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LABORATORIO DI IDEE_ GIUGNO2011

walk this way


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/// CREATIVA/MENTE ONLINE VS OFFLINE Online od offline. Questo è il dilemma. Online od offline, questo è il grande dilemma che in questi ultimi anni di veloci cambiamenti toglie il sonno ai direttori marketing delle aziende di mezzo mondo. Ma come possiamo capire cosa è meglio, quali strumenti abbiamo per comprendere se i nuovi media stanno sostituendo la vecchia carta stampata ed i più diffusi media radio e tv? Vi dico già da subito che una risposta certa ed assoluta non esiste in quanto ogni azienda, ogni settore merceologico ed ogni area geografica del pianeta hanno esigenze completamente differenti. Il marketing però può aiutare a capire cosa è meglio per le singole aziende e come si possono affrontare specifiche situazioni. Una cosa è certa, universalmente riconosciuta ed inconfutabile: bisogna, a prescindere dal media che venga utilizzato per promuovere il proprio brand o prodotto, essere migliori e più bravi degli altri. Questo significa che il marketing nel corso del tempo diventerà sempre più fondamentale nelle aziende per dare agli imprenditori ed alle imprese gli strumenti migliori per creare valore attorno al proprio brand ed ottenere il consenso. Ma come si crea il consenso, con quali strumenti? Negli ultimi anni si è sentito dire spesso che i nuovi media, più rapidi e dinamici, stanno togliendo spazio ai media tradizionali come carta stampata, radio, tv, affissioni, advertising puro ma se andiamo a guardare i numeri e li analizziamo con cura scopriamo che le cose non stanno così.

La comunicazione della “vecchia scuola” sta benone, anzi, in alcuni settori ed aree geografiche è addirittura in crescita: quella che sta soffrendo è quella di bassa qualità, quella fatta “tanto per fare”, quella che si basa su logiche di numeri e di “sparate nel mucchio”. Poche righe fa ho asserito che per diventare grandi bisognerà diventare più bravi. Anche nella carta stampata vale la stessa regola. Nei prossimi anni assisteremo ad un forte incremento del gap tra aziende brand e aziende che semplicemente comunicano i propri prodotti. La carta stampata diventerà strumento per comunicare non solo i prodotti, ma soprattutto i valori e lo stile di un brand; inoltre dichiarerà il posizionamento di un brand, dimostrerà la forza e la visione del brand. E l’online? L’online sarà il potente mezzo che in simbiosi con i media tradizionali, sarà sempre più indispensabile per le aziende per dialogare con i suoi clienti e fans, per capire cosa il mondo cerca e pensa, per dialogare in modo trasparente e rapido, per creare in una parola la propria reputazione. Questo sarà il futuro della comunicazione, un mix di media che lavorando in sinergia secondo linee di marketing definite porteranno al consenso del pubblico. Vi auguro una buona lettura. Marco Gusella

Dylan opera digitale 11.811 x 11.811 pxl autore: PSQ


creativa/mente non contiene inserzioni pubblicitarie a pagamento.

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art director

Andrea Pasqui

house organ of

Gusella adv / XtraGroove / Puntoffset

ufficio grafico

info@gusella-adv.com

segreteria

segreteria@gusella-adv.com

stampa

Puntoffset - PD

OUR LAB Sebastiano

Zanolli

Gianni

Simonato

Matteo

Campana

OvveRO COMe tRAMAnDARe LA COnOSCenZA

14 / fARSi SentiRe O LASCiARSi  ASCOLtARe

5 / 30 Anni Di PASSiOne PeR LA StAMPA

15 / PROGRAMMARe e PiAnifiCARe in tv

6 / BARBeRA e ChAMPAGne

16 / ti COnSiGLiAMO

7 / C’è tUttO qUeLLO Che SeRve

18 / Le nOStRe PASSiOni

8 / COinvOLGeRe COn StiLe

21 / OvviO. è MARketinG

10 / LA CARtA inCOntRA iL weB

22 / the LeGenD Of BAGGeR vAnCe

12 / PeR OtteneRe RiSULtAti DiveRSi Devi fARe  AZiOni Che nOn hAi MAi fAttO

iL COLPO PeRfettO

1 CREATIVA/MENTE

2 / iL vALORe DeLLA StAMPA,


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del 1400 un tal Johannes Gutenberg di Magonza, in Germania, inventò il carattere

mobile.

questa  tecnologia  era  basata  sulla

realizzazione di caratteri mobili, ovvero dei tasselli separati l’uno dall’altro, a ciascuno dei quali era associato un segno grafico in negativo.  i  caratteri  potevano  essere  poi  disposti  in  maniera

T

ramandare

ai

posteri i fatti accaduti ed  in generale la conoscenza acquisita è stata, fin  dalla  preistoria,  un’attività  umana  che  ha lasciato traccia fino ai giorni nostri. Dai graffiti nelle caverne preistoriche sino ai geroglifici nelle tombe  egizie,  dalle  pergamene  dei  cinesi  fino  alle  lapidi  dei romani, l’uomo ha sempre avuto la necessità di trasmettere la propria  storia,  e  questo  ha  consentito  di  ricostruire  la  storia dell’umanità. nell’antichità  la  trasmissione  del  sapere  era  affidata  agli

2 CREATIVA/MENTE

amanuensi, ma a seguito delle invasioni barbariche medioevali

allineata grazie a delle forme-guida, chiamati “compositoi”, che permettevano di comporre intere pagine. il compositoio veniva posizionato  su  un  torchio  che  veniva  pressato  dopo  averci posizionato sopra il foglio di carta. Carattere mobile e torchio: ecco in cosa consiste l’invenzione che ha rivoluzionato la stampa intorno al  1445, periodo in cui Gutenberg pubblicò la “Bibbia delle 42 linee”, denominata così in quanto  conta 42 righe per colonna con un totale di 1.282 pagine. 180 furono le copie che vennero  stampate,  e  di  queste  180  oggi  ne  restano  solo  48 sparse in alcune delle principali biblioteche e musei del mondo (in  italia  ve  ne  sono  3  copie,  di  cui  una  in  Città  del  vaticano, presso la Biblioteca Apostolica vaticana). Nel corso del 1400 gli

questo ruolo passò ai monaci. Gli uomini di chiesa avevano il

allievi della scuola di Gutenberg si dispersero per l’Europa

compito  di  trascrivere  manualmente  i  testi  sacri  che  venivano

diffondendo le nuove tecniche di stampa nelle città di

raccolti  in  fascicoli  distinti;  questi  venivano  successivamente

Strasburgo, Basilea, Zurigo, Augusta, Ulm, Norimberga ed in

passati  ai  copisti  i  quali,  sempre  a  mano  ed  in  bella  grafia,

Italia dove, nella prima tipografia costruita a Subiaco, in

provvedevano a realizzare le copie delle pagine per comporre

provincia di Roma, venne stampato nel 1465 il “De Oratore”

artigianalmente i libri.

di Cicerone.

questa  sete  di  conoscenza  da  parte  dell’uomo  nel  corso  dei

Con il passare degli anni il livello culturale e l’alfabetizzazione

secoli  è  cresciuta  esponenzialmente  sino  al  punto  in  cui  si  è

crebbero  e  pertanto  si  riscontrò  un  bisogno  crescente  di

sentita la necessità di riprodurre in serie i manoscritti. All’inizio

aumentare  le  proprie  conoscenze,  ed  è  proprio  in  questo


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/// NOI STAMPIAMO IL VALORE DELLA STAMPA, OVVERO COME TRAMANDARE LA CONOSCENZA contesto che nacquero i primi giornali.

Ci sono molti modi di tramandare la conoscenza come anche ci

La grande rivoluzione accade però nel 1886 con l’invenzione della

sono molti modi di fare stampa. Molti miei precursori, Gutemberg

Linotype che permetteva di poter produrre vari caratteri e famiglie

in primis, pensavano che la stampa fosse arte, arte grafica. io la

di  caratteri,  in  gran  quantità  e  rapidamente,  velocizzando  i

penso allo stesso modo, anzi, penso che la stampa sia stile.

procedimenti  di  stampa  grazie  all’invenzione  del  telaio

Stampare con stile significa rendere pregiato un foglio di

meccanico,  del  torchio  a  carrello,  del  clichè  e  del

carta bianco che, grazie all’unione di idee e di colori, riesca a

perfezionamento della fotografia, che cominciava a sostituire le

trasmettere emozioni e sia in grado di farsi ricordare. Per cercare

illustrazioni fatte a mano.

un parallelo nella moda, lo stile che contraddistingue un capo di

Nei primi del 900 vennero costruite le prime macchine da

alta sartoria è dato dalla ricerca del dettaglio e dalla cura delle sue forme; nella stampa il meccanismo è lo stesso, l’eleganza è data dai dettagli, dalla cura dei particolari, dalla meticolosità nella

> cHi Daniele Gusella nato a Padova il due Gennaio millenovecentosettantatre.

gestione dei colori e delle finiture che sono gli elementi che fanno

> cosa Nella vita dirigo la Puntoffset, azienda tipografica padovana con la ferma volontà di distinguersi per stile.

Molte sono le sfide che questo mondo dovrà affrontare nel futuro:

> come Lo definirei un modo di pensare, un modo di essere, un modo di collaborare con il mio team e con i miei clienti per creare stampati unici e di qualità. > dice di sè Sono una persona posata e tranquilla abituata a lavorare con costanza e metodo con l’obiettivo di far diventare la mia azienda una grande azienda, un’azienda capace di creare valore e stampati unici, riconoscibili, con stile.

veramente la differenza.

le nuove tecnologie digitali, nuove tecniche e nuovi materiali bi e tridimensionali, ma una cosa non cambierà col passare degli anni e  dei  secoli,  ovvero  il  bisogno  dell’uomo  di  comunicare  e  di tramandare la conoscenza.

stampa di tipo industriale, le rotative, ed infine le macchine per stampa offset. Per tutto il secolo abbiamo assistito quindi ad un velocissimo processo di trasformazione nella stampa che ha  portato,  negli  ultimi  anni,  all’arrivo  dei  sistemi  digitali  che

Ma a cosa ha portato questa frenetica evoluzione della stampa? Voglio ritornare un momento al titolo che ho voluto dare a questo mio articolo che recita il valore della stampa ovvero come tramandare la conoscenza.

3 CREATIVA/MENTE

stravolsero ancora una volta le industrie delle arti grafiche.


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http://www.gusella-adv.com/liberamente

/// LIBERA/MENTE 2.0 IL BOOK DEI RICORDI

4 CREATIVA/MENTE

8 APRILE 2011

+


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/// RENATO GUSELLA 30 ANNI DI PASSIONE PER LA STAMPA Perché ha deciso di fare l’imprenditore? Provengo da una famiglia umile e, per aiutare la mia famiglia, fin dai primi anni della mia adolescenza ho dovuto iniziare a lavorare. ho iniziato molto presto, all’età di 15 anni, come apprendista in una timbrificio di Padova, in via Mocenigo. in pochi mesi ho acquisito diverse conoscenze che mi hanno permesso di  essere  assunto  in  qualità  di  compositore  presso  un’importante tipografia di Padova per la quale ho lavorato fino a 31anni. in quegli anni ho  acquisito  una  grande  esperienza  nel  settore  tipografico  ed  ho maturato  l’idea  di  fare  qualcosa  di  mio,  di  fare  qualcosa  che  mi permettesse di migliorare le mie condizioni e di esprimere la mia grande volontà di fare. ho così fondato nel 1978 la mia piccola tipografia che ho chiamato Graphic G; G come Gusella, il mio cognome. Dov’ è iniziata la sua avventura? Ricordo che la prima sede della Graphic G, a tencarola in via Padova 10, era veramente piccola. Le 2 macchine tipografiche heidelberg, comprate con grande sacrificio, stavano a malapena dentro i muri della tipografia che sarà stata grande al massimo 40 metri quadrati.  Le cose fortunatamente sono andate bene, l’azienda a forza di tanta volontà e passione è cresciuta, e nel 1982 mi sono spostato a Padova, in via nicolò tommaseo 70, di fronte all’attuale tribunale. in questa sede la  mia  azienda  ha  avuto  una  grande  trasformazione  passando  da tipografia a stampa offset, diventando una società e prendendo il nome Puntoffset. Qual è il significato di questo nome? “Punto” rappresenta nella mia visione l’arrivare a qualcosa di definito e concreto, mentre “offset” rappresenta il moderno sistema di stampa che ha sostituito il vecchio sistema tipografico dei caratteri mobili.

Padovana  e  che  nel  1992  è  entrato  in  azienda  inizialmente  come stampatore e poi, dopo anni di gavetta, come direttore generale. E poi come è andata? É andata bene! L’azienda è cresciuta e si è strutturata. Pur rimanendo una piccola impresa, è diventata una azienda orientata alla stampa di qualità con attrezzature all’avanguardia. Successivamente, nel 2000, è arrivato il mio secondo figlio Marco, che però, dopo poco, si è dedicato alla sua grande passione aprendo, assieme al suo socio e amico Andrea Pasqui una agenzia di comunicazione che ha chiamato Gusella adv. Quali sono i valori fondamentali nella sua vita e nella sua azienda? Prima  di  tutto  viene  la  famiglia  che  mi  è  sempre  stata  accanto  nei momenti più significativi ed importanti della mia vita, supportandomi nei periodi difficili. il secondo valore fondamentale per me è la fiducia in se stessi e nelle persone  con  le  quali  si  collabora  in  quanto  le  aziende  sono  fatte  di persone, e la prosperità o il fallimento derivano sempre dagli uomini. terzo valore per me determinante nella mia vita è l’onestà perchè solo comportandosi bene, nella vita e commercialmente, giorno dopo giorno, ci si stente gratificati ed a posto con se stessi. Per concludere, qual è il sogno per la sua azienda? nella vita ho lavorato tanto. Oggi, dopo anni di dedizione all’azienda, ho passato la palla ai miei figli che ritengo più bravi e competenti di me nel settore della stampa e della comunicazione attuale. il mio sogno ora è vedere  la  mia  azienda  trasformata  in  un’  azienda  grafica  orientata esclusivamente alla stampa pubblicitaria di qualità, con tecnologie e strutture all’avanguardia, capaci di affrontare le sempre nuove sfide del mercato.

5 CREATIVA/MENTE

Poi come è arrivato alla nuova sede di Ponte San Nicolò? Avevo  sempre  sognato  una  sede  spaziosa  e  prestigiosa  per  la  mia azienda, e così, circa 20 anni fa, ho deciso di realizzarlo. è stato un investimento impegnativo, ma l’ho fatto per la mia famiglia. questo  passo  infatti  ha  aperto  la  strada  per  il  futuro inserimento in azienda di mio figlio Daniele che in quegli  anni  stava  studiando  alla  scuola grafica  S.  Antonio  di  noventa


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/// PANE, AMORE E CREATIVITÀ BARBERA E CHAMPAGNE

> cHi Andrea Pasqui nato a padova il 16 giugno 1974 > cosa art director > percHé non rinuncia alla buona musica e gli piace stare ad ascoltare una bella storia davanti ad un bicchiere di vino o ad una birra artigianale, meglio se la sua.

6 CREATIVA/MENTE

> per cHi designer con il pallino del cinema americano, quello che fa sognare.

Le opinioni politiche ci dividono, la fede calcistica altrettanto, gli

un segno di debolezza, anzi. Per fare una comunicazione efficace

individualismi ci allontanano. Gli abiti che indossiamo, i bar che

e coerente oggi sono convinto che sia necessario avere il coraggio

frequentiamo,  gli  amici  che  ci  circondano:  tutto  sembra  fatto

di esporsi, oltre ad avere la lungimiranza di definire il carattere del

apposta per farci rientrare in una categoria di appartenenza, in una

proprio  brand  che  non  lasci  spazio  al  dubbio,  perchè

ben  precisa  fascia  statistica.  tutto  è  fonte  di  divisione,  tranne

nell’indecisione il consumatore tende sempre a scegliere ciò di cui

l’amore. Che tu sia in abito da sera col tuo bicchiere di champagne

ha  imparato  a  fidarsi.  Alzi la mano chi ha mai dubitato della

o  che  tu  sia  seduto  da  solo  ad  un  tavolo  col  tuo  bicchiere  di

genuinità della Nutella! qualcuno si sente di mettere in dubbio

barbera, che differenza fa?

l’affidabilità di una Golf?

*

Un’idea è buona solo quando è vincente? Un quadro è bello solo

Dietro il successo di molti brand ci sono dei capolavori di strategie

quando viene battuto all’asta per milioni di euro? Una campagna

di  comunicazione,  degli  esempi  mirabili  di  collaborazione  e

pubblicitaria  di  successo  si  misura  in  volumi  di  budget  di

condivisione di obiettivi.

investimento? non ci si innamora tanto facilmente nella vita, sto

quello  che  mi  motiva  maggiormente  è  sapere  che  la

parlando del vero amore. nel lavoro invece mi capita di innamorarmi

comunicazione è una forma d’arte che si nutre tanto di pensieri

di un progetto e di sposarlo, ma non si tratta mai di “un colpo di

quanto di azioni e che si può esprimere in forma aulica ma anche

fulmine”.    Ci  vuole  sempre  un  periodo  per  approfondire  e  per

in forma povera, e in entrambi i casi il risultato può essere altrettanto

scendere  sotto  la  coltre  della  superficialità,  un  periodo  di

entusiasmante e carico di creatività. io amo nutrirmi di tutto questo,

corteggiamento  durante  il  quale  si  sviluppa  la  parte  più  bella  e

perchè sento il bisogno viscerale di placare questa fame...

delicata del mio lavoro. in questa fase di studio i pregi sono i primi

questo è un test: rispondi alla domanda che trovi in questo articolo

ad emergere, poi scavando bene bisogna fare emergere anche i

contraddistinta

difetti, i punti deboli del progetto. Poi finalmente si fa cadere la

(andrea.pasqui@gusella-adv.com).  Sarò  felice  di  inviarti  un

maschera e ci si presenta per quello che si è, e questo non è mai

bellissimo regalo pensato apposta per te!

dall’asterisco,

inviandomi

una

e-mail


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/// SEBASTIANO ZANOLLI C’È TUTTO QUELLO CHE SERVE http://www.sebastianozanolli.com

+

Ho ricevuto molte e-mail da persone che cercano di raggiungere una stabilità emotiva ed economica cambiando lavoro. Partendo naturalmente da un budget finanziario prossimo allo zero, e quindi solo con il proprio corpo e cervello. In un periodo come questo non fa meraviglia leggere richieste di questo genere. Molti lavori dipendenti sono sempre più alienanti o senza futuro, mentre il lavoro in proprio lascia intravvedere delle possibilità, quantomeno con riferimento alla realizzazione personale. Non è strano perdere la bussola e lasciare che le preoccupazioni riempiano tutto lo spazio del nostro cervello. E le preoccupazioni prenderanno tutto lo spazio disponibile. Anche quello appena liberato dalla soluzione di altri problemi. Io non credo di poter erigermi a mentore e dare garanzie, ma posso identificare e suggerire a questi miei amici alcune azioni da concretizzare subito per facilitarsi la vita.

Corpo e cervello sono una grandissima dote, molto di più di quanto si possa immaginare. Nessuna realizzazione è fattibile senza un pensiero e senza un'azione. Questo significa darsi da fare per avere un'idea che abbia senso e appeal per noi, cercare gli strumenti per darle compimento, e soprattutto vedersi come dipendenti di noi stessi, anche se siamo dipendenti da altri. Potete anche copiare le idee e modificarle, non si deve per forza essere dei Leonardo. Potete anche spostarvi fisicamente. Non siete costretti a rimanere dove siete. Cercate su una lista fatta da voi cosa vi fa battere il cuore. Cosa vi attira così tanto da non farvi guardare l'orologio. Ragionate sui risvolti economici di un'attività basata sui vostri interessi.

Chiudete con la televisione, i giornali, i rapporti sociali banali e superficiali. Tutta "fuffa" che potete evitare. Se c'è qualcosa di importante... ve la diranno. Potete recuperare dalle due alle sette ore al giorno.

Ricordatevi che la capacità reddituale di ciascuno è proporzionale alla capacità di risolvere i problemi degli altri, ma che questa capacità è anche proporzionale alla conoscenza specifica che abbiamo. Inoltre la conoscenza tende a calare progressivamente in assenza di studio. Quindi, soprattutto in assenza di budget, serve mantenere a livello le capacità di soluzione. È il nostro reparto ricerca e sviluppo: teniamolo in tiro.

Potete partire ora a ragionare e a fare prove. Non serve "mandare a quel paese" tutto immediatamente. Probabilmente non potete permettervelo, quindi non cedete allo stress a breve termine. Ma, se non volete morire di quello a lungo, iniziate a pianificare. È più divertente di quello che si immagina.

Sebastiano Zanolli fa il manager, un manager un po’ atipico, che sceglie un approccio alla professione misto di pragmatismo e di sentimento. Nato nel 1964 a Bassano del Grappa (Vi), dopo la laurea in Economia presso l’Università di Cà Foscari, incontra alcune grandi aziende, tra cui Adidas, nella quale ha ricoperto il ruolo di direttore marketing in Germania, e Diesel, di cui è stato General Manager per la filiale italiana. Dall’Aprile del 2007 ricopre la funzione di Amministratore Delegato di 55DSL, azienda streetwear del Gruppo Diesel.

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Anche se non avete ancora deciso in quale attività impegnarvi, dedicate questo tempo recuperato ad approfondire la materia che pensate sarà il vostro futuro, e/o usate il tempo per redigere un conto economico futuro.


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/// EVENTI COINVOLGERE CON STILE

LIMA

VE LI E TE G N A DUR NE, ISCE P E AZIO C T I R C E EC SI P ’ DI CHE LI E A N ZIO EMO

IL C

E T N I DI

8 CREATIVA/MENTE

CO E DI

IS NDIV

IONE

...

NTI

E S S RE


L'immagine  coordinata  è  la  “firma”  stilistica  di  un’azienda  da

questi  eventi  sono  finalizzati  ad  aumentare  la  visibilità  e  la

riprodurre  in  tutti  i  supporti  utilizzati  per  le  comunicazioni  sia

conseguente  riconoscibilità    del  brand  per  aumentarne

interne che esterne, rivolte alla clientela già acquisita ed a quella

l’autorevolezza  e  la  notorietà.  Per  riuscire  a  stimolare  la

potenziale. La cura dei particolari e la ripetizione sistematica dello

partecipazione  ed  assicurare  la  riuscita  di  ogni  evento

stesso logo, degli stessi colori e caratteri tipografici rende una

promozionale è fondamentale che sia emozionale per riuscire a

comunicazione  coerente,  chiara,  diretta  e  quindi  efficace.  Chi

trasformare  i  meeting  e  le  convention  in  eventi  comunicativi

riceve  il  messaggio  non  confonderà  l’azienda  ed  avrà  dunque

efficaci e strategici. Attraverso la creatività e la passione viene

un’idea precisa del prodotto o del servizio proposto.

incoraggiata  la  partecipazione  ed  il  coinvolgimento  dei

La  coordinazione,  a  livello  grafico  e  di  azioni,  è  un  elemento

partecipanti  favorendo  il  team  building  attraverso  la

fondamentale  insieme  alla  semplicità  formale.  il  messaggio

comunicazione.  il  clima  che  si  percepisce  durante  gli  eventi

diventa  infatti  più  forte  se  ripetuto  in  quanto  arriva  diretto  al

emozionali è di eccitazione, di interesse e di condivisione; questo

destinatario  senza  dispersioni.  All’interno  delle  forme  di

clima speciale che si crea permette di trasmettere quell’energia,

promozione  della  propria  immagine  coordinata  aziendale

che a volte non si immaginava nemmeno di avere, con la quale

assumono una particolare posizione l’organizzazione di eventi

si affronta quotidianamente il proprio lavoro. Si riesce quindi a

che  possono  essere  rivolti  al  proprio  personale  al  fine  di

trasmettere ai propri collaboratori la propria vision ed il proprio

stimolarne l’aggregazione e la partecipazione, alla propria rete

entusiasmo,  generando  quel  valore  che  poi  andrà  ad

distributiva per coinvolgerla, ed infine ai consumatori finali come

incrementare le performance personali di ognuno.

forma pubblicitaria.

;-) >>

> cHi Irene Benetazzo nata a chioggia il 5 agosto 1982. > cosa marketing, eventi, ufficio stampa.

Le immagini sono relative al Meeting Bottecchia Reparto Corse  per  la  propria  rete  distributiva  che  si  è  tenuta  a Caldogno (vi) il 23 Maggio 2011.

> come laureata in comunicazione d’impresa. > Quanto curiosa ed entusiasta. precisa e puntuale nel lavoro, ma disordinata nella vita. affronta le sfide con passione ed impegno, ma con troppo orgoglio e poca diplomazia.

9 CREATIVA/MENTE

E

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Il QR Code è invenzione giapponese del 1994 quando la Denso Wave lo mise a punto per comprimere numerose informazioni in un simbolo di facile lettura per i propri scanner. A differenza del codice a barre, il QR Code contiene informazioni sia in verticale che in orizzontale potendo memorizzare fino a 4.296 caratteri. QR sta per “Quick Response”, ovvero “risposta rapida,” per significare l’immediatezza della sua de-codifica tramite apparecchiature ottiche o IR (cellulari). Il QR-Code® è un “Open Standard” certificato ISO, libero da vincoli di copyright o brevetti sull’utilizzo. Il codice QR offre un modo rapido e semplice ai possessori di smartphone e cellulari abilitati di accedere ad un contenuto multimediale o a servizi web senza dover digitare lunghi indirizzi sulla scomoda tastiera. L’utente, con un solo click accede a siti web, offerte promozionali e molto altro. I requisiti indispensabili per decodificare un QR-Code sono: • uno smartphone • un apposito software universale e gratuito • una connessione ad internet Tutti i cellulari di ultima generazione sono dotati di un software capace di leggere questo codice, che esiste da molto tempo, ma soltanto negli ultimi anni ha visto un boom nell’utilizzo come strumento di marketing. Passando il telefonino davanti al QR code, si accede ad un sito Internet prestabilito. È vero che nei nostri PC abbiamo bookmarks, social networks e tanti altri mezzi per ricordarci le URL dei siti preferiti, ma quando siamo in giro potrebbe essere incredibilmente comodo uno strumento del genere che evita l’utilizzo di carta e penna per appuntare l’indirizzo web di un ristorante, di un agriturismo, di un cinema… Una ricerca dimostra come la terza query più diffusa su GOOGLE negli USA sia Ebay, a dimostrazione del fatto che sono tanti i visitatori che non si ricordano le URL e non le memorizzano tramite bookmark. Il QRcode marketing è il tanto atteso anello di congiunzione fra l’online e l’offline: è finalmente possibile monitorare quante persone, dopo aver letto una pubblicità o un annuncio su carta, si collegano al sito internet relativo. Utilizzando codici diversi tra di loro è possibile capire inequivocabilmente quale media abbia scatenato l’accesso alla pagina offrendo quindi la possibilità di valutare con precisione le redemption dei vari media in cui compare. Il codice QR è un ottimo strumento per aiutare il consumatore a scegliere cosa comprare: ad esempio un tag su un’etichetta di un vino potrebbe fornire informazioni su quali cibi si accompagnano meglio, sulla filiera di produzione, l’annata, le proprietà

organolettiche; un QR code su una confezione di salumi permette di erogare al consumatore informazioni aggiuntive altrimenti impossibili da riportare in etichetta, un QR code su un cd permettere il pre-ascolto di una o più tracce, far leggere i testi… Non mancano tra i big già i casi di successo legati a questo modo nuovo di “taggare” la realtà. Axa Assicurazioni ha colto questa occasione introducendo in un annuncio televisivo il QRcode mostrando solo una parte dell’intero messaggio pubblicitario che si sospende proprio sul più bello lasciando spazio al codice grazie al quale l’utente accedendo on line ne vede la fine e magari, con l’occasione, sbircia le offerte e richiede un preventivo. In Inghilterra, Umbro nella pubblicità delle maglie della nazionale inserisce un codice QR che permette di accedere al sito dedicato in cui i tifosi possono acquistare la maglia, scaricare contenuti multimediali e rimanere aggiornati sul calendario della partite. Lavorando di fantasia si può arrivare ad ipotizzare una situazione in cui un cartello stradale tramite qr code invita a collegarsi a una pagina di ricerca che lista le informazioni principali della città stessa!

> cHi Stefano Marchi nato a Padova il 25 settembre 1977

> come Una laurea nel cassetto, dieci anni di passione per il vorticoso mondo di Internet. > dice di sè Email e smartphone addicted, vive con due donne meravigliose (31 e 2 anni) che danno senso alla sua vita.

COSA

InfOrmAzIOnI IntegrAtIve Sul prOdOttO vIdeO mArketIng geOreferenzIAtO COnCOrSI prOmOzIOnI newS ed eventI BrAnd prOteCtIOn SIStemI dI trACCIABIlItà CAmpAgne vIrAlI remInder trAIler fIlm etIChette IntellIgentI BIglIettI dA vISItA preSentAzIOne AzIendA

> gli altri dicono Rilassato, riflessivo, ordinato, per nulla umorale (!)

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> cosa web marketing specialist entusiasta della vita e del suo team, divide il suo tempo tra lavoro (tanto) e famiglia (sempre troppo poco).

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OVUNQUE E E R P M E S I N IO 1. DA' INFORMAZ OFFLINE E E IN L N O E T T E 2. CONN L TARGET E D A T S O P IS R A O REALE L P M E T IN A R U IS 3. M


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/// WEB MARKETING LA CARTA INCONTRA IL WEB

T

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/// NETWORK PER OTTENERE RISULTATI DIVERSI DEVI FARE AZIONI CHE NON HAI MAI FATTO

La crisi ci sta insegnando molte cose: soprattutto ad essere più bravi. Maggiore efficacia nelle azioni, maggiore efficienza nei processi, velocità di risposta, cambi in corsa delle strategie. Sembra di essere seduti sull’ottovolante, ma è solo un problema di come si vive l’attuale situazione. Se pensate con il cappello dell’incertezza in testa diventa tutto più semplice. Se ancora avete quello della s peranza del ritorno ad una situazione di tranquillità siete nel posto sbagliato. Nell’attuale situazione per governare le aziende occorre agire soprattutto sulla leva del personale, valorizzandone le potenzialità. Le aziende sono fatte di idee, uomini e capitali. Le idee sono alla base di qualsiasi progetto imprenditoriale, ed ogni azienda di successo nasce da una buona idea. I capitali necessari sono facilmente quantificabili attraverso dei piani di sviluppo. Quanto invece investite nelle risorse umane? La prima cosa da fare sarebbe dunque misurare questo parametro. Se un fenomeno lo misuri puoi monitorarne le prestazioni, altrimenti si resta nella sfera soggettiva dei giudizi e delle valutazioni, ma questi non sono sufficienti per fare dei buoni bilanci. E’ incredibile vedere come, valorizzando le risorse umane, si possano ottenere risultati strabilianti. E’ un po’ quello che succede nello sport. Quante volte la stessa squadra di calcio, con la stessa formazione, ad una settimana di distanza, ha dato risultati diametralmente opposti, magari passando da clamorosi insuccessi a performance inaspettate? Le imprese non sono diverse, quindi vanno allenate e motivate, con un lavoro che deve essere però costante e professionale. I vecchi metodi della pacca sulla spalla crollano sotto l’incessante richiesta da parte delle nuove generazioni di motivazione e sviluppo professionale. E’ con il coaching professionale che si ottengono le migliori prestazioni da parte del personale. Metodi e sistemi collaudati che partono dal presupposto che le risorse migliori sono dentro ad ognuno di noi, basta farle emergere con una leadership basata sullo sviluppo del potenziale piuttosto che sulla evidenziazione dell’errore. E non è un problema di dimensione aziendale. Aziende piccole, medie o grandi sono sullo stesso piano. L’allenamento della squadra è democratico: per ottenere risultati dalla persone occorre intervenire, qualsiasi sia la dimensione d’impresa. Come fare? Ci sono infiniti volumi di tecniche di vendita e gestione delle relazioni con il cliente, formule per superare le obiezioni, vendere di più e simili. Oggi sul mercato ci sono tantissime conoscenze tecniche, molto più di quelle richieste. Ma come mai a fronte di tanta disponibilità di conoscenze non si riesce molto spesso ad ottenere risultati eccellenti dalla propria squadra? Il punto è che questi strumenti partono dalla considerazione che siano applicabili a tutte le persone, basta la tecnica, e solo dopo viene la persona. Oggi le persone contano, eccome, e sono in grado di fare la differenza. Ecco perché è necessario mettere prima la persona e poi i metodi. E’ venuta quindi l’ora del coaching. Che sia l’ennesimo tecnicismo? Assolutamente no, perché il coaching non ha scoperto nulla di nuovo, ripropone ciò che Socrate praticava circa 2500 anni fa. Il compito del filosofo secondo Socrate non era quello di insegnare, bensì quello di praticare la maieutica, ossia l’arte del dialogo e del porre le domande. A monte di tutto va fatto un lavoro sul personale per ottenere l’adesione a due principi fondamentali: la responsabilità e la consapevolezza. Questi sono i due cardini del sistema, http://www.simonatopartners.com

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per passare dal ruolo di mera esecuzione, con bassa resa, a quello della espressione del miglior potenziale. Questo approccio considera come la persona abbia dentro di sé tutto il potenziale per trovare le risposte, ma debba essere aiutata in questo delicato passaggio. Va cambiato quindi lo stile di direzione nelle aziende. E’ utile passare dal “ti dico io come fare” o addirittura “fai e poi vediamo” ad una attenta gestione delle proprie risorse, tenendo presente che: 1. Ogni persona è unica ed irripetibile ed è dotata di capacità, per lo più inespresse 2. Va condiviso un percorso per migliorare le proprie performance 3. Vanno rimossi i blocchi e gli ostacoli che non consentono ulteriori sviluppi 4. La formazione della persona deve essere continua, non sporadica o lasciata agli eventi. Lo strumento che si può utilizzare nella pratica per cominciare a fare coachin g con il personale commerciale è quello della ruota della vendita.(Figura A) Come funziona? In pratica, per ogni persona di cui si vogliano migliorare le prestazioni, viene disegnato un profilo, che rappresenta il punto di partenza, lo stato di fatto. Vengono misurati alcuni parametri che fanno la fotografia dello stato dell’arte della persona. I valori sono compresi tra zero, il minimo, e cento, il ma ssimo. Questo stato è misurato attraverso i seguenti parametri:

>>>>>>>>> Il risultato potrebbe essere una figura come quella indicata nella ruota a destra (Figura B). A questo punto entra in azione la potenza del coaching, perché questa fotografia dello stato attuale consente di stabilire quali sono le aree di miglioramento. Il punto successivo è chiedersi: tra 6 mesi, come vorrei che fosse disegnata la mia ruo ta? Quali miglioramenti desidero ottenere, e in quali aree? Delle 8 aree è consigliabile prenderne in esame non più di tre, altrimenti si rischia di voler fare molto, a parole, e di provare poi una enorme frustrazione per non aver potuto fare le necessarie azioni. Individuate le tre aree di miglioramento è necessario chiedersi: Perché sono in questa situazione? Cosa posso fare per migliorare? Quali sono le attività sotto il mio controllo per poter fare la differenza? Chi mi potrebbe aiutare per raggiungere i miei obiettivi? Viene quindi preparato un piano di attività che va poi messo in pratica per raggiungere, nell’ipotesi sei mesi, i cambiamenti desiderati. Il coach è fondamentale sia nella fase di analisi della situazione che di stesura dei piani. Ma ancora di più lo è nella fase di realizzazione, perché gli ostacoli saranno sicuramente molti così come i momenti di scoramento. Il coach aiuta invece a vedere la foresta, non solo il dito, come recita la nota metafora. Il miglioramento è un processo senza fine, un po’ come l’allenamento in palestra. Una volta raggiunto e mantenuto il peso ed il tono muscolare con un esercizio costante, non si può pensare che la forma ritrovata duri senza bisogno di nessuna manutenzione. Gianni Simonato


Figura A

Visione: quanto il commerciale è allineato con la visione dell’azienda? Finanza: quanto denaro sta effettivamente guadagnando secondo le proprie aspettative? ROI: quali ritorni vengono raggiunti, secondo quanto concordato? Motivazione: qual è il grado di motivazione? Salute: quale lo stato di forma fisica in quel momento? Clienti: quanto sono in linea con le aspettative? Comunicazione: quan to è in linea con i piani definiti? Sviluppo personale: procede secondo le aspettative?

Figura B

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FARSI SENTIRE O LASCIARSI ASCOLTARE?

Andrea Carone

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Attualmente responsabile dei progetti strategici per la Gottardo Spa seguo lo sviluppo internazionale dei brand dell'azienda, la realizzazione di nuovi format e il canale dell'e-commerce, ho ricoperto in precedenza il ruolo di Direttore Retail occupandomi della gestione della rete di 300 negozi e 1500 collaboratori, di marketing, sviluppo della rete, campagne di lancio nuovi punti vendita e format.

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CLOSE up l’altro giorno, leggendo uno dei tanti giornali che di avere informazioni e contenuti specifici e la rimi capita di sfogliare durante la giornata, sono sorsa tempo sempre più scarsa, impone una postato colpito da un articolo che annunciava larizzazione della comunicazione: da una parte un l’uscita di chromebook, un computer di google contenitore organizzato dove far risiedere le inforche ha la caratteristica di lavorare in totale cloud mazioni rendendole facilmente accessibili, dall’alcomputing, ovvero solo se connesso. già apple tra una comunicazione che promuova l’identità ci aveva dato dei segnali commercializzando ipad del prodotto o azienda: ciò che si è e non ciò che che potevano connettersi solamente tramite Wisi fa, entrando così in un’ empatia con l’utente per Fi e quanti di noi, me compreso, avevano deriso Smettiamola di parlare di target ma parliamo di far parte della sua comunità e della sua giornata. steve pensando che fosse da pazzi introdurre nel comunità, non puntiamo sullo status ma sul senso ecco che tutta la struttura del negozio, fisico o virmercato uno strumento che non fosse autonomo tuale che sia, dovrà essere costruita in modo da di appartenenza, abbandoniamo l’insegnamento consentire una facile e veloce fruizione delle infora livello di connessione. con il similare passo di larry page e sergey brin, ed iniziamo a condividere, smettiamola di parlare mazioni, comunicando non le informazioni stesse il segnale diventa più chiaro ed inequivocabile: esai clienti ed iniziamo a conversare con gli utenti. ma le modalità ed i canali attraverso i quali poterle sere connesso al mondo, alla comunità, sarà la reperire, che siano questi url, link o codici Qr. quotidianità: “sono connesso perciò esisto”. una volta messo il nostro prodotto in vetrina, a dilavoro nel retail da più di 10 anni e mi chiedo sposizione di tutti con la massima chiarezza e sempre più spesso quanto e come un cliente sempre più sofisticato e sempre completezza, costruita la nostra reputazione, dobbiamo farci trovare! dobpiù in grado di raccogliere informazioni in modo reale, possa trasformare il biamo lasciare tracce, far pervenire indizi, segnalare indicazioni, stimolare mondo della grande distribuzione ed il modo con cui questa comunica il suo l’utente a venire a conoscerci. prodotto. Quanto l’essere costantemente in relazione con persone, strutture Qualche anno fa ciò era possibile operando su pochi, storici, canali dell’advered aziende cambierà le modalità e la propensione all’acquisto? sono sempre tising ed agendo su questi era relativamente semplice raggiungere la totalità di più i clienti che hanno una conoscenza approfondita dei prodotti che comdei prospect. oggi alla televisione nazionale, radio, affissioni, sponsorizzazioni, prano, conoscenza spesso maggiore di chi glieli sta proponendo in negozio. giornali e volantini, si sono aggiunti altri canali quali il web, i social network, i un tempo esisteva il pulitore per metalli, oggi chiediamo quello per l’acciaio sablog, i motori di ricerca ed anche i canali classici si sono diversificati: digitale tinato delle cappe per cucina; una volta compravamo il vino scegliendo tra terrestre, pay tv, giornali virtuali. diventa perciò necessario offrire una comunirosso e bianco, da dolce o da pasto, oggi vogliamo sapere l’annata, la gradacazione che non sia solamente presente ma capillare, in modo da dare al nostro zione, la certificazione, l’area geografica, il vitigno, il mix di uve, le proprietà orbrand la maggiore visibilità e quotidianità possibile, rinunciando in questa sede ganolettiche e dove è avvenuta la fermentazione o l’imbottigliamento. alla velleità di dare informazioni. ci troviamo quindi di fronte ad un cliente sempre più evoluto ed esigente, semHenry Ford diceva che “chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è pre più propenso a difendersi dagli slogan e a cercare le informazioni che rapcome se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo”. presentano la discriminante per la sua scelta in base non solo a quelle che continuiamo quindi ad investire in comunicazione ma investiamo principalsono le sue esigenze, ma anche a quelli che sono i suoi valori. un celiaco non mente nel costruire una struttura informativa solida, completa, ricca, che parli acquisterà mai nulla in cui non abbia verificato l’assenza di glutine, così come non solo di ciò che vendiamo ma di tutto ciò che siamo, del come lavoriamo. un animalista non comprerà mai un cosmetico che non riporti l’indicazione “non creiamoci la nostra immagine chiara, solida, una reputazione che ci renda cretestato su animali”. se guardiamo queste esigenze non come legate ad una dibili sempre, investiamo in trasparenza, chiarezza, semplicità, lasciando alcerchia di persone che per necessità o scelta devono avere queste informal’utente la possibilità e la libertà di decidere come e quando informarsi. zioni, ma come una sensibilizzazione sempre crescente di tutti al mangiare smettiamola di parlare di target ma parliamo di comunità, non puntiamo sullo sano, alla responsabilità sociale, all’impatto ambientale, al consumo energetico, status ma sul senso di appartenenza, abbandoniamo l’insegnamento ed iniarriviamo facilmente alla conclusione che non è possibile comunicare in modo ziamo a condividere, smettiamola di parlare ai clienti ed iniziamo a conversare esauriente così tante informazioni mantenendo un approccio alla comunicacon gli utenti. zione ed alla vendita basato sulla logica push. l’era della globalizzazione è già terminata, entriamo nell’era della socializzadistributori, produttori ed operatori della comunicazione, dovranno quindi orzione: socializzereste con un venditore porta a porta? bene: basta bussare, ganizzare le loro strutture per consentire al cliente di fruire in modo istantaneo telefonare, fermare la gente per strada; prendiamo coraggio e costruiamoci delle informazioni di cui necessita. è il cliente che adesso possiamo chiamare una reputazione tale da essere invitati a cena, chiamati al telefono da coloro utente, che ha la piena libertà di informarsi solo su quello che gli interessa, che vogliono conoscerci. non urliamo per farci sentire ma rendiamo interessenza essere sommerso di carta, claim, immagini, video. l’antitesi fra necessità sante e piacevole farci ascoltare.


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www.stamyna.com

il CMS* che vorresti sempre avere in tasca

info@xtragroove.com

Stamyna è un prodotto ideato e sviluppato da XtraGroove

*Content Management System

Oltre 250 installazioni, 500.000 pagine generate, 3.000.000 pagine visitate al mese, 10 anni di sviluppo e implementazioni. StamYna è il sistema totalmente prodotto da XtraGroove per aggiornare il proprio sito internet anche senza possedere specifiche conoscenze informatiche. Grazie all´estrema intuibilità del backoffice, un livello minimo di conoscenza del pc è più che sufficiente per consentirti di aggiornare le pagine in modo semplice e veloce. StamYna si compone di un modulo base e di una vasta gamma di moduli addizionali ciascuno dei quali gestisce specifiche funzionalità.


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Basta chiacchere di Mirco Gasparotto

chi vuole crescere sul piano personale e su quello lavorativo non chiede di essere sedotto con parole altisonanti, ma vuole essere guidato lungo un percorso il più possibile calibrato sulle sue esigenze, fatto di esercizi, test, verifiche. in questo manuale di crescita personale, mirco gasparotto, presidente del gruppo industriale arroweld italia e fondatore del club mondiale della Formazione, mette a tua disposizione il metodo e le tecniche che gli hanno permesso di diventare amministratore delegato a soli venticinque anni e di essere oggi uno dei protagonisti di rilievo nell'ambito del life and business coaching. passo dopo passo, gasparotto mette alla prova la nostra reale volontà di cambiare vita.

Dovresti tornare a guidare il camion Elvis di Sebastiano Zanolli

nel 1954 il talent scout di una radio americana parlò così a un aspirante musicista: "stammi a sentire, ragazzo, non andrai da nessuna parte. torna pure a guidare i camion!". Quel ragazzo che fortunatamente non andò a guidare i camion era elvis presley. da questo episodio prende le mosse il nuovo libro di sebastiano zanolli, una riflessione viscerale e senza sconti sulle attitudini che molti di noi possiedono allo stato potenziale ma che per passare alla storia - se non altro quella della nostra vita, necessitano di due ingredienti: la passione (che, scissa dal talento, è pura velleità) e l'investimento (senza del quale il talento si riduce a possibilità inespressa, insomma: occasione perduta). il talento è il passepartout per la felicità, prima però bisogna scoprire in quale serratura inserire la chiave. zanolli insegna a riconoscerla, questa chiave, a molarne la seghettatura, affinché diventi accessibile la cassaforte della realizzazione di sé.

/// SCEMO CHI NON LEGGE TI CONSIGLIAMO

Mi metto in gioco! di Gianni Simonato

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Questo è un libro diverso dal solito. è un libro che insegna cose pratiche attraverso storie e vicende che si Coaching di vendita e marketing nel mondo delle Partite Iva

Mi metto in gioco! Gianni Simonato Simonato Sim onato Gianni

intrecciano tra loro, raccontate con uno stile semplice ed immediato, ma "vero". a chi è rivolto? al popolo delle partite iva, delle piccole imprese, dei professionisti. a quel mondo di piccoli operatori che per necessità o per convinzione è destinato a crescere negli anni. il mondo che ci aspetta sarà sempre più imprevedibile e mutevole. le uniche certezze saranno la nostra determinazione e la nostra fiducia di potercela fare, trasformando la crisi in un'occasione di esperienza di vita e di lavoro "vero". e poter dire con orgoglio: mi metto in gioco!

vendite, marketing, sviluppo personale


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/// IL PICCOLO SCHERMO PROGRAMMARE E PIANIFICARE IN TV il marketing del piccolo schermo può essere visto da due punti di vista:

è il mezzo più veloce, efficace ed efficiente per raggiungere il proprio

quello dell’emittente e quello dell’investitore pubblicitario.

target group.

a sua volta il marketing dell’emittente agisce lungo due filoni: verso il

l’obiettivo di ogni investitore è sviluppare in un determinato lasso di

telespettatore, verso l’investitore pubblicitario.

tempo (normalmente 7 – 14 giorni) una pressione pubblicitaria sul

obiettivo dell’editore è produrre programmi che abbiano gradimento

proprio target group (grp’s) tale che l’opportunity to see (ots) sia il

d’ascolto e rivendere questo ascolto ai propri clienti.

più elevata possibile.

Quindi, avremo un marketing di rete orientato a ideare e/o comprare

Questo presuppone un corretta programmazione e pianificazione degli

format tv di ottimo appeal concatenati in un palinsesto in cui i

spazi pubblicitari acquistati, ma anche una scelta vincente del tipo di

programmi sono da traino l’uno all’altro così da accumulare

messaggio da irradiare, sia nei suoi contenuti che nella sua parte

telespettatori senza cederli alle reti concorrenti.

registica.

nel contempo, l’ufficio marketing dovrà predisporre report e tabulati

insomma, la pubblicità televisiva, presuppone un attento lavoro di fine

che evidenzino l’ascolto quantitativo e qualitativo della rete e di ogni

tuning di tutti gli addetti ai lavori affinché ogni flight trasmesso

singolo programma trasmesso durante la giornata. dati indispensabili

raggiunga l’obiettivo desiderato: vendere!

per la corretta collocazione dei clienti nel palinsesto pubblicitario. obiettivo del marketing di rete e di quello commerciale è intercettare

Alessio Rabbolini

il maggior numero possibile di potenziali telespettatori interessati ad

resp. marketing canale italia

un determinato prodotto/servizio. in questa fase si incrociano i reciproci interessi dei clienti e della rete. per i clienti la pubblicità è una leva di marketing e la televisione è la regina dei mezzi pubblicitari.

i r bambin e p . r g o r p

dimento approfon notiziari

cultura

imento intratten

attualità

film talk show ciale commer

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sport


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/// SPAZIO STAMPA LE NOSTRE PASSIONI

Passione per la musica!

Passione per il colore!

Mattia De Santi. Stampa

Nadia Campagnaro. Grafica.

Stampare  rappresenta  per  me  creare  una  melodia  armonica

il colore nella comunicazione assume un ruolo fondamentale, e

utilizzando,  al  posto  della  mia  chitarra,  il  colore  su  un  foglio

forse è per questo che ho scelto di fare la grafica pubblicitaria.

bianco. Un foglio appena stampato ha un fascino unico ed un

Mi reputo infatti una persona molto colorata, vivace e solare. Se

profumo  inconfondibile,  e  riesce  ad  esprimere  sensazioni  ed

dovessi scegliere un colore che mi rappresenti, potrei affermare

emozioni difficili da descrivere. quando la sera mi abbandono sul

che  sono  una  persona  “rossa”!  questo  colore  mi  identifica  in

divano  con  la  mia  chitarra  in  braccio,  con  tenacia  e  passione

quanto  mi  reputo  una  persona  positiva,  creativa,  tenace  e

provo accordi e note diverse per riuscire a comporre la melodia

passionale, nel mio lavoro come nella mia vita privata.  Già, sono

che esprima al meglio le mie emozioni per comunicarle agli altri;

una persona colorata! Per me il colore è sinonimo di creatività, di

le stesse emozioni le provo quando lavoro e riesco ad individuare

fantasia e di espressione perché è in grado di suscitare emozioni

la  giusta  combinazione  cromatica  per  suscitare  sensazioni

e sensazioni diverse in ognuno di noi. esso è alla base di ogni

inconfondibili. quando stampo, così come quando suono, i miei

forma  d’arte  e  di  espressione;  è  ovunque,  nel  mondo  che  ci

obiettivi  sono  precisione,  meticolosità  e  cura  estrema  per  i

circonda e nel modo di essere di ogni persona.

dettagli  perché  la  cosa  più  importante  è  lavorare  sempre  al

nel mio lavoro ovviamente il corretto uso dei colori assume un

meglio  per  creare  stampati  e  brani  capaci  di  emozionare  e  di

ruolo  fondamentale.  Mi  sembra  di  essere  un  pittore  dell’800

lasciare un segno. Un segno di stile nel tempo.

quando sono davanti al mio computer, solo che al posto della tela

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Passione per il calcio!

bianca  e  della  tavolozza  utilizzo  un  “foglio  digitale”  e  dei programmi di grafica!  La creatività e l’immaginazione sono le doti

Ermanno Gesuato. Stampa

fondamentali per questo tipo di professione. indipendentemente

Affronto  ogni  aspetto  della  mia  vita  con  passione,  ed  è  con

dal tipo di lavoro che si sta affrontando, sia esso un semplice

questo entusiasmo che affronto le sfide che giorno dopo giorno

biglietto  da  visita  oppure  un  elaborato  catalogo  pubblicitario,

mi si prospettano innanzi. Agisco con determinazione, precisione

l’emozione  che  provo  è  sempre  la  medesima.  Sono

e  dinamicità  sia  nel  lavoro  che  nel  tempo  libero,  nella  mia

estremamente  soddisfatta  quando  un  mio  progetto  passa

professione  così  come  nel  calcio,  il  mio  sport  preferito.  il  mio

attraverso la macchina da stampa offset e lo vedo realizzato. La

lavoro infatti per me è come una partita. il fischio d’inizio è per

sala macchine sembra il laboratorio di un artista grazie al profumo

me l’inizio dei lavori, e la vittoria si raggiunge nel momento di

dei barattoli di colore aperti che creano nell’aria un’atmosfera

consegna  al  cliente  nei  tempi  stabiliti.  Sono  estremamente

magica  ed  affascinante.  Con  il  nostro  lavoro  comunichiamo

soddisfatto  nel  momento  in  cui  riesco  a  trovare  la  giusta

attraverso  il  colore  emozioni  e  sensazioni,  e  trasmettiamo

soluzione in tempi adeguati per consegnare al cliente un lavoro

quell’atmosfera magica ed ancestrale che caratterizza la nostra

puntuale, preciso e ben eseguito. Ogni giorno affronto diverse

azienda.

partite che riesco a superare attraverso tanta concentrazione ed un ottimo gioco di squadra che portano a segnare tanti goal! e come un goal di stile porta emozioni e sensazioni forti, anche il lavoro è capace di trasmettere emozioni e sensazioni di stile.

Noi della Puntoffset trasformiamo le nostre diverse passioni ed emozioni in un unico stile.


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MARKETING

1 - La vo ra r e co n m et od o 2 - Antici par e le ten d enze 3 - Es se r e i n no va ti v i 4 - ori entarsi a breve o medio ter mi ne 5 - Es se r e se m pr e or ig i na li 6 - far e ven dite o cre are bra nd 7 - Lavorar e con d elega m a te el d o gn pe im l' e r a v ti n ce In 8 9 - Avere sempr e un piano B Ă t l e d e f e r a p p u 10 - Sv i l


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/// CAMPANA OVVIO. È MARKETING.

amici che apostrofando il consulente di marketing usano dire “venditore di fumo” o “venditore di chiacchiere”. Con questo pensiero che echeggia nella quando iniziai la mia attività di consulente di marketing era assolutamente mente, vado allora a rispondere al mio interlocutore con concretezza: “il piacevole.  Ogni  giorno  era  un  viaggio  verso  un  orizzonte  inesplorato. marketing può essere un macchinario in più e anche un venditore in più. nessuno conosceva veramente il marketing. nessuno conosceva la mia Anzi, ti dice proprio che per acquisire quote di mercato, alias più fatturato, professione. Ogni relazione quindi si presentava diversa, come un territorio migliorare  il  margine  aziendale,  incrementare  i  volumi,  ecc…  è  meglio inesplorato. C’era chi fingeva di capire, chi dava una personale definizione puntare sull’innovazione del modo di produrre o sull’allargamento della rete di marketing e di consulente di marketing, per mettere subito in chiaro che commerciale”. facendo appello ad originalità e creatività, strada facendo, ne sapeva; c’era chi, onestamente, chiedeva una delucidazione. C’era chi ho delineato meglio le competenze in seno alla mia professione. ho capito si spingeva oltre e pur non avendo ben capito qual era il senso ed il valore che una fase fondamentale della mia attività sta nella libera ricerca, ovvero del  mio  servizio,  mi  ingaggiava,  perché  “faceva  figo”  dire  “io  ho  un nell’essere interprete degli studi accademici e della ricerca scientifica legata consulente di marketing per la mia impresa”.  al marketing, per poi essere traduttore in strumenti concreti e di immediata Oggi, a distanza di tanti anni, alcune cose sono cambiate, soprattutto tra i comprensione  per  i  decisori  d’impresa  affinché  possano  credere  fin  da più  giovani,  in  quanto  sono  nati  corsi  accademici  e  professionali  sul subito nei modelli proposti dal marketing. Persevero comunque ed oggi, marketing, come anche, da un paio d’anni, istituti superiori di formazione. con un ruolo che ricopro da quando avevo 27 anni, mi trovo a poter dire la Purtroppo  le  cose  cambiate  sono mia  con  voce  consona,  da  vice-presidente  dell’Associazione poche e sono state innestate nel italiana Marketing. Un ragazzo prodigio in carriera fuori dai mercato  proprio  da  quei conformismi, pronto a offrire soluzioni comprensibili. Da circa soggetti che del marketing non un lustro, ho posto le basi su una definizione universalmente “Processo sociale mediante il quale hanno  una  profonda  ed accettata di marketing che sia base comune per ogni dialogo, una persona o un gruppo ottiene adeguata  conoscenza.  Così, con  ogni  interlocutore,  in  ogni  contesto.  facilmente nonostante  la  diffusione,  il ciò che costituisce oggetto trasmissibile, ricordabile e che crea entusiasmo, curiosità e concetto  è  ancora  offuscato  e voglia di indagazione in ogni soggetto. Grazie al preziosissimo dei propri bisogni nebuloso.  Per  testarlo,  basta contributo di tante persone incontrate durante l’attività, dal o desideri creando e scambiando poco. Con un semplice quesito, 2005 propongo un dignitoso assioma: il marketing è scienza prodotti con altri” giovani  e  meno  giovani, empirica che si occupa l’ottenimento del consenso. (P.Kotler, 1986) imprenditori  e  professionisti, Che  si  tratti  di  prodotti,  marchio,  impresa,  servizi  privati  o manager  pubblico  o  privati, pubblici ciò che conta è ottenere consenso dal mercato, che sono sottoposti a verifica: che si manifesta con acquisti e riacquisti. Che si tratti di politici, cos’è il marketing? Le risposte progetti sociali, iniziative personali o schieramenti di gruppo semplici o articolate, riportano ciò che conta è il consenso che si manifesta con un’adesione sommariamente  a  vendita, manifestata in qualche maniera e diffusa attraverso il dialogo. pubblicità, comunicazione, promozione, strategia. è corretto? Sì, confermo. Che si tratti di trasmissioni televisive, eventi dal vivo, meeting professionali, Corretto e incompleto. Per come lo vivo io, giorno per giorno, immerso nel articoli  scritti  o  pensieri  condivisi  ciò  che  conta  è  il  consenso  che  si mercato, il marketing è un grande contenitore dove si immette tutto ciò che manifesta con l’accettazione di quanto proposto. Che si tratti di un cliente, non  trova  altra  collocazione  in  specifiche  aree  aziendali:  non  è un  finanziatore,  un  dipendente,  un  fornitore,  un  detentore  d’interesse amministrazione? Allora è marketing. non è un questione di produzione? sull’impresa o di un soggetto qualunque, il fine del marketing è di ottenere Allora è marketing. non riguarda la logistica? Allora è marketing. Spesso il  consenso  di  queste  persone  per  consolidare  il  proprio  successo  nel viene inteso come sinonimo di comunicazione, anche se non è ben inteso mercato,  esprimibile  alla  fine  con  dei  numeri  e  degli  indici  ben  definiti. cos’è il mix di comunicazione dell’impresa. Per i professionisti poi della Un’impostazione  di  questo  tipo  pone  il  marketing come scienza consulenza, è un termine che permette di sottoscrivere qualunque contratto, pervasiva, con approccio strutturato, capace di influenzare qualunque asserendo  in  ogni  negoziazione  “è  una  mia  competenza!”.  quanto  ho altra area aziendale determinando le linee guida da seguire per appreso nella mia carriera è che il marketing è partito lontano dalle imprese. perseguire il consenso ad ogni livello. è nato come materia di studio del mondo accademico e per questo poi, ecco  che  il  marketing  assume  la  connotazione  di  fulcro  fondamentale: calarlo nella realtà aziendale, è un vestito che sta scomodo e non si sa ovvero essere il propulsore basato su dati e informazioni per attuare scelte quando metterlo. tirando fuori il meglio dalle ricerche di kotler e di molti e decisioni in capo all’impresa orientando ogni attività, dalla strategia alle altri studiosi, tuttora fervidi ed attivi, si può comunque mettere in ordine e azioni quotidiane. il tutto, ponendo al centro dell’attenzione la soddisfazione condividere una base di partenza. il marketing è una scienza empirica. Ciò dei bisogni, più o meno espressi, del cliente. il tutto, innescando dialoghi significa  che  costruisce  le  sue  teorie,  tecniche  strumenti  attraverso  la attraverso  gli  elementi  del  mix  di  comunicazione,  variamente  e ripetizione di esperimenti che danno come risultati un approssimarsi ad un creativamente  sviluppati  come  validi  strumenti  di  supporto  per  ogni valore relativamente congruo con le ipotesi espresse. Come ogni scienza relazione  negoziale,  esplorando  se  e  come  prediligere  il  web  e  la empirica, non è una scienza perfetta, ma tende a perfezionare laddove non multimedialità rispetto alla tradizione della carta stampata. ecco che ogni esiste  ordine,  laddove  primeggia  la  mancanza  di  approccio  scientifico. strumento e tecnica di marketing, ogni declinazione della materia e ogni quindi, se un imprenditore, un dirigente, una commerciante, un artigiano o operazione peculiare di settore, diventa un approccio al mercato per creare un professionista mi chiedesse “a che serve il marketing?”, risponderei “a cultura. portare  la  scienza  nell’impresa,  ovvero  l’impresa  nella  scienza”.  Certo, m’immagino che questo interlocutore, voglia più soddisfazione nella mia risposta e che mi ponga un nuovo quesito “e che me ne faccio della scienza dott. Matteo Campana nell’impresa? è un macchinario in più che produce? è un venditore che consulente di Marketing vende?”. quando arrivano a queste domande, mi ricordo sempre alcuni vice-presidente Associazione italiana Marketing

21 CREATIVA/MENTE

Tutti ne parlano e… poi?


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/// CHE FILM! THE LEGEND OF BAGGER VANCE - IL COLPO PERFETTO

“Guarda come prova lo swing sembra quasi che stia cercando

grande incontro di golf tra i campioni del momento. Bobby Jones

qualcosa, poi lo trova fa in modo di mettersi in contatto con se

e  walter  egan  accettano,  Rannulph,  dopo  aver  vissuto  la

stesso trova la concentrazione e ha tanti colpi tra cui scegliere…

straziante  esperienza  della  guerra  e  perso  il  suo  eccezionale

un duf un top un scal… ma c'è soltanto un colpo che è in perfetta

swing, il movimento oscillatorio con cui colpiva impeccabilmente

armonia con il campo, un colpo che è il suo, un colpo autentico e

la pallina, rifiuta.

lui sceglierà proprio quel colpo. C'è un colpo perfetto che cerca di

finché una notte, uno strano individuo di colore di nome Bagger

raggiungere ciascuno di noi non dobbiamo fare altro che toglierci

vance non appare nel giardino di casa, gli parla  e si offre di fargli

dalla sua traiettoria lasciare che lui scelga noi... guardalo è nel

da caddy. Le parole di vance convincono Rannulph che si iscrive

Campo. Vedi quella bandiera? È un bel drago da sconfiggere ma

alla  gara.  Per  lui  l'inizio  è  in  salita,  è  ultimo  con  12  colpi  di

se lo guardi con occhi gentili, vedrai il punto in cui le maree e le

svantaggio.  Allora  vance  gli  parla  della  forza  d'animo,  delle

stagioni e il roteare della terra tutto si incontra e tutto ciò che è

capacità interiori, e Rannulph si riprende, recupera, arriva ad una

diventa uno; tu devi cercare quel posto con il tuo cuore. Cercalo

lunghezza. La 18^ buca viene giocata durante la notte. nel buio

con le mani non pensarci troppo sentilo le tue mani sono più sagge

vance  si  allontana.  Con  l'ultimo  colpo,  Rannulph  vince

di quanto sarà mai la tua testa ma non ti ci posso portare io,spero

riconq uistando il suo infallibile swing ed il rispetto per se stesso.

solo di poterti aiutare a trovare la via. Ci sei solo tu, quella palla,

il  piccolo  hardy,  che  aveva  seguito  la  gara  come  vice  caddy,

quella bandiera e tutto ciò che sei. Cercalo con le mani, lo stai

racconta oggi, da anziano, tutti gli avvenimenti su un campo di

guardando. Junuh, non pensarci troppo. Senti, sei solo tu. Quella

golf.  L’incontro  tra  il  regista  Robert  Redford  e  Damon  fu  una

palla è il rifugio del tuo autentico swing, quella bandiera e tutto

questione  di  talenti.  Redford  è  sempre  stato  innamorato  del talento,  della  dotazione  iniziale,  della  vocazione  che  guardava

ciò che sei.” (Bagger Vance)

all’eroismo. Damon è stato il fenomeno delle carte ne il Giocatore,

quando  un  uomo,  un  vincente  da  sempre  non  crede  più  in  se

di imitare tutti nel talento di Mr. Ripley. in Bagger vance la grande

stesso, solo una grande amicizia ed un grande amore possono

partita è tutta una metafora: la voglia di lottare anche quando tutto

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il genio della matematica in will hunting e il camaleonte capace

riportarlo  a  galla.  La  leggenda  di  Bagger  vance  è  la  storia  di

sembra perduto, la solidarietà, l’onestà e l’eroismo.

Rannulph Junuh, eroe di guerra e giocatore di golf che, grazie ad

Sottolineate dalle belle musiche di Rachel Portman e dalla calda

un  amico  straordinario  e  ad  una  donna  travolgente  riesce  a

fotografia di Michael Ballhaus, le disavventure di un meraviglioso

ritrovare la voglia di vivere, di vincere e di amare.

Matt Damon riescono a colpire il cuore grazie soprattutto all’alone

Da  ragazzo,  ai  primi   del  novecento  a  Savannah,  il  giovane

magico che sprigiona dal personaggio che dà il titolo al film, ben

Rannulph era già un campione di golf: vinceva tutti i tornei ai quali

interpretato da will Smith.

partecipava  e  per  lui  ogni  cosa  che  faceva  sembrava  facile  e

Devi trovare il tuo “swing”, il tuo colpo perfetto, il tuo cuore.

naturale. Poi è andato in europa per la guerra mondiale. Adele è

è una splendida metafora che insegna a guardare dentro di sè,

rimasta ad aspettarlo, ma intanto le è morto il padre e molti hanno

perchè è lì che si racchiude lo swing, il tuo colpo, la tua anima; e

cominciato  a  mettere  gli  occhi  sul  centro  sportivo  di  famiglia

una volta trovato, il tuo caddy, il tuo coach, il tuo angelo ti può

gravato da debiti. Per risollevarsi, Adele decide di organizzare un

lasciar camminare da solo, proprio perchè sei in grado di farlo. tutta la storia si impernia sul ritrovare  il  proprio  sè,  attraverso

Paese

Stati Uniti

Anno

2000

è  la  ristrutturazione  del  proprio  passato,  a  cui  alla  fine  il

Durata

126 min

ad  un  passato  così  doloroso,  il  presente  ed  il  futuro  possono

Genere

drammatico, sportivo

Regia

Robert Redford

Soggetto

Steven Pressfield (romanzo)

colpi, pensieri, gioie, abbattimenti, consigli, attraverso la vita. protagonista riesce a dare un senso ed un perché: proprio grazie presentarsi  d’incanto  entusiasmanti  e  ricchi  di  immense possibilità. S.M.


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INTERPRETI E PERSONAGGI Will Smith: Bagger Vance Matt Damon: Rannulph Junah Charlize Theron: Adele Invergordon Bruce McGill: Walter Hagen Joel Gretsch: Bobby Jones J. Michael Moncrief: Hardy Greaves Lane Smith: Grantland Rice

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Jack Lemmon: Voce narrante / Hardy da anziano


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/// CREATIVA/MENTE ONLINE VS OFFLINE Online od offline. Questo è il dilemma. Online od offline, questo è il grande dilemma che in questi ultimi anni di veloci cambiamenti toglie il sonno ai direttori marketing delle aziende di mezzo mondo. Ma come possiamo capire cosa è meglio, quali strumenti abbiamo per comprendere se i nuovi media stanno sostituendo la vecchia carta stampata ed i più diffusi media radio e tv? Vi dico già da subito che una risposta certa ed assoluta non esiste in quanto ogni azienda, ogni settore merceologico ed ogni area geografica del pianeta hanno esigenze completamente differenti. Il marketing però può aiutare a capire cosa è meglio per le singole aziende e come si possono affrontare specifiche situazioni. Una cosa è certa, universalmente riconosciuta ed inconfutabile: bisogna, a prescindere dal media che venga utilizzato per promuovere il proprio brand o prodotto, essere migliori e più bravi degli altri. Questo significa che il marketing nel corso del tempo diventerà sempre più fondamentale nelle aziende per dare agli imprenditori ed alle imprese gli strumenti migliori per creare valore attorno al proprio brand ed ottenere il consenso. Ma come si crea il consenso, con quali strumenti? Negli ultimi anni si è sentito dire spesso che i nuovi media, più rapidi e dinamici, stanno togliendo spazio ai media tradizionali come carta stampata, radio, tv, affissioni, advertising puro ma se andiamo a guardare i numeri e li analizziamo con cura scopriamo che le cose non stanno così.

La comunicazione della “vecchia scuola” sta benone, anzi, in alcuni settori ed aree geografiche è addirittura in crescita: quella che sta soffrendo è quella di bassa qualità, quella fatta “tanto per fare”, quella che si basa su logiche di numeri e di “sparate nel mucchio”. Poche righe fa ho asserito che per diventare grandi bisognerà diventare più bravi. Anche nella carta stampata vale la stessa regola. Nei prossimi anni assisteremo ad un forte incremento del gap tra aziende brand e aziende che semplicemente comunicano i propri prodotti. La carta stampata diventerà strumento per comunicare non solo i prodotti, ma soprattutto i valori e lo stile di un brand; inoltre dichiarerà il posizionamento di un brand, dimostrerà la forza e la visione del brand. E l’online? L’online sarà il potente mezzo che in simbiosi con i media tradizionali, sarà sempre più indispensabile per le aziende per dialogare con i suoi clienti e fans, per capire cosa il mondo cerca e pensa, per dialogare in modo trasparente e rapido, per creare in una parola la propria reputazione. Questo sarà il futuro della comunicazione, un mix di media che lavorando in sinergia secondo linee di marketing definite porteranno al consenso del pubblico. Vi auguro una buona lettura. Marco Gusella

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LABORATORIO DI IDEE_ GIUGNO2011

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