PIU' MAGAZINE 22

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anno 4 _ numero 22 _ luglio/agosto 2010 _ distribuzione gratuita

autorizzazione Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006

Periodico distribuito nelle province di

Pesaro e Ancona

A Ferragosto tra maghi e stregoni un’estate da paura!


Festival di Ferragosto

IL PROGRAMMA Venerdì 13 agosto Ore 07.00 esibizione di Yoga. Lezione gratuita che si terrà nella spiaggia libera Arzilla di Fano. info 334.6728111 Ore 16.00 spettacoli di magia per bambini, con la presenza di due maghi di micromagia, in collaborazione con il mago Claudio Gatti. Giornata dedicata a grandi e piccini.

Per tre giorni nella spiaggia Arzilla va in scena un evento “magico” Se pensate che la capacità di volare non sia una prerogativa umana allora non li avete mai visti. Si chiamano Sonics Meraviglia e sono l’unica compagnia di acrobati aerei in Italia. Si esibiscono appesi ad una autogru, da un’altezza di 2,5 metri. Saranno per la prima volta a Fano il 15 agosto, all’interno del nuovo “Festival di Ferragosto ” ideato da Filippo e Daniele Carboni di Carboni Arte Eventi nel lungomare Arzilla. Tre giorni, dal 13 al 15 agosto, dedicati ad incantesimi, sortilegi, stregonerie ma anche a mangiafuoco, trampolieri, uomini volanti. “Sarà un Festival che tratterà il tema della magia da 3 angolature diverse. Magia intesa come spettacolo e divertimento con maghi che faranno spettacoli di micro magia, artisti di strada, trampolieri, equilibristi, giocolieri e magia intesa come studio con convegni di ludologia, tenuti da studiosi del gioco del lotto, cartomanti, astrologi. Infine magia intesa come spiritualità con stage di Yoga, ed uno spettacolo di salsa, ballo dalle origini cubane che fu prodotta nei ghetti di New York abitati soprattutto da Portoricani. Una musica nata in quei luoghi, dove si viveva in grande povertà e dove solo la musica poteva mantenere magicamente unita la comunità”. Il momento clou della 3 giorni dedicata alla magia sarà il grande spettacolo di domenica 15 agosto, quando, nella spiaggia antistante allo Chalet del Mar verrà istallato un gigantesco palco in riva al mare di 10 metri x 10 metri, nel quale si esibiranno i Sonics Meraviglia, compagnia torinese composta da 10 elementi che si è esibita in India, a Dubai, a Miami, in Francia, Germania e Tunisia, alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Torino 2006, ed in diversi programmi televisivi, ultimo dei quali “Amici di Maria De Filippi”, nel 2009, durante la sigla per tutte le 11 puntate. A Fano porteranno la loro ultima creazione, “Meraviglia”. Un pianeta minuscolo sospeso nella spazio dei sospiri emozionali che ospita al suo interno 10 abitanti.

La storia è quella di un uomo qualunque a passeggio con un amico che incontrando la scia del pianeta viene attirato da una forza misteriosa che lo trasporta in un viaggio ricco di momenti folli e “meravigliosi”. La scenografia è caratterizzata da una macchina scenica di acciaio a forma di sfera con un diametro di 4 metri nel quale gli acrobati volteggiano sospesi nel vuoto. Il progetto Sonics è composto da Federica Liuzzo che cura anche le coreografie a terra, Irene Chiarle, Lucio Rizzi, Claudio Bertolino, che rappresentano il vero spirito di squadra insieme alla caparbietà manageriale di Fanzia Verlicchi e all'occhio vigile dell'architetto Massimiliano Porrato che progetta e certifica tutte le macchine sceniche. “Vi costringeranno a stare con il naso all’insù- spiega Carboni che li ha visti dal vivo e ne è rimasto talmente colpito da volerli portare a Fano ad ogni costo”. La peculiarità del Festival della magia è inoltre la sua data: dal 13 al 15 agosto, un periodo “morto” nella nostra realtà locale, nel quale coloro che decidono di restare in città hanno pochi eventi da vivere: “A ferragosto- commenta Carboni- si è costretti ad andare in Romagna o in altre città marchigiane per divertirsi. Ho deciso, per questo, di creare un festival nuovo, che riproporrò ogni anno con un tema diverso. Per dare la possibilità anche ai fanesi e a coloro che vengono dai paesi vicini di divertirsi senza doversi per forza spostare. Vorrei inoltre sottolineare come il Festival sia per tutte le età, sia per le famiglie con bambini che per i giovani e i giovanissimi”. L’evento ha il patrocinio del Comune di Fano-assessorato al Turismo, ed è in collaborazione con lo Chalet del Mar. “Vorrei ringraziare- conclude Carboni-tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’evento: Tomassoni Gru, Cooperativa Tre Ponti, Società Olympia di Cuccurano, Caffè VIII, Chalet del Mar e i media partner Officina Nuova, Cittaperta.it., Fano Tv e fanoinforma.it”.

Ore 19.00 ottavo convegno Nazionale di Ludologia. Interverrà Mario Ruggero direttore del settimanale nazionale “superlotto totoguida”. Ospite lo iettatore Don Mario Vitale Ore 21.00 A cena “col mago”. Esperti di lotto e cartomanzia esaudiranno tutte le vostre domande in una serata sotto le stelle accompagnata dalle note magichedi un pianoforte suonato dal Maestro Claudio Allegrezza. Prenotazione cena e info 0721-826995

Sabato 14 agosto Ore 16.00 direttamente dai locali più prestigiosi della riviera latina,la scuola di balli caraibici Kico’n Ritmo di Fano, animerà il pomeriggio con la hit parade dei più gettonati balli di gruppo del momento, con lancio di omaggi ai partecipanti. Ore 18.00 Intrattenimento con “i maghi di strada” Mangiafuoco, trampolieri, giocolieri… Ore 21.00 La cena delle Streghe in collaborazione con la procorinaldo (organizzatrice del note evento nazionale Halloween®). Durante la serata spettacolo con la corte dei miracoli (animazione a ritmo di tamburi) Ospite della serata Miss Strega d’Italia 2009 Un vero e proprio halloween estivo, un peccato mancare. Prenotazione cena e info 0721-826995

Domenica 15 agosto Ore 21.00 Gran Galà di Ferragosto con il famosissimo gruppo internazionale SONICS che si esibiranno nello spettacolo “MERAVIGLIA” . Quattordici acrobati danzeranno a “cielo aperto” appesi su una gru alta 25 metri. Colori… suoni… e danze terranno tutta la città con il naso all’ insù. Uno spettacolo unico sotto le stelle e con vista mare. Su prenotazione sarà possibile cenare e godersi lo spettacolo. Prenotazione cena e info 0721-826995

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indice

numero 22

Anno 4 - Numero 22 luglio/agosto 2010 Distribuzione gratuita Autorizzazione del Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006 Editore Mattia Tarsi Global Service in Progress s.r.l.

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Festival di Ferragosto

04

Essenzaltro: profumi d’autore, accessori e bijoux

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Con Più, Pesaro e Urbino ed Ancona diventano un’unica provincia

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Stanhome World, un marchio di successo

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Alla scoperta del Federalismo Demaniale

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Mediateca Montanari… il futuro nel cuore della città

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Italia dei record, anche di quelli negativi

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Calendario delle manifestazioni

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Malati di videopoker

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Crescono primule nella rotatoria della “Liscia”

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“O mare nero o mare nero o mare nero”

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Apri una porta e scopri il mondo Edil Infissi

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Burla o prodotto dell’anno? Il braccialetto dell’equilibrio fa incetta di curiosi

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Con Superciccio la colazione è una moda

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Il cane? Una preziosa “risorsa” soprattutto al mare

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Il Delfino trionfa nella corsa delle bighe e vince con la sua Miss

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Quattro passi lungo la Flaminia

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Torno sui miei passi

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Benvenuti nel mondo dei Malamonroe

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New York e la maratona… dello shopping

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Summer Jamboree, musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50

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Rievocazioni storiche, un viaggio nel passato

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La provincia di Ancona: buona Marca dei vini delle Marche

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Quando a correre in moto sono le donne

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Pergola, un’estate tutta da vivere

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Agli Internazionali di Fano vince Mektic

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Missione compiuta Rubriche

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il Cineasta

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gli Sportivi

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la Psicologa

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l’Avvocato

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la Spadaccina

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l’Erborista

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Vita diocesana

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il Farmacista

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l’Ortodontista

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l’Otorino

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il Promotore finanziario

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il Commercialista

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Direttore responsabile Corrado Moscelli direttore@fanoinforma.it Redazione Per inviarci i vostri comunicati redazione@fanoinforma.it Hanno collaborato a questo numero: Silvia Bonci Livia Serrano Alessandra Gasparini Pierclaudio Marchetti Luciano De Sanctis Mariolina Palazzi Alberto Bignami Giuseppe Ferri Marco Spadola Alessandro Mohorovich Massimiliano Barbadoro Annalisa Perazzini Grafica e impaginazione: Media’s Project www.mediasproject.it Stampa: Litoservice Distribuzione: Full Time Group

A Ferragosto tra maghi e stregoni un’estate da paura!


Con Più, Pesaro e Urbino ed Ancona diventano un’unica provincia di Corrado Moscelli

Forse qualcuno di voi lo avrà già notato dalla copertina: da questo numero Più ha allargato i suoi orizzonti anzi, forse sarebbe meglio dire il raggio di informazione. Infatti, al suo interno non troverete soltanto articoli che interessano la provincia di Pesaro e Urbino ma anche quella di Ancona. Perché? Abbiamo notato un crescente interesse tra i nostri lettori e dopo aver proposto due uscite dedicate esclusivamente alla provincia di Ancona, ci siamo resi conto che un unico prodotto avrebbe potuto soddisfare un maggior numero di persone. D’altronde le due province distano solo pochi chilometri e molti argomenti che vengono trattati possono interessare allo stesso modo pesaresi e anconetani.

Così, da questo numero, Più diventa un unico periodico che verrà distribuito in entrambe le province. Certo il progetto è ambizioso ed il nostro editore ha fatto un grosso sforzo economico per riuscire a lanciare sul mercato un periodico di così ampia diffusione. Siamo sicuri che questa scelta verrà premiata dai nostri lettori ed i numeri di visitatori di fanoinforma.it ed anconainforma.it, in continua crescita, ne sono già la dimostrazione. E poi, forse per la prima volta, questa nuova avventura riuscirà ad abbattere storici campanilismi che troppo spesso finiscono per rovinare l’immagine di un territorio invece che aiutare a promuoverlo. Spesso in politica tra le due province si tende a dividere, a fare delle distinzioni nette dal punto di vista geografico. Per non parlare poi dello sport dove non c’è bisogno nemmeno di arrivare fino ad Ancona ma è sufficiente già la rivalità tra Fano e Pesaro. Noi il territorio lo abbiamo unito, almeno sotto il punto di vita dell’informazione.

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Stanhome World, un marchio di successo

“Lavoro, famiglia e… risparmio” “La mia esperienza con l’azienda ha avuto inizio nel lontano 1981, quando già mamma di due figli, ho deciso di mettermi alla prova e tentare un percorso lavorativo che mi permettesse di conciliare lavoro e famiglia”. Inizia così il racconto di Rosella Zaffini, responsabile dell’agenzia Stanhome “Metauro” e coordinatrice di 300 donne nella zona tra Fano e Rimini. “Da quel momento non ho più lasciato ed anzi ho fatto carriera riuscendo ad affermarmi come responsabile di filiale. Nonostante ciò, la famiglia è sempre rimasta al centro della mia vita tanto che nel 1994 ho avuto il mio terzo figlio. il marchio Stanhome è nato negli States nel 1931

“Qualità della vita migliore e rispetto dell’ambiente” “Ho iniziato a lavorare in azienda all’età di 17 anni, ma ho respirato l’aria di Stanhome fin da bambina. Ho passato metà della mia vita qui dentro ed oggi ho 34 anni, tre figli e sono felice di poter offrire questa meravigliosa opportunità ad altre ragazze che vogliono cimentarsi in un lavoro dinamico”. Così Silvia Ghetti responsabile della filiale “Raffaello” che gravita nella zona di Fano, Pesaro e Urbino. “Il gruppo Stanhome World ha attualmente due marchi di riferimento: il brand Stanhome, con la sua gamma di prodotti per la cura della casa e dei materiali, è affiancato da quattro anni a questa

“Un lavoro piacevole e sodisfacente” “La nostra offerta si rivolge a tutti coloro che vogliono cimentarsi in una nuova esperienza lavorativa e mettersi in gioco senza investimenti propri”. A parlare è Simonetta Vecchini, responsabile della filiale Stanhome di Senigallia. “Stanhome World permette di diventare imprenditori di sé stessi, a tempo scelto, conciliando gli impegni lavorativi con la famiglia e il proprio tempo libero. Il tutto è supportato da un servizio di formazione teorica e pratica gratuito, facoltativo e su base settimanale, che viene offerto nei nostri uffici di Fano e Senigallia. La mia esperienza è molto esemplificativa a riguardo: ho iniziato a lavorare per Stanhome nel

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Tre donne, tre percorsi di vita diversi, tre traguardi raggiunti. Le responsabili di zona dell’azienda “Stanhome World” raccontano in prima persona la propria esperienza e il trucco del successo del marchio approdato in Italia nel 1962, tuttora in incremento sul mercato nazionale.

e si è diffuso poi su scala mondiale, approdando in Italia nel 1962 e, grazie alla sua capacità di affermarsi sul mercato, è riuscito a coinvolgere 27.000 donne in Italia offrendo loro la possibilità di un lavoro flessibile. La chiave del suo successo? Stanhome World si occupa di benessere a 360 gradi, dalla cura della casa al benessere della persona. I prodotti, oltre ad essere di ottima qualità, sono altamente concentrati. In questo modo si risparmia dal punto di vista economico e si riduce l’impatto che i prodotti hanno sull’ambiente, garantendo risultati eccellenti. Mi spiego meglio, se con la concorrenza ho bisogno di acquistare e pagare 5 bottiglie di prodotto, con Stanhome ne acquisto e ne pago uno”.

Rossella Zaffini

parte, dal marchio Kiotis, brand interamente dedicato al benessere della persona. I benefici Kiotis derivano dalla cura con cui i nostri laboratori scelgono la composizione dei prodotti. Attraverso l’analisi delle proprietà di alcune piante e lo studio dell’aromologia, i nostri laboratori garantiscono prodotti naturali, sicuri ed efficaci a base di oli essenziali, puri e naturali. Grazie alle nostre consulenti, che ricevono una formazione costante, le clienti beneficiano di dimostrazioni pratiche e gratuite sull’efficacia dei prodotti ed hanno l’opportunità di acquistare non a ‘scatola chiusa’, come avviene nella normale rete di vendita. Il ruolo della consulente Stanhome non è quello di vendere prodotti, ma di fidelizzare la cliente ad uno stile di vita, con qualità superiore, prezzo inferiore e nel rispetto dell’ambiente”.

Silvia Ghetti

1988, per gioco, in attesa di trovare un posto fisso, cosa che poi non ho più cercato perché sono riuscita a realizzarmi in un lavoro piacevole, soddisfacente e che mi ha permesso di fare carriera lavorativa e familiare. Anch’io infatti, nonostante sia responsabile della filiale di Senigallia con l’agenzia ‘Nuovi Orizzonti’ e coordinatrice di 150 donne, ho messo su famiglia, ed ho tre splendidi bambini. Invito tutte le persone interessate o semplicemente incuriosite dalla nostra proposta a contattarci per avere ulteriori informazioni e partecipare ad una sessione gratuita di formazione. Ecco i riferimenti per le sedi di Fano e Senigallia: a Fano potete contattare lo 0721/805545 cell.392/3981230; a Senigallia lo 071/668330cell. 338/9764991. Ci potete trovare sul web all’indirizzo www.stanhome-world.it”.

Simonetta Vecchini


Il consigliere regionale del Pdl Mirco Carloni ci guida alla scoperta del Federalismo Demaniale di cui oggi si sente parlare tanto non solo a livello nazionale ma anche localmente. • Partiamo dalla base, cos’è il Federalismo Demaniale? Il decreto emanato in proposito dal Governo prevede la possibilità di attribuire a Comuni, Province e Regioni, a titolo non oneroso, beni attualmente appartenenti al demanio pubblico. Ritengo che questo intervento sia particolarmente positivo, in quanto permetterà di sfruttare l’enorme patrimonio di beni immobili che è presente in Italia e che potrà essere opportunamente amministrato a livello locale. Soprattutto i Comuni infatti rappresentano il livello istituzionale più adeguato per comprendere al meglio le esigenze del territorio e intervenire di conseguenza. Come si è avuto modo di approfondire anche in un recente convegno tenutosi a Gradara, al quale ha partecipato l’Onorevole Remigio Ceroni, grazie a questo provvedimento sarà possibile far sì che il patrimonio disponibile venga adeguatamente valorizzato o, in alternativa, alienato per produrre ricchezza a beneficio del territorio.

Alla scoperta del Federalismo Demaniale

Tanti i beni che potranno essere trasferiti agli enti locali

• Si conosco già i beni che potranno essere trasferiti? L’elenco dei beni trasferibili verrà previsto con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e conterrà anche l’individuazione dei beni immobili dello Stato, cioè terreni e fabbricati, per i quali gli enti locali potranno fare poi richiesta al fine di riceverne l’attribuzione. In attesa della pubblicazione del provvedimento ufficiale del Governo, l’Agenzia del Demanio ha anticipato un primo elenco provvisorio di beni che potrebbero essere successivamente inclusi. Già da questa prima elencazione si comprende l’importanza delle opportunità che potranno riguardare il territorio della Provincia di Pesaro-Urbino. Al momento vengono infatti considerati potenzialmente trasferibili circa cinquanta beni, consistenti in terreni e fabbricati. • Anche Fano figura nella lista? Tra i Comuni indubbiamente più interessati da questa opportunità rientra certamente la nostra città. E’ attualmente prevista dal Demanio l’indicazione di quattro terreni presenti sul proprio territorio relativi in prevalenza a tratti d’arenile in località Marotta e ad un’area marginale all’aeroporto, oltre al fabbricato relativo alla caserma Paolini, bene che non può non suscitare l’indubbio interesse da parte dell’Amministrazione e della stessa collettività. • Pesaro quali possibilità ha? Pesaro può ricevere a titolo non oneroso diversi terreni, tra cui alcuni derivati dal precedente percorso del torrente Genica. I terreni espropriati in passato per la costruzione della ferrovia Sant’Arcangelo-Urbino e gli edifici relativi allo stesso tratto ferroviario potranno invece essere trasferiti ai Comuni di Urbino e Auditore. Ci sono altre realtà della provincia di Pesaro e Urbino interessate? Ulteriore categoria particolarmente interessante è quella degli ex poligoni e campi di tiro. In pro-

posito potranno beneficiarne il Comune di Cagli (per il campo di tiro a segno nazionale Panaiola) e quello di Urbania (con l’ex poligono di tiro a segno nazionale). Per quanto riguarda poi i fabbricati, sono una decina quelli per i quali è prevista la cessione agli enti locali. Tra gli altri, si segnalano l’ex caserma forestale di Acqualagna, l’ex caserma della Guardia di Finanza di Mondolfo e ulteriori fabbricati presenti nei Comuni di Cagli e Urbino. L’elenco include infine anche altri beni che potranno interesse gli ulteriori territori di Cantiano, Fermignano, Gradara, Macerata Feltria, Mercatino Conca, Montefelcino, Montemaggiore al Metauro e Pergola. • Insomma Federalismo Demaniale uguale grande occasione? Penso che questa sia una grande opportunità e che vada quindi sfruttata al meglio. I Comuni, infatti, potranno prima ricevere questi terreni e fabbricati a titolo non oneroso, considerare poi il migliore utilizzo che possa essere fatto degli stessi e provvedere di conseguenza: in questo modo

non si potrà far altro che portare un miglioramento a tutto il territorio e ai cittadini. • Passando invece alla sua nuova avventura come consigliere regionale, come procede il lavoro? Il mio obiettivo è far sì che i problemi e le tematiche che interessano la nostra Provincia siano messe al centro dell’agenda politica regionale. Allo stesso tempo la mia funzione è anche quella di avvicinare i cittadini alla Regione. Troppo spesso infatti sento dire che la Regione è percepita come lontana rispetto alle esigenze e difficoltà degli abitanti del nostro territorio: sto già cercando di ridurre le distanze presenti e, in proposito, sto informando tramite una newsletter mensile coloro che possono essere interessati in merito alle opportunità relative a concorsi, bandi e contributi previste dalla Regione che purtroppo non sempre vengono pubblicizzate adeguatamente. Cerco quindi con questa mia attività di informare cittadini, amministrazioni e imprese sulle possibilità presenti che altrimenti non sarebbero sfruttate al meglio.

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Mediateca Montanari… il futuro nel cuore della città

Il nuovo immobile è destinato soprattutto alle giovani generazioni e in solo 8 giorni ha registrato 3.462 presenze di Silvia Bonci

“Che la Mediateca Montanari diventi luogo di incontro, di formazione e di arricchimento culturale per le giovani generazioni”. Questo l’auspicio del presidente della Fondazione Montanari, Corrado Augusto Montanari nel giorno in cui è stato presentato il nuovo immobile (9 luglio).

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Un auspicio che si è già realizzato, a poco più di un mese dall’inaugurazione della “Memo” nelle cui stanze passeggiano, leggono, navigano in internet, leggono giornali e si intrattengono per chiacchierare decine e decine di ragazzi di tutte le età rinunciando al mare e allo svago, a dimostrazione che cultura ed universo giovanile non sono universi paralleli che non si incontrano mai ma che invece i giovani hanno sete di cultura, basta soltanto fornire loro gli strumenti e i luoghi adatti. E quale luogo può essere più adatto di una modernissima biblioteca multimediale situata nel cuore della città, che conta ben 1600 metri quadri di superficie coperta aperta al pubblico, 160 metri quadri dedicati ai bambini ed ai ragaz-

zi, 180 posti a sedere e 18 postazioni internet, 1 sala cinema ed 1 sala riunioni. Un luogo nel quale sono racchiusi 3.000 anni di storia, dalle più moderne tecnologie al capitello romano. Dopo l’unità d’Italia per costruire la scuola Luigi Rossi infatti si demolì il nuovo convento di San Filippo ma negli scavi per le fondamenta emersero importanti reperti archeologici. Al piano sotterraneo, per il quale il recupero è stato finanziato dal comune di Fano, oltre ad una sala riunioni, sono presenti spazi archeologici visitabili dove si può ancora oggi notare la pavimentazione di epoca romana. Ma i dati davvero entusiasmanti sono quelli forniti dal direttore Danilo Carboni, relativi ai primi 8 giorni di apertura,


nel periodo dall’11 al 21 luglio: 3.462 presenze, 1.165 prestiti, 524 utenti iscritti. Solo nel giorno dell’inaugurazione avvenuta il 10 luglio, si sono registrate 1.020 presenze. Un successo annunciato ma Corrado Montanari ha già in mente qualche novità: “Nelle prossime riunioni che faremo come Fondazione Federiciana ho intenzione di proporre nuove attività per il prossimo inverno come convegni, dibattiti, proiezioni di film. Tutto ciò perché la Mediateca deve essere un luogo vivo e per tenere alto l’interesse dei giovani nei confronti del luogo”. Ma come è nata l’idea di donare alla città la Memo? “In realtà me l’ha proposto il sindaco Stefano Aguzzi- continua Montanari- perché in occasione dei 100 anni di attività del gruppo Montanari Navigazione volevamo fare una donazione alla città, qualcosa che interessasse tutte le fasce d’età, quindi ho appoggiato con entusiasmo l’idea del sindaco. L’unica criticità che abbiamo riscontrato in questo primo periodo di apertura è dovuta agli orari, gli utenti vorrebbero che la Memo fosse sempre aperta, o almeno che si estendessero gli orari di apertura”. La Memo è aperta tutti i giorni, esclusi il lunedì e la domenica: martedì, venerdì e sabato dalle 16.30 alle 20.00 e il venerdì dalle 16.30 alle 22.30. Il mercoledì è aperta anche il mattino dalle 10.00 alle 13.00. Per accedere ai servizi in maniera autonoma è necessario munirsi di tessera (all’ingresso al banco informazioni) completamente gratuita, mentre le riviste e i testi si possono visionare anche senza tessera.

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Italia dei record, anche di quelli negativi Il nostro paese batte Francia, Spagna, Germania, Portogallo e persino gli Stati Uniti… e non stiamo parlando di calcio di Corrado Moscelli

In Italia sono 90.000 e generalmente si utilizzano in ambito lavorativo. Sono quasi tutte uguali ed onestamente chi le possiede ha un bel vantaggio: comodità, velocità negli spostamenti e risparmio. Dati alla mano possiamo tranquillamente affermare che in questo settore il nostro paese non ha eguali.

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Negli Stati Uniti, ad esempio, ce ne sono 72.000, ma se guardiamo in Europa il numero diminuisce ancora di più: 63.000 in Francia, 56.000 nel Regno Unito, 55.000 in Germania, 51.000 in Turchia, 42.000 in Spagna, 30.000 in Giappone e in Grecia, 22.000 in Portogallo. Un bel primato per l’Italia direte voi. Purtroppo no. Anzi, se qualcuno ancora non lo avesse capito stiamo parlando di auto blu, in sostanza di tutti quegli automezzi che vengono utilizzati per funzioni pubbliche. In Italia per la verità ce ne sono ben 624.330 se si calcolano anche le auto della polizia, dei carabinieri, dei vigili urbani, dei vigili del fuoco, le auto dell'Enel e dell'Asl e di tutte le aziende statali. Tutti questi numeri si possono tranquillamente trovare su Wikipedia e recentemente anche un'indagine condotta (per la prima volta) dal Ministero della Funzione Pubblica ha evidenziato che le auto blu

in dotazione ai ministri, ai parlamentari e alle altre istituzioni (quelle con l'autista e il lampeggiante) sono 30.000; 90.000 se si considerano anche le “auto grigie” quelle per uso di servizio che non contemplano l’autista). Addossare le responsabilità politiche non è certo semplice perché di queste auto ne beneficiano un po’ tutti, destra e sinistra indistintamente. Vengono acquistate da amministrazioni pubbliche di una o della parte allo stesso modo. Forse, mai come in questa situazione il problema è proprio la politica. E la gente è stanca. E’ stanca di venire a sapere che poi queste auto vengono utilizzate anche per andare ad appuntamenti con dei trans o per raggiungere uno spacciatore dal quale acquistare cocaina. Cose che sono successe realmente e che probabilmente continuano ad accadere ancora oggi perché quando si tratta di auto blu la politica non si ferma. La tendenza anzi è in aumento, +2,7% ogni semestre. Parliamo poi di crisi, di finanziarie, di misure straordinarie per risollevarci dal difficile momento che sta attraversando l’economia. Il popolo però fatica ad andare avanti, fa sacrifici enormi per arrivare alla fine del mese e, soprattutto, comincia a non credere più nella politica. Serve un segnale, un segnale forte per ritrovare entusiasmo e quel segnale deve arrivare proprio dalla politica. Magari iniziando a tagliare proprio le auto blu, portandole ad un numero in linea con gli altri paesi europei. Se la politica vuole riguadagnare credibilità deve essere la prima a fare un sacrificio. Non che questo farà cambiare subito le cose ma se facciamo due conti su quanto ci costano tutte queste auto blu, 4 miliardi di euro l’anno, magari ci accorgiamo che ci si potrebbe costruire una scuola, due palazzetti dello sport, dieci teatri, quattro piscine, tre ricoveri per anziani, venti ospedali…


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Calendario delle manifestazioni

3 agosto 2010 Pesaro Musicae Amoeni Loci - L’intermedio alla corte di Pesaro e Urbino Incontri 4 agosto 2010 Pesaro Il Giardino delle arti - Videofestivallive Concorso, musica 5 agosto 2010 Pesaro Il Giardino delle arti - Thompson & Loparco Musica - funky

ecco i nostri consigli…

Dal 5 al 6 agosto 2010 Fano Visite “risate” – Fano del carnevale Visite guidate

1 agosto 2010 Sant’angelo in Lizzola Alla Corte dei Mamiani Rievocazione storica

Saltara Giove - diamoci al Balì - “Giochiamo con l’energia” Iniziative per bambini

San Lorenzo in Campo Sagra della bruschetta Sagra

6 agosto 2010 Pesaro Musicae Amoen Loci - L’ilarocosmo ovvero il mondo lieto Musica. Alle 21:30

Pesaro Teatro a Soria Teatro La Piccola Ribalta di Pesaro Fano Le Rimmel in concerto Musica Fano Musica in città Musica Acqualagna Fiera regionale del tartufo nero estivo Fiera

7 agosto 2010 Serra S. Abbondio Concerti estivi al monastero di Fonte Avellana Musica Fano Festa del mare Festa Fano Miss Fano Concorso di bellezza Apecchio Greco Jazz Band Musica

Saltara Notti insolite al Balì - Cadoo le stelle... Volano i desideri Animazione Mercatello sul Metauro Musica&Musica - un pentagramma di stelle Musica 11 agosto 2010 San Lorenzo in Campo Fiera si San Lorenzo Fiera 11 e 12 agosto 2010 Apecchio Nerone d’Oro Musica 12 agosto 2010 Pesaro Il Giardino delle Arti - Joe Castellani Musica Saltara Notti insolite al Balì - Cadono le stelle… volano i desideri Animazione Mercatello sul Metauro Musica&Musica - concerto di mezz’estate Musica 13 agosto 2010 Apecchio Na Rasumaia Animazione Marotta, Mondolfo Notte Bianca Marotta Varie Monteciccardo, Sant’Angelo in Lizzola Musicae Amoeni Loci - il capriccio stravagante Musica

Dal 1 agosto al 4 agosto 2010 Fano FaNote Concorso musicale per band emergenti

Mercatello sul Metauro Musica&Musica - vibrazioni infinite Musica

Dal 13 agosto al 15 agosto 2010 Mondavio Caccia al cinghiale Rievocazione storica

2 agosto 2010 Pesaro Il Giardino delle Arti - Francesca Mazzi trio Musica

8 agosto 2010 Fano Musica a corte - Stabat Mater Musica

14 agosto 2010 Pesaro Messa del turista Eventi religiosi

Gabicce Mare Gli ideogrammi: giochi di ombre Iniziative per bambini

Pesaro Il Giardino delle Arti - Voice Art Accademy Musica

14 agosto 2010 Serra S. Abbondio Concerti estivi al monastero di fonte Avellana Musica

3 agosto 2010 Pesaro Storie con Garbo – Gentili dappertutto Iniziative per bambini

Gradara Musicae Amoeni Loci - De Malateste Musica

Pesaro Il Giardino delle Arti – Met guitar band Musica - country rock

Cartoceto Ballo d’estate Festa

Monte Grimano Terme Serata Karaoke Animazione

9 agosto 2010 Pesaro Il Giardino delle Arti - BorghettiBugaronBand Musica

Dal 3 al 5 agosto 2010 Fano Cinema al bastione Cinema

Gabicce Mare I mimi e i clown Iniziative per bambini

Il 3 e il 10 agosto Montefalcino Mercatino del feudatario Fiere

10 agosto 2010 Pesaro Il Giardino delle Arti - Riccardo Zappa Musica,new age-acustica Apecchio Notte di san Lorenzo Musica

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15 agosto 2010 Saltara Notti insolite al Balì - La scienza non va in vacanza Iniziative per bambini 16 agosto 2010 Pesaro Il Giardino delle Arti - Al Cappne Band Musica Mercatello sul Metauro Musica&Musica - Notte sax Musica Cantiano Serata Medioevale Sagra 17 agosto 2010 Pesaro Il Giardino delle Arti - Rari Ramarri Rurali Musica


18 agosto 2010 Pesaro Il giardino delle Arti - Crossroad Musica

27 agosto 2010 Fano I segreti del suffragio - Fano nella bufera della II guerra mondiale Incontri

19 agosto 2010 Pesaro Il giardino delle Arti - Duccio Marchi Musica

Frontone Castelli d’aria - Coro Jubilate di Candelara Musica. Alle 21:00

20 agosto 2010 Serra S. Abbondio Concerti estivi al monastero di fonte Avellana Musica

Fano Itinerari e incontri - il campo della lotta, il campo della rivelazione Incontri

Gabicce mare Dancing on the beach in collaborazione con la baia imperiale Musica

Dal 27 al 29 agosto 2010 pesaro Coppa del mondo di Ginnastica Ritmica Sport

Dal 20 al 21 agosto, dal 27 al 28 agosto 2010 Cartoceto Notte di mezza estate Sagra

28 agosto 2010 Fano I segreti del suffragio - Serata fotografica Incontri

21 agosto 2010 Fano Festa dei 4 cantoni Sagra

Saltara Notti insolite al Balì - Caccia alla scienza! Animazione. Alle 21:00

Monte Maggiore al Metauro Serata dedicata al poeta Mario Luzi Incontri Dal 21 al 22 agosto 2010 San Lorenzo in Campo Mestieri e mercanti Rievocazioni storiche 22 agosto 2010 Pergola Castelli d’aria - Marco Ghirotti (organo) Musica

Cantiano Torneo delle Rocche Rievocazione storica 29 agosto 2010 Fano I segreti del suffragio - Concerto lirico Musica Fermignano De industria 2010 - Premiazione artisti e presentazione catalogo Incontri. Alle 18:00

Frontone Sagra del coniglio in porchetta Sagra

30 agosto 2010 Fano I segreti del suffragio - Concerto strumentale Musica

23 agosto 2010 Pesaro Il giardino delle Arti - kramer vs Kramer Musica - Swing

31 agosto 2010 Pesaro Il Giardino delle Arti - Kumoi Musica

Fano I segreti del suffragio - l’uman cammino verso Santiago de Campostela Incontri

Fano I segreti del suffragio - Il fascino del labirinto: il filo della memoria Incontri

24 agosto 2010 Pesaro Il Giradino delle Arti - Francesco Antimiani Musica

1 settembre 2010 Gabicce Mare Rustida - A cura dell’Associazione Rinascimentale Gabicce Mare Enogastronomia

Fano I segreti del suffragio - il medioevo templare fra romanico e gotico Incontri Dal 24 al 26 agosto 2010 Fano Fiera di San Bartolomeo Fiera 25 agosto 2010 Fano I segreti del suffragio - La medicina in natura: le erbe nell’antica tradizione dei conventi Incontri 26 agosto 2010 Fano I segreti del suffragio - La devozione mariana dei templari: l’amor cortese nell’ordine del Tempio Incontri

3 settembre 2010 Fano Fiera della sostenibilità Fiera 4 e 5 settembre 2010 Frontino Sagra del fagiolo barlotto Sagra 5 settembre 2010 Mombaroccio Castelli d’aria - Giulia Biagetti (organo) Musica Monte Grimario Terme Pastasciutta dei buongustai Enogastronomia

Piobbico Polentone alla carbonara Sagra 6 settembre 2010 Pesaro Miss &d Mister Yacht Club 2010 Animazione 8 settembre 2010 Pesaro Muri Parlanti - Lo Spettacolo dei Monumenti in Città Musica Piobbico Processione delle Rocche Evento religioso Dal 8 al 11 settembre2010 Fano Incontro Iternazionale Polifonico Città di Fano Musica Dal 9 al 12 settembre 2010 Fano Festival internazionale del brodetto e delle zuppe di pesce Enogastronomia Dal 10 al 12 settembre 2010 Pesaro Fiera di San Nicola Fiera 12 settembre 2010 Sassocorvaro Passeggiando tra i ricordi Fiera 18 settembre 2010 Acqualagna Astrazione / Empatia Mostra. Ecodesign 19 settembre 2010 Frontino Premio nazionale di cultura Frontino Montefeltro Incontri 23 settembre 2010 Gabicce Mare Bahia Do Brasil Iniziative per bambini. Alle 21:15 24 settembre 2010 Apecchio Festa paesana Sagra Fano Festa dei fiori Fiera Monte falcino Festa dell’uva Sagra 25 settembre Urbania Rassegna Nazionale di Cori Polifonici Musica Dal 25 settembre al 26 settembre Piandimeleto Festa del fungo Sagra 26 settembre 2010 Apecchio Festa d’Cidirone Festa. Caccia al tesoro e lancio della mongolfiera

Urbino Festa dell’aquilone Iniziativa per i bambini

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Malati di videopoker

Si scrive Internet Addiction Disorder, si legge “drogati di internet di Silvia Bonci

Ore 8.56: A Pallino piace il tuo stato. 8:57 Dark Angel ha commentato una foto in cui ci sei tu. 8.59: Milly ha pubblicato qualcosa sulla tua bacheca. 9.02: A Fiorellino innamorato piace il tuo link. Benvenuti su Facebook. Benvenuti nel mondo virtuale, un mondo nel quale si costruiscono vite parallele, nuove identità, nel quale i rapporti sono fugaci e privi di contrasti. Una sorta di paese delle meraviglie? Non proprio. Gli americani sono sempre i primi a dare un nome alle cose ed anche in questo caso non sono stati da meno. Si chiama “Internet Addiction Disorder”, che tradotto in italiano significa patologia legata ad un eccessivo uso del mondo virtuale. E’ l’ultima moda in fatto di dipendenze tanto che al Policlinico Gemelli di Roma, qualche mese fa, è stato aperto un reparto dedicato all’assistenza e alla cura di persone che soffrono di dipendenza dal web. Colpisce in particolare i giovani ma si sta diffondendo anche tra gli adulti

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come ci spiega Beniamino Cinti, psicoterapeuta e sociologo, responsabile dello STDP di Fano (Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche). “I social network come Facebook mettono in scena il fenomeno della virtualizzazione della relazione - dice Cinti - ed il processo di trasformazione profondo che sta avvenendo nella costruzione dell’identità individuale. Non si corre più il rischio di costruire un rapporto vero perché in esso è insita la conflittualità che è invece assente nel rapporto ‘immaginato’ della realtà virtuale, ma è proprio dall’interazione con l’altro e le sue differenze che si costruisce l’identità della persona. Nel mondo virtuale le identità sono frammentarie, hanno delle lacune. Tutto ciò è sintomo di una profonda solitudine dell’individuo”. C’è chi visita Facebook una volta ogni tanto e chi non può fare a meno di descrivere tutte le attività che compie nell’arco della giornata o di pubblicare, minuto per minuto tutte le immagini dell’ultima festa in spiaggia con gli amici. C’è addirittura chi non si stacca da Facebook nemmeno quando è in vacanza continuando a pubblicare aggiornamenti di stato e foto. Perchè questo avviene e che cosa significa? “Questi comportamenti sono sintomi di disturbi narcisistici di personalità che derivano dalla necessità di sentirsi amati e dalla voglia di mettersi in gioco, in relazione con gli altri ma senza i ri-

schi derivanti dalla relazione reale. Il nostro è un periodo storico caratterizzato dall’insicurezza riguardo al futuro. L’essere umano ha un disperato bisogno di certezze e nel momento in cui queste vengono a mancare è normale che ricerchi una soddisfazione immediata. Anche nel caso della dipendenza sessuale che si manifesta sempre più come dipendenza sessuale attraverso internet il principio è simile: prima la sessualità era una conquista, oggi è tutto immediato, rapido, possibile”. Anche la promessa di vittoria insita nel “Gratta e vinci” o nei videopoker sono sistemi per rendere la vita più sopportabile, specie nei periodi di crisi, quando i giocatori invece di diminuire aumentano: “E’ una sorta di atto magico, taumaturgico, che esorcizza le paure e dà anche solo per un attimo l’emozione, la speranza di cambiare vita con facilità. In questo caso l’età è medio alta, si tratta di persone dai 40 anni in su. E comunque - continua Cinti - la dipendenza è un aspetto compulsivo della personalità umana anche se ci sono persone più predisposte alla dipendenza rispetto ad altre, che comporta la risoluzione di un problema attraverso la ripetizione di un atto, che sia il giocare con un videogioco, lo stare per ore su internet o l’usare sostanze stupefacenti non fa differenza”. Ma come ci sia accorge di essere dipendenti da qualcosa, da internet ad esempio? “E’dipendente la persona che ne sente la necessità costante, che non può farne a meno. In questi casi il STDP di Fano non agisce solo sulla cura ma anche e soprattutto sulla prevenzione nelle associazioni e nelle scuole. In ogni modo si può guarire ma per prima cosa la persona deve sentire il bisogno di fermarsi, deve ammettere che esiste un problema, a quel punto è utile la psicoterapia”.


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Crescono primule nella rotatoria della “Liscia” Guerrilla gardener in azione a Fano di Silvia Bonci

Attacco verde al grigiore della città. Due grosse G formate da primule rosa sono comparse nella notte tra il 13 e il 14 luglio nella rotatoria della Liscia. E’ “l’attacco verde” sferrato dai paladini del Guerrilla Gardening, un gruppo anonimo e aperto, attivo in tutta Italia, ed ora anche a Fano, che si oppone al degrado urbano agendo contro l’incuria delle aree verdi. “Volutamente abbiamo scelto questo spazio che crediamo sia il simbolo del degrado della nostra città- scrivono i guerriglieri anonimi che hanno lasciato la propria firma, un cartello con il proprio logo raffigurante un viso del quale si intravedono solo gli occhi perché il resto è coperto da una

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foglia in stile bandana, che ricorda molto l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale del subcomandante Marcos- questa rotatoria inaugurata poco prima delle ultime elezioni comunali, subito dopo è stata abbandonata ed a distanza di più di 1 anno è ancora incompiuta. Essendo una delle porte di ingresso della città riteniamo che sia inaccettabile questa situazione e speriamo che questo piccolo gesto sia da stimolo per lo sblocco della situazione. Questo è il primo intervento dimostrativo di una serie di piccoli progetti che intendiamo fare e non solo parlar”, senza interessi di nessun tipo. L’unico nostro interesse è far sì che la nostra città sia più bella e vivibile”. La parola guerrilla, come si legge su wikipedia, sta ad indicare “una forma di conflitto armato in cui uno dei due avversari è troppo debole militarmente, o troppo poco organizzato, per sostenere degli scontri in campo aperto con l'esercito nemico. Data questa limitazione, il modo di combattere si trasforma: l'esercito guerrigliero eviterà ogni occasione di confronto diretto, e si nasconderà disperdendo le proprie forze in unità piccole e molto mobili, che impegneranno obiettivi secondari e poco protetti in continue azioni

di disturbo”. I “guerriglieri verdi” sfruttano infatti le tecniche della guerriglia: attacchi repentini e fugaci che avvengono perlopiù di notte con pochi mezzi ed in poco tempo. Ed ecco che di colpo la città si sveglia avvolta dal profumo dei fiori, un gesto rivoluzionario creato con guanti, badile e sementi di fiori, un gesto che non può fare a meno di ricordare il guerrilla marketing, una forma di pubblicità non convenzionale ottenuta con pochi mezzi e sfruttando al massimo l’effetto sorpresa “Se vuoi anche tu puoi iniziare a ‘fare’ –si legge nel sito guerrillagardening.it- unisciti a noi, se vuoi darci una mano inizia con il curare questo piccolo spazio innaffiando quando c’è bisogno, curandolo amorevolmente come fosse il tuo balcone o il tuo giardino. E chiediamo a chiunque ne abbia voglia di adottare un piccolo pezzettino di aiuola, di spartitraffico, insomma uno spazio cittadino in cui si possa piantare un po’ di verde e curarlo”. Stimolare la sensibilità dei cittadini per le strutture pubbliche, questo l’obiettivo del guerrilla marketing, rendere partecipi le persone degli spazi pubblici curandoli come se fossero propri. Il guerrilla gardening è un movimento spontaneo e forse illegale ma con uno scopo etico.


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“O mare nero o mare nero o mare nero”

Dalla catastrofe del Golfo del Messico allo spiaggiamento di meduse nelle coste. Intervista al professore Piccinetti sulla qualità delle nostre acque di Silvia Bonci

23 aprile 2010. Un giorno paragonato da scienziati e biologi all’11 settembre. Il giorno in cui è esplosa, nelle acque del Golfo del Messico a 70 chilometri dalle coste della Louisiana, la piattaforma petrolifera Deepwater Horizon.

Immediatamente nel mondo si è diffusa la preoccupazione per quello che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha definito un “disastro senza precedenti”. A rischio sono centinaia di specie, uccelli e altre forme di vita di un ecosistema particolarmente fragile. Gli scienziati hanno previsto un’apocalisse per la delicata fauna e flora della grande zona del delta del Mississippi, un luogo ricco di biodiversità unico in tutto il pianeta. Ma il disastro influirà anche sulla qualità delle nostre acque e se si in quale misura? Abbiamo intervistato il professore Corrado Piccinetti, professore all’Università di Bologna, laboratorio di Biologia Marina, il quale ci ha fornito una mappa dello stato di salute delle nostre acque. Professore, l'incidente nel Golfo del Messico che ha gettato in mare tra i 2,3 e i 4,5 milioni di barili di petrolio inciderà sulla qualità delle nostre acque? Nel Golfo del Messico l’impatto maggiore è sulla componente planctonica, sugli uccelli e sui cetacei che vanno a contatto con gli idrocarburi presenti sulla superficie provocando gravi danni che interessano la parte centrale del Golfo del Messico e parte delle coste degli Stati Uniti ma non interessano il Mediterraneo con il quale il Golfo del Messico comunica, in minima parte, attraverso lo stretto di Gibilterra. Quindi a parte il grande dispiacere per un disastro di così ampie dimensioni non abbiamo nulla da temere per la qualità delle nostre acque data la distanza che ci separa. Qual è lo stato di salute delle acque di balneazione della nostra provincia e qual è il tasso di inquinamento? Ci sono impianti di depurazione lungo tutta la costa ed in questi ultimi periodi non ci sono state piogge di straordinaria entità, quindi direi che possiamo stare tranquilli, sono acque balneabili come dimostra l’attribuzione della Bandiera Blu della Fee. Riconoscimento che viene assegnato solo in seguito ad attenti e seri controlli.

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Quali sono le cause del riversamento di numerose meduse morte nelle nostre spiagge, avvenuta qualche settimana fa? E’ un fenomeno assolutamente comune che nulla ha a che vedere con l’inquinamento delle acque. Le meduse sono animali planctonici che vivono in sospensione, trasportati dalle correnti, dalle masse d’acqua. Un mese fa il vento di scirocco che soffiava, ha spinto le acque che si trovano 20 miglia al largo e quindi pulite, verso le nostre coste e con loro anche le meduse, che ritrovandosi in acque basse, vengono spiaggiate, anche perché non sono capaci di ritornare autonomamente verso il largo. E per quanto riguarda il pesce, possiamo fidarci del pesce locale? E’ di qualità? Gli elementi di tranquillità del nostro pesce sono la qualità e la costanza. L’unico elemento che può dare preoccupazione è la quantità. I pesci stanno risentendo dell’aumento dell’attività di pesca esercitata, ad esempio, anche da paesi che un tempo non la esercitavano affatto o in maniera minore. Pensiamo ad esempio alla Croazia e al Montenegro o all’Italia per quanto riguarda la pesca dei Merluzzi. Questa pressione elevata porta quindi ad una diminuzione di pesci, specie per alcune qualità come ad esempio il nasello e il merluzzo. Tale variazione incide ovviamente anche sul costo ma non sulla qualità che rimane elevata. L’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nel Sesto Rapporto, ha stabilito che le acque italiane sono piene di pesticidi derivanti dall’agricoltura. E’ così anche nella nostra provincia? Questo avviene soprattutto in regioni nelle quali esistono colture specializzate e dove c’è quindi un maggior dilavamento di pesticidi vicino alle coste. Pensiamo per esempio alla Puglia. Dalle nostre parti non ci sono colture specializzate ma in prevalenza miste quindi questo tipo di rischio è assente, anche in questo caso possiamo stare tranquilli.


Apri una porta e scopri il mondo Edil Infissi

Edil Infissi _ Via Canale Albani, 2 _ 61032 Fano (Pu) tel. +39 0721 863966 _ www.edilinfissifano.it La porta è da sempre uno degli elementi caratterizzanti di una abitazione anche perché oggi non viene più utilizzata solo per separare gli ambienti, ma nel tempo è diventata un vero e proprio componente di arredo. Questo alla Edil Infissi lo sanno benissimo e l’attenzione che viene rivolta alle porte è la stessa di quella che i suoi esperti dedicano agli infissi. La Edil Infissi investe infatti davvero tanto nella ricerca e nello sviluppo per riuscire ad offrire prodotti innovativi e all’avanguardia. D’altronde tra la vasta gamma di prodotti si possono trovare marchi come Garofoli, che sono leader europei nel loro settore. Porte blindate, porte interne in legno massiccio, porte interne in alluminio e laminatino, porte interne d’epoca: alla Edil Infissi troverete ogni tipo di soluzione che ben si adatta alle vostre esigenze e soprattutto la certificazione europea non solo del prodotto, ma anche delle tecniche di montaggio. Questo significa che la qualità è garantita nel tempo.

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Burla o prodotto dell’anno? Il braccialetto dell’equilibrio fa incetta di curiosi Va a ruba tra sportivi e giovani ma quali sono i veri effetti di questo prodotto? di Alessandra Gasparini

Alcuni gridano al miracolo, per altri è la solita bufala. Di certo la possibilità di diventare un maestro del surf o di risolvere quei disturbi fisici legati allo stress fa gola. La soluzione a questi problemi si chiama Power Balance, il braccialetto che sta spopolando tra gli sportivi ma anche tra i “comuni mortali”, incuriositi dai “poteri” che avrebbe questo braccialetto. Si trova in tanti negozi sportivi al costo di circa 35-40 euro mentre l’imitazione che sta spopolando tra i venditori ambulanti che percorrono palmo a palmo le spiagge della riviera costa poco meno di 10 euro. Di vari colori, dal verde al rosa, dal bianco al nero, il braccialetto in plastica racchiude una placchetta composta da 12 metalli che vanno a comporre un ologramma. Il segreto sarebbe rinchiuso proprio qui: nella combina-

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zione di questi materiali che formano un campo magnetico in grado di fornire, a chi lo indossa, maggiore equilibrio, forza, elasticità e resistenza allo stress. Non ci credete? Basta fare uno dei tanti test che si trovano su YouTube alla voce “Power Balance”. Test numero uno: in piedi con le gambe allineate sollevate le braccia perpendicolarmente al busto. Fatevi spingere sul braccio corrispondente alla gamba sollevata. Ripetere l’esercizio utilizzando il braccialetto. Test numero due: in piedi, gambe allineate e braccia sollevate di 90° rispetto al busto. Tenendo fisse le gambe, ruotate il busto in senso orario. Ripete l’esercizio indossando Power Balance. Test numero tre: in piedi, gambe e braccia allineate, chiudete nella vostra mano, il pugno di un amico e fatevi spingere verso il basso. Ripetete indossando il braccialetto. A giudicare da queste prove si potrebbe davvero gridare al miracolo. Ma, in effetti, qualche difetto il braccialetto dell’equilibrio deve pur averlo. A farne le spese è stato ad esempio, il giocatore argentino del Napoli Ezequiel Lavezzi che nell’aprile scorso, è sceso in campo con un power balance blu. Risultato? Tre a due per il Parma e uno scivolone dalla bandierina per il Pocho.


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Con Superciccio la colazione è una moda Da quando ha aperto La Dolce Notte a Fano è ritornata la moda dei bomboloni caldi prima di andare a dormire

di Corrado Moscelli

Ha il merito di aver riportato la moda di fare colazione con un bombolone caldo dopo una serata di divertimento. Una moda che a Fano ha resistito fino ad una dozzina di anni fa, ai tempi delle prime feste a Villa Piccinetti o di quelle in spiaggia organizzate da “Macio” Mercanti.

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In quegli anni prima di tornarsene a casa era d’obbligo passare al forno a fare colazione. Poi piano piano l’usanza è scemata fino a quando in città è arrivato lui, “Superciccio”. Il nome potrebbe far pensare ad un personaggio dei fumetti ma lui, Roberto Rossi, non vuole proprio farsi chiamare per nome e probabilmente sono in pochi a conoscerlo. Lui è Superciccio e basta. Il titolare de “La dolce notte”, un’attività artigianale dedicata alla pasticceria che ha sedi sparse in tutta Italia e che da un paio d’anni è arrivata anche a Fano. Bombe, cornetti di varie dimensioni, treccine, maritozzi, saccottini, tutti rigorosamente farcibili al momento in base ai gusti della clientela. Così anche a Fano da un po’ di tempo è tornata la moda di fare colazione prima di andarsene a letto e ora-

mai sono davvero in pochi quelli che non conoscono Superciccio anche perché lui è davvero travolgente. Ci parli solo cinque minuti e ti sembra di conoscerlo da una vita. Anche perché Supercicio è un po’ come i suoi bomboloni, buono e genuino. In pochi mesi si è fatto volere bene da mezza città e se l’altra mezza è invidiosa perché non accetta che una persona, anzi una famiglia (con lui lavora anche la moglie Caterina e il figlio Mirkone), abbia aperto una attività e lavori vendendo solo cornetti e bombe, lui tira sulle le spalle e dice “problemi loro”. Già perché Superciccio i problemi non se li va di certo a cercare. Lui passa le serate fuori del suo locale per invitare la clientela a non alzare troppo la voce o a parcheggiare meglio macchine e motorini per non ostacolare la viabilità. E se la gente non lo capisce affigge un cartello in dialetto romano per mandare un messaggio ancora più forte, ma sempre ironico. Insomma Superciccio è un artista a tutto tondo e non solo davanti al forno della suo laboratorio. “I fanesi? –ci dice interrogandosi- sono fantastici in tutto e sono generosi. Tutti dicevano che erano tirchi, ma non è affatto vero. Sono persone di gran cuore>. Però qualche difetto ce lo abbiamo anche noi per Superciccio. “Dite sempre che site a dieta poi alla fine vi fermate qua e mangiate due bombe di nascosto dagli amici o dalla moglie”. Insomma è impossibile “fregarlo”, lui le persone le capisce al volo anche perché Superciccio viene dalla Capitale, sponda romanista mi raccomando, dove la gente è schietta e diretta. Dopo aver aperto a Fano, La Dolce Notte ha inaugurato anche a Pesaro e presto avrà un nuovo punto vendita, che sarà gestito da Mirkone, a Senigallia. Se in un momento così delicato per l’economia l’attività si espande significa che la clientela apprezza e a vedere le tante persone che si fermano per mangiarsi un cornetto da Superciccio si capisce anche perché. Insomma, come dice sempre lui, o meglio, come c’ha scritto sulla maglia: “Te la do io la brioche”.


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Il cane? Una preziosa “risorsa” soprattutto al mare Un party per sensibilizzare la popolazione fanese a non abbandonare il migliore amico dell’uomo ddi Silvia Bonci

C’è un posto a Fano nel quale i cani possono “prendere il sole”, nuotare insieme ai loro padroni, sdraiarsi comodamente sotto l’ombrellone. E’ Animalido, la spiaggia libera dedicata “ai vostri amici pelosi” come si legge sulla pagina Facebook del luogo, che si trova subito dopo lo “Chalet del Mar” nel lungomare Arzilla. Animalido è gestita dall’associazione di volontariato, di protezione civile, K9 che ha come obiettivo l’addestramento di unità cinofile per il salvataggio in mare ed ha stipulato una convenzione con il Comune di Fano. Nella spiaggia esiste un regolamento da rispettare, per prima cosa è necessario tenere sempre i cani al guinzaglio onde evitare liti tra quelli dello stesso sesso, essere muniti di libretto sanitario, in quanto possono accedere alla spiaggia soltanto i cani regolarmente iscritti all’anagrafe canina e vaccinati, e portare con sé bustina di plastica e paletta per la raccolta degli escrementi. Ma Animalido non è solo una spiaggia dedicata al relax, ma anche un luogo “fashion” nel quale si svolgono party riservati ai migliori amici dell’uomo. Come quello in programma domenica 8 agosto dalle 17.00 alle 19.00 con l’intento di sensibilizzare la popolazione a non abbandonare i cani durante l’estate ed anche a prestare loro la necessaria cura. “Troppo spesso - spiega Nicola Lustrissimini dell’associazione K9 - le persone mal sopportano la presenza di cani in città e nei luoghi pubblici

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ma questo è dovuto al fatto che molti padroni non prestano loro la necessaria cura e non applicano le basilari norme di educazione. Sono ancora in troppi, ad esempio, a non essere muniti di paletta e bustina di plastica per raccogliere i bisogni del cane quando lo si porta a fare una passeggiata. Con questo evento vogliamo soprattutto sensibilizzare le persone perché siamo del parere che solo in questo modo non ci saranno più discriminazioni nei confronti degli animali e diminuiranno gli abbandoni. L’associazione Melampo che gestisce il canile fanese ci riferisce che ogni giorno vengono abbandonati davanti all’entrata tantissimi cani, per questo abbiamo deciso di intitolare la festa ‘Dog Beach party contro l’abbandono dei cani’. L'evento prevede una sfilata di padroni e cani (50 partecipanti al massimo) per la quale è necessario iscriversi preventivamente inviando una

mail all’indirizzo info@k9canisalvataggiomare.it e versando all’associazione la quota di 8 euro. A vincere sarà la coppia cane-padrone che si assomiglierà di più. Sono previsti premi e gadget per tutti i partecipanti”. Gli amici a quattro zampe, al mare, possono diventare una vera e propria risorsa, sono infatti dei bagnini davvero fidati. Proprio lo scorso 1 agosto, l’associazione K9, della quale fa parte Lustrissimini ha organizzato, nella spiaggia di Sassonia, nei pressi dell’anfiteatro Rastatt, la manifestazione dal titolo “Mare sicuro 2010”. Una giornata durante la quale si sono svolte esercitazioni in mare con i cani. “E’ stato un momento davvero istruttivo- sottolinea Lustrissimini- durante il quale in tanti si sono avvicinati per richiedere informazioni e per vedere da vicino le prove di soccorso in mare con i cani, rimanendo sorpresi dalla loro bravura”.


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Il Delfino trionfa nella corsa delle bighe e vince con la sua Miss Al Cinghiale premio miglior festa di fazione e costume Miglior sfilata vinta dal Lupo di Silvia Bonci

Una corsa all’ultima biga, il favorito che prima si trova “in testa” e poi viene superato tra le urla della folla stipata nell’anello del Pincio. La magia della Fano dei Cesari è qui: nella sfida della corsa delle bighe, nel guadagnarsi il premio per la sfilata più rievocativa e nel partecipare fino in fondo ad una celebrazione unica e spettacolare. La Fano dei Cesari si è conclusa con la grandiosa serata di sabato 17 luglio, che ha visto sfilare circa 2000 figuranti divisi in quattro fazioni, verso l’Arco d’Augusto per poi percorrere tutto il circuito del Pincio. Il premio come miglior costume è andato a “Cesarin de Cucuran” della fazione del Cinghiale primo fra tutti ad aver realizzato una vera biga per il corteo dei figuranti, biga che ha sfilato, con qualche incertezza dei cavalli, lungo tutto il circuito in sabbia allestito al Pincio. A ritirare il premio è stato Franco Biagioli, presidente dell’Olympia Cuccurano. Il Cinghiale, che comprende i quartieri di Centinarola, Rosciano, Cuccurano, S.Orso, Bellocchi, Carrara e Falcineto, rappresentata dai colori rosso e rosso/nero, si è aggiudicata il titolo di miglior festa di fazione: centinaia di romani hanno festeggiato nel parco a fianco la chiesa di

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S. Orso per tutta la serata di venerdì 16 luglio. La fascia di Miss Schiava è andata a Elisa Bergamotti, 19 anni, di Lucrezia, rappresentante della fazione del Delfino mentre il titolo di Mister Schiavo è stato assegnato a Michele Dellasanta del Lupo. Il premio come miglior sfilata è andato invece alla fazione del Lupo che raggruppava i quartieri di Gimarra, Fenile, Roncosambaccio, Sant’Andrea in Villis, Carignano, Fosso Sejore, San Biagio, Belgatto. Nella corsa delle bighe, sicuramente il momento più atteso, a spuntarla, è stata l’auriga Riccardo Donadoni del Delfino.


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di Luciano De Sanctis

Duemiladuecentotrenta anni orsono i Romani, nel loro inarrestabile processo di espansione, conquistato oramai da alcuni anni tutto il territorio occupato dagli Umbri, dagli eredi dei Piceni, e infine dai Galli, corrispondente oggi, verso il nord delle Marche, all’attuale Provincia di Pesaro e Urbino, al fine di mettere in comunicazione l’Urbe, attraversato l’Appennino, con gli avamposti già fondati, quale Ariminum, decidono di dare definitiva sistemazione al tragitto che collegava Roma all’Adriatico e alla valle padana. A provvedere alla realizzazione di tale opera fu delegato Gaio Flaminio quel valoroso console che pochi anni dopo al Trasimeno, sconfitto dai Cartaginesi, vi trovava la morte: è dal suo nomen che prese denominazione la grande via di comunicazione, nome che ancora conserva. La Strada Statale N 3 Flaminia cosi come la troviamo rappresentata nelle carte stradali risalenti a trenta o quaranta anni orsono, prima cioè che intervenissero le varianti superstradali (E 78), costituiva l’unica ed antica via di collegamento in territorio marchigiano tra la costa e l’entroterra appenninico fino alla stessa Capitale e ricalcava, in larga misura l’antico tracciato romano. Di tale importante arteria la Provincia di Pesaro e Urbino conserva numerosi resti rappresentati da ponti, viadotti, chiavicotti, muri di contenimento tra i meglio conservati e tra i più belli dell’intero percorso della Flaminia. Questa favorevole circostanza associata alla felice, addirittura “strategica”, posizione geografica di Fano nei confronti dell’antica consolare, pone la città della Fortuna nella condizione di essere il centro promotore, idoneo per eccellenza, a far conoscere e valorizzare l’antica via romana (oltre che esserne diventata in tempi moderni, il capolinea adriatico). La stessa città, con la presenza

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Quattro passi lungo la Flaminia

Il professore Luciano De Sanctis presenta il suo ultimo lavoro dedicato “alla ricerca dell’antica strada romana”

di ben due porte urbiche per le quali entrava (od usciva) la Flaminia, conserva strettissimi legami con questa. Ha preso origine da queste considerazioni, poi concretizzate in forma definitiva, il libro che oggi vede la luce dal titolo “Quattro passi lungo la Flaminia” edito da Aset Holding. Il sotto titolo “Alla ricerca dell’antica strada romana” chiarisce da solo lo scopo che per il quale è stato realizzato: far conoscere questa antica via attraverso ciò che di essa si conserva. A tal proposito l’Autore - ideato anche un logo dal titolo Flaminia Itinera - propone due distinti percorsi di visita: da Fano a Scheggia e, sempre da Fano, fino al

confine con la Romagna. Il volume, riccamente illustrato, è corredato a tal proposito da due cartine nelle quali sono evidenziati, con i relativi rimandi alle pagine del testo, i monumenti che è possibile incontrare. Poiché la strada attraversa città nelle quali sono presenti importanti Musei archeologici, l’ultimo capitolo del libro è stato riservato ad essi. Ovviamente i percorsi proposti potranno svolgersi in tempi più o meno lunghi a seconda degli interessi del visitatore dato che i territori che attraversano si snodano in uno scenario naturalistico decisamente attraente che invita a soste.


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Torno sui miei passi

Da poliziotto a scrittore: Ginetto Manna racconta la Lucrezia di una volta di Corrado Moscelli

Fino all’aprile del 2009 è stato il dirigente del Commissariato di Fano dopo aver diretto quello di Urbino. Ginetto Manna, 60enne nativo di Lucrezia, dove vive tutt’oggi, smessi i panni del poliziotto ha deciso di affrontare l’avventura della scrittura, anche se lui stesso ci ha confidato che “Torno sui miei passi” sarà il suo primo e ultimo libro. Vedremo. Comunque queste 109 pagine che Manna ha pubblicato innanzitutto hanno il merito di andare anche in aiuto dell’associazione “L’Orizzonte” a cui è destinato il ricavato della vendita (ad offerta). E poi va anche detto che “Torno sui miei passi” si lascia leggere in maniera gradevole anche perché tra le pagine emerge quella ironia che ha sempre caratterizzato Manna. Come scrive il suo amico Patrizio Vampa nella prefazione del libro “chi leggerà queste pagine le troverà sicuramente ironiche, divertenti e scanzonate come il carattere del suo autore, ma ad una lettura più attenta si possono facilmente cogliere interessanti spunti di riflessione sul vero senso della vita in genere, ma anche una vena malinconica per la scomparsa di valori e sentimenti genuini”. Ed in effetti nel suo lavoro Manna parla in particolar modo di Lucrezia e dei suoi abitanti, in alcuni casi veri e propri personaggi, che resteranno sempre nella memoria di chi li ha conosciuti. “Torno sui miei passi” è dedicato a Lucrezia “un paese piccolo e semplice –come scrive l’autore- ma straordinario come ormai solo in pochi possiamo ricordare. E’ solo per

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questo motivo che cercherò di raccontarvi la mia Lucrezia negli ani 50, 60 e 70 attraverso il loro ricordo”. Un ricordo che parla di Gianna de Bruno, cuoca e bidella, oppure di Gramulin, un guardiano di allevamento. Ma a “Lucresia” c’erano anche le feste da ballo da Pasqualon, giovani ciclisti come “Piros”, “Brighella” o “Muschin”, oppure il “bar della Iole”. Ginetto Manna ricorda anche

l’arrivo dei primi locali da ballo, i tentativi di rimorchiare una ragazza (“guarda si me guarda”) ma, soprattutto, la tettoia del bar (“se non ci fosse stata io e forse molti altri avremmo certamente avuto un’esistenza completamente diversa”). Una tettoia che lo ha spinto, insieme ai suoi amici, a partire per un viaggio in Romania, un viaggio tutto da leggere. Il resto scopritelo da soli.


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Benvenuti nel mondo dei Malamonroe

Eleonora Fiorani “Siamo un organismo pulsante” di Silvia Bonci

Eclettici, poliedrici, originali, in una parola Malamonroe. La band di origini locali ma milanese di adozione non sa cosa significhi la parola noia. Un EP che ricapitola il percorso della band e raccoglie le loro canzoni in vendita su Digital Store da giugno, un nuovo album in registrazione proprio in questi giorni, un documentario che racconta la storia della band che sarà trasmesso niente meno che dal canale Music Box di Sky, una recensione su Donna Moderna per il singolo “Mamma non piangere” uscito in occasione della festa della mamma. La band, nata ufficialmente nel 2006 con l’uscita del singolo “Margherita non lo sa”, per il quale ebbe i complimenti della “Tigre di Cremona”, la grandissima Mina e passata anche per il palco di Musicando la manifestazione per band emergenti organizzata dal Comune di Fano, ne ha fatta di strada ma non ha alcuna intenzione di fermarsi, anzi vuole esplorare sempre nuove vie, nuovi percorsi artistici. Qualche settimana fa, ad esempio, passeggiando per il Lido di Fano avreste potuto imbattervi in una ragazza dai capelli ossigenati vestita soltanto di carte da gioco. Lei è Eleonora Fiorani, un po’ vamp, un

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po’ Lolita, mai banale, è lei ad infiammare l’animo di centinaia di giovani quando sale sul palco. La voce, l’anima e la fondatrice insieme a Nicola Sbrozzi (tastiere e basso) dei Malamoroe. Sono Nicola ed Eleonora ad aver dato vita ad un progetto musicale fuori dagli schemi che è mutato nel tempo, così come la composizione della band che è ora formata anche da Matteo Pantaleoni (batteria) e Simone Cardinetti (chitarra). “Siamo un organismo pulsante- dice Eleonora che intervisto proprio mentre si trova in studio di registrazione- in questo momento stiamo collaborando con diversi artisti del panorama musicale italiano come ad esempio il fonico e tour manager dei Negrita e il tastierista degli Afterhours e stiamo sperimentando tutti i percorsi creativi possibili. Stiamo esplorando anche il mondo delle istallazioni video e vorremmo riuscire a creare eventi in cui non ci sia solo musica ma una commistione di altre forme comunicative. Il 4 settembre presenteremo il nostro nuovo singolo dal titolo “Control Z”, a Livorno con istallazioni video ed in collaborazione con la rivista del Centro Visivo Peschiera di Pesaro, Frigidarie. Sarà un connubio di musica, video e fumetto. Io ad esempio sono appena tornata da uno stage teatrale nel quale abbiamo approfondito i flash mob, mentre Nicola è appena tornato da Berlino dove ha collaborato alla stesura di una sceneggiatura”. Ma Eleonora non dimentica nemmeno per un attimo i suo fan, coloro che “ci hanno seguito e continuano a farlo

e sono la ragione della nostra esistenza”, tanto che nel documentario che andrà in onda su Skype è stata inserita una carrellata di testimonianze di tutti loro. “Colgo l’occasione- continua Eleonoraper dire che se per motivi tecnici qualcuno di loro non sarà inserito nel documentario, la testimonianza sarà comunque diffusa sui nostri canali”. Ed a proposito di fan, quelli fanesi non devono preoccuparsi perché i Malamonroe saranno nella Città della Fortuna in occasione di Fanote, il 5 agosto, come Special Guest.


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New York e la maratona… dello shopping Viaggio nella grande mela tra boutique ultracool e look metropolitano di tendenza di Mariolina Palazzi

E’ trascorso poco più di un mese dal mio ultimo viaggio nella Grande Mela, così ho pensato di dare alcune dritte a tutti quelli che hanno intenzione di partire per una magica vacanza a New York. Visto che ho avuto la possibilità di girare la città in lungo e in largo ecco alcuni consigli su come presentarsi pronti, non alla maratona degli sportivi, ma a quella delle fashion victim. Dalla celebre Fifth Avenue alle boutique ultracool della zona emergente di Meatpacking District fino ad arrivare a Brooklyn attraversando il celebre ponte. Ecco il mio itinerario inedito tra negozi e concept store per scovare le creazioni di stilisti emergenti, il look metropolitano di tendenza: qualsiasi cosa abbiate in mente di acquistare, a New York la troverete perché gli innumerevoli negozi sparsi per tutta la città sono in grado di soddisfare tutti i

vostri desideri, capricci, interessi. Fifth Avenue a Midtown e Madison Ave nell’Upper East side sono il tempio dell’alta moda e delle griffe internazionali, non si può non andare a fare una visita da Bergdorf Goodman, sette piani di stile e firme di alta moda. A meno che non abbiate una carta di credito Gold, impossibile acquistare qualcosa se non quando iniziano i saldi. Nonostante tutto vale la pena entrare perché questo leggendario grande magazzino, raffinato ed esclusivo, propone tutto quello che una donna può desiderare: oltre all’abbigliamento reparti dedicati a gioielli, profumi, calzature, borse, casalinghi. Prima di uscire perché non levarsi uno sfizio provando un paio di Jimmy Choo o anche una Manolo Blanik magari proprio quella indossata da Sarah Jessica Parker nel film Sex and the City? Un’altra fermata necessaria è Barneys sulla Madison Avenue. Qui troverete una selezione di capi firmati tra le migliori di tutta Manhattan e se cercate articoli meno costosi vi consiglio di fare una sosta nell’omonimo negozio a Chelsea 236 W 18th St, un grande spazio che ricorda un loft, versione più audace e giovane ma soprattutto più economica. Ora prendete la metro e scendete a Spring Street, ben arrivati a Soho dove ogni strada è un paradiso di shopping: il quartiere offre negozi di ogni tipo e per tutte le tasche. Su Broadway

e West Broadway si affacciano i punti vendita di numerose catene commerciali. Vi consiglio una tappa all’Original Levi’s Store dove potrete acquistare un paio di jeans con poco più di 60$. Avete voglia di t-shirt? Entrate da Urban Outfitters dove troverete centinaia di magliette a poco più di 20$, tinte unite, stampe originali, svariati i modelli. Attenzione perché lo spazio è vastissimo e dovrete combattere con altre centinaia ragazze che come voi voglio vestire in modo originale e soprattutto cheap!! Sempre sulla Broadway al 486 ho scoperto uno dei miei negozi preferiti. Madewell, questo il nome dello store, offre una varietà di articoli a prezzi medio bassi: canotte, t-shirt, abiti, jeans, collane, borse, scarpe, foulard, per chi ama vestire in modo sobrio ma con capi originali. Tutta questa zona fino ad arrivare a Nolita è una fitta trama di piccoli laboratori creativi di nuovi stilisti emergenti. Scendendo un po’ la zona del Lower East Side è una concentrazione di minuscole boutique alla moda: per un pubblico più giovane e alternativo che è alla ricerca di libri, abiti vintage o oggetti di design. I negozi pullulano a Orchard St e Ludlow St, tra Houston St e Delancey St ma vale la pena di dare un’occhiata anche ad altre strade. Il Greenwich Village offre numerose opportunità per uno shopping divertente ed eclettico soprattutto lungo la Bleeecker St, tra Broadway e la Seventh Ave: un’impressionante quantità di antiquari lasciano spazio ad esclusivi negozi di alta moda, nei quali troverete le creazioni di stilisti come Marc Jacobs. Il Meatpacking District invece è caratterizzato da nuovi ed eleganti negozi dai soffitti alti, ricavati da vecchi magazzini per anni regno di macellai, in cui stilisti all’avanguardia hanno aperto enormi boutique tra le più in voga della città. Davanti a capannoni scalcinati si aprono vetrine ultracool, gallerie di design e locali alla moda tra cui l’atelier di Alexander McQueen e lo store di Stella McCartney. Prima di ripartire non potete non fare una sosta a Brooklyn. Molti newyorchesi hanno levato le tende da Manhattan per prendere casa o aprire uno studio proprio qui. Si passa il celebre ponte a piedi o con la metro: due sono i quartieri che volano verso la rinascita Park Slope e Williamsburg. Una fermata di metrò separa l’East Village da Williamsburg. Il quartiere è ormai sulla mappa dei luoghi cult di New York. La Bedford Avenue, la via principale, è piena di negozietti, piccoli ristoranti e tavolini all’aperto. Allora dove si trovano i luoghi migliori per darsi alle spese pazze? La risposta è semplice: ovunque. Armatevi di una bella carta di credito e partite… buon shopping a tutte!!

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Summer Jamboree, musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50 A Senigallia, dal 31 luglio all’8 agosto, l’undicesima edizione del Festival internazionale di Alberto Bignami Il padre del Rock and roll Chuck Berry in esclusiva europea con la sua band americana, la regina del rockabilly Wanda Jackson in esclusiva e, per la prima volta in Italia, il re della Telecaster James Burton (storico chitarrista di Presley) in esclusiva italiana per un tributo a Elvis nei 75 anni dalla nascita, il giovane big del rock Wayne Hancock considerato l'erede di Hank Williams per la prima volta in Italia e molti moltissimi altri artisti internazionali. E’ questo il cartellone dell’undicesimo Summer Jamboree, Festival internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50, che si terrà a Senigallia dal 31 luglio all'8 agosto. Organizzato dall’Associazione Culturale Summer Jamboree, promosso dal Comune di Senigallia con il contributo di Provincia di Ancona e del Sistema Turistico Marca Anconetana, il Summer Jamboree nacque quasi per scommessa e oggi è uno dei principali appuntamenti dell’agenda estiva italiana, il più grande e importante festival del genere in Europa, nonché tra i primi tre al mondo. Per nove giorni, la città di Senigallia e la sua bellissima spiaggia di velluto marchigiana saranno testimoni di una sana baldoria a ritmo di rock and roll vissuto dal mattino a notte fonda. Il Summer Jamboree si aprirà il 31 luglio, con un tributo a Elvis Presley nel 75° anno dalla nascita, affidato al suo storico chitarrista che lo affiancò sino alla sua scomparsa, James Burton, che ha lavorato anche con Frank Sinatra, Nat King Cole,

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Dean Martin, Ray Charles, Tom Jones e molti altri. La voce ospite per questo omaggio è di Luca Olivieri, apprezzato interprete accreditato a livello internazionale, che proporrà il repertorio anni ’50 di Elvis. Per un’antologica del Rock ‘n roll in chiave divertita tra gag e passione, la notte del 3 agosto sul palco saliranno Greg, Max Paiella & The Blues Willis, la band che vede insieme il cantante e chitarrista Claudio ‘Greg’ Gregori, Max Paiella e altri 8 professionisti. Il Big Wednesday-Big Hawaiian Party di musica da spiaggia e surf strumentale, da ascoltare e ballare a piedi nudi sulla sabbia vellutata di Senigallia, è previsto il 4 agosto all'Acquapazza-Oasi di Mare e quest'anno propone un tributo ai Beach Boys con i Sunny Boys e il sound dei primi '60 di Indra and Move It. Accanto ai miti che il Summer Jamboree ogni anno permette al pubblico di ascoltare in esclusiva, ci sono anche i giovani talenti di oggi e tra questi il ‘giovane big’ di quest'anno: Wayne ‘the Train’ Hancock (Usa), musicista di talento, per la prima volta in Italia, atteso nella notte del 5 agosto al Mamamia. La notte di punta di questa edizione sarà quella del 6 agosto quando sul palco dello splendido ottocentesco Foro Annonario saliranno due icone fondamentali della storia dell'autentico Rock 'n roll: Chuck Berry e Wanda Jackson. Il Burlesque Show portato all'apice da Dita Von Teese ospite del Festival 2007, avrà luogo la notte del 6 agosto al Mamamia, dopo i due big Berry

e Jackson e vedrà Annette Kellow, Dolly Lamour, Lady Flo e Janet Fischietto. La notte di sabato 7 agosto sarà pirotecnica: dal tramonto all'aurora ci saranno il Rock and roll Show and Ball con la Abbey Town Jump Orchestra, la staffetta di ospiti internazionale per tutta la notte sul palco, il Dance show con sette coppie di ballerini e tre specialisti di Tap Dance e infine la ‘notte diffusa’: una notte bianca di ‘Rock Around the Town’, tra locali de centro e lungomare. Si confermano anche le ‘gite’ nei centri dell'entroterra marchigiano, Ostra e Corinaldo: l’uno agosto con Howlin' Lou and His Whip Lovers, Charlie Thompson and band e il 2 agosto, con Sugar Ray Ford & The House Band e, a seguire, Wildfire Willie and the Ramblers. Spetterà a Mike Sanch ezchiudere l'ultima giornata del Summer Jamboree, domenica 8 agosto sul palco del Foro, a ritmo di travolgente rhythm & blues e rock 'n' roll. Il Festival è completato dal Rockin Village (attivo dalle 18 alle 01 tra giardini della Rocca Piazza Manni e Piazza del Duca), con il più grande ‘mercatino vintage’ d’Europa di modernariato e memorabilia, parrucchiere in stile e Cajun & Tex Mex Diner con i sapori dell’America multietnica, sfilate di auto pre 1965 e moto d'epoca. Domenica 8 agosto, torna il mercatino aperto a tutti, dove vendere e comprare le proprie cose anni '40 e '50, tra Vespe e Lambrette d'epoca per il Raduno a cura del Club Motori d’Epoca Senigallia. Sito web: www.summerjamboree.com


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Rievocazioni storiche, un viaggio nel passato

Un’atmosfera magica tra sbandieratori e armigeri di Alberto Bignami

I mesi estivi propongono, in un gran numero di antiche città e borghi storici di tutta Italia, tornei, giostre, rievocazioni storiche, in cui allo sfarzo dei costumi d’epoca si aggiungono la destrezza dei cavalieri, l’abilità degli armigeri o degli sbandieratori, la bellezza e la grazia di dame e damigelle e il colpo d’occhio complessivo di un’epoca remota che torna a rivivere. Nella provincia di Ancona per i turisti o gli stessi marchigiani che vogliono tuffarsi in questa atmosfera magica c’è solo l’imbarazzo della scelta sulla base di questa breve carrellata puramente orientativa.

Offagna, Feste Medievali Nelle ultime settimane di luglio Offagna si trasforma in un autentico antico borgo in occasione delle Feste Medievali, una manifestazione culturale di grande richiamo, nata per far rivivere l’antica tradizione della Contesa della Crescia, una disfida in armi (lancia, balestra, arco, mazza ferrata) fra i quattro rioni del paese (San Bernardino, Torrione, Croce e Sacramento) al termine della quale, dopo il “Saluto ai vincitori” cresce e vino sono offerti ai visitatori e ai borghigiani, coinvolti in un crescendo di musiche, danze e animazione. Andando a ritroso nei secoli, nelle vie e piazze inserite in uno scenario medioevale perfettamente conservato, è infatti possibile rivivere festosamente l’atmosfera del passato. Nelle taverne ricostruite con cura dai Rioni e popolate da cantastorie e menestrelli si possono gustare quei piatti tipici, accompagnati da buon vino, che fanno riscoprire sapori antichi; nel Vicolo dei Cartomanti chiromanti, astrologi e, natural-

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mente, cartomanti offrono i loro magici talismani e predizioni ai visitatori curiosi mentre nel Parco della Rocca sono riprodotte scene di vita militare all’interno di un accampamento posto in prossimità delle mura, dove gli arcieri si addestrano nel tiro con l’arco e i cavalieri si preparano ad assediare il castello. Per le vie del borgo storico, illuminate dalla luce delle torce, non mancano poi giullari, giocolieri, acrobati e mangiafuoco che coinvolgono il pubblico in un continuo spettacolo interattivo e oltre duecento figuranti in costume d’epoca. Ogni anno è fissato dall’Accademia della Crescia un tema conduttore delle feste che si concludono con la suggestiva cerimonia d’investitura dei nuovi Cavalieri della Contesa; quello della XXIII edizione delle Feste medioevali, è il tema “Paese di bella accoglienza”, un tema antico ma quanto mai attuale, che fa riflettere sul valore dell’ospitalità.

Contesa dello Stivale Lo storico osimano Luigi Martorelli nella sua “Storia di Osimo” (1705) ricorda un episodio, che si inquadra in una serie di scorribande e liti di confine che intorno alla metà del XV sec. turbavano i rapporti fra Osimo e Filottrano; nell’aprile del 1466 il Magistrato di Osimo decise di inviare una spedizione punitiva: furono catturati “bovi, cavalle e altri animali” e fatti prigionieri alcuni nobili filottranesi con alcuni servi che poi furono rilasciati. Tuttavia, durante l’incursione, fu quasi catturato dai rivali anche un cavaliere osimano, che, pur di fuggire, lasciò nelle loro mani un suo stivale e questo a Filottrano fu considerato un trofeo. Il fatto veniva ricordato ogni anno dai giovani del paese che, in segno di scherno, portavano in giro su un cavallo un fantoccio di paglia che calzava lo storico stivale; il fantoccio alla fine veniva bruciato, mentre lo stivale era conservato per la ricorrenza successiva. La manifestazione fu poi sospesa nel 1468, quando fu raggiunta una pace duratura ma in tempi recenti (21 settembre 1979) si è costituita la “Società dello stivale” allo scopo di far rivivere l’antica festa popolare che ha luogo ogni anno la prima domenica di agosto con una corsa a

staffetta tra le contrade per contendersi lo stivale. I concorrenti devono essere filottranesi e gareggiare in squadre di sei, muniti di torce e con il costume della propria contrada; la squadra vincitrice della staffetta ha l’onore di dar fuoco al fantoccio e conservare lo stivale per tutto l’anno.

Corinaldo festa del pozzo e della polenta A Corinaldo, ogni terzo fine settimana del mese di luglio ha luogo la “Contesa del Pozzo della polenta”, che ricorda una semplice storiella dei tempi antichi in cui si narra di un contadino che saliva per una lunga serie di scalini del paese con un pesante sacco di farina sulle spalle; giunto alla sommità della scalinata, il contadino, sfinito per la fatica, si racconta che appoggiò il sacco sul parapetto di un pozzo, nel fondo del quale finì tutta la farina per la rottura del sacco stesso. Ma questo è solo lo spunto che dà il nome ad una manifestazione in costume che anima l’intero centro storico, mentre nelle taverne si possono gustare piatti tipici fra i quali la famosa polenta. Un corteo composto da centinaia di figuranti in abiti di foggia cinquecentesca sfila per le vie del castello e culmina con l’incoronazione del Duca e della Duchessa. Durante i festeggiamenti si susseguono poi manifestazioni musicali, fuochi d’artificio e spettacoli musicali, gare di arcieri e spettacolari fuochi d’artificio.


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La provincia di Ancona: buona Marca dei vini delle Marche Un territorio collinare ricco di vigneti che godono fama meritata

di Alberto Bignami Le Marche, è noto, sono un degradare di colline e valli che dall’Appennino scendono al mare e proprio queste colline rappresentano le zone più felici per il prosperare della vite e la produzione di ottime uve che, grazie alla luminosità del sole e al suo calore, esprimono alte gradazioni zuccherine e delicati profumi, indispensabili per ottenere buoni vini. E di vini nelle Marche ce ne sono in ogni contrada (ben 14 vini Doc e due Docg), così come di produttori grandi e piccoli, individuali e cooperativi che, in quasi ognuno dei borghi antichissimi che punteggiano i colli marchigiani, reggono in varie forme un patrimonio di diversità. Per quanto riguarda la provincia di Ancona, il suo territorio collinare, che si estende verso est fino alla costa è ricco di vigneti da cui si producono ottimi vini sia rossi sia bianchi, che godono fama meritata e, in alcuni casi, ben consolidata: il Rosso Conero, il Lacrima di Morro d’Alba, il Verdicchio dei Castelli di Jesi, l’Esino Bianco e l’Esino Rosso. Rosso Conero Il riferimento geografico è il promontorio del Monte Conero sul mare Adriatico, a sud est di Ancona e le colline discendenti. Interessa 7 comuni: Ancona, Camerano, Numana, Offagna, Sirolo e in parte Castelfidardo e Osimo. Le tipologie sono Rosso Conero e Riserva. Si ottiene con il vitigno Montepulciano e possono essere presenti anche uve Sangiovese per non più del 15 per cento. Il promontorio del Conero è un ambiente ideale per la coltivazione delle uve rosse in virtù di un microclima continuamente esposto alle brezze

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marine e di un terreno calcareo, povero ma di grande struttura, che permettono al vitigno di Montepulciano di esprimere nel Rosso Conero una tipicità impossibile da raggiungere altrove. Circa l’abbinamento con i cibi, a un anno dalla vendemmia il Rosso Conero, fruttato, sapido, tendenzialmente tannico, si abbina piacevolmente a cibi succulenti, grassi, aromatici, anche a tendenza dolce. Più maturo e morbido si accosta bene a primi piatti di pasta ripiena (tortellini, agnolotti, ravioli) e primi conditi con salse rosse, anche di carne. Anche se ad alcuni buongustai tradizionalisti potrà sembrare discutibile, è consuetudine ad Ancona abbinare il Rosso Conero con lo stoccafisso all’anconitana. Non si può non menzionare la Prioria del Rosso Conero doc, confraternita enogastronomica, che da tanti anni si batte per far conoscere questo vino che già gli antichi greci e romani, come ricorda Plinio, amavano e apprezzavano. Un ruolo importante, quello della Prioria, puntualmente ricordato ogni anno durante le speciali adunanze del Capitolo di Primavera e ancor più in occasione del Capitolo Generale di novembre. Lacrima di Morro d’Alba Il riferimento geografico comprende un ristretto territorio in provincia di Ancona, a nord del fiume Esino e riguarda, in tutto o in parte, sei comuni: Morro d’Alba, da cui prende il nome, Monte San Vito, S. Marcello, Belvedere Ostrense, Ostra e Senigallia. Sono esclusi i fondo valle e i versanti delle colline di Senigallia prospicienti il mare. Si narra che perfino Federico Barbarossa, durante l’assedio di Ancona nel XII secolo, apprezzasse il vino prodotto con questo vitigno.

Il vino, divenuto DOC nel 1985, deve essere ottenuto da uve del vitigno Lacrima, ma possono essere presenti altri vitigni a bacca nera in misura non superiore al 15 per cento. Il Lacrima che si caratterizza per il colore rosso rubino, non ha bisogno di lunghi affinamenti prima di essere consumato e si accompagna in modo ottimale con salami, primi piatti a salsa rossa e al ragù; contrariamente alla tendenza diffusa di bere vino bianco con il pesce, il Lacrima può essere accostato ad antipasti di pesce azzurro marinato o in carpione con lo stesso vino, con secondi piatti di carni bianche e allo stoccafisso all’anconitana.Il Ducato del Lacrima di Morro d’Alba è l’associazione che si propone di propagandare e valorizzare il vino di cui porta il nome e di far conoscere, diffondere e valorizzare i prodotti eno-gastronomici legati alla tradizione e ai costumi del territorio del Lacrima. Verdicchio E’ sicuramente il vino marchigiano più conosciuto e per molti anni il vino più esportato d’Italia, bevuto fin dalla tarda età imperiale romana e assai popolare presso i Visigoti. Molto noto dai primi anni ’50 per essere commercializzato in bottiglie di vetro verde a forma di anfora. Il riferimento geografico interessa soprattutto il comprensorio comprendente le colline al centro della provincia di Ancona e in minima parte territori delimitati in quella di Macerata. Per i vini prodotti nella zona originaria più antica, i Castelli di Jesi, è concesso l’uso della menzione Classico. Si ottiene dalle uve del vitigno Verdicchio e possono concorrere altri vitigni a bacca bianca autorizzati, fino a un massimo del 15 per cento. Il Verdicchio si presta molto a essere tramutato in ottimo spumante o a essere invecchiato in barrique. Le tipologie sono: Verdicchio dei Castelli di Jesi, Spumante, Riserva, Passito e Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, Riserva e Superiore. Circa l’abbinamento con i cibi, tutti i piatti della cucina mediterranea trovano soddisfazione dall’accostamento con un Verdicchio: antipasti, carni bianche, più o meno elaborate, carni bollite, funghi, tartufi, fritti di verdure. Tuttavia è con il pesce, inclusi crostacei e molluschi, che si hanno le nozze d’elezione. Esino bianco Il riferimento geografico comprende l’intero territorio della provincia di Ancona, più quello di Macerata previsto dal disciplinare di produzione del Verdicchio di Matelica e del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Si ottiene con uve del vitigno verdicchio, minimo 50 per cento e per l’altra metà possono concorrere tutti gli altri vitigni a uva bianca autorizzati. E’ un vino di pronta beva e può essere considerato da tutto pasto. La sua gradazione più bassa rispetto agli altri vini della regione gli conferisce freschezza, armonia, sapidità e la gamma degli abbinamenti con i cibi è completa. Esino Rosso Anche in questo caso il riferimento geografico comprende l’intero territorio della provincia di Ancona, più quello di Macerata previsto dal disciplinare di produzione del Verdicchio di Matelica e del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Devono essere presenti Sangiovese e Montepulciano (utilizzati, come si è visto, anche per Rosso Conero e Lacrima), da soli o congiuntamente, minimo al 60 per cento. Altri vitigni a uva rossa autorizzati possono concorrere per il 40 per cento. Vino da bersi giovane, può essere considerato da tutto pasto. La sua gradazione più bassa rispetto agli altri vini della regione gli conferisce freschezza, armonia, sapidità e la gamma degli abbinamenti con i cibi è completa.


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Quando a correre in moto sono le donne

A tu per tu con la campionessa jesina Martina Fratoni di Giuseppe Ferri Quando si dice che la voglia di emergere non conosce ostacoli è una gran bella verità, e Martina Fratoni ne è un esempio lampante. La diciannovenne jesina neo diplomata in grafica pubblicitaria, ha scelto con tanta determinazione di imporsi nel mondo del motociclismo agonistico da sempre feudo maschile. “Ho iniziato a dieci anni con le minimoto - esordisce la bella Martina - a quattordici ho corso la prima gara per poi sommare tanti bei risultati fra cui un terzo posto nell’Europeo classe senior del 2006. La stagione successiva ho iniziato con le moto a ruote alte nella125 Sport Production , un anno di apprendistato che mi ha portato a salire nel 2008 sulle 125 da Gran Premio. Con le “vere moto da corsa”mi sono subito trovata in sintonia scalando gradatamente le classifica del Campionato Italiano fino all’ottava posizione della prova di Vallelunga, nel Trofeo Honda ho fatto anche meglio sfiorando il podio, prima di essere fermata da un infortunio. Lo scorso anno ho “tentato” la strada della quattro tempi con le 600 cc, ma per problemi di varia natura non ho combinato granché - e quest’anno la svolta - certamente! Ho trovato nel team Gomme & Service by Brunetti il supporto per affrontare il Trofeo Moriwaki 250 4T, un torneo che si corre con delle moto dal telaio da Gran Premio e un motore a 4 tempi Honda. La prima gara di Misano mi è servita per entrare in sintonia con la moto e ho concluso ottava, ma già dalla seconda prova di Franciacorta ho ottenuto la pole position e la

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vittoria, poi nel terzo appuntamento di Misano, mi ha fermato un inconveniente tecnico, mentre mi avviavo verso una vittoria in solitaria. Ho vinto lottando fino all’ultima curva nella quarta prova di Vallelunga, dove avevo ottenuto l’ennesima pole. sempre umiliando i maschietti – non direi proprio, io non scendo in pista per ridicolizzare i ragazzi, e anche loro non credo si sentano umiliati, anche perché una volta abbassata la visiera del casco siamo tutti uguali e vince il migliore”. I tuoi prossimi obiettivi? “Uno importante l’ho raggiunto da pochi giorni ed è quello del diploma da grafico pubblicitario, poi vorrei tanto continuare la carriera di pilota possibilmente con le moto da Gran Premio. Per la conquista del trofeo Moriwaki invece la vedo dura! In

classifica pago caro lo zero della seconda prova e non mi resta che impegnarmi per vincere le restanti due prove, poi quello che verrà lo accetterò”. Chi devi ringraziare? “Prima di tutti mio padre, è lui che asseconda in tutto e per tutto la mia passione, poi Franco Brunetti e tutti i ragazzi della squadra, gli sponsor e tutti quelli che credono nel mio potenziale di pilota. Spero tanto di ripagarli con dei bei risultati, quello che però posso garantire è il massimo impegno in tutto quello che farò.” A questo punto con tanta ammirazione non ci resta che fare un grande “in bocca al lupo” a Martina, per il suo futuro sportivo e di vita, felici di aver contribuito ad incrementare il gruppo di sostenitori che seguiranno il suo cammino agonistico”.


La politica dei… giovani

L’assessore Enrico Rossi, classe 1983, racconta la sua esperienza da amministratore Nonostante la giovane età ha già raggiunto il risultato di “primo tra gli eletti” per la lista civica “Insieme” alle ultime elezioni amministrative. E’ Enrico Rossi, classe 1983, assessore con delega alle Politiche Giovanili, Sport, Efficienza energetica e Ambiente del Comune di Cartoceto. Square” giunta alla seconda edizione per la quale abbiamo pensato ad una gara che farà accedere i vincitori ad un concorso nazionale - il Comune di Cartoceto sta lavorando in maniera coordinata ad altri appuntamenti. In collaborazione con l’assessore alla Cultura, Katia Bartolucci e l’assessore ai Servizi Sociali, Michele Mariotti, proporremo la rassegna cinematografica “Cinema all’aperto” mentre il 15 agosto sarà il momento della “Notte Balì” organizzata insieme all’assessore alle Politiche Giovanili di Saltara, Giacomo Cristofanelli. Sarà una giornata densa di iniziative per tutte le età. Assessore com’è nata la sua passione per la politica? Sono cresciuto insieme ad un gruppo di amici appassionati di politica. Ho sempre pensato che la politica dovesse avere un’incidenza diretta sulla società civile e, dopo qualche anno, ho messo in pratica questa mia visione. Cinque anni fa sono stato eletto coordinatore giovanile di Forza Italia per il comune di Cartoceto e dopo un anno sono diventato coordinatore comunale del Pdl. Oggi sono coordinatore del Pdl di Cartoceto e membro del direttivo regionale della Giovane Italia. Entrare in politica è stato un modo per respingere quel luogo comune che vede i giovani lontani da questo realtà. Il risultato è stato una vera soddisfazione perché oltre ai ragazzi, c’è stato un riscontro positivo negli elettori adulti.

Qual è il contributo dei giovani a tali iniziative? La partecipazione è davvero ammirevole. Sin da quando 2 anni fa è nata l’associazione “Cooltura”, che coinvolge circa 25 soci, ho potuto sperimentare come i ragazzi, se coinvolti in prima linea nell’organizzazione e nello studio di progetti, riescano poi ad apprezzare la politica e a sentirla più “vicina”.

E per quanto riguarda la deleghe all’Ambiente, Efficienza energetica e innovazioni, ci sono progetti in cantiere? E’ in fase conclusiva il progetto che prevede la messa in rete dell’illuminazione pubblica comunale che porterà ad una risparmio del 40% di energia utilizzata, risparmio che finanzierà parte dell’opera. Il Comune, entro il primo quadrimestre del prossimo anno realizzerà, inoltre, un parco fotovoltaico. Stiamo pensando anche di proporre un metodo per premiare quelle aziende edili che applicano criteri di costruzione a favore delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e funzionalità tecnologica. Dunque non solo fotovoltaico ma tutte quelle forme alternative di energia che non danneggino anche visivamente le splendide campagna che circondano il comune. Progetti per lo sport? Anche per lo sport abbiamo in cantiere un’importante iniziativa. Si tratta di un gemellaggio con enti locali di Germania, Grecia e Spagna. Entro settembre presenteremo il progetto alla Comunità Europea, si tratta di una sorta di mini-olimpiade, un’ulteriore possibilità di conoscere realtà europee e di legarle al nostro territorio.

Tra i suoi obiettivi c’è il coinvolgimento dei giovani nella politica, come sta portando avanti questo progetto? La delega alle Politiche Giovanili mi ha consentito di realizzare vari progetti. Tra i più importanti c’è sicuramente il centro di aggregazione giovanile di Lucrezia, progetto al quale si sta lavorando con grande impegno. Altri progetti? Diversi. Entro l’anno sarà online il nuovo portale web dedicato ai ragazzi. Suddiviso in aree tematiche, sarà curato da volontari che aggiorneranno le varie bacheche affiancate a quella istituzionale. Tra le varie opportunità offerte da questo spazio, c’è anche quella di caricare il proprio curriculum, in modo da creare uno spazio virtuale dedicato al lavoro con l’incontro domanda-offerta. Oltre agli appuntamenti organizzati dall’assessorato alle Politiche Giovanili - “Musica ad Bibendum”, la rassegna musicale in programma il 29 luglio e “Music

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Pergola, un’estate tutta da vivere

Tante le manifestazioni che terranno compagnia a cittadini e turisti Sarà un’estate entusiasmante quella che si potrà vivere nella Città dei Bronzi dorati. Una stagione così a Pergola non si era mai vista. Basta infatti dare un’occhiata al ricchissimo calendario di eventi per rendersene conto. Saranno Notti Colorate dall’Amministrazione comunale di Pergola, Assessorato alla Cultura e al Turismo, in collaborazione con la Confcommercio e con i ristoratori, i commercianti e le associazioni locali. Un programma variegato, di altissima qualità, ideato per soddisfare ogni gusto. Pergola vuole essere ricordata coma la terra del gusto e dell’accoglienza: provare per credere! Nella miriade di eventi spiccano la seconda edizione della Serata Medievale, in calendario il 20 agosto, e la Notte Verde, che il 16 agosto accenderà la suggestiva frazione di Montesecco. Due eventi che l’Amministrazione comunale ha deciso di ripetere dopo lo straordinario successo della scorsa edizione. Un programma ideato per valorizzare Pergola, promuovere le sue bellezze architettoniche e i tanti squisiti prodotti tipici. L’inizio è

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stato scoppiettante con il concerto tributo a De Andrè dei “Conto alla Rovescia”. Un evento di beneficienza a favore del Centro Margherita che ha visto la partecipazione di centinaia di persone. Lo scorso week-end è stata la volta della 40esima edizione della Festa del Vino organizzata dalla Pro Loco. Ricchissima la serata di venerdì 30. Alle ore 20,30 si esibiranno per le vie della cittá dei bravissimi giocolieri e a seguire, in piazza Ginevri, si terrà la Serata al Pianoforte con Corrado Conti, un grande compositore Pergolese. Il concerto è organizzato da Pergola Nostra e dal Comune. Anche ad agosto sarà impossibile annoiarsi. Si partirà domenica 1 con il 2° Raduno Alfa Romeo, promosso dalla Scuderia Catria e dall’Amministrazione comunale. Il 5 è in programma in piazza Ginevri il concerto della banda musicale comunale “A. Escobar”. Il giorno successivo si ballerà in diretta digitale su Radio Ananas con i migliori DJ. Durante la serata si esibiranno gli allievi della Scuola di Danza Movimento e Fantasia. In piazza Garibaldi si potrà ascoltare Jonathan e la sua fisarmonica. Sabato 7 arriverà per le vie del centro storico il Ludobus: divertimento assicurato per i bambini e le loro famiglie. Venerdì 13 Pergola si trasformerà nella Città dei Bambini con il Cinema all’aperto per i bambini in viale Martiri della Libertà. Alle ore 22, poi, l’Amministrazio-

ne comunale inaugurerà i nuovi marciapiedi e gli arredi di viale Martiri della Libertà. Lunedì 16, nella frazione di Montesecco, il più bel balcone naturale che si affaccia sull’Adriatico, verrà riproposta la NOTTE VERDE: una notte tutta dedicata al divertimento, all’animazione e alla ristorazione. Il 20 agosto, dalle ore 14 fino a tarda notte, spazio alla SERATA MEDIEVALE: corteo storico, combattimenti, campo d’armi e scene di vita medievale. Alle ore 19 apriranno le taverne medievali per degustare fantastici menù medievali. All’evento parteciperà la Compagnia Balestrieri Storici Brigata Feltria di Mondavio. Il 21 agosto si terrà la consueta Fiera d’Estate. Per settembre è in programma un altro evento culturale di grande prestigio: Pergola Tricolore. L’8 si terranno le Celebrazioni del Centocinquantesimo anniversario dell’Insurrezione Pergolese per l’Unità d’Italia. Infine il 9, 10, 17 e 24 ottobre, Pergola ospiterà la quindicesima edizione della FIERA DEL TARTUFO che l’anno scorso ha saputo attirare decine di migliaia di visitatori. Alle iniziative dell’Amministrazione comunale si aggiungono altre splendide manifestazioni organizzate dalle associazioni locali. Tornerà venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 agosto la Sagra dell’Oca, il gustoso appuntamento enogastronomico a Montevecchio, curato dal locale Circolo Culturale.


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Agli Internazionali di Fano vince Mektic Si è svolto dal 10 al 17 luglio al Circolo Tennis un torneo dall’elevato tasso tecnico che è stato seguito da un grande pubblico Oltre ogni più rosea aspettativa. Si potrebbero semplicemente riassumere così gli Internazionali maschili di Tennis tenutisi al Circolo Tennis Fano dal 10 al 17 Luglio. 56 atleti provenienti da diversi paesi del mondo si sono contesi, a partire dalle qualificazioni, i 15.000 $ di montepremi più l’ospitalità spettante ai 32 partecipanti al tabellone finale. La prima giornata parte col botto ossia la visita della splendida Jeanene Fox, la “Filippona” di Striscia la Notizia, che appare sui campi in terra rossa fanesi per guardarsi qualche scampolo di gioco insieme al fidanzato fanese Davide Falcioni. Fin dal principio le sfide sono equilibrate e ricche di bei colpi: gli 8 che entrano nel tabellone principale sono gli italiani Di Ienno, Iannuzzi, Marchegiani, Giustino e Della Tommasina, il croato Bradaric, il francese Roy, lo sloveno Rmus e il lucky loser Stucchi. Ad attenderli giocatori quotati guidati dalla testa di serie numero 1 del seeding e numero 243 al mondo Pavol Cervenak. Cominciano cinque giorni di grandi sfide e già agli ottavi saltano dei big: in primis lo stesso Cervenak seguito dalla testa di serie numero 2 Gutierrez (autore nel primo turno di lunedì sera di un match spettacolare vinto contro Vanni). Nei quarti emerge la potenza dell’italiano Stefano Ianni che nel mentre si sta facendo strada anche nel torneo di doppio in coppia con Claudio Grassi. Il tennista milanese elimina in serie Goodman, Gutierrez, Slabinsky e Sousa (tutti di nazionalità diversa) prima di arrendersi in finale al carrarmato Mektic. È lui l’uomo copertina di questi Internazionali: un solo set perso (in semifinale contro RaIl vincitore, il croato Mektic

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ditschnigg) e tante vittorie schiaccianti per il ventiduenne di Zagabria che in finale, davanti ad un gran pubblico, polverizza Ianni con un perentorio 6-2 6-0. Ma il tennista azzurro si può consolare con la vittoria nel doppio ottenuta venerdì sera con Grassi contro Jakupovic e Raditschnnig, oltre che con la piazza d’onore ottenuta nel singolare. Proprio il pubblico merita una menzione speciale. Infatti se si considera il gran caldo, la concomitanza con la Fano dei Cesari e il fatto che fosse la 1° edizione degli Internazionali, si può parlare di una presenza di appassionati che è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Dato questo che va a premiare il gran lavoro e l’ottima organizzazione del CTF, del suo presidente Paolo Lungarini, dei consiglieri, dei collaboratori, del Direttore tecnico del torneo Federico Cinotti e dell’impeccabile Giudice Arbitro Massimo Morelli. La stessa organizzazione ha più volte ricordato come l’evento verrà ripetuto e migliorato già nel 2011. Alle premiazioni di sabato 17 Luglio ha preso parte anche l’Assessore allo Sport del Comune di Fano Simone Antognozzi che ha ringraziato il CTF per il lustro dato alla città e per l’ottima organizzazione dell’evento. A sua volta il presidente Lungarini ha ringraziato l’amministrazione comunale per la grande sensibilità dimostrata e i tanti sponsor senza i quali non si sarebbe potuto realizzare un torneo di questa portata. Dunque non resta che darci appuntamento per il 2011 con il 2° Torneo Internazionale di Tennis maschile...tutto il resto sarà una sicura gradita sorpresa!

Il maestro del Circolo tennis Federico Cinotti

Corsi e attività del Circolo Tennis Fano Prosegue senza sosta l’attività della scuola di tennis del C.T. Fano. Da fine luglio fino al mese di settembre, sotto la direzione del Maestro Federico Cinotti, tecnico nazionale F.I.T., sono in programma i corsi estivi di minitennis per i bimbi da 5 a 7 anni, di avviamento da 8 anni in su, quello avanzato e quello di perfezionamento (da 12 anni in su). Le lezioni per adulti sono invece dedicate sia all’avviamento sia al perfezionamento. Tutti i corsi saranno tenuti da maestri ed istruttori federali ed i soci del Circolo potranno usufruire di tariffe agevolate. Per quanto riguarda il settore agonistico fino a settembre sono in programma una serie di eventi davvero interessanti. A partire dal The Championship, il torneo di singolare per soci e corsisti, per proseguire con i tornei weekend ”Giallo”, riservati ai soci, il torneo femminile per le corsiste della scuola tennis e clienti spiaggia Arzilla Beach Village, quello nazionale Under 11, 13 e 16 in programma dal 5 al 12 settembre, fino al torneo Uisp che chiuderà la stagione estiva.

Da sinistra il presidente Paolo Lungarini, il vincitore Mektic e il finalista Ianni.


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Missione compiuta

L’Alma del beach soccer continua la sua avventura nel campionato nazionale ddi Massimiliano Barbadoro

Sta rispettando la tabella di marcia prefissata alla vigilia della stagione l’Alma Juventus Fano di beach soccer, che sta disputando il suo terzo campionato di serie A (seguito da SKY, Radio Kiss Kiss e Corriere dello Sport) confrontandosi con realtà dotate di mezzi decisamente superiori. Quella fanese impegnata in questa spettacolare disciplina che richiama migliaia di spettatori sugli spalti è una delle poche società in Italia priva

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di stranieri e con una squadra dall’età media giovanissima, che per mancanza di strutture idonee è per altro costretta ad allenarsi in condizioni di assoluta precarietà. Ciò nonostante la formazione di Giampiero Patrignani e Max Barbadoro ha dimostrato di potersela giocare anche con avversarie più titolate, che presentano nei loro organici stelle di livello mondiale. Partita quest’anno con l’obbiettivo della salvezza, l’AJF, che è una sorta di “nazionale fanese” composta da giocatori che appartengono all’omonimo club di calcio a cinque e da calciatori che militano tra i dilettanti, non sta tradendo le aspettative. Dopo le prime due tappe di Lignano Sabbiadoro (UD) ed Olgiate Olona (VA) Luca Vampa e compagni sono infatti ottavi, un piazzamento che garantirebbe loro la permanenza nella massima categoria. L’Alma Juventus Fano precede in classifica Cervia

e Grumo Lignano Sabbiadoro grazie alle vittorie ottenute a spese dello stesso Cervia e del Casinò di Venezia, la prima battuta con un 10-3 da stropicciarsi gli occhi e la seconda piegata con uno stoico 4-3 ai calci di rigore. Sono invece solamente riusciti a mettere paura alla capolista Viareggio e all’ambizioso Bibione, mentre potevano fare meglio nel derby con la Samb ed hanno opposto una modesta resistenza alla blasonatissima Milano. In queste gare l’Alma si è però misurata con assi internazionali come i brasiliani Benjamin, Bruno, Ddi e Wellington, il portoghese Alan, il francese Samoun, il polacco Sagan e gli svizzeri vice-campioni del mondo Schirinzi e Spaccarotella. Il bomber dell’AJF è Simone Donini, quarto nella graduatoria generale dei bomber con i suoi dieci centri, ma si sta scoprendo goleador anche Davide Giuliani sin qui autore di otto reti. Certezze del team fanese sono anche il capitano Luca Vampa, il portierone Luca Fiorelli e Luigi Cazzola, ma si stanno comportando egregiamente pure gli esordienti Enrico Curzi, che ha sfoderato colpi da fuoriclasse, l’inesauribile Francesco Giangolini ed il baby Nicola Vampa. Stanno inoltre portando il loro prezioso contributo il sempre presente Nicola Borini, Michele Valentini, Giovanni Prodi, Alessio Patrignani, Jacopo Dionisi, Mario Piccillo e Giulio Mazzanti Dolci. Dal 29 al 31 luglio l’Alma Juventus Fano sarà di scena a Cervia, dove affronterà nell’ultima tappa la Colosseum Roma di “Pluto” Aldair, dei suoi connazionali Bueno e Sidney e dei terribili gemelli spagnoli Torres, la Coil Lignano Sabbiadoro del fenomeno brasiliano Nenem, dei portoghesi Torres, Sousa e Ze Maria e degli azzurri Leghissa ed Esposito ed infine il fanalino di coda Grumo Lignano Sabbiadoro.


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Rubriche il Cineasta

Meyer vs Rowling: quando il fascino della saga conquista il pubblico di Annalisa Perazzini

All’interno dell’Accademy cinematografica mondiale si vocifera che Twilight saga e Harry Potter, uniti naturalmente alla tecnologia dell’alta definizione, cambieranno probabilmente il modo di fare intrattenimento dei prossimi anni, ma per vedere equilibrare davvero l’ago della bilancia oppure sbilanciarlo del tutto a favore o sfavore di uno dei due, dovremmo attendere fino al 19 novembre 2010, quando uscirà in contemporanea mondiale la prima parte dei capitoli conclusivi sia di Breaking Dawn che Harry Potter e i doni della morte. Benchè siano da più di un anno intero in cima alle classifiche di libri e film per ragazzi e adulti (soprattutto pubblico femminile) la critica si divide comunque in due: Perchè vederli? Perchè non vederli? Alla luce delle ultime novità in campo letterario con l’uscita l’8 giugno 2010 di La seconda breve vita di Bree Tanner, capitolo inedito di Eclipse e di un altro genere vampiresco Il diario di un vampiro - il risveglio di Lisa Jane Smith, mai pubblicati finora in Italia, noi ce lo facciamo raccontare qui sotto da un protagonista d’eccezione in una vera e propria Intervista, simulata, col vampiro.

Nome e professione? “Edward Cullen, giovane succhia sangue sexy in Twilight saga” Perchè racconti come quello di Harry Potter o Eclipse secondo te sono così adorati in tutto il mondo? Perchè come dico a Bella Swan tutto di noi personaggi fuori dal comune, o outsider vi attrae mortali. Il suono della nostra voce, il nostro aspetto e anche le nostre storie. Perchè cosa hanno di tanto speciale? Perchè trascinano dentro un mondo fantastico in pieno cinemascope. Draghi, grandi battaglie fra stregoni, magie, per lo meno per quel che riguarda Harry Potter e i doni della morte, mentre Twilight racconta un amore e una vita di tutti i giorni quasi impossibili realmente ma in cui ci vorremmo calare ogni tanto tutti o ritrovare. Perchè noi Cullen siamo la famiglia perfetta che in fondo chiunque da un lato vorrebbe o Silente e Hogwarts il professore e la scuola con cui e dove ci piacerebbe studiare e diplomarci.

Dunque Edward e Harry sono un po’ i gentiluomini del nuovo decennio che le ragazzine e anche le donne più adulte e mature desiderano ogni tanto al proprio fianco? Ma detto così non sa un po’ di minestra riscaldata? Forse si, forse no. D’accordo è troppo presto effettivamente per parlare di assoluto e indimenticabile cult oppure ma pure buttarsi a capofitto nella corrente opposta. La tensione emotiva e sessuale così ben raffigurata da Catherine Hardwicke nel primo film Twilight, in New Moon langue, priva di quella scintilla trasgressiva che dovrebbe crescere come un anticorpo negli anni, però non si può mai sapere nemmeno cosa riserva il futuro. La figura del vampiro vanta dopotutto una grossa tradizione alle spalle e in Twilight saga è stata ben rimodernata e poi a quanto si dice nel nostro ambiente anche Harry Potter e I Doni della Morte non scherza affatto. Sarà un film più ruvido rispetto all’Ordine della Fenice e anche molto più cardiopalma del Principe Mezzosangue. Harry, Hermione e Ronald, si allontanano di loro spontanea volontà da Hogwarts dopo la morte di Silente, in cerca dei restanti horcrux di Voldemort per distruggerli, così da uccidere il loro nemico per sempre una volta tornato mortale, ma si confrontano anche con la nuda e cruda realtà di tutti i giorni, affrontandola spesso senza l’aiuto della magia, come in definitiva dovrebbe essere se fossero persone normali. Ed è proprio questo che scatena la curiosità e il fascino nel pubblico. Bisogno ogni tanto per forza alterare i toni, non si può fare un film uguale pari, pari al precedente. I fan e non della saga si aspettano sempre qualcosa di nuovo. Un’ultimissima domanda. Dunque la fortuna di Twilight saga o di Harry Potter dipenderà in futuro da cosa sapranno fare i registi nelle prossime produzioni in uscita? E se doveste scegliere tra la Meyer e la Rowling voi chi votereste? A Hollywood spesso succede che un momento sei una star un secondo più tardi immondizia da gettare via. Per me la cosa importante non è tanto la bravura o meno di un regista ma saper azzeccare il momento giusto, la corrente ascendente dei gusti e della moda, cosa va per la maggiore in un certo periodo piuttosto che un altro e saperlo riproporre ogni tanto, ciclicamente, anche se sembra un brodo allungato. Se poi gli incassi di Breaking Dawn o Harry Potter e i doni della Morte parte I saranno in definitiva inferiori ai precedenti capitoli, c’è caso che entrambe le saghe verranno per forza di cose rimodulate nuovamente. Se invece continueranno ad aumentare arrivando a toccare il miliardo di dollari, allora saremmo davvero di fronte a un fenomeno esponenziale di difficile previsione. Per ora mi limito a ribadire che se molti critici sono scettici, i twilighters e gli Harry pottiani della serie non hanno dubbi, ai posteri l’ardua sentenza.

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Rubriche gli Sportivi

Sportland guarda al sociale di Matteo delvecchio as.sportland@libero.it

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Tra le varie iniziative portate avanti da Sportland nel periodo estivo, di particolare rilevanza sono quelle legate al mondo del sociale. In questo numero di Più, analizzeremo proprio tre di queste iniziative che si sono da poco concluse e che hanno spaziato su varie discipline sportive. Torneo di Calcio a 5, II Memorial Enzo Manuelli (Rosciano di Fano, 7-12 giugno): lo scopo era quello di ricordare un amico e l’obiettivo è stato centrato. Tanta la gente che per una settimana ha affollato il campo sportivo di Rosciano e che ha voluto, attraverso lo sport, tenere vivo il ricordo di Enzo, ex arbitro di calcio a 5 prematuramente scomparso. Otto le squadre partecipanti e vittoria che è andata ai baby di Ferramenta Due R che in finale hanno superato proprio la formazione rappresentante di Sportland. A rendere il torneo “speciale”, il fatto che il ricavato è stato devoluto in beneficenza in favore del progetto educativo Casa Famiglia “Non Temere” di Angelo Marcantognini, un progetto atto ad accogliere, con la formula dell’affidamento temporaneo, minori in stato di abbandono o disagio familiare dovuto essenzialmente a situazioni problematiche della famiglia di origine. Al termine delle premiazioni ricco buffet offerto da Amici di Rosciano che, al pari dell’Arci Rosciano

e di RoscianOratorio ha collaborato con Sportland all’organizzazione dell’evento. Torneo di beach tennis Under 18 (Fano, Bagni Arzilla, domenica 11 luglio): l’evento era già in programma, ma a renderlo ancora più bello ed interessante ci ha pensato l’associazione Il Piccolo Grande Alessandro, una onlus fanese nata da poco più di un anno che si occupa di organizzare tornei per i più piccoli con l’unico scopo di ricordare Alessandro, portato via alla famiglia da una malattia all’età di 7 anni. 38 i ragazzi che hanno dato vita al torneo (sponsorizzato dalle ditte Top Tel, Rakkettone e Unibind) e vinto da Giovanni Mele e Sara Ceccaroli su Enrico Radi ed Enrico Lampetti. Ma, a vincere, è stato senza dubbio lo sport e vedere tanti ragazzini in campo, alcuni dei quali piccolissimi, ripaga gli organizzatori di tutti gli sforzi. Torneo nazionale di beach volley non udenti (Fano, Bagni Arzilla, sabato 10 e domenica 11 luglio): Erano ben 12 le squadre, provenienti per lo più dalle provincie di Pesaro, Ancona e Perugia che hanno dato vita al 3x3 di beach volley organizzato dall’ASD Sordi Pesaro con la collaborazione di Sportland. La vittoria finale è andata alla squadra FANUM FORTUNAE composta da Cinzia Carloncini, Cristian Muccini e David Gabrielli.

Nelle foto: 1. Il gruppo dei giocatori non udenti partecipanti al Torneo 3x3 del 10-11 luglio 2010. 2. I Baby partecipanti al Torneo Under 18 di Beach Tennis 3. I rappresentanti delle associazioni Spotland e il piccolo grande Alessandro 4. Le squadre finaliste del Torneo di calcio A5

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Rubriche la Psicologa

Il linguaggio dell’abbigliamento di Silvia Tarsi psicologa@silviatarsi.it - tel. 347 9135489

Immaginando i lettori di PIU’ in questo periodo, chi sotto l’ombrellone, chi davanti una bella coppa di gelato, con vestiti colorati e estivi, ho pensato di allietarli con un articolo sulla moda intesa come strumento attraverso il quale la psiche della persona si esprime e comunica con l’esterno. Per la maggior parte degli autori, la principale motivazione a “decorarsi” deriverebbe anzitutto dalla necessità di imporsi sessualmente, facendo così dell’abbigliamento l’espressione di tutti quei contenuti culturali esprimenti il sesso, quali potere, ricchezza, autorità. Altri autori, di converso, affermano che il decorarsi voglia sopperire

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ad un senso di inferiorità, di inadeguatezza, che stia dunque a compensare una mancata accettazione di se stessi in genere e del proprio corpo in particolare. Altri ancora sostengono che si adorni per volontà di aggredire, per acquistare o mantenere una supremazia sugli altri. Il decorarsi in questo caso si è visto come un’arma per vincere, ridurre, mantenere a distanza, un’arma per umiliare l’altro mediante, a volte, la vistosità della decorazione, il suo splendore, la raffinatezza; a volte ancora mediante un’indifferenza e negligenza volute e ricercate di cui personaggi e mode di ieri e di oggi sono un esempio. La funzione decorativa dell’abbigliamento sembra essere quella primitiva e più importante, infatti il decorarsi è stato uno dei punti di partenza che ha condotto gli esseri umani a porsi in relazione con la propria psiche tramite il corpo, ornandolo, coprendolo, scoprendolo, alterandone la forma, il colore, la dimensione, basta pensare all’esisten-

za, presso popoli cosiddetti primitivi, di individui totalmente spogli di indumenti, mai però spogli di ornamenti. Le altre due motivazioni ad abbigliarsi che Flugel ha ampiamente trattato, sono la protezione e il pudore: tuttavia la funzione pudica dell’indumento, come quella climatica della protezione si sono consolidate soltanto col tempo, quando l’impulso a decorarsi con i più svariati ornamenti quali pitture, tatuaggi, monili naturali dapprima e artificiali poi, si era già manifestato ed affermato. Un’altra motivazione vede il fenomeno moda come un messaggio, un senso che chiaramente o in codice mette in relazione l’individuo con il mondo circostante. Questo segno è un linguaggio che obbedisce al bisogno di comunicare, di offrirsi ad una lettura insito nell’individuo il quale, attraverso l’insieme del suo abbigliamento, mira a farsi conoscere, decifrare.


Rubriche l’Avvocato

Siamo separati, ma continuiamo a litigare per i figli minori: che fare? di Nicolò Marcello Giammattei & Marcello Studio Legale Associato Corso Giacomo Matteotti, 122 _ 61032 Fano (PU) n.marcello@studiolegalemarcello.it tel. +39 0721 823515 cell. +39 335 6262028

Sin dalla udienza di comparizione dei coniugi avanti il Presidente del Tribunale - separazione o divorzio che sia - il Giudice detta alcune regole che i genitori devono seguire; tali regole sono ancor più pregnanti ove emesse nell’interesse dei figli comuni ancora minorenni. Almeno, così dovrebbe essere; spesso la animosità e la litigiosità tra i genitori prende il sopravvento ed allora bisogna fare qualcosa. La Legge n. 54 del 8 febbraio 2006 ha introdotto, nell’ordinamento processuale civile, l’art. 709 ter che prescrive che “per la soluzione delle controversie insorte tra i genitori in ordine all’esercizio della potestà genitoriale o delle modalità dell’affidamento” si possa ricorrere direttamente al Giudice della separazione (o del divorzio), che convocherà i genitori ed adotterà tutti “i provvedimenti opportuni”, potendo addirittura modificare i provvedimenti già emessi dal Presidente del Tribunale, sino al punto di emettere provvedimenti di chiara natura sanzionatoria nei confronti del genitore inadempiente.

L’art. 709 c.p.c. introduce un sistema sanzionatorio abbastanza dettagliato e così delineato: “In caso di gravi inadempienze o di atti che comunque arrechino pregiudizio al minore od ostacolino il corretto svolgimento delle modalità dell’affidamento, [il Giudice, n.d.r.] può modificare i provvedimenti in vigore e può, anche congiuntamente: 1) ammonire il genitore inadempiente; 2) disporre il risarcimento dei danni, a carico di uno dei genitori, nei confronti del minore; 3) disporre il risarcimento dei danni, a carico di uno dei genitori, nei confronti dell’altro; 4) condannare il genitore inadempiente al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria, da un minimo di 75 euro a un massimo di 5.000 euro a favore della Cassa delle ammende”. Mi permetto aggiungere che l’art. 155 quinquies, comma 2, del codice civile prescrive che “Ai figli maggiorenni portatori di handicap grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, si applicano integralmente le disposizioni previste in favore dei figli minori”; il che fa sì che le disposizioni dell’art. 709 ter c.p.c. si applichino anche ai genitori con figli maggiorenni portatori di handicap. L’istituto è di recente costruzione, pertanto sono ancora poche le pronunzie del Giudice di merito;

quasi nessuna del Giudice di legittimità. Ne scelgo due, di due diversi Tribunali Emiliani, che ritengo utile menzionare, seppur in modo succinto: - “[…] tra le controversie prese in considerazione dall’art. 709 c.p.c. rientrano anche quelle inerenti al mantenimento del minore a alla ripartizione del contributo tra genitori […] (nella specie, il giudice del merito […] ha sostenuto che la controversia tra le parti in ordine alla misura ed alle modalità di ripartizione delle spese straordinarie sostenute nell’interesse del figlio minore rientrava nella previsione dell’art. 709 ter c.p.c.)”; - “[...] l’omessa corresponsione del contributo di mantenimento in favore dei minori determina un vero e proprio danno non patrimoniale a carico degli stessi, da ritenersi presuntivamente esistente, stante la gravità dell’inadempienza e l’attentato che essa comporta ai diritti costituzionali della prole [...]”. L’istituto non è, e non deve essere, “la panacea di tutti i mali” che i litigi tra genitori creano ai figli minorenni, ma può essere un utile strumento per il Giudice che - se, correttamente e non strumentalmente, stimolato dalle parti - può risolvere in tempi rapidi quei problemi che, diversamente, troverebbero soluzione solo con lunghe e faticose trafile giudiziarie.

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Rubriche la Spadaccina

Un anno con Fanum Fortunae Scherma di Evelina Langella fanoscherma@libero.it_cell. 339 4326575

Un grandissimo grazie a:

Buona estate da tutti noi!!! Arrivederci a settembre!!!

Per informazioni: fanoscherma@libero.it www.fanoscherma.it cell: 339. 4326575

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Rubriche l’Erborista

Contro il caldo una bevande rinfrescante: l’infuso di menta, salvia e fragole di Filippo Carboni filippo@ilnautilus.biz

Lo abbiamo atteso a lungo e finalmente è arrivato il caldo… ma quando è troppo è troppo. Che possiamo fare quindi? Non ci resta che seguire i soliti accorgimenti: • Seguire una buona alimentazione a base di frutta e verdura, alimenti ricchi di acqua, vitamine, sali minerali. • Bere molta acqua anche per reintegrare i liquidi persi e tenerci quindi idratati. • Rinfrescare la propria abitazione cercando di tenere le tapparelle abbassate nelle ore più calde della giornata; eventualmente munirsi di un buon impianto di raffreddamento. • Prevenire il mal di gola estivo che è alquanto fastidioso e quindi coprirsi quando si passa da un ambiente molto caldo ad un ambiente con aria condizionata. • Indossare sempre un cappellino nelle ore più calde. • Evitare cibi fritti, insaccati, cibi piccanti e bevande alcoliche. Ma oltre a questi vecchi e sani rimedi propongo una tisana-cocktail molto efficace e rinfrescante... del tutto estiva!!! La menta in questo periodo si trova fresca mentre salvia e foglie di fragole in qualsiasi erboristeria. Provare per credere!!!!!! Consiglio sempre di consultare il proprio medico prima di assumere infusi. Questi consigli sono frutto di ricerche personali.

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L'infuso di menta salvia e fragole. Portare a ebollizione in mezzo litro di acqua 5 g. di foglie di menta fresca, 5 g. di foglie di salvia e 5 g. di foglie di fragole. Fare bollire per 10 minuti e filtrare. Fare raffreddare l'infuso e aggiungere del ghiaccio… bere preferibilmente prima di coricarsi.


Rubriche Vita diocesana

il Farmacista

Il Cardinale Bagnasco a Fano per San Paterniano

Auto e ipertensione arteriosa

di Don Giacomo Ruggeri (Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi)

di Rodolfo Colarizi rodolfocolarizi@hotmail.it

Come San Paterniano. Accolto in episcopio dal vescovo Armando Trasarti il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, ha voluto iniziare la sua visita alla città di Fano, sabato 10 luglio 2010, in occasione dei festeggiamenti del santo patrono Paterniano. Nel tragitto dall’Episcopio alla Basilica, percorso a piedi, ha potuto ammirare i lavori di restauro delle chiese di S. Antonio, S. Maria di piazza, della facciata della stessa basilica, grazie ai finanziamenti dell’otto per mille. Nell’omelia il presidente della Cei ha evidenziato come “la tradizione narra dell’eremita Paterniano che divenne vescovo su richiesta del popolo di Fano e guidò questa Chiesa per circa quarant’anni. La sua riluttanza a lasciare il suo ritiro di solitudine non fu piccola, ma in quella insistenza vide la volontà di Dio e si arrese. Divenne, così, un pastore secondo il cuore di Dio, rivelando una capacità di guida pastorale che incise profondamente nella comunità cristiana e nella storia di questa diocesi”. Rivolgendosi a presbiteri e diaconi presenti il card. Bagnasco, prendendo spunto dal profeta Ezechiele, ha ricordato come “i sacerdoti e i ministri ordinati siano segno sacramentale di Cristo, piccolo tappeto sull’uscio che conduce al pascolo delle anime, Gesù”. “Il profeta

- ha affermato il porporato - parla delle pecore disperse, randagie e senza guida. Siamo rinviati al nostro tempo nel quale la confusione delle idee, la riduzione della verità a opinione soggettiva portano non solo a incertezze e smarrimento, ma anche ad un relativismo dei comportamenti che spesso coincide con il cinismo etico, dove il criterio dell’agire non è il bene, ma il proprio vantaggio”. Il buon pastore. “Il buon pastore, dunque - ha proseguito il card. Bagnasco - deve lottare per il suo popolo e noi dobbiamo essere sentinelle vigilanti affinché venga annunciato il Vangelo nella sua integrità secondo il magistero autentico della Chiesa. Il buon pastore - ha ricordato citando l’omelia di papa Benedetto XVI in occasione della chiusura dell’anno sacerdotale - ha bisogno del bastone per le bestie selvatiche che vogliono irrompere tra il gregge. Anche la Chiesa deve utilizzare il bastone del pastore con il quale proteggere la fede contro i falsificatori ed essere, allo stesso tempo, vincastro che aiuti gli uomini a camminare su sentieri difficili e a seguire il Signore”. Il cardinale, soffermandosi in particolare sulla figura del presbitero, ha sottolineato come ai sacerdoti debbano essere chieste le cose di Dio, certi che la fede è amica dell’uomo, della sua intelligenza e della sua libertà.

L’ipertensione arteriosa è una malattia subdola che va spesso a braccetto con altre patologie, come diabete, obesità, cardiopatie. Visto che i soggetti colpiti sono profondamente inseriti nel mondo del lavoro e un italiano su sei viene coinvolto, è bene valutare alcuni suggerimenti relativi all’uso dell’automobile. Precisiamo subito che l’iperteso può utilizzare l’auto a patto che rispetti alcune precauzioni prima di iniziare un viaggio. Per esempio con la stessa cura con cui controlla la pressione delle gomme farebbe bene ad automonitorare anche la propria pressione arteriosa. Non deve mai interrompere la terapia antiipertensiva se non su precisa indicazione del medico. È consigliabile evitare percorsi troppo lunghi e stressanti, interrompere il percorso con soste frequenti, privilegiando le ore fresche e di scarsa viabilità. In linea di massima è fondamentale non cadere nella trappola di condizioni di rischio che possano esporre a variazioni improvvise della pressione arteriosa come lunghe code estive in autostrada o nel periodo invernale come il tentativo di montare le catene da neve. Lo stress, determinato dalla guida e dai fattori ambientali, in particolare la confusione e il rumore, possono influenzare l’iperteso quindi è opportuno guidare con distacco, in maniera rilassata anche se accorta, evitando sorpassi pericolosi e l’eccessiva velocità sempre per scongiurare gli sbalzi pressori, la cosiddetta “danza della pressione”. Sotto il profilo alimentare, in occasione di un lungo trasferimento, suggeriamo di optare per una dieta sobria e leggera, ma soprattutto va tenuto sotto controllo il sale, il cui consumo non dovrebbe superare i due grammi al giorno. A scopo orientativo segnaliamo i cibi più ricchi in sodio che, durante le soste, vanno centellinati: i cracker, i biscotti, i formaggi, il prosciutto, i frutti di mare. Attenzione anche al bicarbonato e al citrato. Al contrario gli alimenti più poveri di sodio che vanno privilegiati sono: la pasta, il riso, i piselli, l’insalata, la frutta, i pesci. Pertanto, come consiglia l’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Attention a votre tension!” e … buon viaggio.

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Rubriche l’Ortodontista

A chi affidare il sorriso dei nostri piccoli? di Laura Grigioni Specialista in ortodonzia e gnatologia - Socio ANDI via Sant’Andrea in Villis, 47 tel. +39 0721/885235 - 885169 laura-grigioni@libero.it

dentale e successivamente, se la mal occlusione si è già instaurata, attraverso l’ausilio di apparecchi mobili o fissi.

la dott.ssa Laura Grigioni

Eccoci finalmente ad un nuovo appuntamento con la rubrica del sorriso!! Nel precedente numero abbiamo parlato dell’ importanza di proteggere fin da bambini i denti dalle insidie delle carie attraverso sia una buona igiene orale, con l’uso di spazzolino e dentifricio, sia attraverso buone abitudini alimentari, quali una dieta ricca di calcio. Ma se da un lato queste piccole regole ci permettono di mantenere i denti dei nostri piccoli forti e sani dall’ altro non ci assicurano di ottenere e mantenere una bocca armonica e funzionale, con una masticazione corretta ed un sorriso estetico. Esistono infatti dei fattori ereditari (presi cioè dalla madre e dal padre) o delle abitudini errate del piccolo paziente che determinano l’istaurarsi di mal occlusioni e cioè di alterazioni ossee, della mascella e della mandibola, e di alterazioni dentali. Ma allora a chi si deve rivolgere un genitore per valutare se la chiusura, la masticazione e l’estetica del cavo orale del proprio bimbo sono corrette e se la sua crescita sta avvenendo nel modo giusto ? E’ proprio il dentista specialista in ortodonzia che ha il compito di curare la salute del nostro sorriso e di quello dei nostri bambini. L’ortodontista ha infatti lo scopo di favorire e di preservare la funzione e l’estetica della nostra bocca prima di tutto attraverso una diagnosi precoce di quei fattori che possono indurre il formarsi di una malocclusione

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Ma cosa sono le malocclusioni dentali? Malocclusione è un termine generico che può racchiudere diversi problemi. Può significare avere denti storti o mal posizionati, avere le ossa della bocca (mandibola o macellare) troppo piccoli o troppo grandi rispetto ai denti che dovranno contenere, o può infine indicare un rapporto non corretto tra l’arcate superiore e inferiore che quindi non consentono un ottimale masticazione. Perciò è chiaro come le mal occlusioni siano spesso la causa principale di problemi estetici quali un brutto sorriso o un viso non ben proporzionato, o di problemi dentali e gengivali proprio perchè il bimbo non è in grado di pulire correttamente i denti se troppo vicini e affollati tra loro. Ma possono anche determinare problematiche maggiori quali disturbi della fonetica, per cui il bimbo non riesce a pronunciare correttamente alcune parole, o disturbi articolari con la comparsa di rumori all’apertura o alla chiusura della bocca,o dolori dell’area testa-collo associati a mal di testa frequenti e|o dolori cervicali. Analizziamo allora quali sono le cause di una malocclusione e come un genitore può prevenirle? Le cause di una mal occlusione sono veramente numerose e sembrerà strano ma un buon punto di partenza per prevenirle è l’allattamento al seno. Per questo mi preme particolarmente sensibilizzare voi mamme sull’importanza di questo gesto non solo per le ben note diversità sul piano costitutivo del latte materno rispetto al latte artificiale, ma proprio per la capacita di tale pratica di indurre un miglior sviluppo della muscolatura masticatoria del neonato che viene infatti completamente attivata durante la suzione al seno. Questo non significa che l’allattamento artificiale porti auto-

maticamente alla comparsa di una malocclusione, ma rappresenta comunque un fattore di rischio importante. È inoltre fondamentale per un genitore tenere sotto controllo lo stato di salute di tonsille e adenoidi del proprio piccolo e valutare eventuali allergie in quanto una respirazione con la bocca e non con il naso è sicuramente una delle condizioni che più predispongono alle malocclusioni assieme anche a una deglutizione scorretta. Si parla infatti di deglutizione atipica, quando, dopo i tre anni, il bimbo durante la deglutizione invece di tenere la lingua all’interno della bocca, la spinge verso i denti anteriori che di conseguenza si aprono spostandosi piano piano in avanti. Altra causa frequente di mal occlusioni sono poi le abitudini viziate e cioè tutti quelli stili di vita del bambino che se protratti nel tempo alterano la forma e la posizione delle arcate e dei denti. Tra questi ricordiamo il succhiamento del dito e del ciuccio, mordicchiare il labbro inferiore, o oggetti quali unghie o penne. E’ chiara quindi l’importanza di un intervento precoce da parte dell’ ortodontista per limitare il protrarsi di questi gesti e per prevenire e correggere gli eventuali danni provocati. Infatti l’ortodontista è proprio nel bambino che può oltre che curare la malocclusione conclamata, soprattutto prevenire il formarsi della mal occlusione stessa o il suo aggravamento attraverso la correzione di abitudini viziate, deglutizione o respirazione errata, o intercettando precocemente tutte quelle alterazioni della crescita di mascella e mandibola o quelle alterazioni della posizione dei denti dovute ad esempio ad una mancanza di spazio . Ma qual’è l’età più utile per una prima visita dall’ortodontista? E’ fondamentale poter eseguire una diagnosi precoce del problema così che una volta individuato possa essere risolto il prima possibile con un trattamento di breve durata e dalla maggior efficacia e stabilità nel tempo. Per questo motivo l’età ideale per una prima visita ortodontica è intorno a i 5-6 anni quando la crescita delle strutture osse del bimbo non è ancora terminata e quindi lo specialista è ancora in grado di intervenire attraverso l’uso di apparecchi mobili cosa che sarebbe invece impossibile all’età di 14 anni quando ormai lo scheletro osseo è completamente formato. Infatti sul “bimbo adulto” (cioè a crescita ossea ultimata) e sull’adulto, l’ortodontista può intervenire solo sulla posizione dei denti attraverso un apparecchio fisso ma non più sulle strutture ossee impedendo quindi la correzione di alcuni tipi di mal occlusioni. Ma della differenza tra apparecchi mobili e fissi torneremo a parlare nel prossimo appuntamento. Ora non mi resta che salutarvi con il mio solito consiglio: sorridete!!!


Rubriche l’Otorino

Una diminuizione uditiva particolare: l’otosclerosi del dott. Giuseppe Migliori - Direttore U.O.C. Otorinolaringoiatrica di Fano bvsmig@tin.it - tel. 0721 882267

il dott. Giuseppe Migliori

staffa nella finestra ovale comporta una limitazione nella trasmissione del suono con un progressivo peggioramento uditivo dell’orecchio interessato (o di entrambe le orecchie se la malattia è bilaterale).

Il non sentire in modo adeguato le voci, le parole e non comprendere quindi l’oggetto della conversazione sia in casa che nei luoghi pubblici della quotidianità di ognuno di noi, è problema comune. Talmente comune che nell’immaginario collettivo si ha la tendenza a concentrare il problema “diminuizione uditiva” a pochi concetti: • è legata all’età; • c’è poco da fare. Non è realmente così. Sono molte le condizioni patologiche che possono determinare una diminuizione uditiva e sono molte quelle curabili o migliorabili con adeguati trattamenti farmacologici e/o chirurgici; l’otosclerosi può essere annoverata fra queste ultime. Nell’immaginario collettivo ma anche per una situazione di assonanza semantica, l’otosclerosi è l’equivalente dell’arteriosclerosi nell’orecchio. Eccettuato il sorriso che questa affermazione può far scaturire, siamo ben lontani dalla realtà. L’otosclerosi è una malattia congenita dell’orec-

chio a carattere autosomico dominante a penetranza incompleta (non è necessariamente presente in tutte le generazioni di una stessa famiglia); se solo un genitore è affetto dalla malattia, l’otosclerosi compare nei figli nel 25% dei casi; tale valore si raddoppia (50% dei casi) se entrambi i genitori sono otosclerotici. L’otosclerosi colpisce più frequentemente il sesso femminile (rapporto di 2:1) rispetto al sesso maschile, si accentua con la gravidanza, l’allattamento, la menopausa o in corso di terapie estrogeniche; è frequentemente bilaterale (colpisce entrambe le orecchie) e la diminuizione uditiva (associata o meno ad acufeni) si manifesta tra le seconda e la quarta decade di vita. È a tutti noto per reminescenze scolastiche che parte fondamentale del sistema di trasmissione del suono è rappresentato dal sistema ossiculare dell’orecchio medio (martello, incudine e staffa). La staffa si articola in una cavità detta “finestra ovale” e la preservazione del giuoco articolare è fondamentale per la trasmissione del suono a livello cocleare. L’otosclerosi va ad intaccare questa “articolazione” poiché si realizza una anomala formazione di osso sulla finestra ovale (nel 7090% dei casi a livello della parte anteriore della finestra ovale) nella zona di basculamento della staffa. Il minore e progressivo basculamento della

La otosclerosi monolaterale è clinicamente presente nel 10-15% dei casi ed è accompagnata da acufeni nel 35 – 85 % dei casi; in questa malattia gli acufeni sono rumori riferiti di tonalità grave simili al “getto di vapore” o ad una “cascata”. Il grado di diminuizione uditiva tipico dell’otosclerosi può peggiorare in modo imprevedibile e rendersi manifesto solamente quando è già presente un livello di circa 30-40 dB; comunque la malattia evolve in quattro stadi a cui corrispondono quattro quadri audiometrici diversi caratterizzati da un coinvolgimento lento ma irreversibile della componente cocleare (“nervosa”) dell’udito. Quando il paziente si rende conto di avere un problema uditivo e si reca dal suo Otorinolaringoiatra di fiducia, quest’ultimo ha tutti gli strumenti per poter formulare una diagnosi di otosclerosi e consigliare la terapia adeguata. La terapia dell’otosclerosi è chirurgica o protesica. Nella U.O.C. di Otorino dell’Ospedale di Fano pratichiamo con successo da moltissimi anni l’intervento di “stapedotomia” avendo introdotto recentemente in tale tecnica anche l’uso del laser CO2. L’intervento di microchirurgia richiede poche giorni di ricovero e consiste nel bypassare il blocco fra staffa e finestra ovale praticando un microscopico foro sulla platina della staffa ove viene allocato un piccolo pistone che permette nuovamente la trasmissione del suono ed il relativo recupero uditivo. Recupero uditivo importante che si ottiene nel 95% dei casi se si interviene precocemente; più aumentano gli stadi della malattia minore è la possibilità di recupero uditivo con l’intervento. La protesizzazione acustica è consigliata solamente ai pazienti che rifiutano l’intervento ma il suo uso non modifica l’evoluzione della malattia quindi rappresenta solamente un ausilio come in qualsiasi diminuizione uditiva.

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Rubriche il Promotore finanziario

Euro o non Euro di Ivan Goretti Banca Network investimenti _ p.zza XX settembre, 44 _ 61032 Fano (PU) tel. +39 0721 800688 fax +39 0721 802434 cell. +39 335 8253834 www.ivangoretti.it igoretti@ ivangoretti.it ivan.goretti@pf.bancanetwork.it

Verso la fine del XV secolo apparve in Germania il Tallero, una moneta d’argento coniata con il metallo estratto da una miniera boema. L’espansione del Sacro Romano Impero germanico ne assicurò la rapida diffusione in tutta Europa,tanto che il suo uso si estendeva dalle pianure dell’Abissinia alla penisola arabica. Carlo V la portò in Spagna, paese da cui il Tallero si diffuse diventando la moneta delle colonie inglesi e delle Americhe. Per quattrocento anni il Tallero regnò sul mondo intero. Oggi scomparso, ci ha lasciato il dollaro, che ritroviamo dalla Nuova Zelanda al Canada, e, più vicino a noi, il tallero sloveno, la moneta in corso in Slovenia prima che il paese entrasse a far parte dell’Uem. Sarebbe pensabile oggi che la forza e la stabilità economica dei nostri vicini d’oltre Reno siano tali da garantire la creazione durevole nel tempo di un Euro paragonabile al Tallero dei tempi passati? Non è ancora del tutto impossibile ma, a breve termine, piuttosto improbabile, tanto le condizioni necessarie alla sua stabilità non risultano al momento soddisfatte. Il piano di “salvataggio” da 750 miliardi di euro annunciato a inizio maggio dall’Unione europea con il sostegno del Fmi (di cui ancora non si conoscono le modalità di attuazione) in realtà concederà solo una breve tregua ai mercati e ai governi della zona Euro, e questo per almeno quattro motivi. 1. Le misure di austerità di bilancio adottate o annunciate sotto la pressione dei mercati e degli altri Stati membri dell’Unione. 2. Tali misure fanno nascere o accentuano la precarietà politica dei governi 3. Questo periodo ha rivelato la debole coesione intraeuropea. Da un lato i tedeschi sono e resteranno ostili ai piani di salvataggio dei paesi meno virtuosi. Dall’altro lato, all’interno della stessa Bce, i dissensi emersi tra Trichet da una parte, e Weber e Draghi dall'altra, sono per loro natura destabilizzanti e fanno dubitare della capacità delle autorità monetarie di mantenere un cap fisso, in un momento in cui, più che mai i tempi di risposta e la coesione nell'affrontare la situazione sono fondamentali. 4. Il rischio di contagio è attualmente sottovalutato. A tale riguardo,la situazione della Spagna pur non essendo paragonabile a quella di altri paesi europei (con un rapporto debito pubblico/Pil pari solamente al 53% a fine 2009) resta preoccupante. Dal punto di vista economico, il deficit di bilancio resta ancora ad oltre il 9% del Pil e il disavanzo estero (il secondo al mondo a livello nominale dopo gli Stati Uniti) ad oltre il 5% del Pil. Soprattutto, il peso del debito privato totale, a circa il 330% del Pil a fine 2009, evidenzia l’entità della bolla del credito di questo paese, relativamente virtuoso in termini di deficit fiscale sino alla crisi del 2008. Inoltre, questo dato sottolinea l’entità degli adeguamenti necessari. Le misure prese dal governo Zapatero in

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un contesto in cui la disoccupazione ammonta già al 20% sono sostenibili? Certo, i mercati emergenti così come quelli delle materie prime, indissociabili dalle prospettive di crescita dei paesi emergenti, sono stati nuovamente colpiti nel mese appena trascorso, ma non meno dei principali indici di borsa mondiali. Una flessione di circa il 10% nel mese per la maggior parte dei mercati in valute locali (ad eccezione del Dax tedesco). Tuttavia, come affermava con convinzione Churchill: «If you are going through hell, keep going» (se si sta attraversando l’inferno non è il caso di sostare). La prudenza tattica di cui abbiamo dato prova tanto nei mercati obbligazionari che in quelli azionari e valutari non altera le nostre convinzioni. Il contesto economico occidentale richiederà per un lungo periodo, delle politiche monetarie estremamente accomodanti. Il rallentamento delle economie interessate, fardello della crescita mondiale, permetterà alle economie emergenti di non applicare misure troppo restrittive per arrivare ad un livello di crescita soddisfacente che non generi tensioni inflazionistiche eccessive. In tale contesto la rivalutazione dei titoli in portafoglio dovrebbe permetterci di conseguire performance estremamente positive. Le valute. Nel corso del mese l’euro ha perso il 7,7% sul dollaro e oltre il 10% sullo yen, conformemente al nostro scenario economico. Dopo aver toccato nel corso del mese il minimo di 1,2140 dollari, l’euro chiude il periodo in rassegna a quota 1,2271. Questi minimi raggiunti equivalgono ad un recupero della metà del rialzo conseguito dall’euro sul dollaro tra il 2001 e il 2008. Una pausa su queste cifre è legittima.I partner commerciali dei paesi membri, soprattutto Stati Uniti e Cina, ne sono allarmati e quasi urtati. Ma questo ribasso è necessario per ridare ai vari Stati membri una competitività internazionale. I tassi. I tassi statunitensi sono scesi nel corso del mese in modo coerente. Da un lato,le prospettive di crescita dell’economia americana e mondiale mostrano un lieve regresso, dopo la pubblicazione degli ultimi dati economici. Dall’altro l’afflusso di capitali verso il dollaro genera una domanda di buoni del Tesoro ampiamente sufficiente a soddisfare la più che generosa offerta di emissioni di titoli di Stato. Così, a fine mese il tasso a due anni si è attestato allo 0,77% e quello del titolo decennale al 3,29%, rispettivamente in flessione di 19 e 37 punti base. Anche i tassi tedeschi hanno subito una flessione. L’effetto rifugio e il deterioramento delle prospettive di crescita hanno giocato a favore di questa distensione. Di conseguenza il due anni tedesco ha ceduto 26 pb nel corso del mese per attestarsi allo 0,51% a fine periodo. Il titolo decennale ha perso 36 pb a fine maggio al 2,66%.

Le azioni. Cosa dire dopo un ribasso così importante e condiviso dalla maggior parte degli indici di borsa mondiali? Le aziende sono, nel complesso e ad eccezione del settore finanziario europeo, in buono stato di salute. Stando così le cose le loro valutazioni sono interessanti, è un fatto innegabile. A parte che il contesto economico comporterà inevitabilmente prospettive di utili al ribasso, almeno per le aziende europee. Ma la cura di austerità imposta all’Europa non mancherà di ripercuotersi sulla crescita mondiale. Riteniamo che in tale contesto le economie emergenti potranno limitare le misure di inasprimento monetario già previste dai mercati. Abbiamo di conseguenza leggermente ridotto l’allocazione della nostra gestione globale ai titoli più esposti ai settori delle materie prime, mantenendo più che mai una sostanziale esposizione al tema della crescita interna dei paesi emergenti. Queste economie continueranno a fungere da principale propulsore di crescita. Inoltre, le finanze pubbliche di questi paesi sono sane. I mercati l’hanno capito: nel 2002, qualche mese prima dell’elezione del presidente Lula, l’avversione al rischio aveva respinto gli investitori provocando un ribasso dei titoli azionari ed obbligazionari brasiliani. L’elezione del successore di Lula è in programma per l’autunno e nonostante questo i mercati rimangono stabili, tanto reale è la certezza che la politica del suo successore sarà conforme a quella del presidente uscente e ai migliori standard internazionali di governance. Le Materie Prime. Nel corso del mese il prezzo al barile del greggio ha segnato un ribasso del 14%, a fronte di quasi il 19% di calo per l’indice dei servizi petroliferi in dollari. Sebbene il crollo delle quotazioni del greggio sia imputabile per gran parte al deterioramento delle prospettive di crescita dell’economia globale, il ribasso dei titoli dei servizi petroliferi è ovviamente direttamente connesso alla marea nera che sta invadendo le coste della Louisiana. L’amministrazione americana ha ordinato il blocco temporaneo dei progetti di trivellazione nel Golfo del Messico. Tuttavia, le nostre analisi nel settore corroborano il mantenimento della nostra esposizione al segmento. Il Golfo del Messico non è la principale area di crescita del settore, arrivando di gran lunga dietro le coste africane e il Brasile. Visti i livelli di valutazione raggiunti, questo segmento rappresenta ormai un’importante fonte di valore da cui intendiamo trarre beneficio nei prossimi mesi. Il settore aurifero ha contribuito positivamente alla performance della nostra gestione globale. L’indice composito dei titoli azionari del segmento ha perso “solo” il 2% a fronte di oltre l’8% per l'S&P 500 e di quasi il 10% per l’indice mondiale in dollari.


Rubriche il Commercialista

Pagamenti in contanti: il limite scende a 5.000,00 di Fabrizio Festini f.festini@eusebiassociati.it

Dallo scorso 31 maggio 2010 è sceso da 12.500,00 ad 5.000,00 il limite al di sotto del quale è ammessa la trasferibilità del denaro contante: tale novità ha una serie di implicazioni oltre che su tutti i rapporti commerciali eseguiti mediante pagamenti in contanti anche sull’emissione degli assegni bancari, postali e circolari, sui vaglia postali e cambiari e sui libretti di deposito bancari o postali al portatore. Al fine di adeguare l’Italia alle disposizioni comunitarie in merito alle limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore sono cambiate alcune disposizioni previste dal D.Lgs. n.231/07: • è introdotto il divieto di pagamento tramite denaro contante, libretto di deposito bancario o postale al portatore fra soggetti diversi per importi pari o superiori ad 5.000; • gli assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori ad 5.000 devono indicare il nome o la ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità.

di Fabrizio Festini f.festini@eusebiassociati.it

Studio Eusebi & Associati via Einaudi, 24_61032 Fano (PU)

tel. 0721 816511_fax 0721 816503 www.eusebiassociati.it

• i libretti di deposito bancari o postali al portatore dovranno avere un saldo inferiore ad 5.000. Se gli stessi sono esistenti alla data del 31 maggio 2010 sarà necessario entro il termine ultimo del 30 giugno 2011 procedere alla riduzione del saldo ad una somma inferiore ad 5.000; • è introdotto quale elemento di sospetto il ricorso frequente o ingiustificato ad operazioni in contante, anche se di importo non superiore ad 5.000; • è introdotto per gli intermediari finanziari, i professionisti, i revisori contabili e tutti i soggetti tenuti agli adempimenti antiriciclaggio un obbligo di astensione dal porre in essere rapporti continuativi, operazioni o prestazioni professionali nei confronti di società o enti collocati in Paesi a rischio (sarà approvata una nuova lista di paesi individuati dal Ministero dell’Economia in ragione del rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo).

Generalmente, dunque, devono ritenersi interessate dalle nuove norme una serie di operazioni frequenti nella pratica commerciale, qualora le stesse siano effettuate per importi superiori ad 5.000: • incasso o pagamento delle fatture in contanti; • movimentazioni di contante tra soci e società di persone o società a responsabilità limitata (finanziamento o distribuzione di utili); • transazioni infragruppo; • emissione di obbligazioni; • incasso o pagamento di caparre.

Aspetti sanzionatori Le nuove sanzioni incidono non solo sul soggetto che compie l’irregolarità, ma anche su chi, tenuto a comunicarle agli enti competenti, omette tale obbligo. In particolare, si segnala che chi viola la soglia di 5.000 relativamente alle movimentazioni di denaro contante ovvero omette di inserire la clausola di non trasferibilità o la ragione sociale del beneficiario di un assegno superiore ad 5.000 è assoggettato ad una sanzione che va dall’1% al 40% dell’importo trasferito, con una sanzione minima non inferiore ad 3.000. Nel caso di violazione con importo trasferito superiore ad 50.000 le sanzioni saranno quintuplicate. È fatta salva la possibilità di avvalersi dell’oblazione ai sensi dell’art.16 della L. n.689/81.

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Festival di Ferragosto

IL PROGRAMMA Venerdì 13 agosto Ore 07.00 esibizione di Yoga. Lezione gratuita che si terrà nella spiaggia libera Arzilla di Fano. info 334.6728111 Ore 16.00 spettacoli di magia per bambini, con la presenza di due maghi di micromagia, in collaborazione con il mago Claudio Gatti. Giornata dedicata a grandi e piccini.

Per tre giorni nella spiaggia Arzilla va in scena un evento “magico” Se pensate che la capacità di volare non sia una prerogativa umana allora non li avete mai visti. Si chiamano Sonics Meraviglia e sono l’unica compagnia di acrobati aerei in Italia. Si esibiscono appesi ad una autogru, da un’altezza di 2,5 metri. Saranno per la prima volta a Fano il 15 agosto, all’interno del nuovo “Festival di Ferragosto ” ideato da Filippo e Daniele Carboni di Carboni Arte Eventi nel lungomare Arzilla. Tre giorni, dal 13 al 15 agosto, dedicati ad incantesimi, sortilegi, stregonerie ma anche a mangiafuoco, trampolieri, uomini volanti. “Sarà un Festival che tratterà il tema della magia da 3 angolature diverse. Magia intesa come spettacolo e divertimento con maghi che faranno spettacoli di micro magia, artisti di strada, trampolieri, equilibristi, giocolieri e magia intesa come studio con convegni di ludologia, tenuti da studiosi del gioco del lotto, cartomanti, astrologi. Infine magia intesa come spiritualità con stage di Yoga, ed uno spettacolo di salsa, ballo dalle origini cubane che fu prodotta nei ghetti di New York abitati soprattutto da Portoricani. Una musica nata in quei luoghi, dove si viveva in grande povertà e dove solo la musica poteva mantenere magicamente unita la comunità”. Il momento clou della 3 giorni dedicata alla magia sarà il grande spettacolo di domenica 15 agosto, quando, nella spiaggia antistante allo Chalet del Mar verrà istallato un gigantesco palco in riva al mare di 10 metri x 10 metri, nel quale si esibiranno i Sonics Meraviglia, compagnia torinese composta da 10 elementi che si è esibita in India, a Dubai, a Miami, in Francia, Germania e Tunisia, alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Torino 2006, ed in diversi programmi televisivi, ultimo dei quali “Amici di Maria De Filippi”, nel 2009, durante la sigla per tutte le 11 puntate. A Fano porteranno la loro ultima creazione, “Meraviglia”. Un pianeta minuscolo sospeso nella spazio dei sospiri emozionali che ospita al suo interno 10 abitanti.

La storia è quella di un uomo qualunque a passeggio con un amico che incontrando la scia del pianeta viene attirato da una forza misteriosa che lo trasporta in un viaggio ricco di momenti folli e “meravigliosi”. La scenografia è caratterizzata da una macchina scenica di acciaio a forma di sfera con un diametro di 4 metri nel quale gli acrobati volteggiano sospesi nel vuoto. Il progetto Sonics è composto da Federica Liuzzo che cura anche le coreografie a terra, Irene Chiarle, Lucio Rizzi, Claudio Bertolino, che rappresentano il vero spirito di squadra insieme alla caparbietà manageriale di Fanzia Verlicchi e all'occhio vigile dell'architetto Massimiliano Porrato che progetta e certifica tutte le macchine sceniche. “Vi costringeranno a stare con il naso all’insù- spiega Carboni che li ha visti dal vivo e ne è rimasto talmente colpito da volerli portare a Fano ad ogni costo”. La peculiarità del Festival della magia è inoltre la sua data: dal 13 al 15 agosto, un periodo “morto” nella nostra realtà locale, nel quale coloro che decidono di restare in città hanno pochi eventi da vivere: “A ferragosto- commenta Carboni- si è costretti ad andare in Romagna o in altre città marchigiane per divertirsi. Ho deciso, per questo, di creare un festival nuovo, che riproporrò ogni anno con un tema diverso. Per dare la possibilità anche ai fanesi e a coloro che vengono dai paesi vicini di divertirsi senza doversi per forza spostare. Vorrei inoltre sottolineare come il Festival sia per tutte le età, sia per le famiglie con bambini che per i giovani e i giovanissimi”. L’evento ha il patrocinio del Comune di Fano-assessorato al Turismo, ed è in collaborazione con lo Chalet del Mar. “Vorrei ringraziare- conclude Carboni-tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’evento: Tomassoni Gru, Cooperativa Tre Ponti, Società Olympia di Cuccurano, Caffè VIII, Chalet del Mar e i media partner Officina Nuova, Cittaperta.it., Fano Tv e fanoinforma.it”.

Ore 19.00 ottavo convegno Nazionale di Ludologia. Interverrà Mario Ruggero direttore del settimanale nazionale “superlotto totoguida”. Ospite lo iettatore Don Mario Vitale Ore 21.00 A cena “col mago”. Esperti di lotto e cartomanzia esaudiranno tutte le vostre domande in una serata sotto le stelle accompagnata dalle note magichedi un pianoforte suonato dal Maestro Claudio Allegrezza. Prenotazione cena e info 0721-826995

Sabato 14 agosto Ore 16.00 direttamente dai locali più prestigiosi della riviera latina,la scuola di balli caraibici Kico’n Ritmo di Fano, animerà il pomeriggio con la hit parade dei più gettonati balli di gruppo del momento, con lancio di omaggi ai partecipanti. Ore 18.00 Intrattenimento con “i maghi di strada” Mangiafuoco, trampolieri, giocolieri… Ore 21.00 La cena delle Streghe in collaborazione con la procorinaldo (organizzatrice del note evento nazionale Halloween®). Durante la serata spettacolo con la corte dei miracoli (animazione a ritmo di tamburi) Ospite della serata Miss Strega d’Italia 2009 Un vero e proprio halloween estivo, un peccato mancare. Prenotazione cena e info 0721-826995

Domenica 15 agosto Ore 21.00 Gran Galà di Ferragosto con il famosissimo gruppo internazionale SONICS che si esibiranno nello spettacolo “MERAVIGLIA” . Quattordici acrobati danzeranno a “cielo aperto” appesi su una gru alta 25 metri. Colori… suoni… e danze terranno tutta la città con il naso all’ insù. Uno spettacolo unico sotto le stelle e con vista mare. Su prenotazione sarà possibile cenare e godersi lo spettacolo. Prenotazione cena e info 0721-826995

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anno 4 _ numero 22 _ luglio/agosto 2010 _ distribuzione gratuita

autorizzazione Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006

Periodico distribuito nelle province di

Pesaro e Ancona

A Ferragosto tra maghi e stregoni un’estate da paura!


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