Tesi Laurea Architettura delle Costruzioni Polimi - Gualtiero Mario Rulli

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GROWING UP Gualtiero Mario Rulli 795595

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INDICE Bilancio del processo formativo Laboratorio di Progettazione dell’Architettura di Interni Riprogetto di un edificio a New York

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:

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Koolhaas, Rem. Small, Medium, Large, Extra-large: Office for Metropolitan Architecture, Rem Koolhaas, and Bruce Mau. 2d ed. New York, N.Y.: Monacelli Press, 1998.

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Le Corbusier. Verso Una Architettura. Milano: Longanesi, 1973.

Laboratorio di Progettazione dell’Architettura 2 WPG Project

Laboratorio di Progettazione dell’Architettura 3 Sion Station

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Laboratorio di Progettazione Urbanistica /k^m/ /^p/

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Esperienza di Tirocinio

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Giangregorio. Saper Credere in Architettura: Quarantacinque Domande a Eduardo Souto De Moura. Napoli: CLEAN, 2002. Rogers, Richard. Richard Rogers 1978 - 1988. 3. Printing ed. Tokyo: U Publ., 1992.


BILANCIO DEL PROCESSO FORMATIVO

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Growing Up è una raccolta di progetti ed esperienze che descrive il mio percorso di crescita personale-professionale. Il materiale architettonico è organizzato seguendo la logica dimensionale: Small, Medium, Large, eXtraLarge. Non c’è una correlazione diretta tra i singoli progetti, se non quella del riconoscimento del percorso logico di colui che li ha pensati. Questo riconoscimento è avvenuto non sempre in modo preventivo e deliberato, ma anche “ex post”, come atto di consapevolezza, risultato di una riflessione indotta dal percorso di conoscenza intrapreso e (ri) osservato. Questo Portfolio, così come l’evoluzione accademica che cerca di descrivere, non è sicuramente esente da contraddizioni ed errori, ma, proprio per la sua natura di “iter”, non vuole nasconderli. “S, M, L, XL” presenta i progetti seguendo l’influenza che essi esercitano sull’ambiente in cui si trovano, e l’influenza che l’ambiente fisico e sociale su di essi ha prodotto. Questa suddivisione non vuole attribuire una graduazione, una gerarchizzazione di importanza ai progetti, ma stabilire l’intensità delle relazioni che ogni progetto crea anche, e forse soprattutto, con ciò che lo circonda. Penso che questo modo di distinguere concettualmente gli elaborati potrà essermi sempre utile e orientativo, per sviluppare i miei futuri progetti e dare forma alle idee che spero mai mi manchino.

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rappresenta la più piccola dimensione progettuale che esercita e subisce un’influenza, tuttavia prevalentemente limitata alla propria estensione e all’intorno più immediato. In questo senso la prospettiva è quella di una singola abitazione privata, che ha un effetto sull’ambiente, e ne riceve “impulsi”, soprattutto nell’ambito dei propri confini volumetrici e in ragione della sua immagine esteriore. Salvo alcuni progetti che hanno rivoluzionato il modo di concepire l’abitazione (Villa Savoye-Le Corbusier, Casa Farnsworth-Mies Van Der Rohe, Casa Kaufmann-Frank Lloyd Wright, ecc.), il progetto di un’architettura privata residenziale si relaziona fortemente con ciò che avviene al suo interno, non sempre e altrettanto intensamente con l’esterno. Nel mio caso si tratta della (ri)progettazione dell’interno di un edificio residenziale a New York. Pur diventando un residence, quindi dotandosi di una accessibilità nuova e più collettiva, l’edificio mantiene una forte caratteristica privata e non entra in relazione con il quartiere, anche per scelta.

“L’architettura ha come primo compito...quello di operare...la revisione degli elementi costitutivi della casa” Le Corbusier

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“Il luogo diventa bello se, dove prima c’era un problema, si crea un nuovo equilibrio” Eduardo Souto de Moura

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è l’insieme dei progetti architettonici il cui impatto si estende oltre i confini del privato, risente in modo più rilevante dell’influenza dell’intorno e inizia a tessere relazioni tra singoli elementi-edifici. In questi progetti solitamente si distinguono gli aspetti pubblici e privati, ciascuno predisposto a supporto e valorizzazione dell’altro. Questi progetti possono avere scale assolutamente diverse e quindi influenzare in maniera diversa l’ambiente. L’associazione a Medium è dovuta quindi alla media dimensione dell’ambiente influenzato e influenzante. È il caso di quei progetti che specificano in modo significativo il contesto urbano limitrofo, tuttavia questo sfondo è di estensione piuttosto ridotta (una piccola cittadina, una periferia, ecc.). Il mio progetto associato a questa sezione del portfolio prevede la valorizzazione del centro del Comune di Somma Lombardo, in Provincia di Varese, attraverso la costruzione di una biblioteca e di edifici destinati a residenze private, che comprendono tuttavia anche parti commerciali, e degli spazi pubblici che li connettono.


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raccoglie i progetti che hanno una forte influenza sul contesto, e da esso traggono intensi impulsi, ma questo contesto risulta essere comunque parte di un sistema più grande. Sono progetti che modificano una parte della città, senza tuttavia condizionarne la totalità. Ritengo abbia queste caratteristiche il mio progetto di un edificio ibrido (stazione, spazi commerciali, uffici, auditorium, hotel) nello slum di Dharavi a Mumbai. L’intento che mi ha mosso è stato quello di connettere questa zona con il contesto urbano e sociale, attraverso un edificio che potesse “catalizzare” le energie interne della zona. L’edificio infatti contiene al suo interno, in maniera concentrata, alcune funzioni che prima erano maggiormente disperse all’interno del quartiere, come, per esempio, un sistema di bagni pubblici cittadino. Inoltre l’edificio diventa esso stesso un’infrastruttura a servizio del contesto perché funge da stazione ferroviaria, ma anche da passaggio aereo tra due zone urbane separate sia dalla ferrovia sia da una strada ad alta velocità. Caratteristica del quartiere è la forte presenza di zone commerciali che vengono infatti riprese all’interno dell’edificio. L’utilizzo, per una parte del progetto, della tipologia a torre (con l’obiettivo di avere un landmark all’interno del quartiere), permette all’edificio di ospitare le funzioni di hotel e uffici, in modo da incrementare l’utilizzo dell’edificio stesso e di renderlo un nuovo centro urbano.

“Architecture is about public space held by buildings” Richard Rogers

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“Sometimes it is important to find out what the city is - instead of what it was, or what it should be” OMA

presenta i progetti che condizionano fortemente la città in cui si trovano. Sono progetti che vogliono rappresentare una vera e propria “strategia di intervento” per l’evoluzione della città o per la soluzione di problematiche urbane ricorrenti e di vasta scala, come aree dismesse, vuoti urbani, periferie centrali, ecc. Il progetto urbano si focalizza anzitutto sulla definizione della forma del vuoto come luogo-occasione principale per investigare il territorio urbano e intervenire su questo attraverso il progetto fisico degli spazi aperti, delle infrastrutture, del verde e in generale di tutti gli ambiti pubblici e collettivi. Il mio progetto che segue questi principi è quello per un’area di vuoto urbano nella città di Porto, in Portogallo. Questa zona è caratterizzata dalla presenza di una strada sopraelevata, al di sotto della quale si sono creati spazi vuoti, a ridosso di un pendio naturale che affaccia sul fiume Douro. Il progetto prevede la realizzazione di una piastra a livello della sopraelevata che permetta di declassare la strada a semplice percorso urbano, facilitando nel contempo l’espansione del quartiere verso il fiume. 05


A.A. 2012-2013, Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni, Prof. E.M. De Giorgi, M. Ugolini, A. Baglioni


S Riprogetto di un edificio a NY Anzitutto si è proceduto all’analisi dello “stato di fatto” dell’edificio, grazie a cui si sono compresi gli elementi principali. Trasparenza, flusso verticale e componenti scorrevoli per definire lo spazio sono gli elementi caratterizzanti della casa che si sviluppa intorno a un cuore di spazio aperto e luce che corre attraverso il centro dell’edificio. Successivamente si è potuto passare alla fase di riprogettazione. L’edificio, villa unifamigliare sviluppata su sei piani, è stata suddivisa in piccoli appartamenti gestiti come un residence di lusso. Al piano interrato le funzioni rimangono invariate, con piscina, palestra e Spa per gli ospiti. Al piano terra, oltre alla hall di ingresso con l’accettazione, sono state inserite le cucine del ristorante a servizio del residence, la grande sala ristoro e uno spazio relax. Al primo piano, originariamente a doppia al-

Manhattan, NY, USA

tezza, è stato aggiunto un mezzanino, che ha consentito di sviluppare due appartamenti di tipo duplex indipendenti. Ai piani secondo e terzo sono stati creati tre appartamenti simplex, indipendenti. Tutti gli appartamenti hanno almeno una camera matrimoniale, una cucina, un soggiorno e un bagno. Pur modificando la funzione stessa dell’edificio, si è cercato di mantenere alcuni degli elementi principali: il grande cono di luce centrale che, grazie alle scale sfalsate, attraversa tutto l’edificio divenendone perno fondante; il forte senso di verticalità e l’alternanza di spazi pubblici e privati si presentano anche all’interno dei singoli appartamenti. Il risultato è un edificio in cui la distinzione tra gli spazi privati è accentuata, ma tenuta insieme da elementi pubblici, di luce e spazi dello stare.

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Piano Interrato 0

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Piano Terra

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Piano Primo

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Piano Secondo

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Sezione Longitudinale

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A.A. 2013-2014, Laboratorio di Progettazione dell’Architettura 2, Prof. S. Rossi, F. Bruno, P. Pusceddu, M. Bruggi, E. Bonaria. WORKING GROUP: F. Coffano, L. Maccacaro, R. Mannini


WPG Project

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L’iter progettuale si divide in due fasi, la prima relativa ad un’analisi territoriale e storica della zona nord del Ticino, che si concentra in particolar modo su Somma Lombardo e i Comuni limitrofi. Fondamentali sono state osservazioni su ampia scala delle direttrici che definiscono, “regolano”, questo territorio, come la direzione delle campagne o le principali vie di collegamento già presenti ed individuabili nei secoli passati. In seguito ci si è soffermati sulla conformazione del nucleo originario di Somma Lombardo, al centro del quale è stato individuato il castello Visconteo, che si pone come fulcro della cittadina, nonché fulcro del progetto. La sua forma architettonica è impostata su uno schema cruciforme che crea un sistema di corti, schema ritrovabile in edifici più conosciuti quale ad esempio l’Ospedale Maggiore di Milano del Filarete. All’interno del castello è riconoscibile un percorso lineare: partendo dall’ingresso, posto nella zona a sud nel volume basso, si attraversano le due corti chiuse, tramite una successione di stanze, per poi arrivare ad un’uscita secondaria che si collegava al giardino all’italiana e al parco del castello. Questa direzione però, è stata interrotta nel corso degli anni, a causa dello sviluppo urbano. Un secondo percorso, ortogonale al primo, è stato individuato nel camminamento che portava dall’accesso secondario del parco del castello, riconoscibile dalla presenza di colonne monumentali, a Villa Melzi che, all’epoca

Somma Lombardo, Italia dei Visconti, ospitava un piccolo convento. Questi elementi sono stati tutti fondamentali per la fase progettuale: l’intento del gruppo di progettazione è stato quello di creare una sorta di “ampliamento” del castello, esterno alle mura ed indipendente da esso, andando a suddividere l’intero lotto in quattro porzioni diverse per tipologia e funzione degli edifici. Le due direzioni individuate in precedenza sono diventate dei percorsi che servono, oltre che a far da collegamento, a dare una netta distinzione alle quattro zone. A rendere unico questo progetto è il dislivello del terreno presente, che permette al castello di rimanere sopraelevato, motivo per il quale si è deciso di non costruire in altezza. Il primo settore è quello che aiuta ad arginare il dislivello presente tramite un muro di sostegno sorretto da contrafforti, a ridosso del quale è stato collocato un edificio pubblico; di fronte si apre una piazza, di quota ribassata per accentuare il percorso che dal castello porta al parco. Il muro è diventato un elemento fondamentale anche per la seconda area progettata, destinata ad abitazioni e residenze temporanee, dove però il muro non ha più una funzione di sostegno ma diventa elemento separatore ed ordinatore che si fonde con il pendio del parco creando un labile confine tra pubblico e privato. Un’ultima zona è stata destinata a bassa corte boscosa, accessibile dalla via che si ricollega a Villa Melzi.

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Logica di Progetto

Planivolumetrico 14

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Sezioni Urbane GG 15


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Pianta, Sezione e Prospetto Biblioteca

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Pianta, Sezioni e Prospetti Appartamento Tipo 17


A.A. 2014-2015, Laboratorio di Progettazione dell’Architettura 3, Prof. M. De Carli, A. Floris, D. Puccio, A. Ronchi. WORKING GROUP: N. Candiani, F. Coffano, L. Maccacaro


Sion Station

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La prima parte del lavoro è stata un’analisi dell’area di progetto: si è cercato di mettere in evidenza aspetti non solo tecnico-strutturali, ma anche sociali e culturali, che potessero aiutare e supportare le idee di intervento. Gli elementi principali sono stati i diversi flussi stradali (pedonali, di quartiere e ad alta percorrenza), il flusso destinato al verde pubblico e la differenziazione delle zone commerciali e pedonali; sono state poi individuate le aree più consolidate, che presentavano le preesistenze da mantenere. Il masterplan tiene uniti come differenti tessere di un mosaico tutte queste informazioni, andando ad aggiungere una serie di edifici studiati in modo da renderli il più possibile adeguati all’area di progetto. Sono state inoltre progettate delle soluzioni di edifici che potessero adattarsi all’autocostruzione, risultando ben inseriti nel contesto: agli abitanti viene fornita una struttura base con travi e pilastri in acciaio e solaio in lamiera grecata, mentre per la parte di tamponamento viene suggerita una soluzione con laterizi; le soluzioni di tamponamento rimangono a discrezione del singolo, anche per permettere una maggiore diversificazione dei prospetti urbani. Successivamente è stata scelta un’area di particolare interesse, quella a Nord del Dharavi. Essa si trova a stretto contatto con la foresta di mangrovie, che la circonda a nord e ad ovest. Inoltre a est si trova una grande rete ferroviaria ed un sistema stradale che isolano il quartiere dal resto di Mumbai e dal quartiere confinante di Sion. A sud l’area risulta separata dal Dharavi in ragione dell’esistenza di una grande strada ad alto flusso di traffico. La stazione di Sion risulta essere perciò un importante crocevia tra infrastrutture. Partendo dall’esigenza di connettere Dharavi al resto di

Quartiere Dharavi, Mumbai, India Mumbai, è stato realizzato un edificio a ponte atto a contenere al suo interno funzioni destinate alla comunità, che variano da una zona commerciale, alla stazione ferroviaria e ai bagni pubblici. E’ stata inoltre realizzata una torre, connessa direttamente alla stazione, che contiene al suo interno dei piani destinati ad uffici, un auditorium ed un hotel con annesso ristorante. La struttura è realizzata con travi e pilastri in acciaio, i tamponamenti sono in laterizi per il corpo stazione e in vetro per la torre, mentre il rivestimento complessivo dell’edificio è realizzato in lamiera stirata. Questo rivestimento è stato adottato per la sua capacità di schermatura solare, ma anche e soprattutto per l’uniformità che conferisce all’intero edificio, come una pelle che nasconde ciò che si trova al suo interno. L’involucro presenta degli squarci vetrati che creano, all’interno dell’edificio, zone molto luminose. Gli interni del corpo stazione, strutturati con sistemi di spazi a doppia altezza, oltre alle biglietterie e agli accessi ai binari, ospitano mutevoli spazi commerciali e vengono illuminati attraverso i grandi cavedi e i lucernari della copertura. Il tetto giardino presenta aree relax coperte e si pone come piazza sopraelevata ed elemento di continuità visiva con i sistemi di verde del quartiere. Nella torre sono presenti diversi piani-tipo per ciascuna delle funzioni ospitate: piani con camere standard e suite per l’hotel, piani con uffici aperti, misti e chiusi per la parte aziendale, e le differenti hall di ciascuna funzione. La distribuzione avviene tramite sistemi meccanici in tutto l’edificio, ma nei cavedi del corpo stazione sono state inserite delle rampe che fungono da passeggiata architettonica all’interno dell’edificio.

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Masterplan di Intervento 1:10000 ed edificio tipo 20


Planivolumetrico e Planimetria 1:200

Esploso assonometrico 21


Sezione Longitudinale 1:400

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Sezione Trasversale 1:400

Pianta, sezione, prospetto dettaglio tecnologico 1:30 23


A.A. 2014-2015, Laboratorio di Progettazione Urbanistica, Sez. C2, Prof. N. P. Russi, P. Bozzuto. WORKING GROUP: G.L. Brenta, F. Coffano


/k^m/ /^p/ Un’analisi su ampia scala della città di Porto, ha consentito di individuare, tra gli altri, un sistema di spazi pubblici entro cui si è scelto di collocare l’area di progetto. Il sistema è caratterizzato dalla presenza di una lunga strada urbana sopraelevata che va a connettere gli spazi destinati all’uso collettivo. L’area è stata scelta in quanto non è attualmente interessata dalla presenza di questi spazi pubblici. Come Up è un progetto che si basa, da un lato, sull’idea di reinserire questo pezzo di città all’interno del complessivo sistema di spazi pubblici rilevato, dall’altro, sulla volontà di andare a creare uno scenario urbano che completi la città in prospetto, di cui essa risulta mancante nella zona prescelta. Da un’analisi sui pieni e vuoti, è conseguita anzitutto la scelta di costruire spazi pubblici, alla stessa quota della strada e degli edifici esistenti circostanti. Lo spazio al di sotto della sopraelevata viene utilizzato come spazio di parcheggio interrato e funzioni collettive. Gli spazi aperti e chiusi che vengono a formarsi risultano caratterizzati da differenti funzioni. La sopraelevata viene trasformata in una strada urbana tramite

Quartiere Ribeira, Porto, Portogallo la successione di scenari, sia in pianta sia in prospetto che, contrapponendosi con la loro forma al profilo stradale, vanno ad annullarne la staticità. Viene inoltre creata una serie di collegamenti verticali a pendii e forme diverse, per consentire una permeabilità in tutte le direzioni del progetto. Esso prevede la costruzione di elementi con diverse altezze e funzioni, disposti in modo da creare spazi pubblici e collettivi. Gli elementi che diventano edifici hanno la caratteristica di essere molto permeabili al piano terra, livello cui vengono annesse funzioni pubbliche, mentre ai piani superiori vengono ospitate residenze per studenti. Infine si vanno ad inserire dei percorsi lungo il pendio per creare una promenade nel verde. Questo intervento vuole essere una spinta progettuale per l’espansione della città verso l’entroterra, in controtendenza con la più tipica e precedente espansione verso il mare, che ha creato zone di vuoto urbano e di “periferia” a ridosso del centro cittadino. Nella sua semplicità questo progetto può rappresentare una linea guida per progetti futuri.

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Carta delle Potenzialità e Logica di Progetto


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Pianta e Prospetto

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Sezioni Urbane 28

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bello giocare all’aperto

finalmente relax

cosa c’è li sotto?

rilassarsi guardando il fiume

che bella piazza

Assonometria 29



Cognome e Nome del tirocinante Rulli Gualtiero Mario

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

Matricola n. 795595

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

Luogo di effettuazione del tirocinio Via Metastasio 4, Varese

RELAZIONE TIROCINIO

Struttura: ..........................................

14/02/2015 Indirizzo:

................................................................ OBBLIGATORIO FACOLTATIVO ................................................................

POLITECNICO DI MILANO Piazza Leonardo da Vinci 32 20133 Milano CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

Tutor aziendale: Arch. Alessandra Bianchetti

Career Service - Stage

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

Da produrre su carta intestata e Periodo: dalalla15/12/2014 al far pervenire Struttura che ha gestito il tirocinio : Tipologia del tirocinio

Modello di Relazione conclusiva da compilare a cura del tutor aziendale

Descrizione analitica delle attività in cui il tirocinante è stato coinvolto: DATI ANAGRAFICI AZIENDA Digitalizzazione dei disegni su supporto cartaceo riguardanti la costruzione di un complesso Ragione di Architettura religioso Sociale: a PaimolStudio (Uganda) e di un locale pubblico a Varese.

Responsabile del tirocinio: Arch.per Alessandra Disegno di proposte progettuali interni di Bianchetti case private a Varese ed elementi architettonici di connessione all’interno di una cascina Dogliani Mario (CN). Cognome e Nome del tirocinante RulliaGualtiero Sopralluogo in un cantiere per la ristrutturazione e ampliamento di un edificio esistente nel comune Matricola n. 795595 di Casciago (Va). Luogo di effettuazione del tirocinio Via Metastasio 4, Varese Collaborazione studi preliminari di rilievo per un recupero ai fini abitativi abitativi di un Area / Funzioneagli aziendale di inserimento: Tirocinante

sottotettodal nel comune di Luvinate (Va). Periodo: 15/12/2014 al 14/02/2015 Partecipazione ad un incontro di approfondimento su tecnologie edilizie presso la sede Longhi Tipologia del tirocinio OBBLIGATORIO FACOLTATIVO

Group.aziendale: Arch. Alessandra Bianchetti Tutor

Descrizione analitica delle attività in cui ilhatirocinante è stato coinvolto: Risultati pratici conseguiti: Il tirocinante potuto confrontarsi con lo svolgimento della nostra Digitalizzazione dei disegni supporto cartaceo riguardanti la la costruzione di un(progettazione, complesso professione potendo vedere, su anche sul campo, i vari aspetti che compongono religioso a Paimol burocrazia, (Uganda) e cantiere, di un locale a Varese. approfondimento, enti,pubblico normative etc.), ha ampliato le proprie competenze

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

Area / Funzione aziendale di inserimento: Tirocinante

Disegno diricerche propostesulle progettuali interni da di proporre, case private Varese ed elementi architettonici svolgendo forme eper materiali ha aapprofondito le proprie conoscenzedisui

Giudizio sull'impegno e l'assiduità deldi tirocinante Negativo Collaborazione agli studi preliminari rilievo per un recupero ai finiPositivo abitativi abitativi di un Insuff. Suff. Buono Ottimo sottotetto nel comune di Luvinate (Va). Conoscenze teoriche: - di partenza Partecipazione ad un incontro di approfondimento su tecnologie edilizie presso la sede Longhi - acquisite Group. Abilità pratiche: - di partenza - acquisite

Titolo tavola

Tavola n°

VISTE-DETTAGLI

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Dott. Arch. ALESSANDRA BIANCH Via C. Battisti, 7 - 21100 Varese tel. fax 0332.288.433 Ordine Architetti Provincia di Varese P.iva 02541870123 C.F. BNC LSN 62D64 L682C

Titolo lavoro

Progetto scala interna per soppalco Richiedente

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

Sopralluogo in un cantiere per la ristrutturazione e ampliamento di un edificio esistente nel comune VALUTAZIONE di Casciago (Va). FINALE

Dott. Arch. ALESSANDRA BIANCHETTI Via C. Battisti, 7 - 21100 Varese tel. fax 0332.288.433 Ordine Architetti Provincia di Varese n.1472 P.iva 02541870123 C.F. BNC LSN 62D64 L682C

Alfredo Fraschini e Alessandra Fraschini Data Ottobre 2014

Data Ottobre 2014

Scala Grafica

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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

connessioneinformatici all’interno di di settore. una cascina a Dogliani (CN). programmi

Risultati pratici conseguiti: Il tirocinante della nostra Raggiungimento degli obiettivi prefissati ha potuto confrontarsi con loSisvolgimento No professione potendo vedere, anche sulconclusa campo, i vari aspetti che la compongono Giudizio complessivo sull'esperienza Positivo (progettazione, Negativo approfondimento, burocrazia, cantiere, enti, normative etc.), ha ampliato le proprie competenze Il tirocinante ha potuto constatare, pur nel breve periodo trascorso nell’ufficio, l’evoluzione di svolgendo ricerche forme e materiali da proporre, ha approfondito le proprie conoscenze sui alcuni lavori, con il sulle continuo intreccio tra l’esigenza di fornire il miglior servizio possibile al cliente in relazione informatici alle sue richieste e le continue problematiche che possono emergere a livello programmi di settore. amministrativo, dai fornitori e dal cantiere. In merito al lavoro svolto, si è richiesta attenzione e propositività avendo sempre, come obiettivo, il buon esito di un’esperienza formativa molto interessante. In generale, credo che per il tirocinante sia stata un’esperienza utile e positiva. Autorizzo il Servizio Stage di Ateneo del Politecnico di Milano al trattamento dei dati ai sensi del d.lgs. 196 del 2003 e successive modifiche ed integrazioni

Varese lì, ............................

________________________________________ Firma del tutor aziendale

Gualtiero Mario Rulli 795595 Coerenza tra tirocinio e Progetto Formativo Digitalizzazione dei disegni su supporto cartaceo riguardanti la costruzione di un complesso religioso a Paimol (Uganda) e di un locale pubblico ad uso bar a Varese. Elaborazione grafica di proposte progettuali per interni di case private a Varese ed elementi architettonici di connessione all’interno di una cascina a Dogliani (CN). Collaborazione agli studi preliminari di rilievo e successivi sopralluoghi presso un fabbricato oggetto di opere di ristrutturazione e ampliamento nel comune di Varese. Partecipazione ad un incontro di approfondimento su tecnologie edilizie presso la sede Longhi Group a Pedrengo (Bergamo).

Firma del Tirocinante ..…………………….

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DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE

(da compilare in uno dei casi di cui all’art. 46 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445) Il sottoscritto Gualtiero Mario Rulli nato a Varese il 24-02-1993 laureando presso l’Università Politecnico di Milano Corso di Studio Architettura delle Costruzioni consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, nonché della sanzione ulteriore prevista dall’art. 75 del citato D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, consistente nella decadenza dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, DICHIARO: che tutta la documentazione e gli atti che compongono il presente portfolio sono originali e frutto del lavoro personale svolto all’interno degli insegnamenti del Corso di Studio e delle esperienze esterne



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