Falesie e le palestre d'arrampicata a cortina

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Falesie e le palestre d'arrampicata a Cortina, Dolomiti.

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Falesie

Arrampicata sportiva e falesie a Cortina d’Ampezzo

Crépe de Oucèra Crépe de Oucèra basse Cinque Torri Bèco di Ajàl Campo e Volpera Sòn Pòuses Sass de Stria Lagazuoi Sass Dlacia Rio Gere Crepo Longo Landro Franchi (Landro 2) Val Rienza San Bodo Erto E’ impensabile elencare in questa sede tutte le falesie d’arrampicata delle Dolomiti. Per questo motivo mi limito a descrivere in questa pagina le più importanti palestre della zona in cui vivo.

Cortina d’Ampezzo è un vero paradiso per gli scalatori, e non solo per gli alpinisti classici che amano salire le bellissime cime dolomitiche: anche i climbers troveranno nella valle d’Ampezzo un terreno di gioco fantastico, con il valore aggiunto della bellezza ambientale in cui si trovano immerse le numerose falesie della zona.

E di roccia da stringere tra le dita ce n’è veramente tanta, visto che i monotiri sono più di mille!


Per quanto riguarda l’arrampicata INDOOR, attualmente la palestra più vicina è la Nordic Arena di Dobbiaco, che dista 30 km da Cortina. Si tratta di una nuovissima struttura (aperta il 30 ottobre 2010) degna di soddisfare tutte le esigenze.

Un’altra bella palestra per l’arrampicata sportiva è la Dolomiten Arena di Sesto Pusteria, circa 40 km a nord di Cortina. falesie A Cortina, se le promesse dei politici saranno mantenute (?!) entro il 2014 dovrebbe essere agibile la nuova e tanto attesa palestra

d’arrampicata indoor.

Agli arrampicatori che intendano visitare la zona di Cortina consiglio questa guida: “Arrampicata sportiva a Cortina d’Ampezzo”

di Roberto Casanova – CIERRE Edizioni Le più belle falesie attorno a Cortina d’Ampezzo:

Cinque Torri, Bèco d’Ajàl, Campo e Volpèra,

Colfiere, Crèpe de Oucèra bassi, Crèpe de Oucèra alti, Sòn Pòuses, Sass Dlacia, San Bodo, la Zoppa.

Crépe de Oucèra alte La falesia dei Crépe de Oucèra è, dal punto di vista sportivo, la più importante palestra di arrampicata di Cortina e rappresenta con le vicine Cinque Torri uno dei maggiori centri nelle Dolomiti Orientali.

La palestra offre una grande varietà di tiri su parete verticale, leggermente strapiombante o estremamente strapiombante come nel settore “tetti”.

La falesia si divide in quattro settori: primo settore (la prima parete che si incontra provenendo dal sentiero), settore “Magica Armonia”, settore “tetti” e ultimo settore. Accesso: la falesia, situata a ovest di Cortina, si raggiunge percorrendo la strada provinciale 638 del Passo Giau. Dal bivio di Pocol si percorrono quattro chilometri esatti fino a trovare uno stretto e lungo slargo dove è possibile parcheggiare. Da qui partono verso destra il sentiero per le Cinque Torri e verso sinistra il frequentatissimo sentiero per il Rifugio Palmieri a Croda da Lago.

Si imbocca un sentiero più a destra (est) di quello per le Cinque Torri e con circa 200 metri di percorso, dapprima in leggera salita e poi decisamente ripido, si raggiunge la base della parete, già visibile dalla strada. Tipo di arrampicata: prevalentemente arrampicata tecnica e di resistenza su dita. La roccia è una Dolomia di scogliera a scaglie e a buchi; certe zone della parete sono notevolmente strapiombanti e l’arrampicata è fra


le più varie, dipende dai settori: dalla placca verticale e strapiombante della zona bassa, ai grandi strapiombi dei settori più alti. Avvicinamento: da 10 a 25 minuti (dipende dai settori) Numero di vie: > 75 Lunghezza dei tiri: da 15m a 40m Difficoltà: dal 6a all’ 8a+

Adatta a principianti: no Esposizione: sud Quota: 1700m / 1800m Si arrampica se piove: no Periodo: da aprile a novembre Link a: Planetmountain Torna all’indice

Crépe de Oucèra basse Questa palestra è opera esclusiva di Diego Ghedina, componente del gruppo degli Scoiattoli: a lui va il merito di averla individuata, studiata ed attrezzata dal primo all’ultimo spit, con costante e convinta passione. Sulla parete sono presenti oltre 80 vie, tutte monotiro. Gli spit sono mediamente molto ravvicinati e dunque la palestra è ben adatta ai principianti ed agli arrampicatori poco allenati. Accesso: la falesia, situata poco sotto i Crépe de Oucèra alti, si raggiunge percorrendo come sopra la S.S. 638 del Passo Giau. Dal bivio di Pocol si percorrono 2,8 km fino a trovare, sulla sinistra, una piazzola dove è possibile parcheggiare. Qui si imbocca un pianeggiante sentiero in direzione della Tofana di Rozes (nord). Tipo di arrampicata: l’arrampicata è per lo più di movimento su parete verticale, ma ci sono anche alcuni tiri su parete strapiombante. La roccia è una Dolomia di scogliera a buchi, generalmente molto lavorata dall’acqua. Avvicinamento: 10 minuti Numero di vie: > 80 Lunghezza dei tiri: da 20m a 30m Difficoltà: dal 5a al 7c (preponderanza vie di grado 6) Adatta a principianti: no Esposizione: est Quota: 1640m


Si arrampica se piove: no Periodo: da maggio a novembre Torna all’indice

Cinque Torri Situate in posizione dominante sopra la conca di Cortina (ovest) la Cinque Torri costituiscono un monumento naturale di eccezionale bellezza e sono senz’altro la palestra più importante di Cortina. Le Cinque Torri sono per antonomasia “La Palestra” per tutti: per alpinisti e arrampicatori sportivi, per chi sta muovendo i primi passi e per gli arrampicatori esperti. Data la facilità d’accesso, la possibilità di scendere velocemente dalle vie e l’estrema vicinanza di ben due rifugi, in caso di tempo incerto le Cinque Torri sono una valida alternativa alle vie più lunghe ed impegnative presenti sulle montagne di Cortina. Accesso: le 5 Torri sono raggiungibili in auto partendo da Cortina, percorrendo la S.S. 48 verso Passo Falzarego, fino alla località Cianzopè. Arrivati al km 112, sulla sinistra si prende la Strada asfaltata Cianzopé – Rifugio Cinque Torri. ATTENZIONE!

In alternativa, si può raggiungere la palestra parcheggiando la macchina a Bai de Dones, dove si prende la seggiovia.

Tipo di arrampicata: La Dolomia Principale reagisce in modo differente

agli agenti erosivi secondo l’esposizione; sui versanti a Sud, infatti, la roccia si presenta per lo più gialla e strapiombante, a blocchetti squadrati e con appigli orizzontali. falesie

Sui versanti esposti a Nord, la roccia è spesso grigia e lavorata dall’acqua, di eccezionale solidità e con presenza di numerosi buchi e clessidre. Il tipo di arrampicata varia quindi parecchio in conseguenza all’orientamento delle pareti. Avvicinamento: da 10 a 20 minuti (dipende dai settori) Numero di vie: > 220 Lunghezza dei tiri: da 10m a 35m (utile corda da 70 metri) Difficoltà: dal 3 all’ 8b Adatta a principianti: sì Esposizione: tutte le esposizioni Quota: 2200m / 2300m Si arrampica se piove: no Periodo: da maggio a novembre. Con il bel tempo, sulla parete sud della Torre Grande si arrampica anche in inverno. Link a: Planetmountain Torna all’indice


Bèco di Ajàl Il Bèco d’Ajàl è un grande torrione roccioso immerso nel fitto bosco di abeti alle falde settentrionali della Croda da Lago. A monte e a occidente del Bèco sono situati diversi torrioni di dimensioni minori, dalle forme curiose e spesso strapiombanti. Su alcuni di essi si sviluppano fantastici e spesso lunghi monotiri che metteranno alla prova la vostra resistenza. Una visita non deve mancare! Accesso: per raggiungere la palestra, situata a ovest di Cortina, si imbocca la S.S. 638 del Passo Giau da Pocol; percorsi 1,5 km si trova un parcheggio sulla sinistra, dove ha inizio la strada che conduce in Val Formin. Si percorre la strada per un centinaio di metri fino al ponte sul Rio Costeana e subito dopo si gira a sinistra (est). Dopo un tratto pianeggiante si inizia a salire verso destra (sud) e seguendo i bolli rossi si attraversa lungamente un bosco di abeti sino a giungere alla base di uno dei grandi massi che costituiscono la palestra. Tipo di arrampicata: prevalentemente arrampicata di resistenza su pareti strapiombanti con numerosi buchi, su tiri lunghi. Le difficoltà sono sostenute. La roccia è una Dolomia di scogliera a scaglie e a buchi. Considerato l’alto livello della falesia, gli spit sono

relativamente distanti fra loro. Avvicinamento: 40 minuti Numero di vie: > 60 Lunghezza dei tiri: da 15m a 35m (utile corda da 70 metri) Difficoltà: dal 6a all’ 8c (preponderanza vie di grado 7) Adatta a principianti: no Esposizione: tutte le esposizioni, ma prevalgono le esposizioni a est e a ovest Quota: 1650m / 1850m Si arrampica se piove: no Periodo: da giugno a ottobre. Falesia prettamente estiva. In caso di piogge persistenti, le pareti rimangono bagnate per alcuni giorni. Torna all’indice

Campo e Volpera La zona è costituita da un ammasso disordinato di blocchi rocciosi, immersi in un bosco misto di faggio, abete e larice, crollati in epoca postglaciale dal monte Crepa. I massi sono sparsi sul versante


sudorientale di Pocol, e l’area è divisa in tre settori principali: Volpera alta, Volpera bassa e Campo. Accesso: accedere ai vari settori non è molto semplice, in quanto i massi sono nascosti nel bosco e non di facile individuazione.

Per raggiungere Volpera alta (Sasso dei finanzieri) prendere da Cortina

la S.S. 48 in direzione Passo Falzarego e parcheggiare poco prima della galleria di Pocol al km 119, in prossimità di un grosso masso.

Imboccare quindi in discesa il sentiero n. 429 e seguirlo per una decina di minuti fino a quando una deviazione a sinistra (bolli rossi) conduce in breve al Sasso dei finanzieri.

Per raggiungere Volpera bassa proseguire invece sul sentiero n 429 per altri 150 m finchè si incontra una traccia di sentiero sulla destra, dapprima pianeggiante e poi in discesa: in breve si raggiunge la falesia di Volpera bassa. Per Campo l’accesso è diverso: raggiungere in auto il villaggio di Campo di Sotto e parcheggiare in prossimità dell’Hotel Tiziano (albergo chiuso). Salire su una stradina in mezzo alle case, in direzione opposta alla strada che porta al Lago di Pianozes, attraversare in salita un prato ed inoltrarsi nel bosco. In 10 minuti si raggiunge così il masso principale. Tipo di arrampicata: le vie sono perlopiù corte e atletiche. La roccia è una

Dolomia di scogliera a scaglie e a buchi. Non sono presenti placche e

tetti marcati, ma abbondano strapiombi e pareti dalle più varie inclinazioni e conformazioni, e vario è di conseguenza il tipo di arrampicata. Avvicinamento: da 10 a 20 minuti (dipende dai settori) Numero di vie: > 60 Lunghezza dei tiri: da 8m a 20m Difficoltà: dal 4a al 9a Adatta a principianti: sì (alcuni settori) Esposizione: tutte le esposizioni, ma prevalgono le esposizioni a est Quota: 1170m / 1330m Si arrampica se piove: sì (Volpera alta) Periodo: da aprile a novembre. Se l’altitudine gioca a favore di ampie possibilità di frequentazione, la presenza del bosco determina talvolta il permanere di una certa umidità, anche se la roccia si asciuga in genere abbastanza velocemente. Torna all’indice


Son Pouses La falesia si trova vicina alla strettoia che chiude a nord la conca di Cortina. Son Pouses si trova nel Parco Naturale delle Dolomiti

d’Ampezzo, e l’area è molto panoramica e ricca di vegetazione rara e di fauna selvatica. In alcuni periodi dell’anno vi è il pericolo di scariche di sassi a causa del passaggio di camosci sulla bancata ghiaiosa sovrastante la parete. La palestra è situata su di un’unica parete calcarea, senza soluzione di continuità ben visibile dalla strada. Accesso: per l’accesso si lascia l’auto poco oltre il km 111 della S.S. 51 di Alemagna in località “Tornichè” (tornante), presso il bivio per Malga Ra Stua. Si sale per circa 200 metri lungo la strada per Ra Stua e in

corrispondenza di una tabella segnaletica si svolta a destra (nord-est) e si segue il ripido sentiero. Tipo di arrampicata: arrampicata su placca, prevalentemente di aderenza. Ciò che caratterizza questa palestra rispetto alle altre falesie di Cortina è il tipo di roccia, che in questo caso non è dolomia, ma è un bel calcare a placche e pance verticali; sono presenti gocce e rigole di corrosione nei tratti più investiti dalle acque di sgrondo. Avvicinamento: 20 minuti Numero di vie: 22 Lunghezza dei tiri: da 15m a 26m Difficoltà: dal 6a al 7c (preponderanza vie di grado 6) Adatta a principianti: no Esposizione: sud Quota: 1560m Si arrampica se piove: no Periodo: da aprile a novembre. La parete si asciuga velocemente dopo le piogge. Torna all’indice

Sass de Stria Il Sass de Stria (Sasso della Strega) è una cima minore del gruppo di Fanis, nota soprattutto per il facile e frequentato spigolo sud, ben visibile dal vicino Passo Falzarego. Alla base della parete Est, proprio all’inizio del sentiero che sale allo spigolo, si tova un’interessante fascia rocciosa, caratterizzata da placche ben appigliate e mai troppo “ripide”, ideali come terreno per i corsi di arrampicata. Accesso: seguire la strada che dal Passo Falzarego sale verso il Passo Valparola fino a un parcheggio sulla destra, in prossimità di un grande masso. Da qui un sentiero porta in discesa fino alla parete, ben visibile dalla strada. Tipo di arrampicata: arrampicata su placche inclinate e ben appigliate. La roccia è Dolomia di scogliera, levigata dall’acqua.


Avvicinamento: 5 minuti Numero di vie: 27 Lunghezza dei tiri: da 15m a 25m Difficoltà: dal 4a al 6a (preponderanza vie di grado 5) Adatta a principianti: sì Esposizione: est Quota: 2080m Si arrampica se piove: no Periodo: da maggio a ottobre. Data la quota superiore ai 2000

metri, l’estate è sicuramente il periodo migliore. La parete è esposta a est, quindi in ombra il pomeriggio. Guida: Juri Chiaromonte – “Arrampicata sportiva & boulder nel sudtirolo” – Edizioni Raetia, 2007 Link a: Planetmountain Torna all’indice

Lagazuoi La palestra si trova sulla parete sud del Piccolo Lagazuoi, cima del

gruppo del Fanis, nota per l’incredibile guerra combattuta tra l’esercito italiano e austro-ungarico e per il suo museo all’aperto della “Grande Guerra”. Accesso: per l’accesso si parcheggia l’auto al Passo Falzarego e si imbocca il sentiero n. 402 seguendo le indicazioni per la Galleria del Lagazuoi, fino a giungere a un bivio dove una tabella segnaletica indica il percorso per la palestra. Tipo di arrampicata: arrampicata su parete verticale ben appigliata. La roccia è un’ ottima Dolomia di scogliera. Avvicinamento: 20 minuti Numero di vie: 27 Lunghezza dei tiri: da 15m a 30m Difficoltà: dal 5a al 7b (preponderanza vie di grado 5) Adatta a principianti: sì Esposizione: sud Quota: 2300 metri Si arrampica se piove: no Periodo: da maggio a ottobre. Data la quota, l’estate è sicuramente il periodo migliore, anche se la favorevole esposizione


rende possibile arrampicare anche d’inverno, nei giorni miti. Link a: questo sito Torna all’indice

Sass Dlacia La verticale e liscia parete ovest del Sass Dlacia, spiccatamente gialla e nera, non può non essere notata da chi percorra in automobile la strada che scende dal Passo di Valparola ad Armentarola. Nelle vicinanze della parete sono presenti alcuni grossi massi, crollati dalle rocce soprastanti, che arricchiscono le possibilità arrampicatorie dell’area. Pur essendo un po’ più lontana da Cortina (circa 26 km), rispetto alle altre palestre di questo elenco, la bellezza e il grande numero di monotiri di questa falesia non potevano non essere segnalati. Accesso: da Cortina è necessario recarsi al Passo Falzarego, salire al valico di Valparola e scendere per alcuni chilometri sul versante della Val Badia, fino al ponte sul Rio Sarè. Appena prima del ponte, sulla destra, si parcheggia nei pressi del camping “Sass Dlacia”. Ci si incammina quindi lungo il pianeggiante sentiero in direzione nord-est fino a quando questo si biforca; svoltiamo a destra (est) e, dopo un breve tratto in salita, raggiungiamo la parete principale. Tipo di arrampicata: sulla parete principale l’arrampicata è prevalentemente tecnica, di resistenza su dita. La roccia è una Dolomia di scogliera a scaglie e a buchi, e non mancano certo le reglettes. I massi secondari hanno invece anche pareti strapiombanti, dove l’arrampicata è più atletica. Avvicinamento: da 15 a 30 minuti (dipende dai settori) Numero di vie: > 200 Lunghezza dei tiri: da 15 metri a 35 metri Difficoltà: dal 6a all’ 8a+ (preponderanza vie di grado 6 e 7) Adatta a principianti: sì Esposizione: ovest la parete principale, varie esposizioni gli altri settori Quota: 1730m / 1800m (un solo settore a 2000m) Si arrampica se piove: no Periodo: da maggio a ottobre. Piacevole l’esposizione a ovest della parete principale che permette di arrampicare al sole del tramonto. Guida: Juri Chiaromonte – “Arrampicata sportiva & boulder nel sudtirolo” – Edizioni Raetia, 2007 Torna all’indice

Rio Gere C’è nuovo terreno di gioco per gli amanti dell’arrampicata: la falesia di Rio Gere.

In realtà i primi tiri furono spittati su quest’enorme masso nei primi anni ’90, dello Scoiattolo Diego Ghedina “Tomasc”, che vide qui la possibilità di aprire una nuova area d’arrampicata nel territorio Ampezzano.


Diego abbandonò poi questo progetto, avendo nel frattempo scoperto un’altra attraente parete: i “Crépe de Oucèra bassi”, che studiò ed attrezzò dal primo all’ultimo spit. falesie

Da allora sono passati molti anni, ma recentemente altri due instancabili chiodatori hanno deciso di rivalutare la zona: si tratta dei nostri espertissimi Mox (Massimo Da Pozzo) e di Bruno Sartorelli, che hanno sistemato i vecchi tiri del “Tomasc”. Oltre a questo, i due Scoiattoli hanno aperto numerose nuove linee di salita, con una gran prevalenza di tiri lunghi (fino a 40 m.) e strapiombanti.

Grazie a loro oggi Cortina può contare su un’altra bella palestra dove l’allenamento è assicurato! Accesso: questa nuova palestra, costituita da un grande blocco roccioso, si trova a est di Cortina e si raggiunge seguendo le indicazioni per Passo Tre Croci – Misurina. Lasciato il paese, dopo circa cinque chilometri s’incontra sulla sinistra un bivio che indica l’agriturismo “Brite de Larieto”. Proseguire sulla strada statale per ancora un centinaio di metri, fino a trovare sulla destra una piccola piazzola dove lasciare l’auto. Un sentiero entra a destra (sud-est) nel rado bosco di larici,

oltrepassa il greto di un torrente e sale, dapprima ripido, in direzione dell’enorme masso. Tipo di arrampicata: arrampicata prevalentemente di resistenza su parete strapiombante, su

tiri lunghi. La roccia è una Dolomia di scogliera a scaglie e a buchi. Avvicinamento: 15 minuti Numero di vie: 17 Lunghezza dei tiri: da 15m a 40m (utile corda da 80 metri) Difficoltà: dal 6a all’ 8a (preponderanza vie di grado 7) Adatta a principianti: no Esposizione: nord-est Quota: 1680m Si arrampica se piove: no Periodo: da maggio a ottobre. L’estate è sicuramente il periodo migliore. Link a: questo sito Torna all’indice

Crepo Longo Se ne sentiva la mancanza: una falesia con tanti tiri facili, su ottima roccia, e soprattutto alla portata di chi non si ingaggia su gradi da “big” ma si diverte comunque un sacco ad arrampicare, preferibilmente in un


ambiente magnifico come nel nostro caso.

I tiri presenti su questa nuova (luglio 2011) falesia sono attualmente 26, e si sviluppano su solida roccia grigio-nera. Le difficoltà sono prevalentemente di 6a/6b, ma ci sono anche alcuni tiri di 5c , due di IV, ed al momento una sola lunghezza di 6c. La comodità d’accesso e la favorevole esposizione, unite alla bellezza dei tiri, fanno sì che questa bella palestra meriti davvero una visita. Accesso: L’accesso più comodo è sicuramente con la Funivia del Faloria, la cui stazione di partenza si trova nel centro di Cortina. Dalla stazione d’arrivo, ci si incammina in discesa (direzione nord-est) lungo la pista sciistica. Prima di arrivare alla partenza della seggiovia che sale ai Tondi di Faloria, un evidente sentiero e le opportune segnalazioni indicano la giusta strada per la palestra di roccia, già ben visibile. Si

tratta di un percorso breve che richiede circa 20 minuti di cammino.In

alternativa, è possibile partire dalla località Rio Gere (partenza seggiovie Cristallo e Faloria), sulla strada che da Cortina sale al Passo Tre Croci. Parcheggiata l’auto, si risale la strada sterrata (segnavia 212) che si snoda lungo le piste sciistiche del Faloria fino a raggiungere la partenza della seggiovia che sale ai Tondi. Da qui in breve alla falesia. Naturalmente in questo caso il tempo richiesto è assai più lungo, circa 1 ora.In alternativa, è possibile partire dalla località Rio Gere (partenza seggiovie Cristallo e Faloria), sulla strada che da Cortina sale al Passo Tre Croci. Parcheggiata l’auto, si risale la strada sterrata (segnavia 212) che si snoda lungo le piste sciistiche del Faloria fino a raggiungere la partenza della seggiovia che sale ai Tondi. Da qui in breve alla falesia. In questo caso il tempo richiesto è assai più lungo, circa 1 ora. Tipo di arrampicata: Arrampicata su parete verticale ben appigliata. Sulle vie più dure si incontrano alcuni tratti leggermente strapiombanti. Avvicinamento: 20 minuti (con funivia) Numero di vie: 26 Lunghezza dei tiri: da 15m a 25m (anche vie di tre tiri) Difficoltà: dal IV all’ 6c (preponderanza vie di grado 6) Adatta a principianti: sì Esposizione: sud-ovest Quota: 2080m Si arrampica se piove: no Periodo: da giugno a ottobre. L’estate è sicuramente il periodo migliore. Link a: questo sito Torna all’indice

Landro Questa falesia è stata attrezzata agli inizi degli anni ’80 da un gruppo di arrampicatori di Dobbiaco, che in seguito ne hanno sviluppato le possibilità. L’area di arrampicata è divisa in due settori: il primo, basale, è caratterizzato da vie di placca facili e da vie verticali di media difficoltà; il secondo si trova più in alto a sinistra e vi prevalgono le lunghezze strapiombanti.


Accesso: tra quelle presenti in questo elenco, questa falesia è sicuramente quella che offre l’avvicinamento più comodo. La palestra si raggiunge da Cortina percorrendo la S.S. 51 di Alemagna in direzione Dobbiaco. Superato il valico di Cimabanche, si prosegue e si oltrepassa il bivio di Carbonin per Misurina; meno di un chilometro dopo il bivio, passando alla base di strapiombi che incombono sulla strada statale, si trova sulla destra un piccolo slargo, dove si può parcheggiare. Di fronte, un sentiero porta in meno di cinquanta metri alla base della parete. Alzandosi ulteriormente verso sinistra (sud) si raggiunge il settore degli

strapiombi in cinque minuti di cammino. Tipo di arrampicata: arrampicata su vie facili in placca e vie di media difficoltà nel primo settore, atletica su parete strapiombante nel settore alto, dove alcune vie tendono ad essere “boulderose”. Avvicinamento: 1 minuto Numero di vie: 60 Lunghezza dei tiri: da 12 metri a 25 metri Difficoltà: dal 5a all’ 8b (preponderanza vie di grado 6) Adatta a principianti: sì Esposizione: est Quota: 1420m Si arrampica se piove: sì Periodo: da aprile a ottobre Guida: Juri Chiaromonte – “Arrampicata sportiva & boulder nel sudtirolo” – Edizioni Raetia, 2007 Torna all’indice

Franchi (Landro 2)

Questa falesia esiste già da qualche tempo, ma solo in questi ultimi anni è maggiormente frequentata. Sicuramente non adatta ai principianti, si presta invece molto bene all’allenamento degli scalatori più evoluti, che qui troveranno di che riempirsi gli avambracci.

È una delle poche falesie della zona che si può frequentare anche in caso di pioggia. Accesso: anche la falesia Franchi offre un accesso eccezionalmente comodo. La palestra si raggiunge da Cortina percorrendo la S.S. 51 di Alemagna in direzione Dobbiaco. Superato il valico di Cimabanche, si prosegue e si oltrepassano il bivio per Misurina e il Lago di Landro. Poco dopo il lago, sulla sinistra si trova l’Hotel Tre Cime, nei cui pressi si parcheggia. La parete, formata da una dolomia di scogliera non stratificata, è ben visibile dietro all’ albergo. Tipo di arrampicata: arrampicata atletica su parete strapiombante, su tacche, svasi e buchi. Avvicinamento: 1 minuto Numero di vie: 22 Lunghezza dei tiri: da 15 metri a 28


metri Difficoltà: dal 6a all’ 8b (preponderanza vie di grado 7 e 8) Adatta a principianti: no Esposizione: est Quota: 1406m Si arrampica se piove: sì Periodo: da aprile a ottobre

Guida: Juri Chiaromonte – “Arrampicata sportiva & boulder nel sudtirolo” – Edizioni Raetia, 2007 Torna all’indice

Val Rienza La falesia è situata alla base del versante meridionale del Monte Rudo e, nonostante l’avvicinamento un po’ lungo merita una visita, in quanto si arrampica in un ambiente spettacolare proprio di fronte alle pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo, su un’ottima dolomia di scogliera non stratificata. falesie falesie falesie Accesso: bisogna dapprima parcheggiare nel medesimo luogo indicato per la falesia Franchi (vedi sopra). Qui si imbocca verso est la strada sterrata che attraversa la spianata antistante (sentiero n. 10 e n. 102). Ci s’ immette nella Val Rienza proseguendo in salita lungo la strada, fino a trovare una tabella che indica il sentiero per la falesia, sulla sinistra (nord). Tipo di arrampicata: arrampicata tecnica e impegnativa su tacche e buchi. Ci sono due settori principali, settore basso a settore alto: nel settore alto sono concentrati i tiri più difficili. Avvicinamento: 50-60 minuti Numero di vie: 56 Lunghezza dei tiri: da 10 metri a 36 metri Difficoltà: dal 4a all’ 8a (preponderanza vie di grado 6 e 7) Adatta a principianti: sì Esposizione: sud Quota: 1600m Si arrampica se piove: no Periodo: da giugno a ottobre Guida: Juri Chiaromonte – “Arrampicata sportiva & boulder nel sudtirolo” – Edizioni Raetia, 2007 Torna all’indice

San Bodo


La palestra di San Bodo è situata nel comune di San Vito di Cadore, alla base del versante meridionale della Croda Marcora. La falesia è la parte più bassa e più sinistra (nord) di un’ampia fascia rocciosa, immersa in un bel bosco di pini, che sovrasta l’abitato di Chiapuzza. La quota è compresa fra i 1300 m ed i 1370 m e l’esposizione prevalente è a sudovest: tali caratteristiche fanno di questa palestra un ottimo sito per arrampicare in primavera ed in autunno. Sono invece da evitare le

giornate più calde in estate. falesie falesie falesie Accesso: provenendo da Cortina e prima di entrare nel paese di San Vito, si trova l’Albergo Cima Belprà, presso il quale è possibile parcheggiare. Da qui si sale al casello dell’ex ferrovia e si trova l’indicazione per San Bodo, che si raggiunge percorrendo un sentiero molto ripido. Tipo di arrampicata: arrampicata tecnica e impegnativa su appigli piccoli, su parete verticale. La roccia è dolomia di scogliera non stratificata. Avvicinamento: 20 minuti Numero di vie: 50 Lunghezza dei tiri: da 10 metri a 27 metri Difficoltà: dal 4b all’ 8b (preponderanza vie di grado 6 e 7) Adatta a principianti: no Esposizione: ovest e sud-ovest Quota: 1380m Si arrampica se piove: no Periodo: da aprile a novembre Torna all’indice

Erto Questa palestra non è situata nel territorio cortinese, ma si tratta di una falesia storica che ha segnato l’evoluzione dell’arrampicata bellunese. Pur non mancando un settore “no big”, Erto è conosciuta per l’alto numero di vie di elevata difficoltà. Inoltre, la presenza di grandi strapiombi permette di arrampicare anche in caso di forti piogge. Gli appigli e gli appoggi sono molto “unti”, ma nonostante questo la palestra

merita una visita. Accesso: per raggiungere la falesia, da Cortina si percorre la S.S. 51 di Alemagna in direzione sud. Raggiunto l’abitato di Longarone (49 chilometri da Cortina) si imbocca la S.S. 251 seguendo le indicazioni per la diga del Vajont. Subito oltre la diga è visibilissima, sulla sinistra, la falesia (50 minuti in auto da Cortina). Tipo di arrampicata: arrampicata in strapiombo su liste e svasi

Avvicinamento: 1 minuto Numero di vie: > 160 Lunghezza dei tiri: da 10 metri a 40 metri Difficoltà: dal 6a al 9a (preponderanza


vie di grado 7 e 8) Adatta a principianti: sì (il settore “No Big” – numerose vie di grado 4 e 5) Esposizione: sud Quota: 780m Si arrampica se piove: sì (non nel settore “No Big”) Periodo: in qualsiasi periodo dell’anno e, fatta eccezione per alcune giornate di freddo troppo intenso, con qualsiasi condizione meteorologica.

In estate il caldo penalizza assai l’aderenza sugli appigli moto “unti” della falesia. Guida: Climband Belluno – “Le falesie della Valle del Piave” – Edizioni Rocciaviva, Belluno Link a: Planetmountain Torna all’indice


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