Guidagolf 2017.2

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LUGLIO 2017 anno 2 . numero 2

TROFEO GUIDAGOLF Vinci la Finale Internazionale

ANTICA BADIA Un centro, un origine, un cuore che batte

GIORGIO RUGGERI di DONATELLA MURARO

I viaggi di Multigolf

Portogallo abu dhabi FORTE DI BARD STEVE MCCURRY. MOUNTAIN MEN.

ARGENTARIO GOLF

Ricerca del benessere nel rispetto dell’ambiente

Non avere paura di “sperimentare”

NON SOLO

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Un torneo che diverte

bizzarri golf cup Record di presenze 190 iscritti

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N. 2 LUGLIO 2017 anno 2 . numero 2

I viaggi di Multigolf

Portogallo abu dhabi

TROFEO GUIDAGOLF Vinci la Finale Internazionale

FORTE DI BARD STEVE MCCURRY. MOUNTAIN MEN.

Un centro, un origine, un cuore che batte

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ARGENTARIO GOLF

GIORGIO RUGGERI

Ricerca del benessere nel rispetto dell’ambiente

di DONATELLA MURARO

Non avere paura di “sperimentare”

NON SOLO

TORNEO CONAD TUTTO ESAURITO

GOLFSI’

Un torneo che diverte

TORNEO CONAD

A Montecatini tutto esaurito

bizzarri golf cup Record di presenze 190 iscritti

32 EVENTI

Bizzari Golf Cup, GolfSì, dal calcio al golf, mani d’oro e forza di volontà

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STEVE MCCURRY

ANTICA BADIA UN CUORE CHE BATTE

TROFEO GUIDAGOLF

©Steve McCurry, Monk at Jokhang Temple. Lhasa, Tibet, 2000

CAMPIONATO ASSOCIAZIONI GOLDEN LADY

50

74

Golf Jesolo, Parco di Roma, Continental Verbania

52 RESORT 72 LE REGOLE 104 78

FORTE DI BARD STEVE MCCURRY

DORMI

Chalet Valdotain

44

VILLA CAROLINA TAPPA BREEZE

98 CULTURA

Castello di Racconigi

66

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I viaggi di Guidagolf ✴✴✴✴

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Guidagolf EVENTI

GOLDEN LADY 14


XXIII Edizione

del CAMPIONATO NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI incorona al primo posto la nazionale ILGA 15


na doppia splendida cornice ha permesso di realizzare una manifestazione di grande successo: la prima dettata dai 120 giocatori in campo, in rappresentanza di dieci associazioni; la seconda, il Bogogno Golf Resort, sede permanente della manifestazione. Partiamo per dovere di ospitalità proprio da quest’ultimo. Il comprensorio di Bogogno offre sempre ai suoi ospiti ottimi servizi a 360°, per la parte sportiva due percorsi: Del Conte (dove si è disputata la gara) e Bonora, la cui manutenzione è sempre perfetta, con fairways ben disegnati e greens veloci, una segreteria coordinata dal Direttore Gianluigi Orecchioni e dal suo fidato Vice Tiziano Capello, abituata alla gestione di grandi appuntamenti golfistici (pochi giorni prima si è infatti disputato il il Vagliano Trophy, una gara importantissima a livello europeo, che ha visto affrontare la nazionale femminile dell’Europa contro quella inglese/ irlandese). Entrando invece nel dettaglio dell’albergo, il recente raddoppio, con l’inaugurazione delle nuova ala, permette di accontentare le numerose richieste di una clientela internazionale, che ha ormai inserito il Bogogno Golf Resort tra i suoi punti fissi, legati al turismo golfistico. Oltre alla piscina estiva già esistente, gli ospiti troveranno nella struttura anche la nuova palestra, attrezzata con i più professionali macchinari in partnership con l’azienda italiana Technogym, e a breve la SPA andrà a completare tutti i servizi alberghieri offerti. Per quanto riguarda invece la manifestazione, oltre alle già citate campionesse ILGA, sono scese in campo le seguen16

ti nazionali: i LIONS, campioni in carica 2016, gli ex campioni di AIBG (bancari) e PF GOLF (promotori finanziari), oltre alle squadre dei MEDICI Golfisti, AGIS (seniores), AGA (assicuratori), Golfisti GRANATA, per concludere con i soci del GOLFSI’ e del PORSCHE GREEN CLUB. Il Campionato, che viene organizzato e sponsorizzato da Multigolf (società torinese che si occupa di eventi nel golf dal lontano 1990) e che ha con il Bogogno Golf Resort un accordo dal 2010 per mantenere questo circolo come sede permanente dell’evento, vede crescere di anno in anno il numero dei partecipanti e vede all’orizzonte l’obiettivo di superare i 144 iscritti per spostare così la categoria Scratch e la prima sul percorso Bonora, mantenendo sul Del Conte la seconda e la terza categoria. Nel corso degli anni la manifestazione ha subito alcune piccole modifiche nel regolamento, prendendo spunto dai consigli che sono arrivati alla Multigolf dai vari rappresentanti delle Associazioni; così la terza categoria è stata agevolata nel gioco, passando dal medal allo stableford, alcuni soci in imbarazzo per dover sciogliere la nazionale per cui difendere i colori essendo soci in più associa zioni (quanti sono i Seniores che magari sono Lions o Assicuratori e Bancari che tifano Toro o sono proprietari di una Porsche etc.) hanno così potuto (con una limitazione di massimo due giocatori per nazionale) essere schierati per entrambe le Associazioni che frequentano tutto l’anno . Nei giorni pre gara una continua collaborazione tra la segreteria della Multigolf e le varie Associazioni ha permesso di sostituire o di inserire nuovi nominativi sino all’ultimo, per garantire a tutte le squadre presenti di schierarsi al meglio e proprio le campionesse ILGA, che avevano una squadra ridottissima, senza poter scartare alcun risultato, hanno potuto aumentare di due unità la loro formazione, grazie ad un attento controllo, che ha permesso di poter inserire in squadra due ILGA, schierate nelle squadre di Porsche e dei Seniores.


XXIII CAMPIONATO NAZIONALE ASSOCIAZIONI 1a squadra classificata ILGA 307 punti - Challenge 2017, coppa, medaglia oro 2a squadra classifica LIONS - 309 punti - Coppa, medaglia argento 3a squadra classificata AGA 315 punti - Coppa, medaglia bronzo 4a squadra classificata GOLFSI' - 319 punti 5a squadra classificata MEDICI - 320 punti 6a squadra classificata AIBG - 321 punti 7a squadra classificata AGIS - 322 punti 8a squadra classificata PORSCHE GREEN CLUB - 335 punti 9a squadra classificata PF GOLF - 344 punti 10a squadra classificata GOLFISTI GRANATA - 349 punti CLASSIFICA INDIVIDUALE 1° lordo assoluto: COPPINI MATTEO 2° lordo assoluto: TRISORIO MORENO 1° netto 1a cat.: AROSIO FRANCESCO 2° netto 1a cat.: FERRARI FRANCO 1° netto 2a cat.: RAVERA FLAVIO 2° netto 2a cat.: RIBONI GIORDANO 1° netto 3a cat.: FERENAZ VALTER 2° netto 3a cat.: MAI BUZZINI BRUNA 1° lady: PANZANI GIULIANA 1° senior: DI GAETA OTTAVIO Premi speciali: NEAREST TO THE PIN buca 2 : RODOLFO MAINOLI MARCO DALVAI ANNA STEFANA GIORDANO RIBONI NEAREST TO THE PIN buca 13 : SILVIA MORO DINO TARABINI FRANCO FERRARI PAOLO BORGHI DRIVING CONTEST buca 12: MATTEO COPPINI LORENZO LARCHER FULVIO CAMPARI FRANCO MIGLIORI DRIVING CONTEST buca 18: EDOARDO BORETTINI MASSIMO DALL’ARMELLINA CARLO SPALETTA TAVELLA GIOVANNI CAT BERRO

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SUL CA

Scatti su moment e tav premia

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AMPO

ul campo, ti di gioco volo azioni

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PREMIAZIONE Scatti della premiazione di fine giornata prima dell’aperitivo

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Accorgimento che non è poi servito, perché sono stati proprio questi due risultati a non essere conteggiati, ma che hanno permesso alle Ladies di avere una maggiore serenità prima della partenza della competizione. Il programma della giornata ha visto consegnare a tutti i giocatori durante la registrazione del mattino un ricco zainetto omaggio, oltre a numerose barrette energetiche e bustine di potassio e magnesio self-service da utilizzare per non avere cali di concentrazione durante la gara, al suonare delle sirene che hanno dato il via allo shot gun i giocatori distribuiti su tutto il percorso hanno iniziato a gareggiare. Pur con dodici doppie partenze il gioco è stato particolarmente fluido, tanto da girare intorno alle cinque ore per i giocatori partiti nelle buche più vicine, per arrivare alle cinque ore e trenta per coloro che terminando nelle buche più lontane hanno dovuto aggiungere circa venti minuti di camminata per il rientro. Lungo il percorso i partecipanti hanno trovato due buche con in palio i nearest to the pin e due buche con in palio i driving contest, con la particolarità che i premi erano offerti a tutto il team così, pur essendo avversari come Associazioni, in queste occasioni si è creato comunque uno spirito di squadra all’interno dei team di gioco, con grande festa tra il vincitore e i beneficiari durante la consegna dei premi. La parte più impegnativa per la segreteria e l’organizzazione è proprio al rientro dei giocatori, quando devono essere caricati in contemporanea tutti i risultati e poi successivamente inseriti nelle cartelle di ogni Associazione, andando ad eliminare i peggiori scores ed in ultimo confrontando i conteggi finali di tutti i team. Un’operazione lunga e delicata che viene controllata più volte prima di stilare la classifica 22

finale. In questo lasso di tempo tutti i giocatori, dopo una meritata doccia, si gratificano con un aperitivo al bar del club e iniziano a visualizzare i risultati singoli che appiano proiettati sui video, ipotizzando le prime classifiche delle squadre sino alle 19.30 quando, nel patio del circolo con il Monte Rosa a fare da sfondo, ha inizio la premiazione. Si parte come di consueto dai premi speciali, per passare poi alla gara singola e concludere con i premi a squadre, con medaglie e coppe per tutti i componenti delle tre squadre salite sul podio e la classica foto di rito che vede il passaggio di consegna del Challenge tra il Presidente dei Campioni in carica e il Rappresentante dei nuovi campioni. La giornata non poteva non terminare con tantissimi premi in estrazione offerti da: Relais San Maurizio, Bushnell, Ricola, Biscottificio Grondona e altri numerosi partner di Multigolf, a cui ha fatto seguito un rinfresco offerto a tutti i partecipanti. Conclusa questa bellissima edizione siamo già pronti a lavorare per il prossimo anno, dove cercheremo di offrirvi una XXIV edizione del Campionato Nazionale delle Associazioni ancora più ricca e interessante, da parte di tutte le compagini sarà invece importante, sin da subito, mettere in calendario la data di MERCOLEDÌ 4 LUGLIO 2018 , in modo tale da non avere impegni e poter essere presenti per cercare di strappare il Challenge appena conquistato dalle belle, brave e simpatiche campionesse dell’ILGA. sito: www.campionatoassociazionigolf.com


presented by

PROSSIMA EDIZIONE MERCOLEDI’ 4 LUGLIO 2018 23


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Guidagolf EVENTI

TORNEO CONAD

A MONTECATINI TUTTO ESAURITO 28


n’altra tappa con il pienone per il primo appuntamento toscano 2017 del Torneo Conad, che tornerà nuovamente in zona a settembre con la tappa alle Pavoniere. Sono stati oltre 160 i partecipanti che si sono sfidati sul percorso collinare del golf club Montecatini per conquistarsi i pass per la finale italiana di fine ottobre all’Ar-

gentario, a cui farà seguito la finale internazionale che si disputerà nella settimana dell’8 dicembre ad Abu Dhabi. Sin dal venerdì numerosi soci sono scesi in campo per provare le difficoltà del percorso, che si presentava in ottime condizioni, malgrado il gran caldo dei giorni precedenti, a dimostrazione di quanto sia l’impegno del nuovo management del circolo, che nel corso di questi due anni ha inserito con successo alcune figure

tra le sue fila, confermando gli storici (in segreteria, in campo e dal caddy master) e rivitalizzando la foresteria, dove si rivedono nuovamente i giocatori provenienti dal nord Europa, che frequentano il club grazie anche alla ottima nuova ristorazione, che punta sui piatti classici della cucina toscana.

partecipanti hanno potuto subito usufruire presso la tenda ospitalità di bevande fresche e piccola pasticceria, ritirando l’ormai famoso shopper Conad con i numerosi prodotti offerti dalle importanti aziende cosponsor della manifestazione. Le stesse aziende sono poi parte attiva durante la pre-

«Un’altra tappa con il pienone per il primo appuntamento toscano 2017 del Torneo Conad»

Il sabato hanno aperto la gara i primi giocatori presenti sul tee alle ore 07.00 mentre gli ultimi hanno “draivato” dopo le 14. Malgrado questi numeri di giocatori in campo, il gioco è filato via velocemente, anche grazie ad una leggera brezza che ha rinfrescato per tutto il giorno, facendo sentire sicuramente meno faticosi i saliscendi che caratterizzano questo percorso toscano. Al rientro dalla gara tutti i

miazione, affiancando i trofei messi in palio con i cesti, le confezioni regalo e i gift box offerti per i premi speciali (nearest to the pin e driving contest) e in estrazione tra tutti i presenti. Come di consueto la serata del Torneo Conad a Montecatini è terminata con una prelibata cena in terrazza, con musica dal vivo che ha scatenato i presenti in balli anni 60,70 e 80. Il circuito va ora in ferie, per tornare a settembre e ottobre con ancora sette gare di qualifica tra Lombardia, Sicilia, Toscana, Umbria e Lazio, appuntamenti da non perdere!!!

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PROGRAMMA ABU DABHI dal 4 al 10 dicembre 2017 La Finale del TORNEO CONAD ad Abu Dabhi con Multigolf. Il programma voli prevede: volo aereo a/r Roma Fiumicino-Abu Dhabi andata partenza Fiumicino il 4 dicembre alle ore 22.00 e arrivo ad Abu Dhabi alle 6.55 del 5 dicembre ritorno partenza Abu Dhabi il 10 dicembre alle ore 2.25 e arrivo in Italia alle ore 6.30 Franchigia bagaglio 20 kg Il programma generale prevede: volo aereo con Etihad, tasse aeroportuali; assicurazione medico bagaglio, trasporto sacca a/r; trasferimento a/r aeroporto/Hotel Yas Viceroy ; hotel in mezza pensione con cena a buffet; 3 giornate di golf; trasporto nei tre giorni di gara a/r; trasporto hotel/ spiaggia. Il programma giornaliero prevede: Lunedì 4 dicembre partenza ore 22 da Roma Fiumicino, pernottamento in volo. Martedì 5 dicembre arrivo in hotel verso le ore 08.00. Giornata libera con spiaggia a disposizione (raggiungibile con navetta) buffet e pernottamento. Mercoledì 6 dicembre primo giro di gara, mare, buffet e pernottamento. Giovedì 7 dicembre secondo giro di gara, mare, buffet e pernottamento. Venerdì 8 dicembre terzo giro di gara, mare, buffet e pernottamento.

Sabato 9 dicembre giornata libera, trasferimento in aeroporto e partenza alle ore 2.25 circa della domenica, pernottamento in volo, arrivo in Italia alle ore 06.20. Al termine delle giornate di gara e durante l’ultimo giorno sarà possibile organizzare privatamente escursioni a Dubai, visita al Ferrari World, safari con jeep sulle dune, etc. L’ultima giornata sarà inoltre possibile richiedere, se disponibile, con supplemento da saldare in loco, il check out pomeridiano. Prezzo : 2.150,00 euro Supplemento singola, se disponibile: 450,00 euro Quota non golfista: 1.650,00 euro Per gli eventuali accompagnatori e amici la tariffa potrebbe essere soggetta a possibili variazioni legate alla disponibilità dei voli, dell’hotel e del cambio della valuta locale. Se interessati è necessario chiedere la disponibilità e provvedere una volta avuta risposta positiva, al versamento di un acconto di 1.000 euro per bloccare tutti i servizi. L’acconto di 1.000 euro dovrà essere versato con bonifico all’agenzia Cercavacanze, inserendo come causale il proprio cognome, mettendo in copia segreteria@multigolf.it.

Per qualsiasi informazione tecnica sul viaggio i giocatori potranno contattare direttamente in agenzia il titolare il Sig. Danilo Tessore al numero 011.3803000.Per tutte le conferme e richieste Vi chiediamo di inviare comunicazione alla nostra segreteria (tel. 011.6821900 - segreteria@multigolf).


Guidagolf EVENTI

BIZZARRI GOLF CUP 32


Nella cornice del Golf Club di Perugia giocatori e amanti del golf si sono ritrovati per una tre giorni di sport, divertimento, agonismo e relax.

di Danilo Nardoni

14° EDIZIONE 33


COMUNICATO STAMPA Bizzarri Golf Cup 14/a edizione • 9/10/11 giugno 2017 • Golf Club Perugia Pierluigi Severa, da Fiuggi, vince la 14/a edizione della Bizzarri Golf Cup, l’evento golfistico per non professionisti che con 190 iscritti, record di presenze, si è confermato tra i più attesi e seguiti del Centro Italia. Nella cornice del Golf Club di Perugia giocatori e amanti del golf si sono ritrovati per una tre giorni di sport, divertimento, agonismo e relax. Molto partecipato anche il tour enogastronomico e culturale in Umbria, ideato per gli ospiti e gli accompagnatori del torneo, alla scoperta di una regione “green” PERUGIA – Tre bellissime giornate di sport, tra mazze e swing, buche e prati, bunker e green, hanno decretato il successo della 14/a edizione della Bizzarri Golf Cup. L’appuntamento sportivo, che dal 9 all’11 giugno scorsi si è confermato l’evento golfistico dilettantistico tra i più attesi e seguiti del Centro Italia, ha visto trionfare come vincitore assoluto Pierluigi Severa. Proveniente da Fiuggi, Severa ha stabilito anche il nuovo record del circuito. Il Golf Club di Perugia ancora una volta ha fatto da suggestiva cornice della Bizzarri Golf Cup, che con il record di 190 iscritti è stata un’occasione unica per i giocatori non professionisti e gli amanti del golf di esprimersi in amicizia e rivalità, tra sport e divertimento, agonismo e relax. Domenica 11 giugno al Golf Club di Santa Sabina, alla fine delle gare, si è svolta la premiazione del torneo ideato e organizzato per merito della passione per il golf di Marco Bizzarri, presidente della Bizzarri Srl di Foligno (azienda attiva nel campo dell’arredamento e forniture per supermercati) il quale ha voluto ringraziare tutti i partecipanti, i main sponsor (Connesi, Open Data, Coldiretti, Bizzarri Group) e il circolo del Golf Club di Santa Sabina. Anche il suo presidente, 34

Giuseppe Bellini, ha speso belle parole per la tre giorni: “Questo è un torneo meraviglioso – ha detto – uno dei più belli a livello nazionale per i non professionisti e ringrazio gli organizzatori per aver scelto ancora il nostro club”. La premiazione ha coinvolto, insieme al vincitore assoluto, anche chi ha primeggiato nella prima, seconda e terza categoria e nella Pro-Am con i maestri umbri, oltre a premi speciali e alla carriera. La Bizzarri Golf Cup è stata ricca di appuntamenti e non solo sportivi. Ha rappresentato infatti, prima di tutto, un incontro fra persone, aspettative ed esperienze, elementi che hanno permesso ai partecipanti che sono arrivati da tutt’Italia di praticare il golf, ma anche di scoprire una regione dal cuore “green”, come l’Umbria, ricca di storia, arte, tradizione ed eccellenze. All’evento sportivo si è quindi accompagnato, come ormai accade da dieci anni, un tour enogastronomico e culturale ideato per gli ospiti e gli accompagnatori di chi arriva in Umbria con il solo obiettivo del golf. Paesaggi, natura, città d’arte, prodotti tipici e tradizioni sono stati i protagonisti di visite turistiche guidate, volte alla conoscenza, alla valorizzazione e alla promozione del territorio in particolare di Todi e del Lago Trasimeno. La Bizzarri Golf Cup ha visto nel corso degli anni anche la presenza di prestigiosi campioni del mondo del golf, dall’italiano Costantino Rocca (ospite per ben cinque edizioni), agli spagnoli Juan Quirós Segura (presente in tre edizioni), Manuel Piñero e José Maria Cañizares, fino all’italiano Gregory Molteni. Per info: www.bizzarrigolfcup.it Tel. 0742 320590 – bgc@bizzarrisrl.com Ufficio stampa e comunicazione: Argilla Eventi e Comunicazione s.r.l.s Tel. 347 7304610 - info@argillaeventi.it


IN CAMPO In alto, il vincitore Pierluigi Severa con Marco Bizzarri In basso, alcuni giocatori

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Guidagolf EVENTI

GOLFSI’, DAL 1993 UN TORNEO CHE DIVERTE!!! 36


Apripista di tutti i tornei infrasettimanali, venne “inventato” da Lele e Marco, titolari della Multigolf, per due semplici motivi: in primo luogo perché già molto impegnati nei weekend con l’azienda nel seguire i tornei dei loro clienti (che per scelta professionale non giocavano); in secondo luogo perché venticinque anni fa i circoli nei giorni feriali erano tendenzialmente vuoti, con qualche giocatore a lezione e qualche fortunato/a che giocava su campi deserti, che sembravano quasi di proprietà dei fruitori. Allora, insieme ad alcuni circoli torinesi, si decise di provare a realizzare un torneo infrasettimanale, che ebbe un successo immediato in quanto novità, ma anche grazie al prezzo convenzionato di gara e green fee di 40/50 mila lire e grazie all’impegno di alcuni clienti di Multigolf, che parteciparono subito in qualità di sponsor, come non ricordare La Centrale del Latte di Torino, SAI Assicurazioni o Valtur, con i suoi viaggi in palio vinti per tre volte consecutive dal “regolarista” Piero Della Croce, un maestro del punteggio 36... e che oggi pur essendo tra i tesserati golfi 2017 ha rinviato la sua partecipazione alle gare nei mesi finali del circuito. Da allora sono passati veramente 37


FINALE Finale GolfSì Portogallo 2016

«La destinazione del 2017 sara’ sui campi di Abu Dhabi nella settimana del l’otto dicembre» tanti anni e, oggi, dopo un periodo di “sosta” dovuto all’entrata dell’euro e alla conversione immediata del prezzo, il GolfSì è tornato con una formula rivisitata e sempre in working progress, nel rispetto delle richieste degli oltre 250 tesserati che si sono associati negli ultimi anni. Oggi, con il pagamento della quota associativa di 99,00 euro, i tesserati usufruiscono di un calendario con oltre 50 gare nei circoli più prestigiosi tra Piemonte e Lombardia, con omaggi offerti ad ogni gara dai numerosi partner del torneo, per concorrere all’ambitissima finale internazionale. La destinazione del 2017 sara’ sui campi di Abu Dhabi nella settimana del l’otto dicembre, ma è ancora vivo il bellissimo ricordo di quella portoghese del 2016, dove i vincitori, ospiti di Multigolf e dei suoi partner, hanno giocato sui tre 38

campi del Quinta do Lago, tanto da indurre la Multigolf a organizzare un viaggio di fine settimana lungo in Algarve dal 15 al 19 novembre; per arrivare alla finale internazionale i giocatori dovranno sudarsi il pass in occasione della semifinale sul campo di Villa Carolina e successivamente al Bogogno Golf Resort, sede permanente della finale italiana del circuito. Il calendario estivo vede l’inserimento di alcune nuove tappe in Liguria e Sardegna per permettere ai nostri soci in vacanza di giocare sempre con prezzi convenzionati in campi come Sanremo, Is molas e Tanka a Villasimius . Aggiornamenti che potrete comunque trovare all’interno del sito golfsi.it nell’area dedicata al calendario


PROGRAMMA ABU DABHI dal 4 al 10 dicembre 2017 La Finale del CIRCUITO GOLFSI’ ad Abu Dabhi con Multigolf. Il programma voli prevede: volo aereo a/r Roma Fiumicino-Abu Dhabi andata partenza Fiumicino il 4 dicembre alle ore 22.00 e arrivo ad Abu Dhabi alle 6.55 del 5 dicembre ritorno partenza Abu Dhabi il 10 dicembre alle ore 2.25 e arrivo in Italia alle ore 6.30 Franchigia bagaglio 20 kg Il programma generale prevede: volo aereo con Etihad, tasse aeroportuali; assicurazione medico bagaglio, trasporto sacca a/r; trasferimento a/r aeroporto/Hotel Yas Viceroy ; hotel in mezza pensione con cena a buffet; 3 giornate di golf; trasporto nei tre giorni di gara a/r; trasporto hotel/spiaggia. Il programma giornaliero prevede: Lunedì 4 dicembre partenza ore 22 da Roma Fiumicino, pernottamento in volo. Martedì 5 dicembre arrivo in hotel verso le ore 08.00. Giornata libera con spiaggia a disposizione (raggiungibile con navetta) buffet e pernottamento. Mercoledì 6 dicembre primo giro di gara, mare, buffet e pernottamento. Giovedì 7 dicembre secondo giro di gara, mare, buffet e pernottamento. Venerdì 8 dicembre terzo giro di gara, mare, buffet e pernottamento. Sabato 9 dicembre giornata libera, trasferimento in aeroporto e partenza alle ore 2.25 circa della domenica, pernottamento in volo, arrivo in Italia alle ore 06.20.

Al termine delle giornate di gara e durante l’ultimo giorno sarà possibile organizzare privatamente escursioni a Dubai, visita al Ferrari World, safari con jeep sulle dune, etc. L’ultima giornata sarà inoltre possibile richiedere, se disponibile, con supplemento da saldare in loco, il check out pomeridiano. Prezzo: 2.150,00 euro Supplemento singola, se disponibile: 450,00 euro Quota non golfista: 1.650,00 euro Per gli eventuali accompagnatori e amici la tariffa potrebbe essere soggetta a possibili variazioni legate alla disponibilità dei voli, dell’hotel e del cambio della valuta locale. Se interessati è necessario chiedere la disponibilità e provvedere una volta avuta risposta positiva, al versamento di un acconto di 1.000 euro per bloccare tutti i servizi. L’acconto di 1.000 euro dovrà essere versato con bonifico all’agenzia Cercavacanze, inserendo come causale il proprio cognome, mettendo in copia segreteria@multigolf.it. Dati per bonifico acconto : CERCAVACANZE S.R.L. - C.so Trapani, 225 – 10141 - Torino COORDINATE BANCARIE: UNICREDITBANCA IBAN:IT 21 X 02008 01145 000040431805 CODICE SWIFT:UNCRITM194L

Per qualsiasi informazione tecnica sul viaggio i giocatori potranno contattare direttamente in agenzia il titolare il Sig. Danilo Tessore al numero 011.3803000.Per tutte le conferme e richieste Vi chiediamo di inviare comunicazione alla nostra segreteria (tel. 011.6821900 - segreteria@multigolf).


SUL GREEN Un po’ di storia del circuito.


VOLA IN PORTOGALLO CON MULTIGOLF dal 15 al 19 novembre 2017 Operativo voli Easy Jet Partenza mercoledì 15 novembre MILANO MXP 16.40 LISBONA 18.35 Ritorno domenica 19 novembre LISBONA 20.00 MILANO MXP 23.40 Pacchetto servizi: Sistemazione in camere doppie in BB dal 15 al 19 novembre Hotel Conrad Hilton at Quinta do Lago Programma: Mercoledì 15 novembre arrivo a Lisbona e trasferimento in Algarve - Hotel Conrad Hilton at Quinta do Lago. Sistemazione nelle camere riservate e pernottamento Giovedì 16 novembre prima colazione in Hotel, 1° giorno di gara, pernottamento Venerdì 17 novembre prima colazione in Hotel, 2° giorno di gara, pernottamento Sabato 18 novembre prima colazione in Hotel, 3° giorno di gara, pernottamento Domenica 19 novembre prima colazione in Hotel, mattinata libera, partenza per aeroporto di Lisbona nel tardo pomeriggio La quota comprende: • volo, • bagaglio a mano • sistemazione in camera doppia in b&b • 3 giorni di gara • transfert Lisbona/Algarve/Lisbona • assicurazione medico bagaglio • premi gara

NON SONO COMPRESI: • trasporto sacca (per chi non vuole portarsi la sacca conviene il noleggio); • bagaglio in stiva; • pranzi e cene; • i trasferimenti al golf. COSTO: tra 850 e 950 euro, in base ai campi che verranno inseriti nel programma sportivo SUPPLEMENTO SINGOLA: 240 euro Le prenotazioni andranno effettuate presso la segreteria di Multigolf, indicando i nominativi esatti per l’emissione dei biglietti e pagando a Cercavacanze l’acconto di 400 euro entro il 18 settembre, per poter bloccare tutti i servizi. Per ulteriori infomazioni potrete contattare: la nostra segreteria allo 011.6821900 o Danilo di Cercavacanze allo 011.3803000. Dati per bonifico acconto : CERCAVACANZE S.R.L. - C.so Trapani, 225 – 10141 - Torino COORDINATE BANCARIE: UNICREDITBANCA IBAN:IT 21 X 02008 01145 000040431805 CODICE SWIFT:UNCRITM194L


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freschezza e protezione

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Guidagolf EVENTI

AL RESORT VILLA CAROLINA NON SOLO GOLFISTI di Lele Vivalda Tutto esaurito l’hotel Villa Carolina Resort nel week end dal 19 al 21 maggio, quando due importanti appuntamenti hanno toccato la zona del basso alessandrino. Al Golf Club di Villa Carolina si disputava sul percorso La Marchesa il Torneo Conad Coppa Breeze, con in campo oltre ai padroni di casa altri giocatori provenienti dal torinese, dalla Sardegna e dalla Toscana; mentre il nuovo percorso Il Paradiso (ormai completamente integrato nella struttura del Resort) veniva lasciato disponibile per i clienti stranieri che alloggiavano in albergo. Il Resort invece, per una notte, è diventato il “Quartiere Generale” dell’ASTANA, ospitando la squadra ciclistica Kazaka presente al Giro d’Italia e che il giorno prima aveva disputato la tappa da Reggio Emilia a Tortona per rendere omaggio al mitico Fausto Coppi, nato nella zona tra Tortona e Novi Ligure. La squadra dell’ASTANA, ancora scossa per la tragica scomparsa del suo uomo di punta 44

e capitano per il Giro Michele Scarponi (per un incidente accaduto durante una seduta di allenamento) e che non ha voluto sostituire il corridore, presentandosi con soli otto componenti al via, ha monopolizzato le attenzioni degli ospiti del Resort, occupando tutti gli spazi con le “turchesi” vetture ammiraglie al seguito dei corridori e dei dirigenti e i giganteschi motorhome adibiti a cucina, lavanderia, sala massaggi, docce, etc. Una grande organizzazione al seguito di un grande evento. La squadra kakaza sarà presente anche aò Tour de France di luglio, dove ha schierato l’italiano Fabio Aru, che si è dovuto inchinare solo ad una fastidiosa bronchite che gli ha impedito l’attacco finale nelle mitiche tappe di montagna del Tour, ma che nei giorni migliori della gara, quando era ancora in ottima forma, gli ha permesso di strappare la “maglia gialla” al fortissimo Chris Froome.


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GUIDAGOLF

DDAL CALCIO AL GOLF La passione calcistica, primo sport in Italia come seguito di tifosi, non poteva che sfociare anche nel mondo del golf, dove sono diverse le Associazioni presenti, in rappresentanza delle più seguite tifoserie di calcio. Tra le prime ci furono le due squadre milanesi, con quella Rossonera che per diversi anni ha organizzato un circuito di grosso prestigio, che terminava con una finale italiana in Sardegna. Oggi le associazioni milanesi nel golf sono in una fase di transizione (mentre nel calcio con l'avvento dei capitali asiatici stanno lavorando molto bene nel calcio mercato )e non sono presenti con un calendario strutturato, ma sono attive con iniziative all'interno di alcuni circoli che organizzano le gare grazie alla passione calcistica e golfistica di alcuni soci. In attesa che ritornino (siamo certi che succederà a breve), rimangono tre le Associazioni ben strutturate, presenti con il loro calendario gare e con una segreteria organizzativa che le segue per tutte le iniziative: le più datate i Gol46

fisti Rossoblu e i Golfisti Blucerchiati, a cui da tre anni si è affiancata quella dei Golfisti Granata. Sommando i tre calendari vengono organizzate oltre 30 gare, con un'unica differenza, che le due squadre liguri si muovono esclusivamente nella propria regione, sconfinando nell’alessandrino, meta storica dei golfisti liguri, mentre i granata inseriscono in calendario anche la Liguria e la Sardegna nei periodi estivi, per offrire l'opportunità di giocare anche in vacanza ai propri associati. Ci auguriamo che le tre Associazioni possano a breve incontrarsi per un triangolare all'insegna della passione doppia per gli sport del calcio e del pallone e pensiamo che i circoli di margara o villa Carolina siano nella posizione geografica migliore per ospitare questa manifestazione in alternativa ci sarà sicuramente occasione all'interno della XXIV edizione del campionato delle associazioni che si disputerà a Bogogno mercoledi 4 luglio 2018.


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GUIDAGOLF

MANI D’ORO E FORZA DI VOLONTA’ di Lele Vivalda

Un matrimonio perfetto tra l'abilità chirurgica Nazionale di rugby e nell'hockey su ghiaccio e la caparbietà nel voler ritornare allo sport nel (sport dove i traumi e le contusioni sono all'ordine del giorno). più breve tempo possibile. I protagonisti di questa storia sono due tesserati del GolfSì uniti dall'amicizia e dalla fiducia di uno dei due, Massimo Pica (il paziente) nei confronti dell'altro Marco Patacchini (il chirurgo). Massimo, uno dei più affezionati tesserati del GolfSì, da sempre un grande sportivo che fa dell'impegno e della volontà la sua migliore dote, qualunque sia la manifestazione in cui si cimenti: il golf, lo sci, il nuoto o addirittura il terribile Endurance Trail "Tor de Geants", gara di 330 km, con 24000 mt di dislivello da percorrere entro le 150 ore, lungo le montagne della Valle D'Aosta in un'unica tappa.

Massimo, dopo essere già stato operato in passato al ginocchio, torna da Marco ad inizio anno e si trova a dover operare il tendine d’Achille, ormai prossimo alla rottura, viene deciso un intervento immediato nel mese di gennaio, che solitamente ha dei tempi di recupero particolarmente lunghi, ma anche questa volta i due insieme accorciano le tappe.

Marco conferma la sua abilità chirurgica e Massimo dal giorno dopo l'operazione inizia a scalpitare per la rieducazione, ovviamente non rispettando i tempi e facendo "arrabbiare " il suo medico. Come si conclude questa storia? Con Massimo Marco, direttore sanitario della Technos che a metà giugno torna in campo per dispuMedica di Saint-Christophe (AO), specialista tare la sua prima gara del GolfSì e Marco che lo in chirurgia ortopedica e traumatologia sport- guarda sorridente e soddisfatto..... iva, con una lunga esperienza al seguito della 48


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I Golf Club del Trofeo

partire dal 2014, primo a golf, edito da Multigolf, ormai la sua identitĂ , co quattro gare presso i circ I giocatori dovranno par do eventualmente a sost tutte le tappe presso il ci Per i golf club un modo frendo un torneo con fin la italiana, si disputa presso il Bogogno Golf R meta ormai ambita da tutti i golfisti italiani Bonora e il nuovo hotel con le sue 50 camere, fitness griffata Technogym. I finalisti, ospiti di Multigolf per la parte spo si contenderanno i posti in palio per la finale circuito, il GolfSĂŹ, sempre realizzato dalla nos Il trofeo Guidagolf con le sue oltre 50 gare, di Boves, Continental Verbania, Crema, Is Aren Moncalieri, Parco di Roma, Perugia e Sanrem che anche un golfista attento, non Socio di u di seguire richiedendo alle segreterie dei circ guata per tutte le quattro gare.

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o GUIDAGOLF

anno dell'uscita del prodotto editoriale Guidaè stato realizzato un circuito di gare, che ha on una formula che prevede un mini torneo di coli che collaborano con l'azienda torinese. rtecipare ad almeno tre gare su quattro, andantituire il peggior risultato nel caso giocassero ircolo. per fidelizzare ancora di più i propri soci, ofnale nazionale ed internazionale: la prima, quelResort, sede permanente di questo evento, una con i suoi due bellissimi percorsi Del Conte e , affiancate da una bellissima SPA e da una zona

ortiva (comprensiva di prova percorso e finale) e internazionale, che sarà abbinata ad un altro stra società. istribuite tra i circoli di: Argentario, Bogogno, nas, Is Molas, Jesolo, La Bagnaia, Le Pavoniere, mo, offre un calendario ricco di appuntamenti, uno dei campi in calendario, potrebbe decidere coli partecipanti una proposta economica ade-

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Guidagolf TROFEO

GOLF JESOLO, UN’OASI VERDE A POCHI PASSI DALLA SPIAGGIA Il Golf Jesolo è situato nella zona del Lido di Jesolo, immerso nella natura verdeggiante del percorso di gioco: green e fairway fanno da cornice a un ambiente elegante e curato, un vero paradiso naturale, perfetto anche per chi non è golfista. Un luogo ideale per prendersi una pausa nella tranquillità del verde, a due passi dal mare, lontano dal rumore cittadino.

completa di strutture e tracciati per giocatori di ogni livello, perfettamente integrati nella dolcezza del paesaggio lagunare e piacevolmente attraversati dalla brezza marina. 18 buche di campionato più 2 buche executive, green grandi e fairway molto larghi permettono di portare a termine il percorso senza troppe difficoltà. I numerosi ostacoli d’acqua e le dune sabbiose arricchiscono la bellezza del paesaggio e innalzano la difficoltà tecnica, per dare soddisfazione anche i giocatori più esperti. Grazie al terreno particolarmente drenante, si gioca tutto l’anno.

Gli architetti Gian Paolo Mar e Marco Croze hanno dato vita a un progetto di alta classe che valorizza un’intera area di 900 mila mq, ponendosi come obiettivo la perfetta La Club House è dotata di tutti i servizi: prosincronia tra Golf e Benessere. Un’offerta shop, bar, ristorante con terrazza, sala tv e 52


spogliatoi e aree comuni in cui è possibile rilassata e agiata a due passi dal green. rilassarsi e conversare. Putting green, pitching green e driving range con postazioni coperte STRUTTURE: club house, driving range, proshop, bar, ristorante, pitching green, putting completano l’area di gioco. green, foresteria Per chi desidera prolungare la permanenza in un territorio ricco di proposte naturalistiche SERVIZI: segreteria, spogliatoi, parcheggio, ed enogastronomiche sono a disposizione caddie master, deposito sacche, noleggio golf i 12 appartamenti bilocali della foresteria, cart, carrelli elettrici e manuali. la Jesolo Golf House: vista sul green, design COME RAGGIUNGERE IL GOLF: da Milano o moderno, confortevole e funzionale, l’ideale Brennero: autostrada A4, dopo tangenziale per completare la propria esperienza golfistica. Mestre, uscita direzione aeroporto TesseraUn elegante complesso dove si uniscono gli Jesolo, proseguire in direzione Lido (zona standard più evoluti dell’abitare contemporaneo Ovest). e una totale fusione con la natura, fra verde, Da Tarvisio Udine Trieste: autostrada A4 uscita sole e mare. Ogni appartamento dispone di Noventa di Piave, proseguire direzione Lido una zona giorno arredata con classe, dotata di (zona Ovest). angolo cottura e divano letto, un’ampia camera matrimoniale affacciata sul campo da golf e un confortevole bagno, per una permanenza Scopri il Golf Jesolo su www.golfclubjesolo.it 53


Guidagolf TROFEO

Parco di Roma Golf & Country Club Connubio unico di golf & bellezza paesaggistica nella cittĂ eterna.

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el 1999, fra le colline della campagna romana e a soli 10 minuti dal centro di Roma, uno dei più famosi architetti statunitensi, P. B. Dye, ha realizzato il suo primo campo da golf europeo: il Parco di Roma Golf & Country Club. Attualmente una delle realtà più conosciute e apprezzate del panorama golfistico internazionale. Il percorso di diciotto buche – par 72, unitamente al campo pratica (che conta 50 postazioni scoperte e 15 coperte), si colloca nella zona Nord della Capitale, tra la via Cassia e la via Flaminia. Estendendosi in una cornice ricca di bellezze archeologiche ed ambientali immersa nella tranquillità della campagna romana. Nel susseguirsi delle buche, la vista dei siti archeologici e la cupola di San Pietro che appare all’orizzonte creano

sensazioni indimenticabili per gli appassionati golfisti. In questo modo, ogni esperienza sul green risulta unica. Al tempo stesso, però, professionisti,amateurse neofiti hanno la possibilità di affinare la propria tecnica. Ogni buca è infatti diversa dalle altre: alcune sono caratterizzate da bunkers di sabbia bianca, a prima vista molto impegnative anche per i golfisti più esperti; altre, al contrario, si presentano con ampi fairways per giocare in tranquillità. Il percorso del Parco di Roma rispetta tutti i giocatori che fanno della tecnica e della tattica il proprio punto di forza. È sempre richiesta la massima precisione con i ferri lunghi ed una grande concentrazione per i colpi intorno ai greens.

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ADVERTISER Guidagolf TROFEO

CONTINENTAL CAMPING VILLAGE & GOLF

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Vi aspettano un parco acquatico di 1200mq, un parco giochi, una spiaggia sabbiosa e un team di animazione con Mini Club, pronto ad intrattenere le vostre giornate con attivitĂ diurne e serali

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l Continental Camping Village & Golf situato sulle rive del cristallino Lago di Mergozzo, è la soluzione ideale per chi è alla ricerca di una location che coniughi il gioco del golf ed una vacanza all’aria aperta con la famiglia. Grazie alla sua posizione strategica è facilmente raggiungibile sia in auto (percorrendo l’Autostrada A26), che in treno dalla vicinissima stazione ferroviaria di Verbania-Pallanza, con servizio navetta gratuito (su prenotazione). Nato nel 1996 su iniziativa di un gruppo di golfisti appassionati, il Golf Continental Verbania è diventato negli anni, punto di riferimento per i giocatori residenti in provincia e per i turisti, soprattutto stranieri, che frequentano il

Lago Maggiore. Il campo grazie alla sua conformazione pianeggiante risulta poco faticoso, ma allo stesso tempo vario ed interessante nel gioco per i suoi laghetti interni e le diverse varietà di piante ed arbusti. Il Campo principale, denominato “Mergozzo” si articola su 9 buche con doppie partenze Par 68, mentre il percorso Executive su 9 buche Par 27, dà anche la possibilità di giocare a Footgolf. L’area di pratica dispone di 24 postazioni, delle quali 6 coperte, Putting Green e Pitching Green & Bunker. Grazie alla sua posizione ed al clima mite, il Circolo può vantare un’apertura annuale, con il solo Mercoledì di chiusura nei mesi invernali (da Ottobre a Marzo).

«IDEALE PER CHI È ALLA RICERCA DI UNA LOCATION CHE CONIUGHI

IL GIOCO DEL GOLF ED UNA VACANZA ALL’ARIA APERTA CON LA FAMIGLIA»

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Con il cambio di gestione, avvenuto il 1° Ottobre 2016, il Circolo cerca di migliorarsi per offrire un servizio più completo ed attento, specialmente ai giovani e ai golfisti neofiti. Le competizioni 18 buche si tengono ogni Domenica e saltuariamente anche al Sabato, mentre le gare 9 buche si svolgono ogni Martedì pomeriggio dal mese di Aprile ad Ottobre. Il Continental Camping Village, collegato direttamente al Circolo, oltre ad offrire ai golfisti il servizio ristorante, pizzeria e bar, propone diverse tipologie di alloggio: dalle più confortevoli case mobili che possono ospitare fino ad un massino di 6/7 persone, agli appartamenti in muratura: monolocali, bilocali e trilocali (anche fronte Lago). Per gli amanti della natura piazzole per tende, camper e roulotte. All’interno della struttura vi aspettano un parco acquatico di 1200mq, un parco giochi, una spiaggia sabbiosa e un team di animazione con Mini Club, pronto ad intrattenere le vo-

stre giornate con attività diurne e serali. Se desiderate andare alla scoperta del territorio e provare altri emozionanti sport, l’Info Point è a vostra completa disposizione, per consigliarvi e mettervi in contatto con le migliori guide ed istruttori della zona. Decidendo di pernottare presso la nostra struttura, potrete usufruire di prezzi agevolati sui Green Fee e su alcuni noleggi presso il Golf Club. Per info e prenotazioni non esitate a contattarci! Golf Continental Verbania Via 42 Martiri – Fondotoce di Verbania info@golfcontinentalverbania.it Tel. 0323/80800 Continental Camping Village Via 42 Martiri, 156 – Fondotoce di Verbania info@campingcontinental.com Tel. 0323/496300 59


Guidagolf RESORT

ARGENTARIO GOLF RESORT***** & SPA La filosofia dell’Argentario Resort, membro del gruppo Design Hotels™, è nata dalla ricerca del benessere nel rispetto dell’ambiente: tutto si sviluppa intorno a questi concetti.

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e a cavallo.

Argentario Golf Resort & Spa si trova a Porto Ercole, nella Maremma Toscana. È un resort 5 stelle con camere di design, un campo da golf da 18 buche e un centro benessere di 2700 m2. Il resort, eco-friendly, è composto da 73 camere, tutte concepite dall’interior designer Andrea Fogli e dotate di terrazze con vista panoramica sul campo da golf, sulla laguna di Orbetello o su Monte Argentario. le camere sono decorate individualmente a seconda della tipologia, con stili che variano dal moderno-contemporaneo, al classico, allo spirito più eclettico con arredi vintage. Il Resort offre anche il Locker Cottage, una villa esclusiva e indipendente di 220 m² votata al relax e al benessere, con interni caldi e accoglienti che rivoluzionano l’idea di country house toscana con un tocco glamour ed eclettico. Il progetto immobiliare Argentario Golf Residences consiste di una collezione esclusiva di ville su misura che sono perfettamente integrate nel paesaggio naturale. I proprietari beneficiano di una serie di comfort e servizi, tra cui servizio di sicurezza 24 ore al giorno, gestione della proprietà e concierge personale. www.argentariogolfresidences.com

Il design Una filosofia eco-consapevole e una meticolosa ricerca di materiali e arredi contemporanei: queste sono le idee di una nuova visione della Maremma Toscana. Simbolo di questa identità all'Argentario Resort è l’imponente atrio d’ingresso, dove i colori intensi del cielo e della vegetazione circostante vengono valorizzati da enormi vetrate in contrasto coi pavimenti in pietra tabarca, i banchi arcuati in plexiglass e rovere della reception e gli elementi strutturali in nero opaco. La struttura è a forma di libellula con una facciata di pietra calcarea ed all’interno l’interior designer Andrea Fogli crea uno stile contemporaneo con accenni retrò e stravaganti lontani dalla tradizione locale. Le camere esprimono una personalità individuale e dal design sofisticato e confortevole, dal minimalismo in stile galleria d’arte contemporanea allo spirito più glamour e metropolitano con cromature e vasche in pietra.

Location A solo 1 ora e 30 minuti dall’Aeroporto internazionale di Roma, l’Argentario Golf Resort & Spa a Porto Ercole è circondato da boschi di sugheri e ulivi centenari. Il resort ha una posizione strategica per coloro che vogliono scoprire un lato esclusivo ed unico della Maremma e della Toscana. Tra le principali attrazioni a breve distanza: Siena, Firenze, i pittoreschi paesini di Pitigliano, Magliano, Sovana e Manciano, le isole di Giglio e Giannutri, il ParTra le attività organizzate dal re- co Naturale della Maremma, gli sort su misura per gli ospiti e i uliveti e le vigne di Monte Argengruppi: corsi di degustazione e di tario e Capalbio. cucina, transfer, itinerari ciclo- Distanze turistici, escursioni in barca • Roma Fiumicino 140km Tem62


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All’Argentario Golf Club troverete un team di professionisti altamente qualificato e specializzato, con una grande esperienza nell’insegnamento a giocatori di ogni livello. Tra questi Emanuele Canonica, vincitore della Johnnie Walker Championship at Gleneagles (2005).

Le 18 buche championship disegnate e realizzate da Davide Mezzacane e Baldovino Dassù per un totale di 6.218 metri e par 71, sono state poi modellate da Brian Jorgensen. Il risultato è un tracciato sorprendentemente vario, tecnicamente molto valido e spettacolare. I green sono quasi tutti piccoli, una brezza è sempre presente Il Golf L’Argentario Golf Club si sno- per mitigare la temperatura e da in un’oasi protetta di mac- aggiungere un’altra variabile chia mediterranea ed offre un al gioco che, su questo campo, panorama di unica, straordi- richiede precisione e potenza naria bellezza. I dolci pendii, insieme. il mare e la laguna sono gli Il percorso di 77 ettari vanta la ingredienti base di questo mi- certificazione “Agri Cert” bio croclima che consente di gio- eco-compatibile e tutti i procare a golf in qualsiasi periodo dotti usati per la manutenziodell’anno. ne sono totalmente naturali. po di percorrenza 1h30m • Roma Ciampino 165 km Tempo di percorrenza 2h • Pisa Galileo Galilei 200 km Tempo di percorrenza 2h15m • Firenze Peretola 205km Tempo di percorrenza 2h30m

Tra gli altri servizi a disposizione degli ospiti: un driving range con 24 postazioni (12 delle quali coperte); due putting green, una chipping area e un bunker per la pratica; noleggio golf cart; noleggio attrezzatura; un pro-shop con importanti firme di abbigliamento, accessori e attrezzatura. L’Argentario Golf Club ospita vari tornei di golf tra i più importanti in Toscana e in Italia, tra i quali pro-am e finali nazionali di vari circuiti. Nel 2008 ha ospitato il Ladies Italian Open. Dama Dama Restaurant Il Dama Dama Restaurant propone specialità della cucina maremmana e toscana in versione gourmet. I prodotti genuini usati per preparare i piatti provengono dalla Maremma o direttamente dall’orto biologico dell’Argentario Resort, che vanta la certificazione agroalimentare BioAgri-

«I DOLCI PENDII, IL MARE E LA LAGUNA SONO GLI INGREDIENTI BASE DI QUESTO MICROCLIMA CHE CONSENTE DI GIOCARE A GOLF IN QUALSIASI PERIODO DELL’ANNO» 64


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Cert. Lo Chef propone anche l'innovazione della cucina con Metodo Wellbeing del biologo e nutrizionista Luca Naitana, che si prefigge di educare a un nuovo concetto di benessere, improntato al raggiungimento di uno stato di equilibrio e di salute fisico e mentale. Una dieta di tipo mediterraneo, che predilige frutta e verdura fresche e di stagione, cereali integrali, l'olio extravergine d'oliva, legumi, carni bianche e pesce fresco. Aper Bar Il bancone attorno alla scenografica scala è un divertente e improbabile laboratorio di uno scienziato. La lounge dai divani circolari e dai tavoli a forma di cinghiale è completamente proiettata verso la terrazza con vista sui campi, dove nei mesi più caldi è possibile godersi aperitivi e snack. La Spa Concepito come capsule votate alla rigenerazione del corpo e della mente, Espace Wellness Center è una spa di 2700 m². Presenta spazi bianchi interrotti dal nero e dai legni chiari, che creano un nuovo stile sospeso tra il retrò e il contemporaneo. Il centro benessere offre una varietà di servizi, tra i quali: bagno turco aromatico, bagno di vapore talassoterapico, biosauna con cromoterapia, sauna finlandese, docce emozionali, vasca di acqua salata, percorso kneipp, piscina interna riscaldata con acqua salina, idromassaggi e cascate cervicali. Le piscine esterne e la zona solarium con vista sul campo da golf completano le ampie dimensioni dell’area. La palestra ‘Espace Gym’ con vetrata immersa nella piscina della spa, è dotata di attrezzature Technogym di ultima generazione, oltre a una sala per il corpo libero. A disposizione anche personal trainer e corsi di fitness, come bosu, 66

pilates, yoga, aerobica, gag e risveglio muscolare. Per chi vuol fare sport all’aperto e mantenersi in forma a contatto con la natura, ci sono anche tre campi da tennis, un campo da calcetto e un percorso di jogging. Espace treatment: sei cabine dedicate alla bellezza a 360° . La scelta dei massaggi e dei trattamenti è ampia: da quelli specifici anti-aging di CARITA a quelli caraibici di ST BARTH. Due brand così diversi scelti proprio per rispondere a qualsiasi esigenza degli ospiti. Espace Suite: un’oasi di tranquillità e lusso. È la spa privata all’interno del centro benessere.


Bagno turco aromatico con cielo stellato, idromassaggio con cromoterapia, lettino hammam in pietra riscaldata, letti ad acqua fluttuanti: sono i servizi a disposizione dei clienti della suite che possono riservare lo spazio per il tempo desiderato e concedersi i trattamenti personalizzati. Ideale per occasioni romantiche o per unici spa party da condividere con gli amici. MediSpa: MediSpa è il centro di medicina (Medical Spa) di Espace Wellness Center, dove è possibile prenotare programmi di nutrizione e naturopatia. Un team di professionisti specializzati, coordinati dal famoso nutrizionista

e biologo Luca Naitana, vi accompagnerà nel percorso rigenerante del Metodo Wellbeing, un nuovo concetto di benessere improntato al raggiungimento di uno stato di equilibrio e di salute fisico e mentale. Si tratta di una vera e propria rieducazione alimentare che, assieme ad esclusivi trattamenti d’istituito, costituiscono un sinergico percorso capace di realizzare gli obiettivi del peso-forma desiderato e del benessere psico-fisico garantendone la durata nel tempo. Sito web: www.argentarioresort.it

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Guidagolf SUL CAMPO

Etichetta; Comportamento sul Campo = Senso Civico CURA DEL CAMPO

(1) Rimettere a posto le zolle, (2) riparare con cura i pitch mark sul putting green e (3) livellare le impronte o altri segni lasciando un bunker. (4) Non appoggiatevi al putter quando togliete la palla dalla buca. © R&A Rules Limited

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Introduzione

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La sezione Etichetta e Comportamento sul Campo fornisce le linee guida sul modo in cui il gioco del golf dovrebbe essere giocato. Se esse vengono rispettate, tutti i giocatori otterranno il massimo piacere dal gioco. Il principio che prevale è che sul campo si dovrebbe sempre mostrare rispetto per gli altri.

Lo “Spirit of the Game”

Il golf è giocato, per la maggior parte, senza la supervisione di un arbitro. Il gioco si affida all’integrità dell’individuo nel dimostrare riguardo verso gli altri giocatori e nel rispettare le Regole. Tutti i giocatori dovrebbero comportarsi in modo disciplinato, dimostrando sempre cortesia e sportività, indipendentemente da quanto competitivi possano essere. Questo è lo spirit of the game del golf.

Preparazione del Campo

La preparazione del campo avviene nel profondo rispetto della natura, oggi per la maggior parte con prodotti biologici, lo Staff addetto alla manutenzione, opera con mezzi specifici e con grande attenzione alle varie zone del campo, onde evitare di arrecare danni. Il giocatore si trova quindi in una condizione ottimale, con il campo preparato in modo eccellente, abitualmente ne apprezza le qualità, la pulizia, le altezze di taglio dell’erba nelle diverse aree, la cura dei bunker, salvo poi dopo un colpo dimenticare di rimettere a posto la zolla, di riparare il danno arrecato dalla palla sul putting green, o infine di livellare le impronte delle scarpe e il segno lasciato dall’impatto del bastone nella sabbia nel bunker.

Senso Civico

Il Senso Civico è la coscienza di essere parte di una comunità e la consapevolezza dell’interdipendenza tra gli esseri umani, che ci spinge a contribuire al benessere comune. È un atteggiamento mentale che si nota dalle piccole cose, avere cura del campo da golf in cui giochiamo e ci divertiamo, significa trasmettere l’idea di rispetto di un bene comune, il piacere del benessere che ci regala la natura.

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Guidagolf DORMI

Ogni luogo ha un CENTRO un’ORIGINE, un CUORE che batte 74


Un soggiorno al Relais Antica Badia è un piatto sofisticato condito di arte, relax grazie alla SPA e coccole concesse agli ospiti dal personale del Relais. di DONATELLA MURARO

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Essere ospiti al Relais Antica Badia vuol dire vivere l’arte, la cultura e la storia, immersi nel centro storico di Ragusa, un risveglio settecentesco unico ed indimenticabile. Un giardino siciliano… ogni camera prende nome dalle piante che popolavano il giardino dove la baronessa amava passeggiare e curare personalmente. Otto camere e quattro suite, disposte su tre piani e tutte diverse tra loro, sono arredate con mobili di design, lampadari Il modo migliore per vivere il barocco della Val e tessuti di pregio. di Noto è quello di soggiornare in uno dei più I nostri Ospiti sono al centro delle nostre atimportanti palazzi della città di Ragusa. tenzioni. Situato di fronte alla Cattedrale di San Giovanni Battista, patrono della città, il Relais Antica Un soggiorno al Relais Antica Badia è un piatto Badia offre un punto di vista privilegiato per sofisticato condito di arte, relax grazie alla SPA cominciare un'esperienza straordinaria: le sale e coccole concesse agli ospiti dal personale del sono state restaurate nel pieno rispetto degli Relais. stilemi barocchi e guardando la Cattedrale attraverso le finestre, si ha l'impressione di aver Per maggiori informazioni: relaisanticabadia.com - + 39 0932.247995 fatto un viaggio nel tempo. A soli venti minuti a piedi dal quartiere di Ibla, il Relais Antica Badia Hotel si trova nel centro storico di Ragusa all'interno di un magnifico palazzo settecentesco. Uno dei primi palazzi della città e dimora del suo fondatore, testimonia la nascita di Ragusa, il periodo della fondazione, lo stile e la cultura dell’epoca, ma anche i legami, le divisioni e i cambiamenti nei suoi tre secoli di vita.

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Guidagolf DORMI

GALLIA PALACE BEACH & GOLF RESORT *****

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Distese di prati e fiori, il mare limpido e il verde della macchia maremmana. Vacanza relax in un'atmosfera di classe, con personale attento e premuroso.

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“Storica” dal punto di vista architettonico è considerata oggi la facciata dell’edificio, su due piani, conservata in puro stile anni ’60.

ituato all’interno di un grande parco e a 500 metri dal mare, con un’attrezzata spiaggia privata di finissima sabbia bianca, il Gallia Palace Hotel è in una posizione di assoluto privilegio, come si conviene ad un albergo creato per il lancio di Punta Ala, agli inizi di quegli anni passati alla storia come “i favolosi sixties”. “Storica” dal punto di vista architettonico è considerata oggi la facciata dell’edificio, su due piani, conservata in puro stile anni ’60. I graduali lavori di ristrutturazione 80

e ammodernamento, recentemente effettuati nei luminosi saloni panoramici e nelle camere, hanno portato ad un recupero dell’atmosfera delle accoglienti case toscane, con l’uso di materiali ed elementi d’arredo tradizionali. Distese di prati e fiori, il mare limpido ed il verde della macchia maremmana. L’immediata sensazione di una vacanza perfetta con quell’atmosfera di classe fatta di tante, quasi impercettibili attenzioni. La nuova piscina in travertino con idromassaggio ed ariaterapia, circondata dai fiori e dal verde del giardino, la potete ammirare dagli ampi saloni, dal ristorante “La Terrazza” e dal Bar.


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piaggia privata di sabbia finissima in un’incantevole baia ai margini di pinete secolari. L’accogliente ristorante “La Pagoda”, dall’architettura unica direttamente sulla spiaggia, offre una tipica cucina regionale così come grigliate di pesce e carne. Beauty center, palestra equipaggiata Tecnogym, campo da tennis in erba sintetica, immerso nella pineta campo da golf 18 buche, galoppatoio, vela, windusurf, sci nautico. Yacht privato dell’albergo alla scoperta dell’arcipelago toscano. Ampia possibilità di escursioni in numerose località etrusche e cittadine medioevale. Visite e degustazioni in rinomate cantine: le Mortelle, della famiglia Antinori, Rocca di Frassinello disegnata dall’ arch Renzo Piano, Petra disegnata dall’arch. Botta 82

Punta Ala. Esclusiva meta di villeggiatura dell’Alta Maremma, in Toscana, a breve distanza dal Parco dell’Uccellina e affacciata sull’arcipelago di isole che in quel tratto punteggiano il Tirreno: Elba, Isola del Giglio, Giannutri, Montecristo. Il rinnovato campo da golf a 18 buche con annesso Golf Club e il porto turistico con l’esclusivo Yacht Club ne fanno una meta privilegiata da golfisti e velisti d’alto livello. Il nome Gallia è strettamente collegato alla storia dell’ospitalità italiana. Carlo Gallia è il fondatore, oltre che del Gallia Palace, anche dell’Excelsior Gallia e del Grand Hotel Continental di Milano. Il Gallia Palace Hotel è stato costruito nel 1962 a Punta Ala dalla seconda generazione della famiglia Gallia, ed è stato il primo Hotel italiano ad entrare a far parte dell’associazione “Relais & Chateaux, nel 1973. In questi anni la famiglia Gallia Ansaldi ha dato il benvenuto agli ospiti per tre generazioni, con la stessa passione e dedizione per l’accoglienza.”


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Guidagolf DORMI

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L’HOTEL CHALET VALDÔTAIN SIAMO APERTI

DAL 1964

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“Accogliente in stile valdostano. Molto curate le camere. Ottima cucina. Personale gentile e disponibile” L’Hotel Chalet Valdôtain s’inserisce armoniosamente in uno splendido ambiente naturale, situato alle porte di Breuil-Cervinia in posizione di particolare pregio panoramico, fra antichi larici nel pittoresco scenario del Lago Blu al cospetto del Cervino. Le camere, sobrie ed accoglienti, seppur non di grande metratura sono pensate per accogliere l’ospite con tutti i confort e servizi che oggigiorno s’impongono: TV satellitare, minibar, cassaforte, telefono, phon, connessione Wi-Fi con maggiore copertura nell’ampio e panoramico soggiorno con camino e cocktail/ bar dell’Hotel. Nel caratteristico ristorante la grande griglia

centrale accende i cuori e lo spirito predisponendovi a gustare piatti da buongustai grazie ad una cucina particolarmente curata, ricca di specialità valdostane ed italiane accompagnate da un’eccellente carta dei vini. Agli ospiti vengono proposti ottimi menù del giorno, un menù “à la carte” ben calibrato. La piscina coperta con zona idromassaggio e nuoto controcorrente è il punto di maggior relax per i nostri ospiti; la sempre piacevole sauna e il bagno turco, nonché una serie di singoli massaggi o programmi pensati per il benessere dell’ospite completano l’armonia dei sensi che ciascuno ricerca.

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Continuità ed innovazione “...nonna mi ha trasmesso il rispetto per la memoria delle antiche ricette dell’altopiano Ibleo” - confida GIORGIO RUGGERI di DONATELLA MURARO Eremo della Giubiliana, pochi chilometri a sud di Ragusa, più a sud di Tunisi, nelle terre di Oriente di una Sicilia diversa, quella dell’altipiano ibleo e della sua natura incontaminata, tra boschi di carrubi e muri a secco. Antiche e spesse mura di pietra bianco lo cingono e proteggono le corti e i bagli interni. La sua torre bianca si erge e domina l’altipiano che degrada dolcemente verso il mare, lo sguardo abbraccia la costa per miglia e miglia: di fronte visibili nelle giornate limpide di queste latitudini, le isole di Malta. Una vacanza all’Eremo della Giubiliana è di quelle che non si dimenticano; sia che decidiate di restare nella pace dell’Eremo, protetti dalle stesse mura, passeggiando nel parco o lungo i sentieri medievali, immersi anche a dicembre nel tepore di queste latitudini; oppure valutate l’ubicazione strategica dell’Eremo praticamente al centro della Sicilia orientale come base privilegiata per le escursioni nel territorio: Taormina, Siracusa, Noto, Agrigento, i centri barocchi ed i più bei siti archeologici sono raggiungibili facilmente in auto. L’Eremo della Giubiliana è quasi più un luogo della mente che un sito reale, qualcosa immaginato apposta per rifugiarvi lo spirito, in fuga dalle realtà incalzante del nostro tempo; gli ingredienti ci sono tutti: una antica Torre sorta a difesa delle scorrerie dei pirati barbareschi, l’epopea dei Cavalieri di Malta sullo sfondo avventuroso e leggendario della Guerra di Corsa nel Mediterraneo; una antica famiglia che acquisisce l’Eremo nel ‘700 e lo utilizza come baglio fortificato sino ai giorni nostri, quando l’ultima erede, Vincenza Jolanda Nifosì, decide di restaurarlo e di aprirlo alla ospitalità. Il nucleo dell'Eremo forticato è stato restaurato rispettando l'antico impianto, con rigore e cura dei materiali originali, delle antiche paviementazioni in pietra pece e 89


calcare e degli arredi. L'accoglienza è quella calda e particolare dell'antica residenza di campagna siciliana, con un riturale sobrio, raffinato e coinvolgente, facendo sentire subito a suo agio l'ospite. La famiglia Nifosi, con l’aiuto dello chef Ruggeri, decidono di accostare al menu stagionale, oggetto della creatività e dello studio tecnico, un menu giornaliero legato alla memoria dei piatti che furono (Antique Gourmet), per far vivere all’ospite una completa esperienza sensoriale, un viaggio nel tempo che va dalla riscoperta di un’antica ricetta baronale di cacciagione agli accostamenti più curiosi (come il proponimento di uno roastbeef di bufala ragusana servito con salsa di suo yogurt ed uva e scaglie di mandorla tostata d’Avola) che non disattendono nell’ospite una voglia di conoscenza del nostro territorio attraverso il cibo. Giorgio Ruggeri classe 1982, nasce negli Stati Uniti, da mamma americana, figlia di immigrati europei, e papà pozzallese DOC. Trascorre l’infanzia a Pozzallo, presso la casa dei nonni paterni (per metà di origine Modicana) e finché ne ha memoria, vive la cucina di casa come laboratorio enogastronomico e luogo dove l’insita cultura carinara si fonde con quella delle Produzioni della Terra. La nonna gli trasmette il primo amore per la materia prima, il rispetto per la memoria delle antiche ricette dell’altipiano Ibleo e di quelle marinare, che ogni domenica, combinava per riunire la famiglia in un clima di giubilo, da cui si comprende quanto il buon cibo possa essere anche motivo di aggregazione. Frequenta gli studi scientifici, dove inizia ad amare la chimica e a 18 anni lascia la Sicilia per motivi di studio. 90

Risolve il problema della distanza, portandosi dietro il forte legame con la famiglia, e il cibo, arricchito da rivisitazione e sperimentazione delle ricette di famiglia e del territorio nel quale è cresciuto. Capisce che la ristorazione è il suo futuro, non ha studi alberghieri, ma con molta umiltà si mette a disposizione partendo dalla gavetta vera: lavapiatti per grossi numeri, cameriere, aiuto di cucina e magazziniere nei villaggi turistici, per diversi anni, cercando di affinare le capacità, sempre munito di grande spirito di osservazione e di squadra. Assunto come garzone di cucina in una trattoria tipica romana con Braciere in vista (tra le più frequentate nei primi anni 2000 per la maestria nella lavorazione delle carni) e dove cerca di sorbire, quanto più possibile, le tecniche e i segreti. Decide di rimanerci per circa un anno passando al taglio carni e ai contorni. Nel 2011 approda alla ristorazione stellata, quando lo chef Sultano e l’ex patron Di Stefano decidono di arruolarlo nella loro squadra di Sala del Ristorante Duomo, in qualità di apprendista. Al Duomo osserva l’arte della panificazione con l’uso dei grani antichi siciliani, se ne innamora e trascorre spesso notte insonni appresso allo studio di tecniche di lievitazione nuove e antiche, usufruendo di un fornetto casalingo ad una teglia e impara l’altissimo senso di accoglienza che si dispensa agli ospiti della rinomata struttura, senza mai lasciare gli studi autodidattici di cucina. La sapienza culinaria di chef Sultano e quella delle tradizioni del gourmet Di Stefano, gli permettono di vivere la ristorazione come luogo in cui possono essere prodotte delle vere e proprie opere d’arte. Nel novembre dello stesso anno, viene iscrit-


to per caso, ad una gara di cucina regionale promossa da un’importante azienda italiana di produzione di pasta, a Palermo; tra 20 partecipanti e circa 8000 ospiti presenti, al cospetto di una giuria di accademici della Cucina e 5 prove, vince il primo posto di “Casa Barilla” con il piatto “Emilia, Sicilia, Giappone”. Supera le selezioni su 9000 candidati l’anno successivo, come concorrente-attore all‘interno del più famoso format di cucina al mondo: Masterchef. Per forma caratteriale non riesce a conciliare con le dinamiche televisive, dove sarebbe risultato più importante la costruzione di un “personaggio televisivo” piuttosto che la comunicazione di una filosofia di cucina: viene eliminato. Il periodo successivo scorre in sordina, fuori

da telecamere, interviste ed eventi, dedicato alla Formazione Professionale di giorno e la sera a lavorare nel suo habitat naturale: la cucina. Assunto da uno dei migliori ristoranti tipici di pesce della Provincia Iblea, il “Dioniso”. Di nuovo umiltà, passione e professionalità, gli permette di passare da lavapiatti a aiuto di cucina: lo chef e patron D’aquila gli insegna i segreti e lo lascia libero di sperimentare nuovi accostamenti. L’anno successivo in attesa di una specializzazione in cucina celiaca, frequenta un corso intensivo di pratica di cucina con lo chef stellato Claudio Ruta, durante il quale ha un primo approccio con la Banchettistica di alto livello e con innovative tecniche di cucina, applicate ai 91


piatti del Territorio e della Tradizione. Nell’estate del 2013, chiamato dal Boutique Hotel “Caol Iska” di Siracusa per gestirne il ristorante come successore di chef Massimo Giaquinta. Da qui la chiamata della nuova Direzione de l’Eremo della Giubiliana, con cui per 2 anni collabora nella rigenerazione di un progetto che la Proprietà, nella persona de l’Arch. Mancini del celebre 5 stelle Lusso, aveva già in mente da tempo: la valorizzazione storica della cucina dell’altipiano Ibleo e siciliana, secondo una chiave moderna di studio della masseria di terra e della masseria di mare, non più intese come entità separate. Grazie alla posizione della struttura immersa nella campagna ragusana, e a pochi km dal mare, ha la possibilità di lavorare le produzioni agricole che la struttura mette a disposizione, può impostare un menu a la carte in linea con il livello di un Hotel 5 stelle Lusso, serve e coccola il palato di ospiti di caratura internazionale molto elevata. Gestisce in collaborazione con il direttore dell’Eremo Angelo di Fede, circa 35 eventi l'anno. All'Eremo della Giubiliana si dedica anche all'allevamento del Maiale Nero Siciliano, a tutela della specie autoctona, di produrre insaccati di altissimo livello qualitativo, grazie alle antiche tecniche disposte dalla proprietà e a quelle di lavorazione, nel frattempo, prima nelle zone del Chiaramon-

tano e poi in Toscana. Cura circa 40 corsi di cucina con amatori e professionisti desiderosi di imparare i segreti della cucina siciliana, coordina stage e tirocini per gli studenti degli Istituti Alberghieri e per i professionisti usciti da scuole di cucina come il “Gambero Rosso” e “Nosco”. Nel gennaio del 2016 lascia il ruolo di Executive Chef all’Eremo e con fame di esperienze nuove si rimette sul mercato dei professionisti in cerca di lavoro. Chiamato da lì a breve dal guru della ristorazione ragusana, Enzo Scrofani, a dirigere la cucina de l’Antico Convento dei Cappuccini, dove ha sede la scuola di cucina mediterranea “Nosco”. Ad aprile, ritorna sui libri e in laboratorio di sperimentazione per coordinare 2 importanti nuove attività: la coordinazione di un corso sulla pasticceria siciliana, avente come tema il “Cannolo” per un gruppo di 60 studenti del campus universitario di New York del “Culinary Institute of America”, organizzato da l’Eremo della Giubiliana”, e una docenza di 225 ore in “Tecnica e Servizi della Ristorazione” presso l’Ente di Formazione Professionale ANFE. Agli studenti cerca di trasmettere che la cucina di un ristorante è uno di quei pochi posti, oggi, dove impegno e sacrificio ripagano e dove vige autentico il senso della meritocrazia, perché per conquistare il pa-

lato della gente non servono raccomandazioni. Nel maggio 2016 viene chiamato a formare la nuova quadra e la nuova linea de lo “Zafran Ristorante”, nello splendido edificio gentilizio, sul mare, che ospita lo “Zafran Boutique Hotel” di Donnalucata. Nasce così un progetto di innovazione e di continuità insieme, dove l’unione delle esperienze reciproche di settore mirano ad un solo obiettivo: coccolare l’ospite residente o di passaggio; per cui l’hotel apre le porte anche ad un pubblico esterno che vuole far viaggiare il suo palato sulle note di una tradizione culinaria rieditata, dove si vuole dare l’opportunità di scoprire il nostro territorio attraverso la lavorazione di materie prime, sia di terra che di mare, con un servizio professionale, accogliente e non troppo formale, inebriati dal profumo del mare, del pane fatto in casa e dalle portate, effettuato di fronte ad un panorama mozzafiato unico nel suo genere. Con la fine dell'estate riprende con la formazione: l’ente professionale Anfe gli assegna la docenza di altre 225 ore e il modulo di “laboratorio di cucina” delle sue seconde classi. Inizia, quindi, la collaborazione con Jobbing Centre, altro ente professionale con sede a Ragusa e a Milano, dove tiene corsi di cucina per allievi aiuto-cuoco. Ad ottobre viene chiamato da Barbara Firrincieli, proprietaria del Japanese Restaurant

“Vengo eliminato a Masterchef perché non riesco a conciliare con l’artificialità delle dinamiche televisive, dove sarebbe risultato più importante costruire un personaggio piuttosto che comunicare la filosofia della cucina” 92


“Toshi”, una delle realtà più vigorose della ristorazione iblea quanto a qualità del prodotto offerto e feedback positivi della clientela, ma stavolta dietro le quinte: entro ufficialmente nella gestione economica delle attività ristorative come consulente acquisti e ottimizzazione dei profitti in attività commerciali di ristorazione. A fine novembre partono per il Kansai (Giappone), in viaggio aziendale, al fine di ampliare conoscenze e nozioni utili a garantire un servizio divulgativo e professionale sempre più alto. Viaggiano per 2 settimane tra Osaka, Kyoto e Tokyo, passando per Kobe, celebre luogo di allevamento e lavorazione di carni bovine tra le più pregiate al Mondo. Ad Osaka, insieme allo chef giapponese di cucina siciliana Hiroaki Imaki, tiene uno show-cooking in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. Vive in lui un progetto da 4 anni: continuità ed innovazione, riscoprendo il valore dell’ingrediente che possiede la filiera più corta che si possa immaMenu” mettono a disposizione del commensaginare (20 metri, tra produzione e cucina) e l’Ele accostamenti inediti come le foglie di capperemo può dargli questa opportunità! ro, la salsiccia di Maiale Nero al fumo di ulivo, Così il ritorno… la ricotta lavorata “come una volta” nelle nostre masserie, le conserve, oltre a quelli classici Oggi l’Eremo della Giubiliana, attraverso le sue come il caviale e il tartufo. tenute, permette all’ospite di ordinare piatti Un cura al palato anche dei piccoli buongustai, eseguiti con carni di antiche razze autoctone e non vengono ne delusi ne trascurati: grazie al allevate in campo aperto, come il Maiale Nero nuovo menu di piatti divertenti ed eseguiti con e la Gallina Siciliana dall’elegante piumaggio, ingredienti biologici di altissimo livello. dalle cui uova nasce il richiestissimo “Eggs 93


Guidagolf CHEF

Non avere “paura” di sperimentare na gradevole chiacchierata con Giorgio, mentre rnell’orto dell’Eremo. Togliamoci il dente: come sei arrivato a Masterchef? Conoscevo MC solo per sentito dire di amici che ne avevano visto la prima edizione. Inizieto per gioco, è valso circa 40 giorni di selezioni; avevo appena vinto tappa siciliana di Casa Barilla e mi sono detto … perché no? Raccontaci una cosa bella e una brutta di Masterchef La cosa più bella… il valore umano delle persone che vi ho incontrato. Con alcuni di loro è rimasto un legame così forte che ci pensi tutti i giorni come se ci fossi cresciuto insieme, anche se non c’è la possibilità di vedersi o sentirsi spesso. La cosa più brutta… col senno di poi, direi che non esiste una cosa brutta. Avrei potuto viverla un po’ più da “personaggio”, così come si addice per un programma televisivo, ma alla fine, tutto dipende dallo stato d’animo con cui le vivi le cose. O no?! Da studente di Agraria alla cucina Mettiamola cosi’: dalla Cucina a studente di Agraria… (vedi Bio) 94

Mi sembri un soggetto con un temperamento istintivo, come va con la tua brigata? Sono un gran rompiballe! Ahahahh Chi lavora con me sa che deve rispettare 2 cose: metodo e pulizia. E per pulizia non intendo solo quella dei luoghi di lavoro: per fare da mangiare ci vuole profondo rispetto per se stessi e per gli altri, un’enorme curiosità e soprattutto grande generosità d’animo. Di sicuro, il mio temperamento funge da selettore per chi inizia a lavorare accanto a me, ma chi resta al mio fianco, superando con maturità le vicissitudini quotidiane di questo campo di battaglia che è la cucina, rischia di entrarmi profondamente nel cuore e con difficoltà ne esce. Resto in contatto con molti dei miei ragazzi che oggi lavorano per altre strutture; continuiamo a confrontarci come se lavorassimo ancora insieme e quando mi ringraziano per le cose che hanno imparato o per i ruoli di maggiore o minore responsabilità ricoperti ad oggi nella ristorazione, uso rispondere che la variante più importante per il successo professionale non è la bravura dell’insegnante ma la “testa” dell’allievo! Oggi nella mia squadra c’è Clara, Atta, Nico e Mattia… 4 guerrieri con la G maiuscola!

Nella nostra chiacchierata mi ha colpito di te una frase: “sono un Cuoco” spiegacela. Un cuoco è passionale, istintivo… ragiona spesso con lo stomaco e spesso l’unico filtro che usa, lo si chiama volgarmente “Cinese” e viene usato solamente in cucina. Difficile quindi essere diplomatici specie se vivi, per almeno 12 ore al giorno, in un luogo dove si maneggiano costantemente fuoco e coltelli. In alcuni momenti rasenti la pazzia: devi essere multitasking, ed anche quando vai in palla, devi


sforzarti di mantenere la calma del perfetto problem-solver… non è semplice, ma ti confesso una cosa: tutto questo è estremamente stimolante. Devin essere pronto anche quando non lo sei e nelle vene ti devi fare scorrere l’adrenalina di un cavallo. Sei molto giovane, progetti e sogni nel cassetto? Senza retorica: credo che quel cassetto stia diventando una gran bella libreria a giorno, soprattutto grazie all’accostamento di Barbara, che mi ac-

compagna nella vita, dei colleghi e dei collaboratori che oltre ad essere dei professionisti che sanno il fatto loro, sono anche delle gran belle persone. Quando vuoi mangiare qualcosa di diverso che cosa mangi? Non ridere… Un Noodle Cup Che consiglio daresti a chi non è un “Cuoco” per rendere la propria cucina un po’ più fantasiosa? Insegno anche in corsi di cucina amatoriali. In cucina ci

sta la tecnica che ti permette di valorizzare la qualità di un ingrediente, ma non esistono regole : nessuno ti vieta di sperimentare accostamenti insoliti delle materie prime. Il segreto sta nell’equilibrio e nel rispetto reciproco dei sapori all’interno del piatto. Pertanto, il primo consiglio è quello di non avere “paura” di sperimentare ma soprattutto quello di utilizzare, ingredienti colorati, erbe aromatiche e spezie sia nel dolce che nel salato. 95


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TIEPIDA INSALATA ESTIVA CON PETALI DI CIPOLLA DOLCE, BROCCOLETTI SALTATI E CIUFFI DI NOSTRA RICOTTA AL FUMO DI MANDORLO

Ingredienti per la ricotta:ricotta vaccina di masseria,bucce di mandorla

Marinatela in olio, olio sale e fiori d’origano. Sbianchitene i ciuffi in acqua salata abbondante per qualche secondo; colare e saltateli in un filo d’olio caldo, aglio in camicia e qualche cappero. Sfumate e mettete di lato. Lasciate asciugare la ricotta in frigo per qualche ora su una griglia. Riponetela in un affumicatore, nel quale sono state messe a bruciare le bucce di mandorla e attivatelo al minimo per 45 min.

Preparazione: frullate tutti gli ingredienti fino a raggiungere la consistenza di una emulsione, filtrare e riporre in frigo. Infornate la cipolla intera a 180°C per 10 min, lasciatela riposare in un contenitore ermetico fino al raffreddamento; tagliatela in quarti e separatene ii petali delicatamente.

Impiatto: versate la salsa fredda sul fondo del piatto, disponete una quenelle di ricotta tiepida al centro e gli altri ingredienti, anche essi tiepidi, attorno ad essa. Profumate la salsa con piccoli ciuffi di erbe aromatiche e servite.

Ingredienti per la salsa: 3 pomodoro costoluto maturo,1 cetriolo, q.b.Cipollotto (parte verde), ¼ Peperone rosso dolce, qb Sale, zucchero, aceto di mele, olio evo, mentuccia, timo, fiori di lavanda Ingredienti per la cipolla: 1 cipolla bianca di Giarratana, qb sale, origano, olio evo Ingredienti per il broccolo: ciuffi di broccolo viola, capperi di Pantelleria, vino rosso, aglio, qb sale ed olio evo

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Guidagolf CULTURA

CASTELLO DI

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RACCONIGI

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Castello di Racconigi, Le cucine ottocentesche. la Sala del Bigliardo, il Salone d'Ercole e il Gabinetto di Apollo.

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i sono luoghi che conservano intatto l’impalpabile fascino delle loro origini: a Racconigi, una delle maisons de plaisance di casa Savoia (parte della cosiddetta Corona di Delizie del regio disegno sabaudo) ci si immerge nell’atmosfera, al tempo raffinata e familiare, della villeggiatura di corte proseguita fino agli anni Trenta. Il ritmico battere di becchi delle maestose cicogne che nidificano sui grandi vasi dell’attico del castello sembra annunciare i visitatori, introducendoli al castello. Completamente arredata, ricca di opere d’arte, ma anche di oggetti e attrezzature della vita di corte, la

residenza alterna sontuosi saloni di rappresentanza agli appartamenti privati e alle zone di servizio. Al primo piano gli ambienti ufficiali, destinati ad accogliere gli ospiti, sono specchio del potere, della ricchezza e del prestigio della dinastia: i saloni vantano quindi ricche tappezzerie, affreschi allegorici, stucchi, dorature, specchi, ritratti, quadrerie, statue e mobili preziosi. Gli appartamenti privati del secondo piano, nei quali era vietato l’accesso agli ospiti, sono al contrario intimi e raccolti, specchio del gusto e degli svaghi dei loro proprietari: essenziali appaiono le stanze di studio di Carlo Alberto, poco incline alla mondanità, e familiari gli ambienti di Vittorio Emanuele III, lontani dalle rigide regole del cerimoniale e dell’etichetta di corte; raccolte e confortevoli

sono la sala del biliardo e la Galleria di Eolo dove le dame giocavano a carte, a dama o agli scacchi; nel Gabinetto di Apollo ci si immerge nello stile neo Impero mentre il Gabinetto etrusco, capolavoro di Pelagio Palagi, rivela la moda del tempo l’archeologia; gli arredi ottocenteschi furono scelti da Maria Teresa mentre l’art-decò risale alla regina Elena che volle mobili semplici e funzionali, mobili chiari ed una sala da bagno moderna e luminosa. Stupefacenti sonoinfine gli ambienti delle cucine, vastissimi locali completamente attrezzati nei quali si svolgeva tutta la regia della preparazione del banchetto per la tavola reale e dei pasti del loro seguito, dai membri della corte ai servitori, dalle bambinaie agli inservienti, dagli architetti ai giardinieri. Gli “Uffici di bocca” sono ripartiti in più settori perfettamente organizzati, sottoposti allo sguardo e alle istruzioni dell’ispettore capo degli Uffici di bocca che dirigeva e coordinava tutti i dipendenti delle varie suddivisioni. Il parco romantico, nominato nel 2010 «Giardino più bello d’Italia», è ancora il “percorso di delizie” che il paesaggista Xavier Kurten aveva immaginato: la passeggiata è fonte di continuo stupore tra alberi secolari e sentieri sinuosi, placidi laghi abitati da aironi cinerini, garzette, anatre, nibbi bruni, poiane, picchi, fringuelli, e architetture da fiaba. Alberi e siepi diventano quinte scenografiche che introducono, passo dopo passo, a ponticelli e rovine, alla grotta di Merlino e alla fagianaia, alla Darsena e alla Casa del Gufo Reale, al Tempio dorico e alla Torre del lago, 101


alla tardo settecentesca Dacia Russa riadattata in occasione della visita dello zar Nicola II di Russia e alla neogotica Margaria, sontuoso “cascinale” che appare come un castello incantato e si apre su una corte di rarefatta bellezza abbracciando le Serre reali. Anche nel parco si respira l’atmosfera allegra e raccolta della villeggiatura. Dopo una piacevole sosta presso il ristoro della Dacia, emoziona ancora la stele commemorativa a Werter, cagnolino della principessa Giuseppina di Lorena Armagnac; durante la passeggiata, a piedi, in bici o in carrozza, non si fatica a immaginare gli svaghi dei piccoli di corte nei Giardino dei Principini e, all’imbrunire, i suggestivi giochi di luce del percorso nel parco regalano l’atmosfera incantata che conquistò lo zar, con il suo seguito, tra cui la piccola Anastasia.Trattandosi in un sontuoso parco all’inglese,

il suo maggior incanto del parco è dato proprio dal suo aspetto paesaggistico e dal ricco patrimonio arboreo. Quello di Racconigi è infatti un immenso giardino di impianto romantico, ricco di effetti scenici tra i quali “cannocchiali prospettici” tagliati tra gli alberi che inquadrano le vedute più suggestive. I sentieri consentono di ammirare il patrimonio arboreo naturalistico di uno dei più vasti complessi sabaudi che comprende una delle ultime zone di bosco planiziario (ovvero originario autoctono), perché il parco è stato realizzato dove già esistevano boschi e riserve di caccia, ricco di carpini bianchi, frassini, olmi, aceri campestri, ontani neri, ciliegi, tigli; altre specie indigene quali aceri ricci, aceri di monte, faggi, betulle e una grande varietà di specie esotiche ornamentali come cipressi calvi, liriodendri, diospiri, magnolie, cedri, noci neri, aceri americani, platani tra i quali svettano un imponente esemplare policormico, ovvero con due tronchi che partono da 102

un’unica base, e la Zelcova carpinifolia Koch (olmo del Caucaso). Un maestoso esemplare di questa varietà è anzi l’albero simbolo del parco: situato strategicamente lungo la prima barriera prospettica tra tigli, noci e platani imponenti ad incorniciare, al fondo degli ampi prati, la facciata del castello, è uno degli esemplari più antichi d’Europa. La Zelcova del parco di Racconigi è caratterizzata da due possenti fusti gemelli saldati alla base, da una chioma alta ed espansa, ma soprattutto dalla tipica forma di ispirazione quasi fiabesca. Un grande lago e numerosi laghetti e corsi d’acqua offrono riparo e nutrimento a molte specie di uccelli, mentre gli ampi prati richiamano la natura agricola di questa tenuta ed accolgono numerose arnie per la produzione di mieli profumati di fiori selvatici, e placide mucche, tornate proprio in questi giorni a pascolare nel parco. In

qualsiasi periodo dell’anno, ma in estate specialmente, gli oltre 170 ettari del parco offrono l’occasione per magnifiche passeggiate a piedi, in bici e in carrozza per scoprire angoli riparati, scorci suggestivi, curiose architetture, occasioni per fare pic nic e riposare sui prati osservando le cicogne, le anatre e, se si è fortunati, le volpi. Racconigi è insomma la meta perfetta per una giornata con tutta la famiglia: visitando il castello si vive l’emozione di una amatissima dimora di villeggiatura dove tutto sembra sospeso ad attendere il ritorno dei principi; nel parco si può trascorrere una giornata all’aperto con i bambini e gli amici, anche a quattro zampe, tra passeggiate in carrozza o in bici, osservando le maestose cicogne e i tanti animali che abitano i boschi.

Informazioni 0172 84005 Prenotazioni Tel 0172/84595 Email racconigi.prenotazioni@beniculturali.it Torino, 4 aprile 2017 UFFICIO STAMPA Francesca Evangelisti 347 1658586 chiccaevangelisti@gmail.com Simonetta Carbone 335

6505656 simonetta.carbone@fastwebnet.it


IL CASTELLO PROPONE INOLTRE TUTTO L’ANNO UN RICCO CALENDARIO DI EVENTI, MOSTRE E SPETTACOLI, INCONTRI, ANIMAZIONI E CONCERTI Nei prossimi mesi sono in programma: Da venerdì 7 luglio a domenica 28 agosto il castello accoglie la mostra fotografica di Marco Saracco. COLORI NASCOSTI. Torino, la città di sempre sotto una nuova luce. La mostra presenta una selezione di lavori del fotografo piemontese Marco Saracco. Istantanee di Torino, scorci della città e il suo inconfondibile skyline, colto per lo più all’alba o al tramonto, esaltano i colori e le atmosfere del capoluogo piemontese. Immagini di Torino di Marco Saracco sono state scelte da compagnie internazionali e accolgono i viaggiatori all’aeroporto di Caselle. ORARI: dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.30. L’accesso alla mostra è gratuito previo pagamento del biglietto di ingresso Castello o parco. Domenica 20 agosto ancora nell’ambito dell’iniziativa “Residenze Reali, Reali Sensi” Racconigi affronta L’OLFATTO e propone PROFUMI DEL PARCO: una passeggiata alla scoperta dei profumi del tempo naturale nel Parco del Castello Reale, un viaggio sensoriale nel quale gli elementi vegetali diventano i protagonisti di un’opera artistica originale. Attività in collaborazione con il Mùses - Accademia Europea delle Essenze. Partenza: h 16,30. Durata: 90 min. Ingresso: biglietto parco + € 7 (adulti), € 5 (bambini fino a 10 anni). Per info e prenotazioni: marialaura.silano@ leterredeisavoia.it Da venerdì 1 a domenica 17 settembre nelle sale espositive del castello sarà allestita la mostra fotografica “Bambini nella terra di dio e Notes du Maroc” Domenica 3 settembre il Castello e la città di Racconigi ospitano il consueto raduno dei bolidi di Maranello in occasione di “Vedo Rosso”, emozionante evento motoristico intitolato a Enzo Ferrari e alla moglie racconigese Laura Garello. Organizzato in collaborazione con il Ferrari Owners Club “Red passion”. Sabato e domenica 9-10 settembre e 16-17 settembre - IL CASTELLO SOTTERRANEO nell’ambito dell’iniziativa “Residenze Reali, Reali Sensi” – IL GUSTO: un inedito percorso di esplorazione e degustazione enogastronomica delle eccellenze del territorio che dalle cucine settecentesche del Castello condurrà i visitatori fino alle cucine ottocentesche passando per i locali di confetteria, di frutteria, dalle cantine alle ghiacciaie. Due partenze alle ore 17,00 e alle ore 17,30 (prenotazione obbligatoria; costo attività € 15,00) Evento a pagamento, su prenotazione, riservato ai visitatori muniti di biglietto CASTELLO (€ 5,00 salvo riduzioni e gratuità consultabili sul sito: www.polomusealedelpiemonte.beniculturali.it)

Per info e prenotazioni: cell: 391.7033907 nei seguenti orari 10-12 15-17 email: socialracconigi@beniculturali.it Domenica 17 settembre, 24 settembre e 8 ottobre BISCOTTI DA RE – Laboratorio di pasticceria per famiglie nell’ambito dell’iniziativa “Residenze Reali, Reali Sensi” – IL GUSTO: nella suggestiva cornice della pasticceria delle cucine ottocentesche i bambini (dai 6 anni in su), accompagnati dai loro genitori, impareranno, sotto la guida di un’abile pasticcera a preparare bellissimi biscotti che potranno gustare insieme alle famiglie al termine del laboratorio. Inizio attività alle ore 14.00 e alle ore 15.30 (durata 1.15 circa; prenotazione obbligatoria. Costo attività € 5,00). Evento a pagamento, su

prenotazione, riservato ai visitatori del complesso di Racconigi, muniti di biglietto CASTELLO (€ 5,00 salvo riduzioni e gratuità consultabili sul sito: www. polomusealedelpiemonte.beniculturali.it) Per info e prenotazioni: cell: 391.7033907 nei seguenti orari 10-12 15-17 email: socialracconigi@beniculturali.it

Da martedì 19 a domenica 24 settembre torna l’appuntamento con il Modellismo artigianale. Nelle sale espositive del castello, nelle cui collezioni sono custoditi alcuni esempi di questa arte antica tra i quali le miniature di una carrozza e di una carrozzina per “bambini reali”, si potrà ammirare l’esposizione curata dall’Associazione Modellistica Racconigese: dettagliati modelli, alcuni dei quali vincitori di premi nazionali, di architetture, moto ed auto storiche, carrozze, navi e galeoni, stazioni ferroviarie con trenini, fedeli ricostruzioni di armi storiche. Venerdì 29 settembre il castello di Racconigi, nel cui parco nidificano cicogne e numerosi anatidi, accoglie il Convegno Internazionale di Ornitologia ed inaugura la mostra di acquerelli naturalistici dell’artista Dario Cordero, visitabile fino a domenica 22 ottobre. Domenica 22 ottobre animazioni teatrali a cura del gruppo storico Historia Subalpina rievocheranno la storica visita dello zar al castello di Racconigi. Da venerdì 8 a domenica 10 dicembre torna “Il castello domestico” per scoprire gli ambienti più intimi di questa amatissima dimora di villeggiatura: le operose cucine attrezzate, gli appartamenti dei principi e le camere delle balie, arredate e attrezzate come ad attendere il ritorno degli ospiti. Domenica 17 dicembre alle ore 18 il Salone d’Ercole torna a risuonare sulle note del Concerto di Natale a cura dell’Accademia di Busca inaugurando il percorso “Parco d’Inverno”: dall’imbrunire, luci e suoni trasformeranno il parco in un giardino incantato. L’itinerario sarà visibile durante

le feste natalizie e fino al giorno di San Valentino.

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Guidagolf CULTURA

IL FORTE DI BARD Il Forte di Bard, rimasto pressochĂŠ intatto dal momento della sua costruzione, rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento. di DONATELLA MURARO

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La piazzaforte è costituita da tre principali corpi di fabbrica, posti a diversi livelli, tra i 400 e 467 metri: dal più basso, l’Opera Ferdinando, a quello mediano, l’Opera Vittorio, e al più alto, l’Opera Carlo Alberto

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Il Borgo medievale di Bard è dominato dalla monumentale mole del Forte che occupa integralmente le pendici occidentali della rocca, bloccando strategicamente la valle. Edificato tra il 1830 e il 1838 sulle rovine della precedente fortificazione, fatta radere al suolo da Napoleone Bonaparte. L’attuale Forte è l’ultimo di una lunga serie: se la presenza di strutture di difesa in epoca preromana e romana è soltanto supposta, sono quasi certamente da collocare a Bard le “clausurae augustanae” risalenti al regno di Teodorico, citate da Cassiodoro nel VI secolo e presidiate da uomini armati. La prima citazione di un insediamento fortificato è contenuta negli Annales Fuldenses che menzionando il passaggio di Arnolfo di Carinzia cita la presenza di un “lapideo castello” in corrispondenza di «firmissimas clausas», avvalorando l’ipotesi di un’origine tardoantica delle opere difensive. In un documento del 1034 viene detto che qui si trovava l’«inexpugnabile oppidum» la cui proprietà è stata tradizionalmente attribuita alla potente famiglia dei Bard. Nel 1242 il territorio su cui essi avevano giurisdizione passò sotto il dominio diretto dei Savoia intenzionati a controllare in questo modo un territorio collocato in una posizione strategica. Da allora Bard e il suo castello passarono sotto il dominio sabaudo. L’iconografia storica – relativamente recente in quanto le fonti più antiche risalgono al XVI e XVII secolo – mostra un gruppo di edifi106

ci, dominati da una torre quadrangolare e circondati da una doppia cinta di mura munita di torri di guardia. Un sistema di bastioni scendeva a protezione del borgo, come risulta evidente nella tavola del Theatrum Sabaudiae del 1682. Più ricca la documentazione scritta, che, attraverso i conti degli interventi edilizi, recentemente ricostruiti da Joseph-Gabriel Rivolin, conferma il persistere nel tempo delle principali strutture medievali. Dopo aver subito l’assalto delle truppe imperiali di Carlo V nel 1538, a partire dal 1661 Bard divenne il principale presidio delle forze ducali in Valle d’A-

osta, quando Carlo Emanuele II decise di trasferirvi tutte le artiglierie, dopo aver smantellato le roccaforti di Verrès e Montjovet. La rocca, in costante evoluzione e trasformazione nel tempo, contrastò efficacemente l’avanzata francese nel 1704, nel corso della guerra di successione di Spagna, capitolando dopo nove giorni di resistenza e tornando nuovamente in possesso dei Savoia con il Trattato di Utrecht del 1713. Il più celebre evento di cui il Forte sia stato teatro è comunque l’assedio del maggio 1800, quando Napoleone Bonaparte, varcato il Gran San


Bernardo per sorprendere con la sua armata di 32.000 uomini scelti l’esercito austro-piemontese, si trovò sbarrato il cammino dalla fortezza di Bard, che resistette agli attacchi e che capitolò solo dopo molti giorni d’assedio, quando le truppe napoleoniche, dopo averla aggirata nottetempo, erano ormai già giunte ad Ivrea, senza essere tuttavia riuscite a far transitare le artiglierie. Poche settimane dopo, a seguito della battaglia di Marengo, Napoleone ordinò la demolizione totale del «vilain chateau» di Bard, insieme a quella di tutte le principali fortezze sabaude. La sua riedificazione fu disposta da Carlo Felice nel 1827 e affidata al capitano del Corpo Reale del Genio, Francesco Antonio Olivero, che già aveva lavorato ai forti di Exilles in Valle di Susa e dell’Esseillon di Modane, il quale portò a termine il progetto nel 1830. I lavori durarono solo otto anni, e l’attuale piazzaforte, fu consegnata a re Carlo Alberto il 30 luglio 1838. La struttura La piazzaforte è costituita da tre principali corpi di fabbrica, posti a diversi livelli, tra i 400 e 467 metri: dal più basso, l’Opera Ferdinando, a quello mediano, l’Opera Vittorio, e al più alto, l’Opera Carlo Alberto. Nel loro insieme contengono 283 locali destinati a ospitare una guarnigione di 416 uomini (e il doppio in accantonamento) al servizio di 50 bocche da fuoco di diverso calibro. La prima delle opere del Forte – l’Opera Ferdinando – si presenta a forma di tenaglia verso l’alto della valle ed è costituita da due corpi di fabbrica, l’Opera Ferdinando Superiore e l’Opera Ferdinando Inferiore, entrambi a due piani e separati fra loro da un fosso formato dall’elevazione stessa degli edifici. Le dodi-

ci cannoniere su due ordini di fuoco che battevano d’infilata la valle e le alture circostanti, originariamente svasate, furono modificate nel 1878 per accogliere i moderni cannoni rigati a retrocarica. Dall’estremità nord dell’Opera Ferdinando si diparte, a mezzacosta dell’erto versante roccioso che domina l’abitato, una cinta muraria – la cosiddetta Opera Avanzata - a protezione della strada di accesso al Forte, le cui artiglierie potevano intervenire a sbarramento dell’unico punto di passaggio obbligato della valle, corrispondente alla via principale dell’abitato di Bard. Alle spalle dell’Opera Ferdinando si erge l’Opera Mortai, a pianta rettangolare, le cui cannoniere sono state pure ridotte con tamponamenti in mattoni nel 1880. Alle sue spalle si trova la Polveriera, costruita agli inizi del Novecento, con copertura in terrapieno. A circa metà della rocca sorge l’Opera Vittorio, con un fronte bastionato interamente casamattato, posta a difesa degli accessi dell’Opera inferiore e del primo tratto della Comunicazione coperta. I bastioni laterali a due piani, difendevano rispettivamente l’Opera inferiore e la Comunicazione coperta. Al culmine del rilievo, la più imponente delle tre opere è formata da una cinta cui si appoggiano tutti i fabbricati e racchiude al suo interno l’Opera di Gola, con il relativo cortile, posta a difesa del lato verso Donnas, e l’Opera Carlo Alberto con il grande cortile quadrangolare della Piazza d’Armi, circondato da un ampio porticato coperto che dà accesso alla chiesa di San 107


Maurizio, trasformata in deposito munizioni già a fine Ottocento, e ai locali di alloggio, ai magazzini, alle cucine e ai depositi di viveri del Forte. Nei sotterranei sono collocate, oltre ad altri locali di servizio, le prigioni, dotate di 43 anguste celle d’isolamento, integralmente conservate. Circa alla stessa quota, sul lato prospiciente l’abitato si trova l’Opera Supplementare, destinata a battere una lingua di terreno verso Donnas non coperta dall’Opera superiore. Le coperture settentrionali degli edifici circostanti la piazza – in lose – pot e v a n o essere rimosse per fare posto ad altre cannoniere puntate in direzione d e l l ’a l t u r a di Albard e verso Verrès. La batteria principale dell’Opera Carlo Alberto, a forma di tenaglia, era dotata di dieci cannoniere con due ordini di fuoco sovrapposti. Strade di accesso Il Forte è servito da una strada esterna, sul lato di Donnas, di epoca successiva alla sua costruzione, che dalla piazza del Municipio adduce all’Opera di Gola, e da una strada interna, utilizzata per il trasporto delle artiglierie, che, con stretti tornanti sorretti da possenti muraglioni, risale il pendio opposto sino all’Opera Carlo Alberto. Il collegamento fra le diverse opere è anche assicurato da una Comunicazione coperta, che supera il pendio, mediante un sistema scalare, per lo più lungo il ciglio della scarpata verso l’abitato. Rimasta pressoché intatta, in quanto mai coinvolta in eventi bellici, la piazzaforte – la cui struttura e concezione ricorda quelle coeve di Exilles, Fenestrelle, Vinadio, dell’Esseillon 108

rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento ed è stata solo marginalmente modificata e ampliata tra il 1878 e il 1880 per accogliere le nuove artiglierie rigate e a retrocarica. Negli anni successivi il Forte divenne centro di un più articolato sbarramento fortificato che includeva una “Tagliata” sulla via nazionale e batterie di appoggio e protezione sulle alture circostanti, a Machaby, al Col di Cou e al Col Courtil. Venute meno le ragioni che avevano portato alla sua ricostruzione, per il Forte iniziò un lento declino che portò a destinarlo a magazzino di munizioni e prigione militare. Nel 1915 ne venne stabilito il disarmo. La sua definitiva radiazione dal servizio e dismissione da parte del Demanio militare è avvenuta nel 1975. BARD – IL TERRITORIO Bard è un piccolo comune della Valle d’Aosta di poco più di 3 chilometri quadri di superficie e con una popolazione di circa 140 abitanti. Situato nella parte bassa della valle, a circa 400 metri di altitudine sul livello del mare, pochi chilometri a monte dal confine con il Piemonte, dista 47 chilometri dal capoluogo regionale, Aosta, 22 da Ivrea, 65 da Torino e 140 da Milano e Ginevra. Il suo territorio è interamente posto sulla sinistra orografica della Dora Baltea che qui, in corrispondenza della marcata strozzatura dell’ampia vallata, dal tipico profilo a U delle valli di origine glaciale, compie un ampio meandro per aggirare il possente dosso roccioso - alto un centinaio di metri e plasmato dall’azione erosiva dei ghiacciai - che sbarra il solco vallivo. L’insieme di questi elementi naturali conferisce al sito un significativo interesse geologico e geografico e ha contribuito ad assegnare a Bard il ruolo strategico di «chiusa» e di «porta» della Valle d’Aosta, di cui è stato naturale confine e con il quale hanno praticamente coinciso – sino in epoca moderna – i suoi limiti linguistico, ecclesiastico e politico. Situata in un’area obbligata di transito, la zona di Bard risulta popolata almeno dalla tarda età


del bronzo o all’età del ferro: sono databili al II millennio a.C. le numerose incisioni rupestri e le coppelle presenti sulle balze rocciose di granito, levigate dall’azione dei ghiacciai, non lontane dall’abitato. Conserva anche rilevanti testimonianze della via consolare delle Gallie, di epoca romana, la più significativa delle quali è un monumentale ponte-viadotto, del quale rimane un’arcata a tutto sesto, formata da grandi blocchi di pietra rusticamente squadrata, incorporata in un edificio all’estremità nord del paese. L’abitato, che si sviluppa nello stretto intaglio fra il dosso montonato e le ripide pendici rocciose del Truc Chaveran, ha il tipico assetto allungato di un borgo di attraversamento di impianto medievale ed è caratterizzato dalla presenza di pregevoli edifici del XV e XVI secolo che si affacciano sulla via principale del paese, la quale ricalca il sedime della via romana. Risale soltanto al 1857 la strada che, contornando la base del promontorio, consente di evitare l’attraversamento dell’abitato, mentre la linea ferroviaria – parzialmente ripristinata nel 2003 dopo l’interruzione provocata dall’alluvione del 2000 – attraversa il dosso con un tunnel di 683 metri. L’autostrada A5 della Valle d’Aosta corre pure in galleria in corrispondenza della strettoia della valle, sul lato opposto della Dora. Accessibilità del sito Bard è accessibile in automobile dalla SS 26 della Valle d’Aosta e con l’autostrada A5, con uscita dai caselli di Pont-Saint-Martin a Sud e di Verrès a Nord, rispettivamente a circa 5 e 9 chilometri di distanza. L’autostrada raccoglie quasi interamente il traffico a lunga percorrenza e quello internazionale, diretto o proveniente dalla Francia e dalla Svizzera attraverso il traforo del Monte

Bianco, il tunnel e il valico del Gran San Bernardo e il colle del Piccolo San Bernardo, questi ultimi due chiusi nel periodo invernale. L’accesso diretto all’abitato è assicurato da una strada carrabile in lastricato e acciottolato che, poco a monte di Donnas, immette nell’antico tracciato della strada nazionale e della via romana, raggiungendo il paese e attraversandolo lungo il suo stretto e sinuoso asse viario principale, prima di immettersi nuovamente nella SS 26. La stazione più vicina della linea ferroviaria Torino-Pré-Saint-Didier è posta in territorio di Hône, sulla destra orografica della valle, a circa 500 metri dall’abitato di Bard, accessibile attraverso l’antico ponte a due arcate che collega i due comuni. Gli aeroporti più prossimi sono l’aeroporto internazionale di Torino Caselle «Sandro Pertini» e l’Aeroporto turistico «Corrado Gex» di Aosta rispettivamente a circa 60 e 45 chilometri di distanza. IL BORGO L’abitato di Bard, la cui decadenza è stata determinata dal parziale isolamento provocato nell’ultimo secolo e mezzo dalla costruzione della nuova via che ne evita l’attraversamento, risulta – per questa stessa ragione – relativamente preservato nei suoi tratti complessivi e il suo fascino non è intaccato dalle pur evidenti incongruenze e superfetazioni di epoca moderna o dal degrado di taluni edifici. L’avvicinamento da meridione lungo l’antico tracciato della via delle Gallie - di cui in alcuni punti sono visibili le murature in pietra e i tagli nella roccia viva - si svolge in un paesaggio caratterizzato da un lato dai vigneti terrazzati che risalgono il ripido pendio a monte, alternati alle balze strapiombanti oggi in parte utilizzate come palestra d’arrampicata, e dall’altro dalle rocce montonate che precedono la rocca 109


del Forte con gli evidenti segni di epoca glaciale: le marmitte dei giganti o “olle dei Sarrazins”, e protostoriche: coppelle, incisioni serpentiformi e il misterioso “scivolo delle donne”. Il percorso lungo la via principale – sotto cui scorre in parte, a una profondità dai tre ai dodici metri, l’antico canale della “Furiana”, in cui confluiscono le acque reflue - offre numerosi motivi di interesse, accresciuti dai recenti interventi di restauro e da quelli in corso e in progetto, per iniziativa pubblica e privata, nel quadro delle linee guida e prescrizioni individuate dal piano di recupero e riqualificazione del Borgo. Edifici di particolare interesse Sono numerosi gli edifici risalenti ai secoli XIII-XVI, alcuni dei quali uniti da archi trasversali a tutto sesto, le cui facciate presentano elementi di valore architettonico e storico, dando luogo a un itinerario pedonale di fascino, che non mancherà di essere vivacizzato dalla prevedibile riapertura di esercizi commerciali di diversa natura. Di particolare interesse sono: Casa Challant, con dettagli architettonici e decorativi affini a quelli del Castello di Issogne, situata nella piazzetta centrale del Borgo, in cui è pure presente una bella fontana in pietra del XVI secolo; l’edificio tradizionalmente noto col nome di Casa del Vescovo; Casa Valperga, sulla cui facciata è presente un’elegante bifora, ora tamponata, affiancata da due finestre a crociera; Casa Urbano, al cui interno è compreso un antico mulino, restaurata con funzione abitativa e commerciale; la cosiddetta Casa Ciuca, in cui si può ammirare un’ardita scala a chiocciola in pietra, un “viret”, restaurata a sede dell’enoteca e foresteria; il “Quartiere”, probabile residenza del presidio militare; l’elegante Palazzo Nicole, ultimi conti di Bard, settecentesco, sulla cui facciata si notano ancora i fori dei proiettili dell’assedio del 1800. Nella parte alta del borgo, l’integrale recupero 110

della piazzetta del municipio e della parrocchiale, con l’insediamento di un albergo-ristorante nell’ex ospizio De Jordanis e della nuova sede degli uffici comunali negli ex magazzini del Genio, attribuisce una nuova centralità a questa parte dell’abitato, anche in relazione agli accessi al Forte. Di qui si dipartono infatti l’accesso stradale di servizio che conduce all’Opera di Gola e quello pedonale e stradale che adduce al Portone carraio principale, dove sarà ubicato uno degli ingressi al Forte. L’intera parte centrale del borgo, racchiusa tra due antichi portali è quella con maggior fascino e carattere: per la tipologia degli edifici, la cui maggioranza presenta locali a piano terra con affaccio sul fronte strada e sovente aperti sul retro su cortili e giardini, si presta alla localizzazione di negozi e spazi per attività commerciali. La parte bassa del borgo, in prossimità di Palazzo Nicole, si propone come lo spazio maggiormente interessato dalla circolazione del pubblico proveniente dai parcheggi e diretto all’ingresso del Forte servito dagli ascensori. In quest’area potranno localizzarsi esercizi artigianali e commerciali, utilizzando gli ampi spazi a piano terreno, molti dei quali collegati fra loro e con spazi scoperti sul retro. Dalla parte dell’abitato costruita a ridosso della statale, in corrispondenza del ponte sulla Dora, si dipartono i sentieri che risalgono ad Albard e Issert. A poche decine di metri si incontra infine la struttura militare della Tagliata, eretta a fine XIX secolo a completamento delle opere fortificate di sbarramento della valle, a valle del luogo in cui sorgeva la Cappella del Lieron, seppellita da un’imponente frana nel 1913 che ha pure cancellato parte dei vigneti in cui si produce il “Vino dei Rocchi di Bard”, le cui virtù organolettiche sono state confermate dai moderni enologi, ma la cui produzione è oggi ridotta.


1 luglio 2017 Forte di Bard Valle d’Aosta 7 gennaio 2018

da Raffaello a Balla

Accademia

Nazionale di San Luca

un progetto

partner istituzionali

media partner

fortedibard.it t.

Carlo Maratti, Giaele uccide SiSara, 1690-1692, olio su tela, 122,7 x 88,3 cm. Accademia Nazionale di San Luca, Roma.

111 +39 0125.833811


Guidagolf CULTURA

STEVE MCCURRY. MOUNTAIN MEN. 28 maggio – 26 novembre 2017 Forte di Bard. Valle d’Aosta

“Una selezione di paesaggi, ritratti e scene di vita quotidiana mette in evidenza il continuo e necessario processo di adattamento delle popolazioni al territorio montano che influenza ogni aspetto dello stile di vita delle persone...” Il Forte di Bard presenta un inedito progetto espositivo di uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea internazionale. Steve McCurry. Mountain Men è il titolo della coproduzione Forte di Bard, Steve McCurry Studio, Sudest57 che affronta i temi della vita nelle zone montane e della complessa interazione tra uomo e terre di montagna. Una selezione di paesaggi, ritratti e scene di vita quotidiana mette in evidenza il continuo e necessario processo di adattamento delle popolazioni al territorio montano che influenza ogni aspetto dello stile di vita delle 112

persone: dalle attività produttive al tempo libero, dalle tipologie di insediamento, di coltivazione e di allevamento ai sistemi e mezzi di trasporto. Il tema della mostra è la vita in montagna, ossia evidenziare attraverso un percorso di immagini le specifiche antropologiche delle popolazioni che vi vivono, i legami e le interazioni fra gli uomini e l’ambiente e la terra in aree non pianeggianti. La montagna influenza il modo di vivere e tutte le attività dell’uomo, dai trasporti al tempo libero, dall’agricoltura alla produzione di energia, al costo stesso della vita. Il percorso è incardinato su 77 immagini del celebre fotografo stampate e allestite in formati di-

versi e selezionate dai suoi archivi rispetto al concept del progetto. Sono immagini di popolazioni di montagna raccolte da McCurry nel corso dei suoi innumerevoli viaggi: Afghanistan, Pakistan, India, Tibet, Nepal, Brasile, Etiopia, Myanmar, Filippine, Marocco, Kashmir, Slovenia e Yemen. Oltre a far conoscere al pubblico la vasta produzione di Steve McCurry, la mostra propone in anteprima assoluta, il frutto di una campagna fotografica condotta in tre periodi di scouting e shooting, tra il 2015 e il 2016, che ha avuto come teatro la Valle d’Aosta; un vero e proprio “mountain lab”, laboratorio a cielo aperto sulle specifiche della vita di montagna, dove tra l’altro spiccano i


quattro 4.000 metri delle Alpi: Monte Bianco, Cervino, Gran Paradiso e Monte Rosa. Ben dieci gli scatti in mostra destinati a entrare nell'archivio del più richiesto fotografo al mondo, risultato dell'assiduo lavoro svolto in Valle d'Aosta: un racconto visivo ed emotivo ricco di suggestione. Immagini che resteranno quale patrimonio della collezione del Forte di Bard. L’esposizione, inoltre, offre ai visitatori la possibilità di assistere alla proiezione in altissima risoluzione di oltre 290 scatti iconici del grande Maestro e di un video che racconta il backstage e il making of dello shooting valdostano. Main sponsor del progetto sono Gruppo Banca Sella e Montura. «Il progetto fotografico di Steve McCurry, attraverso una straordinaria capacità di comunicare l'autenticità – spiega Pietro Sella, Ceo del Gruppo Banca Sella, - esplora ambienti e valori che da sempre fanno parte della tradizione e della visione della famiglia Sella, avviatasi alla documentazione fotografica fin dalla metà dell'Ottocento con Giuseppe Venanzio Sella. Questi valori, come la ricerca e l'innovazione, sono tutt'ora perseguiti dal nostro Gruppo, nella sua attività al fianco dei clienti e delle comunità locali. Il supporto al progetto, dunque, è una testimonianza del forte legame con la Valle D'Aosta e della consolidata collaborazione con il Forte di Bard, che ci hanno dato la possibilità di contribuire a un progetto culturale di grande rilievo, che parla dell’uomo, del suo lavoro e del suo habitat». «La partecipazione di Montura al progetto Mountain Men del grande Steve McCurry – spiega Roberto Giordani, Presidente di Montura - conferma l'impegno dell'azienda volto a sostenere iniziative di grande valenza culturale, nelle quali spicca un forte spirito di ricerca e di innovazione. E consolida la collaborazione con Forte di Bard, partner qualificato per lo sviluppo di iniziative che rafforzano il legame tra l'uomo ed il territorio». La mostra è accompagnata da un book (Edizioni Forte di Bard) dal titolo Steve McCurry. Mountain Men e da una linea di merchandising. Il fotografo sarà presente in via eccezionale all’inaugurazione della mostra il giorno 27 maggio 2017, con vernissage che sarà seguito da una sessione di book signing. L’evento è ad invito. Un workshop con Steve McCurry Il progetto espositivo prevede anche, per i più appassionati, la possibilità di iscriversi ad un workshop con il grande fotografo, della durata di due giorni e mezzo con inizio al venerdì e termine la domenica, in programma dal 15 al 17 settembre 2017 e con numero chiuso di 15 partecipanti (per informazioni eventi@fortedibard.it).

Steve McCurry. Biografia Nato a Philadelphia nel 1950, Steve McCurry studia storia e cinematografia alla Pennsylvania State University. Inizialmente pensava di dedicarsi alla realizzazione di documentari, ma comincia dopo la laurea a collaborare come fotografo con un giornale locale. Dopo quattro anni decide di recarsi in India per qualche mese come freelance per comporre il suo primo vero portfolio con immagini di questo viaggio. Viaggia per due anni e, dopo la pubblicazione del suo primo lavoro importante che documentano il conflitto afghano, collabora con alcune delle riviste più prestigiose: Time, Life, Newsweek, Geo e il National Geographic. Inviato su mille fronti di guerra, da Beirut alla Cambogia, dal Kuwait all’ex Jugoslavia, all’Afghanistan, Steve McCurry si è sempre spinto in prima linea rischiando la vita pur di testimoniare gli effetti e le conseguenze dei conflitti in tutto il mondo. Membro dell’agenzia Magnum dal 1986, vincitore di molti premi fotogiornalistici (tra cui alcuni World Press Photo Awards) autore del celeberrimo reportage sulla ragazza divenuta icona del conflitto afghano sulle pagine del National Geographic nel mondo, Steve McCurry è uno dei maestri contemporanei del fotogiornalismo. Ogni suo ritratto racchiude un complesso universo di esperienze, storie, emozioni, dolori, paure, speranze. Veterano di National Geographic, sempre in viaggio, più facilmente in qualche parte dell’Asia che non in America, Steve McCurry ha fatto del viaggiare una sua dimensione di vita: «Solo viaggiare e approfondire la conoscenza di culture diverse, mi procura gioia e mi dà una carica inesauribile». SCHEDA DELLA MOSTRA Titolo: Steve McCurry. Mountain Men Sede: Cantine Forte di Bard Periodo: 28 maggio – 26 novembre 2017 Una coproduzione: Forte di Bard, Steve McCurry Studio, Sudest57 A cura di: Forte di Bard curatorial Team Partner istituzionali Regione autonoma Valle d’Aosta Compagnia di San Paolo Fondazione Crt Main sponsor Gruppo Banca Sella Montura Media partner La Stampa Associazione Forte di Bard - T. + 39 0125 833811 info@fortedibard.it - fortedibard.it - Ufficio Stampa Forte di Bard Equipe International Tel. +39 0234538354 113


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nologiche nel processo di produzione. Il periodo più recente, invece, vede Maina consolidare le posizioni di mercato in Italia e in oltre 40 Paesi del mondo. Nel 2015 l’azienda ha ultimato i lavori di ampliamento del sito produttivo per un investimento di oltre 20 milioni di euro. Le linee di produzione sono state potenziate, mentre il punto vendita e gli uffici completamente rinnovati con un design artistico unico, che è valso alla nuova ‘casa’ Maina diversi riconoscimenti nel mondo dell’architettura, tra cui l’inserimento nel prestigioso volume “100 progetti italiani” e la menzione speciale al premio internazionale di architettura “Dedalo Minosse”.

Maina è la regina delle Feste degli italiani e non solo. L’azienda di Fossano, in provincia di Cuneo, grazie agli oltre 24,5 milioni di panettoni, pandoro e colombe sfornati all’anno e una quota di mercato totale di circa il 17% (tra marchio proprio e altri), si conferma, infatti, uno dei principali protagonisti del settore dolciario italiano, specializzato nel Natale e nella PaI VALORI DI IERI, OGGI E DOMAsqua. NI “Passione per la qualità, purezLA STORIA Tutto inizia a metà anni ’50, za, rispetto del tempo e della quando la famiglia Di Gennaro tradizione; sono questi i valori emigra a Torino dalla provincia principali del nostro successo – di Foggia e nel 1964 rileva il pic- dichiara Marco Brandani, amcolo laboratorio di pasticceria ministratore delegato di Maina Maina. Dopo qualche anno i de- -. Il famoso slogan aziendale stini della famiglia si incrociano ‘Piano Piano. Buono Buono.’ ricon quelli della famiglia Bran- corda come i nostri panettoni dani e nel 1969 l’azienda si tra- tradizionali, tra cui il celeberrisferisce a Fossano, ancora oggi mo panettone Nocciolato, siano sede dell’attuale stabilimento, ancora oggi realizzati secondo i dove si specializza nella produ- tempi della tradizione, dopo un lungo processo che supera le 70 zione di panettoni e colombe. Gli anni ’80 coincidono con lo ore. Si parte da una lievitazione sviluppo e la forte crescita di naturale con solo Lievito Madre notorietà in tutta Italia, grazie di oltre 2 giorni, per passare a anche all’ingresso di Maina nel- lenti fasi di impasto e arrivare al la comunicazione pubblicitaria raffreddamento naturale a testa televisiva; memorabili gli spot in giù per più di 8 ore. Utilizcon testimonial famosi (Mike ziamo, inoltre, solo ingredienti Bongiorno, Gianfranco Funa- selezionati: uova e latte freschi ri, Nino Frassica, Paolo Hendel, italiani, morbidi canditi d’aranTeo Teocoli e Fiorello). Il de- cia e cedro provenienti da Cacennio è contraddistinto anche labria e Sicilia, aromi naturali e da importanti innovazioni tec- nessun prodotto Ogm”.

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freschezza e protezione

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“Profumazioni sofisticate ed eleganti, logo accattivante e riconoscibile...” reeze, brand storico che nasce negli anni ‘60, è un marchio di grandissimo successo presso i consumatori. Il prodotto che decreta la nascita e il successo di Breeze è il deodorante Squeeze, innovativo sia nella formulazione che nell’originale pack bianco tondeggiante. Profumazioni sofisticate ed eleganti, logo accattivante e riconoscibile e la praticità del flacone, sono questi i tratti distintivi che hanno reso il marchio leader dei deodoranti in profumeria. Un prodotto amatissimo da uomini, donne e sportivi che ne apprezzano la freschezza e le profumazioni raffinate e che si contraddistinguono per un’elevata fedeltà ai prodotti. Breeze non è solo deodorante Squeeze: oggi offre diverse linee di deodoranti e altri prodotti per l’igiene personale caratterizzati da formule qualitative ad elevato contenuto tecnologico combinate con profumazioni ispirate al mondo dell’alta profumeria alcoolica. Deodoranti spray, vapo no gas e roll on completano la vasta offerta di prodotti Breeze per soddisfare le necessità anche dei consumatori più esigenti.

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BREEZE MEN Dedicata all’uomo, la linea Breeze Men vanta prodotti altamente innovativi e dall’elevato contenuto tecnologico. Le formule sono studiate per offrire freschezza e protezione e le profumazioni, ispirate all’alta profumeria alcolica, sono moderne e sofisticate. Breeze Men Dry Protection è caratterizzata da una profumazione classica e raffinata. Dedicata ad un uomo attento al proprio aspetto e che ama sentirsi bene con il proprio corpo. Breeze Men Fresh Protection, dal profumo giovane e moderno, è dedicata a chi ama provare prodotti innovativi, in cui ritrovare una sensazione di energia e di freschezza che dura a lungo. E per finire, Breeze Men Invisible Protection, dall’affascinante look total black. Il nero, colore che da sempre identifica le tendenze più originali e nuove, rivela una profumazione elegante ed energica.

BREEZE BLUE L’ultimo arrivato è Breeze Blue, il nuovo deodorante squeeze unisex profumato. La sua fragranza fresca ed agrumata è caratterizzata dall’incredibile accordo di note di testa di Neroli e Bergamotto, da un cuore di Fiori d’Arancio e un fondo avvolgente di Muschio e Legno di Cedro. Breeze Blue assicura freschezza e protezione per tutta la giornata.

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