sollecitazione è quella di non rinunciare ai loro carismi e capacità, di avere più coraggio, maggiore fantasia creativa ed anche generosità per aumentare la possibilità di nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani. 3. Lo chiedo a quanti operano nei grandi mezzi della comunicazione sociale. Troppo spesso siamo inondati di notizie ed eventi negativi, per cui molti sono indotti a pensare che in questa società ormai tutto sia marcio, mentre in realtà il bene è molto più grande del male. Ma il bene non fa notizia. 4. Lo chiedo anche a tutte le agenzie educative, a partire dalla famiglia, così come alla scuola e alla Chiesa. Questi dovrebbero essere sempre ambienti di speranza dove si respira la certezza che si può costruire una vita sociale più umana, attraverso la proposta di grandi ideali di vita, di stili alti di comportamento, capaci di sostenere le giovani generazioni e di suscitare il desiderio di vivere non sulla ricerca superficiale di un piacere illusorio e momentaneo, ma per l’impegno di costruire un futuro che trovi il suo fondamento sull’onesta, purezza di cuore, maggiore responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri: questo compito ci rende più felici.

I calcoli renali rappresentano un fastidioso disturbo col quale bisogna pazientemente convivere. Ne vanno soggetti più gli uomini delle donne e si manifesta con un forte dolore, spesso lancinante, con la presenza del sangue nelle urine, minzione dolorosa e insorgenza di un danno della funzionalità renale. I calcoli possono avere dimensioni diverse: da piccoli frammenti fino a sassolini. A quali rischi vanno incontro gli automobilisti costretti a viaggiare di frequente? A coliche renali e a macroematuria, in particolare in occasione di lunghi viaggi o su fondi dissestati. Le precauzioni da prendere sono diverse: usare un’auto comoda, privilegiare uno stile di guida tranquillo, prevedere frequenti soste, introdurre una discreta quantità di liquidi, specialmente acque a basso contenuto di calcio, portare sempre con sé i farmaci antispastici. In aggiunta alla terapia medica e all’asportazione chirurgica l’automobilista, che per motivi professionali o logistici è costretto a viaggiare molto, può prendere in considerazione anche la litotrissia (frantumazione dei calcoli). Va da sé che l’indicazione al trattamento deve essere proposta dall’urologo e che il paziente esegua gli opportuni accertamenti metabolici per mettere in atto una mirata prevenzione della calcolosi. La prima domanda che gli interessati pongono è: “ Dopo quanto tempo potrò rimettermi al volante?” In linea di massima anche dopo poche ore, ma è sempre opportuno tenere conto se è stata praticata una sedazione con farmaci che possono ridurre l’allerta e i riflessi dell’automobilista. Quando è indicato questo trattamento? Concettualmente qualsiasi calcolo può essere trattato alla condizioni che le sue dimensioni ne permettano la visualizzazione. Non si tratta di una tecnica complessa e in mani esperte non rappresenta una metodica indaginosa. Sorge spontanea un’altra domanda: “A quali pericoli si può andare incontro?” Gli effetti collaterali sono: la macroematuria, l’ematoma cutaneo, una colica renale e le infezioni delle vie urinarie.

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l’Ortodontista

Piccole regole per un grande risultato di Laura Grigioni Specialista in ortodonzia e gnatologia - Socio ANDI via Sant’Andrea in Villis, 47 tel. +39 0721 885235 - 885169 laura-grigioni@libero.it

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ari lettori, fino ad oggi abbiamo sottolineato quanto siano numerosi i benefici di un trattamento ortodontico e come questi inducano un miglioramento dell’estetica facciale, del sorriso e della funzionalità dell’occlusione. E’però importante ricordarvi come ogni risultato, e in particolare l’ottenimento di un sorriso bello, allineato e salutare a fine terapia, dipenda molto anche da voi! E’infatti fondamentale il vostro aiuto e la vostra collaborazione. In che modo? Attenendovi a semplici regole sia di igiene orale che alimentari che dovrete seguire quotidianamente una volta che l’ortodontista avrà eseguito il posizionamento dell’apparecchio direttamente in bocca. Come sapete il “classico” apparecchio fisso è composto di attacchi metallici o in ceramica bianca incollati sui denti che vengono poi collegati fra loro con speciali archi di filo metallico. Il periodo di trattamento è variabile da un minimo di 6 mesi per i casi più semplici a un

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massimo di 24 -30 mesi per i casi più complessi .Ed è proprio per tutto questo tempo che sarete voi stessi a contribuire all’ottenimento di quel sorriso tanto desiderato ponendo particolare attenzione alla cura di gengive e denti. Ma allora come lavare i denti una volta posizionato l’apparecchio? Le placchettine posizionate sui denti possono favorire il trattenimento di sporco essendo corpi estranei dove la placca può più facilmente annidarsi. La placca è infatti una sostanza molle e appiccicosa, piena di batteri, che può attaccare denti e soprattutto gengive causando carie e infiammazioni. E’perciò fondamentale SPAZZOLARE i denti, soprattutto se portiamo l’apparecchio! Sarebbe un vero peccato ritrovarsi con denti in perfetto allineamento ma macchiati o cariati! Per evitarlo è necessario attenersi a quelle semplici regole di igiene a cui tutti siamo quotidianamente abituati: usare un dentifricio, meglio se contenente fluoro, spazzolare e passare il filo interdentale dopo ogni pasto o merenda per una asportazione giornaliera della placca dai denti e dagli spazi interden-

tali e cambiare lo spazzolino ogni 2 mesi. Un consiglio utile è di portare uno spazzolino di riserva al lavoro, a scuola, o durante un viaggio in modo da pulire i denti dopo ogni pasto. A questi gesti basilari andranno aggiunti solo particolari accorgimenti ad esempio può essere indicato controllare da vicino denti, attacchi e, specialmente, le gengive una volta finito di spazzolare. Al posto del normale spazzolino, per la pulizia dell’apparecchio fisso deve essere usato un apposito spazzolino ortodontico che si adatta alle sporgenze degli attacchi avendo le setole della fila centrale più basse così che le setole più esterne contribuiscono a pulire la superficie del dente attorno all’attacco. Infine per pulire al di sotto del filo ortodontico e ai lati degli attacchi,è utile usare lo scovolino o un filo interdentale specifico per apparecchi ortodontici. Oltre all’accurata igiene orale altra regola fondamentale da seguire una volta posizionato l’apparecchio in bocca è quella di prestare attenzione all’alimentazione. Cosa può mangiare una persona che porta un apparecchio fisso? Sicuramente non ci sono grandi limitazioni. Si può mangiare una grande varietà di cibi in modo libero e completo seguendo solo alcune semplici regole di precauzione. E’ infatti necessario evitare quei cibi che possono provocare l’usura o la rottura degli attacchi dell’apparecchio dentale, compromettendo così la sua efficacia e ritardando la fine della terapia. Se inoltre si mangiano frutta o vegetali duri, sarebbe buona norma tagliarli in pezzi anziché addentarli. Perciò è importante usare il buon senso: se dovete mangiare qualcosa di duro che potrebbe rompere l’apparecchio, tagliatelo a pezzi piccoli, facendo attenzione. Seguendo queste semplicissime indicazioni il vostro ortodontista sarà in grado di regalarvi un sorriso sano e bello nei tempi stabiliti !!

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l’Otorino

FESS

(chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali) del dott. Giuseppe migliori - Direttore U.O.C. Otorinolaringoiatrica di Fano bvsmig@tin.it

I polipi nasali Sono formazioni simili a chicchi di uva che derivano dalla ipertrofia della mucosa di rivestimento dei seni paranasali (cavità di pneumatizzazione che circondano e comunicano con le fosse nasali). Sia le condizioni di flogosi ripetute che le condizioni di allergia concorrono alla formazione dei polipi, inizialmente piccoli, edematosi e translucidi ad alto contenuto di liquidi poi nel tempo sempre più numerosi, ipertrofici e fibrotici. Alla diminuizione della componente liquida corrisponde l’aumento di quella fibrotica che si correla ad una minore risposta ai possibili trattamenti farmacologici. All’aumento di volume dei polipi corrisponde una occupazione progressiva ma inesorabile delle cavità paranasali con il successivo passaggio nelle fosse nasali che gradualmente vengono occluse. Il paziente lamenta: …… “una progressiva chiusura del naso “ ……... “qualcosa che si muove nel naso a seconda della posizione assunta” ……..”una secrezione liquida sub continua dal naso che è sempre chiuso” ……….”la netta diminuizione dell’olfatto ma spesso anche della capacità di percepire i sapori” …….”una voce nasale” ……… “un sonno non riposante” ……… “una sofferenza respiratoria nasale quotidiana” ……….. “una testa sempre piena e spesso dolorante”. Quando i possibili trattamenti farmacologici non riescono più ad arrestare la crescita dei polipi, subentra l’opzione chirurgica mediante la FESS.

La FESS Acronimo di chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali è la più moderna e valida tecnica chirurgica per il trattamento delle poliposi nasali. Anche se le prime endoscopie nasali (visualizzare il contenuto delle fosse nasali con sistemi ottici rigidi) vanno ricondotte agli inizi del secolo scorso e solo a metà degli anni 50 che fu inventato un sistema di illuminazione attraverso sottili fibre ottiche (Hopkins) che rese possibile una visione “straordinariamente nitida ed ingrandita” delle fosse nasali. Agli inizi degli anni 90 il Prof. Stammberger (Graz – Austria) standardizzò una procedura chirurgica “step by step” della parete laterale del naso e dei seni paranasali denominata FESS, riconosciuta in tutto il mondo come il migliore ed efficace trattamento chirurgico della poliposi nasale. Ho effettuato il mio primo corso di FESS a Graz nel 1995 I grandi vantaggi della FESS rispetto alle tecniche in uso precedentemente, sono rappresentati dalla possibilità di vedere il campo operatorio nasale e delle cavità paranasali anatomicamente stretto e piccolo (tutta la fossa nasale misura 10 cm), ingrandito e

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ben illuminato, mediante sofisticati sistemi di video acquisizione ed ottiche rigide dedicate. La migliore visione di un campo operatorio piccolo e dall’anatomia chirurgica molto complessa ed insidiosa, associato ad una strumentazione endoscopica dedicata, agevola la precisione dell’atto chirurgico permettendo una attenta conservazione delle strutture anatomiche endonasali e paranasali (chirurgia funzionale) quindi un minore trauma dell’atto chirurgico che si tramuta per il paziente in scarso o assente dolore nel post operatorio ed una netta riduzione dei tempi di guarigione. Con questa chirurgia endoscopica sono terminate le sofferenze nel post operatorio, le facce tumefatte e risolti i problemi dei temutissimi “stamponamenti”. Queste condizioni hanno determinato il grande successo di questa pur complessa e difficile chirurgia ed il costante aumento delle richieste che quotidianamente riceviamo. Nella Unità operativa complessa Otorinolaringoiatrica dell’Azienda ospedali riuniti Marche nord da me diretta, effettuiamo centinaia di tali interventi all’anno, in costante aumento.

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Il Promotore finanziario

Nuove normative ed effetti sui mercati del reddito fisso a breve termine di Ivan Goretti Banca Network investimenti _ p.zza XX settembre, 44 _ 61032 Fano (PU) tel. +39 0721 80088 fax +39 0721 802434 cell. +39 335 8253834 www.ivangoretti.it igoretti@ivangoretti.it ivan.goretti@pf.bancanetwork .it

Gennaio 2011 Quale effetto determineranno sui mercati di finanziamento a breve termine le proposte avanzate da Basilea III per i grandi istituti bancari globali ? All’indomani delle recenti crisi finanziarie, le autorità di vigilanza si sono impegnate a ridisegnare il quadro normativo di riferimento, adottando nuove regole che impediscano l’assunzione di rischi eccessivi e condizioni di illiquidità del sistema finanziario globale. In questo sforzo s’inquadrano le proposte dell’accordo di Basilea III in merito ai grandi istituti bancari globali. Regolamentazione bancaria – Basilea III L’ultima crisi creditizia ha messo in evidenza l’interrelazione esistente fra i governi centrali e le rispettive istituzioni finanziarie. Inoltre, sebbene l’apprensione dei mercati obbligazionari per la crisi del debito sovrano in Europa sia diminuita, non è certamente scomparsa. In risposta, il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha elaborato alcune proposte per rafforzare la capacità del settore bancario di sostenere stress economici e finanziari di ampia portata causati da crisi creditizie. Il Comitato è composto da rappresentanti delle autorità di regolamentazione bancaria appartenenti ai principali paesi industrializzati, in particolare Europa, Stati Uniti e Giappone. Il primo insieme di regole del Comitato di Basilea è stato promulgato nel 1988 con la denominazione Accordo di Basilea I, la cui prima sostanziale revisione è datata giugno 2004 e nota come Accordo di Basilea II. L’ulteriore revisione della regolamentazione originale, ovvero l’Accordo di Basilea III, si prefigge di incrementare il livello di qualità del capitale bancario, affronta il tema della leva finanziaria e introduce un coefficiente minimo di liquidità. Le proposte hanno ricevuto ampio plauso, ma non sono state ratificate, come ci si aspettava, in occasione del summit del G20 tenutosi a Seoul, in Corea, l’11 e il 12 novembre 2010. Sebbene le proposte non siano state ancora finalizzate, esse rappresentano un significativo passo avanti rispetto alle norme di Basilea II e rafforzeranno il profilo di credito degli istituti bancari che vi saranno assoggettati. L’incremento dei coefficienti patrimoniali sarà introdotto in fasi successive a partire dal 2013, con la piena implementazione prevista dal 1° gennaio 2019. In termini generali, il coefficiente relativo al patrimonio di base

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aumenterà dal 2% al 7% nel corso di questo periodo. La proposta introduce altresì un indice di copertura della liquidità (LCR, liquidity coverage ratio) e un coefficiente dei fondi di approvvigionamento stabili (NSFR, net stable funding ratio) finalizzati a promuovere la capacità di recupero dei profili finanziari e di liquidità delle banche durante una crisi creditizia prolungata. L’adozione dei nuovi parametri è prevista a partire dal 2015 e dal 2018 rispettivamente. Il requisito LCR (liquidity coverage ratio) impone alle banche di detenere attività liquide di elevata qualità pari o superiori al 100% degli esborsi di cassa netti per un periodo di 30 giorni. L’indicatore NSFR (net stable funding ratio) richiede di mantenere fonti di provvista stabili nel medio e lungo periodo rapportate all’attivo della banca in un orizzonte temporale pari a un anno. Impatto potenziale di Basilea III Ovviamente, richiedere alle banche di trattenere una quantità maggiore di capitale per fronteggiare le perdite rappresenta un fattore creditizio positivo per gli investitori obbligazionari. Tuttavia, il requisito LCR (liquidity coverage ratio) potrebbe determinare un significativo impatto imprevisto sui mercati del reddito fisso e sulla disponibilità di credito. Allo stato attuale, le banche dispongono di consistenti portafogli di liquidità con titoli a breve scadenza di alta qualità, come i buoni del Tesoro USA e discount note emesse da organismi federali. Tuttavia, l’accordo di Basilea III richiede che tutti i potenziali esborsi di cassa, ivi compreso un eventuale prelievo immediato pari al 100% su tutte le linee di credito in essere, siano coperti per un periodo di 30

giorni da titoli liquidi. L’adozione di queste proposte potrebbe determinare una consistente perdita di valore sul mercato di molte obbligazioni con scadenza a breve come i commercial paper (CP), assetbacked commercial paper (ABCP) e variable rated demand obligation (VRDO)

Nuove normative ed effetti sui mercati del reddito fisso a breve termine

Questa potenziale perdita di valore dei titoli in circolazione sarebbe accompagnato dal contestuale aumento della domanda di titoli di Stato a breve termine per soddisfare il requisito LCR (liquidity coverage ratio) e ciò potrebbe tradursi in una curva estremamente piatta del mercato monetario abbinata ad una riduzione non indifferente della disponibilità di credito4. Inoltre, l’aumento dei costi di erogazione del credito rende più conveniente per le banche limitarne la disponibilità, fatto che potrebbe spingere le imprese ad incrementare le giacenze di cassa a spese degli investimenti di capitale e delle assunzioni in una fase economica inopportuna per questo tipo di operazioni. Il cambiamento è alle porte Le proposte di Basilea III potrebbero spingere gli emittenti ad abbandonare il mercato a breve termine in favore di finanziamenti con scadenze più lunghe, mentre le alternative formulate dal PWG (President’s Working Group) introdurranno cambiamenti di ampia portata nel mercato dei fondi monetari. Qualunque sia la forma definitiva che assumeranno le normative, una cosa è certa: il cambiamento è alle porte.

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il Commercialista

Il nuovo redditometro per contrastare l’evasione di Fabrizio Festini f.festini@eusebiassociati.it

Studio Eusebi & Associati via Einaudi, 24 61032 Fano (PU)

tel. 0721 816511 - fax 0721 816503 www.eusebiassociati.it

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l direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha promesso che il nuovo “redditometro” sarà operativo dal prossimo mese di marzo. Questo nuovo strumento, a disposizione dell’amministrazione finanziaria per contrastare l’evasione, sarà operativo a partire dalle dichiarazioni dei redditi relative all’esercizio 2009. COS’E’ IL REDDITOMETRO Il redditometro è uno strumento simile allo Studio di Settore, ha come scopo principale la lotta all’evasione fiscale e consiste nel mettere sui piatti della bilancia il reddito dichiarato nell’anno e le spese sostenute nel corso dello stesso anno. Il Fisco vuole così verificare se il tenore di vita del contribuente è congruo con la sua dichiarazione dei redditi. COME SI CALCOLA Il nuovo software predisposto dai tecnici dell’Agenzia delle Entrate servirà per attribuire la classe di appartenenza di ogni contribuente. A tal fine sono state delineate 10 famiglie tipo di contribuenti: SINGLE: a loro volta suddivisi in tre tipologie a seconda dell’età (fino a 35 anni, tra i 35 ed i 64 anni, oltre i 65 anni); COPPIE SENZA FIGLI: anch’esse suddivise in tre tipologie a seconda dell’età (vedi sopra);

sesso di immobili alle spese per utenze e consumi, dalle spese per locazione di immobili alle rate di mutuo…;

COPPIE CON FIGLI: suddivise in tre tipologie a seconda del numero dei figli (con un figlio, con due figli, con tre o più figli);

SPESE SOSTENUTE PER MEZZI DI TRASPORTO: passeranno sotto la lente d’ingrandimento gli acquisti di auto di lusso, di natanti, di moto…;

MONOPARENTALE: per quest’ultima è prevista una sola tipologia. Rilevante sarà anche l’area geografica di appartenenza, suddivisa in settentrione, centro e meridione. LE SPESE SOTTO OSSERVAZIONE Nel software verranno inseriti i dati raccolti dagli organi predisposti al controllo che si concentreranno soprattutto nelle seguenti maxi categorie di spese:

SPESE PER IL TEMPO LIBERO: tra queste vengono inclusi i viaggi turistici, gli abbonamenti a palestre, centri benessere e circoli sportivi esclusivi… MOVIMENTI FINANZIARI: non da ultimo inoltre, verranno monitorati anche i movimenti di capitale, la stipula di polizze assicurative, fondi pensione…

Lo STUDIO EUSEBI & ASSOCIATI è in procinto di organizzare un convegno totalmente gratuito nel quale verrà trattato l’argomento in maniera più dettagliata, inoltre daremo la possibilità ai partecipanti, in via del tutto anonima, di conoscere la propria capacità reddituale in base all’applicazione del Redditometro. Per ulteriori info o prenotazioni: scrivete a formazione@eusebiassociati.it o telefonate allo 0721-816511

SPESE SOSTENUTE PER LA CASA: dal pos-

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Caffè VIII Shop. Fano in Via Vittorio Veneto 87: Macchine da caffè, Capsule, Cialde, Caffè Macinato, Caffè in Grani, Moretta, Liquori e tanto altro

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